Del dover fare qualcosa (4)

Alla prima parte

“I fatti di oggi a Firenze non sono opera di un pazzo ma un atto di razzismo di matrice fascista. L’assassino è un noto militante di Casapound, organizzazione neofascista che da circa due anni ha aperto una sede a Firenze, famoso per i suoi deliri razzisti e xenofobi. Il movimento antifascista fiorentino è da anni che si batte per la chiusura di tutti i covi fascisti in città, covi da dove si diffondono idee fasciste e razziste.”

Così sentenzia il Partito Comunista dei Lavoratori per la Quarta Internazionale (PCL per chi ha fretta). E aggiunge:

“Bisogna anche sfatare il tabù, ormai dilagato anche a sinistra e tra i sinceri democratici, che tutti hanno diritto di parola. Questi topi di fogna non hanno diritto di parola, a loro è stato tolto il 25 aprile del 1945 e non possiamo permettere che gli venga restituito.”

Ora, è una questione astratta, di quelle che piacciono tanto agli italiani, discutere, se abolire in tutta Italia il diritto di parola (certo, per alcuni) e chiudere tutte le sedi che loro definiscono fasciste sia cosa buona o no.

Queste cose le sa solo il Supremo Giudice dei Valori; noi siamo invece incuriositi da un’altra domanda: chi dovrebbe compiere questa notevole opera, e come?

Io ho conosciuto molta gente in vita mia, ma non ho mai conosciuto un aderente al Partito Comunista dei Lavoratori  per la Quarta Internazionale.

Da cui deduco che il Partito Comunista dei Lavoratori  per la Quarta Internazionale sia, a dispetto del nome un po’ ottimista, semplicemente uno tra circa un milione di:

associazioni neoborboniche, partiti comunisti, federazioni di raccoglitori di funghi, organizzatori di pellegrinaggi a Lourdes, leghe di praticanti della bestemmia artistica, appassionati di sport estremi, sfogatoi per padri abbandonati, cricche di neopagani, circoli di preghiera neocatecumenale, club di scambisti, forgiatori di medaglie in onore di Oriana Fallaci, cultori del dialetto della Bassa Val Brembana, devoti di Padre Pio, collezionisti di lambrette e simili

tra cui gli italiani dividono il loro tempo. Gli uffici del registro di tutta Italia crollano sotto il peso dei loro statuti, peraltro quasi identici nelle parole.

Nonostante la varietà apparentemente infinita di Scopi Sociali (si chiamano così), tutte queste associazioni svolgono un’identica funzione, perché tutte funzionano allo stesso modo.

Si raccolgono attorno a un leader, sognano futuri che non arriveranno mai, cercano di pietire l’attenzione dei media, fanno cene, denunciano e auspicano, subiscono una micidiale concorrenza da parte di associazioni simili.

I soci gareggiano a sacrificarsi e a spiarsi a vicenda, la forza invincibile del pettegolezzo si scontra con il muro impenetrabile dell’omertà, si cercano soldi, ci si lamenta che i membri sono pochi rispetto ai nobili scopi, si sospettano sempre complotti, ci si fanno nemici, si subiscono scissioni da cui nascono odi che durano decenni, e prima o poi il gruppo muore. Plaf.

Quindi, viste le dimensioni del PCL, possiamo immaginare che il Partito Comunista dei Lavoratori  per la Quarta Internazionale stia rivolgendo una sorta di petizione allo Stato, o meglio ingiunzione, se pensiamo al tono perentorio. Più polizia! Più galera!

E invece scrivono:

“La battaglia antifascista è costata cara al movimento, decine di perquisizioni, denunce ed arresti, per aver combattuto questa piaga che si stava diffondendo nella nostra città.”

Ora, se non vogliono più polizia e più galera, ma solo più censura e più chiusure, si potrebbe immaginare che vogliano fare sì, ma fuori dalla legge e da soli.

Già vedo i titoli sulle locandine davanti alle edicole della nostra città. Per una volta non dedicati agli zingari, ai musulmani o al degrado: “Comunisti preparano terrore a Firenze!” Con editoriali che concludono, più polizia! Più galera!

In realtà, io non credo affatto che il PCL voglia fare nulla di illegale.

Ciò che vogliono realmente fare, lo spiega involontariamente il sito stesso del PCL, ed è a prima vista sorprendente: vogliono camminare.

Infatti, la testata del sito, sostanzialmente identica a quella di altri quarantaquattro partiti comunisti italiani, fa vedere un gruppo di persone (tutti, ma proprio tutti, maschi) che cammina per strada, con la bocca semiaperta, sventolando enormi bandiere rosse. Per l’occasione, unica concessione al millennio che cambia, sono riusciti a spingere in prima fila anche tre neri per fare la foto.[1]

Davanti a loro, un tizio che cammina all’indietro, con un megafono, urlando qualcosa che possiamo immaginare somigli a PaPUMpaPUMpaPUM. Da cui possiamo presumere che le bocche aperte stiano echeggiando: PaPUMpaPUMpaPUM.

media.phpIn almeno un caso, il camminare ha in effetti portato alla distruzione di una sede nemica.

Un entusiasta reportage dal sito dei Testimoni di Geova  ci narra, infatti, di come i compagni di Giosuè espugnarono Casa Gerico:

“Ascolta cosa dice Geova a Giosuè : ‘Tu e i tuoi guerrieri dovete marciare intorno alla città. Marciate intorno ad essa una volta al giorno per sei giorni. Portate con voi l’arca del patto. Sette sacerdoti devono camminare dinanzi ad essa e suonare i corni.

‘Il settimo giorno dovete marciare intorno alla città sette volte. Poi suonate a lungo i corni, e tutti lancino un grande grido di guerra. E le mura crolleranno!’

Certa gente marcia, a precisa scadenza (le Emergenze emergono con regolarità svizzera), per le strade di tutta Italia. Non da sei giorni ma, che mi ricordi io da almeno quarant’anni; e quarant’anni fa, i camminatori erano molto, molto più numerosi di oggi.

I proclami erano identici allora a quelli che fa oggi il PCL. Mi immagino l’autore di quest’ultimo proclama, mentre si tocca pensosamente una testa pelata su cui un tempo cresceva una folta selva di capelli, che si sente eternamente ringiovanire nel ripetere le parole della sua gioventù.

Tiqqun, La comunità terribile. Sulla miseria dell’ambiente sovversivo:

“La comunità terribile è senza fondamento, perché è senza coscienza del suo inizio e senza destino; si registra solo mano a mano, come una cosa già trascorsa da sempre, quindi solo attraverso lo sguardo degli altri, la ripetizione, l’aneddoto: “Ti ricordi…?””

Camminarono, urlarono le loro ingiunzioni al Geova dei rivoluzionari. Quarant’anni fa.

E in effetti, due decenni dopo, molti fascisti chiusero davvero molte delle loro sedi: erano andati al governo e avevano ben altro da fare, e scoprirono che andare alle feste ad Arcore era più interessante che fare i saluti romani durante le cerimonie per i Camerati Caduti.

Ma non era esattamente quello lo scopo dei Camminatori.

Uno sciamano con la mentalità minimamente scientifica avrebbe pensato a questo punto che ci fosse qualcosa che non funzionava nella formula PaPUMpaPUMpaPUM.

Ma per i Camminatori che restavano, ciò che non funzionava era solo la mancanza di impegno e di sacrificio. Di se stessi e delle proprie scarpe.

Tiqqun, La comunità terribile. Sulla miseria dell’ambiente sovversivo:

“Tutti conoscono quelli che ci sono sempre. Sono apprezzati e detestati come tutti quelli che si prendono cura e rimangono laddove tutti gli altri vivono e passano (l’infermiera, la madre, i vecchi, i sorveglianti di giardini pubblici). Sono il falso specchio della libertà, loro, gli assidui, gli schiavi di una servitù inedita che li illumina di una luce splendente: i combattenti, gli irriducibili, i senza privato, i senza pace. La rabbia per combattere, finiscono col trovarla nelle loro vite mutilate; attribuiscono le ferite a una lotta nobile e immaginaria, mentre si sono feriti da soli allenandosi allo sfinimento. In verità, non hanno mai avuto la possibilità di scendere su un campo di battaglia: il nemico non li riconosce, li prende per un semplice disturbo, con la sua indifferenza li spinge alla follia, all’ordinaria insignificanza, all’offensiva suicida. L’alfabeto del biopotere non ha lettere per ricordarsi del loro nome; per il biopotere sono già scomparsi, ma resistono come fantasmi insoddisfatti. Sono morti e si sopravvivono nel transito dei visi che li attraversano, sui quali hanno più o meno presa, con i quali dividono la tavola, il letto, la lotta, finché i passanti non partono, o restano spegnendosi, diventando gli inerti di domani.”

Nota:

[1] Ogni gruppo vive necessariamente fuori dal tempo, perché finge di costituirsi in funzione di un futuro scopo, che se mai, disgraziatamente, si dovesse avverare, renderebbe inutile il gruppo stesso. Ecco la fantastica definizione, “per la Quarta Internazionale“: il gruppetto in questione si pone come obiettivo nel lontano futuro di creare qualcosa che fu già fondato prima ancora che nascessero i militanti del PCL.

Continua

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51 risposte a Del dover fare qualcosa (4)

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  2. p scrive:

    Ma questa è un’apologia di rifondazione comunista. Non potendosi fare nulla che non sia dentro il presente, come dargli torto se vogliono entrare nel parlamento così com’è, alleandosi con gli altri partiti così come sono. Altro che opportunisti. Sarebbero gli unici a fare qualcosa di logico e giusto.p

  3. giovanni scrive:

    Martinez, piantala di difendere i camerati di Casa Pound arrampicandoti sugli specchi a mani nude. Fai solo figure da fesso
    http://giornale-indipendente-la-meteora.blogspot.com/2011/12/strage-di-firenze-casapound-cede-e.html

  4. Miguel Martinez scrive:

    Per Giovanni

    Dove è che avrei difeso Casa Pound e da cosa? In passato, gente di Casa Pound mi ha anche minacciato fisicamente per le cose che scrivevo, se è per questo, e se segui il sito di Ugo Tassinari, vedrai come mi insultano.

    Non ho capito nemmeno bene quale sarebbe l’accusa contro Casa Pound, esattamente.

    Tu ritieni che Casa Pound sia la mandante della strage? In tal caso, vorrei capire quale sarebbe, secondo te, lo scopo che l’organizzazione intendeva raggiungere.

  5. Si vis pacem para bellum scrive:

    Perchè criticate Miguel grandissimi pezzi di somaro!
    Non avete capito che si tratta della riproposizione degli “opposti estremismi” mentre vi stanno selvaggiamente sodomizzando?! Mah… De gustibus disputandum non est….alla cosiddetta sinistra internazionalista piace la sodomia passiva.
    Decisamente il colpo di picozza sul cranio è l’unico argomento, oltre alla sodomia passiva, che la “sinistra internazionalista” è in grado di recepire

  6. Miguel Martinez scrive:

    Sempre per Giovanni

    Vedi, qui io vedo due ipotesi, a prescindere da qualsiasi giudizio su Casa Pound – io il mio giudizio l’ho già dato, l’ho scritto varie volte su questo blog, ed è profondamente negativo.

    Ma qui stiamo parlando della strage di Firenze.

    Ipotesi Uno:

    – Casa Pound si è trovata a dare spago a un timido asociale, che però sembrava portare un po’ di cultura in un ambiente non tremendamente intellettuale. Poi, quando questo personaggio ha fatto una strage, Casa Pound ha cercato piuttosto goffamente di chiudere il discorso, per non finire completamente distrutta da qualcosa che non aveva certamente voluto.

    In questo caso, non è molto interessante Casa Pound, in tutta questa vicenda.

    Ipotesi Due:

    – Casa Pound ha voluto e organizzato la strage, mandando a uccidere e poi a morire Gianluca Casseri. E’ un’ipotesi possibile, ma prima di avanzarla, sarebbe bene studiare i vantaggi che l’organizzazione dovrebbe ricavare da un simile gesto, perché tali vantaggi superano gli apparenti svantaggi. Chiaramente, in tal caso, quelle che sembrano goffe prese di distanza sarebbero state studiate in anticipo, e anche le reazioni dei media, quantomeno, sarebbero state previste.

    In questo caso, Casa Pound non solo diventa interessante, ma anche più importante dello stesso omicida.

    Però, se tu credi a questa seconda ipotesi, tocca a te dimostrarla.

  7. Miguel Martinez scrive:

    Ancora per Giovanni

    Ho letto l’articolo che hai linkato. Non capisco quali sarebbero gli indizi che indichino che la strage sia stata voluta da Casa Pound. Forse mi è sfuggito qualcosa. Ti dispiacerebbe essere più preciso?

    • Ritvan scrive:

      —Ancora per Giovanni. Ho letto l’articolo che hai linkato. Non capisco quali sarebbero gli indizi che indichino che la strage sia stata voluta da Casa Pound. Forse mi è sfuggito qualcosa. Ti dispiacerebbe essere più preciso? Miguel Martinez—
      Eh, ma allora non vuoi capire, caro Miguel. Tu vorresti degli “indizi”? Magari anche delle “prove” o altri cavilli borghesi&kapitalisti:-) simili? Ma non lo sai che la Gloriosa Giustizia Proletaria non ne ha e non ne ha mai avuto bisogno nei confronti dei “nemici del Popolo”?:-):-)

      P.S. (serio): Personalmente credo alla tua Ipotesi Uno, ovvero “Casa Pound si è trovata a dare spago a un timido asociale, che però sembrava portare un po’ di cultura in un ambiente non tremendamente intellettuale. Poi, quando questo personaggio ha fatto una strage, Casa Pound ha cercato piuttosto goffamente di chiudere il discorso, per non finire completamente distrutta da qualcosa che non aveva certamente voluto.”.

  8. Miguel Martinez scrive:

    Ancora per Giovanni, e poi concludo…

    Sulla questione del “che fare per impedire che un simile episodio si ripeta”, hai qualcosa da suggerire?

    Non necessariamente in positivo, intendo anche una critica a ciò che ho scritto io.

  9. PinoMamet scrive:

    ” Ma questa è un’apologia di rifondazione comunista. ”

    Pensa che quando ho letto il post ho pensato proprio a una riunione o congresso che fosse di “Rifo” alla quale, per doveri di amicizia, ho partecipato.
    Piccola cittadina dell’Emilia occidentale.

    Presenti 18, tra cui il mio amico, mio fratello (che poi è il vero amico del mio amico, cioé, lo ho conosciuto tramite lui), io, quattro nord-africani (presenti, a quanto mi si dice, per doveri di riconoscenza in cambio di lotte per il loro posto di lavoro- non so se vittoriose) e i relatori, quattro di numero anche essi, di cui uno solo “giovane”, in senso italiano, cioé sui trentacinque.

    Il giovane prende la parola per definire, in un lungo preambolo, perché è giusto che abbia preso la parola lui, e perchè la manterrà per un bel po’; inoltre anche per definire perché, come e quanto ognuno dei tre altri relatori parlerà per esporre una delle mozioni, tranne una che non ha chi la esponga perciò NON verrà letta (si motiva che chi la vuole votare evidentemente la conosce già), poi ci sarà un momento di pausa, poi i presenti potranno dire la loro (occhiata eloquente ai nord-africani) infine breve (ma definito in termini minutistici) riepilogo delle tre mozioni “leggibili”, e votazione, infine valutazione della serata o congresso che dir si voglia e buonasera.

    Il giovane passa poi a elencare i risultati ottenuti nel partito nella cittadina
    (mentre io vengo zittito con una gomitata dal mio amico, perché un congresso, mi si informa, è una cosa seria):
    purtroppo manca ancora una sede vera e propria, nonostante siano stati presi contatti con altre realtà di sinistra che però non hanno portato a nulla; la sede di prima se la sono presa gli scissionisti di… (boh? non ricordo come si chiamassero, io di politica non ci capisco notoriamente niente);
    in compenso cresce il numero di tesserati, che arriva a ben, udite udite, 25!
    (io, che mi aspettavo di sentire almeno 250, è a quel punto che mi guardo intorno e conto i 18 presenti).

    per dire questo ci ha messo quaranta minuti buoni, passati i quali mio fratello e io abbiamo deciso che era assolto il nostro dovere amicale, ci siamo alzati con una scusa e siamo usciti.

    PS
    Prima che i votanti di Rifo mi assalgano, confermo di aver detto solo la verità, di non aver nulla in particolare contro quel particolare partito rispetto a tutti gli altri della sinistra (e della destra, ma quella non la conto perché si sa già che non la voto) e di non voler mettere in ridicolo nessuno, anche se il giovane era particolarmente antipatico.

    Ciao.

  10. RoyVH scrive:

    Non riesco a seguire il senso degli ultimi post.
    Sembra si stia cercando (riuscendoci) di sorvolare sulla matrice politica/ideologica del gesto.
    In compenso si fanno le pulci a chi si adopera non senza errori nel cercare di porre freno o arginare la propaganda razzista e fascista di certi soggetti.
    Cosa pensa Martinez del fatto che 2 senegalesi sono stati uccisi da un instabile intellettuale razzista ?
    Condanna il gesto (domanda banale,ma invito a cercare la benchè minima traccia di riprovazione del duplice omicidio da parte del gestore del blog negli ultimi 4/5 post..)?
    Ne intravede una matrice politica e/o ideologica?
    Sarei molto interessato ad una risposta sintetica a questi quesiti se non è chiedere troppo.

  11. Rock & Troll scrive:

    Io resto fedele al P.M.L.I.
    Coi Maestri vinceremo!!

  12. p scrive:

    Grazie del pezzo di somaro. Se non altro non lo sono tutto intero. Comunque io criticavo tiqqun e solo secondariamente kel che sembra condividere l’argomentazione. Quella di tiqqun è la classica mezza verità che è più fuorviante d’una bugia intera. Se così non fosse avrebbe davvero ragione ferrero e compania bella.
    Su casa pound, a me non interessa molto. Ho già detto che lo stato è l’unico che possa fare qualcosa di effettivo, se vuole. Lungi da me l’idea di volerlo tirare per la giacca. Sul fascismo poi, è semplice. Dagli anni 20, senza soluzione di continuità, viviamo l’era fascista. In tutto il mondo e in tutti gli stati. Altro che casapound.p

  13. Miguel Martinez scrive:

    Per RoyVH

    “Non riesco a seguire il senso degli ultimi post.”

    Se ho capito bene, sei nuovo su questo blog, e quindi ti scuso. E’ un problema comune, e spesso noi che scriviamo non ci rendiamo conto che ci sono persone che arrivano a metà discorso.

    Sono straniero io stesso, quanto i senegalesi assassinati. Ho vissuto da clandestino, so esattamente – da amici rom, moldavi, arabi, nigeriani, cinesi, brasiliani – cosa voglia dire la condizione di persone risucchiate nell’orrore economico dell’Occidente.

    Sono dieci anni che scrivo, quasi quotidianamente, sul problema della xenofobia e dell’islamofobia. Per le mie opinioni in merito, mi sono beccato una quantità di minacce e di insulti da parte di xenofobi e islamofobi che ha dell’incredibile. Mi sono beccato denunce e mi sono preso l’accusa di terrorismo da parte del Giornale, di Magdi Allam e di Giuliano Ferrara 🙂

    Un libro che ho scritto e che stava per essere pubblicato – mi avevano mandato pure le bozze – è stato bloccato perché considerato “antioccidentale”.

    Essere attaccati da cretini e venduti non è un titolo di merito, ma ti indica quale sia la mia collocazione in merito, e non credo di dover dire che “condanno” una strage.

    Quello che sto dicendo, semplicemente, è: cosa vogliamo fare per combattere la xenofobia e l’islamofobia, suo gemello?

    Le strade finora percorse – cioè censura, chiusura, minaccia, insulto, insinuazioni, demonizzazioni per associazione, complottismo, moralismo, camminate interminabili, fiaccolate – sono servite realmente, concretamente a fare qualcosa? Oppure sono servite a rafforzare l’orgoglio identitario, certo, degli “antirazzisti” di turno, legittimare i capetti di turno?

    E questa gente, i complottisti, i censori, i fiaccolatori, i buonisti-dall’alto – vogliono nascondersi dietro i cadaveri dei senegalesi, per continuare così, rinsaldando i loro miserabili gruppetti in cui ammettono tre negri quando si tratta di fare la foto di gruppo, ma che sono occidentali fino al midollo?

    Per quanto riguarda la critica a idee come quelle dell’assassino, ho scritto parecchio. E soprattutto ho contrapposto un’altra visione del mondo e delle culture “diverse”, che mi sembra molto più importante della semplice critica.

    Se hai voglia – ma nessuno ti obbliga – puoi annoiarti a leggere tante cose che ho scritto in passato.

  14. Miguel Martinez scrive:

    Per Rock & Troll

    “Io resto fedele al P.M.L.I.
    Coi Maestri vinceremo!!”

    🙂

    Penso che il PCL e il PMLI si odino molto di più di quanto si odino con Casa Pound. Ho letto una volta un tremendo opuscolo del PMLI contro Che Guevara, accusato di essere un cripto-trotzkista il cui mito stava rovinando la gioventù.

    Figuriamoci cosa penserebbero di un partito che esalta il Grande Picconato persino nel nome.

    • Moi scrive:

      Sì, è vero : il PCL è d’ispirazione Trotzkista, e il Lev Davidovic era “scomodo” agli altri Bolscevichi perché risentiva troppo del Socialismo Utopistico Ottocentesco (quello che, tanto per intenderci, diceva “Nel 1789 è toccato ai Nobili e al Clero* … ora tocca ai Borghesi “!) dalle proposte “ceative a briglia sciolta” … ch’io sappia.

      _____
      *
      In realtà Nobili e Clero erano diventati effettivamente socialmente parassitarii, in un certo senso oggi per me _ con l’ industria turistica_ lo sono meno … nel senso che il “turismo dotto” va a visitare castelli, palazzi e cattedrali mentre il “turismo ‘gnurànt” va a visitare discoteche e centri commerciali.

      Ciellini e Papaboys/girls credo che siano decisamente “turismo ‘gnurànt” , poiché magari a Rimini distinguono un confessionale new style da un orinatoio o da una vela da surf ma se passano dal Tempio Malatestiano lo scambiano per una discoteca.

      • Francesco scrive:

        eh no, qui non posso trattenermi oltre e devo intervenire!

        non si i papaboys ma i ciellini si fanno un culo a capanna per studiare e illustrare chi siamo (noi italiani, popolo cattolico con duemila anni di gloriose tradizioni cattoliche) e per sputtanare la vulgata laicista che vorrebbe ridurre tutta la storia della presenza cattolica italiana, nel migliore dei casi, a quello che ne pensava la Fallaci (un prodromo della traduzione dell’Enciclopedia!!!)

        poi ci sono i ciellini tdc come me che neppure sanno approfittare del lavoro altrui per farsi una cultura ma questo è un altro discorso 🙁

        saluti vergognosi

        PS per chi dubitasse della mia parola, consiglio caldamente un giro al Meeting dell’Amicizia tra i popoli di Rimini. Chi vince il pregiudizio ne esce sorpreso e contento di come ha speso il suo tempo.

        • PinoMamet scrive:

          ” studiare e illustrare chi siamo (noi italiani, popolo cattolico con duemila anni di gloriose tradizioni cattoliche)”

          Se illustrano questo, o studiano poco, o sono in malafede.

          Riformuliamo meglio: noi italiani, popolo cattolico, protestante, ebraico (e direcente anche musulmano, buddhista, baha’i…) ma anche anticlericale e bestemmiatore, con millecinquecento anni di tradizione cattolica, a volte gloriosa a volte vergognosa, che spesso ha solo scalfito e cambiato i nomi alla tradizione pagana precedente 😉

        • Francesco scrive:

          non trovo la tua ben scritta proposta di lettura della storia italiana gran che aderente alla stessa.

          io sono stato apposta magniloquente MA al fondo i fatti stanno parecchio così: la storia d’Italia, dal tardo impero romano alla decadenza attuale, è storia di una grande civiltà cattolica, con piccole presenze altre (anche perchè perseguitate o combattute aspramente).

          e come forse sai anticlericali e bestemmiatori stanno “dentro” quella civiltà, tra i primi annoverei il padre Dante

          se Italia significa qualcosa, è quella roba cattolica lì

          ciao

          PS non è che studiano poco, è che a millantare una storia laica in cui la presenza dei cattolici è dimenticata sono già in molti

        • PinoMamet scrive:

          Carissimo Francesco

          io invece trovo la mia lettura della storia italiana molto più aderente ai fatti della tua “prima versione” magniloquente.
          Gli italiani diventano cristiani, in maggioranza, ben dopo l’editto di Teodosio, quindi la faccenda dei duemila anni non è che regga molto.
          Idem le comunità di altre religioni, piccole anche perchè le hanno fatte diventare piccole:
          (ci sono stati secoli in cui gli ebrei italiani erano veramente molto numerosi, per esempio).

          Accolgo invece il tuo appunto su miscredenti e bestemmiatori.
          Ciao!

  15. Lorenzo scrive:

    Chiaramente chiudere Casa Pound non è una soluzione. Primo perché non credo nell’imposizione poliziesca delle opinioni, secondo perché si riuscirebbe addirittura a farli passare per perseguitati.

    Ma, cavolo, smettere di foraggiarli con soldi pubblici, smettere di raccogliere firme per garantirgli di esprimere le loro idee xenofobe, smettere di considerarli come interlocutori andando alle loro conferenze in cui cercano di fare gli intellettuali e i moderni mascherando la sostanza del loro discorso fascista e razzista questo sì, è quello che mi aspetto da tutte le persone minimamente civili.

    Invece fino a qualche settimana fa gli unici a denunciare il fatto che si trattasse solo di fascisti, razzisti e violenti era la cosiddetta “estrema sinistra”, i centri sociali, gli anarchici. Tutti gli altri zitti e accondiscendenti.

    E hanno poco da nascondersi o da minimizzare il fatto che l’assassino venisse da quell’ambiente. Certo non tutti i militanti di casa pound vanno in giro a sparare alla gente (anche se spesso e volentieri sono protagonisti di episodi violenti), ma l’odio per il diverso, il nazionalismo esasperato sono l’ambiente che ha provocato la tragedia. C’è poco da girarci intorno.

    Oltretutto smettiamo di presentarli come una banda di estremisti isolati. Questi sono sì estremisti ma per niente isolati: sono l’emanazione diretta delle associazioni giovanili della fu AN, ora PDL, partito di governo che mandava i suoi ministri a parlare ai loro incontri “non conformi” ospitati addirittura dall’Università.

  16. Miguel Martinez scrive:

    Per Lorenzo

    Un discorso sensato, ma qualche puntino sulle “i”:

    1) se Casa Pound è ciò che è, è perché è stato presentato dai suoi avversari come il più “pericoloso” e quindi interessante movimento di destra

    2) non è “emanazione” di qualcosa. E’ un organismo con una struttura propria, che come tutti i simili organismi fa soprattutto i propri interessi.

    Che non sono quelli del centrodestra, né dell’Italia, né dei “poveri italiani” cui fa appello con il Mutuo Sociale, né della “razza bianca”. Il suo interesse è di vivere più a lungo possibile, aprendo il massimo numero di sedi e avendo il massimo numero di militanti. Questa è la nuda realtà di tutti i simili organismi, che non sono né gli ideali che presentano, né il prodotto di chissà quali complotti.

    A questo fine, l’organizzazione – perché si tratta di un’organizzazione, non di un “ambiente”, di un semplice giro di persone che stanno bene insieme – cerca ovunque i compromessi che possono permetterne la sopravvivenza, scambiando anche favori con un centrodestra povero di giovani militanti.

    L’importante è vedere attraverso il doppio strato mitico che circonda qualunque organizzazione: il mito che proietta di sé, e il mito che altri vi proiettano.

    Casa Pound è un organismo opportunista, in sostanza.

  17. Miguel Martinez scrive:

    La verità su Casa Pound, me l’ha detta qualcuno che l’ha conosciuto molto da vicino.

    “Casa Pound è il nulla”.

    Se questo tremendo segreto venisse fuori, Casa Pound cesserebbe di esistere. Ma nel mantenere questo segreto, Casa Pound può contare sulla viva e fedele complicità dei propri (presunti) nemici.

  18. maria scrive:

    E questa gente, i complottisti, i censori, i fiaccolatori, i buonisti-dall’alto – vogliono nascondersi dietro i cadaveri dei senegalesi, per continuare così, rinsaldando i loro miserabili gruppetti in cui ammettono tre negri quando si tratta di fare la foto di gruppo, ma che sono occidentali fino al midollo?

    maria
    io penso che la manifestazione di oggi sia stata giusta, penso anche che sia stata di aiuto e di sostegno ai senegalesi fiorentini e al dolore della moglie che spero veda le immagini.

    Sull’essere occidentali fino al midollo poi mi chiedo cosa voglia significare davvero, se siamo occidentali, se viviamo cioè in occidente seguendo sia pure non in modo uniforme usi , costumi , cultura, tutte cose che cambiano con il trascorrere delle generazioni, cosa possiamo farci?

    Riguardo invece a Casseri io credo che fosse un po’ pazzo, certo la pazzia non è definibile, ma certo una persona che prende un’arma e spara all’impazzata ha un disagio dentro che gli ha fatto saltare ogni minimo equilibrio, se poi le sue vittime sono tutte nere, il suo squilibrio è di tipo razzista indipendentemente dal fatto di come la sua visione di altri mondi e culture si sia formata.

  19. Miguel Martinez scrive:

    Per Maria

    “io penso che la manifestazione di oggi sia stata giusta, penso anche che sia stata di aiuto e di sostegno ai senegalesi fiorentini e al dolore della moglie che spero veda le immagini.”

    Assolutamente d’accordo. Mi riferivo alle organizzazioni come quella di cui parlo in questo post.

    Non ho dubbio che abbiano una vaga idea che “un giorno” salveranno l’umanità, ma intanto i reali esseri umani, li vedono come carne da cannone; e i senegalesi reali sono intercambiabili con chiunque altro. All’interno di una visione che nasce totalmente da schemi mentali occidentali, e che non ha alcuno spazio per altro (compresa buona parte degli schemi occidentali concorrenti).

    Certo, non conosco direttamente questo specifico movimento, ma ho conosciuto abbastanza bene realtà molto, molto simili.

    Essere a fianco dei senegalesi, di per sé, mi sembra una cosa sacrosanta e sanissima, e vorrei che fosse chiara al di là delle polemiche.

  20. maria scrive:

    http://www.facebook.com/matteorenziufficiale

    vi prego di dare un’occhiata ai commenti riguardanti la manifestazioni di oggi apparsi sulla pagina facebook di matteo renzi e guardate che città ne viene fuori:-(

    maria

  21. Moi scrive:

    Proposta concreta contro la mafia calcistica:

    http://www.pclavoratori.it/files/index.php?c3:o1615

  22. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Proposta concreta contro la mafia calcistica:”

    Fantastico.

    E forse potrai capire perché il mio disprezzo per i gruppi comunisti è esattamente pari all’amore che provo per i comunisti.

    Se solo tutti potessero mettere a confronto le proprie fragilità…

  23. Miguel Martinez scrive:

    Ri-pensiero, per Moi

    “E forse potrai capire perché il mio disprezzo per i gruppi comunisti è esattamente pari all’amore che provo per i comunisti.

    Se solo tutti potessero mettere a confronto le proprie fragilità…”

    Non vorrei essere frainteso. Io non credo affatto che i comunisti siano vittime dei loro capi. Hanno esattamente i gruppi che si meritano. Però sono simpatici lo stesso, come in linea di massima lo sono tutti coloro che buttano le proprie, esili vite, nel grande abisso dei nostri tempi.

  24. Miguel Martinez scrive:

    Per Maria

    “vi prego di dare un’occhiata ai commenti riguardanti la manifestazioni di oggi apparsi sulla pagina facebook di matteo renzi e guardate che città ne viene fuori:-(“

    Ho dato un’occhiata velocissima, a parte retorica buonista, non ho colto… ti va di approfondire? Sarà la mia allergia al Libro dei Ceffi.

    • RoyVH scrive:

      x Martinez

      Come ben sai l’ “anti-buonismo” è stato l’arma in più della propaganda leghista/fallaciana.
      L’ “anti-buonismo” è quello che porta molti italiani a postare nel link di Facebook segnalato da Maria sparate del tipo “perchè non fanno manifestazioni quando muoioni italiani” (per qualsiasi causa..anche incidenti stradali,guarda bene i commenti..se ti va),come se il messaggio contro il razzismo della manifestazione non fosse evidente.
      In nome dell’ antibuonismo siamo tornati a ridiscutere principi fondamentali per la convivenza civile.
      Io capisco che l’ipocrisia e il “volemose bene” mascherano e nascondono il razzismo trasversale presente nella società italiana indipendentemente dal colore politico,ma se di fronte all’omicidio di due senegalesi diventa prioritaria la polemica sull’uso politico (che condanno e di cui anche io sono consapevole) da parte dei “sinistri” di questi tragici eventi mi sembra di cogliere un attacco di amnesia su come sono cambiate mentalità e modi di pensare di larghe porzioni della società italiana negli ultimi 20 anni.
      Abbiamo avuto un presidente della camera,tra gli altri,che invocava l’affondamento delle barche dei migranti.
      Copio incollo qualche commento:

      “Io non la farei tanto lunga …, chi ha ucciso quegli immigrati era solo un pazzo, ne stiamo facendo un affare di Stato, cosa che non facciamo mai quando un pazzo ammazza degli italiani.”

      “ma i partecipanti ai funerali dei morti per incidenti stradali li hai contati o sono importanti solo alcuni morti e altri invce no?”

      e infine un’altra ragazza scrive: “NON ERA UN PAZZO MA UN ITALIANO CHE HA VISTO E CAPITO LA FINE DELL ITALIA E MI SPIACE CHE SIANO STATI SOLO 2.PRESTO CI SARA UNA GUERRA TRA POVERI.LI VOLETE??MANTENETELI VOIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!CASAPOUND RESTA DOV è!!!!!!”

  25. Lorenzo scrive:

    Miguel, sul tuo puntino sulle i numero 2, quello che volevo dire è che Casa Pound non è affatto “ribelle” e “anti sistema” come ama presentarsi ma i suoi capetti spesso e volentieri fanno carriera nel PDL che è il partito che ha governato in Italia negli ultimi anni.
    Per questo non sentiremo mai la “destra parlamentare” prendere le distanze mentre la “sinistra parlamentare” lo fa decisamente in ritardo.

  26. maria scrive:

    Miguel,
    ti copio incollo il testo del sindaco che credo non abbia bisogno di commenti:

    “Una bellissima manifestazione. Più di ventimila persone per dire no al razzismo in un corteo multicolore e sereno che ha attraversato la città. Dopo il consiglio comunale straordinario un’altra bella prova. E per Firenze, oggi, la gioia di un appuntamento storico: l’apertura delle prime sale dei nuovi Uffizi. Otto nuove sale, con un blu magnifico, che segnano l’inizio della parte visibile dei Grandi Uffizi. Ora, per chiudere in bellezza, bisognerebbe che qualcuno all’Artemio Franchi…”

    Molti commenti poi sono del tipo, se muore un italiano non si fanno manifestazioni, ricordatevi del senegalese che ha ucciso questo e quello, non facciamola tanto lunga,
    pensa alle buche delle strade, e le nostre botteghe?… e così via.

    Ma forse è davvero il Libro dei Ceffi:-)

    • Moi scrive:

      Matteo Renzi se la tira da Erede Naturale di Lorenzo il Magnifico, questo mi pare palese.

      A s-proposito _ ma egli stesso è saltato dalla Solidarietà ai Senegalesi agli Uffizi_ ma il referendum per completare la Basilica di San Lorenzo come da progetto originario (al massimo il Sor Renzi si farà autodedicare sul portale una lapide in marmo di Carrara incisa in Latino con bassorilevo del volto incorporato) … che fine ha fatto ?

  27. Moi scrive:

    Ecco la fantastica definizione, “per la Quarta Internazionale“: il gruppetto in questione si pone come obiettivo nel lontano futuro di creare qualcosa che fu già fondato prima ancora che nascessero i militanti del PCL.

    ___________

    Oppure, forse, la Quarta Internazionale è qualcosa di rimasto a suo tempo incompiuto e che vogliono ultimare:

    http://www.pclavoratori.it/files/index.php?c3:o2143

  28. Moi scrive:

    http://www.youtube.com/watch?v=Rc2aP1Dd6kc

    Discorso/Sfogo bilingue di un Senegalese …

  29. Moi scrive:

    http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2011/17-dicembre-2011/antirazzismo-marcia-fermeremo-violenti-1902569752372.shtml

    Capisco lo scetticismo per la “Magia Deambulatoria” … ma dalle mie parti si dice “piotòst ca gninta l’ è méj piotòst”.

  30. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Capisco lo scetticismo per la “Magia Deambulatoria” … ma dalle mie parti si dice “piotòst ca gninta l’ è méj piotòst”.”

    Forse mi sono spiegato male.

    Un conto è farsi vedere vicini ai senegalesi, essere solidali umanamente. E un altro conto – quello sì magico – è pretendere di poter fare qualcosa facendo così.

    • Francesco scrive:

      non escluderei affatto che il solo fatto di stare VICINO ai senegalesi, come agli altri capri espiatori di volta in volta presi di mira, abbia un effetto

      si è tratta di una azione “violenta” ai danni dell’immaginario linciatorio, umanizza l’altro, è come vedere (orrore!) qualcuno che sta in mezzo agli zingari, ne accarezza i bambini, parla (!!!) con loro e gli sorride (!!!)

      sono tutte azioni inconcepibili nella narrazione che li rende “nemici inumani” o “sub-umani”, problemi di risolvere allontandoli solo perchè non si può bruciarli

      diventa tremendamente meno efficace “usare” i diversi in banali contesti di manifestazione politica, questo è un già visto che non scuote nessuno. Mille negri sloganeggianti dietro uno striscione rosso CONFERMANO il razzismo, non lo incrinano

  31. p scrive:

    Le camminate so anch’io che sono per lo più inutili, ma non sempre. E poi bisogna capire perché qualcuno passeggia invece di fare altro. Quella del partito di ferrando va vista in un’altra ottica che la iv internazionale. Le cose sono più banali. Si cerca di isolare casapound dagli agganci istituzionali che indubbiamente ha. A qualcuno può risultare uno scopo inutile, ma evidentemente non la pensa cosi pcl. Con chi cammina il pcl? I senegalesi, i cui portavoce hanno su casapound le stesse posizioni del pcl: c’è un clima razzista, e una fetta delle istituzioni e certe associazioni politiche che si richiamano al fascismo lo alimentano. Bisognerebbe fermarle. Poi tra i passeggiatori c’erano bersani e vendola e altri politici di spicco rispetto a ferrando. Hanno più o meno le posizioni di ferrando. In fin dei conti la camminata richiama lo stato a un’attività maggiore contro chi alimenta il clima razzista. Non importa condividere l’azione, va già bene capire perché viene fatta da chi agisce.
    Ovviamente si può passare a metodi più diretti contro casapound. Gli anarchici a pistoia l’hanno fatto e sono per questo sotto processo. E non c’è neppure da immaginare connivenze particolari in questo caso. Semplicemente lo stato non può permettersi di perdere il monopolio della violenza. Qualunque altra violenza deve essere sanzionata.
    Il pcl passeggia perché vuole aggregarsi con i tiratori lo stato per la giacchetta e intende rimanere nei limiti permessi dallo stato. Non c’è bisogno di pensare a chissà quali idee di futura salvezza dell’umanità abbia il pcl. Adatta un’azione politica particolare, ritenuta preferibile ad altre possibile, a uno scopo contingente, che si può o meno condividere.p

  32. p scrive:

    Qui c’è un tentativo, che mi pare interessante, di capire meglio rispetto al pcl invece d’agire subito per uno scopo immediatamente visibile: http://www.senzasoste.it/nazionale/cosa-vuol-dire-uccidere-e-uccidersi-da-fascista-del-terzo-millennio
    Ma il maggior sforzo di comprensione conduce a una proposta d’azione molto meno immediata e “concreta”. Accostare le due proposte aiuta a vedere perché le scorciatoie dell’azione immediata sono sirene a cui non è facile resistere.p

  33. maria scrive:

    @moi

    no, di quella bischerata non se ne è più parlato:-)
    maria

  34. Miguel Martinez scrive:

    Per RoyVH

    “Come ben sai l’ “anti-buonismo” è stato l’arma in più della propaganda leghista/fallaciana.”

    Sì, in effetti ho usato il termine “buonisti-dall’alto”, e a ripensarci, non so quanto mi piaccia, o trasmetta ciò che voglio dire.

    Intendo comunque, accanto allo spirito di censura, lo spirito di Matteo Renzi in questo caso: il sistema educativo/istituzionale/editoriale, con le sue parole sui “valori” da instillare, da condividere, da far condividere.

    Per il resto, sono d’accordo con te.

  35. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Oppure, forse, la Quarta Internazionale è qualcosa di rimasto a suo tempo incompiuto e che vogliono ultimare: “

    Tutto è necessariamente incompiuto in simili gruppi. E’ la lunghezza dei tempi, in questo caso, che fa risaltare però l’assurdo.

  36. Miguel Martinez scrive:

    Per p

    “Si cerca di isolare casapound dagli agganci istituzionali che indubbiamente ha.”

    Quello del rapporto tra istituzioni e gruppi è una questione di grande interesse: non so se hai visto, è uscito un libro ben documentato sull’argomento, intitolato Occulto Italia. Dove si parla, ad esempio, della massiccia presenza di Damanhur nel partito dei Verdi, dei legami della Soka Gakkai con sindaci, di destra e di sinistra, di mezza Italia… Io mi ricordo, ai tempi del craxismo, quando l’intera città di Milano venne tappezzata da striscioni messi dal Comune, a spese del cittadino, per promuovere un megaconvegno dei devoti di Sai Baba al Museo della Scienza e della Tecnica (il fratello di Bettino era un seguace di Sai Baba).

    Su un piano minore, quando partecipavo alle attività del Comitato Iraq Libero, che sosteneva la resistenza irachena, ci si riuniva in una palazzina qui di Firenze, di proprietà del Comune, ma sede di innumerevoli piccole associazioni: Il Giornale ha subito fatto notare la cosa, esigendo che il Comune intervenisse.

    Ora, se il Comune fosse intervenuto, ci saremmo effettivamente dovuti incontrare da un’altra parte, magari in un posto più scomodo, e forse anche con meno sedie. A parte questo, non vedo altri possibili effetti importanti.

    Di solito, i soldi vengono dati ufficialmente per qualcosa, poi vengono intascati dall’organizzazione sfruttando il principio del volontariato. Così, l’organizzazione teosofica di cui facevo parte mio prendeva circa un terzo dei propri introiti dalla Regione Abruzzo, per organizzare una serie di attività culturali molto impegnative. Lo facevano perfettamente, ma lavorando gratis, risparmiavano i soldi.

    Tutti i gruppi hanno agganci istituzionali, a volte dei più curiosi (andate a vedere al Foro Romano chi ha organizzato certi restauri…). E credo che gran parte di questa spesa sia uno spreco, in termini di risorse dello Stato. Non che vada in “tasche private”, ma finisce semplicemente per alimentare organismi parassitari.

    Ma non ci si confonda tra l’occasionale fonte di rendita o di sede per un gruppo, e il gruppo stesso.

    Il gruppo è l’unico motore del gruppo.

  37. Miguel Martinez scrive:

    Per RoyVH

    “,ma se di fronte all’omicidio di due senegalesi diventa prioritaria la polemica sull’uso politico (che condanno e di cui anche io sono consapevole) da parte dei “sinistri” di questi tragici eventi mi sembra di cogliere un attacco di amnesia”

    Vedi, di fronte a un evento del genere, io, come blogger, ho tre possibilità.

    1) dire qualche banalità, che potresti leggere anche altrove

    2) cercare di capire la parte che altri non fanno vedere del fatto, ad esempio riportando le voci dei senegalesi in Italia. Sarebbe una cosa eccezionale, non se qualcuno lo ha fatto, io no.

    3) cercare di vedere cosa si può fare. Ma se siamo arrivati a una situazione come quella che tu stesso descrivi – e non mi riferisco a questo episodio estremo, ma a a tutto il clima di xenofobia – vuol dire che c’è qualcosa di radicalmente errato nel modo in cui si è “fatto” finora.

    Ed è esattamente questo il momento per parlarne, non ti sembra?

    Per farlo, occorre analizzare spietatamente ciò che si è fatto, non ripeterlo ancora una volta.

    Solo sulle macerie degli errori, si può costruire; ma finora mi sembra che quasi nessuno abbia cercato di farlo, tra i commentatori.

    So benissimo che a molti non piacerà, ma io non sono candidato a qualche elezione.

  38. Miguel Martinez scrive:

    Siamo tutti d’accordo che milioni di persone in Italia, a momenti la maggioranza, esprime cose come quelle che compaiono nei commenti al post di Matteo Renzi.

    E’ un fatto che non piace, presumo, alla maggioranza dei lettori di questo blog e non piace nemmeno a me.

    Ora, io vedo sostanzialmente due domande molto diverse che ci possiamo porre a questo proposito.

    La prima, quella che sottosta alla mobilitazione in corso, è, come possiamo impedire a questa gente di esprimere ciò che sente?. E questo porta a tutta una serie di conseguenze.

    La seconda, che sottosta a ciò che scrivo io, è come possiamo aiutare queste persone, una parte di queste persone almeno, a maturare sentimenti diversi?. E questo porterebbe a tutta una serie diversa di conseguenze, non vi sembra?

    Il primo atteggiamento è infinitamente più facile, perché il conflitto rafforza i gruppi antagonisti, la censura rafforza il dominio. Ma non è detto che sia più funzionale, se ci poniamo davvero lo scopo di fare qualcosa su questo tema.

  39. Della serie…
    Il bello della democrazia è che tutti possono parlare; il brutto della democrazia è che proprio tutti possono parlare.
    In un modo o nell’altro devo dare ragione a Ennio Flajano:
    “In Italia i fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti”.
    Chissà perché mi viene da pensare a Napolitano, Montanelli, Bocca, Fo Dario (anche se la sua vicenda è un po’ imbrogliata su tutti i fronti).
    E forse forse Biagi Enzo, ma devo indagare meglio.

    Quanto al tuo libro, Miguel: hai mai pensato di pubblicarlo in pdf sul tuo sito?
    Se ti serve una mano me la cavo decentemente con la stesura di testi in LaTex.

  40. stefano scrive:

    Miguel a me è piaciuto molto l’articolo e,seguendo anche altri siti,so benissimo che non fai mistero delle tue idee,non certo ambigue.
    L’antifascismo militante non è una tua prerogativa e vabbene così,io da antifascista e antirazzista leggo con attenzione le tue considerazioni.
    Circa questo articolo sul PCL mi trovi d’accordo e mi hai fatto divertire ridicolizzando la loro politica senil-troschista.
    Bella domanda: chi le deve chiudere le sedi di CPI? Rivolgere questa domanda allo Stato o ad un gruppo d’opinione non ha nessun senso.

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