A scuola di libertà

Matteo Renzi, 7 gennaio 2015:

“Siamo tutti francesi perché la libertà è l’unica ragion d’essere per l’Europa”

Manuel Valls, ministro degli Interni della République, 11 gennaio 2015:

“Les soutiens, la solidarité, venus du monde entier, de la presse, partout, des citoyens qui ont manifesté dans de nombreuses capitales, des chefs d’Etat et de gouvernements, tous ces soutiens ne s’y sont pas trompés ; c’est bien l’esprit de la France, sa lumière, son message universel que l’on a voulu abattre. Mais la France est debout. Elle est là, elle est toujours présente. […]

C’est cette même volonté, curieuse concordance liée au calendrier, que nous exprimerons tout à l’heure en votant le prolongement de l’engagement de nos forces en Irak. C’est là aussi notre riposte claire et ferme, je m’exprimerai ici même dans un instant, le ministre des Affaires étrangères le fera au Sénat. C’est là aussi notre riposte contre le terrorisme, et nous devons avoir pour nos soldats engagés, sur les théâtres d’opération extérieurs, à des milliers de kilomètres d’ici, un profond respect et une grande gratitude.”

Il carcere visto da Amedy Coulibaly

Nel 2008 il quotidiano francese Le Monde era entrato in contatto con un ex detenuto del carcere di Fleury-Mérogis in possesso di un video di due ore e mezza e di un centinaio di foto della prigione più grande di Francia. Queste immagini, pubblicate nel 2008 dal quotidiano, sono state poi inserite in un documentario diffuso sul canale pubblico France 2, nella trasmissione Envoyé Spécial.

Internazionale ne aveva pubblicate alcune nel numero del 4 giugno 2010, per accompagnare un articolo del settimanale tedesco Die Zeit che denunciava le pessime condizioni di vita nelle carceri francesi. Le aveva avute da una piccola casa di produzione francese che si occupava del sistema carcerario.

Il carcere di Fleury-Mérogis - I-screen
Il carcere di Fleury-Mérogis I-screen

Erano state filmate clandestinamente da cinque detenuti ed ex detenuti della prigione per vari mesi nel 2007 per mostrare il degrado degli edifici e la violenza quotidiana della vita carceraria. Uno di questi ex detenuti era Amedy Coulibaly, ha svelato il giornalista Luc Bronner in un articolo pubblicato su Le Monde il 13 gennaio 2015.

Amedy Coulibaly è l’uomo che giovedì 8 gennaio, all’indomani dell’attentato contro Charlie Hebdo, ha ucciso un’agente della polizia municipale a Montrouge, a sud di Parigi, e che il giorno dopo ha preso degli ostaggi in un supermercato kosher vicino alla stazione di Porte de Vincennes, nell’est della capitale, uccidendo quattro persone di religione ebraica, in nome del jihad.

“Era un ragazzo uscito dalla prigione, di quelli che si incontrano spesso facendo reportage nei quartieri più difficili della periferia parigina. Un ragazzo di colore, muscoloso, sospettoso, condannato per rapina”, racconta il giornalista. Anche se il ragazzo, allora ventiseienne, sembrava interessato all’aspetto economico della vendita delle immagini in suo possesso – con i soldi della vendita avrebbe potuto pagarsi un avvocato, visto che per la diffusione di queste immagini rischiava un anno di carcere – Coulibaly sosteneva di voler mostrare la realtà della situazione delle carceri, quella che l’amministrazione francese nasconde sempre ai giornalisti. Voleva smuovere “lo stato francese” sul sistema carcerario.

Il carcere di Fleury-Mérogis - I-screen
Il carcere di Fleury-Mérogis I-screen

“Quando l’avevamo incontrato nel 2008”, scrive Luc Bronner, “promettendogli l’anonimato, il ragazzo, già più volte condannato, aveva detto: ‘La prigione è la migliore scuola della criminalità. Nella stessa passeggiata puoi incontrare corsi, baschi, musulmani, rapinatori, piccoli spacciatori, grossi trafficanti e assassini. Là guadagni anni di esperienza. All’inizio quando sono arrivato dopo una prima cazzata, mi sono detto smetto tutto. Dopo un po’ di tempo mi sono detto vaffanculo a tutto, mi fanno impazzire. Come volete insegnare la giustizia con l’ingiustizia? La prigione crea l’odio’, aggiungeva, ‘e la prigione ti offre delle reti criminali’”.

Mentre scontava la pena a Fleury-Mérogis, Amedy Coulibaly ha incontrato Djamel Beghal, figura dell’islam radicale, condannato a dieci anni per aver progettato un attentato contro l’ambasciata degli Stati Uniti a Parigi, che è diventato il suo mentore e gli ha presentato Chérif Kouachi, uno degli attentatori di Charlie Hebdo.

“Sei anni dopo”, conclude Le Monde, “dopo aver ucciso un’agente della polizia municipale e quattro ostaggi ebrei, Amedy Coulibaly è morto sotto il fuoco della polizia come ‘soldato del califfato’, il titolo dato al video di rivendicazione. Un video che comincia proprio con immagini girate clandestinamente in un carcere”. (Mélissa Jollivet)

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1.786 risposte a A scuola di libertà

  1. mirkhond scrive:

    Chissà a quante e quali violenze avrà assistito e sarà stato costretto a subire…

    • lanzo scrive:

      Tipo MKultra ?

      • mirkhond scrive:

        MKchè?

        • lanzo scrive:

          Basta che googli MKultra… Programma CIA di lavaggio del cervello, – se sei appassionato di cinema – se ne parlava addirittura ai tempi del film Manciurian Candidate.
          Anche il piu’ recente, per modo di dire “Conspiracy theory” con Mel Gibson e Julia Roberts tratta il tema. Film mozzafiato da non perdere.
          Oltre ad essere cinofilo e gattofilo sono anche cinefilo.

        • mirkhond scrive:

          Grazie per l’informazione Lanzo.
          Ciò che ho letto è sufficientemente agghiacciante.
          E da parte del paese più “democratico, cristiano e compassionevole” del mondo.
          Stando ad un noto buffone che scriveva/scrive ancora? sul foglio…di carta igienica!

  2. izzaldin scrive:

    Bellissimo articolo, che mostra il retroscena esistenziale di uno degli attentatori.
    Mi chiedo se in Italia esistono giornalisti in grado di raccontare storie del genere, ma non credo. Per questo è bello seguire queste pagine.
    Saluti,
    Izzaldin

    • izzaldin scrive:

      aggiungo:
      un amico che lavora a Parigi racconta che nel centro dove lavora ieri, durante l’attacco hacker, le stampanti hanno cominciato a stampare, da sole, volantini di al Qaida.
      Mala tempora currunt

  3. mirkhond scrive:

    Oggi, 17 gennaio, le cristianità ortodosse, cattolica inclusa, festeggiano Sant’Antonio Abate (251-356 d.C.) anacoreta ed eremita egiziano, ed uno degli ispiratori del monachesimo cristiano, insieme all’altro grande santo egiziano, San Paolo di Tebe (c.230-340 d.C.).
    Fu grazie all’intensa opera missionaria e soprattutto all’ESEMPIO di Antonio, Paolo, e poi di San Pacomio (292-346 d.C.) che l’Egitto divenne a maggioranza cristiana, proprio nelle campagne e nei centri più remoti e lontani dall’ellenismo alessandrino dei filosofi pagani.
    Ed in quello stesso periodo la Bibbia venne tradotta interamente in Copto (c.350 d.C.), cosa che avrebbe radicato il Vangelo tra gli umili e i semplici con ancora oggi, nonostante 14 secoli di Islam e di progressiva erosione, non sempre pacifica, qualcosa come tra i 5 e i 10.000.000 di Egiziani sono ANCORA cristiani.
    Nonostante tutto.
    E nei centri rurali dell’Egitto profondo, non essendo poi molto diversi da muSSulmani per abbigliamento e socialità, pur in un clima purtroppo sfociato in contnui scontri e rappresaglie verso chi non ha colpa di porcherie avvenute ANCHE in nome di Cristo, ma aventi origine in tempi e in luoghi con cui i Copti non hanno alcunché da spartire (tranne per quegli ambienti elitari franchizzati, sob!).
    E dunque Sant’Antonio Abate che per noi è solo un patrono degli animali che, oggi si portano in Chiesa per essere benedetti, ci ricorda le radici MEDIORIENTALI del CRISTIANESIMO.
    Cosa che in questi ultimi 14 anni, e nuovamente da dieci giorni, si tende a dimenticare dai tanti, troppi che nel Frangistan secolarizzato e dissacratore, confondono Cristo con la libertà di blasfemia….

  4. Filoislamico scrive:

    Sembra che i termini come “laïcité”, “République” e parecchi altri siano infatti intraducibili in qualsiasi altra lingua.

  5. Moi scrive:

    **** Racisme Anti-Blanc de “chez Nousautres” 🙂 ? ***

    Dopo la Strage del Charlie Hebdo il Giovin Deputato PD Khalid Chaouki torna sui suoi passi sul famigerato Rap Ius Music che lo fece let’ihare 😉 con la Dany ! 😉

    https://www.youtube.com/watch?v=w7QVB6h5jHE

    Khalid Chaouki al minuto 1:20 _ 1:35

    https://www.youtube.com/watch?v=ZHUw8zd0FrY

    In pratica Amir Issaa ha fondato il “Jihad AnIslamico” (senza Islam, visto che ha dichiarato di NON essere Musulmano)

    Polemiche intorno al video di Amir Issa, “Ius Music”. La risposta di Souad Sbai che era da un po’ che non si sentiva …

    https://www.youtube.com/watch?v=IIC0etyS6e8

    Testo Ius Music – Amir Issaa
    I miei fratelli sono afro fieri, maghreb e cinesi, filippini con i piedi qua e il sangue da altri paesi, chi ha la madre che lavora nelle case di ignoranti che abbandonano le loro sole in braccio alle badanti. Gente stupida rimasta ancora al medioevo, li sveglio di notte sono l’incubo dell’uomo nero e se il futuro è il nostro lo vogliamo in esclusiva, stanchi di elemosinare diritti e metterci in fila, Da Palermo a Torino scoppierà un casino, se l’Europa è un altra storia se Roma non è Berlino, è la paura di qualcosa che ormai vive qua vicino e non ti salverai in Padania non esiste in nessun libro, Non sono un G2 Italiano col trattino, una Fiat uno col bazooka sul tettino è la storia di un normale cittadino impazzito era clandestino adesso è un assassino.

    Questa è Ius Music, Ius Music
    Questa è Ius Music, Ius Music
    Questa è Ius Music, Ius Music
    Non c’è frontiera quando la mia gente parla

    Questa è Ius Music, Ius Music
    Questa è Ius Music, Ius Music
    Questa è Ius Music, Ius Music
    Orfano di quest’Italia un superstite resto a galla

    La mia non è una razza la mia è una tribù quelli sempre al centro del mirino è questa la mia crew, la mia gente stanca di essere accusata di essere considerata il pericolo dentro casa
    amici laureati fermati da uno con la terza media umiliati e maltrattati, e non c’è scusa quando l’ignoranza parla se qua l’essere Italiano è solamente sulla carta, Se ti senti fuori luogo in questa situazione, e diventi uno straniero nella tua nazione, stessa lingua stessa rabbia stesso cibo, siamo nella stessa merda non sono io il tuo nemico, siamo scacchi nella stessa battaglia noi orfani superstiti fratelli d’Italia, oltre i muri le frontiere e i confini Balotelli faccio gol e sono tutti felici.

  6. Moi scrive:

    Trucebaldazzi (originario dello SriLanka, la sua religione è ignota … se ne ha una !) invece resta sconosciuto, poco noto anche a Bologna :

    https://www.youtube.com/watch?v=hL_2S-zD16k

    I due suoi brani più famosi :

    Vendetta Vera :

    https://www.youtube.com/watch?v=iRiWSmGz5E8

    Gotham Bologna :

    https://www.youtube.com/watch?v=bdVh2zFaAPM

    • Z. scrive:

      Trucebaldazzi era noto eccome, a Bologna, dopo la pubblicazione di Vendetta vera!

      Certo, può darsi che ora se ne parli meno, a distanza di anni.

    • PinoMamet scrive:

      Vabbè, a Bologna avete Truce Baldazzi, ma a Parma ci sta Bello Gu alias Gucci Boy alias Bello Figo Gu…
      che era pure berlusconiano (da bravo rapper aveva riconosciuto in Berlusconi il modello del “gangsta”) mentre adesso mi pare abbia espresso apprezzamento per Renzi 🙂

      • Z. scrive:

        Secondo me sono due cose diverse.

        Baldazzi è un ragazzo in difficoltà – un buon ragazzo, a quanto ne so – di cui persone senza troppi scrupoli si sono approfittate per creare un fenomeno da baraccone che trovo abbastanza sgradevole.

        Bello Gu è un fenomeno!

  7. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Trucebaldazzi (originario dello SriLanka, la sua religione è ignota … se ne ha una !) invece resta sconosciuto, poco noto anche a Bologna :”

    Quasi 5 milioni di visite al suo video Vendetta Vera!

    Dario Nardella, sindaco di Firenze, mentre fa promesse che non manterrà e di cui gli stiamo chiedendo conto in questi giorni, di visite ne racimola 350:

    https://www.youtube.com/watch?v=kwczKpCjxBs

  8. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    Amir Issaa

    Credo che questo rap dica molto di più sull’Europa di oggi di tutte le Opposte Chiacchiere.

    Chiacchiera Uno, ci sono i Buoni Bianchi contro gli Aggressori Immigrati.

    Chiacchiera Due, ci sono i Razzisti Cattivi contro i Miti Immigrati.

    E’ vero che “da Palermo a Torino scoppierà un casino”, non scoppierà solo nelle banlieues parigine, vedrete nelle prossime generazioni, e cioè tra pochissimo, con la crisi economica.

    Amira Issaa è un portatore di notizie di pessimo auspicio, ma chi spara sul messaggero, è suicida.

  9. Moi scrive:

    “Amir Issaa” vuol dire più o meno “Principe Gesù”, 😉 giusto ?

  10. Moi scrive:

    ” amici laureati fermati da uno con la terza media ”

    [cit.]

    ———————-

    Questo sarà pure “anti-razzista” … ma sa un po’ di Classismo Pre’68 😉 , nevvero ? 😉

  11. Moi scrive:

    “Gente stupida rimasta ancora al medioevo”
    [cit.]

    —————

    Questo è il Cliché Massonico per antonomasia … nevvero, Habsburgicus ? 😉

    • Moi scrive:

      Ma che il “Razzismo” sia una roba “medievale” è semplicemente falso … è il Lato Oscuro dei Lumi 😉 .

      • habsburgicus scrive:

        infatti..ma vaglielo dire a certa gente 😀

        • Z. scrive:

          Ma infatti. Prima del secolo XVIII, come tutti sanno, sulla Terra vigeva la fratellanza cosmopolita più assoluta. Nessuno aveva mai teorizzato la superiorità (né men che meno l’inferiorità) di una razza sulle altre. Ma vaglielo a dire a certa brutta gente, perdindirindina 😆

        • habsburgicus scrive:

          Nessuno aveva mai teorizzato la superiorità (né men che meno l’inferiorità) di una razza sulle altre

          infatti..nessuno lo aveva fatto (il razzismo è un prodotto nefasto della modernità..anche se per fortuna non l’unico–mi stupisco che tu non lo sappia :D)
          prima naturalmente non c’era “tolleranza” (che vo’ dì ?) perché la gente era più razionale 😀
          inoltre aveva i suoi valori religiosi e molto volentieri li imponeva..
          non tollerava “sovversioni” interne (leggi “eresie”)
          aveva uno spiccato “sentimento” di classe (un nobile nel Seicento molto più che ai soldi ci teneva che gli dessero il passo..leggi fra Cristoforo di Manzoni :D)
          e aveva una naturale diffidenza per l’estraneo (che talora si mutava purtroppo in xenofobia)
          ma razzismo proprio no, quello è roba moderna 😀
          fattene una ragione 😀

        • PinoMamet scrive:

          Beh sì, il razzismo nasce con l’epoca moderna;
          è un sottoprodotto del colonialismo, un parto, per così dire, dei suoi “scienziati di regime” più o meno consci…

          e una conoscenza cursoria della letteratura deteriore d’epoca (quella che piace a me 😉 ) mostra decine di esempi di nobili che mostrano con orgoglio il mantello pieno di buchi “dai quali si vede l’onore”, l’onore, beninteso, di non essersi mai abbassati a lavorare…

          non credo invece a sollevazioni popolari contro le eresie: ci sono state, ma c’è stato anche il contrario, quindi direi che i motori erano altri e forse andrebbero indagati “marxianamente”;

          anche sullo straniero, mi pare che la diffidenza andasse di pari passo con la curiosità, per cui lo straniero, che raramente (salvo invasioni) appariva in quantità notevoli, veniva lentamente “assunto per osmosi” all’interno della società ospitante, di regola…

        • PinoMamet scrive:

          Se ci fate caso, anche il comportamento proverbiale del nobile che si fa fare gli stivali, o il canapè, e poi si rifiuta di pagare “per privilegio”- caso tipico da commedia, se vogliamo, ma non escludo fosse basato su una realtà osservabile, come sono appunto le commedie- doveva nascondere, con la scusa del privilegio, dell’orgoglio e del “pagherò quando mi va”, la mancanza di contante…

        • Z. scrive:

          habs,

          — ma razzismo proprio no, quello è roba moderna 😀
          fattene una ragione —

          Habs, porca paletta, la “roba moderna” inizia ufficialmente nel XV secolo, giusto?

          Ecco, a me a scuola insegnavano che il Secolo dei Lumi era il Settecento.

          Dici che ho avuto insegnanti di storia così terribili che, oltre a essersi “dimenticati” di insegnarmi che la rivoluzione bolscevica è stato un complotto pluto-pippo-giudaico massonico, confondevano pure Caterina di Russia con Isabella di Castiglia? 😀

        • Moi scrive:

          Non hai mai approfondito la Storia oltre la lenzioncina a scuola e vuoi parlarne da pari come uno come “Habs” ?!

          Sei stato contagiato dalla Sindrome di Luciano, ch’ al s incossa lò ?! 😉 😉

        • Moi scrive:

          “con uno come” …

          e.c.

        • Z. scrive:

          O contrèrr. Sono un notorio ignorante, e se persone colte come voi mi vengono a dire a dire che gli illuministi sono vissuti nel Tre-Quattrocento io ci credo prontamente!

          Solo, per sicurezza, vi chiedo conferma!

          😀

        • habsburgicus scrive:

          Habs, porca paletta, la “roba moderna” inizia ufficialmente nel XV secolo, giusto?

          si, ma intendevo altro 😀 (post-XVIII secolo, come Pino ha subito intuito :D)
          “moderno” è piuttosto ambiguo
          un giorno dovremo fare qui sul blog una discussione seria sulla ri-periodizzazione della Storia
          dire che “età moderna” inizia nel 1492 è ormai assurdo..e si presta ad equivoci
          forse bisognerà farla finita con Medioevo ed Età Moderna (come la si intende oggi)
          e ascoltare il buon senso “popolare” che, pur senza sapere nulla di storia, chiama moderno al massimo il XIX secolo…io vedrei il discrimine con la rivoluzione+ma ne riparleremo !

        • Francesco scrive:

          approfitto di Habs per chiedere quale è la datazione più tarda ma non irragionevole per l’inizio del Medioevo

          insomma, Carlo Magno era decisamente un sovrano dell’Evo Antico!

          forse la battaglia di Legnano, quando l’universalismo venne sconfitto dal particolarismo? come simbolo, non fatemi passare per un iper-leghista

          ciao

        • Peucezio scrive:

          “un giorno dovremo fare qui sul blog una discussione seria sulla ri-periodizzazione della Storia
          dire che “età moderna” inizia nel 1492 è ormai assurdo..e si presta ad equivoci”

          Ma scusate, perché complicare ulteriormente le cose e voler usare scansioni “creative”?
          La modernità è il superamento del Medioevo, cioè è l’imporsi dell’individualismo etico e intellettuale rispetto alla società organica medievale; in pratica è la Riforma Protestante, col suo libero esame, ma ci si può aggiungere anche l’Umanesimo e il Rinascimento (anche se continuo a pensare che a conti fatti vadano in direzioni opposte alla Riforma) e le scoperte geografiche, che distruggono la centralità dell’Europa e del Mediterraneo e il concetto di Impero, cioè di romanità permanente (malgrado poi continuerà per altri tre o quattro secoli, ma in forma poco più che residuale).
          Il XIX è un’altra cosa, è l’industrializzazione, il positivismo, la società borghese; diciamo pure che è uno sviluppo della modernità. Ma non è la modernità o quantomeno non ne è certo l’inizio.

  12. Moi scrive:

    A proposito dei Cinesi, citati da Amir Issaa …

    https://www.youtube.com/watch?v=vQUdc7bFN-4

    Un Telefonén Cinàiṡ di Renzo Bovoli …

  13. Moi scrive:

    Da Palermo a Torino scoppierà un casino …
    Se ‘unn si sègue i’ (m)Modello Oltrarnino …

    😉

  14. Moi scrive:

    http://video.corriere.it/matteo-salvini-d-epoca-concorrente-de-pranzo-servito-sono-nullafacente/35bbbfbc-7154-11e4-b9c7-dbbe3ea603eb

    Matteo Salvini d’epoca concorrente de Il pranzo è servito: «Sono un nullafacente»
    Il filmato del 1993 scovato da Striscia la Notizia. Il leader del Carroccio aveva 20 anni

  15. Moi scrive:

    @ Z

    Attribuire categorie di pensiero anacronistiche è molto efficace come propaganda, ma fa strame della Storia !

    Oppure, tanto per capirci al volo, per coerenza Laura Boldrini e Lilli Gruber si dissocino dalla Rivluzione Francese … con tutti quegli insulti sessisti a Marie-Antoinette l’ Autrichienne !

  16. Moi scrive:

    @ Z / tutti

    Prendi le Rivolte Servili di Spartaco … tutti schiavi, ma “razze” ininfluenti e neppure “concepite” intellettualmente : semplicemente diveniva “servus/a” chiunque perdesse una guerra o insolvesse debiti troppo a lungo !

    La “Inaequalitas” Medievale NON prevedeva né concepiva “razze” …

    Purtroppo il cattivo esempio viene dall’ alto, visto che a Bologna abbiamo una piazza chiamata Liber Paradisus on il nuovo Municipio MA il detto Liber Paradisus viene stravolto da parte dell’ Assessorato alla Cultura come “Abolizione della Bossi Fini & Ius Soli” ! Cose giuste ? Sia ! MA sono presentate in anacronismi … ràiga !

    • Z. scrive:

      Moi, che dici – tra la rivolta di Spartaco e il Secolo dei Lumi c’era vita, secondo te, o solo una vasta e desolata distesa temporale detta Il Nulla? 😀

      • Moi scrive:

        @ Z

        Il Nulla non c’è mai … a meno che per “Nulla” non si voglia intendere “Non c’è ancora quel che mi farebbe propagandisticamente comodo che già ci fosse”.

        La teorizzazione _ col senno di POI, tranne che per Sizzi !_ pseudoscientifica delle “Razze Umane” con pretese scientifico-antropologico-sociologico-giuridiche è un fenomeno che nella Storia umana è relativamente recente …

        Lo vorresti anticipato perché ti toccherebbe mettere in questione che alla Scuola Pubblica dell’ Obbligo NON Colavano Oro ?! … E dire che basterebbe vedere chi l’ ha fondata. Con pregi e limiti ! ET-ET !

        • Z. scrive:

          Quindi mi stai dicendo che Colombo ha scoperto l’America alla fine del Settecento, dopo la pubblicazione dell’Enciclopedia? è così?

          E dai, su, non fare il prezioso! Aiutami a colmare l’ignoranza che l’insegnamento scadente impartitomi dalla scuola pubblica mi lasciato! Non tenermi sulle spine, porcaccia la miseriaccia 😀

        • Moi scrive:

          NON l’ ho mai detto … non attribuire alla gente robe mai dette ! Così facendo è alla categoria avvocatizia che fai fare brutta figura !

        • Z. scrive:

          E allora Moi abbiamo un problema, e pure grosso!

          Perché tutti sanno come gli indigeni americani o gli schiavi neri d’Africa fossero considerati razze inferiori.

          Quindi, se la discriminazione razziale è nata nel Settecento, come caspiterina è possibile che l’America sia stata scoperta nel Quattrocento?

          Dannazione, i torni non contano!

          😉

        • Moi scrive:

          Tutti quelli che si accontentano del Prof della Scuola Pubblica Dispensatore di Oro Colato dell’ Obbligo senza mai più approfondire nulla …

        • Z. scrive:

          Miseriaccia, Muà, io sono qui apposta per approfondire!

          Sto cercando di capire com’è possibile che una teoria del Settecento abbia prodotto i suoi effetti nel Quattrocento.

          Ma tu non mi vuoi aiutare 🙂

        • PinoMamet scrive:

          “Perché tutti sanno come gli indigeni americani o gli schiavi neri d’Africa fossero considerati razze inferiori.”

          Non ne sarei così sicuro.
          I neri dell’Africa venivano comprati da altri neri dell’Africa, o da mercanti arabi; ma non mi risulta che nel Cinquecento e forse neppure nel Seicento qualcuno li definisse “una razza inferiore”.
          Non mi pare che ci sia niente del genere, per esempio, nella Descrittione dell’Africa (riporto il titolo alla buona, eh?) di Leone l’Africano, che poi era anche lui un africano, appunto, un arabo-berbero.
          Perlomeno non nei passi che mi ricordo di aver letto.

          Nell’Othello di Shakespeare l’etnicità del protagonista è usata per i consueti giochi di parole “scorretti” per la sensibilità moderna (tipo “un vecchio ariete nero sta montando la tua pecora” o robe del genere);

          ma niente lascia supporre che il pubblico di Shakespeare pensasse che un nero (anzi, un “moro”, categoria vaga in cui erano messi tutti gli africani/musulmani, un altro segno che le “razze” dovevano ancora entrare nella conoscenza popolare, ammesso che fossero già state inventate…)
          fosse intellettualmente inferiore a un “bianco”.

          Certo ci fu il già ricordato dibattito tra teologi, scioccati dalla scoperta di un “Nuovo Mondo”, sull’anima degli indios
          (ricordiamo che si trattò di uno shock pari a quello che per noi sarebbe la scoperta di un nuovo pianeta abitato, non appena si resero conto di non essere approdati nella lontana, ma conosciuta India o Cina, ma in un continente del tutto ignoto)
          che però fu risolto: non solo gli indios avevano un’anima, ma i gesuiti ne fecero degli amministratori, coltivatori, artigiani e compositori classici…
          altro che razza inferiore!

          Ma certamente, a beneficio delle potenze colonizzatrici, si andava sviluppando anche il comodo concetto di “razza”, che ovviamente non sarà apparso all’improvviso nel Settecento assieme alle parrucche incipriate, ma avrà avuto tutta una sua gestazione.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Però è vero che umanisti come Sepulveda sostenevano la teoria degli “omuncoli”: gli indios non erano proprio uomini, ma qualcosa di inferiore.

        • PinoMamet scrive:

          Un’altra nota: gli indiani dell’India del Sud, per esempio, sono notevolmente più scuri degli indios americani, eppure non c’è stato alcun dibattito sulla loro anima: ce l’hanno sempre avuta, a quanto pare…
          😉

          in ogni caso, l’idea che la “razza umana” abbia un fondamento scientifico, deve per forza di cose essere successiva alla nascita del pensiero scientifico moderno 😉
          quindi non ne andrei a incolpare Colombo, che era schiavista, sì, ma non poteva conoscere il futuro… 😉

        • Z. scrive:

          Pino,

          non conosco l’opinione di Shakespeare al riguardo, ma che gli amerindi fossero omuncoli schiavi per natura, come sai, era tesi diffusa non solo a Burgos.

          Senza addentrarci in discussioni di lana caprina sulla limpieza de sangre, poi, la pippoplutocratica wiki ci ricorda che:

          In the 14th century CE, the Tunisian scholar Ibn Khaldun wrote:

          – :”beyond [known peoples of black West Africa] to the south there is no civilization in the proper sense. There are only humans who are closer to dumb animals than to rational beings. They live in thickets and caves, and eat herbs and unprepared grain. They frequently eat each other. They cannot be considered human beings.” “Therefore, the Negro nations are, as a rule, submissive to slavery, because (Negroes) have little that is (essentially) human and possess attributes that are quite similar to those of dumb animals, as we have stated.”

          e anche qui diventa difficile darne la colpa ai perfidi illuministi del Settecento 😀

          Casomai è vero che nell’Ottocento – più ancora che nel Settecento – certi pregiudizi hanno preso ad avere forma pseudoscientifica (anche grazie a pseudoscienze come la frenologia e simili).

        • serpico scrive:

          perché non citare il Talmud a sto punto, come il pippoplutocratico Yahoo Answers ci ricorda: https://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20090306081602AANxfLl

          santa pasiensa, sono solo gli effetti collaterali del uebb

        • PinoMamet scrive:

          Wow, Yahoo answers… la fonte del sapere 😉

        • Francesco scrive:

          il simpatico arabo, che pare scrivere per difendere l’imperialismo e lo schiavismo nei confronti dei neri, è il primo che sento dire cose del genere prima del nostro 1700

          e pure lui non usa termini come “razza”

          ciao

        • Z. scrive:

          Eh, imparare è sempre bello!

          Prendi me. Non sapevo che conoscessi l’arabo, né che non si potesse essere essere antisemita senza usare la parola “semita”. Visto quante cose imparo 😀

        • Francesco scrive:

          Z

          trovo difficile che si possa essere razzisti prima che il concetto di razza sia elaborato

          un pò come se ci fosse un monoteista prima che si arrivi a concepire Dio

          dovresti smetterla di sforzarti e ammettere che hai detto una imprecisione, puoi sempre prendertela con Cortes e Pizarro per averli sterminati, gli amerindi, senza doverli iscrivere alla Lega

        • Z. scrive:

          Francè,

          mi sembri quel russo che di fronte ad una giraffa disse “questo animale non può esistere!”

          😀

          Eppure la giraffa esiste, esiste il tizio che abbiamo citato qualche giorno fa ed esistevano le discriminazioni razziali prima del secolo XVIII: proprio come esistevano proiettili prima che qualcuno decidesse di studiare in maniera scientifica lo studio del proiettile.

          Che le teorie pseudoscientifiche sulla divisione degli uomini in razze siano nate secoli dopo siamo d’accordo, anzi, a dirla tutta credo che fossero più diffuse nell’Ottocento che nel Settecento. Mi pare anzi (anche se potrei sbagliare) che proprio nell’Ottocento abbiano iniziato a diffondersi anche teorie sull’eugenetica. Ma sostenere che le discriminazioni etniche siano nate coi kattivissimi illuministi direi proprio di no 🙂

  17. Moi scrive:

    Per Khalid Chaouki non sarà “così facile” :

    http://espresso.repubblica.it/attualita/2015/01/15/news/in-moschea-non-si-piange-per-charlie-hebdo-1.195285#gallery-slider=1-195246

    Si noti, nella seconda “gallery” la vignetta n° 3 di Sergio Staino, con Wolinski a colloquio con Maometto … ovviamente 😉 parlano delle Vergini, l’ unico aspetto “religioso” universalmente noto dell’ Islam in Occidente !

    Inevitabile “Cedere al Sessismo”, per dirla con la PresidentA 😉 della Camera 😉 !

  18. mirkhond scrive:

    E credi davvero che siano state liberate aggratise? 🙂

  19. Moi scrive:

    “CUORE”, MASSONERIA PER IL POPOLO

    Vittorio Messori, dalla raccolta “Pensare la storia” (1992, Edizioni

    Paoline – estratto)

    (…) L’argomento è (…) assai più attuale di quanto non sembri. E non

    solo perché, dopo più di un secolo, il libro “Cuore” continua ad essere tra

    i passaggi obbligati per le prime letture. Ma anche perché, proprio adesso,

    il sapore zuccheroso delle pagine deamicisiane sembra migliore – a molti

    cattolici stessi -dell’aspro gusto di sale dei versetti evangelici.

    E’ provato che Edmondo De Amicis era (…) un “fratello” a pieno titolo

    della Gran Loggia torinese. Non c’era del resto bisogno della prova

    dell’affiliazione per riconoscere subito l’impronta della massoneria più

    classica nell’ opera dello scrittore ligure-piemontese.

    In effetti, perché quello massonico è il pericolo che la Chiesa, con

    un istinto significativo, avverti subito come talmente insidioso da

    dedicargli il maggior numero di condanne? Ma perché niente è in

    apparenza più rassicurante e ragionevole – anche per un cri*stiano non

    scaltrito – dell’ideologia delle Logge: amore per l’umanità con relativo

    impegno filantropico, fratellanza, tolleranza, mutuo rispetto, universalismo

    non disgiunto dall’amor di patria, impegno per il miglioramento morale

    proprio e degli altri; e così via.

    Non c’è, dunque, qui, una convergenza con i valori del cristiane*simo?

    Certo: ma con l’avvertenza che ciò che caratterizza questa visione del

    mondo (che è quella che sta alla base di organizzazioni pur rispettabili e

    non di rado meritorie come la Croce Rossa, la Società delle Nazioni, certi

    club a diffusione internazionale) è un’apparenza evangelica senza più la

    sostanza, la base. Un cristianesimo, ma evirato, perché senza Cristo.

    Religiosità, se si vuole; fondata però non sullo scandalo e la follia del

    figlio di Dio che muore sulla croce, ma sulla “ragionevolezza” di un Dio

    immaginato a sua misura dalla “sapienza” umana, un tranquillizzante Grande

    Architetto dell’Universo, il Garante dell’ordine sociale (la massoneria,

    non lo si dimentichi, fu sempre, ed è, fenomeno di aristocratici e di

    borghesi, senza base popolare, che del resto non cerca e non vuole).

    La croce è segno di contraddizione, divide; l’innocua idea di un “Dio” senza

    volto sembra unire. La reazione cattolica (ma non protestante: tra i

    fondatori, nel 1717 a Londra, della massoneria moderna, ci furono pastori

    anglicani; molti vescovi delle chiese riformate sono esplicitamente

    affiliati; sono e furono “fratelli” anche teologi come Albert Schweitzer

    che, lasciati gli studi biblici, nel lebbrosario di Lambaréné mise in

    pratica, del resto nobilmente, la sua “filantropia”: esempio poco seguito

    dai suoi confratelli delle molte P2 e delle Logge del Sud italiano, sulle

    quali indagano proprio ora i magistrati antimafia…), la reazione

    cattolica, dunque, fu dura proprio per questo aspetto ingannevole, per

    questa “concorrenza sleale”. Insomma, un “diffidare delle imitazioni”.

    Per tornare a “Cuore”, l’aspetto di “manuale divulgativo” della ideologia

    del massone De Amicis è evidentissimo: la “morale” sembra davvero

    “cristiana”, ma non è basata sulla fede nel Cristo (di cui mai si parla) né

    sull’attesa della Vita Eterna, bensì sulla fede nell’Umanità e nel

    Progresso. Il processo di svuotamento e di so*stituzione è completo: non vi

    è alcun cenno, in “Cuore”, al Natale, alla Pasqua o ad alcuna altra

    ricorrenza cristiana. I soli accenni religiosi sono lasciati,

    significativamente, alla madre di Enrico; cose da compatire in quelle

    donne che, non a caso, non hanno accesso alle Logge… Le antiche feste

    cristiane sono sostituite da quelle ci*vili; il Vangelo dallo Statuto e dai

    Codici; i santi dai padri della patria (Garibaldi, Vittorio Emanuele,

    Cavour, Mazzini); gli ordini religiosi dall’Esercito, visto come “fucina di

    virtù”; i martiri dagli eroi (il Tamburino sardo, la Piccola vedetta

    lombarda); l’impegno ascetico dalle virtù del cittadino esemplare; il

    Decalogo e il Discorso della Montagna dai buoni sentimenti su cui tutti

    concordano; le processioni dalle sfilate militari…

    La vicenda è situata nel 1881-82 nella Sezione scolastica Moncenisio, un

    chilometro appena da una Valdocco ormai in piena attività. E’ documentato

    l’intento di De Amicis (che, personalmente, fu persona sincera e buona, un

    galantuomo funestato da terribili sventure familiari), di opporre,

    all`”oscurantismo” rilanciato da Don Bosco nei suoi collegi, le “luci” delle

    scuole pubbliche della Nuova Italia liberale e anticlericale. Operazione

    riuscita, tanto che – costatando la diffusione di “Cuore” anche tra

    cattolici che non riuscivano a scorgere il trucco – i salesiani rnisero

    subito in campo il loro don Viglietti che riscrisse il libro (“Vita dì

    collegio” era il titolo), riportando il Cristo come garante della morale

    laicizzata da De Amicis. Pare che l’ormai vecchio don Bosco,

    letto “Cuore”, esclamasse ironicamente: «Bello! Peccato però che non

    funzioni. Come ci si può dire fratelli e comportarsi di conseguenza, sempre,

    senza riconoscere un Padre comune?».

    Domanda oggi più che mai attuale, visto che, finito il dialogo con i

    marxisti per estinzione dell’interlocutore, è proprio l’umanitarismo

    “liberal” di derivazione massonica (anche se spesso inconsapevole) che

    affascina certa “intellighenzia” cattolica. Non dimentichiamo però di

    giudicare l’albero dai frutti; i ragazzi di “Cuore”, cresciuti in quel

    commovente clima filantropico, saranno poi gli interventisti del 1914.

    Saranno gli “oscurantisti”, i cattolici, che tenteranno di opporsi a quella

    che il papa chiamerà «l’inutile strage». Gli “amici dell’umanità” li

    troveremo in piazza a invocare il «bagno di sangue rigeneratore», in nome di

    quella patria che i De Amicis avevano sostituito alla Chiesa.

    Tutta la svenevole melassa della pedagogia “nuova” di cui “Cuore” – pur in

    perfetta buona fede – è manuale, era l’ideologia, non dimentichiamolo mai,

    di quella borghesia europea che gestiva con mano spietata gli imperi

    coloniali, schiacciando sotto il tallone dell’Occidente, proclamatosi “faro

    del mondo civile”, ogni altra cultura, disprezzata come inferiore.

    Era l’ideologia che, mentre diceva di allevare i giovani a valori universali

    (tentando, anche qui, di adeguarsi alla cattolicità dell’aborrita Chiesa),

    esaltava a tal punto i nazionalismi da provocare quelle sanguinose

    esplosioni periodiche che da allora contrassegnano la nostra storia. Era la

    società che a Franti – il “malvagio” per eccellenza di “Cuore” – sapeva

    solo riservare quell”‘ergastolo” in cui il libro, compiaciuto, lo dice

    definitivamente rinchiuso. De Amicis si rifaceva al suo amico e concittadino

    Cesare Lombroso, “guru” del positivismo scientista, per il quale ci sono

    uomini che sono criminali per natura: questione di nascita, su cui nulla può

    l’educazione. Un peccato originale, insomma, ma – a differenza di quello

    cristiano – senza alcuna redenzione. Non la pensava così don Bosco che un

    giorno (l’episodio è famoso), condusse in passeggiata, da solo, proprio i

    “mostri” alla Franti rinchiusi nell`”ergastolo” torinese, il malfamato

    carcere minorile detto “La Generala”, provando che non erano irrecuperabili

    come la scienza ufficiale (e i “cuor d’oro” alla De Amicis) affermavano.

    Ciò che ai moderni maestri filantropi della scuola elementare di Stato

    Moncenisio era impossibile, non lo era, evidentemente, per chi credeva nel

    Dio di Cristo e non nel Grande Architetto dell’universo.

    __________

    • Francesco scrive:

      grazie

      il riferimento a Franti illustra con terribile evidenza la distanza tra l’umanitarismo e il cristianesimo

      in primis a me, che sono sempre attratta dal fariseismo e dalla lapidazione degli stronzi (come se non sapessi di esserlo io per primo)

  20. Moi scrive:

    *** Pregi & Limiti ***

    MASSONERIA: RAFFI IN DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA

    http://www.trebisacce.info/Home/tabid/36/articleType/ArticleView/articleId/319/MASSONERIA-RAFFI-IN-DIFESA-DELLA-SCUOLA-PUBBLICA.aspx

    ———————————-

    Gli estratti che seguono sono tratti da Juravit, rivista massonica, purtroppo non più disponibile sul sito del Grand’Oriente d’Italia. Il numero in questione risale al mese di dicembre del 1978. Nel primo articolo riportato, i Fratelli massoni celebrano la figura di Michele Coppino, illustre massone che alla guida del suo ministero pose le basi per lo sviluppo della nostra moderna istruzione pubblica 1. Una volta scoperta la paternità della cosiddetta «scuola pubblica» non è difficile comprendere i veri motivi della guerra sferrata contro la scuola privata, prima della Massoneria e in seguito dalla Sinistra. All’indomani dell’unità d’Italia, una cricca di massoni, consci dell’enorme sfera d’influenza esercitata dalla Chiesa di Roma tramite le scuole cattoliche, imposero alla popolazione del neonato Regno una forma di istruzione laica intesa a «liberare» le giovani generazioni dal «condizionamento clericale» e dalla «superstizione» 2. E questo, da notare, in un Paese ancora a maggioranza cattolica (ma in democrazia il popolo non è «sovrano»?) e in nome della «laicità» (leggi ateismo) promossa da una sètta che si presenta ai suoi adepti come la sola religione dell’Uomo…

    http://www.centrosangiorgio.com/occultismo/massoneria/articoli/pagine_articoli/massoneria_istruzione_pubblica.htm

    —————————–

    Massoneria toscana a sostegno della scuola pubblica –

    http://www.grandeoriente.it/eventinewsgoi/2014/06/massoneria-toscana-a-sostegno-della-scuola-pubblica.aspx

  21. Moi scrive:

    @ Z

    Guarda che è semplicissimo, come concetto :

    http://it.wikipedia.org/wiki/Anacronismo

    … sennò tanto vale che diamo direttamente ragione a chi dice che campanili e minareti raffigurano i razzi spaziali per raggiungere Nibiru !

  22. Moi scrive:

    E poi diciamolo: non c’è parola semanticamente più sputtanata di “Razzismo” … oggi applicata anche per “razze” 😉 come obesi, donne e gay.

    • Moi scrive:

      Perfino i Fumatori lo lamentano …

      • Z. scrive:

        E’ anche questione di mode. C’è il periodo in cui va di moda “antisemitismo” (o il suo cugino da cientre sociale, “antisionismo”), quello in cui va di moda “omofobia”; e poi ci sono meteore come “divisività”, “reciprocità” o “agibilità politica”.

        Certo, “razzismo” è termine molto comprensivo: il che ne fa un classico sempreverde, come il tubino nero.

  23. Moi scrive:

    Ancora ?! Mi pare che su Bartlomé de Las Casas, qui, siano scorsi fiumi di “bàits” …

  24. habsburgicus scrive:

    Vi fornisco, se a qualcuno interessa, alcuni dati interessanti (e, presumo, rari) sulla religione in URSS nell’agosto 1944, tratti da un ottimo articolo dello storico Adriano Roccucci su Cahiers du monde russe et soviétique del 2009 (tradotto in francese)..almeno a Mirkhond e a Francesco, forse interesseranno, chissà, magari pure a Miguel
    Essi mostrano, con dati precisi, da un lato la grande rinascita religiosa nei territori occupati dai tedeschi (e per converso la quasi-estinzione della vita religiosa nel resto) e da un altro i limiti della “rinascita religiosa” ascritta a Stalin (dal 1943)..che però ebbe un grande significato (e dopo Stalin, in 1958 e 1961 verrà di nuovo circoscritta grandemente, senza mai più tornare per fortuna all’epoca buia pre-1939..dal 1964 di nuovo parziale “disgelo” sulla base del “vivi e lascia vivere” brežneviano, Andropov sembrava invece favorevole ad una stretta ma morì subito e Gorby all’estremo inizio non sembrava amichevole, anzi…poi… lo sappiamo tutti quel che è capitato)
    Si tratta di un rapporto segretissimo (soveršenno sekretno) del 5/10/1944 del compagno Karpov (alto funzionario della GPU, messo da Stalin nel sett 1943 a capo del neo-creato Consiglio per gli affari della Chiesa ortodossa russa presso il Consiglio dei Commisaari del popolo dell’URSS, o SPDRPC pri SNK SSSR) al compagno Molotov (in Politbjuro 1926-1957, Pres Cons 1930-1941, Min Est 1939-1949 e 1953-1956) sul numero di chiese aperte al culto in URSS al 1/8/1944 (escluso il Baltico all’epoca in gran parte non ancora riconquistato) * indica i territori che non furono mai occupati dai tedeschi; tutti gli altri lo furono (se non in tutto, almeno in parte, tipo obl. Moskva) obl=oblast’ cioè regione ASSR=Repubblica socialista sovietica autonoma SSR=Repubblica socialista sovietica
    Al 1/8/1944 in URSS c’erano
    8809 chiese aperte (escluso il Baltico), di cui 6500 in territori ripresi ai tedeschi;
    per la precisione
    5206 in UkrSSR (in ucraino URSR) cioè Ucraina
    1907 in RSFSR cioè Russia
    1100 in MSSR (in moldavvo RSSM) cioè Moldova
    550 in BSSR cioè Bielaruś si noti la differenza rispetto all’Ucraina !
    46 in altre Repubbliche
    Nella RSFSR vi era grande differenza; in obl. Moskva, 187 chiese (ma nessuna in 23 distretti), 162 in obl. Jaroslavl’ (ma nessuna in 16 distretti), in 4 entità amministrative solo 4, in 4 solo 2, in 6 addirittura una sola (in obl. Orël, nessuna in 39 distretti)

    In dettaglio
    Ucraina
    500 in obl. Odesa
    400 in obl. Vinnycja
    370 in obl. Kyïv
    370 in obl. Černihiv
    300 in obl. Žytomyr
    258 in obl. Poltava
    258 in obl. Rivne
    222 in obl. Stalino (oggi Donec’k)
    155 in obl. Kharkiv

    in RSFSR
    283 in obl. Kursk
    229 in obl. Krasnodar
    187 in obl. Moskva
    162 in obl. *Jaroslavl’
    149 in obl. Rostov-na-Donu
    127 in obl. Stavropol’
    108 in obl. Orël
    81 in obl. Kalinin
    80 in obl. Voronež
    60 in obl. Smolensk
    60 in obl. Crimea
    58 in obl. *Ivanovo
    32 in obl. *Molotov (oggi Perm’)
    28 in obl. *Sverdlovsk (oggi Ekaterinburg)
    24 in obl. *Kirov (fallì il tentative proto-el’ciniano di ridargli il nome storico di Vjatka)
    21 in obl. *Gor’kij (oggi Nižnij Novgorod)
    16 in obl. *Rjazan’
    4 in obl. *Kujbyšev (oggi Samara)
    4 in obl. *Saratov
    4 in obl. *Tambov
    4 in obl. *Čkalov (oggi Orenburg)
    2 in obl. *Novosibirsk
    2 in obl. *Penza
    1 in obl. *Altaj
    1 in obl. *Primor’e
    1 in obl. *Irkutsk
    1 in obl. *Kurgan
    1 in obl. *Krasnojarsk
    1 in obl. *Khabarovsk
    1 in *ASSR Mari
    1 in *ASSR Mordovija
    *, mai occupata dai tedeschi
    nel 1944 pervennero al SPDRPC 3045 domande di aperture di chiese (soprattutto dagli oblasti di Ivanovo, 306; Moskva 241; Gor’kij 190; Tula 147; Kalinin 140; Voronež 137; Kirov 132; Rjazan’; 127 e Jaroslavl’, 122), in genere l’esame fu differito; su 1432 domande che ebbero risposta, 1280 ebbero un rifiuto (soprattutto a causa delle autorità locali, spesso più rigide !);
    le chiese non aperte al culto erano 15.447 (di cui 14.585 nella sola RSFSR);
    ultimo caso importante di repressione dei fedeli clandestini si ebbe nella deportazione, il 7/6/1944, di 1673 persone dagli oblasti di Rjazan’, Orël e Voronež in Siberia (rapporto segretissimo di Berija a Stalin)

    31/1/1945: Norme sull’amministrazione della Chiesa russa ortodossa (ratificate in anticipo dal SNK, il 28/1/1945); forte centralizzazione; norma delle parrocchie andava contro la legge sovietica del 1929 (come Karpov rilevò, pur consigliando di lasciar stare, e così fu ma il governo sovietico non mutò la legge); nel 1961 però la legge fu di nuovo applicata (Suslov nel 1958 era riuscito a imporre il ritorno alla politica antireligiosa ma, va detto, tranne eccessi qua e là, non si tornò agli errori dei Ventio e soprattutto dei Trenta; ciò va detto e ribadito)

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Karpov parente del campione del mondo di scacchi?

    • Francesco scrive:

      grazie

      la capacità della Chiesa Ortodossa di resistere ha evidentemente del miracoloso

      imparasse anche a essere più cristiana e meno russa sarebbe un exemplum

      PS a me viene in mente la politica italiana verso le moschee, anche se la causa è più la cialtroneria che l’ideologia

      • mirkhond scrive:

        Meglio di cielle è sicuramente.
        L’autocefalia ortodossa sicuramente ha generato il peccato del nazionalismo, da noi SEMPRE aborrito.
        Ma al contempo ha permesso a queste cristianità di resistere e SOPRAVVIVERE (sia pur in condizioni dure, spesso durissime) sotto regimi NON cristiani come nell’Iran zoroastriano dei Sasanidi (226-651 d.C.), Islam e comunismo.
        L’estinzione della chiesa latina del Maghreb nel XII secolo, non si dovette al fatto che fosse latinofona, quanto all’essere legata a Roma.
        Finchè il Papato era debole e i Franchi erano sulla difensiva, ci potevano essere speranze di sopravvivenza, ma con le “reconquiste” spagnola e normanna (con la creazione di un’effimero dominio normanno tra Bona e Tripoli nel 1134-1160), le sorti di quella cristianità erano purtroppo segnate.
        E dopo il 1192 l’annuario pontificio non registrava più vescovi a Cartagine/Tunisi….
        Purtroppo!

        • mirkhond scrive:

          un effimero

        • Francesco scrive:

          politicamente hai ragione ma una chiesa cristiana non universale è una contraddizione

          e poi la cristianità orientale è sopravvissuta in Egitto, Palestina, Siria, Anatolia fino a oggi

          ciao

        • mirkhond scrive:

          Ma si tratta di chiese AUTOCEFALE!
          Anch’io per principio solo per l’unità della comune ortodossia cristiana, come ho ripetuto tante volte.
          Ma se l’autocefalia pur con le sue inevitabili e non piacevli derive nazionalistiche, è l’unico modo per sopravvivere COME CRISTIANI in regimi non cristiani e potenzialmente OSTILI al Cristianesimo, credo che sia quantomeno una NECESSITA’!

  25. Moi scrive:

    Nel caso, mi pare che oggi ufficialmente le religioni accettino l’ idea che eventuali Alieni siano “Figli (e Figlie, sessuati 😉 … ) dello Stesso Creatore” … e in effetti è logico così, soprattutto per dei Monoteismi che diventerebbero automaticamente “Politeisti”se dovessero attribuire ad Altre Divinità la creazione di Altri Mondi. Che poi è stata la logica dei Nuovi Mondi … E infatti gli Indigeni più disumanizzati di tutti sono stati quelli dell’ Oceania, quando oramai si era “imboccato un certo andazzo” in un certo periodo !

  26. Moi scrive:

    “Tra Matite & Kalashnikov” [sic]

    Un’ Amica della Aya Egiziano-Reggiana dell’ Associazione MondoInsieme di Reggio Emilia, da Lilli Gruber (che confida nelle Donne Islamiche,che si facciano valere contro i “Maschi” Islamici, e “Maschietti” li ritiene solo i PostCristiani) … su Islam e Libertà di Espressione 😉

    http://www.la7.it/otto-e-mezzo/rivedila7/otto-e-mezzo-sabato-17-01-2015-145157

    Con Pietro Ostellino e Giancarlo Bosetti …

    Marwa Mahmoud (di aspetto abbastanza Levantino rispetto alla Aya, ma bella ragazza anche lei) anch’ella tra i “Fans MultiEtnici del Liga” [cit.] 😉

  27. mirkhond scrive:

    “un giorno dovremo fare qui sul blog una discussione seria sulla ri-periodizzazione della Storia
    dire che “età moderna” inizia nel 1492 è ormai assurdo..e si presta ad equivoci
    forse bisognerà farla finita con Medioevo ed Età Moderna (come la si intende oggi)
    e ascoltare il buon senso “popolare” che, pur senza sapere nulla di storia, chiama moderno al massimo il XIX secolo…io vedrei il discrimine con la rivoluzione+ma ne riparleremo !”

    Periodizzare è sempre rischioso e fuorviante, perché per soffermarsi sulle cesure, non si tende a vedere le continuità storiche.
    Comunque visto che ai fini degli studiosi e degli studenti, una qualche periodizzazione diventa necessaria, posso solo aggiungere che già quando andavo all’università, un nostro docente, Angelo Massafra, ci diceva che il medioevo finisce nel 1789 con la rivoluzione francese.
    Ed anzi, secondo altri storici, ci diceva sempre, addirittura nel 1914!
    Per quel che riguarda il modestissimo e opinabilissimo parere di chi scrive, il vero discrimine della nostra storia è il 1945, quando l’uomo per la prima volta nella sua storia ha avuto a disposizione l’arma per distruggere la terra: la bomba atomica!

    • PinoMamet scrive:

      “ci diceva che il medioevo finisce nel 1789 con la rivoluzione francese”

      trovo che non avesse tutti i torti…

      con la Rivoluzione Francese finisce definitivamente- anche nel riluttante mondo anglosassone, che pure opporrà resistenza ideologica per un bel po’- l’idea dello Stato come inestricabile garbuglio di Diritto Divino, legame feudale, Privilegi tradizionali, Usi&Consuetudini, Trono&Altare, Diritti Corporativi…

      e nasce invece la figura sovrana del Cittadino, anzi, del Citoyen, modello non sulla realtà, ma sull’idealizzazione del Romano e, ancor più, dell’Ateniese libero di epoca classica, titolare in via esclusiva di tutti i diritti.

      Il mondo militare, con i suoi simboli così lampanti, si presta all’esemplificazione:
      da una parte “il Reggimento del Duca di Tale”, pagato e equipaggiato da lui, e formato dai suoi amici di famiglia e dai suoi fittavoli (Wellington, contro Napoleone, era ancora così…), dall’altra il Libero Cittadino Dupont arruolato nel Genio Ferrovieri, e spedito a ottocento chilometri da casa sua anche in tempo di pace, essendo cittadino libero, sì, ma di tutta la nazione…

      oppure le lingue:
      da una parte i minatori gallesi che parlano gallese, senza nessun riconoscimento ufficiale, perché si parlano tra loro e si devono pur capire;
      dall’altra i francesi che in Francia si parla francese perché è “la lingua ufficiale”.

      • Francesco scrive:

        con la Rivoluzione Francese finisce definitivamente- anche nel riluttante mondo anglosassone, che pure opporrà resistenza ideologica per un bel po’- l’idea dello Stato come inestricabile garbuglio di Diritto Divino, legame feudale, Privilegi tradizionali, Usi&Consuetudini, Trono&Altare, Diritti Corporativi…

        ehm, qualcuno non ha avvertito gli Italiani (intesi come popolo, non i quattro gatti costituzionalisti)

  28. Pietro scrive:

    Quella del medioevo che finisce nel 1789 e’ idea che accomuna diversi storici, alcuni molto importanti. Il mio professore di Storia Moderna (ma specialista in Prima guerra mondiale) lo faceva arrivare al 1914 (se non 1918).

    • Z. scrive:

      In effetti, da ignorante e profano, mi pare più ragionevole farlo terminare al 1914 (o al 1918) che nel 1789. Voglio dire, hai fatto 30, fai 31 🙂

      • mirkhond scrive:

        Dipende da area ad area.
        E comunque sono sempre periodizzazioni schematiche.

        • lanzo scrive:

          Non mi azzardo a mettere becco su tanti “learned comments” detto senza ironia, in quanto, come disse Leo Longanesi: Tutto quello che NON so l’ho imparato a scuola.

      • PinoMamet scrive:

        Io sono fatto a modo mio, lo so.
        Ma certo che pure voialtri… 😉

        Mirkhond usa i nomi medievali;
        Moi perde tempo dietro tutti i filmati che esistono al mondo;
        Francesco ama i ricchi;

        ma tu, Z., mi chiedo cosa ti spinga a essere un così assiduo difensore di tutto ciò che è istituzionale 😉

        sarà stata Giurisprudenza? Voglio dire, non è mica un reato avere opionioni diverse su una data convenzionale…

        fa’ come suggerisce Carlo Cracco nella pubblicità delle patatine: “Osala!”
        😉 😀

      • Z. scrive:

        Ehm… mi sa che non ho capito cosa intendi!

        Io intendevo dire che la differenza tra epoca medievale e moderna non è sufficiente per una cesura storiografica, allora tutto sommato non mi sembra irragionevole tirare dritto sino alla Grande guerra, come faceva il professore di Pietro.

        Per il resto, credo di essere quello meno strano – e dunque, inevitabilmente, più monotono e noioso – della balotta 🙂

      • Z. scrive:

        Comunque io sapevo anche di periodizzazioni che anziché posporre il terminus a quo della modernità lo anticipavano; devo dire che da profano e ignorante qual sono mi sembravano più convincenti.

        • mirkhond scrive:

          Se vogliamo, aspetti di protocapitalismo iniziano già nel XII nelle Fiandre, in Renania e in parte della Lombardia.
          Il tumulto dei Ciompi della Firenze del 1378, fu un fenomeno di rivolta protosindacale.
          Quindi fenomeni di modernità possono coesistere con conservatorismi e arcaismi.
          La scoperta dell’America e la sua successiva conquista furono avviate da un Frangistan ancora medievale….
          Ed era stata anticipata da viaggi di missionari, mercanti, avventurieri come Marco Polo nei secoli XIII-XIV.
          Quando con la frantumazione dell’Impero Mongolo (1294) l’islamizzazione dei tre khanati occidentali (1295-1363) e la cacciata dei Mongoli dalla Cina (1368), con la chiusura della Via della Seta, non spensero la sete di guadagno dei Franchi.
          Che di conseguenza individuarono nella via di mare, la possibilità di accesso all’Estremo Oriente, finendo incidentalmente per scoprire le sconosciute Americhe.

      • habsburgicus scrive:

        1914 non è 1789..
        si potrebbe usare, con molti distinguo, ma solo per i paesi “tradizionali” (in primis Austria-Ungheria, Germania e poco altro)

        NON per la Francia ove 1l 1789 è lo spartiacque
        NON per l’Iberia ove lo è il 1807/1808..o al limite il 1834
        NON per l’Italia ove la cesura è il 1848/1859/1860, rivoluzione detta risorgimentale, l’unica che abbia subito l’Italia)

        • habsburgicus scrive:

          non che io neghi l’importanza del 1914..anzi
          è noto che in ciò io sia d’accordo con Miguel 😀
          la I GM è importantissima..infinitamente più della II GM (una pagliacciata, ancorché sangunosa)
          ma il 1914 non è “ndipendente”..per molta parte d’Europ c’è il 1789 prima

          pace PMLI et similia, una data che non conta nulla (vabbè, esageriamo :D)..é il 1917
          foriera di molti lutti orrendi e inauditi, ma che non ha lasciato nulla
          e anche qui è noto che un certo interesse per l’URSS io ce l’ho…condiviso da pochi qui, purtroppo 😀
          del resto il 1917 presuppone il 1914 !
          senza il Grande Massacro, il Gran Porco 😀 sarebbe rimasto a Zurigo ad avvelenare le menti di qualche gonzo 😀 😀 😀 ma non avrebbe fatto danni 😀

        • Francesco scrive:

          ma il 1914 è solo la continuazione, forse la celebrazione in gran stile, della rivoluzione industriale iniziata un centinaio d’anni prima

          da capire perchè l’equilibrio europeo sia imploso in maniera così fragorosa – poi tutto l’ambaradab crollerà col 1939

          insomma, non è nè un inizio nè una fine, mi sembra

      • Francesco scrive:

        beh no, se ce ne vogliono 30 la trentunesima è di troppo!

        fino al 1789 va bene, al 1914 non concordo

        massimo col 1914 finisce l’Età Moderna e inizia quella industriale (?)

  29. Pietro scrive:

    Il mio professore era questo, giusto per completezza. http://it.wikipedia.org/wiki/Brunello_Vigezzi

    • habsburgicus scrive:

      capisco l’idea che è sottesa (giustissima) ma ha il torto di valere solo per il Sud e Centro Europa e poco altro..dunque non la posso accettare..
      ma scriverò qualcosa più tardi, proponendo le “mie” periodizzazioni

  30. mirkhond scrive:

    “Marwa Mahmoud (di aspetto abbastanza Levantino rispetto alla Aya, ma bella ragazza anche lei)”

    E’ una bella ragazza. Peccato per quel brutto azzento zispadano….

  31. mirkhond scrive:

    “con la Rivoluzione Francese finisce definitivamente- anche nel riluttante mondo anglosassone, che pure opporrà resistenza ideologica per un bel po’- l’idea dello Stato come inestricabile garbuglio di Diritto Divino, legame feudale, Privilegi tradizionali, Usi&Consuetudini, Trono&Altare, Diritti Corporativi…”

    Per il mondo anglosassone credo però che la questione sia più ingarbugliata, visto che i fenomeni di modernizzazione in Inghilterra iniziano con la “riforma” anglicana di Enrico VIII, con la nascita della gentry sulle terre dei soppressi monasteri, e poi con le enclosures del XVII secolo, del periodo di Cromwell, che vedono milioni di contadini privati delle terre comuni.
    Il feudalesimo in Inghilterra de facto muore nel XVII secolo, restandone solo una facciata “tradizionalista” dietro cui si nasconde in realtà già la spietata grinta imprenditoriale del capitalista moderno.
    L’Inghilterra la sua di rivoluzione l’ha fatta tra 1531 e 1689, mantenendo però involucri parafeudali e paratradizionalisti, che sono poi quelli che affascinano tanti italiani alla ricerca di un “medioevo” peduto.
    Sempre rigorosamente british….
    Come testimoniato da romanzi, film e serie tivù in cui gli Anglosassoni sono famosi…

    • habsburgicus scrive:

      L’Inghilterra la sua di rivoluzione l’ha fatta tra 1531 e 1689, mantenendo però involucri parafeudali e paratradizionalisti,

      appunto..con la tua consueta acutezza, hai colto il punto essenziale
      possiamo fare durare il Medioevo sino al 1789, ma SOLO per i paesi rimasti cattolici ! (per i soli Asburgo, sino al 1914–.ma sarebbe assurdi…un Medioevo personalizzato :D)
      e ciò implica un’aporia
      meglio de-medievalizzare l’epoca e introdurre una nuova categoria che possa comprendere anche l’Inghilterra (e il genere il mondo riformato)
      io sarei d’accordo per separare l’epoca c.a 1400-1700 (5 minuti fa ho scritto 1300, ma ho dubbi)..resta da trovare un nome !

  32. habsburgicus scrive:

    A me sembrerebbe non del tutto campata in aria una suddivisione del genere
    Sino a III secolo d.C, Antichità
    Metà III secolo d.C-metà VIII secolo d.C Tarda Antichità
    c.a 750-1300, Medioevo
    c.a 1300-1700, Epoca delle Grandi Scoperte e delle Trasformazioni lo so, lo so, “Grandi Scoperte” per il XIV è esagerato..volendo, da attaccare a Medioevo
    c.a 1700-1914, Età Moderna
    dal 1914, Età contemporanea
    ma si può fare meglio 😀
    adesso tocca a voi !

    • PinoMamet scrive:

      Beh, non è poi così diversa dalla divisione solita, che per tagliar la testa al toro ha scelto come data simbolica della fine del Medioevo quella che forse è la più Grande Scoperta dell’epoca delle Grandi Scoperte e Trasformazioni ;)… perlomeno in senso geografico!

      • habsburgicus scrive:

        si, Pino..
        però il succo è un altro
        io separo il XCI e XVII secolo dal Settecento (e a fortiori dal post 1789)
        mi riesce sempre più difficili chiamare “moderni” quei secoli 😀
        tuttavia non sono medievali ! obstat Lutherus (vedi sotto)
        urge ricerca di un nome 😀
        proto-moderni ? (gli anglosassoni già usano spesso Early Modern)

      • PinoMamet scrive:

        Ma qualunque data, o nome, si scelga, si finirà sempre per scontentare qualcuno, o perdere di vista qualche elemento.

        Già la nostra divisione solita, per esempio, pecca di eurocentricità.
        Ok, noi siamo europei e che ci frega, mica possiamo pensare sempre anche con la testa degli altri; sono capacissimi, ci pensino loro.

        Ora, capisco certi popoli che sono stati colonizzati prima di sviluppare una propria storiografia che andasse oltre l’oralità;
        assorbiti, come di fatto è stato, nella cultura occidentale (francese o inglese, il più delle volte) è logico che un polinesiano dei “territori d’oltremare” o un aborigeno australiano di lingua inglese studino la storia europea, verosimilmente, mi auguro, senza dimenticare la loro cultura di partenza.

        Però vorrei sapere se per esempio i giapponesi usano la nostra divisione, a scuola: che senso ha per loro dire che il Medioevo finisce con la scoperta dell’America?
        Il loro finisce, semmai, con la scoperta… del Giappone!
        (che poi non è manco così, ma per capirci).

        • lanzo scrive:

          Il medioevo dei giapponesi, IMO, fini’ con le cannoniere dell’ammiraglio Perry: O modernizzate ed aprite il mercato oppure vi bombardiamo.

  33. mirkhond scrive:

    Mah, a me assolutizzare le periodizzazioni, mi sembra sempre riduttivo e fuorviante, proprio in virtù della lunga coesistenza tra vecchio e nuovo.
    Di fratture vere nella storia umana ne vedo molto poche.
    Una di queste, come sovraccennato, è il 1945, quando con la bomba atomica l’uomo raggiunge la capacità di distruzione di un intero pianeta, il nostro.

  34. mirkhond scrive:

    Comunque credo che un buon punto di partenza per delle sia pur generiche periodizzazioni, sia quello di Toynbee nel suo Il Racconto dell’Uomo, del 1973.

  35. mirkhond scrive:

    meglio de-medievalizzare l’epoca e introdurre una nuova categoria che possa comprendere anche l’Inghilterra (e il genere il mondo riformato)

    Attenzione, a non vedere la riforma protestante come un blocco unico.
    Il luteranesimo, non cambiò di fatto la struttura feudale e cittadina tedesca, e nemmeno della Scandinavia e del Baltico, casomai vi rafforzò il feudalesimo (vedasi i baroni baltici tedeschi, eredi luterani dei cavalieri teutonici) e in Germania la già medievale frammentazione che riduceva l’autorità del sacro romano imperatore ad una mera formalità, continuando un processo già iniziato se non con Federico I Barbarossa (1152-1190) sicuramente col nipote Federico II (1220-1250).
    Diverso fu invece il Calvinismo, non tanto in Ungheria dove ebbe conseguenze non molto dissimili dal Luteranesimo in gran parte del mondo tedesco-baltico-scandinavo, ma a Ginevra e soprattutto in Olanda, dove potenziò le tendenze capitalistiche già presenti nell’area nel XII secolo.
    E poi infine, in Inghilterra dove ebbe conseguenze ancor più rivoluzionarie, come sovraccennato.

  36. Moi scrive:

    @ HABSBURGICUS

    http://2.bp.blogspot.com/-s2tVqqIEDWo/UdyTr1OEZaI/AAAAAAAAaZQ/kA39SNSLHCY/s1600/image002-723783.jpg

    … poco dopo quando il Ròial Bèbbi sarà deposto 😉 !

    • PinoMamet scrive:

      Ma stai fissato co’ ‘sto Royal Baby, eh?
      😉

      Fìdati che se il Regno Unito smetterà di essere regno (cosa che- purtroppo 😀 – non credo) non sarà certo a motivo dei musulmani.

    • mirkhond scrive:

      Bellissimo!
      Sarebbe una bella vendetta per tutto il male che l’Inghilterra ha fatto all’umanità a partire da Enrico VIII….. 🙂

      • Francesco scrive:

        questo è un sottile razzismo anti-islamico!

        e poi metà della City è islamica già oggi: non vedo discontinuità col sistema che tanto detesti

        ciao

        • mirkhond scrive:

          “questo è un sottile razzismo anti-islamico!”

          ?????????????????????????????????????????????

        • Francesco scrive:

          scusami, se dici che l’islamizzazione è la giusta punizione per l’Inghilterra, ne dai un giudizio negativo, no?

          almeno così ho capito io

          PS era una battuta in ogni caso

        • mirkhond scrive:

          Se l’Inghilterra ha ripudiato Cristo fin dai tempi di Enrico VIII, causando tanto male in patria, in Irlanda, Scozia, colonie, distruggendo le Due Sicilie ecc. e non ne vuol sapere di tornare a Cristo, allora merita di diventare un paese muSSulmano! 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Beh, mi sembra un po’ esagerato dire che l’Inghilterra abbia rinnegato Cristo;

          ha rinnegato il primato del papa, facendosene uno su misura (stessa tentazione hanno avuto i Galli ;), fermandosi però alla tentazione…);

          tranne che poi la classe colta ha spesso sentito il richiamo di Roma…

      • Francesco scrive:

        io sono debole in Storia ma la conquista di Scozia e Irlanda non mi pare imputabile agli anglicani, mi pare fosse “destino manifesto” dell’Inghilterra da tempo

        sulle colonie non voglio litigare per nulla

        sul Regno ci stavano pure i francesi e (quasi) tutta la nobiltà locale

        e poi hanno inventato il football, il tennis, il rugby!

        poverini

        • habsburgicus scrive:

          l’Irlanda è inglese dal 1169-1170 (Henry II), molto prima
          la Scozia si protestantizzò da sola, nel 1560-1567, con importante aiuto inglese certo, ma quando era ancora indipendente, financo de iure (de facto lo fu ancora dal 1603 al 1707, stesso Re ma Parlamenti e leggi separate)

        • Francesco scrive:

          grazie

  37. habsburgicus scrive:

    Attenzione, a non vedere la riforma protestante come un blocco unico.

    vero
    tutto dipende dall’approccio..se ci muoviamo in un’ottica economica possiamo fare durare il Medioevo dal Mille al 1789 (in certe parti d’Europa al 1848), non c’è problema
    se ci poniamo da un punto di vista idealistico, la Riforma (OGNI Riforma) è un scoglio insuperabile (secondo me)…a meno di rivedere la definizione di Medioevo 😀
    ed in tal caso la vecchia suddivisione della CAH (1° edizione) [lo faceva iniziare al 325 d.C] è la più giusta..Medioevo da Costantino a Lutero
    cioè da quando il mondo occidentale divenne istituzionalmente cristiano (volendo ci mettiamo Teodosio..differenza importante, ma cambia poco al concetto) sino a quando buona parte cessò di esserlo…
    perché Lutero poteva pure dirsi cristiano, a suo modo..ma oggettivamente diede un colpo apparentemente mortale, a quanto oggi appare a noi semplici mortali, al cristianesimo in Europa..senza Lutero non ci sarebbe stato Voltaire..e senza Voltaire, Robespierre..e senza Robespiere..e i vari UAARINI attuali 😀
    il laicismo contemporaneo é un nipote, spurio per quanto si vuole, di Lutero
    se definiamo il Medioevo precipuamente in senso ideologico-culturale e se lo riteniamo l’epoca dei “christiana tempora” (cioè quando a Gesù Cristo ci credevano pure in Europa..come oggi gli islamici continuano a credere al Corano), allora ci può ancora essere un dubbio sull’inizio simbolico (313 ? 380 ?) ma non sulla fine simbolica, fissata alla sera del 31/10/1517, a Wittenberg
    dico “simbolico” perché gli avvenimenti storici sono continui e non avvengono in un anno o, peggio, in un giorno 😀

  38. mirkhond scrive:

    alla sera del 31/10/1517

    Lo stesso giorno di halloween!
    Una diabolica coincidenza?

    • habsburgicus scrive:

      gli anglosassoni ci ricamano 😀
      io sono molto più “laico” e “secolare”
      invero pochi fra i conservatori sono “laici” come me 😀

  39. mirkhond scrive:

    CAH

    Cos’è il CAH?

    • habsburgicus scrive:

      Cambridge Ancient History (quella dei ’20-’30)
      c’è stata la 2° edizione (che va sino al 600 d.C..e a sua volta la New Cambridge Medieval History=NCMH parte dal 500 d.C)

  40. mirkhond scrive:

    L’unica donna inglese che ho sempre amato fin dagli 8-9 anni :

    http://youtu.be/35PNIS8-9oY

    Minuto 1:18

  41. mirkhond scrive:

    Comunque Lutero mentalmente era molto più medievale rispetto a Calvino e al calvinismo olandese e all’anglicanesimo….

  42. mirkhond scrive:

    Certamente.

  43. mirkhond scrive:

    “Però vorrei sapere se per esempio i giapponesi usano la nostra divisione, a scuola: che senso ha per loro dire che il Medioevo finisce con la scoperta dell’America?
    Il loro finisce, semmai, con la scoperta… del Giappone!
    (che poi non è manco così, ma per capirci).”

    Il mio professore di storia medievale infatti diceva che esistono I MEDIOEVI.
    Quello giapponese, a suo dire, terminava nel 1853, quando la flotta delle “navi nere” del commodoro statunitense Perry comparvero nella Baia del Kanto di fronte a Edo (Tokyo)!

    • mirkhond scrive:

      L’immagine giapponese del Commodoro Perry, anticipa i volti di molti personaggi dei successivi manga ed anime nipponici! 🙂
      Da notarsi l’aspetto caricaturale del ritratto del commodoro statunitense che cambiò per sempre la storia del Giappone….

  44. roberto scrive:

    il discorso di valls è comunque interessante

    nei limiti intrinsechi all’esercizio (è un discorso all’assemblée nationale….) ci sono alcuni spunti meritevoli

    “l faut toujours dire les choses clairement: oui, la France est en guerre contre le terrorisme, le djihadisme et l’islamisme radical. La France n’est pas en guerre contre une religion. La France n’est pas en guerre contre l’islam et les Musulmans. La France protègera, et le président de la République l’a également rappelé ce matin, la France protègera, comme elle l’a toujours fait, tous ses concitoyens, ceux qui croient comme ceux qui ne croient pas.”

    http://www.lefigaro.fr/politique/le-scan/citations/2015/01/14/25002-20150114ARTFIG00383-le-discours-de-manuel-valls-apres-l-attentat-contre-charlie-hebdo.php

  45. Pietro scrive:

    Mi scuso per il mega OT, ma davvero. In una discussione precedente avevo promesso una recensione ma non trovo piu’ il commento preciso. L’unico difetto di questo blog e’ la navigazione, infatti i contenuti sono ormai da forum piu’ che da blog. Scusate ancora e, nel caso, buona lettura. https://farfalleetrincee.wordpress.com/2015/01/19/churramabad-unepopea-tagika/

    • habsburgicus scrive:

      @Pietro
      hai fatto bene..il Tagikistan (e l’ex-URSS) è sempre gradito !

      per rispondere a Mirkhond qui, della domanda posta lì
      “ch” tradisce un’influenza tedesca (che è tuttavia è usata da molti traducendo dal russo”
      “kh” a me piace di più (è usata dagli anglosassoni quando traducono dal russo…e quando traducono direttamente dal tagico o da lingue “islamiche”)
      dunque, io avrei scritto Khurramabad ma Churramabad va benissimo..purché si sappia che non è da proninciare Ciurramabad 😀

      • habsburgicus scrive:

        c’è una città con quel nome in Khuzistan (‘Arabistan), un tempo nota come Mohammerah..tristemente famosa quando ero ragazzo (guerra Iran-Iraq)

      • mirkhond scrive:

        Visto che ho scritto sul blog di Pietro ;), potevi rispondermi sul suo sito… 🙂
        Ma grazie comunque!
        Io preferisco Khurramabad, perché mi da più di pronuncia iranica.
        Churramabad, mi da di Ciurramabad, tipo il Churrasco…. 🙂

  46. mirkhond scrive:

    “sei il solito fazioso al soldo dei rossi”

    Casomai al soldo del piddì….
    Non è la stessa cosa, eh! 🙂

    • Pietro scrive:

      Ornai al PD di rosso e’ rimasto il vino in cantina…

      • Francesco scrive:

        no no visto da lontano è sempre il buon vecchio PCI

        infatti se Renzi vince mi sentirete dire “mi tocca morire comunista” quando lo voterò

        se perde, “per fortuna questi sono comunisti fessi e non hanno aspettato di avere il potere per far fuori Renzi”

        🙂

        • mirkhond scrive:

          “no no visto da lontano è sempre il buon vecchio PCI”

          Dovresti passare dall’oculista…. 🙂

        • Francesco scrive:

          come volevasi dimostrare

          😀

          mi piace questa modalità Francesco o’Duca d’Lumbardia

        • mirkhond scrive:

          Perché ti abbassi? 🙂
          In Longobardia maior c’era il re (sì d’accordo, a Bergamo, Brescia e forse Milano, c’erano anche i duchi, ma erano più strettamente controllati dal sovrano dalla capitale Pavia; i duchi semi-indipendenti erano quelli di Spoleto e di Benevento 😉 🙂 !
          Ciao!

        • Francesco scrive:

          hai ragione

          ma noi abbiamo qualche memoria del duca di Milano nel Rinascimento, prima di divenire colonia francese, spagnola, austriaca, piemontese

          non andiamo così indietro

          ciao

        • Z. scrive:

          Mi sa che il Duca ha ragione, Francè. O vai dall’oculista o ti avvicini

        • Francesco scrive:

          guarda che si vede benissimo cosa sei a questa distanza

          😀

        • Z. scrive:

          Cosa sono io può pure essere che si veda di là, e magari anche cos’è Renzi…

          ma io non sono il PD, e (per ora, non so per quanto) neppure lui 🙂

  47. mirkhond scrive:

    Casomai il rosato…. 🙂

  48. Pietro scrive:

    No, le fonti sono romane e non fiorentine 😀 Questioni di territorialita’ del gossip!

  49. mirkhond scrive:

    “i comunisti sono ancora in giro, dappertutto, pronti a ogni nefandezza”

    E dove?

    E comunque NON Zanardo.
    Che ha cessato da tempo di essere comunista (tranne per le stronzate sul bolscevismo del 1917 e anni a seguire; ma si tratta più di un “dolce ricordo” di un passato ormai tramontato).
    Zanardo è la TUA sinistra.
    Siete infatti i due lati della stessa medaglia LIBERALE! 🙂

  50. mirkhond scrive:

    “ha rinnegato il primato del papa, facendosene uno su misura (stessa tentazione hanno avuto i Galli ;), fermandosi però alla tentazione…);”

    In Francia però non furono soppressi ordini religiosi, monasteri e non furono confiscate le terre della Chiesa per crearsi un’elite di ruffiani su cui fondare un nuovo ordine. Non fu creata una NUOVA TEOLOGIA di matrice CALVINISTA!
    Questo sotto i vari rami della stirpe capetingia.
    In Francia sarebbe stata la maledetta rivoluzione del 1789 a compiere in maniera più radicale e più sfacciatamente dichiarata, quello che in maniera subdola e pelosa, si è fatto in Inghilterra tra 1531 e 1689.
    Due diverse rivoluzioni anticristiane.
    Solo che la prima ha agito in maniera DICHIARATA.
    La seconda (ma prima cronologicamente) in maniera più subdola e pelosa, mantenendo delle sovrastrutture religiose ecclesiatiche, diocesane, feudali e infine (col 1688-1689) persino monarchiche.
    Un paravento “tradizionalista” dietro cui si nascondeva un NUOVO ORDINE RIVOLUZIONARIO ancora PEGGIORE di quello francese successivo, proprio perché condotto all’insegna del più puro pseudotradizionalismo british.
    Quella menzogna di “medioevo” che tanto attira tanti boccaloni italiani, dietro ai vari fantasy, romanzi “gotici” e pseudomedievali di tanti film, telefilm di provenienza anglosassone.

  51. mirkhond scrive:

    Poi un certo criptocattolicesimo è certamente sopravvissuto tra parte dell’aristocrazia più antica, e nella High Church.
    E pare che cercassero di premere su Carlo I (1625-1649) per restaurare una chiesa anglicana cattolica per ortodossia, ma sempre autocefala, e con un effimero tentativo di ricostituzione di ordini monastici maschili e femminili.
    Purtroppo la rottura tra Carlo e il parlamento, e le pressioni cattolicizzanti sul sovrano, contribuirono al clou della lunga, VIOLENTA, e pelosa rivoluzione inglese, con l’ascesa di Cromwell.
    Che comportò la catacombizzazione di ciò che restava del cattolicesimo inglese, fino agli anni successivi al 1829!

    • habsburgicus scrive:

      gli americani (quanno ce vo’ ce vo’ :D) ci diedero la libertà prima, sin dal 1776 (o, al massimo, 1787)
      va riconosciuto..anche se non ci amavano 😀
      alcuni Stati mantennero clausole anti-cattoliche probabilmente per inerzia
      la North Carolina sino al 1835 mantenne l’obbligo di dimostrare di appartenere alla chiesa protestante per rivestire cariche pubbliche (congressmen, sceriffi ecc)
      dal momento che non c’era tale requirement per le elezioni al Congresso federale, si era nella situazione paradossale che un nord-caroliniano cattolico avrebbe potuto farsi eleggere al Congresso di Washington ma non a quello di Charlotte !
      ‘sti problemi astrusi però se li pongono solo gli europei..
      cattolici praticamente non c’erano e dunque mai si pose in pratica 😀 se fosse capitato, avrebbero deciso pragmaticamente, senza curarsi troppo dei testi scritti..allora l’America era ancora “vera”, con le sue luci e le sue ombre !
      nel 1835 furono eliminate queste clausole
      in compenso i negri liberi che prima in teoria potevano votare (ci provassero :D) furono disenfranchised ! il voto fu riservato expressis verbis all’uomo bianco come dapperttutto nel venticinquennio pre-1861 tranne in Massachusetts, Vermont, Rhode Island, Connecticut e Maine (dove i negri non c’erano 😀 quindi il voto in teoria lo avevano ! il Maine negava il voto agli indiani, il Massachusetts a una tribù di indiani !) e a New York (dove noi bianchi potevamo votare senza alcuna formalità, anche un italiano arrivato da 10 gg :D…i negri solo se ricchi, istruiti e con residenza lunga..in pratica nessuno :D)

  52. Francesco scrive:

    OT

    ho infrasentito il nome di Giuliano Amato come Presidente: ci sono speranza? che gli altri nomi sono anche peggiori

    grazie

  53. mirkhond scrive:

    “la conquista di Scozia e Irlanda non mi pare imputabile agli anglicani, mi pare fosse “destino manifesto” dell’Inghilterra da tempo”

    Ma non certo quelle di diventare protestanti.
    Poi la Scozia adottò una variante di calvinismo più puro, il presbiterianesimo.
    Ma senza l’appoggio di Elisabetta I (1558-1603) non credo che avrebbe ottenuto il successo che ottenne.
    Contribuendo alla tragedia irlandese….

    • Francesco scrive:

      ma io non ho parlato di diventare protestanti … cosa che peraltro ha fatto tutto il Nord Europa tranne l’Irlanda

      non so perchè essendo ignorante ma è stato un incendio rapidissimo e mai più rimediato

      e oggi il cristianesimo protestante va a sparire inerte e inutile

      • habsburgicus scrive:

        e mai più rimediato

        qualcosina abbiamo rimediata
        la Lituania nel 1572 con nobiltà in maggioranza protestante o filo-prot senza contare gli ortodossi
        la Polonia più o meno idem
        la Livonia orientale (Daugavpils) che tuttora si distingue dal resto della Lettonia
        le Fiandre spagnole inclusi i paesi di Stato (poi) olandesi dove bastarono 50 anni di “controriforma” per renderli cattolicissimi
        un giorno vi posterò le statistiche religiose olandesi di fine ‘700–e i cattolici (non perseguitati crudelmente all’inglese ma pur sempre discriminatissimi) erano in talune realtà moltissimi..a ‘s-Hertogenbosch (olandese solo dal 1629) la maggioranza..nella oggi tristemente famosa Maastricht noi eravamo il 95 % (e lì, caso unico, gli stessi olandesi, non applicavamo le leggi anticattoliche..erano protestanti, non erano fessi :D)
        quindi un po’ di nordici li abbiamo riconquistati
        solo dalla Norrenia (quella vera !) siamo stati eliminati del tutto, entro il 1700

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Il Midi francese, volendo, e forse anche parte dell’Ungheria. E comunque già la Guerra di Smalcalda spinse un bel po’ a nord il confine confessionale.

        • mirkhond scrive:

          Se Carlo V e i suoi successori non avessero avuto la minaccia ottomano-francese, probabilmente sarebbero riusciti a ricattolicizzare tutta la Germania!

        • Francesco scrive:

          allora ho ragione io: è tutta colpa dei francesi e dei musulmani!

          😀

  54. mirkhond scrive:

    “e oggi il cristianesimo protestante va a sparire inerte e inutile”

    Se ti riferisci alle grandi e storiche chiese protestanti (luterana, calvinista, anglicana) hai ragione.
    Però ci sono le infinite sette e settucole di matrice statunitense.
    E quelle sono più vive che mai, appestando il mondo intero e finendo anche perseguitate da regimi islamici e non, che le vedono (e non a torto) come strumenti dell’u$anizzazione-$iono$tizzazione.
    E scatenando l’ira anche contro la Chiesa Cattolica e quelle ortodosse, facendo di tutt’un’erba un fascio.
    Per incapacità di distinzione tra ABISSALMENTE differenti realtà religiose unite dal termine “cristiano”.
    Qui Daouda ha ragione: i protestanti NON sono cristiani.
    Dato il loro carattere ereticale.

    • Francesco scrive:

      gli eretici sono cristiani, cattivi cristiani ma cristiani

      gli infedeli non lo sono

      questi sono i dati di fatto, poi puoi fare come ti pare, però da cattolico sai cosa faresti

      non mi pare che i protestanti USA stiano facendo molti proseliti nell’Europa del Nord

      massimo rispetto per i missionari fanatici, di qualsiasi religione, chiesa, setta

      ciao

    • lanzo scrive:

      Le “sette’ ammerigane (settucce non direi) stanno rosicchiando parecchio, in quanto a polli da spennare, alla Chiesa Cattolica sia in Sud America che in Asia. A parte i mormoni, e gli avventisti che addirittura hanno tempi 0 templi come si dice ? Addirittura in Australia !

      le altre variazioni, i Battisti per dirne una e buona parte del Deep South e’ Battista, si espandono alla grande in Asia, hai presente i negri che acconciati con strane tonache ballano e cantano in chiesa, hai visto “the blues brothers” be’ quelli sono i battisti sono ultracristiani, i vari predicatori, ciarlatani che impestano le TV di mezzo mondo, sollecitando donazioni, invocano Jesus Christ the saviour, my Lord, ogni 10 secondi. Diciamo che andando per il minimo comun denominatore non si sbaglia mai. Lo aveva detto anche Berlusconi. pensate agli elettori come ad uno che ha la seconda media e non e’ neanche tanto intelligente, ai tempi di Fininvest.

  55. mirkhond scrive:

    Habsburgicus

    John Knox e altri “riformatori” scozzesi avrebbero avuto successo senza l’aiuto di Elisabetta I?
    In ogni caso una Scozia non totalmente protestantizzata (le Higlands rimasero sostanzialmente cattoliche almeno fino al XVIII secolo), e non unita all’Inghilterra anglicana, non avrebbe fornito i coloni presbiteriani che, a partire dal 1610 colonizzarono in massa l’Uladh irlandese, facendolo diventare l’Ulster, una sorta di “kosovo” irlandese con tutti i problemi che ha comportato.
    Mentre, a parte Dublino, non mi sembra che il protestantesimo sia divenuto un fenomeno di massa nel resto dell’Irlanda.
    Anche dopo Cromwell (1649-1658), e nonostante lo status di pesantissima dhimmitudine che i cattolici dovettero subirvi fino al 1869-1913!

    • habsburgicus scrive:

      avrebbero avuto successo senza l’aiuto di Elisabetta I?

      probabilmente no…e infatti ho parlato di “importante” ruolo inglese
      che in un certo senso, almeno indirettamente, ci fu già sotto Henry VIII di cui James V fu vittima nel 1542 (anche se la religione non fu tutto, in quella guerra, forse neppure il pretesto)

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Nelle Lowlands probabilmente sì, salvo repressioni pesanti (comunque le assemblee protestanti dilagavano nel Sud, fortemente influenzato dal modello inglese), nelle Highlands per niente. Poi si deve vedere: anche senza Elisabetta, in seguito la Scozia sarebbe comunque stata in unione con l’Inghilterra.

  56. mirkhond scrive:

    Se è vero che l’Irlanda era divenuta dominio del regno anglonormanno d’Inghilterra già dal 1169-1170 sotto Enrico II (1154-1189), e per la quale ottenne l’investitura papale (1172), è anche vero che fino al 1650 circa, de facto l’Inghilterra controllava solo una fascia costiera con Dublino al centro più alcuni grandi centri come Limerick e Cork, essendo il resto nelle mani dell’antica aristocrazia indigena gaelica a cui si erano aggiunti alcuni feudatari anglonormanni ben presto resisi di fatto anch’essi autonomi.
    Fu solo nel XVII secolo che si venne a creare il vero e proprio dominio inglese sull’intera irlanda, con le conseguenze che conosciamo!

  57. Moi scrive:

    Cazzo è tutto ‘sto florilegio di Bank$t€r$ e di Vampiri Fiscali ?!

    Ma da quando la capacità di provare empatia per altri esseri umani è diventato l’ultimo dei dettagli per il Quirinale ?!

  58. Moi scrive:

    Padre Livio mostra gli aspetti sulfurei 😉 del M5S :

    https://www.youtube.com/watch?v=G_yHp2bDuNM

  59. Moi scrive:

    Greta e Vanessa … chi sono ?

    http://www.ilgiornale.it/news/politica/crolla-lalibi-pacifista-ecco-tutte-prove-delle-amicizie-1083856.html

    NON è una domanda retorica … me lo chiedo sinceramente, e NON ho risposta. Forse due “Ingenuotte” di cui Qualcuno si è servito ?!

  60. Moi scrive:

    “Giallo” (come dicono i Giornalisti) su di una presunta “twittata” di Gasparri :

    “Sesso consenziente con i guerriglieri?”. Gasparri nella bufera dopo la gaffe
    Polemiche sul web per un tweet su Vanessa e Greta, le giovani cooperanti da poco rientrate in Italia dopo 6 mesi di prigionia in Siria.

    [cit.]

    … insomma: una marea di roba sulle opinioni sul presunto fatto, ma la veridicità del fatto ?!

    • Z. scrive:

      Vicepresidente del Senato, giusto?

      Poi c’è chi si stupisce che nessuno all’estero ci tratti con rispetto.

    • Roberto scrive:

      La veridicità del fatto l’ha confermata quell’odiosa nullità di Gasparri cercando di spiegare il senso del suo tweet.

      • mirkhond scrive:

        quell’odiosa nullità di Gasparri

        Santa verità, Herr Ruprecht! 🙂

      • Z. scrive:

        E dire che cercando “gasparri tweet” su Google il primo hit è la conferma dello stesso Gasparri.

        Ma ovviamente le cose non sono semplici come sembrano: è un komplotto ordito dal PD con la complicità di Trilaterale e Badabimdenberg, Laura Boldrini, Ilda Boccassini e ovviamente Max “il Terribile” D’Alema.

        Detto questo, il disgusto che mi provoca Gasparri è difficile da descrivere a parole.

      • lanzo scrive:

        Comunque, anche un orologio rotto da’ l’ora esatta due volte al giorno…

  61. mirkhond scrive:

    Qui però sono bellissime.
    Bocchinare o meno…..

    http://www.imolaoggi.it/wp-content/uploads/2015/01/gretavanessa.jpg

  62. mirkhond scrive:

    “massimo rispetto per i missionari fanatici, di qualsiasi religione, chiesa, setta”

    Tranne per i prote$tanti.

  63. Moi scrive:

    http://www.repstatic.it/content/nazionale/img/2015/01/18/051403217-dbed370b-8b1c-41c3-8324-60bc1f4bf6fc.jpg

    So che sembra strano, ma certi Smanettoni non ci mettono nulla a falsificare i “twitts” o come cazzo si chiamano !

    https://www.youtube.com/watch?v=hbqMuvnx5MU

    Il vecchio film War Games era molto più avanti di quel che già sembrava !

    • Z. scrive:

      Eh, e io cosa ho detto? sarà il solito komplotto komunista kattivo, ovvio…

      • Francesco scrive:

        beh, su quei poveretti degli ex-MSI ci andate giù pesante, tanto loro sono sempre peggio di quanto possiate dipingerli

        😉

        • Z. scrive:

          In effetti dev’essere per quello che ormai hanno rinunciato a dipingerli. Si dipingono così male da soli che ogni intervento sarebbe edulcorativo…

  64. Moi scrive:

    NON è più tempo per Fossili Novecenteschi :

    http://tg24.sky.it/tg24/politica/2014/02/05/generatori_falsi_tweet_post_facebook.html

    La politica nell’era degli screenshot e dei falsi tweet

  65. Moi scrive:

    Ma tutto è partito da un sito in cui si attribuiva a Greta e Vanessa di aver dichiarato di aver avuto rapporti sessuali con i sequestratori !

    https://www.youtube.com/watch?v=t0AVTBnd4LU

    Gasparri è un Fossile Novecentesco … e può esserci cascato benissimo.

  66. mirkhond scrive:

    Sesso o no, a parte il caprovino e i suoi belati, comunque la faccenda della norrena e della norrenizzata in Siria, presenta molti aspetti quantomeno oscuri e controversi.
    Tenendo conto che erano parte di un gruppo di volontariato non proprio al di sopra delle parti, nel sanguinosissimo conflitto siriano.
    Queste qua supportavano un gruppo di sunniti ribelli a quello che, nonostante tutto, resta ancora il legittimo governo siriano.
    E dunque delle “garibaldine” inviate in Siria, forse col tacito consenso di chi nel Frangistan euru$raela$$ervito aveva (ha ancora oggi?) tutto l’interesse a rovesciare l’asse “russo-shiita”.
    E dubbi vengono anche sulla loro condizione di prigioniere…..

    • Francesco scrive:

      abbiamo pagato per liberarle e non erano prigioniere?

      io amo l’Italia

    • lanzo scrive:

      Tranquilli, i ROS sanno tutto il verminaio che c’e’ sotto. Truffa perfetta. ben organizzata a prova di bomba. Due milioncini ce li avranno in qualche banca a Dubai o Qatar, il resto se lo sono spolpato rapitori e qualcun altro, tanto fra un paio d’anni ci saremo scordati tutto – come oggi – le 2 Simone, e chi so’ le 2 Simone? Che credo abbia ispirato il tutto.

  67. mirkhond scrive:

    “sei tu che non sei cristiano per motivi vergognosi – o meglio fingi”

    Sono cristiano solo perché credo che Cristo SIA DIO.
    E credo che l’UNICO Cristianesimo siano le chiese ortodosse nate da una serie di scissioni della Grande Chiesa a partire dal V secolo dopo Cristo.

    “un eretico è sempre meno peggio di un infedele, sul piano della dottrina”

    Sì, dillo a tutti coloro che favorirono l’avanzata dell’Islam tra Vicino Oriente, Spagna e Balcani, tra VII e XVII secolo dopo Cristo, pur di NON veder trionfare quello che chiami “eretico è sempre meglio di un infedele sul piano della dottrina”!

    “non c’è nè dubbio nè scelta possibile”

    Per te e quel babbeo di Socci, che sono 14 anni che flirta coi prote$tanti filo$ioni$ti, vedasi un suo delirante articolo sul Giornale o dove cappero ti pare, dell’agosto 2005, dove accusava Gad Lerner di essere un ingenuo filopastinese (?!) e che lo stato d’Israele in PALESTINA fa parte di un “disegno divino” per riportare “da nord, sud, est, ovest” tutte le pecorelle giudaiche sparse per il mondo a Gerusalemme.
    Se questi sono i “teologi” e i portavoce del Vangelo, non posso dirmi cristiano.
    NON nel LORO/VOSTRO “Cristianesimo” di leccaculo ma$$onico-$ioni$teggiante!

    rimani cattolico, comunque

    • Francesco scrive:

      >> Sono cristiano solo perché credo che Cristo SIA DIO.

      ecco, bravissimo ma non dirlo troppo ad alta voce ai nostri “fratelli minori”, che potrebbero incazzarsi anche più di quelli “maggiori” [IMPORTANTE: intendevo dire che fingi di NON essere cristiano facendo certe affermazioni estremistiche, anche se rileggendo vedo che pare il contrario, chiedo SCUSA]

      >> E credo che l’UNICO Cristianesimo siano le chiese ortodosse nate da una serie di scissioni della Grande Chiesa a partire dal V secolo dopo Cristo.

      et voilà sei a destra della più reazionaria tradizione cattolica! adesso i protestanti non sono neppure più cristiani: a quando l’espulsione dall’umanità?

      >> tutti coloro che favorirono l’avanzata dell’Islam

      li ritengo dei grandissimi stronzi e dei traditori (anche se ammetto che sono molti di più di quello che pensavo, che il principio “il nemico del mio nemico è mio amico” è universale oltre la religione)

      >> Socci

      non è il mio Pastore e non rispondo delle sue affermazioni

      ciao

  68. mirkhond scrive:

    ingenuo filopalestinese
    Gad Lerner!
    Un ingenuo!
    Ridicolo!

  69. mirkhond scrive:

    “rimani cattolico, comunque”

    Solo nell’Ortodossia.
    E perché credo in Cristo.
    Ma NON nella società frangi$tana di OGGI che tira in ballo le “radici cristiane” solo per continuare le sue troiaggini massonico-liberal-frociste-femministe e a godersi i quattrini di secoli di ruberie, temendo di dover RENDER CONTO a Dio.
    Si fingono cristiani solo per RINNEGARE Cristo.
    E perciò temono l’Islam…..

  70. habsburgicus scrive:

    @Francesco
    un eretico è sempre meno peggio di un infedele, sul piano della dottrina

    si, in questo hai ragione tu Francesco..
    sul piano politico, invece, non è detto che sia così

  71. mirkhond scrive:

    Non ho alcuna intenzione di diventare prote$tante.
    Ne di subire il loro $chifo$i$$imo dominio.
    Non condivido Habsburgicus.
    Proprio in virtù di ciò che riconosci anche tu.
    L’avanzata islamica fu favorita dalle lotte di religione TRA CRISTIANI.
    Compresa l’avanzata ottomana, ancora nel XVI-XVII secolo!
    Che salvò il protestantesimo dalla tenaglia asburgica cattolica!

  72. Z. scrive:

    Com’era prevedibile è stato riesumato Panella, uno dei miei preferiti.

    Mentre sto scrivendo è ospite di Formigli e sta cercando di spiegarci che c’è stato uno scisma nel mondo musulmano. E’ la terza volta che lo dice, stasera, e ogni volta sposta indietro la data: la prima volta l’ha datato 1988, la seconda 1804, mentre stavolta lo ha messo nel 1740.

    Non si è capito bene in cosa consisterebbe, perché anche il merito della questione sembra essere cambiato più volte nel corso della puntata.

    Boh.

  73. habsburgicus scrive:

    vi avevo promesso le percentuali dei cattolici in Olanda (ecco se so che non interessano…vedi il numero di chiese in URSS nel 1944)
    comunque eccole

    Nel 1809
    Zuid-Holland, 22, 64 %
    Noord-Holland, 25, 84 %
    Utrecht, 39, 06 %
    Zeeland, più o meno 20 %
    Friesland, 9, 42 %
    Groningen, 7, 73 %
    Drenthe, 0, 73 %
    Overijssel, 34, 36 %
    Gelderland, 36, 32 %
    Noordbrabant, 87, 58 %
    Limburg, 98, 26 %
    Nederland totale, 38, 10 %

    Noordbrabant fu spagnolo sino al 1629/1648
    Limburg ancora di più
    ma anche a Utrecht ci difendevamo ! anche se il culto pubblico non era ammesso

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Pensavo che in Zelandia fosssero di più

      • habsburgicus scrive:

        era molto calvinizzata…
        nel XVII secolo i cattolici erano praticamente nulli (le leggi di Calvino con spietatezza britannica), nel XVIII secolo aumentarono a causa di emigrazioni interne
        in Friesland rimasero cattolici molti nobili (e i contadini loro dipendenti), il resto no

    • habsburgicus scrive:

      non era ammesso sino al 1795
      nel 1809 in epoca napoleonica penso sì
      ma prima le percentuale erano più o meno le stesse

      Nel 1775 per le sole 7 province (senze le Terre di Generalità cioè Noordbrabant e Limburg, che erano quelle più cattoliche e dunque prive di autogoverno)
      Nel 1775
      Zuid-Holland, 18 %
      Noord-Holland, 22 %
      Utrecht, ?
      Zeeland, 13 %
      Friesland, 10, 5 %
      Groningen, 8 ? %
      Drenthe, ?

      i dati, quando c’erano più o meno collimano
      a Utrecht in 1726, 30 % ?
      in 1656, 55 % ? era difficile a quest’epoca avere stime precise

      Secondo de Kok i cattolici erano appena oltre il 40 % della popolazione della Repubblica a metà XVII secolo;
      Secondo de Kok 1964 (sue cifre più antiche contestate, soprattutto dai filo-protestanti)
      Nel 1656
      Zuid-Holland, 29 %
      Noord-Holland, 45 %
      Utrecht, 55 % ?
      Zeeland, 10 ? %
      Friesland, 13-16 %
      Groningen, 11 %
      Drenthe, 3 % ?
      Overijssel, 43 %
      Gelderland, 50 % ?
      Nederland totale, 47 %

    • mirkhond scrive:

      Le percentuali non sono disprezzabili tenendo conto degli Orange, francesi rinnegati divenuti i capi del calvini$mo olandese!
      Però la Chiesa di Utrecht non divenne giansenista dopo il 1713?

      • habsburgicus scrive:

        non guardiamo il pelo nell’uovo 😀
        però gli utrechtiani erano un po’ come i partiti dell’estrema sx italiana di oggi 😀
        tanti capi..e poco gregge 😀
        (quasi tutti tornarono a Roma,,e molti non se allontanarono mai !)

        P.S
        gli Orange avevano titoo francese (anche), ma erano tedeschi non galli

        • mirkhond scrive:

          Veramente erano di origine provenzale (Orange è la romana Arausio), poi germanizzati.

        • mirkhond scrive:

          Si hai ragione.
          Guglielmo d’Orange, era in realtà un Nassau, divenuto signore d’Orange nel 1544 solo con la morte di suo cugino, ultimo erede per via materna, dei principi di Orange della casata di Chalon (signori di Orange dal 1393 al 1544).

  74. habsburgicus scrive:

    nel 1809 in dettaglio maggiore
    Cattolici in 1809, per province (*, ex-Terre della Generalità)
    *Limburg
    159.740, dunque oltre 98 % (su 162.750)

    *Noord-Brabant
    258.350, dunque poco meno di 88 % (su 294.960)

    *Ex-Fiandra degli Stati
    13.500, dunque 45 % (su 30.000) in 1700, c.a 30 % (Sluis, IJzendijke, Aardenburg e Terneuzen mantennero carattere essenzialmente protestante) protestante era la parte occidentale

    Utrecht
    42.160, dunque c.a 39 % (su 107.940)

    Gelderland
    90.310, dunque c.a 36 % (su 248.960)

    Overijssel
    49.620, dunque c.a 35 % (su 143.830)

    Noord-Holland
    100.370, dunque c.a 26 % (su 387.660) 40.030 luterani, 208.825 riformati

    Zuid-Holland
    90.780, c.a 22, 5 % (su 401.240)

    Zeeland
    8830, dunque 11 % (su 80.180)

    Friesland
    16.310, dunque poco più del 9 % (su 172.980) 86.070 luterani

    Groningen
    10.130, dunque appena oltre il 7 % (su 130.890)

    °Ostfriesland
    1970, dunque c.a 1, 6 % (su 126.380)

    Drenthe
    330, dunque meno dell’ 1% (su 44.640) giudei 750, 130 luterani, 40 mennoniti

    Totale escluso Osfriesland
    840.210 (su 2.205.500) cioè 38, 1 % cattolici (55, 4 % riformati; 2, 4 % luterani; 1, 4 % mennoniti; 0, 18 % rimostranti; 1, 80 % giudei)

    Totale esclusi Ostfriesland e ex-Terre della Generalità
    408.624 (su 1.717.977), dunque 23 % cattolici (68 % riformati; 3, 5 % luterani; 1, 8 % mennoniti; 0, 24 % rimostranti; 2, 2 % giudei)

  75. habsburgicus scrive:

    almeno l’ottimo Francesco non dirà più che tutto il nord è diventato protestante (tranne l’Irlanda) 😀

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Nord-Nord non proprio.
      L’Islanda fu protestantizzata assassinandone un vescovo con famiglia irriducibile cattolico 😀 Le Highlands furono sottoposte a pulizia etnica e nell’Inghilterra settentrionale il protestantesimo attecchì più difficilmente (York fu roccaforte cattolica).

      • habsburgicus scrive:

        Jón Árason, vescovo di Hólar (ucciso in 1550)
        Oggi rispettato, come patriota, pure dai luterani !

      • habsburgicus scrive:

        e nel Lancashire c’erano ancora numerosi “papisti” nel XVIII secolo ! anche, e forse soprattutto, nella gentry

        • mirkhond scrive:

          Se Paolo IV non avesse messo i bastoni tra le ruote a De La Pole, e se Maria Tudor non fosse morta prematuramente, forse l’Inghilterra sarebbe tornata cattolica….

        • habsburgicus scrive:

          vero..
          da cambiare però il verbo “sarebbe rimasta” e non “sarebbe tornata”..infatti era già tornata, nel nov 1554 (e, per dirla tutta, ad inizio 1558-a Maria Tudor viva..quasi certamente un osservatore contemporaneo avrebbe sostenuto che c’erano più pericoli per il Cattolicesimo in Polonia che in Inghilterra !)
          la morte della Regina è più importante della presenza di Paolo IV (specialmente perché vi si accompagnò la morte di Pole..un Pole “dimezzato” da Papa Carafa questo sì..il che non fece certo bene..e che, facendo fantastoria :D, avrebbe reso più difficile a Pole, fosse rimasto vivo, resistere a Elisabetta !)

    • Francesco scrive:

      ma le Fiandre sono a malapena Nord!

      in ogni caso, lamento che TROPPA Europa divenne protestante nel volgere di pochi anni

  76. habsburgicus scrive:

    1804,–
    che poi sarebbe 1803 😀
    quando il muftì di Delhi dichiarò in arabo che l’India era divenuto dar al-harb e aveva cessato di essere dar al-Islam
    che c’entra ? appunto 😀

  77. Moi scrive:

    Massimo Fini ha detto che solo i Jihadisti più infojati credono davvero che esista ancora la “Cristianità” … e infatti a noi fa nella migliore ipotesi sorridere.

  78. mirkhond scrive:

    Hai visto anche tu Piazzapulita poco fa?

  79. Moi scrive:

    Se il 25 Gennaio in Grecia vince Alba Dorata la colpa NON sarà di chi la vota … ma della UE e della Germania che ne hanno depredato, strangolato esasperato e devastato il Popolo.

  80. Moi scrive:

    @ MIRKHOND

    C’era una Sara con hijab, Siriana, che diceva che se un uomo di un’altra religione volesse sposarla dovrebbe convertirsi all’ Islam per lei … nessuna Cicala RadicalChic ha fiatato, se sentissero lo stesso discorso da una ragazza Cattolica partirebbero con strali e geremiadi invocando il ClericoFascismo.

    Purtroppo solo gente come la Dany, se ci fosse stata, lo avrebbe fatto notare !

  81. mirkhond scrive:

    “Com’era prevedibile è stato riesumato Panella, uno dei miei preferiti.”

    Abbiamo sentito le sue vomitevoli affermazioni sul velo femminile, come sintomo di sottomissione femminile (orroreeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)
    Questo qua è il tipico sessantottino divenuto destro-identitario per salvare le conquiste trojali della sua gioventù bacata!

    • Moi scrive:

      Questi personaggi hanno spazio perché la Sx ha tradito sé stessa …

        • Moi scrive:

          sostituire :

          “our party will survive” 0:30 – 0:33

          “all I ever wanted was the survival of our armchairs
          1:49 – 1:53

      • mirkhond scrive:

        Beh se la sinistra è quella di Panella e di Ferrara, non posso certo definirmi di sinistra.
        Su questo potrei, paradossamente essere perfino d’accordo col Traversara.
        Che però si è involuto nel rovescio della medaglia Franky… 🙂

      • Z. scrive:

        L’Islam radicale, la Lega, Panella…

        Ma esiste per te qualcosa al mondo della quale la sinistra non abbia colpa? 😀

        Davvero, non dovresti portarti appresso questi complessi di inferiorità. Peraltro Panella dice le cose che dici tu…

        • mirkhond scrive:

          Panella non era un sessantottino in gioventù come Ferrara?
          Il loro essere di destra è solo una logica evoluzione di QUEL loro pensiero di gioventù.
          Che vedono minacciato dall’Islam e da una “sinistra” anch’essa divenuta LIBERALE.
          Ma che viene percepita come “filoislamica” solo per il politicamente corretto e per la speranza (di sinistra) di assimilare i muSSulmani nel trojjismo sessantottino.
          Insomma vogliono la stessa cosa, solo che i sessantottini divenuti destrorsi credono che tale assimilazione non sia possibile se non con la forza.
          Chiaro Zanardo?

        • Z. scrive:

          Il tuo punto di vista mi è chiaro. Secondo me è tutto più semplice (Panella segue la moda, oggi come allora) ma ognuno ha il proprio punto di vista.

          Piuttosto fatico a capire quello di Moi, secondo cui la sinistra è colpevole di ogni cosa sub specie aeternitatis 😀

    • Francesco scrive:

      Mirkhond

      piace anche a te l’idea della sottomissione femminile?

      potresti trovarti in strane compagnie …

      F o’criptico

      • mirkhond scrive:

        A Panella non piace.
        E ciò in virtù della sua visione sessantottina che potete negare come e quanto volete.
        Ma che ha portato la Fallaci buonanima, Ferrara e lui a diventare di destra!
        I neocjons sono antichi sessantottini…..

  82. habsburgicus scrive:

    l’unica sx doc è quella del Politbjuro 😀 eccitante, con tutti gli intrighi
    quelli erano tempi 😀
    bastava, per noi, stare al di qua della “cortina di ferro” 😀

  83. Moi scrive:

    NON importa se i Paesi Norreni fossero rimasti Cattolici … oggi sarebbero secolarizzati e sradicati ugualmente, e chiunque cercasse Dio sul serio virerebbe allo stesso modo verso l’ Islam !

    • Moi scrive:

      A meno che _ MetaUcronicamente _ non ci fosse mai stato il Concilio Vaticano II …

      • habsburgicus scrive:

        beh..
        senza la Riforma (o, a Riforma vinta) non ci sarebbero state tantissime cose…fra cui anche quella !

        • Francesco scrive:

          QUESTA sarebbe una ucronia da decrivere, se ci fosse uno storico di statura sufficiente

          e se fosse fatta bene sconvolgerebbe i luoghi comuni che sono alla base della cultura moderna nei paesi “avanzati”

          sarebbe veramente divertente, a pensarci

    • mirkhond scrive:

      Bisognerebbe capire però cosa ha generato la secolarizzazione.
      Il protestantesimo?
      Gli eccessi delle guerre di religione tra cattolici e protestanti tra XVI e XVII secolo (con l’appendice irlandese fino quasi ad oggi)?
      L’industrializzazione e il benessere di massa?

      • mirkhond scrive:

        Del resto una quindicina d’anni fa, Giovanni Paolo II disse che stiamo già dentro l’Apocalisse….

        • Moi scrive:

          Oppure la teoria che il Cristianesimo ha sempre avuto troppe “zavorre pagane” ab initio e che, alla lunga, queste hanno prevalso.

        • mirkhond scrive:

          Mah, per quel che riguarda il Cattolicesimo, tali “zavorre pagane” fecero dei danni solo durante il rinascimento.
          Per quel che ne penso, la Chiesa Cattolica avrebbe dovuto restare fedele alle sue radici MEDIORIENTALI.
          Cosa sempre più difficile a partire dall’VIII secolo dopo Cristo in poi…..

        • Moi scrive:

          Eh, ma … in Medioriente Gesù era troppo “laico” per essere accettato, in molte di quelle terre lo sarebbe ancora … in alcune addirittura oggi più che all’epoca.

        • Francesco scrive:

          posso immaginare che lo disse nel senso che ci siamo “da 2.000 anni”?

          ciao

  84. mirkhond scrive:

    Messori un 25 anni fa disse, che chi nel Frangistan di oggi cerca Dio, è tentato dal cercarlo nell’Islam….

  85. mirkhond scrive:

    Del resto anni fa, in un canale cattolico, parlando delle profezie della Madonna di Garabandal, nelle Asturie (non riconosciute dalla Chiesa), la Madonna avrebbe detto che non vi sarebbe stata la fine del mondo, ma la fine di UN mondo: quello cattolico.
    E tali profezie sarebbero state annunciate nell’oscuro paesino asturiano nel 1961-1965…

  86. mirkhond scrive:

    Franco Cardini :

    Minima cardiniana, 57

    Domenica 18 gennaio. II Domenica del Tempo Ordinario. S. Margherita d’Ungheria. 101a giornata mondiale dei migranti e dei rifugiati

    “…voi non appartenete a voi stessi. Infatti siete stati comprati a caro prezzo…”
    (perché I cattolici ricordino con queste parole della Prima Lettera di Paolo ai Corinzi che secondo la loro fede nulla, nemmeno la nostra stessa vita, ci appartiene: ci è stata prestata e ne siamo responsabili. Da tener presente contro ogni tentazione di simpatizzare con tesi del tipo “Il corpo è mio e lo gestisco io” oppure “La mia libertà è illimitata e non deve tener conto di quella altrui”).

    – UNA PROSPETTIVA DEL TUTTO CONDIVISIBILE (E PERTANTO IMMEDIATAMENTE SILENZIATA) A PROPOSITO DELLE STRAGI DI PARIGI –

    LA STRATEGIA DEL CALIFFO – L’amico Andrea Fassò, insigne filologo romanzo nell’Università di Bologna, ha inviato il14 gennaio scorso questa lettera a Corrado Augias per la sua rubrica su “Repubblica”:

    “Gentile Augias, condivido in pieno l’orrore per le stragi di Parigi e la soddisfazione per la reazione dell’Europa. Ma perché si va protestando che gli islamisti “odiano le nostre libertà”, “la nostra tolleranza”, che noi siamo “liberté, égalité, fraternité” e che l’Europa è fondata su questi valori? Dovrebbe essere fondata su di essi; ma la fraternité ce la siamo scordata da tempo; dell’égalité si parla poco e solo di rado la si pratica. Men che mai le abbiamo praticate nel rapporto con asiatici e africani, musulmani e non. Verso di loro abbiamo applicato i nostri disvalori (che hanno sempre accompagnato i nostri valori, come faccia oscura di uno stesso pianeta): libertà di essere avidi, sopraffattori, sfruttatori, egoisti, cinici; libertà nel consumismo e nella mercificazione, che mettono in serio pericolo gli autentici valori spirituali dell’Islam e di altre culture (cominciando dalla nostra). No, non ci odiano perché siamo liberi; ci odiano perché presentiamo come libertà e progresso una realtà basata sull’ingiustizia e sull’amoralità. Rifondiamo l’Europa sui suoi valori autentici di giustizia, e allora sarà possibile l’incontro con altri popoli di tradizioni culturali millenarie. Già un secolo fa Conrad ha visto nel profondo dell’Europa un “cuore di tenebra”: solo prendendone coscienza e combattendolo potremo ridare all’idea di libertà il suo valore inestimabile”.

    Parole nobilissime; prospettiva ineccepibile; proposta condivisibile. Non risulta che a tutt’oggi la lettera, pur firmata da uno studioso di fama, sia stata pubblicata. Intanto, però, le notizie che ci arrivano dalla Francia e dal mondo non sono confortanti.

    Intanto, i cinque milioni di copie del nuovo “Charlie Hebdo” diffuse a tempo di record hanno avuto il loro immediato effetto, com’era ohimè fin troppo facile aspettarsi: indignazione in tutto il mondo musulmano per nuove vignette considerate offensive e blasfeme (certo, il diritto alla libertà d’espressione, ci mancherebbe: ma era davvero opportuno servirsene senza discrezione, provocatoriamente, gettando benzina sul fuoco?); assalti a chiese cattoliche nel Niger, con sette morti (truce ironia degli eventi: per molti musulmani Occidente e Cristianità fanno tutt’uno e si assaltano le chiese cattoliche in ritorsione per le vignette pubblicate da un giornale anticlericale); a Gaza imbrattato il centro di cultura francese; in Inguscezia migliaia di manifestanti per strada; il presidente afghano Ghani parla (e come dargli torto?) di “irresponsabili vignette sul Profeta”.

    Più grave ancora la notizia secondo la quale un numero imprecisato di cittadini francesi di religione ebraica si appresterebbe a lasciare la propria patria “dove non si è più sicuri”, “dove si può morire solo perché si è ebrei”. E’ il contraccolpo dell’eccidio del 9 scorso nel supermarket kasher della Porte de Vincennes, ma forse anche – e soprattutto – dell’allocuzione dell’11 tenuta dal presidente Nethanhyahu nella Synagogue de la Victoire. “Israele è la vostra casa”. Invito alla Alyah, a un nuovo Esodo. In altri termini: cambiate patria. Il tutto detto esplicitamente da un capo di stato straniero in visita e in presenza del capo di stato del paese ospitante. Certo, “Bibi” non è mai stato un gentleman e Hollande è uno che gli schiaffi in faccia se li tira: ma l’episodio è stato obiettivamente inammissibile. Eppure si è verificato: e se in seguito a ciò dovesse sul serio verificarsi l’Esodo di anche solo qualche centinaio di ebrei francesi, il governo guidato da colui che è in gran parte responsabile dell’evento non esiterebbe senza dubbio a requisire nuove porzioni di quel territorio palestinese che ormai non esiste quasi più per insediarvi quei nuovi cittadini, quei correligionari, costretti a fuggire di nuovo dall’Europa come accadeva un’ottantina di anni fa. Né vale obiettare che oggi, in Francia come in tutto l’Occidente, gli ebrei sono sì minacciati: ma non lo sono di meno i cristiani, i musulmani e gli agnostici.

    La cosa, già gravissima in sé, acquista toni sul serio inquietanti se la poniamo in rapporto con quanto è tornato a sottolineare al riguardo uno dei più seri, competenti ed equi osservatori delle cose vicinorientali, il politologo e islamologo Gilles Kepel, riprendendo un argomento da lui già affrontato nel suo libro Oltre il terrore e il martirio (Feltrinelli). La chiave di tutto sta in un appello-progetto elaborato anni fa, nel 2004, da un ingegnere siriano allora legato a Bin Laden e noto con il laqab di Abu Nussab al-Suri (appunto, “il Siriano”), che fece girare su internet un chilometrico documento dal titolo Appello alla resistenza islamica globale che quasi tutti da noi ignorarono e pochissimi presero sul serio giudicandolo probabilmente astratto e velleitario. Egli, criticando la strategia terroristica che aveva condotto all’11 settembre 2001, sosteneva che non erano gli Stati Uniti a dover essere attaccati bensì l’Europa, e al tempo stesso non già da gruppi di terroristi subordinati a un rigido comando centrale bensì da liberi appartenenti a una minoranza islamica radicale o disposta a lasciarsi educare in direzione estremistica ma lasciati poi liberi di affidarsi alla loro iniziativa tattica con il solo indirizzo strategico di compiere azioni tendenti a scatenare il Europa il pànico e la guerra civile indiscriminata sia tra i musulmani (appunto la fitna), sia tra musulmani e non musulmani. Tra gli obiettivi degli attentati al-Suri indicava gli ebrei, che però andavano colpiti fuori delle sinagoghe: appunto come avrebbe fatto Merah nel 2012 a Tolosa, Memmouche nel 2014 al Museo Ebraico di Bruxelles, Coulibaly il 9 gennaio 2015 alla Porte de Vincennes. Poi, bisognava colpire gli “apostati”, i musulmani in un modo o nell’altro troppo legati ai kuffar, agli “infedeli”: come il poliziotto francese musulmano Ahmet Merabet, ucciso il 7 da uno dei due fratelli Kaouchi. Infine, era necessario attentare a intellettuali e ad artisti esplicitamente impegnati contro l’Islam nel suo complesso, in modo da ostacolare qualunque forma di dialogo e approfondire il fossato tra “fedeli” e “infedeli” rendendo irreversibile l’aggravarsi di quello che secondo molti sarebbe lo “scontro di civiltà”.

    Un’utopia rivoluzionaria: ecco la sostanza del pensiero strategico di al-Suri. Ma in che cosa consiste un’utopia rivoluzionaria? Esattamente nel mentire oggi programmando le cose in modo che, in futuro, la nostra menzogna si trasformi in realtà; quindi, nello specifico, sostenere la realtà e la necessità dello scontro fra musulmani e musulmani e fra musulmani e non, che non è né nella volontà né nelle realistiche aspettative della stragrande maggioranza dei circa tre miliardi e mezzo di persone che oggi al mondo sono cristiani, ebrei e musulmani, facendo in modo che esso inevitabilmente si verifichi. Secondo Kepel, una decina di anni fa la proposta di al-Suri fu scartata dai vertici di al-Qaeda, allora fedeli a un principio gerarchico “leninista” di prassi rivoluzionaria gerarchica e piramidale e timorosi che azioni di cellule isolate comportassero il rischio non solo dell’avventatezza, ma anche della rapida infiltrazione e quindi della distruzione. Ma oggi, osserva Kepel, “You Tube, Twitter e Face Book… consentono il cosiddetto fishing informatico negli enormi spazi di arruolamento creati dai socialnetwork…”; inoltre “la decomposizione delle rivoluzioni arabe offre al prezzo di un volo low-cost il facile accesso ai campi di addestramento jihadisti, dietro l’angolo dell’Europa. Istanbul, per esempio che grazie al flusso del turismo di massa si raggiunge con due lire senza visto, è oggi l’ingresso di quest’altro turismo jihadista, che porta i figli delle banlieue verso gli orrori dello stato islamico” (“La Repubblica”, 14.1.2015, p. 14). Attaccare l’Europa e gli ebrei d’Europa, per “costringerli” a emigrare in Israele e quindi, in conseguenza del loro forzoso insediamento entro già troppo ristretti confini, indurre il governo israeliano ad ampliare i confini della sua annessione de facto dei territori palestinesi necessari ai nuovi insediamenti; e con ciò spingere la crisi vicino-orientale, già grave, ai limiti dell’esplosione. E’ questo il piano del califfo al-Baghdadi? E’ questa la ragione perché egli sistematicamente e non certo casualmente esclude dai suoi attacchi (forsennati ma generici) contro “l’Occidente” e “gli ebrei” proprio gli Stati Uniti e Israele? Ed è questo il punto di congiunzione dove gli opposti ma convergenti progetti geopolitici dei servizi statunitensi, israeliani e califfali potrebbero incontrarsi, in un Armageddon che avesse come teatri contemporanei Europa e Vicino Oriente? Quod Deus avertat!

    Per fortuna qualcosa si muove anche dall’altra parte, quella di chi lavora per la comprensione reciproca e la convivenza. Pian piano, incertamente, timidamente. Sempre su “La Repubblica” del 14, pp. 18-19, Vittorio Zucconi racconta la storia del diario di un ragazzo mauritano, Mohamedou, che ha passato dodici anni della sua vita prigioniero a Guantanamo. Era la matricola 760 di quell’infame Lager democratico che il presidente Obama ha l’onta di aver promesso da anni di far chiudere e di non esserci mai riuscito. Mohamedou ha confessato sotto tortura crimini mai commessi: del resto, non era difatti mai stato incriminato (solo imprigionato e torturato contro ogni possibile forma di legge e di legittimità). Il libro autobiografico che narra la sua allucinante esperienza sarà pubblicato in 20 paesi contemporaneamente: c’è da sperare che abbia nel mondo un effetto mediatico paragonabile a quello di Le mie prigioni di Silvio Pellico nell’Italia dell’Ottocento. E che incoraggi l’incerto presidente Obama a tener fede alla promessa già pronunziata molti anni fa e mai onorata finora: chiudere la vergogna del Lager di Guantanamo, risarcire onorevolmente i sequestrati e seviziati, chieder perdono a loro e alle loro famiglie. Una mossa del genere nuocerebbe al califfo più della scoperta di cento covi jihadisti in Europa e dell’arresto di mille terroristi.

    – NOI E L’ISLAM. DOMANDE E RISPOSTE PER AFFRONTARE LA CRISI –

    Accetto con moltissimo disagio (tante sono le cose da fare), ma anche con il solito incosciente e facinoroso piacere la sfida di un amico che, pensandola in modo diverso dal mio ma con sereno spirito critico, mi rivolge alcune domande su temi a suo avviso – e anche a mio – fondamentali al riguardo.

    1. Ancora una volta il cuore della civiltà occidentale è colpito dal terrorismo islamico. Possiamo ragionarci su quanto vogliamo ma sta di fatto che se non tutti gli islamici sono terroristi oggi, ormai da molto tempo tutti i terroristi sono islamici.

    Per la verità in tutto il mondo si stanno segnalando attentati terroristici gravi o leggeri di varia matrice: quindi l’affermazione è in sé inesatta. Se poi mettiamo in discussione la nozione ufficiale e ristretta di terrorismo, la cosa cambia del tutto aspetto. Colpire con aerei o con droni oppure bombardare per rappresaglia unilateralmente valutata e decisa obiettivi isolati o centri demici praticamente indifesi (salvo poi parlare delle vittime dicendo che “si facevano scudi umani” dei bambini: come si fa a farsi scudi umani quando si è vittime di un bombardamento?) è a sua volta terrorismo in senso proprio, in quanto azione violenta atta a spargere terrore.

    2. La distinzione tra Islam moderato e Islam fondamentalista è un’invenzione occidentale: la verità è che i musulmani ci considerano infedeli e come tali nutrono nei nostri confronti un atteggiamento ostile. Non è un caso se nel corso della storia Cristianità e Islam tante volte sono venuti alle armi.

    Cristianità e Islam, finchè c’è stata una Cristianità (vale a dire una società che anche sotto il profilo civile, giuridico, culturale si ispirava a principi cristiani come tali riconosciuti), e quindi Occidente moderno, quindi laico, e Islam, sono appunto “tante volte venuti alle armi” (sempre meno di quanto non abbiano fatto i cristiani e/o gli europei fra loro). Ma più spesso hanno allacciato rapporti economici, commerciali, diplomatici, culturali. Quanto alla distinzione tra “moderati” e “fondamentalisti”, è vero: è occidentale e arbitraria (tanto è vero che l’Occidente mostra di considerare in pratica moderati anche gli emiri della penisola arabica, che religiosamente parlando tali non sono ma tali vengono dichiarati ad honorem in quanto alleati e partners economici). In realtà l’Islam è una realtà immensa, quasi un miliardo e mezzo di persone, che non conosce istituzioni religioso-giuridiche normative (cioè vere e proprie “Chiese”) universalmente e concordemente tali considerate, ma che si organizza come un insieme di gruppi, sodalizi, scuole giuridiche, organizzazioni caritative, sètte mistico-religiose ecc.; esso non ha né un centro né un possibile profilo gerarchico al suo interno. Quindi, quando ci si rivolge ad esso, ogni gruppo va studiato come una realtà a se stante, più o meno come accade per le sette cristiane protestanti (salvo le grandi Chiese riformate).

    3. E’ vero che anche il mondo occidentale ha conosciuto l’intolleranza religiosa e la sovrapposizione tra religione e autorità statale: ma noi da tempo siamo usciti dal medioevo e abbiamo separato politica e religione. L’Islam invece vive ancora sotto la legge coranica, e da questo medioevo non sembra avere alcuna intenzione di uscire.

    Il medioevo è una dimensione della storia solo occidentale e per giunta convenzionalmente elaborata: non è una fase necessaria che la storia di tutte le società umane debba forzatamente attraversare. Esso è stato “inventato” da umanisti tre-quattrocenteschi convinti che si potesse tornare a quella che a loro avviso era la “perfezione” della civiltà romana , raggiunta nell’età augustea, e che a separare essa da loro ci fosse solo la palude di un “tempo-di-mezzo” impregnato di barbarie e di fanatismo. A rigore, “medioevo” non è nemmeno una definizione: è una non-definizione, se non un’antidefinizione. L’Occidente moderno, che lo ha inventato e ha al tempo stesso inventato se stesso, deve far attenzione a non ricaderci: ammesso (e assolutamente non concesso) che ciò, in termini propri, sia un vero problema storico. Le società musulmane sono strutturate in altro modo e non hanno mai scelto una distinzione netta e definitiva tra sfera religiosa e sfera civile e giuridica: il che, nella realtà storica e contrariamente a quel che noi pensiamo, ha però significato molto spesso, fino a tempi recentissimi, un prevalere della politica sulla religione. Il più grande sultano ottomano del Cinquecento, che noi conosciamo come Solimano “il Magnifico”, nel mondo musulmano è noto come ‘al-Qanuni’, il restauratore del Canone di Giustiniano (non della shar’ia).

    4. Come minimo dovremo far valere la legge della reciprocità: perché consentiamo a tante moschee di essere costruite e operare nel nostro territorio, diventando spesso centrali dell’odio senza chiedere ai paesi islamici di farci costruire altrettante Chiese cattoliche?

    Una condizione giuridica indefettibile, per consentir l’applicazione del principio della reciprocità, è che essa venga esercitata tra soggetti suscettibili di porsi su un piano e un livello di omogeneità: ad esempio due stati, o due imprese, o due soggetti che esercitino la stessa attività. E’ ovvio che “Occidente” e “Islam” non sono due realtà omogenee né paragonabili, oltre a corrispondere entrambi a concetti largamente generici, all’interno dei quali si muove una molteplicità di valori, di istituzioni, di modi concreti di vivere e di pensare. Tra chi dovrebbe quindi esercitarsi tale omogeneità? Per esempio tra due stati? L’Italia, che è un paese laico per quanto abitato da una maggioranza di cittadini che si dicono o che vengono sociologicamente considerati cattolici, potrebbe ad esempio avviare una seria procedura istituzionale e diplomatica tesa a ottenere la reciprocità nell’apertura di luoghi di culto cattolico con ciascun paese musulmano. Ma con quale? Con l’Egitto, o la Giordania, o la Turchia, che hanno già comunità cristiane fiorenti e rispettate (anche se di questi tempi la sicurezza è purtroppo sempre pericolante)? O con l’Iraq e la Siria, dove tali comunità erano sicure prima che, per colpa degli occidentali, tutto si scompigliasse? O con gli emirati arabi, dove i cristiani sono pochissimi e i regimi emirali seguono la shar’ia ma sono alleati e partners commerciali e sicuri dei nostri governi i quali non hanno affatto voglia di crear problemi a tale armonia per motivi religiosi, né avrebbero – come governi appunto “laici” – il diritto di farlo? E se i nostri governi laici lo facessero, come la metteremmo con i cittadini non-credenti, o ebrei, o buddhisti, che magari potrebbero protestare per tale trattamento di riguardo accordato ai cristiani e che non li riguarda? E ancora, ammettendo che il nostro governo – facendosi indebitamente paladino della libertà della Chiesa – insistesse presso il re dell’Arabia saudita per l’apertura di chiese sul suo territorio, e ne ricevesse un rifiuto, dovrebbe per questo chiudere le moschee italiane impedendo di pregare anche a quei musulmani che non sono sudditi sauditi? Comunque lo si voglia affrontare, quest’argomento della “reciprocità” è giuridicamente, diplomaticamente e politicamente impraticabile. A livello morale, poi, è addirittura spregevole: se noi occidentali siamo sicuri dei nostri fondamenti etici che poggiano sulla tolleranza di lockiana e voltairiana memoria, non possiamo certo deflettere dai nostri convincimenti con l’alibi che gli altri non seguono i nostri princìpi. Io, come occidentale che crede fermamente nella tolleranza, mi rifiuto di obbedire a un emiro: come invece farei di fatto praticamente, se venissi meno ad essa con l’alibi che egli non intende accedervi e mi adeguassi quindi a lui.

    5. C’è poco da fare, siamo in guerra. Dall’11 settembre a oggi, da New York a Parigi, le organizzazioni terroristiche, che siano Al Qaeda o Isis, fanno viaggiare il loro fanatismo sulla canna dei kalashnikov. Possiamo continuare a contrapporre a questa violenza una patetica idea di dialogo?

    C’è poco da fare, siamo in guerra. Lo siamo forse dal 1918, quando le potenze vittoriose della prima guerra mondiale ingannarono il mondo arabo, al quale avevano promesso unità e libertà in un regime che si sarebbe rapidamente occidentalizzato, quello dello sceriffo della Mecca Hussein che aveva sollevato gli arabi contro il sultano di Istanbul (nonostante egli fosse anche califfo) e che era un sincero liberale e ammiratore soprattutto di Sua Maestà Britannica: inglesi e francesi gli avevano promesso una ‘Grande Arabia Libera’ e invece si spartirono il mondo arabo sottomettendolo al regime dei mandati. Certo, siamo in guerra: da quando con l’alibi della cattura di Bin Laden senza prove autentiche delle sue responsabilità nei fatti dell’11 settembre gli USA e i loro complici hanno aggredito nel 2001 l’Afghanistan (allora governato da quei talibani che gli statunitensi stessi avevano introdotto in Afghanistan dall’Arabia saudita e dallo Yemen ai tempi della guerra contro l’occupazione sovietica), e da quando nel 2003 hanno aggredito l’Iraq di Saddam Hussein sventolando la balla delle “armi segrete di distruzione di massa”, che ora stanno di nuovo montando contro la Siria. Siamo in guerra da quando nel 2011 francesi e britannici hanno sostenuto, finanziato e armato gli oppositori di Gheddafi in Libia e di Assad in Siria pur sapendo bene che tra loro c’erano gruppi fondamentalisti (e ora Hollande ha la faccia di bronzo di sventolare il “pericolo fondamentalista”, che egli ha contribuito ad accrescere). Siamo in guerra da quando le lobbies multinazionali in combutta con i governi occidentali e le classi dirigenti corrotte locali hanno cominciato a spogliare l’Africa di tutte le sue ricchezze provocando la disperata reazione di persone che hanno finito per accedere ai ranghi di organizzazioni fanatiche come il Boko Haram. Solo che, in tutti questi fatti, mi sfugge qualcosa che la domanda ha affermato: quale sarebbe la “patetica idea di dialogo” che l’Occidente starebbe portando avanti? Quella delle aggressioni militari o quella delle spoliazioni messe in atto dalle multinazionali?

    6. Consentire a milioni di immigrati di entrare sul nostro territorio vuol dire far passare di fronte ai nostri occhi il cavallo di Troia del fanatismo islamico: la nostra cultura democratica e cristiana ci impedisce di chiudere le frontiere di fronte ai perseguitati politici e agli affamati; ma dovremmo ridurre drasticamente il numero di chi viene accolto e controllare ogni persona che arriva da un paese islamico accertandoci del suo atteggiamento verso le nostre società.

    Temo che, nel consigliarci l’accoglienza, la nostra cultura democratica e cristiana c’entri poco. C’entra, invece, il fatto che finché servono come manodopera a buon mercato, magari al nero, quegli immigranti sono ben accetti. E c’entra quello che il sistema di spoliazione sistematica delle risorse soprattutto del continente africano, messo in atto dalle nostre lobbies con l’appoggio dei governi sia nostri sia locali (questi ultimi da esse del resto messi in piedi, appoggiati e foraggiati), ha da tempo ridotto il continente africano alla miseria e alla disperazione, come ben sanno i nostri missionari e i nostri operatori umanitari. Stiamo proseguendo sulla via dello “scambio asimmetrico”, già inaugurato del nascente colonialismo nel XVI secolo: non importiamo da loro manodopera e materie prime al prezzo che stabiliamo noi, esportiamo alla loro volta prodotti finiti e “valori immateriali”, come la Libertà e i Diritti Umani, sempre al prezzo che stabiliamo noi. E, con questa premessa, poi ci meravigliamo della “guerra asimmetrica”? Ma siamo sicuri di lasciar davvero loro altra scelta, se non l’alternativa tra affogare nel Canale di Sicilia o prendere le armi?.

    7. A chi obietta che molti terroristi sono cittadini europei perché figli di immigrati nati in Europa la risposta sta in una forte stretta sulla sicurezza: sappiamo dove i ragazzi islamici si incontrano, che siano moschee o quartieri interi, e dove nascono i centri di indottrinamento alla violenza. Dobbiamo rafforzare i controlli di polizia e la presenza militare in quei territori. I buoni musulmani non avranno nulla da temere.

    Bene: ammettiamo pure di conoscere davvero i centri di reclutamento dei terroristi e di addestramento alla violenza: allora il gioco è fatto. Basta chiuderli ed arrestarne i responsabili. Ma se abbiamo solo indizi e sospetti, allora la “stretta di sicurezza” è necessaria, ma insufficiente. Da sola, la “stretta di sicurezza”, a parte i costi e le difficoltà organizzative e pratiche (siamo davvero sicuri di conoscerli, i centri ‘dove nascono i centri di indottrinamento e di violenza’? siamo certi che le moschee siano tutte e sempre tali? Ne abbiamo le prove? Se fossimo nei loro panni, accetteremmo pacificamente di venir sorvegliati durante le nostre attività religiose e culturali sulla base di un pregiudizio, salvi i casi di illegalità comprovate?) contribuirebbe a creare nuove ostilità e si risolverebbe in un potente aiuto alla propaganda terroristica, vale a dire che conseguirebbe esattamente gli effetti contrari rispetto a quelli che vogliamo. Per evitare ciò, bisogna accompagnare la “stretta di sicurezza” a un’organica e capillare politica dell’accoglienza: e qui in primo piano entrano le scuole, i sodalizi culturali e assistenziali a tutti i livelli, le iniziative che creino occasioni d’incontro e di scambio. C’è un modo sicuro per odiare la cultura dell’Altro: ignorarla e ritenerla quindi pregiudizialmente inferiore o pericolosa. E c’è un modo sicuro per amarla e ammirarla: imparare a conoscerla. Io non sono né un arabista né un islamista, ma ho qualche esperienza orientalista sul piano storico-antropologico: in quanto cattolico, non ho mai amato tanto la tradizione cattolica come ho fatto da quando ho imparato ad apprezzare quello che ad esempio la teologia musulmana dice, scrive e pensa sulla Vergine Maria.

    8. Oltre alle misure di sicurezza dobbiamo rilanciare con forza la nostra identità europea, fondata sulle nostre tradizioni, sulla nostra civiltà greco-romana, sulle radici cristiane della nostra libertà. Solo attraverso una rinnovata fiducia in noi stessi potremo farci rispettare anche dagli altri.

    Certo: ma bisogna agire con la ferma consapevolezza che non v’è identità che non sia imperfetta e dotata di una sua dinamica interna, che non v’è tradizione che non debba qualcosa nella sua genesi alle tradizioni altrui. Le nostre radici sono ellenistico-romane (le definirei così piuttosto che propriamente greco-romane, poiché la cultura ellenica entrata in Roma fra IV e II sec. a. C. era già fortemente passata attraverso la sintesi ellenistica da essa attingendo a molteplici valori culturali “orientali” (cioè soprattutto egizi, caldei, siromesopotamici, persiani). Poi, con il cristianesimo, giunsero gli influssi ebraici, neoplatonici, gnostici. Poi ecco il contributo dei popoli “barbari”: gli illirici, i celti, i galli, i germani, gli arabo-musulmani. La coscienza della relatività delle differenze e dell’abbondanza delle analogie e delle somiglianze tra la nostra cultura e quelle altrui non potrà che accrescere il senso di vicinanza e facilitare dialogo e convivenza.

    – ISLAM E TERRORISMO. UN NUOVO ROMANZO E UN “VECCHIO (ATTUALISSIMO) SCRITTO

    Si può dire a pochi giorni dalla sua edizione nell’originale francese l’ultimo libro di Michel Houellebecq, il romanzo Soumission (pubblicato da Flammarion) – un caratteristico esempio di “successo annunziato” -, ha già una versione italiana (Sottomisione, pubblicato da Bompiani). E’ un caso di “triste fortuna”: dal momento che esso parla di una Francia futuribile nella quale trionfa in libere elezioni un candidato musulmano “moderato” che in modo soft, con le armi di una corruzione strisciante e sorniona, riesce ad assoggettare il paese a un regime che poco a poco ne assopisce la vitalità e le capacità immergendole nel bagno tiepido di una società nella quale prevalgono l’agricoltura, l’artigianato, le piccole imprese, la moralità comunitaria e familiare eccetera; insomma, una Francia egemonizzata da un’ideologia religiosa che la riduce all’antimodernità e che per questo piace anche a molti cattolici, magari tradizionalisti. Insomma, alla fine la Francia cade vittima di una sorta di congiura islamo-cattolica scopo della quale è la restaurazione di un regime di vita patriarcale.

    Michel Houellebecq è una strana figura di uomo e d’intellettuale votato alla marginalità, incurante del suo aspetto (è noto che per incuria si lasci cadere i denti), i libri del quale – e i loro personaggi – sono perennemente sospesi fra erotismo e frustrazione. Negli ultimi anni, era riuscito tuttavia a farsi una fama cavalcando l’islamofobia su corse simili a quelle della signora Bat Ye’or, una britanno-egiziana nota per aver immaginato una futura Europa divenuta “Eurabia”, che abbia abdicato alle sue radici cristiane (come se non lo avesse già fatto da tempo…) e che è caduta preda del missionarismo musulmano.

    Su “Le Monde”, e quindi sul “Corriere”, Emmanuel Carrère pone Soumission sulla stessa linea di 1984 di Orwell e di Il migliore dei mondi di Huxley: una linea “profetica” stando alla quale, nel 2022, la Francia diverrebbe uno stato musulmano.

    La “triste fortuna” consiste nel fatto che questa “visione-profezia” è contenuta in un libro uscito si può dire contemporaneamente alle stragi parigine del 7-9 scorso: e si può prevedere che ciò lo condurrà a un picco inaspettabile e inatteso di vendite, come il nuovo “Charlie Hebdo” che non arrivava alla ventina di migliaia di copie e che, nel giorno della sua resurrezione dopo l’attentato, ne ha vendute tre milioni e quindi altri due in tutto il mondo. Vero è, e va detto, che Houellebecq ha rinunziato a qualunque forma di pubblicità diretta: ma la forza delle cose procede per conto proprio, e il libro diventerà, al pari di quel che accadde dopo l’11 settembre per La rabbia e l’orgoglio di Oriana Fallaci, se non una lettura quanto meno un oggetto d’acquisto e di ostentazione per tutti gli islamofobi che temono la futura “Eurabia”.

    E, dal momento che già molti vanno di nuovo ripetendo che “Oriana aveva ragione”, stimo non sia male seguire il consiglio di un caro, fedele e vecchio amico, Luigi de Anna, che divide ormai il suo tempo tra la Finlandia e il sudest asiatico e cha a mo’ di promemoria m’invia uno scritto – che peraltro già ben conoscevo: ma che mi ha fatto piacere rileggere per constatarne l’impressionante lungimiranza – uscito quasi tre lustri fa dal cuore di un altro amico carissimo, purtroppo prematuramente scomparso. Ve lo propongo così come me lo ha mandato Luigi, rispettando i suoi grassetti e la sua preziosa meditazione conclusiva.

    http://www.francocardini.net/

    e:

    http://www.francocardini.net/minimacardiniana/2015/MC%2057%20-%20De%20Anna.pdf

    • Francesco scrive:

      inizio chiedendo scusa per non aver letto tutto ma il Nostro è logorroico all’eccesso e invano

      scrive tanto per scrivere tanto, intendo dire

      che marea di palle! s’è innamorato? benissimo, buon per lui, parta per raggiungere il suo amore arabo e la smetta di tiriterarci pipponi sciapi quanto tendenziosi

      >> No, non ci odiano perché siamo liberi; ci odiano perché presentiamo come libertà e progresso una realtà basata sull’ingiustizia e sull’amoralità.

      >> il punto di congiunzione dove gli opposti ma convergenti progetti geopolitici dei servizi statunitensi, israeliani e califfali potrebbero incontrarsi,

      trovo incredibile dimenticare i convergenti disegni geopolitici del Grande Puffo, in questo contesto

      e si potrebbe continuare

  87. mirkhond scrive:

    “Eh, ma … in Medioriente Gesù era troppo “laico” per essere accettato, in molte di quelle terre lo sarebbe ancora … in alcune addirittura oggi più che all’epoca.”

    Anche questa è una visione moderna che estrapola e reinterpreta Gesù fuori dal contesto dell’epoca.
    In realtà Gesù non fu condannato per la sua visione “laica” della religione, visto che diceva più o meno le stesse cose del suo coevo e pure lui rabbi, Hillel.
    Ma fu condannato per essrSI proclamato DIO INCARNATO!

    • PinoMamet scrive:

      Confermo!
      Non credo del resto che all’epoca qualcuno avrebbe capito un concetto tipo “una visione laica della religione”…

  88. mirkhond scrive:

    Inoltre per quasi tutto il primo millennio del Cristianesimo, il baricentro della Fede fu nel Medio Oriente.
    I primi sette grandi concili ecumenici da Nicea I (325 d.C.) a Nicea II (787 d.C.) si tennero in quella che è l’attuale Turchia.
    Il Dogma Cristiano, inclusa la concezione verginale di Maria e la sua assunzione in Cielo senza conoscere la morte, nascono e si sviluppano nel MEDIO Oriente.
    I più antichi e venerati santi inclusi Sant’Antonio Abate e San Nicola di Mira sono dei MEDIO-ORIENTALI.
    Non cadiamo nell’errore ratzingeriano di considerare il Cristianesimo come sinonimo di occidente.
    Visto che l’occidente ha COMINCIATO a divenire il baricentro della Cristianità solo da Carlo Magno in POI…..

    • Francesco scrive:

      ma quell’Oriente parlava e pensava in greco, o sbaglio?

      non era affatto l’Oriente separato dall’Occidente che sarebbe diventato dopo l’Islam

      insomma, temo che Ratzinger abbia ragione: quell’Oriente era ellenistico e romano più che “semita”

    • Val scrive:

      Se non erro Ratzinger (correggimi se sbaglio) diceva piuttosto che il cristianesimo è il vero erede della sapienza greca. In questo senso il pensiero occidentale moderno (illuminismo, democrazia e diritti civili compresi) sarebbe figlio legittimo del cristianesimo. Per come l’ho vista io, insomma, una sorta di acrobazia intellettuale di un papa che da un lato rivendica l’alterità della Chiesa rispetto a questo mondo relativista e secolarizzato e dall’altro ascrive alla Chiesa (al cristianesimo) tutto quello che di buono questo stesso mondo sembra averci offerto.

      • mirkhond scrive:

        Infatti.
        Franky, dimentichi un Medio Oriente cristiano NON greco.

        • mirkhond scrive:

          Inoltre la “grecità” bizantina, tutto puo’ essere definita tranne che Occidente.

        • Francesco scrive:

          Duca,

          la grecità bizantina è stata MOLTO occidentale (meglio, l’Occidente cristiano ha radici nella stessa grecità di Bisanzio).

          Forse il mio Occidente è un pò più orientale del tuo, diciamo, e del leghista medio.

          Poi Bisanzio cadde e vennero degli Altri.

          PS mi sa che anche gli Arabi siano culturalmente parecchio greci, in ogni caso. difatti un bel pò delle riscoperte della Grecia classica le abbiamo ricevute da loro

          ciao

        • mirkhond scrive:

          Rileggi ciò che ha scritto Pino più sotto.
          A Costantinopoli ritenevano l’occidente un luogo barbaro.
          E questo ancora alla vigilia della conquista ottomana del 1453!
          Idem i Musulmani col Frangistan, ancora agli inizi del XIX secolo.
          Leggasi Bernard Lewis, I Musulmani alla Scoperta dell’Occidente.

        • Francesco scrive:

          A Costantinopoli ritenevano l’occidente un luogo barbaro.

          sono pienamente d’accordo!

      • Francesco scrive:

        concordo con Val

        la Chiesa ritiene ci sia molto di buono nella civiltà occidentale “moderna”, non a caso nata in ambiente culturalmente cristiano, e non solo molto di male

        però più che una acrobazia mi pare un’analisi corretta

  89. Moi scrive:

    Il Cristianesimo NON è evitare di accendere interruttori della luce di Sabato NÉ (da quando Luciano è Direttore della BBC News, si sa …) andare al cesso col bussolino qibla per vedere se sei prillato rispettosamente-inconsciamente verso La Mecca … per questo l’ Ateo e il Cristiano assieme dovrebbero sentirsi orgogliosamente (!) Goy e Kafir ! Ma _ grazie ai Cappuccioni e ai Grembiulini, nonché le loro varie ed assortite emanazioni _ NON c’è più autostima identitaria, in “Occidente”.

    • Z. scrive:

      Cioè io e te dovremmo “allearci” con Mauricius e Francesco “contro” Pino e Ritvan?

      Cristian lo vedo poco interessato, e a suo padre il grembiulone serve 🙂

    • mirkhond scrive:

      Il cristianesimo (almeno quello cattolico) è stato anche considerare peccato grave la sodomia uomo-donna, anche tra coniugi, per quasi duemila anni.
      Giusto per fare un esempio Moi.
      La “laicità” di Gesù è una costruzione moderna, esattamente come il grest che tanto ti ispira simpatia…. 🙂
      Gesù no fu messo a morte perché interpretava la Legge in modo “eterodosso”, visto che lo facevano anche altri in Palestina all’epoca, ma per essrSI PROCLAMATO DIO INCARNATO!

      • Francesco scrive:

        però fu attaccato anche perchè parlava con tutti e mangiava in modo inappropriato

        diciamo che era abbastanza disinvolto riguardo alle formalità tanto care ai Farisei

        ciao

        • mirkhond scrive:

          Certamente.
          Però ai tempi di Gesù, i Farisei erano solo UNA delle diverse correnti del Giudaismo.
          A differenza del periodo successivo alla distruzione del Secondo Tempio nel 70 d.C.
          Rabbi Hillel, coevo di Gesù diceva che la Torah è AMORE, intendendo che la Legge andava osservata nello Spirito piuttosto che nell’arido formalismo.

  90. maura scrive:

    In Italia il medioevo è finito? Alleluia. Guardando Rai 1 fatico a crederlo! E anche i vostri commenti sulle grazie delle ragazzette.
    Peccato che si probabile un “medioevo prossimo venturo”

    • Francesco scrive:

      magari!

      ci sono un sacco di aspetti del c.d. Medio Evo che vorrei riavere

      certo che se RAI1 fosse il Nuovo Medio Evo tanto vale non farne nulla

    • PinoMamet scrive:

      “E anche i vostri commenti sulle grazie delle ragazzette.”

      Questa me l’ero persa. Dunque, in questo blog si è detto, all’incirca, che le due ragazze rapite sono abbastanza carine.
      Devo essere un terribile maschilista medievale, ma non vedo quale articolo del Codice Femminista sia stato violato.

      • lanzo scrive:

        Ma sapete come dovevate rispondere :
        Paraponzi, ponzi la’
        il salame piace a fette
        ma alle donne caso strano
        il salame piace sano.
        E poi godervi gli improperi.

        • lanzo scrive:

          Oppure: La RAI ? Non la vediamo, chi sarebbero le ragazzette ? Rapite ? e da chi – Sono tornate ingrassate, buon per loro. d’altra parte quasi tutte le donne islamiche – ho notato – sono grassocce – buon per loro, Carine, cosi’ carine che per farsi trombare devono andare a cercarsi col lanternino, maruchen affamati che nessuna donna normale se li filerebbe.
          Sposati uno di questi e poi andrai a piangnucolare al consolato o ambasciata perche’ si e’ portato via i figli, che secondo la legge islamica APPARTENGONO al marito, altro che assegni per i figli alla moglie, se c’e’ uno scazzo la moglie si becca i letteralmente un calcio in culo ed il tribunale religioso darebbe sempre ragione al marito.
          Da noi e’ capovolto tutto ! Mariti ridotti in miseria per pagare assegni alla moglie che convive con l’amante – magari ricco !

        • mirkhond scrive:

          Vorrei che questo discorso lo capissero i vari destroidi alla Salvini, quando cianciano di islamofobia.
          La religione che OGGI tutela meglio l’uomo, rispetto all’occidente “cristiano” in cui la donna ha SEMPRE ragione.
          Se viene ammazzata una donna si grida all’ennesimo femminicidio.
          Se una donna ammazza un uomo, direttamente o su commissione, non si parla certo di maschicidio!

  91. mirkhond scrive:

    “Peraltro Panella dice le cose che dici tu…”

    Sì, ma in senso opposto al mio.

  92. habsburgicus scrive:

    insomma, temo che Ratzinger abbia ragione: quell’Oriente era ellenistico e romano più che “semita”

    su queste cose non posso che essere d’accordo con Francesco..
    certo, con qualche puntino sugli i..Francesco, montanellianamente, semplifica 😀
    ma insomma….ha ragione lui !
    Francesco mi sta sempre più simpatico, nonostante il suo schematismo determinista 😀
    peccato quel suo amore a-critico per gli USA…per Reagan, però, passì
    ci sono passato anch’io..dunque lo capisco 😀
    solo che io sono diventato critico da oltre 20 anni (e anche prima ai suoi livelli non sono mai stato :D)..Francesco non ancora _D
    beh, c’è sempre tempo !

    • mirkhond scrive:

      L’Oriente ellenistico era “occidente” a targhe alterne.
      Cosa che il vostro Ratzinger faceva finta di non vedere.

    • PinoMamet scrive:

      Ma secondo me sbagliamo noi a pensare in termini di Occidente e di Oriente.

      Vero che questa polarità sembra costruita al tempo delle Guerre Persiane (ne parlammo proprio con Francesco), in chiave propagandistica greca: le “libere” città greche contrapposte alla “tirannia” del basileus.
      Quanto ci fosse di vero lo lascio al giudizio del singolo, ma comunque al tempo dell’impero romano, e del cristianesimo, era già storia antica.

      Detto questo, non capisco cosa avrebbe avuto, culturalmente, un cristiano cappadoce di “orientale” rispetto a uno mauritano o gallico.
      Anche l’amministrazione imperiale romana era poi la stessa nelle due parti dell’impero, se ci si riferisce a quello.

      Culti pagani pre-cristiani, largamente gli stessi o assimilabili, e circolavano liberamente in tutto l’impero.
      Altre differenze, se ci sono, mi sfuggono.

      • mirkhond scrive:

        Nella mentalità, Pino.

        Già nel V secolo dopo Cristo, il vescovo e santo gallo-romano Sidonio Apollinare (430-487 d.C.) faceva fatica a riconoscere una comune romanità nella Pars Orientis della Romània.
        Nonostante essa ai vertici fosse ancora in parte latnofona e utilizzasse il Latino accanto al Greco.

      • PinoMamet scrive:

        Ma, a parte la lingua (nella parte orientale la lingua d’uso era il greco da un pezzo, e ha continuato a essere quella…), quali sarebbero queste differenze di mentalità?

        Lo dico sinceramente, stento a vederle.

        Monachesimo: nasce in Oriente, si sviluppa e ha successo anche in Occidente, fino a cambiarne il volto.

        Cesaropapismo: l’idea aleggiava da entrambe le parti, con tempistiche diverse legate alla circostanze storiche si è poi sostanzialmente realizzata in luoghi distanti come l’Inghilterra…

        Dottrina cristiana: fino perlomeno al Secondo Concilio di Nicea, la stessa per tutti

        Eresie: circolavano altrettanto in Occidente come in Oriente, spesso le stesse

        Ecclesiastici e laici: idem (la famiglia di Ambrogio, per dirne una, era ampiamente distribuita dalla Germania alla Grecia, il primo vescovo di Canterbury era nativo della Cilicia ecc. ecc.)

        insomma, fino a Carlo Magno, grosso modo, io non ci vedo tutta questa differenza.
        Magari mi sbaglio io, per carità.

        • mirkhond scrive:

          Hai ragione.
          Ma un senso di percezione della differenza esisteva già in epoca romana classica, pagana.
          E poi in quella cristiana.
          Da Carlomagno cominciano sempre più le differenze, e l’Occidente diventa il baricentro della Cristianità tra XI e XIII secolo dopo Cristo.
          Il problema dunque non è il rapporto VERO oriente-occidente, come fu per secoli, ma la PERCEZIONE che di esso si ebbe, e soprattutto si ha OGGI, anche da parte di teologi e intellettuali tutt’altro che grossolani come l’emerito Benedetto XVI….

        • mirkhond scrive:

          Del resto anche DOPO le date indicate, i rapporti e gli scambi RECIPROCI continuarono per altri secoli.
          Pensiamo soltanto ai commerci, alle alleanze trasversali tra cristiani e musulmani contro altre coalizioni cristiano-musulmane, vedasi l’epoca XVI-XVIII, a noi più vicina nel tempo ma non l’unica.
          E infine il massiccio fenomeno della schiavitù che immise sangue e dsensibilità di entrambe le sponde e le culture in maniera reciproca tra VII e XIX secolo dopo Cristo.
          Ecco perché abbiamo Aya Radwan e Sara la siriana de Roma, che non sembrano affatto “levantine” e “moros” in Piemonte e in altre parti del Norrland tra Alpi e linea SS (Sarzana-Senigallia)!
          Insomma percezioni di diversità, guerre, ma anche commerci e interazioni reciproche, servili ma anche volontarie (soprattutto in direzione cristiana a favore dell’Islam, più meritocratica verso i convertiti dotati di capacità e talento).
          Tutta questa complessità viene negata e ridimensionata dai teocojons alla Panella, Ferrara, la buonanima di Oriana Fallaci, dalla Garnero, da Salvini, dalla Le Pen e purtroppo dal teologo e papa pensionato Benedetto XVI, in nome di RECENTI vicende, su cui i Franchi non hanno certo il culo pulito e senza travi pesanti….

      • Francesco scrive:

        x Pino

        anche tralasciando le Guerre Persiane, dopo c’è stato Alessandro Magno e la nascita del mondo ellenistico, che ha plasmato con la cultura “superiore” Egitto e Mesopotamia (l’Anatolia era già greca), e poi quello Romano

        un mondo con fortissimi connotati unitari, nei quali B16 ha individuato una parte dell’origine della cultura europea – l’altra essendo il cristianesimo che si porta appresso un bel pò di cultura ebraica

        purtroppo nel’equazione entrano anche i norreni, aka Germani, che portano ben poco di buono 😉

        ciao

        • mirkhond scrive:

          L’Ellenismo fecondò anche l’area irano orientale-e parte dell’India, vedasi l’arte indiana di Gandhara (secc. I-VII d.C.), le spose yavani (greco-macedoni seleucidi o dei più contigui regni greco-battriani) di Ashoka (274-232 a.C.) nella Pataliputra (oggi Patna) sul Gange.

        • mirkhond scrive:

          E ancora la stessa raffigurazione statuaria del Buddha, con i suoi panneggi, sarebbe impensabile senza l’influenza greca.
          Non solo a Bamiyan, ma con ulteriori filtri, persino nello Sri Lanka, Indocina, Cina e Giappone!

    • Francesco scrive:

      mi piace molto semplificare deterministicamente

      da un lato gioco a fare il piccolissimo Marx

      dall’altro aiuta a cogliere l’essenza dei problemi, o almeno a vedere gli elementi di fondo

      sugli USA, il problema è che a me a pelle piacciono, poi ne vedo i difetti; qui a pelle tutti li odiate, poi qualcuno trova un uno per mille di accettabile e qualcuno no

      🙂

  93. mirkhond scrive:

    “è tutta colpa dei francesi e dei musulmani!”

    Beh, non di tutti i musulmani, ma solo dell’Impero Ottomano.
    L’Iran shiita dei Safawidi (1502-1736) era alleata degli Asburgo, del Papato e di Venezia contro gli Ottomani sunniti.
    Il Marocco sunnita non riconosceva il Sultano ottomano come suo sovrano e al massimo, poteva avere qualche attrito di confine con la Spagna e il Portogallo!
    Per non parlare dell’India Moghul e dei regni turcofoni dell’Asia centrale che con noi avevano rapporti pari allo zero o quasi, dopo il crollo dell’Impero Mongolo, e l’islamizzazione delle sue aree occidentali.

    • mirkhond scrive:

      Rapporti pari allo zero o quasi, in relazione ai regni turcofoni centroasiatici post Tamerlano (1336-1405), non ovviamente con l’India Moghul (1526-1858).
      Giusto per chiarire il senso esatto della frase.

  94. mirkhond scrive:

    “Piuttosto fatico a capire quello di Moi”

    Qui non posso darti torto, visto che fatichiamo tutti a capire cosa vuol dire, con tutti i paradossi che ci mostra. Forse solo Miguel lo capisce davvero.

    ” secondo cui la sinistra è colpevole di ogni cosa sub specie aeternitatis :-D”

    Qui, forse, si deve al vostro vissuto regionale, profondamente influenzato dal fu PCI.
    Forse Moi è un deluso dalla involuzione LIBERALE del fu PCI.
    Da qui le sue osservazioni.
    E tu da suo corregionale dovresti capirlo meglio di tutti, in virtù di un comune vissuto ideologico-territoriale che ha permeato profondamente la VOSTRA identità regionale!

    • Z. scrive:

      In parte hai ragione, ma in lui non vedo tanto la delusione per la politica seguita dal Partito quanto l’ostilità di chi del Partito è tradizionale oppositore.

      Solo illazioni, ovviamente 🙂

  95. mirkhond scrive:

    “Poi Bisanzio cadde e vennero degli Altri.”

    Quegli “Altri” cioè gli Ottomani muSSulmani, presero tutto ciò che potevano della civiltà bizantina e i Turchi di OGGI sono in massima parte i discendenti delle popolazioni anatoliche romee ortodosse, armene e siriache più cospicui apporti balcanici e altri ancora, piuttosto che dei Fabbri degli Altai (non più del 10% dei Turchi attuali, come confermato anche dalla genetica!).
    Leggiti il Fuoco Greco di Luigi Malerba, ambientato nella Costantinopoli del 957-969 d.C. e Il Mio Nome è Rosso di Orhan Pamuk, ambientato nella Istanbul ottomana del 1591 d.C. e vedrai che sono più le linee di CONTINUITA’ che le soluzioni di continuità tra l’una e l’altra civiltà.

    • Francesco scrive:

      dipende: studiano Platone e Aristotele? perchè senza di loro non c’è continuità culturale possibile

      sono i filosofi morti a spiegare come pensano i vivi

      ciao

      • mirkhond scrive:

        Non fermarti alle seghe di alcuni pensatori, peraltro continuamente estrapolati e reinterpretati a seconda dei tempi, luoghi ed esigenze di altri segajoli intellettuali.
        Nell’umanità, nella socialità, nel vedere e vivere la vita, nel sentimento, nell’amore fisico ecc. sono molto più in linea di continuità di quanto possa immaginare chi ha un pregiudizio di stampo ratzingeriano….

        • Francesco scrive:

          scusa ma non sono d’accordo: ci sono alcuni uomini in grado di influenzare intere civiltà, in modi spesso ignoti ai più, che pensano beatamente di usare la loro testa e altre amenità

          chi insegna le categorie con cui si pensa è pietra angolare su cui altri costruiscono le loro vite

          ciao

  96. mirkhond scrive:

    La mia vita non è costruita sulle seghe dei filosofi.
    Infatti ero piuttosto ciuccio in filosofia a scuola… 🙂

    • Francesco scrive:

      invece io sono convinto che, proprio per la continuità e la socialità che caratterizzano l’essere umano, le nostre vite siano influenzate dalle seghe mentali dei filosofi molto più di quello che noi immaginiamo

      ‘sti stronzi ci muovono come burattini, hanno elaborato i nostri pensieri e noi gli andiamo dietro come i topi a Hamerlin (insomma, quelli del pifferaio magico)

      ammetto che avevo una professoressa molto brava di filosofia a scuola ..

      ciao

  97. mirkhond scrive:

    “sugli USA, il problema è che a me a pelle piacciono, poi ne vedo i difetti; qui a pelle tutti li odiate, poi qualcuno trova un uno per mille di accettabile e qualcuno no”

    Qui hai ragione.
    E spesso diamo veste seg..ehmmm…filosofico-razionale a scelte politiche/ideologiche/passioni per questo o quel paese/cultura, che invece rientrano nella sfera simpatia/sentimento/amore/odio/delusione che invece vanno oltre, rientrano in altre sfere dell’umano.

  98. mirkhond scrive:

    Non concordo invece sull’usanofobia che attribuisci a tutti gli altri qua dentro.
    Qui l’unico davvero avverso alla cultura statunitense sono io.

    • Francesco scrive:

      scusa ma

      Miguel che accetta solo alcuni outsider molto estremi e marginali

      Pino che neppure i film gli piacciono

      Peucezio e Hasburgicus che giusto giusto alcuni razzistoni dell’800

      Z che è troppo di sinistra e neppure i Kennedy gli vanno bene

      Moi che non gli va bene niente

      Daouda che gli USA sono socialisti

      😀

      • mirkhond scrive:

        Ma guarda che sono critiche affettuose! 🙂
        Pino usanofobo?
        Questa è bella!
        Solo io sono davvero usanofobo qua dentro.
        Nemmeno Peucezio e tantomeno Habsburgicus con i suoi “true” americans wasp razzistoidi!

        • mirkhond scrive:

          Daouda AMA gli Usa esattamente come gli altri.
          Sia pure in un modo tutto suoo, più indecifrabile del Moi. 🙂

        • Francesco scrive:

          ma se Pino è putiniano sull’Ucraina, a riprova del suo estremismo anti-occidentale e anti-americano!

          rispetto a lui tu sei un moderato

          😉

        • mirkhond scrive:

          E’ un giudaizzante rabbinista talmudico! 🙂
          Come puo’ odiare DAVVERO il braccio armato di Israele?
          E poi ama il cinema e le mode usa, a cominciare dalla battonaggine femminile…. 🙂

        • Francesco scrive:

          Gnocca forever ma non mi dirai che questo ce lo hanno insegnato gli USA … pensa a Boccaccio!!!

          E’ un convertendo all’ebraismo, non buttarla in politica!

          ciao

        • Peucezio scrive:

          In che cosa io non sarei antiamericano?
          Credo di essere una delle pochissime persone nate dopo il 1950 che non ascolta mai musica in inglese.

      • PinoMamet scrive:

        “Pino che neppure i film gli piacciono”

        Ma non è vero…

        voglio dire, prendiamo due film chiaramente non da “komunista che odia gli USA” 😉 :
        Gunny (Heartbreak Ridge) m’ha fatto ride, mi ha divertito, e mi piace;
        invece Salvate il soldato Ryan mi ha infastidito per la sua inutile bandierona americana alla fine, lo sai.

        Aldilà della politica:
        Trovo che Million dollar baby sia un capolavoro, mentre posso vivere benissimo senza i film fracassoni di Michael Bay…

        del resto, su queste pagine 😉 , ehm, su questo blog, ho difeso e citato alla lettera dei libri che più americani non si può…

        In generale, sugli americani la penso un po’ come Habs:
        americani boni viri, politica extera autem mala bestia… 😉

        • Francesco scrive:

          appunto, visto che Pino odia gli USA a morte?

          i bei filmoni non gli piacciono, lo infastidiscono, al massimo lo fanno ridere

          quelli deprimenti e suicidi sono dei “capolavori”

          peggio di così!!!

          😀

        • mirkhond scrive:

          Ama gli Usa eccome.
          Come voi tutti qua dentro.
          Solo in armonica disarmonia. 🙂
          Voi AMATE questa società, pur con le ovvie e variegate critiche che gli muovete….

        • PinoMamet scrive:

          Direi che c’hai preso, francamente (e norrenamente 😉 )

          io amo “questa” società, non in modo acritico certo, ma continuo a ritenere che sia migliore di tante altre.

  99. mirkhond scrive:

    “inizio chiedendo scusa per non aver letto tutto ma il Nostro è logorroico all’eccesso e invano”

    Devi sentirlo quando parla, allora! 🙂
    Però ti assicuro che non annoia affatto, visto che ha il merito di parlare a braccio senza prepararsi nessuno schemino.
    Cosa eccezionale per un accademico!

    “scrive tanto per scrivere tanto, intendo dire”

    Intendi dire che scrive cose a te tanto sgradite, lo sappiamo!

    “che marea di palle! s’è innamorato? benissimo, buon per lui, parta per raggiungere il suo amore arabo e la smetta di tiriterarci pipponi sciapi quanto tendenziosi”

    E’ una domanda che mi sono fatto anch’io molti anni fa: perché non si converte all’Islam?
    La risposta la dette lui stesso, indirettamente in un suo articolo su Vlad Tepes/Dracula, su Storia e Dossier, del 1997 credo (vado a memoria).
    E cioé che non si è convertito all’Islam SOLO perché non VUOLE rinunciare alla DIVINITA’ di Gesù!

    “No, non ci odiano perché siamo liberi; ci odiano perché presentiamo come libertà e progresso una realtà basata sull’ingiustizia e sull’amoralità.”

    E che ha torto?

    “il punto di congiunzione dove gli opposti ma convergenti progetti geopolitici dei servizi statunitensi, israeliani e califfali potrebbero incontrarsi”

    Anche qui non vedo proprio cos’abbia detto di insensato.
    Ah già, U$raele è puro e immacolato. Come puo’ solo essere sospettato di turpi ma convergenti progetti geopolitici con l’asse del male? 🙂

    “trovo incredibile dimenticare i convergenti disegni geopolitici del Grande Puffo, in questo contesto”

    Adesso collabori con Pejo?

    “e si potrebbe continuare”

    Continua pure, continua….

    • Francesco scrive:

      1) ho parlato di mondo arabo, non di Islam. questo rompe per pagine e pagine su quanto sono belli quelli là e quanto facciamo schifo noi qua, e poi resta qua!

      2) certo che ha torto! i pensatori che ispirano i terroristi chiamano “ingiustizia e amoralità” esattamente quello che è libertà. esattamente come dei nazi-fascisti o dei bolscevichi qualsiasi! e come questi hanno torto marcio.

      3) sospettare è lecito, per arrivare a proclamare ci vorrebbe qualche elemento di prova. che a Cardini serva ripassare Agatha Christie?

      e qui mi fermo

  100. mirkhond scrive:

    “Z che è troppo di sinistra e neppure i Kennedy gli vanno bene”

    Sì, quand aveva 15 anni quasi 16.
    Ora di “sinistra” ha solo una facciata dietro cui c’è il NULLA piddino.

    • Francesco scrive:

      sarà ma se si parla di economia o di pregiudizi è rosso come le chiappe di un babbuino!

      a volte mi sembra di rileggere certe pagine dell’Unità di quando ero molto giovane

      • mirkhond scrive:

        Zanardo…rosso?
        Allora hai davvero bisogno di una visita oculistica! 🙂

        • Francesco scrive:

          facciamo un test: fagli una domanda e vediamo cosa risponde

          che so, la scuola deve essere statale o le tasse sono troppo basse o roba dirimente del genere

          😀

        • mirkhond scrive:

          Chi sta con l’eurobank$teri$mo piddino non puo’ essere un comunista.
          E nemmeno un socialista.
          Al massimo un liberale di sinistra.

        • Francesco scrive:

          non esiste NULLA al di fuori di quella roba lì

          e Z è troppo furbo per aderire al nulla (Lega, 5 stelle)

          però è rosso lo stesso

          se vuoi è un rosso serio e non un fanfarone che le spara grosse sapendo che poi farà diversamente

          ciao

      • Z. scrive:

        Francesco,

        — a volte mi sembra di rileggere certe pagine dell’Unità di quando ero molto giovane —

        Mi piace essere associato ad un bel giornale che leggevi in un’età felice della tua vita, anziché ai cattivi giornali che leggi ora che sei vecchio e ingastrito!

        tiè!

        😛 😛 😛

        • Francesco scrive:

          veramente sono vecchio e ingastrito per colpa di quel “bel giornale”

          🙁

        • Z. scrive:

          Se sei ingastrito ancora dopo non so quanti anni, beh, forse dovresti smettere di dare la colpa a l’Unità e cercare un buon gastroenterologo…

          Peraltro, vecchio lo saresti diventato anche se avessi letto altri giornali. Solo, le tue letture sarebbero state più scadenti 😛

      • Z. scrive:

        Duca,

        per il buon Francè è rosso chiunque non abbia mai tifato per Berlusconi, lo sai…

        Nella categoria rientrano fior fiore di estremisti di centro, rispetto alle quali in effetti io sono praticamente un incrocio tra Engels e Bakunin 😀

  101. mirkhond scrive:

    “ho parlato di mondo arabo, non di Islam. questo rompe per pagine e pagine su quanto sono belli quelli là e quanto facciamo schifo noi qua, e poi resta qua!”

    Le motivazioni ti sono state spiegate.
    Però ti do ragione su una cosa: se fossi in lui, con le sue amicizie e il suo prestigio non esiterei a fare fagotto in qualche paese arabo, magari la Giordania, da lui molto amata, per aver partecipato 20 anni fa ad una serie di scavi archeologici su un sito proto-bizantino del VI secolo dopo Cristo!
    A lui l’antierrorismo non gli farebbe niente con tutti gli agganci che tiene! 🙂
    Altri invece, pur SENZA VOLER FARE DEL MALE AD UNA MOSCA, sono invece COSTRETTI a vivere in un Frangistan di merda verso cui si sentono rifiutati e emarginati per l’impossibilità di adeguarsi a modelli sociali-culturali-affettivi-(im)morali che gli suscitano solo il vomito!
    I valori di Ferrara e Panella, giusto per citare i primi stronzi che mi vengono in mente!

    • Francesco scrive:

      per me lui sta benissimo in Toscana, a sproloquiare circondato da fedeli ossequiosi, invece

      per te non so, manco a Bologna vuoi andare, forse veramente Baghdad è lontanta … però di certo andare là è facile, ci sono riuscite le due ragazzette!

      😉

  102. mirkhond scrive:

    “per me lui sta benissimo in Toscana, a sproloquiare circondato da fedeli ossequiosi, invece”

    Sospetto che qui tu abbia ragionissima!
    In fondo ha ragione Daouda quando dice che è un grandissimo paraculo!
    Il Cardini s’intende…. 😉

  103. mirkhond scrive:

    per te non so, manco a Bologna vuoi andare

    Mi deprimerebbe ancora di più di Bari.

    “forse veramente Baghdad è lontanta … però di certo andare là è facile, ci sono riuscite le due ragazzette!”

    Non credo che sia così facile se non si hanno gli agganci giusti.
    E poi non mi va di essere rapito e sgozzato solo perché franco.
    Faglielo capire che io non mi identifico coi massoni-sionisti-strozzini che ci sgovernano!
    Inoltre Gentiloni ha detto che Schengen non solo verrà rafforzata, ma che si creerà un cordone per impedire di uscire dalla Terra dei Franchi.
    Ed io ho troppa PAURA delle visite della digos!
    E poi c’è mia sorella che non sta bene…
    Insomma sono condannato SENZA SPERANZA a restare qui e magari, al massimo, lasciarmi un giorno morire sotto una coltre di neve dopo essermi imbottito di gocce tranquillanti per facilitare il viaggio….nell’Altro Mondo!

    • Francesco scrive:

      1) se tu volessi andare all’altro mondo, non avresti paura che l’ISIS ti procuri il biglietto

      2) quel viaggio lo faremo tutti, inutile preoccuparsene

      3) Gentiloni … chi era costui?

      4) ringrazia che hai quella ragazza da badare, son tutte opere di bene a espiazione dei nostri peccati

      un forte abbraccio

  104. mirkhond scrive:

    Però non ho una donna che mi ami e che condivida con me il peso di una vita che avrei voluto diversa….

  105. mirkhond scrive:

    “se tu volessi andare all’altro mondo, non avresti paura che l’ISIS ti procuri il biglietto”

    Io voglio andare all’altro mondo senza uccidere nessuno.
    Nemmeno i blasfemi di Hebdo.
    Non potrei vivere col rimorso di un omicidio sulla coscienza….

    • Francesco scrive:

      temo ci sia un equivoco: sarebbero nel caso loro a farti la pelle, in 30 contro 1, non avresti molto male da fare a nessuno

      PS lo vedi che sei una ottima persona? smettila di arrabbiarti con me e Pino!

  106. habsburgicus scrive:

    in realtà gli USA sono un falso problema..
    il problema è chi comanda veramente (e utilizza , anche ma non solo, i fessi del popolino “evangelical” :D)…se gli USA fossero gli USA originari, sarebbero sempre antipatici e prepotenti (ed esiziali per la patria di Miguel et regiones finitimae :D) ma non un problema per il mondo !
    poi, questa “,mania” di accusare gli USA di tutto, e vedere complotti nord-americani già secoli fa, è un po’ stucchevole
    voglio prendermi una “licenza” storica, pur sapendo perfettamente che la Storia NON si fa così..e dunque qui lo dico qui lo nego 😀
    se voglaiamo elencare, alla buona, i “cattivi” dal 1500 in poi abbiamo
    Francia (1° metà XVI secolo)
    Inghilterra, da 1550 ad inizio XVII secolo
    Francia (sotto Richelieu) e anche Svezia
    Olanda, 2° metà XVII secolo
    Inghilterra, da 1688 a 1790
    Francia, da 1789 a 1815
    Inghilterra, da c.a 1820 a1945/1946 cui si aggiunge in sottordine Francia da c.a 1880
    URSS, da 1917 a c.a 1975
    Cina rossa, c.a 1949-1975
    USA, 1917-1919, c.a 1940-1946 e da c.a 1990/1 in poi abbastanza poco rispetto agli altri, no ? 😀

    • habsburgicus scrive:

      Inghilterra..da 1559

    • mirkhond scrive:

      E l’aver fottuto la Florida alla Spagna nel 1817-1819?
      E mezzo Messico nel 1846-1848 più 1853?
      E Cuba, Puertorico, Filippine e Guam alla Spagna nel 1898?
      Filippine in cui sostituirono lo Spagnolo allo schifosissimo Inglese come lingua ufficiale (accanto al Tagalog), anche DOPO il 1946?
      E sempre la ferocissima repressione della rivolta filippina tra 1899 e 1913 che, stando a Paolo Mieli, provocò oltre 600.000 morti solo nel 1899-1902?

      • Francesco scrive:

        quella sarà ordinaria amministrazione per Has

        immagino

        😀

      • mirkhond scrive:

        sostituirono allo Spagnolo, lo schifosissimo Inglese

        • Z. scrive:

          L’inglese è una lingua molto bella!

          Non lasciare che la tua antipatia per gli Stati Uniti ti rovini il piacere di leggere Yeats o Blake – e soprattutto nel tuo caso Coleridge, che ti consiglio senza meno.

        • mirkhond scrive:

          Io ho sempre odiato la lingua inglese fin da bambino.
          Questa lingua frocia ne tedesca, ne francese.
          Al massimo è bella musicalmente.
          Ma parlata è una cacca alle mie orecchie!
          E poi mi disturba sentire degli ispanizzati con nomi spagnoli e facce da “indios” parlare e scrivere in inglese!
          333 anni di Spagna, gettati nel cesso da nemmeno 50 anni di dominio statunitense!
          Il riferimento è alle Filippine…..

        • habsburgicus scrive:

          333 anni di Spagna, gettati nel cesso da nemmeno 50 anni di dominio statunitense!

          è tristissimo..
          ma appunto per questo DOBBIAMO capire la forza dell’espansionismo USA, che finora l’ha sempre avuta vinta e mai è stato effettivamente fermato
          il non averlo capito, anzi sottovalutato, è già costato caro a molti 😀
          e per capirlo la miglior cosa, per quanto difficile, è descriverlo oggettivamente (o provarci), senza cadere nell’anti-americanismo a prescindere ! (che non serve a nulla e offusca solo la visione)

          P.S
          nelle Filippine cioè stato in gran parte dovuto al “tradimento” dell’élite massonizzata
          la Chiesa stessa decise di non opporre resistenza seria..fece male ? mah…così facendo ha perlomeno salvato la religione in gran parte del popolo (nonostante le sette fanatiche eterodirette)
          poi gli USA, allora, non erano mica fessi !
          nel 1902 inviarono William Howard Taft (che sarà gov-gen delle Filippine) da Leone XIII e Rampolla per trovare un modus vivendi..
          risultato ? il Vaticano disse sì alla “purga” del clero filippino (eliminati i prelati spagnoli, al loro posto prelati yankees, ciò presumo abbia favorito il cambio linguistico)..in cambio le leggi di disestablishment furono applicate in modo selettivo senza distruggere (del tutto) il potere economico ecclesiastico né le scuole cattoliche
          Taft, che sarà presidente (1909-1913), era un unitariano (cioè tecnicamente un ariano, neppure cristiano stricto sensu), chiaramente (presumo) massone..eppure trattò con la Curia…e pare fossero contenti tutti
          suo figlio, il sen. Robert Taft, oserà dir no al bellicismo di Roosevelt nel 1941 e poi, ancor più coraggioso, attaccherà la farsa norimberghiana..dunque gli impediranno di accedere alla presidenza nel 1952, tirando fuori Eisenhower (addomesticato, tale non presentare minaccia ai poteri forti)..e anche così dovettero fare brogli alla Convention 😀
          il sen, Robert Taft era un americano di altri tempi !
          dopo mdi lui gli unici conservatori americani degni di nota furono
          Barry Goldwater
          Ronald Reagan purtroppo con politica errata in Vicino Oriente
          Patrick Buchanan
          poi, il nulla !

      • habsburgicus scrive:

        la risposta sta in
        “sarebbero sempre antipatici e prepotenti (ed esiziali per la patria di Miguel et regiones finitimae”

        vabbè le Filippine non sono finitime, ma non guardiamo il tutto 😀

  107. mirkhond scrive:

    Ma non potrebbero fare un accordo il Frangistan e almeno alcuni paesi musulmani, per mandare via là tutti coloro che lo desiderano e SENZA OVVIAMENTE VOLER FARE O ESSERE TERRORISTI, ne qui ne lì?
    Ovviamente un viaggio da cui non si torni indietro pena la fucilazione o l’impiccagione!
    Un po’ come nel Giappone del 1630-1853, dove chi ne usciva, non poteva farvi più ritorno, tipo un pescatore che approdato sulle coste della Kamchatka russa nel 1701-1702, fu portato dallo zar Pietro il Grande, divenendo il primo interprete e maestro di Giapponese in Russia! 🙂

    • Francesco scrive:

      di là mancano autorità in grado di garantire l’incolumità dei viaggiatori, dovresti andare in Iran o in Turchia

  108. mirkhond scrive:

    A me piacerebbe anche il Marocco.
    E l’Egitto.
    Ma nel secondo temo che sia davvero impossibile oggi.
    Quanto alla Turchia non credo, almeno ad Urfa, Harran ecc. essendo vicine al confine con la Siria, e luogo di transito più o meno “clandestino” di diversi “ghazi” che vanno ad arruolarsi in Siria tra i ribbelli sunniti antiAssad (tipo le due figone norrena e norrenizzata, riscattate per la modica cifra di 12.000.000 di euro, ammesso che siano state DAVVERO tenutevi in prigionia…)!

  109. habsburgicus scrive:

    @Francesco
    e la nascita del mondo ellenistico, che ha plasmato con la cultura “superiore” Egitto e Mesopotamia (l’Anatolia era già greca), e poi quello Romano
    un mondo con fortissimi connotati unitari

    FINALMENTE !
    è proprio così

    le due grandi rotture sono Alessandro (336-323 a.C) che ellenizza tutto l’Oriente e Maometto (ob. 632 d.C) che lo de-ellenizza (vabbè, i suoi successori :D)
    da bambino lessi la Storia romana di Mommsen e mi colpì quando, mi pare in nota, vide in Mitridate (c.a 121-63 a.C) il primo rappresentante di quel “sultanesimo” orientale di reazione all’ellenismo che vincerà con l’Islam che separerà per sempre le due sponde del Mediterraneo (quanta ragione ebbe, pur con qualche forzatura e diversi errori, il Pirenne, oggi bistrattato !)
    l’Egitto, da Alessandro al VII secolo d.C era “nostro”, oggi non lo è più !
    idem la Siria–Posidonio (II secolo a.C) per dire era di Apamea, eppure è “nostro”, come fosse nato a Metaponto !
    la reazione all’ellenismo però iniziò prima di Mitridate (che poi non fu così reattivo :D)
    diciamo che l’espansione dell’ellenismo cessa al di là dell’Eufrate già a metà II secolo a.C anche se la reazione appare consistente solo da metà I secolo d.C (Vologases I di Parthia)
    nelle terre a ovest (che saranno romane) la sua avanzata cessa forse nell’età di Antonino Pio e Marco Aurelio
    dal poco che sappiano l’Egitto, nel 150 d.C, era quasi integralmente greco…il demotico era moribondo e il copto era agli albori
    meglio ancora in Siria
    bastava poco 😀
    e invece.purtroppo da metà II secolo d.C, con accelerazione da IV secolo d.C, l’ellenismo arretrerà di decennio in decennio poi di anno in anno, chissà da ultimo di mese in mese..e nel VII secolo d.C non stava più bene (copto ormai diffuso, idem siriaco)
    l’Islam gli diede il colpo di grazia
    è molto complesso e affascinante..ho (volutamente e necessariamente) semplificato, eh !

    • mirkhond scrive:

      E le influenze ellenistiche nel Buddhismo?
      E nell’arte di Gandhara?
      Ancora col brutto vizio dell’occidentalocentrismo, assai DURO a morire, perfino in persone di elevatissima cultura! 🙂

    • PinoMamet scrive:

      La grecità indiana è un caso particolare, continuò di certo a fiorire per qualche secolo ma, progressivamente staccata dalla sua “fonte” a causa del rinnovato impero iranico, finì poi per languire e essere riassorbita nel mondo indiano…

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Un ruolo lo ebbero anche i Sassanidi che si sforzarono di deellenizare la Persia alla ricerca di legittimazione nel passato Achemenide, oltre che marcare le distanze dall’occidente romano ellenizzato.

  110. mirkhond scrive:

    “dal poco che sappiano l’Egitto, nel 150 d.C, era quasi integralmente greco…il demotico era moribondo e il copto era agli albori”

    Se intendi il Greco come lingua ufficiale e delle elites, sicuramente.
    Se intendi invece la lingua della STRAGRANDE maggioranza della popolazione (eccetto Alessandria e forse, Cirene), no.
    Quelli parlavano demotico poi evolutosi in Copto.
    E senza la traduzione integrale della Bibbia e della Liturgia Cristiana in quella lingua, oggi in Egitto non ci sarebbe più nemmeno un cristiano indigeno.
    Come nel Maghreb dal 1200 dopo Cristo in poi…
    Idem in Siria.

    • habsburgicus scrive:

      la sostituzione linguistica era però, credo, possibile, se non ci fosse stata l’inversione di tendenza (spiega in mille modi, non però convincenti)..
      la Spagna in “soli” 300 anni ha di fatto eliminato le lingue indigene dal Messico e da quasi tutte le sue Americhe (in Perù tuttavia molto si ottenne, ne feci già cenno, solo nel periodo repubblicano ma anteriore al 1945 allorché “spagnolo era bello” mentre oggi è l’indio ad essere messo sul piedistallo 😀 ma continua ad essere preso..non dico dove 😀 aggiungo)
      nel 150 d.C si può ritenere, credo, che il greco lo sapessero tutti anche nel più oscuro villaggio della Tebaide…un greco orrendo, chiaro, con errori madornali, solecismi e tutto quel volete ma sempre greco..
      se il trend continuava forse entro il 500 d.C l’Egitto sarebbe divenuto grecofono
      il popolino con una lingua greca semibarbara (* anche oggi, il campesino della Sonora non credo parli lo spagnolo di Cervantes 😀 però parla spagnolo
      le élites con il greco puro
      non andò così

  111. mirkhond scrive:

    “la Spagna in “soli” 300 anni ha di fatto eliminato le lingue indigene dal Messico”

    E gli Usa in nemmeno 50 anni hanno sostuito la loro lingua caccoide al dolcissimo Castigliano, utilizzato per oltre 300 anni nelle Filippine!

    “nel 150 d.C si può ritenere, credo, che il greco lo sapessero tutti anche nel più oscuro villaggio della Tebaide…un greco orrendo, chiaro, con errori madornali, solecismi e tutto quel volete ma sempre greco..
    se il trend continuava forse entro il 500 d.C l’Egitto sarebbe divenuto grecofono”

    Non ne sono affatto sicuro visto che, già intorno al 350 d.C. si sentì il bisogno di tradurre la Bibbia interamente in Copto, facilitando così la cristianizzazione di massa dell’Egitto, e i cui coevi missionari Paolo di Tebe, Antonio e Pacomio, evangelizzavano in Copto, forse masticando un po’ di grecaccio (Antonio perché nato da famiglia benestante, Pacomio perché ex legionario).
    Il greco in Egitto dovette essere solo una lingua aulica, delle elites (magari bilingui) e di alcune grandi città come Alessandria e Cirene.
    Un pò come la Dalmazia ancora 100-200 anni fa….

    • habsburgicus scrive:

      il 350 non è il 150
      ci fu un grande arretramento del greco in quei due secoli…

      • mirkhond scrive:

        E come mai?

        • mirkhond scrive:

          A me comunque l’arretramento dell’ellenismo è uno degli aspetti che più mi gasa nella storia.
          Magari lo avessero spazzato via del tutto!
          Altro che mix tra Gerusalemme-Atene-Roma!
          A me basta SOLO Gerusalemme! 🙂

        • habsburgicus scrive:

          e come mai ?

          ehehe 😀
          fosse facile dirlo 😀
          sarebbe interessante anche il parere di Pino

          resta il fatto che la civiltà ellenica ad un certo punto (da c.a 150/180) incominciò a non essere più tanto cool..per dirla come i tamarri d’oggi 😀

        • habsburgicus scrive:

          gradualmente, sia chiaro..
          nel 230, per dire, ciò è ancora impercettibile
          e forse neppure lo postuleremmo…se non sapessimo il dopo 😀

          lo stesso avvenne a ovest, con altra cronologia..da noi si perse il greco come lingua !
          in I e II secolo d.C per definizione CHIUNQUE (un po’ istruito vabbè) sapeva il greco e anche bene..già all’epoca di S. Ambrogio (episcopavit 374-397 d.C) non era più così scontato
          da c.a 570/600 scomparve del tutto..per secoli !!!
          tranne eruditi originali (spesso irlandesi :D)

        • Francesco scrive:

          scusate ma che lingua parlavano nell’Impero Romano d’Oriente all’arrivo degli Arabi?

          se il greco era arretrato, cosa cavolo usavano come lingua franca, il latino?

          e si sono persi anche la cultura ellenistica (Omero, Esiodo, Sofocle, Eschilo, Euripide, Saffo, Platone ………………………) o l’hanno tradotta?

        • PinoMamet scrive:

          In Oriente si parlava:

          greco (in Anatolia, nelle città un po’ ovunque…)

          siriaco, cioè aramaico (un po’ ovunque nell’area Siria/Iraq/Palestina e oltre…)

          arabo (il nabateo era un aramaico misto arabo che poi evolverà verso l’arabo, gli arabi settentrionali già parlavano arabo prima di Maometto…)

          armeno nei territori dove stavano gli armeni

          persiano idem, verosimilmente anche l’antenato del crudo;

          copto, cioè egizio scritto in caratteri greci, in Egitto (dove si parlava anche greco, aramaico, arabo…)

          Il discorso sulla cultura invece è complesso…

        • habsburgicus scrive:

          o l’hanno tradotta?

          i cristiani siriaci faranno molte traduzioni (ma non prima del VI secolo d.C)
          e sarà la via principale per cui la cultura greca passò agli arabi (in VII/IX secolo d.C, a Baghdad)
          oggi è politicamente scorretto ricordarlo
          quelli sono cristiani, dopotutto 😀 dunque di serie D
          esaltiamo invece i gloriosi arabi islamici, quelli sì !
          (che, per carità, ALLORA fecero veramente grandi cose da c.a 800/900 sino a c.a 1200 d.C)

        • habsburgicus scrive:

          vabbè VIII/IX
          ma forse VII è già corretto..ma a Damasco ! (Baghdad fu fondata solo nel 762 d.C)

          barzelletta (da anni ’80)
          quale è la favola più a sinistra della storia ?
          quella di Ali Babà e dei 40 Ladroni..infatti non potevano che essere socialisti ! 😀 😀 😀

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Potrebbe essere un arretramento “percepito”.
        Mi spiego: classe dirigente grecofona, classe intellettuale grecofona, fonti scritte in cui il greco domina incontrastato, ergo immagine di un Egitto grecofono.
        E’ possibile che il tempo abbia permesso a chi prima non aveva voce di esprimersi, riportando verosimiglianza alle proporzioni.

        • habsburgicus scrive:

          Potrebbe essere un arretramento “percepito”.
          Mi spiego: classe dirigente grecofona, classe intellettuale grecofona, fonti scritte in cui il greco domina incontrastato, ergo immagine di un Egitto grecofono.

          può essere, Mauricius, può essere..anzi forse è proprio così (almeno in parte)
          resterebbe da spiegare però l’emergere di nuove classi e soprattutto il perché non sentirono l’esigenza di ellenizzarsi

    • PinoMamet scrive:

      L’Egitto, con un suo particolare retroterra sia fisico che culturale, non era certo nelle condizioni della Lidia o della Paflagonia…
      e anche così, il copto è di fatto pieno di parole greche e usa l’alfabeto greco.

      Continua invece a stupirmi l’odio del buon Mirkhond per la Grecia antica, che identifica con la fucina di tutti i mali sic et simpliciter.
      Il bello è che molte delle cose che lo infastidiscono del paganesimo antico, i Greci le attribuivano agli “orientali”!

  112. mirkhond scrive:

    Inolttre, stando a Messori, lo Spagnolo divenne lingua parlata dalle masse indie, solo DOPO il 1810-1825, cioè quando i creoli massonici o meno, presero il potere direttamente separandosi dalla Spagna.
    Solo con la diffusione della scuola di massa, lo Spagnolo raggiunse DAVVERO chi fino ad allora nemmeno lo parlava o ne parlava e male, poche frasette.
    Se gli Usa riuscirono in nemmeno 50 anni ad imporre l’Inglese nelle Filippine, lo si dovette anche al fatto che, nonostante 333 anni di dominio spagnolo, la stragrande maggioranza dei filippini parlavano le proprie ancestrali lingue austronesiane, Tagalog in testa.
    Infatti i missionari cattolici, sempre stando a Messori, tra XVI e XVIII secolo, si sforzarono piuttosto di salvare e valorizzare le parlate indigene dei sudditi coloniali spagnoli, almeno dove questi non erano (o non erano ancora) meticciati coi coloni spagnoli!

  113. mirkhond scrive:

    “nelle Filippine cioè stato in gran parte dovuto al “tradimento” dell’élite massonizzata
    la Chiesa stessa decise di non opporre resistenza seria..fece male ? mah…così facendo ha perlomeno salvato la religione in gran parte del popolo (nonostante le sette fanatiche eterodirette)”

    Grazie per le interessantissime notizie a me sconosciute sulle Filippine.
    Però RESTO del mio parere di antiwaspista al 100%!
    Ed ora, non si potrebbe tornare allo Spagnolo?
    Soprattutto dopo la visita del Papa Francesco? 🙂

  114. PinoMamet scrive:

    Che poi nelle Filippine mica parlano inglese, faccio notare 😉
    ufficialmente parlano tagalog, che dovrebbe essere una lingua cugina dell’indonesiano, nella realtà di Wikipedia parlano un bel po’ di lingue e dialetti, nella realtà di chi viaggia sul treno 😉 parlano così:
    “binghingong tulalà cinco ambarabà kingkong station …”
    😉

  115. Miguel Martinez scrive:

    Per PinoMamet

    “nella realtà di chi viaggia sul treno 😉 parlano così:
    “binghingong tulalà cinco ambarabà kingkong station …””

    Confermo, nella realtà di chi li frequenta tutti i giorni nel quartiere 🙂

  116. mirkhond scrive:

    “L’Egitto, con un suo particolare retroterra sia fisico che culturale, non era certo nelle condizioni della Lidia o della Paflagonia…
    e anche così, il copto è di fatto pieno di parole greche e usa l’alfabeto greco.”

    E’ però diverso dal dire che l’intero Egitto fosse sul punto di ellenizzarsi linguisticamente.

  117. mirkhond scrive:

    “Continua invece a stupirmi l’odio del buon Mirkhond per la Grecia antica, che identifica con la fucina di tutti i mali sic et simpliciter.”

    E a me continua a stupirmi il tuo amore per quella civiltà, e il tuo seguire il rabbinismo talmudico che è alquanto lontano da quella civiltà, e per certi versi ne è una reazione….

    • PinoMamet scrive:

      Beh, ma cosa c’entra?
      Capisco che si abbia più o meno simpatia per una civiltà o per l’altra, ma per fortuna le civiltà antiche (e moderne) non sono squadre di calcio, per le quali si fa il tifo “perché sì”, e “senza sì e senza ma” 😉

      quello che ho studiato della civiltà greca/ellenistica/mediterranea orientale, me ne ha costruito un ritratto lontano dalle idealizzazioni sette/ottocentesche, ma anche dalla demonizzazione che ne fai tu e… no, tu e basta, francamente non conosco altri che abbiano un’immagine così negativa della Grecia antica 😉

      è vero che l’ebraismo “dei Maestri” non nutriva particolari simpatie per il mondo greco (in senso lato), che aveva due gravi torti, di essere idolatra e di essere vincente;
      ma soprattutto il torto gravissimo di essere affascinante , di attrarre moltissimo.
      C’era anche l’attrazione nel senso opposto, però, come testimoniano i convertiti come Onkelos e il carteggio, riportato mi pare proprio nel Talmud (ma non sono sicuro, forse è un’opera a parte) tra Yehuda ha-Nasi e un imperatore romano (Antoninos nel testo ebraico) che credo fosse Traiano…

      ciò non toglie che alla fine anche l’ebraismo, che non ha mai rifiutato la sapienza umana, ha dovuto “soccombere” al pensiero aristotelico, con Maimonide, che è divenuto anzi un caposaldo del pensiero ebraico (ma non è riuscito, come voleva, a soppiantare l’enorme calderone del Talmud con la sua più razionale Mishneh Torah… che però è stata comunque accettata).

      • habsburgicus scrive:

        (Antoninos nel testo ebraico) che credo fosse Traiano…

        se è Antonino non può essere Traiano…forse Antonino (ma è troppo scontato), Marco Aurelio, Commodo, Caracalla (M. Aurelius Antoninus ufficialmente), Elagabalo…
        io però ritengo che sia millanteria pura e che mai un Imperatore abbia scambiato lettere con lui 😀

        • habsburgicus scrive:

          mah, mettiamolo qui

          @Francesco
          approfitto di Habs per chiedere quale è la datazione più tarda ma non irragionevole per l’inizio del Medioevo

          un americano, W. Hollister, ha sostenuto la metà dell’XI secolo 😀 ma lui abolisce il concetto di Medioevo

          Warren Hollister 1992 propose questa suddivisione della Storia occidentale, eliminando il Medio Evo
          Antichità classica, sino a fine II secolo d.C
          Tarda Antichità, fine II-XI secolo d.C
          Europa tradizionale (o pre-moderna), XI-fine XVIII secolo d.C
          Civiltà occidentale moderna, fine XVIII-metà XX secolo
          Occidente post-moderno, da metà XX secolo (che chiaramente dovrebbe comprendere l’Asia del Pacifico)
          È lui stesso a ritenere che ciò sarà in vano, ironicamente (né sembra importargli troppo)

          lasciare i merovingi all’Antichità e porre il Medioevo con i Carolingi sta acquisendo seguaci (pur essendo ancora minoritario)

          Secondo Gonzalo Fernández 2002 l’Antichità ebbe termine fra 717 e 762 d.C
          il Califfato omayyade è ancora tardo-antico, quello ‘abbaside non più
          La fine dell’Antichità fu posta in
          325 d.C CAH
          395 d.C 1838, Francia di Louis-Philippe
          410 d.C Flavio Biondo
          476 d.C Niebuhr, divenuta tradizionale
          529 d.C
          565 d.C Ernst Stein, implicitamente
          641 d.C
          698 d.C implicitamente in Pirenne (che non dà una data esatta)

          Scondo Fowden 2014
          Tarda Antichità “corta” (più comune), c.a 300-600 d.C
          Tarda Antichità “lunga”, c.a 200-800 d.C
          Tarda Antichità nel saggio di Bowersock, Brown e Grabar del 2001, c.a 250-800 d.C

          Liebeschuetz 2001 pone la fine della Tarda Antichità in c.a 750 d.C (in linea con Peter Brown)

          Egli (Fowden 2014) propone il 1000 circa (enfatizza la separatezza del Primo Millennio)

        • PinoMamet scrive:

          Hai ragione, ho confuso Traiano con Marco Aurelio… ahò, quandoque dormitat Homerus, figuramose io!
          😀

          in realtà tendo a credere che sia vanteria anche io, ma è significativa: si cercava in qualche misura a cercare un dialogo con la cultura pagana, ci si rendeva conto che non tutto era da buttare…
          perché in effetti, in quello scambio di lettere, Yehuda ha Nasi, “el gran visir de tuc i terun”, ehm, gli ebrei 😉 finisce per dar ragione all’imperatore romano in un paio di questioni, dice anzi “queste sono cose che lui (il romano) ha insegnato a me”.

          Parallelamente, la stessa cosa facevano, con maggiore ampiezza argomentativa, i pensatori cristiani…

        • PinoMamet scrive:

          Io sono per la “Tarda Antichità Lunga”
          😉

  118. mirkhond scrive:

    “fosse facile dirlo”

    Provaci.

  119. mirkhond scrive:

    “no, tu e basta”

    Sono un alieno.
    Per questo soffro tantissimo.
    Non vivo nel mio ambiente….

    • PinoMamet scrive:

      Beh, Mi’, posso permettermi un consiglio?

      Non mettere tutto insieme.
      Non sei un alieno, sei uno che ha un parere negativo della Grecia antica. Eee, che sarà mai.

      Il fatto che tu ti senta isolato, è un grandissimo peccato, e me ne dispiace, ma non contribuisce a rendere il tuo parere né più vero né più falso.
      E non credo proprio, guardandola dall’altro lato, che tu sia isolato perché non ti piace la Grecia antica:
      nel mondo “vero” si parla di altre cose, nel mondo del blog o di persone con un qualche interesse culturale, il tuo personale parere permette anzi di dialogare costruttivamente con te e con altri.

  120. Moi scrive:

    @ Z

    Semmai fate “Fu-Sio-Ne !” [cit.] tu & Francesco per

    diventare “Ateicristiani” …

    Ritvan & Pino non mi sembra proprio che non accendano per nessun motivo interruttori di Sabato o che vadano in panico al cesso se sprovvisti di bussolino qibla … al massimo hanno confratelli un po’ “imbarazzanti”, per loro.

    Sulla roba della Dany , spiègati : per te è giusto concedere “eccezioni religiose pese a manetta” per legge (!) sul matrimonio ai Musulmani o altri Culti Esotici ?! … Per me sarebbe follia di “suicidio culturale”, per dirla con Eric Zemmour (un curioso esemplare di Berbero Confratello di Pino … che però ha sostituito il Profeta Mosè con il Generale De Gaulle; drammaticamente consapevole, però, del fatto che cacciare Dio come Padre del Cielo è stato propedeutico a cacciare il Generale De Gaulle come Padre della Patria ! Attirando così la mia attenzione !) in Francia.

    @ VAL

    Prima del Suicidio Identitario dello Spirito del Concilio, era mentalità diffusa che la Roma Papalina fosse il giusto mezzo (Et-Et) fra l’ eccessivo Razionalismo Greco (e NON Rumelico !) di Atene e l’ eccessivo Misticismo Semitico di Gerusalemme …

    Però è un discorso che avrebbero dovuto farlo Roberto Benigni e Luciano De Crescenzo, per funzionare !

    @ HABSBURGICUS

    (Purtroppo non posso esprimermi in questi termini con Z, sennò Z “cede al Sessismo” e la Boldrini lo scomunica ! Sennò mi esprimerei così anche con lui …)

    Una ragazza Musulmana NON deve pretendere come Legge dello Stato che per sposarla un Kafir debba per forza “Abbracciare l’ Islam” … il “Faigah Jihad” ; -) basta e avanza !

    @ MARA

    Sì, è vero: abbiamo “ceduto al Sessismo” [cit.] … ma posso suggerirti di leggere qualunque cosa di Camille Paglia ?

    @ PINO

    Tu hai “ceduto al Sessismo” [cit.] contro Dalila, in Difesa Esegetica di Sansone … arcordét ? ; -)

    @ TUTTI

    1)

    Il massimo che “Libération” riesca a dire di blasfemo (?!) contro l’ Islam è un’ esclamazione da “Tintin e il Genio (ancora era sconosciuto“Djinn” … ) della Lampada” da Anni ’50 …ma è sempre meglio che niente.

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-liberation-oltre-le-vignette-bestemmie-in-prima-pagina-11528.htm

    paradossalmente, proprio per questo è l’ unica roba che faccia davvero ridere !

    In Francia ci sono Massoni come Mélenchon ancora convinti che l’Islam faccia arretrare la Chiesa per fare un favore a loro … se non sanno adattarsi alla realtà del XXI Secolo, meritano di fare la fine del Tudeh Iraniano per primi ! E nessuno li rimpiangerà !

    2)

    Senza “Cedere al Sessismo” [cit.] … Shamira Minozzi, Arte Religiosa Ecumenica !

    http://mattinopadova.gelocal.it/regione/2015/01/20/news/le-mie-pennellate-un-ponte-di-pace-tra-l-islam-e-il-cristianesimo-1.10704713#gallery-slider=undefined

    https://www.youtube.com/watch?v=UL5ul95n4Mo

    Come mettere davvero (!) d’accordo Cristiani-I e Musulmani-I …

    • Z. scrive:

      Moi,

      — Semmai fate “Fu-Sio-Ne !” [cit.] tu & Francesco per diventare “Ateicristiani” —

      Ma perché dovremmo, poi? non facciamo prima se io resto ateo e lui cristiano? la vita è già complicata di suo, non mettiamoci pure del nostro!

      — Ritvan & Pino non mi sembra proprio che non accendano per nessun motivo interruttori di Sabato o che vadano in panico al cesso se sprovvisti di bussolino qibla … al massimo hanno confratelli un po’ “imbarazzanti”, per loro. —

      Non vedo perché Pino dovrebbe imbarazzarsi perché alcuni suoi “confratelli” osservano rigorosamente il riposo del sabato, né vedo perché Ritvan dovrebbe credere a quella che Roberto – se ben ricordo – ci ha spiegato essere uno scherzo. Tu provi imbarazzo se qualche UAARino scrive cose poco sensate?

      — Sulla roba della Dany , spiègati : per te è giusto concedere “eccezioni religiose pese a manetta” per legge (!) sul matrimonio ai Musulmani o altri Culti Esotici (…) —

      Ehm… non ho capito granché di quello che hai scritto, ma non ricordo male dicevo che non trovo affatto assurdo che una donna profondamente religiosa e osservante chieda al suo fidanzato di convertirsi. Tanto più che il mondo abbonda di uomini e donne:

      http://www.worldometers.info/world-population/

      e se al fidanzato non va di convertirsi, è libero di sposarsi con un altro partner.

      • mirkhond scrive:

        Concordo con Zanardo!

      • Z. scrive:

        E a scanso di equivoci, leggasi: cose che TU ritieni poco sensate.

        Perché se qualche religioso prende sul serio le sue pratiche (il digiuno quaresimale, il riposo del sabato, il pellegrinaggio alla Mecca…) non si vede perché altri dovrebbero guardarlo con “imbarazzo”.

        Anzi, io provo rispetto per coloro che osservano scrupolosamente le prescrizioni del loro credo. Dovresti pensarla così anche tu, e a maggior ragione, visto il valore che dai alla coerenza!

  121. mirkhond scrive:

    “E’ possibile che il tempo abbia permesso a chi prima non aveva voce di esprimersi, riportando verosimiglianza alle proporzioni.”

    Totalmente d’accordo.
    Vedasi i paragoni con la Dalmazia “italiana” e il Baltico “tedesco” in riferimento all’Estonia e alla Lettonia.
    La percezione di un’area vista dalla lingua della cultura dominante e poi la realtà di una maggioranza sottomessa che, pur influenzata dalla civiltà dell’elite dominante per secoli, mantiene tuttavia la propria lingua e col tempo vede riaffiorare una differente identità.
    L’ellenismo trionfò a livello popolare solo in Anatolia ad ovest della linea Trebisonda-Cesarea di Cappadocia-Seleucia (oggi Silifke).
    E tale trionfo fu completo solo all’epoca di Giustiniano I (527-565 d.C.), per poi essere gradualmente eroso da una serie di invasioni turcomanne, tra XI e XV secolo dopo Cristo.

    • PinoMamet scrive:

      Secondo me si è continuato a parlare greco dove già si parlava, a livello popolare, prima dell’avvento del Cristianesimo.

      Con il Cristianesimo, infatti nasce anche una letteratura cristiana, e gli scrittori cristiani cominciano a chiedersi: “ehi, ma noi parliamo siriaco (copto, armeno…) dopotutto, che motivo abbiamo di scrivere in greco, che la gente capisce poco e male, e avendo come modello degli scrittori pagani?”

      La dicotomia tra cultura popolare e colta dovette sentirla già Luciano di Samosata, che però racconta, con un aneddoto, come si fosse deciso per l’ellenismo, che del resto era la scelta “vincente”: da un lato, il lavoro manuale, dall’altro la lingua greca.

      Non troppo tempo dopo, la situazione è già cambiata, e non è così scontato che si dovesse per forza optare per la lingua greca.

      • PinoMamet scrive:

        Sospetto che sia anche, in nuce, il motivo della divisione in diverse chiese all’interno dello stesso territorio: greci e copti in Egitto (già nei famosi e stracitati affari della morte di Ipazia: la classe abbiente greco-romana era ancora pagana, ma anche quando diventava cristiana, come il governatore Oreste, non adava bene perché si era fatta battezzare a Costantinopoli…) greci e siriaci in Siria (in senso storico) e così via.
        Volendo, anche longobardi e italici in Italia.

        Credo che poi ci fosse un elemento nazionale nella scelta della variante teologica preferita 😉

        io resto dell’opinione, comunque, che il Cristianesimo, proprio in quell’epoca, abbia avuto un ruolo nel far sorgere il pensiero di “nazione” o “ethnos”, come di un qualcosa dotato di un suo valore autonomo e su cui costruire una forma di stato…
        molto in nuce, appunto, in forma embrionale, ma credo che qualcosa c’entri.

  122. mirkhond scrive:

    “E non credo proprio, guardandola dall’altro lato, che tu sia isolato perché non ti piace la Grecia antica:
    nel mondo “vero” si parla di altre cose, nel mondo del blog o di persone con un qualche interesse culturale, il tuo personale parere permette anzi di dialogare costruttivamente con te e con altri.”

    Infatti è solo un’aspetto di una solitudine esistenziale che nasce dal non sentirmi parte della società in cui sono nato ed in cui vivo…..
    E con i fatti di Parigi, non posso nemmeno più sognare di andarmene.
    O meglio posso solo sognare di crepare, esattamente come Pio XII di fronte ad una modernità che non amava e che non poteva accettare….

  123. mirkhond scrive:

    “anche longobardi e italici in Italia.”

    Agli inizi sì.
    Ma col crescente radicamento nel territorio italico e la crescente cattolicizzazione, completata intorno al 700 d.C., l’apartheid cadde e Liutprando (712-744 d.C.) permise i matrimoni misti.
    In sostanza era nato (o meglio erano nati) un nuovo popolo, longobardo per nome ed onomastiche personali oltre che per il diritto, ma latinofono per lingua e cattolico per religione!

    • mirkhond scrive:

      Idem in Bulgaria con la conversione del Khan Boris (852-889 d.C.) al Cristianesimo, e la conseguente fusione tra l’elite dominante turcofona e le masse slavofone.

  124. Moi scrive:

    Dutch PVV anti-Islam party-leader Geert Wilders shows a sticker in parliament in The Hague, Dec. 19, 2013, with the Arabic text: ‘Islam is a lie. Mohammed is a bastard. The Koran is poison.

    http://www.newsweek.com/2015/01/30/geert-wilders-prophet-who-hates-muhammad-300266.html

  125. mirkhond scrive:

    “se il greco era arretrato, cosa cavolo usavano come lingua franca, il latino?”

    La lingua franca era il Greco, e il Latino per l’alta amministazione e la corte imperiale di Costantinopoli (nonché in quella parte di Balcano latinofono, passato alla Pars Orientis nel 395 d.C., in gran parte travolto però dalle invasioni-migrazioni slave del VI-VII secolo dopo Cristo).
    Latino, già in declino dopo Giustiniano, nel tardo VI secolo e formalmente abrogato da Eraclio (610-641 d.C.) col solo Romaico come lingua ufficiale.
    Poi c’erano anche le lingue pregreche e non greche citate da Pino.

  126. habsburgicus scrive:

    OT
    avete visto la Le Pen ? c’era anche D’Alema

  127. Moi scrive:

    Adesso è arrivata la Pinotti …

  128. habsburgicus scrive:

    appunto
    sai che ho un debole per Max 😀
    anche se la La Pen l’ha steso !

  129. habsburgicus scrive:

    secondo voi è una foto genuina o taroccata ? 😀 (trovata per caso su fb)
    Leonid e l’altro sembrano così arrapati che danno più l’impressione di italiani all’Est che di sovietici 😀

    • Moi scrive:

      Montecastrilli (Terni) : il vino rosso (!) del Latifondo di D’Alema …

      • habsburgicus scrive:

        il marxista latifondista 😀
        fa pure rima !

        P.S
        in Romania quando fecero le “privatizzazioni” i boss deòll PCR si papparono quasi gratis case e ville 😀
        alla faccia dei gonzi 😀
        Iliescu, dicono, si “autoprivatizzò” una super-villa per una manciata di spiccioli..in Italia poco più di quanto serve per una stecca di sigarette !
        chiamali fessi 😀
        infatti io non chiamo fessi i comunisti..
        chiamo fessi chi dà loro retta ..ancora oggi 😀

        • Z. scrive:

          E dimmi, chi è veramente non-fesso a chi dà retta? A Grillo, a Salvini, a Berlusconi? O è quello che si crede più furbo perché da il voto al potere stando a casa?

          Su, su, siamo curiosi 😀

        • habsburgicus scrive:

          non mi riferivo a voi del PD 😀 voi non siete più comunisti e diversi di voi non lo sono mai stati (pss..piano, piano..in campagna elettorale forse l’accusarvi di comunismo può ancora venire utile :D)
          mi riferivo a chi si dichiara marxista-leninista..e che ritiene pure SEL un partito “borghese” 😀

        • Z. scrive:

          Che non ti riferissi al PD voglio ben sperarlo: da quando Renzi è segretario solo un italiano persiste a chiamarli “comunisti” (no, non é Berlusconi, è Francesco!). Ancora un po’ di questo passo e sarà il PD a chiamare “comunisti” i berlusconiani 😀

          A dire il vero, però, immaginavo ti riferissi a SEL, anche se hai ragione tu al riguardo: in effetti il termine “comunista” con SEL ormai c’entra ben poco. Effettivamente è un partito “borghese”, qualsiasi significato si voglia ragionevolmente dare al termine “borghese”.

          Detto questo, e premesso che non conosco nessuno che si dichiari, ad oggi, marxista-leninista (neppure elettori e iscritti del PRC), è veramente così da ingenui dichiararsi marxleninisti piuttosto che grillisti, leghisti o berlusconiani? a ben vedere, non si tratta sempre di un immaginario propagandistico di pura fantasia, magari addirittura un po’ più interessante?

        • Francesco scrive:

          Il PD è un Partito Comunisti in piena regola. I renziani sono una corrente eretica che sta cercando di impossessarsene, con alterni risultati che i compagni sono bravissimi nele guerre intestine di trincea.

          Salvini si è dichiarato comunista.

          Grillo crede alla peggiore propaganda comunista per il lumpen-proletariat degli anni 70 e 80 del secolo scorso.

          Berlusconi è, notoriamente, un socialista arricchitosi.

          Saluti

        • roberto scrive:

          scusa francesco,
          ma che ci trovi di comunista nel PD?

        • PinoMamet scrive:

          Il PD è la nuova Democrazia Cristiana, correnti incluse.

          Ràiga, come scriverebbe il buon Moi 😉

        • Z. scrive:

          Z.,

          — da quando Renzi è segretario solo un italiano persiste a chiamarli “comunisti” (no, non é Berlusconi, è Francesco!) —

          Francesco,

          — Il PD è un Partito Comunisti in piena regola. —

          Z., e strolgh d’e’ Mzan, che s’un i ciapa incù i ciapa dman.

          (l’astrologo di Mezzano, che se non ci prende oggi ci prende domani)

          8)

        • Z. scrive:

          Per rispondere a Pino – e a Moi, che ha più volte formulato questa tesi – è vero che il PD ha certamente elementi analoghi alla DC.

          E’ un partito che raccoglie un consenso elettorale ampio e composito ed è prevalentemente centrista: e anche per queste ragioni ha le sue correnti, i suoi dissidi interni, le sue rese dei conti.

          Tuttavia a mio avviso presenta anche alcune differenze:

          – non solo è dichiaratamente aconfessionale ma è anche prevalentemente laico;
          – è radicato sul territorio soprattutto nella sua corrente di minoranza, mentre la sua componente maggioritaria è decisamente più liquida;
          – il discorso politico di Renzi (che per ragioni di immagine parla sempre di sé e dei suoi come sinistra, mai di “centro” e nemmeno di “centrosinistra”) ne limita la libertà verso destra, con riferimento a singole persone più che a politiche particolari, più di quanto non avvenisse per la DC.

        • PinoMamet scrive:

          Secondo me il particolare della “limitata mobilità a destra” è transeunte e momentaneo, mentre credo che il PD resterà comunque “prevalentemente laico”, semplicemente perché l’Italia non è più quella degli anni Cinquanta e i cattolici non hanno tutto lo spazio che- fino a dieci anni fa- credevano di avere, nelle coscienze italiche.

          Sta di fatto che l’Italia ha di nuovo un partitone centrista e correnziato 😉 un po’ arruffone e acchiappatutto, un po’ laissez faire e un po’ burocratico;

          e finiremo con un nuovo pentapartito (o esa-, tetra-… poco cambia) con i 5stelle nella posizione del vecchio PCI, appena avranno imparato un po’ meglio la politica.

        • Z. scrive:

          Può darsi che tu abbia ragione su tutto, ma spero che – come si usa dire oggidì per giustificarsi in casi simili – l’ultimo paragrafo l’abbia scritto il tuo tirocinante 😀

        • PinoMamet scrive:

          Il mio tirocinante chiede 😉 :

          non credi che i Cinquestelle possano imparare un po’ di arte della politica?
          Ci sono riusciti tutti, persino i leghisti…

          d’altro canto, mi sembrano il partito fatto apposta per stare all’opposizione, come ai tempi il PC…
          i trinariciuti li hanno già 😉

        • Z. scrive:

          Pino,

          — non credi che i Cinquestelle possano imparare un po’ di arte della politica? —

          Tra “imparare un po’ di arte della politica” e “assumere la posizione del vecchio PCI” ne passa almeno quanta ne passa tra me e Kasparov davanti a una scacchiera.

          A parte questo, la risposta è no.

          Proprio come FI è un’associazione nata per tutelare gli interessi di Berlusconi, il M5S è un’associazione nata per tutelare gli interessi economici della Casaleggio Associati. La quale si è giustamente attivata in numerosi modi (su tutti, il vincolo dei due mandati a testa) per evitare che il M5S possa trasformarsi in qualcosa d’altro.

          Al massimo potranno esserci singoli attivisti che, tipicamente dopo essere espulsi, diranno del M5S ovvietà note a tutti nella speranza di cercare fortuna altrove.

        • Francesco scrive:

          il prossimo che nega che Z sia comunista lo sbatto 10 anni in un campo di lavoro in Siberia, per Molotov!

          e pure trinariciuto mica male

        • Z. scrive:

          Beh, se sbatti qualcuno in Siberia questo non implica che io sia comunista: implica che lo sei tu, cosa di cui peraltro non dubito da tempo!

          A parte questo, che ho detto di “comunista”?

        • Francesco scrive:

          allora, il tuo giudizio sugli elettori di Berlusconi e anche quello sui babbei che abboccano a Grillo-Casaleggio è tipicamente comunista

          mica è colpa mia se siete fatti così!

          😀

        • Z. scrive:

          Scusa, è habs che ha parlato di babbei (o meglio, di fessi). Mica io.

          Io ho scritto solo quello che è perfettamente evidente – almeno spero! – a chiunque scriva qua sopra.

          Se poi tu ti senti babbeo per aver votato il comitato elettorale di una società per azioni, che dire, mi dispiace. Io mi sento babbeo per aver votato Di Pietro, se può consolarti!

          Ma che c’entra il comunismo in tutto questo?

        • Francesco scrive:

          >> Proprio come FI è un’associazione nata per tutelare gli interessi di Berlusconi, il M5S è un’associazione nata per tutelare gli interessi economici della Casaleggio Associati.

          ora, sarei troppo fesso se negassi che questo è una parte della verità.

          ma pensare che questo sia tutta la verità o la gran parte della verità o anche solo il nocciolo della questione è da comunista.

          detto meglio, e qui mi do del fesso da solo, spiega in misura minima il successo elettorale dei due movimenti politici – ma spiega bene il loro comportamento.

          in ogni caso credo che entrambi i partiti abbiano ecceduto le loro origini e siano diventati molto di più.

          mentre la Sinistra ha preferito vedere solo una parte della storia e considerarli degli intrusi, venendo ripagata da gran mazzate in cabina elettorale.

          io vedo in Z proprio quello sguarda da sinistra ufficiale – anche se il voto a Tonino è una caduta di cui non mi capacito

        • Z. scrive:

          Che i loro elettori si aspettino anche altro è verissimo. Peraltro la gente che conosco che vota M5S lo fa ben consapevole di votare per la Casaleggio Associati. Idem quelli che votavano Berlusconi, salvo qualche raro estremista pittoresco.

          Continuo a non capire quindi cosa c’entri il comunismo con la mera constatazione di banali dati di fatto…

        • Francesco scrive:

          ho un sospetto: quando tu ed io vediamo Berlusconi, vediamo due entità completamente diverse

          forse è questo alla base dell’incomprensione

          su Grillo, invece, stiamo a tre viste: quella dell’elettore, la tua e la mia.

          ciao

        • Z. scrive:

          Può essere… però a questo punto sarei curioso di sapere chi vedi tu quando guardi Berlusconi, e quando guardi Grillo!

  130. Moi scrive:

    27 febbraio 2014

    http://www.laretenonperdona.it/2014/02/27/amalia-signorelli-ridicolizza-renzi-come-un-cretino-vestito-da-bambino/

    La Prof. Amanda Signorelli ripete per Renzi un grande classico sui “Bòiscàut” ! 😉

  131. habsburgicus scrive:

    anche in URSS, negli anni ruggenti di El’cin (che tempi !!!!) le auto-privatizzazioni di dacie e appartamenti erano all’ordine del giorno
    là si “privatizzarono” pure industrie, miniere, intere imprese ! 😀 😀 😀 (è da lì che nascono gli oligarchi..che sono nel 1987 erano dei morti di fame 1)
    dovevamo nascere russi..e vivere sotto Gorby e El’cin 😀
    oltre a tanta f.. (la migliore del mondo, e disponibile) c’era da godersi la vita 😀

  132. mirkhond scrive:

    “Direi che c’hai preso, francamente (e norrenamente 😉 )

    io amo “questa” società, non in modo acritico certo, ma continuo a ritenere che sia migliore di tante altre.”

    Ma non potevo sbagliarmi! 🙂
    Il problema è di chi non vi si ritrova.
    Ma ha PAURA che altrove potrebbe finire nei guai.
    Vedasi i due giovani piemontesi appena scagionati in India dopo 5 anni di ingiusta detenzione per non aver commesso nessun omicidio ai danni del loro amico sardo….
    Se si deve aver paura della polizia di casa tua, figuriamoci di quelle degli altri.
    E senza aver fatto nulla di male!
    Io ammiro lo straordinario coraggio di chi come l’amico Pietro è vissuto a lungo in Asia Centrale e in Estremo Oriente.
    Io me la farei sotto dal TERRORE!
    Insomma mi ritrovo in un cul de sac da cui non vedo uscite, se non un suicidio nel sonno….

    • PinoMamet scrive:

      Eh mamma mia come la metti giù pesa!
      (pesante)
      😉

      • mirkhond scrive:

        Non sto bene Pino….
        Mi sento come se avessi un cappio intorno al collo e non so come liberarmene….

        • mirkhond scrive:

          Avantieri mi sono visto sui rai3 un bellissimo reportage su uno dei paesi che più mi affascinano: il Marocco.
          Vedere quelle marine luminose, quelle case a terrazzino tutte bianche, le donne che stendono i panni, le strade piene di luce e colore, insomma una specie di Puglia della mia infanzia…..
          Solo che ORA come potrei andarci, visto il clima di neoislamofobia dominante nel Frangistan?
          E poi lì potrebbero scambiarmi per quello che non sono e NON voglio essere: un terrorista!

        • Z. scrive:

          Beh, non credo che l’equivoco si porrebbe: se tu fossi un aspirante foreign fighter che vuole unirsi all’ISIS andresti nel Levante, mica in Marocco!

        • mirkhond scrive:

          SE mia sorella stesse bene, ce ne saremmo andati a vivere in Marocco o in Egitto.
          Mia sorella preferirebbe l’Egitto perché c’è la Chiesa Copta.
          Ma purtroppo c’anche una strisciante e sanguinosa guerriglia civile, di cui i cristiani sono le prime e più indifese vittime.
          Come ai tempi di Mubarak, e come dopo il golpe di Sisi di due anni fa….

        • habsburgicus scrive:

          vuoi che te la dica tutta ? (però non insultarmi 😀 posso sbagliare, ma dovrebbe essere evidente che lo dico in senso amichevole !)

          in Marocco non c’è nessun pericolo..o meglio nessun pericolo superiore a quello che ci può essere un po’ dappetutto !
          però tu non ci andrai mai..
          anche se, potendo, ti farebbe bene !
          dovresti quindi convincere uno che ti è amico, ad esempio Peucezio, a portarti con lui in Marocco (lo so, magari a lui non interessa nulla)
          ne torneresti trasformato ! e romperesti una barriera 😀

        • Peucezio scrive:

          Io in Marocco ci andrei volentieri. Il problema è che dovrei sedare Mirkhond con un sonnifero potente e svegliarlo quando siamo già sull’aereo.

        • PinoMamet scrive:

          Beh, funzionava con P. E. Barracus… 😉

  133. mirkhond scrive:

    “…Nievo? che diceva esattamente?”

    Che i bolognesi sono dei grandissimi paraculi, e anche se ti diventano amici, non possono fare a meno di continuare a prenderti per il culo.
    E lo scriveva nelle sue Confessioni di un “Italiano” scritto nel 1857-1858, ma con riferimento alla Bologna napoleonica del 1801-1805!

    • Z. scrive:

      Vero! I bolognesi adorano prendersi in giro, e da questo punto di vista immagino tu possa effettivamente assimilarli appieno ai romagnoli…

      Però ho il sospetto – e Pino ce lo potrà confermare, nel caso – che gli emiliani in genere non siano molto diversi sul punto 🙂

    • PinoMamet scrive:

      Confermo!!

  134. mirkhond scrive:

    “la Riforma Protestante, col suo libero esame, ma ci si può aggiungere anche l’Umanesimo e il Rinascimento (anche se continuo a pensare che a conti fatti vadano in direzioni opposte alla Riforma)”

    In effetti Lutero e i primi “riformatori” nelle intenzioni volevano esprimere una reazione fondamentalista proprio contro lo spirito neopaganeggiante dell’umanesimo e del rinascimento.
    Ciò ebbe un effetto positivo nel mondo rimasto cattolico con la Controriforma, ma al contrario delle intenzioni dei padri del protestantesimo, alla lunga ottennero proprio la dissoluzione morale dei principi cristiani, pur ammantando questo nichilismo capitalista di ipocrisia perbenista fino ad oggi.

    • Francesco scrive:

      i moralisti cadono sempre nel formalismo, che alla fine annoia

      come i non moralisti spesso cadono nella semplice immoralità

      rischi del vivere

      PS cosa ne pensi della tesi storiografica secondo cui una Riforma Cattolica era già partita in paesi come Spagna e Italia ma troppo tardi per “l’opinione pubblica” norrena, ormai convintissima che Roma fosse la sentina di ogni vizio?

      • Z. scrive:

        Francesco,

        — i moralisti cadono sempre nel formalismo, che alla fine annoia

        come i non moralisti spesso cadono nella semplice immoralità —

        C’è molto di saggio in questa frase!

      • mirkhond scrive:

        Ne ho sentito parlare, ma non ho approfondito l’argomento.
        Forse Habsburgicus e Maurizio ne sapranno di più.
        ciao!

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Onestamente? Non riesco a vedercelo questo inizio di riforma nella Chiesa rinascimentale, troppo impegnata nell’edonismo classicomane per badare al rigore morale. La preparazione del clero, poi, andò a rilento anche ben dopo Trento.

        • Francesco scrive:

          eppure pare che in Spagna si fosse fatta piazza pulita e in Italia si muovesse qualcosa

        • mirkhond scrive:

          Credo che Francesco alluda all’opera riformatrice di Isabella di Castiglia (1474-1504), come lessi nel libro di Jean Dumont, La Regina Diffamata.

  135. mirkhond scrive:

    “però tu non ci andrai mai..
    anche se, potendo, ti farebbe bene !”

    Se potessi, partirei domani!
    Ma sono così pieno di PAURE.
    Tipo la vicenda capitata a quei due poveretti in India….

    • habsburgicus scrive:

      differenze inconciliabili sui canoni della beltà femminea 😀
      ed è giusto così ! ciascuno la vede a modo suo…libertas 😀
      però siate onesti., rispondete tutti
      chi di voi considera costei “bbona” 😀 ? (oltre a Mirkhond)
      domani ve ne posto una io 😀 e rifacciamo il gioco….vedremo chi la apprezza oppure no 😀