A scuola di libertà

Matteo Renzi, 7 gennaio 2015:

“Siamo tutti francesi perché la libertà è l’unica ragion d’essere per l’Europa”

Manuel Valls, ministro degli Interni della République, 11 gennaio 2015:

“Les soutiens, la solidarité, venus du monde entier, de la presse, partout, des citoyens qui ont manifesté dans de nombreuses capitales, des chefs d’Etat et de gouvernements, tous ces soutiens ne s’y sont pas trompés ; c’est bien l’esprit de la France, sa lumière, son message universel que l’on a voulu abattre. Mais la France est debout. Elle est là, elle est toujours présente. […]

C’est cette même volonté, curieuse concordance liée au calendrier, que nous exprimerons tout à l’heure en votant le prolongement de l’engagement de nos forces en Irak. C’est là aussi notre riposte claire et ferme, je m’exprimerai ici même dans un instant, le ministre des Affaires étrangères le fera au Sénat. C’est là aussi notre riposte contre le terrorisme, et nous devons avoir pour nos soldats engagés, sur les théâtres d’opération extérieurs, à des milliers de kilomètres d’ici, un profond respect et une grande gratitude.”

Il carcere visto da Amedy Coulibaly

Nel 2008 il quotidiano francese Le Monde era entrato in contatto con un ex detenuto del carcere di Fleury-Mérogis in possesso di un video di due ore e mezza e di un centinaio di foto della prigione più grande di Francia. Queste immagini, pubblicate nel 2008 dal quotidiano, sono state poi inserite in un documentario diffuso sul canale pubblico France 2, nella trasmissione Envoyé Spécial.

Internazionale ne aveva pubblicate alcune nel numero del 4 giugno 2010, per accompagnare un articolo del settimanale tedesco Die Zeit che denunciava le pessime condizioni di vita nelle carceri francesi. Le aveva avute da una piccola casa di produzione francese che si occupava del sistema carcerario.

Il carcere di Fleury-Mérogis - I-screen
Il carcere di Fleury-Mérogis I-screen

Erano state filmate clandestinamente da cinque detenuti ed ex detenuti della prigione per vari mesi nel 2007 per mostrare il degrado degli edifici e la violenza quotidiana della vita carceraria. Uno di questi ex detenuti era Amedy Coulibaly, ha svelato il giornalista Luc Bronner in un articolo pubblicato su Le Monde il 13 gennaio 2015.

Amedy Coulibaly è l’uomo che giovedì 8 gennaio, all’indomani dell’attentato contro Charlie Hebdo, ha ucciso un’agente della polizia municipale a Montrouge, a sud di Parigi, e che il giorno dopo ha preso degli ostaggi in un supermercato kosher vicino alla stazione di Porte de Vincennes, nell’est della capitale, uccidendo quattro persone di religione ebraica, in nome del jihad.

“Era un ragazzo uscito dalla prigione, di quelli che si incontrano spesso facendo reportage nei quartieri più difficili della periferia parigina. Un ragazzo di colore, muscoloso, sospettoso, condannato per rapina”, racconta il giornalista. Anche se il ragazzo, allora ventiseienne, sembrava interessato all’aspetto economico della vendita delle immagini in suo possesso – con i soldi della vendita avrebbe potuto pagarsi un avvocato, visto che per la diffusione di queste immagini rischiava un anno di carcere – Coulibaly sosteneva di voler mostrare la realtà della situazione delle carceri, quella che l’amministrazione francese nasconde sempre ai giornalisti. Voleva smuovere “lo stato francese” sul sistema carcerario.

Il carcere di Fleury-Mérogis - I-screen
Il carcere di Fleury-Mérogis I-screen

“Quando l’avevamo incontrato nel 2008”, scrive Luc Bronner, “promettendogli l’anonimato, il ragazzo, già più volte condannato, aveva detto: ‘La prigione è la migliore scuola della criminalità. Nella stessa passeggiata puoi incontrare corsi, baschi, musulmani, rapinatori, piccoli spacciatori, grossi trafficanti e assassini. Là guadagni anni di esperienza. All’inizio quando sono arrivato dopo una prima cazzata, mi sono detto smetto tutto. Dopo un po’ di tempo mi sono detto vaffanculo a tutto, mi fanno impazzire. Come volete insegnare la giustizia con l’ingiustizia? La prigione crea l’odio’, aggiungeva, ‘e la prigione ti offre delle reti criminali’”.

Mentre scontava la pena a Fleury-Mérogis, Amedy Coulibaly ha incontrato Djamel Beghal, figura dell’islam radicale, condannato a dieci anni per aver progettato un attentato contro l’ambasciata degli Stati Uniti a Parigi, che è diventato il suo mentore e gli ha presentato Chérif Kouachi, uno degli attentatori di Charlie Hebdo.

“Sei anni dopo”, conclude Le Monde, “dopo aver ucciso un’agente della polizia municipale e quattro ostaggi ebrei, Amedy Coulibaly è morto sotto il fuoco della polizia come ‘soldato del califfato’, il titolo dato al video di rivendicazione. Un video che comincia proprio con immagini girate clandestinamente in un carcere”. (Mélissa Jollivet)

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1.786 risposte a A scuola di libertà

  1. mirkhond scrive:

    Chissà a quante e quali violenze avrà assistito e sarà stato costretto a subire…

    • lanzo scrive:

      Tipo MKultra ?

      • mirkhond scrive:

        MKchè?

        • lanzo scrive:

          Basta che googli MKultra… Programma CIA di lavaggio del cervello, – se sei appassionato di cinema – se ne parlava addirittura ai tempi del film Manciurian Candidate.
          Anche il piu’ recente, per modo di dire “Conspiracy theory” con Mel Gibson e Julia Roberts tratta il tema. Film mozzafiato da non perdere.
          Oltre ad essere cinofilo e gattofilo sono anche cinefilo.

        • mirkhond scrive:

          Grazie per l’informazione Lanzo.
          Ciò che ho letto è sufficientemente agghiacciante.
          E da parte del paese più “democratico, cristiano e compassionevole” del mondo.
          Stando ad un noto buffone che scriveva/scrive ancora? sul foglio…di carta igienica!

  2. izzaldin scrive:

    Bellissimo articolo, che mostra il retroscena esistenziale di uno degli attentatori.
    Mi chiedo se in Italia esistono giornalisti in grado di raccontare storie del genere, ma non credo. Per questo è bello seguire queste pagine.
    Saluti,
    Izzaldin

    • izzaldin scrive:

      aggiungo:
      un amico che lavora a Parigi racconta che nel centro dove lavora ieri, durante l’attacco hacker, le stampanti hanno cominciato a stampare, da sole, volantini di al Qaida.
      Mala tempora currunt

  3. mirkhond scrive:

    Oggi, 17 gennaio, le cristianità ortodosse, cattolica inclusa, festeggiano Sant’Antonio Abate (251-356 d.C.) anacoreta ed eremita egiziano, ed uno degli ispiratori del monachesimo cristiano, insieme all’altro grande santo egiziano, San Paolo di Tebe (c.230-340 d.C.).
    Fu grazie all’intensa opera missionaria e soprattutto all’ESEMPIO di Antonio, Paolo, e poi di San Pacomio (292-346 d.C.) che l’Egitto divenne a maggioranza cristiana, proprio nelle campagne e nei centri più remoti e lontani dall’ellenismo alessandrino dei filosofi pagani.
    Ed in quello stesso periodo la Bibbia venne tradotta interamente in Copto (c.350 d.C.), cosa che avrebbe radicato il Vangelo tra gli umili e i semplici con ancora oggi, nonostante 14 secoli di Islam e di progressiva erosione, non sempre pacifica, qualcosa come tra i 5 e i 10.000.000 di Egiziani sono ANCORA cristiani.
    Nonostante tutto.
    E nei centri rurali dell’Egitto profondo, non essendo poi molto diversi da muSSulmani per abbigliamento e socialità, pur in un clima purtroppo sfociato in contnui scontri e rappresaglie verso chi non ha colpa di porcherie avvenute ANCHE in nome di Cristo, ma aventi origine in tempi e in luoghi con cui i Copti non hanno alcunché da spartire (tranne per quegli ambienti elitari franchizzati, sob!).
    E dunque Sant’Antonio Abate che per noi è solo un patrono degli animali che, oggi si portano in Chiesa per essere benedetti, ci ricorda le radici MEDIORIENTALI del CRISTIANESIMO.
    Cosa che in questi ultimi 14 anni, e nuovamente da dieci giorni, si tende a dimenticare dai tanti, troppi che nel Frangistan secolarizzato e dissacratore, confondono Cristo con la libertà di blasfemia….

  4. Filoislamico scrive:

    Sembra che i termini come “laïcité”, “République” e parecchi altri siano infatti intraducibili in qualsiasi altra lingua.

  5. Moi scrive:

    **** Racisme Anti-Blanc de “chez Nousautres” 🙂 ? ***

    Dopo la Strage del Charlie Hebdo il Giovin Deputato PD Khalid Chaouki torna sui suoi passi sul famigerato Rap Ius Music che lo fece let’ihare 😉 con la Dany ! 😉

    https://www.youtube.com/watch?v=w7QVB6h5jHE

    Khalid Chaouki al minuto 1:20 _ 1:35

    https://www.youtube.com/watch?v=ZHUw8zd0FrY

    In pratica Amir Issaa ha fondato il “Jihad AnIslamico” (senza Islam, visto che ha dichiarato di NON essere Musulmano)

    Polemiche intorno al video di Amir Issa, “Ius Music”. La risposta di Souad Sbai che era da un po’ che non si sentiva …

    https://www.youtube.com/watch?v=IIC0etyS6e8

    Testo Ius Music – Amir Issaa
    I miei fratelli sono afro fieri, maghreb e cinesi, filippini con i piedi qua e il sangue da altri paesi, chi ha la madre che lavora nelle case di ignoranti che abbandonano le loro sole in braccio alle badanti. Gente stupida rimasta ancora al medioevo, li sveglio di notte sono l’incubo dell’uomo nero e se il futuro è il nostro lo vogliamo in esclusiva, stanchi di elemosinare diritti e metterci in fila, Da Palermo a Torino scoppierà un casino, se l’Europa è un altra storia se Roma non è Berlino, è la paura di qualcosa che ormai vive qua vicino e non ti salverai in Padania non esiste in nessun libro, Non sono un G2 Italiano col trattino, una Fiat uno col bazooka sul tettino è la storia di un normale cittadino impazzito era clandestino adesso è un assassino.

    Questa è Ius Music, Ius Music
    Questa è Ius Music, Ius Music
    Questa è Ius Music, Ius Music
    Non c’è frontiera quando la mia gente parla

    Questa è Ius Music, Ius Music
    Questa è Ius Music, Ius Music
    Questa è Ius Music, Ius Music
    Orfano di quest’Italia un superstite resto a galla

    La mia non è una razza la mia è una tribù quelli sempre al centro del mirino è questa la mia crew, la mia gente stanca di essere accusata di essere considerata il pericolo dentro casa
    amici laureati fermati da uno con la terza media umiliati e maltrattati, e non c’è scusa quando l’ignoranza parla se qua l’essere Italiano è solamente sulla carta, Se ti senti fuori luogo in questa situazione, e diventi uno straniero nella tua nazione, stessa lingua stessa rabbia stesso cibo, siamo nella stessa merda non sono io il tuo nemico, siamo scacchi nella stessa battaglia noi orfani superstiti fratelli d’Italia, oltre i muri le frontiere e i confini Balotelli faccio gol e sono tutti felici.

  6. Moi scrive:

    Trucebaldazzi (originario dello SriLanka, la sua religione è ignota … se ne ha una !) invece resta sconosciuto, poco noto anche a Bologna :

    https://www.youtube.com/watch?v=hL_2S-zD16k

    I due suoi brani più famosi :

    Vendetta Vera :

    https://www.youtube.com/watch?v=iRiWSmGz5E8

    Gotham Bologna :

    https://www.youtube.com/watch?v=bdVh2zFaAPM

    • Z. scrive:

      Trucebaldazzi era noto eccome, a Bologna, dopo la pubblicazione di Vendetta vera!

      Certo, può darsi che ora se ne parli meno, a distanza di anni.

    • PinoMamet scrive:

      Vabbè, a Bologna avete Truce Baldazzi, ma a Parma ci sta Bello Gu alias Gucci Boy alias Bello Figo Gu…
      che era pure berlusconiano (da bravo rapper aveva riconosciuto in Berlusconi il modello del “gangsta”) mentre adesso mi pare abbia espresso apprezzamento per Renzi 🙂

      • Z. scrive:

        Secondo me sono due cose diverse.

        Baldazzi è un ragazzo in difficoltà – un buon ragazzo, a quanto ne so – di cui persone senza troppi scrupoli si sono approfittate per creare un fenomeno da baraccone che trovo abbastanza sgradevole.

        Bello Gu è un fenomeno!

  7. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Trucebaldazzi (originario dello SriLanka, la sua religione è ignota … se ne ha una !) invece resta sconosciuto, poco noto anche a Bologna :”

    Quasi 5 milioni di visite al suo video Vendetta Vera!

    Dario Nardella, sindaco di Firenze, mentre fa promesse che non manterrà e di cui gli stiamo chiedendo conto in questi giorni, di visite ne racimola 350:

    https://www.youtube.com/watch?v=kwczKpCjxBs

  8. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    Amir Issaa

    Credo che questo rap dica molto di più sull’Europa di oggi di tutte le Opposte Chiacchiere.

    Chiacchiera Uno, ci sono i Buoni Bianchi contro gli Aggressori Immigrati.

    Chiacchiera Due, ci sono i Razzisti Cattivi contro i Miti Immigrati.

    E’ vero che “da Palermo a Torino scoppierà un casino”, non scoppierà solo nelle banlieues parigine, vedrete nelle prossime generazioni, e cioè tra pochissimo, con la crisi economica.

    Amira Issaa è un portatore di notizie di pessimo auspicio, ma chi spara sul messaggero, è suicida.

  9. Moi scrive:

    “Amir Issaa” vuol dire più o meno “Principe Gesù”, 😉 giusto ?

  10. Moi scrive:

    ” amici laureati fermati da uno con la terza media ”

    [cit.]

    ———————-

    Questo sarà pure “anti-razzista” … ma sa un po’ di Classismo Pre’68 😉 , nevvero ? 😉

  11. Moi scrive:

    “Gente stupida rimasta ancora al medioevo”
    [cit.]

    —————

    Questo è il Cliché Massonico per antonomasia … nevvero, Habsburgicus ? 😉

    • Moi scrive:

      Ma che il “Razzismo” sia una roba “medievale” è semplicemente falso … è il Lato Oscuro dei Lumi 😉 .

      • habsburgicus scrive:

        infatti..ma vaglielo dire a certa gente 😀

        • Z. scrive:

          Ma infatti. Prima del secolo XVIII, come tutti sanno, sulla Terra vigeva la fratellanza cosmopolita più assoluta. Nessuno aveva mai teorizzato la superiorità (né men che meno l’inferiorità) di una razza sulle altre. Ma vaglielo a dire a certa brutta gente, perdindirindina 😆

        • habsburgicus scrive:

          Nessuno aveva mai teorizzato la superiorità (né men che meno l’inferiorità) di una razza sulle altre

          infatti..nessuno lo aveva fatto (il razzismo è un prodotto nefasto della modernità..anche se per fortuna non l’unico–mi stupisco che tu non lo sappia :D)
          prima naturalmente non c’era “tolleranza” (che vo’ dì ?) perché la gente era più razionale 😀
          inoltre aveva i suoi valori religiosi e molto volentieri li imponeva..
          non tollerava “sovversioni” interne (leggi “eresie”)
          aveva uno spiccato “sentimento” di classe (un nobile nel Seicento molto più che ai soldi ci teneva che gli dessero il passo..leggi fra Cristoforo di Manzoni :D)
          e aveva una naturale diffidenza per l’estraneo (che talora si mutava purtroppo in xenofobia)
          ma razzismo proprio no, quello è roba moderna 😀
          fattene una ragione 😀

        • PinoMamet scrive:

          Beh sì, il razzismo nasce con l’epoca moderna;
          è un sottoprodotto del colonialismo, un parto, per così dire, dei suoi “scienziati di regime” più o meno consci…

          e una conoscenza cursoria della letteratura deteriore d’epoca (quella che piace a me 😉 ) mostra decine di esempi di nobili che mostrano con orgoglio il mantello pieno di buchi “dai quali si vede l’onore”, l’onore, beninteso, di non essersi mai abbassati a lavorare…

          non credo invece a sollevazioni popolari contro le eresie: ci sono state, ma c’è stato anche il contrario, quindi direi che i motori erano altri e forse andrebbero indagati “marxianamente”;

          anche sullo straniero, mi pare che la diffidenza andasse di pari passo con la curiosità, per cui lo straniero, che raramente (salvo invasioni) appariva in quantità notevoli, veniva lentamente “assunto per osmosi” all’interno della società ospitante, di regola…

        • PinoMamet scrive:

          Se ci fate caso, anche il comportamento proverbiale del nobile che si fa fare gli stivali, o il canapè, e poi si rifiuta di pagare “per privilegio”- caso tipico da commedia, se vogliamo, ma non escludo fosse basato su una realtà osservabile, come sono appunto le commedie- doveva nascondere, con la scusa del privilegio, dell’orgoglio e del “pagherò quando mi va”, la mancanza di contante…

        • Z. scrive:

          habs,

          — ma razzismo proprio no, quello è roba moderna 😀
          fattene una ragione —

          Habs, porca paletta, la “roba moderna” inizia ufficialmente nel XV secolo, giusto?

          Ecco, a me a scuola insegnavano che il Secolo dei Lumi era il Settecento.

          Dici che ho avuto insegnanti di storia così terribili che, oltre a essersi “dimenticati” di insegnarmi che la rivoluzione bolscevica è stato un complotto pluto-pippo-giudaico massonico, confondevano pure Caterina di Russia con Isabella di Castiglia? 😀

        • Moi scrive:

          Non hai mai approfondito la Storia oltre la lenzioncina a scuola e vuoi parlarne da pari come uno come “Habs” ?!

          Sei stato contagiato dalla Sindrome di Luciano, ch’ al s incossa lò ?! 😉 😉

        • Moi scrive:

          “con uno come” …

          e.c.

        • Z. scrive:

          O contrèrr. Sono un notorio ignorante, e se persone colte come voi mi vengono a dire a dire che gli illuministi sono vissuti nel Tre-Quattrocento io ci credo prontamente!

          Solo, per sicurezza, vi chiedo conferma!

          😀

        • habsburgicus scrive:

          Habs, porca paletta, la “roba moderna” inizia ufficialmente nel XV secolo, giusto?

          si, ma intendevo altro 😀 (post-XVIII secolo, come Pino ha subito intuito :D)
          “moderno” è piuttosto ambiguo
          un giorno dovremo fare qui sul blog una discussione seria sulla ri-periodizzazione della Storia
          dire che “età moderna” inizia nel 1492 è ormai assurdo..e si presta ad equivoci
          forse bisognerà farla finita con Medioevo ed Età Moderna (come la si intende oggi)
          e ascoltare il buon senso “popolare” che, pur senza sapere nulla di storia, chiama moderno al massimo il XIX secolo…io vedrei il discrimine con la rivoluzione+ma ne riparleremo !

        • Francesco scrive:

          approfitto di Habs per chiedere quale è la datazione più tarda ma non irragionevole per l’inizio del Medioevo

          insomma, Carlo Magno era decisamente un sovrano dell’Evo Antico!

          forse la battaglia di Legnano, quando l’universalismo venne sconfitto dal particolarismo? come simbolo, non fatemi passare per un iper-leghista

          ciao

        • Peucezio scrive:

          “un giorno dovremo fare qui sul blog una discussione seria sulla ri-periodizzazione della Storia
          dire che “età moderna” inizia nel 1492 è ormai assurdo..e si presta ad equivoci”

          Ma scusate, perché complicare ulteriormente le cose e voler usare scansioni “creative”?
          La modernità è il superamento del Medioevo, cioè è l’imporsi dell’individualismo etico e intellettuale rispetto alla società organica medievale; in pratica è la Riforma Protestante, col suo libero esame, ma ci si può aggiungere anche l’Umanesimo e il Rinascimento (anche se continuo a pensare che a conti fatti vadano in direzioni opposte alla Riforma) e le scoperte geografiche, che distruggono la centralità dell’Europa e del Mediterraneo e il concetto di Impero, cioè di romanità permanente (malgrado poi continuerà per altri tre o quattro secoli, ma in forma poco più che residuale).
          Il XIX è un’altra cosa, è l’industrializzazione, il positivismo, la società borghese; diciamo pure che è uno sviluppo della modernità. Ma non è la modernità o quantomeno non ne è certo l’inizio.

  12. Moi scrive:

    A proposito dei Cinesi, citati da Amir Issaa …

    https://www.youtube.com/watch?v=vQUdc7bFN-4

    Un Telefonén Cinàiṡ di Renzo Bovoli …

  13. Moi scrive:

    Da Palermo a Torino scoppierà un casino …
    Se ‘unn si sègue i’ (m)Modello Oltrarnino …

    😉

  14. Moi scrive:

    http://video.corriere.it/matteo-salvini-d-epoca-concorrente-de-pranzo-servito-sono-nullafacente/35bbbfbc-7154-11e4-b9c7-dbbe3ea603eb

    Matteo Salvini d’epoca concorrente de Il pranzo è servito: «Sono un nullafacente»
    Il filmato del 1993 scovato da Striscia la Notizia. Il leader del Carroccio aveva 20 anni

  15. Moi scrive:

    @ Z

    Attribuire categorie di pensiero anacronistiche è molto efficace come propaganda, ma fa strame della Storia !

    Oppure, tanto per capirci al volo, per coerenza Laura Boldrini e Lilli Gruber si dissocino dalla Rivluzione Francese … con tutti quegli insulti sessisti a Marie-Antoinette l’ Autrichienne !

  16. Moi scrive:

    @ Z / tutti

    Prendi le Rivolte Servili di Spartaco … tutti schiavi, ma “razze” ininfluenti e neppure “concepite” intellettualmente : semplicemente diveniva “servus/a” chiunque perdesse una guerra o insolvesse debiti troppo a lungo !

    La “Inaequalitas” Medievale NON prevedeva né concepiva “razze” …

    Purtroppo il cattivo esempio viene dall’ alto, visto che a Bologna abbiamo una piazza chiamata Liber Paradisus on il nuovo Municipio MA il detto Liber Paradisus viene stravolto da parte dell’ Assessorato alla Cultura come “Abolizione della Bossi Fini & Ius Soli” ! Cose giuste ? Sia ! MA sono presentate in anacronismi … ràiga !

    • Z. scrive:

      Moi, che dici – tra la rivolta di Spartaco e il Secolo dei Lumi c’era vita, secondo te, o solo una vasta e desolata distesa temporale detta Il Nulla? 😀

      • Moi scrive:

        @ Z

        Il Nulla non c’è mai … a meno che per “Nulla” non si voglia intendere “Non c’è ancora quel che mi farebbe propagandisticamente comodo che già ci fosse”.

        La teorizzazione _ col senno di POI, tranne che per Sizzi !_ pseudoscientifica delle “Razze Umane” con pretese scientifico-antropologico-sociologico-giuridiche è un fenomeno che nella Storia umana è relativamente recente …

        Lo vorresti anticipato perché ti toccherebbe mettere in questione che alla Scuola Pubblica dell’ Obbligo NON Colavano Oro ?! … E dire che basterebbe vedere chi l’ ha fondata. Con pregi e limiti ! ET-ET !

        • Z. scrive:

          Quindi mi stai dicendo che Colombo ha scoperto l’America alla fine del Settecento, dopo la pubblicazione dell’Enciclopedia? è così?

          E dai, su, non fare il prezioso! Aiutami a colmare l’ignoranza che l’insegnamento scadente impartitomi dalla scuola pubblica mi lasciato! Non tenermi sulle spine, porcaccia la miseriaccia 😀

        • Moi scrive:

          NON l’ ho mai detto … non attribuire alla gente robe mai dette ! Così facendo è alla categoria avvocatizia che fai fare brutta figura !

        • Z. scrive:

          E allora Moi abbiamo un problema, e pure grosso!

          Perché tutti sanno come gli indigeni americani o gli schiavi neri d’Africa fossero considerati razze inferiori.

          Quindi, se la discriminazione razziale è nata nel Settecento, come caspiterina è possibile che l’America sia stata scoperta nel Quattrocento?

          Dannazione, i torni non contano!

          😉

        • Moi scrive:

          Tutti quelli che si accontentano del Prof della Scuola Pubblica Dispensatore di Oro Colato dell’ Obbligo senza mai più approfondire nulla …

        • Z. scrive:

          Miseriaccia, Muà, io sono qui apposta per approfondire!

          Sto cercando di capire com’è possibile che una teoria del Settecento abbia prodotto i suoi effetti nel Quattrocento.

          Ma tu non mi vuoi aiutare 🙂

        • PinoMamet scrive:

          “Perché tutti sanno come gli indigeni americani o gli schiavi neri d’Africa fossero considerati razze inferiori.”

          Non ne sarei così sicuro.
          I neri dell’Africa venivano comprati da altri neri dell’Africa, o da mercanti arabi; ma non mi risulta che nel Cinquecento e forse neppure nel Seicento qualcuno li definisse “una razza inferiore”.
          Non mi pare che ci sia niente del genere, per esempio, nella Descrittione dell’Africa (riporto il titolo alla buona, eh?) di Leone l’Africano, che poi era anche lui un africano, appunto, un arabo-berbero.
          Perlomeno non nei passi che mi ricordo di aver letto.

          Nell’Othello di Shakespeare l’etnicità del protagonista è usata per i consueti giochi di parole “scorretti” per la sensibilità moderna (tipo “un vecchio ariete nero sta montando la tua pecora” o robe del genere);

          ma niente lascia supporre che il pubblico di Shakespeare pensasse che un nero (anzi, un “moro”, categoria vaga in cui erano messi tutti gli africani/musulmani, un altro segno che le “razze” dovevano ancora entrare nella conoscenza popolare, ammesso che fossero già state inventate…)
          fosse intellettualmente inferiore a un “bianco”.

          Certo ci fu il già ricordato dibattito tra teologi, scioccati dalla scoperta di un “Nuovo Mondo”, sull’anima degli indios
          (ricordiamo che si trattò di uno shock pari a quello che per noi sarebbe la scoperta di un nuovo pianeta abitato, non appena si resero conto di non essere approdati nella lontana, ma conosciuta India o Cina, ma in un continente del tutto ignoto)
          che però fu risolto: non solo gli indios avevano un’anima, ma i gesuiti ne fecero degli amministratori, coltivatori, artigiani e compositori classici…
          altro che razza inferiore!

          Ma certamente, a beneficio delle potenze colonizzatrici, si andava sviluppando anche il comodo concetto di “razza”, che ovviamente non sarà apparso all’improvviso nel Settecento assieme alle parrucche incipriate, ma avrà avuto tutta una sua gestazione.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Però è vero che umanisti come Sepulveda sostenevano la teoria degli “omuncoli”: gli indios non erano proprio uomini, ma qualcosa di inferiore.

        • PinoMamet scrive:

          Un’altra nota: gli indiani dell’India del Sud, per esempio, sono notevolmente più scuri degli indios americani, eppure non c’è stato alcun dibattito sulla loro anima: ce l’hanno sempre avuta, a quanto pare…
          😉

          in ogni caso, l’idea che la “razza umana” abbia un fondamento scientifico, deve per forza di cose essere successiva alla nascita del pensiero scientifico moderno 😉
          quindi non ne andrei a incolpare Colombo, che era schiavista, sì, ma non poteva conoscere il futuro… 😉

        • Z. scrive:

          Pino,

          non conosco l’opinione di Shakespeare al riguardo, ma che gli amerindi fossero omuncoli schiavi per natura, come sai, era tesi diffusa non solo a Burgos.

          Senza addentrarci in discussioni di lana caprina sulla limpieza de sangre, poi, la pippoplutocratica wiki ci ricorda che:

          In the 14th century CE, the Tunisian scholar Ibn Khaldun wrote:

          – :”beyond [known peoples of black West Africa] to the south there is no civilization in the proper sense. There are only humans who are closer to dumb animals than to rational beings. They live in thickets and caves, and eat herbs and unprepared grain. They frequently eat each other. They cannot be considered human beings.” “Therefore, the Negro nations are, as a rule, submissive to slavery, because (Negroes) have little that is (essentially) human and possess attributes that are quite similar to those of dumb animals, as we have stated.”

          e anche qui diventa difficile darne la colpa ai perfidi illuministi del Settecento 😀

          Casomai è vero che nell’Ottocento – più ancora che nel Settecento – certi pregiudizi hanno preso ad avere forma pseudoscientifica (anche grazie a pseudoscienze come la frenologia e simili).

        • serpico scrive:

          perché non citare il Talmud a sto punto, come il pippoplutocratico Yahoo Answers ci ricorda: https://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20090306081602AANxfLl

          santa pasiensa, sono solo gli effetti collaterali del uebb

        • PinoMamet scrive:

          Wow, Yahoo answers… la fonte del sapere 😉

        • Francesco scrive:

          il simpatico arabo, che pare scrivere per difendere l’imperialismo e lo schiavismo nei confronti dei neri, è il primo che sento dire cose del genere prima del nostro 1700

          e pure lui non usa termini come “razza”

          ciao

        • Z. scrive:

          Eh, imparare è sempre bello!

          Prendi me. Non sapevo che conoscessi l’arabo, né che non si potesse essere essere antisemita senza usare la parola “semita”. Visto quante cose imparo 😀

        • Francesco scrive:

          Z

          trovo difficile che si possa essere razzisti prima che il concetto di razza sia elaborato

          un pò come se ci fosse un monoteista prima che si arrivi a concepire Dio

          dovresti smetterla di sforzarti e ammettere che hai detto una imprecisione, puoi sempre prendertela con Cortes e Pizarro per averli sterminati, gli amerindi, senza doverli iscrivere alla Lega

        • Z. scrive:

          Francè,

          mi sembri quel russo che di fronte ad una giraffa disse “questo animale non può esistere!”

          😀

          Eppure la giraffa esiste, esiste il tizio che abbiamo citato qualche giorno fa ed esistevano le discriminazioni razziali prima del secolo XVIII: proprio come esistevano proiettili prima che qualcuno decidesse di studiare in maniera scientifica lo studio del proiettile.

          Che le teorie pseudoscientifiche sulla divisione degli uomini in razze siano nate secoli dopo siamo d’accordo, anzi, a dirla tutta credo che fossero più diffuse nell’Ottocento che nel Settecento. Mi pare anzi (anche se potrei sbagliare) che proprio nell’Ottocento abbiano iniziato a diffondersi anche teorie sull’eugenetica. Ma sostenere che le discriminazioni etniche siano nate coi kattivissimi illuministi direi proprio di no 🙂

  17. Moi scrive:

    Per Khalid Chaouki non sarà “così facile” :

    http://espresso.repubblica.it/attualita/2015/01/15/news/in-moschea-non-si-piange-per-charlie-hebdo-1.195285#gallery-slider=1-195246

    Si noti, nella seconda “gallery” la vignetta n° 3 di Sergio Staino, con Wolinski a colloquio con Maometto … ovviamente 😉 parlano delle Vergini, l’ unico aspetto “religioso” universalmente noto dell’ Islam in Occidente !

    Inevitabile “Cedere al Sessismo”, per dirla con la PresidentA 😉 della Camera 😉 !

  18. mirkhond scrive:

    E credi davvero che siano state liberate aggratise? 🙂

  19. Moi scrive:

    “CUORE”, MASSONERIA PER IL POPOLO

    Vittorio Messori, dalla raccolta “Pensare la storia” (1992, Edizioni

    Paoline – estratto)

    (…) L’argomento è (…) assai più attuale di quanto non sembri. E non

    solo perché, dopo più di un secolo, il libro “Cuore” continua ad essere tra

    i passaggi obbligati per le prime letture. Ma anche perché, proprio adesso,

    il sapore zuccheroso delle pagine deamicisiane sembra migliore – a molti

    cattolici stessi -dell’aspro gusto di sale dei versetti evangelici.

    E’ provato che Edmondo De Amicis era (…) un “fratello” a pieno titolo

    della Gran Loggia torinese. Non c’era del resto bisogno della prova

    dell’affiliazione per riconoscere subito l’impronta della massoneria più

    classica nell’ opera dello scrittore ligure-piemontese.

    In effetti, perché quello massonico è il pericolo che la Chiesa, con

    un istinto significativo, avverti subito come talmente insidioso da

    dedicargli il maggior numero di condanne? Ma perché niente è in

    apparenza più rassicurante e ragionevole – anche per un cri*stiano non

    scaltrito – dell’ideologia delle Logge: amore per l’umanità con relativo

    impegno filantropico, fratellanza, tolleranza, mutuo rispetto, universalismo

    non disgiunto dall’amor di patria, impegno per il miglioramento morale

    proprio e degli altri; e così via.

    Non c’è, dunque, qui, una convergenza con i valori del cristiane*simo?

    Certo: ma con l’avvertenza che ciò che caratterizza questa visione del

    mondo (che è quella che sta alla base di organizzazioni pur rispettabili e

    non di rado meritorie come la Croce Rossa, la Società delle Nazioni, certi

    club a diffusione internazionale) è un’apparenza evangelica senza più la

    sostanza, la base. Un cristianesimo, ma evirato, perché senza Cristo.

    Religiosità, se si vuole; fondata però non sullo scandalo e la follia del

    figlio di Dio che muore sulla croce, ma sulla “ragionevolezza” di un Dio

    immaginato a sua misura dalla “sapienza” umana, un tranquillizzante Grande

    Architetto dell’Universo, il Garante dell’ordine sociale (la massoneria,

    non lo si dimentichi, fu sempre, ed è, fenomeno di aristocratici e di

    borghesi, senza base popolare, che del resto non cerca e non vuole).

    La croce è segno di contraddizione, divide; l’innocua idea di un “Dio” senza

    volto sembra unire. La reazione cattolica (ma non protestante: tra i

    fondatori, nel 1717 a Londra, della massoneria moderna, ci furono pastori

    anglicani; molti vescovi delle chiese riformate sono esplicitamente

    affiliati; sono e furono “fratelli” anche teologi come Albert Schweitzer

    che, lasciati gli studi biblici, nel lebbrosario di Lambaréné mise in

    pratica, del resto nobilmente, la sua “filantropia”: esempio poco seguito

    dai suoi confratelli delle molte P2 e delle Logge del Sud italiano, sulle

    quali indagano proprio ora i magistrati antimafia…), la reazione

    cattolica, dunque, fu dura proprio per questo aspetto ingannevole, per

    questa “concorrenza sleale”. Insomma, un “diffidare delle imitazioni”.

    Per tornare a “Cuore”, l’aspetto di “manuale divulgativo” della ideologia

    del massone De Amicis è evidentissimo: la “morale” sembra davvero

    “cristiana”, ma non è basata sulla fede nel Cristo (di cui mai si parla) né

    sull’attesa della Vita Eterna, bensì sulla fede nell’Umanità e nel

    Progresso. Il processo di svuotamento e di so*stituzione è completo: non vi

    è alcun cenno, in “Cuore”, al Natale, alla Pasqua o ad alcuna altra

    ricorrenza cristiana. I soli accenni religiosi sono lasciati,

    significativamente, alla madre di Enrico; cose da compatire in quelle

    donne che, non a caso, non hanno accesso alle Logge… Le antiche feste

    cristiane sono sostituite da quelle ci*vili; il Vangelo dallo Statuto e dai

    Codici; i santi dai padri della patria (Garibaldi, Vittorio Emanuele,

    Cavour, Mazzini); gli ordini religiosi dall’Esercito, visto come “fucina di

    virtù”; i martiri dagli eroi (il Tamburino sardo, la Piccola vedetta

    lombarda); l’impegno ascetico dalle virtù del cittadino esemplare; il

    Decalogo e il Discorso della Montagna dai buoni sentimenti su cui tutti

    concordano; le processioni dalle sfilate militari…

    La vicenda è situata nel 1881-82 nella Sezione scolastica Moncenisio, un

    chilometro appena da una Valdocco ormai in piena attività. E’ documentato

    l’intento di De Amicis (che, personalmente, fu persona sincera e buona, un

    galantuomo funestato da terribili sventure familiari), di opporre,

    all`”oscurantismo” rilanciato da Don Bosco nei suoi collegi, le “luci” delle

    scuole pubbliche della Nuova Italia liberale e anticlericale. Operazione

    riuscita, tanto che – costatando la diffusione di “Cuore” anche tra

    cattolici che non riuscivano a scorgere il trucco – i salesiani rnisero

    subito in campo il loro don Viglietti che riscrisse il libro (“Vita dì

    collegio” era il titolo), riportando il Cristo come garante della morale

    laicizzata da De Amicis. Pare che l’ormai vecchio don Bosco,

    letto “Cuore”, esclamasse ironicamente: «Bello! Peccato però che non

    funzioni. Come ci si può dire fratelli e comportarsi di conseguenza, sempre,

    senza riconoscere un Padre comune?».

    Domanda oggi più che mai attuale, visto che, finito il dialogo con i

    marxisti per estinzione dell’interlocutore, è proprio l’umanitarismo

    “liberal” di derivazione massonica (anche se spesso inconsapevole) che

    affascina certa “intellighenzia” cattolica. Non dimentichiamo però di

    giudicare l’albero dai frutti; i ragazzi di “Cuore”, cresciuti in quel

    commovente clima filantropico, saranno poi gli interventisti del 1914.

    Saranno gli “oscurantisti”, i cattolici, che tenteranno di opporsi a quella

    che il papa chiamerà «l’inutile strage». Gli “amici dell’umanità” li

    troveremo in piazza a invocare il «bagno di sangue rigeneratore», in nome di

    quella patria che i De Amicis avevano sostituito alla Chiesa.

    Tutta la svenevole melassa della pedagogia “nuova” di cui “Cuore” – pur in

    perfetta buona fede – è manuale, era l’ideologia, non dimentichiamolo mai,

    di quella borghesia europea che gestiva con mano spietata gli imperi

    coloniali, schiacciando sotto il tallone dell’Occidente, proclamatosi “faro

    del mondo civile”, ogni altra cultura, disprezzata come inferiore.

    Era l’ideologia che, mentre diceva di allevare i giovani a valori universali

    (tentando, anche qui, di adeguarsi alla cattolicità dell’aborrita Chiesa),

    esaltava a tal punto i nazionalismi da provocare quelle sanguinose

    esplosioni periodiche che da allora contrassegnano la nostra storia. Era la

    società che a Franti – il “malvagio” per eccellenza di “Cuore” – sapeva

    solo riservare quell”‘ergastolo” in cui il libro, compiaciuto, lo dice

    definitivamente rinchiuso. De Amicis si rifaceva al suo amico e concittadino

    Cesare Lombroso, “guru” del positivismo scientista, per il quale ci sono

    uomini che sono criminali per natura: questione di nascita, su cui nulla può

    l’educazione. Un peccato originale, insomma, ma – a differenza di quello

    cristiano – senza alcuna redenzione. Non la pensava così don Bosco che un

    giorno (l’episodio è famoso), condusse in passeggiata, da solo, proprio i

    “mostri” alla Franti rinchiusi nell`”ergastolo” torinese, il malfamato

    carcere minorile detto “La Generala”, provando che non erano irrecuperabili

    come la scienza ufficiale (e i “cuor d’oro” alla De Amicis) affermavano.

    Ciò che ai moderni maestri filantropi della scuola elementare di Stato

    Moncenisio era impossibile, non lo era, evidentemente, per chi credeva nel

    Dio di Cristo e non nel Grande Architetto dell’universo.

    __________

    • Francesco scrive:

      grazie

      il riferimento a Franti illustra con terribile evidenza la distanza tra l’umanitarismo e il cristianesimo

      in primis a me, che sono sempre attratta dal fariseismo e dalla lapidazione degli stronzi (come se non sapessi di esserlo io per primo)

  20. Moi scrive:

    *** Pregi & Limiti ***

    MASSONERIA: RAFFI IN DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA

    http://www.trebisacce.info/Home/tabid/36/articleType/ArticleView/articleId/319/MASSONERIA-RAFFI-IN-DIFESA-DELLA-SCUOLA-PUBBLICA.aspx

    ———————————-

    Gli estratti che seguono sono tratti da Juravit, rivista massonica, purtroppo non più disponibile sul sito del Grand’Oriente d’Italia. Il numero in questione risale al mese di dicembre del 1978. Nel primo articolo riportato, i Fratelli massoni celebrano la figura di Michele Coppino, illustre massone che alla guida del suo ministero pose le basi per lo sviluppo della nostra moderna istruzione pubblica 1. Una volta scoperta la paternità della cosiddetta «scuola pubblica» non è difficile comprendere i veri motivi della guerra sferrata contro la scuola privata, prima della Massoneria e in seguito dalla Sinistra. All’indomani dell’unità d’Italia, una cricca di massoni, consci dell’enorme sfera d’influenza esercitata dalla Chiesa di Roma tramite le scuole cattoliche, imposero alla popolazione del neonato Regno una forma di istruzione laica intesa a «liberare» le giovani generazioni dal «condizionamento clericale» e dalla «superstizione» 2. E questo, da notare, in un Paese ancora a maggioranza cattolica (ma in democrazia il popolo non è «sovrano»?) e in nome della «laicità» (leggi ateismo) promossa da una sètta che si presenta ai suoi adepti come la sola religione dell’Uomo…

    http://www.centrosangiorgio.com/occultismo/massoneria/articoli/pagine_articoli/massoneria_istruzione_pubblica.htm

    —————————–

    Massoneria toscana a sostegno della scuola pubblica –

    http://www.grandeoriente.it/eventinewsgoi/2014/06/massoneria-toscana-a-sostegno-della-scuola-pubblica.aspx

  21. Moi scrive:

    @ Z

    Guarda che è semplicissimo, come concetto :

    http://it.wikipedia.org/wiki/Anacronismo

    … sennò tanto vale che diamo direttamente ragione a chi dice che campanili e minareti raffigurano i razzi spaziali per raggiungere Nibiru !

  22. Moi scrive:

    E poi diciamolo: non c’è parola semanticamente più sputtanata di “Razzismo” … oggi applicata anche per “razze” 😉 come obesi, donne e gay.

    • Moi scrive:

      Perfino i Fumatori lo lamentano …

      • Z. scrive:

        E’ anche questione di mode. C’è il periodo in cui va di moda “antisemitismo” (o il suo cugino da cientre sociale, “antisionismo”), quello in cui va di moda “omofobia”; e poi ci sono meteore come “divisività”, “reciprocità” o “agibilità politica”.

        Certo, “razzismo” è termine molto comprensivo: il che ne fa un classico sempreverde, come il tubino nero.

  23. Moi scrive:

    Ancora ?! Mi pare che su Bartlomé de Las Casas, qui, siano scorsi fiumi di “bàits” …

  24. habsburgicus scrive:

    Vi fornisco, se a qualcuno interessa, alcuni dati interessanti (e, presumo, rari) sulla religione in URSS nell’agosto 1944, tratti da un ottimo articolo dello storico Adriano Roccucci su Cahiers du monde russe et soviétique del 2009 (tradotto in francese)..almeno a Mirkhond e a Francesco, forse interesseranno, chissà, magari pure a Miguel
    Essi mostrano, con dati precisi, da un lato la grande rinascita religiosa nei territori occupati dai tedeschi (e per converso la quasi-estinzione della vita religiosa nel resto) e da un altro i limiti della “rinascita religiosa” ascritta a Stalin (dal 1943)..che però ebbe un grande significato (e dopo Stalin, in 1958 e 1961 verrà di nuovo circoscritta grandemente, senza mai più tornare per fortuna all’epoca buia pre-1939..dal 1964 di nuovo parziale “disgelo” sulla base del “vivi e lascia vivere” brežneviano, Andropov sembrava invece favorevole ad una stretta ma morì subito e Gorby all’estremo inizio non sembrava amichevole, anzi…poi… lo sappiamo tutti quel che è capitato)
    Si tratta di un rapporto segretissimo (soveršenno sekretno) del 5/10/1944 del compagno Karpov (alto funzionario della GPU, messo da Stalin nel sett 1943 a capo del neo-creato Consiglio per gli affari della Chiesa ortodossa russa presso il Consiglio dei Commisaari del popolo dell’URSS, o SPDRPC pri SNK SSSR) al compagno Molotov (in Politbjuro 1926-1957, Pres Cons 1930-1941, Min Est 1939-1949 e 1953-1956) sul numero di chiese aperte al culto in URSS al 1/8/1944 (escluso il Baltico all’epoca in gran parte non ancora riconquistato) * indica i territori che non furono mai occupati dai tedeschi; tutti gli altri lo furono (se non in tutto, almeno in parte, tipo obl. Moskva) obl=oblast’ cioè regione ASSR=Repubblica socialista sovietica autonoma SSR=Repubblica socialista sovietica
    Al 1/8/1944 in URSS c’erano
    8809 chiese aperte (escluso il Baltico), di cui 6500 in territori ripresi ai tedeschi;
    per la precisione
    5206 in UkrSSR (in ucraino URSR) cioè Ucraina
    1907 in RSFSR cioè Russia
    1100 in MSSR (in moldavvo RSSM) cioè Moldova
    550 in BSSR cioè Bielaruś si noti la differenza rispetto all’Ucraina !
    46 in altre Repubbliche
    Nella RSFSR vi era grande differenza; in obl. Moskva, 187 chiese (ma nessuna in 23 distretti), 162 in obl. Jaroslavl’ (ma nessuna in 16 distretti), in 4 entità amministrative solo 4, in 4 solo 2, in 6 addirittura una sola (in obl. Orël, nessuna in 39 distretti)

    In dettaglio
    Ucraina
    500 in obl. Odesa
    400 in obl. Vinnycja
    370 in obl. Kyïv
    370 in obl. Černihiv
    300 in obl. Žytomyr
    258 in obl. Poltava
    258 in obl. Rivne
    222 in obl. Stalino (oggi Donec’k)
    155 in obl. Kharkiv

    in RSFSR
    283 in obl. Kursk
    229 in obl. Krasnodar
    187 in obl. Moskva
    162 in obl. *Jaroslavl’
    149 in obl. Rostov-na-Donu
    127 in obl. Stavropol’
    108 in obl. Orël
    81 in obl. Kalinin
    80 in obl. Voronež
    60 in obl. Smolensk
    60 in obl. Crimea
    58 in obl. *Ivanovo
    32 in obl. *Molotov (oggi Perm’)
    28 in obl. *Sverdlovsk (oggi Ekaterinburg)
    24 in obl. *Kirov (fallì il tentative proto-el’ciniano di ridargli il nome storico di Vjatka)
    21 in obl. *Gor’kij (oggi Nižnij Novgorod)
    16 in obl. *Rjazan’
    4 in obl. *Kujbyšev (oggi Samara)
    4 in obl. *Saratov
    4 in obl. *Tambov
    4 in obl. *Čkalov (oggi Orenburg)
    2 in obl. *Novosibirsk
    2 in obl. *Penza
    1 in obl. *Altaj
    1 in obl. *Primor’e
    1 in obl. *Irkutsk
    1 in obl. *Kurgan
    1 in obl. *Krasnojarsk
    1 in obl. *Khabarovsk
    1 in *ASSR Mari
    1 in *ASSR Mordovija
    *, mai occupata dai tedeschi
    nel 1944 pervennero al SPDRPC 3045 domande di aperture di chiese (soprattutto dagli oblasti di Ivanovo, 306; Moskva 241; Gor’kij 190; Tula 147; Kalinin 140; Voronež 137; Kirov 132; Rjazan’; 127 e Jaroslavl’, 122), in genere l’esame fu differito; su 1432 domande che ebbero risposta, 1280 ebbero un rifiuto (soprattutto a causa delle autorità locali, spesso più rigide !);
    le chiese non aperte al culto erano 15.447 (di cui 14.585 nella sola RSFSR);
    ultimo caso importante di repressione dei fedeli clandestini si ebbe nella deportazione, il 7/6/1944, di 1673 persone dagli oblasti di Rjazan’, Orël e Voronež in Siberia (rapporto segretissimo di Berija a Stalin)

    31/1/1945: Norme sull’amministrazione della Chiesa russa ortodossa (ratificate in anticipo dal SNK, il 28/1/1945); forte centralizzazione; norma delle parrocchie andava contro la legge sovietica del 1929 (come Karpov rilevò, pur consigliando di lasciar stare, e così fu ma il governo sovietico non mutò la legge); nel 1961 però la legge fu di nuovo applicata (Suslov nel 1958 era riuscito a imporre il ritorno alla politica antireligiosa ma, va detto, tranne eccessi qua e là, non si tornò agli errori dei Ventio e soprattutto dei Trenta; ciò va detto e ribadito)

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Karpov parente del campione del mondo di scacchi?

    • Francesco scrive:

      grazie

      la capacità della Chiesa Ortodossa di resistere ha evidentemente del miracoloso

      imparasse anche a essere più cristiana e meno russa sarebbe un exemplum

      PS a me viene in mente la politica italiana verso le moschee, anche se la causa è più la cialtroneria che l’ideologia

      • mirkhond scrive:

        Meglio di cielle è sicuramente.
        L’autocefalia ortodossa sicuramente ha generato il peccato del nazionalismo, da noi SEMPRE aborrito.
        Ma al contempo ha permesso a queste cristianità di resistere e SOPRAVVIVERE (sia pur in condizioni dure, spesso durissime) sotto regimi NON cristiani come nell’Iran zoroastriano dei Sasanidi (226-651 d.C.), Islam e comunismo.
        L’estinzione della chiesa latina del Maghreb nel XII secolo, non si dovette al fatto che fosse latinofona, quanto all’essere legata a Roma.
        Finchè il Papato era debole e i Franchi erano sulla difensiva, ci potevano essere speranze di sopravvivenza, ma con le “reconquiste” spagnola e normanna (con la creazione di un’effimero dominio normanno tra Bona e Tripoli nel 1134-1160), le sorti di quella cristianità erano purtroppo segnate.
        E dopo il 1192 l’annuario pontificio non registrava più vescovi a Cartagine/Tunisi….
        Purtroppo!

        • mirkhond scrive:

          un effimero

        • Francesco scrive:

          politicamente hai ragione ma una chiesa cristiana non universale è una contraddizione

          e poi la cristianità orientale è sopravvissuta in Egitto, Palestina, Siria, Anatolia fino a oggi

          ciao

        • mirkhond scrive:

          Ma si tratta di chiese AUTOCEFALE!
          Anch’io per principio solo per l’unità della comune ortodossia cristiana, come ho ripetuto tante volte.
          Ma se l’autocefalia pur con le sue inevitabili e non piacevli derive nazionalistiche, è l’unico modo per sopravvivere COME CRISTIANI in regimi non cristiani e potenzialmente OSTILI al Cristianesimo, credo che sia quantomeno una NECESSITA’!

  25. Moi scrive:

    Nel caso, mi pare che oggi ufficialmente le religioni accettino l’ idea che eventuali Alieni siano “Figli (e Figlie, sessuati 😉 … ) dello Stesso Creatore” … e in effetti è logico così, soprattutto per dei Monoteismi che diventerebbero automaticamente “Politeisti”se dovessero attribuire ad Altre Divinità la creazione di Altri Mondi. Che poi è stata la logica dei Nuovi Mondi … E infatti gli Indigeni più disumanizzati di tutti sono stati quelli dell’ Oceania, quando oramai si era “imboccato un certo andazzo” in un certo periodo !

  26. Moi scrive:

    “Tra Matite & Kalashnikov” [sic]

    Un’ Amica della Aya Egiziano-Reggiana dell’ Associazione MondoInsieme di Reggio Emilia, da Lilli Gruber (che confida nelle Donne Islamiche,che si facciano valere contro i “Maschi” Islamici, e “Maschietti” li ritiene solo i PostCristiani) … su Islam e Libertà di Espressione 😉

    http://www.la7.it/otto-e-mezzo/rivedila7/otto-e-mezzo-sabato-17-01-2015-145157

    Con Pietro Ostellino e Giancarlo Bosetti …

    Marwa Mahmoud (di aspetto abbastanza Levantino rispetto alla Aya, ma bella ragazza anche lei) anch’ella tra i “Fans MultiEtnici del Liga” [cit.] 😉

  27. mirkhond scrive:

    “un giorno dovremo fare qui sul blog una discussione seria sulla ri-periodizzazione della Storia
    dire che “età moderna” inizia nel 1492 è ormai assurdo..e si presta ad equivoci
    forse bisognerà farla finita con Medioevo ed Età Moderna (come la si intende oggi)
    e ascoltare il buon senso “popolare” che, pur senza sapere nulla di storia, chiama moderno al massimo il XIX secolo…io vedrei il discrimine con la rivoluzione+ma ne riparleremo !”

    Periodizzare è sempre rischioso e fuorviante, perché per soffermarsi sulle cesure, non si tende a vedere le continuità storiche.
    Comunque visto che ai fini degli studiosi e degli studenti, una qualche periodizzazione diventa necessaria, posso solo aggiungere che già quando andavo all’università, un nostro docente, Angelo Massafra, ci diceva che il medioevo finisce nel 1789 con la rivoluzione francese.
    Ed anzi, secondo altri storici, ci diceva sempre, addirittura nel 1914!
    Per quel che riguarda il modestissimo e opinabilissimo parere di chi scrive, il vero discrimine della nostra storia è il 1945, quando l’uomo per la prima volta nella sua storia ha avuto a disposizione l’arma per distruggere la terra: la bomba atomica!

    • PinoMamet scrive:

      “ci diceva che il medioevo finisce nel 1789 con la rivoluzione francese”

      trovo che non avesse tutti i torti…

      con la Rivoluzione Francese finisce definitivamente- anche nel riluttante mondo anglosassone, che pure opporrà resistenza ideologica per un bel po’- l’idea dello Stato come inestricabile garbuglio di Diritto Divino, legame feudale, Privilegi tradizionali, Usi&Consuetudini, Trono&Altare, Diritti Corporativi…

      e nasce invece la figura sovrana del Cittadino, anzi, del Citoyen, modello non sulla realtà, ma sull’idealizzazione del Romano e, ancor più, dell’Ateniese libero di epoca classica, titolare in via esclusiva di tutti i diritti.

      Il mondo militare, con i suoi simboli così lampanti, si presta all’esemplificazione:
      da una parte “il Reggimento del Duca di Tale”, pagato e equipaggiato da lui, e formato dai suoi amici di famiglia e dai suoi fittavoli (Wellington, contro Napoleone, era ancora così…), dall’altra il Libero Cittadino Dupont arruolato nel Genio Ferrovieri, e spedito a ottocento chilometri da casa sua anche in tempo di pace, essendo cittadino libero, sì, ma di tutta la nazione…

      oppure le lingue:
      da una parte i minatori gallesi che parlano gallese, senza nessun riconoscimento ufficiale, perché si parlano tra loro e si devono pur capire;
      dall’altra i francesi che in Francia si parla francese perché è “la lingua ufficiale”.

      • Francesco scrive:

        con la Rivoluzione Francese finisce definitivamente- anche nel riluttante mondo anglosassone, che pure opporrà resistenza ideologica per un bel po’- l’idea dello Stato come inestricabile garbuglio di Diritto Divino, legame feudale, Privilegi tradizionali, Usi&Consuetudini, Trono&Altare, Diritti Corporativi…

        ehm, qualcuno non ha avvertito gli Italiani (intesi come popolo, non i quattro gatti costituzionalisti)

  28. Pietro scrive:

    Quella del medioevo che finisce nel 1789 e’ idea che accomuna diversi storici, alcuni molto importanti. Il mio professore di Storia Moderna (ma specialista in Prima guerra mondiale) lo faceva arrivare al 1914 (se non 1918).

    • Z. scrive:

      In effetti, da ignorante e profano, mi pare più ragionevole farlo terminare al 1914 (o al 1918) che nel 1789. Voglio dire, hai fatto 30, fai 31 🙂

      • mirkhond scrive:

        Dipende da area ad area.
        E comunque sono sempre periodizzazioni schematiche.

        • lanzo scrive:

          Non mi azzardo a mettere becco su tanti “learned comments” detto senza ironia, in quanto, come disse Leo Longanesi: Tutto quello che NON so l’ho imparato a scuola.

      • PinoMamet scrive:

        Io sono fatto a modo mio, lo so.
        Ma certo che pure voialtri… 😉

        Mirkhond usa i nomi medievali;
        Moi perde tempo dietro tutti i filmati che esistono al mondo;
        Francesco ama i ricchi;

        ma tu, Z., mi chiedo cosa ti spinga a essere un così assiduo difensore di tutto ciò che è istituzionale 😉

        sarà stata Giurisprudenza? Voglio dire, non è mica un reato avere opionioni diverse su una data convenzionale…

        fa’ come suggerisce Carlo Cracco nella pubblicità delle patatine: “Osala!”
        😉 😀

      • Z. scrive:

        Ehm… mi sa che non ho capito cosa intendi!

        Io intendevo dire che la differenza tra epoca medievale e moderna non è sufficiente per una cesura storiografica, allora tutto sommato non mi sembra irragionevole tirare dritto sino alla Grande guerra, come faceva il professore di Pietro.

        Per il resto, credo di essere quello meno strano – e dunque, inevitabilmente, più monotono e noioso – della balotta 🙂

      • Z. scrive:

        Comunque io sapevo anche di periodizzazioni che anziché posporre il terminus a quo della modernità lo anticipavano; devo dire che da profano e ignorante qual sono mi sembravano più convincenti.

        • mirkhond scrive:

          Se vogliamo, aspetti di protocapitalismo iniziano già nel XII nelle Fiandre, in Renania e in parte della Lombardia.
          Il tumulto dei Ciompi della Firenze del 1378, fu un fenomeno di rivolta protosindacale.
          Quindi fenomeni di modernità possono coesistere con conservatorismi e arcaismi.
          La scoperta dell’America e la sua successiva conquista furono avviate da un Frangistan ancora medievale….
          Ed era stata anticipata da viaggi di missionari, mercanti, avventurieri come Marco Polo nei secoli XIII-XIV.
          Quando con la frantumazione dell’Impero Mongolo (1294) l’islamizzazione dei tre khanati occidentali (1295-1363) e la cacciata dei Mongoli dalla Cina (1368), con la chiusura della Via della Seta, non spensero la sete di guadagno dei Franchi.
          Che di conseguenza individuarono nella via di mare, la possibilità di accesso all’Estremo Oriente, finendo incidentalmente per scoprire le sconosciute Americhe.

      • habsburgicus scrive:

        1914 non è 1789..
        si potrebbe usare, con molti distinguo, ma solo per i paesi “tradizionali” (in primis Austria-Ungheria, Germania e poco altro)

        NON per la Francia ove 1l 1789 è lo spartiacque
        NON per l’Iberia ove lo è il 1807/1808..o al limite il 1834
        NON per l’Italia ove la cesura è il 1848/1859/1860, rivoluzione detta risorgimentale, l’unica che abbia subito l’Italia)

        • habsburgicus scrive:

          non che io neghi l’importanza del 1914..anzi
          è noto che in ciò io sia d’accordo con Miguel 😀
          la I GM è importantissima..infinitamente più della II GM (una pagliacciata, ancorché sangunosa)
          ma il 1914 non è “ndipendente”..per molta parte d’Europ c’è il 1789 prima

          pace PMLI et similia, una data che non conta nulla (vabbè, esageriamo :D)..é il 1917
          foriera di molti lutti orrendi e inauditi, ma che non ha lasciato nulla
          e anche qui è noto che un certo interesse per l’URSS io ce l’ho…condiviso da pochi qui, purtroppo 😀
          del resto il 1917 presuppone il 1914 !
          senza il Grande Massacro, il Gran Porco 😀 sarebbe rimasto a Zurigo ad avvelenare le menti di qualche gonzo 😀 😀 😀 ma non avrebbe fatto danni 😀

        • Francesco scrive:

          ma il 1914 è solo la continuazione, forse la celebrazione in gran stile, della rivoluzione industriale iniziata un centinaio d’anni prima

          da capire perchè l’equilibrio europeo sia imploso in maniera così fragorosa – poi tutto l’ambaradab crollerà col 1939

          insomma, non è nè un inizio nè una fine, mi sembra

      • Francesco scrive:

        beh no, se ce ne vogliono 30 la trentunesima è di troppo!

        fino al 1789 va bene, al 1914 non concordo

        massimo col 1914 finisce l’Età Moderna e inizia quella industriale (?)

  29. Pietro scrive:

    Il mio professore era questo, giusto per completezza. http://it.wikipedia.org/wiki/Brunello_Vigezzi

    • habsburgicus scrive:

      capisco l’idea che è sottesa (giustissima) ma ha il torto di valere solo per il Sud e Centro Europa e poco altro..dunque non la posso accettare..
      ma scriverò qualcosa più tardi, proponendo le “mie” periodizzazioni

  30. mirkhond scrive:

    “Marwa Mahmoud (di aspetto abbastanza Levantino rispetto alla Aya, ma bella ragazza anche lei)”

    E’ una bella ragazza. Peccato per quel brutto azzento zispadano….

  31. mirkhond scrive:

    “con la Rivoluzione Francese finisce definitivamente- anche nel riluttante mondo anglosassone, che pure opporrà resistenza ideologica per un bel po’- l’idea dello Stato come inestricabile garbuglio di Diritto Divino, legame feudale, Privilegi tradizionali, Usi&Consuetudini, Trono&Altare, Diritti Corporativi…”

    Per il mondo anglosassone credo però che la questione sia più ingarbugliata, visto che i fenomeni di modernizzazione in Inghilterra iniziano con la “riforma” anglicana di Enrico VIII, con la nascita della gentry sulle terre dei soppressi monasteri, e poi con le enclosures del XVII secolo, del periodo di Cromwell, che vedono milioni di contadini privati delle terre comuni.
    Il feudalesimo in Inghilterra de facto muore nel XVII secolo, restandone solo una facciata “tradizionalista” dietro cui si nasconde in realtà già la spietata grinta imprenditoriale del capitalista moderno.
    L’Inghilterra la sua di rivoluzione l’ha fatta tra 1531 e 1689, mantenendo però involucri parafeudali e paratradizionalisti, che sono poi quelli che affascinano tanti italiani alla ricerca di un “medioevo” peduto.
    Sempre rigorosamente british….
    Come testimoniato da romanzi, film e serie tivù in cui gli Anglosassoni sono famosi…

    • habsburgicus scrive:

      L’Inghilterra la sua di rivoluzione l’ha fatta tra 1531 e 1689, mantenendo però involucri parafeudali e paratradizionalisti,

      appunto..con la tua consueta acutezza, hai colto il punto essenziale
      possiamo fare durare il Medioevo sino al 1789, ma SOLO per i paesi rimasti cattolici ! (per i soli Asburgo, sino al 1914–.ma sarebbe assurdi…un Medioevo personalizzato :D)
      e ciò implica un’aporia
      meglio de-medievalizzare l’epoca e introdurre una nuova categoria che possa comprendere anche l’Inghilterra (e il genere il mondo riformato)
      io sarei d’accordo per separare l’epoca c.a 1400-1700 (5 minuti fa ho scritto 1300, ma ho dubbi)..resta da trovare un nome !

  32. habsburgicus scrive:

    A me sembrerebbe non del tutto campata in aria una suddivisione del genere
    Sino a III secolo d.C, Antichità
    Metà III secolo d.C-metà VIII secolo d.C Tarda Antichità
    c.a 750-1300, Medioevo
    c.a 1300-1700, Epoca delle Grandi Scoperte e delle Trasformazioni lo so, lo so, “Grandi Scoperte” per il XIV è esagerato..volendo, da attaccare a Medioevo
    c.a 1700-1914, Età Moderna
    dal 1914, Età contemporanea
    ma si può fare meglio 😀
    adesso tocca a voi !

    • PinoMamet scrive:

      Beh, non è poi così diversa dalla divisione solita, che per tagliar la testa al toro ha scelto come data simbolica della fine del Medioevo quella che forse è la più Grande Scoperta dell’epoca delle Grandi Scoperte e Trasformazioni ;)… perlomeno in senso geografico!

      • habsburgicus scrive:

        si, Pino..
        però il succo è un altro
        io separo il XCI e XVII secolo dal Settecento (e a fortiori dal post 1789)
        mi riesce sempre più difficili chiamare “moderni” quei secoli 😀
        tuttavia non sono medievali ! obstat Lutherus (vedi sotto)
        urge ricerca di un nome 😀
        proto-moderni ? (gli anglosassoni già usano spesso Early Modern)

      • PinoMamet scrive:

        Ma qualunque data, o nome, si scelga, si finirà sempre per scontentare qualcuno, o perdere di vista qualche elemento.

        Già la nostra divisione solita, per esempio, pecca di eurocentricità.
        Ok, noi siamo europei e che ci frega, mica possiamo pensare sempre anche con la testa degli altri; sono capacissimi, ci pensino loro.

        Ora, capisco certi popoli che sono stati colonizzati prima di sviluppare una propria storiografia che andasse oltre l’oralità;
        assorbiti, come di fatto è stato, nella cultura occidentale (francese o inglese, il più delle volte) è logico che un polinesiano dei “territori d’oltremare” o un aborigeno australiano di lingua inglese studino la storia europea, verosimilmente, mi auguro, senza dimenticare la loro cultura di partenza.

        Però vorrei sapere se per esempio i giapponesi usano la nostra divisione, a scuola: che senso ha per loro dire che il Medioevo finisce con la scoperta dell’America?
        Il loro finisce, semmai, con la scoperta… del Giappone!
        (che poi non è manco così, ma per capirci).

        • lanzo scrive:

          Il medioevo dei giapponesi, IMO, fini’ con le cannoniere dell’ammiraglio Perry: O modernizzate ed aprite il mercato oppure vi bombardiamo.

  33. mirkhond scrive:

    Mah, a me assolutizzare le periodizzazioni, mi sembra sempre riduttivo e fuorviante, proprio in virtù della lunga coesistenza tra vecchio e nuovo.
    Di fratture vere nella storia umana ne vedo molto poche.
    Una di queste, come sovraccennato, è il 1945, quando con la bomba atomica l’uomo raggiunge la capacità di distruzione di un intero pianeta, il nostro.

  34. mirkhond scrive:

    Comunque credo che un buon punto di partenza per delle sia pur generiche periodizzazioni, sia quello di Toynbee nel suo Il Racconto dell’Uomo, del 1973.

  35. mirkhond scrive:

    meglio de-medievalizzare l’epoca e introdurre una nuova categoria che possa comprendere anche l’Inghilterra (e il genere il mondo riformato)

    Attenzione, a non vedere la riforma protestante come un blocco unico.
    Il luteranesimo, non cambiò di fatto la struttura feudale e cittadina tedesca, e nemmeno della Scandinavia e del Baltico, casomai vi rafforzò il feudalesimo (vedasi i baroni baltici tedeschi, eredi luterani dei cavalieri teutonici) e in Germania la già medievale frammentazione che riduceva l’autorità del sacro romano imperatore ad una mera formalità, continuando un processo già iniziato se non con Federico I Barbarossa (1152-1190) sicuramente col nipote Federico II (1220-1250).
    Diverso fu invece il Calvinismo, non tanto in Ungheria dove ebbe conseguenze non molto dissimili dal Luteranesimo in gran parte del mondo tedesco-baltico-scandinavo, ma a Ginevra e soprattutto in Olanda, dove potenziò le tendenze capitalistiche già presenti nell’area nel XII secolo.
    E poi infine, in Inghilterra dove ebbe conseguenze ancor più rivoluzionarie, come sovraccennato.

  36. Moi scrive:

    @ HABSBURGICUS

    http://2.bp.blogspot.com/-s2tVqqIEDWo/UdyTr1OEZaI/AAAAAAAAaZQ/kA39SNSLHCY/s1600/image002-723783.jpg

    … poco dopo quando il Ròial Bèbbi sarà deposto 😉 !

    • PinoMamet scrive:

      Ma stai fissato co’ ‘sto Royal Baby, eh?
      😉

      Fìdati che se il Regno Unito smetterà di essere regno (cosa che- purtroppo 😀 – non credo) non sarà certo a motivo dei musulmani.

    • mirkhond scrive:

      Bellissimo!
      Sarebbe una bella vendetta per tutto il male che l’Inghilterra ha fatto all’umanità a partire da Enrico VIII….. 🙂

      • Francesco scrive:

        questo è un sottile razzismo anti-islamico!

        e poi metà della City è islamica già oggi: non vedo discontinuità col sistema che tanto detesti

        ciao

        • mirkhond scrive:

          “questo è un sottile razzismo anti-islamico!”

          ?????????????????????????????????????????????

        • Francesco scrive:

          scusami, se dici che l’islamizzazione è la giusta punizione per l’Inghilterra, ne dai un giudizio negativo, no?

          almeno così ho capito io

          PS era una battuta in ogni caso

        • mirkhond scrive:

          Se l’Inghilterra ha ripudiato Cristo fin dai tempi di Enrico VIII, causando tanto male in patria, in Irlanda, Scozia, colonie, distruggendo le Due Sicilie ecc. e non ne vuol sapere di tornare a Cristo, allora merita di diventare un paese muSSulmano! 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Beh, mi sembra un po’ esagerato dire che l’Inghilterra abbia rinnegato Cristo;

          ha rinnegato il primato del papa, facendosene uno su misura (stessa tentazione hanno avuto i Galli ;), fermandosi però alla tentazione…);

          tranne che poi la classe colta ha spesso sentito il richiamo di Roma…

      • Francesco scrive:

        io sono debole in Storia ma la conquista di Scozia e Irlanda non mi pare imputabile agli anglicani, mi pare fosse “destino manifesto” dell’Inghilterra da tempo

        sulle colonie non voglio litigare per nulla

        sul Regno ci stavano pure i francesi e (quasi) tutta la nobiltà locale

        e poi hanno inventato il football, il tennis, il rugby!

        poverini

        • habsburgicus scrive:

          l’Irlanda è inglese dal 1169-1170 (Henry II), molto prima
          la Scozia si protestantizzò da sola, nel 1560-1567, con importante aiuto inglese certo, ma quando era ancora indipendente, financo de iure (de facto lo fu ancora dal 1603 al 1707, stesso Re ma Parlamenti e leggi separate)

        • Francesco scrive:

          grazie

  37. habsburgicus scrive:

    Attenzione, a non vedere la riforma protestante come un blocco unico.

    vero
    tutto dipende dall’approccio..se ci muoviamo in un’ottica economica possiamo fare durare il Medioevo dal Mille al 1789 (in certe parti d’Europa al 1848), non c’è problema
    se ci poniamo da un punto di vista idealistico, la Riforma (OGNI Riforma) è un scoglio insuperabile (secondo me)…a meno di rivedere la definizione di Medioevo 😀
    ed in tal caso la vecchia suddivisione della CAH (1° edizione) [lo faceva iniziare al 325 d.C] è la più giusta..Medioevo da Costantino a Lutero
    cioè da quando il mondo occidentale divenne istituzionalmente cristiano (volendo ci mettiamo Teodosio..differenza importante, ma cambia poco al concetto) sino a quando buona parte cessò di esserlo…
    perché Lutero poteva pure dirsi cristiano, a suo modo..ma oggettivamente diede un colpo apparentemente mortale, a quanto oggi appare a noi semplici mortali, al cristianesimo in Europa..senza Lutero non ci sarebbe stato Voltaire..e senza Voltaire, Robespierre..e senza Robespiere..e i vari UAARINI attuali 😀
    il laicismo contemporaneo é un nipote, spurio per quanto si vuole, di Lutero
    se definiamo il Medioevo precipuamente in senso ideologico-culturale e se lo riteniamo l’epoca dei “christiana tempora” (cioè quando a Gesù Cristo ci credevano pure in Europa..come oggi gli islamici continuano a credere al Corano), allora ci può ancora essere un dubbio sull’inizio simbolico (313 ? 380 ?) ma non sulla fine simbolica, fissata alla sera del 31/10/1517, a Wittenberg
    dico “simbolico” perché gli avvenimenti storici sono continui e non avvengono in un anno o, peggio, in un giorno 😀

  38. mirkhond scrive:

    alla sera del 31/10/1517

    Lo stesso giorno di halloween!
    Una diabolica coincidenza?

    • habsburgicus scrive:

      gli anglosassoni ci ricamano 😀
      io sono molto più “laico” e “secolare”
      invero pochi fra i conservatori sono “laici” come me 😀

  39. mirkhond scrive:

    CAH

    Cos’è il CAH?

    • habsburgicus scrive:

      Cambridge Ancient History (quella dei ’20-’30)
      c’è stata la 2° edizione (che va sino al 600 d.C..e a sua volta la New Cambridge Medieval History=NCMH parte dal 500 d.C)

  40. mirkhond scrive:

    L’unica donna inglese che ho sempre amato fin dagli 8-9 anni :

    http://youtu.be/35PNIS8-9oY

    Minuto 1:18

  41. mirkhond scrive:

    Comunque Lutero mentalmente era molto più medievale rispetto a Calvino e al calvinismo olandese e all’anglicanesimo….

  42. mirkhond scrive:

    Certamente.

  43. mirkhond scrive:

    “Però vorrei sapere se per esempio i giapponesi usano la nostra divisione, a scuola: che senso ha per loro dire che il Medioevo finisce con la scoperta dell’America?
    Il loro finisce, semmai, con la scoperta… del Giappone!
    (che poi non è manco così, ma per capirci).”

    Il mio professore di storia medievale infatti diceva che esistono I MEDIOEVI.
    Quello giapponese, a suo dire, terminava nel 1853, quando la flotta delle “navi nere” del commodoro statunitense Perry comparvero nella Baia del Kanto di fronte a Edo (Tokyo)!

    • mirkhond scrive:

      L’immagine giapponese del Commodoro Perry, anticipa i volti di molti personaggi dei successivi manga ed anime nipponici! 🙂
      Da notarsi l’aspetto caricaturale del ritratto del commodoro statunitense che cambiò per sempre la storia del Giappone….

  44. roberto scrive:

    il discorso di valls è comunque interessante

    nei limiti intrinsechi all’esercizio (è un discorso all’assemblée nationale….) ci sono alcuni spunti meritevoli

    “l faut toujours dire les choses clairement: oui, la France est en guerre contre le terrorisme, le djihadisme et l’islamisme radical. La France n’est pas en guerre contre une religion. La France n’est pas en guerre contre l’islam et les Musulmans. La France protègera, et le président de la République l’a également rappelé ce matin, la France protègera, comme elle l’a toujours fait, tous ses concitoyens, ceux qui croient comme ceux qui ne croient pas.”

    http://www.lefigaro.fr/politique/le-scan/citations/2015/01/14/25002-20150114ARTFIG00383-le-discours-de-manuel-valls-apres-l-attentat-contre-charlie-hebdo.php

  45. Pietro scrive:

    Mi scuso per il mega OT, ma davvero. In una discussione precedente avevo promesso una recensione ma non trovo piu’ il commento preciso. L’unico difetto di questo blog e’ la navigazione, infatti i contenuti sono ormai da forum piu’ che da blog. Scusate ancora e, nel caso, buona lettura. https://farfalleetrincee.wordpress.com/2015/01/19/churramabad-unepopea-tagika/

    • habsburgicus scrive:

      @Pietro
      hai fatto bene..il Tagikistan (e l’ex-URSS) è sempre gradito !

      per rispondere a Mirkhond qui, della domanda posta lì
      “ch” tradisce un’influenza tedesca (che è tuttavia è usata da molti traducendo dal russo”
      “kh” a me piace di più (è usata dagli anglosassoni quando traducono dal russo…e quando traducono direttamente dal tagico o da lingue “islamiche”)
      dunque, io avrei scritto Khurramabad ma Churramabad va benissimo..purché si sappia che non è da proninciare Ciurramabad 😀

      • habsburgicus scrive:

        c’è una città con quel nome in Khuzistan (‘Arabistan), un tempo nota come Mohammerah..tristemente famosa quando ero ragazzo (guerra Iran-Iraq)

      • mirkhond scrive:

        Visto che ho scritto sul blog di Pietro ;), potevi rispondermi sul suo sito… 🙂
        Ma grazie comunque!
        Io preferisco Khurramabad, perché mi da più di pronuncia iranica.
        Churramabad, mi da di Ciurramabad, tipo il Churrasco…. 🙂

  46. mirkhond scrive:

    “sei il solito fazioso al soldo dei rossi”

    Casomai al soldo del piddì….
    Non è la stessa cosa, eh! 🙂

    • Pietro scrive:

      Ornai al PD di rosso e’ rimasto il vino in cantina…

      • Francesco scrive:

        no no visto da lontano è sempre il buon vecchio PCI

        infatti se Renzi vince mi sentirete dire “mi tocca morire comunista” quando lo voterò

        se perde, “per fortuna questi sono comunisti fessi e non hanno aspettato di avere il potere per far fuori Renzi”

        🙂

        • mirkhond scrive:

          “no no visto da lontano è sempre il buon vecchio PCI”

          Dovresti passare dall’oculista…. 🙂

        • Francesco scrive:

          come volevasi dimostrare

          😀

          mi piace questa modalità Francesco o’Duca d’Lumbardia

        • mirkhond scrive:

          Perché ti abbassi? 🙂
          In Longobardia maior c’era il re (sì d’accordo, a Bergamo, Brescia e forse Milano, c’erano anche i duchi, ma erano più strettamente controllati dal sovrano dalla capitale Pavia; i duchi semi-indipendenti erano quelli di Spoleto e di Benevento 😉 🙂 !
          Ciao!

        • Francesco scrive:

          hai ragione

          ma noi abbiamo qualche memoria del duca di Milano nel Rinascimento, prima di divenire colonia francese, spagnola, austriaca, piemontese

          non andiamo così indietro

          ciao

        • Z. scrive:

          Mi sa che il Duca ha ragione, Francè. O vai dall’oculista o ti avvicini

        • Francesco scrive:

          guarda che si vede benissimo cosa sei a questa distanza

          😀

        • Z. scrive:

          Cosa sono io può pure essere che si veda di là, e magari anche cos’è Renzi…

          ma io non sono il PD, e (per ora, non so per quanto) neppure lui 🙂

  47. mirkhond scrive:

    Casomai il rosato…. 🙂

  48. Pietro scrive:

    No, le fonti sono romane e non fiorentine 😀 Questioni di territorialita’ del gossip!

  49. mirkhond scrive:

    “i comunisti sono ancora in giro, dappertutto, pronti a ogni nefandezza”

    E dove?

    E comunque NON Zanardo.
    Che ha cessato da tempo di essere comunista (tranne per le stronzate sul bolscevismo del 1917 e anni a seguire; ma si tratta più di un “dolce ricordo” di un passato ormai tramontato).
    Zanardo è la TUA sinistra.
    Siete infatti i due lati della stessa medaglia LIBERALE! 🙂

  50. mirkhond scrive:

    “ha rinnegato il primato del papa, facendosene uno su misura (stessa tentazione hanno avuto i Galli ;), fermandosi però alla tentazione…);”

    In Francia però non furono soppressi ordini religiosi, monasteri e non furono confiscate le terre della Chiesa per crearsi un’elite di ruffiani su cui fondare un nuovo ordine. Non fu creata una NUOVA TEOLOGIA di matrice CALVINISTA!
    Questo sotto i vari rami della stirpe capetingia.
    In Francia sarebbe stata la maledetta rivoluzione del 1789 a compiere in maniera più radicale e più sfacciatamente dichiarata, quello che in maniera subdola e pelosa, si è fatto in Inghilterra tra 1531 e 1689.
    Due diverse rivoluzioni anticristiane.
    Solo che la prima ha agito in maniera DICHIARATA.
    La seconda (ma prima cronologicamente) in maniera più subdola e pelosa, mantenendo delle sovrastrutture religiose ecclesiatiche, diocesane, feudali e infine (col 1688-1689) persino monarchiche.
    Un paravento “tradizionalista” dietro cui si nascondeva un NUOVO ORDINE RIVOLUZIONARIO ancora PEGGIORE di quello francese successivo, proprio perché condotto all’insegna del più puro pseudotradizionalismo british.
    Quella menzogna di “medioevo” che tanto attira tanti boccaloni italiani, dietro ai vari fantasy, romanzi “gotici” e pseudomedievali di tanti film, telefilm di provenienza anglosassone.

  51. mirkhond scrive:

    Poi un certo criptocattolicesimo è certamente sopravvissuto tra parte dell’aristocrazia più antica, e nella High Church.
    E pare che cercassero di premere su Carlo I (1625-1649) per restaurare una chiesa anglicana cattolica per ortodossia, ma sempre autocefala, e con un effimero tentativo di ricostituzione di ordini monastici maschili e femminili.
    Purtroppo la rottura tra Carlo e il parlamento, e le pressioni cattolicizzanti sul sovrano, contribuirono al clou della lunga, VIOLENTA, e pelosa rivoluzione inglese, con l’ascesa di Cromwell.
    Che comportò la catacombizzazione di ciò che restava del cattolicesimo inglese, fino agli anni successivi al 1829!

    • habsburgicus scrive:

      gli americani (quanno ce vo’ ce vo’ :D) ci diedero la libertà prima, sin dal 1776 (o, al massimo, 1787)
      va riconosciuto..anche se non ci amavano 😀
      alcuni Stati mantennero clausole anti-cattoliche probabilmente per inerzia
      la North Carolina sino al 1835 mantenne l’obbligo di dimostrare di appartenere alla chiesa protestante per rivestire cariche pubbliche (congressmen, sceriffi ecc)
      dal momento che non c’era tale requirement per le elezioni al Congresso federale, si era nella situazione paradossale che un nord-caroliniano cattolico avrebbe potuto farsi eleggere al Congresso di Washington ma non a quello di Charlotte !
      ‘sti problemi astrusi però se li pongono solo gli europei..
      cattolici praticamente non c’erano e dunque mai si pose in pratica 😀 se fosse capitato, avrebbero deciso pragmaticamente, senza curarsi troppo dei testi scritti..allora l’America era ancora “vera”, con le sue luci e le sue ombre !
      nel 1835 furono eliminate queste clausole
      in compenso i negri liberi che prima in teoria potevano votare (ci provassero :D) furono disenfranchised ! il voto fu riservato expressis verbis all’uomo bianco come dapperttutto nel venticinquennio pre-1861 tranne in Massachusetts, Vermont, Rhode Island, Connecticut e Maine (dove i negri non c’erano 😀 quindi il voto in teoria lo avevano ! il Maine negava il voto agli indiani, il Massachusetts a una tribù di indiani !) e a New York (dove noi bianchi potevamo votare senza alcuna formalità, anche un italiano arrivato da 10 gg :D…i negri solo se ricchi, istruiti e con residenza lunga..in pratica nessuno :D)

  52. Francesco scrive:

    OT

    ho infrasentito il nome di Giuliano Amato come Presidente: ci sono speranza? che gli altri nomi sono anche peggiori

    grazie

  53. mirkhond scrive:

    “la conquista di Scozia e Irlanda non mi pare imputabile agli anglicani, mi pare fosse “destino manifesto” dell’Inghilterra da tempo”

    Ma non certo quelle di diventare protestanti.
    Poi la Scozia adottò una variante di calvinismo più puro, il presbiterianesimo.
    Ma senza l’appoggio di Elisabetta I (1558-1603) non credo che avrebbe ottenuto il successo che ottenne.
    Contribuendo alla tragedia irlandese….

    • Francesco scrive:

      ma io non ho parlato di diventare protestanti … cosa che peraltro ha fatto tutto il Nord Europa tranne l’Irlanda

      non so perchè essendo ignorante ma è stato un incendio rapidissimo e mai più rimediato

      e oggi il cristianesimo protestante va a sparire inerte e inutile

      • habsburgicus scrive:

        e mai più rimediato

        qualcosina abbiamo rimediata
        la Lituania nel 1572 con nobiltà in maggioranza protestante o filo-prot senza contare gli ortodossi
        la Polonia più o meno idem
        la Livonia orientale (Daugavpils) che tuttora si distingue dal resto della Lettonia
        le Fiandre spagnole inclusi i paesi di Stato (poi) olandesi dove bastarono 50 anni di “controriforma” per renderli cattolicissimi
        un giorno vi posterò le statistiche religiose olandesi di fine ‘700–e i cattolici (non perseguitati crudelmente all’inglese ma pur sempre discriminatissimi) erano in talune realtà moltissimi..a ‘s-Hertogenbosch (olandese solo dal 1629) la maggioranza..nella oggi tristemente famosa Maastricht noi eravamo il 95 % (e lì, caso unico, gli stessi olandesi, non applicavamo le leggi anticattoliche..erano protestanti, non erano fessi :D)
        quindi un po’ di nordici li abbiamo riconquistati
        solo dalla Norrenia (quella vera !) siamo stati eliminati del tutto, entro il 1700

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Il Midi francese, volendo, e forse anche parte dell’Ungheria. E comunque già la Guerra di Smalcalda spinse un bel po’ a nord il confine confessionale.

        • mirkhond scrive:

          Se Carlo V e i suoi successori non avessero avuto la minaccia ottomano-francese, probabilmente sarebbero riusciti a ricattolicizzare tutta la Germania!

        • Francesco scrive:

          allora ho ragione io: è tutta colpa dei francesi e dei musulmani!

          😀

  54. mirkhond scrive:

    “e oggi il cristianesimo protestante va a sparire inerte e inutile”

    Se ti riferisci alle grandi e storiche chiese protestanti (luterana, calvinista, anglicana) hai ragione.
    Però ci sono le infinite sette e settucole di matrice statunitense.
    E quelle sono più vive che mai, appestando il mondo intero e finendo anche perseguitate da regimi islamici e non, che le vedono (e non a torto) come strumenti dell’u$anizzazione-$iono$tizzazione.
    E scatenando l’ira anche contro la Chiesa Cattolica e quelle ortodosse, facendo di tutt’un’erba un fascio.
    Per incapacità di distinzione tra ABISSALMENTE differenti realtà religiose unite dal termine “cristiano”.
    Qui Daouda ha ragione: i protestanti NON sono cristiani.
    Dato il loro carattere ereticale.

    • Francesco scrive:

      gli eretici sono cristiani, cattivi cristiani ma cristiani

      gli infedeli non lo sono

      questi sono i dati di fatto, poi puoi fare come ti pare, però da cattolico sai cosa faresti

      non mi pare che i protestanti USA stiano facendo molti proseliti nell’Europa del Nord

      massimo rispetto per i missionari fanatici, di qualsiasi religione, chiesa, setta

      ciao

    • lanzo scrive:

      Le “sette’ ammerigane (settucce non direi) stanno rosicchiando parecchio, in quanto a polli da spennare, alla Chiesa Cattolica sia in Sud America che in Asia. A parte i mormoni, e gli avventisti che addirittura hanno tempi 0 templi come si dice ? Addirittura in Australia !

      le altre variazioni, i Battisti per dirne una e buona parte del Deep South e’ Battista, si espandono alla grande in Asia, hai presente i negri che acconciati con strane tonache ballano e cantano in chiesa, hai visto “the blues brothers” be’ quelli sono i battisti sono ultracristiani, i vari predicatori, ciarlatani che impestano le TV di mezzo mondo, sollecitando donazioni, invocano Jesus Christ the saviour, my Lord, ogni 10 secondi. Diciamo che andando per il minimo comun denominatore non si sbaglia mai. Lo aveva detto anche Berlusconi. pensate agli elettori come ad uno che ha la seconda media e non e’ neanche tanto intelligente, ai tempi di Fininvest.

  55. mirkhond scrive:

    Habsburgicus

    John Knox e altri “riformatori” scozzesi avrebbero avuto successo senza l’aiuto di Elisabetta I?
    In ogni caso una Scozia non totalmente protestantizzata (le Higlands rimasero sostanzialmente cattoliche almeno fino al XVIII secolo), e non unita all’Inghilterra anglicana, non avrebbe fornito i coloni presbiteriani che, a partire dal 1610 colonizzarono in massa l’Uladh irlandese, facendolo diventare l’Ulster, una sorta di “kosovo” irlandese con tutti i problemi che ha comportato.
    Mentre, a parte Dublino, non mi sembra che il protestantesimo sia divenuto un fenomeno di massa nel resto dell’Irlanda.
    Anche dopo Cromwell (1649-1658), e nonostante lo status di pesantissima dhimmitudine che i cattolici dovettero subirvi fino al 1869-1913!

    • habsburgicus scrive:

      avrebbero avuto successo senza l’aiuto di Elisabetta I?

      probabilmente no…e infatti ho parlato di “importante” ruolo inglese
      che in un certo senso, almeno indirettamente, ci fu già sotto Henry VIII di cui James V fu vittima nel 1542 (anche se la religione non fu tutto, in quella guerra, forse neppure il pretesto)

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Nelle Lowlands probabilmente sì, salvo repressioni pesanti (comunque le assemblee protestanti dilagavano nel Sud, fortemente influenzato dal modello inglese), nelle Highlands per niente. Poi si deve vedere: anche senza Elisabetta, in seguito la Scozia sarebbe comunque stata in unione con l’Inghilterra.

  56. mirkhond scrive:

    Se è vero che l’Irlanda era divenuta dominio del regno anglonormanno d’Inghilterra già dal 1169-1170 sotto Enrico II (1154-1189), e per la quale ottenne l’investitura papale (1172), è anche vero che fino al 1650 circa, de facto l’Inghilterra controllava solo una fascia costiera con Dublino al centro più alcuni grandi centri come Limerick e Cork, essendo il resto nelle mani dell’antica aristocrazia indigena gaelica a cui si erano aggiunti alcuni feudatari anglonormanni ben presto resisi di fatto anch’essi autonomi.
    Fu solo nel XVII secolo che si venne a creare il vero e proprio dominio inglese sull’intera irlanda, con le conseguenze che conosciamo!

  57. Moi scrive:

    Cazzo è tutto ‘sto florilegio di Bank$t€r$ e di Vampiri Fiscali ?!

    Ma da quando la capacità di provare empatia per altri esseri umani è diventato l’ultimo dei dettagli per il Quirinale ?!

  58. Moi scrive:

    Padre Livio mostra gli aspetti sulfurei 😉 del M5S :

    https://www.youtube.com/watch?v=G_yHp2bDuNM

  59. Moi scrive:

    Greta e Vanessa … chi sono ?

    http://www.ilgiornale.it/news/politica/crolla-lalibi-pacifista-ecco-tutte-prove-delle-amicizie-1083856.html

    NON è una domanda retorica … me lo chiedo sinceramente, e NON ho risposta. Forse due “Ingenuotte” di cui Qualcuno si è servito ?!

  60. Moi scrive:

    “Giallo” (come dicono i Giornalisti) su di una presunta “twittata” di Gasparri :

    “Sesso consenziente con i guerriglieri?”. Gasparri nella bufera dopo la gaffe
    Polemiche sul web per un tweet su Vanessa e Greta, le giovani cooperanti da poco rientrate in Italia dopo 6 mesi di prigionia in Siria.

    [cit.]

    … insomma: una marea di roba sulle opinioni sul presunto fatto, ma la veridicità del fatto ?!

    • Z. scrive:

      Vicepresidente del Senato, giusto?

      Poi c’è chi si stupisce che nessuno all’estero ci tratti con rispetto.

    • Roberto scrive:

      La veridicità del fatto l’ha confermata quell’odiosa nullità di Gasparri cercando di spiegare il senso del suo tweet.

      • mirkhond scrive:

        quell’odiosa nullità di Gasparri

        Santa verità, Herr Ruprecht! 🙂

      • Z. scrive:

        E dire che cercando “gasparri tweet” su Google il primo hit è la conferma dello stesso Gasparri.

        Ma ovviamente le cose non sono semplici come sembrano: è un komplotto ordito dal PD con la complicità di Trilaterale e Badabimdenberg, Laura Boldrini, Ilda Boccassini e ovviamente Max “il Terribile” D’Alema.

        Detto questo, il disgusto che mi provoca Gasparri è difficile da descrivere a parole.

      • lanzo scrive:

        Comunque, anche un orologio rotto da’ l’ora esatta due volte al giorno…

  61. mirkhond scrive:

    Qui però sono bellissime.
    Bocchinare o meno…..

    http://www.imolaoggi.it/wp-content/uploads/2015/01/gretavanessa.jpg

  62. mirkhond scrive:

    “massimo rispetto per i missionari fanatici, di qualsiasi religione, chiesa, setta”

    Tranne per i prote$tanti.

  63. Moi scrive:

    http://www.repstatic.it/content/nazionale/img/2015/01/18/051403217-dbed370b-8b1c-41c3-8324-60bc1f4bf6fc.jpg

    So che sembra strano, ma certi Smanettoni non ci mettono nulla a falsificare i “twitts” o come cazzo si chiamano !

    https://www.youtube.com/watch?v=hbqMuvnx5MU

    Il vecchio film War Games era molto più avanti di quel che già sembrava !

    • Z. scrive:

      Eh, e io cosa ho detto? sarà il solito komplotto komunista kattivo, ovvio…

      • Francesco scrive:

        beh, su quei poveretti degli ex-MSI ci andate giù pesante, tanto loro sono sempre peggio di quanto possiate dipingerli

        😉

        • Z. scrive:

          In effetti dev’essere per quello che ormai hanno rinunciato a dipingerli. Si dipingono così male da soli che ogni intervento sarebbe edulcorativo…

  64. Moi scrive:

    NON è più tempo per Fossili Novecenteschi :

    http://tg24.sky.it/tg24/politica/2014/02/05/generatori_falsi_tweet_post_facebook.html

    La politica nell’era degli screenshot e dei falsi tweet

  65. Moi scrive:

    Ma tutto è partito da un sito in cui si attribuiva a Greta e Vanessa di aver dichiarato di aver avuto rapporti sessuali con i sequestratori !

    https://www.youtube.com/watch?v=t0AVTBnd4LU

    Gasparri è un Fossile Novecentesco … e può esserci cascato benissimo.

  66. mirkhond scrive:

    Sesso o no, a parte il caprovino e i suoi belati, comunque la faccenda della norrena e della norrenizzata in Siria, presenta molti aspetti quantomeno oscuri e controversi.
    Tenendo conto che erano parte di un gruppo di volontariato non proprio al di sopra delle parti, nel sanguinosissimo conflitto siriano.
    Queste qua supportavano un gruppo di sunniti ribelli a quello che, nonostante tutto, resta ancora il legittimo governo siriano.
    E dunque delle “garibaldine” inviate in Siria, forse col tacito consenso di chi nel Frangistan euru$raela$$ervito aveva (ha ancora oggi?) tutto l’interesse a rovesciare l’asse “russo-shiita”.
    E dubbi vengono anche sulla loro condizione di prigioniere…..

    • Francesco scrive:

      abbiamo pagato per liberarle e non erano prigioniere?

      io amo l’Italia

    • lanzo scrive:

      Tranquilli, i ROS sanno tutto il verminaio che c’e’ sotto. Truffa perfetta. ben organizzata a prova di bomba. Due milioncini ce li avranno in qualche banca a Dubai o Qatar, il resto se lo sono spolpato rapitori e qualcun altro, tanto fra un paio d’anni ci saremo scordati tutto – come oggi – le 2 Simone, e chi so’ le 2 Simone? Che credo abbia ispirato il tutto.

  67. mirkhond scrive:

    “sei tu che non sei cristiano per motivi vergognosi – o meglio fingi”

    Sono cristiano solo perché credo che Cristo SIA DIO.
    E credo che l’UNICO Cristianesimo siano le chiese ortodosse nate da una serie di scissioni della Grande Chiesa a partire dal V secolo dopo Cristo.

    “un eretico è sempre meno peggio di un infedele, sul piano della dottrina”

    Sì, dillo a tutti coloro che favorirono l’avanzata dell’Islam tra Vicino Oriente, Spagna e Balcani, tra VII e XVII secolo dopo Cristo, pur di NON veder trionfare quello che chiami “eretico è sempre meglio di un infedele sul piano della dottrina”!

    “non c’è nè dubbio nè scelta possibile”

    Per te e quel babbeo di Socci, che sono 14 anni che flirta coi prote$tanti filo$ioni$ti, vedasi un suo delirante articolo sul Giornale o dove cappero ti pare, dell’agosto 2005, dove accusava Gad Lerner di essere un ingenuo filopastinese (?!) e che lo stato d’Israele in PALESTINA fa parte di un “disegno divino” per riportare “da nord, sud, est, ovest” tutte le pecorelle giudaiche sparse per il mondo a Gerusalemme.
    Se questi sono i “teologi” e i portavoce del Vangelo, non posso dirmi cristiano.
    NON nel LORO/VOSTRO “Cristianesimo” di leccaculo ma$$onico-$ioni$teggiante!

    rimani cattolico, comunque

    • Francesco scrive:

      >> Sono cristiano solo perché credo che Cristo SIA DIO.

      ecco, bravissimo ma non dirlo troppo ad alta voce ai nostri “fratelli minori”, che potrebbero incazzarsi anche più di quelli “maggiori” [IMPORTANTE: intendevo dire che fingi di NON essere cristiano facendo certe affermazioni estremistiche, anche se rileggendo vedo che pare il contrario, chiedo SCUSA]

      >> E credo che l’UNICO Cristianesimo siano le chiese ortodosse nate da una serie di scissioni della Grande Chiesa a partire dal V secolo dopo Cristo.

      et voilà sei a destra della più reazionaria tradizione cattolica! adesso i protestanti non sono neppure più cristiani: a quando l’espulsione dall’umanità?

      >> tutti coloro che favorirono l’avanzata dell’Islam

      li ritengo dei grandissimi stronzi e dei traditori (anche se ammetto che sono molti di più di quello che pensavo, che il principio “il nemico del mio nemico è mio amico” è universale oltre la religione)

      >> Socci

      non è il mio Pastore e non rispondo delle sue affermazioni

      ciao

  68. mirkhond scrive:

    ingenuo filopalestinese
    Gad Lerner!
    Un ingenuo!
    Ridicolo!

  69. mirkhond scrive:

    “rimani cattolico, comunque”

    Solo nell’Ortodossia.
    E perché credo in Cristo.
    Ma NON nella società frangi$tana di OGGI che tira in ballo le “radici cristiane” solo per continuare le sue troiaggini massonico-liberal-frociste-femministe e a godersi i quattrini di secoli di ruberie, temendo di dover RENDER CONTO a Dio.
    Si fingono cristiani solo per RINNEGARE Cristo.
    E perciò temono l’Islam…..

  70. habsburgicus scrive:

    @Francesco
    un eretico è sempre meno peggio di un infedele, sul piano della dottrina

    si, in questo hai ragione tu Francesco..
    sul piano politico, invece, non è detto che sia così

  71. mirkhond scrive:

    Non ho alcuna intenzione di diventare prote$tante.
    Ne di subire il loro $chifo$i$$imo dominio.
    Non condivido Habsburgicus.
    Proprio in virtù di ciò che riconosci anche tu.
    L’avanzata islamica fu favorita dalle lotte di religione TRA CRISTIANI.
    Compresa l’avanzata ottomana, ancora nel XVI-XVII secolo!
    Che salvò il protestantesimo dalla tenaglia asburgica cattolica!

  72. Z. scrive:

    Com’era prevedibile è stato riesumato Panella, uno dei miei preferiti.

    Mentre sto scrivendo è ospite di Formigli e sta cercando di spiegarci che c’è stato uno scisma nel mondo musulmano. E’ la terza volta che lo dice, stasera, e ogni volta sposta indietro la data: la prima volta l’ha datato 1988, la seconda 1804, mentre stavolta lo ha messo nel 1740.

    Non si è capito bene in cosa consisterebbe, perché anche il merito della questione sembra essere cambiato più volte nel corso della puntata.

    Boh.

  73. habsburgicus scrive:

    vi avevo promesso le percentuali dei cattolici in Olanda (ecco se so che non interessano…vedi il numero di chiese in URSS nel 1944)
    comunque eccole

    Nel 1809
    Zuid-Holland, 22, 64 %
    Noord-Holland, 25, 84 %
    Utrecht, 39, 06 %
    Zeeland, più o meno 20 %
    Friesland, 9, 42 %
    Groningen, 7, 73 %
    Drenthe, 0, 73 %
    Overijssel, 34, 36 %
    Gelderland, 36, 32 %
    Noordbrabant, 87, 58 %
    Limburg, 98, 26 %
    Nederland totale, 38, 10 %

    Noordbrabant fu spagnolo sino al 1629/1648
    Limburg ancora di più
    ma anche a Utrecht ci difendevamo ! anche se il culto pubblico non era ammesso

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Pensavo che in Zelandia fosssero di più

      • habsburgicus scrive:

        era molto calvinizzata…
        nel XVII secolo i cattolici erano praticamente nulli (le leggi di Calvino con spietatezza britannica), nel XVIII secolo aumentarono a causa di emigrazioni interne
        in Friesland rimasero cattolici molti nobili (e i contadini loro dipendenti), il resto no

    • habsburgicus scrive:

      non era ammesso sino al 1795
      nel 1809 in epoca napoleonica penso sì
      ma prima le percentuale erano più o meno le stesse

      Nel 1775 per le sole 7 province (senze le Terre di Generalità cioè Noordbrabant e Limburg, che erano quelle più cattoliche e dunque prive di autogoverno)
      Nel 1775
      Zuid-Holland, 18 %
      Noord-Holland, 22 %
      Utrecht, ?
      Zeeland, 13 %
      Friesland, 10, 5 %
      Groningen, 8 ? %
      Drenthe, ?

      i dati, quando c’erano più o meno collimano
      a Utrecht in 1726, 30 % ?
      in 1656, 55 % ? era difficile a quest’epoca avere stime precise

      Secondo de Kok i cattolici erano appena oltre il 40 % della popolazione della Repubblica a metà XVII secolo;
      Secondo de Kok 1964 (sue cifre più antiche contestate, soprattutto dai filo-protestanti)
      Nel 1656
      Zuid-Holland, 29 %
      Noord-Holland, 45 %
      Utrecht, 55 % ?
      Zeeland, 10 ? %
      Friesland, 13-16 %
      Groningen, 11 %
      Drenthe, 3 % ?
      Overijssel, 43 %
      Gelderland, 50 % ?
      Nederland totale, 47 %

    • mirkhond scrive:

      Le percentuali non sono disprezzabili tenendo conto degli Orange, francesi rinnegati divenuti i capi del calvini$mo olandese!
      Però la Chiesa di Utrecht non divenne giansenista dopo il 1713?

      • habsburgicus scrive:

        non guardiamo il pelo nell’uovo 😀
        però gli utrechtiani erano un po’ come i partiti dell’estrema sx italiana di oggi 😀
        tanti capi..e poco gregge 😀
        (quasi tutti tornarono a Roma,,e molti non se allontanarono mai !)

        P.S
        gli Orange avevano titoo francese (anche), ma erano tedeschi non galli

        • mirkhond scrive:

          Veramente erano di origine provenzale (Orange è la romana Arausio), poi germanizzati.

        • mirkhond scrive:

          Si hai ragione.
          Guglielmo d’Orange, era in realtà un Nassau, divenuto signore d’Orange nel 1544 solo con la morte di suo cugino, ultimo erede per via materna, dei principi di Orange della casata di Chalon (signori di Orange dal 1393 al 1544).

  74. habsburgicus scrive:

    nel 1809 in dettaglio maggiore
    Cattolici in 1809, per province (*, ex-Terre della Generalità)
    *Limburg
    159.740, dunque oltre 98 % (su 162.750)

    *Noord-Brabant
    258.350, dunque poco meno di 88 % (su 294.960)

    *Ex-Fiandra degli Stati
    13.500, dunque 45 % (su 30.000) in 1700, c.a 30 % (Sluis, IJzendijke, Aardenburg e Terneuzen mantennero carattere essenzialmente protestante) protestante era la parte occidentale

    Utrecht
    42.160, dunque c.a 39 % (su 107.940)

    Gelderland
    90.310, dunque c.a 36 % (su 248.960)

    Overijssel
    49.620, dunque c.a 35 % (su 143.830)

    Noord-Holland
    100.370, dunque c.a 26 % (su 387.660) 40.030 luterani, 208.825 riformati

    Zuid-Holland
    90.780, c.a 22, 5 % (su 401.240)

    Zeeland
    8830, dunque 11 % (su 80.180)

    Friesland
    16.310, dunque poco più del 9 % (su 172.980) 86.070 luterani

    Groningen
    10.130, dunque appena oltre il 7 % (su 130.890)

    °Ostfriesland
    1970, dunque c.a 1, 6 % (su 126.380)

    Drenthe
    330, dunque meno dell’ 1% (su 44.640) giudei 750, 130 luterani, 40 mennoniti

    Totale escluso Osfriesland
    840.210 (su 2.205.500) cioè 38, 1 % cattolici (55, 4 % riformati; 2, 4 % luterani; 1, 4 % mennoniti; 0, 18 % rimostranti; 1, 80 % giudei)

    Totale esclusi Ostfriesland e ex-Terre della Generalità
    408.624 (su 1.717.977), dunque 23 % cattolici (68 % riformati; 3, 5 % luterani; 1, 8 % mennoniti; 0, 24 % rimostranti; 2, 2 % giudei)

  75. habsburgicus scrive:

    almeno l’ottimo Francesco non dirà più che tutto il nord è diventato protestante (tranne l’Irlanda) 😀

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Nord-Nord non proprio.
      L’Islanda fu protestantizzata assassinandone un vescovo con famiglia irriducibile cattolico 😀 Le Highlands furono sottoposte a pulizia etnica e nell’Inghilterra settentrionale il protestantesimo attecchì più difficilmente (York fu roccaforte cattolica).

      • habsburgicus scrive:

        Jón Árason, vescovo di Hólar (ucciso in 1550)
        Oggi rispettato, come patriota, pure dai luterani !

      • habsburgicus scrive:

        e nel Lancashire c’erano ancora numerosi “papisti” nel XVIII secolo ! anche, e forse soprattutto, nella gentry

        • mirkhond scrive:

          Se Paolo IV non avesse messo i bastoni tra le ruote a De La Pole, e se Maria Tudor non fosse morta prematuramente, forse l’Inghilterra sarebbe tornata cattolica….

        • habsburgicus scrive:

          vero..
          da cambiare però il verbo “sarebbe rimasta” e non “sarebbe tornata”..infatti era già tornata, nel nov 1554 (e, per dirla tutta, ad inizio 1558-a Maria Tudor viva..quasi certamente un osservatore contemporaneo avrebbe sostenuto che c’erano più pericoli per il Cattolicesimo in Polonia che in Inghilterra !)
          la morte della Regina è più importante della presenza di Paolo IV (specialmente perché vi si accompagnò la morte di Pole..un Pole “dimezzato” da Papa Carafa questo sì..il che non fece certo bene..e che, facendo fantastoria :D, avrebbe reso più difficile a Pole, fosse rimasto vivo, resistere a Elisabetta !)

    • Francesco scrive:

      ma le Fiandre sono a malapena Nord!

      in ogni caso, lamento che TROPPA Europa divenne protestante nel volgere di pochi anni

  76. habsburgicus scrive:

    1804,–
    che poi sarebbe 1803 😀
    quando il muftì di Delhi dichiarò in arabo che l’India era divenuto dar al-harb e aveva cessato di essere dar al-Islam
    che c’entra ? appunto 😀

  77. Moi scrive:

    Massimo Fini ha detto che solo i Jihadisti più infojati credono davvero che esista ancora la “Cristianità” … e infatti a noi fa nella migliore ipotesi sorridere.

  78. mirkhond scrive:

    Hai visto anche tu Piazzapulita poco fa?

  79. Moi scrive:

    Se il 25 Gennaio in Grecia vince Alba Dorata la colpa NON sarà di chi la vota … ma della UE e della Germania che ne hanno depredato, strangolato esasperato e devastato il Popolo.

  80. Moi scrive:

    @ MIRKHOND

    C’era una Sara con hijab, Siriana, che diceva che se un uomo di un’altra religione volesse sposarla dovrebbe convertirsi all’ Islam per lei … nessuna Cicala RadicalChic ha fiatato, se sentissero lo stesso discorso da una ragazza Cattolica partirebbero con strali e geremiadi invocando il ClericoFascismo.

    Purtroppo solo gente come la Dany, se ci fosse stata, lo avrebbe fatto notare !

  81. mirkhond scrive:

    “Com’era prevedibile è stato riesumato Panella, uno dei miei preferiti.”

    Abbiamo sentito le sue vomitevoli affermazioni sul velo femminile, come sintomo di sottomissione femminile (orroreeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)
    Questo qua è il tipico sessantottino divenuto destro-identitario per salvare le conquiste trojali della sua gioventù bacata!

    • Moi scrive:

      Questi personaggi hanno spazio perché la Sx ha tradito sé stessa …

        • Moi scrive:

          sostituire :

          “our party will survive” 0:30 – 0:33

          “all I ever wanted was the survival of our armchairs
          1:49 – 1:53

      • mirkhond scrive:

        Beh se la sinistra è quella di Panella e di Ferrara, non posso certo definirmi di sinistra.
        Su questo potrei, paradossamente essere perfino d’accordo col Traversara.
        Che però si è involuto nel rovescio della medaglia Franky… 🙂

      • Z. scrive:

        L’Islam radicale, la Lega, Panella…

        Ma esiste per te qualcosa al mondo della quale la sinistra non abbia colpa? 😀

        Davvero, non dovresti portarti appresso questi complessi di inferiorità. Peraltro Panella dice le cose che dici tu…

        • mirkhond scrive:

          Panella non era un sessantottino in gioventù come Ferrara?
          Il loro essere di destra è solo una logica evoluzione di QUEL loro pensiero di gioventù.
          Che vedono minacciato dall’Islam e da una “sinistra” anch’essa divenuta LIBERALE.
          Ma che viene percepita come “filoislamica” solo per il politicamente corretto e per la speranza (di sinistra) di assimilare i muSSulmani nel trojjismo sessantottino.
          Insomma vogliono la stessa cosa, solo che i sessantottini divenuti destrorsi credono che tale assimilazione non sia possibile se non con la forza.
          Chiaro Zanardo?

        • Z. scrive:

          Il tuo punto di vista mi è chiaro. Secondo me è tutto più semplice (Panella segue la moda, oggi come allora) ma ognuno ha il proprio punto di vista.

          Piuttosto fatico a capire quello di Moi, secondo cui la sinistra è colpevole di ogni cosa sub specie aeternitatis 😀

    • Francesco scrive:

      Mirkhond

      piace anche a te l’idea della sottomissione femminile?

      potresti trovarti in strane compagnie …

      F o’criptico

      • mirkhond scrive:

        A Panella non piace.
        E ciò in virtù della sua visione sessantottina che potete negare come e quanto volete.
        Ma che ha portato la Fallaci buonanima, Ferrara e lui a diventare di destra!
        I neocjons sono antichi sessantottini…..

  82. habsburgicus scrive:

    l’unica sx doc è quella del Politbjuro 😀 eccitante, con tutti gli intrighi
    quelli erano tempi 😀
    bastava, per noi, stare al di qua della “cortina di ferro” 😀

  83. Moi scrive:

    NON importa se i Paesi Norreni fossero rimasti Cattolici … oggi sarebbero secolarizzati e sradicati ugualmente, e chiunque cercasse Dio sul serio virerebbe allo stesso modo verso l’ Islam !

    • Moi scrive:

      A meno che _ MetaUcronicamente _ non ci fosse mai stato il Concilio Vaticano II …

      • habsburgicus scrive:

        beh..
        senza la Riforma (o, a Riforma vinta) non ci sarebbero state tantissime cose…fra cui anche quella !

        • Francesco scrive:

          QUESTA sarebbe una ucronia da decrivere, se ci fosse uno storico di statura sufficiente

          e se fosse fatta bene sconvolgerebbe i luoghi comuni che sono alla base della cultura moderna nei paesi “avanzati”

          sarebbe veramente divertente, a pensarci

    • mirkhond scrive:

      Bisognerebbe capire però cosa ha generato la secolarizzazione.
      Il protestantesimo?
      Gli eccessi delle guerre di religione tra cattolici e protestanti tra XVI e XVII secolo (con l’appendice irlandese fino quasi ad oggi)?
      L’industrializzazione e il benessere di massa?

      • mirkhond scrive:

        Del resto una quindicina d’anni fa, Giovanni Paolo II disse che stiamo già dentro l’Apocalisse….

        • Moi scrive:

          Oppure la teoria che il Cristianesimo ha sempre avuto troppe “zavorre pagane” ab initio e che, alla lunga, queste hanno prevalso.

        • mirkhond scrive:

          Mah, per quel che riguarda il Cattolicesimo, tali “zavorre pagane” fecero dei danni solo durante il rinascimento.
          Per quel che ne penso, la Chiesa Cattolica avrebbe dovuto restare fedele alle sue radici MEDIORIENTALI.
          Cosa sempre più difficile a partire dall’VIII secolo dopo Cristo in poi…..

        • Moi scrive:

          Eh, ma … in Medioriente Gesù era troppo “laico” per essere accettato, in molte di quelle terre lo sarebbe ancora … in alcune addirittura oggi più che all’epoca.

        • Francesco scrive:

          posso immaginare che lo disse nel senso che ci siamo “da 2.000 anni”?

          ciao

  84. mirkhond scrive:

    Messori un 25 anni fa disse, che chi nel Frangistan di oggi cerca Dio, è tentato dal cercarlo nell’Islam….

  85. mirkhond scrive:

    Del resto anni fa, in un canale cattolico, parlando delle profezie della Madonna di Garabandal, nelle Asturie (non riconosciute dalla Chiesa), la Madonna avrebbe detto che non vi sarebbe stata la fine del mondo, ma la fine di UN mondo: quello cattolico.
    E tali profezie sarebbero state annunciate nell’oscuro paesino asturiano nel 1961-1965…

  86. mirkhond scrive:

    Franco Cardini :

    Minima cardiniana, 57

    Domenica 18 gennaio. II Domenica del Tempo Ordinario. S. Margherita d’Ungheria. 101a giornata mondiale dei migranti e dei rifugiati

    “…voi non appartenete a voi stessi. Infatti siete stati comprati a caro prezzo…”
    (perché I cattolici ricordino con queste parole della Prima Lettera di Paolo ai Corinzi che secondo la loro fede nulla, nemmeno la nostra stessa vita, ci appartiene: ci è stata prestata e ne siamo responsabili. Da tener presente contro ogni tentazione di simpatizzare con tesi del tipo “Il corpo è mio e lo gestisco io” oppure “La mia libertà è illimitata e non deve tener conto di quella altrui”).

    – UNA PROSPETTIVA DEL TUTTO CONDIVISIBILE (E PERTANTO IMMEDIATAMENTE SILENZIATA) A PROPOSITO DELLE STRAGI DI PARIGI –

    LA STRATEGIA DEL CALIFFO – L’amico Andrea Fassò, insigne filologo romanzo nell’Università di Bologna, ha inviato il14 gennaio scorso questa lettera a Corrado Augias per la sua rubrica su “Repubblica”:

    “Gentile Augias, condivido in pieno l’orrore per le stragi di Parigi e la soddisfazione per la reazione dell’Europa. Ma perché si va protestando che gli islamisti “odiano le nostre libertà”, “la nostra tolleranza”, che noi siamo “liberté, égalité, fraternité” e che l’Europa è fondata su questi valori? Dovrebbe essere fondata su di essi; ma la fraternité ce la siamo scordata da tempo; dell’égalité si parla poco e solo di rado la si pratica. Men che mai le abbiamo praticate nel rapporto con asiatici e africani, musulmani e non. Verso di loro abbiamo applicato i nostri disvalori (che hanno sempre accompagnato i nostri valori, come faccia oscura di uno stesso pianeta): libertà di essere avidi, sopraffattori, sfruttatori, egoisti, cinici; libertà nel consumismo e nella mercificazione, che mettono in serio pericolo gli autentici valori spirituali dell’Islam e di altre culture (cominciando dalla nostra). No, non ci odiano perché siamo liberi; ci odiano perché presentiamo come libertà e progresso una realtà basata sull’ingiustizia e sull’amoralità. Rifondiamo l’Europa sui suoi valori autentici di giustizia, e allora sarà possibile l’incontro con altri popoli di tradizioni culturali millenarie. Già un secolo fa Conrad ha visto nel profondo dell’Europa un “cuore di tenebra”: solo prendendone coscienza e combattendolo potremo ridare all’idea di libertà il suo valore inestimabile”.

    Parole nobilissime; prospettiva ineccepibile; proposta condivisibile. Non risulta che a tutt’oggi la lettera, pur firmata da uno studioso di fama, sia stata pubblicata. Intanto, però, le notizie che ci arrivano dalla Francia e dal mondo non sono confortanti.

    Intanto, i cinque milioni di copie del nuovo “Charlie Hebdo” diffuse a tempo di record hanno avuto il loro immediato effetto, com’era ohimè fin troppo facile aspettarsi: indignazione in tutto il mondo musulmano per nuove vignette considerate offensive e blasfeme (certo, il diritto alla libertà d’espressione, ci mancherebbe: ma era davvero opportuno servirsene senza discrezione, provocatoriamente, gettando benzina sul fuoco?); assalti a chiese cattoliche nel Niger, con sette morti (truce ironia degli eventi: per molti musulmani Occidente e Cristianità fanno tutt’uno e si assaltano le chiese cattoliche in ritorsione per le vignette pubblicate da un giornale anticlericale); a Gaza imbrattato il centro di cultura francese; in Inguscezia migliaia di manifestanti per strada; il presidente afghano Ghani parla (e come dargli torto?) di “irresponsabili vignette sul Profeta”.

    Più grave ancora la notizia secondo la quale un numero imprecisato di cittadini francesi di religione ebraica si appresterebbe a lasciare la propria patria “dove non si è più sicuri”, “dove si può morire solo perché si è ebrei”. E’ il contraccolpo dell’eccidio del 9 scorso nel supermarket kasher della Porte de Vincennes, ma forse anche – e soprattutto – dell’allocuzione dell’11 tenuta dal presidente Nethanhyahu nella Synagogue de la Victoire. “Israele è la vostra casa”. Invito alla Alyah, a un nuovo Esodo. In altri termini: cambiate patria. Il tutto detto esplicitamente da un capo di stato straniero in visita e in presenza del capo di stato del paese ospitante. Certo, “Bibi” non è mai stato un gentleman e Hollande è uno che gli schiaffi in faccia se li tira: ma l’episodio è stato obiettivamente inammissibile. Eppure si è verificato: e se in seguito a ciò dovesse sul serio verificarsi l’Esodo di anche solo qualche centinaio di ebrei francesi, il governo guidato da colui che è in gran parte responsabile dell’evento non esiterebbe senza dubbio a requisire nuove porzioni di quel territorio palestinese che ormai non esiste quasi più per insediarvi quei nuovi cittadini, quei correligionari, costretti a fuggire di nuovo dall’Europa come accadeva un’ottantina di anni fa. Né vale obiettare che oggi, in Francia come in tutto l’Occidente, gli ebrei sono sì minacciati: ma non lo sono di meno i cristiani, i musulmani e gli agnostici.

    La cosa, già gravissima in sé, acquista toni sul serio inquietanti se la poniamo in rapporto con quanto è tornato a sottolineare al riguardo uno dei più seri, competenti ed equi osservatori delle cose vicinorientali, il politologo e islamologo Gilles Kepel, riprendendo un argomento da lui già affrontato nel suo libro Oltre il terrore e il martirio (Feltrinelli). La chiave di tutto sta in un appello-progetto elaborato anni fa, nel 2004, da un ingegnere siriano allora legato a Bin Laden e noto con il laqab di Abu Nussab al-Suri (appunto, “il Siriano”), che fece girare su internet un chilometrico documento dal titolo Appello alla resistenza islamica globale che quasi tutti da noi ignorarono e pochissimi presero sul serio giudicandolo probabilmente astratto e velleitario. Egli, criticando la strategia terroristica che aveva condotto all’11 settembre 2001, sosteneva che non erano gli Stati Uniti a dover essere attaccati bensì l’Europa, e al tempo stesso non già da gruppi di terroristi subordinati a un rigido comando centrale bensì da liberi appartenenti a una minoranza islamica radicale o disposta a lasciarsi educare in direzione estremistica ma lasciati poi liberi di affidarsi alla loro iniziativa tattica con il solo indirizzo strategico di compiere azioni tendenti a scatenare il Europa il pànico e la guerra civile indiscriminata sia tra i musulmani (appunto la fitna), sia tra musulmani e non musulmani. Tra gli obiettivi degli attentati al-Suri indicava gli ebrei, che però andavano colpiti fuori delle sinagoghe: appunto come avrebbe fatto Merah nel 2012 a Tolosa, Memmouche nel 2014 al Museo Ebraico di Bruxelles, Coulibaly il 9 gennaio 2015 alla Porte de Vincennes. Poi, bisognava colpire gli “apostati”, i musulmani in un modo o nell’altro troppo legati ai kuffar, agli “infedeli”: come il poliziotto francese musulmano Ahmet Merabet, ucciso il 7 da uno dei due fratelli Kaouchi. Infine, era necessario attentare a intellettuali e ad artisti esplicitamente impegnati contro l’Islam nel suo complesso, in modo da ostacolare qualunque forma di dialogo e approfondire il fossato tra “fedeli” e “infedeli” rendendo irreversibile l’aggravarsi di quello che secondo molti sarebbe lo “scontro di civiltà”.

    Un’utopia rivoluzionaria: ecco la sostanza del pensiero strategico di al-Suri. Ma in che cosa consiste un’utopia rivoluzionaria? Esattamente nel mentire oggi programmando le cose in modo che, in futuro, la nostra menzogna si trasformi in realtà; quindi, nello specifico, sostenere la realtà e la necessità dello scontro fra musulmani e musulmani e fra musulmani e non, che non è né nella volontà né nelle realistiche aspettative della stragrande maggioranza dei circa tre miliardi e mezzo di persone che oggi al mondo sono cristiani, ebrei e musulmani, facendo in modo che esso inevitabilmente si verifichi. Secondo Kepel, una decina di anni fa la proposta di al-Suri fu scartata dai vertici di al-Qaeda, allora fedeli a un principio gerarchico “leninista” di prassi rivoluzionaria gerarchica e piramidale e timorosi che azioni di cellule isolate comportassero il rischio non solo dell’avventatezza, ma anche della rapida infiltrazione e quindi della distruzione. Ma oggi, osserva Kepel, “You Tube, Twitter e Face Book… consentono il cosiddetto fishing informatico negli enormi spazi di arruolamento creati dai socialnetwork…”; inoltre “la decomposizione delle rivoluzioni arabe offre al prezzo di un volo low-cost il facile accesso ai campi di addestramento jihadisti, dietro l’angolo dell’Europa. Istanbul, per esempio che grazie al flusso del turismo di massa si raggiunge con due lire senza visto, è oggi l’ingresso di quest’altro turismo jihadista, che porta i figli delle banlieue verso gli orrori dello stato islamico” (“La Repubblica”, 14.1.2015, p. 14). Attaccare l’Europa e gli ebrei d’Europa, per “costringerli” a emigrare in Israele e quindi, in conseguenza del loro forzoso insediamento entro già troppo ristretti confini, indurre il governo israeliano ad ampliare i confini della sua annessione de facto dei territori palestinesi necessari ai nuovi insediamenti; e con ciò spingere la crisi vicino-orientale, già grave, ai limiti dell’esplosione. E’ questo il piano del califfo al-Baghdadi? E’ questa la ragione perché egli sistematicamente e non certo casualmente esclude dai suoi attacchi (forsennati ma generici) contro “l’Occidente” e “gli ebrei” proprio gli Stati Uniti e Israele? Ed è questo il punto di congiunzione dove gli opposti ma convergenti progetti geopolitici dei servizi statunitensi, israeliani e califfali potrebbero incontrarsi, in un Armageddon che avesse come teatri contemporanei Europa e Vicino Oriente? Quod Deus avertat!

    Per fortuna qualcosa si muove anche dall’altra parte, quella di chi lavora per la comprensione reciproca e la convivenza. Pian piano, incertamente, timidamente. Sempre su “La Repubblica” del 14, pp. 18-19, Vittorio Zucconi racconta la storia del diario di un ragazzo mauritano, Mohamedou, che ha passato dodici anni della sua vita prigioniero a Guantanamo. Era la matricola 760 di quell’infame Lager democratico che il presidente Obama ha l’onta di aver promesso da anni di far chiudere e di non esserci mai riuscito. Mohamedou ha confessato sotto tortura crimini mai commessi: del resto, non era difatti mai stato incriminato (solo imprigionato e torturato contro ogni possibile forma di legge e di legittimità). Il libro autobiografico che narra la sua allucinante esperienza sarà pubblicato in 20 paesi contemporaneamente: c’è da sperare che abbia nel mondo un effetto mediatico paragonabile a quello di Le mie prigioni di Silvio Pellico nell’Italia dell’Ottocento. E che incoraggi l’incerto presidente Obama a tener fede alla promessa già pronunziata molti anni fa e mai onorata finora: chiudere la vergogna del Lager di Guantanamo, risarcire onorevolmente i sequestrati e seviziati, chieder perdono a loro e alle loro famiglie. Una mossa del genere nuocerebbe al califfo più della scoperta di cento covi jihadisti in Europa e dell’arresto di mille terroristi.

    – NOI E L’ISLAM. DOMANDE E RISPOSTE PER AFFRONTARE LA CRISI –

    Accetto con moltissimo disagio (tante sono le cose da fare), ma anche con il solito incosciente e facinoroso piacere la sfida di un amico che, pensandola in modo diverso dal mio ma con sereno spirito critico, mi rivolge alcune domande su temi a suo avviso – e anche a mio – fondamentali al riguardo.

    1. Ancora una volta il cuore della civiltà occidentale è colpito dal terrorismo islamico. Possiamo ragionarci su quanto vogliamo ma sta di fatto che se non tutti gli islamici sono terroristi oggi, ormai da molto tempo tutti i terroristi sono islamici.

    Per la verità in tutto il mondo si stanno segnalando attentati terroristici gravi o leggeri di varia matrice: quindi l’affermazione è in sé inesatta. Se poi mettiamo in discussione la nozione ufficiale e ristretta di terrorismo, la cosa cambia del tutto aspetto. Colpire con aerei o con droni oppure bombardare per rappresaglia unilateralmente valutata e decisa obiettivi isolati o centri demici praticamente indifesi (salvo poi parlare delle vittime dicendo che “si facevano scudi umani” dei bambini: come si fa a farsi scudi umani quando si è vittime di un bombardamento?) è a sua volta terrorismo in senso proprio, in quanto azione violenta atta a spargere terrore.

    2. La distinzione tra Islam moderato e Islam fondamentalista è un’invenzione occidentale: la verità è che i musulmani ci considerano infedeli e come tali nutrono nei nostri confronti un atteggiamento ostile. Non è un caso se nel corso della storia Cristianità e Islam tante volte sono venuti alle armi.

    Cristianità e Islam, finchè c’è stata una Cristianità (vale a dire una società che anche sotto il profilo civile, giuridico, culturale si ispirava a principi cristiani come tali riconosciuti), e quindi Occidente moderno, quindi laico, e Islam, sono appunto “tante volte venuti alle armi” (sempre meno di quanto non abbiano fatto i cristiani e/o gli europei fra loro). Ma più spesso hanno allacciato rapporti economici, commerciali, diplomatici, culturali. Quanto alla distinzione tra “moderati” e “fondamentalisti”, è vero: è occidentale e arbitraria (tanto è vero che l’Occidente mostra di considerare in pratica moderati anche gli emiri della penisola arabica, che religiosamente parlando tali non sono ma tali vengono dichiarati ad honorem in quanto alleati e partners economici). In realtà l’Islam è una realtà immensa, quasi un miliardo e mezzo di persone, che non conosce istituzioni religioso-giuridiche normative (cioè vere e proprie “Chiese”) universalmente e concordemente tali considerate, ma che si organizza come un insieme di gruppi, sodalizi, scuole giuridiche, organizzazioni caritative, sètte mistico-religiose ecc.; esso non ha né un centro né un possibile profilo gerarchico al suo interno. Quindi, quando ci si rivolge ad esso, ogni gruppo va studiato come una realtà a se stante, più o meno come accade per le sette cristiane protestanti (salvo le grandi Chiese riformate).

    3. E’ vero che anche il mondo occidentale ha conosciuto l’intolleranza religiosa e la sovrapposizione tra religione e autorità statale: ma noi da tempo siamo usciti dal medioevo e abbiamo separato politica e religione. L’Islam invece vive ancora sotto la legge coranica, e da questo medioevo non sembra avere alcuna intenzione di uscire.

    Il medioevo è una dimensione della storia solo occidentale e per giunta convenzionalmente elaborata: non è una fase necessaria che la storia di tutte le società umane debba forzatamente attraversare. Esso è stato “inventato” da umanisti tre-quattrocenteschi convinti che si potesse tornare a quella che a loro avviso era la “perfezione” della civiltà romana , raggiunta nell’età augustea, e che a separare essa da loro ci fosse solo la palude di un “tempo-di-mezzo” impregnato di barbarie e di fanatismo. A rigore, “medioevo” non è nemmeno una definizione: è una non-definizione, se non un’antidefinizione. L’Occidente moderno, che lo ha inventato e ha al tempo stesso inventato se stesso, deve far attenzione a non ricaderci: ammesso (e assolutamente non concesso) che ciò, in termini propri, sia un vero problema storico. Le società musulmane sono strutturate in altro modo e non hanno mai scelto una distinzione netta e definitiva tra sfera religiosa e sfera civile e giuridica: il che, nella realtà storica e contrariamente a quel che noi pensiamo, ha però significato molto spesso, fino a tempi recentissimi, un prevalere della politica sulla religione. Il più grande sultano ottomano del Cinquecento, che noi conosciamo come Solimano “il Magnifico”, nel mondo musulmano è noto come ‘al-Qanuni’, il restauratore del Canone di Giustiniano (non della shar’ia).

    4. Come minimo dovremo far valere la legge della reciprocità: perché consentiamo a tante moschee di essere costruite e operare nel nostro territorio, diventando spesso centrali dell’odio senza chiedere ai paesi islamici di farci costruire altrettante Chiese cattoliche?

    Una condizione giuridica indefettibile, per consentir l’applicazione del principio della reciprocità, è che essa venga esercitata tra soggetti suscettibili di porsi su un piano e un livello di omogeneità: ad esempio due stati, o due imprese, o due soggetti che esercitino la stessa attività. E’ ovvio che “Occidente” e “Islam” non sono due realtà omogenee né paragonabili, oltre a corrispondere entrambi a concetti largamente generici, all’interno dei quali si muove una molteplicità di valori, di istituzioni, di modi concreti di vivere e di pensare. Tra chi dovrebbe quindi esercitarsi tale omogeneità? Per esempio tra due stati? L’Italia, che è un paese laico per quanto abitato da una maggioranza di cittadini che si dicono o che vengono sociologicamente considerati cattolici, potrebbe ad esempio avviare una seria procedura istituzionale e diplomatica tesa a ottenere la reciprocità nell’apertura di luoghi di culto cattolico con ciascun paese musulmano. Ma con quale? Con l’Egitto, o la Giordania, o la Turchia, che hanno già comunità cristiane fiorenti e rispettate (anche se di questi tempi la sicurezza è purtroppo sempre pericolante)? O con l’Iraq e la Siria, dove tali comunità erano sicure prima che, per colpa degli occidentali, tutto si scompigliasse? O con gli emirati arabi, dove i cristiani sono pochissimi e i regimi emirali seguono la shar’ia ma sono alleati e partners commerciali e sicuri dei nostri governi i quali non hanno affatto voglia di crear problemi a tale armonia per motivi religiosi, né avrebbero – come governi appunto “laici” – il diritto di farlo? E se i nostri governi laici lo facessero, come la metteremmo con i cittadini non-credenti, o ebrei, o buddhisti, che magari potrebbero protestare per tale trattamento di riguardo accordato ai cristiani e che non li riguarda? E ancora, ammettendo che il nostro governo – facendosi indebitamente paladino della libertà della Chiesa – insistesse presso il re dell’Arabia saudita per l’apertura di chiese sul suo territorio, e ne ricevesse un rifiuto, dovrebbe per questo chiudere le moschee italiane impedendo di pregare anche a quei musulmani che non sono sudditi sauditi? Comunque lo si voglia affrontare, quest’argomento della “reciprocità” è giuridicamente, diplomaticamente e politicamente impraticabile. A livello morale, poi, è addirittura spregevole: se noi occidentali siamo sicuri dei nostri fondamenti etici che poggiano sulla tolleranza di lockiana e voltairiana memoria, non possiamo certo deflettere dai nostri convincimenti con l’alibi che gli altri non seguono i nostri princìpi. Io, come occidentale che crede fermamente nella tolleranza, mi rifiuto di obbedire a un emiro: come invece farei di fatto praticamente, se venissi meno ad essa con l’alibi che egli non intende accedervi e mi adeguassi quindi a lui.

    5. C’è poco da fare, siamo in guerra. Dall’11 settembre a oggi, da New York a Parigi, le organizzazioni terroristiche, che siano Al Qaeda o Isis, fanno viaggiare il loro fanatismo sulla canna dei kalashnikov. Possiamo continuare a contrapporre a questa violenza una patetica idea di dialogo?

    C’è poco da fare, siamo in guerra. Lo siamo forse dal 1918, quando le potenze vittoriose della prima guerra mondiale ingannarono il mondo arabo, al quale avevano promesso unità e libertà in un regime che si sarebbe rapidamente occidentalizzato, quello dello sceriffo della Mecca Hussein che aveva sollevato gli arabi contro il sultano di Istanbul (nonostante egli fosse anche califfo) e che era un sincero liberale e ammiratore soprattutto di Sua Maestà Britannica: inglesi e francesi gli avevano promesso una ‘Grande Arabia Libera’ e invece si spartirono il mondo arabo sottomettendolo al regime dei mandati. Certo, siamo in guerra: da quando con l’alibi della cattura di Bin Laden senza prove autentiche delle sue responsabilità nei fatti dell’11 settembre gli USA e i loro complici hanno aggredito nel 2001 l’Afghanistan (allora governato da quei talibani che gli statunitensi stessi avevano introdotto in Afghanistan dall’Arabia saudita e dallo Yemen ai tempi della guerra contro l’occupazione sovietica), e da quando nel 2003 hanno aggredito l’Iraq di Saddam Hussein sventolando la balla delle “armi segrete di distruzione di massa”, che ora stanno di nuovo montando contro la Siria. Siamo in guerra da quando nel 2011 francesi e britannici hanno sostenuto, finanziato e armato gli oppositori di Gheddafi in Libia e di Assad in Siria pur sapendo bene che tra loro c’erano gruppi fondamentalisti (e ora Hollande ha la faccia di bronzo di sventolare il “pericolo fondamentalista”, che egli ha contribuito ad accrescere). Siamo in guerra da quando le lobbies multinazionali in combutta con i governi occidentali e le classi dirigenti corrotte locali hanno cominciato a spogliare l’Africa di tutte le sue ricchezze provocando la disperata reazione di persone che hanno finito per accedere ai ranghi di organizzazioni fanatiche come il Boko Haram. Solo che, in tutti questi fatti, mi sfugge qualcosa che la domanda ha affermato: quale sarebbe la “patetica idea di dialogo” che l’Occidente starebbe portando avanti? Quella delle aggressioni militari o quella delle spoliazioni messe in atto dalle multinazionali?

    6. Consentire a milioni di immigrati di entrare sul nostro territorio vuol dire far passare di fronte ai nostri occhi il cavallo di Troia del fanatismo islamico: la nostra cultura democratica e cristiana ci impedisce di chiudere le frontiere di fronte ai perseguitati politici e agli affamati; ma dovremmo ridurre drasticamente il numero di chi viene accolto e controllare ogni persona che arriva da un paese islamico accertandoci del suo atteggiamento verso le nostre società.

    Temo che, nel consigliarci l’accoglienza, la nostra cultura democratica e cristiana c’entri poco. C’entra, invece, il fatto che finché servono come manodopera a buon mercato, magari al nero, quegli immigranti sono ben accetti. E c’entra quello che il sistema di spoliazione sistematica delle risorse soprattutto del continente africano, messo in atto dalle nostre lobbies con l’appoggio dei governi sia nostri sia locali (questi ultimi da esse del resto messi in piedi, appoggiati e foraggiati), ha da tempo ridotto il continente africano alla miseria e alla disperazione, come ben sanno i nostri missionari e i nostri operatori umanitari. Stiamo proseguendo sulla via dello “scambio asimmetrico”, già inaugurato del nascente colonialismo nel XVI secolo: non importiamo da loro manodopera e materie prime al prezzo che stabiliamo noi, esportiamo alla loro volta prodotti finiti e “valori immateriali”, come la Libertà e i Diritti Umani, sempre al prezzo che stabiliamo noi. E, con questa premessa, poi ci meravigliamo della “guerra asimmetrica”? Ma siamo sicuri di lasciar davvero loro altra scelta, se non l’alternativa tra affogare nel Canale di Sicilia o prendere le armi?.

    7. A chi obietta che molti terroristi sono cittadini europei perché figli di immigrati nati in Europa la risposta sta in una forte stretta sulla sicurezza: sappiamo dove i ragazzi islamici si incontrano, che siano moschee o quartieri interi, e dove nascono i centri di indottrinamento alla violenza. Dobbiamo rafforzare i controlli di polizia e la presenza militare in quei territori. I buoni musulmani non avranno nulla da temere.

    Bene: ammettiamo pure di conoscere davvero i centri di reclutamento dei terroristi e di addestramento alla violenza: allora il gioco è fatto. Basta chiuderli ed arrestarne i responsabili. Ma se abbiamo solo indizi e sospetti, allora la “stretta di sicurezza” è necessaria, ma insufficiente. Da sola, la “stretta di sicurezza”, a parte i costi e le difficoltà organizzative e pratiche (siamo davvero sicuri di conoscerli, i centri ‘dove nascono i centri di indottrinamento e di violenza’? siamo certi che le moschee siano tutte e sempre tali? Ne abbiamo le prove? Se fossimo nei loro panni, accetteremmo pacificamente di venir sorvegliati durante le nostre attività religiose e culturali sulla base di un pregiudizio, salvi i casi di illegalità comprovate?) contribuirebbe a creare nuove ostilità e si risolverebbe in un potente aiuto alla propaganda terroristica, vale a dire che conseguirebbe esattamente gli effetti contrari rispetto a quelli che vogliamo. Per evitare ciò, bisogna accompagnare la “stretta di sicurezza” a un’organica e capillare politica dell’accoglienza: e qui in primo piano entrano le scuole, i sodalizi culturali e assistenziali a tutti i livelli, le iniziative che creino occasioni d’incontro e di scambio. C’è un modo sicuro per odiare la cultura dell’Altro: ignorarla e ritenerla quindi pregiudizialmente inferiore o pericolosa. E c’è un modo sicuro per amarla e ammirarla: imparare a conoscerla. Io non sono né un arabista né un islamista, ma ho qualche esperienza orientalista sul piano storico-antropologico: in quanto cattolico, non ho mai amato tanto la tradizione cattolica come ho fatto da quando ho imparato ad apprezzare quello che ad esempio la teologia musulmana dice, scrive e pensa sulla Vergine Maria.

    8. Oltre alle misure di sicurezza dobbiamo rilanciare con forza la nostra identità europea, fondata sulle nostre tradizioni, sulla nostra civiltà greco-romana, sulle radici cristiane della nostra libertà. Solo attraverso una rinnovata fiducia in noi stessi potremo farci rispettare anche dagli altri.

    Certo: ma bisogna agire con la ferma consapevolezza che non v’è identità che non sia imperfetta e dotata di una sua dinamica interna, che non v’è tradizione che non debba qualcosa nella sua genesi alle tradizioni altrui. Le nostre radici sono ellenistico-romane (le definirei così piuttosto che propriamente greco-romane, poiché la cultura ellenica entrata in Roma fra IV e II sec. a. C. era già fortemente passata attraverso la sintesi ellenistica da essa attingendo a molteplici valori culturali “orientali” (cioè soprattutto egizi, caldei, siromesopotamici, persiani). Poi, con il cristianesimo, giunsero gli influssi ebraici, neoplatonici, gnostici. Poi ecco il contributo dei popoli “barbari”: gli illirici, i celti, i galli, i germani, gli arabo-musulmani. La coscienza della relatività delle differenze e dell’abbondanza delle analogie e delle somiglianze tra la nostra cultura e quelle altrui non potrà che accrescere il senso di vicinanza e facilitare dialogo e convivenza.

    – ISLAM E TERRORISMO. UN NUOVO ROMANZO E UN “VECCHIO (ATTUALISSIMO) SCRITTO

    Si può dire a pochi giorni dalla sua edizione nell’originale francese l’ultimo libro di Michel Houellebecq, il romanzo Soumission (pubblicato da Flammarion) – un caratteristico esempio di “successo annunziato” -, ha già una versione italiana (Sottomisione, pubblicato da Bompiani). E’ un caso di “triste fortuna”: dal momento che esso parla di una Francia futuribile nella quale trionfa in libere elezioni un candidato musulmano “moderato” che in modo soft, con le armi di una corruzione strisciante e sorniona, riesce ad assoggettare il paese a un regime che poco a poco ne assopisce la vitalità e le capacità immergendole nel bagno tiepido di una società nella quale prevalgono l’agricoltura, l’artigianato, le piccole imprese, la moralità comunitaria e familiare eccetera; insomma, una Francia egemonizzata da un’ideologia religiosa che la riduce all’antimodernità e che per questo piace anche a molti cattolici, magari tradizionalisti. Insomma, alla fine la Francia cade vittima di una sorta di congiura islamo-cattolica scopo della quale è la restaurazione di un regime di vita patriarcale.

    Michel Houellebecq è una strana figura di uomo e d’intellettuale votato alla marginalità, incurante del suo aspetto (è noto che per incuria si lasci cadere i denti), i libri del quale – e i loro personaggi – sono perennemente sospesi fra erotismo e frustrazione. Negli ultimi anni, era riuscito tuttavia a farsi una fama cavalcando l’islamofobia su corse simili a quelle della signora Bat Ye’or, una britanno-egiziana nota per aver immaginato una futura Europa divenuta “Eurabia”, che abbia abdicato alle sue radici cristiane (come se non lo avesse già fatto da tempo…) e che è caduta preda del missionarismo musulmano.

    Su “Le Monde”, e quindi sul “Corriere”, Emmanuel Carrère pone Soumission sulla stessa linea di 1984 di Orwell e di Il migliore dei mondi di Huxley: una linea “profetica” stando alla quale, nel 2022, la Francia diverrebbe uno stato musulmano.

    La “triste fortuna” consiste nel fatto che questa “visione-profezia” è contenuta in un libro uscito si può dire contemporaneamente alle stragi parigine del 7-9 scorso: e si può prevedere che ciò lo condurrà a un picco inaspettabile e inatteso di vendite, come il nuovo “Charlie Hebdo” che non arrivava alla ventina di migliaia di copie e che, nel giorno della sua resurrezione dopo l’attentato, ne ha vendute tre milioni e quindi altri due in tutto il mondo. Vero è, e va detto, che Houellebecq ha rinunziato a qualunque forma di pubblicità diretta: ma la forza delle cose procede per conto proprio, e il libro diventerà, al pari di quel che accadde dopo l’11 settembre per La rabbia e l’orgoglio di Oriana Fallaci, se non una lettura quanto meno un oggetto d’acquisto e di ostentazione per tutti gli islamofobi che temono la futura “Eurabia”.

    E, dal momento che già molti vanno di nuovo ripetendo che “Oriana aveva ragione”, stimo non sia male seguire il consiglio di un caro, fedele e vecchio amico, Luigi de Anna, che divide ormai il suo tempo tra la Finlandia e il sudest asiatico e cha a mo’ di promemoria m’invia uno scritto – che peraltro già ben conoscevo: ma che mi ha fatto piacere rileggere per constatarne l’impressionante lungimiranza – uscito quasi tre lustri fa dal cuore di un altro amico carissimo, purtroppo prematuramente scomparso. Ve lo propongo così come me lo ha mandato Luigi, rispettando i suoi grassetti e la sua preziosa meditazione conclusiva.

    http://www.francocardini.net/

    e:

    http://www.francocardini.net/minimacardiniana/2015/MC%2057%20-%20De%20Anna.pdf

    • Francesco scrive:

      inizio chiedendo scusa per non aver letto tutto ma il Nostro è logorroico all’eccesso e invano

      scrive tanto per scrivere tanto, intendo dire

      che marea di palle! s’è innamorato? benissimo, buon per lui, parta per raggiungere il suo amore arabo e la smetta di tiriterarci pipponi sciapi quanto tendenziosi

      >> No, non ci odiano perché siamo liberi; ci odiano perché presentiamo come libertà e progresso una realtà basata sull’ingiustizia e sull’amoralità.

      >> il punto di congiunzione dove gli opposti ma convergenti progetti geopolitici dei servizi statunitensi, israeliani e califfali potrebbero incontrarsi,

      trovo incredibile dimenticare i convergenti disegni geopolitici del Grande Puffo, in questo contesto

      e si potrebbe continuare

  87. mirkhond scrive:

    “Eh, ma … in Medioriente Gesù era troppo “laico” per essere accettato, in molte di quelle terre lo sarebbe ancora … in alcune addirittura oggi più che all’epoca.”

    Anche questa è una visione moderna che estrapola e reinterpreta Gesù fuori dal contesto dell’epoca.
    In realtà Gesù non fu condannato per la sua visione “laica” della religione, visto che diceva più o meno le stesse cose del suo coevo e pure lui rabbi, Hillel.
    Ma fu condannato per essrSI proclamato DIO INCARNATO!

    • PinoMamet scrive:

      Confermo!
      Non credo del resto che all’epoca qualcuno avrebbe capito un concetto tipo “una visione laica della religione”…

  88. mirkhond scrive:

    Inoltre per quasi tutto il primo millennio del Cristianesimo, il baricentro della Fede fu nel Medio Oriente.
    I primi sette grandi concili ecumenici da Nicea I (325 d.C.) a Nicea II (787 d.C.) si tennero in quella che è l’attuale Turchia.
    Il Dogma Cristiano, inclusa la concezione verginale di Maria e la sua assunzione in Cielo senza conoscere la morte, nascono e si sviluppano nel MEDIO Oriente.
    I più antichi e venerati santi inclusi Sant’Antonio Abate e San Nicola di Mira sono dei MEDIO-ORIENTALI.
    Non cadiamo nell’errore ratzingeriano di considerare il Cristianesimo come sinonimo di occidente.
    Visto che l’occidente ha COMINCIATO a divenire il baricentro della Cristianità solo da Carlo Magno in POI…..

    • Francesco scrive:

      ma quell’Oriente parlava e pensava in greco, o sbaglio?

      non era affatto l’Oriente separato dall’Occidente che sarebbe diventato dopo l’Islam

      insomma, temo che Ratzinger abbia ragione: quell’Oriente era ellenistico e romano più che “semita”

    • Val scrive:

      Se non erro Ratzinger (correggimi se sbaglio) diceva piuttosto che il cristianesimo è il vero erede della sapienza greca. In questo senso il pensiero occidentale moderno (illuminismo, democrazia e diritti civili compresi) sarebbe figlio legittimo del cristianesimo. Per come l’ho vista io, insomma, una sorta di acrobazia intellettuale di un papa che da un lato rivendica l’alterità della Chiesa rispetto a questo mondo relativista e secolarizzato e dall’altro ascrive alla Chiesa (al cristianesimo) tutto quello che di buono questo stesso mondo sembra averci offerto.

      • mirkhond scrive:

        Infatti.
        Franky, dimentichi un Medio Oriente cristiano NON greco.

        • mirkhond scrive:

          Inoltre la “grecità” bizantina, tutto puo’ essere definita tranne che Occidente.

        • Francesco scrive:

          Duca,

          la grecità bizantina è stata MOLTO occidentale (meglio, l’Occidente cristiano ha radici nella stessa grecità di Bisanzio).

          Forse il mio Occidente è un pò più orientale del tuo, diciamo, e del leghista medio.

          Poi Bisanzio cadde e vennero degli Altri.

          PS mi sa che anche gli Arabi siano culturalmente parecchio greci, in ogni caso. difatti un bel pò delle riscoperte della Grecia classica le abbiamo ricevute da loro

          ciao

        • mirkhond scrive:

          Rileggi ciò che ha scritto Pino più sotto.
          A Costantinopoli ritenevano l’occidente un luogo barbaro.
          E questo ancora alla vigilia della conquista ottomana del 1453!
          Idem i Musulmani col Frangistan, ancora agli inizi del XIX secolo.
          Leggasi Bernard Lewis, I Musulmani alla Scoperta dell’Occidente.

        • Francesco scrive:

          A Costantinopoli ritenevano l’occidente un luogo barbaro.

          sono pienamente d’accordo!

      • Francesco scrive:

        concordo con Val

        la Chiesa ritiene ci sia molto di buono nella civiltà occidentale “moderna”, non a caso nata in ambiente culturalmente cristiano, e non solo molto di male

        però più che una acrobazia mi pare un’analisi corretta

  89. Moi scrive:

    Il Cristianesimo NON è evitare di accendere interruttori della luce di Sabato NÉ (da quando Luciano è Direttore della BBC News, si sa …) andare al cesso col bussolino qibla per vedere se sei prillato rispettosamente-inconsciamente verso La Mecca … per questo l’ Ateo e il Cristiano assieme dovrebbero sentirsi orgogliosamente (!) Goy e Kafir ! Ma _ grazie ai Cappuccioni e ai Grembiulini, nonché le loro varie ed assortite emanazioni _ NON c’è più autostima identitaria, in “Occidente”.

    • Z. scrive:

      Cioè io e te dovremmo “allearci” con Mauricius e Francesco “contro” Pino e Ritvan?

      Cristian lo vedo poco interessato, e a suo padre il grembiulone serve 🙂

    • mirkhond scrive:

      Il cristianesimo (almeno quello cattolico) è stato anche considerare peccato grave la sodomia uomo-donna, anche tra coniugi, per quasi duemila anni.
      Giusto per fare un esempio Moi.
      La “laicità” di Gesù è una costruzione moderna, esattamente come il grest che tanto ti ispira simpatia…. 🙂
      Gesù no fu messo a morte perché interpretava la Legge in modo “eterodosso”, visto che lo facevano anche altri in Palestina all’epoca, ma per essrSI PROCLAMATO DIO INCARNATO!

      • Francesco scrive:

        però fu attaccato anche perchè parlava con tutti e mangiava in modo inappropriato

        diciamo che era abbastanza disinvolto riguardo alle formalità tanto care ai Farisei

        ciao

        • mirkhond scrive:

          Certamente.
          Però ai tempi di Gesù, i Farisei erano solo UNA delle diverse correnti del Giudaismo.
          A differenza del periodo successivo alla distruzione del Secondo Tempio nel 70 d.C.
          Rabbi Hillel, coevo di Gesù diceva che la Torah è AMORE, intendendo che la Legge andava osservata nello Spirito piuttosto che nell’arido formalismo.

  90. maura scrive:

    In Italia il medioevo è finito? Alleluia. Guardando Rai 1 fatico a crederlo! E anche i vostri commenti sulle grazie delle ragazzette.
    Peccato che si probabile un “medioevo prossimo venturo”

    • Francesco scrive:

      magari!

      ci sono un sacco di aspetti del c.d. Medio Evo che vorrei riavere

      certo che se RAI1 fosse il Nuovo Medio Evo tanto vale non farne nulla

    • PinoMamet scrive:

      “E anche i vostri commenti sulle grazie delle ragazzette.”

      Questa me l’ero persa. Dunque, in questo blog si è detto, all’incirca, che le due ragazze rapite sono abbastanza carine.
      Devo essere un terribile maschilista medievale, ma non vedo quale articolo del Codice Femminista sia stato violato.

      • lanzo scrive:

        Ma sapete come dovevate rispondere :
        Paraponzi, ponzi la’
        il salame piace a fette
        ma alle donne caso strano
        il salame piace sano.
        E poi godervi gli improperi.

        • lanzo scrive:

          Oppure: La RAI ? Non la vediamo, chi sarebbero le ragazzette ? Rapite ? e da chi – Sono tornate ingrassate, buon per loro. d’altra parte quasi tutte le donne islamiche – ho notato – sono grassocce – buon per loro, Carine, cosi’ carine che per farsi trombare devono andare a cercarsi col lanternino, maruchen affamati che nessuna donna normale se li filerebbe.
          Sposati uno di questi e poi andrai a piangnucolare al consolato o ambasciata perche’ si e’ portato via i figli, che secondo la legge islamica APPARTENGONO al marito, altro che assegni per i figli alla moglie, se c’e’ uno scazzo la moglie si becca i letteralmente un calcio in culo ed il tribunale religioso darebbe sempre ragione al marito.
          Da noi e’ capovolto tutto ! Mariti ridotti in miseria per pagare assegni alla moglie che convive con l’amante – magari ricco !

        • mirkhond scrive:

          Vorrei che questo discorso lo capissero i vari destroidi alla Salvini, quando cianciano di islamofobia.
          La religione che OGGI tutela meglio l’uomo, rispetto all’occidente “cristiano” in cui la donna ha SEMPRE ragione.
          Se viene ammazzata una donna si grida all’ennesimo femminicidio.
          Se una donna ammazza un uomo, direttamente o su commissione, non si parla certo di maschicidio!

  91. mirkhond scrive:

    “Peraltro Panella dice le cose che dici tu…”

    Sì, ma in senso opposto al mio.

  92. habsburgicus scrive:

    insomma, temo che Ratzinger abbia ragione: quell’Oriente era ellenistico e romano più che “semita”

    su queste cose non posso che essere d’accordo con Francesco..
    certo, con qualche puntino sugli i..Francesco, montanellianamente, semplifica 😀
    ma insomma….ha ragione lui !
    Francesco mi sta sempre più simpatico, nonostante il suo schematismo determinista 😀
    peccato quel suo amore a-critico per gli USA…per Reagan, però, passì
    ci sono passato anch’io..dunque lo capisco 😀
    solo che io sono diventato critico da oltre 20 anni (e anche prima ai suoi livelli non sono mai stato :D)..Francesco non ancora _D
    beh, c’è sempre tempo !

    • mirkhond scrive:

      L’Oriente ellenistico era “occidente” a targhe alterne.
      Cosa che il vostro Ratzinger faceva finta di non vedere.

    • PinoMamet scrive:

      Ma secondo me sbagliamo noi a pensare in termini di Occidente e di Oriente.

      Vero che questa polarità sembra costruita al tempo delle Guerre Persiane (ne parlammo proprio con Francesco), in chiave propagandistica greca: le “libere” città greche contrapposte alla “tirannia” del basileus.
      Quanto ci fosse di vero lo lascio al giudizio del singolo, ma comunque al tempo dell’impero romano, e del cristianesimo, era già storia antica.

      Detto questo, non capisco cosa avrebbe avuto, culturalmente, un cristiano cappadoce di “orientale” rispetto a uno mauritano o gallico.
      Anche l’amministrazione imperiale romana era poi la stessa nelle due parti dell’impero, se ci si riferisce a quello.

      Culti pagani pre-cristiani, largamente gli stessi o assimilabili, e circolavano liberamente in tutto l’impero.
      Altre differenze, se ci sono, mi sfuggono.

      • mirkhond scrive:

        Nella mentalità, Pino.

        Già nel V secolo dopo Cristo, il vescovo e santo gallo-romano Sidonio Apollinare (430-487 d.C.) faceva fatica a riconoscere una comune romanità nella Pars Orientis della Romània.
        Nonostante essa ai vertici fosse ancora in parte latnofona e utilizzasse il Latino accanto al Greco.

      • PinoMamet scrive:

        Ma, a parte la lingua (nella parte orientale la lingua d’uso era il greco da un pezzo, e ha continuato a essere quella…), quali sarebbero queste differenze di mentalità?

        Lo dico sinceramente, stento a vederle.

        Monachesimo: nasce in Oriente, si sviluppa e ha successo anche in Occidente, fino a cambiarne il volto.

        Cesaropapismo: l’idea aleggiava da entrambe le parti, con tempistiche diverse legate alla circostanze storiche si è poi sostanzialmente realizzata in luoghi distanti come l’Inghilterra…

        Dottrina cristiana: fino perlomeno al Secondo Concilio di Nicea, la stessa per tutti

        Eresie: circolavano altrettanto in Occidente come in Oriente, spesso le stesse

        Ecclesiastici e laici: idem (la famiglia di Ambrogio, per dirne una, era ampiamente distribuita dalla Germania alla Grecia, il primo vescovo di Canterbury era nativo della Cilicia ecc. ecc.)

        insomma, fino a Carlo Magno, grosso modo, io non ci vedo tutta questa differenza.
        Magari mi sbaglio io, per carità.

        • mirkhond scrive:

          Hai ragione.
          Ma un senso di percezione della differenza esisteva già in epoca romana classica, pagana.
          E poi in quella cristiana.
          Da Carlomagno cominciano sempre più le differenze, e l’Occidente diventa il baricentro della Cristianità tra XI e XIII secolo dopo Cristo.
          Il problema dunque non è il rapporto VERO oriente-occidente, come fu per secoli, ma la PERCEZIONE che di esso si ebbe, e soprattutto si ha OGGI, anche da parte di teologi e intellettuali tutt’altro che grossolani come l’emerito Benedetto XVI….

        • mirkhond scrive:

          Del resto anche DOPO le date indicate, i rapporti e gli scambi RECIPROCI continuarono per altri secoli.
          Pensiamo soltanto ai commerci, alle alleanze trasversali tra cristiani e musulmani contro altre coalizioni cristiano-musulmane, vedasi l’epoca XVI-XVIII, a noi più vicina nel tempo ma non l’unica.
          E infine il massiccio fenomeno della schiavitù che immise sangue e dsensibilità di entrambe le sponde e le culture in maniera reciproca tra VII e XIX secolo dopo Cristo.
          Ecco perché abbiamo Aya Radwan e Sara la siriana de Roma, che non sembrano affatto “levantine” e “moros” in Piemonte e in altre parti del Norrland tra Alpi e linea SS (Sarzana-Senigallia)!
          Insomma percezioni di diversità, guerre, ma anche commerci e interazioni reciproche, servili ma anche volontarie (soprattutto in direzione cristiana a favore dell’Islam, più meritocratica verso i convertiti dotati di capacità e talento).
          Tutta questa complessità viene negata e ridimensionata dai teocojons alla Panella, Ferrara, la buonanima di Oriana Fallaci, dalla Garnero, da Salvini, dalla Le Pen e purtroppo dal teologo e papa pensionato Benedetto XVI, in nome di RECENTI vicende, su cui i Franchi non hanno certo il culo pulito e senza travi pesanti….

      • Francesco scrive:

        x Pino

        anche tralasciando le Guerre Persiane, dopo c’è stato Alessandro Magno e la nascita del mondo ellenistico, che ha plasmato con la cultura “superiore” Egitto e Mesopotamia (l’Anatolia era già greca), e poi quello Romano

        un mondo con fortissimi connotati unitari, nei quali B16 ha individuato una parte dell’origine della cultura europea – l’altra essendo il cristianesimo che si porta appresso un bel pò di cultura ebraica

        purtroppo nel’equazione entrano anche i norreni, aka Germani, che portano ben poco di buono 😉

        ciao

        • mirkhond scrive:

          L’Ellenismo fecondò anche l’area irano orientale-e parte dell’India, vedasi l’arte indiana di Gandhara (secc. I-VII d.C.), le spose yavani (greco-macedoni seleucidi o dei più contigui regni greco-battriani) di Ashoka (274-232 a.C.) nella Pataliputra (oggi Patna) sul Gange.

        • mirkhond scrive:

          E ancora la stessa raffigurazione statuaria del Buddha, con i suoi panneggi, sarebbe impensabile senza l’influenza greca.
          Non solo a Bamiyan, ma con ulteriori filtri, persino nello Sri Lanka, Indocina, Cina e Giappone!

    • Francesco scrive:

      mi piace molto semplificare deterministicamente

      da un lato gioco a fare il piccolissimo Marx

      dall’altro aiuta a cogliere l’essenza dei problemi, o almeno a vedere gli elementi di fondo

      sugli USA, il problema è che a me a pelle piacciono, poi ne vedo i difetti; qui a pelle tutti li odiate, poi qualcuno trova un uno per mille di accettabile e qualcuno no

      🙂

  93. mirkhond scrive:

    “è tutta colpa dei francesi e dei musulmani!”

    Beh, non di tutti i musulmani, ma solo dell’Impero Ottomano.
    L’Iran shiita dei Safawidi (1502-1736) era alleata degli Asburgo, del Papato e di Venezia contro gli Ottomani sunniti.
    Il Marocco sunnita non riconosceva il Sultano ottomano come suo sovrano e al massimo, poteva avere qualche attrito di confine con la Spagna e il Portogallo!
    Per non parlare dell’India Moghul e dei regni turcofoni dell’Asia centrale che con noi avevano rapporti pari allo zero o quasi, dopo il crollo dell’Impero Mongolo, e l’islamizzazione delle sue aree occidentali.

    • mirkhond scrive:

      Rapporti pari allo zero o quasi, in relazione ai regni turcofoni centroasiatici post Tamerlano (1336-1405), non ovviamente con l’India Moghul (1526-1858).
      Giusto per chiarire il senso esatto della frase.

  94. mirkhond scrive:

    “Piuttosto fatico a capire quello di Moi”

    Qui non posso darti torto, visto che fatichiamo tutti a capire cosa vuol dire, con tutti i paradossi che ci mostra. Forse solo Miguel lo capisce davvero.

    ” secondo cui la sinistra è colpevole di ogni cosa sub specie aeternitatis :-D”

    Qui, forse, si deve al vostro vissuto regionale, profondamente influenzato dal fu PCI.
    Forse Moi è un deluso dalla involuzione LIBERALE del fu PCI.
    Da qui le sue osservazioni.
    E tu da suo corregionale dovresti capirlo meglio di tutti, in virtù di un comune vissuto ideologico-territoriale che ha permeato profondamente la VOSTRA identità regionale!

    • Z. scrive:

      In parte hai ragione, ma in lui non vedo tanto la delusione per la politica seguita dal Partito quanto l’ostilità di chi del Partito è tradizionale oppositore.

      Solo illazioni, ovviamente 🙂

  95. mirkhond scrive:

    “Poi Bisanzio cadde e vennero degli Altri.”

    Quegli “Altri” cioè gli Ottomani muSSulmani, presero tutto ciò che potevano della civiltà bizantina e i Turchi di OGGI sono in massima parte i discendenti delle popolazioni anatoliche romee ortodosse, armene e siriache più cospicui apporti balcanici e altri ancora, piuttosto che dei Fabbri degli Altai (non più del 10% dei Turchi attuali, come confermato anche dalla genetica!).
    Leggiti il Fuoco Greco di Luigi Malerba, ambientato nella Costantinopoli del 957-969 d.C. e Il Mio Nome è Rosso di Orhan Pamuk, ambientato nella Istanbul ottomana del 1591 d.C. e vedrai che sono più le linee di CONTINUITA’ che le soluzioni di continuità tra l’una e l’altra civiltà.

    • Francesco scrive:

      dipende: studiano Platone e Aristotele? perchè senza di loro non c’è continuità culturale possibile

      sono i filosofi morti a spiegare come pensano i vivi

      ciao

      • mirkhond scrive:

        Non fermarti alle seghe di alcuni pensatori, peraltro continuamente estrapolati e reinterpretati a seconda dei tempi, luoghi ed esigenze di altri segajoli intellettuali.
        Nell’umanità, nella socialità, nel vedere e vivere la vita, nel sentimento, nell’amore fisico ecc. sono molto più in linea di continuità di quanto possa immaginare chi ha un pregiudizio di stampo ratzingeriano….

        • Francesco scrive:

          scusa ma non sono d’accordo: ci sono alcuni uomini in grado di influenzare intere civiltà, in modi spesso ignoti ai più, che pensano beatamente di usare la loro testa e altre amenità

          chi insegna le categorie con cui si pensa è pietra angolare su cui altri costruiscono le loro vite

          ciao

  96. mirkhond scrive:

    La mia vita non è costruita sulle seghe dei filosofi.
    Infatti ero piuttosto ciuccio in filosofia a scuola… 🙂

    • Francesco scrive:

      invece io sono convinto che, proprio per la continuità e la socialità che caratterizzano l’essere umano, le nostre vite siano influenzate dalle seghe mentali dei filosofi molto più di quello che noi immaginiamo

      ‘sti stronzi ci muovono come burattini, hanno elaborato i nostri pensieri e noi gli andiamo dietro come i topi a Hamerlin (insomma, quelli del pifferaio magico)

      ammetto che avevo una professoressa molto brava di filosofia a scuola ..

      ciao

  97. mirkhond scrive:

    “sugli USA, il problema è che a me a pelle piacciono, poi ne vedo i difetti; qui a pelle tutti li odiate, poi qualcuno trova un uno per mille di accettabile e qualcuno no”

    Qui hai ragione.
    E spesso diamo veste seg..ehmmm…filosofico-razionale a scelte politiche/ideologiche/passioni per questo o quel paese/cultura, che invece rientrano nella sfera simpatia/sentimento/amore/odio/delusione che invece vanno oltre, rientrano in altre sfere dell’umano.

  98. mirkhond scrive:

    Non concordo invece sull’usanofobia che attribuisci a tutti gli altri qua dentro.
    Qui l’unico davvero avverso alla cultura statunitense sono io.

    • Francesco scrive:

      scusa ma

      Miguel che accetta solo alcuni outsider molto estremi e marginali

      Pino che neppure i film gli piacciono

      Peucezio e Hasburgicus che giusto giusto alcuni razzistoni dell’800

      Z che è troppo di sinistra e neppure i Kennedy gli vanno bene

      Moi che non gli va bene niente

      Daouda che gli USA sono socialisti

      😀

      • mirkhond scrive:

        Ma guarda che sono critiche affettuose! 🙂
        Pino usanofobo?
        Questa è bella!
        Solo io sono davvero usanofobo qua dentro.
        Nemmeno Peucezio e tantomeno Habsburgicus con i suoi “true” americans wasp razzistoidi!

        • mirkhond scrive:

          Daouda AMA gli Usa esattamente come gli altri.
          Sia pure in un modo tutto suoo, più indecifrabile del Moi. 🙂

        • Francesco scrive:

          ma se Pino è putiniano sull’Ucraina, a riprova del suo estremismo anti-occidentale e anti-americano!

          rispetto a lui tu sei un moderato

          😉

        • mirkhond scrive:

          E’ un giudaizzante rabbinista talmudico! 🙂
          Come puo’ odiare DAVVERO il braccio armato di Israele?
          E poi ama il cinema e le mode usa, a cominciare dalla battonaggine femminile…. 🙂

        • Francesco scrive:

          Gnocca forever ma non mi dirai che questo ce lo hanno insegnato gli USA … pensa a Boccaccio!!!

          E’ un convertendo all’ebraismo, non buttarla in politica!

          ciao

        • Peucezio scrive:

          In che cosa io non sarei antiamericano?
          Credo di essere una delle pochissime persone nate dopo il 1950 che non ascolta mai musica in inglese.

      • PinoMamet scrive:

        “Pino che neppure i film gli piacciono”

        Ma non è vero…

        voglio dire, prendiamo due film chiaramente non da “komunista che odia gli USA” 😉 :
        Gunny (Heartbreak Ridge) m’ha fatto ride, mi ha divertito, e mi piace;
        invece Salvate il soldato Ryan mi ha infastidito per la sua inutile bandierona americana alla fine, lo sai.

        Aldilà della politica:
        Trovo che Million dollar baby sia un capolavoro, mentre posso vivere benissimo senza i film fracassoni di Michael Bay…

        del resto, su queste pagine 😉 , ehm, su questo blog, ho difeso e citato alla lettera dei libri che più americani non si può…

        In generale, sugli americani la penso un po’ come Habs:
        americani boni viri, politica extera autem mala bestia… 😉

        • Francesco scrive:

          appunto, visto che Pino odia gli USA a morte?

          i bei filmoni non gli piacciono, lo infastidiscono, al massimo lo fanno ridere

          quelli deprimenti e suicidi sono dei “capolavori”

          peggio di così!!!

          😀

        • mirkhond scrive:

          Ama gli Usa eccome.
          Come voi tutti qua dentro.
          Solo in armonica disarmonia. 🙂
          Voi AMATE questa società, pur con le ovvie e variegate critiche che gli muovete….

        • PinoMamet scrive:

          Direi che c’hai preso, francamente (e norrenamente 😉 )

          io amo “questa” società, non in modo acritico certo, ma continuo a ritenere che sia migliore di tante altre.

  99. mirkhond scrive:

    “inizio chiedendo scusa per non aver letto tutto ma il Nostro è logorroico all’eccesso e invano”

    Devi sentirlo quando parla, allora! 🙂
    Però ti assicuro che non annoia affatto, visto che ha il merito di parlare a braccio senza prepararsi nessuno schemino.
    Cosa eccezionale per un accademico!

    “scrive tanto per scrivere tanto, intendo dire”

    Intendi dire che scrive cose a te tanto sgradite, lo sappiamo!

    “che marea di palle! s’è innamorato? benissimo, buon per lui, parta per raggiungere il suo amore arabo e la smetta di tiriterarci pipponi sciapi quanto tendenziosi”

    E’ una domanda che mi sono fatto anch’io molti anni fa: perché non si converte all’Islam?
    La risposta la dette lui stesso, indirettamente in un suo articolo su Vlad Tepes/Dracula, su Storia e Dossier, del 1997 credo (vado a memoria).
    E cioé che non si è convertito all’Islam SOLO perché non VUOLE rinunciare alla DIVINITA’ di Gesù!

    “No, non ci odiano perché siamo liberi; ci odiano perché presentiamo come libertà e progresso una realtà basata sull’ingiustizia e sull’amoralità.”

    E che ha torto?

    “il punto di congiunzione dove gli opposti ma convergenti progetti geopolitici dei servizi statunitensi, israeliani e califfali potrebbero incontrarsi”

    Anche qui non vedo proprio cos’abbia detto di insensato.
    Ah già, U$raele è puro e immacolato. Come puo’ solo essere sospettato di turpi ma convergenti progetti geopolitici con l’asse del male? 🙂

    “trovo incredibile dimenticare i convergenti disegni geopolitici del Grande Puffo, in questo contesto”

    Adesso collabori con Pejo?

    “e si potrebbe continuare”

    Continua pure, continua….

    • Francesco scrive:

      1) ho parlato di mondo arabo, non di Islam. questo rompe per pagine e pagine su quanto sono belli quelli là e quanto facciamo schifo noi qua, e poi resta qua!

      2) certo che ha torto! i pensatori che ispirano i terroristi chiamano “ingiustizia e amoralità” esattamente quello che è libertà. esattamente come dei nazi-fascisti o dei bolscevichi qualsiasi! e come questi hanno torto marcio.

      3) sospettare è lecito, per arrivare a proclamare ci vorrebbe qualche elemento di prova. che a Cardini serva ripassare Agatha Christie?

      e qui mi fermo

  100. mirkhond scrive:

    “Z che è troppo di sinistra e neppure i Kennedy gli vanno bene”

    Sì, quand aveva 15 anni quasi 16.
    Ora di “sinistra” ha solo una facciata dietro cui c’è il NULLA piddino.

    • Francesco scrive:

      sarà ma se si parla di economia o di pregiudizi è rosso come le chiappe di un babbuino!

      a volte mi sembra di rileggere certe pagine dell’Unità di quando ero molto giovane

      • mirkhond scrive:

        Zanardo…rosso?
        Allora hai davvero bisogno di una visita oculistica! 🙂

        • Francesco scrive:

          facciamo un test: fagli una domanda e vediamo cosa risponde

          che so, la scuola deve essere statale o le tasse sono troppo basse o roba dirimente del genere

          😀

        • mirkhond scrive:

          Chi sta con l’eurobank$teri$mo piddino non puo’ essere un comunista.
          E nemmeno un socialista.
          Al massimo un liberale di sinistra.

        • Francesco scrive:

          non esiste NULLA al di fuori di quella roba lì

          e Z è troppo furbo per aderire al nulla (Lega, 5 stelle)

          però è rosso lo stesso

          se vuoi è un rosso serio e non un fanfarone che le spara grosse sapendo che poi farà diversamente

          ciao

      • Z. scrive:

        Francesco,

        — a volte mi sembra di rileggere certe pagine dell’Unità di quando ero molto giovane —

        Mi piace essere associato ad un bel giornale che leggevi in un’età felice della tua vita, anziché ai cattivi giornali che leggi ora che sei vecchio e ingastrito!

        tiè!

        😛 😛 😛

        • Francesco scrive:

          veramente sono vecchio e ingastrito per colpa di quel “bel giornale”

          🙁

        • Z. scrive:

          Se sei ingastrito ancora dopo non so quanti anni, beh, forse dovresti smettere di dare la colpa a l’Unità e cercare un buon gastroenterologo…

          Peraltro, vecchio lo saresti diventato anche se avessi letto altri giornali. Solo, le tue letture sarebbero state più scadenti 😛

      • Z. scrive:

        Duca,

        per il buon Francè è rosso chiunque non abbia mai tifato per Berlusconi, lo sai…

        Nella categoria rientrano fior fiore di estremisti di centro, rispetto alle quali in effetti io sono praticamente un incrocio tra Engels e Bakunin 😀

  101. mirkhond scrive:

    “ho parlato di mondo arabo, non di Islam. questo rompe per pagine e pagine su quanto sono belli quelli là e quanto facciamo schifo noi qua, e poi resta qua!”

    Le motivazioni ti sono state spiegate.
    Però ti do ragione su una cosa: se fossi in lui, con le sue amicizie e il suo prestigio non esiterei a fare fagotto in qualche paese arabo, magari la Giordania, da lui molto amata, per aver partecipato 20 anni fa ad una serie di scavi archeologici su un sito proto-bizantino del VI secolo dopo Cristo!
    A lui l’antierrorismo non gli farebbe niente con tutti gli agganci che tiene! 🙂
    Altri invece, pur SENZA VOLER FARE DEL MALE AD UNA MOSCA, sono invece COSTRETTI a vivere in un Frangistan di merda verso cui si sentono rifiutati e emarginati per l’impossibilità di adeguarsi a modelli sociali-culturali-affettivi-(im)morali che gli suscitano solo il vomito!
    I valori di Ferrara e Panella, giusto per citare i primi stronzi che mi vengono in mente!

    • Francesco scrive:

      per me lui sta benissimo in Toscana, a sproloquiare circondato da fedeli ossequiosi, invece

      per te non so, manco a Bologna vuoi andare, forse veramente Baghdad è lontanta … però di certo andare là è facile, ci sono riuscite le due ragazzette!

      😉

  102. mirkhond scrive:

    “per me lui sta benissimo in Toscana, a sproloquiare circondato da fedeli ossequiosi, invece”

    Sospetto che qui tu abbia ragionissima!
    In fondo ha ragione Daouda quando dice che è un grandissimo paraculo!
    Il Cardini s’intende…. 😉

  103. mirkhond scrive:

    per te non so, manco a Bologna vuoi andare

    Mi deprimerebbe ancora di più di Bari.

    “forse veramente Baghdad è lontanta … però di certo andare là è facile, ci sono riuscite le due ragazzette!”

    Non credo che sia così facile se non si hanno gli agganci giusti.
    E poi non mi va di essere rapito e sgozzato solo perché franco.
    Faglielo capire che io non mi identifico coi massoni-sionisti-strozzini che ci sgovernano!
    Inoltre Gentiloni ha detto che Schengen non solo verrà rafforzata, ma che si creerà un cordone per impedire di uscire dalla Terra dei Franchi.
    Ed io ho troppa PAURA delle visite della digos!
    E poi c’è mia sorella che non sta bene…
    Insomma sono condannato SENZA SPERANZA a restare qui e magari, al massimo, lasciarmi un giorno morire sotto una coltre di neve dopo essermi imbottito di gocce tranquillanti per facilitare il viaggio….nell’Altro Mondo!

    • Francesco scrive:

      1) se tu volessi andare all’altro mondo, non avresti paura che l’ISIS ti procuri il biglietto

      2) quel viaggio lo faremo tutti, inutile preoccuparsene

      3) Gentiloni … chi era costui?

      4) ringrazia che hai quella ragazza da badare, son tutte opere di bene a espiazione dei nostri peccati

      un forte abbraccio

  104. mirkhond scrive:

    Però non ho una donna che mi ami e che condivida con me il peso di una vita che avrei voluto diversa….

  105. mirkhond scrive:

    “se tu volessi andare all’altro mondo, non avresti paura che l’ISIS ti procuri il biglietto”

    Io voglio andare all’altro mondo senza uccidere nessuno.
    Nemmeno i blasfemi di Hebdo.
    Non potrei vivere col rimorso di un omicidio sulla coscienza….

    • Francesco scrive:

      temo ci sia un equivoco: sarebbero nel caso loro a farti la pelle, in 30 contro 1, non avresti molto male da fare a nessuno

      PS lo vedi che sei una ottima persona? smettila di arrabbiarti con me e Pino!

  106. habsburgicus scrive:

    in realtà gli USA sono un falso problema..
    il problema è chi comanda veramente (e utilizza , anche ma non solo, i fessi del popolino “evangelical” :D)…se gli USA fossero gli USA originari, sarebbero sempre antipatici e prepotenti (ed esiziali per la patria di Miguel et regiones finitimae :D) ma non un problema per il mondo !
    poi, questa “,mania” di accusare gli USA di tutto, e vedere complotti nord-americani già secoli fa, è un po’ stucchevole
    voglio prendermi una “licenza” storica, pur sapendo perfettamente che la Storia NON si fa così..e dunque qui lo dico qui lo nego 😀
    se voglaiamo elencare, alla buona, i “cattivi” dal 1500 in poi abbiamo
    Francia (1° metà XVI secolo)
    Inghilterra, da 1550 ad inizio XVII secolo
    Francia (sotto Richelieu) e anche Svezia
    Olanda, 2° metà XVII secolo
    Inghilterra, da 1688 a 1790
    Francia, da 1789 a 1815
    Inghilterra, da c.a 1820 a1945/1946 cui si aggiunge in sottordine Francia da c.a 1880
    URSS, da 1917 a c.a 1975
    Cina rossa, c.a 1949-1975
    USA, 1917-1919, c.a 1940-1946 e da c.a 1990/1 in poi abbastanza poco rispetto agli altri, no ? 😀

    • habsburgicus scrive:

      Inghilterra..da 1559

    • mirkhond scrive:

      E l’aver fottuto la Florida alla Spagna nel 1817-1819?
      E mezzo Messico nel 1846-1848 più 1853?
      E Cuba, Puertorico, Filippine e Guam alla Spagna nel 1898?
      Filippine in cui sostituirono lo Spagnolo allo schifosissimo Inglese come lingua ufficiale (accanto al Tagalog), anche DOPO il 1946?
      E sempre la ferocissima repressione della rivolta filippina tra 1899 e 1913 che, stando a Paolo Mieli, provocò oltre 600.000 morti solo nel 1899-1902?

      • Francesco scrive:

        quella sarà ordinaria amministrazione per Has

        immagino

        😀

      • mirkhond scrive:

        sostituirono allo Spagnolo, lo schifosissimo Inglese

        • Z. scrive:

          L’inglese è una lingua molto bella!

          Non lasciare che la tua antipatia per gli Stati Uniti ti rovini il piacere di leggere Yeats o Blake – e soprattutto nel tuo caso Coleridge, che ti consiglio senza meno.

        • mirkhond scrive:

          Io ho sempre odiato la lingua inglese fin da bambino.
          Questa lingua frocia ne tedesca, ne francese.
          Al massimo è bella musicalmente.
          Ma parlata è una cacca alle mie orecchie!
          E poi mi disturba sentire degli ispanizzati con nomi spagnoli e facce da “indios” parlare e scrivere in inglese!
          333 anni di Spagna, gettati nel cesso da nemmeno 50 anni di dominio statunitense!
          Il riferimento è alle Filippine…..

        • habsburgicus scrive:

          333 anni di Spagna, gettati nel cesso da nemmeno 50 anni di dominio statunitense!

          è tristissimo..
          ma appunto per questo DOBBIAMO capire la forza dell’espansionismo USA, che finora l’ha sempre avuta vinta e mai è stato effettivamente fermato
          il non averlo capito, anzi sottovalutato, è già costato caro a molti 😀
          e per capirlo la miglior cosa, per quanto difficile, è descriverlo oggettivamente (o provarci), senza cadere nell’anti-americanismo a prescindere ! (che non serve a nulla e offusca solo la visione)

          P.S
          nelle Filippine cioè stato in gran parte dovuto al “tradimento” dell’élite massonizzata
          la Chiesa stessa decise di non opporre resistenza seria..fece male ? mah…così facendo ha perlomeno salvato la religione in gran parte del popolo (nonostante le sette fanatiche eterodirette)
          poi gli USA, allora, non erano mica fessi !
          nel 1902 inviarono William Howard Taft (che sarà gov-gen delle Filippine) da Leone XIII e Rampolla per trovare un modus vivendi..
          risultato ? il Vaticano disse sì alla “purga” del clero filippino (eliminati i prelati spagnoli, al loro posto prelati yankees, ciò presumo abbia favorito il cambio linguistico)..in cambio le leggi di disestablishment furono applicate in modo selettivo senza distruggere (del tutto) il potere economico ecclesiastico né le scuole cattoliche
          Taft, che sarà presidente (1909-1913), era un unitariano (cioè tecnicamente un ariano, neppure cristiano stricto sensu), chiaramente (presumo) massone..eppure trattò con la Curia…e pare fossero contenti tutti
          suo figlio, il sen. Robert Taft, oserà dir no al bellicismo di Roosevelt nel 1941 e poi, ancor più coraggioso, attaccherà la farsa norimberghiana..dunque gli impediranno di accedere alla presidenza nel 1952, tirando fuori Eisenhower (addomesticato, tale non presentare minaccia ai poteri forti)..e anche così dovettero fare brogli alla Convention 😀
          il sen, Robert Taft era un americano di altri tempi !
          dopo mdi lui gli unici conservatori americani degni di nota furono
          Barry Goldwater
          Ronald Reagan purtroppo con politica errata in Vicino Oriente
          Patrick Buchanan
          poi, il nulla !

      • habsburgicus scrive:

        la risposta sta in
        “sarebbero sempre antipatici e prepotenti (ed esiziali per la patria di Miguel et regiones finitimae”

        vabbè le Filippine non sono finitime, ma non guardiamo il tutto 😀

  107. mirkhond scrive:

    Ma non potrebbero fare un accordo il Frangistan e almeno alcuni paesi musulmani, per mandare via là tutti coloro che lo desiderano e SENZA OVVIAMENTE VOLER FARE O ESSERE TERRORISTI, ne qui ne lì?
    Ovviamente un viaggio da cui non si torni indietro pena la fucilazione o l’impiccagione!
    Un po’ come nel Giappone del 1630-1853, dove chi ne usciva, non poteva farvi più ritorno, tipo un pescatore che approdato sulle coste della Kamchatka russa nel 1701-1702, fu portato dallo zar Pietro il Grande, divenendo il primo interprete e maestro di Giapponese in Russia! 🙂

    • Francesco scrive:

      di là mancano autorità in grado di garantire l’incolumità dei viaggiatori, dovresti andare in Iran o in Turchia

  108. mirkhond scrive:

    A me piacerebbe anche il Marocco.
    E l’Egitto.
    Ma nel secondo temo che sia davvero impossibile oggi.
    Quanto alla Turchia non credo, almeno ad Urfa, Harran ecc. essendo vicine al confine con la Siria, e luogo di transito più o meno “clandestino” di diversi “ghazi” che vanno ad arruolarsi in Siria tra i ribbelli sunniti antiAssad (tipo le due figone norrena e norrenizzata, riscattate per la modica cifra di 12.000.000 di euro, ammesso che siano state DAVVERO tenutevi in prigionia…)!

  109. habsburgicus scrive:

    @Francesco
    e la nascita del mondo ellenistico, che ha plasmato con la cultura “superiore” Egitto e Mesopotamia (l’Anatolia era già greca), e poi quello Romano
    un mondo con fortissimi connotati unitari

    FINALMENTE !
    è proprio così

    le due grandi rotture sono Alessandro (336-323 a.C) che ellenizza tutto l’Oriente e Maometto (ob. 632 d.C) che lo de-ellenizza (vabbè, i suoi successori :D)
    da bambino lessi la Storia romana di Mommsen e mi colpì quando, mi pare in nota, vide in Mitridate (c.a 121-63 a.C) il primo rappresentante di quel “sultanesimo” orientale di reazione all’ellenismo che vincerà con l’Islam che separerà per sempre le due sponde del Mediterraneo (quanta ragione ebbe, pur con qualche forzatura e diversi errori, il Pirenne, oggi bistrattato !)
    l’Egitto, da Alessandro al VII secolo d.C era “nostro”, oggi non lo è più !
    idem la Siria–Posidonio (II secolo a.C) per dire era di Apamea, eppure è “nostro”, come fosse nato a Metaponto !
    la reazione all’ellenismo però iniziò prima di Mitridate (che poi non fu così reattivo :D)
    diciamo che l’espansione dell’ellenismo cessa al di là dell’Eufrate già a metà II secolo a.C anche se la reazione appare consistente solo da metà I secolo d.C (Vologases I di Parthia)
    nelle terre a ovest (che saranno romane) la sua avanzata cessa forse nell’età di Antonino Pio e Marco Aurelio
    dal poco che sappiano l’Egitto, nel 150 d.C, era quasi integralmente greco…il demotico era moribondo e il copto era agli albori
    meglio ancora in Siria
    bastava poco 😀
    e invece.purtroppo da metà II secolo d.C, con accelerazione da IV secolo d.C, l’ellenismo arretrerà di decennio in decennio poi di anno in anno, chissà da ultimo di mese in mese..e nel VII secolo d.C non stava più bene (copto ormai diffuso, idem siriaco)
    l’Islam gli diede il colpo di grazia
    è molto complesso e affascinante..ho (volutamente e necessariamente) semplificato, eh !

    • mirkhond scrive:

      E le influenze ellenistiche nel Buddhismo?
      E nell’arte di Gandhara?
      Ancora col brutto vizio dell’occidentalocentrismo, assai DURO a morire, perfino in persone di elevatissima cultura! 🙂

    • PinoMamet scrive:

      La grecità indiana è un caso particolare, continuò di certo a fiorire per qualche secolo ma, progressivamente staccata dalla sua “fonte” a causa del rinnovato impero iranico, finì poi per languire e essere riassorbita nel mondo indiano…

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Un ruolo lo ebbero anche i Sassanidi che si sforzarono di deellenizare la Persia alla ricerca di legittimazione nel passato Achemenide, oltre che marcare le distanze dall’occidente romano ellenizzato.

  110. mirkhond scrive:

    “dal poco che sappiano l’Egitto, nel 150 d.C, era quasi integralmente greco…il demotico era moribondo e il copto era agli albori”

    Se intendi il Greco come lingua ufficiale e delle elites, sicuramente.
    Se intendi invece la lingua della STRAGRANDE maggioranza della popolazione (eccetto Alessandria e forse, Cirene), no.
    Quelli parlavano demotico poi evolutosi in Copto.
    E senza la traduzione integrale della Bibbia e della Liturgia Cristiana in quella lingua, oggi in Egitto non ci sarebbe più nemmeno un cristiano indigeno.
    Come nel Maghreb dal 1200 dopo Cristo in poi…
    Idem in Siria.

    • habsburgicus scrive:

      la sostituzione linguistica era però, credo, possibile, se non ci fosse stata l’inversione di tendenza (spiega in mille modi, non però convincenti)..
      la Spagna in “soli” 300 anni ha di fatto eliminato le lingue indigene dal Messico e da quasi tutte le sue Americhe (in Perù tuttavia molto si ottenne, ne feci già cenno, solo nel periodo repubblicano ma anteriore al 1945 allorché “spagnolo era bello” mentre oggi è l’indio ad essere messo sul piedistallo 😀 ma continua ad essere preso..non dico dove 😀 aggiungo)
      nel 150 d.C si può ritenere, credo, che il greco lo sapessero tutti anche nel più oscuro villaggio della Tebaide…un greco orrendo, chiaro, con errori madornali, solecismi e tutto quel volete ma sempre greco..
      se il trend continuava forse entro il 500 d.C l’Egitto sarebbe divenuto grecofono
      il popolino con una lingua greca semibarbara (* anche oggi, il campesino della Sonora non credo parli lo spagnolo di Cervantes 😀 però parla spagnolo
      le élites con il greco puro
      non andò così

  111. mirkhond scrive:

    “la Spagna in “soli” 300 anni ha di fatto eliminato le lingue indigene dal Messico”

    E gli Usa in nemmeno 50 anni hanno sostuito la loro lingua caccoide al dolcissimo Castigliano, utilizzato per oltre 300 anni nelle Filippine!

    “nel 150 d.C si può ritenere, credo, che il greco lo sapessero tutti anche nel più oscuro villaggio della Tebaide…un greco orrendo, chiaro, con errori madornali, solecismi e tutto quel volete ma sempre greco..
    se il trend continuava forse entro il 500 d.C l’Egitto sarebbe divenuto grecofono”

    Non ne sono affatto sicuro visto che, già intorno al 350 d.C. si sentì il bisogno di tradurre la Bibbia interamente in Copto, facilitando così la cristianizzazione di massa dell’Egitto, e i cui coevi missionari Paolo di Tebe, Antonio e Pacomio, evangelizzavano in Copto, forse masticando un po’ di grecaccio (Antonio perché nato da famiglia benestante, Pacomio perché ex legionario).
    Il greco in Egitto dovette essere solo una lingua aulica, delle elites (magari bilingui) e di alcune grandi città come Alessandria e Cirene.
    Un pò come la Dalmazia ancora 100-200 anni fa….

    • habsburgicus scrive:

      il 350 non è il 150
      ci fu un grande arretramento del greco in quei due secoli…

      • mirkhond scrive:

        E come mai?

        • mirkhond scrive:

          A me comunque l’arretramento dell’ellenismo è uno degli aspetti che più mi gasa nella storia.
          Magari lo avessero spazzato via del tutto!
          Altro che mix tra Gerusalemme-Atene-Roma!
          A me basta SOLO Gerusalemme! 🙂

        • habsburgicus scrive:

          e come mai ?

          ehehe 😀
          fosse facile dirlo 😀
          sarebbe interessante anche il parere di Pino

          resta il fatto che la civiltà ellenica ad un certo punto (da c.a 150/180) incominciò a non essere più tanto cool..per dirla come i tamarri d’oggi 😀

        • habsburgicus scrive:

          gradualmente, sia chiaro..
          nel 230, per dire, ciò è ancora impercettibile
          e forse neppure lo postuleremmo…se non sapessimo il dopo 😀

          lo stesso avvenne a ovest, con altra cronologia..da noi si perse il greco come lingua !
          in I e II secolo d.C per definizione CHIUNQUE (un po’ istruito vabbè) sapeva il greco e anche bene..già all’epoca di S. Ambrogio (episcopavit 374-397 d.C) non era più così scontato
          da c.a 570/600 scomparve del tutto..per secoli !!!
          tranne eruditi originali (spesso irlandesi :D)

        • Francesco scrive:

          scusate ma che lingua parlavano nell’Impero Romano d’Oriente all’arrivo degli Arabi?

          se il greco era arretrato, cosa cavolo usavano come lingua franca, il latino?

          e si sono persi anche la cultura ellenistica (Omero, Esiodo, Sofocle, Eschilo, Euripide, Saffo, Platone ………………………) o l’hanno tradotta?

        • PinoMamet scrive:

          In Oriente si parlava:

          greco (in Anatolia, nelle città un po’ ovunque…)

          siriaco, cioè aramaico (un po’ ovunque nell’area Siria/Iraq/Palestina e oltre…)

          arabo (il nabateo era un aramaico misto arabo che poi evolverà verso l’arabo, gli arabi settentrionali già parlavano arabo prima di Maometto…)

          armeno nei territori dove stavano gli armeni

          persiano idem, verosimilmente anche l’antenato del crudo;

          copto, cioè egizio scritto in caratteri greci, in Egitto (dove si parlava anche greco, aramaico, arabo…)

          Il discorso sulla cultura invece è complesso…

        • habsburgicus scrive:

          o l’hanno tradotta?

          i cristiani siriaci faranno molte traduzioni (ma non prima del VI secolo d.C)
          e sarà la via principale per cui la cultura greca passò agli arabi (in VII/IX secolo d.C, a Baghdad)
          oggi è politicamente scorretto ricordarlo
          quelli sono cristiani, dopotutto 😀 dunque di serie D
          esaltiamo invece i gloriosi arabi islamici, quelli sì !
          (che, per carità, ALLORA fecero veramente grandi cose da c.a 800/900 sino a c.a 1200 d.C)

        • habsburgicus scrive:

          vabbè VIII/IX
          ma forse VII è già corretto..ma a Damasco ! (Baghdad fu fondata solo nel 762 d.C)

          barzelletta (da anni ’80)
          quale è la favola più a sinistra della storia ?
          quella di Ali Babà e dei 40 Ladroni..infatti non potevano che essere socialisti ! 😀 😀 😀

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Potrebbe essere un arretramento “percepito”.
        Mi spiego: classe dirigente grecofona, classe intellettuale grecofona, fonti scritte in cui il greco domina incontrastato, ergo immagine di un Egitto grecofono.
        E’ possibile che il tempo abbia permesso a chi prima non aveva voce di esprimersi, riportando verosimiglianza alle proporzioni.

        • habsburgicus scrive:

          Potrebbe essere un arretramento “percepito”.
          Mi spiego: classe dirigente grecofona, classe intellettuale grecofona, fonti scritte in cui il greco domina incontrastato, ergo immagine di un Egitto grecofono.

          può essere, Mauricius, può essere..anzi forse è proprio così (almeno in parte)
          resterebbe da spiegare però l’emergere di nuove classi e soprattutto il perché non sentirono l’esigenza di ellenizzarsi

    • PinoMamet scrive:

      L’Egitto, con un suo particolare retroterra sia fisico che culturale, non era certo nelle condizioni della Lidia o della Paflagonia…
      e anche così, il copto è di fatto pieno di parole greche e usa l’alfabeto greco.

      Continua invece a stupirmi l’odio del buon Mirkhond per la Grecia antica, che identifica con la fucina di tutti i mali sic et simpliciter.
      Il bello è che molte delle cose che lo infastidiscono del paganesimo antico, i Greci le attribuivano agli “orientali”!

  112. mirkhond scrive:

    Inolttre, stando a Messori, lo Spagnolo divenne lingua parlata dalle masse indie, solo DOPO il 1810-1825, cioè quando i creoli massonici o meno, presero il potere direttamente separandosi dalla Spagna.
    Solo con la diffusione della scuola di massa, lo Spagnolo raggiunse DAVVERO chi fino ad allora nemmeno lo parlava o ne parlava e male, poche frasette.
    Se gli Usa riuscirono in nemmeno 50 anni ad imporre l’Inglese nelle Filippine, lo si dovette anche al fatto che, nonostante 333 anni di dominio spagnolo, la stragrande maggioranza dei filippini parlavano le proprie ancestrali lingue austronesiane, Tagalog in testa.
    Infatti i missionari cattolici, sempre stando a Messori, tra XVI e XVIII secolo, si sforzarono piuttosto di salvare e valorizzare le parlate indigene dei sudditi coloniali spagnoli, almeno dove questi non erano (o non erano ancora) meticciati coi coloni spagnoli!

  113. mirkhond scrive:

    “nelle Filippine cioè stato in gran parte dovuto al “tradimento” dell’élite massonizzata
    la Chiesa stessa decise di non opporre resistenza seria..fece male ? mah…così facendo ha perlomeno salvato la religione in gran parte del popolo (nonostante le sette fanatiche eterodirette)”

    Grazie per le interessantissime notizie a me sconosciute sulle Filippine.
    Però RESTO del mio parere di antiwaspista al 100%!
    Ed ora, non si potrebbe tornare allo Spagnolo?
    Soprattutto dopo la visita del Papa Francesco? 🙂

  114. PinoMamet scrive:

    Che poi nelle Filippine mica parlano inglese, faccio notare 😉
    ufficialmente parlano tagalog, che dovrebbe essere una lingua cugina dell’indonesiano, nella realtà di Wikipedia parlano un bel po’ di lingue e dialetti, nella realtà di chi viaggia sul treno 😉 parlano così:
    “binghingong tulalà cinco ambarabà kingkong station …”
    😉

  115. Miguel Martinez scrive:

    Per PinoMamet

    “nella realtà di chi viaggia sul treno 😉 parlano così:
    “binghingong tulalà cinco ambarabà kingkong station …””

    Confermo, nella realtà di chi li frequenta tutti i giorni nel quartiere 🙂

  116. mirkhond scrive:

    “L’Egitto, con un suo particolare retroterra sia fisico che culturale, non era certo nelle condizioni della Lidia o della Paflagonia…
    e anche così, il copto è di fatto pieno di parole greche e usa l’alfabeto greco.”

    E’ però diverso dal dire che l’intero Egitto fosse sul punto di ellenizzarsi linguisticamente.

  117. mirkhond scrive:

    “Continua invece a stupirmi l’odio del buon Mirkhond per la Grecia antica, che identifica con la fucina di tutti i mali sic et simpliciter.”

    E a me continua a stupirmi il tuo amore per quella civiltà, e il tuo seguire il rabbinismo talmudico che è alquanto lontano da quella civiltà, e per certi versi ne è una reazione….

    • PinoMamet scrive:

      Beh, ma cosa c’entra?
      Capisco che si abbia più o meno simpatia per una civiltà o per l’altra, ma per fortuna le civiltà antiche (e moderne) non sono squadre di calcio, per le quali si fa il tifo “perché sì”, e “senza sì e senza ma” 😉

      quello che ho studiato della civiltà greca/ellenistica/mediterranea orientale, me ne ha costruito un ritratto lontano dalle idealizzazioni sette/ottocentesche, ma anche dalla demonizzazione che ne fai tu e… no, tu e basta, francamente non conosco altri che abbiano un’immagine così negativa della Grecia antica 😉

      è vero che l’ebraismo “dei Maestri” non nutriva particolari simpatie per il mondo greco (in senso lato), che aveva due gravi torti, di essere idolatra e di essere vincente;
      ma soprattutto il torto gravissimo di essere affascinante , di attrarre moltissimo.
      C’era anche l’attrazione nel senso opposto, però, come testimoniano i convertiti come Onkelos e il carteggio, riportato mi pare proprio nel Talmud (ma non sono sicuro, forse è un’opera a parte) tra Yehuda ha-Nasi e un imperatore romano (Antoninos nel testo ebraico) che credo fosse Traiano…

      ciò non toglie che alla fine anche l’ebraismo, che non ha mai rifiutato la sapienza umana, ha dovuto “soccombere” al pensiero aristotelico, con Maimonide, che è divenuto anzi un caposaldo del pensiero ebraico (ma non è riuscito, come voleva, a soppiantare l’enorme calderone del Talmud con la sua più razionale Mishneh Torah… che però è stata comunque accettata).

      • habsburgicus scrive:

        (Antoninos nel testo ebraico) che credo fosse Traiano…

        se è Antonino non può essere Traiano…forse Antonino (ma è troppo scontato), Marco Aurelio, Commodo, Caracalla (M. Aurelius Antoninus ufficialmente), Elagabalo…
        io però ritengo che sia millanteria pura e che mai un Imperatore abbia scambiato lettere con lui 😀

        • habsburgicus scrive:

          mah, mettiamolo qui

          @Francesco
          approfitto di Habs per chiedere quale è la datazione più tarda ma non irragionevole per l’inizio del Medioevo

          un americano, W. Hollister, ha sostenuto la metà dell’XI secolo 😀 ma lui abolisce il concetto di Medioevo

          Warren Hollister 1992 propose questa suddivisione della Storia occidentale, eliminando il Medio Evo
          Antichità classica, sino a fine II secolo d.C
          Tarda Antichità, fine II-XI secolo d.C
          Europa tradizionale (o pre-moderna), XI-fine XVIII secolo d.C
          Civiltà occidentale moderna, fine XVIII-metà XX secolo
          Occidente post-moderno, da metà XX secolo (che chiaramente dovrebbe comprendere l’Asia del Pacifico)
          È lui stesso a ritenere che ciò sarà in vano, ironicamente (né sembra importargli troppo)

          lasciare i merovingi all’Antichità e porre il Medioevo con i Carolingi sta acquisendo seguaci (pur essendo ancora minoritario)

          Secondo Gonzalo Fernández 2002 l’Antichità ebbe termine fra 717 e 762 d.C
          il Califfato omayyade è ancora tardo-antico, quello ‘abbaside non più
          La fine dell’Antichità fu posta in
          325 d.C CAH
          395 d.C 1838, Francia di Louis-Philippe
          410 d.C Flavio Biondo
          476 d.C Niebuhr, divenuta tradizionale
          529 d.C
          565 d.C Ernst Stein, implicitamente
          641 d.C
          698 d.C implicitamente in Pirenne (che non dà una data esatta)

          Scondo Fowden 2014
          Tarda Antichità “corta” (più comune), c.a 300-600 d.C
          Tarda Antichità “lunga”, c.a 200-800 d.C
          Tarda Antichità nel saggio di Bowersock, Brown e Grabar del 2001, c.a 250-800 d.C

          Liebeschuetz 2001 pone la fine della Tarda Antichità in c.a 750 d.C (in linea con Peter Brown)

          Egli (Fowden 2014) propone il 1000 circa (enfatizza la separatezza del Primo Millennio)

        • PinoMamet scrive:

          Hai ragione, ho confuso Traiano con Marco Aurelio… ahò, quandoque dormitat Homerus, figuramose io!
          😀

          in realtà tendo a credere che sia vanteria anche io, ma è significativa: si cercava in qualche misura a cercare un dialogo con la cultura pagana, ci si rendeva conto che non tutto era da buttare…
          perché in effetti, in quello scambio di lettere, Yehuda ha Nasi, “el gran visir de tuc i terun”, ehm, gli ebrei 😉 finisce per dar ragione all’imperatore romano in un paio di questioni, dice anzi “queste sono cose che lui (il romano) ha insegnato a me”.

          Parallelamente, la stessa cosa facevano, con maggiore ampiezza argomentativa, i pensatori cristiani…

        • PinoMamet scrive:

          Io sono per la “Tarda Antichità Lunga”
          😉

  118. mirkhond scrive:

    “fosse facile dirlo”

    Provaci.

  119. mirkhond scrive:

    “no, tu e basta”

    Sono un alieno.
    Per questo soffro tantissimo.
    Non vivo nel mio ambiente….

    • PinoMamet scrive:

      Beh, Mi’, posso permettermi un consiglio?

      Non mettere tutto insieme.
      Non sei un alieno, sei uno che ha un parere negativo della Grecia antica. Eee, che sarà mai.

      Il fatto che tu ti senta isolato, è un grandissimo peccato, e me ne dispiace, ma non contribuisce a rendere il tuo parere né più vero né più falso.
      E non credo proprio, guardandola dall’altro lato, che tu sia isolato perché non ti piace la Grecia antica:
      nel mondo “vero” si parla di altre cose, nel mondo del blog o di persone con un qualche interesse culturale, il tuo personale parere permette anzi di dialogare costruttivamente con te e con altri.

  120. Moi scrive:

    @ Z

    Semmai fate “Fu-Sio-Ne !” [cit.] tu & Francesco per

    diventare “Ateicristiani” …

    Ritvan & Pino non mi sembra proprio che non accendano per nessun motivo interruttori di Sabato o che vadano in panico al cesso se sprovvisti di bussolino qibla … al massimo hanno confratelli un po’ “imbarazzanti”, per loro.

    Sulla roba della Dany , spiègati : per te è giusto concedere “eccezioni religiose pese a manetta” per legge (!) sul matrimonio ai Musulmani o altri Culti Esotici ?! … Per me sarebbe follia di “suicidio culturale”, per dirla con Eric Zemmour (un curioso esemplare di Berbero Confratello di Pino … che però ha sostituito il Profeta Mosè con il Generale De Gaulle; drammaticamente consapevole, però, del fatto che cacciare Dio come Padre del Cielo è stato propedeutico a cacciare il Generale De Gaulle come Padre della Patria ! Attirando così la mia attenzione !) in Francia.

    @ VAL

    Prima del Suicidio Identitario dello Spirito del Concilio, era mentalità diffusa che la Roma Papalina fosse il giusto mezzo (Et-Et) fra l’ eccessivo Razionalismo Greco (e NON Rumelico !) di Atene e l’ eccessivo Misticismo Semitico di Gerusalemme …

    Però è un discorso che avrebbero dovuto farlo Roberto Benigni e Luciano De Crescenzo, per funzionare !

    @ HABSBURGICUS

    (Purtroppo non posso esprimermi in questi termini con Z, sennò Z “cede al Sessismo” e la Boldrini lo scomunica ! Sennò mi esprimerei così anche con lui …)

    Una ragazza Musulmana NON deve pretendere come Legge dello Stato che per sposarla un Kafir debba per forza “Abbracciare l’ Islam” … il “Faigah Jihad” ; -) basta e avanza !

    @ MARA

    Sì, è vero: abbiamo “ceduto al Sessismo” [cit.] … ma posso suggerirti di leggere qualunque cosa di Camille Paglia ?

    @ PINO

    Tu hai “ceduto al Sessismo” [cit.] contro Dalila, in Difesa Esegetica di Sansone … arcordét ? ; -)

    @ TUTTI

    1)

    Il massimo che “Libération” riesca a dire di blasfemo (?!) contro l’ Islam è un’ esclamazione da “Tintin e il Genio (ancora era sconosciuto“Djinn” … ) della Lampada” da Anni ’50 …ma è sempre meglio che niente.

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-liberation-oltre-le-vignette-bestemmie-in-prima-pagina-11528.htm

    paradossalmente, proprio per questo è l’ unica roba che faccia davvero ridere !

    In Francia ci sono Massoni come Mélenchon ancora convinti che l’Islam faccia arretrare la Chiesa per fare un favore a loro … se non sanno adattarsi alla realtà del XXI Secolo, meritano di fare la fine del Tudeh Iraniano per primi ! E nessuno li rimpiangerà !

    2)

    Senza “Cedere al Sessismo” [cit.] … Shamira Minozzi, Arte Religiosa Ecumenica !

    http://mattinopadova.gelocal.it/regione/2015/01/20/news/le-mie-pennellate-un-ponte-di-pace-tra-l-islam-e-il-cristianesimo-1.10704713#gallery-slider=undefined

    https://www.youtube.com/watch?v=UL5ul95n4Mo

    Come mettere davvero (!) d’accordo Cristiani-I e Musulmani-I …

    • Z. scrive:

      Moi,

      — Semmai fate “Fu-Sio-Ne !” [cit.] tu & Francesco per diventare “Ateicristiani” —

      Ma perché dovremmo, poi? non facciamo prima se io resto ateo e lui cristiano? la vita è già complicata di suo, non mettiamoci pure del nostro!

      — Ritvan & Pino non mi sembra proprio che non accendano per nessun motivo interruttori di Sabato o che vadano in panico al cesso se sprovvisti di bussolino qibla … al massimo hanno confratelli un po’ “imbarazzanti”, per loro. —

      Non vedo perché Pino dovrebbe imbarazzarsi perché alcuni suoi “confratelli” osservano rigorosamente il riposo del sabato, né vedo perché Ritvan dovrebbe credere a quella che Roberto – se ben ricordo – ci ha spiegato essere uno scherzo. Tu provi imbarazzo se qualche UAARino scrive cose poco sensate?

      — Sulla roba della Dany , spiègati : per te è giusto concedere “eccezioni religiose pese a manetta” per legge (!) sul matrimonio ai Musulmani o altri Culti Esotici (…) —

      Ehm… non ho capito granché di quello che hai scritto, ma non ricordo male dicevo che non trovo affatto assurdo che una donna profondamente religiosa e osservante chieda al suo fidanzato di convertirsi. Tanto più che il mondo abbonda di uomini e donne:

      http://www.worldometers.info/world-population/

      e se al fidanzato non va di convertirsi, è libero di sposarsi con un altro partner.

      • mirkhond scrive:

        Concordo con Zanardo!

      • Z. scrive:

        E a scanso di equivoci, leggasi: cose che TU ritieni poco sensate.

        Perché se qualche religioso prende sul serio le sue pratiche (il digiuno quaresimale, il riposo del sabato, il pellegrinaggio alla Mecca…) non si vede perché altri dovrebbero guardarlo con “imbarazzo”.

        Anzi, io provo rispetto per coloro che osservano scrupolosamente le prescrizioni del loro credo. Dovresti pensarla così anche tu, e a maggior ragione, visto il valore che dai alla coerenza!

  121. mirkhond scrive:

    “E’ possibile che il tempo abbia permesso a chi prima non aveva voce di esprimersi, riportando verosimiglianza alle proporzioni.”

    Totalmente d’accordo.
    Vedasi i paragoni con la Dalmazia “italiana” e il Baltico “tedesco” in riferimento all’Estonia e alla Lettonia.
    La percezione di un’area vista dalla lingua della cultura dominante e poi la realtà di una maggioranza sottomessa che, pur influenzata dalla civiltà dell’elite dominante per secoli, mantiene tuttavia la propria lingua e col tempo vede riaffiorare una differente identità.
    L’ellenismo trionfò a livello popolare solo in Anatolia ad ovest della linea Trebisonda-Cesarea di Cappadocia-Seleucia (oggi Silifke).
    E tale trionfo fu completo solo all’epoca di Giustiniano I (527-565 d.C.), per poi essere gradualmente eroso da una serie di invasioni turcomanne, tra XI e XV secolo dopo Cristo.

    • PinoMamet scrive:

      Secondo me si è continuato a parlare greco dove già si parlava, a livello popolare, prima dell’avvento del Cristianesimo.

      Con il Cristianesimo, infatti nasce anche una letteratura cristiana, e gli scrittori cristiani cominciano a chiedersi: “ehi, ma noi parliamo siriaco (copto, armeno…) dopotutto, che motivo abbiamo di scrivere in greco, che la gente capisce poco e male, e avendo come modello degli scrittori pagani?”

      La dicotomia tra cultura popolare e colta dovette sentirla già Luciano di Samosata, che però racconta, con un aneddoto, come si fosse deciso per l’ellenismo, che del resto era la scelta “vincente”: da un lato, il lavoro manuale, dall’altro la lingua greca.

      Non troppo tempo dopo, la situazione è già cambiata, e non è così scontato che si dovesse per forza optare per la lingua greca.

      • PinoMamet scrive:

        Sospetto che sia anche, in nuce, il motivo della divisione in diverse chiese all’interno dello stesso territorio: greci e copti in Egitto (già nei famosi e stracitati affari della morte di Ipazia: la classe abbiente greco-romana era ancora pagana, ma anche quando diventava cristiana, come il governatore Oreste, non adava bene perché si era fatta battezzare a Costantinopoli…) greci e siriaci in Siria (in senso storico) e così via.
        Volendo, anche longobardi e italici in Italia.

        Credo che poi ci fosse un elemento nazionale nella scelta della variante teologica preferita 😉

        io resto dell’opinione, comunque, che il Cristianesimo, proprio in quell’epoca, abbia avuto un ruolo nel far sorgere il pensiero di “nazione” o “ethnos”, come di un qualcosa dotato di un suo valore autonomo e su cui costruire una forma di stato…
        molto in nuce, appunto, in forma embrionale, ma credo che qualcosa c’entri.

  122. mirkhond scrive:

    “E non credo proprio, guardandola dall’altro lato, che tu sia isolato perché non ti piace la Grecia antica:
    nel mondo “vero” si parla di altre cose, nel mondo del blog o di persone con un qualche interesse culturale, il tuo personale parere permette anzi di dialogare costruttivamente con te e con altri.”

    Infatti è solo un’aspetto di una solitudine esistenziale che nasce dal non sentirmi parte della società in cui sono nato ed in cui vivo…..
    E con i fatti di Parigi, non posso nemmeno più sognare di andarmene.
    O meglio posso solo sognare di crepare, esattamente come Pio XII di fronte ad una modernità che non amava e che non poteva accettare….

  123. mirkhond scrive:

    “anche longobardi e italici in Italia.”

    Agli inizi sì.
    Ma col crescente radicamento nel territorio italico e la crescente cattolicizzazione, completata intorno al 700 d.C., l’apartheid cadde e Liutprando (712-744 d.C.) permise i matrimoni misti.
    In sostanza era nato (o meglio erano nati) un nuovo popolo, longobardo per nome ed onomastiche personali oltre che per il diritto, ma latinofono per lingua e cattolico per religione!

    • mirkhond scrive:

      Idem in Bulgaria con la conversione del Khan Boris (852-889 d.C.) al Cristianesimo, e la conseguente fusione tra l’elite dominante turcofona e le masse slavofone.

  124. Moi scrive:

    Dutch PVV anti-Islam party-leader Geert Wilders shows a sticker in parliament in The Hague, Dec. 19, 2013, with the Arabic text: ‘Islam is a lie. Mohammed is a bastard. The Koran is poison.

    http://www.newsweek.com/2015/01/30/geert-wilders-prophet-who-hates-muhammad-300266.html

  125. mirkhond scrive:

    “se il greco era arretrato, cosa cavolo usavano come lingua franca, il latino?”

    La lingua franca era il Greco, e il Latino per l’alta amministazione e la corte imperiale di Costantinopoli (nonché in quella parte di Balcano latinofono, passato alla Pars Orientis nel 395 d.C., in gran parte travolto però dalle invasioni-migrazioni slave del VI-VII secolo dopo Cristo).
    Latino, già in declino dopo Giustiniano, nel tardo VI secolo e formalmente abrogato da Eraclio (610-641 d.C.) col solo Romaico come lingua ufficiale.
    Poi c’erano anche le lingue pregreche e non greche citate da Pino.

  126. habsburgicus scrive:

    OT
    avete visto la Le Pen ? c’era anche D’Alema

  127. Moi scrive:

    Adesso è arrivata la Pinotti …

  128. habsburgicus scrive:

    appunto
    sai che ho un debole per Max 😀
    anche se la La Pen l’ha steso !

  129. habsburgicus scrive:

    secondo voi è una foto genuina o taroccata ? 😀 (trovata per caso su fb)
    Leonid e l’altro sembrano così arrapati che danno più l’impressione di italiani all’Est che di sovietici 😀

    • Moi scrive:

      Montecastrilli (Terni) : il vino rosso (!) del Latifondo di D’Alema …

      • habsburgicus scrive:

        il marxista latifondista 😀
        fa pure rima !

        P.S
        in Romania quando fecero le “privatizzazioni” i boss deòll PCR si papparono quasi gratis case e ville 😀
        alla faccia dei gonzi 😀
        Iliescu, dicono, si “autoprivatizzò” una super-villa per una manciata di spiccioli..in Italia poco più di quanto serve per una stecca di sigarette !
        chiamali fessi 😀
        infatti io non chiamo fessi i comunisti..
        chiamo fessi chi dà loro retta ..ancora oggi 😀

        • Z. scrive:

          E dimmi, chi è veramente non-fesso a chi dà retta? A Grillo, a Salvini, a Berlusconi? O è quello che si crede più furbo perché da il voto al potere stando a casa?

          Su, su, siamo curiosi 😀

        • habsburgicus scrive:

          non mi riferivo a voi del PD 😀 voi non siete più comunisti e diversi di voi non lo sono mai stati (pss..piano, piano..in campagna elettorale forse l’accusarvi di comunismo può ancora venire utile :D)
          mi riferivo a chi si dichiara marxista-leninista..e che ritiene pure SEL un partito “borghese” 😀

        • Z. scrive:

          Che non ti riferissi al PD voglio ben sperarlo: da quando Renzi è segretario solo un italiano persiste a chiamarli “comunisti” (no, non é Berlusconi, è Francesco!). Ancora un po’ di questo passo e sarà il PD a chiamare “comunisti” i berlusconiani 😀

          A dire il vero, però, immaginavo ti riferissi a SEL, anche se hai ragione tu al riguardo: in effetti il termine “comunista” con SEL ormai c’entra ben poco. Effettivamente è un partito “borghese”, qualsiasi significato si voglia ragionevolmente dare al termine “borghese”.

          Detto questo, e premesso che non conosco nessuno che si dichiari, ad oggi, marxista-leninista (neppure elettori e iscritti del PRC), è veramente così da ingenui dichiararsi marxleninisti piuttosto che grillisti, leghisti o berlusconiani? a ben vedere, non si tratta sempre di un immaginario propagandistico di pura fantasia, magari addirittura un po’ più interessante?

        • Francesco scrive:

          Il PD è un Partito Comunisti in piena regola. I renziani sono una corrente eretica che sta cercando di impossessarsene, con alterni risultati che i compagni sono bravissimi nele guerre intestine di trincea.

          Salvini si è dichiarato comunista.

          Grillo crede alla peggiore propaganda comunista per il lumpen-proletariat degli anni 70 e 80 del secolo scorso.

          Berlusconi è, notoriamente, un socialista arricchitosi.

          Saluti

        • roberto scrive:

          scusa francesco,
          ma che ci trovi di comunista nel PD?

        • PinoMamet scrive:

          Il PD è la nuova Democrazia Cristiana, correnti incluse.

          Ràiga, come scriverebbe il buon Moi 😉

        • Z. scrive:

          Z.,

          — da quando Renzi è segretario solo un italiano persiste a chiamarli “comunisti” (no, non é Berlusconi, è Francesco!) —

          Francesco,

          — Il PD è un Partito Comunisti in piena regola. —

          Z., e strolgh d’e’ Mzan, che s’un i ciapa incù i ciapa dman.

          (l’astrologo di Mezzano, che se non ci prende oggi ci prende domani)

          8)

        • Z. scrive:

          Per rispondere a Pino – e a Moi, che ha più volte formulato questa tesi – è vero che il PD ha certamente elementi analoghi alla DC.

          E’ un partito che raccoglie un consenso elettorale ampio e composito ed è prevalentemente centrista: e anche per queste ragioni ha le sue correnti, i suoi dissidi interni, le sue rese dei conti.

          Tuttavia a mio avviso presenta anche alcune differenze:

          – non solo è dichiaratamente aconfessionale ma è anche prevalentemente laico;
          – è radicato sul territorio soprattutto nella sua corrente di minoranza, mentre la sua componente maggioritaria è decisamente più liquida;
          – il discorso politico di Renzi (che per ragioni di immagine parla sempre di sé e dei suoi come sinistra, mai di “centro” e nemmeno di “centrosinistra”) ne limita la libertà verso destra, con riferimento a singole persone più che a politiche particolari, più di quanto non avvenisse per la DC.

        • PinoMamet scrive:

          Secondo me il particolare della “limitata mobilità a destra” è transeunte e momentaneo, mentre credo che il PD resterà comunque “prevalentemente laico”, semplicemente perché l’Italia non è più quella degli anni Cinquanta e i cattolici non hanno tutto lo spazio che- fino a dieci anni fa- credevano di avere, nelle coscienze italiche.

          Sta di fatto che l’Italia ha di nuovo un partitone centrista e correnziato 😉 un po’ arruffone e acchiappatutto, un po’ laissez faire e un po’ burocratico;

          e finiremo con un nuovo pentapartito (o esa-, tetra-… poco cambia) con i 5stelle nella posizione del vecchio PCI, appena avranno imparato un po’ meglio la politica.

        • Z. scrive:

          Può darsi che tu abbia ragione su tutto, ma spero che – come si usa dire oggidì per giustificarsi in casi simili – l’ultimo paragrafo l’abbia scritto il tuo tirocinante 😀

        • PinoMamet scrive:

          Il mio tirocinante chiede 😉 :

          non credi che i Cinquestelle possano imparare un po’ di arte della politica?
          Ci sono riusciti tutti, persino i leghisti…

          d’altro canto, mi sembrano il partito fatto apposta per stare all’opposizione, come ai tempi il PC…
          i trinariciuti li hanno già 😉

        • Z. scrive:

          Pino,

          — non credi che i Cinquestelle possano imparare un po’ di arte della politica? —

          Tra “imparare un po’ di arte della politica” e “assumere la posizione del vecchio PCI” ne passa almeno quanta ne passa tra me e Kasparov davanti a una scacchiera.

          A parte questo, la risposta è no.

          Proprio come FI è un’associazione nata per tutelare gli interessi di Berlusconi, il M5S è un’associazione nata per tutelare gli interessi economici della Casaleggio Associati. La quale si è giustamente attivata in numerosi modi (su tutti, il vincolo dei due mandati a testa) per evitare che il M5S possa trasformarsi in qualcosa d’altro.

          Al massimo potranno esserci singoli attivisti che, tipicamente dopo essere espulsi, diranno del M5S ovvietà note a tutti nella speranza di cercare fortuna altrove.

        • Francesco scrive:

          il prossimo che nega che Z sia comunista lo sbatto 10 anni in un campo di lavoro in Siberia, per Molotov!

          e pure trinariciuto mica male

        • Z. scrive:

          Beh, se sbatti qualcuno in Siberia questo non implica che io sia comunista: implica che lo sei tu, cosa di cui peraltro non dubito da tempo!

          A parte questo, che ho detto di “comunista”?

        • Francesco scrive:

          allora, il tuo giudizio sugli elettori di Berlusconi e anche quello sui babbei che abboccano a Grillo-Casaleggio è tipicamente comunista

          mica è colpa mia se siete fatti così!

          😀

        • Z. scrive:

          Scusa, è habs che ha parlato di babbei (o meglio, di fessi). Mica io.

          Io ho scritto solo quello che è perfettamente evidente – almeno spero! – a chiunque scriva qua sopra.

          Se poi tu ti senti babbeo per aver votato il comitato elettorale di una società per azioni, che dire, mi dispiace. Io mi sento babbeo per aver votato Di Pietro, se può consolarti!

          Ma che c’entra il comunismo in tutto questo?

        • Francesco scrive:

          >> Proprio come FI è un’associazione nata per tutelare gli interessi di Berlusconi, il M5S è un’associazione nata per tutelare gli interessi economici della Casaleggio Associati.

          ora, sarei troppo fesso se negassi che questo è una parte della verità.

          ma pensare che questo sia tutta la verità o la gran parte della verità o anche solo il nocciolo della questione è da comunista.

          detto meglio, e qui mi do del fesso da solo, spiega in misura minima il successo elettorale dei due movimenti politici – ma spiega bene il loro comportamento.

          in ogni caso credo che entrambi i partiti abbiano ecceduto le loro origini e siano diventati molto di più.

          mentre la Sinistra ha preferito vedere solo una parte della storia e considerarli degli intrusi, venendo ripagata da gran mazzate in cabina elettorale.

          io vedo in Z proprio quello sguarda da sinistra ufficiale – anche se il voto a Tonino è una caduta di cui non mi capacito

        • Z. scrive:

          Che i loro elettori si aspettino anche altro è verissimo. Peraltro la gente che conosco che vota M5S lo fa ben consapevole di votare per la Casaleggio Associati. Idem quelli che votavano Berlusconi, salvo qualche raro estremista pittoresco.

          Continuo a non capire quindi cosa c’entri il comunismo con la mera constatazione di banali dati di fatto…

        • Francesco scrive:

          ho un sospetto: quando tu ed io vediamo Berlusconi, vediamo due entità completamente diverse

          forse è questo alla base dell’incomprensione

          su Grillo, invece, stiamo a tre viste: quella dell’elettore, la tua e la mia.

          ciao

        • Z. scrive:

          Può essere… però a questo punto sarei curioso di sapere chi vedi tu quando guardi Berlusconi, e quando guardi Grillo!

  130. Moi scrive:

    27 febbraio 2014

    http://www.laretenonperdona.it/2014/02/27/amalia-signorelli-ridicolizza-renzi-come-un-cretino-vestito-da-bambino/

    La Prof. Amanda Signorelli ripete per Renzi un grande classico sui “Bòiscàut” ! 😉

  131. habsburgicus scrive:

    anche in URSS, negli anni ruggenti di El’cin (che tempi !!!!) le auto-privatizzazioni di dacie e appartamenti erano all’ordine del giorno
    là si “privatizzarono” pure industrie, miniere, intere imprese ! 😀 😀 😀 (è da lì che nascono gli oligarchi..che sono nel 1987 erano dei morti di fame 1)
    dovevamo nascere russi..e vivere sotto Gorby e El’cin 😀
    oltre a tanta f.. (la migliore del mondo, e disponibile) c’era da godersi la vita 😀

  132. mirkhond scrive:

    “Direi che c’hai preso, francamente (e norrenamente 😉 )

    io amo “questa” società, non in modo acritico certo, ma continuo a ritenere che sia migliore di tante altre.”

    Ma non potevo sbagliarmi! 🙂
    Il problema è di chi non vi si ritrova.
    Ma ha PAURA che altrove potrebbe finire nei guai.
    Vedasi i due giovani piemontesi appena scagionati in India dopo 5 anni di ingiusta detenzione per non aver commesso nessun omicidio ai danni del loro amico sardo….
    Se si deve aver paura della polizia di casa tua, figuriamoci di quelle degli altri.
    E senza aver fatto nulla di male!
    Io ammiro lo straordinario coraggio di chi come l’amico Pietro è vissuto a lungo in Asia Centrale e in Estremo Oriente.
    Io me la farei sotto dal TERRORE!
    Insomma mi ritrovo in un cul de sac da cui non vedo uscite, se non un suicidio nel sonno….

    • PinoMamet scrive:

      Eh mamma mia come la metti giù pesa!
      (pesante)
      😉

      • mirkhond scrive:

        Non sto bene Pino….
        Mi sento come se avessi un cappio intorno al collo e non so come liberarmene….

        • mirkhond scrive:

          Avantieri mi sono visto sui rai3 un bellissimo reportage su uno dei paesi che più mi affascinano: il Marocco.
          Vedere quelle marine luminose, quelle case a terrazzino tutte bianche, le donne che stendono i panni, le strade piene di luce e colore, insomma una specie di Puglia della mia infanzia…..
          Solo che ORA come potrei andarci, visto il clima di neoislamofobia dominante nel Frangistan?
          E poi lì potrebbero scambiarmi per quello che non sono e NON voglio essere: un terrorista!

        • Z. scrive:

          Beh, non credo che l’equivoco si porrebbe: se tu fossi un aspirante foreign fighter che vuole unirsi all’ISIS andresti nel Levante, mica in Marocco!

        • mirkhond scrive:

          SE mia sorella stesse bene, ce ne saremmo andati a vivere in Marocco o in Egitto.
          Mia sorella preferirebbe l’Egitto perché c’è la Chiesa Copta.
          Ma purtroppo c’anche una strisciante e sanguinosa guerriglia civile, di cui i cristiani sono le prime e più indifese vittime.
          Come ai tempi di Mubarak, e come dopo il golpe di Sisi di due anni fa….

        • habsburgicus scrive:

          vuoi che te la dica tutta ? (però non insultarmi 😀 posso sbagliare, ma dovrebbe essere evidente che lo dico in senso amichevole !)

          in Marocco non c’è nessun pericolo..o meglio nessun pericolo superiore a quello che ci può essere un po’ dappetutto !
          però tu non ci andrai mai..
          anche se, potendo, ti farebbe bene !
          dovresti quindi convincere uno che ti è amico, ad esempio Peucezio, a portarti con lui in Marocco (lo so, magari a lui non interessa nulla)
          ne torneresti trasformato ! e romperesti una barriera 😀

        • Peucezio scrive:

          Io in Marocco ci andrei volentieri. Il problema è che dovrei sedare Mirkhond con un sonnifero potente e svegliarlo quando siamo già sull’aereo.

        • PinoMamet scrive:

          Beh, funzionava con P. E. Barracus… 😉

  133. mirkhond scrive:

    “…Nievo? che diceva esattamente?”

    Che i bolognesi sono dei grandissimi paraculi, e anche se ti diventano amici, non possono fare a meno di continuare a prenderti per il culo.
    E lo scriveva nelle sue Confessioni di un “Italiano” scritto nel 1857-1858, ma con riferimento alla Bologna napoleonica del 1801-1805!

    • Z. scrive:

      Vero! I bolognesi adorano prendersi in giro, e da questo punto di vista immagino tu possa effettivamente assimilarli appieno ai romagnoli…

      Però ho il sospetto – e Pino ce lo potrà confermare, nel caso – che gli emiliani in genere non siano molto diversi sul punto 🙂

    • PinoMamet scrive:

      Confermo!!

  134. mirkhond scrive:

    “la Riforma Protestante, col suo libero esame, ma ci si può aggiungere anche l’Umanesimo e il Rinascimento (anche se continuo a pensare che a conti fatti vadano in direzioni opposte alla Riforma)”

    In effetti Lutero e i primi “riformatori” nelle intenzioni volevano esprimere una reazione fondamentalista proprio contro lo spirito neopaganeggiante dell’umanesimo e del rinascimento.
    Ciò ebbe un effetto positivo nel mondo rimasto cattolico con la Controriforma, ma al contrario delle intenzioni dei padri del protestantesimo, alla lunga ottennero proprio la dissoluzione morale dei principi cristiani, pur ammantando questo nichilismo capitalista di ipocrisia perbenista fino ad oggi.

    • Francesco scrive:

      i moralisti cadono sempre nel formalismo, che alla fine annoia

      come i non moralisti spesso cadono nella semplice immoralità

      rischi del vivere

      PS cosa ne pensi della tesi storiografica secondo cui una Riforma Cattolica era già partita in paesi come Spagna e Italia ma troppo tardi per “l’opinione pubblica” norrena, ormai convintissima che Roma fosse la sentina di ogni vizio?

      • Z. scrive:

        Francesco,

        — i moralisti cadono sempre nel formalismo, che alla fine annoia

        come i non moralisti spesso cadono nella semplice immoralità —

        C’è molto di saggio in questa frase!

      • mirkhond scrive:

        Ne ho sentito parlare, ma non ho approfondito l’argomento.
        Forse Habsburgicus e Maurizio ne sapranno di più.
        ciao!

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Onestamente? Non riesco a vedercelo questo inizio di riforma nella Chiesa rinascimentale, troppo impegnata nell’edonismo classicomane per badare al rigore morale. La preparazione del clero, poi, andò a rilento anche ben dopo Trento.

        • Francesco scrive:

          eppure pare che in Spagna si fosse fatta piazza pulita e in Italia si muovesse qualcosa

        • mirkhond scrive:

          Credo che Francesco alluda all’opera riformatrice di Isabella di Castiglia (1474-1504), come lessi nel libro di Jean Dumont, La Regina Diffamata.

  135. mirkhond scrive:

    “però tu non ci andrai mai..
    anche se, potendo, ti farebbe bene !”

    Se potessi, partirei domani!
    Ma sono così pieno di PAURE.
    Tipo la vicenda capitata a quei due poveretti in India….

    • habsburgicus scrive:

      differenze inconciliabili sui canoni della beltà femminea 😀
      ed è giusto così ! ciascuno la vede a modo suo…libertas 😀
      però siate onesti., rispondete tutti
      chi di voi considera costei “bbona” 😀 ? (oltre a Mirkhond)
      domani ve ne posto una io 😀 e rifacciamo il gioco….vedremo chi la apprezza oppure no 😀

      • Francesco scrive:

        è un mezzo cesso

        e non per la stazza, che conosco fanciulle generose e molto belle, scure di occhi e di capelli

        questa di bello, caro Duca, ha solo il fazzoletto e il sorriso

        un inizio, comunque

        😀

      • roberto scrive:

        credo che mirkhond non avrà molti concorrenti in questo mercato

      • PinoMamet scrive:

        OMDAF e OQQDAR
        😀

      • Peucezio scrive:

        Il nostro Mirkhond ha gusti davvero inconsueti.
        Il che è un vantaggio non da poco, perché che concorrenza può avere? Con chi mai dovrebbe contendersi donne così…

        • Francesco scrive:

          non credo affatto che la realtà sia così rosea per lui: un conto sono le gnocche da TV che poi non si incontrano mai nella vita reale (e se le incontri sono molto diversi), un conto le donne vere che conosci e ci ti interessi

          quindi, Duca, lucida l’armatura e prendi lo scudo e buttati nella mischia!

        • PinoMamet scrive:

          “sono le gnocche da TV che poi non si incontrano mai nella vita reale (e se le incontri sono molto diversi)”

          Guarda, sono d’accordo al 50%:

          1- le gnocche da TV viste nella vita reale sono (abbastanza spesso) molto diverse;

          2-si incontrano nella vita reale donne che non hanno nulla da invidiare, esteticamente, alle gnocche da TV; o sono particolarmente fortunato io! 🙂

          3- Mirkhond, a cui piacciono, mi pare di capire, le robuste-basta-che-siano-robuste, senza altre doti particolari che non siano un cencio in testa, davvero non avrà particolare concorrenza…

          perciò, come non essere d’accordo con la tua esortazione:

          lucida l’armatura, Mirkhond, casco in testa bene allacciato, luci accese anche di giorno, e così via 😉

        • Peucezio scrive:

          Francesco,
          “non credo affatto che la realtà sia così rosea per lui: un conto sono le gnocche da TV che poi non si incontrano mai nella vita reale (e se le incontri sono molto diversi), un conto le donne vere che conosci e ci ti interessi”

          Non è tanto vero. Io ultimamente ho conosciuto una modella (non famosa, se non localmente, nel Veneto, ma aveva vinto delle selezioni nazionali per Miss Mondo); vi posso dire che anche di persona era una figa spaziale ed era anche abbastanza alla mano. Purtroppo non c’era trippa per gatti, perché era strafidanzata.

          “quindi, Duca, lucida l’armatura e prendi lo scudo e buttati nella mischia!”

          Su questo non c’è dubbio. L’unica soluzione è quella, non ce ne sono altre.

        • habsburgicus scrive:

          sono le gnocche da TV che non si incontrano mai nella vita reale

          nel Baltico, sino a dieci anni fa si incontravano, abbastanza spesso…e si concludeva pure 😀
          (qui è la differenza con l’ex-Bel Paese..perché, seppur percentualmente più rare, si trovano pure da noi e talora sono abbastanza alla mano come giustamente ha riferito Peucezio, purtroppo sono tutte “bloccatissime”..intendiamoci, i fidanzati si possono far cornuti :D, ma in Italia per avere almeno il 15-20 % di possibilità con donne di quel livello di beltà fisica devi essere almeno onorevole possibilmente di maggioranza, top manager di un’azienda pubblica in quota di un partito alla facciaccia nostra, o un calciatore di serie A..oppure un cantante di grido..gli altri è inutile che ci provino 😀 potrebbero anche riuscirci, se fossero libere e non fossero pluri-impegnate, il che è impossibile !)
          in Moldova si incontravano con discreta facilità sino a 4-5 anni fa….
          ormai anche là sta finendo..
          anche se tanto il Baltico che la Moldova che l’Ucraina, sia per la maggior percentuale di gnoccaggine pro capite che per altre ragioni, restano più semplici per cuccare il top level dell’Italyland !

  136. habsburgicus scrive:

    21 gennaio 1793
    i giacobini ghigliottinavano Louis XVI (salito al trono nel 1774), già da loro deposto de facto (e imprigionato) dal 10/8/1792 (e “de iure”-se si può parlare di diritto in quei tempi..dalla proclamazione della Repubblica, il 22/9/1792, anzi già il giorno prima con l’abolizione della Royauté)

    • roberto scrive:

      ottimo argomento di conversazione per la pausa pranzo 🙂

    • mirkhond scrive:

      Non potevano ammazzare un uomo più buono.
      Talmente buono e ingenuo da essersi pure affiliato in gioventù ad una loggetta massonica, pensando che fosse un ‘ente assistenziale.
      Certo la Chiesa non lo proclamerà mai nemmeno servo di Dio, per via di quel peccato di ingenuità.
      Ma il suo animo buono e il sangue del suo martirio, accompagnato dal perdono verso i suoi carnefici, lo fanno comunque degno di essere al SUO cospetto….

      • Francesco scrive:

        non mi pare che avesse fatto un gran lavoro come re, però

        almeno ha la colpa di essere stato così debole e malaccorto da aver permesso la rivoluzione

        ciao

        • mirkhond scrive:

          Già la bontà sconfinante nell’ingenuità è un delitto in politica….
          Però Luigi XVI nel 1779 abolì ciò che restava della servitù della gleba, e poi la schiavitù e la pena di morte.
          Queste ultime ripristinate dalla bella rivoluzione e poi da Napoleone!
          Per buttar giù un bueno Borbone, la Francia si ritrovò Napoleone….

        • habsburgicus scrive:

          poi la schiavitù

          no–mi spiace dirlo, ma la Storia è storia
          la schiavitù la abolirono i giacobini, credo nel 1794 (a Saint-Domingue de facto già da agosto 1793, per utilizzare la furia dei neri contro i bianchi “controrivoluzionari”)

        • habsburgicus scrive:

          almeno ha la colpa di essere stato così debole e malaccorto da aver permesso la rivoluzione

          o di non averla repressa subito, ferro ignique…
          però mettiamo colpa tra virgolette
          era troppo buono..e in questo mondi i Sovrani troppo buoni fanno normalmente una brutta fine (Louis XVI, Francesco II..in un certo senso Nikolaj I, un po’ meno buono ma comunque non cattivo, e soprattutto debole)..Charles I però non era buono, ma trovò chi era più “cattivo” di lui 😀
          oppure diventano irrilevanti, come Baudouin (Baldovino) che il massimo che poté fare fu abdicare poer un giorno, per non porre la sua firma sulla legge abortista–sì, poteva abdicare in modo definitivo ma in tal caso sarebbe salito subito al trono il fratello massonizzatissimo (e del cui milieu si raccontano cose spaventose)..in ogni caso irrilevante perché il potere ce l’hanno altri

        • habsburgicus scrive:

          Nikolaj II, è chiaro
          Nikolaj I fu un vero sovrano, di quelli con i cojones 😀 si racconta che il gen. von der Pahlen nel dicembre 1825 di fronte alla sollevazione decabrista gli disse “Maestà, c’è una sola cosa da fare: sparare o abdicare”
          fece sparare e si godé il trono per 30 anni !
          grande Sovrano, di statura europea..che MAI avrebbe permesso la garibalderia, a costo di scatenare una guerra europea !
          il tipo era cos’,. per nulla cinico
          aiutò gratis gli Asburgo nel 1849 in Ungheria..e ne ebbe, purtroppo, solo delusioni ! ciò va detto

      • habsburgicus scrive:

        non lo proclamerà mai..

        non per quello, mio caro Mirkhond !
        non lo proclamerà, ma per non “offendere” il Grande Oriente, custode della “sacralità” rivoluzionaria e “repubblicana” (da pronunciare come ha detto Miguel) onnipotente (umanamente parlando) in terra gallica..e, indirettamente, altrove !

        P.S
        forse ciò fu un motivo per non santificarlo da parte dei grandi Papa del passato, come il sommo Pio X di gloriosissima e immortale memoria (che fra l’altro era in pessimi rapporti con i settari transalpini, che ruppero ogni rapporto con lui nel 1904 e fecero la loro “separazione” nel 1905)…non so se fu posta la questione ma allora pesava

        • mirkhond scrive:

          Ma il sangue del martirio accompagnato al perdono per i carnefici, non dovrebbe bastare a pulire tutti i peccati (in questo caso quello d’ingenuità)?

  137. mirkhond scrive:

    Proprio adesso torno da una persona il cui padre, vedovo, si è risposato con una signora marocchina molto più giovane di lui…
    Me ne ha dette peste e corna della matrigna muSSulmana.
    Avida, opportunista, calcolatrice, ha spennato marito franco e famiglia del marito franco, per farsi un lussoso appartamento in patria e per aiutare i suoi parenti in Marocco.
    E poi è cattiva coi parenti acquisiti e fa storie pure per qualche spicciolo che il rinc…ehmm…il frangistano FESSO da alla figlia!
    Tutto il mondo è paese nel PEGGIO!
    Insomma, devo morire SOLO…..

    • PinoMamet scrive:

      Mirkhond, ti renderai conto che selezioni solo le esperienze peggiori per formarti una tua idea del mondo…

      al mondo esistono anche persone per bene e simpatiche, dai!

  138. mirkhond scrive:

    Ho solo tanta PAURA!
    Paura di essere fregato!

    • Francesco scrive:

      guarda che capita così spesso che non vale la pena averne molta paura

      o sono troppo pessimista?

      lo sai perchè la vita è come una scala da pollaio?

      ciao

    • Z. scrive:

      E’ giusto, e chi dice di non aver paura di essere fregato o mente o ha un coraggio davvero poco comune. Più spesso mente, secondo me.

      Però ricorda sempre cosa disse il saggio: la via dell’estrema resistenza conduce raramente oltre la soglia della propria dimora.

      🙂

  139. Moi scrive:

    A chi mi ritensse “IslamoFFoBBBo” e “Piddofobo” (o come si dice) segnalo che, rispetto al suo passato da “Stracciamaroni Identitario” :

    http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/1292749/Khalid-Chaouki–Pd—-Voglio-la-buvette-per-islamici-e-un-Imam-a-Montecitorio-.html

    [direi che le vivande non-conformi alla tua religione … che ti basti non mangiarle / berle, ovviamente potendo sceglierle ! Non volerle neanche vedere mi sembra eccessivo … iper-coranico.]

    sto rivalutando il Giovine Khalid Chaouki (curioso anagramma di “Kaouchi” …) in materia di “Immigrazione & Sicurezza” (ormai un “Synholon” giornalistico) :

    http://italian.ruvr.ru/2015_01_20/Khalid-Chaouki-Attacco-di-Parigi-e-conseguenza-dell-insufficiente-cooperazione-all-interno-dell-UE-5804/

    E a proposito di religione, vi ricordo che il primo “Palrmanetare Islamico” (come dicono i giornalisti) è stato (ora non lo è più) Khaled Fouad Allam nella Margherita pre-PD (ma mai nel PD) !

    E prima ancora di Khalid Chaouki, ma non (!) prima di Khaled Fouad Allam … Souad Sbai.

    Insomma, tre persone Musulmane che alla “Buvette Halal” che aveva auspicato Cahouki non avrebbero mai potuto andarci contemporaneamente.

    Però ripeto che Khalid Chaouki ha ragione sull’ inefficienza e insufficienza di cooperazione all’ interno della UE su “Immigrazione & Sicurezza” (ormai un “Synholon” giornalistico).

    Altro ? Ah, già: anziché aggiungere l’ Imam a Montecitorio … vi leverei via il Cappellano, invece ! Se un Parlamentare di questi “Intermediari Religiosi” ne ha bisogno, che li contatti personalmente … da “Privato Cittadino” !

    Per ambienti carcerari, ospedalieri, militari et similia ci possono stare entrambi purché NON politicizzati.

    • PinoMamet scrive:

      Per la presenza di cappellanno/imam la penso come te; invece sulle “mense halal” credo basti un minimo di scelta o perlomeno di buon senso, che poi è quello che chiede questo Chaouki, aldilà delle esagerazioni di Libero; tipo, appunto, di non trovare maiale nelle crocchette vegetariane.

      La mensa universitaria del mio non-capoluogo per esempio è frequentata da moltissimi musulmani, e non mi pare che nessuno si sia mai lamentato, è bastato il semplice espediente di chiarire nel menù del giorno cosa contenga maiale e cosa no.

      • Moi scrive:

        Ma infatti … poter scegliere e pedalare !

        E col Kasher “hard” 😉 (quello dei crostacei e degli zoccoli con fenditura pari o dispari) come si fa, nelle mense ? Lo so: di solito gli Ebrei sono pochi e anziché andare alle “mense” vanno ai pranzi d’affari. Di solito … Però…

      • PinoMamet scrive:

        Quello che dici tu non è il kasher “hard”, credimi, è il kasher base, ma base proprio 😉

        Il kasher hard controlla le liste degli additivi e dei coloranti e lo stabilimento in cui è stato inscatolato un prodotto…

        poi gli ebrei si arrangiano: si va dal livello di chi non si fida neanche di tutti i rabbini, a quello dell’israeliano medio che adora tutto ciò che è “proibito”…

        diciamo che in Italia, dove non ci sono, che io sappia, ipermercati kasher 😉 (ma ci sono negozi e ristoranti… almeno a Roma, Milano e Venezia, forse anche altri centri) un ebreo mediamente osservante che voglia mangiare fuori mantenendo uno standard medio di kasherezza 😉 può comunque farlo, con un po’ di accortezza e qualche sacrificio.
        Al limite mangia un’insalata.

        La maggioranza direi, proprio osservando freddamente da antropologo, che evita di mangiare le cose clamorosamente proibite, e per il resto non sottilizza troppo.

        • PinoMamet scrive:

          Mettiamola così (parlo di ebrei italiani conosciuti da me):

          il manzo non è proibito, ma per essere kasher deve essere “shactato”, cioè macellato in un modo particolare.

          Ora, un rabbino evita di farsi trovare in ristoranti non kahser. Per vari motivi (convegni inter-religiosi, robe così) può capitare che ci vada: sul menù c’è anche la bistecca di manzo, però sicuramente non è shactatato, allora il rabbino soprassiede e ordina un’insalata.

          Ebreo normale: va al ristorante con l’amico non ebreo, c’è la bistecca di manzo, se la mangia. Sì, ok, non è kasher, ma non è neanche un animale proibito, solo sulla macellazione c’è da ridire.

          Ebreo laico (la maggioranza degli israeliani, e credo anche degli italiani fino a non molto tempo fa): “cosa è questo, prosciutto? hmmm, buono…”

          (Una vecchietta con cui, per motivi vari, mi è capitato di andare appunto in un ristorante: “lo sa, anche i miei vicini di casa erano ebrei.. ma mangiavano dei salami lunghi così!”)

  140. Moi scrive:

    io provo rispetto per coloro che osservano scrupolosamente le prescrizioni del loro credo.

    Z

    [cit.]

    FALSO ! Hai scritto sia in Italiano che in Inglese che la Magistratura è una cosa seria e quindi non si occupa di teologia !

    • PinoMamet scrive:

      …e cosa ci sarebbe di incoerente tra le due affermazioni?

      • Moi scrive:

        Mancare di rispetto alla teologia senza mancare di rispetto alla religione ?! NON quadra, oggettivamente !

      • PinoMamet scrive:

        Moi, le cose sono due:

        1- Z. ha fatto una battuta (sono permesse nel Codice Moi, o farà la fine di Charlie Hebdo?) 😉

        oppure

        2- Z. ritiene che non sia serio che la magistratura si occupi di qualcosa che esula dalle sue competenze

        • Moi scrive:

          A Z piaceva l’idea di non so quale Magistrato Massone che offendere la Madonna NON è blasfemia perché essa “non è una divinità” [cit.] … Lo stesso Z che fa l’offeso “da (sedicente) Ateo” per conto terzi quando Borghezio o chi per lui profana con escrementi suini il terreno destinato alle (presunte) moschee.

        • PinoMamet scrive:

          Moi, scusami, ma davvero: tu tieni un archivio delle affermazioni di tutti?

          Io non so se Z. abbia detto questo e se tu lo ricordi bene, in ogni caso lascio rispondere a lui.

        • Z. scrive:

          Il magistrato ha detto che la legge italiana in materia non punisce (più) le bestemmie alla Madonna, e infatti è così.

          In effetti no, non trovo serio che un magistrato sia costretto ad occuparsi di teologia, nell’ordinamento italiano.

          E sì, rispetto chi osserva i precetti del proprio credo.

          Che cosa c’è di sconvolgente?

  141. Moi scrive:

    http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Charlie-Hebdo-Geert-Wilders-nella-lista-nera-dei-fondamentalisti-islamici-e3d18ef2-a5f9-478c-900c-a91ca3c06574.html

    Nella Wanted List di Alqaeda (nessuno potrà mai sapere con certezza se è vera o falsa !) c’era solo Charbonnier …

  142. Moi scrive:

    Nuovo Acquisto 😉 della Umma ?

    http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/01/21/news/figuccia_fi_lascia_il_cristianesimo_ora_guardo_all_islam-105430161/

    Figuccia (Fi) lascia il cristianesimo: “Ora guardo all’Islam”

    [si notino la “c” e la “I”…]

  143. Moi scrive:

    In Germania”Pegida” ha trovato IL modo di far parlare di sé :

    http://www.repubblica.it/esteri/2015/01/21/foto/xxx-105444296/1/#1

    • Francesco scrive:

      ho cercato di andare al convegno con alcuni amici

      all’uscita dal Metrò sono finito invece nella manifestazione contro ma li ho sgamati subito: troppe bandiere e mosci mosci

      allora sono andato dalla parte opposta, mi sono messo in coda e siamo rimasti fuori

      giretto in piazza Aulenti e chiaccherata al bar

      sapendo che La Russa si era infiltrato, mi spiace un attimo meno

      spettacolo al Corsera: cagnara moltissima, sapere qualcosa del convegno ZERO

  144. Moi scrive:

    @ PINO

    Tu personalmente come concili l’affermazione che la teologia non è roba da persone serie con il rispetto per chi crede in una religione ? Almeno la UAAR, partendo dalla stessa premessa, ne conclude che “un Amico Immaginario vale l’ altro”.

  145. Moi scrive:

    @ Z

    NON hai risposto alla domanda più importante, e cioè se condividi o meno quanto segue :

    Una ragazza Musulmana NON deve pretendere come Legge dello Stato che per sposarla un Kafir debba per forza “Abbracciare l’ Islam” … il “Faigah Jihad” ; -) basta e avanza !

    • Z. scrive:

      Che c’entra la legge dello stato?

      • Moi scrive:

        Uff… ma lo fai apposta ?!

        Sei favorevole o contrario che lo Stato assecondi pretese religiose su chi deve sposare chi ? Sì o no ?! Se no, mai in ogni caso … oppure sì ma solo per i culti esotici in nome del Relativismo Culturale ?

        • Z. scrive:

          Non ho capito: perché lo stato dovrebbe costringere qualcuno a convertirsi, matrimonio o meno? Scherzi? Chi ha fatto una richiesta simile?

  146. Moi scrive:

    NON cambiare le carte in tavola: ti ho chiesto se saresti favorevole o contrario …

    • Moi scrive:

      Sapendo che da contrario verresti accusato di Suprematismo Occidentalista !

    • Z. scrive:

      Moi, scusami, è ovvio che sarei contrario all’idea che lo Stato costringa qualcuno a convertirsi a una qualche religione. Perché dovrei essere favorevole?

      Ora, però, cortesia per cortesia: mi spieghi come ti è venuta in mente una stramberia del genere? Mi spieghi chi è che ha avanzato una simile pretesa? E soprattutto, secondo te, in che modo operativamente lo Stato potrebbe costringere qualcuno a convertirsi a una qualsiasi religione?

      Comunque non preoccuparti: non dico nelle sezioni (rectius, circoli) del PD, ma neppure nelle sezioni del peggior partito di fanatici senza cervello credo si perderebbe tempo a discutere di simili fesserie 😀

      • Francesco scrive:

        in effetti a questo giro Moi pare aver preso lucciole per supernove

        non esiste alcun ruolo dello Stato nel determinare le scelte religiose … o vorresti imporre l’uniformità religiosa come garanzia di sucesso del matrimonio? cattolici coi cattolici, musulmani coi musulmani, interisti con gli interisti, palermitani coi palermitani … dove si finirebbe?

        😀

        • roberto scrive:

          maschi con maschi….

        • Z. scrive:

          Va detto che per le coppie miste con interisti, a volte, lo Stato potrebbe non dico intervenire sui matrimoni, ma fornire terapisti di coppia sì. Senza adeguato supporto psicologico temo sarebbe difficile evitare il divorzio da un partner interista che si vantasse di uno scudetto in cui tutti gli avversari dell’Inter sono stati penalizzati o retrocessi 🙂

        • Francesco scrive:

          Roberto

          più invecchio e più sospetto che psicologicamente la cosa abbia un senso

          chi ha detto che l’uomo è fatto per vivere vicino a una donna?

          😉

  147. Moi scrive:

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/21/toto-quirinale-10-nomi-su-cui-spaccarsi/1358196/

    Toto Quirinale, 10 nomi su cui ‘spaccarsi’
    di Francesca Fornario (suppongo che sia un articolo satirico non-dichiarato)

    • PinoMamet scrive:

      C’è scritto “giornalista e autrice satirica”, Moi 😉

      • Z. scrive:

        Siamo davvero sicuri che sia un articolo satirico?

        Secondo me qui è serissima:

        Capitan America. Candidato da Magdi Allam “perché il presidente della Repubblica ha il comando delle forze armate”. In un editoriale sul Giornale – intitolato “Che aspettiamo a farli a pezzi?” – Allam propone la pena di morte per i kamikaze, la guerra preventiva ai buddisti e Capitan America al Quirinale. Inutilmente Vittorio Feltri tenta di spiegargli che Capitan America è solo un personaggio di fantasia. Allam replica: “Seh, e allora Gesù?”.

        Moi, indaga per noi 🙂

        • Francesco scrive:

          Capitan America è un figo, anche se un troppo Old Democrat nello stile di Roosvelt

          Però è un pelo ingenuo per quel ruolo

          Temo non sia neppure cittadino italiano

          PS la FF non fa ridere

        • Z. scrive:

          Difficile fare satira divertente oggi, se non sei Corrado Guzzanti.

        • Francesco scrive:

          Corrado Guzzanti ha mai fatto ridere?

        • Z. scrive:

          A te presumo di no, né la cosa mi stupisce 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Corrado Guzzanti a me fa ridere, specialmente nelle cose non-politiche, che poi sono lun buon 50% parte della sua produzione comica, direi: Rokko Smitherson, Quelo, il predicatore americano, Fascisti su Marte (più lo sketch che il film, che poi ripete gli sketch…), il poeta, Venditti…

          le cose politiche così così, quando erano demenziali mi piacevano (il simil Fede per esempio), quando erano troppo politiche, insomma…

        • PinoMamet scrive:

          Il problema comunque non è Guzzanti, che è bravo (in Boris nella parte dell’attore fuori di testa- che poi credo sia ispirato a uno di Un posto al sole- è fantastico…) ma è io 😉 che la politica proprio non mi interessa, più che andare a votare non chiedetemi!

        • Z. scrive:

          Padre Pizzarro è fantastico!

          Ma anche la battuta di Tremonti non è male…

          “Ministro, qui c’è gente che non arriva a fine mese…”
          “Oh, ma mica è una gara, eh! Uno dove arriva arriva!”

        • Z. scrive:

          Il film di Fascisti su Marte invece non mi ha esaltato. Gli sketch sono divertenti, ma vengono molto meglio a puntate. Un film intero di sketch è un po’ troppo.

        • PinoMamet scrive:

          Concordo su tutto!

        • Francesco scrive:

          Povero compagno Tremonti!

          Socialista, statalista, protezionista, convinto sostenitore della Mano pubblica nell’economia, si è trovato pure attaccato dai rossi.

          Credo sia stato il ministro dell’economia più a sinistra dagli anni ’70.

        • PinoMamet scrive:

          Premesso che, come sai, di economia ne so ancor meno che di politica (quindi la mia conoscenza si misura coi numeri negativi) a me Tremonti non è mai dispiaciuto tanto.

          Però la presa in giro era divertente! 🙂

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Chi? Quello stesso Tremonti che voleva spostare il carico fiscale dalle imposte dirette (progressive) a quelle indirette (regressive)? Vabbé, a ‘sto punto Adam Smith è comunista…

        • Z. scrive:

          Se fosse ancora vivo Francustri lo chiamerebbe comunista senza meno 🙂

        • Francesco scrive:

          Non sapevo che Tremonti avesse avuto anche delle buone idee

          Se capisco benissimo come le imposte dirette siano progressive, come fanno quelle indirette a essere regressive?

          Se tutti paghiamo il 25% di IVA, non abbiamo tutti la stessa aliquota? D’Alema sulla barca e io sul galeone dei Playmobil ma sempre il 25% è

          Grazie

        • roberto scrive:

          credo che mauricius voglia dire che se il mendicante fuori dalla chiesa, io e berlusconi compriamo la stessa pagnotta di pane pagando la stessa iva, paghiamo allo stato la stessa somma, solo che la stessa somma rappresenta una percentuale molto diversa dei nostri rispettivi redditi.

        • Francesco scrive:

          ma la tassazione progressiva funziona per il bene comune o serve solo a nutrire i funzionari statali?

          e non vale dire che in Svezia funziona se la si vuole anche in Italia! deve funzionare dapperutto per essere una cosa buona e giusta

          ciao

        • PinoMamet scrive:

          Francè, io invece tendo a credere che non sia così semplice:

          una buona idea, di per sè universale, da una parte può essere dotata di tutto l’apparato pratico perché funzioni (per es: leggi scritte bene, non a favore esclusivo di qualcuno, Stato che le fa rispettare ecc.) dall’altra può essere appesantita, snaturata, tradita o adulterata fino a renderla inutile, o un’altra cosa.

        • Francesco scrive:

          oppure non è una buona idea dappertutto e funziona solo sotto condizioni molto particolari

          è quello che chiedevo

          a me l’idea della progressività fa schifo ma potrei avere torto

        • PinoMamet scrive:

          Scusami, ma che ci vedi di tanto brutto?

          A me l’esempio di Roberto sembra abbastanza illuminante!

          Io francamente poi non credo che una cosa funzioni in Svezia perché sono belli, e non funzioni in Italia perché da noi no dai 😉

          credo invece che la Svezia sia la Svezia perché fanno funzionare le cose (per esempio: hanno la progressività, anche nelle multe! Non vedo perché io e Lapo, a parità di sosta vietata, dobbiamo pagare la stessa cifra: va a finire che Lapo parcheggia dove vuole…) e l’Italia è l’Italia perché “da noi no, dai… non si fa, non sta bene” 😉

        • roberto scrive:

          Francesco,
          capisco che non puoi arrivare al punto in cui oltre un certo reddito lavori solo per pagare le tasse, ma questa mi sembra una degenerazione dell’idea di progressività.

          ora, fatta la tara a questa degenerazione, perché l’idea della progressività ti fa schifo?

        • Francesco scrive:

          perchè se io e Berlusconi paghiamo la stessa aliquota, lui versa sempre una vagonata di soldi in più di tasse

          e questo mi pare giusto

          non trovo particolarmente giusto (anche se fosse efficiente) andarea a prendergliene una quota maggiore solo perchè “tanto ne guadagna tanti”

          ciao

        • PinoMamet scrive:

          Mmmm
          interessante punto di vista, ma facciamo così:

          per quanto riguarda le imposte dirette, trovo ragionevole il punto di vista di Francesco: io e Berlusconi lavoriamo, produciamo reddito, è ragionevole che ci venga chiesto di contribuire nella stessa misura percentuale.

          per quanto riguarda le imposte indirette, trovo ragionevole il punto di vista di Roberto (e mio):
          io e Berlusconi compriamo la stesso bene (anche di semplice necessità), nella realtà però è molto più oneroso per me che per lui, la progressività impedisce un’eccessiva disparità sociale (e contribuisce a far sì che io- cioè la maggioranza dei cittadini- possiamo comprare più beni: mille automobili, anziché una sola di Berlusconi, con beneficio dell’economia di tutti).

          Per quanto riguarda le multe ecc., trovo assolutamente giusto il punto di vista mio e svedese: senza progressività, la deterrenza vale solo per i redditi bassi, e addio giustizia.

        • Francesco scrive:

          veramente se B. spende tutto il suo reddito per comprare pagnotte di farina di grano coltivato su Marte e spruzzato d’oro di cometa, finisce per spendere anche lui un bel pò del suo reddito

          più seriamente, non vedo perchè dovrebbero esistere le tasse indirette, se non perchè non si riesce a tassare bene i redditi e allora si rimedia così.

          e naturalmente le tasse indirette (sui BENI) sono uguali per tutti, oppure dovremmo veramente avere un grande fratello che sa tutto di tutti. Pensate un pò: io vado a comprare il pane a 1 euro, poi viene la Rossi che da la spesa per Silvio e lo paga 10, poi viene uno assai povero e lo paga 10 centesimi … secondo voi quanti nanosecondi dura un sistema del genere?

          non è che il fine dell’esistenza umana comunitaria sia foraggiare le casse dello Stato!

        • Roberto scrive:

          Francesco
          Se stai dicendo che le imposte indirette sono un male necessario (in mancanza di una tassazione diretta migliore) sono d’accordo

          Se aggiungi che le imposte indirette devono per forza essere non regressive sono pure d’accordo

          Mi limito ad aggiungere che la non regressività un male che mi fa stare le imposte indirette particolarmente antipatiche, mentre continuo a non capire perché chi ha di più non debba contribuire di più

        • Francesco scrive:

          se io faccio 30 euro di spesa e ne pago 10 di tasse, memntre Berlusconi fa 300.000 euro di spesa e ne paga 100.000 di tasse

          mi pare abbia pagato abbastanza di più

          idem se i soldi fossero guadagnati

          ciao

        • PinoMamet scrive:

          “se io faccio 30 euro di spesa e ne pago 10 di tasse, memntre Berlusconi fa 300.000 euro di spesa e ne paga 100.000 di tasse”

          Eh no Francè, le cose non stanno così, ci arrivo persino io che faccio lo sceneggiatore 😉

          allora:
          tu guadagni 2000 al mese, paghi 200 di tasse fisse e contributi, e fai 30 euro di spesa al giorno, comprensivi del 22% di IVA sui prodotti che compri, 30×30= 900, quindi 2000 meno 200 meno 900= 900

          Berlusconi guadagna 200.000 al mese, paga 20.000 di tasse e contributi, e…
          fa spesa per 30 euro al giorno 😉
          ma sì, spenderà sicuramente di più, quindi diciamo che spende al giorno dieci volte più di te, 300 al giorno

          quindi 200.000- 20.000 meno 9.000= 171.000

          la proporzione è ben diversa, e tutta a favore del più ricco!

        • Z. scrive:

          Alcune imposte indirette sono proporzionali (come l’Iva); altre sono fisse e dunque, per definizione, regressive (come il canone Rai).

          L’imposta sul reddito è progressiva, e non solo perché la costituzione lo impone. Lo è per le ragioni esposte da Pino: buona parte delle spese di una famiglia sono spese regressive.

          A quanto leggo, negli Stati Uniti l’imposizione progressiva è stata introdotta da una legge firmata da Lincoln. Ed essendo gli USA, com’è noto, un’atroce dittatura stalinista, colà ad oggi esiste addirittura la no tax area, oltre a ben sette diversi livelli di imposizione 😀

        • Francesco scrive:

          Pino

          perchè uno che guadagna 1oo volte più di meno dovrebbe spendere solo 10 volte più di me? con gli altri soldi cosa ci fa?

          Mi sembra un esempio alla cavolo

          Che poi le statistiche sulla propensione al risparmio per classi di reddito ci sono, eh

          Solo che non vedo nè il giusto nè l’utile di penalizzare l’eventuale maggiore propensione al risparmio dei ricchi

          Per il compagnissimo Z: la no tax area credo sia un’idea reaganiana per vendere l’abbassamento delle tasse ai ricchi, i 7 livelli di imposizioni mi paiono frutto di elaborate manovre parlamentari, qualcuno può aiutarci?

          PS nessuno mi ha dato una giustificazione morale o utilitaristica per la progressività delle tasse sul reddito

        • PinoMamet scrive:

          “perchè uno che guadagna 1oo volte più di meno dovrebbe spendere solo 10 volte più di me?”

          Perché è così. E credo di essere stato abbondante…

          Lui si compra la Rolls, tu ti compri una Golf: la proporzione resta.
          Lui paga 2000 di bolletta der gas, tu paghi 200: la proporzione resta.

          Però lui magna spaghetti pollo insalatina, una tazzina di caffè, tu pure, e tanti saluti, la proporzione va a carte quarantotto.

          Inoltre spaghetti pollo e insalatina per nonna con la pensione minima sono l’80% della sua pensione, per Berlusconi sono completamente irrilevanti.

          Capito mo’?

        • Z. scrive:

          Francesco,

          — Per il compagnissimo Z: la no tax area credo sia un’idea reaganiana per vendere l’abbassamento delle tasse ai ricchi —

          Idea reaganiana? La no tax area è un comunissimo metodo da manuale – anche nel senso letterale del termine – per indurre progressività in un sistema tributario. Vuoi con uno scaglione non tassato, vuoi con una detrazione base sull’imposta, mi risulta sia la norma almeno nel mondo occidentale.

          Per il resto, quel che dice Pino è obiettivamente corretto, e direi anche piuttosto autoevidente. Tipicamente gli attori di Hollywood spendono, si dice, circa un terzo di quanto guadagnano. Conosci molti operai o impiegati comuni che potrebbero permettersi di fare lo stesso? Non si tratta di propensione al risparmio: si tratta, detta in modo rozzo, di crescita più che proporzionale della capacità di spesa. E infatti gran parte degli ordinamenti – incluso quello degli USA, ossia United Soviets of America – sono informati a modelli in cui la crescita dell’imposta rispetto al reddito è più che proporzionale.

          Del resto ti perdono, perché conosco il tuo male: entrambi abbiamo studiato su testi di teosof… ehm, di economia politica che descrivono perfettamente la società nell’ipotesi esemplificativa che il consociato medio sia un tesseratto 😀

  148. Ritvan scrive:

    Sulla questione ragazza-musulmana-che-costringe-il-moroso-a-convertirsi-all`islam-per-poterla-sposare-in-Italia, questione sollevata da Moi, il quale incolpa (e a ragione) anche lo Stato italiano per essere complice del ricatto, io osservo.
    1. Se la fanciulla e` cittadina italiana lo Stato italiano non c`entra nulla, la cosa resta privata fra i due piccioncini. Se al ragazzo va di convertirsi si converte, se non gli va manda a monte le nozze. Anzi, se non erro – e che il buon Z. mi corregga se sbaglio – il codice italico proibisce i matrimoni condizionati da promesse di alcun genere.
    2. Se la fanciulla e` cittadina di qualche Stato islamico non laico (tipo Marocco)
    In questo caso la conversione prescinde dalla volonta` della fanciulla (la quale potrebbe anche trovare l`attrezzo 🙂 buono cosi com`e` e non pretendere la circoncisione) ed e` lo Stato italico che pretende un certo pezzo di carta rilasciato dal consolato marocchino in Italia (con la scusa di proteggere i nubendi, poiche` senza quel pezzo di carta il matrimonio potrebbe non essere riconosciuto dal Marocco e i due sposini potrebbero essere condannati a carcere o a frustate se metessero piede in terra marocchina). Naturalmente, se il candidato sposo non si converte all`islam, cor piffero che il consolato marocchino – istruito a dovere dalla Casa Madre-da` quel pezzo di carta e cosi lo Stato italiano diventa complice della sharia, non consentendo il matrimonio.

    • roberto scrive:

      ciao Ritvan,

      innanzitutto la necessità per uno straniero di presentare il nullaosta vale per tutti gli stranieri (articolo 116 del codice civile “Lo straniero che vuole contrarre matrimonio nello Stato deve presentare all’ufficiale dello stato civile una dichiarazione dell’autorità competente del proprio paese, dalla quale risulti che giusta le leggi a cui è sottoposto nulla osta al matrimonio […]”).

      Non che tu abbia detto il contrario ma prevengo il caso in cui moi voglia dire “l’italia si piega ai muSSulmani” 🙂

      poi, a me non sembra una “scusa” ma semplicemente la volontà di porteggere i propri cittadini da situazioni complicate. esempio: sposo aisha, ma il matrimonio non è valido in marocco, dove la disgraziata scappa e sposa mohammed lasciandomi come un broccolo (si può sposare, il matrimonio “italiano” non essendo valido).

      vuoi dirmi che lo stato paternalista e protettore non ti piace? può darsi, ma in questo caso non sono sicuro che l’idea sia sbagliata (e per la cronaca è la stessa soluzione scelta da francia e germania….in lussemburgo invece se lo straniero non può dare un nullaosta, come nel caso della marocchina, può dare un certificato di stato libero….ma a questo punto il matrimonio non sarà riconosciuto in marocco)

      piacere di rileggerti!

      • Ritvan scrive:

        Il piacere e` tutto mio, caro Robby!
        —-….in lussemburgo invece se lo straniero non può dare un nullaosta, come nel caso della marocchina, può dare un certificato di stato libero….—–
        Ecco il buonsenso allo stato puro!

        —-ma a questo punto il matrimonio non sarà riconosciuto in marocco—-
        E stic..zi lo vogliamo mettere? Non si puo` avere tutto nella vita, ma cosi` i nubendi avranno una possibilita` di sposarsi senza che il maschietto si converta per forza. Vorra` dire che eviteranno di recarsi insieme in Marocco…..

  149. Moi scrive:

    Padre Pizarro però è un personaggio pesantissimamente ancorato all’ Anticlericalismo Ottocentesco, eh !

  150. Moi scrive:

    Michel Houellebecq …

    http://www.ilsussidiario.net/News/Cultura/2015/1/20/HOUELLEBECQ-Sottomissione-perche-essere-liberi-non-ci-dice-piu-nulla-/573927/

    Il Quieto Vivere Borghese è il Jihad più efficace … e infatti il Frangistan se l’ autoinfligge serenamente. E infondo ci sono troppi coglioni insulsi in questo Frangistan, perché possa davvero valere la pena continuare a difenderlo. 😉

    • Moi scrive:

      In pratica, i Musulmani Infojati del Jihad che sbraitano se non addirittura smitragliano … rallentano (!) la loro stessa ineluttabile vittoria storica !

      • Francesco scrive:

        più o meno la prospettiva è quella

        forse temono davvero di non poter mantenere alta la tensione religiosa senza un pò di sano spargimento di sangue

    • Z. scrive:

      Tranquillo Moi, non difendermi. Non te ne farò una colpa.

      🙂

  151. habsburgicus scrive:

    Visto che si torna a parlare di Ucraina, purtroppo tragicamente…ecco un anniversario

    22 gennaio 1919
    A Kyïv si stipula l’Unione fra la UNR (Repubblica popolare ucraina) e la ZUNR (Repubblica popolare ucraina-occidentale), realizzando così sulla carta l’unione delle terre ucraine indipendenti, un anno dopo la proclamazione dell’indipendenza dell’UNR o Ucraina russa (effettuata con il cosiddetto IV Universale a Kyïv, in data 9/22 gennaio 1918, anche se reso noto solo il 12/25 gennaio 1918) e pochi mesi dopo la proclamazione della ZUNR o Ucraina austriaca (1/11/1918, L’viv)
    La UNR rivendicava autorità su 9 gubernii dell’antico Impero russo (Volyn’, Podillja e Kyïv, cioè teritori polacchi sino al 1793 tranne Kyïv città; Poltava e Černihiv, cioè l’antico Het’manato sotto sovranità russa; Kharkiv, cioè l’antica Slobids’ka Ukraïna che fu sempre russa; Katerynoslav, Kherson e parte settentrionale della Tavrija, cioè la Nuova Russia; la parte meridionale della Tavrija, cioè la Crimea, non era divendicata ALLORA)
    La ZUNR rivendicava autorità sulla Galizia orientale (polacca sino al 1772, asburgica sino all’autunno 1918), sulla cosiddetta Zakarpattja (parti settentrionali delle contee ungheresi di Máramaros, Ugocsa, Bereg e Ung ) e financo sulla Bukovyna (moldava sino al 1775, poi austriaca)
    In realtà le cose erano meno liete 😀
    Buona parte deli territori rivendicati dalla UNR erano in mano ai bolscevichi (che pochi giorni dopo prenderanno Kyïv per la seconda volta)
    Buona parte della Galizia orientale (inclusa L’viv) era in mano ai polacchi e non alla ZUNR (che possedette però alcuni territori, sino a luglio 1919)
    La Bukovyna era in mano ai romeni, dal novembre 1918
    Le contee ungheresi erano ancora sotto Budapest anche se già si avvicinava minaccioso l’esercito cecoslovacco, che le prenderà (una parte, piccola, andrà pure ai romeni)
    Dunque, dal punto di vista effettivo, fu poca cosa (in più l’ “unione” fra le due Ucraine fu solo proclamata e non realizzata !)
    Ciò non toglie, peraltro, che fu un passo importante nella storia dell’Ucraina (almeno idealmente) e come tale celebrato ancora oggi
    Magocsi la ritiene la 6° dichiarazione di indipendenza nel XX secolo (su tutta, o parte, l’Ucraina attuale)
    1. Kyïv, 25/1/1918, UNR
    2.L’viv, 1/11/1918, ZUNR
    3. Kyïv, 22/1/1919, questa UNR+ZUNR
    4. Khust, 15/3/1939, nella sola Zakarpattja…durò un giorno, poi arrivarono gli ungheresi 😀
    5. L’viv, 30/6/1941 (all’arrivo dei tedeschi)
    6. Kyïv, h. 17.55 del 24/8/1991 confermato con il referendum del 1/12/1991 (maggioranza indipendentista in tutti e 24 gli oblasti e con il 54 % pure nell’AR Krym cioè Crimea, oggi in mano a Putin che non la restituirà più :D)

  152. Moi scrive:

    http://www.huffingtonpost.it/2015/01/09/giuliano-ferrara-guerra-s_n_6442336.html

    Giuliano Ferrara a Servizio Pubblico: “È Guerra Santa, se lo negate siete un branco di coglioni” (VIDEO)

  153. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Michel Houellebecq …

    http://www.ilsussidiario.net/News/Cultura/2015/1/20/HOUELLEBECQ-Sottomissione-perche-essere-liberi-non-ci-dice-piu-nulla-/573927/

    “Essere liberi non ci dice più nulla”.

    Evidentemente il signor Uelbec non sa cosa significhi libertà.

    Te la spiego io.

    Questa primavera, il Verde Pubblico ha mandato un gruppo di disgraziati che più disgraziati non si può, la sottocooperativa della sottocooperativa, a distruggere gli alberi, sani o malati che fossero, nel nostro giardino.

    Grazie al nostro agronomo, abbiamo capito che stavano facendo un disastro.

    E così ci siamo messi lì e li abbiamo bloccati, permettendo loro di prendere di mira solo gli alberi malati (che dovevamo spiegare noi quali erano).

    Oggi mi ferma una signora, la cui vista sul Duomo è oscurata dai nostri alberi, e mi dice che ha telefonato al Comune, e dopo trentaquattro uffici, è arrivata a un tizio, che le ha detto che in effetti avrebbero voluto tagliare gli alberi da noi, ma non possono perché ci sono quelli del quartiere che non glielo fanno fare.

    Ecco, questa è libertà.

    • Francesco scrive:

      a me invece sembra una piccola simpatica guerra civile, nella più limpida tradizione delle città italiane

      una volta iniziavano facendo a chi aveva la torre più alta, poi ci si misurava a mazzate e a influenza sul Consiglio Cittadino, alla fine chi perdeva andava a cercare amici nella città vicina o fino a in Francia

    • Z. scrive:

      In effetti no, questa non è “libertà”: libertà, come sempre, è fare quel gran cavolo che mi pare (e tutte le altre definizioni sono colorate di ideologia).

      Alla signora non avete permesso di fare quel che le pareva: anzi, vi siete messi di traverso per difendere il verde pubblico del vostro quartiere.

      Come sempre, al di là della retorica mainstream, ostacolare la libertà altrui non è, in linea generale e astratta, né cosa buona né cosa cattiva. In questo caso – semplificando – è una cosa buona per voi del quartiere e cattiva per la signora che vorrebbe vedere il Duomo.

  154. Dif scrive:

    Visto che si sta parlando di Houellebecq e che questo blog permette di soddisfare le più improbabili curiosità storico-linguistiche vi chiedo: i cognomi Houellebecq e Welbeck sono “imparentati”? Magari il secondo è un anglicizzazione di un cognome franco-normanno, stile Fil de Gerald che diventa Fitzgerald?

  155. habsburgicus scrive:

    penso proprio di sì…

  156. Moi scrive:

    Parallelismo Possibile Italia-Grecia … SE La Nuova Lega di Matteo Salvini è l’ equivalente di Alba Dorata, l’ equivalente Italico di Tsipras potrebbe essere in teoria Maurizio Landini _ un “Uomo del Popolo di Sx” che sembra davvero arrivato con una DeLorean volante dal 1985 almeno 😉 ! _ SE scendesse (o “salisse” 😉 , cit.) in Politica.

    No: SEL e i Professionisti della Tartina da Salotti Pariolini con Birignao & Pronunzie Blese hanno irreversibilmente “reso”.

    Ma ciò NON avverrà.

    • Z. scrive:

      Correggimi se sbaglio, ma mi pare che lo stesso Landini abbia praticamente già “candidato” Cofferati come Bertnotti 2.0.

    • izzaldin scrive:

      l’ equivalente Italico di Tsipras potrebbe essere in teoria Maurizio Landini _ un “Uomo del Popolo di Sx” che sembra davvero arrivato con una DeLorean volante dal 1985 almeno 😉 ! _ SE scendesse (o “salisse” 😉 , cit.) in Politica.

      me fa’ murì
      🙂

  157. Moi scrive:

    … a ‘sto giro la menata periodica di Civati la fa Bersani

    http://www.ilgiornale.it/news/politica/bersani-raduna-ditta-140-lex-segretario-scissione-pd-1085023.html

    Ma NON credo che si arriverà al dunque.

    • Z. scrive:

      Uei, giovane, non esageriamo!

      Non solo perché Bersani, a differenza di Civati, non è solito “radunare persone per la scissione” a ogni tre per due (ma fin qui passi, mica si può pretendere serietà dall’organo di casa Mediaset).

      Anche, e soprattutto, perché mettere Civati e Bersani nella stessa frase è davvero irriguardoso per Bersani!

      Per Civati, come sempre, basta una riga: questa.

      • Francesco scrive:

        >> Bersani, non è solito “radunare persone per la scissione”

        strano, pare proprio il contrario. non avendo capito cosa è successo alle ultime elezioni, pare che PB voglia tornare al PD che guidava lui

        >> mettere Civati e Bersani nella stessa frase è davvero irriguardoso

        perchè? nello stesso partito e nella stessa corrente stanno! non sono certo che Civati sia andati a piangere da Grillo e Casaleggio, inoltre

        • Z. scrive:

          Francesco,

          — strano, pare proprio il contrario —

          Io lo dico sempre che tu non stai attento ma tu niente, tu continui a perseverare nell’errore!

          –perchè? nello stesso partito e nella stessa corrente stanno! —

          Civati non sta in nessuna corrente, cerca solo di farsi notare con qualsiasi mezzo (peraltro senza riuscirci granché). E poi basta parlare di Civati, su 🙂

      • Pietro scrive:

        A Civati ho praticamente dedicato il mio ultimo libretto 😀

  158. Pietro scrive:

    La paura e’ una componente fondamentale della vita, aiuta a ponderare le scelte. Se la paura invece fa diventare aggressivi, per esempio verso le donne intese come categoria astratta e indistinta, e’ una sconfitta, anche per le persone piu’ intelligenti. Un abbraccio con affetto

  159. Pietro scrive:

    @Pino: Nico Cereghini! 😀

  160. Miguel Martinez scrive:

    Per PinoMamet

    “per quanto riguarda le imposte dirette, trovo ragionevole il punto di vista di Francesco: io e Berlusconi lavoriamo, produciamo reddito, è ragionevole che ci venga chiesto di contribuire nella stessa misura percentuale.”

    Ma il vero problema è un altro.

    I soldi non sono pacche sulle spalle per i più bravi.

    I soldi sono delle armi, che ci permettono di conquistarci cose che vogliamo.

    Siamo proprio sicuri che uno, magari per merito, magari perché ha lavorato di più, magari perché ha soddisfatto il mercato o quello che volete, abbia diritto a possedere una bomba atomica, mentre un altro avrebbe diritto solo a un coltellino a scatto?

    • Francesco scrive:

      ciao

      • Francesco scrive:

        Miguel

        mi ricordo uno che metteva in guardia dalle affermazioni senza soggetto

        CHI mai potrebbe disarmare il ricco secondo te? senza peggiorare la situazione, intendo

      • PinoMamet scrive:

        Che vuol dire peggiorare la situazione?

        Io non conosco ricchi con la bomba atomica, ma conosco ricchi con le ruspe, e “disarmarli” (che spetta all’autorità giudiziaria, nel caso in cui commettano abusi e irregolarità) è cosa buona e giusta.

    • Peucezio scrive:

      Ma poi, se il principio è che ci dev’essere proporzione esatta fra ciò che si guadagna e ciò che si paga di tasse, allora ci dovrebbe essere anche una proporzione esatta fra ciò che si guadagna e le ore lavorate, oppure la qualità e il valore intrinseco di ciò che si produce.
      Invece siamo lontani le mille miglia da ciò.

      • PinoMamet scrive:

        OMDAP!!

        • Francesco scrive:

          e chi lo dice? tra il mercato e la vostra onorevolissima opinione devo ammettere di preferire il mercato

          anche perchè se chiedete a me quanto vale il mio lavoro potreste restare stupiti!

          🙂

        • PinoMamet scrive:

          “e chi lo dice? tra il mercato e la vostra onorevolissima opinione devo ammettere di preferire il mercato”

          Beh… hai pessimi gusti, ma non sei il solo 😉
          (vedasi discussione sulle bellezze muliebri col caro Mirkhond) 😉

        • Z. scrive:

          Francesco,

          stai dicendo che gli Stati Uniti, invece, sono un paese sovietico e collettivista che disprezza il libero mercato?

          Ma allora è proprio vero: USA significa United Soviets of America, maledizione!

          😀

        • Francesco scrive:

          Z

          questa volta neppure decenni di esegesi della stampa ufficiale rossa mi aiutano: non capisco proprio cosa vuoi dire

          se volessi essere così magnanimo da spiegare, grazie

        • Z. scrive:

          Che la nostra autorevolissima opinione – a favore della progressività dell’imposta – è stata accolta anche dalle diverse amministrazioni Yanqui che si sono succedute al potere.

          Sicché i casi sono due: o tanto noi quanto loro detestiamo alla morte il libero mercato – e chissà, magari qualcuno su qualche manuale di teosofia politica lo sostiene – oppure c’è qualcosa di storto nella tua tesi 🙂

    • Francesco scrive:

      ma Taormina ha mai vinto una causa?

    • PinoMamet scrive:

      Riportiamo:
      “Come riporta il partale Redattore sociale, Taormina nel ricorso in appello ha
      sostenuto che durante la trasmissione aveva solo espresso un’opinione e che la libertà di espressione è sancita dalla Costituzione. Per i giudici di Brescia, invece, “è pure vero che l’articolo 21 della Costituzione garantisce la libertà di manifestare il proprio pensiero con qualsiasi mezzo di diffusione, ma è altrettanto vero che questa libertà incontra i limiti degli altri principi e diritti che godono di garanzia e tutela costituzionale”.
      Qualcuno si metterà la maglietta Je suis Taormì? 😀

      • Z. scrive:

        Posto che la notizia sia riportata in modo fedele – e il dubbio resta sempre, quando si parla di stampa generalista – devo ammettere che questa sentenza non l’ho capita granché, in effetti.

  161. habsburgicus scrive:

    (cog)nomen omen 😀
    costui c’è l’aveva proprio adatto…resse il KGB (in estone RJK) della ENSV (R.S.S estone) dal 1961 al 1982..ebbe pure l’Ordine di Lenin, mica pugnette 😀
    https://et.wikipedia.org/wiki/August_Pork

    • PinoMamet scrive:

      Il mio estone è un po’ arrugginito 😉
      io c’ho capito che ha fatto la scuola radio elettra, poi è stato direttore di un (night?)club, poi istruttore militare, poi sbattimenti vari, propaganda, ministro delle sise (immagino che nel Baltico in effetti ne abbiano uno) un paio di volte, ed è finito come sadico 😉 presso due partiti;

      dici che c’ho preso? 😉
      in alto dice anche che è stato general-maggiore, ma quello è semplice…

      • habsburgicus scrive:

        non che il mio sia migliore 😀
        direttore di club di partito, non nightclub 😀 quando era in URSS, a Tver’ (perché è un estone di Russia….i sovietici preferivano utilizzare estoni di Russia)
        Ministro Interni della ENSV, 1959-1961
        Riikliku Joengailu Komiteja (o che diàcine :D) è KGB=Comitato di Sicurezza della Stato (in ucraino KDB, in lettone VDK)
        comunque ponevo attenzione al cognome 😀 adattissimo al suo ruolo ! penso che gli estoni/le estoni, almeno quelli/e italofoni/e, concordino

  162. Moi scrive:

    La multa è una sanzione pecuniaria con intento deterrente. perciò o è in percentuale o deterre soltanto chi è ben poco abbiente. Altrimenti si fa prima a dire: “c’è una regola, se vuoi violarla costa TOT” … più soldi hai, più reiteratamente e recidivamente puoi violarla.

    • PinoMamet scrive:

      Assolutamente d’accordo!

    • Z. scrive:

      In teoria sarei d’accordo; in pratica, stante l’andazzo attuale in materia di evasione, significherebbe che un commesso pagherebbe il doppio rispetto a un gioielliere.

      La detrazione di punti, che percuote il trasgressore in modo meno diseguale, allo stato mi pare una soluzione migliore.

      Quando l’evasione fiscale sarà ai livelli dei Paesi in cui si applica la proporzionalità delle sanzioni amministrative al reddito, allora sarò favorevole anch’io ad introdurla.

  163. Moi scrive:

    @ PINO

    Ho poi visto Exodus di Ridley Scott … mi ha ricordato più Il Principe d’ Egitto della DreamWorks che NON I Dieci Comandamenti con Charlton Heston e Yul Brynner !

    NON mi pare proprio che ci siano scene o frasi che possano offendere i sentimenti dei Musulmani in generale e degli Egiziani in particolare ! C’è giusto un presagio di Mosè che “arriveremo da perseguitati, ma saremo considerati invasori” … mah ! Ai tempi dell’ Aegyptus Felix di Sadat ricordato negli aneddoti giovanili di Magdi Allam nessuno avrebbe piantato paranoie.

    Una cosa particolare è che Dio è (o almeno “si manifesta sotto forma di”) un cinno impaziente e stizzoso visibile e udibile soltanto da parte di Mosè !

    • PinoMamet scrive:

      …questa del bambino è interessante, devo cercare se da qualche parte c’è qualche tradizione in proposito (non lo escluderei)…

      comunque, è probabilmente come dici tu: le sensibilità arabe si sono progressivamente acuite, un po’ troppo direi… perlomeno quelle dei censori.

      PS
      per tutti e Habs e Mirkhond in primis:
      ho fatto una ricerchina e in italiano, del Talmud, si trova già il trattatello Pirkè Avot, o Pirkei Avot secondo le traslitterazioni, “Massime dei Padri” (euro 10 😉 edizioni Mamash);

      più interessante da leggere per chi voglia farsi un’idea del Talmud, è l’intero primo trattato del primo “ordine” del Talmud:
      il primo “ordine” è Zeraim, i semi, e il primo trattato, logicamente 😉 è Berakhot, le Benedizioni:
      Talmùd, il Trattato delle Benedizioni, UTET 1982 (ma ristampato in edizione economica su licenza da TEA nel 1992) a curia di Sofia Cavallotti,

      con un’ottima introduzione:
      la parte che riguarda la storia cristiana 😉 del testo la conoscerete benissimo, ma può essere utile la parte sulla scuola palestinese e quella babilonese, la rivalità tra accademie ecc., e anche l’introduzione ai particolari criteri ermeneutici ebraici.

      In fondo, tra l’altro, c’è un trattatello di onirocritica, che ricorda molto quello di Artemidoro di Daldi (credo che alcune cose siano identiche, ma non ho controllato) e, come quello, anticipa in un certo senso Freud, perché poi i sogni, che siano premonizioni o specchio interiore, o entrambe le cose, alla fine funzionano sempre nello stesso modo nei secoli.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Exodus è fatto molto bene come film, complessivamente: ricorda molto quei vecchi colossal alla Quo Vadis, solo che in salsa moderna.

      Però direi che è Il Principe d’Egitto ad essere più simile a questo che a I Dieci Comandamenti.

  164. habsburgicus scrive:

    un commento sul noto sito della gnocca 😀 (del resto, ho visto che lo ha linkato anche l’austero Mirkhond a proposito del Marocco 😀 dunque è sdoganato :D)
    ogni tanto ci sono anche commenti seri, che fanno pensare, anche se magari non “belli”” e anzi sconfortanti; spetta poi a noi, ospiti di un Gran Blog, partire dai dati grezzi per elevare la discussi8one a livelli alti 😀

    è un romeno che scrive (se ho capito bene)
    Chi fa prostituta, non lo fa tutta la vita, la mentalita romena in generale dice: se devo fare la buttana per 4/5 anni per diventare ricca, lo faccio volentieri. Conosco ragazze che sono arrivate a Bucharest poverissime, sono andate a lavorare nei bordelli, ed ora girano con macchinoni, hanno appartamenti che affittano, hanno attivita (saloni, bar, caffe/bar etc…), ed ora non fanno piu questo mestiere. La nostra mentalita generale e sempre stata: perche devo lavorare 30 anni e pagare il mutuo per avere una casa, quando lavoro 2 anni e mi compro 3 case? Poi se lavoro altri 3 anni, ho soldi per tutta la vita. Una buttana media che lavora nei bordelli guadagna almeno 8 mila euro al mese penso, senza tenere conto di altri extra che poi magari i clienti regalano fuori. Io personalmente conosco ragazze che lavorano nei bordelli, e ti assicuro che alcune si portano acasa piu di 20 mila euro al mese. Poi c e anche il fatto che in Romania siamo 45% uomini, 55% donne. Poi quelle bone veramente sono rimaste in patria, quello che trombate nei bordelli, nel 90% dei casi sono ragazze di campagna, anche se poi dicono che sono di Bucharest o Timisioara.

    • habsburgicus scrive:

      per porlo nel contesto, aggiungo che era in risposta a qusto di un italiano russifoli

      il tipo scriveva
      Non amo la Romania e tanto meno le rumene,che trovo sexy ma volgari allo stesso tempo.Detto cio’ trovo il topic da cancellare o perlomeno da modificare il titolo,dire tutte le belle rumene fanno le troie e’ inaccettabile,le eccezioni ci sono e come.E’ pur vero che nessun’altra nazione esporta cosi tante prostitute o ragazze da night,e questo non e’ spiegabile con la semplice

      crisi economico sociale post 89′ ,tanti altri paesi ci sono finiti,ma nessuno ha riempito i bordelli di mezz’europa come la Romania

    • PinoMamet scrive:

      “tanto meno le rumene,che trovo sexy ma volgari allo stesso tempo”

      se nessuna femminista mi fa secco, confermo l’impressione…
      (sì, è una brutale generalizzazione maschilista e un po’ razzista, ma, che caspita… uno potrà anche avere delle impressioni, Mirkhond trova freddi e antipatici i bolognesi per esempio!)

      • Moi scrive:

        A proposito di femministe, una cosa almeno (!) che renda Exodus più simile a I Dieci Comandamenti c’è :

        niente personaggi femminili anacronisticamente “emancipati” … tipo l’ indomita Zipporah (!) ne Il Principe d’ Egitto per l’ appunto.

        https://www.youtube.com/watch?v=GHHJE2Zjc-s

        https://www.youtube.com/watch?v=kerRFD7NCEE

        • Moi scrive:

          Nel senso che Zipporah è una giovane Ebrea “normale” …

        • mirkhond scrive:

          Zipporah è madianita, quindi araba e NON ebrea.

        • Moi scrive:

          Oh, dài là: non sarà stata Israeliana Khazara ma sennò si chiamava “Saffura” !

        • PinoMamet scrive:

          Io la penso diversa da tutti e due 😉

          nel testo biblico è abbastanza chiaro che è straniera di nascita, midianita o madianita o come si dice;
          suo padre, del resto, sarà consigliere di Mosè.

          D’altra parte, i midianiti di allora non è fossero proprio arabi, saranno stati semmai gli antenati di alcune popolazioni adesso di lingua araba.

          Tzipporah, o Sefora come reso di solito nelle traduzioni, credo significhi “uccello”

        • Moi scrive:

          http://media.tumblr.com/1d8aecb5b3c71022dfbdf0f87e53db5c/tumblr_inline_nfq5cmLG5y1r38tdl.jpg

          Spagnola “Classica” 🙂 … quindi direi adatta : aspetto Mediterraneo-Levantino sintesi di entrambe le sponde del Mediterraneo.

          E poi il Popolo Ebraico ai tempi di Mosè pare che fosse ancora in fieri … certe paranoie lasciamole agli Imam esagitati senza più Sadat a tenerli a bada 😉 !

        • Moi scrive:

          Ma sulla rappresentazione di questa Zipporah qui, nessuno ha da ridire 😉 ?

          PS

          A proposito (o quasi), tutti (o quasi) sanno chi è Lucia Annibali … nessuno (o quasi) sa chi è William Pezzullo.
          Anche perché scombussolerebbe la Vulgata Classica tra vittime e vittimi per “gender”.

        • Moi scrive:

          Nonché riaprirebbe la Vexata Quaestio sui Giudici Ideologici Ex Sessantottini che vogliono fare la Rivoluzione nei tribunali …

        • PinoMamet scrive:

          Infatti non lo conoscevo, ma grazie a te trovo questo:
          http://it.avoiceformen.com/propaganda-femminista/william-pezzullo-napolitano/

          che sarà di parte, ma conferma la mia disistima per Napolitano

        • Z. scrive:

          Allora tieniti pronto, Pino: tra poco avrai un altro Presidente da disistimare, come la FB Society odierna impone 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Oh beh sono pronto da prima di Napolitano…
          😉

          e certo il fatto che sia stato rieletto (ma davvero? non eisteva in tutt’Italia un’altra persona?) il suo fervorino da rieletto con tanto di lezioncina, il suo simil-golpe con fulminea nomina a senatore del dott. Male, voglio, dire, Monti…
          non sono cose che hanno contribuito a rendermelo particolarmente simpatico.

          Ma sono sicuro che ci sono persone peggiori di lui: la Fornero, per esempio.

        • PinoMamet scrive:

          Va da sé che sono tra i sostenitori dell’ipotesi Magalli: finalmente una persona seria!

        • Z. scrive:

          Quella del golpe è un’idea curiosa, che dimentica come il (pessimo) governo Monti sia stato votato dal Parlamento.

          Siamo spesso presidenzialisti a corrente alternata, insomma 🙂

          Ma su Elsa Fornero sono d’accordo con te. Anzi, rilancio: quel governo peraltro era in ottima compagnia. Balduzzi, ad esempio, e soprattutto Terzi di Santagata: decisamente il peggior ministro dall’unità d’Italia ad oggi.

    • habsburgicus scrive:

      paradossalmente, senza che probabilmente se ne renda conto, l’illustre opinionista raggiunge i sedevacantisti (si presume da lui non amati)
      solo che i sedevacantisti fanno iniziare la vacanza un buon cinquantennio prima del 2013..
      probabilmente, pensano, melius abundare quam deficere 😀

      • mirkhond scrive:

        Un fariseo come altri, che non capisce che l’unica salvezza per il Cristianesimo è di applicare il Vangelo, non andare dietro a precetti di uomini che ormai non dicono più nulla.
        Se non a 4 nostalgici….

  165. mirkhond scrive:

    La risposta shiita imamita alle troiate orientofobe di Ratisbona:

    http://iononstoconoriana.blogspot.it/2015/01/messaggio-della-guida-suprema-della.html

    • Peucezio scrive:

      Mah, un Khamenei deludente.
      Non capisce che
      1) i suoi nemici sono islamici, non occidentali, è l’internazionale sunnita che vuole marginalizzare l’Iran, il suo peso geopolitico e le sue emanazioni, come Hezbollah.
      2) L’Occidente è più pericoloso proprio in quanto complice di questo disegno. Quindi il problema dell’Occidente non è essere anti-islamico, ma essere filo-islamico: se fosse anti-islamico, l’Iran non avrebbe motivo di temerlo.

      • mirkhond scrive:

        E infatti dice di fare dei distinguo perché l’Islam non è un blocco unico, e ci sono musulmani, Shiiti soprattutto che combattono CONTRO U$raele!

  166. mirkhond scrive:

    “non credo affatto che la realtà sia così rosea per lui: un conto sono le gnocche da TV che poi non si incontrano mai nella vita reale (e se le incontri sono molto diversi), un conto le donne vere che conosci e ci ti interessi”

    Franky è paradossalmente l’unico che ha capito la questione (a parte i giudizi, molto discutibili sulle “gnocche tv” in realtà cessi totali anoressici, ma de gustibus….).
    Sugli altri commenti e sulla loro…profondità di giudizio e di espressione (basta che sia robusta e velata, per il resto puo’ essere una zucca vuota, che questo è il senso), stendiamo volentieri un…hijab pietoso, tanto fanno pena, credendo pure di fare i simpatici amiconi del pacca in spalla e coltello alla schiena!

    • PinoMamet scrive:

      Mi’, non avevo dubbi che avresti scelto il commento più pessimista: a te piace soltanto sentirti dire che tutto va male, e il primo che te lo dice ti fa contento.

      Vabbè, che posso farci? Contento tu…

      ma le coltellate alla schiena e le altre considerazioni, dai, anche no:
      è un dato di fatto che hai dei gusti, diciamo, “particolari”… molto particolari e non condivisi dai più.
      Benissimo, meglio per te, ma cosa c’entrano le coltellate poi boh?

  167. mirkhond scrive:

    I gusti sò gusti…
    Mi dispiace solo per la dolce e bella Sara, una perla che incosapevolmente ho gettato ai porci….

  168. mirkhond scrive:

    inconsapevolmente

  169. mirkhond scrive:

    “a te piace soltanto sentirti dire che tutto va male, e il primo che te lo dice ti fa contento.”

    Francesco ha solo detto la verità.
    Che purtroppo, spesso è amara.
    E non mi fa contento per niente.
    Certe risposte denotano soltanto la profonda superficialità di chi le dà.
    Tali risposte.
    Superficialità che nasce dall’incapacità di capire un prossimo che ha vissuti molto diversi dai nostri……

    • PinoMamet scrive:

      Francesco ti ha detto, di diverso da tutti gli altri, che le bellezze dalla TV non si incontrano nella vita reale;
      è un parere, con cui mi permetto di non essere d’accordo, ma ognuno ha la sua percezione;

      inoltre ti ha detto che, a motivo del parere di cui sopra, avrai più concorrenza e la tua situazione sarà perciò meno rosea di quanto ti prospettano altri, e questo a te piace leggerlo (lasciatelo dire, Mirkhond, ormai è un bel po’ che scriviamo qua dentro…) perché sei un pessimistone.

      Francesco, come tutti gli altri, ti invita, a maggior ragione, a darti da fare!

      Parlerò anche pro domo mea, ma davvero non vedo in cosa gli altri commenti siano più superficiali del suo, o, permettimi, di tanti tuoi dove esalti la bellezza delle tipe robuste che piacciono a te.

  170. mirkhond scrive:

    Niente, proprio non riesce a capire…
    Quando non si hanno le stesse esperienze, lo stesso vissuto, lo stesso carattere.
    Da cui l’ovvia incomprensione.
    Sarò anche pessimista (verissimo) però non ho davanti a me tutto questo harem che a vostro parere, dovrei avere…
    Forse perché alle “cesse” magari NON piaccio e non piacciono i tipi come me.
    Magari alle “cesse” piacciono proprio i Pino, Habsburgicus, Roberto e Peucezio, che non le vorrebbero per niente….
    Non è colpa mia se le cose vanno così….

    • PinoMamet scrive:

      …MI’, nessuno ha detto che di fronte a te hai un harem.
      Solo che hai gusti particolari, e perciò meno concorrenza, e quindi scàntati (come si dice da queste parti: muoviti, datti da fare, svegliati 😉 ) e comincia a guardarti attorno!

      Noi lo si dice per te!

  171. Moi scrive:

    @ PINO

    Gli è che Mirkhond è un Sizzista Selettivo 😉 …

    • Moi scrive:

      Quando gli è funzionale alle sue simpatie culturali per certuni popoli, esiste solo l’ unico essere umano …quando gli funzionale alle sue antipatie culturali per certaltri popoli, le razze umane sono più nette di quelle canine a una mostra cinofila ! 😉

      • mirkhond scrive:

        Dove ho mai detto di credere alle diversità “razziali” umane?
        Ho le mie simpatie e non simpatie come tutti.
        Da qui ad essere considerato un sizzista all’incontrario però ce ne passa, caro il mio enigmista ai tortellini….

      • mirkhond scrive:

        Inoltre io le dichiaro le mie simpatie.
        Tu invece sai solo perculare a destra e a manca, ma NON spieghi MAI perché la GALASSIA MULTIETNICA giudaica debbe aver diritto ad uno stato su una terra abitata da ALTRI.
        E che con l’Olocausto non c’entrano NIENTE!
        Idem il perché della tua MANCANZA DI PIETA’ verso un decrepito centenne.
        Che andava consegnato alla giustizia, quando era giovane e forte, e non una cariatide!
        Quindi certi complimenti riservali a qualcun altro!

  172. mirkhond scrive:

    “D’altra parte, i midianiti di allora non è fossero proprio arabi, saranno stati semmai gli antenati di alcune popolazioni adesso di lingua araba.”

    Sempre semiti erano.
    Inoltre abitavano nell’Higiaz settentrionale.
    Un territorio arabissimo! 🙂
    Però che orrore!
    Mosè marito di una beduina araba!

    • PinoMamet scrive:

      ?
      Mi sfugge il punto.

      • mirkhond scrive:

        Evidentemente, a qualcuno OGGI da un po’ fastidio che Mosè avesse una moglie araba….

        • PinoMamet scrive:

          Ma che stai a ddì, Mi’!

        • mirkhond scrive:

          Dico quel che percepisco.
          Ovviamente non in riferimento al passato neanche troppo remoto.
          Infatti nello sceneggiato con Burt Lancaster del 1974, Jetro/Shuayb e la sua tribù sono visti come Arabi.
          L’arabofobia fa rima con l’islamofobia post 11 settembre 2001.
          Purtroppo!

        • PinoMamet scrive:

          Ma quale arabofobia, di chi?

          del testo biblico? non si chiamavano ancora arabi, mica è colpa mia.. erano un popolo semitico, bon

          mia? ma figuriamoci, ho ottimi rapporti con praticamente tutti gli arabi che conosco, e non da ieri…

          nello sceneggiato con Burt Lancaster i midianiti sono vestiti come gli arabi? Non mi stupisce, non credo che siano andati lontano dal vero.

          Mi’, davvero, non vedere troppi significati in cose che non ne hanno.

          E poi, lasciatelo dire: un po’ c’ha ragione Moi 😉
          nel senso che quando ti va allora usi le definizioni medievali per i popoli di oggi, quando ti gira al contrario fai l’opposto… 😉

          dai… ammettilo 😉

        • PinoMamet scrive:

          Se ti può bastare come prova:

          ho due grammatiche arabe, che un giorno o l’altro mi deciderò a studiare, in modo da poter leggere il “Trattato decisivo” di Averroè, che pure fa capolino da anni nella mia libreria;

          ho coniato il termine kebabbari, ormai di uso comune, in tempi non sospetti (“è una cosuccia, ma è mia… ma io non ci tengo, né ci tesi mai!) e credo di essere stato anche uno dei primi non-immigrati ad andarci;

          ho persino un cd di Cheb Khaled, omaggio di un’amica mille anni fa, e uno dei Saharawi o roba del genere, omaggio del manifesto quotidiano comunista, e una bellissima raccolta di racconti sufi…

          può bastare?
          😉

        • mirkhond scrive:

          Io NON ho parlato della Bibbia, ne della visione ebraica verso gli Arabi e dell’Occidente in genere, in un non lontano passato.
          Nello sceneggiato con Lancaster (l’unico che amo), Jetro è interpretato dal grande attore KHAZARO Sh’meul Rodensky (1904-1989) e Zipporah giovane e le sue sorelle, sono tutte attrici giudee israeliane.
          Ah, gran parte dello sceneggiato fu girato in ISRAELE e quasi tutti gli attori erano GIUDEI.

        • mirkhond scrive:

          Sh’muel Rodensky

        • PinoMamet scrive:

          E allora scusami ma capisco ancora meno…

          vuoi dire che erano razzisti quelli che hanno girato lo sceneggiato?
          Boh, non capisco davvero.

  173. mirkhond scrive:

    Oh, dài là: non sarà stata Israeliana Khazara ma sennò si chiamava “Saffura” !

    In Arabo infatti si chiama Saffura…. 🙂

  174. mirkhond scrive:

    “E poi il Popolo Ebraico ai tempi di Mosè pare che fosse ancora in fieri …”

    Il popolo “ebraico” ai tempi in cui si presume sia vissuto Mosé (XV? XIII secolo a.C.?) stava nel natìo Canaan a pascolare le greggi e a coltivare i campi, seguendo culti politeistici della regione, e sotto il dominio egiziano.
    Da cui fu liberato dal crollo di tale dominazione dalle invasioni dei “Popoli del Mare” intorno al 1190-1180 a.C..
    Quindi non un “esodo” ma una semplice fine di una dominazione straniera per dei popoli indigeni cananei (Proto-Israeliti inclusi) che erano SEMPRE rimasti nella avita terra di Canaan!

    • PinoMamet scrive:

      Ma scusami, Mi’, visto che perlomeno alcuni di questi gruppi semitici conducevano vita pastorale;
      e che la Bibbia stessa ci dica esplicitamente che, in tempi di carestia, si spostavano nel più ricco Egitto
      (non è così complicato, mi pare che ci siano una decina di giorni a piedi da Gerusalemme al Cairo, roba così… solo gli Israeliti antichi potevano metterci 40 anni a tornare 😉 )

      non si può immaginare un “esodo” di uno di questi gruppi, che magari per un periodo si sarà trasferito in Egitto in pianta stabile, trovandosi buone condizioni di vita, e ne sia fuggito poi in seguito al deterioramento delle stesse?

      In una prospettiva puramente laica, non c’è bisogno di immaginarsi niente di spettacolare, che debba aver per forza lasciato chissà che tracce nell’annalistica egiziana, ma non mi sembra un’ipotesi così peregrina.

      Poi il ricordo del loro viaggio, magari amplificato e mischiato ad altre storie, sarà stato accolto come parte dell’epos nazionale, secoli dopo, dei piccoli regni della Giudea…

      • mirkhond scrive:

        L’unico evento che, lontanamente potrebbe trovare un fondo storico alle vicende narrate in Esodo, è l’invasione/conquista/insediamento/dominio e infine cacciata degli Hyksos, nel Basso Egitto tra 1670 e 1570-1550 a.C. circa.
        Soprattutto la cacciata, ad opera del faraone Ahmosis, che, avrebbe lasciato un vago ricordo nelle genti di Canaan, imparentate con gli Hyksos, di ceppo semitico amorreo (cioè occidentale, rispetto all’accadico orientale).
        Questo stando a Finkelstein e Silberman, il cui libro, Le Tracce di Mosè del 2002, invito a leggere.
        Le più antiche testimonianze non bibliche di un popolo israelita risalgono al 1210 a.C., quando il faraone Merneptah, si vanta di aver sconfitto una coalizione di cananei ribelli al suo dominio in Canaan, tra cui un popolo chiamato Israele.
        E i reperti archeologici affermano che negli altipiani centrali cananei, intorno al 1200 a.C., gruppi tribali smettono di mangiare carne di maiale, per motivazioni ancora da chiarire.
        Non avrebbe avuto senso un esodo dall’Egitto per recarsi in…Egitto, visto che Canaan era dominio egiziano all’epoca in cui si presume essere avvenuto l’Esodo.
        Merneptah sconfigge i suoi sudditi ribelli cananei, Israele incluso, in Canaan, non in Egitto propriamente detto!
        Le vicende narrate in Esodo non reggono ad un’analisi archeologica e storica dell’epoca, del contesto politico e ambientale.

      • PinoMamet scrive:

        Mah…
        non è che mi convinci troppo.

        Le fonti egiziane non credo che siano di questa precisione millimetrica, da registrare anno per anno tutti gli spostamenti di un gruppo di pastori;

        credo anzi che sia la regola delle fonti antiche- ed è più vero tanto più indietro si va- che quello che ci lasciano ricostruire con certezza sia la punta dell’iceberg, sia per così dire un “fossile” da cui, con pazienza e, per fortuna, un minimo di fantasia e apertura mentale, ricostruire tutto il resto.

        Non è mica come la Gazzetta Ufficiale, che uno dice “la tal legge è stata promulgata nell’85”, “no guarda, ho letto tutte le Gazzette Ufficiali dell’ ’85 e non c’è”…

        anche il fatto che non avrebbe avuto senso che un gruppo di pastori si spostasse dall’Egitto in terra di Canaan: perché no?
        Io tendo a credere a motivazioni economiche più che politiche o religiose, ma fossero state anche queste ultime, gli imperi antichi non erano mica la Digos…
        e anche oggi, con la Digos la CIA i droni e i satelliti, c’è gente che si nasconde per anni nel cuore del nemico e nessuno la nota.

        Insomma, nella tardo impero romano, quando diventa obbligatoria la residenza dei contadini a scopo lavorativo e militare (una forma pre-feudale, insomma) interi gruppi se ne sottraggono spostandosi… sempre all’interno dell’impero romano, ma qualche centinaio di chilometri più in là, o in mezzo a qualche montagna o foresta, dove nessuno viene a rompere le balle.

        Non vedo perché i pastori semiti d’Egitto, magari per sfuggire alle corvèe che cominciano a essere imposte anche a loro, non possa aver fatto lo stesso, andandosene prima nel Sinai, dove ci vuole una bella voglia a seguirli, e poi magari su in terra di Canaan, dai loro cugini.
        Sempre formalmente dominio egiziano, ma chi ti conosce? e sicuramente abbastanza lontano da funzionari ecc.

        Che poi i gruppi semiti che sviluppano il monoteismo abbiano assunto questo come parte della loro storia nazionale mi sembra abbastazna probabile.

      • PinoMamet scrive:

        Cercherò il libro che dici, ma secondo me, a quanto me ne riporti, ha il torto di cercare le tracce di una micro-storia (gli spostamento di un gruppo pastorale di ceppo semitico) nella macro-storia (l’invasione e cacciata degli Hyksos, le battaglie di un faraone contro una coalizione di ribelli cananei..)

        poi, in genere, io per la storia sono come Habs per il cinema: un po’ conservatore 😉
        sono uno di quelli che credono che se il tal posto è sempre stato identificato con la tal città antica, è probabilmente vero, e chi ha teorie diverse è facile che sbagli

        (come il famoso esempio di Schlimann: Troia si sapeva dov’era- non al centimetro, certo- da sempre: c’era un città in epoca romana, che continuava una in epoca greca, che sarebbe stata costruita sul luogo dell’antica Ilio…
        è sempre stata lì, fino al 500 d.C.

        ma gli studiosi settecenteschi, semplificando, si ostinavano a dire che la particolare Ilio di Omero dovesse essere un mito; va Schlimann, scava con un po’ di logica, e la trova dove era sempre stata…)

        • mirkhond scrive:

          Capisco il tuo punto di vista, alla luce del tuo cammino religioso, in cui l’Esodo è il cardine fondante.
          Ma non lo condivido, perché oltre 60 anni di ricerche e studi archeologici tra Egitto e Palestina, non hanno dimostrato affatto la veridicità del racconto dell’Esodo.
          Gli Israeliti sono documentati per la prima volta in Canaan e sotto dominio egiziano in Canaan.
          Inoltre l’ambiente egiziano descritto in Genesi ed Esodo, non corrisponde a quello dalla XII alla XIX dinastia (XX-XII secolo a.C.), bensì a quello saitico (664-525 a.C.) e primo persiano.
          Gli scavi nel Sinai non hanno trovato tracce del fantomatico passaggio di tribù semitiche tra Egitto e Canaan, ne sul lato costiero e settentrionale della Penisola (ultrasorvegliatissimo dalla “gendarmeria” egiziana di allora 🙂 ), ne in quello più desertico e montuoso meridionale.
          Il Gebel Musa e il Gebel Caterina, sono in realtà santuari cristiani, fondati da asceti orientali tra IV e VI secolo dopo Cristo, indubbiamente suggestionati dalla bellezza e dal profondo misticismo dei luoghi.
          Prima non abbiamo tracce di frequentazioni o santuari israeliti o ad essi in qualche modo collegati.
          Inoltre le fughe a cui ti riferisci, possono passare relativamente inosservate se riferite a singoli o piccolissimi gruppi, non certo ad una massa numerosa di ex schiavi in fuga dal Faraone per ritrovarsi dal..Faraone!
          Non ha senso, se non per chi attaccato ad una particolare visione di tipo religioso, fa fatica ad accettarne un’altra differente, ma più fondata alla luce del quadro storico e archeologico del contesto tra Nilo e Canaan!

        • mirkhond scrive:

          Le tracce di Ilio/Troia sono state ritrovate.
          Quelle dell’Esodo, no.

        • PinoMamet scrive:

          “Inoltre le fughe a cui ti riferisci, possono passare relativamente inosservate se riferite a singoli o piccolissimi gruppi”

          Ma infatti io mi riferisco a un piccolissimo gruppo!

          Non credo che, storicamente, il racconto dell’Esodo sia da prendere alla lettera;

          e perciò mi lasciano anche relativamente indifferente le incongruenze tra l’ambiente egiziano descritto e quello che sarebbe dovuto essere all’epoca dell’Esodo:

          come i pittori rinascimentali che rappresentavano le vicende evangeliche in abiti e ambientazioni contemporanee (ai pittori), insomma…

          questo è anzi un procedimento piuttosto tipico e abbastanza comprensibile
          (pensiamo agli anacronismi dei film dei giorni nostri, quando descrivono epoche passate anche da poco…)

          ciao!!

  175. Moi scrive:

    http://www.famigliacristiana.it/articolo/exodus-ridley-scott.aspx

    Il giudiziodi Famiglia Cristiana …resta inspiegato il Dio-Bambino (che ripeto, Hashèm potrebbe aver “semplicemente” scelto di apparire così a Mosè). Una metafora di un nuovo popolo ? … Un midrash ?

  176. Moi scrive:

    Scusa Mirkhond, ma … sembri alludere a Mosè come se gli Ebrei di oggi lo avessero preferito da Principe-Fratello del Faraone.

    PS

    Christian Bale e Joel Edgerton, nei rispettivi ruoli di Mosè e Ramses, NON reggono il confronto “storico” con Charlton Heston e Yul Brynner nel 1956 !

  177. mirkhond scrive:

    Guarda, non si sa nemmeno se Mosè sia davvero esistito.
    Inoltre non il sottoscritto, ma autorevoli studiosi giudei come Sigmund Freud, avanzarono l’ipotesi che Mosè (Tutmosis? Atonmosis? Ahmosis? boh?) fosse un vero principe egiziano, rielaborando le paturnie antigiudaiche di Manetone (250 a.C.), una delle più antiche fonti NON ebraiche sul personaggio di Mosè….

  178. mirkhond scrive:

    “E poi, lasciatelo dire: un po’ c’ha ragione Moi 😉
    nel senso che quando ti va allora usi le definizioni medievali per i popoli di oggi, quando ti gira al contrario fai l’opposto… 😉

    dai… ammettilo ;)”

    E questo cosa c’entrerebbe col presunto razzismo biologico che il paraculo di Bologna, mi attribuisce?

    • PinoMamet scrive:

      Io ho detto “un po’” 😉

      poi come ormai sono abituato a sentirti parlare di Norreni, Khazari e via medievaleggiando 😉 , ormai siamo abituati anche all’uso altrettanto disinvolto dei termini che a volte fa il buon Moi
      😉

  179. mirkhond scrive:

    “mia? ma figuriamoci, ho ottimi rapporti con praticamente tutti gli arabi che conosco, e non da ieri…”

    Non mi riferivo a te….

  180. mirkhond scrive:

    “vuoi dire che erano razzisti quelli che hanno girato lo sceneggiato?
    Boh, non capisco davvero.”

    L’esatto contrario.
    I razzisti sono quelli di oggi.
    L’arabofobia non andava di moda allora.
    Evidentemente nemmeno in Israele.
    Ed eravamo nel 1974…..

    • PinoMamet scrive:

      …non so se trarrei così tante conclusioni solo dal fatto che degli attori in uno sceneggiato biblico erano vestiti da beduini…

      tutto sommato, mi sembra la regola, piuttosto che l’eccezione 😉

      • mirkhond scrive:

        Allora non c’era l’orientofobia/islamofobia/arabofobia di oggi.
        Nemmeno ad Hollywood.
        Vedasi il bellissimo Il Vento e il Leone di John Milius del 1975 (si fu girato in Spagna ma solo perché parlava male dell’avo corrotto del re Hassan II, non dell’Islam, del Marocco e dei Berberi!).

  181. mirkhond scrive:

    1° puntata di Mosè con Burt Lancaster (nella 1° puntata, il giovane Mosè è interpretato da William Lancaster, figlio di Burt; forse si sono ispirati al film con Charlton Heston, il cui figlio Fraser interpretava il piccolo Mosè raccolto dalle acque).
    Vedere i minuti 54:59 i miei preferiti:

    http://youtu.be/ZevgG4NikSE

  182. habsburgicus scrive:

    NON reggono il confronto “storico” con Charlton Heston e Yul Brynner nel 1956 !

    quello è il massimo !!!!
    io sono molto “conservatore” su queste cose 😀 o, forse, semplicemente distinguo abbastanza cinema da storia 😀
    nella Storia, sono aperto a tutto
    nei film, Mosé e il Faraone devono essere quelli lì (Yul Brynner=Ramesse)…basta, bon 😀
    come Caligola deve essere quello della Tunica e dei Gladiatori..mitica la figura di Justus nella Tunica (in quel villaggio di Galilea), un vecchio veramente evangelico, con occhi splendidi !
    e Nerone quello di Quo Vadis !
    non amo le modernizzazioni 😀
    del resto io sono un fan dei kolossal anni ’50..intesi alla buona (c.a 1948-1965)
    anche di altri generi
    a me piace molto James Stewart de “L’uomo che sapeva troppo”
    “Intrigo Internazionale” con Eva-Marie Saint e altri
    ieri ho rivisto alla TV il mitico film dei Nobel a Stoccolma con Paul Newman che, seppur un po’ anti-italiano, era ottimo..con Edward G. Robinson, il mitico Dathan dei Dieci Comandanti 😀 (viso giusto, ce l’ha proprio la faccia…di quelli lì 😀 e infatti lo è :D)
    anche i western preferisco quelli classici, non quelli moderni di “sinistra” ove i “bianchi” si fanno domande ecc ecc ecc l’unica musica deve essere quella del vecchio Samuel Colt 😀
    sono di gusti “piccolo-borghesi” 😀 e “tradizionali”
    ma gli USA dei ’50 non dovevano essere troppo male se producevano tali film..ecco perché mi sento in empatia con i “true Americans” che rimpiangono quel mondo (specialmente se cattolici come Pat Buchanan) e non sono un anti-americano puro (alla Mirkhond o anche, con dei distinguo, Peucezio..e come quasi tutti i “sinistri”, seppur per ragioni opposte ! vabbè poi c’è Daouda che è contro gli USA perché li ritiene di sinistra e socialisti 😀 il mondo è bello perché è vario :D)

    • Francesco scrive:

      è che gli americai progressisti hanno fatto dei film veramente bellissimi

      “i tre giorni del condor” rimane per un capolavoro assoluto, veramente bellisimo, da allora sogno di fare l’analista della CIA quanto Mirkhond di emigrare in Mesopotamia!

      🙂

      • Francesco scrive:

        credo sia merito della dittatura del mercato che vige là 😀

        qualunque cosa tu voglia dire, devi dirla bene o non ti danno i finanziamenti per dirla

        al contrario di quello che accade in Italia, dove infatti il cinema deperisce

  183. habsburgicus scrive:

    che stia per stufarsi di craniometrie e simili ? 😀
    il suo ultimo tweet recita
    “Ma come fanno gli omosessuali a rinunziare al piacere delle tenere carni femminee?”

    • mirkhond scrive:

      Mi chiedo se abbia mai letto i romanzi di Tom Knox! 🙂
      Soprattutto Il Segreto della Genesi, in cui si esalta la norrenità, come creatrice di violenza ma anche di civiltà, a cui l’uomo norreno sarebbe “geneticamente” predisposto in quanto proveniente da climi polari e dunque abituato a capacità organizzative superiori a quelle degli uomini del sud mediterraneo, deserticolo e tropicale… 🙂
      Tipo i fantomatici discendenti del Gigantopiteco (sic!) abitanti nel gelido Bacino dell’Amur e la loro altrettanto fantomatica migrazione in Medio Oriente, nell’Alta Mesopotamia preistorica, a Gobekli Tepe.
      Dove avrebbero stuprato le locali nanerottole armenoidi insegnando ad esse i segreti della sessualità e della civiltà, ma generando con esse dei terribili giganti (i nefilim) “uomini famosi, eroi dell’antichità”.
      E distruggendo l’innocenza primordiale (il Peccato Originale) che però avrebbe dato spunto alla civiltà.
      Che è intrisa di violenza….
      Un buon spunto per uno sceneggiatore fantasioso….

  184. mirkhond scrive:

    De gustibus….

  185. mirkhond scrive:

    In riferimento ai gusti cinematografici di Habsburgicus, opposti e diversi dai miei.

  186. mirkhond scrive:

    Paul Newman che, seppur un po’ anti-italiano

    In cosa Paul Newman sarebbe stato “un po’ anti-italiano”?

  187. mirkhond scrive:

    “forse, semplicemente distinguo abbastanza cinema da storia 😀
    nella Storia, sono aperto a tutto”

    Nessun film è mai davvero storico.
    Soprattutto quanto più si va indietro nel tempo, e diventa più difficile calarsi in mentalità, costumi, socialità, ambienti, culti religiosi, ideali che non sono i nostri.
    Detto questo, a mio gusto, preferisco un film asciutto, sobrio, come lo sceneggiato italo-israeliano diretto da De Bosio nel 1974 con Burt Lancaster.
    Un attore hollywoodiano che sapeva uscire dagli schemi spettacolari e dagli effetti speciali di Hollywood.
    La vicenda mosaica dello sceneggiato del 1974 non va dietro a galline faraone e luccichii della corte d’Egitto, ma direttamente al cuore della fede in Dio, all’asciuttezza e all’aridità del deserto, in cui l’uomo sente più forte il SUO richiamo.
    In sostanza coglie bene (sia pur con anacronismi tipo il dromedario, non ancora addomesticato all’epoca in cui si presume essere avvenuta la vicenda dell’Esodo) proprio quella cultura deserticolo-semitica che tanto disprezzo suscita in tanti cristiani sedevacantisti, sedenullisti, farisei nostalgici del latinorum e dei bacucchi in 16° e pieni di orrore orientofobo….

    • PinoMamet scrive:

      “sia pur con anacronismi tipo il dromedario, non ancora addomesticato all’epoca in cui si presume essere avvenuta la vicenda dell’Esodo”

      Ma credo che all’epoca in cui fu girato questa conoscenza non fosse troppo comune;
      inoltre non è tratto da un’opera storica, ma dalla Bibbia (ho guardicchiato il tuo link, e altri dello stesso sceneggiato, e in molti passi riporta proprio il testo biblico) e nella Bibbia di cammelli se ne parla…
      😉

      • Moi scrive:

        Era ai tempi di Abramo, mica di Mosè che si ritiene che il dromedario* non fosse ancora stato “domesticato” (e non “addomesticato”, che è un altra cosa di tipo “circense”… e si riferisce a un singolo esemplare, non a un’intera specie in senso economico o para-tale)

        * in realtà “dromedario” è un aggettivo sostantivato : “camelus dromedarius” (un gobbone grande) e “camelus bactrianus” (due gobbe più piccole”) … infatti nelle lingue Semitiche è sempre più o meno chiamato “gamal”.

        • mirkhond scrive:

          Sta di fatto che prima del 1000 a.C. il dromedario non era ancora stato addomesticato, o almeno non se ne hanno tracce.
          Mentre le più antiche prove certe sono i bassorilievi assiri dell’VIII-VII secolo a.C., che raffigurano cammellieri arabi.
          I quali grazie all’addomesticamento del dromedario, poterono conquistare i grandi interspazi desertici e aprire vie e rotte carovaniere, oltre a nuovi insediamenti, molto più ampi rispetto ai tempi in cui si presume esser vissuto Mosè.
          Gli stessi Assiri, come i successivi Caldei/Neobabilonesi, cercheranno infatti sia di contenere gli assalti degli Arabi, sia di inserirsi in questi nuovi centri carovanieri aperti dall’addomesticamento del dromedario, vedasi l’oasi nordarabica di Teima, scelta come capitale da Nabu Naid (555-539 a.C.), ultimo sovrano di Babilonia, negli anni 545-540 a.C. circa!

        • Moi scrive:

          “domesticazione” …

        • mirkhond scrive:

          Al mio paese si dice addomesticamento.

        • mirkhond scrive:

          In Egitto poi, pare che il dromedario addomesticato, giungesse per la prima volta con la conquista persiana di Cambise (529-522 a.C.), nel 525 a.C.
          E da allora inizia, il lento processo di addomesticamento africano del dromedario, che sarà completato in epoca romana.

  188. mirkhond scrive:

    Diciamo che per l’epoca fu fatto bene e con la consulenza di un rabbino e di un prelato cattolico (Monsignor Rossano, mi pare. Lo stesso consulente cattolico di Zeffirelli per il suo altrettanto splendido ed insuperato Gesù di Nazareth!).
    Quanto all’addomesticamento del dromedario, nel libro di Werner Keller, la Bibbia aveva ragione del 1978, lessi per la prima volta della datazione di tale addomesticamento, posteriore al 1000 a.C.
    Il riferimento ai cammelli (dromedari) presenti in Genesi, e in Giudici, è probabilmente il frutto dell’epoca in cui tali libri vennero redatti (Genesi nel VI-V secolo a.C. ; Giudici forse un po’ più tardi, anche se non si puo’ escludere un nucleo autenticamente antico relativo a memorie tribali protoisraelite del XII-XI secolo a.C., sia pur anch’esse profondamente rielaborate alla luce della nuova civiltà giudaica monoteista di epoca esilica e postesilica).

  189. Moi scrive:

    @ PINO

    Considerando che il Dio (checché ne polemizzino alcuni) è lo stesso,può essere stato il “Dio-Bambino” (non più “aniconico”, quindi !) ad aver fatto infuriare gli Imam d’Egitto ?

    Comunque Exodus, in confronto a Noah , è di un’ ermeneutica precisissima 😉 🙂

  190. Moi scrive:

    L’ importante è che siano salve le statuine cammellate 😉 da presepio di Gaspare, Melchiorre e Baldassarre 😉 … 😉

    C’è anche _ oltre naturalmente 😉 a quella ufologica _ una lettura interpretativa cripto-zoologica della Bibbia, che vorrebbe non ancora estinti (almeno fino all’ epoca) certi dinosauri.

  191. mirkhond scrive:

    Oppure i vari yeti bigfoot saschwatch o come cappero si chiamano :), presunti discendenti dei neandetrhal.
    I quali sono anche considerati, sempre dalla cripto-zoologia come il fondo storico-scientifico dei Nefilim biblici.
    Prima che Tom Knox nel 2009, tirasse fuori i suoi Uomini del Nord altri tre metri, discendenti del Gigantopiteco! 🙂

  192. Moi scrive:

    E’ più preciso (e più corretto) dire “addomesticamento” e “addomesticare” per un esemplare di specie selvatica che faccia un lavoro circense e “domesticazione” e “domesticare” per una specie un tempo selvatica e allevata per ragioni di economia, tipo i canidi per la guardia, i galliformi / anseriformi per le uova o gli ovini e i bovini per la pastorizia.

    • Z. scrive:

      Ah sì?

      Bene, sappi che quando ti scapperà di dire “sciogliere” al posto di “fondere”; “contravvenzione” al posto di “illecito amministrativo”; “affitto” al posto di “pigione”, “locazione” o “fitto”…

      quando ti scapperà, Moi, io e il Duca saremo lì ad aspettarti, e ti tireremo addosso senza pietà né misericordia!

      Sei stato avvisato 😀

      • Moi scrive:

        Eventualmente, “sciogliere” al posto di “fondere” spetta a Lisa … comunque lo so che NON si dice che il Presidente della Repubblica ha “fuso” le Camere … anche se in certi casi renderebbe meglio 😉 !

        • Moi scrive:

          Comunque non avevo intento di fare il Saputello, solo di Perfezionamento dei Dotti. Però è giusto considerare parimenti gravi le suddette imperfezioni per “NON cedere allo Specismo”, parafrasando QualcunA … 😉

        • Moi scrive:

          Un esempio di come certe parole non siano sinonimi come sembrano è … la “fonduta” e la “sciolta” 😉 .

        • PinoMamet scrive:

          “Un esempio di come certe parole non siano sinonimi come sembrano è … la “fonduta” e la “sciolta” 😉 .”

          Guai a confonderle! 😀

        • Z. scrive:

          Moi,

          la battuta sul PdR che fonde le Camere, e la differenza tra “fonduta” e “sciolta”, ti valgono la pena sospesa…

          Via che ti è andata bene 😀

      • Moi scrive:

        … ah, la professione più antica del Mondo rientra nel “noleggio” 😉 , no Habsburgicus ?

  193. mirkhond scrive:

    Lo leggo da te per la prima volta, visto che nei libri e nel parlare corretto ho sempre sentito parlare di addomesticamento e basta.

  194. mirkhond scrive:

    “Oh beh sono pronto da prima di Napolitano…
    😉

    e certo il fatto che sia stato rieletto (ma davvero? non eisteva in tutt’Italia un’altra persona?) il suo fervorino da rieletto con tanto di lezioncina, il suo simil-golpe con fulminea nomina a senatore del dott. Male, voglio, dire, Monti…
    non sono cose che hanno contribuito a rendermelo particolarmente simpatico.

    Ma sono sicuro che ci sono persone peggiori di lui: la Fornero, per esempio.”

    Qui invece, concordo con te al 100%!
    Purtroppo le nostre concordanze diventano sempre più rare…..

    • Francesco scrive:

      se ricordo ai tempi della rielezione di Napolitano circolarono nomi da film splatter per candidati Bersani-Grillo

      quindi mi sento di dire NO, non c’erano altri candidati all’epoca

      sul golpe Monti, posso solo dire che il primo peccato di un uomo politico è la debolezza, vale per Luigi XVI come per Silvio B.

  195. mirkhond scrive:

    “Le fonti egiziane non credo che siano di questa precisione millimetrica, da registrare anno per anno tutti gli spostamenti di un gruppo di pastori”

    Per l’epoca invece, lo erano eccome, tenendo conto che l’Egitto era uno stato burocratico, cosa necessaria per regolarsi con le piene del Nilo….

  196. Moi scrive:

    “FB” Society sta per “Face Book” ?

  197. mirkhond scrive:

    “Ma infatti io mi riferisco a un piccolissimo gruppo!”

    Se si trattava di una decina di persone, non può certo definirsi un “esodo”!

    “Non credo che, storicamente, il racconto dell’Esodo sia da prendere alla lettera”

    Oggi non è più possibile, tranne che i fondamentalisti vetero e neotestamentari.

    “e perciò mi lasciano anche relativamente indifferente le incongruenze tra l’ambiente egiziano descritto e quello che sarebbe dovuto essere all’epoca dell’Esodo”

    A me invece no, visto che smontano un evento vissuto come mito fondatore di una fede religiosa.

    • Francesco scrive:

      beh, non solo una: senza Mosè non credo che restino in piedi la religione fondata sul’Ebreo Gesù, che di Mosè e della Legge parla molto, nè l’Islam, che non nega affatto i due precedenti ma li completa

      insomma, hai appena ammazzato il monoteismo!

      🙂

  198. mirkhond scrive:

    tranne che per i fondamentalisti ecc.

  199. mirkhond scrive:

    “come i pittori rinascimentali che rappresentavano le vicende evangeliche in abiti e ambientazioni contemporanee (ai pittori), insomma…”

    E che apprezziamo per la bellezza dell’opera.
    E che possiamo considerare “ispirata” come tutto ciò che è bello…..

    “questo è anzi un procedimento piuttosto tipico e abbastanza comprensibile
    (pensiamo agli anacronismi dei film dei giorni nostri, quando descrivono epoche passate anche da poco…)”

    Certamente, perché ogni film storico è invece una rielaborazione che ci dice di più su chi e i tempi in cui il film “storico” è stato prodotto, piuttosto che sui tempi (anche recenti, vedasi seconda guerra mondiale) di cui ci vuol parlare.
    Lo stesso principio vale per romanzi e poemi, a cominciare dai cicli sumerici come Gilgamesh, messi per iscritto verosimilmente durante il periodo di Ur III (c.2112-2004 a.C.), e poi tradotti (e ulteriormente riadattati) in Accadico, intorno al XVII secolo a.C.!

    • PinoMamet scrive:

      …ma certo, ma allora perché aspettarsi qualcosa di diverso dalla Bibbia!

      • mirkhond scrive:

        Perché la Bibbia è il fondamento di tre fedi religiose che hanno cambiato la storia dell’uomo, influenzandola notevolmente ancora oggi, sia per quantità che per qualità….

      • PinoMamet scrive:

        Sì, ma il fatto che sia il fondamento di tre religioni non significa che abbia un particolare valore come opera storica.

        Tra l’altro questa fissazione di trovare delle corrispondenze storiche nella Bibbia è molto “roba da protestanti”: ebrei e cattolici mi sembrano passati tranquillamente, entrambi, dal periodo in cui ciò che diceva la Bibbia doveva essere vero a tutti i livelli, e basta, al periodo in cui si attribuisce alla Bibbia valore religioso, morale, esemplificativo, (per gli ebrei anche: esoterico), persino di documento storico su “come ragionavano gli Ebrei antichi nel tal secolo”, ma certo non come opera di Storia in sè.

        Nessuno legge più la Bibbia, insomma, come se fossero gli annali di Tacito.

        Io, insomma, vi leggo la magnificente storia dell’Esodo, ricca di effetti speciali 😉
        ma non mi aspetto mica che racconti precisamente un accadimento successo sotto il regno del Faraone Taldeitali, cosicchè, quando mi capitano tra le mani gli annali ufficiali del Faraone Taldeitali, e non ne trovo traccia, dico “ohibò, questp mi mette in crisi!”
        😉

        mi aspetto invece che nel racconto, sotto le incrostazioni mitiche, gli incastonamenti morali, gli intarsi esoterici ecc. ecc., ci sia il lontano ricordo di qualche evento passato, perché no;
        voglio dire, posso non credere che Daniele sia stato gettato ai leoni, ma non vedo perché non debba credere, per questo, all’esilio babilonese
        (ben altrimenti documentato che quello egiziano, certo; ma famo a capisse…)

        ciao!!

        • mirkhond scrive:

          Qui concordo con te.
          Però i fondamentalisti protestanti non sono così ininfluenti da non romperci le balle.
          E condizionare la pessima filmografia biblica hollywoodiana.
          Inclusa quella che piace ad Habsburgicus! 😉
          Poi anch’io, essendo credente, credo che tra invenzioni, crosticizzazioni, stratificazioni, rielaborazioni di epoche molto posteriori ecc. ci sia un nucleo di verità storica.
          Tale nucleo per me E’ NOSTRO SIGNORE!
          ciao!

  200. mirkhond scrive:

    Gli unici film storici sono quelli che si svolgono in un contesto attuale, e poi col passare del tempo diventano davvero “storici” in quanto ci mostrano una realtà oggi superata.
    Tipo i film muti del 1895-1930, oppure quelli di Totò per l’Italia del 1945-1967.
    Film che sicuramente presentano abbellimenti, edulcoramenti ecc., ma che riflettono comunque la realtà coeva che ci mostrano.

  201. habsburgicus scrive:

    può piacere o non piacere, ma l’esempio dell’Estonia dimostra senza possibilità di smentita che Marx era, in economia, un buffone e Lenin molto peggio 😀
    leggete (no, stavolta, non si parla di f…anche se la presenza, meno in EST che in LV e LT, è una ciliegina in più :D)
    http://www.eastjournal.net/citta-tallinn-capitale-baltica-dallanima-antica-e-sguardo-al-futuro/53865

    in certi casi ha quindi ragione pure Francesco 😀
    l’abbandono radicale dell’economia socialista ha aperto per l’Estonia, dove lo si è fatto con serietà (fra l’altro tutte le statue del Criminale sono state abbattute sin dai primi giorni di libertà, nella russofona e rossa Narva, d’imperio, nel 1993) una vera e propria età dell’oro (nei limiti, certo )
    ora sono gli estoni che guardano a noi italiani dall’alto in basso..hanno torto ? 😀

  202. mirkhond scrive:

    Mi sembra che l’economia socialista sia stata abbandonata anche da altri paesi dell’ex blocco sovietico.
    Ma non mi sembra che si abbiano società benestanti….

    • Francesco scrive:

      hai ragione

      ma in quasi tutti la situazione è migliore rispetto ai tempi dell’economia socialista per la stragrande maggioranza della popolazione

      e quelli rimasti più “socialisti” sono quelli più poveri

      • habsburgicus scrive:

        e quelli rimasti più “socialisti” sono quelli più poveri

        in genere hai ragione, Francesco…
        aggiungo quelli con maggiori discrepanze sociali
        perché i boss rossi (lo stra-ripeto, mica fessi :D) si sono pappati tutto praticamente gratis proprio nei paesi più “socialisti”(Romania, Ucraina, Moldova, pure Russia..dove si è introdotto il reaganismo, Estonia, Lettonia, Polonia, Cechia, anche Lituania i risultati si sono visti..non è che ciò mi piaccia..però mi pare difficilmente contestabile
        solo in Ungheria si sono ottenuti risultati senza troppo liberismo..e me ne compiaccio..ma l’Ungheria era più avanti sin dalle riforme del 1/1/1968

        su Albania, attendiamo Ritvan
        l’idea mia (magari sbagliatissima) è che i vecchi apparati del PSSH e della Sigurimi si siano pappati le ricchezze gratis (quel poco che c’era, l’Albania non è l’Eden) alla faccia degli albanesi !
        mentre le persone degne, colte e preparate temo se lo siano prese..nel luogo citato 😀
        vabbè, è l’Italia, dite ?..appunto 😀

  203. mirkhond scrive:

    Delle mie conoscenze rumene, sento solo rimpiangere Ceaucescu!

    • habsburgicus scrive:

      in Romania non hanno rotto con il comunismo..
      semplicemente i rossi si sono pappati tutto 😀 (già scritto..ma non mi leggete :D)
      in Estonia hanno detto NO a Marx e lo hanno mandato in un posto spesso nominato da Grillo 😀
      e hanno scelto con entusiasmo il capitalismo (là addirittura Francesco apparirebbe di sinistra)..
      i risultati ci sono…
      poi io non sono economista (categoria che non stimo :D)
      i fatti sono quelli, però
      in Estonia stanno bene, oggi ! applicando il capitalismo più puro, degno di un Reagan dei primi anni
      il perché ?..ce lo dica Francesco..l’economista è lui 😀

      • mirkhond scrive:

        Non mi sembra che nei “felici” anni del non compianto Reagan, negli Usa fosse stata sconfitta la povertà di milioni di usani.
        Anzi le cose peggiorarono soltanto…
        Bisogna vedere questo benessere estone, quanta gente favorisce e quanta ne ha distrutto….
        Se il capitalismo puro fosse la panacea di tutti i mali e le ingiustizie sociali, non avrebbe avuto tante contestazioni in passato e oggi….

        • Francesco scrive:

          credo che sia contestato perchè NON è un regime economico che prevede l’uguaglianza nè che prevede il benessere PER TUTTI

          però a suo vantaggio ammette molti correttivi per ridurre la prima e ampliare il secondo

          i regimi economici alternativi invece prevedono una certa uguaglianza formale al ribasso, che FORSE favorisce una piccola quota dei poveri

          con pesanti costi in termini di libertà personale

          e oserei dir che sono pure regimi economico che NON stanno in piedi da soli: l’URSS non era in grado di sfamare i suoi cittadini

          ciao

  204. Moi scrive:

    Franco e Ciccio e l’ Ufficio Paga-Taglie …

    https://www.youtube.com/watch?v=EBcCzjpBdGU

    E poi parlano male della burocrazia italiana

  205. mirkhond scrive:

    in Romania non hanno rotto con il comunismo..

    A sentire loro è proprio l’esatto contrario, visto che OGGI in Romania si paga TUTTO.
    A differenza dell’epoca di Ceaucescu….
    Non si tratta certo di persone con alte referenze politologiche, ma se la pancia prima un poco te la riempivi, e ora invece vieni in Italia a chiedere l’elemosina, vuol dire che un cambiamento IN PEGGIO c’è stato.
    Che poi a cavalcare tale PEGGIO siano stati gli ex boiari comunisti hai ragione.
    Ma la Romania non è più un paese socialista….

    • habsburgicus scrive:

      visto che OGGI in Romania si paga TUTTO.

      è sempre la solita questione 😀
      intendiamo cose diverse..
      tu resti all’idea, diciamo essoterica, che il comunismo sia soprattutto questioni sociali ecc..
      io, invece (e credo di aver ragione, ma non essendo trinariciuto, è possibile che io possa aver torto.. e sono disposto a ricredermi, se convinto) ritengo che il comunismo sia ALTRO..in un certo lo ha capito Daouda che però confonde il tutto, con asserzioni un po’ estreme 😀
      in questo caso, in Romania i rossi sono stati sempre al potere (solo ora inizia qualche timido cambiamento ai vertici)
      in Estonia, invece, i comunisti sono stati eliminati dal potere, SUBITO (con qualche eccezione, ma di comunisti che si compromisero sin dal 1988 cioè quando non era ancora dettto nulla..bastava uno più duro di Gorby e si rideva..pardon piangeva :D)
      da lì nasce il tutto
      non essendo economicista, il resto lo lascio a Francesco 😀

      • Moi scrive:

        Dicono che in Romania ci sia molta ricchezza di “sommerso” 😉 con la prostituzione esercitata (spesso _ piaccia o no ! _ volontariamente !) soprattutto in Italia …

      • habsburgicus scrive:

        @sempre per Mirkhond

        quando incontri di nuovo queste persone, prova a chiedere perché, secondo loro, se il comunismo è finito, i capi comunisti ed i securisti (e figli/figlie, amanti, parenti..) stanno bene e navigano nell’oro
        in Romania sono molto pacchiani e gira tanto di quel lusso (per pochi, ok) che addirittura da voi a Bari (non parliamo dell’impoverito Nord) stupirebbe tutti ! il 95 % non ne ha idea e pensa, a torto, che in Romania siano alla fame 😀
        senza scherzi, fai loro questa domanda con tatto e gentilezza…
        la risposta, senza dubbio, sarebbe interessante per tutti ! (me per primo)

        • habsburgicus scrive:

          Moi mi ha già in parte sommerso..
          mi legge nel pensiero 😀
          drenaggio di ricchezze da I a RO causa f… 😀
          (ciò che non compare nei tomi seriosi della Bocconi…che in tal caso è meno utile di un bocc..hino 😀 😀 :D)

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Non riesco davvero a capire il tuo ragionamento: una classe dirigente, dopo la caduta di un sistema politico, si è totalmente riciclata e sta anche meglio di prima e da questo deduci che… il sistema politico non è caduto?

        • mirkhond scrive:

          Certe cose le ho chieste già prima di ciò che dici.
          Poi, concordo con te che a capo di questa miseria ci siano gli ex boiari di regime, cosa che mi sembra di aver già detto.
          Però non ci posso fare niente se loro mi dicono che stavano meglio prima….

        • mirkhond scrive:

          Insomma per te basta che sia il troiaio, ed un paese vive nel bengodi….
          Che pena!

        • habsburgicus scrive:

          questo deduci che… il sistema politico non è caduto?

          non è caduto appunto perché il potere (anche e soprattutto economico) ce l’hanno gli stessi 😀 anche se con parole d’ordine diverse e nuova retorica
          in EST, PL (in parte), LV, LT (in parte), CZ e H invece c’è stato cambio !…in Polonia lustracja
          non a caso in quei 6 Stati anche il popolo, ora più o meno, ci ha guadagnato

          in un certo senso il comunismo meriterebbe il Nobel al Ladrocinio (da istituire :D)
          prima spogliò i nobili e i “borghesi” cristiani di tutto, in URSS anche della vita
          poi i loro nipoti si accorsero che era meglio la bella vita “capitalista” e in Russia, Romania, Ucraina (direi Albania ma non oso senza l’imprimatur di Ritvan :D) si sono pappati tutto di quanto “gestivano” (come nomenklatura) a parole in nome della classe operaia ahahah..e hanno fatto le “privatizzazioni” 😀
          e ora il popolo non ha più nulla, neppure le garanzie sociali del comunismo “realizzato”
          triste..ma è così

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          e ora il popolo non ha più nulla, neppure le garanzie sociali del comunismo “realizzato”

          Quindi il comunismo non c’è più.

          Poi capisco che “comunismo” è il termine con cui chiami tutto ciò che non ti piace, ma è un modo molto berlusconiano di usare la parola 😀

        • Ritvan scrive:

          —-direi Albania ma non oso senza l’imprimatur di Ritvan 😀 habsburgicus—–
          Dillo pure, ci mancherebbe altro. Vedi anche questa:
          http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2015/01/15/albania-cocaina-arrestato-nipote-hoxha_ea24d0c2-1d0a-4d71-ba73-b8e7b80ef34c.html

      • mirkhond scrive:

        Le mie conoscenze rumene sono persone semplici, di campagna.
        Gente che non s’intende di alchimie d’alta politica.
        Però la differenza tra il riempirsi un poco la pancia, un minimo di stato sociale e il NULLA capitalista, la coglie molto bene.
        E te lo sta dicendo uno a cui Ceausescu non stava e non sta per niente simpatico.
        Altro che visione “esoterica” del comunismo!
        Qui si parla di NECESSITA’ DI SOPRAVVIVENZA.
        E a 26 anni dalla fine di Ceaucescu….

        • habsburgicus scrive:

          se vuoi farmi dire che il vecchio Nicolae era meglio del “capitalismo” para-mafioso romeno di oggi, siamo d’accordo !
          non ho io stesso detto qualcosa di simile in passato ?
          ma questa non è la FINE del comunismo, è semplicemente un PEGGIORAMENTO del comunismo (con un po’ di libertà in più..che per chi è quasi alla fame vuol dire poco !)

          invece il comunismo è finito in EST, LV, LT, PL, CZ e H..
          e lì sfido chiunque a dire che si stava meglio prima !
          in EST (che sovietica) il cambio è qualcosa di fantastico !
          non basta “privatizzare” (cioè impossessarsi) delle imprese di Stato, per dire che il comunismo è finito
          è chiaro adesso ?

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          E invece sì! Quando la proprietà dei mezzi di produzione cessa di essere collettiva il comunismo finisce e comincia il capitalismo.

        • habsburgicus scrive:

          Quando la proprietà dei mezzi di produzione cessa di essere collettiva il comunismo finisce e comincia il capitalismo.

          ma tu prendi sul serio ‘ste definizioni ? :D..ok..allora ci capiamo
          penso che facessero parte della “propaganda”
          l’essenza del comunismo è il potere (dove è riuscito bene, lo ammetto senza remore..e riesce tuttora in Cina)..il resto sono chiacchiere
          irrilevanti almeno da c.a 1960..
          tranne in Occidente, of course 😀 i gonzi sono tutti qui 😀

        • Francesco scrive:

          un capitalismo senza Leggi? senza Mercati regolati? senza SEC? senza anti-trust?

          chiederei a Daouda come si chiama il regime economico che vige nei paesi anglosassoni ma mi tengo quella roba lì e lascio alla Romania poco post-comunista il “capitalismo” alla MT!

  206. Moi scrive:

    https://www.youtube.com/watch?v=s-tIlIKdlkY

    Burocrazia … di nuovo a Firenze, qualche 😉 anno prima ! 😉

  207. mirkhond scrive:

    “tu resti all’idea, diciamo essoterica, che il comunismo sia soprattutto questioni sociali ecc..”

    Perché ho conosciuto QUELLO, attraverso le vicissitudini di parte dei miei familiari.
    Questioni sociali che, piaccia o no, nell’Italia post 1945 erano portate avanti quasi solo dai COMUNISTI, più alcune frange di sinistra (orroreeeee!!!!!) della DC, tipo Giorgio La Pira….

    • Francesco scrive:

      concordo con l’orrore

      un giorno dovresti scoprire che le questioni sociali senza quelle economiche non stanno in piedi

      e viceversa, direi

      • mirkhond scrive:

        E tu invece dovresti scoprire che chi vive nella continua incertezza, non viene rassicurato dai tuoi peana del cazzo, alla riccocrazia!

        • Francesco scrive:

          preferisci l’incertezza o la certezza che non hai nessuna possibilità di migliorare la tua situazione?

          che io sappia l’alternativa al capitalismo è molto più vicina alla seconda che a una qualche certezza di essere aiutati nel bisogno

          ciao

        • mirkhond scrive:

          Il capitalista sgancia solo se gli puntano la bajonetta al culo!

  208. mirkhond scrive:

    è chiaro adesso ?

    No.

  209. mirkhond scrive:

    “il cambio è qualcosa di fantastico !”

    Questa fantasticheria passa dalla distruzione totale dello stato sociale, secondo i dettami thatcheriani-reaganiani?
    Giusto per capire….

    • habsburgicus scrive:

      no..passa dai risultati che in EST (a quanto pare) sono splendidi !
      può piacere o non piacere, ma quelli applicando il capitalismo puro (e con onestà e serietà*) sono cresciuti e di molto

      * più dell’Italia..i “regali” fatti qui da noi dal 1992 agli “amici degli amici” (con svendite) in Estonia non ci sono stati !
      le privatizzazioni sono state serie e dure (senza favori), da quanto si evince
      lo ripeto, non sono economista

      • mirkhond scrive:

        Continuiamo a non capirci.
        In questi splendidi paradisi del capitalismo puro, COME VIVE chi non ha la capacità/possibilità di pagarsi cure e assistenza medica?
        Chi percepisce redditi modesti?

  210. mirkhond scrive:

    “e ora il popolo non ha più nulla, neppure le garanzie sociali del comunismo “realizzato”
    triste..ma è così”

    E questo è ciò che volevo capire per l’OGGI.
    Visto che chi mi ha parlato, non è nato prima del 1945 o del 1917.
    Su cui concordo invece con te.
    Si è gettata l’acqua sporca con il bambino.
    Nell’est Europa e in Italia con l’involuzione liberale del fu PCI….

    • habsburgicus scrive:

      Si è gettata l’acqua sporca con il bambino.

      però in Estonia è andata bene…dunque piano 😀
      il peggio sono le mezze misure (RO, RUS, UA)
      il passaggio serio, veloce e duro, ma onesto, al capitalismo (EST, LV, CZ..in PL e H, più LT qualche “porcata” l’hanno fatta :D, ma nulla rispetto all’era El’cin in Russia !) ha dato risultati..questo volevo dire
      ho torto ?
      può darsi…ma confutatemi

      • mirkhond scrive:

        Come vive chi non ha tutele sociali?
        Assistenziali?
        Insomma NON CI HA I SOLDI per pagarsi cure e assistenza medica?
        Altrimenti non riusciamo a capirci….

        • Francesco scrive:

          sei sicuro che il capitalismo “puro” in economia non prevede la sanità pubblica?

          che io sappia è una caratteristica quasi solo degli Stati Uniti e solo grazie ai moltissimi soldi spesi dalle assicurazioni private e alla stupidità degli elettori USA

          mentre il sussidio di disoccupazione esiste pure là – anzi da noi non c’è perchè non sarebbe intermediato dai sindacati

        • mirkhond scrive:

          Negli U$A ci sono 50.000.000 di poveri….

        • Francesco scrive:

          quindi ci sono 250 milioni di non poveri?

          una specie di paradiso, se fai un confronto col resto del mondo!

        • mirkhond scrive:

          Continua coi giochetti, continua….

        • Francesco scrive:

          scusa Duca

          negli USA sono in 300 milioni di persone

          se 50 milioni sono poveri, vuol dire che gli altri 250 mlioni non lo sono

          dove sta il giochetto?

  211. mirkhond scrive:

    “Quindi il comunismo non c’è più.”

    Infatti.

    • Francesco scrive:

      ci sono solo i comunisti al potere, però …

      😉

      • mirkhond scrive:

        Dove?

        • Francesco scrive:

          Romania, Russia, Bielorussia … i posti dove si sta peggio sia quanto a beni materiali sia quanto a libertà (e a delinquenza, pare)

          ciao

        • mirkhond scrive:

          La Romania non è più comunista dal 22-25 dicembre 1989.
          La Russia dall’agosto 1991.
          In Bielorussia non so…

        • habsburgicus scrive:

          Romania, Russia, Bielorussia … i posti dove si sta peggio sia quanto a beni materiali sia quanto a libertà (e a delinquenza, pare)

          @Francesco
          in Bielorussia la delinquenza è al minimo…
          mai accusare gli avversari di ciò che non è vero..
          lo so, i comunisti lo fanno, ma noi non siamo (o non dovremmo essere) come loro 😀

          a dirla tutto l’unica critica che faccio al regime bielorusso è la sua politica culturale russofila (ora un po’ meno)
          altrimenti
          delinquenza zero o quasi (anche prostituzione rarissima, infinitamente meno di RO ed UA)
          mantenimento delle strutture sociali di epoca socialista, ma con una certa liberalizzazione dell’economia, senza strafare però (in Bielorussia ci sono pochi oligarchi..le grandi truffe all’ucraina e alla russa là non ci sono state..e i poverissimi sono rari)
          governo duro e serio, di stampo sovietico che tuttavia ha abbandonato il leninismo (la religione ortodossa è libera, protetta e aiutata..quella cattolica sta peggio, ma meglio che nella Russia di Putin*) in pratica un regime paternalistico che, pur non sapendolo, applica le idee del grande Salazar “goveranare significa proteggere la gente da se stessi” avessimo noi un Lukashenka !
          che volere di più ? 😀

          * opinione mia, personalissima
          se il Papa volesse andare in Bielorussia, credo sarebbe accolto..forse pure Giovanni Paolo II lo sarebbe stato e di sicuro Benedetto XVI
          in Russia è molto peggio da questo punto di vista

        • habsburgicus scrive:

          in Romania
          è “comunista” il Primo Ministro, Victor Ponta (PSD)…battuto alle presidenziali !
          il nuovo Presidente Klaus Iohannis (un sassone), non è comunista (può essere stato iscritto al PCR negli 1980′, come quasi tutti, ma era un pesce piccolissimo…da quanto è caduto il regime, è sempre stato coerentemente con le forze anti-comuniste)
          il PSD è invece il diretto erede della nomenklatura del PCR
          PCR/FSN/FDSN/PDSR/PSD..nomi diversi ma stessa zuppa 😀 (e il grande vecchio Iliescu, marxista convintissimo-ben più in pratica di Ceausescu- c’é sempre..e ha criticato Ponta :D)
          non vi ricorda PCI/PDS/DS/PD ? 😀

          una componente comunista c’è anche a “destra”
          non parlo del PC (partito conservatore) che ha il nome bello..ma è una congrega di securisti 😀 uno pseudo-partito messo su dai neo-comunisti per racimolare voti
          bensì mi riferisco a quella parte del FSN che nel 1991 si separò da Iliescu, e poi con qualche aggiunta divenne il PDL romeno (diciamo che quelli erano i comunisti “liberal” mentre Iliescu rappresentava il vecchio regime nella sua forma più classica)
          è opinione mia, posso sbagliarmi, che in un altro contesto storico Iliescu non avrebbe dato ai romeni neppure la “democrazia” post-decembrina bensì avrebbe proclamato il suo FSN erede del PCR…
          non poté però farlo, un’esplicita dittatura comunista nel 1990 sarebbe stata assurda !
          dunque diede il pluralismo
          ma sino al crollo dell’URSS, mostrò il suo vero volto più volte, mobilitando i minatori per far spaccare un po’ di teste agli oppositori (nel 1990)…
          dopo l’ago 1991 il tipo, che non è stupido, si accorse che Marx-Lenin era morto in Europa, e se ne fece una ragione..
          ad esempio iniziò a prostrarsi agli USA, specialmente dal 1993 (all’inizi NO..nei suoi primi mesi di potere si allontanò dall’Occidente rispetto allo stesso Ceausescu ! in quel periodo verosimilmente credeva che l’URSS sarebbe rimasta, con Gorby che la leggenda vuole abbia conosciuto di persona a Mosca nei primi ’50 o senza Gorby)
          nella 2° presidenza, 2000-2004, “leccò” gli USA talmente (fin da giovane era abituato..ma allora lo si faceva con l’URSS) che Bush jr lo ammise nella NATO…grandissimo risultato di cui ancora si vanta ! (spedì romeni pure in IRQ, AFG e pare offrisse carta bianca a Bush del genere “chiedi e ti sarà dato” :D)
          sapendo che il potere negli USA non spetta certo a chi ufficialmente lo ha :D, nel 2002 ordinò la rimozione di tutte le statue e le vie dedicate ad Antonescu (il popolo spontaneamente le aveva erette dopo il dic 1989..lui stesso per ragioni di politica interna si era comprato i voti del partito Romania Mare, una sorta di lepenisti romeni, tollerando il culto di Antonescu..nel 2002 qualcuno gli fece capire che certe persone, la cui parola è legge :D, VOLEVANO che si eliminasse Antonescu, da loro odiato, altrimenti si scordava la NATO…e così fece)
          ma pochi giorni prima di uscire dalla presidenza decorò Gheorghe Buzatu, senatore di Romania Mare e storico romeno abbastanza in gamba (ora purtroppo defunto) già del PCR e difensore di Antonescu..
          lo fece per tornare ad avere voti a “destra” per le presidenziali 😀
          fallì…nel 2004, 2009 e 2013 hanno sempre vinto i candidati ostili al suo partito (ma Basescu era un comunista pure lui, seppur “liberale”..nel 1989 lavorava all’estero, e ho detto tutto 😀 solo uno della Securitate poteva vivere all’estero allora ! invece Iohannis è homo novus, vedremo cosa farà)
          Iliescu è u tipo pericoloso e astuto..iniziò la carriera nel 1956 “purgando” Timisoara (agitazione studentesca in seguito alla rivoluzione ungherese)..fu sempre un uomo di Mosca all’interno del PMR/PCR, per questo Ceausescu lo allontanò nel 1971 (ma fu troppo buono :D)..dal 1993 è divenuto un uomo di Washington..ça va sans dire gli arabi li ha mandati in un posto non nominabile 😀

  212. mirkhond scrive:

    “l’essenza del comunismo è il potere”

    Per gli anticomunisti ovviamente sì.

    “(dove è riuscito bene, lo ammetto senza remore..e riesce tuttora in Cina)..il resto sono chiacchiere”

    La Cina infatti è comunista solo nelle sovrastrutture politico-poliziesche, visto che dal 1982 almeno è un paese di spietato turbocapitalismo…..

    I gonzi stanno certamente in Italia…ma anche tra gli ottusangoli dell’antikomunismo a tutti i costi.
    E che considerano “patrioti” dei farabutti come Mc Carty…

    • habsburgicus scrive:

      era un cristiano, un uomo retto..aveva difetti, ma ciò è comune ai mortali
      e lo hanno fatto fuori 😀
      davvero non ti chiedi il perché dell’odio contro di lui ?
      proprio da parte di quegli ambienti che più tu aborrisci, cioè i “liberals”

      • mirkhond scrive:

        A me fanno schifo entrambi!

      • Peucezio scrive:

        Condivido con Habsburgicus.
        Tra l’altro era un cattolico, di origine irlandese.
        E secondo me aveva avuto la stessa intuizione di Hitler poco tempo prima, cioè aveva capito che il pericolo esiziale era il giudeo-marxismo.
        Se ci fosse stato uno come lui al posto del mezzo ebreo Roosevelt qualche anno prima, gli Stati Uniti non si sarebbero mai trovati in guerra col Reich e non avremmo perso la guerra.

        • mirkhond scrive:

          E poi non ho ragione a dire che l’unico vero antistatunitense qua dentro sono io! 🙂

        • mirkhond scrive:

          Usa e Germania in guerra tra loro ci sarebbero entrate prima o poi ugualmente, pure con un tedesco alla Ca$a Bianca.
          Perché per il nascente imperiali$mo U$a, l’unico vero pericolosissimo rivale era proprio la Germania, nazista o non, viste le grandi capacità industriali e geopolitiche che avrebbero messo in difficoltà gli U$a.
          L’Urss era un paese da terzo mondo, che solo da qualche anno, aveva raggiunto i livelli di produzione pre 1914.
          Dunque agli Usa non conveniva allearsi col Reich, ma abbatterlo.
          Come già aveva fatto nel 1917-1918.
          Ah, l’accecamento antikomunista, cosa fa vedere!

        • PinoMamet scrive:

          Peucezio, ma davvero, sei serio quando scrivi certe cose?

          McCarthy ha rovinato un sacco di persone, alcune delle quali con la grave colpa di avere simpatie di sinistra, altre senza neppure quella…

          ma secondo te andava bene, perché… alcune di quelle persone erano ebree! e perciò McCarthy avrebbe avuto la stessa geniale intuizione di, udite udite, Adolfo Hitler…

          dai su… non puoi essere serio, ti prego!

        • Francesco scrive:

          in effetti mi state distruggendo la buona opinione che mi ero fatto di Joe Mc Carthy!

          era un patriota in lotta con gli innamorati di Stalin e una leggera tendenza a eccedere o era un fanatico antisemita da assimilare a Hitler?

        • Peucezio scrive:

          Mirkhond,
          veramente le vittime di McCarthy erano tutte statunitensi e in ogni caso la cultura, il cinema, insomma, l’immaginario statunitense lo stigmatizzano, mica lo esaltano.
          Se è per questo trovo che anche Henry Ford sia stato una mente lucidissima e un galantuomo (poi l’hanno costretto a rimangiarsi tutto, ma è ovvio che l’ha fatto per convenienza, per sopravvivere).
          Non è che essere antiamericani significa disprezzare il 100% delle persone e delle cose americane. Se è per quello apprezzo anche tanti ebrei, ma mica per questo non sono antisemita!

        • Peucezio scrive:

          “era un patriota in lotta con gli innamorati di Stalin e una leggera tendenza a eccedere o era un fanatico antisemita da assimilare a Hitler?”

          Francesco,
          di grazia, che differenza c’è?
          Se il comunismo lo combatte uno va bene, se lo combatte un altro, no?

        • Peucezio scrive:

          Pino,
          un sacco di persone… sempre comunisti erano.
          Sì, poi non nego che ci sia andato di mezzo qualcuno che non c’entrava. Ma qual è la guerra in cui non muore qualche innocente?
          Però se in Italia fosse successo qualcosa di simile (ma molto più su larga scala) oggi non ci troveremmo il post-comunistume con la sua ideologia melensa e politicamente corretta ad ammorbare ‘sto paese.

        • Peucezio scrive:

          Mirkhond,
          in ogni caso non considero il bolscevismo meno peggiore degli Stati Uniti.
          Il comunismo è un’ideologia, mentre gli Americani sono un popolo.
          Il comunismo ha fatto danni e seminato lutti e orrori indicibili ad alcuni popoli (i Russi in primis), gli Americani, come popolo, hanno fatto lo stesso ad altri popoli e continuano a farlo.
          Cambia il crimine, ma il delitto non è diverso. La differenza fondamentale semmai sta nel fatto che i Russi sono stati vittime (e il bolscevismo è stato foraggiato e sostenuto dagli americani) e gli Americani carnefici.

        • PinoMamet scrive:

          Peucè, io capisco che a destra- estrema destra, ci sia la passione per le battaglie perse in partenza.
          A volte però dovreste rendervi conto che il fatto che siano perse non le rende anche giuste.

          Molte volte sono perse perché sono pure sbagliate.

          E visto che lo sai, e che sai anche che ormai non scandlizzi nessuno… chi te lo fa fà?

        • Peucezio scrive:

          Ma io non voglio scandalizzare nessuno e non è vero che tutte le battaglie perse siano buone e quelle vinte siano cattive.
          E’ vero molto spesso (non sempre) nel mondo d’oggi, perché è un mondo in cui predomina il male, il principio diabolico, quindi se predomina, vuol dire che ha vinto.
          I Romani hanno sconfitto mezzo mondo, ma per come la vedo io erano portatori di civiltà contro le tenebre e la barbarie, almeno a occidente.
          Poi hanno cominciato a imporsi proprio quei popoli del nord che i Romani avevano a suo tempo soggiogato e oggi hanno l’egemonia mondiale. Coi risultati che vediamo.

        • Francesco scrive:

          x Peucezio

          non capisco la tua domanda: certo che se il comunismo lo combatte uno che è peggio del comunismo è una cosa, se lo combatte uno che è meglio è un’altra!

          mi pare persino banale come osservazione

          ciao

        • Peucezio scrive:

          Francesco,
          perché, c’è qualcosa di peggio del comunismo?
          Poi ho torto quando dico che sei un bolscevico (con l’accento sulla ‘e’!) sotto mentite spoglie! 😛

  213. mirkhond scrive:

    Il “buon cristiano” (presumo protestante) rovinò la vita a tanta gente, condannandola ad una vita di miseria.
    E in un sistema senza garanzie sociali per i falliti.
    Che bel cristiano!

    • mirkhond scrive:

      No era cattolico.
      Ma sempre farabutto rimane, anche coi funerali solenni che ricevette….

    • habsburgicus scrive:

      mi sa che hai un’idea fantastica di McCarthy 😀
      vabbé

      • mirkhond scrive:

        Un’idea orrorifica casomai!
        E maturata proprio grazie a quel po’ di storia e di filmografia usana che mi sono (o sono stato costretto) ad ingollarmi.
        Comunque resta un grandissimo farabutto, che falsificò prove, documenti, e altre nefandezze pur di preservare la sua ca$$aforte capitali$ta di merda dalla minaccia di…di una società un po’ meno ingiusta!
        Che giudizio positivo pretendi che possa avere su un simile figuro?

        • Peucezio scrive:

          Mirkhond, non è un caso che Hollywood demonizzi McCarthy. Che cos’è Hollywood, chi sono gli attori, i registi, gli sceneggiatori, non parliamo del capitale che c’è dietro…

          Intendiamoci, io amo Woody Allen, i fratelli Coen, Kubrick, gente geniale, grandissimi artisti. Non ce l’ho col singolo ebreo, anzi, all’occorrenza lo ammiro.
          Però sono sempre loro. E influenzano. E accanto a questi grandi artisti, ci sono una serie di maneggioni, uomini di potere, gente col pelo sullo stomaco, che sono molto meno famosi ma molti di più.

        • habsburgicus scrive:

          e chi lo dice che “falsifico” ?
          i suoi nemici acerrimi..che poi sono i TUOI nemici perché combattono tutto quello in cui credi
          dai, un po’ di scetticismo 😀

        • habsburgicus scrive:

          Peucezio
          ti ho pensato, vero !..mi son detto..forse solo Peucezio potrebbe convincerlo 😀
          e tu appari 😀

        • mirkhond scrive:

          Eccone un altro, ottenebrato da un antikomunismo/antigiudaismo A TUTTI I COSTI, e che esalterebbe perfino satana in persona, pur di vedere sconfitto chi odia!
          Peccato però che l’opera di tale santo inquisitore non abbia portato altro che un clima di sospetto, di delazione, di menzogne, di terrore e non abbia in cambio portato nemmeno un poco (non sia mai!) quel po’ di GIUSTIZIA SOCIALE di chi i “cristianissimi” usa sono così carenti!
          Andategli a fare pure il monumento al vostro pluriomicida!

        • Z. scrive:

          Ma dopo questa graziosa rivalutazione di McCarthy ci aspetta anche una rivalutazione di Hoover, di Yezhov e magari di Ghérring?

          Quando rivaluterete Pacciani (che avrà fatto i suoi errori, ma era pur sempre un lavoratore agricolo) e il cannibale di Rostov (di certo un assassino, ma di gran gusto in gastronomia) fate sapere. La mia mail ce l’avete 😀

        • PinoMamet scrive:

          OMDAZissimo!!
          😀

        • Francesco scrive:

          Hoover? qualcuno ha nominato il grande presidente Hoover?

          😀

          PS è davvero divertente quando si toccano certe narrazioni orami sedimentate

        • Z. scrive:

          Non Hoover il presidente, Hoover il soprintendente!

          Restiamo in attesa di revisionismi sul cannibale seriale di Rostov 😀

        • Francesco scrive:

          x Z

          conosci qualcuno che parla male di J. Edgar Hoover, il fondatore del FBI???

          ma che gente frequenti?

          😀

        • Z. scrive:

          Il cannibale di Rostov, il boia di Riga e il mostro di Milwaukee mi hanno scritto una vibrante lettera di protesta. Lamentano di essere stati discriminati. Io sono in imbarazzo e non ho ancora risposto – noialtri della sinistra filogovernativa non prendiamo mai posizione su niente – però qualcosa prima o poi dovrò dire loro. Aiutatemi!

          😀

        • Francesco scrive:

          l’unica cosa che hanno in comune con Hoover e McCarthy è che sono sistemi biologici basati sul carbonio

          quindi cosa vogliono?

          😀

  214. mirkhond scrive:

    E comunque anche dopo la fine (che peccato! magari l’avessero ucciso per davvero) del grande inqui$itore mc carthy, il komunismo è la peggiore delle parolacce negli splendidi u$a.
    Che CONTINUANO con la cultura dell’INSENSIBILITA’ PIU’ TOTALE verso le sofferenze dei poveri….

    • Francesco scrive:

      hanno finalmente abolito la sanità pubblica per i poveri, i sussidi di disoccupazione, i Food Stamps? proibito i sindacati? arrestato gli esponenti dei partitini socialisti?

      e io che non ne sapevo nulla!

      • mirkhond scrive:

        C’hanno 50.000.000 di POVERI.

        • Peucezio scrive:

          Meno male che ci sono gli intellettuali di sinistra mezzi froci borghesi newyorkesi “liberal”, che invece sconfiggono la povertà. Ora che c’è il negro infatti sono diventati tutti ricchi.

        • mirkhond scrive:

          I poveri e le ingiustizie c’erano anche sotto il vostro san mccarthy….

        • Peucezio scrive:

          Certo, non lo nego.
          Da questo punto di vista sono da mettere sullo stesso piano.
          Ciò che rende grande McCarthy è l’aver tentato di contrastare (senza riuscirci ovviamente) il piano di dominio ebraico attraverso il comunismo.
          Anche perché, e questo è stato probabilmente un suo limite, non ha capito che anche il capitalismo era un mezzo per lo stesso scopo e che c’era un legame stretto fra intellettuali, registi ecc. ebrei e il capitale che li foraggiava, cioè la finanza ebraica.
          Purtroppo questo è il solito vizio nella comprensione americana delle cose: col fatto di essere costituzionalmente incapaci di mettere in discussione il modello capitalista, non si rendono conto che esso è la causa dei fenomeni che loro stessi (i più conservatori, intendo) stigmatizzano.
          Ma non è un problema solo americano. Chi vuole un minimo di moralità nei costumi, difende la famiglia e la religione, non può essere a favore di un sistema che per sua natura genera il consumismo e quindi l’edonismo e il fastidio verso questi vincoli, che in quanto tali sono ostacoli al mercato.
          La religione e la famiglia non sono articoli molto vendibili, perché comportano gratificazioni, ma anche vincoli, responsabilità, quindi un sistema basato sul mercato non può mantenerli, perché sono disfuzionali.

    • Peucezio scrive:

      Mirkhond, tu hai frainteso lo spirito americano.
      Gli americani dicono nero ed è bianco, ma non perché mentono in modo deliberato, ma perché a loro volta si autoconvincono della retorica mistificatrice che cercano di diffondere.
      Gli Stati Uniti sono sempre stati l’unico baluardo mondiale del bolscevismo internazionale. E infatti la guerra l’hanno fatta coi bolscevichi, contro i nemici dei bolscevichi.
      Ed è questa l’unica cosa che conta veramente: è nei momenti decisivi della storia che si scoprono le carte.
      Ti sei mai chiesto come mai i giovani dei centri sociali, i vecchi arnesi di sinistra e tutto il resto del sinistrume sopporta gli Americani, ma appena sente la parola “fascista” vede rosso come il toro?
      Non ti dice nulla?
      Tu credi in una contrapposizione che non è mai esistita. Gli americani giocano a fare gli anticomunisti e tu te la bevi. Poi arriva uno dei pochi che il comunismo voleva combatterlo davvero (e infatti l’hanno fatto fuori) e si attira tutto il tuo odio.

      • mirkhond scrive:

        Non mi sembra che il comunismo sia così popolare ed amato negli usa.
        Nemmeno ai tempi del “rosso” Roosevelt, quando raggiunsero il massimo della cifra: 130.000 in tutti gli Stati Uniti.
        Riguardo ai rapporti col bolscevismo, hanno origine sia dalla nota lobby khazara, per i motivi a cui si è già accennato, e sia perché per un aspirante impero MONDIALE, il VERO NEMICO non poteva essere certo la semiarretrata Russia, comunista o meno, ma proprio la Germania, tecnologicamente avanzata e con grande charme di cui godeva presso il mondo islamico, Impero Ottomano prima, poi Iran e Mondo Arabo.
        Che a Berlino ci fosse il Kaiser o Hitler la cosa aveva un’importanza relativa per la Casa Bianca e i comitati d’affari che la supportavano.
        Il vero nemico era la POTENZA TEDESCA IN QUANTO TALE.
        Fascista o no.
        Anti”semita” o no.
        Se non si capisce questo, non si capisce neanche la scelta filosovietica di Roosevelt e del primo Truman!
        Solo dopo il 1947, l’Urss divenne il vero rivale per gli Usa, ma il komunismo non era amatissimo nemmeno prima…
        E di fatti il vostro santarello maccarthy comincia ad entrare all’opera dal 1947 , non prima.
        Cioè quando la Russia era diventata, grazie agli Usa, una grande potenza RIVALE!

        • Peucezio scrive:

          Sì, ma la popolarità di cui tu dici, per i motivi che scrivevo sopra, è molto poco rilevante.
          Perché l’immaginario collettivo americano è nutrito di mistificazione o comunque di irrealtà pura.
          Sono pochi potenti quelli che sanno come stanno veramente le cose. Anche sotto lo stato orwelliano c’erano le due ppotenze in guerra e tutti erano mobilitati, ma in realtà non esistevano, solo che la gente mica lo sapeva.
          L’anticomunismo americano è pura finzione ad uso del popolo. Come oggi l’anti-islamismo, mentre sappiamo bene che gli Stati Uniti finanziano i gruppi integralisti sunniti, contro i nazionalismi arabi, contro l’Iran, ma anche contro Russia (Cecenia, Dagestan), Cina (Xinjang), per non parlare dei Balcani, ecc.
          L’americano medio è troppo ottuso per capire che se il suo paese è andato a bombardare una capitale europea per difendere quattro straccioni islamici del Cossovo, qualcosa non torna in questa crociata contro i fanatici islamici oscurantisti.

      • PinoMamet scrive:

        Questa Peucè mi sembra una ricostruzione favolistica della Storia.

        Gli USA non si sono alleati con l’URSS, nella Seconda Guerra Mondiale per comunione spirituale o perché entrambi eterodiretti da chissà chi.
        E non hanno combattuto i nazisti perché i nazisti erano “nemici dei bolscevichi”.
        Vabbè la lettura marxiana, ma qui si sconfina nel pensiero magico…

        I giovani dei centri sociali mal sopportano l’America, ma la sopportano, per un motivo estremamente semplice: l’America ha fatto tante porcherie a livello di politica estera, e anche interna, ma è pur sempre una democrazia.
        Mentre il fascismo non è, chiaramente, una democrazia; inoltre l’America sta là, mentre il Fascismo ce l’abbiamo avuto in casa.

        Che poi quelli dei centri sociali (che ricordo protestare veemente e fisicamente contro le basi americane, al tempo delle guerre del Golfo…) sappiano distinguere, e non vadano in giro a menare a casaccio gli statunitensi, che dire, tanto meglio, vuol dire che sanno distinguere tra una nazione e un credo politico.

        • Z. scrive:

          Pino, scusa, stai sbagliando tutto.

          E’ evidente che basare la propria Weltanschaaung su di una spedita quanto approssimativa lettura crestomatica comporta quasi inevitabilmente che la capacità di concepire e intuire le grandi linee sotterranee sottese alla Storia ne risulti compromessa se non già obliterata…

          …no, dai, seriamente, secondo me Peucè ci sta prendendo per i fondelli alla grande, tipo Daouda o quel tizio che se non ricordo male si firmava Rock & Troll 😀

        • Peucezio scrive:

          Pino,
          io sarò un po’ semplicistico e schematico, ma che il fascismo abbia una qualche influenza sull’Italia perché ha governato ormai più di sessant’anni fa mentre gli Americani non hanno una vera influenza perché stanno in America, è una cosa a cui non puoi credere neanche tu, quindi o eri distratto scrivendola o ti sei fatto prendere dal gusto della contrapposizione dialettica. O sbaglio?

          I giovani dei centri sociali sono dei libertari anarcoidi che si travestono da nemici delle ingiustizie sociali e da egualitaristi. In fondo l’America gli sta bene, perché dove c’è capitalismo e libero mercato ci sono anche gli spinelli, il sesso libero e la froceria legalizzata.

        • Peucezio scrive:

          Z. e Pino,
          io credo che questa cosa dello scandalo, del discorso fatto per il gusto della provocazione, derivi banalmente dal fatto che le idee correnti cambiano nella storia.
          Se io avessi scritto queste cose ottant’anni fa, nessuno vi avrebbe trovato niente di strano, anzi, sarebbero considerate quasi delle banalità.
          E non solo perché in Italia c’era il fascismo, ma perché le stesse cose le diceva la Chiesa cattolica, in particolare, per esempio, la Civiltà Cattolica, rivista dei Gesuiti, più o meno le stesse cose le aveva scritte Ford, insomma, erano moneta corrente, anche se alcuni non erano d’accordo.
          Oggi la moneta corrente è un’altra, la cosa viene imposta in modo un pochino più morbido, meno autoritario (anche se poi ci sono le varie leggi anti-revisioniste, ecc.), ma anche con mezzi più efficaci, più accattivanti. Ma c’è lo stesso conformismo di un tempo, se non di più.
          D’altronde, se negli anni ’30, in qualsiasi parte del mondo, compresa probabilmente la borghesia colta parigina, qualcuno avesse parlato di diritti degli omosessuali (non nel senso di depenalizzazione del comportamento omosessuale, ma nel senso dell’attribuzione di diritti speciali in quanto gruppo che pratica uno “stile di vita” e una sessualità specifica), lo avrebbero preso per una persona mentalmente disturbata, più che per uno con il gusto della provocazione.

        • Z. scrive:

          Forse è come dici, ma di certo tu non fai parte né della borghesia parigina degli anni Trenta né di un manipolo di camicie nere.

          Sicché mi sembra decisamente probabile che in te prevalga il gusto della provocazione anticonformista 🙂

        • Peucezio scrive:

          E’ intellettualmente libero uno che rifugge i tabù ideologici della sua epoca, non delle altre epoche, in cui non vive.
          Inoltre esistono legami ideali con epoche passate.

        • Z. scrive:

          Ma lo so che prendi certe posizioni per mostrarti intellettualmente libero. Proprio quello dicevo 🙂

      • mirkhond scrive:

        Ed è questa l’unica cosa che conta veramente: è nei momenti decisivi della storia che si scoprono le carte.

        Infatti si è visto quanto supportassero le sinistre sudamericane in Cile e in Argentina.
        Oppure Pinochet era comunista? 🙂

        • mirkhond scrive:

          Per non parlare della Escuela de Las Americas, gli interventi in Centroamerica nel 1954 e 1981….
          Ah Peucezio, Peucezio!

        • Peucezio scrive:

          Vabbè, ora dovremmo mettere sullo stesso piano la II guerra mondiale e le scaramucce locali.
          Ogni situazione specifica ha logiche e meccanismi suoi, ma quello che conta sono gli scontri eppocali, con riflessi sugli equilibri mondiali.
          E poi non dobbiamo dimenticare una cosa: dopo Lenin il comunismo russo era anche diventato una forma di nazionalismo. Per questo comunque bisognava salvare Stalin da Hitler, ma non è che lo si amasse. Quindi a un certo punto la questione è diventata di contrapposizione geopolitica fra sfere dìinfluenza di grandi potenze nazionali. E in questo senso certo che gli Americani cercavano di guadagnare posizioni, occupare caselle.
          Però, ti chiedo: come mai prima che l’URSS avesse la bomba atomica, la III Guerra Mondiale non c’è stata? Perché gli Americani non sono mai arrivati allo scontro decisivo col comunismo internazionale?

        • Z. scrive:

          Peucezio,

          — Però, ti chiedo: come mai prima che l’URSS avesse la bomba atomica, la III Guerra Mondiale non c’è stata? Perché gli Americani non sono mai arrivati allo scontro decisivo col comunismo internazionale? —

          E che avrebbe dovuto fare Truman, perdonami?

          Sparacchiare qualche bomba atomica sulle regioni periferiche dell’URSS? E con quale reazione da parte dell’opinione pubblica, dei militari stanchi della guerra, delle altre potenze mondiali?

          A meno che…

          Miseriaccia, ti ho smascherato! Avresti voluto che Truman lo facesse per regalare il mondo al comunismo sotto la guida di Stalin!

          Diavolacci, tra te, Francesco e chissà quanti altri sono circondato da bolscevichi travestiti! Per fortuna vi ho scoperti in tempo… ma gli altri? chi sono? dove si nascondono? questa cosa mi guasterà il sonno…

      • Francesco scrive:

        Peucezio

        mi sa che lo scontro tra Germania e potenze anglosassoni si spiega molto meglio in termini geopolitici che in termini di complotto giudaico con uso strumentale del comunismo

        e idem per il successivo scontro con la Russia/URSS/Russia e quello precedente con la Francia

        si potrebbe anche sostenere che le ideologie hanno avuto un ruolo più di bandiera che di sostanza in questi scontri – almeno finchè non provi a scrivere un libro contro Putin in Russia

        in più la chiave di lettura geopolitica spiega bene i conflitti citati dal Duca

        • Peucezio scrive:

          Ma infatti l’ho anche detto.
          Non va sottovalutata la componente geopolitica. Dico solo che non è l’unica, c’è anche l’altra.

  215. habsburgicus scrive:

    per chiarirci..
    io non difendo il Reagan-thatcherismo..che trovo esiziale PER NOI (poi a me Reagan piace, ma solo in politica estera..la Thatcher neppure lì.obstant Malvinae)
    A noi che, per fortuna vivevamo i paesi liberi e civili (bei tempi 😀 la gloriosa I Repubblica..anche in politica estera, ottima), l’ideale era il sistema misto, con forte attenzione sociale (adottato pure in Germania nei ’50, ’60 e 70′)…e deploro fortemente i liberisti (da noi in genere pure cialtroni :D)
    tuttavia nei paesi post-comunisti mi sembra che l’unico modo per uscirne abbastanza bene sia quello della transizione veloce e dura
    non lo dico io
    mi pare che parlino i fatti, per quanto duri e spiacevoli.e io ho tanto difetti ma in genere mi attengo ai fatti 😀
    se (caso impossibile :D) Tsipras riuscirà, loderò pure Tsipras 😀
    è vero o non è vero che in Estonia, Lettonia e Lituania dove il comunismo è stato sradicato si vive meglio che in Russia, in Ucraina, in Moldova dove al potere ci sono sempre i soliti (in UA e MD ora con altra retorica) ?
    è vero o non è vero che in Polonia e Cechia dove si è scelto subito il modello liberale (e si è fatta la purga, anche se debole, dei rossi) si vive meglio che in Romania ? (dove il potere ce l’hanno, o almeno avevano, i “soliti noti”..tranne qualche fesso, sempre presente :D, che nel 1989 restò fedele al capo :D)
    ciò a me pare assodato..se mi sbaglio, ditemelo
    se c’è un estone qui, intervenga !
    se non è chiaro neppure adesso ciò che voglio dire, lascio perdere 😀

    ribadisco che per noi all’Ovest europeo (gli anglosassoni sono altro) invece il reagan-thatcherismo era, ed è, un abominio economico !
    mi sono spiegato ? 😀

    • Francesco scrive:

      “abominio economico”

      questo andrebbe dimostrato, visto come sono andate meglio per decenni le economie anglosassoni rispetto a quelle euro-continentali (e non parlo dell’Italia!)

      il modello “ideale” parrebbe la Germania, che unisce efficienza angla e stato sociale

      ciao

  216. mirkhond scrive:

    Non è chiaro per niente, visto che non hai ancora spiegato COME vive chi non è facoltoso e/o è bisognoso di assistenza medica e sociale!
    Se non si chiarisce QUESTO aspetto, si potrà dire tutto quello che si vuole sul radioso e luminoso capitalismo puro e duro dei tanti paesi ex sovietici che ti stanno così a cuore.
    Però resterà il sospetto che ci sia qualcuno che abbia pagato e paghi pesantemente i costi non indolori di tale terapia economica.
    Sempre in attesa che il radioso e luminoso capitalismo puro e duro, porti finalmente i suoi risultati.
    Tipo l’euro$trozzobank$teri$mo di oggi….

  217. habsburgicus scrive:

    ma se la pancia prima un poco te la riempivi, e ora invece vieni in Italia a chiedere l’elemosina,

    non ti sei mai chiesto perché non c’è nessun estone ? e nessun lettone ? e (quasi) nessun lituano ?
    anche prostitute quasi del tutto assenti in Estonia, poche in Lettonia e Lituania..
    eppure mercato ne avrebbero 😀 sono le donne più belle del mondo (le estoni un po’ meno rispetto a lettoni/lituane che sono stratosferiche, ma sempre molto di più di quasi tute le europee)
    evidentemente male non stanno 😀
    là il capitalismo è riuscito
    vorrei capire il perché
    io ho offerto una mia chiave (decomunistizzazione seria), ma non pretendo sia l’unica, ci mancherebbe

    che poi pure molti romeni e soprattutto romene stanno meglio di quanto dicono 😀 là è in vigore il chiagni e fotti 😀

    • PinoMamet scrive:

      “io ho offerto una mia chiave (decomunistizzazione seria)”

      Ma tu la chiami decomunistizzazione come se in Romania fossero ancora comunisti; come se l’essere stati parte del regime, in una situazione dove per far carriera poi non c’era altra scelta, significasse che erano tutti comunisti convinti, anziché… convinti carrieristi 😉

      Ora, io ho avuto modo di incontrare uno di questi ex apparatchnik (si dice? mi pare) di regime allora, che lo è rimasto anche ora, in Romania.
      Di comunismo, non ho trovato tracce.
      Tante critiche al potere di allora, invece (forse un po’ ipocrite: chi ti obbligava a farne parte?);
      gran sventolamento di valori “cristiani”, “romeni” e “capitalistici”.

      Secondo me carrierista e intrallazzone era e carrierista e intrallazzone (un po’ zozzo) è rimasto.

      Magari nei paesi baltici se ne sono liberi maggiormente perché i carrieristi e intrallazzoni erano di importazione russa.
      Li avranno sostituiti con modelli locali, suppongo, e forse non hanno avuto altrettanto tempo di corrompere, o lo hanno fatto più sottilmente, o avranno maggiori fondi da fuori, boh…

      tutto interessante da discutere, ma che c’azzecca col comunismo?

  218. mirkhond scrive:

    “là il capitalismo è riuscito
    vorrei capire il perché”

    E faccelo capire anche a noi.
    Non c’è nemmeno un povero?
    Nemmeno uno che abbia pagato i costi di una “cura” che non è certo indolore?

    • habsburgicus scrive:

      ma tu vuoi il paradiso 😀
      è chiaro che non tutto sarà rose e fiori
      però la gente è contenta, e i più stanno bene (così sembra….personalmente non ho informazioni freschissime dall’Estonia)
      ah, ci fosse un estone fra i lettori 😀
      vabbè, c’è Roberto 😀 lui è a contatto quotidiano anche con estoni !
      Roberto, fornisci, per favore, le informazioni dettagliate richieste da Mirkhond 😀

      • Roberto scrive:

        Mah non ho molto da dire se non raccontare impressioni di un viaggio di una settimana.
        Tallinn mi è sembrata una città abbastanza benestante, sembra chessò, Praga. Molto moderna, ben tenuta, organizzatissima. Tartu un po’ meno, ma ancora niente di impressionante.
        La regione al confine con la russia (narva, lago pejipus) di una povertà e squallore imbarazzanti. Sembra proprio l’urss degli anni novanta, anzi posti sfigati dell’urss.
        Impressionante il wifi in tutto il territorio (a volte in piena foresta a km dalla casa più vicina, c’è il wifi!)
        Mi ha dato in generale un’impressione di benessere che inizia ad arrivare ma non riesce a nascondere una miseria decennale.
        Chissà se quel benessere ha qualcosa a che vedere con le epurazioni di massa dei russofoni. Un po’ come se in Italia dicessimo che tutti i mancini non possono lavorare, la disoccupazione fra i destrosi crollerebbe (ma non prendetemi sul serio è un’idea non riflettuta)

        • mirkhond scrive:

          Ringrazio Roberto per averci fornito un ‘immagine dell’Estonia di oggi, un bel po’ meno idilliaca di quella di Habsburgicus…. 🙂

        • habsburgicus scrive:

          La regione al confine con la russia (narva, lago pejipus) di una povertà e squallore imbarazzanti.

          lì sono russi..a Narva il 90 % 😀
          tout se tient !

  219. mirkhond scrive:

    Sono tutt’occhi… 😉

  220. mirkhond scrive:

    “La mia mail ce l’avete :D”

    Io no. Ma non importa… 🙂

  221. roberto scrive:

    “non ti sei mai chiesto perché non c’è nessun estone ?”

    habsb,
    e perché un estone dovrebbe arrivare fin qui? io so che c’è una emigrazione non del tutto trascurabile di estoni verso la finlandia (parlano una lingua simile, sono ad un tiro di sputo da casa, hanno sicuramente più possibilità di lavorare che in italia) e verso il regno unito.
    chi glielo fa fare di scendere nella sfortunata penisola?

  222. mirkhond scrive:

    “però a suo vantaggio ammette molti correttivi per ridurre la prima e ampliare il secondo”

    I correttivi sono la bajonetta puntata al culo del riccastro.
    Sennò col cazzo che sgancia!
    Ed Negli u$A dove questa bajonetta non c’è, si vedono i risultati….

    • Francesco scrive:

      hai UN dato per dire che un povero statunitense sta peggio di un povero italiano?

      io ho qualche dubbio ma sono laicamente pronto a cambiare idea

      ciao

      • mirkhond scrive:

        Io no, visto che ho avuto parenti e conoscenti che hanno vissuti lì.
        Il povero statunitense se la passa MOOOLTO peggio!

        • Francesco scrive:

          scusa ma molto pacatamente vorrei qualche pezza d’appoggio in più

          sennò posso dirti che un povero USA ha 5 volte più possibilità di trovare un lavoro di un povero pugliese!

        • mirkhond scrive:

          Praticamente tra parenti e conoscenti che hanno VISSUTO in California, Detroit, New York, mi hanno raccontato TUTTI la STESSA storia che TU ti rifiuti di vedere:
          E cioè che se non hai i SOLDI, muori in mezzo alla strada tra il menefreghismo di TUTTI.
          Ah, uno di questi parenti, è un imprenditore.
          Lo stesso che mi diceva (anni di Reagan) che la vera America sta in ITALIA!

        • Francesco scrive:

          California, Detroit, New York?

          esattamente dove ho parenti anche io, e pure progressisti

          che mai si sognerebbero di dire certe fesserie

          “muori in mezzo alla strada” capita ma in India

          per una volta posso sbugiardarti di prima mano, invece di dovermi fidare di informazioni generali

          sorry

  223. mirkhond scrive:

    “con pesanti costi in termini di libertà personale”

    Diceva il buon Giuseppe Ferrari (1811-1876), lombardo come te:

    “La, libertà, l’uguaglianza, la democrazia, non sono che MENZOGNE, la dove il RICCO SCHIACCIA IL POVERO”.
    Com’era nell’Italia LIBERALE dal 1861 in poi.
    Com’era e come E’ nell’Inghilterra e negli u$a di OGGI.
    Inoltre mi sembra che nei tuoi amati$$imi u$a anche la “libertà personale” sia sempre andata a farsi benedire, se in contrasto con gli interessi dei PLUTOCRATI al potere.
    Vedasi al tempo di san mc carthy.
    Vedasi oggi dopo il 2001.
    Nel mezzo, la CONTINUA libertà di MORIRE DI FAMEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    • Francesco scrive:

      scusa, chi era questo Giuseppe Ferrari?

      per me la democrazia è lo strumento del povero, l’unico davvero in mano sua

      o credi sia meglio una supllica al Sovrano?

      • mirkhond scrive:

        No.
        La democrazia è il trucco dei potenti, per continuare a fregare il popolo.
        Ieri come oggi….

        • Francesco scrive:

          questa è la scusa di chi vuole opprimere tutti facendo finta di difendere i poveri o i deboli o i vittimi del monento

          no grazie

        • mirkhond scrive:

          Esattamente come chi si sciacqua la bocca di libertà e democrazia solo per spianare mezzo mondo a suon di bombe per impadronirsi di ingenti ricchezze altrui.
          Senza tra l’altro far NULLA per risolvere le GRAVISSIME INGIUSTIZIE a casa SUA!
          Anzi, santificandole dicendo pure che sono opera divina.
          Le diseguaglianze e le ingiustizie sociali!
          Bla$femi!

      • mirkhond scrive:

        “scusa, chi era questo Giuseppe Ferrari?”

        Un tuo connazionale, molto sensibile alle sofferenze dei poveri.

  224. mirkhond scrive:

    Se non ama$$i co$i tanto il denaro, saresti una brava persona Franky.
    Peccato!

    • PinoMamet scrive:

      Franky non ama il denaro, è di questo che non mi capacito!
      Ama l’idea che alcune persone ne detengano grandi quantità, perché- mi pare di aver capito- ci vede una qualche forma di giustizia.

      Boh!
      Per me è un calvinista, e mi dispiace per lui…

      • mirkhond scrive:

        Concordo sul suo essere calvini$ta!
        E mi dispiace, perché tra le pieghe, dimostra a volte di essere una persona buona e sensibile…
        I guasti di una visione capitali$tica-calvini$ta della Fede in Dio!

      • Francesco scrive:

        A me non frega nulla che qualcuno sia pieno di soldi.

        Mi interessa il principio di libertà per tutti in base a cui questo avviene in un’economia di mercato.

        Probabilmente sono un cretino: siccome il principio mi piace, accetto le conseguenze anche se non sono del tutto a mio vantaggio. Non che mi vedrei molto in alto, nella gerarchia di Partito deputato a privare i ricchi dei loro beni eccesivi.

        Ciao e grazie a entrambi per l’affetto

        • mirkhond scrive:

          “A me non frega nulla che qualcuno sia pieno di soldi.

          Mi interessa il principio di libertà per tutti in base a cui questo avviene in un’economia di mercato.”

          In sostanza adori il $ senza po$$ederlo?

        • Francesco scrive:

          Amo la libertà.

          Ma sembra che questo sia molto difficile da far comprendere.

          Non capisco perchè, veramente.

        • mirkhond scrive:

          La libertà di chi?
          Di e da cosa?
          Libertà è un concetto vago di per se e vuol dire tutto e il contrario di tutto.

        • Z. scrive:

          Francè ama soprattutto il gusto della provocazione, e ha in antipatia la sinistra italiana. Secondo me questa è la sostanza, e tutto il resto è accidentale 🙂

        • Francesco scrive:

          no Z

          sono due cose assolutamente vere ma non la sostanza

          farei appello a Miguel: mi sa che tramite Montanelli ho ereditato la concezione USA di libertà, o sbaglio?

  225. mirkhond scrive:

    “insomma, hai appena ammazzato il monoteismo!”

    Mi rifaccio solo a studiosi che valgono molto più di me.
    E per quel che vedo, non solo non hanno ammazzato affatto l’UNICITA’ DI DIO, ma al contrario hanno reso ANCORA PIU’ FITTO IL MISTERO della SUA RIVELAZIONE.
    Che importa se SI SIA MANIFESTATO per la prima volta nel XIII, IX o VII secolo a.C.?
    Cosa sono 100,200, 500, 1000 anni in più o in meno di fronte all’eternità?
    Che importa se il Sinai non sia tra il Gebel Musa e il Gebel Caterina, ma piuttosto nell’estremo nordovest dell’Higiaz?
    Inoltre se le vicende dell’Esodo sono in gran parte frutto di rielaborazioni, quanto non di vere e proprie invenzioni di ambienti, epoche e problematiche successive, ciò non significa affatto che non contengano UN NUCLEO DI VERITA’, vedasi proprio i 10 Comandamenti, in realtà basati su un antichissimo codice di comportamento etico cananeo, le cui tracce documentate risalgono addirittura al XV-XIV secolo a.C.
    Oppure la figura dello stesso Jetro, sacerdote di Madian, accampato con la sua tribù ai piedi della Santa Montagna.
    Sacerdote di …chi? Di Jahweh, quasi certamente.
    In effetti l’origine del culto jahwhista dev’essere rintracciata nel Sinai (ovunque esso sia) e da lì giunta nel Canaan, forse attraverso la migrazione di qualche tribù madianita (forse i Keniti di cui parla la Bibbia, poi assimilati nell’ethnos israelita).

    • PinoMamet scrive:

      “Che importa se il Sinai non sia tra il Gebel Musa e il Gebel Caterina, ma piuttosto nell’estremo nordovest dell’Higiaz?”

      Per inciso, nella tradizione ebraica non c’è mai stato nessun posto “ufficiale” identificato con lo “Har Sinài” il monte del Sinai della Bibbia, e credo che i luoghi identificati dalla tradizione cristiana, che riporti tu, siano sempre stati considerati dagli ebrei con beneficio di inventario…

    • Francesco scrive:

      Ma fare a Mosè mi sembra molto pesante … mi impressiona proprio l’idea.

      Anche perchè inizi a fare a meno di Mosè e finisci per spazzare anche Nostro Signore a favore di qualche codicillo moralistico e filantropico, come vuole la Massoneria.

      Mi sembra una cosa pericolosa assai.

      Ciao

      • mirkhond scrive:

        Pericolosa per chi ha una visione letteralista e fondamentalista della fede.
        Tipo i tuoi amichetti prote$tanti a $telle e $tri$cie.
        Comunque non è da escludersi a priori la storicità di Mosè, alla luce però di un contesto autenticamente egizio.
        Come si è discusso anche qui con Pino…..

      • mirkhond scrive:

        Le prove sulla non esistenza o meglio sulla non divinità di Gesù, non sono state ancora trovate.

        • mirkhond scrive:

          Infine, scoprire che tutte quelle stragi di popoli cananei che Dio in persona avrebbe ordinato agli Israeliti nella fantomatica conquista della Terra Promessa, non hanno ALCUN fondamento storico-archeologico, non solo non distrugge, ma all’esatto contrario RAFFORZA la mia Fede in LUI.
          Trovandovi la CONFERMA che DIO E’ AMORE, come insegnatoci e testimoniatoci da Gesù Cristo IN PERSONA!
          Dio non può aver ordinato dei genocidi se E’ AMORE.
          A maggior ragione quando le ricerche storico-archeologiche hanno dimostrato che non sono mai avvenute nel contesto storico (XIII secolo a.C.) della presunta conquista di Canaan da parte di un popolo di ex schiavi, proveniente dall’Egitto….

        • Francesco scrive:

          ma ho come l’impressione che Gesù in Mosè ci credesse eccome … questo sarebbe difficile da digerire per me

          preferisco un Dio come dice Lui ma divino che uno come piace a me

          ciao

        • mirkhond scrive:

          Non mi sembra di aver negato la DIVINITA’ di Gesù.
          Gesù credeva a Mosè, ma diceva anche che Mosè era stato costretto ad indurire la Legge per la durezza dei cuori degli Israeliti.
          E comunque non mi sembra che Gesù abbia mai accennato alla giustezza di un genocidio….

        • mirkhond scrive:

          Poi Gesù parlava di Mosè per spronare i Giudei dei suoi tempi a credere in LUI.
          Non mi sembra che però nello stesso tempo proclamasse la giustezza dell’occhio per occhio, eh! 🙂

        • PinoMamet scrive:

          “ma ho come l’impressione che Gesù in Mosè ci credesse eccome … questo sarebbe difficile da digerire per me”

          Che c’è di difficile da digerire?

          Punto di vista cattolico: Gesù, onnisciente, parlava agli ebrei del suo tempo con il linguaggio e gli esempi che potevano capire;

          Punto di vista ebraico: Gesù era un ebreo del suo tempo, credeva che Mosè esistesse, e infatti Mosè esiste, ma attenzione: ogni parola della Torah ha 70 significati… non è detto che Mosè fosse chiamato “Mosè” dai suoi amici, per dire, e non è detto che il racconto del salvataggio dalle acque sia da prendere alla lettera…

        • mirkhond scrive:

          Punto di vista calvini$ta di Franky: Gesù e Mosè benedicono i soldi e chi li produce.
          Dunque mettere in discussione il sacro genocidio dei Cananei (mai avvenuto) da parte di ex schiavi provenienti dall’Egitto (cosa ugualmente priva di qualsiasi prova), che hanno avuto l’Elezione Divina, cioè l’investitura di fregare terre e beni ALTRUI, significherebbe DISTRUGGERE il FONDAMENTALI$MO BIBLICO tutto $OLDI, GANG$TERI$MO e CITAZIONI BIBLICHE atte a giustificare il SOPRUSO del forte sul debole, del ricco sul povero.
          Come dal Vangelo secondo Franky.

        • Francesco scrive:

          Mirkhond

          ma che cribbio scrivi? eppure ti avevo detto di non darci dentro col limoncello la mattina presto!

          ora, sei l’unico qui che si appassioni al massacro dei cananei, ti invito a trovare un mio intervento sul tema e un collegamento con il sistema economico di mercato o con Calvino

          sarebbe bello che tu distinguessi tra ME e il TUO AMICO IMMAGINARIO USANO

          grazie

  226. mirkhond scrive:

    Quanto infine a Mosè, se non se ne hanno prove certe della sua esistenza, sono state però avanzate delle teorie, vecchie quasi di un secolo, che lo vogliono un autentico principe egiziano, poi sfuggito nel Sinai.
    Secondo l’ipotesi di Freud, era un seguace di Aton, culto monoteista egiziano, messo al bando dopo la morte del faraone Akhenaton (c.1377-c.1358 a.C.), e in fuga da un ambiente di corte tornato politeista, avrebbe diffuso la sua fede tra alcune popolazioni beduine semitiche, dando origine allo Yahwismo.
    Oppure l’ipotesi sempre di un principe egiziano, fuggito dopo un fallito golpe, nel deserto del Sinai, e qui salvato e accolto da Jetro e tribù, e da lui convertito allo Yahwismo ANCESTRALE di (almeno una parte) dei Madianiti.
    I quali (forse proprio i Keniti biblici) emigrando in Canaan avrebbero diffuso tale culto tra i Cananei meridionali, Israeliti e Giudei, anche se inizialmente costoro lo considerarono solo il Dio Supremo ma non l’UNICO.
    Processo che poi si sarebbe sviluppato grazie proprio a figure profetiche come Elia (attivo tra l’875 e l’850 a.C. circa), forse appartenente ad un gruppo tribale di origine madianita o da esso influenzato.
    Del resto nella Bibbia, soprattutto in Geremia, si parla dei Recabiti, misteriosa popolazione beduina, stanziata nel deserto di Giuda, che intorno al 600 a.C. era composta da monoteisti puri, che vivevano in tenda, allevavano bestiame e non coltivavano la terra, ne possedevano campi e case in pietra.
    E venendo lodati da Geremia per il loro monoteismo puro!
    Insomma, come che siano andate davvero le cose, la decostruzione di gran parte della Bibbia, se puo’ creare sconcerto tra i credenti (lo ha creato anche a me in passato), però se analizzata con lucidità, non solo non distrugge il MISTERO di DIO, ma anzi lo rende ANCORA PIU’ FITTO.
    Perché LUI, si dice, ABITA NELLA CALIGINE…..

    • PinoMamet scrive:

      Leggendo la Bibbia, ci sono molti particolari della storia di Mosè che lasciano perplesso, e fanno pensare alla confluenza di almeno due personaggi semi-mitici diversi:
      prima è salvato-dalle-acque, un tema che ricorre in molti altri miti, e fin a qui ci sta;
      e cresciuto dalla famiglia reale egiziana;
      poi però, quando ritorna dall’esilio presso i Midianiti, ha un fratello e una sorella ebrei (Aronne e Miriam)…

      anche il modo in cui Dio, dal roveto, gli ordina di rivolgersi agli ebrei è significativo: “Digli che sono il Dio dei vostri padri”;
      non dei “nostri”…

      la teoria del principe o dignitario egiziano, che per qualche motivo scopre il monoteismo, e si fa legislatore di una piccola tribù semitica che aveva ricordi ancestrali di un suo monoteismo, potrebbe non essere lontana dal vero “storico”…

  227. mirkhond scrive:

    E infatti, tra le pieghe, tale ipotesi, viene presa in considerazione nello sceneggiato con Burt Lancaster.
    La principessa madre adottiva di Mosè (l’ottima Mariangela Melato), parla al figlio del culto monoteista di Aton, che però era stato soppresso e dimenticato dagli Egiziani.
    E quando Mosè in fuga nel deserto del Sinai, viene accolto da Jetro, questi gli dice di aver rovesciato le statue degli idoli di Madian, e di essere perciò stato scacciato con parte del suo popolo nei luoghi dove lo trova Mosè.
    Inoltre all’inizio della seconda puntata, Jetro assieme al genero e alla figlia Zipporah, celebra un sacrificio, anche se non viene detto a quale divinità, probabilmente per mantenersi entro l’ortodossia scritturale biblica.
    Mentre l’ipotesi di alcuni studiosi, anche giudei già dall’800 è che sia proprio Jetro e una parte dei Madianiti ad aver convertito Mosè allo Yahwismo ancestrale, seguito da questo popolo protoarabo del nord dell’Higiaz.

  228. mirkhond scrive:

    Anche nel Corano si fa cenno a Nabi Shuayb (Jetro) come appunto profeta di DIO, e in lotta con parte del suo popolo che non ne voleva sapere di abbandonare gli idoli.

  229. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “A me non frega nulla che qualcuno sia pieno di soldi. “

    Se pensi ai soldi come armi, che permettono alle persone di impossessarsi delle cose altrui, non è così semplice.

    Un “tizio pieno di soldi” ha ricadute su tutti noi.

    • Francesco scrive:

      “impossessarsi delle cose altrui” nel senso di … pagarle? no hay problema, amigo

      sennò basta che abbia un coltello, non necessita di milioni di talleri

      ciao

    • PinoMamet scrive:

      ““impossessarsi delle cose altrui” nel senso di … pagarle? ”

      Fosse così semplice.
      Il problema è quando queste “armi” sono usate a scopo esclusivamente “dissuasivo”: io mi impossesso della roba altrui senza pagarla, perché sì, perché mi va di farlo e ho uno stuolo di avvocati cattivissimi, e- facciamo un “leggero” esempio 😉 – al Comune mettono i bastoni tra le ruote a chi fa notare che non è roba mia… perché io so’ io, e loro non sono un cazzo.

      • Francesco scrive:

        vuoi giocare al cinico realista?

        senza la democrazia, il ricco paga un paio di bravi e si porta a casa quello che vuole, con la minaccia o, se serve, la violenza

        senza il denaro, il tizio grosso e cattivo si prende quello che vuole, on la minaccia o, se serve, la violenza

        senza i ricchi, il gerarca di partito si prende quello che vuole con la minaccia o, se serve, 10 anni di campi di rieducazione

        con la democrazia, i ricchi e il denaro, chi ha le palle trova un avvocato e si batte e può anche vincere; e SMETTE di votare per il galoppino del ricco, che cazzo

        🙂

  230. mirkhond scrive:

    “Un “tizio pieno di soldi” ha ricadute su tutti noi.”

    Infatti.

  231. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Giuseppe Ferrari”

    Non lo conoscevo affatto, che bel personaggio!

    http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Ferrari_%28filosofo%29

    • Francesco scrive:

      concordo con MM

      pessime idee in materia religiosa e gusti molto discutibili quanto a riferimenti culturali ma un signor Uomo con la sua testa sulle spalle

      non stupisce non abbia trovato sponde in Parlamento

      grazie

  232. mirkhond scrive:

    Io si invece! 🙂
    Perché fu uno dei POCHISSIMI padri dell’unità d’Italia ad amare davvero gli “italiani”.
    Comprese le vittime napoletane borboniche delle stragi piemontesi di Pontelandolfo e Casalduni del 14-15 agosto 1861…..

  233. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “La democrazia è il trucco dei potenti, per continuare a fregare il popolo.”

    Come sempre, bisogna intenderci.

    Se hai letto attentamente il mio ultimo post, quello della leggera parabola… ecco, questo è ciò che concretamente chiamano “democrazia”, in effetti. E’ il sistema in cui viviamo.

    Ma – repetita iuvant – come diceva l’ottimo Costanzo Preve, democrazia etimologicamente significava il popolo al potere, in contrapposizione permanente con l’oligarchia, cioè il potere economico dei pochi.

    In questo senso, io mi sento assolutamente democratico.

    • Z. scrive:

      Anzituttto, direi che oligarchia etimologicamente non è il potere economico, ma il potere politico dei pochi.

      Secondo, quella di Preve suona molto come l’argomentazione di chi dice che un arabo non può essere antisemita visto che l’arabo stesso è semita, mischiata con la mitizzazione del popolo tipico dei comunisti alla buona (e che in uno studioso come Preve, in effetti, mi stupisce).

      Terzo, non vorrei sbagliarmi ma mi pare di ricordare – da antichissime versione tradotte un pochino di tempo fa, sicché sii pietoso! – che per Aristotele “democrazia” fosse una forma di governo degenerata, com’era del resto degenerata l’oligarchia. E se l’oligarchia era la dittatura della minoranza (gli interessi di pochi contrapposti a quelli di tutti), la democrazia era la dittatura della maggioranza (gli interessi dei più anziché di tutti).

      Una critica molto attuale, per quanto elaborata quando il concetto di “democrazia” era di certo molto più fresco che al giorno d’oggi. Insomma, anche ammesso che andare per radici storico-etimologiche sia sempre risolutivo – e secondo me, come già detto, non lo è – in questo caso la critica più radicale a quella che chiamiamo “democrazia” viene proprio dalla cultura che l’ha donata al mondo.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Non era l’oclocrazia quella degenerata?

      • PinoMamet scrive:

        Mauricius optimus mi ha preceduto!

        • Z. scrive:

          Nelle traduzioni italiane si dice a volte “oclocrazia” e a volte “demagogia”.

          Ma a me pare di ricordare che Aristotele scrivesse proprio “demokratia”.

          Poi ribadisco, è passato qualche, ehm, annetto, e potrei sbagliare. Però se mi dessi una mano a controllare te ne sarei grato.

        • Z. scrive:

          Avevo ragione… ma dico, come faccio ad avere sempre ragione? Per forza che risulto noioso, lo sono 😀

          Vedi sotto per i dettagli 🙂

      • Peucezio scrive:

        Z.,
        “suona molto come l’argomentazione di chi dice che un arabo non può essere antisemita visto che l’arabo stesso è semita,”

        E perché, non è vero?

        “Anzituttto, direi che oligarchia etimologicamente non è il potere economico, ma il potere politico dei pochi.”

        Ma il punto è proprio che nelle società attuali il potere economico si trasforma in politico, mentre nelle società d’Ancien Régime raramente le nazioni e gli eserciti erano retti da mercanti e usurai. Quelli contavano, in qualche caso potevano pure condizionare i re, ma non erano loro a comandare.

        • Z. scrive:

          Peucezio,

          — E perché, non è vero? —

          No, è una castroneria 🙂

          Anzitutto lo è perché il termine significa “odio, pregiudizio o discriminazione contro gli ebrei” e non contro tutti i semiti: del resto, tu sei solito dire “prendere una casa in affitto” e “pagare l’affitto”, e giustamente nessuno si sogna di bacchettarti sulle mani. Persino io, che sono un leguleio notoriamente arido e noioso, se me ne trovassi una sotto il parabrezza la chiamerei “multa” e non “avviso bonario di accertamento per violazione amministrativa relativa alla trasgressione di una disposizione del Codice della Strada” 🙂

          Ma è una castroneria anche dal punto di vista storico-etimologico. Come immagino tu sappia, il termine “antisemitismo” è stato lanciato come sinonimo pseudoscientifico (siamo nel secolo XIX, come voi mi insegnate, quando si tentava di dare al razzismo una veste scientifica) del già esistente Judenhass, che non credo necessiti di traduzione.

          E infatti “antisemitismo” significa esattamente la stessa cosa di Judenhass.

          — Ma il punto è proprio che nelle società attuali il potere economico si trasforma in politico, mentre nelle società d’Ancien Régime raramente le nazioni e gli eserciti erano retti da mercanti e usurai. Quelli contavano, in qualche caso potevano pure condizionare i re, ma non erano loro a comandare. —

          In effetti credo che tu non abbia tutti i torti. E se ci pensi bene, è una ragione in più per lasciare perdere l’etimo di parole nate due millenni e mezzo fa come chiave per capire il presente 😉

        • Peucezio scrive:

          No, Z., qua non parliamo di un’etimologia opaca, di un’origine storica remota.
          “Semita” è una parola del tutto attuale e nota.
          E “anti-” è un prefisso che significa “contro”.
          Quindi non c’è bisogno di tirare in ballo la diacronia, come la chiamano i linguisti.
          Bastano la semantica dei termini attuali e le regole della composizione.

        • Z. scrive:

          Peucezio, stacce 🙂

          Per quanto la cosa possa darti fastidio, “antisemitismo” significa “odio, pregiudizio o discriminazione contro gli ebrei”, e non altro. Tutto qui.

          Poi puoi sostenere che dovrebbe significare, per ragioni etimologiche, chessò, “ostilità verso il semitismo e verso i semitisti”. O quel che preferisci. Ma non è così.

          Del resto tu quando usi il termine “ideologia” non lo usi quasi mai nell’originario significato settecentesco (e non provi particolare fastidio, oltre tutto). E quando parli di “blocco degli affitti” non credo tu intenda “divieto di sottoscrizione di nuovi contratti di locazione di beni produttivi”.

          Me spiace, ce devi stà. Te tocca 😀

        • Francesco scrive:

          beh. il risultato era che i re mettevano troppe tasse e le spendevano in guerre idiote

          forse è meglio oggi

          ciao

        • Peucezio scrive:

          Vabbè, Z.
          Contento tu di crederci…

          Quindi se io stabilisco che anti-francese significa nemico dei tedeschi, ho ragione, perché per convenzione qualche coglione ritiene così?
          Le parole non hanno più senso, va ad arbitrio del parlante.

        • Z. scrive:

          Peucezio,

          — Quindi se io stabilisco che anti-francese significa nemico dei tedeschi, ho ragione, perché per convenzione qualche coglione ritiene così? —

          Quindi, se tutti diciamo “vivere in affitto” e “pagare l’affitto” significa che siamo tutti scemi e che l’unico intelligente sei tu che dici “abitare in un immobile preso a locazione” e “corrispondere la pigione”? è questa la tua tesi?

          😉

  234. mirkhond scrive:

    Miguel

    Ciò che dici è giusto.
    Ma puo’ funzionare solo per un piccolo cantone svizzero, una cabila araba oppure per l’Oltrarno.
    Non per aggregati più grandi e complessi, tipo uno stato di 60.000.000 di abitanti come l’Italia.
    E riguardo a questa e altre realtà simili o addirittura più gigantesche come i non da me amati u$a, mi riferisco quando parlo di “trucco dei potenti”, e cioè la democrazia come ennesima e più moderna declinazione di un’oligarchia….

  235. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Giuseppe Ferrari…
    Perché fu uno dei POCHISSIMI padri dell’unità d’Italia ad amare davvero gli “italiani”.”

    Infatti, la cosa interessante è che Ferrari aveva evidentemente una visione tutt’altro che “borbonica” delle cose; e allo stesso tempo coglieva il male degli “antiborbonici”.

    Quello che si dice di lui su wikipedia (non ne so altro) è ovviamente “enciclopedico”, ma ne traspare una personalità molto rara nella sua indipendenza interiore. Poi è chiaro che lui, come quasi chiunque nella sua epoca, era sotto la potente illusione del “progresso”, ma anche noi siamo soggetti a tante illusioni.

    Nemmeno Vernon Lee, che è riuscita a liberarsi da quasi tutti gli schematismi irriflessi della sua epoca, era esente da quello del “progresso”.

  236. mirkhond scrive:

    Era un figlio del suo tempo e delle sue ideologie.
    Che ovviamente sono in massima parte contrarie a quelle di un borbonico codino, quale sono io (o che sarei stato allora).
    Però come hai ben colto, NONOSTANTE la cornice del suo tempo e delle sue idee, era capace di una VISIONE CRITICA della realtà postunitaria, davvero lodevole proprio per tali condizionamenti culturali e temporali.
    Qualcosa di simile lo ritrovo anche in Niccolò Tommaseo (1802-1874) e in Carlo Cattaneo (1801-1869)!

  237. mirkhond scrive:

    Nel 1862 al parlamento piemontitaliano, di cui era deputato, Giuseppe Ferrari ebbe il coraggio di elogiare la guerriglia antipiemontese nella Napolitania annessa e oppressa.
    A chi cercava (vecchio trucco di ieri e di oggi) di sminuire quella resistenza armata popolare, spacciandola solo per un’accozzaglia di delinquenti e mercenari pagati da Francesco II in esilio (con quali soldi? Visto che il tesoro di stato era rimasto a Napoli nel settembre 1860…) o dalla Santa Sede (in parte anch’essa rapinata con la perdita del grosso dello stato pontificio tra 1859 e 1860, più le varie soppressioni e confische di monasteri e beni ecclesiastici a partire dalle leggi Siccardi in poi), e non più di 540, poi “elevati” dalla propaganda liberalpiemontese a 1500 uomini, Ferrari rispose:

    – Signori, potete pure dire che sono 1500 uomini! Ma allora le nostre truppe no combattono contro dei volgari delinquenti comuni assoldati, ma contro dei SEMIDEI!-

    E lui stesso ricordò, la sua visita a Pontelandolfo e Casalduni, nel novembre 1861, ancora fumanti per l’arrosto di massa compiutovi dai piemonte (circa un migliaio a Pontelandolfo su 5000 abitanti; un po’ meno a Casalduni poiché la maggiorparte degli abitanti aveva fatto in tempo a fuggire dopo aver visto le fiamme nella vicina Pontelandolfo), e con pochi abitanti rientrativi, perché ancora nascosti nelle foreste tra i monti per il terrore ancora vivo.
    E ricordò ancora di come i “briganti” fossero tutt’altro che impopolari e lui stesso dovette viaggiare sotto forte scorta militare, in quanto tra i boschi e i monti era tutto un luccicare di fuochi di accampamenti dei “briganti”!
    Ed in sostanza denunciò la ferocia delle truppe piemontarde che tutto avevano distrutto, fuorché i “briganti”…..

  238. mirkhond scrive:

    “se 50 milioni sono poveri, vuol dire che gli altri 250 mlioni non lo sono”

    dove sta il giochetto?
    Nel non vedere 50.000.000 di POVERI.
    Dove per POVERI si intende coloro che stanno DAVVERO alle pezze.
    Poi bisognerebbe calcolare gli ALTRI che sono a RISCHIO povertà in un sistema che NON conosce tutele sociali!
    50.000.000 non mi sembrano un giochetto Franky!

    • Francesco scrive:

      mai pensato che 50 milioni siano pochi ma sono sempre uno su sei, ho idea che gli altri sistemi economici facciano peggio

      peraltro non mi dici da dove prendi quel numero

      e quelli sopra la soglia di povertà sono sempre sopra, sia pure a rischioùù

      infine, di tutele che negli USA ci sono te ne ho citate varie: posso chiederti di non scrivere più che non ce ne sono? potresti scrivere che sono poche, se lo ritieni

      ciao

      • mirkhond scrive:

        NON CE NE SONO PROPRIO!
        Di tutele.
        Le menzogne le scrivi tu!
        Un mio zio imprenditore, vissuto in California, mi raccontava di gente che MORIVA LETTERALMENTE DI FAME IN MEZZO ALLA STRADA, NELL’INDIFFERENZA PIU’ TOTALE DELLA GENTE!
        Idem un’amica di mia sorella, quando viveva a Detroit dal fratello!
        Ne rimase talmente schifata da tornare in Italia.
        Dove è povera, ma con TUTELE che negli U$A non potrebbe nemmeno SOGNARSELE!
        Le cifre sono fornite da Massimo Fini, più varie testate giornalistiche rai italiane!

        • Francesco scrive:

          Massimo Fini ……………….

          >> gente che MORIVA LETTERALMENTE DI FAME IN MEZZO ALLA STRADA, NELL’INDIFFERENZA PIU’ TOTALE DELLA GENTE!

          è un pò che non giro per le strade di Detroit o Los Angeles ma se queste cose non le scrive neppure la stampa russa o iraniana non ti viene il sacrosanto dubbio che siano delle gran cazzate? o almeno il prurito di andare a controllare?

          in California, poi!

        • mirkhond scrive:

          Chi me le ha raccontate era molto lucido….

        • Francesco scrive:

          ma Duca è così chiaramente una panzana! una esagerazione! una fesseria!

          siamo seri: quando Giuliano Ferrara sparava cazzate contro Saddam Hussein alla vigilia della prima guerra del Golfo, io mica abboccavo perchè eravamo dalla stessa parte

          idem per i giudizi razzisti della Fallaci su tutti i musulmani

          o credere che Reagan o Maggie fossero perfetti

          anche quando sono d’accordo con noi, le notizie vanno verificate

          ora, questa notizia potrebbe essere vera. però ti invito caldamente a controllare tu stesso (e non serve un viaggio in California, anche se te lo consiglio per il clima)

          ciao

  239. mirkhond scrive:

    in Bielorussia la delinquenza è al minimo…
    mai accusare gli avversari di ciò che non è vero..”

    Già.

    “lo so, i comunisti lo fanno, ma noi non siamo (o non dovremmo essere) come loro :D”

    Lo fanno tutti. Anche chi santifica mccarthy….

    “a dirla tutto l’unica critica che faccio al regime bielorusso è la sua politica culturale russofila (ora un po’ meno)”
    Che peccato!
    Invece dovrebbe riunirsi alla Russia visto che E’ Russia.
    Esattamente come mezza Ucraina (l’altra metà avendo subito la secolare influenza polacco-lituana se puo’ anche andare al…Ue. Basta che gli U$A non ci piantino quelle maledette ba$i antirusse!).

  240. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Non per aggregati più grandi e complessi, tipo uno stato di 60.000.000 di abitanti come l’Italia.”

    Mi sembra un ottimo motivo per abolire gli stati di 60 milioni di abitanti 🙂

    • mirkhond scrive:

      In principio sono d’accordo Miguel.
      Però temo che dalle mie parti il potere lo prenderebbe direttamente la Mafia….

      • mirkhond scrive:

        Fosse per me vorrei che si sfasciassero gli Usa e la Ue, giusto per fare due esempi che mi stanno assai sul belino… 😉

      • Peucezio scrive:

        Meglio la mafia che i tecnocrati di Bruxelles o il grande capitale finanziario internazionale.
        Infatti il primo obiettivo, più che abolire le grandi entità statuale, è infatti quello di distruggere tutte le entità sovra-statuali, che sono enormemente perniciose.
        A quel punto si possono anche regolare i conti con gli stati nazionali e tornare a forme di comunitarismo locale.
        Ma è meglio andare per gradi, perché indebolire oggi lo stato nazionale significa fare il gioco di quegli altri, che sono molto più forti.

        • mirkhond scrive:

          “Meglio la mafia che i tecnocrati di Bruxelles o il grande capitale finanziario internazionale.”

          Come se fossero due realtà disgiunte…..

        • Peucezio scrive:

          Hai ragione solo in parte.
          Ci sono, a parte tutto, differenze antropologiche.
          Io preferisco il mafioso cooi santini, che prega le statue della Madonna (poi magari è un feroce massacratore, come tanti cavalieri medievali devotissimi) agli atei debosciati di Bruxelles.

    • Francesco scrive:

      Miguel

      eppure la norma mondiale sono quelli, e anche più grandi

      sarebbe utile chiedersi perchè, non credi?

  241. mirkhond scrive:

    “quel citrullo del Min Esteri che le va a ricevere come fossero due eroine ! Capiamolo, la visibilita’ fa sempre comodo specie si si ha una remota ambizione al “Colle”.”

    Già. Come ha fatto quando, appena divenuto ministro, si è andato subito a genuflettere davanti a Riccardo Pacifici….

  242. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “La libertà di chi?
    Di e da cosa?”

    Infatti.

    Ad esempio, la libertà della piccola Chiara, bambina etiope simpaticissima di Via de’ Camaldoli, di crescere nel proprio quartiere, con le sue amiche, è stata stroncata da un giorno all’altro dal padrone di casa che ha sfrattato la sua famiglia.

    La libertà del suo padrone di casa di usare una casa che lui non ha costruito, in un quartiere in cui non vive, per farci una macchina per fare soldi, ha prevalso.

    Al di là dei giudizi di “classe” o morali, è chiaro che esiste una differenza tra la libertà di vivere e la libertà astratta prodotta dal denaro.

  243. mirkhond scrive:

    Hai centrato in pieno la questione.
    La libertà spesso è solo l’ennesima mascheratura di cui si servono le oligarchie di potere per…contrinuare ad esercitare il loro potere in tutta la durezza e brutalità ai danni dei deboli, degli indifesi e dei poveri, di cui sono capaci.
    Insomma un’ipocrisia…..

  244. Miguel Martinez scrive:

    Un’altra questione interessante che riguarda la “libertà” è il diritto di partecipare in qualche modo a ciò che si produce: in Inghilterra, ad esempio, fino al 1812 circa, era normale che chi lavorava in miniera si portasse a casa il carbone che gli serviva per riscaldarsi casa.

    Spezzare questo tipo di diritto – che si estendeva anche ai marinai che potevano prendere parte del carico, e di cui si trova ancora traccia ovunque sia permesso “portarsi qualcosa a casa del lavoro” – significa spezzare completamente il rapporto tra vita e produzione, e affermare l’alienazione come regola.

  245. mirkhond scrive:

    Erano gli usi civici, presenti anche in Napolitania, nell’usufrutto del patrimonio forestale come la Sila, quello di raccogliere legna, pascolare il bestiame, coltivare terre della comunità ecc.
    Tutta roba legata al bistrattato regime “clerico-feudale” e che da noi venne travolto prima dai re “illuminati” e “rivoluzionari” Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat nel 1806-1815, e poi dai Piemonte e dai loro ruffiani interessati nostrani dopo il 1860…
    Con le inevitabili sofferenze derivate da tale approccio LIBERALE nello “svecchiamento” dell’antico regime….

  246. mirkhond scrive:

    Idem in Sardegna con le leggi delle Chiudende del 1820-1870, gentilissimo dono ai contadini e ai pastori sardi, dell’illuminata casa Savoia….

  247. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “La libertà spesso è solo l’ennesima mascheratura di cui si servono le oligarchie di potere per…contrinuare ad esercitare il loro potere”

    E’ chiaro che le cose non sono assolute: le oligarchie dei nostri tempi non vivono in un mondo stabile.

    Noi viviamo tutti proiettati in una provvisoria, incredibile esplosione energetica, in cui ci si illude che tutto il mondo si apra davanti a tutti, e quindi, finché dura, ci sono possibilità per tanti.

    E tantissimi possono illudersi che esistano possibilità anche per loro.

    L’illusione consiste nel confondere queste “possibilità”, vere o immaginarie, con una reale libertà.

  248. Miguel Martinez scrive:

    per Mirkhond

    “Fosse per me vorrei che si sfasciassero gli Usa”

    http://texnat.org/

    http://reason.com/blog/2014/10/03/forget-secession-americans-want-to-boot

    Quelli che mi piacciono di più però sono quelli della Repubblica del Vermont:

    http://vermontrepublic.org/

    sono un po’ oltrarnini di collina, per capirci:

    http://vermontrepublic.org/the-montpelier-manifesto/

    • mirkhond scrive:

      Interessantissimo!
      Peccato che c’hanno la bomba atomica.
      Altrimenti non sarebbe così impensabile tale sfasciamento….
      La bandiera della Repubblica del Vermont, ricorda quella svedese.
      Un vago riferimento alla brevissima colonia svedese americana (1638-1655)?

      • Francesco scrive:

        il Manifesto, molti anni fa, suggeriva una possibile scissione tra USA anglofoni (con assorbimento delle parti anglofone del Canada) e USA ispanofoni (che non si sarebbero uniti al Messico, però!)

        😉

  249. mirkhond scrive:

    Alcuni in realtà già da più di 40 anni se ne sono accorti che questo progresso energetico non durerà in eterno, e che bisognerebbe piuttosto ripensare tale sviluppo industriale.
    Purtroppo non vengono creduti, perché ci si rende conto che tale decrescita non sarà ne felice ne indolore, ma necessaria se si vuol sopravvivere su questa terra.
    Che in attesa di trovare altre cornucopie stellari da saccheggiare, saremmo già bell’e’ crepati tutti…..
    Purtroppo chi ha rubato e divorato tanto, il primo mondo, non ne vuol sapere di cedere, nemmeno di un millimetro.
    E da qui le ossessioni securitarie e antimigrazioni, che mettono in mezzo Gesù, l’occidente, la democrazia, la libertà, i diritti della donna, dei gay, della blasfemia e chi più ne ha più ne metta.
    Dall’altra nuove potenze secondomondiali Cina, India, Brasile ecc. che avendo appena iniziato a divorare a loro volta, non sono certo disposte a cedere alle pressioni ambientaliste che vedono, e non del tutto a torto, come le ipocrite lamentazioni del primo mondo che non vuol vedersi scippare il malloppo.
    Un po’, in piccolo, come Zanardo verso Grillo e Casaleggio, giusto per fare un esempio… 😉
    Ed infine milioni di POVERISSIMI in fuga dal Terzo Mondo in cerca almeno delle BRICIOLE del pantagruelico furto del Primo e del Secondo Mondo!
    Insomma un dilemma GLOBALE da cui non si sa come uscirne.
    O meglio come uscirne senza commettere ingiustizie ai danni dei più deboli.
    Come sempre….

  250. mirkhond scrive:

    per una volta posso sbugiardarti di prima mano, invece di dovermi fidare di informazioni generali

    I tuoi parenti evidentemente hanno una carta di credito con una bella assicurazione alle spalle.
    E/o sono abbastanza forti da non aver bisogno di cure e assistenza a CARO PREZZO.
    E non mentire stupido stronzo innamorato dei $OLDI.
    Anzi, già che ci sei, perché non ci vai a vivere nel tuo merd…ehmmmm….paradiso a $telle e $tri$cie, dove magari apprezzerebbero meglio le tue profonde cognizioni etiche?
    Oppure, lo sai BENISSIMO che non è affatto come le scorregge che ami raccontarti.
    E vaffanculo stronzo!

    • Francesco scrive:

      Mirkhond

      nonostante tu non ci creda, le persone hanno organi per vedere (due) poste in posizione opportuna sul cranio e sono in grado di usarle anche se gli capita di vedere qualcosa che non gradiscono o non corrisponde alle loro idee

      non c’è questa aderenza al 100% tra classe sociale e quello che si vede: i ricchi non sono ciechi alle sofferenze dei poveri

      inoltre, NESSUNO tra i più determinati nemici degli USA scrive che lì i poveri muoiono per strada: ci sarà un motivo?

      perchè non vado a viver là?

      1) convincere mia moglie a muoversi dalla città natìa

      2) la cucina

  251. mirkhond scrive:

    perché io so’ io, e loro non sono un cazzo.

    Come dal Vangelo secondo Franky…. 🙂

  252. mirkhond scrive:

    Peucezio

    Se non ascolti canzoni in Inglese, che senso ha allora difendere una fogna come mccarhty?
    Capisco Habsburgicus, ma tu…..

    • Peucezio scrive:

      Per lo stesso motivo per cui difendo Henry Ford, che considerava il jazz un orrore sovversivo portatore di immoralità diffuso dalla discografia ebraica.
      Per lo stesso motivo per cui difendo gli ebrei israeliani che difendono i Palestinesi e hanno il coraggio di criticare apertamente il loro paese.
      Pensa a uno come Chomsky, di origine ebraica-russa, ma nato negli Stati Uniti e americano a tutti gli effetti, che non ha nessuna remora a criticare la politica estera statunitense, la sua propaganda, i suoi disegni egemonici, le sue mistificazioni.
      Dovrei criticare pure lui, perché è comunque un tipico intellettuale americano?
      Per me ci sono battaglie giuste o sbagliate, indipendentemente da chi le fa.
      E siccome gli americani fanno al 99% danni enormi al mondo, non li amo affatto. Ma non per questo devo condannare quell’1% di buono che rimane.

  253. Moi scrive:

    @ FRANCESCO

    Conti tranquillamente cinquanta milioni di poveri di cui fregarsene in USA … ma dici di credere in un “Dio che nella Sua Onnipotenza sa contare solamente fino a uno” (cit.) .

    Anche senza (!) il cosiddetto “Dono della Fede” bisognerebbe capirne l’importanza come la più grande “rivoluzione antropologica” di tutti i tempi.

    • mirkhond scrive:

      Purtroppo credo che sul pensiero “cristiano” di Franky abbia ragionissima Pino.
      In realtà è un cattolico (ciellino) con un animo calvini$ta.
      Purtroppo!

    • Francesco scrive:

      1) ho scritto che “uno su sei mi pare un risultato migliore di quanto si ottiene altrove”, non che sia un traguarda raggiunto il quale fermarsi ed essere soddisfatti

      2) citazione di chi? interessante ma molto più rivoluzionario di quanto un comunista possa tollerare. e di quanto tu pensi, mi sa

      ciao

  254. mirkhond scrive:

    “Cambia il crimine, ma il delitto non è diverso. La differenza fondamentale semmai sta nel fatto che i Russi sono stati vittime (e il bolscevismo è stato foraggiato e sostenuto dagli americani) e gli Americani carnefici.”

    E chi lo nega?
    Però da qui a santificare maccarthy ce ne passa!

  255. mirkhond scrive:

    “Infatti il primo obiettivo, più che abolire le grandi entità statuale, è infatti quello di distruggere tutte le entità sovra-statuali, che sono enormemente perniciose.”

    Già. Speriamo che in Rumeli Tzipras non sia l’equivalente di Vendola, come purtroppo, sospetto….

    “A quel punto si possono anche regolare i conti con gli stati nazionali e tornare a forme di comunitarismo locale.
    Ma è meglio andare per gradi, perché indebolire oggi lo stato nazionale significa fare il gioco di quegli altri, che sono molto più forti.”

    Anche qui d’accordo. Purché la smettano di ammorbarci col mantra risorgimentalista, che in realtà serve solo a coprire la vergogna di un’italietta eura$$ervita all’euro$trozzobank$teraggio….

  256. mirkhond scrive:

    “secondo me Peucè ci sta prendendo per i fondelli alla grande”

    Conoscendo Peucezio di persona, credo proprio di sì :), visto che in privato è una persona molto diversa che non si sognerebbe mai di apologetizzare un figuro come mccarthy…..

  257. Z. scrive:

    Per Mauricius, che dopo il liceo si è dedicato ad aridi studi giuridici, minimo edittale, doppi benefici di legge e una breve ramanzina.

    Per Pino, che invece ha studiato lettere classiche con diligenza e profitto, minimo edittale e pena sospesa, ma niente beneficio della non menzione.

    L’apparente chiarezza e semplicità con cui Aristotele analizza e concettualizza le diverse forme di governo – secondo un duplice criterio, quantitativo (quanti sono i governanti?) e qualitativo (nell’interesse di chi governano?) – lo porta a individuare tre forme di governo ‘rette’ (la monarchia, l’aristocrazia e la politia, nelle quali i governanti mirano al bene comune) e tre forme ‘deviate’ (la democrazia, l’oligarchia e la tirannide, dove chi è al governo mira solamente al proprio vantaggio):

    http://www.treccani.it/scuola/tesine/democrazia_nella_filosofia_antica/giorgini_aristotele.html

    😛 😛 😛

  258. mirkhond scrive:

    Minima cardiniana, 58

    Domenica 25 gennaio. Conversione di San Paolo

    1. LE CHAGRIN, LA PITIE’, LE RIRE

    L’onda lunga delle emozioni e delle apprensioni suscitate dai sanguinosi attentati del 7-9 gennaio scorsi a Parigi non accenna ancora a placarsi: e con essa le polemiche d’ogni genere, inaugurate dalle molteplici voci di dissenso al mantra politically correct “Je suis Charlie”.

    Ciò m’induce a rievocare due casi che mi sono successi: l’uno molto remoto nel tempo, l’altro freschissimo.

    Il primo è un Amarcord che mi rimanda a poco meno di mezzo secolo fa. Adolescente, militavo nell’Azione Cattolica e con gli amici del mio circolo parrocchiale (i “compagnucci della parrocchietta”, li chiamava Alberto Sordi in RAI) mi davo sovente a modeste gite di fine settimana le mète delle quali erano di solito i santuari toscani: dalla Verna alla Madonna di Montenero. La “frequentazione abituale del Sacro” provocava d’altronde in noi un fenomeno che antropologi e storici delle religioni ben conoscono, vale a dire una certa familiarità con esso che poteva occasionalmente sfociare in modeste e innocenti espressioni d’irriverenza. Trasgressioni pudiche e sorvegliatissime, nulla di neppur lontanamente paragonabile rispetto ad esempio alla satira dissacratoria e provocatrice di “Charlie Hebdo”. Di solito, erano barzellette di quelle che si raccontano gli studenti ginnasiali e che fanno ridere soltanto loro. Una volta, in casa di uno di noi, stravaccati in salotto, ce ne stavamo scambiando alcune accompagnate da fragorosi scoppi collettivi di risa. Era presente la madre del ragazzo che stava ospitandoci in casa sua: stava in un angolo, leggendo un libro, e di tanto in tanto ci trapassava con severe occhiate. Alla fine qualcuno di noi se ne accorse e, con educazione davvero di altri tempi, le chiese se per caso la nostra rumorosa allegria la stesse disturbando. Ricordo benissimo la reazione di quella signora severa: si tolse gli occhiali, socchiuse il suo libro e ci disse più o meno: “Voialtri signorini che siete ben vestiti e andate a scuola potete anche ridere della Madonna: ma ricordatevi che ci sono dei poveri per i quali la fede che voi state canzonando è l’unica ricchezza, e più che offendere Dio le vostre risate di gente ricca offendono loro, che non posseggono altro”. Quanti poveri musulmani che non si sognano neppure di far del male a nessuno sono stati offesi, nel corso di questi anni, dalla “libertà a trecentosessanta gradi” ch’era la bandiera di “Charlie Hebdo”? Quante volte la satira spregiudicata della gente ricca ha violato e umiliato l’unica ricchezza dei diseredati? Ma chi con leggerezza semina vento raccoglie spesso tempeste più impetuose di quanto non avrebbe mai potuto immaginare.

    Il secondo caso capitatomi riguarda invece pochi giorni fa ed è relativo alla Giornata della Memoria che si celebrerà tra breve, il 27. Qualche giorno fa un mio vecchio allievo, oggi docente più o meno sessantenne in un liceo fiorentino, mi cerca inopinatamente al telefono invitandomi per un caffè. Ci troviamo dalle parti di Piazza della Repubblica e ci sediamo in uno dei non troppi locali storici fiorentini davvero confortevole (e carissimo). Dopo i soliti convenevoli, mi chiede consiglio (io gli do del tu, ma lui mi dà del Lei e mi chiama, cerimoniosamente, Professore). E’ in procinto di accompagnare i suoi ragazzi e altri della sua scuola in un “Viaggio della Memoria” alla volta di Auschwitz: e, prevedendo non solo visite e conferenze ma anche discussioni in treno e dopocena si è scrupolosamente preparato su tutto quel che riguarda la storia dell’antisemitismo, del sistema concentrazionario nazista e della Shoah. In passato, ha già vissuto quest’esperienza: ma quest’anno la cosa lo preoccupa: “Che cosa debbo fare, secondo Lei? – mi chiede seriamente preoccupato – Sa, i ragazzi son ragazzi: è un po’ difficile riuscire a tenerli sempre attenti, seri e compunti come l’occasione richiederebbe. A volte li ho colti, nei passati viaggi, mentre si raccontavano delle storielle più o meno buffe e più o meno spiritose a proposito dei campi, delle gasazioni, dei forni crematorii e così via. Non credo si tratti di antisemitismo, nemmeno inconscio: comunque, quando li ho colti li ho sempre rimproverati. Ci sono cose delle quali non si può, non si deve ridere”; “Lo sai che questo è l’argomento di fondo de Il Nome della Rosa di Umberto Eco, che anche tu come tanti altri hai fatto leggere ai tuoi ragazzi?”, gli chiedo; “Appunto, Professore – mi risponde -; e mi ricordo anche quel che dicevamo noialtri postsessantottini: una risata vi seppellirà e così via. Ma adesso che colla faccenda del Charlie Hebdo è tornato di moda il Vietato Vietare, mi dice Lei che cosa potrei rispondere a qualcuno di loro che mi obiettasse che quelle barzellette sono soltanto satira, e che far satira è libertà e combatterla è roba da jihadisti?”. Une très bonne question, direbbero nel paese di “Charlie Hebdo”. Alla quale si può forse tuttavia replicare consigliando di sottolineare aporie e contraddizioni di questa come di qualunque altra affermazione in apparenza perentoria. La libertaria direzione di “Charlie Hebdo” non esitò, qualche anno fa, a licenziare in tronco un giornalista il quale, satireggiando un aspetto della vita e del comportamento di Sarkozy, aveva prestato il fianco all’accusa di antisemitismo; d’altronde, il licenziato fece causa e la vinse. Il medesimo giornale, evidentemente paladino di “quasi” tutte le libertà, si fece altresì promotore di una raccolta popolare di firme per lo scioglimento del Front National, insensibile al fatto che ciò sarebbe equivalso a tappare la bocca a milioni di francesi. Tali contraddizioni dimostrano una volta di più che ogni società civilmente costituita ha i suoi inevitabili tabù: da noi si può anche prendere in giro la Madonna e magari offendere sia pure scherzosamente la madre di un interlocutore – i cattolici non sono al riguardo suscettibili come i musulmani, per quanto al riguardo qualcuno se ne lamenti (a cominciar dal papa, a quel che pare) – ma ad esempio la Resistenza e la Shoah sono intoccabili e, riguardo ad esse, qualunque tipo di humour è fuori luogo. D’altronde, resta vero che ogni società ha il Sacro che si merita: a noi occidentali, se ci toccano la Madonna pazienza, ma provino a toccarci i soldi o il petrolio e glielo facciamo vedere noi…

    2. L’ISLAM AVANZA. CHE FARE?

    L’Islam avanza in tutta Europa, si dice: ed è forse vero. Marine Le Pen, in TV, propone bel et bien di sbarrare la strada ai potenziali terroristi chiudendo le forntiere. E’ una parola: e poi, gli attentatori parigini erano cittadini francesi. E’ un inner enemy, l’Islam? O lo sta diventando? O è un mostro che ci aggredisce dal di fuori e dal di dentro?

    Del resto, da molte parti ci vengono suggerite diagnosi e terapie che francamente non convincono granché. E’ stato calcolato che gli stranieri provenienti in Italia dai paesi musulmani sono stati nel 2014 ben 1.600.000, pari al 33% del totale degli stranieri. Continuando così, ci fa sapere il Centro Internazionale Antiterrorismo israeliano, nel 2030 gli immigrati musulmani in Italia saranno 3.000.000, grosso modo il 5% della popolazione o quasi. La statistica è una scienza bella e ingegnosa, ma della quale – ce lo ha insegnato Trilussa – non c’è da fidarsi alla cieca per due ragioni fondamentali. Primo: esiste sempre comunque quella cosa che Vilfredo Pareto definisce l’Imponderabile nella storia, e che impedisce di prevedere il futuro (nonché, per fortuna, tantomeno di ipotecarlo). Secondo, che forse vale anche per i calcoli relativi al rispettivo futuro demografico d’israeliani e palestinesi, che tanto preoccupa i primi da suggerire a molti di loro di procedere con molta cautela nelle prospettive di convivenza con i secondi: esiste una ferrea regola sociostorica secondo la quale incremento demografico e progresso economico e sociale sono inversamente proporzionali. In una parola, più la gente migliora il proprio tenore sociale e magari culturale e meno figli mette al mondo (perfino il papa richiama alla procreazione responsabile, citando i proverbiali conigli come esempio da non imitare). E allora, poniamo che una buona volta il sistema internazionale di poteri politici e lobbistici che ormai egemonizza il mondo e ne gestisce le ricchezze si decida a rendersi conto che, anche nell’interesse di lorsignori che lucrano sull’ingiustizia e sulla miseria, un po’ di sviluppo bilanciato e di redistribuzione della ricchezza farebbe bene a tutti. Se non vogliono favorirlo per spirito umanitario o per senso di giustizia, lo facciano per sano egoismo preventivo. Ad esempio, lasciate all’Africa un po’ di proprietà delle sue materie prime e consentite sul serio ai suoi popoli di costruirsi gli strumenti per accedere al loro sfruttamento: e vedrete che la gente che ora si affida ai battelli clandestini che a caro prezzo la trasportano a Lampedusa (quando va bene), e che pare siano un gran bel business per al-Qaeda e per l’IS che trafficano merce umana tra Siria, Egitto e Africa centrale – tra gli organizzatori di quella “tratta dei disperati” sembra esserci il jihadista e manovriere Abdel Raouf Qara – diminuirà drasticamente.

    Poi ci sono i pazzi furiosi, o gli irresponsabili demagoghi pseudoesperti, i quali sostengono che l’Islam è un pericolo in quanto tale, sempre e comunque, tutto in blocco, jihadista o sedicente “moderato” che sia, e che le moschee sono sempre e comunque centri di aggregazione terroristica anche quando non sembra e anche quando i loro gestori non vogliono, che insomma siamo ormai in guerra aperta e senza quartiere e che l’unica arma di possibile difesa è la sistematica repressione per non dire la persecuzione alla faccia di tutti i diritti dell’uomo e di tutti i nostri princìpi di tolleranza.

    Ora, chi avendo il potere di accedere ai media e d’influenzare pertanto l’opinione pubblica specie nei suoi strati più fragili e culturalmente sprovveduti si assume la responsabilità di avvelenarla fino a questo punto, deve quanto meno trovare il tristo coraggio di suggerire anche le terapie a suo avviso praticabili. Che facciamo, per impedire il dilagare della peste musulmana? Chiudiamo i confini, blindiamo gli aeroporti, coliamo sistematicamente a picco i natanti sul Canale di Sicilia, espelliamo tutti gli espellibili e proibiamo ai pochi superstiti qualunque tipo di apostolato e perfino di pratica religiosa? Quando si perseguita una fede religiosa perché la si vuole sradicare (come NON HANNO FATTO QUASI MAI quanto meno sistematicamente e continuativamente i musulmani, e come invece hanno MOLTO SPESSO fatto i cristiani, dal mondo romano del V secolo all’Europa continentale dei secoli VIII-XV alla Spagna della lotta contro moriscos e marranos al Nuovo Mondo, all’Europa delle “guerre di religione” cinque-seicentesche), la si perseguita con durezza: ma allora essa o scompare o si rafforza, come successe ai cristiani dei secoli I-IV (“il sangue dei martiri è seme di nuove conversioni”, scriveva Tertulliano). Decidiamoci: volgiamo sterminarli senza scrupoli oppure seminare persecuzione per raccogliere nuovi adepti del jihad?

    Se viceversa vogliamo provar a ragionare, anche nella prospettiva che il proselitismo musulmano tra noi inevitabilmente cresca nei prossimi anni guadagnando adepti fra gli occidentali e portando in Occidente nuovi immigrati islamici, allora non c’è scelta: bisogna affiancare una ragionevole e rigorosa ma non pregiudizialmente repressiva sorveglianza al rispetto, al dialogo, alla conoscenza reciproca, alle misure che favoriscano l’integrazione, la convivenza, la reciproca comprensione. I tre poli di questa dinamica positiva non possono non essere l’incontro, la scuola, il lavoro: questi sono i naturali territori nei quali deve avvenire quello. Ci vogliono tempo, pazienza, comprensione, rispetto e interesse reciproco. Chi conosce un po’ della civiltà musulmana, se è persona di intelligenza e di cultura normali, non può non amarla: ma bisogna tener presente che oggi esistono molti, che pur si dicono e sono convinti di essere musulmani, che sono i primi a non conoscerla.

    Ma tutto ciò non vale nulla senza una considerazione preliminare. Perché avanza l’Islam, anche tra noi, e non necessariamente soltanto negli strati subalterni o sottoproletari? Per le fedi religiose vale quel che vale anche per la politica: il vuoto non esiste; esso, appena si crea, viene subito riempito. Troppo presto e a torto, nel corso del XX secolo, il progressismo e il materialismo imperanti ci hanno trasmesso l’errata lezione della necessaria e inevitabile “eclisse del Sacro”: il bisogno del Divino, ci spiegavano, è radicato nell’ignoranza, nella miseria, nella paura, nel dolore; le Magnifiche Sorti e Progressive dell’Occidente stanno vanificando con gli strali della loro luce quelle tenebre oscure; presto l’umanità sarà liberata da quel che resta del fantasma di Dio.

    Non è successo. Il Progresso e il Benessere (di alcuni) non sono riusciti a portar la felicità sulla terra, quella felicità alla ricerca della quale sostenevamo di aver diritto nella nostra civiltà assetata sempre e solo di diritti di ogni tipo. Al contrario, la concentrazione della ricchezza e la violenza della Modernità matura (che al colonialismo “classico” e allo schiavismo ha sostituito la tirannia del profitto e le crescenti ingiustizia e disuguaglianza sociale nel mondo) hanno prodotto stanchezza e disgusto per una società che magari si ostinava nel continuar a dichiararsi cristiana e affondava sempre più nell’ateismo e nel materialismo pratici ed essenziali. Abbiamo respinto e sconfitto l’ateismo del “socialismo scientifico” che, alla prova della realtà, si è rivelato un’inefficiente e plumbea tirannia; non siamo riusciti a respingere il materialismo pratico e l’ateismo asservito ai falsi dèi del profitto, del successo, del consumo, che hanno de facto cancellato la Cristianità per sostituirla con un miserabile postcristianesimo nel quale la fede è tollerata solo se “individuale” e “intima” (il che è un profondo non-senso: la fede è amore del prossimo, la fede si manifesta nelle opere). L’Islam non ha intaccato, nel suo dilagare, il cristianesimo ch’era già stato attaccato dal laicismo: ha invece a sua volta attaccato l’ateismo e le sue conseguenza, cioè il disorientamento, la sfiducia, il vuoto della disperazione. L’Islam ha riportato Dio al centro del mondo e della storia: e al di là dei suoi eccessi e perfino dei suoi errori ha in ciò costituito un modello e un esempio per la rinascita cristiana, per la vera riconquista cristiana. Questa è la sola plausibile crociata che un cristiano può oggi auspicare, emulando l’Islam nel dialogo e sfidandolo nella comune fede in un Dio onnipotente, misericordioso e compassionevole.

    http://www.francocardini.net/

    • roberto scrive:

      “poteva occasionalmente sfociare in modeste e innocenti espressioni d’irriverenza.”

      bestemmiavano la madonna? carino come eufemismo

    • roberto scrive:

      sulla questione bestemmiare vs barzellette sulla shoha, suggerirei a cardini di prendere la questione da un’altro punto di vista, cioè se ci sia qualcosa di peggio che prendersela con i morti (a mio avviso no, si era capito)

  259. Moi scrive:

    Mosè che impara il Monoteismo da dei ProtoArabi ?
    Alternativa per alternativa … Preferisco gli Alieni da Nibiru ! 😉

    • mirkhond scrive:

      “Mosè che impara il Monoteismo da dei ProtoArabi ?”

      Che orrore!
      Non sia mai!

      • mirkhond scrive:

        Preferisco gli Alieni da Nibiru ! 😉

        E perché non gli Uomini del Nord, discendenti dal Gigantopiteco e originari della Valle dell’Amur nell’Estremo Oriente Siberiano? 😉

  260. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “è il denaro che ha costruito la casa o sbaglio?”

    Sicuramente l’ha costruita il lavoro di qualcuno, anzi di molte generazioni, probabilmente a partire dal Medioevo.

    Denaro non saprei, probabilmente anche – fiorini e roba varia sparita nel tempo, che ha cambiato di mano, onestamente o meno, mille volte e ha cambiato pure di valore.

    Sicuramente non con il denaro dell’attuale proprietario, che ha tutta l’aria di uno che campa di rendita.

  261. habsburgicus scrive:

    da un sito filo-russo “Conflitti e Strategie
    Ecco quindi cosa e’ Siryza: un partito di sinistra moderata, politicamente corretta, pregna di ideologia gender, femminismo, immigrazionismo e ecologismo ecc. ecc.; in poche parole, il peggio che quest’Europa smidollata e culturalmente morente abbia prodotto in questi ultimi cinquanta anni. Una sinistra europea che ha barattato i diritti sociali e delle masse per i diritti individuali e di genere, una sinistra che invoca cessione di sovranità a quest’Ue della tecno-finanza e disprezza il concetto di nazione.

    Inutile quindi prendersi in giro, Siryza ed i suoi emuli in versione spagnola come Podemos, non sono e non saranno artefici di nessun cambiamento radicale o di struttura, del quale hanno urgente bisogno il nostro continente ed i nostri popoli
    tutto è qui http://www.conflittiestrategie.it/tsipras-e-la-farsa-greca-di-a-terrenzio

    povera Grecia 😀
    ‘sto Tsipras distruggerà quel poco che c’è da distruggere..
    e intanto ha già umiliato i credenti greci, rifiutando il giuramento tradizionale
    eh, Mirkhond, vedi che fanno i “sinistri” ? 😀 hanno offeso proprio quella tradizione che tu ami di più..e faranno altro (Z gongola :D), la Grecia cessa da oggi di essere una nazione ortodossa
    se il buon giorno si vede dal mattino 😀

    • roberto scrive:

      “la Grecia cessa da oggi di essere una nazione ortodossa”

      se fosse vero sarebbe un’ottima notizia!
      🙂

      • roberto scrive:

        anche se a dire il vero mi risulta che la prima cosa che abbia fatto tsipras sia stata rendere visita all’arcivescovo di atene….non proprio un inizio incoraggiante nella sua carriera di distruttore dell’ortodossia

      • habsburgicus scrive:

        allora faccio una correzione 😀
        in luogo di (Z gongola :D) leggasi (Roberto gongola :D)… 😀

        • Roberto scrive:

          Correzione opportuna
          🙂

        • Z. scrive:

          Ah, ecco…

          in effetti di ortodossia greca ne so meno di zero, e non avevo ben capito per quale ragione avrei dovuto essere così felice al riguardo, e anzi addirittura gongolare…

          🙂

          più in generale, se un dato Paese segue o non segue una data religione, perché la cosa dovrebbe riguardarmi?

  262. habsburgicus scrive:

    Ancora su McCarthy
    Purtroppo Mirkhond abbocchi su di lui alla “leggenda nera” (è come se uno sui tuoi Borbone citasse Gladstone e gli “storici” ottocenteschi :D)
    McCarthy era PROPRIO dalla parte del popolo, degli operai, dei commercianti, dei minatori (spesso est-europei..così si spiega anche il suo anti-comunismo)..il suo famoso discorso anti-comunista lo fece a Wheeling in West Virginia, il 17/1/1950, in un distretto minerario..
    Certo non POTEVA avere le tue idee sociali.. era un americano, non coltissimo…chiaramente non riusciva neppure a concepire una società diversa dall’american way of life (che allora era meglio di oggi, però !)..ma all’interno di quel sistema era con i poveri, con le masse..
    E lo odiavano i riccastri “liberal” (non i ricchi venuti dal popolo che avevano lavorato duro) e gli intellettualloidi (in genere perversi sessualmente…lì il “tuo” Trimalcione c’entra :D)
    E il giovane John F. Kennedy appoggiò con entusiasmo McCarthy !
    Purtroppo fallì…
    Ma la cosa fondamentale fu la mancata elezione di Taft nel 1952…che avrebbe potuto cambiare in meglio la storia USA..e, per converso, quella nostra..
    Dunque quell’epoca è importante anche per noi, e andrebbe studiata di più

  263. habsburgicus scrive:

    @Peucezio (e tutti)
    come mai prima che l’URSS avesse la bomba atomica, la III Guerra Mondiale non c’è stata? Perché gli Americani non sono mai arrivati allo scontro decisivo col comunismo internazionale?

    infatti…io sono più moderato, dunque ricordo che non solo non ci fu la guerra (grazie al cielo) ma non ci furono nemmeno minacce serie e ultimata..che l’URSS in quell’epoca avrebbe dovuto accettare !
    già il Ministro degli esteri romeno Mihai Sturdza (14/9/1940-19/12/1940), già diplomatico in varie capitali (fu a Riga in Lettonia e sino al sett 1939 a Copenaghen) dice più o meno queste cose
    ti consiglio, Peucezio, di leggere le memorie dello Sturdza (ci sono in italiano, pubblicate in romeno nella Madrid ospitale del 1966)..dice molte delle cose che hai detto tu..
    anche su McCarthy (visto che si è partito da lui) e, in più, lui loda pure il sen. Barry Goldwater (con sangue “khazaro”), eppure Sturdza non è che stravedesse per quelli 😀
    comunque è innegabile che diciamo fra 1945 e 1948/1949 gli USA avrebbero potuto dire all’URSS “ritirati” dall’Europa orientale (tranne forse il Baltico, annesso all’URSS) e il Cremlino, dopo aver bestemmiato Marx, Engels, Lenin e magari pure Stalin, avrebbe dovuto cedere 😀
    gli USA non lo fecero così come fecero nei fatti di tutto per indebolire Chiang…..perché ?
    McCarthy in modo un po’ rozzo diede qualche risposta
    questi sono fatti, mi spiace per Z 😀

    P.S 1: mi riferisco all’epoca prima del 1949 e soprattutto del 1953, poi l’URSS divenne una potenza nucleare e cambiò tutto
    lo schifoso Truman (massone e anti-cattolico, nemico della Spagna nazionale..insultò pure Pio XII chiamandolo “Mr” e non “Santità” !) fece massacrare, senza alcuna ragione, centinaia di migliaia di poveri innocenti giapponesi con un Giappone dispostissimo ad arrendersi (guarda caso scelse città con molti cattolici 😀 è un caso, lo so :D), ma non risulta che abbia mai minacciato i rossi, QUANDO POTEVA FARLO IMPUNEMENTE DAL 1945 AL 1949
    basta, bon ..chi vuol capire capisca e chi non vuol capire non capisca 😀

    P.S 2
    siccome io sono fedele all’amicus Plato sed magis amica veritas, ritengo che Roosevelt (pur da me aborrito, quantunque meno del Ciurcillume..perché Roosevelt fece almeno gli interessi delle élites della sua patria, l’ubriacone no e andò contro gli interessi britannici :D) penso che Roosevelt non avrebbe lanciato la bomba atomica sull’eroico Giappone, questo va detto
    fu un male che Roosevelt morì il 12/4/1945..anche con noi italiani era più aperto e rispettava Pio XII..diciamo così..Roosevelt doveva crepare nell’estate 1941 o anche nel 1940 😀 allora sì :D..purtroppo, le cose non andarono così..e nell’aprile 1945 non c’era più ragione perché crepasse, anzi ormai era meglio che vivesse..
    andò male anche quello :D..morì e l’infame criminale buffone gli successe

    • Francesco scrive:

      non mi pare affatto così lampante che gli USA nel 1945-48 avrebbero potuto minacciare impunemente l’URSS

      minimo minimo si sarebbero trovati rivoluzioni comuniste non solo in tutto l’Est Europa liberato ma anche in Italia e forse Francia

      se non una rivolta interna per la continuazione della guerra

      inoltre il confronto militare sul terreno tra angloamericani e sovietici sarebbe stato … un bel casino (avevamo un esperto di queste questioni ma solo confrontare i T34 con gli Sherman darebbe una buona idea)

      ciao

      • habsburgicus scrive:

        potuto minacciare impunemente l’URSS

        vabbè, quella è un’esagerazione 😀
        potevano però essere molto più duri, applicando sanzioni economiche e andandoci duri con la propaganda (diciamo Ronnie in anticipo :D)
        e avremmo forse salvato l’Ungheria, Praga, forse anche la Romania (più difficile per varie ragioni) e (Ritvan sarebbe stato contento :D) l’Albania..
        meglio di niente !

        • Francesco scrive:

          si sarebbe finiti alle armi e non so chi avrebbe vinto, in quegli anni, e quanto l’incendio si sarebbe espanso

          ammesso che i soldati e gli elettori USA non si ammutinassero

          ciao

        • habsburgicus scrive:

          rivoluzioni comuniste non solo in tutto l’Est Europa liberato

          all’Est ci sarebbero state rivoluzioni, ma contro i comunisti 😀
          il PCI avrebbe dato problemi ma la medicina era nota..bastava usarla 😀

        • habsburgicus scrive:

          si sarebbe finiti alle armi

          no
          short of war….probabilmente bastava (senza strafare, eh)

        • Francesco scrive:

          ho l’impressione che nel 1945 lo stalinismo avesse le armi e gli uomini e la forza ideale per scatenare guerre in tutta l’Europa continentale (o quasi)

          tieni conto dell’Inghilterra laburista

          non avrei corso il rischio di un confronto aperto alla leggera

          ciao

        • Z. scrive:

          habs,

          va bene che qui rivalutate il cannibale di Rostov e sosteniamo che l’allunaggio sia una bufala inventata dagli Illuminati, ma le guerre totali non sono né un videogioco né un divertissement accademico.

          Personaggi che hanno cercato di convincerci che “basta una guerricciola veloce e si risolve tutto” ci hanno regalato la Grande guerra, che tu e Miguel avete ragione a definire la madre oscura di ogni orrore del secolo scorso.

          Francesco, nel suo manifestare dubbi, è ottimista: io penso proprio che se Truman fosse stato il folle che per fortuna non fu avrebbe disorientato conservatori e liberali, chiamato alle armi tutte le sinistre e regalato a Stalin anche buona parte dell’Europa occidentale.

          Un tema interessante per un racconto di ucronia, forse, ma è un mondo che ben pochi in Occidente – incluse le sinistre – sarebbero stati felici di vivere.

        • Francesco scrive:

          oh Z

          magari alla fine si vinceva noi buoni e si evitavano decenni di comunismo, chi può dirlo?

          giusto giusto in Cina si sarebbero potute salvare decine di milioni di persone sterminate da Mao, e milioni di altre tra Corea e Indocina

          in una prospettiva meno eurocentrica, forse sarebbe valsa la pena in termini umanitari

        • Z. scrive:

          Ne dubito. Mi pare che nessuno avesse più tanta voglia di combattere: noi meno di loro, a dirla tutta.

          Loro la guerra l’avevano fatta davvero, mica come noi che ne parliamo tra un monitor e una tastiera. Mica potevi dirgli “adesso si prosegue fino a Mosca perché sì” senza aspettarti diserzioni di massa.

          E l’occasione per fare stragi e stermini non manca mai. L’uomo in questo è molto bravo, una strada la trova sempre.

          Siamo riusciti a salvarci senza che gli Alleati occidentali fossero costretti a bucherellare l’Europa continentale a suon di atomiche. Va già “bene” così, su 🙂

        • Z. scrive:

          (mi accorgo di aver fatto confusione: “noi” e “loro” nel primo paragrafo sono “noi all’Ovest” e “i sovietici”; nel secondo paragrafo, invece, “noi” siamo noi contemporanei e “loro” sono quelli che rischiavano la vita in guerra all’epoca. Perdonate il caos 🙂 )

        • Francesco scrive:

          Z

          hai mai sentito parlare di propaganda? e con uno come Stalin non sarebbe stato così difficile credo

          😉

        • habsburgicus scrive:

          Siamo riusciti a salvarci

          tu sì (anche se voi nelle Romagne rosse votavate per quelli là :D)
          gli estoni, i lettoni e i lituani no 😀
          un po’ meno euro-occidentalcentrismo 😀

          P.S
          anche se nessuno le ricorda (né lo faranno mai tranne in loco) nel marzo 1949 iniziarono deportazioni in massa di estoni, lituani, lettoni (anche moldavi e ucraini occidentali) , che c’erano già state nel 1941 interrotte giocoforza a causa di Barbarossa
          se lo stalinismo durava sino al 1963 (e non finiva 10 anni prima) il Baltico era fritto..in saecula saeculorum !
          e poi voi, adepti di G. Chiesa :D, ve la prendete tanto perché i baltici oggi forse esagerano un po’ con le minoranze russe ? 😀
          però confesso che siete spassosi

          P.S 2
          i sovietici li deportano ma almeno non li mischiarono 😀
          altrimenti si sarebbe persa la migliore f… del mondo 😀 😀 😀
          e questo sarebbe stato imperdonabile 😀 😀 😀

      • Peucezio scrive:

        Francè:
        “non mi pare affatto così lampante che gli USA nel 1945-48 avrebbero potuto minacciare impunemente l’URSS
        minimo minimo si sarebbero trovati rivoluzioni comuniste non solo in tutto l’Est Europa liberato ma anche in Italia e forse Francia
        se non una rivolta interna per la continuazione della guerra
        inoltre il confronto militare sul terreno tra angloamericani e sovietici sarebbe stato … un bel casino (avevamo un esperto di queste questioni ma solo confrontare i T34 con gli Sherman darebbe una buona idea)”

        Chiamasi bomba atomica.
        Ha il potere di dissuadere da qualsiasi rivoluzione ed evita lo scontro militare sul terreno. E la propaganda, così come ogni altro discorso, diventa irrilevante.
        Intendiamoci, non sono mica pazzo, mica voglio dire che sarebbe stato meglio che l’avessero usata! Ma lo trovo sintomatico.

    • Z. scrive:

      Sulle fissazioni di McCarthy e non solo dice a sufficienza questo agile libretto:

      http://books.google.it/books/about/La_CIA.html?id=vxlYXCy09DAC&redir_esc=y

      è più adatto a me che a voi – ci sono tante figure ed è scritto in grande – ma credo che anche molti di voi lo troverebbero interessante 🙂

      • mirkhond scrive:

        La cosa che mi stupisce è come Peucezio possa santificare un simile figuro solo perché antikomunista.
        E a questo punto perché non santificare pure Kennedy, Johnson, e soprattutto reagan? 🙂

        • Z. scrive:

          Peucè lo fa per spirito di polemica e contraddizione, secondo me. Mi stupisce di più Habs 🙂

        • Moi scrive:

          La vera provocazione sarebbe santificare Nixon … ma forse è troppo persino per loro. Forse.

          😉

        • Francesco scrive:

          scusate non si in quale mondo vivete ma

          1) JFK è già nell’elenco ufficiale dei santi (di sinistra)

          2) Reagan ha un posto d’onore tra i santi (di destra)

          3) Johnson poverello non se lo fila nessuno anche se metà dello stato sociale USA lo ha fatto lui

          4) su Nixon ci stiamo lavorando

          🙂

  264. mirkhond scrive:

    Che Truman fosse peggiore di Roosevelt sono d’accordo.
    Però dal 1947 al 1949 fu lui a sostituire l’ormai collassata Inghilterra nel guidare la repressione antikomunista in Rumeli.
    In quel caso fu Stalin ad abbandonare gli andartes romei (anche grazie alla rottura con Tito del giugno 1948).
    E li abbandonò sia perché non ci aveva ancora l’atomica, e sia perché il bottino che aveva ricevuto era comunque già abbondante.
    Inoltre l’Urss era uscita vincitrice, ma spossata da una guerra che definire “apocalittica” non ci si allontana dalla verità.
    Per molti anni DOPO la fine della guerra, i Russi sopravvissero quasi solo grazie ai raccolti di patate, come scritto da Giuseppe Boffa, nella sua Storia dell’Unione
    Sovietica 1917-1964.
    E l’Urss ha perso circa la META’ di TUTTE le vittime della seconda guerra mondiale.
    Che non fu scatenata da Stalin.
    Però quando, durante la Guerra di Corea (1950-1953), il governatore usano del Giappone, Douglas Mac Arthur (1880-1963), nel 1951 voleva sganciare nuovamente la bomba atomica, questa volta contro la Corea del Nord, Truman lo fermò, lo rimosse dal suo incarico, restituì l’indipendenza al Giappone (sia pur sotto forte controllo Usa) e contribuì al cessate il fuoco, prodromo della pace del 1953, che segnò lo status quo coreano fino ad oggi.

  265. mirkhond scrive:

    “povera Grecia 😀
    ‘sto Tsipras distruggerà quel poco che c’è da distruggere..
    e intanto ha già umiliato i credenti greci, rifiutando il giuramento tradizionale
    eh, Mirkhond, vedi che fanno i “sinistri” ? 😀 hanno offeso proprio quella tradizione che tu ami di più..e faranno altro (Z gongola :D), la Grecia cessa da oggi di essere una nazione ortodossa
    se il buon giorno si vede dal mattino :D”

    La cosa che mi colpisce molto, insieme alla tua insuperabile erudizione al cui cospetto io sono un somaro, è quel tuo associare il Cristianesimo sempre e solo al POTERE.
    L’impressione che mi dai è che per te non sia importante Gesù Cristo in quanto DIO e uomo, i SUOI insegnamenti, il SUO SACRIFICIO SALVIFICO e la SUA RISURREZIONE, sì vittoriosa sulla morte e sul male, ma discreta e umile, nel nascondimento e rivelata solo a pochi intimi, come per il SUO concepimento nell’umile casa di Nazareth e per la SUA nascita nella stalle di Betlemme.
    A te, vedo, interessa il Cristianesimo ortodosso (latino in primis) solo e nella misura in cui si fa POTERE.
    Non parli che di POTENTI e di ALTA politica.
    Se una fede perde il potere, per te non ha alcun senso e non significa nulla.
    Almeno questa è l’impressione che mi dai.
    E che, spero davvero che sia sbagliata.

  266. mirkhond scrive:

    Quanto alla Rumeli(e basta co’ sta Grecia!), l’Ortodossia è DAVVERO sentita oppure è solo un elemento di identitarismo nazionale?
    Quanti Romei sono DAVVERO cristiani ortodossi perché ci CREDONO NELL’INCARNAZIONE DI DIO IN GESU’ CRISTO NOSTRO SIGNORE E NOSTRO DIO, oppure solo per tradizione familiare, popolare, nazionale?
    Quanto c’è nella cristianità ortodossa romea davvero di CRISTIANO e quanto invece di formalismo e di apparenza identitaria?
    Che un presidente giuri sul Vangelo e poi spergiuri quando governa, è roba risaputa.
    E non solo in Rumeli.
    Se il Vendola romano non giura sul Vangelo e non bacia le mani all’Arcivescovo, non si riconoscerà evidentemente nell’Ortodossia Cristiana.
    Ma almeno sarà meno ipocrita o diversamente ipocrita.
    Le sue porcate se e quando le farà, quantomeno non le farà in nome di Gesù.
    Cristo bisogna averLO innanzitutto DENTRO di noi, e poi magari condizionare la società.
    Ma se diventa solo un fatto di POTERE, allora finirà con quello stesso potere che lo sostiene e di cui si fa portavoce.
    Vedasi il Portogallo e la Spagna dopo il 1974-1975, dove a due regimi cattolici, ne successero dei trojisti!
    Evidentemente dietro quella cortina poliziesca di “Trono e Altare” non c’era che il NULLA.
    Sotto il vestito TRADIZIONALISTA, NIENTE……

    • PinoMamet scrive:

      “Quanti Romei sono DAVVERO cristiani ortodossi perché ci CREDONO NELL’INCARNAZIONE DI DIO IN GESU’ CRISTO NOSTRO SIGNORE E NOSTRO DIO, oppure solo per tradizione familiare, popolare, nazionale?”

      Mm, questa è una bella domanda, ma bisognerebbe che ce lo dicesse qualche gr.. romeo 😉 che ha maggiormente il polso della situazione.

      In generale io ho l’impressione che colà siano un po’ più “veramente cristiani” che coquà 😉 ;
      diciamo, a occhio, sul livello di voi taroni 😉 (sai che lo dico con affetto!) o dei veneti…

  267. Miguel Martinez scrive:

    Per habsburgicus

    “da un sito filo-russo “Conflitti e Strategie

    Inutile quindi prendersi in giro, Siryza ed i suoi emuli in versione spagnola come Podemos, non sono e non saranno artefici di nessun cambiamento radicale o di struttura”

    Non voglio assolutamente difendere Siryza, di cui in realtà so poco (a parte il fatto che si sono alleati con il partito nazional-ortodosso). E sospetto che nella situazione attuale della Grecia, chiunque farà un buco nell’acqua, ma anche questo lo dico con scarse conoscenze.

    Piuttosto, mi sono ampiamente stufato di siti che pontificano sugli errori degli altri. Non è questione di idee – questo è anche il tipico approccio del 90% dei siti di estrema sinistra, soprattutto i siti legati a piccole organizzazioni settarie.

    Ho il massimo rispetto per chi studia e analizza il mondo, senza agirci più di tanto: ma allora bisogna avere il distacco del filosofo, che si rende conto della propria impotenza.

    Questa gente qui invece ha deciso che tutti gli altri sbagliano (e in questo magari non hanno tutti i torti), mentre solo loro hanno la strategia giusta.

    La “strategia giusta” significa, ad esempio, che un tizio seduto dietro alla sua tastiera ordina all’Iran di allearsi con la Russia, o al Paraguay di cacciare le multinazionali americane… Ancora più creativi i tastieristi di sinistra (che in realtà provengono da una lunghissima esperienza con le belle vecchie macchine da scrivere di una volta che facevano i buchi nello stencil del ciclostile), con i loro ordini perentori al popolo di sostenere il partito PCM(BXH) del Nepal contro il partito PCM (BYY), perché nel quadro planetario…

    Ma andassero tutti a zappare la terra, che spunterebbero almeno patate.

    • Francesco scrive:

      Io amo MM in versione “reazionario”

      😀
      😀
      😀

    • habsburgicus scrive:

      Ma andassero tutti a zappare la terra, che spunterebbero almeno patate.

      in questo, Miguel non posso darti torto ! alcuni hanno proprio stancato, con la loro supponenza

    • Peucezio scrive:

      Miguel,
      ho seguito Conflitti e strategie, cioè in sostanza La Grassa (amico del compianto Preve, anche se ogni tanto, anzi, spesso, litigavano, ma hanno fatto anche molte collaborazioni) per qualche anno.
      Il punto è che
      1) La maggior parte delle persone si balocca facendo cazzate, cose completamente inutili, quando non funzionali all’avanzamento del degrado e del rafforzamento di un potere sempre più odioso.
      2) Poi c’è qualcuno più intelligente, che qualcosina ha capito, ma non ha nessun mezzo e nessun potere per intervenire.
      Non dico che a quel qualcuno il fatto di parlare serva a qualcosa. Ma perché dovrebbe tacere?
      Certo, una volta si era servi inconsapevoli, oggi siamo servi che possono sapere tutto quello che succede anche in Nuova Zelanda. Ma comunque qualche piccola scelta che ha un’infinitesimale influenza ci capita (compreso il voto). Servircene bene è comunque meglio che servircene alla cazzo di cane.
      Quindi per conto mio ben vengano i La Grassa, con tutti i loro difetti (le loro analisi non sono certo perfette, ma nella sostanza, su molte cose, ci prendono).

      • Z. scrive:

        Diciamo che oggi crediamo di sapere, e come siamo sessanta milioni di CT siamo anche sessanta milioni di geniacci che hanno capito tutto.

        Però, tutto sommato, in tempi di crisi coltivare patate sarebbe più utile 🙂

  268. mirkhond scrive:

    Ma andassero tutti a zappare la terra, che spunterebbero almeno patate.

    🙂 !

  269. Miguel Martinez scrive:

    per Francesco

    “Io amo MM in versione “reazionario””

    grazie, ma mi sembra che “re-azionario” voglia dire, qualcuno che reagisce contro un’azione.

    E sarebbe davvero difficile definire quei mondi onirici come “azioni”.

    • Francesco scrive:

      io sono più terra terra: reazionario è anche chi inneggia al lavoro manuale (altrui) invece che alla insulsa perdita di tempo intellettualoide (altrui)

      spesso trattasi di lavoro manuale agricolo

      😀

  270. roberto scrive:

    “Ma andassero tutti a zappare la terra, che spunterebbero almeno patate.”

    bravo miguel,
    con questo commento sei riuscito finalmente a trovare la cosa che unisce tutti i tuoi lettori
    🙂

  271. Filoislamico scrive:

    Norman Finkelstein non ha nessuna simpatia per il personale di Charlie Hebdo…

    Norman Finkelstein: Charlie Hebdo is sadism, not satire

    19 January 2015

    World renowned political science professor says he has ‘no sympathy’ for staff at Charlie Hebdo

    By Mustafa Caglayan

    NEW YORK

    In Nazi Germany, there was an anti-Semitic weekly newspaper called Der Stürmer.

    Run by Julius Streicher, it was notorious for being one of the most virulent advocates of the persecution of Jews during the 1930s.

    What everybody remembers about Der Stürmer was its morbid caricatures of Jews, the people who were facing widespread discrimination and persecution during the era.

    Its depictions endorsed all of the common stereotypes about Jews – a hook nose, lustful, greedy.

    “Let’s say, … amidst all of this death and destruction, two young Jews barged into the headquarters of the editorial offices of Der Stürmer, and they killed the staff for having humiliated them, degraded them, demeaned them, insulted them,” queried Norman Finkelstein, a professor of political science and author of numerous books including “The Holocaust Industry” and “Method and Madness.”

    “How would I react to that?,” said Finkelstein, who is the son of Holocaust survivors.

    Finkelstein was drawing an analogy between a hypothetical attack on the German newspaper and the deadly Jan. 7 attack at the Paris headquarters of the satirical magazine Charlie Hebdo, that left 12 people dead, including its editor and prominent cartoonists. The weekly is known for printing controversial material, including derogatory cartoons about the Prophet Muhammad in 2006 and 2012.

    The attack sparked a global massive outcry, with millions in France and across the world taking to the streets to support freedom of the press behind the rallying cry of “Je suis Charlie,” or “I am Charlie.”

    What the Charlie Hebdo caricatures of the Prophet Muhammad achieved was “not satire,” and what they provoked was not “ideas,” Finkelstein said.

    Satire is when one directs it either at oneself, causes his or her people to think twice about what they are doing and saying, or directs it at people who have power and privilege, he said.

    “But when somebody is down and out, desperate, destitute, when you mock them, when you mock a homeless person, that is not satire,” Finkelstein said.

    “That is, I give you the word, sadism. There’s a very big difference between satire and sadism. Charlie Hebdo is sadism. It’s not satire”

    The “desperate and despised people” of today are Muslims, he said, considering the number of Muslim countries racked by death and destruction as in the case of Syria, Iraq, Gaza, Pakistan, Afghanistan and Yemen.

    “So, two despairing and desperate young men act out their despair and desperation against this political pornography no different than Der Stürmer, who in the midst of all of this death and destruction decide its somehow noble to degrade, demean, humiliate and insult the people. I’m sorry, maybe it is very politically incorrect. I have no sympathy for [the staff of Charlie Hebdo]. Should they have been killed? Of course not. But of course, Streicher shouldn’t have been hung. I don’t hear that from many people,” said Finkelstein.

    Streicher was among those who stood trial on charges at Nürnberg, following World War II. He was hung for those cartoons.

    Finkelstein said some might argue that they have the right to mock even desperate and destitute people, and they probably have this right, he said, “But you also have the right to say ‘I don’t want to put it in my magazine … When you put it in, you are taking responsibility for it.”

    Finkelstein compared the controversial Charlie Hebdo caricatures to the “fighting words,” doctrine, a category of speech penalized under American jurisprudence.

    The doctrine refers to certain words that would likely cause the person to whom they are directed, to commit an act of violence. They are a category of speech unprotected by the First Amendment.

    “You are not allowed to utter fighting words, because they are equivalent of a smack to the face and it is asking for trouble,” Finkelstein said.

    “So, are the Charlie Hebdo caricatures the equivalent of fighting words? They call it satire. That is not satire. It is just epithets, there is nothing funny about it. If you find it funny, depicting Jews in big lips and (a) hook nose is also funny.”

    Finkelstein pointed to the contradictions in the Western world’s perception of the freedom of the press by giving the example of the pornographic magazine Hustler, whose publisher, Larry Flynt, was shot and left paralyzed in 1978 by a white supremacist serial killer for printing a cartoon depicting interracial sex.

    “I don’t remember everyone celebrating ‘We are Larry Flynt’ or ‘We are Hustler,'” he said. “Should he have been attacked? Of course not. But nobody suddenly turned this into a political principle of one side or the other.”

    The West’s embrace of the Charlie Hebdo caricatures was because the drawings were directed at and ridiculed Muslims, he said.

    The characterization by the French of Muslims as being barbaric is hypocritical considering the killings of thousands of people during France’s colonial occupation of Algeria, and the French public’s reaction to the Algerian war from 1954 to 1962, according to Finkelstein.

    The first mass demonstration in Paris against the war “did not come until 1960, two years before the war was over,” he said. “Everybody supported the French annihilatory war in Algeria.”

    He said French philosopher Jean Paul Sartre’s apartment was bombed twice in 1961 and 1962, as was the office of his magazine, Les Temps Modernes, after he came out in full force against the war.

    Finkelstein, who has been described as an “American radical,” said the pretensions of the West about Muslim attire exposed a dramatic contradiction in the face of the West’s attitude toward natives in lands they occupied during colonialism.

    “When Europeans came to North America, the thing they said about the native Americans was that they were so barbaric, because they walked around naked. The European women were wearing three layers of clothes. Then they came to North America, and decided that the native Americans were backward because they all walked around naked. And now, we walk around naked, and we say that the Muslims are backward because they wear so much clothes,” he said.

    “Can you imagine anything more barbaric? Banning women wearing headscarves?” he asked, referring to the 2004 ban on headscarves in French public service jobs.

    Finkelstein’s work, accusing Jews of exploiting the memory of Holocaust for political gain and criticizing Israel for oppressing the Palestinians, has made him a controversial figure even within the Jewish community.

    He was denied a tenure as a professor at DePaul University in 2007 after a highly publicized feud with fellow academic Alan Dershowitz, an ardent supporter of Israel. Dershowitz reportedly lobbied the administration of DePaul, a Roman Catholic university in Chicago, to deny him tenure.

    Finkelstein, who currently teaches at Sakarya University in Turkey, said the decision was based on “transparently political grounds.”

    http://www.aa.com.tr/en/headline/452396–norman-finkelstein-charlie-hebdo-is-sadism-not-satire

    • roberto scrive:

      “Satire is when one directs it either at oneself, causes his or her people to think twice about what they are doing and saying”

      e non è esattamente quel che faceva CH, dicendo che non si può fare satira sulle religioni ed in particolare sull’islam?

  272. Miguel Martinez scrive:

    Per roberto

    ““Ma andassero tutti a zappare la terra, che spunterebbero almeno patate.”

    bravo miguel,
    con questo commento sei riuscito finalmente a trovare la cosa che unisce tutti i tuoi lettori”

    Riflessioni molto interessante, e credo che contenga un bel fondo di verità.

    Infatti, mentre i commentatori la pensano in modo molto diverso, mancano i commentatori “militanti” – quello di sinistra non chiede impiccagioni per i fascisti, quello di destra non chiede la cacciata dei musulmani, il liberale (somma di sinistra e destra) non chiede più semplicemente più galera per tutti.

    In questo senso, abbiamo persone molte moderate (con la “m” piccola piccola), eppure dalle idee molto forti.

    Però i “militanti” in realtà difficilmente fanno qualcosa: la inscenano, piuttosto. “Areggèteme se no l’ammazzo!”.

  273. Moi scrive:

    @ FILOISLAMICO

    Charlie Hebdo ha sempre ritenuto che offendere tutto e tutti, in particolar modo accanendosi contro chi “becca” alle provocazioni fosse la forma più alta della Liberté de Parole et d’ Expression !

    • Filoislamico scrive:

      Se loro hanno il “diritto di offendere” (del resto, un concetto assai ridicolo), forse gli offesi hanno diritto di reagire (come lo fecero i fratelli Kouachi). Unicuique suum…

      • Moi scrive:

        … e la République ? Avrebbe diritto di dichiarare lo stato di Guerra Civile, deportando i Musulmani (senza distinguo, visto che essendosi tutti offesi sono tutti potenzialmente “reattivi” …) “Nati” ed esiliando quelli “Convertiti” ?

        • Moi scrive:

          … Revocando cittadinanza a tutti i “Beurs”, ripristinando lo Ius Sanguinis e applicando lo “Ius Religionis” ai “Blacks” (si noti l’ uso dell’ Inglese, sebben pronunciato “Blàcch”) ?

      • Francesco scrive:

        da noi non usa che reagire all’offesa sia ammazzare chi offende

        e credo neppure in Francia

  274. Moi scrive:

    Troppo presto e a torto, nel corso del XX secolo, il progressismo e il materialismo imperanti ci hanno trasmesso l’errata lezione della necessaria e inevitabile “eclisse del Sacro”: il bisogno del Divino, ci spiegavano, è radicato nell’ignoranza, nella miseria, nella paura, nel dolore; le Magnifiche Sorti e Progressive dell’Occidente stanno vanificando con gli strali della loro luce quelle tenebre oscure; presto l’umanità sarà liberata da quel che resta del fantasma di Dio.

    Non è successo.

    [cit. Franco Cardini]

    ———————

    Non è successo … a “Loro” 😉 . A “Noi” è successo eccome, invece. “Loro” sono riusciti addirittura a “regredire”*, mandandoci dritti-dritti nello sfintere anale tre secoli “e sblisga” : -) di Egemonia Culturale della Massoneria ! E oltre che al danno, ci si è auto-inflitti anche la beffa: l’incessante pigolare da prolasso scrotale d’un Politically Correct di un Nichilismo (sempre Massonico) seguito a un Delirio di Onnipotenza … tipo depressione che segue una sbornia.

    * “Regresso” dalla Secolarizzazione negli ultimi decenni (testimonianze dirette non ne trova solo chi non vuole trovarne … magari perché alla Facoltà di Islamologia _ frequentata da gente che giustamente spacca il capello in sessantaquattro su Al-Hazen … ma tutto ciò che sa su Galileo Galilei è la poesiola di Bertolt Brecht, presa per oro colato !_ NON sono in programma d’ esame !)

    … In pratica è come se “da Noi” tornasse il ClericoFascismo, ma le Sx Europee sono estremamente provinciali, basta una spruzzatina di esotismo et voilà: NON riconoscono più ciò che dicono di combattere.

  275. Moi scrive:

    @ ROBERTO

    La Grecia ha sofferto troppo per abbracciare il Grande Architetto dell’ Universo, il Dio “Criptide” della UE !

    • Roberto scrive:

      Chi mi suggerisce cosa rispondere a moi?
      😀

      • Z. scrive:

        Che in realtà è stata la Commissione Europea a promuovere la vittoria di Zippras*, al fine di sterilizzare le proteste anti-UE e teleguidarle rendendole innocue.

        Diabolico, machiavellico, massonico: in una parola, eurocratico!

        😀

        Z.

        * si pronuncia Zippras o Zibbras o qualcosa di simile, giusto? i giornalisti italiani lo pronunciano così, avranno certamente ragione!

  276. Moi scrive:

    @ MIRKHOND

    Francesco e CL mi sa che hanno sostituito il Titulus Crucis INRI con TANSTAAFL

    http://it.wikipedia.org/wiki/TANSTAAFL

    • Francesco scrive:

      Carissimi,

      per la milionesima volta vi ricordo che il povero Francesco e Comunione e Liberazione NON sono la stessa cosa e che il suddetto NON è l’anima nera o l’ispiratore del Movimento.

      Per la precisione, il suddetto conta quanto il due coppe quando la briscola è bastoni.

      E le Vossignorie Illustrissime non hanno alcuna idea di quanto Comunione e Liberazione dice in marteria economica (a me non risulta ne parli ma tutto sommato io sono solo l’unico che di CL fa parte in tutto il blog).

      Ciò predetto, la Santa Croce è l’UNICO posto in cui non scriverei TANSTAAFL.

      Saluti

      • mirkhond scrive:

        Purtroppo conosco un sacerdote ciellino che ha idee molto simili a quelle del cinico acronimo postato dal Moi, oltre che a quelle di Franky.

        • Francesco scrive:

          non è cinico, cazzo, è una sacrosanta difesa contro i politico bugiardi e coglioni! pensi davvero che i ricchi siano i peggiori nemici dei poveri? pensa meglio, ti prego

          PS beato te, io di preti ciellini che capiscano di economia non ne conosco

        • mirkhond scrive:

          Ma ci sei o ci fai? 🙂

        • Z. scrive:

          Al di là di tutto, inclusi i ricchi amici o nemici dei poveri, non è un acronimo cinico.

          E’ un acronimo che ci ricorda che qualcuno che paga c’è sempre, il che non significa che non sia giusto o addirittura doveroso che qualcuno paghi per gli altri (e spesso infatti lo è).

        • Francesco scrive:

          Z

          quella frase è spesso usata a fini cinici e biecamente conservatori

          dovrebbe invece essere incisa nella carne dei riformisti, per rendere le loro azioni veramente utili

          ciao

        • Z. scrive:

          A parte le incisioni a fuoco non hai tutti i torti 🙂

    • mirkhond scrive:

      Mi sa proprio di sì….

  277. mirkhond scrive:

    Traversara

    Chi è il cannibale di Rostov, che citi spesso?

  278. Moi scrive:

    Ucronia ?

    Gino Bartali perde il Tour de France … ergo l’attentato a Togliatti innesca la Guerra Civile in Italia.

    Scenario 1 :

    Vincono i Comunisti, ma subito si dividono fra Stalin e Tito …

    Scenario 2 :

    Vincono i Democristiani, Pio XII rivendica pertanto il “Modello Gioberti” ma la Repubblica Massonica degli Stati Uniti d’ America NON ci sta …

    • Z. scrive:

      Togliatti ordinò “fermi tutti” non appena sveglio… se vuoi fare l’ucronia devi eliminarlo, secondo me.

      Non è troppo difficile: Pallante colpisce a morte Togliatti.

      Poi naturalmente arrivano i Marines.

      E poi?

      • Francesco scrive:

        e poi party selvaggio per tutti!

        • habsburgicus scrive:

          il PCI sarebbe stato eliminato..
          certo a Bologna avreste preso il potere per qualche giorno, massacrato un po’ di preti e frati (però Dossetti avrebbe potuto schierarsi con i rossi 😀 e ciò forse avrebbe evitato il massacro)
          nella più antireligiosa Toscana invece il massacro non lo evitava nessuno 😀 (o forse La Pira, ma solo a Firenze..non nell’ateissima Livorno)
          poi avreste fatto la fine della Spagna del 1939 😀
          il nuovo regime avrebbe restaurato la Monarchia con Umberto II, previo plebiscito (al sud, 99, 99 %..al Nord 85 %..se necesssario con “ritocchi” :D)
          ucronia, certo
          ed é BENE che il nostro popolo abbia evitato il bagno di sangue..su ciò non ci sono dubbi !
          però alla fine eravate voi a rimetterci di più 😀 ricordatevelo 😀

        • Z. scrive:

          Restaurare la monarchia non credo.

          In Toscana in effetti già fu fatica per il PCI impedire che venissero devastati gli uffici dell’autorità da parte della folla inferocita. A Livorno, se non ricordo male, un operaio prese il questore per la giacca e gli disse: “se muore Togliatti io ti strozzo”. Poi arrivò Barontini a calmare gli animi ma certo, la morte di Togliatti avrebbe reso tutto più problematico.

          Certo, ci avremmo rimesso noi prima di tutti. E questo vale anche per i sopravvissuti, ché il genere di persone che vive alla grande sotto una dittatura militare è piuttosto diverso 🙂

  279. mirkhond scrive:

    E poi, forse, come in Rumeli in quegli stessi anni…..

  280. mirkhond scrive:

    Diciamo che la dirigenza del PCI di allora era composta da persone più lucide di quelle del KKE romeo.

  281. mirkhond scrive:

    “e poi voi, adepti di G. Chiesa :D, ve la prendete tanto perché i baltici oggi forse esagerano un po’ con le minoranze russe ? 😀
    però confesso che siete spassosi

    P.S 2
    i sovietici li deportano ma almeno non li mischiarono 😀
    altrimenti si sarebbe persa la migliore f… del mondo 😀 😀 😀
    e questo sarebbe stato imperdonabile 😀 😀 :D”

    Mi sa che c’hanno ragione i Neri Per Caso…. 🙂

  282. mirkhond scrive:

    “ed é BENE che il nostro popolo abbia evitato il bagno di sangue..su ciò non ci sono dubbi !”

    Concordo!

  283. Moi scrive:

    Segnalo che Civati sostiene ufficialmente apertamente Prodi al Quirinale … dubito che faccia la scissione in caso di sconfitta.

  284. habsburgicus scrive:

    Prodi lo voterei anch’io….ben 2 dei 3 preferiti (vabbè, é quel che passa il Parlamento :D) sono bolognesi !
    1° Prodi
    2° Casini
    3° D’Alema
    (il 4° é Grasso)

  285. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “da noi non usa che reagire all’offesa sia ammazzare chi offende”

    Davvero?

    http://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_De_Negri

  286. Miguel Martinez scrive:

    Per Pino

    “1-Capitan Findus
    2-Albus Silente
    3-Yoda
    4-Magalli”

    Personalmente, ritengo che l’Italia sarebbe un posto ben più visibile, senza:
    – presidenti della repubblica
    – presidenti del consiglio
    – ministri
    – deputati
    – senatori
    – presidenti delle regioni
    – presidenti delle provincie
    – sindaci
    – assessori
    – presidenti dei consigli di quartiere
    – consiglieri di quartiere
    (e ovviamente senza la falsa alternativa di dittatori e di prefetti).

    La vita è nostra e ce la gestiamo noi 🙂

    • PinoMamet scrive:

      Sarebbe splendido, ma purtroppo ci sono, ce tocca…
      😉

    • Francesco scrive:

      MM

      sei già alla fase del rincoglionimento senile o sei solo arrabbiato con le autorità fiorentine?

      oppure più sottilmente lasci il campo libero a Parroci, Vescovi, Arcivescovi e Cardinali?

      😀

    • Z. scrive:

      Basta che troviate in Oltrarno un posto dove coltivare e macinare il grano, na miniera di minerali tipicamente estratti in Congo, un pozzo di petrolio e una raffineria, qualche giacimento di ferro e di rame… per difendere il tutto potete arruolare i calcianti 🙂

  287. PinoMamet scrive:

    Nota antropologica che non c’entra assolutamente nulla per Mirkhond (i presidenti mi stancano… )

    il povero Demis Roussos, “romeo” come diresti tu di Alessandria d’Egitto, noto dalle foto che assomigliava un po’ a Pavarotti, un po’ a Lucio Dalla ingrassato.
    Come all’altro cantante gr… ehm romeo, sempre di Alessandria, seppellito da queste parti dove visse, Demetrio Stratos, a occhio, senza sapere niente,
    gli avrei assegnato la cittadinanza modenese 😉

    ora che ci penso, adesso capisco perché non vai d’accordo coi romei! 😀

  288. mirkhond scrive:

    Non ci vado d’accordo per l’eccessivo nazionalismo.
    Non perché alcuni di loro, come il buon Roussos, assomiglino agli emiliani! 😉
    E poi a me Pavarotti, stava simpatico! 😉

  289. mirkhond scrive:

    “In generale io ho l’impressione che colà siano un po’ più “veramente cristiani” che coquà 😉 ;”

    Beh, se stiamo a questo filmetto del 1983, sicuramente sono molto più sobri rispetto agli Spagnoli e ai Portoghesi post 1974-1975 :

    http://youtu.be/Xkea4G1-wSU

  290. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “sei già alla fase del rincoglionimento senile o sei solo arrabbiato con le autorità fiorentine?”

    Ronald Reagan:

    “Government is not the solution to our problem; government is the problem.”

    Il problema è che le autorità fiorentine sono forse anche meno peggio delle autorità in tanti altri comuni, d’Italia o del mondo.

    • Francesco scrive:

      FRATELLO!

      sei approdato anche tu all’anarco-liberismo?

      😀 😀 😀

      io però ne sono uscito verso i 21 anni perchè utopistico 🙁

  291. Pietro scrive:

    Viene prima il potere o chi lo esercita? Se si considera l’uomo originariamente buono il potere corrompe e va combattuto, se si crede nell’uomo originariamente cattivo il potere argina e va difeso. E per potere intendo la mera funzione.

    • Pietro scrive:

      Per argina intendo che limita le stesse persone che lo detengono. Forse le teorie delle avanguardie (illuminate, di classe, operaie, ecc) sono un modo per uscire da questa dicotomia. Bolscevichi paraculi! 😀

  292. Miguel Martinez scrive:

    Per Pietro

    “Viene prima il potere o chi lo esercita? Se si considera l’uomo originariamente buono il potere corrompe e va combattuto, se si crede nell’uomo originariamente cattivo il potere argina e va difeso.”

    Ho forti dubbi sui termini “uomo”, “potere”, “buono” e “cattivo”, nonché sui verbi impersonali (“va difeso”), e questo insieme di dubbi, credo che renda un pò difficile discutere di ciò che hai detto 🙂

    Comunque, prendendo alla lettera – se “l’uomo” è “cattivo”, è bene che la collettività di altri uomini cattivi lo argini, senza che l’Uomo Cattivo possa dedicarsi a mestieracci tipo Poliziotto, Giudice o Assessore.

    • Francesco scrive:

      ovvero “elogio del linciaggio”

      che ti succede, Miguel?

      • Pietro scrive:

        Penso l’opposto. Il linciaggio e’ spersonalizzazione. Miguel sta invece personalizzando un potere, rendendolo piu’ umano. Inserendo nel discorso politico delle categorie etiche che servono a saldare la distanza tra paese reale e paese legale. Se immagino il potente che come ma ha mal di pancia e passa le ore in bagno lo sento piu’ vicino e sono piu’ disposto a fare la mia parte nel consorzo sociale.

        • Francesco scrive:

          senza Poliziotti e Giudici le crisi si risolvono coi linciaggi e le lapidazioni, mi pare evidente

          persino il Califfato e i Talebani hanno i loro tribunali islamici tarocchi

          e senza Assessori le crisi si risolvono come partite tra Bianchi e Neri – ma con qualcosa di vero in palio

  293. Pietro scrive:

    Hai ragione Miguel, spesso sono troppo dicotomico. A volte e’ una mia esigenza di chiarezza. Stavo solo riflettendo sul rapporto tra la funzione e chi la detiene. Troppo facile accusare intere categorie. La struttura sociale e’ mediazione in se’. Tuttavia penso che senza pensiero dicotomico non ci possa essere vivere sociale in quanto la societa’ fornisce i mezzi per l’individualismo piu’ sfrenato che si manifesta quando si perde di vista la “cornice”. Presumo sia un problema legato alla delega nel contratto sociale. Quello che sta avvenendo ora, il caos in un contento che sembra infinito solo perche’ si sono persi di vista i limiti. Mi viene in mente lo slogan neofascista “lottare sapendo di perdere”, mi sembra esemplifichi bene la vita, ed il mito di Sisifo forse uno dei piu’ illuminanti. Dimenticare il limite oppure vedere solo quello porta a sedersi oppure all’arroganza della liberta’. Arroganza benefica solo se avulsa da un contesto sociale (puo’ essere libero un viaggiatore, non un impiegato). Solo una mia piccola riflessione.

  294. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “FRATELLO!

    sei approdato anche tu all’anarco-liberismo?”

    Direi che ho scoperto, in questi anni, che una comunità di persone normali – ciascuna con difetti immensi – è in genere in grado di fare le cose meglio dei “funzionari”. Non è certo la perfezione, ma è molto meglio dello Stato.

    E’ una scoperta che ho fatto molto dopo i 21 anni, ed è tutto sommato piacevole e anche sorprendente.

    Parlo di comunità, l’anarco-liberismo parla di individui in guerra tra di loro, e qui sta la differenza di fondo.

    • Francesco scrive:

      oh Miguel

      una volta abolito lo Stato, che differenza c’è?

      Oltrarno o l’Armata di Attila Flagello di Dio o Boy Scout, tutto è lo stesso

    • Z. scrive:

      Ma certo… basta che troviate in Oltrarno un posto dove coltivare e macinare il grano, na miniera di minerali tipicamente estratti in Congo, un pozzo di petrolio e una raffineria, qualche giacimento di ferro e di rame… per difendere il tutto potete arruolare i calcianti!

      Fino ad allora al max potete fingere che lo stato non vi serva come ileghisti fingono di non aver bisogno di Roma 🙂

      • Francesco scrive:

        obiezione

        se domani Roma sprofondasse 100 metri sotto il livello del mare, tutto quello di cui avrebbe bisogno l’Italia settentrionale sono gli ambasciatori

        per il resto c’abbiamo già tutto

        😉

  295. Miguel Martinez scrive:

    Per Pietro

    “Dimenticare il limite oppure vedere solo quello porta a sedersi oppure all’arroganza della liberta’. “

    Verissimo.

    Il problema però nasce quando spersonalizziamo i verbi.

    Al posto di dire, “si deve fare”, si dica, “il presidente della Commissione X, che è riuscito a ottenere il posto a patto di assoluta fedeltà alle ambizioni carrieristiche di Y, ha oggi in mano il timbro per decidere cosa si deve fare”.

  296. Pietro scrive:

    Infatti la giustizia e’ lenta per sua natura in quanto deve accertare, definire e contestualizzare. Probabilmente la vera giustizia compare dopo secoli. La velocita’ mi fa paura, soprattutto se si perde di vista che e’ un mezzo (la gestione delle conseguenze) e non un fine (che resta nella sfera dell’accertamento della verita’). Sono sempre piu’ convinto che il progresso abbia complicato le cose, probabilmente l’idea di Occidente e’ nata quando ancora non si conosceva ancora altro, altriment non si spiega come possa essere nato un pensiero cosi’ innaturale e distruttivo, ma soprattutto esclusivo.

  297. mirkhond scrive:

    “Sono sempre piu’ convinto che il progresso abbia complicato le cose”

    Non posso che concordare. Negli ultimi 60-100 anni l’evoluzione scientifica, tecnologica e culturale dell’umanità (o di gran parte di essa) è stata troppo veloce, creando problemi insolubili.
    Vedi la questione dell’inquinamento globale, del divorare risorse naturali da fette sempre più crescenti di popolazione (e con contraltare l’immiserimento di altrettante, soprattutto in Africa), e l’impossibilità di trovare un equilibrio che ci permetta di sopravvivere tutti, e non solo per alcuni a scapito di qualcun altro, più sfortunato….

    “probabilmente l’idea di Occidente e’ nata quando ancora non si conosceva ancora altro, altriment non si spiega come possa essere nato un pensiero cosi’ innaturale e distruttivo, ma soprattutto esclusivo.”

    Beh, innanzitutto nasce all’interno dello stesso occidente, a partire dalle rivoluzioni industriale e illuministica.
    Nate e pensate all’interno di una società cristiana, in cui il massimo della divisione era tra cattolici e protestanti.
    Con gli ebrei unico gruppo non cristiano, sia pure in regime di dhimmitudine.
    Quindi all’interno di una cultura che aveva per base la famosa sintesi ratzingeriana Gerusalemme-Atene-Roma.
    Al momento di esportare tale gioiello, il meccanismo ha fatto cortocircuito.
    Forse per l’incapacità di dar vita a nuove e differenti sintesi a contatto con realtà che, seppure potevano condividere almeno in parte, qualcuno degli elementi alla base dell’occidente, ne aveva (e ne ha) altrettanti che invece sono profondamente differenti, estranei se non addirittura antitetici.

    • Francesco scrive:

      non dappertutto ha fatto cortocircuito

      in Giappone ha funzionato, in America Latina ha fallito a parita di base culturale con il Vecchio Mondo

      • mirkhond scrive:

        Però confermi che l’innesto non è comunque riuscito dappertutto.

        • Francesco scrive:

          hai pienamente ragione: dove è stato un innesto su un ramo vivo, come in Giappone, ha generato piante nuove e diverse da entrambi i genitori. e ci metterei anche la Turchia

          altrove è andata male (Russia) o ancora non si sa (Cina, Persia) o prevale troppo un genitore (India) o è andara a schifio (Africa e Arabi)

          epperò credo che lasceremo un’eredità non solo negativa nella storia dell’umanità

        • mirkhond scrive:

          Gli scontri sono anche incontri.
          E dunque, nonostante tutto, qualcosa di positivo lo lasciano sempre.
          L’importante è quello di comprendere che una civiltà puo’ diffondersi finché puo’, ma troverà sempre dei limiti di vario tipo.
          E le eventuali gradazioni di nuove sintesi, possono portare anche a risultati molto diversi, lontani o addirittura opposti alle nostre aspettative!

      • mirkhond scrive:

        Penso proprio all’ellenismo post Alessandro Magno (336-323 a.C.) che diffusosi su una vastissima area eurasiaticoegizia, vi ha lasciato tracce e impronte molto differenti.
        Minima se non quasi nulla nel cuore iranico dell’antico impero achemenide, profonda ma con varie gradualità al suo interno ne Vicino Oriente tra Anatolia ed Egitto, e altrettanto forte nell’area irano-orientale-indiana, dove però, prima di scomparire, dette vita ad una differente sintesi, di cui l’arte buddhista indiana e perfino dell’Asia Orientale, ne sono il risultato più tangibile!
        Senza l’influenza ellenistica probabilmente non si sarebbero mai avute le raffigurazioni del Buddha così come le conosciamo.
        Ma appunto, una stessa cultura di base, dette luogo a differentissimi risultati nella vastissima area in cui agì direttamente o indirettamente.

  298. habsburgicus scrive:

    che ne dite ?
    I legami genetici dell’hurrita [e dell’urarteo] con l’est-caucasico [nakh-dagestanico] sono piuttosto probabili (D’jakonov; Starostin 1986)
    L’hattico è probabilmente correlato al caucasico-occidentale [abkhazo-adygeano] (Ivanov 1985; Čirikba 1996) già Ardzinba 1979
    per quanto riguarda il kartvelico (georgiano, mingrelio, laz, svan), tentativi sono stati fatti per collegarlo con il sumerico (Ceret‘eli 1913-1916), l’etrusco (Gordeziani 1980) ed un linguaggio apparentemente non-indoeuropeo che formerebbe il substrato del greco (Furnée 1979, 1982; Gordeziani 1985), sebbene nessuna di queste proposte abbia goduto di grande successo fra gli studiosi

    caucasico occidentale+caucasico orientale=nord-caucasico

    Čirikba (un abkhazo)
    Nikolaev e Starostin, con il loro dizionario etimologico del nord-caucasico forniscono la prova finale dell’esistenza di una compatta famiglia linguistica nord-caucasica, consistente di 2 rami (abkhazo-adygeano o occidentale; nakh-dagestanico o orientale) che tuttavia non ha alcun legame immediato con l’altra famiglia linguistica indigena del Caucaso, quella kartvelica; l’ipotesi ibero-caucasica (che conglobava in una tutte e tre le famiglie linguistiche indigene del Caucaso) [Javaxišvili 1937 e poi Čikobava] è ora definitivamente consegnata alla storia

    • habsburgicus scrive:

      da notare che Čirikba, linguista dotto, è un nazionalista abkhazo (ha avuto anche incarichi politici rilevanti nella cosiddetta Repubblica di Abkhazia riconosciuta da Putin nel 2008 ma già esistente dal 1992 circa…
      i georgiani, se potessero, lo lincierebbero 😀

    • PinoMamet scrive:

      “I legami genetici dell’hurrita [e dell’urarteo] con l’est-caucasico [nakh-dagestanico] sono piuttosto probabili (D’jakonov; Starostin 1986)
      L’hattico è probabilmente correlato al caucasico-occidentale [abkhazo-adygeano] (Ivanov 1985; Čirikba 1996) già Ardzinba 1979”

      Beh, almeno questo ci permette di dare una “collocazione ideale” a un paio di popoli dell’antichità, di quelli che sbucano all’improvviso nei testi 😉 e non sai mai come considerare…
      certo visto che dal Caucaso ci si spinge verso l’Anatolia, rimane la grossa tentazione di trovare legami con l’etrusco, e risolvere anche questa parte del puzzle, e dopo tutto è un peccato che il proposto legame con il gruppo kartvelico, a quanto pare, non funzioni o non piaccia troppo.

      Ma prima o poi ci arriveremo…
      nel frattempo, come si collocano questi gruppi linguistici caucasici in rapporto all’indoeuropeo? e al gruppo semitico?

      A naso, almeno uno dei tre qualcosa deve “c’entrarci” 😉

      • habsburgicus scrive:

        beh, con il nostratico si può far entrare quasi tutto 😀

        • mirkhond scrive:

          Il nostratico mi sembra la classica foglia di fico della linguistica, per nascondere l’impossibilità di trovare la soluzione al mistero di diverse lingue “isolate” antiche e moderne (tipo il Burishaski della Valle di Hunza).

        • mirkhond scrive:

          Burushaski

        • PinoMamet scrive:

          “Il nostratico mi sembra la classica foglia di fico della linguistica”

          Mah, non sono così sicuro.
          Leggiuchiando una lingua semitica, noto che effettivamente dei punti in comune con quelle indo-europee ci sono (alcuni pronomi, probabilmente anche alcuni numeri anche se la somiglianza non è così scontata, alcune radici… la struttura generale del periodo che, per esempio, non è ergativo o altra roba strana, ma normalmente “nominativo-accusativo” come l’indoeuropeo…)

          secondo me non è peregrino immaginarsi che i due gruppi possano essere “gemmati” da un tronco comune molto più antico.

        • mirkhond scrive:

          Tutto è possibile, tenendo conto che il genere umano è lo stesso, nato da un gruppo di ominidi africani comparsi 100.000 anni fa.
          Questo, stando alla genetica.
          Però, ripeto, a me il nostratico mi sembra una forzatura per spiegare il perché di tanti linguaggi “isolati” antichi e moderni, e di cui non si riescono a trovare parentele accettabili…

  299. mirkhond scrive:

    Un’altra caratteristica dell’ottimo Habsburgicus 😉 è quella di inserirsi e interrompere un percorso di discussione, proponendo argomenti interessantissimi, ma che non c’entrano nulla 🙂 con la discussione in corso.
    Dev’essere il suo modo dottissimo di dirci che a lui non gliene frega niente di quello su cui si sta discutendo…. 🙂
    Ed ora spero di non essermelo inimicato definitivamente! 🙂

    • Francesco scrive:

      non è il tipo

      io di solito non mi perito di affrontare i temi che propone, troppo specialistici per un ignorante come me

      ma quando si parlò di Gorbaciov e Eltsin ebbi l’occasione di contribuire!

      e non mi rinfacciò i molti silenzi

      😀

    • habsburgicus scrive:

      no, tranquillo 😀
      in effetti forse sarebbe meglio non interrompere…ma quando mi capitano (o ricapitano) certi argomenti, non resisto 😀
      e creare un post (rinnovabile ogni 15 gg) per questo ? 😀

  300. mirkhond scrive:

    “persino il Califfato e i Talebani hanno i loro tribunali islamici tarocchi”

    Nel loro contesto non sono affatto tarocchi, visto che, come giustamente hai rilevato, riempiono il vuoto lasciato dal collasso dei regimi precedenti e non abbattuti da loro.

    • PinoMamet scrive:

      …i talebani non so, ma il califfo però rimane sempre un autonominato… so’ bboni tutti così!

      • Francesco scrive:

        beh no, uno può autonominarsi e guadagnarsi il rispetto per come agisce

        un altro per le bainette puntate alla schiena degli astanti

    • Francesco scrive:

      insomma, i talebani hanno lavorato ad abbattere e il califfato anche di più

      e i loro tribunali mi paiono foglie di fico di politiche in stile “guerra dei trent’anni” più che tribunali veri

      ciao

  301. mirkhond scrive:

    Riguardo alla questione delle lingue caucasiche, non solo sembra accertata l’appartenenza ad esse dell’Hurritico poi evolutosi nell’Urarteo, ma anche del Hattico, parlato nel cuore dell’Anatolia nel III millennio a.C. e che lasciò un sostrato nell’Ittita indoeuropeo.
    In un libro di genetica di Francesco e Luca Cavalli Sforza, si ipotizza una famiglia “pancaucasica” che andava dall’Egeo all’India e che avrebbe costituito il più antico sostrato etno-linguistico di una vastissima area asiatica che più tardi sarebbe divenuta in gran parte indoeuropea e poi in parte minore, turca.
    E di cui le lingue chiamate caucasiche, non sarebbero che il residuo, sopravvissuto proprio grazie all’isolamento tra le alte montagne del Caucaso.
    Nei libri di scuola del ginnasio, si mostrava come tale presunta superfamiglia pre e protostorica, si diffondesse addirittura in tutta la sponda settentrionale del Mediterraneo, giungendo fino alla Spagna, includendo Troia, gli Etruschi, i Sicani e gli Elimi, le popolazioni iberiche indigene.
    Pare in effetti, che il Basco abbia una qualche REMOTISSIMA parentela proprio con le lingue caucasiche, e nel Lessico Treccani dei tardi anni ’70 trascorsi, si afferma che l’Elamitico avrebbe avuto anch’esso un remoto legame con le lingue caucasiche.
    I linguisti georgiani affermano che forse anche il Sumerico avesse tali legami.
    Però, stando alle attuali conoscenze, non sono state trovate tracce di legami tra Sumerico ed Elamitico, nonostante la contiguità geografica e storica di queste due lingue.
    E non mi risulta che ne siano state trovate con l’Hurritico/Urarteo e col Hattico, lingue sicuramente caucasiche.
    Come d’altro canto resta problematico capire che lingue si parlassero nell’altopiano iranico preindoeuropeo e nella stessa Valle dell’Indo del III-II millennio a.C., visto che le civiltà che stanno riemegendo tra Mesopotamia ed India, pur essendo altrettanto antiche, IV-III millennio a.C., ci hanno lasciato scritture che a tuttoggi restano indecifrabili, quella dell’Indo inclusa.
    Altrettanto difficile capire a quale ceppo appartenessero i Sicani e gli Elimi.
    Così come gli Etruschi e la cosiddetta civiltà nordpicena, ritenuta anaria in base alla Stele di Novilara (che però una studiosa ha identificato come una forma di Greco arcaico del VII-VI secolo a.C.).
    Lo stesso sul Minoico, su cui c’è chi lo considera una variante del Luvio indoeuropeo (in base ad una controversa interpretazione del Lineare A) ed altri che invece lo considerano preindoeuropeo e con affinità con l’Eteocipriota e con lontanissime parentele con l’Etrusco!
    Insomma, la mia impressione è che la linguistica brancoli nel buio, illuminato qua e là da tenui sprazzi di piccole luci che si crede di intravvedere….

    • Francesco scrive:

      >> resta problematico capire che lingue si parlassero nell’altopiano iranico preindoeuropeo e nella stessa Valle dell’Indo del III-II millennio a.C.

      ti credo sulla parola e temo che solo l’invenzione di una macchina del tempo potrebbe risolvere questo problema

      del cui interesse peraltro non riesco a capacitarmi, nella mia materialistica ottusità

      🙂

    • habsburgicus scrive:

      Elimi.
      gli Elimi parrebbero indoeuropei (per quanto verosimilmente non italici), mi pare che Michel Lejeune lo dica…

      • mirkhond scrive:

        Vabbè, ma a quale gruppo indoeuropeo?
        Quasi certamente non erano Greci, anche se ne subirono un forte influsso….
        In riferimento agli Elimi.

    • habsburgicus scrive:

      Lineare A

      Gordon, se non sbaglio, la ha addirittura ritenuta semita

  302. mirkhond scrive:

    “insomma, i talebani hanno lavorato ad abbattere e il califfato anche di più”

    Casomai hanno lavorato per costruire un nuovo ordine che non piace, ma che si è innestato sui disastri combinati da ALTRI e PRIMA di loro.
    Tipo la devastante invasione sovietica del 1979-1989 e la conseguente guerra anche civile, durata fino al 1992 contro il governo del quisling sovietico Najibullah e poi tra gli stessi signori della guerra afghani fino al 1994-1996.
    I quali trasformarono l’Afghanistan in un inferno di produzione e traffico d’oppio, stupri di donne e bambini.
    A cui in parte posero termine proprio i biekiSSimi Talebani, allora supportati dagli U$A per riunificare lo spazio afghano, a beneficio di un costruendo gasdotto tra Turkmenistan e Mare Arabico aggirante l’Iran.
    Poi nel luglio 2001 le trattative tra la unocal statunitense e i Talebani saltarono, forse perché il Mullah Omar aveva rialzato il prezzo, e col “provvidenziale” attentato successivo 11 settembre, una nuova invasione, questa volta statunitense più il suo codazzo di ruffiani, italia inclusa che dopo 14 anni di nuove ulteriori devastazioni, ha avuto solo il merito di far schizzare la produzione di oppio al 93% e a consegnare de facto l’80% del paese proprio a quei biekiSSimi Talebbani che si diceva voler distruggere.
    E con cui invece si tratta (sia pure in modo defilato e non dichiarato dai media ruffiani) almeno dal 2008.
    Per non parlare dell’estensione del DISASTRO alle contigue aree tribali pashtun del Pakistan, che hanno solo rafforzato il fondamentalismo sunnita locale.
    E i Talebani pakistani (pahtun e non) sono molto più pericolosi di quelli afghani, controllando il 65% delle madrase e in un paese dotato di BOMBA ATOMICA!
    Quanto all’Iraq esso è stato distrutto dagli U$A in due fasi, nel 1991 e nel 2003, e il progetto di ispirazione i$raeliana di frantumarlo in tre staterelli controllabili, ha solo favorito da un lato l’aumento della potenza iraniana e del nuovo asse russo-shiita, non certo gradito a Washington e a Tel Aviv, e dall’altro un nuovo soggetto sunnita radicale, foraggiato da sauditi e qatarioti e inizialmente supportato da U$raele col compito di distruggere la Siria di Assad.
    Solo che qui il giochetto è riuscito solo in parte, e per la determinazione di Assad nel non finire come Saddam e Gheddafi, e per il forte sostegno russo-iraniano!
    Idem in una Libia in cui abbattuto GHeddafi, solo il caos della lotta di bande di briganti “islamisti” e “laici” che dopo 4 anni non si riesce a far terminare.
    Di tutto questo immenso incasinatissimo dramma, si deve ringraziare proprio coloro che molti, anche qua dentro, continuano a vedere come il faro della democrazia, della libertà e dei diritti umani contro il caos oskurantista muSSulmano.
    Provocato appunto dai buoni e giusti!

    • Francesco scrive:

      Mirkhond

      sembri aver copiato un bigino di Chiesa! troppe imprecisoni e illazioni, in una ricostruzione di fondo corretta

      ma gli USA non volevano dividere l’Iraq in tre (chi sono, la mamma dei curdi?) e che fossero ancora immischiati in Afganistan al tempo del primo arrivo al potere dei Talebani non lo ho presente

      sulla Libia sfondi una porta apertissima e più o meno anche in Siria

      ciao

  303. mirkhond scrive:

    Casomai riporto quanto detto da Ahmed Rashid, pakistano e buon conoscitore dell’Afghanistan fin dal 1978, e forse il migliore storico di quello sfortunato paese dagli anni ’70 ad oggi.
    Di Giuletto Chiesa ho letto molto poco, e non è la fonte da cui mi informo….
    Giusto per fare chiarezza!
    ciao!

    • Francesco scrive:

      è lui che parla di supporto USA ai talebani? io sapevo di un supporto dei servizi segreti pakistani, che sono una potenza notevole e autonoma nell’area e fanno quello che gli pare

      • mirkhond scrive:

        Parla anche del servizio segreto pakistano (ISI), ma insieme agli Usa.

        • Francesco scrive:

          mi sa che ISI conta in Pakistan assai più degli USA, che mi pare non ci capiscano nulla da Istanbul a Rangoon o giù di lì

        • mirkhond scrive:

          Vabbè è proprio ottusangolo!
          Cosa non si dice pur di non ammettere l’ingerenza degli amici nella tragedia afghana!

        • Francesco scrive:

          dai Duca la storia del gasdotto è meno di una barzelletta!

          ed è l’unica cosa che spiegherebbe un intervento USA a favore di una fazione afgana di tal fatta

          infatti mi pare che appoggiassero Massoud

  304. mirkhond scrive:

    “temo che solo l’invenzione di una macchina del tempo potrebbe risolvere questo problema”

    A meno di nuove e inaspettate sccoperte, temo proprio di sì. 🙂
    Ah, stando a Massimo Vidale, archeologo dal cui ottimo testo A Oriente di Sumer, traggo le informzioni sulle recenti scoperte avvenute sull’Altopiano Iranico, ce n’è una, nell’area iraniana centrale a Jiroft e a Shahdad, tra Ispahan e Kerman, sono stati rinvenuti dei vasi, datati al XXIV secolo a.C., che, presentano delle raffigurazioni che, stando all’ archeologo iraniano Youssef Madjizadeh, potrebbero rappresentare la PIU’ ANTICA tesrimonianza della storia del Diluvio, delle saghe mesopotamiche e poi della Genesi!
    Ovviamente, la cautela è d’obbligo, ma questa scoperta avvenuta nell’antico rego di Marhashi (noto dalle fonti sumerico-accadiche) e situato nell’odierno Iran centrale, potrebbe, forse collegare queste aree a vicende a noi note per le rielaborazioni successive, quella di Genesi in primis!

  305. mirkhond scrive:

    regno di Marhashi

  306. mirkhond scrive:

    dove sono stati rinvenuti dei vasi ecc.

  307. Miguel Martinez scrive:

    Per Z

    “Ma certo… basta che troviate in Oltrarno un posto dove coltivare e macinare il grano,”

    A queste cose, temo, ci pensa la Sacra Economia, che fa quel che vuole.

    La Politica è la cosa invece che si aggiunge alla Sacra Economia, con piccole azioni dispettose e parassitarie, togliendoti anche quegli “spazi pubblici” che la Sacra Economia non si è ancora mangiata.

  308. Miguel Martinez scrive:

    Per Z

    “La Politica è la cosa invece che si aggiunge alla Sacra Economia, con piccole azioni dispettose e parassitarie, togliendoti anche quegli “spazi pubblici” che la Sacra Economia non si è ancora mangiata.”

    Ovviamente esagero volutamente… capisco perfettamente che ci vuole “la politica” per organizzare, ad esempio, le fognature o le scuole pubbliche.

    Però ti faccio un piccolo esempio di “politica parassitaria”. Nel quartiere, esiste uno spazio che il Comune graziosamente concede ad associazioni, da lei scelte, per fare “attività con i bambini”.

    In base a un’idea del tutto arbitraria del “valore” di tali iniziative, per cui c’è il Laboratorio di Questo e di Quest’Altro.

    Mentre chi abita nel quartiere non ha affatto bisogno di un laboratorio.

    Ha bisogno che una mamma che non sa come pagarsi l’affitto perché non ha lavoro, si prenda in carico dieci bambini di mamme che per pagarsi l’affitto devono lavorare come schiave, e tenere aperto una specie di asilo nido.

    La gente sa di cosa ha bisogno, saprebbe anche organizzarsi una cosa del genere in un baleno e gestirla bene.

    Ecco un esempio del ruolo parassitario della “politica”.

    Concedere al popolo il potere su quel piccolo spazio non costerebbe un centesimo in più allo Stato, non arricchirebbe nessun privante, ma certo toglierebbe un piccolo spazio clientelare a qualche piccolissimo funzionario comunale.

    • Z. scrive:

      Miguel,

      come Francesco ti potrebbe dire meglio di me, stai facendo in sostanza l’elogio della sussidiarietà orizzontale: in questo caso, detta molto rozza, concedere spazi e riconoscere il valore delle attività autogestite anziché sovrapporvi le proprie. E su questo sono con te.

      Però il livello locale di governo difficilmente può concedervi spazio per coltivare e macinare il grano, per estrarre e lavorare il rame, per progettare e assemblare sistemi informatici in autonomia…

      E per quanto subire un processo sia sempre un brutto affare, preferisco subire un processo tenuto dallo Stato in un tribunale in base alla legge scritta che un processo tenuto dagli anziani del villaggio sulla pubblica piazza nel nome dell’Ortgeist 🙂

      Sicché direi che il potere pubblico, pur con tutte le sue storture – che come giustamente osservi sono ben poche, dalle tue parti, rispetto a quelle che puoi riscontrare altrove – è in fondo uno dei fattori che consente alla tua comunità di esistere.

      • Francesco scrive:

        se CL ha dalla sua parte sia Z sia Miguel, dovremmo cavarcela nonostante le sciagurate scelte di Formigoni e Lupi 😀

        il problema è il potere che in Italia hanno i burocrati, maggiore di quello degli juventini

        e il tipo umano che prolifera in quel’ambiente, che è il massimo del parassitismo e del miope

        come diceva Ronnie, qui ci vuole una bella deregulation (che vuol dire abolire la burocrazia, non le regole!)

  309. Moi scrive:

    Adesso però voglio vedere ΣΥΡΙΖΑ e Χρυσή Αυγή unite (!) come Atene e Sparta* nello Spirito delle Guerre Greco-Persiane : il Sussurro dalle Pietre Senza Età di Coloro Che Riscattarono il Mondo dal Misticismo e dalla Tirannia NON può restare inascoltato ancora a lungo …

    • Moi scrive:

      Oggi si tende a dire che “Atene è di Sinistra perché aveva i Professoroni”, mentre “Sparta è di Destra perché aveva i Calcianti” 😉 … in realtà, almeno fino agli Anni Sessanta, il modello di Utopia forte e volitiva era sempre stato Sparta !

      • Z. scrive:

        A me pare di ricordare che Sparta fosse uno dei modelli presi ad esempio da zio Adolfo, non da Capanna…

        Comunque, la frase “Atene è di sinistra perché aveva i professori”, o la sua omologa su Sparta, non credo che siano mai state davvero pronunciate al di fuori di casa tua 😀

    • PinoMamet scrive:

      Mmm non saprei…
      Sparta era una oligarchia, Atene una democrazia; mi pare che gli Spartani fossero il modello (e il protettore) dei “partiti di destra” di tutte le poleis, anche se sono distinzioni, lo ammetto, che hanno poco senso adesso…

      • Moi scrive:

        Be’, “Comunismo” è qualcosa che ha prodotto sia Vladimir Putin sia Laura Boldrini … 😉 🙂

        • Z. scrive:

          Credo che Laura Boldrini col comunismo c’entri poco; quanto a Putin, è leader di un partito nazionalista e conservatore.

          In effetti, se la tua osservazione era che “comunismo” è un’etichetta sotto la quale si può buttare praticamente di tutto, è difficile darti torto.

        • habsburgicus scrive:

          a Putin, è leader di un partito nazionalista e conservatore

          si, vabbè Z, sei sempre avvocatesco 😀
          Putin era un agente nel KGB, operante all’estero (seppur in quello “amico”, cioè l’allora DDR), dunque aveva credenziali di marxismo-leninismo abbastanza buone, non credi ? o pensi che un anti-comunista fosse arruolato nel KGB (non come informatore ma come agente, anzi ufficiale) e mandato fuori dalla patria sovietica ?
          ammetto peraltro che Putin è il 1° leader moscovita che non ha fatto parte dell’apparato del disciolto KPSS (italice PCUS)
          anche l’iconoclasta El’cin (entrato nel Partito nel 1961), fu 1° segrretario del PCUS nell’oblast’ di Sverdlovsk dal 1976 all’aprile 1985, segretario del CC dal luglio 1985 (sino a c.a 1988), 1° segretario del PCUS della città di Mosca (dic 1985-nov 1987) e membro candidato del Politbjuro dal feb 1986 al feb 1988..nel Politbjuro, a pieno titolo non ci fu mai

        • habsburgicus scrive:

          Sverdlovsk è oggi, come un tempo, Ekaterinburg

        • Roberto scrive:

          No, z ha ragione.
          Siamo nel 2015, cosa ha oggi di comunista Putin?

        • habsburgicus scrive:

          @Roberto
          io ti darei anche ragione..

          ma allora cosa hanno oggi di fascista, persone che militarono nell’ultra-destra nei ’70 ?
          eppure li chiamate sempre così 😀

        • Z. scrive:

          C’è chi negli anni Settanta – quando andava di gran moda – era un estremista di sinistra e oggi sta da tutt’altra parte. E poi c’è chi era un estremista di sinistra e oggi lo è ancora. Non siamo tutti uguali, e col tempo molta gente cambia, oppure si svela per quel che è davvero 🙂

        • roberto scrive:

          “ma allora cosa hanno oggi di fascista, persone che militarono nell’ultra-destra nei ’70 ?”

          non so a chi stai pensando, ma il tizio che tiene il busto del duce sulla scrivania, si mette una camicia nera e fa il saluto romano è fascista. lo skinhead che si limita a picchiare i neri, semplicemente imbecille.
          stesso vale per i comunisti.
          voglio restaurare l’URSS? sono comunista
          voglio una russia potente, ortodossa e nelle mani di uno zar? sono putin

          ciao

    • mirkhond scrive:

      Casomai dalla tirannia dell’eurobank$teri$mo! 🙂

  310. Moi scrive:

    In Italia le Quinte Colonne EuroMassoPlutoCratiche 😉 sono invece “le Leopoldine e i Leopoldini” !

  311. Moi scrive:

    Quegli spartani cosi’ crudeli e cosi’ comunisti

    http://archiviostorico.corriere.it/1996/luglio/18/Quegli_spartani_cosi_crudeli_cosi_co_0_960718143.shtml

    di Giorgio Montefoschi

    (18 luglio 1996) – Corriere della Sera

    • Moi scrive:

      Mi pare che un Sofista (non ricordo quale, Gorgia ?) avesse usato l’ argomento dello “Schifo che fa Sparta” (semplificando) per elogiare le ineguaglianze sociali, fisiche e intellettuali fra le persone.

    • PinoMamet scrive:

      Vabbè, un bel collage di testi antichi, ma non c’entra proprio niente con Marx e Engels, Lenin e Trotskij..

      a me la Sparta tipica (che poi, puntualizzo sempre, non credo sia durata più di due- tre secoli; per la maggior parte del tempo è stata una città suppergiù normale…) è sempre parsa un incubo.

      Poi certo è sempre stata un modello per tutti i totalitari, chi di destra chi di sinistra, gli uni e gli altri vi hanno trovato qualcosa da imitare, e forse la stessa cosa, cioè lo spirito totalitario appunto.
      Poi in un caserma, di qualunque orientamento sociale politico o religioso, ci sarà per forza di cose molto comunitarismo, ovvio, ma se per averlo uno deve sorbirsi la caserma, allora no grazie.
      😉

      • Z. scrive:

        Che poi, scusatemi…

        non discuto che la comunità sia una bella cosa, ma dove sta scritto che anche il comunitarismo lo sia?

        • mirkhond scrive:

          Che cosa è davvero bello per Zanardo?

        • PinoMamet scrive:

          Per Zanardo non so, ma io non credo di essere molto portato per il comunitarismo.

          Sarà bello, ma non per tutti, un po’ come andare nei monaci.

          Poi ho una certa diffidenza verso i gruppi dove tutti vanno d’accordo, più ancora se sono “buoni”.

          Io sono sempre quello che andava alle manifestazioni contro Berlusconi, ma chiarendo:
          Voi fate la vostra manifestazione, e io la mia… ci troviamo solo a fare la strada insieme”.

        • Z. scrive:

          Diciamo che, dal mio punto di vista, a volte e per certe cose è bello stare insieme, mentre altre volte e per certe altre cose è bello starsene per conto proprio.

        • Peucezio scrive:

          Mah, il comunitarismo in buona sostanza vuole una società verticale, non orizzontale, non nel senso di gerarchica e non paritaria, ma nel senso che è basata su solidarietà non legate a caratteristiche intrinseche, ma storiche.
          Mi spiego meglio: se io ho una sorella o un nonno, i due sono dissimili da me (una è una donna e l’altro è un anziano), ma fanno parte della mia famiglia. Invece un mio coetaneo maschio della Nuova Zelanda è simile a me, ma ha un’origine completamente diversa.
          Non so se il buon Tönnies sottoscriverebbe quanto dico, ma il concetto è che le solidarietà orizzontali, come quella con il neozelandese, sono più tipiche delle Gesellschaften, quelle verticali, non basate su affinità intrinseche, sono Gemeinschaften.
          Poi è anche vero che le Gemeinschaften si caratterizzano per una socialità più invadente, nel senso che il vicino ti viene a rompere i coglioni ogni volta che gli serve il sale, i parenti ce li hai spessissimo in casa, gli amici ti vengono a citofonare senza avvisare prima, fai un isolato di strada e saluti un sacco di persone.
          Ma sono anche società in un certo senso più libere, o, quantomeno, più flessibili, perché le regole sono sempre adattabili e personalizzabili, c’è sempre una scappatoia, le situazioni si valutano caso per caso, com grano salis, e non sei mai schiacciato da nessun meccanismo anonimo e cieco, ma puoi sempre esprimere le tue ragioni.

    • roberto scrive:

      “…così comunisti”
      della serie, come utilizzare le parole a cazzo di cane, mi si perdoni il pacato eufemismo

      divertente invece

      “Nella citta’ in cui non esistevano beni privati, non esisteva argento e oro, sorgevano piccoli depositi comuni di vettovaglie e viveri, qua e la’ . I giovani venivano incoraggiati a rubarvi dentro; e puniti erano solo se colti sul fatto. ”

      assomiglia molto all’italia del XXI secolo, se non fosse per il dettaglio della punizione che da noi è puramente simbolica (tranne per il marocchino preso con un pezzo di fumo in tasca)

  312. mirkhond scrive:

    Per Zanardo non so, ma io non credo di essere molto portato per il comunitarismo.

    “Sarà bello, ma non per tutti, un po’ come andare nei monaci.

    Poi ho una certa diffidenza verso i gruppi dove tutti vanno d’accordo, più ancora se sono “buoni”.

    Sì, posso capirti, in quanto anch’io non amo essere irreggimentato.
    Ma la domanda che ho posto a Zanardo, mi nasce dal fatto che il Traversara critica sempre tutto e tutti, ma parte la simpatia per il piddì, che ancora non ho ben capito da dove gli nasca, non si riesce a capire lui in concreto cosa voglia dalla vita… 🙂

    • Z. scrive:

      Quello che vogliono pressoché tutti gli altri. Inclusa la propria squadra vincente in Champions. Sono una persona poco originale. Direi quasi banale, se paragonata ca molti di voi, e probabilmente il quasi è di troppo!

      • mirkhond scrive:

        E credi che il piddì sia l’unica risposta giusta?

        • Z. scrive:

          Intendi il mezzo per arrivare a quanto sopra? Credo servano impegno, avvedutezza e fortuna più che non un dato partito al potere. Credo anche che pressoché chiunque ti risponderebbe la stessa cosa. Non sono una persona originale, appunto…

  313. mirkhond scrive:

    Dietro il perculatore, chi si nasconde? 😉

    • Francesco scrive:

      temo uno che spera che Mattarella arrivi al Quirinale

      il che sarebbe una vera disgrazia, questo è uno dei più politicanti politici italioni, non credo abbia una idea fuori dalle beghe del centrosinistra

      e la sua legge elettorale è una delle cose peggiori viste in questo paese (col Milan di Inzaghi e la TV della Carrà)

      🙁

  314. mirkhond scrive:

    Tutti rispondono, fuorché colui a chi ho rivolto la domanda! 🙂

  315. mirkhond scrive:

    a cui ho rivolto ecc.

  316. Z. scrive:

    In questo articolo manca un pezzo importante della storia:

    http://www.lastampa.it/2015/01/29/esteri/sto-dalla-parte-dei-terroristi-bimbo-di-anni-interrogato-dalla-polizia-per-apologia-di-reato-xbF1Shv715p31ndVX2QrgJ/pagina.html

    quello in cui la ministra Belkacem, la femminista che vuole eliminare la prostituzione tramite la legge e che promuove modelli educativi dove si proibisce ai bimbi di dire che l’azzurro è un colore da maschietti, elogia la dirigenza della scuola per il suo operato esemplare.

  317. mirkhond scrive:

    “mentre altre volte e per certe altre cose è bello starsene per conto proprio.”

    Come darti torto, se si deve continuamente litigare!
    Come qua dentro, giusto per fare un esempio a caso! 🙂
    E per QUALSIASI cosa di cui si discute! 🙂

  318. mirkhond scrive:

    Rispondo a chi mi attacca.
    Sempre più spesso….

  319. Moi scrive:

    Eric Zemmour défend Dieudonné et la liberté d’expression sur RTL

    https://www.youtube.com/watch?v=GBt1yo69EEs

    … sorpresi ? 😉

  320. mirkhond scrive:

    Comunque Traversara, continui a non rispondere ad una domanda:

    Visto che ti piace perculare tutto e tutti, TU personalmente, che cosa vorresti dalla vita?

    • habsburgicus scrive:

      una Lucana ? 😀

    • Peucezio scrive:

      A Z. piace il mondo così com’è, viviamo nel migliore dei mondi possibili.
      Non ha aspirazioni, perché tutte le sue aspirazioni si sono compiutamente realizzate (tranne qualche minima cosa di dettaglio, ma non conta).
      Lui contempla il mondo e dice: “Ah, quanto mi piace!”.

      • mirkhond scrive:

        Ho avuto la tua stessa impressione.
        E adesso vai con le perculaggini! 🙂

      • Moi scrive:

        Solo se il PD è al Governo, però … 😉

      • Z. scrive:

        Nah, diciamo che a Z. non piace parlare in lungo e in largo di ciò che non conosce, facendo l’esperto di cose che evidentemente non sa.

        Non tutti sono come lui ma va bene così, mica dobbiamo essere tutti uguali 🙂

        • mirkhond scrive:

          Veramente modesto! 🙂

        • Z. scrive:

          Quando si è ignoranti come me la modestia non è tanto una virtù quanto una necessità 🙂

        • mirkhond scrive:

          Non buttarti giù! 🙂

        • Z. scrive:

          Sì vabbè… prima mi chiami “arnese di potere”, poi mi dici di non buttarmi giù!

          Neanche, chessò, “strumento”… proprio “arnese”, tipo un vecchio ferro da stiro scassato…

          ahò 😀 😀 😀

        • Peucezio scrive:

          Beh, la cosa è coerente.
          Mirkhond crede che tu abbia le mani in pasta e quindi pensa che tu la sappia molto più lunga di quanto fai credere.
          Io invece so bene che non hai le mani in nessuna pasta, però, per quanto tu faccia il modesto, è chiaro che hai una visione della società, della politica e, in fondo, anche della storia, molto definita e radicata, checché tu ne dica ed è evidentissimo che pensi di aver ragione e che gli altri sbagliano, che poi è esattamente quello che penso anch’io (di aver ragione), solo che non lo dissimulo dietro la falsa modestia.

        • Z. scrive:

          Tutti pensiamo di aver ragione e tutti pensiamo che gli altri sbaglino, naturalmente: e questo è vero anche per chi, come me, non ha una visione del mondo che si basa su pesantissime costruzioni teorico-ideologiche.

          Su questo siamo d’accordo. Ma non capisco bene cosa c’entri questo con la modestia, vera o falsa che sia (a proposito, perché falsa poi? non sono di quelli che si vantano della propria ignoranza, o di non capire la matematica).

        • Peucezio scrive:

          Continui a dire di essere ignorante.
          Certo, non conosci la cronologia di tutti gli stati che si sono succeduti nel Caucaso dall’Età del Bronzo ad oggi, a differenza di Mirkhond e Habsburgicus…

          Pesantissime costruzioni teorico-ideologiche…
          Mah, non saprei valutare il “peso” dell’ideologia delle democrazie liberali europee contemporanee, ma mi sembra che quanto a pervasività e capacità di condizionare le società al loro interno e di egemonizzare spazi esterni non c’è male.
          Forse non sono sistemi dogmatici, d’altronde non lo erano i fascismi, non lo erano gli assolutismi monarchici né le società teocratiche e feudali d’Ancien Régime… Lo è stato solo il marxismo alla fin fine. E la sua eredità è confluita proprio in queste democrazie liberali, almeno in Italia.

    • Z. scrive:

      Ti ho risposto sopra!

  321. mirkhond scrive:

    “anche l’iconoclasta El’cin (entrato nel Partito nel 1961), fu 1° segrretario del PCUS nell’oblast’ di Sverdlovsk dal 1976 all’aprile 1985”

    Periodo in cui (1977 se non vado errato), fece buttare giù ciò che restava della casa in cui lo zar Nicola II e i suoi famigliari furono giustiziati dai bolscevichi il 16 luglio 1918!
    Uno dei componenti del plotone d’esecuzione, era un allor giovane ex prigioniero di guerra austroungarico, divenuto celebre un quarantennio dopo: Imre Nagy!

  322. mirkhond scrive:

    Sì c’è una polemica tra gli storici se fosse lui o un omonimo tra i membri del plotone d’esecuzione.
    Io mi rifaccio a quanto scrisse Elisabeth Heresch nel suo bel libro su Nicola II!

  323. Moi scrive:

    @ ROBERTO

    Secondo il Lefebvriano Don Curzio Nitoglia, il Comunismo è la Serpe che muta pelle ad ogni generazione ma è sempre sé stessa !

    Dài, che suona fighissimo;) !

  324. Moi scrive:

    @ PEUCEZIO

    In pratica, per il Politically Correct,le Gemeinschaften vìolano costantemente la privacy e cedono costantemente al sessismo senza farsi troppi scrupoli sul razzismo 😉 🙂 … no ?

    • Peucezio scrive:

      Il politicamente corretto crede che il mondo sia nato qualche decennio fa e che esista solo l’Occidente, per cui non riesce a capire come mai ci sono millenni di storia e popoli di miliardi di uomini (dall’India alla Cina, ai popoli mussulmani, ecc.) che ignorano bellamente le sue fisime idiote.

  325. habsburgicus scrive:

    OT
    ma secondo voi perché si continua, in genere a dire che il Brasile fu scoperto dal portoghese Pedro Álvares Cabral il 26/4/1500, quando invece vi giunse alcuni mesi prima lo spagnolo Vicente Yáñez Pinzón (che fu già con Colombo nel 1492) ?

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Credo perché costeggiò la costa settentrionale, mentre a lungo la colonia portoghese del Brasile comprese prelopiù la costa orientale, da cui un’idea di Brasile in senso molto stretto.

  326. mirkhond scrive:

    Forse per via del trattato di Tordesillas del 1494, che attribuiva il Brasile alla sfera d’influenza portoghese.
    Comunque Pinzon giunse giusto tre mesi prima di Cabral (gennaio 1500)!

  327. Moi scrive:

    Noto che il fatto in sé – un bambino di otto anni, prelevato dalla classe, trascinato in un commissariato di polizia, interrogato e messo sotto indagine penale – ha suscitato ben poco interesse.

    La cosa mi stupisce ma che dire, evidentemente nel mio essere noiosamente ordinario sono una persona assai strana

    [cit.]

    Z

    ———————————-

    Più che altro è arrivato a formulare questi pensieri in maniera del tutto indipendente dall’ educazione ricevuta dai genitori, si direbbe.

  328. Moi scrive:

    Oppure il bimbo crede in Dio davvero, e non lo spaventa alcunché di “Terreno” e “Secolare” : questo spaventa troppo la République che dovrebbe rimettersi in questione a partire da Rousseau e Voltaire …

    Almeno Mirkhond dovrebbe capire cosa intendo, Z _ che pure ha avuto il merito della segnalazione_ invece è troppo materialista e non riesce a vedere oltre “il bambino di 8 anni in Commissariato di Polizia”.

    • Z. scrive:

      Beh, non hai tutti i torti:

      per me la cosa importante – e oscena – è che uno scolaro di otto anni sia stato messo formalmente sotto indagine dopo essere interrogato in un commissariato di polizia, per iniziativa del personale scolastico e con l’appoggio esplicito di un ministro della Repubblica;

      per te la cosa importante è costruirci sopra interessanti teorie psico-socio-immaginifiche, che effettivamente fatico a capire e alle quali onestamente fatico pure a interessarmi.

      Mica dobbiamo essere tutti uguali, appunto!

    • mirkhond scrive:

      Non ho capito niente!

      • Moi scrive:

        Cosa c’è da capire ?

        Nizza, bambino di anni 8 rifiuta il Minuto di Silenzio dopo la Strage del Charlie Hebdo e dice espressamente di stare dalla parte dei Fratelli Kouachi perché trova inammissibile la blasfemia contro il Profeta … le ipotesi sono già formulate, potete aggiungerne altre.

  329. Moi scrive:

    http://www.youtube.com/watch?v=cz72nsMqoGM

    Vive la republique? 50+ anti-Muslim attacks across France in Charlie Hebdo aftermath

    • Moi scrive:

      è venuto con l’ https/ … togliendolo !

      • Moi scrive:

        Comunque i Media Inglesi _ molto più “FiloBeurs” che “FiloSouchiens” _ delle “rappresaglie” anti-Islam in Francia ne parlano molto più volentieri dei Francesi stessi … forse per farli sembrare “cattivi” , a motivo d’una rivalità plurisecolare nella Storia d’ Europa?

  330. Moi scrive:

    @ Z

    Fatto gli è che su ‘sto “Cinno Islamico” non interviene nessunaltro …

    • PinoMamet scrive:

      ..ce ne potrà fregare poco?
      😉

      comunque la penso come Z., nel merito.

    • Z. scrive:

      Moi,

      — Fatto gli è che su ‘sto “Cinno Islamico” non interviene nessunaltro —

      Ma infatti mica era una critica, e men che meno una critica espressamente rivolta a te. Era solo una constatazione, ulteriore, di quanto siamo diversi.

  331. Moi scrive:

    @ Z (& @ ALTRI EVENTUALI)

    Perché pensi che il piccolo Ahmed (stesso nome del “Flic Beur” insignito della massima onorificenza militare per essere “caduto” a Parigi contro i Fratelli Kouachi, ndr ) abbia detto ciò che ha detto ?

    1

    Ripete quel che i Musulmani adulti che gli stanno attorno si dicono fra di loro …

    2

    Crede profondamente in Dio “di suo” ed è pronto a qualsiasi (!) cosa per difenderlo dal Laicismo, dalla Secolarizzazione e dalla Blasfemia …

    3

    ?

  332. Moi scrive:

    http://www.huffingtonpost.it/2015/01/10/attentato-parigi-giovane-impiegato-salva-ostaggi-_n_6448112.html

    Scusate se “rilancio” Lassana Bathily, che ha già meritatamente ottenuto Cittadinanza Francese Honoris Causa … ma non vorrei che andasse disperso nel mare magnum commentorum ;).

  333. Moi scrive:

    Anche questo è venuto con l’ https/ … togliendolo !

  334. habsburgicus scrive:

    perché non riesco più a commentare ?
    mi mette Forbidden

  335. habsburgicus scrive:

    quando metto i link…così viene

  336. Moi scrive:

    Metti i link a partire da “WWW”, senza “http/” o “https/” … a me li ha presi.

  337. Moi scrive:

    @ Z

    So che dirai che i “Facta” parlano di un bambino di 8 anni in Commissariato di Polizia … e NON lo nego. Solo che mettere il Credere in Dio nel novero delle “Pugnectae” quando c’ è di mezzo l’ Islam mi pare quanto mai un azzardo.

  338. Moi scrive:

    La cosa più grottesca è vedere definito “Crociato” il Charlie Hebdo … che ha sempre ritenuto che offendere tutto e tutti (Cristianesimo più che compreso, solo che i Cristiani Odierni le provocazioni le ignorano completamente !) nella maniera più becera che si possa concepire costituisca la forma più alta della Libertà di Espressione !

  339. mirkhond scrive:

    Moi

    Quando qualcuno non commenta o non risponde ad un commento o segnalazione di qualcun altro, che sia io, tu, Pino o Miguel, forse è perché la cosa in quel momento ci sfugge, soprattutto se non stiamo in internet, e ci addormentiamo con un commentario con già 1359 commenti e ce ne alziamo con uno di 1382!
    Con questo, 1385! 😉
    Inoltre, qui ognuno di noi spesso interrompe il filo di una discussione con tutt’altri argomenti, interssantissimi per carità, ma che appunto il quel momento ti fanno perdere il filo di un discorso in cui, sempre in quel momento sei concentrato.
    E siccome non abbiamo il dono della bi/tri/quadri/miriade-locazione mentale, uno non ha colpa se riesce a seguire un solo argomento per volta!
    ciao! 🙂

  340. Moi scrive:

    Ahmed: “un enfant de 8 ans dans un commissariat, c’est grotesque”

    http://www.youtube.com/watch?v=bR7Eu0tGuQA

  341. mirkhond scrive:

    Ho letto l’articolo riguardante la vicenda del piccolo Ahmed di 8 anni.
    Ridicola e grottesca se non fosse un indizio del crescente clima di paura che sta percorrendo la Francia dopo l’attentato dello scorso 7 gennaio.
    Un clima analogo e già vissuto altre volte, quando una società si sente minacciata, magari esageratamente, e nell’uomo anche comune, o come in questo caso il maestro e il preside di una scuola elementare, esce fuori il peggior inquisitore.
    Cose che pensiamo avvenissero solo in passato, ai tempi del re Antioco IV Epifane alla vigilia della rivolta dei Maccabei, oppure ai tempi delle persecuzioni anticristiane tra I e IV secolo dopo Cristo nell’Impero Romano, o quelle tra gli stessi Cristiani a seconda del gruppo di potere verso i rispettivi dissidenti “eretici” o no.
    Oppure le cacce alle streghe e agli Ebrei nell’Europa cristiana antico regime, o quelle dei cattolici reazionari in quella laica, rivoluzionaria e illuminista.
    Il terrore rosso nell’Urss e nei suoi satelliti.
    Ma anche nella stessa Francia della guerra di Algeria del 1954-1962, quando polizziotti francesi a Parigi si dettero alla caccia e al linciaggio dei maghrebini residenti in Francia, come documentato da Domenico Losurdo.
    Insomma Moi, niente di nuovo sotto il sole, anzi l’ombra della paura e dell’isteria di massa.
    Che non risparmia nessuno, nemmeno i più piccoli purtroppo.

    • Z. scrive:

      Qualcosa di nuovo secondo me c’è: deportare un bambino di otto anni in commissariato, interrogarlo e iscriverlo nel registro degli indagati in nome della libertà e della democrazia mi sembra un’iniziativa abbastanza moderna, nella sua oscenità.

      • mirkhond scrive:

        I Savoia nel XVII secolo strappavano i bambini valdesi alle loro famiglie per darli a famiglie cattoliche!
        Però si era nell’ancien regime!
        Oggi invece si continua a commettere abusi sugli indifesi, in nome della lotta a quello che i Savoia facevano ai Valdesi nel XVII secolo!

      • Moi scrive:

        O i bambini Aborigeni e Mahori nell’ Oceania ancora con Churchill …

        • Moi scrive:

          Māori, senz’ acca …

        • mirkhond scrive:

          O ancora i bambini canadesi amerindi che, negli anni’50-’60 del XX secolo, venivano stappati alle famiglie e affidati ad istituti cattolici e protestanti dove venivano SESSUALMENTE ABUSATI.
          Come dalle denunce del pastore protestante Peter Annett, duramente perseguitato a sua volta dalle lobbies cattolica e protestanti canadesi, per queste denunce che fa da oltre 20 anni!

  342. Moi scrive:

    Apologie du terrorisme: le père d’Ahmed, 8 ans, assure que son fils ignore ce qu’est le terrorisme

    http://www.youtube.com/watch?v=ljKPiJMctbc

    Au lendemain de la convocation au commissariat de Nice de son fils de 8 ans, accusé d’avoir proféré dans sa salle de classe des propos qualifiés d'”apologie du terrorisme”, Mohamed Kebabsa a livré sa version des faits devant nos caméras. Il affirme que son enfant ne sait pas ce que signifie le mot terrorisme, ajoutant que l’attentat de Charlie Hebdo était “un acte barbare”.

  343. Moi scrive:

    Le Coran en rupture de stock après les attentats et mise en avant des livres favorables à l’islam

    https://www.youtube.com/watch?v=6d1XQnk7B9M

  344. Moi scrive:

    Considerando che risale a un mesetto “prima” …

    http://www.youtube.com/watch?v=d7BoDcF5Luc

    … abbastanza inquietante; “La laïcité est en train de devenir une religion”, estime Tariq Ramadan (in difesa contestuale dei presepi in prossimità dei luoghi pubblici in Francia …)

    • mirkhond scrive:

      La laicità E’ una religione.

      • Z. scrive:

        Mica detto. Io sono laico e non sono religioso, così come non sono anticlericale.

        • mirkhond scrive:

          Come hai riportato sopra, nella LAICISSIMA Francia, un bambino di 8 anni e famiglia stanno passando dei GUAI, solo perché non si sono inchinati a baciare il MOLOCH della BLASFEMIA!
          Dai tempi della persecuzione antigiudaica di Antioco IV Epifane nel 168-166 a.C. ad oggi, l’uomo è rimasto sempre lo stesso.
          Anche sotto la RELIGIONE del laicismo.
          Poi, come in OGNI religione, grazie a Dio, ci sono le persone buone, lucide e che sanno ragionare in momenti di isteria collettiva…
          Ieri come oggi, Traversara…

        • Z. scrive:

          Se vuoi dire che si può essere laici e fanatici hai senz’altro ragione. Ma questo non significa che essere laici significhi essere religiosi.

          Il mondo è davvero bello perché è vario, anche se ai fanatici di ogni casa e colore questo non piace.

  345. Moi scrive:

    Rimuovere i Presepi dai Luoghi Pubblici …

    http://www.lefigaro.fr/vox/societe/2014/12/08/31003-20141208ARTFIG00202-quand-melenchon-demandait-l-interdiction-des-creches-dans-les-lieux-publics.php

    richiesta laicista che ha avanzato il Massone Mélenchon e NON delle Associazioni di Musulmani … more solito.

  346. Moi scrive:

    Sempre bisogna togliere “http/” o “https/” dai link che poi wordpress li rimette in automatico e c’ è il link diretto … però NON ne capisco il motivo.

  347. mirkhond scrive:

    “Ma questo non significa che essere laici significhi essere religiosi.”

    Si che lo sono, perché di fronte alla vita e alle sue sfide, non si è neutri, ma si prende comunque una posizione.
    Anche nel non prendere affatto una posizione.
    Il laico la sua scala di valori ce li ha eccome.

    Altrimenti non sarebbe un essere umano!

    • Z. scrive:

      Duca, “prendere posizione” non significa necessariamente “essere religiosi”.

      E neppure “avere una scala di valori” significa necessariamente “essere religiosi”.

      Così come, del resto “essere religiosi” non significa necessariamente “essere fanatici”.

  348. Moi scrive:

    Questa, poi !

    Il primo libro del 2015 di Eric Zemmour è edito dalla Piemme e non sembra avere equivalente in Francese

    … a meno che non sia un’ antologia di altri libri, visto che Zemmour ha un “Approccio Olistico” al Suicidio Identitario Francese (che poi è lo stesso di tutto l’ Occidente, solo che ritiene che quello Francese sia il più emblematico di tutti, visto che il Giacobinismo e l’ Ideologismo partì di lì !) e l’ Islam è uno dei tanti neanche il più “grave” dei temi che affronta, seppur tutti interrelati.

    Negli anni Settanta, ai tempi della crisi petrolifera, le autorità francesi dovettero scegliere tra il rinvio nel paese d’origine di tutti coloro dei quali le fabbriche non avevano più bisogno e l’accoglienza degli stessi, imminenti disoccupati. Abbiamo scelto la soluzione “umanitaria”.

    http://www.edizpiemme.it/libri/sii-sottomesso

    Sii sottomesso.
    La virilità perduta che ci consegna all’ Islam.

    di Eric Zemmour

    Negli anni Settanta, ai tempi della crisi petrolifera, le autorità francesi dovettero scegliere tra il rinvio nel paese d’origine di tutti coloro dei quali le fabbriche non avevano più bisogno e l’accoglienza degli stessi, imminenti disoccupati. Abbiamo scelto la soluzione “umanitaria”.

    La nostra società femminile non poteva sopportare la crudeltà di uno strappo. Abbiamo rifiutato la soluzione da uomini, quella che respinge chiunque venga percepito, anche inconsciamente, come rivale nella competizione per la conquista della donna. Abbiamo preferito la dolcezza di una soluzione femminile, l’accoglienza, l’integrazione. Questa parola è diventata magia, religione, esorcismo. Ha rimpiazzato il modello dell’assimilazione.

    Rinunciare ad assimilare gli immigrati e i loro figli vuol dire rinunciare a imporre loro – virilmente – la nostra cultura. Di fronte a quest’ultima prova di debolezza, così femminile, i figli di quegli immigrati preferiranno riavvicinarsi alla legge del padre, trasfigurato, idealizzato, e vendicarlo. In base a questo, trasgrediranno disinvoltamente la legge, odiata matrigna.

    In questa società di “ragazze”, loro saranno uomini. È uno scontro in cui è in gioco il predominio virile. Uno scontro che può solo essere all’ultimo sangue.

    Provocatorio, disturbante e politicamente scorretto, Zemmour si scaglia contro la devirilizzazione dell’uomo europeo e il suicidio della società occidentale, offrendo un’interpretazione della crisi in cui siamo sprofondati che catalizza la rabbia anti-élite.

    Eric Zemmour

  349. mirkhond scrive:

    A maggior ragione un uomo devirilizzato dovrebbe piuttosto guardare con ammirazione a società in cui l’uomo è l’uomo e la donna è donna.
    Invece di demonizzarla IN CONTINUAZIONE in nome di quella cacca di laicità e altre stronzate sessantottine che hanno portato solo al VUOTO ESISTENZIALE che affligge tanti di noi!

    • Moi scrive:

      Però Zemmour su una roba almeno, ha ragione:

      l’ Occidente Moderno, Ideologie & Costituzioni & Istituzioni con la Maiuscola, l’ ha plasmato la Francia molto più di USA e Gran Bretagna … attuali inesauribili Fucine di Politically Correct !

  350. Moi scrive:

    In pratica, con il ’68 c’è stata la Morte del Padre, la Fine del “Patriarcato”… ma il Padre in realtà è risorto, sottoforma di Islam !

  351. mirkhond scrive:

    Moi

    Un regalino per te:

    http://youtu.be/HfhY3b-OGds

  352. Mauricius Tarvisii scrive:

    Comunque l’uso a casaccio del termine “laico” non riuscirò mai a digerirlo 😀

    • Moi scrive:

      Cosa proponi e come lo definisci, in alternativa ?

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Il vocabolario propone ateo o agnostico 😀

        • Moi scrive:

          Il “Laico”, in politica, può essere anche un Cattolico che ritenga la Fede “una verità ma NON l’ unica verità” (così, senza pronunziare “v” maiuscole …) e questo gli consente persino di poter accedere alla Massoneria, almeno le Logge più “soft” …

          … come il GOI (Grande Oriente d’ Italia) , che secondo me il Gran Maestro Gustavo Raffi NON doveva abdicare per l’ insulso Stefano Bisi.

        • Moi scrive:

          Anzi, il CattoMassone spesso è così zelante da non pronunciare neppure “Fede” con la maiuscola 😉 …

          e, come ha scritto giustamente Luciano De Crescenzo, le maiuscole degli Idealisti e dei Fedeli si odono eccome, da come essi s’ inorgogliscono nel pronunziare certe parole 😉 …

        • PinoMamet scrive:

          In effetti Mauricius nell’uso comune “ateo” è chi non crede in Dio, mentre “laico” è che chi non si identifica con le posizioni sociali o politiche della Chiesa cattolica;
          mi sembrano due concetti nettamente diversi.

          Poi certo, per la Chiesa “laico” vuol dire chi non fa parte del clero, ma ormai il linguaggio comune ha dato alla parola un significato ulteriore che mi sembra bene attestato, tant’è vero che si parla comunemente di “laicità di Stato”
          (concetto molto distante, come vedi benissimo anche tu, dall’ “ateismo di Stato”) “laicità”, “laicismo” ecc.

        • PinoMamet scrive:

          In francese, tanto per complicarsi la vita, c’è differenza tra sostantivo e aggettivo, scritti in modo diverso:

          “Un autre usage veut que « laïc » désigne plus précisément les croyants n’ayant pas reçu d’ordination sacerdotale, tandis que « laïque » s’appliquerait à tous ceux, tant croyants qu’incroyants, qui respectent et défendent la laïcité3. ”
          (Da Wikifranzosa)

          In italiano si può scrivere in un modo solo, mica è colpa nostra… 😉

        • Moi scrive:

          “laïc” e “laïque” che però si distinguono solo allo scritto, visto che all’ orale è sempre “laìch” …

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Laico si può usare come sinonimo di laicista (ovvero fautore della laicità dello Stato), ma in tal caso non si può opporre a “cattolico”. Potete usare come contrari “clericale”, “neoguelfo” o quello che volete, ma la dicotomia laici-cattolici è puramente priva di senso.

          Più su, comunque, laico stava venendo usato come non credente.

        • Z. scrive:

          Il vocabolario (siempre Treccani, come quando c’era Lui, caro Lei), propone anche laico come aggettivo nel seguente sign.:

          Che s’informa ai caratteri del laicismo (in opposizione a confessionale): professare idee, essere di tendenze l.; movimenti l.; la cultura l.; partiti l., quelli che dichiarano la propria libertà da ogni forma di dogmatismo ideologico, non soltanto religioso; scuola l., quella scuola nella quale è esclusa ogni ingerenza ecclesiastica e sono riconosciute e difese la piena libertà d’insegnamento e l’essenza critica, antidogmatica, del sapere; Stato l., quello che riconosce l’eguaglianza di tutte le confessioni religiose, senza concedere particolari privilegi o riconoscimento ad alcuna di esse, e che riafferma la propria autonomia rispetto al potere ecclesiastico.

  353. Moi scrive:

    Come diceva un vecchio amico di famiglia di DP (Democrazia Proletaria) :

    Lamentarsi di quel che non va, non basta ! Altrimenti non stai parlando di “politica” … stai parlando dei cazzi tuoi !

    [sic]

  354. habsburgicus scrive:

    buchanan.org/blog/the-persians-are-coming-15516

    critica alla politica estera medio-orientale da parte di un americano di destra (e in più cattolico)

  355. habsburgicus scrive:

    funziona…
    non l’ho messo (http) e poi è venuto lo stesso automaticamente
    Moi, sei un mago 😀

  356. Moi scrive:

    http://www.youtube.com/watch?v=KVwrPgIW4TY

    NON so se questa registrazione sia autentica, ma … suppongo che in Moschea, al contrario, Ordine & Disciplina regnino sovrani, anche coi più piccoli che sono Uomini & Donne in miniatura (come nella Chiesa Pre-Conciliare che ancora NON aveva capitolato alla Pedagogia Massonica di Rosseau & Allievi) !

    • Moi scrive:

      Allievi come sostantivo, non nel senso di “Stefano” il Professore di Filoislamicologia 😉 !

    • PinoMamet scrive:

      “suppongo che in Moschea, al contrario, Ordine & Disciplina regnino sovrani, anche coi più piccoli che sono Uomini & Donne in miniatura (come nella Chiesa Pre-Conciliare che ancora NON aveva capitolato alla Pedagogia Massonica di Rosseau & Allievi) !”

      Moi, ma che stai a ddì?

      Mo’ un prete dice a una scolaresca di stare in silenzio, e tu ci fai sopra tutta una teoria sulle moschee (dove mi pare di capire che non sei mai entrato, quindi, permettimi, che ne sai?) e le chiese pre-conciliari…
      😉

      dai là… 😉

      • Moi scrive:

        moschee (dove mi pare di capire che non sei mai entrato)

        ———-

        Qui sbagli 😉 … è per la chiesa pre-conciliare che mi manca il Flusso Canalizzatore 😉 …

        • Moi scrive:

          Ah, son stato anche in qualche Sinagoga … e anche colì Oridine e Disciplina regnavano sovrane. 😉

        • PinoMamet scrive:

          Scusa ma allora se sei entrato in una moschea perché scrivi “suppongo”?

          In sinagoga in che occasione sei entrato, per curiosità?

        • Moi scrive:

          “Suppongo” nel senso di “suppongo anche durante la funzione” (visto che vi sono entrato in momenti non di preghiera, con tutti i crismi delle scarpe o delle kippah … che NON sono problematici nei loro contesti)

          In Moschea, per interesse più o meno turistico 😉 e altrettanto in Sinagoga, anche se in Sinagoga ci sono stato un paio di volte “con la Scuola” (Bologna e Venezia) … fra l’ altro quella di Bologna _ Via de’ Gombruti, la conoscerai suppongo …_ è imboscatissima.

        • Moi scrive:

          L’ unico posto in cui abbia trovato “regole per entrare” in chiese cattoliche sono stati Malta (ma NON mi ha sorpreso, visto che “per farsi capire dagli Italiani” dissero _ prima (!) del 11 Settembre 2001_ di essere Cattolici ma di crederci sul serio, come se fossero Musulmani) e il Duomo di Milano (con tutta l’ ipocrisia che NON fanno entrare la Signora Nessuno 😉 se ha le maniche corte MA Lady D invece in maniche corte vi entrò tranquillamente … e NON infierisco oltre, in fondo sono decisioni della Curia Meneghina.)

        • PinoMamet scrive:

          Perché non mi fa commentare?

        • PinoMamet scrive:

          Comunque avevo scritto un commento lunghino per dire che dipende, a volte sono vuote, più raramente sono piene…

        • Moi scrive:

          vuote o piene … che ?

        • roberto scrive:

          chiese cattoliche in cui non puoi entrare sbracato ce ne sono a mazzi, anzi direi che in tutte le chiese-museo c’è il cartellino “no shorts” o simili all’entrata.

          per la cronaca in russia sono stato espulso da una chiesa ortodossa con una mia amica perché lei era in pantaloni (jeans nomalissimi e scarpe da tennis) e ci hanno poi spiegato che durante la funzione le donne devono avere la gonna….

        • Moi scrive:

          @ PINO

          Prova a rispondere giù in fondo ai commenti …

        • roberto scrive:

          “quella di Bologna _ Via de’ Gombruti, la conoscerai suppongo …_ è imboscatissima.”

          talmente imboscata che ne apprendo or ora l’esistenza!

        • Moi scrive:

          @ ROBERTO

          Però al Duomo di Milano il cartello pudico lo applicano anche, ma … se qualche Stilista ne fa un Tempio di Mammona 🙂 ipso facto con il cartello pubblicitario su una parete esterna, eh… mica protestano !

  357. mirkhond scrive:

    “Io invece so bene che non hai le mani in nessuna pasta”

    Vorrei saperlo anch’io….
    In pratica gli stai dando dell’idiota? 🙂

  358. mirkhond scrive:

    “anzi direi che in tutte le chiese-museo c’è il cartellino “no shorts” o simili all’entrata.”

    Sarà un ‘iniziativa ripresa in tempi recenti però, visto che quando andai in San Giovanni in Laterano, quindici anni fa, di visitatori, soprattutto anglosassoni, che entravano con bermuda e pantaloncini da checca, ne entravano eccome.
    E i sanpietrini di guardia non dicevano nulla…

    • Moi scrive:

      L’Italia in questo è un Paese profondamente contraddittorio … forse perché ha ragione De Crescenzo sul fatto che la Chiesa Cattolica NON ha MAI spazzato via il Paganesimo del tutto ! … E infatti secondo Don Baget Bozzo i Musulmani si sentono chiamati a riuscire in Europa in questo compito _ per conto del Dio di Adamo, Abramo, Mosè, Gesù e ovviamente Maometto ! _ in cui il Cristianesimo ha palesemente fallito !

      • Moi scrive:

        Paganesimo Neo o Vetero, Secolarizzazione, Pastafarianesimo, Ateismo serioso o UAARoso , Laicismo … sempre Dar-Al-Kufr gli è !

  359. Moi scrive:

    Credo di averlo già segnalato, ma fa lo stesso …visto che ci sta contestualmente :

    http://www.informarexresistere.fr/2012/08/18/caro-cardinal-scola-perche-scarpa-fetish-si-e-spalla-scoperta-no/

    Caro cardinal Scola, perché scarpa fetish sì e spalla scoperta no?

  360. Moi scrive:

    la dicotomia laici-cattolici è puramente priva di senso.

    [cit.]

    Mauricius

    —————————-

    Concordo, ma “Laici VS Cattolici” è anche “molto Italica”, come dicotomia … seconda per “Italicità” 😉 soltanto a “Atei VS Cattolici”. Se non altro, con l’ aumento “a busso” 🙂 di Musulmani, perfino i più ottusi AntiClericali _ seppure lentamente e con gran fatica … _ lo stanno capendo !

  361. mirkhond scrive:

    “la dicotomia laici-cattolici è puramente priva di senso.”

    Oggi, sì.
    Ma non certo 100-200 anni fa….
    Se per laico intendiamo colui che non si riconosce in un credo religioso…

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Il che è un uso improprio del termine.

      • Z. scrive:

        Eh, ma allora dovremmo concludere che anche “antisemita” nel senso di “che detesta gli ebrei” è un uso improprio del termine.

        E così “ideologia” nel suo significato di “complesso di credenze, opinioni, rappresentazioni, valori che orientano un determinato gruppo sociale” (Treccani), che poi è il significato che comunemente viene dato al termine.

        E così “film” se non si fa uso di pellicola nelle riprese.

        E così via 🙂

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “Antisemita” è una parola con una determinata storia, legata a determinate teorie razziste. L’uso improprio di “laico”, invece, è una roba abbastanza recente che non trova appiglio in nessuna teoria pseudoscientifica 😉

        • Z. scrive:

          L’uso di laico nel sign. indicato dal vocabolario Treccani è diffuso da tempo, e non solo in Italia (ricordo di averlo letto ad es. sul World Factbook della CIA una quindicina di anni fa).

          Oltre tutto, quando il termine “antisemita” è stato adottato dai fautori delle note teorie pseudoscientifiche, esso a quanto mi risulta già esisteva, ed esisteva con un significato diverso e più aderente all’etimo letterale.

          Detto questo, quando scrivo “sign.” mi sento molto erudito 😀

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          L’uso del vocabolario, sì.
          Peccato che tu non costituisca Stato, né movimento, né istituto di istruzione 😀

        • Z. scrive:

          E insomma, pure tu cominci a non stare attento? Mica hai la scusa dell’incipiente senilità, tu!

          Che s’informa ai caratteri del laicismo (in opposizione a confessionale): professare idee, essere di tendenze l.; movimenti l.; la cultura l.; partiti l., quelli che dichiarano la propria libertà da ogni forma di dogmatismo ideologico, non soltanto religioso; scuola l., quella scuola nella quale è esclusa ogni ingerenza ecclesiastica e sono riconosciute e difese la piena libertà d’insegnamento e l’essenza critica, antidogmatica, del sapere; Stato l., quello che riconosce l’eguaglianza di tutte le confessioni religiose, senza concedere particolari privilegi o riconoscimento ad alcuna di esse, e che riafferma la propria autonomia rispetto al potere ecclesiastico.

          E che cos 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Mah, l’uso di laico nel senso di “non affiliato a un partito di orientamento religioso” mi sembra ampiamente attestato, perché sono almeno 25 anni (da quando andavo al ginnasio) che i cattolici rompono a dire “ehi, laico vuol dire non prete!” 😉

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Manca solo la tendenza alla mia lista di prima. Sei per caso una tendenza? 😀

        • Z. scrive:

          Pino,

          vero, e direi che sono almeno quarant’anni che si parla (ad es.) di “favorire l’alternanza tra laici e cattolici” alla presidenza della Repubblica…

        • Z. scrive:

          No Maurì, ma – in linea con quanto suggerito dal vocabolario Treccani – professo idee laiche, pur non essendo ancora un’istituzione.

          E sottolineo ancora 😀

  362. mirkhond scrive:

    Sarà improprio quanto si voglia, però il significato del sentire comune, quello è…

  363. mirkhond scrive:

    Tipo… 😉

  364. mirkhond scrive:

    “L’uso improprio di “laico”, invece, è una roba abbastanza recente che non trova appiglio in nessuna teoria pseudoscientifica ;-)”

    L’uso di un termine puo’ anche seguire un’evoluzione in tempi differenti.
    Fino al XVIII secolo indicava semplicemente il fedele cristiano non membro del clero.
    Poi, indicò colui che non si riconosceva in uno stato ne in una società confessionale, anche se in privato poteva essere credente.
    Ed infine (senza soppiantare del tutto il secondo significato) ha indicato ed indica colui che avversa in toto o quasi un credo religioso.
    Specialmente se tale credo viene percepito come una minaccia al suo modo di vivere non religioso.
    O diversamente religioso….

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Insomma, stai dicendo che dobbiamo togliere ad una parola univocità per permetterle di acquisire un nuovo significato… che però non c’è, visto che la si vuole usare per indicare l’anticlericale cristiano, il neopagano, quello che semplicemente non si pone il problema della religione e Odifreddi?
      Non voglio essere liberticida 😀 ma mi piacerebbe poter capire cosa intende il mio interlocutore quando si presenta come “laico”*.

      *In italiano corretto il problema non si pone, perché il contesto rivela tutto.
      Se parlo di uno Stato, è chiaro che laico può essere solo il contrario di confessionale. Idem, se parliamo di posizioni politiche, laico può indicare solo laicista. Il che salva il significato primario del termine, che indica un non chierico, da qualsiasi rischio di ambiguità.

      • Francesco scrive:

        stai dicendo che Mattarella è un laicista? lo direi di Pannella senza esitazioni ma di lui non ne sono certo

        ciao

    • Peucezio scrive:

      Ad ogni modo la semplice ratifica dell’uso e il rifiuto di ogni normativismo non può valere in nessun caso per le lingue scritte, tantomeno per quelle ufficiali e dotate di tradizione letteraria.
      Solo nel caso dei dialetti, e dei dialetti privi di tradizione letteraria illustre, l’uso è l’unica norma.

  365. mirkhond scrive:

    “Insomma, stai dicendo che dobbiamo togliere ad una parola univocità per permetterle di acquisire un nuovo significato…”

    Mica lo dico io.
    Mi limito a constatare l’evoluzione dello stesso termine in differenti significati nel tempo.
    Che c’entrano i neopagani, che sono dei religiosi sia pure bislacchi? 🙂

  366. mirkhond scrive:

    “Se parlo di uno Stato, è chiaro che laico può essere solo il contrario di confessionale. Idem, se parliamo di posizioni politiche, laico può indicare solo laicista.”

    Ed è proprio ciò che intendo e che intende il sentire comune…

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Ma QUESTO è l’uso corretto. Scorretto, al contrario, usarlo come sinonimo di non credente.

      • mirkhond scrive:

        Non sempre, perché OGGI per laico si intende anche il non credente.
        Al massimo un credente annacquato….

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Cioè qualunque cosa, in pratica.

        • mirkhond scrive:

          Cioè qualunque cosa NON si riconosca in un sentire religioso.
          Questo è il senso COMUNE che OGGI si da al termine.
          Anche se a te non piace….

        • PinoMamet scrive:

          “Cioè qualunque cosa, in pratica.”

          Mi sembra un falso problema, tutto lessico e niente arrosto 😉

          nella realtà, tu e Francesco siete dei cattolici , Roberto e Z. sono dei laici .

          certo, è un uso impreciso, ma, che ci vogliamo fare? 😉

        • Francesco scrive:

          Pino

          non sono d’accordo.

          Io e Moi siamo dei laici cattolici (per noi), dei cattolici (per i laicisti), dei minchioni (per i cattolici adulti, che sono molto razzisti)

          Roberto e Z sono degli atei con leggere, per fortuna, tendenze laiciste (cioè a rompere i marroni ai credenti)

          la Francia è una specie di Lager laicista

          ciao

        • Z. scrive:

          Lo vedi che non stai attento, né su di me né su Roberto né su Moi?

          Io nelle questioni religiose non entro proprio, e non mi risulta di aver mai detto ai credenti come dovrebbero comportarsi. Credo che lo stesso valga per Roberto.

          Moi mi risulta non sia affatto credente, e anzi almeno una volta ha scritto che a suo giudizio una persona veramente libera non dovrebbe esserlo.

          E stai più attento, perdinci 🙂

        • Francesco scrive:

          io sono attento Z

          sei tu che sei anguillesco ma alla fin fine scalfariano

          faccina cattiva

        • Z. scrive:

          Non ho mai letto un articolo di Scalfari per intero, quindi non saprei dirti se mi sento scalfariano o meno.

          Però ho sempra avuto stima per Scalfaro!

          Comunque sono quasi certo che Moi non sia né credente né cattolico (posso sbagliarmi), e certissimo di non essere solito dire ai cattolici come devono o dovrebbero comportarsi (questo Moi invece lo fa!).

  367. mirkhond scrive:

    “Il che salva il significato primario del termine, che indica un non chierico, da qualsiasi rischio di ambiguità.”

    Lo salva in un contesto cattolico.

  368. mirkhond scrive:

    “pur non essendo ancora un’istituzione.

    E sottolineo ancora :D”

    Ma vicinissimo comunque alle ATTUALI istituzioni! 🙂

  369. Moi scrive:

    Io sapevo che “laico” significasse di base OGGI “chiunque ritienga che politica e religione debbano procedere sempre e comunque separatamente” … perfino se prete ;).

  370. mirkhond scrive:

    Infatti!

  371. mirkhond scrive:

    Del resto per personalità e partiti laici, si intendono persone e partiti non confessionali, anche se singole personalità all’interno di tali partiti possano essere credenti a titolo personale.
    Come anche non credenti.

  372. Moi scrive:

    Per dirla con Luciano De Crescenzo, penso che in Italia gli “Speranti” siano molti di più dei “Credenti” :

    https://marisamoles.wordpress.com/2012/07/22/libri-fosse-a-madonna-di-luciano-de-crescenzo/

  373. Moi scrive:

    In teoria definitoria, è un “laico” anche lui :

    https://www.youtube.com/watch?v=Pb6vHtdtP4U

    Danilo Valla :

    La Bibbia sbaglia_ Risposte ad alcuni scrittori

  374. Moi scrive:

    @ PINO

    Geova non è il nome di DIO!

    https://www.youtube.com/watch?v=W4zZNQQqxNg

    [“Tirone” … v.di 😉 ]

    … ti risulta ?

  375. mirkhond scrive:

    “Roberto e Z sono degli atei con leggere, per fortuna, tendenze laiciste (cioè a rompere i marroni ai credenti)”

    Veramente mi sembra che non li rompano proprio.
    Con loro le dispute vertono quasi solo sulla comunità eurocratica!

    “La Francia è una specie di Lager laicista”

    Concordo al 100%! 🙂

  376. mirkhond scrive:

    “Io e Moi siamo dei laici cattolici (per noi), dei cattolici (per i laicisti), dei minchioni (per i cattolici adulti, che sono molto razzisti)”

    Veramente cosa sia Moi, ancora non è ben chiaro, visto che nel cogliere i paradossi di OGNI realtà umana, finisce sempre e solo per perculare a destra e a manca… 🙂

    Per quel poco che se ne riesce a capire, parrebbe essere un ex comunista deluso dalla deriva liberare del fu PCI (deriva cara al suo concittadino e connazionale Zanardo, invece 😉 ), che da laico, però ha riscoperto il Cattolicesimo, ma solo se coerente e non una buffonata alla grest della Chiesa giocherellona post-Vatikano II! 🙂
    Questa, almeno, la mia impressione…. 🙂

  377. mirkhond scrive:

    deriva liberaLe

  378. mirkhond scrive:

    “Lo vedi che non stai attento, né su di me né su Roberto né su Moi?”

    Non sta attento su nessuno di noi!
    Altrimenti dove troverebbe lo spunto per le sue provocazioni? 🙂

    • Z. scrive:

      Potrebbe benissimo molestarci comunque 🙂

    • Francesco scrive:

      se non stessi attento, le mie provocazioni non sortirebbero nessun effetto

      poi non sono quasi mai provocazioni, sono risposte sintetiche

      che io sono di poche parole

      e qualche volta distratto o l’età mi frega

      😉

  379. mirkhond scrive:

    E’ la tipica forma mentis ciellina!
    partire all’attacco contro tutti e tutto ciò che gli appare conformismo di sinistra (ovviamente 😉 ).
    Solo che, come altri esemplari della specie, prende spesso dei capitomboli pazzeschi! 🙂

  380. Moi scrive:

    @ TUTTI (SPECIE @ PINO)

    *** Sulle risposte [interessanti], devo dire …] del Prof. Danilo Valla circa i presunti “errori” scientifici della Bibbia … ***

    Possibili spiegazioni “laiche” (cioè NON religiose !):

    1

    I fiumi “incriminati” dell’ Eden, quelli “aggiuntivi” al Tigri e all’ Eufrate, sono il Pinson e il Ghihon probabilmente non ancora prosciugati, come dimostrano le odierne scansioni fotografiche satellitari, ai tempi delle prime versioni mitologiche … in fondo, il termine “Mesopotamia” significa “Terra fra i Fiumi” senza espressamente il “due” , o no ?

    2

    Lepri e conigli non sono mai stati “roditori” propriamente detti, ma “lagomorfi” : palese (per gli zoologi) l’ “anomalia” di formula dentaria. Inoltre, sì: seppure in maniera diversa e secondo una biologia diversa ruminano. Ruminazione che avviene però nell’ intestino anziché nello stomaco.

    http://www.caccia-ti.ch/lagomorfi.htm

    come avranno fatto, digià nell’ Antichità Ebraica, (fino a farne perfino un’ irrisolta ancor oggi diatriba kosheristica, mi pare !) a capirlo ? Allevandoli, osservandoli in “smorfie” simili ai ruminanti “veri e propri” ? Boh … Magari chi ha vissuto in campagna vedendo dal vivo (!) altre bestie oltre ai soliti cani, gatti e piccioni lo ha notato “di suo” che i “cunéin” ; -) ruminano in qualche particolare modo …

    http://www.apa.cn.it/Sezioni/Ovi/Img/Foto3.gif

    cfr.

    Fra l’ altro, neppure sono chissà che ghiottoni di carote :

    http://i.stack.imgur.com/jDISA.jpg

    Tutta colpa, difatti, della Warner Bros … che s’ispirò a una scena con Clark Gable _ nel film “It Happened One Night” del 1934 _ per il personaggino animato (sempre trovato antipatico) di Bugs Bunny nel 1940 !

    • Moi scrive:

      @ PINO

      Quindi l’ “immondità” è l’ azione di ruminazione in quanto tale ? Va be’, la lepre posso pure capire, visto che approda ipso facto all’ autocoprofagia … ma le altre bestie ?

      Ah, il terribbbile 😉 suino ha tanti difetti, ma NON rumina … in ogni caso emerge un notevole spirito d’ osservazione degli Antichi Ebrei per quanto concerne gli animali …

      • Moi scrive:

        it.wikipedia.org/wiki/Animali_impuri

        quindi c’è anche un halal più “basic” e uno più “tricky” ? 😉

      • PinoMamet scrive:

        Allora, ruminante + zoccolo diviso in due = puro

        Il maiale ha lo zoccolo diviso in due, ma non rumina = impuro
        il cavallo rumina, ma ha lo zoccolo intero= impuro
        il coniglio ha la zampina, niente zoccolo= impuro

        il bovino = puro.

        Però puro non significa automaticamente anche casher.
        Per essere casher, l’animale puro deve essere “shactato” (macellato secondo l’uso ebraico).

        Gli animali acquatici devono avere pinne e squame.
        Tonno, trota, carpa, pesce spada… = puri
        gamberetti, vongole e cozze= impuri

  381. Moi scrive:

    sostituito http con www sennò non partiva …

  382. mirkhond scrive:

    Come nasce tale concetto di impurità nel Giudaismo?

  383. Moi scrive:

    Il cavallo non è ruminante … ed è perissodattilo. Torna 😉

  384. mirkhond scrive:

    Interessante il discorso sui 4 fiumi dell’Eden.
    Solo che vorrei sapere degli altri due, il Gihon e il Pison a quali dei fiumi o meglio degli alvei inariditi, si riferisce il professor Valla…
    Comunque se si legge attentamente Genesi, si parla delle SORGENTI dei 4 fiumi, che, sempre stando al testo nascerebbero da un unico stesso fiume!
    Ora, se è così (come?) l’Eden dovrebbe essere situato più che nell’attuale Iraq, nell’Alta Mesopotamia oggi in Turchia e verso la Curdarmenia!

  385. mirkhond scrive:

    Moi

    Nuovo regalino per te:

    http://youtu.be/Re35oT9ra_c

  386. mirkhond scrive:

    “Comunque sono quasi certo che Moi non sia né credente né cattolico (posso sbagliarmi), e certissimo di non essere solito dire ai cattolici come devono o dovrebbero comportarsi (questo Moi invece lo fa!).”

    Chiunque sia, però non possiamo non vedere in lui una mente fervidamente lucida nel mostrare, sia pure nel tono burlesco delle vostre genti, i paradossi dell’uomo contemporaneo.
    Insomma è una mente brillante e originale.
    Il solo fatto che sia difficile decrittare davvero il suo pensiero, e dietro chi si celi realmente, è motivo di ammirazione nei suoi confronti….

  387. Moi scrive:

    Finkielkraut “la peur de l’islam, c’est la moindre des choses”

    https://www.youtube.com/watch?v=yO4i6Wpmf-I

  388. Moi scrive:

    https://www.youtube.com/watch?v=Q2OrFpQikwA

    Tariq Ramadan

    , professeur d’études islamiques contemporaines et auteur de “De l’islam et des musulmans : réflexions sur l’Homme, la réforme, la guerre et l’Occident” (Ed. Presses du Châtelet), était sur le plateau de BFM Story. Le monde musulman a unanimement condamné l’attaque du 7 janvier, soutenant que le terrorisme n’a rien à voir avec l’islam. Les réactions dans les communautés musulmanes ont été diverses après les jours qui ont suivi ce drame. Mais une large vague de solidarité et de dénonciation s’est rapidement étendue au lendemain de la parution du nouveau numéro de Charlie Hebdo. En effet, un bon nombre de pays musulmans ont condamné la nouvelle Une du journal satirique qui caricature à nouveau le prophète Mahomet. “Il faut laisser la liberté d’expression”, a déclaré Tariq Ramadan.

  389. Moi scrive:

    Considerazione “estetica” … sbaglio o la Gran Moschea di Parigi è ispirata molto alla Moschea del Re Hassan II in Marocco ?

    http://www.animatedweb.it/imagestore/images/deserti/marocco_raid_casablanca1.jpg

    http://www.weagoo.com/uploads/card/17066-zzzzzzzz.jpg

    … va be’, lo stile si direbbe quello.

    • mirkhond scrive:

      Mi sembra che la più antica moschea di Parigi sia stata eretta nel 1924.
      E tenendo conto che l’Islam francese è di origine maghrebino-coloniale, non c’è da stupirsi di tali somiglianze….
      Comunque oggi solo l’Islam e le Chiese Ortodosse orientali sono ancora in grado di produrre bellezza nell’arte sacra.
      Il Cattolicesimo invece….

  390. mirkhond scrive:

    Régis Debray « la religion sans culture religieuse est dangereuse »

    Più o meno ciò che diceva Sant’Agostino “non crederei in Cristo se non credessi alla Chiesa”!

  391. Moi scrive:

    Re Hassan II …

    http://www.dittatori.it/hassanII.htm

    … Dittatore ?! Mah …

    • mirkhond scrive:

      Beh, la mano pesante ce l’ha avuta durante il suo lungo regno (1961-1999), all’inizio per consolidare il nuovo Marocco post-coloniale, nato dall’unione tra quello francese (1911-1956), quello spagnolo sul Rif (centro delle vicende del Raisuli, immortalate nello stupendo film americano di John Milius del 1975, ai bei tempi della non islamofobia usana), ed infine l’ex Sahara spagnolo (1884-1976), occupato inizialmente in maniera pacifica (la marcia dei 300.000 marocchini nel 1975-1976) e con l’aggiunta della piccola porzione occupata dalla Mauritania nel 1976-1979 e poi ceduta al Marocco, con l’inizio della resistenza saharawi (i quali poi, non sono mica differenti dai Marocchini, ne per cultura ne per religione, ne per etnia, essendo anch’essi dei berberi arabizzati)!
      Dunque l’esigenza di gestire il passaggio postcoloniale, e il mettere insieme i diversi cocci del Marocco, certamente però hanno spinto il sovrano magrebino ad un pugno di ferro, per molto tempo davvero eccessivo, e che fu moderato solo nei suoi ultimi anni, col richiamo in patria di diversi esuli.

  392. Moi scrive:

    Certo che “le Nouveau Nous” di cui parla suggestivamente Tariq Ramadan fa paura, perché rimette in discussione almeno tre secoli in cui l’ Occidente non ha fatto altro che cercare di buttare Dio fuori della porta … e poco dopo gli rientra dalla finestra più forte di prima.

  393. mirkhond scrive:

    Riguardo ad Hassan II alla sua dinastia

    Noto che in tempi di fondamentalismo sunnita, di isis di richiami alla vera o presunta purezza dell’Islam del Profeta e dei Rashidun (632-661 d.C.), proprio le monarchie musulmane rette da discendenti (o creduti tali) del Profeta e della sua tribù, i Banu Quraish della Mecca, sono in prima linea nell’alleanza con gli Usa e Israele, e nel combattere spietatamente (e spietatamente ricambiati) tali gruppi fondamentalisti.
    Vedasi il pugno di ferro del fu Hassan II e, sia pur in misura minore, di suo figlio Mohamed VI in Marocco.
    Oppure della Giordania di re Abdullah in questi giorni con la durissima reazione anti-isis, dopo il rogo del pilota giordano catturato, e arso vivo…..

  394. Moi scrive:

    Canzone Francese “Metal” antecedente (!) la Strage del Charlie Hebdo :

    https://www.youtube.com/watch?v=MtQlbbVCusA

    Légion 88 Lyrics

    Mohamed Mouche À Merde

    Il s’apelle Mohammed,
    Il est inscrit au chomage,
    Il arrive du Magreb
    Couscous et djellaba
    Il a ramené sa famille,
    Toutes ces femmes et ses enfants,
    Il ne parle que le kabylle,
    Et ne lit que le Coran,
    Mohammed, mouche à merde,
    Nous ne voulons pas de toi,
    Mohammed, mouche à merde,
    On va te ramener chez toi.
    Il joue l’incruste partout,
    Pour pouvoir être embauché,
    Il ne sait rien faire du tout,
    Et passe son temps à glander,
    Harlem Désir est odieux,
    Parce qu’il te donne tous les droits,
    Il te protège, te rend heureux,
    Et te laisse vivre chez moi.
    Mohammed, mouche à merde,
    Nous ne voulons pas de toi,
    Mohammed, mouche à merde,
    On va te ramener chez toi.
    Nous l’avons croisé un soir,
    Dans une rue, il était noir,
    On a voulu l’éduquer,
    Mais nous l’avons crucifié,
    Nous ne sommes pas inquiétés,
    Tout’ façon y’avait pas d’quoi,
    Dans son sang on l’a laissé,
    Il n’avait rien à faire chez moi.
    Mohammed, mouche à merde,
    Ce soir tu vas souffrir,
    Mohammed, mouche à merde,
    Ce soir tu vas mourir,
    Mohammed, mouche à merde,
    Nous ne voulons pas de toi,
    Mohammed, mouche à merde,
    On va te ramener chez toi,
    Mohammed, mouche à merde,
    Ce soir tu vas souffrir,
    Mohammed, mouche à merde,
    Ce soir tu vas mourir.
    Mohammed…

  395. mirkhond scrive:

    Forse in riferimento ai musulmani maghrebini, in massima parte berberi arabizzati.
    Da qui il dispregiativo in riferimento ai Cabili algerini (che in realtà sono un fierissimo e nobile popolo che lottò per più di quarant’anni tra 1830 e 1871, contro i Francesi; i quali risposero con atrocità e repressioni paragonabili a quelle piemontesi nelle Due Sicilie nel 1860-1875, come notava il coevo padre Giuseppe Buttà)!

  396. MOI scrive:

    http://www.parismatch.com/Actu/Societe/Le-documentaire-sur-Charlie-ressort-au-cinema-690320

    C’est dur d’être aimé par des cons (2008)

    https://vimeo.com/116627023

    (rimosso da altri siti di video file sharing)

  397. MOI scrive:

    … Si ricomincia :

    http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/ESTERI/copenaghen_sparatoria_sinagoga_convegno_charlie_hebdo_morti/notizie/1182491.shtml

    Copenaghen, spari in sinagoga e a convegno su Charlie Hebdo: due morti e 5 feriti Due arresti.

  398. mirkhond scrive:

    Anche perché tra poco vi saranno le elezioni in Israele…..

  399. mirkhond scrive:

    Immaginario?
    Oggi non tanto immaginario.
    E chi ama il manganello lo ha capito prima di tutti gli altri!

  400. MOI scrive:

    Nethanyau NON inviterà tutti gli Ebrei del Mondo a seguirlo in USA a farsi una Khazaria nel Gran Canyon !

  401. mirkhond scrive:

    A ben vedere, si tratta in entrambi i casi della stessa mentalità gombloddistico-antisemita, vissuta diversamente da “conformisti” e “bastiancontrari”, se così vogliamo chiamarli.

    Nel mezzo ovviamente una piccola multinazionale che non fa mai del male a nessuno, contentandosi solo di un piccolo focolare mediorientale….rubato ad altri!
    Poverini, sono sempre gli altri a sbagliare.
    Ieri quelli che oggi gli si strusciano come puttane interessate.
    Oggi quelli che oggi non ne possono più dell’arroganza impunita loro e dei loro ruffiani.
    Che sono gli stessi che 70-80 anni fa li volevano cancellare dalla faccia della terra, perché non contavano un cazzo!
    Mentre oggi che sono ricchi, potenti e in grado di rovinare carriere politiche, imprenditoriali e quant’altro, quale miglior padrone!
    A cui accodarsi nella nuova santa crociata imminente, al cui confronto bush ha solo “scherzato”!
    Nel contempo un autoritarismo dittatoriale sempre più invasivo, ma sempre subdolo e mai dichiarato, in nome della libertà di bestemmia e di altre amenità….
    Liberi dunque…ma solo di bestemmiare chi non s’inchina al MOLOCH dominante!

    • PinoMamet scrive:

      “A cui accodarsi nella nuova santa crociata imminente”

      questa però non l’ho capita davvero, Mi’, quale crociata?
      Io non vedo nessuna guerra in vista contro il mondo musulmano, la cosa che gli assomiglia di più è la battaglia contro l’ISIS, che peraltro è combattuta principalmente da siriani, giordani, iracheni, iraniani e curdi…

      • mirkhond scrive:

        In Libia si sta preparando una che cosa?
        Cosa dicono in questi giorni i tiggi?

        • mirkhond scrive:

          Per non parlare della vera crociata.
          Quella che si sta per abbattere qui nel Frangistan, in nome della libertà di prendere per il culo ciò che è sacro per milioni di persone.
          A difesa del cui diritto di blasfemia, si stringeranno sempre più i cappi alle sempre più limitate libertà di movimento e di espressione non conformi ai desiderata del MOLOCH frocio-olodogmatico!

        • PinoMamet scrive:

          I tiggì non li ho visti, sulla stampa online leggo che il ministro Gentiloni ha detto che ci vorrebbe un’azione dell’ONU contro i fondamentalisti in Libia e che l’Italia è pronta a prenderne la guida.

          Non mi pare una crociata, anche se certo quelli dell’ISIS l’hanno interpretata così…

        • PinoMamet scrive:

          In Frangistan 😉 invece non ho notizie di nessuna crociata…

  402. mirkhond scrive:

    “Mi pare che Pino abbia fatto un ragionamento simile, ma più articolato di questo, un paio di settimane fa.”

    Una voce non proprio al di sopra delle parti…..

    • Z. scrive:

      Beh, ma neppure io penso di essere al di sopra delle parti, pur non essendo né arabo né ebreo. E neppure cristiano, per giunta!

  403. mirkhond scrive:

    E’ sempre opportuno precisarlo però…
    Specie quando ci si erge a paladini dell’ordine costituito, ovviamente rigorosamente partito”democratico”.
    L’unico che non sbaglia mai…..

  404. MOI scrive:

    A differenza di tante Piddine-Renzine, Golda Meir riuscì ad emergere in politica SENZA le Quote Rosa !

    • habsburgicus scrive:

      e, vedendola, senza neppure il fattore F 😀

    • Z. scrive:

      Ah, con me sfondi una porta aperta. Io sono contrario da sempre alle quote rosa…

    • mirkhond scrive:

      Golda Meir, così come Caterina I (1725-1727), Anna (1730-1740), Elisabetta (1741-1762) e Caterina II di Russia (1762-1796), Elisabetta I d’Inghilterra (1558-1603), le imperatrici romane come Messalina, Agrippina, Teodora (502-548 d.C.), Irene (780-802 d.C., 780-787 e 790-797 insieme al figlio Costantino VI, da lei fatto accecare ed uccidere, nella stessa sala dove lo aveva messo alla luce 26 anni prima), Teodora II (842-855, reggente per il figlio Michele III 842-867 d.C.), Teofano (imperatrice consorte di Romano II 959-963, e imperatrice-reggente con Niceforo II Foca 963-969, per i figli Basilio II 963-1025 e Costantino VIII 963-1025), e poi Maria Teresa d’Asburgo nel 1740-1780 e Vittoria d’Inghilterra nel 1837-1901, dimostrarono ampiamente di non aver bisogno di suffragette e femminismo, per accedere, mantenere e combattere per il potere che avevano.
      E che ha fatto termare ed è costato la vita a tanti veri o presunti oppositori maschi e femmine.
      Ed ho citato solo quelle che mi vengono in mente!

  405. habsburgicus scrive:

    @Moi (e tutti)
    l’Europa è finita…..ormai
    e non mi riferisco solo a questi fatti di tragica attualità
    anche ad un livello più generale..
    oggi è, anche e soprattutto a livello accademico, vi è un cupio dissolvi generalizzato
    la gloriosa Storia europea, dalla Grecia a Roma al meglio del Medioevo (sì..pure le Crociate !) alle Grandi Scoperte Geografiche sino al colonialismo, tutti condannato
    o noi europei non abbiamo fatto nulla..questo l’avevano inventato già i cinesi, questo i musulmani, questo gli africani, in America ci sono andati i musulmani, no i cinesi..comunque no di certo quel razzista, fascista, kattoliko di Colombo 😀
    è la fine..c’é solo da ridere per non piangere 😀
    nel mondo anglosassone c’è almeno qualche voce discordante, almeno
    un canadese, Ricardo Duchesne, scrisse nel 2011 The uniqueness of the western civilaztion, pubblicato dall’autorevolissima e dotta Brill (e massonissima 😀 neppure una virgola passa se i “fratelli” non vogliono :D) in cui rivendicò la specificità (e, molto fra le righe, la “superiorità) della nostra cultura..era ora ! dopo decenni di auto-flagellazione “culturale”
    purtroppo da buon nordico, è più forte di loro :D, trascura i cattolici ed i sud-europei in genere..Inghilterra qui, Olanda là, Inghilterra lì 😀
    vabbè, accontentiamoci..prendiamoci quel che passa il convento..pardon la loggia 😀

    • PinoMamet scrive:

      “oggi è, anche e soprattutto a livello accademico, vi è un cupio dissolvi generalizzato”

      mah, a me sembrano cose in realtà soprattutto di livello “para-accademico”, i famosi semi-colti che spesso si lasciano passare per “studiosi eretici”;
      fanno magari eccezioni gli USA, dove è tutto privato, e allora vai all’università per neg… ehm, economica, e troverai il professore di Storia che ha un corso di African Studies dove insegna che i faraoni erano neri e gli europei hanno copiato tutto…

      però è vero che a livello di immagine queste cose stanno dilagando, ma come tutte le inondazioni, prima poi arriva anche la risacca, e francamente credo stia per arrivare…

      comunque io calcolo un altro annetto di ISIS, e riscopriranno le virtù del colonialismo 😉
      (qualcuna ne aveva, pure).

    • MOI scrive:

      Più che altro ci sono Islamologhi o Prof. Universitari Arabisti che conoscono una vastissima bibliografia del proprio periodo studiato, ma poi fan cascare tutto il cascabile quando capisci che sulla “propria” Storia identitaria d’Occidente si sono irreversibilmente auto-fossilizzati sul manuale del liceo …

      …con Galilei che sfiora il rogo per aver contraddetto la (presunta) Fisica della Bibbia; i Conquistadores che deliberatamente sterminano gli Amerindi considerandoli animali soprattutto _ falso nel falso_ istigati dalla Chiesa; lo Schiavismo dei Ne(g)ri tutto (!) Bianco e Occidentale, senza mai neppure un Partner in Business Arabo o “Scuretto”; il Magreb e il Mashrek che diventando Musulmani smettono di parlare le loro lingue natìe passando in massa spontaneamente all’ Arabo perché se n’erano stufati:) ; l’ Inquisizione (senza distinguo alcuno fra Cattos, Protes o Inquisizione Spagnola Reale) che mise al rogo fino a cinquecento milioni (!) di streghe proto-femministe; donne senz’anima nonostante innumerevoli sante-E già “all’ attivo”; pulci e contropulci Gesù VS Mithra & Horus poi ti dicono tranquillamente che l’ Arcangelo Gabriele atterra fisicamente nella tenda (che in pochi anni da austeramente beduina diventerà da “Le Mille e Una Notte” …) di Maometto; ecc …

  406. mirkhond scrive:

    comunque io calcolo un altro annetto di ISIS, e riscopriranno le virtù del colonialismo 😉
    (qualcuna ne aveva, pure).

    Lo si sta facendo già da un bel po’ di tempo.
    E già da prima dell’11 settembre 2001.
    Solo che nei blog antimperialisti ancora non se ne sono accorti….

  407. habsburgicus scrive:

    invece non ho notizie di nessuna crociata…

    la limitazione delle libertà in nome di motivi in sé ottimi (e addirittura encomiabili)
    che però è pericolosissima

    io da molto sostengo visto il naufragio totale dei conservatori (e il cambio di campo della Chiesa su cui, come Istituzione e astraendo da singole nobili persone non è più da contare, dopo il Concilio) un’unione per salvaguardare le libertà fondamentali di tutti i buoni che siano massoni preoccupati (figli di qualche loggia minore :D), marxisti puri e onesti (alla Preve per intendersi), libertari, cattolici aperti
    sotto la bandiera della Libertà….siamo già in ritardo
    le libertà “borgesi”, pur in sé criticabili in altra epoca (nel mondo splendidop anteriore alla rivoluzione o comunque prima del Concilio e prima del 1945),oggi sono un PALLADIO da difendere gelosamente
    come il grande Stalin, credo nel 1951, disse ai PC di tutto il mondo (compreso il PCI) di prendere la bandiera della sovranità nazionale lasciata ingloriosamente cadere dalle borghese
    così io ora dico ai conservatori e ai buoni di prendere la bandiera del libertarismo lasciata cadere dai settari, dai liberals, dai “sinistri” che per decenni se non secoli se ne fecero a parole gli alfieri !
    Libertà e Diritto !
    so già però di parlare a vuoto 😀
    no

  408. mirkhond scrive:

    In Frangistan 😉 invece non ho notizie di nessuna crociata…

    Ovvio, perché non tocca chi in questo ordine ci si ritrova e bene.
    La crociata ci sarà contro chi non si inginocchia al MOLOCH della libertà di blasf…ehmmm di satira sempre e comunque al di sopra delle parti, e contro chi non apprezza la ditt…il regime più democratico e perfetto esistente al mondo.
    Chi va dietro a san scemo non puo’ vedere qualcosa che non lo tocca minimamente….

  409. mirkhond scrive:

    L’isis

    Prima lo creano.
    Poi lo ….combattono, quando gli si è rivoltato contro (ma poi veramente?)

  410. habsburgicus scrive:

    ecco l’opinione di chi sapete su una certa proposta di legge (e altro)
    http://www.ereticamente.net/2015/02/il-ricordo-e-la-memoria.html

  411. mirkhond scrive:

    Condivisibile all’80%.
    Una nota sui Croati=Titini e sull’italianità della Venezia Giulia.
    Riguardo alla seconda, fin dal VI-VII secolo dopo Cristo non è un paese latinofono monoglotte, e sebbene pare che nuclei ladinofoni sopravvivessero fino ad Idrjia nel XVI secolo, è altrettanto vero che a Trieste, presenze slovene sono certe fin dal XII secolo.
    Dunque si trattava (come per tutto il Litorale Adriatico fino a Cattaro) di un’area di frontiera, abitata da meticci, e dove la latinofonia era dominante e prevalente (ma non assoluta ovunque, vedasi l’area tra la Bisiacaria e Trieste, slovenofona) sulle coste, ma coll’immediato retroterra slavofono, sloveno e croato.
    Nella stessa Istria iscrizioni glagolitiche sono presenti già nel medioevo, e il Placito del Risano dell’804 d.C., parla di un contado interno in cui la presenza slava è in aumento!
    Riguardo ai Croati poi, non è vero che fossero tutto questo simpatizzare per Tito (che pure era croato-sloveno).
    Nella Croazia vera e propria e in Slavonia, i titini erano irrilevanti per tutto il 1941-1945, essendo i Croati o filoustascia o per il partito di Vladko Maček (uomo politico croato della prima Jugoslavia 1918-1941, e coautore col premier serbo Dragiša Cvetković dell’accordo dell’agosto 1939 in cui veniva creata la banovina, ciè regione croata, piccolo contentino al gruppo slavo più ostile ai Serbi).
    Gli unici Croati che appoggiarono davvero Tito furono proprio i Dalmati e gli Istriani dell’interno.
    Soprattutto i primi, ad onta delle feroci repressioni italiane del 1941-1943, in risposta ad atti di sabotaggio di piccoli nuclei “gappisti” titini contro l’Italia e la sua politica di assimilazione forzata della MAGGIORANZA slava della Dalmazia!
    Fu solo nelle aree dominate dall’Italia che la maggioranza dei Croati, già ostile all’annessione tricolorata, fornì leve tra le più agguerrite, ad un movimento comunista jugoslavo, che fu sempre in prevalenza serbo!
    In Slovenia le politiche di durissima snazionalizzazione/deportazione/assimilazione forzata da parte tedesca nel 1941-1945 (anche se dal 1942, in parte attenuate dal gaulaiter di Carinzia Friedrich Rainer, ostacolato purtroppo da Ernst Rosener autentico criminale di guerra, ma protetto da Himmler e contro cui Rainer era impotente) e da parte italiana nel 1941-1943, portarono pure moltissime leve ed adesioni a Tito (nel 1943 i comunisti sloveni in armi erano circa 26.000).
    Ma in Serbia profonda, Macedonia, spartita su ragionevoli criteri etnici tra Bulgaria e Albania (sotto tutela italiana fino all’8 settembre 1943, poi tedesca fino al novembre 1944), Kosovo (in gran parte annesso all’Albania nel 1941-1944) praticamente non vi fu resistenza, tantomeno comunista.

  412. mirkhond scrive:

    Quanto poi alle sue spregevoli stoccate sui “regionalismi” tra “italiani”, allora il governo italiano aveva favorito l’invio di oltre 40.000 persone verso le terre “redente” dell’Adriatico orientale, tra 1918 e 1943, costiuite da pubblici funzionari di polizia e d’amministrazione, per rafforzarvi il nuovo dominio.
    E costoro erano prevalentemente miei connazionali.
    Quelli che gente come Sizzi, considera “fratelli d’italia” solo quando fa comodo a lorsignori.
    Che fanno gli italianissimi a targhe alterne.
    Molti di questi immigrati, un po’ perché coinvolti nell’odiosa mentalità da questurino e da travetto rigido e burocratico, un po’ perché ignoranti delle lingue e della civiltà asburgica e mitteleuropea (in cui ognuno era almeno bi o trilingue!), certamente non fecero molto per farsi amare dai nuovi sudditi non latinofoni.
    E dunque, anche per loro colpa, si trovarono coinvolti nella spirale di vendette feroci, attuate da partigiani titini sloveni e croati dell’Istria e della Dalmazia, nel settembre 1943, e soprattutto nel maggio-giugno 1945!

    • PinoMamet scrive:

      Ma dov’è che parla di regionalismi nell’articolo?

      • habsburgicus scrive:

        Ma dov’è che parla di regionalismi nell’articolo?

        infatti..
        a me pare che faccia solo un accenno, molto conciso (e quindi interpretabile) in cui dice il contrario di quello che gli attribuisce Mirkhond
        è come se dicesse “vabbè alcuni di voi potrebbero dire che altri italiani [scilicet, i meridionali] non c’entrano; e sbagliate, perché i titini in quei giorni avrebbero ammazzato chiunque fosse di lingua e cultura italiana, meridionale, lombardo, laziale o toscano” 😀

        • mirkhond scrive:

          D’accordo.
          Ma lo fa solo in polemica coi biekiSSimi neobarbonici che in quelle sanguinose tragedie legate al risorgimento e allo stato tricolorato panitaliano, non si riconoscono….

        • mirkhond scrive:

          Comunque i signori “norreni” chiamano a raccolta tutta l'”italianità” solo quando fa comodo a lorsignori.
          Allora siamo tutti “fratelli”.
          Quando non gli facciamo comodo siamo i “maruchein dla Maruconia”!
          Sai che ti dico?
          Mi dispiace che la storia di talia non sia andata come negli incubi messoriani :), mezza tedesca e mezza maghrebina.
          Almeno ci saremmo risparmiati il disagio di sentirci “connazionali” di certi soggettoni a nord della linea SS (Sarzana-Senigallia)….. 🙂

  413. mirkhond scrive:

    “distinguo regionali risuonano stucchevoli, ogni italofono avrebbe fatto una brutta fine trovandosi nel raggio d’azione dei criminali titini con la stella rossa.”

    Ovviamente i “distinguo” di cui il signore parla, sono i nostri, di chi si sente napoletano e siciliano, ma non italiano.
    Quantomeno dell’italia tricolorata che oggi commuove tanto l’ex lombardista!

    • PinoMamet scrive:

      Ma allora mi sfugge il senso della tua obiezione.
      Lui dice che i titini colpivano tutti gli italiani indistintamente, tu ricordi che in quelle zone c’erano appunto anche tanti italiani meridionali…
      mi sembra che in questo siate d’accordo.

      L’unico punto in cui siete in disaccordo è che lui era “regionalista” prima, tu lo sei ora, ma non riguarda l’argomento in questione direi.

      • mirkhond scrive:

        Leggi più in basso.

      • habsburgicus scrive:

        Ma allora mi sfugge il senso della tua obiezione.
        Lui dice che i titini colpivano tutti gli italiani indistintamente,

        @Pino
        vedo adesso che mi hai già risposto 😀
        è proprio così
        infatti a me pare proprio che dica quello..e ho pure dato una possibile estensione delle sue frasi 😀

  414. mirkhond scrive:

    Oltre poi a dire anche qualcosa di non sempre esatto.
    Lo raccontai qui già qualche anno fa, ma lo ripeto volentieri.
    Dieci-undici anni fa, quando insegnavo all’università della terza età, si parlò in una lezione, proprio delle foibe e del filmastro il Cuore nel Pozzo.
    Una mia alunna, figlia di un commissario di polizia e di sua moglie, entrambi pugliesi, era nata in una cittadina della “Venezia Giulia” interna, sull’attuale frontiera tra Slovenia e Croazia.
    Lei ricordava la sua infanzia felice di bambina “italiana” che giocava con amichetti sloveni e croati, ed i genitori benvoluti da tutto il vicinato SLAVO.
    Ad un’altra alunna che aveva scoperto, grazie al giorno della memoria selettiva imposta dagli ex fascisti e dal filmaccio di Negrin, la tragedia delle foibe, e ripeteva il mantra degli “slavi” (un tutt’uno indistinto tipico di una retorica razzista e spregevole, tipica in primis degli “italiani” del Litorale, poi fatta propria dai fasci e dai loro eredi), tutti kattiviSSimi e biekiSSimi infoibatori di italiani tutti sempre e solo brava gente,l’alunna nata e cresciuta tra gli Sloveni e i Croati sudditi della talia, rispose che le violenze “slave” erano una risposta a quelle dei taljani.
    Compresi gli incendi di villaggi e stupri di donne “s’ciave”!
    E all’altra che replicava, rispose:

    – IO C’ERO! –

    E infatti, nonostante il padre fosse un commissario di polizia, la sua famiglia non ebbe alcun male dagli “S’ciavi”, komunisti e no.
    Ed anzi nel maggio 1945 li aiutarono a sfollare in Italia (in un campo profughi in Toscana) e permisero alla madre di tornare nella cittadina ora slovena, per riprendersi il mobilio di casa!
    Il tutto, durante la fase più terribile della repressione titina nel maggio-giugno 1945!

  415. mirkhond scrive:

    Quanto infine ai rapporti italiani-slavi a Trieste

    Il forte razzismo verso i poliziotti e i funzionari “meridionali” c’era e c’è in parte ancora oggi.
    Ma da parte dei Triestini “italiani”, soprattutto nostalgici degli Asburgo.
    Che ce l’hanno soprattutto con noi baresi, che a sentir loro abbiamo portato i pidocchi a Trieste ai primi del’900.
    Insomma per questa gente noi eravamo “l’albanis'”, guardati con il tipico atteggiamento che ha subito anche Ritvan quando è venuto a vivere in Italia!
    Mentre, conoscenti baresi che vivono a Trieste, mi dicono che i funzionari di polizia e i dipendenti pubblici “meridionali” che vivono lì, riescono più facilmente a sposarsi con locali donne slovene e croate.
    Insomma noi ci integriamo con le popolazioni slave del Litorale, mentre gli stronzi fascisti “italonorreni” di ceppo veneto o venetizzato (molti di origine tedesca, slovena e croata) di Trieste no.
    Ragionano ancora come i Boeri!

  416. MOI scrive:

    @HABSBURGICUS

    Oppure l”incredibile Massone Mélenchon, nel 2015 (!) ancora convinto che in Francia i Musulmani siano “Utili Idioti da foraggiare” ipso facto per contenere le (presuntissime) ingerenze del Vaticano nella Società Laica Francese …

  417. MOI scrive:

    Vedremo in Danimarca, che succederà ancora …

  418. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Più che altro ci sono Islamologhi o Prof. Universitari Arabisti che conoscono una vastissima bibliografia del proprio periodo studiato, ma poi fan cascare tutto il cascabile quando capisci che sulla “propria” Storia identitaria d’Occidente si sono irreversibilmente auto-fossilizzati sul manuale del liceo “

    Essendomi laureato in lingue orientali, credo di saperne qualcosa. E non riconosco nemmeno una delle cose che dici.

    Nemmeno una.

  419. mirkhond scrive:

    “il Magreb e il Mashrek che diventando Musulmani smettono di parlare le loro lingue natìe passando in massa spontaneamente all’ Arabo perché se n’erano stufati:)”

    Questa però è una perculaggine, dai! 😉

  420. mirkhond scrive:

    Però nel’analisi perculante del Moi, qualcosa di vero c’è.
    O almeno c’era, quando all’università ci andavo io.
    Non si trattava propriamente di arabisti e orientalisti in senso stretto, bensì di medievisti, etnologi, antropologi sociali che si ritrovano nella descrizione del Moi.
    Tranne la cazzata di Masreq e Maghreb che diventano gioiosamente e spontaneamente arabofoni e muSSulmani in massa, perché stufi di essere cristiani coptofoni e bilingui latino-berberofoni.
    In Egitto il Copto si è estinto come lingua parlata solo nel XVII secolo, nell’Alto Egitto.
    Nel Maghreb l’Afariq, il latino d’Africa si è estinto in una data ancora da definire tra XII e XVI secolo.
    Le lingue berbere sono regredite fortemente solo in Tripolitania (attestatasi sui contrafforti del Gebel Nefusa a sud di Tripoli), in Tunisia (alcune oasi), in Algeria, in Cabilia, e pure in alcune oasi del sud ed infine tra i remoti Tuareg del Sahara.
    Ma in Marocco, ancora il 60% della popolazione è berberofona, nel Rif e sull’Atlante, compresa l’Oasi di Ouarzazate, la Cinecittà marocchina, spesso il set della Palestina cinematografica dei film biblici che tanto influenzano il nostro immaginario mediorientale.
    Solo nelle città e nelle aree costiere l’arabofonia è dominante, e in seguito ad un lungo processo storico.
    Idem tra i Saharawi, arabizzati linguisticamente nel XVII secolo!

  421. mirkhond scrive:

    nell’analisi

  422. habsburgicus scrive:

    smettono di parlare le loro lingue natìe

    non per difendere Moi, ma credo si riferisse al cosiddetto “arabo” del Maghreb (che poi ce ne sono diversi) e “arabo” d’Egitto che solo per inveterata tradizione si continuano a ritenere “dialetti” dell’arabo mentre potrebbero essere un’altra lingua, semitica e affine all’arabo, un neo-arabo (così come il portoghese non è latino)
    è noto che c’è
    I.arabo classico o coranico lo sanno solo i dotti, lingua morta anche se viva nella “liturgia”
    II.arabo moderno standard che un po’ sta all’arabo classico come il greco bizantino e anche la katharevousa pre-1974 stava al greco classico, che è una lingua artificiale che praticamente NESSUNO parla spontaneamente ma che tuttavia si usa nello scritto (per cose serie), in trasmissioni TV serie, nei giornali, nella scienza ecc (ed è più o meno unica dalla Mauritania all’Iraq)..e che è, Miguel mi corregga (perché l’autorità qui è lui) quello che viene fatto studiare nelle nostre Università sotto il nome di “arabo”..a meno che uno si specializzi in “arabo coranico” o “arabo dialettale”
    III.l’arabo “nazionale” cioè una forma non più popolare ma dotta (diversa da paese a paese o almeno aree geografiche, come minimo Mesopotamia, Golfo, Siria, Egitto, Maghreb), e un po’ artificiale, che è la lingua parlata dalle élites e dalla borghesia nel quotidiano ma che PURTROPPO non è in genere scritta almeno in occasioni formali (se lo fosse, si distruggerebbe l’unità del mondi arabo e per noi sarebbe una vittoria)
    IV.i vari vernacoli o dialetti che parla il popolino, diversissimi fra loro..fra un cammelliere di Ouarzazate e un beduino di Basrah, se parlano in modo naturale, penso che l’intercomprensione sia al livello di catalano/bielorusso 😀
    posso sbagliare, però…

    • mirkhond scrive:

      A Ouarzazate però parlano un linguaggio berbero.
      L’Arabo credo che sia solo la lingua ufficiale e per comunicare con i foresti.
      Anche se con questi ultimi, spesso si utilizza il Francese!

    • PinoMamet scrive:

      “penso che l’intercomprensione sia al livello di catalano/bielorusso”

      esagerato!
      secondo me è a livello di catalano/normanno (nel senso di dialetto francese), toh…

      comunque ho un’amica marocchina (nota che non c’entra: bellissima) che non può soffrire i saharawi, che invece da noi sono molto popolari anche per via di gemellaggi, bambini ospitati da noi, delegazioni di partiti e parrocchie ospitati da loro ecc. ecc.

      • mirkhond scrive:

        I Saharawi sono in lotta contro il Marocco dal 1976, quando il loro paese passò dal dominio spagnolo a quello marocchino-mauritano, dal 1979 solo marocchino per il ritiro della Mauritania.
        Però, anch’io non ho mai capito questa ostilità saharawi verso il Marocco, a cui sono affini per etnia, lingua e religione….

        • PinoMamet scrive:

          Per lingua onestamente non saprei, leggo che la varietà di arabo parlato usata dai saharawi è diversa da quella usata dalla maggioranza dei marocchini;
          sospetto anche che, se la storia della regione fosse stata diversa, nessuno avrebbe dato particolare importanza a questo aspetto, manco i saharawi stessi.

        • mirkhond scrive:

          Il Sahara ex spagnolo, nei suoi confini, fu creato dalla Spagna nel 1884.
          I Saharawi, esattamente come i nemici marocchini, sono dei berberi arabizzati, in seguito all’arrivo di due tribù arabe nel XIII secolo, e che li assimilarono linguisticamente nel XVII secolo!

  423. habsburgicus scrive:

    e il processo di arabizzazione/islamizzazione si riverbera nel favorire il II rispetto al III (o al IV)..
    ecco, questo è ciò che ritengo volesse dire Moi

    • habsburgicus scrive:

      o forse voleva dire altro, riportandoci all’epoca della Conquista islamica (VII-VIII secolo, diciamo i Secolo glorioso per loro e triste per noi dal 632 d.C a Costantinopoli 717/718 d.C e Poitiers, 732 d.C)
      comunque quanto ho scritto mi pare giusto, per l’oggi

      • mirkhond scrive:

        Per quel che ne ho capito, Moi si riferisce, ovviamente caricaturizzandolo al massimo 😉 ad un atteggiamento di un certo accademismo universitario, ancora presente quando chi sta scrivendo andava all’università, di vedere nell’arabizzazione/islamizzazione di Egitto e Maghreb un felice e spontaneo processo di massa avvenuto rapidamente, per odium sui 🙂 di copti e afariq e berberi!
        Il che ovviamente è una stronzata siderale!

  424. Miguel Martinez scrive:

    Per Habsburgicus

    “.arabo moderno standard che un po’ sta all’arabo classico come il greco bizantino e anche la katharevousa pre-1974 stava al greco classico”

    Sostanzialmente d’accordo, con qualche precisazione:

    1) non sottovalutiamo l’arabo “liturgico”, vista l’importanza del Corano.

    2) non so bene quale sia il rapporto tra greco classico e greco bizantino.

    Per quanto riguarda il rapporto tra arabo classico e “arabo moderno standard” –

    a) la grammatica teoricamente è identica.

    b) chiaramente molte parole per definire varianti di cacca di cammello sono di meno (in realtà la famosa “ricchezza” dell’arabo classico è dovuta in gran parte a semplici varianti locali).

    c) in compenso, l’arabo moderno standard comprende una quantità enorme di neologismi, neologismi che ovviamente gli arabi normalmente non usano quando parlano – il mis’ad, “attrezzo per salire”, è assensur per la gente normale.

    d) l’arabo moderno standard ha adottato in gran parte la sintassi delle lingue europee, creando tempi verbali e modi di legare frasi subordinate quasi inesistenti nell’arabo classico.

    Tutto sommato, per noi l’arabo classico-coranico è più facile come vocabolario, ma l’arabo standard moderno si può tradurre quasi parola per parola in lingue come l’italiano o l’inglese.

    Mentre nei “dialetti” questo non succede affatto, la sintassi risulta molto lontana dalla nostra.

    • PinoMamet scrive:

      “) non so bene quale sia il rapporto tra greco classico e greco bizantino. ”

      In epoca bizantina (che poi sono mille anni, quindi andiamo per generalizzazioni) si usava normalmente, nella prosa colta, la koinè che si studia al liceo classico, uguale uguale.
      Diciamo che col Rocci ti traduci quasi tutta la letteratura bizantina, sicuramente tutta quella colta, semmai puoi avere qualche piccola discrepanza di lessico, ma niente di fondamentale. I diminutivi in -ion tendono a passare a -i come in greco moderno.

      La poesia tenta (con faticosi virtuosismi) di far coincidere le forme metriche antiche (anche se nessuno “sente” più le lunghe e le corte) con gli accenti veri delle parole.

      Comincia, parallelamente, anche una letteratura in lingua parlata, molto variabile (nel senso che può essere più o meno arcaizzante) ma anche questa tutt’altro che impossibile da affrontare per chi conosca passabilmente il greco classico, tolti i prestiti arabi (più avanti saranno turchi e italiani).

      • mirkhond scrive:

        Se l’unico a cui sento dire che chi conosce il Greco classico, è in grado di capire il Romaico bizantino e moderno! 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Mi’, in epoca bizantina si usava il greco classico, con tutti i distinguo che ho fatto sopra.
          Non è questione che lo dico io, è proprio così.
          Al liceo ci diedero anche da tradurre delle versioni di brani storici bizantini, e non erano neanche difficili.

          Invece per il greco moderno io dissi, e lo ripeto, che chi conosce il greco classico lo impara in un paio di pomeriggi, passabilmente.
          Il contrario è più difficile.

        • mirkhond scrive:

          Non saprei….
          Forse è per via della differente pronuncia….

        • PinoMamet scrive:

          Ma fidati, imparare il greco moderno, se sai quello classico, è una scemenza.
          Impari, appunto, la pronuncia (non è che ci voglia una scienza, è estremamente intuitivo) e quella mezza dozzina di prestiti veneziani/genoivesi/turchi, la grammatica è la stessa tranne che non ci sono verbi irregolari tra le palle, al posto del dativo si usa “verso il”, al posto di ricordarsi come fare il futuro si usa “tha” (che poi è una forma contratta di “vorrei”) più il presente, invece dell’infinito si usa ‘na perifrastica (non “vado a fare” ma “vado affinché faccia”), stop.

        • mirkhond scrive:

          Non sono un linguista!
          E in Greco non arrivavo nemmeno al 5.
          Nelle versioni nemmeno al 4. 🙂
          Però la pronuncia è differente, in quanto non sappiamo esattamente come parlassero i Greci, visto che la pronuncia che ci hanno insegnato a scuola è quella erasmiana, cioè inventata da Erasmo da Rotterdam (1466-1536) sul modello del Fiorentino/Italiano, e per distinguerla da coevo Romaico bizantino e demotico, nello spirito di rinascita classicista tipica dell’epoca….

        • PinoMamet scrive:

          Mmm beh, Erasmo non è che se la sia inventata di sana pianta, eh?
          Credo che le sue deduzioni di base siano fondate, come per esempio la pronuncia etacistica (infatti confermata da alcuni dialetti greci viventi).

          Poi nei licei italiani si usa in realtà, per praticità, una pronuncia “alla buona”, ma questo è un altro discorso 😉

        • mirkhond scrive:

          Erasmo però, con tutta la sua cultura e il suo acume filologico, non credo che disponesse della macchina del tempo, che gli avesse consentito di ascoltare come i Greci parlassero e pronunciassero davvero la loro lingua standard, la Koinè derivata dall’Attico, e i vari dialetti dorici, eolici e ionici, eh! 🙂
          Lui poteva, al massimo, intuire che parlassero diversamente dai Romei dei SUOI tempi….
          Da qui una pronuncia arbitraria se non inventata..
          Tipo l’Aramaico dei “tempi” di Gesù, ricostruito a tavolino dai consulenti filologici di Mel Gibson per il suo La Passione del 2004.
          Quando il film fu fatto vedere e ascoltare agli Aramei di Maalula, in Siria, prima dell’attuale guerra, questi non capirono un tubo!

        • PinoMamet scrive:

          Non esageriamo, Mi’.

          Le lingue offrono spesso dei “trucchetti” per capire qualcosa della pronuncia;
          nel caso di Erasmo, è famosissimo l’esempio delle pecore: visto che in un frammento di non ricordo chi il loro verso era riportato come βη βη, e visto che le pecore non fanno “vi vi”, ma “be be”, era facile non solo per Erasmo, ma per chiunque, immaginarsi che all’epoca del frammento la beta si pronunciasse “b” (come confermato poi dai prestiti nel latino, e abbastanza intuibile) e la eta “e”.

          E così via…

        • PinoMamet scrive:

          Del resto anche noi non abbiamo la macchina del tempo, ma, con un briciolo di logica e un pizzico di epigrafia, sappiamo all’incirca come era pronunciato il latino nelle varie epoche…

          poi per carità, anche io credo che alcune cose delle pronunce “restituite” siano delle forzature, ma l’impianto mi pare indubitabile.

        • mirkhond scrive:

          Non credo però che tracciare un quadro filologico il più possibile corretto di una lingua antica, che si è poi evoluta, ma che non è più parlata al tempo in cui viene studiata, nella sua variante antica, possa ridursi alla riproduzione di alcuni suoni onomatopeici…. 🙂
          Delle zone d’ombra restano comunque, visto che la macchina del tempo non è stata ancora inventata… 🙂
          Idem per il Latino arcaico, repubblicano e classico.
          Che dovevano essere pronunciati molto diversamente dal Latino che abbiamo studiato, e che ricalca quello ecclesiastico cattolico, non più antico del IV-V secolo dopo Cristo….

        • PinoMamet scrive:

          Mi’, grosso modo sappiamo come si pronunciava il latino diciamo classico, all’epoca di Cicerone e Cesare, e abbiamo parecchi indizi per sapere su come si pronunciasse quello arcaico.

          Poi ovviamente, come dici tu, restano delle zone d’ombra, e chiaramente una ricostruzione avrà sempre dei limiti (se trovo un’epigrafe, una lapide mettiamo, opera di uno scalpellino più o meno istruito, posso farmi idee molto diverse della lingua che parlavano…) ma insomma non è che brancoliamo nel buio 😉

          in genere per il latino da noi funzionava che al liceo ti insegnavano la pronuncia “ecclesiastica” o volendo italiana (perché gli ecclesiastici francesi lo pronunciano più francese, gli spagnoli più spagnolo ecc.);
          poi all’Università ci si aspettava che si conoscesse la pronuncia “restituita”, stabilito questo (con opportune domande, o semplicemene controllando che avesse dato l’esame di storia della lingua…) poi in sede di esame lo studente sceglieva la pronuncia che preferiva…

          al contrario per il greco (sob) ripeto per l’ennesima volta, ho trovato cecità pressoché totale del corpo docente scolastico nei confronti di tutto ciò che succede dopo la caduta di Roma, con pochissime eccezioni (il mio professore per esempio, che comunque aveva un background universitario… casi della vita su cui non mi dilungo)
          Per quelli universitari ovviamente era diverso, ma si tratta di specialisti in fondo.

        • habsburgicus scrive:

          non ricordo chi

          penso Aristofane (dunque almeno nel V secolo s.C beta era pronunciata “b” ed eta era pronunciata “e”)
          nel primo caso, forse le cose cambiarono già-in alcune-sin dal I secolo dell’Era Cristiana
          infatti alcune iscrizioni hanno Bespasianos in luogo di Ouespasianos (che compare in altre)…

        • habsburgicus scrive:

          V secolo a.C

        • PinoMamet scrive:

          Sì, poi bisogna tenere presente in questo caso anche l’evoluzione della pronuncia latina:

          Vespasianus era ancora “uespasianus” o già “vespasianus”?
          (io propendo per la seconda, nel qual caso una beta, anche pronunciata b, era trascrizione più fedele di “ou-“)

          comunque già all’epoca di Cristo il greco stava evolvendo verso la pronuncia “moderna”, anche se lentamente e in modi differenziati.

  425. mirkhond scrive:

    Miguel

    Riesci a capire se un arabo è egiziano, marocchino, tunisino, algerino, saharawi, mauritano, nordsudanese, arabo dell’Arabia, palestinese, libanese, siriano, giordano, iraqeno, del Khuzistan?
    Ne riesci a cogliere le differenze?

  426. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Riesci a capire se un arabo è egiziano, marocchino, tunisino, algerino, saharawi, mauritano, nordsudanese, arabo dell’Arabia, palestinese, libanese, siriano, giordano, iraqeno, del Khuzistan?”

    Non esageriamo!

    A grandi linee, riconosco un egiziano, un maghrebino e un sirolibanopalestinese.

  427. mirkhond scrive:

    E all’interno dell’Egitto?
    Tra Alto e Basso Egitto?

  428. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “E all’interno dell’Egitto?
    Tra Alto e Basso Egitto?”

    Ma di solito ci sono delle chiavi precise, tipo la pronuncia della lettera qaaf, che nel Basso Egitto è ‘aaf, nell’Alto Egitto gaaf – ma leggo che la seconda pronuncia è diffusa anche nelle campagne, cose che non sapevo:

    http://forum.wordreference.com/showthread.php?t=512467&langid=14

  429. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “di vedere nell’arabizzazione/islamizzazione di Egitto e Maghreb un felice e spontaneo processo di massa avvenuto rapidamente, per odium sui 🙂 di copti e afariq e berberi!”

    Ma come me la ricordo io, studi di anni fa e senza aver consultato nulla…

    1) verso il 600 e passa, un po’ di saccheggiatori arabi sostituiscono un po’ di saccheggiatori bizantini in Siria e in Egitto, con relativa soddisfazione dei saccheggiati. Che cambieranno lingua e religione molto più lentamente di quanto gli italiani abbiano cambiato lealtà politiche nel corso degli ultimi cento anni.

    2) i Berberi invece, in gran parte di religione ebraica, si oppongono ferocemente e vengono ferocemente stroncati

    3) verso l’anno 1000, devastante invasione dell’Egitto e del Nord Africa da parte dei Banu Hilal, che “arabizzano” nel peggiore dei modi l’area

    4) verso l’anno 1300, grande e crudele stretta in Siria, Egitto e dintorni contro i cristiani e tutte le minoranze, che coincide con una crisi ecologica…

    • PinoMamet scrive:

      “i Berberi invece, in gran parte di religione ebraica”

      in effetti alcuni israeliani che conosco, di origine nordafricana, assomigliano più a nord-africani/berberi che a “semiti” arabi.
      Sempre andando per grossissime generalizzazioni spannometriche, la differenza c’è.

      • mirkhond scrive:

        Ci sono studi che appoggiano questa tesi, come quello di Simon e Benoit Giudaismo e Cristianesimo, e Shlomo Sand.
        Sand inoltre sostiene che moltissimi di questi Berberi, appena sottomessi dopo una durissima resistenza durata 40 anni (670-710 d.C.), avrebbero fornito il grosso delle truppe musulmane per la conquista della Spagna nel 711-720 d.C.
        In massima parte RESTANDO giudei, ed incrementando la comunità sefardita spagnola, già duramente vessata dai sovrani cattolici goti, dai tempi della conversione di Recaredo (586-601 d.C.) al Cattolicesimo, nel 589 d.C.
        La regina Kahina, morta nel 702, fiera oppositrice dell’avanzata araba sull’Aurasio (oggi nell’Algeria occidentale) pare proprio che fosse di religione giudaica.
        Del resto, a differenza del Cristianesimo, il Giudaismo sefardita non è mai scomparso dal Maghreb, pur tra alti e bassi, fino alla creazione dello stato d’Israele, che ne ha ridotto l’antichissima presenza indigena (più apporti spagnoli) a pochi gruppi a Gerba in Tunisia e nello stesso Marocco!

        • mirkhond scrive:

          Comunque il rapporto conquista arabo-musulmana del Maghreb/Giudaismo/Berberi è controverso.
          Infatti una certa pubblicistica cattolica, a cui dava (da tuttora?) credito Messori, sostiene che i Berberi, giudei o pagani, o superficialmente cristiani, avrebbero favorito l’avanzata e la conquista araba del Maghreb.
          Mentre invece lo studio della lunga resistenza berbera all’avanzata araba, e poi riaccesasi all’insegna del Kharigismo, tra 720 e 740 d.C., sembrerebbe dimostrare l’esatto contrario!
          Evidentemente i Giudei che favorirono gli Arabi, dovettero essere quelli che vivevano nelle aree afariq, latinofone e cristiane ortodosse, dove erano oppressi in base alle leggi romane, successive a Giustiniano I (527-565 d.C.) e rinforzate da persecuzioni come quella di Eraclio (610-641 d.C.) nel 640 d.C.
          Quelli invece semi o de facto autonomi da Costantinopoli, non avrebbero quindi avuto alcun motivo per solidarizzare coi nuovi arrivati.
          Ma, è solo un’ipotesi, naturalmente…..

        • PinoMamet scrive:

          Mi sembra ragionaevole…

  430. mirkhond scrive:

    Complessivamente sono d’accordo con la tua analisi riassuntiva.
    Sul punto 4, credo che l’islamizzazione, in questo caso violenta di molti Copti e Giacobiti tra Egitto e Siria, e avvenuta nel 1293-1354, sia stata anche la risposta mamelucca alla riconquista degli ultimi avamposti franchi di Terra Santa tra 1260 e 1291.
    E dunque un bisogno di fare il “deserto” di cristiani, onde impedire future reconquiste franche, oltre ad evitare ulteriori loro alleanze con gli Ilkhan mongoli dell’Iran (1256-1335), sebbene anch’essi musulmani dal 1295 e in seguito aspri persecutori di quei Nestoriani che avevano e da cui avevano ottenuto un fondamentale appoggio nella loro conquista dell’Iran e dell’Iraq (nel 1258, con l’orribile sacco e strage di Baghdad, messa a morte dell’ultimo califfo abbaside regnante, ma risparmiando i quartieri nestoriani; che risposero reinnalzando le campane e facendole suonare a festa!)

  431. mirkhond scrive:

    Poco fa, su rainews24 ho ascoltato l’intervista a Monsignor Martinelli, vicario apostolico a Tripoli, e capo della piccolissima minoranza cristiana rimasta nella città libica (ormai quasi solo filippini, gli altri sono tutti andati via, stando a ciò che ha detto Monsignor Martinelli).
    Al giornalista italiano che gli ha chiesto se è favorevole ad un intervento armato occidentale, italiano compreso, monsignore si è fermamente detto contrario considerandolo solo un ulteriore motivo per ulteriori guai…
    Certamente Monsignor Martinelli conosce la storia della Cristianità afariq e sa benissimo come e perché scomparve dal Maghreb….

  432. mirkhond scrive:

    “che coincide con una crisi ecologica…”

    Ti riferisci all’avanzamento della desertificazione?

  433. MOI scrive:

    *** Ancora sull’ Attentato Jihadista di Copenaghen : ***

    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-02-14/copenaghen-spari-al-parlamento-era-corso-dibattito-vignettista-mirino-islamico–171005.shtml?uuid=ABg9NvuC

    … il movente ?

    Ovvio :

    Al Krudttønden Café, noto locale che organizza concerti jazz, si era da poco aperto il convegno dal titolo “Arte, Blasfemia e Libertà di Espressione” … trinomio inscindibile in “Frangistan” fin dal 1789 !

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-attacco-jihadista-a-copenaghen-11812.htm

    Invece i Cattos _ forse dei Pusillanimi del Quieto Vivere Piccolo Borghese PostConciliare che ha sostituito Dio con il Dialogo e lo Spirito Santo con lo Spirito del Concilio ?_ NON smitragliano gli organizzatori di S.A.L.I.G.I.A., famosa (oramai non potete non conoscerla) mostra blasfema di arte LGBTQU sponsorizzata dalla Gender Culture importata dagli USA ! Almeno non più dai tempi di Victoriano Ramirez, detto “El Catorce” honoris causa.

    ———————————————

    Intanto i Crucchi proibiscono il Carnevale:

    http://video.corriere.it/effetto-copenaghen-germania-braunschweig-cancellato-carnevale/aaab0350-b538-11e4-b826-6676214d98fd

    che magari c’è gente incauta che sbaglia religione da sbeffeggiare e ci lascia le penne !

    @ MIGUEL

    Il Massone Mélenchon si presenta in cravatta e doppio petto, mica in grembiulino (che potremmo assimilare all’ hijab ! ) e/o in cappuccione (che potremmo assimilare al niqab !) … o per te è un dettaglio ? Certo, un dibattito televisivo con lui in grembiulino e lei in hijab lo vedrei più volentieri !

    La Laicità in Francia è un concetto universale (molto distante dal ToscanaccioCentrismo AntiClericale Italico avente per Mecca Blasfema Livorno !) :

    La Laicità in Francia vuol dire che il presunto “Amico Immaginario” (come dicono gli UAARini) resta fuori dalle istituzioni; quale che esso sia e in qualunque forma esso si presenti, ivi compreso l’ abbigliamento atto a compiacerlo come prescrive il “romanzo fantasy” (come dicono gli UAARini, parafrasando a modo proprio Jorge Luis Borges …) di riferimento.

    Va da sé che è ritenuto ininfluente se detto presunto (!) “Amico Immaginario” è condiviso da unità o da miliardi di persone sul pianeta.

    PS

    Un Musulmano, per essere Massone dovrebbe dire che l’ Islam è una (!) verità ma NON la (!) Verità (roba che i Cattolici PostConciliari fanno tranquillamente con Gesù, eh !) … ma a quel punto, sarebbe ancora Musulmano ?!

    Inoltre :

    “Donne che non avevano l’ anima” … abbiam insieme _ in un commentario_ sgamato Stefano Allievi e ci son rimasto male.

    “Galilei VS Fisica Biblica” … Falecius, commento sul blog Paniscus

    “Inquisizione” e “PreColombiani” … Lorenzo Declich ci ha marciato dopo aver giustamente (!) accusato di faciloneria Rino Cammilleri (bersaglio oltremodo facile …) e altri sulla Storia dell’ Islam.

  434. MOI scrive:

    @ HABSBURGICUS

    Sulla Cupio Dissolvi e Odium Sui dell’ Occidente Post (rasségnati, Habs : POST !) Cristiano :

    http://www.liberoquotidiano.it/news/esteri/11741000/Il-filosofo-Alain-Finkielkraut–.html

    Alain Finkielkraut : “Ci uccidono e parlano di islamofobia” !

    libro, “L’ Identité Malheureuse”, 2013.

    http://www.lacauselitteraire.fr/l-identite-malheureuse-alain-finkielkraut

    Inquietante e profetico …

    Lui e Zemmour vengono attaccati in quanto “Juifs” da parte Islamica Integralista (c’ho messo l’ aggettivo, eh!) … in maniera che NON sarebbe tollerabile da parte NaziFascista.

    Intelligenti Pauca.

    PS

    Gli Ebrei Danesi restano :

    http://www.repubblica.it/esteri/2015/02/16/news/attacco_a_copenaghen_gli_ebrei_danesi_a_netanyahu_grazie_ma_noi_restiamo_qui-107471905/

    Nethanyau smaccato.

  435. MOI scrive:

    @HABSBURGICUS

    sempre a proposto di OS e CD : -) :

    Abolire la Divina Commedia, in passato c’è stato un fake ma … a ‘sto giro è vera, pare. Infondo, la realtà supera (!) la fantasia …

    http://www.corriere.it/cultura/12_marzo_12/divina-commedia-eliminare-gherush92_674465d8-6c4e-11e1-bd93-2c78bee53b56.shtml

    http://www.gherush92.com/news_it.asp?tipo=A&id=2985

    Pare che sia un’organizzazione Ebraica … però stranamente si preoccupa di Maometto. Mah …

    Ma in fondo è giusto così : “porte allarmate” , “vegetali esausti” , ” e quantaltro” , “piuttosto che”, “a trecentosessanta gradi”, ecc …

    Tanto vale prendere atto della Decadenza Irreversibile e dichiarare Padre della Lingua Italiotese 😉 Federico Moccia …

  436. mirkhond scrive:

    “Gli Ebrei Danesi restano”

    Per ora, a parte questo attentato, non vedo i motivi per cui dovrebbero andarsene, visto che si trovano bene dove stanno.
    Non è che in Israele sarebbero del tutto fuori pericolo da attentati, eh!

  437. mirkhond scrive:

    “Lui e Zemmour vengono attaccati in quanto “Juifs” da parte Islamica Integralista (c’ho messo l’ aggettivo, eh!) … in maniera che NON sarebbe tollerabile da parte NaziFascista.

    Intelligenti Pauca.”

    Nel Mondo Islamico non esiste ancora l’oloDOGMA, con cui devono fare i conti vecchi e nuovi critici dei Giudei.
    L’olocausto è avvenuto tra Frangistan e Russia, non nel Dar al-Islam….

    • MOI scrive:

      Secondo te Zemmour e Fienkelkraut fanno parte di chissà quale Lobby Ebraica ?

      Eppure Zemmour ha sostituito il Profeta Mosè con il Generale De Gaulle ;)…

      • mirkhond scrive:

        Non mi sono spiegato.
        Nel mondo islamico non hanno gli stessi tabù nell’affrontare argomenti che qui, in base a leggi sempre più liberticide, il minimo che ti possa capitare è la morte civile….

  438. mirkhond scrive:

    “Donne che non avevano l’ anima” … abbiam insieme _ in un commentario_ sgamato Stefano Allievi e ci son rimasto male.

    “Galilei VS Fisica Biblica” … Falecius, commento sul blog Paniscus

    “Inquisizione” e “PreColombiani” … Lorenzo Declich ci ha marciato dopo aver giustamente (!) accusato di faciloneria Rino Cammilleri (bersaglio oltremodo facile …) e altri sulla Storia dell’ Islam.”

    Non ho letto i commenti a cui ti riferisci, ma non riporti una novità, purtroppo.
    Certe stronzate tipo la donna nel medioevo era considerata senz’anima e le altre puttanate che hai elencato, le ho udite personalmente da accademici universitari, tutti di provata fede sessantottina ed oggi sui 60-75 anni…..

    • MOI scrive:

      Almeno (!) quella delle donne che non avevano un’anima ma c’erano già tante sante all’ attivo, in teoria, è un’ obiezione che NON dovrebbe richiedere molto più intelletto del sapersi allacciare le scarpe …

      Eppure … miracoli di una certa Malafede.

  439. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Pare che sia un’organizzazione Ebraica … però stranamente si preoccupa di Maometto. Mah …”

    Gherush92, anche se si presenta come “consulente dell’ONU” e chissà quante altre cose, è un tizio solitario che manda comunicati stampa. Il bello è che glieli pubblicano.

  440. MOI scrive:

    r il greco (sob) ripeto per l’ennesima volta, ho trovato cecità pressoché totale del corpo docente scolastico nei confronti di tutto ciò che succede dopo la caduta di Roma

    [cit.]

    PINO
    —————————–

    Ma se in programma ministeriale NON c’è …mica possono, no ?

    • PinoMamet scrive:

      Come sei antico! 😉
      Non sai che c’è l’autonomia scolastica? 😉

      A parte tutto: se trovano delle ore, come trovano, per chiamare il sottoscritto a parlare “de scinema”, in un liceo classico una mezz’oretta per parlare di differenze di base col greco moderno, e fare un’opera di bene fornendo le basi per una nuova lingua straniera, potrebbero trovarla, no?

      PS
      Io al liceo avevo un libro, un libro di versioni e non la grammatica, che dedicava le ultime pagine proprio a questo, con anche alcuni esempi ed esercizi.
      Non è che ci volesse un genio a farcele leggere, dal momento che ce lo fecero comprare 😉

  441. Miguel Martinez scrive:

    OT

    Una bella riflessione sulla str…ggine laicarde francese:

    http://lmsi.net/A-bonne-ecole

    Credo che il razzismo che veramente ferisce non sia quello bonario dove fanno le battute sui capelli crespi o la presunta abbronzatura o sul sombrero del merendero messicano, che fanno parte dei luoghi comuni sulla varietà del mondo…

    il razzismo che ti segna a vita è quello di stile francese, perché manca ogni curiosità, ogni senso di umorismo, e al disprezzo per ciò che sei, si aggiunge il disprezzo perché potresti essere diverso da ciò che sei, eppure resti come sei:

    “La blanchité majoritaire du corps enseignant et les catégories de perceptions racistes liées à cette blanchité produisent des effets. Je peux personnellement en témoigner. Je suis enseignante et je suis une femme arabe, descendante de l’immigration post-coloniale. J’ai eu un parcours que d’aucuns qualifieraient de parcours d’ « intégration » parfait. Ceci étant, pendant tout mon parcours scolaire, j’ai eu affaire, chaque année, à certain-e-s enseignant-e-s m’assignant à mon identité, à ma supposée religion, alors que j’étais en situation de réussite scolaire… Je ne ferai pas état ici de toutes les vexations, de toutes les situations injustes auxquelles j’ai été confrontée, de l’école maternelle jusqu’au doctorat, ni du sentiment d’illégitimité que tout cela a instillé en moi, contre lequel j’ai dû dépenser tant d’énergie à lutter et qui ne me quittera d’ailleurs jamais… Cela mériterait un livre !”

  442. MOI scrive:

    Avete notato i trattini per gli accordi dei partici passati “e-s” della Gender Culture ?

    • MOI scrive:

      des enseignant-e-s, mes collègues donc

      • MOI scrive:

        Sermpre roba di chiaro stampo Imperialista Culturale Statunitense “Liberal” … con un’ Europa che si lascia trattare da Provincia dell’ Impero, accollandosi le colpe storiche dei Padroni a Stelle & Strisce !

  443. MOI scrive:

    Veramente a me pare che il Politically Correct dell’ Indottrinamento Pubblico vada in direzione opposta :

    http://www.je-suis-stupide-j-ai-vote-hollande.fr/blog/wp-content/uploads/code-humour2.png

  444. MOI scrive:

    Mah … su certe cose pare che la gente abbia percezioni opposte … tipo se un proverbiale Alieno dovesse apprendere la Questione IsraeloPalestinese da Fiamma Nirenstein o da Suleiman Khani (ch’ l’ è un AraboSemita cunpàggna mé e Zeta…)

  445. mirkhond scrive:

    Ci sono sempre almeno DUE verità, Moi… 🙂

  446. MOI scrive:

    Se poi c’è una cosa che NON esiste è la “blanchité” …

    Maurizio Blondet, pur NON essendomi simpatico, su questo almeno ha ragione : pensarsi come esseri individuali si direbbe una roba impossibile _ o comunque difficilissima_ per gente di colore, omosessuali e donne …

    • MOI scrive:

      nel senso che per lo meno debbono sempre sub-ordinare le identità individuali a quella collettiva … su questo, almeno su questo, Blondet ha ragione.

      • Pietro scrive:

        Vissuto in prima persona nella multietnica Londra. Un’incessante sequela di particolarismi, favoriti dal governo in ottica disgregante. Solo che se crolla l’elemento unificante, il benessere, diventa una guerra di tutti contro tutti. In fondo i ghetti sono solo un modello di governo fallito. Anche in Italia nel mio lavoro a contatto col pubblico alcune categorie di persone usavano l’appartenenza alla categoria come insulto/scusante/giustificazione. Neri, Immigrati, Rumeni, donne incinta, portatori di handicap tutti usavano la loro “particolarita’” per vincere discussioni e rispondere a dei rifiuti. Oggi che anche la categoria considerata normale, ossia il bianco di classe media, si dice discriminata significa che siamo di fronte al fallimento piu’ totale della gestione della polis.

      • MOI scrive:

        In pratica, delle “Umme” Laiche …

      • Z. scrive:

        Cioè, tu davvero pensi che tutti i neri, tutti i gay e tutte le donne (ossia, oltre metà della popolazione mondiale) sono adusi a sub-ordinare le identità individuali a quella collettiva? davvero?

        o sono io che non ho capito?

        • Pietro scrive:

          Non tutti ma buona parte. Una societa’ individualista porta ad usare le armi che hai, anche se quelle armi sono autoghettizzanti.

        • Z. scrive:

          Bah, io penso che le persone di ogni sesso, colore ed etnia tendano a subordinare e sovrordinare ben poco, e men che meno a ragionare in termini di “identità collettive”.

          Mi sembra siano astrazioni intellettuali di gente che ha studiato 🙂

  447. MOI scrive:

    Eric Zemmour alle prese con il primo (?) “Black”/ “Noir” beneficiario della “Discrimination Positive” , roba di chiaro stampo Imperialista Culturale Statunitense “Liberal” … con un’ Europa che si lascia trattare da Provincia dell’ Impero, accollandosi le colpe storiche dei Padroni a Stelle & Strisce !

    https://www.youtube.com/watch?v=8tVDQJs9mHs

  448. MOI scrive:

    @ PIETRO

    ‘Ste robe dei comunitarismi, del politicamente corretto dell’ ideologia di genere ecc … le avevo già viste e stra-viste da “cinno” nei “telefilm” made in USA … ma non avrei mai creduto di ritrovarmele “in casa”.

    • Pietro scrive:

      Ti credo. Io dopo un anno a Londra a lavorare in albergo, quindi NON come l’italiano medio che sta con italiani e vede la Londra della TV, stavo per diventare musulmano. Dal punto di vista sociale l’Islam ha molti motivi per essere apprezzata anche in Occidente. Il laicismo interessa solo a chi ha i mezzi per viverlo…

      • MOI scrive:

        La vera differenza è che nell’Islam Dio c’è ancora. Tutto il resto viene di conseguenza.

      • mirkhond scrive:

        La vita in Gran Bretagna dev’essere davvero dura…
        Specie per gli stranieri…

        • MOI scrive:

          Che sia dura per tutti, dopo la Thatcher, concordo … che sia più dura per gli Immigrati, NON credo. Si tratta di un Paese estremamente tribalizzato, ove il Comunitarismo conviene …

        • mirkhond scrive:

          Però vorrei capire come mai Pietro sentiva il bisogno di farsi musulmano proprio a Londra!

        • MOI scrive:

          Da quel che ho capito, un barlume di socialità che NON fosse ubriacarsi e fare a botte 😉 🙂 …

        • mirkhond scrive:

          Insomma non se la dev’essere passata proprio bene a Londra, il nostro Pietro…
          Forse avvertiva in maniera maggiore la solitudine esistenziale tipica dell’uomo contemporaneo….
          Del resto lui ama l’Asia Centrale e quella Sud Orientale!
          Forse non a caso! 🙂

  449. Pietro scrive:

    Va bene, appena ho cinque minuti mi converto! 😀

  450. MOI scrive:

    Ho appena sentito uno slogan di Guerriglieri ISIS … non ho capito una mazza del testo, ma la musicalità era incredibilmente famigliare :

    una specie di via di mezzo fra questo

    https://www.youtube.com/watch?v=liuApR70Lz8

    e questo

    https://www.youtube.com/watch?v=jJDbgwfhI6o

    😉

  451. mirkhond scrive:

    “Il laicismo interessa solo a chi ha i mezzi per viverlo…”

    Quest’affermazione è molto interessante!
    Potresti spiegarla meglio?

    • Pietro scrive:

      Che se laicismo diventa consumismo laico puo’ esserlo solo chi puo’ consumare. Oggi mi sembra che la religione venga vista come assenza di liberta’, quindi laicismo come liberta’. Visto il tipo di societa’ in cui viviamo ne consegue che la liberta’ e’ quella di spendere, ossia conusmare. Da qui laicisimo = consumismo.

  452. MOI scrive:

    Cioè, il laicismo è un lusso e il comunitarismo religioso retrivo (purché di matrice esotica !) è convenienza ?

    • MOI scrive:

      @ PIETRO intendevo

      PS

      … se avete dubbi sull’imprescindibilità “esotica” del retrivo, provate il metodo sperimentale presso qualsiasi ONG !

      Ah, già … meglio di no, che poi incappate in Buzzi e Carminati !

    • mirkhond scrive:

      Forse vuol dire che solo dove c’è un forte vissuto religioso, l’uomo di oggi, solo, depresso, in crisi nella grande città tecnologica e globale dell’indifferenza, puo’ ritrovare quel calore, quella voglia di stare insieme.
      Che nella nostra civiltà è scomparsa…
      Vedasi la canzone Anno 2030 del semiprofetico JX degli articolo 31…. 🙂

  453. MOI scrive:

    http://www.corriere.it/foto-gallery/esteri/15_febbraio_16/copenaghen-marea-umana-ricorda-vittime-attentati-ba4cb9fe-b626-11e4-bb5e-b90de9daadbe.shtml

    Copenaghen : fiaccolata oceanica come a Parigi … in Israele avrebbero già fatto una rappresaglia almeno 50 a 1 ! Credo che Nethanyau intendesse questo … in senso per lui positivo.

  454. MOI scrive:

    Il mangaka / animeka (“cartoonist” ?) Hayao Miyazaki sulla strage di Parigi del “Charlie Hebdo” :

    http://www.fumettologica.it/2015/02/miyazaki-contro-le-caricature-di-charlie-hebdo/

    c’è da dire che lui ha coerentemente (!) con sé stesso ha sempre trattato altre culture (persino dell’ Italia, solo i Giapponesi, su scala planetaria, ci rispettano senza scadere in “spaghetti-pizza-mafia-mandolino”!) con il massimo rispetto !

    Come vedete, da Giapponese egli NON serba rancore all’ Islam e alla cultura Araba per l’uccisione di Kenji Goto … ad esempio.

  455. mirkhond scrive:

    Non solo un grande mangaka/autore di anime, ma anche un animo superiore…
    Un grande giapponese!

  456. mirkhond scrive:

    Del resto gli anime giapponese sono sempre stati rispettosi del Cristianesimo, da loro visto sempre in chiave cattolica.
    Vedi Candy Candy, Lupin III, Belle e Sebastien ecc.

  457. mirkhond scrive:

    Inoltre riesce a distinguere alcuni fanatici dell’isis dalla Sunna e dalla Shiah nel complesso…..

  458. MOI scrive:

    http://herocomplex.latimes.com/animation/comiccon-miyazaki-breaks-his-boycott-of-us/

    Miyazaki, who has not spoken publicly of the subject, today explained his reasons in an interview with The Times at Comic-Con.

    “The reason I wasn’t here for the Academy Award was because I didn’t want to visit a country that was bombing Iraq,” he said. “At the time, my producer shut me up and did not allow me to say that, but I don’t see him around today. By the way, my producer also shared in that feeling.”

  459. MOI scrive:

    A proposito di Franciae Giappone, pare che la sigla Italiana famosa della versione “anime”di “Sans Famille” (1878) di Hector Malot … sia “ispirata” (almeno nel ritornello) da questa :

    https://www.youtube.com/watch?v=sX39TeogB94

    BONEY M – Brown Girl in the Ring (1978) … cent’anni dopo.

  460. mirkhond scrive:

    Questa canzone fa parte delle colonne sonore del film Il Bisbetico domato con Adriano Celentano (la scena della pigiatura, dove Celentano vince la gara contro la pigiatrice automatica 🙂 ).

  461. MOI scrive:

    “L’Identité malheureuse” Alain Finkielkraut

    https://www.youtube.com/watch?v=r3KvGf6g_YY

    Alain Fienkelkraut è l’ unico Francese che parli adagio 😉 🙂 …

    • MOI scrive:

      In pratica gli unici due Intellectuels contro l’ Odium Sui e la Cupio Dissolvi in Francia sono due “Juifs” … la Lobby che dovrebbe volere la “Dissoluzione” dell’ Occifrangistan;) , secondo i vari Blondet e affini !

  462. MOI scrive:

    Oppure NON vogliono rifugiarsi in Israele per fare un dispetto a Netanyahu (la “h” va l, mi pare … l’avevo messa in “th” traviato da “Nathaniel” e nomi ebraici simili)

    • MOI scrive:

      la “h” va lì

      e.c.

      • mirkhond scrive:

        Non è che in Israele sarebbero più sicuri dal rischio attentati.
        Rischio conseguente alla creazione dello stesso stato d’Israele!

        • mirkhond scrive:

          E poi alla stragrande maggioranza della galassia giudaica la Palestina non piaceva PRIMA dell’olocausto, e forse, nemmeno DOPO.
          Dunque considerano quel “rifugio” israeliano solo come una necessità.

        • PinoMamet scrive:

          “E poi alla stragrande maggioranza della galassia giudaica la Palestina non piaceva PRIMA dell’olocausto, e forse, nemmeno DOPO.”

          Insomma…
          questa mi sembra un po’ grossa, così a naso 😉

        • mirkhond scrive:

          Leggiti Paul Johnson, Storia degli Ebrei, Tea Editore.
          Testo che più filogiudaico non puo’ esserci.
          Compreso il dare in testa ai Palestinesi colpevoli di…volersi difendere a casa loro!

        • mirkhond scrive:

          Del resto mi sembra che anche l’ultimo recentissimo acquisto di Borgo San Donnino, non nutra poi tutta questa attrazione per la Palaestina ora infelix!
          Come dettoci qua da lui stesso…. 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Ma cosa dice questo Paul Johnson in proposito?

          Perché in effetti la frase che usi tu è molto ambigua: “la Palestina non piaceva” può significare un sacco di cose, da “non apprezzo troppo il paesaggio” a “tutta la mia famiglia e i miei interessi sono a Milano e non vedo perché debba andare in un paese che non conosco” fino a “andrei ma non ho soldi o ho paura che gli arabi mi ammazzino”.

          In generale tendo a non fidarmi delle frasi che sono giochi di parole…

        • mirkhond scrive:

          Dice semplicemente che per la stragrande maggioranza dei Giudei prima dell’Olocausto, la Palestina era solo un elemento religioso, non un obiettivo concreto da raggiungere.
          In quanto questi Giudei si sentivano più cittadini delle patrie dove vivevano e dove avevano radici (il che il gran parte è vero, vedasi il discorso sui Berberi giudaizzati all’origine di parte almeno, dell’ethnos sefardita).
          Furono i pogrom zaristi e poi l’Olocausto a far considerare uno stato ebraico in Palestina come una soluzione.
          Che, ancora oggi però, è al massimo, considerato solo come un estremo rifugio in caso di necessità, non la Terra Promessa, visto che se possono se ne vanno negli Usa, o restano in Francia o in Danimarca.
          La quasi totale scomparsa delle comunità sefardite maghrebine e mizrahim mediorientali furono la conseguenza della nascita dello stato israeliano ashkenazita.
          Purtroppo!

  463. habsburgicus scrive:

    si vede ? (trovato su fb)
    https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1047466925268924&set=a.108076829207943.27642.100000168795337&type=1

    è un manifesto di propaganda sovietico tardo-staliniano (o malenkoviano), del 1951/1955, che contrappone una ragazza felice a scuola nell’URSS
    e la povertà e la miseria, con scuola chiusa*, negli USA..SShA sono gli USA
    il bello è che una foto quasi simile fu usata dai NS in Germania 😀

    *è anche aver sottovaluto così (in modo grottesco) gli USA che ha portato poi, alla fine del comunismo

    • MOI scrive:

      Beffa della Storia: tutta la propaganda di Gender Culture e di Politically Correct che le Sinistre hanno introdotto sempre più vogliono nelle scuole … viene proprio dagli USA, come Imperialismo Culturale dei Liberals USA !

  464. mirkhond scrive:

    Infatti.
    La mentalità sinistroide frangistana, è tutta o quasi di matrice statunitense liberal!
    Non deve nulla al bolscevismo sovietico!
    Almeno dopo il 1945-1965 circa….

    • Francesco scrive:

      insomma

      la gauche francese? la linke tedesca? il partito d’azione e il partito di Repubblica e la sinistra cattolica in Italia?

      i laburisti inglesi coi loro amici nobili?

      ci sono ci sono, è il mondo che non è più quello del 1945-65, nè lì nè qui

  465. MOI scrive:

    Pare che il (mamcato) obiettivo di Copenaghen fosse lui :

    Lars Vilks, artista-disegnatore che _ pare_ per “satira” aveva raffigurato Maometto con corpo di cane nonché un’ altra opera con Maometto intento a sodomizzare una capra che poi viene lapidata perché senza burqa !

    http://www.corriere.it/esteri/15_febbraio_16/copenaghen-fiori-candele-terrorista-ucciso-a94877ba-b5ea-11e4-bb5e-b90de9daadbe.shtml

    Svedese … l’Isis potrebbe incastrarlo (“accontentandosi”) con un ergastolo in Patria Norrena mandandogli una escort “jihadista convertita” che si autosegnali in sua compagnia alla Polizia NaziFemminista 😉 …

    • mirkhond scrive:

      “Il giovane non avrebbe mai fatto mistero del suo antisemitismo”

      Sì, antisemitismo di un…SEMITA di origine palestinese!

      Ma sti giornalisti perché non si danno mai un’occhiata alla cartina linguistica del Medio Oriente e alla famiglia delle lingue semitiche?

  466. mirkhond scrive:

    Quella dello svedese all’ergastolo con l’amante jihadista….

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