Storie di guerra

Passo per Piazza Tasso, dove c’è la nostra amica, da sola e in piedi su una sedia molto precaria, che sta applicando uno strato protettivo sul grande ritratto di Bollo.

Arriva Claudio, sulla carrozzina elettrica, e si ferma a guardare.

“Bello… le cose ben fatte dovrebbero essere sempre riconosciute,” dice.

La nostra amica dice, “io lavoro lì, avvisami subito se qualcuno cerca di cancellarlo!”

“Certo – risponde Claudio. “E poi quel volto mi ricorda un giovane con cui ho combattuto, in Nicaragua… ma sono passati tanti anni.”

“Ne devi aver viste di cose…”

“E di guerre e guerriciole, alcune sbagliate. Ho fatto anche una guerra sbagliata, in Rhodesia. Sai che i guerriglieri di Mugabe passavano lo Zambesi, e avevano la loro base in Zambia? Una notte li abbiamo attaccati, avevamo quattro elicotteri sudafricani, che non potevano importare nulla, dovevano copiare i pezzi da altri paesi.”

“E’ lì che hai imparato così bene l’inglese?”

“Sì, ma si perde, se non si leggono libri, e a me piacciono solo certi libri, che non riesco a trovare. Bukowski… non capisco perché lo hanno dimenticato”.

“Se vuoi, ti cerco i suoi libri di seconda mano in inglese su Internet”

“Grazie, non importa il prezzo, i libri non hanno prezzo! Ti lascio una busta al bar con i titoli che mi interessano!”

E ognuno di noi va per la sua strada.

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20 risposte a Storie di guerra

  1. mirkhond scrive:

    In oltrarno c’avete anche l’ex mercenario? 🙂

  2. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond (e per confondere un po’ le idee a Moi)

    “In oltrarno c’avete anche l’ex mercenario?”

    Contractor è la sua autodefinizione personale, e pronto a difendere sulla sua unica gamba il ricordo del compagno Bollo. Assieme al calciante de’ Bianchi che ha fatto una targhetta per Bollo.

    • Moi scrive:

      Di fatto è la “parte contraente” di un “contratto di lavoro”, in cui se torni a casa fai una discreta somma di soldi ma se muori, muori. Considerato che statisticamente è più facile morire su di un cantiere edile o in una fabbrica … è facile “arruolare” facendo leva sulla disperazione data dall’ indigenza.

      • Moi scrive:

        E, ovviamente, guadagna di più chi si arruola … o “presta servizio di scorta militare / paramilitare privata”, basta NON dire mai “andare in guerra”…

        • Moi scrive:

          E, tornandoa una vecchia polemica, per l’ Agenzia delle Entrate “armarsi e partire” è considerato eticamente accettabile e quindi riconosciuto professionalmente. Prostituirsi, invece, no: per la morale è peggio e quindi non-legale.

          Sarebbe interessante capire anche perché per un film particolarmente violento 14 anni bastano, e spesso avanzano pure, mentre per il porno o l’erotismo un po’ “spinto” ce ne vogliono 18 …

  3. nic scrive:

    @Ho fatto anche una guerra sbagliata, in Rhodesia…
    Con la Contra en Nicaragua pagaban más, eh?

    I libri non hanno prezzo, per tutto il resto, massacri compresi, c’é mastercard.

    PD: Bukowski dimenticato? in Amazon 112 pubblicazioni.

    • Francesco scrive:

      in effetti è assai dura affermare che Bukowski sua in fase di dimenticanza

      guerra sbagliata … visto come è conciato ora lo Zimbabwe quasi ne potremmo discutere

  4. Miguel Martinez scrive:

    Per Nic

    “Con la Contra en Nicaragua pagaban más, eh?”

    Devo capire meglio, comunque mi sembra che in Nicaragua stesse dall’altra parte, contro i Contra.

    Per quanto riguarda l’accessibilità in Oltrarno di libri di Bukowski in lingua inglese, mi limito a riportare fedelmente ciò che altri dicono: narratore di rione non porta pena.

    • nic scrive:

      Che io sappia dall’altra parte non ti pagavano… anzi… fare un po’ di sandinismo in estate andava di moda -avrei voluto- ma almeno per me a quei tempi era troppo caro.

      O magari bombardava con i sudafricani per lavoro e coi sandinisti per hobby (un tipo interessante).

  5. Miguel Martinez scrive:

    La leggenda racconta che i famosi katanga del Movimento Studentesco milanese dovessero quel nome al fatto di essere stati addestrati da ex-mercenari nel Congo.

    Non so se sia vero, devo chiedere a un nostro socio qui che è stato un katanga a Milano, ma gli è rimasto l’accento meridionale, però è fiorentino e se abitasse sulla riva giusta, sarebbe anche oltrarnino.

    • Ritvan scrive:

      —-La leggenda racconta che i famosi katanga del Movimento Studentesco milanese dovessero quel nome al fatto di essere stati addestrati da ex-mercenari nel Congo. Non so se sia vero…..MM—-
      Si, e magari sara` vero anche che i “giovani turchi” del PD siano stati similmente addestrati ad Istanbul da cacciatori di armeni:-)….un po` di licenza al linguaggio metaforico no, eh!

      • habsburgicus scrive:

        La leggenda racconta che i famosi katanga del Movimento Studentesco milanese dovessero quel nome al fatto di essere stati addestrati da ex-mercenari nel Congo

        un mio amico, che fece parte di quel Movimento ed è persona indubbiamente attendibile, nega recisamente questo fatto..
        dunque una leggenda in meno 😀

      • Z. scrive:

        Ritvan,

        — Si, e magari sara` vero anche che i “giovani turchi” del PD siano stati similmente addestrati ad Istanbul da cacciatori di armeni —

        😆 😆

    • Gino A. scrive:

      Che io sapessi i katanga prendevano nome dai loro omologhi francesi, che, secondo leggenda, un po’ prendevano ispirazione (o secondo altri “fondati”) da un gruppo di teppisti/delinquenti di origine africana soprannominati katanga che parteciparono alle lotte del ’68 parigino.

      • Moi scrive:

        La situazione più drammatica e paradossale però la vissero i Missionari Comboniani in Zaire …

        essi credevano sì che l’Africa Nera dovesse spettare agli Africani “Negri” (c’è un vecchio video di Youtube in cui nel 1969 il già “Onorevole” Giorgio Napolitano usa questa parola … ) ma (!) che potercela fare dovessero divenire Cattolici, presto si ritrovarono così letteralmente (!) fra Due Fuochi. Come chiunque proponga mediazioni nei conflitti “già avviati”.

  6. Moi scrive:

    Per chi l’ avesse … obliato:

    http://www.congopage.com/1994-Le-Genocide-Rwandais-Pas-Trop

    1994 Le Génocide Rwandais “Pas Trop Important” pour François Mitterrand

  7. Moi scrive:

    ** Comboniani in Zaire **

    http://www.comboni.org/contenuto/view/id/106649

    Molti che sanno chi siano Padre Alex Zanotelli e/o Padre Piero Gheddo ignorano però chi fosse San Daniele Comboni …

    http://it.wikipedia.org/wiki/Daniele_Comboni

    Credo che la Kyenge preferisca ‘sta statua qui a Verona

    http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/53/Statua_Daniele_Comboni_particolare%2C_Verona.JPG

    piuttosto che (in senso corretto !) quest’altra a Livorno :

    http://www.fuoricomeva.it/wp-content/uploads/mori-767×1024.jpg

    anche se la Kyenge sa contestualizzarla, la Boldrini NON ci giurerei 😉 !

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