Pretendevano che fosse mattina…

Nel lontano 1978, Israele bombardava continuamente il sud del Libano. All’epoca, Hezbollah e Hamas non esistevano ancora, ma c’erano già altri arabi cui si doveva insegnare la Grande Lezione.Tra le tante vittime di quegli anni, un bambino di quattro anni, di nome Ayman, ucciso dalle bombe nel villaggio di `Iziyyah.

Il poeta libanese Shawqi Bazi` gli ha dedicato questa poesia, che trovo solo nella traduzione in lingua inglese di As’ad Abu Khalil. As’ad Abu Khalil dice che la poesia è stata anche cantata da Marcel Khalife, ma anche qui le mie ricerche sono state infruttuose.

Vi presento quindi una semplice traduzione dall’inglese. Ho tradotto il verbo “claim” come “pretendere”, ma penso che il senso sia soprattutto quello di una rivendicazione orgogliosa.

Pretendevano fosse mattina

Vi parlerò di Ayman
della gioia splendida dei boschi
nei suoi occhi
della terra magica delle sue mani
se il fiume della terra dovesse fuggire
lui lo nasconderebbe tra le dita.

Vi parlerò di Ayman,
di una luna sopra cui gli alberi hanno lottato
per il suo sangue dimenticato
di un bambino che correva dietro alle farfalle
di un pugnale
nella più lontana
delle valli.

Pretendevano che `Iziyyah non fosse un villaggio
che fosse un fiore di oleandro
che ogni mattina apre la finestra di fiori
e che si fa crescere le foglie prima
che sorgano gli alberi arabi
con un sole e due sorgenti
e apre con temporali
i suoi serbatoi sotterranei di acqua

Quando Giaffa era assediata dal nemico
quando il suo verde fu rubato dall’altra estate
allora prendeva in prestito il verde dagli alberi di `Iziyyah
pretendevano che `Iziyyah non fosse un villaggio
che fosse magia che emergeva da sotto le sorgenti d’acqua
e si apriva ogni mattina
e che aveva due figli:
Ayman
e il fuoco sigillato nel ventre di un vulcano

Pretendevano che fosse mattina
pretendevano che fosse sabbia
e i venti che strisciavano dietro i morti
soffocando, ma non il fumo

Il bambino corse fuori per cantare
al sangue che sbocciava sotto l’ala
della rondine nel vento

E come doni, dà
due iris ai bambini della Palestina
e una pianta di tabacco
che fiorisce nelle ferite
della gente del sud

e canta:

“Il sole è lontano
ma tenderò un agguato alla forma del sole
e lo coglierò
e il mare è lontano,
ma mio padre caccerà le onde del mare
e mia madre cucirà due vestiti per me
mi abbiglierà quando verrà la festa”

Ayman cantava
all’alto cipresso sopra l’acqua
e cantò per gli uccelli dell’acqua
e pregò di poter crescere
per poter vedere dove finivano gli alberi
e dove finivano i fiumi
e cantò per l’erba che dormiva
nella pioggia

All’orizzonte, ci sono uccelli nemici
ci sono uccelli neri all’orizzonte
c’è sangue, ci sono temporali all’orizzonte
ritorna il sole
è caduto vicino a un pino
una lacrime triste cadde lungo la guancia
un sole che correva dietro
al mattino del domani è caduto
Ayman,
non correre, corri
non correre, corri
Il bambino portava la sua farfalla bianca
prese la mira
contro il primo aereo…
e fu colpito
mirò al sole e il sole non cadde
mirò al mare e il mare non cadde
mirò alla terra… e morì

Gli alberi piansero
pianse il cipresso in segreto
Narciso pianse nelle pubbliche piazze
il fiume suonò le campane
che si dimenticano nei sogni
la terra indossò le tombe dei martiri
e venne…

per vegliare su Ayman mentre dormiva
e il fiume camminò verso di lui
e il mare camminò verso di lui
e la nazione degli arabi camminò verso di lui

noi abbiamo camminato nei suoi passi
lui fuggiva verso sud
portando il proprio cadavere e migrando
verso i confini
correndo dietro ai confini
correndo dietro ai confini
attraverserà fiori e sangue
e dighe

pretendevano che fosse mattina
pretendevano che fosse sabbia
e il sangue di un bambino scorreva
sulle rocce perché le valli lo bevessero
e un giorno uscirà fuori
per darci come regali, perline
e anemoni.

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Una risposta a Pretendevano che fosse mattina…

  1. zialaura scrive:

    La politica sostiene Israele …

    [..] …. mentre nelle piazze si manifesta contro i massacri di Gaza Sesta parte In altri passaggi (di ulteriori verbali) De Magistris specifica che su Minniti stava «svolgendo accertamenti delicatissimi e riservatissimi». Il coraggioso D [..]

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