Il fucile come diritto democratico fondamentale

I redneck sono i “colli rossi”, gli statunitensi bianchi del Sud, in genere di origine scozzese o ulsteriana, che pur lavorando tutto il giorno sotto il sole, invece di abbronzarsi, si arrossa loro la pelle.

Alcuni anni fa, Joe Bageant, un proletario redneck della Virginia diventato hippy, boscaiolo e marxista, scrisse un bellissimo libro, Deer Hunting With Jesus. Dispatches from America’s Class War, che ha avuto la fortuna di ottenere una buona traduzione italiana, anche se con un titolo banale, La bibbia e il fucile. Cronache dall’America profonda.

Un libro che voleva realizzare l’impossibile: far entrare nelle teste dei buoni progressisti statunitensi il motivo per cui il proletariato bianco li odia.

Settanta milioni di statunitensi possiedono almeno un fucile, e parecchi un arsenale intero, un fatto su cui i filoamericani da noi glissano imbarazzati, mentre per i loro avversari è uno spunto immancabile di critica.

La famiglia Wyatt, proprietari di Gunsmoke a Denver nel Colorado [1]

Ora, provo a riassumervi il ragionamento che fa Bageant a proposito dei fucili, semplificando molto e aggiungendo parecchio di mio: tanto vi comprerete il suo libro, almeno spero, quindi potrete scoprire da voi quanto c’è di suo e quanto c’è di mio.

Quei redneck, lentigginosi, ubriaconi, allegri e violenti, con i buffi nomi di battesimo – da Ebenezer a Shooter – si sono lasciati spolpare nei campi, nella conquista del West (i mitizzati cowboy erano in genere poveri disgraziati al servizio delle imprese di macellazione di Chicago), nelle miniere e negli eserciti; e oggi nei lavori precari e malsani e nel terrore dell’outsourcing, vittime come sempre della concorrenza di qualunque altra minoranza disperata. I neri ne avrebbero fatto volentieri a meno, ma sono stati i primi a venire usati dai ricchi per far capire ai redneck che di loro, se ne poteva fare a meno.

Nella tragedia dell’ineguaglianza, i redneck godono ancora del diritto democratico fondamentale che la Costituzione garantisce.

Che non è certo quello irrilevante di votare, ma quello molto più reale di possedere un’arma. E’ l’arma che distingue l’uomo libero e americano dall’uomo europeo e feudale, cioè da colui che è in balia della violenza altrui.

Il fucile, i fucili, i moltissimi fucili, diventano l’ultimo simbolo di dignità di un’umanità umiliata. Insieme legame con i padri, difesa contro le minoranze aggressivamente concorrenti e risorsa potenziale contro il governo.

Tommy Conners, uno delle migliaia di cantanti sconosciuti di provincia che cercano di farsi sentire, ha scritto American Rifle, una canzone molto apprezzata dalle sue parti, perché rende bene il sentire di questa particolare umanità.

Cercate di cogliere in questa canzone la contraddizione essenziale, che è la chiave per capire la Questione Americana.

L’americano si vede come un combattente nell’interminabile guerra degli uomini liberi contro i tiranni, che iniziò con “lo sparo a Lexington che fu udito in tutto il mondo“.

Ogni governo, a partire da quello degli Stati Uniti, è potenzialmente una cospirazione per imporre lo stesso vecchio sistema, che di volta in volta si incarna nel Faraone biblico, negli imperatori romani, nei papi, in Giorgio III, in Hitler e in Stalin.

Sentirsi in guerra con il governo è in un certo senso la quintessenza dell’americanismo; ma proprio per questo, si è ciecamente patrioti; e quindi ci si identifica con tutta la storia criminale della costruzione dello stesso governo che si vorrebbe abbattere. In un paese che l’Europa associa con l’assenza di storia, un particolare racconto storico, fatto di film e rievocazioni sul campo, assume un valore molto più intenso che da noi.

Eppure, nonostante tutto, trapela la coscienza dell’inganno:

“While the politicians made the debt, the soldiers paid the bills.
Where they left their blood on that barren, ancient land”

Ascoltiamo la canzone (il testo originale segue la mia traduzione).


American Rifle

Ho sparato il colpo a Lexington che fu udito in tutto il mondo
ero sui bastioni quando la bandiera a stelle e strisce fu srotolata
e nei campi dove la giovane America combatteva e cadeva per la libertà
ho sputato piombo e polvere nera, ho sparato tanto che temevo di fondermi.
Quando hanno ripulito il terreno dove gli inglesi si sono girati e sono scappati,
dovettero strapparmi da una mano fredda e morta.

Stavo con Andy Jackson nella guerra del 1812
ho combattuto contro i regolari, i fucilieri e i dragoni leggeri
e all’Alamo, mentre l’aria si riempiva del canto di El Deguello
sono stato caricato, armato e preparato, puntato contro Santa Anna.
Dove Travis tracciò il segno nella sabbia,
dovettero strapparmi da una mano fredda e morta.

Ho visto i fratelli uccidersi nel 1861
attraverso il sangue e il fumo di Gettysburg, Antietam e Bull Run.
E ho cavalcato assieme a Hood e Franklin e con Sherman fino al mare,
mi sono preso 600 mila anime quando Grant si è seduto con Lee
e per motivi che ancora non capisco,
dovettero strapparmi da una mano fredda e morta.

Beh, ti ho portato il cibo in tavola quando non c’era niente da mangiare
sono rimasto sveglio in giro per il mondo perché l’America potesse dormire.
E se qualcuno mi vuole togliere dal mio posto in questa grande terra
dovrà strapparmi da una mano fredda e morta.

Mi sono imbarcato con Black Jack Pershing nel 1917
con un milione di miei fratelli imballato con antiruggine di Springfield.
Ho portato una baionetta attraverso la terra di nessuno e il filo spinato
attraverso l’iprite, le trincee fangose e il fuoco dei mortai tedeschi.
Prima delle parate trionfali e le bande che sfilavano,
dovettero strapparmi da una mano fredda e morta.

Beh, ho raccolto la polvere dal momento in cui fu vinta la Guerra per finirla con tutte le guerre [la prima guerra mondiale]
fino alla caduta di Pearl Harbor e la dichiarazione di Roosevelt nel ’41.
Mi sono lanciata con il paracadute attraverso la contraerea che non finiva mai e ho preso la spiaggia in Normandia
assieme alla migliore generazione che questo paese abbia mai visto.
E su ogni pezzo di roccia lungo la via per il Giappone
dovettero strapparmi da una mano fredda e morta.

Ho passato inverni freddi in Korea ed estati calde a Da Nang
e quando la Guerra Fredda si scaldava, spegnevo le fiamme.
Ho passato un po’ di tempo nel deserto, ho preso mille colline afghane
mentre i politici contraevano il debito, i soldati pagavano il conto.
Dove lasciarono il loro sangue su quella terra arida e antica
dovettero strapparmi da una mano fredda e morta.

Beh, ti ho portato il cibo in tavola quando non c’era niente da mangiare
sono rimasto sveglio in giro per il mondo perché l’America potesse dormire.
E se qualcuno mi vuole togliere dal mio posto in questa grande terra
dovrà strapparmi da una mano fredda e morta.

Oggi vivo nei vostri armadi e me ne sto appeso alle vostre pareti
a ottobre do la caccia agli scoiattoli e inseguo il cervo dalla coda bianca in autunno.
Hai ancora il diritto di possedermi e faresti bene a tenertelo stretto,
perché se mai venissero per portarmi via, non mi avrai mai più indietro
la libertà vive solo dove gli uomini buoni sanno resistere
quindi vengano pure a strapparmi  da una mano fredda e morta.
Dovranno strapparmi  da una mano fredda e morta.
Venite a prendermi  da una mano fredda e morta.

American Rifle:

I fired the shot in Lexington that was heard around the world
And I was on the ramparts when the Stars & Stripes unfurled.
And in the fields where young America for freedom fought and fell,
I spit lead shot and black powder, fired ‘nuff thought I’d surely melt.
When they cleared the ground where the redcoats turned and ran,
They had to pry me from a cold, dead hand.

I stood with Andy Jackson in the war of 1812
Fought Regulars, Rifles and Light Dragoons and sent ‘em all to hell
and at the Alamo while the strains of El Deguello filled the air
I was loaded, cocked and ready, towards to Santa Anna brought to bear.
Where Travis drew the line down in the sand,
They had to pry me from a cold, dead hand.

I watched brother killing brother back in 1861
Through the blood and smoke of Gettysburg, Antietam and Bull Run.
And I rode with Hood and Franklin and with Sherman to the sea,
I claimed 600 thousand souls when Grant sat down with Lee
And for reasons I still can’t understand,
They had to pry me from a cold, dead hand.

Well, I put food on your table when there was nothing there to eat
I’ve stayed awake around the world so America could sleep.
And if someone wants to take me from my place in this great land
They’ll have to pry me from a cold, dead hand.

I shipped out with Black Jack Pershing in 1917
With a million of my brothers packed in Springfield cosmoline.
Bore a bayonet through No-Man’s land and the concertina wire
Through mustard gas, muddy trench and German mortar-fire.
Before the ticker-tape parades and marching bands,
They had to pry me from a cold dead hand.

Well, I gathered dust from the time the War To End All Wars was won,
‘Til Pearl Harbor fell and Roosevelt declared in ’41.
I parachuted through the endless flak and took the beach at Normandy
With the greatest generation this country’s ever seen.
And on every piece of rock on the way to Japan
They had to pry me from a cold dead hand.

Spent some winters in Korea and some summers in Da Nang
And when the Cold War flared up high, I was putting out the flames.
Pulled some time down in the desert, took a thousand Afghan hills
While the politicians made the debt, the soldiers paid the bills.
Where they left their blood on that barren, ancient land
They had to pry me from a cold, dead hand.

Well, I put food on your table when there was nothing there to eat
I’ve stayed awake around the world so America could sleep.
And if someone wants to take me from my place in this great land
They’ll have to pry me from a cold, dead hand.

Now I’m living in your closets and I’m hanging on your walls
I hunt squirrels in October and chase whitetails in the fall.
You’ve still got the right to own me and you’d best hold on to that,
Cos if they ever come and take me, you won’t ever get me back
Freedom only lives where good men make a stand
So let ‘em pry me from a cold, dead hand.
They’ll have to pry me from a cold, dead hand.
Come and get me from a cold, dead hand.

Nota:

[1] Il signor Rich Wyatt ha commosso la comunità locale, costruendo un particolarissimo fucile su misura per un giovane del Colorado che aveva perso il braccio destro in Iraq, ma non era mancino.

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135 risposte a Il fucile come diritto democratico fondamentale

  1. Claudio Martini scrive:

    Armi al popolo!

  2. Miguel Martinez scrive:

    Per Rock & Troll

    Grazie!

  3. Miguel Martinez scrive:

    E’ interessante il non detto delle guerre…

    1) durante la rivoluzione americana, morirono più prigionieri sulle navi-prigione inglese che soldati in guerra

    2) durante la guerra civile americana, il 15% dei prigionieri nordici e il 12% dei prigionieri sudisti morirono di stenti

    ma la guerra viene ancora immaginata come uno scontro tra uomini con fucili in mano.

  4. Zerco scrive:

    Complimenti, Miguel.
    Io non sono mai stato in Messico (ahimé, spero di rimediare presto) ma avendo visitato gli USA “originari” (cittadine e campagne della Virginia, della Louisiana e del Massachussets, spazi semipopolati di Utah, Arizona, Idaho, Montana ecc.) non da turista, quando leggo i tuoi post su questo tema mi viene da pensare che solo un messicano sia in grado di capire così profondamente gli Stati Uniti.
    E averne paura.

  5. Moi scrive:

    http://www.metacafe.com/watch/1232410/rag_head_killer/?fb_xd_fragment#?=&cb=f1e662b53113b25&relation=parent.parent&transport=fragment&type=resize&height=31&ackData%5Bid%5D=1

    Lo abbiamo già visto su questi schermi una volta, ma “fa sempre la sua figura”, l’ erotizzazione “neanche troppo velata” dell’ arma poi …

  6. Karakitap scrive:

    Concordo con il post, la passione americana per le armi è un dato caratteristico di quel paese, ed io, che pure gli USA non mi dispiacciono a prescindere, capisco poco, e ancora meno gli emuli italici che vorrebbero far cadere limitazioni sul porto d’armi, affinché ci si possa difendere dai malintnzionati (omettendo che di solito si tratta di gente “addestrata” al lavoro che fa, ergo avrebbe comunque un vantaggio sul comune cittadino).
    A porosito dei rednecks, non so se si tratta dello stesso gruppo, ma a me è capitato di vedere in TV film (spesso d’animazione) in cui si vedono tizi che abitano in una specie di capanna, con cappello di paglia e vestiti di una specie di salopette, sempre pronti ad usare il fucile contro i vicini, rozzi quanto e più di loro.

    Quanto alle morti non in battaglia, mi sembra ovvio che quello sia il “non detto” delle guerre, la retorica bellicista e patriottarda di turno ciancia di coprirsi d’onore sui campi dove si compiono i destini della patria, mica può dire “si rischia di cadere in prigionia e morire di stenti
    Ciao

    OT: non vedo più la sezione dei link, è un problema del mio PC o sono stati tolti?

    • Peucezio scrive:

      “A porosito dei rednecks, non so se si tratta dello stesso gruppo, ma a me è capitato di vedere in TV film (spesso d’animazione) in cui si vedono tizi che abitano in una specie di capanna, con cappello di paglia e vestiti di una specie di salopette, sempre pronti ad usare il fucile contro i vicini, rozzi quanto e più di loro.”

      Questo per la verità succedeva ancora nelle nostre campagne fino a poco tempo fa (qualche volta succede ancora).
      Un mio parente acquisito una volta, spianando il suo dòbbòtte (doppietta), fece prendere un grosso spavento a dei tizi in macchina che si erano incautamente accostati alla sua masseria per chiedere informazioni.
      E ho presente episodi simili anche in aree rurali o montane dell’Italia settentrionale.

      • PinoMamet scrive:

        Episodi simili in effetti li ho sentiti anche io!

        Il mio trisavolo di cui ho scritto, usava un fucile chiamato “gròppo tre anelli”, dal marchio con i tre anelli intrecciati che stava impresso sulla canna: i fucili con i “tre anelli” erano considerati della migliore qualità.

        Ho notato che la Beretta ha un marchio con tre cerchi (e tre frecce), ma forse si trattava di acciaio Krupp (che ha un marchio con tre cerchi intrecciati).

        ciao!

      • PinoMamet scrive:

        Ora che ci penso, in dialetto piacentino “monatanaro”, il “nodo tre anelli” si dice “grupp tri anèj”:
        da grupp a Krupp è un passo…

  7. Moi scrive:

    A porosito dei rednecks, non so se si tratta dello stesso gruppo, ma a me è capitato di vedere in TV film (spesso d’animazione) in cui si vedono tizi che abitano in una specie di capanna, con cappello di paglia e vestiti di una specie di salopette, sempre pronti ad usare il fucile contro i vicini, rozzi quanto e più di loro.

    Si chiamano “Hill Billies”, giusto Miguel ? 😉

    • Moi scrive:

      … E quando non sparano col fucile cantano musica country con la chitarra ! 😉

      http://www.metacafe.com/watch/2231298/beverly_hillbillies_opening_theme/?fb_xd_fragment#?=&cb=f2cd476b3404918&relation=parent.parent&transport=fragment&type=resize&height=31&ackData%5Bid%5D=1

      Ne hanno fatto anche un remake nei primi anni ’90, stessa trama di fondo :

      i Simpatici Zoticoni scoprono di avere un giacimento di petrolio sotto la “baracca”, lo vendono e si trasferiscono a Beverly Hills tra i “Nati Ricchi Fighetti” …

      • Peucezio scrive:

        Non dev’essere una brutta vita alternare spari e canzoni country. Ma ti danno pure lo stipendio?
        O devi campare sparando a quelli che tornano dal supermercato per fregare loro la spesa?

      • daouda scrive:

        quella è l’america statunitense, no le stronzate corporativistiche, guerrafondaie, socialiste e liberal.
        E’ questa l’america che vogliono distruggere, è questa l’america che hanno ostracizzato politicamente grazie al New Deal, la Old Right.

        Jay Nock, Chorodov, Taft.

        Certo meglio i pelle rossa ai colli rossi…

        Per il resto sembri ancora schizofrenico.
        Sta gente, ma anche i pelle rossa, ma anche i contadini che dici te, i mieni nonni ma pure i miei zii più grandi, abruzzesi-molisani, NON POSSONO ENTRARCI UN CAZZO cò le minchiate del socialismo nazionale e Putin e Cina e stronzate del genere.
        Ripijate. Avemo perso da un pezzo…

      • daouda scrive:

        Tu sei più pericoloso dei comunisti veri.

    • Mondo cane scrive:

      c’era anche un fumetto, L’il Abner, racconta le vicende di questa famiglia di hill-billies.
      C’è la diceria che siano un pò deteriorati mentalmente a causa delle figliolanze tra consaguinei, l’isolamento montanaro e dalle grosse bevute di whiskey fatto in casa. Ma credo che per una buona parte si tratti di maldicenza, o no?

  8. PinoMamet scrive:

    Il trisavolo del sottoscritto era alto m 1,97 (suppongo misurato in qualche coscrizione militare), aveva i baffoni a manubrio e cacciava di frodo.
    Morì anche a 97 anni.
    (Uno dei motivi per cui non credo troppo alle descrizioni “miseristiche” del tempo passato, “quando la gente moriva a 40 anni”).
    I Carabinieri (almeno così dice la storia famigliare, ma non so se fosser ogià quelli “savoiardi” o qualche altra guardia locale; il nome “carabinieri” era usato anche in altri stati pre-unitari, comunque) a volte lo inseguivano per farsi consegnare l’arma, al che lui rispondeva “se volete il fucile, venitelo a prendere!”, ripetendo così- assai probabilmente inconsapevolmente, ma non ci giurerei neanche troppo- le parole di Leonida al re persiano, e andando assai vicino alla locuzione americana “vi darò il mio fucile quando lo prenderete from my cold, dead hands”, che poi è lo slogan della National Rifle Association:
    http://en.wikipedia.org/wiki/I%27ll_give_you_my_gun_when_you_take_it_from_my_cold,_dead_hands

    tutto sommato, questa fissazione per le armi è una delle cose statunitensi che… capisco di più!

    Pur non disponendo il sottoscritto di nessuna arma da fuoco, e non avendo nessun desiderio o impulso a comprarne una.

    • Peucezio scrive:

      Condivido.
      Come ho accennato più sopra, il fucile era un oggetto diffuso fra i nostri contadini: la diffusione privata delle armi da fuoco non l’hanno inventata gli americani.
      Diciamo che mentre in Italia (e in Europa in genere) si è imposto il monopolio di stato della violenza, nel mondo anglosassone, modernissimo in certe cose ma un po’ Ancien Régime in altre, il diritto a sparare è ancora sentito come non avocabile al pubblico (che a sua volta è comunque violentissimo lì, all’interno e all’esterno, perché sono tutti più violenti, in alto e in basso).

      • giovanni scrive:

        “il diritto a sparare è ancora sentito come non avocabile al pubblico (che a sua volta è comunque violentissimo lì)”
        non è per caso che è proprio il diritto a portare armi del singolo che rende la polizia così violenta? Mettiti nei panni di un poliziotto, e prova a pensare come avvicineresti un’auto che hai fermato il cui conducente al 99% ha un’arma a bordo, piuttosto che il contrario (ovvero al 99% l’arma NON c’è).

      • Francesco scrive:

        >> nel mondo anglosassone, modernissimo in certe cose ma un po’ Ancien Régime in altre,

        è uno dei molti vantaggi di non essere passati per la rivoluzione francese, nè liberamente nè liberati dalle armate di Napoleone

        Miguel, alla fine sono quasi simpatici i tuoi redneck, anche se ho dei dubbi numerici sull’ascendenza scoto-irlandese di così tanta gente

      • Peucezio scrive:

        Sì, ma hanno avuto quella americana e, prima ancora, quella inglese di Cromwell, che non sono state propriamente passeggiate.
        E’ che la rivoluzione ognuno la fa a modo suo, anglosassoni, francesi, russi, cinesi… Ma sempre rivoluzione è.
        Comunque ‘sti colli rossi anch’io li trovo preferibili a tanti altri americani (compresa la borghesia progressista newyorkese, quella che si riconosce in Obama, anche se con quella probabilmente riuscirei a conversare qualche minuto consecutivo in più, se sapessi l’inglese).
        Ma se i redneck sono tutti come la bionda a sinistra nella foto, ne divento volentieri un estimatore, fucili o meno. 😉

      • daouda scrive:

        Peucezio le rivoluzioni non sono tutte uguali.Vanno ordinate gerarchicamente.

        Il problema di Cromwell era il puritanesimo.

        L’America poi deve molto di più all’Olanda che all’Inghilterra, si badi.

        x Giovanni: mica dovemo esse tutti frocetti. E quando tutti se ponno difende da soli ( ma in America statunitense è una finzione nei luoghi progressisti ) lo stato esagera ma di meno.

        p.s. in America il 40% dei bianchi è di origini tedesche.

      • daouda scrive:

        Anche perché tecnicamente negli stati uniti non si è mai avuta una rivoluzione.

        La questione fiscale non era neanche così importante , ma la questione era appunto la rappresentanza politica.

        Volevano lo stato, e lo volevano loro. Sempre di mercantilismo si tratta.
        Coi franzosi invece si passa dal governo dei nobili al terzo stato.

        Poi la retorica giacobina è liberal ma non individualistica, cosa che ha salvato l’Amerega.

        IN sostanza non c’è stata alcuna rivoluzione americana che semmai ci è stata con il New Deal anche se il tutto si può anticipare con quell’essere ributtante di Wilson.

        Tecnica Fabiana.

  9. Ritvan scrive:

    —Settanta milioni di statunitensi possiedono almeno un fucile, e parecchi un arsenale intero, un fatto su cui i filoamericani da noi glissano imbarazzati, mentre per i loro avversari è uno spunto immancabile di critica. Miguel Martinez—

    Gli Stati Uniti dovrebbero cambiar nome, così non ci sarebbe né imbarazzo e né critica nei loro confronti per le armi possedute dai loro cittadini…magari potrebbero scegliere di chiamarsi SVIZZERA:-).

    http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/388802/

    • Il parallelo è molto più profondo di quanto non sembri. Sia in Svizzera che negli USA l’arma in casa è un baluardo contro un invasore lontano (se non lontanissimo) nel tempo: gli Asburgo, i Borgognoni e i Francesi per gli elvetici e gli Inglesi per gli americani.

      • Ritvan scrive:

        —-Il parallelo è molto più profondo di quanto non sembri. Sia in Svizzera che negli USA l’arma in casa è un baluardo contro un invasore lontano (se non lontanissimo) nel tempo: gli Asburgo, i Borgognoni e i Francesi per gli elvetici e gli Inglesi per gli americani. Mauricius Tarvisii—-

        Può essere, ma nell’Immaginario Collettivo gli svizzeri sono neutrali, paciosi&pacifici, mentre gli statunitensi dei feroci guerrafondai, pur avendo entrambi i popoli le stesse abitudini in fatto d’armi personali.
        Forse sarebbe meglio, pertanto, lasciar perdere la pissicologia popolare alle vongole e attribuire la ehmm… maggior propensione degli USA a far guerre in giro per il globo non alle abitudini dei suoi cittadini bensì p.es. alle dimensioni e ai “muscoli” di quello Stato.
        P.S. Anche noialtri albanesi pare abbiamo avuto nei secoli una vera passione per le armi, però non le abbiamo usate per attaccare e sottomettere altri popoli. Il nostro grande scrittore – perennemente in odor di Nobel e altrettanto perennemente bocciato – Ismail Kadare, nel suo poema giovanile “Përse mendohen këto male”(A che pensano queste montagne) fa una descrizione epica della “simbiosi” fra l’albanese e il suo fucile nei secoli. E io penso – come molti studiosi albanesi, del resto – che la conversione della maggioranza della popolazione albanese all’islam sotto l’Impero Ottomano sia stata in gran parte dovuta all’attaccamento alle armi, poiché ai cristiani – casi particolari come quello di Mirdita e Himara a parte – era vietato portare armi.

      • Moi scrive:

        E allora perché gli USA NON sono Dar-Al-Islam ? … Nessuno è più infojato di loro con le armi ! Un AntiSionista 🙂 non esiterebbe a dire che non c’ è religione più guerraiola dell’ Ebraismo, col suo “Dio degli Eserciti”, e che infatti in USA spadroneggerebbe proprio per ‘sto motivo la Lobby Ebraica !

    • Francesco scrive:

      >> glissano imbarazzati

      scusa ma che filoamericani conosci tu?
      ciao

  10. daouda scrive:

    I rednecks in realtà leggono molto e sono più acculturati dei comuni cittadini che si fanno plagiare le menti nelle scuole pubbliche.

    I rednecks ed i cattolici sono il meglio che è rimasto all’amerega statunitense.

    Ad ogni modo fanno bene ad avere armi. E non è vero che appoggiano le merdate del loro governo per cui la contraddizione è palese.
    Calcolando che lo schiavismo è legge naturale e considerando che ogni identiFICAZIONE si basa su comunanza nazionale ed etnica ( la nazione non è il popolo, si badi ), sentirsi statunitensi è del tutto comprensibile, non vi trovo affatto la contraddizione.

    Buchanan e Rowell per la vittoria!

    • daouda scrive:

      Gran Torino è un bel film

      • Francesco scrive:

        non scrivere cazzate: Gran Torino è un capolavoro!

      • daouda scrive:

        no. R’ pezzo che se confessa è dice che non ha pagato le tasse e che è come rubare fà schifo.

        Comunque sia lo stile è quello. Quella era l’ameriga statunitense.

        comunque te pijano per culo che sei conservatore ma sò peggio de te.
        Tu almeno una coerenza ce lài, anche se sbagliata…

      • daouda scrive:

        sò peggio de te l’antri. No io. Io sò un cantastorie ed abballo sortanto.

      • Francesco scrive:

        ogni tanto ne capisci quanto Francesco Merlo o Concita de Gregorio

        il pezzo dove si confessa è degno del Canzone di Orlando – epica pura. senza, il finale sarebbe un suicidio e non un sacrificio

      • daouda scrive:

        ma che cosa vai capendo! scrivo solo che a evade le tasse ha fatto bene, nun puoi confessà ar prete un NON PECCATO e dispiacette pé cose così.
        E pure ‘r prete che nun je dice niente, invece je doveva dì bravo!

        Pè resto il tuo è un colpo alle spalle. M’accosti quei nomi, mài distrutto!!!

      • daouda scrive:

        a proposito de capolavori! Francé !!!!

        http://www.youtube.com/watch?v=DkBkq4NU7Rs

      • Francesco scrive:

        “evadere è come rubare ”

        se lo ha capito uno Yankee, sia pure grandissimo come Clint, tu devi sentirti parecchio in colpa a essere indietro!

        mica stiamo parlando del canone RAI …

      • daouda scrive:

        Sporco sud e selvaggio west.Yankee in mare.

        Per il resto ho solo scritto che è una macchia.

        A me , giust’appunto, pare un gran bel film.

  11. Moi scrive:

    I redneck sono i “colli rossi”, gli statunitensi bianchi del Sud, in genere di origine scozzese o ulsteriana, che pur lavorando tutto il giorno sotto il sole, invece di abbronzarsi, si arrossa loro la pelle.

    —-

    Ora mi spiego i “Rednex” (son passati oltre tre lustri, che fine han fatto ?) , chiaro nome-pun e il loro stile :

    http://www.youtube.com/watch?v=ddgyg_5FF_0

    “Hillbillies” e “Rednecks”… sono quindi la stessa roba con altri nomi spregiativi o cosa ?

    ___
    * I “Rednex” sono Svedesi e probabilmente “così conciati” si sentono “esotici” 🙂 quanto degli USAni a fare gli Scandinavi con la pelle d’orso l’ ascia a tracolla e il mitico, immancabile Elmo Cornuto Vichingo 🙂 !

  12. Miguel Martinez scrive:

    In linea di massima, credo che Redneck sia più generico, Hillbilly si riferisce di più alle zone appalachiane tra la West Virginia e il Kentucky, dove appunto i grandi proprietari del Sud avrebbero cacciato i bianchi poveri quando li sostituirono con gli schiavi neri.

  13. Miguel Martinez scrive:

    Per Peucezio

    “Non dev’essere una brutta vita alternare spari e canzoni country. Ma ti danno pure lo stipendio?”

    No, e nemmeno l’assistenza medica.

    • daouda scrive:

      Che palle MIguel…ancora non hai capito come funziona in America? E neanche hai capito come funziona l’economia!
      Quelli stanno na bomba, e se ne fottono!

      Poi dici perché faccio ‘r coglione e faccio ‘r cretino. E come se dover dire ad un a-teo che è impossibile essere tali.
      O non ci parli o ti abbasi al suo livello…ed una volta fatto meglio che te diverti e te ne sbatti sennò diventa troppo coglione pure quello che je risponne!

    • daouda scrive:

      Perché in Italia te la danno l’assistenza medica! E poi nun è che gnente gnente in America statunitense ‘r probblema è na curtura progressista demmerda che fà magnà il bacon a colaziona e le merdate de cheeseburger cò patatine fritte otte dogghe , bistecconi a iosa e merdate varie? Ditela tutta!

      E nun me tirate fora la Danimarca , che ve rivorto come i pedalini!

      • Cialtron Eston scrive:

        Me che rivolti e rivolti

      • Francesco scrive:

        non so a voi ma a me, in Lombardia, me la danno, l’assistenza medica

        saluti

      • daouda scrive:

        Guarda qua, guarda là…te ri-volto facile facile puro senza avette mai toccato.

        Mmo te spiego. damme dù minuti

      • daouda scrive:

        iniziamo ( NON IN ORDINE GERARCHICO ) considerando che più o meno le tasse sono uguali ma la Danimarca ha servizi ed assistenzialismo buoni :

        a) non partecipazione a 2 guerre mondiali ( poche devastazioni )

        b) popolazione piccola ( maggior controllo fiscale e migliore redistribuzione dei servizi )

        b2) consumo energetico costante e non in aumento

        c) indole germanica

        d) sistema pensionistico adattato da tempo al livello di vita attuale E CHE PESA SULLA FISCALITA’ GENERALE.
        ( ergo ai conteggi delle tasse, che omettono sempre i contributi previdenziali, l’Italia risulta molto più tassataaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa )

        e) libertà economica posizione numero 8 mondiale

        f) MONETA DANESE

        ahahahahaha

        g) assenza di finanziamenti industriali e quindi assenza di privilegi per le grandi imprese a scapito delle partite iva e degli autonomi

        h) assenza di sindacati politici ( che lottano per tenere aperte aziende fallimentari ).

        i) debolezza del potere politico e del potere giudiziario.

        l)poche spese militari

        m) PRESENZA RISORSE NATURALI come GAS e PETROLIO motivo principale per cui il saldo commerciale è attivo

        ahahahah

        p.s. evasione fiscale in danimarca stimata al 20% . In Italia al 24%!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
        I danesi sanno benissimo che evadono alla grande come sempre quando le tasse sono troppe!!!

        Ad ogni modo in Danimarca è un paese per dementi , recchioni, xenofili, femministi, evoluzionisti.

        ti basta guagliò?

        x Francesco: ma il problema infatti è nel sud. L’accordo mafia industriali è contro chi al sud i santi nun ce là e chi al nord si fà un culo tanto…c’è del nostro sul fatto che noi abbiamo servizi di merda e loro no, e c’è del loro al riguardo, ma molto dipende da situazioni strutturali e geopolitiche che stanno sopra le nostre teste.
        E GLI IPOCRITI e/o i DEFICIENTI NON VEDONO

      • daouda scrive:

        SIA CHIARO che indole germanica vuol dire il rubare con discrezione e ,comunque sia, adempiere perlomeno sufficientemente ai propri compiti.

        Da noi no.

      • daouda scrive:

        oltre una grande indole organizzativa, anche nel rubare of course

      • daouda scrive:

        Cialtron Eston dove stà?

  14. Miguel Martinez scrive:

    Per Karakitap

    “OT: non vedo più la sezione dei link, è un problema del mio PC o sono stati tolti?”

    ho dovuto toglierli, perché pesavano molto sul sito e spesso lo bloccavano.

    Mi dispiace, faceva comodo anche a me 🙂

    • Karakitap scrive:

      Grazie mille per avermi chiarito questo dubbio.

      E ovviamente grazie a Moi per il termine Hill Billies.

      Ciao

    • serse scrive:

      Link.
      E’ un vero peccato.
      Non ci capisco niente ma magari inserendoli in maniera semplice, senza l’aggiornamento dinamico e/o mettendoli in una pagina che si apre dal menù in alto …

  15. Manuel scrive:

    Per quanto riguarda il discorso Redneck/Hillbillies in animazione citato da Moi, la Disney ha da tempo “canonizzato” e contribuito a diffonderne lo stereotipo: celebre il segmento “The Martins and the Coys” dell’ottavo Classico d’animazione Make Mine Music, uscito nel 1946:
    http://www.youtube.com/watch?v=XtyUycHvYls
    e basato sulla storica (e tristemente vera) faida familiare tra gli Hatfield e i McCoy:
    http://www.youtube.com/watch?v=CCwe61LzjgI
    Nei fumetti, la Disney sviluppò (e tuttora sviluppa, in storie italiane) tutta una serie di storie col personaggio di Dinamite Bla (Hard Haid Moe in originale), http://coa.inducks.org/character.php?c=MOE
    peraltro notevole eccezione “umanoide” in un mondo di animali antropomorfi.
    Non è da dimenticare il ruolo che svolge una certa umanità fatta di clan mentalmente deviati e frutto di rapporti tra consanguinei nei racconti di Lovecraft, su tutti The Dunwich Horror del 1929; quantunque i luoghi si discostino geograficamente da quelli tradizionalmente identificati come “hic sunt redneckes” :P, essendo in New England – sia pure in un New England fittizio.

  16. Guido scrive:

    Dallo stesso sito dedicato a Joe Bageant si può leggere questo ricordo

    http://www.joebageant.com/joe/2011/05/redneck-revolutionary.html#more

    Leggere la storia degli USA attraverso gli occhi degli umili e dei reietti ci fa capire tanto del mondo in cui viviamo, nelle sue espressioni più estreme. Si tratta di una storia che, se liberata dalla pur rilevante visione mitica e analizzata attraverso una griglia genealogica, illumina innumerevoli tratti caratteristici di “noi” vecchi europei.
    Senza questo sguardo e senza la pietas necessaria siamo destinati a ristagnare nelle fetide acque dei luoghi comuni.

  17. Ticinese CH scrive:

    Gli svizzeri tengono l’arma d’ordinanza a casa e vengono richiamati per 15 gg all’anno…tranne chi è dirigente in bacnca.
    Gli svizzeri hanno il coltellino multiuso regolamentare (senza cavatappi) e si fanno un punto d’onore nel sostituirlo con uno CON cavatappi rischiando una multa.
    Gli svizzeri fecero l’ultima guerra (interna) nel 1848 perché i cattolici chiedevano l’intervento degli austriaci…(orrore) e furono battuti di brutto (poche vittime), il Canton Ticino cattolico parteggiò CONTRO i cattolici che richiedevano l’intervento straniero.
    Gli svizzeri con ME 109 tedeschi rintuzzarono le violazioni del loro spazio aereo ABBATTENDO Me 109 tedeschi ed abbatterono anche aerei ALLEATI.
    Gli svizzeri fondarono la CROCE ROSSA.
    Gli svizzeri condannorono a MORTE e fucilarono alcune spie SVIZZERE che oparavano in nome e per conto dei FASCISTI italiani.
    Gli svizzeri hanno adottato il calibro 5.56 NATO, sul fucile d’assalto svizzero è possibile montare il caricatore standard NATO STANAG, i caricatori svizzeri sui fucili d’assalto NATO non possono essere inseriti.
    Gli svizzeri NON sparano ai vicini e sono un popolo, forse un poco egoista, ma civilissimo.
    Se i mussulmani fossero SVIZZERI israele non avrebbe vinto nemmeno un rissa d’osteria, HEZBOLLAH ha preso l’esempio dagli SVIZZERI.
    Gli svizzeri NON possono essere paragonati a quelle teste di vitello degli americani.

    • Rock & Troll scrive:

      Be’, a volte anche a qualche civilissimo Svizzero scappa la voglia di fare l’americano, magari entrando in parlamento sparando e buttando bombe a mano, come successe una decina d’anni fa…

      http://www.repubblica.it/online/mondo/zurigo/zurigo/zurigo.html
      Svizzera, strage in Parlamento
      Entra in aula e uccide 14 persone

      • Ticinese CH scrive:

        Anche i pazzi in SVIZZERA sono SVIZZERI e pertanto pragmatici e vanno al sodo, per cui sparano o cercano di sparare direttamente ai politici.

    • PinoMamet scrive:

      Non so Hezbollah (mi fido assolutamente di te) ma di certo proprio gli israeliani hanno ripreso il sistema di coscrizione elvetico, che in effetti è funzionale per un paese piccolo e circondato da non-alleati.
      In comune con gli svizzeri hanno avuto anche i Me109, e non è l’unica cosa “tedesca” che hanno ripreso (per esempio i gradi dell’esercito, a parte i nomi ovviamente); credo che la cultura di partenza contasse più, in questo senso, della più che comprensibile ostilità verso il passato regime tedesco.

      • Rock & Troll scrive:

        La Svizzera non riceve migliardi di aiuti militari americani come Israele, non sta per comprare decine di F-35 Lightning, non ha le atomiche più o meno segrete, e non occupa pezzi dell’Italia… a meno che non vogliamo definire il Canton Ticino una sorta di “territorio occupato” tipo la Cisgiordania. 😉

        È anche vero che la Svizzera vive in pace col resto dell’Europa, mentre Israele deve difendersi contro un miliardo di mussulmani che la vogliono distruggere…

      • daouda scrive:

        Gli ebrei di alto rango ed i sionisdi erano amichi de Hitler.

      • Ritvan scrive:

        —-….Israele deve difendersi contro un miliardo di mussulmani che la vogliono distruggere…Rock & Troll—-

        Come, “solo” un miliardo??!! Ma se già nel 2007 i biekissimi:-) muSSSSulmani:-) nel mondo avevano superato la soglia di 1,3 miliardi! Vedi qui:
        http://www.repubblica.it/2007/05/sezioni/esteri/islam-sorpasso/islam-sorpasso/islam-sorpasso.html

        Ci stai forse dicendo che ci sono nel mondo più di 300 MILIONI di biekissimi:-) muSSSSulmani:-) che NON komplottano per distruggere Israele??!! Ma come ti permetti:-)…che la Nirenstein e Allam ti stramaledicano:-) e il fantasma della Fallaci venga a tirarti pei piedi nel sonno!:-):-):-)

      • PinoMamet scrive:

        Uno dei miti dei filo-israeliani duri e puri (non Rock&Troll, che ha fatto un intervento sorprendentemente filopalestinese! 😉 )
        è quello del “piccolo esercito israeliano che ha sempre stravinto sempre contro tantissimi cattivissimi arabi”.

        Io non sono uno storico o un appassionato di “roba” militare, però, a leggersi anche solo Wikipedia, la storia sembra un po’ diversa: prima di tutto gli arabi hanno avuto una preponderanza numerica assai meno vistosa (vedo che i numeri variano vistosamente secondo le varie “redazioni”, con quella inglese che li dà enormemente più alti di quella italiana: per non pensar male, sospetto che conti il numero degli arruolati, anzichè quello degli impiegati in combattimento);
        inoltre Israele ha avuto alti e bassi e ha vinto, in pratica, per la maggiore tecnologia e preparazione (e appoggio occidentale), ma non ha “stravinto” (alcuni territori arabi-israeliani non sono mai stati conquistati, per esempio, ma hanno negoziato la loro entrata nello stato israeliano; oppure guerra del Kippur ecc.)

        insomma, a me sta sempre sulle balle quando il mito viene spacciato per Storia, e ancora di più quando la cosa puzza palesemente di razzismo
        (“gli arabi che fanno i gradassi ma poi scappano di fronte a pochi europei bla bla”).

      • PinoMamet scrive:

        D’altra parte (per la gioia di Ritvan e di Mirkhond, suppongo 😉 ) i Greci antichi avevano lo stesso “vizietto”
        (beh ne aveano anche altri 😉 ) di gonfiare il numero dei nemici a guerra passata, per fare sempre la figura degli eroi.

      • Ritvan scrive:

        —Uno dei miti dei filo-israeliani duri e puri (non Rock&Troll, che ha fatto un intervento sorprendentemente filopalestinese! 🙂 )…Pino Mamet—
        Leggi meglio, caro Pino (specie la doppia “s” dei muSSulmani…mancha solo il Gran Muftì di Gerusalemme amico di Hitler, eh!) perché se quello lì è un “intervento filopalestinese” quelli di Miguel diventano un inno agli Stati Uniti:-):-)

        —-è quello del “piccolo esercito israeliano che ha sempre stravinto sempre contro tantissimi cattivissimi arabi”.—
        Beh, magari tolto il “cattivissimi” non si è lontani dal vero, eh!

        —Io non sono uno storico o un appassionato di “roba” militare, però, a leggersi anche solo Wikipedia, la storia sembra un po’ diversa: prima di tutto gli arabi hanno avuto una preponderanza numerica assai meno vistosa (vedo che i numeri variano vistosamente secondo le varie “redazioni”, con quella inglese che li dà enormemente più alti di quella italiana: per non pensar male, sospetto che conti il numero degli arruolati, anzichè quello degli impiegati in combattimento);—
        In genere si fa il confronto fra le rispettive POPOLAZIONI che registra un divario davvero abissale…poi, se gli arabi hanno impiegato solo una piccola parte dei loro eserciti…beh, tanto peggio per loro.

        —inoltre Israele ha avuto alti e bassi —
        Più alti che bassi, direi, vista la situazione odierna.

        —e ha vinto, in pratica, per la maggiore tecnologia e preparazione (e appoggio occidentale),—
        Io, invece, propenderei per quello che diceva Napoleone a proposito delle proprie vittorie (cito a memoria), ovvero che la maggior parte di esse era principalmente dovuta al fatto che lui aveva di fronte…delle COALIZIONI:-).

        —-ma non ha “stravinto” (alcuni territori arabi-israeliani non sono mai stati conquistati, per esempio, ma hanno negoziato la loro entrata nello stato israeliano;—
        Questa mi giunge nuova…spero tu abbia delle buone fonti in proposito, altrimenti il buon Miguelito ti fa a pezzetti:-)

        —-oppure guerra del Kippur ecc.)—
        Dici che per “stravincere” gli israeliani dovevano arrivare a Damasco e al Cairo?:-). Non ti basta l’accerchiamento della Terza Armata egiziana che sarebbe stata interamente distrutta se URSS e USA non si fossero messi d’accordo per fermare gli israeliani?

        —insomma, a me sta sempre sulle balle quando il mito viene spacciato per Storia, e ancora di più quando la cosa puzza palesemente di razzismo (“gli arabi che fanno i gradassi ma poi scappano di fronte a pochi europei bla bla”).—
        Non è un mito…purtroppo è l’amara verità e i commenti castroneggianti razzisti non la cambiano.

        —D’altra parte (per la gioia di Ritvan e di Mirkhond, suppongo )—
        Somma goduria!:-)

        — i Greci antichi avevano lo stesso “vizietto”
        (beh ne aveano anche altri ) di gonfiare il numero dei nemici a guerra passata, per fare sempre la figura degli eroi.—
        Credo che tale “vizietto” fosse assai diffuso fra gli storici anche all’infuori dell’Ellade, fino ai tempi moderni…e per le stesse identiche ragioni.

      • PinoMamet scrive:

        “Leggi meglio, caro Pino (specie la doppia “s” dei muSSulmani…mancha solo il Gran Muftì di Gerusalemme amico di Hitler, eh!) perché se quello lì è un “intervento filopalestinese” quelli di Miguel diventano un inno agli Stati Uniti:-):-)”
        Ritvan, vabbè la doppia s, ma il buon Rock&Troll accennava a miliardi di aiuti americani per Israele, alle sue atomiche, e al fatto che occupi territori altrui… roba che se lo leggono su Informazione Corretta, tolgono il lucchetto alla Fait…

        “In genere si fa il confronto fra le rispettive POPOLAZIONI che registra un divario davvero abissale…poi, se gli arabi hanno impiegato solo una piccola parte dei loro eserciti…beh, tanto peggio per loro.”
        Sì, tanto peggio, ciò non toglie che non è vero che (esagero per capirci, eh?) “due israeliani hanno sconfitto mille arabi”; più corretto dire che “due israeliani con tre carriarmati bene in ordine hanno sconfitto tre arabi con quattro carriarmati mezzi scassi”, anche se è meno “mitico”.

        “Io, invece, propenderei per quello che diceva Napoleone a proposito delle proprie vittorie (cito a memoria), ovvero che la maggior parte di esse era principalmente dovuta al fatto che lui aveva di fronte…delle COALIZIONI:-).”
        C’entra anche questo, visto che queste coalizioni erano pessimamente.. coalizzate, cioè malissimo coordinate tra loro (e anche all’interno dei singoli eserciti).

        “Questa mi giunge nuova…spero tu abbia delle buone fonti in proposito, altrimenti il buon Miguelito ti fa a pezzetti:-)”
        Alla voce “with Jordan”
        http://en.wikipedia.org/wiki/1949_Armistice_Agreements
        il “triangolo”, haMeshulash o roba del genere, sta ancora lì, e ogni tanto qualche politico israeliano dice di cederlo alla Palestina (i residenti ovviamente si oppongono).

        “Dici che per “stravincere” gli israeliani dovevano arrivare a Damasco e al Cairo?:-). ”
        No, dico che gli israeliani sono stati colti di sorpresa (battuti insomma al loro gioco!) e all’inizio se la sono vista abbastanza brutta.

      • Ritvan scrive:

        —Alla voce “with Jordan”
        http://en.wikipedia.org/wiki/1949_Armistice_Agreements
        il “triangolo”, haMeshulash o roba del genere, sta ancora lì, e ogni tanto qualche politico israeliano dice di cederlo alla Palestina (i residenti ovviamente si oppongono). Pino Mamet—

        Caro Pino, tu avevi scritto “alcuni territori arabi-israeliani non sono mai stati conquistati, per esempio, ma hanno negoziato la loro entrata nello stato israeliano”. Beh, nel sito wikipediesco da te segnalato (per la precisione: http://en.wikipedia.org/wiki/Little_Triangle ) la cosa viene messa un pochino:-) diversamente: “The Triangle (Hebrew: HaMeshulash)…was originally designated to fall under Transjordanian jurisdiction, but at 1949 Armistice Agreements, Israel insisted on having it within its side of the Green Line, due to military and strategic reasons…”. Ovvero, non sono stati i residenti in quell’area a “negoziare” alcunché, bensì è stato Israele a volerla e la Giordania a cederla, in cambio di altri territori. Tanto per la precisione:-).

        P.S. Forse bisognerebbe intendersi meglio su quell’ “ovviamente”:-) che accompagna il fatto vero dell’opposizione dei residenti palestinesi del “triangolo” a un eventuale passaggio della loro terra al futuro Stato Palestinese. Naturalmente:-) la Spett.le Hasbara:-) cita il fatto come testimonianza del Paradiso:-) in cui vivono in Israele i palestinesi, tanto da indurli perfino a rifiutare l’entrata nel futuro Stato Dei Fratelli:-). Anch’io probabilmente succube della stessa propaganda hasbarina:-) ho citato il fatto tempo fa a un amico telematico italo-palestinese su un altro blog. Lui mi ha fatto presente un dato importante riguardante la cultura palestinese in particolare e quella araba in generale, ovvero la voglia di intrattenere contatti con i propri consanguinei. Ebbene, secondo lui, i palestinesi del “triangolo” temono che una volta passati nello Stato Palestinese per loro sarebbe quasi impossibile visitare liberamente i loro cugini abitanti in altri territori rimasti in Israele. Che ne dici?

  18. Miguel Martinez scrive:

    Per Ticinese

    Grazie del bellissimo intervento scaccia-luoghi-comuni.

    Certamente, quello svizzero è l’unico sistema militare sensato che io conosca. Cioè, è ovvio che se il nemico possiede mille aerei, non investi sull’acquisto di dieci aerei che ti verranno fatti fuori nel giro di mezz’ora, ma sull’addestramento di massa alla guerriglia.

    E’ molto sensato il paragone con Hezbollah, a confronto – ad esempio – con le demenziali spese/sprechi militari di paesi come l’Egitto.

  19. Miguel Martinez scrive:

    Per daouda

    “considerando che ogni identiFICAZIONE si basa su comunanza nazionale ed etnica ( la nazione non è il popolo, si badi ), sentirsi statunitensi è del tutto comprensibile, non vi trovo affatto la contraddizione.”

    Non ho intenzione di navigare in mezzo alla melma degli insulti di Daouda, comunque qui si tocca un punto importante anche per gli altri.

    1) “Governo” in Italia significa uno schieramento politico che si trova attualmente a dirigere il paese, contrapposto a un altro schieramento: no al governo Berlusconi, sì al governo Prodi, oppure Monti, oppure Fini o chi vi pare.

    2) “Government” negli Stati Uniti corrisponde all’incirca a ciò che in Italia si chiama Stato, e questo è il nemico complessivo dei “Redneck”.

    3) E’ il Government che da duecento anni organizza le guerre in cui manda i Redneck.

    • daouda scrive:

      ME piace sta cosa de la tripla persona.

      Se hai presente la distinzione tra GOVERNO e STATO di Albert Jay Nock puoi capire come, tendenzialmente, la vecchia America statunitense era più sveglia delle strozate europee che circolavano al tempo.
      Se hai seguito il discorso tra Mauritius e Peucezio e riesci a capire come immettere questa distinzione di Nock , hai fatto centro.
      Se poi si capisce che l’unico modo per avere un governo ( usando i termini di Nock ) legittimo è avere una teocrazia si è fatto bingo.

      La posizione di quelle persone è l’unica seria, l’unica realmente oppositiva in ossequio alle parole di Paolo.
      Non si muove una foglia che Dio non voglia, ogni potere Dio lo stabilisce, lo scandalo Dio permette.

      Leggiti “il nostro nemico, lo Stato” e magari ci inizi a capì quarchecosa…

      • Mondo cane scrive:

        3) E’ il Government che da duecento anni organizza le guerre in cui manda i Redneck.

        White Minority, proletariato bianco, indipendentisti, antigovernativi, isolazionisti, tendenti al’autarchia, spesso vittime del sistema bancario, che ne ha fatto degli autentici desterradi. In fondo anche simpatici, se non si fossero persi in menate suprematiste.

        http://www.youtube.com/watch?v=QUMnqmo_A8U

      • daouda scrive:

        le menate razziste sono menate che hanno tutti i popoli. Da rispettare…

    • daouda scrive:

      1) governo in Italia indica da che mondo è mondo i ladri. Se uno sceglie un ladro piuttosto che un altro, in Italia ( Fabbri Fibre ) , si autodifende o ha degli amichi o ha degli obblighi da adempiere.
      Può esse ovunque così, ma da noi de più. L’italiano parla sempre e solo pé finta.

      2) identità e non identificazione, ossia il concetto è il medesimo.

      3) chi ha scritto di no? E’ stato lo stesso qua, e sempre lo fu fin quando il militare non è diventato opzione volontaria.
      Se te fanno un culo così te devi adattà. E’ comprensibile…

    • In America il nostro Governo è l’Administration. Infatti in Francia hanno subito lamentato l’entrata di questo anglicismo per indicare il governo: http://www.tv5.org/TV5Site/lf/merci_professeur.php?id=2678&id_cat=4
      (il video in alto a destra, l'”Administration Bush”)

      Quindi abbiamo State che indica lo stato federato, Government per indicare lo Stato e Administration per indicare il governo. Daouda, mi sembra solo questione di nomi, non di intelligenza di un popolo…

      • daouda scrive:

        io ho usato GOVERNO e STATO nell’accezione Nockiana.

        L’individualismo americano , Lysander Spooner, Benjamin Tucker, lo stesso Jefferson, la Old Right

        LA RIVOLUZIONE STATUNITENSE non esiste. Lo stato mercantilista c’è sempre stato, non si è avuto un passaggio dal secodo al terzo stato come si usa scrivere ( cromwell o rivoluzione francese ).

        Se uno non capisce che la questione della sovranità popolare intesa antidemocraticamente oppure la democrazia intesa anti sovranità popolare, il senso essendo insomma che ognuno comanda e si decide associazionisticamente senza rotture poiché ognuno è padrone ( ergo NO DEMOGRAZiA no SOVRANIDA BOPPOLARE ) è tutta roba che il liberalismo politico ha usato per imporsi affinando appunto libertinaggio, libera opinione, democrazia e repubblicanismo, come nel marxismo si usa la questione dello sfruttamento e dell’oppressione classista per inventare una fantomatica classe e regole di sfruttamento del plus-lavoro artefatte , ebbene chi questo non lo ha presente l’america statunitense VERA nun la capirà.
        Poi a me, lò scritto, meglio i pelle rossa che i colli rossi.

        Ma l’America statunitense VERA sà che lo stato fà solo casini.

        D’altronde molte delle nefandezze atribuite al libero mercato dipendono dallo stato.

        Il libro che ho indicato è una risorsa preziosa per pulirisi il cevello.

  20. Zerco scrive:

    @ Ticinese

    Interessante la tua precisazione. Sembra una canzone (o lo è?)

    Com’è quella storia dei Messerschmitt?

  21. Lorenzo scrive:

    Gli svizzeri hanno dato il voto alle donne in alcuni cantoni nel 1972, hanno una spesa militare spaventosa in rapporto alla popolazione. Ogni tanto in quelle utilissime esercitazioni qualche poveraccio ci lascia la pelle scivolando ad alta quota. La sicurezza della Svizzera non è merito del suo prodigioso esercito ma nel fatto che tutti hanno i soldi lì e si guarderebbero bene da attaccarla, in ogni situazione. Non credo che esistano, per definizione, sistemi militari sensati.

    • Ticinese CH scrive:

      Hai ragione caro amico Lorenzo non esistono sistemi militari sensati, infatti in SVIZZERA mettiamo la sentinella all’ingresso della caserma per non fare entrare il BUON SENSO perché siamo gente di buon senso.
      P.S.
      Io come arma di ordinanza ho una tromba perché sono un trombino, mi alleno regolarmente per la patria SVIZZERA con gran dispiacere dei vicini di casa … che non osano criticarmi per non essere ritenuti anti SVIZZERI.
      Ho anche imparato a suonare la carica ” ta taaa! ta taaa! ta taaa!” ma preferisco ” la zuppa l’è cotta! la zuppa l’è cotta!”

      • Lorenzo scrive:

        Ciao Ticinese, tranquillo anche senza sentinella il buon senso in caserma non ci entra 🙂

        Quindi per la tromba si puo’ derogare alle leggi di “buon vicinato” ? (almeno a Ginevra ci sono pubblicità del tipo “entre voisins moins on s’entend, mieux on s’entend” che mi hanno fatto molto ridere)

  22. Moi scrive:

    [Dinamite Bla]”ispirato al vecchio scorbutico protagonista del Bisbetico (Δύσκολος) di Menandro.”

    —-

    Mah, un archetipo è un archetipo …

  23. Moi scrive:

    Altro ritmo “red neck”

    ” An m’in cèva ” ; Modena City Ramblers

    http://www.youtube.com/watch?v=SwDOT34oCn0

    Il testo in Modenese che ho trovato mi sembra trascritto da qualcuno che non ha alcuna competenza in fatto di fonetica e segni diacritici, tuttavia non conosco le peculiarità dialettali modenesi al punto di azzardarne correzioni:

    A m’in ceva ste vo ander. A m’in ceva ste’t vo fermer.
    A m’in ceva ste dis ed no, a m’in ceva gnanc un pos.

    A m’in ceva ste ve a murir, eterntant ste ve a durmir.
    A m’in ceva ste t’amaz, a m’in ceva un caz.

    A m’in ceva d’un panein, gnanca d’un bicer ed vein.
    Indo vaghia, indo a soun ste, a m’in ceva ed te.

    A m’in ceva di padroun, dal lavor e ‘dla disocupazioun,
    e anca ‘d me c’a soun a spas, a m’in ceva un caz.

    A m’in ceva ste fe al masler, Marangoun, giurnaler.,,
    ste impieghe o ste un garzoun, a m’in ceva sti maraun.

    A m’in ceva di animel, tant nueter a sam uguel
    se te’t di c’a sam tot mat, a m’in ceva un caz.

    A m’in ceva s’a vin la neva, e dal Pepa c’sa vot c’m’in ceva ,
    e ‘dla peppa e ragastas, a m’in ceva un caz.

    A m’in ceva di guvernant, a m’in ceva dai cantant
    e d’Agnelli e’d Berlusoun, a m’in ceva sti maraun.

    A m’in ceva ste un mort ed fam,
    ste un puvret, un signour o un can.
    A m’in ceva d’un brot sciaf, a m’in ceva un caz

  24. Moi scrive:

    http://www.youtube.com/watch?v=IQQGSsI87kA

    Dalla Disney alla WarnerBros: L’ Odioso Coniglio Bugs Bunny e gli Hillbillies … a un certo punto scattano i sottotitoli perché la pronuncia hillbilly spesso è ostica !

    • Moi scrive:

      Notare che oltre al banjo o alla chitarra è molto ricorrente anche il violino … ma non era una cosa da raffinati Europei ?! … Boh !

      • PinoMamet scrive:

        Il violino ha due anime, e in inglese ha anche due nomi diversi:
        “fiddle” è il violino suonato da poveracci, allegro popolano ribelle;
        “violin” è il raffinato strumento da concerto.

        (Perlomeno questo è quello che ci ho capito io)

        lo strumento però lo stesso!

  25. Moi scrive:

    Questo invece è una specie di “Carosello USA”

    http://www.youtube.com/watch?v=4xd8fzk8Rlk

    Gli archetipi ricorrenti sono cmq più o meno sempre quelli, il vecchio con la barba il ragazzo spilungone poco sveglio, il ragazzone alto e spalle larghe (che qui stranamente manca) e _ più paradossale di tutti _ la gnocca prosperosa in abiti succinti e che se ne frega altamente dei modi “lady-likely” 🙂 … in parte si ritrovano in “Hazzard” o “The Dukes of Hazzad”, ove “Duke” _lo dico per gli Snob 🙂 _ è il cognome dei simpatici buzzurri di turno.

  26. Moi scrive:

    In fondo la foto della famiglia Wyatt (Fin troppo facile pensare a Wyatt Earp VS Billy The Kidd / Kid) fa molto “Hazzard”, madre e figlia fanno entrambe un po’ Daisy Duke (i bragini-mutanda 😉 femminili di jeans si chiamano proprio “daisydukes”) original and m.i.l.f. now and then 🙂

    http://www.youtube.com/watch?v=TuhdGqSH9z4

  27. Miguel Martinez scrive:

    Per PinoMamet

    “Il violino ha due anime, e in inglese ha anche due nomi diversi:”

    La violinista (e non fiddlista) di casa conferma.

    Però le due parole – fiddle e violin – hanno la stessa etimologia!

  28. Moi scrive:

    L’unica violinista (e non fiddlista !) che ho conosciuto era figlia di un Compagno Radical Chic VillaSuiColliTenente …

  29. Miguel Martinez scrive:

    A occhio e croce, questa qui dovrebbe essere figlia di un Islamonazicomunista Pocotenente.

  30. jam scrive:


    Rock Bob Dylan
    Romance In Durango
    Hot chili peppers in the blistering sun Dust on my face and my cape,
    Me and magdalena on the run I think this time we shall escape.
    Sold my guitar to the bakers son For a few crumbs and a place to hide,
    But I can get another one And Ill play for magdalena as we ride.
    No llores, mi querida Dios nos vigila Soon the horse will take us to durango. Agarrame, mi vida Soon the desert will be gone Soon you will be dancing the fandango.
    Past the aztec ruins and the ghosts of our people
    Hoofbeats like castanets on stone.
    At night I dream of bells in the village steeple
    Then I see the bloody face of ramon.
    Was it me that shot him down in the cantina
    Was it my hand that held the gun?
    Come, let us fly, my magdalena
    The dogs are barking and whats done is done.
    No llores, mi querida Dios nos vigila Soon the horse will take us to durango. Agarrame, mi vida Soon the desert will be gone Soon you will be dancing the fandango.
    At the corrida well sit in the shade And watch the young torero stand alone.
    Well drink tequila where our grandfathers stayed
    When they rode with villa into torreon.
    Then the padre will recite the prayers of old In the little church this side of town.
    I will wear new boots and an earring of gold Youll shine with diamonds in your wedding gown.
    The way is long but the end is near Already the fiesta has begun.
    The face of God will appear With his serpent eyes of obsidian.
    No llores, mi querida Dios nos vigila Soon the horse will take us to durango. Agarrame, mi vida Soon the desert will be gone Soon you will be dancing the fandango.
    Was that the thunder that I heard? My head is vibrating, I feel a sharp pain Come sit by me, dont say a word Oh, can it be that I am slain?
    Quick, magdalena, take my gun Look up in the hills, that flash of light.
    Aim well my little one We may not make it through the night.
    No llores, mi querida Dios nos vigila Soon the horse will take us to durango. Agarrame, mi vida Soon the desert will be gone Soon you will be dancing the fandango…

  31. Pingback: DI LIBERISMO SI CREPA: Il fucile come diritto democratico fondamentale, di Miguel Martinez

  32. mirkhond scrive:

    Ricordiamo che Farrokh Bulsara era di famiglia ZOROASTRIANA del Gujarat (India).
    ciao!

  33. Moi scrive:

    @ ROCK ‘n” TROLL

    Gli Svizzeri sono più furbi: paradiso fiscale e armi vendute agli altri Paesi senza mai combattere !

    • Moi scrive:

      Sì, insomma : gli Svizzeri comprano armi per far girare la loro economia ma già sanno che non gli serviranno mai a una beata fava, contrariamente agli Israeliani … visto che Israele NON è il Paradiso Fiscale Islamico 🙂

  34. Moi scrive:

    @ PINO E MIGUEL

    Cioè ? Se una persona madrelingua Inglese va a comprare un pregiatissimo Stradivari direttamente a Cremona all’ ombra del Torrazzo … lo chiama “fiddle” se ci suona un brano tipo “Cotton Eyed Joe” e “violin” se invece ci suona un brano tipo “Le Quattro Stagioni” di Vivaldi ?!

    • PinoMamet scrive:

      Moi
      a parte che i violini li vendono anche in Inghilterra 😉 … e li costruiscono ormai dappertutto

      (non sono un esperto- mio fratello studiava il piano, mica il violino- quello c’ho provato io, da “cinno” piccolissimo, per tipo sei mesi, con un maestro di più di ottant’anni decisamente rimbambito… non imparai mai il violino, in compenso, mentre dava lezioni ai più grandi, lessi Taras Bul’ba, che ricordo ancora: aveva un biblioteca vecchio stile ma molto fornita; ah, ho ancora il piccolo violino che mi avevano comprato- i miei non essendo “villatenenti” e neanche liberal, ma diciamo popular-chic 😉 )

      penso comunque che “violin” sia il termine normale, “fiddle” sia riservato a usi particolari.

      Un po’ tipo cavallo e destriero, o elmo e cimiero, una roba così.

      • Moi scrive:

        @ PINO

        Su Antonio Stradivari e il segreto della qualità sonora dei suoi violini c’è persino una puntata di Voyager 😉 🙂

  35. Moi scrive:

    Fatto gli è che in Italia, riprendendo concettualmente la canzone di Gaber (“surreale” sì, “disancorata dalla realtà” no !) :

    ” Il violino è di Destra, la chitarra è di Sinistra ! 😉 “

    • PinoMamet scrive:

      Dai Moi non esageriamo!

      La “chitarra di sinistra”, proprio volendo volendo, ci potrebbe anche stare (“che bello due amici ‘na chitarra e ‘no spinello”, oppure il rock&roll oppure i cattocomunisti…) ma il violino di destra da dove sorte fuori?

      La musica classica mica è “di destra”, è semplicemente classica (gli studenti del conservatorio che ho conosciuto io erano anzi in maggioranza di centro-sinistra, direi, ma non c’entra), e poi:
      -esiste la chitarra classica 😉 (la suona, bene, mio cugino);
      -esiste il violino “popolare” (celtico, country, zingaro, klezmer, anche italiano e di un sacco di altri paesi/tradizioni… ed è usato anche nella musica classica, sì, ma dell’India del Sud…)

      ciao!

      • Moi scrive:

        Pino, vuoi negare che la musica “classica” è anche “classista” ?
        😉

        … eppure l’ etimo è sempre lo stesso, e direi che ciò è più palese che in “fiddle” e “violin” , della cui dimostrazione resto in attesa !
        🙂

      • PinoMamet scrive:

        “Pino, vuoi negare che la musica “classica” è anche “classista” ?
        ;-)”

        ehm.. sì!!

      • Moi scrive:

        @ PINO

        Dimostralo … intanto partiamo dall’ etimo ! 😉

        … Aspettando la rivelazione “fiddle” vs “violin” in cui non riesco a vedere una “glossa” comune !

      • PinoMamet scrive:

        Moi, ma cosa dovrei dimostrare??

        Se ti riferisci all’etimo, mi pare che derivino entrambi da “fidula”;
        per arrivare a “violino” ipotizzo (ma forse neanche serve) una variante *fidella- viella (esiste, è uno strumento antico simile, guarda un po’, al violino)- viola e poi i vari derivati di viola (violino, violone, violoncello ecc. ecc.)

        (però, da dialettofono, dovresti esserci arrivato da solo, partendo dall’esempio del secchio!
        Non so come si dice a Bologna, ma qui è s’del!
        secchio deriva dal lat. situlum- *sitlum- secchio;
        “sdello” da *sitellum)

        ciao!

      • Moi scrive:

        Il “secchio” a Bologna è generalmente “la mastèla” per l’ acqua e “al calz’àidar” per le calci …

        —–

        Cmq, per quel che ne so, prima del Jazz (!) la distinzione classista dei generi musicali in base agli strumenti che ne relizzavano i suoni e al modo di cantare era nettissima …

      • PinoMamet scrive:

        Moi

        ti ripeto, ho un fratello pianista (non più praticante, ma lasciamo perdere) e laureato in Storia della Musica; e non ho alcuna villa sui colli (purtroppo!).
        ora, io non ho capito bene a cosa ti riferisci.

        Se intendi che la musica popolare europea (che è un calderone enorme!) usasse in passato strumenti diversi da quelli impiegati dalle orchestre, è vero, in piccola parte! Prima di tutto perchè molti strumenti (il violino per primo!) sono comuni, poi perchè la distinzione lascia il tempo che trova (e lasciamo perdere la distinzione tra varie tradizioni popolari, il prestito di strumenti e motivi popolari operato costantemente dalla musica “colta”- e viceversa, le citazioni o le riprese di temi o costruzioni popolari negli autori classici ecc. ecc.)

        Se invece intendi che gli studenti dei conservatori sono di estrazione borghese, o di tendenze di destra, non posso che fare appello alla memoria
        (ne ho conosciuti diversi, ovviamente: molti studenti di piano, parecchi violinisti/violisti, uno che suona l’oboe, un organista, due chitarristi classici, due arpiste…) e confermarti che no, non mi pare affatto.

        ciao!

      • Peucezio scrive:

        Circa l’etimo,
        secondo il DELI:
        Provz. viola (1180 ca.), non dal lat. vivula(m) ‘vivace’, come è stato lungamente ritenuto, ma da considerarsi vc. onomat., come tanti altri v. della medesima area (provz. piular ‘piangere, gridare’, miular ‘miagolare’, *fiular ‘fischiare’): ‘lo strumento che fa viu’ (cfr. in Salimbene da Parma, sec. XIII, viellas et cytharas: Sella Em.). I der. ricalcano gli usuali modelli suffissali.

        Sidell per “secchio” si dice anche in milanese.

    • Moi scrive:

      Stefano Rosso – Una storia disonesta (1977)

      http://www.youtube.com/watch?v=6A_NOgqZcYM

  36. jam scrive:

    ..oh mamma mia!
    credo che Bismillah, sia l’esorcismo per la tragica situation descritta nella canzone
    (non dimenticare che Bismillah é il Fiat-lux)
    in questo testo Bismillah é anche (guardacaso) il filo tenue, la via di mezzo, il Barzakh fra
    “We will not let you go e il let me go”
    Bismillah fa arrivare l’Angelo che sconfigge il beelzebub (so you think you can love me and leave me to die)
    Bismillah é la vittoria, il mantra eterno, cosi possiamo augurare a Farrok, anche se é partito x un’altro viaggio:
    Noroozetoon Pirooz x questo Noruz,
    oh, mamma mia!
    ciao

  37. Karakitap scrive:

    Per Pino
    anche a me sembra strana questa storia dei territori arabi che avrebbero negoziato l’ingresso in Israele, non è che con questo termine la storia ufficiale israeliana intende dire che si arresero senza combattere in cambio della mancata espulsione?
    Se fosse così, niente di nuovo, anche nel regno ebraico biblico c’erano isole cananee riuscite a sopravvivere alla pulizia etnica di Giosuè e dei giudici perché non avevano combattuto (as es. Gabaon).

    Ciao

    • PinoMamet scrive:

      Guarda, mi sembra di no, penso proprio che gli israeliani tentarono di conquistare quella zona lì (e perchè non avrebbero dovuto, visto che sta anche più o meno in centro al paese) ma non ci riuscirono, ma dovrei controllare meglio… letto tempo fa.

    • PinoMamet scrive:

      Voilà:
      http://en.wikipedia.org/wiki/Wadi_Ara

      “Originally captured by Arab League forces (Iraqi) in the 1948 Arab-Israeli War, it was ceded to Israel in an apparent exchange for territory south of Hebron in the 1949 Israel-Jordan armistice. In March 1949 as the Iraqi forces withdrew from Palestine and handed over their positions to the smaller Jordanian legion, 3 Israeli brigades moved into positions in Operation Shin-Tav-Shin. Following the operation, Israel renegotiated the cease fire line in the Wadi Ara area of the Northern West Bank in an agreement reached on 23 March 1949 and incorporated into the General Armistice Agreement. It has been estimated that 15 villages were ceded to Israel.[3]”

      Insomma, era zona araba, durante la guerra era stata occupata… dagli arabi (iracheni) ed è stata ceduta come scambio territoriale pur restando popolata dagli arabi.

  38. mirkhond scrive:

    A proposito di Medio Oriente

    Leggo che sabato scorso è morto alla veneranda età di 88 anni, il successore di San Marco, Papa Shenouda III, Papa dei Copti Egiziani.
    Papa Shenouda fu lo stesso che nel 1973 scrisse a Paolo VI delle Apparizioni della Madonna a Zeitoun, quartiere del Cairo nel 1968, Apparizioni davvero ecumeniche in quanto la Madonna apparve rivestita di Luce per prima proprio ad alcuni muratori MUSULMANI, e poi ad una folla di Cristiani di ogni genere, lì raccoltisi…
    In base a questi eventi i successori di San Pietro e di San Marco decisero di levarsi le rispettive scomuniche risalenti al Concilio di Calcedonia del 451 d.C., pur mantenendo le rispettive ed autonome gerarchie papali.
    Shenouda scrisse a Paolo VI che le Apparizioni di Zeitoun avevano lo stesso valore di quelle di Lourdes e di Fatima (e forse di più come pensa modestamente chi scrive).
    Gesù non è venuto a portare la pace, ma la spada (o il fucile diremmo oggi), ma alla fine ci vuole TUTTI a LUI….

  39. Moi scrive:

    Ciononostante, oltre alla chitarra elettrica esiste anche il “violino elettrico” … che però non si chiama “electric fiddle” bensì “elctric violin” !

    http://www.youtube.com/watch?v=K22MlfNiGQE

    … anche “classico” e “classista”, dicevo hanno medesimo etimo in “classe” . 😉

    • PinoMamet scrive:

      vabbè, anche il cavallo dei pantaloni si chiama cavallo, mica destriero!

      e poi Moi mica l’etimo spiega tutto!!
      Altrimenti a Sant’Apollinare in Classe potrebbero andare solo gli elegantoni o i marinai!! 😉

  40. Moi scrive:

    Non credo che Miguel consideri “Destra” una parolaccia 🙂 …

  41. Moi scrive:

    Ci sono strumenti più o meno facili da costruire e suonare (esempi opposti estremi: organo a canne vs ucar(é)ina di Budrio) … poi va be’, a livello di “aggregazione” la chitarra è senza pari, perché accompagna il canto aiutando a socializzare, mentre il violino _ almeno in “modalità vàiolin” 😉 _ è, al contrario della chitarra, assolutamente anti-democratico 🙂 poiché implica che uno suoni e che gli altri restino zitti … un libro interessante ma ostico (!) che ho letto su ” ‘ste robe” è questo:

    http://www.libreriauniversitaria.it/significato-musica-schneider-marius/libro/9788877106834

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