Casa Pound, i birrai dell’Eurofobofilia

Casa Pound è un circolo di bevitori di birra un po’ maneschi e ignari di letteratura angloamericana (non sarebbe una colpa se non si fossero impossessati del nome di uno straordinario poeta americano) e che si avvicinano alla mezza età.

Prima di scomparire dimenticati da tutti tranne l’oste, hanno avuto la straordinaria fortuna di vincere la lotteria mediatica, nonché di incutere brividi di panico in gente altrettanto oziosa, ma cui va bene persino una scusa del genere per sentirsi i Difensori della Democrazia dal Nemico Tremendo alle Porte.

Francesca Basile è un’amica che oggi vive in America Latina, ma osserva attentamente lo que pasa in Italia. E ci ha regalato in esclusiva queste riflessioni, che riguardano appunto il suddetto circolo di bevitori di birra.

Tenete presente che qui non abbiamo nulla contro la birra, le persone manesche o chi sciupa la propria esistenza in un circolo del genere. Però Casa Pound, a differenza di altri  che danno scarso peso a questo piccolo blog personale, offre una certa soddisfazione.

Infatti, un mio precedente articolo, di molti anni fa e scritto in stile piuttosto lieve, ha portato i suddetti bevitori di birra a darmi la caccia per mezza Italia. Il Capo Supremo della setta si è reso anche sommamente ridicolo con un discorso in cui spiegava ciò che avrebbe voluto fare al sottoscritto, che evidentemente lo preoccupava più dell’Euro.

Li informo che abito nell’Oltrarno fiorentino, che è un quartiere assai accogliente, e sarò felice di presentare loro tutti i miei amici.

Ecco cosa ci scrive Francesca Basile:

Anche Casa Pound, nota griffe ideologica postneofascista, gode ora del suo quarto d’ora di popolarità  grazie al gesto plateale del suo vicepresidente Simone Di Stefano, che il 14 dicembre si è arrampicato sul balcone della sede dell’Unione europea di via IV Novembre a Roma per sostituire la bandiera dell’Ue col tricolore.

Come succede spesso in Italia, l’ex candidato sindaco è diventato un mito guadagnandosi il plauso perfino di chi, con CP, aveva rotto i ponti da tempo: si è parlato di “beau geste” e di gesto simbolico, “quello che tutti avrebbero voluto fare ma nessuno ne aveva il coraggio” finché è arrivato lui, il fulgido eroe di una piazza generosa ma confusa e soprattutto di scarsa memoria.

Peccato infatti che nessuno ricordi come e quanto i giovanotti di Casa Pound abbiano ripetutamente fiancheggiato la destra di (qualunque) governo, in uno scambio di favori non sempre occulti; o come e quanto abbiano cavalcato, nel tempo, proteste avviate da altri aspettando di vedere se la faccenda “tirasse” mediaticamente oppure no. Ecco, mediaticamente: è questo l’avverbio da tenere d’occhio, perché è questo l’aspetto centrale del CP-pensiero.

La visibilità  sembra essere la cosa più importante, per CP, che interviene sempre in extremis, dopo aver fiutato il vento: azioni spettacolari (manichini impiccati, lanci di vernice), offensiva mediatica (proclami, comunicati stampa, striscioni, locandine), radio e tv… molto rumore per nulla, si direbbe.

Poiché nonostante l’agitazione febbrile (e modalità di realizzazione spesso spiacevoli o connotate da un’inutile aggressività) questa “associazione di promozione sociale” che fa leva sul volontariato dei militanti (il che spiega l’incessante avvicendamento degli stessi, che appena raggiungono l’età della consapevolezza si sfilano da questa organizzazione molto simile a una setta) non sembra aver prodotto niente sul piano strettamente politico: al di là  dei libri e degli eventi, che forniscono materiale copioso e prezioso per le elucubrazioni degli antifascisti in servizio permanente effettivo, CP non ha spostato di molto gli equilibri politici nazionali e non ha inciso sul sociale come auspicava.

Del resto, basta leggere le FAQ sul sito ufficiale di CP per rendersi conto di come, al di là  di molte belle e roboanti parole evocative di scenari guerrieri (“un’altra politica”; “uno slancio sociale, una speranza di riscossa, un’avanguardia del pensiero”; “arte, cultura, impegno sociale – in una parola: vita – “ in un mondo agonizzante e plastificato”; “dare speranza, dignità, forza e volontà a un popolo estenuato ed esangue”; “protagonisti del nostro tempo”; “politica di preferenza nazionale e di respiro identitario” ecc.) sotto il guscio della tartaruga non ci sia poi un granché.

Tornando all’impresa di Di Stefano, è vero che il gesto è stato altamente simbolico: nel senso che ha colto nel segno, esprimendo apertamente e in un contesto di grande partecipazione popolare e comunicativa (la bandiera avrebbe potuto essere sostituita nottetempo, per esempio: ma sarebbero mancati il rimbalzo mediatico e la martirizzazione del suo autore) il malcontento inespresso o represso di larga parte della popolazione italiana, ancora incerta sull’atteggiamento da tenere nei confronti dell’euro.

E incerta sembra essere anche CP, per la verità : dal momento che il 19 ottobre 2011 Adriano Scianca, “responsabile nazionale per la cultura” del movimento fin dal 2008, così si esprimeva a proposito dell’Europa:

«Qual è la posizione di Cpi in merito all’Unione europea, alle sue istituzioni e ai diversi documenti costituzionali e trattati che essa produce?
«L’Europa di Maastricht è una cosa giusta fatta nel modo sbagliato. Ma è un dato di fatto che sia pur tramite omuncoli, burocrazie e oligarchie varie, si sta oggi formando una piattaforma politica continentale. (…) per noi una cattiva Europa rimane migliore di nessuna Europa. (…)
«Cpi è favorevole all’Euro o propone un ritorno all’uso delle monete nazionali?

«Cpi considera semplicemente ridicolo, perdente e reazionario un qualsivoglia tentativo di ritorno all’uso della Lira e delle altre divise pre-esistenti all’Euro. Tutti i difetti che vengono imputati all’Euro appartenevano già  alla Lira, quindi da questo punto di vista nessun passo indietro è stato fatto. In compenso, l’Euro è la prima moneta comune continentale dai tempi di Augusto. Esso è anche il primo serio concorrente del dollaro e una delle maggiori sfide all’egemonia di Wall Street fondata per l’appunto sull’onnipotenza del dollaro. Dal punto di vista dell’immaginario collettivo, inoltre, l’Euro fa ricorso ad una serie di riferimenti che richiamano la storia migliore del continente: da Castel del Monte a Leonardo da Vinci, da Dante Alighieri all’aquila germanica fino alle figure futuriste. Se il dollaro è denso di simbologie oligarchiche e massoniche, l’Euro attinge ad un immaginario pienamente ghibellino, radicato, propositivo. E questo vorrà pur dir qualcosa

Queste cose, probabilmente, gli entusiasti ammiratori loro malgrado del barricadiero Di Stefano le ignorano: ed è  male, perché per valutare correttamente un fenomeno è imprescindibile disporre del maggior numero possibile di informazioni al riguardo. L’alternativa è una reazione di pancia, quando invece sarebbe il caso di privilegiare il cervello.

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44 risposte a Casa Pound, i birrai dell’Eurofobofilia

  1. Moi scrive:

    Evidentemente il rapporto CasaPoundini / Calcianti mi sfugge del tutto … credevo addirittura che fosse la stessa gente in contesti diversi. O almeno i “Nerd” e i “Duri” della medesima “Comunità” …

    Davvero, NON colgo.

  2. Moi scrive:

    Credevo che in questa settimana ci fossero più roghi di bandiere UE che di USA e Israele negli ultimi 20 anni … invece no.

  3. Moi scrive:

    D’altrionde, ripeto, la DDR ha prodotto Angela Merkel … l’ unica Femminista Veramente Vera in circolazione è Daniela Santanchè.

    Insomma: “il Mondo mi sorprende, non lo capisco più !” [cit.]

  4. Pierluigi Vernetto scrive:

    sto leggendo Anatomy of Fascism di Paxton, un po’ una pizza a dir la verita’, ma una cosa interessante che dice e’ che i fascismi di tutto il mondo hanno sempre evitato di esplicitare un programma politico preciso, mettendo tutto il peso nella ESTETIZZAZIONE e la SPETTACOLARIZZAZIONE della politica. Direi che CasaPanza ci sta dentro in pieno.

  5. mirkhond scrive:

    Moi

    In Siria hanno fatto un film sul fondatore del Regno Saudita moderno, The King of Sands, con protagonisti due attori italiani, tra cui Fabio Testi, rispettivamente nel ruolo di Saud giovane e Saud vecchio.
    Il film girato l’anno scorso in pieno conflitto civile e con set “blindatissimo”, è stato pubblicizzato stasera su rainews 24.
    Chissà se è uscito in Italiano!
    Il film mostra il sovrano saudita coevo di Lawrence d’Arabia e del crollo dell’Impero Ottomano, come un guerriero violento e assetato di sangue e saccheggio…
    Ovviamente l’Arabia Saudita NON ha gradito…

  6. Moi scrive:

    Mi cospargo il capo di cenere, citazione errata … “confonde” :

    http://www.youtube.com/watch?v=zDzieioM05g

  7. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Evidentemente il rapporto CasaPoundini / Calcianti mi sfugge del tutto”

    Non parlo per tutti i Calcianti. Noi siamo Bianchi 🙂

  8. Francesco scrive:

    reazione di panza: e chissenefrega? sembra che i mass media abbiano l’input di mettere CP nel pastone delle reazioni politiche

    a me paiono del tutto indegni di attenzione

    il tuo amico Renzi pare abbia abusato pesantemente di tale Angiolino Alfano in pubblico: mi piace sempre di più!

    🙂

  9. Z. scrive:

    Miguel, la tua amica Francesca – per sua fortuna – non sembra al corrente delle ultime scintillanti novità di casa nostra.

    Ad esempio, sembra ignorare che al giorno d’oggi non solo ci si definisce orgogliosamente “populisti” (a proposito di America Latina), ma ci si vanta pure di ragionare con la pancia e di parlare alla pancia della gente.

    E soprattutto, a quanto pare, la cosa funziona alla grande.

    Intendiamoci. Non dubito che sarebbe meglio ragionare col cervello anziché con l’intestino, se non altro perché dall’intestino esce una sola cosa, con la quale non si fa né buon ragionamento né buona politica. Ma io sono, com’è noto, un rottame noioso e demodé. Ed evidentemente in America Latina non hanno varcato le ultime frontiere del Ragionamento di Pancia, che rendono noi Italiani – ancora una volta – un popolo all’avanguardia per costumi e cultura.

  10. Miguel Martinez scrive:

    Per Z

    “E soprattutto, a quanto pare, la cosa funziona alla grande.”

    Non lo so. Funziona alla grande, se alle spalle hai un grande potere; altrimenti è solo un fuoco di paglia.

    Lo dimostra Grillo, che non ha alle spalle alcuna struttura e sarà presto dimenticato.

    Invece Renzi è riuscito ad assicurarsi tutti i necessari sostegni finanziari e internazionali, e quindi può fare il “rottamatore”, il “basta con le vecchie facce” e tutto il resto.

    Per quanto riguarda Casa Pound, se le va bene, alla fine di questo fuoco di paglia, si potranno comprare la birra.

    • Z. scrive:

      Miguel, non credo che Grillo sarà presto dimenticato perché non ha struttura.

      E ci sono tre motivi che mi inducono a pensarla diversamente da te.

      Anzitutto, Grillo ha messo in piedi la struttura necessaria e sufficiente al suo scopo: stabilirsi saldamente sui banchi dell’opposizione e fare il maggior rumore possibile. E ha raggiunto lo scopo tanto in fretta e con tanto successo da ritrovarsi lui stesso disorientato.

      Secondo, trovo che il funerale sia una cosa che si fa ai morti e non ai moribondi. E Grillo non mi sembra neppure moribondo, anzi: mi pare che ad oggi goda di buona salute. Beninteso: anch’io penso che sia la salute di A9 che andrà a schiantarsi su AK, come già dicevo qualche giorno fa. Ma si vedrà, e non è una cosa così scontata, né credo sarà una cosa così rapida come molti sperano (o temono, a seconda dei punti di vista). Ho a che fare con decine di persone che non fanno che dirmi “Grillo sta per sparire”, “Renzi è un fuoco di paglia”, “Berlusconi è spacciato”: intando si dividono l’elettorato più o meno in parti uguali, oltre che ben consistenti. Poi vedremo.

      Terzo, sono abbastanza convinto che, quando la sua straordinaria avventura politica sarà finita, Grillo non sarà dimenticato tanto presto. Non credo serva dire perché.

      Su CP siamo maggiormente d’accordo: nel senso che immagino resteranno ai margini del mondo politico e continueranno con il loro ormai consueto antagonismo filogovernativo finché un diverso gruppo prenderà il loro posto. Solo, più che un club di bevitori di birra – come ve ne sono tanti nella galassia pulviscolare dell’estrema destra, ma pure dell’estrema sinistra – lo definirei piuttosto un ufficio di collocamento non conforme che, grazie appunto alla pratica dell’antagonismo filogovernativo, rimedia un posto di lavoro ai camerati disposti a rendersi presentabili.

  11. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Ma di quel SuperMatch di MMA Omar Sylla VS Matteo Minonzio, si sa più nulla ?! “

    Tacciamo per carità di patria 🙂

  12. Grog scrive:

    Lasciate stare la RDT è un peccato che uno stato così serio sia scomparso con la STASI le TRABANT ed un ottima birra chiara!
    Due sono in notevoli prodotti della RDT, la culona inchiavabile e l’ottimo Vladimir Vladimorovich Putin di cultura crucca anche lui.
    E poi gli americuli sono i soliti copioni eccessivi, la storia della NSA è buffissima perchè intercettano TUTTO, come se un cartografo volesse realizzare la carta geografica del mondo in scala 1:1, da Verner Von Braun al telefono si sono appropriati di tutto
    Grog

  13. Moi scrive:

    @ RITVAN

    Capisco che ti senti “menomato” del Diritto di Voto, però … è sempre meno peregrina l’ idea che tanto i Poteri Forti & Occulti han già deciso tutto, ovunque, fregandosene altamente dei Cittadini.

    Come la mettiamo ?

    • Moi scrive:

      Mi sono permesso di fare ‘sto discorso soltanto perché tu stesso l’hai tirato fuori di recente.

      • Ritvan scrive:

        —-Come la mettiamo ? Moi—-
        La mettiamo cosi`: due cazzate non ne fanno una giusta.

        P.S. Spiegazione:-): ammesso e non concesso che i da te citati Poteri Forti & Occulti decidano tutto alla facciazza del voto, che costa loro dare l`inutile – siempre secondo tale accezione komplottistika – contentino a chiunque lavori e paghi le tasse in Italia?

  14. Moi scrive:

    @ Z

    Ne deduco che, nei fatti all’ atto pratico, dài ragione _ tuo malgrado !_ ad Angelino Alfano e ai Comizi del PD (eccezion fatta per il vivace Matteino, naturalmente !) “t’ ingubbi” ; -) subito :

    http://www.siciliainformazioni.com/sicilia-informazioni/56200/angelino-brutalizza-il-pd-che-noia-mortale-non-bastano-10-caffe

    … altrimenti avresti udito le geremiadi teoriche di Alessandra Zampa e Amelia Frascaroli (tanto per dire le prime due che mi vengano in mente, ma ve n’ è a josa !) in materia di Leggi sull’ Immigrazione.

    *******

    PS

    “manichini impiccati”

    [cit.]

    —————–

    A Silvio il manichino impiccato glielo fecero nel 1994 … ogni dimostrazione di Zenkai Power è superflua !

    Ah, gliene hanno fatti almeno altri due un paio di mesi fa … Provate a fare “Belusconi” + “Manichino” in Google Image Search. Sì, insomma: Fascismo e Comunismo sono Gemelli EteroZigoti Figli del Giacobinismo … nevvero, Mirkhond ?

    • Z. scrive:

      Non ho capito molto di quell’articolo; tra l’altro dice che FI sta nel governo.

      Ma non stava all’opposizione? Boh 😀

      Z.

      PS: in effetti, considerato il bombardamento mediatico cui siamo ormai assuefatti, non è sempre facile trovare oratori che sappiano tenere alti interesse e attenzione. Uno di questi è senz’altro Renzi; un altro è Cuperlo, naturalmente con uno stile molto diverso. Ma ricordo anche un comizio particolarmente bello di De Maria, che ascoltai una decina d’anni fa. Quanto a Grillo, non so come sia come comiziante, ma i suoi spettacoli erano molto belli.

  15. Moi scrive:

    Giusto perché qualcuno ha evocato Altiero Spinelli, e se dicessi che era un Massone mi dareste del Paranoide Che Crede agli Annunaki 😉 che stampano gli Euri 🙂 alla BCE:

    http://www.grandeoriente-democratico.com/GOD_in_difesa_di_Barbara_Spinelli.html

    • Roberto scrive:

      Alt fermi tutti!

      Mi hai messo in tutte le salse l’Europa massonica e ora i massoni se la prendono con il gotha dell’Europa!?!

      Come la mettiamo (cit.)?

      Ps che Spinelli era massone per una volta lo sapevo pure io (forse me lo avevi detto tu mille post fa…)

  16. Miguel Martinez scrive:

    Per Io Non Sto Con Oriana

    “Visto l’ambiente, Boutique Pound non vi figurerebbe male.”

    Sul Calcio Storico, io e INSCO abbiamo pareri diversi.

    Prima, per quel poco che ne sapevo, la pensavo probabilmente come lui.

    Ho cambiato completamente parere nel corso di quest’anno, visto l’impegno di tanti Bianchi a nostro fianco, a partire dal giocatore che permise loro di vincere per la prima volta dopo, credo, 31 anni.

    Ci capiamo piuttosto bene con i Bianchi sulle necessità del quartiere, e abbiamo anche cominciato a fare delle attività insieme anche in modo ufficiale: tra i calcianti, c’è molta gente concreta, che sa fare delle cose, anche se magari hanno qualche difficoltà quando si tratta di chiacchierare.

    Poi ognuno è libero di tatuarsi come gli pare 🙂

    • Boutique Pound non vi figurerebbe male perché l’inventore del pallone travestito ha un nome ed un cognome piuttosto precisi: Alessandro Pavolini.
      Nel caso questo signore avesse bisogno di presentazioni, ecco cosa ne scrisse Piero Calamandrei.

      « Soprattutto mi restarono impressi, nei cento volti di quella canea urlante, gli occhi di Alessandro Pavolini, allora studente di legge, che capeggiava quell’impresa [la contestazione a Gaetano Salvemini. Miserabilmente ridotte per portata e visibilità, azioni simili sono ancora proprie dei mangiaspaghetti del terzo millennio]: egli mi guardava senza parlare con occhi così pieni di acuminato odio che quasi ne rimasi affascinato come se fossero occhi di un rettile: c’era già in quegli occhi la spietata crudeltà di colui al quale vent’anni dopo, alla vigilia della liberazione della sua città, doveva essere riservata la gloria di organizzare i franchi tiratori, incaricati di prendere a fucilate dai tetti le donne che uscivano durante l’emergenza a far provvista d’acqua. »

      (Piero Calamandrei, dalla voce “Alessandro Pavolini” in Wikipedia)

      Il perfetto ritratto di un inutile bullo di quartiere, che i “valori” dell’epoca -che erano pressappoco quelli di oggi- proiettarono ai vertici dello stato che occupa la penisola italiana.
      Gli alti meriti filantropici e la dedizione pressoché quotidiana a simili comportamenti costruttivi gli valsero finalmente la fucilazione nella schiena.

  17. Moi scrive:

    Un momento: c’è birra e birra !

    Quella dei Celtari è per definitionem “non-pastorizzata&non-filtrata&aromatica” o NON è 😉 …

  18. Moi scrive:

    Su La7, l’ esoso e venale RadicalChic Maurizio Crozza sta incrementando ilo ZenkaiPower di Silvio … ora !

  19. Alessio T scrive:

    A te le labbrate bisognava dartele da piccino, un tu na ma capito un cazzo e ora poi fra canne e psicofarmaci ti sei proprio bevuto il cervello. Sei diventato più infame degli antifa, altro che amici… quando vuoi ci si vede io e te.

  20. Miguel Martinez scrive:

    Per Alessio T

    “fra canne e psicofarmaci ti sei proprio bevuto il cervello”

    Temo di non essere un esperto né delle une né degli altri.

    Preferisco il rosso di San Casciano, se vuoi assaggiare, offro io e mi racconti i tuoi problemi.

  21. Miguel Martinez scrive:

    Sempre per Alessio T

    “un tu na ma”

    Mi piace, ha un suono abbastanza musicale. Cos’è, un veneto che cerca di parlare in romanaccio?

    Ah, la prossima volta, scrivi anche il cognome, come faccio io.

  22. Moi scrive:

    @ PINO

    http://www.youtube.com/watch?v=55dW9Dvx0JM

    Moni Ovadia ospite da Andrea Scanzi a #Reputescion [La3] – 27/11/13

  23. Moi scrive:

    http://www.calciostoricofiorentino.it/il_gioco_del_calcio_storico_fiorentino.html

    ——————————-

    La partita che diede il via alla rinascita del gioco nel XX secolo si giocò il 4 maggio del 1930 quando, per la ricorrenza del quattrocentenario dall’Assedio di Firenze, su iniziativa del gerarca fascista Alessandro Pavolini, venne organizzato il primo torneo tra i quartieri della città con i costumi storici del XVI secolo. Da allora il Calcio fiorentino è andato riaffermandosi fino a divenire con gli anni la manifestazione storica più importante di Firenze.

    [cit.]

  24. Moi scrive:

    ** A ulteriore riprova di comuni origini Giacobine di una parentela rinnegata, che solo io e Mirkhond osiamo ricordare … **

    Gianluigi Piras, esponente di spicco del Pd (!!!) in Sardegna, dopo che un’atleta russa s’è dichiarata a favore di leggi anti-gay:

    http://img.poptower.com/pic-98759/yelena-isinbayeva.jpg?d=600

    «Isinbayeva, per me possono anche prenderti e stuprarti in piazza».

    tratto da :

    http://www.corriere.it/opinioni/13_agosto_20/severgnini-linguaggio-riflette-nazione_7e68e3f8-096c-11e3-90e1-47a539d609c3.shtml

  25. Pingback: Vittime e vittimi, animali e primati cliccanti | Kelebek Blog

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