Guerra cibernetica e complesso militare industriale all’Università di Roma

Vengo a sapere per caso – quindi non da qualche sito antagonista – di un grande convegno che si sta svolgendo oggi presso l’Aula Magna dell’Università di Roma, “con l’adesione del Presidente della Repubblica“.

Il titolo è “Armi cibernetiche e processo decisionale“.

Il tema, in breve:

“si rende sempre più necessaria l’elaborazione di una strategia di sicurezza cibernetica nazionale per l’Italia, atta a proteggere gli interessi vitali del nostro Paese da minacce provenienti dal ciberspazio sia in tempi di pace che in condizioni di guerra o di crisi di sicurezza. Una cyberspace strategy italiana dovrà tenere in attenta considerazione lo sviluppo di nuove armi cibernetiche e le minacce ai processi decisionali sensibili del sistema-paese.

Un elemento centrale di tale strategia dovrebbe essere l’accelerazione del ciclo OODA (Observe-Orient-Decide-Act), che richiede un continuo potenziamento della warning intelligence, la massima velocizzazione delle decisioni, l’adozione di un concetto di “difesa offensiva” e non meramente passiva (che non esclude perciò la possibilità di risposte “pre-emptive” nell’eventualità di una concreta minaccia di attacco di cyber-war al sistema-paese).”

Lo sponsor principale dell’evento è Finmeccanica, la grande fabbrica nazionale/globale di strumenti di morte.

Non credo che mi denunceranno se la definisco così, perché se lo facessero, svilirebbero la qualità dei loro prodotti.

Altri sponsor sono l’IBM ed Elettronica ELT, la cui home page si apre con questa scena:

Il convegno è organizzato da qualcosa che porta il nome di Centro Interdipartimentale di Studi Strategici Internazionali e Imprenditoriali (CSSII) dell’Università di Firenze. La strategia infatti è ciò che accomuna tutte le imprese, siano esse belliche o aziendali.

Il CSSII è diretto da Umberto Gori, che è anche relatore di spicco al convegno di Roma.[1]

Umberto Gori è docente alla facoltà di scienze politiche all’Università di Firenze e presso le accademie dell’aeronautica e della marina militare, nonché presidente del comitato scientifico per gli “studi di intelligence e sicurezza” presso il Link Campus University, un’istituzione maltese a Roma (sì, è maltese e sta a Roma).

Umberto Gori è anche membro del comitato scientifico di un’azienda che è il vero protagonista del convegno all’Università di Roma.

Si tratta di una ditta privata israeliana, di nome Maglan Information Defense Technologies, che forse prende il nome dall’Unità 212, la Sayeret Maglan, delle forze speciali israeliane. Le sedi sono a Tzur-Yigal in Israele, a Milano, a Lugano, a Singapore e – curiosamente – a Nairobi e a Lagos.

Oltre a Gori, i consulenti della Maglan sono:

Eliezer Sandberg, già segretario generale del partito laico di estrema destra, Tzomet, e presidente mondiale del Keren Hayesod, la principale organizzazione mondiale di raccolta di fondi per Israele, con sedi in 45 paesi.

– il vice-ammiraglio Ferdinando Sanfelice di Monteforte, rappresentante militare italiano presso le commissioni militari sia della NATO che dell’Unione Europea, nonché ex-comandante delle forze navali dell’Europa meridionale.

Barak Ben – Zur, ex-capo del settore dell’intelligence militare israeliano che si dedica al “terrorismo” e attuale membro dell’Istituto Italiano Studi Strategici Niccolò Machiavelli di Roma. Tra parentesi, del direttivo dell’Istituto Machiavelli fa parte anche un volto familiare, quello dell’ex-pubblico ministero Stefano Dambruoso, che ha fatto carriera costruendo su ben fragili fondamenta il “terrorismo islamico” in Italia.[2]

Lascio ad altri il compito di continuare gli scavi, mi sono limitatoi a un breve giro su Google. In fondo, i convegni sono solo momenti in cui immensi iceberg escono fuori per prendere una boccata d’aria o pavoneggiarsi.

Ma proprio per questo, un’occasione come questo convegno ci permette per un istante di cogliere qualcosa del subacqueo mondo che unisce imprenditori, generali, fabbricanti di armi, magistrati, spie e tecnici del dominio, in una rete senza confini.

E siccome quel mondo è fatto di gente seria e intelligente, si occupano di cose serie. Che ai nostri tempi sono il ciberdominio, l’energia e l’organizzazione del territorio.

Eppure, non trovo un minimo accenno critico a questo convegno.

Immersi come siamo nella melma simbolica, ci ricordiamo ancora del vespaio che suscitò la possibile visita di un anziano signore tedesco che non credo trafficasse in armi, Joseph Ratzinger, all’Università di Roma.

Mentre lo scandalo di oggi, per Huffington Post (edizione italiana), Repubblica  e Giornalettismo, è il fatto che sul forum degli affetti da sindrome di melaninodeficienza, Stormfront, un certo Re Arduino avrebbe aperto un thread intitolato ” L’ebreo Saviano vuole candidare un negro come sindaco di Castelvolturno“.

Senza il minimo accenno di ironia, Repubblica riferisce un commento che segue il post di Re Arduino: “”Mai piaciuto questo personaggio [Saviano]“, sottolinea invece ‘drago nero crociato’.”

A destra, invece Il Giornale denuncia il più recente crimine del comunismo a Milano:

“Dopo le agevolazioni per la casa anche un lavoro sicuro per i rom

Nota:

Leggete, ad alta voce e con la giusta intonazione, questo brano di un discorso tenuto dal professor Gori all’Accademia dell’Aeronautica di Pozzuoli:

“Signor Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale Preziosa, Generale Comandantel’Accademia, Autorità militari, civili e religiose, Signori Ufficiali, Allieve ed Allievi, Signore e Signori,

desidero innanzi tutto dire che considero un alto privilegio essere stato invitato a tenere la prolusione all’Anno Accademico in questa gloriosa Accademia Aeronautica, ormai al suo 88° anno di vita – una delle più antiche del mondo – fondata, appunto, 12 anni dopo che un aeroplano italiano, primo nella storia, effettuò una missione di ricognizione il 23 ottobre e di bombardamento il 1°novembre durante la guerra italo-turca del 1911. Questo potrebbe essere considerato il primo tentativo di applicazione delle idee del Generale Douhet che sarebbero state formalizzate nel suo celebre Il dominio dell’aria, nel 1921. Ricordo anche che fu un aereo italiano il primo ad essere abbattuto da un fucile turco. Questo ricordo vecchio di un secolo mi dà l’occasione di rivolgere un commosso saluto a tutti gli aviatori caduti per la Patria.”

 [2] Dambruoso oggi è diventato Capo dell’Ufficio per il coordinamento dell’attività internazionale del Ministero della Giustizia.

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251 risposte a Guerra cibernetica e complesso militare industriale all’Università di Roma

  1. mirkhond scrive:

    Tra tutte queste questioni di alta e incomprensibile tecnologia, vorrei segnalare che i tiggì di ieri, hanno riportato la notizia della sospensione dei farmaci antitrumorali nella Rumeli, da parte delle industrie farmaceutiche tedesche, per via dell’impossibilità per il governo romeo di onorare i pagamenti.
    I Romei che hanno i soldi, potranno continuare a curarsi, tutti gli altri è meglio che si facciano dare l’estrema unzione e poi si ammazzino….
    Questa è la splendida europa dei banksters-strozzini tanto cara all’iperottimista faceto Andrea Boari…..

    • andrea boari scrive:

      Buonasera Mirkhond

      Posso anche accettare che tu mi attribuisca idee esattamente contrarie a quelle che mi appartengono.

      Ma la mia personalità no; non è faceta.
      Come sono io, lo so io, e non lo sai tu.

      Ogni persona ha una sua complessità.

      Io non mi permetto di definirti.
      Mi posso permettere solo di discutere le tue idee.

      Desidero che tu faccia altrettanto.

      e se non ti stimassi ti avrei ignorato.

      Andrea

      PS

      dimmi Borbone/Bizantino, quanto l’impero d’oriente ha dismesso il latino per abbracciare il greco come lingua ufficiale?

  2. mirkhond scrive:

    errata corrige: antitumorali

    • roberto scrive:

      tutto cio’ è drammatico.

      personalmente trovo incomprensibile e criminale l’idea di affamare un popolo per rilanciare l’economia di un paese, ma sono un misero giurista e sicuramente mi scappa qualcosa.

      pero’ quado si parla di grecia, non bisogna dimenticare che parliamo di un paese che nel 2011 ha speso 7 MILIARDI di euro in spese militari, più del 3% del PIL, la seconda in proporzione fra i paesi nato dopo gli stati uniti

      è inoltre il paese in cui i soli liberi professionisti sono stati capaci in un anno di accumulare 30.000 miliardi di tase non pagate, senza contare nella sola atene 300 piscine private (cioè case con una piscina) rispetto alle 25000 esistenti (pasta salire sull’acropoli e guardare in basso per avere un’idea).

      • mirkhond scrive:

        Purtroppo però non sono i signori furbacchioni-evasori a pagare, mentre la comunità euro-bankster-strozzina la farà pagare cara ai POVERI della Rumeli…..
        Che schifo la comunità-zollverein bancaria…..

        • mirkhond scrive:

          Perché a questo punto, non espellere la Rumeli da una comunità FRANCA con cui ha da spartire poco o nulla?
          Non potrebbero uscire dall’euro, e così RIDIMENSIONARE le loro ambizioni da grandeur di frustrati quali sono?
          Mi sa che aveva ragione Lucio Caracciolo una decina d’anni fa, quando si diceva contrario all’allargamento indiscriminato dell’europa a tanti e variegati soggetti statali che avevano in comune solo l’appartenenza geografica…
          Certo la Rumeli è parte della comunità europea dal 1979, e Caracciolo non si riferiva certo ad essa, ma il principio mi sembra ugualmente valido.
          Non c’è scritto da nessuna parte che nell’entrare nel club-zollverein bancario europeo, poi non se ne possa uscire più, eh!
          E dove lo mettiamo il diritto all’autodeterminazione dei popoli?
          Ah già, una delle tante ipocrisie di questa bella e nobile civiltà liberal-democratica sì, ma SOLO PER CHI E QUANDO FA COMODO a lorsignori che ne sono ai vertici……

        • roberto scrive:

          non si puo’ espellerli perché non c’è nessuna norma che prevede l’espulsione dall’UE.

          se ne possono invece andare quando vogliono. a rendere più chiara la situazione c’è una disposizione apposita inserita dal trattato di lisbona (art. 50 TFUE) che dice espresamente chi vuol lasciare l’unione basta che lo dica (secondo me non c’era bisogno di scriverlo ma almeno e cristal clear)

        • Francesco scrive:

          mi pare che in Grecia evadano quasi tutti, non solo e non tanto i ricchi

          e dubito che siano stati i ricchi a farsi assumere a bizzeffe dallo Stato greco negli ultimi decenni

          questo solo per dire che non c’è bisogno di nessun aiuto esterno per morire di fame, ci sono nazioni che sanno farlo benissimo da sole

          troppo comodo dare sempre la colpa al banchiere di turno

        • PinoMamet scrive:

          Mirkhond

          essendomi ormai rassegnato al tuo odio per i greci e al tuo rifiuto di chiamarli col nome che si sono scelti (ellines, ma fa lo stesso);
          non c’è proprio modo però di farti usare delle definizioni nazionali che non siano quelle di uno storiografo arabo del Medioevo? 😉

          cosa c’entro io coi Franchi? Già coi Longobardi faccio una fatica enorme a trovare qualcosa in comune…

          insomma, Mirkhond, il tempo passa, viviamo nel 2012, quasi 2013, il problema della Grecia attuale non sono più i Persiani di Serse, certo, ma neanche i Crociati, e neppure i Turchi di Mehmet II…
          😉

        • Francesco scrive:

          che poi, se ben ricordo quello che scriveva Miguel, la Grecia moderna è una creazione franca al 99%, che ha in comune con quella storica solo la geografia

      • Ritvan scrive:

        —-(La Grecia-ndr.) è inoltre il paese in cui i soli liberi professionisti sono stati capaci in un anno di accumulare 30.000 miliardi di tase non pagate…roberto—-

        30 000 miliardi di cosa, di dracme??:-)

        • roberto scrive:

          scusate ho scritto di fretta con un sacco di errori.

          30 miliardi, non 30mila e si parla di euri

          poi
          “senza contare nella sola atene 300 piscine private *dichiarate* (cioè case con una piscina) rispetto alle 25000 esistenti ”

          ed infine
          basta e non pasta

          In più, come si è capito sono d’accordo con francesco, anche se credo che la punizione collettiva sia una pessima idea.

        • Ritvan scrive:

          —scusate ho scritto di fretta con un sacco di errori. roberto—
          S’era vagamente capito:-)

          —-30 miliardi, non 30mila e si parla di euri.—-
          Ah, ecco, me pareva:-)

          —ed infine basta e non pasta—
          Questo s’era capito lo stesso, eh!:-)

          —-In più, come si è capito sono d’accordo con francesco, anche se credo che la punizione collettiva sia una pessima idea.—
          Anch’io sono d’accordo con Francesco, però, in quanto alla “punizione collettiva”, come si dice nel Belpaese “quando i nodi vengono al pettine son sempre gli stracci a saltare per aria”….purtroppo.

        • mirkhond scrive:

          “Anch’io sono d’accordo con Francesco, però, in quanto alla “punizione collettiva”, come si dice nel Belpaese “quando i nodi vengono al pettine son sempre gli stracci a saltare per aria”….purtroppo.”

          Io invece sono d’accordo con Ritvan.
          A Francesco dei poveri non gliene frega niente da quel ciellino e falso cristiano cripto-protestante che è…..
          ciao!

        • Ritvan scrive:

          Caro Mirk, temo che tu giudichi troppo in fretta e male il nostro Francesco. E visto che tu non sei un “cripto”:-), forse ti dovresti in qualche occasione ricordare di quello che disse Qualcuno a questo proposito, ovvero “Non giudicate….ecc., ecc.”.:-)

        • mirkhond scrive:

          Caro Ritvan, il buon Francesco ha il dono di farsi comprendere benissimo e molto chiaramente esprime la sua NON cristiana visione del mondo….
          Spero che scherzi, ma i suoi sono scherzi cinici e pesanti che dimostrano solo disprezzo per chi non ha le sue doti di furbizia e senso degli affari, oltre ad una sconfinata adorazione per mammona….
          Tutti giudichiamo Ritvan, “cristiani” e non, e credo che il discorso valga anche per il nostro liberale dollaroso così sensibile…alle quotazioni in borsa!
          ciao!

        • Z. scrive:

          Mirkhond,

          credo che Francesco non voglia affamare nessuno. Più che altro parte dal presupposto che l’evasione sia una sorta di diritto inalienabile del cittadino 😀

          E naturalmente ho qualche dubbio che siano i poveri a evadere piuttosto dei ricchi. Ossia, magari ci sono anche artigiani poverissimi he evadono il cento per cento. Solo che un ricco che evade il 10% pesa molto di più sul bilancio nazionale.

          A quanto ne so in Grecia a ricchi professionisti era permesso di dichiarare tre o quattromila euro l’anno, quasi per consenso sociale. E come sempre è vero che pagano soprattutto i poveri cristi (anzi: christoi), ma dov’erano quei poveri christoi quando i loro connazionali furbi esercitavano il loro diritto inalienabile all’evasione, fottendo apertamente il fisco senza correre rischio alcuno?

          Quindi che si sgurino i rottami dei loro governi, come noi ci sguriamo quelli lasciati da undici anni e mezzo di Berlusconi con breve inframezzo. E meglio faremmo a evitare, noi come loro, di piagnucolare davanti alle istituzioni comunitarie.

          Z.

        • Francesco scrive:

          credo ormai di incarnare l’Uomo Nero per Mirkhond, che manco si prende la briga di leggere quello che scrivo e mi spara una salva di RPG tanto per gradire (geniale invenzione sovietica, gli RPG, tra l’altro)

          come ho scritto, il popolo greco ha mangiato “a credito” per parecchi anni e ora si trova nella normale (e tragica) situazione che ne consegue

          non ne siamo troppo lontani noi italiani e neppure gli americani, che vi si stanno incamminando di gran lena

          non capisco cosa ci sai di anticristiano nel vedere i fatti

        • Francesco scrive:

          quasi mi scordavo, grazie, sei il primo in in più di 40 anni che mi trova furbo e con senso degli affari

          il che mi induce a sospettare che ti sbagli 🙂

        • Z. scrive:

          Francesco,

          — geniale invenzione sovietica, gli RPG, tra l’altro —

          Da pochi anni è uscita l’ultima versione dei uno dei modelli più amati in tutto il mondo: Alexandr Dmitrij & Dzerzhinski.

          😀 😀 😀

          Z.

          PS: ok, giuro che la smetto 😀

  3. Miguel Martinez scrive:

    OT, ma mica tanto…

    Il primo atto del neo(ri)eletto presidente degli Stati Uniti:

    http://antiwar.com/blog/2012/11/07/obama-bombs-yemen-hours-after-winning-reelection/

    Obama Bombs Yemen Hours After Winning Reelection

    John Glaser, November 07, 2012

    Not even a full day had passed before newly reelected President Obama ordered another drone strike in Yemen.

    A U.S. drone strike targeted a group of al-Qaida militants on the outskirts of the Yemeni capital Sanaa on Wednesday night, killing at least three terrorists, government officials said.

    Huffington Post:

    A White House spokesman did not respond to a request for comment. If it were a American strike, of course, it would have to have been authorized by Obama.

    The drone war violates both domestic and international law, and the Obama administration’s vehement disdain for transparency in government is the only thing keeping it from public and legal scrutiny. Beyond the law, it’s terrorism.

    • roberto scrive:

      vabbé é come a napoli quando facciamo i botti a capodanno

    • Francesco scrive:

      secondo te come ha fatto a vincere le elezioni? con una politica estera in linea con gli interessi statunitensi

      la guerra coi droni è una costante di questi ultimi 4 anni e credo non gli sia costata un solo voto

      il problema (per gli USA) è che di economia non ci capisce un tubo, tanto quanto i repubblicani

      ciao

      • Peucezio scrive:

        Questo non devi dirlo a noi, ma a tutti i dementi americani che l’hanno votato credendolo un pacifista e a tutti i decerebrati europei e italiani che hanno avuto orgasmi multipli per la sua rielezione perché lo credono un figlio dei fiori.

        • Francesco scrive:

          credo sia successo l’altra volta, non questa

        • Z. scrive:

          No, no…

          secondo me ha ragione Peucezio: tutta l’Europa tifava in blocco per Obama. Scusate, ma avete sentito che robe dice Romney? Al confronto Alfano è un incrocio tra Eco e Adenauer…

          Z.

  4. Rock & Troll scrive:

    Questo post poteva benissimo intitolarsi “aggiornamento dei protocolli dei Savi di Sion”.
    Come mai tanta enfasi proprio sulla cittadinanza israeliana di alcuni dei partecipanti a questo convegno? Che peccato che oggi certe cose vadano cercate su google, vero? Vi piaceva di più quando i nemici delle vostre fantasie distorte potevate identificarli con una stella gialla cucita sull’abito, vero?

    • necroclerico scrive:

      lol questa storia dei Protocolli è buffa perché mette in evidenza un meccanismo paradossale e curioso.

      l’assunto è che SE i protocolli dei Savi sono falsi – ossia sono un documento finto – allora è falsa, o meglio irrealizzabile, impossibile, inesistente, anche ogni realtà che sia simile a quella ritratta nel documento finto.

      capirete che è una logica discutibile.

      facciamo un esempio pratico: ricordate l’Amleto?
      nella tragedia di Shakespeare Amleto sospetta che lo zio Claudio abbia assassinato il fratello, suo padre, e per verificarne la tenuta psicologica mette in scena una ricostruzione FALSA, ossia la Farsa di Gonzalo.

      nella finzione scenica si ripete l’omicidio del re.

      attenzione l’opera teatrale è in sé e per sé la quintessenza del falso: nessuno viene davvero ucciso, non c’è nessun vero assassino, non c’è alcun crimine. gli attori fingono MA….

      MA il docuento falso ritrae una vicenda vera. Claudio ha realmente ucciso il fratello tant’è che perde il controllo, le staffe e con la sua reazione rivela ad amleto – che è l’unico a conoscere direttamente le circostanze della morte del padre – di essere il colpevole.

      nessuno si sognerebbe di dire che essendo la tragedia scenica un falso sia falsa anche la realtà che la tragedia ritrae.

      invece questo è quello che si fa con i Protocolli. Opera sicuramente falsa. Non c’era nessun consiglio segreto di anziani, nessuna cospirazione come quella ritratta dal documento prodotto dagli zaristi.

      ma da qui a certificare – stante la sola falsità del documento – la falsità del resto.. beh.

      di certo, al contrario, l’esistenza di un documento falso non dimostra nulla. ossia non può provare niente. riassumendo possiamo avere 3 casi:

      un documento falso che si “appoggia” su una realtà inesistente;
      un documento falso che imita una realtà vera e esistente;
      un documento vero che prova l’esistenza reale di determinate cose.

      io non so assolutamente se il complotto descritto nei falsi protocolli sia stato ua realtà.

      ma so anche che non posso escluderlo come possibile o reale basandomi SOLO su un documento falso.

      un esempio storico e reale di documento falso che serviva a mascherare una realtà vera è stato la Donazione di Costantino. non c’era niente di ufficiale nel riconoscere autorità imperiale e sovrana al papa. nondimeno il papato aveva di fatto iniziato da tempo a comportarsi come un potere sovrano e assoluto e per davvero. negare la realtà del potere temporale dei papi basandosi sulla falsità di un documento che li convalidi è ovviamente alla prova dei fatti storici un assurdo.

      • Z. scrive:

        necro,

        affermare la contraffazione di quel documento non significava negare la realtà del potere temporale dei papi – che senso avrebbe avuto? – bensì negare la legittimità di quel potere!

        però L’infernale Quinlan è un ottimo esempio, per quanto non preso dalla realtà!

        Z.

      • Francesco scrive:

        nota metodologica: se la principale (unica?) pezza a sostegno di una tesi è una colossale bufala, è ben difficile dare credito a quella tesi

        se l’unica prova che X è mafioso è la testimonianza di un pentito, per esempio, non ho motivo di credere che X sia mafioso davvero

  5. Miguel Martinez scrive:

    Per Rock & Troll

    “Come mai tanta enfasi proprio sulla cittadinanza israeliana di alcuni dei partecipanti a questo convegno?”

    Sei daltonico. Ti è sfuggita l’enfasi sulla cittadinanza italiana degli altri partecipanti. Il nostro vero scopo è cucire un distintivo a forma di pizza margherita sulle camicie di tutti gli italiani, te compreso.

    • Raffaele scrive:

      oh Miguel, ma sarai un bel rompiballe.
      Quello sappiamo fare, la guerra. Se fossimo stati bravi a vendere le banane o il petrolio, venderemmo quello.
      Ciao
      Raffaele

      • Ritvan scrive:

        —-Quello sappiamo fare, la guerra. Se fossimo stati bravi a vendere le banane o il petrolio, venderemmo quello. Raffaele—

        Cosaaaaa?! Stai forse dicendo che Israele, Il Luminoso Faro Di Democrazia Del MO non è altro che una congrega di guerrafondai?! Ebreo Odiatore Di Se Stesso che non sei altro:-), guarda che ti mando Rock&Troll a cucirti una bella stella gialla sul petto, eh!:-)
        P.S. (serio): Israele è bravissimo anche in altre cose “pacifiche” e il numero dei brevetti registrati ogni anno in quel Paese lo dimostra. Temo, però, che Israele avrà – purtroppo – presto l’occasione di dimostrare di “saper fare la guerra”, appena Ahmadinejad avrà la sua bombetta atomica che neutralizzerà il potere detterrente delle atomiche israeliane. Forse sarebbe meglio che Israele imparasse a saper fare anche la pace – una pace giusta ed onorevole per entrambe le parti – coi palestinesi, per scongiurare tale minaccia.

      • Marcello Teofilatto scrive:

        Ah, quindi quando dicevate che sapete far fiorire il deserto eravamo su “Witz a parte” :-). M.T.

        • Raffaele scrive:

          no, ma ci sono cosa che ci vengono meglio.
          Un altro bel contributo all’Italia e waze.com
          GPS interattivo e sociale.
          In realta’ serve per sapere in ogni momento dove si nascondono tutti gli antisemiti polli che lo useranno 😉
          Raffaele

        • Marcello Teofilatto scrive:

          Ah, ecco 🙂 M.T.

  6. Miguel Martinez scrive:

    Per Roberto

    “pero’ quado si parla di grecia, non bisogna dimenticare che parliamo di un paese che nel 2011 ha speso 7 MILIARDI di euro in spese militari, più del 3% del PIL, la seconda in proporzione fra i paesi nato dopo gli stati uniti”

    Hai indubbiamente ragione, e fa effetto la data – 2011, cioè a crisi avanzatissima (Markaris ha fatto in tempo a scrivere due meravigliosi romanzi sulla crisi, credo almeno il primo, prima del 2011).

    Dubito però che la Merkel abbia chiesto lo scioglimento dell’esercito greco e la vendita dei suoi beni all’asta pubblica…

    • Ritvan scrive:

      —-Dubito però che la Merkel abbia chiesto lo scioglimento dell’esercito greco e la vendita dei suoi beni all’asta pubblica…Miguel Martinez—-
      Magari l’avrà anche fatto, però probabilmente le avranno risposto che non si poteva, essendo la Grecia ancora in istato di guerra con…l’Albania dal 1940:-).

      P.S. Per la nota serie “kije inat po jepi hakun”:-):a proposito di guerra, ma delle riparazioni di guerra (una cifra enorme a quanto ho letto da qualche parte) che la Germania deve ancora alla Grecia la Merkel ne avrà parlato?:-)

  7. Tortuga scrive:

    – Non credo che mi denunceranno se la definisco così, perché se lo facessero, svilirebbero la qualità dei loro prodotti. – Miki –

    Sei terribile 😀

    p.s.
    Ho deciso di abbreviarti in Miki

  8. Tortuga scrive:

    – fu un aereo italiano il primo ad essere abbattuto da un fucile turco –

    Sarà che io di queste cose non me ne intendo e quindi non sono in grado di apprezzare appieno ciò che si dice ma … avevamo aerei che si potevano abbattere con un tiro di fucile?! Ohibò! 🙂

    • Francesco scrive:

      erano fatti di legno e tela, cara Torti, e una schioppetata fortunata poteva fare gravi danni

      e il pilota non era protetto per nulla

    • Ritvan scrive:

      —-Sarà che io di queste cose non me ne intendo e quindi non sono in grado di apprezzare appieno ciò che si dice ma … avevamo aerei che si potevano abbattere con un tiro di fucile?! Ohibò! Tortuga—

      Non sarà piuttosto che non realizzi che quell’abbattimento successe più o meno nel 1911 (guerra di Libia), tempo in cui gli aerei di TUTTI i Paesi potevano essere abbattuti a fucilate?

      P.S. La Sacra:-) Wiki ci informa che il primo aereo dei fratelli Wright in grado di volare (si fa per dire, si alzò da terra di circa 40 m e il “volo” durò circa 12 secondi) fu del 1903, il primo volo europeo risale al 1906 (Francia) e il primo aereo prodotto in Italia è del 1908.

      • Tortuga scrive:

        Insomma è il caso di dire che volavano a un tiro di schioppo 🙂

      • Tortuga scrive:

        – non realizzi – Rit –

        In materia di questioni belliche non realizzo praticamente nulla. In caso di guerra morirei il primo giorno.

        Per sempio ho provato ad immaginare cosa siano un
        – “attacco di cyber-war al sistema-paese” –
        e delle
        – risposte “pre-emptive” –
        e queste allocuzioni hanno prodotto un appiattimento della linea del mio elettroencefalogramma (già piuttosto piatto di suo per la verità)

        • Ritvan scrive:

          —–Per sempio ho provato ad immaginare cosa siano un “attacco di cyber-war al sistema-paese” –
          e delle risposte “pre-emptive” e queste allocuzioni hanno prodotto un appiattimento della linea del mio elettroencefalogramma (già piuttosto piatto di suo per la verità) Tortuga—-

          Sulle “risposte pre-emptive” vedo che ti ha già risposto Miguel. Per far ritornare tutte le creste al tuo EEG (che sta per “elettroencefalogramma”, eh, non mi svenire:-) ) ti chiarisco anche il significato di “attacco di cyber-war al sistema-paese”. Significa solo “guerra cibernetica”, di cui potrai sapere di più abbeverandoti alla solita Sacra:-) Wiki: http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_cibernetica

          Ritvan Il Tuo Mull…pardon, volevo dire Consulente Informatico Di Fiducia:-)

        • Tortuga scrive:

          – Ritvan Il Tuo Mull…pardon, volevo dire Consulente Informatico Di Fiducia:-) –

          ?! 🙂

  9. Miguel Martinez scrive:

    Per Tortuga

    “- risposte “pre-emptive” –”

    Questa è facile.

    Io ti vedo per strada.

    Appena ti vedo, ti prendo a randellate.

    Poi dopo dico che è stata solo la mia risposta a qualcosa che ancora non mi avevi fatto.

  10. Miguel Martinez scrive:

    Per Tortuga

    “- fu un aereo italiano il primo ad essere abbattuto da un fucile turco -“

    Poi nessuno dice che anche quel cecchino turco meriterebbe un posto nella storia.

    Io gli farei un monumento.

    • Tortuga scrive:

      Sicuramente ha avuto più cervello lui di chi ha pensato di inventare un triciclo volante per andare a rompere i coyotes al prossimo 🙂 … e magari, chissà, gli ha sparato pure da cavallo.

      – Io gli farei un monumento –

      Assolutamente d’accordo 😉

    • Francesco scrive:

      sei un tifoso dell’artiglieria antiaerea?

      puoi chiedere a Raffaele se ti regala un paio di Patriot, allora

      😀

  11. Miguel Martinez scrive:

    Per Ritvan

    “Cosaaaaa?! Stai forse dicendo che Israele, Il Luminoso Faro Di Democrazia Del MO non è altro che una congrega di guerrafondai?! “

    Raffaele dice una cosa molto precisa e condivisibile.

    Per una serie di circostanze storiche, Israele è all’avanguardia nel mondo nella tecnologia militare, in senso ampio.

    Molti militari israeliani si sono dati quindi all’imprenditoria militare, anche con il sostegno dello Stato.

    E’ successo anche con l’Italia: in tedesco, i termini militari sono per la maggior parte di origine italiana, perché nel Cinquecento le circostanze avevano messo gli italiani all’avanguardia nel mondo della tecnologia militare, nonché in quella bancaria e altre.

    Poi le cose sono cambiate.

    Se guardiamo le cose in questa prospettiva, evitiamo sia le assoluzioni che le demonizzazioni collettive.

    • Ritvan scrive:

      Miguelito, allora proprio non lo digerisci il “ritvanian style”, eh! Ma si vedeva ad occhio nudo che stavo scherzando, cribbio! E anche Raffaele, del resto, credo che scherzasse (o almeno lo spero), visto che non dovrei essere io dal basso del mio gommone:-) a ricordargli che a parte il commercio di petrolio&banane ci sono un sacco di altre attività non belliche in cui il suo Paese eccelle.

      P.S. Niente da obiettare sulle mie fosche previsioni in merito alla dura prova che attende Israele appena il buon Ahmy avrà messo a punto la sua cara bombetta?

    • paniscus scrive:

      “E’ successo anche con l’Italia: in tedesco, i termini militari sono per la maggior parte di origine italiana, ”

      ——————–

      Ero convinta che fosse esattamente il contrario: il panzer, il blitz, il bunker, il diktat, il putsch, le sturmtruppen…

      • PinoMamet scrive:

        Secondo me Miguel pensava a dei termini un po’ più antichi…
        ma non me ne vengono in mente, tranne forse proprio panzer, che dovrebbe derivare, per li rami, dalla “pancera” delle corrazze degli armaioli milanesi…

        • Z. scrive:

          E pensa che secondo un testo russo del 1980 deriverebbe da “pantera”. O forse è il traduttore che ha pensato bene di traslitterare “Panther” dal cirillico, non saprei.

          Niente male come sfondone, comunque.

          Z.

        • PinoMamet scrive:

          ” E pensa che secondo un testo russo del 1980 deriverebbe da “pantera”.”

          Credo abbia torto il testo russo… la spiegazione più probabile è che abbia fattop confusione con i nomi di alcuni carri armati tedeschi, che effetivamente come saprai (di certo) meglio di me, si chiamavano Panther Tiger ecc.

          infatti, ecco qua Wikipedia in inglese, alla voce Panzer:
          ” The German word Panzer refers to any kind of body armour, as in Plattenpanzer, ‘plate armour’, Kettenpanzer, ‘mail’, or generally gepanzert, ‘armoured’. The word also refers to an animal’s protective shell or thick hide, as in Schildkrötenpanzer, ‘turtle shell’. It derives through the French pancier, ‘breastplate’, from Latin pantex, ‘belly, paunch’,[1] and is possibly related to panus, ‘swelling’.[2]
          [… ]

          Due to the similarities of the words, Panzer is sometimes erroneously confused with the German Panther tank.”

          tutto giusto, e capisco che gli anglofoni abbiano più sottomano il francese, ma, come ci ricorda Miguel, era la cultura militare italiana a essere copiata all’epoca, e gli armaioli lombardi avevano una certa fama e seguito in tutta europa.
          Anche la forma panzer, e non, per dire, panzier, mi fa pensare che ci sia arrivati dall’italiano…

          il termine passa come sineddocche (o metonimia? mo’ è tardi, non mi ci far pensare!) a indicare dalla corazza il corazziere (“..e c’ho ‘sta cazzarola su la testa!”) e per esempio in Polonia la cavallieria pesante si chiamava pancerni, o roba del genere
          (l’ex polacca di mio fratello scherzava sulla sua pancia con allusioni a questo, ma lei parlava male l’inglese, io zero il polacco…)

          ciao!!

        • Z. scrive:

          Oddio, magari scrivendo “Panther” si riferiva proprio al Panzer V. Mi pareva che parlasse dei primi due anni di guerra, ma ora che ci penso non sono mica più tanto sicuro!

          Vabbè, sai che ti dico… era un libro di epoca sovietica, e l’URSS è ormai defunta da più di vent’anni.

          Che vengano a smentirmi 😀 😀 😀

          Z.

  12. mirkhond scrive:

    “essendomi ormai rassegnato al tuo odio per i greci e al tuo rifiuto di chiamarli col nome che si sono scelti (ellines, ma fa lo stesso);”

    I Francesi si fanno chiamare Galli? I Portoghesi Lusitani? Gli Albanesi Illiri?
    E sono nel 2012……
    I Romei quando la smetteranno di andare dietro a spocchiose, mistificanti e RAZZISTE favole pseudo-classiciste per ACCETTARE FINALMENTE QUELLO CHE SONO, forse, e penso forse, cominceranno anche a fare i conti con un’attualità davvero pesante…..
    ciao!

    • Roberto scrive:

      I francesi si fanno chiamare francesi perché il loro paese nel 2012 si chiama Francia (comunque parlano in continuazione dell’esprit gaulois, che dovrebbe essere un concentrato di virtù del vero francese de souche).

      Idem per gli abitanti del paese che si chiama Portogallo. Non vedo perché se parlo degli abitanti dell’ellas devo chiamarli Pippo.
      Comunque è anche una questione di cercare di farsi capire, francamente se la convenzione è chiamarli greci se tu usi un altro nome obblighi a una fastidiosa ricerca in google il tuo affezionato lettore

      Infine chi cavolo sono i romei?

      • Roberto scrive:

        Ah ho capito sono gli abitanti della rumelia…evvabbe

      • mirkhond scrive:

        Non credo di avere affezionati lettori…
        I Romei sono i ROMANI della Pars Orientis dell’Impero Romano/Romània, che SOPRAVVISSUTA PER PIU’ DI MILLE ANNI alla sua controparte occidentale, finirono per assimilare e sentire TALMENTE IN PROFONDITA’ la LORO ROMANITA’ che, MANTENNERO il loro nome e AUTOIDENTIFICAZIONE ETNICA, anche in epoca ottomana.
        Un amico romeo, finalmente, dovette AMMETTERE che nelle campagne, i CONTADINI più anziani per autodefinirsi etnicamente indicano il termine ROMIOS=romeo=ROMANO, e ROMI=romei=ROMANI!
        Perciò chi è che guarda ad un passato rielaborato e mistificato ad capocchiam, non sono io….
        Ma come disse una volta Ritvan a ragione, in Italia pesa molto la TROPPA ammirazione per il classicismo greco e da qui di riflesso la INCONDIZIONATA SIMPATIA per i loro presunti e pseudo-discendenti di OGGI, che, ripetiamolo all’infinito e senza alcuna speranza di comprensione, con l’antica Ellade NON HANNO PIU’ NIENTE IN COMUNE, se non un linguaggio sviluppatosi dalla koinè (si legge kinì) alessandrina di tipo attico…..

        • mirkhond scrive:

          Inoltre, io NON odio affatto i Romei, che al contrario, mi starebbero molto più simpatici se la SMETTESSERO una volta per tutte di attaccarsi ad onomastiche ed epoche storiche mistificate, e si considerassero QUELLO CHE SONO!
          L’antica Ellade mi suscita solo orrore e disgusto.
          Peccato che i Pattii/Pakti/Pashtun dell’esercito persiano di Serse nel 480 a.C., non potettero COMPLETARE IL LAVORO ad Atene e compagnia bella…..
          ciao!

        • Roberto scrive:

          Beh almeno un affezionato lettore ce l’hai 🙂

          Comunque io credo che il linguaggio sia per prima cosa uno strumento fatto per capirsi ed in italiano gli abitanti della Grecia si chiamano greci. Lo dico senza nessuna pretesa storica o filologica, ma solo da un punto di vista strettamente funzionale

      • PinoMamet scrive:

        ” Non credo di avere affezionati lettori…”

        qui ti sbagli!
        🙂

        “L’antica Ellade mi suscita solo orrore e disgusto.”

        Liberissimo, non tutti i gusti sono al limone, e bada bene che io non sono certo un idealizzatore dell’Ellade antica…
        ma mi chiedo cosa avesse di peggio di tante altre civiltà dell’epoca, però!

        • Francesco scrive:

          quell’evento sarebbe di una tale (catastrifca) portata da inibire pure gli storici alternativi

          almeno qui tra noi “bianchi”, che senza i disgustosi greci non sapremmo pensarci

        • mirkhond scrive:

          ’Ellade antica…
          ma mi chiedo cosa avesse di peggio di tante altre civiltà dell’epoca, però!

          L’idolatria pederasta e troppe statue di maschi nudi…
          Di femmine nude poco o nulla…
          Ma mi chiedo, ma le donne greche erano così brutte che gli uomini preferivano farsi i ragazzini-checca?
          Mille volte meglio i “prototaleban” Maccabei ;)….
          ciao!

        • PinoMamet scrive:

          “Di femmine nude poco o nulla…”

          Questo non mi pare affatto rispondente al vero!

          Io comunque non sono affatto turbato dalle usanze erotiche dei Greci:
          non mi è mai venuto da dare un giudizio morale sulla pederastia greca antica.
          La differenza sociale e la distanza temporale (che si traduce a volte in grandissima difficoltà di interpretare le fonti) è tale da non permettere di identificarla né con la pedofilia moderna, né con la definizione moderna di omosessualità..

          e poi “antropoligicamente”, non mi turbano i cacciatori di teste del Borneo o gli aztechi assassini seriali antenati di Miguel 😉 , figuriamoci!

          mi manca anche la coloritura religiosa che mi sembra abbia tu, nel giudicare questi comportamenti.

          Al contrario di molte persone di provenienza culturale monoteista, non mi viene spontaneamente da pensare che esista un Bene auto-evidente.

          Per capirci, so di certi cristiani che considerano il fatto che certi culti pagani adorino un serpente come un simbolo inequivocabile della loro malvagità: adorano il diavolo…

          non si soffermano a pensare che un serpente presso i sabini, o presso gli Hopi, può essere tutt’altro simbolo che presso gli Ebrei antichi…

          nello stesso modo, non saprei come dire, ma non mi viene da dare un giudizio morale “mio”, su cose di altri…

        • Francesco scrive:

          scusate ma la Venere di Milo? non mi nè mascula nè vestita

          e tutto sommato la guerra di Troia non fu combattuta per le grazie di un bell’efebo ma per quella gran gnocca di Elena

          e Ettore che viene consolato da Andromaca

          e Odisseo che torna da Penelope dopo aver disseminato di figli il Mediterraneo

          caro Mirkhond, ti consiglio di rivedere il tuo giudizio, credo tu sia stato impressionato negativamente da qualche cosa di non così rappresentativo

          ciao

        • Ritvan scrive:

          —” Non credo di avere affezionati lettori…” Mirkhond–

          —-qui ti sbagli!:-) Pino Mamet—

          —-Beh almeno un affezionato lettore ce l’hai. Roberto–

          E con Ritvan diventano ALMENO TRE:-)

          P.S. Caro Mirk, smettila di fare la vittima:-), qui c’è un sacco di gente che ti vuol bene.

        • Ritvan scrive:

          —-scusate ma la Venere di Milo? non mi nè mascula nè vestita
          e tutto sommato la guerra di Troia non fu combattuta per le grazie di un bell’efebo ma per quella gran gnocca di Elena
          e Ettore che viene consolato da Andromaca
          e Odisseo che torna da Penelope dopo aver disseminato di figli il Mediterraneo…Francesco—-

          Ehmmmm….però, su Achille e Patroclo mi sembra che alcune dicerie circolassero, eh!:-) 🙂

    • Ritvan scrive:

      —-I Francesi si fanno chiamare Galli? I Portoghesi Lusitani? Gli Albanesi Illiri?…mirkhond—-

      Se permetti, noialtri ci chiamiamo “shqiptar”, però, mica ce la prendiamo se ci chiamate “albanesi”, cribbio!:-)

  13. mirkhond scrive:

    “non c’è proprio modo però di farti usare delle definizioni nazionali che non siano quelle di uno storiografo arabo del Medioevo? ;)”

    arabo-persiano, prego 😉
    Il VERO Mirkhond (1433-1498) era un iranico di Bukhara……

  14. mirkhond scrive:

    “cosa c’entro io coi Franchi? Già coi Longobardi faccio una fatica enorme a trovare qualcosa in comune…”

    Non sei europeo?
    Poi che tu non sia franco, ma ti senta un “allogeno-apolide” mediorientale trapiantato nella Longobardia maior (per dirla alla Paolo Sizzi 😉 ), la cosa naturalmente non mi dispiace affatto.
    Così come non mi dispiacerebbe affatto che tu sia un longobardo-carolingio del contado di Parma, eh!

    • PinoMamet scrive:

      😀
      ma carissimo Mirkhond, il fatto è che i Franchi avranno influenzato senz’altro l’Europa, però… solo un iranico di Bukhara 😉 del millequattro e rotti potrebbe usare il termine Franchi per indicare gli europei!

      come anche la Rumeli, io prendo atto che tu non creda che i greci attuali discendano più di tanto dai Greci della classicità, sono completamente d’accorrdo a metà con te 😉 , ma sta di fatto che anche Rumeli è un termine altrettanto antiquato e altrettanto arbitrario di quello che hanno scelto i greci stessi…

      poi, per carità, io apprezzo molto il tuo guardare al mondo di oggi come il risultato di una lunga serie di eventi che affondano le radici nel passato, e sono assolutamente con te nella ricerca di queste cause o radici autentiche e nello smascheramento di quelle fasulle, ma ogni tanto ricordiamoci che viviamo anche nel presente 😉

      con affetto!
      ciao!!

  15. Tortuga scrive:

    – Significa solo “guerra cibernetica”, di cui potrai sapere di più abbeverandoti alla solita Sacra:-) Wiki: http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_cibernetica – Ritvan –

    Leggo dalla pagina wiki segnalata da Ritvan:

    1) Vandalismo Web: Attacchi volti a “sporcare” pagine web o per mettere fuori uso i server (attacchi denial-of-service). Normalmente queste aggressioni sono veloci e non provocano grandi danni. –

    2) Propaganda: Messaggi politici che possono essere spediti a coloro che sono collegati alla Rete. –

    3) Raccolta dati: le informazioni riservate ma non protette possono essere intercettate e modificate, rendendo possibile lo spionaggio. –

    E’ chiaro che siamo sotto attacco!
    Il fatto è che per lo più ci stiamo attaccando da soli 😀

    Comunque, innanzitutto c’è il “Libro dei Ceffi” che da solo fa e/o può fare tutte queste cose …

  16. mirkhond scrive:

    “il tempo passa, viviamo nel 2012, quasi 2013, il problema della Grecia attuale non sono più i Persiani di Serse, certo, ma neanche i Crociati, e neppure i Turchi di Mehmet II…
    ;)”

    Mah, questo è proprio il problema dei tuoi amici col bandierone con la Croce e le strisce bianco-azzurre!
    Che c’entrano con i Greci delle guerre persiane? Cos’hanno a che fare con l’antica e fin troppo esaltata (non da me, ma sono l’eccezione…) Ellade?
    Gente che culturalmente è più figlia di un vissuto bizantino-ottomano non dissimile dai suoi disprezzati confinanti, piuttosto che a spocchiose ricostruzioni affondanti in un passato remoto e mistificato?
    Se accettassero di essere ciò che sono davvero, ripeto, i ROMEI di oggi, forse troverebbero con meno difficoltà PSICOLOGICHE, un modo per affrontare meglio i gravissimi problemi del’oggi e le incertezze del domani…..

    • Roberto scrive:

      Beh giusto per fare un esempio parlano una lingua strettamente imparentata con quella di θάλαττα θάλαττα!

      🙂

    • PinoMamet scrive:

      Ti dirò Mirkhond

      in tutta onestà nella cultura popolare greca attuale, per quel poco che ne so io, mi pare che il tempo della turcocrazia, cosiddetta, come anche i tempi del regno di Ottone (che era bavarese? no nricordo), e gli eventi della “catastrofe micrasiatica”, l’esodo di greci dall’attuale Turchia ecc., abbiano un’influenza molto maggiore che non il richiamo a Maratona o a Salamina.

      Poi certo c’è anche quello, per carità, come gli italiani al tempo del fascio la menavano con l’Impero di Roma, e se non si facevano chiamare Romani era solo perché… si chiamavano già italiani, e perché i romani de Roma erano troppo affezionati al termine!
      ma per esempio i gradi della Milizia fascista riprendevano quelli antichi romani (adattati) più o meno come quelli dell’esercito greco riprendono quelli che si incontrano nelle versioni di greco (e non si sa mai cosa cavolo significano 😉 ) e così via.

      E vabbè, se sono affezzionati, oltre che al caffè turco e alle canzoni su ritmi levantini (o napoletani), anche al Partenone e a Socrate… dai, non è forse comprensibile?
      😉

  17. mirkhond scrive:

    errata corrige: dell’oggi

  18. Miguel Martinez scrive:

    Sull’abbattimento dell’aereo in Libia, non trovo nulla in rete; la cosa più dettagliata mi sembra questa:

    http://www.aeronauticaginosa.net/StoriaHome1.asp

    In agosto [1912], su ventidue missioni effettuate dagli aviatori di Tripoli, sette abortirono per scarso rendimento del motore e difetti all’accensione, ed una per rottura di un longherone. Una di queste fu fatale al ventitreenne Piero Manzini sottotenente dei “Lancieri di Mantova”, primo aviatore caduto in zona di guerra, che il 25 agosto annegò precipitando in mare col suo apparecchio, probabilmente a causa di una perdita di velocità dovuta alla stretta virata con cui egli aveva reagito ad una improvvisa folata di vento. Il 10 settembre, un guasto al motore provocò la cattura del capitano Moizo, costretto ad atterrare in territorio nemico durante un volo fra Zuara e Tripoli.

    • PinoMamet scrive:

      Non ne so niente,
      ma a occhio e croce quella che citi mi sembra la versione più accurata, e quella dell’aviatore abbattuto a fucilate uno dei tantissimi miti o leggende belliche, di solito nati da eventi reali ma trasformati dalla suggestione, dalla fantasia dei soldati, e in seguito ri-appropriati dalla propaganda in una chiave o nell’altra.

      Anche perché abbattere un aereo a fucilate, anche un aereo di legno e tela come quelli dell’epoca, non mi sembra così semplice.
      I casi sono due, o il fucilatore colpisce il pilota, oppure centra il motore… nessuno dei due era forse impossibile all’epoca, ma neppure la cosa più probabile…

    • PinoMamet scrive:

      Non c’è solo la stampella di Toti (se era lui) e Balilla, ma anche le storie sull’origine del fez dei Bersaglieri o del basco dei parà e una miriade di altre, che per essere ripetute mille volte non è che diventino vere…
      per esempio, mi sa che quasi tutti i soprannomi non ufficiali dei corpi militari “dati dagli avversari nella tal guerra in segno di rispetto” sono stati inventati di sana pianta dagli organi di propaganda nazionali
      (come il nomignolo di “gobbo maledetto” che gli inglesi avrebbero dato a un aereo militare italiano ecc.)

      ma questo dovrebbe stare nell’altro post, quello di Yo soy el army! 🙂

    • Tortuga scrive:

      Dovresti cercare in turco o in libanese 🙂

      • Tortuga scrive:

        Ops, dicevo a Miki

      • PinoMamet scrive:

        Sì, ma… in libanese? a parte che in Libano si parla arabo o tutt’al più francese, ma… non stavamo parlando della Libia? 😉

        • Tortuga scrive:

          🙂 Libia, Libano, stai a guardà er capello 😀 😀 😀

          Non sapevo che lingua si parlasse in Libia, e mi è venuto fuori il libanese 😀
          Oh, ignoranza doc 😀 mica bubbole 😀

        • PinoMamet scrive:

          ma stai a scherzà? non sai che lingua si parli in Libia?

          caspita, lo sanno tutti: l’italiano 😉
          solo che fanno finta di non saperlo (pare che fosse abitudine del povero Gheddafi, a quanto si dice).

        • Tortuga scrive:

          – ma stai a scherzà? – Pino –

          No 🙂
          E’ incredibile come si possano dimenticare completamente le cose.

  19. Miguel Martinez scrive:

    Per Pino Mamet

    “in tutta onestà nella cultura popolare greca attuale, per quel poco che ne so io, mi pare che il tempo della turcocrazia, cosiddetta, come anche i tempi del regno di Ottone (che era bavarese? no nricordo), e gli eventi della “catastrofe micrasiatica”, l’esodo di greci dall’attuale Turchia ecc., abbiano un’influenza molto maggiore che non il richiamo a Maratona o a Salamina.”

    Sospetto anch’io che l’ellenismo classicoidale sia più una roba per turisti e/o skinhead 🙂

  20. mirkhond scrive:

    Per Pino e IL Roberto

    Essendo spesso depresso, ascolto musiche romaiche legate all’epoca dell’Eam-Elas, oppure del cantante Kristos Kyriazis, considerato in patria l’equivalente romeo di Mario Merola….
    Vedo film romei, sempre ambientati all’epoca della guerra civile romea del 1944-1949, e mi piacciono gli splendidi paesaggi della MegaloVlachia e dell’Epiro, i costumi così simili a quelli albanesi e slavi, in certi casi persino la bellezza delle loro donne….
    Quindi da parte mia c’è solo affetto e interesse per la RUMELI, per ciò che posso VEDERE e apprezzare, e non andare dietro a classicismi artefatti, mistificati e che hanno creato in un popolo di FRUSTRATI uno spocchioso e ODIOSO senso di superiorità nei confronti dei loro vicini con cui HANNO MOLTO DI PIU’ IN COMUNE rispetto a questo passato classicheggiante mistificato e fonte di RAZZISMO!
    E pur concordando qui con Francesco e COL Roberto, che i Romei sono i PRINCIPALI ARTEFICI delle loro attuali disgrazie, dovute proprio alla loro MEGALOMANE PSEUDOCLASSICITA’ E MANCANZA DI CONCRETEZZA, non può non farmi MALE il pensiero che per tanti malati di cancro, non vi sarà più possibilità di curarsi e che la Chiesa Ortodossa desse loro almeno i conforti spirituali, prima di essere COSTRETTI a suicidarsi per MANCANZA DI SOLIDARIETA’ da parte dello zollverein-bancario-strozzino europeo così caro ad alcuni anche in questo blog….
    Non ci resta che piangere…..

    • Roberto scrive:

      Ok ma se il parametro è il senso di superiorità chi si salva? Forse gli italiani odiatori di se stessi

      Se pensi ai portoghesi sono insopportabili per quanto se la menano per il loro impero ridicolo, tanto che sul libro dei ceffi c’è una bellissima pagina che si intitola un jour les portugais dominerons le monde! Oui mais maintenant au lit que demain il y a chantier (da queste parti sono tutti nelledilizia)

      • mirkhond scrive:

        Roberto tu sei un globetrotter cosmopolita, e quindi hai conoscenze di persone e luoghi che a me mancheranno sempre….
        L’unico portoghese che conobbi anni fa qui a Bari, un biondino dai tratti visigoti, era una persona molto simpatica e socievole….
        I francesi che ho conosciuto sono solo i miei parenti lorenesi di origine calabro-siciliana…..
        ciao!

    • Peucezio scrive:

      Al di là dei giudizi di Mirkhond sui Greci (ne ho conosciuti troppo pochi per essermi fatto un’idea) resta il fatto che il recupero dell’etnonimo “Elleni” è un archeologismo risorgimentale, mentre “Romei” si è usato ininterrottamente per un millennio e mezzo.
      Non avrei niente in contrario se i Francesi si alzassero una mattina e decidessero di chiamarsi “Galli” (anche se mi farebbe un po’ sorridere) e mi rendo conto che dopo duecento anni che ciò avvenisse, diventerebbe naturale per tutti chiamarli così. Ma io non troverei niente di opinabile nel fatto che qualcuno continuasse a chiamarli “francesi”, perché sarebbe rispettoso della storia e delle sue sedimentazioni.

      • PinoMamet scrive:

        ” il recupero dell’etnonimo “Elleni” è un archeologismo risorgimentale, mentre “Romei” si è usato ininterrottamente per un millennio e mezzo.”

        Sì, però la cosa non è così semplice. In realtà Romei significa semplicemente “romani” in lingua greca… e il termine era applicabile, e applicato, a tutti gli abitanti dell’impero romano, o perlomeno della sua parte orientale.

        la scelta dei termini “Ellada”, “ellines” ecc. è sicuramente discutibile (cosa non lo è?) ma neppure del tutto arbitrario.

        Pensiamo gli altri abitanti degli ex territori sorti sulle rovine dell’impero romano d’oriente: i bulgari, i serbi, i turchi, gli arabi, gli albanesi ecc. avevano tutti a disposizione uno (o più!) etnonimi propri.
        Il nome Romani era già preso dai romeni (pur disponendo di altri etnonimi, principalmente Valacchi), e anche per la loro lingua di origine latina si prestava bene a definirli.

        Cosa restava per designare i greci se non appunto il termine di greci? Anche perché, nonostante la penetrazione nella penisola ellenica delle parlate albanesi e slave, una parte considerevole del territorio, più molti altri al di fuori di esso, parlavano ancora una lingua di fatto vicinissima a quella greca antica…

        è tanto inconcepibile che, nell’epoca del sorgere degli Stati nazionali
        (tutti basati su ideologie etniche non più solide o meno controverse, e non meno mitizzate, di quella greca)
        i greci moderni abbiano guardato all’Ellade antica?

        oltretutto questo è stato anche una geniale decisione di marketing 😉

        fin che si trattava di aiutare la libertà di quattro arnauti in gonnellino, la cosa poteva interessare giusto qualche avventuriero amante dell’esotismo;
        la libertà dei cristiani ortodossi, interessava al limite alla Russia;
        ma la libertà dei Gloriosi Discendenti degli Inventori dell’Arte & della Democrazia, marco registrato, quella sì che acchiappava consensi!
        😉

        • Peucezio scrive:

          No, ma infatti non è affatto inconcepibile.
          Dico solo che anche l’altro nome ha secondo me piena legittimità.
          E il fatto che sia condiviso non è un problema. Altrimenti, essendoci i rumeni, i romagnoli e i romani stessi non dovrebbero potersi chiamare così (e la “romanità” romagnola è di matrice bizantina e orientale quanto e più di quella rumena).

  21. mirkhond scrive:

    “ma carissimo Mirkhond, il fatto è che i Franchi avranno influenzato senz’altro l’Europa, però… solo un iranico di Bukhara 😉 del millequattro e rotti potrebbe usare il termine Franchi per indicare gli europei!”

    Mah, caro fratello…. in umanità ;), che debbo dirti?
    Io sono la prova VIVENTE che a volte Dio sbaglia i calcoli nei tempi, per far nascere le persone.
    E in questo il dolore si aggrava dalla consapevolezza che mi HA dato del SUO errore cronologico, di farmi nascere se non nei luoghi, quantomeno nel TEMPO SBAGLIATO!
    Ora, consapevole di appartenere ad un’altra dimensione, non posso che soffrire in un mondo che non PUO’ comprendermi, perché come disse il buon Boari, sono un residuato bellico di un mondo defunto……
    Mondo in cui mi trovo MALE e che non riesco ad accettare, nonostante qualche sforzo fatto quando ero più giovane….
    Anche la mia ottima dottoressa me lo disse che avrei dovuto nascere in altri tempi…..
    Per me NON C’E’ POSTO in QUESTA società di zoccole tatuate, che vanno in giro per il mondo da sole, che pigliano e lasciano con giudizi pesanti, che non cucinano, non fanno i letti, le calze, i servizi, da mangiare, che vogliono sempre andare in discoteca e sono soldi e stress, a casa non ci vogliono stare mai, e anche quando sono belle ai tuoi occhi, vestono MALISSIMO, non coprono la testa, d’estate vestono da TROIE e fanno di tutto per rendersi sgradevoli…
    Insomma NON SANNO PIU’ AMARE se non se stesse e una sconfinata LIBIDINE DI POTERE, il dimostrare al maschio ex (pseudo)padrone che LE PALLE ce le hanno loro….
    E tutto ciò in un’epoca di intenso PROGRESSO E DINAMISMO GLOBALIZZANTE, che piace anche all’attuale inquilino pseudoreazionario del Vaticano….
    Il progresso ha UCCISO i miei sogni e le mie speranze….
    Da qui il mio linguaggio da estraneo al mondo in cui vivo, e che invece mi aiuta a comprendere più chiaramente dove e tra chi vivo…..
    ciao!

    • paniscus scrive:

      “Per me NON C’E’ POSTO in QUESTA società di zoccole tatuate, che vanno in giro per il mondo da sole, che pigliano e lasciano con giudizi pesanti, che non cucinano, non fanno i letti, le calze, i servizi, da mangiare, che vogliono sempre andare in discoteca e sono soldi e stress, a casa non ci vogliono stare mai, e anche quando sono belle ai tuoi occhi, vestono MALISSIMO, non coprono la testa, d’estate vestono da TROIE e fanno di tutto per rendersi sgradevoli…
      Insomma NON SANNO PIU’ AMARE se non se stesse

      —————

      Cosa si diceva, qualche giorno fa, sulla “figliola della sora Camilla, che tutti la vogliono e nessuno la piglia”… o della sua variante pugliese, la “zita di Ceglie” (che, presumo, “tutti la guardano ma nessuno la sceglie”)?

      Esisterà anche la versione maschile di tale personaggio, immagino… ossia, quello che afferma di non riuscire ad accompagnarsi perché nessuna donna gli piace abbastanza e le rifiuta tutte 🙂

      Lisa

      • mirkhond scrive:

        Come disse Alain Delon in L’Evaso del 1972:

        Nessuno capisce….

        • mirkhond scrive:

          “Esisterà anche la versione maschile di tale personaggio, immagino… ossia, quello che afferma di non riuscire ad accompagnarsi perché nessuna donna gli piace abbastanza e le rifiuta tutte :)”

          La tipica e comprensibile risposta di chi non può capire chi segue valori diversi dai propri.
          Diversità che non rientra nella normale dialettica politica-sociale seguita anche in questo blog,
          Dialettica che da per scontati certi assunti che sono al di sopra delle obsolete destra e sinistra, globalismo e antiglobalismo, primo e terzomondismo ecc.
          Chi oggi è figlio del suo tempo di un potere acquisito grazie alle opportunità culturali che i suoi tempi gli offrono, non può ovviamente che sorridere ironicamente e beffardamente al buffo attardato che parla di cose dell’altro mondo…
          Qui infatti non vi è un normale scontro dialettico ALL’INTERNO del proprio tempo, ma proprio una TOTALE INCOMPRENSIONE per modi di pensare e desiderare di vivere la vita TOTALMENTE ALIENI, ormai appartenenti ad un mondo defunto e da demonizzare sempre, o al massimo ridicoleggiare…..
          E’ comprensibile questa ovvia incomprensione….
          Nessuno capisce…..

        • PinoMamet scrive:

          Mirkhond

          secondo me è una questione di standard. In questo senso, e senza nessun desiderio offensivo, credimi, assomigli a molte ragazze che ho conosciuto, che cercano un misterioso principe azzurro, si diceva una volta, o mister Big (credo che questa venga dall’immondo Sex & the City) o insomma il mitologico squalo-Bambi (da Lupo Alberto), insomma l’uomo perfetto, che vi sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa.

          Moltissime di queste, poi, sono tutt’altre che perfette loro stesse… ma a questo non pensano mai 😉

          tu hai semplicemente degli standard difficili: una ragazza dai tratti medio-orientali, che si vesta come mia nonna, di carattere dolce ma capace di darti il suo sostegno, e che sopporti il tuo caratteraccio 😉

          grazie al cazzo, verrebbe da dirti… 😉

          ma perché non cominci a cercare proprio tra tante ragazze di origine vicino-orientale?
          la butto lì, come consiglio.

          Molla i libri per un secondo, esci, e attacca bottone!
          Peggio di stare da solo non può andarti, no?
          Male che vada, conoscerai delle amiche…
          dai su!! 🙂 coraggio! 🙂

      • mirkhond scrive:

        Certo, non sono loro ad essere razzisti, siamo noi che puzziamo….
        Comprensibile…..

        • paniscus scrive:

          Cioè, scusa, fai capire:

          – se tu dici che non ti accompagneresti a una donna che ragiona come me perché proprio non ti piacerebbe starci insieme, stai esprimendo legittimamente i tuoi gusti ingiustamente vessati e frustrati…

          – mentre se io dico che non mi accompagnerei a un uomo che ragiona come te, perché proprio non mi piacerebbe starci insieme, allora sono razzista?

          ma boh
          Lisa

    • Z. scrive:

      Allora Mirk,

      come sempre c’è il bene e il male. E vanno distinti.

      Zoccole tatuate, girano il mondo da sole, non coprono la testa, d’estate vestono da troie: il Bene.

      Non cucinano, non fanno i letti, non fanno le calze, non fanno i servizi (questa però non l’ho capita), non fanno da mangiare, costano troppi soldi e provocano troppo stress: il Male.

      E insomma, che uomini siamo se non sappiamo distinguere più il bene dal male!

      😀

      Z.

      • mirkhond scrive:

        “Zoccole tatuate, girano il mondo da sole, non coprono la testa, d’estate vestono da troie: il Bene.”

        Per me NO!

        • Z. scrive:

          E che vorresti? Una beghina che gira il mondo solo se accompagnata dal marito, che copre la testa con un velo (possibilmente nero) e che d’estate si copre come una suora?

          E andiamo, su, che strapalle!

          😀 😀 😀

          Z.

        • mirkhond scrive:

          Diciamo che la “beghina” nell’intimità domestica, non si comporta affatto da beghina….
          Naturalmente SOLO col marito…..
          E’ troppo?
          Per gli standard frangistani di OGGI, purtroppo SI!
          ciao!

        • mirkhond scrive:

          Per me una donna vestita da “suora” o tipo infermiere di una volta, come quelle russe dell’epoca tra lo Zar e la rivoluzione, mi attizzano molto di più perché…da scoprire…. 😉
          Parlo ancora con le immagini di due film COMUNISTI che mi sono visto ieri: Il Treno di Lenin e Reds.
          ciao!

        • Z. scrive:

          Dimenticavo,

          nascendo nel medio evo avresti dovuto fare molta attenzione a nascere tra i pochissimi destinati a una vita tollerabile – sempreché non si beccassero broncopolmoniti, appendiciti, o attacchi d’asma (io ho sofferto di tutti e tre e sarei morto a quattro, a cinque e a nove anni rispettivamente). Comunque avresti sofferto terribilmente di mal di denti

          Altrimenti saresti finito a fare una vita ben più miserabile come bracciante o servo della gleba nei campi. Oppure a sputare sangue in miniera – dove saresti durato pochi anni, nel migliore dei casi.

          Via, che tra il blog di Miguel e una mignotta marcia e sifilitica della Roma medievale è decisamente meglio il blog di Miguel 😀

          Z.

        • PinoMamet scrive:

          ” a nascere tra i pochissimi destinati a una vita tollerabile ”

          mmm, a questa cosa, optime Z., ci credo pochino;
          sia per ragioni storico-documentali che per ragioni di senso comune
          (quando la situazione diventa intollerabile, economicamente o socialmente, di norma non viene tollerata: rivolte contadine ci sono state, anche pesanti- in Germania vere e proprie guerre- ma non sono state certo la normalità di mille anni di Medioevo…)

          sul mal di denti però temo che tu abbia una parte di ragione.
          Certo le erbe fanno miracoli e la medicina esisteva già, e i cavadenti pure (vatti a fidà…)
          però per esempio il padre di Toro Seduto (che non era medievale, ma verosimilmente qualcosa di erbe doveva sapere..) mi pare che si lanciò in battaglia da vecchio deciso a morire, proprio perché non sopportava il mal di denti…

        • paniscus scrive:

          Mirkhond, forse il mio punto di vista non è chiaro: ognuno dovrebbe avere tutti i diritti di scegliersi una tipologia adeguata di compagno/a che gli piace, per ragioni personalissime e legittime, delle quale non deve giustificarsi con nessuno.

          Le cose cambiano, però, quando tale soggetto, siccome non trova la tipologia di persona che gli piacerebbe (semplicemente perché in giro non ce ne sono, non perché ci siano ma ingiustamente gli vengono sottratte, e se le pappa tutte qualcun altro, ma proprio perché non ci sono, e non si può costringere qualcuno ad assumere attitudini contrarie alle proprie)…

          …allora si convince che ci sia un complotto malvagio del sistema mondiale decadente e perverso, in cui non esiste più nessuna donna “decente” e tutte siano troie sguaiate e senza valori che fanno schifo.

          Non so, provo a fare un esempio stupido, che non riguarda i rapporti di coppia, ma comunque riguarda gusti personali.

          Supponiamo che io desideri disperatamente avere come animale domestico un compsognato. Ossia, un graziosissimo rettile estinto nel Giurassico, grande poco più di un gatto attuale, carnivoro agilissimo e versatile, cacciatore di piccolissime prede come topi e lucertole, presumibilmente più intelligente della media dei rettili, elegante e flessuoso. Praticamente, uno spettacolo 🙂

          Solo che ho un bel recriminare e inveire che io “avrei diritto ad allevare in casa un compsognato”, e che “nessuno mi capisce” in questa mia esigenza: semplicemente non ce ne sono più, punto e basta, è un dato di fatto… o mi accontento di un gatto, o mi arrangio.

          Invece no, nella TUA ottica, ci si limita a recriminare che “i gatti fanno tutti schifo”.

          E a quel punto, il dubbio che possa anche essere tu a “non aver capito niente”, è legittimo.

          Lisa

        • Peucezio scrive:

          Sì, ma l’umanità femminile che Mirkhond non ama caratterizza in modo generalizzato solo l’Occidente e altrove si trova solo nelle borghesie benestanti.
          Se Mirkhond andasse a vivere in Iran (ma ciò vale per un sacco di altri paesi del mondo), possibilmente in una realtà rurale, di ragazze del tipo che dice lui ne troverebbe a carrettate. Forse fra cinquant’anni non sarà più così, ma ora lo è ancora.

  22. mirkhond scrive:

    Dall’ottimo blog Istanbul Avrupa dell’amico Giuseppe Mancini, un interessante testo sull’identità romana-bizantina medievale:

    Heroes and ROMANS in Twelfth-Century Byzantium
    Posted on 6 novembre 2012 by Istanbul, Avrupa

    Leonora Neville, Heroes and ROMANS in Twelfth-Century Byzantium. The Material for History of Nikephoros Bryennios (Cambridge University Press, 2012)

    Nikephoros Bryennios’ history of the Byzantine Empire in the 1070s is a story of civil war and aristocratic rebellion in the midst of the Turkish conquest of Anatolia. Commonly remembered as the passive and unambitious husband of Princess Anna Komnene (author of the Alexiad), Bryennios is revealed as a skilled author whose history draws on cultural memories of classical Roman honor and proper masculinity to evaluate the politicians of the 1070s and implicitly to exhort his twelfth-century contemporaries to honorable behavior. Bryennios’ story valorizes the memory of his grandfather and other honorable, but failed, generals of the eleventh century while subtly portraying the victorious Alexios Komnenos as un-Roman. This reading of the Material for History sheds new light on twelfth-century Byzantine culture and politics, especially the contested accession of John Komnenos, the relationship between Bryennios’ history and the Alexiad and the function of cultural memories of Roman honor in Byzantium.

    Table of contents

    Introduction

    Part I. Contexts:
    1. Twelfth-century politics and the House of Komnenos
    2. Writing history in twelfth-century Constantinople
    3. Nikephoros’ reading
    4. Sources for the Material for History

    Part II. Reading in the Material for History:
    5. Problems of the Empire: civil war and mercenaries
    6. The rise of Alexios
    7. ROMANS and their enemies
    8. Military virtue
    9. ROMAN family politics
    10. Religion and providence
    11. ROMAN heroes
    12. A ROMAN mother
    13. A bold young man

    Part III. The Material for History in Twelfth-Century Politics and Culture:
    14. The Material for History and imperial politics of the twelfth century
    15. Nikephoros and Anna
    16. ROMAN ideals and twelfth-century Constantinopolitan culture

    Conclusions

    http://www.istanbulavrupa.wordpress.com

  23. mirkhond scrive:

    “tu hai semplicemente degli standard difficili: una ragazza dai tratti medio-orientali, che si vesta come mia nonna, di carattere dolce ma capace di darti il suo sostegno, e che sopporti il tuo caratteraccio 😉

    grazie al cazzo, verrebbe da dirti… 😉 ”

    Tutto vero Pino…..
    Mi sa che è la “nostalgia della cameriera” di cui parlò con disprezzo Galli della Loggia, recensendo un libro di Massimo Fini…..
    Diciamo che forse 100-200 anni fa la mia vita avrebbe potuto essere diversa pur con tutti i miei difetti….
    Oggi è IMPOSSIBILE grazie ad un progresso che ha ucciso i miei sogni e che ovviamente non può che provocare l’ovvia e beffarda canzonatura della signora Lisa….
    Ci sono abituato. Da una vita….
    Eh, gli errori del Padreterno…
    Quanto alla ragazza o donna levantina, purtroppo la recente tragedia di Umbertide (un tempo Fratta), mi apre gli occhi su una realtà ormai perduta per sempre…
    E poi parlano di pericolo islamico!
    Casomai dovrebbero parlare di DISPERAZIONE ISLAMICA di fronte all’inesorabile rullo globalizzante che tutti mescola nella cagata progressive…..
    Umbertide…
    e pensare che ogni tanto mi guardo un vecchio libro sull’Umbria, e vi scorgo proprio Umbertide negli anni ’50-’60 del XX secolo, in una foto con due lavandaie sulla sponda del Tevere e una proprio come piace a me, sob!
    Un topo di biblioteca non può diventare un latin lover, perché con quelle doti si NASCE, e se si è timidi e diffidenti, non si può certo cambiare a 40 anni…..
    ciao!

    • Tortuga scrive:

      – progresso che ha ucciso i miei sogni – Mirk –

      Non credo che c’entri qualcosa il progresso Mirk.
      E non dico altro perché so che ti farebbe inferocire 😀

      • mirkhond scrive:

        E mi dovrei inferocire se mi dici che è colpa mia? 😉
        Ma dillo pure, figurati…..
        Ne ho sentite così tante da una vita 🙂 🙂 :)…….
        Se puzzo che colpa ha il “mio” prossimo se giustamente mi tiene alla larga? 🙂 Ha perfettamente ragione 🙂
        In altri tempi sarei finito in un lager/gulag….
        Oggi bastano le canzonature… 🙂

        • Tortuga scrive:

          Non abbiamo colpa per come siamo fatti, o per come siamo stati fatti … però la tua visione del rapporto uomo-donna è “un po’ particolare”, diciamo, così, via 🙂 … ma non sei l’unico.

        • mirkhond scrive:

          Diciamo retrograda? 😉
          Talebbana? 😉
          Indovinato! 🙂 🙂 🙂

          ps. Ti confido un segreto….di Pulcinella 🙂
          Ho nostalgia della cameriera bbonaaa…..
          ciao!

      • Tortuga scrive:

        Sicuro di volerlo sapere?

        Mirk, perdonami se non me lo ricordo, ma tu quanti anni hai ora?

        • mirkhond scrive:

          Dillo, dillo pure…. 🙂
          ciao!

        • Tortuga scrive:

          meglio di no 😀

        • mirkhond scrive:

          Non aver paura, ma cher….
          Ti autorizzo personalmente……
          Vediamo però se indovino…
          Dunque, dunque…
          Maskilista? Sessista? Fallocrate?Insensibile alle sofferenze delle donne da parte dei SEMPRE biekiSSimi maski padroni (sì cor cavolo!….)?
          Ammammato?Viziato? Ritardato culturale e non?
          Disadattato kroniko?
          Rikkione camuffato?
          Nazista?Fascista? Vecchio barbagianni? Sanpietrino?
          Ignorante borboniko? Fanatiko?
          Sporko oskurantista talebbbano?
          Sai, questi sono tutti i galloni e le medaglie che i vostri eroi mi hanno appuntato sul petto da una vita….
          Per cui aggiungi pure la tua di decorazione, così arriviamo alla croce di ferro! 😉

        • Tortuga scrive:

          se servisse a cambiare la situazione e renderti più felice … ma penso che ormai i 40 tu li abbia superati, dubito che tu possa modificare te stesso

        • mirkhond scrive:

          Piccola rettifica….
          I 40 non li ho ancora superati….
          Per il resto c’hai raggione! Sono proprio un vecchiaccio irrecuperabile……
          Un’altra amicizia bruciatasi dal dipanarsi di un equivoco….
          E vabbè. Siamo abituati anche a questo…..

        • Tortuga scrive:

          Quanto ne hai non si può dire? (questo è un blog di maschi che non vogliono dire la loro età 😀 )

  24. jam scrive:

    ….troppo facile dare la colpa a Dio!
    mai sottovalutare i disegni divini!
    tu saresti la prova vivente che Dio sbaglia i calcoli dei tempi?
    Dio sbaglia?
    gli umani invence no, suppongo!

    anche le donne musulmane d’asia, d’africa, sono tatuate non tutte, ma in certe tribù il tatuaggio sul viso era fino alcuni anni fa ancora praticato.
    Rabi’a (714-801) partiva da Basra x andare in pellegrinaggio alla Mecca da sola, respingendo la protezione di qualsiasi uomo.
    cioé viaggiava x il mondo da sola e questo più di mille anni fa… anche Lalla(1326), al quale Dio fece fare l’esperienza della vedovanza, anche x’ suo marito le impediva di esistere, viaggiava sempre da sola..
    ma siamo veramente sole, quando siamo “sole”? O siamo più sole quando siamo con qualcuno che ci impedisce di esistere e fa di noi un semplice elettrodomestico?
    non é facile..

    ciao

    • Tortuga scrive:

      – elettrodomestico –

      Già!

    • mirkhond scrive:

      Ecco ci mancava solo la tua risposta tra le stelle…..
      Beata ingenuità…..

    • mirkhond scrive:

      ….troppo facile dare la colpa a Dio!
      mai sottovalutare i disegni divini!
      tu saresti la prova vivente che Dio sbaglia i calcoli dei tempi?
      Dio sbaglia?
      gli umani invence no, suppongo!

      Si fa la domanda e si da la risposta!
      Tipica furbizia clericale da musulmana sessantottina……
      Chi ha mai detto che l’uomo è perfetto?
      Chi parla qui dentro di se divino?
      Io no di certo…..
      Resta nell’Empireo a contemplare un Dio che ti ha donato la pace dell’eterno presente…..

      • jam scrive:

        … Rabi’a e Lalla erano musulmane sessantottine?
        ti ho portato un argomento che tu non hai nemmeno considerato.
        le donne tatuate musulmane non esistono? soltanto le zoccole sono tatuate? le donne polinesiane o africane sono anche loro zoccole x’ si vestono quasi nude?
        la sindrome della cameriera mi sembra apparentata con la sindrome della prostituta, perché ai vecchi tempi le cameriere rimanevano spesso incinte del padrone che ne faceva quindi delle prostitute rendendo loro stessi degli adulteri e le mogli delle cornute! bel quadretto quello della cameriera!
        m’interesserebbe sapere il rapporto storico fra Islam e 68, i 68ttini erano musulmani?
        penso tu sia stanco x’ invece di discutere entri subito in polemica, lo so, tu non hai detto che l’uomo é perfetto, ma dicendo che Dio sbaglia ti rendi orgogliosamente superiore a Lui, se i ragionamenti seguono una logica, (altrimenti non so più con chi sto’ parlando)… devo restare nel mio empireo di pace ? l’empireo di pace di chi cerca é il tormento, non sei il solo a soffrire sul pianeta!, molti altri stanno soffrendo!
        Rabi’a dice:
        ” il mio riposo fratelli é nella solitudine,
        il mio Amato é sempre in mia presenza
        niente puo’ rimpiazzare l’Amore che ho x Lui
        il mio Amore é il mio supplizio fra le creature
        ô medico del cuore ecc…” lei era in un empireo di pace purtanto soffriva ed era tormentata, le sue poesie sono come il ney, il flauto che racconta la separazione dell’altro post, Rabi’a é una neyzen, una suonatrice di flauto…

        sai? penso che il “se divino” sia dapperttutto, in ogni discorso ed in ogni parola anche se apparentemente non sembra, quindi anche nel nostro parlare, altrimi sarebbero solo discorsi schizofrenici..accorgersene, é un modo di decifrare gli avvenimenti e le parole, cerca un po’ d’ottimismo “contemporaneo” e tanti auguri x quando andrai dal dentista!!!
        ciao

        • mirkhond scrive:

          Jam

          Grazie per gli auguri…
          Per il resto, anche con te c’è purtroppo incomunicabilità perché tu vivi in una dimensione perfetta, superiore…
          Personalmente non mi sento superiore a nessuno…
          Constato una realtà. La mia. L’unica per cui sono autorizzato a parlare.
          L’Islam sessantottino è il TUO Jam, un misto di Shiah ismaelita esoterico-gnostica più la tua infanzia?adolescenza? di cultura francese e profondamente influenzata dalla Francia in cui sei nata?vissuta? molto tempo fa….
          Inoltre non mi sembra di aver parlato di Islam o di tutto l’Islam, in quanto malgrado il mio nickname e il mio affetto per l’Iran, NON sono musulmano, e quindi non mi permetto di parlare di cose che non conosco e che tu invece conosci più e meglio di me….
          La cameriera dei miei sogni NON è una puttana da sfruttare e cacciare a pedate quando non serve più, ma la METAFORA dell’amore che sogno e che QUESTA MODERNITA’ ha ucciso….
          Poi, ripeto, quando si è integrati e parte del mondo dei VINCITORI è OVVIO che non si possano comprendere le ragioni dei VINTI, visti al massimo come gente da ridicolizzare e qui ne trovo la conferma…
          La mia stima per te e per altri RESTA ALTA E INTATTA….
          Mi rendo conto però che anche i santi non sempre RIESCONO A CAPIRE le ragioni di chi ha perso…
          Del resto anche con mia madre buonanima che mi amava, erano più o meno gli stessi discorsi che fate tu e Lisa….
          Ci sono dunque abituato e il vostro stupore non mi stupisce affatto …. 😉
          Forse si sono solo chiariti degli equivoci da parte mia, non vostra eh!
          Nessuno capisce…..
          ciao!

  25. mirkhond scrive:

    “Comunque avresti sofferto terribilmente di mal di denti”

    Veramente di quello ne soffro oggi, e sono già 7 denti che mi sono dovuto far levare, essendo destinato per un difetto genetico a perderli TUTTI se arriverò alla vecchiaia…
    E altri due me li devo far togliere in questi giorni….
    Oggi poi si muore di cancro e non è un bel morire, ed è uno stress per il familiare IMPOTENTE….
    Stress che ti porti dentro come un senso di colpa anche dopo ANNI che i tuoi cari sono nell’altro mondo….
    Per il resto che dirti?
    L’ovvietà che non esistono epoche felici? Che ogni tempo ha il bene e il male?
    Grazie al c…. lo sappiamo….
    E’ solo che io vivo ADESSO e ADESSO per me NON C’E’ POSTO in un mondo che ha UCCISO i miei sogni….
    Ovviamente parlo a titolo personale e mi fa piacere che invece altri in QUESTO mondo di OGGI si trovino benissimo e continuino a scontrarsi all’INTERNO della normale dialettica di QUESTI TEMPI e senza pseudonostalgie….
    Ciò che dite mi conferma nel pensiero che destra e sinistra, clericalismo e anticlericalismo, mondialismo e antimondialismo, americanismo e antiamericanismo, primomondismo e terzomondismo, non siano che le due facce della STESSA MEDAGLIA…
    Medaglia a cui io sono ESTRANEO, e le risposte tue, di Lisa o di Rockka e Trolla del Foglio di Ferrara, sono ESATTAMENTE LE STESSE….
    Un pò come i republikaner e i demokratiker statunitensi, giusto per fare un esempio qui comprensibile….
    ciao!

    • Z. scrive:

      Mirkhond,

      nel mondo di oggi c’è il bene e il male. In quello di allora, se non eri parte dell’un per mille dei culosi, c’era solo il male. Un male che noi, che siamo nati nella seconda metà del secolo scorso e che ci lamentiamo per ogni minima cazzata, probabilmente non possiamo neppure immaginare.

      Questo è il punto. Mica che il mondo di oggi sia una figata, ci mancherebbe.

      Però non posso trattenermi dal pensare che un tentativo di guardarlo da un punto di vista diverso, talvolta, sia una buona idea.

      Z.

      • mirkhond scrive:

        Per noi non c’e posto aldilà del Volga

        In un vecchio libro comunista sulla seconda guerra mondiale regalatomi da mio nonno quand’ero bambino, lessi di un’intervista di un giornalista, presumo sovietico, ad un gruppo di difensori di Stalingrado nel terribile assedio nazista dell’agosto 1942-febbraio 1943.
        Assedio che portò ad una svolta decisiva sulle sorti della guerra e del mondo che ne sarebbe venuto fuori…
        Orbene alla domanda del giornalista a quel pugno di soldati che OSTINATAMENTE difendevano quel che restava di un MUCCHIO DI ROVINE di quel che era stata Stalingrado, ed in particolare i resti dei quartieri sulla sponda europea del Volga, alla domanda dicevo, del perché quei soldati non avessero seguito i loro commilitoni sull’altra sponda del grande fiume, uno di quegli EROI rispose:

        Per noi NON C’E’ POSTO aldilà del Volga!

        • Z. scrive:

          Mirk,

          vedi, è proprio questo che sto cercando di dirti. Che non è necessario interpretare la vita come fosse nient’altro che una continua battaglia di Stalingrado senza fine. E’ durata a lungo, vero, ma poi è finita pure per Zajcev 😀

          Z.

        • mirkhond scrive:

          Per noi non c’è posto aldilà del Volga

  26. Miguel Martinez scrive:

    Per Tortuga

    “Non sapevo che lingua si parlasse in Libia, e mi è venuto fuori il libanese”

    diciamo, l’arabo con uno splendido accento locale, che ne fa la mia variante preferita dell’arabo. Anche se quell’accento, poi, è diviso tra una decina di varianti locali, cinque o sei registri sociali diversi e una spruzzatina di francese, ya madam!

    • Tortuga scrive:

      Miki, ma in tutto quante lingue parli?

      (io sono veramente negata per le lingue – e non solo per quelle – anche più in generale per le parole, il mio cervello pensa per immagini, per me le parole sono una sorta di rumore fastidioso)

  27. mirkhond scrive:

    “E a quel punto, il dubbio che possa anche essere tu a “non aver capito niente”, è legittimo.”

    Non mi sembra di capire tutto. Qua credo che siano altri ad avere le chiavi della comprensione del mondo….
    Io capisco quello che vedo e quello di cui soffro, che, scusami E’ PROPRIO IL MONDO IN CUI VIVE CHI RAGIONA E PENSA come te….
    Ripeto, nessun risentimento, la tua risposta è COMPRENSIBILE dato il tempo e le modalità a cui appartieni.
    Mi sarei meravigliato del contrario……
    Il VINCITORE DI OGGI non può che guardare con ironia e DISPREZZO lo sconfitto di ieri, a cui imputa TUTTE le cose che NON andavano bene ieri.
    Tutte le donne sono e devono essere SEMPRE VITTIME e MAI CARNEFICI, giusto?
    Non ho capito niente, giusto?
    Va bene così….
    Però anch’io scusami, potrei dire lo stesso di qualcun altro che non per cattiveria, ma per IMPOSSIBILITA’ spazio-temporale NON PUO’ CAPIRE CHI VIENE DA UN MONDO SCONFITTO…..
    Passo e chiudo!

  28. mirkhond scrive:

    “Cioè, scusa, fai capire:

    – se tu dici che non ti accompagneresti a una donna che ragiona come me perché proprio non ti piacerebbe starci insieme, stai esprimendo legittimamente i tuoi gusti ingiustamente vessati e frustrati…

    – mentre se io dico che non mi accompagnerei a un uomo che ragiona come te, perché proprio non mi piacerebbe starci insieme, allora sono razzista?

    ma boh
    Lisa”

    Cioè scusa, credo proprio che non ci siamo capiti

    1) Perchè dovrei venirti dietro visto che sei già moglie e madre?
    2) Tu ti sei messa in mezzo a situazioni in cui, scusami non c’entri niente, non hai responsabilità di niente, e a cui sei estranea….
    3) Penso infine che tu, aldilà di MONDI INCOMUNICANTI E INCOMPRENSIBILI sia un’ottima persona e lo provano le persone che ti amano e che tu ami.
    4) In virtù di ciò che ho detto, nessuna persona brava e buona, profonda credente o atea, filoamericana o antiamericana, può comprendere un pensiero ALIENO, e tu me lo hai pienamente dimostrato.
    5) Ciò non toglie che tu o la mistica celestiale Jam siate cattive persone e ti prego NON PENSARLO, perché NON E’ IL MIO PENSIERO NEI VOSTRI CONFRONTI.
    6) Soltanto, riguardo al MIO MODO di vedere la vita, tu, Jam, Z e Rockka e Trolla sostanzialmente la PENSATE ALLO STESSO MODO.
    Ma SOLO riguardo al mio pensiero, eh!
    Le contraddizioni dialettiche della modernità….
    ciao!

  29. mirkhond scrive:

    errata corrige:

    ciò non toglie che io pensi che tu e Jam siate delle cattive persone, perché NON PENSO PROPRIO che siate “cattive” eh!

  30. jam scrive:

    …mi sembra che Einstain abbia detto che lo spazio-tempo non é una cosa rigida e dogmatica, ma malleabile e d ancora piena di incognite, quindi lo spazio-tempo nel quale noi viviamo sarebbe aperto, se tu non lo chiudessimo con i nostri pensieri. tu potresti essere la prova vivente che i tempi, lo spazio-tempo, ha molte stratificazioni, ed, se tu sei in uno strato, puoi volendolo, muoverti ed andare anche in un’altro. se ti senti bloccato in un secolo che non ti corrisponde é perché stai sperimentando il modo di poter scoprire la complessità, anche semplice, dello spazio- tempo e tutto quello che ne consegue..
    ciao

    • Z. scrive:

      La teoria secondo cui “tutto è relativo” non è veramente di Einstein, è una battuta che Woody Allen gli mette in bocca 😀

      Z.

  31. mirkhond scrive:

    Jam, non m’intendo di meccaniche celesti come il buon Franco Battiato….
    ciao!

  32. mirkhond scrive:

    Per Pino

    Ammiro la tua grande elasticità e apertura che dovrebbero essere patrimonio di tutti gli studiosi.
    Ma io qui, lo si è capito, che studioso non sono, e faccio la parte di un povero zotico alla Mullah Omar, certi aspetti culturali di certe civiltà, non riesco proprio a capirli e ad caccettarli, tanto è il disgusto e l’orrore che mi suscitano….
    Sono troppo attaccato al Monoteismo deserticolo-semitico insieme allo Zoroastrismo, per guardare con ammirazione l’antica Ellade…..
    Preferisco la Romània/Rumeli…
    Naturalmente capisco l’angolazione di un classicista, così come hai ragione sull’operazione di marketing fatta dai Romei 200 anni fa per attirarsi le simpatie dei potenti boccaloni franchi….
    Ma sempre Romei sono, e con l’antica Ellade non hanno praticamente quasi più niente da spartire…..
    ciao!

    • Francesco scrive:

      “certi aspetti culturali di certe civiltà, non riesco proprio a capirli e ad caccettarli, tanto è il disgusto e l’orrore che mi suscitano….”

      Mirkhond, ma questo è il ritratto dello yankee protestante acculturato!

  33. mirkhond scrive:

    errata corrige : ad accettarli

  34. jam scrive:

    .. premetto, io non mi sento superiore a nessuno, anzi …
    e se anche tu, Mirko, non ti senti superiore a nessuno dovresti smetterla di giuducare le donne, soltanto in base a certi dati esteriori che non sono assolutamente soddisfacenti ed esaustivi sotto nessun punto di vista scientifico o criminologico( ferisco qualcuno se giro senza velo o con un tauaggio o una minigonna?), storico o filosofico ma soltanto in base ad una morale non bene identificata, o genericamente paternalistica.
    milioni di donne musulmane si coprono la testa solo x fare la preghiera, ma non nella loro quotidianità esteriore, e tu che non sei ancora profeta, ti permetti di criticare pesantamente ingiuriando dispregiativamente, zoccole!, le donne che hanno testa scoperta. dimmi che ho capito male, ed in più a me sembra un modo di voler esteriorizzare una qualche superiorità morale. quindi tu dici che on ti senti superiore, in realtà i tuoi discorsi dicono che i tuoi gusti sono quelli giusti.
    e questo x’ tu, forse, sei una fashion-victim sei una vittima della moda “donna con il velo” , quindi, confondi moda per moralità, e sembri dimenticare che il velo é anche una situazione erotica… (il velo é un filtro ed ha due significati:
    1. quando si fa la preghiera é sacro,
    2. quando si é nella quotidianità é ambiguo ed assume tutti i “valori” che vogliamo attribuirgli, erotismo incluso)..

    le décalage horaire..
    ciao

    • Tortuga scrive:

      Grande Jam! 🙂

    • mirkhond scrive:

      Nessuno capisce……

      • Tortuga scrive:

        No, mirk, sei tu che non capisci.

        • mirkhond scrive:

          Ah era questo il terribile segreto che avevi paura di rivelarmi per non farmi “inferocire”
          Deja vù cher Tortuga, deja vù….
          Appartenete TUTTI allo STESSO SISTEMA DI VALORI DI FONDO, ma cher! Anche quando vi arrabbiate tra di voi….
          Io non capisco? Verissimo.
          Però mi sembra che sia anche IL CONTARIO….

        • mirkhond scrive:

          il CONTRARIO

    • mirkhond scrive:

      (ferisco qualcuno se giro senza velo o con un tauaggio o una minigonna?)

      Ferisco qualcuno se trovo tutto ciò disgustoso?
      Evidentemente SI, se trovo conferma qui della profonda intolleranza e ovvia incomprensione di questa bella civiltà liberaldemocratica, per chi LIBERAMENTE si rifiuta di accodarsi allo schema….
      In fondo, in fondo la pensate tutti allo stesso modo, e tu dolce shiita sessantottina con il cuore e la testa nell’Empireo CONFERMI ABBONDANTEMENTE LA REGOLA….
      nessuno capisce…..

      • Francesco scrive:

        caro fratello M

        1) sul tatuaggio ti seguo

        2) sul velo mica tanto

        3) sulla minigonna, dipende più dal contenuto che dal contenitore; in ogni caso in vetrina si mettono le merci, quindi una minigonna è una autodefinizione

        mi sa che sono quasi Mullaomarico quanto te

        solo che il disgusto è mio e non provo desiderio di condividerlo a frustate col resto della società, come facevano i talebani. e pure tu non mi pari incline a importi con la violenza, neppure come desiderio

      • jam scrive:

        …ferisci te stesso e crei problemi dove invece non ce ne sarebbero!
        Battiato é grandioso. in apriti sesamo dice “..ma x fortuna da qualche parte un uomo nuovo stà nascendo..”
        ciao

        • jam scrive:

          …appunto Francesco, le merci si mettono in vetrina e l’essere umano non é una merce!!! un corpo ha una sua dignità, e gli uomini devono imparare a rispettarlo, non perché non si vede, o x’ sivede, perché in realtà si vede sempre, ma perché, ogni donna dovrebbe essere rispettata e non vista soltanto come un oggetto, gnocca. purtroppo siamo in una società dove la sessualità é sconvolta, e diamo la colpa ai vestiti delle donne, mentre il problema é nella testa degli uomini.
          nella mia vita di donna sperimento che i rompiscatole sono presenti sia che sia vestita tropicale o con 25 metri di stoffa su di me.
          puoi cambiare il vestito, ma se non cambia la maturità del cervello della società nella quale vivi, il problema persiste inalterato. fate lo stesso errore che fecero i missionari quando arrivarono nel sud pacifico, e vedendo le donne a seni nudi, dissero che era una società lasciva dedita ai piaceri sessuali e alla promiscuità. mentre era vero in contrario!
          ciao
          ciao

        • mirkhond scrive:

          “…ferisci te stesso e crei problemi dove invece non ce ne sarebbero!”

          Veramente sono altri a “ferirmi” e i problemi purtroppo esistono, ma tu purtroppo non PUOI capirlo perché parte integrante del sistema del vincitore….

        • Francesco scrive:

          cara jam

          la mia tesi era “se una persona mette una cosa in vetrina, è lei per prima a considerarla una merce” e la trovo assai convincente

          mi dici che il problema è tutto nella testa di noi maschietti? mah, ogni tanto Marte e Venere orbitano vicini, credo anzi tendano a coincidere, in fondo la cultura è la stessa

          davvero sei stata importunata sono 25 metri di stoffa?

          una cosa: qui non siamo nel sud Pacifico e lo stesso abbigliamento ha un significato ben diverso, nella testa di chi lo sceglie come di chi lo guarda

          ciao

    • Ritvan scrive:

      —…milioni di donne musulmane si coprono la testa solo x fare la preghiera, ma non nella loro quotidianità esteriore, e tu che non sei ancora profeta, ti permetti di criticare pesantamente ingiuriando dispregiativamente, zoccole!, le donne che hanno testa scoperta. dimmi che ho capito male…(Jam a Mirkhond)—

      Neanch’io sono un profeta:-), però, in verità ti dico:-), cara jam, che con tutta probabilità hai capito male. Per quel che conosco io il mirkhondpensiero, per lui le zoccole restano tali sia col velo che senza e idem le donne oneste. E anche per me idem.

  35. jam scrive:

    @ Z.
    io non ho parlato di relatività, ma di malleabilità, e mi riferivo ad una geometria dove le linee rette possono incurvarsi, ad una geometria rotonda, dove fra l’altro lo spazio ed il tempo non sono più separati…ecco. a Woody Allen preferisco Einstein.
    ciao

    • Z. scrive:

      Non ci sono dubbi che l’impatto di Einstein sul mondo non tema paragoni con nessun regista, ci mancherebbe.

      Ma anche Woody Allen nel suo campo è un genio, secondo me 😀

      Z.

  36. jam scrive:

    ..in reltà x me tutto é assoluto,
    x’ soltanto l’Assoluto Esiste.

    il relativo é una manifestazione transitoria che verrà riassorbita.
    una frammentazione temporanea, quindi irreale..
    ciao

  37. Tortuga scrive:

    Dunque, il Miki (Miguel) scrittore è in questo momento al centro della mia attenzione in quanto, appunto scrittore. Mi faccio un sacco di domande perché per me è difficilissimo comunicare con le parole, non riescono mai a darmi soddisfazione.

    Io lo leggo un po’ alla volta. Spezzo i post in due o tre parti. Perché di alcune cose di cui spesso tratta, se non fossi capitata qui, di mio – per diversi motivi – non mi sarei soffermata mai.

    Faccio parte di quella categoria di persone che non sentendosi/essendo in grado di fare qualcosa per cambiare ciò che dovrebbe cambiare ed essendone troppo inquietante e dolorosa la visione, non hanno molte altre chances che lasciare che la rimozione svolga il suo ruolo.
    La storia, per esempio, per me fu un grande problema (eppure avevo voti altissimi), trovai spesso gli studi cui venivo sottoposta estremamente traumatizzanti. Chiusa parentesi …

    … sicché ier sera stavo notando quanto riesce ad essere terribile Miki con i suoi “grassetti”.

    gloriosa Accademia Aeronautica
    aeroplano italiano
    primo nella storia
    bombardamento
    dominio dell’aria
    commosso saluto

    Fra l’altro questa esaltazione dell’esser “primi nella storia” o del “passare alla storia per qualcosa” mi fa spesso pensare che ad una sorta di “storia sacra, storia religione” che non sembra far molto bene nella testa della gente.

    Postilla per Jam:
    Jam sei tu la Jam che si è registrata da me? O è una coincidenza?

  38. jam scrive:

    @Tortuga
    no, non mi sono registrata da te, é un’altra jamiyla
    ciao
    @ Francesco
    si, qui non siamo nei mari del sud dove adottarono poi la “robe mission” diventando cosi tutte brave e caste. mentre prima erano peccaminose pur essendo là-bas!
    allora fammi capire, quando vado al mare a fare il bagno sono una merce x’ ho molta pelle scoperta, quando invece vado a fare un giro non sono una merce perché decido di andarci con una gonna lunga , ma se decidessi di andarci con una gonna un po’ corta sarei una merce. no, no, io non sono mai una merce x’ non sono i cm di pelle che espongo a rendermi tale! il concetto di merce é un’altro e tu lo sai meglio di me! perché bari???
    ciao

    • PinoMamet scrive:

      ” allora fammi capire, quando vado al mare a fare il bagno sono una merce x’ ho molta pelle scoperta, quando invece vado a fare un giro non sono una merce perché decido di andarci con una gonna lunga , ma se decidessi di andarci con una gonna un po’ corta sarei una merce.”

      Cinicamente:
      quando vai al mare a fare il bagno in costume non sei una merce, perché per fare il bagno tutti si mettono il costume e nessuno si aspetta che tu faccia il contrario.

      Quando vai al colloquio di lavoro o all’esame dell’università con il bottone tatticamente slacciato o la gonna particolarmente corta (e non dire che queste cose non succedono!) allora ti presenti come merce.

  39. mirkhond scrive:

    Trilllllll?
    Acc. squilla il telefono…
    -pronto?
    -A sor Mì, me scusi tanto, so er sor Jamì….
    -Er sor chi?
    -Er sor Jamì, er marito della sora Jamme che scrive qui su kelebbekke, come a tutti quanti voi…..
    -Ah, ho capito….mi dica, dica pure sor Jamì che è un piacere fa la vostra conoscenza, seppure per telefono…
    -A sor Mì, volevo solo dì che mi moje, la sora Jamme è na bbrava figliola cor pallino de fa…la missionaria….ce se semo capiti?
    – Se mo spiega mejio sor Jamì….
    -Vede sor Mì, noi veniamo da na terra, l’Afghanistan der nord…tera martoriata, devastata…e voi ce lo sapete….
    – Si, purtroppo…..
    – Vede mi mojie c’ha sempre avuto l’anima mistica, l’anima missionaria…me creda sor Mì, è na SANTA, NA VERA SANTA…che ar paese li sur Pamirre, tutti i nostri servi, li nostri sudditi, tutti c’avevano na venerazione….lei c’aveva sempre na parola bbona pe tutti, pe da na consolazzione ale sofferenze che tutti che portamo dentro….
    -Capisco….
    -Poi venne la guera, li Russi…a noi li Russi ce staveno simpatichi perché…perché sor Mì, venivano a portà er PROGRESO, a libberà le donne dar feudalesimo maschilista, e noi da nobbili aristocratichi taggiki eravamo tutti cor progreso, per progreso….
    -Ce lo so sor Mì, che voi siete monarchico, reazionario, retrogrado…che mi mojie me tene sempre informato su l’amichi der blogghe….
    -Però a sor Mì, li Pashtun che tanto ve stanno simpatichi a noi CE OPPRIMEVANO, fin da li tempi de l’anima de li mort….de Abdur Rahman Khan, dal 1880 pe capirse….
    -Anche li Pashtun praticaveno l’amore, se così se pò chiamare UNA VIOLENZA co li regazziini de 11-16 anni, sa sor Mì? O sa?
    -Si, sor Jamì, o so, purtroppo….
    -Ecco pecchè noi eravamo colla rivoluzzione e mi mojie je sarà sembrata tiepida, se non proprio freddina quanno lei esartava Zahire Shah….lei capisce non è vero?
    -Si, ora capisco sor Jamì….
    -Vede sor Mì, io nun la condano se lei c’ha na simpatia pe quei fiji de zocc…pe i Talebbani pe interderci… so n’ommo anch’io e posso capì la solitudine, l’infelicità che ce viene da nun esse amati da le donne che amiamo o che voremmo che ce amassero….
    -Però, sor Mì, nun se la prenda co mi mojie Jamme che è tanto bbrava e che ha tanto sofferto a vive lontano dalla nostra patria ale pendici der Pamirre….me capisce?
    -Si, sor Jamì…
    -Se mi mojie ve fa dele contestazioni è solo perchè e fija de un DIVERSO VISUTO, ma non pe cattiveria nei vostri confronti….
    -Non ho mai dubbitato dela sincerità e della grande umanità de sora Jamme, sor Jamì….
    -Ora lei se starà a chiede pecché io, marito afghano, taggiko e mussurmano, permetta a mi mojie de sta a scrive qqua, a fa le sue riflesioni, considerazioni teologgiche, vero sor Mì?
    -Se sta chiedendo pecché NUN ZO GELOSO, vero?
    -Je lo dico subbito, a sor Mì…er segreto è nell’educazzione pariggina che io, mi moje e tutto l’ambiente dell’ARTA ARISTOCRAZZIA AFGHANA avemo ricevuto fin da regazzini….me spiego a sor Mì?
    -Perfettamente sor Jamì….
    – Certo, le confesso che a vorte preferirei che mi mojie stesse più vicina ali fornelli, come ad esempio oggi che c’ha in pentola lo stufato de rape de cui semo tutti ghiotti in famija…..
    -Ma come ho detto, sò un marito MODERNO, e mi mojie c’ha bisogno deli suoi spazi….
    così va er monno a sor Mì, e voi e li vostri amichi talebbani se nun lo capite, sarete destinati ad esse spazzati via dar flusso dela storia….
    -Ce lo so, ce lo so sor Jamì, e la ringrazio moltissimo per la sua grande sincerità verso uno sconosciuto….
    -Ah, n’urtima cosa sor Mì….se può gentirmente dì a mi mojie de staccà un pochetto dar blogghe, che lo stufato nun se abbruci come l’artro jeri…che m’è dovuto toccà portà tutta la famija al ristorante excelsior…e sa il 27 der mese nun è ancora arivato…e co sto governo frangistano de stroz…de illuminati europeisti dediti solo ar bene pubblico… insomma anche pe noi aristocratichi in esilio, la vita ner Frangistan de OGGI nun è sempre facile….la saluto a sor Mì!
    -La saluto sor Jamì…..

    • jam scrive:

      …grazie! una vera perla di discussione maieutica!
      ciao

    • Ritvan scrive:

      Mirk, hai mai pensato di fare lo scrittore satirico?:-):-)

      • mirkhond scrive:

        Ho scritto tre racconti, uno distrutto in un momento di tristezza, (mai pubblicati o fatti leggere ad alcuno, fuorché mia sorella…), e aborti di racconti….
        Ma la pigrizia e la depressione mi rendono alquanto svogliato…
        Però a volte ci sono situazioni che diciamo…sono stimolanti 🙂 nel mio terapeutico bisogno di scrivere, di raccontare…..
        ciao!

        • PinoMamet scrive:

          ” uno distrutto in un momento di tristezza, ”

          me l’ha fatto leggere quel consulente straniero, il signor Woland: è molto bello, hai fatto male a distruggerlo!

  40. jam scrive:

    ..infatti, non é il vestito in se che fa della donna una merce, ma l’atteggiamento che c’é dietro al vestito. il modo di portarlo! non é una gonna corta a mettermi in mostra, in vetrina, come vorrebbe farmi credere Francesco. posso essere in vetrina anche con una gonna lunga, x’ é il modo che ho di atteggiarmi e di portarla a rendermi visibile e seducente o altro .. la vera mercificazione é quando ci si vende, non quando gli altri pensano che si voglia farlo.
    ( i 25 metri di stoffa in un luogo dove normalmente le persone vestono con 3, creano un alto grado di visibilità ed uno choc esotico che puo’ incuriosire, ..)
    siccome il medievo e finito e molte donne vestono anche con gonne corte da ormai più di un mezzo secolo, non vedo di cosa stiamo parlando…
    ciao

  41. izzaldin scrive:

    @mirkhond
    non è vero che non hai affezionati lettori! leggo sempre con attenzione ciò che scrivi, e tu acuisci in me il rimpianto di non aver proseguito gli studi di storia medievale.
    ad esempio, ultimamente, hai parlato dei nordici parmensi del 1200 istallatisi a Morreale e Corleone, e non avevo ancora avuto modo di ringraziarti per la condivisione delle tue vastissime conoscenze.
    saluti!
    izzaldin

    • PinoMamet scrive:

      Nordici a chi?? 😉
      Lo fai apposta, eh, dimmi la verità!! 😀

    • Moi scrive:

      @ IZZALDIN

      Ma sei proprio “Marocchino della Marocconia” Convertito alla Religione dei “Marocchini del Marocco” ? L’ en plein !

      … Niente Ascendenze NorrenoNormannoSveve ? 😉

  42. mirkhond scrive:

    Per Izzaldin

    Mi fa piacere condividere con dei siciliani musulmani, l’amore per la storia medievale e pure la bella Sicilia 🙂 !
    ciao!

  43. mirkhond scrive:

    Per Pino

    No, non era Il Maestro e Margherita di Bulgakov, e nemmeno la storia che il Maestro ha scritto su Jeoshua-ha-Nozri, Gesù lo Straniero, e cioè Nostro Signore Gesù Cristo…. 🙂
    Non arrivo a tale altissima ispirazione.
    Era invece la storia di un ufficiale delle waffen ss nel Friuli del 1943-1945, e delle sue gesta narrate a ritroso, durante le fasi del suo processo, partendo da quando era uno studente universitario nella Napoli degli anni ’30…..
    Una storia che negli anni, speravo di riprendere ma la pigrizia, a’ pucundria come direbbe mio padre buonanima hanno preso il sopravvento…
    Se riuscissi a crearmi un mio blog penso che qualcosa metterei sulla rete, ma appunto non so proprio come si costruisce un blog, quanto si paga il nolo e i due tentativi che ho fatto mi sono venuti due aborti…..
    ciao!

  44. izzaldin scrive:

    @moi e mirkhond
    non sono musulmano praticante! fisicamente sono più norreno di Odino! anche quando parlo in dialetto nessuno crede che io sia siciliano, pensano che provenga da Stoccolma o da Berlino! ciononostante, mio zio potrebbe essere uno dei sosia di Saddam, solo un po’ più scuro.. la linea del colore di Dubois in sicilia ce la siamo sniffata secoli fa! 🙂
    ho scelto come nickname izzaldin perchè quando ho scoperto (due tre anni fa) questo sito ero immerso negli studi per una tesi di laurea (penso di essere tra i più giovani commentatori qui..) e il nome di battesimo (ehm…’battesimo’) del leader indipendentista palestinese Izzaldin al Qassam (da cui i razzi) mi rimase in testa per mesi… dovendo scegliere un nickname per il mio primo commento (il sito era ancora su blogspot) ho scelto quello che avevo sulla punta della lingua.
    ciò non toglie che la mia ammirazione per alcuni aspetti dell’islam, unita allo splendido retaggio musulmano della mia città, mi abbia spinto negli ultimi anni ad approfondire alcuni aspetti di quell’ ‘islam gnostico-esoterico’ di cui parlava mirkhond qualche commento più in su..
    spero di non aver deluso nessuno con questo coming out 🙂
    p.s.
    Miguel, sappi che il mio omonimo 🙂 al Qassam nel 1911 raccolse fondi contro l’invasione italiana della Libia, quindi magari fu proprio lui a finanziare l’abbattimento del primo aereo italiano… vedi tu le coincidenze!
    @PinoMamet
    no, tranquillo, voi parmensi (giusto?) siete terroni onorari, come romagnoli e livornesi.

    saluti,
    izzaldin

    • PinoMamet scrive:

      🙂
      grazie!

    • Ritvan scrive:

      —….il nome di battesimo (ehm…’battesimo’) del leader indipendentista palestinese Izzaldin al Qassam….izzaldin—
      Già, “nome di battesimo” non ha senso per i musulmani, che come ben saprai:-) non vengono battezzati. Però, il dolce idioma dantesco ti offre valide alternative: puoi dire “nome proprio” o semplicemente “nome” e basta.

  45. habsburgicus scrive:

    @mirkhond (e chiunque voglia partecipare alla discussione)
    due brevi considerazioni su argomenti diversi
    Sui vestiti delle donne ecc….
    Io credo di capire, in parte quantomeno, quello che intendi dire, mirkhond…proprio per quello tuttavia sono convinto che solo voler “proporre” un modello del genere alle donne di oggi si rischia il linciaggio…e non a torto, rebus sic stantibus, lo devi ammettere, se provi a porti dal loro punto di vista 😀
    non credo che la lunghezza dei vestiti e la presenza o meno di un velo abbiano molto a che fare con la (presunta) moralità o non-moralità di una donna, tantomeno con l’ (eventuale) cultura…
    ammetto che, dato il forte desiderio sessuale insito nelle persone di sesso maschile, un abbigliamento “castigato” (come si diceva illo tempore) sarebbe forse più consono, in molte occasioni…tuttavia anche una donna sexy (oltre al fatto che è piacevole a vedersi :D) merita rispetto e nessuno dovrebbe permettersi di insultarla, o peggio, per il solo fatto di come è vestita (melius, svestita :D)

    sull’Ellade antica
    d’accordo che non è tutto oro quel luccica (io, poi, preferisco Roma repubblicana, pagana sì ma anche romana, nel senso che questa parola aveva un tempo), tuttavia a me sembra che condannare un’intera civiltà a causa del suo politeismo (talora ripugnante..ma ben peggiore era il politeismo fenicio/cananeo e cartaginese, con i sacrifici umani di bimbi e la prostituzione sacra, diffusa anche ad Erice in Sicilia) e per i suoi costumi sessuali (anche a me non piace l’omosessualità…e se ci ci sono gays che leggono non si offendano, non è una questione personale 😀 al massimo potrei apprezzare il lesbismo :D) sia sbagliato…ed è una posizione stranamente simile all’estremismo puritano che tu, e giustamente, tanto odi 😀
    ritengo poi (e qui mi ricollego con la prima osservazione :D) che l’eccessiva “pruderie” in campo per così dire sessuale sià, in buona parte, irrazionale, oggi fuori luogo e comunque non tale da provocare reazioni di sistematico rigetto verso una “civiltà” (o pseudo-tale)..ciò vale anche all’inverso, sia chiaro
    intendiamoci, anch’io preferirei una società che apprezzasse la cultura e l’erudizione (massime la storia), in maschi e femmine senza distinzioni di genere, e un po’ meno le veline, le attricette, le spogliarelliste varie 😀 ma che possiamo farci ? il mondo oggi è così, ed è inutile, e sterile, farci il sangue troppo amaro 😀
    con immutata stima

  46. Moi scrive:

    @ TORTUGA

    Capisco che voi Buddhisti siate “tendenzialmente” : -) pacifici, ma … dovrebbe essere universalmente palese che le tecnologie belliche delle aerodine da combattimento si sono evolute “a busso” 🙂 , il Flyer dei Wright era già un “ravaldo” 🙂 rispetto al Fokker DR. I. del Barone Rosso o al SPAD S. XIII di Francesco Baracca*, che a loro volta erano già dei “ravaldi” 🙂 rispetto al Mitsubishi A5M di Saburo Sakai …

    * Forse non tutti sanno che il Cavallino Rampante suggella l’ unione identitaria (!) tra Emilia e Romagna, poiché il simbolo ufficiale, storicamente rappresentato da un cavallino rampante, è attribuibile a quello dell’ Aviatore Romagnolo ed asso della prima guerra mondiale Francesco Baracca (1888-1918) ceduto personalmente dalla madre nel 1923 come portafortuna al Modenese Enzo Ferrari e da allora diventato emblema del marchio Ferrari e dello stesso reparto corse.

    A dirla poi tutta, a Maranello, è possibile ammirare il Monumento a Enzo Ferrari, opera dello scultore modenese Marino Quartieri. Il Monumento al Cavallino Rampante, dello scultore Albanese Helidon Xhixha, invece è situato vicino agli stabilimenti ed alla Galleria del Vento.

    • izzaldin scrive:

      credo di aver finalmente capito perchè la squadra di calcio di Lugodi Romagna si chiamava ‘ Baracca Lugo ‘
      saluti,
      Izzaldin

      • Moi scrive:

        Aggiungo che Saburo Sakai è (l’unico fra i sullodati) morto a 84 anni nel 2000 … perciò NON è neccesariamente vero lo stereotipo hollywoodiano dei Japs che non vedevano l’ ora di schiantarsi “tuffandosi” sulle Portaerei dei Gringos …

        😉

  47. Moi scrive:

    @ MIRKHOND

    Nella migliore (!) delle ipotesi sei te che sei troppo “choosy” : -) , almeno per le donne … visto che il proprio periodo storico NON è dato sceglierselo, al massimo si può sognarne ad occhi aperti uno mitizzato (!) a priori .

  48. mirkhond scrive:

    Caro Habsburgicus

    Concordo col “linciaggio”, ma non posso farci niente se una certa cultura di oggi proprio non mi piace…
    Essere davvero liberi porta a pagare un prezzo, un pesante prezzo di solitudine….
    Anche la società di oggi, pur tra persone di elevata cultura è conformista eccome e rigetta duramente ciò che non capisce, non può capire perché appartenente ad un pensiero sconfitto e ritenuto, a ragione e a torto, causa di tutti i mali che hanno preceduto questa bella modernità dove tutti devono essere felici e contenti, pena l’anatema….
    Ci sono abituato, anche se è dura…..
    Sull’abbigliamento a me non piacciono le donne coperte solo per un fatto religioso-morale, ma m’attizza proprio scoprire ciò che è coperto…
    E’ più intrigante una donna che solleva una lunga gonna e mostra le sue grazie, piuttosto che una che ha già messo in mostra tutto…
    Per me è così, per altri, fatti loro….
    Sulla civiltà pagana classica, ne abbiamo già discusso e il mio pensiero è arcinoto…
    Dunque non intendo tediare ancora con punti di vista non comprensibili…
    Per me vale molto di più la RIVELAZIONE dell’UNICO tra i deserti del Sinai e dell’Asia Centrale, a partire almeno dai secoli IX-VII secolo a.C., per elevatissimo senso di AMORE di Dio per questa sua creatura così problematica, e che nell’Incarnazione di NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO trova il suo COMPIMENTO, almeno per chi si dichiara cristiano….
    A me Roma comincia a piacermi quando diventa CRISTIANA, cosa che ovviamente non può che suscitare orrore nei classicisti….
    Comprensibilmente…. 😉
    Il mio cammino terreno è contornato di solitudine e incomprensione fin da quando avevo 9-10 anni, fin da quando ho cominciato a chiedermi il PERCHE’ delle cose….
    Se per alcuni e alcune qua dentro e qua fuori rappresento il mostro dell’oskurantismo più bieko, non me ne sbatte proprio un cazzo…
    Le mie ragioni le ho spiegate e nessuno è tenuto a capirle, se le trova ostiche…..
    Come Sinuhe, muoio come nasco: SOLO…..
    ciao e grazie!

    • Roberto scrive:

      Però scoprendo quel che è coperto rischi brutte sorprese, mentre scegliendo ciò che gentilmente ti è permesso di vedere vai sul sicuro 🙂

      Comunque gonne lunghe, corte, vestiti sexy o castigati poco mi importa, per me semplicemente w le donne che hanno buon gusto ed eleganza 🙂

      • mirkhond scrive:

        Roberto, intendo gonna lunga fino alle caviglie, ossia che si vedono le caviglie…
        La buonanima di mia madre mi diceva sempre che dalle caviglie gli uomini si accorgevano delle grazie femminili, viste dal basso 😉 🙂
        ciao!

        • mirkhond scrive:

          E parlo anche per esperienza personale…. 😉
          ciao!

        • jam scrive:

          caviglie e cavigliere indiane…ma io lo scrissi già qui sul blog tempo fa, che a New Delhi ero completamente coperta, la sola cosa visibile oltre al viso erano le mie “meravigliose” caviglie. seduta su una carrozza trainata da cavalli, avevo davanti persone sistemante sur la benne di un camioncino. il traffico cittadino andava a rilento era quasi bloccato ed ho trascorso minuti odiosamente interminabili x’ uno di loro guadava insistentemente le mie caviglie come se fossero il nirvana e queste nonostante che il mio principe azzurro fosse seduto accanto a me! lo detestai profondamente ed appena arrivata in rajasthan comprai due enormi cavigliere in argento come mettono le donne locali. molto belle, cavigliere che ho portato a lungo, che poi ho tolto a malincuore perché mi impedivano di mettermi gli stivali quando ero nella fredda europa…
          ciao

  49. mirkhond scrive:

    “visto che il proprio periodo storico NON è dato sceglierselo, al massimo si può sognarne ad occhi aperti uno mitizzato (!) a priori .”

    Sì, qui c’hai ragione, ed è quello che facevo quando scrivevo…..
    Consapevole però della lezione di Silone per il quale lo scrivere non era un diletto, ma la dolorosa continuazione di una lotta solitaria….
    Lotta con se stessi, o meglio nel mio caso con un tempo che non amo e da cui a ragione sono vomitato…..
    ciao!

  50. habsburgicus scrive:

    a proposito di Sinuhe 😀
    il film é piaciuto, e piace, tantissimo anche a me
    peccato che lo avbbiano trasportato dal Medio Regno (XII Dinastoa, c.a 2000-1785 a,C) al Nuovo Regno, a metà del XIV secolo a.C, all’epoca di Akhanaton 😀
    vabbé, licenza cineastica 😀

    • mirkhond scrive:

      Per Habsburgicus

      Il film su Sinuhe è tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore luterano finlandese Mika Toimi Waltari (1908-1979), figlio di un pastore luterano e lui stesso uomo tormentato (finì anche ricoverato in un ospedale psichiatrico), e animato da un profondo senso religioso.
      Il suo Sinuhe a differenza dell’antichissimo e autentico personaggio del romanzo, scritto e ambientato durante la XII dinastia, vine inserito al tempo di Akhenaton (XIV secolo a.C.), proprio per il bisogno di Dio, la ricerca di Dio e che il faraone PRIMO MONOTEISTA DOCUMENTATO della storia e il medico egiziano, compiono sia pure con percorsi differenti, che però poi convergono…
      Il VERO Sinuhe, quello della XII dinastia, invece è solo un cortigiano che, sentendo la minaccia di essere accusato, lui innocente, dell’omicidio del Faraone Sesostri (1970-1930 a.C. circa), fugge in Caanan, dove, trovato agonizzante nel deserto, viene salvato da uno sceicco, di cui sposerà una delle figlie, e a cui succederà al comando della tribù.
      Dopo moltissimi anni, Sinuhe viene a sapere che il figlio e successore del faraone, non ha nulla contro di lui e le indagini lo hanno pienamente scagionato.
      Ora, l’INGRATO Sinuhe, PIANTA moglie, figli e tribù CANANEA, e se ne torna in Egitto a godersi una vecchiaia di mollezze da cortigiano fatuo e snob, e a ridicoleggiare quei beduini semitici che tanti anni prima lo avevano accolto e amato come un loro figlio. Bella gratitudine…
      Non così il NOSTRO Sinuhe, quello della XVIII dinastia del faraone Akhenaton, uomo pure incattivito dai suoi tormenti e che ha distrutto tutti coloro che amava e che lo amavano, ma alla fine trova la risposta ai tormenti di una vita, in quel Dio che il faraone aveva identificato nel disco del Sole, e così infatti lo aveva fatto raffigurare….
      Ma nel morire Akhenaton capisce che il Sole è solo una METAFORA di UNA LUCE PIU’ GRANDE ED INFINITA, Una Luce piena di AMORE E PERDONO….
      Sinuhe morirà SOLO così come è nato, ma nella consapevolezza che QUALCOSA E’ SUCCESSO….
      La didascalia finale del film recita:
      Questi fatti accaddero quattordici secoli PRIMA dell’INCARNZIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO….
      Come disse Messori in Ipotesi su Gesù: Da SEMPRE Annunciato e Adorato….
      ciao!

  51. Tortuga scrive:

    – Capisco che voi Buddhisti siate “tendenzialmente” : -) pacifici – Moi –

    La maggior parte di quelli che conosco invocano il pacifismo altrui perché sperano di poter fare i comodi loro senza patire conseguenze 🙂

  52. jam scrive:

    “Sull’abbigliamento a me non piacciono le donne coperte solo per un fatto religioso-morale, ma m’attizza proprio scoprire ciò che è coperto…” Mirkhond

    ….finalmente un po’ di chiarezza, non x un fatto di religione e di morale, ma x una attizzatura personale.
    la striptiseuse sa benissimo che se si presenta in scena già nuda il suo spettacolo sarà un fiasco. le vere seduttrici lo sanno da un pezzo, e x essere davvero sexy, invece di accorciare la gonna, l’allungano..gli stilisti di moda che vogliono sempre la minigonna sono dei gay ai quali non interessa minimamente il corpo femminile..
    ciao

  53. mirkhond scrive:

    Nel romanzo La Disubbidienza di Alberto Moravia, scritto negli anni 1941-1948, ma veromilmente ambientato nel periodo più critico della sua malattia giovanile, intorno al 1923-1924, il giovane Luca Mansi di 15-16 viene salvato dalla gravissima malattia provocata da un digiuno di stampo manicheo dovuto ad un ‘inquietudine interiore, il giovane Luca dicevo, viene salvato dall’infermiera-badante che lo assiste.
    Quando Luca si risveglia da un lungo coma in cui ha viaggiato in un’altra dimensione (la cui desccrizione mi ricorda l’Albero Cosmico dello sciamanesimo ugro-finnico siberiano-ungherese), Luca ritrova la sua mano in quella di una possente donna vestita di bianco, con cuffia e abito lungo.
    La matrona, lo veglia, lo cura, finisce per volergli davvero bene, essere per lui una nuova mamma piena d’amore, amore che insieme alle medicine aiutano il giovane Luca a riprendersi….
    E infine si svela a lui con dolcezza, senza spaventarlo, senza traumatizzarlo, proprio da donna matura con un bambino che si appresta a diventare uomo….
    E Luca scopre l’amore, la magia dell’amore nella possente matrona di 50 anni, che prima era coperta come una monaca e poi, piano piano si mostra a lui in tutta la sua possente bellezza da quadro di Courbet….
    Ecco, è proprio a questo che volevo riferirmi nel parlare di un abbigliamento “pudico”, proprio di una preparazione all’amore, all’amore non bigotto e falso puritano dei fanatici religiosi, a cui mi onoro di NON appartenere…
    Ora, ciò che Luca (Moravia?) ebbe la ventura di vedere, mi sembra che oggi resista solo in alcuni ambienti del Medio Oriente…
    Tutto qui, e ovviamente, sempre a titolo PERSONALE, l’unico su cui sono autorizzato a parlare, senza ovviamente dire ad altri cosa e come devono fare…
    Non amo le imposizioni….
    ciao!

  54. jam scrive:

    ..come dice Battiato: “Stranizzi d’amuri”

  55. jam scrive:

    ..uno dei miei figli mi ha regalato una gattina. l’ho chiamata kajal, l’immaginazione, pensando all’immaginazione magica che rende manifeste alcune delle cose invisibili..e fa trasformare cenerentola in principessa, la matrona di Moravia in odalisca sovrappeso, le metamorfosi che l’anima proietta sul corpo, curandolo..
    ciao

  56. Miguel Martinez scrive:

    Per Peucezio e Tortuga

    “Vediamo: messicano/spagnolo, inglese, francese, italiano, arabo, romanè.”.. “il turco, il greco , il persiano e anche un po’ d’armeno, georgiano e altre lingue minori del Caucaso.
    Sbaglio, Miguel?”

    sbagliate.

    Le mie lingue fondamentali sono banalmente l’inglese e l’italiano, poi francese, spagnolo e tedesco.

    L’arabo l’ho fatto all’università, ma non posso dire davvero di conoscerlo bene; in turco sono autodidatta.

    Piuttosto, ho una certa capacità per cogliere i meccanismi di lingue che non conosco, per cui riesco a tradurre o cogliere il senso – ovviamente di olandese/fiammingo e portoghese; ma anche di altre lingue di cui conosco un po’ le strutture fondamentali, senza conoscere davvero le lingue stesse, come quelle slave, o il greco o il georgiano (di armeno non so nulla, non so nemmeno leggere l’alfabeto).

    Del romanè, avevo imparato tanti modi di dire e parole singole, ma non sono mai riuscito a parlarlo davvero, e mi sono dimenticato molto.

  57. Miguel Martinez scrive:

    Dimenticavo, il persiano, quello sì, ma non vale: è una lingua che chiunque può imparare in qualche giorno. E oggi ho dimenticato tanto vocabolario.

    • Peucezio scrive:

      “Dimenticavo, il persiano, quello sì, ma non vale: è una lingua che chiunque può imparare in qualche giorno”

      Ah!
      Allora temo non potrò esimermi dall’impararlo…
      E’ l’alfabeto arabo che mi preoccupa…
      Ad avestico come sei messo?

    • Moi scrive:

      “il persiano, quello sì, ma non vale: è una lingua che chiunque può imparare in qualche giorno”

      MM

      —–

      Carina come battuta 😉

  58. mirkhond scrive:

    “Posso anche accettare che tu mi attribuisca idee esattamente contrarie a quelle che mi appartengono.”

    Felicissimo di correggermi se mi sono sbagliato….

    “Ma la mia personalità no; non è faceta.”

    Mi hai dato l’impressione del contrario, ma chiedo venia ancora se mi sono sbagliato…

    “Come sono io, lo so io, e non lo sai tu.”

    Questo però vale anche per le tue paraculate nei miei confronti, eh! 🙂

    “Ogni persona ha una sua complessità.”

    Concordo al 100%

    “Io non mi permetto di definirti.
    Mi posso permettere solo di discutere le tue idee.”

    Come detto prima, l’impressione è stata invece tutt’altra, tipica di una certa paraculaggine romagnola alla Andrea Roncato (non sei tu, vero?), ma ovviamente mi sbagliavo anche qui….

    “Desidero che tu faccia altrettanto.”

    Hai fatto bene a dirmelo….

    “e se non ti stimassi ti avrei ignorato.”

    Scusami, ma qui proprio non ti credo :), e rischi di rimettere in discussione quanto detto sopra….
    Uno come me, NON può stare simpatico ai progressisti e alle progressiste 😉 , e anche qui se ne ha ovviamente la prova…..

    “dimmi Borbone/Bizantino, quanto l’impero d’oriente ha dismesso il latino per abbracciare il greco come lingua ufficiale?”

    Vedi romagnolo-bizantino-carolingio-papalino (bleah, eh! 🙂 ), e unitarista al tricolore, il Latino, che, nella Pars Orientis della Romània non fu MAI l’unica lingua ufficiale, anche nella (non da me amata) epoca pagana, ma SEMPRE affiancata al Greco Alessandrino poi Romaico.
    Ora, già nel tardo VI secolo dopo Cristo, il futuro Papa Gregorio Magno, all’epoca legato pontificio a Costantinopoli negli anni 579-585 d.C., già trovava DIFFICILE incontrarvi persone che parlassero e capissero il Latino…
    Ufficialmente però il Latino scompare dalla Romània bizantina solo all’epoca di Eraclio (610-641 d.C.), il quale, mutati i tempi e preso atto della graduale, inevitabile ORIENTALIZZAZIONE di ciò che restava della Romània, e soprattutto del suo baricentro trace-anatolico, decise di lasciare il SOLO Romaico come lingua ufficiale dell’Impero…..
    ciao!

    • Z. scrive:

      Mirk,

      premesso che ti voglio bene e ne voglio pure un po’ ad Andrea Roncato, non ti azzardare MAI PIU’ a definirlo “romagnolo”!

      Ce semo capiti.

      😀 😀 😀

      Z.

      • mirkhond scrive:

        Caro Z, levatemi una curiosità UNA VOLTA PER TUTTE! 🙂
        Ma voi bolognesi siete o NON siete romagnoli?
        La capitale della Romagna è Ravenna?
        All’epoca delle Legazioni Pontificie, non era Bologna la CAPITALE della Romagna?
        grazie se risponderai…..
        ciao!

      • mirkhond scrive:

        “Ce semo capiti.”

        Temo proprio di no, fino a quando i bolognesi di QUESTO blog, non mi spiegheranno FINALMENTE se Bologna è Romagna oppure NO…. 🙂
        ciao!

        • PinoMamet scrive:

          Non sono bolognese, però
          (Moi e Z. mi confermeranno):

          Bologna è in Emilia; la Romagna, per convenzione, comincia a Imola (in provincia di Bologna, ma a est della medesima), perciò Bologna era sì capitale della Romagna, ma non ne faceva parte…

          poi ovviamente quando si tratta di confini c’è sempre da discutere, ma è ovvio…

          ma ne avevamo già parlato, e avevo stupito Z. con l’imbuto romagnolo di Piacenza! 😀

        • Roberto scrive:

          No Bologna non è Emilia

    • Andrea Boari scrive:

      Mirkhond

      Non so chi sia Andrea Roncato.
      Non sono Romagnolo.
      Non penso nemmeno di essere un paraculo.
      Sono nato a Bologna e ci vivo.

      Posso trovare amabili persone con idee diverse dalle mie, (ammesso che io ne abbia) e posso trovare fastidiose persona con idee simili alle mie.

      Se coltivassimo le stesse idee il mondo sarebbe noioso.

      Si. Il passaggio dal latino al greco avviene con Eraclio. Causa guerre persiane.

      • Roberto scrive:

        Mai sentito parlare di Gigi e Andrea? Dei comici (a mio avviso mediocri) che avevano avuto fortuna all’epoca di drive in

      • Z. scrive:

        Andrea Roncato in Don Tonino, tipo venticinque anni or sono.

        Don Tonino – “Non ringrazi me, ma…” (indica in alto).
        Criminale – (fissa il dito)
        Don Tonino – “Quando il dito indica la luna, l’imbezille guarda il dito.”
        Criminale – “Vangelo…?”
        Don Tonino – “No, Mao Tse Tung. Un’altra parocchia, mo intelizente. Di mondi.”

        Z.

        PS: Noto che i bolognesi aumentano progressivamente, e presto saremo la maggioranza assoluta dei commentatori. Specie se contiamo pure l’apostata Robelux 😀

        • roberto scrive:

          a proposito della mia apostasia, è vero che sono jure sanguinis napoletano, pero’ ho lasciato napoli a quattro anni!

          quello che mi è rimasto è soprattutto la cucina (a casa quando cucino è soprattutto ispirazione napoletana), la capacità di capire il dialetto (ma senza parlarlo), l’amore per alcune atmosfere/luoghi (san martino è secondo me il posto più bello del mondo e vedere un’alba sul golfo di napoli da san martino ti cambia la vita), mi piace ‘o presepe (come a luca cupiello), ho una certa simpatia per i borboni (con un avo capitano di vascello che ha cannoneggiato garibaldi a palermo meritandosi i complimenti dell’ammiraglio Mundy) …per il resto, a parte che mi sento più che altro italiano, ma dovendo scegliere una piccola patria locale, sarebbe sicuramente bologna!

          quindi contatemi pure in quota bolognesi, visto l’affetto che ho per la mia città d’adozione che è l’unico posto dove mi sento a casa in italia 🙂

  59. Miguel Martinez scrive:

    Per Peucezio

    Lingua farsi/persiana…

    Non so nulla dell’avestico, né so leggere la scrittura. Credo che sia molto simile al sanscrito, comunque.

    Sì, la scrittura araba è un problema.

    La scrittura araba è perfetta per scrivere l’arabo, meglio di un alfabeto latino; e per fortuna sono partito dall’arabo e non dal persiano.

    Se parti dal persiano, ti trovi davanti a un sacco di cose che servono solo in arabo, così hai due lettere diverse per esprimere lo stesso suono “s”, solo perché in arabo sono realmente diverse, e così via. Inoltre, l’arabo ha un sistema di vocali lunghe e brevi che viene riportato nel farsi, che non ne ha, e quindi certe cose sembrano inutili.

    Però se si sanno leggere le lettere arabe, non è per nulla difficile leggere il farsi. Credo che avesse molti più problemi il turco ottomano, in cui le vocali sono ancora più importanti che nelle lingue indoeuropee.

    Insomma, se sai già l’alfabeto arabo, il farsi è la lingua più facile del mondo.

    • Z. scrive:

      Buono a sapersi. Quando avrò iniziato a cavarmela con l’arabo, passerò al farsi.

      Il problema, mannaggia la miseria, è cavarsela con l’arabo!

      😥

      Z.

    • roberto scrive:

      tutti sistemi di scrittura relativamente semplici rispetto a quello giapponese…

      sul farsi, mi è capitato di vedere qualche film iraniano, e la pallosità del cinema iraniano è in parte compensata dalla meravigliosa musicalità della lingua, una delle mie preferite da ascoltare (iniseme al turco)

  60. mirkhond scrive:

    Piccola curiosità

    Ma l’Avestico non era pure scritto in un alfabeto semitico, quello aramaico, come il contiguo e affine Persiano Antico?

    • habsburgicus scrive:

      l’avestico era scritto in un alfabeto altamente fonestico, forse inventato solo all’estrema fine dell’epoca sasanide (VI secolo d.C), secondo alcuni addirittura dopo la fine dell’Impero sasanide…
      Era infinitamente più preciso dell’alfabeto in uso per scrivere il pahlavi, che era una degenerazione del medio-aramauco ove molte lettere potevano confondersi…e si confondevano 😀
      ciao

      P.S
      credo che l’avestico constasse di 48 lettere, il pahlavi dei libri di 14 !

  61. mirkhond scrive:

    Bologna, vista con gli occhi di un maruchein dla maruconia, nel lontano 1861 :

    “C’era un gruppo di galantuomini in marsina che facevano circolo attorno ad un capitano piemontese e parlavano forte, gesticolando.
    Il capitano aveva afferrato per il bottone della sciammeriga don Rocco Brienza e scrollava il capo, non per sdegno ma per rimproverarlo bonariamente, con una voce pastosa, tutta di petto: “Ch’al scusa….che mi scusi….Va bene che il primo uomo che disse la verità l’impiccarono, ma….ma ma.
    Quel che lei ha detto l’è mica una cosa patriottica. Che si metta bene in mente che siamo tutti fratelli….anche se c’è qualche differensa tra noi e voi. Ma i martiri di Belfiore, boia d’un mondo, non si toccano! Italianissimi quelli, italiani noi, e anche voi.”
    “Non è o’ vero,” disse don Rocco. ” Noi siamo italiani di razza, voi no. Però mi dovete fare la finezza di credere che io non parlo di Napoli città o di quelli della pianura. Parlo dei montanari dell’Appennino, dagli Abruzzi in giù fino alla Calabria. Diciamo: dall’Aquila a Lagonegro.”
    “Come? Come?”
    “Noi siamo italici e voi…nu poco ‘e tutte cose….francesi, tedeschi, alpini, magari svizzeri, ma italici no. Abbiamo dormito, è ‘o vero, quanto tempo? Mille anni e più. Embè, ci siamo riposati. La fatica di Roma fu fatica nostra….e mò priate ‘o Pataterno che nun ce vulimmo sveglià n’ata vota.”
    “Zitto, zitto, don Ro’,” intervenne il sindaco. “Lassammo sta ‘e cose defunte. Come dice il poeta? ‘Una d’arme, di lingua, d’altare, di memorie, di sangue e di cuor…’ L’Italia, l’Italia nuosta, unita!” E alzò gli occhi al soffitto.
    “Quando mai?” ribatté violento don Rocco. “Tu….qua’ arme, quale sangue, quali memorie? Forse intendevi tornare addietro, ai tempi di Roma repubblicana e della lega italica? Perché sulamente tanno…allora….Ma questi signori neppure esistevano a chelli tiempe…”
    “Ma cosa mi va dicendo di lega italica, lei?” protestò il capitano piemontese che viceversa fino a un paio d’anni prima era stato suddito del Papa. “Mi dica bene….”
    “Dico bene, dico bene….che? devo dire male? E perché?”
    “E io,” disse il capitano, “che sarei? Io son di Bologna, ad Buleigna.”
    “Voi siete un gallo,” rispose serio serio don Rocco.
    “E mia moglie una gallina….Ah, ah, ah!” E il capitano scoppiò a ridere. “Mò l’è bein una galina, la mia signora, col suo bravo cocodè! Lei la dovrebbe vedere quando che la porto a passeggio, che la scodinsola col suo crinolino!”

    Il tutto si svolge durante una cerimonia per commemorare l’unificazione forzata d’Italia, a Potenza nel giugno 1861.
    Dal romanzo L’Eredità della Priora di Carlo Alianello, edizioni Osanna, pp.351-352

  62. mirkhond scrive:

    Sempre su Bologna

    Romagna o no, una cosa però è chiara. Quando il re longobardo Liutprando (712-744 d.C.), conquistò Bologna nel 727 circa, la considerò una città ROMANA, ed egli ed i suoi successori ne rispettarono l’identità ROMANA, permettendo agli abitanti di continuare a servirsi del diritto ROMANO. La stessa cosa quando Astolfo conquistò Ravenna e ciò che restava dell’Esarcato romano-bizantino (751 d.C.)
    I Carolingi, DE FACTO padroni dell’Esarcato, seppur dopo averlo ceduto formalmente al Papen nel 756 d.C., mantennero evidentemente l’identità giuridica ROMANA dell’antico Esarcato, che da allora venne sempre più chiamato Romània o Romaniola, come già dai Longobardi.
    Non si spiegherebbe altrimenti, la rinascita del diritto ROMANO, avvenuta proprio a Bologna sotto Irnerio, intorno al 1080-1090 circa, epoca della lotta per le investiture.
    Lotta in cui Bologna romana si schierò coi Longobardi carolingi del Regno d’Italia (del nord-centro, ricordiamolo SEMPRE, eh 😉 ), capitanati dalla famosa contessa Matilde di Canossa (1046-1115), vera regina DE FACTO della Longobardia maior/Italia settentrionale.
    L’università di Bologna, centro della rinascita della giurisprudenza ROMANA, ebbe in questo il riconoscimento dall’imperatore Federico I Barbarossa (1152-1190), nonno del più famoso (e famigerato) Federico II (1220-1250), che come il nonno, si appoggerà a questa rinascita della giurisprudenza ROMANA, nel vano tentativo di rafforzare l’eredità imperiale carolingia sulla Longobardia maior….
    Ricordiamo infine che, nonostante i diritti del Papen sull’Esarcato/Romagna risalissero appunto all’VIII secolo dopo Cristo, fu solo nel 1278 che l’imperatore Rodolfo I d’Asburgo (1273-1291), rinunciò DEFINITIVAMENTE ai diritti imperiali sulle Marche e la Romagna, a favore del Papen stesso.
    Non era ancora lo stato pontificio che sarebbe sorto DAVVERO solo nei secoli XV-XVI, ma un’ulteriore PASSO AVANTI nella sua LUNGA GENESI…..
    ciao!

  63. Z. scrive:

    Su Bologna e Romagna,

    allora Mirk, io sono bolognese e romagnolo, è vero. Ma nel senso che pur essendo bolognese iure soli sono – come quel piccolo fesso di Ferruccio – romagnolo iure sanguinis (e di sangue così “puro” che Sizzi, con rispetto parlando, mi fa una sega a due mani).

    Ma nessun bolognese “di sangue”, per così dire, si definirebbe “romagnolo”.

    Per far entrare Bologna in Romagna a pedate, l’unico, traballante appiglio potrebbe essere l’effimero periodo della Legazione delle Romagne. Che effettivamente aveva la sua capitale a Bologna, a differenza della precedente Legazione di Romagna (con capitale Ravenna), ma siamo già nel 1850. E non durò a lungo: dieci anni dopo, come sai meglio di me, Bologna fu annessa al Regno di Sardegna dei tuoi amici Savoia. La successiva creazione della regione Emilia-Romagna non fu tanto, che io sappia, una decisione presa per ricreare l’Aemilia augustea – che peraltro non mi pare comprendesse Ferrara, ma posso sbagliarmi – quanto un’operazione pensata a tavolino per “stemperare il radicalismo delle Romagne nel moderatismo dei Ducati” o qualcosa di simile.

    Poi bisogna discutere se Bologna sia da considerarsi Emilia o una specie di terzo genere. E qui Robelux – che qui chiameremo Robenelux – non ha tutti i torti. Bologna come città emiliana è particolare, ed è un po’ come Bruxelles che tra Fiandre e Vallonia fa caso a se. Insomma, se per “Emilia” si intendono i Ducati, Bologna non è Emilia. Ma certamente non può essere considerata Romagna. Proprio per questo l’Emilia-Romagna non potrebbe avere altra città capoluogo oltre a Bologna.

    Gli imolesi, invece, si definiscono tranquillamente – e a buon diritto – romagnoli.

    Su Irnerio diciamola tutta: mica era bolognese, e men che meno romagnolo. Era un kraut, e infatti molto banalmente si chiamava Werner, come molti krauti di oggidì. Inoltre, se non ricordo male – ma sono ricordi sempre più remoti – il diritto romano rimase in vigore in Ciamania fino a un paio di secoli fa. Leggo addirittura che sopravvisse in alcune regioni sino all’entrata in vigore del codice civile tedesco nel 1900. Ma non arriverei a dire che Bismarck fosse romagnolo 😀

    E Pino… non sai a quanta gente ho raccontato la storia dell’imbuto piacentino, è fantastica!

    Z.

    • PinoMamet scrive:

      ” La successiva creazione della regione Emilia-Romagna non fu tanto, che io sappia, una decisione presa per ricreare l’Aemilia augustea – che peraltro non mi pare comprendesse Ferrara, ma posso sbagliarmi – quanto un’operazione pensata a tavolino per “stemperare il radicalismo delle Romagne nel moderatismo dei Ducati” o qualcosa di simile”

      L’Aemilia non comprendeva Ferrara… perché Ferrara non esisteva 🙂
      però il territorio era grosso modo quella della regione EmiliaRomagna, del resto facilissimamente individuabie: da una parte il Po, dall’altra l’Appennino.

      La ragione della sua ricreazione è in parte quella che dici tu (probabilmente a livello non ufficiale e aumma aumma) in parte il fatto che credo proprio ci fosse l’intenzione di basarsi, quando possibile in tutt’Italia, su distinzioni più antiche di quelle delle varie signorie e dinastie locali, in parte il richiamo a Roma antica…

      scopro di recente che anche Massa e Carrara per un breve periodo sono state in Emilia, alla quale per altro dovrebbero appartenere per il loro dialetto più antico (non so ancora quanto parlato) ma poi credo siano state staccate proprio per ragioni di “coerenza augustea” 😉

      • mirkhond scrive:

        Massa e Carrara, e quindi la Lunigiana e parte della Garfagnana furono parte del Ducato di Modena nel 1829-1859, a seguito dell’estinzione del ramo principale dei Malaspina, signori di queste terre…
        Da un punto di vista linguistico-storico, queste aree NON sono toscane, ma appunto un mix tra Emilia e Liguria.
        Un mio conoscente, molti anni fa, recatosi ad Aulla, la considerava una cittadina LIGURE.
        ciao!

        • PinoMamet scrive:

          Sì ma c’è di più; cito da Wikipedia:
          ” Fino al censimento del 1871 era compresa tra le province dell’Emilia, solo col censimento della popolazione del 1881 venne annoverata tra quelle toscane.[3]”

        • habsburgicus scrive:

          @Pino Mamet e Mirkhond
          infatti..
          l’Emilia di Farini, che esistette da fine 1859 al 18/3/1860, quando fu annessa al Regno di Sardegna dopo il plebiscito dell’11-12 marzo, comprendeva:
          1. ex-Ducato di Parma e Piacenza (Roberto I, dal 1854, sotto tutela della madre Luigia-Maria di Borbone)
          2. ex-Ducato di Modena, Reggio e Guastalla (Francesco V, dal 1846, di felice memoria)
          3. ex-Delegazioni papali di Ravenna, Forlì, Ferrara e Bologna (prima vi erano 3 Legazioni: Romagna cioé Ravenna; Ferrara e Bologna)

          la Toscana di Ricasoli, annessa al Regno di Sardegna il 22/3/1860 dopo il plebiscito dell’11-12 marzo, comprendeva solo l’ex-Granducato di Toscana, tecnicamente sotto Ferdinando IV in quanto Leopoldo II, ormai spodestato, aveva abdicato in luglio 1859 (ingrandito del Ducato di Lucca, ma questo era previsto da vari trattati da ultimo da quello del 1844 e l’incorporazione avvenne nell’ottobre 1847 dopo l’abdicazione di Carlo II di Borbone che poco dopo diverrà effimero Duca di Parma alla morte di Maria Luigia d’Austria in dicembre)

          nei primi anni dopo l’annessione i territori ex-modenesi (ma anche ex-parmensi) della Lunigiana e della Garfagnana erano pertanto considerati “emilianissimi”

          P.S: stando ad Andreotti, Carlo Sforza (Min Esteri 1920-1921 e 1947-1951), nell’opporsi (giustamente :D) alle regioni, avrebbeto detto “l’Emilia fu un’invenzione di Farini, che morì pazzo !”

  64. mirkhond scrive:

    Il diritto romano in vigore nella Francia Orientale/Germania medievale?
    Questa mi giunge nuova, almeno se ti riferisci a PRIMA di Federico I (1152-1190) e Federico II (1220-1250) di Svevia….
    Comunque sia a Bulaggna il diritto ROMANO, SOPRAVVISSE sotto le dominazioni longobarda e franca, e ciò ne spiega, secondo il Toynbee, la RINASCITA sotto il TEUTONICO Werner/Irnerio intorno al 1088 dopo Cristo.
    ciao!

    • PinoMamet scrive:

      Mmm io non sono un esperto della questione diritto, ma per quanto la sapevo io, sotto i Longobardi, in Italia, la cosa funzionava così:
      i Longobardi si basavano sul diritto consuetudinario, poi integrato da elementi di diritto romano e sistematizzato (diritto di Rotari e compagnia);
      i Romani continuavano a regolarsi col diritto romano.

      La distinzione era in effetti etnica, con due diritti che convivevano nello stesso territorio, almeno fino alla fase di amalgama completo tra le due popolazioni

      (non immediato: so di località contigue, in Veneto, abitate l’una originariamente da Romani, l’altra da Longobardi e preceduta da “sala” o “fara”, ma non ricordo i nomi esatti… anche nella mia zona ci sono moltissimi nomi di origine romana, Terenzo, Scipione ecc., ben distinti da altri chiarmanete longobardi, Sala Baganza per esempio, e non c’è motivo di credere che una delle due popolazioni dovesse aver abbandonato i suoi usi)

      attendo però conferme o smentite, mi sto documentando perché mi incuriosice 🙂

    • PinoMamet scrive:

      Ecco per esempio in area francese:

      http://it.wikipedia.org/wiki/Lex_Romana_Burgundionum

      i Burgundi (ma anche i Visigoti) si preoccupano di scrivere un sunto pratico della legge romana, per l’utilità dei loro sudditi Romani, ma per se stessi continuano a seguire la loro legge…

    • PinoMamet scrive:

      Sempre da Wikipedia:
      “L’Editto di Rotari fu la prima raccolta scritta delle leggi dei Longobardi, promulgato il 22 novembre 643 da re Rotari.

      L’Editto fu composto in latino (anche se nel testo sono inserite numerose parole longobarde, in forma latinizzata o meno, il che ne fa uno dei più interessanti documenti per lo studio della lingua longobarda) e riunisce in forma organica le antiche leggi del popolo longobardo, pur risentendo in parte dell’influenza del diritto romano. Secondo il principio della personalità della legge, l’Editto era valido solo per la popolazione italiana di origine longobarda; quella di origina romana soggetta al dominio longobardo rimaneva invece regolata dal diritto romano, codificato a quell’epoca nel Digesto promulgato dall’imperatore Giustiniano nel 533.”

      • mirkhond scrive:

        Si è vero. Però sotto Liutprando (712-744) “l’ apartheid” giuridico e Longobardi e Latini divennero UN’UNICO POPOLO, il popolo Longobardo per nome, onomastica e DIRITTO, ma latino per lingua (o meglio volgari) e di religione cattolica.
        Con la sconfitta definitiva dell’arianesimo tra 680 e 700 d.C., venne nei fatti a cadere il più forte ostacolo alla FUSIONE tra le due stirpi, e Liutprando che era ormai CATTOLICO, ne tenne conto, aggiornando il diritto longobardo, che divenne il diritto di TUTTI i Longobardi/Italici.
        Bologna, pare che fosse un’eccezione, forse perché conquistata più tardi, forse per motivazioni politiche, per creare un polo d’attrazione verso il resto dell’Esarcato ancora (per poco) in mano romana-orientale.
        Sta di fatto che a Bulaggna, i Longobardi MANTENNERO il diritto e il carattere ROMANO della città, e così, pare, facessero anche i Franchi, padroni DE FACTO dell’Esarcato dal 756 d.C., sebbene DE JURE, lo avessero ceduto al Papa.
        Ricordiamo ancora che SOLO nel 1278, il sacro romano imperatore Rodolfo I d’Asburgo (1273-1291), molto più saggio e concreto, rispetto ai sognatori Hohenstaufen, intendendo costruirsi un PROPRIO DOMINIO FAMILIARE in GERMANIA, in modo da crearsi una solida base LOCALE per avere maggior peso sugli altri principi tedeschi, Rodolfo dicevo, non volendo impelagarsi nel fognaio lombardo/italiano settentrionale, cedette DEFINITIVAMENTE alla Santa Sede i diritti imperiali sulla Romagna e su Bologna.
        ciao!

      • PinoMamet scrive:

        Una nota interessante è che la longobarda Sala Baganza mantiene una rivalità con la contigua e romana Collecchio (Colliculum), ma la rivalità è ora perlopià in chiave di baseball 😀 le distinzioni entiche credo si siano perse nell’Alto Medioevo 😉

        la Longobarda, ora che ci penso, non era quella allenata da Oronzo Canà? 🙂

        • mirkhond scrive:

          La Longobarda di Lino Banfi è il Bari…. 🙂
          Il suo presidente, Matarrese… 🙂 🙂
          Insomma una non tanto velata caricatura della VERA politica calcistica del presidente del Galletto biancorosso… 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂
          E a RIPROVA che anche noi baresi siamo LONGOBARDI, come in effetti nel medioevo, e il diritto barese, le Consuetudini di Bari, raccolte per iscritto dai giudici baresi Andrea e Sparano nel XIII secolo, si basano (e in un certo senso sono) sul diritto longobardo, ed ebbero valore giuridico fino al 1806!
          ciao!

  65. mirkhond scrive:

    “ho una certa simpatia per i borboni (con un avo capitano di vascello che ha cannoneggiato garibaldi a palermo meritandosi i complimenti dell’ammiraglio Mundy) …”

    Chissà chi era questo ufficiale…
    E il suddetto capitano di vascello poi che fece? Passò a Garibaldi? Ai Piemontesi? Finì prigioniero dei Piemontesi per fedeltà al nostro re?

    Comunque, il più antico antenato dei BorbonE, era un conte franco occidentale, ROBERTO il Forte, che intorno all’850 d.C. fu nominato conte (governatore) di Parigi dal re dei Franchi Occidentali, Carlo II il Calvo (843-877 d.C.)
    I suoi discendenti, i ROBERTINGI saranno gli antenati di Ugo Capeto, re dei Franchi Occidentali nel 987-996 d.C., dopo l’estinzione dei Carolingi occidentali.
    Da allora i ROBERTINGI prenderanno il nome di Capetingi, regnando sui Franchi Occidentali fino al 1792, e tra il 1814-1815 e 1815-1848, sia pur ricordati per i diversi rami cadetti che si succedettero sul trono franco-occidentale, come i Capeto-Valois (1328-1589) e i Capeto-BORBONE (1589-1792, 1814-1815 e 1815-1848).
    Ci sarebbero anche i Capeto-Angiò di Provenza, Piemonte e Sicilia/Napoli (1266-1435), e Ungheria (1290-1409 de jure, 1308-1386 de facto) e Capeto-Valois-Angiò (1360-1481), regnanti su Provenza e su Napoli col solo Renato (1435-1442).
    Ma i due rami Capeto-Angiò non regnarono MAI sul trono della Francia Occidentale….
    ciao!

    • roberto scrive:

      borbonE, certo!

      non ho voglia di parlarne qui per mantenere un briciolo di anonimato, ma Miguel potrà darti il mio indirizzo mail, se lo vuoi, cosi’ ti racconto

      ciao
      r

  66. mirkhond scrive:

    Prima di accingermi a chiedere la tua mail, un ‘ultima PUBBLICA curiosità:
    Ma ai tuoi piccoli ROBERTINGI lussemburghesi, accenni qualche volta alle loro RADICI napoletane?
    ciao!

    • roberto scrive:

      certo!!!

      a casa mia si fa il presepe (ovviamente con il pizzaiolo e ciccio bacco), il baccalà fritto e gli struffoli a natale, il casatiello a pasqua, i regali li porta (anche) la befana, il sugo con le tracchie (fatto proprio questa domenica!), il sartu di riso ed il gattò di patate…nella mia camera da letto c’è incorniciato un meraviglioso puzzle con il golfo di napoli fatto ma mio nonno e me medesimo quattrenne, nella libreria l’opera omnia di eduardo de filippo…

      il fatto è che più la sitauzione famigliare si incasina meno forti sono le radici.

      I miei piccoli hanno radici napoletane, bolognesi (anche bavaresi da parte di mio padre) alle quali si aggiunge mia moglie franco-catalana e tedesca dello schleswig holstein, ma cresciuta da tutt’altra parte…se chiedi alla grande cosa si sente ti dirà che lei è luxemburgerin

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