Silvio Berlusconi e la Jeune-Fille (II)

Come si fa a essere così intelligenti da diventare insieme il più ricco imprenditore del paese e il capo di governo più politicamente longevo della storia italiana, almeno dopo Benito Mussolini?

Come si fa a essere così imbecilli da lasciarsi travolgere da un’orda di ignorantissime giovani meretrici?

Solo ponendosi entrambe le domande, possiamo capirci qualcosa del destino di Silvio Berlusconi. Forse una risposta sta nella distinzione tra intelligenza istintiva e intelligenza riflessiva.

Ritengo che l‘intelligenza riflessiva – quella, per intenderci, che piace ai lettori di questo blog – sia sostanzialmente una zavorra nella vita. Capire non permette quasi mai di cambiare le cose; anzi, è spesso di intralcio; e capire le ragioni degli altri è disarmante e quindi fatale.

L’intelligenza istintiva è invece quella che nei fatti si dimostra vincente.

Silvio Berlusconi, quando parla in pubblico, alterna tra banalità e sciocchezze. Immagino che anche a parlarci in privato, dirà tutt’al più cose dettate da una sorta di diffuso buon senso. Eppure Berlusconi è riuscito a fare, ovviamente per sé, ciò che non è riuscito a nessun altro nella storia italiana.

Facile dire che ci sarà riuscito con la corruzione: evidentemente ha saputo chi corrompere e quando, mentre migliaia di altri squali non ce l’hanno fatta.

Soprattutto, Berlusconi è riuscito a fare in modo che almeno la metà degli italiani si riconoscesse in lui, nella sua faccia da Pierino impunito, nella sua contagiosa allegria, nelle sue barzellette.

Silvio Berlusconi è quindi un uomo di insolita intelligenza istintiva, che momento per momento, sa compiere le scelte giuste, mentre noi complicati annaspiamo.

Ma la mancanza di riflessione può portare alla catastrofe. Non si possono conservare segreti, perché i piccoli se li lasciano sfuggire senza pensarci, i grandi fanno in modo che si scoprano quelli dei propri concorrenti.

Per impedire la fuga di un segreto, occorre controllare un’intera società, stroncando le informazioni prima ancora che nascano, come Stalin quando sulle mappe faceva spostare città intere perché non venissero trovate dai bombardieri nemici.

Anche se volesse, Silvio Berlusconi non potrebbe mai fare qualcosa di analogo, perché la sua forza non risiede in alcuna forza sociale volontaristica, ma proprio nel flusso delle chiacchiere, nel sottofondo ammiccante che forma le serate degli italiani: un sottofondo dove erotismo, giovanilismo e compiacimento per le proprie debolezze sono gli ingredienti decisivi. Ed è così, non certamente per colpa di Berlusconi, ma perché la comunicazione oggi è il discorso incessante di seduzione delle merci.

Da notare la perfetta intercambiabilità degli sfondi, finto urbano come finto ecologico

Le merci parlano sempre al livello più basso, perché nessun cliente deve essere escluso; e il denominatore comune universalmente comprensibile a tutti è il pettegolezzo erotico, attività che occupa un settore enorme del sistema mediatico.

In queste circostanze, come poteva Berlusconi non pensare che almeno una delle tante ospiti della sua villa avrebbe parlato?

Non ci sono regali che tengano, perché su cento, ci sarà sempre una insoddisfatta perché vorrebbe di più, una gelosa perché un’altra ha ricevuto una collana più bella, o semplicemente una che si vanta con la migliore amica, senza rendersi conto che proprio quella migliore amica vorrà tentare il colpaccio tradendola.

(Continua…)

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100 risposte a Silvio Berlusconi e la Jeune-Fille (II)

  1. fm_dacenter scrive:

    > Le merci parlano sempre al livello più basso, perché nessun cliente deve essere escluso;

    ehm, hai visto quanto costa un TV Full HD di ultima generazione? o io sono sotto il livello più basso o non ci siamo capiti.

    ciao

    Francesco

    PS stupenda la definizione dei due tipi di intelligenza, è così gratificante che potrei scrivermela da qualche parte e leggerla quando sono triste

  2. PinoMamet scrive:

    “ehm, hai visto quanto costa un TV Full HD di ultima generazione? o io sono sotto il livello più basso o non ci siamo capiti.

    ciao

    Francesco ”

    Che c’entra, anch’io non posso permettermi un sacco di automobili di cui vedo la pubblicità, eppure la pubblicità la capisco benissimo.

    (Magari mi fa incazzare il contenuto della pubblicità- vedasi interessante post di Roseau presso Falecius- però la capisco).

    Ciao!

  3. roseau scrive:

    A me ha colpito molto dell’ intervista alla Montereale il fatto che abbia rimarcato per ben quattro volte che lei volesse essere pagata per la propria immagine.

    E poi si affannasse a spiegare che no, lei non era come la D’Addario, che faceva la escort di lusso e che non voleva che il suo nome fosse associato a quello della donna con la quale aveva stretto una “bella amicizia”, nonostante sapessero tutti nell’ hinterland barese che mestiere facesse.

    Mi fa quasi tenerezza che ci sia un disperato tentativo di distinguere ciò che è socialmente accettabile e presentabile e ciò che non lo è.

    La ragazza madre che sfila vestita da sposina in abito bianco è “bene”; la quarantenne grifagna , la jourdame spregiudicata che gestisce il suo corpo è “male”.

    La Montereale, a suggello e giustificazione della sua intervista, e del tentativo di normalizzazione della sua immagine, si affretta a dire “che vorrebbe un’ occupazione più normale a livello professionale”, e che con una bambina è pesante sfilare vestita da sposa , e che vorrebbe solo far la mamma.

    Gli elementi del mélo si mescolano con quelli della realtà della crisi: le tante fabbriche di abiti da sposa dell’ hinterland barese -e non solo barese- , come il polo del salotto, sono in crisi.

    Chi lavorava nell’ indotto si arrangia come può.

    E non credo che la volontà delle ragazze di parlare o spifferare particolari piccanti sulle loro relazioni con S.B. sia dovuta alla vulgata che certi meridionali “emancipati”, perché cresciuti o residenti al Nord, ma ancora miticamente attaccati a presunte origini meridionali storicamente predeterminate, a certe costumanze dettate da fame atavica o ferina rivalsa sul torto subito (il mancato mantenimento della parola data, in questo caso).

    Chi lo pensa fa un’ operazione intellettuale offensiva e di patente malafede.

    E’ prassi, credo, diffusa, dovuta più al fatto che il potente di turno ragioni coi coglioni piuttosto che col cervello, e che le ragazze “scelte” siano parimenti furbe e istintuali.

    La camerierina goldoniana cosa faceva?

    La ragazza del popolo di quel bel romanzo dal brutto titolo, Senilità, come si comportava?

    Lì però c’era un illuso che cercava di farle da aio…

    Altri tempi.Ma il ruolo della donna, in certo immaginario maschile, è quello. Una bestiolina rozza, istintiva, morbida, da usare a piacere e da vezzeggiare. Da soggiogare restandone soggiogati.

    Ha questa idea di fondo persino uno scrittore settentrionale come Tullio Avoledo .

  4. Santaruina scrive:

    L’intelligenza istintiva è invece quella che nei fatti si dimostra vincente.

    Il “ricco nord” (ex ricco nord) pullula di storie di operai o artigiani che si mettevano in proprio e facevano il grande salto, spesso prendendosi rischi enormi e poi avendo successo.

    Persone spesso che parlano solo il dialetto, e che si sono arricchite a dismisura senza mai aver compreso i rischi che si erano presi nel lanciarsi nelle loro attività.

    Laddove una persona dall’intelligenza riflessiva avrebbe considerato tutti i rischi del caso, ed avrebbe concluso che le probabilità di successo erano troppo basse.

    Silvio B. è un punto di riferimento per queste persone, perchè da loro si fa capire perfettamente, essendo come loro.

  5. fm_dacenter scrive:

    ah, in quel senso? diciamo che farsi capire da tutti era però anche prerogativa di un certo SOcrate, oltre che di Giotto e, pare, pure di Dante e Manzoni.

    più un talento che una pecca, direi.

    in cambio, Sartre o la scuola di Francoforte non li si capisce …

    direi che è un segno

    Francesco

  6. utente anonimo scrive:

    >Da soggiogare restandone soggiogati.

    bhé in effetti è proprio così, un rapporto di potere circolare.

    Se ci pensi solo così può funzionare: senza un sistema di dislivelli tra i sessi probabilmente la specie umana si eusaurirebbe, nella noia.

    diego

  7. trotzkij scrive:

    Sono finte anche le ragazze, tutta computer gaphic.

  8. falecius scrive:

    “almeno la metà degli italiani si riconoscesse in lui, ”

    Dai, non sarei così pessimista.

    Leva un trenta per cento di astenuti, sui votanti il suo partito non ha mai superato il 40%. Fanno un terzo degli italiani, che comunque non è affatto poco.

  9. roseau scrive:

    @Diego bhé in effetti è proprio così, un rapporto di potere circolare.

    Se ci pensi solo così può funzionare: senza un sistema di dislivelli tra i sessi probabilmente la specie umana si eusaurirebbe, nella noia
    .

    Oh, sì…hai ragione. Mio padre -quello biologico, non il papi– me lo ricorda ogni santo giorno il dislivello esistente tra noi due.

    Devo dire che è molto molto doloroso, ma almeno non ci si annoia.

    Ma se DEVE essere così per qualche misteriosa legge biologico-evolutiva, allora…allora meglio l’estinzione, e tanti saluti alla specie umana.

  10. utente anonimo scrive:

    Si dovrebbe specificare che Chirac si è detto scioccato del fatto che gli abbiano attribuito l’aneddoto del bidet, ed ha smentito l’accaduto.

    Se si critica Berlusconi,o chiunque altro, lo si faccia appoggiandosi a prove valide e certificate.

    Non è un santo di sicuro, ma che a furor di popolo lo si descriva come il ricettacolo di ogni nefandezza, solo grazie al sentito dire, non è corretto.

    Grazie.

    Fre.

  11. utente anonimo scrive:

    ” Si dovrebbe specificare che Chirac si è detto scioccato del fatto che gli abbiano attribuito l’aneddoto del bidet, ed ha smentito l’accaduto. ”

    Si potrebbe avere il link?

    Per quanto riguarda il ” gli italiani sono simili a Berlusconi”, vorrei aggiungere che la PDL ha avuto il

    35 % del 65%. Non solo, da questo 35 % bisogna sottrarre la parte degli elettori della ex AN, a cui magari di Berlusconi non frega proprio niente ma che votano solo una coalizione di destra. Per cui, piano a voler identificare il popolo italiano con Berlusconi. Fortunatamente non è così, e mi piacerebbe che si sottilineasse più spesso questo dato.

  12. utente anonimo scrive:

    per anonimo 12

    http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo453045.shtml

    suvvia, vabbé che il satiro di arcore è quello che è, ma non esageriamo! francamente non me lo immagino a lasciare riviste zozze in giro per casa (e se lo facesse avrei finalmente trovato un motivo per farmelo stasere un po’ simpatico)!

    roberto

  13. utente anonimo scrive:

    Roberto, leggo dal tuo link ( TGcom) che Chirac avrebbe dato ” pubblica smentita”. Io non ne ho sentito più niente, e tu? No, sai, dato che si parla di TGCOM…:)

    ” francamente non me lo immagino a lasciare riviste zozze in giro per casa ”

    Dopo avere visto il ” gusto” dei gioielli da lui disegnati che distribuiva in giro fra le donne che gli giravano attorno , io lo credo capace di qualunque crimine estetico . Anzi, a voler essere precisi, direi che lasciare riviste di quel genere in giro è molto più di buon gusto della gran parte delle penose barzellette che racconta.

    A

  14. utente anonimo scrive:

    Le parole di Chirac le ho lette sulla Stampa di venerdì, se ben ricordo.

    Fre.

  15. utente anonimo scrive:

    Cercando su Google “Chirac Berlusconi smentita” come primo risultato viene fuori l’Ansa in cui si rende conto della suddetta presa di posizione.

    Fre.

  16. utente anonimo scrive:

    Visto, Roberto. Veramente, pensavo ad un link in cui c’erano appunto le dichiarazioni dirette di smentita di Chiraca, quelle che sarebbero state ” preannunciate “. Ed è di queste, che io non vedo traccia. Comunque, è possibile che arrivino nei prossimi giorni. Ma finora non ne vedo.

    A

  17. PinoMamet scrive:

    Senilità.

    Il titolo del romanzo di Svevo, citato da Roseau, mi sembra colga il vero e forse unico punto debole di Berlusconi.

    I due arci-italiani, Bossi e Berlusconi, entrambi prodotti dall’infallibile istinto e dalla ferrea volontà del cafone arricchito

    (“…et paratus fuit quadrantem de stercore mordicus tollere”) alla fine, come migliaia di altri “cumenda” di tutt’Italia, saranno sconfitti dagli acciacchi fisici e mentali e dall’incapacità di trovare eredi all’altezza

    (esemplari in questo senso le debacles scolastiche del delfino bossiano, più che le figuracce da ignorante fascista degli epigoni politici, che, pur urlando più forte, non possiedono la genialità intuitiva del “capo”).

    Riviste zozze, bidet che accolgono chiappe che manco te le immagini ecc. ecc., penso non abbia tanta importanza sapere se sono vere o finte: ormai fanno parte del ritratto non di una persona, ma di un personaggio, il ritratto del “tiranno” magnogreco o del liberto Trimalchione.

    Obama, che gli ha messo le mani sulle spalle e ha fatto l’amicone, ringraziandolo per i consigli su come trattare con i russi

    (“sai, a loro piace la figa…” )

    ha trovato il modo migliore per neutralizzarlo:

    tu digli di sì, che ti frega? è un povero vecchio, bizzarro, ha perso il contatto con la realtà, ormai manco la moglie lo regge più.

    Anche l’uso dell’immagine femminile da parte di Berlusconi è in fondo ormai più da vittima che da manipolatore:

    finché se le scopa, non sarà certo il primo, ma il problema è che poi mantiene davvero le promesse e candida veline e carfagne.

    Perciò questo sarà l’ultimo governo Berlusconi, a meno di mosse suicide della sinistra;

    la quale, come l’esercito francese è sempre magnificamente preparata a combattere la guerra precedente, si aspettava di sconfiggere Mussolini e si è trovata di fronte Zampetti.

    PS

    Non c’entra niente, ma le ragazze speculari della pubblicità sono sì belle, ma per niente sexy, tanto che per risultare convincenti hanno bisogno di un codazzo di uomini ai loro piedi: ragazze-immagine, pura immagine.

    Ciao!

  18. utente anonimo scrive:

    Non voglio certo difendere lo psico-nano sig. Kelebek, ma volendo tradurre il senso lato del suo post risulta essere

    -perchè io che sono piu’ intelligente di Berlusconi non riesco ad agguantare tutta la figa che agguanta lui???

    probabilmente lei intendeva dire qualcosa sul femminile in epoca di globalizzazione, ma quando parla di donne le escono sempre vibrazioni lontane di cui sembra poco consapevole

  19. kelebek scrive:

    Per n. 19

    Se avessi la villa di Berlusconi, probabilmente passerei il mio tempo in maniera assai diversa da lui.

    Miguel Martinez

  20. edmundcampion scrive:

    Bellissimi post. Dai quali dissento solo per un particolare. Credo che Berlusconi non tenesse molto al segreto. Sul sito “Dagospia” è anni che si leggono resoconti delle feste alle quali partecipa, circondanto da giovanni donne compiacenti. Si è arrivati persino a mettere in giro la voce (alla quale più o meno tutti credevano) che uno dei giovani ministri donna del suo governo fosse la sua amante. Lui ha sempre beneficiato di questa immagine “non ufficiale” – ma per tutti assolutamente verosimile – di “grande conquistatore”. Nel senso che probabilmente il suo personaggio suscita in buona parte dell’elettorato maschile, allo stesso tempo, invidia e pulsioni d’identificazione (e forse nel caso di un personaggio “virtuale”, qual lui è per la stragrande maggioranza delle persone che lo votano, prevale la seconda) e in buona parte di quello femminile suscita disgusto e compiacimento narcisistico (e anche qui, nel caso di un uomo “virtuale”, prevale quest’ultimo). Alla fine, credo che la tendenza generale sia quella di fidarsi di chi mostra di essere moralmente pari o inferiore a noi e a diffidare di chi magari ha alti ideali che, per la maggior parte delle persone, nascondono sempre un secondo fine, difficilmente intellegibile. Il problema di questa volta è il “professionismo”, inteso nel senso di prostituzione a pagamento; e forse l’ingenuità sta nel fatto che, nonostante che nel mondo del quale lui è il re non ci sia un confine tra una prostituzione lecita e una illecita, tra una prostituzione simbolica e morale e una carnale, per la legge questo confine c’è ancora. Forse ha sopravvalutato la sua immensa abilità nel trasformare ogni cosa in un bordello. Il problema di coloro che lo accusano, tuttavia, è che ormai anche loro hanno varcato la soglia: se lo vedono sollazzarsi con una prostituta è perché anche loro si trovano nella medesima casa di appuntamenti!

  21. kelebek scrive:

    Per Edmund Campion n. 21

    Tu dissenti da me, io invece concordo con te.

    Mi sembra perfetta la tua analisi.

    Miguel Martinez

  22. kelebek scrive:

    Per Fre n. 11 e seguenti

    Ho cercato la smentita in francese, ma non l’ho trovata. Ovviamente, non è facile trovarla: c’è una valanga antiberlusconiana in rete, mentre i berlusconiani sembrano tacere.

    Comunque non ho accusato Berlusconi di particolari nefandezze.

    Miguel Martinez

  23. utente anonimo scrive:

    ho trovato questo.

    non ho voglia di comprarmi nè le figaro nè l’express, e neppure poso telefonare a chirac per chiedere conferma

    http://www.lesindiscrets.com/article-3596-indiscret-souvenirs-oses-chirac-telephone-a-berlusconi.html

    roberto

  24. fm_dacenter scrive:

    Il problema di coloro che lo accusano, è di aver glorificato tali comportamenti negli ultimi 41 anni.

    E se il povero Silvio si comporta da perfetto porco con le ali, è difficile accettare le critiche moralistiche di chi quei testi ha scritto o osannato.

    Io, che sono un bieco troglodita reazionario e bigotto, posso giudicare il Berlusconi depravato. La gente progressista per bene no.

    Mi sembra così evidente che devo sbagliarmi

    Francesco

  25. kelebek scrive:

    Per Francesco n. 25

    Una riflessione interessante la tua.

    Però se i “valori della famiglia” non sono progressisti, non lo è nemmeno l’acquisto massiccio di ragazzine… comunque mi sembra che il fondatore di Playboy, che campava in modo analogo, fosse molto criticato dai conservatori e fosse apprezzato almeno da una parte dei progressisti.

    E’ un ricordo vago, mi potrei sbagliare sul sostegno progressista.

    Miguel Martinez

  26. utente anonimo scrive:

    @francesco:

    certo, ovvio, lo sfruttamento della prostituzione e la riduzione della donna a oggetto di soddisfazione sessuale del Capo sono la quintessenza del pensiero progressista.

    jack skellington

  27. PinoMamet scrive:

    Francesco parte dalla prospettiva cattolica:

    il progressismo avrebbe per così dire aperto le porte alla distruzione dei valori della famiglia, sostituendoli con altri (che sarebbero, cattolicamente, dei valori falsi, quindi inutili se non nocivi), e lasciando così campo libero ad ogni nefandezza.

    Il sesso sarebbe l’esempio lampante, o l’ariete di questo sfondamento.

    Da una prospettiva progressista, gli si può rispondere che i valori “sostitutivi” erano altrettanto o più validi di quelli tradizionali, e che le nefandezze son sempre esistite.

    Logicamente le due prospettive sono reciprocamente esclusive.

    Del resto il progressismo, pur criticando la morale altrui, ne aveva una propria

    (con relativo moralismo);

    e certi progressisti sanno essere altrettanto bigotti dei cattolici.

    Cattolico:

    “Per colpa dei porci con le ali, mo’ li avete anche senza!”

    Progressista:

    “I porci son sempre esisisti, ma noi li vogliamo con le ali!”

  28. fm_dacenter scrive:

    Andandoci giù alla grossa, che è meglio.

    La condanna della prostituzione in quanto avvilimento dell’essere umano è cattolica.

    La glorificazione della prostituzione in quanto libera scelta della persona e il rigetto di ogni “valore morale” sono, e mi pare difficile negarlo, progressisti. POI si condannano i lenoni ma solo per residuo anticapitalismo di maniera, prima si è affermato che vendersi è bello, lecito, onesto, libero, e fatto da persone molto migliori dei bigotti che lo ritengono una cosa brutta.

    Idem per la libera sessualità dei “giovani”, che se di sesso femminile si chiamano ragazzine.

    E dei vecchi.

    Altro che pudicizia della gioventù e castità veneranda dei capelli bianchi, scopare piace a tutti e a tutte le età e in tutti i modi, evviva evviva (e questo non è Playboy, è Repubblica).

    A questo punto cosa rimane da condannare ai nostri bravi progressisti? e in nome di cosa?

    Saluti

    Francesco

    PS Pino, “valori sostitutivi”? quali? il darla/o gratis invece che per soldi? al capetto del movimento invece che al padrone delle tv?

  29. utente anonimo scrive:

    ” Il problema di coloro che lo accusano, è di aver glorificato tali comportamenti negli ultimi 41 anni.

    E se il povero Silvio si comporta da perfetto porco con le ali, è difficile accettare le critiche moralistiche di chi quei testi ha scritto o osannato. ”

    Veramente, non ti viene in mente che forse si tratta di criticare l’ipocrisia. Quelli che ora lo criticano FORSE lo fanno anche perchè, contrariamente a Berlusconi, hanno ritenuto che quei comportamenti attingano alla sfera privata e non pubblica. E’ il CDx guidato da Berlusconi che si è fatto carico di emanare leggi che puniscono la prostituzione, ed è in base alle leggi approvate dal governo Berlusconi che lo stesso potrebbe essere punito ANCHE con la galera. A sinistra non possono sentirsi in diritto di sfotterlo su questo punto? E’ Berlusconi che ha sentito il bisogno di esternare tutta la sua esecrazione per lo spettacolo di donne che si vendono lungo le strade. Evidentemente, bastava farlo in qualche palazzo, meglio se istituzionale?

    Fre, grazie per lo sforzo, ma mi sembra un po’ insufficiente. Ma non importa, non sentirti obbligato a ravanare ulteriormente.

    A

  30. paniscus scrive:

    Francesco, a me sembra che tu confonda allegramente la libertà sessuale personale con la mercificazione del sesso, che sono due concetti parecchio ma parecchio diversi.

    La cultura perbenista del bel tempo andato che tu rimpiangi aveva un enorme margine di tolleranza (non a caso questa parola era proprio istituzionalizzata) verso la prostituzione, PROPRIO perché poneva limiti feroci alle libertà sessuali individuali vissute per libera scelta alla pari.

    La prostituzione di stato era ammessa, proprio perché era considerato doveroso che i giovani maschi potessero farsi liberamente le loro prime esperienze… ma contemporaneamente era inimmaginabile che se le facessero con le rispettive giovani fidanzate, o con amiche provenienti dal loro stesso ambiente e destinate a inserirsi nel loro stesso ambiente: quindi, l’esatto OPPOSTO del pensiero liberatorio “progressista”.

    Tale pensiero progressista, in origine, fu proprio alla base del movimento che alla fine abolì quello stato di cose. Anzi, il progressismo degli anni sessanta e settanta, se proprio si vuole dire le cose come stanno, la disprezzava, la prostituzione: l’idea era che una donna veramente libera può concedersi autonomia di scelta sessuale come un uomo… e che un uomo veramente libero non dovrebbe avere bisogno di pagare una donna per averla, ma dovrebbe essere perfettamente in grado di corteggiarla e interessarla dandosi da fare per piacerle davvero.

    Poi, può darsi benissimo che tali idee si siano annacquate nel grande pantano globale, ma inzialmente non c’erano dubbi che fosse così.

    Quindi, francamente, tra liberazione sessuale e lustrinosa prostituzione televisiva, non vedo proprio NULLA in comune.

    Lisa

  31. utente anonimo scrive:

    Francesco,

    — Il problema di coloro che lo accusano, è di aver glorificato tali comportamenti negli ultimi 41 anni. —

    In compenso, i cattolici che si sforzano in ogni modo di difenderlo mostrano un “coraggio” da leoni…

    Chiamiamolo coraggio, via 😀

    Z.

  32. utente anonimo scrive:

    Certo che la differenza tra libertà sessuale e prostituzione interpretata come differenza tra darla gratis o a pagamento, cioè come una voce in più o in meno nel registro delle entrate, dev’essere circa il più puro distillato di pensiero borghese che io abbia mai sentito.

    E chi mi conosce sa che con borghese, in questo caso, non intendo quel che intendo quando parlo da fricchettona, ma qualcosa di molto, molto peggio.

    Erika, di passaggio

  33. utente anonimo scrive:

    “Mi sono laureata col massimo dei voti alla Bocconi, dopo un master ho lavorato per qualche anno in un’ importante azienda come manager, poi sono divenuta propietaria di un’ azienda individuale in cui il prodotto sono io stessa; mi diverto molto di più e guadagno molto di più !”

    Sara Tommasi, dal documentario “Il Corpo delle Donne”

    XXX

  34. utente anonimo scrive:

    “Troppi anni di femminismo hanno reso gli uomini, degradati a “maschi” se non addirittura a “maschietti”, intimiditi e insicuri per paura di non essere abbastanza “corretti” … e le cosiddette “donne normali” fredde e aride per paura di non essere abbastanza “emancipate”, ma se decidi d’ incontrare me potrai finalmente sentirti un vero uomo in compagnia di una vera donna”

    Danish Escort M.I.L.F. [segno in equivocabile di un desiderio edipico di massa, ndr] Wendy

    XXX

  35. utente anonimo scrive:

    Intervista alla (relativamente) famosa escort Sabrina, ovvero un brutto colpo per chi ama i luoghi comuni:

    http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/cronaca/prostitute-internet/prostitute-internet/prostitute-internet.html

    XXX

    Scusate, ma ho cercato di “dar voce”, per quanto possibile, alle dirette interessate.

  36. utente anonimo scrive:

    @ Lisa:

    Da che mondo è mondo, è il “maschio” che deve pagare.

    Lo gigolò è un gingillo delle donne, soprattutto danarose, che, a meno che non siano proprio bruttissime o vecchissime, cercano la trasgressione (per le “femmine”) di dover pagare … per le donne, contrariamente agli uomini, la trasgressione non è ciò che si ottiene pagando, bensì il fatto stesso di pagare.

    Anche le ragazze e le donne che simulano ninfomania incontrollata per lo striptease dell’ 8 marzo lo fanno per sentirsi “emancipate” … nel senso di “uome”.

    XXX

  37. utente anonimo scrive:

    Il discorso oramai non vale nemmeno più per le “ciccione”, visto che in UK, ove il thatchertismo ha distrutto il welfare producendo un paese dall’ altissimo rapporto fra popolazione femminile residente e numero di “mercenarie”, si è creato il prospero (in tutti i sensi !) circuito delle BBW.

    XXX

  38. utente anonimo scrive:

    > il progressismo degli anni sessanta e settanta, se proprio si vuole dire le cose come stanno, la disprezzava, la prostituzione: l’idea era che una donna veramente libera può concedersi autonomia di scelta sessuale come un uomo… e che un uomo veramente libero non dovrebbe avere bisogno di pagare una donna per averla, ma dovrebbe essere perfettamente in grado di corteggiarla e interessarla dandosi da fare per piacerle davvero.

    Lisa< Ai fighi andava pure bene, ma per quelli che NON lo erano era tutto un rimpiangere l’ assistenza sociosessuale che il bordello garantiva (e che in molti paesi garantisce ancora) sottoforma di servizio alla persona. Perché vedi, la specie umana si complica la vita con la civiltà; i tuoi bonobo, invece, sai benissimo che sono sempre arrapati almeno quanto noi umani … però, siccome costituiscono una specie più evoluta della nostra, preferiscono fare all’ amore (e le “bonobe” se la tirano molto meno delle umane) invece che fare alla guerra. XXX

  39. utente anonimo scrive:

    ***Tornando a Berlusconi***

    Penso che stia ottenendo ciò che vuole: cioè che si parli di lui come puttaniere anzi che come truffatore.

    E l’ opposizione (?!) o è beccacciona o è connivente.

    Franceschini quando ha chiesto “Italiani, fareste mai educare i vostri figli da Berlusconi ?” è semplicemente fuori dal mondo:

    Berlusconi, da ben 29 anni, “educa” i giovani (e non) con le TV. Di fatto Berlusconi è un rivoluzionario, sui generis, ma senza dubbio un rivoluzionario, se per “rivoluzione” intendiamo cambiamenti radicali in tempi brevi all’ interno della società.

    Però forse sarebbe un discorso OT

    XXX

  40. utente anonimo scrive:

    “Penso che stia ottenendo ciò che vuole: cioè che si parli di lui come puttaniere anzi che come truffatore. ”

    Dici che è per questo che le sue TV e i TG più importanti ne parlano poco o affatto?

    No, secondo me, lui non ha NESSUN interesse che si parli davvero di ciò. Allusioni, vanterie forse che sì forse che no, ma niente che parli davvero di ciò che c’è davvero sotto. Perchè ciò che verrebbe fuori è lo squallore. Degno dell’uomo volgare che è. Niente grandezza. Non ci sarebbero ” gloriose” notti da tombeur de femmes con donne affascinanti , eleganza, ma ” donnine” la cui aspirazione massima è forse il Grande Fratello o simili”, pizza e champagne” e chincaglieria, quasi come gli indiani con le collanine. Senza contare i possibili aspetti penali in base alle leggi che lui stesso ha approvato.

    A

  41. paniscus scrive:

    “Anche le ragazze e le donne che simulano ninfomania incontrollata per lo striptease dell’ 8 marzo lo fanno per sentirsi “emancipate” … nel senso di “uome”.

    E secondo te lo spirito della liberazione femminile degli anni sessanta consisteva nell’andare in discoteca strillando come aquile davanti allo spogliarello maschile?

    Proprio la stessa cosa, no? :/

    Lisa

  42. paniscus scrive:

    Certo che la differenza tra libertà sessuale e prostituzione interpretata come differenza tra darla gratis o a pagamento, cioè come una voce in più o in meno nel registro delle entrate, dev’essere circa il più puro distillato di pensiero borghese che io abbia mai sentito.

    Non ho capito se ce l’hai con me, che cercavo di spiegare un minimo di differenza tra le due cose, o con Francesco che diceva che invece sono uguali.

    Lisa

  43. paniscus scrive:

    Ai fighi andava pure bene, ma per quelli che NON lo erano era tutto un rimpiangere l’ assistenza sociosessuale che il bordello garantiva (e che in molti paesi garantisce ancora) sottoforma di servizio alla persona.

    E secondo te questo avrebbe qualcosa a che fare con la mercificazione di massa degli ammiccamenti sessuali, e con il bordello televisivo generale… che sono presentati come l’esatto OPPOSTO della “benevola risorsa estrema per chi non ha altre possibilità” che descrivi tu?

    A me sembra che nello specifico si stia parlando esattamente del contrario: ovvero, il vanto e l’ostentazione pubblica di essersi comprato la bonazza oggi vengono presentati come valori sociali invidiabili, da uomo forte e vincente, non come ultima spiaggia per sfigati…

    Lisa

  44. PinoMamet scrive:

    Sono abbastanza d’accordo con A.

    Sarebbe interessante cercare le differenze, a livello di reazione pubblica, col caso Lewinski:

    mi pare che là si rimproverasse al presidente principalmente la bugia, qua gli si rimprovera principalmente il non aver fatto le cose abbastanza di nascosto

    (“ok, va a troie, sai che novità, ma non può farlo in modo più discreto? che figura ci facciamo?”).

    Là non infastidiva un presidente che si faceva spompinare da una stagista, quanto un presidente che mentiva ai suoi elettori, qua non infastidisce tanto Berlusconi che va con starlette e mignotte, ma il fatto che la cosa sia avvenuta in modo così volgare, sguaiato e scoperto, e soprattutto che tutti (all’estero! il grande spauracchio degli italiani) lo sappiano.

    Ciao!

  45. fm_dacenter scrive:

    >> non ti viene in mente che forse si tratta di criticare l’ipocrisia

    non mi pare che Berlusconi sia accusato di incoerenza. si cerca di dargli addosso proprio perchè gli piaccione le donne giovani e disponibili.

    una differenza non da poco.

    Francesco

    PS ipocrisia è predicare bene e razzolare male; a Silvio i progressisti potrebbero rimproverare di predicare male e razzolare bene, al massimo!

  46. fm_dacenter scrive:

    x Pino

    non mi pare sia stato Silvio a pubblicare foto e interviste!

    Francesco

  47. utente anonimo scrive:

    Buongiorno a tutti,

    ho letto il post e i commenti con attenzione e mi interessa solo in parte prendere posizione, esclusivamente per un tornaconto personale, anche perchè i temi sono molteplici e ci vorrebbero tempo ed energia per rispondere a tutti compiutamente.

    Non mi interessa dunque discutere degli spogliarelli, delle mimose o dell’ora d’aria alla festa della donna, sic!.

    Non mi interessa commentare ulteriormente l’orrore provato nei confronti della prostituzione dalla nostra Ministra per Le Pari Opportunità, nè i conseguenti provvedimenti dalla stessa promossi in materia, sic!.

    Nè voglio intrattenere nessuno sui miei giudizi circa il comportamento di chi si schiera per la famiglia e il rigore morale e spende il proprio tempo libero come risulterebbe, sic!.

    Del pari non serve a nessuno che sia io a dire come (per me) sia assai più nobile d’animo rendere a pagamento prestazioni sessuali in favore di soggetti bisognosi (sfigati, brutti, portatori di handicap, pervertiti ecc) piuttosto che far carriera a colpi di camicette bianche abbottonatissime e “vediamo se te la meriti”. Tra l’altro non è che certe pratiche – in sè – siano molto diverse dal cambiare un catetere o pulire un pappagallo…

    Nemmeno voglio chiarire quale sia il mio punto di vista sul pubblico che diventa privato del Presidente del Consiglio. O disprezzare i comportamenti delle escort, degli attivisti o dei giornalisti che vanno a bere persino il caffè con il registratore e magari la videocamerina o direttamente con il fotografo al seguito, sic!

    Ciò che mi importa è capire precisamente cosa significhi:

    “Ritengo che l’intelligenza riflessiva – quella, per intenderci, che piace ai lettori di questo blog – sia sostanzialmente una zavorra nella vita. Capire non permette quasi mai di cambiare le cose; anzi, è spesso di intralcio; e capire le ragioni degli altri è disarmante e quindi fatale.”

    O meglio, capisco bene il senso delle parole di Miguel ma mi chiedo cosa si possa fare per cambiare le cose che non vanno affatto bene, pur tentando di capire le ragioni degli altri, senza far la parte che fa comodo per i vari copioni (puttana, lesbica, ladra, terrorista, delinquente, spia ecc)

    Mi chiedo se davvero non ci sia qualcuno che abbia voglia di assumersi la responsabilità di dire, quando si parla di violazioni della pravacy o di diritto a far quello che si crede nella propria camera da letto, come stiano (o siano state)davvero le cose.

    E ancora, tra i moralisti reazionari, mi chiedo se non ci sia qualcuno che dica che è moralmente inaccettabile mettersi ad ascoltare, diffondendo a cani e porci, le conversazioni private tra diego e X e quelle tra X e tutta la sua esistenza.

    Grazie

    F.L.

  48. utente anonimo scrive:

    Lisa,

    chiaramente mi riferivo a Francesco, che sembra appunto ritenere che non vi sia altra differenza tra le due cose se non la somma di denaro sborsata/non sborsata.

    Erika

  49. utente anonimo scrive:

    ” non mi pare che Berlusconi sia accusato di incoerenza. si cerca di dargli addosso proprio perchè gli piaccione le donne giovani e disponibili. ”

    Davvero? Credi che non c’entri niente il fatto che abbia approvato una legge che punisce la prosituzione e chi la organizza? Credi che i motivi della reazione incazzata dei suoi critici non ci sia anche il suo sbandierare i VALORI, tra cui la sacralità della famiglia? Credi che parte del suo successo non sia dovuto anche alla vendita della sua parte privata, figli, moglie, nipoti? Berlusconi non è la stessa persona che diceva che si riconosceva tra i valori della Chiesa e che si sarebbe adoperato per essi? Dici che l’uso dell’escort e di steline varier faccia parte di questi valori che appartengono alla Chiesa? La verità è che i suoi sostenitori non sanno più come difenderlo e preferiscono puntare sulle presunte accuse di ” moralismo” della sinistra. Come se fosse una questione ” morale ” l’appurare se viola una legge da lui stesso approvata, o se fosse moralismo verificare se, come dice la moglie, ” non sta bene”, o se usa i soldi pubblici per sollazzare il suo privato pisello ( e no, nel suo caso vale molto meno che gli altri il ” così fan tutti”, perchè lui è quello che si è presentato dicendo che lui era già ricco PERCIO’ avrebbe fatto bene di tutti ), etc, etc. Io lo so che la consegna fra giornalisti amici e suoi sostenitori sembra l’essere cercare di ridurre il tutto a fatto ” privato” e alla smania” moralizzatrice” della sinistra, ma questo è un fatto essenzialmente pubblico. I soliti rigiratori di frittata al suo seguito.

    A

  50. fm_dacenter scrive:

    Berlusconi NON è uno di “noi”, parlando da cattolico (dica quel che dica sui valori, è l’appartenenza che da una base adeguata ai valori); Prodi invece lo è.

    Solo che, al governo, Prodi fa leggi e provvedimenti negativi, Berlusconi li fa positivi, sempre ragionando da “noi” (il che è pure improprio per un cattolico).

    Poichè di bravi cattolici che oggi possano arrivare al governo NON ce ne sono, Berlusconi è di gran lunga il male minore.

    Io (ripeto, io, non pagato da Silvio e portavoce solo di me) valuto un governante per quel che da come governante, non per quel che fa come uomo.

    Certo, il Nostro da pubblico scandalo ma, ripeto, si comporta come il mondo predica che ci si deve comportare da molto tempo.

    E a me basta il ribadire la condanna di quella predicazione e pretendere DAI CATTOLICI la coerenza. Il che fotte un Casini, per esempio.

    Violazioni di legge? affare per giudici, ne abbiamo a bizzeffe. Idem le spese improprie.

    Ma quello sbandiera i valori della famiglia? Per essere quello che è, mi accontento che nella vita mantenga entrambe le famiglie che ha. Non lo prendevo in parole prima (ma non avrai mai sentito le critiche durissime della associazioni di famiglie sulla mancanza di politiche del CDX, immagino).

    Ciao

    Francesco

    PS io non so come difendere Sacconi che non vuole fare la riforma della pensioni, con Berlusconi non ho problemi.

  51. fm_dacenter scrive:

    >> lo spirito della liberazione femminile degli anni sessanta

    orpo, siamo tornati a Hegel? lo Spirito della storia che passa sotto i balconi bruciando il reggiseno?

    essere meno astratti e sporcarsi di più le mani?

    Francesco

  52. fm_dacenter scrive:

    >> Certo che la differenza tra libertà sessuale e prostituzione interpretata come differenza tra darla gratis o a pagamento, … dev’essere circa il più puro distillato di pensiero borghese che io abbia mai sentito.

    posso prenderlo come un complimento? dalle mie parti, borghese è un complimento, riconosce la capacità di unire teoria e prassi in un ragionamento legato alla realtà.

    Francesco

  53. fm_dacenter scrive:

    PS

    darla gratis è, of course, la teoria.

    venderla è la dura pratica.

    Francesco

  54. paniscus scrive:

    darla gratis è, of course, la teoria.

    venderla è la dura pratica.

    France’, ma che gente tristissima hai frequentato, nella tua vita?

    Tutte così, le donne, negli ambienti cattolici?

    Lisa

  55. utente anonimo scrive:

    @ Francesco:

    Non è che confondi “progressisti” e “gaudenti” ? Non so se nella teoria si identificano, ma nella pratica …

    :/

    @ Erika:

    La prostituzione è uno scambio di beni che soddisfano reciprocamente dei bisogni, perciò altro non può essere che un’ attività economica.

    In assenza di una legalizzazione che la regolamenti in maniera inerente alla realtà, i proventi che ne derivano possono finire nelle tasche dei peggiori aguzzini come restare in quelli delle sgallettate che vogliono per sé tutto e subito. O mille altre possibilità, non ultima la mammina che non ha altro modo per avere i soldi per poter curare il suo bambino.

    @ Edmund Campion:

    E’ giusto ciò che scrivi, ed è il motivo per cui secondo me un’ opposizione che rincorre Berlusconi sul suo stesso terreno non può che perdere. Berlusconi può sempre dire che lui ha pagato le disoponibili fanciulle coi soldi fatti da imprenditore, mentre tutti gli altri non possono pagarle che con soldi pubblici.

    @ Pino Mamet:

    Il progressista diventa a suo modo un bigotto quando, del pari di un integralista religioso, vuole che il suo personale modus vivendi sia esteso a tutti … volenti o nolenti.

    @ A:

    Berlusconi, ma dubito assai fortemente che lo farà, potrebbe uscire da questa storiaccia più popolare che mai … se solo avesse il coraggio di aprire anche in Italia gli Eros Center.

    ciao,

    XXX

  56. utente anonimo scrive:

    @ Lisa:

    Descrivi molto bene la teoria dello spirito di “quegli anni” … però, secondo me, non c’ è attinenza all’ attualità perché non spieghi cos’ è “andato storto”, secondo te, nella pratica.

    XXX

  57. utente anonimo scrive:

    @ Santaruina:

    vero, Berlusconi si fa intendere perfettamente dai “cafoni” arricchiti perché è uno di loro, anche se vorrebbe avere la classe che aveva Agnelli … che però non potrà avere mai.

    Il fatto è che anche i lavoratori dipendenti che votano a sinistra capiscono Berlusconi molto meglio dei loro dirigenti di partito con la loro “lingua di legno” … ma non lo ammetteranno mai, neppure sotto tortura.

    XXX

  58. blatante scrive:

    gente tristissima? direi di no.

    è che se la svaluti al punto da dire legittimo darla per voglio o gusto del momento (e cos’altro è la libertà sessuale?), ad un certo punto diventa chiaro che si fa meglio a venderla, essendoci richiesta.

    ma mi limito a citare il commento 57. amo le giustificazioni a posteriore di come la teoria era giusta e la realtà è sbagliata!

    ciao

    Francesco

    PS io so bene che prima del 1968 si scopava lo stesso, io.

  59. paniscus scrive:

    è che se la svaluti al punto da dire legittimo darla per voglio o gusto del momento (e cos’altro è la libertà sessuale?),

    Questo significa SVALUTAZIONE?

    Quindi il valore vero e serio quale sarebbe, secondo te?

    Darla solo a quello che ti sposa?

    O che fa una promessa solenne di sposarti?

    O almeno, darla solo dopo mesi o anni di tira-e-molla, dopo aver tenuto il corteggiatore a brasarsi per tempi immemorabili, facendogliela cascare dal cielo, e facendogli ossessivamente pesare il concetto che “si deve meritare il premio”?

    Allora, poi, come minimo, pretenderei che la si finisse con il piagnisteo che “le donne se la tirano troppo“…

    Invece no, manco per niente.

    Qua si vorrebbe che le donne “smettessero di tirarsela” e dicessero di sì senza troppe storie al primo che le vuole…

    …e CONTEMPORANEAMENTE, che attribuissero un immenso valore morale al sesso, che non deve essere banalizzato perché è una cosa delicatissima, nobilissima ed esclusiva 🙂

    Lisa

  60. utente anonimo scrive:

    @ Francesco:

    “Prostituirsi” non significa “vendersi”, ma “noleggiarsi” … “vendersi” è sposarsi per interesse, il che è a mio avviso moralmente ben peggio.

    XXX

  61. utente anonimo scrive:

    ” @ A:

    Berlusconi, ma dubito assai fortemente che lo farà, potrebbe uscire da questa storiaccia più popolare che mai … se solo avesse il coraggio di aprire anche in Italia gli Eros Center.”

    Non lo farà perchè, come cercavo di spiegare a Francesco, lui ha deciso di rappresentarsi come un cattolico che segue i dettami della Chiesa. Certo, un cattolico sui generis, come la maggior parte dei cattolici italiani, quindi un cattolico che si concede più di una ” deviazione” , ma sempre un osservante. Basti ricordare la questione della comunione, lui divorziato, l’ostentazione del suo avere suore in famiglia, oppure le allusioni alla sua ” predilizione” per le donne, ma sempre sottolinenado che la moglie è la moglie, ovvero al di sopra di tutto. Questo naturalmente prima di Noemi e della decisione della moglie di rivelare parte della verità che si celava dietro l’immagine del Berlusconi-perfetto-rappresentante-dell’italiano-medio.

    Eppure, queste sono solo esibizioni, per me.

    Forse la sua natura libertina ( parola cui non dò nessuna connotazione negativa), lo porterebbe pure ad essere più apertamente libertario, però ha scelto di presentarsi in un certo modo, per cui gli eros center sono fuori discussione.

  62. fm_dacenter scrive:

    >> Qua si vorrebbe che le donne “smettessero di tirarsela” e dicessero di sì senza troppe storie al primo che le vuole…

    …e CONTEMPORANEAMENTE, che attribuissero un immenso valore morale al sesso, che non deve essere banalizzato perché è una cosa delicatissima, nobilissima ed esclusiva 🙂

    se noi maschietti fossimo perfetti, che gusto ci trovereste voi femminucce?

    ciao

    Francesco

  63. fm_dacenter scrive:

    >> Questo significa SVALUTAZIONE?

    beh, decisamente sì.

    qualsiasi cosa fatta “perchè ora ne ho voglia” o “perchè lo sento” è trattata come una bazzeccola, una cosa da pochissimo, una fesseria.

    ciao

    Francesco

  64. utente anonimo scrive:

    Per Francesco

    Il senso dei tuoi commenti dal 55 in poi o è individuale o -diciamo cosi-collettivo-generazionale

    Nel primo cao (“La donna ,o le donne,che predicano e praticano la libertà sessuale finiscono inevitabilmente col fare le putane “) sostieni una cosa ,oltre che notevolmente offensiva,anche profondamente falsa.La teoria o la pratica della prostituzione non è stata,infatti,l’approdo teorico o esistenziale di NESSUNA delle protagoniste di quegli anni.Anche i loro fallimenti hanno avuto tutt’altro volto.Se dovessi criticare il femminismo -e le femministe- post-sessantottini dal punto di vista dei “valori della famiglia borghese”riterrei piu onesto farlo con un argomento completamente opposto a quello che tu usi,;rintroverei una contraddizione nel loro essere diventate,NONOSTANTE TUTTO,madri e mogli borghesi (cosa,ironicamente o drammaticamente vera)e non nel loro essere in fondo in fondo delle troie (cosa,di nuovo,spudoratamente falsa).

    Nel secondo caso (“Se una generazione pratica e teorizza la libertà sessuale la successiva finisce col praticare la prostituzione di massa”)il tuo ragionamento potrebbe essere interessante da discutere A PATTO che tu dia ragione del fatto (cui accennava anche Lisa nel suo primo post) che,nella società borghese-patriiarcale,a cui il 68 si è ribellato la prostituzione regolata e normalizzata (la distinzione-complementarità tra la casa e il casino,tra la moglie e la puttana) era parte essenziale

    Mr Magoo

    P.S Il caso della militante che la da al capetto di turno,cui accenavi in un post precedente,non vale,ovviamente,come esempio.E’ tipico in forme diverse,di pressoche tutte le strutture di potere

  65. fm_dacenter scrive:

    x mr Magoo

    ahimè, oggi non ho il tempo necessario che chiarirmi e chiarire la mia posizione.

    che è molto diversa, e molto peggiore, di quanto tu mi attribuisca

    a presto

    Francesco

  66. utente anonimo scrive:

    > Qua si vorrebbe che le donne “smettessero di tirarsela” e dicessero di sì senza troppe storie al primo che le vuole…

    …e CONTEMPORANEAMENTE, che attribuissero un immenso valore morale al sesso, che non deve essere banalizzato perché è una cosa delicatissima, nobilissima ed esclusiva 🙂

    Lisa < Esattamente: Lisa, con intelligenza riflessiva, descrive perfettamente ciò che le mercenarie GFE service included, con la loro intelligenza istintiva, semplicemente fanno. … “Ovviamente” 🙂 dietro generoso compenso.
    ciao,

    XXX

  67. utente anonimo scrive:

    @ A # 62:

    Sì, sì … però l’ Italiano medio(cre) al Berlusca paladino della buona moralità cattolica non ha mai creduto per un solo istante.

    Ma Berlusca continuerà a vincere, perché _ almeno io ho questa netta sensazione_ molti sedicenti cattolici (spesso puttanieri che vorrebbero tornare a caccia di fanciulle stradali ma che non possono più a causa del voto stesso che hanno espresso) reputano il giudizio del Vaticano più importante del giudizio di Dio.

    ciao,

    XXX

  68. fm_dacenter scrive:

    x XXX

    come disse Formigoni a Rutelli:”come sei caduto in basso!”

    Francesco

    PS l’abitudine di insegnare al Papa come fare il Papa e ai cattolici come non essere sedicenti risale a Pannella o è anteriore? una volta fattoci il callo, è anche divertente.

  69. utente anonimo scrive:

    Per Francesco

    Ma allora è proprio vero che al peggio non c’è mai fine:))

    Au revoir

    Mr Magoo

  70. fm_dacenter scrive:

    su questo non credo sussistano dubbi …

    Francesco

  71. utente anonimo scrive:

    @ Francesco:

    Mi dispiace se ti sei offeso, be’ … la forma forse era un po’ esagerata; ma sul contenuto non penso che ci sia molto da ribattere:

    chi ha dettato la linea politica antiprostituzione (accolta ahimé pure a sinistra) negli ultimi anni ?

    Un noto prete romagnolo che, del pari dei peggiori integralisti islamici e non solo islamici, ha mistificato la realtà, ignorando volutamente la complessità del mondo della prostituzione, perché ciò che gli interessava davvero era far passare l’ equazione peccato = reato.

    Piccolo (si fa per dire) particolare: la mentalità di identificare puttaniere e stupratore viene dalle femministe scandinave, che per quanto si dichiarino laiciste odorano talmente tanto di puritanesimo protestante che si sente da Stoccolma a Roma 🙂

    L’ unico risultato ottenuto è il turismo sessuale (ignobilmente, sfacciatamente, impunememte e menzogneramente utilizzato dai giornalisti italioti come sinonimo di “pedofilo”) verso la Spagna, l’ Austria, la Germania, la Repubblica Ceca, il Belgio, l’ Olanda, la Danimarca, Uk, ecc…

    ciao,

    XXX

  72. paniscus scrive:

    >> Questo significa SVALUTAZIONE?

    beh, decisamente sì.

    qualsiasi cosa fatta “perchè ora ne ho voglia” o “perchè lo sento” è trattata come una bazzeccola, una cosa da pochissimo, una fesseria.

    Certo che questa è notevole.

    Mi spiegheresti quale altra motivazione SANA ci sarebbe, che normalmente spinge a fare sesso, se non appunto il fatto di “sentirselo” o di “averne voglia”? E questo non vale anche per le innamoratissime coppie fisse monogame regolarmente sposate? Quando fanno sesso loro, non lo fanno sostanzialmente perché in quel momento ne hanno voglia?

    L’alternativa è che lo si faccia SENZA averne voglia, ma perché si pensa che sia un dovere, o perché si è fatto il calcolo che conviene.

    E’ questo, che tu invece consideri un atto di consapevolezza profonda che attribuisce al sesso grande valore? 🙂

    Lisa

  73. utente anonimo scrive:

    @ Lisa:

    leggi l’ intervista a Sabrina al #36, ciò di cui parli è diventato il GFE business … una delle intuizioni economiche più geniali del nuovo millenio: poiché certi bisogni sono irrinunciabili, il capitalismo è sì vulnerabile, ma immortale.

    XXX

  74. PinoMamet scrive:

    Lisa

    credo che per il pensiero cattolico “sentirselo” e “averne voglia” non siano motivazioni sufficienti per fare sesso:

    si richiede anche il matrimonio e il desiderio di procreare

    (per le incongruenze del pensiero cattolico, rivolgersi ai cattolici medesimi).

    Certo il cattolicesimo è abbastanza uso di mondo da sapere che la maggior parte dei suoi aderenti non segue, oggi come in passato, questa visione piuttosto restrittiva della vita sessuale:

    per questo esiste il concetto di “peccatore”, da trattare più o meno indulgentemente secondo la gravità del peccato.

    Perciò, dal suo punto di vista, ha ragione Francesco nel vedere l’abiura pressoché totale ed esplicita delle forme di regolazione “cattolica” e “tradizionale” del sesso come “svalutazione”: chi fa sesso solo ed esclusivamente perché gli va non è più peccatore da condannare o a cui strizzare l’occhio, ma pura e semplice normalità

    (come dovrebbe essere, secondo me;

    ma non credo anche secondo Sant’Agostino).

    E in chi fa sesso perché gli va, rientra anche chi fa sesso perché gli va di guadagnare qualcosa o di ottenere notorietà o di frequentare i potenti ecc.

    (in fondo, la groupie della Casa delle Libertà non è diversa da quella delle rockstar).

    Francesco, secondo me, sbaglia nel non vedere una contraddizione tra berlusconismo e cattolicesimo tradizionale, che invece a me pare discenda abbastanza chiaramente dal suo stesso ragionamento:

    Berlusconi come persona sarà pure un “cattolico peccatore” abbastanza tradizionale, ma il berlusconismo è anti-tradizionale in tutto

    (e post-sessantottino).

    Ciao!

  75. utente anonimo scrive:

    @ Pino :

    Se per “rivoluzione” intendi cambiamenti radicali sociali in tempi brevi, il “Berlusconismo”, o meglio il “Berlusconesimo”, è l’ unica rivoluzione popolare che l’ Italia abbia mai conosciuto !

    Magari non a livello politico, ma a livello “di costume”, se guardiamo agli ultimi 29 anni, direi che non sussiste dubbio alcuno.

    ciao,

    XXX

  76. paniscus scrive:

    Pino:

    scusa un attimo, ma il “peccatore” è quello che casca nella debolezza occasionale, che è cosciente di sbagliare, che gli dispiace, che se ne vergogna, se ne pente, e si da da fare per non farlo più… non è quello che istituzionalizza quel comportamento come normalità, senza nemmeno porsi il problema che possa essere sbagliato o no!

    Per dirne una terra terra, mi sembra evidente che per la stragrande maggioranza dgli autodichiaranti cattolici medi, quelli che ci tengono moltissimo a sposarsi in chiesa e che dichiarano di credere al sacramento… l’avere allegramente rapporti sessuali abituali, molto prima del matrimonio, sia la normalità assoluta.

    Non è che sia una caduta occasionale nella debolezza, è proprio la norma, non esiste nemmeno il dubbio.

    E’ normalissimo che i fidanzati (anche quelli che assolutamente non vogliono convivere prima del matrimonio, perché sta brutto) vadano a dormire insieme ogni volta che ne hanno l’occasione, vadano ogni anno in vacanza insieme per settimane intere, pianifichino lucidamente la contraccezione, e quant’altro. Vista poi l’età media degli sposi italici e la durata media dei fidanzamenti, mi sembra il minimo.

    Però poi si sbracciano a ribadire che si sposano in chiesa perché credono profondamente nel sacramento…

    Ecco, prendere la pillola per anni perché si trova normalissimo avere rapporti frequenti e abituali, ti sembra un esempio di “casuale e occasionale caduta nella tentazione” ?

    Lisa

  77. paniscus scrive:

    Dove secondo me i cattolici sbagliano, è nell’arroccarsi pateticamente alla convinzione che questo andazzo sia dovuto a una mentalità o a un’ideologia che prima non c’erano e che sono state introdotte deliberatamente.

    La libertà sessuale è arrivata semplicemente perché ce n’è stata la possibilità materiale e le condizioni sociali.

    In passato la libertà sessuale era limitatissima NON perché la gente credesse di più in certi nobilissimi valori etici, ma semplicemente perché:

    – non c’era indipendenza economica,

    – non c’era contraccezione efficace,

    – e non c’era molto altro da fare nella vita se non sposarsi, fare figli, e fare le stesse cose che avevano fatto i propri predecessori.

    La fissazione sulla castità prematrimoniale non è certo un’invenzione cristiana, ma è una costante ricorrentissima in qualsiasi società arcaica, dove ci si sposa giovanissimi, dove il sesso è strettamente legato alla riproduzione in modo automatico, e dove il matrimonio non è una questione di sentimenti individuali, ma di rapporti familiari e sociali collettivi intricatissimi.

    Se ci si sposasse a quindici anni, quasi tutti arriverebbero illibati al matrimonio: perché mai si dovrebbe rischiare un’enorme riprovazione sociale per il capriccio di provarci sei mesi prima?

    Ma in una società in cui è normale studiare fino a 25 anni, sposarsi dopo i 30, scegliersi il compagno senza alcuna interferenza della famiglia, e pianificare le gravidanze quando si vogliono… a chi dovrebbe fregare qualche cosa della verginità, parliamoci chiaro? :)))

    Lisa

  78. PinoMamet scrive:

    Lisa

    quello che mi dici è tutto giustissimo, secondo me;

    solo che, per così dire, non andrebbe detto a me ma ai cattolici.

    Che due persone che si amano facciano sesso, senza dubbio è la norma, per me e te e credo chiunque altro;

    ma per il cattolicesimo, in mancanza di sacramento matrimoniale, è “occasionale caduta nel peccato”;

    indipendentemente dall’atteggiamento di maggiore o minore, reale o ipocrita, pentimento da parte del “peccatore”.

    E anche dalla maggiore o minore severità o “strizzamento d’occhio” del confessore.

    Ora, può pure darsi che la Chiesa post-conciliare abbia cambiato atteggiamento, magari anche solo ufficiosamente;

    ma quella era appunto la dottrina cattolica “tradizionale”, per quanto noi possiamo scovarne tutte le incongruenze e assurdità che ci pare.

    Ora, il Berlusconesimo mi sembra appunto principalmente non-tradizionale.

    In questo mi pare che abbia un rapporto abbastanza ambiguo con il pensiero della destra italiana, che è invece assai legato alla “Tradizione”.

    Rapporto che riguarda non solo il sesso, ma anche per esempio la scuola

    (per il destrorso classico, latino e greco;

    per il berlusconiano, internet e impresa).

    Ciao!

  79. paniscus scrive:

    Ma guarda, la mia obiezione non è etica, è puramente logica.

    Io non mi sogno di contestare alla chiesa il suo sacrosanto diritto di considerare peccato i rapporti prematrimoniali tra fidanzati (o i rapporti qualsiasi tra due persone libere che non hanno il matrimonio nemmeno in programma).

    Quello che mi fa sorridere è il vezzo di spacciarla per “occasionale caduta nella tentazione” di due anime tormentate che sanno di peccare e se ne vergognano… quando invece lo sanno tutti che gli interessati la vivono come normalità assoluta, senza manco porsi il problema che potrebbe essere considerata scorretta.

    Per cui, convivere senza matrimonio è una inaccettabile minaccia all’istituzione della famiglia…

    …mentre rimanere fidanzati per 10 anni senza mai andare a convivere in modo fisso, ma andando a fare viaggi e vacanze insieme ogni volta che capita l’occasione e avendo tranquillissimi rapporti sessuali abituali con tanto di pillola (ossia di premeditazione a lungo termine), quello è meno sconveniente… :))))

    Lisa

  80. utente anonimo scrive:

    Lisa

    non so quali cattolici tu frequenti ma non ho mai sentito giudizi di quel genere (giudizi, non comportamenti)

    Ciao

    Francesco

  81. fm_dacenter scrive:

    x Lisa 73

    a mio avviso, la differenza tra il sesso nella vita di coppia e quello occasionale corre una differenza abissale.

    Non vorrei che mi vedessi intento a trombare con la moglie attraverso un buco nel lenzuolo dopo preghierina di scusa, come vidi in un film sudamericano qualche tempo fa (era satira, immagino).

    Può darsi che sia un inguaribile sentimentale ma l’idea di sesso occasionale nato dalla voglia del momento e non dentro un rapporto serio tra due persone mi lascia deluso. A prescindere dal successo ludico dell’iniziativa.

    Francesco

  82. falecius scrive:

    Sono d’accordo con Francesco, dite che domani nevica? 😀

  83. fm_dacenter scrive:

    per ora qui piove

    Francesco

  84. roseau scrive:

    Stavolta sono d’ accordo anche io con Francesco al commento #82.

    Comincio a sentire freddo… 🙂

  85. utente anonimo scrive:

    Il punto dei punti è:

    Perché dovrebbe dartela gratis se sa che sei disposto a pagargliela?

    E’ il capitalismo, e non possiamo farci nulla.

    XXX

  86. paniscus scrive:

    per francesco, n. 82

    Ma è proprio la tua contrapposizione radicale tra “sesso nella vita di coppia” e “sesso occasionale” che non capisco più di tanto.

    Ma è realmente possibile che si vedano ‘sti due pilastri assoluti come alternative opposte, e che non si riesca a immaginare il vastissimo “continuum” di infinite vie di mezzo che oggettivamente esiste?

    Cioè, tu sei VERAMENTE convinto che il sesso si faccia esclusivamente, o con il grande amore della propria vita con cui si fanno progetti nobili e santi a lunghissimo termine, oppure con uno/a sconosciuto/a qualsiasi, una botta e via?

    Boh, voglio dire, è proprio l’incapacità assoluta di immaginare altro, che mi spiazza.

    Secondo te è proprio così raccapricciante e immorale, ad esempio, l’ipotesi che due persone lucide e consapevoli, che si rispettano, si apprezzano, si vogliono bene, e sono sincere l’una con l’altra, abbiano una bella storia liberamente goduta alla pari, SENZA per questo farsi promesse per tutta la vita o sentirsi in dovere morale di farsele?

    E che se poi questa storia si evolve in un rapporto di coppia solido per sempre, meglio… ma se invece finisce senza drammi, vada bene lo stesso?

    Non so che dire, a me la tua estremizzazione sembra molto semplicistica e scollata dalla realtà…

    Lisa

  87. utente anonimo scrive:

    >> Secondo te è proprio così raccapricciante e immorale, ad esempio, l’ipotesi che due persone lucide e consapevoli, che si rispettano, si apprezzano, si vogliono bene, e sono sincere l’una con l’altra, abbiano una bella storia liberamente goduta alla pari, SENZA per questo farsi promesse per tutta la vita o sentirsi in dovere morale di farsele

    beh, a me pare assai riduttivo. come se avessi la possibilità di andare da MacDonalds e invece optassi per un ristorante vegetariano: forse non c’è nulla di male ma quanto si perde!

    Francesco

  88. utente anonimo scrive:

    Che miseria di alternative, Francè! Andare in un ristorante VERO a mangiare VERAMENTE no? 🙂

    Z.

  89. fm_dacenter scrive:

    Z

    c’è la crisi, bisogna risparmiare, poi tieni conto che io non ci posso entrare in un Mac …

    propongo di mettere il termine “storia” insieme con quello “tolleranza”, nel girone delle parole maledette ed esecrabili.

    🙂

    Francesco

  90. paniscus scrive:

    Cioè, tu ritieni che un ristorante vegetariano sia PEGGIO del MacDonald?

    Già su questo, non riesco a seguirti.

    Inoltre, tornando a bomba: io non credo, in generale, che la gente “scelga” di farsi le relazioni libere perché le ha messe sul bilancino insieme a “quelle serie” e ha deciso scientificamente che preferiva le prime…

    … ma che, semplicemente, ci si trovi, condotta dalle vicissitudini della vita, senza aver pianificato a tavolino né l’una né l’altra.

    Non ho mai capito, in particolare, cosa ci sarebbe di eccezionalmente meritevole nel fatto di essersi messi giovanissimi con il primo e unico amore della propria vita e di esserci rimasti insieme per sempre, senza mai beccarsi delusioni, abbandoni, ridimensionamenti, crudi impatti con una realtà diversa da quella che si immaginava.

    Capisco che possa essere bello, ma perché pensare che sia sempre una scelta, o un merito?

    Io penso che quelle poche persone a cui capita abbiano solo avuto una gran fortuna, e sono contenta per loro, ma non mi sogno minimamente di attribuirvi un valore etico…

    Lisa

  91. fm_dacenter scrive:

    1) solo la prospettiva di morire per fame potrebbe farmi entrare in un ristorante vegetariano (oppure una tinozza fumante di polenta taragna)

    2) MacDonalds (ma preferisco Burgers King) è, preso in dosi molto moderato, una soddisfazione addirittura inverosimile del piacere di mangiare.

    3) la fortuna non esiste (cit.)

    ciao

    Francesco

  92. utente anonimo scrive:

    Francesco,

    — c’è la crisi, bisogna risparmiare —

    Vero. E spendere 7 euro o giù di lì per mangiare plastica pura non è esattamente quello che io chiamo “risparmiare” 🙂

    — poi tieni conto che io non ci posso entrare in un Mac .. —

    Te l’ha proibito il medico o tua moglie? 😀

    Z.

  93. utente anonimo scrive:

    Lisa,

    — Cioè, tu ritieni che un ristorante vegetariano sia PEGGIO del MacDonald?

    Già su questo, non riesco a seguirti. —

    Beh, io su questo lo seguo benissimo.

    Non sono esattamente un amante del Mac, ma perbacco… la sola prospettiva di una cena macrobiotico-vegetariana è sufficiente a farmi venire la cagarella 😀

    Z.

  94. utente anonimo scrive:

    x Z

    il medico

    fosse la moglie, esiste il divorzio (o anche la menzogna a fin di bene 🙂

    Francesco

  95. roseau scrive:

    @Lisa, Z. : beh, c’è qualcuno che associa vegetariano a microporzione per figainversa d’ ambosessi radicalchic&inappetente….almeno finché non vede Falecius e me -vegetariani non integralisti- mangiare…. :DDDD

    Z., Lisa: siete ufficialmente invitati a cena! Cuciniamo noi. Francesco invece lo spediamo al Mac…(scherzo, Francesco!!!)

    😉

  96. utente anonimo scrive:

    Francesco,

    — fosse la moglie, esiste il divorzio (o anche la menzogna a fin di bene 🙂 —

    Da buon cattolico mi aspetto che tu segua la seconda via piuttosto che la prima. Lo farei pure io da miscredente, peraltro 🙂

    Z.

  97. utente anonimo scrive:

    Roseau,

    non tutti i vegetariani sono integralisti, ma tutti gli integralisti sono vegetariani!

    😀

    Z.

  98. utente anonimo scrive:

    x Roseau

    indovina … se accompagno degli amici da Mac, finisco a mangiare un’insalata!

    Francesco 🙁

    PS uova buone sì? allora vengo anch’io. uova, patate, crauti, cena!

  99. utente anonimo scrive:

    Approposito,

    iersera sono passato al Mac perché avevo voglia di un’imperialistissima Coca.

    Poi sono scappato uso vento: un minuto in più e mi sarei ingozzato di schifezze…

    Non credo mi sarebbe successo ad un ristorante vegetariano!

    Z.

    PS: Stavo per dire che le bistecche le portavo io, Francè, ma visto che ti accontenti dei crauti allora niet bistecche 😀

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