Le tette che scoppiano, la Nonna Bomba e altri Orrori Musulmaniaci

In cui incontriamo tette alla TNT, siringhe con l’AIDS dentro, un incontro nel Sahara in nome di Dio, truffatori latitanti e un Imam molto malvagio con un un uncino. Nonché un deputato pollo e molti, molti milioni di consumatori polli.

Ogni giorno incrociamo nei media qualche Orrore Islamico.

Magari il giorno dopo ce ne siamo già dimenticati, ma in qualche angolo della nostra mente, si sedimenta una vaga sensazione di panico e di diffidenza verso il Popolo dei Musulmaniaci.

Lo stillicidio è costituito da piccole notizie, meravigliosamente pittoresche, che per loro natura sono impossibili da controllare. Nelle remota savana del Ciad, un padre ha davvero dato la figlia in pasto al suo cammello perché aveva pronunciato male un versetto del Corano?

Qualche rara volta è possibile risalire alla fonte, o comunque al meccanismo con cui un Orrore Islamico è stato costruito.

The Sun è un  laido tabloid britannico, uno dei tanti prodotti di Rupert Murdoch.

Però prima di riderci sopra, ricordiamoci che si tratta del decimo quotidiano al mondo per diffusione, e nelle sue varie edizioni locali, è letto da quasi 8 milioni di lettori (ed elettori) al giorno.

L’altro giorno pubblicano questa notizia:

“I miliziani talebani seppelliscono siringhe sporche assieme alle loro bombe per infettare le truppe britanniche con l’AIDS, The Sun è in grado di rivelare.”

Nella versione online, troviamo sopra l’articolo la foto di un soldato inglese in Afghanistan che disinnesca una bomba. La didascalia spiega ai lettori di The Sun, che evidentemente hanno bisogno di una chiara guida morale nella vita: “Brave … a soldier risks his life to disarm an explosive” – “coraggioso… un soldato rischia la vita per rendere innocua una carica esplosiva”.

La notizia delle bombe all’AIDS proviene da un deputato conservatore, Patrick Mercer.

Nel caso in cui il lettore non ci arrivasse da solo, Patrick Mercer si chiede  retoricamente, “ma non esistono abissi cui questa gente non sia disposta a scendere?”.

Gli otto milioni di lettori di The Sun non hanno diritto a una fondamentale precisazione che Mercer fa parlando con un altro giornale. Stars and Stripes, il quotidiano dell’esercito statunitense, ci dice infatti che Mercer

“Non era in grado di dire con certezza se i talebani usassero o no tali armi.

“”Non è una domanda che ho posto direttamente [agli sminatori inglesi sul campo], ma ho avuto l’impressione che venissero certamente usate dai talebani, da al-Qaida, ecc.”, ha detto. “Non sono al corrente di eventuali ferimenti provocati in questo modo”.”

Cioè, si passa da un’affermazione di fatto (“i miliziani talebani seppelliscono siringhe sporche…”) a un ben più debole, “ho avuto l’impressione”.

I lettori di The Sun vengono invece correttamente informati del fatto che non si è mai registrato un caso  nel mondo di infezione da siringhe abbandonate: l’HIV non sopravvive, infatti, al di fuori del corpo umano. Per cui non si capisce bene a cosa serve ai taleban raccogliere le siringhe che i tossici  sbadati abbandonerebbero sugli altopiani dell’Hindu Kush e inserirle nelle mine.

Quanto sia affidabile Patrick Mercer, ce lo dimostra l’ottimo blog britannico, Bartholomew’s Notes.

Lo scorso febbraio, The Daily Mail aveva lanciato l’ultima frontiera nell’Allarme Terrorismo. I musulmaniaci progettavano di farsi impiantare esplosivi, i maschi nel sedere, le femmine nelle tette.

Come spesso succede in queste notiziole, si diceva che il complotto in stile Carmen Di Pietro sarebbe stato smascherato grazie a una “operazione del MI5″. Che poi nel corso dello stesso articolo si trasforma in semplici chiacchiere che girerebbero su Internet.

Commentando la fola delle Tette col Botto, avevano intervistato Mercer, all’epoca nientemeno che presidente del sottocomitato della Camera sul Controterrismo: “Si tratta di una  delle modalità più selvagge che gli estremisti potevano usare“. La chirurgia plastica, insomma, è roba da selvaggi.

In particolare, Mercer ha lavorato a lungo con un certo Glen Jenvey, che Mercer (una volta) definiva “un analista estremamente capace e informato, che bisogna ascoltare“. Glen Jenvey sostiene di essere stato lui a incastrare Abu Hamza, l’Imam Cattivo più amato dai giornalisti, grazie al suo mitico uncino. In realtà sembra che Jenvey non c’entrasse affatto.[1]

Glen Jenvey, ufficialmente disoccupato ma che di mestiere faceva in realtà lo spammatore per conto di siti commerciali, durante la strage di Gaza del gennaio 2009 aveva denunciato un presunto complotto islamico per colpire gli ebrei inglesi, con tanto di lista di proscrizione. The Sun aveva pubblicato la sua denuncia, rendendo noto il prossimo Pogrom dei Musulmaniaci ai suoi otto milioni di lettori.

Cos’era successo?

Su un forum islamico inglese, un commentatore, forse in buona fede, aveva suggerito di scrivere cortesi lettere di protesta ad alcuni importanti esponenti ebraici inglesi. Era intervenuto un certo AbuIslam, invitando invece a protestare direttamente davanti alle case di questi signori. Lo scoop di Glen Jenvey consisteva nel portare all’attenzione dei media il commento di AbuIslam.

Gli amministratori del forum hanno dato un’occhiata all’IP di AbuIslam. E hanno scoperto che era lo stesso da cui scriveva proprio Glen Jenvey, nel suo ruolo di spammatore commerciale.

A settembre, Glen Jenvey ammise di essere l’autore del commento e a dicembre venne arrestato per “istigazione all’odio contro gli ebrei”, che trovo sia una splendida nemesi per un simile cialtrone.

Agli inizi del 2002, Jenvey – sotto lo pseudonimo di Pervez Khan – aveva messo in piedi un intero sito estremista islamico, Islamic News, con citazioni di Bin Laden e varie prediche violente.

A settembre del 2002, evidentemente dopo aver incastrato un certo numero di polli, il sito proclamò la propria natura truffaldina, precisando come la pensavano in realtà i suoi gestori:

“Israele appartiene agli ebrei – perché Allah ha donato quella terra a loro – perché i Filistei non agiscono come esseri umani decenti – e solo gli umani decenti meritano di avere un paese. Se ai Filistei non piace, dovrebbero  trovarsi un altro posto per andare a vivere. Solo che nessun altro paese al mondo li vuole avere perché non si comportano come esseri umani decenti. E il Kashmir appartiene agli indiani – per lo stesso motivo”. [2]

Glen Jenvey ha anche preso parte, come “esperto”, nel film Obsession: Radical Islam’s War Against the West, della cui costruzione abbiamo già parlato a lungo su questo blog documentando come e per conto di chi sia stato prodotto e soprattutto diffuso.

Glen Jenvey è coautore del libro, “War of the Web” – dove narra le proprie prodezze informatiche – con un certo Jeremy Reynalds, corrispondente dell’agenzia evangelica fondamentalista ASSIST News Service.

Jeremy Reynalds si autodefinisce così:

“Io sono un cristiano conservatore, evangelico, credente nella Bibbia, fondamentalista, di destra, amante di Bush e amo Israele e la razza ebraica.”

Reynalds è anche riconosciuto come ispiratore di Internet Haganah, un’organizzazione che si vanta di aver fatto chiudere ben 730 siti. Anche se precisano, “a dire il vero, noi diamo la caccia alle persone, non ai siti web“.

Reynalds e Jenvey si sono conosciuti negli anni Novanta all’interno di una misteriosa organizzazione denominata Vigil, che fu ampiamente usata come fonte in una delle solite trasmissioni sul Pericolo Islamico, diffusa nel novembre del 2006 da BBC File e BBC Newsnight.

Il sito di Vigil, oggi chiuso, affermava che Vigil era nato in questo pittoresco modo:

“Nel 1991, un giovane proveniente da un paese lontano si recò nel deserto del Sahara occidentale per incontrarsi con un gruppo di persone. Formarono un’alleanza per stabilire una rete globale finalizzata a creare un esercito per combattetre il mondo-malvagio [sic] a venire e per servire la gloria di Gerusalemme, la città di DIO!”.

L’attuale direttore di Vigil, se riuscite a trovarlo, è un certo Dominic Martin Wightman che lavora sotto lo pseudonimo piuttosto trasparente di Dominic Whiteman. Wightman/Whiteman, che di mestiere si occupa di marketing virale – in altre parole, far passare bufale su Internet a pagamento –  è stato anche “consulente” di Mercer.

Le tette che scoppiano, la Nonna Bomba e altri Orrori Musulmaniaci

Dominic Wightman/Whiteman a sinistra, Patrick Mercer a destra

Ai tribunali inglesi che lo ricercano attualmente per varie truffe, Wightman/Whiteman si fa dichiarare variamente residente a Islamabad o in Venezuela. Il primo a metterlo nei guai fu l’unico dipendente di Vigil, che chiese a Wightman/Whiteman di pagargli finalmente lo stipendio.

Prima di darsi alla latitanza, però, Wightman/Whiteman fece in tempo a cercare di far tradurre in arabo, per mettere su un “sito jihadi”, un testo in cui si invitava a travestire un terrorista da nonnina con il carrello della spesa per far saltare in aria un supermercato.

Sul serio.

Nota

[1] Per chi trova divertenti queste vicende, Abu Hamza è accusato semplicemente di avere avuto in suo possesso un libro intitolato Enciclopedia del Jihad e oggi fa l’amico degli amici degli americani in Libano.

[2] L’accesso agli archivi del sito è stato vietato dai proprietari.

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39 risposte a Le tette che scoppiano, la Nonna Bomba e altri Orrori Musulmaniaci

  1. utente anonimo scrive:

    "Io sono un cristiano conservatore, evangelico, credente nella Bibbia, fondamentalista, di destra, amante di Bush e amo Israele e la razza ebraica."

    Da parte di un sostenitore d'Israele trovo divertente l'uso del termine "razza ebraica",sia per il richiamo al nazismo,sia perchè (a quel che mi risulta) di ebrei ce ne son di varie "razze":bianchi caucasici,neri africani,arabi…

    Gino

  2. utente anonimo scrive:

    ma le tette con il botto esplodono quando si sgancia il reggiseno? sarebbe stato un ottimo modo per far fuori clinton (e pure il satiro nano che abbiamo noi rischierebbe di brutto)

    roberto (in verisone anarc-hot)

    ps. per decenza non faccio domande sulle chiappe esplosive

  3. utente anonimo scrive:

    Che siano le nuove tette della Palin?

    Gino

  4. utente anonimo scrive:

    Miguel

    ma i lettori del Sun credono a quello che leggono o hanno un posto speciale per le notizie di quello splendido e pettoruto giornale?

    una cosa a metà tra vero e falso, come i miti e il signore degli anelli e le dichiarazioni di berlusconi e la pubblicità?

    ciao

    Francesco

  5. PinoMamet scrive:

    Mi stupiscono non tanto i lettori,

    che crederanno, non crederanno, si scorderanno ecc. secondo le inclinazioni personali;

    ma proprio questa gente qua, talmente fissata nel suo odio da inventarsi le menzogne e impegnarsi a spargerle dappertutto, convinte di avere il dovere morale di combattere il mostro che loro stessi stanno inventando;

    è un tipo umano che non capisco proprio, e mi fa anche un po' schifo.

  6. RitvanShehi scrive:

    —….non si è mai registrato un caso  nel mondo di infezione da siringhe abbandonate: il virus dell'HIV non sopravvive, infatti, al di fuori del corpo umano. Per cui non si capisce bene a cosa serve ai taleban raccogliere le siringhe che i tossici  sbadati abbandonerebbero sugli altopiani dell'Hindu Kush e inserirle nelle mine. kelebek—-

    Miguel, nosotros lo sappiamo che l'HIV (e non "il virus dell'HIV", visto che la "V" dell'acronimo sta proprio per "virus"…semmai si potrebbe dire "il virus dell'AIDS") non sopravvive al difuori del corpo umano, ma sei proprio sicuro che anche i talebani – che non sono esattamente "studenti" in medicina:-) – lo sappiano?

  7. kelebek scrive:

    Per Ritvan n. 6

    Grazie, correzione recepita, apprezzata e applicata.

    Per quanto riguarda le conoscenze dei Taleban, ne ho discusso propro ieri con un paio di loro e mi confermano che a Kandahar lo sanno tutti i tossici che l'HIV muore giovane. Hanno scritto anche canzoni struggenti sul tema, che si cantano ai giardini pubblici in attesa degli spacciatori italiani.

    Miguel Martinez

  8. utente anonimo scrive:

    http://www.youtube.com/watch?v=LnJfBtHHBec

    http://www.youtube.com/watch?v=iRXKkc3fqd0

    http://www.youtube.com/watch?v=2psa8U0S2T8

    scusate, conoscete qualcuno di madrelingua inglese e onestà intellettuale affidabile a cui fare ascoltare  se veramente questa bambola fisher price fa jihad alle bambine anglofone  ?!

    Alex

  9. PinoMamet scrive:

    Non sono madrelingua inglese 

    e per quanto riguarda l'onestà intellettuale, boh, sono un essere umano e non mi pagano né i talebani né il Mossad (ma sto prendendo contatti);

    ma mi pare dai commenti al primo dei video che molti anglofoni sentano (come me) "bacon is the light"; nel secondo si sente qualcosa come "Islam is the light"; il terzo non l'ho sentito perché ho capito l'inghippo.

    Infatti una veloce googlata mi spiega che la bambola non dovrebbe parlare ma mandare dei suoni simili a quelli di un bambino di pochi mesi (di genitori di lingua inglese, presumo) e che tutto il casino è nato quando qualcuno ha cominciato a sentirci dentro "Islam is the light", che con tutta la buona volontà non riesco a sentire come frase particolarmente bellicosa, e qualcun altro ci ha messo su anche "Satan is the key" o "king";

    pare che problemi simili siano già avvenuti prima con altri bambolotti.

    http://www.snopes.com/politics/religion/dolltalk.asp

    In Italia avevamo invece la sigla di un noto programma dove tanti sentivano "è ancora gol", mentre pare fossero solo suoni senza senso.

  10. utente anonimo scrive:

    Per PinoMamet #9

    Mi sembra un po' come quando qualcuno accuso' i Beatles di avere nascosto in modo sublimnale messaggi satanisti del tipo' dead man turn me on' in so più quale loro LP.

    In compenso trovo in un lodevole fumetto italiano, Nathan Never, un'eccellente spunto per aspiranti jihadisti. Un chimico inventa una pillola che ingerita trasforma dopo dodici ore i succhi gastrici in metano puro. L'ignaro che l'ha inghiottita si trasforma così suo malgrado in una bolla di gas infiammabile, e se al momento della reazione è passeggero di un aereo o al lavoro in un impianto pertorlifero….BUM!

    Quale rendition deporterà Bonelli a Guantanamo?

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  11. RitvanShehi scrive:

    —–Per Ritvan n. 6  Grazie, correzione recepita, apprezzata e applicata. kelebek—-

    Ecco, Miguel, un'altra risposta alla tua domanda rivolta poco tempo fa a Raffaele Da Israele "Perché avendo da scegliere fra tanti blog antisionisti scrivi solo sul mio?". Perché vedi, Miguel, a mio immodesto:-) avviso, prima di essere sionisti o antisionisti, "imperialisti" o antimperialisti, comunisti o fascisti, musulmani o atei islamofobi e quant'altro, bisogna essere persone intellettualmente oneste, nonché senza puzza sotto il naso. E tu qui dimostri di esserlo, accettando – da "padrone di casa" – la correzione di un tuo "oppositore" e  ringraziandolo pure! Credimi, non è una qualità molto comune fra i bloggers (e fra gli umani, in generale)….
    Fine della sviolinata:-).

    P.S. Restando in tema di "correzioni" (e anche di resistenti:-)), il 12/06/10 ho scritto alla redazione di "Libero" questa mail:

    "Commentando i diari di Claretta Petacci ("Libero" dell' 11/06), Mauro Suttora scrive, a proposito dell'invasione italiana dell'Albania del 7 aprile 1939:"La resistenza fu irrisoria: ci furono solo una decina di morti in scontri con bande di malviventi".
    Ora, è "normale" che in una "velina" di propaganda fascista del tempo fossero definiti "malviventi" e quant'altro di spregevole quel pugno di albanesi che fecero – pare dietro ordine del re albanese in fuga – una resistenza simbolica alle forze d'invasione e solo per dire al mondo (che naturalmente se ne fregava) che gli albanesi non gradivano l'invasione armata e la conseguente perdita dell'indipendenza. Però, oggi, a distanza di più di 70 anni e con un pubblico italiano un pochino più sveglio di quello del '39, forse sarebbe stato meglio che il sig. Suttora, prima di scrivere quelle righe si fosse posto una domanda del tipo "Ma quei "malviventi" albanesi erano proprio dei fessi per andare a intimare alle truppe da sbarco italiane "o la borsa o la vita", oppure le truppe italiane, proprio nel giorno dello sbarco in Albania non avevano nulla di meglio da fare che andare a scovare "bande di malviventi"?"

    Beh, fino ad oggi non è stata pubblicata.

  12. utente anonimo scrive:

    Pino,

    — In Italia avevamo invece la sigla di un noto programma dove tanti sentivano "è ancora gol", mentre pare fossero solo suoni senza senso —

    Hmm… ma non era "un goleador"? 🙂

    Z.

  13. utente anonimo scrive:

    anch'io sentivo "è ancora goooool"

    roberto

  14. kelebek scrive:

    Metto anche qui per dare maggiore visibilità.

    Esiste una smentita inequivocabile dei Taliban a proposito della presunta "impiccagione di un bambino di sette anni".

    Remarks of M. Yousaf Ahmadi about Reports of Execution of a 7-years Old Boy in Sangin District

    Tuesday, 15 June 2010 12:12 –

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    0diggsdigg

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    birgh A few days ago, a person,  Daoud Ahmadi, who was speaking on behalf of the stooge government administration in Helmand province, told media that Taliban had executed a 7-years old boy in Sangin district on charges of  spying.

     

     

    He was quoting unknown sources for his claim.  But still some media outlets published his unsubstantiated assertions without first verifying them–even some media outfits have been harping on the subject incessantly since then. 

    After the publishing of the report in printed and electronic media, the Islamic Emirate Leadership contacted provincial leaders of Jihad, asking them for further and detailed information of the event. Similarly, the Islamic Emirate officials contacted local people to know about this grisly rumor and after full investigation by the Islamic Emirate, it became clear that no event of execution  had taken place in Sangin and other adjoining districts. The area, Sarvan Kala, where  the event has allegedly been happened according to the enemy claims, is actually a valley located between Sangin and Kajaki districts. It is completely under the control of the Mujahidideen of the Islamic Emirate.  A judiciary and other administrative structure of the Islamic Emirate is now in place there, running daily affairs according to  the Sharia laws. to find solution for problems of the local residents. However, the local courts are   not allowed as per the rule to carry out execution without  obtaining prior permission of the leadership of the Islamic Emirate or provincial chief judge.
    Saravan Kala enjoys complete peace and security since its coming in the hands of the Mujahideen. No attack by the enemy has taken place in the area which would have necessitated to  point to a possibility of spying by some one in the area. Nothing such has happened. This proves in itself the enemy claims are a bunch of lies.  In fact, the enemy is facing regular defeats on the battle field. So it has focused on making up empty stories for psychological impact. These cock and bull stories are creation of their deceptive imaginations.
    Journalists are eyes of the society. But why they do not bother to investigate and verify reports before publishing them and  why  they  have been  raking up the issues constantly for days. There is no private or government reporter in Saravan Kala.  The local people have neither seen nor heard about the event, then how the media justify their publishing this fatuous and baseless report.
    Recently, it  has come to notice that the enemy is resorting to maligning campaign about areas under the control of the Mujahideen. So we urge all journalists to be more cautious    and investigative about reports, particularly about malicious reports,  before publishing them. They should not take the government‘s painting of events or claims for granted. If they do, their conscience and ethics of the profession will condemn them and will lose credibility in the eyes of the local Afghan people.

    Q. M. Y. Ahmadi
    Spokesman of the
    Islamic Emirate of Afghanistan

  15. utente anonimo scrive:

    ''But why they do not bother to investigate and verify reports before publishing them and  why  they  have been  raking up the issues constantly for days.''

    Quoto.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  16. kelebek scrive:

    Credo che questo comunicato ci riveli qualcosa della tremenda importanza della libertà di informazione.

    Il comunicato dell'emirato islamico può ovviamente essere falso, come qualunque comunicato. E' però anche attendibile quanto qualunque comunicato, e ci dà informazioni precise su un conflitto in cui siamo direttamente coinvolti.

    Il sito sta in piedi grazie alla relativa indipendenza della Malesia (e anche alla sua forza economica e politica): un provider malesiano può sfidare tutti i tentativi, legali e illegali, di chiudere quel sito.

    Ma ci offre una finestra importante. Tra l'altro, se date un'occhiata alle pagine in inglese del sito (l'urdu mi è purtroppo sconosciuto), vedrete che è fatto piuttosto bene.

    L'inglese è scorrevole, i ragionamenti filano, la retorica è poca, le affermazioni di fatto ovviamente sono incontrollabili.

    Ma anche questo è un dato importante: magari è giusto avere più paura di un nemico colto, ma è bene sapere che tra i Taliban ci sono persone che sanno il fatto loro, anche in termini di comunicazione internazionale.

    Democrazia oggi significa anche saper decidere dopo aver valutato tutte le informazioni, come dovrebbe avvenire con la scelta di prodotti al mercato.

    E credo che l'informazione che i Taliban (1) hanno tra di loro persone preparate che capiscono il mondo e (2) ritengono importante smentire l'impiccagione di un bambino siano cose che ci possono servire nel decidere se continuare o meno a far uccidere e far morire ai soldati italiani in Afghanistan.

    Miguel Martinez

  17. utente anonimo scrive:

    E sulle bombe-AIDS ci sono smentite? no eh?

    MuSSulmani spargitori di HIV che non sono altro!

    🙂

    Z.

  18. utente anonimo scrive:

    >> E credo che l'informazione che i Taliban (1) hanno tra di loro persone preparate che capiscono il mondo e (2) ritengono importante smentire l'impiccagione di un bambino siano cose che ci possono servire nel decidere se continuare o meno a far uccidere e far morire ai soldati italiani in Afghanistan.

    Beh, su questo hai ragione.

    L'inglese mi pare quasi impeccabile e vorrei scrivere così bene.

    Però, di primo acchito, voterei per mandare molti più soldati a combattere gente simile che si firma "Islamic Emirate of Afghanistan"

    ciao

    Francesco

  19. kelebek scrive:

    Per Francesco n. 18

    Però, di primo acchito, voterei per mandare molti più soldati a combattere gente simile che si firma "Islamic Emirate of Afghanistan"

    Vedi che il sito è servito anche a te per prendere decisioni informate?

    Miguel Martinez

  20. utente anonimo scrive:

    In verità io rimango nella condizione socratica di sapermi ignorante

    Chi cavolo sono i talebani? che dire "sono gli studenti delle scuole dove si insegna il Corano" mi pare una risposta inadeguata.

    Ciao

    Francesco

  21. utente anonimo scrive:

    Per Francesco#20

    ''chi sono i talibani''

    Perdonami, ma me la metti proprio su un piatto d'argento! 🙂

    I talibani sono innanzitutto dei convinti Credenti.

    E, notoriamente, il sonno della Ragione genera mostri.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  22. PinoMamet scrive:

    Davvero mi sfugge il motivo per cui una qualunque altra forma di governo in Afghanistan dovrebbe starmi più simpatica di un Emirato.

    Se vogliono l'emiro, se lo scelgano. Non sarà mica l'unica monarchia che c'è al mondo.

  23. kelebek scrive:

    Per PinoMamet n. 22

    Francesco ci voleva il sultanato, invece.

    Miguel Martinez

  24. utente anonimo scrive:

    >> I talibani sono innanzitutto dei convinti Credenti.

     … innanzitutto ..

    chi è che diceva che il diavolo si nasconde nei dettagli?

    detto poi da un fanatico Credente nel Rasosio di Occkam, suono alquanto divertente.

    Il problema non è Dio, sono i fanatici. Anche quelli senza Dio.

    Francesco

  25. utente anonimo scrive:

    Per Francesco #24

    ''chi è che diceva che il diavolo si nasconde nei dettagli?''

    Credo fosse un proverbio inglese. Ma di quali dettagli parli?

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  26. RitvanShehi scrive:

    —–Il problema non è Dio, sono i fanatici. Anche quelli senza Dio. Francesco—-

    Parole sante (in senso laico:-), ovviamente). Chiedere conferma al sig. Pol Pot.

  27. utente anonimo scrive:

    Per Ritvan #26

    Sì. Ma il problema è che Dio è uno sponsor ideale (magari Suo malgrado) dei fanatici. Il vero problema del regno dei Cieli è che non ha il telefono. Così su questa terra non possiamo mai controllare le credenziali di chi afferma di parlare in Suo nome. Posso sempre distorcere una filosofia umana per giustificare un massacro. Ma allo stesso scopo risulta più semplice e più convincente citare gli opportuni passaggi dei testi sacri di qualunque religione.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  28. RitvanShehi scrive:

    X ADV (#27)

    Zio Adolfo, il sig. Pol Pot, certi signori hutu del Rwanda ecc., ecc. mi dicono che risulta più semplice e più convincente fregarsene dei testi sacri.
    Ciao

  29. utente anonimo scrive:

    Per Ritvan #28

    La religine e' meno centrale nella vita degli esseri umani oggi di quanto fosse qualche secolo fa. Un tempo la religione era di uso comune per giustificare massacri, ecc. 

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  30. utente anonimo scrive:

    x Andrea 29

    e i massacri sono felicemente continuati. se poi leggessi questo sito, scopriresti che i liberi pensatori post religiosi, da Voltaire in poi, non sono stati secondi a nessuno come razzismo e sterminio, sfruttamento e violenza, a danni di altri esseri umani

    e tra gli oppositori, trovi almeno altrettanti religiosi che non atei (ma credo molti di più)

    guarda che i pregiudizi vanno tenuti bene al riparo dai fatti, oppure si sciupano

    Francesco

  31. RitvanShehi scrive:

    Concordo con Francesco (#30).

  32. utente anonimo scrive:

    Per Francesco #30

    Siamo sempre lì. Fermo restando che farabutti, stupratori ecc. sono ugualmente distribuiti in tutti i paesi e tutte le epoche, mi limito a constatare che le guerre sante non le fanno gli agnostici. Nè sono agnostici quelli che hanno inventato la limpieza de sangre, il jihad, le crociate ecc.  Motivi per i massacri ce ne sono sempre stati e forse sempre ce ne saranno. Ma l'agnosticismo non ne fornisce, mentre le religioni sì, e in abbondanza. Le divinità in nome delle quali si fanno i massacri cambiano: si chiamano Razza, Allah, Rivoluzione, Cristo, ecc.; ma è il credere acriticamente l'atteggiamento mentale che favorisce il massacro, non lo scetticismo agnostico. Tantum potuit religio suadere malorum.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  33. RitvanShehi scrive:

    ——Fermo restando che farabutti, stupratori ecc. sono ugualmente distribuiti in tutti i paesi e tutte le epoche, mi limito a constatare che le guerre sante non le fanno gli agnostici…ADV—-

    Oh, beh, non saranno "sante", ma non per questo sono meno sanguinose e distruttive.
    P.S. Sul sito – che spero goda della tua fiducia:-) – dell'UAAR 
    http://www.uaar.it/ateismo/famosi-non-credenti nella lista ci sono alcuni nomi (tipo Stalin, Mussolini, Mao Zedong, Pol Pot, Enver Hoxha ecc.) che messi insieme fanno qualche bel centinaio di milioni di esseri umani ammazzati dietro loro ordine (stranamente manca zio Adolfo, però! E aggiungiamolo, cribbio!). E c'è anche quel gran signore del marchese De Sade, nonche quel gran galantuomo di Renato Vallanzasca….Insomma, sarà anche che i manigoldi siano statisticamente, nonché equamente distribuiti, però pare abbiano fatto più morti quelli "agnostici" rispetto a tutti gli altri messi insieme….forse aveva ragione Dostoevskij quando metteva in bocca a un suo personaggio la famosa frase "Se Dio non c'è allora tutto è permesso".
    Ciao

  34. utente anonimo scrive:

    Per Ritvan #33

    Non vale: rilèggiti quelo che ho scritto :-). Ho messo esplicitamente la Ricvoluzione e la Razza fra le divinità che suscitano massacri. E' tale inclusione a consentire ai vari Stalin, Hoxha, Hitler ecc. di diventare massacratori.  Non ho detto che si trattasse di divinità oltremondane. Si puo' ben aderire ad una fede che non include l'immortalità dell'anima nelle proprie dottrine (*).

    Non conosco ovviamente la situazione passata in Albania bene quanto te. Posso solamente dire che un mio collega russo mi ha raccontato cose notevoli (eufemismo) sulla fede che Stalin ha istillato in milioni di persone. Certamente moltissimi erano in buona fede: ma è ragionevole pensare che senza quella fede molti massacri si sarebbero evitati. Ora, se uno è abituato a non credere, ad essere scettico, difficilmente cade vittima della fede. Un fedele fa presto ad appecoronarsi, in perfetta buona coscienza e in pace con se stesso.

    Il pericolo non sta nell'oggetto della fede, ma nell'atto di credere in sè, perchè nel momento in cui fai atto di fede accetti di sospendere il giudizio critico (**). Ecco perchè non vale citare le buone azioni compiute da fedeli di questa o quella fede come prova a discarico: le buone azioni sono sempre possibili anche da parte dell'agnostico, mentre vi sono orrori la cui pratica è assai facilitata ai credenti.

    Ripeto: gli agnostici, gli scettici, i De Crescenzo, gli Epicuro, i Bertrand Russell non vanno gridando per le strade a bruciare e ammazzare. E' vero il contrario: sono quelli che vanno in giro a bruciare e ammazzare che portano alcuni allo scetticismo agnostico. Lasciami citare il mio caro Orwell: il nemico è la mente del grammofono; non è importante di che disco suoni la musica.

    Se come spesso succede tale scetticismo rimane sottotraccia, vuoi perchè l'abbandono delle credenze tradizionali non è completo vuoi per pura e semplice fifa delle conseguenze sociali, allora ottieni quelle interessanti figure intermedi ecome Erasmo e soprattutto Montaigne.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    (*) E' rimarchevole il fatto che Epicuro non fosse ateo: semplicemente si limitava a dire che gli sembrava quanto meno strano che esseri perfettissimi come gli Dèi, beati negli infiniti spazi fra i mondi (gli intermundia di Lucrezio) perdessero tempo ad occuparsi degli esseri umani. Oggi definiremmo Epicuro un agnostico.

    (**) Ovviamente, un conto è dire che non esistono argomenti che la ragione sia incapace di trattare. Questo è scientismo. Il classico argomento intrattabile è la vita dopo la morte: semplicemente, mancano i dati. Non si puo' quindi dire nulla di sensato al riguardo; al più si puo' sospettare che non abbia senso parlarne. Un altro conto è dire che esistono degli argomenti (detti 'misteri') che la ragione non deve / non è degna (?) di trattare. Questa è fede. Dove metto la ragione a nanna,  saltano fuori i mostri.

  35. utente anonimo scrive:

    Andrea

    sei stupendo quando menti con passione

    l'agnostico che descrivi come salvatore dell'umanità è già post-umano e, soprattutto, dispostissimo a sostenere qualsiasi guerra di sterminio se necessaria per avere la benzina a prezzi ragionevoli

    come diceva Chesterton, colui che smette di credere in Dio non smette di credere, si mette a credere a qualsiasi cosa

    nel tuo mondo, le crociate le decidono gli oroscopi

    Francesco

  36. utente anonimo scrive:

    Per Francesco #35

    ''colui che smette di credere in Dio non smette di credere, si mette a credere a qualsiasi cosa''

    Francesco, questa frase di Chesterton ben riassume il tuo post. Secondo me, essa è un bell'esempio di quello che nelle Lettere di Berlicche Lewis descrive come il principale difetto dei cristiani sinceri: l'incapacità di considerare credibile fino in fondo chi non condivide la loro fede. La discussione di Berliscche si trova nella lettera in cui Berlicche consiglia Malacoda su come tentare il proprio paziente che si è appena fidanzato con una ragazza cristiana. La ragazza brilla di preclari virtù cristiane, lamenta il satanasso, ma proprio per questo la sua fede presenta una crepa che consente al Maligno di operare fruttuosamente nonostante tutto: il considerare irriducibilmente ridicoli coloro che non sono cristiani, tanto da non arrivare a poter prendere davvero sul serio quello che dicono. Così facendo, la stessa sincerità della sua fede tende a renderla cieca verso cio' che pur di buono potrebbe trovare in chi è diverso da lei. Chi presume di essere stao trovato dalla Verità non ha bisogno d'altro, per cui gli è semplicemente impossibile immaginare che chi sente diversamente, chi non con-sente, abbia una vita interiore altrettanto ricca e piena della sua.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  37. utente anonimo scrive:

    >> l'incapacità di considerare credibile fino in fondo chi non condivide la loro fede.

    figurati che io non riesco a capire come si possa tifare Inter o Juventus!

    però esistono un paio di cose molto cristiane, il rispetto per la dignità dell'altro e l'amore al prossimo, che dovrebbero impedire quell'errore. dovei cercarmi quella lettera (se puoi aiutarmi …) ma la stessa serietà della Fede impone di sperare per il prossimo l'approdo allo stesso porto.

    sennò, come diceva GP2, la Fede sarebbe una ciliegina sulla torta, che anche se manca pazienza. cioè non sarebbe nulla

    ciao

    Francesco

    PS rispetto per il prossimo sì, ma chi arriva fino in fondo trova Dio. se non lo trovasse e fosse arrivato fino in fondo, Dio non esisterebbe

  38. utente anonimo scrive:

    Per Francesco #37

    ''Juventus''

    Io sono stato (molto blandamente) simpatizzante del Genoa da bambino, più che altro per dispetto ai miei sampdoriani di famiglia. Ma un mio amico carissimo è un malato di tifo interista…

    ''due cose molto cristiane il rispetto per la dignità dell'altro e l'amore al prossimo, che dovrebbero impedire quell'errore. ''

    Trovo davvero difficile esprimermi con chiarezza, perchè mi è chiaro che hai toccato un punto basilare. Penso che dell' ''altro'' facciano integralmente parte anche le sue fedi e convinzioni. Da qui si deducono molte cose.

    Ammettiamo ad esempio che noi due siamo persone adulte e vaccinate e abbiamo due fedi diverse. In tal caso io ritengo che la mia sia la fede vera e la tua no.

    Allora posso concedere che tu sia in buona fede. Ma non posso mai rispettarti davvero fino in fondo, perchè il rispetto fra adulti presuppone la parità (tanto che si dice 'rispetto fra uguali'). Non posso alla fin fine fare l'unico passo veramente necessario per considerarti uguale a me: ammettere la possibilità di arrivare a buon diritto a convincermi che la mia fede sia falsa e la tua vera, proprio come invece ammetto (e anzi auspico, invoco, desidero) la possibilità che tu ti renda conto che la mia fede è quella vera e la tua invece è falsa.

    In fin dei conti l'unico rispetto che ti posso portare è quello (paternalistico, appunto) che si ha verso l'incoscienza dei bambini: si perdona loro perchè non sanno quello che fanno. E' la stessa radice della divisione giovannea di 'errante' e di 'errore', ed è una derivazione della convinzione di essere stati posseduti dalla Verità.

    ''sennò, come diceva GP2, la Fede sarebbe una ciliegina sulla torta, che anche se manca pazienza. cioè non sarebbe nulla''

    Come chiaramente spiegato dalle parole di Wojtyla che hai citato (bellissimo quel sennò), l'abbandono della pregiudiziale discussa sopra conduce immediatamente al relativismo etico. Quest'ultimo è dunque la radicale negazione del Cristianesimo, come puntualmente chiarito da Ratzinger. 

    Nell'Islam addirittura l'idea che un non-musulmano possa avere davvero ragione sui fondamenti della fede mentre un musulmano no è apostasia pura e semplice. Non credo dunque che il discorso fatto sopra si applichi solo al Cristianesimo. Sospetto che sia una caratteristica della religione in quanto tale.

    ''rispetto per il prossimo sì, ma chi arriva fino in fondo trova Dio. se non lo trovasse e fosse arrivato fino in fondo, Dio non esisterebbe''

    Appunto, è come dicevo  chi crede diversamente da te è perchè non ha cercato abbastanza in profondità. Come diceva un comico anni fa: 'sei d'accordo? Perchè se non sei d'accordo vuol dire che non hai capito'

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  39. utente anonimo scrive:

    Per Francesco #37

    Dimenticavo:

    ''se puoi aiutarmi''

    E' corca a metà  o poco prima de Le Lettere di Berliccche, quando si parla della fidanzata del paziente di Malacoda.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

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