Tra cinque giorni!

Immaginatevi un tizio qualunque, negatissimo per ogni faccenda burocratica, che alle ore 12 del lunedì sente suonare insistentemente al citofono.

“Raccomandata da firmare!”

Scende, firma, risale le scale.

Il messaggio arriva da qualcosa che si fa chiamare Agenzia delle Entrate – Riscossioni.

Un amico che all’Agenzia delle Entrate ci lavoro davvero gli spiegherà, non è affatto l’Agenzia delle Entrate, ma è un ente più o meno privato che ha l’unico compito di spillare soldi, sotto qualunque pretesto.

L’entità misteriosa e privata gli ordina di regalarle l’importo di 8.512 euro e 11 centesimi, entro cinque giorni, se no ci penseranno loro a prenderselo.

Tutta la faccenda avrebbe qualcosa a che fare con tasse dell’anno 2006 (duemilaesei!), però l’ente privato precisa che non si può discutere sul merito della richiesta, loro hanno ragione comunque.

Io ti accuso di aver fatto qualcosa sedici anni fa, ti porto via quasi un anno di lavoro, e tu non hai il diritto di obiettare

Il Signor Qaf (che sarebbe il signor Kappa di Kafka ma conosce l’arabo meglio del greco) fa il traduttore, quindi sa alcune cose.

Che ogni anno incassa, di lordo, tra i 10 e i 15 mila euro.

Che non sfugge alle tasse, mica per idealismo, ma perché quelli che lo pagano hanno bisogno di dimostrare che lo hanno pagato, e quindi deve fatturare tutto.

Il Signor Qaf sa benissimo che c’è gente che lo vorrebbe vedere spolpato e impiccato, perché le partite iva sono criminali evasori per natura, ma purtroppo non ha la fortuna di aver trovato un altro modo per campare.

Il Signor Qaf aveva letto da qualche parte, che i documenti si devono conservare per dieci anni, ma qui siamo a sedici anni di distanza. E quindi ha scioccamente buttato le noiose e ingombranti fatture di allora.

Il Signor Qaf non si ricorda nulla del 2006, tranne la certezza di non aver evaso/eluso un centesimo.

Dice, sarà colpa del commercialista.

Però il povero commercialista dell’epoca avrà avuto tante imperfezioni, ma non ci ha lucrato un centesimo al di là dei 360 euro l’anno che il Signor Qaf gli riconosceva.

In questo momento, succede una cosa fondamentale.

La persona che lo aiuta è un commentatore di un blog, con cui il Signor Qaf non si trova praticamente mai d’accordo.

Apparentemente, lètihano su tutto, ma proprio tutto.

Però questa persona ha qualcosa che pochissimi hanno, una sensibilità umana straordinaria.

E questa bellissima persona gli manda subito un messaggio per suggerirgli un contatto, e quel contatto gli suggerisce un altro contatto, che è un avvocato che sembra anche lei una bella persona.

E viene fuori una situazione stupenda:

Uno, il mostruoso evasore entro domani deve donare la somma di 8.511 e centesimi alla ditta privata cui lo stato italiano permette di eseguire forzosamente.

Due, secondo la commercialista del mostruoso evasore, non esiste alcun motivo per cui il Mostro debba dare quei soldi. Proprio non risulta dai conti.

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37 risposte a Tra cinque giorni!

  1. firmato winston scrive:

    Luciano Dissegna, ex-dirigente pentito in pensione delle agenzie delle entrate della provincia di Treviso.

    Un Giubileo per salvare l’economia! Luciano Dissegna:
    youtu.be/DEqoWxITgXw

    Luciano Dissegna:
    https://youtu.be/gujFkestE1s

    Il Dramma delle Piccole Imprese – Luciano Dissegna:
    youtu.be/IprqtgALXuo

  2. Miguel Martinez scrive:

    Il povero Stato deve raccogliere da qualche parte i 78 milioni di euro che gli servono per mantenere le truppe italiane in Ucraina e dintorni…

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/01/25/ucraina-ecco-le-truppe-italiane-della-nato-pronte-a-intervenire-tra-caccia-e-navi-sul-mar-nero-e-carri-armati-nei-paesi-baltici/6468103/

    Ma su questo, i traduttori non hanno voce in capitolo, evidentemente.

    • Fuzzy scrive:

      “andando anche a incrementare notevolmente lo stanziamento attuale di circa 78 milioni di euro per il dispiegamento”

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martinez

      “78”

      Beh, c’è il precedente della guerra di Crimea (appunto), dove per mandare il contingente dei bersaglieri di Lamarmora che fino allora si erano distinti solo per aver represso la rivolta di Genova lo Stato sabaudo andò quasi in dissesto (Habsburgicus può confermare).

      (Fu quello il precedente vittorioso che ispirò a Mussolini la famosa frase “mi bastano poche migliaia di morti per sedere al tavolo della pace”)

      La differenza, ovviamente, è che Di Maio non è Cavour.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Miguel Martinez scrive:

        per ADV

        “La differenza, ovviamente, è che Di Maio non è Cavour.”

        Speriamo che non sia un Mussolini… al massimo un Francisco Franco, che ha avuto almeno il merito dell’ingratitudine al momento opportuno.

      • firmato winston scrive:

        AdV
        “lo Stato sabaudo andò quasi in dissesto”

        si e’ rifatto subito dopo pappandosi l’italia e massacrandola di imposte, fin dall’epoca. Nel lombardo veneto le imposte triplicarono rispetto all’impero.

  3. PinoMamet scrive:

    L’Agenzia delle Entrate-Riscossioni, da non confondere con l’Agenzia delle Entrate (ma se non volevano farle confondere, dargli due nomi diversi no eh?) è esattamente Equitalia, che Renzi aveva trionfalmente “abolito”.

    A me chiesero una cifra comparabile a quella del signor Qaf, per un bollo non pagato da mio padre (poco prima che morisse!) di un’auto demolita. Diversi anni prima.

    Mi arrivarono gli avvisi tutti insieme, compreso l’ultimo che diceva che non avendo pagato prima “nonostante gli avvisi” avrei dovuto pagare una multa in aggiunta.

    Ladri. Stronzi. Pidocchiosi. Figli di puttana. Gli darei fuoco domani, “non deve rimanerci neanche una gazza in cima a un palo”, diceva un poveraccio pensionato anni fa, quando mio padre era ancora giovane, il signor B.

    • firmato winston scrive:

      @pino
      “è esattamente Equitalia”

      Equitalia che fra l’altro, ma tu forse sei giovane per saperlo, era stata creata per lo stesso motivo non moltissimi anni prima prima per gli scandali corruttivi che erano sorti nelle agenzie di riscossione che facevano capo alle altrettanto corrotte banche locali (le banche, fino al ’90 circa, erano tutte a controllo pubblico e percio’ politico, le nomine erano tutte politiche, prestavano soldi senza garanzia agli ammanicati nelle clientele che poi spesso li facevano sparire – infatti quando lo stato entrando nel Sistema Monetario Europeo ha perso la prerogativa di stampare soldi a manetta pert coprire i buchi, molte all’epoca son fallite). Infatti fino a non molto tempo fa, ad oggi non sono aggiornato ma non penso sia cambiato, perlomeno i vecchi impiegati continuavano a mantenere i privilegi retributivi degli addetti bancari (mi pare arrivassero fino alla diciassettesima retribuzione, altro che la tredicesima dei comuni mortali con gia’ la fortuna di avere un lavoro fisso dipendente).

      C’e’ ancora gente che fa finta di non capire che lo stato italiano e la mafia non sono in guerra, sono in concorrenza. La mafia attecchisce poco al nord dove la vessazione fiscale e’ seriamente perseguita, perche’ soddisfatte le pretese del fisco non solo non ti avanza un soldo, ma sei in debito cronico. E attecchisce poco al centro perche’ e’ in concorrenza col PCI-DS-PDS-PD, il partito-stato degno erede del fascismo in questa sua caratteristica piu’ importante.

      Ascolta Luciano Dissegna, una rara degna persona in questo paese di merde, che peraltro e’ stato privato della licenza di consulente che stava usando per soccorrere gratis i perseguitati dal fisco per cui lavorava prima di andare in pensione. Per “concorrenza sleale”, immagino.

      Seguite i link che vi ho indicato sopra, sono spezzoni di pochi minuti. Dove manca l’https, basta trascinare il link sulla barra degli url, oppure:

      https://youtu.be/gujFkestE1s

      https://www.youtube.com/watch?v=DEqoWxITgXw

      https://www.youtube.com/watch?v=IprqtgALXuo

      Io ho visto gente completamente rovinata per non aver pagato il fisco per tasse su soldi MAI incassati. Ci han rimesso i soldi e pure sono stati massacrati dallo stato. Rovinati, presi per il culo e trattati da evasori. Delinquenti loro e chi continua a reggergli il moccolo e farsi strumento di propaganda assassina. La buona fede dei deficienti qui, dove ci sono vite rovinate quando non, se va meglio, ammazzate, non serve a un cazzo.

      Piuttosto che nascere in un posto cosi’, meglio non nascere proprio. E se ci si nasce, meglio crepare prima possibile, altro che vaccini.

    • PinoMamet scrive:

      “C’e’ ancora gente che fa finta di non capire che lo stato italiano e la mafia non sono in guerra, sono in concorrenza.”

      Sono d’accordo.

      • daouda scrive:

        lo stato italiano in quanto non indipendente è la piazza d’esercizio e mediazione di credo poteri differenti ( mafie, grandi industriali, fondazioni partitiche, vaticano, massonerie , servizi stranieri e nostrani e chi più ne ha più ne immetta )

        • Miguel Martinez scrive:

          Per daouda

          “lo stato italiano in quanto non indipendente è la piazza d’esercizio e mediazione di credo poteri differenti”

          Concordo… credo che l’errore di fondo consista nel distinguere i poteri , nel credere che il Privato e lo Stato siano due realtà metafisicamente diverse.

          E’ l’errore che poi crea una “destra” (“i privati poveretti che lavorano, perseguitati dallo Stato parassita!”) e una “sinistra” (“il santo stato che fa il bene di tutti, vittima dei delinquenti che hanno la partita IVA!”).

  4. Tortuga scrive:

    Caro Miguel,
    non vorrei depistare, ma da quanto io so per aver fatto di recente file all’A.E. per pagare debiti di un parente che cadde in difficoltà economiche, i debiti per tasse non pagate di qualsiasi natura sono esigibili fino a soli 10 anni addietro, escluso forse solo l’anno in corso. Cioè a dire che nel 2022 si possono esigere debiti andando indietro fino al 2011, e non già più al 2010. Questo salvo che comunicazioni in merito non siano già arrivate per raccomandata. E questa del tuo conoscente mi pare invece la prima comunicazione.
    Alcuni Comuni che non hanno verificato il pagamento delle N.U. ed I.M.U. per cautelarsi mandano a tutti una lettera generica per prorogare i termini di eventuali mancati pagamenti, lettera che dice “guarda che se non hai pagato da tale data quei soldi me li devi, e te lo farò sapere (quando avrò fatto i conti)”, ma questa procedura è impugnabile e mi risulta irregolare in quanto si può esigere un debito esclusivamente indicandone gli estremi precisi.
    Un altro dato che non riscontro corretto, secondo le mie conoscenze, è il 5 giorni per pagare o fare ricorso, che non corrisponde ai tempi che ricordo dell’A.E.
    I ricorsi possono essere fatti sempre entro 30 giorni dalla data di ricezione della raccomandata.
    Il terzo dato è semplice: l’Agenzia delle Entrate territoriare e gli uffici centrali rispondono alle e-mail e qualunque quesito può essere loro posto.
    Indubbiamente due righe scritte da un Avvocato fanno comodo ma se – invece – si trattasse di una truffa, credo si possano anche fare denunce.

    Queste sono le cose che so, che ho imparato nell’aiutare il parente. Naturalmente ci sono sempre mille rivoli di norme e regole e l’esame attento della questione da parte di un avvocato è sempre consigliato. Di solito per queste cose non si spende neanche molto.

    • Tortuga scrive:

      P.S. In caso di denaro dovuto. Prima di esecuzioni forzose passa molto tempo, e in quel tempo esistono procedure da attivare, di rateizzazione, oltre naturalmente ai periodici “condoni” che sono delle rateizzazioni molto lunghe (se non ricordo male fino a 48 mesi) dove vengono tolti gli interessi, che comunque sono ormai quasi irrisori, pressochè nulli.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Tortuga

      ” i debiti per tasse non pagate di qualsiasi natura sono esigibili fino a soli 10 anni addietro”

      Grazie!

      A quanto pare:

      1) dicono di aver mandato nel 2011 una raccomandata a un indirizzo dove non abitavo più, quindi calcolano da allora

      2) pagare entro cinque giorni, il ricorso lo puoi fare entro sessanta!

      Comunque è interessante tutto ciò.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        “dicono di aver mandato nel 2011 una raccomandata a un indirizzo dove non abitavo più, quindi calcolano da allora”

        Ah, ecco. Domani anch’io comincio a notificare roba ad indirizzi a caso e vediamo cosa succede…

      • roberto scrive:

        Il 2011 è più di 10 anni fa comunque…

      • Tortuga scrive:

        Eh, no. Se paghi accetti il debito e dopo non si può più fare ricorso. Altra cosa che ho imparato dal mio avvocato.

        Le notifiche inviate ad un indirizzo dove non si risiedeva in quel momento (si dimostra facilmente con un certificato storico anagrafico di residenze e domicili) non sono valide.

      • Tortuga scrive:

        A me comunque pare un truffa: serve un avvocato.

    • firmato winston scrive:

      tortuga
      “Naturalmente ci sono sempre mille rivoli di norme e regole e l’esame attento della questione da parte di un avvocato è sempre consigliato. Di solito per queste cose non si spende neanche molto.”

      Ma pensa che strano… la pletorica classe amministrativo-burocratica sabaudo/levantina che si scambia soldi e favori.

  5. Daouda scrive:

    I dipendenti rubano i 2/3 della loro pensione che dovrebbero restituire ai loro datori di lavoro. Alle bolte fanno lavori in nero e se gli serve si fanno sottrarre l’IVA per prestazioni più esose. Inoltre rubano hli assegni familiari per i propri figli. Genericamente si inventano una parte delle proprie malattie e non pagano per i conti fatti dal commercialista altrui almeno per la busta paga usufruendo di un servizio estorto gratuito che è il sostituto d’imposta. Ah sotto banco fuori busta, o con straordinari e rimborsi farlocchi, si fanno dare rimborsi non tassati.

    Giusto per dire si ricorda alla gentile canaglieria qui ed ora leggente che evadere le tasse al di sopra del 22% richiesto è un dovere, non una svolta.
    Ricordiamo che se un dipendente prende 1500 la partita IVA per compensare i privilegi mancanti deve arrivare a 3000 euro cosa che genericamente senza evadere è difficile.

    Saluti

  6. Daouda scrive:

    Se comprate una cosa e ci pagate una tassa di proprietà semplicemente sappiate che essa NON è vostra

  7. rossana scrive:

    Tieni conto che potrebbe trattarsi di una cessione dati a una società di recupero crediti (vedi cartolarizzazione). Queste società agiscono in nome e per conto dell’AdE, ma sono dei mastini: comparno nominativi a pacchi, e mandano avvisi che poi rimangono depositati c/o un ufficio del Comune, pretendendo così di non averli potuti consegnare perché destinatario assente.
    Non pagare, è gentaglia che butta la rete e pesca a strascico, sa che la gente di solito ha difficoltà a rispondere di addebiti scaduti, e conta su questo per estorcere denaro a contribuenti che non devono nulla.
    Lo dico perché mi è capitato, e per loro disgrazia dopo aver chiuso P.I., ho conservato i documenti (per pigrizia) oltre i 10 anni, e quando mi arrivò la contestazione andai armata all’AdE, dimostrando (cosa che il loro funzionario non potè fare), che nulla dovevo e anzi, l’importo che mi contestavano era l’importo che mi era stato rimborsato direttamente dall’Agenzia in quanto quell’anno chiudevo P.I. e non avrei potuto fare compensazione nella dichiarazione successiva.
    Non pagare, aspetta di capire chi sta gestendo la pratica: se nulla devi, 90% si tratta di un effetto appunto di una cartolarizzazione.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Rossana

      “Non pagare, è gentaglia che butta la rete e pesca a strascico, sa che la gente di solito ha difficoltà a rispondere di addebiti scaduti, e conta su questo per estorcere denaro a contribuenti che non devono nulla.”

      Grazie!

      Tra l’altro in passato il traduttore ha pagato due o tre volte delle richieste di questa gentaglia, tipo, “42.51 euro”, perché non aveva voglia di litigarci, e poi anche un commercialista può fare errori del genere. Ma questi non sono 42.51 euro…

  8. massimo scrive:

    Solo una comunicazione di servizio e spero di aiuto per questa persona : la somma che in questione essendo passati piu’ di dieci anni e’ prescritta e quindi non puo’ essere piu’ riscossa qualunque sia il soggetto in questione . Comunque si faccia aiutare da qualcuno (persona o associazione ) e credo che non abbia problemi . per quanto riguarda chi deposita o consegna queste cartelle sono societa’ private a cui il ministero delle finanze e del lavoro (gli azionisti di Equitalia ) appalto’ il servizio. Per quanto riguarda l’aspetto etico e psicologico non ho commenti in quanto la situazione sottolinea l’impotenza del cittadino che non solo si trova a combattere con le difficolta’ quotidiane ma pure deve fare i conti con la forza di uno stato che pur di ostacolarti gioca con la tua memoria .

  9. Miguel Martinez scrive:

    L’anonimo bersaglio della roba che non è l’Agenzia delle Entrate ringrazia tutti per i commenti utili.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martinez

      Leggo solo ora.

      L’anonimo non paghi nulla e mandi invece ai mittenti una bella PEC (la raccomandata A/R equivalente costa 5 euro, la PEC no) con una bella diffida a spedire missive simili e con l’avviso che in caso contrario si ritroveranno citati in giudizio.

      A me è capitato col gestore del gas della casa di mia madre, dopo la cui dipartita ho fatto togliere (in qualità di erede) allacciamento e contatore e che a distanza di quasi due anni dal distacco del contatore ha mandato alla cassetta postale di mia madre una bolletta dove chiedeva i soldi del canone annuale di allacciamento.

      Dopo la mia diffida, redatta in termini abbastanza, come dire, espliciti, non si sono più fatti vivi.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      P.S.

      Quando mia madre era a casa sua a letto con me che la accudivo mi bussò un incaricato del fornitore del gas che voleva a tutti i costi una firma sul nuovo contratto per il passaggio al libero mercato. L’ho sbattuto fuori. Con questa gente chi pecora si fa il lupo se lo mangia.

  10. Ho sempre trovato comica l’espressione “esecuzione forzata”.
    Uno si immagina proprio la carretta della ghigliottina.

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