Daniele Capezzone va a scuola

Chi è che bacchettato paternamente ieri il cultore della guerra Daniele Capezzone?

Io una pista ce l’avrei, visto che Daniele Capezzone qualche anno fa ha avuto questo da dire sulla Chiesa cattolica:

“Occorre dire che le politiche che la Chiesa propone sono politiche di morte. Vale per l’eutanasia, vale per la terapia del dolore, vale per la libertà di ricerca, vale per la demografia e per la non contraccezione. Nessun talebano ha mai concepito nulla di così vasto e di così mortale. Oggi le proposte della Chiesa dove sono adottate o ove lo fossero sono o sarebbero responsabili di stragi quali quelle dei campi di concentramento elevate a potenza“.

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20 risposte a Daniele Capezzone va a scuola

  1. mirkhond scrive:

    In sostanza Capezzone vuol dirci che la Chiesa Cattolica è peggiore dei Talebani?
    No Taleban, ancor di più No Vatican?

  2. mirkhond scrive:

    Ma la suora nella foto è un travestito?

  3. Francesco scrive:

    Molto divertente. E convincente. E pure sarebbero ben meritate.

    Ma perchè nasconderci l’avvento di un regime perbenistico-fascista, da instaurare con la scusa dell’anomalia berlusconiana, avvento che coinvolge anche molti perfetti imbecili (e qui non so perchè mi vengono in mente Di Pietro e Grillo), che sarebbero pure capaci di simili prodezze?

    Posso insistere col padrone di casa nel trovare fortissime analogie “sociali” tra l’Italia di Berlusconi e il Venezuela di Chavez (con la sola trascurabile differenza della ribadita democraticità del primo e dei forti dubbi sul secondo)? Dove trovi che sbaglio?

    Ciao

    PS si, ho scritto ben meritate.

    • Andrea Di Vita scrive:

      Per Francesco

      ”democraticità”

      Come no. Dillo a Biagi.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        un cialtrone che si è giocato il posto di nonnetto d’Italia per il gusto di trasgredire la fascistissima legge della par condicio a favore della parte che la impose?

        che c’azzecca con la democrazia, me lo spieghi?

        per me democratico è uno che ha lasciato Palazzo Chigi più volte e più volte vi è tornato solo perchè votato dagli italiani

        posso citarti la parabola della trave e della pagliuzza?

        • Andrea Di Vita scrive:

          Per Francesco

          Biagi, Luzzatti, Guzzanti …tutti cialtroni. Povero silvio: per forza deve farsi l’impunità su misura, ce l’hanno proprio tutti con lui, brutti cattivacci che non sono altro.

          Si è persino dovuto introdurre il reato orwelliano di ‘voltoreato’ (facecrime): l’anchorwoman del TG1 scacciata perchè non sorrideva quando compariva silvuccio.

          Altrimenti come si poteva informare correttamente l’eletttorato? E si è dovuto pure introdurre il porcellum: che se no come faceva silviuccio nostro a prendersi cento deputati di maggioranza con meno del 40% dei voti?

          Poveraccio d’un premier, ce l’hanno tutti con lui. Per forza poi si deve consolare col bunga-bunga.

          Insomma quanno ce vo’ ce vo’. Meno male che quando tira un moccolo c’e il cardinale che invita a contestualizzare.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Francesco scrive:

            Luzzatti e Guzzanti si commentano da soli e non ho bisogno di spendere parole (il primo mi fa persino ridere, figurati).

            Sulle beghe nei TG devo tacere perchè da anni non li vedo, chiedo scusa.

            Che si consoli col bunga bunga non depone a favore della statura dell’uomo ma, come dicono all’Atalanta, mica ogni anno abbiamo Vieri in attacco.

            Ma non mi toccare il premio di maggioranza, che da a chi VINCE le elezioni la possibilità, e la responsabilità, di governare. E’ un elemento cardine della democrazia e, non a caso, i poteri extra-parlamentari e i politici senza voti lo aborrono.

            Ma voler governare indipendentemente dal popolo io lo chiamo, per brevità, fascismo.

            E se l’unica difesa è un anziano erotomane, meglio lui che loro.

            • Andrea Di Vita scrive:

              Per Francesco

              Potrei anche concordare, se non fosse che una libera elezione presuppone un voto libero, che a sua volta presuppone un elettorato che possa accedere ad una informazione libera.

              In regime di conflitto di interessi tale informazione non esiste, per lo stesso motivo per cui non esiste nella Bielorussia il cui capo è tanto ammirato dal silviuccio nazionale.

              Il presupposto della democrazia è la rimozione dei conflitti di interessi, a cominciare da quello macroscopico di berlusconi.

              Siccome berlusconi ha già ampliamente dimostrato di non rinunciare a tale conflitto, il presupposto della democrazia è la rimozione di berlusconi.

              Ricordi: ‘libertà è libertà di dire che 2 + 2 fa 4.’

              Ciao!

              Andrea Di Vita

  4. Claudio Martini scrive:

    La foto è grandiosa, ma sottoporrei alla vostra attenzione questo
    http://files.splinder.com/9f8f8a1b1c7f7335665a986b0de36277.pdf
    Coincidenze complottiste? O rispetto per l’intelligenza?

    • Riccardo Giuliani scrive:

      Adesso potrei piegarmi perché la Forleo, un tempo tanto osannata, sia sparita nel dimenticatoio.

    • Andrea Di Vita scrive:

      Per Claudio Martini

      Una volta c’erano le FODRIA: Forze Oscure Della Reazione In Agguato.

      Ma in quanto a paranoico vittimismo, questi di oggi battono tutti.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  5. Riccardo Giuliani scrive:

    Mentre altri in casa mia assorbivano onde elettromagnetiche dal tubo catodico in modo scriteriato, poco fa sono stato costretto a sentire una voce lugubre – simil Capezzone – fare un’omelia su quanto sia pericoloso stare vicino a Berlusconi (dovrei aver capito bene) nonché su qualcosa relativo a la fabbrica dei Tartaglia.
    Senza peraltro aggiungere quanto sia remunerativo stare incollati a Berlusconi e come la succitata fabbrica al massimo possa essere una botteguccia in grave crisi.

  6. p scrive:

    Come mai a capezzone sfugge che nel britannia c’era anche il suo attuale ministro dell’economia? Che sia lui che non abbia digerito quell’articolo? E perché se ci si ritiene truffati, si va in guerra coi truffatori? A me quell’articolo pare un ottimo esercizio di nullità politica.p

    • Francesco scrive:

      Giulio Tremonti sul Britannia?

      sei sicuro, p?

      non che ami troppo l’uomo (troppo socialista e poco riformatore) ma mi pare strano

      ciao

  7. Miguel Martinez scrive:

    Per Claudio e Riccardo,

    Esistono diversi autori di sinistra, o comunque per nulla di destra, che sostengono che ci sia un grosso attacco contro Berlusconi da parte di potenti figure del capitalismo internazionale.

    Lo dicono anche persone per cui ho un discreto rispetto, per cui la tesi merita di essere analizzata: anche più seriamente di quello che posso fare io, che non sono un esperto di politica italiana.

    Credo che in certi casi, ci sia del vero: De Benedetti conduce da anni una guerra senza quartiere contro Berlusconi; e immagino che lo faccia anche Rupert Murdoch, da quando c’è la guerra per le televisioni.

    Sono probabilmente conflitti che hanno una spiegazione immediata, in scontri di interessi concreti, più economici che politici.

    Ma per il resto, mi sembra che il governo attuale sia una tale accozzaglia di piccoli ruffiani, truffatori, cialtroni e incompetenti da non rappresentare nulla: non è un ceto sociale che si sta affermando (come poteva essere il fascismo), non è un blocco compatto, non c’è alcuna strategia internazionale tranne quella di essere amici dei più forti tenendosi però buoni anche i potenziali rivali dei più forti, come Putin.

    Berlusconi non è Enrico Mattei, insomma, gli basta stare fuori di galera e avere una platea di veline a cui raccontare barzellette. E quindi non vedo qualcuno che lo voglia far precipitare in un incidente aereo.

    Altra ipotesi: qualcuno (il tremendo pronome di tutti i complottisti italici, abbiate pazienza) potrebbe non avere nulla contro Berlusconi, ma potrebbe preferirgli un governo di sinistra che controlla meglio i sindacati e affini. Possibile, ma mi sembra che i sindacati e affini siano ampiamente sotto controllo comunque, e che non ci sia in sostanza alcuna opposizione.

    Questa è la mia opinione, poi non so.

    • anonimo codardo scrive:

      Notevole che distingua ancora le ragioni politiche da quelle economiche.

    • Francesco scrive:

      Tu stessi parli di “capitalismo internazionale”, poi tiri fuori solo un capitalista molto italiano (al massimo un pochino francese) e un tycoon che ha con Silvio solo rivalità televisive italiane.

      Mi pare che le tue stesse parole impongano di scavare un pò do più e di dare maggior rilevanza all’azione (potenziale) di Berlusconi. O magari solo all’inazione sul fronte della donazione agli amici d’oltralpe in cui si distinse la sinistra.

      Ciao

      • Andrea Di Vita scrive:

        Per Francesco

        ”oltralpe”

        Se parliamo dell’Alitalia, l’aver rigettato l’offerta di Prodi è costata qualche centinaia di milioni alle casse dello Stato. Col risultato di dover sottrarre i soldi necessari ai notoriamente assai floridi bilanci della ricerca scientifica.

        Ma si sa, come dice il tremonti nazionale la cultura non si mangia.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        P.S. Dimenticavo: con la creazione della CAI sono stati contestualmente siospesi per tre anni i poteri dell’Antitrust per quanto riguarda la linea Milano-Roma. Alla faccia dei diritti dei consumatori (già conculcati dal tremonti con l’affossamento della class action voluta da Prodi)

  8. Claudio Martini scrive:

    La tesi è semplice, quasi banale, e si può arguire da qualunque buon film sulla mafia: si tratta di un “avvertimento”.
    L'”avvertimento” viene erogata a tutti coloro che, belli o brutti, buoni o cattivi (come se queste categorie avessero qualche attinenza con la realtà), sgarrano. I sapientoni qualificano le parole di Capezzone come riferimenti complottistici. Bene. è esattamente l’atteggiamento che le classi dirigenti euro-americane preferiscono.
    Finchè quelle parole sono rimaste confinate nei sottoscala web non è, ovviamente, successo nulla. La volta che vengono ripetute da un membro eminente della casta politica, tòh, suddetto membro vien percosso.
    Lo scetticismo lo riserverei ad altre ipotesi, ben più balzane.
    Cordialità

  9. p scrive:

    Cosa ne devo dedurre? Che capezzone e berlusconi non facciano parte delle classi dirigenti euroamericane? A me poi i complottisti non dispiacciono. Sull’undici settembre sono molto più credibili o molto meno incredibili della versione ufficiale, per esempio. È che tu dai un’importanza a un testo politico che non l’ha, perché è nullo il politico che lo scrive. Credere a quelle cose di capezzone, che vogliano seriamente attaccare certe classi dirigenti, è come credere a togliatti quando parlava di società socialista. Per carità, tra venti trent’anni ci si può sempre ricredere, è già successo con togliatti, perché no con capezzone/berlusconi?p

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