Inchiesta interna!

Dopo aver parlato di guerre e stragi in giro per il mondo, ci soffermiamo per un momento sui drammi di casa nostra.

Qui in Oltrarno c’è stata una piccola mobilitazione istituzionale per un caso in cui avevamo certamente torto, e quindi abbiamo provveduto a mandare alle istituzioni le nostre più sentite scuse, con una comunicazione inviata a funzionari e consiglieri del Quartiere Uno, il villaggio dove ci conosciamo tutti, tranne i dieci milioni di turisti che ci passano sopra ogni anno.

Ultime notizie! Il colpevole stanato a Palazzo Medici

Comunicazione dell’Associazione Amici del Nidiaci in Oltrarno Onlus

Vi scriviamo per informarvi dell’esito di un’inchiesta interna che abbiamo condotto su un episodio che sembra aver avuto una certa risonanza.

Alcune settimane fa, un bambino è stato avvistato mentre faceva la pipì nell’area del giardino Nidiaci.

In seguito alle comprensibili e vivaci rimostranze arrivate da più parti, abbiamo deciso di condurre un’inchiesta interna sullo svolgimento dell’episodio.

Il colpevole, secondo le testimonianze raccolte, sembra sia un individuo di approssimativamente quattro anni, sicuramente di sesso maschile, ma non siamo ancora riusciti a stabilirne con certezza l’identità.

Siamo però riusciti a ricostruire con una certa sicurezza la dinamica dei fatti.

L’episodio è avvenuto al momento dell’apertura pomeridiana del giardino, quando non era ancora disponibile al pubblico la chiave del bagno.

Infatti, le nostre volontarie che prestano gratuitamente la loro opera per rendere fruibile lo spazio pubblico in questione, essendo anche loro genitori, arrivano contemporaneamente alle altre famiglie frequentatrici del giardino che entrano assieme a loro, anche a causa della mancanza di ogni spazio di attesa davanti al giardino che si affaccia direttamente sulla strada.

Le volontarie, come stabilito dalla convenzione con il Comune, devono procurarsi il materiale per registrare gli ingressi che si trova in uno sgabuzzino situato all’altra estremità del giardino, peraltro parzialmente nascosto alla vista dal campetto di calcio.

Nello stesso sgabuzzino devono procurare anche le bottiglie d’acqua e i bicchieri di plastica, acquistati a nostre spese e messi gratuitamente a disposizione dei frequentatori, visto che il giardino è privo di acqua da oltre un anno.

In certi casi, devono anche procurare la segatura per riempire la pozza che si forma all’ingresso in seguito a temporali e prendere eventuali oggetti smarriti raccolti nelle giornate precedenti.

Durante l’attraversamento del giardino e del campetto, le volontarie sono invitate a tenere d’occhio comunque l’ingresso (verso cui rivolgono però le spalle nel corso dell’avvicinamento allo sgabuzzino), per impedire la fuga di bambini e per prevenire – come richiesto dal Centro Giovani – l’ingresso abusivo di eventuali frequentatori del Centro Giovani.

Successivamente si recano alla postazione di controllo situata all’ingresso, dove mettono a disposizione l’acqua, e poi raccolgono rapidamente le firme delle famiglie già entrate nel giardino.

L’episodio giustamente denunciato sembra sia accaduto dietro l’angolo del campetto di calcio, quindi nel punto più lontano dalla doppia visuale richiesta alle operatrici volontarie (sgabuzzino/ingresso), e prima che si potesse rendere disponibile ai frequentatori la chiave del bagno.

Ci scusiamo vivamente per quanto avvenuto, assumendoci tutte le nostre responsabilità, e ci auspichiamo che l’interesse che ha suscitato questo episodio sia indizio di crescente attenzione per tutte le problematiche dell’area, comprese quelle riguardanti il recupero della Ludoteca “temporaneamente” chiusa due anni fa.

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1.224 risposte a Inchiesta interna!

  1. rossana scrive:

    In un mondo di umanoidi ogni atto tipicamente umano è indizio di insubordinazione che deve veder applicate le procedure sinteticamente note come Sorvegliare&Punire.
    Bene l’assunzione di responsabilità degli addetti alla sorveglianza, resta da eseguire la seconda parte della procedura: punire selvaggiamente l’umanoidino che ha osato non trattenere la pipì, venendo così meno al rispetto delle norme.
    Essendo i maggiormente offesi dall’osceno atto gli addetti al funzionamento del Centro Giovani si suggerisce, una volta scovato il colpevole, di farlo da questi frustare in luogo pubblico così che trovi applicazione la regola per cui è sempre necessario punirne 1 per educarne 100.
    In attesa dell’esecuzione, si provveda fin da subito ad applicare restrizioni a tutti i frequentatori abituali del Nidiaci: sospensione dell’accesso ai giochi, divieto di avvicinamento alle bottigliette d’acqua, obbligo di restare immobili e in silenzio fino a che non sia stato fatto da questi il nome del colpevole. La delazione è al primo punto del manuale Sorvegliare&Punire, e non si hanno notizie se fin qui sia stata applicata.
    Questa amministrazione per questa volta perdona la svista sicura che si provvederà quanto prima a riportare l’Ordine&Disciplina fra gli umanoidini in fase di formazione per diventare in futuro perfetti Umanoidi.

    • Z. scrive:

      Al di là del gravissimo episodio della minzione infantile (la vecchia guardia del PD lo definirebbe “un vulnus democratico di una gravità inaudita”) sottolineo che “colpirne uno per educarne cento” è stato uno degli errori chiave dell’ideologia delle Brigate Rosse. Del resto, si trattava di una banda marxista, che – pur spietata nel colpire i propri nemici – confidava pur sempre nel principio illuministico della bontà e dell’intelligenza dell’uomo.

      Nel duro mondo reale queste proporzioni non funzionano: di norma occorre colpirne cento per educarne uno.

      • mirkhond scrive:

        Nel duro mondo reale queste proporzioni non funzionano: di norma occorre colpirne cento per educarne uno.

        A Bologna vanno di moda tali metodi squadristici?

        • Z. scrive:

          Naturalmente no. Colpirne cento per educarne uno è antieconomico e dunque difficilmente praticabile, in ispecie in tempi di crisi. Sicché si lascia il compito alla famosa mano invisibile, sperando che prenda a mano i giusti e a ceffoni la canaglia.

          Naturalmente non mancano correnti non-mainstream, che secondo un approccio keynesiano (detto anche “metodo Frank Castle”) ritengono che proprio in tempi di crisi occorra investire nella rieducazione attiva. Ma essendo appunto non-mainstream esse sono necessariamente minoritarie.

      • Francesco scrive:

        OMDAZ!!!

        a volte anche i compagni sono geniali

        del resto mi pare fosse il metodo Pol Pot, noto precursore di Renzi

        😉

  2. Il colpevole deve essere punito con una sentenza esemplare.
    Il buonismo cattocomunista produce sistematica indisciplina: si comincia con queste cose e si finisce a tagliare gole nello Stato Islamico dopo aver disprezzato il crocifisso e le radici cristiane della nostra civiltà.

  3. Tortuga scrive:

    Beh, io approfitto del nostro piccolo eroe sconosciuto per salutare tutti e annunciare che ho trascorso due felicissimi giorni in Oltrarno e che spero di conoscervi tutti quanti lì.
    Non ho portato la macchinetta fotografica e non ho fatto foto, d’altronde anche nei migliori musei non se ne possono fare, ma tanto m’avrebbe colto un’attacco di gelosia e non le avrei mostrate e d’altronde in Oltrarno ci son cose che difficilmente possono comparire all’occhio di una macchinetta fotografica.
    Un piccolo mondo con un raro tesoro di senso di umanità, di comunità che sa di esserlo, e di allegria.
    In stazione mi sono fermata davanti alle esposizioni di souvenir, a me piacciono tanto le “carte” di Firenze, intendo quelle tipiche con cui si fanno quaderni, diari, agende etc., ma c’è un senso di soddisfazione che nessun oggetto potrebbe riassumere e il “souvenir” te lo devi comprare e portar via di tua volontà … Oltrarno si autoinstalla gratuitamente 🙂 ma soltanto se te la vai a vivere.
    Miguel ha una borsa piena di chiavi di Oltrarno, ma oltre quelle di porte solide ne ha anche altre preziose assai.
    Due parole sul Giardino Nidìaci: io l’ho visto appena appena passato il tramonto, in quella penombra che di un ambiente risalta romanticamente qualità particolari non altrettanto evidenti di giorno, ed è veramente un tesoro nascosto dimenticato e misconosciuto: sarebbe davvero un delitto che una cittadina e le autorità preposte se ne dimenticassero quando hanno a disposizione una risorsa come la “comunità di oltrarno” che è insostituibile e nessuno potrebbe mai prendersene cura come può lei. Un salutone a tutti gli oltrarnini!

    • Peucezio scrive:

      Approfitto per fare anch’io un cenno sulla giornata oltrarnina trascorsa domenica.

      Forse c’è un piccolo mondo a misura d’uomo in ogni città italiana e non ce ne accorgiamo. O forse no: non lo so, per mia stessa colpevole negligenza.
      Ma in Oltrarno c’è.
      E Miguel, che è molto meno negligente di me, l’ha scoperto, lo vive e lo ama.
      Chi cerca persone, non finzioni, costruzioni, rappresentazioni di sé, sappia che esistono.

  4. Miguel Martinez scrive:

    Per Rossana

    🙂

    Il sogno della Sorveglianza Totale è però sempre limitato dall’inerzia umana.

    Non si può infatti mai fare nulla perché:

    – Non ci sono i Soldi
    – Potrebbero Fare Ricorso
    – Nessun Magistrato si Prenderà mai la Briga di…
    – Fosse per me si potrebbe fare, ma Bisogna Tenere in Considerazione che ci sono Alcune Persone Restie
    – Veramente avreste dovuto parlarne con Noi dell’Ufficio X, l’Uffizio Z non c’entra nulla e non vorremmo che ci togliessero questa nostra competenza

    Ecco il rimedio che concilia tutto: la strisciolina di plastica bianca e rossa che si mette attorno alle cose, o ai bambini, per vietare, e che si può lasciare su a tempo indeterminato.

    • rossana scrive:

      Vero anche questo. Niente è più facilmente superabile del’ostacolo psicologico del recinto delimitato dalla strisciolina a righe rosse e bianche. Mette tranquillo il sorvegliante (che può dire di aver “punito”) e consente al sorvegliato di intrufolarvisi sotto continuando come sempre a trasgredire l’Ordine.
      C’è un “ma”: bisognerà pensare a clonare gli Amici del Nidiaci. Solo genitori che conoscono bene i trucchi per aggirare l’Ordine posticcio possono aiutare i bambini a interpretarlo correttamente senza lasciarsi condizionare psicologicamente da finti divieti e false coscienze.
      Poi leggo il commento sopra di Tortuga sulla sua visita al luogo del misfatto e mi dico che sì, l’esperienza del Nidiaci si clonerà, ma qui si abita fra capannoni e tangenziali in un covo di democristiani rossi. Dove lo trovo qui un Nidiaci che si presti?
      Ops! Detto, pensato: forse ne abbiamo uno, ma anche quello è stato colonizzato dai demo-rossi.
      Forse dovrò emigrare, me lo sento.
      (E’ una mattinata surreale, non farci caso…)

      • Tortuga scrive:

        Ah .. mhe … se stai messa così e passi tre giorni lì dubito che riuscirai a riprendere il treno per tornartene a casa 😉

  5. Tortuga scrive:

    Cmq la verità è che io sono Sherlock Holmes e Miguel mi ha invitato in oltrarno per perfezionare le indagini:

    ecco il copevole!
    Egli si rifugia clandestinamente in Palazzo dei Medici, anzi, viene rifugiato, ed è un pentito passato ormai irrimediabilmente al soldo del nemico 😀
    http://www.pgmfirenze.it/stanze/mediciriccardi/image/bottegadonatello_putto.jpg

    Scusate ma non ho resistito 😉

  6. Tortuga scrive:

    Chettepossino Miguè, l’hai messa su!!! 😀
    Cmq se n’caso è tutta colpa del vino del marsigliese 😉 e della pizza cattocomunista …

    • rossana scrive:

      E bene ha fatto, a postare la foto del colpevole! Sempre sbattere il mostro in prima pagina, specie quando colto con le mani nel s…no, va be’…ci siamo capiti…
      Toccherà poi per forza programmare una visita di sopralluogo, così da poi riportare testimonianza diretta dei fatti, prima o poi.
      E chissà, forse prima che poi.
      Il rischio di un viaggio di sola andata c’è, ne sono consapevole ma sono dell’idea di correre il rischio di rimanere impigliata fra i rovi del Nidiaci…

  7. Francesco scrive:

    Con mio grande stupore mi trovo d’accordo con INSCO!

    Per la prima volta, insieme chiediamo a gran voce la punizione fermissima del felloncino, allo scopo precipuo di salvare la nostra civiltà, i valori civici, umani, religiosi, democratici, sanitari, la legalità e il buon nome della città tutta

    😀

  8. Miguel Martinez scrive:

    Per Tortuga

    “ecco il copevole!”

    I nostri tecnici hanno provveduto immediatamente a sostituire l’immagine di repertorio sulla pagina del sito con l’immagine del colpevole scoperto dalla gentile signora Tortuga.

  9. Roberto scrive:

    Mi sa che mi son perso qualcosa negli ultimi anni di assenza dall’Italia.
    Che problema c’è se un bambino fa la pipì su un albero?

    • PinoMamet scrive:

      Si vede che stai troppo fuori dall’Italia, Roberto 😉

      il problema c’è se il bambino piscia su un albero di un parco che “dovrebbe” essere privato, ma si ostina pervicacemente a voler essere pubblico, costituendo così (bambino e parco) una minaccia per l’Ordine Costituito, ivi comprensivo di Igiene e Decoro…

      • Roberto scrive:

        È anche che dalle nostre parti tutti vogliono bene ai bambini pisciatori
        http://commons.m.wikimedia.org/wiki/File:Manneken_pis.jpg

        • Moi scrive:

          http://www.youtube.com/watch?v=31jQYg7hnLk

          Maurice Chevalier – Manneken Pis (1949)

        • Moi scrive:

          http://fr.wikipedia.org/wiki/Maurice_Chevalier

          PS

          Sbaglio o tende ad avere una “erre normale” ?! Mai sentito prima, ne’ Franzosi 😉 !

        • Moi scrive:

          Au monde il est un endroit Ou par le chaud et le froid Règne un noble petit gars Généreux dès le matin Devant de nombreux témoins Il déverse tout son bien
          Une immense innocence Sort à plein jet De son petit sifflet
          Les pays peuvent bouger S’énerver se provoquer Lui ne daigne pas changer
          Même dans l’adversité Il défend la liberté Et le droit de s’exprimer
          Manneken-Pis Petit gars de Bruxelles Manneken-Pis Mignon porte-bonheur Manneken-Pis Arrose les plus belles Manneken-Pis Arrose tous les cœurs Quand il fait Psss psss Et refait Psss psss En douce, il pousse gaiement Manneken-Pis
          Les gens les plus réputés Sont venus pour l’admirer Et lui ont tous présentés
          Des costumes chamarrés Des vestes emmedaillées Ca ne l’a pas enraillé
          Manneken-Pis Petit gars de Bruxelles Manneken-Pis Mignon porte-bonheur Manneken-Pis Arrose les plus belles Manneken-Pis Arrose tous les cœurs Quand il fait Psss psss Et refait Psss psss En douce, il pousse gaiement Manneken-Pis
          J’ai la très forte impression Qu’il aime cette chanson Et la coule à sa façon
          Et j’irai jusqu’à penser Que pour la recommencer Il demande à bien bisser
          Manneken-Pis Petit gars de Bruxelles Manneken-Pis Mignon porte-bonheur Manneken-Pis Arrose les plus belles Manneken-Pis Arrose tous les cœurs Quand il fait Psss psss Et refait Psss psss En douce, il pousse gaiement Manneken-Pis

          *****************************************

          I’ (c)Colpevole ottiene Asilo 🙂 😉 in Belgio … Nardella procederà a una Richiesta d’ Estradizione ?! 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Mi sembra grosso modo la solita erre dei franzosi che cantano, ovvero erre fidentina
          (i parmigiani chissenefrega come la hanno, io mi occupo di cittià, mica di paesoni 😀 )

  10. mirkhond scrive:

    I Robertingi hanno mai pisciato nei giardini del Palazzo Granducale? 🙂

    • Roberto scrive:

      Il palazzo granducale non ha giardini!
      Il piccolo adora fare la pipì sugli alberi, ne ha fatte un po’ dappertutto
      La grande è sempre stata più pudica
      🙂

    • Roberto scrive:

      Ovviamente una cosa insopportabile sono gli adulti che pisciano sui muri, un flagello nelle contrade del nord dove lo sport nazionale è ubriacarsi al pub

  11. mirkhond scrive:

    Anche negli Usa?

  12. Tortuga scrive:

    @Rob

    Eh eh, infatti il “Putto che minge” di Bruxelles è famoso e lo scopro or ora.
    Detto fra noi artisticamente parlando mi piace di più questo fiorentino, e vi sarebbero santi motivi artistici per dir che sia fra i più bei putti in circolazione, però noto che non gli è concessa l’attenzione che merita, piuttosto distratta verso un “Putto con delfino”.
    Fra l’altro di putti importanti a Firenze ve ne son tanti che ci sarebbe per riempire un libro solo coi putti fiorentini.
    M’intratterrei in questa navigazione, solo che oggi mi fa dispetto un torcicollo, però fra le tante m’è capitata sotto mouse una paginetta, sempre fiorentina, intorno al ben noto “Istituto degli innocenti”
    http://www.istitutodeglinnocenti.it/sites/default/files/puttoinfasce2011_12.pdf
    tralasciando il Putto che suona e i tanti putti che decorano il Palazzo del giardino di Boboli dove mi è risaltata, fra le altre questa frase 😉

    “sviluppare il senso della storia attraverso una narrazione “per immagini” della vita dei bambini di altre epoche”

    che potremmo ribaltare in
    “sviluppare il senso della cura dell’infanzia dei bambini della nostra epoca proprio lì dove noi viviamo attraverso immagini dell’arte e della storia “

  13. Miguel Martinez scrive:

    La visita di Tortuga (e anche di un’altra persona, ma lasciamo decidere a quella persona se vuole esporsi o no!) è stata molto importante per me.

    E’ la prima volta che ho la possibilità di vedere il quartiere attraverso altri occhi. E quindi ho potuto cogliere tante cose che ormai do per scontate, che si tratti del “popolo” o delle “pietre”, o della loro particolarissima fusione.

    Mi sono reso conto che questo è un luogo davvero strano!

    • PinoMamet scrive:

      ..embè, se una è una francese romana, e l’altro, chi lo sa, la butto lì, un milanese…

      te credo che gli sarà sembrato strano 😀

    • Peucezio scrive:

      Miguel,
      apprezzo molto la tua rispettosa discrezione.
      Ma non c’è problema: come ho scritto più sotto, ero io l’altro visitatore.
      Ovviamente, essendo una cosa in giornata (almeno nel mio caso), è stato un mordi e fuggi.

      Lì c’è tutto un mondo di cui io ho a malapena intravisto degli sprazzi.
      Certe cose poi non le vedi, ma cerchi di figurartele, perché quasi non c’è angolo che Miguel non sia in grado di associare a figure le più suggestive, che conosce di persona, su cui non manca di raccontare storie e aneddoti.

      A parte tutto ciò, siamo stati a casa di Maria, persona di estrema amabilità e piacevolezza, che spero di rileggere presto qui sul blog.
      Ho conosciuto Lisa, con cui mi spiace solo di non aver avuto abbastanza occasione di dialogo (per mia colpa, essendomi fatto assorbire dai manuali di georgiano antico, scritti in lingua tedesca, che Miguel non ha potuto esimersi dal mostrarmi. 🙂 ).

      Conto, prima o poi, di tornarci con un pochino più di calma.

      E al tempo stesso invito Miguel a colmare un giorno la sua lacuna circa il capoluogo apulo e la sua città vecchia e a ricambiare così la visita, non venendo al luogo dove abito, ma al mio luogo di appartenenza e d’elezione al tempo stesso.

  14. Moi scrive:

    @ ROSSANA

    “Democristiani Rossi” [cit.]

    http://www.lintraprendente.it/wp-content/uploads/2013/12/image3.jpg

    @ MAURICIUS

    “Forse suonerà strano per chi legge il mondo secondo il dettato di Saulo di Tarso, che invitava la donna a tacere di fronte a un consesso di maschi e che sanciva condanne per i sodomiti, ma è così che ormai vanno le cose, in regime di piena parità giuridica e sociale tra i due sessi.”

    [cit.]

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/28/sessismo-una-questione-allitaliana-boldrini-laereo-e-il-compagno/1175519/

    … Spirito del Concilio NON pervenuto !

    —————————

    E scopro (purtroppo su un sito di Dx, pazienza …) l’ esistenza d’un nuovo genere letterario :

    http://www.destra.it/il-racconto-ebola-2014-e-la-signora-boldrini/

    … la Narrativa Boldrini Fiction : un Racconto ! A sfoggiare doti drammaturgiche, un certo Eugenio PasquinuccI

  15. Moi scrive:

    A proposito … in topic !!!

    http://www.youtube.com/watch?v=OTj1zmfhrLI

    Consiglio al Gran Duca di Toscana da parte d’ un Professore Universitario della Capitale (Forestiera) della Delegazione Pontificia delle Romagne !

    • Moi scrive:

      CHARACTERS WHO’S WHO 😉

      http://www.burattinidiriccardo.it/burattini/maschere/

      Balanzone – Bologna

      Di aspetto gaudente e fisico robusto per non dire grasso, come “grassa” è la sua Bologna, egli rappresenta la più antica Università che ha procurato alla città l’appellativo di “dotta”. Il personaggio approdato al mondo dei burattini provenendo dalla Commedia dell’Arte sotto le spoglie di: Dottor Violoni detto Forbizzone, Graziano delle Cotiche, Scarpazzone, Campanari, Scatolone, Spaccastrumolo, Bombardone. Balanzone deriva da “bala” (dialettale: menzogna) o da “balanza” (dialettale: grande bilancia), simbolo della giustizia, e dei suoi studi in legge.

      Sganapino – Bologna

      Il nome per esteso è Sganapino Posapiano Squizzagnocchi o Magnazza. Nasce nel 1877 dalla fantasia del giovane burattinaio Augusto Galli (apprendista di Angelo Cuccoli). Il suo ruolo è quello di spalla di Fagiolino, ma apprezzato per la sua semplicità e simpatia, diverrà ben presto protagonista del casotto dei burattini; è un tipo ingenuo e casalingo e perciò si difende con la “granè” scopa che chiama in confidenza Carolina. Sganapino può derivare dalla storpiatura del dialettale “canapia” (il lungo naso che si ritrova) oppure dall’antico “sganapèr” (divorare voracemente).

  16. Moi scrive:

    Fasulén e Sganapén ch’ i bàlen :

    http://www.youtube.com/watch?v=NxRRyGWJHEg

    Che danza è ?! NON mi sembra la pizzica ! Nel caso, chiamare Padre Amorth d’urgenza ! 😉

  17. Moi scrive:

    Il “colpo d’anca” di “Fasol & Sganàpa” fa un po’ “gay-friendly” 😉 🙂 però …

  18. mirkhond scrive:

    “manuali di georgiano antico, scritti in lingua tedesca”

    Sei riuscito a capirci qualcosa?
    Ma quante lingue conosce Miguel?

    • Peucezio scrive:

      Beh, in realtà ho dato una scorsa veloce. Ma sai, sono pieni di paradigmi, coniugazioni, declinazioni: quelle le capisci.
      La saggistica linguistica in tedesco comunque, a differenza mia, la legge senza alcuna difficoltà.

      • mirkhond scrive:

        Miguel è un mistero.
        Martinez Mystere…..

        • Francesco scrive:

          😀

          PS credo che il tedesco, lingua e forma mentis, e le grammatiche siano un connubio perfetto

        • Tortuga scrive:

          >Miguel è un mistero.
          >Martinez Mystere…..

          Proprio no 🙂

          A parte che basterebbe saltar su un treno 😉 …

          L’unica cosa con cui dovresti far pace è l’idea che con Miguel le alternative sono solo due:
          o si cammina
          oppure si cammina 😉

          Insomma, adesso mi capitava sotto mano Troisi per caso,
          http://www.youtube.com/watch?v=eBP9QDSr0HI

          se dovessi mettere una targa all’ingresso delle porte d’Oltrarno sarebbe

          “ricordati che devi camminare” 😀

          Peucezio e Miguel in coppia poi sarebbero capaci di fare il giro d’Italia a piedi senza accorgersi, che si dan la rincorsa l’un l’altro.

        • mirkhond scrive:

          Non mi spaventa camminare.
          Visto che dagli 11-12 anni non faccio altro, da quando mio padre si tolse la macchina per motivi di salute….

        • mirkhond scrive:

          E’ lo stress del lungo viaggio più i costi proibitivi, che mi spaventano di un soggiorno a Firenze.
          Non è roba di mezza giornata o 2 per me, ma dovrei stare lì almeno una settimana….

        • Peucezio scrive:

          I soldi sono il meno: facciamo una colletta e i soldi li accocchiamo.
          Solo che poi verrebbero fuori una serie di altri pretesti per non venire.

        • Peucezio scrive:

          Cioè, no, per una settimana non riusciamo ad accocchiarli, temo.
          La storia dello stress del viaggio continua a sfuggirmi… vite ca u trène nonn’è ca u u-à da spènge tu che le mane: tu t’assìte, te repuse, lìisce, dùurme e iìdde camìne!

        • mirkhond scrive:

          No, so’ dev’ cangiè a Bologn’…..

        • PinoMamet scrive:

          “vite ca u trène nonn’è ca u u-à da spènge tu che le mane”

          😀

    • Roberto scrive:

      Mah non saprei…
      A dispetto della reputazione, i belgi sono dei gran burloni, e credo che no si facciano nessuno scrupolo a scherzare con quello che è uno dei loro simboli più amati

    • Tortuga scrive:

      Quindi dovranno esserci sempre dei poveri per amarli(?!)

    • Francesco scrive:

      non ho niente contro l’amore per i poveri, mica sono un ricco brasiliano

      è la declinazione “pretenziosa” e aneconomica che ne da Papa Francescoche mi lascia inquieto

      uno dei miei principi “non negoziabili” è che non si usano risorse scarse per raddrizzare le gambe ai cani

      sarò cattivo cattivo

      ciao

    • Tortuga scrive:

      Neanche io ho nulla contro l’amore per i poveri, naturalmente.
      Mi fa tristezza che si pensi di poter amare qualcuno solo quando è povero e/o che si possa essere amati solo quando si è poveri.
      La povertà semplicemente non dovrebbe esistere, se poi quando non esistesse più andasse via anche l’amore allora c’è proprio da spararsi un colpo in bocca direttamente, è una cosa di una tristezza infinita.

      Ovviamente non credo che Papa Francesco sia una persona sciocca e non in buona fede e comprendo il suo spirito … però sull’argomento ‘comunismo’ mi pare in un ritardo clamoroso e le implicazioni di collegare amore a sventura non le trovo belline affatto.

      Inoltre poi il giorno che non ci fossero più poveri la cultura cristiana cesserebbe la sua ragione d’esistere lasciando un posto vuoto.

      Poveri non dovrebbero esisterne e per me sarebbe anche possibile, poi magari mi sbaglio.

      • Z. scrive:

        Sicuro, i poveri non dovrebbero esistere. Sta di fatto che ci sono sempre stati e tuttora ce ne sono, e tantissimi. Nel mondo di domani dove i poveri non esisteranno più vedremo che fare, ma per ora far finta che non esistano non mi sembra un’idea praticabile…

      • mirkhond scrive:

        Insomma non ce n’è mai uno che la combina giusta!
        Prima ci sono i “conservatori”.
        E si dice (con qualche ragione) che a questi dei poveri non gliene frega niente.
        Poi viene finalmente un papa CO-MU-NIS-TA che dice che la povertà e le disuguaglianze vanno combattute IN NOME DEL VANGELO.
        Però si dice che è anacronistico, che è giunto troppo tardi!
        Però la povertà, non è anacronistica ed è in AUMENTO.
        Anche nei paesi del “primo” mondo…..
        Non gliene va mai uno bene….

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Menomale che abbiamo un congruo corpo di picchiatori pronto a frenare qualsiasi recrudescenza comunista fuori tempo massimo!

        • Z. scrive:

          Ti prego, MT, se scrivi “menomale” tutto attaccato mi ricordi la bella Veronica del FQ. Che è tanto caruccia, per carità, ma per il resto nzomm 😀

      • PinoMamet scrive:

        “Inoltre poi il giorno che non ci fossero più poveri la cultura cristiana cesserebbe la sua ragione d’esistere lasciando un posto vuoto.”

        Ma, credo che si adatterebbe benissimo, concentrandosi finalmente su altre cose più “spirituali”…

        • Francesco scrive:

          sempre che non abbia esagerato nel senso che indicherebbe questa affermazione di Papa Francesco

          però, come dice il compagno Z, oggi di poveri è pieno quindi preoccupiamoci di oggi e lasciamo il futuro nella mente di Giove

          🙂

        • mirkhond scrive:

          Zanardo non è un compagno, è un liberale….

        • Peucezio scrive:

          “Zanardo non è un compagno, è un liberale….”

          Che poi non ho mai ben capito che differenza ci sia…

        • Z. scrive:

          Nessuna, infatti sono sempre io. E’ solo una questione di punti di vista.

          Il Duca ce l’ha a morte con questa società, di cui gli sembro incarnare i lati peggiori, e mi chiama liberale.

          Il Cattoliberista ce l’ha a morte con tutti quelli che stanno a sinistra di Berlusconi, categoria di cui faccio parte, e mi chiama comunista.

          Ora, come mi chiamate non importa granché: sono sempre io. E’ solo che sono piccolo brutto e nero e ce l’hanno tutti con me 😛

        • Francesco scrive:

          Z

          comunque tu sei a sinistra di Renzi!

          😉

  19. Mondo cane scrive:

    Certo non mi sorprendono le abitudini delatorie, ma vorrei tanto capire chi sono i coglioni che si sono scandalizzati per la pisciatina di un bimbetto, in una città indisciplinata come Firenze poi!? Avete fatto qualche tentativo per capire chi è il malfidato/a ?

  20. Miguel Martinez scrive:

    Dopo l’esperienza con Tortuga e Peucezio (e Maria, ma lei è oltrarnina!), credo che sia davvero il modo migliore per incontrarsi: vederci qui. Non perché fa comodo a me :-), ma perché effettivamente è l’unico modo per far capire dal vivo il senso di queste chiacchiere virtuali.

    Adesso si tratta di convincere pazientemente Roberto, Rossana, Francesco, Mirkhond, Z, Moi e gli altri!

    • PinoMamet scrive:

      Mirkhond e Moi mi sembrano i più ossi duri 😉

    • mirkhond scrive:

      Ti ringrazio per l’invito.
      Come ben sa l’amico Peucezio 😉 sono restio ad autoinvitarmi.
      Certo per me venire a Firenze è un po’ difficoltoso, un po’ per la distanza, il doppio di quella con Milano e con Roma.
      Un po’ per i cambi di treno.
      Ed infine per i costi PROIBITIVI di un soggiorno a Firenze, data l’importanza turistica della città.
      Comunque, mi basta solo il pensiero…. 😉

      • Tortuga scrive:

        I costi non sono proibitivi.
        Calcola che come prima volta ho speso più del dovuto, diciamo per star tranquilla, ma la prossima volta – per esempio – invece che una freccia o un italo prendo un interregionale. L’ho evitato perché non volevo alcun rischio per i miei tendini e di affaticarmi oltremisura (non volevo rischiare il pieno treno e di non avere un posto seduta per tutto il viaggio di 4 ore anziché una e mezza).
        Oltrarno non è Firenze centro, inoltre poi una volta conosciuto il luogo è sicuro che la prossima volta potrò ponderare sulle mie possibilità fisiche e spendere anche molto meno se mi organizzo per tempo, e così ci resto anche di più che già so dove voglio andare a curiosare.

        Quindi non cominciare a menarla 😀
        Devi venire punto e stop.

        • mirkhond scrive:

          Sei stata un’incosciente 🙂 nelle tue condizioni, a muoverti in quel modo…
          Comunque, sono contento che ti sia trovata bene.
          Lo stesso per Peucezio.
          Altri invece, non me ne hanno parlato bene di Firenze….
          Ma non dico di più, sennò mi gioco l’amicizia di Miguel…. 🙂
          ciao! 🙂

        • mirkhond scrive:

          Altri, non di questo blog.

        • Roberto scrive:

          Minchia mirkhond ma tu hai per ogni posto al mondo qualcuno che te ne ha parlato male?
          Eddai!

        • Francesco scrive:

          ma soprattutto a questi lui crede, a quelli che dei posti parlano bene non crede mai!

          😀

    • Roberto scrive:

      Ma io sono già convinto, il problema è solo che in Italia ci vengo raramente e Firenze non è nei miei giri abitudinari….è chiaro che se mi capita un occasione una ribollita insieme non ce la toglie nessuno 🙂

    • Z. scrive:

      Moi non riusciamo neppure a portarcelo al romeo respighiano, sicché la vedo dura. Per tutti gli altri, incluso il Duca, sono più possibilista!

  21. Miguel Martinez scrive:

    Per Mondo Cane

    “vorrei tanto capire chi sono i coglioni che si sono scandalizzati per la pisciatina di un bimbetto, in una città indisciplinata come Firenze poi!? Avete fatto qualche tentativo per capire chi è il malfidato/a ?”

    Non ci è voluto molto, sono stati i Malfidati a farsi AMPIAMENTE vivi, a tutti i livelli istituzionalmente immaginabili.

    Devo dire che per ora non hanno invocato il Presidente della Repubblica, ma sono certo che se fosse debitamente informato, interverrrebbe pure lui.

  22. mirkhond scrive:

    Peucezio

    Se ti affacci sullo spazio mail, c’è una letterina per te!
    ciao!

  23. mirkhond scrive:

    Proprio no 🙂

    Mica tanto!
    Ad esempio in anni che scrivo e leggo qui, non si è MAI riuscito a sapere NULLA sugli avi patrilineari messicani di Miguel. 🙂
    A differenza di quelli statunitensi di origine inglese e irlandese!

  24. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Altri invece, non me ne hanno parlato bene di Firenze….
    Ma non dico di più, sennò mi gioco l’amicizia di Miguel…. :)”

    Credo di essere, almeno su questo blog, quello che parla peggio di Firenze, o almeno della Fiorentinità!

    Infatti, se ci fai caso, di Firenze in quanto tale non parlo quasi mai.

    • Peucezio scrive:

      In effetti, se tutta la parte di Firenze dall’altro lato dell’Arno sparisse di colpo, Miguel se ne accorgerebbe diversi giorni dopo, la prima volta che deve andare a fare qualche commissione.

  25. mirkhond scrive:

    Diciamo che le critiche di alcuni miei conoscenti a sud del Tronto ;), sono rivolte più che verso Firenze, verso i Fiorentini.
    Visti nel complesso come un popolo freddo, diffidente, e molto altezzoso figo-snob, per via di Dante, la Lingua Italiana e il Rinascimento.
    Insomma l’impressione che hanno dato ad alcuni miei connazionali, è quella di un popolo che si sente superiore agli altri.
    E te lo fa notare…..

    • Mode Fiorentino freddo, diffidente, molto altezzoso figo-snob ON.

      Vedendo la cosa nel complesso, il pòpolo fiorentino si sente superiore agli altri perché, oggettivamente, lo è.

      A prescindere dal sig. Renzi Matteo, che è peraltro originario del contado (Rignano sull’Arno/Pontassieve -ove risiede-) e che, quindi, è fondamentalmente un fiorentino abusivo o quantomeno per modo di dire, e pur apprezzando generalmente i commenti del sig. Mirkhond, mi corre l’obbligo di dirgli che, dei commenti di alcuni esseri umani a sud del Tronto, a un fiorentino DOC importa quanto della battaglia di Canne o della rivolta contadina in Normandia dell’anno 997. Al massimo, detto fiorentino può prendere qualche gèlida informazione su dove si trovi più o meno il fiume Tronto.

      Per dare soltanto una pallida idea della diffidenza che, come fiorentino, ho nel mio DNA, racconterò un brevissimo episodio. Pochi giorni fa, alle casse del supermercato “Esselunga” accanto a casa mia, mi è stata richiesta la “carta Fìdaty”, la tessera di acquisto. Mi sono rifiutato categoricamente, perché fidarsy è bene ma non fidarsy è meglio (tanto più di un supermercato la cui direzione si trova nella barbarica Lombardia, che trae il suo stesso nome da un arretratissimo popolo germanico).

      Quanto all’altezzosità, quando uscendo di casa ci si trova davanti non dico al Campanile di Giotto o a Palazzo Pitti, ma alla semplice parte vecchia di Via del Palazzo de’ Diavoli all’Isolotto (che da sola vale tutti i 115 km del fiume Tronto) o a quel che si vede dalla Bolognese vecchia, è non solo pienamente giustifica, ma doverosa. In questi casi, comunque, un fiorentino non spreca nemmeno un semplice “pfui”.

      Non parlerei però di “figo-snob”. Caratteristica del fiorentino è quella di liquidare con battute al vetriolo chiunque apra bocca, ma tale caratteristica è assai più osservabile e presente in persone dei ceti popolari di quanto non lo sia in quelle appartenenti alle classi più elevate e agiate. Tale caratteristica promana comunque più dall’autentica cattiveria generalizzata che da una volontà di fighetteria o di snobismo (pur tenendo conto della superiorità insita che Iddìo ci ha donato nella Sua onnipotenza; ma, del resto, Dio è palesemente originario di San Bartolo a Cintoja).

      Sfortunatamente, tale caratteristica tende ad esplicarsi maggiormente al contatto coi forestieri, anche se in questo il fiorentino è assolutamente democratico (pregasi astenersi da commenti attinenti a un noto partito di estrema destra attualmente al governo, ndr). Nel senso: per il fiorentino, essere davanti ad uno “a sud del Tronto” è assolutamente identico ad essere in presenza di uno a nord del Tanaro, a ovest della Greve o a est dell’Amu-Darja, per non parlare degli altri toscani.

      Se una qual misura di snobismo esiste, questa viene esplicata unitamente ad un’innata coscienza che, al di fuori del perimetro comunale della città di Firenze, si è di fronte ad un mondo di cultura assai sommaria. In tale caso, scusando in una certa qual maniera il mondo, al posto della cattiveria il fiorentino esercita la sovrana arte dell’indifferenza più o meno benevola, a seconda dei casi.

      Potesse farne a meno per motivi prettamente economici, il fiorentino (io compreso) farebbe passare ai turisti dei pessimi quarti d’ora. Tale cosa è perfettamente esplicata in una scritta murale apparsa la scorsa estate proprio in Oltrarno:

      http://pampalea.blogspot.it/2014/09/oltrarno.html

      Io stesso, più volte, a famigliuole di turisti che mi domandavano questa o quella indicazione stradale, mi sono premurato di far loro fare dei giri assurdi per poi spedirle nel posto esattamente agli antipodi di quello richiesto, facendole disperatamente vagare per periferie dimenticate tipo via dello Scalo di Peino o via di Pontignale. Di qualcuna di dette famigliuole si sono perse le tracce.

      Colgo l’occasione per dichiararmi perfettamente d’accordo con il fiorentino INSCO, venuto al mondo nell’altezzosa ed esclusiva clinica “Villa Donatello”, sul trattamento da riservare al bambino pisciatore. Ho a tale riguardo già pronta una gustosa ricetta per preparare il “Bambino alla homunista”, gloria della cucina popolare fiorentina.

      NB. Villa Donatello si trova di fronte al monumetale cimitero degli Inglesi, unico popolo col quale i fiorentini vanno un po’ d’accordo grazie alla comune stronzaggine, alterigia e superiorità oggettiva. Specifico che detto cimitero degli Inglesi è servito come precisa ispirazione per uno dei più celebri quadri del XIX secolo, l’ “Isola dei Morti” dello svizzero Arnold Böcklin. Il Tronto, al massimo, sarà servito per ispirare un santino di Padre Pio.

      Mode Fiorentino freddo, diffidente, molto altezzoso figo-snob OFF.

      • mirkhond scrive:

        Ringrazio il professor Venturi 🙂 per questa lezione magistrale sulla fiorentinità!
        Aggiungo, solo modestamente, che coloro che mi hanno detto quel che ho riportato sul vostro popolo, non si conoscono tra di loro.
        Infine, per radici patrilineari ho un antenato proprio di Firenze! 🙂

        • Prego, mi sono sentito in dovere anche di rispondere a un tuo altro commento per ribadire alcuni concetti di base. La presenza nelle tue radici di un antenato fiorentino ti farà, spero, maggiormente apprezzare uno dei più tipici detti di questa città, che sintetizza alla perfezione lo spirito con cui essa accoglie i suoi ospiti: “Firenze città d’arte, va in culo a chi arriva e va in culo a chi parte”. Ti rinnovo i miei più antartici saluti.

        • mirkhond scrive:

          Da quell’orso asociale che sono, ti invio i miei saluti artici! 😉

      • Francesco scrive:

        mi piacciono codesti fiorentini! ricordano un pò quelli di Monza ma stan più fuori dalle palle

        il giorno che capiranno che l’universo gira in un’orbita ellittica, i cui fuochi stanno uno in Duomo e l’altro al Castello Sforzesco, saranno a posto

        🙂

      • paniscus scrive:

        Colgo l’occasione per dichiararmi perfettamente d’accordo con il fiorentino INSCO, venuto al mondo nell’altezzosa ed esclusiva clinica “Villa Donatello”,
        ———————————————–

        A proposito delle nascite nelle cliniche private altezzose… ma si può sapere perché mai una quarantina d’anni fa usasse tanto così, nonostante il servizio pubblico negli ospedali e nei presìdi medici pubblici, non ancora massacrati dai tagli, funzionasse MOLTO meglio di adesso, e generalmente funzionasse meglio rispetto alle cliniche private stesse? E per quale motivo l’usanza fosse tanto diffusa anche tra le famiglie non particolarmente elitarie o spocchiose, ma anche tra quelle comunissime?

        Tra le famiglie di miei amici e conoscenti coetanei, sia a Firenze che a Roma che altrove, ne conosco diverse i cui genitori si fecero intortare come polli con la fissazione di dover andare per forza a partorire nella clinica privata elegante, a costo di fare un sacco di sacrifici economici per potersela pagare…

        …salvo poi rimanere talmente sconvolti dal trattamento cialtrone e dilettantesco ricevuto, da correre senza indugio all’ospedale pubblico qualche anno dopo, in caso di attesa del secondogenito!

        Di sicuro so per certo che successe proprio a mia madre, partoriente due volte negli anni settanta, rimasta delusissima da un’accolita di pecioni nella clinica privata sciccosa in occasione della mia nascita, e poi trovatasi molto meglio in un grande policlinico pubblico qualche anno dopo, con mio fratello. Ma appunto, non era certo l’unica, c’è stata una generazione intera che ha fatto così!

        L.

  26. mirkhond scrive:

    Qui forse, c’entra proprio la toscanità, come un pianeta a se, diverso sia dall’Italia del Mì, sia da quella centrale che fu pontificia.
    E qui, forse il discorso della specificità toscana, ricordata da Pino, potrebbe avere conferme…..

  27. Moi scrive:

    SEGNALAZIONE

    http://www.giornalettismo.com/archives/1646335/matteo-renzi-ponte-stretto-messina/

    Forse (!) Matteino farà i’ (p)Ponte !

    PS

    Spiace dirlo, ma … Renzi è la perfetta incarnazione di tutti” i più peggio beceri e malevoli” luoghi comuni d’Oltrappennino sui Fiorentini 😉 🙂 Tipo Clemente Mastella, Ciriaco De Mita e Nunzia De Girolamo sui Campani / Meridional-Democristiani in generale 😉 .

  28. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Insomma l’impressione che [i fiorentini] hanno dato ad alcuni miei connazionali, è quella di un popolo che si sente superiore agli altri.
    E te lo fa notare…..”

    Penso che dipenda da chi frequenti.

    E anche dai quartieri in cui vai. Perché se in un quartiere è possibile frequentarsi di persona tutti i giorni, certe fisime fanno presto a sparire.

    Ma chiedi a Peucezio e Tortuga che impressione hanno avuto della nostra gente.

    • Peucezio scrive:

      Un po’ glie l’ho già spiegato per telefono.
      Chiaramente è un campione veramente minimale e conosciuto solo di primo acchito.
      Ma ha un po’ capovolto la mia immagine del fiorentino DOC.
      Basandomi sui toscani (non fiorentini) conosciuti a Milano, mi immaginavo gente dal solito atteggiamento liquidatorio e molto asciutto, invece ho avuto l’impressione di un calore che non pensavo di trovare.

  29. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Renzi è la perfetta incarnazione di tutti” i più peggio beceri e malevoli” luoghi comuni d’Oltrappennino sui Fiorentini”

    Direi che è la perfetta incarnazione di tutti i più peggio beceri e malevoli luoghi comuni fiorentini sulla gente di Rignano d’Arno 🙂

  30. mirkhond scrive:

    Miguel

    Una mia collega d’università, una ragazza dolcissima e che fa amicizia con tutti, dopo essersi laureata, fece un corso di perfezionamento a Firenze, vivendoci per quattro anni.
    Aggiungo che è una ragazza molto religiosa, e, come a Bari, anche a Firenze si inserì nella parrocchia cattolica del luogo in cui risiedeva.
    Forse non ci crederai, ma quando tornava a Bari, non faceva che sparlare dei fiorentini, lasciando meravigliati noi i suoi amici.
    Raccontava di un popolo gelido, inospite, profondamente diffidente e molto altezzoso-snob verso i forestieri.
    Alla fine, il suo ritorno in Puglia, lo ha visto come una liberazione, tipo Heidi che torna nel Grigioni da Francoforte!
    Un’altra mia conoscente, ricecatrice univesitaria, e pure lei residente a Firenze, mi raccontava più o meno le stesse cose, addirittura mettendomi in guardia dalle donne fiorentine, da lei viste come montate-snob e inaccessibili allo straniero, soprattutto se MERIDIONALE!
    Idem il mio commercialista, a cui ho parlato di te, e del viaggio di Peucezio e Tortuga, commercialista che a differenza del sottoscritto, è stato un viveur che ha viaggiato e vissuto per ragioni di lavoro, in tutta Italia.
    Dopo i Tirolesi e i Veneti (da cui pure alla fine si è fatto stimare), i Fiorentini vengono al terzo posto, come persone gelide, arroganti, altezzose e che si credono i meglio d’Italia.
    Facendotelo notare e creandoti attorno un clima di gelida estraneità.
    E ripeto, si tratta di persone con caratteri molto diversi e opposti al mio, gente socievole e portata ad aprirsi verso il prossimo.
    Spero che quanto detto, non mi pregiudichi la tua amicizia.
    Ma, avendo espresso un invito inaspettato e di cui ti sono riconoscente, ritenevo giusto metterti al corrente di quanto mi è stato detto…. 🙂
    ciao!

    • La tua collega di università appartiene, sfortunatamente per lei, al tipo di vittima preferita dai fiorentini: in sé riassume tutte le caratteristiche che ne fanno una preda assolutamente privilegiata. Nell’ordine: 1) studentessa (o laureata) fuori sede; 2) religiosa; 3) dolcissima e amichevole; 4) pugliese.

      Di fronte ad una simile combinazione, anch’io saprei resistere a fatica, in tutta sincerità. Compito del fiorentino autentico è, infatti, fare scappare da Firenze tali persone nel minor tempo possibile, utilizzando tutti i mezzi leciti e illeciti (spregio continuo dei dogmi religiosi, bestemmie artistiche, perfidia gratuita, emarginazione ragionata e scientifica). Comprendo perfettamente, quindi, la reazione della tua conoscente, avendo avuto parecchie volte a che fare con studentesse fuori sede (in gran parte proprio pugliesi) che mi sono premurato di martirizzare con sommo gàudio.

      Escluderei però categoricamente una componente razzista specifica nei confronti del/la meridionale. Il fiorentino agisce così anche nei confronti degli svedesi. Concordo comunque in linea di massima con le considerazioni sulle fiorentine, esemplificate perfettamente dalla figura della defunta Oriana Fallaci. Io stesso non ho avuto mai una fidanzata fiorentina e neppure toscana, compresa l’attuale; in compenso sono stato a lungo fidanzato con una studentessa pugliese (di Trani). Salendo di un gradino, sono però stato sposato con una senese, e sto godendo come un majale per l’attuale rovina di quella città. Ho persino esultato per l’attribuzione di “capitale della cultura” a Matera, anche se personalmente avrei scelto Lecce.

      Devo comunque dichiararmi in disaccordo con te sul fatto che i fiorentini si sentano i migliori di quella insignificante cosa che va sotto il nome di “Italia”. I fiorentini si sentono, e hanno pienamente ragione, i migliori dell’Universo. L’Italia, come diceva il grande Metternich, è un’espressione geografica.

      Se quindi accetterai l’invito di Miguel, è giusto effettivamente che tu sappia che cosa ti aspetta. La cosa non mi riguarda direttamente perché io vivo nel mio altezzoso e gelido romitorio dell’Isolotto, ho un carattere che fa diretta concorrenza agli orsi marsicani e, con l’eccezione delle fidanzate, frequento esclusivamente fiorentini col pedigree in regola. Se però, giunto eventualmente da queste parti, tu volessi portarmi una studentessa pugliese baciapile bella fresca e appetitosa da terrorizzare, potrei pure considerare di concederti udienza.

      Tale cosa non varrebbe naturalmente se tu mi portassi un commercialista; i commercialisti, qui, si danno direttamente al gatto per giocarci.

      Saluti raggelanti.

      • mirkhond scrive:

        Riccardo

        Innanzitutto grazie per la tua sincerità, sia pure condita con la vostra tipica arguzia, che ritrovo nei romanzi di Vasco Pratolini, e perfino nel Decamerone.
        Personalmente preferisco sempre chi le cose me le dice in faccia, e in questo la vostra gente è pregevolissima, anche se mi puo’ dire cose sgradevoli.
        Se qualche volta hai letto qualche mia povera riga, avrai notato che i miei stali sono rivolti soprattutto verso quelle aree d’Italia, a sud del Po, che si dichiarano accoglienti, mentre vi alberga un razzismo subdolo e sempre negato.
        Quindi ti ringrazio ancora perché dici quello che pensi, perché un NO leale e sincero vale di più, di un falso sì….
        ciao! 🙂

        • mirkhond scrive:

          strali

        • Anche se qui dentro scrivo poco per non dire punto, leggo quasi sempre quel che si commenta qui dentro; sempre con estremo piacere, debbo dire con tutta sincerità. Se devo essere del tutto sincero, ti dirò il segreto di Pulcinella: quando mi trovo di fronte alla pur minima forma di razzismo, fiorentino o di qualsiasi altra provenienza, divento una bestia. Ma, ti assicuro, ancor più che fiorentino (con una componente materna interamente dell’Isola d’Elba, poi…) io sono e resto Riccardo Venturi, nel bene e nel male. Il tenutario di questo blog, che mi conosce bene, potrebbe raccontartene di cotte e di crude su di me, dalle peggiori alle migliori. Forse, tutto sommato, tornare un po’ a ragionare sulle persone piuttosto che sui “popoli” sarebbe la cosa migliore. L’ambiente in cui si è venuti al mondo, certo, avrà le sue influenze che non vanno “underestimated”, ma la collezione di luoghi comuni che mi sono divertito come un matto a fabbricarti sta giusto a dirtelo. Io mi sono sempre ritenuto un fiorentino assolutamente “atipico”, ma in tutta la mia vita non ho fatto che conoscere pisani atipici, milanesi atipici, svizzeri atipici, pugliesi atipici, islandesi atipici, un messicano atipico, gatti atipici e saeppolae canadenses atipiche che spuntano dall’asfalto. Ne ho concluso che non esiste proprio nulla di “tipico”, per fortuna somma. Nulla di standardizzato. Saluti.

        • mirkhond scrive:

          Posso solo dirti che, anch’io sono come uno straniero in patria qui a Bari.
          Dove ho sempre vissuto con disagio questa estraneità alla baresità e ai suoi stereotipi, positivi e negativi.
          Anch’io sono un asociale, come ben sa l’amico Peucezio, che mi conosce di persona. 😉
          Infatti ho fatto l’esempio di Will Hunting, proprio perché, pur con le dovute differenze, ritrovo molto di me stesso nelle difficoltà di relazionare col mio prossimo….
          Saluti polari! 😉

      • Francesco scrive:

        >>> Devo comunque dichiararmi in disaccordo con te sul fatto che i fiorentini si sentano i migliori di quella insignificante cosa che va sotto il nome di “Italia”. I fiorentini si sentono, e hanno pienamente ragione, i migliori dell’Universo. L’Italia, come diceva il grande Metternich, è un’espressione geografica.

        mi sto spellando le mani dall’ammirazione

  31. mirkhond scrive:

    ricercatrice universitaria

  32. mirkhond scrive:

    “L’Italia, come diceva il grande Metternich, è un’espressione geografica.”

    Sei un GRANDE!
    Da bieko barboniko und avstriakanten ti dovrebbero fare il monumento! 🙂

    • Mi permetterai qui una risposta indiretta e leggermente surreale; dovuta però alla penna di un fiorentino di lontane origini calabresi, David Riondino. Le sue origini calabresi ne hanno fatto un fiorentino perfetto, di quelli “come dico io”.

      CANZONE DELL’IMPIEGATINO ASBURGICO
      (1989)

      “Con la diffusione dei libretti dell’Adelphi, venimmo a conoscenza di criminali scrittori mitteleuropei i quali, descritto in poche pagine d’inizio un personaggio generalmente di ceto impiegatizio, quasi sempre di cultura medio-bassa, senza grandi vocazioni e desideroso solo di vivere tranquillo lo scorcio del secolo, nelle successive cartelle lo massacrano mettendolo a confronto con problemi pressoché insolubili, la guerra, l’esistenza di Dio, la questione ebraica, le nevrosi ossessive; il poveretto, che per come loro lo hanno descritto non ha i modi di reagire, soccombe in meno di trenta pagine; il resto è un calvario inutile (diventa uno scarafaggio, si uccide in modi fantasiosi). Alle vittime innocenti di quella letteratura dedico questo pensiero malinconicamente danubiano.”

      Disperso tra Vienna e Trieste
      vestito di vesti piuttosto modeste
      con l’aria piuttosto sguarnita
      compila registri di doppia partita.

      Beve Gewürztraminer
      ama l’imperatore
      poi resta fermo per ore
      nella stanzetta in affitto
      da solo col raffreddore
      con gli occhi fissi al soffitto.

      Chi è? Chi è? Chi è?

      È l’impiegatino asburgico
      nell’Austria di fine secolo
      sicuro di morir tisico
      che naufraga dentro un’epoca.

      La notte faceva gli incubi
      e sogna che lo depilano
      sarà che ha la mamma bulgara
      o il fatto che non comunica.

      Quell’impiegatino asburgico
      che un giorno morì di forfora
      e sempre soffrì di sciatica
      convinto che fosse l’anima.

      • Francesco scrive:

        posso dedicarla a Claudio Magris e ai suoi pipponi sulla civiltà mitteleuropea?

        😀

      • paniscus scrive:

        Se si vuole rendere omaggio a una grande, grandissima, eccezionale testa pensante del mitologico “scorcio di secolo asburgico”, che non aveva nulla a che fare con la figura dell’impiegatuccio smarrito, ma che veramente non riuscì a reggere all’avanzata del Novecento…

        …consiglio a tutti di cercarsi qualche notizia su Ludwig Boltzmann che, non so perché, è rimasto quasi totalmente sconosciuto ai non addetti ai lavori, ma che ha dato una svolta alla fisica e alla filosofia della scienza del tutto paragonabile a quella di Einstein o di Heisenberg.

        Eppure non se lo fila nessuno.

        L.

  33. mirkhond scrive:

    Il bieko barboniko und avstriakanten offiamenten sono io! 🙂

  34. Miguel Martinez scrive:

    Per Riccardo Venturi e Mirkhond

    “Se una qual misura di snobismo esiste, questa viene esplicata unitamente ad un’innata coscienza che, al di fuori del perimetro comunale della città di Firenze”

    Uno, il signor Riccardo Venturi, che parla piuttosto bene diciassette lingue (parlo di un sette, otto anni fa, non so se nel frattempo ne abbia aggiunte altre), è un elbano livornese.

    Inoltre va detto che il vero confine è il fiume Arno, che distingue noi messicani oltrarnini da quegli str… snobbo-fighetti dell’Altra Sponda, nella misura in cui esistono ancora e non sono (per fortuna) degli srilankiani addetti ad aprire le porte degli alberghi ai turisti.

    • mirkhond scrive:

      Per noi non c’è posto al di là dell…Arno! 😉

    • Ach so! Sono stato gesgamaten (o gesgamatet? Non so se il verbo sia debole o forte…). Però debbo specificare alcune cose: livornese di modini eleganti e elbano per parte di madre (l’Elba è la mia “matria”, come la chiamo…), sono nato a Firenze il 25 settembre 1963 in via Palazzuolo al n° 99 (dove ho abitato i primi tre mesi della mia vita, un’eternità). Covercianese di adozione, ho vissuto a lungo a Livorno quando era ancora almeno un po’ soviètica e Beppe Grillo ancora faceva il Topo Galileo. Ho vagato a lungo per improbabili plaghe boreali, finendo persino in un hachelem a Bruay sur l’Escaut, vicino a Valenciennes. In Svizzera abitavo in uno sgabuzzino a Friborgo (non “Friburgo”, che è in Germania). In gioventù mi sono aggirato per alcuni sobborghi di Auckland. Firenze? Mi sto tuttora domandando se ci sia nato davvero o meno, visto che mia madre mi ripete fin da quando ero piccolo che in realtà sono il classico scambio di culla in maternità, essendo palesemente “figlio di una zingara” (la qual cosa mi riempirebbe di gioja e letizia). Non si spiegherebbe altrimenti come mai sia stato l’unico al mondo a tradurre Kalašnjikov di Goran Bregovic’, stabilendo persino un testo filologico. La mia “fiorentinità” ha avuto sempre un percorso accidentatissimo, con punte di rifiuto totale in alcuni frangenti in cui ho dichiarato di essere nato nei luoghi più impensati divertendomi a declinare false generalità (una volta ad un ufficio pubblico ho detto di essere nato a Skellefteå in Svezia facendo impazzire l’impiegato perché glielo pronunciavo correttamente, “scelleftèoo”, e questo non ci capiva nulla). In realtà sarebbe stato mio desiderio nascere in una ventina di posti differenti, che peraltro è indice di una fiorentinità antichissima e oramai perduta. Il fiorentino autentico ha come compito quello di odiare Firenze, di quell’odi et amo che non si districano. Il resto, Renzi compreso, sono solo macchiette. Però la definizione di elbano livornese, chiaramente, mi è e mi sarà sempre gradita. Ma ultimamente sto esplorando Firenze alla ricerca di brandelli. Tack så mycket Miguel för dina jättesköna definitioner, och jag hoppas att min personliga beskrivning är relativt rätt. Länge leve Nidiaci-parken och dens pissande småbarn! Ju, är jag inte född i Skellefteå?

  35. mirkhond scrive:

    il signor Riccardo Venturi, che parla piuttosto bene diciassette lingue (parlo di un sette, otto anni fa, non so se nel frattempo ne abbia aggiunte altre)

    Un genio RIBELLE! 🙂

  36. mirkhond scrive:

    Che lingua norrena è?

  37. mirkhond scrive:

    Grazie Habsburgicus!
    Sono proprio un onagro ignorantissimo!

  38. Miguel Martinez scrive:

    Per Riccardo Venturi

    “Sì ma tra quelle in cui zoppico parecchio.”

    Tra i meriti del Venturi, c’è che quando parla greco demotico o serbo o islandese, sta molto attento alla precisione grammaticale e lessicale, non fa calchi sull’italiano insomma.

    Tra i difetti del Venturi, c’è che quando parla queste e altre lingue, appare dietro una marcata pronuncia livornese.

    Tranne in finlandese, quando lo parla sembra proprio finlandese.

    • Francesco scrive:

      ma le finlandesi sono meno gnocche delle svedesi e delle baltiche o sono solo trascurate?

      • habsburgicus scrive:

        un po’ meno delle baltiche….al livello delle (sopravvalutate) svedesi
        però trombabili 😀
        pure Silvius, arbiter elegantiarum in questo campo (diciamo un Petronio della Bovisa :D), sarebbe d’accordo…
        “inchiavabile” è solo la nota politica di un paese un po’ più a sud 😀

    • Confermo assolutamente la veridicità di tale affermazione. Manterrei orgogliosamente l’inflessione labronica anche parlando venusiano. Se ir mondo fosse un culo, Livorno sarebbe ‘r bùo.

  39. Miguel Martinez scrive:

    Per Riccardo Venturi

    “Tack så mycket Miguel för dina jättesköna definitioner, och jag hoppas att min personliga beskrivning är relativt rätt. Länge leve Nidiaci-parken och dens pissande småbarn! Ju, är jag inte född i Skellefteå?”

    Però capisco tutto!

    • mirkhond scrive:

      Io invece non ci capisco nulla… 🙂

      • PinoMamet scrive:

        Neanche io, però provo a tradurre completamente a orecchio, basandomi solo sul ritmo della frase e sulle due-tre parole comprensibili:

        “grazie tante Miguel per la tua (aggettivo) definizione, che riesce a descrivere la mia personalità con relativo (sostantivo). Buona fortuna al parco Nidiaci e al vostro bambino piscione! Tu sei stato mai a Skelleftea?”

        PS
        Probabilmente è tutto sbagliato, ma ahò, che pretendete?

        • PinoMamet scrive:

          Forse rätt è come inglese right e allora sarebbe “relativamente bene”, “in modo relativamente giusto”.

        • mirkhond scrive:

          E’ svedese?

        • PinoMamet scrive:

          “oh jag hoppas”

          “e i tuoi” (se ju corrisponde a you, questo sarebbe il genitivo, suppongo)
          “hoppas” non so che vuol dire
          “att min personaliga beskriving” “a descrivere la mia personalità”
          “are relatively right” “sono relativamente giusti”

        • PinoMamet scrive:

          Sì secondo me è svedese…

        • Francesco scrive:

          complimenti, io mi ero arreso subito ma tu sei stato bravissimo!

          quasi quasi mi metto a studiare …

        • “Tack så mycket Miguel för dina jättesköna definitioner, och jag hoppas att min personliga beskrivning är relativt rätt. Länge leve Nidiaci-parken och dens pissande småbarn! Ju, är jag inte född i Skellefteå?”

          Ovvero:

          Grazie tante Miguel per le tue bellissime* definizioni, e spero** che la mia personale descrizione sia relativamente giusta. Evviva*** il parco dei Nidiaci e il suo bambino pisciatore!*** Del resto, beh, non sono forse nato a Skellefteå?

          Note.

          * Superlativo assoluto di stile popolare formato col prefisso “jätte-” “gigante”, dall’antico islandese “jötunn”.

          ** Att hoppas “sperare”, verbo deponente. Ovvero di forma passiva ma di significato attivo, come in latino. I deponenti esistono ancora nelle lingue scandinave e in greco moderno.

          *** Alla lettera: “viva a lungo”, come “long live” in inglese.

          **** In svedese potrebbe essere inteso anche come plurale, “bambini pisciatori”. Essendo “småbarn” un neutro, al plurale ha la stessa forma del singolare quando è indifinito. Quando si aggiunge l’articolo, però, cambia tutto: “småbarnet” è “il bambino”, “småbarnen” sono “i bambini”. Semplice, no?

          Comunque complimenti a Pino Mamet, più o meno ci ha dato di più del traduttore automatico di Gogol.

        • Aggiunta: In svedese “nascere” è “vara född” o il deponente “födas”. L’attivo “föda” significa, ovviamente, “partorire, dare alla luce”. Il tutto corrisponde etimologicamente all’inglese “feed”. Quindi “partorire” è “nutrire” e “nascere” è “essere nutrito”. “Födelse” = “parto”, “nascita”; “födelsedag” = compleanno.

  40. Miguel Martinez scrive:

    Per Riccardo Venturi

    http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=46343

    “Jek bar Kalašnjikov”

    Mi sembra però di sentire distintamente Jek barò Kalašnjikov, che avrebbe anche più senso (“grande” maschile).

  41. mirkhond scrive:

    La storia dello stress del viaggio continua a sfuggirmi…

    Perché non sai cosa sia…..
    Un viaggio molto lungo mi spossa.
    Purtroppo, se devo cambiare treno (e lo devo cambiare da Bari a Firenze), non posso prenotare la cuccetta per farmi la dormita di cui parli….
    Per non parlare dei costi PROIBITIVI che comporterebbe un soggiorno a Firenze per almeno una settimana.
    Cioè il tempo NECESSARIO per riprendermi, e rifare un nuovo pesantissimo viaggio di ritorno a Bari!
    E’ chiaro ora?

    • habsburgicus scrive:

      So già che sbaglio a intromettermi in cose che non mi riguardano, e riceverò fior di improperi :D, ma per citare il venosano, video meliora proboque, sed deteriora sequor 😀
      Però scusa, se parli di viaggio durissimo da Bari a Firenze in treno (!) nell’anno di grazia 2014,
      che dovevan dì, Álvaro de Mendaña che nel 1568 si recò dalla costa del Pacifico alle Salomone, Sarmiento de Gamboa autore di grandi viaggi dal Perù a fine XVI secolo, oppure i gesuiti fatti imprigionare da Pombal nel 1762 a Macau e condotti in condizioni drammatiche a Goa (ove giunsero nel1 763) e poi da Goa a Lisboa, passando per Bahia, in condizioni orribili ? 😀
      solo per mantenere le proporzioni, dai 😀

      • mirkhond scrive:

        Io però NON sono Álvaro de Mendaña, ne Sarmiento de Gamboa.
        I poveri gesuiti portoghesi non andarono certo a farsi la crociera, eh! 😉
        ps. Tu sei mai stato a Firenze da Miguel?

        • habsburgicus scrive:

          no..
          è moltissimo tempo che non vado a Firenze (città che comunque conosco pochissimo)..se, illo tempore, avessi già conosciuto Miguel e il suo blog (probabilmente neppure ancora esistente) sarebbe stato naturalmente un grandissimo piacere incontrarlo !

        • habsburgicus scrive:

          c’è stato però un periodo della mia vita in cui andavo con frequenza in treno da Asti a Roma (una distanza paragonabile a BA-FI)….orbene, mai sentito particolare disagio 😀
          tranne, talvolta, dei ritardi…..ma non era colpa mia 😀

      • Peucezio scrive:

        VenosIno, non veonsano!!!!

        • Peucezio scrive:

          A parte questo, habsburgicus, ovviamente hai ragione sul merito.
          Il fatto è che noi antomoderni (mi ci metto io per primo) siamo i più moderni di tutti, così abituati agli agi, così viziati e poco adattabili, con una soglia di tolleranza così bassa rispetto fastidi minimi.
          A me pesa fare anche due o trecento chilometri di autostrada, quando soltanto la generazione prima della mia si faceva viaggi di migliaia di chilometri sulle statali, senza aria condizionata, su macchine scomode, stipate di bagagli e di persone.

    • Peucezio scrive:

      No, non è chiro, perché per anni io mi facevo almeno una volta all’anno (spesso due o tre) Milano-Bari e ritorno (in molte occasioni ho fatto anche Milano-Lecce, perché si andava a trovare una coppia di amici di famiglia che vivevano e facevano le vacanze lì) e arrivavo fresco come una rosa, dopo qualche piacevole chiacchierata con altri passeggeri, un po’ di lettura, un po’ di osservazione del paesaggio.
      Oggi poi ci sono i computer, puoi portartelo e guardare pure un film (mi sembra ci sia il Wi-Fi sui treni, ma non ne sono sicuro).
      Giuro che non mi è chiaro in cosa consista la fatica e se è un fatto fisico o psicologico.

      • mirkhond scrive:

        Giuro che non mi è chiaro in cosa consista la fatica e se è un fatto fisico o psicologico.

        Entrambe le cose.

        • Peucezio scrive:

          Bene: in cosa consiste?

          Come fatica fisica cos’è che ti stanca?
          Mantenere la stessa posizione per tanto tempo di seguito?
          Ma puoi alzarti in piedi, fare una camminata nel corridoio per sgranchirti tutte le volte che vuoi.

          E quella psicologica? La noia del viaggio lungo, del tempo che non passa mai?
          Ma, come ha detto giustamente Miguel, ti puoi portare da leggere. O puoi vederti un film, ascoltare musica.
          Magari capiti con gente con cui è piacevole chiacchierare. Il tempo passa insomma.

  42. mirkhond scrive:

    Per non parlare della mazzata della Tasi, che a Bari è la PIU’ PESANTE d’Italia, pe colpa di un comune INDEBITATISSIMO.
    Solo in questo mese sono stato SPENNATO….
    Come ti ho in parte, già accennato…
    Altro che Firenze!

  43. mirkhond scrive:

    Poi parla tutta gente che vive a Milano, Piemonte, Roma, Emilia e Romagna.
    Tutti luoghi non certo lontanissimi da Firenze, e con collegamenti DIRETTI.
    Io invece devo fare un viaggio che è il più lungo per distanza rispetto a voi tutti.
    E per di più con l’incoveniente di un cambio di treno….
    Per non parlare dei costi di un soggiorno a Firenze che dovrebbe durare una settimana, per riprendermi…. 🙂

    • Peucezio scrive:

      Scusami, ma sono certo che, in perfetta buona fede, ti stai dando delle scuse.
      In perfetta buona fede, perché tu credi davvero che le difficoltà siano quelle e che, se non ci fossero, ti muoveresti.
      Ma io ho avuto la riprova che anche in condizioni completamente diverse, in cui tali problemi o non sussistono o sono minimizzati quanto all’entità, tu non ti muovi lo stesso, adducendo altre ragioni completamente diverse, alle quali credi con altrettanta convinzione e sincerità.

      Se però a me piacesse fare delle cose e sapessi che potrebbero essere fonti di stimoli, ma ogni volta che devo farle mi si presentano alla mente diecimila obiezioni sempre diverse, rimosse le quali, subito ce ne sono altre pronte, più o meno razionali o assurde, comincerei a pensare che c’è un chip nel mio cervello che mi vuole sabotare, che vuole impedirmi a ogni costo di fare delle cose belle, di farmi conoscere delle persone interessanti e vivere delle esperienze che mi arricchiscano.

      Poi, certo, alcune sono difficoltà reali: ovviamente non il viaggio, il cambio di treno o altre cose, che sono pure sciocchezze, ma il fattore economico è un ostacolo reale.
      Ma ti ho già detto che il giorno in cui ti decidi, si può cercare di supportarti da quel, lato, di venirti incontro (nei limiti delle nostre possibilità), e sono sicuro di non parlare solo a nome mio (che da solo potrei fare poco). D’altronde anche tu lo faresti per noi, a ruoli invertiti: ne sono certo: avrai pure paura dei treni e degli aerei, ma sei un generoso.

      • mirkhond scrive:

        “ma sei un generoso.”

        Non vedere quello che non sono.
        E’ solo la vigliaccheria ad impedirmi di essere più cattivo di quello che sono.

        • mirkhond scrive:

          Se fossi stato coraggioso, a quest’ora sarei una carogna nel Dasht-e-Lut nel Dasht-e-Margo, e gli avvoltoi spolperebbero i miei poveri resti….
          Altro che vivere in un Frangistan in cui sono straniero in patria, solo per la colpa di essere nato nell’epoca sbagliata….

        • Francesco scrive:

          mah, Duca, tu puzzi di generosità e di (scusa) bontà lontano un kilometro

          poi cerchi di passare per un barese cattivissimo ma almeno io non riesco a crederci neppure un pò

          ciao

          😀

        • mirkhond scrive:

          Dasht-e-Lut o nel Dasht-e-Margo

      • mirkhond scrive:

        “Se però a me piacesse fare delle cose”

        E se però a me NON piacesse farle?

        • Peucezio scrive:

          Cioè a te non piacerebbe andare a Firenze a conoscere Miguel e l’Oltrarno (ed eventualmente incontrare anche me, Tortuga, magari Pino…).
          Mentre stare a casa tutto il giorno al computer ti piace.

          Allora di che stiamo a parlare?
          Non c’entra la fatica del viaggio e il resto, è che non ti piace.
          Tanto vale quindi che rimani sempre a casa e non vai da nessuna parte.

        • mirkhond scrive:

          Amen

        • mirkhond scrive:

          “Allora di che stiamo a parlare?”

          Fatti la domanda e datti la risposta, che io non ho chiesto NIENTE a NESSUNO qua!

        • mirkhond scrive:

          Non c’entra la fatica del viaggio e il resto, è che non ti piace.

          C’entrano eccome, ma la fatica dev’essere compensata dal piacevole.
          E poi posso avere i miei gusti, o mi devo adeguare?

        • mirkhond scrive:

          “Tanto vale quindi che rimani sempre a casa e non vai da nessuna parte.”

          A parte che con questo tempo, a me stare in casa PIACE, se devo andare da qualche parte, dovrei deciderlo IO, a DIO piacendo….

        • mirkhond scrive:

          “Cioè a te non piacerebbe andare a Firenze”

          Ho una mia geografia…spirituale, diciamo così giusto per usare un termine che mi viene in mente ora.
          Non ho nulla contro Firenze.
          Solo che il mio pensiero è altrove…..
          Se vuoi capirlo capiscilo, sennò per me va bene lo stesso…

        • Peucezio scrive:

          Sì, infatti non vai a Firenze perché sei troppo preso dai tuoi continui viaggi nel Vicino Oriente…

          Senti, ma se stai così bene a casa, perché ti lamenti della tua solitudine e sofferenza?
          Vorresti che fossero le persone, magari le cristiane velate delle chiese siriache, copte, ecc., a venirti a trovare a casa?

          Scusami se ironizzo e sono polemico, ma non riesco a essere indifferente di fronte a uno che sta buttando nel cesso la vita e condannandosi all’autoreclusione e all’infelicità.

        • Z. scrive:

          Tredici. Spero non te la prenderai, Mirk, ma devo dar ragione a Peucezio anche a sto giro.

        • mirkhond scrive:

          Leggi più in basso la mia risposta all’ottimo Peucezio.

        • Z. scrive:

          Letta, e spero che tu non ti offenda se ti dico che continuo ad essere d’accordo con lui. Oh, e non mi succede spesso!

        • mirkhond scrive:

          Zanardo

          C’è mai nessuno che è d’accordo con me? 🙂
          Che tu Peucezio ed altri possiate, a volte essere d’accordo, non è che cambia la realtà, eh?

        • Z. scrive:

          Non pretendo mica di cambiare la realtà – con un commento su un blog, oltretutto!

          Solo dirti che il punto di vista di Peucezio mi sembra fondato, e che secondo me una riflessione in merito non sarebbe sprecata. Non si tratta di non comprendere le tue ragioni, sia chiaro (le ragioni di chi soffre, secondo me, non sono mai banali), è che il tempo che regaliamo all’accidia e all’autocommiserazione non ce lo restituisce nessuno.

          Detto questo, chiariamo bene una cosa: pure Peucezio come tirapacchi non scherza, eh 😀 😀 😀

    • Roberto scrive:

      A difesa del buon mirkhond e delle sue fisime,

      Se non fosse già sposata, dovrei fargli conoscere mia moglie che ad ogni viaggio rompe le scatole su quanto sia faticoso viaggiare, e non ho mai capito in cosa consista questa fatica visto che alla fine mi occupo sempre io di tutto, dal pianificare il viaggio (cercando di indovinare i suoi desideri) all’organizzazione di tutto (organizzazione alla tedesca, contro natura per me, ma per assecondarla)

      Mi sa che a mirkhond gli manca una persona che gli voglia abbastanza bene da prenderlo a calci in culo per farlo muovere 🙂

      • Tortuga scrive:

        😀

      • Z. scrive:

        Io odio viaggiare.

        Non si tratta di vedere posti nuovi etc., è proprio viaggiare che mi urta. Viaggiare per lavoro va bene, anzi mi piace pure. Ma nel tempo libero mi piace essere stanziale quanto una quercia 😀

        • Francesco scrive:

          io tutto all’incontrario

          sul lavoro mi piacerebbe essere stanziale e attivo come una quercia

          nel tempo libero, al contrario, amerei viaggiare in totale libertà e anarchia

        • Z. scrive:

          Il tuo caso è molto più comune del mio. Direi anzi che è la norma. Mi rendo conto di essere parecchio anomalo da questo punto di vista…

  44. Tortuga scrive:

    Mirk
    “ l’impressione che [i fiorentini] hanno dato ad alcuni miei connazionali, è quella di un popolo che si sente superiore agli altri. E te lo fa notare…..”

    Miguel
    “frequentarsi di persona tutti i giorni, certe fisime fanno presto a sparire”

    Ma chiedi a Peucezio e Tortuga che impressione hanno avuto della nostra gente.

    Vabbè, ci sarebbero tante cose da dire, ma veramente tante a cominciare da questa questione delle macrocategorie (il Clan dei Fiorentini … mi fa venire in mente la Camerata dei Bardi :)), dato che per avere una impressione del popolo che abita un determinato luogo occorre, secondo me, averci vissuto a lungo, quindi al massimo potrei parlare di Roma, del Viterbese, del Lazio, più in generale e già con qualche difficoltà, e intessere un paragone con Milano, l’interland, il comasco, Vigevano e la Lomellina, cioè tutti luoghi dove ho vissuto o vissuto qualcosa di importante (a Vigevano e in Lomellina lavoravo e facevo un lavoro che mi portava a contatto di una gran quantità di gente ogni giorno, persone il cui incontro aveva seguiti e ripetizioni) si potrebbe anche fare ma nel frattempo le cose sono anche un pochino cambiate.

    Di Firenze ho sempre avuto una bella e romantica impressione, ma da turista, che è diverso da viverci, e quindi il mio piacere era questo poter uscire e passeggiarsene il centro tutto a piedi senza bisogno d’altro. So che ci devo entrare in treno e mai mi sognerei di andare a Firenze in auto, e sapevo che non esiste solo la Firenze centro, giusto ora mi ricordo di aver dovuto accompagnare a un convegno che si svolgeva in una specie di biblioteca-monastero non ricordo in quale zona assai poco centrale e neanche tanto facilmente raggiungibile, mi pare vicina a Rifredi ma il ricordo è vago.

    Poi ci sarebbe da dire del “tirarsela” perché c’è tirarsela e tirarsela. C’è gente che se la tira perché se la tira, ci sono i falsi umili che non lo mostrano ma se la tirano però non te ne accorgi, e ci sono le persone che così appare, cioè che se la tirino e in realtà sono persone che sono state magari massacrate dall’esistenza e cercan solo di dire “ci sono anch’io” e appaiono in un certo modo ma non lo sono dentro.
    E infine che questo tirarsela (e a volte è vero) o veder gente che “se la tira” penso sia ormai molto collegato alle relazioni video dove da un lato “appare” così anche quando non è realmente perché è strutturale nella povertà di comunicazione della parola scritta e del video soprattutto, e dall’altro è un po’ vero che tutti quelli che cui piace tirarsela hanno nel video una certa opportunità di farlo che lo scendere in piazza non offrirebbe loro.

    Ciò detto dovrei dirti – anzi, dovrebbe farlo forse più Miguel e mi pare stia iniziando a farlo – come Gesù 😀 [Miguel è un pezzo di pane e questa me la perdonerà 😀 ] quando gli domandarono “Signore, ci scusi, ma lei dove abita?” e lui rispose “Vieni e vedi” 😀

    Non è la prima volta che vado a Firenze ma la quarta o quinta, e Firenze è una cittadina, ma pur sempre piccola e situata in una regione, la Toscana, che vive di campagna. Certo è una bella campagna.
    Poi Firenze non è più solo Fiorentinità o Toscanità, tanto è vero che ci ho incontrato persino una Napoli doc perfettamente integrata nella Fiorentinità, e non solo.

    Ma soprattutto ho visto tanti visi di persone veramente rilassati, espressivi di tanti -leggiadri o più intensi- sentimenti, ma assolutamente rilassati … e non immagini quante persone si siano incontrare in un pomeriggio, con quanti Miguel si sia fermato a parlare, quante persone mi abbia presentato e a quante abbia stretto la mano.

    Devi sapere che Miguel mi ha visto mangiare una salsiccia e non so perché pensava che io fossi vegetariana, lo sarei anche, ma nella realtà è molto difficile con un marito carnivoro e quindi mi accontento di riuscire a dimezzare e diminuire frequenza e quantità, comunque, una salsiccia è sempre una salsiccia 😀 e la carne toscana è fra le migliori, insomma, se proprio si decide tanto vale farlo bene 😉

    Ma vedi, per diversi anni ho sentito molto parlare di sangha (comunità) e di tante cose relative ad essa (benefici del vivere comunitariamente) frequentando ambienti intorno al buddhismo dove va di dire che il Buddha del Futuro (Maitreya) sarà in realtà una comunità.
    Beh, io ho visto una comunità serena che ha da fare invidia davvero e tanto a qualunque altra comunità “costruita”, sebbene su ottime basi e istruzioni teoriche che poi all’atto pratico non funzionano mai troppo bene, e a far da fulcro, in modo spontaneo, non artefatto, vi è proprio lo spazio comune e condiviso che la comunità desidera poter continuare a condividere per vivere bene insieme. Cioè a dire questo stare insieme fa il suo lavoro da sè, ed è perfetta la sintesi di Miguel
    “frequentarsi di persona tutti i giorni, certe fisime fanno presto a sparire”.

    Poi le viuzze e i vicoli senza marciapiede, le scale ripide interne alle case, l’assenza di mezzi pubblici che percorrono il quartiere, le botteghe, i giardini, le panchine, il fatto che se uno vuole fare una scultura con i legni nel giardino pubblico non ci siano i soliti che si inalberano dicendo che non la puoi fare, o che nessuno protesta se appendi una locandina perché hai qualcosa da dire, o una donna con un viso di una bellezza nobile e scultorea che ama bricolare senza spirito di profitto nel suo tempo libero un orticello sinergico, ed altre cose ancora fanno il loro ruolo. Si ha sempre qualcosa di bello, nuovo, interessante e curioso di cui parlare e grazie a cui socializzare ancora, poi uno può anche amare di avere per sue ragioni una biblioteca piena di libri, conoscere tante lingue oppure no, e via dicendo, ma c’è -ed è importantissimo- il signore che aveva proprio i due punteruoli giusti e la pazienza che occorrevano per liberare la serratura dal moncone di chiave spezzata che le era rimasto dentro, altrimenti non si potevare fare il compleanno a un bimbo il giorno dopo.

    C’è “turismo” e “turismo” e visita e visita, ad esempio io visitai la ex jugoslavia vedendo ben poco di essa e il mio ricordo è nelle relazioni, in particolare con la persona che ci ospitò. Per me la ex jugoslavia è e sarà sempre Hussain Kratina ( http://iniziodallafine.blogfree.net/?t=4959103 ) e dintorni, cioè delle persone più che i luoghi pur sempre pieni del loro fascino, che sta però nella vita che le persone vi conducono e negli incontri, o meglio il continuo stare insieme.

    Mi sono sentita bene subito, però non la prendo come una cosa tipicamente legata a Firenze o alla fiorentinità ma come qualcosa che avviene lì e probabilmente anche altrove, anche se secondo forme proprie particolari, solo che è occasione avuta per via ancora di relazioni con persone, e sicuramente non sta in una guida del touring club.

    Poi raccontare tutto non si può, altrimenti non c’è più gusto 😉
    Sono favorevole alla trasmissione orale diretta ed al segreto iniziatico 😀
    Però sono sicura che tutti qui troverbbero cose che piacciono loro molto.

  45. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Perché non sai cosa sia…..
    Un viaggio molto lungo mi spossa.”

    A me piacciono moltissimo i viaggi lunghi in treno: ti metti lì con un libro, oppure con il lettore elettronico, sentendoti senza sensi di colpa perché hai la scusa perfetta per non fare un sacco di cose.

    L’unica fregatura è che anche i viaggi più lunghi finiscono presto 🙁

    Nota: Lettore elettronico della IBS, preso nel lontano 2012, poi il gatto l’ha rotto, l’ho portato in garanzia da riparare, non facevano nemmeno più quell’arcaico modello (io i lettori li voglio grandi e grossi per leggermi antichi libri su pdf, loro vogliono vendere lettori piccolini su cui mettoni i libri che vendono in .epub), ma alla fine hanno trovato per miracolo un lettore fuori commercio e me lo hanno dato.

    E’ bello essere fuori moda anche nelle cose ultramoderne.

  46. Peucezio scrive:

    A proposito del cambio a Bologna:
    dover cambiare in un viaggio ferroviario è sempre una piccola seccatura.
    Ma una seccatura è cosa diversa da un’esperienza apocalittica.
    Essendo una cosa di pochi giorni, avrai un solo collo, presumibilmente non pesantissimo.
    Si tratta di “scenderlo”, trascinarlo fino all’altro treno e riportarlo su.
    Le stazioni sono piene di schermi con le indicazioni di orari di partenza dei treni e relativo binario, quindi non si può sbagliare.

    Comunque un’altra soluzione ci sarebbe, che è anche più avventurosa e divertente.
    Ci sono questi siti di persone che condividono la macchina. Conosco gente che l’ha fatta e si è trovata benissimo e una volta l’ho fatto anch’io, ma da guidatore, per avere compagnia nel viaggio (e risparmiare su autostrada e carburante).
    Tu trovi uno che deve andare da Bari a Firenze, ti aggreghi, metti la tua parte di pedaggio e benzina, chiarisci dall’inizio che non hai la patente, quindi non puoi dargli il cambio nella guida, e ti fai un bel viaggetto. E così per il ritorno.

  47. Miguel Martinez scrive:

    per Tortuga

    “Beh, io ho visto una comunità serena che ha da fare invidia davvero e tanto a qualunque altra comunità “costruita”, sebbene su ottime basi e istruzioni teoriche che poi all’atto pratico non funzionano mai troppo bene, e a far da fulcro, in modo spontaneo, non artefatto, vi è proprio lo spazio comune e condiviso che la comunità desidera poter continuare a condividere per vivere bene insieme. Cioè a dire questo stare insieme fa il suo lavoro da sè, ed è perfetta la sintesi di Miguel
    “frequentarsi di persona tutti i giorni, certe fisime fanno presto a sparire”.”

    Grazie!

    Oggi c’era il Lamberto che fa il bronzista da 68 anni, che mi diceva che a su’ figlio il Duccio gli voleva trasmettere i due grandi insegnamenti che lui stesso aveva ricevuto dal proprio Maestro:

    “Il lavoro deve piacere prima e te e poi al cliente”

    e

    “nel lavoro, non prostituirti mai!”

  48. mirkhond scrive:

    “Che poi non ho mai ben capito che differenza ci sia…”

    Il liberale è colui che predica e applica la libertà…di derubare i poveri in nome della libertà….sua.
    Il comunista è colui che dovrebbe porvi RIMEDIO, socializzando i profitti e privatizzando le perdite dei LIBERALI!
    Ecco, quale DOVREBBE ESSERE la differenza…
    E poi c’è Zanardo che dalla seconda si è INVOLUTO nella prima…
    Purtroppo!

    • Francesco scrive:

      sul liberale transeat ma il comunista non è affatto quella roba lì

      ma proprio per niente

      • mirkhond scrive:

        A me è stato insegnato così.
        Altrimenti non vi sareste dati tanto da fare per combatterlo….

        • Peucezio scrive:

          Mah, tutto ‘sto combattimento…
          Io so che se gli americani non avessero salvato il culo all’URSS, il comunismo sarebbe scomparso mezzo secolo prima.
          A parte che l’hanno creato loro. La rivoluzione bolscevica come sai l’hanno finanziata le banche americane.

          Le rivoluzioni e i partiti comunisti non sono stati in nulla meglio di quelle giacobine e liberali, anzi, in qualche caso sono state persino peggio.

          Poi c’è tanta gente che ci ha creduto in buona fede.
          D’altronde anche molti contadini meridionali inizialmente credevano in Garibaldi.

        • mirkhond scrive:

          Io ho in mente il comunismo di mio nonno.
          Garibaldi stava dalla parte dei PADRONI!
          E lo dimostrò già in Sicilia.
          I boccaloni che momentaneamente gli credettero, ritornarono ben presto in loro stessi dopo aver capito che razza di gaglioffo era.
          Purtroppo non quelli della CISpadania.
          Da qui il mio indimenticabile ASTIO verso quelle genti….

        • Peucezio scrive:

          Anche il comunismo è stato sempre dalla parte dei padroni.
          Perché purtroppo non era tuo nonno a determinare i giochi, ma gente che si era già spartita il mondo con americani, sovietici, ecc. e che aveva capito che era funzionale che gli operai guadagnassero di più e avessero più garanzie, in modo che potessero consumare meglio e alimentare il sistema.
          Quando non è stato più funzionale, gli stessi comunisti sono diventati tutti capitalisti, atlantisti e filoamericani e hanno buttato nel cesso decenni di diritti e tutele dei lavoratori.
          Poi c’è stata anche gente in buona fede, ma secondo me è stata una minoranza sparuta, altrimenti, già all’indomani della Bolognina, sarebbe nato un nuovo partito marxista-leninista serio, che non avrei amato, ma di cui sarei stato disposto a riconoscere la mancata omologazione al sistema.
          Invece sono nati ‘sti partititni che hanno sempre fatto da ruota di scorta al PDS-DS-PD, senza dare mai fastidio sul serio e accettando le cose più infami, come le guerre americane, ecc.

          Questo significa che, con tutte le eccezioni individuali del caso, c’è uno specifico antropologico del comunista, che lo porta a stare strutturalmente dalla parte del potere.

        • Francesco scrive:

          >> socializzando i profitti e privatizzando le perdite

          Ora, il comunista, come socializza i profitti, li distrugge, per quella che sembra una delle poche legge ferree dell’economia.

          E avendo tolto ai privati le aziende, non può neppure rifilargli le perdite.

          Come vedi, il passaggio dagli slogan alla vita reale può essere disastroso

        • Francesco scrive:

          Peucezio

          ma non era UN banchiere americano con amicizie a Mosca? del resto, dubito che gli USA avessero molto interesse nella Russia zarista, una volta comprata l’Alaska, o che fossero preparati a una Repubblica Socialista – non lo era nessuno!

          l’unico indizio serio era che li sfamavano durante la Guerra Fredda – però lo farei anch’io con chi ha la Bomba, di mollargli un tot di grano.

          ciao

        • Z. scrive:

          Peucezio,

          senza l’URSS l’Europa sarebbe stata probabilmente crivellata da esplosioni atomiche. Non dico che dovresti ringraziare i russi – ci ha pensato già Berlusconi, nel 2001 – ma un piccolo raffronto tra lo sforzo bellico tedesco sul fronte orientale e quello su tutti gli altri fronti forse sarebbe il caso di farlo 🙂

  49. Moi scrive:

    Su Don Camillo e i Poveri (ne parlavate)… riflessioni di Pietrangelo Buttafuoco :

    http://www.circolo-latorre.com/home.jsp?idrub=8337

    PS

    Don Camillo e … Papa Chichì (?!)

    http://www.agerecontra.it/public/pres30/?p=10317

    • habsburgicus scrive:

      Guareschi già allora aveva capito tutto..
      aveva intuito, e siamo addirittura prima della “rivoluzione liturgica del 1969, lo sconquasso che ‘sto Concilio avrebbe causato alla Chiesa, provocando disorientamento fra i buoni e le risa degli increduli
      mai la Chiesa cattolica ha subito nella sua Storia bimillenaria una tale catastrofe !
      che, a viste umane, pare l’abbia eliminata… donde, cattivi pensieri 😀 ma che discendono necessariamente….colpa anche quelli del Concilio 😀

      P.S
      che Guareschi fosse un uomo di grande, direi straordinaria, lungimiranza lo dimostra anche l’appoggio forte (lui emiliano !) alla Monarchia il 2 giugno 1946
      per quanti torti abbiano avuto gli ultimo Savoia (dopo il nefasto Statuto del 1848), per quanto gli avvenimenti del 1943 siano una macchia quasi indelebile, è evidente a ogni conservatore che solo la Dinastia poteva impedirci di scendere nel baratro….tanto più che S.M Umberto II, Nostro Signore e Sovrano, era un uomo buono, religioso, patriottico
      e invece l’ultimo legame con la nostra Storia ci fu tolto..così come la gloriosa bandiera per cui i nostri eroici soldati si sacrificarono sul Carso, sul Sabotino, all’Amba Alagi e ad El Alamein
      dico subito che i primi 15 anni Repubblica furono tutto sommato buoni, le dighe crollarono con il centro-sinistra (dic 1963)
      dopo anni ’70 folli, con Craxi si tornò ad una semi-civiltà
      finita, a quanto pare per sempre, nel 1992
      da allora sempre peggio…povera Italia….siamo schiavi, ormai 😀
      si,. ma c’avremo i matrimoni gay 😀 vuoi mettere 😀

    • PinoMamet scrive:

      “o sconquasso che ‘sto Concilio avrebbe causato alla Chiesa, provocando disorientamento fra i buoni e le risa degli increduli”

      Ma sai Habs che io davvero non capisco da cosa il fronte “cattolico conservatore” (chiamo così, per mancanza di definizioni migliori, la variegata galassia che va dai “ratzningeriani” ai sedevacantisti) ricavi questa impressione?

      Secondo me senza il Concilio la Chiesa cattolica sarebbe finita già da un pezzo.
      Ai tempi del Concilio la Chiesa aveva di fronte un mondo completamente diverso, ma completamente!

      Coscienza sociale, con mezzo mondo in mano ai marxisti; cambiamenti radicali di costume; la disillusione di due tremendi dopoguerra; la complicità dei cattolici in molte porcherie della guerra, appena salvati dall’eroismo di altri cattolici; i progressi della scienza che descrivono un mondo che poteva apparire sconvolgente per chi ne avesse un’immagine “classica”; la psicanalisi che stava diventando fenomeno di massa…

      cosa avrebbero dovuto fare, i cattolici, trincerarsi nella ripetizione stantia di forme che la gente non capiva più? oppure schierarsi pesantemente col fronte conservatore-capitalista, diventandone per così dire il “cappellano militare”?

      Questo significava perdere qualunque possibilità di influenza reale sulla società, e diventare una religione che tutt’al più poteva venire imposta, amata mai.

      • Peucezio scrive:

        “Secondo me senza il Concilio la Chiesa cattolica sarebbe finita già da un pezzo.”

        Scusa, ma una Chiesa così, non era meglio se finiva?

        E’ come quando il PCI è diventato capitalista, e del capitalismo peggiore, che mantiene della sinistra la difesa del parassitismo e del privilegio, l’arroganza culturale ormai svuotata di qualunque contenuto. Non sarebbe stato meglio se, invece delle sue mille metamorfosi PDS-DS-PD, si fosse estinto?

      • Francesco scrive:

        Pino,

        gli è che il CV2 ha dato l’impressione (a dir poco) di una Chiesa che non credeva più nelle sue idee e che si arrangiava a sottomettersi a quelle di moda all’epoca.

        Che erano poi delle gran corbellerie di sinistra, di livello infimo.

        Ma il punto è che una Chiesa senza una posizione originale, cristiana, di fronte al mondo, non ha ragione di esistere.

        Se si fa definire dalla contrapposizione “destra-sinistra” è già morta, qualunque posizione scelga. E la Chiesa di sinistra uscita dal Concilio è quasi morta – per fortuna e Grazia non è uscita dal Concilio proprio come avrebbero voluto i cattolici progressisti, sarebbe morta prima del 1989.

        Pure Papa Francesco mica si professa comunista, rivendica il pauperismo al Vangelo.

        • PinoMamet scrive:

          “Ma il punto è che una Chiesa senza una posizione originale, cristiana, di fronte al mondo, non ha ragione di esistere.”

          Proprio per questo allora il Concilio ha fatto bene:
          perché altrimenti la Chiesa avrebbe semplicemente evitato di porsi di fronte al mondo.

          Sarebbe diventata esattamente la Chiesa che hanno in testa gli uaarini, cioè un club di creduloni dogmatici incapaci di dialogare con la scienza.

          Vale anche per la dicotomia destra-sinistra: la Chiesa col Concilio si è rifiutata di lasciarsi ingabbiare nelle posizioni “di destra”, scegliendo così di entrare in una posizione dialettica con la politica, con dei suoi valori da proporre.

          Di avere un’opinione, insomma (naturalmente variegata e combattuta e piena di correnti, ma un’opinione) anzichè reggere lo strascico dei regimi.

        • Francesco scrive:

          Pino

          credo che ti sbagli completamente

          la Chiesa era nel mondo, eccome, solo aveva l’accortezza di non essere del mondo. col CV2, per farsi piacevole al mondo gli si è addattata, perdendo se stessa

          la capacità di dialogare con la scienza era già perfettamente in essere, salvo eccezioni individuali dovute alla personale ignoranza, e da sempre

          nè vale parlare di Chiesa di destra, se non volendo imporre una Chiesa naturaliter progressista nel senso più biecamente partitico – come molti vogliono anche dentro la Chiesa stessa

          è proprio l’idea di un regime “clerico-conservatore” da cui il mondo è stato liberato grazie al CV2 e al ’68 che è il seme diabolico da cui rifuggire

          ciao

        • Peucezio scrive:

          A parte che la dottrina di duemila anni non è né di destra né di sinistra, esiste semplicemente da prima.
          Ma a parte questo: che cosa avrebbe proposto la Chiesa?
          Cosa avrebbe detto?
          Dimmi una sola cosa.

      • Peucezio scrive:

        Aggiungo che non è vero che senza abbracciare il progressismo sarebbe scomparsa.
        Guarda le sette evangeliche americane, che si diffondono pervasivamente in America Latina e in tanti altri posti (Corea del Sud, per dirne una): non sono mica lassiste, progressiste, razionaliste e buoniste.
        Guarda i giovani cresciuti nelle periferie occidentali che si vanno ad arruolare con l’ISIS.
        Non amo minimamente né l’ISIS né gli evangelici, anzi, mi fanno schifo. Però sono la riprova che anche posizioni forti, integraliste, non appiattite sui diritti individuali e sui valori laici hanno larghi spazi nel mondo contemporaneo.
        Se in America Latina la Chiesa, invece di avere questo folle atteggiamento antisuperstizioso e razionalista, scimmiottando lo scientismo laicista e lo snobismo vagamente illuminista dei ceti intellettuali, si fosse messa in sintonia con i bisogni e le credenze delle plebi, soddisfacendo le loro istanze irrazionaliste e comunitarie, a quest’ora non ci sarebbero spazi per il dilagare degli evangelici statunitensi.
        Invece hanno scelto di compiacere le élite: il risultato è Bergoglio, che strizza l’occhio ai ricchioni, ma in Argentina non se lo caga nessuno, perché è divisa fra il laicismo fanatico e conformista della borghesia e l’insoddisfazione dei ceti popolari.
        Tra l’altro il pauperismo (che non è né l’unico, né il più grave dei peccati di Bergoglio) è sempre stato un vezzo dei ricchi, dei borghesi: il povero non è pauperista, perché la povertà la vive per davvero, non simbolicamente, e quindi, giustamente, gli fa schifo.

        • habsburgicus scrive:

          @Peucezio
          Se in America Latina la Chiesa, invece di avere questo folle atteggiamento antisuperstizioso e razionalista,

          Secondo me, e il discorso va esteso a tutto l’Orbe non solo all’America Latina, c’è spezio per entrambe le posizioni
          N° 1, la Chiesa DEVE essere attenta alla masse e di bocca buona 😀 (miracoli, interpretazioni sacrali della realtà ecc ma anche anatemi ed apocalissi)
          N° 2, la Chiesa DEVE anche essere razionalista e colta (per persone come me…e, presumo, anche te :D) donde studi eruditi, polemiche ad altissimo livello sui massimi sistemi (che ovviamente al popolo NON interessano e NON DEVONO interessare !)
          Così fu nel periodo migliore dei christiana tempora

          Pino, ma è comune lo ammetto (problemi di comunicazione ? :D) continua a insistere sul latino come discrimine 😀 in realtà il vero anti-conciliare è indifferente al latino, pur esaltandolo come parte insopprimibile della nostra eredità culturale; fra la Messa pre-conciliare in friulano e la Messa attuale in latino (c’è !), il pre-conciliare sceglie la prima in friulano 😀
          e poi non è solo quetione di liturgia…Peucezio sa a cosa alludo…è lì la crux…

        • PinoMamet scrive:

          Ma no, il latino è semplicemente un esempio.

          Comunque io mi chiedo come riusciate a conciliare la vostra idea di Chiesa “a doppia verità” (una per il “popolino credulone”, che poi è molto meno credulone di quanto crediate, ma vabbè, e una per i “pochi eletti”) con l’idea che la Chiesa, in effetti, sia depositaria di una verità.

          Insomma, o ci credete o non ci credete!

        • habsburgicus scrive:

          anche qui ti quoto 😀

      • Peucezio scrive:

        Inoltre a inseguire la cultura progressista e laicista non c’è nulla da guadagnarci, perché è una battaglia persa in partenza: la cultura laica sarà comunque sempre più brava a interpretare sé stessa, di quanto non lo sia la Chiesa a scimmiottarla e non si accontenterà mai dello scimmiottamento, ammenoché non sia un appiattimento al 100%, ma se Chiesa e laicismo diventano ontologicamente identici, non c’è più la Chiesa, ma solo dei laicisti in più.

        • habsburgicus scrive:

          quoto Peucezio al 100 % …da applausi !

        • PinoMamet scrive:

          Non mi pare che la Chiesa sia diventata laicista solo per aver detto che si può dir messa anche in italiano, che nella sua lunga storia ha commesso anche dei torti (alleluja!) e che la scienza non è tanto male…

        • Francesco scrive:

          magari avesse fatto giusto quello, Pino, ci si starebbe tanto meglio, in Chiesa

          😉

      • PinoMamet scrive:

        “Aggiungo che non è vero che senza abbracciare il progressismo sarebbe scomparsa.”

        Ma la Chiesa non ha affatto abbracciato il progressimo. Ha evitato di abbracciare il conservatorismo, che è una cosa diversa.

        Che poi, l’idea di una Chiesa che risponde alle domande dell’Europa e dell’Italia (più apertura verso la scienza! più apertura verso le istanze sociali!) e dell’America Latina (pane, giustizia, libertà!) con il latino e le agiografie, cioè esattamente con quello che non piaceva più a nessuno, mi fa un po’ sorridere.

        Dice, ah ma l’Iran. Ma l’Iran non è l’Italia, neanche degli anni Settanta, e Khomeini ha vinto perché è stato contemporaneamente Ratzinger, per i religiosi ultra devoti (ma quanti religiosi ultra devoti ci sono in Italia? non prendiamoci per il culo!) e Fidel Castro (lotta nazional sociale contro gli USA).

        E la parte di Ratzinger, per così dire, sta sulle palle a quote crescenti, e sospetto maggioritarie, della popolazione iraniana.
        Che se potessero lo manderebbero affanculo subito con tutti i suoi barbuti turbantati e la sua polizia religiosa.

        E parliamo dell’Iran, ripeto, non del Lussemburgo o dell’Emilia Romagna, ma neanche della Puglia eh?

        • Peucezio scrive:

          Tu ragioni come un grecista colto sceneggiatore emiliano.
          Ma ti assicuro che la maggior parte dei fedeli degli anni ’60 non hanno accolto bene l’abolizione di latino e agiografie (e tra l’altro non capirò mai cosa ci trovate neanche voialtri intellettuali nella religione razionalistica, cioè nella non-religione, che è in fondo la non-cultura).
          Poi ci sono stati i giovani progressisti che sono stati contenti, ma tanto loro a messa non ci andavano prima e hanno continuato a non andarci, come il personaggio di Verdone, che il prete modernista cercava di blandire imitandolo, ma a lui la Chiesa e la religione gli facevano schifo lo stesso.

          Il fatto è che voi volete la religione non-religione.
          La religione dev’essere oscurantismo, superstizione, irrazionalismo, la negazione assoluta delle verità scientifiche e del progresso. Perché per quelle c’è già la scienza.
          Se io vado dal medico, trovo il medico con le sue analisi e la sua chimica.
          Ma se vado dallo stregone, o, al limite, dall’omeopata o dall’agopunturista, e mi trovo il medico che mi seziona come un lombrico e che non ha una visione forse un po’ magica, ma d’insieme, allora tanto valeva che andavo dal medico.

        • Peucezio scrive:

          “(Io non so: può pure essere che siano incompatibili, ma tutto sommato non mi pare.)”

          A me invece pare proprio di sì, perché la religiosità nella nostra società è un fatto alla fin fine residuale.
          Non nel senso che chi si professa religioso sia una minoranza (anche se ormai non siamo lontani neanche da questo), ma nel senso che vive come se non lo fosse, quindi la religione rimane un piccolo cantuccio, all’interno di uno stile di vita completamente desacralizzato e laicizzato, cantuccio in cui collocare un generico senso del fatto che magari c’è qualcosa dopo la morte o c’è qualche realtà al di là della materia, ma tanto si vive allo stesso modo degli atei e tutte le scelte di vita sono guidate da una mentalità “scientifica” e materialista, infatti si va dal medico, mica dallo stregone, si vive il sesso indipendentemente da ogni prescrizione tabuistica e così tutto il resto.

          “La Chiesa comunque ha deciso che “religione” e “modernità” dovessero andare insieme, e non escludersi a vicenda, pena l’esclusione dal mondo.
          Che sarebbe stato il tradimento della sua missione, o perlomeno della sua “mission aziendale” ”

          Boh, chi l’ha detto. La Chiesa deve professare la sua dottrina, anche a costo di farsi perseguitare o di essere marginale, infatti nei primi secoli l’ha fatto (non sono un entusiasta della Chiesa pre-costantiniana, ma è l’unico paragone pertinente). Se per avere successo deve annacquare la dottrina, a che serve il successo? Per diffondere lo stesso verbo del secolo? E per questo non bastava la televisione, i vari opinionisti coglioni, ecc.?

          “Certo, ci sono sempre movimenti di senso contrario (ma l’integralismo islamico mi sembra soprattutto un movimento politico, e tra gli aderenti giovani credo che la “riscoperta” religiosa sia dovuta a cause sociali più che altro) ma sono sempre un “andare contro corrente”:”

          Non vedo la distinzione: dove c’è benessere il sacro ha poco spazio, mentre tra i poveri attecchisce di più. Aggiungici il senso di rivalsa e la religione che diventa fattore identitario aggregante, ma, insomma, la religione, come tutto il resto, è un fatto sociale, contestuale, storico, quindi è logico che si dia in determinate condizioni storico-sociali o economiche

          “episodi contingenti possono anche dargli linfa, ma… la TV (“scopate!”) e la natura umana (“in fondo, faccio quello che mi pare”) saranno sempre più forti.”

          La natura umana non è affatto sempre più forte.
          E’ più forte nel mondo anarcoide e debosciato di oggi, ma lo scopo della civiltà e del vivere associato è proprio reprimere e disciplinare la natura umana e nelle società normali era così.
          Dire che vince sempre la natura umana è come dire che tanto se piove mi bagno anche se ho un tetto sulla testa: le case si costruiscono proprio per non essere alla mercè degli elementi.

        • PinoMamet scrive:

          “Se per avere successo deve annacquare la dottrina, a che serve il successo?”

          Mah, come ti dicevo da qualche altra parte, in realtà dov’è che avrebbe annacquato la dottrina?

          A me pare che la dottrina sia rimasta sostanzialmente immutata.

      • PinoMamet scrive:

        Del resto è facile capire quale sarebbe stata la presa della Chiesa senza Concilio:
        basta fare la conta dei sedevacantisti…

        • habsburgicus scrive:

          è un ragionamento errato alla radice…..non tieni conto dell’enorme impatto che ha l’avere o il non-avere le strutture di comando…
          comunque la controprova non c’è, e non ci può essere, per definizione
          io SONO CONVINTO, per un sacco di buoni ragioni, che un Papa alla Pio XII avrebbe prosperato, pur con qualche problema 😀 (almeno in Italia, Spagna, Portogallo, America Latina)..tu no…che te devo ‘ddi 😀
          nessuno avrà mai la risposta !

        • PinoMamet scrive:

          “.non tieni conto dell’enorme impatto che ha l’avere o il non-avere le strutture di comando…”

          cioè, Habs, quello che dicevo io: sarebbe stata una Chiesa imposta .
          Ma quanti la avrebbero amata ?

          esattamente quanti adesso amano i sedevacantisti, cioè, più o meno, tu e Peucezio 😉

          Ma poi, davvero, come fai a credere che nel continente, e nell’epoca, di Che Guevara, avrebbero amato Pio XII??
          Ma anche nel nostro continente, nell’epoca della libertà, della sperimentazione, della voglia di giustizia, dell’odio per tutto ciò che era “vecchio”, tu gli davi Pio XII??

          Mah… che dire, se sei proprio convinto… ma mi sembra molto molto controintuitivo, diciamo.

        • habsburgicus scrive:

          I più grandi errori (o follie o impoliticità) della Chiesa post-conciliare
          N° 1, Abbandono di fatto e presso alcuni cardinaloni pure in teoria, dell’idea dell’unica verità (detto papale papale….se essere buddista, ateo, o scintoista è la stessa cosa o magari financo meglio, chi me lo fa fare di farmi cattolico ? :D)
          N° 2, Abbandono della posizione secolare sul popolo olim electus (come lo definì pure Pio XI che pure stava dalla vostra parte, Pino :D)
          N° 3, Ammissioni di (presunte) colpe e “scuse” (in cui si distinse il polacco :D) ciò è folle e controproducente, oltre che poco caritatevole per i predecessori MAI la Chiesa a livello ufficiale dovrebbne ammettere alcunché, specialmente per quanto riguarda punizioni di eretici et similia (qualcosa sui Borgia, se proprio si vuole…quelli ormai sono passati a luoghi comuni e anche lì, con juicio) difendere, difendere, difendere..senza mai cedere un’unghia..e contrattaccare..Galileo ?..pensate a Lavoisier ?…..Inquisizione ? pensate a Stalin…e se la situazione si fa proprio disperata, denunciare la Massoneria (visto che i massoni servono pure a qualcosa :D)
          N° 4, Decadenza dello stile..un Papa dovrebbe essere essere una figure mitica, awesome….che riceve solo Sovrani, Capi di Stato e donne e uomini in fama di santità o comunque fortunati ipso facto (tali da raccontarlo ai discendenti in saecula saeculorum :D) NO attrici, strarlettes, cantanti, calciatori, politici (se di partiti ostili alle posizioni ecclesiastiche), inavvicinabile, ieratico…tale da provocare l’odio e l’invidia dei settarei e il rispetto ammutolito dei buoni
          Ci sarebbe molto altro ma con qualche estensione, in questi 4 punti mi pare ci sia tutto 😀 noterete che non ho messo la riforma liturgica, che pure resta un grande male !

        • habsburgicus scrive:

          le strutture di comando

          io, lì, intendevo le strutture di comando NELLA Chiesa..
          i sedevacantisti non contano nulla perché sono emarginatissimi (e non hanno visibilità né potere curiale), non perché la gente sia loro ostile
          anzi la gente neppure sa che esistono
          e se lo sa, crede siano dei pazzi eretici 😀 in effetti non può capire, e io la comprendo !
          il bello è che poi la gente è attaccata a quelle sue pratiche cultuali che i sedevacantisti (e altri) difendono mentre Roma le mina !
          io volevo semplicemente dire questo
          “ci fosse Stato un Papa (dunque una Curia, un sistema di potere ecclesiastico) con le idee che oggi riteniamo confinate ai lillipuziani e irrilevanti sedevacantisti, la gente, sempre influenzabile, le avrebbe seguite in massa”

        • Francesco scrive:

          Pino

          non vedo cosa c’entrano i sedevacantisti.

          La Chiesa senza Concilio Vaticano 2, meglio senza l’orrido spirito del concilio con cui si è cercato di corromperla fino in fondo dopo e contro il Concilio stesso, cosa avrebbe perso?

          Al più riesco a immagine un Martini in Europa, che in America Latina i cattolici “rossi” hanno preso il mitra e combattuto per Castro

          Avrebbe, credo, evitato di perdere una quota altissima di sacerdoti e religiosi e religiose. E di scrivere pagine imbarazzanti di Catechismo “alla mano”

        • PinoMamet scrive:

          Il bello è che tutti quelli che per te sono errori, per me sono ciò che ha permesso alla Chiesa di esistere ancora!

          Scuse: giuste e doverose, sarà stato ingeneroso verso i predecessori, ma almeno è stato generoso verso la verità…

          Figura ieratica: proprio ciò che fa scappare a gambe levate la gente.
          Ahò, il Papa Buono piaceva (come piace Bergoglio) perhè sembrava buono , alla mano (per quei tempi), una brava persona!!

          Popolo eletto: beh, quel passaggio lì era bruttino molto e andava levato comunque!

        • PinoMamet scrive:

          “La Chiesa senza Concilio Vaticano 2, meglio senza l’orrido spirito del concilio con cui si è cercato di corromperla fino in fondo dopo e contro il Concilio stesso, cosa avrebbe perso?”

          Tutto.

        • habsburgicus scrive:

          @Pino
          se il Concilio è tanto bello, perché non ne fate uno voi ? 😀
          incominciate con il condannare i passi anticristiani del Talmud (da cancellare), indi chiedere perdono ai cristiani per quello e per Santo Stefano e per San Giacomo (62 d.C) e per il 614 d.C (massacro di Gerusalemme all’arrivo dei persiani)
          poi ammettere che tanti di voi nella rivoluzione bolscevica,. ehm, non furono “esemplari”, per usare un eufemismo 😀 in primis verso i contadini cristiani e altri che contadini non erano 😀
          abbandonate il concetto di “popolo eletto” 😀 sentendevovi finalmente non più al di sopra degli “stupidi” goyim 😀
          e magari, attualizzando, una nuova politica verso il palestinesi non cii starebbe anche ? 😀
          però voi questo non lo fate, e non lo farete mai !!!!
          bello che i cristiani (sempre fessi oggi, ahinoi :D) facciano penitenze su penitenze, mentre voi..nisba 😀
          c’è chi può e chi non può 😀 (voi può :D)

        • PinoMamet scrive:

          “se il Concilio è tanto bello, perché non ne fate uno voi ? 😀
          incominciate con il condannare i passi anticristiani del Talmud (da cancellare)”

          Volentieri, quando avranno la bontà di indicarcene uno vero… 😀

          Idem la cosa veros i goyim ecc. Ma sembra che i goyim abbiano un gusto speciale nel sentirsi dire che l’ebraismo li disprezza!
          Quando l’ebraismo, per dirla semplicemente, se ne frega punto e basta.

          Verissimo invece che i singoli ebrei (specialmente nel mondo dell’Europa dell’Est) avessero sentimenti poco simpatici nei confronti dei non-ebrei… ampiamente ricambiati, direi.
          Ma non era mica una cosa dottrinale!

        • PinoMamet scrive:

          ““ci fosse Stato un Papa (dunque una Curia, un sistema di potere ecclesiastico) con le idee che oggi riteniamo confinate ai lillipuziani e irrilevanti sedevacantisti, la gente, sempre influenzabile, le avrebbe seguite in massa””

          Secondo me la gente sarebbe scappata in massa, come in massa stava già scappando prima del Concilio.

          Non si ferma…. Darwin, Freud, Marx, le gambe delle Kessler e il rock ‘n roll, lo Sputnik, la Berkley Rennaisance, Hollywood, la grande distribuzione, i supermarket, i viaggi al mare e all’estero, la lingue straniere che aprono nuove mentalità, Buddha….

          facendo finta che non esistano.

          Si ferma solo sè stessi, in questo modo.

        • Francesco scrive:

          Pino,

          ma nulla di tutto quello avrebbe avuto il potere di mettere in crisi la Chiesa di Dio!

          a meno che tu non ritenga la sfera religiosa una pertinenza dell’homo contadinus poverus et sine TV – nel qual caso la Chiesa non avrebbe comunque ragione d’essere

          il Papa non aveva più da essere Re ma sempre Sommo Pontefice, sennò non si spiega a cosa serve. per le banalità buoniste bastano i presidenti della repubblica e le conduttrici della domenica sportiva

          a sentire te, pare che la Chiesa sia esistita solo in epoche moralmente irreprensibili, sessualmente represse, senza distinzioni tra ricchi e poveri …. ahò, c’avevamo tutta l’esperienza del caso!

          🙂

        • PinoMamet scrive:

          “a meno che tu non ritenga la sfera religiosa una pertinenza dell’homo contadinus poverus et sine TV ”

          al contrario, questa è la posizione dei sedevacantisti e dei conservatori:

          che infatti non fanno che rimpiangere le epoche passate, quando tutti erano ignoranti e poveri e senza TV…

          la grande forza del Concilio è stata appunto di far capire che il Cristianesimo aveva gli strumenti culturali per resistere al benessere, all’istruzione e alla TV.

        • Francesco scrive:

          eh no, smettila di imbrogliare! 😀

          io non sto nè con chi teme il mondo moderno nè con chi vi si adegua supinamente

        • PinoMamet scrive:

          Tu no, diciamo che sei una via di mezzo:

          sei post-conciliare (minchia, ti piace Hollywood) e pre-conciliare come aspirazioni politiche 😀

        • Peucezio scrive:

          Pino,
          ma perché non ammetti in tutta franchezza che è la dimensione religiosa stessa ad essere incompatibile con la modernità e che l’uomo che va all’ipermercato non va in chiesa, se non in una chiesa finta, che è una succursale del supermercato?

          Che senso ha un simulacro, una larva di religione in un mondo in cui non c’è spazio per il sacro?

        • PinoMamet scrive:

          Ma Peuce’

          il fatto è che a me sembra che tu mi attribuisca la tua posizione, o perlomeno quella anti-conciliarista, per cui la Chiesa avrebbe svilito la religione portandola al compromesso con quel complesso di cose che chiamiamo “la modernità”.

          Come se le due fossero incompatibili.

          (Io non so: può pure essere che siano incompatibili, ma tutto sommato non mi pare.)

          La Chiesa comunque ha deciso che “religione” e “modernità” dovessero andare insieme, e non escludersi a vicenda, pena l’esclusione dal mondo.

          Che sarebbe stato il tradimento della sua missione, o perlomeno della sua “mission aziendale” 😉

          e prima o poi sarebbe accaduto, inevitabilmente, come prima o poi è inevitabile che, tra le ragazze immigrate, il velo ceda il posto alla minigonna, per l’orrore di Mirkhond.

          Certo, ci sono sempre movimenti di senso contrario (ma l’integralismo islamico mi sembra soprattutto un movimento politico, e tra gli aderenti giovani credo che la “riscoperta” religiosa sia dovuta a cause sociali più che altro) ma sono sempre un “andare contro corrente”:

          episodi contingenti possono anche dargli linfa, ma… la TV (“scopate!”) e la natura umana (“in fondo, faccio quello che mi pare”) saranno sempre più forti.

        • Francesco scrive:

          Peucezio,

          l’uomo che andava al bordello andava anche in chiesa. Anche quello che aveva appena sterminato la famiglia del suo signore per prenderne il posto.

          Non capisco perchè l’ipermercato dovrebbe essere diverso.

          Uno può vendersi l’anima per la figa o per la merce o per il potere, o no.

          Ma mica è obbligato!

          Ciao

  50. Moi scrive:

    La Linea Bari – Milano secondo Mirkhond :

    http://www.youtube.com/watch?v=Fg66TREkVUE

  51. mirkhond scrive:

    Spettrale!

    La sigla mi sembra copiata da un film di Bud Spencer….

  52. mirkhond scrive:

    Il video, Moi, il video è spettrale….

  53. Moi scrive:

    http://www.youtube.com/watch?v=QV8rkEEgATc

    http://www.youtube.com/watch?v=HEgWL74GIsk

    AntiAmericanismo senza pretese ( e senza politica !) … ambientato a Livorno !

    La canzone era questa :

    http://www.youtube.com/watch?v=sIpodEKs9kc

    sempre degli Oliver Onions

  54. mirkhond scrive:

    Bud Spencer, uno dei miei attori preferiti, non mi è mai sembrato però particolarmente antiamericano.
    Sennò avrebbe continuato a farsi chiamare Carlo Pedersoli….

  55. habsburgicus scrive:

    Vedo che nessuno ha ripreso (tranne un breve accenno in Moi) il mio accenno ad una strategia, che sono il primo a ritenere “disperata” per provare a salvare qualcosa 😀
    Ciòé la ripresa dell’idea di Nazione e del liberalismo classico ottocentesco (NON liberisamo..bleah)…sì, furono i cavalli di battaglia dei massoni per distruggere i resti della nostra Civiltà..e chi se ne frega ? le stesse idee, rivoluzionarie ALLORA (e dunque nefaste…non cambio in nulla il mio giudizio storico, basato su fatti evidenti) possono diventare IL MENO PEGGIO his diebus
    Ma si vede che l’argomento non interessa 😀

    • Francesco scrive:

      depurare la nazione dagli eccessi del nazionalismo e il liberalismo da alcune sgradevoli tracce di classismo e di anticristianesimo?

      non mi pare una cattiva idea

  56. mirkhond scrive:

    Mi sembra il progetto di Ratzinger.
    Grazie, ma non mi interessa!

  57. mirkhond scrive:

    “così come la gloriosa bandiera per cui i nostri eroici soldati si sacrificarono sul Carso, sul Sabotino, all’Amba Alagi e ad El Alamein”

    Poveretti! Chi glielo ha fatto fare?
    Una bella diserzione di massa, sarebbe stata meglio….
    Comunque, Grazie a Dio, i SaBOIA non regnano più…..
    Ah! La bandiera con al centro la Croce sconsacrata, è una bandiera massonica, ideata in alcune logge CISpadane nel 1796-1797…
    Giusto per capire CHI si sta difendendo….

    • habsburgicus scrive:

      la Croce al centro

      la Croce era appunto l’UNICA parte non massonica della bandiera…quella han tolto 😀
      in sé rosso, verde e bianco sono tre colori come altri—possono ricevere mille interpretazioni..o anche nessuna 😀
      (P.S, praticamente il 90 % delle bandiere centro e sud-americane sono massoniche anche in modo “pesante” e anche alcune africane…che facciamo, le eliminiamo tutte ? 😀
      solo che con questa logica le uniche bandiere non massoniche sarebbero quelle dei protestantissimi, massonissimi e anti-cattolicissimi, oltre che femministissimi, Stati scandinavi :D)

  58. mirkhond scrive:

    “Ciòé la ripresa dell’idea di Nazione e del liberalismo classico ottocentesco (NON liberisamo..bleah)”

    Cioè sempre OPPRESSORI DEI POVERI, di TUTTA l’Italia unificata da lorsignori!
    Il liberalismo di ALLORA faceva SCHIFO quanto quello di OGGI.
    Solo che oggi comandano al di là dell’Atlantico, eterodiretti dai noti Savi di…New York!
    Tutta qui la differenza….

  59. Moi scrive:

    Comunque : fortuna che i’ (c)Colpevole ha solo 4 anni … perché già a 14 la Sorority di Donna Prassede avrebbe potuto accusarlo anche di potenziale stupro: voi direte che, nella foto segnaletica, egli sta brandendo l’ attrezzo atto alla Minzione Stradale … ma, da un po’ più grandicelli, non è forse il medesimo attrezzo atto allo Stupro ?!

  60. Moi scrive:

    @ HABSBURGICUS

    * Don Camillo e Peppone *

    “Perché non esistono poveri della parrocchia e poveri del comune. Tutti i Poveri sono poveri” –

    “Don Camillo qui si bara. I comunisti siamo noi”

    ——————————

    da “Don Camillo Monsignore Ma Non Troppo”

  61. Moi scrive:

    A PROPOSITO DI “PUTTINI”
    (Questo dev’essere Pavese … notevoli le “robe 😉 emilianofone)

    Al me putén
    Al me putén l’ è nasù ed Farvèr
    cuìnndez gioren prìmma par mìga fères pu spetèr
    con cl’ ansjetè ch’ at ciapa cuànd l’ è drè rivèr al momént
    e t’ sè mìga s’ at sì pu narvoz o pu contént.
    L’ è rivè in t’ un dopmezdì chèld ch’ a parèva primavéra
    sénsa fères preghèr bombén, par la giòja ed me mojéra
    ch’ l’ an vdèva l’ ora ed partorìr
    con di dolor ch’ a gh’ parèva ed morìr.
    ‘N emosjon acsì mì an l’ ava mai provèda
    cuànd l’ ò vìst apén’ na nasù, a cridèva cme ‘na vìda tajèda.
    Al gh’ ava tant cavì dritt ch’ al parèva ‘n rìss,
    il zguànzi ròssi, j òc mèz sarè e ‘l zguèrd fìss
    vèrs ed mì…mì ch’ a son al so papà
    ch’ an vdèva l’ ora ed ciapèrel in màn
    acsì dols, acsì tèner, acsì picén
    bèl cme ‘n fjor ed pan porsèn.
    Al me putén al gh’ à j òc blo cme ‘l mèr
    cuànd al me guèrda, al me fa gnìr vòja ed cridèr
    dala comosjon e dala contintèssa
    e ‘l guardarìss sémper ed contìnnov
    parchè l’ è pròprja ‘na gràn blèssa.
    Al me putén l’ è bjànch e ròss cme ‘na roza,
    l’ è ‘n spetàcol guardèrel cuànd al s’ arpòza
    col manén’ ni zonti ch’ al pèra ch’ al préga ‘l Sgnor
    cme par dìr che lu l’ è ‘l sìmbol dl’ amor.
    Un putén apén’ na nasù al fa la felicitè di non e di parént
    e mì e me mojéra a sèma du genitor contént.
    Sperèma ch’ al véna su ‘na brava parson’ na e ch’ al staga bén,
    mo ànca s’ an srà mìga acsì, par mì ‘l srà sémper al me putén.

    — Massimiliano Catellani

  62. Moi scrive:

    il villaggio dove ci conosciamo tutti, tranne i dieci milioni di turisti che ci passano sopra ogni anno.

    [cit.]

    ———————————————————————-

    A proposito di Turisti a Firenze :

    http://www.youtube.com/watch?v=N_LtCC_Fpik

    Protesta dei bus turistici a Firenze per il ticket da pagare all’ingresso in città.

  63. Moi scrive:

    @ RICCARDO VENTURI

    Hai mai tradotto delle bestemmie Livornesi per l’ interesse culturale di Stranieri di GenitoreDueLingua ?! Una considerazione_ ormai popolare _ afferma che se l’Inglese fosse come il Veneto … ci sarebbe la bestemmia palindroma !

    • Più che “tradurre” bestemmie livornesi, mi sono sempre occupato di crearne, nella piena tradizione livornese (e veneta, debbo dire). Le autentiche terre bestemmiatrici non hanno in realtà bestemmie standard (a parte forse alcune) ma esercitano una stupefacente creatività. Tipo:

      “Madonna beppegrìllo ‘e (=che) va pe’ sbaglio alla leopòrda”
      “Gesù schettino tornabbordocàzzo”
      “Dio vègan ar congresso de’ macellari”

      eccetera

      Salud!

  64. Moi scrive:

    Tv, gaffe di Viviana Beccalossi (Fdi) con Crocetta: “Frocetta, basta, prenda il valium

    http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/10/28/tv-gaffe-di-viviana-beccalossi-fdi-con-crocetta-frocetta-basta-prenda-valium/306190/

    In termini di “Gender Variants” (Roberto … hai già lavorato a una Normativa UE sui “Gender Variants” e l’ insegnamento della “Gender Variance” nelle scuole ?) Rosario Crocetta (!) _ mica “Frocetta” ! … infatti NON s’è arrabbiato, neanche se n’è accorto … la Beccalossi era in buona fede, sennò le reolicava “Boccalossi”) dev’essere un “MaleBiCisGender” [cit.]

    http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/1406304/Crocetta—Sono-gay-pero-mi-piacciono-pure-le-donne-.html

    Peccato, in senso secolarizzato … Gay PD VS Donna PDL in Politically Correct Arena prometteva bene !

  65. Moi scrive:

    In termini di “Gender Variants” Rosario Crocetta (!) dev’essere un “MaleBiCisGender” [cit.]

  66. mirkhond scrive:

    “Sì, infatti non vai a Firenze perché sei troppo preso dai tuoi continui viaggi nel Vicino Oriente…”

    Viaggi solo con il pensiero, che oggi sono impossibili…..

    “Senti, ma se stai così bene a casa, perché ti lamenti della tua solitudine e sofferenza?”

    Hai ragione. Parlo troppo.
    Solo è che non so con chi farlo, dopo che hanno ammazzato la mia brava dottoressa, e quella che c’è ora…meglio che non parlo….

    “Vorresti che fossero le persone, magari le cristiane velate delle chiese siriache, copte, ecc., a venirti a trovare a casa?”

    Vorrei avere la forza di andarci io….se ci fossero.
    Però, strada facendo potrei essere arrestato con l’accusa di voler raggiungere l’isis…
    Sai, in questi tempi di neoisteria islamofobica, vallo a spiegare ai funzionari di pubblica sicurezza che tu vai in cerca di CRISTO.
    Ti farebbero a pezzi, prima di capirlo.
    E non solo in Egitto….

    “scusami se ironizzo e sono polemico, ma non riesco a essere indifferente di fronte a uno che sta buttando nel cesso la vita e condannandosi all’autoreclusione e all’infelicità.”

    Ti ringrazio per la tua amicizia che sento sincera, ma io sono condannato da una vita di PAURAAAAAA!!!!!!!

  67. Miguel Martinez scrive:

    Per habsburgicus

    “@Pino
    se il Concilio è tanto bello, perché non ne fate uno voi ? “

    Dai, non mi scadere nei ragionamenti confusi.

    Pino dice: la Chiesa cattolica per sopravvivere, aveva bisogna di fare il Concilio, perché era in via di liquidazione storica.

    Come dire, l’impero romano aveva bisogno di cristianizzarsi per sopravvivere.

    E’ una tesi con cui si può essere più o meno d’accordo, ma Pino non ha mai detto che il Concilio fosse “bello” o “brutto”.

    Applicando lo stesso discorso al giudaismo, stai dicendo in sostanza che il giudaismo rischia di scomparire dalla faccia della terra perché ci sono dei brani talmudici (ecc. ecc.), e quindi, per sopravvivere, il giudaismo dovrebbe fare un proprio “Concilio”.

    • PinoMamet scrive:

      ..che poi in effetti non è del tutto sbagliato, credo, anche se le dinamiche sono un po’ diverse.

    • habsburgicus scrive:

      la mia era ironia, Miguel 😀
      del resto se il “successo” è il criterio, loro non hanno bisogno ora di alcun Concilio 😀
      gli sta andando tutto a gonfie vele 😀 forse è arrivato il Messia e non ce ne siamo accorti 😀 ma l’inquietante è che pare non se ne siano accorti neppure loro 😀

      • PinoMamet scrive:

        Sta andando tutto a gonfie vele per l’Ebraismo?

        Immagino che tu non abbia mai parlato con un israeliano… 😉

        In realtà esiste una corrente, gli “ortodossi moderni” o “kippot all’uncinetto”, che tenta di conciliare, molto faticosamente, la rigida normativa ebraica con le necessità della vita quotidiana moderna.

        Ma in generale, come dicevo a Mirkhond, si sente proprio la necessità di qualcosa che unisca il mondo ebraico ortodosso, che vive quasi isolato, e quello israeliano laico, che ha deciso di fregarsene alla grande ed è… molto laico, sicuramente più dell’italiano medio.

        Magari lo avessero avuto, un Concilio!

        Ma, ahimè, niente Papa, e quindi niente Concilio…

      • habsburgicus scrive:

        si sente proprio la necessità di qualcosa che unisca il mondo ebraico ortodosso

        ma io non parlavo di religione 😀
        ho troppa stima nei vostri confronti per pensare che ci crediate veramente 😀 è un po’ di scena 😀 e, in più (il mondo è strano :D) una forse sincera “ossessione” per costumanze ancestrali e dietarie (irrilevanti, ma questo lo dico io !)..non altro 😀
        del resto come parlare di “religione”, quando molti di voi ritengono che dopo la morte c’è il Nulla e, in questa vita, poco importa ciò in cui si crede o non si crede, basta che uno sia parte del “sacrosanto” popolo ? 😀 [e questo lo hai detto tu stesso !]
        è una “religione” tutta secolare, attenta ai beni “terreni” (l’opposto del Cristianesimo, quello vero, e ormai non più praticato se non da pochissimi..e anche ciò si sapeva)…e forse anche questo è il segreto del suo successo odierno !

      • PinoMamet scrive:

        Non credo di aver detto esattamente questo 😉

        specialmente la parte sul popolo eletto, è proprio al contrario: l’opinione comune nell’Ebraismo è che ci sia un aldilà (come è fatto…. boh!), che molti si immaginano identico al Paradiso cristiano: e per andarci e starci non è assolutamente necessario essere ebrei.

        Vero che l’Ebraismo si focalizza sulla vita di quaggiù (non necessariamente sui beni terreni), ma ti posso assicurare che moltissime persone “ci credono” eccome.

        Perché la parte in cui “credere” è molto ridotta: esiste il Padreterno e ha dato la Torah a Mosè.

        Il resto sono appunto le norme contenute nella Torah, che vanno seguite non perché siano folklore (anzi, spesso il folklore e la tradizione ebraica non sono esattamente “a norma”) ma perché sono contenute nella Torah.

    • Peucezio scrive:

      Miguel,
      “, ma Pino non ha mai detto che il Concilio fosse “bello” o “brutto”.”

      Veramente l’ha detto in molte occasioni.

      Comunque, ripeto, una cosa, percché valga la pena he non sparisca, deve avere un senso, se no è meglio che sparisce.

  68. habsburgicus scrive:

    @Mirkhond
    tu che hai una grande fiducia nel mondo ortodosso 😀
    http://www.eastjournal.net/romania-il-calendario-dei-preti-ortodossi-a-favore-dei-diritti-lgbt/49680
    io feci notare anche qui, postando un link in romeno, che la Massoneria tenne un Congresso internazionale a Bucarest nella primavera di quest’anno…i giornali romeno, meno servili dei nostri (ci vuol poco :D) ne parlarono
    che, per ragioni che rimarranno sempre ignote ai profani, i massoni abbiano deciso di finirla con l’Ortodossia romena, che risparmiarono sia sotto il comunismo (almeno dal 1959) sia nei primi 23 anni di post-comunismo (1989-2012) ? e se si, perché ? impossibile dirlo…le vie della Gran Loggia sono infinite 😀
    o è un saggio di prova pensando alla Russia, impresa più difficile senza dubbio, anche perché c’è Putin (che dell’Ortodossia, temo, se ne freghi, ma alla sua Nazione ci pensa e soprattutto da uomo del KGB è l’unico che conosce metodi profilattici atti a “guarire” pure i “fratelli”, all’occorrenza :D)

  69. Miguel Martinez scrive:

    Per Pino Mamet e Habsburgicus

    “HABS: ci fosse Stato un Papa (dunque una Curia, un sistema di potere ecclesiastico) con le idee che oggi riteniamo confinate ai lillipuziani e irrilevanti sedevacantisti, la gente, sempre influenzabile, le avrebbe seguite in massa””

    PINO: Secondo me la gente sarebbe scappata in massa, come in massa stava già scappando prima del Concilio.”

    Interessante, sia Habs che Pino dicono la stessa cosa: cioè che la gente è influenzabile.

    Habs cita la forza del condizionamento papale, Pino quella del condizionamento sociale/economico/culturale, ma il risultato è lo stesso.

    Tutto sommato, comunque, credo che il successo di Renzi contro il vecchio PCI dia ragione a Pino Mamet: nelle particolarissime circostanze dei nostri tempi, la concorrenzialità (essere più simpatici, ecc.) trionfa sull’ autorità.

    Per un po’ (e qui do ragione a Habs), perché poi ogni concorrente finisce inghiottito anche lui.

    • Francesco scrive:

      Quando Pino parla di “fuga di massa” ha delle prove?

      Perchè io all’epoca non c’ero, ho solo intravisto il triste squallore desolante e desolato della Chiesa post-conciliare, la rassegnazione all’irrilevanza e alla sudditanza, la mancanza di Fede

      però ho anche fatto in tempo a verificare qualche rimasuglio di Chiesa “pre”, veramente poca roba, in linea col giudizio di un MT

      però in quella Chiesa nascevano uno Sturzo, un De Gasperi, uno Gnocchi, un Escrivà, un Giussani … volendo anche un La Pira e un Dossetti, gente con le palle anche se con idee pessime

    • PinoMamet scrive:

      “Quando Pino parla di “fuga di massa” ha delle prove?”

      Uno: la prova der budino. La gente non è scappata in massa dalla Chiesa dopo il Concilio.

      D’altra parte, mettetevi d’accordo con voi stessi 😉 : o dite che la colpa del Concilio è stata di assecondare i gusti della gente, oppure che i gusti della gente erano in sintonia con la Chiesa pre-conciliare…

      Due: la popolarità del Papa che ha indetto il Concilio, credo indiscussa, e di tutti i Papi che sono stati sentiti “su quella lunghezza d’onda”, da quel poveraccio di cui non ricordo il nome (dai.. quello che avete avvelenato col caffè 😉 ) a Bergoglio.

      • Francesco scrive:

        1) ehm, veramente le chiese si sono svuotate anche dopo il Concilio e oggi sono vuote. Minimo minimo, il Concilio non ha funzionato. La domanda è se si stavano svuotando anche prima.

        1.1) il Concilio, maxime “lo spirito del concilio” è stata la soluzione sbagliata a un problema esistente (pure Guareschi ne ha sentore ed è il punto di partenza dell’opera di tutta la vita di Giussani)

        2) la popolarità di un Papa che è il primo Papa televisivo. che ha vissuto quasi tutta la vita prima del CV2 e non ne ha visto la chiusura è misera indicazione

        2.1) se pure GP2 e B16 sono “conciliari”, vuole dire che nel CV2 c’era molto di diverso da quello che hanno cercato di propinarci

        PS con tutte quelle sigle, mi pare di stare su SW!

      • Peucezio scrive:

        “D’altra parte, mettetevi d’accordo con voi stessi : o dite che la colpa del Concilio è stata di assecondare i gusti della gente, oppure che i gusti della gente erano in sintonia con la Chiesa pre-conciliare…”

        Non ha assecondato i gusti della gente. Ha asseondato quelli del potere, che è una cosa diversa.
        Poi è chiaro che la gente giovane, delle grandi città e di classe medio-alta era molto più influenzata dal potere di chi viveva all’esterno di tali circuiti e aveva concezioni del mondo tramandate e non plasmate dai mass-media.
        Si trattava di fare leva su quelli.
        Poi il risultato finale, molto probabilmente, sarebbe stato comunque la sconfitta o l’irrilevanza, ma è meglio estinguersi dignitosamente, che imbastardirsi in una caricatura.

        E inoltre le dinamiche storiche non sono mai scontate a priori, perché sono sempre il risultato delle scelte umane.
        Quindi il nostro mondo è anche il mondo della Chiesa postconciliare, mentre non possiamo essere certi di come sarebbe stato il mondo con una Chiesa tradizionale, perché basta una pedina diversa per cambiare la configurazione del gioco: magari in novantanove casi non lo cambia, ma nel centesimo sì e noi non sappiamo in quale ricadiamo.

      • PinoMamet scrive:

        “Non ha assecondato i gusti della gente.”

        Sono troppo giovane per sapere quante e quali persone si sono mostrate dai cambiamenti liturgici e quante invece li hanno apprezzati.

        Ma il fatto, come sai benissimo anche tu, è che il Concilio non è stato solo qualche cambiamento nella liturgia;
        ha segnato la “consacrazione”, se permetti il gioco di parole, di un modo nuovo di rivolgersi alla “modernità”, cioè il modo del dialogo e non dell’imposizione e della chiusura.

        I cambiamenti dottrinali sono stati, credo, irrilevanti, se non inesistenti.
        Prendi il fatto dei “perfidi giudei”: aldilà dell’espunzione di una frase sgradevole, cosa è cambiato nella dottrina cattolica?
        La Chiesa continua a ritenersi il “nuovo” e “vero” Israele, e la Bibbia a essere l'”antico” Testamento.

        Cambiato invece questo, che ci sono incontri ecumenici: che poi risolvano poco e si concludano con pacche sulle spalle e strette di mano, vabbè, ma almeno si riconosce che si può dialogare anche così, con pacche sulle spalle e strette di mano.

        Si è riconosciuto, cioè, il principio della libertà religiosa;
        possibile che sia questo (e idem a proposito di scienza ecc. ecc.) a non andare proprio giù agli anti-conciliaristi?

        • Peucezio scrive:

          “I cambiamenti dottrinali sono stati, credo, irrilevanti, se non inesistenti.”

          Scusami, ma credi male.
          E le due cose sono intimamente connesse, perché se sono detentore dell’unica dottrina corretta, non posso dialogare con chi ne professa un’altra, se non all’unico esclusivo scopo di convertirla.

          ” il modo del dialogo e non dell’imposizione e della chiusura.”

          Al di là che condivido le riserve di Romano Amerio sull’idea stessa di dialogo, che è una parola che in campo religioso non vuol dire niente.
          Ma il vero cambiamento di linguaggio è il passaggio da discorsi con un significato preciso all’uso costante di un linguaggio del tutto vago e astratto, in cui si dice tutto e il contrario di tutto e nessuna affermazione ha un significato definibile.
          Il linguaggio serve a designare delle entità extralinguistiche, a parlare del mondo. Un linguaggio autoreferente, vago, che non si lega a nessun concetto comprensibile e a nessun ente individuabile, non è nemmeno vaniloquio, è delirio psicopatologico.
          E il degrado linguistico è forse la vera cifra della Chiesa post-conciliare.

        • PinoMamet scrive:

          Vabbè, ma allora quali sono stati questi cambiamenti di dottrina?

          Per quanto riguarda il dialogo tra religioni, sono verissimi i limiti che definisci: alla fine, è comunque un dialogo tra sordi, perché prima poi si arriva al punto in cui “io comunque sono detentore della Verità rivelata e perciò c’ho ragione”.

          Solo che prima di arrivare a quel punto, al punto in cui non si può ammettere nessun altra ragione altrui o torto proprio, perché si intaccherebbe la propria concezione di Verità, c’era moltissima strada da fare.

          Pensa solo alle relazioni tra Chiese cristiane ortodosse (compresa la cattolica), minate da secoli di chiusure e incomprensioni che spesso erano state poi originate da questioni politiche o di mentalità locale, più che di vera distanza teologica.

          E infatti l’avvicinamento fraterno è stato, mi pare, soprattutto merito di un certo coraggio della Chiesa cattolica, che il Concilio l’ha avuto, più che di quelle ortodosse che non hanno avuto niente di simile.

          Sono stati i cattolici a fare il primo passo, e anche il secondo, mentre di là c’è ancora gente che scrive (da un link riportato non so se da te o da Mirkhond) “non abbiamo la tessa dottrina perché da noi la messa si ascolta in piedi e non seduti sui banchi”.

          Che poi questo, e altri atteggiamenti analoghi verso le religioni non cristiane, la scienza ecc., abbiano generato l’immagine di una Chiesa “debole”, può anche essere, e credo sia ciò che non va giù agli anti-conciliaristi;

          come sicuramente il linguaggio è peggiorato e diventato più fumoso, io credo soprattutto perché non c’è più molto a definire a livello- perdonami la semplificazione- dogmatico, e rimane solo da compilare il “bilancio preventivo dell’anno in corso”, per cui fuffa a volontà per riempire le pagine.

          Ma questo non cambia proprio nulla a livello teologico e dottrinale.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Io però credo che limitarsi al Male compiuto da Satana attraverso la Massoneria col Vaticano II sia riduttivo. Dobbiamo pensare al Male compiuto da Satana attraverso la Massoneria col Concilio di Trento e le sue inaccettabili verità.
          Per fortuna che esistono i Veri Cattolici che hanno rifiutato le immonde novità diaboliche nicene e continuano a seguire la Tradizione precedente.

      • Luigi scrive:

        “Uno: la prova der budino. La gente non è scappata in massa dalla Chiesa dopo il Concilio.”

        Mi dispiace, ma stavolta sei in errore, Pino.
        La gente è scappata dalle chiese (e gli allievi dai seminari) proprio dopo il Concilio. Nemmeno dieci anni passarono dalla sua conclusione, prima che già ci si accorgesse di ciò.

        Per questo, dal punto di vista anti-cattolico, il Concilio era necessario: perchè l’esperienza storica dimostrava che contro i cristiani – non solo loro, ovviamente – le maniere forti ottengono spesso conseguenze opposte (ovvero che, come amano dire loro, “il sangue dei martiri è semenza di cristiani”).

        Ne discese che si dovesse applicare il modello “Paese dei Balocchi”: un po’ di divertimento pucettoso, e tempo due mesi arrivano le orecchie d’asino (poi ci sono anche gli zoccoli da caprone, ma non eccediamo).
        A menare, invece, si rischiava l’effetto Spagna, “che ai massoni le balle ancor gli girano”, come recita il poeta 🙂

        C’è inoltre un punto, nelle tue affermazioni, in cui ti contraddici dal punto di vista logico: laddove sostieni che, se la Chiesa non si fosse aperta alla modernità, allora sarebbe scomparsa.

        Affermazione che contraddice infatti quello in cui ti davo ragione ieri, ovvero che nessuna reale mutazione sia occorsa nella dottrina cattolica: perchè continua a dover esser ritenuto da ogni cattolico che il Papa e la Chiesa non si debbano conciliare con il mondo moderno.

        Ciao.
        Luigi

  70. Miguel Martinez scrive:

    Per habsburgicus

    “del resto se il “successo” è il criterio, loro non hanno bisogno ora di alcun Concilio 😀
    gli sta andando tutto a gonfie vele”

    Beh, allora il Concilio stravince: già nell’Ottocento, gli ebrei euro-americani hanno fatto il loro “Concilio”, diventando una sorta di vago unitarianesimo sul modello calvinista, riducendo al minimo le regole, adottando in pieno i buoni sentimenti borghesi europei, e poi diventando un nazionalismo territoriale come tutti gli altri, con un notevole elemento di scetticismo religioso.

    Evidentemente il Concilio è la via al successo…

  71. Moi scrive:

    @ PINO

    Halloween … se tu volessi festeggiarlo in qualunque modo (sia Celtaro che scimmiottando gli USA della TV), ti è stato rigiorosamente proibito ?

    • PinoMamet scrive:

      Non credo… in fondo si tratta di mettersi in maschera con i bambini degli amici e abbuffarsi di dolcetti…
      fatto ieri sera 😀

      • Moi scrive:

        E tutte quelle implicazioni neo-pagane ? … non è tradire Hashèm ?!

        • Moi scrive:

          Mi pare che nel Primo Comandamento ci tenesse a esser l’ unico riferimento …

        • PinoMamet scrive:

          Io ho mangiato dolci e fatto il coglione per strada con amici e rispettivi figli:
          quali implicazioni neo-pagane??
          😀

          PS
          Ti sei perso il mio intervento di qualche giorno fa? sulla scuola cattolica?

        • Moi scrive:

          NON ricordo nulla di particolare … forse sì, l’ho perso.
          Qui la dispersivitudine 😉 è molta.

          Che “post” ? Una “keyword” per trovarlo ?

      • PinoMamet scrive:

        Boh la keyword non la so, però ti riassumo qui:

        una mia amica insegna in una scuola cattolica, una scuola valida, gestita da un ordine di religiosi (non entro in particolare per non sputtanare su internet), con anche insegnati laici ovviamente.

        Lei insegna alle elementari. Insomma in quarta (quest’anno) entra un alunno nuovo, il cui padre sarebbe, le dicono, un terziario francescano (è possibile?).

        Il padre si presenta: un palestrato-capello lungo- jeans strettissimi. Vabbè.

        Insomma, la maestra di inglese ha la malaugurata idea di citare Halloween in un compito. Apriti cielo!

        Il palestrato si lamenta con lei, con la mia amica (insegnante di tutte le altre materie), con il preside, coi bidelli…
        “Ho iscritto mio figlio a una scuola cattolica e deve avere un’educazione cattolica!”

        Rompe talmente le palle, che ne parlano in un consiglio di classe.
        Il preside (fratel Tal dei Tali) “mi raccomando, non festeggiate Halloween sennò questo non ci dà pace!”
        Un insegnante (fratel Talaltro) “Nessuno voleva festeggiarlo… anche se in fondo… Halloween sarebbe una festa cattolica in effetti!”
        “Lasci perdere, fratello, lasci perdere!”

        • mirkhond scrive:

          I docenti cattolici avrebbero dovuto innanzitutto far notare al terziario francescano (?) in questione, di guardarsi prima lui allo specchio, ed eventualmente provvedere a conciarsi diversamente…..
          Poi, magari, anche muovere critiche, se fondate, sull’orrore waspizzante hallowen….

        • Moi scrive:

          Ah, sì … l’avevi letto. Ma lo ritenevo solo un aneddoto divertente. 😉

  72. Moi scrive:

    “e.c.”

    “rigorosa”

  73. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi e Pino Mamet

    A proposito di Halloween, vi rammento questo post di esattamente un anno fa:

    http://kelebeklerblog.com/2013/11/03/caravaggio-a-halloween/

  74. habsburgicus scrive:

    @Moi (e chiunque voglia leggere :D)
    dal solito sito, un’inchiesta economica “artigianale”
    http://www.gnoccatravels.com/viaggiodellagnocca/20145/quanto-guadagna-una-pay

    • Moi scrive:

      … La premessa sì che è da Economisti 😉 SCIENTIFICI :

      “Ho sempre pensato che le femmine siano nate col bancomat incorporato, le basta allargare le cosce per l’erogazione dei soldi, ”

      [cit.]

      … altro che Mani Invisibili e Ricadute a Pioggia, che è da oltre tre secoli che si aspetta !

      • habsburgicus scrive:

        e poi le donne si lamentano pure 😀 e dicono che sono “discriminate” (sic) 😀

        • Moi scrive:

          @ HABSBURGICUS

          https://it.finance.yahoo.com/notizie/educazione-sessista-discriminazione-genere-182414157.html

          Quando nasce la discriminazione tra i sessi nel nostro Paese?

          “Alle elementari” è l’amara risposta che emerge dallo studio di Irene Biemmi, Educazione Sessista- Stereotipi di genere nei libri delle elementari, edito da Rosenberg&Sellier (216 pagine, 25 euro).

        • habsburgicus scrive:

          super-femminismo 😀

          che dici, se la nota il Supremo (alias lo “pseudo”-Fiorentino…ché, leggendo qui, Rignano pare tutt’altra cosa :D) un posto da Ministro glielo dà ?
          si è liberato un posto femminile con il successore della novella Lady PESC…non sia mai che il “sacro” equlibrio di “genere” sia turbato a favore dei kattivissimi “maschietti” 😀

        • PinoMamet scrive:

          “Sul discorso dei titoli professionali la situazioni è abbastanza complessa. Ci sono una serie di motivi per cui nel linguaggio non sono ancora entrate nell’uso forme che sono del tutto legittime, leggendo la grammatica italiana, come ministra, avvocata. Ci sono cause interne alla lingua, ma c’è anche imbarazzo a nominare al femminile queste professioni, semplicemente perché suonano strane e creano ironia. ”
          Faccio outing:

          io non ho ancora capito qual è la forma giusta!!

          Se uno dice “ministra” è maschilista perché crea ironia, se dice “ministro” è maschilista perché la carica non è riservata ai maschi…
          per non parlare di “avvocato”, “avvocata” e “avvocatessa”.

          Ditemi come le devo chiamà, e io le chiamo; ma ditemelo!

        • PinoMamet scrive:

          Il resto dell’articolo, devo dire, non mi sembra super-femminista.

          Non so invece se sia fondato: sarà vero che i libri di scuola delle elementari sono pieni di stereotipi? Io ne dubito, ma nel caso, controllerò quelli dei figli degli amici, e chiederò alla mia amica maestra elementare.

          Trovo però che in genere la società offra alle bambine moltissime esempi e modelli di comportamento non stereotipati, assertivi, vincenti ecc.
          Che convivono, è vero, col modello velina, che però per dirla tutta mi sembra molto ma molto in ribasso.

          Purtroppo bisogna dire che a distruggerlo credo sia stato il digitale terrestre, che ha tolto la TV di mano ai fossilizzati gerarchi Rai e Mediaset, più che qualunque piano educativo!

        • Peucezio scrive:

          “io non ho ancora capito qual è la forma giusta!!

          Se uno dice “ministra” è maschilista perché crea ironia, se dice “ministro” è maschilista perché la carica non è riservata ai maschi…
          per non parlare di “avvocato”, “avvocata” e “avvocatessa”.

          Ditemi come le devo chiamà, e io le chiamo; ma ditemelo!”

          Non l’hai ancora capito, perché non c’è niente da capire: è tutta una montagna di cazzate.
          Quando il linguaggio, anziché parlare della realtà, la sostituisce diventando l’unica realtà rilevante, siamo all’impazzimento, alla dissociazione psicotica.

  75. Moi scrive:

    http://www.ajyalitalia.it/l-islam/esiste-halloween-per-i-musulmani-e-per-i-cristiani/

    Esiste Halloween per i musulmani e per i cristiani?
    Scritto da: Khadija Amani

    ———————————

    La “Salem” d’Italia ?!

    http://www.viagginews.com/2014/10/28/halloween-2014-si-festeggia-salem-ditalia-citta-delle-streghe/

    … nel “Liguristan” di Umar Andrea, proprio ?

  76. Moi scrive:

    http://elitedaily.com/news/world/lot-people-dressing-isis-jihadis-year-photos/819006/

    People Are Actually Dressing Up As ISIS Jihadis For Halloween (Photos)

  77. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “http://www.chabad.org/library/article_cdo/aid/434666/jewish/Do-Jews-Celebrate-Halloween.htm

    Do Jews Celebrate Halloween?
    By Tzvi Freeman”

    Il Vaticano II degli ebrei… notate come il tipico divieto religioso venga trasfuso in Positività Americana. Come quando certi cattolici esaltano la castità prematrimoniale, nascondendo le sacrosante motivazioni religiose, e dicendo che “così è più bello e ci si diverte di più”.

    • PinoMamet scrive:

      In Italia nel mondo ebraico i Lubavich o Lubavtcher (Chabad Lubavich) stanno prendendo più o meno il posto di CL nel mondo cattolico…
      “americani” appunto!
      🙂

  78. Moi scrive:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Purim

    @ PINO

    Il Purim è ancora molto sentito come festa ?

    • PinoMamet scrive:

      Mmm direi come tutte le altre… così così.

      In Israele si travestono tutti, ma la festa è declinata in modo molto “laico” (e probabilmente “tradizionale”): di fatto, è carnevale.

  79. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “http://islamnewsroom.com/news-we-need/1046-halloween-haram”

    Anche qui abbiamo un puro trattato di filosofia religiosa statunitense, roba vista mille volte in pubblicazioni evangeliche, che mescola la Positività, il Buon Senso e il Pericolo Satanico.

    “So the atmosphere is right to sit Aisha or Ali down to have a talk about Halloween.”

    L’Islam è una vaga ombra in sottofondo…

  80. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Esiste Halloween per i musulmani e per i cristiani?
    Scritto da: Khadija Amani”

    Anche qui il tocco usano è prorompente: la leggenda metropolitana sul satanismo dilagante, con tanto di citazione di una città degli Stati Uniti:

    “Oggi giorno Halloween è principalmente una festa commerciale, nella quale si cerca di incrementare le vendite di dolci, costumi, zucche ,ecc, si organizzano feste in maschera in locali con vendita e consumo abbondante di alcool, e certi gruppi oscuri celebrano messe nere, sacrificio di animali (principalmente gatti neri), incluso sacrifici di bambini e donne vergini. A Chicago infatti hanno riscontrato lo sparire dei gatti neri durante la notte del 31 ottobre tanto da giustificare un’ordinanza che ne vieta l’adozione in quel periodo.”

    Dai brani citati da Moi, nasce tutto un nuovo campo di studi: l’antihalloweenismo come importazione statunitense.

    Su gatti neri e Halloween:
    http://www.dnainfo.com/chicago/20141030/river-north/black-cats-for-most-part-still-up-for-adoption-during-halloween-week

  81. Moi scrive:

    Insomma, dall’ Imperialismo Culturale USA … ‘unn v’è scampo !?

    • mirkhond scrive:

      Qualcuno, in un remoto paese del mondo ha cercato di combatterlo, pur con ambigue alleanze ESTERNE con esso.
      Ed è stato e viene tuttora (almeno ufficialmente) considerato terrorista…
      Il riferimento non è all’isis….

  82. Moi scrive:

    DALL’INFERMIERA SEXY ANTI-EBOLA AL GUERRIGLIERO ISIS: I 10 COSTUMI DA EVITARE QUESTO HALLOWEEN

    http://www.deejay.it/news/dallinfermiera-sexy-anti-ebola-a-robin-williams-zombie-i-10-costumi-da-evitare-questo-halloween/405929/

    … pregasi di visionarli tutti e 10.

    L’ultimo, per ovvi motivi di tabù … propone in realtà questo :

    http://i1.wp.com/listverse.com/wp-content/uploads/2013/01/7850141_4361_1024x2000.jpg?resize=600%2C450

  83. Moi scrive:

    Mah … in teoria, una Chiesa Cattolica che NON rinnegasse i 1965 precedenti anni della propria Storia farebbe prima a costituirsi all’ OSCAD :

    http://www.liquida.it/oscad/?coolbox=0_99_1_20479229

    http://www.cafeteologico.it/piu-diritti-per-gli-omosessuali/

  84. Moi scrive:

    http://www.ilgiornale.it/news/interni/mi-denuncio-sono-omofobo-e-pronto-ad-andare-galera-992845.html

    “Mi denuncio: sono omofobo e pronto ad andare in galera”
    L’avvocato Gianfranco (NON Giuliano, ndr) Amato notifica una diffida al governo: “Ritiri subito il progetto alla Goebbels gestito da gay, lesbiche e trans. Stop ai fascicoli che “rieducano” docenti e bidelli”

  85. Moi scrive:

    @ ROBERTO

    La UE ha già normato ‘sti farmaci ?

    http://www.imolaoggi.it/2014/05/19/gran-bretagna-farmaci-per-cambiare-sesso-a-bimbi-di-9-anni/

    Gran Bretagna: Farmaci per cambiare sesso a bimbi di 9 anni.

  86. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Insomma, dall’ Imperialismo Culturale USA … ‘unn v’è scampo !?”

    Come no!

    Si chiamano a raccolta le famiglie davanti a scuola, si parte in un lungo corteo di fiorentini, polacchi, mamme zingare, napoletani e altri sanfredianini, con o senza stracci neri o rossi a poco prezzo…

    si passa in Via d’Ardiglione, dove c’è un locale che ha offerto la merenda a tutti e si entra in un centinaio.

    Poi ci si incammina stringendosi sui marciapiedi fino a Santo Spirito, e lì i bambini invadono negozi, locali e persino un palazzo, correndo di qua e di là e divertendosi da pazzi.

    Tutto questo capita nel momento perfetto, cioè il cambio dell’ora che segna un po’ la fine dell’anno per noi.

    Consumo zero, moda zero, rivive il quartiere, la piazza è tutta nostra (vabbè, ci sono anche i clochard, con qualche divertente scambio di riflessioni tra vecchi alcolisti saggi e bambini).

    C’è pure la luna che i bambini notano è una mezza luna precisa precisa.

    Poi si chiama casualmente Allouìn, ma che importanza ha?

    E’ anche così che ci si libera dall’imperialismo usano, magari meglio che leggendo siti usani paranoici che spiegano che Halloween è un’usanza satanica…

  87. Moi scrive:

    @ PINO

    Dici che dietro il Gender c’è il recupero di Adam Qadmon, l’ Androgino ?

    http://it.wikipedia.org/wiki/Androgino

    … secondo l’ Avv. Amato sì.

  88. Moi scrive:

    “Vorrei un asilo in cui non si parli mai di maschi e femmine. Il linguaggio è importante, ed altrettanto lo è l’ambiente. Ma il fattore in assoluto più importante sono i genitori, perché i bambini si comportano come si comportano gli adulti.”

    [cit.]

    http://genitoricrescono.com/maschio-femmina-scelta-mamma/

    —————-

    Un paio di anni fa è stata introdotta nella lingua svedese una nuova parola: ”hen”. Si tratta di un pronome che può valere sia come “hon” (“lei”) che come “han” (“lui”), permettendo di evitare la connotazione di genere quando si parla di una persona.

    http://www.sydsvenskan.se/inpa-livet/alla-dorrar-ska-sta-oppna-for-mitt-barn/

    • PinoMamet scrive:

      ” “Tutti devono aver diritto a piangere se sono tristi, anche i maschi”, spiega Malin.”

      Qualcuno le spieghi che i bambini maschi piangono lo stesso, anche se i genitori li chiamano Arturo e gli comprano lo zaino delle Tartarughe Ninja.

  89. Moi scrive:

    … Per l’ Italiano, che pronome personale non-discriminatorio nuovo suggerite ?

  90. Moi scrive:

    “Benvenutasterisco” agli ospiti lo dite ? Non crediate che scherzi tanto, … Il “barra-é” o “barra-à” l’ ho udito (!) più volte !

  91. habsburgicus scrive:

    una dura cretica allo scientismo (e alla scienza) di Massimo Fini
    http://www.massimofini.it/articoli/il-pi-grave-pericolo-per-la-civilta-non-e-l-isis-ma-la-scienza

    • Moi scrive:

      ‘Sta cosa dei “bimbi stellina” non me l’aspettavo … non così presto almeno 😉 !

    • mirkhond scrive:

      Libera nos a MALO, Domine!
      Fini ha straragionissima…
      Che futuro inquietanteci aspetta?

    • Roberto scrive:

      ” Grazie a Pitagora, Filolao e altri straordinari pensatori possedevano una teoria della meccanica che gli avrebbe permesso, già allora, di costruire macchine molto simili alle nostre. ”

      Qualcuno degli storici ha un’idea di cosa sta parlando? Un’idea concreta, intendo. O come temo è una supercazzola?

      • PinoMamet scrive:

        Io voto per la mezza supercazzola… 😉

        devo leggere l’articolo ancora, quindi mi limito alla frase riportata.

        I Greci avevano, come ognun sa, conoscenze di matematica e di fisica; anzi, si può dire che abbiano gettato in gran parte le basi di queste discipline.

        Sicuramente si dilettavano nella costruzione di “macchine” (il termine è del resto greco), insomma di meccanisimi abbastanza semplici:
        leve, pesi, molle, specchi, addirittura il vapore (ma quest’ultimo credo che non lo usassero oltre il livello di “simpatica curiosità per strabiliare il tiranno/basileus di turno”).

        In realtà applicazioni pratiche ci furono, ma non in misura tale da costituire ‘sto gran cambiamento nella vita quotidiana, e furono poi in parte anche dimenticate e riscoperte.

        Difficile dire perché: i perché sono mille, ma diciamo che un greco antico con molta fantasia avrebbe anche potuto immaginarsi una locomotiva…. costruirla però era qualcosa che andava aldilà delle possibilità tecniche di allora, e in fondo, perché farlo, visto che il mulo funziona così bene?
        😉

      • PinoMamet scrive:

        La frase intera però è decisamente una supercazzola; la riporto:

        “Ma tutto ciò che riusciamo a conoscere va necessariamente applicato? I Greci ritennero di no. Grazie a Pitagora, Filolao e altri straordinari pensatori possedevano una teoria della meccanica che gli avrebbe permesso, già allora, di costruire macchine molto simili alle nostre. Ma vi rinunciarono, intuendo, capendo, che andare ad alterare equilibri che la Natura aveva elaborato «in quattro miliardi di anni» era pericoloso.”

        Qui confonde i Greci antichi veri con i Soiux finti, cioè con “il saggio popolo che rispetta gli equilibri della Natura”.

        I Greci- come credo qualunque altro popolo del mondo- non rinunciarono proprio a niente, casomai non vi arrivarono.

        Avessero avuto la possibilità concreta di fabbricare la locomotiva, magari armata di mitragliatrici, lo avrebbero fatto.

        Semplicemente, il loro livello tecnologico era, semplificando, questo:
        http://it.wikipedia.org/wiki/Eolipila

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Ma no: è che rinunciarono a sviluppare il motore diesel ben comprendendo che li avrebbe resi dipendenti dal petrolio mediorientale!
          E’ il contraltare di quelli che dicono che la fusione fredda esiste già, come anche la famosa nave che sfrutta le energie olistiche per muoversi, ma che ci viene tutto tenuto nascosto per lasciarci dipendere dal petrolio mediorientale.

        • paniscus scrive:

          Qui confonde i Greci antichi veri con i Soiux finti, cioè con “il saggio popolo che rispetta gli equilibri della Natura”.

          I Greci- come credo qualunque altro popolo del mondo- non rinunciarono proprio a niente, casomai non vi arrivarono.
          ——————————————–

          Sui presunti prodigi tecnologici dei greci antichi (e soprattutto della civiltà ellenistica) credo che Fini si sia limitato a copincollare frettolosamente e superficialmente qualche citazione indiretta delle tesi di Lucio Russo, senza aver mai letto una riga dell’esposizione originale 🙂

          L.

  92. habsburgicus scrive:

    critica…

    qui invece una dura rampogna dello stesso al modello occidentale su cui credo che (almeno in parte) Mirkhond concorderà
    http://www.massimofini.it/articoli/non-solo-isis-un-mare-di-miseria-ci-fara-affogare

    • Moi scrive:

      “Noi vogliamo vivere la vita come la viveva il Profeta millequattrocento anni fa. Noi vogliamo ricreare i tempi del Profeta”

      [cit.]

      Bene. Ma niente “anacronismi” però: armi da fuoco in primis e internet in secundis !

      Il Profeta, ‘ste robe non le aveva … ma islamizzato il mondo benissimo lo stesso !

    • mirkhond scrive:

      Bellissimo articolo del miglior Fini, e che STRAcondivido al miliardo per 100! 🙂

  93. Roberto scrive:

    “Non credo… in fondo si tratta di mettersi in maschera con i bambini degli amici e abbuffarsi di dolcetti…”

    Grazie, ne approfitto per ricordare che questa è la normalità, le paranoie sul cristianesimo vs paganesimo e affini sono riservate ad una ristrettissima elite di intellettuali
    Il resto del mondo, me è evidentemente pino compresi, approfitta della serata per divertirsi con gli amici e la famiglia

    (Ieri trick or treat a boston, vi assicuro che vedere centinaia di bambini correre eccitati da casa in casa è molto divertente)

  94. mirkhond scrive:

    “Certo, ci sono sempre movimenti di senso contrario (ma l’integralismo islamico mi sembra soprattutto un movimento politico, e tra gli aderenti giovani credo che la “riscoperta” religiosa sia dovuta a cause sociali più che altro) ma sono sempre un “andare contro corrente”:

    episodi contingenti possono anche dargli linfa, ma… la TV (“scopate!”) e la natura umana (“in fondo, faccio quello che mi pare”) saranno sempre più forti.”

    Da suicidarsi, se questo è il futuro che ci aspetta….

  95. Moi scrive:

    HABSBURGICUS

    Il video prodotto, in occasione della Giornata Internazionale contro l’Omofobia e la Transfobia 2014, da Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e Comune di Genova, ideato da Nicla Vassallo, coordinato da Elvira Bonfanti, si avvale della regia di Serena Gargani e del lettering di Francesca Biasetton.

    [Introduzione]

    L’omofobia, già di per sé, una patologia, somiglia vieppiù a una mania, a una fissazione e ossessione morbosa che riguarda troppi individui in ogni luogo del mondo, anche se in numero minore di un tempo, e contagia troppe culture, che così s’imbevono di inciviltà e ignoranza. Gli omofobi, che lo siano in modo esplicito o implicito, necessitano di venir curati, anche con la cultura. Il loro intendere gli amori omosessuali è caratterizzato da ignobilità e viltà, oltre che da malvagità, e (perché no?) da scelleratezza. Nel video quattro intellettuali (Marzio Barbagli, Chiara Saraceno, Vittorio Lingiardi, Nicla Vassallo) fanno valere alcune buone ragioni a favore della sessualità, della famiglia, della genitorialità, del matrimonio, a cui non possono né debbono accedere solo gli eterosessuali. Mantenere tale “accesso” esclusivo appannaggio delle persone eterosessuali, inevitabilmente, discrimina e disprezza le persone omosessuali.

    [presentazione]

    http://www.youtube.com/watch?v=nyI-9YwIpBk

    [video]

  96. Moi scrive:

    Un Quartetto Perfetto alla Cattedra dei Non Credenti …

    http://it.wikipedia.org/wiki/Cattedra_dei_non_credenti

    … nevvero, Mauricius ? 😉

  97. mirkhond scrive:

    “Mi sa che a mirkhond gli manca una persona che gli voglia abbastanza bene”

    Purtroppo non esiste, non puo’ esistere in questo mondo di clonati americanizzati, che piace tanto anche al buon Pino….
    Per noi non ‘è posto, al di là del Volga….

    • Peucezio scrive:

      Distinguiamo però le due cose.
      Ci sono tante persone che si sentono in antitesi assoluta e irriducibile col mondo contemporaneo e i suoi valori, eppure sono integrate nel loro angolo di società, hanno affetti, amicizie, amori e tutto il resto.

      Ritagliarsi la propria nicchia non significa rinnegare i propri ideali e le proprie critiche al mondo.

      • mirkhond scrive:

        Vedo che continui a non capire…
        Oppure non sono bravo a spiegarmi…
        Comunque, l’incomprensione mi opprime da una vita…

  98. mirkhond scrive:

    Ciò che Pino, in nome dell’ottimismo giudaico (ciò che viene dopo è sempre meglio di ciò che c’era prima) non potrà capire mai:

    “All’Assemblea delle Nazioni Unite il presidente Obama ha dichiarato che quella dell’Isis «non è una guerra di religione ma una guerra contro il Progresso». L’ha seguito il presidente iraniano Rohani parlando di «guerra contro la civiltà». Per una volta due leader mondiali sono riusciti a guardare un po’ più in là del proprio naso. Quella dell’Isis è, per dirla con Evola, ‘una rivolta contro il mondo moderno’, che per il momento ha connotazioni religiose e islamiche ma che in futuro potrebbe assumerne anche altre.

    Il movimento è iniziato con l’avvento al potere in Iran, nel 1980, dell’ayatollah Khomeini. Uomo di raffinata cultura e di sottile intelligenza non rifiutava la modernizzazione, ma voleva che, sul piano del costume, la struttura tradizionale del suo Paese rimanesse intatta. Naturalmente il suo successo fu dovuto anche a ragioni economiche. Nell’Iran dello Scià c’era una sottilissima striscia di borghesia ricchissima (il 2% della popolazione), il resto viveva nella miseria. Oggi, grazie alla rivoluzione khomeinista, l’Iran è diventato una potenza economica e tecnologica e anche questo spiega la singolare convergenza fra Rohani e Obama. La via indicata da Khomeini è stata poi seguita, in modo più rozzo, dal Mullah Omar e i suoi Talebani. Omar, ragazzo di campagna, accettava le conquiste della modernizzazione occidentale solo in alcuni settori essenziali (sanità, energia, trasporti), ma sognava, e sogna, il ritorno a un modo di vivere antichissimo, più semplice e più sobrio. Lo disse, senza mezzi termini, il suo luogotenente Wakil Muttawakil: «Noi vogliamo vivere la vita come la viveva il Profeta millequattrocento anni fa. Noi vogliamo ricreare i tempi del Profeta». Poi sono arrivati quelli dell’Isis il cui obbiettivo finale è evidente e dichiarato: distruggere l’Occidente, il suo modello di vita, le sue conquiste (anche se, sul piano mediatico, utilizzano proprio la tecnologia dell’Occidente per combatterlo). Se quella dell’Isis è una rivolta contro il mondo moderno il suo bacino d’utenza potrebbe essere vastissimo. Anche in Occidente ci sono sacche di disagio profonde ed estese, che più che economiche sono esistenziali. Noi tutti, ricchi e poveri, viviamo in una condizione permanente di stress, di angoscia oscillando fra nevrosi e depressione. Siamo bipolari. Come bipolare è la società che ci siamo organizzati. Dal punto di vista etico siamo apparentemente liberi di fare tutto, ma nel contempo lo Stato si introduce nelle pieghe più intime del nostro vivere, castrando anche gli istinti più elementari (in America dare un sacrosanto calcio a un gatto rompicoglioni costa un anno di galera). Gli americani, i canadesi, gli europei che, sia pur formalmente convertiti all’Islam, vanno ad ingrossare le file dell’Isis sono la punta di lancia di questo disagio esistenziale e, domani, potrebbero diventare un esercito.”

    Dall’articolo di Massimo Fini, linkato da Habsburgicus.

    • PinoMamet scrive:

      “, in nome dell’ottimismo giudaico (ciò che viene dopo è sempre meglio di ciò che c’era prima) ”

      Beh, la stessa idea è stata attribuita ai Greci (“rifiutano il tempo circolare e l’eterno ritorno dei ritmi delle stagioni in nome del logos e della passione per le scoperte”) ai medievali (“rifiutano il tempo circolare in nome della linearità della storia cristiana, con un prima e un dopo”) ai rinascimentali (“rifiutano il tempo circolare in nome della centralità dell’uomo”) agli illuministi (“rifiutano il tempo circolare in nome del culto della ragione”) e alla prima rivoluzione industriale (“rifiuta il tempo circolare in nome del progresso tecnico”).

      Io non so bene se il Mullah Omar amasse la campagna, ma uno che rifiuta l’Occidente, e poi deve combatterlo con gli stessi mezzi, ha perso in partenza…

      • mirkhond scrive:

        Certo che ha perso.
        Sono i cattivi a vincere sempre sulla terra.
        Il mondo è vostro, o vincenti…..

      • PinoMamet scrive:

        Beh dai Mi’
        con tutta la buona volontà, esiterei molto a mettere l’ISIS tra i “buoni”…

        • mirkhond scrive:

          Veramente si parlava del Mullah Omar, più che dell’isis…

        • PinoMamet scrive:

          Mah, a me non sembra ‘sto bonaccione neanche lui 😉

          ma il fatto è che io capisco (e così rispondo anche a Migule più sotto) che gli afghani, o i siriani, vedano nel Mullah Omar una risposta; a torto o a ragione non so.

          Non credo invece che sia la risposta adatta a noi.

      • Peucezio scrive:

        “Io non so bene se il Mullah Omar amasse la campagna, ma uno che rifiuta l’Occidente, e poi deve combatterlo con gli stessi mezzi, ha perso in partenza…”

        Pino, come sei poco pragmatico 😛
        Devi strappare di mano il fucile al tuo nemico e sparargli nel culo.

        • PinoMamet scrive:

          Io ma io sono pragmatico, e anche il Mullah mi sembra un tipo piuttosto pratico;

          solo che non può dire (ammesso che lo abbia detto e non sia farina del sacco di Fini) “rinuncio alla civiltà occidentale e torno a vivere come ai tempi del profeta”, e poi usare l’ M16 e la televisione…
          casomai la scimitarra e il piccione viaggiatore 😉

          In questo caso Moi ha ragione da vendere.

        • Francesco scrive:

          ma come fai se il tuo nemico è … il fucile?

          infatti l’ISIS è un movimento modernissimo e occidentalissimo, come idea di fondo (leninista in senso stretto)

          e tutta la religiosità sunnita mi puzza di sottile strato di vernice esterna

          a cui forse abboccano i disadattati occidentali che corrono a diventare carnefici di sconosciuti senza sapere nè quello che stanno facendo nè perchè

  99. Moi scrive:

    Omar, ragazzo di campagna, accettava le conquiste della modernizzazione occidentale solo in alcuni settori essenziali (sanità, energia, trasporti), ma sognava, e sogna, il ritorno a un modo di vivere antichissimo, più semplice e più sobrio.

    …………………..

    😉

    Eh, no invece ! L’ Occidente funzia che o ci si piglia tutto il pacchetto o ràiga !

    V.di sopra.

  100. Miguel Martinez scrive:

    Per Roberto

    “Grazie, ne approfitto per ricordare che questa è la normalità, le paranoie sul cristianesimo vs paganesimo e affini sono riservate ad una ristrettissima elite di intellettuali
    Il resto del mondo, me è evidentemente pino compresi, approfitta della serata per divertirsi con gli amici e la famiglia”

    Certo, ma io andavo oltre e dicevo come un evento qualsiasi, con qualunque storia alle spalle, possa diventare un momento comunitario, non mercificato e quindi il contrario esatto di ciò che ad esempio Mirkhond intende per “Stati Uniti”.

    Questo è il secondo anno che Halloween è diventato un momento particolare per l’Oltrarno. Anche perché San Rocco ha la sfiga di capitare il 16 agosto, motivo per cui la festa principale dell’Oltrarno è – comprensibilmente – morta alcuni decenni fa.

  101. habsburgicus scrive:

    e del nuovo titolatura della Farnesina, non dice niente nessuno ? 😀
    (fra l’altro ha lo stesso cognome di un tale che nel 1913 fu famoso…..ed ebbe un ruolo storico con il famoso Patto, che segnò il superamento del non expedit, cui si era già derogato in certuni casi per sovrana decisione della Santità di Nostro Signore Pio X nel 1904)

  102. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “in America dare un sacrosanto calcio a un gatto rompicoglioni costa un anno di galera”

    Certo, ognuno ha una propria idea di cosa sarebbe “sacrosanto”.

    Il signor Percy Love (peraltro nero) è in effetti stato condannato per aver usato un gatto come un pallone,

    http://usnews.nbcnews.com/_news/2012/03/01/10549852-man-gets-90-days-for-kicking-cat-like-football

    e sono sicuro che se fosse successo in Italia ci sarebbe pure chi avrebbe strillato contro l’Extracomunitario che Maltratta gli Animali.

    Sono giochini che dopo un po’ vengono a nausea.

    E comunque l’ISIS non è MAI stata accusata di maltrattamento di gatti, anzi…

  103. Miguel Martinez scrive:

    Altra cosa che non condivido per nulla di Massimo Fini Calciagatti, è questa idea negativa dell’Islam, come qualcosa che è contro l’Occidente.

    Nemmeno l’Isis è “antioccidentale”, è anzitutto “proislamico”. Poi ci sarebbe da discutere se rappresenta il “vero Islam” (prima che proviate a entrare in una discussione infinita, vi dico che non c’è risposta).

    Ma non esiste certo per dire di no alle cose che stanno antipatiche a Massimo Fini; esiste per dire di sì a un sacco di cose, come l’utilizzo dei bastoncini di siwak per pulirsi i denti.

    • mirkhond scrive:

      Non mi sembra però che fini abbia mai definito la variegata galassia musulmana mondiale in toto come antioccidentale.
      Casomai lui ha difeso ALCUNE realtà musulmane, ieri l’Iran SHIITA IMAMITA di Khomeini, poi la SUNNA INTEGRALISTA pashtun del Mullah Omar, e oggi (forse qui, sbagliando) la SUNNA ALTRETTANTO INTEGRALISTA ma estranea al mondo afghano dell’isis.
      Certamente per chi individua un disagio profondo nel nostro modo di vivere, scatta una reazione, in questo caso solo psicologica, di identificarsi con coloro che se non lo combattono apertamente, certamente vengono visti come una minaccia dal sistema globalizzante a guida usa.
      Che piace a tantissima gente, compresi quasi tutti i commentatori di questo blog.

    • Peucezio scrive:

      Miguel,
      condivido.
      Fini è uno molto intelligente, di cui condivido la maggior parte delle affermazioni, ma che, come molti che si sentono in distonia col mondo, cerca una sorta di riscatto e appena vede qualcuno che fa orrore al senso comune occidentale è convinto che si arrivato il Messia, per quanto imperfetto.

  104. Miguel Martinez scrive:

    Su Percy Love, è affascinante leggere i commenti dei lettori

    http://usnews.nbcnews.com/_news/2012/03/01/10549852-man-gets-90-days-for-kicking-cat-like-football

    l’interminabile fila di gente carica di odio contro questo “inner city scum” (che “negro” non si deve dire), che descrive tutte le torture che gli infliggerebbero, esattamente come fanno i commentatori del Giornale ogni volta che si parla di un musulmano.

  105. Moi scrive:

    IttioAnimalisti di Londra denunciano un Italiano (dall’ ” ‘unn l’è vera” che accompagna la risata, si direbbe un Toscanaccio) :

    http://www.blitzquotidiano.it/video/pesce-costretto-a-fumare-una-sigaretta-la-protesta-degli-animalisti-video-1943580/

    VIDEO

    http://youmedia.fanpage.it/video/aa/U-AC2eSw4EftzGVl

  106. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Certamente per chi individua un disagio profondo nel nostro modo di vivere, scatta una reazione, in questo caso solo psicologica, di identificarsi con coloro che se non lo combattono apertamente, certamente vengono visti come una minaccia dal sistema globalizzante a guida usa.”

    Capisco perfettamente, e certi sentimenti non mi sono estranei.

    Però, a un certo punto, sono costretto a riflettere non solo su ciò che “non mi piace”, ma anche su “ciò che mi piace”.

    E anche a riconoscere che il Mullah Omar nemmeno sa cosa siano gli Stati Uniti – le cose che gli interessano sono tutt’altre, e molto difficili da capire per noi che viviamo qui.

    Il 90% degli italiani fa fatica a capire ciò che è ovvio per chi è cresciuto in Val di Susa; figuriamoci quanto riesca a capire ciò che è ovvio per chi è cresciuto in Afghanistan.

    E spesso mi sento veramente spaesato da certe discussioni anche qui, come quelle su Halloween, che non partono da esperienze vissute, ma da pure astrazioni.

    Cerchiamo di partire dalle cose buone e belle che ci sono, e scopriremo che sono tantissime, e sgorgano continuamente e spontaneamente ovunque: praticamente ogni volta che nasce un bambino (umano o gatto).

    E tutta questa bellezza e vita che ci circonda ovunque, in tutti i momenti, dovrebbe aiutarci a capire quanto sia fragile il sistema di cui, giustamente, percepiamo l’orrore.

  107. Miguel Martinez scrive:

    Per PinoMamet

    “con tutta la buona volontà, esiterei molto a mettere l’ISIS tra i “buoni”…”

    Io non li metto tra i “buoni”. Però sarebbe giusto riconoscere quante persone esattamente come noi, o magari dotate di una sensibilità o di un’ingenuità maggiore della nostra, li percepiscono tra i “buoni”.

    • Peucezio scrive:

      Beh, ma la gente percepisce tante cose.
      Chissà quanti milioni di persone, non certo solo in America, ritenevano Bush un filantropo e un sant’uomo.

      • mirkhond scrive:

        Anche qua dentro.

      • Francesco scrive:

        filantropo? no

        sant’uomo? non credo

        un presidente sottovalutato e un uomo insultato aggratis? mi pare evidente

        meglio di quel pirla di Clinton? e direi proprio di sì

        non all’altezza? temo proprio

        ciao

        PS chiedete a Mirkhond quanti meridionali avevano un’ottima opinione di Garibaldi, prima di conoscerlo “di persona”. L’ISIS e il Mullah Omar hanno il vantaggio che questo non succede mai

        • mirkhond scrive:

          Molto pochi, e per giunta deformata.
          A molti, era effettivamente stato presentato come un “libertador”.
          Non tutti però abboccarono, e chi lo fece, ebbe da pentirsene molto presto, con lui ancora presente nel Regno conquistato…..

  108. mirkhond scrive:

    Per Miguel

    Quando Fini dice che il Mullah Omar sogna l’Islam dei tempi del Profeta, evidentemente entrambi non sanno come fosse DAVVERO l’Islam di Maometto e dei primi Rashidun, ma solo ciò che loro PENSANO CHE FOSSE, in base a tradizioni di antica codificazione e canonizzazione, ma sicuramente SUCCESSIVE ai tempi del Profeta.
    Maometto, stando agli studi non musulmani, non pensava certo ad una Umma universale, ma solo a riunificare l’Arabia sotto un unico credo e un unico governo, centrati su un unico centro religioso, inizialmente Gerusalemme, poi, con la rottura con la comunità giudaica medinese, alla Mecca, “purificata” e islamizzata.
    La Umma universale è stato il frutto di sviluppi storici e politici SUCCESSIVI al Profeta, e che portarono la stessa Umma a modificarsi profondamente al suo interno, divenendo la fede UNIVERSALE che tutti abbiamo in mente.
    Un lungo processo durato circa un secolo e mezzo dalla morte di Maometto, e non indolore, e di cui lo stesso Corano recherebbe tracce, almeno stando all’esegetica non musulmana.
    Dunque il pensiero di riferimento religioso del Mullah Omar, come prima di Khomeini, ed oggi dell’isis, sono il frutto di istanze ed esigenze MODERNE, così come i disagi che hanno portato e portano sostenitori a queste idee.
    Anche il retrogrado di oggi, è figlio dell’OGGI, sia pur vissuto con disagio, piuttosto che di epoche passate, spesso idealizzate e trasfigurate.
    Alla luce di esigenze del PRESENTE e di speranze per il FUTURO.

    • Moi scrive:

      Mah … io e Umar Andrea la pensiamo allo stesso modo: l’ Islamizzazione del Pianeta inizia con il Profeta, il Primo Musulmano … il “dettaglio” 😉 🙂 che ci divide è che, secondo lui, tutto ciò sarebbe una gran bazza, per me invece no.

      • mirkhond scrive:

        Umar (che c’entra Andrea?) il ligure, vive l’Islam da musulmano.
        E coerentemente a ciò, pensa ciò che riporti.
        La realtà storica dei tempi, è stata alquanto differente… 🙂

  109. Moi scrive:

    @ MIRKHOND

    Boko Haram dove lo schieri ?

  110. mirkhond scrive:

    come prima di lui, Khomeini ecc.

  111. Moi scrive:

    C’è anche chi suggerisce di risolvere il problema in Nigeria agendo in Arabia Saudita

    http://americanpreppernation.ning.com/video/nuke-mecca-problem-solved

    … a modo tutto suo.

    • Francesco scrive:

      la Mecca? forse sarebbe meglio guardare alla famiglia reale e ai capitali che investe nel mondo. non per comprare Gucci o il City ma per finanziare movimenti estremisti sunniti

      ammesso che non sia la solita propaganda degli Emirati

  112. mirkhond scrive:

    Sempre per Miguel

    Noto nei tuoi toni, un atteggiamento più rilassato e più positivamente ottimistico, rispetto ai tuoi articoli di dieci e più anni fa.
    Dove, pur sempre con la profonda originalità e cultura che ti distinguono (e che hanno portato molti di noi a seguirti), presentavi un atteggiamento molto più “incazzato”, “barrcadero” ed “arrabbiato”.
    Poi, evidentemente, nella tua vita sono subentrati una serie di eventi che ti hanno reso più calmo e positivo.
    L’aver trovato la tua Terra Promessa 😉 nell’Oltrarno Fiorentino, nell’averci messo radici, nell’aver trovato l’amore della tua vita, aver avuto dei figli.
    Insomma oggi tu sei un uomo molto più realizzato perché vivi (e lotti per) dove e con chi ami e che ti da delle ragioni.
    Altri invece, hanno diversi vissuti e pur senza diventare (o aspirare a diventare) dei “terroristi”, per diverso credo religioso, per vigliaccheria, per non essere stati abituati ai sacrifici e alle privazioni ecc, altri insomma, pur senza saper usare nemmeno un trick e track, hanno un forte rancore verso la società in cui vivono e da cui non possono essere capiti, tanto ABISSALE è la differenza di ragionamenti.
    E questo non oggi, non dal 2001, ma da quando si era piccoli.
    Da quando volontariamente NON si andava alle festicciole di compagni di scuola, perché ritenuti fatui e stupidi, e crescendo sempre più fatui, frivoli, stupidi e omologati ad un sistema che più crescevi e meno ti piaceva.
    E resistevi sperando, sognando che da grande saresti partito anche tu per cercare la TUA terra promessa.
    Che non era quella dei tuoi coetanei e della tua gente, ma ciò che già allora suscitava scandalo e incomprensione, tanto era e veniva pecepita come ALIENA al nostro sistema di vita.
    Io capisco benissimo lo scandalo, l’incomprensione di Pino, Roberto, Francesco, Zanardo e persino Peucezio.
    Perché quel che leggono è davvero ALTRO da loro, dal loro mondo e dal loro vivere.
    Su cui sono TUTTI CONCORDI SOSTANZIALMENTE, sia pure in legittima e fisiologica disarmonia.
    Che altrmenti sarebbero dei robot, e non degli esseri umani.
    Io non me ne meraviglio, perché questo scandalo, questa INCAPACITA’ DI CAPIRE, me la porto addosso fin da piccolo, fin da quando ho cominciato a guardarmi attorno per cercare di trovarvi il mio posto nel mondo.
    Da qui la mia crescente solitudine.
    Che, scusami, non credo a differenza dell’ingenuo Peucezio, di ritrovare nell’Oltrarno.
    Non è certo una breve e pur piacevole villeggiatura a contatto con conoscenti telematici, che puo’ cambiarmi la vita.
    Perché poi la vacanza finisce, ed io devo tornare qui, a Bari, nel mio non amato mondo, e alla mia signora solitudine, compagna di vita da una vita….
    E dunque trovo comprensibile, chi vede nei distruttori di televisori, in coloro che cercano (o così sono visti dai tuoi “nemici”) di far calare la cresta al femminismo riottoso, di chi non considera una bestia superiore ad un uomo, e di chi, soprattutto combatte (o viene visto come tale) un sistema a cui NON PUOI RIBELLARTI, perché fisicamente e psicologicamente DEBOLE, ma che non puoi amare e verso cui non puoi adeguarti.
    Ecco perché non ho mai avuto veri e propri amici.
    Ecco perché non ho mai avuto una ragazza.
    Ecco perché nessuna donna puo’ mai amarmi.
    Ho la colpa di essere nato se non nel luogo, nel tempo sbagliato.
    Tutto qui.

    • Moi scrive:

      Sei passato al “tu” … 😉

    • Tortuga scrive:

      @Mirk

      Questo bisogno di essere capiti in toto lo trovo molto “fusionale”.
      Non esiste nessuno di noi che possa interamente essere o sentirsi capito completamente da un altro, altrimenti si sarebbe la stessa persona.
      Ognun si capisce (o anche no) per sé, e questo è ciò che conta, gli altri ci servono da specchio e ne abbiamo bisogno per questo non perché debbano capirci. Tu sei sicuro di capirti? Poche relazioni non fanno una conoscenza di sé. Forse credi di capirti, ma potresti esserti costruito una immagine di te che potrebbe andare in fumo in gran parte relazionandoti con altri mondo, e non quelli che immagini tu, che poi all’atto pratico sono sicura che ti deluderebbero anche.
      E’ l’incontro “oltre e nonstante” questa impossibilità di essere fusi l’esito importante, cioè quel riuscire a stare insieme e fare cose insieme anche se non ci si può pienamente capire. Non è sempre del tutto necessaria questa fusione tra individui, anzi, direi che non lo è mai, dato che è naturale che se ci siamo siamo diversi per vedere il mondo da diversi punti di vista e prendere e dare, scambiare, ciò che ci occorre.
      Ci siamo per essere diversi ed anche per andare oltre la comprensione.
      Io per esempio te capisco pure, ma capirti come vorresti tu serve solo a farti stare rintanato lì dentro, io te pierei per i capelli e te tirerei fuori da lì a forza anche se non vuoi, proprio perché ti capisco, ma tu diresti che non ti capisco, perché capirti per te è accondiscenderti 😀
      Purtroppo ti immagino un tipo ben piazzato e non ci posso venire lì a prenderti per i capelli 😀

      Tu capisci me?
      Ovviamente no. Non puoi capirmi.

      Nessuno mi capisce in questo mondo infame!!! 🙁

      😀 😀 😀

      Però ci chiacchieriamo e non è così sgradevole 😉

      “Soffri? Tanto peggio!
      Vivi e ti porti la tua pena.” (Majakowskij)

      Il problema non è capire che tu soffri, perché soffri e come soffri,
      perché alla fin di questo tu continuerai a soffrire comunque.
      Il problema è che tu capisca che da lì puoi uscire quando vuoi
      o, perlomeno, quando l’occasione la hai.

      Hai detto che sono stata un incosciente.
      Beh, si, per la paura di poi star male mi sono molto limitata e un po’ è stato un bene ed un po’ affatto.
      Poi tentare di andare in un centro di fisioterapia mi deprimeva.
      Ho camminato, e la sera del primo giorno il mio tendine gridava vendetta, però ho scoperto che l’altro sta messo molto meglio di quanto credevo.
      Mi sono sparata mezzo tubetto di crema e un antinfiammatorio, sono stata a letto tutta mattina successiva che era comodo e mi rimetteva in decompressione la schiena ed ho camminato ancora il secondo pomeriggio, il terzo avevo un dolore boia perché la muscolatura si è atrofizzata, sono arrivata a casa e mio marito mi fa: cammini meglio di quando sei partita, pensavo di doverti venire a raccogliere a pezzetti!
      Il quarto a furia di girar la testa di qua e di là e per via del venticello freddino mi è venuto un dolore di cervicale e torcicollo della madonna, m’è passato ieri.
      Ma ho passato tre giorni bellissimi e valeva la pena.
      Se Miguel mi avesse “capito” come vuoi esser capito tu, avremmo passato il pomeriggio su una panchina, per fortuna non si è lasciato condizionare e impressionare dal mio bastone e mi ha fatto divertire un casino.

      Non esci di casa perchè hai paura di soffrire, ma tanto non è che chiuso in casa soffri di meno, allora soffrì pe soffrì, tanto vale farlo per qualcosa.
      Tu dici PAURA! Ma di cosa?
      Hai paura e lo fai lo stesso, ti tieni la paura, e poi vederai che passa.

      Sei un uomo intelligente, allora capirai facilmente che dietro alle paure ce ne è una particolare che è la paura di scoprire di aver perduto tempo di vita per aver dato troppo ascolto alle paure, e che per economia psichica mantiene vive tutte le altre, perché quelle paure affrontate erano superabili e si sarebbero risolte da sole.
      Quando tu scopri che fai una cosa di cui hai paura e dopo averla fatta sei ancora vivo?

      Non voglio più sentirla sta storia che non puoi prendere due treni, e se ti spossa poi ti riposi e non è scritto da nessuna parte che ti serve una settimana.
      Gli altri problemi si risolvono solo che tu lo voglia.
      Poi non sono neanche sicura che serva un cambio treno, perchè io non ho preso il treno che fa napoli milano, ma un altro che andava per venezia, e per venezia che ferma a firenze potrebbe essercene benissimo uno che viene da Bari.
      Quindi poi controllo.

      • mirkhond scrive:

        non è scritto da nessuna parte che ti serve una settimana.

        E’ scritto nel mio orologio biologico.
        E Comunque per me non c’è posto a Firenze.
        Perché non è lì, che cerco ciò a cui aspiro!
        Spero, finalmente, di essere stato chiaro…..

        • mirkhond scrive:

          Inoltre sono STUFO delle incomprensioni.
          Dunque, se mi trovo solo gente che NON capisce, tanto vale che me ne sto per conto mio.
          Essere male accompagnati è peggio della solitudine.
          Che pure non è bella…

        • Peucezio scrive:

          Ma non capisce cosa?
          Tu sono anni che scrivi che qui dentro (e anche fuori, ma ora non c’entra) non ti capisce.
          Ma che cosa non capisce?

          Che c’è da capire? Hai dei tuoi valori, hai anche dei problemi, sei molto solo per una serie di ragioni legate alla tua storia personale e alle tue paure.
          E hai delle concezioni sulla storia, sui popoli, ecc., che si possono condividere o non condividere, un po’ come tutti noi.

          A me sembra semplice da capire.
          Poi ci sono altre sfaccettature, dinamiche complesse, ma nel complesso non ci trovo nulla di incomprensibile o arcano.

          Poi non capisco perché tu scrivi fiumi interminabili quando parli di storia o di politica, ma quando uno fa un discorso articolato per cercare di spingerti o di farti capire delle cose, rispondi a messaggi laconici che, tradotti al di là del senso letterale, suonano in pratica come un “vaffanculo”. Proprio a chi ti porge una mano.

  113. Moi scrive:

    http://api.ning.com/files/LAl787uzrCCVTHUCFmiaeJoGVp2BKJ6DPo5ZW6y88NByUvWa4WOxB-bdbGdBfJqslFd46lzSpmOagyr2Mzi84*tQSPTaMGxB/Brushfires.jpg

    In compenso, la frase di Samuel Adams ci aiuta a capire i tempi “PostCristiani”… e quel “post” NON è pedanteria, Habsburgicus. So che ti pesa, perciò anche se non lo ammetti non mene avrò.

    • habsburgicus scrive:

      in realtà, post-cristiano (o sinonimi) credo di averlo usato più volte io stesso 😀 dunque non posso volertene 😀
      certo, non mi piace cosa è sotteso alla parola..
      ma io (riuscendoci ? ho sempre cercato di restare legato alla realtà 😀
      dunque l’utilizzo del termine è del tutto legittimo, e forse in questi tristi tempi doveroso 😀

  114. mirkhond scrive:

    Trovo comprensibile che ci sia chi faccia il “tifo” per i mostri tipo Khomeini, Mullah Omar ecc.
    Pino si scandalizza per gli sgozzatori dell’isis.
    Mentre non dice una parola per gli altrettanti crimini compiuti dall’esercito israeliano, che una certa propaganda lo autodefinisce “l’esercito più morale del mondo”.
    Eh già, perché questo pozzo di moralità, questo oceano di moralità, non spiana intere città, non fa vittime “collaterali”, colpisce sempre e solo “selettivamente”, non fa prigionieri politici da gettare in qualche orribile fenestrelle per..per…rieducarli, ma si capisce!
    No. loro sono i buoni, perché ci hanno le femmine bone, perché ci hanno le femmine bone soldatesse, perché ci hanno le femmine bone vestite come e peggio di battone da strada, che nell’antica Terra Santa, vivono in un’orrenda tecnocalifornicazione.
    Dove non ‘c’è razzismo, non c’è discrimazione, non c’è disprezzo per gli “animali palanti”.
    Oppure tutto questo C’E’ ECCOME.
    Però, il tutto avviene in forma presentabile, gentilina, educatina, da dirigenti in giacca e cravanta con signore vestite all’occidentale, così rassicuranti, per i turisti boccaloni FESSI, che si bevono acriticamente quello che gli viene detto, e in cui, in fondo, VOGLIONO credere.
    C’è modo e modo di uccidere.
    C’è modo e modo di essere razzisti.
    C’è modo e modo di fare del male.
    E quello più SUBDOLO, è quello più ODIOSO, proprio perché IPOCRITA e non riconosciuto come tale.
    E fategli pure sto’ monumento al vostro bene.

    • PinoMamet scrive:

      La cosa degli “animali parlanti” però è falsa!

      • mirkhond scrive:

        No, è vera!
        Purtroppo.
        Lo dimostra il quotidiano martirio dei Palestinesi….

        • Moi scrive:

          Ti risulta attestato (!) che qualche Sionista utilizzi OGGI l’ espressione “Animali Parlanti” ?

        • PinoMamet scrive:

          Non solo non lo usano i sionisti, ma non sta neppure scritto nel Talmud… e sì che di roba ce n’è dentro parecchia!

          credo che in realtà sia una citazione (mal capita) di Aristotele, che poi qualcuno ha attribuito al Talmud.

      • PinoMamet scrive:

        Mirkhond, l’occupazione dei territori occupati dimostrerà tante cose, ma non è che per questo possiamo dire che in un libro c’è scritta una frase che invece non c’è…

        • Moi scrive:

          Stai dicendo che “Animali Parlanti” scritto nel Talmud se lo sono inventati degli AntiSemiti Europei dell’Ottocento, giusto ?

          Chi ? Quando ?

        • mirkhond scrive:

          Io non ho parlato di libri.
          Pure salvini è un razzista.
          Ma certamente (almeno ufficialmente) non si ispira certo al mein kampf…

        • PinoMamet scrive:

          Chi e quando non saprei… non credo neppure che sia dell’ottocento, ma molto più recente (ma potrei sbagliarmi su questo).

        • PinoMamet scrive:

          Mirkhond, Salvini sarà un pezzo di merda ma non credo abbia mai aperto il Mein Kampf, o che gliene freghi qualcosa.

          Come il 9o% degli ebrei (e il 100% degli antisemiti che lo citiano) non ha mai letto una pagina di Talmud.

          Però se tu tiri fuori la cosa degli “animali parlanti”… dai!

        • mirkhond scrive:

          Io non so nulla di Talmud.
          Vedo però come vengono trattati i Palestinesi dal 1948.
          Secondo disegni politici, studiati già in precedenza dalla lobby khazara stabilitasi in Palestina.
          E come riconosciuto da storici IRAELIANI como Ilan Pappe.
          Che per questo, vive in ESILIO in Inghilterra….

        • PinoMamet scrive:

          Mi sta benissimo quello che dici, anche se non sono pienamente d’accordo;

          dico semplicemente che, per la credibilità del tuo discorso, faresti bene a tenerlo distinto da quello di chi parla di ” goyim considerati come animali parlanti” ecc. ecc.

          Lo so che non sei antisemita; non sembrarlo, però!

    • Peucezio scrive:

      Io però vorrei capire una cosa.
      E mi rivolgo non tanto a te, ma a tutti coloro che hanno qualche simpatia per l’ISIS.
      Ma perché, per andare in quel posto al cattivo, anziché metterci col buon o dobbiamo metterci con quello quasi altrettanto cattivo, solo un po’ meno (per chi la vede così, non per me: secondo me l’ISIS è peggio persino degli Stati Uniti, che in confronto sono una forza reazionaria, perché lì almeno un po’ di pluralismo c’è)?

      Come dire: curo una malattia, anziché con un farmaco, con un agente patogeno un po’ meno dannoso.

      • mirkhond scrive:

        A chi ti riferisci?

        • Peucezio scrive:

          A quelli come Fini e a tutti coloro che in qualche modo vedono nell’ISIS un possibile riscatto, per quanto imperfetto, contro l’Occidente corrotto.
          In un certo qual modo anche tu forse lo vedi un po’ così, sia pure criticamente e con moolti distinguo, ma nel tuo caso ne capisco le ragioni, per tutta la tua storia, ecc.

    • Francesco scrive:

      “altrettanti” mi pare il termine sbagliato

      o mentivi apposta?

      F il sostenitore del Regno Crociato di Gerusalemme

  115. mirkhond scrive:

    “Non credo invece che sia la risposta adatta a noi.”

    Se riducesse la Valle Padana ad un deserto preindustriale, farebbe una gran bella cosa…

  116. habsburgicus scrive:

    in forma presentabile, gentilina

    in verità avviene in forma abbastanza hard (anche se, dal momento che al peggio non c’è limite, riconoscono subito che potrebbe essere più hard 😀 del resto nei primi ‘7o era più soft di oggi)
    tuttavia non si può dire né tantomeno denunciare…per ragioni a te ben note, che tuttavia rendono quel caso peculiare e a sé stante..
    nessun altro oggi potrebbe fare cose lontanamente simili 😀
    i boeri, con qualche ragione in più, ci hanno provato…e avete visto come è finita 😀
    se un partito di destra europeo ci provasse a fare solo il 50 % di quelli là, i suoi leader finirebbero in ceppi in mezz’ora 😀 e non uscirebbero più
    come il gesuita Eckart tenuto nelle prigioni di Pombal dal febbraio 1759 al marzo 1777….
    solo che José I è poi morto ! e il Gran Porco ha perso il potere..anche se purtroppo non la vita (se c’ero io non la sfangava :D)
    oggi, morisse anche uno “José !”) (chi ?) non cambierebbe nulla 😀 dunque ci vanno, giustamente, cauti 😀
    è così, non si può fare nulla !
    se non dedicarsi ad un Oltrarno, per chi ce l’ha ! o a qualcosa non dico di equivalente (ho capito che l’Oltrarno è unico pur non essendoci mai stato :D) almeno di surrogabile alla buona 😀

  117. mirkhond scrive:

    Mah, a me non sembra ‘sto bonaccione neanche lui 😉

    Mah, è in buona compagnia, Eh!
    Però è brutto, sporko e kattiviSSimo.
    Ed è impresentabile con quell’aspetto da barbone da strada!
    Mica come gli elegantoni della knesset o dei governanti franchi e franchizzati.
    Che loro le mani, loro gli uomini-falco della canzone di Venditti, non se le sporcano mai direttamente.
    Certi lavoretti bisogna farli fare ai mafiosi.
    Salvo poi scaricarli, a colpi di mitra e non, perché ohé mafioso, la legge è legge, e noi siamo gente pulita, legale.
    Tu alla nostra tavola non ci vieni.
    La mano di nostra figlia non te la diamo!

    • PinoMamet scrive:

      Mirkhond

      davvero secondo me faresti bene a non confondere le critiche a Israele, più che legittime, con delle tue fissazioni personali…

      i matrimoni misti ci sono eccome… per non parlare delle tavole!

      • mirkhond scrive:

        Vedo che, come sempre, non è chiaro quel che ho detto.
        Visto che si parlava di criminali di potere.
        Alcuni, che se le sporcano direttamente.
        Altri che le fanno sporcare a gregari.
        Che poi scaricano quando non servono più, perché lorsignori sono puliti e presentabili e alla loro tavola non possono pranzarci coi mafiosi, di cui SI SERVONO.
        Ne, tantomeno dargli le loro figlie!
        Altro che “fissazioni personali”!

        • PinoMamet scrive:

          Ma chi sono questi gregari a cui non vengono date le figlie? Non ho capito davvero, mi sa.

        • mirkhond scrive:

          Il politico franco o franchizzato (e dunque anche israeliano) le mani non se le sporca direttamente.
          Il lavoro sporko lo appalta a gente, che ufficialmente considera impresentabile.
          Com’è tipico delle civiltà ipocrite, a differenza dei barbari talebani.
          E’ più chiaro, ora?

        • PinoMamet scrive:

          Mmm quasi.

          Cioè mi stai dicendo che l’Isis sarebbe una creazione israeliana, no?

        • mirkhond scrive:

          Molti lo ritengono.
          Ma io mi riferivo soprattutto a stragi e crimini, fatti per procura….
          E non solo in Medio Oriente….

  118. Moi scrive:

    Qualcuno ha evocato Israele ?

    http://www.lastampa.it/2014/10/30/esteri/gerusalemme-di-sangue-due-morti-in-due-giorni-SKGJGt70046h8aE0biPC6M/pagina.html

    Israele chiude la Spianata delle Moschee, tensioni e scontri a Gerusalemme
    […] Abu Mazen tuona da Ramallah: “Equivale ad una dichiarazione di guerra”

  119. mirkhond scrive:

    “Mi sta benissimo quello che dici, anche se non sono pienamente d’accordo;”

    Lo comprendo, dato il tuo punto di vista.

    “dico semplicemente che, per la credibilità del tuo discorso, faresti bene a tenerlo distinto da quello di chi parla di ” goyim considerati come animali parlanti” ecc. ecc.”

    Rispettiamo sempre le buone maniere. Come l’uomo falco, mi raccomando!

    “Lo so che non sei antisemita; non sembrarlo, però!”

    Può essere antisemita chi AMA i semiti VERI?
    Tra cui NON rientrano un’altissima percentuale di Israeliani, giudei solo per religione/tradizione famgiliare.

    • PinoMamet scrive:

      Non si tratta di buone maniere Mirkhond;

      si tratta del fatto che se dici “trovo inumano il trattamento dei prigionieri palestinesi” sta facendo un’affermazione su cui si può essere d’accordo o meno, che può essere verificata, di cui si può discutere, e che contribuisce a far progredire il discorso;

      se dici “per loro noi siamo solo animali parlanti” stai citando un falso storico, e infici la validità del tuo stesso discorso.

  120. mirkhond scrive:

    Nient’affatto.
    Perché se io ammazzo in carcere il Cucchi di turno, e poi i giudici fanno passare i carnefici per vittime, vuol dire che Cucchi era considerato un povero NIENTE, da poter martirizzare e uccidere a piacimento!
    Idem l’esercito più IMmorale del mondo.

    • PinoMamet scrive:

      Puoi dire che i giudici non hanno avuto considerazione per Cucchi, naturalmente;
      ma non puoi mettergli in bocca cose che non hanno detto.

      Non so se sono riuscito a essere chiaro, ma insomma, puoi criticare gli israeliani quanto ti pare, ma non puoi dire “pensano che i goyim siano solo animali parlanti”;
      non è vero, prima di tutto è una citazione di una cosa falsa, secondariamente, è anche un’affermazione falsa in sè
      (agli israeliani di goyim e mica goyim non importa proprio niente… a parte tutti i matrimoni misti che ci sono, ma ti pare che odino gli americani??)
      e inoltre è anche una roba di antisemitismo, o se non ti piace la parola, di antikhazarismo, insomma, una roba abbastanza razzista che non mi aspetterei da te…

      • mirkhond scrive:

        Stiamo sempre attenti alla forma, mai ai contenuti.
        Tipico atteggiamento della maggiorparte dei giudei televisivi italiani.
        Tipico atteggiamento dell’uomo-falco….

      • PinoMamet scrive:

        Mirkhond il fatto è che secondo me bisogna stare attenti ai contenuti e alla forma, altrimenti un discorso che sarebbe anche condivisibile diventa subito criticabile.

        Non si tratta di dire “sono razzista contro i razzisti”, si tratta di combattere il razzismo!

  121. habsburgicus scrive:

    trovo in fb questo commento (discutevano di un bordello trovato accanto ad una chiesa 😀 e se era peggio la Chiesa modernista o i casini 😀 non con la maiuscola, quello è un conterraneo di Moi ex-DC :D)

    INITIUM
    Il bordello nuoce all’anima meno di un’eresia e di un’apostasia strisciante… Anzi, corrobora, se non l’anima, quanto meno la mente dell’uomo frustrato, nevrotico o immalinconito per vari motivi. Appaga per un momento, sia pure in modo immorale, un desiderio perfettamente naturale… Un pastore apostata e ingannatore ti danna assai di più di un’onesta mignotta che non vuol venderti altro, infondo, che un momento di piacere fisico in cambio di un po’ di denaro…
    FINIS

    lo trovo magistrale 😀 che ne dici, Peucezio ?

  122. mirkhond scrive:

    “Puoi dire che i giudici non hanno avuto considerazione per Cucchi, naturalmente;
    ma non puoi mettergli in bocca cose che non hanno detto.”

    La sentenza che hanno emesso, credo che dica più dei tanti “mein kampf” veri o fasulli….

  123. mirkhond scrive:

    “Ma ho passato tre giorni bellissimi e valeva la pena.
    Se Miguel mi avesse “capito” come vuoi esser capito tu, avremmo passato il pomeriggio su una panchina, per fortuna non si è lasciato condizionare e impressionare dal mio bastone e mi ha fatto divertire un casino.”

    E la cosa mi fa piacere, naturalmente! 🙂
    Idem per Peucezio.
    Però, a me interessa la Terra Promessa, non una breve vacanza….

    • Peucezio scrive:

      Vacci, cazzo!

      Tu sei come uno che dice: a me piace il timballo al forno con molto sugo, formaggio e carne trita, ma mi offrono solo un pezzettino di pane, quindi, anche se sto morendo di fame, rifiuto il pane e crepo.

      Inoltre i luoghi di per sé sono irrilevanti, i luoghi li fanno le persone (che poi sono l’unica cosa che riempie e dà senso alla vita).

    • Tortuga scrive:

      Le Terre Promesse non piovono dal cielo.
      Devi fare delle cose per incontrarle.
      Inoltre non è detto che quelle che tu pensi tali lo siano e che ti piaceranno quando ci sei dentro.

      • mirkhond scrive:

        E proprio per questo, non vedo motivi per dover cercarla in una breve vacanza, in luoghi che NON sono parte della mia geografia spirituale…

        • Peucezio scrive:

          Nessuno al mondo ha mai trovato, non dico la felicità, ma qualche gratificazione, cercando la perfezione, ciò che rappresentava esattamente e in ogni dettaglio il suo ideale.

          Le cose belle del mondo si scoprono esplorandole, non costruendosi un ideale astratto, a tavolino, del proprio luogo d’elezione, delle proprie persone d’elezione, ecc.

          Inoltre, visto che cerchi sempre buoni motivi per fare le cose, dammi un buon motivo per passare la vita in casa.

  124. mirkhond scrive:

    “Non esci di casa perchè hai paura di soffrire, ma tanto non è che chiuso in casa soffri di meno, allora soffrì pe soffrì, tanto vale farlo per qualcosa.”

    No. Per NESSUNA cosa!

    “Tu dici PAURA! Ma di cosa?”

    Non posso dirlo qui….

    “Hai paura e lo fai lo stesso, ti tieni la paura, e poi vederai che passa.”

    Non è così semplice….

  125. mirkhond scrive:

    “Sei un uomo intelligente”

    No sono un onagro parlante.

    ” allora capirai facilmente che dietro alle paure ce ne è una particolare che è la paura di scoprire di aver perduto tempo di vita”

    Nella mia vita ho sempre cercato di non avere rimpianti.
    E difatti ne ho davvero pochi, perché ciò che volevo fare ed ESSERE per davvero, si è scontrato con dei LIMITI OGGETTIVAMENTE PIU’ GRANDI DI ME.

    “per aver dato troppo ascolto alle paure, e che per economia psichica mantiene vive tutte le altre, perché quelle paure affrontate erano superabili e si sarebbero risolte da sole.
    Quando tu scopri che fai una cosa di cui hai paura e dopo averla fatta sei ancora vivo?”

    Purtroppo dallo (anzi dalla psichiatra) ho cominciato ad andarci 4 anni fa, e quella brava, me l’hanno ammazzata l’anno scorso….

  126. mirkhond scrive:

    Gli altri problemi si risolvono solo che tu lo voglia.

    Non è sempre così….

    “Poi non sono neanche sicura che serva un cambio treno”

    E invece da Bari per Firenze, il cambio c’è.
    O a Roma, o a…Bologna….(bleah!).

  127. mirkhond scrive:

    “Poi non capisco perché tu scrivi fiumi interminabili quando parli di storia o di politica, ma quando uno fa un discorso articolato per cercare di spingerti o di farti capire delle cose, rispondi a messaggi laconici che, tradotti al di là del senso letterale, suonano in pratica come un “vaffanculo”. Proprio a chi ti porge una mano.”

    Penso di essermi sputtanato già abbastanza, qua dentro….

  128. mirkhond scrive:

    Per Peucezio

    Nello spazio mail, c’è una letterina per te.
    ciao!

  129. Miguel Martinez scrive:

    Per Peucezio

    “Ma il vero cambiamento di linguaggio è il passaggio da discorsi con un significato preciso all’uso costante di un linguaggio del tutto vago e astratto, in cui si dice tutto e il contrario di tutto e nessuna affermazione ha un significato definibile.”

    Assolutamente vero.

    prendiamo due proposizioni,

    1) “Essere cristiani vuol dire fare volontariato, non abortire e non compiere atti omosessuali”

    2) “Essere cristiani vuol dire ritenere che il sacrificio di Cristo sulla croce e i sacramenti che ripetono tale sacrificio siano l’unica via di salvezza da un eternità all’inferno”.

    Il linguaggio cattofuffaro è talmente vago, da permettere da affermare nel senso comune la prima, senza mai negare esplicitamente la seconda.

    • Peucezio scrive:

      Sì, ma lo scadimento del linguaggio verso l’estrema genericità è generale.

      Solo che la Chiesa Cattolica se n’è dimostrata specialista.
      Un po’ come nell’architettura. Quella moderna in generale è brutta, ma le chiese moderne sono letteralmente oscene.

  130. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Noto nei tuoi toni, un atteggiamento più rilassato e più positivamente ottimistico, rispetto ai tuoi articoli di dieci e più anni fa.”

    Ti ringrazio delle riflessioni, che sono molto interessanti.

    Mi soffermo però su un dettaglio:

    “E dunque trovo comprensibile, chi vede nei distruttori di televisori, in coloro che cercano (o così sono visti dai tuoi “nemici”) di far calare la cresta al femminismo riottoso, di chi non considera una bestia superiore ad un uomo, e di chi, soprattutto combatte (o viene visto come tale) un sistema a cui NON PUOI RIBELLARTI, perché fisicamente e psicologicamente DEBOLE, ma che non puoi amare e verso cui non puoi adeguarti.”

    Non mi risulta che nessuno, a parte qualche vecchina che fa parte di un’altra generazione e qualche pittoresco e squattrinato militante della LAV che si lamenta che non ci sono giovani interessati alla causa ritenga “una bestia superiore ad un uomo”.

    Certamente un sistema economico che ha uno dei suoi fondamenti nella macellazione industriale ritiene costitutivamente che l’uomo sia superiore alla bestia.

    Il 40% del territorio agricolo mondiale è dedicato all’allevamento di animali da macello, e negli ultimi cinquant’anni il consumo di carne nel mondo è quadruplicato.

    Infine, l’Islam, tra le religioni monoteiste, è l’unica che sin dall’inizio vieta la crudeltà verso gli animali, per cui se Fini vuole prendere a calci i gatti ha proprio sbagliato luogo.

    Poi si può dire che per la prima volta nella storia, abbiamo tante risorse che invece di usare i monumenti come cave per costruire case nuove, cominciamo in parte a proteggerli; invece di rapire i gatti per strada per mangiarceli, cominciamo a trattarne decentemente alcuni; le persone con problemi, invece di essere prese a sassate, ricevono aiuto psicologico…

    Finché dura la piena di risorse, sono cose che capitano. Vedremo cosa succede quando cala.

  131. habsburgicus scrive:

    un altro centenario bellico
    2 novembre 1914
    Riceve i passaporti l’Incaricato d’Affari ottomano a Pietrogrado, Fakhreddīn Bey; egli parte dalla capitale russa il 3/11/1914 via Finlandia e Svezia, giungendo a Vienna l’8/11/1914 (prese alloggio all’Hotel Imperial)
    ROTTURA DEFINITIVA FRA RUSSIA E IMPERO OTTOMANO
    (in realtà non è che il 2 novembre 1914 sia una data particolarmente significativa; l’Ambasciatore russo nella capitale ottomana, Mikhail Girs, se n’era già andato e anche i suoi colleghi dell’Intesa, Maurice Bompard e Sir Louis Mallet; il bombardamento turco-tedesco alla costa russa fu già il 29/10/1914; tuttavia il 2 novembre vide il primo diplomatico ottomano in una capitale dell’Intesa cacciato, e questo ho rammentato)

    • habsburgicus scrive:

      2/11/1914, pomeriggio
      chiede i passaporti il Ministro serbo a Costantinopoli Jaša Nenadović (che aveva abbassato le armi della sua Legazione già in mattinata) e partì la mattina del 3/11/1914 via Dedeağaç (allora BG; oggi Alexandroupolis, GR) e Salonicco (GR sin dal novembre 1912);
      a quell’epoca erano già partiti
      Mikhail N. Girs, Ambasciatore di Russia, alle sera del 31/10/1914 (chiese i passaporti già il 30 ottobre e alle 19.00 del medesimo 30 ottobre fu issata la bandiera italiana sul consolato russo; Roma era stata scelta da Pietrogrado come Potenza protettrice ma con la guerra italo-turca in agosto 1915 dovrà essere surrogata dagli USA)
      Maurice Bompard, Ambasciatore di Francia, alle 21.00 del 1/11/1914 con treno speciale diretto a Dedeağaç (ricevette i passaporti già il 31 ottobre)
      Sir Louis Mallet, Ambasciatore di Gran Bretagna, alle 21.00 del 1/11/1914 con treno speciale diretto a Dedeağaç (ricevette i passaporti già il 31 ottobre)

      Il Ministro del Belgio, barone Moncheur, chiese i passaporti il 9/11/1914 e partì la mattina presto del 10/11/1914; il Belgio tuttavia si limitò a rompere le relazioni diplomatiche e non si ritenne in stato di guerra con l’Impero ottomano;
      il Montenegro non aveva rappresentanti sul Bosforo dall’8/10/1912 (inizio guerre balcaniche), anzi strictissimo iure, non aveva ancora concluso la pace ! (a differenza di Bulgaria, Grecia e Serbia, in questo ordine) ma nondimeno Re Nikola ribadì lo stato di guerra con il “nemico secolare” e la solidarietà slava di Cetinje con Petrograd
      la Russia affidò las protezione dei suoi interessi in Turchia all’Italia, come accennato (Amb. Garroni, giolittiano)
      Francia, Gran Bretagna, Serbia e Belgio le affidarono invece agli USA (Amb. Morgenthau)

      I diplomatici ottomani nelle altre capitali dell’Intesa se ne andarono in questo ordine
      Cevat Bey, Ministro a Belgrado, parte 4/11/1914
      Rifât Paşa, Ambasciatore in Francia, parte da Bordeaux (allora sede del governo) la sera del 4/11/1914
      Tevfık Paşa, Ambasciatore a Londra, parte la mattina del 5/11/1914, diretto a Vlissingen in Olanda (dopo aver richiesto i passaporti il pomeriggio del 4/11/1914; l’Impero britannico dichiarò ufficialmente guerra all’Impero ottomano proprio il 5 novembre 1914, ma già da due-tre giorni la flotta di S.M attaccava)
      Nusret Sa’dullah Bey, Ministro in Belgio (allora a Le Havre in France), riceve ii passaporti (chiesti da lui in quanto dopo la constatazione di guerra francese, il 5 novembre, sentiva la sua presenta in Francia non più sostenibile) il 6/11/1914 (Davignon, Ministro degli Esteri belga, però nel consegnarglieli ribadisce che è solo rottura e non guerra)

      La Turchia affidò la protezione dei propri interessi all’Italia in Russia e Serbia, agli USA in Francia e Gran Bretagna (il governo belga era in esilio il problema non si poneva, essendo il Belgio occupato quasi tutto dall’alleata Germania tranne una piccola parte ove però si combatteva di brutto !)

  132. Miguel Martinez scrive:

    Nell’Islam, non c’è trippa per calciagatti…

    http://en.wikipedia.org/wiki/Islam_and_cats

    surat al-an’am, 38:

    وَمَا مِن دَابَّةٍ فِي الأَرْضِ وَلاَ طَائِرٍ يَطِيرُ بِجَنَاحَيْهِ إِلاَّ أُمَمٌ أَمْثَالُكُم مَّا فَرَّطْنَا فِي الْكِتَابِ مِن شَيْءٍ ثُمَّ إِلَى رَبِّهِمْ يُحْشَرُونَ

    “Non c’è essere che si muova sulla terra o uccello che voli con le sue ali, che non appartenga ad una comunità. Non abbiamo dimenticato nulla nel Libro. Poi tutti saranno ricondotti verso il loro Signore.”

    • PinoMamet scrive:

      Beh, però credo che ogni religione abbia cose del genere:

      i cattolici hanno San Francesco e i passi del Vangelo, i buddhisti hanno boh, qualcosa ma sicuramente ce l’hanno, gli ebrei hanno la proibizione della tza’ar ba’alei hayim (crudeltà verso chi possiede una vita) e così via…

      poi i comportamenti concreti sono un’altra cosa però!

      • Moi scrive:

        Il San Francesco “da Fiction RAI” (che poi diventa anche quello “da parrocchie”) era “comunistizzato” quando andava di moda il Marxismo, ed è “animalistizzato” da quando va di moda l’ EcoAnimalismo.

    • Dif scrive:

      Adesso qualcuno tuonerà contro i “radical chic animalisti e filo islamici” che odiano le nostre tradizioni e fanno bieko relativismo culturale 🙂

  133. Moi scrive:

    “Islam, tra le religioni monoteiste, è l’unica che sin dall’inizio vieta la crudeltà verso gli animali, ”

    [cit.]

    ——————–

    E chi dice che le bombe USA e Israele vendicano le Vittime Innocenti della Macellazione Halal ? (Prima “Testimonial” d’ Eccezione: Brigitte Bardot !) O i galletti fatti combattere per soldi dagli Afghani ?

    Poi il “Maometto Fricchettone & Animalista” mi convince ancor meno del”San Francesco Comunista & Animalista” … ma tant’è, non sono certo io a plasmare gli immaginari politically correct totalitari.

    L’ Ecologismo-Animalismo AnteLitteram, se proprio, lasciatelo agli Indios Amazzonici, ai Masai, ai Maori, agli Aborigeni, agli Eschimesi, ai Pellerossa, agli Hawaiiani, ecc … Che sono tutti “Buoni Selvaggi” molto più e molto meglio “collaudati” degli Arabi !

    … Anche perché, quando ai FiloIslamici fa comodo, “gli Arabi _ Viva il Progresso !_ erano più avanti con le “Meraviglie da Le Mille e Una Notte” del Califfato di AlAndalus … poi quando “restano indietro a partire dal Rinascimento”, ecco che i BianKi KattiviSSimi lentamente ma inesorabilmente violentano Madre Natura con il loro “Progresso – Male Assoluto”.

    Queste cose Ibn Warraq le scrisse già all’ indomani della fatw’a di Khomeini a Rushdie … sappiamo cos’è succcesso sia a Warraq che a Rushdie.

    Mi piacerebbe trovare un progetto di motore a scoppio del Califfato di AlAndalus per il cammello robotico … l’ effetto che farebbe !

    😉

    • habsburgicus scrive:

      @Moi
      Anche perché, quando ai FiloIslamici fa comodo, “gli Arabi _ Viva il Progresso !_ erano più avanti con le “Meraviglie da Le Mille e Una Notte” del Califfato di AlAndalus … poi quando “restano indietro a partire dal Rinascimento”, ecco che i BianKi KattiviSSimi lentamente

      applausi !
      un giorno qualcuno doveva pur dirlo
      l’onore (mi sa che di questi tempi pure “onere”) toccò ad un figlio di una nobile città, già etrusca, colonia latina nel 189 a.C e poi pontificia sino al 1859 ! 😀
      chapeau

  134. Mauricius Tarvisii scrive:

    Scopro solo oggi che gli ebrei stano pensando di convertire parzialmente al proprio culto la Spianata delle Moschee. A questo punto mi sto convincendo anch’io che in effetti la soluzione dei due stati potrebbe non funzionare…

  135. mirkhond scrive:

    Per Miguel

    Vedo che l’argomento animali, in special modo felini ;), ti sta molto a cuore.
    Visto che riprendi molto questo tasto, negli interventi altrui.
    Non conosco Massimo Fini di persona, e dunque non posso giudicare il suo vero atteggiamento nei confronti degli animali, domestici e non.
    La mia impressione è che, come per tanti altri suoi discorsi, Fini dia voce semplicemente ad un sentimento umanissimo, che non ne puo’ più di tanto bombardamento massmediatico, animalistico, buonistico, occidentalistico ecc.
    Credo che per comprendere meglio il Fini-pensiero :), bisogna guardare al mondo dei massmedia.
    Mondo da cui lo stesso Fini proviene, e di cui è comunque parte, sia pure in rivolta e con disagio.
    E dunque lì che dobbiamo guardare, al linguaggio asfissiante del politicamente-corretto dei mass-media, per capire certe sue uscite.
    Per quel che mi riguarda, amo gli animali nella misura in cui stanno il più lontano possibile da me….
    Anche i gatti…. 😉

    ps. Tortuga

    Spero che ora ti sarà più chiaro, uno dei motivi per cui non vado a Firenze… 😉
    Lo so che la tua sensibilità buddhista ne sarà urtata, e che ciò che ho detto, comporterà la fine di un’amicizia: la tua.
    Ma io ho il brutto vizio di non aver studiato diplomazia…..
    ciao!

    • PinoMamet scrive:

      Essere allergico ai gatti non vuol mica dire essere crudele!

      • mirkhond scrive:

        Infatti.
        Significa però, avere qualche ulteriore difficoltà 😉 nel recarsi nell’Oltrarno Fiorentino…. 🙂

        • Tortuga scrive:

          Allora non puoi visitare neppure il colosseo: è pieno di gatti.
          I gatti a Roma sono importantissimi.
          Tengono lontani di topi teverini.

          Cmq “non vado in oltrarno perché ci sono i gatti” è bellissima.

          A Bari non stanno i gatti?

        • mirkhond scrive:

          Fuori dal mio palazzo ce n’è una colonia! 😉
          Abbondantemente nutrita da certi miei condomini.
          Invece di liberarci dai topi…..
          Al Colosseo ci sono stato a 15 anni, e non vi ho notato tutti sti gatti….
          Riguardo a Firenze…il motivo l’avrai capito, visto che sai di chi sto parlando… 😉

        • Peucezio scrive:

          Non ho capito: ti stanno solo sulle palle (cosa del tutto legittima) o soffri proprio d’allergia?

        • mirkhond scrive:

          Magari ti rispondo in privato, perché qua mi sono già giocato l’amicizia di:

          1) Miguel
          2) Tortuga

  136. Moi scrive:

    @MIGUEL

    Dimentichi che accanto al business della carne da macello c’è il business degli animali d’affezione : e lì si va “giù pari” di Odium Sui della Specie Umana, di Cupio Dissolvi degli Insediamenti Umani … Occidente “in primissimis” 😉 !

    Se NON ci credi, chiedi a Pino cosa c’è su Facebook ! 🙂

    • Moi scrive:

      Paradossalmente, il ” Buonismo Animalista” porta coerentemente (!) a dire che bisognerebbe liberare gli animali da laboratorio e sperimentare sui carcerati !

      Meno “nuova” di quel che sembra, come proposta … forse qualche Opa Crucco decrepito se la ricorda in presa diretta 🙂 !

    • PinoMamet scrive:

      OQQDAM

      occasione quasi quotidiana di accordo con Moi:

      su FB l’ odium sui va alla grande, alla grandissima. O questo, oppure li conosco tutti io… ma dubito!

      • Z. scrive:

        Hai notato che da quando ho scritto “Moi parlerà di Odium Sui e Cupio Dissolvi” lo stesso Moi ha iniziato a mettere entrambe le locuzioni, assieme, in parecchi dei suoi commenti?

        Secondo me è un modo per far sapere a tutti che in fondo mi vuole bene 😀

  137. mirkhond scrive:

    Concordo con Pino e Moi.

  138. mirkhond scrive:

    “che mi sembra la ricetta per un guerra regionale, e forse anche più che regionale…”

    La TERZA GUERRA MONDIALE!
    E CON ARMI ATOMICHE!
    Che il musulmano Pakistan possiede!

    • Francesco scrive:

      e le tira su Gerusalemme?

      senza contare che servono per fronteggiare l’India, non per fare turismo religioso

      ciao

      PS non crederai che i padroni kazari del mondo siano dei fanatici religiosi, vero?

      😀

      • mirkhond scrive:

        Spero proprio di no.
        Quella storia (o leggenda, diceria?) del possesso khazaro della Roccia di Abramo, per farsi dare da Dio il dominio del mondo, mi inquieta assai….

  139. mirkhond scrive:

    Inoltre, riconsacrare… cosa?
    Visto che non sanno più nemmeno dove fosse collocato il Sancta Sanctorum, il Propiziatorio e l’Altare dei Sacrifici!
    Profanazione su Profanazione!
    Questi si autodistriggeranno e distruggeranno anche noi, portandoci tutti a SALTARE in aria, dietro ai loro delirii di possedere la Roccia di Abramo, per costringere Dio a dargli il DOMINIO DEL MONDO!
    Il quarto reich dei FOLLI!

    • PinoMamet scrive:

      Beh, non ascoltare troppo Blondet, credo che neppure il più cabbalistico degli estremisti religiosi (anzi, tantomeno lui) pensi di costringere Dio a fare qualcosa (sarebbe una bella eresia), e neppure il più fervido nazionalista aspira al dominio mondiale…
      i più esaltati di tutti al limite sognano l’area tra i due fiumi (Eufrate e Nilo) ma sono i più esaltati, appunto…

      gli altri problemi pratici (come e dove esattamente ricostruire) sono di importanza relativa, credo, l’importante è che sia ricostruito il Tempio secondo quanto c’è di scritto.

      • mirkhond scrive:

        Senza sapere dove fosse ESATTAMENTE lo spazio PIU’ SACRO?
        Inoltre, ricordo ancora, che c’è al mondo, un paese MUSULMANO che possiede l’atomica: il Pakistan.
        Certo è retto da un governo filousano però…

      • mirkhond scrive:

        Ricordo ancora che, nel 1967, appena conquistata la Città Vecchia di Gerusalemme, il generale khazaro Moshe Dayan (quello con la benda), si affrettò SUBITO a lanciare un proclama al Mondo Musulmano, assicurandolo che l’area della Spianata delle Moschee, SAREBBE RIMASTA uno spazio sacro dell’ISLAM!
        E ciò proprio per i motivi sovraccennati!
        Libera nos a MALO, DOMINE!

    • PinoMamet scrive:

      La cosa comunque è altamente controversa:

      http://en.wikipedia.org/wiki/The_Temple_Institute

  140. Moi scrive:

    @ HABSBURGICUS

    Ma davvero non lo conoscevi ?

    http://en.wikipedia.org/wiki/Ibn_Warraq

    pare che gli Arabisti ne censurino l’ esistenza ai propri corsi …

    All’ UniIslam (o come la chiameranno) di Lecce, idem suppongo.

    http://www.giornale.it/index.php/notizie/2396-e-a-lecce-progettano-l-universita-islamica

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/27/lecce-prima-universita-islamica-ditalia-i-fondi-non-possiamo-dirlo/1171402/

    (Fondi Ignoti ?)

  141. Moi scrive:

    @ MIRKHOND

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/20/stop-al-velo-islamico-e-allhijab-il-sito-delle-ex-musulmane-che-lo-hanno-abbandonato/1065951/

    Hiba Krisht, 25enne originaria dell’Arabia Saudita ora residente negli Stati Uniti, ha aperto un tumblr per “celebrare i corpi che sono sempre stati additati come fonte di vergogna” nella religione islamica …

  142. Moi scrive:

    @ HABSBURGICUS

    Avevo pensato a Gentiloni come discedente di “Quello del Patto”, ma mi sembrava “troppo facile” per esser vero 😉 …

  143. Moi scrive:

    @HABSBURGICUS

    Non so chi sia quel “Teologo del Bordello” 😉 … ma difatto la ChiesaPreConciliare lo riteneva “Male Minore”, “Male Necessario” .

  144. mirkhond scrive:

    Non era un “teologo del bordello”, bensì una TEOLOGIA del Bordello.
    Che da Sant’Agostino (354-430 d.C.) a Jean Gerson (1360-1429), riteneva che “bisognasse pure andare al cesso”, per non sporcare vergini, consacrate o meno, e donne sposate ad altri…. 🙂

  145. Roberto scrive:

    Habsb,
    Volevo scriverti una mail ma mi è tornata indietro con la a spiegazione “casella piena”
    Ciao

    • habsburgicus scrive:

      @Roberto
      prova adesso

      P.S
      che bisogna fare per liberare spazio ?
      io ho eliminato adesso i primi 100 messaggi che ho trovato 😀
      si fa così ? o c’è un metodo migliore ?

  146. habsburgicus scrive:

    @Moi
    ho trovato i libri di Ibn Warraq….quando avrò tempo e voglia, li leggerò 😀
    a primo acchito, sembrerebbe un UAARino, ma contro l’Islam, questa volta 😀

  147. Moi scrive:

    @ MIRKHOND

    I

    Amare gli Animali come “Creature di Dio” e non “in quanto tali” è un concetto da decenni del tutto estraneo alla mentalità corrente d’ i'(f)Frangistan …

    II

    La Roccia di Abramo “per costringere Dio” … ma che è ? Il preambolo di Mao Dante II di Go Nagai ?! 😉 🙂

  148. Moi scrive:

    @ HABSBURGICUS

    Si noti la paraculaggine di Marzio Barbagli (di cui sopra) che attribuisce alla sola (!) “Morale Cristiana” una mentalità “pan-monoteista” frutto di arretratezza da fraintendimenti e ignoranza contro gli atti sodomitici …

    per comodità anti-dispersiva , riporto :

    http://www.youtube.com/watch?v=nyI-9YwIpBk

    … anche gli altri tre, ma lui mi pare il più palese !

    • Moi scrive:

      Mi meraviglia che Pucezio NON abbia da ridire 😉 🙂 🙂 😉 …

    • habsburgicus scrive:

      le società tradizionali cristiane, almeno dal tardo Medioevo in poi, aborrivano la sodomia, spesso nominata “peccato nefando” (e, appunto, non detto !)
      l’Inquisizione di Portogallo, dagli anni 1550′ e di Aragona (dal 1524), così come le Inquisizioni romane in Italia la perseguivano
      l’Inquisizione di Castiglia no…là era competenza dei tribunali secolari (in genere più severi :D)
      tribunali secolari la puniva anche dove non cera Inquisizine (Francia, Austria) e financo in TUTTI i paesi protestanti (in Irlanda, allora inglese, leggi del genere erano ancora applicate negli anni 1890’…e Oscar Wilde lo apprese a sue spese 😀 nell’America più “vera” e profonda”, sia al Sud che all’Ovest, credo che sia stata un delitto sino alla rivoluzione degli anni Sessanta)

      • habsburgicus scrive:

        c’era
        Inquisizione

        • mirkhond scrive:

          Però esagerava a condannare l’amore anale uomo-donna, soprattutto tra marito e moglie.
          Come ancora in Spagna nel 1817, dove una donna denunciò il marito, perché, a dire della stronza, la costrngeva a rapporti anali… 🙂
          Mentre in Francia, stando almeno ad un controverso studio sulla storia della sessualità, i contadini proprietari terrieri, praticavano abbondantemente il rapporto anale con le proprie mogli, come misura anticoncezionale naturale;), per evitare di avere TROPPI figli, tra cui frazionare la proprietà, al momento della successione ereditaria! 🙂

        • habsburgicus scrive:

          penso che pensassero a rapporti uomo-uomo, soprattutto 😀
          il mondo di allora inorridiva
          anche l’apertissimo Cabeza de Vaca, naufragato in Texas nel novembre 1528, pur manifestando simpatia per gli indiani (fra cui visse 6 anni) manifestò disgusto e”schifo” alla loro abitudine di accoppiarsi fra uomini

  149. mirkhond scrive:

    No. L’ho letto in una lettera di Blondet, in risposta ad un lettore con moglie giudea, che gli chiedeva come mai la multinazionale giudaica non si fosse fatta il suo stato negli usa, ma proprio in una Terra Santa, cui sono legati solo per motivazioni RELIGIOSE, e che non era un deserto disabitato.
    E Blondet gli spiegò ciò che ho riportato.
    Che poi Nagai, sia stato influenzato dalla Bibbia, è ipotesi che non scarto, anche se non ho la certezza assoluta… 🙂
    Scherzi a parte, c’è da aver PAURA delle CONSEGUENZE che il fanatismo di questi settari estremisti, pare (stando almeno all’articolo linkato da Maurizio) supportati dal governo “laico” israeliano, potrebbero provocare a livello MONDIALE!
    E da una guerra mondiale ATOMICA, non si salverebbe nessuno di noi.
    Ma, evidentemente, per questi FOLLI, vale il biblico muoia Sansone con TUTTI i Filistei.
    E i Filistei siamo noi….

    • Moi scrive:

      Ma non credo che occorra essere Rabbi per vederci un mischione di Torah e Midrashim …

    • PinoMamet scrive:

      “, in risposta ad un lettore con moglie giudea, che gli chiedeva come mai…”

      scusami, ma questo tizio, tra la moglie e i parenti di lei non aveva nessun altro a cui chiedere??proprio a Blondet doveva chiedere un parere??
      😀

  150. mirkhond scrive:

    Non lo saprei.
    E non ho l’ottimismo di Pino….

  151. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Poi il “Maometto Fricchettone & Animalista” mi convince ancor meno del”San Francesco Comunista & Animalista” …”

    Ma perché devi mettere mondi diversi dal tuo, dentro contenitori tuoi?

    Io dico semplicemente e brutalmente che:

    1) se vuoi avere l’onere-onore di mantenere una moglie nullafacente ma sempre ai fornelli, vai in un paese musulmano

    2) se vuoi avere un amante efebo senza particolare stigma sociale, vai in un paese musulmano (e questo a prescindere dalla religione)

    3) se vuoi maltrattare gratuitamente animali, vai in un paese cristiano.

  152. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Hiba Krisht, 25enne originaria dell’Arabia Saudita”

    E che razza di nome è Krisht?

    • PinoMamet scrive:

      Anche a me sembra pochissimo arabo…
      ma io non me ne intendo.

      Comunque “googlandola” si trova il link alla pagina Facebook di tal Hiba bint Zeynab, e un tale che recensisce delle bloggers e parla di una Hiba Krisht precedentemente nota come Marwa Berro (??)

      inoltre questo:
      http://hibakrisht.com/portfolio/about-me/

  153. Moi scrive:

    @ HABSBURGICUS

    Sulla manipolabilità delle masse mediante dichiarazioni dei Vip … credo che sia paradossalmente (?) sempre più facile, con gente più (!) “scolarizzata”*, giovane, sradicata …

    ———–

    * Nel triste senso che individuò per primo Pasolini : ai giovani si distrugge la cultura contadina, per lasciarli di proposito il più sradicati possibile. Sotto i cinquant’anni, ormai è riscontrabile solo fra i Migranti un senso di “non-sradicamento” culturale …

    PS

    NON UAARizzare Ibn Warraq … NON troppo ! 😉

  154. mirkhond scrive:

    A proposito di paragoni Mecca wahabita/Vaticano di papa Francesco, ecco un’interessante (anche se da parte mia, non totalmente condivisibile, riguardo a Socci) considerazione di Blondet:

    http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&view=article&id=308993:ecco-la-mecca-in-mano-ai-wahabiti-per-fortuna-il-vaticano-e-diverso&catid=83:free&Itemid=100021

  155. Moi scrive:

    2) se vuoi avere un amante efebo senza particolare stigma sociale, vai in un paese musulmano (e questo a prescindere dalla religione)

    3) se vuoi maltrattare gratuitamente animali, vai in un paese cristiano.

    ——————

    Vladimir Luxuria & Ivan Scalfarotto, Vittoria Michela Brambilla e Peter Singer avrebbero moltissimo da ridire ! 😉

    Sicuramente sarai persona più perspicace di me (e non è che ci voglia molto …va be’) , ma … mi pare che tu abbia una concezione di “Occidente” fossilizzata negli Anni Cinquanta !

    • mirkhond scrive:

      Fino a non molto fa, effettivamente, il Mondo Islamico nell’immaginario franco, ancora influenzato da Cristianesimo, appariva come un mondo di pervertiti.
      Messori, ad esempio, diceva che negli anni ’20-’30, celebri ricchioni francesi come André Gide, andavano nel Maghreb coloniale.
      E poiché, sempre stando al Messori, il maghrebino nella perversione vuole essere sempre il DOMINANTE, le checcoidi frangistane si facevano inculare!
      Oggi, invece, nel Mondo Islamico, portando avanti un processo di ripensamento salutare, iniziato circa 150 anni fa, dai sultani ottomani e dagli shah qagiari, combattono duramente la pederastia.
      I Talebani, giungevano addirittura a giustiziare PROPRI soldati sorpresi in atti perversi!
      Mentre il Frangistan ormai frociofilo, OGGI giudica come oskurantista un mondo islamico omofobbico!
      I ruoli si sono ..invertiti! 😉
      Nel vero senso della parola!

  156. mirkhond scrive:

    Ancora su Islam-animali

    Molti anni fa, un sacerdote cattolico ciellino di qui, andò in Siria.
    Ci raccontò che lì, il rapporto con gli animali non raggiungeva le ossessioni della nostra società.
    Dove per molti, e qui concordo con Moi, una bestia vale di più di un essere umano.
    Ad esempio raccontava che nei villaggi, sia musulmani che cristiani, il cane stava rigorosamente FUORI di casa…..

    • Tortuga scrive:

      – il cane stava rigorosamente FUORI di casa… –
      Non c’è bisogno di andare in Siria.
      Accade normalmente fuori città, nelle campagne non si tengono i cani o i gatti in casa.

      • PinoMamet scrive:

        Dalle mie parti, in campagna, cane rigorosamente fuori (puzza di “cagnusso”) gatto tranquillamente anche in casa (“è un animale pulito e quando deve fare i suoi bisogni miagola e lo faccio uscire”).

      • mirkhond scrive:

        Infatti.
        Mi padre mi raccontava che quando era giovane lui, anni ’50-’60, anche in grossi centri agricoli come Bitonto, non c’era tutto questo amore per gli animali, tipico delle civiltà industriali e tecnologiche avanzate.
        Se alcuni avevano il gatto in casa (famiglia di mio padre compresa) era solo perché mangiasse i topi.
        Il cane, in famiglia ce l’aveva solo un parente che andava a caccia.
        Oppure i contadini e i pastori, per guardare le greggi e le proprietà.

    • PinoMamet scrive:

      Vabbè, questo anche da noi, in campagna perlomeno.

  157. Moi scrive:

    Carlo Giovanardi è il Male Assoluto … nel Frangistan contemporaneo, caro Miguel.

    http://www.youtube.com/watch?v=P5KNKIZQ-1M

    http://www.youtube.com/watch?v=O_PbdS53XOQ

    (a proposito … rottamata, la Concia ?)

  158. mirkhond scrive:

    E non mi pare che il Barese sia più ostico del Bolognese …

    Non ho detto questo.
    E’ solo che faccio fatica a capirti quando parli nel tuo vernacolo
    Cosa che fai benissimo a fare, in questo mondo di CLONATI.
    In cui il dialetto, è uno degli ultimi aspetti di un restare uomini…. 🙂

  159. Moi scrive:

    1) se vuoi avere l’onere-onore di mantenere una moglie nullafacente ma sempre ai fornelli, vai in un paese musulmano

    [cit.]

    —————–

    Questo è vero, ma la Boldrini ipocritamente tace !

  160. mirkhond scrive:

    Peucezio

    Peucezio è un caro amico.
    Che però non capisce cosa sia la FATICA di un lungo viaggio con cambio di treno.
    E per andare dove non si è interessati…

  161. mirkhond scrive:

    Sembra una scena dell’Albero degli Zoccoli di Olmi….

  162. Moi scrive:

    Dallo stesso sito, sull’ ISIS

    http://www.barenakedislam.com/2014/11/02/iraq-if-you-want-your-yazidi-sex-slave-to-have-blue-eyes-its-gonna-cost-you/

    “If you want your Yazidi sex slave to have blue eyes, it’s gonna cost you”

    • Moi scrive:

      Però chi commenta in Inglese, presumibilmente di Genitore2Lingua 😉 … allude a ‘sti Levantini come NON “White” … ma cosa sarebbero per “race” in USA dei “Levantini un po’ Scuretti” ?!

    • PinoMamet scrive:

      Non sono sospetto di simpatie per l’ISIS/ISIL, ma sono l’unico ad aver notato che i ragazzotti stanno chiaramente scherzando??

      Stanno prendendo in giro quello che devono ritenere una leggenda metropolitana su di loro, cioè “le schiave sessuali yazide”.

      Il bello è che a loro volta il loro filmatino viene preso come prova della verità della leggenda!!

  163. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “mi pare che tu abbia una concezione di “Occidente” fossilizzata negli Anni Cinquanta !”

    No, sto dicendo che da sempre, nella cultura islamica (distinguendo nettamente cultura da teologia) come in quella cristiana mediorientale, l’intimità (anche sessuale) tra persone dello stesso sesso è vissuta con meno tensione dell’intimità tra sessi diversi.

    Come magari succedeva anche a Eton nell’Inghilterra che fu.

    In particolare sotto forma di rapporti prematrimoniali, tra persone per il resto magari eterosessuali.

    Non c’entra davvero niente la “cultura omosessuale” occidentale di oggi.

  164. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “E per andare dove non si è interessati…”

    Beh, risolto allora. Se non ti interessa, inutile insistere…

  165. Moi scrive:

    Qual è il problema di chiamarsi “Krisht” ? Che è un cognome di origine Copta ? Perché “Lazzaro” e “Delnevo”, suonano tanto Arabo ? “Allam” (sia nel senso di “Magdi” che di “Khaled Fouad”) mi pare arabofono …

    Insomma, il nome “Krisht” mi sembra un NON-argomento.

    Perché, una ragazza cresciuta “Muslima”, non può stufarsi dell’ hijab e disfarsene ?!
    … E’ così fantascientifico ?! … Ne avrà diritto, nevvero ?

  166. mirkhond scrive:

    “In particolare sotto forma di rapporti prematrimoniali, tra persone per il resto magari eterosessuali.”

    Stando a testimonianze di viaggiatori inglesi nell’Iran del XVII e XIX secolo, l’omosessualità raggiungeva tali livelli, che un uomo, a detta di tali viaggiatori, si sposava solo per mettere al mondo figli, salvo poi riprendere la relazione iniziata con l’amichetto d’infanzia, prima del matrimonio!

    http://en.wikipedia.org/wiki/LGBT_in_Islam

  167. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Qual è il problema di chiamarsi “Krisht” ? Che è un cognome di origine Copta ? “

    Uno, ho un’idea dei cognomi copti, e non suonano così: Krisht è proprio totalmente non arabo.

    Due, la cosa mi interessa solo in riferimento all’affermazione che la signora in questione sarebbe saudita. Non credo che “Lazzari” abbia mai sostenuto di essere, che so, kuwaitiano.

    • Moi scrive:

      Pare che in Arabia Saudita abbiano parecchi migranti (non certo i SuperSceicconi hanno lavorato al cantiere edile del Zanettone Sovietoide, quello che fa sembrare la Moschea del Profeta un’ attrazione da “Aladdin” a Disneyland … per dirla con Blondet !) … e pare che non se la passino troppo bene, nonostante i soldi (e le legioni di escort “crisoclitoridate” 😉 ) che girano “halalissimamente”:) in Arabia Saudita.

  168. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Per quel che mi riguarda, amo gli animali nella misura in cui stanno il più lontano possibile da me….
    Anche i gatti…. ;)”

    ho capito.

    E gli alberi? il mare? i fiumi?

    O ti garba solo il cemento?

    • mirkhond scrive:

      Mi garbano i boschi, i monti, i fiumi i laghi e gli animali…che stanno in campagna!
      Mi garbano le cittadine a misura d’uomo come Ascoli Piceno e Viterbo.
      Mi garbano i luoghi che hanno qualcosa da dirmi.
      E soprattutto mi garba andare dove sento un richiamo spirituale…
      Che a Firenze (verso cui, ribadisco non ho NULLA contro…) non sento….

  169. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Pare che in Arabia Saudita abbiano parecchi migranti”

    Lo so da me 🙂

    Però non gli darebbero mai la cittadinanza.

  170. Moi scrive:

    L’ Articolo per intero :

    Magdi Cristiano Allam

    VIETATO L’INGRESSO AI “NON MUSULMANI”

    Cari amici buongiorno! Già nel 1990 ebbi modo di vedere il cartello autostradale posto all’inizio del territorio della Mecca, che ospita la Kaaba, un edificio cubico venerato come il principale luogo di culto sacro dell’islam perché secondo la tradizione Abramo vi avrebbe fondato il culto monoteista (e ciò ci fa capire che l’Abramo coranico non ha nulla a che fare con l’Abramo biblico, è bene che lo sappiano quanti anche all’interno della Chiesa continuano a reiterare la litania delle tre grandi religioni abramitiche).
    Ebbene su quel cartello è rappresentata la differenza fondamentale che sussiste tra l’islam e il cristianesimo. Loro dividono il mondo tra “musulmani” e “non musulmani”. “Solo i musulmani” sono autorizzati ad entrare alla Mecca, mentre i “non musulmani” devono dirigersi verso altre città. Un cartello simile è posto anche all’ingresso del territorio di Medina, la seconda città santa dell’islam nella cui grande moschea è sepolto Maometto.
    Contrariamente all’islam, il cristianesimo concepisce tutte le persone come pari in quanto figli dell’unico Dio. Sarebbe inimmaginabile un cartello all’ingresso di Roma o anche della Città del Vaticano con la scritta “Solo per i cristiani”. La laicità dello Stato e delle istituzioni che non fa distinzione tra le persone risiede nelle parole di Gesù “date a Cesare quel che è di Cesare, date a Dio quel che è di Dio”.
    Oggi siamo chiamati a difendere la nostra civiltà laica e liberale dalle radici cristiane dal terrorismo islamico dei tagliagole che sull’altra sponda del Mediterraneo, di fronte casa nostra, sta perpetrando il genocidio dei cristiani, mentre sulla nostra sponda del Mediterraneo, dentro casa nostra, il terrorismo islamico dei taglialingue ci sta imponendo il divieto di criticare l’islam, Allah, il Corano, Maometto, la sharia e le moschee accreditando il mostro dell’islamofobia.
    Andiamo avanti per affermare la verità salvaguardando la libertà a testa alta e con la schiena dritta. Insieme ce la faremo!

    • habsburgicus scrive:

      del resto i cosiddetti “fratelli maggiori” stabilivano la morte per ogni pagano che entrasse nel loro Tempio…e in età erodiana c’erano iscrizioni in greco e latino, alcuni frammenti delle quali sono giunti fino a noi (forse anche in aramaico, ma non son sicuro..forse non più….tutte le monete degli erodiani sono in greco)
      certo, tutto dipende dai rapporti di forza
      e nel 63 a.C, CON LE LEGIONI COME SCORTA, il grandissimo Cn. Pompeius Magnus (coss 70, 55 e 52 a.C) entrò nel Tempio, impunemente ! mai pagano vi pose piede prima e mai nessuno lo fece dopo, a Tempio in piedi intendo…Tito avrà visitato le rovine e se non lui i suoi soldati
      M. Vipsanius Agrippa (coss 37, 28, 27 a.C), in possesso della tribunicia potestas dal 18 a.C e con un imperium “non inferiore a nessuno”, nel 15 a.C si recò a Gerusalemme a salutare Erode; non risulta che abbia manifestato il desiderio di entrare nel Tempio
      diciamolo, però…se avesse proprio voluto (ma Agrippa non era un Caligola :D)ci sarebbe entrato anche lui..ed Erode lo avrebbe alla fine spalleggiato
      meglio una rivolta di proto-zeloti (che tanto poi davano fastidio comunque :D) che la collera di Augusto ! (Agrippa per chi non lo rammentasse aveva sposato in terze nozze l’unica figlia del suo amico di infanzia Augusto, Iulia e da lei ebbe C. Caesar ob. 4 d.C, L. Caesar ob. 2 d.C e lo sfortunato Agrippa Postumus ob. 19/8/14 d.C il giorno stesso in cui morì Augusto..e il perfido, ma acuto, Tacito si chiede se fu l’ultimo crimine di Augusto o il primo di Tiberio, propendendo per la seconda ipotesi, giacché Augusto non aveva alcun interesse, morente, a far ammazzare il nipote di sangue per far piacere al non amato figliastro :D…io propenderei per una terza ipotesi, Livia, nell’interesse di suo figlio Tiberio beninteso)

  171. Moi scrive:

    @ PINO

    Lady Oscar alla Reggia Ducale di Colorno :

    http://www.youtube.com/watch?v=X1olALTkyeg

    PS

    Perché non si chiama”Ducheggia” 😉 ?

  172. PinoMamet scrive:

    Ma perché non lasciate Mirkhond libero di fare quel cazzo che vuole??

    Così, per curiosità… 😉

    • Roberto scrive:

      Primo perché interpretiamo il suo continuo parlare della sua infelicità come una richiesta di aiuto e secondo perché gli vogliamo bene nonostante lui faccia di tutto per farsi mandare a quel paese
      🙂

  173. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Saran mica razzisti ?!”

    I sauditi non si sentono una “razza”. Piuttosto si sentono, in linea di massima, dei privilegiati che vogliono restare tali:

    http://www.justlanded.com/english/Saudi-Arabia/Saudi-Arabia-Guide/Visas-Permits/Citizenship

    “Saudi Arabia’s government is keen to protect the status quo and doesn’t want to compromise its cultural values or standard of living by allowing foreigners to become a permanent part of society. Your only route to becoming a naturalised citizen is by marriage to a national; even this, however, doesn’t guarantee citizenship, particularly for non-Muslims.

    In exceptional circumstances only, the King might grant citizenship to a foreigner who has provided outstanding service to the state over a number of years. A generous employer might reward a loyal worker who has made a major contribution to the company over many years by providing him with a work and residence permit of indefinite duration. After your retirement, however, the employer would have to be a figure of considerable influence to maintain this gift and satisfy the labour authorities. In this case, you wouldn’t be a citizen, but merely be allowed to remain in the country indefinitely.

    Children of foreigners born in Saudi Arabia don’t have rights of local citizenship and automatically assume the nationality of the parents. If one of the parents is a national of Saudi Arabia, the child will usually be granted local nationality and may later become a national of Saudi Arabia and obtain a local passport.

    It’s recommended that you fully acquaint yourself with the implications of giving birth in Saudi Arabia. In many cases, the child isn’t affected, but any children that he has might not enjoy the same rights of nationality, citizenship, abode, etc. as his parents and grandparents. “

  174. Miguel Martinez scrive:

    per Magdi Allam

    “Contrariamente all’islam, il cristianesimo concepisce tutte le persone come pari in quanto figli dell’unico Dio. Sarebbe inimmaginabile un cartello all’ingresso di Roma o anche della Città del Vaticano con la scritta “Solo per i cristiani”.”

    Quando l’Inquisizione beccava un naufrago inglese protestante che entrava in Messico, erano processi amari. Lascio a Habsburgicus raccontarci se a Roma c’era una volta libertà di culto e di ingresso ai protestanti.

    • Roberto scrive:

      Vabbé però moi e allam ti parlano del 2014, se i musulmani sono rimasti a come erano i cattolici 500 anni fa questo è un punto per i cattolici.

      Piuttosto in questi casi, mi verrebbe semplicemente da rispondere che non vorrei vivere in Arabia Saudita né che l’Italia diventi l’Arabia saudita

      • Moi scrive:

        Dev’esser quella roba Sufi dell’ “Eterno Presente” …

        • Peucezio scrive:

          Io non trovo grave che alla Mecca ci entrino solo i mussulmani.
          Un luogo sacro è un luogo sacro e la sacralità per definizione è anche interdizione.

          Trovo grave semmai che sia stata ridotta a uno dei più squallidi simboli della modernità.
          E se la modernità estrema non fa pugni in nulla con la sua sacralità, questo è molto istruttivo per coloro che cianciano di Islam come una specie di ritorno al Medioevo: magari!

  175. Moi scrive:

    @ HABSBURGICUS

    Ma il divieto di entrare alla Mecca vale anche per le Escort Balto-Slavo-Norrene ?
    … oppure hanno strolgato la “Shahada a tempo”, accanto alla qibla che individua il Wellcum ?

    😉

    PS

    Si parla di Accesso a un Luogo Sacro OGGI … motivi geopolitici nei secoli passati sono altra cosa, suppongo. Al limite il paragone si potrà far con il Monte Athos …

    • habsburgicus scrive:

      Escort Balto-Slavo-Norrene

      credo che i musulmani siano seri…o se vuoi, ipocriti 😀
      quel tipo di ragazze sono ricercatissime e non c’è Emiro che si rispetti che non le frequenti 😀 (anche per quello, perché sono ormai abituate troppo bene :D, e sono ormai divenute off limits per l’italiano medio…tranne un manager “pubblico” tessera PD, un cummenda straricco sessantenne di Milano o un onorevole di qualsivoglia “parrocchia” 🙂
      ma se le trombano a Gedda, a Dubai..o direttamente in Europa…alla Mecca NO !

  176. mirkhond scrive:

    “Nessuno al mondo ha mai trovato, non dico la felicità, ma qualche gratificazione, cercando la perfezione, ciò che rappresentava esattamente e in ogni dettaglio il suo ideale.”

    Certamente.

    “Le cose belle del mondo si scoprono esplorandole, non costruendosi un ideale astratto, a tavolino, del proprio luogo d’elezione, delle proprie persone d’elezione, ecc.”

    Infatti. Solo che uno sarà anche libero di cercarsele dove sente…..

    “Inoltre, visto che cerchi sempre buoni motivi per fare le cose, dammi un buon motivo per passare la vita in casa.”

    Non mi far dire sempre le stesse cose….

    • Peucezio scrive:

      “Infatti. Solo che uno sarà anche libero di cercarsele dove sente…..”

      No, è proprio questo l’errore.
      Se uno le cerca dove sente, sta assecondando il proprio schema astratto, non si sta mettendo nell’ottica dell’apertura verso le cose.
      E quindi non trpverà nulla, perché in fondo sta cercando sé stesso, non qualcosa di esterno (quindi altre persone).

      Ogni persona è un mondo, quindi ogni rapporto umano è una forma di esilio, di uscita dal proprio mondo per abbracciarne, sia pure in minima misura e per un tempo limitato, un altro.

      E ti assicuro che lo sforzo che dovresti fare per avvicinarti alla tua patria ideale-spirituale, il Vicino Oriente cristiano o mussulmano, la Terra Promessa, il deserto, sarebbe infinitamente più grande di quello per andare a trovare Miguel in Oltrarno (o Pino o altri in Emilia), perché avresti a che fare con l’alterità vera, con gente che sovverte tutti gli schemi in cui sei cresciuto e che strutturano tutte le tue abitudini e la tua stessa antropologia.
      Perché si tratta di persone nobilissime (e altre spregevoli, come dappertutto), ma con un vissuto lontanissimo dal tuo, con cui, al di là delle infatuazioni libresche o cinematografiche, non riusciresti a trovare delle basi minime di condivisione e d’intesa, se non a costo di un lavoro lunghissimo e paziente, in cui dovresti letteralmente “resettarti”, azzerare le tue abitudini, categorie ed esigenze.
      Se anche in condizioni di comfort non riesci a fare viaggi normalissimi e se i disagi più banali ti spaventano, lì in mezzo tutto assumerebbe proporzioni apocalittiche (e non parlo di guerra o simili, ma della quotidianità pacifica).

      Questo per scoraggiarti ad andare là un giorno o per volerti inrinare il mito del Vicino Oriente? No. Per farti capire che se non parti dall’algebra elementare, non arriverai mai al calcolo integrale e che il chiuderti programmaticamente a qualsiasi esperienza e contatto umano (tu non ti rifiuti solo di andare a Firenze, ma anche di uscire di casa a Bari) non solo non ti avvicina di un passo ai tuoi ideali e ai tuoi sogni, ma, anzi, te li preclude completamente.

      Vabbè, forse per questi giorni ho fatto il maestro rompicoglioni abbastanza, senza averne titoli, e mi hai sopportato con pazienza.

      • PinoMamet scrive:

        “Perché si tratta di persone nobilissime (e altre spregevoli, come dappertutto), ma con un vissuto lontanissimo dal tuo, con cui, al di là delle infatuazioni libresche o cinematografiche, non riusciresti a trovare delle basi minime di condivisione e d’intesa, se non a costo di un lavoro lunghissimo e paziente, in cui dovresti letteralmente “resettarti”, azzerare le tue abitudini, categorie ed esigenze.”

        Non sono del tutto d’accordo.

        Secondo me Mirkhond si troverebbe benissimo.
        Si troverebbe benissimo ovunque, certo, ma credo che dovrebbe “resettare” molto meno nella Gre… Rumeli rurale (dove sono passato) o in Libano (dove non sono stato mai) che a New York (dove sono passato) o Varese (dove non sono stato mai!).

        Lo dico perché io, che pure non sono uno che apprezza particolarmente la campagna, la spirituale, meno che mai “la tradizione”, beh, pure io mi trovo meglio nella Rumeli rurale che a New York o Varese.

        Io, per carità, mi adatto, e apprezzo abbastanza la dissolutezza, e dopo due giorni in campagna mi rompo le palle.

        Non è, voglio dire, una questione di gusti .
        I miei gusti sono decisamente dalla parte di New York o Los Angeles!

        è una questione di formazione, di inclinazioni naturali, e persino io capisco meglio, e sono più in sintonia, col kebabbaro copto (ce n’è uno a Milano) che con la tel-avivese dal modo di fare nord-americano, o come direbbe Mirkhond col suo linguaggio immaginifico, “franchizzato”.

        • Peucezio scrive:

          Cerco di chiarire meglio cosa intendo.
          E’ possibile, anzi, molto probabile, che Mirkhond si trovi meglio a fare una chiacchierata con il kebbabaro copto o, al limite, con il pastore anatolico (sempre che si riesca a superare l’ostacolo linguistico, che non è un problema da poco) che con lo yuppie milanese o con l’intellettuale di sinistra bolognese.
          Il punto è che si tratta di contatti superficiali, non di vere condivisioni di vissuto, che è quello che Mirkhond vorrebbe (infatti vorrebbe addirittura sposarsi in quel contesto), ma in cui non sopravviverebbe un giorno, perché mi dici uno che non se la sente di arrivare da Bari a Firenze come arriva nella Grecia rurale o in Anatolia??
          Vediamo di avere anche un po’ di senso della concretezza e della realtà.
          Ti rendi conto degli standard che troverebbe? Uno che paventa con orrore il contatto con un gatto domestico, immaginatelo in un villaggio in cui magari si dorme con le galline e il maiale che razzolano nella stanza.
          Uno che teme un treno comodo e confortevole, su un carro trainato da asini o su una corriera scassata che si inerpica di corsa su strade di montagna mezze sterrate.

          Inoltre c’è un altro aspetto che va considerato. Mirkhond è uno che ama parlare di storia, di cultura, di religione, ecc. E ha un bel dire a dire che il suo mondo ideale è quello dei pastori anatolici, ma mentre con gente come me, come te, come Miguel o Tortuga ha elementi veri di condivisione e può stare bene e conversare per ore, coi pastori del deserto, superati anche gli ostacoli linguistici e le difficoltà logistiche, di che parla?
          Forse ha ragione nel suo ideale romantico, di rapportarsi con gente semplice, lontanissima dal suo livello culturale e che incarna valori culturali in modo non mediato e libresco, ma attraverso suo retaggio storico e antropologico e i suoi valori religiosi e famigliari ecc.
          Ma io qualche dubbio ce l’ho.
          E comunque l’abitudine alla relazione e al contatto con l’alterità si allena: se uno non riesce a comunicare con Miguel, che oltretutto è una persona di una tolleranza infinita, tanto che in pratica gli dice in faccia “del tuo mondo non me ne frega un cazzo”, vuoi che diventi in quattro e quattr’otto uno capace di comunicare bene coi pastori anatolici?

          E’ chiaro che su Firenze e l’Oltrarno non è più il caso di insistere: tra l’altro, prima di andarci, io glie ne ho parlato, ma non ho insistito per nulla e lui te lo può confermare.
          Abbiamo insistito dopo (io e Tortuga), sperando che, in una prossima occasione in cui dovessimo tornarci, lui si aggregasse, ma era un discorso ipotetico, non legato al futuro immediato, alle prossime settimane.
          Ma il problema non è l’Oltrarno. Il problema è che uno che programmaticamente non si muove, trova il difetto a tutto, ammenoché non c’è qualche motivo d’interesse specialissimo che, per qualche combinazione, coincide esattamente con qualche suo stimolo o desiderio, continuerà non solo a restare isolato, ma a rimanere lontanissimo da tutto ciò che nella vita potrebbe dargli qualche gratificazione.

          Forse io ho sbagliato nel modo, ho ecceduto con la mia insistenza, sono stato troppo polemico, non dico di no.
          Ma ad assecondarlo non gli si fa certo bene.
          Il rispetto non è una cosa astratta: non rispetto uno se lascio che si butti dalla finestra senza cercare di fermarlo. Il rispetto che diventa totale indifferenza alle condizioni sostanziali di una persona, non è un modo di relazionarsi ad essa e, oltretutto, non è quello che Mirkhond vuole, perché di indifferenza ne ha già trovata tanta ed è il primo a cercare calore e attenzione.
          Ma calore e attenzione significano anche scuotere una persona, contraddirla quando sbaglia, con sensibilità, pazienza, rispetto, ma non con acquiescenza.

      • PinoMamet scrive:

        Del resto, se non vuole viaggiare, come dicevo prima, sono fatti suoi, no?

        Magari poi cambia idea, lo saprà lui.

        • Peucezio scrive:

          Questo è un discorso che non ha senso.
          Questo vale nei rapporti formali fra totali estranei.
          Se io chiacchiero con uno sconosciuto nella sala d’aspetto del medico o, chessò, scambio due frasi col mio assicuratore dopo aver rinnovato l’RC auto, non è che gli vado a dire: “guarda che stai sbagliando scelte di vita” ecc., perché mi manda affanculo e ha ragione.
          Ma in amicizia le cose sono un po’ diverse.
          E, soprattutto, se uno condivide i suoi disagi interiori, cosa che Mirkhond qui dentro fa, non può non aspettarsi il consiglio.
          Poi Mirkhond è adulto e vaccinato: se non vuole andare a Firenze o altrove, nessuno può certo obbligarlo.
          Ma finché ci ho a che fare, non manterrò certo una sorta di indifferenza formale, di rispettoso distacco di fronte all’evidenza di un lento suicidio morale.

        • Z. scrive:

          Perbacco, e siamo a quattordici!

          😀

  177. habsburgicus scrive:

    Le Inquisizioni iberiche erano durissime con i protestanti, anche in semplice visita (magari neppure “desiderata”, tiipo appunto naufragio) nella seconda metà del XVI secolo….ad inizio del XVII vi è un alleggerimento dovuto a ragioni commerciali e, a partire da metà XVII, dai primordi di un “diritto internazionale”….per dire, in tempo di pace, un inglese a metà/fine ‘600 avrebbe potuto invocare protezione diplomatica…all’epoca di Filippo II gli avrebbero riso in faccia 😀
    Ancora nel 1750 però, come già da me accennato, un protestante tedesco, nelle Praterie oggi USA, preferì restrare fra i Comanches anziché provare a raggiungere Santa Fé..appunto perché temeva l’Inquisizione
    Ad inizio XVII secolo c’erano soldati protestanti al Nord Italia, mal visti e soggetti a misure di quarantena (ma sicuri perché utili ai Duchi)..e pochissimi commercianti, ancor di più
    Reputo che a Roma fosse pericolosissimo recarvisi, se protestanti, sino a metà XVII secolo…certo in questo mondo dipende molto da chi sei, e qualora tu avessi avuto un salvancondotto del Re di Danimarca in persona (tanto per dire) forse non ti facevano niente…ma era eccezionale

  178. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Si parla di Accesso a un Luogo Sacro OGGI”

    No, Magdi Allam parlava della differenza tra cristianesimo e islam.

    • Moi scrive:

      Ma l’ Islamme ‘unn distingue fra Cesare e Dio … vantaggio e svantaggio al contempo. E che fa sghembi i paralleli … sia in pro che in contro.

      • Moi scrive:

        Secondo me a rendere inaccessibile La Mecca ai NON-Musulmani ‘unn ci fanno una bella figura di per sé. Ma se uno simula di essere Musulmano ? Come fanno a “sgamarlo”, visto che NON c’è una Gerarchia Organizzata per Parrocchie e Diocesi ? Gli fanno un esame nozionistico se di aspetto NON Levantino ?

        • Moi scrive:

          Almeno nel periodo NON-Hajj potrebbero renderla accessibile per interessi artistico-culturali, no ?

        • habsburgicus scrive:

          e se so’ fessi che ci vuoi fare, Moi ? 😀
          in Arabia Saudita il visto turistico non è mai dato, neppure nel resto del paese (aperto)
          eppure ci sarebbero luoghi “turistici” nel nord-ovest (le antiche città)…niente, non interessa 😀
          noi “cani infedeli” ci entriamo solo per lavori o affari, e su invito loro 😀
          pure le fanciulle 😀 presumo però che sul visto scrivano qualcosa di più accettabile (domestica ? boh 😀 dubito che scrivano, ragione del viaggio “sesso” :D)
          mi dicono, ma non so se è affidabile, che con il money :D, al Cairo vi sono agenzie border-line che possono procurarti un visto “turistico”, facendoti arrivare un invito, per 10-15 gg 😀
          il visto di transito per gli Emirati o il Kuwait sarebbe in teoria possibile…
          mai conosciuto nessuno di “non islamici” che lo abbia fatto, però 😀
          per l’automobile credo ci voglia il carnet, misura iniqua, che anche barra il traffico occidentale in iran (sotto lo Scià, bei tempi no,,non ci voleva neppure il visto)
          altrimenti illo tempore, ci sarei andato..in Iran 😀
          purtroppo il carnet chiude(va) tutto !

        • PinoMamet scrive:

          “Secondo me a rendere inaccessibile La Mecca ai NON-Musulmani ‘unn ci fanno una bella figura di per sé. ”

          E perché? Ci sono un sacco di cose, nelle religioni specialmente, che “non fanno bella figura” coi canoni attuali. Chi ha detto che dobbiamo essere tutti identici agli emilianiromagnoli di oggi (cioè perfetti 😀 ) ?

          Mi sembri la già citata amica di Reggio Emilia, quella che “non concepiva” di suonare il campanello a un tizio ultra-ortodosso a Parigi…
          ok, nun glielo voì sonà, e non suonarlo, ma chi ti ha chiesto di “concepirlo”??

          “Ma se uno simula di essere Musulmano ?”
          Credo lo abbiano fatto diverse persone.

        • habsburgicus scrive:

          @Moi
          c’è la polizia religiosa..del tutto paragonabile all’Inquisizione..ma con i mezzi moderni in più
          se ti beccano alla Mecca e non sei musulmano temo che ci sia la morte..anche da parte di masse fanatizzate..
          non oso pensare quello che potrebbe capitarti se per dire, mentre sei alla Mecca (e credi ndi averla fatta franca), hai la sfiga di incontrare un maruchèin 😀
          ma quello non è Moi, il cane infedele di Bologna ?
          si, è proprio lui…
          sacrilegio !
          lapidiamolo…Allah Akbar
          e temo che di Moi non resti nulla prima ancora che arrivi la polizia religiosa 😀

        • PinoMamet scrive:

          “non oso pensare quello che potrebbe capitarti se per dire, mentre sei alla Mecca (e credi ndi averla fatta franca), hai la sfiga di incontrare un maruchèin 😀
          ma quello non è Moi, il cane infedele di Bologna ?”

          Temo che invece sarebbe
          “Ma quello non è Moi, quel simpatico buontempone un po’ rompipalle di Bologna? Quello fissato con le arti marziali? Adesso lo chiamo e gli offro un panino…”
          😉

        • habsburgicus scrive:

          in passato alcuni visitarono la Mecca
          tutti rischiarono
          Ludovico da Varthema (credo dei vosri :D) non ebbe problemi alla Mecca
          ma in Yemen un rinnegato urlò che era un cane infedele
          e rischiò brutto 😀
          lo buttarono in carcere poi fecero finta di credere che fosse un musulmano 😀

          P.S
          un tempo si facevano gli incontri più impensati
          un religioso portoghese a fine XVI secolo incontrò in Terra Santa un giudeo che gli si rivolse in portoghese perfetto
          gli raccontò che lui un tempo era un buon cristiano, per quanto “cristiano nuovo” (cioè di ascendenza giudìa)..l’Inquisizione gli bruciò il padre e poi un fratello….infine misero in carcere pure lui
          allora disse, se i cristiani dicono che sono giudeo, sarà forse vero :D, abbandonò il Portogallo si recò in Ottomania e si fece giudeo 😀

  179. Moi scrive:

    Chi ha detto che dobbiamo essere tutti identici agli emilianiromagnoli di oggi (cioè perfetti 😀 ) ?

    PINO

    ——————-

    Argumentum ineccepibile 😀 😉 🙂

  180. habsburgicus scrive:

    @Mauricius
    trovo su fb (sulla pagina di Allam che ci ha linkato Moi), risponde ad un musulmano
    “Il vostro problema è che siete come la Chiesa prima del concilio di Trento, dove ogni vescovo poteva dire la sua in tema di interpretazione delle Scritture. Con la costituzione della figura del Papa, si è ovviato (non in tempi brevi) a questo problema”

    interpreto male io, o costui sta dicendo che il Papato fu creato a Trento ? 😀
    e Innocenzo III, 1198-1216 ?
    e Innocenzo IV, 1243-1254 ?
    e Gregorio X, 1271-1276 ?
    e Bonifacio VIII, 1294-1303 ?
    e Niccolò V, 1447-1455 ?
    e Sisto IV, 1471-1484 ?
    e Giulio II, 1503-1513 ?

    rob de màtt 😀

    • habsburgicus scrive:

      non è Allam, sia chiaro..é un commentatore…uno dei molti

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Sì, mi sembra che il nostro abbia tipo intuito (o sentito parlare, meglio) del rafforzamento della monarchia papale nei secoli e abbia creduto di poter fissare l’a quo con Trento. Un evento tra i tanti tra la Riforma Gregoriana e l’Infallibilità Papale, insomma.

  181. Moi scrive:

    Quindi “Krisht” NON avrebbe alcun legame con l’ Egizio Antico “krst” come epiteto di Horus ?

    • PinoMamet scrive:

      Secondo me no.

      Ho googlato anche Krisht, e mi sono saltate fuori una canzone religiosa degli arbereshe italiani, che esiterei a ritenere la fonte del nome della ragazza 😉 (che però in una sua altra identità da blogger si chiamava Berro… boh!)

      e il cognome o nome di alcuni tizi indiani, che invece potrebbe averci qualcosa a che fare.

      A meno che non sia uno pseudonimo trovato a caso o giù di lì.

      Comunque la Hiba Krisht/Marwa Berro/ Hib bint Zeynab afferma di essere “tri-nazionale”, statunitense libanese e saudita… boh! e arciboh!

  182. Miguel Martinez scrive:

    Per Roberto

    “Vabbé però moi e allam ti parlano del 2014, se i musulmani sono rimasti a come erano i cattolici 500 anni fa questo è un punto per i cattolici.”

    Direi che è un punto per i laicisti-relativisti-massoni ecc. ecc. che hanno fatto la guerra ai cattolici, una guerra spesso cruenta.

    Sempre che vogliamo chiamarlo un “punto”.

    • Moi scrive:

      … discorso ha il suo senso.

    • habsburgicus scrive:

      @Miguel
      mi compiaccio che tu abbia, de facto e indirettamente, aderito ad una mia vecchia idea (che forse non ho mai espresso in modo chiaro…comunque allusioni ne ho fatte a iosa)..cioè che l’Islam non ha MAI subito alcunché di paragonabile all’offensiva laico-massonica che oggettivamente ha inferto colpi tremendi al Cristianesimo…innegabili a meno che si voglia vivere in un modo fatato e irreale, come certi “tradizionalisti” 😀 non tutti !
      l’unico che ci è andato vicino è Kemal ma son state punture di spillo
      diciamo, per citare un personaggi0 che in questi giorni ho menzionato spesso, che Kemal è stato il Pombal dell’Islam (fa pure rima :D)
      ma l’Islam per sua fortuna finora non ha mai conosciuto un Robespierre, un Bonaparte, un Garibba’, un Lenin, un Calles 😀

  183. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    Ma cos’è sta storia del Re e della Regina della Zingaraja di Formigine (MO) ?

    http://www.youtube.com/watch?v=vpj-UaFdDjA

    [i primi ospiti dello Sproloquio di Sandrone a Modena]

    … Te ne han mai parlato i “tuoi” Zingari ?

  184. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “http://www.comune.formigine.mo.it/cms/risorsestatiche/notiziario_comunale/notiziario_1/carnevale.pdf”

    Interessante… ci sono diversi comuni che rivendicano origini zingare, tra cui Bussolengo vicino a Verona.

    Immagino che ci possa essere un fondamento di verità, perché no?

    • PinoMamet scrive:

      Mi hanno detto (me lo chiedesti tempo fa… col tempo arrivano anche le risposte) che il paese piacentino dove avrebbero derubato gli zingari sarebbe Chiaravalle (presso Fiorenzuola) se non ricordo male!

      uno dei tanti Chiaravalle legati alle abbazie cistercensi, in questo caso Chiaravalle della Colomba.

  185. Moi scrive:

    “Probabilmente la prossima festa ad essere attaccata sarà l’Immacolata Concezione, l’8 dicembre.”

    [cit.]

    …. attaccata con che ? … non mi vengono in mente feste pagane !

    http://www.frontierarieti.com/wordpress/allouin-zucche-vuote-politicamente-corretto/

    • PinoMamet scrive:

      “la nostra cultura… le nostre tradizioni… la nostra religione…”

      sono diventato allergico al pronome possessivo “nostro” da quando avevo 12 anni, forse prima.

      Tutte le volte che sento dire “nostro”, la mia reazione istintiva è: parla per te!

      • Peucezio scrive:

        Eppure ti dirò una cosa.
        Secondo me vivremmo molto meglio senza il pronome io. E soprattutto senza il concetto che designa.
        In una condizione di partecipazione mistica (come diveca Lévy-Bruhl) col mondo.
        In fondo la centralità del soggetto, e soprattutto dell’io individuato, razionale, cartesiano, ha fatto più danni che bene.

      • Peucezio scrive:

        Che poi cosa sono io? Dove finisce l’io?
        Il mi braccio sono io.
        Ma allora perché ne parlo in terza persona?
        Perché l’io alla fin fine è solo l’intelletto.
        E non è meglio se se ne va affanculo e lascia dilagare gli istinti? Che non parlano in prima persona, perché non conoscono il principium individuationis?
        Almeno uno si diverte di più, mangia, scopa…

        • PinoMamet scrive:

          Si vede che sei di bocca buona… beato te, che ti devo dire.

          I miei istinti mi hanno sempre detto che a me fa schifo il parmigiano e il prosciutto…

      • PinoMamet scrive:

        Non sono mica d’accordo.

        Io avrà molti limiti, ma non ha mai imposto a nessuno di “essere come io”, anzi, di solito si incazza quando ha troppi imitatori.

        Io del resto vengo da qualche decennio (dalla nascita!) di esperienza di “ma come?? non ti piace la nostra cucina?? ma come?? sono le nostre tradizioni!!”

        • Peucezio scrive:

          Che ti devo dire, per me l’io ha senso solo quando è contestuale, quindi diventa un noi. L’io puro, atomizzato, è alienazione.

          Poi la tradizione come sìintende oggi è un’astrazione: dei margini di variabilità individuale nei gusti c’è sempre stata, ma una volta non ci si ponevano tanti problemi: il mangiare era quello, il fatto stesso che ci fosse, quando c’era, era una soddisfazione e non ci si poneva il problema di cosa appartenesse alla propria tradizione e cosa no.
          Se la tradizione diventa una scelta, non è più tradizione, perché la tradizione è un vincolo intrinseco, contestuale, storico, non è un’opzione individuale: le opzioni individuali, come gli stili di vita, di orientamento sessuale e il resto delle cazzate, le lascio al mondo-supermercato di oggi.

        • PinoMamet scrive:

          ” L’io puro, atomizzato, è alienazione.”

          Al contrario, il “noi” obbligatorio è l’alienazione allo stato puro.
          Ma in effetti, a me sembra che sia tu a voler difendere l’indifendibile per partito preso!

        • Z. scrive:

          In effetti…

          Non dimentichiamo mai il grande insegnamento che ci ha impartito il compagno p.: la libertà è spartecipazione!

  186. Miguel Martinez scrive:

    Che poi ‘sta storia degli zingari mi fa chiedere perché quelli che cercano qualcosa di “non occidentale” in Afghanistan, come Massimo Fini, non si accorgono che in Europa esiste davvero una cultura totalmente fuori dal sistema, che è quella dei Rom.

    Con tutto rispetto per il Mullah Omar, non capisco proprio perché non gliene importi nulla dei hoxha dei campi dei kosovari.

    • Moi scrive:

      Hoxha …

      http://www.youtube.com/watch?v=_BdwyUzHQkg

      ——————-

      Che cognome Paradossale …

      • habsburgicus scrive:

        hoxha è la trascrizione albanofona dell’arabo-persiano hoja (turco hoca), titolo diffusissimo fra i musulmani
        è anche in un certo senso la prima parte del noto titolo composto sciita hoja-t-ol-Eslam, hojatoleslam portato ad esempio all’epoca di Khomeini (ob. 3/6/1989) da Rafsanjani (pres Iran 1989-1997) il commerciante di pistacchio detto “lo squalo”

    • Peucezio scrive:

      Già, me lo chiedo anch’io.
      Mi ricordo che molti anni fa avevo anche frequentato degli assistenti sociali che si occupavano di zingari, con lo scopo preciso, in prospettiva, di avvicinarmi a quel mondo, non per studiarlo, ma proprio per vivere l’autenticità di una dimensione estranea a quella borghese, consumista, moderna o comunque la vogliamo chiamare, scopo mai realizzato, ovviamente per mia negligenza e inerzia.
      Si sa che sono cose un po’ velleitarie, perché un conto è sentire un fascino in astratto per certe realtà, un conto acuisire la capacità di rapportarvisi davvero.
      In questo senso, Miguel, tu sei un’eccezione più unica che rara, perché hai un interesse vero e un’apertura a ogni tipo di umanità e di persone, che trascende qualunque attrazione estetizzante e idealità astratta e va all’essenza.
      Ma tant’è, a pochi è concesso essere Miguel e se esiste la reincarnazione, a me sicuramente mi ci vorrebbero un bel po’ di vite.

      Io m’incazzo, amorevolmente, con Mirkhond, ma perché in fondo sono della stessa pasta (anche se lui è un caso estremo), come molti uomini d’oggi d’altronde. Cioè in realtà, incazzandomi con lui, m’incazzo con me stesso.
      Siamo un’umanità che non sa più vivere, ci innamoriamo di ideali astratti, ma non ci sforziamo sul serio per rapportarci a ciò che abbiamo vicino, sotto il naso; vogliamo la Ferrari, ma andiamo a piedi piuttosto che usare una panda, perché in fondo, ognuno a modo suo, siamo innamorati di noi stessi, non di ciò che è altro da noi e ha una sua realtà autonoma e vera: l’ideologizzazione, l’astrazione, l’estetismo sono forme di autocompiacimento narcisistico, di chiusura al mondo.

      La differenza fra Mirkhond e molti altri è che nel suo caso questo bisogno di autoappagamento nasce da una carenza profonda e autentica, che lui non nasconde e, anzi, denuncia esplicitamente, come espressione della disumanità di una società così sfilacciata e individualista, mentre l’uomo integrato medio sublima la sua alienazione trasformandola in aggressività all’esterno nelle forme del successo sociale e declina la sua aridità nel senso gretto egoismo di chi difende i suoi privilegi e la sua sicurezza.

  187. Miguel Martinez scrive:

    Per Peucezio

    “E se la modernità estrema non fa pugni in nulla con la sua sacralità, questo è molto istruttivo per coloro che cianciano di Islam come una specie di ritorno al Medioevo: magari!”

    Infatti, l’Islam non è per nulla medievale.

    E’ un dispositivo asciutto, adattabile a innumerevoli ambienti, dal mercato della metropoli dell’ottavo secolo al centro commerciale di oggi, senza bisogno di alcun accessorio tipo chiese, preti o altro, tranne un po’ d’acqua pulita, un buon senso dell’orientamento e un tappetino, sostituibile alla bisogna con cartoni.

    Non a caso diventa periodicamente iconoclasta, e per distruggere “l’eccesso”, adopera con assoluta tranquillità i bulldozer.

    Non vedo perché non possa conciliarsi con grattacieli, elettronica, trasporti intercontinentali e tutto il resto.

    In questo sta la radicale differenza con il cristianesimo.

    • PinoMamet scrive:

      A dire il vero praticamente tutta la descrizione si adatta perfettamente all’Ebraismo…
      che non ha neanche bisogno dei cartoni (e, come l’Islam, può all’occorrenza sostituire l’acqua pulita con sabbia o altro…)

    • Peucezio scrive:

      Infatti.
      E in ciò sta, a mio avviso, la follia di chi lo considera un’alternativa.
      O, meglio, un’alternativa forse lo è. Nel senso dell’accelerazione.
      Un retaggio come quello cristiano qualche vincolo lo impone, quello mussulmano, tolto il principio in sé dell’adesione alla fede nell’unico dio e tre o quattro prescrizioni etiche di relativamente facile attuabilità, è compatibile con tutto e non vincola in nulla.
      Quindi cosa c’è di meglio per l’uomo liquido del futuro di una religione così?
      Se mai non dovesse imporsi come religione mondiale, sarà solo perché ha perso l’uomo liquido: d’altronde la storia non è unidirezionale e predicibile.

    • Moi scrive:

      “senza bisogno di alcun accessorio tipo chiese, preti o altro,”
      [cit.]

      —–

      Infatti Rino Cammilleri diceva che i Musulmani in Italia sono “capricciosi” a volere le mosche …

  188. Dif scrive:

    Off Topic, un articolo molto interessante, che ci fa capire come certa gente viva completamente distaccata dalla realtà.

    http://www.corriere.it/cronache/14_novembre_02/quell-indice-dell-ignoranza-primato-senza-gloria-dde872cc-6275-11e4-9f8e-083eb8ae3651.shtml

    Praticamente c’è gente che crede di vivere in mondo da incubo dove metà degli italiani sono disoccupati e il 30% della popolazione è formato da immigrati e il 20% da musulmani. Poi ci chiediamo perche gente come Salvini e un noto comico genovese abbia tutti questi sostenitori.

  189. Moi scrive:

    Che sono i “bimbi stellina”?

    L”evoluzione recente dei “bambini indaco”?

    paniscus

    ———————————-

    Sono i bambini che non hanno ancora deciso il proprio “gender” … la stellina è appunto l’asterisco del gender indefinito. In UK ci sono già i farmaci (v.di sopra) che bloccano momentaneamente loro lo sviluppo puberale affinché non si connotino troppo. Poi passeranno alle “diete ormonali” (tipo quelle dei transessuali) per connotarsi. Oppure restare indefiniti.

    E’ l’ anello di congiunzione tra TransGender e TransHuman … NON è questione di SE ma di QUANDO.

    … Hybris a manetta e via andare, zero limiti !

    • roberto scrive:

      “Sono i bambini che non hanno ancora deciso il proprio “gender””

      eh!?!
      ma che vuol dire questa frase?
      adesso i bambini scelgono il loro “gender”?

      ragazzi, spegnete il computer e fatevi una passeggiata in mezzo alla gente, che sennò continuate a pensare che i mattoidi siano la normalità

  190. Moi scrive:

    Anche quel nuovo pronome personale introdotto per legge (!) in Svezia dal Regime NaziFemminista va in quella direzione lì, dei “bambini stellina” !

    Trattasi di FACTA !

    • habsburgicus scrive:

      Luigi ? 😀

    • PinoMamet scrive:

      No Moi, temo che si tratti di pugnectae 😉

      http://en.wikipedia.org/wiki/Hen_%28pronoun%29

      ” The Swedish Language Council has not issued any specific proscriptions against the use of hen, but does not recommend the use of the inflected forms henom (“her/him”) and hens (“her(s)/his”).”

      Insomma, in Svezia il neologismo “hen” non è proibito, e non è raccomandato;

      che mi sembra ben diverso da dire che è “obbligatorio” 😉

      • Moi scrive:

        Non mi pare di aver detto che fosse obbligatorio: intanto si modifica ufficialmente la grammatica in nome dell’ ideologia del “Gender”, tipo “ze” (che NON è “the” alla Bolognese) soggetto & “hem” complemento in AngloAmericano Politically Correct.

        NON è obbligatorio, ma essendo una moda radica-chic ne conosciamo la strategia: usarlo “per non urtare la sensibilità delle minoranze” nei documenti sempre più importanti, dare a intendere che chi non si esprime così sia necessariamente un buzzurro ignorantissimo, tipo “Checco Zalone”…

        • PinoMamet scrive:

          Vabbè, hai detto che è stato introdotto per legge da un regime nazi-femminista!

          è un filiiiiino esagerato eh? 😉

          è comunque non è stato introdotto per legge, e a quanto pare (se leggi l’articolo di Wikipedia) in Svezia sono ben lontani da trattare chi non lo usa (cioè ancora quasi tutti) da “buzzurri ignorantissimi”

        • Peucezio scrive:

          Vabbè, Pino, a volte mi sembra tu voglia difendere l’indifendibile per partito preso.
          Quando si arriva a modificare a tavolino la grammatica in nome di categorie ideologiche, siamo veramente all’impazzimento.

        • roberto scrive:

          scusa peucezio,
          ma quattro gatti che, spernacchiati da tutti, decidono di utilizzare un pronome inventato a tavolino mi sembra difficile da qualificare come “modifica a tavolino della grammatica”.

          senza parlare del fatto che, come sai meglio di me, una modifica a tavolino, fosse pure fatta dal re di svezia in persona, avrebbe poco senso se non entra nel linguaggio comune

        • Z. scrive:

          Insomma, a quanto pare non trattasi di Facta. Al massimo, ma proprio al massimo, di Sonnino o Salandra 😀

        • Peucezio scrive:

          “scusa peucezio,
          ma quattro gatti che, spernacchiati da tutti, decidono di utilizzare un pronome inventato a tavolino mi sembra difficile da qualificare come “modifica a tavolino della grammatica”.

          Beh, se fosse così sì.
          Ma non mi meraviglierei che cose così venissero invece prese sul serio e si tentasse di applicarle e magari inserirle nello studio scolastico della grammatica.

  191. habsburgicus scrive:

    questa volta MF non piacerà più a Mirkhond 😀
    (però, dice alcune verità..da leggere)
    http://www.massimofini.it/articoli/papa-francesco-e-il-vizio-dell-ingerenza

    • roberto scrive:

      “Finché c’è stata la cara, vecchia e mai troppo rimpianta Democrazia Cristiana, […] queste intrusioni non erano permesse, almeno su questioni così prettamente statuali (aborto e divorzio sono fatti di coscienza e quindi anche religiosi). Perché i democristiani, anche quando cattolici convinti, avevano la consapevolezza di essere classe dirigente di uno Stato laico e non teocratico.”

      hahahahaha!!!!
      grazie a fini per la bella risata che mi ha fatto fare.

      la sola differenza fra ora e prima è che con la democrazia cristiana la chiesa non aveva bisogno di intromettersi perché era già intromessa.

      • Z. scrive:

        Fini ultimamente mi sembra particolarmente fantasioso.

        Arriverà a dire che Craxi non ha mai preso una tangente, che nella I Repubblica non esisteva la corruzione e che Mussolini era soltanto un po’ troppo severo 😀

      • Francesco scrive:

        per una volta che MF è serio e preciso!

        è che voi eurolaicisti siete molto pretenziosi, sotto sotto dei bei nipotini di Robespierre

        anche quando vi travestite da simpatici pivottoni

        😀

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Come diceva Tonino Bello a Cervi che se la prendeva con lui perché parlava delle guerre, secondo loro il vescovo deve occuparsi solo del colore dei paramenti.

  192. habsburgicus scrive:

    trovo per caso su fb questo importante articolo di Maurizio B….
    risponde ad alcune obiezioni poste da Pino, sul cambio di dottrina 😀
    è una durissimo atto di accusa neanche al Concilio, direi al post.Concilio di sinistra ora dominante
    in cauda venenum..notate la chiusura 😀
    https://www.facebook.com/notes/giovanni-cena/la-chiesa-si-dissolve-nel-partito-radicale/350854861750699

    • PinoMamet scrive:

      Ti dirò, Habs, l’ho letto, ma ancora non ho capito dove parla di cambi di dottrina.

      Un cardinale dice che il lato positivo delle coppie gay è che anche loro riescono a essere fedeli. Embè?

      Scalfari che dialoga col Papa e ritiene che il Papa “abbia abolito il peccato”. Parere discutibile di un non-cattolico, ma… embè?

      Non so, mi aspettavo che mi dicesse il punto di preciso in cui il Nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica ha abolito, che ne so, l’Immacolata Concezione o ha cambiato idea sulla Trinità o sull’Eucarestia.
      Questi sì che sarebbero cambi di dottrina!

      Quelli dell’articolo sono, al più, cambi di costume: la Chiesa di adesso dialoga con i non-cattolici, tutto qui, non vedo cosa ci sia di scandaloso.

      • Moi scrive:

        mi aspettavo che mi dicesse il punto di preciso in cui il Nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica ha abolito, che ne so, l’Immacolata Concezione o ha cambiato idea sulla Trinità o sull’Eucarestia.
        Questi sì che sarebbero cambi di dottrina!

        ———————-

        Ovvero tutta roba di cui in una società secolarizzata non frega più una cippa quasi a nessuno fra i “Credenti” (?) stessi …

        • Moi scrive:

          La Bibbia ? I Cattolici non l’avevano mai aperta neppure quando la Chiesa proponeva una morale severa … perché dovrebbero iniziare ad aprirla adesso (dopo il Concilio Vaticano II) che la Chiesa è così accondiscendente verso le Mode del Mondo ?

        • PinoMamet scrive:

          “Ovvero tutta roba di cui in una società secolarizzata non frega più una cippa quasi a nessuno fra i “Credenti” (?) stessi …”

          Probabile, però la dottrina è quella, mica il fatto di trattenere una corrispondenza con Scalfari anziché con l’imperatore romano, che poveretto è anche morto da un pezzo…

        • PinoMamet scrive:

          *intrattenere una corrispondenza
          😉

        • habsburgicus scrive:

          @Pino
          non per fare le pulci ma verso la fine insinua che il Card. Kasper riterrebbe “miti” i Vangeli 😀
          intendiamoci, questo lo dice lui 😀 e non so se è corretto !
          però, se lo fosse (anche solo in parte) non ti parrebbe un cambiamento di dottrina ?

        • PinoMamet scrive:

          Ma ti rispondi da solo: questo lo dice lui!
          Mica il Catechismo della Chiesa cattolica, e forse neanche il cardinale (facilissimo che sia stato citato male).

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Mi piace il vescovo di Albano 😀 Ma una volta i messinlatinisti li avremmo trucidati tutti in una notte, ai bei tempi!

      • PinoMamet scrive:

        Io- come spesso mi ricorda Peucezio 😉 – non dovrei essere parte in causa;

        ma un parere da esterno lo posso dà?

        Secondo me i messinlatinisti, trasportati per incantamento ai quei tempi, avrebbero giudicati eretici i Padri e i Dottori della Chiesa.

        In fondo, era gente che si “ingeriva” nell’attualità, che dialogava con i non credenti, e che trovava lumi di verità nella sapienza pagana e nei filosofi…
        orrore!!

        Mentre in effetti si occupava pochino del colore dei paramenti 😉

  193. habsburgicus scrive:

    qui invece un commento, di una donna, che dice cose quasi peuceziane 😀
    INITIUM
    bisogna che la chiesa si metta in testa che le c.d. forze progressiste non la vogliono… quindi tanto vale che torni al conservatorismo più retrivo con tanto di scomuniche. Una bella scomunica su Obama e su chi vuole matrimoni gay con adozioni di bambini per pedofili vestiti da gay, per esempio, sarebbe una mossa utile…in questo modo, tradendo il cattolicesimo solare, tradisce Costantino Magno e si pone fuori dalla protezione dell’ Impero Romano e della sua Tradizione Mitraica Solare, quelle due cose che per 2000 anni hanno salvato le chiappe a una religione che altrimenti, inficiata di cazzate giudaiche, non sarebbe sopravvissuta nemmeno 10 anni.
    FINIS

  194. Moi scrive:

    l’Islam non è per nulla medievale.

    ******* E infatti “Medioevo” è un termine fuorilogo, essendo quello spregiativo dei Massoni per “Cristianità”. SE i Massoni (o altra Società Segreta del Dar-Al-Islam) spazzassero via l’ Islam nel 2050 … chiamerebbero “Medioevo” il lasso di tempo intercorso fra l’Egira e il 2050 … Hèt capé ? *************

    E’ un dispositivo asciutto, adattabile a innumerevoli ambienti, dal mercato della metropoli dell’ottavo secolo al centro commerciale di oggi, senza bisogno di alcun accessorio tipo chiese, preti o altro, tranne un po’ d’acqua pulita, un buon senso dell’orientamento e un tappetino, sostituibile alla bisogna con cartoni.

    Non a caso diventa periodicamente iconoclasta, e per distruggere “l’eccesso”, adopera con assoluta tranquillità i bulldozer.

    Non vedo perché non possa conciliarsi con grattacieli, elettronica, trasporti intercontinentali e tutto il resto.

    In questo sta la radicale differenza con il cristianesimo.

    **** Ottimo: si smette di rompere i maroni a chi vuol apostatare, giusto ? *********

    • habsburgicus scrive:

      essendo quello spregiativo dei Massoni per “Cristianità

      non per difenderli, ma unicuique suum 😀
      il termine “Medioevo” è un po’ più antico dei massoni…risale (se non proprio quello, un sinonimo) pare a metà XV secolo ed entro inizio XVII secolo significava ormai qualcosa di abbastanza chiaro, seppur non ancora del tutto delimitato cronologicamente..
      fu il celebre protestante Christoph Keller (Cellarius) a Halle, a fine XVII secolo, a sistematizzare il tutto..tutto prima dei fratelli (esostente in Inghilterra in forma arcaica già da metà XVII secolo, ma che assunsero la forma moderna solo nel 1717..le costituzioni di Anderson mi pare siano del 1723)
      è invece certo che gli illuministi ed i massoni diedero CON SUCCESSO al Medioevo la connotazione negativa che sopravvisse fra i dotti sino agli anni 1890′ e nel popolo (e nei film) pure tuttora 😀 ma anche lì erano stati, almeno in parte preceduti dai protestanti e, su un piano meramente cultural-filologico, dagli stessi umanisti più o meno cattolici !

  195. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Dimentichi che accanto al business della carne da macello c’è il business degli animali d’affezione”

    Il capitalismo occupa tutte le nicchie, dai prodotti per maschi che si vogliono depilare e truccare le sopracciglia a prodotti per maschi che vogliono sembrare rudi montanari.

    Questo non vuol dire nulla sul contenuto della nicchia verso cui la ricerca di denaro si rivolge: a me piace lo yogurt, Danone vende e pubblicizza lo yogurt, vuol dire che mangiare lo yogurt sia una forma di asservimento al mercato?

    E’ chiaro però che il peso dell’industria della macellazione sull’ambiente è ben diverso del peso dell’industria dei collarini con cuoricini per cani.

  196. mirkhond scrive:

    Peucezio

    Ti scrivo, con fatica, sperando (invano) che tu finalmente capisca ciò che intendo.
    Visto tre giorni di stancanti PIPPONI che mi stai facendo, su Firenze ed altro.
    Non parliamo di me e dei miei difetti, ma prendiamola alla larga.
    Dunque, nel lontano 1831, u gruppo di massoni del nord Italia, tramite un loro emissario, un esule napoletano, il calabrese Nicola Del Preite, offrirono al giovanissimo Ferdinando II di Borbone (1830-1859), da poco succeduto al padre, sul trono delle Due Sicilie, offrirono addirittura la CORONA D’ITALIA!
    E da allora, fino all’esecuzione dei fratelli Bandiera (1844), ci fu tutto un filone massonico napoletano e italiano, che vedeva nel re delle Due Sicilie, addirittura il re d’Italia!
    Cosa che non si insegna nelle scuole (almeno fino a quando ci andavo io), ma che invece, è ben noto al mondo accademico e degli storici specialisti, anche antiborbonici.
    Che cosa era successo?
    Semplicemente, che, un ragazzo di poco più di vent’anni, estraneo per età alle vicende giacobino-napoleoniche dei suoi predecessori, mostrava integrità morale, onestà (si dimezzò il suo appannaggio personale, vestiva sempre con una divisa da capitano, era austero senza essere un bacucco, non era vizioso, non amava gli sprechi, riteneva che il denaro pubblico non dovesse servire a foraggiare i vizi dei membri della famiglia reale, ma solo al bene pubblico), volontà di rinnovare le istituzioni dello stato, promuoverne lo sviluppo economico.
    Dunque per quasi un quindicennio, questo riformismo ferdinandeo fu visto da, almeno parte del mondo liberale, sia regnicolo, che panitaliano, come un segno di liberalismo.
    Col tempo però, questo idillio venne meno e quelli stessi che avevano gridato Osanna, ora gridavano Crucifige!
    Cos’era cambiato? Cosa aveva rotto questo feeling?
    Si era solo CHIARITO UN EQUIVOCO.
    Cioè i liberali, nostrani ed esteri, avevano EQUIVOCATO l’onestà, la rettitudine morale, la volontà di rinnovamento e di progresso del giovane re, con un sentimento liberale che Ferdinando NON aveva e non ebbe MAI.
    Perché Ferdinando II voleva il bene del suo popolo, ma NELLA TRADIZIONE cattolica, non nell’adesione al liberalismo!
    E dunque il desiderato re d’Italia dei primi anni, divenne la “negazione di Dio”, degli ultimi anni.
    E da parte delle STESSE persone e degli STESSI ambienti.
    Altro esempio.
    Nel romanzo di Silone, Vino e Pane, ambientato nella Marsica del 1935, alla vigilia della guerra d’Abissinia, l’alto funzionario del komintern, Pietro Spina, torna in patria dopo lunghi anni di esilio.
    E’ stanco e malato, oltreché braccato dalla polizia italiana.
    Il rivoluzionario di professione, tornato di nascosto tra i suoi monti, grazie all’aiuto di amici, si traveste e si spaccia per sacerdote cattolico col nome di don Paolo Spada.
    E viene inviato nella frazione montana di Pietrasecca, 60 case, di cui 20 abbandonate per il terremoto del 1915 e per l’emigrazione.
    Il rivoluzionario comunista, rientrato nei luoghi natii, sogna di crearvi una cellula rivoluzionaria da cui far partire la rivoluzione nella Napolitania, e magari nell’intera Italia.
    Durante la sua convalescenza, amorevolmente accudito dalla padrona della taverna, Matalena, e dalla nobildonna del paese, donna Cristina Colamartini, lo pseudo-prete si innamora di quest’ultima.
    Cristina è una bellissima giovane, capelli nerissimi, con treccia annodata a mo’ di chignon sul capo (tipo la nonna di Pino), e un lungo abito nero, quasi monacale.
    La fanciulla infatti, religiosissima, sente la vocazione di consacrarsi a Cristo, ostacolata dalla sua casata, nobile, ma piena di debiti e che spera che un ricco matrimonio di lei, ne possa risollevare le glorie perdute.
    L’affetto che don Paolo prova per donna Cristina, è ricambiato dalla ragazza, che, rinvia sine die, il suo ingresso in convento.
    Il “prete” è estasiato oltre che dalla bellezza della ragazza, dalla sua profonda fede e carità, nel suo aiutare e preoccuparsi per i sofferenti, a partire dai suoi stessi famigliari.
    Don Paolo, pensa finalmente di aver trovato la compagna di vita e d’ideali che cerca da una vita.
    Però, un giorno, invitato dalla famiglia della ragazza, don Paolo ha una delusione, scoprendo che Cristina è ostilissima al comunismo, e all’egualitarismo sociale che crede utopistico e irrealizzabile in QUESTO mondo.
    Don Paolo scopre insomma che Cristina è reazionaria, che ha una visione cattolica tradizionale, in cui i principi si sposano con i principi, e i poveri si sposano con i poveri.
    I principi DEVONO fare del bene, devono essere caritatevoli, ma nelle gerarchie sociali TRADIZIONALI.
    E dunque agli occhi di don Paolo, la donna angelicata si trasforma in una odiosa bizzoca baciapile (di quelle odiatissime dal buon Venturi 😉 ).
    E allora decide di TRONCARE, diventando odioso e sgradevole, ai limiti dell’offesa personale, mettendosi in condizione di AUTOmettersi alla porta di casa Colamartini.
    Matalena, gelosa di Cristina, inizialmente gode, ma capendo che don Paolo era rimasto a Pietrasecca SOLO perché attratto dalla bella Cristina, cerca di correre tardivamente ai ripari, perché don Paolo vuol lasciare Pietrasecca per andare in un altro comune limitrofo.
    Cerca di parlare con Cristina.
    La quale è sempre la stessa, ed è sempre affezionata, INNAMORATA di don Paolo, e vorrebbe ricucire lo strappo.
    Quando don Paolo va via, Cristina va a salutarlo chiedendogli di tornare.
    E chiederà ancora e sempre di lui, anche dopo alcuni mesi, quando scoppia la guerra.
    Insomma un idillio si era rotto, perché anche questa volta, SI ERA SOLO CHIARITO UN EQUIVOCO.
    Da parte di don Paolo.
    Il quale aveva scambiato, la pietà religiosa, la bontà, la serietà e l’altruismo di Cristina, con un ideale socialista che la ragazza NON aveva e verso cui si sentiva ESTRANEA!
    E dunque, deluso dall’idea di farne la sua compagna di vita e d’ideali, con cui intendeva realizzare questo ASSURDO soviet napoletano, preso atto che Cristina, pur bella, buona, dolce, sensibile, religiosa, serie e altruista, NON corrispondeva ai suoi sogni d’amore, decide di TRONCARE.
    E in modi spregevoli e sgradevoli.
    Come solo un illuso sa fare….
    Spero con queste non-parabole, che ti sia chiaro finalmente il SENSO di questi lunghi e PALLOSI PIPPONI che da giorni mi stai facendo.
    ciao!

    • PinoMamet scrive:

      Io non l’ho capito il senso, ammetto, però:

      dai, Peucè, e mollalo!
      Se non vuol venire non vuol venire. Ripeto: avrà le sue ragioni.

      Sei suo amico, senz’altro più di me e lo conoscerai meglio, saprai perciò che è meglio non insistere.

      Il mondo non finisce neanche domani! E, per fortuna, neanche il nostro caro Mirkhond.

      Quando avrà voglia/possibilità/desiderio di venire da qualche parte lo farà, nel frattempo non sfiniamolo, cribbio!
      😉

  197. mirkhond scrive:

    Il senso è questo:

    L’amicizia (e/o l’amore) si devono fondare sulla CONDIVISIONE.
    Di idee, modi di vivere, ecc.
    Se questa condivisione non c’è, non ci puo’ essere vera amicizia (o vero amore).
    Se Massimo Fini, dice che non ne puo’ più di un animalismo che condanna addirittura ad un anno di carcere, chi ha dato una stampata ad un gatto, non è detto che lui lo abbia MAI fatto o desidera farlo.
    Però questa sua dichiarazione, urta la sensibilità di Miguel Martinez, che, se non oggi, certamente in anni passati, quando non si occupava di Oltrarno, aveva una certa stima per Fini.
    Per cui, pur essendo consapevole di avere alcune idee in comune, tipo un disagio critico verso il capitalismo globale di oggi, però Fini agli occhi di Martinez SI E’ DEFINITIVAMENTE SQUALIFICATO.
    Perché non sopporta i gatti!
    E qualsiasi altra cosa Fini potesse dire di concordante con Martinez, per Martinez Fini è e RESTERA’ il CALCIAGATTI!
    Non so se, almeno per te Pino, la cosa è chiara….

  198. mirkhond scrive:

    Peucezio invece, caro amico sia di Martinez che di Fini, di fronte a ciò che agli occhi di Martinez è uno SPROLOQUIO detto dall’EX amico Fini, pretenderebbe che Fini dichiari (pur in cuor suo mentendo) che si è sbagliato, che è stato frainteso, che non si è spiegato bene.
    E che lui chi da le stampate ad un gatto, gli darebbe 10 anni di galera!
    E così spera che i due EX amici, tornino ad essere amici come e più di prima!
    In questo comportandosi davvero come un INGENUO, peggio di quel Giovanni Paolo II (che avversa profondamente), il quale, volendo amare TUTTI, non è MAI stato ricambiato da TUTTI.
    Che ancora oggi c’è una galassia dai cattolici tradizionalisti a Riccardo Venturi :), che lo vede bruciare tra le fiamme dell’inferno!

    • Peucezio scrive:

      Qui non ho proprio capito.
      Cos’è che io pretenderei da Fini?
      Tra l’altro io condivido l’antianimalismo di Fini.
      Ma non penso che se uno ha un gatto e gli piacciono i gatti, sia un animalista.
      A me piacciono i legumi con la pasta, ma non è che sono un “legumista” e se uno critica i legumi m’incazzo e non sono più suo amico, perché ha messo in discussione la mia Weltanschauung.
      E poi, pure se è un animalista, mica si deve essere d’accordo su tutto. Sai che noia…

  199. mirkhond scrive:

    L’ingenuo, è Peucezio.

    • Peucezio scrive:

      Mirkhond,
      ho letto con attenzione le tue risposte e ti prometto che non insisterò più, almeno per ora, sulla storia del viaggio in Oltrarno.
      Il giorno in cui dovessi tornarci, ti ripeterò l’invito, questo sì, ma eviterò di coinvolgere tutto il blog in merito e cercherò di farlo in modo più discreto.

      Sul nucelo del tuo discorso però permettimi di dissentire in modo radicale e anche di dire che mi sembra che tu mi abbia in parte frainteso.
      Sembra quasi che tu voglia dire che io vorrei che tutti andassero d’accordo con tutti, che siamo tutti amici, volemose bene.
      Invece io dico una cosa molto diversa. Io dico che l’ideologia è sostanzialmente irrilevante ai fini della compatibilità personale e dell’amicizia, che l’ideologia è una sovrastruttura, un cascame inutile (peraltro figlio della modernità) e che la compatibilità è dovuta a elementi di carattere, di sensibilità, di interessi.

      E il don Paolo che citi è un poveretto, è un prodotto degenerato della modernità giacobina, così come l’ideologia in sé, che è per natura sempre progressista e giacobina.
      I sovrani legittimi, il clero, il mondo d’Ancien Régime non ragionavano ideologicamente e non avevano un’ideologia. Applicavano la tradizione e il buon senso.
      La selezione dei rapporti umani per criteri ideologici invece, oltre che giacobina e progressista, è tipica della gioventù comunista degli anni ’70, che viveva in un mondo fanatico e autoreferente, ove tutto era filtrato da astrazioni, da teorie, visioni del mondo e se non eri allineato, se ti andava bene ti ostracizzavano, se ti andava male finivi al cimitero con una spranga nella pancia.
      Questo è alla fin fine l’ideologia: spranga, violenza, applicazione violenta di uno schema alla complessità e alla bellezza della realtà e, soprattutto, degli uomini, che non sono riducibili alle loro idee, ma sono immensamente di più delle loro idee.
      E i rapporti umani non sono fatti di vuoti discorsi ideologici, ma di sfumature affettive, comunicative, di esperienze di vita da condividere, di sensibilità, di cose che non hanno un cavolo a che fare con le religioni, le idee politiche, i giudizi storici.
      Poi la storia è bellissima, perché è cultura e ci fa capire il nostro passato, la politica serve perché bisogna pur governare le società, la religione ci dà una proiezione spirituale al di là della nostra materialità contingente.
      Ma non devono essere elementi divisivi, altrimenti, anziché servire, diventano fattori parassiti, ostacoli, zavorre.

      Dire che si devono scegliere le amicizie in base alle ideologie professate ha meno senso che dire che si devono scegliere in base al colore dei capelli o all’iniziale del cognome.
      E proprio chi, come te, vive su di sé i guasti prodotti da ideologie, rivoluzioni, ecc., dovrebbe evitare a ogni costo di cadere in una trappola simile.

      Spero di non averti tediato con un altro “pippone”, non sto cercando di convincerti a fare niente, ma non mi convincerai mai che le ideologie abbiano un qualche senso in funzione dei rapporti umani e temo inoltre che in larga parte per te, anche se in buona fede, siano un pretesto per evitare di fare cose dalle quali ti trattengono altri meccanismi, ma non entro oltre in questo merito, perché ne abbiamo parlato a lungo.

  200. mirkhond scrive:

    Sempre per Pino

    Non so quando finirò, visto che vivo come se ogni giorno fosse l’ultimo.
    So però che mi sono giocato l’amicizia di Miguel, perché, stressato dai pipponi di Peucezio, ho spiegato il perché non POSSO andare a conoscere l’ottimo Miguel.
    Che RESTA ottimo, anche se gli SONO SCADUTO.
    Non fa niente.
    E’ una costante nella vita di ognuno di noi, deludere o essere delusi da qualcuno che ci stimava e/o che stimavamo!
    Del resto lo stesso Miguel, lo ammise tempo fa rispondendo a Luigi (che saluto se ci legge), dicendogli non solo che era un cretino, ma di esserne rimasto deluso, dopo averlo sopravvalutato.
    Il tutto per una battuta di Luigi sull’Oltrarno, che lui vedeva dipinto come una specie di libro cuore da Miguel.
    Una battuta che per me era del tutto innocua.
    Ma non per Miguel, che ha sentito ferita la sua sensibilità.
    Perché ha sentito sbeffeggiare una vita di amore, affetti, condivisioni e lotte per la SUA Terra Promessa!
    E ciò è stato salutare anche per me, perché mi ha aiutato a capire che anche una personalità singolare, affascinante, unica, originale come Miguel, che mi sembrava etereo, filosofico, asetticamente scientifico nelle sue analisi socologiche, nel suo debunkerare pregiudizi e luoghi comuni a destra e a manca, ha invece sangue, passione, sentimenti e LIMITI UMANI come tutti noi.
    Anche se i suoi limiti di SOPPORTAZIONE dell’ideologicamente diverso, sono AMPLISSIMI, lo ammetto.
    Ma ce li ha anche lui.
    Grazie a Dio, perchè è un ESSERE UMANO!
    E quindi UMANISSIMAMENTE puo’ detestare il Mirkhond di turno, che ha detto qualcosa che ai suoi occhi è SPIACEVOLE.
    Capita a tutti noi nella vita.
    Cosa che l’ottimo e candido Peucezio, purtroppo, sembra non capire….

    • Z. scrive:

      Duca, tu hai diritto ad andare e a non andare dove vuoi, ché appunto la libertà è anzitutto spartecipazione. E sono certo che anche Miguel la pensa allo stesso modo.

      Se a volte – magari esagerando, magari sbagliando – siamo un po’ insistenti con te è perché a te ci teniamo e non vorremmo vederti soffrire. Non certo per criticarti, o perché tu ti sia giocato l’amicizia di nessuno, ci mancherebbe.

  201. mirkhond scrive:

    “E sono certo che anche Miguel la pensa allo stesso modo.”

    Non ne sono così convinto, dopo ciò che ho detto su Oltrarno e gatti.

    • PinoMamet scrive:

      Francamente, e lombardamente 😉

      non credo proprio che Miguel ti odi perché hai detto che non ti piacciono i gatti e non ti interessa visitare l’Oltrarno!

      Come non ti giochi la mia amicizia quando te la prendi con lo “stato khazaro” e neppure, guarda, neppure quando mi dai del norreno!
      😀

    • Z. scrive:

      Duca, ma tu pensi che mediamente la gente se la prenda per così poco?

      E oltre tutto, tra speculatori, cementificatori, movidari e via discorrendo pensi davvero che Miguel non abbia altra gente con cui prendersela per ragioni ben più concrete?

      🙂

      • mirkhond scrive:

        Ho conosciuto persone, con idee e sensibilità molto simili a quelle di Miguel, che su argomenti simili, se la sono presa eccome…

        • Z. scrive:

          Non dubito, ma ognuno è fatto a modo suo. E Miguel mi sembra una persona poco incline a prendersela per cose che vede scritte online – e per così poco, poi!

  202. mirkhond scrive:

    Sempre sugli animali

    Ho dei parenti che hanno dei cani.
    In casa piscio dappertutto, e cani che saltano sulla tavola, anche quando si mangia….
    Per non parlare di autospidocchiamenti e pulizie mattutine che si fanno sul letto, al mattino, quando ci stai tu, nel letto.
    Ho un amico che ha una gatta.
    Ricordo sempre la tensione che provavo quando andavo a trovarlo, per sentire sto’ coso che zompava dappertutto.
    A me tutto ciò da fastidio.
    Gli animali mi piacciono FUORI di casa, in campagna e a debita distanza.
    Mi rendo conto però che ciò che dico, risulti sgradevole, spregevole e fonte di insensibilità, da parte di chi ha un rapporto diverso con gli animali, domestici e non.
    Potevo anche tenermelo per me, per correttezza ipocrita (come suggeritomi da qualcuno), ma a me piace dire le cose come stanno, e non prendere in giro persone che stimo.
    Anche se da parte di costoro, mi sono giocato l’amicizia.
    Ma non fa niente.
    Ci sono abituato…

  203. mirkhond scrive:

    Questo era il senso, Pino, dei miei pipponi su Ferdinando II e sul romanzo di Silone.
    ciao!

  204. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    ““E sono certo che anche Miguel la pensa allo stesso modo.”

    Non ne sono così convinto, dopo ciò che ho detto su Oltrarno e gatti.”

    Ma figurati.

    Ieri abbiamo fatto una riunione con gli occupanti più o meno definibili come anarchici, tra qualche giorno facciamo la cena in parrocchia.

    Se c’è una cosa che mi è estranea è la preoccupazione per i gusti e le scelte altrui.

    Il problema per me è un altro: il fatto che Massimo Fini associasse il “sacrosanto” prendere a calci i gatti con i talebani.

    E’ un salto talmente illogico da darmi profondamente fastidio, e l’ha fatto Massimo Fini, mica tu.

    Poi se c’è qualcuno che non ama cani o gatti, fatti suoi.

    Il 95% della gente che frequento pensa che la linguistica sia una noia mortale. Io continuo a trovarla affascinante, loro a non pensarci nemmeno, e ci vogliamo bene lo stesso.

    • Peucezio scrive:

      “Se c’è una cosa che mi è estranea è la preoccupazione per i gusti e le scelte altrui.”

      Questa cosa, lo dico con affetto verso Mirkhond, proprio non gli entra in testa.
      Credo che per lui sia più ostico e incomprensibile questo semplice principio, di quanto non lo sia la fonologia autosegmentale per la sciampista di abbasso a casa.

  205. Moi scrive:

    @ ROBERTO

    Quando dovrai tradurre una Normativa UE sui “Bambini Stellina” e i “Farmaci Blocca / Sblocca Pubertà” in attesa di “Free Gender Choice” (un* bambin* deve forse decidere il gender in base a cos’ha tra le gambe, come un Baby Alfano qualsiasi ?!) ti ricrederai …

    Intanto :

    http://www.corriere.it/esteri/11_giugno_29/svezia-asilo-genere-neutro-eva-perasso_99c37d42-a23b-11e0-b1df-fb414f9ca784.shtml

    Hen Svedese Nazi-Femministese obbligatorio in un Asilo Radical-Chic di Milano !

    ————————

    Ah … l’ Aborto Post Natale [sic] è lì che arriva fra le Normative UE. In fondo, lo Scientismo è chiarissimo e coerentissimo : un “bacarospetto” [cit.] capace solo di strillare/zigare , poppare e cagare / pisciare è forse tanto più “persona umana fatta e finita” di un ovulo fecondato , un embrione o un feto ?

    … MinkiaKids call it “slippery slope”.

    http://www.ilpost.it/2012/02/28/aborto-post-natale/

    Però a mostrare corpicini spappolati e ricoperti di sangue (comunemente classificati come “rifiuti biologici speciali” negli ospedali … lavoro lasciato solo a infermieri maschi, chissà perché !) ancora partono ipocritamente (forse si teme l’irrazionale emotività femminile delle madri vestigialmente “bigotte” ?) strali e geremiadi da parte dei “ProChoice” … boh ! NON sto dicendo di negare la possibilità alle abortienti, solo non capisco minimamente perché NON mostare loro concretamente (!) cosa si accingono a fare ! Appunto mediante corpicini spappolati e ricoperti di sangue … ovvero la realtà ! Quasi che i medici paradossalmente temano la troppa (!) cognizione di casua per le pazienti …

    • PinoMamet scrive:

      “Hen Svedese Nazi-Femministese obbligatorio in un Asilo Radical-Chic di Milano !”

      Moi, l’articolo parla di un asilo nel “distretto di Sodermalm, isoletta densamente popolata poco a sud del centro di Stoccolma, Svezia”. Non di radical chic milanesi.

      In ogni caso l’asilo è, con ogni probabilità, l’unico del suo genere, anche in Svezia, visto che fa scalpore sulla stampa estera, non solo italiana
      http://www.bbc.co.uk/news/world-europe-14038419

      a parte il bizzarro pronome, la particolarità sarebbe che i giocattoli sono mischiati… come negli asili di tutto il mondo.

      penso che potrai ancora dormire sonni tranquilli a lungo, prima della tua crociata contro le nazi-femministe dei tuoi incubi…

      • Moi scrive:

        Be’ sì … ma prima o poi arriverà anche qua ? In fatti mi sembrava strano che dicessero “hen” (gallina in Inglese) parlando Italiano … però ‘ste robe del gender nella pedagogia “frangistana” ci sono e “girano”, eccome se “girano”.

        L’ unica alternativa è Umar Andrea ?!

        • Moi scrive:

          Ho letto quel “Milano” ingannevole e pensato a una succursale in Italia della scuola Svedese … però è anche vero che se un esperimento del “genere” 😉 venisse compiuto anche in Italia … partrirebbe dall’ Emilia Romagna. NON necessariamente da Bologna … tanto decaduta !

        • PinoMamet scrive:

          Secondo me da Reggio Emilia, già famosa per i suoi asili 😉

          ma non credo che partirebbe, per un motivo abbastanza semplice:
          che pronome inventare?
          ellu? illu? loi? eglie?

          suonano tutti male 😀

        • Roberto scrive:

          Iddu?
          Chillu?

    • Roberto scrive:

      Guarda, faccio delle cose così pallose che quasi quasi mi auguro che tu abbia ragione e che io possa divertirmi con i bambini stellina….ma purtroppo per me, sbagli!

  206. Moi scrive:

    @ PINO & MIGUEL

    Dite che l’ Ebraismo e l’ Islam, a differenza del Cattolicesimo, sarebbero inconciliabili con la Modernità e il Futuro e poi … citate _ per dimostrarlo_ rituali tribal-desertici (di sicura origine mesopotamica pagana molto più antica …) che un proverbiale Osservatore Alieno confonderebbe con le stramberie dei Celtari, tipo Lotta e Danze dei Fuochi Taranis prima della birra artigianale e il cinghialozzo ?!

    • PinoMamet scrive:

      Non ho capito niente, ma forse manca un “non”?

      Diciamo che non sarebbero inconciliabili con la modernità… e poi citiamo rituali…?
      se il senso è questo…

      non ho capito lo stesso. Quali rituali? e perché i rituali mesopotamici non potrebbero conciliarsi con la modernità?

  207. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    “Non vedo perché [l’ Islam] non possa conciliarsi con grattacieli, elettronica, trasporti intercontinentali e tutto il resto.”

    [cit. ]

    Scenario :

    Nardella si fa Nardellah (e tutti lo scambiano per un parente di Nasrallah) abbracciando l’ Islam … Nardellah, così, inizia gentryficationare (o come si dice) a raglio l’ Oltrarno : un halalissimo grattacielo-bordello, di 3 km d’altezza, riservato ai soli SuperSceicconi Sauditi al posto del Nidiaci, con le supercar _ ovviamente Emiliane, nella loro perfezione : Ferrari, Maserati, Lamborghini, Bugatti, Pagani-Zonda !_ opportunamente parcheggiate sul Pontevecchio “alla Renzie & Friends”

    … Tettù home la prenderesti ?!

  208. Miguel Martinez scrive:

    Per Z

    “Fini ultimamente mi sembra particolarmente fantasioso.

    Arriverà a dire che Craxi non ha mai preso una tangente, che nella I Repubblica non esisteva la corruzione e che Mussolini era soltanto un po’ troppo severo “

    Le persone come Massimo Fini fanno un ottimo lavoro, prendendosela con qualunque luogo comune.

    Il loro difetto consiste nello schierarsi sempre “dall’altra parte” rispetto al luogo comune.

    Se un operaio musulmano viene arrestato e condannato (è successo) perché le microspie che gli hanno messo in casa rivelano che, mentre guardava un carro armato americano bruciare al telegiornale, ha borbottato qualcosa come “hanno fatto bene!”…

    ecco, i massimofini (come categoria, non so se abbia parlato di questo specifico fatto) hanno il grandissimo merito di dire che è stata commessa un’ingiustizia.

    Il problema è che lo fanno, però, perché amano andare contro la corrente.

    E se la corrente dice anche che prendere a calci un gatto è una brutta cosa, ecco che esaltano chi prende a calci un gatto, solo per andare contro la corrente.

    • Peucezio scrive:

      ““Fini ultimamente mi sembra particolarmente fantasioso.

      Arriverà a dire che Craxi non ha mai preso una tangente, che nella I Repubblica non esisteva la corruzione e che Mussolini era soltanto un po’ troppo severo “”

      Horribile dictu!!!

    • Peucezio scrive:

      Scherzi a parte, condivido l’analisi su Massimo Fini.
      Anche se però secondo me sul gatto ci prende.
      Perché un conto sono le cose sostenute da tutti per senso comune, un’altra per conformismo.
      Dare un calcio a un gatto è una violenza gratuita (anche se ci sono casi in cui probabilmente ci vuole, come ci vuole uno scappellotto a un bambino pestifero), ma l’isteria contemporanea a proposito di ciò che riguarda gli animali è un’altra faccenda e credo che Fini volesse criticare questa.

      Poi in un certo senso il fanatismo genera un fanatismo opposto, e quelli come Fini dovrebbero evitare di cadere in trappole simili, ma un po’ è fisiologico.
      Mi capita di dire e di pensare, per il gusto del paradosso, che per gli omosessuali ci vorrebbe il trattamento previsto da Giustiniano, per reazione alle pretese folli che hanno oggi.
      Ma resta il fatto che io, a mente serena, penso che certe forme di repressione dell’omosessualità (che peraltro sono più un prodotto della modernità borghese che del mondo premoderno) siano odiose quanto e qualche volta persino di più del fanatismo omosessualista di oggi.

  209. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “in effetti i padroni di animali tra le persone più intolleranti che conosca

    ciao”

    Infatti, non sono padrone del gatto che convive con noi.

  210. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “… Tettù home la prenderesti ?!”

    Iperbole a parte, non è uno scenario impossibile.

    Comincerei reclutando i muratori marocchini a scioperare contro gli sceicchi 🙂

    • mirkhond scrive:

      Magari in nome dell’austerità dei primi Rashidun! 😉

    • Francesco scrive:

      se pote scioperà in Sceiccoland? me parece de no, macari per mia latente islamofobia

      io sarei del parere di Patton quando era vicerè del Giappone: per prima cosa, introduciamo i sindacati, così che certi meccanismi di società organica vadano definitivamente in crisi

      il resto sarà in discesa

      😀

  211. mirkhond scrive:

    Per Miguel

    Ti ringrazio.
    Pensavo che ce l’avessi con me, tirando in ballo Massimo Fini.
    Sul cui giudizio che ne dai sostanzialmente concordo.
    Perché, esattamente come me, è incapace di andarsene non dico in Afghanistan, ma nemmeno nel Belucistan 😉 o nel Pakistan, a vivere con COERENZA gli ideali “terzomondisti” che professa.
    Perché sa benissimo, che non reggerebbe un giorno.
    Io, comunque non ho MAI dato un calcio ad un gatto, cane o chicchessia, perché pur non essendo animalista e non amando avere animali in casa, però non mi piacciono le violenze e le sevizie gratuite verso chi è indifeso.
    Fosse anche l’orsa Daniza….
    ciao!

  212. mirkhond scrive:

    Aggiungo che, quando avevo 14 anni, mia madre era convinta che non fossi fuggito in Bangladesh :), solo grazie a lei….
    Che è, sostanzialmente vero! 🙂
    Con genitori differenti, mi sarei cacciato in chissà quali casini….

  213. mirkhond scrive:

    Comunque Fini dell’islam, non è certo un espeto.
    Basta vedere cosa diceva sui Curdi 10-15 anni fa, sostenendo che non erano musulmani, ma praticanti “un’antica religione indoeuropea”!
    Probabilmente alludeva allo Yezidismo, che però è minoritario tra i Curdi.
    Che al 65% circa sono sunniti, e il restante 35% shiiti appartenenti sia all’Imamismo Duodecimano, che, soprattutto all’Alawismo/Alevismo, agli Yaresan e agli Ahl-i-Haqq, sette shiite gnostiche, oltre che Yezidi.

  214. mirkhond scrive:

    esperto

    • Moi scrive:

      “Lo Shin Bet, il servizio di repressione interna e tortura del regime ebraico, in mano a un estremista giudeo ” [cit.]

      Dicesi Anti … Sionismo ?!

      • Moi scrive:

        http://palaestinafelix.blogspot.it/2011/10/le-doppie-lealta-dei-sionisti-la-spia.html

        “Lobby a Sei Punte” [sic] … altra immagine “AntiSionista” ?!

        • Moi scrive:

          “Casa Bianca, Congresso, Dipartimento di Stato, Pentagono e altri ‘centri di potere’ Usa, tutti perennemente genuflessi di fronte al ‘Popolo Eletto’, dentro e fuori dai confini nazionali.”

          [cit.]

          ———–

          Sbaglio o si sono già sentite 70 anni fa, ‘ste frasette ?

      • mirkhond scrive:

        Perché, non c’è del VERO in tutto questo?
        Solo non 70 anni fa, ma OGGI?

      • mirkhond scrive:

        Il neoministro Gentiloni, il discendente del cognonimo 😉 del Patto del 1913, citato da Habsburgicus, tra le prime cose che ha fatto, appena insediatosi, è stato di genuf..ehmmm…incontrare Riccardo Pacifici….
        Così, casualmente…
        Moi, Moi, Moiiiiii!!!!!!

        • PinoMamet scrive:

          Scusami, ma perché appena uno incontra un ebreo sarebbe una “genuflessione”??

        • mirkhond scrive:

          Perché non ha incontrato l’imam della Moschea di Roma?
          Pacifici è stato una delle prime personalità che Gentiloni ha incontrato.
          Come fatto vedere ieri dal telegiornale….

        • PinoMamet scrive:

          Per dirla brutalmente, avrà incontrato prima chi conta di più, e Pacifici conta di più dell’imam, inutile raccontarci balle.
          Come il vescovo conta di più del… come si chiama dei Testimoni di Geva.

          Il che non vuol dire che Gentiloni gli si sia “genuflesso” o sia andato a prendere istruzioni!

        • mirkhond scrive:

          Proprio perché conta di più, non ha potuto NON genuflettersi, ne chiedere istruzioni.
          Come ormai da almeno 12-13 anni nella politica italiana….
          Davvero questi fanno rimpiangere Craxi e Andreotti….

        • PinoMamet scrive:

          Cioè, secondo te a decidere le relazioni tra Italia e Israele è Pacifici??

          ma dai…

          mi sembra di sentire quelli che quando un ministro incontra un musulmano allora è “asservito ai soldi degli arabi e vuole trasformare l’Europa in Eurabia”…

        • mirkhond scrive:

          “Cioè, secondo te a decidere le relazioni tra Italia e Israele è Pacifici??”

          Ne è l’attuale mediatore, o meglio trasmettitore di ordini da parte di Israele….

        • PinoMamet scrive:

          Ne dubito fortemente.

          Esistono tranquillamente le ambasciate…

  215. Tortuga scrive:

    @Mirk

    “L’amicizia (e/o l’amore) si devono fondare sulla CONDIVISIONE.
    Di idee, modi di vivere, ecc.
    Se questa condivisione non c’è, non ci puo’ essere vera amicizia (o vero amore).”

    Non esistono al mondo due persone talmente uguali che possano realizzare ciò.
    Cominciamo con mio marito ama il mare, io la collina, lui è un mangiatore di carne e io mi sono adattata alle sue esigenze, in altre cose si è adattato lui, alcune le condividiamo in parte, alcune di più, alcune di meno, io lo lasci fare le sue per conto suo e lui mi lascia fare le mie per conto mio.
    Ogni tanto ci diciamo “siamo proprio due razze diverse, come cane e gatto o cavallo e zebra, ma come cavolo abbiamo fatto a sposarci?” e scoppiamo a ridere.
    Eppure io non vorrei mai un altro marito e lui non vorrebbe mai un’altra moglie.

    Quindi c’è amicizia e/o amore in questo apprendere a essere insieme fra diversi, imparando l’uno dall’altro, scambiando, e rispettando le diversità e ciascuno gli ambiti dell’altro.

    Altrimenti la relazione sarebbe fusionale e non ci avrebbe accresciuto:
    se fossimo stati uguali non avremmo avuto nulla da darci e da scambiarci.

    • Tortuga scrive:

      Come dici tu esiste solo la pancia della mamma e si resta bambini, non si cresce e non ci si accresce ma. Non dico che non ci debba essere qualche base comune, ma poi tutti fanno in conti anche del fatto che quando ci si voleva trombare ci si sono raccontate un sacco di fregnacce e che poi si scoprono le magagne 😉 : è lì che comincia l’amore.

      • mirkhond scrive:

        Non ho esperienza diretta… 😉
        Però ho visto i miei genitori.
        Se non avessero avuto la stessa visione della vita, il loro matrimonio non avrebbe retto alle TREMENDE mazzate che ha vita ha riservato alla mia famiglia.
        E infatti sono morti tutti e due di cancro, a due anni e mezzo di distanza l’una dal’altro….

  216. mirkhond scrive:

    Tortuga

    Sono contento per te, ma condivido solo in parte ciò che dici.
    Se tu e tuo marito, non aveste almeno QUALCOSA in comune, il vostro matrimonio sarebbe durato da Natale a Santo Stefano.
    Una cognata di una mia zia, di religione protestante, nata ed allevata da genitori convertitisi al protestantesimo da adulti, una volta, spiegando la sua scelta martimoniale, disse a mia madre, che lei voleva solo un marito protestante (come poi è accaduto).
    Naturalmente scandali a destra e a manca stando al politicamente corretto, ma mia madre invece difendeva la scelta di questa donna, che voleva accanto a se un uomo con cui condividere gli stessi valori di fondo, da trasmettere ai loro figli.
    Come poi hanno fatto.
    Io non potrei mai andare d’accordo con una donna che ama tatuarsi, vestirsi come una troia, sputare merda sui Borbone, Asburgo e Napolitania, che mi riempisse la casa di cani e gatti pisciatutto e cagatutto.
    Volersi bene vuol dire anche sapersi rispettare.
    E se non si è capaci di sopportare chi è troppo diverso da noi, allora va bene ciò che penso.
    Perché io non sono nè democratico, nè tollerante, nè politicamente corretto.
    Io non credo al dialogo.
    L’unica cosa in cui sono ratzingeriano! 🙂
    ciao!

  217. mirkhond scrive:

    Poi, naturalmente hai ragionissima su due persone non totalmente uguali, che non esistono da nessuna parte.
    Ma se non si ha una BASE COMUNE DI CONDIVISIONE, non ci puo’ essere nè amicizia, nè amore….
    ps. fossi stato tuo marito, sarei andato con te a Firenze, incosciente che non sei altro! 😉

    • Tortuga scrive:

      Beh, ti ho scritto già qualcosa più sopra.
      Mio marito ama la musica, io amo le arti grafiche.
      Io odio il calcio e mio marito è romanista
      A lui piacciono i western e qwentin tarantino a me proprio no per niente.
      A lui piacciono certe persone che a me non piacciono.
      Mi ci sono messa insieme che non sapevo fosse tifoso e poi è venuto fuori.
      Quando mi ha conosciuta non manifestavo interessi ad esempio verso la religiosità e si ritrova una moglie appassionata di buddhismo (esiste che nelle esperienze della vita, se il matrimonio non è una trappola, le persone “cambino”).
      Io concepisco il risparmio e lui invece non fa tanto caso.
      E la lista si allunga.
      Doveva lavorare e non poteva venire a Firenze.
      La base comune è che volevamo un rapporto stabile e che avremmo fatto di tutto perché lo fosse.
      Mò pretendere che la tua donna ti accondiscenda in tutto e debba avere pure la tua stessa visione della storia sui Borbone, Asburgo e Napolitania mi sembra un po’ esagerato, e se un giorno torna a casa con un gatto se la ami imparerai ad adattarti, si fanno delle trattative, magari che il gatto non salga sul letto o sul tavolo della cucina e non ti venga addosso.
      Ma come concepisci tu per me sarebbe un inferno, una prigionia, se un giorno voglio cambiare qualcosa della mia vita e del mio modo di vederla non posso più.
      Insomma per me le tue pretese sono un po’ esagerate e surreali.

      • mirkhond scrive:

        Infatti, non siamo sposati! 😉
        Poi, scusa, non è a te che debbo rendere conto delle mie scelte di vita, eh! 🙂

        • mirkhond scrive:

          E poi a me piace parlare chiaro e subito.
          Non amo gli equivoci, perché poi si soffre di più.
          Se debbo soffrire, è meglio che soffra subito.
          La solitudine affettiva e brutta.
          Ma l’essere maleaccompagnati ancora di più!

        • Tortuga scrive:

          – le mie scelte di vita –

          No, e infatti è a te stesso che ne rendi conto, non sei felice perché sei solo (poi magari secondo me non sono così tanto “scelte” altrimenti ti sentiresti bene così e non ne soffriresti).

          Cmq pour parler mica per farmi tanto gli affari tuoi.

        • Z. scrive:

          Allora non è vero che non sai più scrivere in francese! 🙂

    • Peucezio scrive:

      Il punto è quali sono le cose in comune rilevanti, pertinenti.

      E’ vero che bisogna avere delle cose in comune, o, meglio, delle cose che rendono compatibili (che in parte sono somiglianze, ma in parte differenze, per complementarità).
      Ma riguardano in misura minima le idee, che sono un prodotto dell’intelletto e riguardano la superficie.
      La base comune dev’essere un’intesa nel modo di vivere l’affettività, al limite iul sesso (nella coppia), dev’essere una compatibilità di carattere, devono essere caratteristiche profonde, che pertengono alle vere spinte emotive, alle dinamiche della comunicazione, dell’interazione personale.

      Ciò che conta di una persona è, chessò, se vive le cose in modo serio e quasi drammatizzandole o in modo leggero e spensierato, se è egoista o gretta, o magari economa e prodente, o invece prodiga e un po’ inosciente. Se è permalosa o se ne strafrega, se è paziente e rilassata o impaziente e dinamica, se è energica o pigra, attiva o contemplativa…
      E inoltre, per una coppia, se uno vuole figli o non li vuole, in che modo vuole impostare il progetto di vita in comune, se è geloso o fiducioso, se è possessivo o, anzi, vuole i suoi spazi di libertà e li lascia all’altro.
      Non è che queste caratteristiche, o i loro opposti, siano buone o cattive, semplicemente creano la compatibilità. Mi paiono cose lapalissiane, ma forse p bene ribadirle.
      Ma, ripeto, contano queste cose di una persona, non se è giacobino o sanfedista, comunista o fascista, guelfo o ghibellino.

      • mirkhond scrive:

        Sono d’accordissimo.
        Ma, evidentemente, non hai mai avuto esperienza di legami rottisi per incompatibilità con annessi anche negli ideali.
        Evidentemente vissuti alla stregua di una fede….

        • Peucezio scrive:

          Proprio aver assistito a queste cose dovrebbe averti sviluppato gli anticorpi rispetto ad atteggiamenti di questo tipo.
          Figurati: una volta, anni fa, i miei due zii (fratelli fra loro), che si vedono una volta all’anno, perché uno dei due vive a Madrid, litigarono furiosamente crica l’etimologia del toponimo “Lucania” e non si parlarono per i mesi successivi.
          Dimmi quello che vuoi, ma secondo me è patologico.
          O, meglio, nasconde forme di aggressività e di competizione di cui le etimologie sono meri pretesti.

  218. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “non mi piacciono le violenze e le sevizie gratuite verso chi è indifeso.”

    Non ne dubitavo, tranquillo!

  219. mirkhond scrive:

    Qui credo che l’esperto sia Pino! 🙂
    Sarebbe interessante un confronto tra lui e il Dottor Kahani, sui rapporti israelo-palestinesi, visti da due punti di vista contrapposti.

    • Suleiman Kahani scrive:

      Carissimi,

      vi ringrazio molto per l’offerta, ma non credo che un confronto tra me e il Sig. Pino sarebbe costruttivo, semplicemente perché Pino non é interessato alla realtà dei fatti ma a una loro rappresentazione aprioristica, oleografica e subserviente ai suoi pregiudizi e preconcetti.

      La cosa, se ci fate caso, é dolorosamente evidente quando, di fronte alla prima avvisaglia (horreur!) di ‘critica’ al Popolo Eletto egli istericamente reagisce, con la stessa meccanicità del ginocchio percosso dal martelletto dell’ortopedico:

      [Quote]
      Sbaglio o si sono già sentite 70 anni fa, ‘ste frasette ?
      [/Quote]

      Ecco, di fronte a un individuo simile io non sento il bisogno, né vedo l’utilità, di nemmeno provare ad aprire un confronto basato sui FATTI.

      Tra l’altro, come conferma quest’altra notizia riportata sul mio blog, il trattamento riservato dal Dipartimento di Stato USA ai ragazzi palestinesi dotati anche di passaporto a stelle e strisce é stato ben diverso da quello messo in campo per l’Eletto Grapel.

      http://palaestinafelix.blogspot.com/2014/10/israhell-uccide-un-cittadino-americano.html

      Chissà che ne dirà il Sig. Pino.

      • Suleiman Kahani scrive:

        Mi sono accorto dopo aver postato che le affermazioni che ho messo in quote non erano del Sig. Pino ma del Sig. Moi.

        Questo mi insegnerà a voler leggere e replicare da un furbofono con lo schermo piccolissimo.

        Vabbé.

        Ad ogni modo non sono interessato a discutere/dibattere a chi per tacitare le critiche al regime sionista ha sempre il Nazismo/Auschwitz e l’Olocausto in tasca.

        Questo rimane valido, che si tratti di Pino o di Moi.

      • Roberto scrive:

        A proposito di FATTI, ti sei accorto che i morti a Bruxelles sono stati quattro? Tutti membri del Mossad?
        I due disgraziati ammazzati di cui parli, erano israeliani. Che diavolo c’entra la doppia lealtà?
        Noto che apnea si evoca l’antisemitismo scatta la reazione isterica e aprioristica di chi vive una realtà olografica “non esiste l’antisemitismo, sono gli ebrei ad essere brutti e cattivi! E poi guarda che fanno in Palestina!”

    • PinoMamet scrive:

      Mi sa che stai sbagliando persona, perché su questo blog il Popolo Eletto viene criticato tutti i giorni, e il più delle volte mi limito a far notare le citazioni sbagliate dal Talmud.

      In ogni caso neanche io sono interessato a discutere con te, ciao.

    • Moi scrive:

      Eretz Israel as established by HaShem …

      http://allfaith.com/graphics2/eretzisraelmaplg.jpg

      … perché NON lo fanno in mezza giornata ?

      • mirkhond scrive:

        Chiedilo a Pino! 😉

      • mirkhond scrive:

        Non dimentichiamoci che esiste uno stato MUSULMANO, dotato di armi atomiche: il Pakistan.
        Inoltre c’è la Russia di Zio Vladimiro, eh! 🙂

      • Moi scrive:

        … evidentemente NON sono come vengono descritti.

        • mirkhond scrive:

          Secondo Pino e informazione corretta, ovviamente sì.
          Per altri, no.
          E i dubbi dei secondi, non sono sempre privi di fondamento….

      • PinoMamet scrive:

        ” perché NON lo fanno in mezza giornata ?”

        1- perché dopo la “mezza giornata” ci sarebbe una guerra decennale;

        2-perché non gli interessa (tranne a qualche esaltato); spazio ce n’è ancora (anche se pochino)

        3-perché non tutti pensano che i confini debbano essere quelli (tranne qualche esaltato)

        😉

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Perché non possono farlo.

        • Moi scrive:

          Nel senso che temono la Umma o che odiano troppo sé stessi per farlo ?

          😉

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Nel senso che per i paesi occidentali a quel punto lo sterminio di un bel po’ di israeliani si valuterebbe in euro al litro.

        • Moi scrive:

          Litro di Petrolio, giusto ?

          Che in Israele i no el gh’a mìa …

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Propriamente di benzina, ma fa lo stesso.
          Se Israele interrompe il rifornimento europeo di idrocarburi i governi europei dovranno decidere se tornare al Medioevo e perdere il controllo sui propri paesi o far decollare i caccia.

      • PinoMamet scrive:

        Secondo me sovrastimate Israele, come potenza o come pazzia.

        Ha già dei problemi con… 20 km quadrati di Palestina (scherzo ma mica tanto), perché mai dovrebbe mettersi in testa di conquistare mezzo Medio Oriente??

        Per far contenta la concezione biblica/escatologica di una parte di rabbini ortodossi, che poi magari salta fuori che è anche la parte che rifiuta lo Stato?

        Dai… sono guerrafondai, ma mica scemi completamente! 🙂

      • Luigi scrive:

        Perchè sono giudei, mica scemi 🙂

        Se per quasi venti secoli – o giù di lì – si sono ripetuti ogni volta “l’anno prossimo a Gerusalemme”, oserei dire che la pazienza sia loro virtù preclara.

        Inoltre se è militarmente fattibile, non lo è ancora a livello strategico. Prima si devono mettere in sicurezza i giacimenti metaniferi al largo di Gaza.

        Comunque l’obiettivo è quello. Ci arriveranno?

        Ciao.
        Luigi

        • PinoMamet scrive:

          Beh per Gerusalemme c’han messo venti secoli, e ancora non è conquistata del tutto (secondo l’ONU perlomeno)…
          non c’è fretta 😉

  220. mirkhond scrive:

    Gentiloni ha spiegato il punto di vista tradizionale della diplomazia italiana.
    Non mi sembra però che abbia contestato Liberman.
    Che infatti l’ha invitato in Israele.
    Siamo vass..ehmmm….alleati di Israele! 🙂

  221. mirkhond scrive:

    Peucezio

    Ti ringrazio per la risposta da amico quale sei.
    Mi sono espresso male, utilizzando il concetto di “ideologia”, che, effettivamente è astratto, fuorviante, nonché fonte di fanatismo.
    Vedasi ieri i giacobini e i bolscevichi, oggi l’isis….
    Io intendo condivisione di modi di vedere la vita, su cui fondare affetti e amicizie.
    Don Paolo è un rivoluzionario di professione, che però, se ti capiterà di leggere Vino e Pane, riceverà tante di quelle delusioni dal Partito a cui ha sacrificato TUTTO, che alla fine, si riaprirà proprio all’amore di Cristina, pur restando sempre un socialista.
    La quale Cristina invece, è sempre la stessa, e non ha mai cessato di amarlo, chiedere di lui, preoccuparsi per lui ed attendere e sperare nel suo ritorno.
    E alla fine, scoperto chi è DAVVERO, darà la sua giovane vita, sbranata da un branco di lupi, nella neve di dicembre, nel vano tentativo di trovargli un rifugio, per salvarlo dalla caccia della polizia politica….

    • Peucezio scrive:

      “Io intendo condivisione di modi di vedere la vita, su cui fondare affetti e amicizie.”

      Siamo pienamente d’accordo allora.
      Ma allora, continuo a chiedermi, perché tiravi in ballo il sopposto animalismo di Miguel e perchP a volte dici che alcune persone in questo blog non ti apprezzano e non ti comprendono, solo in virtù di discussioni storiche del tutto accademiche che hai avuto con loro?

      • mirkhond scrive:

        Perché, come già Luigi con la sua battuta sull’Oltrarno, mi era sembrato di aver urtato la sensibilità di Miguel….
        Con cui invece, c’è stato un chiarimento. 🙂

        • Peucezio scrive:

          Mi fa molto piacere.

          Ma la prossima volta che dici che qualcuno del blog ti odia e ti considera un nemico personale, perché avete riscontrato idee diverse sulla storia dell’Impero ottomano o sugli Hurriti, non mancherò di ricordarti quello che stiamo dicendo oggi! 🙂

  222. Moi scrive:

    @ PINO

    Ma i confini “tradizionali” di Israele … non sarebbero in effetti tutti i luoghi menzionati nella Bibbia Ebraica ?

    • PinoMamet scrive:

      Secondo una teoria sì.

      Ma nell’Ebraismo ci sono sempre tre o quattro teorie contrarie, quindi non c’è problema 😉

      anche perché poi questi nomi vengono sdoppiati o striplati 😉 per indicare altro: Ashkenaz diventa la Germania-Europa orientale, Sfarad la Spagna, e gli italiani, a parte abitare nell’Isola della Rugiada Divina, che non è poi così male (I-tal-Ya), sarebbero anche edomiti (!) per una identificazione antica tra Edom-Esaù e Roma…

      non so dovuta a cosa, fatto sta che i Romani, in senso lato, quindi anche italiani, sono considerati appunto i “fratellastri”, i “gemelli diversi” degli ebrei…
      sempre secondo una teoria 😀

      io poi non so bene se c’entri, ma ci sono a volte strane assonanze tra aramaico e latino (la preposizione “de” per esempio, usata in modo identico, e che non trovo in altre lingue né semitiche né indoeuropee… ma c’è anche altro, solo che non mi sovviene).
      Probabilmente è tutto un caso, ma non escluderei che questo caso abbia influenzato il mito di cui sopra.

  223. mirkhond scrive:

    Però facciamo un altro esempio

    Supponiamo che io fossi un ufficiale austriaco nel Lombardo-Veneto del 1848.
    Dovunque caos, rivoluzioni, tricolori, l’Austria che sembra ad un punto dal crollo definitivo.
    Molti soldati disertano, i più perché ne hanno abbastanza di 8 anni di leva (stabilita nel 1845), altri perché attratti dai richiami patriottici dei moti di Milano e di Venezia.
    Torno a casa, e scopro che la mia adorata fidanzata nutre sentimenti tricolorati e vorrebbe spingermi a sposare la causa, a DISERTARE, a venir meno al mio giuramento e alla mia DEVOZIONE di soldato verso l’imperatore.
    Tanto, mi dice lei, l’Austria è al tramonto, i popoli si ribellano, tra poco nascerà l’Italia.
    Io NON CI STO.
    Me ne fuggo schifato, e raggiungo Radetzky e coloro che, NONOSTANTE TUTTO, tengono alta la bandiera dell’Aquila Bicipite Nera in campo giallo.
    Io la giubba bianca non me la cambio per una rossa.
    E faccio il mio dovere, PERCHE’ CI CREDO.
    Dunque, stando a te e a Tortuga sono un coglione che ha sacrificato l’amore per una str… per una ragazza, solo perché ho la COCCIUTAGGINE “croata” di voler restare fedele ai MIEI IDEALI.
    Eh no, cari! No! I miei ideali non sono in vendita per un piatto di lenticchie!
    Anche se a me le lenticchie piaccionio fin da bambino!

    • Tortuga scrive:

      Ma non sei un ufficiale austriaco nel lombardo veneto 😉

    • Peucezio scrive:

      “Dunque, stando a te e a Tortuga sono un coglione che ha sacrificato l’amore per una str… per una ragazza, solo perché ho la COCCIUTAGGINE “croata” di voler restare fedele ai MIEI IDEALI.”

      Beh, con affetto, francamente sì!
      Io non credo negli ideali pubblici, sociali, politici.
      Hanno fatto troppi danni e troppi morti.
      Gli unici veri ideali sono privati, sono quelli legati alla propria famiglia, ai propri figli, ai propri affetti e ai propri amici. E sono le uniche cose che valga la pena di difendere.

      E’ che in società comunitarie di tippo arcaico le due cose coincidevano. Per cui uno davvero andava in guerra per difendere la sorella, ilcugino, il vicino di casa con cui viveva gomito a gomito da decenni.
      Ma nel mondo moderno, di cui tutti gli ideali politici di cui parliamo sono un prodotto, ci si sacrifica per finzioni alienanti e non umane, per astrazioni pure. E questa secondo me, se non è coglionaggine, è follia.

      • mirkhond scrive:

        Capisco, ma mi permetto umilmente, di NON condividere.
        Chi non è con me, è CONTRO di me!

        • mirkhond scrive:

          Non c’è amore, se non c’è condivisione.

        • Peucezio scrive:

          Non ho capito che cosa non condividi.
          Guarda che l’idealità astratta dai rapporti e dalle comunità è un portato della modernità giacobina e rivoluzionaria.
          E infatti i rivoluzionari e gli idealisti, prima liberali e poi marxisti, hanno fatto miliardi di morti.
          E tutti quei danni all’umanità e al mondo che tu lamenti.

      • Tortuga scrive:

        Pensa Mirk che se avessi avuto una figliola che mi voleva sposare il Peucezio che è sedevacantista avrei concesso subito benedizione agli sposi e mi toccava pure partecipare ad un matrimonio sedevacantista :D, io buddhista!

  224. mirkhond scrive:

    Ma ne condivido i valori di fondo! 😉
    Io sono attratto dai valori NON negoziabili.
    Ecco perché sono sempre stato attratto dai monoteismi abramitici (+ lo Zoroastrismo, o meglio Zarathushtra).
    ciao!

    • Tortuga scrive:

      Va benissimo, ma allora sii felice così. Non capisco lamentarsi.
      Dubito che potrai trovare una donna che vorrebbe sposare un ufficiale austriaco 😉

    • Peucezio scrive:

      Per me non esistono valori, esistono gli uomini, che sono gli unici portatori di valore. Cioè il fondamento di ogni valore sono le persone, anche perché fuori dall’umano, in natura, non ci sono valori: il valore è un’attribuzione umana, non è un dato intrinseco delle cose.

      Credo nei popoli, ma perché il popolo, l’ethnos è la strutturazione della vocazione sociale insita nell’uomo.
      Potrei persino dire che i popoli sono più importanti degli uomini, come affermazione estrema e paradossale, ma se anche così fosse, sarebbe perché il legame è superiore all’individuo, perché il senso stesso della vita sta nella relazionalità, ma sempre di relazioni fra le persone si tratta, non di principi o valori che trascendano gli uomini.

      • mirkhond scrive:

        Falso.
        Visto che ti scontri con Maurizio e a volte con Pino, per difendere il sedevacantismo!
        Non diciamo bugie, per favore!

        • Peucezio scrive:

          A me non me ne frega un cazzo del sedevacantismo e apprezzo Pino al di là di qualsiasi sua idea sulla Chiesa, il sedevacantismo e tutto il resto.
          Ma, cavoli, non ti basta la controprova del fatto che Pino mi stima e mi considera, malgrado lui professa la religione ebraica e io sono un convinto e dichiarato antisemita?? Ci vuole una prova più di questa?

          E credi che io nutra una qualche forma di ostilità personale verso Mauricius?
          Mi è un po’ antipatico telematicamente, ma non avrei nessun problema a incontrarlo di persona e facilmente finirebbe a pacche sulle spalle e bevute e cantate insieme.

        • habsburgicus scrive:

          questa volta Peucezio ha non solo ragione, ma straragione !
          che le proprie, talora diversissime, posizioni politiche e ideologiche NON CONTANO ASSOLUTAMENTE NULLA per le amicizie e tanto più per i “semplici” rapporti di stima reciproca !
          e il dissenso, magari forte, fortissimo su una/più questioni, non vuol dire NULLA a livello umano !!!

          P.S
          su una cosa però Peucezio è stato un po’ pinocchiesco 😀 (ma capisco anche perché ha detto così), sul sedevacantismo 😀
          è vero che da un po’ ne parla sempre meno e malvolentieri (ripensamento ?) tanto che se non avessi letto suoi post arcaici mai ipotizzerei un suo eventuale sedevacantismo (tranne durante qualche battibecco con Mauricius), tuttavia ALMENO UNA VOLTA non era così indifferente al sedevacantismo come farebbe presagire la colorita espressione usata 😀
          ciò va detto…ma, ripeto, l’iperbole era giustificata dal contesto 😀

        • Peucezio scrive:

          ” l’iperbole era giustificata dal contesto ”

          Sì, diciamo che “non me ne frega un cazzo” era un’espressione un po’ forte.
          Però, come ormai avranno capito tutti coloro che mi conoscono telematicamente da tempo, per me queste cose afferiscono più a una dimensione storico-culturale ed estetica che esistenziale.
          Sul piano esistenziale rimpiango le dimensioni comunitarie, più sane, del passato, ma non è che oggi una messa tridentina mi può restituire quel mondo: è un brandello, un pallido riflesso di un senso del sacro ormai estinto, come lo sono gli antichi monumenti, che non fanno più parte integrante di un modello di vita, ma diventano solo una cornice, bella, ma nient’altro.

          Inoltre, questo sì, ritengo il sedevacantismo, come ogni posizione reazionaria, un sano argine (anche se quasi irrilevante come capacità di influenza) contro l’orrore contemporaneo e ritengo la Chiesa postconciliare qualcosa di orrendo, osceno, sia nei riti che nelle professioni e negli orientamenti pubblici (che poi abbia dei meriti sul piano privato, sociale, perché ci sono preti modernisti che in fondo sono bravissime persone, è un altro conto).
          ma ciò non significa che mi identifichi in tutto ciò che la Chiesa preconciliare è stata o che ritengo che il male sia apparso dal nulla negli anni ’50-’60.
          La Chiesa controriformista ha fatto un’opera di modernizzazione, di sradicamento di forme radicate e pluralistiche di sacro (le cosiddette “superstizioni”: è un termine che, ogni qual volta sento pronunciare, mi piacerebbe dare uno schiaffo in faccia a chi lo usa, ammenoché non lo dice in senso positivo), ha liquidato molta parte della religiosità medievale, ha semplpificato, appiattito, “piallato”, come dice Mirkhond, impoverito.
          Ma in fondo il problema è originario, di lì la mia distanza verso il monoteismo in genere e, ancor più in generale, verso le religioni dell’Età Assiale. Ma qui torniamo un po’ troppo indietro e rischiamo di sviare dal discorso iniziale.

        • habsburgicus scrive:

          Ma qui torniamo un po’ troppo indietro e rischiamo di sviare dal discorso iniziale.

          e sviamo, allora !
          il discorso sarebbe interessantissimo 😀
          anch’io non sono entusiasta dei monoteismi…donde la mia simpatia teorica per il paganesimo, ma quello romano e dunque anche greco…non quello orientale, tranne i culti solari..ho sempre trovato ragionevole, ancorché idolatra, il culto al vecchio Sole 😀
          ancora una volta, forse, con la consueta rozzezza 😀 aveva ragione la Buonanima, quando disse ad un Ciano allibito, verso l’inverno 1941
          “io son cattolico, ma non cristiano”….e a Ciano confuso, continuò “si perché il cattolicesimo è la paganizzazione del cristianesimo” !
          il vecchio Ben non conobbe il Concilio 😀 (la cui essenza profonda è appunto la ri-giudaizzazione e dunque, se si può dire, la de-romanizzazione)
          sul ruolo de-mitizzante, e in nuce foriero di gravi avvenimenti delle pur commendevoli riforme tridentine, siamo di nuovo in sostanza d’accordo
          tuttavia io sono più “tridentino”, direi anzi “barocco-gesuitico” :D…fine XVI e XVII secolo è per certi aspetti la società quasi perfetta, non tanto il Medioevo !
          in più, e so già che è una contraddizione-ma la contraddizione è connaturata all’essere umano, temo :D, ho appreso a rispettare il puritanesimo, quello VERO, della New England-non le tante imitazioni 😀
          Miguel intuisce perché 😀 basti dire un motivo, l’interesse per la cultura

        • Peucezio scrive:

          “ancora una volta, forse, con la consueta rozzezza aveva ragione la Buonanima, quando disse ad un Ciano allibito, verso l’inverno 1941
          “io son cattolico, ma non cristiano”….e a Ciano confuso, continuò “si perché il cattolicesimo è la paganizzazione del cristianesimo” !”

          Ma il Duce ha detto proprio questo?
          E’ documentato nei diari di Ciano?

        • habsburgicus scrive:

          si…c’è nei Diari
          credo inverno 1940/1941, ma di questo non sarei sicuro..
          forse l’anno dopo

        • mirkhond scrive:

          Per poi Mussolini dopo il 25 luglio 1943, durante la sua prigionia, si convertì al Cattolicesimo.
          Pare, dopo aver letto la Vita di Gesù dell’abate Ricciotti.

  225. mirkhond scrive:

    Io non sono felice.
    Ma è inutile parlare se non ci si capisce…
    Purtroppo avessi ancora la mia brava dottoressa, troverei un altro spazio su cui sfogarmi, in modo da non rompervi le scatole!

  226. Moi scrive:

    Credo che Massimo Fini intenda “sacrosanto” in senso ironico secolarizzato di “lo voglio fare senza che nessuno rompa i maroni”… dài, mo’ régaz’ bona lé freezarsi negli Anni Cinquanta !

  227. PinoMamet scrive:

    Ragàz, angolo della sgradevolezza: mi perdonate?

    Mirkhond, al quale auguro tutto il bene del mondo, ha già uno psichiatra.
    Laureato e specializzato, mi auguro.

    Lo lasciate fare il suo lavoro? e lasciate Mirkhond in santa pace?? già deve essere stressante avere a che fare con uno psichiatra vero…

    e caspita, uno viene su un blog per litigare un po’ su Medio Oriente, storia antica e moderna, linguistica e attualità, e trova anche lì pieno di gente che lo vuole salvare!!
    😀

    Lancio la campagna FREE MIRKHOND da quelli che lo vogliono salvare!!
    Lo stimo troppo (col massimo rispetto per ognuno di voi, davvero) per pensare che ne abbia bisogno.

    • Peucezio scrive:

      Pino, poi maagari ne parliamo in separata sede, ma visto che hai toccato questo tema, al di là del caso specifico di Mirkhond, lo psichiatra è uno che ti imbottisce di farmaci per tenere a bada i sintomi, non è uno che ti fa risolvere i tuoi problemi, nemmeno in piccolissima misura.
      Allora, se uno è un pazzo violento, allora i farmaci ci vogliono e probabilmente non è curabile in altro modo.
      Ma non è che uno non vive, o non gli si dà un consiglio pratico per uscire dal suo guscio e avere una maggiore vita relazionale, visto che è solo e giustamente se ne lamenta, perché c’è lo psichiatra e ci deve pensare lui.

      Comunque, con le dovute eccezioni, Dio ci guardi dagli psichiatri e dalla maggior parte dei medici in genere.

    • habsburgicus scrive:

      campagna FREE MIRKHOND

      Se posso dire la mia e facendo subito una premessa (che tanto, lo so, non servirà a niente :D) e cioè che io sono fra quelli (più o meno tutti qui a dire il vero) a cui NON dà assoutamente alcun fastidio se Mirkhond si sfoga anche a livello personale (purché non attacchi me :D) e, anzi, se ciò lo fa stare un po’ meglio sono anche felice (in più alcuni dei suoi interventi personali sono stati di una profondità grandissima che ci spinge a riflettere..ce ne fossero tanti commenti così !),
      debbo però aggiungere che il discorso di Pino, ineccepibile,ha una debolezza intrinseca:
      sarebbe VERISSIMO AL 100 % SE Mirkhond non avesse già lui, più volte, parlato e riparlato (e secondo me, lo ribadisco, legittimamente !) di suoi fatti “privati”
      allora è ,logico che ci sia qualcuno che voglia provare ad essergli d’aiuto….peggiorando solo le cose, come è umano 😀

  228. mirkhond scrive:

    Grazie Pino.

    Da quasi-amico 🙂 hai capito meglio di tutti, i guasti che possono provocare i “veri” amici.
    Tipo gente che amichevolmente, amorevolmente, affettuosamente, ti stressava in ogni modo perché tu rinnegassi l’Islam, i Borbone, gli Asburgo, l’Austria, per dire solo quelli che adesso mi vengono in mente (e cito casi storicamente accaduti 🙂 ).
    Mio padre mi diceva che dai nemici mi guardo io, ma dagli AMICI mi guardi IDDIO.
    Per fortuna che non mi smuovono di un grammo, e più insistono peggio è! 🙂
    Purtroppo la mia psichiatra brava, è mancata in seguito ad un brutale omicidio, più di un anno fa, e quella che ho ora, purtroppo la vedo poco per difficoltà logistiche.
    Purtroppo non so tenermi le cose dentro, e ho bisogno di uno sfogo.
    Però se Miguel, e molti di voi, trovate insopportabili le mie continue geremiadi, potete dirmelo tranqullamente, e farò fagotto…
    Limitandomi solo ad alcuni interventi storici….
    E sperando di trovare chissà dove, un altro sfogatoio….
    Amen!

  229. mirkhond scrive:

    Su Peucezio

    Mi ricorda Gregorio di Nissa.
    Il quale parlando di Costantinopoli del tardo IV secolo dopo Cristo, scriveva:

    – Se domandate il prezzo del pane, vi risponderanno che il Figlio è inferiore al Padre! –

    Questo mi sembra Peucezio.
    Che parla di concretezza, ma in realtà usa concetti altamente sociologici-filosofici inseparabili da un ’68 che pure in buona fede disprezza.
    Almeno Tortuga non è reazionaria, e si sente estranea al nostro mondo ideale….
    Ma tu….
    Ti prego!

  230. mirkhond scrive:

    Il problema di Peucezio è che, in perfetta buona fede e senza probabilmente rendersene pienamente conto, vuol costringermi ad accettare a tutti i costi una realtà che lui stesso, in privato e pure qui, è il primo a schifare….
    Assurdo! 🙂

  231. mirkhond scrive:

    “A me non me ne frega un cazzo del sedevacantismo”

    Attento Pinocchio :), che il naso ti sta diventando lungo! 🙂

    “e apprezzo Pino al di là di qualsiasi sua idea sulla Chiesa, il sedevacantismo e tutto il resto.”

    Non saprei, comunque….

    “Ma, cavoli, non ti basta la controprova del fatto che Pino mi stima e mi considera, malgrado lui professa la religione ebraica e io sono un convinto e dichiarato antisemita?? Ci vuole una prova più di questa?”

    Pino sì. Ma tu ne suoi confronti? 😉

    “E credi che io nutra una qualche forma di ostilità personale verso Mauricius?”

    Francamente, SI.

    “Mi è un po’ antipatico telematicamente”

    Hai detto niente!

    ” ma non avrei nessun problema a incontrarlo di persona e facilmente finirebbe a pacche sulle spalle e bevute e cantate insieme.”

    Contento te, se provi piacere nel masochismo…. 🙂

    • Peucezio scrive:

      Che ti devo dire.
      Applichi a me i tuoi schemi e ti meravigli che io non sia ostile alle persone per le loro idee.
      Trovo più maoschistico isolarsi da tutti perché si hanno opinioni diverse sugli Hurriti o sulle guerre napoleoniche.

  232. mirkhond scrive:

    “Ne dubito fortemente.”

    Ovviamente! 😉

    “Esistono tranquillamente le ambasciate…”

    Esistono “tranquillamente” ANCHE le ambasciate.
    Però certi affarucci, si sbrigano più facilmente, nel SEGRETO della DISCREZIONI di accordi NON SCRITTI tra “gentiluomini”, eh! 🙂

    • PinoMamet scrive:

      Mirkhond

      scusami eh? ammettiamo che la politica estera italiana sia dettata direttamente da Israele. (Non è così, ma visto che ci credi…)
      Anche così, che cavolo di motivo avrebbero di passare per Pacifici??

      Pensi che non esistano altri “gentiluomini” che possano fare, a maggior titolo e con maggior discrezione, gli stessi “accordi non scritti”?

      Insomma, su, non passiamo dalla teoria dello sbilanciamento pro-israeliano (anche se in Israele pensano l’opposto! 😉 ) alla paranoia pura e semplice, dai!

      • mirkhond scrive:

        Non ho detto tutta la politica estera italiana.
        Ma solo quella relativa ad Israele, e alla Questione Palestinese ad esso strettamente interconnessa.
        Poi, se vuoi dire che Pacifici è solo una ruota del carro, d’accordo.
        Però lo sbilanciamento filoisraeliano di almeno un tredicennio di politica italiana è evidente, rispetto all’epoca di Craxi e Andreotti.
        Basta soltanto confrontare i telegiornali di 20-25 anni fa, e quelli di oggi.

      • PinoMamet scrive:

        Sì, secondo me la politica estera italiana nei riguardi di Israele/Palestina (mi riferivo a quello) è diventata più filo-israeliana negli ultimi, boh, 20 anni.

        Credo che la vera svolta la abbiano data i governi Berlusconi.

        • mirkhond scrive:

          Berlusconi indubbiamente, essendo in una posizione politica interna fortemente precaria, per via delle sue vicende giudiziarie.
          E dunque bisognoso di potenti appoggi stranieri, vedi Usa e Israele.
          Però anche la sinistra si è adeguata.
          Ricordo ancora la lingua di legno di Fassino, in occasione dell’operazione “piombo fuso” dell’inverno 2008-2009, in cui, cautissimamente, esprimeva qualche sorvegliatissima critica nei confronti della suddetta campagna militare contro Gaza….

      • roberto scrive:

        esattamente la politica italiana nella questione palestina/israele in cosa consiste?

        sono d’accordo sul fatto che da berlusconi in poi siamo più filo israeliani nel senso che prima deploravamo con più energia “il muro della vergogna” ora “il barbaro attentato”.

        ma deplorazioni a parte?

        • PinoMamet scrive:

          Secondo me, nei fatti, è cambiato pochissimo, per quanto riguarda le proposte per la “pace in Medio Oriente”; oltretutto quelle italiane, a parte che poco influenti, non fanno che ricalcare quelle europee;

          invece credo che, mentre ai tempi più che l’equidistanza c’era una “equivicinanza” ai palestinesi (il termine credo sia di conio andreottiano, “siamo passati da equidistanti a equivicini”, una roba del genere) adesso le cose siano all’opposto.

        • Z. scrive:

          Veramente le critiche al “muro della vergogna” mi risulta fossero iniziate proprio una decina d’anni fa, con Berlusconi al governo, quando partì la costruzione del muro.

          Comunque, per farla breve, a me pare che l’Italia semplicemente non abbia una politica estera. O forse è così sottile che io – da ignorante – non riesco a vederla.

  233. Peucezio scrive:

    Miguel,
    “Infatti, l’Islam non è per nulla medievale.

    E’ un dispositivo asciutto, adattabile a innumerevoli ambienti, dal mercato della metropoli dell’ottavo secolo al centro commerciale di oggi, senza bisogno di alcun accessorio tipo chiese, preti o altro, tranne un po’ d’acqua pulita, un buon senso dell’orientamento e un tappetino, sostituibile alla bisogna con cartoni.

    Non a caso diventa periodicamente iconoclasta, e per distruggere “l’eccesso”, adopera con assoluta tranquillità i bulldozer.

    Non vedo perché non possa conciliarsi con grattacieli, elettronica, trasporti intercontinentali e tutto il resto.

    In questo sta la radicale differenza con il cristianesimo.”

    Ti segnalo questi due articoli, uno di Blondet, che a sua volta ne traduce uno in lingua inglese:
    http://www.effedieffe.com/index.php/images/stories/header-menu/plugins/system/pc_includes/images/stories/images/stories/foto2009/index.php?option=com_content&view=article&id=308993:ecco-la-mecca-in-mano-ai-wahabiti-per-fortuna-il-vaticano-e-diverso&catid=83:free&Itemid=100021
    http://www.ilnodogordiano.it/?p=9172#more-9172
    In quello di Blondet l’accostamento con il cattolicesimo buonista alla Bergoglio è un po’ forzato, ma, insomma, credo non vadano lontano dal cogliere l’essenza del fenomeno.
    L’Occidente ha solo da imparare da questi criminali: il suo anticlericalismo è dilettantesco e velleitario in confronto.
    Questi sono più bravi a fare tabula rasa del sacro di Robespierre, Marx e Mao Tze Tung messi assieme. Non ho ancora capito cosa aspetta Odifreddi a diventare salafita e magari ad arruolarsi nell’ISIS: lì troverebbe la sua patria d’elezione, altro che la clericale Italia coi suoi padri pii e i suoi cascami superstiziosi.

  234. mirkhond scrive:

    Veramente, l’avevo già postato io, ieri. 🙂
    Odifreddi sa benissimo che la libertà di sproloquiare la puo’ trovare solo qui.
    L’isis o i wahabiti, gli avrebbero già mozzato la testa da tempo, se provava a dire del Corano, solo un decimo di quello che ha detto sulla Bibbia….

    • Peucezio scrive:

      “Veramente, l’avevo già postato io, ieri. ”

      Sono veramente distratto…
      Quale dei due comunque avevi postato?

      ” Odifreddi sa benissimo che la libertà di sproloquiare la puo’ trovare solo qui.
      L’isis o i wahabiti, gli avrebbero già mozzato la testa da tempo, se provava a dire del Corano, solo un decimo di quello che ha detto sulla Bibbia….””

      E’ normale: fra integralisti ci si fa a pezzi.
      Anche i rivoluzionari laicisti ammazzavano i sacerdoti.
      Si tratta solo di capire chi è il più estremista, quello che fa il passo in più.
      Un po’ come i comunisti negli anni ’70: ognuno era più a sinistra dell’altro e, se poteva, gli sparava un colpo in testa, in una rincorsa virtualmente all’infinito.

      Oggi in Occidente non si perseguità più, perché si è capito che il consumismo è un sistema più subdolo per dissolvere il sacro, mentre quelli dell’ISIS, con la loro violenza, si creano dei nemici e provocano delle reazioni, rallentando il processo.
      Ma per quelle realtà, probabilmente questo è l’unico modo e uno pià morbido non avrebbe presa.
      Ecco perché a noi gli ipermercati, a loro ancora gli sgozzamenti, come da noi due secoli fa.

      • Peucezio scrive:

        Aggiungo (più tardi rispondo anche a Pino), che l’Islam, da un certo punto di vista, è più avanti, nella desacralizzazione, rispetto all’Occidente, almeno in potenza, perché il cristianesimo, del cui retaggio comunque anche l’Occidente più laicizzato non può non risentire, ci sono una serie di elementi di mediazione, a partire dalla stessa Trinità e dalla figura di Cristo, del Dio-uomo, mentre nell’Islam non c’è nulla di tutto questo, è un monoteismo puro, astratto, integrale, privo fin dall’origine di qualsiasi mediazione (anche se poi le forme di cultualità locale e popolare l’hanno continuamente un po’ ricreata).
        Per questo sostengo che, se il vettore della storia non s’inverte (cosa che è successa in mille occasioni, perché, grazie a Dio, la storia non è lineare) l’Islam è la religione globale del futuro.

      • mirkhond scrive:

        Quale dei due comunque avevi postato?

        Quello sulla Mecca/Vaticano/Supermercato… 🙂

    • PinoMamet scrive:

      ” perché si è capito che il consumismo è un sistema più subdolo per dissolvere il sacro”

      Secondo me- e bada che entro in fase “volo pindarico”- il sacro è legato alla natura.
      Non lo dico da new-agearo, sia chiaro. Però se ci pensi: cacci un cervo, preghi che si fermi, che entri nella trappola, o che ti dia il tempo per tirare la freccia, lo uccidi- il sangue che sgorga; la terra;
      è sacro . Chi ha creato il cervo? chi te lo ha fatto incontrare nel tuo cammino? dipende forse da te? è sacro .

      Semini il grano, o il mais. Cresce. Preghi che piova, non troppo e non troppo poco, al momento giusto. Piove. Lo raccogli, lo pesti, ci fai il pane per mangiare e la bevanda per inebriarti, col suo sacrificio (John Barleycorn, ma anche il Cristianesimo e un sacco di riti nativi americani) tu vivi; e lo ripianti e lo rivive…
      da chi dipende tutto questo? da te in parte (“frutto della terra e del lavoro dell’uomo”) ma in buona parte da chi?
      è sacro .

      Ma ora? Vai al supermercato, chi ci ha messo la bibite e le merendine? Quel tizio lì con la maglietta con scritto sopra Esselunga, ha scaricato gli scatoloni da quel camion parcheggiato lì fuori.
      Cosa c’è di sacro? Ben poco, casomai ci sarà il sociale .

      Perciò siamo entrati nell’epoca del sociale .

      • Peucezio scrive:

        Il tempo di mettere meglio a fuoco la questione.
        Presto ci ritorno.
        In ogni caso, sono un po’ scettico sul fatto che c’entri così strettamente la natura.
        E’ un po’ come dire che la base del cristianesimo è il legno, perché di quel materiale sono fatti i crocifissi.

  235. Miguel Martinez scrive:

    Per Pino Mamet

    “Mi sa che stai sbagliando persona, perché su questo blog il Popolo Eletto viene criticato tutti i giorni, e il più delle volte mi limito a far notare le citazioni sbagliate dal Talmud.”

    Confermo entrambe le affermazioni 🙂

  236. Miguel Martinez scrive:

    Per PinoMamet

    “Mirkhond, al quale auguro tutto il bene del mondo, ha già uno psichiatra.
    Laureato e specializzato, mi auguro.

    Lo lasciate fare il suo lavoro? e lasciate Mirkhond in santa pace?? già deve essere stressante avere a che fare con uno psichiatra vero…”

    Concordo in buona parte – non del tutto, nel senso che comunque la buona salute mentale si vive in un contesto più ampio, tanto che in Italia i servizi pubblici di salute mentale sono volutamente strutturati su base territoriale.

    Il problema è che Mirkhond tende a fare affermazioni interessanti a cui io rispondo, come rispondo a quelle di Moi o tue o di altri. Io rispondo senza usare i guanti, come faccio con Moi o con te, e Mirkhond a volte risponde in merito, a volte risponde dicendo che “teme di essersi giocato la mia amicizia”.

    E’ qui che diventa difficile il confine tra la discussione – l’unica cosa che sono in grado di offrire – e l’aiuto, che non sono in grado di offrire.

  237. mirkhond scrive:

    “E’ qui che diventa difficile il confine tra la discussione – l’unica cosa che sono in grado di offrire – e l’aiuto, che non sono in grado di offrire.”

    Miguel

    Il solo fatto che mi permetti di esprimermi liberamente da quattro anni e mezzo qui, pur ovviamente con le legittime e naturali differenze di vedute, è davvero il massimo di aiuto che tu possa darmi.
    E senza avermi mai conosciuto di persona….

  238. Tortuga scrive:

    la buona salute mentale si vive in un contesto più ampio

    Credo sia proprio quello che si cercava di esprimere in vario modo.

  239. Miguel Martinez scrive:

    Per Peucezio

    “Aggiungo (più tardi rispondo anche a Pino), che l’Islam, da un certo punto di vista, è più avanti, nella desacralizzazione, rispetto all’Occidente,”

    Sì e no, perché l’Islam un sacro ce l’ha, ed è il corpo umano.

    Da lì l’enorme (e per altre culture difficilmente comprensibile) importanza delle abluzioni, dei gesti della salaah (che è piuttosto lontana dalla nostra nozione emotiva di “preghiera”), della circoncisione, del hijab, dell’abbigliamento, della pronuncia della lingua araba, dell’alimentazione, dei profumi, persino della postura o del modo di compiere piccoli gesti quotidiani.

    I centri commerciali o le tombe divelte sono aspetti della modernità che creano pochi problemi; ma il corpo resta intoccabile, e spiega gran parte delle resistenze islamiche.

  240. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Il solo fatto che mi permetti di esprimermi liberamente da quattro anni e mezzo qui, pur ovviamente con le legittime e naturali differenze di vedute, è davvero il massimo di aiuto che tu possa darmi.”

    Sono contento, ma ricordati il prezzo: che posso dissentire liberamente con ciò che scrivi, senza che tu ti senta minimamente non apprezzato come persona!

  241. mirkhond scrive:

    “Se una volta di queste decidi di spiegarti, ti leggo volentieri.”

    Spero, per l’ultima volta, che ti renda finalmente conto che:

    1) mi stai rompendo i coglioni da quasi una settimana.
    2) che io ti sto rispondendo ad libitum, ma tu NON capisci.

    Detto questo, nella mia vita ho tutti i difetti di questo mondo, ma un “merito” credo di averlo, e cioè di aver sempre PARLATO CHIARO, perché non sopporto gli equivoci, non sopporto chi mi dice : – ah! però! mi hai deluso! non me lo aspettavo da te! mi meraviglio di te! ecc.
    A me è sempre piaciuto chiarire SUBITO come le stanno le cose, a costo di inimicarmi o di giocarmi le potenziali amicizie e affetti di chi mi trovo davanti.
    Mi rendo conto che ciò possa essere sgradevole, spregevole, asociale, maleducato, insensibile in un mondo in cui i rapporti umani sono dominati al 90% dall’IPOCRISIA.
    E questo non solo oggi, ovviamente, ma da SEMPRE!
    Ecco perché sono SOLO.
    Riesci finalmente a capirlo UNA VOLTA PER TUTTE?
    Io NON TI HO CHIESTO NIENTE, salvo qualche aiutino per i problemi del mio computer, o per qualche piccola traduzione dal Russo.
    Ma non certo perché tu possa risolvere i miei problemi esistenziali.
    Capisco il tuo affetto, la tua amicizia sincera, ma credimi sei solo l’ultimo arrivato di una lunga serie di persone che ci hanno tentato, e hanno fallito TUTTE!
    Già l’ho accennato, ma lo approfondisco volentieri.
    Quando avevo 8 anni, io e mia sorella fummo invitati ad una festicciola di compagni di classe.
    Mio padre ci accompagna, ma, sulla porta di casa dei genitori di uno dei nostri compagni di allora, io non entro e me ne torno VOLUTAMENTE a casa con mio padre, a differenza di mia sorella che invece alla festicciola ci va!
    Il giorno dopo la maestra, convoca mio padre SCIOCCATA dal mio VOLONTARIO rifiuto di partecipare da una festicciola che non mi diceva NIENTE!
    E da ALLORA, è tutto un parlare di farmi socializzare, mandarmi in palestra, fare questo e fare quello.
    E a cui io ho sempre detto di NO!
    Mentre invece mi trovavo a mio agio con mio padre, con alcuni zii, con mio nonno.
    Solo all’università le cose cambiarono un poco, facendo cose che mi appassionavano, conoscendo persone con cui condividere la mia devozione per i Borbone-Napoli, e dare sfogo ai miei più profondi sentimenti RETROGRADI, che tanto scandalizzano Tortuga! 🙂
    E poi altre liti furibonde con docenti animalisti, terzomondisti, gente che esaltava i sacrifici umani mesoamericani precolombiani, nazionalisti irredentisti, fascisti austrofobi, comunisti drogati dei centri sociali, difensori del matrimonio dei ricchioni, gente che diceva che la Sindone è un calco di bronzo su cui un falsario del 1260-1390 avrebbe steso un telo stirandolo con un ferro da stiro ecc.
    Ci sarebbe da dire qualcosa anche sulle ragazze, ma come Jigen Daisuke, non sono bravo a raccontarle, e soprattutto non voglio raccontarle, perché mi sono ROTTO LE PALLE di gente che da quando ero piccolo mi deve dire fai questo e fai quello.
    Ora stando a te, Tortuga, ed altri io sono stato un coglione che si è bruciato amicizie, affetti, opportunità di carriera universitaria.
    Ma io non potevo fare diversamente, se mi toccano ciò che per me E’ SACRO!
    Lo vuoi capire una volta per tutte, si o no?
    Quindi soffro, soffro eccome, ma non posso svendere ciò in cui CREDO per un piatto di lenticchie!
    E io, le lenticchie le adoro! 🙂
    Concludo con una frase di Capitan Harlock :

    – Combatto solo per ciò in cui credo! –

    E ora, ti prego, piantala una volta per tutte! 🙂
    Gli ordini li ho potuti accettare solo da mia madre e da mio padre.

    • Tortuga scrive:

      Però se tu puoi dir ciò a Peucezio, allora senza ipocrisie come tu dici che ami, io per esempio penso che tutto ciò che adduci siano solo “giustificazioni” costruite per “mascherare” altro 😉

      • Tortuga scrive:

        Va da sé che puoi dire ciò che dici ed addurre ciò che adduci, però non è detto che tu ti possa ragionevolmente attendere che gli altri ci “credano” davvero, insomma, ti pare?!

        • mirkhond scrive:

          Quello che ho raccontato è tutto vero, signor giudice! 🙂
          Poi la Signoria Vostra è liberissima di non crederci! 🙂
          Però, Ella non era presente al momento in cui si sono svolti i fatti che mi videro protagonista…. 🙂
          E i teoremi servono solo a rovinare la vita a gente che si manda in galera.
          Oppure a gente che si assolve, dopo aver ridotto a poltiglia un ragazzo…..
          Il riferimento a Cucchi, non è ovviamente casuale…

        • Tortuga scrive:

          p.s.
          Ora stando a te, Tortuga, ed altri io sono stato un coglione che si è bruciato amicizie, affetti, opportunità di carriera universitaria.

          Non cominciamo a far le primedonne neh 😉 sei un ottima compagnia, se facciamo a gara non son mica tanto sicura che la vinceresti 😀
          Sono più brava io sono 😀 ne sono sicura! 😀 😀 😀

        • Tortuga scrive:

          > Quello che ho raccontato è tutto vero, signor giudice! 🙂

          E chi mai si sognerebbe di metterlo in dubbio?!
          Pensa che io c’ho a che far con gente che mi dice pure che i fatti che racconto (quando li racconto) non sono vere e che le mie percezioni sono errate.
          Immagina con che gente m’è toccato aver a che fare.

          Cmq mi piace quando diventi spiritoso così.

        • mirkhond scrive:

          Io ti credo Tortuga.
          Per questo, come ho accennato più sotto, evito il più possibile di contestarti….
          Perché ho rispetto per il tuo dolore.
          E dunque debbo sforzarmi di comprendere i tuoi punti di vista sul rapporto uomo-donna.
          Ma non posso condividerli. 🙂

        • Tortuga scrive:

          Lo so mirk che non puoi condividerli, lo so … ma non te lo chiedo e non lo pretendo, sei amico comunque, … però te li dico lo stesso 😀
          (linguaccia e pure un abbraccio)

    • Peucezio scrive:

      Mirkhond,
      la mia richiesta di chiarimenti riguardava ‘sti due messaggi:

      “Su Peucezio
      Mi ricorda Gregorio di Nissa.
      Il quale parlando di Costantinopoli del tardo IV secolo dopo Cristo, scriveva:
      – Se domandate il prezzo del pane, vi risponderanno che il Figlio è inferiore al Padre! –
      Questo mi sembra Peucezio.
      Che parla di concretezza, ma in realtà usa concetti altamente sociologici-filosofici inseparabili da un ’68 che pure in buona fede disprezza.
      Almeno Tortuga non è reazionaria, e si sente estranea al nostro mondo ideale….
      Ma tu….
      Ti prego!”

      “Sto usando il tuo linguaggio da sociologo-filosofo-pissicologo…..
      Che non incanta me, però,eh!
      Ascolta il suggerimento del non (computamente) amico Pino!”

      Che sembrano scritti da Moi, per quanto sono criptici.
      Tutto qui.
      Non ho capito tutto ‘sto sproloquio.
      Visto che parli del tuo disagio nel blog, ti ho dato dei consigli.
      E visto che sono andato a conoscere persone del blog e mi avrebbe fatto molto piacere se ci fossi stato anche tu, ho insistito un po’ in funzione della prossima volta. Non devo aver piacere della tua presenza?
      Ho insistito troppo, lo ammetto.
      Continuo ad essere assolutamente certo che ti farebbe molto bene e questa è un’opinione che non puoi cambiare.
      Ad ogni modo, io prometto di essere più discreto e meno insistente, però sappi che non sono capace di essere amico di una persona, disinteressandomi totalmente del suo destino e della sua condizione esistenziale, soprattutto se ho l’evidenza assoluta (posso sbagliarmi: parlo di ciò che sembra evidente a me) di ciò che gli potrebbe giovare e di ciò che lo danneggia.
      Quindi io non ti romperò più le palle, ma di tanto in tanto, se si organizza qualcosa, un minimo cercherò di coinvolgerti. Non puoi chiedermi di non fare almeno questo. Cioè, puoi chiedermelo, ma con scarso successo.
      Come io non riesco a convincere te a spostarti, non credo che tu riuscirai a convincermi a stare zitto del tutto: sono testardo almeno quanto te 🙂

    • Peucezio scrive:

      Questo riguardo all’amicizia.

      Poi ci sono questioni puramente logiche, di pensiero.
      Se tu mi dici che, perché si possano instaurare dei rapporti umani, si deve avere la stessa ideologia, io ho il diritto di esprimere la mia opinione totalmente contraria, così come contesterei una tesi linguistica o culturale o politica.

      • mirkhond scrive:

        Ti ringrazio, e scusami se ho alzato i toni con te.
        Cosa che non volevo, ma come ti ho accennato in privato, ho avuto una settimana pesante, non sono stato bene.
        Più i miei soliti problemi.
        Tipo un computer che poco fa si è improvvisamente bloccato, ma poi si è riavviato…
        Più du antimalware che mi hai consigliato e che non capisco ancora se li ho installati bene o male… 😉

        • mirkhond scrive:

          Riguardo alla condivisione, vedasi l’esempio dell’impossibile confronto (che sarebbe stato interessantissimo, se realizzabile) tra Pino e Kahani, sulla questione israelo-palestinese.
          Impossibile date le posizioni diametralmente antitetiche degli interessati.
          Ora se Pino e Kahani si trovassero in Terra Santa, si sparerebbero a colpi di bazooka 🙂 da due opposte barricate…..
          Ecco, cosa intendo per condivisione.
          ciao!

        • Peucezio scrive:

          Non conta installarli, devi fare una scansione.
          Un giorno di questi ci mettiamo al telefono e ti do istruzioni più precise.

          Scusami se sono stato insistente e un po’ polemico in questi giorni.
          Comunque credo tu abbia capito che l’ho fatto sempre con affetto, anche sbagliando.
          Sei una cara persona e mi spiace molto vederti infelice e probabilmente eccedo in zelo, a volte facendo peggio.
          Sopportami un po’ anche così rompicoglioni 🙂

        • PinoMamet scrive:

          “Ora se Pino e Kahani si trovassero in Terra Santa, si sparerebbero a colpi di bazooka 🙂 da due opposte barricate…..”

          esagerato! prima di tutto tu hai posizioni molto simili a quelle di Kahani, e non ho nessun desiderio di spararti…

          semmai mi trovo a disagio col suo linguaggio, diciamo… molto deciso e poco diplomatico.

          Poi penso che possa anche aver ragione su singoli punti, che c’entra, solo ho poca voglia di mettermi in discussione con uno che evidentemente ha già deciso che ho torto.

          In ogni caso non possiedo nessun bazooka!

        • mirkhond scrive:

          Era solo un esempio di come due ottime persone, innamorate delle stesse terre, ma con forti ideali tra loro incompatibili, non riescano a parlarsi tra loro.
          Perché non hanno nulla in comune…
          Questo intendevo.
          Con me è diverso perché invece abbiamo anche delle passioni in comune, tipo Lupin III ;), gli anime giapponesi (è bastato che ti abbia linkato alcune puntate di Pepero, che lo hai trovato una storia bellissima, come effettivamente è 🙂 ), un mio racconto ambientato nei primi anni dell’unità d’Italia che ti è piaciuto, ecc.
          Cioè con te ho delle cose in comune.
          Mentre tu e Kahani non avete NULLA in comune.
          Ecco perché ho accennato al bazooka! 😉

        • Peucezio scrive:

          “Ora se Pino e Kahani si trovassero in Terra Santa, si sparerebbero a colpi di bazooka da due opposte barricate…..”

          Beh, per fortuna non sono in Terra Santa.
          L’Italia è un’altra cosa: da noi le opinioni si contrappongono per gusto dialettico, nessuno in fondo ci crede davvero: noi siamo retori.
          Come due avvocati che si scannano durante il processo, ma dopo prendono il caffè insieme e si scambiano battute.
          E anche qui dentro secondo me facciamo più sfoggio di abilità oratoria che altro.
          E sono assolutamente certo che anche con quello più distante come idee da me, fra i commentatori, il giorno in cui mi ci incontrassi di persona sarebbero risate, abbracci e bevute.

          Anche perché c’è un altro aspetto che non abbiamo considerato finora.
          E cioè che in genere si risponde quando non si è d’accordo.
          Mi capita di leggere tanti interventi tuoi, di habsburgicus, di Pino e anche di altri, con cui sono pienamente d’accordo, e, anzi, sono per me quasi scontati. Che faccio, ogni volta scrivo “sono d’accordo”?
          Lo faccio quando mi pare che la cosa sia stata espressa in modo particolarmente efficace, oppure quando, per il contenuto, è tutt’altro che scontata, quindi mi stupisco che un altro la veda esattamente come me su quella questione. Ma altrimenti no.
          Ma invece, quando non sono d’accordo, mi viene spontaneo obiettare e cercare di confutare, coi miei argomenti, il ragionamento che non condivido.
          Questo genera l’impressione che io, come te, come un po’ tutti, stiamo sempre a litigare e non andiamo mai d’accordo su niente. Ma non è vero.

        • PinoMamet scrive:

          Ma io credo che con Kahani abbiamo più in comune di quanto tu creda… ed evidentemente anche lui 😉

          in ogni caso, come sai l’unica terra dove ho semrpe desiderato di trasferirmi è Napoli 😉 , inoltre non credo proprio di essere un sionista sfegatato, sono solo uno che ha degli amici israeliani, che sono persone normalissime, e si augura che una soluzione prima o poi venga trovata.

    • Peucezio scrive:

      E, infine, un’ultima osservazione, se me lo concedi.

      Se tu ci dicessi: “sono felicissimo, sto bene così, vivo secondo i miei ideali e sono contento”, nulla da eccepire.
      Invece non sei affatto felice.
      Potresto sostenere che tu hai fatto ogni sforzo per esserlo e che la tua infelicità dipende da circostanze completamente estranee a ogni tua possibilità di intervento.
      Ovviamente sono molto scettico su questo.
      Tu puoi dirmi: “sii scettico quanto vuoi, ma comunque la giri, sono cavoli miei, non tuoi, perché si tratta della mia vita”.

      Però qui subentra un’obiezione.
      Tu qui dentro della tua infelicità parli spesso. Ma ne parli in determinate circostanze specifiche.
      Tu non è che dici: “sapete che c’è? Oggi mi va di confidarvi la mia infelicità”.
      Tu ne parli come obiezione all’interno di discorsi politici, cultuali, religiosi ecc.
      Cioè tu, all’interlocutore di turno che ha un’opinione in forte contrasto con la tua (non con me: parlo di altri evidentemente), dici: “la tua visione del mondo, quelli che la pensano come te, l’applicazione delle tue concezioni, sono la causa della mia infelicità”.
      A questo punto viene spontaneo, al malcapitato, come a me o ad altri che assistiamo alla discussione, dire: “scusa, ma invece di tirare in ballo i massimi sistemi o di accusare, chessò, Z.., Mauricius o Francesco, non è che per caso con la tua infelicità c’entra anche un po’ il fatto che vivi tappato in casa?”.

      Insomma, tu qui dentro lo scontro dialettico lo cerchi e metti in gioco anche i tuoi problemi personali, mischiandoli con le questioni dottrinarie e politiche.
      Non puoi non aspettarti obiezioni sullo stesso terreno.

      • mirkhond scrive:

        “Insomma, tu qui dentro lo scontro dialettico lo cerchi e metti in gioco anche i tuoi problemi personali, mischiandoli con le questioni dottrinarie e politiche.
        Non puoi non aspettarti obiezioni sullo stesso terreno.”

        Hai ragione. Purtroppo.
        Vorrei essere più pacifico e più menefreghista.
        Invece me la prendo troppo….
        E’ uno dei miei difetti che sopporto meno….

        • Peucezio scrive:

          Che te la prendi troppo è vero.
          Ma il fatto di essere veemente e polemico qui dentro fa anche un po’ parte del gioco.
          Purché
          1) non prendi le divergenze di opinioni con questo o quello come attacchi personali,
          2) accetti poi che uno ti dia dei consigli o ti esorti a uscire da guscio per scoprire, chessò, che gli emiliani non sono tutti razzisti come tu sostieni.
          Poi tu se non vuoi non ci vai.
          Però avrai meno argomenti per parlare fondatamente degli emiliani 🙂

  242. mirkhond scrive:

    Tortuga

    Con te non voglio e non posso fare questioni! 🙂
    Per questo non sono venuto a trovarti quest’estate a Pescara! 🙂

    • Tortuga scrive:

      E a cosa devo questo “privilegio” di non poter far questioni con me? 😉
      Sei simpatico 😉 Se fossi venuto ci saremmo divertiti un casino io e te 😀

  243. mirkhond scrive:

    Al fatto che tu sei stata DURAMENTE provata dal dolore…..
    Ecco perché ti leggo, leggo ciò che pensi su di me, senza risponderti come faccio con Peucezio. 😉
    Ma non ne condivido una sola parola….
    Perché siamo figli di vissuti in gran parte differenti…
    E dunque è naturale il non capirsi…
    Ciao!

    • Tortuga scrive:

      Bah, non tutti dicono le loro, e se non le dicono non è che puoi dedurre che non conoscano il dolore.
      Cmq io non penso qualcosa in particolare di te, però ti sfrilluccico un po’ ogni tanto 😉
      A me piace prendermi un po’ in giro e ridere di me, soprattutto che certe volte mi trovo così buffa e goffa e faccio figure da pedalino bucato che la metà basta 😀

  244. Miguel Martinez scrive:

    Per Pino e Suleiman Kahani

    Suleiman Kahani è una persona che fa un lavoro incredibile di documentazione, da un punto di vista assolutamente diverso da quello che troviamo nei media italiani, sui conflitti in Medio Oriente.

    Come succede in questi casi, la preziosa capacità di focalizzare talvolta diventa possibile solo a discapito della visione generale e della flessibilità 🙂

    Sono fiero di linkarlo, il che non vuol dire che siamo necessariamente simili di spirito.

  245. mirkhond scrive:

    Volevo fare anch’io una riflessione al riguardo, visto che, leggendo con interesse il lavoro del Dottor Kahani (che, presumo, sia di origine palestinese), e condividendone in gran parte il punto di vista, avevo sollecitato un confronto, non un dialogo a cui non credo, con l’altrettanto ottimo Pino.
    Visto che entrambi amano le stesse terre sia pure da fronti contrapposti.
    Ed entrambi, con cortesia hanno risposto di non essere interessati ad un confronto inutile, viste le posizioni radicalmente irriducibili.
    E vi ho trovato la conferma di ciò che vado spiegando, inutilmente, all’ottimo amico Peucezio, sull’impossibilità di stabilire relazioni, se gli ideali sono TROPPO RADICALMENTE AGLI ANTIPODI!

  246. Luigi scrive:

    Buongiorno a tutti.
    Mando un saluto, dopo giorni sul campo, sperando di poter tornare a chiaccherare con più continuità.

    Per intanto mi limito a osservare che ha ragione Pino: non uno iota è stato mutato, della dottrina cattolica; che poi miriadi di prelati e non pochi documenti ecclesiastici siano alquanto infidi, è un altro paio di maniche.
    I.e., chi vuole dirsi cattolico deve continuare a ritenere ciò che si è sempre ritenuto e insegnato; ovvero, le “coppie gay” non esistono neppure, figurarsi se possano essere fedeli…
    Oppure, come acutamente osservava anni or sono Gad Lerner, non una virgola è stata mutata per quanto riguarda giudaismo e teologia della sostituzione.
    Quella è la fede cattolica, piaccia o meno.

    Una veloce domanda ad Habsburgicus e a chiunque altro ne sappia: sto cercando fonti e documentazioni sul fatto che Carlo I d’Asburgo-Lorena si sia opposto al progetto, avanzato dai tedeschi, di riservare all’Italia lo stesso trattamento che l’esoterico Ludendorff somministrò alla Russia; cioè l’inoculazione del virus rivoluzionario mediante treno blindato…
    Qualsiasi notizia in proposito è fondamentale.

    Merci beaucoup.
    Ciao.

    Luigi

    • PinoMamet scrive:

      “sperando di poter tornare a chiaccherare con più continuità”

      Lo spero anch’io, davvero!
      aldilà delle incomprensioni iniziali, è sempre un piacere discutere con te, pur nella diversità delle nostre mentalità e posizioni.

      Ciao!

    • habsburgicus scrive:

      @Luigi
      Ne so poco, purtroppo….tuttavia se trovassi, anche per caso (come capita non di rado) qualche documento, mi affretterò a farlo sapere qui, a te e agli altri
      Ne ho sentito vagamente parlare, certo..
      Se posso però dire la mia opinione , mi pare tuttavia che non fu un’idea seria….e, qualora fosse stata adottata, sarebbe fallita miseramente
      L’Ialia non era la Russia e le élites liberali, pur con tutti i loro difetti, dure e determinate…
      Mice c’era ancora Mussolini e il fascismo 😀 quando la “repressione” della propaganda nemica si ridusse a burla 😀

      • mirkhond scrive:

        Lo stesso Lenin, stando a Richard Pipes, riteneva che in Italia non fosse possibile una rivoluzione di tipo russo, sia per ciò che ha rilevato Habsburgicus, e sia perché gli stessi lavoratori, operai in primis erano interessati solo a dei miglioramenti sindacali, non ad una rivoluzione culturale e “religiosa” di tipo bolscevico!
        Come dimostrato dal Biennio Rosso del 1919-1921.

  247. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “E vi ho trovato la conferma di ciò che vado spiegando, inutilmente, all’ottimo amico Peucezio, sull’impossibilità di stabilire relazioni, se gli ideali sono TROPPO RADICALMENTE AGLI ANTIPODI!”

    ti assicuro che le cose cambiano, quando devi decidere come rispondere al solerte funzionario a caccia del bambino che ha fatto la pipì nel giardino.

    Cambia tutto!

    (segretissimo, sperando che non ci siano le spie al commento numero xxxx di questo post: l’altro giorno, una nostra sentinella ha sorpreso appena in tempo un bambino ZINGARO che stava per fare la pipì nel giardino!).

  248. Tortuga scrive:

    x Lisa

    Questo era l’altro filmato di cui parlavamo 😀
    http://www.youtube.com/watch?list=PLB11428E01A6C6927&v=UFo0HCOk_UI

  249. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Magari i rapporti israelo-palestinesi potessero risolversi con lo spirito dell’Oltrarno… “

    Vero… ma potremmo cercare di disintossicarci almeno noi che non ci troviamo direttamente coinvolti.

    Disintossicarsi non significa non schierarsi.

    Significa semplicemente riconoscere – come sempre – che la media della gente da una parte o dall’altra di ogni barricata è più o meno simile qualitativamente.

    • mirkhond scrive:

      Questo dovrebbe essere l’antidoto contro ogni fanatismo.
      Che però è più facile, se le cose si guardano da una prospettiva lontana dai luoghi, dai tempi e dagli eventi.
      Cosa che non è sempre facile.
      Come vediamo anche qua….

  250. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    L’Islam un sacro ce l’ha, ed è il corpo umano.

    Da lì l’enorme (e per altre culture difficilmente comprensibile) importanza delle abluzioni, dei gesti della salaah (che è piuttosto lontana dalla nostra nozione emotiva di “preghiera”), della circoncisione, del hijab, dell’abbigliamento, della pronuncia della lingua araba, dell’alimentazione, dei profumi, persino della postura o del modo di compiere piccoli gesti quotidiani.

    [cit.]

    ————-

    Eeeh ?!?!

    Ma … donde le apprendi codeste nozioni ?!

    Probabilmente, ‘unn ci s’intende sul significato di “sacro” …

    NON dico che le tue nozioni siano false, ma in contraddizione con FACTA arcinoti … sì. Mi spiace.

    A me risulta che fra i “Fissatoni” del Corpo , della Forma Fisica, del BioloGGico, del Fitness, dello Sport siano Frangistani parecchio secolarizzati; certo: Fricchettoni per il “Benessere” o Tamarri per la “Performance” … ma questo è secondario.

    I primi hanno ideali originati sì in Oriente … ma un Oriente “Kafir di prepo”, cioè “piò in là, menga piò in z’à” del Pakistan: fra India e Giappone con significative “soste” in Cina ! Ci sono alle volte veri e propri “culti” (antropolatria pesa ipso facto !), che inducono a credere che un SuperUmarèllMaestrone rattrappito possa gonfiare due intere squadre di Calcianti senza toccarne nessuno … mediante poteri psichici !

    I secondi hanno ideali originati nella Cultura Pagana Classica (immaginata a Hollywood : Gladiatori, Pankration …); tra gli infojati di sport da ring ci sono sì dei “Nati Musulmani”, ottimi atleti (in Francia la Chauvinista Savate, paradossalmente, la praticano solo i “Beurs” e qualche “Rital” ormai; ai “Blacks” il caleçon sa di “frogiata”, direbbe Daouda !) … ma Tamarrissimi tatuatissimi “alla Maori” (!), più degli altri: che alzano pesi e fanno stertching, mica alzano corani e fanno salat eh !

    Perfino Moni Aizik, per fare lo sborone con il Krav Maga (“Israel” è una discoteca infestata da Tamarri Palestinesi che insidiano la Fanciulle del Popolo Eletto … che diventeranno Atalanta o Ippolita o Xena o She-Ra in 10 lezioni ! ), guarda a Re Leonida I di Sparta, mica agli Eroi Sionisti di Masada !

    Per ulteriori approfondimenti, qualunque post dal blog di Mario Puccioni (sarà un Fascio … ma stravede per il Brasile di Helio Gracie !) val più di un intero corso di “Frangistan visto dagli Arabi” tenuto da Lorenzo Declich !

    PS @ TUTTI

    “Sacro” credo che sia la classica parola che ognuno intende in fin dei conti a modo proprio … non ci sono dizionari né enciclopedie che tengano. Per me “sacro” NON significa “oggetto di devozione” … è un concetto imprescindibile da “inviolabile”. NON per paura di Castighi Divini, ma di per sé stesso. Se un corpo umano può essere lapidato / sacrificato / violato / seviziato / auto-lesionato , NON può essere sacro. In questo il corpo umano NON è MAI stato “sacro”. Né ha iniziato a esserlo con l’ Islam. Piaccia o no !

    PPS

    Davvero, mi spiace, ma … che la pronunzia corretta della lingua Araba rientri nella “cura del corpo”, è una roba tra le più grottesche che abbia mai letto ! E, credetemi, ne ho lette davvero tante in giro … Ma se (!) l’ è un Male Necessario per mandare la Boldrini in cucina, ad “armisdare” il soffritto (pure se halal !) con il cucchiaione di legno … sia !

    • PinoMamet scrive:

      “A me risulta che fra i “Fissatoni” del Corpo , della Forma Fisica, del BioloGGico, del Fitness, dello Sport siano Frangistani parecchio secolarizzati”

      Moi,

      capirai bene che la concezione del corpo islamica, di cui parla Miguel come di una cosa “sacra”, è ben diversa da quella dei palestratoni tamarri, e anche dei newageari “mind & body”…

      forse dovresti rivedere un po’ i tuoi facta 😉

      e smettere di considerare Puccioni un maitre a penser 😉

  251. Moi scrive:

    A proposito di AntiSionismo :

    Boycott Israel …

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-boicottano-israele-ma-fanno-licenziare-900-palestinesi-10827.htm

    … get Palestinians fired* !

    * (Dismissed from Job …)

    • Moi scrive:

      Ecco … a un simile effetto paradossale, ci pensa mai chi vuole boycott Israel ?

    • Moi scrive:

      Un buon esempio di “Sistema” ; cioè elementi diversi, connessi in unico ingranaggio, dispositivo … Alleanza “Esercito-Capitale” si potrebbe forse dire, ma fa un po’ troppo Anni Settanta; potrebbe essere forviante.

  252. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “L’Islam un sacro ce l’ha, ed è il corpo umano.

    Ma … donde le apprendi codeste nozioni ?!”

    Scusami se sparo le cannonate, non voglio fare il megalomane, ma so di cosa sto parlando.

    Tipo una quarantina d’anni di letture sul mondo islamico, due esami di islamistica e qualche centinaio di libri.

    Poi se tu vuoi dire che altre culture “esaltano” il corpo, nessun problema: non credo che l’Islam lo esalti, casomai lo vela o lo protegge (tipo il divieto di tatuaggi). Sicuramente non lo nega, da lì le storiche accuse ai musulmani di “materialismo” in tema sessuale o alimentare.

  253. mirkhond scrive:

    “lo vela o lo protegge (tipo il divieto di tatuaggi). Sicuramente non lo nega, da lì le storiche accuse ai musulmani di “materialismo” in tema sessuale o alimentare.”

    Come posso non essere ammirato di fronte a tali verità….

  254. Miguel Martinez scrive:

    Sempre per Moi

    “Tipo una quarantina d’anni di letture sul mondo islamico, due esami di islamistica e qualche centinaio di libri.”

    E visto che sto megalomanando, aggiungiamo anche un po’ di vita in un paese islamico, più la frequentazione da osservatore/amico di diverse moschee italiane.

  255. Moi scrive:

    Il divieto di tatuaggi dev’esserci anche nella Torah …

  256. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “La “sacralizzazione” Islamica del corpo umano … ma è chiaro che NON ci si trova sul concetto di “sacro”, che per “voialtri” 😉 significa “rigare dritto acriticamente al testo sacro !””

    Alle parole, ognuno attribuisce il senso che vuole.

    Normalmente, negli studi antropologici, “sacro” ha il senso che dico io.

    Oh.

  257. Miguel Martinez scrive:

    per Tortuga

    “>megalomanando

    Stai fingendo.”

    No, è che mi dà molto fastidio l’argomento, “ne so più di te”. Non è in genere corretto: dovremmo discutere di ogni singola affermazione che fa l’altro, prescindendo dal fatto di saperne di più di un determinato argomento.

    In questo particolare caso, ho tirato fuori l’argomento, perché effettivamente è il motivo per cui ho fatto un’affermazione: su questa specificissima cosa, ne so molto di più di Moi.

    Che sono sicuro sappia di più di me su una marea di altri argomenti.

  258. Moi scrive:

    Chiedo scusa se sono parso saccente … è che mi è parso molto più contro-intuitivo della Teoria delle Stringhe (fuffa o meno che sia, cosa sulla quale la Prof. Paniscus ne saprà senz’altro più di me. Ma resta controversa.) !

    L’ Unico Mediatore Culturale su questa cosa può essere Pino. Forse 😉 .

  259. Moi scrive:

    Michele Serra alle prese con il Tatuatore del Figlio Adolescente :
    dal libro “Gli Sdraiati”

    http://www.ibs.it/code/9788807018343/serra-michele/gli-sdraiati.html

    (un po’ lunghetto, ma …)

    “Un po’ di tempo fa mi ferma per la strada un tale. Sulla trentina, tozzo, muscoloso, con i capelli corti ossigenati, lampadato, canotta nera sbracciatissima e jeans a fior di pelle. Deve avere appena parcheggiato dietro l’angolo una di quelle moto americane che hanno il sellone rasoterra e fanno il rumore di un peschereccio.
    “Lei non mi conosce,” dice, “ma io conosco lei. Sono il tatuatore di suo figlio.”

    “Buongiorno,” gli dico, e per fortuna hanno inventato il saluto, che nella sua riposante genericità consente di prendere tempo, riaversi dalla sorpresa, organizzare un’eventuale difesa. Le convenzioni sociali – attraverso i secoli e le generazioni – hanno più o meno stabilito come ci si rapporta al ginecologo della moglie, al pedicure della mamma, al coiffeur della sorella; non ancora al tatuatore del figlio.

    Spetterebbe a lui, adesso, riprendere la parola, ma non lo fa. Mi fissa con un sorriso impacciato, forse anche con qualche soggezione. La sua esitazione, in totale contrasto con la complessione taurina, ha qualcosa di femminile, quasi di virgineo. Ho il tempo di intuire che, non fosse così abbronzato, si vedrebbe il rossore sulle sue ganasce.

    Lo osservo meglio, noto un orecchino di corallo, il catenone d’oro al collo. E due occhi piccoli, azzurri, risplendenti, che sono gli incontrastati protagonisti del suo volto, anzi della sua intera persona, e occupano guizzanti il nostro breve silenzio. E con i suoi occhi che capisco di avere a che fare.

    “Mio figlio è maggiorenne e può decidere quello che vuole,” gli dico puntando a uno scioglimento burocratico del nostro incontro, come se si trattasse di giustificarci entrambi del dragone (bruttino) comparso da un paio di mesi sull’avambraccio sinistro di un diciottenne.

    Pare sorpreso, forse deluso, punta lo sguardo chiarissimo a terra come per celare contrarietà, rimango male pure io per quello che ho appena detto, l’equivalente di “sono affari vostri, tuoi e di mio figlio, non voglio avere niente a che fare con questa deplorevole scemenza”.

    Risolleva lo sguardo, mi rivolge un sorriso aperto, che interpreto come il generoso tentativo, perfettamente riuscito, di levarmi dall’imbarazzo di avere appena detto una cosa meschina, formale, non all’altezza.

    “Lei deve parlare di più con suo figlio,” dice d’un fiato.

    Non me lo aspettavo. Domino l’istinto di irrigidirmi. Di respingere un colpo così fuori misura, il cui latore, per giunta, non ha la foggia e l’abbigliamento più adatti a fare breccia nella mia diffidenza. Mi escono, dopo un sospiro profondo, poche parole.

    “Guardi che è mio figlio che non parla con me,” gli dico, cercando di non entrare troppo nel merito, e di mantenere un tono cortese, non troppo sbrigativo, brevi cenni sulle difficoltà logistiche di un padre divorziato.

    Non sembra soddisfatto. Incrocia le braccia (faticando, per il gonfiore di bicipiti e pettorali, a chiudere la stretta) e si sistema meglio sulle gambe, allargandole leggermente. Mi è inevitabile considerare che in quella posizione l’apparato genitale, strizzato nei jeans, è in vistoso rilievo. Lui diventa tozzissimo, mi rendo conto che è più basso di quanto mi era sembrato. Ora mi fronteggia. La nuova postura, platealmente statica, lascia capire che la conversazione non è affatto conclusa.

    “Dice suo figlio che lei odia i tatuaggi.”

    “Non è che li odio, è che quando uno invecchia e la pelle si rilascia, il tatuaggio non regge più, e collassa. È una moda che non considera l’azione del tempo. Non si può fare finta di rimanere forever young.”

    La citazione rock gli piace. Mi sono accorto (i suoi occhi sono parlanti) che gli era piaciuto anche il verbo “collassare”. Pure se nella critica, o proprio attraverso la critica, si sente preso in considerazione. E la sua replica mi lascia di stucco.

    “Anche gli affreschi, sa, e i dipinti a olio, i mosaici, perfino le statue alla lunga si rovinano. È un arco di tempo diverso, molto più ampio, ma tutte le cose fatte dall’uomo sono destinate a deperire, e a sparire. Il tatuaggio è bello perché muore insieme al corpo. L’opera e il corpo umano sono la stessa cosa. E non bisogna neanche scomodare i musei, basta la cremazione ad archiviare la pratica…”

    Acquistando sicurezza mentre parla, mi sembra che anche la sua slabbrata cadenza padana si attenui, in favore di una pronuncia quasi italiana. Adesso sorrido anche io, gli sono improvvisamente grato di avere dissolto la mia rigidità nei suoi confronti. Gli faccio un paio di domande generiche sul suo mestiere, cose tecniche, mi risponde a tono, contento, parliamo di pennini e di inchiostri, siamo al confine tra la bottega artigiana e il colorificio, ora è diventata una conversazione di strada piuttosto sciolta, come ce ne sono tante.

    “Comunque,” dice a un tratto, e si sente che quel “comunque” fa da cesura tra la piega amena che ha preso la chiacchierata e una conclusione più impegnativa, “comunque suo figlio, sui tatuaggi, dice la cosa giusta. E scommetto che lei non la sa.”

    “No che non la so,” rispondo. “Me lo dica lei, che cosa dice mio figlio sui tatuaggi.”

    “Dice che non sarà un problema invecchiare e vedere il tatuaggio che smolla. Perché tutti i tatuati invecchieranno insieme, e tutti i vecchi, tra un poco di anni, saranno tatuati. E tutti i tatuaggi smolleranno in contemporanea, in tutto íl mondo.”

    “Non ci avevo mai pensato,” gli rispondo. Ed è proprio vero, che non ci avevo mai pensato. E nel pensiero immutato che i tatuaggi, in qualunque modo si riesca a girare la questione, mi faranno sempre schifo, fa breccia la consolante immagine del tatuato riflessivo, non in balìa del primitivo istinto di segnarsi il corpo, come il maschio tribale, o come il metallaro rintontolito dalle birre, ma come il body-artist che fa di se stesso e della sua confraternita di istoriati i testimoni della caducità del corpo, della sua preziosa fragilità…

    Lui mi prende la mano, la stringe in una morsa da portuale, avvicina appena il suo volto al mio, come per sottolineare la confidenza conquistata, e ripete:

    “Lei deve parlare di più con suo figlio”.

    Gira i tacchi e si allontana. Noto gli stivaletti beige. Sulla nuca ha un piccolo tatuaggio, ma non faccio in tempo a capirne i contorni che è già sparito in mezzo alla folla del sabato.”

  260. Moi scrive:

    Una volta sarebbe stato ammirato perché “seduttore” … adesso additato come “stereotipo maschilista” e “islamofobo” … bah !

    http://3.bp.blogspot.com/-RwOU5oeH2Rc/UiTRzBIRYXI/AAAAAAAAZbA/vgo3z1BYzUY/s1600/abdul5.png

    • mirkhond scrive:

      Chi sarebbe?

    • Moi scrive:

      La cosa sorprendente è che OGGI lo stereotipo non va più bene neppure se positivo ! Lo avevo già notato, tipo _ in rapporto a fumetti o cartoni animati simili, ancora fino agli Anni Novanta ! _ che sarebbe razzista anche il Pellerossa (perfino se dalla parte dei Buoni) ipso facto telepatico con gli animali, in grado di calmarli sempre se feroci … e dire che fa così mito del “Buon Selvaggio” !

    • roberto scrive:

      moi ma “sarebbe additato” da chi? (vabbé, so già che te la prenderai con la boldrini….)
      credo che sui 7 miliardi di abitanti del pianeta terra, ci saranno si e no 500 femministe (400 negli USA, 50 in svezia e le altre nel resto del modo) a considerare questa vignetta maschilista.

      sull’islamofobo, forse aumentiamo le cifre, visto che effettivamentre basta un vaghissimo riferimento ultra generale al medioriente (in questo caso il turbante) per beccarsi dell’islamofobo, sia da parte di musulmani che tendono ad essere un pochino suscettibili, sia da parte dei non musulmani che sono più realisti del re.
      ma francamente scommetto che se mostri quella vignetta al tuo kebbabbaro di fiducia non avrà proprio nulla da ridire….

      insisto sul fatto che non bisogna prendere ogni mattochio come misura del mondo

  261. Moi scrive:

    Suleiman Kahani c’ha un avatar preso dai Simpson … opera di un cartoonist USAno & Ebreo !

  262. mirkhond scrive:

    “in ogni caso, come sai l’unica terra dove ho semrpe desiderato di trasferirmi è Napoli ;)”

    Così potrei finalmente venirti a trovare…in sole due ore di pullman! 😉

  263. mirkhond scrive:

    Pensa se Peucezio si trasferisse anche lui a Napoli….
    Che bello, potrei stare sempre con voi!
    Invece che salire verso terre assai luntane…. 😉

    • Peucezio scrive:

      Macchè Napoli, di’ le cose come stanno, che tu vuoi il servizio a domicilio a Bari.
      ‘St’estate dovevamo trascinare Pino, che è un’altra capa gloriosa come te, e non ci siamo riusciti.
      Fino alla fine, visto che Miguel non conosce Bari Vecchia – ed è una lacuna che deve colmare al più presto! 🙂 – cercheremo di organizzare una delegazione, magari con famiglia e felino compreso (che rimarrebbe però rigorosamente fuori dall’uscio del tuo appartamento).

      Scherzi a parte, anche a me piacerebbe vivere a Napoli, mia città natale per puro caso, ma mia capitale spirituale, non certo per caso.

      • mirkhond scrive:

        Se mia madre, avesse potuto avere il trasferimento, anche io e mia sorella saremmo nati e vivremmo a Napoli, nostra capitale nazionale e spirituale.
        Perché nostro padre (che non era borbonico; lo diventò grazie a me 😉 ), ci ha insegnato però l’amore per la nostra storica capitale.
        Quello che, invano, cerco di fare con Daouda, riguardo alla capitale del suo paese d’origine! 🙂

        • mirkhond scrive:

          Per esempio è un peccato che Ruperto non possa mandare, magari in età più adulta, i Robertingi ai Camaldoli ;), per imparare l’AVITA parlata napoletana.
          Come i nobili franco-occidentali/francesi, facevano coi loro rampolli, nel IX-X secolo, inviandoli a Prum, nella Francia Orientale/Germania, perché vi apprendessero l’avito Francone germanico!

        • roberto scrive:

          mi basta far venire nel granducato mio padre che, pur mancando da napoli da quarant’anni, parla come de filippo
          🙂

        • daouda scrive:

          Una volta avuto il cristianesimo, la capitale è Roma, ergo guardo alla diocesi di riferimento, altrimenti, da vero italiano, al paesello od alla regione mia al massimo, ma dire ad un abruzzese che sei abbruzzese nun je fa ne caldo né freddo.

      • Tortuga scrive:

        Io mi ricordo Napoli, visitata una volta sola, come un incubo alimentare. Tu passeggi ed a qualsiasi ora del giorno ogni tre passi trovi botteghe e bancarelle ed ogni tipo di dispenser e proposta alimentare, fra cornetti, pizze, tramezzoni, panini, torte ed ogni altra cosa strana alla “mangiami subito”, e non la mattina i cornetti (rigorosamente infarciti) e la sera la pizza, no, ma cornetti e pizza e tutto il resto da mattina a sera.

  264. Moi scrive:

    Suleiman Kahani c’è anche in una conferenza su Youtube (quindi roba assolutamente pubblica !) … l’ aspetto NON è tanto Levantino, l’accento è Italianissimo, tendenzialmente del Nord (“s” intervocalica sonora /z/ alla Francese / Portoghese; combinazione “e + n” in “én”) ma con una dizione abbastanza curata.

    “Ci si deve schierare con gli oppressi in ogni circostanza, anche quando hanno torto” (Emil Cioran)

    … salvo omonimia !

    http://www.youtube.com/watch?v=jTE0T0F9eFE

  265. mirkhond scrive:

    L’avevo notato anch’io.
    Effettivamente puo’ ricordare uno spagnolo se la Spagna fosse rimasta musulmana… 🙂

  266. mirkhond scrive:

    “felino compreso (che rimarrebbe però rigorosamente fuori dall’uscio del tuo appartamento).”

    Stai in pratica scoraggiando Miguel, dal venire qui a casa mia! 🙂

  267. Roberto scrive:

    Miguel
    “Sì e no, perché l’Islam un sacro ce l’ha, ed è il corpo umano.”

    Questa cosa è interessante perché totalmente controintuitiva.
    Da totale ignorante, la prima cosa che mi viene in mente è come fai a riconciliare l’idea di sacralità del corpo con punizioni corporali.
    Se hai tempo e voglia mi piacerebbe capire

    • PinoMamet scrive:

      Mah, sarà per la pratica in una religione molto simile, ma io non lo trovo controintuitivo.

      Pensa alle abluzioni prima della preghiera: il “tempio” non c’è, puoi benissimo trovarti per strada o in camera tua o su un treno;
      allora l’importante è che il tuo corpo sia puro, pulito (in modo simbolico se non altro, meglio in modo reale), adeguato per la preghiera; diventando per così dire “tempio” tu stesso.

      In compenso il tuo corpo deve eseguire una serie di azioni fisiche, perché la preghiera è anche movimento fisico, in entrambe le religioni: le genuflessioni dei musulmani (eseguite in modo ben preciso, con piccole varianti secondo le scuole) e gli inchini degli ebrei in momenti particolari dell’Amidà
      (oltre all'”ondeggiare” e “dondolare” più o meno spontaneo, che fanno gli aderenti a entrambe le religioni- l’ho visto fare anche a musulmani- quando pregano-leggono-studiano il testo sacro)

      si tratta insomma di due religioni “portatili”, credo (a voler fare gli ottocenteschi coi baffoni a manubrio resi proverbiali da Moi 😉 ) “fatte apposta” per due popoli nomadi:

      il requisito per praticarle è allo stesso tempo minimale sotto il profilo materiale e impegnativo sotto il profilo dello standard fisico da mantenere (igiene pratica e rituale, standard di pudicizia nell’abbigliamento- di nuovo, molto simili in entrambe le tradizioni- corpo che “partecipa” alla preghiera in modi precisi e in momenti precisi della giornata).

      Poi Miguel saprà correggermi e spiegare meglio!

      ciao!

      • Luigi scrive:

        In quello che scrivi, però, mi sembra sia più rilevabile il concetto che il rito sia prima di tutto “ritmo e ripetizione”, non fini a se stessi ovviamente, ma come segnale delle verità professate; come è, ad esempio, il chinare il capo dei cristiani al “Iesus” nella recita dell’Ave Maria.

        Per quanto riguarda il tema, nel cristianesimo il corpo non è visto propriamente come sacro, ma è pur sempre segno ed evidenza della Creazione, prima, e dell’Incarnazione poi; nonchè dell’attesa della Risurrezione, in fine.
        Da qui tutto quanto concerne i riti funebri, o l’avversione per la “dematerializzazione” virtualista del corpo che sottintende il tatuaggio (oltre la mancanza di qualsivoglia ordine e disciplina che l’inchiostrarsi la pelle segnala, ovviamente).

        Come ben descrive il brano inserito da Moi, una volta che non si creda in una vita futura anche nella carne non si può che fare del proprio corpo un feticcio nei pochi anni concessi su questa terra. Da qui l’esplosione abnorme di palestre, cliniche estetiche, regimi dietetici assurdi e malattie alimentari; oltre che la scomparsa di quel minuto segno di civiltà che fu la schmiss.

        Ciao.
        Luigi

    • PinoMamet scrive:

      Due note di costume:

      -una tradizione degli ebrei yemeniti è di eseguire non inchini, ma vere genuflessioni molto simili a quelle dei musulmani; credo qualcuno lo faccia ancora;

      -la normativa ebraica richiede che lo scialle di preghiera (di per sè, un pallio o himation, e al contempo forse un parente stretto della kefiah) venga indossato come un vero indumento, e perciò avvolto almeno per qualche secondo a coprirsi il volto, espressamente dicendo “alla maniera degli Arabi”.

    • roberto scrive:

      capisco meglio Pino,
      però così direi che “il tuo corpo” è sacro, non il “corpo umano”.
      cioè tratti il tuo corpo come un tempio, il che non ti impedisce di chiedere il sangue altrui se sangue è stato versato
      dico bene?

  268. Miguel Martinez scrive:

    Per Roberto

    “Da totale ignorante, la prima cosa che mi viene in mente è come fai a riconciliare l’idea di sacralità del corpo con punizioni corporali.”

    Provo a dare una risposta antropologica, cioè che non entra in merito né alla veridicità del discorso religioso, né propone giudizi morali.

    1) L’anomalia è la società moderna che ha inventato il concetto di carcerazione di massa, cioè di enormi istituzioni che devono durare molto oltre l’incarico del giudice, garantire per decenni sia il controllo che la conservazione in vita dei detenuti: se io condanno qualcuno a trent’anni di carcere, devo essere ragionevolmente sicuro che tra diciassette anni, non venga interrotta per due settimane la sua alimentazione, ad esempio.

    2) Quindi in tutte le società, le punizioni si riassumono in esilio, multe o pene corporali.

    3) “Sacralizzazione” non implica affatto “rispetto” in senso moderno. Se la distruzione di un corpo viene compiuto secondo il rito, non c’è alcun particolare problema.

    4) Le società islamiche hanno però sempre distinto tra le punizioni “politiche” e quelle “giuridiche”. Le punizioni politiche sono state lasciate in genere al capriccio del tiranno di turno; quelle giuridiche invece non hanno il carattere spettacolare-atroce che Foucault ad esempio rilevava nel Medioevo europeo.

    Così i giuristi islamici hanno sempre escluso la tortura come metodo investigativo, ma trovavano ovviamente il modo di legittimarla se il sultano ci teneva a praticarla.

    Così il diritto ottomano autorizzava la tortura di persone accusate di crimini violenti, ma non permetteva l’uso ai fini della condanna di confessioni ricavate sotto tortura non corroborate da prove concrete.

    Ovviamente le autorità ne avranno combinate di tutti i colori, ma sicuramente il mondo islamico non aveva la visione da macello spettacolare che ha caratterizzato fino al Settecento il mondo cristiano.

    • habsburgicus scrive:

      Né il mondo islamico conosceva alcunché di lontanamente simile agli autos-da-fé, che tuttavia-va detto- erano limitati, almeno nella forma “completa”, ad una nicchia del mondo cristiano (Portogallo e colonie, Spagne e colonie, Sicilia)…ciò fa l’altro fa giustizia della tesi farlocca, talora citata con non molta convinzione nell’Ottocento, secondo cui gli autos-da-fé sarebbero un “lascito” della dominazione mora 😀

  269. Miguel Martinez scrive:

    Per Luigi

    “Come ben descrive il brano inserito da Moi, una volta che non si creda in una vita futura anche nella carne non si può che fare del proprio corpo un feticcio nei pochi anni concessi su questa terra. “

    non so se il nesso sia così inevitabile, però il discorso vale sicuramente per l’Islam: infatti non è facile trovare una traduzione in arabo del concetto di “anima”, è il corpo che risorge nel Giorno della Resurrezione, e da qui la necessità di tenerlo puro.

    O come diceva una mia amica Rom musulmana, se bevi birra, ti resta nel corpo quaranta giorni e se muori nel frattempo, muori impuro.

    • Tortuga scrive:

      Quindi è “sacro” il corpo che merita di risorgere?

      “Sacralizzazione” non implica affatto “rispetto” in senso moderno.

      Perché?
      Non capisco.

      Non è che non veda una sacralità del corpo nell’islam, forse in certi aspetti più chiara rispetto al cristianesimo che presenta aspetti contraddittori (andiamo da un più recente “il corpo è il tempio dello spirito” ad un più antico concetto di corpo da sacrificare alla vita dell’anima, e poi un’anima chepperò risorge ma necessita della resurrezione anche del corpo).

      In termini antropologici ovvio che contestualizzando si spiega tutto (che non significa nè concordare nè riattualizzare).
      E’ interessante vedere anche le possibilità di evoluzione di una idea e a cosa porta nell’oggi.

      • Peucezio scrive:

        Eppure la sacralità e il sacrificio sono intimamente connessi (infatti hanno la stessa radice).
        Si sacrifica, per definizione, ciò che è sacro.
        Crsito si è fatto crocifiggere, mica si è fatto fare un bel massaggio in un centro benessere.

      • PinoMamet scrive:

        Concordo con l’analisi dell’ottimo Peucezio, che direi dice tutto in maniera sintetica ed efficace!

  270. Miguel Martinez scrive:

    Per Tortuga

    ” “Sacralizzazione” non implica affatto “rispetto” in senso moderno.

    Perché?
    Non capisco.”

    Nemmeno io 🙂 Infatti, rispondevo a chi come Moi diceva che il corpo è sacro per i greci perché ne esaltavano la bellezza; oppure a chi come Roberto percepiva una contraddizione tra “sacralità” di un corpo e “far male a un corpo”.

    Mi sembra che l’elemento comune tra Moi e Roberto sia il concetto di rispetto, di dire “tiriamo fuori il meglio dal corpo” oppure “non tocchiamo il corpo degli altri”.

    Mentre la sacralità, in senso antropologico, è una faccenda diversa.

    Tutto qui.

    • Tortuga scrive:

      ho decisamente paura e feroce dubbio di non sapere cosa sia la sacralità in senso antropologico

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Se ci pensi, la vittima sacrificale, ovvero ciò che è sacro per eccellenza, viene addirittura uccisa!
        Quella di sacro è una definizione difficile, che tenta di riassumere una serie di connotazioni trascendenti attribuite a qualcosa, che quindi diventa “altro” rispetto al profano.

  271. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    una richiesta… so che hai postato varie cose riguardanti ormoni per ritardare in qualche modo la definizione sessuale dei bambini in crescita, ma adesso non le ritrovo in mezzo a tutti commenti.

    Potresti farci un riassunto o darci qualche dato concreto, che c’era qualcuno qui che ne voleva discutere…

  272. mirkhond scrive:

    “tesi farlocca, talora citata con non molta convinzione nell’Ottocento, secondo cui gli autos-da-fé sarebbero un “lascito” della dominazione mora :D”

    E’ la prima volta che la sento. 🙂
    Nemmeno gli storici più anticattolici e creatori della Leyenda Negra sull’Inquisizione spagnola, hanno mai detto qualcosa del genere….

  273. mirkhond scrive:

    la schmiss.

    La ché?

  274. mirkhond scrive:

    mi basta far venire nel granducato mio padre che, pur mancando da napoli da quarant’anni, parla come de filippo
    🙂

    Sarebbe davvero cosa OTTIMA, herr Ruprecht! 🙂
    In modo chi i Robertingi trilingui 😉 non dimentichino l’avita parlata patrilineare….

    • roberto scrive:

      anche a ma fa piacere che i pargoli usino parole come “sfizio” “ammuina” “iamme” “sfruculiare” ecc.
      tieni però presente che se vogliamo trasmettere ogni lingua di famiglia, da parte di mia suocera c’è il catalano, da parte di mio suocero il plattdeutsch. se aggiungi il napoletano e le tre lingue di base, fanno in tutto 6 lingue!
      non so se c’è abbastanza spazio int’a capa ‘e ccriature 🙂

  275. mirkhond scrive:

    Sull'”inquisizione” musulmana

    Miguel e Habsburgicus hanno ovviamente ragione nel rilevare le profonde differenze, nell’istituzionalizzazione giuridica della repressione del dissenso religioso-politico, tra Cristianesimo (non solo cattolico) e Islam, prevalentemente sunnita.
    Però, sotto il Califfo abbaside al-Mahdi (775-785 d.C.), un qualcosa che vagamente possa ricordare un’inquisizione alla maniera cristiana, fu istituita eccome, per combattere i Manichei, gli Zanadiqa in Arabo, cioè gli “eretici” dualisti gnostici.
    I quali, liberati proprio dalla conquista arabo-islamica, dalle cappe persecutorie sasanide e romana-bizantina (riguardo ai territori romani tra Antiochia e il Maghreb, conquistati dagli Arabi), si erano fortemente ripresi, influenzando fortemente la teologia e la mistica della Shiah, se non quella imamita, certamente diverse sue branche estreme, tipo l’Ismaelismo.
    Ed sotto gli Abbasidi erano infatti esplose una serie di rivolte religiose nel Khorasan, che sia pure sotto una patina “shiita” in realtà erano rielaborazioni gnostico-manicheizzanti (Simbadh il Mago nel 755-756, Ustadh Sis nel 766-768 e soprattutto Muqanna, il Velato nel 777-784 d.C., il più sfiancante e pericoloso di tutti, perché appoggiato, oltre che da vasti strati rurali del Khorasan profondo, anche dai Turchi d’oltre frontiera, ancora pagani, o comunque non musulmani).
    Temendo la manicheizzazione dell’Islam, al-Mahdi creò un apparato repressivo per distruggere il Manicheismo.
    Da allora la politica persecutoria sunnita dei califfi Abbasidi (750-1258 d.C.) conobbe alti e bassi, ma sotto al-Mustansir (908-932 d.C.) la persecuzione riprese in maniera talmente dura, che il Manicheismo de facto scomparve dall’Iraq.
    Un viaggiatore persiano, giunto a Baghdad nel tardo X secolo, riferisce di avervi incontrato in tutto solo 5 (cinque) manichei!
    Lo stesso “papa” e il “vaticano” manichei, stanziati da sempre in Iraq, prima a Ctesifonte/al-Madain e poi a Baghdad, dovettero trasferirsi a Samarcanda, nell’emirato sunnita iranico dei Samanidi (874-999 d.C.).
    I quali, li accolsero di malavoglia, dietro la minaccia dei Turchi Uiguri, allora già stanziati nella loro attuale patria, e ancora in gran parte manichei, di tagliare i rifornimenti sulla Via della Seta verso la Cina, nei tratti nevralgici da essi controllati, nel Bacino del fiume Tarim!
    Il motivo di questa nuova spietata persecuzione sunnita, si dovette proprio al crescere delle branche estreme della Shiah, e dal rinnovato terrore di vedersi manicheizzare l’Islam.
    Cosa che non risparmiò i sufi, essi stessi in massima parte iranici e discendenti di zoroastriani, o di manichei, comunque di provenienza da un milieu gnostico preislamico.
    Vedasi il caso di al-Hallaj (858-922 d.C.), fatto crocifiggere, dopo avergli fatto mozzare mani e piedi!

  276. mirkhond scrive:

    vagamente potesse

  277. mirkhond scrive:

    E da allora, il termine arabo zindiq (singolare di zanadiqa) venne utilizzato dall’eresiologia musulmana, per indicare l’eretico per eccellenza!

  278. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    Visto che sei di Genitore2 Lingua, a ‘t al dagh in English :

    http://www.telegraph.co.uk/health/healthnews/8454002/Puberty-blocker-for-children-considering-sex-change.html

    Queste prassi, fra gli adulti (!) sono in realtà, in certi àmbiti, consolidate almeno dagli Anni Ottanta (ma credo già seconda metà degli Anni Settanta) per sviluppare i “caratteri sessuali secondari” (che sono una realtà biologica …) del dimorfismo umano : di solito, la femminilizzazione interessa a persone transessuali soprattutto “nate maschi”; la mascolinizzazione, invece, interessa alle (orrende) culturiste … però, almeno, sono scelte di adulti.

    Poi ripeto, mi piacerebbe che in quell’ asilo Svedese vedessero come quel mio compagno di scuola delle medie si vantava di “giocare eterosessualmente” con le barbie “dismesse” della sorella maggiore. In fondo, se è vero che le barbie sono derivate da miniature della presunta sexpuppe “Nazi Lilli” ideata da Adolf Hitler affinché i Soldati del III Reich NON contaminassero il Seme Ariano in uteri di razze inferiori e NON ne contraessero malattie veneree …

    @ HABSBURGICUS

    1

    Gli autos-da-fé mi sanno tanto di “sincretismo” con pre-esistenti substrati pagani radicatissimi … Insomma: “Sono Cattolico, non Cristiano” [cit.] è una provocazione il cui significato comprendo senza difficoltà.

    2

    Da Voltaire a Odifreddi, i “ricami” sulle Inquisizioni (di fatto unificate nello spazio-tempo da parte dell’ anticlericalismo … e tutte scaricate sul catto-groppone) si sprecano. Pare che invece Giordano Bruno Guerri, anticlericalissimo in passato, si sia coerentemente “Fallacizzato” … pur restando anticlericalissimo. Cosa che personalmente non trovo affatto contraddittoria.

    @ MAURICIUS

    Perché mai un ipotetico Eretz Israel PanEbraico (mantenimento dell’ Ordine Pubblico “alla Gentilini”, Fiamma Nirenstein alla Pubblica Istruzione, Moni Aizik alla Difesa Preventiva … ) dovrebbe chiudere i rapporti petroliferi (la “Reductio ad Petroleum”, in Medio Oriente, secondo la Vulgata Ufficiale spiega sempre tutto !) con il Frangistan ?

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Se c’è guerra non ci sono nè estrazione né trasporto di greggio.

      • Moi scrive:

        Be’: hai avvalorato la Reductio ad Petroleum, il GdR Mediatico su questo è chiaro … i Media Main Stream ce li hai dalla tua, ora. 😉 🙂

    • Z. scrive:

      Moi,

      — Pare che invece Giordano Bruno Guerri, anticlericalissimo in passato, si sia coerentemente “Fallacizzato” … pur restando anticlericalissimo. Cosa che personalmente non trovo affatto contraddittoria. —

      …anche perché la condividi 😀

    • Moi scrive:

      @ MIGUEL

      Scusa se mi limito a “upparlo” (direbbero i MinKiaKids) … ma sennò va disperso un’altra volta !

  279. Moi scrive:

    @ MAURICIUS

    Tradizionalmente, “dare un nome perché è bello” NON è da Statunitensi … poi probabilmente Lincoln NON sarà Ebreo. Però, chissà, magari su Effedieffe c’è lo scoopppone !

    • Moi scrive:

      http://jewishbubba.blogspot.it/2013/01/abraham-lincolns-jewish-ancestors-from.html

      PS

      “Dare un nome perché è bello” mi risulta che sia Italianissimo !

    • habsburgicus scrive:

      moltissimi protestanti anglosassoni usano “Abraham”, è (era)….
      Lincoln non era ebreo
      anche i mennoniti lo usano molto, dunque il tipo da te citato verosimilmente sarà non-ebreo

      P.S
      in Spagna (raro) e soprattutto America latina (Cuba ad esempio) ci sono anche delle persone che si chiamano “Israel” e che sono cristiane !
      in tal caso però potrebbe essere una traccia, ormai non più compresa, di marranesimo ispanico 😀

      • Moi scrive:

        Volendo, si può dire che “Groening” suona simile a “Groningen” e “scomodare” 😉 gli Ebrei dei Paesi Bassi …

        • Moi scrive:

          E , in tanti lo dicono, chi ha un cognome riconducibile a una città, specie il nome stesso della città … è perlomeno “mischiato” con gli Ebrei .

        • Moi scrive:

          Perché molti Ebrei avrebbero preso per cognome la città del proprio Ghetto …

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Pure con Groenlandia. Ma allora Erik il Rosso era ebreo?

        • Moi scrive:

          NON so se Matt Abram Groening sia Ebreo e lo reputo ininfluente sulle sue opere … facta sunt che a Groninga (e nei Paesi Bassi)ci sono senz’altro più Ebrei che in Groenlandia.

      • mirkhond scrive:

        Se è per questo ci sono stati degli imperatori romani d’Oriente, che si chiamavano Isacco, ed erano cristiani ortodossi.
        Idem i nome Mosè e Rupen (da Ruben) diffusi tra gli Armeni cristiani apostolici.

    • Moi scrive:

      Marco, Ravi, Nathaniel, Dervis, Rosario (sia maschile Italiano che femminile Spagnolo), Michael, Maicol, Suellen, Géiàr [sic], o Juri … NON fa differenza, se percepito come “bello” !

  280. mirkhond scrive:

    Secondo Blondet, Giuliano Ferrara è ebreo.

  281. mirkhond scrive:

    “Perché molti Ebrei avrebbero preso per cognome la città del proprio Ghetto …”

    Questo è vero.
    Ma non è sempre un segno di origine ebraica.
    Anche agli orfani si davano i cognomi di città o paesi
    Oppure perché era il luogo di provenienza di una persona.
    Infine, non tutti gli Ebrei portano cognomi riconducibili a città.

  282. Miguel Martinez scrive:

    Per Mauricius T

    “Se ci pensi, la vittima sacrificale, ovvero ciò che è sacro per eccellenza, viene addirittura uccisa!
    Quella di sacro è una definizione difficile, che tenta di riassumere una serie di connotazioni trascendenti attribuite a qualcosa, che quindi diventa “altro” rispetto al profano.”

    Esatto!

  283. Miguel Martinez scrive:

    Per Mauricius T

    “Se c’è guerra non ci sono nè estrazione né trasporto di greggio.”

    La questione del petrolio è assai complessa: in genere, le società petrolifere hanno lavorato per impedire ai concorrenti di usare il petrolio, piuttosto che sfruttarlo. La storia del Medio Oriente è piena di esempi.

    Questo a prescindere dalla questione israelo-palestinese, dove il petrolio c’entra solo marginalmente.

    Casomai, Israele gioca un ruolo molto importante in altre dinamiche economiche, da quelle finanziarie, alla triangolazione delle merci, all’industria delle armi e quella elettronica.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Si parlava delle conseguenze di un’inverosimile offensiva israeliana per la conquista di Libano, Siria, Giordania e Iraq in un colpo solo. Pura ucronia, insomma.

  284. Miguel Martinez scrive:

    Per Mauricius T

    “Si parlava delle conseguenze di un’inverosimile offensiva israeliana per la conquista di Libano, Siria, Giordania e Iraq in un colpo solo. Pura ucronia, insomma.”

    Più che ucronia, mi sembra un pensare all’antica, quando contavano gli ettari che i nostri contadini potevano strappare ai loro.

    Pensate al Qatar, che è grande all’incirca quanto l’Abruzzo.

  285. Moi scrive:

    @ Miguel, scusa per il Daily Mail …

    http://www.england.nhs.uk/wp-content/uploads/2013/06/e13-gender-identity-dev.pdf

    spero di rimediare con questo.

  286. Moi scrive:

    Puberty Blocker For Children Considering Sex Change

    http://www.standfirminfaith.com/?/sf/page/27382

    Miguel … can it be enough ?

  287. Moi scrive:

    Se altri trovano qualcos’altro o hanno commenti in merito … interessa a Miguel !

  288. Moi scrive:

    @ Mirkhond

    Dirai il tuo solito “Libera nos a MALO Domine” … ma il punto è proprio che, come sostengono preti spernacchiati e irrisi da tutti (Cattolici “Adulti” PostConciliari in primis !) come Padre Livio Fanzaga e Padre Gabriele Amorth, il Potere del Maligno sta nel NON farsi riconoscere, e apparire come il Bene !

    Per chi ci crede …

    • mirkhond scrive:

      La cosa che più mi sconvolge e mi inquieta, e perché Dio permetta all’uomo di arrivare a simili orrori, invece di bloccarli….
      Visto che la tentazione demiurgica di farsi dio è antica quanto l’uomo stesso.
      Solo che fino a poco fa, era limitata dai limiti dello stesso progresso tecnologico.
      Oggi sembra (e a viste umane spesso lo è) impossibile fermare questa folle corsa…

      • mirkhond scrive:

        E questo mio terrore per un futuro sempre più non umano, ad avermi spinto ad isolarmi sempre più fin dall’infanzia, da quando ho preso coscienza del problema.
        E questo per un ulteriore risposta a chi mi critica, anche qua, per le mie obbligate scelte asociali….

        • Moi scrive:

          Ma te ne sei accorto già da bambino dell’ ” andazzo ” ?

        • mirkhond scrive:

          Guardando (o essendo costretto a guardare) film, telefilm e cartoni animati futuristici, potrei dire di sì…..
          Mentre molti miei coetanei sognavano guerre stellari, io sognavo l’Albero degli Zoccoli….

        • Francesco scrive:

          io sono stato a vedere l’Albero degli Zoccoli con la scuola … la sensazione di totale estraneità a quel mondo è stata fortissima (e inconscia, l’ho capito molto dopo)

          del resto, era un mondo ante-prima rivoluzione industriale

          Guerre Stellari mi terrorizzò (ero piccolo) e mi piacque moltissimo, credo perchè poneva la questioni nell’unico modo in cui anche dopo mi interessarono: giusto o sbagliato, buono o malvagio

          e questo tagliava le distanze tra me e la galassia lontana lontana

          a ripensarci, non ho avuto nessun problema con la tecnologia

          ciao

        • PinoMamet scrive:

          “… la sensazione di totale estraneità a quel mondo è stata fortissima (e inconscia, l’ho capito molto dopo)”

          OMDAF

        • mirkhond scrive:

          Ed io sono in totale disaccordo con entrambi! 🙂

        • Francesco scrive:

          caro Duca

          ma non è questione di essere d’accordo, è un vissuto che è assolutamente soggettivo!

          mica penso di avere ragione (in quello), è solo la mia esperienza

          e credo che potrei anche apprezzare qualcosa di Olmi, pur trovando il suo modo di fare cinema mortalmente noioso

          ciao

  289. Moi scrive:

    : Barbara Walters catches up with a girl who says she was born in the wrong body.

    http://www.youtube.com/watch?v=bJw3s85EcxM

  290. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Miguel … can it be enough ?”

    Grazie!

    Credo che basti per chi voglia impostare una discussione – non sono io, devo tradurre tutti gli atti di un fallimento presso un tribunale e preparare il testo per un bando per l’assegnazione di uno spazio comunale e poi il 18 c’è la festa patronale del rione 🙂

  291. mirkhond scrive:

    Interessante come sempre, anche se non totalmente condivisibile, come sempre! 🙂
    Quello che vorrei capire però, è quando afferma che il Trentino e parte del Veneto come Verona, erano lombardofoni, diventando venetofoni solo per l’influenza di Venezia, a partire dal XV secolo.
    Chiedo conferma ai linguisti.

    • Peucezio scrive:

      ” il Trentino e parte del Veneto come Verona, erano lombardofoni, diventando venetofoni solo per l’influenza di Venezia, a partire dal XV secolo.”

      Su Verona non lo so, ma mi sembra strano.
      Sul Trentino, in effetti le influenze si sono alternate nel tempo, quindi non posso escluderlo. Comunque il Trentino è ancora in parte lombardofono: lì il confine non è netto e le parlate occidentali sono ancora lombarde (anche se parliamo sempre di lombardo orientale).

  292. mirkhond scrive:

    Da sottolineare il suo abbandono del lombardismo, per il timore di essere il terrone della Germania o della Francia.
    E ciò conferma quanto penso dell’italianismo contraddittorio di questi polentoni che ci disprezzano nel profondo, ma che hanno bisogno dell’Italia unita (e dunque di noi), anche per un fattore (più psicologico che di potenza fattiva) di non sentirsi a loro volta i terroni della Germania o della Francia.
    Cosa che sono stati (a parte Venezia) effettivamente tra VIII e XIX secolo dopo Cristo.

  293. mirkhond scrive:

    Quanto all’isis, gli auguro con tutto il cuore che devasti a sangue la SUA Padania, rendendola un deserto preindustriale.
    Come sogno da una vita….

    • PinoMamet scrive:

      A volte sei un po’ esagerato, eh?

      Manco più la Lega le dice, certe cose.

    • Moi scrive:

      Ma la Padania dell’ Isis cos’è ? Il Qatar, gli Emirati Arabi Uniti ? Son già desertici… e oggi come oggi conta molto di più avere del petrolio che sgorga da sotto al culo ovunque ti siedi che un terreno fertile !

      • Moi scrive:

        La Padania vera e propria NON possono, sennò gli Sceicchi che li finanziano restano senza la Pagani-Zonda ! Però è anche vero che se finanziano l’ Eurabia rischiano di “inquinare levantinomorficamente fenotipicamente” 😉 🙂 la figa longilinea bionda, pelle chiara e occhi azzurri che dall’ Europa (specie di Nord Est) importano.

        C’è anche chi dice che finito geologicamente il petrolio, non avendo più tutti quei petrodollari da sputtanarsi in senso etimologico 😉 … gli Sceicchi torneranno a inculare capre e cammelli, come dalla Belle Epoque “in giù”. 🙂

  294. mirkhond scrive:

    Infine, si risparmiasse la cazzata che i Longobardi non abbiano influenzato minimamente gran parte dell’Italia.
    Il fatto che si siano assimilati e latinizzati, non significa che a loro volta non abbiano dato una forte impronta germanica all’onomastica non solo di vaste aree geografiche, ma anche a quella di nomi di persona, nel diritto e nelle sue varianti locali (vedasi le Consuetudini di Bari, redatte in forma definitiva nel XIII secolo dai giudici baresi Andrea e Sparano, e rimaste come codice civile barese fino al 1806), nonché di numerose famiglie aristocratiche dell’intera Penisola.
    Solo in Toscana penso agli Aldobrandeschi, Ardengheschi, Della Gherardesca, dei Guicciardini, dei Bardi, degli Altoviti, dei Chigi.

  295. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Quanto all’isis, gli auguro con tutto il cuore che devasti a sangue la SUA Padania, rendendola un deserto preindustriale.”

    Capisco le emozioni dietro, ma penso che sia un esempio radicalmente sbagliato.

    Se cadiamo nel gioco preimpostato delle parti (“civili” contro “barbari”, “occidente” contro “oriente”, “conformisti” contro “bastiancontrari”) diventiamo anche noi attori nello Spettacolo.

    L’Isis è un gruppo che risponde a certe necessità storiche dell’Iraq settentrionale post-Saddam/post-occupazione e della Siria orientale dopo cinquant’anni di assadismo… Riesce a portare un certo grado di ordine e sicurezza in luoghi che (per usare ironicamente la retorica leghista) sono degradati, e quindi piace a tanta gente. Lo fa combinando un grado di terrore molto efficace al coinvolgimento della popolazione; non è (ancora) corrotto e dà la certezza del diritto, che tale diritto possa piacere o no.

    La Padania non c’entra niente: augurale un terremoto, un’esondazione del Po, l’esplosione di una terrificante fabbrica chimica, ma non l’Isis.

    • Moi scrive:

      Ma poi saresti sullo stesso piano di quei troppi (anche se “pochi”) Ultrà da Stadio “Padani” (almeno come Ius Soli) che _ fin dagli Anni Settanta !_inneggiano all’ Etna e al Vesuvio come presunto “tifo sportivo”.

    • Peucezio scrive:

      Mah, eppure, al di là della sparata di Mirkhond, non ricondurre l’ISIS alle tendenze letteraliste e integraliste che emergono in diverse realtà islamiche anche geograficamente lontane fra loro mi sembra un eccesso di spirito analitico.
      E’ chiaro poi che le tendenze più generali si realizzano con più o meno successo nei diversi contesti in base a logiche locali: le idee degli illuministi ebbero più successo a Parigi che in Vandea. Ma non penso possano essere ricondotte solo a una logica di storia municipale (per quanto non vada perso di vista neanche questo aspetto, per non cadere nello schematismo opposto, che non rende ragione poi del diverso modo di declinarsi dei fenomeni nei vari contesti).

    • mirkhond scrive:

      Era solo un sfogo….

  296. Moi scrive:

    L’ Italia purtroppo è tutta (!) sismica …

  297. Moi scrive:

    I fiumi d’Italia, tutti o quasi, sono sempre a rischio esondazione.

    • Moi scrive:

      A Bologna per il Reno s’è fatto un bel “fossadone” 😉 come se fosse il Rio delle Amazzoni 🙂 … ma nulla dà la sicurezza assoluta. Nei quali casi, melius abundare quam deficere.

      “Meglio abbondare che essere deficienti”, tradurrebbe il Dottor Balanzone.

  298. roberto scrive:

    Peucezio

    ““int’a capa ‘e ccriature” lo spazio, a maggior ragione per le lingue, è virtualmente senza limiti”

    esito.
    ero esattamente di quest’idea fino al mio secondo pargolo, visto poi che la primogenita ha un talento veramente pazzesco per le lingue (avrà preso dalla mamma). il secondo invece fa fatica con tre (avrà preso dal papà).

    diciamo che quello delle lingue è sicuramente un talento che si può coltivare, e che la mente dei bambini è fertile ma non sempre allo stesso modo. aggiungo che in realtà ci sono altri fattori da prendere in considerazione. la giornata ha 24 ore, la settimana ha 7 giorni e sicuramente non obbligo i miei figli a stare a casa a parlare italiano con me se un pomeriggio vogliono andare a giocare con i loro amici crucchi.

    • Peucezio scrive:

      “non obbligo i miei figli a stare a casa a parlare italiano con me se un pomeriggio vogliono andare a giocare con i loro amici crucchi.”

      Su questo non posso certo darti torto.

      • mirkhond scrive:

        Si è figli più del proprio tempo e del proprio luogo che dei propri genitori.
        I nipoti di Ruperto non sapranno nemmeno una parola d’Italiano…. 😉

        • roberto scrive:

          chissà mirkhond….a volte la vita è strana

          una cosa che mi ha sempre divertito è che mia nonna paterna era figlia di un tedesco e di una napoletana. già lei non parlava una parola di tedesco visto che i genitori le hanno parlato sempre e solo italiano. adesso i pronipoti di mia nonna sono perfettamente tedescofoni. chissà se il padre di mia nonna ha mai immaginato una cosa del genere!

        • mirkhond scrive:

          Un ritorno alle origini? 🙂

        • Roberto scrive:

          Il che implica stabilire quali sono le origini, cosa che come sai mi pare un po’ complicata 🙂

  299. Peucezio scrive:

    Mirkhond,
    ma spiegami una cosa. Perché sei così ostile alla Padania?
    Mi spiego meglio.
    Il risorgimento, l’unità, con tutti i connessi guasti per il sud sono venuto dal nord, d’acordo.
    Ma essenzialmente dalla borghesia milanese, torinese, tutt’al più genovese. Non c’entravano nulla né i contadini veneti o emiliani, né i pescatori liguri o i pastori valtellinesi. E poi aggiungici il clero (pensa a gente come don Davide Albertario e altri preti “padani” che hanno pagato col carcere e la persecuzione la loro opposizione allo stato laicista unitario, che sparava sugli operai).
    Insomma, le insorgenze ci sono state anche nel nord.
    E anche se parliamo della terza rivoluzione industriale, se così vogliamo chiamarla, è partita sempre dal triangolo industriale.
    Il resto della “Padania” semmai è arrivato dopo, con la piccola industria degli anni ’80-’90.
    Ma allora l’ostilità è socio-antropologica, più che storica?
    Nel nord, in tutto il nord, si è imposto un tipo umano consumista, benestante e un po’ gretto, figlio dell’arricchimento dovuto allo sviluppo economico delgi ultimi decenni (diciamo dagli anni ’50-’60, fino a poco tempo fa)?
    Ma questo non è un fattore etnico, né legato a un particolare retaggio storico o culturale, ma a meccanismi del tutto contingenti, che in misura minore si sono attuati anche nel sud e anche nel sud, fattori economici permettendo, potrebbero arrivare allo stesso livello del nord: benessere e ricchezza anche per una sola generazione e già ti ritrovi un’umanità di stronzi egoisti, individualisti e superficiali. In Sicilia e in Abruzzo esattamente come in Trentino o in Liguria.

  300. mirkhond scrive:

    Peucezio

    Ma sempre tutto ti devo spiegare? 🙂
    Il mio era uno sfogo ad un’insopportabile retorica “polentona”, antica quanto l’unità d’Italia.
    Che mi ha fin da ragazzino, fatto detestare tale “fratellanza” con simili persone.
    Che fanno gli italianissimi solo come e quando conviene a loro.
    Ovviamente è un astio contro UN MODO DI PENSARE e contro chi lo pensa.
    Non verso quei “polentoni” che non ce l’hanno con noi, e che anzi ci hanno aiutato pur non essendo affatto nostri fratelli, se non per fede cristiana o per semplice umanità.
    Ho sempre in mente le parole di Pietro Calà Ulloa, ex ministro di Francesco II di Borbone-Napoli, scritte in francese nel 1870.
    Calà Ulloa, ricordava come nei primi anni postunitari, una fitta rete di sacerdoti cattolici del NORD, devoti dei regimi preunitari, persino piemontesi nostalgici dei Savoia pre-liberali (come il nostro Habsburgicus 😉 ) e addirittura i contadini di vaste aree tosco-padane, avessero aiutato molti nostri ragazzi, soldati borbonici prigionieri, renitenti alla leva piemontese, a fuggire, nascondendoli e rischiando la galera per i NOSTRI.
    Che per loro erano degli stranieri, come loro per noi.
    Dunque i contadini del Mulino Bianco e dell’Albero degli Zoccoli, operarono una vera unità italiana dal BASSO, fatta di solidarietà tra poveracci, nonostante il crescente antiterronismo, alimentato dai reduci “norreni”, che sconvolti e provati dalla lotta al “brigantaggio”, raccontavano storie tipiche di una mentalità da colonizzatori.
    E che ritrovo in stronzetti come Sizzi.
    Dunque il mio affetto di ragazzino che, con le pubblicità coi contadini del Mulino Bianco (Chiusdino, presso Siena) e film come l’Albero degli Zoccoli, esorcizzava il terrore e le angoscie per un futuro tecnologico preconizzato da film, telefilm e anime, e amati dai miei coetanei, il mio affetto per quel mondo rurale tosco-padano ottocentesco non era malriposto, quando da adulto ho letto ciò che racconta Pietro Calà Ulloa.
    Idem per i Longobardi, da me sempre amati e unici, ai miei occhi, degni di unificare l’Italia.
    Se c’è un po’ di Toscana che mi piace, è anche grazie alla sua forte impronta longobarda, a cui ho accennato.
    Però il Nord dei “cummenda” della civiltà industriale sradicante e venale, denunciata da settentrionali come Renato Pozzetto :), e per di più razzista pernicioso alla Sizzi, ma nel contempo italianissimo per quel che conviene a lorsignori, beh a me QUEL Nord mi sta sul cazzo.
    E augurargli un’orda barbarica di Talebani o dell’isis, che li faccia tornare a 200-300 anni fa, non mi dispiacerebbe affatto…
    Anche se ciò mi giocherà l’amicizia di Pino, che dal suo punto di vista, legittimamente, non puo’ comprendemi….
    Ma ci sono abituato….
    ciao!

    • PinoMamet scrive:

      “Anche se ciò mi giocherà l’amicizia di Pino”

      Aridaje!!
      Guarda che l’amicizia scatta fuori nelle persone più impensate:

      https://www.youtube.com/watch?v=hODFRZxS8Yo

    • habsburgicus scrive:

      i Longobardi, da me sempre amati e unici, ai miei occhi, degni di unificare l’Italia.

      i Longobardi piacciono molto anche a me
      è forse il tuo unico punto di contatto (non con me, fra noi ce ne sono molti altri) bensì con il massonissimo Amedeo Crivellucci di ieri e con l’orobico sempre citato di oggi 😀

      • mirkhond scrive:

        Se avessero rassicurato il Papato, che il Ducato Romano non avrebbe MAI fatto parte del Regno di Longobardia/Italia, chissà come sarebbe potuta andare la successiva storia d’Italia!
        Roma non poteva (e secondo me non potrebbe nemmeno oggi) essere MAI capitale di uno stato “nazionale”, essendo per sua natura e vocazione storica, capitale UNIVERSALE.
        Prima dell’omonimo impero, e poi della Chiesa Cattolica.
        Come, invano, Theodor Mommsen, luterano, ricordò a Quintino Sella, alla vigilia di Porta Pia….

        • mirkhond scrive:

          Comunque anche dopo la conquista carolingia (773-774 d.C.) della Longobardia maior, essa avrebbe potuto svilupparsi mantenendosi e rafforzandosi in un unico stato settentrionale, se non fossero accadute:

          1) La morte senza eredi di Matilde di Canossa (1046-1115), marchesa di Toscana, appatenente ad una potente famiglia longobarda e che dal 1076 al 1115 fu de facto la vera regina dell’Italia longobarda carolingia.
          Senza eredi, tantomeno validi come lei, il Regno d’Italia si sfasciò in tante autonomie comunali, che tormenteranno la vita politica del regno fino al XIV-XV secolo, pur creando un vivace policentrismo cittadino.

          2) La morte di Giangaleazzo Visconti nel 1402, che pose termine al processo di riunificazione del Regno longobardo-carolingio sotto un’unica dinastia, guarda caso anch’essa di origine longobarda, iniziato 70 anni prima.
          Gli eredi di Giangaleazzo si autodistrussero in lotte di successione, in cui Venezia e Firenze ebbero partita vinta.

          3) Il Congresso di Vienna nel 1814-1815, avrebbe potuto mantenere in vita il Regno Italico fondato da Napoleone, e rivitalizzazione (sia pur in chiave massonico-giacobina) del vecchio Regno longobardo-carolingio.
          Magari insediandovi gli Asburgo-Lorena di Toscana, ormai italiani e piuttosto liberali e miti.

          Mi chiedo, se, almeno una di queste tre mancate occasioni, non avrebbe dato corso ad una differente storia d’Italia, in cui i Savoia sarebbero rimasti FUORI, senza i danni che hanno combinato….

    • Peucezio scrive:

      “Però il Nord dei “cummenda” della civiltà industriale sradicante e venale, denunciata da settentrionali come Renato Pozzetto , e per di più razzista pernicioso alla Sizzi, ma nel contempo italianissimo per quel che conviene a lorsignori, beh a me QUEL Nord mi sta sul cazzo.”

      Sì, ti capisco.
      Sta sul cazzo anche a me, anche se con dei distinguo.

  301. mirkhond scrive:

    Yehuda Glick?
    Ma non è quel khazaro ridotto in fin di vita da un commando palestinese, per il suo razzismo suprematista?

    • PinoMamet scrive:

      Non ho mai sentito che avesse posizioni razziste o suprematiste, invece era noto per la sua battaglia per permettere agli ebrei di pregare sulla spianta del Tempio.

  302. mirkhond scrive:

    Insomma, due verità sulla stessa persona.
    Così come su un avvenimento storico.
    Come sempre… 🙂

    • Francesco scrive:

      spesso una delle due verità contiene più di un granello di bugia e propaganda

      per capirlo tocca indagare e studiare

      pensa ai giudizi sui Borbone, che reggono solo se supportati da robuste dosi di ignoranza

      🙂

  303. mirkhond scrive:

    Non solo ignoranza.
    Ma anche pregiudizi, dovuti all’ideologia che ciò che viene DOPO è sempre meglio di ciò che c’era prima.

    • Francesco scrive:

      vabbè, quello è un ormai quasi innocuo progressismo

      roba vecchia e quasi morta

      la tiene viva il progresso tecnologico, caso unico in cui è un fatto vero

      ciao

  304. mirkhond scrive:

    “il progresso tecnologico, caso unico in cui è un fatto vero”

    Troppo però mi inqueta…
    Non è piacevole un futuro di post-umani robotizzati…..

  305. mirkhond scrive:

    “anti-europeo sei tu”

    Sono antieuropeo, perché non mi piace l’europa dei bank$ter$ ma$$onici, che ci impongono sacrifici monetari di cui nessuno (a parte lor$ignori) capisce il senso, e soprattutto non si capisce quando e se avranno termine…
    Inoltre un’Europa (preferisco Frangistan, la Terra dei Franchi) che non è capace di avere una PROPRIA politica indipendente dal cappio u$raeliano, vedasi Medio Oriente, Afghanistan, Russia, non mi ispira certo simpatia….
    Per non parlare del casino libico, su cui Casini piange adesso lacrime di coccodrillo, col timore di un “califfato” isis alle nostre porte.
    Ci potevate pensare prima, ci potevate, quando avete abbattuto Gheddafi…..

    • Francesco scrive:

      insomma, ho ragione io

      😀

      • mirkhond scrive:

        In relazione a cosa?

        • Francesco scrive:

          all’anti-europeismo e filo-italianismo

          ancora poco e sarai renziano

          io invece solo e abbandonato, con Silvio ormai rincoglionito e la Lega anti-immigrati ma non più secessionista

          povero me!

          🙂

        • mirkhond scrive:

          Sei mentalmente contorto da attribuirmi ciò che non amo….
          Il markettaro piddino te lo lascio volentieri….. 🙂

          Io sono NAPOLETANO, e non “filo-italiano”.
          Tantomeno nel senso che intendi tu…
          E il tuo connazionale Sizzi…..

        • Francesco scrive:

          Mirkhond

          chi di noi sostiene lo Stato italiano e la spesa sociale? chi di noi insulta l’Europa se osa leggere il bilancio dello Stato e far notare che è un disastro?

          chi si incazza se parlo di secessione?

          insomma, nessuno è più patriota italiano di te!

          😀

  306. mirkhond scrive:

    Per non parlare della marketta bisessuale di Pontassieve, eterodiretta da napolitano, a sua volta emanazione grigia del bank$teri$mo ma$$onico a guida euru$raeliana….

  307. Miguel Martinez scrive:

    per Mirkhond

    “Per non parlare della marketta bisessuale di Pontassieve, eterodiretta da napolitano, a sua volta emanazione grigia del bank$teri$mo ma$$onico a guida euru$raeliana….”

    Dai, mi sembri il commentatore medio della Padania 🙂

    Il signore in questione, per quanto abbia spostato la propria residenza a Pontassieve, è pur sempre di Rignano sull’Arno, e tale resterà, indelebilmente.

    Sulla sua vita affettiva dello stesso, vedo che hai accesso a fonti ignote al resto dell’umanità.

    • mirkhond scrive:

      Ci sarebbe un bel testo del Venturi di tre anni e mezzo fa, al proposito… 🙂
      Comunque, il renzy, un paio d’anni fa in un’intervista che lessi sulla Gazzetta del Mezzogiorno, dichiarò la sua bisessualità.
      Una mossa propagandistica dell’interessato a scopo elettorale?
      Oppure il giornalista della Gazzetta, aveva preso spunto dal testo del Venturi? 😉

  308. mirkhond scrive:

    Dai, mi sembri il commentatore medio della Padania 🙂

    Certa gente dev’essere considerata col linguaggio che si merita…. 🙂

    • Francesco scrive:

      quel linguaggio offende solo te, non Renzi

      dovresti rendertene conto, davvero

      ciao

        • Francesco scrive:

          no che non vuoi rendertene conto ma il fatto rimane e pure evidente

          pari Salvini che vuole salvare l’Italia da 100 milioni di immigrati musulmani, se gli fai notare che non ci sono

          😀

        • mirkhond scrive:

          Non mi sembra però di avercela con gli immigrati.
          Solo una mente contorta come la tua, puo’ vedere paragoni inesistenti…..

        • Francesco scrive:

          Mirkhond,

          provo a spiegarmi:

          il confronto non era sulla sostanza (lo so benissimo che non ce l’hai con gli immigrati) ma sul modo di sostenere le tue idee

          e qui devo dire che, come Salvini, non ti fai molti scrupoli di usare i peggio argomenti per sostenere le tue idee

          ora, lui è un poveretto con QI di 12 e deve mangiare coi voti della Lega, tu sei una persona

          1) intelligente
          2) colta
          3) disinteressata

          quindi ti ritengo molto più colpevole di lui 😉

          ciao

  309. habsburgicus scrive:

    @Moi (e tutti)
    a proposito di stranieri (o meglio italiani all’estero)
    sul noto sito di gnocche 😀 trovo questo commento 😀

    INITIUM
    era un consiglio esclusivamente culturale.

    Ammetto che a molti non possa interessare ma ho sempre abbinato i viaggi con cultura e gnocca….

    Per farti un esempio in Cambogia di giorno vedevo il campo di sterminio Tuol Seng e un’ora dopo ero a trombare in stanza 😀
    FINIS

  310. mirkhond scrive:

    Sei stato in Cambogia?

    • habsburgicus scrive:

      non sono mica io !
      il commento è di un tale di cui non conosco nulla trovato per caso !

      comunque, non sono mai stato in Cambogia né in alcun altro Stato dell’area
      chi, su questo blog, la conosce bene, anche se scrive raramente, è Pietro

  311. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Comunque, il renzy, un paio d’anni fa in un’intervista che lessi sulla Gazzetta del Mezzogiorno, dichiarò la sua bisessualità.”

    Il post del Venturi si intitola “Clamorosi outing di Matteo Renzi: “Sono bisex e tifo Juve”, che dire che tifa Juve a Firenze è come spararsi in fronte: ovviamente il furbo omino mediatico non ha mai detto nulla di simile e si tratta di uno scherzo.

    “Reporter” – la fonte che il Venturi cita – poi è semplicemente il quotidiano ufficiale dei consigli di quartiere, che riporta notizie come “cambierà il senso di marcia in Via Romana o no? Il dibattito è aperto” “Mamme volontarie tengono corsi di cucina al Nidiaci”.

    Non ho nemmeno bisogno di chiedere al creativo buontempone del Venturi se si è inventato tutto…

    Se Renzi avesse mai fatto davvero una dichiarazione del genere, se ne parlerebbe ovunque: pensate a Vendola, che pur essendo in realtà un furbissimo politicante, nell’opinione pubblica è innanzitutto “un omosessuale” e poi molto secondariamente è un politico.

    Renzi appartiene alla vecchia scuola democristiana, che ci tiene innanzitutto a sembrare radicalmente normale a tutti i costi.

    I gay saranno brave persone, ma sempre visti dal punto di vista di noi normali che li dobbiamo tollerare.

    Sulla “moglie che lui ama e i tre figli” Renzi si è costruito tutta un’immagine.

    Questo a prescindere da come stiano realmente le cose (ma anche secondo sussurratori e malelingue locali, comunque non stanno come dici tu).

    • mirkhond scrive:

      Io, ricordo un articolo della Gazzetta di alcuni anni fa, più il post burlone 🙂 del Venturi.
      Evidentemente il giornalista pugliese avrà preso una cantonata….

    • mirkhond scrive:

      Non sara un bisessuale (cosa che nel mondo del potere italiano, credo sia assai irrilevante), ma una marchetta lo è di sicuro.
      Dei poteri forti da cui è eterodiretto.

      • Peucezio scrive:

        Mah…
        E’ un continuatore, seppur molto blando, della linea geopolitica di Berlusconi, quindi vuole evitare di litigare con la Russia (ma è troppo pavido per mettersi contro gli USA), insomma, non è che i poteri forti lo amino visceralmente.
        Lo tollerano, finché non possono abbatterlo.

  312. Miguel Martinez scrive:

    Per Habsburgicus

    “non sono mica io !
    il commento è di un tale di cui non conosco nulla trovato per caso !”

    In effetti, si prestava a equivoci la cosa.

    Dovresti usare il corsivo per fare citazioni.

    Io lo faccio così:

    freccia che punta a sinistra – lettera i minuscola – freccia che punta a destra; poi scrivo il pezzo che voglio mettere in corsivo; concludo di nuovo con freccia che punta a sinistra – barra così / – freccia che punta a destra.

    Non so se mi sono spiegato, ma non lo posso disegnare qui, se no finisco semplicemente per fare il corisvo anch’io!

  313. mirkhond scrive:

    Un po’ incasinato il meccanismo….

  314. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Non sara un bisessuale (cosa che nel mondo del potere italiano, credo sia assai irrilevante), ma una marchetta lo è di sicuro.
    Dei poteri forti da cui è eterodiretto.”

    🙂

    Però credo che sarebbe bene che riflettessimo sempre sui meccanismi della falsificazione, anche quando sono compiuti da una persona amica – come l’ottimo Venturi – a danno di una persona, diciamo, un po’ meno amica.

    Se dopo anni di frequentazione di questo blog, i lettori ancora non analizzano i meccanismi della comunicazione, non si chiedono anche quando un discorso tira dalla loro parte se le fonti sono veritiere o false, se il discorso torna nel suo complesso… boh, dovrei cambiare mestiere.

    Tu ci resti male quando non sono d’accordo con te, ma calcola anche il senso di frustrazione mia, di fronte a un meccanismo di questo tipo.

    Tu non hai in simpatia la bisessualità, e va benissimo.

    Non hai in simpatia Matteo Renzi, e anche questo va benissimo.

    Questo ti porta però a prendere come verità qualunque cosa possa indicare che Renzi abbia dichiarato di essere bisessuale, senza soffermarti a chiederti se sia plausibile che abbia mai fatto una dichiarazione del genere.

    Mentre magari faresti le pulci a qualcuno che cerca di dimostrarti che Renzi ha fatto un’ottima riforma economica.

    Renzismo e antirenzismo, come berlusconismo e antiberlusconismo, sono forme tossiche speculari; se solo riuscissimo a liberarci noi da queste tossine, da questi obnubilamente mentali, che ci rendono attori in spettacoli decisi da altri.

    Capisci perché questa volta non solo sono in disaccordo, ma c’è anche una nota di delusione, pensando a quanti anni sono che cerco di fare qualcosa perché si sviluppi un minimo di senso critico verso le fonti…

    • mirkhond scrive:

      “Capisci perché questa volta non solo sono in disaccordo, ma c’è anche una nota di delusione, pensando a quanti anni sono che cerco di fare qualcosa perché si sviluppi un minimo di senso critico verso le fonti…”

      Se ti ho deluso mi dispiace.
      Però io certe cose le ho lette da un’altra fonte che non era il Venturi, e ne che scriveva ironicamente.
      Prendo atto da te che si tratta di una cantonata.
      Resto però convinto che le tendenze sessuali (tranne per la pedofilia) in Italia non abbiano quel peso che hanno ad esempio negli Usa.
      Pensa solo a Nichi Vendola che 9 anni fa fu votato (da me compreso), pur avendo tappezzato la città di Bari di manifesti elettorli, in cui esaltava la sua…diversità. 🙂
      Poi, se renzy abbia fatto qualcosa di positivo (?), sono contento se mi viene indicato cosa.
      Pensavo non piacesse nemmeno a te.
      E poi, pure con te devo stare sempre sull’attenti? 🙂

      • mirkhond scrive:

        Errata corrige:

        la fonte non venturiana, NON ne scriveva ironicamente.

      • mirkhond scrive:

        Quel che voglio ribadire, che pur sapendo benissimo chi fosse Vendola, a Bari lo votammo in tanti, strafregandocene (io almeno, ma non solo) della sua DICHIARATA omosessualità.
        Perché nonostante si fosse servito delle sue tendenze sessuali in campagna elettorale, io ed altri lo abbiamo chiaramente votato perché attratti da ALTRO.
        Tipo le sue (mancate) opere di giustizia sociale.
        Perché credevamo che fosse rimasto l’ultimo COMUNISTA in Italia!

        • mirkhond scrive:

          Sempre a Bari invece, nel 2003, si tenne l’edizione annuale del famoso Gay Pride.
          Con governatore della regione di DESTRA (Fitto), e sindaco (Simeone di Cagno Abbrescia) e giunta comunale di DESTRA.

        • mirkhond scrive:

          Comunque tendenze sessuali o no, renzy come altri prima, resta una marketta eterodiretta dai poteri forti, in un’italia dove ormai la sovranità “nazionale” è solo una finzione retorica da festa tricolore tipo lo scorso 4 novembre.
          Mi dispiace che ne possa restare deluso, ma io la vedo così.
          E finora NESSUNO mi ha fatto vedere che sono in errore…

  315. habsburgicus scrive:

    @Miguel
    si, in effetti il corsivo è un’idea…ci proverò (se ci riesco :D) quando capiterà l’occasione di fare altre citazioni

    in questo caso invece (anche se il sito è lo stesso :D) non dovrebbe però esserci equivoco…c’è il link 😀
    http://www.gnoccatravels.com/viaggiodellagnocca/20195/vilnius-le-mie-impressioni/p1
    (si riferisce ad un ignoto che millanta imprese erotiche 😀 e gli altri, specialmente i primi, letteralmente lo “massacrano”…leggete, fa ridere :D)

  316. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Un po’ incasinato il meccanismo….”

    In realtà, è piuttosto incasinata la mia descrizione.

    Vediamo cosa succede, adesso provo a spiegarlo con un esempio visivo.

    Io scrivo “Peucezio è un filologo filosofico”.

    Voglio mettere la parola “filologo” in corsivo.

    Allora scrivo una cosa che somiglia a questo:

    Peucezio è un < i > filologo < / i > filosofico.

    Solo che non lascio gli spazi che vedi all’interno delle parentesi (se lo avessi fatto, avresti visto il corsivo direttamente qui e non avresti visto le istruzioni). Scrivo freccina-lettera-freccina e freccina-barra-lettera-freccina tutto attaccato.

    E adesso vediamo se il mio esempio ha funzionato…

    • Peucezio scrive:

      Oh cavolo, mo’ mi devi dire come hai fatto a farlo con gli spazi, senza che venisse il testo corsivo, come è successo a me…

  317. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Pensavo non piacesse nemmeno a te.”

    certo, ma è proprio quello il punto.

    L’antipatia che proviamo verso qualcuno non dimostra che certe accuse contro di lui siano vere.

    La simpatia che proviamo verso qualcuno non dimostra che certe accuse contro di lui siano false.

    E’ un metodo generale, un approccio fondamentale per uscire dai Luoghi Comuni.

    E poi, pure con te devo stare sempre sull’attenti? :)”

    Certo, tutti devono stare sempre sull’attenti qui.

    Non per le idee che esprimono, ma per la logica con cui le sostengono.

    In questa palestra, appena qualcuno abbassa la guardia, gli può arrivare un colpo dove meno se l’aspetta 🙂

    • Francesco scrive:

      confermo

      io mi sono fatto una collezione di cicatrici e ho mollato qualche colpetto

      il tutto in piena amicizia

      😀

      • mirkhond scrive:

        Però l’atteggiamento di Miguel nei miei confronti si è modificato da un paio di mesi a questa parte.
        Diciamo che gli sono un po’ scaduto, forse perché ho, inconsapevolmente suscitato delusione ai suoi occhi.
        Delusione che prima o poi arriva per tutti noi, verso qualcuno che stimiamo o che ci stima.
        Si chiariscono però degli equivoci.
        E questo per me è importante.
        Proprio evitare ulteriori delusioni o evitare di darne a chi stimiamo.
        Ma non fa niente…. 🙂

        • mirkhond scrive:

          Da parte mia comunque la stima per Miguel come persona (con cui ho avuto l’ONORE di interloquire di persona una decina di giorni fa, per telefono) e come pensatore, non è cambiata di un millimetro in dieci anni che lo seguo, e in quattro e mezzo che commento qui. 🙂

  318. mirkhond scrive:

    Che esagerazione, dai…. 🙂

  319. mirkhond scrive:

    “Non per le idee che esprimono, ma per la logica con cui le sostengono.”

    Comunque ho scritto anche altro in proposito, eh! 🙂

  320. mirkhond scrive:

    Però, hai sintetizzato alla ciò che intendevo dire qualche giorno fa, riguardo al modo di argomentare di Peucezio! 🙂

  321. mirkhond scrive:

    Ho provato a scriverlo in , ma ho fatto cilecca! 🙂

  322. mirkhond scrive:

    In corsivo! Doppia cilecca, sob!

  323. Moi scrive:

    Ma aggiungere il classico “pannellino dei comandi” da forum … è possibile ?

  324. Moi scrive:

    Sempre sul “Gender” …

    http://www.blitzquotidiano.it/opinioni/nicotri-opinioni/nozze-gay-ostracismo-di-alfano-prefetti-vaticano-europa-e-natura-dicono-altro-2013489/

    Si noti che la “Gender Culture” rivendica la Natura in polemica con il Vaticano … ma credo che, per la Chiesa Cattolica, “Secondo Natura” NON significhi (o “significasse” ?) che “gli animali non lo fanno”; mi rimetto a chi ne sa di più. Però è vero che nella versione cinematografica de “Il Nome della Rosa” (cult movie della UAAR) il grottesco Padre Jorge dice che “il riso in natura è proprio dell’ uomo, come il peccato …” e tutto il resto.

  325. mirkhond scrive:

    La Toscana, e la Longobardia maior che amavo da ragazzino, come antidoto alle INQUIETUDINI FUTURISTICHE, continuamente evocate in questi giorni dal Moi:

    http://youtu.be/RfaJxkOEDvw

  326. Moi scrive:

    A proposito di Matt Renzie Scouts “Bullying (by Mr. Venturi) & Revenge” :

    http://www.comingsoon.it/film/cub-piccole-prede/50380/scheda/

    (trailer “scrollando”/ “srondellando” in basso)

  327. Moi scrive:

    http://www.youtube.com/watch?v=pSkuB_5ID0E

    A proposito di Mulino Bianco e Hurì Giganti di cui sopra …

    😉

  328. mirkhond scrive:

    A me piacevano quelle dei contadini, tipo il filmato che ho postato.
    Peccato che non riesca a trovare quello sugli Abbracci, il mio preferito…. 🙂

  329. mirkhond scrive:

    Da ragazzino pensavo che fossero ambientate in Lombardia cispadana ;).
    Poi, qualche anno fa, ho scoperto che erano girati a Chiusdino (Siena)!

    • PinoMamet scrive:

      Guarda che tu hai un’immagine un po’ sbagliata dell’Emilia, perché hai visto solo la pianura!!
      Che è la parte meno!
      🙂

      • mirkhond scrive:

        Credimi, se potessi trovarvi quel mondo contadino, fatto di ritmi lenti e di grandi famiglie che si vogliono bene, non esiterei a trasferirmici da te (non a casa tua, ovviamente 😉 ).
        Sopportando i pesanti disagi di un lunghissimo viaggio verso terre assai luntane…
        Idem in Toscana…..

  330. Moi scrive:

    @ HABSBURGICUS

    Ancora ignorano questo sito , però …

    http://www.gnoccatravels.com/gnocca/dicono-di-gnoccatravels

    ———-

    E gli Italiani all’ Estero divennero “Gnocca Residents” [sic]

    http://www.gnoccatravels.com/gnocca/gnocca-resident

  331. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “all’anti-europeismo e filo-italianismo

    ancora poco e sarai renziano”

    In realtà Renzi ha un sesto senso per gli umori dell’italiano medio. L’italiano medio è quello che per decenni ha goduto nel mettere il prefisso “euro” davanti a qualunque sostantivo, perché lo nobilitava e lo faceva sentire meno terrone.

    Adesso l’italiano medio comincia a risentirsi contro l’Europa, e Renzi deve quindi fare l’Uomo Deciso che quando l’Europa ordina, “tagliate le pensioni dell’80!” dice, “eh no, questo ai nostri Poveri Anziani non si fa!” e procede poi a tagliarle del 79%.

    • Francesco scrive:

      concordo parzialmente: Renzi non ha tagliato nulla, tranne il posto del tizio deputato a trovare le spese dello Stato da tagliare

      per questo a me Renzi non piace molto ma temo che finirà per irretire il povero Duca

      Renzi, come Berlusconi, parla come uno di destra ma agisce come il solito socialista anni ’70

      solo che il mondo, e il livello del nostro debito, sono cambiati da allora

  332. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “chi di noi sostiene lo Stato italiano e la spesa sociale?”

    Riguardo alla “spesa sociale” (in senso ampio) che immagino tu ritenga eccessiva…

    Sono reduce da una conferenza l’altra sera organizzata dall’Associazione dei Lettori della Biblioteca Nazionale, assieme all’ex-direttrice della Biblioteca Laurenziana.

    Ricordo l’immensità e il valore mondiale del patrimonio artistico/culturale italiano…

    – negli ultimi anni, sono stati fatti tagli di oltre il 60% al bilancio del Ministero per i Beni Culturali (mentre in Francia, Inghilterra e Germania il bilancio è cresciuto)

    – l’età media dei bibliotecari è di 57 anni, perché non si fanno assunzioni da 20 anni

    – il ministero sta introducendo il simpatico ruolo del volontario… pagato 12 euro al giorno, per evitare di fare nuove assunzioni

    – causa mancati lavori di manutenzione, il recente temporale a Firenze ha fatto danni (se ben ricordo) stimati in circa 600.000 euro (ma forse era di più) alla Biblioteca Nazionale. Una colletta organizzata tra la popolazione di Firenze per rimediarvi ha raccolto la somma di 6.000 euro.

    – una vasta parte del patrimonio della Biblioteca Nazionale Centrale è attualmente custodita in due depositi chiusi a chiave e non è consultabile per gli stessi motivi.

  333. Miguel Martinez scrive:

    Sempre sui tagli sul patrimonio…

    Alla stessa conferenza, l’ottimo Tomaso Montanari – oltrarnino 🙂 e storico dell’arte – ha fatto un confronto interessante tra Francia e Italia.

    In Francia, lo stato accetta donazioni per musei ecc., pagati con un ringraziamento.

    In Italia, invece, si mette il patrimonio a disposizione degli interessi privati.

    • Francesco scrive:

      ammetto che ho malamente scritto, andando di fretta, sociale invece che pubblica

      chiedo scusa

      e sì, la spesa pubblica in Italia è eccessiva, oltre che fatta con criteri criminali

      ciao

  334. mirkhond scrive:

    “per questo a me Renzi non piace molto ma temo che finirà per irretire il povero Duca”

    Ne dubito fortemente, visto l’antidoto di nome Miguel Martinez che ho ingerito per anni ;), quando la marketta era solo il sindaco pinocchio di Firenze… 🙂

  335. Miguel Martinez scrive:

    Sulla maniera in cui si privatizza il patrimonio, Tomaso Montanari ha proposto a tutti il seguente, difficilissimo quiz, vediamo se riuscite a risolverlo:

    “Un test sugli usi del patrimonio culturale al tempo della dittatura del mercato.

    Solo una delle seguenti affermazioni circa l’uso del patrimonio culturale italiano non è vera. Qual è?

    1) Agli Uffizi si è tenuta una sfilata di moda che aveva come tema il ‘neocolonialismo’.

    2) Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha affittato Piazza Plebiscito alla Nutella.

    3) Alla Biblioteca Nazionale di Firenze si è tenuta una partita di golf. In sala catalogo.

    4) Un archeologo italiano ha proposto di realizzare un campo da golf alle Terme di Caracalla.

    5) La Cappella Sistina è stata affittata alla Porsche.

    6) Ponte Vecchio è stato noleggiato alla Ferrari.

    7) Un archeologo ha proposto di rifare l’arena del Colosseo. Il ministro per i Beni culturali si è detto entusiasta. Il presidente della Roma ci vorrebbe far giocare una partita di calcio.

    8 ) Una sottosegretaria del governo Renzi ha provato ad arredare il proprio ufficio con quadri dei musei pubblici di Roma.

    9) Domenico Scilipoti ha proposto di noleggiare a pagamento le opere dei depositi dei musei statali italiani.

    10) Dal prossimo primo gennaio, le famiglie con l’Isee nelle tre fasce più basse potranno sempre entrare gratuitamente nei musei statali.”

  336. mirkhond scrive:

    “In Italia, invece, si mette il patrimonio a disposizione degli interessi privati.”

    Ecco perché sono contro la privatizzazione!

  337. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “quando la marketta era solo il sindaco pinocchio di Firenze… :)”

    In effetti, il nostro rione veniva addobbato periodicamente di locandine in cui si vedeva ritratto il signore di Rignano sull’Arno con un naso molto lungo.

  338. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Da parte mia comunque la stima per Miguel come persona (con cui ho avuto l’ONORE di interloquire di persona una decina di giorni fa, per telefono) e come pensatore, non è cambiata di un millimetro in dieci anni che lo seguo, e in quattro e mezzo che commento qui.”

    Grazie!

    Ma non è cambiato sostanzialmente nemmeno il mio atteggiamento.

    Forse in questo periodo sono diventato un po’ meno tollerante nei confronti di argomenti presentati in maniera confusa: tu di solito presenti benissimo i tuoi argomenti, ma ogni tanto l’emozione ha il sopravvento 🙂 , e quindi può darsi che tu ti prenda qualche colpetto in più (come quelli che prendo volentieri da Francesco).

    Credo che qualche tensione sia sorta quando è arrivato brevemente qui un pittoresco nazionalista italiano, convinto quanto te, ma di cose opposte a quelle di cui sei convinto tu.

    Sono dialoghi più o meno impossibili – perché non partono da esseri umani, luoghi, pietre, alberi e animali reali -, però andrebbero condotti con una certa dignità, senza sfoghi rabbiosi.

    Probabilmente tendo di più dalla parte tua su quella questione, ma so benissimo che le persone che non tendono affatto dalla parte mia possono essere in perfetta buona fede.

    Dobbiamo sempre accettare che gli altri possano essere più o meno come noi.

    Comunque, nessun problema, sono contentissimo di averti a bordo, ma occhio che ogni tanto può partire il colpetto, per te come per chiunque altro, se abbassi la guardia.

  339. mirkhond scrive:

    “chi di noi sostiene lo Stato italiano e la spesa sociale? chi di noi insulta l’Europa se osa leggere il bilancio dello Stato e far notare che è un disastro?”

    Lo sostengo perché è grazie allo stato SOCIALE che io e mia sorella non siamo finiti ancora in un cassonetto della spazzatura, come accade negli usa del superprivato.
    Dove un presidente che, balbetta appena di alcune TIMIDE riforme in senso sociale, a cominciare dalla sanità, viene subito ostracizzato come “comunista” (orrore dgli orroriiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)!
    Secondo sono figlio, nipote, pronipote ecc. di funzionari pubblici, comunali, statali, militari ecc. che non hanno MAI rubato lo stipendio e sono sempre stati stimati sul posto di lavoro.
    Anche da gente con idee differenti.

    “chi si incazza se parlo di secessione?”

    Fosse stato per me, lo sai, l’Italia (tranne sotto i Longobardi ed escludendone Roma) non avrebbe MAI dovuto essere unificata.
    Tantomeno dai Savoia massonizzati, il PEGGIO DEL PEGGIO che poteva capitare a TUTTA l’Italia, non solo a noi napoletani.
    Detto questo però, i Savoia non ci sono più, il tricolore e altri simboli identitari massonici purtroppo sì.
    Infine il leghismo, che non nasce da un’autentica riscoperta identitaria “padana” quando dal costante RICATTO “padano” verso lo stato centrale, per mantenere e/o riconfermare il regime di privilegio fiscale, ottenutosi fin dall’unità a guida nordcentrica.
    Fosse per me, potrebbe sfasciarsi anche oggi.
    Però noi, stiamo messi male con una classe politica di inetti e corrotti, interessati solo al conseguimento di interessi clanici, e non al bene pubblico, e dunque a forte rischio di finire dominati dalla camorra.
    Sai che pacchia!
    Secondo abbiamo una classe intellettuale accademica tra le peggiori al mondo, ancorata ancora ai “fasti” del giacobinismo e del liberalismo massonico, di cui si sente custode e perpetuatrice, nonché ostilissima verso qualsiasi forma di revisionismo che veda sotto una luce più POSITIVA il Regno di Napoli, e poi Due Sicilie, specialmente sotto i biekiSSimi Borbone, soprattutto a partire dal 1794 fino al 1860-61.
    Abbiamo visto la squallida riflessione dell’editore Laterza nel confronto Barbero-De Crescenzo qui a Bari, tenutosi due anni fa.
    Oppure tromboni come Giuseppe Galasso o Renata De Lorenzo, sempre proni al Barbero di turno e sempre pronti a sputare LETAME su chi ama il proprio paese e la propria dinastia legittima.
    Mentre per costoro, veri eredi del trombone Benedetto Croce, l’unico “meridionale” buono è il VENDUTO al Piemonte massonico dei Savoia e dell’eredità politica da essi lasciata.
    Se questi sono i patrioti e i difensori dell’unità d’Italia, capirai benissimo che non posso essere accomunato a questa gente.
    Dunque con politici corrotti e inetti, e intellighenzia accademica legata a schemi ideologici falliti nei fatti, ma fonti di potere accademico perché tali ideologie sono FORTI nell’accademia e nel potere economico-politico, una nostra secessione sarebbe un DISASTRO!

    “nessuno è più patriota italiano di te!”

    Nient’affatto, se leggi quanto sopra.

    ciao!

    • Francesco scrive:

      Duca,

      da polentone a terrone: basta chiacchiere! 😀

      tu sei fortemente contrario alla secessione, quindi sei un patriota italiano.

      tertium non datur

      solo, in attesa della sospiratissima secessione, mi dai qualche delucidazione sul “regime di privilegio fiscale” di cui parli?

      ciao

      PS che poi, in questo campo, io sono quello che sogna e tu quello dalla parte del potere, lasciami sognare!

      😀

      • mirkhond scrive:

        Sono contrario alla secessione per OPPORTUNISMO Francesco.
        Non per patriottismo italianissimo.
        Premetto che io ho fatto un cammino opposto a quello di Sizzi, da convinto assertore dell’unità d’Italia sono diventato borbonico.
        Comunque le mie ragioni credo di averle spiegate abbondantemente in questi anni, e non mi va di stancarmi e stancarvi ripetendo sempre le stesse cose.
        Sulla Banca Tosco-Padana, ti reinvito alla lettura dei saggi di Nicola Zitara, che di economia ne capiva più di me, e che puoi reperire in internet, sul sito eleam.
        ciao!

        • Francesco scrive:

          1) non voglio essere scortese ma le motivazioni sono secondarie rispetto alle scelte. tu scegli l’Italia, in questo sei mio avversario politico e alleato di Renzi.

          2) un privilegio fiscale per un’area goegrafica è una cosa precisa e specifica, il tuo amico Zitara parla di qualcosa di questo genere o si limita a immagini appariscenti?

          ciao

        • mirkhond scrive:

          Purtroppo non ho avuto il piacere di conoscerlo.
          Però se vuoi davvero approfondire la questione economico-finanziaria, ririribadisco l’invito a leggersi i suoi saggi. 🙂
          ciao!

        • mirkhond scrive:

          Riguardo alla ricchezza del nord post 1861

          Dobbiamo subito chiarire il punto.
          Ad arricchirsi fu una ELITE settentrionale, non le masse popolari tosco-padane.
          Che, non solo continuarono a restare POVERE, ma anzi videro la loro povertà aggravarsi ULTERIORMENTE con la leva (almeno per le aree dove era INESISTENTE, tipo Toscana e Stati Pontifici) e le tasse, tra cui quella PESANTISSIMA sul macinato, in vigore nel 1868-1880, e che nel 1869 causò delle sommosse contadine nell’area tosco-padana, e favorendo lo sviluppo del nascente socialismo (non ancora disgiunto dalla massoneria, vedasi Andrea Costa, romagnolo e primo deputato socialista al parlamento nel 1882).
          In Toscana, per disperazione si arrivò a preparare il pane senza sale, che, pare sia diventato una specialità di quella cucina (ma qui chiedo ragguagli ai Toscani del blog!).
          L’emigrazione massiccia coinvolse TUTTI gli italiani.
          Dal solo Veneto nel 1888, andò via la META’ di TUTTA l’emigrazione italiana di quell’anno.
          Del resto anche il cinema, come il pluricitato Albero degli Zoccoli di Olmi, ambientato in Lombardia nel 1897-1898, e basato sui racconti dei suoi famigliari, oppure Riso Amaro del 1948, ambientato nel mondo delle risaie piemontesi, e le cui mondine, poverissime, provenivano da TUTTA l’Italia SETTENTRIONALE!
          Dunque fino al 1950 circa, non si puo’ parlare di benessere di MASSA, nemmeno per il centro-nord.
          Però la conquista piemontese, smantellando l’apparato industriale duosiciliano nel 1860-1870, e creando e favorendo il triangolo industriale Torino-Milano-Genova, avrebbe creato le PREMESSE per lo sviluppo economico del nord Italia.
          Sviluppo di massa che si sarebbe compiutamente realizzato solo a partire dagli aiuti del Piano Marshall del 1947 e dal successivo miracolo economico del 1950-1970.
          Che però, si inserì nelle strutture industriali settentrionali, messe in piedi dalla Banca Tosco-Padana dopo l’unità d’Italia.

        • PinoMamet scrive:

          “In Toscana, per disperazione si arrivò a preparare il pane senza sale”

          questa credo che sia una leggenda (una brave googlata mi dice che ce ne sono almeno altre due) ma sicuramente sarà indicativa di come l’epoca è rimasta nel ricordo di qualcuno.

  340. mirkhond scrive:

    “ma ogni tanto l’emozione ha il sopravvento :-)”

    Hai ragione.
    E’ un difetto che non dovrebbe mai affiorare nello studioso e appassionato di storia.
    Come mi fece rilevare un mio docente universitario 20 anni fa, quando ero studente di Lettere Moderne.
    Ed infatti sono fuori dal sistema accademico, ANCHE per questa motivazione (quella principale è la mia ciucciaggine nelle lingue, ostacolo gravissimo e INSORMONTABILE per chi vuole intraprendere studi specialistici e che mi ha tarpato le ali impedendomi di andare all’estero).
    Avrei voluto laurearmi in storia del risorgimento, che, come sai è il periodo che più mi appassiona, fin da quando avevo 9 anni.
    Però avendo maturato idee “codine” e revisioniste, non vi era qui il docente con cui sviluppare questa passione.
    E dunque “ripiegai” sulla storia medievale, mia seconda passione, e con un argomento relativo ad un’area di frontiera tra Oriente ed Occidente : la Dalmazia veneziana nel XIII secolo.
    Una tesi pessima, compilativa, che se la leggessi la troveresti quello che è : una cacca!
    Che però, mi ha permesso innanzitutto di smontare tanti miti identitario nazinalistici ottocenteschi, sia italiani che croati.
    Da qui, comprenderai certe mie prese di posizione, certamente eccessive nel linguaggio, ma che hanno i loro fondamenti, quando sento parlare di Dalmazia “italianissima” oppure “puramente croata” come tanti, anche qui in Italia credono, per ignoranza o per reazione agli eccessi del nazinalismo italiano e dei suoi disastri.
    Considera infine che non sto al meglio delle mie forze, che la depressione stanca non solo la mente ma anche il corpo.
    Se dipendesse da me cesserei all’istante di battagliare su Borbone, Asburgo, Litorale Adriatico, irredentismo, risorgimento, massoneria, liberalismo ecc. ecc.
    Perché come tu stesso hai constatato, non c’è nulla di peggiore di un confronto tra SORDI, quando le tesi sono talmente opposte e contrastanti.
    E il non confronto Pino-Kahani sulla questione israelo-palestinese me lo ha ulteriormente confermato.
    Fosse per me dunque, parlerei solo di cartoni animati, contadini tosco-padani del Mulino Bianco e dell’Albero degli Zoccoli, di romanzi, film e di linguistica.
    Capire un video in cui una splendida fanciulla da grandi e bellisimi occhi neri, presentata come araba, in realtà parlerebbe l’Urdu, l’indostano musulmano contrapposto all’Hindi indù, ma che in sostanza sono la stessa lingua, sia pure in due varianti differenti, influenzate da differenti credi religiosi, come il Serbo e il Croato.
    Ecco, di questo parlerei volentieri con amici, semiamici, paraamici e non amici di questo blog.
    Perché se hai troppa passione, finisci che litighi, dici parolacce e poi ci stai male se non ti senti sopportato.
    Ed io sono stanco di combattere, perché lo faccio da quasi 30 anni.
    Se fossi un soldato, sarei andato in (pre)pensionamento! 🙂

  341. mirkhond scrive:

    non ti senti supportato

  342. habsburgicus scrive:

    A proposità di Unità (ma non d’Italia, stavolta 😀 Unità iberica :D)
    Nel 1639 ad Antwerpen un certo frate Caramuel Lobkowitz pubblicò in latino un’opera dal titolo “Philippus prudens” in cui sosteneva la legittimità di Felipe II (Filipe I per i portoghesi) al trono di Portogallo, Algarve, India e Brasile; anzi Caramuel si spingeva a sostenere che Afonso Henriques (fl. 1139) era stato un usurpatore e che il Portogallo era sempre stato giuridicamente soggetto alla Castiglia ! il bello, e non sono ancora riuscito a trovare una spiegazione accettabile, è che tale opera uscì PRIMA della ribellione portoghese del 1/12/1640, dunque in un’epoca in cui, parrebbe a me, il Re di Spagna non aveva interesse a ricordare troppo certe cose 😀 il Portogallo ce l’aveva e se lo teneva, bon….ricordare che lo teneva legittimamente a me pare un errore politico perché uno maligno ALLORA avrebbe potuto chiedersi se per caso non lo teneva ILLEGITTIMAMENTE 😀 (l’unica spiegazione possibile, e non del tutto irrazionale, sta nella paura causata in certi circoli di Madrid per la sommossa popolare di Évora dell’agosto 1637, estesasi all’Alentejo, e sedata entro l’estate 1638)
    Ma deve ancora venire il pù bello..
    Dopo la ribellione e l’avvento di Dom João IV (dicembre 1640) i portoghesi risposero sia con la proibizione del libro di Caramuel (il 18/6/1641 il Conselho Geral dell’Inquisizione dibatté se il libro era da proibire; affidato esame a due gesuiti che decidsero per il SI) sia con le repliche
    Nel 1642, António de Sousa Macedo pubblicò a Londra il “Caramuel convencido”un attacco durissimo a Caramuel ed un’esaltazione della lusitanità…ma quasi tutto in lingua spagnola ! 😀
    Nel 1643 Manuel Fernandes Vila Real pubblicò a Parigi l’Anticaramuel, un libello ostilissimo…anch’esso quasi tutto in spagnolo !
    (tutti questi difensori dell’indipendenza portoghese scrivevano in spagnolo ! non è piccante ? :D)

    P.S
    questo Vila Real avrà una sorte non del tutto piacevole 😀
    ricchissimo e influentissimo cristão novo, legato alla nuova Dinastia dei Bragança e al nuovo regime (da cui ebbe prestigiosi incarichi in diplomazia), si sentiva evidentemente extra legem
    Per sfortuna sua, confuse il Portogallo di metà XVII secolo con l’Italia di inizio XXI secolo 😀 dove in effetti ci sono diversi intoccabile 😀 e non nel senso di “paria” indù 😀
    Nel 1649 mentre era a Lisboa per discutere di diplomazia con il Re (lui stava a Parigi),l’Inquisizione lo fece arrestare per eresia di giudaizzazione;
    dopo un drammatico processo, in cui il Re Dom João IV si dimostrò impotente ad aiutarlo, fu condannato a morte e relaxado al braccio secolare;
    fu messo a morte nell’auto-da-fé che si tenne a Lisboa il 1/12/1652, alla presenza del suo “amico” João IV; in quello stesso auto-da-fé il magnate straricco cristão novo Duarte da Silva abiurò de vehementi dopo essere stato in precedenza sottoposto a tortura, il che gli salvò la vita; si disse che le sue immense ricchezze gli garantirono la vita, ma ebbe nondimeno una punizione dura e non risulta che abbia mai più alzato la cresta 😀
    così si trattavano i riccastri in quei tempi 😀
    oggi ?..continuate voi.. 😀
    e poi dicono che c’è la democrazia, etimologicamente “governo del popolo” 😀
    ancor più importante, politicamente, è che l’inquisidor Geral che presiedette alla loro condanna fu quel Francisco de Castro, già vescovo di Guarda (sino al 1632), in carica dal 1630 (dunque nominato da Filipe III/Felipe IV) e ritenuto filo-spagnolo nell’intimo..nel luglio 1641 fu coinvolto in una congiura per rovesciare il ribelle Dom João IV (sul trono da pochi mesi) e restaurare Dom Filipe III (Don Felipe IV di Spagna) e tenuto in prigione un anno, ma fu poi rilasciato (mentre gli altri furono uccisi incluso l’Arcivescovo di Bragsa trovato morto in un pozzo) senza neppure essere privato della carica; tale era la potenza dell’Inquisizione in Portogallo allora e il suo appoggio fanatico da parte delle masse che godevano nel vedere gli inquisitori colpire soprattutto i ricchi “borgjhesi” (per usare un linguaggio marxista :D)
    Francisco de Castro, prima di morire (nel gen 1653) riuscì a far condannare a morte un alleato poitico stretto del Re nuovo (che aveva financo difeso nel libello citato) e a castigarne duramente un altro (grande finanziatore del medesimo Re ribelle)..e il Re ribelle dovette ingoiare tutto 😀
    Eravamo ancora lontani da Pombal 😀
    Quando il 22/5/1663 don Juan José de Austria, in nome di Felipe IV (Filipe III) prese Évora, passarono due giorni e il 24/5/1663 gli inquisitori di Évora scrissero una lettera a Filipe III (Felipe IV) manifestando la loro gioia di essere tornati sotto il suo dominio…non durò e nel 1668 Carlos II dovette riconoscee de iure l’indipendenza del Portogallo (Trattato di base, da cui trae legittimità il Portogallo indipendente odierno) ma il governo portoghese non osò colpire l’Inquisizione neppure allora… nel 1671, dopo una vacanza di 18 anni (il Papa fino al 1670 non riconobbe il Portogallo per non urtare il Re di Spagna; il ruolo papale nella nomina era una formalità, tuttavia doveva essere lui a compierla) Inquisidor Geral fu nominato il nobilissimo Pedro de Lencastre Duque de Aveiro (1671-1673), della stessa Casa che Pombal sterminerà (insieme ai távora, anzi ancor più)..
    Ma questa è un’altra storia..e di un altro secolo..
    Gli Aveiro-Lencastre si “appaltarono” l’Inquisizione per una trentina d’anni…a Pedro de Lencastre, successe come Inquisidor Geral l’Arcv. Braga Dom Veríssimo de Lencastre (1676-1692, Card. Da 1686) indi il vescovo di Miranda e poi di Leiria Frei José de Lencastre (1693-1705)..poi il loro dominio finì e ci fu Nuno da Cunha de Ataíde e Melo, l’ultimo Inquisidor Geral pre-pombalino (1707-1750….fu anche Cardinale) sotto João V

  343. mirkhond scrive:

    Gli aveiro-Lencastre non hanno nulla a che fare coi Plantageneti-Lancastre (Lancaster in Inglese), ramo cadetto plantageneto anglonormanno, e regnante in Inghilterra nel 1399-1461 e 1470-1471?

    • habsburgicus scrive:

      certo che hanno a che fare !
      però adesso non saprei dirti la parentela esatta
      pure il Ciurcillone, parlando di legami secolari anglo-portoghesi, fece riferimento a questo durante la guerra, ai Comuni !

  344. mirkhond scrive:

    “la sommossa popolare di Évora dell’agosto 1637, estesasi all’Alentejo, e sedata entro l’estate 1638)”

    Fu la prima avvisaglia dell’insurrezione portoghese anticastigliana del 1640-1668?

    • habsburgicus scrive:

      a posteriori, sì
      però quella fu popolare, e i nobili non parteciparono…..ma furono anche riluttanti a reprimerla, in genere fecero opera di persuasione a sottomettersi
      la ribellione del 1/12/1640 fu nobiliare (anche se o povo, post factum, la appoggiò forse addirittura con entusiasmo, almeno a Lisboa)

  345. mirkhond scrive:

    “Afonso Henriques (fl. 1139) era stato un usurpatore e che il Portogallo era sempre stato giuridicamente soggetto alla Castiglia !”

    Beh, inizialmente c’è del vero.
    Enrico di Borgogna, padre di Afonso/Alfonso, nobile borgognone giunto per far fortuna come cavaliere al servizio del re di Castiglia-Leon, ne sposò la figlia, Teresa di Castiglia, ed entrambi gli sposi furono messi al governo della marca del Portogallo, una regione meridionale della Galizia, al confine atlantico dell’al-Andalus almoravide.
    E i primi Enriquez effettivamente erano dei marchesi castigliani (anche se proclamatisi re nel 1143).
    Soltanto nel 1297, credo, la Castiglia-Leon riconobbe ufficialmente il Portogallo come regno separato.

  346. mirkhond scrive:

    “la nuova Dinastia dei Bragança”

    I re portoghesi dal 1143 al 1580, appartenevano alla stessa famiglia discendente da Enrico di Borgogna (1057-1112) e di sua moglie Teresa di Castiglia-Leon.
    Ma i Braganza erano anch’essi un ramo della dinastia di Borgogna/Enriquez/Aviz?

    • habsburgicus scrive:

      si..o quantomeno avevano dei forti punti
      João IV, cioè prima della ribellione João, VIII Duque de Bragança, era nipote di Catarina de Bragança che nel 1580 vantò alcuni diritti (anche se non si oppose troppo al Re Prudente che fu confrontato soprattutto da António prior do Crato, di nascita illegittima, ma certamente un Avis)
      João de Bragança nel 1632 sposò la castigliana Doña Luisa de Guzmán (Dona Luísa de Gusmão), figlia del Duque de Medina Sidonia, Grande di Spagna….Olivares favorì questo matrimonio (era un parente)..eppure nel 1640 fu proprio Luísa a spingere il titubante marito sulla strada della ribellione…il desiderio di essere Regina poté più dei legami di sangue con il Conde-Duque…molto femminile 😀 o, tout court, molto umano ? 😀

      • mirkhond scrive:

        Erano proprio un ramo cadetto della stessa famiglia reale portoghese dei Borgogna/Enriquez/Aviz, formatasi nel XV secolo, quando Afonso (1377-1461), figlio del re Giovanni I il Buono (1385-1433), ottenne il ducato di Braganza.
        Dunque, se le cose stanno così, Filippo II d’Asburgo, nel 1581 può essere considerato a buon diritto un usurpatore del trono portoghese, in quanto la casa reale di Borgogna non si era affatto estinta nel 1580 come credevo, ma aveva ancora i Braganza.
        Che dunque, a pieno e legittimo titolo, avevano (e secondo me hanno ANCORA OGGI 😉 ) il diritto di regnare sul Portogallo.
        ciao!

        http://it.wikipedia.org/wiki/Alfonso_I_di_Braganza

        • habsburgicus scrive:

          Caramuel risponde appunto a questo..
          però avendo avuto la folle idea di scrivere in latino, confesso che per me è pesante 😀
          (c’è su books Google, scaricabile…quindi se qualcuno più latinista vuole cimentarsi, si accomodi :D)
          è sintomatico che le 3 confutazioni (oltre alle 2 portoghesi ma in castigliano già da me citate, ve ne è una in francese stampata il 10/9/1640..anch’essa su books google) siano in volgare
          basta questo dettaglio per capire la differenza fra gli Asburgo che io te, e Luigi amiamo e i loro avversari…
          loro erano “arretrati” mente gli altri erano più al passo con i tempi, e dunque quasi inevitabilmente vincitori !
          triste, ma ciò che è vero, va detto
          ciao

          P.S
          dalla prefazione credo di aver capito la ragione del libro di Caramuel
          Caramuel, seppur con stile, attacca spesso i francesi
          forse qualche scribano di Richelieu si permise di fare ironie sui titoli di Filippo IV al Portogallo e qualcuno (Olivares ?) se la prese, ordinando una risposta….fatta convenientemente in Belgio, distante dall’Iberia 😀

        • mirkhond scrive:

          Non lo dire a me, discendente per via materna di due ufficiali asburgici…calabresi! (uno proprio all’epoca di Filippo III di Spagna 1598-1621).
          Però i diritti dei Braganza, mi paiono ineccepibili.

        • habsburgicus scrive:

          forse una soluzione giusta (ma bisognava coinvolgere anche il Papa..e Urbano VIII era ostile, purtroppo, agli Asburgo….però si poteva fare già nel 1580-1581 e Gregorio XIII era un Papa diverso) poteva forse essere questa
          Felipe (IV o già il II) proclamato Imperator Hispaniarum
          Il Portogallo dato ai Bragança come Re vassalli
          Ciò avrebbe permesso in fututo di dare, se necessario, pure un Principe alla Catalunya (e oltre un secolo dopo, al Messico)..in modo da renderli indipendenti, ma ALL’INTERNO DELL’IMPERO DELLE SPAGNE
          Fantastoria, ahimé 😀
          Se però Vladimiro con le sue fantateorie, esattamente 97 anni fa, si pappò tutto il potere, avremmo il diritto di essere talora utopistici anche noi ? 😀 o no ? 😀

        • mirkhond scrive:

          Strafichissimo! 🙂
          Un ‘unione “sovietica” hispanica all’interno del Trono e dell’Altare! 😉

  347. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “vorrei proporre Scilipoti al Ministero dei Beni Culturali

    anche se io piuttosto che tenerle in deposito quelle opere le venderei proprio”

    Immaginiamo un caso inventato.

    Un archivio possiede:

    1) una vasta sala

    2) una cantina

    3) un bellissimo quadro attribuito al Caravaggio

    4) 2.000 documenti di un fondo notarile del 1300, scritti in caratteri illeggibili dai normali cristiani, che però costituiscono l’unico fondo in tutta Europa che permetta di ricostruire i viaggi, i mezzi di trasporti, l’economia, l’età media in cui ci si sposava e si moriva, la prova che i mercanti compravano la lana dal Marocco e non avevano problemi a permettere ai venditori marocchini di pregare dentro le loro case…

    Arriva l’imprenditore-salvatore.

    Si prende la sala e ci mette in mostra l’ultimo modello della Ferrari, sotto il quadro di Caravaggio.

    In cantina, ci sbatte l’archivio e lo chiude a chiave.

    • Francesco scrive:

      ma l’archivio lo vendo, separatamente, all’università di Pincopallinoburgo (finanziata dalla Siemens) o di Timbertown (finanziata dalla General Dynamics), che lo studiano, coccolano, vezzeggiano, digitalizzano e rendo disponibile al mondo intero!

      mica c’ho un cugino ricco che vuole la sala da piazzare, io

      😉

    • PinoMamet scrive:

      France’, le tue sono tutte idee che funzionano benissimo in teoria .

      Una teoria, secondo me, abbastanza astratta, lontana dall’esperienza di chi lavora sul campo.
      Io nemmanco ci lavoro; però due aggancini ce li ho.

      Allora, l’Università di Pincopallinoburgo perché mai dovrebbe comprarsi il tuo archivio?
      Se lo vuole consultare, può farlo comunque quando vuole; se proprio a uno dei suoi ricercatori interessa uno dei tuoi documenti, prende il treno e viene a vederlo.

      Digitalizzarlo ecc. sono cose che si fanno; ma neanche tanto di frequente, perché hanno un costo o dei tempi di realizzazione.
      Può anche essere che la Siemens, per una botta di generosità o perché il nipote della cugina del Direttore Galattico fa la ricercatrice specializzata in fondi notarli dell’Oltrarno, decida di sganciare un po’ di quattrini, ma non ci conterei troppo.

      L’università del mio non-capoluogo riceveva finanziamenti privati, certo: ma mica finivano al Dipartimento di Filosofia o a quello di Lettere Classiche, o in minima parte.

      Che poi, se proprio proprio, la Siemes finanzierà un’università di casa sua, piuttosto che comprarsi l’archivio tuo.

  348. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Da qui, comprenderai certe mie prese di posizione, certamente eccessive nel linguaggio, ma che hanno i loro fondamenti, quando sento parlare di Dalmazia “italianissima” oppure “puramente croata” come tanti, anche qui in Italia credono, per ignoranza o per reazione agli eccessi del nazinalismo italiano e dei suoi disastri.”

    Bello!

    • mirkhond scrive:

      Molti anni fa, dopo la mia laurea, si parlava proprio di Dalmazia con un caro amico, prematuramente scomparso a non ancora 48 anni.
      Lui vantava lontane origini dalmate per via del cognome materno, Ragusa.
      Che, e credo a ragione, come quasi tutti i Ragusa pugliesi (a meno che non si tratti di siciliani giunti qui in epoche più recenti e documentabili).
      Del resto i rapporti con la città dalmata meridionale, poi divenuta la Repubblica di San Biagio tra 1358 e 1526, seppure mai de jure totalmente autonoma, e le città adriatiche del Regno di Napoli sono documentate già dal XII secolo (seppure risalgono ancor più indietro, già in epoca bizantina).
      Colonie di mercanti e cittadini ragusei erano presenti a Barletta, Trani, Bari, Giovinazzo, Polignano, Brindisi ecc.
      La stessa Polignano fu infeudata ai Rodolovich, nobili ragusei tra 1604 e 1708.
      Eppure questo carissimo amico era convinto, come tanti pugliesi (anche docenti universitari come ci è capitato di leggere!) che la Dalmazia fosse un paese slavofono monoglotte.
      Cosa non vera, sia per la persistenza del Dalmatico, idioma romanzo indigeno, con forti affinità con le nostre parlate pugliesi ed abruzzesi e col Friulano, in terraferma dalmata fino al tardo XV secolo, nell’isola di Veglia fino al XIX secolo (l’ultimo parlante, il barbiere Antonio Udina morì nel 1898), e sia per i forti influssi del Veneto da Mar che, a partire almeno dal XV secolo soppiantarono il Dalmatico (sob!), e assieme al Croato divennero le due lingue vernacolari di questa splendida regione.
      Per non parlare di influssi linguistici pugliesi e addirittura napoletani nella stessa Ragusa, documentati tra XVI e XVIII secolo.
      Al momento del sorgere dei due opposti, simil-contrari e sempre più antiteticamente irriducibili nazionalismi italiano e croato, intorno al 1848, quella che ho sovracitato era la situazione etnolinguistica della Dalmazia!
      Si potrà ben capire dunque la mia rabbia verso chi ha distrutto questa civiltà meticcia.
      E le colpe “italiane” a mio parere restano le più GRAVI, proprio per il ruolo dominante della lingua italiana, lingua UFFICIALE del litorale adriatico austriaco dal 1815, e ancora nel 1849, oltreché delle elites venetofone e venetizzate, che, in parte cominciarono (passata l’effimera speranza di una restaurazione di Venezia nel 1848-1849) a tramare coi massonici Savoia e la loro italietta spregevole.
      Allarmando obiettivamente Vienna, che decise di ridimensionare il peso di questa ricca, colta e raffinata classe dirigente, favorendo quella nascente e concorrente di sentimenti croati (che però inizialmente utilizzavano l’ITALIANO per dire il loro NO all’italietta tricolorata; vedasi Lorenzo Monti e il giornale Il Nazionale di Zara)
      Questo sarebbe il “genocidio” che alcuni vanno millantando oggi, senza però andare fino in fondo nelle motivazioni che lo avrebbero provocato!

  349. mirkhond scrive:

    Miguel ha spiegato a Francesco i motivi della difesa dello stato sociale e pubblico, usando la stessa tipologia di esempio che utilizzava mio padre con me, quando ero ragazzino. 🙂

  350. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Miguel ha spiegato a Francesco i motivi della difesa dello stato sociale e pubblico, usando la stessa tipologia di esempio che utilizzava mio padre con me, quando ero ragazzino.”

    Il discorso dello Stato è complesso, specie di questi tempi.

    Ma è evidente che lo Stato italiano ha tanti singoli funzionari di grande qualità e impegno. E certamente il clima in cui lavorano è leggermente più sano di quello in cui lavorano gli impiegati delle imprese private.

    Ho detto leggermente.

  351. mirkhond scrive:

    Le stesse cose che mi diceva mio padre buonanima! 🙂

  352. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Al momento del sorgere dei due opposti, simil-contrari e sempre più antiteticamente irriducibili nazionalismi italiano e croato, intorno al 1848, quella che ho sovracitato era la situazione etnolinguistica della Dalmazia!”

    Infatti, la prima cosa che uno pensa quando va in Dalmazia è, ma cosa c’entra la Croazia?.

    Infatti, vedi paesini collegati tra di loro SOLO via mare, con alle spalle una catena impressionante di montagne che impediscono ogni contatto con il mondo croato.

    E questo ovviamente non vuol dire che “quindi” la Dalmazia sarebbe italiana.

    E’ Dalmazia 🙂

    • habsburgicus scrive:

      fra l’altro sotto gli Asburgo, la Dalmazia era austriaca mentre la Croazia era ungherese !

      • mirkhond scrive:

        E questa è un’altra prova che smentisce la presunta “snazionalizzazione” che i biekiSSimi Asburgo avrebbero attuato in Dalmazia tra 1866 e 1918.
        In una cartina austriaca del 1912, le città dalmate hanno TUTTE il nome ITALIANO!

        • habsburgicus scrive:

          L’errore dell’irredentismo italiano in Dalmazia fu duplice
          1.Non aver capito che le forze dell’Italia non bastavano a prendersi anche la Dalmazia (senza la catastrofe della Guerra Mondiale, neppure Trieste :D)
          2.Non aver compreso quindi che PER NOI era molto meglio il saggio, illuminato, paternalistico e soprattutto non-nazionalista governo degli Asburgo (certo prima del 1866/1882 era ancor meglio, il cambio, nocivo per noi, non va negato..ma come dici giustamente te, dovevano pure difendersi, che c’avevano scritto in fronte gli Asburgo, Giocondo ? :D..e poi si dice, a brigante brigante e mezzo :D) che uno Stato slavo anti-asburgico, necessariamente nazionalista e anti-italiano..e infatti fu così..gli italiani che sotto gli Asburgo vivevano abbastanza bene (e senza podestà cretini come quello da te citato, avremmo potuto togliere l’ “abbastanza :D) sotto il dominio slavo verranno eliminati…in molti casi ANCHE fisicamente, comunque del tutto a livello culturale..anche i nomi secolari dei luoghi !

  353. mirkhond scrive:

    Straconcordo al 1000%100.000% 😉

    Niccolo Tommaseo (1802-1874), grandissimo studioso e letterato dalmata di Sebenico, sia pur di sentimenti veneziani e poi filoitaliani (ebbe però a pentirsi dell’unità a guida sabauda e della persecuzione anticattolica dei primi anni dell’unificazione), diceva che il dalmata non è nè italiano, nè croato ma L’UNO E L’ALTRO NELLO STESSO TEMPO!

  354. mirkhond scrive:

    E aggiungo che da NON nazionalista italianissimo, ho sempre sentito un disagio quando amici e conoscenti mi dicono sono stato in “Croazia” per indicare la Dalmazia.
    Così come non reggo Split&Spolt, Trogir, Zadar, Dubrovnik ecc.
    Tutti nomi imposti dal nuovo stato jugoserbo e NON dagli Asburgo, DOPO il 1918.
    Per Zara dopo il 1944, quando fu espugnata da Tito….

    • habsburgicus scrive:

      in questi giorni a Spalato hanno celebrato il 132° anniversario della “conquista” slava della città dal “dominio” italiano !
      a fine ottobre 1882 infatti il municipio di Spalato (retto da italofoni sino ad allora) passò in mano croata..ben presto solo Zara restò in mano agli italiani

      P.S
      oggi il “risorgimentismo” (irredentista-nazionalista) è molto più forte in ex-YU che in Italia
      da noi solo tipi eccentrici…e quindi in fondo simpatici 😀

    • Luigi scrive:

      Come dice il poeta, “Pensa agli stolti che in televisione / chiamano Dubrovnik Ragusa la bella!”.

      Ciao.
      Luigi

  355. mirkhond scrive:

    Quella conquista però fu dovuta anche agli errori del podestà Bajamonti (1860-1864 e 1865-1882), vedasi l’aver permesso l’esposizione del tricolore da parte di alcune cape gloriose, durante la visita di Francesco Giuseppe a Spalato nel 1875!

  356. mirkhond scrive:

    Zara si “salvò” grazie alla saggia politica del suo podestà, Niccolò Trigari che mantenne sempre un atteggiamento di fedeltà agli Asburgo.
    Bisognerà aspettare il 1916 per veder commissariato il comune di Zara (Trieste dopo il 24 maggio 1915) da parte austriaca, per via della guerra contro l’Italia!

  357. mirkhond scrive:

    Non aver capito che le forze dell’Italia non bastavano a prendersi anche la Dalmazia (senza la catastrofe della Guerra Mondiale, neppure Trieste 😀 )

    E la prova si ebbe proprio dopo la caduta dell’Austria-Ungheria, nel successivo e tormentato biennio 1918-1920, quando gran parte della Dalmazia venne occupata dall’Italia, in ossequio al Patto di Londra del 26 aprile 1915.
    Le autorità militari dell’esercito non la volevano, in quanto isolata territorialmente dal resto del corpo statale italiano, la giudicavano indifendibile, mentre invece la marina voleva mantenerla.
    Lo stesso Vittorio Emanuele III, se stiamo almeno ad Arrigo Petacco, non la voleva nemmeno lui, perché la considerava una rogna perché su 500.000 abitanti, solo 50.000 si sentivano italiani!
    Avrebbe detto in privato che, se fosse stato per lui, avrebbe rinunciato persino a Zara, mantenendola solo per non scontentare i nazionalisti più sfegatati.
    E dopo gli incidenti di Spalato del luglio 1920, corollario di una serie di violenze contro il gruppo “italiano” (quasi metà della città), iniziate nel novembre 1918 (Spalato non era parte dei territori ceduti all’Italia nel 1918, ma alla nuova Jugoserbia), il governo italiano, rappresentato da Giolitti, firmò gli Accordi di Rapallo (12 novembre 1920) in cui l’Italia rinunciava ad una Dalmazia indifendibile, tranne Zara e quattro isole.
    Lo stesso Mussolini, che nel settembre 1920 aveva detto che 50.000 “italiani” non potevano essere sacrificati a 500.000 “barbari” slavi, dopo Rapallo, accettò anche lui il fatto compiuto.
    Sarà solo nell’aprile 1941, che in un differente contesto politico, l’Italia avrebbe annesso nuovamente mezza Dalmazia, con le conseguenze note.

  358. mirkhond scrive:

    “questa credo che sia una leggenda”

    Non saprei, visto che una mia parente toscana (provincia di Grosseto), resto di stucco, meravigliata positivamente, quando le accennai al pane senza sale toscano!

    • PinoMamet scrive:

      Mmm e cosa c’entra? non credo di aver capito.

      • mirkhond scrive:

        Voleva capire come io, pugliese, sapessi del pane senza sale toscano.
        Confermandomi dunque, la NON leggenda di questa peculiarità toscana.
        Però, attendo il parere ben più competente dei Toscani del blog :), per averne conferme o smentite….

      • PinoMamet scrive:

        Mi sa che c’è un fraintendimento 😉

        so benissimo che in Toscana fanno il pane senza sale (l’ho pure mangiato un sacco di volte…), però intendevo dire che quella delle sue origini, diciamo, risorgimentali 😉 è una leggenda;

        se cerchi su google vedrai che ce ne sono almeno altre due…

        • mirkhond scrive:

          Messori, disse che nacque come reazione dei contadini toscani alla tassa sul macinato, del 1868, e in vigore dal 1 gennaio 1869.
          ciao!

        • PinoMamet scrive:

          Il che conferma che non bisogna fidarsi troppo di Messori 😉

        • mirkhond scrive:

          Su wikipedia parla della tradizione di un conflitto tra pisani e fiorentini, e tra il papato e i perugini, come origine del pane senza sale.
          Però aggiunge anche che sono leggende prive di fondamento.
          L’unico modo per capire come le cose andarono davvero, sarebbe trovare dei documenti che attestino l’epoca in cui compare per la prima volta.

        • mirkhond scrive:

          Stando all’articolo che hai linkato, sembrerebbe che il pane senza sale toscano, fosse noto fin dai tempi di Dante (1265-1321).
          E data la sua area di diffusione, viene ipotizzata un’origine etrusca.
          La questione comunque resta controversa, stando almeno a ciò che ho letto….

        • PinoMamet scrive:

          Ho sempre pensato anch’io, devo dire, che il passo di Dante facesse un’allusione proprio al “pane sciocco” toscano.

          In ogni caso, non credo a un’origine recente come quella ipotizzata da Messori.
          La tassa sul macinato ha colpito tutt’Italia, mi aspetterei una roba del genere, quindi, un po’ ovunque, magari “a macchia di leopardo”;

          invece il pane senza sale è tipico di un’area abbastanza precisa dell’Italia centrale, ha una diffusione insomma locale, come molte robe di “cultura vernacolare” per così dire.

          Inoltre le tradizioni gastronomiche sono spesso (non sempre, è vero) piuttosto antiche;
          il pane specialmente!

          Una roba che si mangia tutti i giorni, che per secoli è stato il cibo per eccellenza (se non quasi l’unico)…
          insomma, non è cambi così all’improvviso per qualche causa contingente.

  359. mirkhond scrive:

    restò di stucco

  360. mirkhond scrive:

    “Infatti, vedi paesini collegati tra di loro SOLO via mare, con alle spalle una catena impressionante di montagne che impediscono ogni contatto con il mondo croato.”

    Questa differenza geografica, ancora oggi, nonostante le piallature jugoslave 1918-1941 e 1944-1953, comporta un diverso tipo etno-culturale.
    Insomma il dalmata di oggi, pur se ormai croato o croatizzato, mantiene delle peculiarità, che lo rendono diverso dal croato vero e proprio di Zagabria e della Slavonia “mitteleuropee”.
    Come riferitomi da una coppia italo-croata di mia conoscenza, e che vive tra Bari e Zagabria!
    Lei, docente in pensione di Croato, all’università di Bari, mi raccontò che da ragazza, giovane laureata, si recò proprio a Spalato per perfezionare il suo croato, fino ad allora solo scolastico.
    Avendo difficoltà nel conversare con una signora del posto, lei gli disse in ITALIANO di parlare in ITALIANO!
    E si era negli anni di Tito…..

  361. mirkhond scrive:

    “Guarda che tu hai un’immagine un po’ sbagliata dell’Emilia, perché hai visto solo la pianura!!
    Che è la parte meno!”

    Beh, se è come questa :

    http://www.valgotrabaganza.it/wordpress/?p=58375

    Potrebbe piacermi moltissimo….. 🙂

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