I Bottoni Satanici dell’H & M

H & M Hennes & Mauritz AB, meglio nota semplicemente come H&M, è una di quelle aziende che guadagnano un’enorme quantità di soldi facendo non si sa bene cosa.

A quanto ci è dato capire, al di là della fuffa retorico-pubblicitaria, questi svedesi fanno da intermediari tra stilisti famosi, tra cui Roberto Cavalli, e produttori nel Bangladesh, in Cina, in Egitto e in altri paesi dove tutti gli operai della fabbrica messi insieme guadagnano meno di quanto i suddetti stilisti spendono in una sera a Dubai.

Il risultato sono capi di abbigliamento a prezzi accessibili, ma firmati appunto da stilisti notori, che si vendono poi in Occidente, soprattutto sul mercato tedesco.

Quest’anno, il prodotto di punta è un blazer, a firma non so di chi, 55% lana e il resto petrolchimica, dotato di paragomiti in finto cuoio.

Poi qualcuno in Germania, dove sono pignoli e gli animi si eccitano per poco, ha ingrandito la foto pubblicitaria dei bottoni sul blazer, che vengono cuciti sul capo con un sistema che probabilmente è tecnicamente assai efficace.

Eccovi l’ingrandimento.

hm-knoepfe-425x150H&M sostiene che è tutta colpa di una ditta indiana. Mica solo i musulmani sono persone sensibili, a questo mondo.

E tutto questo ad appena un anno da quando un certo Thomas Bauer, volando sopra un campo di mais ad Aßling in Baviera, scoprì che degli alieni buontemponi vi avevano disegnato un enorme crop circle, a forma proprio dell’antico simbolo indiano dello svastika. Piccola però in confronto a quella, ancora leggendaria, di Washington Township nel New Jersey nel 1997, grande come un campo di calcio.

American Aliens Do It Big.

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66 risposte a I Bottoni Satanici dell’H & M

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  2. Claudio Martini scrive:

    Noi a Genova infatti abbiamo sempre pensato che “H&M” stesse per “Hitler&Mussolini”

  3. popsylon scrive:

    Ma quei bottoni sono in vendita da milioni di anni. Li avevo pure io da piccolo su qualche cappotto.
    Piuttosto: nel security code c’era 666!

  4. Francesco scrive:

    Mi pare che svolgano un lavoro veramente interessante, anche perchè senza di loro gli operai egiziani, pakistani, ecc. ecc. semplicemente starebbero a morire di fame, con grande gioia degli operai tessili tedeschi, forse.

    O forse no, che con gli esosi salari di questi ultimi i capi costerebbero tot di più e di operai che mangiano grazie al blazer nazi-satanico sarebbero molto pochi.

    A volta la globalizzazione è bella, cosa dici?

    • Andrea Di Vita scrive:

      Per Francesco

      ”anche perchè senza di loro gli operai egiziani, pakistani, ecc. ecc. semplicemente starebbero a morire di fame”

      Sostituendo alle parole loro’ e ‘operai’ rispettivamente le parole ‘noi’ e ‘bambini’ si ottiene un’eccellente autodifesa più volte utilizzata in sede processuale dai pedofili.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • roberto scrive:

        senti andrea, vabbene tutto, ma tra lavorare in una fabbrica e succhiare piselli di uomini bianchi mi par che ci sia una differenza abbastanza notevole da poter dire che il tuo paragone è una bella bischerata. suvvia!

        • Andrea Di Vita scrive:

          Per roberto

          Non avendo praticato nessuna delle due attività parlo per sentito dire. Ma credo proprio che il guadagno orario sia sensibilmente divero nei due casi. Dalle parti di Recife si parla di 300000 famiglie mantenute dalla numerosa prole impiegata nell’attività più proficua delle due che indichi. Comunque non intendevo dire che una attività è moralmente migliore o peggiore. Intendevo sottolineare la somiglianza dell’argomentazione in favore della multinazionale dei bottoni e della pedofilia internazionale: in entrambi i casi, senza di esse verrebbe a mancare una non indifferente forma di sostentamento.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        infatti ricordo una bella commedia di G. B- Shaw, mi pare, sul tema, “la professione della signora Warren”

        è chiaro che tra fare la puttana e lavorare c’è un abisso, in termini di autorappresentazione

        ma non è l’interento del ben intenzionato bigotto (o sindacalista) che permetterà al “beneficando” di non morire di fame. mica per nulla Don Bosco inventò l’istruzione professionale.

        gli è che l’Occidente è malato, a morte, di astrazione

        • Andrea Di Vita scrive:

          Per Francesco

          ”produttori nel Bangladesh, in Cina, in Egitto e in altri paesi dove tutti gli operai della fabbrica messi insieme guadagnano meno di quanto i suddetti stilisti spendono in una sera a Dubai.”

          Una cosa del genere non stona con la Rerum Novarum? O basta Don Bosco per fare accettare la globalizzazione?

          Ciao!

          Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          La globalizzazione non è un evento tale da essere sottoposto a giudizio morale, più che non lo sia la forza di gravità o la scoperta dell’America o dell’elettricità.

          E’ ingenuità clericale (o comunista) pensare che ogni fenomeno che coinvolge gli uomini sia da questi (o da alcuni di questi) governato o governabile.

          Come dicono gli operai del Bangladesh, della Cina, dell’Egitto, “lasciateci lavorare”, e magari associarci in sindacati.

          PS ti consiglio l’ultimo documento del Pontificio Consiglio Iustitia et Pax sulla crisi finanziaria, senbra scritto da te.

          Ciao

        • Andrea Di Vita scrive:

          Per Francesco

          Pochi meglio di un relativista possono escludere la possibilità di un giudizio etico sulla globalizzazione. 🙂

          Pero’, e lo dico senza alcuna volontà polemica, occorre anche evitare l’errore in qualche modo opposto di ritenere di per sè immodificabile ogni cosa che accade solo perchè apparentemente conforme alle Superiori Leggi Del Libero Mercato o qualche altra immodificabile Verità.

          Oggi alla Chiesa tocca assistere ad una globalizzazione che non è gestita certamente secondo i suoi canoni, e dunque coerentemente e legittimamente si guarda bene dall’avallarla.

          Ma il Liberismo è una ideologia, dunque qualcosa di nefasto, indipendentemente dalla sua concordanza o meno con gli insegnamenti della Mater et Magistra.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          Il liberismo è una “ispirazione” di politica economica, che riflette, in modo più congruo di ogni alternativa, la realtà dell’economia. Realtà oggettiva o struttura, direbbe qualcuno.

          Nonostante la tentazione sempre ricorrente del complottismo (o socialismo volgare) che invece pensa a un sistema messo su dai ricchi (o dai padroni) per fregare il resto della società. Credo che Isaia sia in parte colpevole di questa tendenza.

          Nel lungo periodo, diciamo anche nel medio, il liberismo ci azzecca e ogni tentativo dirigistico (anche clericale in buona fede) fracassa rovinosamente.

          In larga misura questo implica che i fenomeni economici sono ingovernabili e non giudicabili moralmente, quanto le pestilenze e gli errori in buona fede degli arbitri.

          Si può fare del bene dentro questi fenomeni ma pensare di farlo dirigendoli non ha mai avuto successo, anzi direi il contrario.

  5. roberto scrive:

    “facendo non si sa bene cosa”

    vendono vestiti

  6. Buleghin el vecio scrive:

    Bela la guera dei botoni!

    Se trata de boton tradisionai anglesi ostaria che li usava già una sartoria de Venesia dove il Buleghin giovane ghavevà comprà, fata su misura, una giaca de tweed marone con botoni così e tanto de tope de peli sui gomiti! Che la mama era scandalisà! E me diseva ” cossa te gha comprà che te sembri un poareto de arlechin con i busi sui gomiti e non uno toso de familia! ”

    I cruchi li xè proprio speciai, se non esistero vantaria invantarli, te fan un blog su un boton con 200 comenti manca fose la preparasion de l’operasion barbarosa!

    Ma se trata de cruchi maschi meno mal… che le tose cruche non tropo grase e non tropo vece non fa question a farse far robe carine dai venetasi…e vanta anca dir che se trata de tose che se puliscon ben le parti intime.

    Però il Buleghin forse prafarisce la tose francesi che se lava pocheto là soto perché è un vecio sporcaion e ci piace sentir i odori naturai de davanti e dedrio se non xè tropo forte oviamente…

    I cruchi non ghan ancor superà lo shock di Weimar con i francoboli da diese milion di marchi l’uno….figurarse se il ghà superà la storia del “Got mit uns” de la svastica e de l’imbianchin autriaco…ce vorra un 300 ani beli tondi! E intanto rompon i maron con la paura de l’inflasion e le svastichete involontarie ostaria!

    • Francesco scrive:

      Mi pare che Got mit uns fosse una roba molto più vecchia e bavarese, cattolica anche, che poi AH era pagano e avrebbe scritto una roba tipo “Thor mit uns”!

      • Buleghin el vecio scrive:

        Bela l’idea del “Thor mit uns” che poi saria la divinità artigiana utile per piantar i ciodi con il martelo!

      • Peucezio scrive:

        Anche lo zio Adolfo era cattolico ed era bavarese di adozione (indossava pure l’abito tradizionale), e non è mai stato pagano, anzi, disprezzava i neopagani.

        • Claudio Martini scrive:

          I cattolici sono sempre i peggiori.

        • daouda scrive:

          Adolfo però era positivo

        • Moi scrive:

          Hitler appariva (!) “Cristiano” in pubblico per avere voti (cosa che gli funzionò molto meglio fra i Protestanti, da sempre più inclini al Nazionalismo “In Odium Romae Papalinae”) in un periodo in cui per le masse tedesche non esisteva altra religione … ma con i “Suoi” era paganeggiante e pare addirittura PaleoContattista, o cmq ne era intrigatissimo.

        • Peucezio scrive:

          Moi, donde attingi queste informazioni? Io ho letto tre biografie di Hitler (diciamo due e mezza, perché di quella monumentale di Kershaw ho comprato e letto solo il primo volume) e di ciò non ho trovato cenno. Né ne parla nei Tischgespräche, che pure non erano pensati per la divulgazione pubblica.
          Il che, chiaramente, non è decisivo, perché bastassero le biografie ad esaurire ciò che è documentato su un personaggio ei Tischgespräche soo per forza di cose una parte frammentaria delle idee che esprimeva, oltretutto riferite.

        • Moi scrive:

          Del maggior successo di Hitler fra i Protestanti ne ha sempre scritto diffusamente Vittorio Messori, dicendo di basarsi su dati oggettivi. E’ ovvio che se avesse parlato di Alieni al Popolino Bavarese in piedi al tavolo di una birreria al massimo gli avrebbero chiesto a che giro di birra fosse.

          Sulle manìe paleocontattiste di Hitler, e relative spedizioni archeologiche, vidi anni fa un documentario RAI con immagini di repertorio, in particolare pare che Hitler cercasse un’ astronave fra i ghiacci dell’ Himalaya … la stessa di cui dovrebbe parlare Valentino Compassi.

          A livello “logico” 🙂 il discorso fila:

          Una Razza Superiore su questo Mondo è l’ eccezione, perciò proviene da un Altro Mondo, un altro Mysterioso Pianeta. Antichissimamente la Razza Aliena Superiore ha civilizzato i popolacci inferiori autoctoni della Terra, i “Terroni” 😉 appunto, che ne ha fatto un Popolo di Dèi.

          Tuttavia la specie Aliena e la specie Terrona 🙂 sono interfeconde … e questo complica una ricostruzione storica da parte del Reich imponendo lo sviluppo di una ricerca scientifica sui geni usando cavie umane con zero scrupoli morali, roba notoriamente da (presunti !) Stupidi Bigotti.

          — Come vedi c’è molta ispirazione per certi romanzi di fantanazismo che hai letto.

        • Peucezio scrive:

          Sul primo punto, cioè il maggiore successo nelle regioni protestanti, non ci sono dubbi.
          Sulla questione di alieni e tutto il resto, bisogna distinguere Hitler dal Terzo Reich nel suo isieme, dove certe idee e suggestioni avevano corso, senza che il capo ne fosse sostanzialmente interessato: le guardava con molto scetticismo, ma lasciava fare, non vi si opponeva.

          Non so se hai presente la raccolta di videocassette (non so se le abbiano ristampate in DVD, io le ho su computer in formato mpg) intitolata Nazismo Esoterico, curata dal giornalista Marco Dolcetta. Lì si parla diffusamente delle cose a cui tu fai riferimento, gli extraterrestri, le spedizioni in Tibet alla ricerca di Shambhala, la Terra cava, i riti di iniziazione delle SS, Otto Rahn, il Graal ecc. ecc. Ci sono delle interviste estremamente suggestive a Miguel Serrano, morto qualche anno fa, che è stato ambasciatore cileno in Jugoslavia e in India e che ha scritto molti libri in cui esprime la sua concezione nazionalsocialista esoterica, dicendo che Hitler è il decimo avatar della tradizione induista e che non è mai morto ma si è incarnato nei ghiacci dell’Antartide.
          Non so se tu abbia letto Giorgio Galli o Pauwels e Bergier (autori de “Il mattino dei maghi”). Io no, ma ho presente le tematiche e si tratta solo di due esempi più illustri di tutta una saggistica, anche seria, su questi argomenti.
          Ma resta il fatto che il Führer con tutto questo c’entrava pochissimo. Si sarà anche servito degli ambienti che credevano in queste cose, per l’appoggio che poptevano dargli e che gli hanno effettivamente dato, ma lui non ci credeva.
          Altro è che a posteriori egli stesso possa essere mitizzato, nel bene o nel male, visto cioè come Satana in persona o come un Semidio, per il fatto che è una figura su cui difficilmente si hanno giudizi a sfumature intermedie. Ma questo fa parte della metastoria: io posso essere convinto che Napoleone o Giulio Cesare fossero delle specie di divinità, ma essi, per quanto grande fosse in loro il senso delle proprie capacità, si percepivano come uomini mortali di carne e sangue.

  7. la timida scrive:

    Ma che diciiii!!
    Quelli sono i classici bottoni da loden in cuoio, è dai tempi delle guerre puniche che li fanno così, li aveva anche mio nonno… neanche Franceschetti era mai arrivato a tanta follia! 😀

    http://www.tachay.com/images/catalog/mainpictures/cat_9/Imitation_Leather_Buttons.jpg

    http://4.bp.blogspot.com/_a4AX_tSyUq4/TOEwjDqt9SI/AAAAAAAAAf8/FxSRiobvz2E/s1600/pr_OSJ154b-Signalmans-Jacket-Quilt-Navy-pocket.jpg

  8. PinoMamet scrive:

    ” Ma quei bottoni sono in vendita da milioni di anni. Li avevo pure io da piccolo su qualche cappotto.”

    Sono bottoni di un tipo normalissimo, anche se non molto più alla moda: in italiano si chiamano, credo, “bottoni di frutto” (ma ignoro il perché), in inglese “football buttons” (per la somiglianza con un pallone di calcio vecchio stile, suppongo) o semplicemente “leather buttons”.
    Anche io li ho su un paio di vecchi cappotti (sono appassionato di abbigliamento vintage).

    L’effetto svastica c’è se proprio uno vuole vederlo, e immagino sia più o meno evidente secondo il tipo di pelle o la bombatura del bottone.

    Comunque H&M ha della roba leggermente più alla moda, ma qualitativamente inferiore a Oviesse (la vecchia Standa).

    Due simil Clarks (che si chiamerebbero “desert boots”) attorno ai 30 euro, ad esempio, li trovi da entrambi, ma da H&M sono in similpelle, da Oviesse in pelle vera.
    Idem le stoffe ecc. ecc.

    Poi c’è Zara che copia direttamente le collezioni degli stilisti, non so in base, o in barba, a quale convenzione…

    ciao!

  9. Moi scrive:

    @ ANDREA

    Guarda che il Cattolicesimo in Italia (!) funzia che devi dare retta alle ingerenze del Vaticano quando ti rechi alle urne e poi chiuso, fine, stop. Le cose della religione sono optionals a sapersi, anzi, meno sai meno t’ interroghi e meglio è per loro per tenersi stretto il Potere Temporale mediante Ingerenze. Quasi tutti i Cattolici d’Italia imparano quattro iperbanalizzazioni su Gesù “in croce” 🙂 da bimbi al catechismo e poi non vorranno mai più saperne nulla !

    Ti dichiari “Cristiano” pensando (e costoro son legioni !) che “Cristo” fosse un cognome ?

    Bàn, e alåura … ‘Sa vut ch’ ai in fréga al Vaticàn ?

  10. Miguel Martinez scrive:

    Alcuni commentatori hanno accennato agli ebrei, parlando dei Bottoni Satanici. In realtà, non mi risulta alcuna protesta proveniente da ebrei. Provengono piuttosto da ambienti antifascisti tedeschi.

    • Moi scrive:

      Coi bottoni in Germania magari no, ma col borsone in Spagna è “scesa in campo” la Comunità Ebraica, che si dice avere il proprio “epicentro” a Barcellona.

  11. Miguel Martinez scrive:

    Comunque vicino a casa mia, hanno decorato una facciata con piastrelle a svastica!

    Vi terrò aggiornati, anche fotograficamente. Pensateci voi ad avvisare Marco Pasqua.

  12. Moi scrive:

    @ FALECIUS

    A proposito di India, mi pare che in un tuo vecchio post del tuo rimosso in toto blog tu scrivesti che “hindù” o “indù” sarebbe “un’aberrante” (o giù di lì) Italianizzazione (Meglio dire “Toscanizzazione” ?) MA … Sir Rudyard Kipling, che con essi stava a contatto diretto, non scriveva forse invece proprio “Hindoo” con la “OO” ?

    🙂

    • Moi scrive:

      @ FALECIUS

      Un simbolo è ciò che in esso vi si vede, ad esempio ci sono alcuni meridionali dalle mie parti esteticamente spaventati (se immaginate contro di loro) o esaltati (se immaginate contro gli “extra”) dalle tigelle tradizionali, innocue per tutto, fuorché la linea 🙂 …

      http://www.panver.it/articoli/tig_storia.htm

      Perché ? … Guarda e indovina.

      • PinoMamet scrive:

        Aspetta un secondo, quindi la Lega Nord esibirebbe orgogliosa sulla sua bandiera il fondo di un “testo” da tigelle?

        Interessante, deve essere qualcosa come venerare formine da biscotti, o come se tra qualche secolo qualcuno usasse la bandiera con il logo dell’Autogrill, dicendo che è “il simbolo delle sue radici”.

    • falecius scrive:

      Rudyard Kipling scriveva in una lingua con una ortografia aberrante, quindi come potrebbe NON essere aberrante la sua grafia?
      Il mio blog tornerà, abbiate fede. Lo stiamo trasferendo perché Splinder sta chiudendo.

  13. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “A sproposito 🙂 , Miguel … anche la Società Teosofica era molto intrigata dal PaleoContattismo, no ?”

    Cosa intendi? I “contatti” con i “Maestri” tipo Koot Hoomi? Oppure i viaggi su Marte di Leadbeater?

  14. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “Mi pare che Got mit uns fosse una roba molto più vecchia e bavarese, cattolica anche, che poi AH era pagano e avrebbe scritto una roba tipo “Thor mit uns”!”

    Che par di scatole, la lotta tra cattolici e paganeggianti di varia specie, per regalarsi a vicenda AH: “era un esoterista!” “era un cattolico!”

    Ci sono due modi per capire come la pensava Hitler.

    Il primo consiste nell’aspettare che un cattolico si spulci tutto il corpus hitleriano (Mein Kampf, discorsi pubblici, Discorsi a tavola, ecc.), qualche migliaio di pagine, e trovi tre frasi che potrebbero avere un senso pagano; o viceversa, che un anticattolico spulci lo stesso corpus e trovi tre frasi che potrebbero avere un senso cattolico.

    Il secondo consiste nel leggersi il corpus hitleriano, e magari anche le pubblicazioni ufficiali dell’epoca – non qualunque strano opuscoletto pubblicato da quattro esoteristi, ma il materiale ufficiale di quegli anni.

    E vedrete che AH non era né un esoterista né un cattolico. Era un politico, fissato con la geopolitica, con l’economia, con la riorganizzazione della società, con l’accesso alle risorse, con la rottura dell’assedio franco-russo, con la concorrenza con l’Inghilterra, con la “salute pubblica” in un senso che andava dalla lotta al cancro alla “eugenetica” nel senso più ampio (e preoccupante) del termine.

    I pochi riferimenti, nel corpus hitleriano, alla religione sono, se pubblici, puramente demagogici; se privati, di disprezzo. Ma non perché AH fosse seguace di Crowley, semplicemente perché vedeva nel cristianesimo un inganno dei preti, alla tipica maniera dei progressisti dell’Ottocento.

    • Moi scrive:

      […] cristianesimo un inganno dei preti, alla tipica maniera dei progressisti dell’Ottocento

      ____

      Ma infatti secondo me la UAAR l’ha fondata qualcuno la cui età anagrafica supera di gran lunga quella biologica, e sono giunti “da chissà quando” a bordo di una macchina del tempo a vapore costruita sulla base di concetti oggi superatissimi come l’ etere e il flogisto … eppure ha funzionato ! 🙂 😉 🙂 😉

    • daouda scrive:

      Non poteva essere cattolico perché avrebbe dovuto fare altra politica ed altra morale pubblica e con ingerenze da parte del Vaticano oltretutto, né pagano perché l’archeologismo è da scemi o da folli, ed Hitler ciò non era.

      Era postivo alla Rosemberg , voleva deviare il cattolicesimo ed il protestantesimo all’interno di questa visione del Volk e del naturalismo, essendo il suo desidero rendere grande la Germania ( e seé stesso ).

      Mi qui però stiamo all’esteriorità perché sinceramente questo lo potrebbe scrivere chiunque.

      Comunque:
      Il contattismo è esagerato e non sarebbe stato suo.
      L’eugenetica e la salute pubblica non era farina sua.
      Il razzismo neanche.

      LA COSA SU CUI INDAGARE DI HITLER E’ CHE FU UNA una merda socialista.

      Dopo di ciò , puta caso, tutto và come deve andare, non solo per il destino deteriore delle cose, ma per una strana volontà.
      Hitler in questo caso è pedina , non generale.

    • Francesco scrive:

      quindi nisba cattolico, che è quello che mi interessa

      grazie Miguel

      PS Progressista dell’Ottocento! grazie, anche se già mi aveva avvertito Giuliano Ferrara con le ricerche sull’eugenetica socialdemocratica o progressista

  15. Miguel Martinez scrive:

    Da qualche parte dovrei avere una foto che ho fatto della facciata della Chiesa di Santo Spirito qui a Firenze, addobbata con un’enorme bandiera nazista, e vari individui con stiratissime divise da SS che passeggiano davanti.

    Ovviamente stavano girando un film.

  16. Moi scrive:

    Mi “basta” l’idea che gli antichi Dèi pagani fossero esseri reali, “scesi dal cielo” (“Elohim”, che cmq è un plurale no ?) a bordo di navi volanti e venuti a portare agli Umani, al “ragionevole prezzo” 🙂 della sottomissione, la civiltà … almeno ai popoli più antichi che poi hanno trasmesso a loro volta la civiltà ai più recenti.

  17. Moi scrive:

    @ PINO

    Mah … il simbolo della Lega dovrebbe chiamarsi una roba del tipo “Sole delle Alpi” che è già più interprovinciale 😉 di un “Alberto da Giussano” … però evidentemente è anche “Sole dell’ Appennino” dalle nostra “bande”, andando “su verso l’ Appennino” e “giù verso Mantova” le cose cambiano.

    L’ espressione “andare giù a Mantova da Bologna” oggi suona paradossale, ma quando è stata concepita non lo era affatto, per una ragione semplicissima: chi percorreva certe distanze in bicicletta ragionava in termini di Livello del Po, in base alla propria fatica di dover sfruttare o subire un “piano inclinato” … Nord e Sud sono concetti da Fighetti Borghesi Mantenuti 🙂 che invece che lavorare perdono tempo a cercare la Stella Polare o la Croce del Sud. 🙂

    • PinoMamet scrive:

      In effetti da noi si va “su a Borgotaro” e “giù a Pieveottoville”;
      ma gli emigranti andavano anche “giù a Brescia” ecc.

      (a dire il vero qualcuno- orsanti, gente che “faceva ballare la scimmia”, piccoli commercianti- si spingeva fino in tutta Europa, fino in Romania e in Russia- pensa come stavamo messi…)

      comunque mi ricordo di aver faticato a far comprendere a studenti fuori sede, non solo meridionali, il concetto di “bassa”: molti non riuscivano a capire come e perché non fosse la parte sud della provincia, ma quella nord.

      Immagino che se qualcuno gli mostrasse la cartina d’Italia capovolta, o di traverso, non la riconoscerebbero… o correrebbero a spalmarsi le suole di Attak!

      ciao 🙂

      • Moi scrive:

        La didattica eminentemente pragmatica degli anziani circa ‘sto “paradosso geografico” coi giovani abituati alle cartine e ai mezzi di trasporto semoventi è sempre stata: “Prova ad andèri in biz’iclàtta e po’ a turnèr in drì …”

  18. Miguel Martinez scrive:

    Sulla Società Teosofica e Hitler, ricordo che già nel 1875, nel “preambolo” alla fondazione della Società – e in epoche in cui nessuno ti chiedeva il certificato di Political Correctness – il presidente della nascente società scriveva,

    “Whatever may be the private opinions of its members, the society has no dogmas to enforce, no creed to disseminate. It is formed neither as a Spiritualistic schism, nor to serve as the foe or friend of any sectarian or philosophic body. Its only axiom is the omnipotence of truth, its only creed a profession of unqualified devotion to its discovery and propagation. In considering the qualifications of applicants for membership, it knows neither race, sex, color, country nor creed.”

    (Dated October 30, 1875; reprinted in The Theosophical Forum, September 1947, pp. 515-18 ), citato in http://www.theosociety.org/pasadena/gfkforum/ourdir.htm )

  19. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “vidi anni fa un documentario RAI con immagini di repertorio, in particolare pare che Hitler cercasse un’ astronave fra i ghiacci dell’ Himalaya “

    Sospetto che di mezzo ci sia il solito Marco Dolcetta…

    Ora, gli UFO, gli alieni e le astronavi esplodono solo dopo la guerra, grazie alle esperienze dei piloti inglesi prima, poi dell’ossessione statunitense per gli attacchi aerei sovietici.

    C’erano invece elementi nelle SS (non certamente Hitler) che avevano interesse per il Tibet, ma è una storia assai diversa.

    • PinoMamet scrive:

      Certamente il fenomeno UFO esplode dopo la guerra, però penso che i primi avvistamenti ecc. siano in effetti anteriori, probabilmente coevi ai primissimi decenni di voli aerei (non a caso).

      Ho letto qualcosa sugli “UFO fascisti”, cioè sul presunto oggetto volante ecc. che sarebbe precipitato da qualche parte in Lombardia, con relativo ordine mussoliniano (pare autentico) di insabbiare la notizia, e relativa dietrologico Giacobbologica 😉 e “mysterica” sulla tecnologia aliena che poi i soliti tedeschi avrebbero rubato…
      (dischi volanti, cioè aerei a tutt’ala, e motori a reazione; idee che circolavano già prima della guerra, che sono state in parte realizzate durante la guerra stessa, e per le quali, credo, non è necessario inventarsi una intelligenza aliena: bastano buoni studi universitari, e ce li avevano tutte le potenze in campo, persino l’Italia!)

    • PinoMamet scrive:

      Tra l’altro durante la guerra i “fenomeni strani” osservati dai piloti, anziché assumere la tinta dell’ossessione tecnologica (alieni che dispongono di tecnologie svilupattissime ecc.), assumemevano molto più spesso quella più tradizionale e folklorica del folletto, anche se di una specie nuova, con la nascita dei “gremlins” che rosicchiano ali o compiono piccoli sabotaggi in volo…

  20. Miguel Martinez scrive:

    Sempre per Moi

    No, la Società Teosofica non ha mai avuto interesse, che io sappia, per gli UFO e simili.

    C’era però un’altra idea.

    Le anime o “monadi” esistono lungo tutto un “grande ciclo”, che durerebbe milioni e milioni di anni.

    Durante tutto questo periodo, acquistano coscienza, reincarnandosi sotto forme progressivamente più “intellettuali”: siamo quindi tutti stati qualcosa come una pianta, diventeremo tutti qualcosa come degli dèi.

    Questa “evoluzione cosmica” avviene anche tra i pianeti, all’interno del sistema solare (non fuori), che è immaginato come un ente organico: quindi, milioni di anni fa, saremmo vissuti – magari sotto forma di gas, o qualcosa del genere 🙂 – su altri pianeti e sulla Luna, per arrivare infine sulla Terra.

    All’inizio del Novecento, Leadbeater, che doveva essere un bel soggetto, si è immaginato anche che esistessero ancora degli esseri viventi su altri pianeti: c’è una sua spassosissima descrizione della vita su Marte, fortemente ispirato alla quotidianità borghese inglese.

    Altro è il discorso dei “Maestri”, esseri umani talmente evoluti da poter entrare e uscire dal corpo a piacimento, che avrebbero comunicato con i fondatori della Società Teosofica.

  21. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Una Razza Superiore su questo Mondo è l’ eccezione, perciò proviene da un Altro Mondo, un altro Mysterioso Pianeta.”

    Però non è mai stata un’idea teosofica. Il teosofismo, in banale conformità con le mode culturali dell’epoca, considerava certamente più “avanzati” i “bianchi” (ebrei e indiani compresi); ma riteneva che tutti, reincarnandosi, sarebbero arrivati allo stesso grado di coscienza alla fine – da lì l’autodefinizione della ST come “fratellanza universale”, estesa non solo a tutti gli esseri umani, ma anche agli altri esseri viventi, con annesso vegetarianismo.

    Proprio a causa della scissione di Steiner, i teosofi abitavano quasi tutti in paesi “alleati” sia durante la prima che la seconda guerra mondiale, e quindi il loro naturale pacifismo fu, come dire, sospeso, per esaltare la causa alleata in entrambe le guerre.

  22. mirkhond scrive:

    C’erano invece elementi nelle SS (non certamente Hitler) che avevano interesse per il Tibet, ma è una storia assai diversa.

    Questi interessi erano per caso collegati a Shambala?
    Ricalcavano le spedizioni di Sven Hedin e di Roerich?

    • daouda scrive:

      http://it.wikipedia.org/wiki/B%C3%B6n

      sciamanesimo ed animismo , lasciati a sé stessi, sono molto utile per…LE FORZE DEL MALE ( o forse del Malox…) !!!!!

      Il ché fa di Hitlerperloneno degli pseudo spirituali.

      Shambala lasciamola perdere.
      Come per Agarthi meglio leggere “Il re del mondo” di Guénon.

  23. falecius scrive:

    Miguel: non sono abbastanza della Società Teosofica in sé, ma sono certo che un certo tipo di discorsi, non so come dire, “affini” circolavano tra le due guerre e dopo la Seconda Guerra Mondiale nell’ambiente della fantascienza di lingua inglese (che era composto in realtà di due ambienti molto diversi, quello inglese in cui si trovavano figure come C.S. Lewis, e quello dei pulp americani) e sospetto anche in quella di lingua russa e tedesca. (per il periodo in questione sono le uniche aree di cui valga la pena di parlare, oltre al Giappone di cui però so pochissimo).

  24. Miguel Martinez scrive:

    Per Peucezio

    “Non so se hai presente la raccolta di videocassette (non so se le abbiano ristampate in DVD, io le ho su computer in formato mpg) intitolata Nazismo Esoterico, curata dal giornalista Marco Dolcetta. “

    Conosco bene 🙂

    Io non nego affatto che:

    1) i derivati della cultura ermetica, dalla Massoneria a ogni forma di “occultismo”, siano un elemento molto importante della cultura occidentale

    2) e che quindi se ne trovino i segni ovunque, dalla rivoluzione francese ai Carbonari italiani, dagli obelischi di Washington alle trasmissioni di Giacobbo

    3) e che questa cultura fosse presente anche in Germania è un’ovvietà.

    4) Poi credo che il nazismo abbia operato un ricambio parziale delle elite, inserendo molta gente prima abbastanza ai margini (in questo somiglia un po’ alla Lega), tra cui ovviamente sognatori, fantasisti e fissati vari.

    5) credo che questa gente abbia trovato un certo spazio nelle SS, grazie anche alla curiosità personale di Himmler e di alcuni altri

    6) credo che ci sia poi stato un forte elemento di ricerche parastoriche, per semplice esaltazione nazionalistica e non per esoterismo, che però sconfinava facilmente nell’occultismo.

    7) Credo che i dirigenti principali del nazismo, con l’eccezione importante di Himmler e forse di Rudolf Hess, fossero del tutto indifferenti a queste faccende e anzi le disprezzassero

    8) credo che questo ambiente abbia lasciato un segno nella simbologia nazista (come so per certo che altri ambienti occultisti, molto diversi, hanno lasciato un segno nella simbologia leghista).

    Ciò che però vorrei evitare è un atteggiamento irrazionale verso la storia, che attribuisce il nazismo semplicemente ai “maghi”, alla “follia” e a simili comodi capri espiatori.

  25. corrado (qualc1) scrive:

    Scusate off topic, ma visto che si parla di miti ancestrali… che cosa sta succedendo alle Edizioni Segno? Ho visto queste tre pubblicazioni:
    in questa si fa un po’ di fantastoria sulle figlie di Danao,
    http://www.edizionisegno.it/libro.asp?id=667
    non so cosa centri la tag “teologia” però potrebbe non essere in conflitto con la linea editoriale

    in quest’altre invece…
    http://www.edizionisegno.it/cerca.asp?q=barbaglio&t=l&go=Cerca
    Non li sapevo così aperti…
    (non ci si lasci ingannare dall’omonimia: non si tratta del teologo dissidente)

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