Il Grande Processo

Da qualche giorno si discute, tra i commenti del blog, a proposito di migrazioni, con Peucezio.

La migrazione, come si sa, è un tema che rende ciechi e sordi, ma (purtroppo) non muti; però su questo blog, per uno strano caso, si riesce di solito a dire le cose più forti, senza mai trascendere.

Comunque il discorso sbandava di qua e di là, e mi sembrava sempre che sfuggisse qualcosa, finché Peucezio non ha scritto:

“Il motivo per cui oggi si deve avversare il meticciato, è che, mentre fino ancora a tempi relativamente recenti, quando comunque i mezzi di comunicazione e di trasporto erano quelli che erano, le popolazioni erano in grado di metabolizzare gli apporti esterni per cui si aveva comunque come risultato una varietà e una ricchezza, oggi vale per le popolazioni ciò che vale per tutto (la cultura, i gusti, il modo di mangiare, di vivere), cioè si va verso l’omologazione, cioè verso un modello consumistico in cui tutto è intercambiabile, tutto è uguale dappertutto, perché tutto è monetizzabile e non esistono popoli e varietà, ma consumatori tutti uguali, che però, sono al tempo stesso anche oggetti di consumo (l’uomo deve consumare, ma anche essere sfruttato e anche diventare un bene godibile in mille modi). “

Peucezio va all’essenziale, cosa che succede di rado in simili discussioni.

Lasciamo perdere per un attimo la specifica questione del “meticciato”, e cerchiamo di cogliere il quadro più grande che lui presenta.

Il guaio è che mi sembra che Peucezio lavori con una carta geografica rovesciata, dove guarda soltanto uno dei canali della foce di un fiume, senza porsi domande, né sugli altri canali, né sulla provenienza del fiume stesso.

Peucezio si pone un effetto (l’aumentato mescolamento di geni umani) senza chiedersi nulla di ciò che c’è a monte.

A monte del grande fiume c’è l‘accelerazione dei tempi e la trasformazione di ogni qualità in quantità, come aveva intuito René Guénon.

Guénon era un esoterista/matematico bizzarro, che ha detto molte cose con cui non sono d’accordo; ma nel tremendo anno 1945 riuscì a scrivere, al Cairo, un libro sull’intero andamento del mondo in cui non faceva alcun riferimento a nazismo, comunismo,  fascismo o roba simile, perché guardava oltre:

“l’aumento di velocità degli avvenimenti, man mano che ci si approssima alla fine del ciclo, può essere paragonato all’accelerazione cui sono soggetti i corpi pesanti nel loro movimento di caduta; il cammino dell’umanità attuale assomiglia in realtà al percorso d’un corpo in movimento lanciato in una discesa, e che accelera sempre più quanto più si avvicina al basso”

La traduzione di qualità in quantità permette la monetarizzazione: io posso comprare un pezzo di bosco dell’Amazzonia, o le banane fuori stagione, o affittare un utero, o sfrattare di casa un vecchietto, perché tutto è traducibile, intercambiabile e si può rendere in numeri.

L’esito finale della pura quantità è lin-dividuo, l’atomo umano.

Che viene dotato di diritti, tra cui in primis quello di proprietà.

Non esiste nulla al di fuori dell’individuo di specie umana maggiorenne in questo momento, e quelli che lui crede siano i suoi interessi personali, valutabili quantitativamente in denaro.

E’ un problema che ci si è posti, cercando una qualche base per leggi in difesa dell’ambiente: bene, praticamente non esistono, a parte la difesa della “salute del cittadino umano”.

Questo è il punto di arrivo dell’intera civiltà occidentale.

Ora, “l’Occidente” è stato mille cose, ma forse chi lo vuole difendere punto e basta, dovrebbe rifletterci un attimo.

Certo, poi tutto ha una storia, anche molto strana: come la fame di lana di Firenze portò i proprietari di pecore in Inghilterra a misurare ogni acro di terra e cacciarne i contadini; come Fibonacci pisano, da adolescente, emigrato in Algeria, scoprì un sistema per contare ogni cosa… e via e via, i mille casi.

In realtà, il Processo è molto più grande della “storia”, ma stritola anche ogni singolo, immaginario “individuo” che si crede assoluto: proprio perché individuo, l’atomo svolazzante nello spazio non può fare quasi nulla.

Il Processo si nutre di carburante fossile., cioè della morte di organismi accumulatisi in centinaia di milioni di anni.

Il carburante fossile crea fuoco, trasforma in un attimo di luce e calore tutto ciò che tocca, e in questo sta il suo fascino e il motivo per cui ci coinvolge tutti, e ne siamo tutti complici.

Ma si lascia poi dietro cenere, che è quanto di più “omologato” esista, e – come sappiamo – anche CO2. Che al di là delle semplificazioni sul clima, rivela semplicemente il fatto che si sta bruciando il mondo.

Il Processo non può che rendere invivibile il pianeta su cui viviamo.

Perché la vita è qualità, varietà; la morte, come la cenere, è quantità.

Ogni angolo del mondo viene asservito al Processo: anche nei campi dell’India, che riempiono di frutta fuori stagione i nostri supermercati, grazie a terreni irrorati di pesticidi dai droni.

Specie vegetali, animali, mestieri, conoscenze, capacità umane, tutto scompare sempre più velocemente.

Non è solo però un’omologazione della materia e degli esseri viventi: è soprattutto un’omologazione dello spazio e del tempo.

Oggi è l’elettronica che permette a qualcuno in Alaska di leggere su Facebook, in tempo reale, ciò che scrive qualcuno a Hanoi, ma anche di smuovere capitali virtuali da Tokyo a Beirut, sempre in “tempo reale”, che poi a pensarci dovrebbe essere un non tempo.

Non è possibile annientare del tutto spazio e tempo, perché a quel punto non esisterebbe più alcun mondo; ma, come la tartaruga di Achille, ci si avvicina.

Alcuni anni fa, l’azienda Spread Networks stese in gran segreto un cavo a fibra ottica da Chicago al New Jersey, traforando le dure rocce delle montagne Allegheny, all’unico scopo di ridurre la velocità con cui gli ordini degli speculatori potevano viaggiare da Chicago a New York, da 17 millisecondi a 13 millisecondi, il tempo di arraffare miliardi di dollari prima della concorrenza.

Qui tocchiamo qualcosa possiamo solo chiamare teologico, perché solo Dio, o se volete l’Anticristo, è al di sopra del tempo e dello spazio. Salmo 139:

Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,

osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.

La mia parola non è ancora sulla lingua
ed ecco, Signore, già la conosci tutta.

Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.

Meravigliosa per me la tua conoscenza,
troppo alta, per me inaccessibile.

Dove andare lontano dal tuo spirito?
Dove fuggire dalla tua presenza?

Nel Processo, si scioglie e si muove tutto.

La cosa che chiamiamo superficie è anche biosfera, sottilissima pellicola dove vivono, dicono, mille miliardi di specie di viventi di cui non sappiamo quasi nulla.

La modernità trasforma la biosfera in asfalto.

Sull’asfalto, gli esseri umani i cui nonni faticavano a uscire dal villaggio appenninico si rivestono di una tonnellata di acciaio e corrono da Milano a Bari in poche ore.

Ma spesso addirittura sciamano in aria a milioni e milioni, trasformando ogni luogo in una rapida luce turistica e poi in cenere.

Nel grande reticolato di asfalto, gli animali restano intrappolati in piccole isole da cui non possono scappare, se no verranno travolti dalle auto che passano, e così finiscono per accoppiarsi tra di loro ed estinguersi alla prima malattia.

Nel contempo, si arriva alla paralisi dell’essere umano.

In tutti gli “Occidenti”, la tecnologia ci ha privati del corpo – non sappiamo più lavorare né camminare, viviamo con un termostato fisso che abolisce ogni sensibilità, muoviamo solo protesi meccaniche, accettando solo minime oscillazioni nel nostro livello di comfort.

Ma adesso, con la rivoluzione elettronica, la protesi sostituisce anche il nostro cervello, trasformandoci in consumatori passivi di realtà virtuale.

Noi ci preoccupiamo della possibilità che il 5G che sta arrivando (con la complicità di tutti i governi italiani) possa farci venire il cancro; ma sappiamo con certezza quali saranno le conseguenze di un sistema in cui sarà possibile starsene sdraiati guardando scenari in realtà virtuale, mentre ci facciamo portare in giro da una macchina senza autista:

In questo scenario nulla potrà esistere al di fuori della grande rete globale con dispositivi tecnologici che sempre di più si confonderanno con i nostri stessi corpi: l’invasione digitale aumenterà la nostra totale dipendenza da un sistema di cui ignoriamo gran parte del funzionamento dei suoi processi e intenzioni ultime. Tutto sembrerà più veloce e estremamente semplice perchè la realtà intorno a noi sarà stata ridotta a protesi, sensori, memorie e dispositivi all’interno del limitato mondo macchina. Le possibilità infinite del mondo artificiale che si va disponendo intorno a noi sono come una grandiosa utopia ma senza sogni. E senza sogni l’essere umano non può vivere.”

Ma torniamo alle migrazioni.

Sotto i milioni che si muovono in aereo, si muovono centinaia di milioni di persone povere.

Non è affatto un bene, è molto spesso una tragedia.

Il fatto che siano “poveri” non li rende migliori degli altri.

E quasi tutte le chiacchiere che si fanno da una parte o dall’altra sul tema, perdono di vista le cose essenziali.

Ma le migrazioni dei poveri costituiscono l’ultimo sintomo, e uno dei meno incisivi, di un processo generale.

Voi sapete che mi interessa poco Salvini, e mi interessa ancora di meno demonizzarlo.

Ma gli concedo di aver difeso il male in un modo straordinariamente chiaro, quando è venuto a Firenze per caldeggiare l’espansione dell’aeroporto, dicendo:

“dal mio punto di vista, più si viaggia meglio è. Più opportunità di lavoro di business e di spostamento veloce in aereo, in macchina, in treno o in nave ci sono, e meglio è”

Non è per le battute un po’ volgari che può aver fatto qua e là che lo considero un nemico (minore).

E’ per queste lucide parole, espresse con intelligenza e chiarezza, e che vanno al cuore del problema, esattamente come quelle di Peucezio, che però contengono un potenziale esattamente contrario.

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301 risposte a Il Grande Processo

  1. mirkhond scrive:

    Lucidità e chiarezza non sono automaticamente sinonimo di soluzione al problema.

    • giovanni scrive:

      Non è detto che il problema sia risolvibile. Mentre ti stai schiantando giù da un grattacielo puoi anche avere la lucidità di calcolare in quanti secondi sarai marmellata umana, ma nessuna lucidità ti impedirà di fare quella fine.

  2. mirkhond scrive:

    Quello che mi chiedo è se la tragedia delle migrazioni bibliche che ci interessano e ci interesseranno sempre di più, si possano combattere con l’apartheid, come più di uno auspicherebbe .

    • Peucezio scrive:

      Ti direi che ogni grano di sabbia nell’ingranaggio del sistema è sempre un bene.
      Poi sono dinamiche complesse, bisognerebbe vedere.

    • Francesco scrive:

      a cosa servirebbe, se il quadro dipinto da Miguel fosse corretto?

      sarebbe come mettersi gli occhiali perchè il vento ti da fastidio, mentre stai precipitando dal grattacielo, no?

  3. Z. scrive:

    Vado un po’ off-topic, ma non troppo: non sono sicuro che gli estensori del sito linkato abbiano chiaro il senso del testo di Calvino che citano, e che dopo qualche riga prosegue così:

    [N]el seme della città dei giusti sta nascosta a sua volta una semenza maligna; la certezza e l’orgoglio d’essere nel giusto – e d’esserlo più di tanti altri che si dicono giusti più del giusto – fermentano in rancori rivalità ripicchi, e il naturale desiderio di rivalsa sugli ingiusti si tinge della smania d’essere al loro posto a far lo stesso di loro. Un’altra città ingiusta, pur sempre diversa dalla prima, sta dunque scavando il suo spazio dentro il doppio involucro delle Berenici ingiusta e giusta.

    Ed è sempre un testo molto attuale.

  4. PinoMamet scrive:

    Allora, il buon Peucezio che vuol fermare l’omologazione culturale togliendo il voto alla nipotina di Mamadou mi pare Serse che fa frustare il mare…

    ma per la mia sensibillità stento a riconoscermi in questo catastrofismo un po’ penitenziale, apocalittico: un monaco dell’anno 999 tutto sommato avrebbe scritto cose non diverse da Guenon al Cairo (ma che ci era andato a fare?)

    Come Zhong (mi pare) et al. (ma io rivendico di essere stato il primo a potare l’argomento sul blog, anni e anni fa…) ci sento anche un po’ puzza di fregatura.

    Poi sono istintivamente ottimista (sbaglierò; ma anche gli istintivamente pessimisti non sono molto più obiettivi di me…) e confido nella capacità di trovare rimedi, mezzi di trasporto meno inquinanti e così via.
    So già che in mille mi direte che non è vero, siamo destinati alla dannazione e al fuoco eterno, perciò niente, me lo tengo per detto. Ma non vi credo.

    Questo non significa che non ritenga che molte battaglie siano essenziali ed urgenti. solo, per favore, non fatevi fregare, e non trasformatele nell’ennesima occasione in cui i ricchi, con la scusa di render vi più virtuosi, ve lo sbattono al culo.

    e per tornare al tema del “meticciato”…

    mah, è sempre successo ed è sempre accaduto: se non è un bene (ma un po’ credo che lo sia..) senz’altro non è un male, e comunque, ripeto, mi pare abbastanza inevitabile.

    Ma soprattutto, mentre riesco a immaginare di dover lottare e persino rinunciare a qualcosa perché i ghiacci in Antartide non si squaglino, del fatto che Mario Rossi possa avere una nipotina con gli occhi a mandorla non me ne frega proprio niente… meglio per lui!

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Pino Mamet

      “Allora, il buon Peucezio che vuol fermare l’omologazione culturale togliendo il voto alla nipotina di Mamadou mi pare Serse che fa frustare il mare…”

      Certo, ma a mio avviso c’è qualcosa di più importante.

      Io sto dalla parte della nipote di Mamadou, e sicuramente voterei per leggi che le dessero la piena cittadinanza.

      Ma se ci concentriamo su questa, come se fosse la questione importante del mondo, perdiamo di vista il quadro generale.

      Peucezio ha tirato fuori il quadro generale, nel suo commento, per poi mettere a fuoco la questione “meticciato”.

      Ora, sul quadro generale non ha torto, e credo che il mondo si possa dividere tra chi si esalta per la devastazione generale, e chi se ne preoccupa.

      In questo, direi che Salvini è da una parte, Peucezio dall’altra.

      Poi sullo specifico (secondario, quasi irrilevante) del meticciato, da anglomessicano oltrarnino, ho le idee abbastanza chiare: è un problema del tutto moderno, che nasce in un preciso contesto ideologico (“abbasso l’aristocrazia, tutto il popolo X è nobile!”); che non solo è moderno, ma è pure passato, tipo gli uomini che andavano in giro con il cappello e la cravatta, o le poltrone stile anni Cinquanta.

    • Z. scrive:

      Io sono pessimista, invece. Temo che la questione ambientale, che non porta voti a sufficienza, sarà presa sul serio solo quando sarà troppo tardi.

  5. mirkhond scrive:

    Pur non essendo di natura ottimista, concordo nella sostanza con te, soprattutto sul meticciato.
    Peucezio e il suo amico Salvini se ne facciano una ragione: c’è sempre stato e continuerà ad esserci perché è inevitabile.

    • Peucezio scrive:

      Allora proprio non leggi quello che scrivo.
      Il punto non è il meticciato in sé, ma il capitalismo che sposta masse immense di uomini per rendere il mondo tutto uguale.
      E questo è un fenomeno inedito, ammenoché non mi dimostri che nell’Età del Ferro c’erano gli aerei. E’ vero che si chiama del Ferro…

      • Francesco scrive:

        io non capisco perchè i consumatori dovrebbero essere tutti uguali

        io a entrate in un supermercato tedesco mi sembra di essere sulla Luna! ma anche a Roma sono strani forte, eh

        • PinoMamet scrive:

          In effetti l’omologazione è ben lontana dall’essere così “omologata” come teme Peucezio…

          io poi sospetto un’altra cosa, cioè che moltissime di quelle che noi riteniamo irrinunciabili ed eterne caratteristiche nazionali o regionali siano poco più vecchie del Settecento, Seicento al massimo ma proprio massimo.

          Il Medioevo credo fosse molto più omologato, paradossalmente! E anche l’Impero Romano…

          poi è vero che ci sono certe caratteristiche dei popoli (magari non le prime a cui penseremmo) che sono antichissime, ma non sono quelle che si trovano nei supermercati, e neppure nelle feste del patrono…

          • Peucezio scrive:

            Ma certo: non si tratta di caratteristiche nazionali.
            Oggi la nazione è un piccolo ma utile argine contro la distruzione di ciò che resta, ma il mondo a cui penso io è differenziati fin nella scala minima.

            E il Medioevo era molto omologato in alto e articolato in basso.
            Proprio perché, essendo pluralista, tollerava anche pezzi omogenei: l’omologazione non tollera il pluralismo, ma il pluralismo in un certo senso tollera tutto, compresa un po’ di omologazione.

          • Peucezio scrive:

            Francesco,
            tutto sta ad accontentarsi nella vita.
            E’ sempre una questione di angolazione.
            Certo, se ho cento euro, sono più ricco di quello che ne ha uno. Ma io ne voglio almeno un milione! 🙂

            • Francesco scrive:

              beh, io ne voglio quanto non mi toglie la sanità e l’acqua corrente

              e neppure mi spiace l’esistenza di una lingua universale (latino o inglese o spagnolo, eviterei il cinese possibilmente)

  6. daouda scrive:

    Renato Scimmia ( ahahahah ) era per l’islamizzazione e per considerare la Massoneria un’organizzazione iniziatica, cosa non vera, favorendo l’infiltrazione degli islamici , particolarmente la FM , nei circoli salottieri semi-segreti dei massoni.

    Un traditore ed un agente del diavolo.

    Infatti questo articolo che vuol puntare alla polarizzazione ignara, ossia che dalla qualità si passi alla quantità, è del tutto falso per un principio ed una prova alquanto facili da scoprire: i due poli sono irragiungibili, e non esiste polarità senza un bilanciamento centrale.
    Come ho sempre ripetuto e Lou X scriveva è che lo sforzo degli infami e degli iniqui, in definitiva degli empi di sé, è stare in mezzo.
    Cosa anomala – ma ipocritamente simulata invece del tutto retta – se “in medio stat virtus”.

    Il discorso del meticciato è del tutto posto male perché non si meticcia solo in sangue, ma anche i ceti , la politica come la religione.
    Ed il meticciamento odierno ( che è esageratamente paventato perché deve creare l’humus dei rivolgimenti e scontri inter-etnici futuri essendo che la guerra si deve spostare nei paesi “avanzati” all’interno dei propri confini, cosa che Guénon auspicava per ripristinare una tradizionalità in Europa, vecchio marpione di merda ) riguarda comunque tutti questi ambiti indifferentemente divenendo totale e se non sapete vederli siete scemi.
    E’ evidente che c’è più vicinanza fra un druido ed un bramano che fra il secondo ed uno kshatrya dharmico, per dire.

    Il discorso è che l’individuo però che Miguel paventa ed è qui, è la medesima cosa del cincischio inerente agli ipocriti simulatori che si sforzano di stare in mezzo come vanta Lou X ed il virtuoso della via mediana aristotelica.
    E’ evidente l’accusa al giudeo-romanismo nazareno comunemente noto come cristianesimo.
    MM fa sempre così essendo un agente.

    Ma il primo discorso contro il meticciato è il fatto che, stanti alla divina scrittura, i figli di Ish Adam ed Eva issha si sposarono fra loro ( potendolo essendo primordialmente sanissimi ).

    Si dice si, concordo, l’individualismo che è però originario da altro. Non si dice che è il cristianesimo il problema.
    In realtà non si vuol dire che si stanno solo mischiando le carte, perché l’individualismo è l’apice dello sforzo umano che rende “l’egoismo aiutare gli altri, altruismo elevare sé stessi” , cosa che ovviamente i liberali alcuni ebbero, la stragrande maggioranza no di certo, ovviamente.

    Ora Peucezio ignora l’apporto fondamentale semitico in Italia, e non scopre che le 3 tribù di Roma furono una federazione camito-semito-giapeto nello scettro trojano di Giuda, ma non spingerò su questo ( anche se dovreste spiegarmi come il Cristo può farsi peccato dice Paolo, non essendolo certamente, ed esser davvero condannato ed operare l’espiazione e la riunione se anche Roma non avesse legittimità innanzi a YHWH ).

    Quindi il meticciato riguarda 3 ambiti + 1: 1) religioso, poi sangue-politica-rango/ceti.

    E’ chiaro che i ceti non rispecchiano più la natura degli individui ( gli hindùnel dharma hanno dovuto fissarli in caste di nascita implementando il disastro ma non potendovici sganciare pena il collasso ) , la politica è divenuta ipso facto illegittima giacché le suddivisioni della giurisdizione della Terra e del Cielo in mano ad un dominio statuale è del tutto incorrispondente alla realtà se non ancora sul piano regionalistico ( ed il regionalismo se calcato, fa da sponda al continentalismo ormai! ) e con il sangue sigillano il crimine.

    C’è poi un’altra disamina da evirare: chi mischia il sangue mischia l’anima. Chi ciò fa determina cambiamenti a livello di genìa e di genio, perché i cosidetti geni comportano i “memi” che sonbo solo i geni intellettivi trasmessi.

    Poi arriva MM e vuole dire che “ao, me rifaccio all’eshoderismu” io sò de sinistra ma, io ascolto i destri per , amici tutta la vita, volemose bbene che a Roma vòr ddì solo : PIJALA A RIDE E NUN ROMPE R CAZZO, non quello che dite voi o dice quel frankista sottoveste amico dei sovietici di Giovanni Paolo II.

    I canali del fiume , bella metafora ahahah perché il fiume è il fatalismo ignavo ed in realtà soltanto la superstizione della vita.

    Perché NON LO DITE, NON LO SCRIVETE, che certi cibi raffinati di oggi ieri erano improponibiliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
    EH
    EH
    Ditelo, scrivetelo, merde!
    E’ così per tutto, anche la qualità è aumentata perché inoltre il passaggio fra il polo reale noetico e quello reale somatico, Morfé e Hylé aristoteliche, non c’entra un cazzo con quei due che sono solo degli accidenti sostanziali e che grazie a molto tempo risparmiabile dalle macchine, crea qualità inimmaginate né ideabili prima.

    Ma cosa si è perso? Questa è la domanda! E non ditemi l’equilibrio , puttane , perché la modernità esiste da ben prima di Cristo , basta co le fregnacce.

    Ignorate oltremodo che l’aumento dei numeri aumenta i numi e viceversa come anche dimenticate che il passaggio da un polo all’altro comunque sia è ha sempre LA mediazione centrista, e non sto affatto parlando di trascendenza or ora, ma di natura.

    Quindi l’atomizzato è colui che , estraneo al socialismo civilitario di manca ed al comunitarismo sodalista di destra, è un esistente in balia delle cose, avulso da qualsivoglia qualità e quantità che non c’entrano un cazzo, nato verso il polo ilico ma comunque sia per natura esposto al polo noetico , e nel suo centro, nel suo esistenzialismo, nel suo individualismo estremamente chiuso alla cosa fondante che è la TRASCENDENZA, e questa volta si la metto ( o rimett…o rigetto forse guardando come hanno trattato La Religione trascendente e le tradizioni sacrali naturali ).

    Scrivere che il diritto di proprietà sia una dotazione dei tempi “moderni” è infamia ed iniquità 2 volte, a) perché si nega la sua ancestralità b) perché non si vuol dire che è lo Stato degli ultimi 500 anni il problema ( a pijà destri e sinistri ).

    Combatto poi oltremodo il concetto di occidente sia come cultura che come collocazione geografica.
    Noi siamo il NORD e l’occidente culturale è anche i soviet e la Cina communisda, oltre che la ibero-america e l’Australia e Sud africa ed affini, e comunque sia l’organizzazione generale che è partita dal nord con un solo obiettivo: SPUTTANARE CRISTO e portare lo sputtanamento a chiunque, dovunque e sempre, E NON PER UN ORDINE NUOVO, ma per garantire a tutti l’inferno qui ed ora, ma soprattutto alla morte.
    Questo è il punto di arrivo dell’intera civiltà occidentale.

    —–

    Siamo tutti complici: ahahahaahahah finalmente. Ma come emendarsi no sia mai scriverlo se non per le 3 strade : primitivismo – mediatismo ( appunto ) – transumanismo.

    Qual è il probblema del “BROGESSO”??? Nessuno, il pianeta fu invivibbile dal peccato originale e non perché siamo giunti ad oggi gli antichi non hanno sofferto e fatto le merde.
    Solo perché si può di più fa schifo di più? ( quantità ) | Solo perché si puuò meglio si fa schifo ancor meglio? ( qualità ) .
    Ma ciò è vero anche per il BENE, infami ed iniqui che siete.

    p.s. non può essere un “non tempo” perché anche un 0,0000001 secondo di disparità fà movimento e dunque relazione spazio-tempo.

    p.p.s. L’antiCristo NON E’ L’UOMO EMPIO, IL FIGLIO DELLA PERDIZIONE. E metterlo assieme all’IDDIO vivente già sò che è strategemma per farmi sproloquiare, ma io sproloquio perché voglio e dell’algoritmo me ne sbatto.

    p.p.p.s. sei apocalittico si sà, ammalamente però, e cenere non è solo quantità ma per definizione anche qualità, ov còrs.

    p.p.p.s la spiegazione che gli animali si estinguono perché si indeboliscono accoppiandosi fra loro è il capovolgimento della realtà, o meglio, è vero solo in parte molto marginale giacché l’estremo meticciamento indebolisce e depaupera, come l’estremo affinismo non favorisce mutazioni adeguate, dunque il discorso non è che sò troppo affini, è che semmai sò troppo pochi! ma questa è quantità cattiva!

    —-

    Su salvini e l’umano non più bbono , le parti finali dell’articolo, vabbè, ce sta, nun puoi scrive solo cagate difatti.

  7. Peucezio scrive:

    Per motivi che non vi sto a dire, mi trovo in piedi, mio malgrado a quest’orario, quindi scrivo due righe di commento al post di Miguel.

    In buona sostanza sono d’accordo col post.
    Cioè la questione che pongo io della distruzione della biodiversità umana è un’espressione fra le tante proprio della sostituzione della quantità alla qualità di cui parla Miguel riprendendo Guénon.
    E tutte le conseguenze ed espressioni ne sono criticabili. L’omologazione e la banalizzazione culturale le trovo altrettanto, anzi, più dannose (un negro che fosse arrivato a Milano negli anni ’50, si sarebbe milanesizzato; oggi chiunque arrivi a Milano, non ha nessuna identità da recepire perché non c’è più nulla di nulla).

    Poi è chiaro che ognuno di noi ha interessi e sensibilità specifiche e quindi sottolinea di più un aspetto rispetto a un altro.

  8. Peucezio scrive:

    Mirkhond,
    dedico invece questo commento a te, perché penso possa inquadrare bene, in un contesto più generale, la questione che ci divide.

    E’ evidente che siamo entrambi molto critici verso il capitalismo. Con buona pace di Francesco, ma anche di Z. (che teme che senza capitalismo si torni a un sistema preindustriale con tanto di pandemia mondiale perché si perdono i vaccini, e forse ha la sua parte di ragione; e anche di Roberto e Mauricius, i primi due perché comunque sono dei liberali di sinistra e Mauricius perché lo è anche lui, solo che in una declinazione più sociale e solidale.

    Solo che io vedo in te un aspetto di ingenuità (posso sbagliarmi). A me pare cioè che tu nutra ancora l’illusione che coloro che dicono di voler portarvi correttivi, di renderlo più umano o che addirittura dicono di contrapporvisi, vogliano farlo davvero.
    Cioè mi sembra che tu trascuri il fatto che il buonismo, l’antirazzismo, il progressismo in tutte le sue declinazioni, nella sostanza anche il socialismo e il marxismo, se non nelle formulazioni negli esiti in Occidente (cioè in ciò che hanno oggettivamente prodotto i suoi ex seguaci) sono tutte tendenze organiche, necessarie al capitalismo stesso, sono il suo carburante. Il consumismo non è un potere basato sul bastone, ma sulla carota; ha bisogno di piacere, di mostrarsi umano; inoltre ha bisogno di dare una continua impressione di autocritica e di cambiamento perpetuo, perché si nutre di varietà: le avanguardie culturali, le ideologie rivoluzionarie, il cambiamento continuo sono beni di consumo per appagare il desiderio dei consumatori.
    Bergoglio, anche se non lo sa e crede davvero in quello che dice, è esattamente questo. E’ la facciata bella e presentabile del Mostro. Lui è convinto di potergli dare fastidio, ma il Mostro ha bisogno disperato di quelli come Bergoglio. Bergoglio è figo, è simpatico, è umano, ama i poveri, gli ultimi, gli immigrati: c’è quanto basta per mandare in visibilio le anime belle, gli intellettuali, il popolino ingenuo, i bempensanti progressisti, i giovani… E’ un prodotto perfetto, vendibile, e contribuisce benissimo ad alimentare il sistema.
    E così tutta la politica di sinistra, tutti i movimenti progressisti, le femministe, gli ecologisti alla Greta, gli antirazzisti, i volontari, le ong, gli attivisti dei diritti umani… E’ tutto un gioco, una finzione.

    Mi obietterai: si può dire lo stesso di Salvini. Può essere e in parte è vero. Ma a me fenomeni così regressivi non paiono del tutto in linea con questa tendenza. Mi sembrano semmai sintomi di un riflusso. Lui avrà anche molto di finto, è un comunicatore, sa compiacere il suo popolo, ma il fatto è che il suo popolo non manifesta esigenze virtuali, fittizie, da anime belle, ma quelle autentiche, crude, dell’egoismo umano di chi non può permettersi l’altruismo a spese altrui, di chi vive la vita vera e le sue esigenze, con tutte le grettezze e le bassezze che questa comporta: se togli il velo d’ipocrisia, rimane la gente semplice coi suoi problemi, le sue nobiltà e le sue bassezze, come è sempre stato dall’alba dell’umanità. Non m’illudo che cambi chisacché, ma almeno non è organico al gioco del capitalismo che finge dialetticamente di negare sé stesso. Anzi! A parole lo esalta, vuole più aeroporti, come dice Miguel, più opere pubbliche, autostrade, imprese, ricchezza.
    Il suo è un capitalismo troppo rozzo e grossolano, troppo esplicito, per essere un vero capitalismo: il capitalismo è una macchina terribile che divora sé stessa, divora tutte le idee, tutte le opposizioni, le riassorbe, le ingoia, le digerisce, le caca e sta meglio di prima.

    Ecco anche il motivo delle mie “bombe” che tanto scandalizzano Pino.
    Anche il liberalismo, la democrazia, la laicità dello stato, ecc. sono tutto ciarpame funzionale sostanzialmente al fatto che devono circolare i soldi e una società teocratica, dittatoriale, poco libertaria è poco adatta a contribuire al grande flusso (per dirla alla Miguel) della circolazione e del consumo delle merci.
    E così la razza, il popolo, la nazione tradizionale: sono servite in una certa fase, ma ora sono ostacoli
    Non sto dicendo che per questo bisogni essere per forza razzisti o teocratici (io sono teocratico e sono razzista in senso differenzialista, non suprematista), dico solo che alla fin fine, l’unica cosa che cerco di fare e che tanto vi scandalizza, è smitizzare i miti ideologici del capitalismo e smascherarli per quello che sono. Poi ognuno può auspicare di sostituirli con ciò che crede.

    Poi si può sostenere – è un po’ l’orientamento di Z. e gli altri – che il capitalismo con tutto ciò, ha prodotto il benessere, le comodità, la medicina, il cibo in abbondanza, che significa che viviaqmo più di novant’anni, non ci cascano tutti i denti a trenta, non moriamo per un raffreddore, ecc.
    Questo è un argomento serio e se ne può discutere. E comunque fa parte della struttura e non della sovrastruttura: si possono curare i malati sia se gli omosessuali possono sposarsi e gli stranieri ottenere la cittadinanza che se questo non avviene, purché si generi abbastanza ricchezza da finanziare la medicina e la sanità.

    Ma non è il TUO argomento. Tu ti senti a disagio in questo mondo quanto me e tutto sommato anche di più. E non capisco perché poi invece aderisci o comunque difendi tanta parte del suo armamentario ideologico.

    • mirkhond scrive:

      Sono d’accordo con la tua lucidissima analisi sul capitalismo, ma io difendendo il meticciato penso alla mia storia familiare al mio non essere ne pugliuese, ne meridionale in senso lato purosangue.
      Che devo fare? Devo sputare su una parte delle mie composite radici?
      Ho passato una vit a polemizzare con mia madre perché lei non accettava le sue origini altaiche, perché associava Turchi (quelli veri delle steppe, non i turchizzati armenoidi dell’Anatolia) e i Mongoli alle violenze.
      Ora certamente i contatti tra popoli e culture diverse non sono sempre stati pacifici e indolori, ma noi ne siamo comunque figli e anche in futuro sarà lo stesso.
      Questo io difendo, o meglio constato, che siamo figli di radici disparate e variegate, quali che siano le cause che le abbiano prodotte.
      Certamente è una tragedia la migrazione biblica di questi anni dal Terzo Mondo verso un Occidente sempre meno benestante e non esistono soluzioni facili al problema.
      Ma la mia fede in Cristo, il senso di umanità che sia pure imperfetto e impastato di NATURALE egoismo che tutti ci accomuna (sì, non sono migliore di Salvini o della Meloni e lo spacciatore di droga fa paura anche a me, anche se non lo associo automaticamente ad un diverso colore della pelle o ad una cultura altra dalla mia), non può arrendersi a logiche boere che credevamo condannate ed esecrate una volta per tutte.

      • Peucezio scrive:

        Io distinguerei nettamente il meticciato preindustriale da quello recente.
        Io sono pugliese puro, ma la gente che mi ha preceduto di poche generazioni non era così composita all’interno di Terra di Bari come me, perché ci si spostava molto meno.
        Con questo, non me ne faccio certo un complesso e non me lo farei nemmeno se avessi le origini più disparate, ma un conto è non rinnegare ciò che si è, un conto incoraggiare il meccanismo. Io sono perché si nasca in casa, ma io non sono nato in casa. E anzi, anche proprio per quello sarei perché si nascesse in casa. Non mi hanno cresciuto parlando in dialetto ma in italiano, non ho giocato per strada, perché le strade non esistevano più se non come luoghi di passaggio di pedoni e auto e così mille altre cose.

        Insisto: trovo che proprio non vada confusa la mobilità tradizionale, che era molto più limitata perché tutti i mezzi umani erano più limitati, con la mobilità postindustriale. Sono proprio differenze di scala, che diventano differenze qualitative.
        La colonizzazione dell’America è stato un fenomeno violento di espansione dell’Occidente. Ma, malgrado tutto, io non ho una ripulsa per il meticciato latino-americano, anzi, trovo che abbia prodotto ricchezza, vivacità, bellezza. Perché, essendo ancora il prodotto di una società preindustriale, ha creato ambienti autentici, luoghi veri, con persone vere, comunità, forme di radicamento, di comunità, cultura popolare, musica, religiosità (spesso magica), che è poi l’incanto che tutti trovano visitando quei luoghi, malgrado le piaghe che li affliggono (criminalità, violenza endemica, corruzione, degrado).
        Ma quello che sta succedendo oggi è un’altra cosa, è il riempire il mondo di pizzerie, kebab e macdonald e i primi due non sono molto meglio del terzo: certo, sono gestiti da privati e non sono una multinazionale che standardizza, ma alla fine anche questi omologano. E, soprattutto, non dimenticare che tutti gli immigrati che arrivano in Italia sono destinati a imborghesirsi, a diventare come gli italiani di oggi, ma senza l’unica cosa che riscatta l’italiano di oggi, cioè l’avere un minimo di sostrato culturale, di storia (perché sul piano attuale facciamo pena).
        Ecco il bel risultato: aver impoverito l’Africa delle sue forze migliori e aver lasciato lì solo i più poveri a crepare di fame, per portare qui prima degli schiavi a raccogliere i pomodori a tre lire e poi, dopo una generazione, dei borghesi anonimi occidentali. Cosa c’è di buono in tutto questo?

        • paniscus scrive:

          “Io sono perché si nasca in casa, ma io non sono nato in casa. E anzi, anche proprio per quello sarei perché si nascesse in casa.”
          ———–

          Io non ho partorito in casa, ma ho il massimo rispetto per chi lo fa. Purché sia assistita da un’ostetrica affidabile, e non da una praticona improvvisata, o addirittura nemmeno da quella…

          • Peucezio scrive:

            Vabbè, tu non hai partorito in casa, ma è come se lo avessi fatto, visto che hai fatto in modo di neutralizzare tutti gli aspetti negativi e insani della nascita in ospedale.

          • Josemar scrive:

            Salve Lisa, scusami, ma il tema mi incuriosisce e non ho capito bene: se una donna partorisce in casa con una partera (come direbbero in Messico) non universitaria, piuttosto che da sola non la rispetteresti?

    • PinoMamet scrive:

      Peucè

      in estrema sintesi perché vado di fretta: il capitalismo può avere de difetti;

      ma il “tuo” mondo dei sogni è orribile e spaventoso, è un vero incubo, e mi chiedo come tu possa non accorgertene.

      Diciamo che vedo le cose esattamente all’opposto di te, nella sostanza.

    • Moi scrive:

      Ma Tutto deve apparire “Naturale”, anche … anzi, sopratttutto ciò che NON lo è.
      I Gretini pensano che gli Smartphone siano frutti che crescono sugli alberi [cit.] come tutti i loro coetanei che dell’ ambiente se ne fottono e pensano solo alle asinate sui Socials !

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Non ho capito: a me piace o no il capitalismo?

      • Francesco scrive:

        credo di sì anche se conoscendoti e avendo discusso con te varie volte faccio fatica a capire in che senso lo sostenga

        🙂

        ah, io vorrei essere messo nella corrente deteriore di quelli che il capitalismo, di fondo, non è solo buono, è pure naturale – per quanto realtà sociali possano essere le due cose

      • Peucezio scrive:

        Maurì, dimmelo tu! 🙂

  9. Matteo Salvini ha soltanto tre caratteristiche oggettivamente verificabili: è sovrappeso, è divorziato e non è stato capace di laurearsi neppure in sedici anni.
    Ha registrato quindi tre fallimenti: sul piano personale, sul piano relazionale e sul piano formativo: si pensi che Giorgio Gaber trovava già disperante la presenza di due miserie in un corpo solo…
    Si dice anche che abbia poca o nessuna familiarità col lavoro, il che è probabile visto l’accanimento con cui si è inchiavardato a qualsiasi cadrèga.
    Di sicuro non sa che nelle imprese di oggi si viaggia per lavoro il meno possibile.
    Un paio di anni fa Matteo Salvini credo facesse da parafulmine al presidente del Parlamento Europeo tutte le volte che quello era di cattivo umore e veniva rampognato davanti a tutti come si fa con i ragazzini delle medie. Io, invece, mi scartavetravo dal letto a un’ora oscena del mattino per essere in tempo al LAVORO a un’ottantina di chilometrucci da casa, in un enorme impianto biofarmaceutico.
    Nella intranet interna c’era la documentazione per il rimborso spese. In poche parole c’era scritto che mettersi in viaggio era l’ultima delle opzioni, perché prima c’erano le riunioni on line e le teleconferenze.
    Altro che “viaggiare il più possibile”.

    • Francesco scrive:

      1) cosa hai contro gli uomini sovrappeso?

      2) il mondo reale è ancora molto affezionato ai viaggi, per lavoro come per diletto, e Salvini prende voti in quel mondo lì

  10. Moi scrive:

    A scanso di Strommen circa Salvini …

    https://www.youtube.com/watch?v=hVtoMAFWThE

    Nicola Porro intervista Salvini 2 settembre 2019 (47 min)

  11. Moi scrive:

    Approfitto del post nuovo per specificare l’ accennato nel precedente, ossia che al primo Strommen (specie se in Stile SJW 16enne Meneghino/a/* del Classico che studia su Youtube in smartphone sui divanetti da Starbucks preparando la tesina multimedia d’ Inglese su Hermione AfroBritannica nel reboot Teatrale di Harry Potter*) interrompo il processo cominicativo con chicchessia me lo dovesse fare !

    https://www.cnet.com/news/j-k-rowling-on-reaction-to-a-black-hermione-idiots-were-going-to-idiot/

    • PinoMamet scrive:

      Moi, forse se la smettessi di essere fissato con i neri, ti risparmieresti certe interpretazioni del tuo pensiero… tipo quella che sei fissato con i neri 😉

    • PinoMamet scrive:

      Per capirci, io non credo che tu sia razzista e non penso di avertelo mai detto.

      Penso che tu fissato con delle assurdità, tipo gli alieni di Biglino, la percentuale di neri che appaiono al cinema o la necessità di chiamarli, chissà perché, negri “visto che lo si faceva quando ero piccolo”…

      e rompi le scatole finché, per l’ennesima volta, non si torna parlare di questi tre argomenti.

  12. Moi scrive:

    L’ Italiano come lingua “corretta” è sempre più simile a un “English to Italian” da Google Translator … aboliamolo ‘sto cazzo di Ministero della Pubblica Istruzione, è un’ istituzione ridicolmente obsoleta !

  13. PinoMamet scrive:

    Rispondo un po’ meglio a Peucezio;

    tu riconosci che il capitalismo ci ha dato un regime di vita migliore, un medicina che funziona, ecc. ecc., e riconosci che non si tratta di elementi da sottovalutare.

    Però, ha un grossissimo difetto, che si chiama “omologazione”, e che sarebbe che il giovanotto di Shanghai ascolta la stessa musica di merda di quello di Los Angeles.

    Ora, a me questo sembra un problema più che trascurabile.

    Ma il fatto è che per quanto mi riguarda, bisogna fare la prova del nove;
    quindi, facciamo conto di rinunciare alla società di adesso, e di vivere nel Peucezio-evo.

    Ecco, non credo che improvvisamente moriremmo tutti a trent’anni o tornerebbe la peste nera (perlomeno non subito… in un paio di generazioni sì… ma il punto non è questo)

    il punto è che avremmo esattamente ciò che piace a te , vale a dire una società di analfabeti (lo so che li vuoi felici, eh? anche se onestamente non credo lo sarebbero), una società divisa in classi (che già trovo ributtante), una società in cui devi chiamare un tale “dottore” perché lo era suo bisnonno, una società in cui devi fingere di credere a una religione per la pressione sociale e perché non conosci altro, una società sessista e machista (non nel senso che tu odi le donne… tutt’altro, tu le adori…. esattamente come nel Medioevo 😉 ), una società sicuramente reazionaria e retrograda.

    Può essere anche la società più felice del mondo
    (ma di nuovo, non credo: se abbiamo avuto certe evoluzioni del pensiero, non è- come piace pensare ai reazionari- “perché le elites odiavano il Cristianesimo”, ma magari perché i pochi che potevano permettersi di studiare… si sono accorti che la società del Vecchio Regime faceva semplicemente schifo)

    sarà anche felice (a causa dell’ignoranza), vivranno tutti prosperi, se ti fa piacere pensarlo…

    ma rimane una società tremendamente brutta!!

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Secondo me ci stiamo imprigionando nella falsa dicotomia peuceziana: l’unica alternativa al capitalismo sarebbe il passaggio al Peucezio-evo. A me pare, invece, che le ipotetiche modalità di organizzazione di una società siano molto più numerose.
      Certo, la possibilità concreta di istituire il regno dei filosofi di Platone o la società del pianeta Anarres del romanzo della Le Guin mi pare inverosimile, come del resto inverosimile sarebbe la nascita del Peucezio-evo…

      • PinoMamet scrive:

        Sono d’accordo su tutto.

      • mirkhond scrive:

        Il capitalismo ha migliorato la nostra vita solo nella misura in cui è stato pungolato dal socialismo.
        Diversamente abbiamo il modello statunitense in cui non c’è pietà per i deboli e gli svantaggiati e i disastri del Terzo Mondo..

        • Francesco scrive:

          Duca

          il Peucezio-evo è strano e improbabile ma molto meno letterario e falso della Mirkhond-America! sembri il Papa, quanto a pregiudizi e ostilità

          😉

          • mirkhond scrive:

            In America esiste lo stato sociale?
            Non mi risulta allo stato attuale.

            • Francesco scrive:

              studio davvero, allora, invece di pensare di sapere già tutto!

              • mirkhond scrive:

                Ripeto: in America esiste lo stato sociale si o no?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Mirkhond

                “Ripeto: in America esiste lo stato sociale si o no?”

                Credo che l’idea sia abbastanza estranea alla cultura usana.

                In compenso, il governo federale spende somme non indifferenti su progetti specifici di aiuto a categorie disagiate.

              • mirkhond scrive:

                Inoltre qua se c’è qualcuno che fa il tuttologo sparandole spesso grosse, quello sei tu.

              • Francesco scrive:

                Duca

                a me risulta che lo stato sociale USA (limitato e difettoso) esista dagli anni ’30 e sia stato ampliato nei ’60

                poi non è la piovra onnivora ed elefantiaca che è un Europa ma esiste

                ciao

              • mirkhond scrive:

                Ma non ha subito tagli all’epoca di Reagan?

              • Francesco scrive:

                1) non ho detto che è fatto bene
                2) non ho neppure detto che sia intoccabile come in Europa
                3) credo che sia stato tagliato in parte ai tempi di RR – e credo che molti di quei tagli non li appoggerei
                4) ho già detto che agli Americani servirebbe eccome un Servizio Sanitario Pubblico?

                ho solo che detto che esiste e di questo sono abbastanza certo

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                La sanità è quello che è, la scuola pubblica da schifo, la pensione della Social Security è infame… food stamp e case popolari?

              • Francesco scrive:

                meglio che niente, direi

                poi toccherà alla sinistra USA riuscire a battere nel dibattito culturale i Tea Party

                magari parlare meno di aborto, gender issues, BLM e stronzate da estremisti e di più di assistenza sanitaria e scuola

              • mirkhond scrive:

                “magari parlare meno di aborto, gender issues, BLM e stronzate da estremisti e di più di assistenza sanitaria e scuola”

                Qui concordo.

              • Francesco scrive:

                devo dire che l’impopolarità dell’Obamacare, la timida riforma sanitaria del presidente bluff, mi ha molto stupito

                devi essere abbastanza cretino per voler morire prima purchè altri paghino meno tasse …

        • Peucezio scrive:

          Mirkhond,
          “Il capitalismo ha migliorato la nostra vita solo nella misura in cui è stato pungolato dal socialismo.
          Diversamente abbiamo il modello statunitense in cui non c’è pietà per i deboli e gli svantaggiati e i disastri del Terzo Mondo..”

          Questo è vero.
          E non rientra nella mia idea del finto autocorrettivo del capitalismo che serve a rafforzarlo.
          O se anche l’ha rafforzato, come probabilmente ha fatto, l’ha fatto nel modo migliore, rendendolo più umano e vivibile.

          Ma quanta differenza con la sinistra politicamente corretta di oggi!
          E mi meraviglio sempre che tu non colga che gli stessi che sono fanaticamente pro-gay, pro-femministe, pro-trans e a cui non frega più nulla dei poveri, dei lavoratori, della concentrazione della ricchezza, della miseria nel mondo, sono anche tutti, senza eccezioni, fanaticamente pro-immigrazione.
          Forse vuol dire che c’è l’inghippo e che gente un po’ folcloristica come Fusaro o un po’ pessimista e livorosa come La Grassa e Petrosillo nella sostanza hanno pienamente ragione.

          • mirkhond scrive:

            “E mi meraviglio sempre che tu non colga che gli stessi che sono fanaticamente pro-gay, pro-femministe, pro-trans e a cui non frega più nulla dei poveri, dei lavoratori, della concentrazione della ricchezza, della miseria nel mondo, sono anche tutti, senza eccezioni, fanaticamente pro-immigrazione.”

            Non si può essere contrari alle famiglie omosessuali, ostili alle logiche del cinismo capitalista e nello stesso tempo sensibili al problema tragico dell’immigrazione?
            Il fatto che la sinistra di oggi sia filoricchiona e immigrazionista nel contempo, non significa che io mescoli le due cose.

            • Moi scrive:

              Non si può essere contrari alle famiglie omosessuali, ostili alle logiche del cinismo capitalista e nello stesso tempo sensibili al problema tragico dell’immigrazione?

              ————-

              Si può, si può … anche dal carcere se passano le leggi sulla “omonegatività” [sic] … ma ad essere al contempo Anti “Ricchioni” (relata refero) e Pro”Invasori” (per dirla come Salvini e persino Iwobi !) quello “strano” sei TU !

              Così come se pensi che il “Sociale” voglia dire Tutela dei Poveri anziché Diritto Illimitato al Desiderio dell’ Individuo Consumatore (compreso, come già si è visto, sentirsi animale d’ altra specie !) .

      • Peucezio scrive:

        Mauricius,
        d’accordo, in linea di principio ci può stare e non voglio ragionare in modo dicotomico.
        Ma fammi un esempio, dammi un’idea anche ipotetica, anche un po’ fantasiosa (d’altronde si sono realizzate fantasie che tempo prima parevano al di là di ogni immaginazione umana) di un modello del tutto terzo rispetto al capitalismo moderno e all’Ancien Régime (o al neolitico).

        Io in fondo non ho preclusioni: qualunque società che producesse persone vere, vivaci, un po’ pirotecniche, non tutte grige mi andrebbe bene. E’ che fino adesso le hanno prodotte solo le società di tipo agricolo-artigianale, non quelle tecnologiche e borghesi.

    • mirkhond scrive:

      “Però, ha un grossissimo difetto, che si chiama “omologazione”, e che sarebbe che il giovanotto di Shanghai ascolta la stessa musica di merda di quello di Los Angeles.

      Ora, a me questo sembra un problema più che trascurabile.”

      Qui però sono d’accordo con Peucezio. L’omologazione globalizzatrice capitalista distrugge la ricchezza umana e culturale generata dalla differenza.
      E’ un pò quello che constatava già Marx nell’800, solo che lui vedeva questo processo come positivo, in quanto per lui la dissoluzione delle società tradizionali nel minestrone capitalista avrebbe creato con la sua umanità di sradicati un terreno favorevole al socialismo, visto come il compimento del progresso umano.

      • mirkhond scrive:

        Sempre cercando di capire cosa vuol dire Peucezio, credo che conti molto il contesto in cui si vive.
        Peucezio vive in una grande metropoli capitalista composta da un ‘umanità di sradicati cosmopoliti che coestistono in una visione omolgante della società senza però essersi integrati davvero nella milanesità.
        In sostanza questa omologazione capitalista ha solo distrutto la differenza senza sostituirla con qualcosa di culturalmente bello.
        E su questo francamente non posso dargli torto.

        • PinoMamet scrive:

          Però per ridurre le cose in una prospettiva realistica, Peucezio mi sembra proporre un baratto, o un inestistente aut aut:

          da un lato… tutto! tutto il mondo in cui viviamo, cose belle (uguaglianza, democrazia rappresentativa, cultura diffusa) e cose brutte (omologazione e appiattimento culturale, inquinamento, “logorìo della vita moderna” 😉 )

          dall’altro… i contadini che parlano in dialetto, e i costumi regionali. Completi di ineguaglianza e di società classista.

          No, grazie, se l’alternativa è questa (e comunque non lo è) mi tengo il capitalismo e i filippini truccati da neri americani sulla metro di Milano.

          • mirkhond scrive:

            Quando sono stato a Milano, ormai molti anni fa, ho provato un senso di vuoto, di paura, sentendomi come sperduto nella grande metropoli di sradicati cosmopoliti, priva di un centro storico, piena di grattacieli a partire dall’orrendo Pirellone.
            Scioccante la vista della stazione centrale con giovani che si facevano le pere alla luce del sole e nell’indifferenza di tutti e i merchettari con le tasche de jeans pieni di preservativi.
            Per non parlare dei sotterranei della metropolitana già asfissianti di loro da farti venire la claustofobia e anch’essi strapieni di gente che non riuscivi a muoverti.
            Se non c’era mio padre con me, mi sarei sentito perso.
            E non ero più un bambino da un pezzo…..

            • mirkhond scrive:

              marchettari

            • Francesco scrive:

              ah, il Pirellone è un piccolo, simpatico, tradizionale grattacielo, vissuto dai milanesi come un simbolo dello loro storia recente

              quindi bello per necessità storica o per memoria

              ADESSO finalmente abbiamo anche noi una buona dose di grattacieli

          • mirkhond scrive:

            Il capitalismo però uno produce automaticamente uguaglianza e diritti, se non è pungolato dal correttivo socialista.

            • mirkhond scrive:

              non produce

              • Moi scrive:

                Ma ora è consolidata l’ idea che un ragazzotto che addirittura paga per poter lavorare è Imprenditore di Se Stesso … e ogni forma di “Socialismo” è roba da Perdenti Sfigati ! … A questo, il Karlone NON ci aveva pensato !

              • mirkhond scrive:

                Ecco perché sto con papa Francesco, che è rimasto l’ultimo socialista a difendere i poveri.

              • Peucezio scrive:

                Qui però, scusami, insisto, mi appari davvero molto ingenuo.
                Ripeto, lui probabilmente ci crede davvero.
                Ma è come l’attivista dai buoni sentimenti, sfruttato dall’ingranaggio della pubblicità, che trasforma la lotta alla povertà in un prodotto di consumo.

                L’unico risultato del bergoglismo è il successo di una religiosità vendibile, perché poco impegnativa, lassista, tollerante e buonista, che è lo snaturamento della religiosità come vincolo, come scelta radicale.
                E mi meraviglio che tu, che il cristianesimo nella sua essenza, come conversione radicale, lo prendi sul serio più di me, non colga la perniciosità di tale orientamento.
                Il risultato è che tale papa piace a tutti, ai cattolici tiepidi di oggi, agli atei, ai comunisti, agli attivisti gay, alle ong dei migranti, ma tanto la gente non va più in Chiesa, non crede più a nulla…

                Ecco, come ho detto altre volte – già formulai obiezioni analitiche e circostanziate sul Bergoglio politico – se davvero avesse preso posizioni “scandalose” sulle multinazionali e sul rapporto fra economia capitalista occidentale e risorse del Terzo Mondo, denunciando multinazionali, amministratori delegati, dicendo che più ci stiamo in Africa e più danni facciamo, dicendo che “aiutiamoli a casa loro” è una follia non perché impedice l’immigrazione, ma perché tanto lo stare a casa loro serve solo ai porci interessi di tali gruppi e continuerà a immiserire l’Africa, ecco, se dicesse tutte queste cose, invece di attaccare Salvini e Trump, lo si potrebbe prendere sul serio.
                Attaccate Salvini e Trump significa solo compiacere l’antirazzismo fighetto radical chic che è organico allo stesso sistema di potere borghese che perpetua la miseria e la morte nel Terzo Mondo, senza incidere sui gioci veri, seri.

              • Francesco scrive:

                guarda che credo lo abbia detto un sacco di volte, io temo che Sua Santità aderisca a una visione economica tra il peronismo e il chavismo, fondata sulla lagna anti-sfruttamento e totalmente priva di contenuti seri

            • Francesco scrive:

              questa affermazione mi pare strana, visto che il capitalismo è stato corretto dalle leggi e dalla politica in tutti i paesi del mondo, tranne la Cina comunista

              a me pare che la capacità di autocorrezione del capitalismo sia una delle caratteristiche più importanti e più positive – e che in questo batta di gran lunga gli altri regimi economici

              poi se ogni forma di diritto dei lavoratori o dei consumatori vogliamo chiamarla socialismo, beh facciamolo

              • PinoMamet scrive:

                Negli USA non mi pare tanto corretto…
                se lo è, lo è in quantità omeopatica…

              • Francesco scrive:

                qui è un problema di semantica: corretto e accoppato per me sono due concetti diversi

                😉

          • Peucezio scrive:

            Pino,
            capisco le tue obiezioni al ragionamento dualistico e in linea di principio sarei d’accordo.
            E’ che io ragiono su ciò che è storicamente attestato.
            Poi possiamo immaginare di tutto e può essere benissimo che alla fine si producano sintesi nuove che abbiano qualcosa di umano e di bello.
            Però, visto che siamo nella modernità omologante di questo ciclo storico specifico, io cerco di dargli (si fa per dire: io non conto niente) una bella iniezione di tradizione, perché quello tradizionale è l’unico mondo che ha prodotto cose che mi piacciano.

            Alla fine a me interessa il molteplice, sono un pluralista. Se mi trovate un mondo nuovissimo, anche comodo, dove si vive bene, senza povertà, senza privazioni, con il pluralismo e la complessità, ci metto la firma domani mattina!

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Pino Mamet

      “Però, ha un grossissimo difetto, che si chiama “omologazione”, e che sarebbe che il giovanotto di Shanghai ascolta la stessa musica di merda di quello di Los Angeles.”

      Io su questo sono abbastanza “peuceziano”, con però una distanza decisiva.

      In entrambi i luoghi, accettiamo per ipotesi l’idea che i giovani siano rimbambiti, irrimediabili, ecc ecc.

      Bene, però Peucezio dovrebbe accettare tranquillamente il rimbambimento di Shanghai, visto che lì sono tutti con gli occhi a mandorla e quindi non hanno subito contaminazioni razziali.

      • Peucezio scrive:

        Miguel,
        ma infatti la razza è l’ultimo dei problemi.
        Io ne faccio un problema perché conta anche il sostrato materiale, ma è chiaro che la cosa veramente importante è la forma, non la materia (in senso aristotelico).

        Poi c’è anche l’esigenza di rompere il perbenismo borghese, che appena sente parlare di razze e segregazione, impazzisce.
        Ogni sasso nel mare del conformismo è un utile stimolo (anche quando fa incazzare Pino: è un effetto collaterale di cui mi dispiaccio, ma tollerabile, nell’economia generale del dibattito).

        • PinoMamet scrive:

          ” l’esigenza”

          ma proprio no: questa esigenza non la vedo affatto.

          E ti dirò, molte presunte “rotture del conformismo” mi sembrano dettate dal fortissimo desiderio di imporre un conformismo di segno opposto (che poi è quello che regnato fino a ieri, e in gran parte anche oggi…)

    • Peucezio scrive:

      Ti rispondo poi in modo più puntuale.
      Un primo accenno:

      “(ma di nuovo, non credo: se abbiamo avuto certe evoluzioni del pensiero, non è- come piace pensare ai reazionari- “perché le elites odiavano il Cristianesimo”, ma magari perché i pochi che potevano permettersi di studiare… si sono accorti che la società del Vecchio Regime faceva semplicemente schifo)”

      Direi semmai che se abbiamo avuto certe evoluzioni del pensiero, è perché c’è stata l’egemonia del ceto borghese su quello popolare e la modernità è esattamente l’espressione di ciò.
      Si tratta di riprendere Gramsci al contrario.

    • Peucezio scrive:

      Pino,
      una risposta un po’ più articolata (anche in questo caso tendo a pensare che in fondo non siamo così distanti come parrebbe):
      il concetto di bello e di brutto ha dei margini di opinabilità.
      Ma, insomma, resta il fatto che in Italia c’è qualcosa come la metà (con oscillazioni secondo le stime) del patrimonio artistico mondiale.
      E ti assicuro (lo sai già da te) che non dipende dalla Mole Antonelliana o da altre cose otto-novecentesche, che in minima misura contribuiscono, ma, insomma, dipende quasi tutto da antichità classica, medioevo, rinascimento, sei-settecento.
      E la cosa che colpisce delle architetture del passato è che nel Medioevo erano belle anche le casupole anonime: non ammiriamo solo le cattedrali, ma anche i borghi fatti di archi, corti, stradine, scale che non esprimono alcuna architettura illustre.
      Prova a paragonarli coi quartieri di abitazioni degli anni ’60!
      Poi, vabbè, tu puoi dirmi che ti piace molto l’otto-novecento, e ti riconosco che ci sono tante cose valide, che non ci sono solo i palazzi anonimi delle periferie ma anche Le Corbusier, tutto quello che vuoi. Ma, insomma, al di là delle preferenze personali, parliamo di una civiltà che indubitabilmente ha saputo produrre il bello, di fronte a un’altra che ha prevalentemente prodotto brutture, con le dovute eccezioni.

      Inoltre metti insieme alcune cose diverse (come è normale, per sintesi), ma è bene chiarire da parte mia certe distinzioni.
      Tu hai un po’ la percezione del mio mondo ideale come un mondo ingessato, un po’ museale, fatto di mille privilegi e diritti incrostatisi e incistatisi.
      Non nego di avere magari a tratti anche un’estetica un po’ decadente e museale di questo tipo.
      ma, stringi stringi, il mondo che io amo veramente è l’esatto opposto. Cioè io rimpiango un mondo di gente vivace, esuberante emulticolore contro un mondo di mummie. E basta confrontare le nuove generazioni, diciamo nate più o meno dopo gli anni ’40, con le vecchie per percepirlo in modo chiarissimo. Al di là del grigiore espressivo, prosodico, gestuale degli uomini contemporanei, è interessante notare come i personaggi del mondo popolare fossero estremamente caratterizzati, a tratti anche molto eccentrici (c’era l’ubriacone, l’avaro patologico, il dissipatore folle, il balordo criminaloide spericolato, il tipo preciso fino al maniacale, il nobile spendaccione decaduto, il vecchio comunista fanatico, il vecchio fascista militarista reduce, insomma, c’era un paesaggio umano di un’estrema varietà, fatto di tinte forti, ma estremamente ricche e non senza sfumature e complessità), mentre, stringi stringi, oggi ci si muove entro schemi molto stretti: siamo un po’ tutti la fotocopia uno dell’altro.
      E’ chiaro che non parlo di gente nata sotto l’Ancier Régime, ma nelle classi basse ci sono tempi più lunghi e quell’umanità, diversamente da quella borghese, era ancora per molti versi il riflesso del mondo popolare tradizionale.

      E, soprattutto, non è il mondo dei privilegi e dell’egemonia aristocratica quello che amo. Quello lo ritengo un portato dei popoli guerrieri del nord, insomma, di elementi non originari che si sono costituiti ceto egemone con la forza su popoli più evoluti (e questo vale sia per gli indoeuropei nelle civiltà mediterranee che per i germani nel medioevo europeo; ovviamente sto schematizzando, ma per intenderci).
      Con ciò, non sono un egualitarista, perché amo tutto ciò che è molteplice e strutturato. Ma non penso a società di classi e privilegi, ma semmai di comunità, corpi intermedi, assemblee di pari, di padri di famiglia, qualcosa come il comune medievale, più che la società feudale aristocratica (che comunque preferisco di gran lunga rispetto a quella borghese capitalista, che però ne è un’estremizzazione, più che il rovesciamento).
      E comunque, le manifestazioni culturali che amo di più del mondo d’Ancien Régime, sono quelle di matrice più popolare. Poi, certo, amo tantissimo Dante (che comunque scelse di scrivere la Commedia in volgare), ma sento molto il fascino del Boccaccio più da bozzetto popolare, di Rabelais (per quel poco che ho letto), del Pulci, del Ruzzante, tutti autori che conosco poco, ma che mi riservo di approfondire, perché vanno molto sulle mie corde.
      Con ciò, poi la letteratura e l’arte si amano a tanti livelli e la mia avversione verso la civiltà borghese non m’impedisce certo di amare il romanzo borghese ottocentesco, così come anche, chessò, il film di Antonioni, che esprimono così bene il disagio dell’alienazione secondonovecentesca: la sublimazione artisitca di un mondo alienante cui pure si guarda con sgomento e critica, può dare risultati stupendi.

      Infine, come già ti scrivevo: parrebbe quasi che tu voglia esprimere una sorta di orgiglio o di revanscismo popolare egualitarista contro un mondo arcaico di privilegi e ingiustizie.
      Va bene, però come la mettiamo col fatto che le rivoluzioni moderne sono state fatte dai ricchi contro i poveri?
      Ti dicevo della mia amica cilentana che mi raccontava dell’eccidio di tutti i nobili (in quanto giacobini) del suo paese da parte dei contadini.
      Ecco: quello è il mio mondo. Io sono con quei contadini. Sono con quel mondo. Nemico dell’aristocrazia, della borghesia (che spesso si sono alleate: in questo caso abbiamo aristocratici convertitisi all’ideologia borghese), del progresso, delle rivoluzioni, dei nemici della religione, ecc.

      Poi resta il problema dell’oggettivo progresso materiale cui il capitalismo dà luogo.
      E qui è un problema spinoso su cui sospendo il giudizio.
      Erano più felici i contadini che magari morivano a quarant’anni e che non sapevano se riuscivano a riempirsi la pancia, ma che non erano nevrotizzati, alienati, che cantavano, sorridevano, come oggi gli zingari malgrado vivano nella merda, o noi che viviamo nella comodità e nel lusso, ma siamo tutti nevrotici e spenti?
      Detto così mi sto rispondendo: i primi. In realtà lascio aperta la questione, perché non la considero affatto banale.
      Però, se il mondo contemporaneo ci ha risollevato dalla miseria, ora si tratta di ricostruire la bellezza, che esso ha distrutto. E per farlo bisogna guardare indietro. Poi vedremo cosa farci con questo recupero e come riattualizzarlo in modo nuovo. Nel frattempo ogni tendenza reazionaria è funzionale, perché limita il danno e reintegra tali aspetti. Tanto non sarà Salvini a farci retrocedere a una vita media di quarant’anni e a farci morire di raffreddore.
      Con buona pace delle angosce pandemiche di Z.

      • Roberto scrive:

        Io continuo a pensare che il “nevrotizzati” si applica a qualsiasi epoca, solo che fino a pochi anni fa le nevrosi si nascondevano o non se ne parlava.

        Quando è morto de crescenzo, mi è venuta voglia di rileggere “vita di de crescenzo scritta da lui medesimo”, e mi sembra che ci siano un mare di episodi di nevrosi nei suoi genitori (quindi parliamo degli anni 20)….il terrore della polmonite della quale si moriva, l’angoscia di rompere le uniche scarpe, l’ansia di perdere l’unica penna e così via.

        Credo che l’umanità sia sempre vissuta così. Poi certo canti e balli, ma il giorno che non hai niente da mettere nel piatto, o quando aspetti i saraceni, o durante una pestilenza ti diverti di meno

        • Peucezio scrive:

          Ne abbiamo parlato mille volte.
          Io credo siano cose completamente diverse.
          In un’umanità così caratterizzata ed estrema c’era anche il pazzo, lo scemo, il malinconico cronico, così come l’esuberante esagerato, il temerario e così via.
          Ma quel tedium vitae, quell’alienazione, quell’inettitudine esistenziale così tipica prima della borghesia e oggi un po’ di tutti non c’era: quella è proprio un’altra cosa.

          Poi altra cosa ancora è il disagio e il senso di precarietà materiale.
          Cioè se sia meglio essere sani di testa con la pancia vuota o nevrotici on la pancia piena.
          Va anche detto che quella precarietà era bilanciata da una percezione del sacro e del sovrannaturale (e quindi della vita ultraterrena) come oggettivi e tangibili, facenti parte del paesaggio mentale, con quello che questo comporta.
          In questo senso sarebbe un gioco a vincere: qualche decennio di privazioni in cambio di una vita eterna in Paradiso!

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Ma quel tedium vitae, quell’alienazione, quell’inettitudine esistenziale così tipica prima della borghesia e oggi un po’ di tutti non c’era: quella è proprio un’altra cosa.

            Basta chiamarla accidia ed eccola lì.

          • PinoMamet scrive:

            Mi sa che c’è già in Orazio…

            poi ci mettiamo anche il “dissidio” petrarchesco…

            secondo me sono davvero dei temi eterni, solo che nel Novecento in effetti hanno riguardato più persone…
            il che è un sintomo del fatto che nell’Ottocento-Novecneto molta più gente stesse bene

            • PinoMamet scrive:

              Cioè che aveva tempo per pensare al tedium vitae!

              • Moi scrive:

                Diciamo che i problemi esistenzali sono i prolemi di lusso di quando hai risolto quelli materiali.

                Poi sono convinto che un sincero sentire religioso aiuti molto a elaborare possibili risposte che rendano tollerabili sofferenze altrimenti intollerabili … ed è qui che casca la UAAR & Affini ! 😉

              • Peucezio scrive:

                Io non sono molto d’accordo con questa vostra idea.
                Credo sia un po’ una banalizzazione popolare.
                Non credo che le nevrosi si sviluppino perché non si hanno preoccupazioni materiali e quindi si ha il tempo di svilupparle.
                Oggi infatti abbiamo un’umanità di nevrotici che sono anche senza lavoro e in difficoltà e si somma l’inettidudine con la situazione oggettiva difficile.
                Mentre negli anni ’60 avevamo gente vitale, perché cresciuta nell’Italia povera, che però si godeva il sopravvenuto benessere, mantenendo il suo vitalismo.

                Io ipotizzo invece che c’entri la promiscuità e il contatto fisico, lo stare in tanti in poco spazio.
                Il contatto fisico è fondamentale per i bambini molto piccoli e struttura il loro rapporto col mondo, la loro affettività, la loro emotività.
                E si sa che i ricchi hanno tanto spazio e non amano stare tutti appiccicati.

              • PinoMamet scrive:

                Peucè, chissà perché le idee altrui sono sempre banali e semplicistiche… invece una serie di generalizzazioni campate in aria sulle persone degli anni Sessanta e la larghezza dei salotti dei ricchi sono scienza esatta 😉

        • Peucezio scrive:

          D’altronde i Buddenbrook, Svevo, Musil, i personaggi di Moravia, quelli della tetralogia di Antonioni, ecc. non li ho inventati io.
          E non è fantasia, è proprio la trasposizione letteraria di un sentire, di una società, di un mondo.

      • PinoMamet scrive:

        Mah…

        anche tu tratti mille argomenti, e non facile capire cosa affrontare per primo.

        Parto dall’estetica: il bello e il brutto sono opinabili, appunto, e quando dico che una cosa è brutta, vuol dire che par brutta me.

        in effetti credo che il metro estetico sia quasi l’unico che abbiamo per giudicare una società, il che non significhi che la giudico dalla bellezza dei suoi edifici, ma dalla “bellezza” della sua struttura:

        “giusto” o “sbagliato”, stringi stringi, sono concetti estetici, nessuno saprebbe spiegare cioè perché uccidere il vicino di casa è “sbagliato”, più di quanto sappia spiegare perché la tal musica gli sembra “bella”.

        Però, essendo tali, sono spessissimo anche criteri soggettivi: l’estetica è soggettiva, e per esempio non sono molto d’accordo su tutto il tuo paragrafo, quello appunto estetico: l’Ottocento e gran parte del Novecento hanno prodotto secondo me moltissime cose decenti e alcune bellissime: non sono un passatista, e non credo affatto che le casupole medievali fossero particolarmente belle…

        Quindi non sono neanche d’accordo quando dici che occorre “ricostruire” la bellezza, e tantomeno che per farlo occorra guardare indietro!

        Troverei abbastanza ridicolo un artista o architetto che volesse riproporre in eterno gli stilemi classici o barocchi (che poi, l’arte barocca è spesso… brutta!)…
        figuriamoci riproporre strutture sociali!

        Indietro bisogna pur guardare, ma mica fissarcisi. Non si fa nessun passo avanti andando indietro…

        • Peucezio scrive:

          Uhm…
          Però così cadiamo in un soggettivismo totale.
          Invece quando l’Unesco, che può avere mille difetti, fa delle stime e valuta dei luoghi o dei manufatti, segue criteri quantomeno condivisi (dire assoluti sarebbe eccessivo).
          Bisogna inoltre dire che se è vero che l’Ottocento e il Novecento hanno prodotto cose interessanti, oggi c’è proprio il piattume, un po’ in tutti i campi (almeno in Occidente; poi bisognerebbe vedere cosa si fa in Cina o in India, per dire, ma lì sono indietro di qualche decennio): oltre un certo limite questo sistema non riesce veramente più a produrre quasi nulla di decente.

      • Z. scrive:

        Ma cosa sarebbero, queste “angosce pandemiche”?

        • Peucezio scrive:

          Quelle provocate dall’antivaccinismo montante sui social network che tu tanto paventi.

          • Z. scrive:

            Allora, che i casi di morbillo in Italia siano aumentati credo sia cosa nota. Che questo sia dovuto anche al calo della copertura, conseguente anche alla propaganda antivax via web credo sia difficile negarlo.

            Ma – in Italia – mi sembra un fenomeno ormai tutto sommato circoscritto. Forse anche perché la comunità novax è piuttosto litigiosa e da oltre un anno ha perso buona parte dei suoi referenti politici.

  14. Moi scrive:

    Come Zhong (mi pare) et al. (ma io rivendico di essere stato il primo a potare l’argomento sul blog, anni e anni fa…) ci sento anche un po’ puzza di fregatura.

    Poi sono istintivamente ottimista (sbaglierò; ma anche gli istintivamente pessimisti non sono molto più obiettivi di me…) e confido nella capacità di trovare rimedi, mezzi di trasporto meno inquinanti e così via.
    So già che in mille mi direte che non è vero, siamo destinati alla dannazione e al fuoco eterno, perciò niente, me lo tengo per detto. Ma non vi credo.

    Questo non significa che non ritenga che molte battaglie siano essenziali ed urgenti. solo, per favore, non fatevi fregare, e non trasformatele nell’ennesima occasione in cui i ricchi, con la scusa di render vi più virtuosi, ve lo sbattono al culo.

    ————-

    Su questo concordo proprio anche nei punti di sospensione …

    Ad esempio, Tesla (sputtanatissimo dal Complottismo, ma un’ unità di misura in Fisica continua a portare il suo nome) parlava “ecologicamente” già di sostituire con i motori elettrici quei motori a scoppio a petrolderivati che avevano appena sostituito a propria volta quelli a vapore.

  15. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    Secondo alcune teorie (non so né m’interesa ricordare chi, niente Ipse Dixit) ci sarà una lacerazione interna al Governo stesso _ a potenziale rischio crisi prima o poi _ fra “Gretini” 😉 M5S e “Quelli delle Grandi Opere” PD … quest’ultimi che, a differenza dei “Buffoni” della Lega, la UE e “le MegaDitte” [cit.] d’ Assalto all’ Appalto 🙂 ritengono gente seria e affidabile !

    … Ma abbiamo anche digià visto dopo Bibbiano (a sproposito: Figlio di Beppe Grillo indagato per Stupro [!] di Branco … cercatevelo, se non ci credete !) che Dima , come Saltimbanco dell’ autocontraddizione, non è secondo a nessuno !

  16. Moi scrive:

    SEGNALAZIONE

    Non hai l’utero, non puoi parlare!

    https://www.youtube.com/watch?v=SjMw5zq6YQI

    aspettare il “besides” verso la fine 😉 …

    Breve “Americanata” sottotitolata …

  17. Moi scrive:

    Contrordine … SE si tratta cagnolini !

    https://www.youtube.com/watch?v=x5uQHh6veOQ

  18. Moi scrive:

    Interessante perché è la prima volta che vedo il superamento dialettico di una contraddizione fra Animalismo e Femminismo … nell’ esprimere chiaramente che la vita di un “tiny puppy” abbia a essere più importante di quella di un “tiny human baby” !

    … ed è precisamente a questi modelli culturali Liberal USA che si ispira il prossimo, imminente Governo !

  19. mirkhond scrive:

    Sempre per ricollegarsi al tema “caldo” del meticciato

    Ieri mattina ho accompagnato mia sorella in un noto laboratorio medico per degli esami del sangue che doveva fare.
    Tra i pazienti c’era una ragazzina con la sua famiglia.
    La fanciulla in questione ha attratto subito la mia attenzione per la sua bellezza non comune: aveva le forme possenti tipiche della donna italica, sannitica, capelli biondi e occhi azzurri, ma con gli zigomi alti.
    Subito ho detto a mia sorella che mi dava l’idea di una bulgaro-sannitica dati i suoi tratti somatici e il mio pensiero è infatti andato a loro:

    https://bibliotecamicheleromano.blogspot.com/2016/03/siamo-tutti-bulgari-alzecone-e-i-suoi.html

  20. Peucezio scrive:

    Non c’entra nulla, ma vi propogno queste poche righe di Croce, a proposito di come il modernismo cattolico abbia smarrito le stesse categorie logiche, che, in quanto tali, sono care a ogni mente razionale:
    https://www.radiospada.org/2019/09/benedetto-croce-daccordo-con-il-papa-contro-i-modernisti/?fbclid=IwAR2kyxS4NRdNLkFRmjvvuIJi5NO0NfTKOuay2XmReCY-hgIuZCXNkp5pPkg

  21. PinoMamet scrive:

    Sul “meticciato”:

    credo che Peucezio, forse per la sua esperienza pugliese, tenda a vedere le popolazioni (comunque definibili, in quanto a grandezza) come una serie di…

    scatoloni, uno di fianco all’altro. Contenenti delle granaglie (le persone) e dotate di forellini, più o meno numerosi, che li mettono in comunicazione l’uno con l’altro; ma perché i grani passino da una scatola all’altra, c’è bisogno di un vigoroso scuotimento, e comunque i grani che passano sono pochi.

    Io, forse perchè vivo in una zona con una storia diversa, mi sono fatto (non da stasera, è da tempo che l’ho visualizzata così) un’immagine diversa:

    per me le popolazioni sono dei laghi, con immissari ed emissari;

    questi torrenti che li uniscono all’incirca tutti possono essere più o meno pieni secondo il periodo, in certi periodo entra poca gente, in altri ne esce molta…

    ma non esiste un solo lago in cui le persone siano sempre le stesse… tranne pochi che si sono trasformati in stagni, ma sono davvero l’eccezione.

    Perciò per me la signora dal cognome ungherese, o il veterinario dal cognome austriaco, o il contadino dal cognome spagnolo- anzi ebraico-sefardita (tutti esempi veri conosciuti da me, peraltro…)
    sono tutti italiani, anzi emiliani, anzi parmensi- e tali si considerano loro stessi.

    Per loro stesso motivo, me ne frego abbastanza di dove verranno fisicamente le future generazioni…

    • daouda scrive:

      Tu me sà che la bibbia nun l’hai letta…fino a prova contraria poi quello che non riesce a capire il valore del sangue sei te, perché io me sposerei na negra o na cinese senza problemi, ma te nun ciarivi proprio

      Popolazione…bravo…hai dovuto sceglie er termine giusto…

    • PinoMamet scrive:

      Esistono anche ebrei negri (non solo etiopi… proprio negri, come l’ottimo cantante chassidico Nissim Black) e cinesi…

      poi non so che edizione della Bibbia c’hai tu 😉

      • daouda scrive:

        Pino ma porca mignotta lo vado ripetendo da ssecoli che l’ebraismo non è matrilineare e neanche etnico essendo universalista.

        Però se la divina scrittura l’avessi letta sapresti che mi riferivo che sò ad Ezdra, le interdizioni er egizi e moabiti fino alla terza generazione et cetera come alla questione aronitica o davidica.

        ma perché devi fa r coojone de sinistra ( di destra sarebbe lo stesso ma per altre cose ) se sei religioso DEO gratias?

      • PinoMamet scrive:

        “Però se la divina scrittura l’avessi letta sapresti che mi riferivo che sò ad Ezdra, le interdizioni er egizi e moabiti fino alla terza generazione et cetera”

        onestamente non c’avevo pensato, anche se qualcosa della Torah ho letto… 😉

        però non erano considerate cose applicabili già più ai tempi della Mishnah, sulla base del ragionamento che gli Egizi di allora erano diversi da quelli di un tempo (se ricordo bene, proprio nel senso in cui intendo io parlando di “laghi”, se ricordo bene eh? potrei sbagliarmi; e che i Moabiti comunque non esistevano più…)

        • daouda scrive:

          Vabbene, allora perché Abramo come Isacco vollero per i loro figli sempre stirpe semita?

          Ed allora perché due tribù , mi risponderesti, sono egizio-ebraiche ( Efraim e Manasse )?

          E’ chiaro che l’etnicismo non c’entra con la divina Bibbia ma il discorso è che tu rifiuti i piani.

          CI sono 4 ambiti di meticciamento , ossia, in realtà di rendersi misti ossia BASTARDI.

          a) sangue
          b) religione
          c) politica
          d) casta

          il punto a e b sono superabili, anzi, sono linee guida ma non cose stantie e fisse e dunque inderogabili come invece sono i punti c) e b).
          Infatti i punti A e D sono alla luce di questi altri. Sposare una straniera ( etnica e castale ) non è un problema di per sé se non tradisci ( la politica e la religione ) ossia se non divieni patteggiatore col nemico.

          Ma tu sei un liberale sotto sotto e non comprendi che tra 100 anni la tua azione avrà contribuito al disastro, entrando nel novero di chi le generazioni future malediranno a ragione.

  22. Peucezio scrive:

    Ragazzi, sappiate però che per un po’ dovrò fare un po’ un blackout, causa impegni sopravvenuti.
    Mi sono fatto un’umbriacatura di interventismo sul blog ed è bene che tiri un po’ i remi in barca: purtroppo il tempo non è infinitamente estensibile, ahimè.
    Leggerò i nuovi post di Miguel e magari qualche commento saliente, così, per curiosità.
    Se avete obiezioni o osservazioni interessanti da pormi, scrivetemi pure in privato (chi non abbia la mia mail, può farsela dare da Miguel).

    • Moi scrive:

      Quando avrai tempo mi limiterò a un’ ossservazione (per altro già mossa) sulla tua ossessione sui tratti somatici …

      Tu stesso hai detto di distinguere addirittura Baresi e Bitontini, come se fossero due varianti della stessa razza canina / felina / suina / bovina /equina / ovina / caprina / avicola / ecc … prodotta da selezionatori diversi in due diversi stabilimenti zootecnici attigui.

      L’unica cosa sensata da dire sarebbe che, proprio per salvaguardare la tanto sbandierata “diversità” , si dovrebbe dare un aiutino 😉 ai geni recessivi mediante l’ ingegneria genetica ! … Evitare così estinzioni della diversità “Bianca”, specie “Norrenomorfa”, da “Genetic Blending Out” : tipo mettere una bustina da té nell’ acqua bollente d’ un paiolo.

      Ma ciò che si fa comunemente per le bestie NON si può fare per gli umani, poiché lo facevano i Nazisti.

      • paniscus scrive:

        si dovrebbe dare un aiutino ? ai geni recessivi mediante l’ ingegneria genetica ! …”
        ————-

        Moi, ma porca miseria, lo sai che cosa vuol dire “gene recessivo”, o spari termini a caso in libertà?

        Da quello che scrivi, sembrerebbe che tu sia convinto che “gene recessivo” significhi “gene che sta diminuendo di diffusione” e che rischia di estinguersi… ma non è così, manco per il piffero, te l’abbiamo già spiegato più volte, e nemmeno io sola!

        Gene RECESSIVO vuol dire semplicemente che bisogna avercene due copie uguali, una di origine materna e una paterna, perché il carattere da esso determinato si manifesti in maniera esplicita. Se ce ne abbiamo soltanto uno dei due, il suo effetto non conta, e prevale l’altro. . La persona che è portatrice di un gene recessivo in copia singola, non ne vede gli effetti su se stessa, ma può comunque trasmetterlo ai figli. Punto e basta. Non c’entra niente con quanto sia raro o quanto stia andando ad aumentare o a diminuire nel tempo!

        Per cui, non capisco cosa c’entri l’ingegneria genetica, anzi mi pare un vero delirio. Se anche si “trapiantasse” un gene recessivo in qualcuno che non ce l’ha, rimarrebbe recessivo comunque!

  23. Francesco scrive:

    dedicato a Mirkhond:

    https://www.inuovivespri.it/2019/09/03/pino-aprile-nasce-un-altro-governo-contro-il-sud

    non vi dico quanto ho riso a leggerlo, se non altro mi è più chiaro il successo di Salvini: c’è una larga parte di italiani che a prenderli per il culo con bugie che non reggono un secondo sono entusiasti, magari sarebbero pure capaci di spararsi in nome di codeste menzogne!

    🙁

  24. mirkhond scrive:

    Mi sembra che l’autonomia differenziata sia un cavallo di battaglia di alcune regioni del Nord.
    Pino Aprile in un articolo successivo ha in parte rettificato quanto detto sul nuovo governo:

    https://pinoaprile.me/ricompaiono-i-lep-nel-programma-di-governo-anche-se/

    • PinoMamet scrive:

      Io non capisco perché l’autonomia proposta dalla regione Emilia Romagna (nel disinteresse totale dei suoi abitanti, preciso per l’ennesima volta) sarebbe “paracula” e chiedere le stesse cose di quelle di Veneto e Lombardia.

      Io a tempo debito la lessi
      (non pretendo di essere la persona più corretta del mondo, ma quando posso e ho tempo mi piace documentarmi sulle cose di cui discuto: lessi anche le motivazioni della giudice che assolse la Rakete ecc.)
      e mi parve piuttosto diversa.

      Se Aprile ha dei dati diversi, li leggo volentieri.

      • Francesco scrive:

        Pino

        è una questione di principio di gente per cui non deve esistere nessuna forma di autonomia o meglio di differenza

        gente che si incazza se a Palermo c’è il sole e a Pavia piove, ad andare al fondo della questione

        quindi è inutile rilevare che il Veneto chieda competenze assurde e l’Emilia no o che la scuola regionalizzata in Germania funzioni benissimo

        ciao

        • mirkhond scrive:

          Pino e Francesco

          Perché non scrivete a Pino Aprile e gli esponete il vostro punto di vista e le vostre critiche sull’argomento?
          Pino Aprile non è tipo che si sottrae al confronto (al massimo la risposta potrebbe arrivarvi con qualche giorno di ritardo, in quanto è impegnato nella costruzione del nuovo soggetto politico meridionalista Movimento 24 Agosto).

    • Francesco scrive:

      Duca

      tu hai studiato questa cosa dei LEP? a me era parso di capire che fossero un trucco degli anti-federalisti per rimandare alle calende greche il tutto

      come i costi standard, che sono stati uccisi perchè certe ruberie in certe regioni restino nascoste e possano proseguire indisturbate

      ma non ho veramente approfondito

      ciao

  25. habsburgicus scrive:

    @Miguel
    “dal mio punto di vista, più si viaggia meglio è. Più opportunità di lavoro di business e di spostamento veloce in aereo, in macchina, in treno o in nave ci sono, e meglio è”

    (lo vedo solo ora)
    non dovrei dirtelo, poiché non vi è alcuna necessità e dunque, da un punto di vista diplomatico e razionale, quanto sto per scrivere non ha alcuna utilità e perciò andrebbe evitato…però lo scrivo lo stesso giacché con il tempo ho (purtroppo ?) smarrito anche quel po’ di saggezza che un tempo mi era in genere riconosciuta, da amici e meno amici, alike 😀
    ebbene, io sono d’accordo al 100 % con quanto espresso nella frase ! e non perché proferita da un politico per cui ho una certa “non-ostilità” ed empatia (understatement) ma, ancorché io non ami i caporioni PD, sarei d’accordo egualmente se fosse stata pronunciata da un altissimo dirigente PD (ex-PCI, magari massone, magari pro-gender, facciamo pure anticlericale estremo e anti-italiano, tanto da farti capire che loderei la frase anche se venisse da uno agli antipodi della mia Weltanschauung o, quantomeno, della mia ex-Weltanschauung, giacché la sto cangiando :D)
    ne consegue, per citarti, che dovresti considerare anche me uno fra i tuoi nemici…non sarà però necessario dato il mio peso politico e sociale assolutamente nullo !
    guarda però che anche il tipo da te citato (pur continuando a stare infinitamente meglio di me, dal punto di vista finanziario, di relazioni, di contatti, di vita privata ecc) avrà molto presto anch’egli peso politico vicino allo zero…dunque puoi stare tranquillo e goderti l’autunno oltranino ! 😀

    • Francesco scrive:

      idem

      solo che chioserei due cose: una è il corollario “senza costi a carico della collettività”

      l’altra è che Salvini prende voti “ideali” in nome del non viaggiare, non importare, ognuno a casa sua e obbligato a comprare da un solo negoziante

      sui voti “interessati” credo abbia più ragione Miguel, distiguendo tra veri imprenditori capaci di esportare buoni prodotti e laidi percettori di appalti pubblici – gli effetti economici dei due gruppi sono diversissimi

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Habs

      “ebbene, io sono d’accordo al 100 % con quanto espresso nella frase ! ”

      Nessun problema, ma bisogna assumersene le conseguenze. Ad esempio:

      1) me ne vado via dal paese, in una città dove nessuno ci fa più caso se vado o no a Messa

      2) per viaggiare, uso l’inglese, e scopro di essere omosessuale, e quindi mi trasferisco a San Francisco

      3) a San Francisco mi sposo con un messicano, e siccome voglio essere libero di viaggiare come mi pare, quando arrivo in Italia, pretendo che si riconosca il mio matrimonio e pure mio marito

      4) e magari Ahmed che viene da Tunisi fa notare che lui è più vicino all’Italia di quelli che abitano a San Francisco, quindi perché non posso venire anch’io?

      “‘Forse tu non pensavi ch’io loico fossi!’ …”

  26. Moi scrive:

    Sìche lo so icché vuol dire “recessivo” … ma, cercando di venire in contro a Peucezio (che ci disse di saper distinguere ictu oculi addirittura fra Razza Barese e Razza Bitontina … manco fossero due sottovarietà di gallina padovana prodotte in fattorie attigue !) , stiam dicendo tutti/e 😉 la stessa roba; cambiamo specie per evitare troppa emotività :

    se un allevatore di cani volesse rilanciare un po’ il muso incassato prognato molossoide recessivo rispetto a quelloaffuslato isognato lupoide dominante … saprebbe benissimo cosa fare e come, SENZA scomodare Scienziati Pazzi esperti di “splicing” [sic] per ottenere chissà che “chimere” genetiche ! 😉

  27. Moi scrive:

    Poi ripeto, mi considero troppo sessista per poter essere razzista ! 😉 … Almeno Habs avrà capito ! 😉

  28. Moi scrive:

    MA … a ‘sto punto, dopo Pino Aprile, vorrei anche il Partito NeoMarxista di Diego Fusaro , che ovviamente avrebbe Costanzo Preve fra i Padri Nobili (e NON “Persone Generanti Diadiche M Nobili” , che il Fusaro è compiaciutamente Ottocentesco nel linguaggio) !

  29. Moi scrive:

    @ MIRKHOND

    la Combo Micidiale è fra “You Are What You Feel” dei Liberals e “God Hates Losers / Poors” dell’ Eresia Protestante !

    ———–

    “Combo” è la forma breve di “Combination”, iniziata con i videogames e ormai estesa molto oltre.

    Le due frasi mi sembravano semplicissime esono entrambe tipiche di chi le promuove :

    “Tu sei ciò che senti/percepisci” [Miguel confermerà che “to feel” ha un significato di “percezione intima”]

    “Dio odia i poveri / perdenti” [ricordiamoci che in AngloAmeriano il sommo insulto è
    “Loser !”, e per molti anni “Perdente !” come insulto in Italiano è esistito soltanto nel Doppiaggese ! 😉

  30. Moi scrive:

    In pratica, Pino Aprile diventa l’ AntiBossi alla Pummarola 😉 con 30 (trenta !) anni di ritardo per fermare l’ allora “Sbarbo” 😉 Salvini ?

    … FANTASTICO ! 🙂

    • Moi scrive:

      … Ma me a Zeta che succede, se stravince il Movimento24Agosto ? … Si torna ad esser Stato Pontificio sotto Bergoglio ?! 😉

      • mirkhond scrive:

        L’obiettivo di Pino Aprile non è la secessione, ma le pari opportunità tra Nord e Sud.
        Se si dovesse arrivare alla secessione, sarebbe un doloroso ripiego causato dal rifiuto del Nord di riconoscere le nostre ragioni.
        Questo è quanto ha dichiarato.

      • habsburgicus scrive:

        Ma me a Zeta che succede, se stravince il Movimento24Agosto ? … Si torna ad esser Stato Pontificio sotto Bergoglio ?!

        @Moi (e Z)
        forse riesco ad aiutarvi io 😀 😀
        vedremo di trovar modo di “dimostrare” che Tolentino (19/2/1797) ha fatto cessare de iure in saecula saeculorum la sovranità pontificia sulle Romagne (cioé le tre Legazioni di Bologna, Ravenna e Ferrara) e che Vienna (9/6/1815) restaurandola commise un abuso, tanto è vero che nel 1814 (prima della murattèide del 1815) le Romagne NON furono restaurate al Papa (a differenza delle Marche !)
        io lo dirò con linguaggio storico..
        poi a metterlo in linguaggio giuridico proprio ci dovrà pensare Z..il leguleio é lui 😀 😀 😀

        • habsburgicus scrive:

          e soprattutto dell’Umbria e del Lazio (annessi all’Impero francese e non al Regno italico..tanto “regnava” sempre lui, il Buonaparte !)

          • mirkhond scrive:

            Nel 1814 a chi era destinata la Romagna?
            Al Lombardo-Veneto?

            • mirkhond scrive:

              Sempre per Habsburgicus

              Al Congresso di Vienna (settembre 1814-giugno 1815) l’Austria avanzò pretese sull’Alto Novarese, che era stato parte del Regno Italico napoleonico nel 1805-1814, ma non lo ottenne.
              Fu l’Inghilterra ad imporsi per il ripristino della frontiera sabaudo-asburgica del 1748-1796?

              • habsburgicus scrive:

                penso che gli inglesi ci abbiano aiutati..ma anche, e forse più, i russi (de Maistre ! influentissimo a San Pietroburgo)

            • habsburgicus scrive:

              penso fosse sub iudice…nulla di deciso
              ma é sintomatico che non si avesse voglia di restituirla al Papa

              • mirkhond scrive:

                Forse sarebbe stato meglio, risparmiando allo stesso Papa repressioni di una provincia ormai divenuta inqueta e ribelle.
                Forse a causa dell’arrendevolezza della Santa Sede ai diktat napoleonici nel 1796, sulla pelle dell’insorgenza romagnola.
                Stando almeno alla tesi di Messori.

              • mirkhond scrive:

                inquieta

  31. Moi scrive:

    “Ma a me e a Zeta” e.c.

  32. Moi scrive:

    la larghezza dei salotti dei ricchi sono scienza esatta

    [CIT.]

    ————–

    Paolo Villaggio disse di aver strolgato l’ espressione “Direttore Naturale” notando che più un “manager” (anche se il termine, negli Anni Settanta, non era così usato) contava, più piante aveva in ufficio.

  33. Moi scrive:

    A proposito di “Sistema” economico e sociale … a quanto pare, nella Cina Comunista / Capitalista di Stato succede questo :

    https://www.reddit.com/r/videos/comments/d0k393/chinas_childtargeted_mass_stabbing_crisis/

    i Falliti accoltellano a scuola la prole dei Vincenti , che potenzialmente possono contare solo sull’ aiuto dei figli da vecchi …

  34. Moi scrive:

    Dopo Roger Waters

    https://www.repubblica.it/dossier/spettacoli/venezia-2019/2019/09/06/news/venezia_76_roger_waters-235357661/

    Venezia 76, Roger Waters: “Il nuovo governo in Italia? Meno male che se n’è andato Matteo Salvini”

    ——————————————————

    https://www.ilmessaggero.it/video/spettacoli/migranti_roger_waters_venezia-4718039.html

    Migranti, Roger Waters a Venezia: «Non vengono per rubarvi la pizza ma perché sono disperati»

    • roberto scrive:

      è stato divertente leggere i commenti dei leghisti del tipo “roger water cerca pubblicità a scapito di salvini”

  35. Moi scrive:

    @ DAOUDA

    Be’, ma … basta un pizzico di teologia e così poi , se un testo sacro parla di un massacro a livello locale … è chiaramente una metafora dell’ Amore Universale, no ? 😉

    • PinoMamet scrive:

      Moi, lo sai che, a quanto mi risulta, nessun religioso abbia mai detto questo?

      Breve guida all’esegesi:

      Ebrei: se dice di sterminare gli Amaleciti, intende dire di sterminare gli Amaleciti

      Cattolici/Cristiani Ortodossi: sono cose di tanto tempo fa e ora sono superate (Ortodossi: però agli Amaleciti gli stava ben fatta)

      Protestanti: se dice di sterminare gli Amaleciti, vuol dire che ho il diritto di sparare al peccatore mio vicino di casa col mio Winchester.

      • Francesco scrive:

        😀

        però devi precisare Cattolici post-CVII

        quelli prima credo fossero più vicini a “esiste il caso di guerra giusta”

      • daouda scrive:

        gli amaleciti sono ancora fra noi invece e sono ipso facto gli empi iniqui ed infami ( amalek è fra gli idumei, ma neanche è Edom in realtà, come difatti la punizione di Edom in parte è avvenuta ed in parte deve da venire ), in senso attinentista sono dunque sopravvissuti, in senso allegorico sono questi altri.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per PinoMamet

        “Protestanti: se dice di sterminare gli Amaleciti, vuol dire che ho il diritto di sparare al peccatore mio vicino di casa col mio Winchester.”

        Non direi “protestanti”, o almeno “puritani”.

        Direi, un sottoprodotto, molto significativo, del revivalism anti-istituzionale dell’Ottocento.

    • daouda scrive:

      a) l’amore è correlativo dell’onorare. I mariti DEVONO amare le moglie sottoposte come le mogli devono onorare il superiore marito, non è mai esistito che le donne debbano amare i mariti o che i mariti debbano onorare le donne, se non seusseguentemente al primo fatto, ossia l’amore per gli uni e l’onorare per le altre.

      b) scritto questo implica che la Karitas non è l’amore di per sè. D’altronde l’amore si divide in mille frange tipo xenia: ospiti e stranieri ( vero destroidi? ) , storge : parenti ed affini ( vero sinistroidi? ) , poi la filia per l’amichi, l’eros pé i coniugi o comunque i due sessi anche se andrebbe relegato allo sposalizio e basta, e poi l’agape che è da DIO.

      c) la Karitas è anche dare una pizza in bocca quando necessaria. L’ammmmore universale lo credi te perché te rode che è retorica scema sinistroide ma infondo lo accetti perché altrimenti non saresti un ateo pio.

      Per il resto la guerra giusta è un’ovvietà e la guerra santa non è guerra giusta. Nel cristianesimo non esiste la guerra santa, che anzi, in sè non esiste proprio giusto a manifestare la fallacia idiota degli islamicicci.

  36. Moi scrive:

    @ HABS

    Conte ottiene fiducia anche al Senato, il Katechon (inconscio del proprio ruolo !) è stato definitivamente rimosso : è l’ Inizio della Fine di Tutto !

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Inizio della Fine di Tutto !

      Moriremo tutti! Un partito che vuole il mercato globale, il capitalismo senza regole e lo sfruttamento dei lavoratori e che ovunque governi crea un pericoloso intreccio tra politica ed economia si avvicenda al potere con un partito che vuole il mercato globale, il capitalismo senza regole e lo sfruttamento dei lavoratori e che ovunque governi crea un pericoloso intreccio tra politica ed economia!

      • Roberto scrive:

        “Moriremo tutti” mi sembra una facile profezia

        • Moi scrive:

          Orbene: conosciamo la tua teoria, Roberto :

          “Salvini vuol lasciare a PD+M5S una Finanziaria spolpa-Italia per poi stravincere con nuove elezioni !”

          Ebbene … ci crederei anche SE si parlasse per Salvini di un tempo di opposizione relativamente breve, tipo pochi mesi. Ma … tre anni e mezzo ?! … Di ‘sti tempi, è un tempo geologico 😉 , per chi fa politica spettacolarizzata !

          • habsburgicus scrive:

            @Moi
            umanamente parlando, Salvini é finito..
            solo in caso di avvenimenti imprevedibili potrebbe tornare in auge (se non lui, la Lega)….
            la sx é astuta e chiaramente conta di non far votare sino al 2022 minimo (prima eleggeranno uno dei loro al posto di Mattarella..la dx, sempre fessa, non é mai riuscita da eleggere un Capo dello Stato, dicesi uno :D) e probabilmente é pianificato un “trattamento giudici” (a fuoco lento ?) e un cambio di sistema elettorale per asfaltare per sempre la Lega (anche questo Pino Aprile, di cui stranamente si parla tanto, potrebbe far parte del gioco, a sua insaputa..forse qualcuno per un’ulteriore contro-assicurazione vuole scatenare l’odio del Sud verso il nord per rendere in aeternum irripetibile l’incubo di maggio ovvero la vittoria di Salvini al centro e in parte del sud, diciamo l’opposto della proto-Lega dei tardi ’80 nel Veneto più profondo :D)
            però neppure la sx può tutto..potrebbe avvenire un imprevisto (cui non credo, ma ciascuno dovrebbe auspicarlo :D) e in quel caso salterebbe il banco..l’imprevisto potrebbe essere un ordine da Oltreoceano, ad esempio..o lotte tra bande eurocratiche
            il peggio che farà questo governo sarà, temo, la decurtazione delle libertà individuali
            però vedo che i più (non tu), anche qui se ne fregano e ci canzonano..e dunque, se lo tengano ‘sto governo
            a me interessano molte altre cose di più….
            volete ‘sto governo..godetevelo
            cercheremo in qualche modo di non schiattare e di attendere la fase nuova

            • Francesco scrive:

              hasburgicus

              il piano dei rossi è palesemente quello, tenersi il Quirinale (che è loro dai tempi di Cossiga, ricordo) e usare i giudici per neutralizzare Salvini

              resta da vedere se il combinato disposto della situazione economica (ahimè cattiva) e della loro ridicola incapacità di fare alcunchè in merito (ahimè acclarata) non metteranno i bastoni tra le ruote del piano

              intanto spero ardentemente che la Lega leghi le mani a Salvini e ai suoi dementi consiglieri economici, perchè a che pro sperare nel ritorno alle urne se di nuovo dovessi astenermi?

              • Z. scrive:

                Mi spieghi la parte “usare i giudici per neutralizzare Salvini”? 🙂

              • Francesco scrive:

                stai scherzando vero? o credi alle favole sulla non politicizzazione della magistratura italica?

                cmq forza magistrati, liberateci del truce che torneremo al potere se lui sparisce

              • Z. scrive:

                Dico davvero. Mi spieghi meglio quella parte?

              • Francesco scrive:

                Salvini è sotto varie inchieste, una più sconclusionata dell’altra, tutte legate al suo non essere più ministro.

                Come successe a Berlusconi. E ai genitori di Renzi.

                Gli italiani amano ammazzare chi alza la testa sopra la media e i giudici sono solerti nel partecipare.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Salvini perseguitato esattamente come Berlusconi e babbo Renzi e babbo Boschi.
                Ci sta.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Per non parlare di tutto il fango che è stato gettato sugli oculato e onesti amministratori delle banche venete.

              • Francesco scrive:

                ma almeno li hanno sbattuti in galera?

                perchè sennò siamo alle solite chiacchiere e poi finisce che dentro non ci vanno mai

              • Z. scrive:

                In effetti avrebbero potuto dilazionargli quei 49 milioni in ottocento anni anziché in ottanta.

                Un accanimento incredibile!

                🙂

              • Francesco scrive:

                sul punto e sfruttando che sei un dotto in legge: come mai i soldi li chiedono alla Lega e non ai singoli che li hanno rubati/usati male?

                grazie

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                I soldi erano stati dati alla Lega, non a Belsito.

          • Roberto scrive:

            Moi,
            Pensi che PDM5S riescano a finire la legislatura?

    • habsburgicus scrive:

      @Moi
      con un altro Papa, la nascita di questo governo sarebbe stata più difficile
      e, una volta nato, sarebbe stato più semplice rovesciarlo
      ora invece al Vaticano la pensano diversamente 😀

      • habsburgicus scrive:

        l’unica flebile speranza, al di là dell’imprevedibile, sarebbe uno sgambetto di Renzi pro domo sua, chiaro
        e ti dirò..mille volte meglio Renzi !
        bisognerebbe vedere se si può solleticare l’ambizione di Renzi….
        un governo Renzi formato dai renziani del PD, da molti di Forza Italia, con l’opposizione (solo formale) della Lega, e qualche deputato sparso a sx, sarebbe il meno peggio….e almeno il ritorno a un minimo di civiltà
        lo stesso “gender” se fatto da Renzi (perché imposto da poteri pià alti lui, a Renzi penso non gliene possa ffregà de meno) sarebbe un “gender” alla buona, non troppo radicale, più parole che fatti..idem Renzi forse si inventerebbe uno ius soli temperato che certo farebbe inorridire i puristi (e qui da noi il nostro amico Peucezio) ma sarebbe infinitamente meglio dello ius soli radicale che questo governo sta preparandoci
        arridatece er rignanese !

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Io non ho capito perché per il ritorno ai Bei Tempi Andati Salvini sarebbe meglio di Zingaretti.

      • PinoMamet scrive:

        Il Papa??

        Habs, sei fortissimo sui tempi passati, ma… sono passati 😉

  37. Moi scrive:

    Ripeto : il Partito di Pino Aprile, da quel che ho sinora visto, sembra una parodia della Lega di Bossi Anni ’90 ! … Al momento, NON mi convince ! … Al Sud si vince SOLO promettendo “gran bazze” per tutti, NON esiste il Voto Ideologico !

    • Moi scrive:

      Qua invece c’è gente che non vede l’ora di subire le politiche più impopolari sulla propria pelle, per sentire la Catarsi dei propri Sensi di Colpa Storici.

  38. mirkhond scrive:

    Il voto puramente ideologico non esiste neanche a Nord.

  39. mirkhond scrive:

    Concordo.

  40. roberto scrive:

    Per moi
    su salvini, spolpa italia e mediatizzazione

    ecco un esempio di quello che voglio dire.
    ora, secondo te, tra sei mesi-un anno, sarà “salvini che non ha mantenuto le promesse” o “il PD che non paga gli straordinari alla polizia”?

    https://www.nextquotidiano.it/come-salvini-ha-dimenticato-gli-straordinari-per-la-polizia/amp/?__twitter_impression=true&fbclid=IwAR0CUqFsAuPDk4TjAgUyWjlEUlSbKDk_dieRICos_fUcnT6YLNWl3ZVwVis

    • Moi scrive:

      @ ROBERTO

      I NeoEletti debbono maturare la pensione, quindi la Legislatura almen otre anni e mezzo ancora li farà. Va bene, NON escludo che possano esserci “Rimpastini & Rimpastoni”, Conte Ter & Quater ; forse addirittura in conclusione di legislatura qualche “nuova” Mummia Accademica 😉 (magari con tessera del PD nella tasca Sx e della Massoneria nella Dx !) di Economia che vuole rassenerarsi 😉 ulteriormente la vecchiaia divenendo Senatore a Vita !

  41. habsburgicus scrive:

    per annoiarvi un po’ 😀
    nello spazio ex-sovietico esistono diversi Stati che non sono internazionalmente riconosciuti (alcuni per nulla, altri lo sono ma molto limitatamente), chiamati dalla dottrina “Stati de facto” (ad esempio nel libro recentissimo edito dai cechi Tomáš Hoch e Vincenc Kopeček dell’Università di Ostrava in Slesia ceca) oppure “quasi-Stati” (così Pål Kolstø nel 2006, ma ora pare essere passato da anni alla definizione precedente), “Stati non riconosciuti” (la Caspersen, 2012), “Stati contestati” (Deon Geldenhuys 2009), “pseudo-Stati” ecc; alcuni esistono in altre aree del mondo (Somaliland, Repubblica turca di Cipro del Nord, in passato Tamil Eelam, volendo isola di Bougainville nelle Salomone ecc.) ma oggigiorno questa categoria di Stati è tipica del mondo che fu sovietico
    al momento, nell’ex-URSS, questi “Stati de facto” sono 6 (i primi quattro risalenti agli anni del crollo 1990/1992 e ammessi da tutti; gli ultimi due risalenti al 2014 e non accettati pienamente da tutta la dottrina ma insomma “se non è zuppa è pan bagnato”)
    1.Repubblica moldava del Nistro (RMN), nota in russo come Pridnestrov’e cioè Transnistria (il nome ufficiale è, in moldavo cirillico ancora obbligatorio là come in tutta la Moldova sino allo ziua limbi “giorno della lingua” del 31/8/1989, “Republika Moldovenjaskă Nistrjană” cioè in grafia romena latina “Republica Moldovenească Nistreană”, ove ă rende il cirillico Ъ; in russo che è la lingua universalmente in uso, Pridnestrovskaja Moldavskaja Respublika, PMR; in ucraino, Prydnistrovs’ka Moldavs’ka Respublika), cap. Tiraspol (in russo Tiraspol’, in ucraino Tyraspol’) secessionista da Moldova moneta, rublo transnistriano (con effigie di Suvorov che portò il confine russo al Nistro sancito dalla pace di Iaşi del 9/1/1792 n.s cioè per i russi 29/12/1791 v.s !)
    la RMN comprende i 6 raioane sulla riva sinistra del Nistro che non furono mai parte della România Mare (Râbniţa, Camenca, Dubăsari, Grigoriopol, Slobozia e Tiraspol) e che dal 12/10/1924 fino al 2/8/1940 fecero parte dell’abolita RASSM “genitrice” della RSSM (insieme ad altri 8 che sono ora ucraini), più tuttavia anche la città di Bender/Bendery (Tighina) che invece ne fu parte, essendo situata in Basarabia, sulla riva destra del fiume sopracitato;
    è piccante che già in epoca ottomana, pre-1806/1812, Bender non faceva parte della Moldavia autonoma ma era sottoposta a un pascià (e vi si recitava quindi il Corano, mentre la Moldavia così come la Valacchia restava rigorosamente cristiana, con divieto ai musulmani di stabilirvisi, con il placet del Gran Sultano !)
    2.Repubblica di Abkhazia, cap. Suxumi secessionista da Georgia moneta apsar abkhazo
    3.Repubblica di Ossezia del Sud-Stato di Alania, cap. Cxinvali secessionista da Georgia in uso rublo russo (il nome “Alania” lo ha pure l’Ossezia del nord, russa, ca. Vladikvkaz, in epoca sovietica Ordžonikidze dal nome dell’omonimo boia rosso)
    4.Repubblica di Arcax (Arcaxi Hanrapetutyun, più nota come “Nagorno-Karabakh), cap. Step‘anakert (in azero Xankǝndi) secessionista da Azerbaigian moneta, dram arcaxiano
    5.Repubblica popolare di Donec’k (abbreviazione russo/ucraina DNR), cap. Donec’k (sino al 1961 Stalino, ma da “ferro” non da “Stalin”) secessionista da Ucraina; i separatisti non occupano tutto l’oblast’ ucraino omonimo in uso rublo russo e anche hryvnja ucraina
    6.Repubblica popolare di Luhans’k (abbreviazione russo/ucraina LNR), cap. Luhans’k (ex Vorošylovhrad) secessionista da Ucraina, i separatisti non occupano tutto l’oblast’ ucraino omonimo in uso rublo russo e anche hryvnja ucraina
    Abkhazia e Ossezia del Sud sono riconosciute diplomaticamente da Russia, Venezuela, Nicaragua, Nauru e Siria (l’Abkhazia fu riconosciuta anche da Tuvalu e Vanuatu, l’Ossezia del sud dalla sola Tuvalu, ma questi due Stati del Pacifico ritirarono il loro riconoscimento su pressione di Obama, Tuvalu nel 2014) questi due sono quindi in una classe privilegiata rispetto agli altri 4; se vi recate in questi Stati dalla Russia fatevi un visto russo a doppio ingresso (più caro e difficile da avere) altrimenti i russi non vi permetteranno di rientrare in Russia (per loro, ufficialmente, sono Stati esteri, come l’Italia e il Lussemburgo !) e vi troveresti sperduti nel Caucaso 😀
    invero all’Arcax è stato promesso nel 2016 il riconoscimento da parte dell’Armenia, ma non se ne è fatto nulla, a quanto ne so
    Transnistria, DNR e LNR non sono riconosciuti da nessuno
    (escludo i riconoscimenti reciproci fra questi Stati non riconosciuti !)

    P.S
    (AR) Crimea e la città di Sevastopol’, annessi alla Russia nel marzo 2014, sono in un’altra categoria che non c’entra nulla
    en passant, Nikita si dimenticò di far votare nel 1954 il trasferimento di Sevastopol’ e quindi legalmente Sevastopol’ è sempre rimasta russa secondo lo ius sovieticum ! (fece votare, con un ukaz del Soviet Supremo in data 19/2/1954, il trasferimento del solo oblast’ di Crimea; ciò venne fatto notare con astio alla Duma già in età el’ciniana
    il tutto nasce da Stalin (nel 1949 ? boh..pure le misure amministrative erano segrete a quei tempi di ferro !) che separò Sevastopol’ dalla Crimea, dunque legalmente occorrevano DUE trasferimenti, non UNO…una mera formalità, intendiamoci, ma da fare……..pure per l’URSS !
    l’Ucraina nel 1954 li mise insieme, ma nei 1990’ li separò dandò a Sevastopol’ lo status di città speciale (una delle 27 unità amministrative ucraine: 1 AR cioé la Crimea, 24 oblasti e 2 città speciali, l’altra essendo Kyïv)
    Putin se li è annessi separatamente, con due strumenti distinti di annessione, uno per la vecchia AR Krym (nata in feb 1991 come ASSR entro l’Ucraina ancora sovietica a partire dal vecchio oblast’, in mano ucraina dal 1954, a sua volta “erede” della ASSR tatara, ma entro la RUSSIA SOVIETICA, del periodo 1921-1941), cap. Simferopol’ e l’altro per la città di Sevastopol’..e separati fanno parte del suo Impero..i tatari di Crimea, deportati nel 1944, sono in parte tornati durante la tarda perestrojka e oggi sono ucrainofili e malvisti dalle autorità russe

    • mirkhond scrive:

      “è piccante che già in epoca ottomana, pre-1806/1812, Bender non faceva parte della Moldavia autonoma ma era sottoposta a un pascià (e vi si recitava quindi il Corano, mentre la Moldavia così come la Valacchia restava rigorosamente cristiana, con divieto ai musulmani di stabilirvisi, con il placet del Gran Sultano !)”

      Nella Transnistria i Moldavi in epoca ottomana erano musulmani?

      • habsburgicus scrive:

        penso di no..musulmani erano i “turchi”, pochi che vivevano solo nella città
        i cristiani, moldavi o no, erano però zimmi (dhimmi) cioé sudditi di II classe
        in Moldavia-principato, i cristiani erano invece dominanti, anzi di fatti esclusivi (a quell’epoca non c’erano ebrei o comunque pochissimi..gli ebrei giunsero, a frotte, dopo il 1800 dalla Galizia, donde il crescere di forti sentimenti antiebraici); musulmani residenti, come già accennato, non c’erano (qualche mercante di passaggio)

  42. mirkhond scrive:

    “Credo che l’idea sia abbastanza estranea alla cultura usana.

    In compenso, il governo federale spende somme non indifferenti su progetti specifici di aiuto a categorie disagiate.”

    Vabbè, ma il ricovero ospedaliero per i più disagiati, per fare un esempio, da chi viene pagato?
    Chi paga le costosissime cure degli obesi seguiti dal dottor Nowzaradan?

    • Moi scrive:

      Qualche Casa Farmaceutica Sperimentale che fa da Sponsor di Cavie Umane Volontarie (perché tanto non han più nulla da perdere !) … suppongo.

    • PinoMamet scrive:

      Non so chi le paga (probabilmente le assicurazioni dei pazienti) ma il dottor Nowzaradan mi sembra un tipico esempio di come funzionano le cose negli USA:

      cioè, prendono un medico di talento già formato all’estero a spese del contribuente estero e grazie alle scuole estere (spesso pubbliche);

      e lo mettono in condizioni di operare al meglio, grazie al loro sistema privatistico costoso
      (che non permette a migliaia di potenziali medici di talento statunitensi di poter studiare…)

      Oh, gli USA restano quel paese dove migliaia di persone si arruolano per poter studiare ….

      • PinoMamet scrive:

        Poi ti vengono a dire “visto che abbiamo i medici più bravi del mondo? quindi il nostro è il miglior sistema sanitario e chi dice il contrario è un pericoloso socialista!”
        😉

      • Z. scrive:

        In effetti, l’Italia forma spesso a proprie spese personale qualificato per i Paesi esteri.

        Pochi laureati! Abbiamo pochi laureati! Dobbiamo farne uscire altri, presto 😀

        (tornando in tema, che la sanità pubblica negli Stati Uniti, oltre ad essere poco efficace, era anche molto costosa)

        • paniscus scrive:

          “Pochi laureati! Abbiamo pochi laureati! Dobbiamo farne uscire altri, presto!”
          ——–

          Nessuno che abbia il coraggio di dire la verità, e cioè che ne abbiamo TROPPI, rispetto alla media delle offerte di lavoro considerate “da laureati”, e rispetto alla media degli ambiti lavorativi in cui è richiesta una laurea vera.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Potremmo istituire una rigida selezione censuaria. L’attuale si vede che non basta.

            • Francesco scrive:

              e se smettessimo di foraggiare gli studi superiori? dopo tutto sono un investimento individuale per arricchirsi, perchè deve pagare la collettività?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Infatti: basta foraggiarvi e venite tutti a lavorare aggratis sulla mia gleba!

              • Francesco scrive:

                colpa di voi zecche rosse! avete fatto entrare tutti questi clandestini polacchi e ora i braccianti li pagano 1 euro l’ora!

                PS seriamente, un tempo in Italia c’erano imprese grandi che pagavano bene i laureati, oggi non ci sono più. al padroncino, anche quello bravo che esporta in tutto il mondo, la laurea interessa relativamente

            • PinoMamet scrive:

              Una domanda:

              quando mai abbiamo foraggiato gli studi superiori?

              e una considerazione:

              gli studi non sono un mezzo individuale per arricchirsi, solo un modo per arricchire la collettività ;

              gli USA, almeno per ora, possono permettersi di importare cervelli.

              Noi dobbiamo allevarceli da soli, perché chi non va avanti va indietro.

              • Francesco scrive:

                >> quando mai abbiamo foraggiato gli studi superiori?

                “la conferenza dei rettori lamenta il taglio dei fondi per le università”

                >> solo un modo per arricchire la collettività

                MAOISTA!

                😀

              • Z. scrive:

                Direi che gli studi universitari sono foraggiati eccome, proprio perché in teoria arricchiscono la collettività.

                Avrei pagato molto di più se avessi frequentato un’università privata (anche se toccava pagarle tutte, le tasse universitarie, a differenza dei doviziosi figli degli evasori benestanti).

                Purtroppo però, vista il tasso netto di emigrazione qualificata, temo che le lauree spendibili finiscano in parte non piccola ad arricchire altre collettività.

                (le varie forme di manifestazione di scienza della fuffa, invece, arricchiscono solo il personale di settore)

                Ma io che ci capisco? Sono un mediocre leguleio che ancora non capisce quanto sia necessario al Paese il meraviglioso governo Conte-bis. Se ci ripetono che servono più lauree, sarà vero.

                Non possiamo stampare moneta? Stampiamo lauree 😀

            • paniscus scrive:

              Io francamente non vedo dove stia la rigida selezione censuaria, visto che alle superiori si promuovono anche persone con cinque o sei materie insufficienti (indipendentemente dal reddito della famiglia), e che all’università una laurea triennale in scienza del benessere olistico o in teoria e tecnica dell’aperitivo non si nega a nessuno.

            • Z. scrive:

              Oppure, per essere più selettivi e garantire una migliore istruzione si potrebbe pensare un numero chiuso più rigoroso.

              Ma non sarebbe il caso: come sappiamo servono più laureati, non meno. Molti di più. Tantissimi.

              Come fare?

              Suggerisco di distribuire lauree direttamente alla popolazione, ope legis. Helicopter degrees!

  43. mirkhond scrive:

    Preferisco l’Italia. 😉

    • Francesco scrive:

      se parliamo di sanità, l’Italia ha pochi rivali, in media

      cioè la Lombardia è ottima, il Nord sta benino, l’Emilia va ancora bene, Lazio e Sud sono note perchè chi può va a farsi curare altrove

      seriamente, anche io preferisco l’Italia

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Il resto del Nord (ER inclusa) è meglio della Lombardia.

        • Francesco scrive:

          ho qualche dubbio ma non è certo il punto della mia osservazione: volevo rilevare che A PARITA’ DI NORME il centro e il sud hanno una sanità pubblica molto carente, il nord se la passa bene

          poi non ho i dati statistici per essere più preciso

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Personalmente non ho visto chissà quali sfacelo negli ospedali pugliesi. Anche perché il contraltare sono gli ospedali delle contee…

            • Francesco scrive:

              io ho conoscenze limitate: amici scappati a gambe levate da ospedali sia calabresi sia pugliesi, i servizi dei TG sugli ospedali da Roma in giù

              al Nord, anche quando ci sono i grossi scandali economici, non mi pare che le prestazioni ai pazienti siano compromesse

              ah, ecco, mi si dice che è meglio non ammalarsi in Liguria

          • Z. scrive:

            In effetti, l’ER fino a pochi anni fa era verso la cima di quasi tutte le classifiche (ce ne sono diverse a seconda degli indici).

  44. Moi scrive:

    @ MAURICIUS

    Il M5S ormai è Establishment !

    Ha ottenuto il placet di Mario Monti …

    Chissà icché dirà Dima a Macron, sui Gilettini Gialli !

    • Z. scrive:

      Diciamo che gli investitori hanno dimostrato di non temere particolarmente la presenza dei 5S al governo.

      Non poteva dirsi lo stesso riguardo alla Lega, ma francamente non mi sembra un merito.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Fatti un giro per le fondazioni bancarie che detengono le azioni delle principali banche italiane e dimmi se la Lega non lo è…

      • Francesco scrive:

        racconta, non tutti bazzicano certi elevatissimi circoli!

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          I consigli delle fondazioni bancarie sono nominati da amministrazioni comunali e diocesi. Poiché sono le fondazioni bancarie delle città del nord, sono a maggioranza a guida leghista.
          Il fatto che a fare nomine ci siano anche i preti smonta ipso facto buona parte delle minchiate che si leggono sulla povera Chiesa defraudato del potere dalla lobby frocio-laicista.

          • Francesco scrive:

            aspetta un secondo: le città del Nord sono ben poco a guida leghista, almeno in Lombardia stiamo a zero da qualche anno

            per non parlare della Chiesa, a cui quel minchione di Salvini ha dichiarato guerra

            da quel che dici, mi aspetterei di trovare nelle fondazioni vecchi democristiani e molti piddini (renziani?), in quota “società civile”. del resto quando le Fondazioni parlano il linguaggio è quello

            mi sbaglio?

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Francesco

              “da quel che dici, mi aspetterei di trovare nelle fondazioni vecchi democristiani e molti piddini (renziani?), in quota “società civile”. del resto quando le Fondazioni parlano il linguaggio è quello”

              Sicuramente per la Toscana, è come dici tu.

              Ma credo che almeno nel Veneto esista un reale giro di potere che permette ai leghisti di governare da trent’anni.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Ti ricordi Profumo e Unicredit? Ti ricordi gli acquisti di azioni dei fondi sovrani libici? Ti ricordi Profumo che viene messo alla porta dalle fondazioni bancarie? Ti ricordi il colore delle fondazioni bancarie dell’epoca?

              • Francesco scrive:

                no

                non ci crederai ma, occupandomi per lavoro di piccole aziende metalmeccaniche, le storie delle banche mi sfuggono proprio

                ho solo in mente la Fondazione CARIPLO che prosegue in aeterno vecchie trame democristiane, sotto la guida di personaggi immortali

                quindi se mi fai una spiegazioni per dummies mi fai un vero favore

                grazie

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Profumo fu silurato perché accusato dalle fondazioni bancarie, a guida prevalentemente leghista, di aver violato il proprio obbligo di comunicare il superamento da parte degli azionisti libici di una determinata quota di controllo del capitale. Poi la questione era molto più complicata, ma fu il momento in cui fu reso noto al grande pubblico come funziona l’azionariato delle banche.

  45. Moi scrive:

    @ HABSBURGICUS

    … Ma nell’ Agenda Militare USA vs Resto del Mondo, per caso c’è mica niente che possa far cascare ‘sto Governo entro l’ anno nuovo ?!

    • Moi scrive:

      Che so … ripristinare lo Shah di Persia ? … Indire la Gara d’ Appalto per il Terzo Tempio di Ha-Shem a Gerusalemme ?

      • Francesco scrive:

        far riemergere il tema “TAV Torino Lione”?

        😀

      • habsburgicus scrive:

        il giorno che gli USA capiranno che il loro vero avversario in prospettiva é la Cina, e non gli Stati del M.O e tanto meno la Russia, che anzi potrebbe essere oggettivamente alleata contro la Cina*, ci sarà da ridere…o, magari da piangere, comunque non da annoiarsi 😀

        *Putin, che conosce la storia, sa che i cinesi non hanno obliato i trattati di Aigun (1858) e di Pechino (1860) che tolsero al Celeste Impero mezza Siberia attuale..e i cinesi son milioni, i russi son pochi…il Cremlino queste cose le sa, si preoccupa ma saggiamente non le dà a vedere….Mao esternò le giustificazioni cinesi in uno dei (tanti) momenti di “follia” e il Cremlino prese nota con orrore !

        • habsburgicus scrive:

          rivendicazioni

          tale parola comparve in un libro di José María de Areilza, basco di destra “Reivindicaciones de España” edito in c.a 1940/inizio 1941 violentissimo contro la Francia e anche l’Inghilterra..doveva “preparare” il clima all’intervento di Franco che non ci fu mai
          Areilza, allora falangistissimo e franchistissimo, cambiò bandiera e divenne un oppositore monarchico legato a Don Juan, il padre di Juan Carlos, malvisto da Franco..e sarà Ministro degli Esteri nel primo governo di Juan Carlos, ormai del tutto atlantico, devoto agli USA e all’Occidente

        • Francesco scrive:

          has

          direi che con Trump la presa di coscienza finalmente c’è stata!

          dopo gli anni del grande sonno di Clinton, quelli deviati verso il MO di Bush II e quelli delle illusioni peurili di Obama, il “cretino col gatto in testa” ha preso di petto i cinesi

          ah, avrai notato i segni di nervosismo del governo cinese su Hong Kong? questi muoiono dalla voglia di realizzare un bagno di sangue, la loro propaganda on line è impressionante

          ah bis: la Cina è riuscita a portare dalla sua parte la Thailandia dei generali, la solita Birmania militar-buddista ma poi? a me pare circondata da paesi che vedono la Cina vicina e gli USA lontani e quindi migliori. concordi?

          • habsburgicus scrive:

            concordi

            si
            pure il Vietnam, comunista, preferisce oggi di gran lunga gli USA alla Cina…
            è vero che se le diedero di santa ragione, ancorché per breve tempo, nel 1979

            • Francesco scrive:

              in effetti, sarà un caso o no non so dirlo, gli USA si sono mossi con grande abilità, prima staccando la Cina dall’URSS, poi c’è stata la guerra Cina-Vietnam, poi man mano che la Cina cresceva gli USA si sono riavvicinati al Vietnam … il problema è che la Cina è più impopolare in Asia degli USA in America Latina, mi sa!

              🙂

              • habsburgicus scrive:

                la Cina però non é aggressiva…
                si é sempre accontentata delle “sue” frontiere (che includevano il Tibet..un conto però era dare una preminenza semi-onorifica a un Imperatore distratto e fin lì ogni tibetano non faceva storie, un conto avere il PCC in casa !), ma non oltre
                nella prima metà del XV secolo Zheng He, un eunuco musulmano, fece i suoi famosi viaggi prima dei nostri, giungendo almeno nel Madagascar…ebbene, disinteresse totale della Corte Ming !
                sino a metà XIX secolo l’arroganza (noi diremmo pure la supponenza) dei cinesi, anche verso di noi europei, era leggendaria (solo Matteo Ricci, e qualche confratello gesuita, si fecero amare e stimare !)..non avevano bisogno di noi, come fu risposto crudamente a Lord Macartney nel 1793 o giù di lì regnando l’Imperatore Qianlong (1736-1796; abdicavit)…
                gli europei però fecero chiaramente capire ai figli di Confucio che, se loro si disinteressavano di noi, noi non ci disinteressavamo di loro ! guerre dell’oppio, ecc..forzata inclusione della Cina (e del Giappone ! che apprenderà bene e supererà i maestri) nel concerto delle Potenze fra 1860 e 1882, come da titolo di un libro di uno studioso asiatico
                indi torbidi su torbidi durati sinché Mao, assumendo ogni potere, ridiede stabilità alla Cina–e Deng continuò l’opera di Mao avendo capito gli arcana imperii, ovvero che il marxismo è una follia assurda ma è utile brandirlo per tener meglio legato il popolo; Deng capì che per governare non vi è miscela più efficiente di un apparato marxista-leninista (Partito unico, spionaggio, delazione, polizia segreta..e all’occorrenza, carri armati) con un’economia ultra-capitalista tale da far apparire un socialista Milton Friedman e un riformatore il vecchio Don Augusto Pinochet Ugarte….ecco in questo binomia vi é tutta la Cina odierna

              • Francesco scrive:

                la Cina moderna mi sembra parecchio aggressiva, a differenza di quella antica

                forse per quello che le è successo nel XIX e XX secolo

        • mirkhond scrive:

          Mezza Siberia è esagerato. Solo il territorio ad est dell’Amur, costituente l’Estremo Oriente Siberiano.

          • habsburgicus scrive:

            tanto per abbondare :D..e per enfatizzarne la (relativa) vastità

            • daouda scrive:

              Russia e Cina sono alleati proprio dai tempi di Mao nel senso che lo “split” era solo una facciata.
              i sionisti edomiti poi hanno lavorato tantissimo per la Cina ( come per ogni movimento gommunisda )

  46. KARL scrive:

    per Pino Mamet :
    non sono così sicuro che fermare l’immigrazione sia come frustare il mare. Se c’è la volontà politica, uno stato può benissimo fermare le ondate migratorie, forse con metodi moralmente discutibilissimi, tipo bombardare i barconi dei profughi, ma è possibile.
    Ad esempio Canada, Australia e Nuova Zelanda ci riescono benissimo.

    • roberto scrive:

      noto solo che australia e nuova zelanda stanno in mezzo all’oceano e per arrivare in canada dal sud america devi attraversare gli USA

      non sono in disaccordo sul merito di quanto dici, è solo che in certe situazioni ci puoi fare veramente poco senza ricorrere ai metodi discutibili

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Karl

      “. Se c’è la volontà politica, uno stato può benissimo fermare le ondate migratorie”

      In linea di massima sono d’accordo, è il caso ad esempio del Giappone.

      Ma mentre non credo al Complotto Kalergico dei Meticciatori, non credo nemmeno che esistano forze particolarmente contrarie all’immigrazione.

      Quali interessi vengono colpiti dall’immigrazione?

      Certo, a un ristoratore può dare fastidio il bengalese che viene a vendere fiori ai clienti, ma non vedo nessuna forza significativa nel nostro paese che abbia interesse a contrastare l’immigrazione; mentre ci sono innumerevoli forze che ne guadagnano.

      Poi, certo, ci sono quelli dell’Albergo Popolare http://kelebeklerblog.com/2016/01/23/il-covo-dellestrema-destra-a-firenze/

    • PinoMamet scrive:

      Ma io non ho detto fermare l’immigrazione, mi riferivo a Peucezio che pensava di riuscire a mantenere una presunta purezza “etnica” di qualche tipo togliendo il diritto di voto ai figli degli immigrati.

  47. Francesco scrive:

    X hasburgicus

    sul noto social network seguo l’agenzia di stampa ufficiale cinese

    sono così incazzati ma disperati per quello che succede a HK che hanno fatto parlare i diplomatici di “alcuni paese” contro i manfestanti

    Pakistan, Myanmar, Laos e Venezuela …

    credo che per avvicinare il soft power dell’occidente debbano ancora mangiare molta polenta

    PS Merkel che riceve un leader dei contestatori? ha del fegato la ragazza

    • habsburgicus scrive:

      come occidentali, una Cina troppo potente può farci paura
      come europei, una Cina forte ci potrebbe convenire
      come italiani, prostrarci ai cinesi (diciamo pure prostituirci :D) per ottenere qualche contratto esclusivo, sarebbe la soluzione forse meno elegante ma di gran lunga più redditizia

      • mirkhond scrive:

        Ci vuole un equilibrio tra le grandi potenze.

        • habsburgicus scrive:

          il Settecento (epoca nefasta per molti versi, ma diplomaticamente# e non solo un’età felice, spensierata*, il non plus ultra) applicato al mondo d’oggi !

          *Talleyrand dirà, credo a ragione “qui n’a pas vécu avant la révolution, ne connaît pas la joie de vivre”

          #quelli erano tempi (prima del 1789, eh..il Settecento è un secolo breve, come il Novecento mentre l’Ottocento è lungo) in cui le guerre erano giochi a scacchi e poco altro..senza odio, con poche vittime, onore, cavalleria “Messieurs les Anglais, tirez les premiers”, senza volontà di “rese incondizionate” e follie varie..veramente la guerra era la politica con altri mezzi..l’obiettivo era mantenere l’equilibrio e nessuno lo rompeva arbitrariamente..era prassi dare qualcosa a tutti..
          nel Settecento chi vince ottiene di più (chiaro) ma chi perde è risarcito…e si negoziava sempre
          da allora il mondo è divenuto ben più barbaro e isterico

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Habs

            “da allora il mondo è divenuto ben più barbaro e isterico”

            Verissimo.

            Comunque un conto è pagare mille mercenari a fare onestamente il loro mestiere, un altro è smuovere un milione di contadini ad abbandonare le loro famiglie, praticamente senza paga.

            L’isterismo diventa un ingrediente necessario.

  48. mirkhond scrive:

    Per Moi:

    IL MERIDIONALISMO DI MOVIMENTO 24 AGOSTO NON È LA LEGA-SUD

    https://pinoaprile.me/il-meridionalismo-di-movimento-24-agosto-non-e-la-lega-sud/

    • Francesco scrive:

      ma non è possibile una retorica meno verbosa?

      non dico certo i latrati del Salvini ma evitare di scrivere decine e decine di righe? è una malattia dell’Aprile o tipica dei notabili meridionali (penso ai lunghissimi discorsi di Moro o agli arzigogolati ragionamenti di De Mita)?

      mica tutti hanno un pomeriggio da investire con PA

      ciao

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        ” è una malattia dell’Aprile o tipica dei notabili meridionali”

        E’ una cosa proprio italiana.

        Mi hanno raccontato di una riunione di Extinction Rebellion in Olanda.

        22 minuti in tutto… 18 persone hanno avuto mezzo minuto a testa per illustrare il proprio progetto; poi ognuna di queste ha attaccato al muro un foglietto con il suo progetto (descritto in due righe), e sotto uno spazio dove le persone che volevano collaborare, potevano lasciare il loro recapito.

        E stiamo parlando, ad esempio, di una balena lunga 18 metri , con dentro una sala per riunioni, da costruire a mano in un giardino pubblico (siamo in Olanda, e quindi almeno la parte dei Permessi di cinquanta enti diversi non costituisce un problema).

        Extinction Rebellion, poi, ha la caratteristica di avere un progetto in soli tre punti, cui si può aderire o no; con dieci punti (brevissimi) riguardanti il modo di realizzarlo.

        I discorsi brevi sono falsificabili, quindi potremo sapere se hanno mantenuto la parola o no; i discorsi lunghi sono invece sfuggenti.

        Parola del blogger più verboso d’Italia.

  49. Miguel Martinez scrive:

    OT

    Ogni tanto noi si pensa alla Grande Riforma Universale.

    Dunque, c’è un problema… se si vota e si eleggono solo gli “esperti”, finiamo in mano a gente che da una vita lavora al servizio di qualche interesse, o comunque a gente che ha avuto la possibilità di dedicare molto tempo alla coltivazione di studi personali.

    Se si elegge chiunque, si finisce in mano a gente ignorante, nel senso che non ci capiscono niente del sistema che dovrebbero dirigere.

    Soluzione:

    1) la legislatura eletta nel 2018 scade a giugno, 2023.

    2) a settembre 2022, si vota, e può essere eletto chiunque, anche la casalinga di Voghera. Ma rimangono in carica i parlamentari eletti nel 2018.

    3) dal giorno in cui si viene eletti, gli eletti devono abbandonare il proprio lavoro: hanno ampia garanzia di reintegrazione, e vengono pagati subito a stipendio pieno.

    4) Gli eletti vengono rinchiusi fino a giugno del 2023, per un intero anno scolastico, in una sorta di università della politica, con frequenza obbligatoria (pena perdita del seggio), dove devono imparare tutto lo scibile politico per i primi tre mesi, e poi si devono specializzare in qualcosa (politica internazionale, ambiente, economia, ecc).

    5) Solo quando hanno finito, sostituiscono il parlamento in carica.

    • Z. scrive:

      Se chi è capace è interessato, e chi è disinteressato è incapace (e al mito dell’incapace disinteressato non credo) la scuola della politica chi la guida?

      Inoltre, una scuola richiede esami (altrimenti non è studio, è turismo) e imporre esami agli eletti significa menomare, sia pure indirettamente, l’universalità del suffragio.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Z

        “la scuola della politica chi la guida?”

        stessa domanda che mi sono posto io, con molti dubbi.

        Ci vogliono Esperti per educare gli Inesperti, e questo è un dato di fatto.

        Essenzialmente, gli Inesperti devono capire perché NON SI PUO FARE quasi nulla di ciò che loro sognano.

        Però la Scuola per Politici dovrebbe occuparsi proprio di queste due cose: come NON SI PUO fare nulla di ciò per cui tu ti sei fatto eleggere; e COME SI PUO FARE l’impossibile.

    • Z. scrive:

      Poi convengo che sarebbe bene che vi fosse una formazione per i politici.

      Ma è la mia opinione, forse di minoranza. A molti elettori basta sentirli sloganare.

  50. Z. scrive:

    In osservanza alla linea del FQ, e dopo aver difeso più volte Salvini e Meloni, spiegando che non sono quel pericolo che la sinistra dipinge e certo non sono Goebbels o Eva Braun, Scanzi si riscopre sostenitore del governo Conte-bis.

    Ci spiega infatti che “è forse l’ultima stazione prima del precipizio chiamato Salvini, Meloni e altre frattaglie residuali di destra”.

    Ora, di Eva Braun non so granché, quindi non dico niente al riguardo.

    Sono invece d’accordo che Salvini non sia Goebbels, e penso che chiunque abbia letto qualcosa della biografia di Goebbels possa convenire che paragonarlo a Salvini sarebbe gratuitamente offensivo (per Goebbels).

    Ma sentire certi discorsi da chi ha tifato per il governo gialloverde dall’inizio alla fine mi fa quasi lo stesso effetto di sentire il PD che implora ai grillini alleanze alle regionali.

    Che volete, cari chelebecchiani, sono anziano.

  51. habsburgicus scrive:

    sulla Cina paragonata all’URSS
    (solo un accenno, mi riservo forse di tornare sull’argomento in futuro quando avrò tempo e voglia)

    la Cina fu molto meno liberale dell’URSS verso le minoranze linguistiche
    laddove in URSS, specialmente nella fase pre-1941, furono codificate lingue su lingue, alfabeti su alfabeti, impiegando risorse immani, per portare il verbo di Marx-Engels-Lenin-Stalin anche ai nivkh, per dire (saranno 300 persone, nella Siberia del nord-est !), con corollario di polemiche, insulto, dibattiti..e purghe !
    la Cina in pratica sinizzò tutto, come l’URSS inizierà a fare (e non sempre, ad esempio non nel Caucaso meridionale) solo in età tarda
    ed é notevole, e conferma quanto dico, che l’unico periodo nella storia della Cina marxista in cui si fece qualcosa di simile (codificando una quarantina di lingue) fu appunto l’arco di tempo 1949-1957, allorché l’URSS dominava ed era accettata come Paese-guida (i rarissimi visitatori in quella Cina proto-marxista raccontano che, specialmente in Manciuria, i ritratti di Stalin erano più grandi di quelli di Mao ad indicare visivamente che l’URSS era il Maestro, confucianamente stimato, e la Cina l’allievo, magari prediletto, ma sempre allievo..il culto dell’URSS era inoltre pervasivo a livello quasi dell’Europa dell’Est); ebbene, in quegli anni in cui il modello sovietico veniva seguito pedissequamente, anche i cinesi dedicarono tempo e sforzi a codificare le lingue delle minoranze, su “consiglio” di Mosca…poi, non più (qualcosina di nuovo fra 1978 e 1985, ma più come curiosità scientifico-erudita)..c’erano pure linguisti sovietici come consiglieri..e non solo linguisti ! in anni lontani, parlai con un frate a Casale espulso dalla Cina verso il 1951 che mi disse della presenza di funzionari sovietici alle dogane cinesi, anche al Sud, verso Hong Kong—erano anni in cui Mosca regnava anche sul Celeste Impero !
    tornando alla linguistica, non tutti sanno che fu il giovane Deng che venne inviato a “purgare” lo Yunnan nel 1951 e a far codificare le lingue delle minoranze….obiettivo che raggiunse, ad esempio in Xishuangsbanna
    quando la Cina si emancipò da Mosca (da fine ’50) divenne molto più xenofoba e intollerante delle minoranze e delle loro lingue..durante la rivoluzione culturale si poteva essere bastonati se si parlava, o peggio scriveva, una lingua non-cinese
    questa apertura va riconosciuta all’URSS..certo la russificazione ci fu (anche se la si esagera e la si confonde con la marxistizzazione che colpì anche e in primis i russi), ma specialmente nei primi anni i dirigenti sovietici erano di norma internazionalisti !
    il maoismo invece, in essenza, è xenofobia da movimento dei Boxer, in salsa leninista 😀

    • Francesco scrive:

      interessantissimo!

      e in linea con il crescente nazionalismo cinese e la sua brutalità verso minoranze interne e paesi stranieri

      sembrano gli inglesi nel XIX secolo, direi

      🙂

  52. KARL scrive:

    Per Miguel
    “.. non vedo nessuna forza significativa nel nostro paese che abbia interesse a contrastare l’immigrazione; mentre ci sono innumerevoli forze che ne guadagnano.
    Il video, a partire da dopo il 1 minuto, spiega molto bebe e in maniera sintetica chi ci perde dall’immigrazione di massa : https://www.youtube.com/watch?v=7UUor4-rPHw

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Karl

      “Il video, a partire da dopo il 1 minuto”

      Bellissimo il film “La crise” 🙂

      Però capiamoci, non sto parlando di gente che ci rimette; sto parlando di “forze significative che abbiano interesse”.

      E’ una cosa molto diversa.

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