Statistiche e coronavirus

Oggi Repubblica ci informa che i morti di Coronavirus sono 887.

Io ho la fortuna – per ora – di aver solo due persone, nemmeno troppo vicine, morte per Covid-19.

Di una, posso anche dire il nome, visto che l’ho appreso dai giornali: Don Corso Guicciardini, una figura storica del mondo cattolico fiorentino.

L’altra è la zia di un mio amico, morta la scorsa settimana.

Ciascuno di loro, quando è morto, ha partecipato a formare la Statistica del Giorno: non ci fosse il micromostriciattolo peduncolato, sarebbero ancora tra di noi.

Solo che questa volta posso contribuire qualche informazioni aggiuntiva.

Don Corso aveva novantasei anni.

La zia del mio amico era in perfetta salute, e aveva una bella testa, mi dice il nipote.

Quasi per caso – credo in occasione di un controllo medico per altri motivi – aveva fatto un tampone, da cui risultava positiva.

Pur restando del tutto asintomatica, è morta nel sonno qualche giorno dopo.

Ah, la signora di anni ne aveva novantasette.

Anche le mie esperienze con i positivi, non sono così tragiche (per ora, e facendo le corna).

Ogni tanto sento di qualcuno che è stato messo in quarantena, ma conosco da vicino solo tre casi.

Il primo si è preso il Covid per ben due volte, comunque sta migliorando, e dovremmo cominciare a lavorare insieme tra un po’.

Il secondo aveva diversi problemi di salute, quando si è aggiunto anche il Covid, e ha avuto un po’ di nausea e febbre, prima di guarire.

Il terzo era positivo, ma senza sintomi, per cui ha quarantinato per due settimane se stesso, la moglie e tre figlioli in casa, poi è tornato a lavorare.

Un campionario di cinque casi non dimostra nulla sulla pericolosità o meno del Covid-19.

Ma mi fa guardare in modo diverso le statistiche che leggo tutti i giorni, questo sì.

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392 risposte a Statistiche e coronavirus

  1. fedone scrive:

    Aggiunga me (63) sintomi di normale influ, la mia compagna (55) nessun sintomo, mia zia paraplegica (93) qualche giorno di febbre 38, tutti guariti senza strascichi. Unica mia conoscenza con sintomi respiratori, Ricovero ma nn intensivo, 62 obeso, guarito con un po’ di difficoltà. Aneddotica, ma dà da pensare…

  2. Moi scrive:

    Io , e non solo io, un anno fa … forse un Covid 18 e 1/2 😉 l’ abbiamo avuto : ricordo una tossazza asfissiante da schifo, che proprio NON mi riusciva di tossire e respirare contemporaneamente … mai successo prima !

    Però NON lo cagava nessuno, ‘sto Virus … c’era ancora la Disfida della Borgonzoni Vs Bonaccini, che fagocitava qualsivoglia altra notizia in Italia !

  3. Z. scrive:

    Che devo dirti, Miguel… vorrà dire che a Bergamo erano tutti centenari. O forse le bare erano vuote. C’è chi lo sostiene.

    • Peucezio scrive:

      Ma forse sono stati iatrogeni.
      Cioè li ricoveravano, li abboffavano di ossigeno perché non avevano capito come funzionava il covid e quelli schiattavano.

      Io credo che il covid sia un problema pubblico, più che privato: statisticamente ci vuole una sfiga enorme per avere problemi seri a causa del covid, ma questa statistica, moltiplicata per gli abitanti dell’Italia, crea un problema non gestibile da sistema sanitario.

      Che poi a sua volta si alimenta grazie alle tasse, che si alimentano grazie al pil, quindi fermando l’Italia e rischiando di mandarla in rovina, mandiamo in rovina anche il sistema sanitario, ma si sa che i politici ragionano secondo l’hic et nunc dell’esigenza immediata.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Zeta

      “Che devo dirti, Miguel… vorrà dire che a Bergamo erano tutti centenari. ”

      L’unica conseguenza che ne traggo è che una percentuale imprecisata dei “morti per coronavirus” potrebbe essere costituita da “morti con coronavirus”.

      La cosa interessante sarebbe quindi confrontare l’aumento di mortalità, categoria per categoria, rispetto al 2019, e anche la sintomaticità/asintomaticità.

      Credo che la statistica dei “morti con coronavirus” sarebbe un po’ diversa dalla statistica “morti solo a causa di coronavirus, altrimenti sei mesi dopo sarebbero stati vivi e sani”.

      • Francesco scrive:

        togli “e sani” e temo che siamo molto ma molto vicini ai dati della TV

        non credo sia un complotto per obbligarci a sopportare quel coglione di Conte a tempo indeterminato, ovvia!

        ciao

    • supervice scrive:

      A Bergamo c’è un’incidenza di positività al Covid molto bassa rispetto a tutta Italia del Centro Nord: mi farei delle domande su Bergamo e sulla sanità lombarda.
      E basta con le bare, per favore.

  4. Moi scrive:

    Cmq ci sono notoriamente svariati VIPs 😉 fra Politica, Sport, Spettacolo … che il Covid ce l’ hanno avuto.

  5. roberto scrive:

    ti do questa statistica per riflettere

    qui ci sono stati fino ad oggi 384 morti, l’80% dai settant’anni in su…so vecchi pazienza
    il 18% dai 50 in su, e vabbé è sfiga

    ma!!!!

    oggi ci sono 200 posti letto occupati dai malti covid sui 2200 esistenti nel paese…cioè il 10% di posti letto occupati per una sola malattia!
    di quelli che sono finiti in ospedale il 25% ha meno di 50 anni

    ora, ho già detto quanto detesto questa situazione e quanto trovo pesanti i cambiamenti nella mia vita, ma insomma, tendo a guardare le statistiche con un filo di ansia

    statistiche personali, sono a circa 20 amici ammalati, che sono andati da “ho un raffreddore” a “sono guarito da un mese ma non riesco ancora a fare le scale di casa senza dovermi sedere” (un tipo di una 50 d’anni che come hobby corre le maratone)

    • Peucezio scrive:

      Sulle terapie intensive hai pienamente ragione.

      Sui ricoveri, ti racconto questa:

      Un mio amico di Bari mi raccontava che il cognato, con febbricola tipo 37,2, tampone positivo, si è fatto ricoverare ed è stato in ospedale un paio di settimane (o un mese, non ricordo), sempre con febbricola, nessuna polmonite, nessuna complicazione.
      La madre, nessun sintomo, cautelativamente l’hanno ricoverata anche lei, ma dopo un paio di settimane non le avevano neanche fatto il tampone.

      E la cosa veramente grave è che c’è gente con problematiche gravi, non covid, che ha difficoltà ricoverarsi.

      • roberto scrive:

        Quissù ti ricoverano veramente con difficoltà, già in tempi normali

        Dei miei amici qualcuno un giretto all’ospedale se lo è fatto ma nessuno è rimasto la notte.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per roberto

      “statistiche personali, sono a circa 20 amici ammalati, che sono andati da “ho un raffreddore” a “sono guarito da un mese ma non riesco ancora a fare le scale di casa senza dovermi sedere” (un tipo di una 50 d’anni che come hobby corre le maratone)”

      Esatto… la cosa veramente significativa è il secondo tipo. Chiaramente nel momento in cui si fa il tampone, è difficile sapere se un mese dopo essere guarito, sarà ridotto così, ma è di questo che si parla, quando si parla di una pandemia veramente brutta.

  6. PinoMamet scrive:

    Ammetto che personalmente, e non da poco tempo, sono colpito dal dislivello tra i numeri di morti, contagiati e ricoverati della mia provincia, e i numeri di persone che conosco che hanno preso il virus.
    Non ne traggo conclusioni: i numeri saranno precisi, semplicemente non conosco tutti…
    però fa un po’ impressione lo stesso, capisco che a molti sorga il dubbo- infondatissimo, siamo d’accordo- chje ci sia anche una montatura.
    È in fondo una spiegazione fasulla ma naturalissima.

    • Z. scrive:

      Sarà interessante scoprire quali gruppi di popolazione risultano più esposte o meno esposte all’infezione.

      Ci sono categorie che lavorano in condizioni dove il distanziamento è quasi impossibile e le mascherine non esistono. Altri, come me, sono fortunati possono ridurre i rischi al minimo (che non significa eliminarli, certo).

      • Moi scrive:

        Ioriconosco che c’è un rischio Covid … tuttavia se un aitante Ristoratore 30enne dice di temere più il fallimento da chiusura locale del virus, lo comprendo e NON mi scandalizzo.

      • PinoMamet scrive:

        A proposito di categorie più o meno a rischi contagio:

        dal fronte della scuola (visto che ormai è passata l’idea della “guerra”) riporto che pochissimi mie colleghi (si contano sulle dita di una mano sola) sono risultati contagiati, dei quali 2 prima dell’inizio delle lezioni, e 1 dopo la sospensione delle lezioni in presenza…

        pochissimi anche tra gli allievi, anche questi quasi tutti dopo la sospensione delle lezioni in presenza
        (uno contagiato a casa, dalla madre…)

        l’idea della scuola come principale veicolo di contagio proprio non regge alla mia esperienza empirica, ma chissà, non mi sento di escludere niente.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Pino Mamet

          “dal fronte della scuola (visto che ormai è passata l’idea della “guerra”) riporto che pochissimi mie colleghi (si contano sulle dita di una mano sola) sono risultati contagiati, dei quali 2 prima dell’inizio delle lezioni, e 1 dopo la sospensione delle lezioni in presenza…”

          Nelle scuole qui vicino, prima del lockdown ho visto una superiore e una media dove hanno messo in quarantena complessivamente tre o quattro classi causa positività (non malattie).

        • roberto scrive:

          Qui da noi è notizia di oggi, nella settimana scorsa in tutto il paese ci sono state 758 infezioni dicono “in ambiente scolastico” (leggi: non sappiamo esattamente come, ma 754 tra studenti, bidelli, professori e quant’altro sono risultati positivi)

          Tanto? Poco? Non so, vedete in rapporto con Firenze (qui abbiamo 500.000 abitanti, da voi cosa? 400.000?)

          • Miguel Martinez scrive:

            Per roberto

            “Tanto? Poco? Non so, vedete in rapporto con Firenze (qui abbiamo 500.000 abitanti, da voi cosa? 400.000?)”

            Ho scritto di getto di un’esperienza personale, ma non ho assolutamente approfondito.

            Firenze comune, 350.000; Firenze Città Metropolitana, 1 milione circa.

    • roberto scrive:

      Ricollegandomi con quello che dice Z, i miei mici che si sono ammalati sono quasi tutti legati al mondo della ristorazione (cuochi, camerieri, pizzaioli, baristi…), e non ho contato mogli/mariti ai quali l’hanno passato

      Gli altri sembrano piuttosto legati alla scuola (figlio che l’ha preso senza sintomi o quasi, genitori ammalati)

      • Z. scrive:

        Al primo giro i miei parenti e conoscenti infetti gravitavano in gran parte in ambito ospedaliero. Adesso non noto particolari prevalenze.

        Pare che ristoranti e fabbriche siano i luoghi di lavoro più rischiosi, leggevo.

    • PinoMamet scrive:

      A dire il vero ho avuto molto più l’impressione della presenza del virus alla “prima ondata”:
      vicini di casa ricoverati, parente stretto in casa di riposo, ahimè, defunto

      (e con lui mezza casa di riposo… non scherzo… con sindaco che rilascia dichiarazione “non c’è stato alcun caso di covid nella casa di riposo”, si vede che sono tutti morti di freddo a Maggio, da 84 sono diventati 55 in un mese…)

      • PinoMamet scrive:

        Ecco, magari adesso sono morti anche gli altri 55 (facciamo le corna, spero proprio di no!) e io non ho modo di saperlo e quindi non ho la stessa impressione, ma i numeri salgono lo stesso…

        • Z. scrive:

          Adesso ci sono limiti agli accessi nelle CRA, fissati in un DPCM, credo. Prima era tutto rimesso alla struttura, e immagino che i casi fossero più frequenti.

      • Peucezio scrive:

        Questo comunque è un dato che mi ha colpito molto.

        Fuori dalle case di riposo trovi l’ultracentenario che si becca il covid e sopravvive e comunque di tanti anziani che lo pigliano, solo una parte nettamente minoritaria ci lascia la buccia, ma nelle case di risposo ogni volta è un’ecatombe, se ne vanno almeno metà.
        O evidentemente ci vanno proprio i più scassati di tutti (ma è strano, perché io sapevo che ci vanno anche anziani soli magari non autonomi del tutto ma con una salute discreta), oppure è un posto altissimamente patogeno e insalubre.

        • Z. scrive:

          Ipotizzo: luoghi chiusi, affollati, con presenza abbondante di personale sanitario che può fungere da vettore? forse è per questo?

          • Peucezio scrive:

            Ma questo dovrebbe moltiplicare il numero di contagi, non la percentuale di morti fra i contagiati.

            Quello che stupisce è che, ammesso, come è probabile, che si contagino tutti (per le ragioni che hai detto), una metà muoiano.

        • roberto scrive:

          Ma se non sei scassato perché dovresti andare in una casa di riposo?

        • firmato winston scrive:

          Effettivamente nelle case di riposo, in italia, spesso vengono ricoverate le persone messe talmente male che nemmeno l’ospedale riesce piu’ a farci nulla, e’ li’ le trasferisce. Comunque, a quel che ho capito, sembra confermato che l’eta’ media dei morti con/per covid e’ quasi uguale a quella dei morti tout court (80 anni contro 81 per i maschi, 85 contro 86 per le donne). Se fosse cosi’, in teoria alla fine dell’epidemia dovremmo assistere subito dopo a un calo della mortalita’ degli anziani uguale e simmetrico all’aumento che c’e’ stato adesso (nel senso che per i morti per/con covid c’e’ stato un anticipo ma solo di pochi mesi sulla data della morte naturale per gli altri motivi).
          Il covid e’ una specie di roulette russa, con un caricatore pero’ da 200 colpi invece che i classici sei (la letalita’ complessiva sembra essere attorno allo 0.5 per cento degli infettati, quasi sempre anziani con comorbilita’).
          A quel che ne ho capito dal bailamme informativo generale.

      • roberto scrive:

        Per me è il contrario

        Nella prima ondata non avevo conosciuto quasi nessuno (beh però due miei amici hanno perso un genitore…ma mi limito alle conoscenze dirette)

        Adesso mi pare di essere accerchiato

  7. Peucezio scrive:

    Sarebbe interessante avere statistiche precise circa la proporzione fra morti positivi totali e morti positivi ma non deceduti a causa del covid.
    Ma per questo bisogna vedere le cartelle cliniche una per una, credo sia complesso da calcolare a livello nazionale.

  8. Miguel Martinez scrive:

    E adesso entrano pure nella falda acquifera…

    Source : https://www.theguardian.com/world/2020/dec/10/decomposing-mink-in-denmark-may-have-contaminated-groundwater

    Decomposing mink in Denmark ‘may have contaminated groundwater’

    Nordic country culled 15 million mink after discovering mutated version of coronavirus

    First published on Thu 10 Dec 2020 13.34 GMT

    Decomposing mink buried in mass graves in Denmark after being culled because of coronavirus fears may have contaminated the groundwater, local radio has reported, as parliament announced a commission to investigate the government’s actions.

    Denmark, the world’s largest exporter of mink fur, announced early last month it would cull up to 15 million mink after discovering a mutated version of the virus that could have jeopardised the effectiveness of future vaccines.

    Unable to incinerate such a large number of dead animals at once, authorities buried millions in vast, shallow 2-metre pits in a military training area in West Jutland, from which some recently began emerging as their bodies filled with gases.

    Danish media said on Thursday parliament was to launch an inquiry in the affair, with one local radio station, Radio4, reporting that a study for the environmental protection agency had concluded groundwater in the area may already have become polluted and urged authorities to take rapid action.

    The agency said this week it did not expect the conclusions of a more wide-ranging survey of the environmental impact of the mass burials sites, which have been placed under 24-hour guard, to be ready before the new year.

    The ministry of food, agriculture and fisheries also conceded on Thursday it could not say with certainty where or how 4,700 tonnes – or about 1.5 million – dead mink had been disposed of, state broadcaster Danmarks Radio reported on Thursday.

    “It may seem wildly questionable when you hear it, but we cannot account for every mink,” agriculture minister Rasmus Prehn, said. “You can tear your hair out that it can be like that, but it is unfortunately the truth. It is not unlikely that more have been buried than thought, that is our best bet at present.”

    According to the ministry, the Danish veterinary and food administration has been charged with disposing of 31,000 tonnes of slaughtered mink, equating to roughly 11 million bodies.

    About 10,400 tonnes are in the two mass graves in Holstebro and Karup in western Denmark, while a further 14,000 tonnes have been processed at a plant normally used by the fur industry. About 2,300 tonnes have been incinerated or await incineration – leaving 4,700 tonnes, or 1.5 million bodies, unaccounted for.

    “It is problematic that the government can not account for where these mink are and how they have been processed,” an opposition Liberal party official, Ulla Tørnæs, told the broadcaster.

    “The environmental impact is obviously different depending on how many tonnes of mink are buried in these graves. Citizens who live close to the graves are entitled to know how many there are.”

    • roberto scrive:

      Uno degli effetti positivi del riscaldamento globale e dello scioglimento dei ghiacciai è che presto Danimarca e Olanda saranno sommerse dalle acque

      Presto geologicamente parlando, ma io sono un tipo paziente

      • Francesco scrive:

        mi sento quasi di dare ragione a roberto su questo punto

        poi penso a Eriksen e alle risate che ci fa fare ogni settimana e alla giovane Brigitte

        su, un pò di umanità

        PS alla faccia dell’organizzazione nordica!

  9. Miguel Martinez scrive:

    OT (ma non del tutto):

    Source : https://ilsalvagente.it/2020/12/10/99987/

    Bisfenolo negli scontrini, rimane un incubo per la salute

    Quando stai per pagare alla cassa potrà sembrarti strano l’invito a stare attento alle sostanze chimiche che alterano gli ormoni, invece non è una preoccupazione insensata. È l’invito che arriva da Samara Geller e Thomas Galligan, rispettivamente Senior Research & Database Analyst e tossicologo dell’Environmental Working Group, Ong statunitense particolarmente attenta alle sostanze chimiche tossiche. Non a caso gli attivvisti Usa se la prendono con il contenuto di bisfenolo A negli scontrini termici.
    I pericoli del bisfenolo A negli scontrini

    Questa sostanza chimica, utilizzata in molti contenitori per alimenti (come le lattine) è un riconosciuto interferente endocrino e proprio l’Ewg aveva trovato che negli scontrini la quantità è da 250 a 1.000 volte maggiore di quella che si trova in un rivestimento di lattine per alimenti a base di BPA. Mentre nelle lattine di cibo, il BPA è legato alle resine che le rivestono nella carta termica è più incline a migrare dal rivestimento. E dunque costituisce un rischio innanzitutto per chi lavora alle casse dei negozi, poi per i consumatori.

    Negli Stati Uniti il bisfenolo A nella carta termica non ha alcuna limitazione, in Europa è stato bandito all’inizio di quest’anno.

    L’Agenzia europea per le sostanze chimiche, l ECHA, stima che il 61% della carta termica in Europa sarà basata su un’alternativa al BPA, il BPS entro il 2022 e il restante 39% utilizzerà altre molecole.
    E l’alternativa, il BPS, è sicura?

    Peccato che il bisfenolo S, sia strutturalmente e tossicologicamente simile al bisfenolo A.

    Un corpo di prove scientifiche in rapida crescita indica fortemente che la BPS interrompe gli ormoni e danneggia la salute riproduttiva, dello sviluppo, metabolica e cardiovascolare, proprio come il suo predecessore, il BPA. Altre prove preliminari suggeriscono che la BPS possa svolgere un ruolo nell’alterazione della funzione immunitaria o nello sviluppo di alcuni tumori e asma.

    Scienziati e sostenitori della salute pubblica definiscono deplorevole questa sostituzione: cambiare una sostanza chimica nociva nei prodotti di consumo con un’altra che potrebbe essere altrettanto dannosa.

    In Europa qualcuno si è posto il problema e sta cercando di intervenire. Il Belgio sta valutando i rischi per le persone e l’ambiente da BPS e ha proposto al Comitato per la valutazione dei rischi dell’ECHA, o RAC, di classificarlo come “tossico per la riproduzione“. Queste valutazioni da parte del Belgio e del RAC dovrebbero concludersi all’inizio del prossimo anno.

    • Peucezio scrive:

      Praticamente dobbiamo ammalarci solo per assecondare la rapacità del fisco.

    • roberto scrive:

      io penso che comunque prima o poi moriremo tutti

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Ma voi usate gli scontrini per incartarvi il panino?

      • roberto scrive:

        🙂

      • Miguel Martinez scrive:

        Per MT

        “Ma voi usate gli scontrini per incartarvi il panino?”

        in realtà uno dei principali motivi per cui odio gli scontrini è che vanno buttati nel misto, ma quasi tutti pensano che vadano buttati nella carta.

        • roberto scrive:

          Nella carta???????

          Ma è carta termica, lo sanno pure i bambini che va nel misto!

          • Miguel Martinez scrive:

            Per roberto

            “lo sanno pure i bambini che va nel misto!”

            Si vede che sei un vero lussemburghese 🙂

            • roberto scrive:

              Ok ma voi siete senza nessuna speranza…

              Che senso ha lottare contro aeroporti, gasolio e affini se manco siete capaci di buttare un pezzullo di carta nel bidone giusto?

            • roberto scrive:

              Sono serio

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “sono serio”

                Sono serio anch’io… che speranza esiste, quando lo Stato obbliga tutti i commercianti di tutto il paese a produrre (usando macchinette che si devono comprare a loro spesa) miliardi di pezzi di carta che sono sia velenosi sia inquinanti?

                Che peraltro in tutta la mia vita, non ho mai dovuto rendere conto a un finanziere di avere lo scontrino.

                E senza considerare i doppioni (non so se obbligatori) che sono le ricevute delle operazioni con il bancomat.

              • Z. scrive:

                Miguel,

                — Che peraltro in tutta la mia vita, non ho mai dovuto rendere conto a un finanziere di avere lo scontrino. —

                Sono circa vent’anni che tu non hai più l’obbligo di conservare lo scontrino. Giustamente, direi.

              • Peucezio scrive:

                Z.,
                ma allora a che cazzo serve?

              • roberto scrive:

                Cioè Miguel tu mi dici (perché tu l’hai scritto) che “quasi tutti” sono incapaci di seguire una semplicissima istruzione tipo “gli scontrini vanno nella spazzatura non riciclabile” e la colpa è dello stato?

                Che poi diciamola anche tutta, lo scontrino sarebbe anche evitabile se non fosse uno strumento per far pagare le tasse ad una categoria che non è esattamente sempre ed in tutti i suoi elementi esemplare quanto a senso civico

                Tasse che, sia detto en passant, rispondono a domande tipo “perché non facciamo più posti letto in ospedale? Da dove vengono i soldi da distribuire a pioggia durante la crisi”

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “Cioè Miguel tu mi dici (perché tu l’hai scritto) che “quasi tutti” sono incapaci di seguire una semplicissima istruzione tipo “gli scontrini vanno nella spazzatura non riciclabile” e la colpa è dello stato?”

                Uno, la “semplicissima istruzione” te la devi andare a cercare. Io l’ho trovato leggendo un testo di una ventina di pagine su dove buttare i rifiuti, e non conosco quasi nessuno che sappia che vada nel misto. E comunque in ogni momento, siamo bombardati da migliaia di “semplicissime” istruzioni su tutto.

                Due, in tutta la mia vita, non ho mai subito un controllo dello scontrino, per cui comunque tutti quelli consegnati a me sono stati sprecati: mi ricordo di un amico che mi raccontò di aver subito un controllo, a Milano, verso il 1987.

                Tre, già la raccolta differenziata è un disastro, la carta è forse l’unico settore in cui funziona minimamente, proprio per questo è un problema “inquinare” la carta con materiale estraneo.

                Certo, lo Stato potrebbe pensare almeno a imporre l’utilizzo di un materiale riciclabile.

              • Z. scrive:

                Ezio,

                — ma allora a che cazzo serve? —

                Serve a te come ricevuta (si chiama ricevuta, in effetti) e al commerciante per documentare la cessione.

              • paniscus scrive:

                Solo per confermare che anch’io, la storia degli scontrini che non devono essere considerati come carta semplice e che devono essere buttati nel misto, l’ho scoperta in età decisamente matura, e solo perché me ne sono interessata io.

                La maggior parte della gente non lo sa o non se lo ricorda e di sicuro non è un’informazione ovvia per tutti.

            • Francesco scrive:

              anche a Milano lo sappiamo!

              sarete voi terroni

              😉

    • roberto scrive:

      Comunque una domanda a latere

      Ma con lo scontrino elettronico non cade l’obbligo di dare lo scontrino cartaceo?

      Almeno qui da noi è così
      Il commerciante crea uno scontrino poi ti chiede se lo vuoi (lo stampa), se non lo vuoi (non stampa) o se lo vuoi in elettronico (te lo manda via mail…si certo devi dargli un indirizzo mail elapraivasiii?)

  10. roberto scrive:

    comunque ormai n italia siete messi così

    https://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/boschi-mascherina-abbassata-per-selfie-col-mio-congiunto-gruber-la-rimprovera-non-ha-ragione-deve-dare-il-buon-esempio/372650/373266?ref=RHLF-BS-I270681290-P2-S4-T1

    bisogna giustificarsi perché all’aria aperta, senza nessuno intorno ci si abbassa la mascherina per farsi una foto e/o darsi un bacio

    credo che sarà difficilissimo uscire dall’abisso di moralismo in cui siete sprofondati. ormai avere la mascherina non è più una cosa utile, ma “giusta”. e credo proprio che questo sia il modo perfetto per far girare le scatole anche al più fervente pro mascherina

    • Peucezio scrive:

      È questo il punto.
      Ormai tutto diventa una bandiera ideologica.
      E la sinistra ha trasformato in perbenismo e ricatto etico anche il più banale espediente pratico per contenere la pandemia.
      Come la destra (non quella politica, almeno in Italia, ma quella radicale, ideologica, sempre più diffusa popolarmente però), correlativamente, l’ha trasformato in uno strumento d’oppressione che obbedisce a tremendi piani mondiali di dominio occulto.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Peucezio

        “Ormai tutto diventa una bandiera ideologica.”

        Abbastanza d’accordo, anche sulla distinzione destra e sinistra, però con qualche distinguo: per par condicio, offendiamo tutti dicendo che i due poli sono quelli de Creduloni e quello dei Complottisti.

        La maggioranza della Sinistra è Credulona, anche con picchi intensi di autentico fervore religioso.

        La maggioranza della Destra è credente all’italiana, tipo, “un cero ai santi e fare le corna non fa male, non si sa mai”, ma con punte di diffidenza e molta preoccupazione per la sopravvivenza personale.

        Poi sia a Sinistra che a Destra ci sono diffidenti e complottisti.

        Io conosco soprattutto quelli di sinistra, dai tanti (Potere al Popolo, Wu Ming, Off Topic ecc.) che diffidano fortemente del controllo poliziesco, del divieto di manifestare, ecc; poi c’è un’area anarchica in aperta opposizione, e che fa un’analisi più profonda della situazione mondiale, con qualche eccesso.

        Poi so che ci sono anche ambienti di destra che vanno dal Diffidente al Complottista, ma li conosco di menoe nn mi pronuncio.

      • paniscus scrive:

        per Peucezio:

        ma fino a pochi giorni fa non eri un sostenitore accanito dell’obbligo di mascherina, e non auspicavi multe stratosferiche per chi sgarra?

        • Peucezio scrive:

          Lo sono ancora, almeno nei luoghi chiusi (all’aperto non ne vedo il senso, tranne che in luoghi affollati).

          Infatti è un espediente che ci costa poco (è una seccatura più che tollerabile) e che ci può consentire, per il resto, di fare una vita quasi normale.

          Ma è un espediente pratico, non una religione.
          Se una sanzione severa serve a garantire che la gente lo adotti, ben venga, ma dove serve davvero. Ma è una sanzione appunto, ha uno scopo pratico, non è una sorta di stigma morale: non è che dobbiamo mettere la mascherina per essere più buoni e più puri.
          Mentre la sinistra tende a indulgere ad atteggiamenti che vanno in questo senso, quasi le servisse un simbolo per distinguere i buoni dai malvagi, una sorta di segno di fedeltà a una visione morale del mondo e non uno strumento di contenimento dei contagi.

        • Z. scrive:

          Dove serve davvero sono, ad esempio:

          – uffici e fabbriche, dove MT ci spiega non essere prescritta. Se lo fosse, nessuno controllerebbe (i controlli non esistono, e se esistessero sarebbero i comunisti cattivi che vogliono vessare la libera impresa);
          – luoghi privati, dove il controllo è impossibile;
          – esercizi a contatto col pubblico. Lì le cose vanno meglio: negozi e soprattutto supermercati, ad esempio. Comunque una vergogna la chiusura delle discoteche. I soliti comunisti;
          – artigiani e professionisti: meglio che stia zitto. Mica vorremo reprimere il libero genio italico, peraltro.

          Al ristorante è poco utile per tutti: tanto i clienti mangiano e il personale è a contatto coi loro sputazzi. Ci fosse almeno l’obbligo di fornire FFP2 sarebbe diverso. O forse no: sarebbe largamente disatteso.

          • werner scrive:

            Z:
            Dove serve davvero sono, ad esempio:
            – uffici e fabbriche, dove MT ci spiega non essere prescritta.

            Con risvolti tragicomico in Lombardia, dove la mascherina è stata obbligatoria per quasi tutti anche sui posti di lavoro per tutta l’estate, e poi per molti ha smesso di essere obbligatoria con il provvedimento del governo che ha esteso l’obbligo a tutta Italia.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Io credo che l’orgia di delirio che abbiamo ostentato negli ultimi mesi dimostri solo una cosa: abbiamo bisogno di comandi brevi e semplici, come i cani.
      Mascherina sempre/mascherina mai. Chiusi in casa/liberi tutti.
      Non esistono sfumature, non esistono mezze misure, non esiste ragionevolezza: siamo sessanta milioni di bambinoni e come tali andiamo trattati. Con buona pace di chi si crede qualcosa di più.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per MT

        “Credere, obbedire, mascherarsi!”

      • Z. scrive:

        In effetti, e senza dare giudizi di valore, noto enorme difficoltà a rispettare le mezze misure.

        Che di per sé sarebbero utili a metà, non inutili (ne abbiamo ricordate diverse). Ma che di fatto finiscono spesso per non essere rispettate.

        Del resto, le misure che in Italia hanno avuto successo sono misure drastiche: niente fumo in nessun locale, obbligo di casco per tutti, divieto di uscire di casa.

        • Peucezio scrive:

          Uhm sarebbe come dire che è meglio vietare di andare in macchina perché potrei infrangere i limiti di velocità, ecc.

          Secondo me il problema non è la gente comune, è il fatto che lo stato, ai vari livelli, non vuole prendersi la briga di controllare cose complesse.

          È chiaro che le regole devono essere comprensibili alla persona comune.
          Ma questo non significa indiscriminate, significa solo semplici da capire e da attuare.

          • Z. scrive:

            Ezio,

            — Uhm sarebbe come dire che è meglio vietare di andare in macchina perché potrei infrangere i limiti di velocità, ecc. —

            In effetti, se la circolazione veicolare di ogni giorno creasse ingorghi di camion che trasportano bare, o saturasse i reparti di terapia intensiva, credo che si prenderebbero misure di quel genere.

            — Secondo me il problema non è la gente comune, è il fatto che lo stato, ai vari livelli, non vuole prendersi la briga di controllare cose complesse. —

            Ma infatti il problema non è la gente comune. Il problema è che questa mentalità è diffusa tra la gente comune come tra la gente meno comune.

            E ogni volta che c’è qualsiasi tipo di controllo è colpa dello stato comunista che vuole impedire la libera impresa, la libera sosta vietata, il libero lavoro nero… anche quando governa la destra 😀

      • PinoMamet scrive:

        Sono d’accordo a metà…

        non c’è bisogno necessariamente di regole severe;

        c’è bisogne di regole chiare .

        Come se non fosse abbastanza complicato cambiarle ogni due settimane, ci sono le regioni colorate, che poi cambiano colore, però alcune hanno le zone rosse, però sotto le feste hanno tutte lo stesso colore, sì ma alcune regole sono diverse, però il giorno di Natale non si esce da casa, anzi sì…
        ma basta!!

        è possibile fare una regola ragionevole, chiara, e che possa durare almeno il tempo sufficiente per impararla??

        Non so, secondo me con un po’ di impegno…

        • Miguel Martinez scrive:

          Per PinoMamet

          “è possibile fare una regola ragionevole, chiara, e che possa durare almeno il tempo sufficiente per impararla?”

          🙂

          Le cose più folli sono gli ecobonus e i cashback (parole già di m…). Che quando il primo è finito in un disastro, mica hanno imparato come fare per il secondo.

          Può darsi che mi manchi qualche informazione importante, ma perché non far cadere sulle banche il peso di organizzare il “chescebec”?

          Io ho il bancomat delle Poste, le poste devono pensarci a registrare le spese che faccio e a richiedere la restituzione del relativo importo allo Stato.

          Comunque immagino che si effettivamente molto difficile improvvisare la trasformazione dell’intera società in una distopia.

        • Z. scrive:

          Questo è vero. C’è sicuramente bisogno anche di regole chiare, e le regole non lo sono affatto. Anzi, più passano i mesi peggio è.

          Nelle famose “autodichiarazioni” si induce il cittadino a dichiarare di essere al corrente delle misure in materia di prevenzione covid. Detto diversamente, li si induce a dichiarare il falso: nessuno, ma proprio nessuno, può seriamente sostenere di essere al corrente di tutte le misure nazionali, regionali e comunali al riguardo. A meno di non dichiarare il falso, appunto.

          E lo dice uno che, da buon giurisperito curioso e pignolo, all’inizio ha provato ad esserlo. Per poi arrendersi. Non so esattamente quali regole siano in vigore, dove si possa andare o meno.

          Le regole devono essere chiare, non devono cambiare ogni tre per due e dev’essere assai difficile aggirarle.

          Sotto questo punto di vista le regole severe hanno un vantaggio: tendono ad essere lineari, semplici e poco aggirabili. Come appunto il divieto di fumo nei locali. Che siccome viene sempre osservato con osservanza sostanzialmente piena, consente anche qualche flessibilità nella sua applicazione.

          Per altri versi, se tutti fossero adusi a indossare la mascherina come Dio comanda in presenza d’altri, non ci sarebbe nessuna ragione per leggi che prevedono una multa per chi la indossa mentre gira assieme alla moglie, da soli.

        • Peucezio scrive:

          D’accordo con Pino.

      • Peucezio scrive:

        Mauricius,
        non ho capito se scherzi o dici sul serio.

        In ogni caso, la cosa grave è che molti queste cose le pensano sul serio.

        E da decenni. L’Italia va male proprio perché non sa applicare le regole in modo pragmatico e mirato, ma indiscriminato, paralizzando tutto.
        Tutto è vietato e infatti non si fa niente.

        A proposito, ora siamo al quarto posto nel mondo per morti in rapporto alla popolazione (sempre in ossequio alle regole semplici, che non contemplano tracciamento, creazione di terapie intensive, perché in ogni attività si annida una possibile infrazione).

        • Z. scrive:

          Ezio, secondo me dici cose in parte condivisibili ma vanno circostanziate.

          Per come la vedo io, in Italia le regole servono spesso per dimostrare a chi le emana di aver fatto ciò che doveva. Se sono complicate, irragionevoli o addirittura impraticabili non è detto che abbia importanza. Rispettarle è spesso secondario o irrilevante, e a molti va bene così.

          Così, quando ci sono regole che sarebbe bene rispettare senza meno, nemmeno quelle vengono rispettate. Tanto l’abitudine è trasgredire.

      • Francesco scrive:

        ORRRAMT!

        vero anche se ottimista, ci sarebbero lo stesso quelli che fanno il cazzo che fa loro comodo in quel momento e poi si lamentano delle conseguenze

  11. daouda scrive:

    La guerra civile o l’intervento dell’ONU non sono ancora da escludere ragazzi. attenziona!

  12. Miguel Martinez scrive:

    OT

    https://www.ilgiornale.it/news/cultura/cos-mussolini-aveva-aperto-costruzione-moschea-1908523.html

    Benito Mussolini era favorevole alla costruzione di una moschea in Italia, ma il Vaticano si oppose. Ecco cos’è spuntato tra le carteggi dell’epoca
    Francesco Boezi – Mer, 09/12/2020 – 11:40

    L’apertura degli archivi segreti del Vaticano su Pio XII consentono di apprendere informazioni sul rapporto tra la Santa Sede ed il fascismo, ma anche su come il regime gestiva gli “affari religiosi”.

  13. Miguel Martinez scrive:

    URGENTE MESSAGGIO PRIORITARIO PER MOI

    Source : https://www.jewishpress.com/news/media/former-head-of-israels-space-program-the-aliens-asked-not-to-be-revealed-humanity-not-yet-ready/2020/12/05/

    Former Head of Israel’s Space Program: The Aliens Asked Not To Be Revealed, Humanity Not Yet Ready

    Prof. Haim Eshed served from 1981 to 2010 as the head of Israel’s security space program and over the years received the Israel Security Award three times, twice for confidential technological inventions. So if he went nuts, and this possibility is always open, it had to have happened over the past decade.

    And the reason we think the good professor may have lost his marbles has to do with an interview he gave 7 Days, the Shabbat edition of Yedioth Aharonoth, Israel’s largest circulation for-pay newspaper, in which he says, “The aliens have asked not to announce that they are here, humanity is not ready yet.”

    Prof. Eshed told Yedioth, among other things:

    The UFOs have asked not to publish that they are here, humanity is not ready yet. Trump was on the verge of revealing, but the aliens in the Galactic Federation are saying: Wait, let people calm down first. They don’t want to start mass hysteria. They want to first make us sane and understanding.

    They have been waiting for humanity to evolve and reach a stage where we will generally understand what space and spaceships are. There’s an agreement between the US government and the aliens. They signed a contract with us to do experiments here. They, too, are researching and trying to understand the whole fabric of the universe, and they want us as helpers. There’s an underground base in the depths of Mars, where their representatives are, and also our American astronauts.

    If I had come up with what I’m saying today five years ago, I would have been hospitalized. Wherever I’ve gone with this in academia, they’ve said: the man has lost his mind. Today they’re already talking differently. I have nothing to lose. I’ve received my degrees and awards, I am respected in universities abroad, where the trend is also changing.

    To those of us who have grown up following the history-altering warp flight of Zefram Cochrane, which was witnessed by a Vulcan spaceship and soon enough began Earth’s acceptance into the more evolved planets of our galaxy, Prof. Eshed’s teachings are familiar, even trite, with one important proviso: we know Cochrane is a fictional character (born in 2013 or 2030, Star Trek is not a very organized universe). Eshed may not be distinguishing so good between reality and fiction.

    Eshed, 87, holds a bachelor’s degree in electronics engineering from the Technion, a master’s degree in performance research, and a doctorate in aeronautical engineering. In 1965, he served in the technological unit of the IDF Intelligence Division in research and development positions. In 1969, he was sent by the IDF Military Intelligence to study for a doctorate in aeronautical engineering in the United States. When he returned, he was appointed head of the research and development department in the Intelligence Corps. He retired with the rank of lieutenant colonel. Following his military service, he was employed as a professor at the Technion’s Space Research Institute, and in 1981 established and became the first director of the Challenge Program, a unit of the Administration for Research, Development of Weapons and Technological Infrastructure (Mapat) in the Defense Ministry, which is responsible for satellite projects. He retired from the Defense Ministry in October 2011, having commanded the launching of 20 Israeli satellites.
    The Universe Beyond the Horizon – conversations with Professor Haim Eshed. / Courtesy of ybook.co.il

    All of which does not mean that at age 87, Prof. Eshed can’t don a Hawaiian grass skirt and communicate with the Alien base in the depths of Mars. His new book, The Universe Beyond the Horizon – conversations with Professor Haim Eshed, as recorded by Hagar Yanai (published by Yedioth Aharonoth), is available in print at just NIS 68.6, with a kindle version for a laughable NIS 48. An ideal gift for Chanukah.

  14. Miguel Martinez scrive:

    Per Peucezio

    “Ormai tutto diventa una bandiera ideologica.”

    Comunque non era necessariamente così, all’inizio.. chi si ricorda Zingaretti che faceva la movida, e quel meraviglioso video “Milano non si ferma”?

    • Moi scrive:

      … SE Don Ferrante fosse sopravvissuto, avrebbe fatto come Zingaretti anche dopo ! 😉

    • Peucezio scrive:

      Ma infatti la sinistra è così.
      Decide di volta in volta arbitrariamente i valori, anche facendo giravolte a 180°, sempre con lo stesso atteggiamento colpevolizzante, per cui chi non si conforma ogni volta al nuovo Verbo è un reprobo.

      Prima ti dice che la paura è un sentimento di cui vergognarsi, impresentabile, esecrabile, immondo, che chi la suscita fa appello alla pancia, agli istinti più bassi, alle fobie ataviche più animali e abbiette, ora invece è diventato il sentimento più sano, è un dovere civico.

      I confini, gli spostamenti, gli incontri fra persone.
      Fino a un anno fa confine, limite, frontiera erano parolacce impronunciabili, lo stato nazionale stesso era un delitto contro la cittadinanza mondiale e i diritti universali, oggi è criminale uscire dal proprio comune.

  15. Miguel Martinez scrive:

    E senza dimenticare, Firenze non si ferma:

  16. Moi scrive:

    Ohibò, ohibò, ordunque … esiste una roba chiamata “Carta Termica” ?!

    Che bel nome suggestivo … sembra un’ arma di Robottone Nagaiano ! 😀

    … Con Smaltimento a Sé Stante ?!

    … Lo imparo adesso da Roberto !

    … Allora la UE, a qualcosa serve davvero ! 😉

  17. Miguel Martinez scrive:

    Oggi leggo che la Svezia, nota per essere abbastanza tollerante sul lockdown, sarebbe in crisi…

    una riflessione comunque:

    https://www.facebook.com/ugo.bardi/posts/10158966895944521

    Cosa succede in Svezia? E’ vero che sono travolti dalla seconda ondata?

    In realtà, in Svezia non sta succedendo proprio niente. E questo nonostante i titoloni sui giornali che hanno preoccupato tanta gente. Allora, vediamo di ragionarci sopra.

    Tutto nasce da un intervista al Dr. Björn Eriksson, direttore dei servizi sanitari di Stoccolma. La trovate qui (in inglese) https://www.thelocal.se/…/stockholms-icu-units-reach-99…. Qui, leggete che martedì scorso c’erano 89 pazienti ricoverati con COVID-19 nei reparti di terapia intensiva di Stoccolma. Contando anche i ricoverati per altre patologie, si arrivava vicini a saturare (99%) la “normale” capacità ricettiva degli ospedali di Stoccolma. Dal che, il Dr. Erikson richiedeva rinforzi in termini di personale specializzato e raccomandava cautela e di mantenere le distanze il più possibile.

    Da notare che IN NESSUN POSTO il dr. Eriksson ha detto che 1) La Svezia è in una situazione di emergenza o fuori controllo, 2) che non bastano le raccomandazioni e che ci vorrebbero interventi governativi con misure coercitive, tipo lockdown 3) che la politica di contenimento del governo svedese sia sbagliata per qualche ragione. Niente del genere – solo normali raccomandazioni.

    Nell’intervista, si legge anche che a primavera a un certo punto c’erano stati 230 casi di Covid-19 in Terapia intensiva a Stoccolma, ma e che il sistema sanitario era riuscito comunque ad accoglierli tutti. Ora, la situazione è un po’ più difficile per via di altre patologie invernali, ma Erikson stesso si dichiarava ottimista sulla capacità del sistema di gestire la situazione.

    E qui stiamo. Tanto rumore per nulla. Tanti titoloni sui giornali: “La Svezia Travolta dalla Seconda Ondata” “Record di Contagi,” “La Gente Muore.” Tutto falso, o perlomeno esagerato. La Svezia sta reggendo molto bene la seconda ondata con la curva dei casi positivi già in discesa da almeno una settimana. Per la curva della mortalità, dobbiamo aspettare ancora una o due settimane perchè siano disponibili dei dati sicuri, ma sembra che siamo su numeri molto bassi. Una situazione molto migliore di quella Italiana.

    Fra qualche settimana potremo fare un bilancio completo della seconda ondata in Svezia e in Europa in Generale. Per il momento, potete leggervi il mio post a proposito della prima ondata https://ugobardi.blogspot.com/…/epidemia-cosa-possiamo…. Ma, soprattutto, non lasciatevi spaventare dai titoloni che trovate sui giornali!

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Guarda, il modello lassista l’abbiamo applicato in Veneto e sta andando di merda. Su Bardi è meglio che io stia zitto e basta.

      • supervice scrive:

        Non c’entra nulla il modello lassista, la Covid non la fermi nemmeno con la bomba atomica: chi è vulnerabile ci lascia un mese prima le penne di quanto avrebbe dovuto (e sta campando 20 anni in più grazie alle medicine che prende tutti i giorni).

      • supervice scrive:

        Il Veneto ha avuto un’incidenza bassa in primavera e la sconta ora, non ne levi le gambe, non siamo immortali.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          No, scusami: in che senso se ho bassa mortalità in primavera devo avercela alta in autunno? Dove l’hai letta questa puttanata?

    • Z. scrive:

      Credo che la Svezia vada paragonata non con l’Italia o con la Nuova Zelanda, ma piuttosto coi Paesi confinanti. Procediamo:

      – Danimarca: 918 morti su 5.781.190 abitanti (2018). Tasso: 0,016%;
      – Norvegia: 387 morti su 5.367.580 abitanti (2019). Tasso: 0,007%;
      – Finlandia: 453 morti su 5.531.138 abitanti (2019). Tasso: 0,008;
      – Svezia: 7.514 morti su 10 302 984 abitanti (2019). Tasso: 0,072.

      Il tasso di morti della Svezia, rispetto a quello dei Paesi limitrofi è dunque:

      – 4,5 volte più elevato che in Danimarca;
      – 10,3 volte più elevato che in Norvegia;
      – 9 volte più elevato che in Finlandia.

      Possiamo rifare i conti in ragione della densità di popolazione.

      La Svezia ha 23,1 ab./km².

      – La Danimarca ha 136,36 ab./km², circa sei volte la Svezia, e il 12% dei morti;
      – Norvegia: 13,93 ab./km², tra la metà e un terzo della Svezia, e il 5% dei morti.
      – Finlandia: 18 ab./km², circa tre quarti della Svezia, e il 7% dei morti.

      Insomma, non mi pare che vadano particolarmente bene.

      • supervice scrive:

        No, la devi valutare con l’Italia, fai parte dello stesso pianeta: siamo il secondo paese al mondo per mortalità, facciamocene una ragione.

        • Z. scrive:

          E facciamo pure parte dello stesso universo.

          Detto questo, e al di là di ogni giudizio sull’Italia, la Svezia mi sembra comunque un esempio di pessima gestione dell’epidemia.

      • Peucezio scrive:

        Hanno 742 morti per milione di abitanti contro i nostri 1049.
        Non una differenza irrilevante. Ma nemmeno un altro ordine di grandezza.

        Ma c’è un piccolo dettaglio. Loro non hanno fatto chiusure, noi abbiamo fatto un confinamento generale di due mesi e passa prima e uno parziale (e in molta parte d’Italia totale per un mese) ora, con le conseguenze economiche e umane che questo comporta.

        Quindi, tenendo conto di questo, non c’è lontanamente confronto: avranno fatto anche peggio dei loro vicini, ma noi abbiamo dato l’ennesima dimostrazione di essere un paese sottosviluppato rispetto a loro (e a quasi tutti gli altri, almeno in Occidente).

        • Z. scrive:

          Non si tratta di elogiare i risultati italiani, infatti, ma di osservare che il confronto tra Svezia e Italia infatti ha poco senso.

          L’Italia andrebbe confrontata coi Paesi più prossimi, raggiunti dall’epidemia in tempi e modi analoghi, e così la Svezia.

          Nella sostanza sono d’accordo con Mauricius: ci siamo sempre beati di quanto fosse bello in Italia fare ciascuno ciò che vuole, e chiamare fesso chi rispetta le regole e gli altri? Ecco il risultato. Ognuno fa ciò che gli pare, i divieti sono draconiani ma i controlli sono nominali, e a tutti sta bene così. Come sempre. Tanto è colpa degli altri.

          Poi quando succede il guaio arriva la lagna: lo stato ci ha abbandonato, lo stato ci mette i divieti, lo staato, cosa fa lo staaato.

          Maggioranza e opposizione parlamentare esprimono questa mentalità, in misura diversa ma non troppo, e sono ciò che il Paese merita

          Il miracolo è che i morti non siano il doppio.

          • werner scrive:

            Totale e profondo accordo.
            Tristemente.

          • PinoMamet scrive:

            “Nella sostanza sono d’accordo con Mauricius: ci siamo sempre beati di quanto fosse bello in Italia fare ciascuno ciò che vuole, e chiamare fesso chi rispetta le regole e gli altri?”

            hai presente quel film di Nanni Moretti dove lui risponde a un tale che gli rimprovera che da giovani contestatori gridavano cose orribili nei cortei e sono invecchiati male?

            E lui risponde all’incirca “Io gridavo cose giuste, e sono uno splendido quarantenne!”

            Ecco, io non mi sono mai lagnato che gli italiani fanno il cazzo che gli pare.
            Prima di tutto mi sembra una splendida abitudine, poi semmai trovo che gli italiani siano persino troppo obbedienti e acquiescenti nei confronti dell’autorità.

            E infatti in Italia chiunque stia dietro una scrivania o indossi uno straccio di divisa, fosse pure di netturbino, si sente un mammasantissima.

            E io penso, e sostengo dall’inizio di questa sventura vicenda (che mi auguro abbia anche una fine , perché non voglio finire come nella guerra del Grande Fratello, nel senso di libro…)
            sostengo che le regole sono state troppo severe e applicate in modo cieco e stupido
            (vedi la mia amica multata per aver portato a spasso il cane in un’area deserta…)

            e il risultato, è che stiamo peggio di altri paesi che hanno avuto regole meno severe.

            Detto tra noi, non capisco neanche perché non possiamo paragonarci alla Svezia, direttamente.

            Boh, hanno unclima diverso?
            Ma non mi è stato detto e ripetuto fino allo sfinimentoche il clima non c’entrava niente, e che dovremmo morire tutti perchè lo ha detto la dottoressa Peluche?

            • PinoMamet scrive:

              Il libro era 1984.

            • Z. scrive:

              Perché è stata colpita in modo marginale, come i Paesi limitrofi. Solo che ha seguito una politica differente, con scherno per gli stranieri (specie i mediterranei). I risultati a ieri sono riassunti sopra.

              Fare quel che ti pare è per certi versi una splendida abitudine, diffusa ad ogni livello, che a volte comporta conseguenze.

            • roberto scrive:

              Cioè qui abbiamo 7 miliardi di epidemiologi e non volete sentire la mia opinione di epidemiologo?

              Allora credo che la Svezia sua un esempio poco calzante perché :
              1. Sono quattro gatti in un paese gigantesco
              (Si lo so che i quattro gatti vivono in città affollate, ma Stoccolma è affollata come Roma il 25 dicembre alle 7 del mattino)
              2. Sono bestioline asociali, non si toccano non si abbracciano non stanno insieme
              3. Le bestioline asociali stanno nei boschi, non si trovano in 45 a casa dell’amico, se si vedono si dicono hej! A tre metri di distanza e la serata è finita

        • Z scrive:

          Quindi in fondo devo essere d’accordo con te, Ezio. Lasciando da parte improbabili paragoni con la Svezia, sulla gestione covid l’Italia ha fatto un disastro.

          Un disastro prevedibile, che infatti avevo previsto (e l’ho pure scritto tra aprile e maggio), quando c’era chi diceva “ma no che non verrà la seconda ondata” e io mi assicuravo di sistemare le mie cose durante la pausa.

          • Peucezio scrive:

            Sono io che non sono d’accordo con te. 🙂

            Secondo me gli italiani (cioè la maggiornaza degli italiani) non hanno colpe, ha colpe un sistema burocratico, decisionale e politico elefantiaco, rigido e al tempo stesso approssimativo, improvvisato, privo di qualsiasi capacità di programmazione seria.
            A questo giro le responsabilità sono tutte in alto, non in basso.

          • Peucezio scrive:

            Tra l’altro, scusami, ma questo dell’italiano indisciplinato che è colpevole dei guai dell’Italia è uno dei luoghi comuni più corrivi, provinciali e qualunquisti (nel senso deteriore del termine, non del partito di Giannini).
            E, ovviamente, riguarda sempre gli altri italiani, mica sé stessi! 😛

            Ed è la radice del nostro malgoverno, perché in questo modo assolviamo sempre la classe politica e non esigiamo nulla da lei, perché la colpa è nostra e al massimo è dei politici in quanto espressione della mentalità collettiva.
            Le classi dirigenti italiane sanno benissimo che la gente non esige nulla da loro, non ha mai preteso di essere governata bene, non si aspetta efficienza, ma interpreta la politica solo come il gioco delle due fazioni, sampdoriani e genoani, ma niente di più.
            E quindi non fanno un cazzo, fanno il minimo indispensabile per tirare avanti. E trattano i cittadini come sudditi (e come vacche da mungere), perché se uno pensa di essere sempre in colpa e non pretende niente da te, è normale che lo tratti a cazzi in faccia, come si dice a Bari, non edulcorando la locuzione.

            In fondo l’italiano non ha mai davvero interiorizzato la democrazia. Pensa di essere un suddito e che il potere non sia servizio ma privilegio.

            • Francesco scrive:

              dimentichi che il politico italiano esce dal popolo italiano

              oggi neppure più filtrato dai partiti (mi tocca rimpiangerli!)

              per me la colpa è diffusa su entrambi i fronti

            • PinoMamet scrive:

              OMDAP!!

            • Z. scrive:

              Peucezio,

              — In fondo l’italiano non ha mai davvero interiorizzato la democrazia. Pensa di essere un suddito e che il potere non sia servizio ma privilegio. —

              Generalizzare è pericoloso e ingiusto… Purtroppo però c’è del vero (così come c’è in quel che dice Francesco).

              Se ci pensi, si accorda perfettamente col far quello che mi pare: se non esistono diritti ma solo privilegi, è naturale volerli rivendicare per sé ogni qual volta possibile.

            • Miguel Martinez scrive:

              per Peucezio

              “Tra l’altro, scusami, ma questo dell’italiano indisciplinato che è colpevole dei guai dell’Italia è uno dei luoghi comuni più corrivi, provinciali e qualunquisti (nel senso deteriore del termine, non del partito di Giannini).
              E, ovviamente, riguarda sempre gli altri italiani, mica sé stessi! ”

              Non so se sono d’accordo con tutto il tuo ragionamento, ma u questo punto concordo in pieno!

              Io sono per l’Orgoglio Campanilista Italico.

              Ci è voluto un tedesco, Michael Ende, per dirci perché gli italiani possono salvare il mondo.

              Ma per farlo, devono smettere di sentirsi inferiori e di cercare di fare i piccoli crucchi.

              • PinoMamet scrive:

                OMDAMM

              • PinoMamet scrive:

                Non voglio entrare in politica (lungi da me) ma secondo me uno dei proclami più dannosi per l’Italia è stato quello di volerla/doverla trasformare in un “paese normale”.

                Io non so esattamente quale sia un paese normale, se siano normali la Giamaica, il Portogallo oppure le isole Samoa;
                il Leichtenstein oppure la Repubblica Ceca, o forse il Belize.

                Ma quello che invocava il “paese normale” sembrava avere le idee molto chiare, e secondo lui era un paese dove tutti si svegliano al mattino pensando che devono pagare le tasse, attraversare sulle strisce, non chiedersi il perché di nessuna legge e obbedire a tutte, chiamare i vigili se il vicino distruba prima delle tre del pomeriggio, ma se per caso a disturbare la pennichella è la costruzione di un viadotto da parte di un produttore veneto di maglioni allora va bene.

                Non so se questo sia “normale”- forse lo trovo persino un po’ spaventoso- ma di certo è il contrario di tutto ciò che ha reso l’Italia notevole e interessante.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per PinoMamet

                “Io non so esattamente quale sia un paese normale, se siano normali la Giamaica, il Portogallo oppure le isole Samoa;
                il Leichtenstein oppure la Repubblica Ceca, o forse il Belize.”

                Penso ad alcuni paesi follemente anormali: l’Olanda, gli Stati Uniti, l’Inghilterra, la Francia.

                Credo che rimanga alla fine solo la Germania post-nazista, che credo sia il modello cui si riferiscono gli italici autoflagellanti.

                A me piacciono tante cose della cultura tedesca, ma certamente non ci vivrei in Germania.

              • roberto scrive:

                Curiosa questa

                Perché anormali?
                La Francia poi! È praticamente identica all’Italia nonostante facciano di tutto per nasconderlo

                In Germania secondo me ti ci troveresti abbastanza bene soprattutto in un paesino piccolo rurale, hanno un po’ quella mentalità da comunità che a te piace tanto

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “Curiosa questa”

                Ma io credo che tutti i paesi siano “normali”, compresi l’Egitto e il Messico.

                Mi piace la tua definizione della Francia: c’è il Parassita Parigi, con la sua folle presunzione, che da tre secoli fa il predicozzo a un paese che fa la norma sua, migliaia e migliaia di paesini piccoli e buffi, e quando non ascoltano il predicozzo manda i gendarmi.

                Anche la Germania è vero che è normale, quanto la Somalia, e mi sono trovato benissimo nei paesini della Germania ex-DDR.

                Sono se stessi.

                Però gli italiani quando pensano ai “paesi normali” pensano a fare i piccoli Merkel.

              • roberto scrive:

                Ah ecco mi sembrava strano in effetti!

              • Z. scrive:

                Secondo me una parte non piccola di ciò che ha contribuito – e contribuisce – a rendere unica l’Italia e unici gli italiani ha il suo peso nella crisi sanitaria.

                Di un sistema è difficile prendere qua e là quel che ci piace e tralasciare il resto…

          • Peucezio scrive:

            Tra l’altro poi non è ben chiaro:

            quando eravano messi meglio del resto d’Europa, che bravo Conte (non mi riferisco a te, Z., che almeno un elogio esplicito di Conte ce l’hai risparmiato), il modello italiano e via elogiando,

            quando poi eravamo più o meno allo stesso livello (nel disastro): e ma succede così in tutta Europa, quindi è inevitabile, perché mica i politici europei possono essere tutti scemi (come se l’intelligenza fosse la dote utile per fare carriera politica…),

            ora invece, che siamo messi peggio di tutti a parte il Belgio, è colpa dell’indisciplina italiana.

          • Z. scrive:

            Peucezio,

            — Secondo me gli italiani (cioè la maggiornaza degli italiani) non hanno colpe —

            Non è mai troppo proficuo ragionare in termini di colpe di un’intera popolazione.

            Diciamo che contro il covid non funzionano tante cose: non solo la burocrazia, ma neppure gli espedienti, le scorciatoie, le buone amicizie, i vittimismi e i piagnistei.

            Resto poi convinto che Salvini al governo durante il covid sia una grande esperienza mancata per tutto il Paese.

          • Z. scrive:

            Altra cosa:

            quest’estate è stata all’insegna della più totale libertà. Più assembramenti dell’anno scorso, con alcune località piene come mai da trent’anni.

            Non ho sentito nessuno lamentarsi.

            Ho invece visto, negli assembramenti, persone che denunciavano i bambini che giocavano al parco ad aprile.

            Io tenevo le distanze, indossavo la mascherina al chiuso, e in questo ero una specie di alieno. Mi guardavano persino strano, vedi tu.

  18. Moi scrive:

    Cmq, voglio dirlo chiaro e tondo : SE gli Alieni ci sono e ci osservano … che l’ Umanità NON sarebbe pronta , trovo che sia una cazzata !

    Noi Bianchi Occidentali siamo Kalergicamente (!) prontissimi , altroché !

    … E’ solo questione di “ancor da più lontano” rispetto alle cosiddette “Risorse Boldriniane” [cit.] ! 😉

    • Moi scrive:

      Rimmarremmo a bocca aperta, eppure che su sborantliardi 😉 di Corpi Celesti ve ne sia soltanto uno “abitato” è quanto di meno “razionale” si possa pensare !

      Poi conosco anch’ io il Problema Distanze in Millenni Luce , l’ Equazione di Drake, la Scala di Kardashev … però , appunto, NON dovrebbe occorrere “allontanarsi” chissà quanto.

  19. Moi scrive:

    A proposito di VIP e Covid … a un soffio dal compiere i 60 anni, “ci lascia” il Regista SudCoreano Kim Ki-duk (김기덕)

    https://www.theguardian.com/film/2020/dec/11/south-korea-director-kim-ki-duk-dies-of-covid

    Controversial South Korean director Kim Ki-duk dies of Covid aged 59
    The director, who faced accusations of sexual misconduct, died while being treated in Latvia

  20. Moi scrive:

    @ ROBERTO

    Che senso ha lottare contro aeroporti, gasolio e affini se manco siete capaci di buttare un pezzullo di carta nel bidone giusto?

    [CIT.]

    ———————————–

    Sì, ma … chi gliele insegna ‘ste robe ai cinni , in Lussemburgo ? … La Scuola ? La Gran Loggia 😉 ? Gli Alieni 😉 Infiltrati nella UE 😉 ? … Chi ?

    • Z. scrive:

      Ma sono cose così difficili da apprendere?

    • roberto scrive:

      I miei credo che l’abbiano imparato da me e da mia moglie

      Io l’ho imparato quando il comune mi ha mandato (18 anni fa) un foglietto con sopra scritto cosa si butta dove

    • PinoMamet scrive:

      Mah, io la carta degli scontrini l’ho sempre buttata nel bidone della carta, basandomi sul fatto che beh, è carta.

      Circa due mesi fa ho letto che va buttata altrove, perché è “carta termica”: lo davano anzi per scontato.

      Naturalmente i due bidoni finiranno entrambi nella stessa discarica cinese, quindi ok 😉

  21. supervice scrive:

    No, in RSA ci sono persone messe malissimo, chi ci lavora ne gira 3 o 4 al giorno, e non vivono in villa.
    Se si volesse tutelare le RSA dalla Covid andrebbe pagata una retta 5 volte superiore di quello che è, e pagare il personale il doppio, poi se ne parla.

    • Z. scrive:

      supervice,

      — No, in RSA ci sono persone messe malissimo, chi ci lavora ne gira 3 o 4 al giorno, e non vivono in villa. —

      Non sempre. Ce ne sono anche dove il personale lavora lì solamente.

      Questo ha permesso, probabilmente, ad una struttura di restare pulita mentre il comune dove si trova si riempiva di contagi.

      Ma immagino che in altri casi sia come dici.

  22. PinoMamet scrive:

    Faccio un appello. Cadrà nel vuoto, ma che importa?

    Sì può togliere la parola ai virologi? immunologi e simili
    Da domani ai prossimi, diciamo, dieci anni?
    Hanno rotto il cazzo.

    L’altra volta leggevo di una tizia, che non nomino per non renderla ulteriormente celebre
    (sei una medica… Non hai diritto alla celebrità. Rassegnati. Se volevi essere famosa dovevi fare l’attrice o la cantante.)
    Che dice che niente, è certa la terza ondata. il vaccino non conta niente, a quanto pare, forse perché non è roba sua. Le precauzioni del governo neppure. Allora perché farle? Tutti a sciare e poi in discoteca fino all’alba, cornetto e cappuccino belli ammassati.
    No, niente, ci sarà la terza ondata, è sicuro, lo dice lei.
    E la quarta? La quinta? La sesta?
    Ci lasceranno mai tornare alla vita normale, o preferiscono essere famosi in eterno? Direi che un anno può bastare, e avanzare.

    Scusate lo sfogo ma davvero non li reggo più. Specialmente la curagatti.

    • Peucezio scrive:

      Non si capisce in base a cosa si definisca terza se la seconda non è ancora finita.
      A me sembra tutta una discussione surreale. Ci sarà un lieve recupero di contagi (o un rallentamento della discesa) fra una settimana o due e andremo avanti con questi alti e bassi fino a febbraio-marzo (e sgli piace così tanto chiamarle ondate, le chiamino pure così o come cazzo gli pare). Poi, in base a quanto ci metterà lo stato a vaccinare la gente cominceranno a diminuire i morti (perché vaccineranno prima quelli a rischio), cosa che accadrebbe comunque entro aprile-maggio a causa della stagione.

      “Medica” però non l’avevo mai sentito…

    • roberto scrive:

      “ Sì può togliere la parola ai virologi? immunologi e simili
      Da domani ai prossimi, diciamo, dieci anni?
      Hanno rotto il cazzo.”

      Amen!

      A parte la constatazione semplice, sintetica, esaustiva ed elegante che hanno veramente rotto il cazzo, è proprio che non sanno minimamente comunicare, non è il loro lavoro, non ne sono capaci. Avete qualcosa da dire? Ditelo a Piero Angela e date a lui l’incarico di spiegare

      • Moi scrive:

        Più che altro, se in un discorso scientifico ci sono tanti dissapori così aspri nel concordare …vuoldire che la Sci-Enza, anzi la She-Enza 😉 , “brancola nel bujo” ! Ma ciò NON si può ufficialmente dire, perché crea troppo panico … e allora ecco che abbiamo posizioni “scientifiche”che possono “rincuorare” sia chi crede a una Peste Manzoniana (fra l’ altro partita proprio dalla Lombardia) sia chi crede a “Non c’è Coviddi” [cit.]

        … Posizioni intermedie sono mal accette,che un’ unica opposizione diametralmente opposta si affronta meglio !

        • roberto scrive:

          Certo che sì può e si deve dire ma appunto spiegandolo

          Crea panico il virologo che dice “no tutti sbagliano ho ragione io”, come quello che dice “ci vogliono mille anni per studiare il nuovo virus”

          • Z. scrive:

            È questione di mode.

            Prima andava di moda l’economia in TV e tutti erano esperti di teorie economiche e sapevano come fare.

            Poi andava di moda il fisco. Tributaristi non se n’è visto uno. In compenso tutti mostravano gran competenza. Fusaro Diego spiegava che le multinazionali in Italia pagano al fisco il 5%. Nessuno che gli abbia chiesto dove lo avesse letto (a proposito di creduloni).

            Del resto lo stesso Fusaro Diego spiegava che la Costituzione UE compiva 15 anni. Ho riportato qui l’articolo e nessuno dei commentatori che ha risposto si è accorto che non esiste una costituzione UE (a riprova che i creduloni sono sempre gli altri 😉 ).

            Adesso va di moda il covis, e gli esperti di covis. Cioè gli stessi che prima erano esperti di economia e fisco, a cui si aggiungono medici e scienziati.

            Almeno il covis ha fatto sparire il fisco dalla TV!

            • Moi scrive:

              Oppure quando un ristoratore / negoziante NON ti faceva lo scontrino… in realtà ti aveva sempre protetto dalle Carte Termiche e se paghi in contanti eviti il POS con quell’ emissione di Raggi Laser che sembran Fulmini [cit.] 😉 !

    • Z. scrive:

      Pare che la terza ondata sia già realtà nei Paesi dell’Estremo Oriente, che hanno adottato precauzioni certo più rigorose delle nostre, quindi non mi farei troppe illusioni.

      Spero che il vaccino arrivi il prima possibile, come dicono.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Che il vaccino non servisse a prevenire le ondate si sa da mesi e ve lo avevo scritto anche tempo fa: non crea immunità di gregge, ma serve solo a ridurre la severità dei casi a contagio avvenuto.
      Non capisco perché gli specialisti dovrebbero tacere se non tacciono anche tutti gli altri.

      • Peucezio scrive:

        Questo non si sa ancora.

        Comunque se una malattia è pericolosa praticamente solo per una categoria di persone e tu le immunizzi, sei ha cavallo: il problema cessa di esistere.

        • Z. scrive:

          Ezio, io ho avuto amici e parenti col covid. Nessuno di loro è particolarmente vecchio e diversi di loro si sono presi un bello spaghetto. Quasi tutti hanno avuto problemi a respirare.

          Uno di loro, che disperava di salvarsi, credo abbia riscoperto la Fede…

          Poi ho conosciuto diversi asintomatici e probabilmente ce ne sono altri che lo sono stati a loro insaputa.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “Questo non si sa ancora.”

          In realtà è quello che dicono i proclami trionfalistici dei produttori: si prevengono i casi severi. Il che vuol dire che il contagio c’è, ma che non ti uccide. Ma se il contagio c’è. allora il virus circola.

          • PinoMamet scrive:

            Mi ricorderò male, ma non mi pare che le dichiarazioni (pardon, proclami trionfalistici) dei produttori dicessero esattamente questo… 😉

            io ricordo che dicevano che il loro vaccino funzionasse nel 90% e più dei casi. Non “nei casi severi”. Che oltretutto non ha neanche molto senso: come fa il vaccino a distinguere un contagio che colpirà in modo severo da uno che colpirà in modo leggero? ha la sfera di cristallo?

            ma io non me ne intendo, eh? Sono laureato in Lettere, mica in Giurisprudenza 😉 😉

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Però sei dotato di una connessione internet e hai accesso quello che scrive la Pfizer:

              “The trial’s primary endpoints are prevention of COVID-19 in those who have not been infected by SARS-CoV-2 prior to immunization, and prevention of COVID-19 regardless of whether participants have previously been infected by SARS-CoV-2. Secondary endpoints include prevention of severe COVID-19 in those groups. The study also will explore prevention of infection by SARS-CoV-2, the virus that causes COVID-19.”

              Tradotto: il vaccino è contro COVID-19 (la malattia). L’infezione da SARS-CoV-2 (il virus) è stata studiata, ma non era quello il punto.

              https://www.pfizer.com/news/press-release/press-release-detail/pfizer-and-biontech-celebrate-historic-first-authorization

              • PinoMamet scrive:

                Perdonami, non sono molto sveglio, ma io leggo all’incirca così:

                “Gli obiettivi primari della sperimentazione sono la prevenzione del Covid-19 in quelli che non sono stati infettati da Sars Cov-2 prima dell’immunizzazione, e la prevenzione dal Covid-19 indipendentemnte dal fatto che i partecipanrti fossero stati prima infettati da Sars Cov-2 o no.
                Obiettivi secondari includono la prevenzione del Covid-19 severo in questi gruppi.
                Lo studio esplorerà anche l’infezione da Sars Cov-2, il virus che casua il Covid-19”.

                Bene, scusami, tu ti intendi molto più di me di virologia, no?
                Esattamente dove dice che lo studio NON esplorerà il Sars Cov-2?
                Io leggo il contrario.

                Dove dice che non esplorerà la prevenzione per i casi non severi di Covid-19??

                Anche qui, da quello che trascrivi, pare il contrario:
                “ehi, non solo il nostro studio dimostra che è efficace, ma che è efficace anche per i casi severi!”

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                In quello che hai tradotto:
                “Gli [b]obiettivi primari[/b] della sperimentazione sono la [b]prevenzione del Covid-19[/b] in quelli che non sono stati infettati da Sars Cov-2 prima dell’immunizzazione, e la prevenzione dal Covid-19 indipendentemnte dal fatto che i partecipanrti fossero stati prima infettati da Sars Cov-2 o no.
                [b]Obiettivi secondari[/b] includono la [b]prevenzione del Covid-19[/b] severo in questi gruppi.”

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Ho messo le quadre invece che le virgolette, ma erano grassetti!

              • PinoMamet scrive:

                Non c’è problema

              • Z. scrive:

                Io ci capisco che:

                – obiettivo principale è prevenire il COVID-19;
                – tra gli obiettivi secondari c’è la prevenzione del COVID-19 in forma aggravata;
                – inoltre lo studio si occuperà anche della prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2.

                Mi sembra, insomma, che sia coretto affermare lo scopo principale sia la prevenzione del covis.

                Poi magari mi sbaglio, del resto un caffè e una laurea in legge non si negano a nessuno. E siccome non bevevo caffè, non avevano scelta su cosa regalarmi 🙂

          • PinoMamet scrive:

            In ogni caso, tu mi insegni, tutte questye sperimentazioni vengono condotte in modo rigoroso; non si sgarra; si chiamano a controllare due ciechi, o qualcosa del genere 😉
            e poi dobbiamo aspettare il via libera dell’agenzia del farmaco europea, che essendo europea è affidabile per definizione, perché i ciechi europei sono più affidabili di quelli russi o cinesi, si sa 😉

            e quindi, finalmente, quando ‘sta benedetta agenzia europea del farmaco si scanterà a dare il via libera, saremo sicuri che abbiamo un vacino che funziona comne qualunque altro stracazzo di vaccino ?

            O volete farmi aspettare la terza, la quarta, la quinta, l’ennesima ondata? Me lo date un limite temporale per tornare alla cazzo di vita normale o no???

            A ‘sto punto voglio lo Stanzone, minchia!

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “Me lo date un limite temporale per tornare alla cazzo di vita normale o no”

              Vuoi che te lo dia un virologo in TV?

            • PinoMamet scrive:

              Sarebbe già qualcosa. Per ora mi pare si limitino a dire chissà, forse non finirà mai. Facile avere sempre ragione in questo caso…
              Nessuna malattia è mai finita del tutto. Cosa è stato estirpato per sempre? In qualche posto del cazzo, continuano a saltare fuori il singolo caso di peste o che so io.

              Ma la vita continuavs normalmente lo stesso…
              Fino ad ora.

              Probabilmente la viviamo tutti in modo diverso, questa cosa, ma per me, e moltissimi altri, è davvero pesante. E non ho nessun particolare godimento bel sentirmi dire “continuerà per sempre”.
              E sono sicuro che per Speranza o la dottoressa Peluche si potrebbe benissimo continuare così per sempre. Che gli frega, a loro? Ci sguazzano, nelle mascherine e nei saluti online.
              E così certo non corrono rischi.

              Ma io non ho nessuna voglia vdi svegliarmi in una distopia a tema medico. Quindi per favore, cacciate il vaccino e facciamola finita.

            • Z. scrive:

              Non so se sia possibile fissare un limite.

              PS: lo Stanzone è la soluzione e prima o poi converrete che ho ragione!

            • PinoMamet scrive:

              Guarda, secvondo me fissare un limite temporale, dire “l’emergenza è finita, tornate a vivere come prima”, sarà una decisione politica.

              Per questo, lasciata ai politici italiani, non arriverebbe mai.

              Per varie ragioni, la prima della quale è il Paraculismo.
              Il Paraculismo punto uno, quello evoluto, dei “buoni”, dei “prudenti”: ma sempre paraculismo, e dei peggiori.

              Per fortuna ci sono anche altri fattori: per fortuna ci sono le case farmaceutiche! per fortuna c’è la UE, per fortuna ci saranno, prima o poi, le elezioni, per fortuna c’è- molto marginalmente, ma c’è- il peso di un’opinione pubblica sempre più insofferente…

              e prima o poi dovranno pur ammetterlo.
              O forse non l’ammeteranno mai- più probabile- e si limiteranno a far scadere i dpcm e i telegiornali torneranno della guerra civile in Inculistan e dei negri buoni salvati dalla kapitana tedesca ma buono, o dei negri cattivi cacciati dal padano cattivo ma italiano, e speranza potrà finalmente pubblicare i suoi libri “Come ho salvato l’Italia”, e “Il regolabarba del rasoio elettrico, uso e manutenzione”.

            • Z. scrive:

              Pino,

              — Guarda, secvondo me fissare un limite temporale, dire “l’emergenza è finita, tornate a vivere come prima”, sarà una decisione politica —

              Non c’è dubbio, ma allo stato non so se sia possibile fissare questo limite. Temo di no.

            • PinoMamet scrive:

              da diversi segnali, mi pare che Conte lo metterebbe a Febbraio, dopo averci provato con Dicembre;
              Speranza a Maggio, ma se fosse per lui, mai! e in gulag chi dissente.

              Oltre maggio, penso che sarebbe un suicidio per qualunque governo, ma Speranski mi ha giàò smentito molte gvolte con la sua linea oltranzista. Fosse per lui, ci farebbe morire tutti di vecchiaia, sotto regime mascherinato.

              mi chiedo se lo abbia tradito la moglie o cosa.
              Per me è Pavel Antipov del dottor zhivago…

            • Z. scrive:

              Ah, ma tu intendi lo stato di emergenza…

              Non me ne intendo, e posso benissimo sbagliarmi, ma mi pare di aver capito che per “stato di emergenza” si intenda soprattutto una situazione che permette alle istituzioni di ricorrere a procedure più spedite. Tipo, affidamento diretto al posto di una gara per un contratto di forniture.

              • PinoMamet scrive:

                Non mi lamento del fatto che sia stato dichiarato lo stato d’emergenza.

                E neppure credo che questo governo sia una dittatura (anche se Speranza vorrebbe).

                In realtà mi riferisco all’ idea di emergenza.

                Che questo governo non dirà mai “è finita, basta, buttate le mascherine, viviamo normali”.

                Non lo dirà mai: magari lo farà- me lo auguro.
                Prima o poi qualcuno caccerà anche Speranza, Boccia, e Brusaferro, e se non li cacciano, almeno smetteranno di ascoltarli come se fossero la Madonna di Pompei.
                Ma ammetterlo, non lo ammetteranno.

              • PinoMamet scrive:

                Si nota che odio Speranza?

              • Z. scrive:

                Speranza non so…

                Io penso piuttosto che Conte vorrebbe governare da solo.

                Non senza l’opposizione – come sarebbe peraltro doveroso, visto che cos’è l’opposizione odierna – ma anche senza PD, LeU, IV e forse pure senza il M5S.

                In continuità con la tradizione Renzi-Berlusconi, insomma.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “Io penso piuttosto che Conte vorrebbe governare da solo”

                Dopo un anno di stato d’emergenza e di decretazione d’urgenza credo sia umano. Non è un caso – credo – che la dittatura durasse proprio un anno, nell’antica Roma.

      • PinoMamet scrive:

        Non mi pare affatto certo che il vaccino, o per meglio dire i vaccini, non servano a prevenire i contagi.
        Dai famosi specialisti sento e leggo un sacco di idee discordanti, che già da solo mi pare un buon motivo per evitare di rincorrere l’ultimo loro oracolo.

        L’altro, è che hanno davvero rotto il cazzo.

        Io rispetto tutte le disposizioni. Bene. Lo farei anche più volentieri senza profeti di sventura in cerca di notorietà. E non ho bisogno di leggere statistiche ogni giorno, per farlo.

        • Z. scrive:

          A quanto ho capito non è che lo dovresti contrarre in forma lieve, non dovresti proprio contrarlo. Ma forse ho capito male.

  23. Moi scrive:

    SE la curagatti è quella dall’ allegro nome Ellenofono e dal cognome omonimo di una nota Schola Gladiatorum citata da Stanley Kubrick in un Sandalone del 1960 … deve rifarsi da un’ accusa che lamise in fuga dal Parlamento Italiano, che _ mediante quello che i Complottisti chiamano “Guardacaso” & “Facciamo 2 +2 ” ne farebbe la SperVillainess Creatrice del Virus Sferoide Borchiato 😉 stesso !

  24. Moi scrive:

    I cinema hanno dovuto richiudere perché, ho notato, quell’ eccezione dei “congiunti” (sbagliata, di Bizantinismi ne crei 10 e te ne ritrovi rivendicati 100 ! ) in estate fu estesa ai “gruppi di amici a prescindere dal numero” : magari il DPCM di Conte NON lo prevedeva … ma certi multisala (!) l’ han fatto !

  25. Miguel Martinez scrive:

    Deputato austriaco fa test (rapido, non PCR) a un bicchiere di coca cola in diretta in parlamento: positivo!

    https://www.facebook.com/davidemarchiani/posts/10221290481906127

  26. Moi scrive:

    Se ne conclude che … ?

  27. Miguel Martinez scrive:

    Sempre per quelli che hanno votato questo governo (e cioè PD o M5S presumo)…

    L’Europa sta cercando di negoziare un accordo con il Mercosur, cibo sudamericano (ogm, devastazione dell’Amazzonia, condizioni di lavoro disastrose, trasporti intercontinentali) contro auto europee (inquinamento, saccheggio risorse, traporti intercontinentali).

    Macron si oppone perché 1) dice che vuole salvare l’Amazzonia e 2) perché i contadini francesi non ci stanno, e hanno ragione.

    Ma Portogallo, ITALIA, Svezia, premono perché l’accordo si faccia lo stesso e subito.

    Italia presumo che voglia dire il governo italiano, cioè PD e M5S e Italia Viva.

    Giusto per ricordare cosa vuol dire quando certa gente si riempia la bocca di “ambiente” e simili amenità.

    Source : https://www.politico.eu/article/eu-countries-corner-macron-on-mercosur-trade-deal/
    EU countries corner Macron on Mercosur trade deal

    Opposing the deal allowed Macron to score points with both environmentalists and farmers.

    December 10, 2020 11:57 am

    A group of EU countries and their South American allies are preparing to squeeze French President Emmanuel Macron in a major initiative to resurrect a giant transatlantic trade deal.

    Countries such as Spain, Italy, Portugal and Sweden are finding heavyweight allies within the European Commission, including trade boss Valdis Dombrovskis and foreign policy chief Josep Borrell, as they seek to overturn Macron’s resistance to an accord that would grant the EU privileged access to South America’s largest trading bloc, ahead of China and the U.S.

    As Portugal prepares to take over the EU’s rotating Council presidency from January, momentum is growing to save the pact. “The Portuguese presidency will ensure that the Mercosur agreement moves forward,” said an EU diplomat. “The largest trade agreement the EU has ever negotiated will not be shelved.”

    After two decades of stop-start negotiations, EU trade negotiators struck a historical pact with the Mercosur group of Brazil, Argentina, Uruguay and Paraguay in 2019. But Macron sought to kill the cars-for-cows accord at infancy by warning that it could not be ratified by Paris because of Brazil’s rapid destruction of the Amazon rainforest.

    France argues it opposes the deal because Brazil does not sufficiently respect the Paris climate accord. But proponents of the agreement question whether Macron’s real concern is for the Amazon or for the interests of powerful French farmers ahead of regional elections in the spring.

    Over the coming months, Brussels and the group of EU countries plan to either win France round by introducing a system of environmental oversight with Mercosur, or call France’s bluff over its real motivation for its opposition.
    Pressure from Paris

    While the French government stresses Brazil’s environmental failings, they have other political considerations: The deal is anathema to France’s influential farmers, who see a flood of cheap South American beef, wine and sugar as a threat. On a more personal level, the Mercosur agreement is also hostage to Macron’s enmity with Brazil’s populist President Jair Bolsonaro. The two engaged in a bitter war of words after Bolsonaro insulted Macron’s wife in 2019, with the Frenchman retorting that Brazil needed a new leader who was “up to the task.”

    Despite these obstacles, several EU countries and prominent Commission officials reckon it’s time to resurrect some political momentum for a Mercosur agreement.

    The counter-attack kicked off last month when nine countries (the Czech Republic, Denmark, Estonia, Spain, Finland, Italy, Latvia, Portugal and Sweden) wrote to Dombrovskis to argue that “not signing and ratifying the EU-Mercosur Agreement will not only affect the EU’s credibility as a negotiating and geopolitical partner, but will also strengthen other competitors’ position in the region.”

    Spain is leading the charge against the French position, and Portugal will also push to revive Mercosur when it takes over the presidency of the Council of the EU in January. The deal’s advocates say it is key to building up democratic trade groupings, pointing out that China just landed a landmark deal among 15 countries in the Asia-Pacific last month, the RCEP.

    Spain’s Foreign Minister Arancha González Laya stressed the political dimensions of closer ties with a continent of “hugely similar views” that is “interested in joining the EU in fighting global climate change, working to ensure a more solid financial system” and boosting “multilateralism.”

    “And this is why the European Union should do good in paying more attention to Latin America, starting with delivering on the trade agreements that Europe has negotiated in good faith with … Mercosur or the one that it is currently negotiating with Mexico or with Chile,” she said in an interview with POLITICO. “Latin America is … a test case of the so-called strategic autonomy of the European Union, its ability to build alliances.”
    Green commitments

    To pave the way for ratification, Dombrovskis has agreed with Mercosur to negotiate additional commitments on the environment, a first for an EU trade deal, without reopening the accord itself. Last Friday, Dombrovskis met Uruguayan Foreign Minister Francisco Bustillo in Brussels and agreed to “immediately commence joint work” to negotiate additional environmental commitments, according to a Commission spokesperson.

    In a sign that this was more than Brussels spin, Montevideo, which currently holds the presidency of the Mercosur bloc, issued a statement confirming that Mercosur was “willing to cooperate in the design of an additional declaration that would deepen [environmental commitments] as long as the additional commitments and actions applied to both parties.”

    On the face of it, that push to make Mercosur greener is a victory for Macron. But Dombrovskis’ new plan could also put Macron in a bind, forcing him to decide between environmentalists and farmers.

    The nine EU countries pushing for a deal argue that the EU’s failure to ratify Mercosur could make matters only worse in environmental terms, as the South Americans would only turn to partners with weaker rules than Brussels.

    Until very recently, Macron has signaled he is simply no longer interested in the agreement, even if Mercosur agreed to additional environmental commitments. French officials said Macron had decided the deal’s economic advantages were not worth the political cost.

    “I don’t think there is any chance this agreement goes through,” a French minister told POLITICO in October, when asked whether additional commitments on deforestation and climate could save the deal.
    Two birds with one ‘non’

    Jordi Cañas, a Spaniard from the liberal Renew Europe group and the European Parliament’s point man on the Mercosur deal, said Macron’s environmental concerns were an excuse. “Macron has found a cheap way to please both environmentalists and farmers by opposing Mercosur. It doesn’t cost much, because he doesn’t have to do anything, and he can make great principled statements. But it’s still protectionism, camouflaged by virtuous semantics.”

    Supporters of the deal say they now see a chance to move forward in the summer. “After the French regional elections [in March or June 2021], I see a window of opportunity during the Portuguese presidency to start the ratification,” said Cañas.

    The statement from Montevideo said Bustillo and Dombrovskis had agreed that the latter would “present a first draft of the declaration [on additional rainforest and climate commitments] early 2021 as a working basis for both sides.”

    Cañas said he was optimistic. “I think even skeptical countries such as France are recognizing that globalization will continue with or without us. China has just signed RCEP, and that is putting pressure on Europe to forge our own trade alliances.”

    In a rare sign that the pressure on France’s isolation is starting to have an impact, Franck Riester, France’s junior minister for trade, told a POLITICO event that his country recognized the economic value of the deal.

    “We have to be sure that the Paris agreement [on climate change] will be respected by the Mercosur countries,” Riester said. “After that, why should we not continue with the Mercosur agreement? We don’t want to put 10 years of negotiations in the garbage.”

    • Z. scrive:

      Moi,

      — Sempre per quelli che hanno votato questo governo (e cioè PD o M5S presumo)… —

      Nonostante quello che Berlusconi prima e i grillini poi hanno raccontato per anni, in Italia si vota il Parlamento e non il governo 🙂

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Zeta

        “Nonostante quello che Berlusconi prima e i grillini poi hanno raccontato per anni, in Italia si vota il Parlamento e non il governo ”

        Al di là del tecnicismo, è vero.

        Io voto per un candidato che mi dice che si opporrà alla distruzione dell’ambiente.

        Lui poi vota per un governo, che decide a prescindere non solo da me, ma anche da lui.

        • Z. scrive:

          Miguel,

          — Al di là del tecnicismo, è vero. —

          Non è un tecnicismo. E’ un dato di fatto. Funziona così.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Zeta

            “Non è un tecnicismo. E’ un dato di fatto. Funziona così.”

            Ok, non sarà un tecnicismo.

            E’un dato di fatto che se qualcuno vota perché vuole A, il governo eletto dai parlamentari che si sono impegnati per A, può imporre B.

          • Z. scrive:

            Miguel,

            — E’un dato di fatto che se qualcuno vota perché vuole A, il governo eletto dai parlamentari che si sono impegnati per A, può imporre B. —

            Certo. Quel che intendo dire è che in Italia non si eleggono governi, né capi di governo.

        • roberto scrive:

          In genere quando un profano usa “tecnicismo” parla di qualcosa che in realtà ha un significato

          Un po’ come se ti dicessi che la distinzione tra sunniti e sciiti è un tecnicismo

    • Francesco scrive:

      l’Accordo sarebbe ottimo per i popoli dell’Europa e dell’America Latina coinvolti, come lo è sempre il libero commercio

      dei sovvenzionatissimi agricoltori francesi mi interessa il giusto (0,00000001) e in ogni caso il beneficio generale è molto maggiore dei danni ad alcuni gruppi particolari

      Bolsonaro dovrebbe essere cacciato a breve e la distruzione dell’Amazzonia rallentare impercettibilmente, visto che nessuno propone di invadere il Brasile, unico modo vero per intervenire sul fenomeno

      in più, se non lo facciamo noi lo faranno i cinesi e gli statunitensi, in concorrenza tra loro

      quindi Macron ha torto (è facile, ha torto un buon 95% delle volte) e Miguel pure (in economia mi sa che ha un record simile ….)

      Ciao

      😀

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “quindi Macron ha torto (è facile, ha torto un buon 95% delle volte) e Miguel pure (in economia mi sa che ha un record simile ….)”

        Economia: la scienza che ti insegna come mangiare sempre più cibo, pagando sempre di meno.

        Ecologia: la scienza che ti insegna cosa ti succede quando mangi troppo.

        Ma il punto per me era un altro: il fatto che tu voti per qualcuno che poi fa l’esatto contrario di ciò per cui l’hai votato.

        Poniamo che tu abbia votato per un partito che in campagna elettorale promette di non introdurre l’aborto obbligatorio dopo il secondo figlio.

        Poi quel partito vota per un governo, che comincia pure a fare pressione su altri paesi europei perché introducano l’aborto obbligatorio dopo il secondo figlio.

  28. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    https://www.lastampa.it/esteri/2020/12/03/news/eletto-in-namibia-adolf-hitler-mio-padre-non-sapeva-chi-fosse-1.39614588

    Source : https://www.lastampa.it/esteri/2020/12/03/news/eletto-in-namibia-adolf-hitler-mio-padre-non-sapeva-chi-fosse-1.39614588
    Esteri
    Eletto in Namibia Adolf Hitler: “Mio padre non sapeva chi fosse”

    «E’ stato mio padre a volermi chiamare così. Probabilmente non sapeva nemmeno che cosa avesse fatto Adolf Hitler, quello vero». A parlare così è Adolf Hitler Uunona, 54 anni, una vita trascorsa a combattere l’apartheid e ora eletto consigliere distrettuale di Ompundja, nella regione di Oshana in Namibia. Un’elezione che non poteva certo passare inosservata.

    A dare la norizia il giornale tedesco Bild. Uunona prima ci ha scherzato su poi ha confermato la notizia spiegano poi quanto sia stato difficile affermarsi nella vita con quel nome. «Da bambino era una cosa normale. Crescendo ho capito che portavo il nome di un uomo che voleva soggiogare il mondo intero. Beh, non ho niente a che fare con nessuna delle cose che ha fatto. Cambiare il nome? È troppo tardi per farlo. Mia moglie comunque mi chiama solo Adolf, senza Hitler».

    Membro di lungo corso dell’Organizzazione del popolo dell’Africa del Sud-Ovest (Swapo), partito di ispirazione socialista che ebbe un ruolo importante nella lotta per l’indipendenza della Namibia dal Sudafrica, Uunona ha dichiarato al quotidiano tedesco di non avere nulla a che fare, naturlamente, con il dittatore nazista. «Il fatto che io abbia questo nome non significa che voglio soggiogare Oshana. Non significa che sto lottando per il dominio del mondo», ha detto. «Mio padre mi ha chiamato in onore di quest’uomo. Probabilmente non ha capito cosa rappresentava Adolf Hitler».

    • Peucezio scrive:

      Ah, cioè “Adolf Hitler” è il nome e “Uunona” il cognome! 🙂

      “Probabilmente non ha capito cosa rappresentava Adolf Hitler”

      Secondo me l’ha capito benissimo, è il figlio che fa il perbenista perché ha un ruolo pubblico e non può fare altrimenti.

      • mirko scrive:

        La Namibia fu colonia tedesca dal 1884 al 1914, quando fu occupata dagli Inglesi e dai Sudafricani durante la prima guerra mondiale, e nel 1919 data in amministrazione al Sudafrica fino all’indipendenza nel 1990.
        Nel secondo dopoguerra vi si rifugiarono degli esuli nazisti dalla Germania.
        Dunque Hitler da quelle parti non è proprio uno sconosciuto.

        • Moi scrive:

          .. Mé ai’n cràdd brisa ! 😉

          … Vuoi che il Babbo e il nonno di costui, in Africa Nera, NON abbia mai sentito parlare di der Wüstenfuchs alias Erwin Rommel ?!

          • Moi scrive:

            Certo, è un bel paradosso un (tanto per contestualizzare Storicamente …) “Negro” Capo di Stato che si chiami Adolf Hitler !

            • Moi scrive:

              Cmq, come citò Miguel da un libro controversissimo (NON ricordo quale) … nel “Resto del Mondo” si svilluppò un certo FiloGermanesimo in Odio a Francesi e Inglesi , che spadroneggiavano quasi ovunque !

      • PinoMamet scrive:

        Sono d’accordo con Peucezio.

  29. mirko scrive:

    Chissà come avrebbe reagito Hitler davanti ad un suo omonimo dalla pelle nera.

    • Peucezio scrive:

      Seecondo me gli avrebbe fatto piacere.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per mirko

      “Chissà come avrebbe reagito Hitler davanti ad un suo omonimo dalla pelle nera.”

      Mica è ebreo!

      I neri – a parte qualche screzio con i soldati senegalesi della Francia che avevano occupato il Ruhr – credo che fossero l’ultima delle preoccupazione dei tedeschi.

      Infatti, i neri americani in Germania non si sentivano a particolare disagio, venivano trattati un filino meglio che in patria. I giapponesi invece facevano impazzire i bianchi americani, trattando ostentatamente alla pari i neri che li accompagnavano.

      • habsburgicus scrive:

        I neri – a parte qualche screzio con i soldati senegalesi della Francia che avevano occupato il Ruhr – credo che fossero l’ultima delle preoccupazione dei tedeschi.

        non è proprio così…
        la tematica dei presunti stupri dei neri e il conseguente meticciato che avrebbe alterato la purità del Volk era un tema ben presente..anche in Austria, anche sul cattolico Reichspost..la Francia infarti venne spesso accusata di crimini contro la civiltà europea anche per la sua “tolleranza” (o peggio) di quello che un anglosassone coevo avrebbe chiamato sprezzantemente “mongreling”

      • PinoMamet scrive:

        Penso che siano vere entrambe le cose.

        I tedeschi- non necessariamente nazisti- potevano non gradire troppo il mescolamento razziale, visto come degenerazione.
        Il tasso di intolleranza verso di questo poteva anche variare tra diversi popoli e stati, ma certo non era un’esclusiva nazista.

        E di sicuro, però, molti popoli colonizzati dagli inglesi (e il dominio inglese era davvero enorme!) o che si trovavano in condizione di sudditanza culturale o economica verso il mondo anglosassone, potevano trovare in Adolf Hitler un inatteso campione.
        Che le truppe dell’Asse, con pochissime colonie e piuttosto recenti, si trovassero un campionario di soldati cobelligeranti quasi altrettanto variegato di quello degli Alleati (forse persino di più) è sicuramente un fatto indicativo.

        Ho già postato i riferimenti a uno studio (volendo potrei ricercarlo) sui Falasha, in cui si citava il fatto che questi ebrei neri ricordino positivamente il periodo coloniale italiano, ma forse è ancora più indicativo il sostegno all’Asse di Subhas Chandra Bose…

        • mirko scrive:

          Hitler, alla fine della sua avventura politica e umana, nell’analizzare le cause della sconfitta del reich, considerò negativa la sua alleanza con l’Italia fascista che, coinvolgendolo nel conflitto in Africa settentrionale oltre che nei Balcani, avrebbe alienato alla Germania e al Nazismo proprio le simpatie dei popoli coloniali.
          Resta però da spiegare la contraddizione con la volontà hitleriana di preservare l’impero coloniale francese e il desiderio di un’alleanza con l’Inghilterra, che, sempre secondo Hitler, avrebbe dovuto conservare il dominio sui mari.

  30. roberto scrive:

    In topic aggiungo alla mia statistics altri due amici. Lei maluccio ma ok, lui ha passato la notte in ospedale (entrambi quarantenni in forma splendida)

  31. Moi scrive:

    Ora che ci penso, di film suoi ho visto solo “Il Prigioniero Coreano” …

  32. Miguel Martinez scrive:

    Emergenza in Toscana, agricoltura a rischio, SOS! E ancora peggio, si rischia la VIABILITA’!

    Se vedi un punto marrone, spara a vista, o un cinghiale o un ambientalista!

    (invitare un po’ di lupi no, eh?)

    c’è anche troppa disponibilità di ACQUA!

    Source : https://www.nove.firenze.it/emergenza-ungulati-situazione-fuori-controllo.htm
    Emergenza ungulati: situazione fuori controllo

    Oggi 25 cinghiali catturati nell’ex area Cnr di Scandicci. CIA: “Urgente task force per tamponare sovrannumero di cinghiali che stanno distruggendo agricoltura toscana”

    La Polizia provinciale della Città Metropolitana di Firenze ha messo in sicurezza questa mattina il parco dell’area ex Cnr, a Scandicci, dove solo stamani sono stati presi in carico 10 cinghiali, che vanno ad aggiungersi ad altri 15 esemplari fermati da settembre in poi.

    “Questo intervento è avvenuto nel rispetto delle norme regionali e dell’ambiente” ha detto l’assessore alla Sicurezza del Comune di Scandicci Andrea Anichini e “si è reso necessario in quanto la popolazione degli ungulati è particolarmente numerosa e ha invaso anche le aree limitrofe al centro cittadini, creando pericolo anche alla viabilità stradale. Per l’operazione svolta ringraziamo i nostri operai che in questi mesi si sono impegnati nel controllo mattutino della trappola, la Polizia provinciale che con grande professionalità è intervenuta prontamente, e a volontari delle guardie venatorie, che hanno collaborato alla buona riuscita del contenimento degli ungulati”.

    Come è già stato evidenziato anche in altri casi, sempre un maggior numero di animali selvatici trovano rifugio nei pressi dei centri abitati. In tali aree infatti essi trovano condizioni di relativa tranquillità connessa al divieto di caccia. Altri fattori che favoriscono l”inurbamento’ dei selvatici sono l’offerta alimentare rappresentata dai giardini e dalle aree frequentate dall’uomo, e soprattutto la disponibilità di acqua, risorsa divenuta essenziale in questi ultimi anni di aridità estiva a seguito dei cambiamenti climatici. Le limitazioni alle attività umane imposte dalle strategia anti-Covid hanno ulteriormente incrementato la presenza dei selvatici ed in particolare degli ungulati nelle aree urbane. Il fenomeno è particolarmente evidente nell’area metropolitana di Firenze, dove ogni anno vengono effettuate centinaia di segnalazioni da parte dei cittadini e richiesti interventi di allontanamento di animali divenuti troppo confidenti.
    Nel 2019, la Regione Toscana ha approvato la legge n. 70, con la quale sono state introdotte per la prima volta in Italia specifiche procedure per regolare l’intervento di allontanamento degli ungulati dalle zone urbane. Sulla base di tale legge, il Sindaco, quale autorità di pubblica sicurezza può chiedere alla Regione di emanare i provvedimenti di intervento. Questi sono gestiti dalle polizie provinciali attraverso il loro personale idonei mezzi di cattura e trasporto degli animali in luoghi esterni alla zona urbanizzata.

    «Solo con una decisa ed organizzata politica venatoria sarà possibile tamponare l’emergenza ungulati per recuperare il tempo perso dopo le chiusure per Covid. Ma è necessario procedere con urgenza con l’attività di contenimento che deve essere messa in atto, attraverso la ripresa delle attività di controllo, coordinate dalla polizia provinciale e guardie venatorie, e prevedere anche gli abbattimenti programmati e la caccia di selezione. Arrivati a questo punto, con i numeri attuali, non vanno trovare scorciatoie. Serve una task force, la situazione appare fuori controllo». E’ quanto sottolinea la Cia Agricoltori Italiani della Toscana sull’emergenza ungulati, dopo che, come anticipato nei giorni scorsi, con la zona Arancione sarebbe stato possibile riaprire la stagione venatoria.

    La Regione Toscana deve adottare delle linee guida regionali da applicare su tutto il territorio – spiega Cia Toscana – per il risarcimento dei danni da parte degli Atc e degli altri soggetti titolati al rimborso (parchi, aree protette, ecc.)

    Occorre inoltre intervenire con tempestività appena l’agricoltore segnala il danno o il potenziale danno alle colture. Dalla segnalazione all’intervento di controllo devono passare poche ore: è necessario – secondo la Cia Toscana – tracciare tutti gli interventi.

    I cinghiali in Toscana sono arrivati ad un numero che ormai supera i 400 mila capi, ma in questo 2020 la caccia non è praticamente stata mai aperta e non si è di fatto sparato: quindi calcolando la naturale proliferazione è facile prevedere una crescita ulteriore ed esponenziale, che provocherebbe una situazione non più gestibile. Considerando anche che è un problema con cui gli agricoltori toscani sono costretti, a loro spese, a fare i conti da decenni.

    Danni irreparabili alle colture agricole: per riportare in equilibrio il numero degli ungulati in Toscana è necessario un piano programmato e che possa prevedere l’allungamento di almeno un mese la stagione venatoria, sottolinea la Cia Toscana. La possibilità di cacciare sulla loro proprietà da parte degli stessi agricoltori, come già avviene da tempo, resta una soluzione provvisoria e che non può risolvere un problema ampio e ormai dilagante e con i numeri attuali. Adesso c’è bisogno che ognuno faccia la propria parte, ad iniziare dalle istituzioni.

    • PinoMamet scrive:

      Fantastico. Quando ci sono i cinghiali, gli ungulati rovinano l’agricoltura (balle).
      Quando arrivano i lupi a mangiarsi i cinghiali (come qua) allora i lupi rovinano l’allevamento (sempre balle).

      E ditelo che volete sparà! Qualunque pretesto è buono.

  33. PinoMamet scrive:

    Non c’entra niente, ma, on a lighter note 😉 , scopro che l’accento di Liverpool (“scouse”) prevede che le velari sorde siano sostituite da aspirate (o fricative?) velari…

    insomma, le k sostituite da ch (non “alla toscana”, ma “alla tedesca”, per intenderci).
    https://www.youtube.com/watch?v=sWAUrHODRWM

  34. Moi scrive:

    Secondo me, ci sarà un “tira-e-molla” di Fasi coi DPCM sulla falsariga del 2020 fino alla Primavera inoltrata 2023 … PD e M5S dovrebbero raggungere (nel frattempo magari uniti o fusi in un unico Partito) l’ irrilevanza politica perché venga dichiarata finita l’ Emergenza (Sì : 3 anni di “Emergenza”…)

    • PinoMamet scrive:

      Mi ammazzo prima.

    • Moi scrive:

      Breve, NON sentiremo parlare di “Ritorno alla Normalità” prima del 2023 !

      Fra l’altro, ricorderete quelle Prange Politiche IperEcologiste che a Giugno dicevano entusiasticamente che il Lockdown andrebbe fatto tutti gli anni, anche senza Covid … per far “riprendere” la Natura sulla Terra dalle attività umane … Il “Virus Veramente Vero” !

    • Francesco scrive:

      Moi scusa ma questo batterebbe per durata le vecchie pestilenze di quando non si sapeva cosa fare e si pregava solo … non è un pò troppo?

      • roberto scrive:

        Beh le pestilenze duravano secoli….

        Diciamo che non avremmo fatto un grosso progresso rispetto alla spagnola, se non nella riduzione dei morti (e poco non è)

  35. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    Proprio vero che i Gender People 😉 non finiscono mai di “evolversi” :

    La proposta di rinominare TERFs come FARTs (a spregio !)

    https://www.urbandictionary.com/define.php?term=FART%20%28Acronym%29

    FART (Acronym)
    FART for Feminism-Appropriating Reactionary Transphobes is a pun acronym created and used by queer people and inclusive feminists to laugh at transphobic cisgender women claiming being radical feminists.

    These people, also called TERF (for Trans-Exclusionary Radical Feminists) hate transgender people and deny the fact their genders are valid.
    They claim that transgender women are men, transgender men are women and non-binary people aren’t valid.
    With the growing influence of some activist groups, they become dangerous and put queer folks in danger.

    [cit.]

  36. roberto scrive:

    OT

    A proposito di sbucaltatori, turismo e gente incapace di godersi la natura così come è

    https://www.alicanthe.net/parco-sospeso-istanbul-passeggiare-alberi-tra-terra-cielo/

  37. Moi scrive:

    Mascherine necessarie anche dopo il vaccino: il coronavirus non scomparirà

    Il Corriere della Sera ha intervistato il medico Giuseppe Remuzzi sul cosa succederà una volta che sarà a disposizione il vaccino anti-Covid: “Ci proteggerà dalla malattia ma non la farà sparire, ci dovremo vaccinare ogni anno come per l’influenza”.

    https://www.money.it/Mascherine-necessarie-dopo-vaccino-coronavirus-non-scomparira

    • Moi scrive:

      Infattil’avevo già sentito (anche se non da fonti ufficiali, ma camia poco …) che Speranza vuole istituire una specie di Libretto Covid obbligatorio per ogni Cittadino/a/* da esibire sempre assieme ai documenti personali !

      • roberto scrive:

        Beh il libretto forse non ci sarà ma che ci saranno limitazioni (e contenziosi) per i non vaccinati mi sembra abbastanza probabile

        Pensa alla quantas che non farà volare verso l’Australia chi non è vaccinato…una cosa del genere generalizzata è tutto sommato da immaginare

        (Lo dico con immenso dispiacere, il ritorno alle frontiere è uno dei miei incubi personali)

      • PinoMamet scrive:

        Fino a quando Speranza abuserà della nostra pazienza??

        Ma nessuno si decide a cacciarlo a pedate???

        Esiste una persona ragionevole che possa prendere il suo posto, o no?????

        • Moi scrive:

          Sì, ma NON capisco … tutto ‘sto casino per il vaccino e poi è facoltativo ?!?! … Che senso ha ?! … Tanto valeva non chiudere nulla fin dal primo caso a Codogno,no ?!

          • Moi scrive:

            Colei

            ” dall’ allegro nome Ellenofono e dal cognome omonimo di una nota Schola Gladiatorum citata da Stanley Kubrick in un Sandalone del 1960″ …

            ha proposto di usare le sale cinematografiche con plexigals fra un sedilee l’ altro per le vaccinazioni di massa … NON me lo sono “insognato” 😉 io !

            • PinoMamet scrive:

              Mo, per favore, basta enigmistica!

              Scrivi nome e cognome, caspita! Perchép tutte le volte bisogna fare gli indovinelli??????????????

              Davvero, ti prego, basta!

              Chi cazzo è????

            • PinoMamet scrive:

              Scusa lo sfogo, ma insomma…

              già sono nervoso per questo cazzo di governo e perchè è un anno che non si fa che parlare che di questo cazzo di coronavirus…
              spero davvero che con l’anno nuovo finisca.
              Definitivamente. Del tutto. E non se ne parli mai più!!!

          • roberto scrive:

            Ma che sia facoltativo va benissimo basta che i novax si scavino dai coglioni e non mi facciano perdere tempo

            Poi vedrai che quando per andare a sciare avrai bisogno del libretto delle vaccinazioni molte convinzioni cadranno

            • Moi scrive:

              quando per andare a sciare avrai bisogno del libretto delle vaccinazioni molte convinzioni cadranno

              —————

              Sì, hai ragione : credo che questi argomenti “pragmatici” (cioè “poter tornare a fare le cose che Prima ritenevi normali) avranno il sopravvento sulle speculazioni complottiste !

        • Z. scrive:

          Se fosse stato obbligatorio: che vergogna, comunismo, aaah!

          Ma soprattutto, ci sarà la fila per vaccinarsi. Bisognerà vedere quanto ci vorrà per vaccinare tutti coloro che lo vorranno, piuttosto…

          • Moi scrive:

            … Ma non si doveva procedere per fasce d’ età ?

            … Adesso chi primo arriva male alloggia ?

            • Moi scrive:

              meglio alloggia ?

              ……………….

              Cioè, voglio dire : un 20enne che in 2 click con lo smartphone si prenota subito per il vaccino, passa davanti a un 90enne che deve mandare il figlio ultra50enne in fila in Comune con le braccia traboccanti di scartoffie ?!?!

            • roberto scrive:

              Il fatto è che arrivati chessò ai quarantenni ci sarà la fila

              Io non vorrei essere chiamato il venerdì perché dal lunedì al giovedì non c’è posto, e poi la metà di quelli chiamato dal lunedì al venerdì non si presentano

              Organizzerei una specie di dichiarazione di volersi vaccinare e poi gli altri di vedrà (obbligo ovviamente per alcune categorie, personale sanitario in primis)

            • Z. scrive:

              Io non metterei l’obbligo neppure per il personale sanitario. Naturalmente, fin quando non ti vaccini resti in aspettativa non retribuita (o qualcosa di simile).

              Davvero, non vedo un problema quello del non obbligo. Ce ne sarà di più per me.

              • Moi scrive:

                … Ma non ce n’è abbastanza, di chaos e di polemicaccia ?!

                Vuoi anche quelli che NON si vaccinano solo perché … sperano che così facendo in tanti caschi il Governo ?!

              • Z. scrive:

                Non sono sicuro di avere capito… Io preferirei che non ci fosse l’obbligo proprio per evitare polemiche e tensioni.

              • roberto scrive:

                No Z
                Io la vedo come te, ma immagino appunto le polemiche se dici non ti vaccini allora stai in aspettativa non retribuita o non prendi l’aereo o non vai in Austria a sciare

                Polemiche perfettamente stupide ma ovviamente ci saranno

              • Z. scrive:

                Certo che ci saranno polemiche, Robè. Mi auguro che il vaccino facoltativo aiuti a renderle un po’ meno violente.

                Non ho ben compreso cosa intendesse Moi…

              • Moi scrive:

                SE fermi il Mondo con un ” Lockdown ” fino ad ora “unprecedented” nella Storia Umana … abbi le palle di andare fino in fondo : obbliga tutti, pure e neonati e over90 a ‘sto cazzo di Vaccino atteso come un Dono Messianico !

              • Moi scrive:

                E’ una banale questione di coerenza con sé stessi … senò, vanifichi tutto :tanto valeva sul serio istituire lo Stanzone Planetario almeno 10 mesi fa !

              • Z. scrive:

                Moi,

                — E’ una banale questione di coerenza con sé stessi —

                Moi, prima o poi dovrai accettare che pensarla diversamente da te non significa per forza essere incoerenti.

                Il più delle volte, significa soltanto non condividere le tue ossessioni 🙂

  38. Moi scrive:

    Campagna Elettorale Inverno 2023 per la Primavera inoltrata, dopo 2 anni di tira-e-molla(*) fra zone colorate con i DPCM :

    Attuale Governo :

    “Chi è ancora al Mondo, lo deve a Conte e Speranza : rieleggetici !”

    Attuale Opposizone :

    “Chi aveva un’ attività commerciale ed è fallita, chi aveva interessi nella socialità “di persona” e deve far tutto “virtualmente”in rete, lo deve a Conte e Speranza : eleggete noi !”

    ———————————

    E la Memoria Storica di Zingaretti in versione Don Ferrante con la birretta ai Navigli sarà perduta per sempre … a nulla servirà riproporne le Memberberries !

  39. Moi scrive:

    (*)

    Si sa niente, di cinema, palestre, centri esttici/benessere, teatri, concerti, stadi, discoteche o simili, piscine … ? Sarò brutale ma chiaro, nella domanda :

    Tutto chiuso fino al 2023 ? … E poi riaprirebbe tutto d’un botto, soltanto se l’ ttuale Governo dovesse perdere le Elezioni Politiche 2023 ?!

  40. Moi scrive:

    Fino a quando Speranza abuserà della nostra pazienza??

    Ma nessuno si decide a cacciarlo a pedate???

    ————-

    Speranza è il Massimo Garante (un Ministo della Salute che dicesse “non c’è Coviddi !” toglierebbe ogni credibilità a Conte, che vuol andare avanti “nell’ Emergenza” a colpi di DPCM bimestrali senza perdere tempo a discutere con nessuno !) del restare in Parlamento per coloro che vi si trovano ora … e maturare una pensioncina per una vecchiaia al riparo dalla miseria !

  41. Moi scrive:

    @ HABSBURGICUS

    La mossa più efficace per far vaccinare gli Italiani, possono farla solo i Paesi ove la prostituzione è legale … rendendo obbligatorio esibire il Libretto Covid all’ ingresso di Bordelli / FKK Club / Laufhaus, ecc …

    Oppure l’ Italia stessa, abolendo la Legge Merlin con la clausola di cui sopra … ma è più probabile che gli Alieni di Haim Eshed si rivelino, proclamando di essere davvero le Divinità dei Testi Antichi … 😉

  42. werner scrive:

    Secondo me l’attuale governo è già tanto se arriverà a ferragosto 2021…

    • werner scrive:

      Riferito ai messaggi di moi poco sopra

      • Moi scrive:

        Si prega di motivare , chi dovrebbe farlo cascare ? … Renzi ?!

        • Moi scrive:

          Nel qualcaso, Italia Viva sparirebbe ! … La Meloni “ciuccerebbe” (essendo ella Donna di Dx, potete dare interpretazioni sessiste tranquillamente ….) un bel po’ di voti sia da Di Maio (il Traditore, che accettò il Governo con quel che testé definì “Parito di Bibbiano”) sia da Salvini (l’ Improvvido, che fidandosi di Mattarella consegnò imperdonabilmente il Paese al PD !) .

        • Z. scrive:

          Non ho capito la tesi su Salvini e Mattarella…

          • Moi scrive:

            Salvini credeva che Di Maio NON accettasse di governare con il “Partito di Bibbiano” [sic, come disse Di Maio] e che quindi in assenza di Maggioranza si sarebbe tornati al Voto !

            Nel qual caso avrebbero gestito poi il Covid Salvini e la Meloni (che cita spesso le soluzioni Nippo-Sino-Coreane ! … poi io sono il primo a dire che in Italia NON funzionerebbero : un minimo di Disciplina Stato-Cittadino “alla Mencio” / Meng Tsu / 孟子 sarebbe considerata “FassSSismo” !)

          • Z. scrive:

            Moi,

            — Salvini credeva che Di Maio NON accettasse di governare con il “Partito di Bibbiano” —

            Ma se così stanno le cose, ha sbagliato a fidarsi di Di Maio, non del Presidente della Repubblica.

            Comunque secondo me lo sottovaluti. Secondo me è scappato da una montagna di debiti e di guai, per farli ripianare ad altri.

            Si è trovato all’opposizione, col covid (peccato, come dico spesso un’esperienza perduta) e con un pacco di miliardi in arrivo per il governo.

            A volte i piani vanno storti.

    • Francesco scrive:

      sarebbe una iattura se durasse così tanto, imho

      e una iattura deprimente, per di più

  43. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    (per staccare un attimo dal Covid … torniamo al Gender ! 😉 …)

    Finalmente ho trovato un Collettivo che usa la “u” Gender Neutral !

    … Però NON riesco a guardarlo tutto in una volta : troppa spocchia, troppa arroganza, troppa supponenza intellettualoide !

    https://www.youtube.com/watch?v=iLIcv-7bvR8

    TERF: il femminismo radicale trans-escludente

    ————-

    PS

    … Speriamo di NON ritrovarci una Sindaca così a Bologna, dopo Merola !

    • Moi scrive:

      Uno di quei Collettivi che aderiscono alla Petizione di chiamare “FARTs” [sic] a spregio le TERFs … Feminism-Appropriating Reactionary Transphobes.

      • Moi scrive:

        … poi tutti quegli “e eh … ehheehm !” della prima in collegamento sono insopportabili !

      • Moi scrive:

        Si va davvero sul “Peso” con il discorso Inclusione Donne Trans (!) nei Centri Anti Violenza sulle Donne (tradizionalmente intese come “Bio-Etero-Cis” …)

  44. Karl scrive:

    La cosidetta “pandemia” è stata pesantemente sovrastimata, in buona o mala fede, e io opterei per la seconda opzione. Le misure adottate si sono rivelate ampiamente peggiori del problema, hanno distrutto l’economia, hanno gettato nella miseria milioni di persone, hanno aggravato le condizioni di chi soffriva di patologie cardiovascolari, diabete, tumore, il tutto per cosa ? Come amputarsi una gamba per curarsi un’unghia incarnita.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Sessantacinquemila morti. Ma erano prevalentemente vecchi e malati, quindi giusto fare un po’ di eugenetica, mentre noi discettiamo di olobionti, della minaccia all’umanità costituita dai trans, di alieni, di spritz e altre cazzate.

      • PinoMamet scrive:

        Tu hai senz’altro ragione, e lo dico senza ironia e senza spirito di polemica.

        Mi rimane un dubbio, che credo mi resterà sempre, qualunque spiegazione mi verrà data per dimostrarmi il contrario non mi convincerà mai del tutto:

        vale a dire, che con o senza chiusure, con o senza mascherine, il numero dei morti sarebbe rimasto grossomodo lo stesso.
        (Sì, non sforzatevi: so già tutto. È da un annetto che si parla dello stesso argomento, sapete… Ma il dubbio mi rimane lo stesso).

        Bada bene: non sto dicendo che il governo abbia agito male. O i governi, perché, perlomeno quelli europei, hanno fatto quasi tutti le stesse cose, con qualche piccola differenza di modi o di tempistiche.

        E io, tolta la mia antipatia verso il ministro Speranza, e l’odio per chi non sa comunicare, avrei fatto all’incirca le stesse cose
        (No, certe cazzate come il limite di 200 metri, le autodichiarazioni ecc. me le sarei risparmiate, ma vabbè ci siamo intesi).

        Non sono un negazionista o un riduzionista: sono un rompicazzionista, uno che non ne può davvero più…

        • roberto scrive:

          Io invece credo che il lockdown sia stato necessario che le mascherine siano necessarie e che senza il primo o le seconde ci sarebbe un’ecatombe

          Quelle che non sono necessarie sono le cazzate (tipo l’obbligo delle mascherine all’aperto o il coprifuoco alle 22.00 et similia). Non necessarie e controproducenti perché portano anche la persona più ragionevole e prudente (tipo me) a mandare tutti a fanculo

        • roberto scrive:

          Per il resto trovo le ipotesi complottiate tipo “malafede” un delirio di pessimo gusto

        • Francesco scrive:

          Pino

          perchè pensi che le misure adottate abbiano avuto impatto nullo o quasi sul numero di morti?

          non riesco a farmi venire in mente ragioni

          • PinoMamet scrive:

            Per quello che vedo. D’estate vado in spiaggia da casa del.mio amico: 50 metri, obbligo mascherina. La metto, e la hanno tutti quelli che incrocio.
            In spiaggia, l’obbligo non c’è. La tolgo. I lettini sono distanziati, ok, per modo di dire… Ma allora, non ero altrettanto distanziato anche in strada? O anche di più…

            Al supermercato, primo lockdown, fila interminabile per entrare uno alla volta- secondo me ottima occasione per contagiarsi. Metti i guanti, togli i guanti, va a finire che se sei infettivo, contagi molto di più che comportandosi normalmente…
            Dopo di che, si va al supermercato normalmente, tranne mascherina (e vabbè…) e igienizzarsi le mani, e c’è una grossa differenza? Non mi pare proprio, e se c’è è tutta da dimostrare.

            Che poi, ammettiamo sia tutta roba che serve. Ma quando, come? Serve se si sta ammucchiati, ma se si sta a distanza normale? Mah.

            E poi, abbiamo già detto e ripetuto che la maggioranza delle vittime sono state persone anziane o malate. Sì vabbè non cominciamo dai, lo so.
            Dov’è la prova che ne sarebbero state contagiate di più senza il lockdown primaverile, per dire? E la chiusura ermetica delle case di riposo?
            A me pare che se mio zio fosse stato anzi momentaneamente dimesso e mandato a casa nostra, dove non si è contagiato nessuno, si sarebbe anzi salvato…
            Prima stava bene!

            Insomma, forse esagero un po’, ma il dubbio che queste misure siano state un po’ “pensiero magico” mi resta.
            Poi ripeto, un governo ha da essere prudente, ed è giusto che le abbia prese
            (Non tutte 😉 )

            Ma il cittadino ha anche il dovere qualche domanda di farsela. E il diritto, anche.

          • Z. scrive:

            Per vedere la differenza tra Paesi che hanno adottato o meno misure rigorose credo sia sufficiente paragonare l’andamento dell’epidemia in Svezia con quello dei Paesi confinanti.

            In Italia i contagi sono letteralmente precipitati con il lockdown. Le mascherine forse non hanno avuto un effetto altrettanto misurabile: del resto, all’inizio erano introvabili, e in gran parte dei luoghi di lavoro non sono state proprio impiegate.

            Concordo sul fatto che molte misure – i guanti, il divieto di corsetta, l’obbligo di mascherine all’aperto – abbiano un forte odore di pensiero magico.

            Inoltre trovo sia stato sottovalutato l’effetto devastante dell’epidemia sul lato psicologico di tutti noi, e c’è chi ne ha sofferto più di altri. Il riduzionismo è una via di fuga umana e comprensibile. Io non sono mai stato un fan degli assembramenti, mi è sempre piaciuto passare del tempo da solo, ma adesso mi manca la gente.

          • Z. scrive:

            Altro esempio di pensiero magico: le sanificazioni periodiche…

        • Z. scrive:

          Pino,

          credo di capire molto bene il mio stato d’animo e siccome non voglio essere pessimista mi auguro che ci vedremo tutti presto e che questo periodo resterà un brutto ricordo.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per MT

        “Sessantacinquemila morti. Ma erano prevalentemente vecchi e malati, quindi giusto fare un po’ di eugenetica, mentre noi discettiamo di olobionti, della minaccia all’umanità costituita dai trans, di alieni, di spritz e altre cazzate.”

        L’eugenetica riguarda il mettere al mondo persone nuove, non il toglierne quelle vecchie: questo si chiama ciclo della natura (e c’entra moltissimo la storia degli olobionti).

        Ogni anno in Italia, muoiono 650.000 (prevalentemente vecchi e malati).

        I sessantacinquemila di cui parli sono in eccesso rispetto a questi (ipotizziamo, 715.000 morti a fine 2020)?

        Sarebbe effettivamente un aumento del 10%.

        Qui comunque ci sono dei dati interessanti:

        https://www.scienzainrete.it/articolo/lo-sconquasso-della-pandemia-sul-sistema-sanitario-e-mortalit%C3%A0/eugenio-paci/2020-11-27

        anche se dice, mi sembra, che in Italia i dati sono confusi, per cui parla soprattutto di Regno Unito.

        E dice che bisogna considerare le vittime del lockdown, gli anziani malati di non-Covid che non vanno in ospedale (ma sono appunti “vecchi e malati”).

        • Miguel Martinez scrive:

          Forse dico una sciocchezza, in termini matematici.

          650.000 morti ogni anno in Italia (poniamo che sia una cifra rigorosamente fissa).

          Nel 2020, a causa di Covid, 65.000 in più, “ma vecchi e malati”.

          Per semplificare, diciamo che erano “destinati” alla statistica del 2021, ma sono stati “anticipati” al 2020 dal Covid (in realtà probabilmente sarebbero stati spalmati sopra più anni, ma appunto semplifichiamo).

          Quindi nel 2021 – senza Covid ovviamente – ci saranno 65.000 morti in meno, e quindi 585.000?

        • Z. scrive:

          Miguel,

          non ci sono solo gli anziani che non vanno in ospedale, ma anche altri effetti collaterali. Penso a tutti coloro che hanno dovuto saltare o interrompere la chemio, a tutti coloro cui è saltata qualche forma di screening, a tutti coloro che hanno smesso di donare il sangue.

          Di quelli che si sono salvati dal covid, specie se anziani e debilitati, quanti sono morti nei mesi successivi?

          Sono tutti aspetti che andrebbero approfonditi.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “si chiama ciclo della natura”

          Pure tassi di mortalità infantile a due cifre sono ciclo della natura.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per MT

            ““si chiama ciclo della natura”

            Pure tassi di mortalità infantile a due cifre sono ciclo della natura.”

            Certo, è la morte stessa che fa parte del ciclo della natura.

            Ma la mia obiezione è all’uso della parola eugenetica.

            1) Eugenetica: si decide che è meglio non far nascere oggi bambini down. In Olanda, ho visto che i giocatori nella simpatica squadra down di Utrecht sono tutti di mezza età ormai – quelli che potevano giocare con loro sono stati abortiti, da quando si riescono a riconoscere in grembo alla mamma.

            2) Ciclo della natura: un signore dai capelli bianchi, di nome Miguel, incontra un tizio con la falce. Doveva pur succedere, prima o poi, no?

        • roberto scrive:

          Comunque per andare nella direzione di Miguel (che non è per niente la mia) leggo la Merkel che dice “non sua l’ultimo Natale con i nonni”

          https://video.repubblica.it/mondo/germania-e-record-di-vittime-covid-l-appello-di-angela-merkel-non-deve-essere-l-ultimo-natale-con-i-nonni/372680/373296

          Il problema è che si, effettivamente i nonni sono per definizione anziani e magari questo sarà l’ultimo Natale con i nonni solo che lo avremo passato a farci una videochiamata su whatsapp

  45. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    Splendido scambio su Utopia Rossa (dell’amico Roberto Massari) a proposito dell’ultima moda giovanile di massa in Brasile:

    Data: 13 dicembre 2020 15:56:39 CET
    Oggetto: [RED UTOPIA ROJA]
    domenica 13 dicembre 2020
    IL NEOSTALINISMO DI LOSURDO
    (L.B. Pericás-R. Massari)

    Roberto,
    Queria saber sua opinião sobre o Domenico Losurdo. Aqui no Brasil está surgindo uma «moda» neostalinista entre os jovens, algo muito estranho. E eles estão lendo e exaltando o Losurdo. É uma espécie de novo ídolo deles… Não gosto dos livros dele… E acho que ele defendia vários aspectos do Stálin, o que é algo bastante ruim… Mas há «youtubers» de «esquerda» que divulgam, promovem e elogiam o Losurdo e o Stálin. E vários estudantes universitários estão entrando nessa onda. Gostaria de saber o que você acha do Losurdo e de sua obra. Só por curiosidade mesmo.
    Luiz [Bernardo Pericás]

    Luiz,
    rispondere in forma documentata è impossibile perché Losurdo (morto nel 2018) ha scritto decine e decine di libri su molti temi di filosofia astratta ed è stato molto noto negli ambienti accademici.
    Fu hegeliano, heideggeriano e tutte le cose peggiori che io considero incompatibili col marxismo. Se hai letto il capitolo dedicato all’hegelismo di Lenin (nel mio libro su Lenin e l’Antirivoluzione russa che ti mandai in Pdf) dovresti avere abbastanza strumenti teorici per stabilire che Losurdo fu marxista tanto quanto Stalin o Mao: cioè la negazione totale del materialismo storico.
    Il fatto è che lui in Italia aveva un seguito politico dentro Rifondazione e poi nel Partito dei comunisti italiani. Per cui quando scrisse il libro su Stalin (2008) tutti i vecchi nostalgici dello stalinismo dissero che il libro ristabiliva la verità su Stalin, senza però riabilitarlo.
    False tutte e due le cose:
    1) Il libro non ristabiliva alcuna veri sul piano della documentazione storica, non citava nemmeno le grandi ricerche su Stalin che sono state fatte nel Novecento, dimostrando di non aver fatto alcuna seria ricerca personale. In realtà stava utilizzando apertamente (citando e copiando) o implicitamente il peggior libro di rivalutazione di Stalin nel Novecento scritto in fiammingo dal belga Ludo Martens che nella traduzione francese si intitolava Un autre regard sur Staline (1994).
    A casa io ho l’edizione italiana di Martens (Zambon 2005) e ricordo che quando lo lessi (15 anni fa) rimasi colpito dall’ignoranza dell’autore: il libro era un continuo processo alle intenzioni di Trotsky, di Bucharin ecc, senza mai fornire le prove storiche. Si vedeva facilmente che Martens non aveva mai fatto i conti con le grandi opere che esistono sulla Rivoluzione russa. È probabile che non le avesse mai lette, perché citava quasi solo fonti di matrice staliniana o giustificazionistica.
    Quindi puoi dire che Losurdo non fece alcuna ricerca seria personale, ma si affidò molto al libro di grossolana ignoranza scritto da Martens.
    2) Losurdo tentò di riabilitare Stalin. Certo, non alla maniera dello stalinismo storico, quando si diceva che Stalin non avesse alcuna colpa. Ma alla maniera del revisionismo postchrusceviano (Losurdo usò questo concetto anacronistico). Come dire, cioè, che Stalin nonostante gli errori difese e continuò la Rivoluzione russa.

    A questo punto però le nostre due strade, caro Luiz, forse si separano, perché io ritengo che l’unica Rivoluzione russa avvenuta storicamente fu quella da febbraio a dicembre del 1917. Il tentativo di proseguirla – la cosiddetta «Terza rivoluzione russa» – fu soffocato nel sangue a Kronštadt nel 1921. La casta burocratica che ha insanguinato la vita del popolo russo e ha fatto lavorare come schiavi milioni di persone (dentro e fuori del Gulag) non ha avuto niente a che vedere col comunismo o col marxismo. È stata un’escrescenza storica, scomparsa com’era giusto che fosse, anche se purtroppo un po’ troppo tardi.
    Io credo ancora che da febbraio a dicembre 1917 si sia verificata l’unica vera risoluzione socialista della storia che però, sotto la guida di Lenin, Trotsky e i bolscevichi si trasformò in un’Antirivoluzione, contro i soviet, ma soprattutto contro i Comitati di fabbrica e contro i Socialrivoluzionari che nei soviet avevano la maggioranza.

    Spero che tu rifletta su questo concetto al quale ho dedicato un grande lavoro che consente di capire tutto lo sviluppo storico successivo, compresa la vittoria e la permanenza dello stalinismo, l’alleanza con Hitler, la divisone del mondo a Jalta.

    Se invece ti metti a rivendicare la natura comunista del bolscevismo, finisci col fare il gioco degli staliniani e di stalinoidi come Losurdo. Perché costoro possono dimostrarti facilmente che ci fu una continuità tra i provvedimenti antisoviettisti e antioperai di Lenin e l’uso che ne fecero gli epigoni.

    Se ti sei perso il mio libro sull’Antirivoluzione russa, te lo rimando.

    Concludo dicendo che avendo speso tutta la mia vita politica a combattere contro lo stalinismo, sono arrivato da alcuni decenni a considerare gli attuali neostaliniani come persone affette da disturbi mentali. Non vale la pena di polemizzare con loro, così come con i neonazisti. Oggigiorno ci sono ben altri problemi e ben altre ragioni per porre fine al capitalismo, senza ripetere le formulette liturgiche del passato. Pensa solo alla necessità di salvare la Terra dal degrado non solo climatico: un dramma per il quale è difficile stabilire quanta responsabilità abbia il capitalismo, ma nella certezza che proprio il capitalismo non è in grado di salvare la Terra. Anche per questo andrebbe eliminato dalla faccia del pianeta.
    Ciao
    Roberto [Massari]

    Roberto,
    de fato, o livro de Ludo Martens é bem ruim. É realmente impressionante essa nova onda neostalinista. O fim da picada. Recentemente, o cantor Caetano Veloso, influenciado por um «youtube» neostalinista, começou a ler e admirar o Losurdo. Isso virou assunto por aqui. Com todos os problemas pelos quais estamos passando, do coronavírus a Bolsonaro, as pessoas perdem o tempo para discutir Caetano e Losurdo. Nas universidades e na internet, grupelhos de trotskistas e neostalinistas debatem acaloradamente. Uma perda de tempo e um sinal de atraso político. E mental. A esquerda brasileira anda muito mal mesmo…
    Tenho seu livro sobre a revolução russa. Vou dar uma nova olhada nele. Se você conseguir vir ao Brasil no ano que vem, me avise. Aparentemente o evento sobre Trotsky está confirmado para o segundo semestre de 2021. Estou pensando em participar, quem sabe para falar sobre o Che e Trotsky. Podemos montar uma mesa juntos. É isso. Vai mandando notícias. E obrigado pelas informações!

    Luiz
    Nella diffusione e/o ripubblicazione di questo articolo si prega di citare la fonte: http://www.utopiarossa.blogspot.com

  46. mirko scrive:

    “ritengo che l’unica Rivoluzione russa avvenuta storicamente fu quella da febbraio a dicembre del 1917. Il tentativo di proseguirla – la cosiddetta «Terza rivoluzione russa» – fu soffocato nel sangue a Kronštadt nel 1921. La casta burocratica che ha insanguinato la vita del popolo russo e ha fatto lavorare come schiavi milioni di persone (dentro e fuori del Gulag) non ha avuto niente a che vedere col comunismo o col marxismo.”

    La rivoluzione russa vinse perché tradì se stessa. Diversamente sarebbe durata da Natale a Santo Stefano.
    Tantissimi comunisti non videro in Lenin e Stalin il tradimento del marxismo, ma la sua continuazione, e lottarono duramente e furono duramente perseguitati in nome di quella realizzazione sovietica.
    Quando pensiamo ai comunisti perseguitati, uccisi, imprigionati sotto il fascismo e il nazismo, così come vari regimi di destra per il mondo, non dobbiamo dimenticare che il loro martirio avvenne nella speranza di sostituire la dittatura che li perseguitava con un’altra dittatura, che loro credevano essere quella del proletariato e non quella sul proletariato, come nei fatti.
    La Russia inolte, fin dalla sua riunificazione nel XV-XVI secolo, è sempre stata uno stato autocratico, e il comunismo ne ha mantenuto sia pure in forme e denominazioni nuove, tali caratteristiche.
    Altrimenti non si avrebbe la democrazia, ma solo l’ennesima epoca dei torbidi, puntualmente verificatasi ogni volta che l’autocrazia è collassata, come nel 1598-1613, 1917-1922 e 1991-1999.

  47. mirko scrive:

    inoltre

  48. Mauricius Tarvisii scrive:

    “vale a dire, che con o senza chiusure, con o senza mascherine, il numero dei morti sarebbe rimasto grossomodo lo stesso.”

    L’esperimento è in corso in queste settimane in Italia e come residente in Veneto sto facendo parte del gruppo di controllo. Il risultato è abbastanza univoco: con misure più blande (cioè rimanendo in zona gialla mentre regioni con incidenze simili sono in arancione o rossa) hai più casi e, di conseguenza, più morti.

    • Z. scrive:

      Peccato che non ci sia modo di addebitare i costi sanitari a chi li cagiona.

    • PinoMamet scrive:

      “L’esperimento è in corso in queste settimane in Italia ”

      mmm, no, non direi.

      L’esperimento in realtà, con una discreta approssimazione, si sarebbe potuto fare davvero, nelle primissime fasi del lockdown primaverile, quando solo alcuni paesi erano “zona rossa”-

      in modo decisamente scientifico, invece, si poteva benissimo fare un po’ prima, con i primi contagiati ufficiali.

      Ma non è stato fatto, e i risultati di oggi mi sembrano pura speculazione.

      Ci sono troppe, troppe, troppissime varianti
      (io a Parma e Z. a Bologna, per dire, vediamo realtà piuttosto diverse sul rispetto della disposizione di usare la mascherina… per dirne una sola).

      • PinoMamet scrive:

        Ha più senso quello che dice Z.- oppure Roberto, non ricordo- di paragonare la Svezia “liberista” alla Danimarca e alla Norvegia “rigorose”.

        Ma anche così… postai tempo fa il paragone tra Belgio (rigoroso) e Olanda (lassista all’epoca) con risultati perlomeno pari (forse stava addirittura meglio l’Olanda, ma non vorrei esagerare) e non venni cacato di striscio…

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Io non dico che ci sia la volontà di sperimentare: dico che stiamo sperimentando di fatto. E abbiamo anche la somministrazione del placebo (proclami di Zaia)!

        • PinoMamet scrive:

          ??
          non seguo le vicende venete, e non ho proprio idea di cosa tu stia parlando.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Basta che vai qui, scendo in basso e vedi la mappa della variazione dei casi per provincia. Ieri, oggi, domani o dopodomani, quando vuoi: in alto a destra noterai comunque una zona colorata più scura.

            https://lab.gedidigital.it/gedi-visual/2020/coronavirus-i-contagi-in-italia/?ref=RHTP-BH-I274746038-P2-S8-T1

            • PinoMamet scrive:

              Sì, lo conosco bene il sito, e credo di esserne il più frequente linkatore qua dentro 😉 , ma non ho capito perché il Veneto sarebbe una sperimentazione più di qualunque altra regione, e cosa abbia detto Zaia.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Il Veneto è una regione dove, a fronte di numeri da zona arancione, fu deciso di fare zona gialla perché c’erano molti posti letto in terapia intensiva (virtuali, perlopiù, dato che il numero di medici non era aumentato e – guardacaso – i criteri di eleggibilità sono rimasti stringenti).
                Quindi sì, è ottimo per confrontare la diversa diffusione del virus dove sono state introdotte misure restrittive e dove ci si è affidati alle conferenza stampa quasi quotidiane di Zaia.

              • Peucezio scrive:

                Ma non c’era il famoso algoritmo segreto inesorabile e ineludibile?

    • PinoMamet scrive:

      Sul tema “paesi simili”, copio e incollo (da traduttore automatico) il commento quotidiano della mia amica medico israeliana, che ha lavorato in Italia fino a quest’estate.

      All’inizio parla del vaccino, poi della situazione italiana rispetto ad altri paesi:

      “Un po ‘ sul vaccino e l’Italia.
      – Grande giorno oggi. La FDA ha dato il suo ok, abbiamo augurato tanto.
      Se ha dato non ho nemmeno pochi dubbi sull’efficacia del medicinale.
      Esperti, grandi professori di fama mondiale che questo è il loro lavoro hanno approvato il suo vaccino abbiamo atteso tanto che stava per cambiare la faccia di questa peste. Cosa vuoi più di questo???
      – E no, non leggo il trollale nella rete che per lo più sono scritti da persone che si consultano con il Dott. Google invece di consultare medici / personale medico esperto.
      – A proposito dei deceduti per vaccino: ricordo che sono morti 6 e non due. 4 di loro erano anche nel gruppo placebo, 2 nel gruppo immunitario. Quindi le conclusioni? Il placebo è più pericoloso del vaccino.
      Ed è anche vero che nel Regno Unito sono emersi problemi ma sapete che problemi?
      – Allora te lo dico io. Due dei ricevitori del vaccino (personale medico) hanno sviluppato una grave reazione allergica. Ma sui media hanno dimenticato di dire che gli stessi pazienti hanno subito tali reazioni in passato tanto che hanno portato con sé anche una siringa epipen (una rapida iniezione di adrenalina in caso di reazione allergica).
      Non credo che la reazione sia correlata ad uno degli ingredienti immunitari ma nelle persone con predisposizione il vaccino può scatenare una reazione allergica sistemica. Per questo motivo, si è deciso di non vaccinare le persone che in precedenza avevano sviluppato una reazione allergica sistemica.
      Quindi è vero che in Israele la situazione è relativamente bella ma ci sono paesi, come l’Italia, che il numero dei morti continua a salire alle stelle ogni giorno che passa. E così ogni giorno che non si inizia a vaccinare è un giorno perso
      – Un breve aggiornamento dall’Italia. C ‘ è un calo del numero di denunce ma il numero dei morti è alle stelle e l’onda attuale Italia con il più alto numero di morti per milione
      Perché mai? Non c’è una risposta definitiva.
      Ma è possibile spiegare tutto con il fatto che l’Italia è ′′ un vecchio paese ״?
      Anche nel Regno Unito il 24 % della popolazione ha più di 30 anni (in Italia 60 %) ed ecco la situazione è diversa. Diagnosi tardiva? Trattamento disfunzionale? Un carico sulla medicina di comunità che non sopporta un carico e quindi non presta cure adeguate ai pazienti?
      O tutti insieme con la sfiga che non lascia gli italiani…”

      • PinoMamet scrive:

        ” non nho nemmeno pochi dubbi” suona strano in italiano, ma in ebraico è molto chiaro “ein li safek afilu katan, non ho un dubbio neppure piccolo”.

    • PinoMamet scrive:

      Come sapete, sono sempre stato comprensivo (probabilmente è un eufemismo) per le ragioni albioniche.
      Perché per me chi se ne vuole andare deve poterlo fare, e perché non mi è piaciuta la demonizzazione della Brexit da parte di molti “filo-europei”, e meno ancora le (poco credibili) profezie di fame e desolazione per i poveri inglesi rimasti senza le regole di Bruxelles.

      E ho sempre pensato che il tira e molla fosse dovuto un po’ alla due parti in causa, perché, ci insegna un proverbio delle nostre parti riportato da Moi, “ci vogliono due rive per fare un fosso”.

      Però questo era dovuto al fatto, anche, che credevo che gli inglesi se ne volessero veramente andare, e anche perchè avevo capito che in effetti se ne erano già andati.

      Invece qui tocca unirmi al coro di Z.: basta, avete stancato, fuori dal cazzo!!

    • roberto scrive:

      Mantengo la mia posizione

      Addio senza accordo
      Certo ho sbagliato di un anno ma finirà fra qualche giorno

      Che gli inglesi (governo) non volessero brexitare l’ho sempre detto
      Che gli inglesi (popolo) volesse brexitare l’ho sempre detto

      Il popolo ha parlato, ciao ciao

    • roberto scrive:

      Z,

      non ci pensavo, ma a pranzo (cioè panino magiato camminando nel bosco visto che tutto è chiuso…) un collega mi ha ricordato che gli inglesi hanno proprio escluso di poter estendere il periodo di transizione
      withdrawal agreement act, art. 33 “A Minister of the Crown may not agree in the Joint Committee to an extension of the implementation period.”…adesso dovrebbero cambiare la legge, poi cambiare l’accordo con l’UE che prevedeva eventuali che tempi supplementari venissero decisi entro luglio 2020

  49. Moi scrive:

    Andrea Scanzi è il primo (?) a parlare di “Politicizzazione del Vaccino” :

    https://www.youtube.com/watch?v=dl9rgFfgN-A

    poi uno può anche sperare che i Negazionisti, senza vaccino, crepino tutti di Covid togliendo il disturbo dal Suffragio Universale … ma intanto, SE Conte e Speranza avessero avuto la Coerenza con Sé Stessi (ma che c’è ? … han paura di perder voti per il Marzo 2023, visto che pima NON si voterà ?!) d’ imporre obbligatoriamente il Soterico Vaccino, questa polemica ce la saremmo risparmiata !

    • Z. scrive:

      Moi, è curioso come tu ritenga che i TUOI avversari politici debbano fare quel che vuoi TU altrimenti sono incoerenti 😀

    • Z. scrive:

      A parte questo, perché bisognerebbe costringere i negazionisti a vaccinarsi? Se restano più vaccini per me e i miei cari tanto meglio.

  50. Moi scrive:

    Insomma, per farla corta : Salvini Impròvvido, Di Maio Infìdo … l’unica opposizione credibile al Governo Conte (proprio nel senso che fa tutto lui, tipo “Dictator” d’ Antica Roma) , resta la Meloni ! … Quindi, probabilmente, Conte nel 2023 vincerà e la “Rumba” 😉 da Covid “andrà di lungo” almeno fino al 2028 con Conte e Speranza ancora ai loro posti !

  51. Miguel Martinez scrive:

    Dalla meravigliosa riscrittura del Mahabharata da parte di Carole Sakyamurti:

    At this point, Vyasa appeared, to give comfort.
    For Yudhishthira in the face of this catastrophe,
    it was as if the fact of death had struck him for the first time.
    “What does it mean,” he said,
    that men are born, are nourished by their mothers,
    nurtured with care, have rich experience,
    learn the ways of human intercourse,
    love, create, take pleasure in the world,
    acquire a warrior’s skills, respect dharma—

    what does it mean that such men can ride out
    in the morning, courageous, full of hope,
    and by evening are mere carrion
    for crows to feast on? Why? What is death?”

    “Death takes everything that lives,” said Vyasa,
    “there is no exception.” And he told
    the story of the lady Death herself,
    and how Brahma, creator of the worlds,
    sent her out to achieve his purposes,
    so his created worlds would not become
    overburdened.

    “For creatures—even for gods—
    death is part of life, that is the law,
    and everything that lives carries the germ
    of its own destruction. Understanding this,
    a wise person does not grieve, Yudhishthira.”

    Yudhishthira took comfort from this story,
    and Vyasa told him many other tales
    of kings whose sons were taken away by Death.”

  52. Moi scrive:

    Mi sa che Speranza tornerà a scalpitare di fare altrettanto per evitare la Terza Ondata …

  53. Miguel Martinez scrive:

    Leggo l’intervista su Repubblica alla virologa Gismondi, che accusa delle fonti tedesche di aver estrapolato e manipolato alcune sue affermazioni, traviandone il senso.

    Ma dice una cosa interessante, che non sapevo:

    Sì ma lei ha detto sia al convegno sia nella finta intervista che “non crede assolutamente ai dati ufficiali del governo” italiano.
    “Ho detto semplicemente quello che dicono anche i dati dell’Istituto superiore di Sanità, senza togliere nulla alla gravità dei morti per qualsiasi causa. L’89% dei deceduti hanno almeno altre 3 o 4 patologie e il 10-12% non avevano altre patologie. Ma non è per sminuire, è per tutelare le persone al rischio”.

    • Moi scrive:

      accusa delle fonti tedesche di aver estrapolato e manipolato alcune sue affermazioni, traviandone il senso.

      ——–

      Tanto Frau Merkel ha già deciso 😉 …

    • roberto scrive:

      stavo proprio leggendo quell’intervista che inizia così

      “Professoressa Gismondo, procediamo con ordine. Perché ha accettato un invito dell’Afd, il partito dell’ultradestra tedesca?
      “Questa cosa mi fa male. Sono un’ingenua. Quando ho ricevuto l’invito al Bundestag sulla lista c’erano altri accademici e una persona del ministero della Salute. Non ho guardato il simbolo, pensavo fosse una società scientifica. Credevo a un’ospitalità istituzionale di un congresso scientifico”.

      e ho pensato le seguenti cose
      1. cazzo non sei ingenua sei un’imbecille!!!
      2. ma non è colpa solo tua. è giusto che sei una virologa sei abituata a parlare o con virus o con scienziati. devi stare lontana dai politici, il tuo lavoro è ammazzare il virus non andare in televsione!

      e finisco con un piccolo aneddoto.
      io non sono un virlogo, ma, come è noto, un modesto giurista che in quanto tale è abituato a parlare, spiegare, avere rapporti con altri esseri umani.
      eppure quando sono diventato eurocrate, la primissima cosa che mi hanno detto è stata “se ti contatta un giornalista, passa all’ufficio stampa. non è il tuo lavoro parlare con i giornalisti, quelli dell’ufficio stampa invece lo fanno per mestiere. tu farai disastri, loro dovrebbero cavarsela”
      sono 18 anni che mi attengo scrupolosamente a questa regola aurea

      ecco questa cosa dovrebbero dirla a tutti i virologi epidemiologi e medici travolti dal’ondata di prezzemolismo mediatico

    • roberto scrive:

      comunque conclude con

      “Lei ha detto che “la situazione in Italia non è mai stata drammatica”.
      “Smentisco categoricamente. È stata drammatica e severa”.

      miguel,
      da amico, percepisco in te un po’ di fatica. è dura e sono il primo a dirlo, ma sii prudente

      • Miguel Martinez scrive:

        Per roberto

        “da amico, percepisco in te un po’ di fatica. è dura e sono il primo a dirlo, ma sii prudente”

        Io sto benissimo, molto meglio di te, almeno a quanto dici 🙂 Come ti ho detto, se io fossi dittatore del mondo, il lockdown l’avrei inventato io, anche con la scusa di un raffreddore.

        A parte gli aggettivi e l’ingenuità politica della signora, una domanda matematica.

        La virologa afferma il vero o il falso quando dice:

        ” L’89% dei deceduti hanno almeno altre 3 o 4 patologie e il 10-12% non avevano altre patologie.”

        Credo che sia una domanda cruciale.

        • roberto scrive:

          credo che per rispondere dovresti capire cosa sono le “patologie preesistenti”

          per dire, qui “medical conditions” includono essere sovrappeso (non obesità), asma o pressione alta (non ipertensione)…bene o male mi sa che riguarda tutti

          https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/need-extra-precautions/people-with-medical-conditions.html

          ma una cosa sulla quale attirerei la tua attenzione (e quella della virologa e quella di chi si consola pensando che tutto sommato muoiono solo i vecchietti) non è in se la morte, che è certo un’evenienza sgradevole, ma è il fatto di sviluppare sintomi abbastanza gravi da andare a finire in ospedale per un periodo più o meno lungo, con il fastido personale e con il drammatico rischio di bloccare gli ospedali per questo. i vechietti morti sono certo un cosa spiacevole, ma temo che siano solo un aspetto di questa catastrofe collettiva

          • Miguel Martinez scrive:

            Per roberto

            “credo che per rispondere dovresti capire cosa sono le “patologie preesistenti””

            Su questo sono d’accordo, come è buon senso non intasare gli ospedali se possibile.

            Quello che io vedo in giro però è un atteggiamento, come se ci fosse una “bomba contro scuola elementare.”

            Cioè una cosa che fa strage in un ambiente dove nessuno normalmente muore, e dove non esistono altri rischi o problemi.

            Mentre io credo che si possa discutere sia se il coronavirus “faccia strage”, sia se colpisca gente che normalmente non morirebbe.

            Poi per me ovviamente potrebbero abolire gli aerei e gli aeroporti e demolire stadi e discoteche, non lo dico certo perché soffro di mancanza di movidari ululanti che fanno la pipì piena di cocaina contro il mio portone alle due di notte.

            Insomma, non confondere il mio scetticismo sul panico con un desiderio di quella cosa veramente suicida che chiamano “vita normale”.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Le terapie intensive si saranno riempite per puro caso, chissà…

            • roberto scrive:

              ma a parte le terapie intensive, proprio i post letto occupati! adesso cosa ci sono 25.000 persone in ospedale su 200.000 posti letto in totale? non vi sembra una cosa enorme?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                ” adesso cosa ci sono 25.000 persone in ospedale su 200.000 posti letto in totale? non vi sembra una cosa enorme?”

                Non lo so, non ho idea quali fossero le cifre lo scorso dicembre.

              • roberto scrive:

                no neanche io

                giusto non mi sembra di aver mai sentito di una malattia che intasa gli ospedali di mezzo mondo per mesi (al limite il picco di influenza in anni particolarmente sfigati per qualche giorno, ma permettimi di ricordare che non è che il covid abbia cancellato le altre malattie, si *aggiunge*)

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “ma permettimi di ricordare che non è che il covid abbia cancellato le altre malattie, si *aggiunge*”

                Certo, infatti capisco che non sia bene intasare gli ospedali.

                Il Covid curiosamente ha invece proprio cancellato l’influenza a livello mondiale (credo di aver messo tra i commenti qualche dato recentemente, cercando comunque si trova).

              • Z. scrive:

                Miguel,

                — Il Covid curiosamente ha invece proprio cancellato l’influenza a livello mondiale —

                Beh, diciamo che i comportamenti che ti tutelano dal covid ti tutelano anche, e alcuni direbbero a maggior ragione, dall’influenza.

              • roberto scrive:

                Non ho voglia di cercare troppo e mi limito agli USA Che tutti amiamo

                Calcolano fino a 56 milioni di malati di influenza (non esattamente “sparita” oserei dire” e 60.000 morti

                https://www.cdc.gov/flu/about/burden/preliminary-in-season-estimates.htm

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “influenza non esattamente “sparita” oserei dire””

                I miei dati in effetti sono di ottobre:

                https://www.dailymail.co.uk/health/article-8875201/Has-Covid-killed-flu.html

              • roberto scrive:

                Che poi da un po’ la differenza con il COVID

                Ad oggi, sempre USA
                19 milioni di casi, 300.000 morti

                https://covid.cdc.gov/covid-data-tracker/#cases_casesper100klast7days

              • roberto scrive:

                16 non 19 sorry

              • roberto scrive:

                “I miei dati in effetti sono di ottobre:”

                interessante!

                provando a giocare a fare l’epidemiologo fai da te (da quando il calcio non è più serio non posso più fare il commissario tecnico da tastiera e devo trovarmi un altro lavoro)

                io citavo dei dati americani dove forse non si applica, o si è applicato in misura molto minore questo : “Instead, scientists overwhelmingly agree the decline is far more likely to be linked to interventions – social distancing, hand-washing, lockdowns and school and shop closures.” il che potrebbe essere un’idea per spiegare perché da una parte del mondo “l’influenza è quasi sparita” e altrove no

        • roberto scrive:

          cioè per spiegarmi meglio, il semplice “una domanda matematica.” può essere una legittimissima curiosità intellettuale (che fra l’altro ho anche io), ma la risposta è da un lato molto più complicata di un semplice “vero falso” e dall’altro non sono sicuro che dalla risposta a questa domanda si possano tirare molte conclusioni

          cioè anche se fosse vero che “l’89% dei deceduti hanno almeno altre 3 o 4 patologie”, così tout court, non sarei del tutto sicuro che sarebbe una buona idea riaprire stadi e discoteche

          • Miguel Martinez scrive:

            Per roberto

            ” dall’altro non sono sicuro che dalla risposta a questa domanda si possano tirare molte conclusioni”

            Zeta (che non sei tu, ovviamente) l’altro giorno ha scritto qualcosa come, “non credo che se ci sono altre patologie, dicono che sia morto di coronavirus” – non mi ricordo le parole precise, ma era qualcosa del genere.

            E credo che moltissimi siano indotti a pensarla così: ogni giorno leggo un numero molto preciso di “morti di coronavirus”, senza la minima distinzione, sospetto, tra la signora novantasettenne asintomatica di cui parlavo l’altro giorno, il cardiopatico fumatore accanito magari sintomatico e lo sportivo quarantenne senza altri problemi noti.

            A quel punto potremmo anche prendere i morti “con” influenza del 2019 (magari anche quelli asintomatici, che immagino esistessero) e fare dei confronti.

            • Peucezio scrive:

              Comunque questa storia dello sportivo che stupisce perché accusa conseguenze gravi è un altro errore diffuso.
              Un conto è uno che fa attività fisica anche costante, con moderazione, che quindi sta meglio di uno che mangia a quattro ganasce e fa una vita sedentaria.
              Ma chi fa o sport agonistico o comunque esagera e si allena come un pazzo, per forza poi che se gli viene il virus passa i guai: il corpo è come una macchina, che non devi mettere troppo sotto stress.
              Proprio in questi giorni sono morti molto precocemente due grandissimi calciatori.
              Certo, come tutte le persone famose avranno fatto degli eccessi di altro genere (almeno Maradona: droga, ecc.), ma non è solo quello. È che fare sport agonistico in gioventù è come sparare subito tutte le cartucce, spremere il proprio corpo e le proprie energie.
              Non parliamo poi di integratori, anabolizzanti, diete a base di carne, porcherie varie…
              Insomma, lo sport non è che fa bene in sé, fa bene con moderazione, ma si sa che la gente non si modera: quando prende gusto a una cosa spesso si scatena, supera la misura (io per primo, per fortuna in cose abbastanza innocue).

            • Z. scrive:

              Miguel,

              per la verità io scrivevo che se ti stronca un infarto secondo me scrivono che sei morto di infarto, non di covid.

              • Miguel Martinez scrive:

                per Zeta

                “per la verità io scrivevo che se ti stronca un infarto secondo me scrivono che sei morto di infarto, non di covid.”

                Ho capito, cioè non ho capito.

                Caso 1:

                sei asintomatico, hai 60 anni portati bene, ti viene un infarto per tutta una serie di motivi pregressi.

                Caso 2:

                hai un covidone tosto, il cuore non regge, ti viene pure un infarto, che normalmente non sarebbe fatale, ma con il Covid lo è.

                Tra questi due casi estremi c’è una vasta gamma di possibilità, per cui presumo che non stiano a distinguere più di tanto, e per essere precisi, bisognerebbe fare un enorme lavoro di ricerca caso per caso, che ovviamente non fanno.

                Quindi ipotizzo, o segnano tutte le morti “con Covid” sul conto del Covid, o le segnano sul conto dell’altra malattia.

                Se capisco bene ciò che dice la Gismondi, le segnano tutte sul conto Covid.

              • Z. scrive:

                Se la Gismondi è in realtà la dott. Gismondo, io mi meraviglio che persino l’ultradestra tedesca perda tempo a intervistarla. Con tutto il rispetto 🙂

  54. Moi scrive:

    US President-elect Joe Biden has said he will ask Americans to wear masks for his first 100 days in office to curtail the spread of coronavirus.

    https://www.bbc.com/news/world-us-canada-55182309

    WTF … come sarebbe a dire “ask” ?! … Non hhanno l’ Esercito e Polizia più forti delMondo per “force (!) Americans to wear masks to curtail the spread of coronavirus ?! “

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Moi

      “WTF … come sarebbe a dire “ask” ?! …!”

      🙂

      Così diventerà il simbolo dei seguaci di Biden, quelli di Trump non si metteranno la mascherina.

      E così i seguaci di Biden non potranno ungere (da “untore”) i trumpiani, mentre i trumpiani lo potranno fare ai bideniani.

      Moriranno tutti i bideniani e così Trump verrà rieletto nel 2024.

      • Francesco scrive:

        x me entrambi muoiono prima del 2024

        sono vecchi e cattivi ma americani, dai, non durano

        non hanno l’arte di Andreotti

        • Moi scrive:

          Per me, nel 2024, i Democratici candideranno Kamala Harris … sarebbe anche un 2 in 1 : Black Woman !

          • Moi scrive:

            Invece per i Repubblicani, non ne ho idea … Trump per gli USA come Ciriaco De Mita a Nusco ?! 😉

            … Mi sembra un po’ troppo ! 😉

  55. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    Sul Fatto Quotidiano, purtroppo solo edizione cartacea, un tale Vito Mancuso proclama:

    “La sinistra risorgerà solo andando a messa: basta seguire il Papa”

    Sono tempi interessanti….

    • Francesco scrive:

      Messa si scrive maiuscolo.

      E non sono sicuro al 100% che il peronismo sia di sinistra, cosa ne dite?

    • Peucezio scrive:

      Ma se è il papa per primo che non vuole che si vada a messa (nemmeno a quella pagliacciata parodistica del NO, che lui crede sia una messa)?

      Comunque non credo che “messa” si scriva in maiuscolo.

  56. Miguel Martinez scrive:

    Ogni tanto leggo notizie sconvolgenti come questa:

    https://www.repubblica.it/viaggi/2020/12/14/news/fiavet_su_anno_nero_turismo_2020-278293503/

    “Quest’anno, secondo la stima di Risposte Turismo, la crisi delle crociere ha causato una perdita di 925 milioni di euro di sole mancate spese dei crocieristi, tra le quali hanno un ruolo determinante le escursioni, importantissime per le agenzie di viaggi e gli operatori turistici dediti ai servizi a terra. Ci sono 796.800 passeggeri in meno movimentati nei porti italiani, -93,5% su base annua. Siamo tornati ai livelli del 1993″.”

    Ora, io non so esattamente cosa voglia dire.

    Ma credo che significhi questo.

    Nel 2019 c’erano un milione di crocieristi.

    935.000 in meno quest’anno (in realtà dice 796.800, cambio le cifre per avere un bel decimale).

    Quindi ce ne sono stati soltanto 65.000, come nel 1993.

    Cioè dal 1993 al 2020, i crocieristi sono passati da 65.000 a 1.000.000.

    E vivere come nel 1993 è una catastrofe inimmaginabile.

    Ripeto, ho sentito molti discorsi di questo tipo (“catastrofe! Siamo ai livello del 1995, del 1997, del 2002…”).

  57. Miguel Martinez scrive:

    Per gli ispanofoni…

    Lidia Falcon O’Neill, 85 anni, comunista militante da una vita, denunciata per “odio”, dice molte cose che condivido in pieno sui crimini di opinione, sul postmodernismo e altro.

    Source : https://www.elcaribe.com.do/panorama/pais/sobrevivi-la-dictadura-franquista-en-espana-ahora-me-persigue-el-colectivo-trans/

    “Sobreviví la dictadura franquista en España. Ahora me persigue el colectivo trans”
    Lidia Falcón, Es abogada y representan mujeres víctimas de violencia machista dentro de los tribunales.
    La dirigente política es investigada por la Fiscalía de Delitos de Odio y Discriminación, fruto de una denuncia de la Federación Trans.

    El artículo 14 de la constitución española, sobre derechos fundamentales y libertades públicas expresa: “Los españoles son iguales ante la ley, sin que pueda prevalecer discriminación alguna por razón de nacimiento, raza, sexo, religión, opinión o cualquier otra condición o circunstancia personal o social”. El artículo 16 establece la libertad ideológica.

    La política española Lidia Falcón conoce estos artículos con una singular profundidad. El día 13 de diciembre cumple sus 85 años, precedida de una fructífera carrera política e intelectual, que empieza en su adolescencia, dentro de la militancia comunista. La actual presidenta del Partido Feminista de España ha publicado 43 libros, incluyendo ‘El varón español en búsqueda de su identidad’, ‘En el infierno: ser mujer en las cárceles de España’ y ‘Los nuevos machismos’. Es abogada y hasta la fecha tiene más de sesenta (60) años representando mujeres víctimas de violencia machista dentro de los tribunales. Fue perseguida durante la dictadura de Francisco Franco y es sobreviviente de sus peores atrocidades.

    Hoy, Lidia Falcón está siendo investigada por la Fiscalía de Delitos de Odio y Discriminación, junto con la Dirección General de Igualdad de Cataluña, fruto de una denuncia de la Federación Trans. Fue citada para este 14 de diciembre. ¿Por qué? Quizás por sus opiniones expresadas en artículos periodísticos, entrevistas y comunicados públicos, denunciando los peligros que, según el Partido Feminista, representan las políticas de “identidad de género” para los derechos de la mujer y la niñez.

    Particularmente, Falcón ha sido resoluta en su oposición a un proyecto de ley respecto al tema y a la instrumentalización de la niñez con fines políticos por parte del colectivo trans, desde donde se promueven tratamientos médicos experimentales con niños y niñas, en las llamadas “clínicas de género”.

    Usted es política y abogada. ¿Que llega primero a su vida: el amor por la política o el amor por el derecho?

    Lo primero es el amor por la política. Soy hija de comunistas y nieta de anarquistas, y por lo tanto represaliadas en mi país de una manera terrible. Inicialmente, fusilaron a uno de los miembros de mi familia. Mi madre, mi abuela, mi tía y todas las mujeres de mi familia quedamos solas. Eventualmente, a los hombres los mataron a todos, así que siempre estuvimos en la oposición antifranquista.

    El derecho era una carrera para tener una profesión y salir adelante económicamente. Siempre digo que yo no escogí el Derecho, sino que el derecho me escogió a mí.

    En el 1979, usted funda el Partido Feminista de España. ¿Qué la inspira a dar ese paso?

    Yo ingresé en el Partido Comunista de España, en la clandestinidad, en el año 1959 cuando tenía 23 años. Nuestra batalla y objetivo principal en ese entonces era acabar con la dictadura. Nos arrestaban, nos impedían escribir y nos mataban. Pero el estudio de las condiciones de explotación y de opresión de la mujer lo fui haciendo a lo largo de muchos años, a través también de mis estudios de marxismo.

    Eso me llevó a la conclusión de que la mujer es una clase social explotada por el hombre, como clase dominante, que necesitaba sus propias organizaciones de defensa. Soy también abogada de familia, litigando dentro de los tribunales contra la violencia machista desde el año 1960. Así que he visto toda la opresión y la explotación que viven las mujeres no solo en España, sino alrededor del mundo.

    En el 2019, el Partido Feminista se pronuncia contra el proyecto de Ley Trans. ¿Cuáles son sus planteamientos?

    Nosotras nos oponemos a que se quiera legislar la idea de que todo el mundo tiene una “identidad de género”. Para empezar, nosotras nos oponemos al término “género”. El termino género es un constructo lingüístico que ha desplazado las categorías marxistas, y ha desplazado a las categorías antropológicas. Es decir, alega que no existen ni los hombres ni las mujeres.

    Este Proyecto de Ley propone abolir las palabras “hombre” y “mujer” y sustituir los términos “padre” y “madre” por “progenitor gestante” y “progenitor no gestante”. Esos son los monstruos lingüísticos que acarrean del posmodernismo. Aparte de que pretende reconocer legalmente dentro del registro civil, a toda aquella persona, que se manifieste por su solo deseo, del otro sexo. En su mayoría estamos hablando de hombres que aseguran ser mujeres en momentos dados. Esto tiene consecuencias para los deportes, los recintos penitenciarios, los refugios para víctimas de violencia, las investigaciones científicas y las cuotas feministas en las que ser mujer es un factor determinante. Nos encontramos en un punto de la historia en el que las mujeres desaparecen legalmente dentro de las políticas públicas.

    Nuestra objeción principal concierne a las ramificaciones de este tema en la niñez. Los menores de edad no tienen capacidad legalmente ni siquiera para votar. ¿Por qué no dejamos que los niños de ocho años voten? En cambio, en diciembre 2019, el colectivo trans instrumentalizó un menor de ocho años, presentándolo como una niña ante la Asamblea de Extremadura para que pronunciara un discurso político redactado por personas adultas con el fin de conseguirle un documento nacional de identidad de niña.
    Eso es solo el papeleo inicial, porque a medida que avanza el proceso, se incentiva que menores de edad utilicen bloqueadores de la pubertad, hormonas del sexo opuesto y eventualmente, cirugías innecesarias. Esto es inaceptable, no solo bajo la reflexión marxista, sino que es simplemente inaceptable en un mundo sensato. Estas dinámicas parecen provenientes de un mundo demente, una distopia.

    Hoy la Fiscalía contra Delitos de Odio ha iniciado un proceso contra usted. ¿Qué opinión le merece esa citación?

    l Efectivamente, en diciembre del 2019, el Partido Feminista publica un comunicado en contra del Proyecto de Ley Trans y aparentemente en consecuencia, estoy siendo acusada dentro de un proceso de delito de odio. La democracia en España, por lo visto, tiene algunas barreras o muros que se les han colocado a la libertad de expresión y de crítica a un proyecto de ley.

    La persona que interpone la querella, en representación de la Federación Trans de España, vivía en Sevilla, que queda el sur de España. Interpone la querella en Barcelona, que está ubicada al otro extremo de la península, en el norte. Coloca la querella contra mí como “delito de odio”, por el texto que habíamos aprobado como partido político.

    Esa denuncia luego la apoya el gobierno de Cataluña. Yo vivo en Madrid. Es decir, nos encontramos aquí frente a un proceso político en el que los límites jurisdiccionales aparentan ser inexistentes. Una persecución política en la que una persona recorre el país entero, en busca de una Fiscalía que sea receptiva a acoger la denuncia. El Fiscal de Delitos de Odio de Barcelona acoge la denuncia que, desde el punto de vista legal, no debió haber aceptado por cuestiones territoriales. Lo traspasa y hoy en día, la Fiscalía de Madrid lo ha asumido.

    ¿Cuáles son los cargos?

    l La citación no dice de qué me acusa. En un proceso democrático, el fiscal debe detallar los delitos que he cometido para pretender interrogarme como inculpada. Pero esta citación es muy escueta. Me dicen que vaya el 14 de diciembre 2020 a tal dirección, para responder como inculpada por la acusación de delito de odio y que acuda con abogado. Es decir, no están cumpliendo la ley.

    Pero estos dos puntos: la jurisdicción del supuesto delito e informarle a la persona imputada cuáles son los cargos de los que se le acusa, son principios fundamentales del Derecho.

    Exactamente. Espero que, en España, a mí me ampare la Constitución. Que no sea solamente al colectivo trans. Y que yo tenga derecho a un juicio justo, que tenga derecho a saber la acusación que me imputan y a defenderme.

    Usted fue perseguida por sus ideas políticas durante la dictadura de Francisco Franco.

    ¿Qué aprendió sobre los derechos políticos y las libertades de expresión durante esta época?

    A mí me procesaron seis o siete veces por delitos de opinión. El último proceso fue en el 1982, por un artículo que escribí para la revista Interview sobre el intento de golpe de Estado del 1981. Creí que sería el último de los procesos que sufriría, pero aparentemente no. Yo fui perseguida por mis opiniones políticas durante la dictadura de Franco, ahora quien me persigue es el colectivo trans.

    Aprendí y reflexioné en relación a que no soy partidaria de perseguir ninguna opinión. El momento en el que abrimos la puerta a perseguir opiniones, no sabemos en qué punto acabaremos. Esto además sirve para nuestros enemigos. Los enemigos con poder son los más importantes, pero también hay pequeños enemigos… Que se aprovechan de políticas públicas que les permite perseguir a todo aquel que no les guste. Y si lo que yo digo no les gusta, pues estoy en su punto de mira. Pero lo peor no es que a ellos no les guste. Lo peor es que la ley ampare estas conductas antidemocráticas y autoritarias.

    • Moi scrive:

      … E quindi ?! Io l’ ho sempre detto : se sei di Sx, ma resti troppo indietro con gli “aggiornamenti” … diventare di Dx è questione NON di SE, MA di QUANDO !

      Benissimo, ottimo !

      Un’ altra Femminista Donna BioCisEtero che si dovrà “scantare” ! … Avanti la prossima TERF (Trans Exclusionary Radical Feminist) suo malgrado, anzi : FART (Feminism Apropriating Radical Transphobe), stando all’ ultimo aggiornamento sprezzante.

      • Z. scrive:

        Moi,

        — Io l’ ho sempre detto : se sei di Sx, ma resti troppo indietro con gli “aggiornamenti” … diventare di Dx è questione NON di SE, MA di QUANDO ! —

        The radical invents the views. When he has worn them out the conservative adopts them.

        Mark Twain’s Notebook, 1935

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Zeta

          “The radical invents the views. When he has worn them out the conservative adopts them.

          Mark Twain’s Notebook, 1935”

          Verissimo.

          Infatti, ditemi un punto del programma di Salvini che sia di destra:

          vuole imporre alle donne di restare a casa mentre gli uomini lavorano?

          chiede che il voto sia concesso in base al censo e al titolo di studio?

          chiede che si vietino gli scioperi?

          chiede che i titoli nobiliari abbiano valore legale?

      • Moi scrive:

        Che la cosiddetta “Lotta al Patriarcato”, con l’ emergere del Gender, si sarebbe ritorta contro le Femministe “Classiche” stesse … Gianfranco Amato lo aveva già lucidamente previsto almeno dal 2014 !

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Moi

        “… E quindi ?! Io l’ ho sempre detto : se sei di Sx, ma resti troppo indietro con gli “aggiornamenti” … diventare di Dx è questione NON di SE, MA di QUANDO !”

        Veramente loro dicono un’altra cosa.

        Che loro sono rimaste a combattere per le donne, per chi lavora, per gli esclusi dal capitalismo, e la Sinistra Ufficiale è andata a fare la corte alle multinazionali agitando bandierine di cause inventate.

        • Moi scrive:

          Che loro sono rimaste a combattere per le donne

          ———-

          Considerare “donne” solo esseri umani cromosomicamente diadici XX è (divenuto) un concetto da ClericoFascisti ! … NON ci provate : siete di Dx conclamata !

  58. Moi scrive:

    A parziale discolpa della Virologa: AdF , come estetica, tutto sembra fuorché un Covodi NeoNazisti ! … Avete visto quel ridicolo freccione !? Come altri Internauti oltre a me han notato, sembra il “Nike Swoosh” / “Baffo Nàich” 😉 !

    • Z. scrive:

      Certo che questo ha un coraggio da leoni…

      Comunque, tra poco la giunta Zaia dovrebbe darci notizie riguardo alla sperimentazione sull’Avigan: il rimedio che Big Pharma ci tiene nascosto, ma che come ci spiegò Peucezio ha salvato il Giappone!

  59. Moi scrive:

    Per dire …

    … Biden è nato nel 1942 , se volessero delegittimarlo … vuoi che non abbia neppure una foto, da bambino, in costume e trucco da Nativo Americano ?! … Se non addirittura un Black Face ?!

    • roberto scrive:

      Io ho una foto di me indiano, una black face e pure una da sexy imperatrice romana….immagino che non potrò mai essere presidente degli Stati Uniti

  60. Z. scrive:

    Due domande:

    1) raccogliamo firme per sostituire Domenico Arcuri con Manuela Arcuri?

    2) ma se il governo non voleva che la gente si accalcasse a fare shopping, perché ha creato una app finalizzata a indurre la gente a fare shopping?

  61. Moi scrive:

    … Cashback ?!

    … Qualunque Nerd informatico sconosciuto avrebbe fatto di molto meglio !

  62. Moi scrive:

    … Alé : le intempreanze “degli Italiani” presentano il conto

    https://www.ilgiornaledivicenza.it/oltre-vicenza/italia/a-natale-tutta-italia-verso-la-zona-rossa-il-governo-studia-una-nuova-stretta-per-le-feste-1.8387083

    NUOVE MISURE IN ARRIVO
    A Natale tutta Italia verso la zona rossa: il governo studia una nuova stretta per le feste

  63. Moi scrive:

    Cmq meno male che esistoo di questi personaggioni a regalarci un sorriso in questi temoi grami :

    Covid, la frase shock:

    “Noi calabresi resistiamo meglio al virus perché siamo africani bianchi”

    13 Dicembre 2020

    Sono le parole pronunciate da Gianfranco Librandi, deputato di Italia Viva, nel corso di una trasmissione televisiva e riconfermate in radio a “La Zanzara”

    https://gazzettadelsud.it/articoli/politica/2020/12/13/covid-la-frase-shock-noi-calabresi-resistiamo-meglio-al-virus-perche-siamo-africani-bianchi-d58ec5e3-6bb5-45e8-b9b8-04bf8c1c1ed0/

  64. Miguel Martinez scrive:

    Come è divertente fare la guerra… godetevi la retorica:

    Source : https://rep.repubblica.it/ws/detail/generale/2020/12/14/news/usa_e_il_d-day_del_vaccino_mettera_fine_alla_guerra_prima_dose_a_new_york-278386327/

    Usa, è il D-day del vaccino: “Metterà fine alla guerra”. Prima dose a New York
    New York

    New York – “C’è una luce in fondo al tunnel”: lo ha annunciato davanti alle telecamere di tutta l’America Sandra Lindsay, infermiera del reparto rianimazione al Long Island Jewish Medical Center. La prima americana a ricevere ieri mattina l’iniezione del vaccino Pfizer ha lanciato il suo messaggio di speranza e ha voluto tranquillizzare i timorosi: “Mi sembra un vaccino come tanti altri”. Niente celebrity, ma infermiere e infermieri sono i primi immunizzati nel D-Day della più grande vaccinazione di massa degli ultimi 70 anni, dai tempi della campagna che debellò la poliomielite. Più enfatico, il governatore Andrew Cuomo ha detto: “Questa è l’arma che metterà fine alla guerra”. Quasi in simultanea altri medici e infermieri venivano iniettati col nuovo prodotto della Pfizer nell’ospedale pediatrico Upmc di Pittsburgh,, Pennsylvania, e al Policlinico universitario del Michigan.

    Lunedì 14 dicembre è una data entrata nella storia per l’avvio della vaccinazione di massa su una scala senza precedenti. Il test è formidabile per la grande macchina logistica della vaccinazione. Il paragone con il D-Day – il giorno dello sbarco degli Alleati in Normandia, 6 giugno 1944 – lo ha fatto il generale Gustave Perna. L’alto militare è stato nominato da Donald Trump alla guida di Operation Warp Speed, la task force incaricata della regìa delle vaccinazioni. Dopo l’approvazione in tempi ultraveloci del vaccino prodotto da Pfizer, dopo il battesimo delle prime inoculazioni ieri mattina, in queste ore altri 3 milioni di dosi stanno viaggiando su aerei e camion: i contenitori a temperature polari sono partiti dal principale stabilimento Pfizer a Kalamazoo in Michigan e sono già arrivati o in arrivo in 145 centri di distribuzione; tra domani e dopodomani verranno riforniti altri 500 siti designati per lo smistamento.

    Lo sforzo della logistica è senza precedenti dalla seconda guerra mondiale: coinvolge scienziati, operai delle fabbriche farmaceutiche, grandi spedizionieri come Ups e FedEx, un esercito di camionisti, le maggiori compagnie aeree con appositi voli cargo stipati di “ghiaccio chimico”, decine di migliaia di farmacisti e infermieri mobilitati per la prima ondata di vaccinazioni al personale sanitario. I materiali usati sono ad alta tecnologia, come i sensori per localizzare gli spostamenti di ogni partita di vaccino e i congelatori a bassissima temperatura. Il paragone con la guerra non è esagerato, la sfida è quasi altrettanto drammatica: nell’ultima settimana il bilancio dei morti per covid ha superato i 2.500 morti al giorno e l’autorità sanitaria Cdc ha ammonito che potrà salire a 3.000 decessi quotidiani per i prossimi 60 o 90 giorni. Dall’inizio della pandemia si sono superati i 300.000 morti.

    Entro la fine del mese il piano è di arrivare a distribuire quasi 30 milioni di vaccini Pfizer bi-dose, che richiedono un richiamo (seconda iniezione) entro tre settimane. Per allora potrebbe essere sul mercato, approvato dall’authority farmaceutica Fda, anche il prodotto concorrente della Moderna che prevede una dose sola e ha una logistica meno esigente. La tabella di marcia prevede che 100 milioni di americani, quasi un terzo della popolazione, riceva il vaccino entro febbraio o marzo. La maggioranza della popolazione dovrebbe arrivare a quel traguardo entro l’estate, conseguendo così la “immunità di gregge”. Nel frattempo la regia dell’operazione sarà passata alla task force di Joe Biden. E si saranno mobilitati i Vip – dagli ex presidenti allo stesso Biden – con iniezioni in pubblico davanti alle telecamere per contrastare l’altro pericolo insidioso: i vari movimenti No-vax, più la zona grigia dei diffidenti e timorosi.

    • Miguel Martinez scrive:

      Noi vogliamo cantare l’amor del pericolo, l’abitudine all’energia e alla temerità.
      Il coraggio, l’audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia.
      La letteratura esaltò fino ad oggi l’immobilità pensosa, l’estasi ed il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l’insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno.
      Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocità. Un automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall’alito esplosivo… un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bello della Vittoria di Samotracia.
      Noi vogliamo inneggiare all’uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita.
      Bisogna che il poeta si prodighi, con ardore, sfarzo e munificenza, per aumentare l’entusiastico fervore degli elementi primordiali.
      Non v’è più bellezza, se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro. La poesia deve essere concepita come un violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a prostrarsi davanti all’uomo.
      Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!.. Perchè dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell’Impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell’assoluto, poiché abbiamo già creata l’eterna velocità onnipresente.
      Noi vogliamo glorificare la guerra – sola igiene del mondo – il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna.
      Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d’ogni specie, e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica o utilitaria.
      Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole pei contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che scavalcano i fiumi, balenanti al sole con un luccichio di coltelli; i piroscafi avventurosi che fiutano l’orizzonte, le locomotive dall’ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d’acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aereoplani, la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta.

      • roberto scrive:

        sai una cosa?

        più invecchio più il manifesto dei futuristi mi piace

        letto al liceo mi ha fatto vomitare. riletto regolarmente dopo mi ci vedo sempre di più

        una cosa che non mi è mai piaciuta e non la sentirò mai mia è il confronto con il passato e la voglia di distruzione di biblioteche e musei

        per dire mi riconosco perfettamente in
        “Un automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall’alito esplosivo… un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia”

        ma non in
        ” è più bello della Vittoria di Samotracia.”

        mi piacciono sia l’uno che l’altra

        mi piace
        “Noi vogliamo inneggiare all’uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita.”

        non capisco
        “Non v’è più bellezza, se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro.”

        eccetera

        grazie per averlo postato

        • Miguel Martinez scrive:

          Per roberto

          “più invecchio più il manifesto dei futuristi mi piace”

          E’ un testo interessante, e direi estremamente attuale.

          Anche la parte sui musei ha qualche senso riferito all’Italia – pensiamo alla spocchia degli umanisti italiani, nonché all’immensa industria che all’epoca ruotava attorno al turismo di elite intellettuali, stile Inglesi a Firenze. Insomma, i Futuristi contro i Passatisti.

          Direi che il testo coglie molto bene lo spirito di Prometeo.

          Poi il mio manifesto è questo, quello dei Presentisti:

          http://kelebeklerblog.com/2019/06/28/e-gli-dei-veri/

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