Scendono da una macchina i giovani venditori dell’Euroclub, una tipica impresa che non definiremo truffaldina, solo perché non ci va di prendere una denuncia. Comunque andavano di casa in casa, dicendo di fare un "sondaggio di opinione" ("dove passate le vacanze? al mare in montagna?") che non si sa come, alla fine ti trovavi a firmare un foglio che ti obbligava a comprare un sacco di libri e se dopo non pagavi, ti trovavi una lettera cortese ma ferma di uno studio di avvocati.
I giovani venditori, col nasino all’insù, scendono dalla macchina e vengono immediatamente circondati da un gruppo di ragazzi del quartiere.
"Che ce state a’ffa qua?"
"Buongiorno, siamo dell’Euroclub, e stiamo conducendo un sondaggio d’opinione".
"C’avete cinque minuti p’annavvene".
Il che dimostra, uno che le ronde non le hanno inventate oggi. E due, che non tutte le ronde vengono per nuocere.
Come sapete, questo è un blog antimaginotista. Con riferimento al poco fantasioso e baffuto funzionario francese, André Maginot, che organizzò tutte le difese della Francia pensando che la guerra a venire avrebbe avuto lo stesso volto della Grande Guerra.
Il maginotista insomma è colui che combatte la guerra attuale, rifacendosi rigorosamente alle regole della guerra precedente.
Credo che ci sia molto maginotismo nelle critiche che tanti amici fanno a ciò che chiamano l’introduzione per legge delle "ronde" anticriminalità.
Il primo errore, ovviamente, sta tra i sostenitori stessi delle ronde, che hanno la curiosa idea che la violenza sia aumentata nel nostro paese. Un’illusione che lascia attonito chi, come me, è vissuto negli anni Settanta e Ottanta. Che non erano solo gli anni delle Brigate Rosse, ma delle decine di migliaia di episodi di violenza politica diffusa. E la stessa violenza politica non era nulla rispetto a una più generale violenza, di cui Giulio Salierno ci ha lasciato alcune fondamentali analisi.
Una generale violenza che ha raggiunto il culmine in anni in cui centomila tossicodipendenti si svegliavano ogni mattina chiedendosi a spesa di chi sarebbero riusciti a conquistarsi la loro dose quotidiana. Il tutto in un mondo senza telecamere, dove si trovava sempre un amico dietro l’angolo bravo a falsare carte d’identità, e dove i carabinieri che fermavano uno a Padova, faticavano parecchio prima di scoprire che avesse precedenti a Reggio Calabria.
Accanto a questo provincialismo cronologico dei rondisti, c’è il provincialismo però anche degli antirondisti.[1]
Paniscus ha scritto un post, in cui analizza – per quello che possiamo sapere, in assenza del testo del decreto legge – in cosa consistono le "ronde" che il governo avrebbe appena legalizzato: in pratica, sembra che non cambi nulla rispetto a ciò che è già legale (o illegale).
Le ronde, in sostanza non esistono. E’ la destra a far finta di averle create, per dare l’impressione di fare qualcosa in difesa delle anziane che rischiano lo scippo della pensione; e la sinistra si fa complice della finzione, per denunciare un immaginario pericolo paramilitare o golpista.
Il governo fa una legge che serve solo per fare notizia. Altro che deriva autoritaria: ciò che resta dello Stato sta semplicemente rincorrendo i media.
E cosa dicono i media?
Alessandro Robecchi ci presenta un interessante dato di fatto:
"Tanto per gradire (fonte: Centro d’Ascolto sull’Informazione Radiotelevisiva), ecco qualche numero. Nel 2007 hanno aperto il loro notiziario con la cronaca nera, creando apprensione e paura nel paese, i seguenti telegiornali. Tg1, 36 volte, Tg2, 62 volte, Tg3 32 volte, Tg4 70 volte, Tg5 64 volte e Studio Aperto (record! Il tg tette&culi non delude mai) 197 volte. Se ne deduce che durante la scorsa campagna elettorale le televisioni di proprietà del candidato Silvio Berlusconi hanno pompato sulla paura molto più delle altre (insieme al fedele Tg2)."
La differenza certamente c’è, ma non sembra gigantesca. Comunque Rebecchi la analizza maginotianamente:
"Impaurito a dovere il paese, creato quel “clamore” che oggi si denuncia, si è passati all’incasso vincendo le elezioni e preparando il terreno per il razzismo applicato e la pulizia etnica di questi giorni."
Innanzitutto, non c’è alcuna "pulizia etnica" in corso, perché l’immigrazione, assieme alla camorra e al falso in bilancio, è uno dei pilastri dell’Azienda Italia. Casomai, l’economia ha bisogno di tenere i migranti in uno stato di perenne paura, in modo che non si trasformino in una nuova classe antagonista, ma questo è un altro discorso.
Ma soprattutto, credo che Robecchi, come tanti antiberlusconiani, metta il carro davanti ai buoi. Certo che dal clima di paura, il partito di Berlusconi ha guadagnato ampiamente.
Ma ha fatto lui il lavaggio del cervello agli italiani?
Robecchi dimentica che esiste il telecomando. Il teledipendente medio sceglie di vedersi i telegiornali di Berlusconi, proprio perché riducono al minimo notizie sulla borsa – indifferenti alla maggioranza degli italiani -, sulle elezioni in paesi in cui gli italiani non vanno in vacanza, sul centenario di Darwin, sul noioso Medio Oriente, nonché le boriose passerelle dei politici. E si concentrano su cose che la gente normale capisce: tette, culi, scippi, stupri. E lo fanno confermando quello che già pensano gli italiani, che scippi e stupri (a differenza di tette e culi) sono colpa degli stranieri.
E perché lo pensano? Perché gli italiani sono europei. E lo pensano gli europei, o la maggior parte degli europei. Ci sono innumerevoli libri scritti in altri paesi che sottolineano questo fenomeno e non accennano nemmeno all’Italia.
Le ronde sono forse un "regime" che avanza, magari con proprie "forze paramilitari"? Credo che sia una visione – maginotiana – del Palazzo come sede del potere, che si conquista con le armi. Che già era sbagliata trent’anni fa, quando Adriano Sofri strillava in piazza che il Golpe era Vicino e che il proletariato doveva "prendersi la città" (con le ronde). Figuriamoci oggi.
Ogni giorno, ciascuno stato europeo – tra cui l’Italia – cede sovranità all’organismo Europa. Che sia un bene o un male, nessun governo europeo oggi ha più sovranità di quanta ne avesse trent’anni fa un sindaco: lo si è già visto nell’isolamento imposto alcuni anni fa all’Austria di Haider.
I critici confondono le ronde virtuali con le squadre fasciste, che peraltro agirono quando il signor Maginot non aveva ancora cominciato a costruire la sua Linea.
E’ chiaro che chi vuole cercare analogie, le può trovare. Probabilmente anche qualche esaltato di destra le trova. Il problema è se queste analogie hanno, complessivamente, senso. Io ritengo di no, per due motivi.
Il primo è che il periodo del primo dopoguerra ha visto scatenarsi su questo paese decine e decine di migliaia di giovani disoccupati che si erano formati, professionalmente e psicologicamente, nelle trincee. Sparando e agendo in gruppo.
Oggi invece la militanza di qualunque tipo è quasi scomparsa. Se andate alle manifestazioni di sinistra, troverete che ogni anno, l’età media dei partecipanti si alza proprio di un anno. E anche a destra, i tanto mitizzati giovani di Forza Nuova sono qualche decina, in tutta Italia. Solo i leghisti hanno ancora un seguito di militanti, nulla però che un gruppo di vigili urbani non saprebbe mettere in fuga in pochi minuti.
Certo, esiste un vasto mondo del volontariato in Italia; ma i donatori di sangue o i raccoglitori di fondi per le missioni hanno uno spirito assolutamente non violento: non è un complimento, ma una constatazione.
Il secondo motivo è che gli squadristi furono lanciati contro quello che all’epoca era un reale pericolo per l’ordine economico e sociale italiano: masse di lavoratori in sciopero o che avevano occupato fabbriche e latifondi, una fitta rete di sedi, cooperative, case del popolo e sindacati e rivendicazioni forti e incessanti.
Oggi nessuno minaccia l’ordine economico e sociale, che viene quasi universalmente accettato, o almeno subito. Dire che i fascisti erano servi dei padroni, è una semplificazione grottesca. Ma dimenticarlo, come si fa oggi, significa perdere ogni senso della storia.
Nei fatti, è facile prevedere come andrà la storia, cioè come è già andata, visto che la legge sembra che non cambi quasi nulla.
Politici di destra di terza fila cercheranno un giorno di gloria a TeleCaggiatediSotto, facendosi vedere pronti a uscire dalla sede assieme a cinque aspiranti politici di destra di quarta fila, magari con tanto di berretti in testa. Poi andranno in pizzeria, facendosi servire dal cameriere bengalese che lavora in nero.
Tutto questo non vuol dire che la faccenda sia da prendere alla leggera. Rendersi conto che Maginot aveva sbagliato tutto, non vuol dire che la Germania non costituisse un pericolo per la Francia, anzi. E’ solo che si sarebbe dovuto affrontare questo pericolo in una maniera nuova.
Personalmente, trovo preoccupante l’ulteriore mediatizzazione dello stato.
Trovo preoccupante la diffusione sempre maggiore delle paure individuali, della solitudine e dell’impotenza di una popolazione sempre più anziana, che si proietta sui sintomi – i migranti – e non sulle cause profonde, che alla fine si riconducono, in sostanza, al capitalismo.
Un altro elemento è lo slittamento del concetto di democrazia, concetto che nel suo senso moderno è inseparabile dallo stato-nazione.
Il mercato globale, l’Europa, la NATO, la WTO e le infinite altre servitù internazionali aboliscono lo stato nazionale.
La democrazia si rifugia, quindi a livello locale – più di quartiere che di comune. Non è certo possibile risolvere problemi globali a livello più che locale, ma la situazione genera una caterva di politici locali che si agitano per ottenere il possibile, che in tempi di magra di fondi statali significa di solito mandare gli zingari nel quartiere confinante. Ecco che le ronde virtuali diventano in qualche modo l’espressione di questo residuo di democrazia. Siamo ben lontani dallo stato prefettizio di Mussolini.
Non mi preoccupano certamente ronde di leghisti, ma potrei fantasticare uno sviluppo diverso della faccenda. Per dire, e solo come esempio, la creazione di gruppi apolitici di guardie giurate di second’ordine, magari finanziati da associazioni locali di commercianti, con divise appariscenti, che si piazzino davanti ai negozi, o la sera si facciano vedere davanti ai localini, per dare l’illusione che "qui sei al sicuro".
Un passo ulteriore verso la privatizzazione della sicurezza, o dell’apparenza della sicurezza, che è giusto contrastare per quello che è. Ma anche qui mi preoccupano molto di più le ditte private che hanno in appalto le telecamere (con i loro contenuti), le guardie private armate e gli esperti di ogni forma di sicurezza informatica, la banda armata israeliana che controlla la metropolitana di Roma. Solo che lì la "politica" – cioè la polemica con Berlusconi – non c’entra, e la cosa non preoccupa nessuno.
Nota:
[1] Che in piccolo è anch’esso cronologico. Quanti cinquantenni che oggi sostengono che la violenza va riservata allo stato, a vent’anni facevano parte di qualche servizio d’ordine di quelli duri, che giravano mascherati, con i manici di piccone avvolti in striminzite bandiere, o con la chiave inglese, invocando il "contropotere territoriale"? Probabilmente non pochi, visto che i gruppetti di sinistra di allora sono stati il luogo di allevamento di buona parte della casta dirigente di oggi.
Personalmente, non demonizzo chi in quegli anni faceva così, ma forse non sono i più indicati a sacralizzare la Legalità e santificare lo Stato Serio.
— concetto di democrazia, concetto che nel suo senso moderno è inseparabile dallo stato-nazione —
Ne siamo sicuri?
Rock & Troll
“Un’illusione che lascia attonito chi, come me, è vissuto negli anni Settanta e Ottanta”
Per chi poi ha fatto l’Università in quegli anni (solo un esempio : anni settanta psicologia a Padova) questi anni sono di una noia, ma di una noia…
Josi
Jacopo Fo è una persona che non mi piace per niente.
Jacopo Fo ha scritto alcune cose comunque originali sul tema delle ronde qui:
http://www.jacopofo.com/ronde-proletarie-alcatraz-politica-crisi-sinistra-sicurezza
Miguel Martinez
Per Rock & Troll
l’aggettivo “moderno” è decisivo.
La democrazia è stata forse la forma prevalente di governo nelle società “premoderne”, dalle comunità berbere del Marocco alle 5.000 assemblee locali che nella Francia prerivoluzionaria si riunivano dopo la messa la domenica per risolvere i problemi locali.
Ma è un’altra storia.
Miguel Martinez
Più che aver ragionato in termini “passatisti”, con Maginot la Francia ha commesso lo stesso errore per la seconda volta, lasciando sguarnito il confine belga.
Detto questo, a me par di aver capito che queste ronde saranno composte da privati coordinati dal prefetto: e se così fosse qualcosa di nuovo ci sarebbe, dopo tutto.
Comunque pare che i rondisti padovani si siano già legnati con gli antirondisti locali…
Z.
Per Z. n. 5
Il testo non è chiarissimo:
“particolari misure di prevenzione quali la possibilità che i sindaci, previa intesa coi Prefetti, si avvalgano di forme di collaborazione da parte di associazioni di cittadini (non armati) utili a segnalare casi di disagio sociale o che possano recare pregiudizio alla sicurezza.”
Io la interpreto così.
Le associazioni si formano.
Il sindaco se ne può “avvalere”.
Se lo fa, lo deve comunicare al prefetto.
Miguel Martinez
Ehhhh ma il diavolo si nasconde spesso tra le parole, Miguel. E se – come me – conosci qualcuno che ha sottoscritto un contratto col club del libro sai bene che è così 🙂
La legge sull’IVG in teoria limita l’aborto a casi particolari e tassativi. In pratica le limitazioni vengono applicate in modo assai restrittivo, grazie ad un’interpretazione a dir poco estensiva del testo normativo. Per questo la signora Lario non ha avuto grossi problemi con la Procura quando ha abortito al settimo mese.
La legge c.d. Biagi prevede requisiti a carico dell’impresa e norme di impiego dei lavoratori c.d. atipici, ma dato che i controlli sono così improbabili che “improbabile” è di fatto un eufemismo l’imprenditore – specie piccolo – può generalmente violare la legge nella più assoluta impunità.
Non è sempre la lettera della legge a rilevare, insomma, quanto l’uso che della legge viene fatto. Staremo a vedere…
Z.
Per Z. n. 7
Certo; ma qui stiamo parlando della lettera, o almeno della parafrasi della lettera, della legge varata l’altro giorno.
Può essere benissimo che si interpreti questo testo, in effetti ambiguo, per istituire una sorta di albo prefettizio delle ronde, o qualcosa del genere.
Miguel Martinez
Su “Libero” di oggi Santo Versace, stilista e deputato PdL, fa le pulci all’apparato di sicurezza italico, paragonandolo con quelli di altri paesi, su fonti Eurispes 2009.
Ecco un sunto:
ADDETTI ALL’ORDINE PUBBLICO (unità ogni 100 000 abitanti)
Italia: 571 (*)
Germania: 321
Gran Bretagna: 268
Francia: 227
% PIL DESTINATA ALLA SICUREZZA
Italia: 2,1
Gran Bretagna: 2,5
Spagna: 1,85
Germania: 1,7
Francia: 1,2
(*) Sono presi in considerazione solo i 330 000 effettivi di polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza, guardia forestale e polizia penitenziaria (e, ovviamente, i loro omologhi nei paesi stranieri considerati). Non sono state conteggiate le polizie locali che, in Italia contano circa 120 000 addetti.
Versace conclude che le forze di sicurezza in Italia sono mal impiegate, adoperate per lo più in compiti di “passacarte” da ufficio. E che, se fossero dispiegate sul territorio – riservando il lavoro da passacarte d’ufficio a personale civile – non ci sarebbe bisogno di alcuna ronda.
beh la conclusione di versace non è che mi convinca granché: se sei nel trip “sicurezza”, non ti sentirai abbastanza sicuro neanche se schierano l’esercito al completo: o magari tu si, se hai una pattuglia sotto casa, ma la coperta sarà comunque troppo corta
semmai la comparazione con gli altri paesi la farei sulla quota di territorio e di popolazione che è, e spesso deve restare, nell’illegalità; anche solo a occhio (io vivo in francia ma torno spesso in italia) è qui che l’italia stravince
tra l’altro, io viaggio very cheap con eurolines e l’unico posto in cui mi hanno controllato i documenti (2 volte) è alla frontiera italiana; mi sembra che controllare i quattro sfigati che viaggiano in autobus di notte per rispiarmare qualche decina di euro sia un modo di passare carte all’aria aperta (svegliandomi, e a mie spese; ma che li possino caricà!)
renna
x Ritvan
quindi dal conto italiano mancano 120.000 vigili urbani … e da quelli stranieri?
e, soprattutto, dove sono tutti questi tutori della legge e della sicurezza di noi cittadini contribuenti?
chi li ha mai visti?
saluti
Francesco
>x Ritvan
quindi dal conto italiano mancano 120.000 vigili urbani … e da quelli stranieri? Francesco< Come già detto, anche lì mancano i loro. Le cifre, però, le dovresti chiedere direttamente a Versace, poiché nell’articolo mancano. >e, soprattutto, dove sono tutti questi tutori della legge e della sicurezza di noi cittadini contribuenti?chi li ha mai visti?< Come già detto, negli uffici, a fare i passacarte. Oppure a fare da scorta a Magdi Cristianissimo Allam perché i barbuti intabarrati:-) non si nascondano sotto il suo letto per sgozzarlo. Nell’articolo viene precisato che in Italia ci sono circa 574 000 cosiddette “auto blu”, contro le 73 000 degli USA e 54 000 della Germania.
E noi paghiamo!:-( 🙁
saluti
Casomai, l’economia ha bisogno di tenere i migranti in uno stato di perenne paura, in modo che non si trasformino in una nuova classe antagonista, ma questo è un altro discorso. Miguel
Non credo sia un altro discorso. Le ronde servono anche a questo, esse sono nate, guarda caso, proprio in seguito a vaneggiamenti indotti ,riguardanti soprattutto i migranti , i loro reati, e il loro supposto ruolo di inquinamento e snaturamento dell’identità italiana.
Sono nate per difenderci DA loro e non soltanto dalla micro criminalità peraltro imputata in massima parte alla presenza di stranieri in barba a ogni studio statistico o sociologico.
Stranieri o italiani dal ruolo sociale marginalissimo come gli zingari per fare un altro esempio.
Le ronde non saranno virtuali, ci vorranno fondi, la provincia di milano ha già stanziato 250000 euro, e io pago dice ritvan ricordado il grande totò:-)lavoro burocratico, martellamento mediatico per ribadirne l’urgenza, e quindi ulteriore intossicazione sociale; non capisco poi perchè esprimersi politicamente contro le ronde sia ritenuto soltanto il solito antiberlusconismo come se le ronde fossero una sciocchezza qualsiasi priva di reali conseguenze.
Ora io mi chiedo, può un fenomeno sociale essere grave o quantomeno ambiguo per quello che potrebbe provocare senza che si tiri in ballo berlusconi, può un fatto essere grave anche se non è copia fotostatica di avvenimenti del Novecento, in questo caso il fascismo?
Finisce tutto con il secolo passato?
E cosa c’entra ricordare il servizio d’ordine più o meno improprio che dei baldi giovanotti negli anni Settanta facevano durante le manifestazioni politiche? Quel fatto non può tacitare chi giudica le ronde di oggi, inutili e foriere di sviluppi negativi.
Ciao, trovo che il tuo sia un post molto interessante e approfondito.
Tuttavia alcuni punti dell’analisi non mi convincono molto, a partire dal paragone iniziale. Le ronde, le squadre che sono state istituite sono legalizzate e sostenute dal governo (anche economicamente, come ha fatto presente qualcuno prima di me), e ciò trovo sia un pericoloso sdoganamento, che si accompagna a parecchie altre “autorizzazioni” dall’alto a rispondere con violenza e ai margini delle regole civili allo stato di tensione, di paura, che si è contribuito a creare.
Per Mariak n. 13
Sostanzialmente condivido – contestavo l’affermazione di Robecchi secondo cui lo scopo delle ronde sarebbe la pulizia etnica, cosa opposta all’umiliazione e sfruttamento quotidiano di un’etnia: in Palestina c’è pulizia etnica, ma non c’è sfruttamento, ad esempio.
Ho sentito anch’io la storia della provincia di Milano, tra l’altro con una cifra diversa.
Qualcuno sa dire a cosa dovrebbero servire quei soldi?
Cioè, la provincia di Milano usa fondi pubblici per:
1) tappezzare la provincia di manifesti che esaltano le ronde
2) stipendiare ronde proprie (che poi la provincia è di “sinistra”)
3) stipendiare ronde altrui apolitiche
4) dare soldi alla Lega per raccogliere volontari?
Non capisco
Miguel Martinez
la provincia di Milano è una delle poche realtà rosse rimaste nel nord Italia
le ronde sono, mutatis mutandis, i soviet dell’Italia del XXI secolo, auto-organizzazione dal basso che lo Stato ha dovuto riconoscere
e voi vi lamentate?
ma, io i sinistri non li capisco
Francesco
574.000 mi paiono tante anche per l’italia, ritvan
Emergono i Politici di Destra di Quarta Fila:
“VICENZA (24 febbraio) – In maschera anche il sindaco di Vicenza Achille Variati, che questo pomeriggio in piazza dei Signori ha partecipato al Carnevale travestito da Shrek.
Nei panni del popolare personaggio della fortunata serie di film d’animazione, Variati ha scherzato con i numerosi bambini presenti e ha preso parte con le famiglie ai festeggiamenti di martedì grasso – ultimo giorno di Carnevale – tra giocolieri, maghi, stelle filanti e coriandoli.
Insieme al sindaco è sceso in piazza in maschera per festeggiare il Carnevale anche l’assessore alla Sicurezza Antonio Dalla Pozza, che ha scelto di indossare un burqa bianco. Nello spirito del Carnevale e con accento polemico, l’assessore ha dichiarato: «Voglio fare le ronde».
Miguel Martinez
Ottimo articolo.
Non sono d’accordo su tutto, come è normale che sia, ma poco importa: ciò che importa è la lucidità nel demitizzare certe idee fisse e quindi nel descrivere la realtà senza i filtri che tali idee fisse interpongono fra questa e i nostri occhi.
Ritvan n.9,
il sovradimensionamento degli organici è un’onorata tradizione italo-italiana 🙂
Non è che l’esercito del Dux arrivasse a otto milioni, naturalmente. Ma era certamente molto più vasto di quanto ci si sarebbe aspettato da una piccola nazione come l’Italia, che avrebbe potuto e dovuto puntare solo a obiettivi su piccola scala.
Tuttavia l’esercito come organizzato non rispondeva a necessità militari bensì – come al solito – a logiche anzitutto politiche, alla necessità di assegnare un posto a tutti.
E non credo che per le FF.OO. di oggi sia diverso.
Z.
Dal blog di Georgia
http://georgiamada.splinder.com/
una nota quasi concreta su tutta questa faccenda. La metto qui:
L’EMERGENZA SICUREZZA
Ronde, stop ai dilettanti
Maroni-Galan, patto in laguna
«Una scuola per i vigilantes»
Claudio Malfitano
L’offerta del governatore: «La Regione può coordinare. Ma non vogliamo essere noi gli ufficiali pagatori» VENEZIA. «Stop alle ronde fai-da-te» Il ministro dell’interno Roberto Maroni detta da Venezia le regole per i pattugliamenti dei cittadini: sarà un monitoraggio del territorio controllato dai prefetti e accompagnato da una rigorosa formazione dei volontari, che debbono essere prevalentemente agenti in pensione, provenienti dalle forze dell’ordine. L’inquilino del Viminale sbarca in laguna per rinnovare il patto sulla sicurezza con la Regione. E da palazzo Balbi spiega come intende costruire la «sicurezza partecipata». Perchè l’unico modo per restituire serenità ai cittadini è garantire un maggior presidio del territorio. Ma resta in sospeso un nodo: chi pagherà la formazione dei «rondisti»? Alla domanda il ministro rimane in silenzio. Segno che la questione è ancora al centro del confronto politico. Poi aggiunge: «Servirà anche una selezione dei volontari: non voglio dilettanti allo sbaraglio». Il governatore Giancarlo Galan però non si fa cogliere alla sprovvista: «La Regione può avere un ruolo di coordinamento, ma non saremo noi gli ufficiali pagatori».
La mattinata veneziana del ministro leghista comincia poco prima delle dieci. Arriva a palazzo Balbi e si chiude in «conclave» con il governatore. Ne esce dopo un’ora per dare un saluto alla giunta e incontrare i giornalisti. Si affaccia al balcone di palazzo Balbi per godere del panorama sul Canal Grande: «Bea vita!» gli urla un gondoliere di passaggio. Nello studio privato di Galan, i temi sul piatto sono tanti: non solo ronde e iniziative sulla sicurezza ma anche il Cie, centro di identificazione ed espulsione dei clandestini, che sorgerà a Verona. «Su questo non parlo – avverte Maroni – Stiamo ancora decidendo». «Non posso aggiungere altro – gli fa eco Galan – Saremo due tombe». Già stamattina la decisione finale verrà presentata in consiglio dei ministri.
C’è un altro tema, però, al centro del dibattito politico: ieri è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto con le norme sulle ronde. E il ministro lo difende a spada tratta: «Chi protesta dimostra di essere per le ronde fai-da-te – attacca – Noi siamo intervenuti per regolare centinaia di situazioni già in atto. In tanti comuni, anche di sinistra, i cittadini si sono auto-organizzati per vigilare sul loro quartiere». Un’esperienza che al Viminale non vogliono «sprecare»: Maroni si è fatto mandare i regolamenti dei comuni che hanno avviato iniziative del genere: «Tra cui anche Verona» ci tiene a precisare. «Li studierò e poi pubblicheremo le direttive attuative – spiega – Di certo sarà richiesta una selezione e una preparazione per partecipare: non voglio dilettanti allo sbaraglio. E ci sarà un controllo delle forze di polizia sui volontari». Che saranno in prevalenza Carabinieri e poliziotti in pensione, già esperti in materia.
Tutto, alla fine, torna sul monitoraggio del territorio: «Dobbiamo aumentare il presidio. Solo così si controllano i reati di strada – sottolinea il ministro – E il presidio deve coinvolgere tutti: le forze di polizia, i sindaci cui abbiamo dato il potere di fare ordinanza, e i cittadini disponibili ad impegnarsi».
L’idea di Maroni convince anche Galan: «Se i cittadini hanno voglia di controllare il territorio non ci vedo nulla di male. E’ un po’ aberrante l’idea di lasciare tutto questo al fai-da-te – sottolinea – La Regione potrà avere un ruolo di formazione e di coordinamento» risponde Galan. Quindi palazzo Balbi pagherà i corsi per «rondisti»? «Non se ne parla: non può esserci attribuito il ruolo di ufficiali pagatori».
Ieri mattina, la chiacchierata a palazzo Balbi ha portato anche al rinnovo del protocollo d’intesa sulla sicurezza, scaduto nel dicembre 2005 e mai più rinnovato. «Ho mandato una lettera al ministro perché mi sembrava opportuno aggiornare e migliorare il patto» spiega Galan. L’accordo che prende spunto dal «patto del Garda» che coinvolge due regioni, tre province e i comuni rivieraschi sul controllo del territorio. Un patto che sarà rinnovato il prossimo 13 marzo, quando il ministro tornerà in Veneto, proprio in riva al lago. «Venerdì 13, proprio una brutta data!» ironizza il governatore.
(25 febbraio 2009)
Il mattino di padova
x Z. (#19)
Concordo.
le ronde sono, mutatis mutandis, i soviet dell’Italia del XXI secolo, auto-organizzazione dal basso che lo Stato ha dovuto riconoscere
e voi vi lamentate? Francesco
ma non essere ridicolo per favore
I soviet dal basso… questa poi!
Comunque io non mi lamento affatto.
x Maria
guarda che sono serissimo: ronde “proletarie”, che denuncino alle forze dell’ordine episodi di sfruttamento della manodopera, case abusive, traffico di rifiuti e organi umani, muovano il culo per aiutare con le proprie manine i bisognosi anticipando e stimolando laide amministrazioni comunali menefreghiste
si aprirebbe uno spazio prepolitico per comunisti veri e sinistra non da salotto mica da ridere
certo, se ci si aspetta che la sinistra venga salvata dalla par condicio e dai soldi alle liste che superano il 2% ….
si evade dal Grande Fratello essendo altrove a fare qualcosa, non criticandolo
Francesco
Caro Francesco, si tratterebbe d’altro: non credo che lo spirito che informa questo Legislatore sia quello che tu descrivi.
Per quel che auspichi non c’è bisogno di una legge ma di un contesto favorevole, per nulla sponsorizzato di questi tempi.
Inoltre, temo non servirebbe nemmeno per evadere dal Grande Fratello, così ben ramificato e organizzato in ogni dove, anche al fine di paralizzare o neutralizzare uomini e donne di buona volontà mostrandone solo culi e tette.
ciao
Lorenzo
guarda che sono serissimo: ronde “proletarie”, che denuncino alle forze dell’ordine episodi di sfruttamento della manodopera, case abusive, traffico di rifiuti e organi umani, muovano il culo per aiutare con le proprie manine i bisognosi anticipando e stimolando laide amministrazioni comunali menefreghiste
maria
francesco ma guarda che per lo sfruttamento del lavoro, l’edilizia selvaggia, il traffico dei rifiuti e tutto il letamario che esiste, non bastano certo le ronde, sono forse cose da segnalare? non mi risulta sono questioni dibattute da tutti, conosciute da tutti, andrebbero risolte e mitigate e per questo altro che ronde più o meno proletarie.
Credi che le ronde faranno una battaglia contro il lavoro nero e gli incidenti che ne derivano, o che sfidino la camorra sulla questione dei rifiuti?
Io resto del parere che le ronde nate da una pressione di destra di tipo xenofobo e per motivi di bassa politica elettorale, siano inutili e pericolose.
Francesco
si aprirebbe uno spazio prepolitico per comunisti veri e sinistra non da salotto mica da ridere
maria
lo spazio prepolitico a cui ti riferisci esiste già, è lo spazio delle associazioni e di cittadini singoli che vogliono agire anche privatamente; per le prime esiste una legislazione nazionale con ricadute locali a cui ci si può rivolgere per eventuali finanziamenti, per i secondi la volontà di fare qualcosa per il prossimo e per prossimo intendo qualcuno di molto vicino e non qualcosa che riguarda tutto il mondo , oh pur avendolo in mente, però…
Francesco
certo, se ci si aspetta che la sinistra venga salvata dalla par condicio e dai soldi alle liste che superano il 2% ….
maria
vabbè questo è tutt’altro discorso, e per certi versi posso anche essere d’accordo con te, io sono sempre stata del parere che gli insuccessi o la perdita di egemonia, perchè di questo si tratta, non dipendano soltanto dalle leggi elettorali o dalla televisione , ma da qualcosa di più profondo che ha le sue radici in avvenimenti economici e politici di grande portata.
>> Per quel che auspichi non c’è bisogno di una legge ma di un contesto favorevole, per nulla sponsorizzato di questi tempi.
1) io non auspico mica, sono un fedele elettore berlusconiano, chiedete pure a Miguel
2) il “contesto favorevole” serve per il grande fratello, per rimboccarsi le maniche servono uomini e donne. a prescindere dal contesto.
Io non capisco, è come se ci si aspettasse un “grande fratello” buono, bello e progressista invece di sapere che è ontologicamente e senza rimedio una chiavica. E’ il Male, e non sarà mai altro.
Insisto, lavorare è l’unica cosa che serve.
Iniziasse, per esempio, la CGIL a fare il sinadacato in fabbrica e in cantiere, invece di fare il difensore della costituzione o della pace …
Oppure, sotto sotto, ai sinistri Berlusconi piace più che a me e quindi vogliono solo agitarsi nel suo teatrino.
Francesco
PS le ronde sono un’occasione d’oro per chi volesse agire, se si preferisce lasciarle alla Lega
Il Grande Fratello (ma chi l’ha invitato?!? Non è che quelli che voti tu ne sanno qualcosa?)è molto peggio di una chiavica rispetto al quale posso decidere di:
– spaccare/oscurare telecamere, telefonini, schermi del pc, divise varie, impazzire, emigrare in Lapponia o in una stanza buia senza carta di credito e contatti col mondo, ecc… verosimilmente soccombendo;
– tentare di sopravvivere, anche utilizzando i noti meccanismi di difesa dell’io (e qui forse ci sta il commovente tentativo di sublimazione cui facevi riferimento tu). Io ho scelto questa soluzione.
Lavorare è l’unica cosa che serve, per mangiare, bere, espletare bisogni primari ma altro non credo sia dato.
Certamente non grazie alle ronde, che in questo contesto fatico parecchio a percepire come “un’occasione d’oro”.
Poi non demonizzo particolarmente: secondo me non serviranno a nulla…tutta pubblicità del Fratellone per farci indugiare in questi oziosi discorsi e per avere uno spunto in più contro quegli sfaticati della CGIL che si permettono di buttare via tempo ed energie per cazzate come la Pace e la Costituzione:-((
ciao
Lorenzo
Io non ho capito ancora a cosa servirebbero queste ronde e, soprattutto che poteri avrebbero.
Immaginiamo che una ronda di bei putèi, freschi e bèi coi capèi fino ai pièi, sia in giro di notte (le tenebre favoriscono il delinquere…) e si imbattano in un malfattore in flagranza di reato. Non potranno certo fermarlo o quantomeno minacciarlo con un’arma perché sarebbero disarmati. Cosa faranno gli correranno appresso cercando di stargli dietro fino all’arrivo della polizia? E la polizia la deve chiamare il comune, la regione o la prefettura?
Se ad esempio sto passeggiando con Ritvan (scusa se ti prendo come esempio) e incontro una ronda la quale ritiene che Ritvan abbia un’aria losca (d’altronde è un extracomunitario… =-)) può richiedergli i documenti?:-)
Se Ritvan (che conosce le statistiche e sa che non è l’extracomutario a delinquere più dell’italico medio) poi volesse, per sentirsi più sicuro formare una ronda con altri suoi connazionali, tra i quali magari ci sia anche un ex poliziotto che abbia lavorato in Albania, lo potrebbe fare?
Infine per Francesco: non sono mica sicura che fossi serio quando hai proposto la figura della Ronda Delatoria da momento che non dai credito a inchieste di forze (vere) dell’ordine e di magistrati visto che sei un fedele elettore berlusconiano…
Sardina
>Se ad esempio sto passeggiando con Ritvan (scusa se ti prendo come esempio) e incontro una ronda la quale ritiene che Ritvan abbia un’aria losca (d’altronde è un extracomunitario… =-)) può richiedergli i documenti?:-) Sardina< No. Solo un pubblico ufficiale – e i rondaioli non lo sono – è autorizzato a farlo.
Comunque – visto che probabilmente quello era il tuo subdolo scopo:-) – ti dico che io NON ho affatto un’aria losca (quella da “albanese da usare per spaventare i bambini capricciosi”:-) per intenderci). Miguel – che mi ha visto di persona – te lo potrebbe confermare.
>Se Ritvan (che conosce le statistiche e sa che non è l’extracomutario a delinquere più dell’italico medio)< L’extracomunitario REGOLARE, please! I clandestini delinquono – sempre statisticamente parlando – diverse volte più dei regolari e degli italici. >poi volesse, per sentirsi più sicuro formare una ronda con altri suoi connazionali, tra i quali magari ci sia anche un ex poliziotto che abbia lavorato in Albania, lo potrebbe fare?< Teoricamente sì. Ma siccome nell’Italia di Giolitti “la legge si interpreta per gli amici e la si applica agli altri”:-) dubito fortemente che l’altrovecitato “comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica” darebbe l’OK a una ronda di albanesi….Inzomma, sarebbe un po’ come con le moschee, libertà di culto garantita dalla costituzione, per carità di…Allah, non la si nega a nessuno: salvo poi chiudere le moschee perché c’hanno il tappeto con fibre di nylon e le sedie in legno:-).
“Comunque – visto che probabilmente quello era il tuo subdolo scopo:-) – ti dico che io NON ho affatto un’aria losca (quella da “albanese da usare per spaventare i bambini capricciosi”:-) per intenderci). Miguel – che mi ha visto di persona – te lo potrebbe confermare.”
Ritvan per essere io sardina e tu albanese mi pare abbocchi molto più di un pesce! Io sapevo che come fisionomia sei più vicino a quella di un tedesco (bellu piccioccu!)… Mi sono solo espressa seguendo i luoghi comuni… Non crederai davvero che sia così fessacchiotta da pensare che gli albanesi hanno un’aria losca eh?… Ma se volessi mandarmi una tua foto… Sai quando la mia creatura non si comporta bene…
Ciao Sardina
“ronde “proletarie”, che denuncino alle forze dell’ordine episodi di sfruttamento della manodopera, case abusive, traffico di rifiuti e organi umani, muovano il culo per aiutare con le proprie manine i bisognosi anticipando e stimolando laide amministrazioni comunali menefreghiste”
“Oppure, sotto sotto, ai sinistri Berlusconi piace più che a me e quindi vogliono solo agitarsi nel suo teatrino.
Francesco”
Ma dico, con tutti quelli che ci sono, perché mi costringete a dar ragione proprio a un ciellino di centrodestra??
🙂
Ciao!
Ma dico, con tutti quelli che ci sono, perché mi costringete a dar ragione proprio a un ciellino di centrodestra?? Pino
maria
ovvia siamo a posto, il governo dà facoltà di istituire associazioni per monitorare il territorio , dopo anni di martellante campagna per la sicurezza e subito , da destra,Francesco, pensa bene di rigirare la frittata: le chiama ronde proletarie tra virgolette, e pretende che la sinistra se ne faccia carico , e se non lo fa è salottiera ed egoista!
Tu sei d’accordo, però ci domandi perchè ti si costringe ecc. ecc., pino che dirti ,evidentemente trovi sensato che gruppi di sinistra, possano, in quanto tali, girare per la città a caccia di cantieri edili non in regola, lavoratori sfruttati o in nero, trafficanti d’organi e case abusive.
Francamente, non ho parole.
“videntemente trovi sensato che gruppi di sinistra, possano, in quanto tali, girare per la città a caccia di cantieri edili non in regola, lavoratori sfruttati o in nero, trafficanti d’organi e case abusive. ”
Sì.
Nel concetto di sensatezza c’è anche quello di possibilità.
Pensi che dei cittadini privati possano chiedere chiarimenti a piccoli imprenditori o che dei lavoratori abusivi sottoposti a ricatti , denuncerebbero il loro stato a dei privati cittadini, quando per una serie di motivi non possono farlo con il sindacato?
E comunque il problema è fittizio perchè lo spirito di queste ronde non è questo, e le cose che tu auspichi con francesco, sarebbero subito giudicate incongrue, segate e inascoltate!
>…evidentemente trovi sensato che gruppi di sinistra, possano, in quanto tali, girare per la città a caccia di cantieri edili non in regola,mariak< Sì. “Striscia” – il bieko programma berluskoniano:-) – p.es. lo fa. >lavoratori sfruttati o in nero,< Beh, questo è più difficile. Ma se in un cantiere edile di cui sopra si aggirano p.es. muratori senza casco non serve mica approfondire più di tanto prima di segnalare la cosa a chi di dovere. >trafficanti d’organi< Oh, beh, questo è semplicissimo: si ferma la sciura Pina che va in giro a piedi con un contenitore termico e le si chiede genilmente:”Scusi signora, ci apre un momento il contenitore, giusto per vedere se sta trasportando qualche cuore, fegato o rene umano destinati a trapianti clandestini?”:-) > e case abusive.< Perché, è tanto difficile accorgersi che una casa sia abusiva o meno?
Sardina,
prima dici a Ritvan che vuoi passeggiare con lui, poi lui finge di non cogliere – non è che non sia interessato, è che fa un po’ il vanitoso 🙂 – e tu gli chiedi una foto…
Quando la organizzate ‘sta ronda a due? 🙂
Z.
>Quando la organizzate ‘sta ronda a due? 🙂 Z.< Un po’ difficile, stando io a Roma e lei in una non meglio precisata località della Sardegna:-).
>…evidentemente trovi sensato che gruppi di sinistra, possano, in quanto tali, girare per la città a caccia di cantieri edili non in regola,mariak< “Sì. “Striscia” – il bieko programma berluskoniano:-) – p.es. lo fa.” > e case abusive.< “Perché, è tanto difficile accorgersi che una casa sia abusiva o meno?” Ma voi davvero credete possibile che queste ronde di sinistra (come le vogliamo chiamare? Nuclei disarmati proletari? Brigate mosce?:-)) vadano in giro a fare queste cose? E perché poi di sinistra? A destra non c’é gente, come si suol dire, con gli attributi? Anche perché trovare ex poliziotti o ex carabinieri che siano di sinistra sarebbe abbastanza arduo 🙂 Mi preme poi ricordarvi che Soru é stato mandato a casa anche perché il piano paesaggistico presentato dalla sua giunta stava sulle scatole a parecchia gente e senza neanche aver cosituito le ronde di cui parlate! Ma forse state perdendo di vista il motivo principale per cui queste ronde saranno istituite: poter girare tranquillamente per strada. E allora a meno che un opreaio senza casco mi cada addosso o un balcone abusivo frani mentre sto passando per strada, non credo che queste cose costituiscano una minaccia, almeno non da quel punto di vista. Questa idea delle ronde di sinistra mi fanno pensare ai supereroi della Marvel, ma non è che da piccoli avete letto troppi giornaletti? 🙂 A proposito di giornaletti tu, Zeta, devi aver letto troppi romanzi rosa. Ci siamo capiti vero?:-) Sardina
Oh, beh, questo è semplicissimo: si ferma la sciura Pina che va in giro a piedi con un contenitore termico e le si chiede genilmente:”Scusi signora, ci apre un momento il contenitore, giusto per vedere se sta trasportando qualche cuore, fegato o rene umano destinati a trapianti clandestini?”:-) Ritvan
maria
ritvan se tu non ci fossi andresti inventato, sono qui che rido:-))
>Ma voi davvero credete possibile che queste ronde di sinistra (come le vogliamo chiamare? Nuclei disarmati proletari? Brigate mosce?:-)) Sardina< 🙂 :-).
Ma anche “Ronda Continua” non sarebbe male, credo:-)
>A proposito di giornaletti tu, Zeta, devi aver letto troppi romanzi rosa. Ci siamo capiti vero?:-)< Beh, mica è colpa di Z. se tu parli di (ipotetiche, vabbe’) passeggiate in mia compagnia!:-). Forse più che romanzi rosa il buon Z. dovrebbe aver letto troppi testi scritti dal dr.Freud:-)
>ritvan se tu non ci fossi andresti inventato, sono qui che rido:-))mariak< Grazie mary! Ogni tanto bisogna ridere: è un ottimo antidoto alle schifezze della vita…..
“Beh, mica è colpa di Z. se tu parli di (ipotetiche, vabbe’) passeggiate in mia compagnia!:-). Forse più che romanzi rosa il buon Z. dovrebbe aver letto troppi testi scritti dal dr.Freud:-)”
Tu confondi un’esemplificazione didattica con un tentativo (questo sì maldestro) di rimorchiarti :-). Se avessi scritto: “Sono a cena con Ritvan” cosa avreste imbastito? Mi sa che tu e Zeta volate troppo con la fantasia. Sarà a causa del vostro animo romantico giusto per rimanere nel tema di questo post…
Romantici Ragazzi…
Sardina
Mi correggo: tre post più sotto.
Sardina
Grazie Pino
è la prima volta che siamo d’accordo?
x Maria: abbiamo la più alta incidenza di incidenti sul lavoro e i sindacati più potenti del mondo occidentale … non lo trovi strano? invece di impicciarsi di cose che in quanto sindacati non li riguardano (la pace nel mondo, la difesa della costituzione, la verginità di ilona staller) facessero quello per cui nacquero “nelle lotte e nel sangue” non sarebbe meglio?
è triste che, 40 anni dopo Kennedy, qualcuno abbia ancora il riflesso condizionato per cui la prima cosa è chiedere ad altri di agire (che poi lo Stato siamo noi e la libertà è partecipazione e la storia cammina con le nostre gambe … ma solo al Grande fratello vogliamo essere protagonisti?)
F
o francesco,
ma se abbiamo, come abbiamo, la più alta percentuale di incidenti sul lavoro non sarà colpa anche degli imprenditori oltre che dei sindacati come tu lasci immaginare?
No così per precisare.
>o francesco,
ma se abbiamo, come abbiamo, la più alta percentuale di incidenti sul lavoro non sarà colpa anche degli imprenditori oltre che dei sindacati come tu lasci immaginare?
No così per precisare. mariak< O mary, tanto per precisare anch’io, lo sai che per legge, se Giggetto ‘O Tornitore, mentre si reca in auto a prendere il turno nella fabbrichetta in cui lavora, si scontra frontalmente sulla tangenziale con un’altra auto, guidata da Ritvan, l’albanese “diversamente comunitario” sbronzo e strafatto:-), il suddetto Giggetto rientra ipso facto nella statistica degli “incidenti sul lavoro”? (e magari ci rientra anche Ritvan, se non è proprio un trafficante:-) ). P.S. Diceva Disraeli “esistono bugie, dannate bugie e…statistiche”:-)
Sardina,
— Se avessi scritto: “Sono a cena con Ritvan” cosa avreste imbastito? —
Ah, così dalla ronda siamo già passati alla cena??
Riiiiiiiitvan!!!
😀
Z.
P.S. Diceva Disraeli “esistono bugie, dannate bugie e…statistiche”:-)
maria
no, no ritvan, il numero degli incidenti e morti sul lavoro non è affatto gonfiato ma tragicamente vero:-(
“…guidata da Ritvan, l’albanese “diversamente comunitario” sbronzo e strafatto:-), il suddetto Giggetto rientra ipso facto nella statistica degli “incidenti sul lavoro”? (e magari ci rientra anche Ritvan, se non è proprio un trafficante:-) ). ”
No, Ritvan, sbronzo, strafatto e albanese penso che rientreresti in un’altra categoria… Comunque riempiresti le pagine dei giornali te l’assicuro! 🙂
Sardina
x maria
il compito dei sindacati, e delle Ronde Proletarie Disarmate, è di rendere la vita impossibile ai cattivi imprenditori che vogliono fare impresa sulla pelle dei collaboratori.
Solo che detti cattivi hanno ottimi incentivi ad insistere, i “buoni” mi paiono un tantino rincoglioniti e impigriti.
Francesco
Ritvan,
— O mary, tanto per precisare anch’io, lo sai che per legge, se (…) —
Quale legge (perdona l’ignoranza, ma il diritto del lavoro non è mai stata la mia passione)?
Z.
“Ma voi davvero credete possibile che queste ronde di sinistra (come le vogliamo chiamare? Nuclei disarmati proletari? Brigate mosce?:-)) vadano in giro a fare queste cose?”
E chi glielo vieta?
Io, da “persona di sinistra2, sono stato alle manifestazioni in favore di questo e quello, contro questo e quell’altro, e non sono andato per pura pigrizia a bloccare la ferrovia contro il passaggio di non ricordo più quali carrarmati o armi al tempo dell’Iraq, il primo.
Mi chiedo, è tanto strano che qualcuno si occupi di segnalare altri abusi che gli stanno sul cazzo?
“E perché poi di sinistra?”
E perché no?
” A destra non c’é gente, come si suol dire, con gli attributi?”
Non c’entrano proprio niente gli attributi.
Magari a destra c’è più gente che ha voglia di segnalare alcuni tipi particolari di irregolarità.
Gli extracomunitari e gli impianti non a norma della moschea, per intenderci.
Non vi va bene?
Volete bilanciare la situazione e contemporaneamente fare una cosa utile alla società?
Iniziate a rompere il cazzo segnalando i cantieri non in regola (ma le cui ditte ottengono “regolarmente” tutti gli appalti..) e qualunque altra cosa vi stia sulle balle.
Perché a destra sì e a sinistra no?
“Anche perché trovare ex poliziotti o ex carabinieri che siano di sinistra sarebbe abbastanza arduo :-)”
Questo è un po’ un mito.
La sinistra è senz’altro meno rappresentata nelle Forze dell’ordine ma non è certo assente, io personalmente conosco ex militari (ufficiali, non di leva) “di sinistra” e non vedo perché debbano mancare nella Polizia.
E poi mi pare si parli di “priorità”, non di “esclusività”.
“Ma forse state perdendo di vista il motivo principale per cui queste ronde saranno istituite: poter girare tranquillamente per strada.”
Non sarebbe meglio sbattercene del perché sono state istituite, e pensare invece a come usarle?
“Questa idea delle ronde di sinistra mi fanno pensare ai supereroi della Marvel, ma non è che da piccoli avete letto troppi giornaletti? 🙂 ”
Io leggevo solo Topolino e Alan Ford;
ma diciamola allora, la verità, e cioè che la sinistra non farà niente di niente perché considera le ronde, semplicemente, una cosa di cattivo gusto e che “non si fa”.
Da proletari.
Sì, dai, quegli scemi che votano per Berlusconi.
La destra le farà una paio di volte, come è previsto che sia, al limite fonderanno due o tre associazioni di simil Guardian Angels padani, col basco verde, e morta lì.
Quindi avremo una decina di occasioni in più in cui saranno rotte le balle agli extracomunitari, la signora Pina avrà la sensazione che almeno la destra qualcosa fa, la sinistra continuerà a cantare e ballare nel teatrino di Berlusconi, raccontandoci quanto è cattivo e mostrando alla signora Pina che la sinistra, invece, non fa niente.
Ricordo a tutti che quando il PCI prendeva i voti “faceva qualcosa” eccome. Mi ricordo benissimo quanto si sbatteva mio zio, e se ci fosse stato da fare le ronde contro i cantieri non in regola o che altro, le avrebbero fatte eccome.
Ciao.
>Quale legge (perdona l’ignoranza, ma il diritto del lavoro non è mai stata la mia passione)? Z.< Santa Madre De Dios, se devo venire io, veterinario sul gommone:-), a spiegare a un insigne leguleio par tuo ‘ste cosette, allora la giurisprudenza in questo Paese è messa proprio male! (vabbe’ lo so, me l’hai già detto che io tendo a sopravvalutarti:-) ). Bene, ti insegno un segreto gommonista:-): se tu digiti su un motore di ricerca (uno a caso:-) Google) le parole chiave legge+infortunio+lavoro+tragitto ti verrà fuori tanta roba leguleia sul cosiddetto “infortunio in itinere” da soddisfare il tuo fine palato da azzeccagarbugli:-). Fra le altre, ti segnalo:
http://www.sicurezzaonline.it/giu/giuiti/giuitiind/giuitiindice.htm
http://www.inail.it/Portale/appmanager/portale/desktop?_nfpb=true&_pageLabel=PAGE_ASSICURAZIONE&nextPage=LAVORATORI/La_tutela_dei_lavoratori/info-844442079.jsp
P.S. No, non ci provare a dirmi che sono il Sagace Angelico Avvocato di castruccesca memoria:-). Sono solo uno che legge i giornali e, all’occorrenza, sa fare una ricerca su Google con le opportune parole chiave.
>no, no ritvan, il numero degli incidenti e morti sul lavoro non è affatto gonfiato ma tragicamente vero:-( mariak< Mary, se per “gonfiato” intendi che include anche il caso della sciura Pina, centralinista in un call-center, che scivola sulle scale di casa mentre esce per recarsi al lavoro, batte la testa e ci resta secca oppure viene messa sotto sulle strisce poco dopo dal solito extracomunitario strafatto:-), ebbene sì, quelle statistiche sono GONFIATE. Legalmente, ci mancherebbe altro (vedi gli URL che consiglio a Z. nel mio #54), ma cionondimeno GONFIATE. P.S. Intendiamoci, io non ho nulla in contrario che vengano considerati – ai fini risarcitori e quant’altro – incidenti sul lavoro anche quelli cosiddetti “in itinere”. Però, gradirei che quando si parla ai kompagni ci fossero due statistiche DISTINTE sugli incidenti occorsi SUL POSTO DI LAVORO e quelli occorsi MENTRE CI SI RECA AL POSTO DI LAVORO. Altrimenti ai biekissimi padroni succhiasangue del proletariato:-) non rimane che andare a prelevare e riaccompagnare casa per casa con la sua Mercedes i suoi cari proletari, per non essere accusato anche di volere la loro morte sulle strisce ad opera del solito extracomunitario strafatto:-).
Ritvan,
— Santa Madre De Dios, se devo venire io, veterinario sul gommone:-), a spiegare a un insigne leguleio par tuo ‘ste cosette, allora la giurisprudenza in questo Paese è messa proprio male! —
La dottrina, vorrai dire 😉
Z.
PS: Pino, i rondaioli – qui prevalentemente forzanovisti – sono personaggi che sperano di menar le mani, mica gente preoccupati per l’illegalità in una o più delle sue forme. Mi auguro e ti auguro che quando la normativa sarà in vigore tu riesca a convincere un gruppo di compagni a compiere ronde mattutine contro i padroni cattivi, ma non credo che avrai compito facile…
>La dottrina, vorrai dire 😉 Z.< Sì, inzomma, quella robba lì:-)
“Pino, i rondaioli – qui prevalentemente forzanovisti – sono personaggi che sperano di menar le mani, mica gente preoccupati per l’illegalità in una o più delle sue forme. Mi auguro e ti auguro che quando la normativa sarà in vigore tu riesca a convincere un gruppo di compagni a compiere ronde mattutine contro i padroni cattivi, ma non credo che avrai compito facile…
Z.”
Z., da voi ci sono già le ronde?
O c’erano già prima questa ronde di forzanuovisti?
Allora non è cambiato niente, e il problema non si pone.
Se invece è cambiato qualcosa, e al cittadino vengono dati, per così dire, dei poteri in più, se io fossi uno di quei tipi di sinistra tutti attivi e incazzati, invece di essere il tipo pigro apatico rassegnato ignavo e menefreghista che sono, se fossi uno di quelli che vanno a tutte le manifestazioni perché ci credono, e non perché ci va quella ragazza tanto carina con quelle gonne orribili o per non deludere l’amico kurdo, ecco se fossi uno di quelli mi preoccuperei di usarli questi poteri
(anzi, superpoteri, per felice Sardina con l’esempio della Marvel e dimostrare che i maschietti sono tutti bambini non cresciuti…)
anziché dire che li usano solo i forzanuovisti che han voglia di menare le mani.
Trovo un pochino assurdo, permettimelo, dire “i rondaioli sono questo e quello”.
Dal momento che le ronde sono legali, i rondaioli sono quelli che fanno le ronde.
Se si lascia che lo strumento sia usato dai forzanuovisti che han voglia di menare le mani, lo useranno solo loro.
Oppure mi si potrebbe dire che è stato “calibrato” per loro; che potrebbe anche essere vero;
nonostante questo, penso possa offrire margini di manovra anche ad altri, di orientamento opposto, che io sfrutterei proprio per dimostrare “avete voluto le ronde? ecco, mo’ ve le beccate”.
Invece niente.
No, la sinistra queste cose non le fa, sono ineleganti.
Bon. Basta dirlo.
Guarda, io lo ammetto che sono pigro e me ne sbatto i maroni.
ma quanto al convincere i compagni alle ronde mattutine, mica è colpa mia se i forzanuovisti violenti anti-immigrati han voglia di svegliarsi presto, e i compagni non-violenti anti-padroni cattivi no.
Ciao!! 🙂
“No, la sinistra queste cose non le fa, sono ineleganti.”
No, Pino, la sinistra queste cose le fa è che per questo ci sono organi preposti quali i sindacati. Che di denunce nell’ambiente di lavoro mi pare ne facciano ancora… Poi se vogliamo discutere sul fatto che col tempo il sindacato perde forza e viene esautorato facciamolo!
Esistono poi associazioni di liberi cittadini disarmati tipo il Tribunale dei diritti del malato che forse non chiedono alla signora Pina cos’ha dentro il contenitore termico, ma che denunciano casi di malfunzionamento della sanità.
Ripeto il problema che accadano queste cose non dipende certo dal fatto che non ci siano le ronde e illuderci che le ronde possano risolverle serve solo ad esautorare ulteriormente organismi che già esistono.
Sardina
Pino,
— Z., da voi ci sono già le ronde?
O c’erano già prima questa ronde di forzanuovisti? —
Sono iniziate qualche giorno fa, quando il governo ha iniziato a rumoreggiare in materia. Quindi non è proprio vero che non sia cambiato niente.
— Trovo un pochino assurdo, permettimelo, dire “i rondaioli sono questo e quello”.
Dal momento che le ronde sono legali, i rondaioli sono quelli che fanno le ronde. —
Appunto. E quelli che fanno le ronde sono precisamente i signori di cui sopra. Anche perché chi semplicemente volesse segnalare presunti illeciti alle autorità non avrebbe bisogno, per farlo, di pattugliare il quartiere vestito in divisa da sboraccino 🙂
Z.
Sardina,
diciamola tutta: non solo la sinistra queste cose non le fa.
In realtà non le fa nemmeno la destra, perché anche la destra sa che sono inutili.
Solo che adesso ha dato la stura a questa idiozia e non sa come uscirne.
Del resto, in un paese dove tutti parlano di cose che non conoscono e credono di aver le adeguate competenze per essere CT della Nazionale, giudici penali, sindaci e presidenti del consiglio, perché non dovrebbero esserci anche quelli che credono di poter far rispettare l’ordine e la legalità meglio dei pubblici ufficiali a ciò preposti?
Z.
Appunto.
Il problema è semplicemente quello:
1- sono inutili;
2- se in qualche caso fossero utili a qualcosa dei casi fossero utili a qualcosa, non le faremmo perché non vogliamo confonderci con quei tipi che si mettono le uniformi.
(Ma poi, chi ci ha chiesto di mettercele??)
Ciao
Pino,
sarei curioso di sapere in che caso potrebbero essere utili, perché non me ne vengono in mente.
Nel frattempo permettimi: non è una legge inutile, è una legge pericolosa. Perché l’unico effetto che può avere è quello incoraggiare esaltati da quattro soldi a sentirsi – magari erroneamente – protetti dalle autorità nelle loro nevrosi violente.
E in questo non è molto dissimile dalla rifoma della legittima difesa, presentata dagli stessi promotori come l’introduzione del libero diritto di sparare a piacimento. Così non era e non è, per fortuna, ma la propaganda dell’epoca ha portato a più di una vittima ad opera di chi era convinto – per dirne una – di poter assassinare sparandogli alla schiena un tizio che si stava fregando una piantina dal marciapiede.
Neanche la facoltà di delazione contro i clandestini avrà grosse conseguenze, secondo me. Ma è verosimile che prima o poi i leghisti se ne accorgeranno – più poi che prima: non sono aquile – e scateneranno il solito putiferio di odio razziale.
Come ho detto fin dall’inizio, il punto non è solo la legge, è anche – e a volte soprattutto – la propaganda sottesa. Perché è da tempo che il diritto penale (rito e merito) è divenuto terreno di propaganda politica per tutti i partiti italiani.
Z.
avvocato Z:-) quoto integralmente il tuo commento 63 in particolare dove hai ricordato la cosiddetta legitima difesa per cui si è visto gente inseguire e sparare a dei ladruncoli in fuga, ma non alle gambe: per uccidere!