La Donna dei Misteri, le Mamme con le Sciarpe e la Storia

“Oggi l’insegnante di religione ci ha parlato di Mussolini”, mi racconta un bambino.

“Ma se non fai religione…”, chiedo.

“No, ha parlato di Mussolini per parlare degli ebrei“.

“Sì, ma perché l’insegnante di religione… e poi che c’entra Mussolini con la religione?”

“Boh, lei viene lo stesso anche se non facciamo religione e ci parla di Mussolini“.

E’ tutto un agitarsi perché il Presidente del Quartiere, comunista da sempre, passato al Partito Unico, ha scritto su Facebook che quel “delinquente” di Mussolini almeno le cose le faceva, mentre i politici di oggi passano tutto il tempo in chiacchiere e litigi.

“Ma se ha detto una hahata grossa così, si deve dimettere!”, grida tutto arrabbiato uno che si è fatto 37 anni da i’ sindahalista, e adora le regole, più sono complicate, più gli garbano.

“Ma ha detto delle ovvietà, mi sembra, e poi a differenza di tutti voialtri del Partito Unico, almeno dice quello che pensa!”, ribatte l’oltrarnina cresciuta tra i vicoli e la teppaglia, e scoppiano tempeste e temporali.

Un’amica mi telefona disperata, “non ho dormito tutta la notte, pensando a quello che ci ha combinato, ci ha rovinati, non doveva ferire così la Sinistra!”

Ora, mentre tutti questi qui pensano alla Seconda guerra mondiale, un evento a cui non ho avuto l’onore di assistere pur avendo i capelli grigi, io entro dentro la stanzina il cui uso abbiamo conquistato con quattro anni di fatica.

E noto uno strano sussulto, un agitarsi in fondo, qualche sommessa risata.

Ci sono le nostre muslimaat, tutte sorridenti.

إِنَّ الْمُسْلِمِينَ وَالْمُسْلِمَاتِ وَالْمُؤْمِنِينَ وَالْمُؤْمِنَاتِ وَالْقَانِتِينَ وَالْقَانِتَاتِ وَالصَّادِقِينَ وَالصَّادِقَاتِ وَالصَّابِرِينَ وَالصَّابِرَاتِ وَالْخَاشِعِينَ وَالْخَاشِعَاتِ وَالْمُتَصَدِّقِينَ وَالْمُتَصَدِّقَاتِ وَالصَّائِمِينَ وَالصَّائِمَاتِ وَالْحَافِظِينَ فُرُوجَهُمْ وَالْحَافِظَاتِ وَالذَّاكِرِينَ اللَّهَ كَثِيرًا وَالذَّاكِرَاتِ أَعَدَّ اللَّهُ لَهُمْ مَغْفِرَةً وَأَجْرًا عَظِيمًا

In verità i musulmani e le musulmane, i credenti e le credenti, i devoti e le devote, i leali e le leali, i perseveranti e le perseveranti, i timorati e le timorate, quelli che fanno l’elemosina e quelle che fanno l’elemosina, i digiunatori e le digiunatrici, i casti e le caste, quelli che spesso ricordano Allah e quelle che spesso ricordano Allah, sono coloro per i quali Allah ha disposto perdono ed enorme ricompensa.

C’è la pakistana con i capelli scoperti un po’ tinti di rosso.

C’è l’egiziana con i gioelli d’argento e il sorriso sempre gentile e il velo.

C’è la marocchina scopertissima con i capelli tinti di biondo.

C’è la palestinese velata dagli occhi azzurri.

C’è la tunisina bellissima e alta, velata anche lei, con la figlia che fa teatro.

E in mezzo, tra l’egiziana con il velo e la marocchina dai capelli tinti, c’è la Donna dei Misteri.

Scarpe nere e lucide, un elegante vestito marrone chiaro, guanti neri. E il volto completamente coperto, da un triangolo nero. Completamente, nel senso che non si vedono gli occhi, non si intuiscono nemmeno dove siano, non sai se ti guardano attraverso il cappuccio marrone o attraverso il triangolo nero.

E gesticola allegra, Facebook non avrà mai il mio volto. Eppure emana, misteriosamente, un fascino e una bellezza inarrivabili.

L’altro giorno, la Donna dei Misteri stava a chiacchierare fitto fitto con la brasiliana bionda che ha la figlia calciatrice, e siccome i brasiliani non hanno le fisse degli europei, non ci trovava niente di strano.

Ora, sappiamo per esperienza che delle muslimaat ti puoi fidare.

L’aveva detto commossa, la tosta e orgogliosa albanese che in un giorno ha sistemato tutta la stanzina che era stata lasciata in abbandono da generazioni di burocrati, io adoro le Mamme con le Sciarpe!”

Sanno cosa ci vuole e quando c’è da fare, lavorare, prendersi la responsabilità, non lamentarsi.

Tra le Mamme con le Sciarpe e le autoctone, con qualche splendida eccezione, non c’è gara. E poi lo sanno le autoctone, almeno quelle splendide, che adorano anche loro le Mamme con le Sciarpe.

Ricostruisco perché le nostre muslimaat sono insieme imbarazzate e allegre, quasi su di giri.

Le avevo sorprese all’ora dell’asr, il momento in cui l’ombra di un oggetto qualsiasi è due volte più lunga dell’oggetto stesso, poco prima che il colore del sole volge verso l’arancione.

E’ allora che si fa quella cosa che gli italiani traducono, non si sa perché, come preghiera.

“Ma allora, questa è una masalla!”, dico e scoppio a ridere.

La masalla è lo spazio senza qualità, qualunque, che diventa luogo di salaat, di quei gesti rituali (che qualcuno dice che in origine fossero dei monaci cristiani siriani) che si compiono cinque volte al giorno, rivolti verso l’antico santuario dove cadde dal cielo una pietra carica di ferro.

Un improvviso senso di liberazione, a ricordare che per la maggior parte del mondo, la storia non inizia nel 1922 e non finisce nel 1945, ma racconta vicende che voi nemmeno vi immaginate.

Ora, dobbiamo anche lavorare affinché questo spazio strappato ai burocrati, tra le mille cose che è, diventi anche una Masalla per le Mamme con le Sciarpe.

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13 risposte a La Donna dei Misteri, le Mamme con le Sciarpe e la Storia

  1. Moi scrive:

    la parte in Arabo è un comizio della Boldrini copincollato in GoogleTranslator ?! 😉

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Moi

      “a parte in Arabo è un comizio della Boldrini copincollato in GoogleTranslator ?! ?”

      L’autore di quelle righe, se fu umano, visse diversi anni prima della signora Boldrini.

      E poi i maschili e femminili vengono molto meglio in arabo che in italiano.

      • Francesco scrive:

        stai dicendo che davvero c’è tutta quella tiritera discriminante verso i Transizionali e i Non-binari e gli A-gender nel Corano?

        mi mette tristezza

        ciao

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Francesco

          “stai dicendo che davvero c’è tutta quella tiritera discriminante verso i Transizionali e i Non-binari e gli A-gender nel Corano?”

          🙂

          Come al solito, si perde praticamente tutto in traduzione.

          E’ una sequenza di participi verbali, costruiti secondo un ritmo particolare e con un gioco di alternanza tra due forme di plurale, una maschile e l’altra femminile.

          Di questo non c’è ovviamente traccia nella “spiegazione” in lingua italiana.

  2. Moi scrive:

    A proposito di Donne Velate …

    https://www.agi.it/cronaca/asmae_belfakir_avvocato_cacciata_velo_tribunale_bologna-3381629/news/2018-01-18/

    a Bologna siamo alla Follia dell’ Odium Sui Kalergicum … d’altronde _ per dirla con l’Ebreo Berbero Francese Eric Zemmour _ abbiamo lasciato che la Facoltà di Civiltà Universale dello Ius fosse profanata da Esami di Barbarie Tribale della Sharia.

    … Che aspettarsi, dunque ?!

    • Z. scrive:

      Beh, non esageriamo. Il giudice certamente ha sbagliato, è vero, ma il Tar ha chiarito che la cosa non si ripeterà.

      Certo, se lo avesse fatto un agente di PS in Questura, o uno sportellante all’Inps, avrebbe passato dei guai, mentre non sarà questo il caso. Ma l’importante è che la cosa non si ripeta.

  3. Giuliano scrive:

    Miguel: “i brasiliani non hanno le fisse degli europei”.

    È una generalizzazione che non mi aspettavo di leggere qui.

    Qui https://glo.bo/2BhYUGt un componente della polizia militare del Pernambuco pubblica su Facebook la foto di un tizio armato di un grosso bastone con su scritto “cura gay”.

    Qui https://glo.bo/2xMme1O l’annuncio che una corte di Giustizia Federale ha autorizzato gli psicologi brasiliani a curare gli omosessuali (trattamenti che l’ordine degli psicologi brasiliano aveva vietato già nel 1999).

    Non dobbiamo essere razzisti, già che tutti i popoli sono come noi (“cioè degli stronzi”, chiosa con sarcasmo Marco Presta), ma dopo averli frequentati molti anni, a me sembra che anche là cose non siano diverse da qui.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Giuliano

      “È una generalizzazione che non mi aspettavo di leggere qui.”

      Ma guarda che sono assolutamente d’accordo con te!

      Semplicemente, non hanno le fissazioni nostre 🙂 Infatti, non conosco italiani che vadano in giro con bastoni curagay, ma conosco italiani che vanno in giro spiegando il passato e il presente e il futuro in base alla seconda guerra mondiale.

      • Giuliano scrive:

        Miguel: “Semplicemente, non hanno le fissazioni nostre”

        Hai ragione, avevi scritto “le fisse degli europei” e non che “non hanno fisse”.

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