Varg Vikernes e Marie Cachet, “una minaccia potenziale per la società”. Nonché due neandertaliani autistici molto fieri di esserlo

“Certo [che i delinquenti che ho conosciuto in carcere] sono dei falliti, hanno reagito a ragione, ma nel peggiore dei modi. Ricordiamoci che hanno fallito in un gioco a cui la maggior parte di noi non vuole vincere”.

Varg Vikernes

Come sapete, la polizia francese ha fermato il cantante e musicista Varg Vikernes e sua moglie, Marie Cachet.

In Vikernes, abbiamo il perfetto sospettabile, una sorta di profilo vivente: alle spalle un omicidio, ama le armi da fuoco, è caratterialmente rissoso e scrive cose antipatiche, ripetute all’infinito, a proposito di neri, asiatici, cristiani ed ebrei (soprattutto) su vari blog, dove si possono anche ammirare foto di giovani SS in divisa.

Vikernes è pure norvegese, che dopo Breivik non aiuta.

Allo stesso tempo, Vikernes non è sospettato di nulla.

O meglio, come ha detto il ministro degli interni francese, «costituiva (…) una minaccia potenziale per la società, come attesta la violenza delle sue dichiarazioni intercettate soprattutto sul web».

La stampa francese infatti ci informa come  il dispositivo antiterrorista sia scattato dopo che il musicista ha scritto sul proprio blog

“Sì, vedete: ecco cosa vogliono. Sterminare l’Europa, tutta quanta. Ci odiano! Non c’è nulla che odino di più dell’Europa e tutto ciò che è europeo […] Bisogna fermare la cosa; dobbiamo agire per porvi fine. Prima che sia troppo tardi”.

Se andiamo a vedere la frase incriminata sul suo blog, però vediamo che aggiunge:

“Per ovvi motivi, non incoraggerò nessuno a intraprendere attività illegali per porre fine al genocidio europeo, ma ci sono molte cose che potete fare che non sono ancora illegali. Siate intelligenti, e non date mai loro la scusa per girare la vite ancora di più”.

E infatti Vikernes suggerisce, non di mettere bombe, ma di distribuire in giro adesivi e volantini. Come, altrove, scrive:

“Mettermi a sostenere a parole oppure ricorrere a mezzi illegali non aiuterà né me né la causa – e certamente non aiuterà mia moglie e i miei figli – quindi (forse un po’ vigliaccamente) faccio quel che posso utilizzando la musica e questo blog”.

Il ministro degli interni francese, Manuel Valls, ha dichiarato che Vikernes “presentava un profilo particolarmente pericoloso che poteva attentare agli interessi fondamentali del paese” ed era “suscettibile di prepare un atto terroristico di ampie proporzioni”.

Qualche ora dopo, lo stesso ministro ha aggiunto il piccolo particolare che gli investigatori, tanto bravi a scovare il profilo, non avevano però identificato “né un bersaglio né un progetto“.

Tutto questo non ha impedito ai titolisti di scatenarsi:

Corriere della Sera: “Francia, fermato emulo di Breivik. progettava strage”

Repubblica: “Francia, arrestato rocker xenofobo: “Poteva fare una strage come Breivik”

Giornalettismo (che non conterà molto, ma brilla per il titolo): “Burzum: la strage di Varg Vikernes in onore di Breivik”

Ora Vikernes, a suo tempo, aveva scritto a proposito di Breivik:

“Tu stai lavorando per gli ebrei, Mr. Breivik, per unire sotto una falsa bandiera tutti gli estremisti di destra europei? Per distogliere l’attenzione dal nemico ebreo dell’Europa? O forse nemmeno sai che sei stato usato dai sinistri ebrei?” [1]

Vikernes ha rubato la scena, grazie ai suoi trascorsi: ma la persona più interessante è probabilmente sua moglie, Marie Cachet, una francese di 25 anni, che con il musicista ha avuto tre figli finora (il più grande ha sei anni), ed è entrata in carcere incinta del quarto.

Invisibile ai media, non è però certo la ragazzina succube del maturo e malefico musicista.

Per quel poco che una breve occhiata su Internet ci può dire, Marie Cachet si è costruita un pianeta tutto suo, che parte dall’insistenza con cui si era posta da bambina domande sulla natura infinita dell’universo e sul confine tra una personalità e l’altra – “Nessuno mi aveva mai risposto. Nei casi migliori, non prendevano in considerazione la mia domanda, nei peggiori, mi ritenevano davvero strana“.

Purtroppo, il suo sito è scritto con lettere grigie su sfondo nero, cosa che rende piuttosto difficile esplorarlo.

La giovane sostiene una tesi decisamente originale, che credo si possa riassumere così: gli europei discendono dall’Uomo di Neanderthal e sono meravigliosamente autistici.

“La personalità autistica, e per estensione quindi probabilmente anche il nostro antenato, aveva una percezione sensoriale infinita. L’infinita sensorialità, la percezione e il pensiero, come nell’autismo, questi tre concetti sono inseparabili. Per semplificare, la persona autistica è talvolta l’altro, e l’altro talvolta lei, e ciò a causa della sua infinita percezione sensoriale”.

Cosa permette di percepire l’infinito, di scivolare da un’identità all’altra? L’apertura ai raggi del cosmo, che ci rendono esseri universali. E cosa permette ai raggi cosmici di penetrare dentro di noi? La delicata e quindi sensibile pelle bianca dell’uomo di Neanderthal, e dei suoi discendenti europei.

Non è un caso, probabilmente, che la coppia abbia scelto di vivere nelle immediate vicinanze dell’area paleolitica più famosa del mondo, vicino a Cro-Magnon e Lascaux.

Tirandosi dietro il consorte, che di solito preferisce dedicarsi a invettive contro gli ebrei, Marie Cachet ha quindi fatto due video, uno dei quali si intitola “tu sei neanderthaliano al 99,7%“.

L’altro video è un intero film, di cui conosciamo solo la presentazione, dove compaiono anche i figli della coppia (nonché la mamma terrorista in persona ricoperta di piume), alla ricerca del Neanderthal nascosto in ciascuno di noi:

Uno degli errori più diffusi dei nostri tempi consiste nel giocare al giudice:

“non mi aspettavo un vostro errore
uomini e donne di tribunale
se fossi stato al vostro posto…
ma al vostro posto non ci so stare.”

Per questo, non dico nulla sulla presunta pericolosità di Varg e Marie, o se ritengo che il fermo sia o no giustificato.

E nemmeno voglio perdere tempo con le idee che esprimono, che non trovo  “ripugnanti”, ma del tutto errate, che se permettete è molto più grave.[2]

Però vedo dietro la vicenda una storia molto più ampia, che ci riguarda tutti.

Siamo di fronte a due singolarità molto particolari, diversissime tra di loro, ma che certamente si portano dietro da sempre un senso di radicale estraneità, che almeno nel caso di lui, assume un tono particolarmente ringhiante:

“Io non sono tanto la somma della saggezza che ho raccolto lungo la mia vita, quanto l’insieme dell’ira che ho prodotto io stesso, semplicemente perché ho degli occhi e vedo il mondo in cui vivo, e orecchie e ascolto ciò che si dice attorno a me – e non ultimo, perché ho una coscienza, che mi dice quando c’è qualcosa che non va”.

La coppia si costruisce un mondo, come i nidi di certi uccelli, usando un incredibile miscuglio di oggetti luccicanti reperiti in giro. Non dubitiamo che i due siano realmente affezionati a tali oggetti, insomma “credono” alle proprie origini neanderthaliane o che gli ebrei riempiano l’Europa di immigrati a vagonate.

Però tutti i complessi di idee e simboli hanno anche funzioni nella vita.

In realtà, il grande dispositivo di consumo ideale dei nostri tempi è costruito apparentemente allo stesso modo del nido di Varg e Marie: le magliette di Che Guevara, i miracoli di Padre Pio, l’Olocausto ebraico, i Templari, il Davide di Michelangelo, Bill Gates, Madonna-la-cantante in croce, la Piramide d’Egitto… tutto fa logo e tutto è uguale a se stesso.

Un unico complesso di simboli e comportamenti – quello che in qualche modo si riferisce alla Germania tra il 1933 e il 1945 – è escluso da questa grande fiera, e quindi mantiene una vitalità esaltante per chi osa appropriarsene.

Chi si riferisce al complesso nazista, trova tutte le porte del mondo sbarrate, e può quindi sbarrare anche le proprie. E’ forse la maniera più sicura quindi per mantenere indipendente un proprio mondo, costruito su irrevocabili impressioni dei momenti formativi della vita.

Ma questa stessa indipendenza blocca quel mondo, perché non può più ricevere nulla, se non conferme. Dove non c’è discussione possibile, ci si fossilizza in un’eterna ripetizione che atrofizza l’intelligenza. Da qui  il paradosso degli scritti dei due – persone intelligenti, abbastanza colte, artisticamente sensibili, che si ripetono con una rigidità deprimente.

Tra le fantastiche sciocchezze che sono state scritte in merito al caso, segnaliamo questo titolo su Rtl.fr: “Antiterrorisme : comment la DCRI a identifié “le loup solitaire” Varg Vikernes“.

L’articolo procede poi a elogiare il duro lavoro dei 3.000 dipendenti a tempo pieno dell’Antiterrorismo (DCRI), che sono riusciti a scoprire l’invisibile e insospettabile lupo solitario…

Ora, Vikernes è proprio il contrario di un lupo solitario: non solo è musicista, ma riempie Internet dei propri scritti; e ha costruito una famiglia che possiamo solo descrivere come concentrata. Infatti, dentro il mondo di Varg e Marie, ci sono anche tre bambini, e tra poco ci sarà un quarto.

Marie Cachet educa i suoi piccoli neanderthaliani

I media – tutti presi dalla figura di Vikernes – non ci dicono nulla della fine che hanno fatto o che faranno questi bambini, se venisse confermata la detenzione dei genitori. E comunque c’è da riflettere sull’insolito destino di crescere in una famiglia in cui si riceve l’attenzione totale di due genitori, dove si è complici della loro fuga da questo mondo in un altro, vivendo esperienze ed emozioni che mancano a quasi tutti, e che proprio per questo serviranno a ben poco quando si crescerà.

Un mondo in cui la vita reale entra di colpo, in divisa.[3]

Note:

[1] Contrariamente a quanto scritto dai media, Varg non fu nemmeno uno degli innumerevoli destinatari non consenzienti del massiccio testo che Breivik spedì per e-mail quando compì la sua strage. Su Lettera43, leggiamo:

“ERANO ENTRATI IN CONTATTO. Mentre si trovava in carcere, Vikernes era entrato in contatto con Breivik. L’autore della strage di Utoya l’aveva messo al corrente dei suoi piani e dei suoi ideali, inviandogli il manifesto in cui si scagliava contro la Norvegia «multiculturale e comunista».

Vikernes è uscito dal carcere il 24 maggio del 2009, Breivik è entrato in carcere per la prima volta in vita sua due anni dopo. Ma tutto fa profilo.

[2] In Italia, ogni volta che arrestano qualcuno, c’è la corsa a sottolineare che tra chi scrive e l’arrestato, corre la stessa distanza che tra il paradiso e l’inferno.

[3] Semmai si parlerà dei bambini, sospettiamo che si applicherà lo stesso meccanismo che si adopera con i Rom: i figli degli zingari sono schiavi da salvare dagli sfruttatori, finché sono piccoli, appena crescono diventano sfruttatori di schiavi da salvare. Se Varg e Marie si potessero permettere di riflettere trenta secondi su questo parallelo, temo che crollerebbe tutto il loro castello.

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205 risposte a Varg Vikernes e Marie Cachet, “una minaccia potenziale per la società”. Nonché due neandertaliani autistici molto fieri di esserlo

  1. PinoMamet scrive:

    Per essere strani, sono strani forte. Certo che metterli in galera per il reato di cazzate ripetute, e incitamento all’uso di adesivi, mi pare un po’ troppo… mah!

    La cosa dei bianchi neanderthaliani ogni tanto saltava fuori, a turno come lode o come insulto, nei forum di antropologia fisica; quella che un gruppo di europeidi sia “cromagnoidi” poi va fortissimo. A me paiono cazzate, ma se ne sentono tante…

    la moglie del “lupo” mi pareva a un passo dal diventare fanatica dei nativi americani o, visto che è francese, una “celtara” doc come ce ne sono milioni. Invece il suo mondo personale, bisogna dirlo, è molto più originale (sicuramente più di quello del marito).

    • CI STANNO AMMAZZANDO scrive:

      A BUSTO GAROLFO (MI) ATTORNO AL CIVICO DI VIA MARONCELLI 40 CI SONO RESIDENTI CHE UTILIZZANO RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE INTENSE IN ONDE LUNGHE ED ANCHE RADIAZIONI IONIZZANTI PRODOTTE DA LASER ED ALTRI SISTEMI PER PROVOCARE LEUCEMIE E TUMORI, ESTORCERE, TORTURARE, FARE SCAPPARE LE PERSONE, INDURLE AL SUICIDIO. E’ NUOVA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA PRONTA A SFOCIARE IN ATTI TERRORISTICI E CAPACE DI SOVVERTIRE ORDINE, NON E UNO SCHERZO, SI TRATTA DI UN GRUPPO CHE VA BEN OLTRE LE AMICIZIE, NON SONO BRAVATE, COSTITUISCONO UNA SORTA DI SETTA (CON RISVOLTI POLITICI ED INTERESSI ECONOMICI). CONSIDERATO A COSA SI SPINGONO FORSE HANNO A CHE VEDERE CON PROSTITUZIONE INDUZIONE IN SCHIAVITU ED OMICIDI RITUALI OLTRE A TRAFFICO STUPEFACENTI. USANO STRUMENTI PER ASCOLTARE PERSONE IN ABITAZIONI ALTRUI. SONO COINVOLTI IMPRENDITORI, MEDICI, DIPENDENTI DI ENTI, HANNO AMICIZIE IN VARI AMBIENTI. DENIGRANO SPUTTANANO RENDONO INATTENDIBILI LE PERSONE, NE DISTRUGGONO LA VITA, LE TORTURANO CERCANO DI SPONGERLE AD ATTI ESTREMI, ED INTANTO LE AMMALANO, UTILIZZANDO L’ELETTROMAGNETISMO CONCENTRANDO E FOCALIZZANDO EMISSIONI SU ABITAZIONI, SONO COINVOLTI MAFIOSI E/O NDRANGHETISTI E/O CAMORRISTI SI PRESUME E FORSE GRUPPI MENO NOTI. NON E UNO SCHERZO DIFFONDETE FATE CONOSCERE SISTEMI CHE POSSONO UCCIDERE LE PERSONE DALLA DISTANZA NEL TEMPO RENDENDO DIFFICILE IL RINTRACCIARE GLI ASSASSINI, TENETE CONTO DI MASER, LASER, DELLE ONDE ELETTROMAGNETICHE LUNGHE, DEGLI APPARATI CHE HANNO ORIGINE MAGARI DAL CAMPO MEDICO O DELLA RICERCA. MICROONDE TERAHERTZ ED ONDE PIU LUNGHE SE INTENSE POSSONO UCCIDERE IN BREVE TEMPO SE VENGONO CONCENTRATE DA PIU’ SORGENTI SU UN SOLO OBIETTIVO.

  2. mirkhond scrive:

    E’ inquietante mettere due persone in galera e DISTRUGGERNE la famiglia, solo perché sparano cazzate…..
    Lo spirito giacobino-LIBERALE orwelliano che domina il Frangistan di oggi…
    Siamo allo PSICOreato ormai….

    • Rock & Troll scrive:

      Guarda ciccio che l’arresto è scattato dopo che la moglie del pazzo aveva comprato quattro fucili, cosa che il nostro buon Miguel ovviamente omette di mettere in risalto.

      Altra cosa che il buon Miguel dimentica di raccontarci è che il pazzo, in patria, ha scontato una condannata per omicidio:
      http://it.wikipedia.org/wiki/Varg_Vikernes#L.27omicidio_di_Euronymous

      Per non parlare del suo passato(?) satanista in cui andava in giro a bruciare chiese…
      http://en.wikipedia.org/wiki/Varg_Vikernes#Arson_of_churches

      Ma si sa, quando si vuole creare la bovera viddima innogende berseguidada del Sisdema certe cose è meglio tacerle… 😉

      • paniscus scrive:

        Guarda ciccio che l’arresto è scattato dopo che la moglie del pazzo aveva comprato quattro fucili, cosa che il nostro buon Miguel ovviamente omette di mettere in risalto.

        Per quanto io personalmente non lo approvi, e sia FAVOREVOLE a leggi più restrittive sul possesso di armi (a proposito, tu lo sei? sulla discussione in corso negli Stati Uniti sugli sbandieratissimi “gun rights” qual è la tua posizione?) non mi risulta che la ragazza avesse commesso alcun reato, visto che disponeva di un regolare porto d’armi e di un permesso valido di detenere armi in casa, che era incensurata e che aveva acquistato le armi in modo perfettamente legale.

        Che poi a me personalmente facciano una gran pena quelle povere creature allevate da due simili testediquazz, è un altro discorso. Ma se dovessero togliere i figli a tutte le testediquazz…

        L.

        • Z. scrive:

          Ma mica ci crede, eh.

          Lo fa solo per vedere la nostra reazione 😀

        • Francesco scrive:

          beh, però il criterio medievale di lasciare le creature alla teste di quazz fino a quando queste non decidono di cucinarle per cena a Satanasso o altra brillante idea

          non esiste un giusto mezzo tra l’iper-interventismo moderno e l’iper-rassegnazione antica?

          un bel manicomio?

      • mirkhond scrive:

        Roccka Troglione

        Se non ti piace questa minestra, perché non torni a mangiarti la merda di casa tua?
        Nessuno ti obbliga a scrivere in un blog dove si ha il “torto” di NON condividere il tuo naziLIBERALISMO….
        Vaffanculo!

        • Tortuga scrive:

          Dai, RockandTroll, Grog e Va Fancul, sono personaggi dialetticamente indispensabili, un po’ i grilli parlanti del blog.
          Ci vuole un contrasto, una voce fuori dal campo, qualche rappresentante di altri lati di medaglia.
          Altrimenti tutto diventerebbe monotono.

        • Francesco scrive:

          Mirkhond

          la tua capacità di mettere insieme ideologie che non hanno nulla a che spartire è veramente impressionante

          allora:
          liberalismo
          giacobinismo
          nazionalsocialimo
          e per Orwell possiamo usare lo stalinismo come ottima approsimazione

          cosa hanno in comune queste ideologie?

          forse l’ostilità al Cristianesimo, che nessun liberale può tradurre in azioni politiche se non rinnegando i suoi principi e diventando un giacobino (che è una brutta cosa)

          ciao

        • mirkhond scrive:

          “cosa hanno in comune queste ideologie?

          forse l’ostilità al Cristianesimo”

          Quando vuoi, ci arrivi….

        • Francesco scrive:

          guarda che anche le tue idee sull’eutanasia sono molto anticristiane e prettamente liberali

          nel corso della storia la Chiesa ha saputo vagliare quello che incontrava e riconoscere se c’era qualcosa di buono

          non pretende mica che il bene possa nascere solo al suo interno (spero) e che fuori ci sia solo puzza di zolfo

          a volte poi sono gli errore stessi della Chiesa che provocano il fenomeno, penso alla in fondo insana alleanza Trono& Altare

          che ce fotte del trono? meno di nulla

          ciao

        • PinoMamet scrive:

          ” guarda che anche le tue idee sull’eutanasia sono molto anticristiane e prettamente liberali”

          Non ne sarei così sicuro. Prima di tutto non le definirei anticristiane: vanno contro un’idea sostenuta dalla Chiesa, mica contro la Chiesa stessa. A ‘sto punto, saresti altrettanto anticristiano tu!!

          E poi, l’idea che l’uomo non debba darsi la morte da solo, mai, in nessun caso, è quella cristiana (o meglio, cattolica; altri non so come si regolano) adesso. Ma prima?
          Anche di questo, ovviamente, avevamo già parlato sul blog… comunque non so di preciso quando la Chiesa abbia cominciato a pronunciarsi contro varie forme di suicidio/suicidio assisito/eutanasia ecc. (Mauricius?) ma non mi sembra un’idea particolarmente antica.

        • Francesco scrive:

          scusa Pino

          anche se dico che Gesù Cristo era umano e basta “vado contro un’idea sostenuta dalla Chiesa” … però è ben dura dirmi ancora cristiano

          credo che la Chiesa stessa abbia diritto a porre i propri paletti e dire quali sono le “basi” dottrinale senza le quali ci si pone fuori dalla Chiesa

          magari negli USA si trova qualche setta protestante che ammette l’eutanasia, non credo a Mirkhond interessino

          sul suicidio non ho mai sentito che sia stato ammesso dalla Chiesa ma non sono io lo storico del blog

        • PinoMamet scrive:

          “anche se dico che Gesù Cristo era umano e basta “vado contro un’idea sostenuta dalla Chiesa” … però è ben dura dirmi ancora cristiano”

          eh ma c’è idea e idea! Lì andresti proprio contro la base, il fondamento della Chiesa.. e grazie!!

          “credo che la Chiesa stessa abbia diritto a porre i propri paletti e dire quali sono le “basi” dottrinale senza le quali ci si pone fuori dalla Chiesa”
          ma certo, ci mancherebbe. Non mi risulta che tra questi ci sia in modo particolare il rifiuto dell’eutanasia, però.

          “sul suicidio non ho mai sentito che sia stato ammesso dalla Chiesa ma non sono io lo storico del blog”
          neanche io: è robba medievale 😉 ci vorrebbe Mauricius.

          però la Chiesa lodava i martiri (che erano persone alle quali era offerta la salvezza fisica, e rifiutavano…) e condannava quelli che invece accettavano di salvarsi…
          più suicidio di quello!

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Il darsi la morte da soli è peccato da praticamente sempre, ma a patto che il suicidio sia fine a se stesso (o, se vogliamo, mosso da puro egoismo). Però l’uccidersi per un bene superiore è sempre stato ammesso e questo bene superiore non deve essere necessariamente un’altra vita, ma anche qualcosa di più limitato (pensiamo al Catone dantesco).

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Ma soprattutto, come mai se la tipa era così pericolosa non le hanno tolto il porto d’armi? Forse perché in mano non avevano nulla?

    • habsburgicus scrive:

      non è solo giacobinismo, Mirkhond..ma dal 1945 non ci è più permesso riflettere oltre 😀
      la Francia, questa sì veramente giacobina, di fine ‘800 e inizio ‘900, commise ogni sorta di porcherie contro i conservatori, i cattolici e i monarchici, MAI tuttavia si sognò di negar loro il sacrosanto diritto di pubblicare libri e articoli …
      semplicemente li si ignorava, li si calunniava o si cercava di fare loro il vuoto attorno, magari colpendoli nel lavoro ecc..
      ma condannare una persona per le sue idee e per i suoi scritti, e solo per quello, è qualcosa che neppure i giacobinissimi Combes (1902-1905) e Clemenceau (1° governo, 1906-1911) osarono fare né presumibilmente ci pensarono 😀
      qui da noi sotto il massonissimo Depretis (1876-1878; 1888-1887) i conservatori e i cattolici intransigenti potevano pubblicare quello che volevano, con una libertà che oggi ci sembra fantastica 😀 almeno quello, in tutta onestà, dovrai riconoscerlo alla Terza Italia che pure odi (io semplicemente la disprezzo) 😀
      ancor meno c’entra il liberalismo 😀
      nell’Inghilterra del luglio 1916, che non aveva ancora del tutto dimenticato le tradizioni LIBERALI VERE, Edmund Dene Morel poté pubblicare impunemente un libro Truth about the War in cui negava la teoria della colpa unica della Germania !!!!! nel 1916 !!!! e non poterono fargli nulla se non calunniarlo, denigrarlo e isolarlo (nel 1917-1918 finirà alcuni mesi carcere, vero, ma allora era già venuto al potere Lloyd George dunque l’Inghilterra si era ulteriormente imbarbarita, poi aveva cercato di inviare copie del suo libro all’estero e non parve vero ai suoi nemici di trovarci un cavillo)…
      no il liberalismo non c’entra nulla e il giacobinismo c’entra solo parzialmente
      c’entra invece il norimberghismo 😀

      P.S: gli esempi da me fatti si riferiscono a tempi normali (tranne quello del 1916) non a periodi di stato d’assedio (Italia 1898) o di guerra

  3. Roberto scrive:

    Miguel,
    La cosa che mi affascina del tuo blog è che per me, leggendo della notizia, l’unica cosa che conta è ” la presunta pericolosità di Varg e Marie, o se ritengo che il fermo sia o no giustificato”

    Poi vengo qui e vedo che in effetti ci sono altre questioni interessanti
    🙂

    • Z. scrive:

      Burzum a parte – è un argomento che da una ventina d’anni torna nelle conversazioni con gli amici – sono in linea di massima d’accordo con te.

  4. Rock & Troll scrive:

    Un antisemita di meno in circolazione. Ottima cosa e complimenti una volta tanto alle forze dell’ordine francesi, che l’antisemitismo lo combattono sul serio, prima che produca i danni che sappiamo.
    Si spera che presto anche quelle italiane sappiano seguire l’esempio, magari dopo un’adeguata revisione delle leggi in materia. C’è molta pulizia da fare.

    Spiace per i bambini tenuti in ostaggi dai due pazzi, ma per fortuna si è potuti intervenire prima che diventassero irrecuperabili.
    Mi auguro che dopo un po’ di terapia siano affidati a una famiglia che sappia crescerli con valori sani e normali.

  5. Miguel Martinez scrive:

    Per roberto

    “La cosa che mi affascina del tuo blog è che per me, leggendo della notizia, l’unica cosa che conta è ” la presunta pericolosità di Varg e Marie, o se ritengo che il fermo sia o no giustificato””

    Ti ringrazio. Sulla pericolosità, mi baso sul poco che trovo su Internet, più la conoscenza di gente per certi versi simili (ma nessuno è mai identico).

    Per quel pochissimo che vale – credo che Varg potrebbe benissimo prendere a cazzotti un giornalista, o anche il vicino di casa che ha fatto fare la pipì al cane sulla sua siepe. E anche se non ha mai usato armi da fuoco in modo pericoloso, non mi piacerebbe litigare con lui quando ha un fucile in mano.

    Per il resto, mi sembra uno che ha i mezzi per sfogarsi – la musica e il sito, come scrive lui stesso – e questo sicuramente rende improbabile che distrugga la propria famiglia, facendo qualche strage.

  6. Miguel Martinez scrive:

    Sul “satanismo” di Varg Vikernes, ecco quanto ha dichiarato lui stesso – tenete presente che non mi sembra proprio il tipo che fa il diplomatico:

    http://www.truemetal.it/cont/news/speciale-varg-vikernes-prima-intervista-da-uomo-libero-non-mi-pento/17695/1.html

    “”Nel più totale spirito di ribellione che aleggiava a quei tempi, dicevamo sempre il contrario di quello che diceva la gente, indipendentemente da ciò che diceva, solo per prendere le distanze dalla massa. Alla fine ci siamo chiamati satanisti anche se non lo eravamo veramente. La verità è che non c’era un singolo satanista nell’ambiente black metal del 1991-1992. Ci chiamavamo satanisti perché i musicisti death metal del tempo erano letteralmente immersi nella società benpensante del tempo e si dichiaravano contro il satanismo.
    Ho sempre sottolineato il fatto che all’epoca non ero, non sono mai stato e non sarei mai diventato un satanista, ma questo era un dettaglio che ai giornalisti evidentemente non interessava, perché volevano dare al popolo norvegese un’idea distorta della mia persona. Volevano che io fossi satanista e per questo mi hanno dipinto come un satanista.
    L’intero ambiente black metal è diventato satanista per colpa del continuo concentrarsi dei media sul satanismo.”

  7. Miguel Martinez scrive:

    Per Rock & Troll

    “Altra cosa che il buon Miguel dimentica di raccontarci è che il pazzo, in patria, ha scontato una condannata per omicidio:”

    Mettiti gli occhiali. Avevo scritto:

    “In Vikernes, abbiamo il perfetto sospettabile, una sorta di profilo vivente: alle spalle un omicidio, ama le armi da fuoco”

  8. Miguel Martinez scrive:

    Per Rock & Troll

    “Mi auguro che dopo un po’ di terapia siano affidati a una famiglia che sappia crescerli con valori sani e normali.”

    E MOLTA televisione e gite rigorosamente solo al mare d’estate.

  9. Miguel Martinez scrive:

    Sempre per Rock & Troll

    “bovera viddima innogende berseguidada del Sisdema”

    Questa è una cosa che mi affascina di certa gente, come Rock & Troll ma non solo.

    Io dichiaro esplicitamente di non voler fare il giudice; non ho idea cosa avrei fatto al posto di un magistrato (ma al suo posto non ci so stare…). Non ho idea se ci sia qualche illecito nell’acquisto dei fucili. Per ora, c’è un fermo preventivo che dopo 96 ore scadrà, è una cosa discutibile, ma c’è di peggio al mondo.

    Ciò che invece mi interessa sottolineare è tutt’altro: le reazioni del sistema mediatico, e la personalità dei due arrestati, ad esempio.

    Invece, i rocchentrol e assimilati hanno sempre l’idea che essere vittima faccia punteggio, e per questo cercano di togliere gli eventuali punti-vittima che gli arrestati avrebbero accumulato.

    • Z. scrive:

      Interessante la considerazione sui punti-vittima.

      Quando fu ucciso Carlo Giuliani, i giornali iniziarono immediatamente a scrivere:

      – che era un drogato;
      – che aveva dei precedenti penali;
      – che era un black block venuto dall’estero per fare danni;
      – che neppure alla famiglia importava più di lui.

      Tutta questa fuffa dovrebbe essere irrilevante, così come dovrebbe essere irrilevante che nessuna delle affermazioni rispondeva al vero. L’unica cosa che dovrebbe rilevare è: chi ha sparato poteva percepire Giuliani come una gravissima minaccia per la propria o altrui incolumità?

      Se sì, poteva pure essere un sant’uomo, ma l’azione di chi ha sparato è scriminata; se no, poteva pure essere il mostro di Dusseldorf, ma l’azione di chi ha sparato è criminosa.

      Quello di Giuliani è un esempio universalmente noto, ma lo stesso meccanismo si verifica assai di frequente.

      E funziona, perché in Italia ragionare non va di moda. Va di moda la fuffa.

      E in politica, i piazzisti. Ossia i professionisti della fuffa.

      • Francesco scrive:

        Z

        io devo cambiare le mie fonti di informazione

        del CG ho sentito solo (e direi da subito)

        che un GGGiovane
        che era tanto sensibile
        che era figlio di un paio di Santi Laici
        che era un MMMartire

        più qualche amenità in tema di estintore

        • Z. scrive:

          Certo, quando si scoprì che non era un “terrorista basco” – e direi soprattutto quando furono intervistati i suoi genitori – fu aggiustato il tiro. Ma come ho detto, che sia un pregiudicato (o una persona sensibile, o entrambe le cose) dovrebbe essere del tutto irrilevante per valutare se quello sparo era giustificato o meno.

          A Ravenna un anno fa un agente di polizia ha ucciso un extracomunitario disarmato. I giornali – prontamente informati – hanno cominciato a elencare tutte le malefatte del morto, dalla violazione del codice penale alle infrazioni al codice della strada fino alla passione per l’alcool. E la discussione all’epoca verteva tutta su cose del genere, più altre cose tipo “gli extra sono brave persone”, “no gli extra ci rubano il lavoro”, etc.

          Quando il punto invece era: è vero o no che uno degli stranieri ha minacciato gli agenti con una scacciacani – certamente difficile da distinguere in piena notte – inducendoli ad aprire il fuoco per difendersi?

          Ma questo tipo di ragionamento evidentemente non interessa l’opinione pubblica italiana.

        • Francesco scrive:

          diciamo che nel caso di CG fu la strategia offensiva degli avvocati della famiglia

          nel senso che le immagini hanno da subito chiuso la questione e divenne necessario arrampicarsi nel nulla irrilevante per tirare in lungo la storia

          con buoni esiti comunicativi, almeno all’interno del recinto della SX

        • Z. scrive:

          Veramente le immagini laterali mostravano Giuliani distante parecchi metri dal Defender, ed è stato persino messo in dubbio che sia stato Placanica a sparare. Se ricordo bene, la richiesta di archiviazione del PM – che per quanto ho capito della storia mi pare condivisibile – è stata più complessa nelle motivazioni.

  10. PinoMamet scrive:

    In effetti: molti figli, amore per le armi da fuoco, idee bizzarre coltivate in solitudine e sfogate su internet, ossessione razziale, precedenti penali… la famiglia Vikernes sarebbe una perfetta famigliola USA di quelle dei sobborghi
    (mica solo bianca, anche nera, latina ecc., l’ossessione razziale li riguarda tutti… a proposito, ho dato un’occhiata all’Atena Nera in libreria, un bel po’ di cazzate e anche dei dati interessanti, mi sa che lo compro!).

    • paniscus scrive:

      In effetti: molti figli, amore per le armi da fuoco, idee bizzarre coltivate in solitudine e sfogate su internet, ossessione razziale, precedenti penali… la famiglia Vikernes sarebbe una perfetta famigliola USA di quelle dei sobborghi

      Aggiungiamoci anche il fatto che non mandassero i figli a scuola (anche se, a quanto ho capito, il più grande dei bambini non ha ancora sei anni, quindi immagino che si parli di scuola materna o sua equivalente francese, e dubito che sia stata violata qualche normativa sull’obbligo scolastico), che è un cavallo di battaglia americano che più americano non si può.

      Ma quello che ha maggiori probabilità di scatenare l’indignazione di massa, a mio avviso, sarebbe il fatto che la ragazza, da brava neandertaliana, ha quasi sicuramente partorito in casa e allattato i figli almeno fino a due anni… cosa che a tanti alfieri conformisti della modernità fa MOLTO più orrore che il tenere le armi in casa 🙂

      L.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Mi pare che in Francia l’obbligo scolastico sia esteso anche alle materne, che sono scuole a tutti gli effetti molto più che da noi. Mi pare fosse una delle misure a sostegno dell’inserimento lavorativo delle donne (fino a 3 anni congedo illimitato, dopo i tre anni scuola materna).

        • paniscus scrive:

          Mi pare che in Francia l’obbligo scolastico sia esteso anche alle materne, che sono scuole a tutti gli effetti molto più che da noi. Mi pare fosse una delle misure a sostegno dell’inserimento lavorativo delle donne (fino a 3 anni congedo illimitato, dopo i tre anni scuola materna).

          ——————–

          Qui c’è una relazione complessiva sull’obbligo scolastico nei vari paesi europei (occhio che si apre direttamente il pdf):

          http://www.robertostefanoni.it/a/isp/docum/uil_18-9-12/05_sistemi_scolastici_europei.pdf

          che indicherebbe un obbligo scolasctico identico al nostro, ossia per 10 anni complessivi dai 6 ai 16, più una scuola dell’infanzia dai 2 ai 6 anni (quindi anche un anno in più rispetto alla nostra) che però non risulta obbligatoria, ma probabillmente ci vanno quasi tutti, esattamente come da noi.

          Poi, io ho personalmente una PESSIMA opinione di quei quattro gatti che non mandano i figli alla materna “perché tanto non è obbligatoria” , e che godono morbosamente di tenerseli attaccati alla gonnella della mamma fino ai 6 anni compiuti… ma non per questo penso che lo stato dovrebbe togliere loro la potestà genitoriale, o costringerli a mandarceli per forza.

          E probabilmente anche in Francia questo stesso sentimento è largamente diffuso, ma appunto, coi reati non c’entra.

          Lisa

      • Roberto scrive:

        Confermo che in Francia l’istruzione obbligatoria comincia dai sei anni (in Lussemburgo 4 per la cronaca e vi assicuro che prendersi anche un solo venerdì di vacanza è praticamente impossibile)

    • habsburgicus scrive:

      Atena nera

      quella di Bernal, in 3 volumi ?

      • Moi scrive:

        Esiste anche la versione semplificata 😉 di Jacopo Fo …

        • Moi scrive:

          LA SEMPLIFICAZIONE 🙂 AD OPERA DI JACOPO FO DI “ATENA NERA” :

          “Eva era nera e anche Adamo. Erano neri i primi agricoltori, i primi costruttori di canali, i primi faraoni e i primi imperatori cinesi. Sull’Africa ci hanno raccontato solo bugie. Prima dell’arrivo degli schiavisti c’erano civiltà matriarcali comunitarie evolutissime e non si conosceva la parola prostituta.

          Nessuno racconta che queste popolazioni, guidate da donne straordinarie, riuscirono a resistere ai colonialisti.

          Nessuno racconta come le schiave nere deportate in America capeggiarono migliaia di ribelli che sbaragliarono gli eserciti europei e poi nel cuore dell’Amazzonia, di Cuba e Haiti, crearono territori liberi dove vissero per secoli senza contatti con i bianchi.

          Nessuno dice che l’Africa sta rinascendo grazie anche a un incredibile movimento di gruppi di aiuto, cooperative, ecovillaggi, banche del microcredito.

          E ancora una volta sono le nipoti della Eva nera a ispirare la rinascita.” [cit.]

          http://www.macrolibrarsi.it/libri/__schiave-ribelli.php?idsearch=6650692

        • Moi scrive:

          La prima edizione(questa è la seconda) è alquanto vecchiotta : credo che nel libro di poco precedente Jacopo Fo intendesse ancora “neri” come “fascisti” … 😉

        • habsburgicus scrive:

          @Moi
          (aggiunte alla lista, uso “negro” perché non mi piace il politically correct)

          Giulio Cesare era negro…
          Leonardo era negro
          Michelangelo era negro
          Newton era negro…
          Volta era negro
          Marx era negro
          Einstein era negro…

          ma Hitler era bianco… 😀
          Stalin era negro fino al 1956, ma da allora è bianco 😀

      • PinoMamet scrive:

        ” quella di Bernal, in 3 volumi ?”

        quella, quella. Sfogliandola mi pare di aver trovato delle notizie interessanti su Sais, in Egitto, e sul suo legame mitico con Atene, oltre che una spiegazione del nome di Atena perlomeno altrettanto attendibile di quelle di Ritvan 😉
        ma devo aspettare che torni lui per far scattare il dibattito sugli Illiri, cavolo!! 😀

  11. Miguel Martinez scrive:

    Riguardo al rogo delle chiese, Varg Vikernes si dichiara innocente:

    http://www.truemetal.it/cont/news/speciale-varg-vikernes-prima-intervista-da-uomo-libero-non-mi-pento/17695/1.html

    “Tu sai chi è stato a bruciare le chiese?”
    “Lo sapevo, ma non avevo alcun interesse ad andarlo a spifferare in giro. Ma non ti preoccupare, sono riusciti comunque a farsi condannare di brutto senza che alzassi un dito. Non ho mai parlato con la polizia perché non avevo alcuna fiducia in loro. Non avevano alcun interesse a scoprire il vero colpevole, volevano solamente condannarmi.”

    Qui ci sono diversi fattori possibile:

    1) essendo già stato condannato, non ha interesse a dichiararsi innocente

    2) ma potrebbe aver cambiato idea in merito, invece, e quindi pur essendo colpevole, potrebbe voler non essere associato a tale delitto, magari si preoccupa di cosa penseranno i figli

    boh…

  12. Miguel Martinez scrive:

    Le ultime notizie – Marie Cachet è stata rilasciata, lui resta invece nel commissariato (non in carcere).

    Il suo avvocato conferma il concetto “americano” ben descritto da Pino Mamet: i fucili, legalmente acquistati, rientrano nel progetto di “survivalism”.

    La garde à vue de l’épouse du Norvégien Vikernes levée

    Le Monde | 17.07.2013 à 15h35 • Mis à jour le 17.07.2013 à 22h32

    Kristian Vikernes, chanteur de métal norvégien surnommé “Vag”, a été interpellé mardi 16 juillet avec son épouse.

    La garde à vue de Marie Cachet, l’épouse française du Norvégien d’extrême droite Kristian Vikernes, a été levée mercredi soir, au lendemain de l’arrestation du couple en Corrèze. M. Vikernes, décrit par le ministère de l’intérieur comme “proche de la mouvance néonazie”, demeurait quant à lui en garde à vue au commissariat de Brive, dans l’enquête ouverte par le parquet de Paris sur des soupçons de visées terroristes.

    Plus tôt mercredi, l’avocat qui avait défendu l’extrémiste norvégien Kristian Vikernes pour un meurtre commis en 1993, pour lequel il a purgé seize ans de prison, a critiqué la justice française, après ce qu’il a qualifié de garde à vue “abusive”. “En Norvège, ce n’est pas assez de seulement préparer une attaque terroriste. Il faut qu’il y ait un plan spécifique contre une cible spécifique”, a déclaré John Christian Elden, qui affirme ne pas avoir de contact avec son ancien client depuis son arrestation, mardi.

    “En Norvège, il aurait pu être convoqué pour répondre à des questions, mais il n’aurait pas été arrêté”, a-t-il ajouté. Il a estimé que les charges pesant sur son ancien client étaient “minces”, et en tout état de cause moins lourdes que “ce que les services de sécurité norvégiens ont chaque fois qu’ils arrêtent des islamistes en Norvège et les relâchent peu après”.

    “AGIR AVANT ET NON APRÈS”

    Selon le ministre de l’intérieur, Manuel Valls, Vikernes était “susceptible de préparer un acte terroriste d’envergure”. M. Valls, tout en reconnaissant qu’il n’y a pour le moment “ni cible ni projet identifié”, a justifié l’arrestation par la nécessité, face au terrorisme, “d’agir avant et non pas après”.

    Kristian Vikernes, un musicien de métal norvégien aussi connu sous le nom Varg Vikernes, et son épouse, Marie Cachet, ont été interpellés mardi à Salon-la-Tour, en Corrèze, par la Direction centrale du renseignement intérieur.

    “DANS LE DOMAINE DES INQUIÉTUDES”

    Pour son avocat, Me Julien Freyssinet, “au vu des éléments dans le dossier (…), on est très loin d’un éventuel acte terroriste ou assimilé”. Au sujet de la découverte chez Kristian Vikernes de fusils de type 22 long rifle, l’avocat a souligné qu’ils avaient été acquis de manière “parfaitement légale et sans cacher quoi que ce soit, dans le cadre d’une philosophie pratiquée par le couple qui est celle du survivalisme”, selon laquelle l’arrivée imminente d’une catastrophe de grande ampleur nécessite de se doter de tout un arsenal de survie.

    “Mon client est très coopératif pour essayer de fournir un maximum d’éléments afin de lever toutes les suspicions”, a encore expliqué l’avocat, ajoutant que “dans ce dossier on est essentiellement dans le domaine des inquiétudes” reposant sur ses opinions et son passé. “Je suis sûr qu’à l’issue” de ces garde à vue “toute cette affaire se dégonfle[ra] aussi vite qu’elle est montée”, a-t-il estimé.

    Par ailleurs, d’après lui, l’homme “n’a aucun lien et ne cautionne absolument pas” le massacre opéré par l’extrémiste Anders Behring Breivik, qui a tué 77 personnes, le 22 juillet 2011, en Norvège .

  13. Va Fangul scrive:

    Ovviamente la komunità dei blogger non scenderà mai in piazza per difendere la libertà di espressione di costoro.

  14. Miguel Martinez scrive:

    Mi era sfuggito, la notizia della condanna di Paolo Sizzi, lo scorso aprile, a un anno di reclusione più sei mesi di “lavori socialmente utili”, esclusivamente per le cose che scriveva in gran solitudine sul suo blog, in particolare per “istigazione all’odio razziale” e “vilipendio al presidente della Repubblica.”

    Paolo Sizzi è un curioso personaggio, descritto in questa bella intervista: http://www.ilpost.it/2011/07/12/paolo-sizzi-blogger-brembate/

    Siamo certi che il signor Napolitano si sentirà meglio adesso che gli hanno restituito l’onore vilipeso.

  15. Miguel Martinez scrive:

    Ecco l’autodifesa di Paolo Sizzi:

    http://sizzimnl.wordpress.com/2013/04/19/condannato-per-reati-dopinione/

    Condannato per reati d’opinione
    Pubblicato: 19 aprile 2013 | Autore: Paolo Sizzi | Archiviato in: Paolo Sizzi | Tags: Legge Mancino, Libertà, Processo, Sizzi, Vilipendio | 1 Commento »

    Ieri 18 aprile 2013, presso il tribunale di Bergamo, sono stato condannato, con rito abbreviato, a un anno di reclusione e 6 mesi di rieducazione mediante servizi sociali (si può obbligare al volontariato?) per aver offeso l’onore e il prestigio del Presidente della Repubblica e aver istigato alla discriminazione razziale a mezzo Internet. Reati ideologici dunque, roba astratta.
    Prima della sentenza mi è stato chiesto se fossi stato disponibile a prestarmi a servizi di pubblica utilità (la rieducazione) ma rispondendo “no” ho automaticamente rifiutato la sospensione della pena subordinata al “volontariato”. Si chiama condizionale non a caso.
    All’inizio dell’udienza preliminare ho riconosciuto senza problemi di aver esagerato, soprattutto a proposito di disabili ed eugenetica, perché sono conscio di aver usato, negli scritti incriminati risalenti al biennio 2009/2010, un linguaggio forte, esasperato, a tratti violento, e mi sono scusato; prendersela con i più deboli non mi ha fatto onore.
    Ho anche fatto presente che all’epoca mio padre, morto nel febbraio 2012, soffriva di demenza vascolare e giorno dopo giorno perdeva lucidità mentale e vigore fisico, una cosa che ha negativamente inciso sul clima famigliare contribuendo a sfogare, a malo modo, la rabbia, la frustrazione e il senso di impotenza di fronte alla malattia paterna.
    Io su Internet ho scritto e scrivo eminentemente per fare propaganda lombardista, non discriminatoria, il mio credo è il nazionalismo lombardo non l’odio, e non capisco come si possano condannare dei reati d’opinione che non hanno nemmeno istigato alla violenza.
    Su una caterva di articoli scritti su blog culturali e politici l’attenzione degli inquirenti si è fermata su 7 articoli, uno per vilipendio e 6 per odio razziale.
    Devo ringraziare dei volenterosi segnalatori dell’università di Bergamo e uno zelante dirigente dell’ateneo per essere finito davanti al gip-gup Maccora e al pm Dettori (quello che concesse gli arresti domiciliari al famoso Kosovaro stupratore, condannato poi a 4 anni) che proponeva per me 2 anni e 4 mesi di reclusione più 2 mesi di rieducazione.
    La cosa buffa è che più uno si dice democratico e disposto al dialogo più è ferocemente censorio. Credo che ci sia in giro una democrazia malata e ipocrita e sono sicuramente più tranquillo e democratico io di quei partigiani del 2000 che non ammettono infrazioni al loro codice etico personalizzato e mi hanno denunciato in blocco.
    Non parliamo poi del primo capo d’imputazione, che è quello circa il vilipendio del PdR.
    Mi hanno condannato per aver fatto satira su Napolitano, come se fossi l’unico, e come se “Giorgiazzo” e il paragone con la vecchia comare partenopea assillante fossero dichiarazioni lesive del suo onore e del suo prestigio meritevoli di condanna.
    Tutti sanno quanto ci costano il Quirinale e i suoi intoccabili inquilini, ma alla legge italiana sta a cuore sanzionare chi fa sarcasmo sulle istituzioni come fossero divine lamentandosi del fatto che il senso dello stato non vada di moda. Dopo 152 anni di catastrofi dovrei forse dirmi fiero di quello che non sono, ossia italiano? La mia Identità è lombarda, e non è un pezzo di carta. Se invece del senso di stato mancasse il senso a questo stato?
    Adesso il giudice avrà 89 giorni a disposizione per motivare la sentenza dopodiché ricorrerò in appello per ridurre la pena che, personalmente, trovo scandalosa. Punire reati d’opinione è una cosa da regime giacobino e sovietico e per nulla lusinghiera per lo stato italiano che va in brodo di giuggiole pensando alla sua cara Costituzione e al suo articolo 21.
    Siamo veramente tutti uguali di fronte alla giustizia? Io credo proprio di no perché il sottoscritto è un povero diavolo che non conta nulla mentre altre categorie sono ben più riverite e tutelate.
    Facile acciuffare e castigare me per queste faccende di poco conto vero? Del caso Gambirasio vogliamo parlare?
    Ad ogni modo ieri non ho perso io ma la democrazia compresi quei colleghi universitari che invece di confrontarsi sono corsi come conigli a piangere dall’oscuro dirigente che mi ha segnalato alla polizia; conoscendo le simpatie politiche dei segnalatori non è certo da loro amata ma torna sempre utile per dare addosso agli altri, a quelli che banalmente vengono gettati nel calderone del “fascismo” perché difendono la loro Identità senza scendere a compromessi coi poteri forti e il politicamente corretto.
    E vale per tutti quelli che mi hanno denunciato dal 2009 al 2010.
    Tutti rigorosamente senza nome e senza volto mentre io ho sempre messo nome, cognome e faccia.
    Congratulazioni Italia. Da ieri sei sicuramente uno stato più libero, civile, ricco e… democratico.

  16. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “beh, però il criterio medievale di lasciare le creature alla teste di quazz fino a quando queste non decidono di cucinarle per cena a Satanasso o altra brillante idea

    non esiste un giusto mezzo tra l’iper-interventismo moderno e l’iper-rassegnazione antica?”

    E’ un bel problema. Se ne discuteva l’altro giorno in un convegno internazionale a Trieste sulla questione delle “sette”, dove alcuni americani citavano il caso dei mormoni “fondamentalisti” poligami, cui sono stati tolti i figli.

    Negli Stati Uniti, sono spesso dei disperati che si fanno affidare tanti figli, per incassare fondi dallo Stato, e quindi l’affidamento, mi dicevano, è di solito molto peggio di ciò cui si cerca di porre rimedio.

    Comunque in Italia conosco almeno una associazione (dalla denuncia facile, per cui non cito il nome) che campa combinando, in virtuosa sinergia:

    1) “esperti” che convincono i magistrati a far affidare i figli di presunti satanisti, pedofili e quant’altro a privati in grado di prendersene cura

    2) una rete di centri che si “prendono cura”, con fondi statali, dei bambini affidati loro dai magistrati…

    • paniscus scrive:

      Negli Stati Uniti, sono spesso dei disperati che si fanno affidare tanti figli, per incassare fondi dallo Stato, e quindi l’affidamento, mi dicevano, è di solito molto peggio di ciò cui si cerca di porre rimedio.

      Personalmente conosco (e ha conosciuto di striscio anche Miguel, anche se non ci ha parlato proprio di questo argomento) due o tre famiglie che hanno ospitato bambini in affido temporaneo, e che sostengono che in Italia ci sia semmai la situazione opposta: ovvero, che l’impegno dell’affido familiare sia talmente “pesante” in termini di burocrazia, di documenti e di controlli incrociati di ogni genere (ad esempio, esiste una serie insospettabilmente lunga di decisioni per conto del minore che non si possono prendere senza averle concordate sia con i genitori naturali, sia con i servizi sociali, il che porta inevitabilmente a tempi morti insostenibili)… che le famiglie disposte a farlo si autoselezionano spontaneamente, e rimangono solo quelle eccezionalmente motivate.

      Piuttosto, sono molto diffuse le invettive (ma non so se siano vere, e comunque non vengono quasi mai da persone competenti in materia, ma da pontificanti generici assortiti) contro le case-famiglia istituzionalizzate.

      Ossia, è molto diffusa l’idea che il motivo per cui “in Italia sia tanto complicato adottare”… è che ci sarebbe una potentissima lobby dei gestori di orfanotrofi e case-famiglia, che non vuole che i bambini vengano adottati, perché loro vogliono tenerseli stretti, dato che ci guadagnano un sacco di soldi a tenerli in istituto indefinitamente.

      A parte il fatto che l’adozione e l’affidamento sono due cose diverse, e che la stragnade maggioranza dei bambini che stanno in istituto NON SONO in stato di adottabilità… francamente, mi sembra l’ennesima teoria del complotto non verificata.

      In ogni caso, perché si possa anche solo lontanamente ipotizzare di togliere dei figli ai genitori, ci vuole, imprescindibilmente, che il bambino versi in stato di abbandono, che sia maltrattato, che sia fatto vivere in condizioni pericolose per la sua incolumità o utilizzato coscientemente per compiere attività illegali, o che non riceva le cure necessarie da un punto di vista materiale o affettivo.

      Che piaccia o no, il fatto di avere genitori estremisti, fanatici, o semplicemente coglioni, ma che gli vogliono bene, lo accudiscono, lo nutrono, lo curano, e se ne occupano attivamente, non è un motivo sufficiente.

      Lisa

      • Francesco scrive:

        beh, allora non devono essere tantissimo estremisti, fanatici o coglioni, questi genitori

        speriamo

      • giovanni scrive:

        “mi sembra l’ennesima teoria del complotto non verificata. ”
        finchè c’è Santa Romana CHiesa di mezzo (e c’è di brutto, visto che moltissime casa famiglia sono cosa loro), non è teoria, è un fatto provato a prescindere.

        • paniscus scrive:

          In ogni caso, può incidere sugli affidi familiari temporanei, ma non c’entra niente con le vere o presunte difficoltà dell’adozione in Italia.

          In Italia è difficilissimo adottare semplicemente perché di bambini in stato di adottabilità non ce ne sono più, tutto lì.

          I casi di bambini non riconosciuti alla nascita sono praticamente scomparsi (e quei pochi che ci sono, finiscono in adozione immediata nel giro di pochi giorni, non sono certo quelli che vanno a passare anni negli istituti!), e gli unici che rimangono realmente in stato di abbandono sono quelli con handicap o problemi di salute gravi… oppure quelli tolti alla famiglia per motivi sociali gravissimi essendo già abbastanza grandicelli da aver metabolizzato esperienze e stili di vita molto pesanti (sulla cui eventuale adozione, oltre alle comprensibili esitazioni psicologiche, grava anche la minaccia del “rischio giuridico”, o la paura viscerale che qualcuno possa ritrovarli e venirseli a riprendere con la violenza).

          Ma quelli ospitati nelle case-famiglia, per la maggior parte, non sono in stato di adottabilità, perché magari una famiglia ce l’hanno, che è stata giudicata “parzialmente” inadeguata, ma non tanto gravemente inadeguata da far rescindere completamente il legame personale tra loro. Oppure, una famiglia che ha dei problemi temporanei che si auspica che possano essere risolti in seguito… anche se a mio avviso si esagera oggettivamente con i tempi di prolungamento di tali situazioni, ed esistono molti ragazzi che non sono stati dichiarati adottabili, ma dovrebbero esserlo eccome!

          In altri termini, è verissimo che nelle leggi e nelle prassi italiane c’è una certa tendenza a lasciare i minori in situazioni “transitorie” per anni e anni, invece di decidersi a risolverle in maniera definitiva una volta per tutte.

          Ma credo che alla base di questo non ci siano tanto gli interessi economici degli istituti, quanto una sciaguratissima commistione fra tradizione e modernità tutta italiana: da una parte, il mito arcaico della “sacralità della famiglia di sangue”, dall’altra le preoccupazioni politicamente corrette di evitare i ricorsi o le brutte figure mediatiche in quanto “servizi socali crudeli che strappano ingiustamente i bambini alle mamme sfortunate”…

          Lisa

        • Tortuga scrive:

          Una volta il collegio risolveva tante cose, senza bisogno di togliere i figli alle famiglie.

        • paniscus scrive:

          Cosa intendi per “collegio”? Per me vuol dire esclusivamente “scuola privata di lusso con alloggi residenziali, dove le famiglie benestanti mandavano i figli volontariamente e a gravosissime spese proprie“.

          Non vedo cosa c’entri con le case di accoglienza per ragazzi sfigati, tolti d’autorità dai servizi sociali alla famiglia gravemente problematica, o tantomeno con l’adozione.

        • Tortuga scrive:

          Non so qua in Italia come abbiamo funzionato le cose, ma in Francia – data la distanza spesso intercorrente fra le abitazioni e le scuole – era consuetudine comune per tutte le famiglie benestanti e meno benestanti mandare i figli nei collegi. Quindi a scuola si rimaneva tutta la settimana, mangiando e dormendo, con possibilità di tornare a casa solo per il w.e. ma anche di rimanere nel collegio per tutto l’arco dell’anno scolastico.
          In un contesto simile non si pone il problema dell’affido di minori con famiglia problematica, perchè sono di fatto affidati alla scuola per la maggior parte del tempo.
          In effetti dei collegi, qui in Italia, ho sempre sentito parlare molto meno.

          Ovviamente non centra nulla con l’adozione.

  17. Miguel Martinez scrive:

    Per Habsburgicus

    “la Francia, questa sì veramente giacobina, di fine ’800 e inizio ’900, commise ogni sorta di porcherie contro i conservatori, i cattolici e i monarchici, MAI tuttavia si sognò di negar loro il sacrosanto diritto di pubblicare libri e articoli …”

    Negli Stati Uniti, 42 filotedeschi furono processati nell’aprile del 1944 (!), nel “Great Sedition Trial”, e furono tutti lasciati andare quando il processo fu dichiarato nulla.

    Parliamo dello stesso paese che ha inventato Guantanamo…

    • habsburgicus scrive:

      @Miguel
      sicuramente gli USA si sono molti imbarbariti dal 1945 ad oggi, specialmente da fine anni ’60… (nel 1946 il sen. REP Taft, oggi dimenticato, poté ancora denunciare le mostruosità giuridiche di Norimberga)
      io però sostengo, e probabilmente (seppur con linguaggio diverso) sarai forse d’accordo anche tu, che questo imbarbarimento, che dagli USA si è esteso a tutto l’Occidente, è non-americano, forse addirittura anti-americano e comunque anti-liberale….
      le cause sono altre, complesse, e in parte non possono essere analizzate rebus sic stantibus…
      ecco perché, pur critico acerbo delle politiche USA degli ultimi decenni, non riesco e non posso odiare l’America in sé e tantomeno l’Inghilterra, a differenza di altri 😀
      anzi la vecchia America e l’Inghilterra ottocentesca (pur con tutti i loro difetti) mi stanno pure simpatiche (in parte) o quantomeno le apprezzo 😀
      ciao

      • mirkhond scrive:

        Che cosa ci trovi di buono, per me resta un mistero…

        • habsburgicus scrive:

          L’amore per la libertà…
          e la cocciutaggine (purtroppo spesso utilizzata male :D) nel difendere i propri diritti, o presunti tali…
          come fece il Sud (puramente anglosassone), contro l’arroganza di Lincoln nel 1861 !
          o per rimanere nel campo storico, la forte determinazione di quei pochi a difendere anche cause impopolari
          Lord Normanby osò difendere l’ultimo Duca di Modena (nel 1861)
          I britannici Neilson e Morel osarono opporsi alla germanofobia durante la I GM e Neilson, più longevo, si opporrà al mito di Churchill e ne stigmatizzerà il bellicismo (già presente nel 1914…Buchanan cita una fonte coeva che vide Churchiull, unico, in piena gioia il 4/8/1914, intervento britannico, da lui preparato e auspicato da tempo !)
          L’americano Harry Elmer Barnes oserà nel 1926 attaccare per primo, in modo sistematico, i miti dell’Intesa difendendo (forse addirittura con qualche esagerazione) la Germania imperiale, con il suo “The genesis of the world war” (oggi introvabile..io stesso non l’ho letto ma conosco le tesi di Barnes da altre sue opere e da suoi riassunti posteriori, oltre che dai suoi nemici) e più tardi si opporrà al rooseveltismo e (con meno successo) ai “miti” sulle origini della II GM, essendo fra i primi a denunciare Pearl Harbour nel suo “Perpetual War for Perpetual Peace”, 1952 (per dirla tutta Pearl Harbour lo denunciarono altri, prima di lui..né Barnes si prende meriti altrui..semplicemente diede spazio a queste posizioni nella sua opera, e commentò); interessante notare che Barnes, sebbene certo non comunista, sarà freddo nei confronti della guerra fredda (perdonatemi il gioco di parole :D) e si opporrà ad avventure anti-sovietiche; ciò non gli impedirà di sponsorizzare, in vecchiaia, il giovane David L. Hoggam, primo (e tuttora rarissimo) storico che abbia osato trattare in dettaglio della crisi del 1939 da una prospettiva pro-tedesca e anti-britannica (purtroppo Hoggan non riuscì in pieno, e più tardi si squalificherà, per altre cose però..ma la sua opera “The enforced War” è seria, almento quanto il 95 % delle opere mainstream 😀 e pur vista criticamente offre notevoli spunti di riflessione)
          William H. Chamberlin nel 1950 con “America’s Second Crusade” ridicolizzò il mito di Hitler male assoluto e fece notare che il vero pericolo era Stalin, l’unico che vinse la guerra; l’opera di Chamberlin, pur utile (e in Italia, oserei dire necessaria :D), però è meno coraggiosa e controcorrente; si era in guerra freddissima e dare contro i rossi era prassi comune, anche di ex-rooseveltiani; inoltre Chamberlain attacca poco gli inglesi e gli americani, tranne Roosevelt, e li fa apparire ingenui o poco altro; è quindi opera un po’ diversa
          L’inglese capt. Grenfell distruggerà nel 1954 (o 1953 ?) il Churchillone e il mito della “resa incondizionata” nel suo “Unconditional Hatred”, che dovette essere stampata in USA, perché in Inghilterra la ciurcilleria vegliava 😀
          L’inglese Veale metterà alla berlina i metodi di guerra degli alleati e la loro ipocrisia (citando anche l’Estremo Oriente) con il suo “advance to Barbarism”, dimostrando che fu Churchill a iniziare i bombardamenti terroristici sul Reich nel 1940 SPERANDO che Hitler avrebbe risposto, per suscitare odio antitedesco nel popolo e rendere impossibile anche solo un vago pensiero di pace…
          Purtroppo oggi non è più così, ma qualche penna libera, c’è ancora 😀
          Secondo me l’imbarbarimento dell’America da metà anni ‘60 è dovuto a 3 cause precipue
          1.l’espansione, sponsorizzata da circoli politico-finanziari, delle sette fanatiche evangeliche neo-calviniste dalla fine degli anni ’60 in poi (quasi tutti quelli che ho citato erano laici e Barnes pure molto anticlericale e fautore del libero amore..in America chi è molto credente, se protestante, è spesso un pericolo per il prossimo :D)
          2.L’alleanza salda stipulata nei ’70 e ’80 fra queste sette e i potentissimi filo-sionisti, massime i più fanatici
          3.Il degrado dei circoli liberal, inebetiti dal politically correct e che ora parlano solo più di diritti gay, lesbiche e poco altro 😀
          Ciao !

        • giovanni scrive:

          “L’amore per la libertà…”
          che fa a cazzotti con l’apparato repressivo più feroce della storia dell’umanità che si concretizza in 3 milioni di detenuti e un sistema di spionaggio dei cittadini che avrebbe fatto crepare d’invidia i più feroci capi dei servizi segreti delle più feroci dittature. Aveva proprio ragione Goethe, a dire che non c’è peggior schiavo di chi si crede libero.

          ” Harry Elmer Barnes oserà nel 1926 attaccare per primo, in modo sistematico, i miti dell’Intesa”

          un vero eroe, a rischiare la pelle in quel modo a solo 8 anni dalla fine della guerra! E i leader pacifisti che la guerra non la volevano da subito dove li mettiamo, nel calendario al posto dei santi?

        • habsburgicus scrive:

          @Giovanni
          con l’apparato repressivo più feroce della storia dell’umanità
          OGGI…io parlavo soprattutto della vecchia America, anteriore a Roosevelt e se possibile a Wilson, o almeno ad Harding (quando non c’era neppure l’FBI)..e dell’Inghilterra pre-1914

          un vero eroe, a rischiare la pelle in quel modo a solo 8 anni dalla fine della guerra!
          pensavo che fosse chiaro che parlavo di studi storici, scientifici (o con l’ambizione di essere tali)…e, in quel campo, Barnes non fu il primo ma certamente uno dei primi e probabilmente l’unico a quest’epoca fuori dalla Germania che difese i tedeschi con tale passione
          non mi riferivo certo ai singoli pacifisti, invero piuttosto rari
          et de hoc satis !

    • Francesco scrive:

      >>> aprile del 1944

      anche fossero stati innamorati di Hitler erano ormai innocui

      non è che nell’aprile del 1942 sarebbero spariti e basta?

      a Guantanamo ci stanno nemici combattenti e organizzatori e reclutatori di detti nemici , mica innocui teorici. o mi sono perso qualche cosa?

  18. mirkhond scrive:

    “Che piaccia o no, il fatto di avere genitori estremisti, fanatici, o semplicemente coglioni, ma che gli vogliono bene, lo accudiscono, lo nutrono, lo curano, e se ne occupano attivamente, non è un motivo sufficiente.”

    Concordo, giusto per rispondere a quel coglione del foglio più sopra, che scrive troglionate su ordine del suo padrone….

    • Andrea Di Vita scrive:

      Per tutti

      ” genitori estremisti, fanatici, o semplicemente coglioni, ma che gli vogliono bene, lo accudiscono, lo nutrono, lo curano”

      Questo è un meraviglioso esempio di ossimoro.

      Se si è fanatici, come si puo’ curare un figlio?

      Come si puo’ non inculcargli il seme del fanatismo?

      Goebbels e la moglie erano indubbiamente fanatici (‘la mia coscienza si chiama Adolf Hitler’).

      Ed erano anche amorevoli genitori di cinque meravigliosi bambini.

      Negli ultimi giorni del bunker della Cancelleria, vollero tanto bene ai loro cinque bambini da ucciderli nel sonno con un’iniezione per risparmiar loro l’orrore di vivere nel mondo dominato dagli Ebrei.

      Non abbiamo il dovere di vegliare?

      Le armate della notte sono in marcia anche adesso.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        “Le armate della notte sono in marcia anche adesso”

        Secondo te quindi la nostra coppietta sarebbe capace di uccidere i propri figli solo perché crede ciecamente in idee bislacche? A questo punto potrei sospettare di un atto simile anche te letta questa (dal punto di vista di una persona equilibrata e razionale) inquietantissima chiusa.

        • Tortuga scrive:

          Mi par che un padre con idee bislacche abbia appena ucciso i suoi figli qui da noi dopo averlo minacciato più volte e nessuno ha fatto nulla di serio nonostante la madre dei bambini ed ex moglie si fosse già più volte rivolta alle autorità.

        • mirkhond scrive:

          Di Vita se governasse, riempirebbe l’Italia di lager…..

  19. Tortuga scrive:

    Insomma sarebbero colpevoli di volere una vita/cultura libera da influenze ebraiche/abramitiche.
    Allora bisogna che arrestino anche me 😀

  20. Miguel Martinez scrive:

    Per Habsburgicus

    “io però sostengo, e probabilmente (seppur con linguaggio diverso) sarai forse d’accordo anche tu, che questo imbarbarimento, che dagli USA si è esteso a tutto l’Occidente, è non-americano, forse addirittura anti-americano e comunque anti-liberale….”

    Concordo.

    Il nemico, come credo sostenesse già San Paolo, non ha volto umano 🙂 E quindi è errato ogni volto umano che gli attribuiamo – etnico, religioso o ideologico che sia.

  21. Miguel Martinez scrive:

    Ho parlato per telefono con Ritvan…

    E’ commosso dal vostro interesse, vi dice che si trova in un posto in cui non c’è Internet, e ad agosto riprenderà a litigare con tutti voi 🙂

    • habsburgicus scrive:

      sono felice che non abbia rotto i ponti :D…
      sarà un piacere risentirlo..
      e magari ci racconterà pure qualche aneddoto su tal luogo misterioso !

    • Roberto scrive:

      Bene!

      Grazie per averlo chiamato

    • serse scrive:

      Grazie Miguel!
      Sarà magari bieco sentimentalismo, ma anche in questo ambiente (la rete) si creano delle correnti di affetto e gratitudine difficile da descrivere.
      (qualche giorno fa è morto Valter Binaghi, conosciuto solo in rete e a me è quasi venuto un coccolone).

    • Tortuga scrive:

      – correnti di affetto – Rob –

      Pensavo che fossi io la solita “femminuccia sentimentale” e mi stavo facendo un problema dicendomi che non sono normale.
      In effetti purtroppo mi sono affezionata (ma proprio a dei filoislamici mi dovevo affezionare, porca paletta?!) 😀

      – Ritvan “commosso” –

      Ah, Ritvan con la lacrimuccia lo vorrei proprio vedere.

      • Francesco scrive:

        non è filo-islamico

        è proprio islamico!

        Ritvan con la lacrimuccia … mmh, difficile da immaginare, forse al matrimonio del figlio 😀

        • Tortuga scrive:

          Dici che il blog è proprio islamico?
          No, dai, è filo islamico, ma non completamente proprio del tutto islamico.
          Nel complesso Miguel ha anche un ché di buddhista, e poi è superpopolato di cattolici che si bisticciano fra loro su chi è o non è veramente cattolico, e poi c’è Pino che fa melina a centrocampo 😀

    • Francesco scrive:

      per fortuna

      in effetti mi manca molto come persona e, anche, come “alleato” telematico

      😀

      x hasburgicus. la mia stima per Churchill cresce con quello che tu scrivi. se l’uomo aveva compreso CHI fosse Hitler, l’assoluta determinazione con cui spinse i suoi popoli a combatterlo va a suo onore. nei tuoi precisissimi resoconti storici manca sempre una adeguata presenza dell’ometto austriaco – disistima?

      • habsburgicus scrive:

        @Francesco

        E sia…ammettiamo pure che tu possa avere ragione per la II GM (oggi non ho voglia di discutere 😀 e poi sarebbe inutile :D)
        Ma per il 1914 ? allora Churchill fu uno dei più fanatici e ripugnanti bellicisti (non l’unico, anche se fu l’unico ad avere l’impudenza di godere 😀 almeno l’ipocrita Grey avrebbe detto, dichiarando guerra il 4/8/1914, con più o meno affettata compunzione anglicana, più o meno che “stasera le luci si sono spente e la nostra generazione non le rivedrà più accese”)
        Anche allora c’era il Male Assoluto da Combattere ? il Kaiser era tale ? non l’avevo mai udito, ma ti ringrazio sentitamente per avermi dato questa importante notizia…
        La I GM, madte di tutte le catastrofi (e di cui Churchill, con l’intervento britannico, fu uno dei maggiori responsabili, almeno per l’estensione e la durata che prese) era dunque necessaria, anzi meritoria e il Nostro (anzi il Tuo :D) si merità un monumento ?
        Massì, che sono i milioni di morti nelle trincee (compresi i 900.000 dell’Impero britannico..per Londra la II GM fu una passeggiata confronto alla prima, ecco perché non prendo in considerazione il Baffetto che mai rappresentò una seria minaccia per l’Impero neppure nel 1940)…
        L’importante è la gloria di Winston !

        • Francesco scrive:

          1) Baffetto era già a Londra, trionfante, nel 1940, si fermò da solo perchè alla fin fine era un dilettante sprovveduto

          2) Mica dico che Sir Winston fosse un santo e non so nulla della 1GM, non per niente sono italiano. perchè ce l’aveva coi tedeschi? boh

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          2) Per lo stesso motivo per cui qualche anno prima ce l’avrebbe avuta con i Russi: l’incapacità anglosassone di intendere i rapporti tra nazioni in modo diverso da “l’eterna lotta bene-male/civiltà-barbarie”

    • Andrea Di Vita scrive:

      Per Martinez

      Salùtacelo!

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  22. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “>>> aprile del 1944

    anche fossero stati innamorati di Hitler erano ormai innocui”

    Gli americani erano in grande maggioranza contrari alla guerra fino a Pearl Harbor; poi c’è stato il solito paradosso, per cui gli americani più contrari alla guerra erano anche i più “patriottici” e quindi i più pronti a partire in guerra appena è scoppiata, e ti potrei raccontare storie personali su tutto questo, ma la cosa è anche dolorosa….

    Comunque, non c’è confronto tra la Seconda guerra mondiale – con lo scontro con gli eserciti del Giappone e della Germania – e il problemuccio del gruppo di sauditi che ha dirottato un aereo e ha fatto incredibilmente bingo per l’unica volta nella storia (come la vittoria messicana sui francesi il 5 maggio del 1862).

    Eppure per un nonnulla come “il terrorismo”, gli Stati Uniti hanno violato regole che in una guerra mondiale ritenevano ancora inviolabili. Almeno per i “bianchi”, visto che i giapponesi li hanno internati…

    • Francesco scrive:

      beh, tedeschi e giapponesi hanno affrontato gli USA a viso aperto, indossando uniformi e tutto il cucuzzaro

      il gruppetto “saudita” utilizza un’altra strategia e non potrebbe essere affrontato con i sistemi della seconda guerra mondiale

      anche se, dai fumetti dell’epoca, la paranoia contro i sabotatori mi fa sospettare un conflitto discreto e parallelo già in quell’occasione

      ciao

  23. mirkhond scrive:

    “L’inglese Veale metterà alla berlina i metodi di guerra degli alleati e la loro ipocrisia (citando anche l’Estremo Oriente) con il suo “advance to Barbarism”, dimostrando che fu Churchill a iniziare i bombardamenti terroristici sul Reich nel 1940 SPERANDO che Hitler avrebbe risposto, per suscitare odio antitedesco nel popolo e rendere impossibile anche solo un vago pensiero di pace…
    Purtroppo oggi non è più così, ma qualche penna libera, c’è ancora :D”

    Questo è un aspetto che non conosco, ma che in fondo non mi sorprende, riguardo al cinismo dell’alcoolizzato britannico.
    Sapresti fornirmi dettagli maggiori sull’argomento?
    Se ben ricordo, gli archivi segreti britannici sulla seconda guerra mondiale dovrebbero divenire accessibili nel 2015….
    Concordo sull’imbarbarimento u$ano, ma esso era già nelle premesse di una “libertà” razzista, adoratrice del denaro e protestante fanatica….
    A me gli U$A mi fanno ancora più schifo dopo quello che hai detto, pur essendoci ieri come oggi, isolati pensatori critici….
    ciao!

  24. Z. scrive:

    OT per Mirkhond:

    Jigen è il cognome. L’unico dei tre che viene chiamato per nome, almeno nella versione italiana, è Goemon – forse per distinguerlo da Ishikawa Goemon, suo illustre predecessore.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Ishikawa_Goemon

    • PinoMamet scrive:

      No no, si chiama proprio Ishikawa Goemon XII, se non sbaglio (poi in italiano, più che altro, è invalsa la pronuncia “Ghemon”) e sarebbe il discedente del famoso personaggio storico/folkloristico che linki tu.
      La cosa è detta esplicitamente in vari episodi, e in uno dei lungometraggi Goemon va al teatro kabuki a vedere la storia del suo antenato, piangendo quando lo vede morire….

      • Z. scrive:

        Intendevo dire: magari lo spettatore giapponese, sentendo “Ishikawa”, penserebbe al personaggio storico/folkloristico. Sicché, per evitare confusione, l’omonimo socio di Lupin viene chiamato per nome anziché per cognome come gli altri due.

        E comunque, tanto per essere antipatici, è Ishikawa Goemon XIII 😛

        • PinoMamet scrive:

          Ahh ecco mi sembrava strano che avessi di questi dubbi! 😀
          cavolo, sono andato a memoria col numero e l’ho sbagliato! Minimo dovrei fare harakiri 😉

  25. mirkhond scrive:

    Grazie Zanardo.
    Era come sospettavo, visto che Daisuke è anche il nome giapponese di Actarus (in Arabo Daiski).
    ciao!

    • mirkhond scrive:

      Quindi nel doppiaggio italiano bisognerebbe chiamarlo Daisuke e non Jigen, giusto Pino?

      • Pino scrive:

        Beh, no – se i pehrsonaggi si chiamano tra lohro per cognome immagino sia giusto lasciahre le cose come stanno pure nel doppiaggio italiano!

        Z.

        (era facile scoprirmi… non riesco ad imitare la “r” uvulare del Mamet, porca miseria 😛 )

  26. Miguel Martinez scrive:

    OT

    Da Parma, mi segnalano questo interessante rimedio per la movida selvaggia, che ben si adatta ai centri storici.

    “la pipì di maiale è facilmente reperibile in qualunque allevamento, se la porti via gli fai solo un piacere…….la abbiamo già usata in passato per gli spacciatori, è micidiale sopratutto se fermentata (tenuta nei recipienti per qualche giorno). è facilmente distribuibile nei nebulizzatori da giardino , consiglio quelli da 10 lt.
    basta una fessura o un foro di 3 cm e non si corre il riskio di essere individuati. Se arriva sopra le persone ha un effetto devastante, anche se non dannosa per la salute: devi buttare via i vestiti perchè è impossibile recuperarli per la puzza, qualsiasi detersivo soccombe….
    sulla pelle e sui capelli lascia un odore nausabondo per giorni, nn conosco nessun sapone e/o shampo che toglie l’odore….. diventi un’appestato, va via dopo circa una settimana.
    sui marciapiedi etc l’odore svanisce dopo un paio di giorni….
    è ALTAMENTE INCIVILE USARLA ma ghandi diceva che l’ultima maniera per l’affermazione della nonviolenza è la violenza………. se hai a che fare con dei barbari incivili si può a mio parere pensare di usarla…

    effetti collaterali: in un primo momento sicuramente i BARBARI si coalizzeranno e resisteranno ma in pochi giorni ci sarà un fuggi fuggi dai luoghi frequentati.
    LE POSTAZIONI DI IRRORAZIONE devono essere diverse e non identificabili, le terrazze sopra i tetti sono le migliori… non utilizzate mai la stessa postazione, se non dopo giorni ed orari diversi.
    E’ un piano quasi da guerriglia urbana ma ……..

    salutoni….

    N.B. siamo persone civili che rivendicano il diritto alla salute, se decidete di usare questo metodo usatelo SOLO dopo aver fatto tutti i normali tentativi”

    • Tortuga scrive:

      Miguel! Sono senza parole 😀

    • Z. scrive:

      Se il metodo è stato approvato da GHANDI allora è anche politically correct!

      • Z. scrive:

        (e sottolineo: non Gandhi, celebre attivista e statista indiano noto per essersi complimentato con Hitler per l’occupazione tedesca di Parigi, bensì GHANDI, cioè quel signore vestito male ma tanto buono che risolve tutto con il dialogo e l’amore)

  27. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “(in Arabo Daiski)”

    Non ho capito bene di cosa stiate parlando 🙂 , ma “Daiski” non può essere arabo.

    • PinoMamet scrive:

      è la pronuncia araba del nome giapponese di un personaggio dei cartoni animati (Daisuke); in realtà abbastanza vicina alla pronuncia originale perché in giapponese la u è spesso semi-muta.

      • mirkhond scrive:

        Infatti.
        La versione araba (credo egiziana) di Grendizer/Goldrake, che potete seguirvi dal Tubo, a quanto letto su siti di fans del celebre anime, la versione araba dicevo, viene ritenuta quella più fedele all’originale giapponese.
        Qui infatti vengono lasciati i nomi giapponesi originali dei personaggi, a differenza degli adattamenti francese e italiano.
        E Daisuke /Actarus viene pronunciato Dàiski, Dambei/Rigel, viene pronunciato Dambi.
        Ora non saprei se Dàiski e Dambi si pronuncino così in Giapponese, oppure si tratta di una pronuncia araba di nomi nipponici….
        ciao!

        • PinoMamet scrive:

          C’ho un’amica giapponese, ma in questo momento è in Giappone perlappunto…

          a quanto pare a me, da che ricordo dalla pronuncia di sutra in giapponese ecc., Daisuke in giapponese si pronuncia più o meno dais’ke (in realtà mi pare che la u, più che muta, diventi una sorta di schwa; però la si usa nelle traslitterazioni di nomi stranieri, tipo Roberto dovrebbero essere traslitterato tipo Ro-be-ru-to; chiediamo al diretto interessato però 😉 ) , mentre la pronuncia di Dambei credo si avvicini a dambee.

          Ciao!

        • mirkhond scrive:

          Quindi in sostanza la versione araba di Goldrake resta quella più fedele all’originale…
          Riguardo a Roberto/Roberuto, mi sembra che Suor Margareth, di Candy Candy (una delle suore e dei personaggi femminili degli anime, più belli accanto a Hikaru/Venusia 🙂 ), Suor Margareth dicevo, in Giapponese si scriverebbe Sisuto Magaretto.
          Cioè l’adattamento giapponese di Sister Margareth….
          Chissà se si legge pure così….
          ciao!

        • Roberto scrive:

          Si roberuto è corretto.

          Ricordatevi che la pronuncia giapponese delle parole straniere si basa sulla pronuncia e non sull ortografia.
          Margareth è un buon esempio.
          La pronuncia corretta indicata da mirkhond si basa sulla lettura inglese. Altrimenti se si basasse sullortografia sarebbe marugurettu

        • Roberto scrive:

          Maruguretto non marugurettu

        • Z. scrive:

          Marugurettu è una fanciulla di origine giappo-sassarese 😀

  28. Miguel Martinez scrive:

    Per Serse

    “(qualche giorno fa è morto Valter Binaghi”

    Caspita, non lo sapevo 🙁

    Vedo che Wikipedia gli dedica una voce.

  29. Miguel Martinez scrive:

    Ieri sera hanno rilasciato anche Varg Vikernes, riconoscendo che non stava preparando alcun attentato. In compenso, sarà processato “per i suoi scritti che istigano all’odio razziale”.

    Attendiamo con pazienza le scuse dei titolisti di tutto il mondo.

    “La garde à vue de l’extrémiste norvégien Kristian Vikernes a été levée, jeudi 18 juillet, son audition n’ayant mis en évidence aucune préparation de projet terroriste. En revanche, il sera poursuivi devant le tribunal correctionnel pour ses écrits relevant de l’incitation à la haine raciale.

    Cet homme de 40 ans, musicien de black metal, avait été interpellé mardi matin avec son épouse française, Marie Cachet, à leur domicile de Salon-la-Tour, en Corrèze, dans le cadre d’une enquête sur des soupçons de visées terroristes.

    Marie Cachet avait été relâchée mercredi soir. Lui-même a été relâché après quarante-huit heures d’audition, alors que la garde à vue dans une affaire de “terrorisme” peut durer jusqu’à quatre-vingt-seize heures.”

  30. Miguel Martinez scrive:

    Per Pino Mamet

    “è la pronuncia araba del nome giapponese di un personaggio dei cartoni animati (Daisuke);”

    Questo ci sta. Come “gardreil” sicuramente non è una parola italiana, ma è l’italianissima pronuncia di “guard rail”.

  31. Miguel Martinez scrive:

    Ho dato un’occhiata al motore di ricerca di Repubblica, cercando “Vikernes”.

    I titoli più recenti sono:

    Francia, arrestato musicista metal: progettava strage

    e poi

    Francia, arrestato rocker xenofobo: “Poteva fare una strage come Breivik”

    Manca ogni riferimento al suo rilascio…

  32. Miguel Martinez scrive:

    Per Pino/Z

    “(era facile scoprirmi… non riesco ad imitare la “r” uvulare del Mamet, porca miseria 😛 )”

    E poi quando cambiate un elemento (nome, indirizzo mail oppure IP), mi tocca approvarvi apposta, come ho fatto adesso. Da ora in poi, temo, potrai postare anche come “Pino”.

  33. Tortuga scrive:

    Ma Goldrake &Co. erano i cartoni animati che vedeva mio fratello più piccolo (io ero già grande).
    Ma quanti anni avete voi?!

    [A me piaceva solo Lady Oscar]

    • mirkhond scrive:

      Io ho 41 anni.
      Vedevi Lady Oscar perché ambientato in Francia, giusto?
      E Charlotte, ambientato tra Francia del Nord e Quebec, lo vedevi?

      • Tortuga scrive:

        Hoccapito, rispetto a me sei un cucciolo 😀

        Più che altro perché sono stata cresciuta per la prima parte della mia vita come un maschio (fino ad una certà età io i maschi li semplicemente corcavo di botte 😀 ), e quindi i ruoli da dolce donzella tipo ricamatrice solitaria e quissimili non mi dicono nulla.
        Mi piaceva la donna moschettiera.

        • mirkhond scrive:

          In Giappone invece, a quanto leggo sul solito sito dei fans di Goldrake, Hikaru/Venusia che da pastorella diventa una combattente accanto al suo Daisuke/Actarus, era odiatissima dal pubblico giapponese degli anni ’70, che non accettava una contadina-guerriera…..
          ciao!

        • PinoMamet scrive:

          Mmm
          a occhio a croce me pare ‘na stronzata, sui due versanti:

          -donne guerriere sono attestatissime nella letteratura e teatro giapponese (anche nella Storia) e molto popolari;

          -i samurai erano di origine contadina, i contadini hanno continuato a diventare samurai fino alla fine dell’epoca “feudale”, e nessuno ci ha mai visto niente di strano…

          forse sarà stata antipatica perché boh.. era antipatica!

        • PinoMamet scrive:

          Forse ho trovato il forum a cui ti riferisci.
          pensavo di essere matto io, ma quelli stanno male.. 😉

          pagine e pagine di commenti sui dialoghi doppiati… con tanto di esegesi interpretativa, che devo dire mi lascia spesso deluso.
          Con tutto questo amore per un prodotto della cultura giapponese, mi aspetterei che capissero un po’ di più le differenze culturali… non so, robe che li lasciano sconcertati a me sono sempre sembrate logiche e conseguenti, si vede che sarò un po’ giapponese anche io 😉

          forse il passo a cui ti riferisci è questo:
          “pubblico aveva già avuto abbastanza difficoltà fino a quel momento nel tollerare che il personaggio principale del cartone animato fosse quell’alieno dagli occhi azzurri chiamato Actarus, ma Venusia che diventava pilota del Delfino Spaziale era davvero troppo. I ragazzi volevano assolutamente che tornasse alla fattoria e che rimanesse lì in silenzio a lavorare il fieno, senza disturbare i due eroi con il suo strano atteggiamento. Le lettere erano davvero dure: come potevano gli autori pensare a quella ragazza come ad una combattente? Le ragazze di campagna devono rimanere quello che sono, è impossibile pensare ad una donna come un combattente serio, non possono sfuggire al loro ruolo sociale”

          Il commento (“le ragazze di campagna ecc.”) mi sembra non cogliere assolutamente nel segno.
          (Vedi mio post qua sopra)
          Inrealtà mi pare attribuiscano alle lettere dei fan giapponesi dei complessi e delle fissazioni che sono molto più italiane…
          confermate in un altro forum in cui mi sono imbattuto, in cui si affermava che il personaggio femminile in questione sarebbe dovuto stare a casa a lavare i piatti ecc. ecc.

          Credo che semplicemente la scelta di quel personaggio in quel ruolo fosse sbagliata per ragioni caratteriali o di sviluppo della storia, e il pubblico giapponese, esigente, lo ha fatto notare.

          Ma non mi pare abbia mai avuto problemi né con altre donne combattenti, nè con altri campagnoli protagonisti (già la scelta di dare un’ambientazione rustica alla storia è significativa: i giapponesi vivono perlopiù in città, ma sono molto attaccati, a quanto pare, alle loro radici… mentre noi italiani facciamo di tutto per dimenticarle).

          ciao!

    • Roberto scrive:

      Anagraficamente 40 ma me ne sento 25 (tranne se gioco a basket che me ne sento 75)
      🙂

  34. Miguel Martinez scrive:

    Per Z

    “non Gandhi […] bensì GHANDI”

    Mi incuriosce come la gente metta istintivamente la “h” dopo la “g”, mentre non riesce a sopportarla dopo una “d”.

    Probabilmente è perché la combinazione di lettere “gh” esiste casualmente, con tutt’altro valore, sia in inglese (“night”) sia in italiano (“righe”); però che mi ricordi, non esiste in altre lingue europee.

    Tra l’altro, le sonore aspirate – bh, dh, gh, jh – sono una particolarità delle lingue indiane, di cui non mi ricordo paralleli in altre lingue.

    • PinoMamet scrive:

      Probabilmente succede per i motivi che dici tu; e poi forse il pubblico comincia ad avere una certa conoscenza passiva dei nomi arabi che appaiono su stampa e TV, e riconosce il nesso “gh” come “una di quelle robe di quelle lingue strane”.

    • Z. scrive:

      In effetti, quando mai in italiano si vede una “h” dopo una “d”?

      Comunque esiste anche un pieghevole del CNF contro il patto di quota-lite in cui viene lodato GHANDI perché, da avvocato, si faceva pagare la stessa cifra a prescindere dall’esito della causa.

      Qui trovate una trascrizione di quel pieghevole:

      http://www.studiolegaledelpopolosalvo.it/gandhi-era-un-avvocato.html

  35. Roberto scrive:

    Se per le prossime due settimane non trovo wifi, buone vacanze a tutti!

  36. mirkhond scrive:

    Buone vacanze a Roberuto/Ruperto anche da parte mia!

  37. mirkhond scrive:

    Mamet è pure in procinto di partire?

  38. mirkhond scrive:

    Per Pino

    Grazie delle tue competentissime informazioni sul mondo giapponese.
    Il sito in questione è gonagai.forumfree.it, ed effettivamente fanno delle esegesi quasi di livello biblico.
    Io leggo, ma non conoscendo in profondità la civiltà giapponese, non oso pronunciarmi.
    Posso dire invece che a me l’ambientazione rurale di Goldrake è sempre piaciuta, e Venusia accanto ad Actarus era il mio personaggio preferito.
    Donna forte e gentile, umile e coraggiosa nello stesso tempo, non l’ho mai vista come un’anomalia.
    Forse perché fin da bambino, Goldrake mi dava molto di saga “scitica” centroasiatica, insomma di quella realtà guerriera turco-iranica in cui le donne spesso affiancavano in battaglia i propri uomini.
    Ora non so se in Giappone, abbiamo contadine guerriere figlie e mogli di samurai, che combattono anch’esse coi loro cari, ma Hikaru/Venusia discende da una famiglia di samurai-contadini di un villaggio montano alle pendici dello Yatsugatake.
    Nell’episodio 28, Dambei/Rigel porta la sua famiglia e il quasi-genero Daisuke/Actarus nel villaggio dei suoi avi, in visita ad un santuario in cui vi sono le armature degli antenati samurai dei Makiba!
    E quando Venusia indossa “l’armatura” e scende in campo, il padre e il fratellino Goro/Mizar ne sono orgogliosi, perché la ragazza porta avanti la tradizione militare della famiglia, accanto a quella di allevatori di bestiame….
    Quanto in tutto questo c’è di autenticamente giapponese?

  39. mirkhond scrive:

    Del resto ancora oggi mi chiedo se vi sia una componente turca nell’etnogenesi dei Giapponesi.
    Tunguso-Mongola quasi certamente, stanto al diplomatico e storico statunitense Edwin O. Reischauer.
    ciao!

  40. mirkhond scrive:

    Sempre per Pino

    Il Giapponese e il suo lontano parente Coreano sono lingue agglutinanti?

    • PinoMamet scrive:

      Il coreano non ne ho idea, il giapponese sì (ha anche una grammatica abbastanza semplice… ho dei libricini di haiku in giapponese, traslitterati: dopo un po’ che li leggi, capisci benissimo da solo la struttura della frase, e con un minimo di lessico spesso anche il significato, visto anche che un po’ si ripetono come argomenti 😉 )

    • Tortuga scrive:

      Ecco, intanto spiegatemi che vuol dire sto “agglutinanti” che viene definito così anche il tibetano,che io chiamo il bofonchio perché sembra che si bofonchi più che parlare.

      • PinoMamet scrive:

        Agglutinanti vuol dire che per cambiare funzione grammaticale alla parola, ci aggiungi dei tocchetti:

        Tortuga-no= di Tortuga; Tortuga-ni= a Tortuga; Tortuga-to= con Tortuga…

        e lo stesso con i verbi ecc.

        (invece il greco e il latino sono lingue flessive perché la desinenza cambia proprio: Tortuga, Tortugae, Tortugae, Tortugam… 😉 e lo stesso i verbi amo amas amat ecc.)

        ciao!!

    • Roberto scrive:

      Non state ad ascoltare pino, la grammatica giapponese è un puro delirio
      🙂

      • PinoMamet scrive:

        Ma non farmi ridere, prova quella ebraica 😉
        (intendo l’ebraico biblico, quello parlato poi è un altro paio di maniche per fortuna…)

      • Roberto scrive:

        Mmmmmmh no grazie sono abbastanza incasinato così e non diamo altre idee alla pargola….

        🙂

        Però scherzi a parte, per un non linguista che già fatica con il tedesco, il giapponese ha delle strutture abbastanza incredibili. La mia preferita sono i verbi che aggiungendo un pezzetto (suffisso?) si comportano come aggettivi

        Ad esempio:
        Mangio la mela
        Ringo o taberu

        Voglio mangiare una mela
        Ringo o tabetai

        Dove alla radice del verbo taberu attacco un tai (voglio), e tabetai si comporta grammaticalmente come un aggettivo!

        Ciao!

  41. Miguel Martinez scrive:

    Per Tortuga

    “No, dai, è filo islamico, ma non completamente proprio del tutto islamico.”

    Oggi dal kebabbaro, ho visto alla televisione pakistana un giovane predicatore di quelli con il barbone saudita, seduto su una specie di trono plasticoso/hollywoodiano, in un’enorme sala finto-andaluso, con tutti i colori accesi.

    E con un’aria molto sicura di sé, stile giovane manager.

    Preferisco quelli che pregano sui cartoni 🙂

  42. tiziana scrive:

    Dico solo questo a prescindere dal fatto se il giudice poteva trattenerli o lasciarli andare perchè effettivamente era difficile che potessero compiere un strage come quella di Brevik. Dico solo cheVarg geniale musicalmente è piuttosto limitato nel ragionare, poteva vivere una vera vita da pagano, ricercando nella sua fattoria in mezzo ai boschi di Bo attraverso la musica le sue origini dato che il suo temperamento solitario si adiceva a questa scelta. Invece che fa? Si lascia esaltare da una moglie più lesa nel cervello di lui a lasciare addirittura la Norvegia per andarsi ad impegolare in un paesotto della Francia con chi sa quali mire non proprio pacifiche. Questa coppia sinceramente mi schifa, sopratutto lei ma pure lui che assume una mentalità cristiana fanatica da crociato (sembra Bernardo di Chiaravalle) con l’immancabile odio anti arabo, antisemita, eppure la bandiera norvegese non ha ne la mezzaluna, ne la stella di David, lassù furono massacrati dai cristiani che imposero la loro religione sui loro Dei, Varg in realtà è una persona debole facile da manovrare sapendo cogliere i punti giusti del suo smisurato orgoglio. La cosa peggiore è che di mezzo ci vanno i figli innocenti per un anno segregati in casa senza possibilita di andare all’asilo e alla scuola mentre Marie che chiamarla donna mi diventa difficile : una macchina per procreare è pronta a partorire un altro infelice. Questo è un crimine, toglietegli quei figli che comunque soffriranno, sinceramente trovo ripugnante tutto questo nonostante apprezzassi da morire le sue opere, ma lui in realtà con il paganesimo non ha nulla da spartire, è un assassino razzista antisemita, un crociato cristiano..a sua insaputa data la scarsa attività cerebrale.

    • Z. scrive:

      Varg geniale musicalmente? Nzomma…

      Diciamo che fa colore, ecco. Ma i pezzi che ho sentito io sono veramente robetta. Se non fosse un celebre omicida noto nel settore, dubito che qualcuno conoscerebbe la sua produzione.

  43. Miguel Martinez scrive:

    Per Tiziana

    Grazie dell’interessantissimo intervento.

    Non voglio fare lo psicologo da quattro soldi, ma in effetti colpisce il fatto che il nazionalista/territorialista norvegese abbia abbandonato così facilmente il mondo scandinavo per andare a vivere in Francia, e trovo qualcosa di sensato nella frase, “Varg in realtà è una persona debole facile da manovrare sapendo cogliere i punti giusti del suo smisurato orgoglio”.

    Non sono né cristiano né pagano; ma sono d’accordo che “essere cristiani” non vuol dire semplicemente volere i crocifissi in classe per fare un dispetto ai bambini musulmani, e allo stesso modo mi sembra che Varg dedichi il 90% del suo tempo, almeno su Internet, ai propri nemici, e molto poco a riflessioni di altro tipo.

    Poi è chiaro che le sue idee sono oggettivamente sbagliate – come giustamente dici, sulla bandiera norvegese non c’è né la mezzaluna né la stella di Davide. Ma non mi interessa molto insistere su questa ovvietà.

    Meno d’accordo sulla definizione “macchina per procreare”, quattro figli sono tanti solo secondo gli standard della civiltà industriale/impiegatizia contemporanea, e certamente siamo d’accordo che Marie Cachet non sarà una mite casalinga.

    Per quanto riguarda i figli, certamente non sono stati mandati alla scuola dell’infanzia (o qualunque sia l’equivalente francese), comunque il problema dovrà porsi credo solo da quest’autunno, visto che la scuola dell’obbligo in Francia inizia – come si è visto nelle discussioni – solo a sei anni. Vedremo cosa faranno.

    Sui bambini, invece la penso diversamente da te.

    Nessuno conosce dall’interno il loro mondo, ma posso cercare di tracciare un’analogia con situazioni che conosco, e fantasticare questo quadro:

    1) c’è un gran senso di superiorità e diversità, che renderà difficili i rapporti con altri, ma instilla comunque una certa sicurezza di sé

    2) non c’è confine tra “realtà” (tipo, come si fanno i conti, leggere e scrivere, ecc.) e “immaginario” (tipo, neandertaliani, riti che si ritenga funzionino, ecc.)

    3) c’è un intenso affetto tra tutti i componenti

    4) c’è probabilmente una vita fisicamente più che sana, combinata con alcune pericolose pratiche tipo (invento) il rifiuto dei vaccini oppure l’omeopatia anche per malattie serie, nonché la possibilità di cadere da un albero o di provare il fucile di papà

    Tutto questo lo capisco perfettamente, essendo cresciuto in una famiglia per metà statunitense, e penso che il danno causato da un distacco forzato dalla famiglia sarebbe molto maggiore del danno che la stessa famiglia potrebbe infliggere.

    • Tortuga scrive:

      – non sono stati mandati alla scuola dell’infanzia – Miguel –

      Sottolineo che in Francia è molto difficile che si mandino i bambini alla scuola d’infanzia per un motivo molto molto semplice:
      la Francia non è un agglomerato di piccoli, medi e grandi centri urbani dispiegati su un’area molto ristretta come l’Italia.
      La Francia è una immensa distesa di campi e campagna, dove la maggior parte degli agglomerati sono rurali, e composti da 10 o 100 case.

      Per raggiungere una scuola occorre prendere la macchina e fare molti e molti chilometri su strade isolate che si svincolano fra immense distese di campi, cosa, fra l’altro, non sempre possibile in inverno in mezzo alla campagna.

      Ecco, anche, perché l’istituzione dei collegi di cui parlavo sopra, dove vanno tutti, soprattutto chi non vive nelle grandi città, cioè la maggior parte dei Francesi, perché è più semplice lasciare i figli al collegio per 5 giorni che accompagnarli ogni giorno: quest’ultima risulta una cosa spesso impossibile.

      Il problema è tale che una madre iscritta al collocamento ha per legge il diritto di rifiutare lavori che in qualche modo la ostacolino per ubicazione ed orari nel suo compito di accudimento dei figli prima e di accompagnamento a scuola. Persino ai padri sono riconosciuti diritti ed agevolazioni in relazione alla necessità di accompagnare i figli a scuola.

      Non mi risulta che nessun francese cresca meno bene perché non ha fatto la scuola di infanzia.

      • PinoMamet scrive:

        Io non sono francese, però abitavo fuori città e avevo un sacchissimo di parenti, perciò non ho fatto “l’asilo”, come si chiamava allora
        (gli italiani di solito si stupiscono che all’estero significhi spesso “manicomio” 😉 )

        comunque mi piace il tuo modo di ragionare, Tortuga, che situa le cose nel loro contesto. Tra l’altro mi spiega tutti questi collegi che ci sono nei film francesi; in Italia il collegio (almeno ai miei tempi) era una minaccia 😉
        però conosco uno che ha studiato in collegio: non è neanche benestante, proprio per niente, al contrario ha dei genitori piuttosto “disastrati”.

        Invece un altro mio amico ha fatto una scuola che è anche collegio/convitto; l’ex “collegio dei nobili” di Parma, del tempo di Maria Luigia (la mena un sacco, con questa cosa dei nobili); in realtà poi mi dice che la maggior parte dei “convittori” erano casi difficili di cui i genitori si liberavano (o per via che io genitori se ne erano liberati) ai quali si applicava una disciplina piuttosto rigida…

        ciao!

  44. Moi scrive:

    ******** In Italiano, “Il Collegio” *********

    è “filologicamente” quello invocato per Franti nel Libro Cuore.“

    Oppure, “Il Collegio”suona una roba tipo “Collegio Perpaolo Pierpaoli”… l’ Istituto di Ri(!!!)Educazione de “Il Giornalino di Gianburrasca”; la versione televisiva più famosa è quella con Ritva Pavone, la versione cinematorafica più famosa è quella con Alvaro Vitali. Quest’ultima opera è rimasta famosa per la scena finale della massiccia dose di purgante nella zuppa del Personale Rieducante, i cui effetti sonori non lasciano alcuno spazio all’ immaginazione !

    A proposito: la pagina wiki su Gianburrasca è una vera scodella di guttalax ! ; -) Insopportabilmente “politically correct retroattiva” : come c…zzo si fa a dire “mobbing” [sic] per una storia che ha appena compiuto un anno e un secolo ?!

    Tanto vale insegnare in mitologia greca che “Giocasta era una gran MILF !” : -) Restando tutti, soprattutto Pino ; -) in trepidante attesa della Svelazione ; -) Etimologica di Ritvan che in realtà Giocasta era Illirica !

    … No ?

    Nel frattempo, @ PINO

    http://answers.yahoo.com/question/index?qid=20070831022811AAAf3ib

    Zot (“Dio”) sarebbe inoltre, secondo la filologia del Nazionalismo Albanese, la voce lessicale Illirico-Pelasgica da cui deriverebbe il Greco “Zeus” (vedi link) ! Mi pare che, stranamente, Ritvan non l’abbia mai proposta …

    Ma allora, vien da chiedersi, anche il “Generale Zod” (assonanza, inoltre, con “Re Zog” !) di Superman … è un altro Albanese ?! ; -)

    • PinoMamet scrive:

      No vabbè dai…
      quando si parte con una domanda così “Why the greeks have stolen the ancient culture of Albanian- Pelasgean people?” dove vuoi che si arrivi?
      😉
      e poi la risposta è semplicissima: perché i Greci antichi erano dei cattivoni, cribbio! 😉

  45. Miguel Martinez scrive:

    Vikernes racconta il suo punto di vista sulla vicenda. Interessanti tra l’altro le riflessioni sulla radicale differenza tra il comportamento della polizia francese e di quella norvegese:

    http://thuleanperspective.com/2013/07/19/terrorism-in-france-part-i/
    http://thuleanperspective.com/2013/07/20/terrorism-in-france-part-ii/

  46. Miguel Martinez scrive:

    Per PinoMamet

    “comunque mi piace il tuo modo di ragionare, Tortuga, che situa le cose nel loro contesto. “

    Anche a me.

    Con Tortuga ho un rapporto tempestoso 🙂 Per fortuna che spesso torna il sereno tra di noi, anche perché ci tengo molto alle sue riflessioni.

    • Tortuga scrive:

      – Con Tortuga ho un rapporto tempestoso – Miguel –

      Se hai un rapporto tempestoso, un po’ come molti uomini direi che sei a tenuta stagna, ed allora hai una bella tenuta, perché non lo dai a vedere 🙂 .
      E se fosse così tempestoso poi, allora avrei qualche post di fuoco sul mio blog in cui avrei doviziosamente argomentato peste e corna a carico di Miguel Martinez 😉
      Ma non sono riuscita a trovarti i difetti che normalmente detesto nelle persone 🙂 … e sì che ti ho sbomballato parecchio 😀
      Insomma le mie classiche domande “a che gioco sta giocando questo qua”, “che cosa nasconde” e “dov’è che cerca di fottere il prossimo” non hanno trovato riscontri. Hai un grado di trasparenza molto elevato.
      L’unico difetto è che sei profondamente filosislamico 😀 , è parte integrante della tua natura, ma ormai mi sono rassegnata che è così.
      Quelle velate non le toglierai mai!

      Il fatto è che io dentro di me sono una dualista -che per una cui piace il buddhismo è davvero una contraddizione- e divido il mondo fra le cose con cui vivo un rapporto di affinità e di cui mi nutro più facilmente ed una serie di altre che trovo per vari motivi “troppo problematiche” e con le quali di mio eviterei di entrare in contatto, che vorrei ignorare, alle quali non vorrei dare attenzione, che mi distraggono dal coltivare quelle che mi interessano, con cui mi scoccia avere a che fare, insomma le cose che respingo, che voglio tenere lontane.
      Non è odio, nè nemicizia, ma una forma di avversione che si traduce in esclusione.
      Una volta tantissimi anni fa una persona – e neppure mi ricordo più esattamente chi – fece un’osservazione sulla mia tolleranza, dicendo che io sembro una persona molto tollerante, ma la mia tolleranza è da interpretare in senso negativo del tipo: ciascuno faccia pure ciò che vuole, purchè io ne possa stare lontano.

      Un altro elemento importante è che io non sono capace di tollerare che le cose mi succedano mio malgrado, che accada qualcosa che io non ho voluto e determinato, che non sia quindi sotto il mio controllo, che non avevo previsto, che devia i miei percorsi, e che invece – come sai – è proprio quello che è avvenuto.
      Quindi se venivo qui e trovavo 4 st….. paradossalmente ero più contenta, mi potevo sbarazzare di tutto e potevo buttarlo via.

      Ma invece no, anzi proprio l’opposto. E non sono neppure riuscita a farmi odiare e mandare a quel paese, con tutto che ho tirato fuori peste e corna a proposito per esempio di islam, ma non sono riuscita a conquistarmi neppure una fatwina piccolina piccolina, o qualche altra reazione seria 😉

      Me ne sono andata e alla fine mi siete pure mancati.

      Quindi mi sono rassegnata, detesto il corano ma le persone che pregano sui cartoni mi prendono irrimediabilmente il cuore ed è un’impressione che non si può cancellare; mi piace quello che scrive Miguel che però è filoislamico, come ho litigato io con Ritvan non so se nessuno mai prima, ma se poi scompare mi preoccupo; se esprimo le mie opinioni negative sull’islam (non saprei come nascondere i miei pensieri d’altronde, e mi sembrerebbe ipocrita e quindi ben peggio farlo) poi però mi spiace se qualcuno può sentirsi ferito … un bel casino! 🙂

      Ormai la frittata è fatta, mi tengo le mie contraddizioni così come sono, che mi capitano le cose che non ho cercato, i mondi di cui non volevo sapere e in cui non sono capace di raccapezzarmi, la mia tollerante intolleranza, il mio dualismo e le mie avversioni … e l’imbarazzante circostanza che provo amicizia per persone che bazzicano mondi alieni che mi sembrano così inconciliabili con me e, per giunta, di non riuscire a capire come e perché possa accadere.

      (Direi la tempesta perfetta 😀 )

      Amen! 🙂

  47. Mauricius Tarvisii scrive:

    Ho captato la parola “medievale” e quindi mi sento in dovere di frenare i lai sulla barbarie della modernità liberale.
    Mi ricordo dei tempi in cui i figli degli ebrei venivano sottratti alle famiglie per essere educati da cristiani. Ed i tempi, in Spagna, in cui la stessa sorte toccava ai figli dei moriscos…
    Ah, e le creature mica andavano in casa famiglia o affidati a coppie selezionate: erano sfruttati tipo cinesi nel sottoscala.

    • izzaldin scrive:

      il caso Mortara a Bologna verso il 1860, credo

      • mirkhond scrive:

        Il caso Mortara ci fu nel 1858 in una Ferrara ancora papalina, e dovuto alla vendetta di Anna Morisi, ex serva cattolica della famiglia Mortara, cacciata dagli ex datori di lavoro, perché troppo zoccola, per via che si portava in casa Mortara i soldati austriaci della guarnigione di Ferrara, con cui andava a letto.
        La Morisi, messa alla porta, guardacaso si “ricordò” che 7 anni prima, aveva “battezzato” il piccolo Edgardo Mortara, neonato, colpito da una febbre che non guariva, riempiendo un bicchiere d’acqua e facendo con essa il segno della Croce sul bambino ebreo, che poi guarì.
        7 anni, un vero tempismo per ricordarsi che il piccolo Edgardo era stato battezzato!
        La cosa più incredibile fu che al racconto dell’ex serva vendicativa, credettero le autorità pontificie di Ferrara, e addirittura papa Pio IX (1846-1878).
        I quali per salvare il piccolo “neofito” dalle perfide grinfie di una famiglia italkim, la SUA famiglia, sottrassero il 7enne alla suddetta famiglia italkim e lo affidarono direttamente al Papen che lo fece trasferire a Roma.
        Ai Mortara fu permesso, qualche volta, di poter visitare il giannizzero cristiano nel collegio romano in cui era “ospite” e sempre sotto stretta sorveglianza!
        Nel 1859-60, Ferrara e tutta la Romagna caddero sotto il dominio piemontese, e il colonnello dei Carabinieri Pontifici che aveva eseguito il prelevamento del piccolo Mortara, venne arrestato e condannato per aver eseguito gli ordini.
        Ma Roma restò al Papen fino al 20 settembre 1870, e, nonostante le pressioni internazionali, Pio IX si rifiutò di riconsegnare Edgardo alla sua famiglia.
        Solo nel 1868, quando Edgardo aveva 17 anni, e fu ritenuto “maturo” per scegliere il suo destino, fu concesso al ragazzo di decidere se restare cattolico o tornare giudeo.
        Ma Edgardo ormai “lavorato” mentalmente dai preti, decise non solo di restare cattolico, ma addirittura di volersi fare sacerdote. E non certo un cohen giudaico!
        Nel 1870 i piemontesi espugnano Roma, e per il giovane Mortara potrebbe affacciarsi la libertà di tornare nel mondo…giudaico.
        Ma il giovane ormai cattolicissimo non solo rifiuta di abbandonare gli studi seminaristici, ma addirittura viene fatto fuggire all’estero dai superiori, per sottrarsi alla chiamata alle armi dell’esercito dei libertadores piemontitaliani!
        Edgardo Mortara, divenuto sacerdote con l’aggiunta del nome Pio, nel 1888 scrisse un libello in cui difendeva il defunto Pio IX, ritenendolo addirittura il suo secondo padre.
        Era ormai divenuto un buon giannizzero cattolico e avrebbe passato il resto della sua vita a tentare di convertire gli ex correligionari Giudei, al Cattolicesimo, fino alla sua morte nel 1940 a 89 anni.
        Vittorio Messori, da cui traggo queste notizie, ne vorrebbe anche la beatificazione, come esempio di carità e zelo missionario cattolico…..

  48. Miguel Martinez scrive:

    “Vikernes racconta il suo punto di vista sulla vicenda. “

    Che poi per il dettaglio delle mutande arancione, raccontato in quella maniera, gli perdono almeno il 10% delle cose che dice su negri-ebrei-zingari-comunisti.

    Ho la sensazione, forse errata, che con una persona del genere, si possa in qualche modo comunicare, per quanto sembri assurdo.

    • PinoMamet scrive:

      Anche a me ha stupito il racconto che fa Vikernes del proprio arresto. Avevo già dato un’occhiata al suo blog quando l’avevi linkato, ed ero rimasto con la sensazione che fosse un pazzoide completamente preso dalle sue fissazioni.
      All’improvviso invece salta fuori un tizio sballato e pericoloso, sicuramente (nel senso in cui lo sono tutti gli ex carcerati, ma io ne ho in famiglia quindi…) ma anche dotato di un inaspettato senso dell’umorismo.

      Forse gli ha fatto bene la Francia, non so. Interessante quello che dice dei poliziotti norvegesi- fa giustizia degli innumerevoli luoghi comuni italici sulla perfezione assoluta morale di cui sono ammantati gli scandinavi, ma viene anche da chiedersi: i poliziotti italiani come si sarebbero comportati? Come quelli francesi o come quelli norvegesi?
      (loda i poliziotti francesi per non averlo umiliato o maltrattato- in Italia anche solo andare a rinnovare il passaporto in Questura, da cittadini italiani incensurati, espone al contatto con certi stronzi che te li raccomando… non oso immaginare cosa possa succedere in caso di arresto).

      Sì, forse davvero si può comunicare anche con un matto così.

      • PinoMamet scrive:

        Poi io rimango col dubbio perché con le “forze dell’ordine” ho sempre avuto esperienze scarse, ma altalenanti: dal questurino/vigile che si crede Napoleone e si sente in diritto di fare battute solo perché sta dietro una scrivania, al “bravo paesano” della Polstrada che dovrebbe fare la multa, ma per stavolta no, va, ciao e divertiti…
        😉

    • izzaldin scrive:

      Ricordiamoci che Vikernes non nasce come un grigio politicante di estrema destra, ma nasce come punk-metallaro, sottoculture che giocano molto sull’ironia, sull’esagerazione e sull’umorismo.
      Musicalmente non ho mai amato i suoi lavori solisti, mentre i primi dischi dei Mayhem (ancora Burzum/Vikernes non ne faceva parte) sono davvero il rock’n’roll che suonerebbe il diavolo in persona. Estremismo sonoro che, non a caso, avrebbe avuto un forte richiamo sui jazzisti più aperti mentalmente come John Zorn.
      Tra l’altro la leggenda vuole che Euronymous, il cantante-chitarrista-leader dell’inner circle satanista black metal norvegese, ucciso da Vikernes, fosse iscritto al partito comunista norvegese.
      La scena black metal norvegese era davvero carina, tra estremisti, bruciatori di stavkirke, suicidi (il primo cantante dei Mayhem si chiamava Dead e si uccise a 22 anni, e il gruppo fece uscire un disco dal vivo – ironia – con la foto del giovane col cervello spappolato; ma va ricordato anche il cantante dei Dissection, che dopo una condanna a sette anni (!!!) per l’omicidio di un’omosessuale uscì di prigione, fece un disco, un tour e poi si sparò) e omicidi vari.
      Tra l’altro i Mayhem suonano ancora adesso, e un paio di anni fa fecero pure un concerto in provincia di Catania 🙂

      saluti,
      Izzaldin
      p.s.
      i dischi solisti di Burzum sono fatti con solo strumenti elettronici per evitare le chitarre, simbolo della cultura blues/negra che sta uccidendo bla bla bla l’europa bla bla bla

  49. Miguel Martinez scrive:

    Per Tortuga

    “L’unico difetto è che sei profondamente filosislamico 😀 , è parte integrante della tua natura, ma ormai mi sono rassegnata che è così.
    Quelle velate non le toglierai mai!”

    Il mio problema è che sono filo un sacco di cose…

    Ci sono le velate, c’è la mia amica transessuale e trasgressiva Helena Velena, ci sono i monaci ortodossi, animalisti che amano Hitler, anarchici che con i fascisti ci fanno a botte, liberali che sanno ridere delle ossesioni umane, c’è un meraviglioso gatto grigio con una piccola macchia bianca, ci sono vecchi artigiani dell’Oltrarno, americani con i fucili, contadini messicani evangelici, zingari clandestini, una cattolica praticante che è amica di tutti i satanisti d’Italia e racconta barzellette, domestiche leghiste, senegalesi con il Corano scritto a mano, musicisti ebrei, sacerdoti cattolici, atei militanti, marxisti rigorosi, una donna con i capelli tinti di un rosso surreale e porri enormi su tutta la faccia che sorride sempre, carcerati con storie da far drizzare i capelli, poeti barboni che vivono in case occupate, ragazze polacche che suonano il violoncello per strada, Sandy Denny che muore tra alcol e cocaina eppure…, vecchi nobili che vivono in castelli, ex-brigatisti poco pentiti, calcianti dei Bianchi di Santo Spirito, mamme nigeriane dai figli luminosi, cassiere del Penny Market che hanno una risata stupenda, teppisti ricoperti di tatuaggi, poliziotti stanchi, domestiche filippine che ti raccontano della frutta che coltivavano nei loro campi, zingare che ti parlano di Dio, lo scienziato pazzo con la terza media che a novantaquattro anni salta su un piede solo mentre ti racconta come ha bombardato la Luna, comunisti della DDR dai capelli biondi…

    Il mondo è meraviglioso.

    • Tortuga scrive:

      Certo, lo so che ti piacciono un sacco di cose … i contadini messicani, gli zingari clandestini, gli artigiani di oltrarno, i carcerati con storie da far drizzare i capelli … … … allora li possiamo mettere nel banner al posto delle velate?! 😛

      Mhmmm … secondo me no 😉

  50. Miguel Martinez scrive:

    Per Tortuga

    ” allora li possiamo mettere nel banner al posto delle velate?!”

    Nel suo zelo missionario 🙂 , Tortuga una volta ha fatto anche un simpatico montaggio di immagini, tratte dal mio blog, riguardanti l’Oltrarno, da sostituire al banner delle “velate”.

    Il problema è che ha preso tutte foto da me, che fanno oggettivamente sbadigliare.

    Mentre la foto del banner è oggettivamente fantastica: l’ha scattata un mio amico nello Yemen, e non potrei mai fare nulla di lontanamente paragonabile.

    • Tortuga scrive:

      – Nel suo zelo missionario – Miguel –

      Sei fantastico 😀
      Temo d’altronde che se togliessi le velate dopo un po’ direi che ne sento la mancanza, che il blog non mi sembrerebbe più la stessa cosa e che avrebbe perso un po’ del suo fascino.
      Ormai mi sono assuefatta!

  51. Miguel Martinez scrive:

    Caso Mortara

    Dunque, fammi capire…

    Allora, c’è una famiglia ricca, che appartiene a una strana setta orientale, fortemente controversa.

    Una giovane donna, vittima di un licenziamento ingiusto solo perché segue il proprio cuore e perché sfida il puritanesimo nazionalista ed etnocentrico, non solo ha il coraggio di reagire senza chinare la testa di fronte alla violenza maschile, ma cerca anche di salvare un bambino dalla Strana Setta Orientale.

    Intervengono gli assistenti sociali, che hanno il coraggio di sfidare la potenza del denaro e i valori patriarcali che conculcano donne e bambini (nel caso del bambino si sospetta anche una mutilazione rituale, nonché aberranti costumi alimentari).

    Le istituzioni finalmente intervengono, grazie all’intervento personale del Presidente della Repubblica a difesa dei diritti umani.

    Il giovane, grazie all’impegno delle istituzioni, riesce a liberarsi dai condizionamenti della setta e aprirsi alla società democratica nel suo complesso. Segno che i valori universali della Nostra Civiltà possono trionfare sull’oscurantismo e sul fanatismo.

    🙂

    • mirkhond scrive:

      Trasportata al giorno d’oggi e con dei chessò Muqtadir invece che Mortara, ci potrebbe stare 🙂 …..
      1858= Ieri
      2013= Oggi

      La pretesa di assimilare tutto e tutti ai valori condivisi, non è cambiata.
      Pur se quei valori sono cambiati….

      • PinoMamet scrive:

        E credo che in realtà il caso descritto da Miguel non sia troppo lontano dal vero.
        Un bambino preso e dato in affidamento per motivazioni “umanitarie”: la famiglia d’origine è giudicata incapace di prendersene cura (ma, è proprio sempre vero?).
        Mi pare di ricordare che nell’Ottocento/inizio Novecento lo si faceva abbastanza frequentemente con gli zingari, per esempio.

        Ed ecco la famiglia degli affidatari, sempre ovviamente convinta di stare nel giusto e di fare del bene, proprio come la tizia che battezzò Mortara, che educa il bambino “come è giusto”; già li sento.
        “non gli facevano mangiare il maiaaaaleeee! ma ti rendi conto? ma come si faaa? No no a casa mia si mangia di tutto [“di tutto” è da intendersi come “le robe locali che piacciono a me e cucinava mia mamma”] glielo ho fatto assaggiare e adesso lo mangia, perché è BUOOONOOO”.

        Ho un’amica che non sento da un po’. Bravissima persona, ha una famiglia d’origine che è cattolica, e che, quando lei era già grandina, ha adottato una bambina indiana. La sono andati a prendere in un istituto di suore e poi l’hanno fatta battezzare, “perché tanto lei non aveva religione”. Ora, questo fatto del “tanto non aveva religione” non mi ha mai convinto troppo; non era solo il non aver religione della bambina a lasciarmi perplesso, perché tutto può essere (per quanto…), ma mi infastidiva molto il “tanto…”.

        • Tortuga scrive:

          Indiana “tanto non aveva religione?!! … mortacci loro!! Ma danno il permesso di adottare a gente così ignorante?!!

      • PinoMamet scrive:

        Poi bisognerà che qualcuno approfondisca l’accurata costruzione del gusto alimentare dei figli da parte di certi genitori.

        Per fortuna alcuni bambini si ribellano (ma non è sempre così facile, e ci sono litigi urla e pianti).

        “DEVE assaggiare di tutto” (su “di tutto”, vedasi nota nel commento precedente).

        Poi sulle coppie di genitori con neofigli, e le loro assurdità in tema di alimentazione, credo di aver già scritto tempo fa, quindi mi fermo, Però ci tengo a dire che gli darei fuoco!! 😀

        • Tortuga scrive:

          Non me ne parlare. Ho visto con il figlio di mio marito scatenarsi ogni forma di nevrosi sul “quello che mangia il bambino”.
          Il bambino ha mangiato fino a tutta l’adolescenza solo carote e piselli (ovviamente surgelati) come verdura, oltre alle consuete patatine fritte.
          Meno male che le carote contengo tante vitamine!

        • PinoMamet scrive:

          (Oggi sarò via, vi avverto, quindi se non vi romperò le palle come al solito è per questo! 😉 )

          Nevrosi mi sembra davvero la parola giusta!
          Il problema è che a forza di loro discussioni, painti del bambino, scenate assurde perchè “deve assaggiare il prosciutto” o viceversa “perché si è messo in bocca il prosciutto”, perché non deve mangiare il gelato o viceversa perché “ma come non vuoi il gelato invece di…” “ma no lascialo perdere ha già mangiato” “ma no non è vero mangia poco” “ma i nonni gli danno troppe schifezze…”

          la nevrosi la fanno venire a me!! 😀

        • Tortuga scrive:

          zitto, zitto, nun me fa parlà! 😀

        • Roberto scrive:

          Sul “deve assaggiare di tutto” sono perfettamente d’accordo e anche se mi è costata qualche scenata adesso la grande mangia veramente di tutto (quando dico tutto intendo tutto a parte due o tre cose, le aringhe e le sardine, la pasta con il pesto, e pochissimo altro)

          Sul piccolo ci stiamo lavorando

    • Andrea Di Vita scrive:

      Per Martinez

      E chi sarebbe la società democratica nel caso Mortara?

      La Chiesa…? 🙂 🙂 🙂

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  52. Miguel Martinez scrive:

    Per Izzaldin

    “i dischi solisti di Burzum sono fatti con solo strumenti elettronici per evitare le chitarre, simbolo della cultura blues/negra che sta uccidendo bla bla bla l’europa bla bla bla”

    Questa non la sapevo.

    Insomma, io che apprezzo musiche medievali e folk e roba del genere, e mi tappo le orecchie quando partono i martelli pneumatico-elettronici, sono un negro nell’animo 🙂

    In effetti, tra musica senegalese e heavy metal, so esattamente quale preferisco.

    • Z. scrive:

      Uhm… in effetti, anch’io so quale delle due categorie preferisco 😀

      Z.

      PS: Comunque, vista la tua passione per il dark folk, a te Burzum potrebbe piacere davvero!

  53. Miguel Martinez scrive:

    Per Z

    Il dark folk mi piace, finché non sconfina nel gracchio elettronico.

    Se devo ascoltare i martelli pneumatici e gente che urla, mi basta andare a cercare un cantiere vicino casa.

    Ma evidentemente sono un po’ negro…

    • Z. scrive:

      No, no! Secondo i canoni di Burzum tu sei proprio bianco doc!

      Non mostri interessi per il rock, non ti piace il metal, trovi fastidiose le schitarrate.

      Insomma, se il criterio è la passione la musica di origine afroamericana – che è quello che usa il Nostro – direi proprio che tu 100% Negerfrei 😀

  54. Miguel Martinez scrive:

    Per Z

    “No, no! Secondo i canoni di Burzum tu sei proprio bianco doc!”

    La cosa mi preoccupa… devo proprio ascoltarlo?

    • Z. scrive:

      Che “liberale” sarei se ti dicessi che DEVI? Perderei la faccia davanti al Duca!

      Diciamo piuttosto che, secondo me, la parte NON fracassona della sua produzione potrebbe piacerti.

  55. Moi scrive:

    @ Z

    Ho pure perdonato agli autori la solita tirata obbrobrio-moralistica sui videogiochi violenti che fanno diventare cattivi i bambini [1], pensa te!

    [1] Che poi è la versione aggiornata di “I giochi di ruolo sono brutti e pagani e trasformano i ragazzi in satanisti e suicidi”

    [cit.]

    Eh, già … mica come le TV di Silvius Satanassus che _ come dimostrano scientificamente le Antropologhesse RadicalChic del Popolo Viola, _ ovvero Opposizione Elitista ed Elitaria di Stampo Gringo Liberal Imperialista Culturale che non può e non vuole parlare alle Masse Popolari ! _ fanno giocosamente e gioiosamente diventare troie le bambine ! Lui sì che è il Diavolo Veramente Vero … mica gente che esibisce con orgoglio gli Atavismi Lombrosiani e, in un microfono, nel frastuono assordante elettronico, canta ruttando (o forse, invece, rutta cantando ? … I n’al sân briśa gnanca låur !) di distruggere e sovvertire il Mondo !

    PS

    Silvio ha tanti difetti, ma … un Uomo del Popolo era e un Uomo del Popolo è rimasto !

    @ Z bis)

    La frase che “Quelques observations et beaucoup de raisonnement mènent à l’erreur ; beaucoup d’observations et un peu de raisonnement mènent à la vérité” [cit.] … a me risulta del biologo Francese (!) Alexis Carrel.

    Tu, invece … a quale Russo l’ attribuisci ?

    • Z. scrive:

      Non so cosa sia un “uomo del popolo”, e onestamente credo che sia una locuzione priva di significato. Diciamo piuttosto che Berlusconi è una persona sveglia e sa bene cos’è che la ggente desidera.

      E finché può, glielo dà. In tutti i sensi.

      😀

      E su Carrel hai ragione, naturalmente. Mi sono fidato di quanto ricordavo di una vecchia rubrica di Montanelli sul Corsera. Ho verificato su internet e no, l’errore non era nel testo. Gliel’ho messo io. Mea culpa!

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Uomo del Popolo è un’espressione che indica una cosa positiva, che si contrappone a snob, radical chic, kattivo, biekiSSimo, ecc.
        Così se a me piace la gente arguta, l’UdP sarà astuto; se mi piaace la gente candida, l’UdP sarà un agnellino;se mi piace la gente laboriosa, l’UdP sarà laborioso; se mi piace la gente svogliata, l’UdP sarà pigro; ecc. E’ vero, può a volte indicare qualche vizio, ma di quei vizietti che a noi suscitano simpatia (è “furbetto”, ecc).
        Non male come formula in bianco, no?

  56. Miguel Martinez scrive:

    Per Andrea Di Vita

    “E chi sarebbe la società democratica nel caso Mortara?

    La Chiesa…? 🙂 🙂 🙂 “

    E perché no? Tra i mille significati possibili di democrazia, c’è anche quello di luogo comune condiviso.

  57. Pingback: Vi sentite un po' Neandertal, e non africani? - Pagina 2

  58. Casper scrive:

    Oddio ahah tutto sto polverone per qualcosa che è molto ,molto piu’ semplice di cio’ che pensiate .
    Se una donna con regolare porto d’armi vuole prendersi 4 fucili, qual’e’ il problema?
    (Ma lasciamo stare l’antisemitismo o come volete definiro)
    Se Varg vuole fare una vita molto migliore della vostra, che va oltre il piegarsi alle industrie,che va oltre il vivere in una societa’ gia’ programmata dove appena nasci sai gia’ che tra 4 anni cominceranno a farti trangugiare la merda con uno stupido sistema di inculcatorio (e che non funziona) chiamato “sistema di istruzione” o piu’ comunemente scuola,CAZZO TE NE FREGA A TE?
    DAto che non mi va di scrivere (ahahah) vi dico solo una cosa : smettetela di insultare chi la pensa diversamente da voi, fatevi una vita sociale, e aprite la vostra brutta testa di cazzo.

  59. DMaria scrive:

    Varg e Marie sono due grandissime persone, a loro và tutta la mia stima.
    A volte è difficile ammettere i propri enormi sbagli e capire che le credenze con cui siamo cresciuti sono profondamente sbagliate, soprattutto visto che ci facciamo influenzare dai media e dai ‘format’ perché questa è una società che punta solo al consumismo ed alla supremazia delle multinazionali, e ormai abbiamo dimenticato le nostre antiche tradizioni, la nostra cultura, i nostri valori e la nostra antica spiritualità, perché vogliono farci crescere tutti uguali, TUTTA LA POPOLAZIONE MONDIALE DEVE AVERE GLI STESSI IDEALI ED INTERESSI, COSI POSSONO CONTROLLARCI E PROPINARCI A TUTTI GLI STESSI PRODOTTI, uccidendo tutta la nostra antica saggezza. Per quanto mi riguarda non si parla nè di fare stragi né di chiudere le frontiere, perché la terra è un bene di tutti; basterebbe il desiderio nel nostro popolo di non perdere il patrimonio culturale dei nostri antenati, di mantenere il “culto delle origini” e riscoprire le nostre antiche credenze. Definire Burzum e sua moglie una minaccia per la società, “matti” e perfino metterli sotto accusa perché hanno delle idee in contrasto con la società odierna è una vergogna, veramente sembrano più due diamanti che brillano in una massa di merda.

  60. MCDB scrive:

    Massima stima per Varg e Marie e la loro splendida famiglia. E hanno ragioni da vendere!

  61. Furio DETTI scrive:

    Miguel, ti seguo da anni. Mi ha molto sorpreso che una persona che ritenevo (e forse, spero, ritengo ancora) intelligente e capace possa cadere in queste boiate.
    Di brutto. Ci sarebbero diecimila cose da contestare nel merito e nella sostanza di questo pezzo, ma non è più una questione “intorno a Varg”. È una cosa più profonda che va a minare tutta quella stima che nutrivo nella tua equilibrata capacità di analisi e onestà intellettuale.
    Qui siamo intorno al metodo e ai dettagli in cui si “nasconde Dio” insieme col diavolo, dettagli di forma che fanno sostanza.
    Il fatto che tu abbia taggato Varg sotto la voce “Cialtroni e gente strana” – e non venirmi a dire che l’accoppiata è neutra nella tua tassonomia – mi prova che uno può scrivere miliardi di post su un blog ma se poi usa le stesse logiche e metodi di quel sistema etichettatore vile e bugiardo che per anni sta sostenendo gli squali che girano intorno al Nidiaci e al Tuo quartiere, per me rischia di perdere ogni credibilità. Cosa mai lo rende migliore del sistema che contesta? Ci sono paletti che non si superano se si desidera essere coerenti e credibili. Pecccato. Crescere significa anche vedere la realtà per quella che è. Questo post non ti fa onore. Spero sia un umanissimo errore di un cervello i cui spero ancora. Per il contenuto sarebbe il meno, è il tag il dettaglio squalificante. Perdona le parole dure. Non le userei con gente che non stimo o che non ho mai stimato. Un abbraccio. Furio – Necroclerico

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Furio

      “Perdona le parole dure. Non le userei con gente che non stimo o che non ho mai stimato. Un abbraccio.”

      Grazie del commento.

      Se ho capito bene, il problema sta tutto nel tag, se no, correggimi.

      In effetti, non ci avevo pensato, quel tag ho iniziato a usarlo per personaggi buffi e bizzarri, spesso (a mio avviso) negativi, poi alla fine ci ho messo tutte le persone “strane” (e ammetterai che Varg è “strano” nel senso che non è esattamente l’impiegato postale medio fiorentino in vacanza), senza giudizi morali. Poi in effetti “cialtroni” è sbagliato, perché – al di là della negativià implicita – indica superficialità e furbizia incompetente, che non è certo il caso.

      Grazie di nuovo!

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