Le suore della signora Guendalina Tavassi

Guendalina Tavassi è una signora italiana souchien.

La signora Guendalina Tavassi, madre di una bambina di sei anni, è nipote di un noto calciatore e figlia di un’ex-attricetta ed ex-Ragazza Coccodè arboriana di nome Emanuela Fuin, attualmente allevatrice di bassotti nani e kaninchen.

La signora Guendalina Tavassi, occasionalmente cubista da discoteca,  è anche sorella di Edoardo, un ex-militare aspirante attore molto tatuato. Il signor Edoardo Tavassi ha girato anche un filmato in cui fa la pubblicità, si presume gratuitamente, a Mirabilandia, e che fonde sapientemente i Carmina Burana con la cultura contemporanea.

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La signora Emanuela Fuin, madre, in abito da lavoro

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La signora Guendalina Tavassi, figlia, in abito da lavoro

La signora Emanuela Fuin aveva recitato in giarrettiera nel film Minaccia d’Amore poco dopo aver messo al mondo Guendalina.

E la  signora Guendalina Tavassi ha seguito i Valori della Famiglia, affidando ad altri la propria bambina per poter partecipare al Grande Fratello.

La realizzazione del sogno, insomma, di diverse generazioni.

Al Grande Fratello, la signora Guendalina Tavassi si è presentata come la Madre che vuole Assicurare il Futuro alla figlia, finché gli ex-suoceri non hanno raccontato in diretta televisiva la loro versione, piuttosto diversa.

Ma ciò che rende la signora Guendalina Tavassi un esemplare straordinario della civiltà occidentale è un dettaglio – qualcosa che lei ha fatto conoscere al mondo proprio durante il Grande Fratello:

“Guendalina tiene banco! Alle amiche racconta un episodio davvero simpatico della quale è stata protagonista insieme alla figlia Gaia. Per festeggiare la piccolina, ha ingaggiato alcune ragazze, esperte di feste per bimbi, le quali si sono presentate a scuola di Gaia vestite da Winx.

I bambini erano al settimo cielo, come se si stesse realizzando il loro sogno più intimo – conoscere le eroine! – ma anche i papà si sono mostrati contenti per la colorata sorpresa. Vi spieghiamo perché: le ragazze erano vestite in maniera molto succinta, con calze a rete colorate, top scollati e minigonne inguinali. L’espressione stupita della suora ha fatto morire dalle risate la simpatica Guendalina, che, nel mimare la scena, fa molto ridere anche noi!”

Grande Fratello. Winx scosciate. Suore. Padri di famiglia sbavanti. Italia.

Precisazione

La signora Emanuela Fuin ci scrive cortesemente, precisando quanto segue:

“Volevo precisare di non aver MAI recitato in giarrettiera, nè in “Minaccia d’amore” nè in altri film e che mia figlia Guendalina non ha MAI lavorato come cubista. Se dovete riportare informazioni, riportatele esatte almeno, è stato ampiamente chiarito che ha lavorato all’Area di Roma come ragazza immagine solo 2-3 sere in occasione dei Mondiali di calcio, assieme ad altre 39 ragazze.”

Per quanto riguarda il primo punto. Non avendo mai visto il film Minaccia d’amore, né avendo la minima intenzione di vederlo, siamo probabilmente stati tratti inganno dal fatto che la signora Emanuela Fuin abbia posato in giarrettiera per la copertina di Skorpio, n. 16, 1988.

Per quanto riguarda il presunto lavoro della signora Guendalina Tavassi come cubista, troviamo numerosi riferimenti in rete, ma ci fidiamo sicuramente di più della parola di una mamma, e non abbiamo affatto difficoltà a ridefinirla ragazza immagine, una definizione che ha anche il merito dell’indubbia chiarezza con cui descrive la sua funzione sociale.

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67 risposte a Le suore della signora Guendalina Tavassi

  1. Riccardo Giuliani scrive:

    Un giorno qualcuno mi spiegherà cosa vuol dire “Padri di famiglia” e “Madri di famiglia”, tanto per avere il quadro completo sui “Genitori di famiglia”.
    Immagino che tutto dipenda dal significato di famiglia, a seguito del quale il tuo post potrebbe avere un senso compiuto… purtroppo.

  2. Moi scrive:

    Scusa Miguel, ma la trasmissione che ci hai linkato dura 3 ore e 45 minuti … puoi indicarci i minuti incriminati, por favor ?

    ——–

    Cmq vedi, forse la principale differenza tra mondo islamico e mondo (post) cristiano è che non mi risulta (magari ci sarà da qualche parte forse… ma non credo) che nel primo esista un detto popolare come il siciliano :

    “Futti futti ca Diu peddona a tutti !”

    … la fonte è a prova di ogni sospetto : l’ apologeta “kattoliko” [sic] Rino Cammilleri, che inspiegabilmente vitupera ai musulmani le stesse identiche cose di quella Sicilia beghina che rimpiange, ovvero : sessismo, patriarcalismo, omofobia, sessuofobia, misoginia, antiprogressismo, antigiovanilismo, “Timor d’ Iddio”, ipocrisia “vizi privati e pubbliche virtù” e così via.

    • Peucezio scrive:

      Veramente questo è ciò che distingue principalmente il cattolicesimo dal protestantesimo, nelle sue varie declinazioni, e dall’ebraismo.
      Il cattolicesimo, come ben intuì Nietzsche, è uno degli ultimi sprazzi di vitalismo pagano in mezzo alla sessuofobia mortificatrice delle religioni abramitiche (compreso l’Islam, con buona pace di Miguel).

      • Moi scrive:

        Ma da dove gli deriva questa “sessuofobia mortificatrice” all’ Ebraismo, che poi l’ avrebbe trasmessa al Cristianesimo e all’ Islam ?

        E il Paradiso delle Hurì, cos’è ? Uno “sprazzo post-pagano nietzschiano” post mortem ? Come ho già ricordato, ci sarebbe effettivamente un recupero dall’ antica Persia politeista in queste “figure mitiche” sulle quali inspiegabilmente Berlusconi non avrebbe ancora fatto delle battute delle sue … nemmeno con l’ amico Gheddafi, col quale pare che si limitò a dire che, se dovesse diventare Presidente della Repubblica dopo Giorgio Napolitano, sostituirebbe i corazzieri con delle stangone tipo le “amazzoni” dell’ “amico” (?) Fratello Colonnello.

        ciao !

        • Peucezio scrive:

          Moi, ti sei risposto da solo.
          L’Islam, che è pur sempre una religione mediterranea, degli aspetti goderecci ce li ha (anche se solo per gli uomini, o anche le donne in paradiso si sollazzano con degli adoni appositamente confezionati?).
          Come al solito il peggio è sempre il protestantesimo, soprattutto, ma non solo, quello calvinista.

  3. mirkhond scrive:

    Tutta invidia quella di Rino Cammilleri!

  4. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    Hai ragione, si vede che non ho la televisione.

    Ho cambiato il link nel testo a un pezzo spero più maneggevole. http://www.video.mediaset.it/video/domenica_5/puntate/190986/guendalina-vs-tutti.html#tc-s1-c1-o1-p1

    Comunque è quello dove c’è scritto “Guendalina vs tutti”.

  5. izzaldino scrive:

    la situazione della sicilia di oggi è complessa, e andrebbe approfondita.
    credo che ci siano più somiglianze fra un diciannovenne palermitano di borgata costretto da miseria e disoccupazione ad andare a fare l’operaio in provincia di treviso e un suo coetaneo tunisino costretto anch’egli all’esilio dalla mancanza di prospettive, piuttosto che fra un diciannovenne veneto o lombardo che trova lavoro schioccando le dita e il suo coetaneo palermitano, nonostante abbiano lo stesso passaporto.
    l’unica differenza (una tragica differenza) è che il palermitano per andare a treviso può prendere un volo ryanair a 25 euro e arrivare in un’ora, mentre il suo coetaneo africano deve rischiare la vita, passando mesi a cercare d’intrufolarsi in europa contro polizie e sciacalli d’ogni tipo.
    che poi in sicilia ci siano molti “italiani” in tutto e per tutto simili alla signora guendalina è fuor di dubbio, ma i “siciliani” (che comunque non si fanno mancare comportamenti simili) sono in maggioranza, e credo siano più assimilabili agli “indigenes” che non ai “souchiens” con cui coabitano. sempre ammesso che il paragone con la situazione francese sia possibile e adeguato, cosa di cui non sono sicuro.
    questo discorso credo valga per tutto il sud, non solo per la sicilia.

  6. Miguel Martinez scrive:

    Per Izzaldino

    Mi interessa molto il tuo intervento. Ho vissuto in Sicilia, ormai molti anni fa, e ciò che dici corrisponde alla mia esperienza. Ma quanto è cambiata la Sicilia da allora?

    Tutti mi dicono che è molto cambiata. Ma è vero?

  7. …Ottimo post: peccato per la parola in grassetto con cui si conclude, che mi ha provocato, come sempre, un nauseabondo movimento peristaltico.

  8. Jam scrive:

    …..mi sembra che Peucezio abbia letto male Nietzsche, o sono io che ho letto male Peucezio?

  9. Jam scrive:

    Nietzsche dice :
    il Cristianesimo ci ha frustrati dalla raccolta della cultura antica, e, più tardi ci ha ancora frustrati di quella della cultura islamica. La meravigliosa civiltà Mora di Spagna, in fondo più vicina a noi, parlando più ai nostri sensi e al nostro gusto che Roma e la Grecia, é stata calpestata (e preferisco non pensare da quali piedi!).
    Perché? Perché dava nascita a istinti virili, perché diceva si alla vita, con in più, la squisita raffinatezza della vita moresca. I crociati combatterono più tardi, qualche cosa davanti alla quale avrebbero fatto meglio di prosternarsi ecc… F. Nietzsche

    • Peucezio scrive:

      Aridaje! Ma siete ossessionati con ‘sto Islam. Io ne ho parlato tangenzialmente, ciò che mi premeva sottolineare è la differenza fra il cattolicesimo e la cristianità protestante, che è poi quella che dà il segno alla civiltà occidentale attuale, cioè in sostanza alla merda in cui siamo immersi.

  10. Jam scrive:

    x Moi
    …non ho capito se tu le huri le vuoi col reggiseno o senza?
    Perché se tu andassi a Damasco, al bazar abbigliamento x donna, sono sicura che le vorresti col reggiseno!

  11. Jam scrive:

    ….i britannici in India, distruggendo i tempi indù, raffiguranti scene del kama sutra, non facevano altro che testimoniare un puritanesimo stantio che va in tilt appena vede il fallo di Shiva o un nudo di donna ecc…, x gli europei l’erotismo sacro dei Veda era biasimevole. Essere vestite come un’odalisca, od una geisha, dopo la cerimonia del tè, un grande peccato…

  12. Jam scrive:

    …ciao carissimo Peucezio! non é un’ossessione é una discussione! fra l’altro te l’ho pure detto! sono io che ti ho letto male! io sono zoccola!

  13. Jam scrive:

    ..sono i protestanti che hanno fatto le crociate?

  14. Miguel Martinez scrive:

    Per Jam

    “..sono i protestanti che hanno fatto le crociate?”

    Credo che sia un errore prendere la violenza militare come unico criterio di critica, anche perché è assolutamente trasversale alle culture.

    Il riferimento al protestantesimo può aiutarci a riflettere su un tipo particolare di violenza generalizzata, che attacca tutto insieme la natura e i rapporti sociali, prima ancora di istituirsi, anche, in violenza militare.

    La cultura che porta dalle enclosure, la geometrizzazione del territorio, la manipolazione del commercio mondiale, la devastazione del Nord America, dell’India e della Cina, non è necessariamente peggiore della cultura che ha portato alle crociate. Ma è questa cultura, più o meno di matrice protestante, che è il problema attuale dell’umanità, non la cultura delle crociate.

    Casomai, residui pittoreschi delle crociate vengono riassorbiti da questa cultura (vedi retorica su Lepanto, ecc.), ma solo in funzione strumentale.

    In questo senso, per quanto questo blog combatte l’islamofobia o certe ipocrisie travestite da cristianesimo, non credo di aver mai dato alcuno spazio a chi ne fa una guerra di religione tra cristiani e musulmani.

  15. Miguel Martinez scrive:

    Per Jam

    “….i britannici in India, distruggendo i tempi indù”

    Non sono al corrente degli episodi che citi, potresti dettagliare, che l’argomento è interessante?

  16. Miguel Martinez scrive:

    Per Io Non Sto con Oriana

    Il bello è che io non ho idea esattamente cosa sia il Grande Fratello e non lo voglio sapere.

    So cosa sono coloro che lo guardano, e in questo caso so anche chi lo frequenta attivamente, e ciò mi basta.

  17. PinoMamet scrive:

    Giustamente ha un allevamento di sotto-cani 😉

  18. Moi scrive:

    @ JAM :

    — Il discorso ” Velo VS Reggiseno ” lo avevo fatto tempo fa, in contesto di “roghi purificatori” che paradossalmente li accomunano nella storia del Femminismo.

    Per comodità te lo copincollo

    Leggi con attenzione e con calma.

    —-

    Roghi di veli “da loro” … roghi di reggiseni “da noi” diversi decenni dopo.

    Ma davvero è più sessista e maschilista un reggiseno di un velo ?

    Voglio dore, penso che le colonialiste francesi che bruciavano veli di maghrebine fossero in buona fede ” progressista ” … si sentivano il dovere di emancipare delle “sorelle” nella cui società erano, a detta delle donne francesi, ancor più oppresse dai maschi. Sì, insomma: un po’ come la già linkata Giuliana Sgrena che “da sinistra” sentenzia : “il velo offende le donne perché è simbolo dello strapotere maschile”.

    Mi pare di capire che la differenza culturale di fondo sul dualismo reggiseno-velo, e che rende difficile la propaganda alle “Sgrene”, sia la famigerata formula ” Vizi Privati & Pubbliche Virtù” … da “noi” è ipocrita, da “loro” no: è normale, probabilmente, come abbiamo visto, già da molto prima (!) dell’ Islam.

    Bene, ma allora perché l’ ultimo appellativo in voga contro Berlusconi è “Sultano d’ Occidente” ? Perché si ironizza a sinistra “L’ Italia è stata ridotta da Berlusconi a un Sultanato !” ? … Voglio dire, l’ antiberlusconismo, “a sinistra”, è più forte dello scrupolo relativista culturale di non offendere i “migranti islamici” ?

    Sì, insomma, penso che lo “Spirito Femminista” che bruciava i veli fosse lo stesso che bruciava i reggiseni.

    Breve:

    Le leture del tipo “bruciare i veli lo facevano delle cattivone di destra” mentre “bruciare i reggiseni lo facevano delle eroiche pasionarie di sinistra”, magari facendo del Fascismo e del Comunismo metastorici [operazione tanto cara a Giorgio Bocca], non mi convince affatto.

    ciao !

  19. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Voglio dire, l’ antiberlusconismo, “a sinistra”, è più forte dello scrupolo relativista culturale di non offendere i “migranti islamici” ?”

    Credo che a sinistra ci sia un certo scrupolo a offendere i migranti in senso astratto, che so, dicendo “vu cumprà” o cose simili. In linea di massima, però, a livello di antiberlusconismo identitario di massa, non gliene importa niente di offendere i musulmani, distinti appunto dagli “immigrati”.

    E poi gli italiani capiscono subito commentacci del genere.

  20. PinoMamet scrive:

    “credo che ci siano più somiglianze fra un diciannovenne palermitano di borgata costretto da miseria e disoccupazione ad andare a fare l’operaio in provincia di treviso e un suo coetaneo tunisino costretto anch’egli all’esilio dalla mancanza di prospettive, piuttosto che fra un diciannovenne veneto o lombardo che trova lavoro schioccando le dita e il suo coetaneo palermitano”

    Mah!
    Non so se in Veneto o in Lombardia si trovi ancora lavoro con questa facilità: qui in Emilia direi proprio di no.
    Del resto, se penso ai miei studenti siciliani (mi è capitato di insegnare a Palermo, lasciamo perdere cosa e come) non mi pare che fossero così diversi dai loro coetanei di qua; anzi, direi, identici proprio, in vizi e virtù.
    Probabile che loro, essendo tutti di cultura universitaria, non fossero rappresentativi del palermitano medio; non so; certo non li avresti scambiati per tunisini, per lombardi magari sì, tolto l’accento.
    Diversissimi invece dagli edili siciliani e calabresi che vedo al lavoro qua, indistinguibili quasi dai colleghi albanesi e nordafricani.
    La cultura (in senso lato, non di merito; che forse sono più colti certi operai di certi laureati) conta decisamente più di altri fattori.

    Ma tutta questa differenzazione tra Nord e Sud, sulla quale qualcuno continuamente soffia, comincia a sembrarmi sempre di più una cosa del passato.

  21. mirkhond scrive:

    Riguardo alla distruzione di templi induisti (e anche buddisti), mi sa che il primo a farlo fu Mahmud di Ghazni (971-1030), sultano della dinastia mamelucca turca iranizzata dei Ghaznavidi (962-1186), e signore di gran parte dell’Iran orientale.
    Mahmud si spinse nella valle dell’Indo e fino a Delhi, con ben 17 campagne militari che occuparono gran parte del suo regno, nel periodo 1001-1026.
    In queste campagne Mahmud si accanì prevalentemente contro gli Shiiti imamiti e gli Ismaeliti che, da sunnita ortodosso, vedeva come eretici da annientare, ma non disdegnò i luoghi sacri induisti e buddisti che saccheggiò ed incendiò, come il tempio di Mathura presso Delhi.
    E tuttavia queste furono solo brutali e “normali” azioni di guerra e Mahmud non si sognò mai di convertire con la forza buddisti e induisti che, anzi, associò ai popoli del Libro, e quindi protetti in cambio di pagamento tasse, come già suo padre con la conquista del regno buddista di Kabul nel 988.
    In effetti abbiamo notizie della vitale persistenza di monasteri e comunità buddiste a Nava Vihara (Nawbahar) a Balkh, a Bamiyan, dove il complesso monastico rupestre buddista era ancora presente e i giganteschi Buddha intatti e splendenti, e nella stessa Kabul, con la comunità monastica di Subahar.
    Del resto Mahmud si servì di contingenti militari indù, non convertiti all’Islam, per le sue campagne anti-ismaelite nell’Iran caspico, così come di mercenari iberi (georgiani) caucasici cristiani per quelle indiane.
    Alla faccia dei mestatori di odio religioso di tutte le risme!

  22. izzaldino scrive:

    @pinomamet
    sono completamente d’accordo a metà col tuo intervento 🙂
    hai centrato il punto che volevo evidenziare! c’è una grossa differenza tra la borghesia siciliana(composta da “italiani”) e il proletariato, composto da “siciliani”.
    la differenza, cui io avevo accennato, è proprio quella che dici tu: gli “italiani siciliani”, i borghesi, hanno le stesse abitudini e comportamenti degli italiani continentali, e sono qulli cui tu hai insegnato a palermo, indistinguibili dai loro connazionali.
    i “siciliani” sono coloro che vedi sulle impalcature e non riesci a distinguere dai loro colleghi albanesi o tunisini.

  23. izzaldino scrive:

    ho mandato per sbaglio il post a metà, lo continuo qui.
    la parte del tuo post su cui non sono d’accordo è la frase finale.
    le differenze ci sono, eccome. sono tante, a volte piccole e insignificanti, a volte invece sostanziali. dalle città sommerse dalla munnizza al sud, alla furia securitaria del nord che a sud è quasi assente. dal randagismo al sud (inesistente a nord) alla xenofobia di massa al nord (che c’è a sud, ma non di massa e non organizzata politicamente).
    ti faccio un’esempio:
    i govani palermitani di TUTTE le classi sociali (dai figli dei nobili fino ai figli di nessuno) si ritrovano a bere la sera NON nei locali (o meglio, non solo) ma nelle piazze dei mercati, ballarò e vucciria.
    è facile vedere scene come quella di un garzone di macellaio(A PALERMO POSSONO RAGGIUNGERE I CINQUANT’ANNI DI ETà) che porta un quarto di bue grosso quanto lui sulla schiena, poggiato su un fetido giubbotto, mentre i cani randagi cercano di saltargli addosso e i giovani attorno (sia “siciliani” che “italiani”) si ubriacano.
    una scena del genere a bologna sarebbe impossibile, se in pieno centro storico, in piena “movida”, un tizio male in arnese trasportasse un quarto di bue sulle spalle in barba alle più elementari norme igieniche, secondo me verrebe arrestato o quasi!
    con questi piccoli esempi voglio dire che l’occidentalizzazione di ogni aspetto della vita quotidiana, nel sud italia, è un fenomeno ancora non definitivo, come invece mi pare sia al nord.
    non voglio soffiare sul fuoco, ma nascere a trento,treviso, aosta o modena non è come nascere a scampia, o in lucania o ad agrigento. poi certo, la ricchezza della famiglia è determinante per la proprie condizioni di vita, a sud più che al nord.
    secondo me l’italia è più divisa di quanto non si dica generalmente.
    le borghesie sono (quasi) uguali al nord e al sud, mentre gli “indigenes” meridionali sono più assimilabili agli immigrati del nord italia.
    basti pensare che al sud (palermo,napoli,bari,catania etc.) lo spaccio di strada è gestito dagli autoctoni, mentre al nord sono gli stranieri a fare questo mestiere, dando agli stolti argomenti per l’odio razziale.
    @miguel
    in parte ti ho già risposto coi messaggi precedenti, ma devi dirmi in che senso è cambiata: negli anni 80 c’erano centocinquanta omicidi l’anno (150 a palermo,150 a catania), oggi no. molte cose invece sono rimaste uguali, se non peggiorate. vedi l’immondizia che affligge le città, e rovina le giornate sia degli “italiani” che dei “siciliani”, due categorie comunque non totalmente chiuse e impermeabili ai cambiamenti e ai “salti” di classe.
    sia l’avvocatone che il venditore ambulante, a napoli come a palermo, non possono parcheggiare perchè i marciapiedi sono invasi dalle schifezze.

  24. PinoMamet scrive:

    Occhio però:
    io come stiano le cose a Treviso non lo so, ma qui la famosa “xenofobia di massa” è assai più mito che realtà.
    E per dirla tutta, penso che gli immigrati, con tutte le differenze antropologiche che vuoi, siano assai meglio integrati qua che in molte parti del Sud.
    Non solo integrati; ma anzi ormai parte integrante del paesaggio, per così dire, che non solo iscrivi il bambino alle elementari e ci trovi quello del Congo e quello del Marocco, ma quello del Congo del Marocco e dell’Albania li trovi tranquillamente anche all’università.

    Poi magari c’è il furbacchione che per raggranellare un po’ di voti dice “non va bene che i musulmani si trovino a pregare nel tal posto perché fanno casino”, ma questo è un altro discorso.

    Poi c’è un altro elemento: io, che pure sono mezzo “terrone” (come tutto il Nord, ormai) se vado al Sud sono o ospite o straniero.
    La mia vicina siciliana (ma anche quello di Taranto e quello di Ischia e i diecimila pugliesi quotidiani che manda Dio) qua è pura normalità.

    Ciao!! 🙂

  25. mirkhond scrive:

    Per Miguel Martinez

    Anche a me risulta nuovo ciò di cui parla Jam a proposito della distruzione dei templi indù da parte inglese, mentre invece, stando ai miei studi, mi sono più noti quelli compiuti da una serie di invasori turco-iranici sunniti in India tra XI e XVIII secolo.
    E, almeno è ciò che mi sembra di aver colto, a parte qualche eccezione, come l’imperatore Moghul Aurangzeb (1658-1707), queste distruzioni furono generalmente dovute più ad azioni di guerra o a sanguinosi regolamenti con principi indù, vassalli o meno, piuttosto che ad uno strutturale odio religioso, nè tantomeno ad uno scandalizzato puritanesimo, piuttosto inesistente in quelle corti islamiche orientali.
    Per concludere, aspetto anch’io di leggere cosa ci dirà di più Jam rispetto a questi interrogativi sulla templofobia induistofoba britannica.

  26. stefano frigerio scrive:

    come al solito un articolo che e’ una bella rasoiata. ….peccato pero’ per le suore… davvero non si meritano di essere assimilate ai grandi fratelli e alle guendaline che invece cosi ben rappresentano la morale ed i valori “superiori” dell’occidente.
    ancora complimenti a Miguel e saluti.

  27. maria scrive:

    premesso che non ho mai bruciato indumenti intimi, osservo che le colonialiste bruciavano cose altrui, in questo caso i veli, mentre le femministe bruciavano cose proprie, i reggiseni, la differenza non mi sembra da poco .Perché allora metterle sullo stesso piano, per diminuire il femminismo o cosa?

    maria

    • Moi scrive:

      Andiamo, che hai capito benissimo che non è semplicemente una mera questione di “proprietà privata” … 😉

    • Moi scrive:

      Ad esempio, se non ricordo male, il famoso Jaurès conciliava benissimo Colonialismo e Socialismo, sostenendo che la cultura francese avrebbe diffuso idee socialiste redentrici in Maghreb … qualcosa di simile la sosteneva anche il sindacalista emiliano Camillo Prampolini (al quale è dedicata oggi la piazza principale di Reggio Emilia) a proposito del Meridione.

      Non è un caso, quindi, che in Emilia Romagna fino ai primi anni ’90 del Novecento i Meridionali fossero chiamati ” i nuster maruchéin”. Poi sono arrivati i Marocchini “veramente veri” 😉 a complicare il tutto.

  28. Jam scrive:

    x Moi
    stavo scherzando!
    …in più bruciare veli e reggisseni é antiecologico, a meno ché non siano di seta naturale o puro cotone, x’ le fibre sintetiche bruciando producono gas ad effetto serra.
    Ma sai, non pensavo assolutamente alla sessuofobia, né alla destra o alla sinistra, ma all’ermeneutica, al ta’wil ontologico applicato all’interpretazione del termine huri.
    Primo, la religione pre-islamica Mazdea iranica, non é considerata come paganesimo, né nel Corano, né dal Profeta. Anzi gli Ishraqiyun, cioé i Platonici Persiani, Sohrawardi, ma anche Avicenna, Attar e molti altri, riprendono tutta l’angeologia mazdeo-zoroastriana, l’oriente di luci, che é proprio la base del loro pensiero “Illuminativo”. Quindi smettiamola di pensare che tutto cio’ che esula dalle tre religioni, sia pagano.
    Secondo, mettere huri come donna a sfondo godereccio é la prima interpretazione, molto exoterica, non sostanziale, vedi superficiale ed erronea. Huri nel mondo delle Idee é una carne spirituale, sono le idee angeliche della conoscenza dei misteri divini, un mondo nel quale un pensiero troppo razionale non puo’ nemmeno entrare, un mondo dove il piacere solo carnale non é piacere, perché la carne dell’uomo si é trasmutata ed ha in sé stessa delle esigenze più sottili.
    ciao!

  29. Jam scrive:

    Peucezio, ho parlato di Crociate x’ Nietzsche ne ha parlato nel pezzo che ho trascritto, quindi x farti pensare a chi si riferiva Nietzsche. (al tempo delle crociate i Protestanti non esistevano)
    ciao

    • Moi scrive:

      A meno che non facciamo anche del Protestantesimo metastorico … 😉 🙂

      Tipo l’ Islam (presunto) metastorico di Frank Miller in “300” [Guerre Greco-Persiane … ] che tanto ha scosso Ahmadinejad 😉 🙂

      Cmq Nietzsche è un autore laico i cui testi si prestano al famigerato approccio ermeneutico del “cherry picking” quasi quanto i testi sacri.

      C’ è perfino gente che se gli citi Nietzsche ti stronca subito, rispondendo che visto che Nietzsche piaceva a Hitler … allora, se citi Nietzsche, la pensi come Hitler.

      ciao !

  30. Jam scrive:

    …i templi indù già duramente provati dalla follia di Aurangzeb, si sono poi trovati davanti al puritanesimo britannico che ha attuato una distruzione mimetica, lasciando i piedi l’edificio, ma facendo scomparire gli ornamenti i bronzi, le statue e i simboli del rituale indù. Lo stesso smantellamento é avvenuto anche sui testi Sacri.
    Uno scritto di Michel Angot ad esempio racconta come nel 1838 un’ingegnere britannico scoprendo un tempio nascosto nella giungla nota nel suo quaderno: ” qualche scultura estremamente indecente e scandalosa e sono stato inorridito di trovarle in un tempio”.
    Una perniciosa febbre che ha contaminato anche gli indù, un’incomprensione totale dell’arte erotica sacra descritta nei Veda. Fortunatamente Rabintranath Tagore, intervenne per attenuare il delirio distruttivo. Non dimenticando che gli inglesi vietarono sia le devadasi che le danze sacre tradizionali. E’ un argomento lungo importante affascinante. Ci sarebbero mille cose da dire, ma adesso non ho tempo di parlare dei templiiii!!!
    ciao

  31. mirkhond scrive:

    Per Jam

    Grazie per la tua preziosa testimonianza, che contribuisce a farci comprendere su quante frottole si basi l’orientofobia…..
    Non sono uno studioso dell’Induismo, ma ho capito quanto l’erotismo in questa cultura sia molto importante, in quanto qui fare l’amore E’ AMORE, è un atto religioso ciò che avviene tra uomo e donna, amore umano in cui si riflette quello divino….
    Non del volgare e sbrigativo SESSO, come si usa dire tra noi, soprattutto in tanta recente cinematografia…..
    Questo compresero i vari invasori turco-iranici sunniti dell’India, con l’eccezione di Aurangzeb, e non comprese affatto il raj britannico….
    Mi fai ricordare il film Viaggio in India, dove la protagonista inglese rimane turbata dalle sculture erotiche di un tempio indù, e dove emerge proprio ciò di cui hai parlato…
    ciao

  32. Jam scrive:

    x Mirkhond
    ….ho conosciuto un’ isola dove per dire grazie dicono oléé, allora anch’io ti dico oléé!
    L’India era un paese a tradizione prevalentemente orale,
    impedire la danza ad un popolo che si esprime mediante la gestualità, la musica, il ritmo, gente che racconta la storia e i miti attraverso il teatro e la danza,
    impedire le danze tradizioniali ad un popolo é come bruciare un’infinità di biblioteche, anzi peggio.
    Non dimenticare pero’ che i Moghol o Moghul sono dei sunniti atipici. Babur portava in sé tutti gli slanci sciamanici, ed gli altri moghol hanno sempre avuto rapporti determinti con gli sciiti e la cultura persiana. L’ architetto del Taj Mahal era persiano, tutti i grandi miniaturisti su cui si baso’ l’arte moghol erano persiani. Nel 1550 Akbar sprona l’arte del libro con miniature, nascono i manoscritti illustrati fra cui il kâma sûtra, versione miniatura moghol.
    E con Akbar, non fu solo il settore artistico ad essere oggetto di inter scambi ed influenze, ma anche quello astronomico e filosofico e religioso.
    Questo é un fattore importantisimo x’ i filosofi e i molla iraniani quando , dopo un soggiorno in India, tornavano in Persia erano con nuove sfumature. E questo approfondimento cromatico di chiaro scuri inabituali si é rivelato nei loro scritti e pensieri filosofici. Aver fatto il “bagno nel Gange” é indimenticabile.
    Ecco perché troviamo ad esempio un Sadroddin Shirazi, alias, Molla Sadra(m.1640), un filosofo incredibilmente geniale, nel quale queste influenze indiane sono servite per un’esegesi islamica ancora più profonda ed appassionante. Ancora una volta i momenti d’incontro di diverse civiltà, quando avvengono rispettosamente, sono produttori di una civiltà ancora più evoluta, ancora più grande…
    oléé

  33. mirkhond scrive:

    Sì, concordo sul ruolo positivo, sull’opera di feconda mediazione culturale tra Iran e India, svolta dai Moghul, in questo sviluppando un percorso già iniziato da altri invasori iranici e turchi iranizzati preislamici e poi islamici dell’India. Infatti mi riferivo ad Aurangzeb come un’ANOMALIA in questo fecondo mix culturale che giustamente hai citato.
    ciao

  34. mirkhond scrive:

    Quanto al feroce contrasto Sunna-Shiah imamita e Ismaelismo, mi riferivo a Mahmud di Ghazni.
    Mahmud che fu munifico patrono della cultura persiana, oltrechè sostanzialmente tollerante con buddisti e indù, tranne per le brutalità compiute nel corso delle sue campagne militari indiane, Mahmud dicevo, fu invece aspro persecutore di shiiti e ismaeliti, che da sunnita ortodosso vedeva come dei pericolosi eretici….
    ciao

  35. Jam scrive:

    … si, fra Babur e Aurangzeb c’é un abisso e certamente, mentre Akbar leggeva ogni sera il Babur nama in chagatai, Aurangzeb non l’avrà nemmeno degnato di uno sguardo, interrompendo cosi una preziosa abitudine dinastica!
    Quello che é terribile é che Aurangzeb nel 1659 fece giustiziare anche suo fratello, l’eccezionale Dârâ Shukôk, che come un autentico moghol, aveva costruito a Delhi, una casa della traduzione dei testi sacri, Manzil-i-Nigambo, e da sancritista che era, tradusse i Veda dal sanscrito in persiano.
    Sarà proprio grazie alle traduzioni di Dârâ Shukôk, che il francese Anquetil Duperron, riuscirà finalmente a tradurre nel 1787 cinquanta Upanishad prima in francese, poi non soddisfatto della lingua francese li tradurrà in latino. Bellissimo! I Veda in latino!
    Aurangzeb non poteva sopportare Dârâ, Dârâ era troppo sadhu, samnyâsin, yogin, derviscio, qalandar!
    La mediazione culturale dei moghol non fu soltanto fra Persia e India, ma anche fra India e Europa. Questo avvenne sopratutto attraverso l’arte pittorica.
    L’Imperatore Akbar invita i suoi pittori a trattare temi dell’antico testamento, con modelli di quadri europei rivisitati poi, e riletti in maniera moghol. Le immagini religiose europee appaiono in paesaggi persiani pre-moghol, diventati moghol, i quadri diventano momenti psicologici, una somma di molti temi estetici che trattano la spiritualità in maniera direi cosmica! Ecco l’amore di Akbar x il sufismo!
    Jahângir ad esempio, aveva una venerazione profonda per le rappresentazioni sacre della Madonna in stile europeo, cosi coltivava rapporti di amicizia e cordialità con i gesuiti e credo che Akbar, avesse pure costruito una chiesa… om shanti!
    Ritrovato recentemente nel forte di Lahore un wall painting di Jahângir e gli angeli, coperto dai britannici con della calce. Ma la calce conserva, ed ecco, l’affresco risplende!
    namaste!

  36. Emanuela Fuin scrive:

    Volevo precisare di non aver MAI recitato in giarrettiera, nè in “Minaccia d’amore” nè in altri film e che mia figlia Guendalina non ha MAI lavorato come cubista. Se dovete riportare informazioni, riportatele esatte almeno, è stato ampiamente chiarito che ha lavorato all’Area di Roma come ragazza immagine solo 2-3 sere in occasione dei Mondiali di calcio, assieme ad altre 39 ragazze.

  37. Luisa scrive:

    Che squallore!

  38. Mauro scrive:

    sono schifato…come è caduta in basso questa povera Italia… guarda da chi siamo rappresentati!

    un saluto a tutti
    mauro

  39. tiziana scrive:

    Ragazzi fan di Guenda, Margherita, Andrea, Davide unitevi per mandare fuori Ferdinando è una occasione irripetibile…. Vorrei vedere l’Angelica “innamorata pazza” che fa….forse solo la pazza?

  40. luana scrive:

    Che articolo scadente.. Mi auguro che quel o quella poco di buono che ha scritto questa spazzatura virtuale non sia perlomeno un/una giornalista ma solo una povera patetica persona invidiosa e perbenista, bigotta e frustrata, che per passarsi il buon tempo che ha si improvvisa scrittore (no super-partes) senza riuscirci. Ah in che mondo viviamo, quando a chiunque e’ permesso di puntare il dito contro gli altri ma non guardare il proprio. Signore o signora blogger, mi permetta, la signora Guendalina avra’ seguito l’esempio della famiglia, lei mi auguro di no, altrimenti da che razza di famiglia arriva? Cattiveria, invidia frustrazione… Mamma mia.. Posso aggiungere? Anche molta ignoranza, ecco cosa trapela. Saluti,con la speranza di veder chiuso questa discarica chiamata blog..

    • xx scrive:

      INVIDIOSA DI CHE? DI UNA CICCIONA? MA ANDIAMO… 🙂

    • pop scrive:

      luana ma non ti starai accanendo un po’ troppo per essere una semplice lettrice…? sembra quasi che la cosa ti tocchi in prima persona.. 🙂
      Vuoi addirittura veder chiuso il blog…e perchè mai? La bloggher si è limitata/o a riportare notizie, con tanto di prove fotografiche….
      Cosa centra l’invidia? Guendalina non mi sembra così bella da essere invidiata, anzi….. è grassoccia e con il viso completamente rifatto simil 50enne…
      Se c’è una invidiosa è proprio Guendalina…e visto che brama tanto entrare nel mondo dello spettacolo (nulla di male eh!) con tutte le ragazze STUPENDE che ci sono, lei povera chiatta avrà di che farsi venire un’ulcera fulminante per l’invidia….;)

  41. Sofia scrive:

    In italia succedono cose ben peggiore di un paio di winx che sconvolgono puritane suore. Inoltre, essendo in tema con i dibattiti di questi giorni, tutta questa campagna contro lo sfruttamento del corpo delle donne poi lascia un po il tempo che trova: alla fine ognuno è libero di usare il proprio corpo come meglio crede, e di certo le ragazze che posano come ragazza immagine o nude o ballano in tv, non credo nessuno le abbia mai obbligate, perciò,sempre a mio parere, va bene essere a favore della dignità femminile, ma esagerare come di questi tempi è un po come dire che le donne sono tutte idiote, poverine, gli uomini vi(ci) sfruttano,,, ognuno ha libertà di scelta! Come dire a una persona grassa (tolti i vari casi particolari): poverino, mica è colpa tua, è il cibo che ti assale! Non è mica colpa tua, mica hai la facoltà di sciegliere!
    Il libero arbitrio esiste per fortuna e tutti questi moralismi proprio non li riseco a sopportare.

    • Moi scrive:

      Hai ragione Sofia, perfettamente ragione … il problema del moralismo ipocrita in Italia è che le parti politiche maggiori, entrambe, vogliono accapparrarsi vantaggiosamente le ingerenze del Vaticano anzicché debellarle insieme nell’ interesse del Paese !

    • d scrive:

      La campagna contro lo sfruttamento del corpo delle donne, è solo l’ennesima rottura di maroni delle solite 4 femministe lsb o donne grasse e infelici.
      Bisognerebbe spiegare, a queste povere depresse, che lo sfruttamento VERO delle donne è quello delle donne arabe….in Italia le donne sono regine.

      Poi non capisco perchè gridano le cesse allo sfruttamenento se per sfruttamento si intendono le ragazze stra pagate per mostrare la loro bellezza. Non riguarda le cesse, nessuno chiederà mai loro di posare per uno spot, quindi di che si preoccupano?
      Le modelle, veline, show girl inoltre sono felici di essere belle e ricche (giustamente!) e in più interviste al riguardo hanno specificato che non si sentono sfruttate nel loro lavoro, strapagato, anzi.
      Quindi non vedo cos’hanno da starnazzare le donnette casalinghe tristi….
      Diciamo pure, che con la scusa dello sfruttamento (hahaha:)) si illudono che un giorno le belle donne scompaiano dal pianeta….e che forse allora…le ciccione avranno la loro rivalsa…..

      Se una di queste bruttone sta leggendo, vorrei invitarla, visto che ha tanto tempo libero, a impegnare tutte le energie che impiega per dire che le belle sono anoressiche e troie e devono morire, a combattere con la stessa foga per cause serie, magari in campagne per le donne vittime di abusi, di violenze, campagne per i bambini violentati. Allora SI, che fareste qualcosa di utile, e che il paese che tanto odiate, un pochino migliorerebbe….

  42. Erika scrive:

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    Per chi pensa che in mezzo a tanta perfidia ed ipocrisia FERDINANDO GIORDANO sia l’unico grande esempio di valore umano e meriti la vittoria:

    http://www.facebook.com/pages/Ferdinando-Giordano/160010360688403

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