Oltrarno, un quartiere di selvaggi?

Da qualche mese, sto facendo quel che posso per dare una mano al comitato spontaneo dei cittadini dell’Oltrarno fiorentino, anche rubando tempo a questo blog.

Non è che ci sia molta scelta, quando l’ultimo pezzo del centro storico ancora vissuto è sotto attacco.

Speculatori stanno divorando le proprietà pubbliche (in almeno un caso in maniera truffaldina), le botteghe degli artigiani e i negozi che rendono possibile la vita nel quartiere chiudono, la notte si è invasi dal pubblico dei localini, le scuole sono messe come sono messe.

E adesso la società Firenze Parcheggi vuole scavare una grande buca al centro acquitrinoso del quartiere, per infilarci un parcheggio sotterraneo che attiri altro traffico esterno, mentre si cacciano i residenti…

Il progetto è talmente insensato che aspettiamo ancora di sentirne una difesa minimamente motivata.

Il quartiere è insorto: storicamente, qui il voto al PCI e al PD è stato massiccio, per cui i politici del PD che governano dovrebbero preoccuparsi.

Ma l’amministratore delegato della Firenze Parcheggi, Marco Carrai è casualmente anche il manager della campagna elettorale di Matteo Renzi, nonché quello che ha messo il nostro sindaco presenzialista in contatto con Michael Ledeen e persino Tony Blair.

E casualmente, il Comune sembra insistere sul progetto.

Riportiamo una piccola notizia segnalataci da una delle sentinelle del quartiere, Maria:

“La signora Elisabetta Meucci,  Assessore alle Politiche del territorio del Comune di Firenze, in una intervista a Radio TV 38 ha parlato, tra le altre cose, anche dei parcheggi sotterranei del Carmine e di Piazza Brunelleschi.

Nella trasmissione il movimento di opposizione che si è creato in proposito è stato qualificato soltanto come “qualche problema“.

L’assessore ha detto che proporrà un percorso di partecipazione, ma “non selvaggio”, testuale espressione, cioè evitando assemblee, ma una “partecipazione guidata” con le categorie interessate.”

​Il concetto di “categorie interessate” non è male: immaginiamo un esponente dei residenti, uno di una finanziaria che deve aprire un grande albergo a cinque stelle, uno di Firenze Parcheggi, uno dei negozi di moda, uno delle discoteche, sotto la paterna guida di qualche assessore, e la maggioranza vince…

Non abbiamo potuto resistere alla tentazione di metterci questa immagine dei selvaggi cittadini dell’Oltrarno:

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72 risposte a Oltrarno, un quartiere di selvaggi?

  1. Stefano scrive:

    Portatori di civilizzazione:
    La scorsa notte due selvaggi del quartiere oltrarno, il sottoscritto ed un altro frequentatore del comitato, che per motivi di lavoro (entrambi) avevano passato la serata avendo a che fare con la produzione di musica in due luoghi diversi, dico “produzione” e non “fruizione di lounge music ad alto volume in un luogo dove si somministrano birra e decibel”, si sono casualmente ritrovati, essendo le tane dei selvaggi l’una a pochi metri dell’altra, sotto casa alle due di notte.
    Un portatore di civiltà, probabilmente futuro utilizzatore della buca per automobili tanto cara all’assessore Meucci ed al vice-camperista Nardella, stava mingendo in mezzo all’incrocio fra via S.Agostino e via dei Serragli.
    Il sottoscritto, salutato l’altro sauvage, se ne è tornato a casa. Dopo un po’ un altro portatore di civiltà ha percorso avanti ed indietro la via S.Agostino per circa mezz’ora urlando e litigando e strattonando una giovane donna che astutamente non ha trovato niente di meglio da fare che a sua volta urlare ed inveire ed ogni tanto urlare un po’ più forte quando il civilizzato molto cristianamente oltre a strattonarla la “batteva n’i’mmuro” come direbbero i selvaggi dell’Oltrarno. Quando il catechizzatore ha deciso di buttare per terra la poveretta (in tutti i sensi poveretta) due selvaggi abitanti del quartiere dalla finestre sono intervenuti intimando al moderno anelatore di “rive gauche” di smetterla perché era stata chiamata la polizia e che comunque in mancanza di polizia in trenta secondi sarebbe incorso in un bel giro di legnate.
    Il rispettoso fruitore delle bellezze medievali e rinascimentali a quel punto ha mollato la presa e si è dedicato anima e cuore ai portoni sopra i quali stavano le finestre delle tane dei selvaggi. La polizia non si è vista, ed erano stati allertati pure i carabinieri, oppure è arrivata quando ormai anche il soggetto si era calmato e se ne era andato (della sua compagna non si hanno notizie).
    Questa l’assessore Meucci ed i suoi ispiratori della Confesercenti, storica associazione di commercianti “di sinistra” , non so se la chiamano “movida”, “cultura” o cos’altro.
    Io so solo che stanotte siamo andati ad un passo da un fatto grave di cronaca: avesse ceduto un portone probabilmente quell’uomo avrebbe salito le scale di un palazzo ma altrettanto probabilmente sarebbe anche volato giù dalla tromba delle scale, perché a tutto c’è un limite.
    Non fossimo intervenuti dalle finestre forse la sua compagna sarebbe finita ancora peggio.

  2. FGdeRazza scrive:

    Gentile Miguel, non ho ascoltato la trasmissione con l’intervista all’ass. Meucci e, al di là di espressioni più o meno condivisibili, penso che lei faccia riferimento al “percorso di partecipazione” così com’è previsto da norme Regionali sui Piani Strutturali.
    Al di là di questo, a me non piace -ma è solo un mio parere- esprimere giudizi; cerco di attenermi ai fatti e di operare conseguentemente a questi, cercando di raggiungere un obiettivo con metodi così bene rappresentati nel “Confronto creativo” (vedere Susan).
    Grazie per il tempo che ha impiegato a leggermi; cordiali saluti.
    Francesco Giovanni de Razza

  3. Miguel Martinez scrive:

    Caro De Razza

    Grazie dell’intervento… tra l’altro colgo l’occasione per ringraziarla dell’ascolto fattivo che ci ha prestato in questi giorni – se tutti gli esponenti politici fossero così, non ci sarebbero problemi.

    Mi sembra giusto precisare che il mio non è un commento sul PD fiorentino in generale, che ha diverse anime.

    In ogni caso, ribadisco che questo mio post è a titolo esclusivamente personale.

  4. Miguel Martinez scrive:

    Per Stefano

    “Portatori di civilizzazione:”

    🙂

    Anzi

    🙁

  5. Kattivik scrive:

    Procuratevi nodosi randelli e calateli sulle groppe degli amanti della rive gauche, faranno strilli politicamente corretti.
    KattivikKattivikKattivikKattivikKattivikKattivikKattivikKattivikKattivikKattivikKattivikKattivikKattivikKattivikKattivikKattivikKattivikKattivikKattivikKattivikKattivik

  6. maria scrive:

    Caro De Razza,

    anch’io sono molto contenta della paziente attenzione che lei dedica a quanto avviene in oltrarno a proposito dei previsti parcheggi interrati del carmine e brunelleschi, credo però che dare giudizi non sia affatto in contrasto con il percorso di partecipazione previsto dalle norme regionali che, tra l’altro, è per sua natura fatto proprio di giudizi che saranno espressi via via nel tempo dai vari soggetti interessati.

    Mi rendo conto, poi, che nel breve tempo di una trasmissione sia molto difficile fare una sintesi di quanto avviene in oltrarno in tema dei citati parcheggi, ma mi sarei aspettata un cenno un po’ più approfondito dell’opposizione che i residenti del quartiere, riuniti in comitato, vanno civilmente facendo fin dalla prima assemblea dei cento luoghi.

    Ma sarà per la prossima volta.

    Un cordiale saluto.

    maria

  7. Moi scrive:

    All evil results from the non-adaptation of constitution to conditions. This is true of everything that lives.

    Herbert Spencer (1820-1903)

    http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/96/Herbert_Spencer.jpg

  8. izzaldin scrive:

    Marco Carrai è anche membro del gabinetto Viesseux, in cui ‘rappresenta il comune di Firenze nel cda dell’istituto scientifico’.
    Speriamo che qualche geologo gli faccia notare che un enorme parcheggio sotteraneo in una città fluviale presenta più di un rischio per la salute e la sicurezza dei cittadini.
    Ricordo ai membri del PD all’ascolto che la civiltà mostrata in questi giorni dai membri dei comitati dell’Oltrarno non è una reazione comune. Ad altre latitudini, vedi Terzigno, la reazione a progetti urbanistici invisi alla popolazione riceve ben altre risposte, magari “ruspanti” più ma forse più consone alle minacce delle varie amministrazioni.
    saluti,
    Izzaldin

  9. FGdeRazza scrive:

    Gentile signora Maria, mi scuso per questo secondo intervento; penso che i giudizi da evitare siano quelli riferiti a persone, non ai fatti. I primi lasciano sempre tracce indelebili, mentre i secondi sono frutto di scambio di opinioni che arricchiscono non solo il dibattito, ma le persone stesse.
    Concordo con lei “che si debba agire, anche in vista di un percorso partecipato, con estremo rigore argomentativo”. E’ quello previsto da leggi regionali.
    Per finire, non avrei usato il termine “non selvaggio”, ma “non disordinato”.
    Cordiali saluti. FGdeRazza

    • Kattivik scrive:

      Caro Signor FGdeRazza si capisce subito di che razza è!
      E’ della razza che non ama aderire alla volontà popolare ma in base ai suoi superiori sentimenti illuministi e progressisti ama decidere nelle segrete stanze, d’altra parte il partito al quale lei appartiene è quello atlantico che ha dato il via libera al bombardamento ed allo smembramento della Serbia!
      Mi rendo conto che occuparsi di quattro selvaggi di borgata e di un parcheggio sotterraneo probabilmente non la soddisfa pienamente, abbia pazienza e se il sistema regge potrà anche lei decidere in un futuro ipotetico quando e chi bombardare.
      E poi lei fà di peggio, non si esprime e non prende posizione sulle questioni di merito (il parcheggio e la destinazione urbanistica del quartiere), mi creda la vaselina che sta usando la riservi a sfide personali.
      Kattivik Kattivik Kattivik Kattivik Kattivik Kattivik Kattivik Kattivik

      • Ritvan scrive:

        —Caro Signor FGdeRazza si capisce subito di che razza è! Kattivik—
        Kattivik, sei un razzista!:-)

        —d’altra parte il partito al quale lei appartiene è quello atlantico che ha dato il via libera al bombardamento ed allo smembramento della Serbia!—
        Ue’, caro kompagno/kamerata (o legaiolo?) del kompagnokamerata Milosevic, ti informo che la Serbia non è stata “smembrata”, ha solo “perso un pezzo”…ti serve forse un dizionarietto d’italiano di seconda mano?:-).

        P.S. Il suddetto “pezzo” la Serbia l’aveva conquistato manu militari durante le Guerre Balcaniche d’inizio sec.XX. E, giustamente, altrettanto manu militari l’ha perso, poiché la fetentissima classe dirigente serba, in combutta con la Chiesa Ortodossa Serba, hanno trattato i legittimi abitanti del Kosova, albanesi musulmani e cattolici, sempre – tranne durante la parentesi titina – come “esseri inferiori”, culminando nel 1999 nella nota e sanguinosa tentata pulizia etnica.

  10. Miguel Martinez scrive:

    Stasera sono arrivato alle mani con un signore che strombazzava dall’alto del suo SUV, perché gli ho chiesto cosa ci faceva in giro su un carro armato nel nostro quartiere.

    Primo caso nella storia di una macchina che si offende perché le si dà del “carro armato”.

    • Tortuga scrive:

      Non ti facevo così turbolento 😀

    • maria scrive:

      accidenti miguel, come avre voluto esserci, ti avrei dato una mano anche se non ho il fisico:-)

    • Roberto scrive:

      “Nostro” perché l’avete comprato, o conquistato? Capisco l’antipatia per il forestiero ma i quartieri sono di tutti, e dalla sacrosanta lotta contro l’espulsione dei residenti alla guerra a chi invade il presunto vostro territorio ce ne passa.

      • Francesco scrive:

        pienamente d’accordo a metà con Roberto

        nel senso che concordo con la prima parte (quella antileghista) ma discordo dalla seconda (quella ipocritamente buonista)

        PS Mig, per una volta che il suvvista è pacifista!

      • roberto scrive:

        ultimamente ti trovo esageratamente criptico.
        dove lo vedi il buonismo?

        a me piace girare dove mi paresenza che gli indigeni si sentano in dovere di chiedermi che ci faccio nella loro strada

        è anche vero che non strombazzo, non schiaccio i pedoni sulle strisce pedonali, anzi se posso non prendo la macchina e la parcheggio solo dove è lecito, non piscio sui portoni, non urlo per strada, né di giorno né di notte, non picchio donne sotto le finestre altrui e non butto spazzatura per strada…quindi visto che non do fastidio a nessuno pretendo lo stesso trattamento (senno’ c’ho le tasche piene di sampietrini e un’ottima mira)

        • Francesco scrive:

          1) se trovo la strada bloccata da un’auto in doppia fila, mi capita di strombazzare; se non lo faccio spesso è solo per rassegnazione alla dilagante (qui a Milano) inciviltà. però mi incazzo come una bestia, che il codice della strada e l’educazione valgono ovunque

          2) anch’io tengo gli stessi strani comportamenti e pretendo rispetto anche se sono un forestiero, figurati se sono solo in un altro quartiere; se devo fare attenzione, significa che loro sono criminali

          3) “espulsione dei residenti” è espressione da leghista, a meno di conclamati atti criminali

          ciao

        • roberto scrive:

          “espulsione dei residenti”

          è un’espressione che i leghisti mi hanno copiato.

          riassume in modo allegro e ottimista la tendenza che si ha in certe città a rendere impossibile la vita agli abitanti dei centri strorici per far posto ai luna park. esempio: nella mia strada danno l’autorizzazione ad un pub a fare musica dal vivo in strada fino all’una di notte, tenere i tavoli fino all’una. il tempo di metterli via e si fanno le due. tutte le sante notti fra il 1 maggio e il 30 settembre. ah poi alle 4.30 passa il camion del lavaggio delle strade e alle 6.00 quello della monnezza (non possono passare più tardi per non disturbare il traffico della mattina)
          che fanno gli abitanti? beh io e mia moglie abbiamo lasciato il mio adorato appartamento per una tranquilla periferia. al mio posto hanno affittato a studenti, che non hanno il problema di doersi svegliare la mattina presto.

  11. mirkhond scrive:

    Il pacifico Martinez che fa a botte? 🙂
    Interessantissimo…
    Peccato non esser stati presenti alla scena….

  12. Miguel Martinez scrive:

    Per mirkhond

    “Il pacifico Martinez che fa a botte?”

    Ma non sono pacifico. Semplicemente, sono pacifico nei confronti di persone che hanno idee diverse dalle mie.

    • Tortuga scrive:

      – sono pacifico nei confronti di persone che hanno idee diverse dalle mie –

      Quindi qui sul tuo blog sei pacifico con tutti perchè nessuno la pensa come te?! 😀

      Vabbè, comunque a prescindere che a me i Suv stanno antipatici ed anche i portatori di Suv … ma almeno, alla fine, le ha date o le hai prese? 😉

  13. Miguel Martinez scrive:

    Per Tortuga

    ” ma almeno, alla fine, le ha date o le hai prese?”

    Ma no, una roba molto italiana, ci siamo appena sfiorati. Non so come sarebbe andata a finire (mica pretendo che avrei vinto io!), però il tizio ha pensato bene di battere in ritirata, forse perché non lontano c’era una macchina dei carabinieri.

  14. Miguel Martinez scrive:

    Per roberto

    “Capisco l’antipatia per il forestiero ma i quartieri sono di tutti,”

    Il quartiere non è di tutti.

    E’ del calciante storico con i nonni qui; è del vecchio trans con i capelli tinti biondi; è del barbone filosofo siciliano che non vede i figli da anni; è della studentessa statunitense che ci sta un mese ma ha voglia di imparare; è del manovale egiziano disoccupato; è del professore universitario di matematica.

    Non è del tizio, peraltro fiorentino, che ci cala con un SUV.

    • Tortuga scrive:

      Giusto, come per i terreni, avere il diritto di passaggio non significa avere altri diritti sui terreni che si attraversano.

    • Roberto scrive:

      Francamente spero che sia anche mio se una volta mi va di passare da quelle parti a mangiarmi una ribollita come dio comanda e bere un bicchiere di vino. Mica vorrete mettere un muro tutto intorno al quartiere?

      • Francesco scrive:

        hai visto Trainspotting?

        credo contenga la risposta

        • roberto scrive:

          l’ho visto ma non capisco cosa vuoi dire (vabbé ammetto che è stata una delle rarissime volte che mi sono addormentato al cinema, quindi forse dovrei dire “non l’ho visto”)

        • Francesco scrive:

          uno stupido di città (Londra? solo inglese?) entra nel bar frequentato dai protagonisti e chiede di andare in bagno

          lo seguono, lo massacrano e lo spogliano di ogni cosa

          il tutto con assoluta naturalezza, loro sono poveri vittimi della cattiveria del sistema e lui ne è un rappresentante (non che lo sappiano, è la regia a suggerirlo)

        • PinoMamet scrive:

          ” non che lo sappiano, è la regia a suggerirlo”

          Guarda non sono mai stato un grande fan di Trainspotting, però devo ammettere di aver trovato delle parti abbastanza divertenti, a patto di NON costruire alcuna analisi sociale, psicologica, ecc.

          e a me pare che la regia (e credo anche il libro, se dice le cose che dice la voce narrante del film) suggerisca proprio questo.

          I protagonisti sono degli stronzi che non chiedono nessuna giustificazione o scusa per i loro atti (dice espressamente una cosa tipo “non servono motivi, quando hai la droga”) e risultano paradossalmente “simpatici”, in senso molto lato, proprio per il loro completo non-vittimismo.

          Fosse un film di “poveri drogati vittime del sistema” (come avrebbero fatto in Italia) credo non lo avrebbe visto nessuno (come sarebbe successo in Italia).

          Ah, dimenticavo, nel background c’è un accenno ai disastri sociali creati dalle politiche di quella stronza (giudizio personale mio) vecchia puttana (giudizio personale mio) della Thatcher…
          ecco cos’era che non ti è piaciuto! 😉

          E dillo subito, cribbio! 😀

        • PinoMamet scrive:

          Una curiosità, l’odiosa vecchia è già all’inferno a bollire nella merda, o sta ancora impestando l’arcipelago britannico con la sua nefasta presenza?

        • Roberto scrive:

          È ancora viva e, vorrei aggiungere, lotta contro di noi…invece sembra che sia affetta seriamente da demenza senile

        • Francesco scrive:

          nel background c’è un accenno ai disastri sociali creati dalle politiche [] della Thatcher…

          e io che cosa ho scritto?

          però ricordo che PRIMA di essere devastata da Maggie il Regno Unito era morto, il che suona un pò strano

          😉

          PS sì, lei nel mio pantheon c’è, eccome

  15. Stefano scrive:

    Sono un po’ stupito ma apprezzo l’arguzia di chi contesta la frase “il mio quartiere”. Ma dire “il mio quartiere” è un po’ come dire “la mia nazione”, “la mia scuola”. Non è un possessivo, insomma. Ma non entriamo in disquisizioni grammaticali, basta intendersi. Io abito in Santo Spirito, e l ‘Oltrarno è il mio quartiere. Non sono il “mio” quartiere , per esempio, Novoli, o Santa Croce. Tutto lì.
    Se io dico “non mi piace vedere gente che piscia sui portoni del MIO quartiere”, oppure “non mi piace vedere transitare SUV di non residenti nel MIO quartiere” (che ricordo è sottoposto a restrizioni per la circolazione di auto dei non residenti) faccio un’affermazione di richiesta di rispetto delle regole e delle norme.
    Tutto qui.
    Se non voglio vedere uomini zeppi di birra picchiare donne sotto le MIE finestre, esprimo un concetto di civiltà, tutto qui.
    E se scenderò con un bastone a spaccarlo sul groppone di simili coatti che vengono nel MIO quartiere , compirò solo un gesto di sostituzione alla latitanza di coloro che dovrebbero aiutare a rendere umano e vivibile anche di notte il MIO quartiere: latitanza consapevole e pianificata, perché al maggior degrado qualsiasi proposta venga dalla lobby della “ripulitura” a suon di vetrine, dehors, residence, belle automobili e gente ben vestita sarà inevitabilmente vista come una “buona proposta” e chi si oppone a questo moderno modello sarà visto come un nimby o un selvaggio.
    Infine, io esco dal MIO quartiere per lavoro e per diporto. Vado in altri quartieri. Ma non ci vado ruttando, pisciando, devastando beni pubblici e privati. E se c’è una ZTL o una ZCS non parcheggio l’auto (che peraltro non uso quasi mai) dove non devo. Ma non per paura della multa: per rispetto di chi ha più diritto di me di parcheggiare dove io non posso: perché quello è il SUO posto auto e non il MIO, è il SUO quartiere e non il MIO.
    Io ragiono così e così ragionano coloro, che nel MIO quartiere, stanno cercando un dialogo con una giunta che fino ad oggi ha dimostrato di voler dialogare solo con la Confesercenti e Firenze Parcheggi (e, non pubblicamente, direi con altri poteri e potentati economici più o meno occulti)

    • roberto scrive:

      a leggere il tuo post mi rendo conto che non sono stato affatto chiaro.

      dalla storia che racconta Miguel, ho capito che ha detto ad un tizio “che ci fai nel mio quartiere con il suv”.

      ora, voglio semplicemente dire che il tizio ha diritto a girare quanto gli pare e piace e con il tipo di macchina che vuole per quel quartiere, finché non c’è qualche divieto, ZTL, targhe pari e dispari o cose cosi’.

      poi è chiaro che non hai diritto di pisciare sui portoni, picchiare le donne, schiacciare i pedoni sulle strisce, ma tutto ciò non perché sei foreste, ma perché non si fa (o almeno a me personalmente non piace che si pisci sul mio portone, nemmeno se lo fa il mio vicino di casa o mio zio)

      leggo ora che c’è una ZTL e capisco meglio.

  16. mirkhond scrive:

    Per Roberto da Lussemburgo

    Tramite Martinez, ti ho inviato la mia email.
    ciao!

  17. Miguel Martinez scrive:

    Per roberto

    Lo scontro è un caso interessante di conflitto tra diritto e giustizia.

    La sera, i residenti del quartiere – se hanno la macchina – devono tutti rientrare a casa prima delle 19.30, quando finisce la ZTL; e sabato e domenica la ZTL non c’è (e i mezzi pubblici sono molto, molto ridotti).

    Non esiste che un residente di San Frediano si faccia, che so, un’escursione il fine settimana tornando a casa la sera della domenica.

    Perché i residenti di San Frediano e dintorni sono sì e no 5.000, i gaudenti che assaltano il quartiere il sabato sera sono decine e decine di migliaia.

    Tutti i residenti del quartiere si riconoscono in questo resoconto del coprifuoco che si vive da queste parti:

    http://blog.oltrarnofuturo.org/?p=268

    L’altra sera, una persona mi ha portato delle cose, che non potevamo prendere noi, visto che la macchina non può appunto uscire il sabato sera.

    Si ferma lungo la strada, ideata per far passare i cavalli e cerca di fare al volo la consegna. Mentre avviene la consegna, passano due macchine di dimensioni normali, senza particolari problemi.

    Poi arriva il SUV e inizia a strombazzare. E gli ho chiesto perché porta in giro un carro armato per strade di questo tipo.

    Legalmente, magari aveva ragione lui. E magari è anche reato dare del Carro Armato a un Suv, non lo so.

    Il che non toglie che se il tizio fa un bell’incidente, io brindo.

    • Roberto scrive:

      È triste ed il racconto l’avrei potuto scrivere io per Bologna, dove prendevo la macchina solo una volta al mese e appunto per spostarla per il lavaggio delle strade… Una sera l’ho parcheggiata talmente lontana che ho preso l’autobus per tornare a casa.

      Ciò detto di chi è la colpa, dei gaudenti che vogliono uscire dal loro ghetto di periferia e non hanno altri mezzi che la macchina? Secondo me no. Mettete autobus anche la notte, chiudete le strade a tutto il traffico e poi ne riparliamo

    • Roberto scrive:

      Mi riferisco ovviamente al passare, quanto allo strombazzare gli avrei spaccato il parabrezza con un sampietrino, non ce nemmeno da discutere su tale evidenza…

      • Francesco scrive:

        esiste un diritto al blocco stradale?

        mica sarai una signora della Milano Bene “scesa un attimino a prendere un caffè”?

  18. Miguel Martinez scrive:

    Per Roberto

    “È triste ed il racconto l’avrei potuto scrivere io per Bologna”

    Esatto, in sé la situazione non ha nulla di speciale.

    Ma proprio per questo smette di essere un fatterello locale: è la storia dei centri storici europei. La vera politica è questa, altro che le primarie del centrosinistra.

    E la cosa impressionante è che la situazione è ormai irrevocabile nella maggior parte del centro storico fiorentino: non esiste più nessuno in grado di resistere.

  19. Tortuga scrive:

    x Roberto

    – voglio semplicemente dire che il tizio ha diritto a girare quanto gli pare e piace e con il tipo di macchina che vuole per quel quartiere, finché non c’è qualche divieto –

    Il problema dell’umanità è questo: la determinazione di ciò che posso (è saggio) o non posso (non è saggio) fare non riesce a dipendere dalla mia capacità di funzionare e ragionare appieno con tutte le parti di me (che dio, il Brahman o Allah, mi ha dato e fatto, potrebbero dire alcuni) e di armonizzarmi con l’ambiente esterno, ma deve poter dipendere solo da una imposizione esterna che abbia eventualmente una capacità distruttiva nei miei confronti, altrimenti vince il più forte e sono io che posso distruggere gli altri.

    Alle volte, anzi, sempre, mi stupisco di come si discuta ideologisticamente su cose evidenti, concrete, materiali e di come ancora la parola “diritto” sia confusa con “pare e piace” o “che vuole”. Il diritto è tale se è legittimo.

    Un Suv è sicuramente una automobile che può essere estremamente utile in alcune circostanze, ma è totalmente fuori contesto in altre, perché occupa uno spazio quasi doppio rispetto ad altri veicoli. Il fatto che esista il Suv non significa che tutto il mondo debba viaggiare in Suv in qualunque momento e per fare qualsiasi cosa.

    Se viaggi su un veicolo che non è commisurato all’ambiente, è ovvio aspettarsi non solo di creare disagi agli altri ma anche di averne.
    Allora, di fronte a qualcuno che risiedendo nel suo quartiere ha bisogno di svolgere attività di carico e scarico, se hai voluto uscire con il Suv, ti fermi e aspetti con pazienza.

    Se ogni persona “ragionasse”, o perlomeno “ascoltasse” in senso ampio, non ci sarebbe neppure bisogno di troppe regole.
    Il problema è che l’essere umano confonde il ragionare con l’astrarre, l’intellettualizzare, il fantasticare e con la sega mentale, attività normalmente volte a compensare l’emotività fuori posto, altrimenti i nostri sensi basterebbero per capire come comportarsi.

  20. maria scrive:

    Miguel,

    ieri passando da santo spirito ho visto uno dei ristoratori che trafficava intorno alla sua pedana all’aperto, il cosiddetto dehors, bene, tale pedana era molto più larga di quella precedente.

    Continua inarrestabile l’occupazione legale di suolo pubblico, ieri passando da piazza della repubblica ho visto per l’ultima volta gli arredi leggeri del famoso bar Gilli, con i vecchi tendoni, i lampioni ottocenteschi, i piccoli tavoli…accanto l’altro celebre locale Paskoschy, già “rinnovato” una baraccone squadrato, con volume sovradimensionato, invasivo, che ricorda tanto le automobiline a cozzi della mia lontana infanzia.
    Ambedue però molto più grandi deglio anni passati.

    Mi chiedo come mai le soprintendenze non dicano nulla, mi chiedo come un vicesindaco possa dire, ma tanto la piazza è brutta, ma questo lo dice lui, e dunque la sua funzione è commerciale, come se questo fosse una giustificazione, e nelle piazze del battistero e del duomo con i bar a ridosso del monumento come potrebbe spiegarla, e i locali di piazza della signoria che distorgono ogni visuale di Palazzo Vecchio, e la magnifica direttrice via calzaioli, piazza del duomo, via martelli, ex via larga del tempo dei medici?

    E il ponte vecchio che ha addirittura una baracchetta di gingilli del K, situata proprio al centro di una sua arcata impedendo la vista dell’arno?

    Questo uso degli spazi che viene da lontano e oggi ha il suo culmine anche in bruttezza è l’altra faccia del previsto parcheggio in piazza del Carmine, è un i’idea di città che io rigetto radicalmente, ma non perchè sia ferma all’Ottocento o rifiuti nuove soluzioni architettoniche o urbanistiche che si vedono nelle grandi città europee, ma perchè in un kilometro quadrato, questo è lo spazio del centro storico fiorentino, non si può avere per forza di cose quella mescolanza di linee, stili e materiali che si vede appunto nei grandi centri, ma evidentemente a Firenze non esiste più un ceto intellettuale, un’opinione pubblica che possa incidere su questa furia devastatrice.
    L’attuale assessore alla cultura, il filosofo Givone, che dovrebbe conoscere molto bene il senso del “bello” evidentemente non ha nulla da dire nemmeno lui.
    Poveri noi!

    Finisco dicendo che non sono così provinciale da ritenere che l’oltrarno è solo mio, l’oltrarno è di tutti, e tutti hanno diritto di venire e in particolare coloro che hanno la ventura di stare in quartieri più brutti, si tratta solo di disciplinare la loro venuta anzi le loro automobili facendole sostare in luoghi adiacenti e a portata di gambe, sono dei baldi giovani no?

    Sulle automobili più in generale non dico nulla, ho smesso da tempo di usare la mia proprio quando mi sarebbe più utile, dopo cena o la sera dopo la fine della zona a traffico limitato.

    Questo per dire che la lotta che noi residenti facciamo contro il parcheggio interrato, non è corporativa, localistica, attardata su vecchi schemi ma battaglia POLITICA nel senso più alto di questa bella parola, fatta in nome di una visione di città e di rapporti umani che nulla hanno a che vedere con questo scempio.

  21. roberto scrive:

    allora riassumo qui per la gioia di francesco e tortuga il roberto pensiero su suv, macchine e quartieri.

    1. ribadisco che chiunque ha il diritto di fare quel che gli pare finché il quel che gli pare non è vietato. a me non piacciono quelle macchine di colore arancion-vomito-di-ubriaco, detesto le ape car e ho diecimila altre piccole e grandi idiosincrasie. che faccio, san pietrini contro metà dell’umanità? chi misura se una macchina è commisurata all’ambiente o se è utile o inutile? e se per qualche ragione mi trovo a dover vivere in mezzo ad una foresta, che faccio per andare a firenze devo comprarmi una macchina speciale perché il mio suv non è commisurato all’ambiente? no, ma vedi punto due.

    2. il fatto di fare quel che ti pare è strettamente limitato al rispetto delle regole esistenti. non trovi posto per parcheggiare il tuo stramaledetto suv? beh, fatti tuoi, se sei fuori di un millimetro dalle strisce che si distrugga a tue spese il macchinone, e se non vuoi correre il rischio non comprarti una cosa che non sai parcheggiare.

    3. vi è che un minimo di tolleranza è necessario per vivere in comunità. ergo, se qualcuno si ferma per far scendere un passeggero dalla macchina in un posto dove il tapino non riesce assolutamente ad accostarsi senza intralciare, beh puoi aspettare 25 secondi senza strombazzare come un idiota, a meno che tu non stia portando qualcuno all’ospedale per un trapianto cardiaco. se invece sei dietro ad una macchina abbandonata salla sciura che è dal parrucchiere, che si distrugga la macchina a spese della sciura

    comunque ho già detto che LA soluzione per me è la costruzione di mega parcheggi sotterranei appena fuori dai centri e la chiusura *completa* al traffico dei centri storici, residenti e non residenti…almeno questa è la mia proposta per candidarmi a sindaco di bologna. che siano ammessi solo furgoncini per le merci e ad orari precisi e limitati, mezzi pubblici e alcune categorie (handicappati, medici, persone il cui nome inizia con rob e finice con rto)

    • Tortuga scrive:

      Centro storico chiuso anche ai residenti ma i furgoni per le merci si.
      E’ un ottimo modo per buttare fuori la gente da casa sua.
      Mi costringi a comprare nel negozio sotto casa al triplo o quadriplo del prezzo che pagherei potendo usare la macchina per andare a fare spesa fuori e parcheggiare sotto casa mia per scaricare la mia spesa.
      Oppure sono costretta che so a 50, 60, 70, o 80 anni, quando il mio quartiere diventa centro storico ad abbandonarlo perché mi è reso impossibile condurvi una vita dignitosa.

      Boh, ma con che criteri ragioni, è un ragionare alla mene frego degli altri.

      – chiunque ha il diritto di fare quel che gli pare finché il quel che gli pare non è vietato –

      Chiunque fa quello che gli pare finché non è vietato, questo non significa che sia un “diritto”, tanto è vero che molte cose che oggi sono vietate (per legge), ieri non lo erano e tutti le consideravano un “diritto”. Il fatto che una cosa non sia vietata dalla legge non significa che sia giusta.

      – chi misura se una macchina è commisurata all’ambiente o se è utile o inutile? –

      Chi ha sale in zucca ci arriva da solo, se uno ha bisogno di divieti esterni allora forse non ha neppure la zucca.

      • roberto scrive:

        “Centro storico chiuso anche ai residenti ma i furgoni per le merci si. E’ un ottimo modo per buttare fuori la gente da casa sua.”

        carsissima,
        sicuramente gli ascetici fiorentini non comprano né pane né companatico. a bologna in centro ci sono un mare di botteghe, panifici, verdurai, salumerie, farmacie, anche un paio di coop (ma piccole eh, non le iper) ecc.
        secondo te che deve fare tutta questa gente? chiudere (obbligando i residenti ad andare all’ipercoppe)? oppure portare in spalla la loro merce? io direi che è una bella cosa che esistano anche in centro i piccoli commercianti, giusto per evitare che diventi un dormitorio o un museo.
        e puoi sicuramente condurre una vita dignitosa senza avere la macchina parcheggiata sotto casa (che comunque lo spazio per tutti non c’è)

        “Il fatto che una cosa non sia vietata dalla legge non significa che sia giusta.”
        e chi decide cio’ che è giusto e cio’ che è ingiusto? ah ma che sciocchino bastava leggere oltre

        “Chi ha sale in zucca ci arriva da solo”
        voilà, dunque Mme tortuga che ha sale in zucca decide per tutti (spero che tu non sia vegetariana, senno’ devo dire addio alla mia bistecca…)

  22. maria scrive:

    No roberto, per venire a firenze non devi comprarti una macchina speciale , semplicemente non devi pretendere di passare per il suo centro storico, ciò significa parcheggiarla nei posti predisposti e poi scarpinare un po’:-)

    I residenti di firenze invece possono avere il suv, anche uno a testa, però in genere quel tipo di macchina serve per andare in campagna o in luoghi impervi, ma non certo per prendere i figlioli a scuola o per girellare in strade strette!

    • Francesco scrive:

      non certo per prendere i figlioli a scuola o per girellare in strade strette!

      e allora che ti sei comprato il SUV a fare?

      ma siete proprio storti lì giù!

      🙂

      PS 90% di sostegno a Roberto, il restante 10% contro se il Commissario alle Regole Giuste inizia con Fran e termina con cesco

  23. roberto scrive:

    continuo a non capire questa polemica anti suv.

    una volta che il suv rispetta le regole che tutti devono rispettare (ed immagino che in italia paghino un bollo molto più alto che una polo), che fastidio danno? senza rispondermi, si parcheggiano male, perché quella non è colpa dei suv ma dei minchioni che si parcheggiano male (categoria che in italia è trasversale ad ogni tipo di automobilista)
    anche mettersi i tacchi alti per andare a prendere i bambini a scuola non è utile, e allora?

    i gusti personali non devono essere imposizioni per gli altri (tranne se si tratta dei miei gusti per i quali il discorso cambia)

    ps. ci posso venire a firenze con la mia touran?

  24. roberto scrive:

    infine, un’ultma considerazione, per far capire ai centraioli il problema dei periferici (che non giustifica scostumatezze e fattacci vari, ma giusto per mettersi nella pelle del nemico)

    nel mio periodo fiorentino, abitavo a scandicci ( e si parla del 1996 o 1997). all’epoca l’ultimo autobus partiva dalla stazione alle 23.50. Volendo
    1. uscire dal lavoro
    2. andare a cena
    3. andare ad un cinema

    era semplicemente impossibile prendere l’ultimo autobus.

    e vi assicuro che è frustrante abitare a due passi di una città meravigliosa come firenze ma non aver la possibilità di viverla. per questo dicevo un po’ di post fa “Mettete autobus anche la notte, chiudete le strade a tutto il traffico e poi ne riparliamo” (magari l’hanno già fatto e ritiro quanto detto). sono ferocemente contrario alla lunaparkizzazione dei centri storici (che ho dolorosamente vissuto a bologna), ma anche la costruzione di muri e barriere non mi entusiasma

  25. PinoMamet scrive:

    Intervengo nella questione “viabilità cittadina”.

    1- ci devono essere autobus anche notturni; magari su chiamata modello taxi, anche (a Parma si chiama Prontobus, se sono stati capaci di farlo i parmigiani può riuscirci chiunque… 😉 )

    2- va bene che dove abitano i residenti, ci siano parcheggi solo per residenti, o al limite solo per residenti nelle ore notturne (idem come sopra);

    3-visto che ai non residenti si rompe le palle in mille modi assolutamente ingiusti e medievali, non vedo perché non si possa proibire ai residenti dei centri storici di usare auto troppo grandi per le strade (di merda, ma a qualcuno piacciono) del centro storico.
    Non è che con la portaerei vado nel laghetto dietro casa mia…

    4-va ancora meglio che certe zone siano chiuse al traffico automobilistico punto e basta.
    I centri storici delle città italiane sono grossi di regola come lo sputo di un tisico, si girano perfettamente a piedi, mica c’è bisogno di usare l’auto per andare dappertutto! Sennò compratevi una bici, e non ditemi eh ma le salite, micnhia è un centro sotirco mica il giro d’Italia, e poi ci sono quelle con la pedalata assistita elettrica, costano molto meno di un Suv e non inquinano…

    5-bruciare Milano, sempre e comunque 😉
    (ma prima evacuare mia zia!)

    • Francesco scrive:

      perchè? ce l’abbiamo anche noi il bus notturno a chiamata

      solo che riconosciamo che l’auto personale è tutta un’altra cosa, meglio anche del taxi

      e abbiamo chiuso alle auto (dei poveri) tutto il centro!

      che vuoi di più?

      PS invece di bruciarci, dateci l’indipendeza. NOI non ne abbiamo paura 😀

      • PinoMamet scrive:

        Per me… affare fatto! 😉

        Davvero, pur ritenendomi (me, personalmente) semplicemente italiano, non ho il feticcio dell’unità nazionale: l’unità si fa con chi si vuole, siamo in democrazia o no?

        scherzi a parte, anche se a Milano mi sento sempre con Il ragazzo di campagna, e la trovo ontologicamente lontanissima da me 🙂 riconosco che ha creato, da sola o col resto della Lombardia, un sacco di cose bellissime.

        Che posso tranquillamente godermi dal di qua del confine 😉

  26. mirkhond scrive:

    “Una curiosità, l’odiosa vecchia è già all’inferno a bollire nella merda, o sta ancora impestando l’arcipelago britannico con la sua nefasta presenza?”

    Come ti capisco, Pino….. 😉

  27. mirkhond scrive:

    “5-bruciare Milano, sempre e comunque ;)”

    Ah, il mio vecchio sogno da quando ero adolescente…..
    Mi vedo orde di biekiSSimi talebbani già al lavoro….. 😉 🙂
    ciao!

  28. maria scrive:

    roberto,
    io non ce l’ho con i suv e tutti possono prendere le macchine che vogliono, dicevo però che in certe strade sono PIU’ingombranti di certe altre automobili e siccome lo spazio per muoversi e sostare diventa sempre più inversamete proporzionale al numero dei veicoli in circolazione la mole di essi comincia ad avere una certa importanza ed io sarei per proibire in certe zone la loro circolazione.

    Sono d’accordo poi di non erigere muri di nessun tipo, ripeto tutti hanno diritto di entrare nei centri storici e di goderne le bellezze, gli svaghi e le opportunità, io stessa ho abitato altrove nella prima giovinezza e sempre venivo a firenze come migliaia e migliaia di altri cittadini hanno fatto e continuano a fare, prima con le automobili, quando erano in numero infinitamente minore e parlo di milioni e milioni, e dopo con le stesse ma anche e soprattutto con i bus, o i treni laddove i paesi vicini hanno le stazioni, come è il caso di firenze che è circondata da una rete ferroviaria notevole.
    D’accordo poi anche con i vari prontibus o taxi collettivi –

    Infine un dato incredibile, in italia pare esistano 35 milioni di automobili, è un problema io credo per tutti e bisognerà, per forza, pensare anche ad un uso ridotto delle automobili, ma davvero non come si dice sempre ritualmente e del resto non lo facciamo già? io sono costretta a non usare l’automobile dopo cena per esempio, e molti residenti nelle periferie sono costretti a non poter venire nelle zone centrali, sempre dopocena, perché magari sanno di non trovare parcheggi e perché non esistono collegamenti di altro tipo, autobus, metropolitane , treni…

    • Francesco scrive:

      il mio uso ridottissimo ha una motivazione molto semplice: il costo della benzina

      e Deo Gratiam che devo scarpinare solo per 25′ per arrivare in ufficio (+mezz’ora di metrò)

      nessuna motivazione buonista o coscienza sociale, garantisco

  29. Moi scrive:

    CENTRO STORICO

    A Bologna però è diverso:

    il Turismo Artistico è quasi zero … tutto ruota attorno agli Studenti Fuorisede della “Marocconia” che trovano la “Terra Promessa” della Alma Mater FanKazzorum 🙂 dopo la “Matura” 🙂 .

    Poi ci sono i Bottegai Alloctoni del “Marocco” (nel senso di Sahara Occidentale – Pakistan, ovviamente … anzi: i Laicissimi ci mettono dentro fino al Bangladesh !) che , per fortuna, a differenza dei Bottegai Autoctoni Petroniani, hanno giorni e orari di apertura accessibili a chiunque, e non (!) soltanto (!) a Studenti, Pensionati e “Sfaccendati” di vario ordine e grado.

    PS

    Pino, la zona “intramuraria” di Bologna è parecchio estesa !

    @ ROBERTO

    Il SUV in Italia è un “Ferro da Gran Maragli” … 🙂

    @ PINO & Co.

    La Fornero e Monti, in ‘sti cazzo di Nuovi Anni Dieci, stan facendo le stesse robe della Thatcher negli scorsi Eighties !

    • PinoMamet scrive:

      ” Pino, la zona “intramuraria” di Bologna è parecchio estesa !”

      Moi, io ho vissuto a Roma, stavo grossomodo in centro (cinque minuti e stavo a casa del Papa…, mai che m’abbia invitato a salire e bere una cosa!) e non avevo la macchina…

      è strano come cambiano le proporzioni della camminata: tornato a Parma, mi accorgo che mi sembrano lunghissime insopportabili ritirate di Russia, quelle che a Roma mi sembravano passeggiate de salute…

      voglio dire, l’abitudine conta moltissimo 😉

      • Tortuga scrive:

        Sarà pure qualche annetto di più? 😀

        • PinoMamet scrive:

          Ahah pure 😉 ma è una cosa che ho notato praticamente subito… strano, ma non sono l’unico, anche altri mi hanno confermato lo stesso fenomeno.

          Funziona anche al contrario: appena tornato a Roma, mi sembrano di nuovo (quasi) due passi quello che a Parma mi pare la Parigi-Dakar…

    • Roberto scrive:

      Io Bologna senza macchina (la usavo solo per le vacanze) ci sono stato benissimo e l’ultimo anno pure senza bici

    • Francesco scrive:

      Moi, mi sa che non c’eri nei mitici anni ’80

      Monti e Fornero staranno sì e no al 10% di quello che fece Tina

      purtroppo, perchè il medico pietoso fa la piaga purulenta, poi viene la cancrena e si crepa

  30. mirkhond scrive:

    La Fornero…l’altra figlia segreta di Stanlio, dopo il più famoso Clin Eastwood?
    ciao!
    ps. concordo sulla perfidia di monti….

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