Ultime notizie da Venere!

Paniscus ci segnala che domani mattina, all’alba, ci sarà il transito di Venere davanti al Sole. La prossima occasione sarà nel 2117.

Se vi interessa, si raccomanda di stare molto attenti agli occhi, indossando solo l’equipaggiamento suggerito da Paniscus, altrimenti vi giocate la vista.

Invito gli eventuali interessati a commentare questo post solo da Paniscus e non qui.

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63 risposte a Ultime notizie da Venere!

  1. Moi scrive:

    Ultime notizie da Italplanet 🙂 :

    Su RaiNews stanno mostrando la “Parata Sobria” (Mo par furtåuna !) del II Giugno : da vomito !

    • Moi scrive:

      Hahahahahaha !!!

      Non ci posso credere : ho inventato “Italplanet” come parola “at dog’s dick” ma esiste davvero !!! … Guardate da voi che roba che l’ è !

      Hahahahahahah !!!

  2. Mauricius Tarvisii scrive:

    Mi hanno detto che in Sicilia si era diffusa la notizia che la congiunzione astrale (Terra-Venere-Sole) avrebbe scatenato un terremoto disastroso a Messina, cosa che regolarmente non è accaduta.
    Non trovo conferme sul web, quindi credo fosse passaparola puro e semplice.

    • PinoMamet scrive:

      la diceria è stata riciclata come spiegazione del terremoto in Emiliaromagna…
      dicono che sia un cosa “bendandiana”…

      comunque, casualmente domani mattina devo svegliarmi presto… non così presto però, ma potrei provare a anticipare un po’ (ma quando è l’alba?)

  3. Moi scrive:

    @ PINO

    L’ alba è prima (!) delle 10,00 ! 😉

    @ MAURICIUS

    Anche dopo la prima scossa, per “farsi cagare di striscio” dai media dopo tanti, il mentecatto Gabriele Ansaloni, aka Red Ronnie si mise a figheggiare con i Maya !

  4. mirkhond scrive:

    furtåuna

    Un altro termine romagnolo dittongato, e dal sapore “illirico-dalmatico-pugliese”!

    • Moi scrive:

      Bolognese, la ” åu ” , che è quasi (!) trittongo è tipica di Bologna …

      • mirkhond scrive:

        Ma Bologna non è la storica capitale della Romagna, succeduta a Ravenna?

        • Moi scrive:

          Sì, ma per i Romagnoli Bologna era una “Capitale Straniera” 🙂 … cosa che oggi si ripercuote oggi come “Capoluogo Forestiero” 🙂

        • mirkhond scrive:

          E i Romagnoli di oggi quale città considerano la loro capitale? Ravenna? Ferrara? Rimini?

        • Moi scrive:

          Ferrara è tendenzialmente “Ferrara e basta”, cmq NON è Romagna … Del resto, da un punto di vista storico non potrebbe essere che Ravenna, turistico Rimini … Forlì è sta “miracolata” da Mussolini un po’ come Pescara da D’Annunzio. Di Cesena dicono che sia il Nulla, la Noia fatta città …

        • mirkhond scrive:

          Pensavo che tutto il dominio papalino dal Delta del Po a San Marino fosse Romagna, anche perché mi pare che Ferrara avesse fatto parte dell’Esarcato….
          ciao!

        • PinoMamet scrive:

          Bologna è in Emilia (ma la provincia è metà romagnola, Z. ti spiegerà meglio!);
          Ferrara in teoria anche, ma per i miei gusti son già trppo veneti 😉

          Ferrara è stata parte dell’Esarcato, ma non so a che periodo di preciso facciano riferimento i confini della Romagna…

          per me, che seguo il criterio “aria di casa”, è tutto Emiliaromagn; volendo, a Pesaro a mi sembra di essere tra persone simili… a Ferrara già meno!

        • PinoMamet scrive:

          Devo dire però che a Ferrara città non sono mai stato, sono stato invece al confine con la provincia di Ravenna e ho sentito “aria di casa”, quindi può essere che io sia semplicemente prevenuto contro Ferrara, chissà..

          Vocalismi:
          in provincia di Parma no, ma paradossalmente più a ovest, in quella di Piacenza, si fa un uso piuttosto ampio (e che ancora non ho capito bene) di dittonghi anche simili a quelli romagnoli
          (una chiesetta è una cesiolen’na in provincia di Parma, una cisiuleina in provincia di Piacenza);

          però dei piacentini di pinaura non mi piace la terminazione dei verbi: ad es. la prima coniugazione in -à, che mi sembra tronca e troppo lombarda
          (qui si usa un più etimologico e vagamente francesizzante -èr, ricorderai il “ma va caghèr” che si sentiva in un film di Verdone alla richiesta telefonica di informazioni stradali da parte del personaggio insopportabile).

          Ciao!

        • Peucezio scrive:

          Sì, però quel va a caghèr, che anche a me era suonato emiliano di primo acchito, era in realtà torinese. Anche il Piemonte ha la palatalizzazione di a in sillaba aperta, ma, diversamente dall’area emiliano-romagnola, solo nell’infinito dei verbi.

        • Moi scrive:

          La provincia di Bologna si sente romagnola laddove vengano meno l’alfacismo e i dittonghi, trittonghi e “polittonghi” e soprattutto, l’articolo determinativo maschile singolare anzicché essere “al” diventa ” e’ “.

          Ad esempio “il lupo” se a Bologna è “al låuv” in Romagna è ” e’ luv “.

          Cmq, tanto per capirci: “CastelBolognese” è in provincia di … Ravenna, d’altronde Novi Ligure è in Piemonte. SeniGallia 🙂 messa in provincia di Ancona ha altrettanto “senso.”

          Ferrara di Veneto ha quei “mi”, “ti” anzicché “mé”, “té” gli infiniti di prima coniugazione in “àr”, ma soprattutto la “cadenza” e quel fonema della “elle barata” ” Ł ” come anche in … Polacco !

          Resta il Mystero 🙂 dell’Alfacismo del Capoluogo, con tanto di coppie minime interne, tipo “al master / mastar ” (il mastro / maestro) vs “al måster / måstar ” (il mostro) .

        • Z. scrive:

          Pino e Mirkhond,

          in un certo senso avete ragione entrambi.

          Bologna è stata effettivamente capitale della Legazione delle Romagne (la capitale della precedente Legazione di Romagna era, invece, Ravenna).

          Detto questo, Bologna è certamente una città emiliana, ma ha legami con la Romagna decisamente più stretti rispetto alle altre città emiliane. E parte della sua provincia è indiscutibilmente Romagna: ammesso che ci sia qualche imolese che si considera “emiliano”, non ne ho mai conosciuto uno.

          Tradizionalmente il criterio più seguito per stabilire un “confine” era la versione della parola italiana “imbuto”, in Emilia buvinel e in Romagna pindariol. Non è l’unico: si diceva che quando bussi a una casa e chiedi da bere se sei in Emilia ti offrono dell’acqua, se sei in Romagna ti offrono del vino, ma ho idea che si tratti di un riferimento a un mondo che non esiste più da tempo. Si è poi tentato di identificare il confine geografico con il corso del Santerno, ma è un criterio a dir poco arbitrario, visto che appunto escluderebbe la città di Imola. Mentre il metodo di Moi, se non altro, in linea di massima ci azzecca.

          Ferrara invece è Emilia. E se la possono tenere 😀

          Z.

          P.S.: Moi, la tua versione romagnola di “il lupo” non ricordo di averla mai sentita. In quale parte della Romagna si usa?

        • Z. scrive:

          E visto che siamo in tema,

          com’è possibile che una serie di abitudini tipicamente americane (senza pretese di esaustività: tractor pulling, gioco d’azzardo, RPG, motociclismo, skateboarding, locali molto Yanqui tipo il Ghinea di Marina di Ravenna) sembrano essere decisamente più diffuse in Romagna che in Emilia?

          Z.

        • PinoMamet scrive:

          ” “confine” era la versione della parola italiana “imbuto”, in Emilia buvinel e in Romagna pindariol.”

          beh, stando a questo criterio, Parma è in Emilia e Piacenza in Romagna!!
          🙂

        • PinoMamet scrive:

          Invece stando al criterio delle americanate, Parma è decisamente “romagnola”
          (locali yanqui, tractor pulling, RPG, poker, football americano e insomma qualunque minchiata targata USA è a Parma in anteprima da sempre…)

        • Z. scrive:

          Pindariol a Piacenza? Stragulp!!

          E’ vero che ci hai riferito di termini simili ai nostri, ma ti giuro che una cosa del genere non l’avrei mai immaginata.

          Prendo atto dell’americanosità di Parma: vorrà dire che il giorno in cui dovrò trasferirmi altrove sarà la mia prima scelta 😀

          Z.

        • PinoMamet scrive:

          Allora ti dirò di più: mi sono dimenticato del baseball, che a Parma e provincia, come mi pare a Rimini e a Nettuno, è “tradizionale”.

          Io non ho mai giocato a baseball, ma ho avuto l’esperienza “peanutsiana” comune a milioni di ragazzini statunitensi, cubani e giapponesi, ma rara in Italia, di “fare quattro lanci in cortile” con guantone e palla da baseball, e mazza.
          Conosco anche le regole di base di questo sport (anche se mi perdo le finezze e i termini troppo tecnici, del restro da vedere è una noia).

        • Z. scrive:

          Ora che ci penso pure io ho dimenticato Godo – una cittadina minuscola vicino a Ravenna, con una popolazione sotto i 1500 abitanti e una squadra di baseball di massima divisione.

          Oltretutto, guardando la formazione del 2010, ho ritrovato il nome un tizio simpatico che non vedo da tempo. E che non sapevo neppure che giocasse a baseball, ma a Godo è uno sport così diffuso che quasi tutti l’hanno praticato una volta nella vita…

          Ma quel che continua a stupirmi sempre più ogni volta che ci penso è il pindariol a Piacenza!

          Z.

  5. mirkhond scrive:

    Comunicazione tecnica:

    A me da ieri, la sacra wiki non si apre. Succede solo al mio computer o è una cosa diffusa?
    Come fare per accedervi?

    • Marcello Teofilatto scrive:

      Non saprei darti spiegazioni, ma io mi ci collego regolarmente.
      Ciao da M.T.

    • Ritvan scrive:

      Anch’io accedo alla Sacra:-) Wiki…ma tu non riesci solo ad accedere alla Wiki o non entri proprio in Internet?

      • mirkhond scrive:

        Non riesco ad accedere alla sacra wiki soltanto. Su internet nessun problema….

        • Ritvan scrive:

          Mah, magari qualcuno che ha accesso al tuo PC (o tu stesso, senza accorgertene, o magari il tuo antivirus) ha inserito il sito della Wiki nei siti “proibiti”.
          Prova a fare così:
          Se usi Internet Explorer, nella barra in alto clicca su “Strumenti”, poi “Opzioni Internet”, poi clicca su “Protezione”, poi su “Siti attendibili” poi su “Siti” e ti si apre una schermata, sulla quale copincolli l’indirizzo web di Wiki. Salvi ed esci. Dovrebbe funzionare….

        • mirkhond scrive:

          Per Ritvan

          E’ ricomparsa. Grazie per le informazioni.
          ciao!

      • Ritvan scrive:

        Non c’è di che, caro mirkhond!

        Ciao

    • Peucezio scrive:

      Voi ci scherzate, ma i dipolmatici distruttori di biciclette sono terribili.
      Non sapete quanti bambini sono stati traumatizzati da ambasciatori, consoli e personale vario del corpo diplomatico, che ha distrutto loro biciclette, tricicli e altri mezzi di locomozione!

    • roberto scrive:

      io non mi sono mai rimesso dal trauma di vedere un pallone squarciato davanti ai miei occhi solo perché giocavamo una domenica pomeriggio alle tre disturbando la pennica di un napoletano energumeno !

      via i terroni dall’italia!
      (coerentemente sono già partito)

      robert

  6. Pietro scrive:

    Ma il poliziotto tatuato?

  7. Miguel Martinez scrive:

    Breivik:

    1) in effetti è notevole il contrasto tra il bestione tatuato e il signore elegante, ma con la barba da intellettuale 🙂 Immaginate di vestirli entrambi in maglietta a maniche corte, e ditemi quale dei due ispira più fiducia.

    2) Non conosco il contesto del racconto di Breivik sul diplomatico. Era una battuta del tutto secondaria? un trucco disperato dell’avvocato difensore? Una cosa che magari aveva un significato opposto (tipo “non agisco per vendicarmi io, il peggio che mi abbiano fatto i musulmani era sfasciarmi la bici, agisco perché ho una Grande Missione”)? Oppure Breivik ci teneva davvero a raccontarlo?

    E’ una cosa che dobbiamo sempre considerare quando ci concentriamo su un’unica frase detta da qualcuno.

  8. habsburgicus scrive:

    Ferrara invece è Emilia. E se la possono tenere 😀

    forse perché era Estense, sino al 1598, quando Clemente VIII (1592-1605) la incluse immediatamente nei domini pontifici ?
    già in precedenza tuttavia i Duchi d’Este, da ultimo quello morto nel 1597 (credo Alfonso II) erano vassalli dell’Imperatore per Modena e Reggio e vassalli del Papa per Ferrara; il Papa non volle rinnovare l’investitura al “bastardo” Cesare e gli Estensi dovettero ripeiegare su Modena !
    dunque anche in precedenza Ferrara sembrava più “Romagna” che “Emilia”, da un punto di visto storico-formale
    comprendo tuttavia, da quanto mi dite, che FE ha caratteristiche un po’ diverse (dialettali ecc.) rispetto a RA, FO, RM e financo BO….

    • Z. scrive:

      Effettivamente – al di là della mia battuta, ma devi capirmi: essendo mezzo bolognese e mezzo romagnolo, devo essere antiferrarese senza se e senza ma! – Ferrara e il suo dialetto presentano caratteristiche distintive sia dalla Romagna sia dal resto dell’Emilia.

      E quando Pino dice che Ferrara sa di Veneto sono d’accordo con lui.

      Ma del resto, per me gli abitanti di Riccione sono marchigiani.

      Z.

      PS: Per la pronuncia di “marchigiani” si veda quella di “babbani” – voce nasale e labbra incurvate con ostentato disprezzo 😆

      • roberto scrive:

        “Ma del resto, per me gli abitanti di Riccione sono marchigiani.”

        ammetto che ho letto il tuo post stamattina prima di prendere il caffé e la prima reazione è stata “ma che vuol dire Z? certo che i ricionesi sono marchigiani!”
        🙂

    • serse scrive:

      Ferrara ha anche una sua coop, la coop-estense! 😉

  9. Pietro scrive:

    Il processo Breivik sta diventando qualcosa di metafisico (e il carro della storia corre su strade lastricate di vittime)

  10. Moi scrive:

    @ Z

    E’ Luv è in effetti “montanaro”, ma diciamola tutta: il Romagnolesimo 🙂 è una fede di pianura ! … Priva di un Emilianesimo 😉 come controparte dichiarata: da Bologna a Piacenza nonché a Ferrara “Emilia” significa soltanto “Strada Statale 9 Rimini (!) _ Piacenza” … ergo “Romagna” dovrebbe essere soltanto (!) Ravenna !

    A proposito di Ravenna: per fortuna che l’ Adriatico è pochissimo profondo … sennò, cazzarola, era tsunami !

    • Moi scrive:

      Lo spettacolo di Ivano Marescotti in effetti si intitola “Pirèta e E’ Lòpp” …

      • PinoMamet scrive:

        Sempre per non farmi i fatti miei, a Parma, il lupo, presente in Appennino, è al lovv.
        Il cane che ulula ” ‘ baia da lovv”.

    • Z. scrive:

      Una fede di pianura? Io e Marescotti siamo romagnoli di pianura – e di quella pianura dove la nebbia è così fitta che puoi appoggiarci la biga – ma vai a spiegarlo nelle colline in provincia di RN o di FC, che loro non sono romagnoli 😀

      Z.

    • Manuel scrive:

      Oddio, Moi, il fatto che l’Adriatico sia poco profondo non ha impedito a ben due maremoti di verificarsi in tempi storici a Rimini, nel 1672 e 1875… entrambi preceduti da scosse sismiche che fecero diversi morti.

  11. Moi scrive:

    Un locale “American Truzzness Style” 🙂 c’è anche a Bobbio (PC) …

    • Moi scrive:

      Anche a Modena ce n’è o ce n’era uno … in effetti a Bologna l’ American Truzzness 🙂 [Per i NON Madrelingua Anglobali 🙂 : “Hillbillies’ Stuff”, più o meno …] attacca poco, la gente preferisce figheggiare con robe esotiche-alternative … magari gemellando Pizzica e Capoeira, Taranta e Danza del Ventre. 😉

  12. Moi scrive:

    http://it.wikipedia.org/wiki/File:Italy_400bC_It.svg

    Mappa Etnica della Penisola Italiana del 400 AC … per qualcuno è, o dovrebbe comunque essere, Eterna e Immutabile ! 😉

    • PinoMamet scrive:

      è fatta molto a cazzo di cane, però;
      a parte che si sono dimenticati i Liguri e i Veneti, che non è poco, nel 400 probabilmente molte città “padane” erano ancora abitate da Etruschi…

  13. Moi scrive:

    @ PINO & Z

    Più che altro oggi (!) in tutta quanta l’ Emilia Romagna i giovani si imrovviserebbero dialettofoni dicendo più o meno una roba del tipo “inbùd” ; “indelmentrecheinvece” 🙂 i loro nonni, dovendosi improvvisare “italotoscofoni” loro malgrado, avrebbero detto “buvinello” o “pindariolo” …

  14. Moi scrive:

    @ PINO & Z

    Più che altro oggi (!) in tutta quanta l’ Emilia Romagna i giovani si improvviserebbero dialettofoni dicendo più o meno una roba del tipo “inbùd” ; “indelmentrecheinvece” 🙂 i loro nonni, dovendosi improvvisare “italotoscofoni” loro malgrado, avrebbero detto “buvinello” o “pindariolo” …

    • Z. scrive:

      Probabile.

      Anzi, a proposito di “oggi”, c’è gente che per dire “oggi” in romagnolo dice “oz”.

      Tipo il Mago omonimo.

      E il bello è che l’hanno scritto pure su it.wiki!

      Vergognamoci per loro, come avremmo fatto ai tempi di Cuore.

      Z.

  15. Moi scrive:

    @ Z

    “Cuore” è molto più ricordato di “Tango” .; non credo, però, che sia solo questione cronologica, dicono che ci sia stato lo zampino di D’Alema, boh !

    • Z. scrive:

      Beh, al di là dell’obbligatorio complottismo su D’Alema – mi stupisco che non gli sia stato ancora attribuito il crollo del World Trade Center – è abbastanza naturale che sia così.

      Senza nulla togliere, Tango ha vissuto un’esistenza piuttosto breve, e tutta come inserto de L’Unità.

      Cuore ha avuto grande fortuna soprattutto in seguito, come testata indipendente, ed era molto di più che un periodico di satira. Satira peraltro rivolta non solo contro il potente di turno, ma anche e soprattutto contro l’uomo della strada. Ed era capace di ospitare – in prima pagina! – discussioni tipo “Che cos’è il comunismo” (a proposito, vatti a (ri)leggere quel che scrisse all’epoca Vendola, è davvero interessante). Roba pesa!

      E quando cadde Craxi, Serra fu il primo a scrivere che il punto non era Craxi, ma quelli che allora lo volevano a piazzale Loreto dopo avergli leccato il culo finché era potente. E che poi, infatti, sono passati a piè pari dal culo di Craxi a quello di Berlusconi.

      Z.

  16. Francesco scrive:

    Caro Miguel

    ammetterai che il tuo punto di vista sul mondo è leggermente anomale, almeno per gli standard occidentali.
    Ora ti chiedo: l’Europa sta allegramente andando a catafascio, con la prospettiva che ne esca in piedi, ma malconcia, la sola economia tedesca, legata mani a piedi alle esportazioni verso altri continenti. E il ritorno alla lira farà effetto anche lì a San Frediano.
    L’Amrika campa di carta straccia, che il dollaro la sostiene e non viceversa, con un debito tale che sono i creditori cinesia preoccuparsi e non viceversa. Mi pare una situazione di oggettiva debolezza (la stessa CIA riconosce che l’arsenale nucleare è il principale asset degli USA).
    Non è che vedremo con i nostri occhi la fine dell’Impero? E anche presto?

    Ciao

    Francesco o’ curioso

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