Se vi interessa il tenebroso tema delle elezioni a Firenze, non mancate in questi giorni di dare un’occhiata al blog di Io non sto con Oriana
Almeno nei volantini che raccolgo per strada, si parla relativamente poco di immigrazione.
Evidentemente, i politici hanno fatto un confronto tra quanti fiorentini sono stati realmente aggrediti da rumeni, e quanti sono stati multati da vigili. Non a caso, Firenze è la città dove imperversa la scritta, “Meglio la mamma troia che vigilessa“, e dove ci sono dei tipi che girano con la maglietta viola e le parole, “Sempre vigile mai urbano“.
Il tema che sembra suscitare più astio a Firenze infatti è la ZTL, la zona a traffico limitato del centro storico.
Per non fare torto a nessuno, sentiamo in merito una voce di sinistra e una di destra.
La voce di sinistra, in tutto il suo spessore politico, è quella di Elena Scatragli, di cui abbiamo già avuto occasione di parlare.
“Voglio divertirmi sì divertirmi”, strilla sul suo depliant.
“Nella capitale della bellezza, della cultura e del turismo, è impossibile mangiare un gelato appena trascorsa la mezzanotte. Usciamo dalle discoteche e se abbiamo fame troviamo aperti solo gli ambulanti”. “Per chi lavora fino a tardi nemmeno una pizza, o al limite una pizza senza birra, alle due niente alcol”.
Da destra, Francesco Torselli – (militante di Azione Giovani, mestiere ignoto, comunque si occupa di “politica, sport e cultura identitaria“) – mette nel suo programma “una Fiorentina protagonista in Europa e per promuovere l’immagine di una città protagonista nel mondo“. Aggiunge la “chiusura dei campi Rom”, “subito un CIE (ex CPT) a Firenze”, ma soprattutto se la prende con la ZTL:
“La sinistra odia i giovani e la vita notturna. Non si spiegherebbe altrimenti la concessione di licenze a locali pubblici in zone poi sistematicamente prese d’assalto dalla polizia municipale o isolate per gran parte dell’anno dalla ZTL notturna. Maggior tutela per i giovani fiorentini che vogliono vivere la propria città di notte e per i gestori, che investono propri soldi e devono lavorare”.
E aggiunge:
“La Polizia Municipale è il terrore di tutti i fiorentini”.
Non essendo mai stato posseduto da un’automobile, faccio fatica a capire la necessità di portarsi dietro il SUV se si vuole fare un giro in centro: esistono i piedi. E più si è giovani, meglio funzionano.
Comunque, provo a spiegare ai non fiorentini il ciclo dei Locali e dei loro inevitabili sottoprodotti escrementizi.
Il centro storico è fatto di vicoli strettissimi, con marciapiedi spesso larghi poche decine di centimetri, e con pochi posti che si prestino a parcheggi, ammesso e non concesso che tale debba essere l’unica funzione delle piazze storiche della città.
Quindi, buona parte del centro viene chiusa alle auto dei non residenti durante i giorni feriali, e in certe stagioni anche da mezzanotte alle quattro. Salvo tutte le categorie che godono di privilegiate eccezioni, tra cui spiccano molte migliaia di presunti accompagnatori di presunti “invalidi“.
Poi ci sono quelli che non cercano nemmeno di sfruttare il permesso della nonna novantenne in sedia a rotelle per recarsi in discoteca.
Via del Cestello è una stradina che quando passa una macchina, noi bipedi dobbiamo stringerci contro il muro. Tutto il giorno, questa stradina viene percorsa contromano, con la massima naturalezza, da auto che la usano come varco incustodito per violare la ZTL.
Alle 19.30, la ZTL si apre, e un minuto dopo, il centro è invaso da migliaia e migliaia di uomini-a-rotelle, che dopo qualche decina di giri a vuoto scaricano le proprie carcasse direttamente sul marciapiede, in modo da impedire il passaggio ai pedoni, oppure in seconda fila.
Contemporaneamente, si aprono i locali e i localini, di cui i nostri candidati sembrano tanto soffrire la mancanza. Nella piazza dove abito io, ce ne sono ben sei. Tra cui uno che tutta l’estate ti obbliga a tenere le finestre chiuse grazie alla musica assordante con cui intrattiene i propri clienti fino alle due di notte, cioè l’ora in cui la nostra amica Scatragli comincia a cercare l’alcol serale.
Chi esce inebetito da qualche locale si trova imprigionato da chi ha parcheggiato in seconda fila. A quel punto (ore 1.32, ad esempio) si attacca al clacson, ma il proprietario della macchina-carceriera non lo può sentire, a causa del volume della musica del pub dove si trova.
Tutto questo, anche una Scatragli o un Torselli dovrebbero saperlo.[1] Ignorano invece il resto del ciclo.
Molti conoscono le fogne di Firenze perché vi hanno trovato più residui di cocaina che in quelle di Londra.
Ma non tutti sanno che gran parte dell‘unico prodotto concreto dei Localini non finisce nelle fogne – che nel centro sono quasi inesistenti – ma resta in enormi contenitori sotterranei.
Non anneghiamo solo grazie ai camion degli spurghi (cercate spurgo firenze su Google, è istruttivo). Che alle ore 5.30 di mattina, quando la Scatragli comincia ad addormentarsi, partono per svuotare i pozzi neri dei localini in cui lei ha da poco lasciato i suoi residui organici.
La rumorosa operazione di spurgo dura circa mezz’ora, a volte anche di più. E offre ai residenti un potente e durevole tanfo che unisce il profumo della nafta a quello degli escrementi umani.
Nota:
[1] Una certa sinistra buonista sostiene da tempo che per avere più sicurezza, non è necessario avere tanti poliziotti, basta una “città più vissuta“, cioè più SUV parcheggiati in seconda fila e più soldi per proprietari di localini e spacciatori di ecstasy. Un’idea sposata con entusiasmo da una certa destra. La sinistra aggiunge però un caratteristico tocco di ipocrita cerchiobottismo, specificando sempre “nel rispetto dei residenti”.
Post veramente istruttivo. Un giorno dovrò raggiungere anch’io quello stato di saggezza-consapevolezza che negli election days (sigh…) ti fa stare tranquillamente a casa senza sensi di colpa…
Da censurare solo la “certa sinistra buonista” e l’ “ipocrita cerchibottismo” della nota: sembra di leggere un editoriale di Pierluigi Battista! 🙂
Val
Matteo Renzi è sostenuto da ben 6 liste, di cui 4 con un certo spessore politico: Partito democratico, Italia dei valori, sinistra per firenze, comunisti fiorentini.
Ne rimangono due, lista renzi il cui nome dice tutto, e una non meglio identificata , Facce nuove a palazzo vecchio, inventata da renzi stesso, fatta di sconosciuti, la cui caratteristica maggiore pare quella di essere giovani , facce nuove appunto, ovvero gente spesso digiuna di politica. Ecco Elena Scatragli fa parte di questa ultima lista e si vede.
Direi che scegliendola come una voce esemplificativa della sinistra fiorentina sei stato di manica abbastanza larga, miguel.
Mah, la sinistra di un certo spessore non è la stessa che voleva garantire «l’armonico sviluppo urbano dell’area metropolitana fiorentina» consegandolo a Ligesti? Brrrr…
Val
Miguel, ma non ho capito, abiti a Firenze??
Per Maria n. 2
Hai ragione.
Ma:
1) La voce di Scatragli proviene dalla sinistra politica, come quella di Torselli proviene dalla destra politica.
Come linguaggio, nessuno dei due è nella media del proprio schieramento.
Nei due schieramenti, i candidati normalmente scrivono semplicemente:
“Voglio rendere il centro di Firenze, attualmente abbandonato al degrado e trascurato, un luogo che sia pieno di vita anche di notte, nel rispetto dei residenti”
Insomma, la stessa cosa, ma detta in modo più noioso.
Parlo ovviamente dei volantini che ho visto io. A parte i volantini che non ho visto, non seguo i discorsi dei candidati nei media.
Miguel Martinez
Per Peucezio n. 4
Cosa te lo fa pensare? 🙂
Miguel Martinez
Per Val n. 1
Pierluigi Battista scrive balle nove volte su dieci, mica dieci su dieci 🙂
La sinistra si può dividere in tre categorie:
1) sinistra raziocinante, cioè che applica in qualche modo il metodo di Marx di riflettere sulle cause delle cose e non solo sui sintomi
2) sinistra troglodita, cioè che ha trasformato Marx in testo sacro
3) sinistra buonista, cioè che guarda solo i sintomi e piagnucola per le Vittime e i Vittimi, proponendo come soluzione a ogni problema la Solidarietà, la Legalità, ecc. ecc.
Miguel Martinez
ma un ci sono più trippai aperti la notte?
roberto
Uff, il pensiero di destra e sinistra che riporti e` indubbiamente standardizzato e la cultura dei localini e` sicuramente una merda, ma anche il tuo discorso mica e` da meno.
Pari il solito abitante del centro che riesce a cavarsela senza macchina e per questo si sente moralmente superiore. Non c’e` niente di cui vantarsi ciccio, perche` Firenze non ha il trasporto pubblico di Tokyo o il clima del sud della California e se abiti nel posto A e devi andare nel posto B e non ci sono bus che lo colleghino in meno di tre cambi e due ore e magari fuori piove la macchina la devi prendere, sai?
E quando la prendi, la macchina, ti piacerebbe vivere in una citta` dove la viabilita` non sia uno spot elettorale, una macchina per far quattrini con le multe o una questione di crociata contro le auto.
E la ZTL notturna fa parte di quelle idiozie che rendono Firenze una citta` di buffoni.
roberto,
i trippai ci sono ancora, ma non di notte, credo:-)
@val
Spessore politico non significa particolare purezza , ma consistenza numerica e storica, e quindi ,possibilità maggiore di pensiero non allineato.
Tra le facce nuove per palazzo vecchio probabilmente non ce n’è una che sia contro la cittadella viola nella piana di castello per il semplice motivo che altrimenti non sarebbe stata scelta come “faccia nuova” da renzi stesso.
Mentre in altre liste che pure lo sostengono c’è chi è nettamente contrario.
Anonimo, “Firenze una citta` di buffoni”?
Se non ti va bene la strada per andartene la conosci; quella per ANDARE A LAVORARE, secondo me, no!
Uei signori,
non è che l’alternativa sia tra girare in macchina e stare chiusi in casa. Esiste anche lo scooter, per dirne una.
Costa meno di un’auto, consuma meno di un’auto, trovi sempre parcheggio e arrivi ovunque in pochi minuti.
Piove? impermeabile e via. Quattro gocce d’acqua non hanno mai ucciso nessuno.
Z.
PS: Miguel, dalle mie parti a chi sostiene ciò che scrivi tu la sinistra viveuse – generalmente rappresentata dai soliti rottami di Rifondazione – usa rispondere: “oh, ma che stronzo, ma vai a comprarti casa da un’altra parte!”. Un argomentare squisitamente politico, che peraltro non precisa un aspetto non secondario: la casa da un’altra parte – o quanto meno, le spese di mediazione – chi le paga? 🙂
Z.
però l’alternativa non è neppure tra girare in macchina e girare in scooter, eh?
🙂
e poi è tanto “viveuse”, mi sa, la sinistra che dice “comprati casa fuori” quanto quella che non concepisce i problemi di chi abita fuori dal centro, che si vorrebbe sempre bello, vivibile, passeggiabile;
ma poi in concreto non si riesce a concepire nient’altro che qualche ZTL che non accontenta né chi la gode (i centraioli che la trovano sempre troppo elastica) Nè chi la subisce
(chi viene in città non solo per divertirsi- che non è poi che debba essergli proibito, eh?- ma anche per lavorare…).
Il fatto è che una ZTL da sola non serve proprio a niente;
chi sta in centro avrà meno traffico negli orari in cui la ZTL è in funzione, stop.
Io di Firenze non so niente, non ci ho mai abitato;
vedo che da queste parti i parcheggi però sono sempre meno, a ogni lavoro o ristrutturazione si trova modo per eliminare qualche posto auto, e non direi che questo esattamente cura il problema del traffico, casomai lo aggrava.
Oltrettutto nei piccoli centri i divieti e le limitazioni al traffico hanno avuto un visibilissimo effetto di desertificazione e sparizione di attività, non solo “ricreazionali” ma anche di utilità pura e semplice.
Paradossalmente, il casino notturno è aumentato negli ultimi anni (parlo di dove vivo io): non so se questo sia legato al cambiamento da “centro abitato da residenti che lo ‘vivono’ ” a “centro frequentato da personaggi discutibili che ci vengono a ‘divertirsi'”, ma credo proprio di sì.
I residenti storici si spostano fuori, non per fare contenta la sinistra “viveuse” ma per una serie di motivi che vede al primo posto i costi e la disponibilità di servizi, che per un residente non sono il ristorantino e il localino, ma magari lo studio del medico e il negozio di scarpe.
Bisognerebbe smettere di concepire le città italiane come una specie di sfondo medievale da sfruttare a proprio gusto, e iniziare a vederle come posti dove si vive.
Ciao!
Ah, Miguel mio, ti sei imborghesito, e io che ero convinto che fossi il tipo di persona che più casino c’è sotto casa, grida, bottiglie rotte, monnezza, pesce andato a male, rombi di motorini, auto che sgommano, più è contento!
Scherzi a parte, io ‘ste cose le apprezzo davvero (ho la grande fortuna di avere un sonno pesantissimo e di riaddormentarmi istantaneamente anche dopo esser stato svegliato da una cannonata), ma capisco che per molte persone non siano il massimo.
Solo che credo che la circolazione automobilistica debba essere più libera e con meno ostacoli possibile: un quartiere, anche antico, con poche o senza macchine mi dà un po’ di museo, di mortorio, tipo quei quartieri di ville dove ogni tanto si vede una macchina sparuta a venti all’ora, perché gli abitanti le hanno ma le tengono nascoste in garage e loro stessi non escono mai di casa o dal recinto del loro giardino e alle nove di sera vanno a dormire.
Pino,
— però l’alternativa non è neppure tra girare in macchina e girare in scooter, eh?
🙂 —
Perché no? Lo scooter è molto più veloce, è molto meno inquinante, è molto meno pericoloso per gli altri ed è pure meno ingombrante. Sempre un male? Forse, ma di gran lunga – e sottolineo di GRAN lunga – il male minore.
— e poi è tanto “viveuse”, mi sa, la sinistra che dice “comprati casa fuori” quanto quella che non concepisce i problemi di chi abita fuori dal centro, che si vorrebbe sempre bello, vivibile, passeggiabile —
Io abito in periferia, Pino, e non vedo perché il centro non dovrebbe poter essere sempre bello, vivibile e passeggiabile.
— ma poi in concreto non si riesce a concepire nient’altro che qualche ZTL che non accontenta né chi la gode (i centraioli che la trovano sempre troppo elastica) Nè chi la subisce
(chi viene in città non solo per divertirsi- che non è poi che debba essergli proibito, eh?- ma anche per lavorare…). —
I centraioli accettino gli scooter e i periferici accettino di lasciare l’auto nel garagio quando vanno in centro, ché tanto non c’è posto per parcheggiarle. Non male come compromesso, che dici? 🙂
Invece a Bologna il centro storico continua ad essere accessibile alle auto tutta la giornata del sabato (che forse inquinano meno, le auto, di sabato?) mentre si è giunti a chiudere alcune strade financo agli scooter (ciclomotori inclusi).
Altro che in Europa, io lo spedirei su Urano 🙂
Z.
PS: Da noi i residenti si spostano fuori dal centro perché i padroni di casa trovano più conveniente affittare a sei studenti belli stipati (in nero, naturalmente) che non a una famiglia.
“o scooter è molto più veloce”
Se abiti a un chilometro dal luogo che devi raggiungere sì, se abiti a dieci chilometri no; mica tutti abitano nell’immediata periferia, c’è anche chi viene in città dalla provincia o da città vicine;
fatti la via Emilia in scooter tutti i i giorni, poi ne parliamo;
” è molto meno inquinante,”
ah sì?
” è molto meno pericoloso per gli altri”
molto più per chi lo usa;
”
ed è pure meno ingombrante.”
Ah beh allora lo skateboard lo è ancora meno: tutti in skate?
” Sempre un male? Forse, ma di gran lunga – e sottolineo di GRAN lunga – il male minore.”
Nel concreto, no.
“o abito in periferia, Pino, e non vedo perché il centro non dovrebbe poter essere sempre bello, vivibile e passeggiabile. ”
manco io ho mai capito perché Cristo non è morto di freddo;
” centraioli accettino gli scooter e i periferici accettino di lasciare l’auto nel garagio quando vanno in centro, ché tanto non c’è posto per parcheggiarle. Non male come compromesso, che dici? 🙂 ”
manco per il cazzo, scusa il francesismo;
primo, quella degli scooter è un’ipotesi da scartare per i motivi sovraesposti, e in ogni caso non vedo perché chi sta in periferia debba sborsare dei soldi aggiuntivi per comprarsi uno scooter e chi sta in centro, “in cambio”, debba accettare di avere i marciapiedi meno ingombri;
inoltre è un’ipotesi fantascientifica perché si basa sul volontarismo di una parte della popolazione
(a te piacerà anche andare in scooter, a mille altri no, dubito che ci andranno per far contento te e chi abita in centro)
Poi, i posti vanno AUMENTATI, se non in centro, nelle immediate vicinanze.
Ciao.
A Firenze non so, a Bologna voterei per Beppe Maniglia.
-Parcheggi scambiatori economici (muoversi è un diritto, i pedaggi son roba da medioevo e di quello brutto) e collegati spesso e bene al resto della città;
-mezzi pubblici che funzionano e numerosi, a tutte le ore (anche di notte);
-abbonamento unico per tutti i mezzi pubblici;
-utilizzo dei vigili urbani nei compiti di sicurezza che gli competono e che ormai non fanno quasi più, per 24 ore, non con orario d’ufficio come spesso fanno adesso;
-rieducazione dei vigili urbani perché si rendano conto di essere AL SERVIZIO dei cittadini, e non viceversa;
-unificazione delle strutture amministrative almeno a livello provinciale; i problemi di viabilità (come tutti gli altri) non sono limitati agli stretti confini di un municipio, questa visione poteva andare bene sì o no negli anni Cinquanta, adesso, nonostante la sinistra sembri non accettarlo, la gente si sposta
(“ci siete? cosa portate? sì ma dove andate? un fiorino!”)
-collegamenti veloci e alternativi con i vari comuni della provincia (sì a metropolitane leggere che colleghino il capoluogo con i maggiori centri provinciali, in modo da by-passare il traffico);
-se esistono permessi per residenti, devono esistere anche permessi per lavoratori; non tutte le categorie di chi viene in città sono uguali, c’è modo di selezionare chi ci deve venire dal chiassoso cocainomane che ci vuole venire, lo si faccia;
-invece di selezionare Euro quattro e Euro cinque con l’assurda idea che l’inquinamento si fermi a un cartello, si selezionino al limite le auto in base alla taglia.
E in aggiunta:
-abolizione dei parcheggi per residenti e sostituzione con parcheggi per non-residenti;
dopotutto, sono i residenti dei centri storici ad aver meno bisogno della macchina per venirci e spostarvicisi (?) o no?
La tengano in un bel parcheggio scambiatore fuori dal centro, magari a gratis, nel quale si recheranno col mezzo pubblico quando hanno bisogno di prenderla per andar fuori città;
evento, a naso, più raro di quello contrario
(quello che sta in provincia che viene in città per lavorare).
tutti gli incommodi a chi sta fuori?
Eh no!
Ciao!!
@12 “Se non ti va bene la strada per andartene la conosci; quella per ANDARE A LAVORARE, secondo me, no!”
Ma che c’entra andare a lavorare? E comunque sia, che me ne vada o che provi ad andare a lavorare, rimango imbottigliato nel traffico comunque.
Firenze e` una citta` di buffoni e lo ribadisco. Credo fosse veramente difficile fare di peggio partendo da cosi` tanto in termini di possibilita`, su tutto, dalla linfa culturale della citta` al traffico in via mariti.
Buffoni sono i suoi amministratori, ma soprattutto buffoni sono i suoi cittadini.
Cosi` orgogliosi di una citta` decadente, il cui unico vanto sono bellissimi monumenti sporchi che adornano le strade e le piazze puzzolenti del centro storico, cosi` miopi e terrorizzati dal perdere quel poco che hanno da non tollerare ogni minimo progresso. Il trenino e` la cosa piu` ardita fatta a firenze negli ultimi 50 anni ed e` in parte il minimo indispensabile in parte una cacata pazzesca.
Ma la cosa veramente orrenda e` il pensiero piccolo piccolo del cittadino di fronte ad ogni argomento: il proprio problema e` Il Problema, la propria soluzione e` La Soluzione.
Tipo Z. che propone lo scooter, che evidentemente usa, anche quando c’e` la pioggia. Magari qualche volta hai qualche linea di febbre e non vuoi aggravartela? O devi andare a fare la spesa e la cassa d’acqua non ti sta nel bauletto? Insomma lo scooter ok, ma proporlo come La Soluzione A Tutti i Mali e` sintomo di miopia.
Per snellire il traffico a firenze non bisogna andare tutti in scooter o tutti in bici o tutti a piedi. Bisogna rendersi conto che ora e oggi la macchina rimane il mezzo piu` versatile per muoversi nella zona metropolitana e bisognerebbe smettere di sfavorirla attivamente. Bisognerebbe certo coltivare le alternative, ma come tali, come alternative: meno restrizioni per gli scooter, chi puo` permettersi di girare in scooter lo faccia, ma che anche per lui ci siano parcheggi adeguati (soprattuto fuori dal centro). Piu` piste ciclabili, dove si puo` e dove ha senso, ma senza togliere o intralciare altro traffico di volume molto piu` imponente. E` ridicolo vedere macchine incolonnate e due o tre biciclette a respirarsi i fumi. Un traffico scorrevole fa bene a tutti, anche ai ciclisti.
Fatto questo partire verso l’offrire un’alternativa vera a chi della macchina non puo` fare a meno: mezzi pubblici frequenti e attrezzati per gli invalidi, taxi a basso costo, trasporto leggero su rotaia per gli spostamenti in periferia e provincia.
Solo a quel punto ci si potra` lamentare di chi usa la macchina e potrebbe non farlo.
Anonimo Utente di Strade Fiorentine
Mi perdoni Miguel ma non riesco a postare sul blog che viene citato e allora, sperando di non abusare di questo spazio, vorrei commentare qui “Su una FEMMINA a Firenze e su delle DONNE a Torino”
@ Non Sto Con Oriana (ma non ce l’hai un nome?) ho letto e riletto più volte questo post e non mi convince nemmeno un pò, soprattutto nella prospettiva complessiva: in sostanza mi pare che velate o nude, femmine o donne le immagini che proponi si prestino perfettamente ad una “pseudocronaca quotidiana incentrata su questa mercanzia” (soggetto umano di genere femminile) di una banalità piuttosto triste.
Non ho nulla contro il velo (alla mia età potrebbe diventare strategico, nella prospettiva della femmina, intendo) e nemmeno contro i bikini o il nudo integrale, al quale ciascuno attribuisce un significato (questo sì interessante da sviscerare), anche in relazione al contesto.
Piuttosto, il commento è un pò una scusa: non ho mai capito molto bene che cosa significhi la “prima internazionale dell’odio” ma vedo che molti blogger vi aderiscono: sarebbe per me ( che sono senz’altro un pò sinistra-buonista) interessante sapere in questa “iniziativa” dove e come si collocano i MASCHI e gli UOMINI. Ma anche le FEMMINE e le DONNE.
ciao
NonStoConl’Odio (anche se non è reato, dicono)
>> La sinistra odia i giovani e la vita notturna.
Ostregheta, mi son di sinistra, alora!
Francesco 😮
Pino, dov’è che ti candidi sindaco? Prendo la residenza solo per votarti. :d
@tutti
vorrei informare che nei centri storici e vicinanze non ci sta soltanto la cosiddetta sinistra viveuse ma anche la destra, e il centro, gente ricca e gente quasi povera….
No, così tanto per aggiornare la discussione.
Io penso che i centri storici non siano soltanto di chi li abita ma trovo eccessiva la proposta , forse una battuta di spirito,:-) di parcheggiare le macchine dei residenti nelle periferie.
Il problema della sosta si risolve soltanto con la creazione di mezzi pubblici efficienti, lo so sembra la solita frase ma è vera e sempre attuale, perchè in realtà non viene mai attuata. Ieri ho aspettato ben 45 minuti un bus in piazza stazione tanto per fare un esempio.
In Italia circolano 35 milioni di macchine, negli anni sessanta erano soltanto pochissimi milioni, ciò significa che non c’è lo spazio fisico per poter parcheggiare, oggi si stenta a farlo sia a firenze nel centro storico sia in periferia o nei paesi vicini.
Poi non è vero che la ztl favorisce soltanto i residenti, io ho la macchina e non la posso usare proprio quando ne avrei bisogno e cioè la sera quando tutti si riversano in centro appunto, fino a tardissimo. Non è che io li voglia cacciare però per far usare loro l’automobile, non la posso usare io.
Pazienza, però non voglio essere definita sinistra snob perchè penso che ci voglia una sorta di regolamentazione del traffico nelle zone storiche di Firenze.
Io vado a piedi, in bicicletta, in treno, in bus, ma poco,perchè firenze è circondata da una serie di stazioni entro dieci kilometri da santa maria novella, che si configurano come una sorta di tranvia , ma lenta, di supeficie per il territorio metropolitano.
Ma comunque la si intenda bisogna ridurre il numero delle automobili, c’è poco da fare, indipendetemente da dove si abita.
Per quanto riguarda gli svaghi notturni, altra nota dolente e forse irrisolvibile, non saprei bene cosa proporre, ma certo dei limiti, perchè è ovvio che non posso avere sotto casa rumori molesti fino alle due tre di notte, non si tratta di elitarismo…
Più in generale quoto molte delle cose dette da Pino, con l’eccezione di permessi per lavoratori, ce ne verrebbero centinaia di migliaia e migliaia e non ci sarebbe posto.
Ci sarebbe la paralisi. Immagino cosa succederebbe se tutti quelli che scendono dai treni che vengono da sesto, prato, pistoia, lucca, pisa o dalle zone del valdarno arrivassero a firenze in automobile! Molto meglio incrementare treni, puliti e con posti a sedere per tutti, e autobus frequentissimi, seppoi qualcuno sceglie la macchina, lo farà a suo rischio e pericolo, come succede a me quando mi sposto in automobile pur abitanto in centro.
Guarda, Marijam, anch’io quoto moltissime delle cose che dici;
ma come tu “difendi” la categoria di chi abita in centro, lasciami difendere un minimo quella degli automobilisti.
Che non sono tutti cloni di Dick Dastardly che piglian la macchina giusto per farvi dispetto e parcheggiarla sui marciapiedi, e spesso, se potessero, la parcheggerebbero altrove, più tranquilli e senza l’incubo di multe e rimozioni.
Certo dire che i residenti debbano parcheggiare fuori dal centro è una provocazione, se le cose stanno come ora;
mica tanto, però, se si considera una città, come dire, coesa con l’ambiente circostante, dove chi PUO’ andare a piedi o in bici o coi mezzi lo fa, e prende l’auto soltanto chi non ha altre possibilità realistiche;
io per andare da F. a P. (capoluogo) prendo l’auto, come molti, ma solo perché i treni sono molto meno numerosi che in passato e la proposta di metropolitana leggera, sul tracciato delle linee già esistenti, è ancora più che altro un’ipotesi (invece faranno forse un’inutile, costosa e puramente appariscente metropolitana cittadina, con un circuito che neppure intercetta le principali direttive del traffico…)
altrimenti prenderei il treno!
A conti fatti, risparmierei pure.
Tu mi fai due esempi importanti:
“tutti quelli che scendono dai treni che vengono da sesto, prato, pistoia, lucca, pisa o dalle zone del valdarno…”
bene, vedi?
I treni ci sono, questi li prendono: problema auto risolto, per loro.
Nessun motivo di concedergli benefici di sosta o parcheggio: vengono in treno.
magari ne venissero anche altri!
Ed ecco l’altro esempio:
“Firenze è circondata da una serie di stazioni entro dieci kilometri da santa maria novella, che si configurano come una sorta di tranvia , ma lenta”
benissimo!
Io ora non sono un ingegnere o un progettista o un archittetto: ma ci vorrebbe davvero tanto a renderla meno lenta?
Insomma, voglio dire:
non basta dire “no alle auto”, bisogna anche proporre una soluzione alternativa che non sia pura facciata o che non accontenti soltanto chi comunque l’auto, per residenza o volontà o stile di vita, può usarla poco o niente.
Ciao!! 🙂
Però vorrei un cane come Muttley!
Pino, ti do pienamente ragione.
Anche questa concezione per cui un SUV euro5 inquina meno di una 126 non catalizzata è un’assurdità che serve solo a foraggiare il mercato automobilistico (col paradosso che ti spingono ad acquistare auto e ti rendono sempre più complicato e disagevole utilizzarle).
infatti pino, io non sono tra quelli che credono che la gente in automobile sia leggera o pigra, chi prende l’automobile lo fa sempre obotorto collo e perchè spesso non può fare altrimenti .
Se penso a quanti treni e quante piccole stazioni sono stati sopppressi mi viene un nervoso cane come pure a vedere la battaglia ristretta che si fa intorno alla zona blu senza attivare contemporaneamente , ma in modo massiccio altre misure.
Ma per tornare al parcheggio lontano, lo sai che mentre scrivo mi viene in mente qualcosa a riguardo?
Qualcuno , non in italia, deve fare qualcosa che gli somiglia, o me lo sto sognando?
Per Maria n. 25
Condivido quanto dice Maria, di cui invidio i toni pacati.
Già durante il giorno, i posti macchina disponibili in centro – teoricamente riservati ai soli residenti – sono quasi tutti occupati.
Eppure teoricamente sarebbe il momento in cui i posti servono di meno ai residenti, che presumibilmente vanno a lavorare da un’altra parte.
Dopo le 19.30, chiunque può parcheggiare in centro e questo significa che i residenti non hanno alcuna speranza di trovare un posto per la propria macchina, almeno fino a verso le 3 di notte.
E quindi comprensibilmente evitano di uscire in macchina la sera.
Miguel Martinez
Beh, non è che i residenti non hanno alcuna speranza di trovare un posto per la propria macchina, ce l’hanno (o non ce l’hanno) nella stessa misura in cui ce l’hanno gli altri automobilisti.
Il che in fondo mi pare giusto: le case sono private, ma la strada è di tutti, non è proprietà di chi ci abita.
Pino,
— A Firenze non so, a Bologna voterei per Beppe Maniglia —
Pure io. Ma non credo abbia raggiunto il minimo di firme, a ‘sto giro 🙂
Z.
Pino,
— Se abiti a un chilometro dal luogo che devi raggiungere sì, se abiti a dieci chilometri no; mica tutti abitano nell’immediata periferia, c’è anche chi viene in città dalla provincia o da città vicine —
Pino, io dieci chilometri di scooter me li faccio tutti i giorni 🙂 E quando necessario, ne faccio molti di più. Se invece è proprio freddo, treno e corriera. Poi siamo d’accordo, sarebbe bene vi fossero più scambiatori.
— ah sì? [scil., “è molto meno inquinante?”] —
Eccome! Oltre a consumare molto meno in assoluto, se viaggi in città ti permette di arrivare nello stesso posto in non più di un quarto del tempo. E quindi, anziché per venti minuti, bruci benzina per cinque minuti.
— molto più [pericoloso] per chi lo usa —
Ma no – se scegli il modello giusto e non fai il cazzone alla guida 🙂
— Ah beh allora lo skateboard lo è ancora meno [ingombrante]: tutti in skate? —
Hanno inventato un comodo skate a motore che tira come un 150? Nel caso, ti dirò, ci farei un pensierino 😉
— primo, quella degli scooter è un’ipotesi da scartare per i motivi sovraesposti —
…in ordine ai quali ci si riporta integralmente ai motivi suestesi che debbono pertanto intendersi etc., ahò! Non mi fare il civilista, valà: sei una persona troppo per bene ;-)))
— e in ogni caso non vedo perché chi sta in periferia debba sborsare dei soldi aggiuntivi per comprarsi uno scooter e chi sta in centro, “in cambio”, debba accettare di avere i marciapiedi meno ingombri —
Mica è obbligatorio andare in scooter. Ci sono altri mezzi: bici, autobus, taxi e pedibus calcantibus. E talvolta financo metro e tram. Lo so, hai ragione, dovrebbero esserci più parcheggi scambio: ma visto che non ci sono che facciamo? parcheggiamo sotto il Nettuno? eccomesifà! 🙂
— inoltre è un’ipotesi fantascientifica perché si basa sul volontarismo di una parte della popolazione —
Ecco, qui non hai tutti i torti. Nel senso che la maggior parte della popolazione, per definizione, non si muove se non ha un’auto – meglio se grossa – sotto al culo…
Ohi, sia chiaro – io non voglio proporre la soluzione ai mali del mondo, per carità. Quello è compito di Obama 🙂 Lo scooter è pur sempre inquinante. Non è certo la panacea. E’ solo il male minore, che spesso si tende ad ignorare. Tutto qui.
Z.
PS: Condivido gran parte del tuo programma, per inciso. Però è troppo ragionevole e sensato, e richiederebbe soldi per essere realizzato… e quindi dubito che sarà realizzato a breve. Nel frattempo che devo fare? non mi resta che continuare a danzare agile come Cassius Clay intorno ai varchi della ZTL, col mio Inquinator a due ruote sotto le chiappe e un ghigno satanico contro Cofferati ogni volta che eludo la frontiera 🙂
E per pav condicio, come direbbe Ritvan, sono anche contrario ai parcheggi riservati per i residenti.
Che se li sudino come ce li sudiamo noi 🙂
Z.
Miguel
(padrone di casa, quindi per primo)
Z., Marijam, NonStoCon, Falecius, Anonimo Fiorentino, ecc.:
forza, mettiamoci insieme e candidiamoci da qualche parte!
🙂
Se non avessi un lavoro, ci farei un pensierino…
Pino: a parte che ho pochissima voglia, quale parte? Parla uno che ha problemi ha dire dov’è casa sua, perché tra un trasloco e l’altro s’è perso.
si costruisce un parcheggio e bisogna sentire lamentele perchè si è fatto il parcheggio,
non si costruisce un parcheggio e bisogna sentire lamentele perchè non si è fatto il parcheggio;
si approva la zona a traffico limitato e ci si lamenta,
non la si approva e ci si lamenta;
incontentabili!!
si creano condizioni per la vita notturna ed ecco
spuntare il sessantenne, con la beata casa in centro e nostalgico di quando gli equini trainavano le persone ,
lamentarsi
ma allora si candidi e porti avanti le sue proposte !
chi vuole una città vivace, laica, aperta
voti Matteo Pegoraro , Livia Federici
ed in Europa la lista Bonino-Pannella
votate Radicali
per un’ Italia laica,liberale,liberista
ciao
marco radicale
Per Marco Radicale n. 37
Parli dei sessantenni…
Veramente, quando ero ventenne, mi piaceva sdraiarmi sui prati con un libro, camminare per ore da solo la notte, ascoltare qualcuno che suona un flauto, fermarmi a osservare gli artigiani che lavoravano nei vicoli, correre sotto la pioggia, chiacchierare con gli amici su una scalinata.
Mica andare in giro per ore in macchina a cercare posteggi per poi chiudermi in qualche posto dove non si può parlare per il rumore.
Quindi non la metterei sul “giovani contro anziani”.
Per il resto, e a parte l’invito finale, hai qualche ragione nello scherzare sui conflitti insanabili.
Miguel Martinez
Miguel, tu hai ragione e anch’io detesto (non immagini quanto) i locali dove non si riesce a parlare per la musica e il rumore.
Ma oggi l’alternativa non è fra il mondo motorizzato e la vivacità spontanea di quando la gente viveva la strada. E’ fra le macchine e la morte, la tranquillità borghese (o post-borghese) degli egoismi di oggi in cui ognuno vorrebbe abitare in una villa al centro di 20 kmq di bosco di sua proprietà, con l’abitante più vicino a 10 km. Portato all’estremo il principio di tranquillità e supposta vivibilità che tu dici (e lo si sta portando all’estremo, non sono utopie future) creerebbe un mondo che farebbe orrore a te per primo.
>> ognuno vorrebbe abitare in una villa al centro di 20 kmq di bosco di sua proprietà, con l’abitante più vicino a 10 km
1) non una villa, un castello o almeno un maniero
2) mi bastano 5 km, purchè ci sia una tribù di Gurka a proteggermi, così anche il bisogno di sicurezza è a posto
3) voglio una metropolitana, però, che mi porti al cinema o a prendere il gelato quando mi aggrada, con fermata privata sotto casa. sennò almeno una supestrada riservata e il posteggio lato cinema e lato gelateria
4) già che ci sono, mettete anche una fermata lato palazzetto dello sport e compratemi Howard per la squadra di basket
mi piace mi piace!
Francesco
Francesco, parlerò con quelli dell’ufficio tecnico incaricati di redigere il piano regolatore e vedremo cosa si può fare.
Se riescono ad accontentarla, mi offrirà una cena in trattoria.
piano regolatore? da quando siamo uno repubblica socialista sovietica?
Francesco
😉
o mio dio francesco, non dirmi che non sapevi dell’esistenza dei piani regolatori, sai quei disegnini con numeretti riguardanti un territorio cittadino fatti , perlomeno in teoria, al fine di impedire che ognuno faccia come c. gli pare ?
Peucezio,
— Ma oggi l’alternativa non è fra il mondo motorizzato e la vivacità spontanea di quando la gente viveva la strada. E’ fra le macchine e la morte —
Ennò, fratello, continui a dimenticarti dello scooter 😉
Z.
Lo scooter è una macchina più individualista 🙂
Ma il nemico resta la bicicletta (non scherzo).
Doveva pensarla come te anche il tizio che ha omesso di darmi la precedenza, mi ha investito e poi è sceso per vedere se il suo paraurti era danneggiato…
Z.
>> al fine di impedire che ognuno faccia come c. gli pare ?
esattamente come dicevo io! al comunismo, al comunismo!
Francesco
PS scherzo veh, sto solo festeggiando il risultato positivo delle europee
PPS no, non parlo di Bossi-DiPietro-Casini, parlo dell’esclusione dei vari partiti comunisti dal parlamento europeo.
Francesco,
— PPS no, non parlo di Bossi-DiPietro-Casini, parlo dell’esclusione dei vari partiti comunisti dal parlamento europeo. —
Mica ci sarebbero andati come partiti comunisti. Sarebbero finiti in una specie di gruppo radical-nonsoché, tipo.
Comunque penso possano essere soddisfatti del risultato complessivamente raggiunto, e chissà che un giorno non venga loro l’idea di mettersi tutti assieme. Certo, per la sinistra italiana è quasi impossibile…
Z.
Comunque,
un giorno dovrai spiegarmi che ti hanno fatto i kommunisti, povirazzi 🙂
Z.
Mica ci sarebbero andati come partiti comunisti. Sarebbero finiti in una specie di gruppo radical-nonsoché, tipo.
maria
sarebbero andati nella GUE (Gauche Unitaire Européen) ovvero nella sinistra non socialista che conta mi pare una trentina di parlamentari.