In Santo Spirito

L’altro ieri, c’è stata la benedizione delle bandiere dei Bianchi, in Santo Spirito.

Tamburi battenti e sguardi sospesi nell’aria. L’immensa porta centrale aperta, e sulle tenebre delle colonne ideate dal Brunelleschi, si delineano le luci del pomeriggio.

La chiesa è piena, pienissima, e con mia grande sorpresa, una fila lunghissima di gente a fare la comunione.

Poi emerge la statua di Santa Rita da Cascia, e mi dicono che è stato un po’ un colpo di mano dell’abile Priore, che coglie al volo l’occasione di una chiesa stracolma e braccia forti, per portare in processione la Santa per il rione tra gli sguardi stralunati dei turisti.

Ieri sono tornato in Santo Spirito, perché c’è una storia importante: nell’Ottocento una grandissima parte dei conventi italiani sono diventati orrende caserme del nuovo Stato. E’ successo anche al convento dei frati agostiniani annesso alla Basilica di Santo Spirito, luogo di enorme bellezza e storia.

Qualche anno fa, è comparsa dal nulla una sorridente ragazzina marocchina, che a 27 anni è diventata vicepresidente nazionale di CNA Turismo e socia unica di una decina di ditte con sede in Calabria; le ditte calabresi hanno preso sede in Via de’ Serragli 8 a Firenze, curiosamente lo stesso indirizzo da cui ha fatto carriera un piccolo venditore di pubblicità del Corriere Fiorentino, che – sopraffatto dalla noia – si è comprato quindici palazzi storici nel centro di Firenze, e tutta la nostra storia è iniziata combattendo contro di lui.

La sorridente fanciulla è stata l‘unica persona a presentarsi a un’asta poco pubblicizzata del Ministero della Difesa, per trasformare uno dei più grandi monumenti della nostra città in un ameno luogo per pensionati molto benestanti, contro un pagamento allo stesso Ministero che possiamo definire non esoso.

Poi succede che qualcuno all’ultimo momento, ad alto livello, si oppone. E si muove anche Eike Schmidt, l’ex-direttore degli Uffizi, l’improbabile candidato perdente della Destra a Sindaco di Firenze.

Un’amica mi invita a incontrarlo, e così vado in Santo Spirito.

Mentre aspetto, mi siedo su una panchina, dove c’è un ragazzo, direi meno di trent’anni, dallo sguardo intenso.

“Di dove sei?”

“Di Firenze, e tu?”

“Sono messicano!”,

che semplifica un po’ il concetto.

“Hai dei figli?”

“Sì”

“Quanti anni hanno?”

“Sedici e venti”

E allora mi guarda con intensi occhi scuri, e mi dice con disperata urgenza,

“corri, corri da loro! In questo momento hanno bisogno di te! In questa città tu non sai quanti ragazze si vendono facendo sesso per poter avere una striscia di cocaina!

Vedi, ci si scontra con i babbi, ma è esattamente questa l’età in cui noi ne abbiamo più bisogno! Tu potresti essere mio padre! Ecco, bisogna saper prendere i colpi per volersi bene…

Ti posso prendere a pugni?”

“Ma certo”,

dico

“Allora, fai forza sulla spalla sinistra, perché colpirò forte!”

E mi guarda fisso negli occhi mentre prepara il pugno, che poi cala sulla mia spalla.

“Puoi colpire ancora più forte!”

E colpisce ancora e ancora, e mentre un totale sconosciuto mi prende a pugni colgo per un istante la bellezza e la tragedia della sua persona. Poi dice,

“Adesso colpiscimi tu!”

E gli do un pugno forte sulla spalla.

“Davvero, sei una persona buona… potresti essere mi’ babbo.”

E svela il braccio.

“Mi hanno accoltellato qui, è stato un italiano… Un marocchino invece mi ha spaccato una bottiglia in testa, invece. Abbracciami!”

Lo abbraccio.

“No, più forte, un abbraccio vero!”

E ci sciogliamo in lacrime, stretti sulla piazza davanti alla Basilica di Santo Spirito.

Eike Schmidt diventa per me quasi una nota a piè di pagina, comunque è alto, ironico e rigido, e si è fatto fotografare con un’incredibile famiglia penso di pakistani, di quelli con la mamma dai veli coloratissimi:

Passo poi al Conad, a fare la spesa.

E incrocio una persona che non vedevo da dieci anni. Invecchiato come quando si vive una vita dura, ma gli occhi sono sempre ridenti.

Gigi.

E’ un uomo dallo sguardo ironico, di quelli che ti danno il senso che dietro ogni senso, ce ne possa un altro, che è la ricchezza del Meridione.

Viene da Scampia, un luogo che mi ha sempre descritto come pieno di speranza, dove tante persone cercano di fare cose interessanti.

Con Gigi, avevo pensato di lanciare un gemellaggio provocatorio, Oltrarno-Scampia.

Gigi l’ho conosciuto che era uscito da poco dal carcere, con il suo accento napoletano. Dormiva sui treni alla stazione, ma aveva sempre idee, sogni, la possibilità di fare qualcosa…

Guardava Piazza Tasso come la guardo io, sognando cosa ci poteva crescere, cosa ci si potesse fare…

Gigi ha il piede fasciato, e mi racconta che guidava un camion in montagna, si è trovato improvvisamente davanti un branco di adolescenti, e si è spaccato il piede premendo sul freno.

“Ma meglio che mi sia fatto male al piede, che se avessi fatto male a quei ragazzi, non dormirei più!”


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9 risposte a In Santo Spirito

  1. Andrea Di Vita scrive:

    @ Martinez

    Posso fare il pignolo antipatico?

    Ma come stona quell’auto parcheggiata nella prima foto!

    Viene da pensare che se tutto l’ambaradan fosse davvero una genuina tradizione di popolo ora che siamo sotto elezioni il Comune avrebbe vietato la sosta ai veicoli a motore per tutto il tempo della processione.

    Mi fa venire in mente il vecchio parroco buonanima della chiesa dove da piccolo mi portava mia madre, uno strano edificio barocco trapiantato a inizio secolo in un rione centrale di case popolari. Sì ostinava a fare la processione patronale tutti gli anni, ma siccome erano sempre non più di dieci persone a partecipare si infilava con tanto di crocifisso ligneo stile Don Camillo e con notevole coraggio in mezzo al traffico intensissimo per fare giusto il giro dell’isolato salmodiando lentamente. Non si sapeva se ammirarlo o mettersi a ridere.

    Lì da voi è certamente diverso; ma con strade che fanno sembrare comodi viali i nostri carrugi l’assenza di un vigile a fermare il traffico stona ancora di più.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    P.S. la chiesa di cui parlo è quella davanti alla quale fu ammazzato Carlo Giuliani. Non aver mai messo neanche una corona di fuori rende bene la psicologia di partico e parrocchiani.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per ADV

      “Viene da pensare che se tutto l’ambaradan fosse davvero una genuina tradizione di popolo ora che siamo sotto elezioni il Comune avrebbe vietato la sosta ai veicoli a motore per tutto il tempo della processione.”

      E’ una vera tradizione di popolo. Nel senso che è una cosa ricostruita artificialmente nel Novecento e che è immediatamente diventata identità autentica: gli sbandieratori sono orgogliosissimi del loro mestiere volontario; e anche i calcianti non vengono pagati.

      Proprio per questo, al Comune gliene importa il giusto, mica è la Pitti Pizza & Friends https://www.italiaatavola.net/flash/appuntamenti/2024/5/22/piazzale-michelangelo-firenze-diventa-capitale-pizza-quattro-giorni/105325/ che lì sì che il Comune si agita e scodinzola e abbaia alle auto in sosta vietata.

    • Francesco scrive:

      Sai che non ho presente segni di qualche tipo messi fuori dalle chiese per vittime di violenze politiche? neppure per quelli ammazzati sulle gradinate delle stesse.

  2. Ros scrive:

    Miguel
    “…Mentre aspetto, mi siedo su una panchina, dove c’è un ragazzo, direi meno di trent’anni, dallo sguardo intenso…”

    Stupenda storia😀

  3. roberto scrive:

    OT so che su questi schermi appare del tutto normale avere deputati prezzolati da putin ma, giusto per info….

    ricordate il deputato neonazista maximilian Krah il cui assistente era stato arrestato qualche giorno fa per spionaggio a favore di pechino?
    ricordate che vi avevo raccontato che lo stesso krah era coinvolto in una storia di viaggi negli USA invitato dagli young republican ma pagati dal cremlino?

    ebbene oggi hanno perquisito gli uffici di un altro dei suoi assistenti (rectius ex assistente) ma stavolta perché sembra che prendesse soldi dalla russia (…e tutti noi ci domandiamo a chi mai andavano quei soldi, sempre che la storia sia accertata…all’assistente o al deputato?)

    comunque adesso questo assistente lavora(va) con de graaf, altro estremo destro ma stavolta olandese

    https://www.corriere.it/esteri/24_maggio_29/russiagate-perquisizioni-nella-sede-del-parlamento-europeo-6d5b6dd9-5d24-494f-ab7a-63c2fef43xlk.shtml

    come già detto, prendere soldi da una potenza straniera per raccontare cazzate in parlamento mi sembra penalmente irrilevante ma politicamente molto importante ed è in quest’ottica che vi segnalo chi votare se volete votare per gente che prende soldi (e malignamente sospetto ordini) da mosca o pechino.

    • Miguel Martinez scrive:

      “ed è in quest’ottica che vi segnalo chi votare se volete votare per gente che prende soldi (e malignamente sospetto ordini) da mosca o pechino.”

      Fai bene.

      Aggiungi per favore anche quelli che prendono soldi dall’Arabia Saudita, da Israele o dagli Stati Uniti.

      https://www.repubblica.it/politica/2022/02/06/news/matteo_renzi_consulenze_arabia_saudita_segnalazioni_bankitalia-336740799/

      • roberto scrive:

        miguel

        “Aggiungi per favore anche quelli che prendono soldi dall’Arabia Saudita, da Israele o dagli Stati Uniti.”

        man mano che vengono fuori storie così lo faccio di sicuro…ovviamente dei soldi qatarioti a panzeri, kaili, arena, tarabella e cozzolino immagino che avrete tutti già sentito (gente che sembra fosse al libro paga pure del marocco, per quanto incredibile possa sembrare)

        • Miguel Martinez scrive:

          Per roberto

          “immagino che avrete tutti già sentito”

          Poveretti!

          Non tutti possono fare come il nostro sindaco: quest’anno ha preso 600 mila euro dalle casse comunali per fare la “comunicazione di fine mandato”, cioè manifestoni con la sua faccia sorridente in tutta la città appena prima delle elezioni.

          • Francesco scrive:

            Mi piace, uno con una faccia di culo così!

            Vediamo se Sala ha il coraggio di farlo anche a Milano, credo di sì perchè risparmia sui soldi della manutenzione stradale e sulla potatura degli alberi alla grande.

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