L’Aquila

Spero che sarete d’accordo con me, che per essere bello, un luogo non deve essere né grande né famoso. Basta che il suo Genius Loci abbia un rapporto particolare con noi, sia – per citare ancora Vernon Lee – un amour de voyage, uno di quei luoghi che abbiamo visto forse nemmeno tante volte, ma con cui abbiamo costruito una profonda amicizia.

Ecco, un luogo così per me, era L’Aquila.

Avevo quasi paura di andarci.

Poi mi sono detto, saranno le solite esagerazioni dei media, che quando le persone come noi dicono, forse mi devo mettere un maglione, quelli strillano, l’Italia nel morso del gelo polare.

Avranno rimesso apposto i sassi, sarà tutto quasi come prima.

No, avevo torto io. Non dico, avevano ragione i media, perché quelli non si ricordano nemmeno cosa avevano detto.

Lungo la strada dove un tempo si incontravano tante persone, con il loro accento che sembra un napoletano che canta invece di sfottere, c’è solo questo:

laquila2Non si può più bere dalle fontane da cui sgorgava acqua freddissima, chi sa cosa mai ci sarà dentro.

Cerco di ritrovare la Via delle Streghe, la stradina che non ha nemmeno una porta (ma poi non è vero), però tra i cartelli di divieto e la polvere, mi perdo.

Mi viene un altro ricordo… sono quasi lì dove anni fa, anziani ormai morti certamente, mi raccontavano dell’arrivo dello spettacolare cavadenti con il suo tamburo, che ti metteva su una sedia in mezzo alla piazza, ti legava il dente marcio con una corda e te lo tirava via.

Ho fatto pochissime foto dell’Aquila, si vede che mi è mancato a un certo punto il coraggio.

Anche di cogliere le forme parassitarie di vita che si creano: in mezzo ai ruderi, forse grazie ai finanziamenti concessi per far vivere l’università, un imbecille felice, seduto a un bar, con una barba curata in ogni dettaglio, i baffi stesi al vento, e la domanda senza risposta su chi gli stirava i vestiti nerissimi. L’Hipster di paese sostituisce, beato, lo Scemo del paese.

A un certo punto, per sbaglio, ho toccato qualche tasto sulla macchina fotografica, e mi è venuta fuori questa, che vi presento così come l’ho scaricata:

laquilaTutto ciò che diamo per scontato, anche la vita di una città antica di secoli, può scomparire in un attimo.

Questa voce è stata pubblicata in esperienze di Miguel Martinez, Italia e contrassegnata con , , , , . Contrassegna il permalink.

153 risposte a L’Aquila

  1. mirkhond scrive:

    Aquila però, ha avuto diversi terremoti, e ogni volta è risorta.
    Forse oggi, si ha una maggiore consapevolezza dei rischi di costruire senza adeguati criteri antisismici.
    Nella vicina Marsica, il terremoto del gennaio 1915 fece oltre 30.000 morti. A Pescina, cittadina di Silone, su 5000 abitanti, ne rimasero vivi solo 1500.
    Lo scrittore marsicano Renzo Paris, afferma che ancora durante la sua infanzia, negli anni ’50, c’erano ancora le baracche abitate del post terremoto del 1915.
    Silone stesso, già nel 1917-1918, giovanissimo socialista, denuciava la speculazione edilizia e i soldi finiti nelle tasche di “benefattori” che l’ultima cosa a cui pensavano, era di usare quei soldi per ricostruire davvero il paese……

  2. mirkhond scrive:

    “Non si può più bere dalle fontane da cui sgorgava acqua freddissima, chi sa cosa mai ci sarà dentro.”

    Ti riferisci alle 99 Cannelle?

  3. mirkhond scrive:

    “l’arrivo dello spettacolare cavadenti con il suo tamburo, che ti metteva su una sedia in mezzo alla piazza, ti legava il dente marcio con una corda e te lo tirava via.”

    Immagino con quanto dolore da parte del malcapitato, in epoche in cui l’anestesia dentale non doveva ancora esistere.
    L’ultimo dente che mi sono fatto togliere, un mese fa, ha avuto bisogno di 5-6 iniezioni di anestesia, tanto era forte il dolore…….

    • Miguel Martinez scrive:

      “L’ultimo dente che mi sono fatto togliere, un mese fa, ha avuto bisogno di 5-6 iniezioni di anestesia, tanto era forte il dolore…….”

      Leggevo l’altro giorno dell’Orizzonte dei Kurgan nelle steppe eurasiatiche.

      Su 428 teschi studiati, nemmeno uno soffriva di carie 🙂

      • mirkhond scrive:

        Non soffro di carie, i miei denti sono sani, ma di Parodontite.
        Sono le gengive a soffrire, e se arriverò a 50 anni, non avrò più nemmeno un dente, visto che negli ultimi 10 anni, ne ho dovuti togliere 19, e tutti sani….. 🙂

      • PinoMamet scrive:

        A detta di tutti (quindi deve essere falso 😀 ) i mitici “nostri nonni” soffrivano molto meno, o niente, di carie, perchè mangiavano molta meno carne.

        Però mi pare che il padre di Toro Seduto si sia suicidato, guidando una carica disperata contro dei nemici, perché non resisteva al mal di denti.

        Va detto però che i Sioux mangiavano molta carne, dopo essere passati al non tradizionale stile di vita della caccia al bisonte… quello per cui li conoscono tutti oggi, naturalmente 😉

        • mirkhond scrive:

          Prima della caccia al bisonte (che abbisognava del cavallo, sconosciuto nelle Grandi Praterie fino al XVII-XVIII secolo, se non sbaglio), quale dieta seguivano i Sioux e gli altri Nativi dell’immensa area delle Grandi Pianure?

        • PinoMamet scrive:

          Di fatto prima della reintroduzione del cavallo da parte degli spagnoli, i popoli delle praterie seguivano lo stesso stile di vita da agricoltori semi-nomadi e cacciatori dei popoli delle altre aree nord-americane.
          Credo che coltivassero mais, zucche e fagioli, coltivazioni diffuse tra popoli lontanissimi tra loro come gli Irochesi e gli Apache…

          • mirkhond scrive:

            Avevano una dieta più onnivora?

          • PinoMamet scrive:

            Direi di sì!

            • Francesco scrive:

              stai dicendo che i ferocissimi Apache erano degli agricoltori prima che tornassero i cavalli?

              sai cosa implica questo?

              che la via della pace è quella dell’abolizione della mobilità, oltre che della carne

              o terribile Sol dell’Avvenire, sedentario e vegetariano!

              🙁

            • PinoMamet scrive:

              I ferocissimi (ma perché poi?) Apache non sono mai stati cacciatori di bisonti, se non occasionalmente (vivevano troppo fuori mano rispetto alle migrazioni del bovino) e sono sempre rimasti agricoltori di sussistenza/raccoglitori seminomadi.

              Il loro sottogruppo “fortunato” diventato molto più numeroso, i Navajo, sono ottimi agricoltori e, con l’arrivo dgli spagnoli, anche allevatori (pecore ma anche mucche).

              Sono i film western che danno una visione banalizzata!!

            • PinoMamet scrive:

              PS
              e credo che la cosa non implichi proprio niente… 😉

              che cavolo c’entrano i vegetariani, il pacifismo e la sedentarietà? Mi paiono una serie di concetti del tutto slegati!

    • paniscus scrive:

      “L’ultimo dente che mi sono fatto togliere, un mese fa, ha avuto bisogno di 5-6 iniezioni di anestesia, tanto era forte il dolore…….”
      ——————————————-

      Ma tu non eri sempre stato favorevole allo stile di vita tradizionale di una volta, quando queste mollezze di lusso non esistevano?

      A quanto ho capito, abbiamo più o meno la stessa età, e quindi abbiamo vissuto evoluzioni sociali abbastanza simili: di sicuro, quando ero ragazzina io, le anestesie dentali erano una cosa rarissima, le usavano solo per interventi veramente pesanti, come appunto le estrazioni definitive di un dente, o gli interventi chirurgici pesanti sulla gengiva.

      Ma per una “semplice” trapanazione e otturazione di una carie, col cavolo che facevano l’anestesia (nemmeno per i bambini), era considerata uno spreco!

      Adesso la fanno sempre anche quando non serve, anche per gli interventi più superficiali e più leggeri, ma la fanno perché si sono accorti che rende il lavoro più facile al medico, mica perchè mette più a suo agio il paziente!

  4. mirkhond scrive:

    Invece, molti anni fa, al tiggì, parlarono della scoperta archeologica di una necropoli del Cicolano (il paese degli Equi, da qui Aequicolae/Ecicule/Cicolano), del I sec.A.C., notando che molti di quegli antichi Equi erano scugnati…… 😉

  5. mirkhond scrive:

    “perchè mangiavano molta meno carne.”

    Nel Cicolano, terra montanara, forse i problemi ai denti degli antichi Equi, potrebbero essere derivati dal consumo di carne ovina, dato il tipo di allevamento di quell’area?

  6. mirkhond scrive:

    “Ma tu non eri sempre stato favorevole allo stile di vita tradizionale di una volta, quando queste mollezze di lusso non esistevano?”

    Chiamale mollezze……
    Per specificare, l’iniezione mi viene fatta sulle gengive.

    • Z. scrive:

      Beh, ammetterai che rispetto all’Antico regime fa è un mondo ben diverso, dal punto di vista medico e sanitario. Pensa ai castrati. Mica avevano l’anestesia: un po’ di laudano e passava la paura!

    • PinoMamet scrive:

      Era diverso il mondo ed erano diverse anche le persone, con idee e abitudini bene diverse…
      se nessuno sapeva dell’esistenza dell’anestesia, a nessuno veniva in mente di chiederla, e si rassegnava al dolore. L’avessero avuta, non avrebbero esitato a chiederla, suppongo.

    • paniscus scrive:

      Per specificare, l’iniezione mi viene fatta sulle gengive.
      ———————————

      E dove dovrebbero farla, altrimenti? Sul naso?

  7. mirkhond scrive:

    “di sicuro, quando ero ragazzina io, le anestesie dentali erano una cosa rarissima, le usavano solo per interventi veramente pesanti, come appunto le estrazioni definitive di un dente”

    Le fanno anche oggi.

    • PinoMamet scrive:

      Confermo, l’anestesia il dentista me l’ha data solo per estrazioni di dente o cose comunque dolorose, non per semplici otturazioni.
      Credo di essere in diritto di dire la mia, visto che di otturazioni ne ho davvero tante!!

      • Z. scrive:

        Anche dalle mie parti otturazioni e intarsi (si dice così?) si fanno tuttora senza anestesia…

        • paniscus scrive:

          Non sento parlare di otturazioni e trapanazioni senza anestesia da almeno 20 anni. Prima, l’anestesia la facevano solo per gli interventi veramente invasivi, adesso la fanno SEMPRE, anche per quelli lievissimi. Ma appunto, ritengo che l’abitudine sia invalsa soprattutto perché in tal modo è più comodo lavorare per l’operatore, con il paziente che si agita meno…

          • PinoMamet scrive:

            Io ho fatto un’otturazione l’anno scorso e senza anestesia…

            comincio a credere che in Toscana siate messi proprio male, in una quantità di cose 😉

          • Z. scrive:

            Ci hanno rubato Amici miei, e Iddio li ha puniti.

            Cioè, Dio non esiste. Vero.

            Ma li ha puniti lo stesso.

            E loro si sono vendicati donandoci Renzi 😀

    • Roberto scrive:

      A me non solo a settembre mi hanno fatto un’otturazione senza anestesia, ma alla mia domanda da fifone “non mi fa l’anestesia” il dentista ha riso dicendo “non fatturo per cose inutili”

  8. Pierluigi Vernetto scrive:

    il vero terremoto dell’Aquila e’ l’aver lasciato fare a Berlusconi/Bertolaso/Protezione Civile

    non fosse per quella gente, con molta meno spesa per il contribuente L’Aquila ora sarebbe tornata come era prima.

    • PinoMamet scrive:

      Temo che tu abbia ragione!!

      • Francesco scrive:

        ci sono prove o indizi?

        io sono un radicale, nel senso che il post-terremoto lo lascerei alla natura e al mercato, però mi pare che si siano messi a restaurare seriamente lì.

        o sono tutte palle?

        grazie

  9. MOI scrive:

    Be’, comunque la Città-Vetrina (non senza dei vantaggi, anche …) dal Vèc’ Parté Comunéssta 😉 era sempre stata Bologna (una specie di Delegazione Pontificia in salsa CattoComunista … Disciplina di Partito), NON Firenze (Signorotti, Mecenati, Massoncelli … Teste Calde).

  10. rossana scrive:

    Mi ha fatto male questo post, con queste foto che mi si sono piantate nello stomaco.
    Poi sarà che, come per la passione o il piacere, anche il dolore, certo dolore per le cose sparite o in via di estinzione, provoca emozioni che segnano. E rimangono per questo piantate lì, nello stomaco, forse organo più sensibile e emotivamente intelligente di tutto l’apparato pensante che analizza, pontifica, sragiona e uccide qualunque cosa gli passi tra le fauci.
    Mi hai fatto venir voglia di prendere un treno e andarci, a L’Aquila. Per soffrire in santa pace su qualcosa che non ho mai visto quando c’era e non vedrò che rotta, a spezzoni di film, a ruminamenti di documentario.
    O a testi del Miguel Travel blogger sì, ma fuori standard…

    • Miguel Martinez scrive:

      “Poi sarà che, come per la passione o il piacere, anche il dolore, certo dolore per le cose sparite o in via di estinzione,”

      Ieri sera ho finito di leggere Genius Loci, di Vernon Lee. C’erano tante cose che erano assolutamente familiari nei luoghi che descrive, come quando parla di Augsburg ad esempio, anche se ai tempi suoi ci passavano i cavalli magari.

      Poi descrive il paesaggio alpino, nella sua perfezione, purezza e invivibilità. E penso che sta parlando di qualcosa che è stato distrutto totalmente dall’industria turistica, quanto o più dell’Aquila: qualcosa che lei ha potuto vedere, di cui io da bambino ho potuto cogliere anche qualche frammento, ma che i miei figli non potranno mai conoscere.

      • rossana scrive:

        Ecco, anche questo: ho sempre più netta la sensazione che ciò che mi duole, che mi fa male, che mi procura una sofferenza sotterranea ma sempre presente, è il senso di perdita di panorami che porto dentro di me e non ritrovo più nella realtà.
        A Venezia, ho deciso due anni fa che non voglio più tornare: l’ultima volta che ci sono stata, appunto due anni fa, mi sono sentita estranea alla città dove ho imparato chi sono, la mia venezianità soprattutto. Invasa da orde di cinesi, latinos, rumeni, polacchi, brutta gente dall’est Europa a carrettate. Gelaterie americane, pizzerie da pizza al trancio ogni 3 metri, bancarelle cinesi che ogni due passi lungo Strada Nova vendevano vetri veneziani taroccati in China.
        Sporca e intasata all’inverosimile, mi sono salvata ritirandomi per calli sconosciute e campielli dimenticati.
        Si salva ancora qualche ristorante di pesce dove so io (e non dirò a nessuno per tentare di salvarlo dal successo su Tripadvisor.
        Quel giorno è stata dura ma ancora ce l’ho fatta: ho finto di non sapere e non vedere per tenermi stretta l’immagine di Venezia come la ricordavo e come per me voglio resti in eterno (almeno per il mio, di eterno..poi se nessuno la ama sia quel che sia…)(dovrò leggere Vernon Lee, prima o poi, solo per sentirmi “a casa” leggendo qualcuno che mi capisce quando dico che perdere i panorami amati è perdere la propria storia, ciò che fa di noi ciò che siamo…)

        • Grog scrive:

          Poareta anima mia!
          Ti xè parduta parché ami Venexia!
          Cuoricin sensibile da coprir di cocole e bacini dolci!
          Ti ghà capio quasi tuto de sta stagion mata e volgar che non la puole durar e la trascinerà tuto il mondo ne la merda più asoluta!
          Grog! Grog! Grog!

      • Francesco scrive:

        >> Poi descrive il paesaggio alpino, nella sua perfezione, purezza e invivibilità.

        Secondo me con mezz’ora di passeggiata è recuperabilissimo. Il bello del turismo di massa è che sono degli sfaticati e non si muovono.

        Ciao

  11. Roberto scrive:

    Triste coincidenza leggere proprio oggi questo post….

  12. MOI scrive:

    6.3 (!) vicino a Norcia, 3 ore fa … non me ne sono accorto, però.

    Amatrice, un tempo nota solo per il famoso sugo, pare sia distrutta.

  13. Grog scrive:

    Quì qualcuno porta
    UN POCO DI SFIGA,
    io non ci credo alla sfiga ma il
    SACRIFICIO PUBBLICO DI UN MIGLIAIO DI TOSCANI
    forse potrebbe placare almeno parzialmente la furia divina, se poi trascinati sul patibolo per un paio di chilometri chissà
    QUANTE BELLE PAROLACCE RIUSCIREBBERO A DIRE
    Grog! Grog! Grog!

  14. MOI scrive:

    Ore 3.30: anche noi qui al rifugio siamo stati svegliati da una forte scossa di terremoto, nella nebbia si è sentito un forte rumore di crollo dalla parete est del Corno Piccolo: al momento non si vede di quale entità, ma l’impressione è che sia venuto giù un bel pezzetto di montagna…
    L’incubo è tornato.

    Per approfondire

    http://www.meteoweb.eu/2016/08/terremoto-pauroso-boato-in-abruzzo-crollata-la-parete-est-del-corno-piccolo-sul-gran-sasso/731876/#gqh6Grgq86mU3VSt.99

  15. Dif scrive:

    Sentito distintamente anche in Ciociaria.

    • habsburgicus scrive:

      si, anche una mia amica di Alatri me l’ha detto

      • Miguel Martinez scrive:

        Il terremoto ha messo in secondo piano la notizia che le truppe turche sono entrate in Siria, per:

        1) aiutare i “ribelli” ad attaccare i “governativi” ad Aleppo

        2) annientare i curdi

        3) colpire l’ISIS.

        Il tutto mentre il vicepresidente degli USA è in visita ad Ankara.

        • Miguel Martinez scrive:

          Il Wall Street Journal dice che assieme all’esercito turco, sarebbe entrato anche quello statunitense.

          U.S. drones based at Incirlik Air Base in southern Turkey are carrying out surveillance missions over Jarabulus, and American special operations forces are working with Turkish military officers on the Turkish side of the border to plan the offensive, officials said.”

          Visto il dichiarato obiettivo turco di annientare le organizzazioni curde in Siria, e visto che gli Stati Uniti hanno appoggiate militarmente queste ultime, si resta piuttosto perplessi.
          http://www.wsj.com/articles/u-s-joins-turkish-forces-to-launch-push-against-islamic-state-in-syria-1472016805

          • Miguel Martinez scrive:

            Secondo le fonti curde, l’invasione turca è sostenuta, tutti insieme, da Assad, Iran, Russia, al-Qaida e Peshmerga (il governo curdo iracheno).

            Ieri – secondo i curdi – agenti turchi avevano assassinato il comandante dell’appena nata alleanza tra i curdi e (alcuni) siriani.

          • izzaldin scrive:

            da notare che ieri Repubblica scriveva “Erdogan attacca i curdi *alleati degli americani*”.
            cioè l’YPG, i combattenti seguaci di Ocalan, iscritti nella lista delle roganizzazioni terroristiche degli USA, sarebbero alleati?
            I curdi del Rojava combattono strenuamente contro tutti: ISIS, Erdogan, Assad, USA, Russia.

            • izzaldin scrive:

              inoltre da mesi le forze turche entrano in Kurdistan uccidendo e bombardando

            • Miguel Martinez scrive:

              “I curdi del Rojava combattono strenuamente contro tutti:”

              Anche il vicepresidente USA adesso ha ingiunto ai curdi di ritirarsi a est dell’Eufrate, cioè abbandonando Manbij che qualche giorno fa ci veniva presentata come “città liberata” con fumatori sorridenti che si godevano l’arrivo dei curdi.

            • izzaldin scrive:

              i curdi anarco/comunisti/ecologisti/musulmani/femministi dell’YPG hanno letteralmente salvato dal genocidio gli Yazidi e ciononostante rimangono nella lista delle organizzazioni terroristiche.
              ci sono numerosi volontari occidentali che vanno a combattere e a morire per gli ideali libertari come durante la guerra di Spagna del ’36-’39

            • PinoMamet scrive:

              Posso dirlo?

              io sinceramente di quello che succede in Siria non ci sto capendo niente.

              Temo che molti giornalisti siano nella stessa condizione, ma non lo possono ammettere…

            • mirkhond scrive:

              Concordo con Pino sulle difficoltà di focalizzare una guerra di tutti contro tutti, dove non si sa chi è l’amico e chi il nemico.
              E dunque non prendo parte per nessuno, sperando solo che la guerra finisca, e la Siria possa risorgere…..

            • izzaldin scrive:

              in due minuti quello che ho capito io:
              2010-2011
              proteste pacifiche contro Assad represse nel sangue da quel porco dittatore sosia di Fabio Fazio, gli americani sostengono il Free Syrian Army, comincia la guerra
              2011-2013
              la guerra si incattivisce, Assad perde grosse porzioni del territorio. parallelamente nel confinante Iraq i reduci di Saddam, perseguitati e cacciati dall’esercito dal nuovo leader sciita filoamericano al Maliki, si riuniscono e fondano quello che diventerà il gruppo chiamato Islamic State in the Levant, poi ISIS
              2014
              l’Isis fa carne di porco del confine Siria e Iraq e comincia la sua ascesa mediatica e territoriale. I curdi, a loro volta divisi fra i Peshmerga filoamericani di Barzani e gli anarco/comunisti/femministi del YPJ, approfittano della situazione e occupano alcune terre ai confini fra Siria Iraq e Turchia
              (tra parentesi, può una nazione essere così sfortunata da trovarsi divisa fra Siria, Iraq e Turchia?)
              2014-2015
              Isis distrugge e ‘livella’ siti archeologici e distrugge tutte le minoranze della zona prendendosela anche coi sunniti. vende petrolio a Erdogan che usa i terroristi in chiave anticurda. I curdi comunisti, per un brevissimo periodo sostenuti dagli americani, salvano gli Yazidi e uniscono il loro territorio.
              2016
              Assad è sempre in sella, ha forse guadagnato qualcosina. FSA amministra alcune parti del territorio, l’Isis perde terreno sotto i colpi russi, americani, di Assad e soprattutto dei curdi seguaci di Ocalan che prendono Manbij.

              (in tutto questo mettici il terrorismo a Parigi, i profughi e il “golpe” in Turchia)

              arriviamo a queste settimane: Kerry è ad Ankara nel momento in cui i tank turchi entrano nel Rojava occupato dai curdi anarco/musulmani/femministi/ecologisti. La campagna dei curdi deve essere interrotta perché stanno prendendo troppo spazio e soprattutto sono “terroristi” comunisti.

              spero di essere stato chiaro

              • Miguel Martinez scrive:

                i”n due minuti quello che ho capito io:”

                Certo, però è utile andare oltre le singole fazioni coinvolte.

                Esiste un paese insostenibile, perché multietnico/multireligioso.

                Il problema non è il “razzismo” e sciocchezze simili, ma il fatto che le singole “etnie” sono famiglie e organismi che si danno una mano tra di loro e vivono o muoiono insieme.

                Esiste una casta storica di latifondisti, espropriati da un grande movimento contadino, che poi è diventato un partito-sistema.

                Tutto il paese è entrato in crisi irriversibile a causa di una drammatica siccità, in parte dovuta al cambiamento climatico globale; e a un certo punto, è emerso un nuovo mestiere, che non è altro che la forma moderna del brigantaggio, dotata però di mitra e non più di moschetti e sciabole.

                Ora, è facile fare la pace tra persone che non vogliono combattere.

                Ma come si fa a fare la pace tra persone che vivono esclusivamente di violenza?

                Allo stesso tempo, ognuna delle varie famiglie/clan/gruppi etnici ecc. sa che esiste un’unica alternativa: o annientano i loro avversari, o saranno sterminati.

                Su questa struttura di base, si inseriscono tutti i noti interessi internazionali.

            • habsburgicus scrive:

              sulla Siria si capisce poco
              concordo con tutti
              anche ‘sta Aleppo…doveva cadere nel 2015 e nihil, deve cadere da un mese e non cade mai ! e cada, suvvia
              gli assadisti si adombrano per ogni minima critica, ma questi sono fatti
              rammento che, si parva licet componere magnis, “La Stampa” dava Stalingrad quasi caduta il 25 agosto 1942 e di nuovo il 23 ottobre..e sappiamo come è finita
              detto questo, e pur avendo perso fiducia nella propaganda degli assadisti [il conoscere bene I e II GM fa sì che ormai sono scettico…prima prendere, poi parlare ! non come i tedeschi che il 29/11/1915 annunciano il trionfo in Macedonia ed era vero ma rispettarono la Grecia NON rispettata dagli inglesi perché lì sta la differenza fra Lutero e Calvino e Calvino vince sempre 😀 cosicché gli anglo-francesi si riorganizzarono a Salonicco..certo violando la neutralità greca in modo vergognoso..ma, perdonatemi la parola, chi se ne fotte ? vincere, vincere, vincere non conta altro ! oppure i tedeschi che la sera del 9/10/1941 annunciata la Vittoria praticamente all’Est…e sappiamo come è finita..no, quindi, basta con la propaganda…Assad vinca e poi si parli)
              detto questo
              io resto per Assad..se crollerà sarà lo sterminio di tutti i cristiani e il burqa per le donne !
              questo sia chiaro, affinché la sx non “pianga2 dopo !
              ma vedo la sua debolezza
              mi sembra abbastanza forte per non socombere ma abbastanza debole per non riuscire a vincere
              ai curdi sono ostili, mi sono antipatici 😀
              sono invece da sempre turcofilo..Gallipoli 1915 ha fatto salire la stima dei turchi per me e continua a farmi adirare e arrossire Sicilia 1943
              si vedrà

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ martinez

              “Ma come si fa a fare la pace tra persone che vivono esclusivamente di violenza?”

              Con le cattive.

              Assad padre, assassino come e peggio del figlio attualmente al potere a Damasco, ha pacificato il Libano a suon di carri armati mettendo fine a una guerra civile non meno sanguinosa di quella attuale in Siria che durava da quindici anni.

              Un solo colpo Statunitense in Bosnia ha fatto cessare il continuo cecchinaggio Serbo-Bosniaco sui civili Musulmano in coda per il pane.

              Si vis pacem, para bellum.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

            • habsburgicus scrive:

              Si vis pacem, para bellum.

              sempre più d’accordo con te, Andrea !
              ciao !

              • Miguel Martinez scrive:

                “Si vis pacem, para bellum.”

                A volte è sicuramente vero, altre volte dimostrabilmente no.

                Nel caso della Siria, tutte le fazioni in lotta hanno cercato di applicare proprio questo principio, a partire dallo stesso governo: applicare il massimo della forza con il minimo di scrupoli, per piegare il nemico e ottenere davvero la pace.

                Evidentemente non ha funzionato.

                Poi è chiaro che un grado veramente deciso di violenza, può ottenere la pace, al costo però dello sterminio o almeno della deportazione di una vasta parte della popolazione sopravvissuta.

                Se l’intera Siria fosse popolata esclusivamente da musulmani sunniti praticanti una forma molto rigorosa di wahhabismo, si risolverebbero sicuramente tanti conflitti, ma si deve concedere a chi non accetta questa prospettiva, di resistervi fino alla morte.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ martinez

              Il guaio in Siria è che fra le fazioni in lotta non c’è ne una che prevalga nettamente.

              Ora che i Curdi stavano vincendo gli USA tolgono loro la protezione aerea, timorosi forse di un eccessivo riavvicinamento di Erdogan e Putin.

              In questo senso, il crollo dell’Impero Ottomano è stato veramente il Grande Crimine che ha scoperchiato il vaso di Pandora: ma la colpa, se di cola si può parlare, risale alla campagna d’Egitto di Bonaparte.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                “ma la colpa, se di cola si può parlare, risale alla campagna d’Egitto di Bonaparte. ”

                Mi affascina questo riferimento.

                Avresti voglia di approfondire?

                Come sicuramente saprai, per colpa di Napoleone, la Toscana è stata l’unica parte dell’Italia, in tempi post-medievali, a essere governata da un musulmano 🙂

            • habsburgicus scrive:

              il mitico giacobino Ménou ? 😀 o nome simile
              non sapevo fosse stato anche in Toscana

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ martinez

              Quanto alle catastrofiche conseguenze dell’impresa di Napoleone leggo su “The Balkans” di Misha Glenny che la temeraria impresa di uno sconosciuto ufficiale di una nazione in preda alle convulsioni di una rivoluzione e a un’inflazione spaventosa ha mostrato all’Europa che il Turco era un gigante dai piedi di argilla.

              Nonostante il costante indebolimento degli Ottomani sul Mar Nero sancito dalla pace di Kuchuk Kainargi (del 1774, mi pare di ricordare) e il fatto che i Turchi avessero collezionato ben poche vittorie dopo il fallito assedio di Vienna, nessuno in Europa poteva immaginare che i Mamelucchi (dall’illustre passato militare) si sarebbero sfarinati davanti al Corso.

              Chiaro che non appena sistemati i conti con Napoleone tutte le potenze europee si siano scatenate a saccheggiare e soprattutto a impedire i saccheggi dei rivali, da Navarino fino al 1830 algerino della Francia giù giù fino alla nostra campagna di Libia e alle misconosciute guerre balcaniche pre-1914.

              La cosa peggiore è che le varie oligarchie Cristiane cui la Sublime Porta riconosceva privilegi e prebende nei Balcani, una volta intuita la debolezza del loro sovrano, lungi dall’unirsi in nome dei famigerati Valori Cristiani dell’Occidente abbiano cominciato già durante le stesse campagne Napoleoniche e ancor più in seguito a scannarsi l’un l’altra, combattendo i Turchi solo nella misura in cui questi cercavano di mantenere il proprio potere sostenendo almeno nominalmente i privilegi dell’oligarchia rivale. (Alla faccia della favoletta degli “ancestrali odi tribali nei Balcani”).

              Così ad esempio i proprietari terrieri Moldavi e Valacchi attaccavano i ‘hospodar’ (signori) Greci al soldo del Sultano a Iasi e Bucarest (habsburgicus mi perdonerà l’orribile grafia) già prima di Navarino. E per far questo prendevano armi e soldi… dai patrioti Greci della Compagnia degli Amici (Philikì Etairìa) di Ypsilanti che sovvenzionati dalla Russia speravano così di indebolire la Sublime Porta. Insomma, Greci che facevano ammazzare altri Greci dai Rumeni.

              Non parliamo poi delle rivolte Croate del 1848 non contro gli Austriaci, ma contro gli Ungheresi che combatterono a favore di Vienna finchè i Croati non furono sconfitti… per finire a loro volta schiacciati dalla repressione del ministro Winschgratz e del suo giovane sovrano Francesco Giuseppe. L’eroe Ungherese Kossuth alle offerte Croate di pace rispose che la questione si sarebbe potuta risolvere solo con la spada. La repressione anti Ungherese fu guidata da un Serbo, che combatteva così gli odiati eretici Cattolici… agli ordini di un sovrano Cattolico.

              Ovunque poi i borghesi e i nobili temono i contadini più di quanto non si odino l’un l’altro.

              Insomma, Napoleone vincendo alle Piramidi avrà pure poi perso la flotta ad Abukir per mano di Nelson: ma ha tolto al Turco la pietra di volta del suo potere, quell’aura di quasi invincibilità che derivava dall’immensa estensione del suo Impero, quell’aura di terrore che fino a un secolo prima avevano rinfocolato le ultime incursioni a caccia di schiavi sulle coste del Sud Italia.

              Aura su cui i Turchi contavano moltissimo: il supplizio dell’impalatura (con possibile supplemento di rogo) descritto dal Ponte sulla Drina di Ivo Andric divenne comune subito dopo Napoleone, quando alle porte di Belgrado i cadaveri dei ribelli ingrassavano i corvi.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              P.S. Oltre alle mie letture, devo ricordare con riconoscenza le indimenticabili lezioni del mio professore di storia del liceo, un vero allegrone e un autentico pedagogo che crocifiggeva noi interrogandi con frasi del tipo : ‘Bene, hai studiato la lezione del libro. Adesso, se vuoi qualcosa in più della sufficienza parlami delle somiglianze e delle differenze fra la pace di Kuchuk Kainargi e i trattati ineguali dopo la seconda guerra dell’oppio…’

              • Miguel Martinez scrive:

                “Insomma, Napoleone vincendo alle Piramidi avrà pure poi perso la flotta ad Abukir per mano di Nelson: ma ha tolto al Turco la pietra di volta del suo potere,”

                Grazie, chiaro. E poi a noi toscani ci ha imposto un musulmano! 🙂

            • habsburgicus scrive:

              d’accordissimo Andrea, ottimo intervento

              alle misconosciute guerre balcaniche pre-1914.
              verissimo..lì nel 1912-1913 (in guerre ormai note in occidente solo a noi che frequentiamo questo blog 😀 e a pochissimi altri) vi è la Ursache della Grande Guerra, a sua volta ben più importante di quella II GM di cui ci rompono le tasche quasi quotidianamente 😀
              e da italiano, con tendenze e simpatie nazionali, arrossisco e deploro che sia stata proprio la nostra impresa libica (29/9/1911) a dare il via alle polveri che si accenderanno un anno dopo, in ott 1912, ad opera di SRB, MNT, GR, BG contro TR stremata [fra l’altro ciò permise alla massoneria di far tornare al potere i Giovani Turchi che, lo si dimentica, erano stati allontanati nel 1912; il 23/1/1913 con un golpe Enver, Talat e Cemal assunsero tutto il potere per l’Ittihad ve Terakki Cemiyeti=Comitato Unione e Progresso e fra loro vi era pure, sotto Fethi Bey, Mustafa Kemal; poi dopo l’assassinio da parte dell’opposizione del Gran Visir Mahmut Shevket-scusate la grafia-in luglio 1913 non ebbero più ostacoli ed iniziò la turchizzazione senza limiti]
              certo prima c’è Agadir (1/7/1911), che spinse forse Giolitti ad affrettarsi..sennò i francesi si pappavano il Marocco gratis mentre noi restavamo a mani vuote ed in tal caso c’era pericolo che con fides gallica gli eredi dei giacobini si rimangiassero tutto e si schierassero contro la Libia nostra 😀 (il do ut des, fra Prinetti e Barrère, nel 1902 fu appunto “Libia a voi, quando volete; Marocco a noi quando potrete [c’era il Reich di mezzo], all’epoca pure l’infida Londra non era ancora intesizzata”
              ma la responsabilità dell’Italia laica resta

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ habsburgicus

              “via alle polveri”

              Stai citando proprio Leon Blum, che stando a RaiStoria parlando dell’impresa Italiana in Libia disse (cito a memoria): “Oggi l’Italia in Libia, ieri la Francia ad Algeri: a furia di correre in una polveriera con la fiaccola accesa, prima o poi salterà tutto in aria”.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

  16. Grog scrive:

    Questa volta ha colpito l’AMATRICIANA la prossima colpirà la CARBONARA.
    URGE ISOLARE IL PORTA SFIGA ALTRIMENTI COLPIRA’ TUTTA L’ITALIA CON CRITERI GASTRONOMICI
    Rinnovo la proposta del SACRIFICIO PUBBLICO DI MILLE TOSCANI
    per placare le divinità incazzate e far precedere il corteo
    DA UN SIGNORE TOSCANO CHE OCCUPA PALAZZO CHIGI
    come sacrificio pubblico andrebbe bene annegarli tutti nell’Arno, estrarre le misere spoglie e spedirle nello spazio profondo con un potente missile con lastra di titanio con su dedica
    “PORTO’ SFIGA E NELLO SPAZION ANDO'”
    Grog! Grog! Grog!

  17. Andrea Di Vita scrive:

    @ tutti

    Vengo adesso da una meravigliosa vacanza trascorsa fra Tolentino e Città della Pieve.

    Quest’anno ho visto Vestignano, Loro Piceno, Matelica e Castiglion del Lago.

    Potrei parlarne ore.

    Bellezza su bellezza.

    Torno, e leggo gli splendidi post di Martinez sul Mezzogiorno.

    Poi vado sul Corriere, e leggo l’articolo debunkato al sito:

    http://attivissimo.blogspot.it/2016/08/corriere-sparabufale-il-braccio-destro.html

    Capisco che, potendo, me ne dovevo restare in vacanza… 🙁

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  18. mirkhond scrive:

    In alcuni comuni, colpiti dal terremoto di questa notte, come Arquata del Tronto, sono stato 4 anni fa, conservandone un bellissimo ricordo.
    Gente ospitale e gentile.
    Mi dispiace per loro.
    Purtroppo spesso ci dimentichiamo che l’Italia centro-meridionale, è un paese in maggioranza sismico……

  19. mirkhond scrive:

    Città della Pieve.

    Cittadina della stupenda Diana Bacosi….. 😉

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ mirkhond

      …e anche città dei palazzi di Galeazzo Alessi, geniale architetto rinascimentale che ha inventato la forma di palazzo signorile ‘quasi-cubica’ ottima per risparmiare metri quadri pur conservando la spaziosità interna. Non a caso l’Alessi ha trionfato nelle committenze signorili del centro storico di Genova, cui il centro di Città della Pieve (così come quello della siciliana Caltagirone, dove una colonia di origine genovese ha lasciato perfino il termine ‘carrugio’ = ‘vicolo nel dialetto calatino) somiglia in modo notevole. A Città della Pieve il palazzo dei Della Corgna, signori di Castiglion del Lago, sembra preso di peso da Campetto a Genova.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  20. MOI scrive:

    Probabilmente infurieranno -8qnzi, qualcosa già infuria) polemiche se “prima i terremotati” o “prima i profughi” (per i giornalisti main stream sono tutti “profughi” … si vede che “rifugiati” fa meno effetto, l’ esattezza dell’ informazione sappiamo quanto sia secondaria)

  21. MOI scrive:

    Renzi ha già detto che nessun terremotato sarà abbandonato (probabilmente cercherà di emulare Berlusconi in Abruzzo, a colpi di Presenzialismo Governativo) … se sarà vero, metterà un discreto “tampone” in stile vecchia DC per il referendum per quanto le risorse economiche lo consentano.

  22. Grog scrive:

    Renzi per solidarietà con i terremotati si abbufferà di amatriciana, diventerà grasso come un pallone e finalmente ROTOLERA’ IN MARE DALL’APPENNINO dove i delfini scambiatolo per una PALLA DI GRASSO giocheranno a pallone sotto l’occhio attento delle telecamere della RAI RENZIZZATA ed infine un bieco anti renziano DELLA MINORANZA PD BERSANIANA a bordo della GARIBALDI lo silurerà.
    Grog! Grog! Grog!

  23. mirkhond scrive:

    “dittatore sosia di Fabio Fazio”

    Vedo che mia sorella non è stata l’unica a trovare quella somiglianza…… 🙂

    • Carlo scrive:

      Anche su Google se si andava su “Immagini relative a Bashar al Assad”, venivano fuori come immagini correlate quelle di Fabio Fazio

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ mirkhond

      Fazio è alto, ma Assad giovane è una stanga: somiglia di più al padre …e, incredibilmente, a George Orwell.

      (Del resto, Guareschi pubblico’ sul Candido un proprio ritratto a fianco di una foto di Stalin, sfidando i Comunisti a sostenere che l’autore di Don Camillo era brutto: erano due gocce d’acqua).

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Z. scrive:

        Vero, Assad assomiglia a Orwell 🙂

        Comunque le facce fanno di questi scherzi. Cervi voleva interpretare don Camillo, lessi, e si trovò a interpretare Peppone!

      • PinoMamet scrive:

        La “facciologia” ha avuto il suo apice con la antropologia fisica di inizio Novecento, con tutte quelle classificazioni minuziose e mai una identica all’altra (dinaridi, atlanto-mediterranei e così via…).
        Gli europei mi sembrano molto più minuziosamente indagati di tutti gli altri (“tanto sono negri”).

        Però è stata anche una grandissima stronzata: prima di tutto per l’idea di collegare ogni “faccia” a una “razza” o sottorazza, magari con precise caratteristiche caratteriali…
        e poi per l’idea che ogni “razza” così definita avesse una peculiare estensione geografica.

        Direi che gli esempi di Fazio e Assad, Guareschi e Stalin, dimostrino la falsità di entrambi gli assunti 😉
        (in realtà non so se Fazio sarebbe un presidente tanto più “buono” di Assad… 😉 )

        Ma soprattutto: se cercate su youtube, vedrete che c’è un tale che pesca da un sito gli esempi di “sosia di razze diverse”.
        Per esempio c’è un tizio nero che è assolutamente identico a Schwrzenegger! solo pucciato nella vernice.

        In realtà io credo semplicemente che esista un repertorio limitato di facce 😉

        • Z. scrive:

          Epperò epperò…

          epperò ammettiamolo: certa gente ha certe facce che giassai che tireranno a fregarti!

          Tipo un noto politico emergente, che come disse un mio amico “sembra un agente immobiliare di Tempocasa”…

          😀

          Z.

          PS: c’è poi un vero e proprio “visus del cialtrone”, tipo capelli lungo-sporcaccini. Lì se ci caschi devi essere davvero ingenuo, disperato o entrambe…

        • PinoMamet scrive:

          Ma quella è una divisa professionale!

          come i capelli lunghi allo zigomo, chissà perché, e di solito unti, dei calciatori anni Novanta, adesso rimpiazzati da creste e tatuaggi (ma nei campionati amatoriali molti calciatori quarantenni ancora li sfoggiano).

        • Z. scrive:

          Pino,

          — Ma quella è una divisa professionale! —

          😀

          Senza offesa per Tempocasa, naturalmente, né per la categoria degli agenti immobiliari. Del resto, loro sono mediatori di professione, ed è giusto così. Ma un politico non dovrebbe esserlo, un mediatore di professione.

          E ci sono altre categorie che non lo dovrebbero essere…

          • Z. scrive:

            Che poi neppure questo è vero: un politico in qualche modo dovrebbe essere un mediatore, ma non il mediatore di qualcuno che vuole venderti qualcosa.

            Ma ormai molti politici di maggior successo, come Trump o Farage, questo sono anzitutto: venditori.

            E pure lì, a guardarli bene…

  24. mirkhond scrive:

    “Si vis pacem, para bellum.”

    Oggi però c’è la bomba atomica.
    Dunque anche una guerra preventiva avrebbe effetti MONDIALI devastanti per tutti.
    Ho l’impressione, quando sento qualcuno parlare con tanta facilità di questa o quella guerra, che dal 1945 l’atomica HA CAMBIATO il modo di fare politica e la stessa guerra, ingessando molte situazioni fino all’incancrenimento, ma che appunto non possono essere modificate così facilmente, e senza conseguenze negative per tutti.

  25. mirkhond scrive:

    Ho l’impressione, dicevo, che alcuni NON si siano resi conto che dal 1945 l’atomica ha cambiato il modo di fare politica e anche la guerra.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      C’è anche da dire che due guerre mondiali ci hanno fatto fare un po’ il pieno di morti anche senza armi nucleari. Credo che siano state quelle scorpacciate di morti ammazzati e di distruzione che abbiano condotto (in Europa) al pacifismo del dopoguerra e ad un antibellicismo abbastanza duro a morire.
      Antibellicismo che ci ha fatto dimenticare cosa sia una guerra con la conseguenza che molti di noi, seduti sulle proprie poltrone davanti alle proprie tastiere, decantano la guerra che non hanno mai conosciuto e che in realtà non sarebbero disposti a vivere. Salvo poi frignare ad ogni bombetta o ad ogni morto accoltellato in questa o quella città europea e invocare non si sa bene cosa contro questa temibile minaccia che fa veramente sghignazzare se paragonata alla guerra di cui loro si riempiono tanto la bocca.

      • Miguel Martinez scrive:

        ” Salvo poi frignare ad ogni bombetta o ad ogni morto accoltellato in questa o quella città europea e invocare non si sa bene cosa contro questa temibile minaccia che fa veramente sghignazzare se paragonata alla guerra di cui loro si riempiono tanto la bocca.”

        Verissimo.

        Con risultati sul tipo, “ah sì, quel tizio è passato con un camion sopra un sacco di gente e poi è morto? Beh, io per rappresaglia faccio spogliare le mamme sulla spiaggia, tiè!”

      • Z. scrive:

        C’è anche da dire una cosa: in Italia, secondo le statistiche che abbiamo visto assieme qualche giorno fa, ci sono ogni anno 8 morti ammazzati ogni milione di abitanti. E tutta l’Europa occidentale è in fondo alla classifica – per lo più non indietro come l’Italia, ma comunque molto indietro.

        https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_countries_by_intentional_homicide_rate

        Escludendo il Lichtenstein, che è troppo piccolo per avere una media di un qualche interesse (basterebbero due omicidi in un anno per farlo schizzare nella prima metà della classifica!) il primo Paese ovest-europeo per morti ammazzati è il Belgio, al 158mo posto su 218.

        Insomma, non solo non siamo abituati alla guerra: non siamo proprio abituati ai fatti di sangue in genere.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ mirkhond

      Un inventore della Bomba H, Teller, l’aveva previsto nel 1945, quando ancora la Bomba H era sul tavolo da disegno: doveva essere l’arma che avrebbe reso impossibile una terza Guerra Mondiale.

      Ecco perchè oggi il Papa parla di Terza Guerra Mondiale… frammentata.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        a me quella roba lì mi fa incazzare un sacco

        la TGM la abbiamo vissuta come Guerra Fredda ed è costata quanto una guerra vera, con eserciti immensi che si sono fronteggiati per decenni, immobili perchè entrambi avevano la Bomba

        quella di adesso, volendo, sarebbe la Quarta GM, anche se non ne individuo i fronti (ricchi contro poveri)?

        ciao

        • Miguel Martinez scrive:

          “quella di adesso, volendo, sarebbe la Quarta GM, anche se non ne individuo i fronti (ricchi contro poveri)?”

          Ma mi sembra che la guerra non sia cambiata: sono sempre gli USA che devono cercare di buttare giù la Russia, ma non osano un attacco militare diretto, più o meno per gli stessi motivi di allora; e la Russia che cerca di riunire attorno a sé tutti gli scontenti, con la Cina come ago della bilancia: tendenzialmente alleata della Russia, ma anche fabbrica e gran creditore degli Stati Uniti.

          Poi cambiano tutti i contorni: in genere, i “poveri” stanno con la Russia, ma i poveri magari sono gli operai europei che votano a Destra, o gli americani bianchi che non vogliono guerre. Quindi saltano tanti riferimenti della TGM, anche se in fondo non è cambiato tanto.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “la TGM la abbiamo vissuta come Guerra Fredda ed è costata quanto una guerra vera”

          Dubito che il costo in vite umane e distruzione sia stato analogo…

    • Francesco scrive:

      mica troppo, se conti le guerre combattute dal 1945 a oggi

      ciao

  26. mirkhond scrive:

    “Cervi voleva interpretare don Camillo, lessi, e si trovò a interpretare Peppone!”

    A me, invece risulta che fosse Guareschi a voler interpretare Peppone e a volere Gino Cervi come Don Camillo.
    Litigando col regista Julien Duvivier che aveva proposto Fernandel.
    Alla fine Duvivier fece fare un provino a Guareschi e a Cervi.
    Gino Cervi fu impeccabile in abito talare, mentre Guareschi fece fiasco.
    E così Duvivier riuscì a convincere Guareschi che ognuno doveva fare il suo mestiere, uno il cinema e l’altro lo scrittore……

    • Z. scrive:

      Duvivier era una persona saggia ma… se Cervi era impeccabile in abito talare come mai è finito a fare Peppone? 😀

      • mirkhond scrive:

        Perché Duvivier aveva scelto Fernandel per il ruolo di Don Camillo! 🙂

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ mirkhond

          Tra l’altro fisicamente Cercvi somigliava a Stalin e a Guareschi. La scena del ‘culto della personalità’ dove Don Camillo ha disegnato le corna sulla gigantografia di Peppone è chiaramente uno sfotto’ dei manifesti d’oltrecortina.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

  27. mirkhond scrive:

    Miguel, se stato ad Accumoli, Amatrice e Arquata del Tronto?
    Hai visitato l’antica frontiera papalino-napoletana?

  28. mirkhond scrive:

    Sì, forse si tratta dei cippi confinari fatti erigere da Ferdinando II di Borbone nel 1846.

  29. Miguel Martinez scrive:

    Segnalo alla gentile attenzione di Grog che il viceministro degli interni della Bolivia, recatosi in visita a una miniera, è stato fatto festosamente accolto e bastonato a morte dai minatori:

    https://www.theguardian.com/world/2016/aug/26/bolivian-deputy-interior-minister-beaten-to-death-by-miners-say-reportss

  30. Grog scrive:

    Costerà caro importare un paio di migliaia di MINATORI BOLIVIANI?
    Li portiamo a fare una gita a montecitorio però spieghiamo loro che devono limitarsi a bastonare i politici senza mettersi le dita nel naso perché non sta bene.
    Grog! Grog! Grog!

    • MOI scrive:

      A proposito di MesoAmerica … ho visto il recente film su Pablo Escobar e mi è sembrato che mostri bene una società inquietantemente simile per certi versi1 a quella Italiana, col boss-santo per i più poveri con uno Statoche di essi se ne “catafotte” [cit.] !

  31. MOI scrive:

    Sono crollate scuole costruite DOPO il 2009, che AVREBBERO dovuto reggere sismi di questa entità … “ovviamente” la caccia ai responsabili gli è tutto uno scaricabarile con rimbalzella finale all’ italiota, perciò chi d’istinto reagisce a un terremoto prendendosela con una classe politica e dirigente di FACCENDIERI, tutti i torti forse-forse ‘UNN ce li ha !

  32. MOI scrive:

    Our Blondy 🙂 sul caso (dubbio di “furto d’identità” ai danni della diretta interessata) della Vegana che avrebbe detto che il terremoto ad Amatrice sarebbe un “karma” punitivo per aver inventato un celeberrimo piatto a base di carne :

    http://www.maurizioblondet.it/ll-diritto-alla-sragione-le-sue-conseguenze-sociali/

    ll diritto alla Sragione. E le sue conseguenze sociali.

    • MOI scrive:

      purtroppo, come chiunque si sia un minimo “sporcato scendendo dal proprio IperUranio al Mondo Reale” ben sa, non è affatto inverosimile questo modo di (s)ragionare … soprattutto in caso di “combo” Vegan+Donna !

    • Miguel Martinez scrive:

      Our Blondy:

      “Una libertà di pensiero e di espressione che sia totalmente esente da vincoli in assoluto non è un bene di cui la società umana abbia ragione di rallegrarsi: è al contrario fonte e origine di molti mali. ”

      Mi sembra di sentire il governo francese o quello tedesco quando spiegano perché vogliono mandare arrosto Blondet.

      • habsburgicus scrive:

        è Leone XIII, Miguel…
        lui si limita a citarlo

        • Miguel Martinez scrive:

          “è Leone XIII, Miguel…
          lui si limita a citarlo”

          Lo so, ma era troppo divertente.

          Chi di censura ferisce, di censura perisce.

          Invocare poi la censura, quando si è in posizione da sfigati, non è una mossa brillante 🙂

          • Z. scrive:

            Ma perché poi la libertà di parola dovrebbe essere assoluta? Chi è che sostiene una cosa simile? boh!

          • habsburgicus scrive:

            @Miguel
            Invocare poi la censura, quando si è in posizione da sfigati, non è una mossa brillante 🙂

            e infatti secondo me, ne converrai perché son certo che ti rammenti, in questa fase storica occorre schierarsi per la libertà più assoluta…in un certo senso, paradossalmente, sono oggi un liberale..proprio come quelli dell’Ottocento che continuo a criticare qui (meno su fb) anche se, storicamente, li analizzo imparzialmente
            oggi, specialmente a dx, la libertà é un palladio
            come lo é la volontà popolare (brexit insegne)..alcuni non lo capiscono..e tu giustamente li deridi ! perché OGGI é una follia, gli assi ce li hanno in mano gli altri 😀
            io non ci vedo contraddizione
            de Maistre che viveva in tempi più felici era per la censura e per il minimo di volontà popolare (e per il massimo di potere regio)
            oggi che viviamo nell’era del politicaly correct, bisogna essere per la libertà assoluta (come il più liberale dei liberali), per la volontà popolare e per la sovranità nazionale..si oggi io ormai sono un giacoibino o almeno un risorgimentista 😀 continuando a detestare i giacobini storici (e i cavourristi) che fra gli altri crimini hanno commesso anche quello di costringermi due secoli dopo a essere uno di loro ! 😀 😀

            P.S
            anche se non é necessario al ragionamento, son venuto alla conclusione che sia opportuna anche la massima libertà sessuale..ciò non lo era ai tempi felici..può esserlo oggi..ma se uno non é d’accordo con me su questo, resta però il valido tuto fino al P.S escluso

            • Francesco scrive:

              Eppure mi suona male: piegarsi ai loro principi per resistere alla loro prepotenza è tattica di corto respiro ma è una loro vittoria strategica!

              In questo ha ragione Blondet (e Leone XIII) e torto Miguel.

              Credo.

              ciao

  33. Grog scrive:

    La nazi vegana è un vero bijou, roba da arrostirla e mangiarsela la sera con la grigliata, poi spieghiamo che è il suo karma.
    Io non ne posso più del politicamente corretto qui bisogna rivalutare:
    – i pedofili ( salvano la comunità dai bambini bomba coprendoli da tergo );
    – i violenti con le donne con manie di sesso orale ( impediscono loro di parlare) ;
    – i profittatori edili che fanno edifici che crollano ( seppelliscono romani in vacanza );
    – i razzisti che se la prendono con i negri (mica lo ha ordinato il medico di essere neri );
    – i razzisti che odiano i terroni ( nessuno li obbliga a nascere a sud della linea gotica).
    Grog! Grog! Grog!

    • Miguel Martinez scrive:

      “La nazi vegana è un vero bijou”

      Grog, Grog, non diventarmi politicamente correct, proprio tu!

      L’idea che certe cose succedano per fatalità di causa-effetto spirituale è prettamente induista; l’idea che le catastrofi naturali succedano perché una collettività ha trasgredito è il fondamento stesso della Bibbia, cioè del giudeocristianesimo (e della religione di Blondet).

      Non credo che nel pensiero del nazionalismo tedesco di inizio Novecento, si trovi alcuna traccia di simili concetti: casomai al contrario ci sarà un grande volontarismo faustiano.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        il fondamento stesso della Bibbia

        Che sia un concetto presente è vero, ma non è affatto univoco ed è anzi palesemente smentito nei Vangeli (Lc 13, 2-5…).

        • PinoMamet scrive:

          Ricordo bene che un papa precedente (forse Giovanni Paolo II) in occasione di un terremoto, ebbe a dire esplicitamente che erano da ritenersi false (credo usasse espressioni anche più forti) le idee che lo attribuivano a una punizione divina.

          Me lo sono segnato mentalmente, perché in quel periodo stavo pensando che in effetti la Bibbia lasciava adito a spiegazioni di questo genere.

          • habsburgicus scrive:

            le idee che lo attribuivano a una punizione divina.

            del resto il fondamento è evangelico..N.S G.C disse, a proposito delle vittime del crollo della torre di Siloe, più o meno, ma metto le stesso le virgolette per distinguere “credete voi che le vittime fossero più colpevoli degli altri ?” [scilicet, di quelli rimasti vivi]

            • habsburgicus scrive:

              la risposta è chiaramente NO

            • PinoMamet scrive:

              “Il mio rabbino è così miracoloso, che un giorno ha visto un ragazzino ebreo che mangiava un panino al prosciutto seduto sulla porta di casa. Ha esclamato:
              -Che il Signore punisca questa empietà! crolli questa casa sul peccatore!
              Poi ci ha ripensato, e ha detto:
              -Però potrebbero esserci anche persone giuste che abitano in questa casa… per amore delle persone giuste che abitano in questa casa, che la casa non crolli!
              Beh, ci crederesti? La casa davvero non è crollata!!”

            • Z. scrive:

              Bellissima!

        • Miguel Martinez scrive:

          Qui c’è un’interessante riflessione sul dovere di punire collettivamente gli abitanti di Gaza:

          http://blogs.timesofisrael.com/ir-hanidachat-and-the-morality-of-collective-punishment/

        • Francesco scrive:

          grazie MT per la opportuna precisazione

          di rado ma a volta capita anche l’ottimo Miguel si addormenta

          😉

  34. Grog scrive:

    PFUI!
    Politicamente corretto lo vai dire a tua madre Miguel!
    Vuoi essere sfidato a duello a colpi di tibia di vegano?!
    Grog! Grog! Grog!

  35. MOI scrive:

    @ GROG

    Vuto salvar una pianta ? … Tì gh’a da magnar un vegàn !

  36. Z. scrive:

    Fa quasi tenerezza Stefano Feltri che spiega ai suoi lettori che è sbagliato fare sciacallaggio morale contro gli immigrati.

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/08/27/gli-sciacalli-che-usano-la-tragedia-contro-i-migranti/2998870/

    Però fa meno tenerezza quando arriva ad accusare certi giornali – sempre gli altri giornali, eh – di vellicare la pancia della gente per vendere più copie.

    Un po’ come Rondolino quando critica l’hate speech: degli altri, però.

    • Z. scrive:

      Dove sarebbero, esattamente, queste migliaia di emiliani che dormono all’addiaccio?

      http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/08/28/terremoto-centro-italia-ipotesi-errani-come-commissario-per-la-ricostruzione-nomina-da-palazzo-chigi-in-settimana/3000039/

      La risposta è facile: non ci sono.

      Al FQ non lo sanno? o fanno finta di non saperlo?

      Viva la stampa indipendente. Dai fatti.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Forse non hai notato le virgolette, ma quella è una dichiarazione di Salvini. Ora, contrariamente a quello che immagino tu creda e che hai incredibilmente sostenuto in passato, a me Salvini non piace e non ho nulla da spartire con lui, ma non per questo invito la stampa a censurarlo solo perché si oppone con argomenti farlocchi a questa o a quella nomina.

        • Miguel Martinez scrive:

          Non ho capito cosa ci sia che non va. La faccenda può essere interpretata in vari modi, ma i fatti sono chiari.

          Salvini non parla da nessuna parte di tende.

          Dice che ci sono migliaia di persone che non hanno potuto rientrare nelle loro case.

          Ora, qui leggo:

          http://www.lettera43.it/esclusive/emilia-a-4-anni-dal-sisma-lavori-a-rilento-e-nel-caos_43675246556.htm

          “LA VITA NEI CONTAINER. A conti fatti, dunque, a quattro anni dalle scosse, 19 mila cittadini sono tornati a vivere nelle proprie case.
          Mentre al 30 aprile 2016, 445 persone (135 famiglie) vivono ancora nei Map, i moduli abitativi provvisori. E altri 2.505 nuclei familiari usufruiscono di misure assistenziali non avendo ancora ripreso possesso delle rispettive abitazioni.”

        • Z. scrive:

          MT, non si tratta di un’argomentazione farlocca, ma di una balla.

          Ora, la stampa può, e anzi deve, riportare le dichiarazioni di Salvini (non tutti l’hanno fatto, tra l’altro). E dovrebbe anche precisare che si tratta di balle, quando si tratta di balle. Un conto è dire “Errani è un incompetente”, che è una valutazione, e un conto è mentire sui fatti.

          Ad oggi le famiglie che vivono nei prefabbricati sono circa una decina, e non circa un migliaio. Siccome molti dei lettori non lo sanno, troverei corretto precisarlo.

          Che poi, nel merito, è giusto criticare Errani, secondo me. Per il Belice continuano ad arrivare soldini a distanza di cinquant’anni, e arriveranno (pare, e salvo proroghe) fino al 2023. Per il terremoto in ER il termine è stato fissato nel 2018. Insomma, Errani è stato certamente meno furbo dei suoi omologhi siciliani…

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Come ha dimostrato l’articolo portato da Miguel Martinez sopra, è più un’argomentazione farlocca (associazione fuori casa – campeggio) che una balla. Anzi, quello che ha detto Salvini è proprio vero, anche se lo ha espresso in modo da essere frainteso e perché le cose sembrino peggio di quello che sono.
            Ma poi tu sempre a lamentarti: al tu Santo preferito stanno già fornendo una prebenda e stai a badare a Salvini invece di fare festa per la Ricompensa del Giusto? 😀

          • Z. scrive:

            MT, campeggio o meno qua non ci sono migliaia di persone che vivono “fuori casa”. Abbiamo altri problemi, ma non quello 🙂

            Ci sono persone che non sono tornate nelle case dove abitavano, naturalmente, perché non più agibili: immagino che alcune di queste si possano ristrutturare, ma non tutte. C’è poi qualche famiglia che è ancora alloggiata in un prefabbricato, questo sì, e a quanto ne so ad oggi sono circa una decina o due.

            Quindi, secondo me, parlare di “migliaia di emiliani fuori casa” più che un’argomentazione bislacca è proprio una balla. Un po’ come lo sarebbe dire che non bisogna votare il M5S perché centinaia dei loro sindaci si sono dovuti dimettere per ragioni legate alla camorra: si potrebbe dire che è un’iperbole, ma nzomm…

            Poi anch’io devo riconocere, obiettivamente, che Salvini si prende a cuore la situazione dei cittadini stranieri che abitano ancora nei prefabbricati. E gliene rendo merito 🙂

        • Z. scrive:

          A proposito…

          lo so che non ti piace Salvini, non preoccuparti 🙂

  37. Z. scrive:

    Intanto, la regione Marche dona medicinali finti: a costo zero, come la nota della regione osserva. Del resto è sempre tempo di spending review.

    http://www.lastampa.it/2016/08/27/italia/cronache/farmaci-omeopatici-ai-terremotati-bufera-sulla-regione-marche-JVGgPnDEyJRRPLJxnSXdcK/pagina.html

    Si potrebbe obiettare, però, che offrire acqua potabile a chi ha subito un terremoto è un atto doveroso…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *