Possiamo stare tranquilli!

Vi ricordate del referendum del 2033, sugli impianti cerebrali?

Il governo Calenda aveva sottoposto a referendum un progetto per autorizzare la polizia a impiantare nei cervelli di tutti i cittadini i microchip 666 inventati dalla SatanRobotics con fondi militari, con sede in California.

Il microchip, prometteva il governo, sarebbe stato non solo in grado di sapere tutto ciò che pensavano i cittadini, ma anche di far loro pensare o sentire di volta in volta ciò che decideva un apposita Commissione di Lavoro composto dai tecnici della SatanRobotics, da un’agenzia pubblicitaria e da un apposito ufficio dei servizi segreti militari.

Fu il referendum più partecipato della storia italiana, e la proposta del governo fu sconfitta con il voto contrario del 96,8% degli italiani.

Sapete benissimo che un simile referendum non solo non ci fu, non ci sarebbe mai potuto essere. 

E poi quel nome, microchip 666, puzza lontano un miglio di fake news.

Le cose andarono ben diversamente.

Intanto, non si parlò di microchip: si parlò di brain computer interface, BCI, termine inventato nel lontano 1973 da un certo Jacques Vidal, per definire i suoi esperimenti finanziati dalla DARPA, l’agenzia di ricerca militare statunitense: lo scopo allora come oggi, di mantenere il controllo sui soldati in azione; e sui progetti BCI, DARPA investe decine di milioni di dollari l’anno.

Esperimenti condotti sugli animali, cosa che preoccupava giusto qualche esaltato animalista: gli animalisti sono quei tetri guastafeste moralisti che ci vogliono impedire di goderci una bella bistecca chianigiana.

E così ci furono le prime scimmie da laboratorio che con il pensiero movevano oggetti su schermi.

Il tutto a fin di bene, come sempre: per arrivare a permettere ai paralitici di muoversi sulle sedie a rotelle, ad esempio.

Nel 2022, si era arrivati a una trentina di persone in tutto il mondo, con impianti cerebrali: appena una trentina, che vogliate che sia?

E quando diciamo, “che vogliate che sia”, vuol dire che la frontiera è stata passata.

Noi che siamo sani, non ne avremo mai bisogno. Chi siamo allora per condannare un malato a vivere senza speranza, mentre con il BCI può diventare un Riabile?

Sarà loro diritto, no? Anzi, chi nega ai Riabili il loro Diritto semina Odio. Riabilofobia.

E poi sicuramente ci saranno Comitati di Bioetica e simili, con lauree e (almeno in Italia) qualche titolo in teologia, che ne sanno più di noi e veglieranno per impedire gli abusi.

E oltre ai Bioetici, ci saranno gli scienziati che valuteranno con grande attenzione, prima di permettere che si inseriscano oggetti estranei nelle teste delle persone, che ti potrebbe venire pure un’infezione.

Esistono leggi e norme di sicurezza stringenti, che quelli che sospettano che Bill Gates e Soros e Schwab possan fare icche vogliano, non si ricordano che siamo in Democrazia.

Gli animalisti si rilassino, la bioetica è pure verde e fa volare gli uccellini
Purtroppo la gente è diffidente - vi ricordate i terrapiattisti novax che dicevano che i medici inserivano il grafene nelle siringhe per controllare i pensieri della gente, e poi si allontanavano sghignazzando dalle loro prede che morivano tra le convulsioni subito dopo?

Contemporaneamente, si lavorò fino in fondo sugli animali per arrivare a vedere tutto ciò che era possibile fare collegando un cervello a una macchina. Per dire, pochi mesi fa a Harvard hanno collegato il cervello di un umano a quello di un topo, e l’umano si è divertito a far scodinzolare l’animaletto.

Come si vede in questa allegra immagine:

Bisognerebbe essere proprio degli oscurantisti a voler ostacolare il diritto dei ricercatori di muovere le code ai topi, ovviamente per curare le malattie e alleviare il dolore nel mondo.

E infatti, già nel 2013 (anni prima del Governo Calenda), la Commissione Europea finanziava un grande progetto per implementare la BCI.

E poi qualcuno si chiese, ma se io trovassi più comodo aprire la porta di casa con il pensiero, piuttosto che con una chiave, non sarebbe anche questo un mio Diritto?

O guidare la macchina anche se mi sono rotto il polso?

O mandare un vocale alla zia, senza dover alzare la voce in pubblico? Avrò pure il Diritto alla mia privacy!

Ah già, ci sono quei vecchi reazionari dei Comitati di Bioetica che me lo impediscono, si sa come sono i Preti e i Baroni Universitari.

E allora, se se invece di ficcarmi qualcosa dentro la testa, avessi delicatamente appoggiato alla testa un simpatico lettore di onde cerebrali?

La differenza tra invasivo e non invasivo.

I medici che vegliano sulla salute del mio cervello non avrebbero nulla da dire.

DARPA, sempre l’agenzia di ricerca militare statunitense, finanziò nel 2013 il lavoro di un gruppo di smanettoni appassionati di open source – la perfetta combinazione americana tra potenza bellica e ingegnosi appassionati che ha creato il sistema della Rete nel mondo. L’obiettivo, produrre dei sistemi non invasivi che costassero non più di 30 dollari l’uno.

Poi come sempre, dopo quelli del dilettevole, arrivano quelli dell’utile.

Sei anni dopo, infatti, Zuckerberg annunciò il suo progetto ultimo e per nulla gratuito: la fusione cervello-macchina, giustamente usando “cose non invasive”.

E nel 2020, la società NextMind presentò un headset (di norma tradurremmo auricolare, ma questa volte si andava ben oltre le orecchie) da 399 dollari, utile per fare dei giochi.

Giochi ovviamente del tutto innocui, sarà pure mio Diritto divertirmi come voglio?

Qui il verso è dall’interno verso l’esterno: io penso, la carrozzella o la coda del topo mi leggono. Sappiate che questo succede già, ovviamente per permettere a un paralitico di comunicare i suoi pensieri.

Voglio accedere al mio conto in banca senza che qualcuno mi spii mentre digito un codice? Sarà mio diritto, no?

E siccome sarà il diritto di tutti, tutti dovranno poterlo fare, e qualcuno dovrà pur produrre un prodotto accessibile a tutti.

E ci vuole giusto un complottista terrapiattista riabilofobo per trovarci qualcosa di male.

E poi qualche ditta offrì un headset gratuito a chi avrebbe permesso alla ditta stessa di raccogliere dati su come l’acquirente reagiva alla sua pubblicità. Che mi sembra uno scambio equo, a te no?

Il parroco Don Bianchetto Sprizzolin, a 92 anni divenne famoso nel 2025 per aver preso il dispositivo a calci durante la Messa dicendo che era opera di Satana, e per aver sparato da buon veneto un moccolo mentre lo faceva: il video divenne il principale veicolo di pubblicità del headset.

Qualcuno storse il naso, parlando di privacy, quella cosa per cui ogni volta che ti appresti a godere di una cosa simpatica, devi mettere la firma in fondo a un lunghissimo papiro.

Come se godere subito non fosse un mio Diritto.

Ma se nella testolina di qualche umano, oltre al codice del bancomat, ci fosse qualche pensiero più oscuro? Immaginatevi se si potesse capire se qualcuno è un potenziale pedofilo… i bambini avranno pure Diritto a crescere felici e non molestati.

Fin qui, abbiamo parlato del traffico in uscita dal cervello, che è un po’ come un telefono dove puoi parlare, ma non senti niente.

Ma io voglio anche un BCI in entrata.

Avrò pure il diritto di vedermi un film senza dovermi accecare a guardare lo schermo dello smarfo, oppure portarmi dietro uno schermo TV?

Anzi, avrò pure il diritto quando fa freddo di sentirmi caldo, o mentre pendolo in metropolitana, di sentirmi su una spiaggia caraibica mentre assaggio un cocktail, e voglio anche gustare il sapore del cocktail. Alle papille, deve arrivare!

Avrò pure il Diritto di vivere nel Metaverso, no? Alla faccia degli animalisti, dei luddisti e degli anziani che soffrono di analfabetismo neuronale!

Insomma, nel 2033, il governo Calenda vinse a man bassa. Senza bisogno di indire alcun referendum.

E a quel punto, visto che tutti ormai portavano un comodo headset, magari poco più ingombrante dell’auricolare che già tanti indossano per ascoltare musica, si aprì un dibattito sull’opportunità di concedere l’accesso alle informazioni che giravano in rete anche alle forze dell’ordine.

Fu allora che si organizzò la più grande manifestazione per i Diritti nella storia italiana, con due parole d’ordine:

“Fermiamo l’Odio per i Riabili

Fermiamo la Violenza sui Bambini”

Con il coinvolgimento di milioni di mamme, mentre una ragazza nata cieca e senza braccia pilotava un elicottero donato direttamente da Facebook sopra il parlamento.

Alla fine fu approvata la famosa Legge Coscioni.

Che salvaguardava sia il Diritto Inviolabile dell’Individuo alla sua sfera privata, sia il Diritto dei Bambini alla Protezione, anche in base ai trattati internazionali – mica che possiamo essere l’unico paese al mondo dove molestatori e serial killer e terroristi girano indisturbati.

La legge non parlava di serial killer e terroristi, ma datemi voi un buon motivo per non inserire anche loro, con un piccolo emendamento? 

Per garantirne l’implementazione, fu introdotto anche l’obbligo per tutti di indossare il headset, ma con rigorose misure a protezione della dignità dei suoi portatori. Però fu una mera formalità, l’headset lo portavano ormai tutti, tranne qualche povero sfigato che girava ancora con lo smarfo.

Dopo l’approvazione della legge, ci furono dei teppisti anarchici che spaccarono delle vetrine per protesta, e uno di Forza Nuova fece un post su Facebook per dire che era contrario: già basta questo dovrebbe essere sufficiente per capire che fu un’ottima legge.

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105 risposte a Possiamo stare tranquilli!

  1. Francesco scrive:

    Lo headset, direi, siccome l’acca non è muta.

    😉

    PS già, non sono molto preoccupato, per ora. se solo riuscissi a mettere le mani su qualcuno di quei dollari per non fare nulla e promettere tutto!

  2. Andrea Di Vita scrive:

    @ Martinez

    “DARPA”

    Qualche tempo fa ci fu chi provò a vendere telefonini con telecamera incorporata in modo che chi parlava vedesse l’interlocutore e dove stava.

    Fallirono miseramente.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  3. roberto scrive:

    Miguel

    1.
    “Chi siamo allora per condannare un malato a vivere senza speranza, mentre con il BCI può diventare un Riabile?”

    in effetti, chi siamo?

    2. secondo me il passo che fai tra diritto ed obbligo è un pochino forzato

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ roberto

      OAAR

      Ciao!

      Andrea Di Vita

    • Miguel Martinez scrive:

      Per roberto

      “2. secondo me il passo che fai tra diritto ed obbligo è un pochino forzato”

      Ma infatti, l’obbligo alla fine è una formalità. Come quando non riesco ad accedere a tante cose, perché non posso “inquadrare il QR code” senza lo smarfo.

      Anzi, penso che la legge che ti obbliga arriverà quando sarà del tutto superflua.

      • roberto schiano scrive:

        Scusa per capirci a cosa non riesci ad accedere perché non hai il qr code?
        Se penso a me sono solo i menù di qualche ristorante (che potrei benissimo scegliere di non frequentare perché mi piacciono i menù di carta)

        Poi qui sui sentieri ci sono dei cartelli che danno informazioni con il qr code, ma se non c’è l’hai ti noti su un pezzo di carta il sito internet e quando sei a casa ti leggi tutto con comodo

        • Miguel Martinez scrive:

          Per roberto

          “Scusa per capirci a cosa non riesci ad accedere perché non hai il qr code?”

          E’ possibile ancora fisicamente sopravvivere senza Qr code? In linea di massima si, basta fare uno sforzo della madonna e cercare le alternative e saper piantare un casino quando ti chiedono di presentarlo.

          Ora, siccome il 99% della gente non oppone resistenza, chi resiste senza smarfo/qr code/e tra poco BCI “non invasivo”, sarà considerato un pazzo eccentrico che fa il bastiancontrario apposta, tutto è già congegnato in modo che sia talmente scomodo, che non valga la pena.

          Tempo fa (facciamo il 20 marzo 2022, non mi ricordo la data vera), con il mio Grimpasse tutto stampato su carta che scadeva il 1 luglio 2022 (sempre data inventata).

          Il bancario mi scansionò il documento e non era valido, perché dopo avermi concesso il Grimpasso, qualche funzionario aveva deciso di anticiparne la scadenza.

          E mi buttarono fuori dalla banca.

          • Roberto scrive:

            Davvero sono un po’ stupito…conosco un mucchio di persone che non usano il QR code (mia moglie per esempio….) e non fanno sforzi enormi…

            Boh

      • roberto schiano scrive:

        Ma per esempio a cosa devi rinunciare a causa del QR Code? Immagino piccole comodità alle quali hai rinunciato negli ultimi decenni, no?

        • Roberto scrive:

          Scusa il doppio commento

        • Miguel Martinez scrive:

          Per roberto

          “Ma per esempio a cosa devi rinunciare a causa del QR Code? Immagino piccole comodità alle quali hai rinunciato negli ultimi decenni, no?”

          La questione non è se io riuscirò a sopravvivere.

          La questione è se la maggioranza dell’umanità vorrà sopravvivere, oggi senza smarfo (e la riposta la vediamo guardando per strada) e domani senza “interfaccia cervello-computer”.

          Io credo che per diversi anni potrò anche arrampicarmi sugli specchi, e costruirmi con enorme fatica piccole nicchie di sopravvivenza.

    • Peucezio scrive:

      Roberto,
      “2. secondo me il passo che fai tra diritto ed obbligo è un pochino forzato”

      È la possibilità che crea l’abuso.
      Una volta che una tecnica esiste sarà anche usata male.

      E se la tecnica è l’idea di leggere i pensieri delle persone, niente può controbilanciare il danno.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ peucezio

        “è la possibilità che crea l’abuso”

        Giusto.

        L’invenzione del treno ha reso possibile deportare milioni in gulag e lager.

        L’invenzione della stampa ha reso possibile la propaganda martellante.

        L’invenzione dell’arco ha reso possibile assassinare a distanza e alle spalle.

        L’invenzione della pietra focaia ha reso possibile il bruciare viva la gente.

        Ogni volta immagino ci sarà stato qualcuno che ripeteva il tuo ragionamento.

        Meno male che non è stato ascoltato.

        Ciao?

        Andrea Di Vita

        • Miguel Martinez scrive:

          Per ADV

          “Meno male che non è stato ascoltato.”

          Non si viene mai ascoltati, credo.

          Comunque tu hai citato esclusivamente cose esterne al cervello umano.

          Qui stiamo parlando di una cosa completamente diversa.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Martinez

            “diversa”

            Non lo so, sinceramente.

            Il modo in cui interagiamo col mondo ha conseguenze sul funzionamento del nostro cervello, questo lo si sa da tempo.

            E l’epigenetica suggerisce che almeno alcune modifiche del nostro organismo dovute a circostanze ambientali sono ereditate dai discendenti.

            Senza voler scomodare un ipotetico ‘crollo della mente bilaterale’, non sono sicuro che quello che vediamo noi sia quello che vedevano nel Neolitico. (C’è sempre quella fastidiosa faccenda di come si traduce ‘blu’ in Greco antico).

            Comunque qualunque stampella è già un intervento tecnologico sul corpo umano. E un’ecografia è un sistema diagnostico non distruttivo che fruga nel nostro organismo.

            La ‘lettura del pensiero’ ne è solo il logico sviluppo.

            Poi, ogni tecnologia (era questo il senso della mia risposta a Peucezio) può essere usata per il bene o per il male.

            Non per questo va demonizzata.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

        • fuzzy scrive:

          Mi viene spesso il dubbio che ciò che noi chiamiamo trionfalmente progresso non sia altro che una transitoria bollicina di ordine in un mare di disordine.
          Comunque l’idea di controllare gli umani con dispositivi nel cervello mi sembra dispendiosa. Forse sarebbe più facile creare dei robot intelligenti. Non hanno bisogno di mangiare, dormire, non si ammalano. Non hanno la noiosa necessità di respirare. Che strano commento.

          • roberto scrive:

            fuzzy (e tutti)

            “Comunque l’idea di controllare gli umani con dispositivi nel cervello mi sembra dispendiosa. ”

            non solo mi sembra dispendiosa, ma in queste discussioni di fantascienza apocalittica, mi chiedo sempre chi e perché vorrebbe controllare gli umani. Cioè abbiamo un crimine del quale non riesco assolutamente a capire il movente (e tutti quelli che mi vengono in mente mi sembrano risibili)

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ fuzzy

            “bollicina”

            Questo è davvero ovvio.

            Il che rende tale bollicina ancora più preziosa, e intollerabile il suo disprezzo.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

        • Peucezio scrive:

          Andrea,
          quindi va bene che si possa leggere il pensiero delle persone?

          Io credo ci siano limiti invalicabili e che alcune invenzioni siano intrinsecamente mostruose, perché tolgono ogni residuo di intimità e dignità dell’uomo.

          In questi casi i vantaggi sono marginali, rispetto a un vulnus di tale entità.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ peucezio

            “bene”

            Va bene guardare cosa c’è dentro l’utero per vedere il feto? Non stiamo forse violando la privacy della donna?

            Va bene perquisire gli ultrà all’ingresso di uno stadio? Un libero cittadino non ha forse il diritto di portarsi dietro una spranga, se lo desidera?

            Va bene che l’ufficio personale di un’azienda vada a spulciare i profili social dei candidati all’assunzione? Un utente di Facebook non ha forse il diritto di postare tutte le foto di gattini che vuole?

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Peucezio scrive:

              Le prime due sì, non vedo che violazione ci sia.

              La terza no, è una mostruosità.

              Mi riconfermo sull’ide ache sei un’ottima persona, ma il tuo mondo ideale è muostruoso.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                “violazione”

                È violazione se non c’è consenso.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Peucezio scrive:

                Non mi preoccupa il consenso: la comunità a volte non può evitare di usare mezzi di coercizione.

                Mi preoccupa un’intrusione così profonda nella sfera più intima, della coscienza.
                Se tu non ne sei preoccupato insisto a dire che non vorrei mai vivere nel tuo mondo ideale.

          • roberto scrive:

            peucezio

            “quindi va bene che si possa leggere il pensiero delle persone?”

            1. ho un po l’impressione che tecnicamente non sarà mai possibile…certo puoi già ora leggere certi segnali (stress, fatica…non so voi ma la mia macchina ogni tanto mi da un segnale “fatigue detectée, faire une pause”…) ma leggere i pensieri? credo che ci siano dei limiti naturali invalicabili

            2. ammettiamo che sia possibile, chi davvero accetterebbe una cosa del genere? già un cazzo di vaccino ha creato una specie di sommossa generale…un impianto cerebrale?

            3. ammettiamo che sia possibile e che l’umanità accetti…a che servirebbe? a chi servirebbe?

            davvero in nome di una fantascienza distopica stiamo buttando via la risposta alla domanda di miguel ““Chi siamo allora per condannare un malato a vivere senza speranza, mentre con il BCI può diventare un Riabile?”

            • Francesco scrive:

              2 ma che impianto? basta una tecno-bandana!

              3 come hanno già detto, il PCC sarebbe entusiasta di implementare questo upgrade del suo sistema di controllo sociale totale. già vedo dei nerd di partito entusiasti di non doversi più fermare all’uomo esteriore!

              e le mogli/madri? non te le vedi accogliere il caro marito/pargolo coll’aggeggio in mano e la domanda “dove sei stato? – aspetta un attimo e mettiti questo, mica hai niente da nascondere no?”

              😀

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “PCC”

                Non è che siccome il PCC ha incentivato l’uso dell’agopuntura l’agopuntura non è benefica.

                “mogli/madri”

                Maschilista. 🙂 Che mi dici dei padri padroni/mariti gelosi?

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “e le mogli/madri? non te le vedi accogliere il caro marito/pargolo coll’aggeggio in mano e la domanda “dove sei stato? – aspetta un attimo e mettiti questo, mica hai niente da nascondere no?””

                Vero!

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “davvero in nome di una fantascienza distopica stiamo buttando via la risposta alla domanda di miguel ““Chi siamo allora per condannare un malato a vivere senza speranza, mentre con il BCI può diventare un Riabile?”

              Una volta avevi scritto, su altri argomenti, che le normative troppo stringenti sulla riservatezza rischiano di privare i consumatori europei di molti servizi altrimenti a disposizione. E questo non era per limitazioni tecniche, ma proprio perché i fornitori dei servizi hanno il coltello dalla parte del manico e potrebbero non offrire il servizio qualora il trattamento dei dati personali degli utenti fosse soggetto a troppe tutele.

              Ecco, moltiplicando per mille questo ricatto, ce lo ritroviamo anche per il paralitico che dovrebbe scegliere tra lo stare immobilizzato a letto e avere i suoi pensieri (in qualche misura) caricati su cloud e spediti oltreoceano.
              E, bada bene, se tu come consumatore sei preoccupato per il possibile mancato accesso alle cazzatine telematiche e sei propenso a cedere al ricatto, figurati il paralitico!

              Poi si può anche decidere che va bene così e avanti tutta, ma quantomeno bisogna essere consapevoli che il problema esiste.

              • roberto scrive:

                mauricius

                “Una volta avevi scritto,”

                innanzitutto ti ringrazio di tenere memoria di quello che scrivo, io me ne dimentico dopo 3 minuti
                🙂

                seriamente, credo che come spesso succede nel tuo ragionamento (e miguel ha lo stesso difetto) a forza di astrazioni metti tutto nello stesso cesto, e questo semplicemente non funziona nella vita reale

                si, trovo davvero fastidioso non poter accedere a certi servizi perché il papà stato o la mamma commissione fa *per me* il bilanciamento dei miei interessi. non me ne frega nulla se per comprare il pacchetto delle final four NCAA (era questa la cosa che mi aveva colpito, insieme a leggere il LA times) devo dare il mio indirizzo mail, IP e data di nascita a una ditta USA, che magari, forse, usa i miei dati per mandarmi pubblicità, o magari forse permette a qualche ente federale di accedere.
                non me ne frega niente perché appunto faccio un bilanciamento:
                da una parte dati *per me* insignificanti e dall’altra una cosa che *a me* faceva davvero piacere.
                e detesto l’idea che qualcun altro abbia scelto per me.

                ora questa è una regola generale e astratta?

                no ovviamente, se per la stessa cosa mi avessero chiesto l’impianto di un chip per gestire l’entrata/uscita dall’evento, avrei rinunciato

                se mi avessero chiesto dati più sensibili avrei rinunciato, perché appunto faccio io il bilanciamento
                dei miei interessi

                ora, tornando al paralitico. Innanzitutto sono un pochino sorpreso da quest’idea che si crei un impianto cerebrale per far camminare il paralitico e lo si usi per leggere i suoi pensieri…perché? chi se ne frega?
                e comunque qui non potrebbe intervenire un reglatore a dire no, questo non va bene? o bisogna per forza accettare tutto il pacchetto?

                ma vabbé ammettiamo che sia un qualcosa che venga fatto…

                perché devi essere tu, o miguel o peucezio o lo stato a scegliere se il paralitico deve camminare o no? magari se io fossi paralitico considererei lo spedire i miei pensieri oltreoceano un prezzo contenuto da pagare per camminare di nuovo…magari un altro paralitico farebbe una scelta diversa…ma non ti sembra che comunque permettere una scelta alla base sia una cosa positiva? cioè che sia da accogliere con stupore ed ammirazione un filone di ricerca che potrebbe permettere a un cieco di vedere o ad un paralitico di camminare?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Io mi ricordo tutte le cose che mi colpiscono: che ti sentissi sotto ricatto così tanto da dire “cediamo al ricatto, se no ci tolgono i servizi” per me non è indifferente. In fin dei conti non si parla del ricatto energetico russo (“cediamo, se no ci taglia il gas”)?

                Sulle questioni sanitarie, è già così: l’Aifa serve proprio ad impedire alla gente di curarsi liberamente per superiori interessi generali. E c’è gente che è morta in attesa delle trattative sul prezzo dei farmaci.

            • Peucezio scrive:

              Roberto,
              “2. ammettiamo che sia possibile, chi davvero accetterebbe una cosa del genere? ”

              Stai scherzando?
              Chi se ne frega dell’accettazione? Una volta che un mezzo è nella disponibilità del potere, mica sono i dominati a decidere.
              Ti immagini se per perquisire, interrogare, arrestare la gente, ci volesse il consenso degli interessati?

              Per il resto, mi auguro di cuore che sia come dici tu.

              • roberto scrive:

                peucezio

                “Chi se ne frega dell’accettazione?”

                a momenti c’era una guerra civile per una banalità come il vaccino, figuriamoci per un impianto neuronale….

                (che poi continua a frullarmi nella testa che ci sono state più proteste per il vaccino che per misure oggettivamente pesanti come i vari lockdown)

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “a momenti c’era una guerra civile per una banalità come il vaccino, figuriamoci per un impianto neuronale….”

                Ripeto, non stiamo parlando di un “impianto”. E nemmeno di una puntura.

                Stiamo parlando, come dice Francesco, di una bandana.

                Ma il problema non sta nel fatto che ti si mette qualcosa nel corpo – anche un dente artificiale è un “impianto”.

                Il problema sta nel fatto che si legittima il passaggio diretto di informazioni tra il cervello e un agente esterno.

                Da una parte, il cervello può scrivere, cioè può essere letto.

                L’agente esterno può “guardare dentro la mia testa” e vedere cosa penso: non solo “ho paura” o “sono stanca”, ma anche “la mia password è RobyLux2023” e “sì ho messo le corna a mio marito”.

                Dall’altra, l’agente esterno può immettere direttamente nel cervello ciò che vuole.

                Il fatto che entrambe le cose siano agli esordi, non deve tranquillizzare: quarant’anni dopo il primo volo dei fratelli Wright, Dresda e Hiroshima furono rase al suolo.

                E oggi la retroazione positiva di tutti i fattori coinvolti significa un’accelerazione enorme.

              • Peucezio scrive:

                Roberto,
                “(che poi continua a frullarmi nella testa che ci sono state più proteste per il vaccino che per misure oggettivamente pesanti come i vari lockdown)”

                Appunto.

                ‘Sta tranquillo che la gente non si oppone alle cose serie, mentre se una cazzata diventa la nuova bandiera, tutti si mobilitano.

              • Francesco scrive:

                >>> Ti immagini se per perquisire, interrogare, arrestare la gente, ci volesse il consenso degli interessati?

                scusa ma il Codice Penale lo ha votato il Parlamento che è stato eletto dai cittadini. quindi direi che è esattamente così: siamo perquisiti, interrogati, arrestati secondo le regole che abbiamo votato noi!

                pure le tasse le hanno votate i parlamentari eletti da noi, e l’appartenenza alla NATO e il divorzio e l’aborto 🙁

                è colpa nostra, non del potere.

            • Miguel Martinez scrive:

              Per roberto

              ” ho un po l’impressione che tecnicamente non sarà mai possibile…certo puoi già ora leggere certi segnali (stress, fatica…non so voi ma la mia macchina ogni tanto mi da un segnale “fatigue detectée, faire une pause”…) ma leggere i pensieri? credo che ci siano dei limiti naturali invalicabili”

              Già due lontani anni fa, si riuscivano a scrivere 90 caratteri al minuto di testo solo “pensato”:

              https://nerdist.com/article/brain-computer-interface-turns-mental-writing-into-text/

              E’ un po’ diverso da percepire stress.

              Ma “legge il pensiero” anche il topo che muove la coda secondo i desideri inespressi dello sperimentatore.

              Quindi sì, già si “legge nel pensiero”; e no, non ci vuole un impianto cerebrale, come spiegato nel mio articolo. Basta una bandana, come dice MT.

              • Francesco scrive:

                Lo ho detto io!!! faccina offesa e permalosa

                No, non è leggere il pensiero, anche se è abbastanza pesante pensare che una volta bandanati si potrebbe essere costretti a compiere certe azioni.

                Moh preparo l’hackeraggio e obbligo ADV a votare Forza Italia.

                😀

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “Lo ho detto io!!! faccina offesa e permalosa”

                Vero vero vero!

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “ADV”

                Belìn!

                E io che ti stavo già preparando la versione neurale della ‘Storia del Partito Comunista (Bolscevico) dell’U.R.S.S. – Breve corso redatto dalla commissione incaricata dal Comitato Centrale del P.C.(b) dell’U.R.S.S.’ édito dalla Società Editrice L’Unità, Roma, 1945.

                🙂 🙂

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Potrei averlo già letto, caro mio.

                Come ho sempre detto, sono di ampie vedute anche di idee precise.

                🙂

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “si potrebbe essere costretti a compiere certe azioni”

                Ma anche se non si arrivasse a quello, pensa a quello che si collega alla psicovisione, che, oltra ad immagini e suoni, trasmette anche emozioni. Nel senso che ti fa provare emozioni a comando: perché no? Fa parte dell’esperienza!
                Ecco, immagina il governante di turno che fa proclami alla nazione spaventandola a comando, facendola infuriare contro il nemico di turno o esaltandola a piacimento. Non la vedo benissimo.

              • roberto scrive:

                miguel

                “Già due lontani anni fa, si riuscivano a scrivere 90 caratteri al minuto di testo solo “pensato”:”

                fantastico, non lo sapevo!

                ecco, adesso sai cosa mi piacerebbe? che tu provassi a riscrivere questo post come se tu parlassi con il tizio paralizzato che riesce ad uscire dal suo silenzio grazie a questa meraviglia. prova a spiegare le tue paure come se le spiegassi a lui, secondo me ne verrebbe un ottimo post

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “ecco, adesso sai cosa mi piacerebbe? che tu provassi a riscrivere questo post come se tu parlassi con il tizio paralizzato che riesce ad uscire dal suo silenzio grazie a questa meraviglia. prova a spiegare le tue paure come se le spiegassi a lui, secondo me ne verrebbe un ottimo post”

                E’ un po’ come la storia (non so se vera), che i cinesi usavano la polvere da sparo solo per fare festa.

                Ora, in effetti, che male c’è, anzi per i bambini dell’anno 1000 doveva essere una meraviglia inimmaginabile.

                Il problema è che qualcuno poi ha capito che la polvere da sparo poteva avere anche ALTRI usi.

                Qui abbiamo invece un’inversione cronologica:

                1) I sistemi di ricerca militare spendono miliardi nella ricerca BCI, giustificati dalla sua utilità militare.

                2) questa ricerca, tra innumerevoli possibili applicazioni, ha anche qualche possibile ricaduta positiva per alcuni casi estremi di malattia.

                3) A questo punto è facile capire, UNO, a cosa servirà realmente questa immane violazione di tutte le frontiere dell’esistenza umana e, DUE, quale sua applicazione sarà usata come grimaldello per legalizzarla e poi per legittimarla davanti all’opinione pubblica.

              • roberto scrive:

                miguel,
                la spiegheresti così al paralitico?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “miguel,
                la spiegheresti così al paralitico?”

                Ma non capisco perché dovrei.

                Immagina che tuo padre sia saltato su una mina, finito in ospedale mutilato, dove ha incontrato e sposato un’infermiera, tua madre.

                Se non ci fossero state mine, guerre e mutilazioni non esisteresti.

                Ma questo non giustifica mine, guerre e mutilazioni.

              • roberto scrive:

                Miguel

                “Ma non capisco perché dovrei.”

                ovviamente non “devi”… è giusto che a volte è bene mettere le proprie idee a confronto con la realtà

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “ovviamente non “devi”… è giusto che a volte è bene mettere le proprie idee a confronto con la realtà”

                Certo. Infatti, la realtà non sono solo i 34 paralitici attualmente miracolati, a cui non saprei assolutamente cosa dire.

                Anche perché non si parla di altro, quindi l’importante sarebbe non ascoltare il loro problema, ma tutto il resto.

                Il rimanente 99,992% della realtà consiste nell’impatto dell’irreversibile ingresso bidirezionale nei cervelli umani dell’apparato tecno-militare-imprenditoriale.

                Ora, dello 0,008% (a essere generosi) della questione si parla nel 99,9% dei media, credo che questo minuscolo blog possa non occuparsene.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “perchè dovrei”

                Tu no.

                I parenti di un paralitico possono pensarla diversamente.

                D’altro canto, siamo sempre lì: si può giudicare positivamente negativamente o positivamente l’uso di una tecnologia, non la tecnologia in sé.

                Sarebbe come dire che la colpa di un omicidio è della pistola che ha sparato il proiettile. La stessa tecnologia che serve per uccidere serve anche per lanciare razzi di segnalazione in un naufragio.

                La tecnologia non fa che potenziare le capacità umane.

                E’ come una stampella: fa camminare chi ne ha bisogno, non bisogna abusarne o ci si rammollisce, e se data in testa a qualcuno può ammazzarlo.

                O i raggi X: le radiografie hanno slavato milioni di malati, ma i raggi X sono stati usati anche per sterilizzare gli Ebrei.

                Mica distruggiamo penne, calamai e dizionari perché si possono usare per scrivere lettere minatorie o propagare calunnie.

                E non mi vengono esempi in mente di tecnologie che non possono essere usate a scopi distruttivi.

                In “Diario minimo” Umberto Eco ha mostrato come persino l’invenzione della prima amigdala ha avuto l’effetto dell’invenzione della Bomba.

                Al contrario: tecnologie sviluppate unicamente a scopi militari hanno cambiato in meglio la vita di molti.

                La sintesi dell’ammoniaca, inventata da Haber per garantire al Kaiser l’esplosivo nella Grande Guerra, ha sviluppato le tecniche fertilizzanti.

                La primissima applicazione della cibernetica fu il puntamento dei cannoni antiaerei (in USA, con Univac) e la decrittazione dei messaggi nemici (in UK, con Enigma).

                Le tecniche di puntamento dei missili sono le stesse che si usano in adroterapia per eliminare tumori cerebrali altrimenti inoperabili.

                Non sono un medico, ma pensa cosa si potrebbe fare in psichiatria con la ‘lettura del pensiero’: prevenire una crisi epilettica?

                Se fossi un credente, a sostegno di questo mio ottimismo ripeterei la frase delle Scritture:
                “Chi crede in me compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi” (Gv 14,12).

                Essendo agnostico, mi accontento di guardare la Storia.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “La tecnologia non fa che potenziare le capacità umane.”

                La pensiamo diversamente.

                Ho visto tempo fa il libro delle presenze degli operai degli anni Cinquanta in una miniera francese.

                Una calligrafia che oggi sarebbe invidiata da un artista.

                Cambia la tecnologia (passaggio alla macchina da scrivere, alla tastiera, allo smarfo), e si perde una capacità umana che io non sapevo nemmeno esistesse.

                La tecnologia occupa uno spazio che precedentemente era umano.

                Poi la cosa è molto complessa: anche la scrittura è una tecnologia, che a sua volta ha ridotto drasticamente la nostra capacità mnemonica, come sapeva Platone.

                Casomai, dobbiamo chiederci se la tecnologia “faccia stare meglio”, e lì il discorso si fa molto più complesso, perché la stessa tecnologia che mi permette di mangiare (l’agricoltura), oltre un certo punto, supera la possibilità di autorinnovamento delle risorse.

                Per un certo periodo, io sto meglio a discapito delle stesse cose… che mi permettono di stare meglio. Per cui la catastrofe successiva è garantita.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “si può giudicare positivamente negativamente o positivamente l’uso di una tecnologia, non la tecnologia in sé.”

                Qui sono in parte d’accordo, in parte no.

                “Giudicare” è sempre un’attività futile, finché tu non hai camminato nei mocassini di chi giudichi… Casomai, possiamo constatare che certe cose avvengono, e non nascondercele perché non ci piacciono.

                Ma al di là di questo, mi è aliena l’idea per cui al mondo esisterebbero solo la Umanità da una parte, e dall’altra roba inerte al servizio dell’Umanità, e che sarà sempre così.

                Noi siamo creature molto particolari, ma tra le tante; e queste creature molto particolari agiscono per mille motivi che loro stesse non capiscono, e creano cose che sono anche molto più potenti di loro, a partire dal linguaggio, dallo Stato, dal denaro, che poi determinano la loro esistenza.

                Questo Leviatano ha vita propria, e a un certo punto può benissimo fare dei singoli umani ciò che “vuole”. E non mi interessa la disputa teologica se “abbia coscienza”, è come se ce l’avesse, e questo mi basta.

                La fine dell’umanità avviene, ovviamente, nell’istante in cui il Leviatano entra letteralmente dentro il cervello.

              • Peucezio scrive:

                Andrea,
                se la terra finisse in un olocausto nucleare e tu fossi riuscito miracolosamente a sopravvivere sia pure per un po’, continueresti a sostenere che inventare la tecnologia nucleare sia stato un buon affare?

              • Roberto scrive:

                Rispondo io per Andrea: non c’è stato un olocausto nucleare quindi che senso ha questa domanda?

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “tecnologia”

                È verosimile che le pene di un amore non corrisposto siano le stesse oggi e cinquemila anni fa.

                È un fatto che la mortalità infantile, il mal di denti e la pura e semplice fame oggi possano sparire e un tempo no, tant’è vero che un tempo li si dava per scontati e oggi no.

                In azienda abbiamo un ricchissimo archivio con quasi un milione di reperti, fra cui moltissimi disegni tecnici fatti a mano libera con una perizia leonardesca.

                Quando poi penso alle condizioni in cui si trovavano i lavoratori di quell’epoca, ogni romantico rimpianto svanisce come neve al sole.

                Se posso curare le allucinazioni con un ‘lettore del pensiero’ non tollero che ci si astenga dal farlo solo perché uno Stato potrebbe usare quel “lettore” per controllare o condizionare i cittadini.

                Non si rinuncia al vantaggio certo per uno svantaggio probabile.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                “Olocausto”

                Qui ha ragione Roberto.

                Ma anche se fosse, maledirei chi ha voluto la guerra o ha creato le condizioni perché si scatenasse (come la NATO in Ucraina).

                Esattamente come un soldato sopravvissuto all’iprite condanna chi ce l’ha mandato, in trincea, non il chimico che produce fertilizzanti che combattono la fame.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “Leviatano”

                Oh, ma il resto della Natura non è affatto inerte.

                Ce l’ha proprio con noi.

                Fame, virus, batteri, predatori, freddo, buio.

                È per questo che sono convinto che il nostro destino sia fra le stelle.

                Non per sogni di conquista, ma per necessità di sopravvivenza.

                Più saremo sparpagliati, meno facilmente saremo distrutti.

                “Fatti non foste a viver come bruti.”

                E il Leviatano non è un prodotto della Natura, ma è uno strumento dell’umanità, un artefatto come la pietra focaia o la grammatica Araba.

                Quando il Leviatano tocca la mente, è la mente che torna a casa.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Peucezio scrive:

                Roberto e Andrea,
                siamo sempre lì, secondo me ragionate in astratto.

                Nessuno strumento è neutro, perché si sa che l’uomo è anche malvagio e lo userà in modo distruttivo.

              • Peucezio scrive:

                Per inciso, avete idea di quanti siano i paralitici in proporzione alla popolazione?

                Con tutta la solidarietà di questo mondo, dobbiamo rischiare tutti (perché nessuno sarebbe al riparo) che un potere ci legga nel pensiero per consentire a qualcuno di loro di avere qualche facoltà in più?

              • Alam al-mithal scrive:

                Peucezio, scusa, ma nonostante quello che scrivo sotto e continuo a sottoscrivere, a livello concettuale parli con uno che scrive

                “Oh, ma il resto della Natura non è affatto inerte.
                Ce l’ha proprio con noi.”

                e

                “per questo che sono convinto che il nostro destino sia fra le stelle.
                Non per sogni di conquista, ma per necessità di sopravvivenza.”

                E non si rende conto che non c’è nessun buon motivo per “sopravvivere” nel mondo che lui vede. Ama ciò che fa di buono, perchè quello che dice, se fosse vero: meglio farla finita subito. Ma non è vero. L’universo crudele e/o indifferente è altrettanto una proiezione antropomorfa di chi vede il tutto in funzione dello specifico uomo contestuale che ha in mente.

              • Roberto scrive:

                Peucezio

                “secondo me ragionate in astratto.”

                Io dico che non c’è stato un olocausto nucleare e che c’è un paralitico che scrive con il pensiero

                Tu parli di un olocausto nucleare e Miguel del complesso militare industriale e tutti e due di qualcuno che vuole controllare le menti dell’umanità

                Ecco, va bene tutto ma direi proprio che non sono io quello che ragiona in astratto

              • Roberto scrive:

                Peucezio

                “Nessuno strumento è neutro”

                Questo vale anche per il fuoco o l’elettricità…vorresti vivere in una società senza fuoco ed elettricità (= niente macchine veloci) solo perché vengono da sempre utilizzati per torturare e uccidere?

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Alam al-mithal

                “nessuna buona ragione”

                Chissà se chi ancora muore di stenti è d’accordo.

                “proiezione”

                Immagino che quando uno aspetta l’ambulanza che deve portare un infartuato in ospedale si possa consolare pensando che è tutta una proiezione antropomorfa.

                L’importante è crederci.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Peucezio scrive:

                Roberto,
                il fuoco e l’elettricità in sé non sono malvagi: qualunque invenzione la puoi usare male.
                Ma se vuoi essere violento puoi usare anche le pietre, la clava, le mani nude…

                La lettura del pensiero è intrinsecamente una violazione, una violenza e sono le ricadute positive ad essere effetti collaterali imprevisti.

              • Alam al-mithal scrive:

                Appunto. E tu credi una sciocchezza. Vedi, quelli come te credono, perché anche tu credi, che chi “crede” (ma credere in che, io non sono tra quelli, io non ho fede, magari) non veda il male, la sofferenza, ecc. e inoltre metti in un cestino una quantità di visioni diverse e di diverse ragioni per sosteneròe; a parte che confondi valenza esistenziale e metafisica (prima che dici altre banalità, no non è una buona metafisica quella che ignora male e sofferenza ma male e sofferenza non implicano affatto di necessità la tua, pessima, metafisica) la tua obiezione è tanto rozza, ha ricevuto tante risposte nel tempo, anche presente, è tanto poco rispettosa di menti che hanno questa visione e non ti sono affatto inferiori (ah, ma quello si è rincoglionito, vabbè è un grande scienziato ma ha le sue irrazionalità, ma quello è un filosofo che nè capisce e blabla), anzi (non parlo di me, non perdere tempo), che io non perdo tempo a confutartela. Sei un fideista che si crede razionale, ma lo sapevo già.

  4. Moi scrive:

    @ PINO / PEUCEZIO (!!!)

    https://tg24.sky.it/cronaca/2023/06/27/maturita-2023-prima-prova-schwa

    Prima prova maturità 2023, studente usa la schwa per il tema di italiano

    • Roberto scrive:

      Un gesto di sfida dice…beh io raccoglierei la sfida e zac…insufficiente

    • Moi scrive:

      Il giovane ha rischiato che la prova venisse invalidata. Invece alla fine il suo tema di attualità è stato giudicato dalla commissione con un punteggio di 17 su 20

      [cit.]

      —————————

      … Anche perché, quale Prof. vorrebbe fare da “Mostro Sbattuto in Prima Pagina” [cit.] sui Social per Omolesbotransbifobia Eterocisbinaria ?!

    • Moi scrive:

      … Eccolo :

      https://www.youtube.com/watch?v=mAF3zrTt8gI

      … già si sente una specie di Nelson Mandela Bianco ! 🙂

      PS

      Peccato che la Giornalista NON abbia pronunziato “in che z’ènz’o” Verdonianamente ! 😀 🙂 😉

      • Moi scrive:

        Gabriele Lodetti maturando [Schwaista , Pioniere della Schwa alla Maturità, ndr] al Plinio Seniore
        :

        “Un piccolo gesto per cambiare le cose”

        https://www.youtube.com/watch?v=pDZX5SUGbfk

        • Moi scrive:

          Cmq , scusate : turpiloquio e bestemmia ? … Saran bene un Italiano più standard della schwa !

          … Quindi accettabili a maggior ragione nel Tema di Maturità !? 😀

        • Moi scrive:

          Cmq a livello di marketing è stato un genio, il Lodetti :

          il voto di Maturità è una velleità fine a sé stessa, che non cambia la vita a nessuno … ma usarla come mega agenzia pubblicitaria gratutita per farsi conoscere sui social potrebbe già profilargli una Poltroncina a Roma sotto l’ Ala della Kapa Schlein …

          • Francesco scrive:

            non vedo altro motivo, a parte aver fatto un tema di merda e volersi parare il culo in anticipo

            a naso mi sta un sacco sulle palle, il Lodetti, come tipo umano e non per le sue idee

  5. Moi scrive:

    @ MIGUEL / PANISCUS / HABS / ANDREA DI VITA (!!!)

    Truth Hurts: Biology Prof Says St. Philip’s College Fired Him for Teaching that Sex Is Determined by Chromosomes

    https://www.breitbart.com/tech/2023/06/27/truth-hurts-biology-prof-says-st-philips-college-fired-him-for-teaching-that-sex-is-determined-by-chromosomes/

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ moi

      “Truth”

      Mah.

      La notizia viene da Breitbart, che a quanto ne so è un sito della alt-right USA. Cioè di quelli la cui principale attività nella vita sembra sia quella di gonfiare all’inverosimile ogni notizia che possa richiamare anche da lontano cancel culture, woke ideology, gender theory e political correctness per suscitare sdegno nel pubblico e sperare così di favorire MAGA e affini.

      Più o meno a livello dei nostri Libero e La Verità, insomma.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        però già il titolo pare un inno alla correttezza giornalistica “professor says” e non uno strillo alla FQ o Elly Schlein

        sono incuriosito

  6. Fuzzy scrive:

    Dunque riprendiamo il filo del “dispendioso”
    Di energia, andando avanti, ce ne sarà,credo, a sufficienza ma forse non sarà abbastanza per far funzionare miliardi di impianti celebrali con tutto l’apparato di controllo che ne consegue, e soprattutto sarà piuttosto localizzata.
    Che io sappia, i metodi di controllo più economici dovrebbero essere
    1 le telecamere
    2 gli infiltrati
    Ci sarebbero anche le intercettazioni telefoniche ma a non tutti i potenti piacciono.
    Direi che gli infiltrati potrebbero essere il massimo dell’efficienza, considerato il rapporto costi/benefici.

    • Fuzzy scrive:

      Infiltrati, delatori, spioni, insomma gente del genere.
      Perciò siamo nel solco della tradizione. Tutto
      bene da questo punto di vista.
      L’intelligenza artificiale invece è una mia recente ossessione. Un Frankenstein all’ennesima potenza. Brrr.

      • Francesco scrive:

        Ti vuoi ancora fidare della gente? una banda di bugiardi che inventa storielle per guadagnare più soldi e tace la verità perchè si è innamorata?

        Ma che cazzo di Stalin del futuro sei?

        😉

      • Fuzzy scrive:

        Beh, non mi pare che Frankenstein fosse molto meglio. Ma non sono mai riuscito a leggerlo. Forse l’inizio. Troppi fulmini. E che cavolo, un po’ di moderazione!

  7. Alam al-mithal scrive:

    Io direi che tutti questi temi (ontologia della mente e fenomenologia della percezione, natura del sinolo mente-corpo, “macchinizzazione” dell’uomo, ecc., ecc.) sono un tantino più complessi di quanto qui discusso; mi astengo a questo giro, con dispiacere di nessuno, sarà per il prossimo; tanto l’argomento è di moda.

    Piuttosto vorrei segnalare a Miguel questa argomentazione contro il nucleare civile, un po’ diversa da quelle che conosco.

    https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-andrea_zhok__nucleare_civile/39602_50194/

    E’ di Zhok, uno che trovo molto interessante quando scrive di filosofia politica e di politica tout-court.

    • quisquiliator scrive:

      @Alam al-mithal
      Anch’io trovo molto interessante Zhok.

      Riguardo invece il tema del post, trovo interessante come ognuno reagisca con una sua sensibilità.
      A me il post di Miguel ha colpito molto, perchè i temi che più ci ho visto sono quelli della manipolazione , del controllo e del dominio sociale, che sono poi le paure legate alla mia personalità ed al mio vissuto.
      I temi che citi ( ontologia della mente e fenomenologia della percezione, natura del sinolo mente-corpo, “macchinizzazione” dell’uomo) sono assolutamente presenti nel contesto proposto , ma non mi rendono immediatamente reattivo, per così dire.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Alam al-mithal

      “Zhok”

      Premetto che di solito concordo con quasi tutto quello che scrive Zhok.

      Detto questo, il suo argomento contro il nucleare in Italia ha un difetto: se vale per il nucleare, vale per tutto.

      Dighe, ponti, autostrade, scuole…

      Dopo tutto, in Italia negli ultimi settant’anni i morti da energia nucleare sono 0, quelli da crollo di ponte autostradale sono almeno 43, quelli da crollo di scuola almeno 28.

      https://it.wikipedia.org/wiki/Crollo_del_Ponte_Morandi_a_Genova

      https://www.rainews.it/articoli/2022/10/sgiuliano-di-puglia-20-anni-fa-il-crollo-della-scuola-jovinemorirono-27-bambini-e-una-maestra-34a04a62-b89d-4177-ad4a-1d046a350b23.html

      Se ha ragione Zhok, allora dobbiamo rinunciare non solo al nucleare, ma anche a tutti i ponti e a tutte le scuole.

      Se i ponti per i trasporti e le scuole per i bambini sono insostituibili, allora la cosa da fare non è abolirli, ma rendere più civile questo Paese in modo che i controlli siano seri.

      Se uno dice che invece i ponti per i trasporti e le scuole per i bambini non sono insostituibili, allora ha l’onere di proporre alternative: ad esempio, i tappeti volanti per i trasporti e le favole di mago Zurlì per i bambini.

      Se il nucleare è insostituibile, allora la cosa da fare non è abolirlo, ma rendere più civile questo Paese in modo che i controlli siano seri.

      Se uno dice invece che il nucleare non è insostituibile, allora ha l’onere di proporre alternative: come specchietti e girandole, e relativi sistemi di accumulo per 300 TWh.

      I nostri industriali non credono alle favole.

      https://www.ilfoglio.it/economia/2022/09/13/news/l-accordo-nucleare-dei-siderurgici-federacciai-punta-sulla-slovenia–4421137/

      Noi?

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Alam al-mithal

        Dimenticavo: per non parlare delle dighe.

        https://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_del_Vajont

        Che facciamo: chiudiamo tutte le dighe?

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Alam al-mithal scrive:

          Andrea

          Infatti, vale per tutto. Così una serie di discorsi che potrebbero essere condotti dialetticamente su vari temi cercando una ragionevole posizione (eutanasia, ad esempio) in questa fase storica e situazione politica mi vedono fermamente ostile, perché concordo con Miguel e non con Roberto.

          “Se il nucleare è insostituibile”

          Assioma non accettato, conseguenze non accettate. Proviamo: “se il nucleare è insostituibile per questo modello di produzione” nel qual caso faccio il bravo filosofo, quindi la brava Cassandra, e dico ” il problema è solubile, ma alla radice”. Un diverso modello di produzione legato ad una diversa antropologia, di conseguenza diverse risoluzioni (a quel punto ci si può reinterrogare su necessità o meno del nucleare) al problema energetico e al rapporto con la φύσις . Dato che non mi caga nessuno, nessuno mi darà la cicuta. E dato che sono un pessimista non credo che il problema verrà affrontato alla radice e anzi credo che i tentativi di “aggiustarlo” creeranno solo aggravi. Tu fai il bravo ingegnere e continua a proporre toppe su toppe ops, a fare problem solving su un problema che è impostato male alla radice; non pensare che disistimi gli ingegneri, sono indispensabili in una società complessa, solo non li farei mai partecipare su questioni di base se non per fornire un’opinione tecnica di fattibilità.

          Vedi, Andrea, tu, perlomeno la personalità che mostri qui, sei la copia sputata di mio padre, quindi sulla tua onestà, anche non conoscendoti, ci giurerei; come sulla tua ottima competenza su certe cose, e allo stesso tempo la tua sicurezza, fondata su letture certo, su cose di cui non hai una reale comprensione (metafisica, mente-neuroscienze, questioni gnoseologiche ma anche altro). E come ha scritto Peucezio “Mi riconfermo sull’ide anche sei un’ottima persona, ma il tuo mondo ideale è muostruoso.” [Sic]. Concordo al cento per cento. Ci sarebbero mille cose da dire, da come la tua formazione culturale e disposizione personale hanno formato un sentire che fa a cazzotti (“contraddizione”) con le effettive premesse e conseguenze delle tue idee, sia metafisiche (ne hai, hai voglia se ne hai) che, in parte, politiche a come il tuo razionalismo sia l’altra faccia della medaglia dell’irrazionalismo e di conseguenza sia la coimplicantesi distruzione della ragione, altro che quello che aveva capito Lukács nel suo libro peggiore. Ma è inutile discuterne, oltre al fatto che richiederebbe un lavoro notevole da parte mia, c’è il fatto che, per dirla con Gadamer, non c’è “fusione di orizzonti”, pertanto comunicazione possibile.

          quisquiliator

          Intendo dire che i temi ci sono, ma dato che li studio mi rendo conto di quanto estremamente complessi siano e il discorso qui è impostato sul bignami scientista che è parte della “narrazione dominante”; concordo perfettamente che il punto è il controllo, è sul come che avrei da ridire, ma onestamente per argomentarlo dovrei scrivere come commento il saggio su cui sto lavorando, che richiederà mesi se non anni per essere completato e che molto probabilmente non avrò mai occasione di pubblicare, ammesso che valga qualcosa. Magari in una fase più avanzata riuscirò a sintetizzare punti chiave in modo sufficiente ad argomentare, ora sarebbe una perdita di tempo.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Alam

            “Tu fai il bravo ingegnere.”

            Riflessioni molto profonde, e che in parte condivido.

            Considera però che la maggior parte della mia vita, come quella di tutti noi, non è su questo blog.

            Per la maggior parte (in senso di maggiore impegno), la mia vita è San Frediano.

            E lì so che due persone con cui lavorerei benissimo insieme, sarebbero Roberto e ADV.

            Perché daremmo per scontata la premessa, “i quartieri a chi li vive e non a chi ci specula”.

            Partendo da lì, sarebbe un sogno avere un ingegnere e un giurista della lucidità di ADV e di Roberto, potremmo realizzare giorno dopo giorno mille cose. E penso che con loro, lavorerei meglio che con persone con cui teoricamente sono più d’accordo.

            Ma come dici giustamente, le premesse sono fondamentali.

            • Alam al-mithal scrive:

              Miguel, ti parrà strano ma sono perfettamente dalla tua parte. Non so come, ho trovato un ragazzo che vuole imparare filosofia, così gliela sto insegnando, gratis come si deve fare con chi vuole veramente imparare. Ebbene, una delle cose che gli ho detto è, in sostanza: il pensiero è importante, estremamente, ma nella vita di una persona guarda sempre come agisce e anche se professa cose che tu avverseresti, se agisce bene hai trovato qualcuno con cui hai in comune qualcosa di importante. Stimo veramente Di Vita, e Roberto solo combatterò strenuamente le sue idee (di Andrea). Ma nella trincea della vita si combatte con chi, in sostanza, c’è, questo è, ancora e nonstante tutto, per me “compagno.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Alam al-mithal

            “diverso modello di sviluppo”

            Campa cavallo.

            Prima che cambi il modello di sviluppo siamo tutti morti.

            Pensa che stiamo ancora qui a parlare di Stato Nazione. Mandiamo le sonde su Marte, e stiamo ancora con la testa alla pace di Westfalia e a Mazzini.

            “toppe su toppe”

            A parte che non sono un ingegnere ma un fisico, anche se mi tocca vivere in mezzo agli ingegneri 🙁 , non pretendo certo di trovare io delle toppe che funzionino.

            Ma ne so abbastanza, o almeno credo, per individuare le toppe grandi come una casa in tutto il greenwashing che ci viene propinato.

            “non li farei mai partecipare su questioni di base”

            E’ il pregiudizio degli umanisti privi di cultura scientifica, quello crociano della scienza come ricetta da cucina. Gli scienziati sono i cuochi che devono cucinare il pranzo, ma chi invitare a pranzo e chi no lo decidono i filosofi. Ockham suggerisce che sia un modo per esorcizzare l’ignoranza. Nondum matura est, disse la volpe dell’uva.

            “cose di cui non hai una reale comprensione”

            Nel dubbio, mi attengo a Wittgenstein: “di ciò di cui non si può parlare occorre tacere”.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              Andrea

              in queste faccende sei lo stereotipo del positivista fesso! preso da un film di Woody Allen o simili

              😀

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “positivista”

                No.

                Il positivista afferma con chiarezza che la Verità esiste e che è attingibile solo dalla scienza, eletta al rango di nuova religione.

                Quando mai ho sostenuto l’esistenza di una qualche Verità?

                “fesso”

                Sì, e’ probabile.

                “film di Woody Allen”

                Domine, non sum dignus.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Secondo me sì, ci staresti bene ma non faresti una grande figura.

                Sulla “verità”, la sicumera e la supponenza con cui imponi la scienza rivela cosa intendi, al netto delle dichiarazioni formali da bravo epistemologo. E ancora di più la pretesa di esclusività!

                🙂

      • Peucezio scrive:

        Andrea,
        “Se ha ragione Zhok, allora dobbiamo rinunciare non solo al nucleare, ma anche a tutti i ponti e a tutte le scuole.”

        Condivido.
        Infatti crollano anche loro.
        Ma meglio averli (almeno i ponti; sulle scuole si sa come la penso) che non averli e passare i fiumi a guado.

    • Francesco scrive:

      Non conosco il signor Zock, forse era un nemico di Flash Gordon, forse un amico dell’esploratore spaziale Spiff … ma il qualunquismo anti-italiano e arci-italiano di questo articolo lo conosco benissimo.

      Mi tocca salire sul carro di Andrea, in questo caso: se ci credessimo veramente, dovremmo aprire le paratie di tutte le dighe, bloccare l’accesso a tutti i ponti e viadotti, chiedere tutte le fabbriche … e crepare felicemente di fame.

      Gli italiani sanno fare cose grandiose, complicate, incredibili. E vaccate terrificanti e criminali. Più o meno come tutti.

      Però credo che le nostre sceneggiate siano speciali.

      • Alam al-mithal scrive:

        Ma, caro amico, in realtà penso, e te lo dico con tutto il rispetto, che tu è Andrea siate due facce della stessa medaglia.

        • Francesco scrive:

          Il che spiegherebbe perchè abbiamo letto gli stessi libri e visto gli stessi film e li amiamo.

          Pur pensando di avere idee opposte e passando più tempo a litigare di Sandra e Raimondo!

          Solo che davvero è difficile capire cosa condividiamo, forse l’antipatia per i discorsi emotivi, vaghi, imprecisi, insomma per la fuffa!

          😀

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Francesco

            “fuffa”

            Sì, direi che è così. 🙂

            La fuffa intellettuale per me un intollerabile spreco.

            E per me lo spreco è abominio.

            L’ho già scritto: non avevo ancora cinque anni, e ai giardinetti strappavo la mano da mia zia per andare a chiudere i rubinetti dell’acqua che i miei coetanei lasciavano aperti dopo aver bevuto.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

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