La Ribellione e l’ombra di un sogno

Domani, 7 ottobre, inizia la ribellione.

“A partire dal 7 Ottobre lanceremo una ribellione internazionale: bloccheremo le città e così facendo bloccheremo le routine quotidiane che stanno distruggendo il nostro futuro. Oltre a Roma anche Berlino, Amsterdam, Londra, Parigi, New York saranno al centro di questa sollevazione pacifica.”

Due millenni e mezzo fa, Pindaro dettò un testo, che doveva essere cantato e danzato:

“Creature di un giorno. Cos’è un qualcuno, cos’è un nessuno? L’uomo è l’ombra di un sogno.

Eppure, quando arriva una radiosità inviata da Giove, compare una luce negli uomini, e la forza della vita conferisce piacere.” [1]

  Che è quello che ho pensato, guardando questo video dell’ultima Ribellione, che ebbe luogo a Londra lo scorso aprile.

Migliaia di piccole vite, di qualcuno/nessuno, di fragili viventi che appaiono e scompaiono, che hanno tutti i difetti che conosciamo e altri ancora che nemmeno ci immaginiamo, per un momento diventano figure eroiche e luminose.

“We are all made of fire
and your eyes they do burn
and can spark this city into something almighty”

Nota:

[1] Traduco dall’inglese. , comunque questo è l’originale greco:

ἐπάμεροι: τί δέ τις; τί δ᾽ οὔ τις; σκιᾶς ὄναρ
ἄνθρωπος. ἀλλ᾽ ὅταν αἴγλα διόσδοτος ἔλθῃ,
λαμπρὸν φέγγος ἔπεστιν ἀνδρῶν καὶ μείλιχος αἰών:

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151 risposte a La Ribellione e l’ombra di un sogno

  1. Agostino scrive:

    Tu ti rendi conto di quale insopportabile e pericoloso arbitrio ci sia dietro le azioni di un gruppo di persone che decide di “bloccare le città” per portare avanti un loro progetto? Ti rendi conto dell’antidemocraticità di queste azioni? Non basta un nome figo (questione di gusti, a me Extinction Rebellion concilia l’evacuazione intestinale) per decidere unilateralmente di bloccare le città.
    Questa è, semplicemente, eversione.
    E mi auguro venga perseguita dalle autorità (che a differenza degli estremisti verdi hanno legittimazione democratica) con la massima durezza possibile.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Agostino

      “Tu ti rendi conto”

      Io capisco che trovarsi bloccati per strada mentre si va al lavoro possa essere una gran rottura (infatti XR utilizza anche la tattica di fare i blocchi ai semafori per sette minuti, poi al verde lasciar passare le macchine e al prossimo rosso, bloccare quelle dopo).

      Però non è insensato.

      XR sostiene una tesi molto semplice: che stiamo andando incontro a una catastrofe senza precedenti nella storia umana, dove con ogni probabilità moriremo io, tu e i nostri figli, nonché un sacco di simpatiche specie animali, ad eccezione delle zanzare.

      Questa tesi è una versione molto semplificata di quanto effettivamente sostiene la grande maggioranza degli scienziati che si occupano di queste cose, anche se la sfera di cristallo non ce l’ha nessuno.

      Insomma, qualcosa di ben peggio dell’evasione fiscale, della violenza domestica, del traffico, della disoccupazione, della criminalità comune e organizzata, delle bocciature a scuola o di tutte le altre cose che di solito preoccupano le autorità.

      Però le autorità e i partiti non fanno praticamente nulla.

      E tutti i cortei e tutte le organizzazione ecologiste non sono riusciti per ora a fare nulla.

      Quindi bisogna piantare un gran casino, illegale ma sempre a viso aperto e in modo assolutamente non violento, essendo disposti a pagare di persona e non considerano nessuno un “nemico”, perché l’estinzione minaccia tutti.

      Tanto anche il carcere è meno di quello che ci aspetta, se non facciamo nulla.

      E’ un discorso molto forte, ma che parte dall’idea che un problema di questa portata viene prima di qualunque altra cosa.

      Altra cosa è capire se avrà qualche effetto, ovviamente.

      • Roberto scrive:

        L’ultima frase è la chiave del tutto.

        Tenere delle macchine ferme al semaforo 7 minuti produrrà qualche effetto a parte aumentare l’inquinamento ed il tasso di collera urbana?

        Secondo me no

        (Tendo a vederla come Agostino)

      • Francesco scrive:

        “prima di qualunque altra cosa” è esattamente il problema di questi tizi

        se parti con questa idea, minimo minimo ti senti Dio e in diritto di disporre della vita e della morte di queo coglioni che NON ci arrivano e per questo sono oggettivamente colpevoli e si meritano quello che gli faremo

        non mi stupirei se domani si rubassero una bella Bomba e dicessero “o smettere di produrre CO2 o ve la facciamo esplodere”, che tanto inquina meno di voi, sui 12 mesi

        vedo più pericolo in questi ben intenzionati che in normali imprenditori avidi ma non estremisti – e neppure nei politici

      • Francesco scrive:

        Miguel,

        mi viene da chiederti una cosa: come mai questa emergenza gravissima è così poco avvertita secondo te?

        l’estinzione minaccia tutti (cit.) eppure non si muove quasi nessuno, chi lo fa pare apprezzare soprattutto l’occasione di una scampagnata o esibizione, l’urgenza del pericolo è percepita solo da chi è già fuori di testa di suo o ha altri cazzi da smazzarsi

        se mi metto a guardarlo da fuori è un caso da manuale di “hanno schiacciato il pulsante di autodistruzione ed è progettato bene”

        ciao

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Francesco

          “mi viene da chiederti una cosa: come mai questa emergenza gravissima è così poco avvertita secondo te?”

          Ma credo che sia normale… prima, a parlarne erano soltanto scienziati noiosi; oggi a parlarne sono persone che al contrario dicono cose molto semplici, ma hanno l’aria di essere estremisti.

          E poi non c’è un nemico preciso, un capro espiatorio.

          E si parla molto di futuro, e le profezie sul futuro tendono a non prevedere l’imprevedibile, che è l’unica cosa certa 🙂

        • paniscus scrive:

          “mi viene da chiederti una cosa: come mai questa emergenza gravissima è così poco avvertita secondo te?

          l’estinzione minaccia tutti (cit.) eppure non si muove quasi nessuno”
          ———–

          Perché la maggior parte continua a credere che il modo attuale di vivere e di consumare, non solo sia il migliore possibile o sia l’unico possibile, ma addirittura pensa che “si sia sempre fatto così”, e “tutto sommato ce la siamo sempre cavata”, quindi,

          – o non prende sul serio la possibilità della catastrofe,

          – o almeno non prende sul serio la possibilità della sua IMMINENZAe quindi conta sul fatto che ci siano ancora svariate migliaia di anni per poterci pensare, durante i quali di sicuro ci penserà a qualcun altro a trovare soluzioni magiche che permettano di continuare a scialare, consumare e sporcare ancora di più di adesso senza più rischiare conseguenze brutte…

  2. Miguel Martinez scrive:

    Diciamo che la questione è questa…

    Io sono un fumatore incallito.

    Vado da un medico.

    E quello mi diagnostica un tumore ai polmoni.

    Ora, ci sarebbe da capire esattamente cosa significhi “tumore”, e ci sarebbe da discutere sui rimedi se esistono, ed esistono un sacco di ipotesi diverse su quanto resti da campare a chi è stato diagnosticato.

    Su cinque medici che consulto, quattro dicono che è un tumore, il quinto dice che forse potrebbe essere qualcos’altro.

    E poi c’è il mio tabaccaio che mi dice, “ma su, sei fortissimo! Che dai retta a questi iettatori di medici!”

    E qualcuno poi mi fa notare che il primo medico che mi ha diagnosticato il tumore ha un accento buffo e un tic agli occhi.

    A questo punto posso dire, “ah, allora, sono apposto! posso continuare a fumare!”

    • Roberto scrive:

      Poi arriva uno che ti blocca al semaforo e che fai? Smetti di fumare?

      • Z. scrive:

        Smette di fumare e guarisce, presumo…

      • Miguel Martinez scrive:

        Per roberto

        “Poi arriva uno che ti blocca al semaforo e che fai? Smetti di fumare?”

        Infatti, è la grande domanda, che mi pongo anch’io.

        A differenza del fumatore, che è solo causa della propria autodistruzione, qui siamo in una situazione in cui ne va anche della mia sopravvivenza.

        XR dice, tutte le altre soluzioni hanno fallito, proviamo questa.

        Magari fallisce anche questa ovviamente, e siamo tutti del gatto.

        • Z. scrive:

          Sì, ma a parte far arrivare in ritardo le persone a che serve bloccare le strade? Forse a suscitare in loro ostilità per la causa, se proprio 🙂

          • Roberto scrive:

            Infatti mi sta più simpatica Greta che al peggio non fa male a nessuno

            • Francesco scrive:

              ………..

              non è che ne sia così convinto, anche se per ora siamo alla fase “appelli accorati” e “sciopero della scuola”

              non so se si fermerà a quello, c’è in ballo la sopravvivenza dell’umanità, poffarre!

  3. Miguel Martinez scrive:

    Comunque in questi giorni, l’Olanda è bloccata dai contadini con i loro trattori, mille chilometri di code…

    L’Olanda deve abbassare le emissioni di CO2; e per farlo, il governo ha deciso di:

    a) non fare assolutamente nulla per frenare l’espansione dell’aeroporto di Schiphol; anzi il governo la promuove attivamente https://www.dutchnews.nl/news/2019/02/schiphol-airport-must-be-able-to-grow-infrastructure-minister-says/

    b) obbligare gli allevatori a ridurre il numero di vacche.

    E questo ci dà un’idea dei veri conflitti che ci aspettano nel prossimo futuro.

  4. Peucezio scrive:

    Comunque la questione del rapporto fra il convincere le masse e la soluzione del problema non è banale.
    Non è scontato che il potere di cambiare le scelte che ci stanno portando nel baratro sia dei cittadini.
    Allora capirei di più bloccare la macchina di un grossissimo industriale. Non risolverebbe granché, ma sarebbe un modo per additare uno dei responsabili veri.

    Secondo me in Occidente si ha troppa fiducia nella democrazia come potere reale del popolo di determinare le decisioni strategiche a livello mondiale.

    Che poi sono meccanismi che a te sono chiarissimi: la gente diventa ecologista? I politici e i grandi capitalisti fanno finta di fare dell’ecologismo continuando a fare le proprie porcherie.
    Semmai Greta è interessante come sintomo che come possibile causa di processi virtuosi.
    Nel senso che se viene creata e mandata all’ONU vuol dire che qualcuno comincia a pensare che si devono tirare un po’ i remi in barca e vuole rendere la cosa accettabile all’uomo medio.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Peucezio

      “Secondo me in Occidente si ha troppa fiducia nella democrazia come potere reale del popolo di determinare le decisioni strategiche a livello mondiale.”

      Infatti.

      Il problema di fondo è sempre questo.

      Vedo un bambino che cade nel fiume e non so nuotare.

      Ho davanti varie alternative…

      chiamare il 118 (“ma figurati, sai quanto ci mettono i soccorsi ad arrivare, alza le chiappe e fai tu qualcosa piuttosto!”),

      mettermi ad urlare ‘aiuto’ (“si, che ti credi che la gente si metterà a nuotare nell’acqua al posto tuo?”),

      cercare un lungo bastone da tendere verso il bambino (“ma perdi tempo in un’emergenza a cercare un bastone? Non ti vergogni”)

      mettermi a dire il rosario (“e che credi che basti la fede…?)

  5. Miguel Martinez scrive:

    E’ interessante come i commenti abbiano tutti guardato aspetti esterni: l’efficacia o meno sull’ambiente di iniziative come queste, l’effetto su gli abitanti delle città …

    Mentre il mio post è strettamente legato al video (che forse non tutti hanno guardato), cioè come

    nonostante tutto l’immenso cambiamento antropologico indotto dall’isolamento

    in villini a schiera, in piccole fortezze ambulanti di acciaio, davanti al televisore/schermo dell’Iphone, in lavori sempre più frammentati e affrettati,

    la perdita quasi completa di ogni forma di sensibilità o contatto con la realtà, in una condizione di sterilizzazione e termostato,

    ci siano migliaia di persone, spesso giovani (ma XR mobilita gente di tutte le età), capaci di ritrovarsi insieme, di rischiare qualcosa, di tirare fuori una gran quantità di idee creative, di pensare a tutte le forme della vita,

    senza il rancore o l’identitarismo settario che ha caratterizzato movimento del passato.

    E tutto questo con persone estremamente varie, con storie e sensibilità diversissime.

    Per darvi un’idea, ecco cosa dichiara in tribunale questo autista di un furgone delle consegne, 59 anni:

    https://rebellion.earth/2019/10/05/andrew-peel-i-told-the-truth-and-acted-as-though-the-truth-is-real/

    • Francesco scrive:

      il tipo pare anche simpatico ma quando una persona non religiosa ha la Verità io ho sempre paura

      (spesso anche se la persona è religiosa)

      ciao

    • Roberto scrive:

      Sai che mi sembra che per una volta tutti i commenti siano in topic, e cioè riguardano proprio il video

      Il succo dei commenti è “ok abbiamo un grosso problema, possiamo dare un contributo alla risoluzione bloccando il traffico?”

  6. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    Leggo su Repubblica:

    “Un fantoccio con le treccine che raffigura l’attivista del clima Greta Thunberg è stato appeso sotto al ponte in via Isacco Newton, in direzione Roma-Fiumicino. Al fantoccio è attaccato un cartello: “Greta it’s your God”. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, i poliziotti del commissariato San Paolo. “Atto vergognoso” per la sindaca Raggi”

    🙂

    Mi piace molto il tentativo di scrivere in inglese, perché fa figo, solo che non lo si conosce, con risultati esilaranti.

    Presumo che volesse dire “Greta è il vostro dio”, solo che finisce per rivolgersi a Greta, dicendole, “Greta, quello è il tuo dio”; l’unico indizio che abbiamo è che la via è intitolata a Newton.

    • Francesco scrive:

      eh no: l’indizio è che il manichino guarda verso Fiumicino … c’è dietro la lobby degli aeroporti, mi par chiaro!

  7. Marcosclarandis scrive:

    A cinquant’anni, ormai, dall’avvertimento di “The limits of growth”, ( i limiti della crescita), siamo giunti alla “la crescita dei limiti”.
    E siccome questa crescita è la sola che che vorremmo non esistesse, o almeno fosse insignificante, ora non possiamo fare altro che subirne le conseguenze.

    Per chi stiamo demolendo questo albergo
    intaccandolo dalle fondamenta fino al tetto
    cacciando via i suoi ospiti
    senza riguardo al rango
    invitandone altri sconosciuti
    ed altri esiliati da millenni

    é per mutarlo nella nostra reggia
    riassegnando stanze sale alcove gattabuie
    é per rancore verso l’Architetto
    che lo edificò nascondendoci il progetto
    é per un impulso irrefrenabile
    radice reale della nostra autentica natura
    a scavalcare limite e del nuovo mai saziarsi

    abbiamo tra le mani tutti i mattoni elementari
    tratti ed estratti esalando fiati immani
    scavando cunicoli e voragini e lasciando
    aria da canicola e flutti ovunque da sconquasso

    stiamo presentendo forse nuova Terra e Cielo
    da eoni previsti per il cantiere cosmico
    ed ora pronti per l’inizio dell’appalto

    oppure siamo solo giunti al culmine
    di quella mania soltanto nostra
    di trasmutare tutto in merce e soldi
    non sapendo come fare l’inverso a perfezione

    chi si accomoderà nei vani rinnovati
    o si rifugerà nelle rovine abbandonate
    chi rimarrà estasiato nel guardarci
    dall’argenteo satellite chi ci penserà
    con marziana nostalgia senza possibile ritorno

    chi a distanze enormi pure per la luce
    di gente come noi sta immaginando
    e vorrebbe visitarci adesso anche nel tumulto
    nella polvere nel chiasso di questa landa
    diventata per noi locanda troppo stretta
    difficile rispondersi senza sospendere i lavori.

    Un saluto, Marco Sclarandis.

  8. Agostino scrive:

    Adesso ti spiego a cosa servono buffonate come Extinction Rebellon, Black Lives Matter, Critical Mass, e compagnia brutta.
    Servono a rendere fortemente impopolare, e quindi ODIATO, un movimento d’opinione. Così da far piovere sul movimento stesso una serie di improperi da parte dei cittadini che si vedono le strade bloccate, gli aeroporti fermi, ecc.
    Questo ha l’effetto di rinsaldare immediatamente la coesione all’interno del gruppo. “Ecco, vedi? LORO ci odiano”, “Siamo assediati!”, “Ce l’hanno con noi!”. In modo tale che qualsiasi azione che venga proposta dai caporioni del movimento non abbia più bisogno di tante giustificazioni o di un pensiero critico. Perché “se siamo assediati” allora, evidentemente, tutto è lecito. E bisogna seguire acriticamente gli ordini dei “capi” per non prestare il fianco al “nemico”
    E’ una forma di vittimismo passivo-aggressivo utile a manipolare le menti (particolarmente mallleabili, mi viene da dire) di chi aderisce a questi movimenti.
    E’ un modo per rinsaldare la “setta” contro il mondo esterno, il mondo di quelli che “non capiscono, anzi, non solo non capiscono, ma ci avversano, ci offendono, ci attaccano”.
    Che dire, complimenti vissimi a tutti quelli che ci cascano….

    • Miguel Martinez scrive:

      per agostino

      “Servono a rendere fortemente impopolare, e quindi ODIATO, un movimento d’opinione.”

      Se ho capito bene, tu sostieni che i vari movimenti che citi hanno ragione nella sostanza: quindi esiste il pericolo di una sesta estinzione a causa cambiamenti climatici, in questo caso.

      E che lo scopo è di far compiere azioni che invece facciano passare il pubblico generale da parte degli “scettici”/”negatori” e (ad esempio) contro Greta Thunberg.

      L’ipotesi ha una sua logica; però è anche vero che l’unico motivo per cui esiste oggi una preoccupazione diffusa per l’ambiente è grazie all’impegno di movimenti come questo.

      Quindi chi non vuole che si parli di cambiamento climatico, avrebbe fatto meglio a lasciare tutto in pace dall’inizio, mi sembra.

      • supervice scrive:

        Sono in biblioteca, e sento parlare in modo preoccupato di cambiamento climatico e della sua presunta gravità da un tizio che scrive racconti e romanzi di viaggio, a una conferenza indetta da una biblioteca di libri di viaggio.
        Nessuno potrà mai dare ragione ai climatardi quando i problemi quotidiani della gente non hanno a che fare col clima, se non alla lontanissima.
        L’altra settimana mi sono fatto un giro in bici fino a Figline di Prato: il giorno dopo al TG regionale vengo a sapere che il PD locale finalmente inizierà la circonvallazione nord di Poggio a Caiano, togliendo di mezzo uno degli ultimi residui della centuriazione romana e del polmone verde a sud di Prato.
        Non vedo opposizioni di sorta alla costruzione della fondamentale circonvallazione della metropoli poggioacaianana.
        Eventuali estinzioni non avverranno per il clima, quella climatica riguarda un futuro che dicono avverrà tra secoli.
        Una speculazione come il fatto che l’estinzione ci sarà invece perché otto miliardi di persone, senza fonti fossili, poteranno dalla Terra tutti gli alberi per riscaldarsi, uccidendo nel frattempo tutti i mammiferi di grossa taglia e tutti gli animali su cui riusciranno a mettere le mani, e alla fine si divoreranno tra loro.
        A questa speculazione credo molto di più, mi sembra quasi inevitabile. Sul clima non ho la stessa certezza.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Supervice

          “Nessuno potrà mai dare ragione ai climatardi quando i problemi quotidiani della gente non hanno a che fare col clima, se non alla lontanissima.”

          Sono pienamente d’accordo.

          E’ la risposta alla domanda di Francesco: perché la gente non si preoccupa?

          Concordo poi sulla tua speculazione sulla prossima estinzione: se non altro, la questione climatica è difficile anche da visualizzare, non a caso nasce in un mondo di calcoli scientifici.

          Però bisogna dire che come slogan, ha colpito.

    • PinoMamet scrive:

      “Questo ha l’effetto di rinsaldare immediatamente la coesione all’interno del gruppo. “Ecco, vedi? LORO ci odiano”, “Siamo assediati!”, “Ce l’hanno con noi!”. In modo tale che qualsiasi azione che venga proposta dai caporioni del movimento non abbia più bisogno di tante giustificazioni o di un pensiero critico.”

      devo meditare sulla prima parte dell’intervento, ma sono pienamente d’accordo con questa.

    • Roberto scrive:

      Sono in sostanza d’accordo con Agostino.

      Giusto non direi “servono” perché da l’impressione di movimenti creati per quelli scopo, cosa alla quale non credo. Direi piuttosto “producono l’effetto”

      Sai a cosa penso? Un sacco di tempo fa avevi scritto un post su animalisti che maltrattavano verbalmente della gente all’uscita da un circo e di una nonna che a sua volta li maltrattava. All’epoca avevo sottolineato che per quanto uno Pisa essere d’accordo con gli animalisti, mancavano completamente di empatia e avevano alla fine il solo risultato di farsi maledire.

      Ecco più o meno è quello che temo succederà a chi si sdraierà davanti alle macchine in attesa che scatti il verde.

      (Ed è il motivo per il quale mi sta simpatica Greta: non rompe le scatole a nessuno e riesce quindi a far passare un messaggio….fino all’intervento all’ONU dove non avrà fatto altro che attirarsi l’antipatia generake)

      I messaggi si fanno passare con la gentilezza. Ogni supposta entra meglio con la vaselina

      Il bastone lo usi se invece di messaggi vuoi imporre obblighi e divieti

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Roberto

        “I messaggi si fanno passare con la gentilezza. Ogni supposta entra meglio con la vaselina ”

        Certo.

        Comunque a questo, XR dedica un sacco di attenzione… tipo offrire i pasticcini agli automobilisti, scusandosi con loro, o gridare in coro ai poliziotti, “vi vogliamo bene, lo facciamo anche per i vostri figli”: una consegna che hanno quelli di XR è di riconoscere sempre che il poliziotto sta facendo il proprio legittimo mestiere.

        Non so quanto funzioni nei fatti, poi: perché alla fine, come dice molto bene Supervice, alla gente del clima non gliene potrebbe importare di meno.

        Ma non gliene importa nulla anche se Greta glielo dice in modo gentile.

        • Roberto scrive:

          Sull’ultima frase sinceramente non so.

          Penso a mia figlia, nota ed impenitente carnivora, che da un po’ dice “dobbiamo mangiare meno carne” (e sono perfettamente d’accordo), immagino che se invece di Greta avesse avuto un invasato che le urlava “assassina”, mi avrebbe chiesto di cucinarle l’invasato

          • Miguel Martinez scrive:

            Per roberto

            “immagino che se invece di Greta avesse avuto un invasato che le urlava “assassina”, mi avrebbe chiesto di cucinarle l’invasato”

            Condivido… ma XR non avrebbe mai urlato “assassina” a nessuno. Non voglio fare da portavoce 🙂 è solo che guardando da fuori si può pensare, “ah, ecco un altro gruppo di fanatici aggressivi”.

            Sono piuttosto così: https://youtu.be/0BnB9awYMvQ

  9. Miguel Martinez scrive:

    OT

    Il curioso personaggio di Trump ritira dalla Siria le truppe.

    La cosa ha fatto infuriare molti, evidentemente convinti che Trump fosse stato eletto per difendere i Compagni di Rojava e il PKK, in guerra da quarant’anni contro un alleato militare degli Stati Uniti (non esprimo un mio parere, ma effettivamente perché proprio Trump dovrebbe mandare degli americani a combattere per difendere il Compagno Baffone?).

    Trump su twitter scrive, o “ritwitta”, non poche cose ragionevoli sul fatto che gli Stati Uniti stavano buttando milioni di dollari in un pantano in cui li aveva invischiati Obama.

    E poi scrive il tweet che avrete sicuramente letto:

    “As I have stated strongly before, and just to reiterate, if Turkey does anything that I, in my great and unmatched wisdom, consider to be off limits, I will totally destroy and obliterate the Economy of Turkey (I’ve done before!). They must, with Europe and others, watch over…”

    • Francesco scrive:

      1) mi sa che Donald è fuori come un balcone

      2) anche io mi stavo molto divertendo a notare che gli USA hanno soldati in Siria (!) e che sono lì a proteggere i curdi siriani “comunisti” contro i turchi (!!) dopo che questi hanno fermato l’ISIS (onore al merito)

      3) ma il massimo è che i sinistri filo-curdi sono oggettivamente a pregare gli Yankees di NON andare a casa!

      😀

  10. mirkhond scrive:

    Pare che il piano di Erdogan sia di creare nelle aree siriane che strapperebbe ai Curdi, una zina dove risistemare i 3.000.000 di profughi siriani affluiti in Turchia in questi anni e che starebbero sul groppone all’opinione pubblica turca (alla faccia della fratellanza islamica).
    Comunque al tg2 dell’ora di pranzo hanno detto che (almeno per ora) gli USA non dovrebbero ritirarsi dal Nord della Siria.

  11. mirkhond scrive:

    una zona

  12. Agostino scrive:

    Sarei curioso di sapere cosa pensa Miguel di questa “pacata” dichiarazione del cofondatore di Extinction Rebellion.

    https://twitter.com/miia_2018/status/1182082139719950336

    Non a caso nel mio messaggio iniziale parlavo di eversori. E della necessità che lo Stato reprima con la massima durezza possibile questa pazzia

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Agostino

      “Sarei curioso di sapere cosa pensa Miguel di questa “pacata” dichiarazione del cofondatore di Extinction Rebellion.”

      Ti rispondo molto volentieri, ma aspetto prima una tua riflessione sulla risposta che ti avevo dato prima a un altro tuo commento, per comodità la riporto qui. Vorrei capire se ho interpretato bene il tuo pensiero:

      “per agostino

      “Servono a rendere fortemente impopolare, e quindi ODIATO, un movimento d’opinione.”

      Se ho capito bene, tu sostieni che i vari movimenti che citi hanno ragione nella sostanza: quindi esiste il pericolo di una sesta estinzione a causa cambiamenti climatici, in questo caso.

      E che lo scopo è di far compiere azioni che invece facciano passare il pubblico generale da parte degli “scettici”/”negatori” e (ad esempio) contro Greta Thunberg.

      L’ipotesi ha una sua logica; però è anche vero che l’unico motivo per cui esiste oggi una preoccupazione diffusa per l’ambiente è grazie all’impegno di movimenti come questo.

      Quindi chi non vuole che si parli di cambiamento climatico, avrebbe fatto meglio a lasciare tutto in pace dall’inizio, mi sembra.”

      • Agostino scrive:

        Ti rispondo: mi sembra che tu non abbia compreso il mio argomento. Quindi lo rispiego. Quando dico
        “Servono a rendere fortemente impopolare, e quindi ODIATO, un movimento d’opinione.”
        Non faccio alcuna valutazione sull’avere ragione o torto. Spiego solo, tecnicamente, lo scopo delle azioni dei movimenti più oltranzisti.
        Lo scopo è creare un “nemico” (il cittadino medio) che altrimenti non sarebbe tale. E si fa questo per creare più coesione (e più pecoronismo) all’interno del proprio movimento (o setta).
        Prendi i “critical mass”, i ciclisti che nelle metropoli scelgono un giorno della settimana per girare tutti insieme per le vie, di fatto bloccando il traffico (in modo arbitrario, perché deciso da loro senza alcun tipo di negoziazione con gli automobilisti o col Comune). Lo fanno APPOSTA per creare difficoltà agli automobilisti. Lo fanno APPOSTA per creare RANCORE. L’automobilista medio non odia i ciclisti, non ne ha motivo. Però quelli di “Critical Mass” devono dire ai loro adepti: “Vedete? Gli automobilisti ci odiano! Sono il nostro nemico!”. Come fanno a far passare questo messaggio menzognero? Semplice. Fanno loro la PRIMA MOSSA per farsi odiare (bloccando il traffico nelle città). E poi CAPITALIZZANO sulla reazione indignata degli automobilisti bloccati. Al primo “vaffanculo” gridato da un automobilista, i “Critical Mass” potranno dire ai ciclisti: “Vedete? Odiano noi tutti che andiamo in bici! Bisogna reagire! Iscrivetevi a Critical Mass, e non state tanto a sottilizzare! Siamo in guerra, no? Ci vuole coesione!”
        Vale lo stesso per Extinction Rebellion.
        Farsi odiare dalla maggioranza, creare un clima d’assedio, per poter aver mano libera nella gestione (e capitalizzazione) di una minoranza (di fanatici)

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Agostino “Nuovo”

          “Lo scopo è creare un “nemico” (il cittadino medio) che altrimenti non sarebbe tale. E si fa questo per creare più coesione (e più pecoronismo) all’interno del proprio movimento (o setta).”

          Adesso il tuo ragionamento è più chiaro.

          Io avevo capito che tu intendessi che “il sistema” avrebbe creato Extinction Rebellion per screditare chi sostiene certe idee.

          Per quanto riguarda questo tuo ragionamento (poi torniamo alla domanda sul “cambio di governo”),ricordati che io non sono certo un “portavoce”; posso dirti cosa risponderebbe Roger Hallam, che è il principale teorico di XR. Nel suo libro Common Sense for the 21st Century, dedica molto spazio proprio a questo pericolo.

          La sua soluzione: non trattare mai nessuno da nemico; cercare sempre di dialogare con le persone a cui si crea disagio; evitare in tutti i modi di creare un movimento tutto omogeneo; ricordare che la sopravvivenza riguarda tutti e quindi non è monopolio di nessun gruppo o ideologia.

          Poi è vero, il meccanismo che tu descrivi esiste, è un potente motore sociale – credo che sia questo che spiega l’improbabile sopravvivenza di gente che si dichiara innamorata di Mussolini a quasi un secolo di distanza.

          • Miguel Martinez scrive:

            Sempre per Agostino “Nuovo”

            Sul cambio di governo, riprendo la citazione di Hallam:

            “”Costringeremo i governi ad agire. E se non lo fanno, li abbatteremo e creeremo una democrazia appropriata. E sì, qualcuno potrebbe morire nel mentre.””

            Non dice nulla che XR non abbia detto dalla fondazione.

            Parlo sempre come se io fossi Hallam, non perché condivida tutto, ma perché è più semplice parlare all’indicativo che al condizionale:

            1) La scienza dice che stiamo andando incontro a una catastrofe in cui rischia di morire la maggior parte della specie umana

            2) La chiave non sono né le imprese né i cittadini, ma i governi perché possono o no fare leggi adeguate.

            3) Noi vogliamo mettere i governi con le spalle al muro e costringerli ad agire.

            4) Se non lo fanno, si sostituiscano i politici – che devono la loro carriera passata e futura ai compromessi che fanno e hanno paura di varare misure impopolari – con un’Assemblea di Cittadini, scelti a caso ma in modo statisticamente rappresentativo; che non deve niente a nessuno e che non ha paura di fare scelte impopolari.

            5) Per quanto riguarda la possibilità che qualcuno muoia, è ampiamente chiaro da tutta la letteratura di XR che a morire dovranno essere i “ribelli”, visti gli obblighi rigorosi di non violenza, specie in caso di repressione violenta.

            Sono posizioni molto forti, certo.

            Tutto dipende dalla premessa (punto numero 1).

            Se viviamo nel migliore dei mondi possibili con un futuro roseo davanti, sono posizioni eccessive (e infatti Hallam scrive nel suo libro che è esistita un’epoca in cui la politica “riformista” andava bene); se la premessa è giusta invece, è il minimo che si possa fare.

            • Z. scrive:

              Cioè dovremmo abolire il voto e sostituirlo con le opinioni di sedicenti sondaggisti?

              Ve lo buco quell’internet 🙂

              • Francesco scrive:

                OMDAZZZ

                peraltro conferma in pieno la mia tesi che la via dell’inferno è lastricata di buone intenzioni e quando queste riguardano PERICOLI GRAVISSIMI è anche molto corta

          • Miguel Martinez scrive:

            Aggiungo, Critical Mass cerca di rappresentare i ciclisti, quindi una categoria specifica di persone, con tutti i loro aspetti “culturali” tipici.

            XR cerca di rappresentare la sopravvivenza della specie umana, ciclisti, automobilisti, immigrati, militanti gay, leghisti-brexisti, cattolici da oratorio, frequentatori di discoteche, poliziotti, disoccupati, commessi e Agostini… Per il periodo di tempo che ci vuole per passare la palla a qualcosa che nessuno, nemmeno XR, può controllare, cioè l’Assemblea dei Cittadini.

            Hallam ha infatti scritto che è molto importante evitare la creazione di una casta di “intellettuali rivoluzionari illuminati” che pretendono di dirigere le sorti della società.

            • PinoMamet scrive:

              Critical Mass non rappresenta i ciclisti (che si dividono in due categorie, gli sportivi professionisti e i pensionati che intasano le strade la domenica);

              non rappresenta neppure le persone che usano le bici che qui in Emilia sono circa ottantamilioni, e sarebbero di più se solo le amministrazioni locali odiassero meno le automobili…

              (l’ho già detto mille volte e lo ridico: restringere le carreggiate non apporta nessun beneficio ai pedoni e non fa diminuire il traffico, in compenso aumenta gli incidenti e l’inquinamento e fa diminuire il numero di persone che usano la bici per piccoli spostamenti, fare la spesa ecc.)

              no, Critical Mass rappresenta il movimento di quelli che odiano le auto per partito preso, e che, in una città in cui tradizionalmente tutti si muovono in bici il più possibile, pretende di “bloccare il traffico”… andando in bici!

              e pretende che bloccare il traffico sia un’azione intelligente e che porterà le persone dalla loro parte…

  13. Moi scrive:

    Critical Mass pretende che bloccare il traffico sia un’azione intelligente e che porterà le persone dalla loro parte…

    ———–

    E se così non sarà, come difatti non è … vai di paralogismi a manetta , “as if there were no tomorrow” 😉 !

  14. habsburgicus scrive:

    OT (che però riprende un argomento di cui si è già attentato)
    ascoltate attentamente questo video di lambrenedetto xvi
    https://www.youtube.com/watch?v=caetqulphks
    ci trovate una, dicesi una sola, cosa che non sia vera e/o oggettiva ?
    lambrenedetto ha fatto un’analisi perfetta….amara, chiaramente….perché si capisce che ne soffre e vorrebbe che le cose andassero diversamente…così come dispiace a me che, per via indipendente, sono giunto ad una conclusione simile di cui vi accennavo..TRISTE, ripeto, per chi equivocasse (ciò non vale, credo, per gli “storici” utenti del blog)
    però la realtà è quella che è….per dire, può non piacerci Elisabetta I, ma non possiamo dire che l’Armada vinse nel 1588..eh no, perse..e di brutto !
    idem qui..tristissimo, sconsolante, disperato..ma vero—purtroppo

    • habsburgicus scrive:

      accennato, eh

    • Moi scrive:

      Habs … hai visto l’ ultimo Joker ?

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Habs

      “ci trovate una, dicesi una sola, cosa che non sia vera e/o oggettiva ?
      lambrenedetto ha fatto un’analisi perfetta….amara, chiaramente…”

      “I soldi danno la felicità”

      Allora, il facchino medio del supermercato oggi ha una serie di “cose buone” dalla vita (dalla frutta in tutte le stagioni alle cure mediche al termostato in casa) che Luigi XIV si sognava.

      Eppure per Lambrenedetto, Luigi XIV doveva essere felice, e il facchino di oggi infelice.

      Non so se abbia torto o ragione, ma evidentemente va precisato meglio il suo concetto: “solo avere molti più soldi della grande maggioranza degli altri dà felicità; e quindi la maggioranza è votata necessariamente, in tutti i tempi e luoghi, all’infelicità”.

      E’ un’ipotesi, che merita di essere analizzata, ma esprimiamola correttamente.

      • Moi scrive:

        … e in termini di “F+-A”, come la “analizzi” ? 😀

        • Moi scrive:

          Secondo me, purtroppo, il prodotto in assoluto più genuino della società liberale-liberista-libertaria è lo “Stragista Incel USA”… non scherzo !

      • paniscus scrive:

        Ma chi q*zz è ‘sto lambrenedetto?

        • Moi scrive:

          uno Youtuber 50enne … mi pare

        • Moi scrive:

          A parte gli scherzi, certi suoi video su come “in Italia non funziona niente, invece all’ estero …” sono molto interessanti, e partono da cose assolutamente concrete: di urbanistica, di amministrazione, di prezzi dei prodotti, di ordine pubblico, di (anti)degrado urbano, di manutenzione della pubblica via, ecc …

          • Moi scrive:

            o tipo quel video sui “cagacazzi” [sic] alle stazioni ferroviarie, che chiedono in maniera insistente e con tono vagamente minaccioso se possono tenere il tuo resto mentre fai il biglietto alla macchinetta con lo schermo da sditazzare.

          • habsburgicus scrive:

            A parte gli scherzi, certi suoi video….sono molto interessanti

            concordo !
            e inoltre, che lui sia “autorevole” o no (e che vuol dire poi ?), resta il fatto che ha ragione ! malheureusement

            • habsburgicus scrive:

              inoltre è fuori da (molti) schemi e (spesso) acuto..
              a parte una russofilia esagerata e acritica….potenza della f..a , vero Moi ? 😀 😀 😀

              • habsburgicus scrive:

                @Moi
                in un film USA, uno dice più o meno “se i sovietici avessero usato le loro donne anziché i loro missili, la guerra fredda l’avrebbero vinta loro !”
                e non ha mica torto..
                con l’Italia, di certo 😀

              • Z. scrive:

                Le hanno usate, che io sappia. E pure gli uomini, alla bisogna. Sono cose che succedevano in ambito spionistico 🙂

              • habsburgicus scrive:

                Le hanno usate, che io sappia.

                si, ma non hanno sfruttato appieno il potenziale 😀
                un giorno bisognerà fare qui un discorso SERIO, da grandi occasioni (dunque con articolo introduttivo di Miguel in persona :D) sul fatto che, almeno a livello di percezione, il comunismo sovietico, che ha abbrutito tutto, era riuscito financo a far passare normalmente per brutte le russe 😀 😀 😀 ! cosa che oggi sembra eresia ! da consegna al braccio secolare, immediato !
                chi non è giovanissimo si rammenta che ci fu un’epoca in cui la russa, per antonomasia, era rappresentata come una grigia nomenclaturista stile matrioska 😀 nei film italiani dei ’70, per dire nessuno (o quasi), avrebbe pensato alle russe come “fighe”..allora, come fighe, c’erano le svedesi, le norvegesi, le olandesi, le americane stesse
                oggi invece, pur essendoci qualche divergenza sui dettagli (ed è logico) è communis opinio che in “Russia” (lato sensu intesa) si concentri la più alta percentuale di gnocche dell’Orbe terracqueo..ovviamente non sto dicendo che tutte lo siano e sicuramente vi sono italiane più belle di molte russe, mi riferisco alla percentuale..e alla percezione che se ne ha
                ebbene il comunismo era riuscito a eliminare tutto ciò, riuscendo nella sua folle corsa alla degradazione a deturpare anche la bellezza delle russe..o, almeno, a farlo credere (che è lo stesso, nella civiltà dell’immagine)..
                mi sembra abbastanza importante perché se ne tenga conto, no ?

      • PinoMamet scrive:

        Non ho visto il video (ma me lo figuro) ma, ridotta ai minimi termini, la questione è così:

        avere molti più soldi degli altri dà la felicità, solo se per felicità si intende donne veloci e automobili costose, o viceversa.

        Per fortuna il mondo è assai più grande e vario, e anche se non ho viaggiato abbastanza per riportare i soliti aneddoti di bambini (ma anche adulti) africani poverissimi e felicissimi, peraltro veri, ho la fortuna di ricordare tantissime serate tra amici in perfetta allegria e serenità, al costo di una pizza.

        • mirkhond scrive:

          Concordo.

          • mirkhond scrive:

            Pino

            Se ti affacci sullo spazio email c’è un messagio per te.

            • PinoMamet scrive:

              Risposto! 🙂

              • mirkhond scrive:

                E letto la risposta, grazie! 🙂

              • mirkhond scrive:

                Pino

                A proposito del recente attentato alla sinagoga di Halle, il tg1 ha intervistato una giovane ebrea, Rebecca Blady, che era presente nella sinagoga al momento del fallito assalto dello squilibrato nazistoide.
                Cercando in internet, ho trovato che questa Rebecca Blady, ebrea di New York, ma residente tra Israele e la Germania sarebbe una…rabbina!
                Esiste un rabbinato femminile?
                E da quando?

              • Roberto scrive:

                Avevo pure io la stessa curiosità!
                Pensavo che i rabbini fossero solo uomini

              • mirkhond scrive:

                Roberto

                Sei mai stato nella Sassonia-Anhalt?
                E in altre aree della ex DDR?

              • PinoMamet scrive:

                La questione è controversa.

                Immagino che la signora sarà una rabbina “reform” (“protestante”, riformata), e questo taglia la testa al toro.

                Anche nell’Unione delle comunità ebraiche italiane c’è una rabbina (manco a dirlo americana) riformata.

                Però in effetti nell’Ebraismo ortodosso (il “mio”) non c’è esplicitamente niente contro le donne “rabbine”, cioè istruite e capo o guida di comunità.

                La questione è discutibile per alcuni punti: a parte l’innegabile maschilismo di molte istituzioni tradizionali, nell’Ebraismo c’è una regola per cui non si potrebbe legiferare su questioni che non riguardano direttamente (qualcosa del genere) e in effetti molti dei “comandamenti” ebraici riguardano solo gli uomini;

                ma non è detto che tutte le rabbine debbano legiferare (non so se la regola si applichi anche ai semplici pareri, immagino ci siano visioni ampiamente diverse su questo).

                Inoltre, c’è in effetti un intero trattato talmudico che prende il nome da una donna, il cui parere è stato in effetti preso come fonte di legislazione.

                Anche in questo caso, mi pare che l’Ebraismo ortodosso moderno sia spesso più realista del re, adottando posizioni di chiusura ingiustificate dalla tradizione…

                Infine, so, da un’amica (ebrea ortodossa) che esiste in Israele una scuola per rabbini, ortodossi, che prepara anche donne…
                non faccio nomi perché in Italia siamo quattro gatti, comunque la decisione di frequentare tale scuola è stata accolta qua con una certa indifferenza sospettosa, ma senza anatemi.

    • Roberto scrive:

      Non so chi sia sto sfigato, ma non c’è una sola cosa condivisibile.
      I soldi semplificano la vita, possono toglierti affanni e preoccupazioni, ma la felicità è altra cosa

      • mirkhond scrive:

        Infatti.

        • habsburgicus scrive:

          bah….
          a me pare che, nel 90 % dei casi, quelli che dicono che i soldi non contato sono quelli che ce li hanno 😀 ok, magari non a livello da nababbi [sono il primo a dire che oltre una certa soglia il denaro è oggettivamente inutile], ma comunque da star bene, senza problemi e sovente benissimo..strano, eh ? anche lambrenedetto diceva la stessa cosa, se non mi sbaglio
          poi che qualcuno, pur poverissimo e magari financo miserabile, sia felice o creda di esserlo..può essere
          è una grazia, un dono che ha..ma non credo sia la norma

          • mirkhond scrive:

            Roberto però non ha detto che i soldi non contano, ma che da soli non danno la felicità, se per felicità intendiamo i sentimenti.

            • habsburgicus scrive:

              fin lì, possiamo essere d’accordo
              il discorso allora andrebbe sviluppato sull’importanza o meno dei sentimenti, e su cosa sia la felicità

              • habsburgicus scrive:

                fra l’altro il video andrebbe sentito 😀 il titolo in sé è riassuntivo ma anche fuorviante 😀
                anch’io snobbavo il tipo (per altro) ma, pur essendo tuttora in forte disaccordo con molte sue posizioni, mi sono ricreduto….a parte la scena che ama fare (fa parte del gioco,,e ogni tanto fa video chiaramente surreali, quelli sono da saltare :D), merita di essere seguito….Moi collima con me in questo

              • PinoMamet scrive:

                Ho provato a vedere il video, ma niente, continua a sembrarmi pieno di cazzate, anche se il signor Lambrenedetto non mi è affatto antipatico.

                Ma mi sembra un po’ un illuso.

                Ho frequentato e conosciuto alcune persone discretamente ricche, e mi sono sembrate nè più né meno felici, allegre e serene di tutte le altre.

                Direi proprio sullo stesso livello di felicità. Non passavano tutto il giorno a piangere, certo;
                ma neanche a ridere, e mi sono sembrate preda esattamente degli stessi sconforti, depressioni, paure ecc. che capitano a tutti.

          • PinoMamet scrive:

            Star bene senza problemi per te cos’è?

            Nella gran parte dei casi- se parliamo di persone che non muoiono di fame, non devono ammattire dietro a debiti insormontabili, hanno un lavoro qualunque-
            direi che possiamo dire che stanno bene e non hanno problemi.

            Può esserci il problema dei sentimenti- che i soldi non risolvono affatto.
            (Naturalmente possono procurarti qualche valida professionista del sesso- che non è affatto la stessa cosa- o qualche arrampicatrice magari molto convincente, persino con sè stessa, questo te lo ammetto).

            Oppure, molto più spesso, c’è il problema dell’invidia:
            Tizio, Caio e Sempronio, possono tutti andare in vacanza, ma Sempronio può andare in un mare più lontano e quindi Tizio e Caio lo invidiano…

            ma anche questo non ha tanto a che vedere coi soldi, a ben vedere.

            • habsburgicus scrive:

              star bene è relativo….
              però, alla buona,
              potere uscire tre-quattro volte alla settimana e, qualora, uno sia con una bella e giovane donna [non sempre, esistono pure gli amici ! e anche kelebek :D] potere spendere anche l’equivalente della data della fine dell’Impero romano d’Occidente in euro ad uscita senza sbiancare 😀
              potersi permettere un viaggio in una capitale europea ogni due mesi
              un viaggio in USA due-tre volte l’anno
              una vacanza grande con la bella e giovane donna (non necessariamente la stessa :D) in inverno e in estate e quattro-cinque weekend in città d’arte vicine
              bella casa
              insomma avere almeno a disposizione due volte l’Aera mundi bizantina al mese 😀
              uno che potesse permettersi grosso modo ciò starebbe bene (benissimo o benino dipende dalla sua ingordigia :D)
              cose che io non posso permettermi….e neppure moltissimi altri, in certe regioni quasi nessuno
              ecco, questo, più o meno, vorrebbe dire star bene
              poi il ricco sceicco lo troverebbe una vita da pezzente, eh 😀
              ma noi ci accontenteremmo 😀

              • Roberto scrive:

                Per i viaggi servono i soldi, certo.

                Per uscire 3-4 volte a settimana serve solo tempo (e magari una moglie o un marito comprensivi)

                Poi che le zoccole facciano la felicità, ammetterai che è molto soggettivo

                Comunque mirkhond ha capito bene il mio pensiero. I soldi sono certo importanti (e faccio fatica a pensare che senza un tetto sopra la testa e di che mangiare ogni giorno per se è la propria famiglia si possa essere felici), ma per il resto la felicità non la compri, sarebbe troppo facile

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Roberto

                “Poi che le zoccole facciano la felicità, ammetterai che è molto soggettivo ”

                Personalmente, so parecchio della felicità, e anche dell’infelicità, ma non so assolutamente nulla delle zoccole!

                Le mie esperienze in merito sono state due:

                1) una serata, molti anni fa, in cui un mio amico, che mi aveva preso a benvolere, confessò in un bar di essere stato lui quello che aveva sparato a un altro tizio (senza ammazzarlo) e poi mi indicò una ragazza bruttina, visibilmente depressa e incinta e mi disse, qualcosa tipo, “se la vuoi te la compro io?” Gli risparmiai i soldi…

                2) A Shanghai, ultima sera del mio lavoro di interprete, dopo la sauna, serata a maniche corte in un terrificante locale dalla temperatura artificialmente siberiana, il Capo Cinese ci convoca per fare il karaoke su uno schermo tv e piazza accanto a ciascuno di noi una (bellissma) ragazza cinese.

                Appena vede il nostro sgomento, la Maitresse dice, “you no like?”, e cambia ragazze.

                Io ero congelato; il nostro datore di lavoro, ottima persona, ha infilato un biglietto da cinquanta euro in mano alla ragazza che gli avevano mollato, ma la Maitresse se ne è accorto e glieli ha fregati subito.

                Il parrucchiere accanto a me se l’è cavata, affermando ad alta voce, “But I am gay!”

              • Roberto scrive:

                Ma infatti come dicevo è soggettivo.
                Immagino che co sia chi tragga felicità nell’accompagnarsi con donne a pagamento.
                Per quel che mi riguarda è l’ultima cosa che mi interessa e sono sicuro che ci siano molte persone che la pensano come me, ergo “pagarsi una giovane” non è un parametro oggettivo di felicità

                (Incidentalmente, credo che non esista nulla che possa essere oggettivamente fonte di felicità, ma devo pensarci)

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “(Incidentalmente, credo che non esista nulla che possa essere oggettivamente fonte di felicità, ma devo pensarci)”

                I gatti!

              • PinoMamet scrive:

                Se esistessero parametri oggettivi di felicità, sarebbero a pagamento 😉 e quindi avrebbe ragione Habs

                (ricordo vagamente una barzelletta berlusconiana in cui romanticismo, chiaro di luna ecc. venivano indicate come “balle inventate dai comunisti per scopare gratis”).

                Per fortuna, la felicità non è oggettiva, e quindi non è comprabile.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per PinoMamet

                “(ricordo vagamente una barzelletta berlusconiana in cui romanticismo, chiaro di luna ecc. venivano indicate come “balle inventate dai comunisti per scopare gratis”).”

                L’idea è affascinante, perché mi sembra che l’obiezione fondamentale al comunismo fosse che Marx avesse ridotto tutto al “materialismo”, ai “soldi”, distruggendo ogni spiritualità o… chiaro di luna.

                E’ un bell’esempio di come il mondo non si possa dividere in “destra e sinistra”.

              • Roberto scrive:

                Ottimo!
                Mi risparmi la fatica di pensarci

              • habsburgicus scrive:

                il Capo Cinese ci convoca per fare il karaoke su uno schermo tv e piazza accanto a ciascuno di noi una (bellissma) ragazza cinese.

                le fortune capitano tutte a voi oltrarnini 😀 😀 😀
                e in ossequio al proverbio del pane e dei denti non avete neppure apprezzato 😀 😀 😀
                non è giusto 😀 😀 😀

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Habs

                “e in ossequio al proverbio del pane e dei denti non avete neppure apprezzato”

                Mi rendo conto di avere scritto Shanghai invece di Singapore, dove invece mi trovavo…

                In realtà, mi ha fatto orrore pensare alla ragazzina reclutata nelle campagne di Shanghai, comprata da genitori poverissimi, educata a forza a parlare in inglese, comandata dalla Maitresse e spedita a soddisfare il primo sconosciuto che le capitava.

                Avrei voluto trasmetterle una forte simpatia e affetto, come ha cercato anche di fare il nostro committente (a proposito di Sfruttatori e Sfruttati e di Intersezionalità, era il padrone dell’azienda).

              • habsburgicus scrive:

                cinese di Singapore ?
                o anglo ? oppure tamil ?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Habs

                “cinese di Singapore”

                A Singapore ci sono tre specie umane:

                1) gli indiani, che stanno sotto il sole a faticare

                2) i malesiani, che fanno lavoretti bassi vari

                3) i cinesi, che si congelano all’aria condizionata: riescono a sopportare il freddo meglio degli svedesi. I cinesi non hanno confini geografici – tutti hanno reti e parenti in Cina come in Indonesia.

                Le signorine da compagnia vengono dalla campagna della Cina continentale.

              • Roberto scrive:

                “I gatti!”

                So che dopo questo mi bandirai, ma io detesto i gatti.
                in generale non ho nessunissima simpatia per gli animali domestici, ma i gatti proprio non li sopporto

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Roberto

                “So che dopo questo mi bandirai, ma io detesto i gatti.”

                Visto? Sei oggettivamente infelice!

                Io ho i gatti e vivo a San Frediano.

                Tu non hai i gatti e vivi nel Lussemburgo.

              • paniscus scrive:

                per habsburgicus:

                “le fortune capitano tutte a voi oltrarnini ? ? ?
                e in ossequio al proverbio del pane e dei denti non avete neppure apprezzato ? ? ?
                non è giusto ? ? ?”

                ———–

                Spero che tu ti renda conto della figura che hai fatto con questa battuta che ti sembrava tanto spiritosa e simpatica.

              • paniscus scrive:

                “So che dopo questo mi bandirai, ma io detesto i gatti.
                in generale non ho nessunissima simpatia per gli animali domestici, ma i gatti proprio non li sopporto”
                ——
                L’unica cosa che posso dire di fronte a una cosa del genere è che non sai cosa ti perdi, ma in fondo tu te la sei scelta.

                Però ti auguro che i tuoi figli diventino gattari inossidabili da grandi, e che passino decenni a rinfacciarti quello che è stato loro negato da giovani 🙂

              • Roberto scrive:

                Ma so benissimo cosa mi perdo! i miei genitori hanno due gatti, i miei suoceri sono tutti gattofili, i miei vicini hanno due gatti che hanno scelto di vivere nel mio giardino (con somma felicità dei miei figli)…ma a me stanno tutti antipatici.

                In generale comunque non ho nessuna simpatia per gli animali domestici, più stanno a contatto con l’uomo è meno mi piacciono

              • Roberto scrive:

                Bis repetita, sorry

            • PinoMamet scrive:

              Habs, con affetto e con rispetto: esci un po’ di più.

              In posti normali, con persone normali. Scoprirai che esistono persino donne normali, che non vogliono 500 euro solo per sopportare la tua presenza, ma che possono benissimo trovarti interessante, simpatico, colto, divertente, completamente gratis.

              • habsburgicus scrive:

                intendevo in ristoranti di classe very top, locali “in” ecc..che costano
                che poi a me non piacciono..proprio, é la verità vera, non scherzo, non è la volpe e l’uva ! se me li offrissi tu, ci verrei e ti ringrazierei :D, ma veramente non mi direbbero nulla, anzi mi metterebbero in imbarazzo ! (io poi ho dei gusti particolarissimi per il mangiare e lì starei a digiuno :D)
                però, con un certo tipo di fauna femminile, quei locali bisogna frequentare ! (in generale, non parlavo di casi specifici)

          • Simone B. scrive:

            Il video di Lambrenedetto al di la del titolo, secondo me, non verte sul denaro che da la felicità (e lui stesso fa esempi che smentiscono questa idea) ma bensì sul fatto che i quattrini danno la possibilità di scegliere come impostare la propria vita.

            • habsburgicus scrive:

              hai ragione !
              anche per questo, secondo me, è interessante (che poi si possa essere d’accordo o no è irrilevante, ora)
              il titolo è del tutto fuorviante…grazie di averlo fatto notare

  15. Miguel Martinez scrive:

    OT
    Mi sto tragidivertendo con le vicende siriane…

    1) Governo tangentaro repressivo clanista che si regge sulle lotte dei contadini e delle minoranze negli anni Sessanta contro l’elite sunnita-ottomana

    2) Tale governo ovviamente compie una marea di ingiustizie di ogni sorta, e molti oppositori si raccolgono attorno a ciò che resta dei latifondisti sunniti

    3) Quando esplode la rivolta nel 2011, gli Stati Uniti fanno di tutto per gettare benzina sul fuoco, assieme all’Europa e all’Arabia Saudita e alla Turchia

    4) La rivolta viene quindi presa in mano prima da al-Qaida e poi dall’Isis, con grande orrore di USA e Europa

    5) A quel punto, USA ed Europa decidono di mandare allo sbaraglio contro l’Isis un curioso gruppetto di ex-stalinisti, l’YPG, nemici giurati peraltro dei kurdi iracheni, braccio siriano del PKK che ha condotto per anni la guerra fredda per procura sovietica contro la Turchia, alleata dell’Europa e degli USA. L’unico parallelo che mi viene in mente è che sarebbe come se gli americani regalassero alle Brigate Rosse il Ticino, solo che le BR sono scomparse da decenni, non hanno fatto nulla rispetto al PKK e comunque non pretendevano di dividere la Turchia. Tutto questo senza entrare in merito alla “questione curda”.

    6) Poi quando gli Stati Uniti decidono di ritirarsi, abbiamo:

    a) la Turchia che gongola perché ha la possibilità di sostituire l’YPG con ben 3,6 milioni di profughi siriani che ospita da anni

    b) la sinistra mondiale che accusa Trump di aver tradito la causa del SocialFemminismoRivoluzionario

    c) l’Europa che minaccia la Turchia di vaghe sanzioni economiche

    d) la Turchia che risponde, “bene, allora vi regaliamo noi i nostri 3,6 milioni di profughi, con tutte le conseguenze del caso”

    e) la destra americana in rivolta contro Trump perché lo scopo dell’America è fare guerre sempre e ovunque, e lui ne sta mollando una

    f) Trump che dopo aver magnificato la propria saggezza si tira indietro

    Staremo a vedere…

  16. Miguel Martinez scrive:

    Su quello che sta succedendo nel nord della Siria, un articolo interessante:

    https://www.voltairenet.org/article197892.html

    Da prendere con le molle alcune affermazioni un po’ troppo sicure sul ruolo della CIA – diciamo che l’autore è un complottista, ma ben informato, infatti diverse cose che dice corrispondono a cose che mi sono arrivate anche da altre fonti.

  17. mirkhond scrive:

    E conferma il “vizietto” della costola del PKK di infierire sui cristiani aramei del luogo, esattamente come le bande di Ocalan nel sudest turco negli anni ’90.

  18. MOI scrive:

    ” Non vengo altrimenti mi chiedete che piani ho ma io non ho piani, voi ne avete a centinaia. Pensate a modificare il clima mentre quattro miliardi e mezzo di asiatici stanno moltiplicando i loro consumi di carbone, acciaio, materie prime, suv, ferrovie e gasdotti. Voi andate in bicicletta, avete i piani. Io non vivo nei piani, vivo in questa entropia, questa legge della termodinamica dove si sfascia tutto e tutto deperisce e si trasforma in altre cose. Non faccio piani, sono il caos ”

    [Cit.] ; V.di Sopra

    • Moi scrive:

      Scusate , ma “uppo” e “rebounceo” perché non vorrei che ve lo perdeste …

      • Moi scrive:

        Cmq il film di Joker più recente ha triggherato i SJW (Social Justice Warriors) perché mostra che … sì, insomma : fino agli Anni Ottanta un film così sarebbe stato censurato per Propaganda Comunista !

  19. MOI scrive:

    @ ROBERTO

    Ci sta … contraltare a Mauricius che odia i cani ! 😉

  20. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    C’è chi semplifica la propria simpatia sinistroide o giù di lì pei Curdi definendo “Fascista” Erdogan … dici che la cosa può anche avere un fondo (!) di verità ?
    Cioè : Erdogan sarà pure ” fascista ” , MA non credo che lui lo sappia ! 😉

  21. Miguel Martinez scrive:

    Per vostro divertimento, due giorni fa:

    Di Maio: “Lunedì al consiglio Ue dei ministri degli Esteri, come governo, chiederemo che tutta l’Unione europea blocchi la vendita di armi alla Turchia“.”

    leggo oggi (lunedi) su Repubblica:

    “Armi alla Turchia, governo cauto: “Stop solo alle nuove licenze”
    L’Italia aspetta il vertice dei ministri degli Esteri di oggi per prendere una posizione definitiva sulle forniture. Da Palazzo Chigi si frena su un blocco totale e filtra : “Serve una intesa nella Ue, inutili atti unilaterali”

    • Roberto scrive:

      A parte tutto, mi chiedo a cosa serva *ora* smettere di vendere armi alla Turchia, che immagino sia sufficientemente armata

      • Francesco scrive:

        a poter dire che si fa qualcosa per aiutare i Cari Kurdi Democratici e Femministi

        e l’economia russa, che venderà le sue armi al Buon Vecchio Zio Erdogan al posto degli europei

        • habsburgicus scrive:

          con rischi enormi di spingere giocoforza Ankara verso Mosca, con conseguenze incalcolabili
          mi direte, che Ankara e Mosca mai potranno essere LUNGAMENTE amici..vero
          ci sono però due esempi, importanti, di alleanza turco-russa
          8/7/1833, Ünkâr Iskelesi per qualche annetto
          16/3/1921, trattato di Mosca più o meno per tutti i Venti
          e se c’é il due, ci può essere il tre..anzi, deve esserci, secondo il proverbio

          • Peucezio scrive:

            Beh, ma non penso sarebbe un male.
            Lo sarebbe se ciò orientasse i russi in senso filo-sunnita, ma non credo: l’alleanza con l’asse sciita siro-iraniano direi che è strutturale (non per motivi religiosi ovviamente – benché forse non sia del tutto un caso che un popolo ortodosso si senta più a suo agio con gli sciiti che con i sunniti – ma prevalentemente per motivi geopolitici).
            In questo senso un’allenaza turco-russa può solo stemperare la pericolosità turca, addomesticandola, magari in cambio di altre cose che ai turchi interessano.

  22. Miguel Martinez scrive:

    Siccome si sta parlando dei bombardamenti aerei turchi in Siria, giusto per mettere le cose in proporzione, guardate questa notevole animazione dei bombardamenti della “coalizione” (cioè sostanzialmente USA e alleati immediati) in Siria e in Iraq dal 2014 al dicembre 2018 (dopo i bombardamenti non sono cessati, semplicemente hanno smesso di renderli noti):

    https://airwars.org/conflict-data/coalition-declared-strikes-timeline/

    Solo a Raqqa, gli americani hanno ucciso circa 1600 civili:

    https://airwars.org/news-and-investigations/raqqa-amnesty-airwars/

  23. Furio DETTI scrive:

    Prima di esprimermi su Extinction Rebellion e segnatamente il loro metodo del sit in blocca-traffico, chiedo a ognuno di voi:

    Siete d’accordo sul fatto che occupare senza diritto un parcheggio per disabili sia un reato penale in quanto configurato come “violenza privata”?
    Grazie.

  24. Miguel Martinez scrive:

    Riprendendo l’intervento di Furio Detti…

    – esiste un problema immenso, che ci riguarda tutti

    – nessuna attività “legale” è mai riuscita a scalfire qualcosa

    – XR propone azioni illegali non violente

    – XR ha scelto di non diventare una setta, di non avere una direzione centrale

    Di conseguenza, chiunque può agire a nome di XR purché rispetti alcuni principi (tra cui in particolare la non violenza).

    Ieri a Londra, un gruppo di persone ha bloccato brevemente la metropolitana: è successo dopo un’ampia discussione, in cui la grande maggioranza di quelli di XR si è dichiarata contraria, ma dentro i principi di XR era legittimo. Quelli che sono andati, sono stati pestati violentemente dai pendolari: un conto è la fine del mondo, un altro il rischio di essere licenziati perché si arriva in ritardo a qualche lavoro precario.

    Ma anche la scelta di XR di non essere “di Sinistra” le sta creando tanti nemici tra chi sostiene che l’ambiente debba essere parte del “pacchetto” di Sinistra:

    https://www.vice.com/en_uk/article/59nq3b/extinction-rebellion-tube-disruption-criticism

    E’ interessante, perché probabilmente non c’è mai stata una causa grande nella storia umana più indiscutibilmente giusta; però appena cerchi di calarla nella realtà, scattano tutti quei meccanismi umanissimi che rendono quasi certa la catastrofe.

    • Miguel Martinez scrive:

      XR in Inghilterra ad esempio viene accusato di “razzismo” perché cerca sempre di dialogare con i singoli poliziotti, di trattarli come esseri umani; e questo offenderebbe quei neri, che – a ragione o a torto – si sentono sempre in conflitto con la polizia.

      • paniscus scrive:

        “XR in Inghilterra ad esempio viene accusato di “razzismo” perché cerca sempre di dialogare con i singoli poliziotti, di trattarli come esseri umani; e questo offenderebbe quei neri, che – a ragione o a torto – si sentono sempre in conflitto con la polizia.”
        —-
        Ah, perché i poliziotti sono tutti bianchi? Pure in Inghilterra?

    • roberto scrive:

      “un conto è la fine del mondo, un altro il rischio di essere licenziati perché si arriva in ritardo a qualche lavoro precario.”

      ritorniamo alla questione di fondo, che è cruciale.
      far licenziare tizio, caio e sempronio dal lavoro precario che permette loro di campare oggi, ritarderà o eviterà la fine del mondo?

      se la risposta è si, fanno bene a bloccare la metropolitana.
      se la risposta è no, fanno male e non mi sembra così fuori dal mondo che tizio caio e sempronio non apprezzino

      io voto per la seconda

      • Miguel Martinez scrive:

        Per roberto

        “ritorniamo alla questione di fondo, che è cruciale.”

        Ma infatti… non lo dire in giro, ma anch’io sono d’accordo che:

        – manifestare non serve a niente
        – fare petizioni non serve a niente
        – presentarsi alle elezioni non serve a niente
        – farsi arrestare con proteste di massa che bloccano il traffico non serve a niente
        – fare piccoli sabotaggi che poi verranno rimborsati dalle assicurazioni non serve a niente.

        Prepariamoci all’unica soluzione razionale, che è ammazzare a randellate chi vorrà togliere l’ultimo pezzo di pane ai nostri figli, per darlo ai loro figli.

        Ci sarà pure un motivo per cui la storia umana, fino alla breve sbronza da petrolio, è andata sempre così.

      • Z. scrive:

        Che poi, ancora ancora bloccare il traffico stradale. Ma bloccare un mezzo pubblico, e per giunta elettrico, in nome dell’ambiente!

        Qualche giorno fa, un neo-chelebecchiano parlava di iniziative sgradite per compattare gli attivisti in un ottica conflittuale “noi-loro”. Può essere che abbia ragione, ma secondo me non ci pensano e basta…

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Z

          “Che poi, ancora ancora bloccare il traffico stradale. Ma bloccare un mezzo pubblico, e per giunta elettrico, in nome dell’ambiente!”

          Il problema sta nella voluta assenza di un vertice, che possa decidere e assumersi le responsabilità.

          XR si autodefinisce un “SOS, self-organising system”. Le molte regole, ben elaborate, dovrebbero bastare da sole per evitare la creazione di un gruppo chiuso.

          E’ il tallone d’Achille del movimento: anch’io posso scendere sotto casa, con il simbolo di XR, e bloccare il traffico, senza dirlo a nessuno. E “sono” XR finché agisco in maniera assolutamente non violento, lascio passare le ambulanze, non mi nascondo e sono disponibile a farmi arrestare; e XR non mi può sconfessare.

          • Miguel Martinez scrive:

            E’ una questione molto importante, secondo me, perché se (se…) vogliamo fare qualcosa per evitare il baratro, occorre trovare come organizzarsi.

            Il meccanismo “SOS” è quello che ha permesso al movimento di diffondersi in una quantità impressionante di paesi, in pochi mesi; evita poi di creare capi megalomani, ma anche maggioranze prepotenti.

            Però permette anche a una minoranza di fare cose che poi si ripercuotono su tutto il movimento.

    • Z. scrive:

      Miguel,

      — Quelli che sono andati, sono stati pestati violentemente dai pendolari: un conto è la fine del mondo, un altro il rischio di essere licenziati perché si arriva in ritardo a qualche lavoro precario. —

      Che poi diciamolo, se questi sfigati sono precari probabilmente se lo meritano, e chissenefrega se perdono il lavoro. Giusto? 😉

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Z

        “Che poi diciamolo, se questi sfigati sono precari probabilmente se lo meritano, e chissenefrega se perdono il lavoro.”

        No, il mio non era per nulla un commento critico nei confronti dei pendolari.

        Non ho detto, “il rischio di fare brutta figura sul lavoro”, ho detto “il rischio di essere licenziati”: cioè una conseguenza molto, molto grave, specie di questi tempi, a breve termine e individuale; contro un rischio enorme, ma non individuale.

        Non volevo schierarmi, volevo esporre IL problema, cioè il motivo per cui possiamo essere più o meno certi di andare incontro a una catastrofe.

        • Z. scrive:

          Miguel, andiamo…

          vuoi fare un comizio sulla carrozza di una metro? Non sembra neanche una cattiva idea. Nessuno si fa male, nessuno perde neppure tempo. E poi ti ascoltano per forza, volenti o nolenti: al più, non li convinci.

          Fermare il mezzo, invece, mi sembra una pessima idea.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Z

            “Fermare il mezzo, invece, mi sembra una pessima idea.”

            Il 90% di quelli di XR sarebbero d’accordo.

            Ripeto, il problema sta nella mancanza di un’organizzazione verticistica; che però comporterebbe altri problemi.

            • Z. scrive:

              In questo caso non mi sembra questione di verticismo. Mi sembra un ragionamento banale: se voglio che mi ascolti mentre stai guidando l’auto devo fermare il traffico, ma se stai viaggiando in treno non serve fermare il treno!

  25. Miguel Martinez scrive:

    E questo ci ricorda che nel momento del dunque, ognuno tirerà la coperta dalla parte sua.

    Non solo Trump nega i cambiamenti climatici per poter lanciare le industrie americane; anche in Ecuador, un popolo intero di persone veramente povere è sceso in piazza per impedire che si togliessero le sovvenzioni ai carburanti, un po’ come i gilets jaunes in Francia, ma con ragioni ancora più forti.

    E’ questo che mi fa essere molto molto pessimista sul futuro, e lo dico da babbo 🙁

  26. Simone B. scrive:

    In attesa del momento del dunque ( che secondo me non ci sarà , climaticamente parlando intendo), stiamo assistendo all’eterno scontro tra il certo e l’incerto.

    Se le misure proposte per salvare il clima vengono applicate c’è la certezza assoluta di una carestia con annessi e connessi; se facciamo poco o nulla non sappiamo se collasseremo. Non c’è certezza, qui di la scelta vien da se.

  27. Furio DETTI scrive:

    Mi scuso per l’espressione “reato penale”, ok: parliamo di reato (puntito secondo codice penale) e non di illecito. Del resto non faccio l’avvocato ma oggi sono contento di aver imparato qualcosa. Detto questo la sostanza del mio ragionamento è che SE è lecito considerare “violenza privata” e quindi reato occupare un posto H perché si lede il diritto alla mobilità dell’handicappato, allora è giocoforza considerare le azioni di ER come violenza privata perché bloccando la strada ledono il diritto alla mobilitàaltrui. Non si può che adottare questa posizione. Quindi direi che le mazzate a coloro che bloccano il traffico ci stanno tutte.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Furio Detti

      “Detto questo la sostanza del mio ragionamento è che SE è lecito considerare “violenza privata” e quindi reato occupare un posto H perché si lede il diritto alla mobilità dell’handicappato, allora è giocoforza considerare le azioni di ER come violenza privata perché bloccando la strada ledono il diritto alla mobilitàaltrui.”

      Se ho capito bene, l’esempio del posto per handicappati era un esempio estremo.

      Vuoi dire che XR compie un reato, ledendo il diritto alla mobilità altrui.

      XR è pienamente d’accordo con te su questo: è il principio fondamentale della “disobbedienza civile”, e tutti coloro che agiscono in nome di XR lo devono fare a viso aperto, in maniera non violenta e assumendosene la responsabilità legale.

    • Z. scrive:

      Furio,

      — Mi scuso per l’espressione “reato penale” —

      Ma figurati, mica devi scusarti!

      — SE è lecito considerare “violenza privata” e quindi reato occupare un posto H perché si lede il diritto alla mobilità dell’handicappato —

      Nel caso che citi, come dicevo, mi pare che fosse andata in modo un po’ differente: si trattava di un posto specificamente riservato ad una persona disabile in particolare, non di un posto genericamente riservato a persone che soffrono di mobilità ridotta.

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