Il compare di Zu Peppinu u Longu

Facevo l’autostop, molti anni fa, dalla Sicilia attraverso la Calabria.

Mi diede un passaggio il proprietario di un piccolo camion.

Gli chiesi, cos’è la mafia?

E mi rispose così.

“Una volta guidavo di notte, da queste parti, ma allora non c’era ancora l’autostrada, c’era solo la strada che va vicino alla costa.

Nel buio, vidi un uomo sul lato che mi faceva dei gesti, e mi fermai.

Mi disse che cercava un passaggio per andare verso Nord, poi tacque.

Ci fermammo in un paese, a prendere il caffè; e lui mi disse, offro io. Ma al bar, non vollero saperne – appena ci videro entrare, i presenti fecero a gara per offrirci il caffè. E lui mi disse, fermiamoci al prossimo paese, così ti posso offrire il caffè.

Anche lì, successe la stessa cosa: il passeggero non riuscì a pagarmi il caffè. E così ci fermammo in un terzo paese, dove avvenne la stessa cosa, e in un quarto; fu solo quando entrammo in Campania, che finalmente gli riuscì di pagarmi il caffè.

E allora gli chiesi, ma tu chi sei?

E lui mi disse, io sono uno come tutti gli altri, ma gli altri hanno paura di me. Comunque, se mai un giorno ti troverai ad avere bisogno di qualcosa, dì che sei compare di Zu Peppinu u Longu.”

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310 risposte a Il compare di Zu Peppinu u Longu

  1. alberto scrive:

    “E allora gli chiesi, ma tu chi sei?”

    Oplàaa, sbagliato !
    Avrei giurato che la domanda sarebbe stata:
    “Ma non ci faranno male tutti questi caffè ?”

  2. Moi scrive:

    Premesso che di questi tempi sospettare di malafede chi ipercritica l’ Islam è legittimo :

    ma è vero che “Mafia” è una parola di origine Araba legata alle Società Segrete Arabe (“Islamiche” a modo loro 🙂 ) ? … Ma che si affermò quando la Sicilia “tornò cristiana” ?

    … Di fatto lo strapotere la Mafia (e affini) lo raggiunse quando i Savoia ne necessitarono per “tenere a bada” il Brigantaggio.

    Fatto sta che nel 1974 (Visto il film ieri a Milano, ringraziando Jam della segnalzione !)
    i resti mortali della sventurata “Venere Ottentotta” poterono tornare in SudAfrica con relativi Funerali di Stato … mentre i cranii dei “Briganti Terroni”, nel 150esimo dell’ Unità d’Italia stanno ancora al Museo Lombroso di Torino.

    Poi ci si lamenta che al Sud la Mafia infonde più fiducia dello Stato.

    INTELLIGENTI PAUCA

  3. Moi scrive:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Mafia

    In questo caso forse la pagina italiana di Wikipedia (che per Storia e attualità dà giudizi e informazioni diversi da lingua a lingua !!!) è la più attendibile …

    …. visto che sul sito 30secondi (mi pare) un paio di Arabisti (forse non musulmani ma di sicuro filoislamici In Odium Occidenti) lamentavano che la versione italiana di wikipedia sarebbe la più “Papista Islamofoba e … Mafiosa ” mentre dei ” Kattolici ” [sic, Rino Cammileeri essendo molto più abile come neologista che non come storico] dicevano su un loro forum che tutta wikipedia (anche in versione italiana) è filoislamica perché sarebbe compilata da FanKazzisti Mantenuti dagli Sceicchi del Petrolio di Eurabia … come tutti i blogger musulmani o filoislamici d’altronde. 🙂 🙂 🙂 🙂

    • falecius scrive:

      Gli scheicchi (grafia voluta) dovrebbero pagare di più. A me per esempio non arriva un quattrino, con tutta la disinformazione antioccidentale e filotalebana che ho fatto 😛

  4. Qûr Tharkasdóttir scrive:

    Io, invece – innocente gioventù – quando chiedevo cosa fosse la Mafia, mi rispondevano i miei amici di Catania: “Mah, è quella cosa che c’è là dalle parti di Agrigento, qui non c’è”. Poi, a misura che andavo scoprendro l’Isola Bedda, qualche varietà nel discorso c’era. Ad Agrigento, “Là dalle parti di Trapani, si, da noi non c’è”; a Trapani, “A Palermo, siii, ma da noi?”; e in Contea, “Vedrai, se ti fermi un po’ a Siracusa o a Catania”. Nel corso degli anni, con l’avanzare dell’età, ho smesso di chiedere.

    • Moi scrive:

      Oppure, forse, la Mafia è il proverbiale “Terzo Che Gode” fra i due parimenti proverbiali “Litiganti” Stato e Chiesa …

  5. Moi scrive:

    —- Estrapolo per comodità di chi di competenza linguistica —–

    ______________________

    Il termine lo si è quindi voluto associare – spesso forzatamente e senza chiari riscontri – con un qualche vocabolo di origine araba, a causa della sua radice non facilmente accostabile a termini di origine invece latina o greca. Tale accostamento alla lingua araba lo si sarebbe giustificato, soprattutto nella storiografia degli anni novanta, con la presenza in Sicilia nel corso del X secolo della componente islamica. Questo ovviamente presupponendo un’ipotetica origine siciliana delle principali organizzazioni di questo tipo. Così secondo Diego Gambetta il vocabolo originario potrebbe provenire dall’arabo مهياص (mahyas = spavalderia, vanto aggressivo)o, come propone il Lo Monaco, مرفوض (marfud = reietto) da cui proverrebbe il termine mafiusu, che nel XIX secolo indicava una persona arrogante, prepotente, ma anche intrepida e fiera.

  6. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    A pelle, le due etimologia arabe proposte non mi convincono.

    Innanzitutto, proprio perché si tratta di due parole senza relazione tra di loro, per cui fa pensare che gli autori citati cercassero a tutti costi una qualunque etimologia araba.

    Secondo, perché in arabo, per motivi che non vi sto a spiegare, il prefisso ma- si può promettere praticamente a qualunque radice.

    Terzo, e più importante, perché in entrambe le parole citate, l’accento cade sulla seconda sillaba.

    E l’esito in siciliano non dovrebbe quindi essere màfia, ma qualcosa come maghiàssi la prima e maffùsu la seconda.

    Apparentemente, la seconda somiglia un po’ a mafiùsu, ma non vedo alcun motivo per la palatalizzazione (cioè l’inserimento della i).

    Questo è quello che penso, ma mi potrei sbagliare.

  7. PinoMamet scrive:

    Una delle etimologie più interessanti che ho trovato spulciando in Google è quella da “Matteo”, anzi, da Matthaios;
    prima di tutto l’esito “f” delle aspirate o spiranti è piuttosto comune e bene attestato; e poi questo spiega la presenza di parole simili, anche se con vari significati, nei dialetti di una vasta parte d’Italia (dal bergamasco al toscano ecc.), secondo i significati da dare a questo “Matteo” proverbiale
    (non è tanto strano: guardate che fine ha fatto il povero Zebedeo, ad esempio!);
    e anche lo slittamento di significato attestato nei dialetti siciliani stessi, dove “mafiusu” sembra passato da “persona o cosa appariscente” a “malavitoso organizzato” solo a fine Ottocento.

    Ciao!!

    PS
    Conosco un ragazzo arabo di nome Maias, in effetti, credo scritto come il “mahyas” citato sopra (ma non sono sicuro).

    • PinoMamet scrive:

      Seguendo la stessa traccia, scopro che esiste una località “Colla Maffone” in provincia di Messina;
      da queste parti “maffone” vale, più o meno, “difettoso” o “stanco”
      (“vieni qua su da me?”- “No, ho il ginocchio maffone!”)

    • roberto scrive:

      aggiungerei (senza una ragione precisa) che maffo a genova è sinonimo di scarfo o sfigato

  8. Moi scrive:

    Oltre all’ ipotesi di origine linguistica (finora né confermata né smentita) c’ è anche quella storico-culturale:

    il “pizzo” e la “protezione” deriverebbero dalla “jiyza” e dalla “dhimma” …

    Ciò è apparentemnete inconciliabile con la vulgata alteromondialista che vorrebbe la “dhimmitudine” come una pacchia fino al brutto giorno in cui sorse il biekissimo Sionismo a dire “Mo’ Basta !”

    In realtà si può “filoislamicamente” far notare che se ‘sta Mafia fosse il Male Assoluto … non sarebbe considerata da non pochi il Male Minore rispetto allo Stato Italiano.

    Questa cosa delle origini arabo-islamiche della Mafia Italiana l’ ho sentita per la proma volta in Spagna, da gente _ colta ! _ che tuttavia riteneva che sotto il Caudillo si stesse meglio.

    • PinoMamet scrive:

      Quella della “protezione” derivata dalla “tassa islamica sui dhimmi” mi pare una cazzata bella e buona.
      Una tassa- per quanto imposta non dallo Stato ufficiale, ma da un’altra istituzione- è una tassa e basta; c’è mica bisogno dei musulmani per inventare il meccanismo.
      Su quello che gli spagnoli hanno da dire sull’Italia, stendiamo un velo pietoso… 😉

    • Il pizzo deriva più che altro dalle estorsioni agricole feudali nostrane: in origine la mafia era agraria e solo dopo si spostò nelle città chiedendo il pizzo agli esercenti.

    • ernesto scrive:

      Probabilmente gli spagnoli “colti” che considerano la mafia italiana avere delle origine arabe-islamiche fanno riferimento alla leggenda di Osso, Mastrosso e Carcagnosso , che parteciparono -in origine- alla fondazione della milizia dei poveri cavalieri di Cristo, ovvero l’Ordine dei templari, che nacque in Gerusalemme nei pressi della moschea di Al-Aqsa. Quindi non avevano tanto a che fare con l’islam ma con la terra santa in quanto erano dei cavalieri andati lì per le crociate si suppone. La leggenda narra che successivamente i tre cavalieri , ritornati nella loro terra (Toledo) lavarono col sangue “l’onore violato” della sorella, così furono imprigionati nel carcere dell’Isola di Favignana, dove nel corso della detenzione (sempre secondo leggenda) impararono saperi diversi ma con basi comuni. Una volta liberi Osso restò in Sicilia e fondò la mafia , Caracagnosso andò nell’attuale Campania e fondò la camorra e Mastrosso si stabilì in Calabria fondando la ‘ndrangheta. Ovviamente ricade nella leggenda, anche perchè sappiamo che le organizzazioni criminali nelle formazioni odierne hanno altre origini, ma il carattere settario (tipico di organizzazioni religiose o massoniche) delle mafie attuali ,nei loro luoghi d’origine rimane tale.
      ernesto

      • Moi scrive:

        Ma infatti alludevano a società segrete (!) musulmane, non a istituzioni (!) musulmane … a dire il vero la tradizione di segretezza e di societarismo in Oriente ha tradizioni molto più antiche, alcuni ritengono che il concetto di Società Segreta sia sorto nella Cina dopo la Riunificazione dei Tre Regni, per poi espandersi _ lentamente ma inesorabilmente_ in India, in Medio Oriente, in Vicino Oriente, in Nord Africa e dalla Libia alla Sicilia … però curiosamente NON si hanno problemi di Mafia a Malta, il che potrebbe ulteriormente provare che prima dell’ Unità d’ Italia persino in Sicilia la Mafia non fosse tanto forte !

        In Europa i primi a trovare utile l’ idea di Società Segreta sarebbero stati gli Ebrei, già abituati “a nascondersi” … però la Mafia una diversità notevole rispetto alla Massoneria l’ aveva sempre avuta : anzicché borghese, laicista e progressista come la Massoneria, la Mafia era sempre stata _ sui generis (!) sia in versione islamica prima che cristiana poi_ aristocratica, religiosa e superstiziosa … probabilmente è anche per questo che la Mafia ha sempre saputo avere un “appeal” per il “popolino” impensabile per la Massoneria.

      • Moi scrive:

        Solitamente il grande veicolo di “sdoganamento” delle Forze Antagoniste Interne in Occidente sono i Cavalieri Templari, ai quali alcuni “Kattolici” [sic] attribuiscono addirittura l’ Ecumenismo Post-Conciliare … sicuramente c’ è del vero, ma altrettanto sicuramente certa letteratura d’ intrattenimento ha sputtanato il concetto !

  9. Moi scrive:

    Ad ogni buon merito, nelv medesimo Dio dei Cristiani i Musulmani ci credono fermamente e lo difendono anche gratis, come dimostra il seguente filmato, forse il primo caso di Fatwa per Conto Terzi nella Storia dell’ Islam :

    http://www.youtube.com/watch?v=ANC9jggcY54

    • Moi scrive:

      Cmq Lui è un giornalista sotto-fatwa che la scorta non l’ ha mai chiesta né probabilmente mai la chiederà … sì, insomma: non tutti i giornalisti sono cialtroni !

      • PinoMamet scrive:

        O mamma

        ma sempre Mosconi?? E io chissà che mi credevo…

        comunque, ripeto, a me non sembra una fatwa, a me sembra un tizio che dice a Mosconi che andrà all’inferno.

        Certo, per molto meno Allam gira con la scorta… 😉

        • Moi scrive:

          Sarei curioso di sapere cosa ne penserebbe della Mosconimania la Madame Blavatskij, che odiava visceralmente il Cristianesimo Papista … probabilmente confidava in qualcosa di più dotto, ma alla fine quel che conta è il risultato, no ? 🙂 😉

  10. Z. scrive:

    La mafia, a quanto pare, è il corrispondente siciliano del lemma italiano “torrefazione” 😀

    Z.

    • Francesco scrive:

      almeno per una volta non è coinvolto il povero Silvio, che a lui “u longu” non lo ha mai detto nessuno!

      😉

      PS il prossimo che dice che non cambia mai niente lo invito qui a Milano! pp

  11. Moi scrive:

    http://www.grifasi-sicilia.com/frasisicita.html

    un piccolo glossario dei termini siculi più pittoreschi … notare quel “muffari” che se fosse arabo sarebbe particolarmente interessante : significherebbe “far la spia” all’ esatto opposto di quell’ omertà tipica della mafia. MA per quanto improbabile non è da escludere il nome “ironico” della mafia …

    ____

    Ad ogni buon merito, mettendosi nei panni altrui, credo che il contributo degli arabofoni nella discussione sia fondamentale ma purtroppo non sufficiente: ci vorrebbe anche qualche siculofono a contribuire …

    Sì insomma, io non posso sapre quanto possa essere intuitivo per un arabo italofono mai stato a contatto con certe realtà locali che, ad esempio, ” znòc’ ” in Bolognese è “palesemente la stessa cosa” 😉 di “ginocchio” in Toscano / Italiano .

    • PinoMamet scrive:

      Ti dirò, Moi, secondo me è il legame “znoc”- “ginocchio” è abbastanza intuitivo una volta compreso il “meccanismo”;
      diverso sarebbe se si trattasse di due parole con etimologia diversa
      (ad es. il “gradino” italiano che corrisponde alla “pécca” parmigiana).

  12. jam... scrive:

    x Ernesto
    ” a Gerusalemme nei pressi della Moschea Al-Aqsa…”
    Se é con la Terra Santa che i Templari ebbero uno scontro-incontro, non dimenticare che la Terra Santa é anche l’Islam. Incontrare la Terra Santa, fare le crociate é stato di fatto x i Templari, incontrare e vivere dei tête à tête con l’Islam, incontrarne l’anima, la filosfia, il misticismo, la Verità, ed esserne influenzati à jamais, cioé x sempre, nonostante l’orgoglio dell’ ostilità!
    ciao

    • Moi scrive:

      Ma che i Templari avessero elaborato una sintesi del Cristianesimo con Ebraismo e Islam ?

      … Fantasie da letteratura d’intrattenimento / complottista o può esserci del vero ?

      • Non credo, per più di un motivo. Intanto perché i Templari reclutavano più che altro tra i cadetti della feudalità europea, cioè tra gente tutt’altro che colta e abbastanza mentalmente aperta per accettare una cultura diversa dalla propria.
        Poi perché noi pensiamo che i Poveri Cavalieri fossero tutti in Terrasanta a combattere gli infedeli, ma così non era: la maggior parte degli ordinati non si mosse mai dall’Europa e costituiva da un lato l’amministrazione delle immense proprietà dell’Ordine (che servivano all’autofinanziamento, soprattutto quando la Crociata passò di moda e i donativi si ridussero), dall’altro un’indispensabile riserva per i tempi difficili (leggi: quando i cavalieri di stanza in Terrasanta finivano massacrati in battaglia) a cui attingere per rimpolpare le guarnigioni decimate (dopo Hattin, per esempio, ci fu un grande spostamento di effettivi in Oriente), da ultimo per perorare la causa crociata nella Cristianità, da cui il sistema degli Stati latini dipendeva in tutto e per tutto, soprattutto quando si ridusse il flusso di pellegrini per Gerusalemme.
        Infine i Templari seguivano la regola benedettina (riformata cistercense) che aveva una certa cura nel selezionare i libri che il monaco poteva leggere: solo il fedele più saldo e preparato può confrontarsi col testo eretico e unicamente per saperlo confutare. Che io sappia, non esistono opere scritte da appartenenti all’Ordine in cui si dimostri una vera profonda conoscenza della realtà religiosa musulmana.

        La prova del nove, comunque, è facile da fare: prendiamo l’ordine gemello, quello dei Cavalieri di S. Giovanni (Ospedalieri o Cavalieri di Malta) e vediamo se hanno realizzato il sincretismo di cui si parla.

  13. jam... scrive:

    vero, ci vorrebbe un siciliano
    …ma non é perché gli arabi hanno portato in sicilia un’evolutissimo sistema di canalizzazione idrica sotterraneo, i qanat, che adesso dobbiamo accusarli di mafiosità x’ i mafiosi li hanno utilizzati come nascondigli!
    La parola mafia puo’ benissimo essere di origine araba, come mille altre nel lessico italiano e siculo, ma questo non ne implica anche il giudizio di valore :
    sciarbat- sorbetto, un misto di neve dell’Etna e aromi di frutta, gli antislamici non possono dire che é cattivo soltanto x’ é un’idea araba?
    I siciliani la chiamano “gezia” quella tassa che riferita ai musulmani si chiama zakat, la jizya non é il pizzo, la zakat neppure!
    ciao

    • Moi scrive:

      @ Jam

      Uno straordinario sincretismo linguistico arabo-siculo e in un certo senso altrettanto sincretismo religioso islam-cristianesimo (uno di loro mi disse sorridendo “siamo cristiani ma ci crediamo profondamente come se fossimo musulmani !”) lo trovi … a Malta !

  14. mirkhond scrive:

    I Maltesi tra l’altro linguisticamente sono arabi magrebini, e la loro lingua, pur con successive ibridazioni inglesi, dovute alla dominazione britannica, può esser ciò che resta dell’arabo siciliano.
    ciao

  15. mirkhond scrive:

    Inoltre se la lingua araba maltese è sopravvissuta alla latinizzazione, è perchè era/è parlata anche dai cristiani, che rimasero a Malta dopo il 1224, quando Federico II deportò la popolazione musulmana, insieme a quella della Sicilia, a Lucera.
    ciao

    • Moi scrive:

      Sì ma spesso il Malti ha il “doppio lessico” Arabo / Latino … un po’ come l’ Inglese spesso ce l’ ha Germanico / Latino …

      • mirkhond scrive:

        Ciò è dovuto alla “riconquista” cattolica da parte dei Normanni, che comportò la latinizzazione di Malta. Del resto il Maltese è un idioma ibrido, nel quale su una base arabo-magrebina, si sono innestate parole siciliane e poi inglesi, com’è capitato di sentire al sottoscritto, durante il viaggio di ritorno dalla Sicilia, fatto molti anni fa, che in treno si trovò con due maltesi, tra i passeggeri saliti alla stazione di Reggio Calabria.
        ciao

        • Moi scrive:

          — Dalla versione Inglese di Wikipedia —-

          Romance language-speakers may easily be able to comprehend more complex ideas expressed in Maltese, such as “Ġeografikament, l-Ewropa hi parti tas-superkontinent ta’ l-Ewrasja” (Geographically, Europe is part of the Supercontinent of Eurasia), while not understanding a single word of a simple sentence such as “Ir-raġel qiegħed fid-dar” (The man is in the house), which would be easily understood by any Arabic speaker.

          —-

          🙂 😉

  16. mirkhond scrive:

    Riguardo ai Templari, se non si può parlare di sincretismo, è però vero che essi riuscirono ad instaurare un modus vivendi con gli stati e le popolazioni musulmane confinanti col regno franco di Gerusalemme.
    Fino alla riconquista di Gerusalemme da parte del Saladino (1187), i Templari avevano la loro sede nella Spianata del Tempio, nelle moschee di al-Aqsa e di Omar, trasformate in chiese cristiane. E qui i Templari, permettevano ai pellegrini musulmani di poter fare le loro preghiere, in spazi loro dedicati, creando uno dei tanti spazi sacri condivisi, così comuni nel Medio Oriente.
    Si narra che un giorno, un gruppo di franchi cercasse di impedire questi pellegrinaggi, finchè intervennero proprio i Templari, i quali si scusarono con i pellegrini musulmani, dicendo loro che quei franchi intolleranti erano sbarcati da poco, provenienti dal Frangistan, e quindi ignoranti delle consuetudini dei correligionari franchi cattolici di Terrasanta.

  17. jam... scrive:

    …la prova del nove, oltrepassa i Templari x’ adesso sarebbe troppo complicato parlarne, ma la trovi in San Giovanni della Croce ( il suo ordine nato in Terra Santa) o in Santa Teresa d’Avila, profondamente influenzati dall’Islam.
    La prova del nove la trovi nel viaggio di San Francesco o in San Luigi o in Riccardo Cuor di Leone e anche se i libri pagani non erano ancora diffusi sul mercato, o erano vietati dai superiori, la vita scriveva il libro degli incontri come specchio di quello che era scritto sul libro che non avevano ancora letto, ma potevano leggerlo in modo indiretto nei comportamenti dei saraceni, o degli altri. Una volta avvenuta, la rivelazione divina, esiste in modo inconscio nel cuore di ogni individuo a qualsiasi religione appartenga.
    I dialoghi che avvenivano fra loro erano un libro nuovo che stavano scrivendo con un inchiostro trasparente.
    La prova del nove la trovi in Dante Alighieri , lui i libri appena tradotti dall’arabo, freschi, freschi li leggeva, tanté che la traduzione latina chiamata “liber scalae Machometi” di ibn’Arabi, gli servi’ non poco x scrivere la sua Divina Commedia.
    Che poi non é mai di sincretismo che si tratta, nel mondo dell’Unico Dio, questa parola non esiste, usarla é incrementare la falsa coscienza.
    Si tratta di condividere l’amore e la conscenza dell’unico Dio, si tratta di realizzare un’Umanità Ecumenica, pur mantenendo le proprie differenze e particolarità. Si tratta di fare un salto di qualità.
    ciao

    • Un attimo, stavamo parlando di cavalieri templari, non di latini in generale. Le sole condanne del 1277 ci fanno capire come nell’ambiente accademico l’averroismo fosse diffuso. Se però si afferma che ci furono pensatori riconducibili a un determinato ordine religioso (i Templari) influenzati direttamente dal pensiero d’oltremare, allora si devono citare i nomi, le proposizioni ed, eventualmente, le condanne.

      Credo che una delle ragioni per cui si parla di Templari sincretici sia stato il loro processo-farsa in cui si tirarono fuori accuse di satanismo. I nostri osservatori fanno il semplice ragionamento: i Templari erano stati in Oriente, i Templari erano malvisti dalla Chiesa cattiva, i Templari dovevano avere conoscenze superiori ed eretiche che ne giustificassero la distruzione.
      In realtà il processo ai Templari è più una prova della loro irrilevanza culturale che di loro fantomatici bagagli arcani. Infatti tutte le accuse si basavano su attribuzione di comportamenti (bestemmie, blasfemie, pratiche diaboliche) come avveniva nei procedimenti a carico della gente del popolo, mentre nelle condanne contro i dotti, come quella di Nicola d’Autrecourt, quelle del 1277 e quelle inglesi dell’Aquinate, si attaccavano le proposizioni in una cerimonia molto formale (proposizione-condanna-motivazione) celebrata pubblicamente.

      • mirkhond scrive:

        Sono in massima d’accordo, ma resta il fatto che i Franchi di Terrasanta, acquisirono alcune usanze dei luoghi in cui si erano insediati, tipo abbigliamento di tipo arabo, cucina senza il maiale ecc. I Templari a Gerusalemme si inserirono in tali dinamiche “esotiche”, come l’esempio dell’area del Tempio, utilizzata come spazio sacro condiviso.
        Naturalmente, data l’esiguità numerica della presenza franca negli staterelli da Antiochia a Gerusalemme, esigui e perlopiù meticciati con Armeni, è logico che certe “stravaganze” e “sincretismi” da saliente “coloniale” avanzato, non influenzassero più di tanto il grosso dell’Ordine, tranne per i processi-mostro voluti dal re di Francia, Filippo IV il Bello, per impadronirsi delle immense ricchezze dell’Ordine del Tempio, e che portarono alla scomparsa del suddetto Ordine, nel 1307-14.
        Templari che, invece, sarebbero stati uno dei più tenaci miti massonico-illuministici per scalzare l’assolutismo regio e la Chiesa Cattolica, a partire dal XVIII secolo, mito che è giunto fino a noi, anche attraverso le patacche cinematografiche hollywoodiane.
        ciao
        ciao

  18. mirkhond scrive:

    Santa Teresa ‘Avila che fu a lungo interrogata e tenuta sott’occhio dall’inquisizione, perchè considerata una mezza eretica.
    Qui Pino Mamet ne saprà di più, ma Santa Teresa d’Avila e San Giovanni della Croce erano di origine sefardita, e sulla loro spiritualità può aver influito anche la mistica ebraica, ma non saprei dirne di più.
    Ciò che è certo è che nella Spagna di Franco, Santa Teresa era il simbolo dell’Hispanidad cattolica, e Franco era anche lui di lontana origine sefardita.
    ciao

    • PinoMamet scrive:

      “Qui Pino Mamet ne saprà di più”

      Magari! No, la specialista di queste cose è Roseau, mi sa;
      per me, da Romolo Augustolo a Blake Edwards è tutto un immenso buco nero, nel quale ci saranno senz’altro cose bellissime, che però ignoro completamente 😉

      Ma poi, è sicuro che San Giovanni della Croce fosse di origine ebraica? La Wikipedia spagnola e italiana non ne fanno menzione, come la Catholic encyclopedia
      (interessante che alla tesi blondettiana ad minchiam degli “anglosassoni schiavi di Sion” corrisponda specularmente quella degli “spagnoli atavicamente antisemiti”, altrettanto ad minchiam, che ogni tanto fa capolino nei siti degli “informatori corretti”).

      Poi, oh, secondo me può anche darsi che il fatto di avere il nonno o la nonna ebrei non influissero per niente nella spiritualità dell’uno o dell’altra.
      Anzi, a dire il vero non me ne stupirei.

      ma ripeto, aspetto Roseau ed altri più esperti di me.

    • PinoMamet scrive:

      Voglio dire che la Spagna, mi sa, è un po’ nella situazione dell’Italia: a causa dell’altissimo numero di conversioni, cerca cerca, un antenato “giudio” ce l’abbiamo tutti o quasi (forse ancora di più in Italia, dove so’ arrivati pure i conversi spagnoli in buon numero);

      la stragrande maggioranza non ne sa niente e ignora completamente l’argomento, qualche famiglia poteva invece esserne cosciente nei secoli scorsi, ma magari preferiva starsene zitta, e adesso invece che “va di moda” c’è la tendenza a tirare fuori gli antenati ebrei di ognuno e di sua sorella;
      specialmente negli Stati Uniti, a leggere qualche sito, a sentire qualcuno pare quasi che tutti gli ispanofoni siano discendenti di convertiti e “anusim”.
      Una qualche esagerazione c’è, via.

      Poi c’è chi ci marcia: “ma come, non lo sapevi che anche Franco era ebreo? ecco, è tutta una congiura degli ebbbrei, te lo dicevo”;
      o all’opposto
      “ma come, gli spagnoli non ti dicono che il tal scrittore o attore famoso spagnolo “in realtà” è ebreo? ecco, sono i soliti antisemiti, te lo dicevo”.

      Tutta roba da prendere cum grano salis, perciò 😉

      • mirkhond scrive:

        Tieni conto che molti Sefarditi, non sono oriundi della Palestina, ma si tratta di convertiti di origine berbera magrebina e spagnola stessa, un pò come i celebri Moriscos, discendenti dell’esigua elite araba conquistatrice, di una massa di Berberi immigrati, e poi di convertiti Spagnoli, anche di origine visigota.
        Franco Cardini, molti anni fa, sulla rivista Storia e Dossier, disse che tra i Musulmani spagnoli vi erano anche un contingente di Norvegesi o Danesi, catturati in seguito ad una delle loro incursioni su Lisbona e Malaga, e trattenuti dall’Emiro Omayyade nell’845 d.C., che li convertì all’Islam e li utilizzò nel suo esercito.
        Per non parlare dei mamelucchi slavi, provenienti dalle terre oltre l’Elba, che solo in Andalusia nell’XI secolo, ammontavano ad oltre 13000 uomini!
        Mamelucchi slavi che giunsero al governo di alcuni emirati come quello di Denia e Tortosa, il cui emiro Mujahid al-Amiri (1010-1044), originario forse dalla Polonia, nel 1016 cercò di assalire Pisa, dando origine, con la sua sconfitta, all’ascesa di questa città marinara, e diventando il Mughetto o Musetto delle leggende toscane.
        Quindi, non mi sorprende l’alto numero di Spagnoli che possano vantare una qualche origine ebraica o musulmana, alla luce di quanto detto sopra.
        ciao

        • PinoMamet scrive:

          Non sorprende neanche me, come non sorprende neanche degli italiani, come ti dicevo;

          quello che invece mi stupisce e anche mi infastidisce, un po’, è da un lato questo stiracchiamento (non da parte tua, per carità, che non c’entri niente con queste logiche; provo solo ammirazione per la tua erudizione) di radici ebraiche di qua e di là per scopi, nel migliore dei casi, di moda, nel peggiore di propaganda e contropropaganda;

          dall’altro, il notare che esiste tutt’ora una specie di “guerra fredda” tra mondo ispano-cattolico e mondo anglosassone-protestante, che gioca anche sulla pelle di popoli diversi
          (gli ebrei, ma anche i latinoamericani).

          Ciao!!

        • PinoMamet scrive:

          Errata corrige:
          i nativi americani.

    • Peucezio scrive:

      Ciao, Mirkhond!
      Appena tornato a Milano. Tu come va?
      Questa delle origini sefardite di Franco è la prima volta che la sento. Dimmi qualcosa di più: è molto interessante!

      • mirkhond scrive:

        Ti sei lasciato alle spalle quest’insopportabile calura barese.
        Meno male che su da voi piove!
        Riguardo alle origini sefardite del Caudillo, leggiti, Jean Dumont, La regina diffamata, editore Sei.
        Il libro narra la storia della regina Isabella di Castiglia, e a pp.98-99, parla di Franco come uno dei paradossi della storia spagnola, in quanto “spagnolo molto tradizionalista” che “aveva una doppia linea di discendenza conversa, paterna e materna: si chiamava Francisco Franco Bahamonde, due nomi di famiglie CONVERSE”, di cui “l’Istituto della Razza delle SS aveva denunciato a Hitler le origini EBRAICHE di Franco, un fatto notato, in ben poco amabile maniera, anche dall’ambasciatore britannico Samuel Hoare, che lo chiamava UFFICIALETTO EBREO”.
        ciao
        ps le virgolette delineano le citazioni del testo alle pagine suddette.

        • PinoMamet scrive:

          ” Meno male che su da voi piove!”
          ??
          Ma quando mai!!

        • mirkhond scrive:

          Per Pino Mamet

          Mah, le previsioni al telegiornale, fanno vedere il Nord coperto dalle piogge, ma evidentemente a sud del Po la situazione è differente.
          Comunque qua il caldo è davvero insopportabile.
          Sono costretto a tenere le tapparelle abbassate per gran parte della giornate, e ho pure i muratori nel palazzo.
          Forse a Bobbio e sull’Appennino si godrà un pò più di frescura!
          ciao

        • Peucezio scrive:

          A Milano si sta bene, non fa troppo caldo.

  19. Miguel Martinez scrive:

    Sul maltese….

    una lingua davvero particolare.

    Innanzitutto, non è una lingua diversa dall’arabo, come il tedesco è diverso dall’inglese.

    E’ un normale dialetto arabo moderno.

    Ascoltando non saprei, ma leggendolo, non pone problemi a chi abbia una conoscenza di base del libanese o dell’egiziano parlato: non so quasi nulla delle parlate maghrebine, per cui non sono in grado di dire nulla.

    Su questa normale base araba moderna, si è innestato un vocabolario che è costituito, forse per la maggior parte, da parole siciliane (non italiane, proprio siciliane).

  20. mirkhond scrive:

    Quando anni fa, a Reggio Calabria, in treno, vidi quei maltesi di cui ho parlato, ascoltandoli, sentivo una parlata araba infarcita di termini siciliani e inglesi, ma non italiani.
    Tra l’altro ebbero difficoltà a farsi capire dalla controllora dei biglietti, e cercarono di parlarle in inglese, alchè lei chiese che parlassero in italiano, questo almeno ricordo.

  21. la timida scrive:

    Mi permetto di dubitare della storia.

    Un mafioso non direbbe mai e poi mai “hanno paura di me”, questa è una visione che abbiamo noi che la mafia la conosciamo dai film.
    Un mafioso userebbe espressioni quali “hanno rispetto” oppure “mi vogliono tutti bene”.

  22. la timida scrive:

    Mi permetto di dubitare seriamente della storia.

    Un mafioso non direbbe mai e poi mai “hanno paura di me”, questa è una visione che abbiamo noi che la mafia la conosciamo dai film.
    Un mafioso userebbe espressioni quali “hanno rispetto” oppure “mi vogliono tutti bene”.

    • Ritvan scrive:

      Scusa, “la timida”, ma quella del mafioso che deve dire sempre e comunque “hanno rispetto&mi vogliono bene” e non avere mai un lampo di sincerità per dire “hanno paura di me” non sarà per caso anch’essa “una visione che abbiamo noi che la mafia la conosciamo dai film”?:-)

  23. jam... scrive:

    …ma la “riconquista” dei Normanni non fu come la “reconquista” spagnola finita nel 1492 con Granada. In più Normanni si comportarono come se ideologicamente, culturalmente, artisticamente avessero loro stessi una sorta di sudditanza verso i saraceni.
    Gli arabi che a malincuore dovettero partire e ai quali non fu più possibile sopportare l’azzuro del cielo, talmente erano catturati da quello siciliano, guardavano il Mantello Imperiale di RuggeroII x far scivolare gli occhi e lo sguardo sulle cufiche lettere arabe che lo contornavano e risalire al rosso della seta come arsura del deserto che dopo averla vissuta ti concede l’oasi della dorata palma centrale a sette rami. Ed i leoni ed i cammelli e non sapere più se stavano ammirando il mantello di un Re Cristiano, o piuttosto quello del più grande condottiero arabo!
    Anno 528 dell’egira; la seta del mantello ed i fili dei ricami sono un’incenso che ristora molte terre… ( con un nonno cosi’, come avrebbe FedericoII essere diverso da quello che é stato?)
    ciao

  24. mirkhond scrive:

    Normanni e Svevi che in due secoli fecero della Sicilia una terra a stragrande maggioranza latinofona e cattolica, portandola ad essere la frontiera meridionale del Frangistan. Alla morte di Federico II (1250), in Sicilia non vi erano praticamente più musulmani, tranne i convertiti al Cattolicesimo e i loro avi già cristianizzati e latinizzati dai “tolleranti” ed esotici Altavilla.
    ciao

  25. jam... scrive:

    …e se Corto Maltese non fosse altro che un Cavaliere Templare resuscitato qualche secolo dopo e che gira alla ricerca di Bocca Dorata e del Sacro Graal?
    ciao

  26. jam... scrive:

    …si, non c’erano più musulmani, ma ne restava la cultura!
    ciao

    • mirkhond scrive:

      Se è per questo, anche in Spagna, con l’Alhambra, l’Alcazar, l’arte Mudejar e Mozaraba, una gran quantità di termini arabo-islamici nel Castigliano, nomi di località, ecc.
      ciao

    • La stessa regina Isabella la Cattolica, quella che conquistò Granada e provvide all’eliminazione dei mori dalla Castiglia, si fece decorare il proprio palazzo a Siviglia in stile mudejar, sulla scia della tradizione.

  27. Moi scrive:

    Va be’, ma il Cattolicesimo odierno post-Concilare ha una straordinaria capacità _ per controproducente smania di “integrarsi”_ autolesionista di ridicolizzarsi da solo impensabile nell’ Islam :

    Non lo … credete 🙂 ?

    http://www.youtube.com/watch?v=VQDIPOqyAxw

    “Sao como se fao una preghierinha ? Con una candelinha e un poco d’ incensao !”
    “Un ciao al Cardinao [Tettamanzi] che ci è venuto a salutare qui in piazzao [Duomo]” … unici due riferimenti alla ” Fede “.

    2008 … e manca ancora la versione di quest’ anno !

  28. mirkhond scrive:

    Vedremo col Cardinal Scola, se la farsa continua…
    ciao

    • PinoMamet scrive:

      Non sono addentro le cose di Chiesa e mi è sfuggito il motivo della sostituzione, chi ne sa qualcosa di più?

      • Francesco scrive:

        sopraggiunti limiti di età.

        quello che conta, però, è la lettura politica: per la sinistra di Repubblica e di Martini, molto diffusa a Milano, Tettamanzi era diventato il garante dell’unica vera fede, quella che ha sostituito Gesù Cristo e la Chiesa con un non meglio precisato “spirito del concilio vaticano 2”.

        non essendo Scola uomo di quella parrocchia, il fuoco di sbarramento preventivo e le bordate ex post sono state di violenza inaudita

        il bello è che neppre Tettamanzi lo è ma questo non conta.

        ciao

        • Moi scrive:

          Cioè, Tettamanzi non sarebbe un Cattolico … “Adulto” ?!

          ____

          Padre Livio, autentico “Fossile Vivente” nel Cattolicesimo odierno, dice polemicamente “Cattolico Adulterato” [sic]

        • Peucezio scrive:

          Infatti più che nel Vaticano II, che probabilmente è troppo moderato per lui, Tettamanzi crede nel materialismo dialettico.

        • daouda scrive:

          Giusto per ricordarsi che Destra e sinistra esistono ed eccome…

    • Moi scrive:

      Stando a un articolo che ho trovato, Scola per il primo anno almeno NON cambierà la “Squadra” [sic, nel senso di “Team” 😉 ] di Tettamanzi … perciò Pasquale 2011 dovrebbe esserci … e ora chiedo, ma in che occasione liturgica si esibisce in Piazzao 🙂 Duomo Pasquale ? … Live non l’ ho mai visto !

    • Queste, al contrario, saranno le cose che sopravviveranno con Scola, a sparire saranno i vari don Giorgio De Capitani e le ultime ridotte non cielline.
      Il video postato, comunque, è di due animatori per bambini, quindi nulla che c’entri con la religione. Sono queste iniziative “laiche” quelle che ancora fanno rimanere qualche ragazzino in parrocchia, essendo impossibile in Italia importare i modelli dell’intrattenimento religioso americano (vedi Jesus Camp). Tolti i vari grest e gruppi giovanili, la Chiesa cattolica è morta, nel senso che le resterà solo qualche frangia legata ai movimenti ecclesiali (destinata alla lunga a scomparire, però) e qualche tradizionalista o sedevacantista che fa vanto del proprio non essere in comunione con la Chiesa.
      E il resto della società sarà ottimo terreno di coltura per i maghi (che avanzano quando i preti si ritirano, è la regola) e per le varie sette evangeliche (ora in rapida crescita).
      La cosa triste, però, è che il cattolico medio (parlo di quel 30%-max. 40% di italiani praticanti) non si chiede “come sopravviveremo adattandoci al mondo che cambia?”, ma piuttosto “come facciamo a riportare indietro le lancette della Storia e tornare al buon tempo antico?”. Ma come cambi una società che già per il 70% non ti vuole seguire? Come fa una minoranza in declino a cambiare la stragrande maggioranza di non religiosi?
      Poi ci sono quelli che non credono, ma che vorrebbero tornare “alla Chiesa di un tempo” (immagino non a quella che bruciava al rogo i non credenti! 😀 ), ovvero avere a disposizione un parco a tema diffuso sul territorio in cui qualche migliaio di religiosi sempre più vecchi e sempre più soli celebrano pompose liturgie in una lingua morta e sepolta, dove il gregoriano e l’oro distolgono l’attenzione dalla platea composta da curiosi e turisti che assistono allo spettacolo, senza fede e senza capirci nulla, ma ammirando questo mondo suggestivo. Poi, finiti i preti, si farà come al Colosseo coi centurioni: qualche figurante fa la pantomima della messa e ti permette di scattare una fotografia con lui in talare o rivestito dei paramenti.
      Malatempora currunt. E sempre più correranno se, invece di guardare al futuro, i cattolici continueranno a guardare nostalgici un passato che, proprio perché passato, non tornerà più. Abbiamo tirato a campare per 2000 anni adattandoci e in osmosi col mondo, ma non lo abbiamo ancora capito.

      • Moi scrive:

        Va be’, ma Rabbi Yeshua mica disse “Lasciate che i bambini vadano in piazza Duomo da Pasquale !” 😉 🙂

      • Moi scrive:

        Più che “bambini” molti _ anche di altri video_ mi sembrano “adolescenti” … soltanto dei musulmani o degli ascoltatori di RadioMaria possono dire ancora nel 2011 “bambini di 16 anni !” …

        • L’iniziativa sapeva molto di quei gruppi estivi per bambini. I più cresciutelli credo fossero animatori, perché quella categoria si recluta più che altro tra gli adolescenti, mentre solo i “vertici” sono adulti.

      • mirkhond scrive:

        Secondo te in questo sconfortante vuoto religioso che aumenta, l’Islam potrebbe avere un ruolo nel colmare tale vuoto, o il troppo “talebanismo” spaventa così tanto un società sempre più irreligiosa?
        E una società sempre più irreligiosa che possibiltà ha di sopravvivere, di fronte alle sfide della vita e alle incognite del futuro? Affidandosi solo ai maghi imbroglioni e pataccari?
        Certo è che di fronte a personaggi come Socci o l’ultimo Messori, non è che ti senti attratto dalla attuale realtà cattolica…
        ciao

        • mirkhond scrive:

          La domanda era rivolta a Mauricius.

        • Moi scrive:

          Di Socci cosa non ti piace ?

          … E di Messori ? … Il fatto che ha dichiarato in un’ intervista abbastanza recente che i “terroni” 🙂 erano più difficili da integrare dei “beduini islamici” 🙂 , suppongo !

        • mirkhond scrive:

          Ti rispondo prima su Messori.

          Sì, negli ultimi anni, ha sviluppato un crescente “antiterronismo”, che, da lui proprio non me l’aspettavo.
          Ma il punto non è solo questo. Ricordo un suo squallido articolo sulla presunta omosessualità di Don Gelmini dell’ottobre 2007, in cui riteneva che un prete che ha salvato 300000 giovani dalla droga, può anche permettersi atteggiamenti gay, mentre qualche anno prima, ribadiva il secolare luogo comune franco sulla diffusa omosessualità tra i musulmani, soprattutto quelli magrebini, affermando che i franchi gay, andavano nel Maghreb per farsi inculare dagli Arabi.
          Insomma, due pesi e due misure…
          Per non parlare del suo crescente elogio dei soldi come valori cristiani, in quanto Gesù sarebbe stato figlio putativo di un ricco imprenditore e aveva ricche vesti, oltre a frequentare ricche amicizie come gli sposi di Cana, e i fratelli Marta, Maria e Lazzaro….
          Che se Gesù fosse vissuto oggi, sarebbe un fighetto in abiti firmati e altre schifezze, che hanno distrutto la stima che avevo per l’autore di Ipotesi su Gesù, Scommessa sulla Morte, e altri capolavori, scritti quando era ancora un “povero” cronista….
          I soldi gli hanno dato alla testa…

        • PinoMamet scrive:

          Mamma mia,
          questa idiozia di “Gesù ricco” è una roba che (almeno in Italia) ha iniziato a circolare, che io sappia, a inizio anni Novanta
          (Miguel ha spiegato diffusamente e molto bene il perché la cosa abbia un senso nell’ottica americana-protestante, nella quale probabilmente c’è da molto prima)
          quando si cominciava a sentire “eh, ma Giuseppe non era mica un falegname, eh no, era era una specie di architetto” (idea che è fondata su molto poco, ma che ci potrebbe anche stare); “la famiglia di Gesù era ricca perchè discendenti di Davide” (che invece è un’idiozia completa, su tutti i fronti), e altre amenità del genere, tipo “Gesù era ricco perché sapeva leggere la Bibbia” (che significa ignorare complertamente l’Ebraismo);

          ma che uno come Messori, di cui presumevo una discreta conoscenza del mondo antico- anche materiale- scivolasse sulla minchiata ammericana delle “vesti in un pezzo unico tirate a sorte perché di design”, non me lo aspettavo proprio.

          Mi sarebbe piaciuto, da lui, sentire parlare casomai dell’himation, del tribon dei filosofi greci e del tallit ebraico, tutte vesti “in un pezzo unico” che forse, nell’antichità, erano anche difficilmente distinguibili una dall’altra, e che erano casomai simbolo l’uno (il tribon) di vita semplice e povera, l’altro (il tallit o tallet che dir si voglia) di preghiera e osservanza religiosa.

          Ciao!!

        • Francesco scrive:

          “ha salvato 300.000 giovani dalla droga” mi pare una sparata inverosimile.

          e poi, ai tossici vecchi non ci si pensa mai? anche loro stanno male!

        • Daouda scrive:

          Ma ci fai o ci sei?

          Scrivo così proprio perché indifferente, e nun scassà co le manfrine isteriche…

        • daouda scrive:

          x Pino : Gesù non era né ricco né povero.

          Mirkhond se vuoi diventare islamico devi essere ben motivato, l’equivalente motivazione che dovresti avere per essere veramente cristiano.
          Mi chiedo però se tu sia battezzato…

      • @Mirkhond
        Io mi sento più confortato nella fede leggendo Epicuro che leggendo Socci o Messori o, qualche volta, anche il prete la domenica…

        L’Islam non mi pare che stia sfondando tra gli italiani: le conversioni sono molto poche e non vedo come una religione più lontana del cattolicesimo dalla cultura dominante possa fare presa. Tra gli immigrati, naturalmente, è un altro discorso: loro arrivano e si portano la propria cultura, generalmente più “religiosa”.
        Nel “mercato” delle religioni, l’Occidente non è esattamente il “target” dell’islam e sta cessando di esserlo del cattolicesimo. Il primo ha il problema del testo sacro (che è lungo, scritto in una forma non molto abbordabile per noi ed è estremamente vincolante), il secondo ha il problema della gerarchizzazione (noi vogliamo sentirci dire “sei totalmente libero”, non doverci ricavare lo spazio di libertà), entrambi richiedono la costanza nell’impegno religioso assunto (si segue la religione una volta per tutte, senza vai e vieni), pretendono dei comportamenti e delle opinioni comunque conformi ad uno standard minimo (pur con tutte le flessibilità del caso) e danno rilevanza all’opinione del gruppo più che all’idea del singolo.
        Sono tutte debolezze in un mondo similscientista, dove tutti dobbiamo dirci razionali e materialisti e ostentare una forma degenere di agnosticismo (“non credo in Dio perché non è sicentifico”), salvo poi, a piacere e per conto nostro, credere a qualcosa di trascendente non perché la reputiamo reale, ma perché “mi piace pensare così”, “mi sento di pensare così” ed altri abusi di prime persone singolari.
        La religione, quindi, deve essere precaria (come il lavoro: oggi ce l’hai, domani chissà), flessibile (muta a seconda di come mi sveglio oggi), individuale (dobbiamo essere liberi, cioè vivere ciascuno nel proprio loculo intrattenendo con chi ci circonda solo relazioni fondate sull’autonomia contrattuale), vaga (fa il paio con la flessibilità), funzionale (meglio se autoconsolatoria e autoassolutoria) e, soprattutto, deve confermare tutte le opinioni in voga, le mode e gli ideali, mettendo insieme Gandhi e il Pelìde Achille, San Francesco e il magnate di successo, Gesù e Einstein e il diavolo e l’acqua santa.
        Poi, in questi paletti, va bene tutto: posso essere neopagano senza capire un tubo di cultura delle popolazioni arcaiche, wikkano e pensare che davvero i Puritani del New England bruciassero le streghe perché padrone di una conoscenza superiore, seguace di un qualche culto orientale, in attesa di diventare una tartaruga ninja o di fare la conoscenza di qualche divino avatar indù, o, magari, seguire Wanna Marchi e il suo mago da giardino per vincere alla lotteria.
        La maggioranza, però, credo che propenda per una vaga irreligiosità mista a sincretismo: non ci si pone il problema del sacro, salvo coltivare una qualche stima per le figure religiose il cui nome ci è arrivato all’orecchio e rivolgersi alla prima che capita mentre si bestemmia.
        Quando penso al futuro penso a questo e, come al solito, spero di sbagliarmi.

        • mirkhond scrive:

          Si penso anch’io che l’Occidente vaghi nella notte dello smarrimento esistenziale….
          Io stesso, che grazie al primo Messori, quello non attaccato ai soldi, avevo o credevo di aver trovato la risposta al senso della vita, oggi mi ritrovo in una terra di nessuno, mi sento un alieno, uno straniero nella mia stessa patria, tanto enorme sento l’incomunicabilità con la realtà che mi circonda.
          Una settimana fa, ho conosciuto di persona Peucezio (che approfitto per salutare, se ci sta leggendo).
          Lui, barese come me, ma milanese da una vita, mi ha detto che da lui a Milano, i rapporti umani sono molto più difficili, e c’è più solitudine e incomunicabilità, rispetto a Bari.
          Al che gli ho risposto che la solitudine e l’incomunicabilità sono presenti anche qui, sebbene in modo ancora minore, ed io ne sono un esempio.
          Bari non è Milano, certo, ma spesso mi sento come il ragazzo di campagna del famoso film di Pozzetto, con la differenza che non c’è un Borgo Tre Case, frazione di Borgo Dieci Case a cui tornare dopo la delusione di una metropoli insopportabile, e di donne come la Mariarosa non ce ne sono più, sono tutte come Angela Corsi ormai…
          ciao

        • PinoMamet scrive:

          Mi permetto solo di aggiungere che ho particolarmente apprezzato il riferimento al Ragazzo di Campagna di Pozzetto;
          tra l’altro la maggior parte dei suoi film, fossero stati girati in America con attore americano (cioè “internazionale”), mezzi e fotografia americani ecc. ecc., sarebbero stati onestissimi film internazionali, appunto, magari di successo.

          Non che non apprezzi i film italiani (quelli belli), tutto il contrario, anzi, ci sono cresciuto; però Pozzetto lo trovo poco italiano come temi.
          Fine parentesi, scusa 🙂

        • mirkhond scrive:

          Per Pino Mamet

          In che senso lo trovi poco italiano?
          Secondo me Pozzetto affronta, con l’ironia amara che lo contraddistingue, le tematiche esistenziali dell’uomo moderno, dell’uomo a contatto con la grande metropoli cosmopolita e sradicante, dove l’uomo è un ingranaggio di un sistema tecnologico dove bisogna sempre correre per affermarsi, per emergere, pena la sconfitta, come proprio nel Ragazzo di Campagna, gli dice Angela Corsi, la ragazza milanese di cui si è innamorato, ragazza che corre in macchina, nel lavoro e nella vita, senza fermarsi mai a riflettere….
          Alla fine Artemio, scioccato e distrutto da questa realtà dinamica che non riesce a raggiungere e da cui è schiacciato, dopo un tentato suicidio, torna al Borgo Tre Case dalla brava ragazza che lo ha aspettato perchè lo ha sempre amato, per tornare ad una vita faticosa, ma più umana.
          Il problema è che i cittadini dell’occidente globale e dinamico, del capitalismo liquido, cittadini che nel loro ambiente stanno male, come Artemio a Milano e Heidi a Francoforte, non hanno più un Borgo Tre Case o una Rezia/Grigioni a cui tornare, non hanno più un Mosè che li riabitui all’arcaica legge del Sinai.
          Naturalmente parlo per quelli che nella città moderna ci stanno male, non per chi ci si trova benissimo….
          ciao

        • mirkhond scrive:

          Del resto la tematica del provinciale buono e ingenuo, sballottolato come agnello tra i lupi, nella metropoli moderna, è un tema presente nella filmografia pozzettiana. Penso a Sono Fotogenico di Dino Risi, satira amara sulle insidie del mondo del cinema, e in cui i momenti più belli, più puri, sono quelli che il protagonista passa nella natia Laveno con la famiglia
          (Bellissima la scena in cui il protagonista ricorda il nonno defunto, che aveva fatto vedere le nudità della cameriera addormentata, al nipotino).
          Oppure quando Pozzetto, giunto a Los Angeles per inseguire i suoi sogni cinematografici, all’autista del produttore a cui si era rivolto, e che lo accompagna per la metropoli, risponde : molto meglio Laveno!
          ciao

        • Moi scrive:

          Almeno un flim di Pozzetto sarebbe stato “unremakable” all’ estero, specie in USA perché troppo legato a una realà tutta italiana :

          http://www.youtube.com/watch?v=jlk0I4ox2Mo

          (scena stramitica e sempre attuale, chiunque abbia un minimo senso di giustizia non può non apprezzarla !)

          “La Patata Bollente”

        • PinoMamet scrive:

          ” In che senso lo trovi poco italiano?
          Secondo me Pozzetto affronta, con l’ironia amara che lo contraddistingue, le tematiche esistenziali dell’uomo moderno, dell’uomo a contatto con la grande metropoli cosmopolita e sradicante,”

          Lo trovo poco “italiano” proprio per quello che dici tu;
          più che poco italiano, dovrei dire meglio, lo trovo abbastanza internazionale come temi.
          Un giovanotto del Tennessee a Hollywood, anzihé uno di Laveno a Cinecittà, avrebbe scatenato quasi le stesse dinamiche
          (ma, immagino, con un pochino meno realismo… alcune scene di Sono fotogenico dovrebbero proiettarle obbligatoriamente a tutti quelli che vogliono “lavorare ner cinema”) e però sarebbe stato vendibile dappertutto.

          Mentre per capire e ridere di alcune cose di Sordi o Tognazzi, ad esempio, secondo me bisogna proprio essere nati e cresciuti in Italia.

          Mi sembra che alcune prime innocue commediole italiane del dopoguerra tentassero uno scimmiotamento americano, tra l’altro, prima di imboccare la via maestra della commedia all’italiana.

          Adesso, siamo tornati a copiare pedissequamente l’America, senza creatività: colpa delle “scuole di sceneggiatura” dove insegnano la simpatica banalità della struttura in tre atti di Syd Field (una rimasticatura in chiave normativa di Aristotele spacciata per panacea) e ad usare Final Draft, e fine;
          probabile che citino il mio “omonimo” americano, ma sicuramente pochi degli sceneggiatori di film, e nessuno della fiction ha idea di come scriva i dialoghi
          (lo scimmiottamento si limita a scopiazzare presunte “espressioni da strda”, usate a cazzo; la solita cosa del dito e della luna, insomma).

          Meglio era quando gli italiani seguivano la loro indole, e imitavano se stessi.

          Ciao!!

        • Marcello Teofilatto scrive:

          E’ interessante la parentesi aperta da Pino Mamet sul carattere “poco italiano” di Pozzetto. Non è infrequente che diventino simboli di un Paese, o di una cultura, persone che in realtà non ne esprimono ciò che è più tipico o frequente. Goethe, secondo Nietzsche, era quanto di meno tedesco ci fosse (ma Nietzsche ce l’aveva a morte coi tedeschi). E per fare un esempio più recente, un simbolo cinematografico dell’italianità è il mio omonimo Mastroianni, che pure, nella sua misura e nel modo privo di ipocrisie con cui ha vissuto le sue storie sentimentali, è ben lontano dall’idea convenzionale (e stereotipata) del “maschio italiano”.
          Un saluto da Marcello Teofilatto

        • mirkhond scrive:

          Diciamo che il cinema italiano, trasmette anche il carattere regionale che è tipicamente italiano.
          Sordi ha espresso brillantemente la romanità de Roma, così come Totò la napoletanità.
          Un Mastroianni o un Gassman invece furono molto più eclettici e internazionali. Gassman poteva essere Edipo, il colonnello Filimore, o Beppe Marchetti, riuscendo egregiamente ad essere convincente in ognuno dei ruoli.
          Pozzetto invece, pur essendo poco “italiano”, ha invece un carattere più monotematico nel suo ruolo di provinciale lombardo.
          Ce lo vedremmo un Pozzetto napoletano o romano o barese?
          Per cui, pur affrontando tematiche globalizzanti come il rapporto tra provincia profonda e modernità metropolitana, esprime comunque anche lui una forte connotazione regionale, che appunto è caratteristica tipicamente italiana, a nord come a sud.
          ciao

        • mirkhond scrive:

          Quel senso di spaesamento, di paura di fronte alla metropoli di sradicati cosmopoliti, quel disagio espresso da Pozzetto nei confronti di Milano, l’ho provato anch’io quando arrivai a Milano per la prima volta in treno.
          Quella stazione che fa paura, vedere un gruppo di ragazzi che si drogavano nell’indifferenza generale, quel camminare per strade che non conosci e sentirti una goccia nell’oceano, sentirti perso, sradicato, insomma, sensazioni che mi ricordavano proprio ciò che Pozzetto racconta, seppure con la sua vena comica amara.

      • Francesco scrive:

        Non ho capito bene.
        Stai dicendo che la Chiesa cattolica si estinguerà a breve perchè incapace di mettere in scena spettacoli di successo?
        Nel tuo post di “trasmissione della Fede” non si parla, solo di “adattarsi al mondo” – e perchè mai? il “mondo” è del nemico dai tempi di Cristo, è di fronte al mondo che i cristiani devono dare la loro “”bella testimonianza”. Che lo scopo della Chiesa è portare la Buona Novella, mica intrattenere i bambini-adolescenti/adulti.
        Però di base non capisco il tuo discorso.
        Ciao

        • “Stai dicendo che la Chiesa cattolica si estinguerà a breve perchè incapace di mettere in scena spettacoli di successo?”
          Non mi pare di averlo scritto. Ho lasciato intendere, al contrario, che non c’è nulla di male nel divertirsi in compagnia e che non serve parlare di religione ogni 15 minuti per essere un gruppo di cattolici.

          “il “mondo” è del nemico dai tempi di Cristo”
          Possiamo raccontarci le balle che vogliamo, ma la teologia cattolica è nata grazie al contatto col pensiero greco, fino a poco prima considerato parte integrante del “mondo”.
          Così come “profana” era considerata la filosofia di Tommaso d’Aquino, che subì numerose condanne nel corso del Duecento, ma che poi divenne la teologia ufficiale della Chiesa.
          Fu anche condannata come insidia “del mondo” quell’idea galileiana della Bibbia come libro non scientifico, che adesso è la posizione ufficiale del cattolicesimo e che – grazie a Dio – ci distingue da certi ambienti protestanti.
          Mondana è tutta la morale sessuale cattolica, nata direttamente dal pensiero aristotelico sul concetto di “natura” e mantenuta ancora oggi a spregio della legge di Hume.
          La Chiesa, usando un’immagine medievale, si è sempre presentata come il Cielo disceso sulla Terra: il mondo lo deve affrontare, accoglierne le cose buone (“la Verità è di Dio, da qualunque parte venga”, diceva l’Aquinate) e mutare quelle cattive.

          “è di fronte al mondo che i cristiani devono dare la loro “”bella testimonianza””
          Questo non c’entra niente, ma siccome tiri dentro l’argomento, lo affronto con mio grandissimo dispiacere.
          Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Io non posso ergermi a maestro di morale di nessuno e mi risparmio le prediche. Il problema è che lo spettacolo offerto dalle gerarchie ecclesiastiche è sempre stato abbastanza pietoso. CL, poi, è così immersa nel mondo della finanza e degli affari che è la migliore testimonianza possibile di come si accettino le parti peggiori del mondo e si rifiutino quelle migliori (che, direbbe l’Aquinate, sono sempre di Dio).

          Nel mio post non parlo di “trasmissione della fede” semplicemente perché è un argomento a valle. Gli apostoli predicavano a gente che condivideva la loro cultura e che poteva capirli; i missionari sassoni tra vichinghi e slavi predicavano ad altre persone con cui avevano qualcosa da spartire e che riuscivano a convincere; gli stessi missionari spagnoli in America Latina riuscirono a trovare un linguaggio capace di veicolare il cattolicesimo laggiù.
          Oggi pensare di trasmettere la fede con lo stesso linguaggio di 2000, 1000 o anche solo 100 anni fa significa davvero essere miopi ed aver perso la formidabile capacità di adattamento che ha portato il cattolicesimo dove è arrivato. Significa rifiutarsi di imparare la lezione che noi stessi abbiamo insegnato.
          La “crisi” è il momento delle scelte: chi non sa scegliere, perché ha paura o perché confonde la sostanza (da salvare) dall’accidente (da mutare), è perduto.

        • Francesco scrive:

          Non mi pare che il problema di di linguaggio quanto di contenuti.

          Puoi indorare la pillola come vuoi ma la Signoria di Dio sul mondo e sull’uomo è inaccettabile per la mentalità mondana odierna.

          Il rapporto tra Cristianesimo e mondo è sempre stato dialettico, perchè il secondo tenta di assorbire e normalizzare il primo, che non sempre reagisce a tempo e modo adeguati.

          Per il resto, capisco solo che ti stanno sulle palle “la gerarchia cattolica” e Comunione e Liberazione. Che te posso dì?

          Ciao

        • CL mi “sta sulle palle”, sì. La gerarchia, invece, ho imparato col tempo ad accettarla, più che altro perché è impossibile cambiarla.

  29. Moi scrive:

    http://www.et-et.it/articoli/2006/2006_09.html

    Per i Filoislamici in Odium Occidenti Messori sarà pure un “Crociato”, ma considera l’ Islamizzazione* (nel senso del diffondersi dell’ Islam in Europa) il male minore (!) rispetto al Laicismo Massonico, ed è uno dei principali motivi per cui ha lasciato la rivista apologetica “Il Timone” …

    ____
    * In Italia certa propaganda di Dx dice che la Sx sarebbe “filoislamica” … ora, direi che non lo è in assoluto, ma direi che lo è in relativo … nel senso che capisco “a’ cazzimma”, come dicono a Napoli, di un Cattolico che si vede il vicino dell’ ex PCI anticlericale sostenere il diritto dei musulmani ad avere una moschea; sì insomma : uno come Bersani che parla di “diritto di pregare in un luogo di culto dignitoso per i musulmani “dopo che da ragazzino sognava le chiese dell’ Emilia adibite a granai come in URSS è la concretizzazione profetizzata del Peppone di Guareschi che nel 1946 (!) dice espressamente a Don Camillo che pur di fargli dispetto sarebbe “disposto a farsi maomettano” [sic] .

    • PinoMamet scrive:

      Mmm
      sì e no;
      una delle frasi tramandate dal nonno comunista (nel senso che questa parola poteva avere nell’Italia di prima e dopo la seconda guerra, ricordiamoci) è “chi vuol Dio, se lo preghi”
      (credo nato come risposta a qualche slogan o canzone di partito cattolica, che faceva “noi vogliam Dio”);
      l’odio non era tanto per la religione in sè medesima (per quanto, ovviamente, oppio dei popoli) quanto per i preti e, soprattutto, per i politici democristiani, visti come strumentalizzatori di quello (poco o molto) di buono che c’era nella religione.

      La linea della sinistra attuale, almeno in questo! è erede di quella della sinistra storica: non è che si è fatta maomettana per far dispetto a don Camillo, è che continua a ritenere che, chi vuol Dio, se lo deve poter pregare: per i fatti suoi, in piena libertà, e senza imporlo ad altri.

      Ciao!!

  30. mirkhond scrive:

    Quanto a Socci, sono venuto a conoscenza, quando conduceva la sua trasmissione Excalibur, nel 2002-2003.
    Agli inizi mi piaceva per quel suo andare contro certi aspetti della cultura dominante, per il parlare di tragedie dimenticate come i Montagnardi vietnamiti e della spaventosa guerra nel Sud Sudan, durata a fasi alterne, cinquant’anni (1955-2005), e che avrebbe portato 2000000 di morti, nel tentativo di riprendere la politica del Mahdi nell’800, di islamizzazione-arabizzazione forzata delle terre nere meridionali della valle del Nilo.
    Tragedia dimenticata e rimossa, anche se oggi è sfociata nella nascita del nuovo stato sud sudanese.
    E tuttavia queste denunce, sono state squalificate dal suo aperto appoggio alle politiche guerrafondaie statunitensi e alla negazione della tragedia palestinese, perchè strumentalizzate dai movimenti di sinistra….
    In sostanza Socci, allora come oggi (vedi il suo recente articolo sul Sudan), nel combattere le rimozioni di tragedie non sfruttabili a sinistra, da destra compie la stessa operazione….
    E poi come si fa a vedere negli Usa il baluardo del Cristianesimo? Ma quale Cristianesimo ha in mente questo qui?
    Mentre dall’altra parte se la prende con gli Albanesi musulmani che in Kosovo avrebbero distrutto 300 chiese ortodosse, DIMENTICANDO di spiegare i MOTIVI che hanno portato a queste gesta, OMETTENDO di parlare delle SOFFERENZE inflitte dai cristianissimi Serbi agli Albanesi kosovari, musulmani e non.
    Insomma anche lui, due pesi e due misure….
    Per non parlare del suo recente e davvero cristiano elogio del consumismo….
    Stiamo messi bene, se questi due oggi sono ritenuti i maggiori punti di riferimento del Cattolicesimo italiano…
    ciao

    • Moi scrive:

      Io ricordo che Socci fu ringraziato persino dai Radicali (!) per aver parlato dei Khmer Rossi in Cmabogia e dei loro campi di sterminio … poi ricordo che fu rimosso per aver chiesto “Perché l’ embrione si può sopprimere ma non si può commercializzare ?” lasciando costernata la Melandri … purtroppo Socci però subito dopo si mise a fare la gara a chi urlava più forte con Capezzone rovinando tutto !

    • Ritvan scrive:

      —-Mentre dall’altra parte (Socci-ndr.) se la prende con gli Albanesi musulmani che in Kosovo avrebbero distrutto 300 chiese ortodosse, DIMENTICANDO di spiegare i MOTIVI che hanno portato a queste gesta, OMETTENDO di parlare delle SOFFERENZE inflitte dai cristianissimi Serbi agli Albanesi kosovari, musulmani e non. Insomma anche lui, due pesi e due misure….Mirkhond—-
      Ma quale “dimenticando di spiegare i motivi”, caro Mirkhond! Il buon Socci a suo tempo tuonò sui media che gli albanesi musulmani del Kosovo distruggevano chiese e monasteri IN ODIO A CRISTO (sic!). Altro che omissione, si era in piena FALSIFICAZIONE! Scrissi una mail al suddetto, chiedendogli – nel mio stile sottilmente ironico – se mi poteva spiegare il fatto INOPPUGNABILE che in Kosovo i biekissimi islamici “odiatori di Cristo” (Cristo il quale fra l’altro è messo nel Corano più o meno allo stesso livello di Maometto) non avevano toccato nemmeno con un dito le chiese CATTOLICHE di quel Paese, ovvero, di spiegarmi l’oscuro arcano di quei suddetti biekissimi islamici che “odiavano Cristo” solo ed esclusivamente in versione slavortodossa e lo rispettavano, invece, in quella cattolica, apostolica nonché romana. Bene, come ogni energumeno fanatico che si rispetti:-), il buon Socci non apprezzò l’ironia e invece di chiedermi – come avrebbe fatto una persona in buona fede – di spiegargli io l’arcano, mi fece una filippica in cui in sostanza mi chiedeva di cospargermi il capo di cenere per quelle distruzioni, senza se e senza ma. Al che, lo mandai gentilmente a cagare.

      • mirkhond scrive:

        Al che, lo mandai gentilmente a cagare.

        Hai fatto bene!
        ciao

        • Ritvan scrive:

          Grazie dell’approvazione, caro Mirkhond.
          Ciao

        • PinoMamet scrive:

          Mi unisco all’approvazione mirkhondiana per la risposta di Ritvan a Socci, che ha dimostrato di essere o in malafede, o incapace di accettare critiche, o entrambe le cose
          (buttarla in caciara, come ha fatto Socci in questo caso, è tipico di chi sa di avere torto).

        • Ritvan scrive:

          Grazie anche a te, caro Pino!
          P.S. Come ho scritto a robby, tu hai indovinato in pieno il contenuto della mia risposta finale a Socci che io metaforicamente definii “mandato a cagare”, ovvero che aveva dimostrato di essere in malafede o incapace di accettare critiche (nemmeno IN PRIVATO, ricordo che lo scambio di mail era privato, non pubblico) o entrambe le cose.
          Ciao

      • Francesco scrive:

        cioè, lui ti ha anche risposto e tu lo hai mandato …

        😀

        ciao

        PS per Mirko: anche con tutta la malafede possibile, è impossibile non vedere che gli Stati Uniti sono una nazione religiosa, e segnatamente cristiana (ahimè eretica). Per molti italiani, un problema è che sono un impero cristiano, mentre noi siamo da secoli e secoli una provincia, quindi ci sono incomprensibili non per motivi religiosi – prova a pensare a Bisanzio, mutatis mutandis.

        • mirkhond scrive:

          Mah, per me una società d’isiprazione cristiana è una società che viene incontro alle sofferenze, e se può, aiuta a lenirle. Negli Usa invece prevale una visione aziendale che non ha pietà per chi non ce la fa, per i falliti della vita…
          Come si dice, uno su mille ce la fa….e gli altri 999?
          Almeno ci dessero l’eutanasia così ci leviamo di torno e lasciamo a terra ai più forti e capaci….
          No, non ci riesco proprio a vedere negli Usa una civiltà cristiana, con tutta la buonafede possibile….
          ciao

        • Ritvan scrive:

          Caro Francesco, vabbeh la solidarietà fra vosotros cattolici:-), ma hai letto bene il riassunto della mia breve corrispondenza con Socci? Praticamente è stato lui a mandarmi – assai poco cristianamente, direi – a quel paese, dopo che io gli avevo fatto notare l’incongruenza della sua “spiegazione”: forse sarebbe stato meglio se non mi avesse risposto affatto.

        • PinoMamet scrive:

          “Per molti italiani, un problema è che sono un impero cristiano, mentre noi siamo da secoli e secoli una provincia,”

          No, Francesco, per molti italiani il problema è che sono un impero, stop, e noi una provincia.
          Fossero confuciani o animisti cambierebbe ben poco, da questo di vista.

          Invece il fatto che siano “cristiani” dà a molti altri italiani l’illusione ottica di una vicinanza culturale, che nella realtà è molto meno accentuata
          (fatti salvi gli effetti della colonizzazione culturale da parte loro: non trascurabili)

          ciao!

        • Francesco scrive:

          x Mirkhond: non credi che il tuo sia un giudizio frettoloso e superficiale? per quanto non mi piacciano in molte cose, è sbagliato negare il carattere storicamente cristiano della civiltà statunitense. Infatti lo hanno notato tutti gli osservatori europei passati di lì nei secoli, non credo sia un abbaglio collettivo.

          x Pino. Adesso noi italiani, discendenti dei Romani, abbiamo problemi con gli imperi? mi parrebbe ridicolo. Che poi ci siano strettissimi legami culturali tra noi e loro è evidente ogni giorno di più, man mano che l’Occidente diventa più piccolo e emergono “gli altri”. Imperiali o provinciali, siamo della stessa pasta.

          Saluti

      • roberto scrive:

        “lo mandai gentilmente a cagare”

        bravo,
        ma perché gentilmente? perle per i porci…

        roberto

        • Ritvan scrive:

          Forse non mi sono spiegato bene, caro robby: io non ho scritto a Socci letteralmente “ma va a cagare”, bensì gli ho fatto presente quello che osserva acutamente Pino, ovvero che con la sua irata e poco cristiana filippica nei miei confronti – che non c’entravo nulla con le distruzioni dei monasteri – aveva dimostrato di essere o in malafede, o incapace di accettare critiche, o entrambe le cose…tu chiamala se vuoi “perle ai porci”:-)
          Ciao

        • roberto scrive:

          allora ritiro il bravo e ribadisco “perle ai porci”
          🙂

        • Ritvan scrive:

          x roby
          Amen!:-)

      • Claudio Martini scrive:

        Insomma, prima di dare fuoco ad una chiesa accertatevi che sia ortodossa.
        Ciao ciao
        http://www.lernesto.it/index.aspx?m=77&f=2&IDArticolo=21087

        • Ritvan scrive:

          Kompagno Claudio, la dicitura esatta sarebbe piuttosto “Insomma, prima di dare fuoco ad una chiesa accertatevi che sia SERBA”. Perché vedi, i tuoi kompagnucci di “lernesto” ecc. “si dimenticano” di dire che oltre alle chiese e ai monasteri SERBI, molti albanesi – assetati di vendetta per quello che le loro moschee, le loro case, le loro donne avevano subìto ad opera della feccia di Belgrado protetta dai carrarmati del tuo kompagno Milosevic- si son dati da fare per distruggere ogni manufatto che potesse ricordare il DOMINIO serbo in Kosovo, tipo statue di condottieri serbi ecc. e perfino delle tombe serbe. Inoltre, a quel tempo i dirigenti serbi un giorno sì e l’altro pure andavano in TV a ululare frasi del tipo “Dovunque ci sia una chiesa serba, un monastero serbo, una tomba serba quella è terra serba e non vi rinunceremo mai!”. Un chiaro invito:-) dunque anche agli albanesi privi di motivi vendicativi a far sparire ogni traccia serba dal Kosovo, in modo da prevenire il ritorno della feccia di Belgrado con carrarmati a seguito.

          Hasta la victoria, siempre, compagnero

        • Peucezio scrive:

          In pratica predicavano il genocidio culturale su base etnica e non religiosa. Genocidio deglia autoctoni, s’intende. Se a te piace di più, buon per te.
          Diciamo che Socci ha fatto male ad avere la compiacenza di risponderti invece di mandarti dove tu poi hai mandato lui.
          Ovviamente, per una volta che criticava gli amici degli americani, tu hai criticato lui.

        • Moi scrive:

          @ Peucezio:

          Se è per questo c’ è anche chi sostiene che tutti i guai per i Balcani sono iniziati con la fine degli Imperi Centrali: Russia, Prussia, Ottomano e Austroungarico …

        • Peucezio scrive:

          “Se è per questo c’ è anche chi sostiene che tutti i guai per i Balcani sono iniziati con la fine degli Imperi Centrali: Russia, Prussia, Ottomano e Austroungarico …”

          Ed è difficile dargli torto…

        • Ritvan scrive:

          —In pratica (gli albanesi del Kosovo-ndr.) predicavano il genocidio culturale su base etnica e non religiosa. Peucezio—
          No, in pratica ALCUNI albanesi del Kosovo hanno provato a restituire ai serbi quello che il tuo amichetto Milosevic e i suoi sgherri avevano fatto a loro, alle loro case, alle loro moschee e alle loro donne.

          —-Genocidio deglia autoctoni, s’intende.—
          Ah, beh, se invece fosse stato genocidio degli “ospiti” allora tutto va bene:-). Mio buon Peucezio, vogliamo per una volta mettere al bando l’ipocrisia e dire chiaramente che gli albanesi del Kosovo ci stanno sulle palle perché sono in gran parte musulmani e sono sostenuti dagli amerikani che ti hanno fatto fuori il tuo caro DVX (a proposito, stai tradendo la sua memoria, lui sosteneva gli albanesi del Kosovo!).
          In quanto ai tuoi cari “autoctoni”-e tanto per spiegare per l’ennesima volta al muro:-) come stanno veramente le cose- essi giunsero nei Balcani nel VI-VII secolo d.C., mentre gli albanesi – discendenti diretti degli Illiri- stavano in quelle terre fin dalla preistoria. Inoltre, i più antichi manufatti serbi in Kosovo risalgono al XIII secolo. Scrive la Sacra:-) Wiki:
          http://it.wikipedia.org/wiki/Kosovo#Slavizzazione_.28VI-XIV_secolo.29
          “Nel 1180 circa, il signore serbo Stefano Nemanja prese il controllo della Doclea e di parte del Kosovo. Il suo successore, Stefano Prvovenčani assunse il controllo del resto del Kosovo dal 1216…”
          Minchia, alla faccia dell’ “autoctonia”!!!!

          —–Se a te piace di più, buon per te.——
          Se non s’era capito, ripeto: a me non piace la distruzione di monumenti facenti parte del patrimonio artistico dell’umanità, nonché del patrimonio spirituale dell’intero popolo serbo che non va identificato con Milosevic e i suoi sgherri. Stavo solo tentando di far capire all’invasato baciapile di turno che in quella disgraziata faccenda Cristo non c’entrava un beneamato c..zo.

          —-Diciamo che Socci ha fatto male ad avere la compiacenza di risponderti invece di mandarti dove tu poi hai mandato lui.—
          Giusto, un Glorioso Padrone Di Casa et Famoso Giornalista Kattoliko non dovrebbe abbassarsi a rispondere a un Oscuro Invasore MuSSulmano et Ospite Sgradito Del Belpaese, cribbio!:-)

          —-Ovviamente, per una volta che criticava gli amici degli americani, tu hai criticato lui.—
          Ma lui mica li criticava in quanto “amici degli amerikani”, eh, bensì in quanto “odiatori di Cristo”. E io – ti ripeto, ma tanto a te in testa non entra mai – gli ho fatto presente la stranezza dei biekissimi “odiatori di Cristo” che non toccavano le chiese CATTOLICHE, anzi stavano erigendo a Pristina una grande cattedrale CATTOLICA.

        • Peucezio scrive:

          “No, in pratica ALCUNI albanesi del Kosovo hanno provato a restituire ai serbi quello che il tuo amichetto Milosevic e i suoi sgherri avevano fatto a loro, alle loro case, alle loro moschee e alle loro donne.”

          Come dire che siccome gli inglesi mi stanno sul cazzo perché hanno bombardato l’Italia, io metto una bomba alla cattedrale di Salisbury o al British Museum.

          “Ah, beh, se invece fosse stato genocidio degli “ospiti” allora tutto va bene:-). Mio buon Peucezio, vogliamo per una volta mettere al bando l’ipocrisia e dire chiaramente che gli albanesi del Kosovo ci stanno sulle palle perché sono in gran parte musulmani e sono sostenuti dagli amerikani che ti hanno fatto fuori il tuo caro DVX (a proposito, stai tradendo la sua memoria, lui sosteneva gli albanesi del Kosovo!).”

          E chi l’ha mai negato.
          Quanto a Mussolini (e ancche Hitler, che se solo sentiva la parola “slavo” vedeva rosso), altro contesto storico, geopolitico e tattico. Comunque la rispettava talmente l’Albania che ha pensato bene di invaderla.
          Però c’è anche una questione intrinseca: la Federazione Jugoslava rappresentava lo stato sovrano. Ma soprattutto c’è la questione dell’autoctonia.
          E le tue obiezioni, pure fondate su un dato storico innegabile, sono secondo me non pertinenti : è vero che i Serbi e gli Slavi in genere nei Balcani in origine non c’erano, ma intanto non si può fare archeologismo, altrimenti hanno ragione gli israeliani: le sedi storiche consolidate dei Serbi comprendono il Cossovo.
          Inoltre, dato fondamentale, la slavizzazione dei Balcani è stata più linguistica che etnica, infatti razzialmente Albanesi e Serbi non sono molto diversi, mentre i Serbi sono diversi dai Bulgari, che sono diversi dai Russi, che sono diversi da Polacchi.
          Invece l’albanesizzazione del Cossovo è dovuta a un afflusso di popolazione, non a un’élite che ha diffuso la sua lingua fra gli autoctoni. Questo significa che i balcanici di lingua albanese hanno, in Cossovo, messo in minoranza e scacciato altri balcanici autoctoni, slavizzatisi nel Medioevo.

          “Giusto, un Glorioso Padrone Di Casa et Famoso Giornalista Kattoliko non dovrebbe abbassarsi a rispondere a un Oscuro Invasore MuSSulmano et Ospite Sgradito Del Belpaese, cribbio!:-)”

          Ti sei risposto da solo 🙂

        • Ritvan scrive:

          “No, in pratica ALCUNI albanesi del Kosovo hanno provato a restituire ai serbi quello che il tuo amichetto Milosevic e i suoi sgherri avevano fatto a loro, alle loro case, alle loro moschee e alle loro donne.”
          —-Come dire che siccome gli inglesi mi stanno sul cazzo perché hanno bombardato l’Italia, io metto una bomba alla cattedrale di Salisbury o al British Museum. Peucezio—-
          Beh, se tu lo avessi fatto nel 1944, coi cadaveri dei tuoi cari periti sotto le bombe inglesi ancora caldi non credo che qualcuno avrebbe da ridire…o quanto meno non direbbe la castroneria – vedere alla voce Socci:-) – che lo avevi fatto in odio alla Chiesa Anglicana e alla Scienza:-)

          —–Comunque (Mussolini-ndr.) la rispettava talmente l’Albania che ha pensato bene di invaderla.—
          Ma era per farla parte del Grande Impero, cribbio!:-)

          —-Però c’è anche una questione intrinseca: la Federazione Jugoslava rappresentava lo stato sovrano.—
          La Federazione Jugoslava era da anni morta e sepolta.

          —Ma soprattutto c’è la questione dell’autoctonia.
          E le tue obiezioni, pure fondate su un dato storico innegabile, sono secondo me non pertinenti :—-
          Oh, beh, su questo non avevo il minimo dubbio:-)

          —-è vero che i Serbi e gli Slavi in genere nei Balcani in origine non c’erano, ma intanto non si può fare archeologismo, altrimenti hanno ragione gli israeliani:—
          Non mischiare mele con patate, per favore: gli albanesi in Kosovo ci sono sempre stati, mica sono andati in diaspora per il mondo per duemila anni:-).

          —-le sedi storiche consolidate dei Serbi comprendono il Cossovo.—
          Sì, ma nel XIII secolo, o che tu fai “archeologismo” come il prete della storiella “figliuoli, fate come dico io, non come faccio io!”:-)

          —Inoltre, dato fondamentale, la slavizzazione dei Balcani è stata più linguistica che etnica, infatti razzialmente Albanesi e Serbi non sono molto diversi, mentre i Serbi sono diversi dai Bulgari, che sono diversi dai Russi, che sono diversi da Polacchi.—
          Ah, dici che i tuoi cari serbi, invece di partire con armi, bagagli, famiglie e tutto il cucuzzaro per i Balcani hanno inviato solo una piccola delegazione con la missione di insegnare la lingua serba agli albanesi del posto?:-). Dove le hai lette queste castronerie?!

          —-Invece l’albanesizzazione del Cossovo è dovuta a un afflusso di popolazione, non a un’élite che ha diffuso la sua lingua fra gli autoctoni.—
          No, se leggi dei libri storici seri (ti consiglio Noel Malcolm) ti accorgerai-forse:-) – che “l’albanesizzazione” del Kosovo fu conseguenza dell’abbandono massiccio della regione da parte dei serbi in epoca ottomana. Un po’ come successe ai tuoi amati:-) ebrei in Palestina in epoca romana. Ma giustamente:-) per te i serbi avevano il “diritto di ritorno”, gli ebrei no: chiamala se vuoi coerenza:-)

          —-Questo significa che i balcanici di lingua albanese hanno, in Cossovo, messo in minoranza e scacciato altri balcanici autoctoni, slavizzatisi nel Medioevo.—
          No, nessuno ha scacciato nessuno: come già detto sopra, i tuoi cari fantasmagorici “balcanici autoctoni, slavizzatisi nel Medioevo”, ovvero i serbi, se ne andarono in Austria per “tornare vincitori” sull’Impero Ottomano, seguendo il piffero magico:-) di un vescovo austriaco.

          “Giusto, un Glorioso Padrone Di Casa et Famoso Giornalista Kattoliko non dovrebbe abbassarsi a rispondere a un Oscuro Invasore MuSSulmano et Ospite Sgradito Del Belpaese, cribbio!:-)”
          —-Ti sei risposto da solo—
          Già, perché conosco i miei polli RAZZISTI.

        • Peucezio scrive:

          “non credo che qualcuno avrebbe da ridire”

          E questo qualcuno che non “ridice”, sarebbe un pazzo criminale assassino.

          Sul resto: quanti erano gli albanesi e quanti i serbi in Cossovo nel ‘700 per esempio?
          Tra l’altro, anche nel caso israeliano, non è che si contesta il diritto al ritorno in sé, ma il diritto alla sovranità: in base a quale logica la Serbia (visto che non ami la definizione di Federazione Jugoslava) avrebbe duvuto rinunciare alla sovranità sul Cossovo? Quando mai nella storia è esistito uno stato albanese cossovaro? Su quale precedente storico, giuridico, politico, culturale si fonda?

          Infine: è vero che sono razzista, ma non nel caso degli Albanesi (che mi sono razzialmente indifferenti e comunque razzialmente sono indistinguibili dai Serbi).
          Però, se in generale non stravedo per l’Islam, nel caso di quello relativamente recente, qual è quello balcanico nutro effettivamente una pronunciata ostilità.
          Che non significa che io mi senta di conseguenza ostile nei tuoi confonti, però significa che sono poco disposto a sostenere le ragioni di tale realtà e siccome tu invece le sostieni con veemenza, ti divento ostile sul piano delle idee: io posso andare d’accordo con un comunista in quanto persona, ma se poi si mette continuamente a difendermi il comunismo, alla fine mi diventa un po’ antipatico 🙂

        • Ritvan scrive:

          “non credo che qualcuno avrebbe da ridire”
          —E questo qualcuno che non “ridice”, sarebbe un pazzo criminale assassino.—
          No, il “pazzo criminale assassino” saresti tu che hai messo le bombe alla cattedrale di Salisbury o al British Museum. Il “qualcuno che non ridice” sarebbe solo uno che comprende i REALI motivi del tuo folle gesto, ovvero lo sterminio RECENTE dei tuoi cari ad opera dei bombardieri inglesi. E – come ti ho già detto – quel “qualcuno” non avrebbe la faccia come il culo di accusarti di averlo fatto in odio all’anglicanesimo o alla scienza:-).

          —Sul resto: quanti erano gli albanesi e quanti i serbi in Cossovo nel ’700 per esempio?—
          A che ti serve saperlo? Comunque non esistono dati completi ed affidabili, visto che a quel tempo il Kosovo faceva parte dell’Impero Ottomano, il quale non registrava le popolazioni in base alla nazionalità/etnia, bensì in base alla religione.

          —-Tra l’altro, anche nel caso israeliano, non è che si contesta il diritto al ritorno in sé, ma il diritto alla sovranità:—-
          Bella ipocrisia, visto che in uno Stato non ebraico cor piffero che sarebbe permesso agli ebrei della diaspora di farvi ritorno. E poi, su che basi contesti il diritto degli ebrei alla sovranità?

          —in base a quale logica la Serbia (visto che non ami la definizione di Federazione Jugoslava) avrebbe duvuto rinunciare alla sovranità sul Cossovo?—
          Come ha già detto qui Andrea Di Vita, in base alla semplice logica che ne era risultata INDEGNA.

          —Quando mai nella storia è esistito uno stato albanese cossovaro? Su quale precedente storico, giuridico, politico, culturale si fonda?—
          Oh, beh, se il Kosovo indipendente non ti garba lo possiamo sempre unire all’Albania, eh!:-)

          —Infine: è vero che sono razzista,—
          Evviva la sincerità!:-)

          —–ma non nel caso degli Albanesi (che mi sono razzialmente indifferenti e comunque razzialmente sono indistinguibili dai Serbi).—
          Sì, e altrettanto “razzialmente indistinguibili” da greci, italiani e metà della popolazione europea:-). Parlando seriamente, il termine “razzismo” non si applica solamente a chi discrimina i negri, eh!

          —Però, se in generale non stravedo per l’Islam, nel caso di quello relativamente recente, qual è quello balcanico nutro effettivamente una pronunciata ostilità.—
          Ariviva la sincerità!:-).

          —-Che non significa che io mi senta di conseguenza ostile nei tuoi confonti, —
          Ma com’è umaaaano lei! (voce di Fantozzi:-) )…dai, su, fai ancora un piccolo sforzo ed elimina anche questo residuo d’ipocrisia!

          —però significa che sono poco disposto a sostenere le ragioni di tale realtà e siccome tu invece le sostieni con veemenza, ti divento ostile sul piano delle idee: io posso andare d’accordo con un comunista in quanto persona, ma se poi si mette continuamente a difendermi il comunismo, alla fine mi diventa un po’ antipatico.—
          Eh, già, tu preferiresti un comunista “simpatico” che ti dicesse che in effetti il comunismo fa schifo:-) Perché non te ne fabbrichi uno così per tuo esclusivo uso e consumo?:-)

        • daouda scrive:

          E’ innegabile che , ad ogni modo , la palestina non esista giacché la palestina non è mai esistita se non come Giudea ed è da intendere solo come regione geografica .

          Come un molisano può dirsi abitante del sannio e sannita solo nel senso geografico, uguale è per i palestinesi.

          Stesso discorso è riproponibile in Kosovo.
          D’altronde che fosse in maggioranza serba si sà.Come è ovvio che la palestina fosse in maggioranza islamica ( etnicamente non sò).
          Gli albaesi che lì stavano ne avevano tutto il diritto come ne avevano il diritto gli ebrei che comprarono lì , in palestina, le terre.

        • Ritvan scrive:

          —-Stesso discorso (della Palestina) è riproponibile in Kosovo. Daouda—-
          Mmmmhhhh…nel senso che erano entrambe solo province dell’Impero Ottomano fino all’inizio del XX secolo magari sì. Però, dopo lo status giuridico delle due province differisce: il Kosovo viene conquistato manu militari dalla Serbia, mentre la Palestina diventa una sorta di “protettorato” britannico, su mandato della SDN.

          —D’altronde che (il Kosovo-ndr.) fosse in maggioranza serba si sà.Come è ovvio che la palestina fosse in maggioranza islamica ( etnicamente non sò).—
          Che la Palestina fosse agli inizi del XX secolo in maggioranza islamica e arabofona è ovvio. Invece, che il Kosovo fosse nello stesso periodo in maggioranza serba è un po’ meno ovvio, anche se tu dici che “si sa”:-). Perché vedi, se vai all’indirizzo:
          http://en.wikipedia.org/wiki/Demographics_of_Kosovo
          troverai la seguente descrizione dei risultati del primo censimento della popolazione del Kosovo effettuato nel 1921 dal neonato Regno dei Serbi, Croati e Sloveni (poi trasformato in Yugoslavia), di cui il Kosovo faceva parte:
          Popolazione totale: 439 010 , di cui
          Di lingua albanese: 288 907 (65.8%)
          Di lingua serba/croata: 114 095 (26.0%)

          —-Gli albaesi che lì stavano ne avevano tutto il diritto come ne avevano il diritto gli ebrei che comprarono lì , in palestina, le terre.—
          Su questo non ci piove, grazie. Ma, come detto sopra, con in più il fatto che gli albanesi in Kosovo erano MAGGIORANZA e, pertanto, se si fosse attuato – come si usa oggi perfino nel Sudan:-) un referendum sul futuro della regione il risultato sarebbe stato scontatissimo:-). Come lo sarebbe stato in Palestina, ma non certamente a favore della creazione di uno Stato ebraico:-).

        • Peucezio scrive:

          “No, il “pazzo criminale assassino” saresti tu…”

          L’apologia di un crimine è meno grave, ovviamente, del crimne stesso, ma è comunque grave.

          “E poi, su che basi contesti il diritto degli ebrei alla sovranità?”

          Per il fatto che non è che a chiunque salta in mente di andarsi a installare in un posto dove c’è altra gente da secoli e ha diritto di acquisirne la sovranità.
          Perché sono per il diritto contro l’arbitrio e la legge del più forte (o del più ricco o del più simpatico alla comunità internazionale).

          “Come ha già detto qui Andrea Di Vita, in base alla semplice logica che ne era risultata INDEGNA.”

          Come già contestai a Di Vita, la sovranità non ha una matrice etica, ma di diritto.

          “Oh, beh, se il Kosovo indipendente non ti garba lo possiamo sempre unire all’Albania, eh!:-)”

          Riformuliamo: quando mai c’è stato uno stato albanese comprendente il Cossovo? In un momento storico e grazie a dei personaggi che mi risulta tu non ami troppo.

          “Sì, e altrettanto “razzialmente indistinguibili” da greci, italiani e metà della popolazione europea:-). Parlando seriamente, il termine “razzismo” non si applica solamente a chi discrimina i negri, eh!”

          Leggiti un po’ di antropologia fisica dell’Europa e ne riparliamo.

          “Eh, già, tu preferiresti un comunista “simpatico” che ti dicesse che in effetti il comunismo fa schifo:-) Perché non te ne fabbrichi uno così per tuo esclusivo uso e consumo?:-)”

          Insomma, è già tanto tollerare che i comunisti esistano, potrebbero almeno avere la compiacenza di tacere. Chiedo troppo?

        • Ritvan scrive:

          —-L’apologia di un crimine è meno grave, ovviamente, del crimne stesso, ma è comunque grave. Peucezio—
          Ah, mi accusi addirittura di “apologia di reato”, nientepopodimenoche ai sensi dell’art. 414, comma terzo c.p??!! Beh, visto che, come affermi più giù, tu saresti “per il diritto contro l’arbitrio” (naturalmente solo quando fa comodo a te:-), ma sorvoliamo), beccati ‘sta perla di diritto in merito alla tua delirante accusa (maiuscolato mio-ndr.):
          Da: http://it.wikipedia.org/wiki/Apologia_di_reato
          “Secondo la Suprema Corte (sentenza n. 40552/2009), “l’elemento oggettivo dell’apologia di uno o più reati punibile ai sensi dell’art. 414, comma terzo c.p., non si identifica nella mera manifestazione del pensiero, diretta a criticare la legislazione o la giurisprudenza o a promuovere l’abolizione della norma incriminatrice o A DARE UN GIUDIZIO FAVOREVOLE SUL MOVENTE DELL’AUTORE DELLA CONDOTTA ILLECITA, ma consiste nella rievocazione pubblica di un episodio criminoso diretta e idonea a provocare la violazione delle norme penali, nel senso che l’azione deve avere la concreta capacita’ di provocare l’immediata esecuzione di delitti o, quanto meno, la probabilità che essi vengano commessi in un futuro più o meno prossimo.”.
          E non mi dire che quelli sono giudici komunisti, eh!:-)

          —-“E poi, su che basi contesti il diritto degli ebrei alla sovranità?”
          Per il fatto che non è che a chiunque salta in mente di andarsi a installare in un posto dove c’è altra gente da secoli e ha diritto di acquisirne la sovranità.—
          Beh, l’ONU – che aveva ricevuto la sovranità di quel posto – decise di dividere quella regione in due Stati ugualmente sovrani, uno per gli ebrei e l’altro per la tua cara “altra gente”. O che la sovranità è tale solo quando pare e piace a te? Non ti piace tale sentenza? Beh, puoi appellarti al Padreterno:-).

          —Perché sono per il diritto contro l’arbitrio e la legge del più forte (o del più ricco o del più simpatico alla comunità internazionale).—
          Ma cerrrrrto, come no, infatti tu sei per “il diritto” di Milosevic di mandare la feccia di Belgrado protetta dai carrarmati dell’esercito a uccidere, bruciare, distruggere e stuprare la popolazione albanese del Kosovo e contro “l’arbitrio” della suddetta popolazione che ha la strana:-) pretesa di voler mettere una robusta staccionata fra sé e Belgrado, in modo tale da non dover temere il ripetersi di tali avvenimenti ogniqualvolta alla sullodata feccia di Belgrado e/o a chi la manovra venisse la luna di traverso.

          —“Come ha già detto qui Andrea Di Vita, in base alla semplice logica che ne era risultata INDEGNA.” Come già contestai a Di Vita, la sovranità non ha una matrice etica, ma di diritto.—
          Il diritto senza l’etica diverrebbe semplice arbitrio.

          —“Oh, beh, se il Kosovo indipendente non ti garba lo possiamo sempre unire all’Albania, eh!:-)”
          Riformuliamo: quando mai c’è stato uno stato albanese comprendente il Cossovo? In un momento storico e grazie a dei personaggi che mi risulta tu non ami troppo.—
          Minchia, ma non avevi detto che il diritto avrebbe dovuto prescindere dalle nostre simpatie/antipatie personali?! 🙂

          —“Sì, e altrettanto “razzialmente indistinguibili” da greci, italiani e metà della popolazione europea:-). Parlando seriamente, il termine “razzismo” non si applica solamente a chi discrimina i negri, eh!”
          Leggiti un po’ di antropologia fisica dell’Europa e ne riparliamo.—
          Tipica risposta ad minchiam di chi non sa che cazzo dire.

          —-Insomma, è già tanto tollerare che i comunisti esistano, potrebbero almeno avere la compiacenza di tacere. Chiedo troppo?—
          Sì, chiedi troppo. Per l’esattezza chiedi di fare carta straccia dell’art.21 par.1 della Costituzione Italiana che così recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.”. Vorresti forse – evocando il tuo Luminoso Esempio:-) citato all’inizio – che io ti accusassi di ATTENTATO ALLA COSTITUZIONE?!:-)

        • daouda scrive:

          Per Ritvan:

          a) lo stato palestinese non ha senso

          b) lo stato di israele non è uno stato ebraico , e non ha senso.

          c) i palestinesi , al massimo ed a dì tanto, sono giordani.

          d) ah perché il protettorato non è una conquista senza armi?

          e) il si sà lo devi rapportare ai secoli, non gli anni.
          Fosse per me, caduto l’Impero, spartizione etnica e ciccia, ma ringraziando Dio io scrivo su un computer.

          f) Gli Albanesi maggioranza lo sono diventati ed essere maggioranza è cosa molto relativa, e fare i referendum è sussunzione di sinistra.

          g) i serbi, a differenza degli israeliani ( indipendentemente se ebrei o no) ci sono sempre stati lì e non mi pare che abbiano accettato la dominazione turca con le mani in mano, prima , durante e dopo.

          Voi volete negare le differenze culturali, sub-razziali, ma soprattutto religiose.

          h) il principio è questo: dopo la quarta generazione la terra è di chi ci sta.

  31. mirkhond scrive:

    Sui motivi della rimozione di Socci dalla televisione, credo che abbia influito anche il basso indice di ascolti (5%), oltre naturalmente al tono aggressivo con cui si rivolgeva ai suoi ospiti che non ne condividevano le idee, come hai ricordato.
    ciao

    • Francesco scrive:

      insomma, schiavi dell’audience e felici?

      PS il sottoscritto non guardava Socci per insofferenza al format “trasmissione di politica con conduttore unico”, anche se ricordo l’urlata a alla Melandri come una delle poche giustificazioni all’invenzione della TV 🙂

      • “insomma, schiavi dell’audience e felici?”

        E’ il mercato: lavori se produci, se no stai a casa. Oppure diventiamo tutti lompagni quando ci tolgono la trasmissione che ci piace e che fa concorrenza al monoscopio per ascolti? 😀

      • Francesco scrive:

        allora, se nessuno si filava Socci, chiuderlo non è stato un male (il male è la RAI ma questo è un altro discorso)

        ma questo possiamo dirlo solo noi liberisti, non quelli che predicano e strillano altri modi di gestire le TV e le economie, perchè allora cadono in contraddizione

  32. Miguel Martinez scrive:

    per la timida

    “Mi permetto di dubitare seriamente della storia.”

    A me, l’hanno raccontata così.

  33. mirkhond scrive:

    Il problema di Socci è che, vuol fare apologetica, senza tener conto delle contraddizioni della storia, della vita, di un mondo che non è bianco e nero, e dove i ruoli di oppressori e oppressi, spesso sono intercambiabili a seconda delle situazioni.
    In questo almeno, Messori si dimostra meno sprovveduto, nonostante le sue “scivolate” sulla pederastia ecclesiastica e sulle presunte ricchezze della Sacra Famiglia.
    ciao

    • Moi scrive:

      Sì, ma l’ apologeta peggiore resta Rino Cammilleri ; oddio: involontariamente interessante lo spirito da UAAR con cui attacca l’ Islam per poi rimpiangere un Cristianesimo Siculo scomparso con la sua infanzia nei primi anni ’60 … i cui pregi rimpianti conicidono con tutto quel che vitupera all’ Islam.

      In breve : patriarcato con i genitori che fanno i genitori e i figli che fanno i figli, sinceri sentimenti religiosi, masculi che fanno i masculi e femmeni che fanno li femmeni, vecchi che fanno i vecchi, bambini e giovani che cercano di maturare il prima possibile, rispetto per le tradizioni, il senso dell’ onore, diffidenza per tutto quel che è nuovo e proviene dal Nord Europa o peggio ancora dagli USA ecc …

  34. mirkhond scrive:

    Usa che però, dopo l’11 settembre 2001, Cammilleri con curiosa inversione di tendenza, tipica di un certo catto-tradizionalismo, ha riabilitato come baluardo e difensore del Cristianesimo (?)
    ciao

  35. Moi scrive:

    Di Socci ricordo un libro sulle persecuzioni dei Cristiani odierne in molti “Paesi a Maggioranza Islamica” nonché in Cina … non era male, neanche troppo vittimistico, e molto critico di un’ Unione Europea Massonica che sostanzialmente se ne compiacerebbe.

    Però mi aveva deluso la conclusione che il Cristianesimo è l’unica religione in cui la violenza è sempre in contraddizione con gli insegnamenti …

  36. Moi scrive:

    Fu anche condannata come insidia “del mondo” quell’idea galileiana della Bibbia come libro non scientifico, che adesso è la posizione ufficiale del cattolicesimo e che – grazie a Dio – ci distingue da certi ambienti protestanti.

    Mauricius Tarvisii
    __________________________

    Veramente la UAAR dei protestanti se n’ è sempre fregata … ha iniziato a difendere Darwin a spada tratta solo dopo le prime pubblicazioni di Sermonti, come se il Papa avesse ordinato di bruciare tutti i testi scientifici obbligando tutti a leggere solo la Bibbia (mentre notoriamente i Cattolici non devono proprio leggerne neanche la prefazione della CEI perché tanto per aver salva l’ anima basta e avanza obbedire alle ingerenze politiche del Vaticano !) senza che questo impedisse per tanti anni precedenti di infischiarsene di Harun Yahya.

  37. Moi scrive:

    Dediato a chi ritiene che l’ omofobia in Italia sia solo cattolica, sempre da “La Patata Bollente”:

    http://www.youtube.com/watch?v=UN7jA9bDEOY

  38. mirkhond scrive:

    “Mirkhond: non credi che il tuo sia un giudizio frettoloso e superficiale? per quanto non mi piacciano in molte cose, è sbagliato negare il carattere storicamente cristiano della civiltà statunitense. Infatti lo hanno notato tutti gli osservatori europei passati di lì nei secoli, non credo sia un abbaglio collettivo.”

    Mah, sarò anche superficiale, ma vorrei capire in cosa gli Usa siano cristiani, perchè fino ad oggi non l’ho capito. Se poi Cristianesimo è sinonimo di rampantismo, di grinta capitalistica, di successo TERRENO negli affari e nella vita, nel non avere pietà per gli sconfitti dalla competizione, allora naturalmente sono io che non ho capito nulla…
    ciao

  39. Moi scrive:

    A proposito di religioni, segnalo un’ Importante Vittoria Pastafarianica :

    http://www.youtube.com/watch?v=V0tFgyqii6U

    • Il giudice o l’amministrazione che gli ha concesso quella… ahem… puttanata dovrebbe ripassarsi il concetto giuridico di buona fede…

      • Ritvan scrive:

        Io credo, invece, che i giudici abbiano fatto bene a concedergli la foto con lo scolapasta in testa sulla patente: perché avrebbero dovuto dubitare della buona fede del tizio che dichiarava essere quello di andare in giro con lo scolapasta in testa un obbligo religioso suo, come lo è quello dello hijab per le musulmane e il velo per le suore cattoliche? Però, spero vivamente che la targa della sua auto sia stata debitamente segnalata a tutti i vigili e poliziotti austriaci, così che lo possano fermare ogni santo giorno per verificare se davvero va in giro con lo scolapasta in testa – come richiesto dalla sua “religione” – e in caso contrario accompagnarlo in caserma per accertamenti e rilasciarlo solo il giorno dopo:-).

        • Facilissimo dubitarne, basta vedere la pagina “pastafarianesimo” di Wikipedia 😉
          Anzi, il soggetto ha anche affermato il falso dichiarando la propria appartenenza ad un credo religioso inesistente.

  40. Moi scrive:

    La UAAR esulta :

    http://www.uaar.it/news/2011/07/14/pastafariano-con-scolapasta/

    Arriverà il Pastafarianesimo anche in Italia ? … Infondo l’ ispirazione l’ha presa dalla gastronomia di oltre Villach !

    • PinoMamet scrive:

      La mia prima impressione “a pelle”, è:
      mi sta sul cazzo.

      Non solo è una provocazione inutile; è anche una provocazione inutile portata avanti pervicacemente, e, peggio me sento, una provocazione inutile autolesionista:
      detto in italiano, è un coglione che ha rotto il cazzo per due anni per poter avere una foto da cretino.

      Qualche “amico” del noto “social network” già da tempo, alla voce religione del proprio profilo, aveva scritto “pastafariano”: non ci avevo fatto caso, pensando a un semplice gioco di parole, e invece vedo che si tratta di quella faccenda del “Mostro spaghetti volanti”, che mi sta sulle balle perché è una roba da nerd americani scopiazzata da nerd italiani e rivendicata orgogliosamente da pseudo-alternativi italiani.

      Proprio non è il mio mondo, non so che farci.

      Comunque, ha ragione Mauricius Tarvisii, o forse i giudici austriaci sono stati presi per sfinimento.

      • Moi scrive:

        Mi sembra che Niko Alm sia socio onorario e cofondatore di una specie di UAAR nonché dell’ Associazione Giordano Bruno … in pratica il senso della provocazione pastafariana è il seguente:

        “Un documento d’ identità deve mostrare i lineamenti del volto, i capelli sono necessari sì o no ? Se sì né hijab né nulla se invece no puoi coprirteli con quel che ti pare senza giustificzioni religiose !”

        Idem per la storia del Kasher o dell’ Halal … anché perché almeno a Pasqua la macellazione dell’ agnello” come da Torah”
        (e perciò pure come da Corano) è una tradizione italianissima radicatissima, e ci ritroviamo nel paradosso di dover fare da “Autoctoni” in pseudo-clandestinità esattamente quel che per relativismo culturale abbiamo concesso alla luce del sole agli “Alloctoni” …

        Breve: lo scolapasta sul capo di Herr Alm lo considero il classico “Dito-Che-Indica-La-Luna” …

        • Moi scrive:

          Dalla scritta in sovrimpressione Niko Alm risulta essere “Secolarista” … difatto è un atteggiamento culturale abbastanza diffuso, forse (!) ispirato al Voltaire più laicista ma che è passato dagli USA, quello di considerare le persone religiose come dei “bamba” (per dirla alla mengehina) , mettendo sullo stesso piano a spregio testi sacri e romanzi fantasy, paragonando il credere in Dio al crdere a Babbo Natale o au Elefante Rosa Alato …

          Tuttavia non mancano “cattivi esempi” dall’ alto, tipo Bertrand Russell che paragonò la credenza in Dio a quella di un’ eventuale teiera gigantesca che orbita attorno al sole in mezzo agli altri pianeti, oppure Margherita Hack che definisce chi crede in Dio un “grullo” adulto che è rimasto “piccino” non accettando l’ idea “che una volta che si muore dopo ‘un
          c’ è più nulla” e le religioni organizzate _ Cattolicesimo Primo della Lista_ sono mere “bischerate consolatorie” …

        • Moi scrive:

          Penso che a livello “iconico” il Pastafrianesimo s’ ispiri a certa fantascienza “ingenua” anni ’50 e omaggiata dalla Troma negli ’80 e primi ’90 …

        • PinoMamet scrive:

          Mi va benissimo la fantascienza e l’horror della Troma;
          e molte robe del Pastafarianesimo sono, in effetti, ragionevoli.

          Però, no, non ce la posso fare a non considerare l’austriaco in questione come un pirla.

          Cari amici pastafariani, mi state dicendo che non bisogna essere bigotti e che la religione che si mescola con lo Stato è un gran brutto affare?
          Bene, sono d’accordo.
          Ma, ognuno per conto suo.

          (è la stessa sensazione che provo quando vedo moltissimi antiberlusconiani: sì, sì, avete ragione, tutto quello che vi pare. Ma ognuno per conto suo.)

      • Moi scrive:

        @ PINO

        Più che altro il significato (!) della provocazione in USA o in Austria o in Italia o altrove non può essere il medesimo !

        Va be’ che persino nell’ anticlericalismo odierno c’ è gente che scimmiotta gli Americani, criticando il Vaticano con i metodi e gli argomenti USA contro i WASP …

        http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/5392-a-proposito-del-video-sui-gamberoni-lomosessualita-ed-il-levitico-cattolici-non-fatevi-plagiare-lomosessualita-praticata-e-uno-dei-piu-gravi-peccati-e-abominio-e-contro-natura-e-indecenza

        … basta dire “Magistero della Chiesa” che la costruzione crolla come un castello di carte 🙂

        • Moi scrive:

          Video di riferimento

          http://www.youtube.com/watch?v=yO8BppklcSY

          … la costruzione dell’ Anticlericale nostrano che “vuò ffà l’ Americano” e ignora totalmente l’ esistenza del Magistero della Chiesa intendo, eh !

        • PinoMamet scrive:

          Di Queer as folk ho visto diversi episodi, non è mica male!
          (remake di una serie inglese con lo stesso titolo, mi sa).

          Comunque, sì, hai ragione, anche se mi è capitato di sentire dei preti cattolici altrettanto stronzi e bigotti del pastore del video;
          per quanto, indubbiamente, il loro modo di esprimersi era stilisticamente molto diverso.

          Ciao!! 🙂

        • Moi scrive:

          @ PINO

          Sì, ma il punto è che molti anticlericali nostrani di ultima (!) generazione iperUSAizzati ignorano è che la Bibbia in contesto di Cattolicesimo NON può essere impugnata come se fosse un “Corano Cristiano” ! 🙂 😉

  41. mirkhond scrive:

    Insomma i contraltari “laici” di Pasquale…
    ciao

  42. Claudio Martini scrive:

    Per Ritvan
    a) non sono un compagno.
    b) hai postato esattamente 6 minuti dopo di me. Avevo allegato un articolo di Andrea Martocchio, del Coordinamento Nazionale Jugoslavia. I casi sono due: o sei rapidissimo nella lettura, oppure te ne sei bellamente fregato.
    Vado a dare fuoco a una chiesa ortodossa (pardon, SERBA).

  43. Ritvan scrive:

    —-Per Ritvan
    a) non sono un compagno. Claudio Martini—-
    Oh, beh, se per questo neanche Nichi Vendola lo è più (hai presente la sua ultima esternazione?) e Veltroni ha dichiarato tempo fa addirittura di non esserlo mai stato. Comunque, ne prendo atto, kamerata:-)

    —–b) hai postato esattamente 6 minuti dopo di me. —-
    Ehmmmm…il tuo commento a cui ti riferisci è datato 15/07/2011 at 3:56 pm, mentre la mia replica è datata 15/07/2011 at 4:33 pm. Complimenti vivissimi per la tua “esattezza”!:-)

    —-Avevo allegato un articolo di Andrea Martocchio, del Coordinamento Nazionale Jugoslavia. I casi sono due: o sei rapidissimo nella lettura, oppure te ne sei bellamente fregato.—
    Sì, sono rapidissimo nella lettura, ero davanti al PC quando hai postato e ho letto la monnezza del Coordinamento in meno di 10 minuti, visto anche che si trattava di roba trita e ritrita cucinata a Belgrado che già conoscevo a memoria. Certo che per non essere un kompagno te la bevi bene la roba messa insieme dal sullodato Coordinamento Kompagnesco e pubblicata dall’altrettanto kompagnesco sito del “lernesto”. Volevi forse un mio commento al sullodato cumulo di menzogne kompagnesche? Bene, informa i sullodati kompagni del Koordinamento Jugoslavo che ho trovato una casa rossa in cui i sullodati kompagni si riuniscono periodicamente per mangiare bambini allo spiedo:-) e ho già pagato un deputato guatemalteco perché conduca un’approfondita inchiesta che confermi tale orripilante fattaccio:-)

    —-Vado a dare fuoco a una chiesa ortodossa (pardon, SERBA).—-
    Però, mi raccomando, quando accenderai il cerino devi dichiarare a voce alta “Lo faccio solo ed esclusivamente in odio a Cristo: Allahu akbar!”…altrimenti il buon Socci s’inkazza de brutto, eh!

  44. PinoMamet scrive:

    ” Adesso noi italiani, discendenti dei Romani, abbiamo problemi con gli imperi?”
    Quando non siamo gli imperatori, direi di sì…
    😉

    “Che poi ci siano strettissimi legami culturali tra noi e loro è evidente ogni giorno di più, man mano che l’Occidente diventa più piccolo e emergono “gli altri” ”

    Per carità, Francesco, non voglio mica dire che siamo più simili ai papuasi che agli statunitensi;
    però (a parte il noto restringersi dell’Occidente, che dici tu, anche per effetto di quella colonizzazione culturale, che dico io) non siamo tanto simili agli statunitensi quando ci illudiamo di essere.

    Ciao!! 🙂

    • Francesco scrive:

      1) allora siamo dei bischeri degni di ogni nefandezza ai nostri danni. il giochino ci va bene solo se vinciamo noi, sennò piangiamo e chiamiamo la mamma? che schifo!

      2) l’Occidente si restringe in senso relativo (il resto del mondo cresce e ogni giorno che passa è meno occidentale) e storico (non ci sono più gi occidentali di una volta). tra un poco, la differenza tra noi e gli Usani sarà rilevante come quella tra i romani di Ippona e quelli di Londinium.

      Ciao

      PS noi saremmo molto meglio degli Usani, saremmo.

      • PinoMamet scrive:

        Mmm
        sì, siamo dei bischeri degni di ogni nefandezza; esattamente come gli americani, i francesi, gli inglesi, i tedeschi ecc.
        devo ancora trovare il popolo o la nazione alla quale piaccia perdere, e se la trovassi, non sarei sicuro di volerne far parte 😉

        In parole povere, a parte qualche idealista (di cui istintivamente mi fido poco) e qualche spirito buono (a livello individuale, perlopiù), l’imperialismo e gli Imperi sono sempre esistiti, non è mica un’invenzione USA;

        non è che agli americani gliene faccia un torto, di essere imperialisti, più di quanto lo faccia a tutti gli altri;

        anzi, riconosco che l’imperialismo USA è per molti versi assai migliore persino di quello inglese, che a conti fatti, massacri per massacri, discriminazioni per discriminazioni, è stato forse ancora uno dei più “umani”
        (anzi, no, forse sono stati i francesi o i portoghesi o addirittura- Dio ne scampi!- noi italiani o i nostri antenati Romani, ma gli inglesi hanno sempre la stampa migliore…)

        solo, non vedo perché in particolare iio dovrei fare il tifo per gli USA e identificarmi in maniera particolare con loro.

        Specialmente se la scelta non è tra USA e pincopallino, ma tra USA e Italia, io, con tutto che non sono nazionalista, scelgo gli interessi miei, e non quelli di un tale di Chicago o Philadelphia, ecco.

        Ciao!!

        • I portoghesi il loro impero lo conquistarono in oriente con pirateria selvaggia, saccheggi e massacri, in Brasile con lo schiavismo. Esattamente come gli inglesi, che però in America non hanno lasciato un bel ricordo tra gli indiani 😉
          I francesi, invece, fino all’Ottocento furono quelli ad avanzare più pacificamente (avevano ottimi rapporti con pellerossa e nazioni indù), ma poi capirono che si doveva fare il salto di qualità se si voleva rivaleggiare con Albione.
          Noi italiani abbiamo cominciato a fare l’impero nell’Ottocento e abbiamo finito di farlo col Duce. Se non altro ci siamo levati dalle palle senza fare troppo casino in sede di decolonizzazione.

        • Francesco scrive:

          i Romani, per dirne uno, mica frignavano più di tanto a perdere, al massimo cercavano di capire dove avevano sbagliato. ma non ricordo imprecazioni al Fato cinico e baro per qualche disfatta a opera di Persiani o Germani

          mi pare che avessero ben assimilato le regole del gioco e la sua spietatezza.

          perchè fare il tifo per gli USA? per lo stesso motivo per cui i Galli lo facevano per i Romani, pochi decenni dopo la conquista: perchè siamo parte dell’Impero – e niente al di fuori

          gli “Italiani” del futuro post-impero USA saranno tragicamente diversi da noi e dalla nostra storia, forse come i greci odierni e quelli classici ed ellenistici, forse anche di più

          ciao

        • PinoMamet scrive:

          Mm
          lasciando perdere la questione del frignare (“redde legiones..”) e la credenza nel Fato, io, ripeto, non ho problemi particolari con gli USA, a parte l’assurdità delle casette in legno dove non si riesce assolutamente a dormire.
          Però, ripeto, nel dubbio sto dalla parte mia.

          Sulla differenza tra greci antichi e moderni, credo sia molto sovrastimata soprattutto perché del mondo antico si legge, di solito, molto poco rispetto alla mole di materiale esistente, ma è tutt’un altro argomento.

          Ciao!

        • mirkhond scrive:

          Per Pino Mamet

          In che senso la differenza tra Greci antichi e moderni è sovrastimata?
          Già che ci siamo, ti pongo un quesito che non riesco a risolvere.
          Anni fa, un amico lombardo, in vacanza a Joannina in Epiro, parlando con un papàs ortodosso locale, seppe che, tra i 150000 Molossi, popolazione epirota, deportati in Italia dai Romani, circa 10000 ne vennero insediati a Como, come una specie di soldati-coloni di frontiera contro le popolazioni alpine, allora ancora libere, come i Reti.
          Facendo ricerche, anche in internet, non ho trovato nulla a supporto di ciò che ho citato, ma solo che Como fu oggetto di colonizzazione romana solo nel I secolo a.C., e i coloni erano perlopiù legionari romani e famiglie, e solo 500 Greci, che Giulio Cesare vi avrebbe stanziato, ma provenienti da ogni parte dell’Ellade.
          Insomma di Molossi epiroti, niente di niente.
          Ti risulta, o si tratta di qualche bufala?
          ciao

        • mirkhond scrive:

          I Molossi, ricordiamolo, vennero deportati nel 167 a.C., poichè avevano sostenuto l’ultimo re di Macedonia, Perseo, nella sua disperata ribellione contro Roma (171-168 a.C.).

        • PinoMamet scrive:

          ” In che senso la differenza tra Greci antichi e moderni è sovrastimata?”

          Ti dirò, Mirkhond, non sto parlando di genetica o “razza” o stirpi; alcuni di questi argomenti sono per me misteriosi, altri vanno messi nella prospettiva storica, e considerarli al di fuori di questa li deforma.

          Faccio un ragionamento molto più banale e terra terra.
          I Greci antichi, si sa, godono di ottima stampa.
          Nell’Ottocento persino i razzistissimi inglesi svilupparono una teoria dell’intelligenza delle “razze umane” che vedeva gli inglesi stessi superati solo, di stretta misura, dagli ateniesi antichi
          (lo leggo in un interessante, per quanto non imparziale, volumetto di tal Fergusson sull’Impero britannico).
          Ignoro come gli inglesi dell’Ottocento siano riusciti a incontrare un campione significativo di ateniesi dell’età classica, e come siano riusciti a misurare la loro intelligenza, ma transeat.

          Nello stesso modo, generazioni di filologi tedeschi hanno fatto un lavoro anche ottimo (e tutt’ora indispensabile) sulla letteratura greca, pur immaginandosi i Greci antichi come una specie di biondissimi giganti vikinghi, e somma di ogni virtù e capacità umana.

          Naturalmente abbiamo fatto dei passi avanti da allora, ma qualcosa di questo pregiudizio positivo ed estetizzante sui Greci antichi permane ancora nella coscienza collettiva.
          Da cui le esclamazioni in perfetta buona fede di chi vede che i greci attuali sono un popolo, più o meno come tanti altri, di gente bella e brutta, simpatica o odiosa, intelligente o scema ecc.;
          e che la lingua che parlano, ovviamente, è un pochino cambiata nel corso dei secoli da quella che si insegna al Classico (già ne parlammo).
          “Ma come, non possono essere questi i Greci di Socrate e Platone!”

          Ovvio che i greci, a sentire questo, poi si incazzino. Un po’ come ci incazziamo noialtri quando sentiamo “ma come, gli sconfitti dell’Italietta mussoliniana non possono aver niente a che fare con i vittoriosi di Roma antica!”

          Ora, è ovvio che dietro questa ultima esclamazione c’è solo la profonda ignoranza di cosa fosse Roma antica, cioé un Impero geniale ma anche brutale, raffinato e arruffone, di filosofi e di superstizioni, di cultura giuridica elevatissima e di corruzione diffusa; insomma, un coacervo di contraddizioni, del quale l’Italia moderna è uno degli esiti possibili; e infatti esiste 😉

          Bisognerebbe ricordarsi che anche la Grecia antica (ma in fondo ogni paese) era un coacervo di contraddizioni, peraltro molto simili alle “nostre”, dove non esistevano solo filosofi e atleti o atleti/filosofi, ma anche e soprattutto contadini, pescatori, schiavi, puttane, gente normale insomma; che ha avuto nei secoli le sue vicissitudini, come noi abbiamo avuto le nostre, con migrazioni, guerre, scontri, mescolamenti ecc.

          Per spiegare il “decadimento” (ma io direi semplicemente il cambiamento) da Roma antica all’Italia di adesso, parlare della percentuale di popolazione servile o di invasioni barbariche, da un lato non è necessario, dall’altro non è sufficiente;

          idem per la Grecia, ecco tutto.

          Un ottimo antidoto all’eccessiva idealizzazione della Grecia antica, che esagera la distanza con la Grecia attuale (che essendo tangibile si presta meno alle idealizzazioni) è leggere la letteratura bassa: le iscrizioni popolario le lettere private in cui la lingua demotica dimostra la sua antichità, oppure le commedie e poi i romanzi bizantini dove salta fuori una certa indole greca “orientale” di intrighi e di fantasticherie, ecc. ecc.

          Ciao!!

        • PinoMamet scrive:

          Neppure io sono niente dell’interessante storia sui Molossi di Como (anche se sapevo dei 500 Greci di Cesare, immagino con rispettive famiglie).
          Proverò a fare ricerche: il primo che scopre qualcosa lo comunichi!! 🙂

        • Ritvan scrive:

          —–In che senso la differenza tra Greci antichi e moderni è sovrastimata?Mirkhond—–
          Nel senso che anche i greci moderni amano passeggiare tutto il giorno sotto i portici, chiacchierando del più e del meno:-). A differenza degli antichi, però, non c’hanno più gli schiavetti che lavorino al posto loro, pertanto si accontentano:-) di ricevere pingui stipendi statali per non fa’ ‘n cazzo, nonché sostanziose pensioni assegnate alle figlie nubili (anche abbondantemente maggiorenni) degli impiegati statali defunti. Alla fin fine paga Pantalone, nelle molto onorevoli vesti dell’ Unione Europea…ekekkakkio, vogliamo mica ridurre in miseria chi ci ha regalato democrazia, filosofia&Co?!:-)

          —-Già che ci siamo, ti pongo un quesito che non riesco a risolvere. Anni fa, un amico lombardo, in vacanza a Joannina in Epiro, parlando con un papàs ortodosso locale, seppe che, tra i 150000 Molossi, popolazione epirota, deportati in Italia dai Romani, circa 10000 ne vennero insediati a Como, come una specie di soldati-coloni di frontiera contro le popolazioni alpine, allora ancora libere, come i Reti. Facendo ricerche, anche in internet, non ho trovato nulla a supporto di ciò che ho citato, ma solo che Como fu oggetto di colonizzazione romana solo nel I secolo a.C., e i coloni erano perlopiù legionari romani e famiglie, e solo 500 Greci, che Giulio Cesare vi avrebbe stanziato, ma provenienti da ogni parte dell’Ellade. Insomma di Molossi epiroti, niente di niente.Ti risulta, o si tratta di qualche bufala?—
          Essendo i Molossi degli Illiri, la questione è di mia stretta competenza:-). Intanto chiariamo che TUTTI gli storici concordano sul fatto che i circa 150 000 Molossi catturati dal console romano Lucio Emilio Paolo nel 167 a.C. furono sì deportati a Roma, ma come SCHIAVI, mica come confinati ai tempi del Duce:-) o come mercenari da porre a guardia dei confini. E un’altra considerazione che rende altamente inverosimile la panzana papasesca è che nel 167 a.C. erano ancora i popoli confinanti con Roma a temere fortemente quest’ultima (altro che insidiarne i confini!) e non viceversa, come accadde solo secoli dopo.
          P.S. Un’altra volta che dai credito alle panzane ouzoindotte:-) dei papas ortodossi greci e perdi tempo per verificarle, ti scomunico, eh!:-)

  45. daouda scrive:

    per Mauricius Tarvisii:

    Tecnicamente la dottrina non è né pitagorica, né cabalista, né hinduista, né taoista.
    Scrivere che il cristianesimo sia un prodotto della filosofia greca non ha senso.

    per Mirkhond:

    Credo che Francesco intedesse che gli U.s.a. sono l’unico paese occidentalista che fà esplicito riferimento di Dio.
    Tale esigenza, oggi, è prodotta non solo dal ridicamento protestante ma anche da una forte presenza cattolica.
    Inoltre si deve una buona volta far presente che coloro che si prodigano contro il fantomatico N.W.O. sono principalmente in U.s.a. perché gli U.s.a sono il popolo più conservatore ( ergo anti-progressista ) d’occidente.

    Non fà forse finta Obama di essere cristiano perché sennò perderebbe voti?
    Non si è forse dovuto inflitrare il partito repubblicano con dei trotzkisti per deviarne le redini e farci giungere , tra le politiche monetarie della Federal Reserve e l’imperialismo para-sionistico , alla situazione attuale?

    Inoltre vi prego…gli americani ( bianchi ed anglofoni ) sono un popolo di valore alquanto basso, ma non sono certo quello che vi hanno insegnato.
    Cianciate troppo di antirazzismo quando i primi razzisti siete voi e questo non è simpatico.

    Focalizzarsi poi con tutta questa lena sui torti altrui, pretendendo stupidamente giustizia, è assecondare l’anti-etica vigente ossia : perdere tempo sul controllo degli altri piuttosto che sul miglioramento di sé stessi comporta alimentare la parte degli indignati a discapito della responsabilità.

    E’ sotto gli occhi di tutti.

    ______________________________

    Convertirsi è vietato.
    Ci si può convertire se e solo se il proprio scopo e la propria via non è la sola salvezza.
    Chi non ha questo fine, farà pagare la propria scelta fino alla quarta generazione.

    Assodato ciò, chi si converte all’Islam dovrebbe emigrare in terre islamiche.
    Difatti la maggior parte degli islamici qui presente, a rigore, non dovrebbe esserci dacché vietato in sé a meno di motivi straordinari, che non riguardano di certo le masse.

    Si sappia poi che la comunità islamica sta subendo attacchi molto forti da parte dei fondamentalisti e dei modernisti.
    Qualcuno potrebbe ritrovarsi in una situazione alquanto spiacevole…

    In attessa di espratriare, vivere da veri cristiani o da veri islamici qui in occidente , è più o meno il medesimo dacché un vero cristiano ha vari precetti da rispettare.
    Ugualmente sul vestiario come sull’aspetto fisico, che gli renderebbero la vita molto difficile.
    Un vero cristiano non andrebbe mai in ferie ad agosto dacché le sue ferie le utilizzerebbe per coprire i giorni di festività che cadono durante l’anno civile illegittimo odierno.
    Ugualmente il cristiano, a rigore, NON PUO’denunciare né aprire contenziosi giuridici. Qualora subisse un torto dovrebbero essere gli amici,i parenti o la comunità ad intervenire per lui.
    Un vero cristiano è tenuto a pregare la liturgia delle ore ( che prevede anch’essa prostrazioni od inginocchiamenti ) 3 volte al giorno, a benedire ogni pasto e ringraziare dopo aver mangiato, oltre a tutti vari precetti che sono genericamente noti ed a tutti gli altri che non sono noti.
    Tecnicamente il cristiano è tenuto anche a fare le abluzioni prima di pregare.

    Con ciò voglio far presente che il Paraclito è lo Spirito, ma è anche Mohammed…

    Ancora il cristiano digiuna 3/7 dell’anno ed in questi periodi non può fare sesso ( se sposato ) ecc ecc ecc oltre a tutti vari precetti che sono genericamente noti ed a tutti gli altri che non sono noti.

    QUINDI SE CERCATE UNA SFIDA, RIAPPRIOPRIATEVI DELLA VOSTRA IDENTITA’ ( CHE NON E’ INFERIORE MA DIVERSA ) invece di guardare un’Islam che probabilmente neanche comprendete a pieno e che usate solo come paravento.

    Ad ogni modo, Deo gratias, i tempi sono quel che sono ed il Signore è Buono.

    Saluti.

    • Ritvan scrive:

      —Assodato ciò, chi si converte all’Islam dovrebbe emigrare in terre islamiche. Daouda—
      Ecché so’ ‘ste “terre islamiche??? Ma poi, anche chi si converte chessò, al buddismo dovrebbe per forza emigrare in terre “buddistiche”?? E chi si converte al satanismo, poi, gliele mostri tu sul mappamondo le “terre sataniche” in cui emigrare forzosamente?:-)

      —–Difatti la maggior parte degli islamici qui presente, a rigore, non dovrebbe esserci dacché vietato in sé a meno di motivi straordinari, che non riguardano di certo le masse.—
      Ah, sarebbe “vietato in sé”…minchia, e nessun mullah, ayatollah et similia ha mai lanciato una fatwa:-) contro noialtri musulmani che continuamo a vivere qui in Italia e, più in generale, in Occidente?!

      —-Si sappia poi che la comunità islamica sta subendo attacchi molto forti da parte dei fondamentalisti e dei modernisti. Qualcuno potrebbe ritrovarsi in una situazione alquanto spiacevole…—
      Dei fondamentalisti ne sappiamo bene, purtroppo…però, questi “modernisti” in salsa islamica chi sarebbero, please?

      • Daouda scrive:

        Ogni religione ha il spazio di sviluppo. L’Islam inoltre non ha a caso la circoncisione che ne contrassegna anch’essa l’appartenenza ad Esso.

        Ad ogni modo di satanisti/gnosticisti ce ne sono delle risme più varie ed essi semmai vanno paragonati all’esoterismo.

        Non fà l’idiota, per favore.

        p.s. E’ la tradizione islamica.

      • Ritvan scrive:

        x Daouda
        Idiota ci sarai, stronzo!
        P.S. E si scrive “LO spazio”, non “il spazio”, imbecille semianalfabeta di ritorno!

        • daouda scrive:

          Poi dice che nun fai l’idiota…
          Innazitutto fare l’idiota non è essere idiota. Leggi.

          In secondis non fà la femminella che và a cercare gli errori di battitura.Nun è che me la pijò a famme dì che sono un analfabbeta de ritorno, è vero, però sii più concentrato se proprio vai a parà a ste cose perché non ho tramutato “lo” in “il” ma semmai me sò dimenticato “suo” .

          Per il resto sei in grado di confutare quel che ho scritto? Se sì , te ne ringrazio, se no , ciccia.

        • daouda scrive:

          Comunque mi son sbagliato sul nome che intendevo.
          E’ Nasser

          Egli fu un modernista.
          E ciò sia di monito a tutti i fascio-tradizionalisti poveretti.

        • Ritvan scrive:

          Daouda, la devi smettere di insultare il prossimo, altrimenti gli insulti ti ritornano indietro carichi anche degli interessi e se tali interessi ti sembrano incompatibili col mio essere musulmano, fammi pure causa davanti ad un qadì:-). A questo proposito, “femminella” ci farai o ci sarai, a tua scelta, e spero che tu non dia della “femminella” anche a chi ti fa osservare più giù che “so” (verbo “sapere”) si scrive senza accento sulla “o” e soprattutto non tenti di spacciare pure quello per un “errore di battitura”.
          P.S. I tuoi deliri non possono essere confutati, proprio in quanto deliri, tipo quello che mischia la circoncisione con l’obbligo di dimora nelle “terre dell’islam”.

        • daouda scrive:

          Il problema tuo è che non capisci che io lo faccio appositamente.
          Inizierei a scrivere correttamente , a ristudiare un poco di sintassi che sto ‘n poco sguaiato, se tu convertissi la maggior parte delle michiate che pensi.
          Ma chi sono io per dirti ciò, e chi sei tu?
          Difatti io sono uno “stronzo” e tu una “checcoide” e solo questo rimane caro Ritvan, ma sarebbe curioso interrogarsi sul perché ci si comporta così , da ambo le parti, come sarebbe utile capire se è meglio criticare e provare a confutare i concetti piuttosto che la grammatica.

        • daouda scrive:

          Inoltre:

          come spesso io scrivo correttamente, semplicemente usando un altro registro che anch’esso ha la sua legittimità, ugualmente si esprimono molti concetti che una una loro legittimità nel loro àmbito.

          Come però io non mi sogno di negare che il più delle volte sò analfabbetico e sguaiato, mi aspetterei l’umiltà, da parte vostra, di riconoscere che spesso pensate un sacco di cazzate.

          E’ chiaro che qui il coglione sono io,ci mancherebbe, ma faccio meno schifo di voi.
          Scrivendo come magno e visto che non faccio alcun cammino spirituale interiore, vi faccio la parodia come si deve rispondere con chi non fà altro che usare il razzismo etico, facendomi più razzista di voi.
          E sappi che , in sé, non mi fà piacere.

        • Ritvan scrive:

          —-E’ chiaro che qui il coglione sono io,ci mancherebbe..Daouda—
          Ipse dixit:-)

          —-Difatti io sono uno “stronzo” e tu una “checcoide” e solo questo rimane caro Ritvan….—
          Sulla tua stronzaggine hai dato abbondanti prove. Mi dovresti, invece, spiegare per quale cortocircuito dei tuoi due neuroni ancora sani che tieni in capoccia abbini il correggere gli strafalcioni grammaticali del prossimo con l’uso improprio del buco del culo…a meno che quei due sullodati neuroni sani tu li abbia situati proprio nel tuo buco del culo…allora si spiegherebbe tutto:-)

        • Daouda scrive:

          Vedi che scrivo A e capisci B?
          Da quando una checca deve esse per forza recchione?

          La cosa triste è che non tieni conto del nodo fondamentale ossia del tuo razzismo etico ( ipocrita chiaramente sul piano delle idealità ).

          Per il resto io a scrive così ce continuo , il ché dovrebbe indurti a fare una deduzione che , a quanto pare, te come l’antri nun zete bboni a fà.

          Che famo , ridemo io e voi? E ridemo, che te devo scrive puro denghiù?

        • Ritvan scrive:

          —Vedi che scrivo A e capisci B? Daouda–
          No, sei tu che scrivi a cazzo di cane e capisci idem.

          —Da quando una checca deve esse per forza recchione?—
          Da quando i dizionari lo segnalano così:
          http://dizionari.hoepli.it/Dizionario_Italiano/parola/checca.aspx?Query=checca&idD=1&lettera=C

          checca=s.f. (pl. -che) pop., volg.
          Omosessuale di sesso maschile.

          —-La cosa triste è che non tieni conto del nodo fondamentale ossia del tuo razzismo etico ( ipocrita chiaramente sul piano delle idealità ).—
          Ah, dire a uno di rispettare la logica e l’ortografia quando scrive sarebbe “razzismo etico”??!! Minchia, ma allora l’Accademia della Crusca sarebbe una succursale del Ku Klux Klan!:-)

          —Per il resto io a scrive così ce continuo , il ché dovrebbe indurti a fare una deduzione che , a quanto pare, te come l’antri nun zete bboni a fà.—
          Deduzione: sei de coccio:-)

        • Daouda scrive:

          checcha significa effemminato. Se stai appresso SOLO ai dizionari stamo freschi…

          Apparte che la tua viltà si palesa dagli accostamenti che fai tu : all’accademia della crusca = io : KKK .
          Qunado te de italiano bazzichi quello discorsivo soltanto ed io non sono certo xenofobo.

          Come tu poi riesca a dedurre che io ti impedisca di criticarmi per come scrivo ( cosa che accetto e constato , e che se vuoi posso anche scriverti che è critica che apprezzo ) è per me un mistero, come è un mistero il fatto che io colleghi i concetti alla grammatica. cosa che semmai fai tu per sviare dal merito delle cose che o fai finta di non capire quando ti fà comodo o spesso non capisci proprio.
          Quest’ultimo motivo scatena l’astio nei tuoi confronti, oltre al tuo ridurti a checca.

          saluti

        • Daouda scrive:

          Ah se vuoi ce metto che magari pijo de mira il tuo checchume diggitale perché mi sento impotente e tu mi svergogni.
          Un po’ la coglioneria di chi crede che il mondo vada salvato e non sà come fare.
          Paturnie inutili…

        • Ritvan scrive:

          —checcha significa effemminato. Se stai appresso SOLO ai dizionari stamo freschi…Daouda—
          Ah, perché tu, di norma, per conoscere il significato di una parola consulti le Pagine Gialle?:-)

          —Apparte che–
          Ecco, lupus in fabula, nei dizionari D’ITALIANO non figura alcun “apparte”…scommetto che l’hai ricavato dal menù della tua bettola preferita, in cui magari c’era scritto “li contorni se ordinano apparte”:-)

          —la tua viltà si palesa dagli accostamenti che fai tu : all’accademia della crusca = io : KKK—
          Non c’hai capito ‘na mazza della mia metafora (e usare una metafora con te pare sia come far vedere un film porno ad un eunuco). Pertanto, la tua “viltà” te la infili fra le chiappe…e cerca di godere.

          —Qunado te de italiano bazzichi quello discorsivo soltanto ed io non sono certo xenofobo.—
          Sì, io “bazzico” solo l’italiano “discorsivo” perché sai, a me l’italiano serve appunto per “discorrere”, ovvero per comunicare…pertanto di un italiano che serva eventualmente ad altri scopi, chessò, p.es. a condire l’insalata nelle bettole da te frequentate:-) nun me po’ frega’ de meno!

          —Come tu poi riesca a dedurre che io ti impedisca di criticarmi per come scrivo ( cosa che accetto e constato , e che se vuoi posso anche scriverti che è critica che apprezzo ) è per me un mistero,—-
          Beh, il “mistero” forse – e dico forse – ti si svelerebbe se tu andassi a rileggerti certi commenti precendenti di un certo “Daouda” – oh, sarà di certo solo un tuo omonimo, ci mancherebbe:-) – in cui quel fallocefalo mi dava del “checcoide” per aver io criticato il modo in cui scrive…Dici che per il tuo sullodato omonimo “checcoide” sia un “apprezzamento”?

          —come è un mistero il fatto che io colleghi i concetti alla grammatica.—-
          Beh, se la tua accusa di “razzismo etico” a me rivolta non era riferita alla fustigazione dei tuoi strafalcioni grammaticali bastava che tu indicassi chiaramente (cosa per cui, mi rendo conto, ti occorrerebbe uno sforzo meningeale abnorme:-)) a quali miei “concetti” si applicava tale tuo graziosa valutazione.

          —cosa che semmai fai tu per sviare dal merito delle cose che o fai finta di non capire quando ti fà comodo o spesso non capisci proprio.—
          No, no, io non ti capisco proprio…però mi consola il fatto di essere in questo senso in ottima ed abbondante compagnia di almeno il 99,9% dei commentatori che hanno avuto l’ardire di interloquire con te. E “fa” si scrive senza accento.

          —Quest’ultimo motivo scatena l’astio nei tuoi confronti, oltre al tuo ridurti a checca.—
          Checca ci sarai e ci godrai pure.

          —Ah se vuoi ce metto che magari pijo de mira il tuo checchume diggitale perché mi sento impotente e tu mi svergogni.—
          No, non ti disturbare, un tale eccesso di sincerità da parte tua – esercizio a cui non sei abituato – potrebbe esserti fatale e non vorrei averti sulla coscienza:-). Comunque, se sei impotente prenditi il Viagra, invece di accusare di “checcaggine” il prossimo.

          saluti

        • Ritvan scrive:

          Errata corrige (non si sa mai il buon Daouda, per vendetta:-), potrebbe non credere all’ “errore di battitura”)
          Nel mio commento precedente al posto di “tuo graziosa valutazione” naturalmente va letto “tua graziosa valutazione”.

        • Daouda scrive:

          1)Veramente io bazzico la strada , sia pe i termini che pé trovà quello che me serve.

          Effemminato, dai , che ciài raggione.

          2) lo sti cazzi tiéttelo ner taschino, così t’aricordi ( nel senso che ti rimetti la corda intorno , of course ).

          Oltre che checca sei pure regazzino.
          ( io sò coglione eh, giusto p’aricordallo! Sò equo e preciaiso )
          Approposito quanto cài scommesso? Spero che armeno ce rientri der viaggio che dovrei fà…

          3) Apparte che avresti dovuto scrive ( ed ecco dov’è la viltà…TUA ) : “pertanto la MIA viltà te la infili fra le chiappe…e cerca di godere”,
          ( che poi magari avresti potuto aggiunge supposta ecc per prenne le distanze e rimarcare la mia “invenzione” )
          , non è colpa mia se non tieni presente che per , chessò , commettere adulterio non serve affatto l’atto , basta il pensiero, come anche per essere dei venduti non serve affatto compiere infamità.

          4) De italiani ce ne sò tanti. Il tuo è un italiano plebeo. Io non lo suso perché non voglio usarlo ( anche se, come ho ammesso senza problemi, ho qualche problema nelle proporizioni complesse ) e per comunicare , sempre che io lo voglia , m’abbasta quel che scrivo.

          5) Uno che và a guarda come l’antro scrive , NEL MODO in cui fai te, è checchoide, ed è checchoide soprattutto perché nun và mai a parà nel meretio delle cose , ma devia sempre su ste facezie.

          Se tu te conzoli diccennote: ” si ma nun capisco un cazzo che cazzo vado a trovà ‘n zignificato” io ANALOGAMENTE applico sto raggionamento ” che cazzo me impegno affà a scrive sensato si questi nun je ne freka ‘n cazzo da passa dall’opinione al vero e , alle volte, manco ciàriveno che sò tarati?”

          Quindi sia chiaro. A te come a me nun me ne frega ‘n cazzo. Ma nun me fà passà come ‘r vittimiello;abbi armeno st’accortezza…sii bravo.

          6) razzismo etico riguardo la grammatica? Ma sei scemo?
          Basta che te leggi , te cò Mirkhond e Miguel. Filo-islamici nun se sà perché , poi quell’antro che aleggia colla cultura ( figlia del modernismo ), socialisti, perbenisti , progressisti.
          Tutto torna e più che a concetti, si và proprio sulla tua persona.

          7)La maggioranza è l’insieme degli incompetenti, contento te.

          8) Guarda che godé di un raporto omosessuale mi parrebbe il minimo.
          Te lo sei mai fatto mette un dito ar culo dalla donna tua ad esempio?
          L’omosessualismo è condannato per chiari motivi, che possa piacé è fatto scontato , d’altronde in italia ce sò na manica de zozzoni che ciànno la moje e poi se lo fanno butta ar culo.
          Infatti è una questione de lascivìa, come per ogni rapporto extra-matrimoniale o matrimoniale compiuto in periodi di penitenza in cui è invece vietato, no de razzismo.

          9)Come me faccio a disturbà se lò già fatto, ma sei scemo? Vedi che la sincerità sei te che nun la conosci.
          Te costa addirittura damme raggione/scrive diretto laddove sò io che me “autosvergogno” ( autosvergogno secondo la logica razzista-eticistica tua , che io sò critico contro de me senza probblema , pane al pane vino al vino ). Che livelli!

          10) sò impotente? volemo fà na prova? Per culo tuo faccio no strappo all’astinenza! Daje così vinco du scommesse de fila…

        • Ritvan scrive:

          Daouda, infila la Tua Testa Di Cazzo fra le tue chiappe e sodomizzati da solo. Poi vai a cagare, così restituisci a Madre Terra il meglio di te.

        • daouda scrive:

          Porco ddue stai ad arzà parecchio ‘r tiro!
          Mmo pé vince na scommessa me devi mannà da li cinesi a fà contorzionismo!

          Vedi io quanto sò più semplice che te scrivo che sei vile , ipocrita e checca?
          Molto più facile da costatà, mentre te co st’affezzionamento ai culi spanati dovrai prima o poi venì ad appurà, o non me dì che scrivi a cazzo de cane tanto pé scrive?

          Io scrivo pro domo Tua , tua tua tua , falla un po’ de autocritica ‘ngni tanto razzìstello!

      • Ritvan scrive:

        —Porco ddue stai ad arzà parecchio ‘r tiro! Daouda—
        Porco ttre, niente affatto: tiro rasoterra, a livello di vermi e ratti di chiavica come te.

        –Vedi io quanto sò più semplice che te scrivo che sei vile , ipocrita e checca?–
        Non più semplice di me che scrivo che sei testa di cazzo, verme e ratto di chiavica.

        –Molto più facile da costatà, mentre te co st’affezzionamento ai culi spanati dovrai prima o poi venì ad appurà, o non me dì che scrivi a cazzo de cane tanto pé scrive?—
        Non c’è alcun bisogno di vedere il tuo schifoso grugno per constatare che sei testa di cazzo, verme e ratto di chiavica: ne hai dato abbondanti prove qui.

        —Io scrivo pro domo Tua , tua tua tua , falla un po’ de autocritica ‘ngni tanto razzìstello!—
        Se gli imbecilli presuntuosi come te sono una razza, allora sono razzista e me ne vanto…piuttosto temo la reazione sdegnata degli animalisti per aver paragonato te a graziose bestiole come i ratti e i vermi.

        • daouda scrive:

          Quinni pé te, homo superiore, infilasse la testa drento ar culo è na normalità?
          Buono a sapesse!

          E chi parlava de appurà r’ fatto che sò na testa de cazzo? Ce lo sò pur’io, come nun c’è bisogno de constata che te sei un perbenista checchoide e vile.
          Io semmai stavo a penzà come , pé vince la scommessa , avrei dovuto fà pé riuscimme a mette la testa ner culo, cosa che te evidentemente sai fà alquanto bene da come lasci trapelà!

          Per il resto attento alli ratti , che semo tanti…quarchevorta demogratico sò pur’io!

          Per il resto che un demogratico dia del verme a mé medesimo, lo accetto puro, che non ho problemi né complessi , IO!

          p.s. nun è che poi sceje da esse razzista. Lo sei , colla puzza sotto ar naso pure…Il problema è che gente come a te ammazzerebbe senza problemi in nome di ideali, e questo fà figo, mentre chi ammazzasse in nome de l’etnia, no , questo è chiaramente un cojone.
          Se te dà fastidio che sete entrambi della stessa squadra, il probblema è ‘r tuo!

    • “Convertirsi è vietato.
      Ci si può convertire se e solo se il proprio scopo e la propria via non è la sola salvezza.”
      No, non ci si potrebbe convertire affatto: chi Lo rinnega davanti agli uomini, Lui lo rinnegherà davanti al padre. Almeno, così c’è scritto nella mia edizione 😉

      “Assodato ciò, chi si converte all’Islam dovrebbe emigrare in terre islamiche.”
      In partibus infidelium? Credo di doverti ricordare Agostino che diceva che il cristiano è straniero in ogni terra: confondi forse la Civitas Dei, il Regno, con la Civitas Diaboli, i regni di questo mondo. Ma succede spesso a chi ha trasformato il Cristianesimo in Cristianità.

      “Un vero cristiano non andrebbe mai in ferie ad agosto dacché le sue ferie le utilizzerebbe per coprire i giorni di festività che cadono durante l’anno civile illegittimo odierno.”
      Non mi pare che il Magistero si esprima su quando si dovrebbe lavorare per forza. Non mi pare che la Chiesa pretenda che il cattolico si metta in aspettativa in tutti i giorni di festa per… per cosa fare? Perché l’obbligo della messa c’è nei giorni di messa prescritta e uno è un perfettissimo cristiano anche se non si comunica ogni mattina.
      Ah, non mi pare che l’anno civile sia mai stato condannato dalla Chiesa. Anzi, il calendario in uso è frutto di una riforma ecclesiastica. O faccio male a cercare un senso in questa affermazione?

      “Ugualmente il cristiano, a rigore, NON PUO’denunciare né aprire contenziosi giuridici. Qualora subisse un torto dovrebbero essere gli amici,i parenti o la comunità ad intervenire per lui.”
      Allora la Chiesa per prima va bruciata al rogo, visto che esiste una cosa chiamata diritto canonico ed un’altra cosa chiamata processo canonico, mentre la giurisdizione civile è così detestata che, nei bei tempi che rimpiangi in cui si bruciavano gli eretici, era ad essa che veniva affidato il relapso per il rogo.
      Il cristiano, in realtà, non dovrebbe mai aprire contenziosi perché se gli fregano la tunica è invitato a dare anche il mantello (o, almeno, così nella mia edizione).

      “Un vero cristiano è tenuto a pregare la liturgia delle ore”
      E’ falso, l’obbligo è esistito sempre solo per i chierici.

      “Tecnicamente il cristiano è tenuto anche a fare le abluzioni prima di pregare.”
      ??? Prego, citare la fonte.

      “QUINDI SE CERCATE UNA SFIDA, RIAPPRIOPRIATEVI DELLA VOSTRA IDENTITA’”
      Io invito, al contrario, a conoscerla davvero 😉

      • daouda scrive:

        Non è affidabile l’edizione che fà del Padre un padre. 😉

        1) Ad ogni modo no dacché anzi, chi non ha come scopo e possibilità la sola salvezza, se chiamato, non fà che seguire la fede.

        2) Che sia possibile che si lavori a Pasqua credi che abbia senso?
        Avere feste come quella della donna, festa dei lavoratori, festa del 2 giugno, festa del 4 novembre, festa del 25 aprile , non è forse empio?
        Ugualmente ci sono molte feste che sono state declassate.A rigore in quei giorni non si dovrebbe lavorare.
        Vedi chiosa finale cmq

        3) quale magistero?

        4) Ottimo! Come il cristiano è tenuto a dare la tunica, ugualmente è tenuto a salvare il proprio fratello.
        Ergo tunica rubata , pena espletata…Colui a cui la tunica non è stata rubata ringrazierà il Signore di averlo preservato dal demone della vana gloria.

        5)Non fare confusione…si sà che l’inquisizione ecclesiale fu molto più tenera e rigorosa di quella civile.
        Ad ogni modo ignori che il diritto non è liberale come lo vuoi suppore tu tanto che credi che, visto il fatto di uno il quale non si sente colpito né danneggiato, il diritto non avrebbe ad applicarsi.
        L’Ordine ha il suo diritto, i mercanti avenano il loro diritto, ugugalmente i cavalieri, ecc ecc.

        6) i chieri solo in occidente sono tenuti a pregare il breviaro romano per 7 ore.
        In realtà le ore sono 8 e si dovrebbe essere obbligati a recitare quelle dell’alba, del mezzogiorno, del vespro , anche se è sufficiente pregare il solo Padre Nostro( nel modo opportuno) in tali tre momenti.
        E’ scritto nella Didaché.

        7) Quando la trovo, ti citerò la fonte al riguardo.

        8) Cosa c’entra san Agostino? Stiamo parlando degli islamici che secondo la loro Tradizione non debbono risiedere nella terra degli infedeli ( ossia noi ) per tempo prolungato e senza buon motivo.
        Che il cristinesimo formasse anche la Cristianità lo intendevano i Padri come il Signore.Tutt’al più sta a vedere di quale Cristianità si parla e soprattuto con quali paraocchi si sta guardando.

        Ho ben presente che il regno di Cristo ed il principato del demonio sono due cose diverse. Capisco l’intenzione e l’ammonimento che scrivi e lo condivido.
        Ad ogni modo sempre stranieri rispetto al mondo in prospettiva polare, ma in prospettiva cardinale giammai.Chi nega l’uno nega l’altro mentre và tutto insieme ognuno al suo grado.
        Dacché in realtà lo straniero non è straniero ma patriota ed il patriottico è invece forestiero…fin quando si dovrebbe, là ,dove il senso scema e quindi , per l’appunto : stranieri e patrioti e nessuna delle due cose insieme.

        Nessuno vuole i robot né i superuomini.
        Si vuole solo ricordare a tutti che oggi si fà poco , sia viste le contingenze e le costrizioni , sia le mollezze nostre, e che quindi non c’è nulla di cui compiacersi oggi, ma solo da ringraziare il Signore che sia possibile dirsi cristiani con poco!
        Ma questo poco ( ed ogni religione ha la sua misura ) è disatteso da troppi…
        Io semmai rimpiango i momenti in cui coloro che avrebbero potuto bruciare le persone , se a torto, battevano i denti sotto il Paradiso non avendo possibilità di occupar tal scanni.
        Il latte è versato…

      • 1) No, non fa che seguire il demonio ed è un apostata.
        3) Quella cosa che mette in pratica un certo avvertimento petrino sulle interpretazioni personali 😉
        4) Era Paolo ad invitare a rispettare le autorità civili.
        5) “visto il fatto di uno il quale non si sente colpito né danneggiato, il diritto non avrebbe ad applicarsi” e infatti il diritto privato non si applica e non si è mai applicato. Conseguenze amministrative e penali, invece, sono dovute al fatto che sia l’organizzazione comunitaria a sentirsi danneggiata da certi atti e quindi il diritto, concordamente col tuo paradigma, si applica.
        Inoltre ricordo che esistevano, oltre agli iura propria che citi, anche un certo ius commune, che si applicava a tutti i laici dove non derogato (lex specialis derogat generali) ed i cui principii generali furono la base del diritto canonico applicato a tutti i chierici.
        6) La Didaché non è stata inserita nella Bibbia perché non diffusa in tutte le comunità primitive. Dunque non genera obblighi per il credente e può essere presa solo come esortazione o consiglio.
        7) Mi pare invece che Gesù e i suoi facessero molto scalpore per la violazione degli obblighi delle abluzioni. Comunque, nelle regole monastiche tardo-antiche e altomedievali (quella agostiniana e quella benedettina, principalmente, oltre a quelle irlandesi che erano proprio “idrorepellenti”) non ricordo di obblighi di abluzione. Ugualmente non ce ne sono nelle due regole francescane maschili e nelle due femminili.

        • daouda scrive:

          1) Guarda che per me non fà differenza. Mi sembra vano sviscerare questo punto.

          3)Anche Pietro ha spesso interpretazioni personali. Il Signore non lo chiamò forse Satana?

          4) Certo.Difatti io non uccido politici né grandi impresari né malmeno i dipendenti pubblici ecc .
          IO.
          Ho però il dovere di intervenire per diminuire le vessazioni della mia comunità e del mio paese.

          Se non compio le azioni su scritte è solo perché dato che per avere un’azione buona si deve:
          -avere buon fine
          -buon mezzo
          -buona intenzione
          -condizioni opportune

          e nessuna delle 4 deve mancare, oggi manca sicuramente l’ultima e probabilmente la seconda.

          Come noterai non c’è contraddizione alcuna con quel che insegna san Paolo.

          5) Va bene. Quindi?

          6) Hai un concetto riduzionista della Tradizione.

          -L’islam ad esempio ha il Corano, Gli hadith e i commenti agli hadith , la Sharia e la sunnah.

          -I giudei hanno la Torah, gli altri libri biblici od altro, il Talmud ed i commentari a questo, l’Halakah.

          -Noi abbiamo Il Vangelo, la Bibbia, gli scritti dei Padri, i concili ed il diritto romano, la teologia, la pratica monastica.

          Nella Didaché è scritto che chi non prega 3 volte al giorno il Padrenostro non è cristiano e questa è l’insegnamento diretto degli apostoli.

          7) Se mi dai tempo ti trovo le citazioni al riguardo.

          Ad ogni modo il tutto è un po’ complicato dacché il cristianesimo fu sia imperiale che monastico, sia etnico sia universalista e non si è mai riusciti a porre una definizione chiara.

          Anche per questo , in Occidente, si è avuta l’occidentalizzazione.

        • 1) Indifferentismo moderno 😉
          3) Pietro era apostolo.
          4) Rispettare nel senso di ubbidire. Ah, e nessuno si sognava di uccidere Nerone o Diocleziano…
          5) Quindi niente scomunica contro le leggi e la pretesa di adire il giudice per farle applicare. E quindi l’idea di un diritto valido per tutti non è così “moderna di sinistra”.
          6) E’ la Chiesa a sancire ufficialmente la tradizione. La Didaché non è canonica, dunque non ne discendono doveri ipso facto.
          7) Se in qualche comunità antica fu fatto, questo non conta: era un in più non indispensabile per essere veri cristiani. Occidentalizzato o meno, non importa.

        • daouda scrive:

          1) Veramente ho già scritto le conversioni sono vietate. Se vuoi negare a qualcuno che ha necessità di superare la vita e non perché covnertito fallo come fai, a me non fà né caldo né freddo ed accetto la cosa senza problema.
          Solo è inutile continuare a disquisirne.

          3) E gli altri nun erano apostoli?

          4) Come la metti con la possibilità del regicidio di san Tommaso?

          5) Chi ha mai detto che la legge non serva? semplicemente il cristiano individualmente abbozza, ma collettivamente sfonda.
          Sono d’accordo con te.

          Che il diritto sia valido per tutti è invece contraddittorio.
          Come un re non verrà mai giudicato come un contadino, così un sacerdote rispetto ad un laico.
          Ad ogni modo ci deve essere, ovviamente, un minimo comune a tutti, chiaro.

          6)Anche i padri non sono canonici eppure sono normativi…Molte cose non scritte sono normative. Asserire il contrario è negare la Tradizione.

          7)Diciamo che la non definizione della situazione ha ingenerato quella confusione rituale e teologica che ha portato al crollo della Cristianità ed anche del Cristianesimo.

        • 3) E allora?
          4) Giovanni di Salisbury era invece rigorosamente contrario. Tommaso innova e introduce l’idea (di sinistra, diresti tu) per cui l’autorità non è sempre autolegittimata.
          5) Fu la Chiesa medievale per prima a battersi contro privilegi e impunità signorili. Un esempio fu la lotta contro l’ospitalità coattiva che i signori estorcevano a chiese e monasteri saccheggiandoli e importunandone i contadini sulla base degli usi feudali tradizionali.
          6) I padri non sono normativi in assoluto, ma solo se le loro parole sono divenute consuetudine (prassi + opinio iuris sive necessitatis)

        • daouda scrive:

          3) il magistero è della Chiesa non del Papa che semmai ne è custode al grado più alto.
          Ma ti faccio notare che tutti i patriarcati, tranne quello abusivo di Costantinopoli, sono petrini.
          OIBO’!

          4) Il re può fare bene o male , ma se giunge ad essere un tiranno egli smette di essere re come un papa smette di essere tale in caso di apostasia, non è che c’è da ragionarci intorno.

          5) guarda che diversità di diritto non vuol dire impunità né oppressione, anzi, è l’uguaglianza del diritto che è oppressiva verso chi mira ad opprimere dacché è solo una patina ipocrita.

          Ho ribadito che devono esserci delle norme comuni anche perché la storia dei popoli e della loro tradizione è similare alla storia degli individui, oltre ad essere evidentemente unificante.

          6) E che te devo scrive di no? Tu tralasci il problema che io ho posto in essere e dimentichi che senza Impero il cristianesimo è ricondotto alla sua pratica monastica.

          Il ché, se permetti, è molto ma molto peggio per il civile…e se vuoi è qui il problema , difatti, anche con le parole di san Paolo.

  46. PinoMamet scrive:

    Daouda

    vabbè, sarà come dici tu riguardo ai doveri di un “vero cristiano”, ma:
    dove sta scritto?
    Riferimenti testuali?? Poi ne parliamo.

    • daouda scrive:

      Risposta: i santi Padri della Chiesa che, per ogni cristiano, non sono parere, ma norma, come dovrebbe essere norma vigente il diritto imperiale, seppur scomparso ed ogni concilio , chiaramente non in contraddizione con i VII ecumenici ( il concilio è ecumenico se e solo se vi sono presenti tutti i patriarchi e lo indice l’imperatore ).

      Le femmine amano cianciare. Noi maschi dovremmo cercare di giungere a qualche conclusione definitiva ogni tanto, o no?Soprattutto quando l’opinione non ha ragione di sussistere…

      Ad ogni modo negli U.s.a. si sta combattendo disperatamente contro il globalismo fabianista e progressista.
      E’ triste non leggere mai una qualche riga di elogio per chi fronteggia apertamente il fantomatico NWO.
      D’altronde dirittare tutto sugli amerikani fà parte della strategia…
      Ribadisco, non che li stimi molto, non hanno poi neanche grandi qualità.

      • Francesco scrive:

        credevo che le norme le stabilisse la Chiesa gerarchica, guidata dal Vescovo di Roma.
        e che la sua capacità di normare non dipendesse da una istituzione mondana come l’Impero – romano o bizantino che sia.
        norma vigente per il cristiano il diritto imperiale? non ti comprendo.
        i tempi della confusione e della lotta tra cattolici e ariani mi paiono terminati da parecchio …
        saluti

        • daouda scrive:

          Francé tu sei liberale. Essendo liberale credi che il tuo scaccolarti sia avulso da Dio mentre esso ha un senso e andrebbe fatto in determinati momenti, modi e luoghi.

          E’ oppressivo ricordartelo? Pensi di sì e questa è la tua natura; ignori che tale impostazione in realtà è naturale e molti dei precetti ( non il positivismo giuridico sia chiaro ) che sembrano positivi in realtà sono negativi.
          C’è differenza tra santo e sacro.

          Vivere come se ci fosse l’Impero significa che ,ad oggi, si è l’un contro l’altro come insegna il santo Vangelo del Signore.

        • Francesco scrive:

          le norme NON le stabiliscono i Padri ma il Santo Padre, che è uno e sta a Roma (tranno lo sfortunato interludio ad Avignone)

          il resto sono tue invenzioni di malsana pianta, oserei dire

          saluti cattolici

        • Daouda scrive:

          Io la penso come le genti orientali dal 1054 in poi pur non essendo ,ancora, ortodosso.

        • Francesco scrive:

          liberale io?

          forse a 18 anni, quando gli altri erano comunisti o francescocarusotti

          okkio a come skrivi!

          😀

          PS quale rilevanza può mai avere il pensiero delle “genti orientali dopo il 1054”? io ho la Chiesa, il Papa, il Magistero e la Scrittura, non mi servono nè un’agenzia di viaggi nè le tue simpatiche invenzioni imperiali.

      • Ma, soprattutto, chi è che oggi potrebbe indire un concilio ecumentico? Dobbiamo cercare negli alberi genealigici qualche discendente di un qualche imperatore romano? Oppure dobbiamo rivolgerci al Re di Spagna, i cui antenati comprarono il titolo imperiale (d’oriente) dall’ultimo despota di Morea? E la linea carolingia e quella ottoniana vanno comunque bene?
        Oppure avevano ragione i giuristi papali, che sostenevano che la potestas imperiale giungesse dall’auctoritas papale? O, al contrario, aveva ragione Guglielmo d’Occam che diceva che l’auctoritas imperiale discendesse direttamente dal volere dei Romani, ovvero i cittadini di Roma, rappresentati eventualmente dal loro vescovo, ma pure dalle loro autorità civili (vedi Gianni Alemanno)?
        Ma, se il titolo imperiale fosse legato a quello di Re di Germania, allora dovremmo andare a cercare un discendente di qualche Kaiser, se non vogliamo proprio riunire nuovamente i sette elettori (i vescovi di Magonza, Colonia e Treviri sono facili da recuperare 😀 ) per fare un’altro po’ di Renovatio Imperii Romanorum?

        • daouda scrive:

          Riprovare a ristabilire l’Impero , ma anche il regno di Israele come il Califfato, è gravissimo : sacrilego.

          Ad ogni modo dov’è il problema?

          L’Imperatore innanzitutto non è solo re ma è un sacerdote e re.
          Subordinato ai patriarchi poiché gerarchicamente inferiore, ma centro tra la spiritualità e la potestà.

          Se Cristo è la pietra angolare, i patriarchi petrini sono le pietre fondamentali ( 4 ) e l’Imperatore è l’altare ( non c’entra nulla con la transustansazione dacché il significativo è diverso giacché Cristo è il pinnacolo , non bestemmiate per piacere ) .

          Cristo è stato romano ed ebreo.

        • “L’Imperatore innanzitutto non è solo re ma è un sacerdote e re.”
          Questa proposizione fu condannata una volta per tutte come eretica da Gregorio VII: l’Imperatore è un laico come tutti gli altri, dunque non è chierico e non può aspirare al sacerdozio.
          Del resto indizi sul punto ci vengono dalle agiografia altomedievali, che ci tengono sempre a distinguere nettamente le funzioni sacerdotali da quelle regali nei cosiddetti “santi di ruolo”.

          “Subordinato ai patriarchi poiché gerarchicamente inferiore, ma centro tra la spiritualità e la potestà.”
          Uhm, secondo la pubblicistica filoimperiale il potere imperiale era auctoritas (quindi ben di più che potestas), ma non aveva nessun ruolo spirituale (il “sole” spirituale era quello papale). Ma secondo la pubblicistica papale l’Imperatore aveva semplice potestas (cioè il suo era un potere derivato), privo di valenza spirituale.

          “Se Cristo è la pietra angolare, i patriarchi petrini sono le pietre fondamentali ( 4 ) e l’Imperatore è l’altare”
          L’Imperatore non è altare, ma è un semplice potere temporale, tanto è vero che a messa non aveva accesso al presbiterio. La sua funzione era quello di protettore della Chiesa, dunque più che altare era portone.

          “Cristo è stato romano ed ebreo.”
          Solo Paolo aveva la cittadinanza romana nella congrega, gli altri erano ebrei e basta. Non a caso, Gesù fu giudicato dal Sinedrio, non dalle autorità romane, che si limitarono a convalidare una condanna già emessa.

        • daouda scrive:

          a) Innazitutto anche il Diacono è ordinato e non è un sacerdote.Quindi si badi alle generalizzazioni ed alle schematizzazioni insensate.

          b)In secundis, Gregorio VII è figlio dello scisma.

          c)Poi io non asserisco che il re sia pari al patriarca. Ovvio che l’Imperatore avesse Auctoritas.
          Ve ne sono però di vari gradi.Come il sole è la casta “sacerdotale”, la luna quella dei “guerrieri”.

          Ridurre quindi il tutto ad un unica figura che abbia Auctoritas ed un’unica figura che abbia Potestas per compiacere le proprie ideologiche interpretazioni è opportunistico, ma soprattutto contraddittorio.

          d) E’ proprio per questo che la Chiesa d’Oriente prende i propri vescovi tra i monaci, ossia tra i custodi dell’ortoprassi e tra gli unici chiamati al celibato.

          Quel che è certo sono i posizionamenti dei 4 patriarcati e del Signore.

          Considerando però il passaggio dalla forma quadratica/rettangolare alla cupola, è lì che, in senso verticale , abbiamo il passaggio agli stadi superiori.

          Come il battesimale , a forma ottagonale , via di mezzo tra il corporeo e lo spirituale, è nello spazio intermedio dei Templi, tra il fuori ed il dentro, e ciò in senso orinzzontale, il fatto che l’Imperatore sia il portone giustifica quel che ho scritto, ossia che egli è e rimane intermediario tra l’interno e l’esterno.

          Ora , sinceramente, può essere anche come dici tu dacché mi sembra un po’ forzata la mia collocazione.

          e) E’ ovvio che non si intenda a livello etnico e d’altronde il Signore è ogni cosa…

          Ad ogni modo Pietro è vescovo di Roma, martire a Roma.
          L’Occidente è lo Janitor e guarda ad Oriente. La prima pietra è analogicamente la pietra vicaria.

          Roma locuta, causa finita, se non cade nell’eresia…

          Poi c’è la Profezia di Virgilio, il fatto che i pontefici massimi pagani si siano convertiti al cristianesimo e che strada facendo risiedere nei territori imperiali corrisponda ad esserne cittadini, il fatto che il Signore riconosca al centurione “romano” una fede incontrastata in Giudea.

        • a) L’essere chierico è condizione necessaria, ma non sufficiente al sacerdozio.
          b) E allora?
          c) L’Imperatore era il sovrano-giudice: è riduttivo ridurlo a capo dei guerrieri. Comunque, anche ammesso che l’Imperatore sia il secondo sole, brillerebbe solo di potere temporale e non anche di autorità spirituale.

        • Daouda scrive:

          a) infatti.

          b)sta cosa me sà che l’avevo sviscerata in risposta a Jam , più sotto.

          c)io non sto dicendo che l’imperatore è un sole ed il papa un’altro sole. Io sto dicendo che i patriarcati ed i vescovi e l’imperatore sono il sole mentre i re ed i baroni,duchi ecc sono la luna.

          Secondo me hai una strana concezione dell’autorità.

          p.s. imperatore come sacerdote e re, avrei dovuto mettere sacerdote tra virgolette.L’imperatore è un chierico ad ogni modo.

        • Quella che ho esposto è la concezione medievale dell’autorità, non la mia personale che è decisamente più moderna.

        • daouda scrive:

          Medioevo occidentale chiaramente.

        • Ho questo problemuccio di essere nato in Italia… che però casualmente è il luogo dove si trova Roma.

        • Daouda scrive:

          Eppure l’impero romano è caduto nel 1453…

          Te invece di che parrocchia sei?

        • Moi scrive:

          @ Mauricius Tarvisii ____

          Be’, 30 km e sei già a Villach ! 🙂

        • @ Douda
          Qui va chiarito: il titolo imperiale a chi apparteneva? Ai romani (SPQR) o al titolare? Nel primo caso, i romani tolsero il titolo ai costantinopolitani molto prima del 1453. Nel secondo, i despoti di Morea andarono in giro per l’Europa vendendo titoli: il pretendente al trono più accreditato ora sarebbe il Re di Spagna, ma anche qualche erede della famiglia imperiale russa potrebbe fregiarsi del titolo. Visto che la Russia zarista è finita, la Spagna diventerebbe la nuova Roma, in quest’ottica poco ragionevole.

          @ Moi
          La “mia” Tarvisium non è Tarvisio, ma Treviso, un po’ più lontana dal confine. E’ anche vero che molti leghisti di qui vorrebbero stare in Austria e mi lincerebbero per aver scritto di essere in Italia 😀

        • Daouda scrive:

          Veramente la nuova Roma fu ottomana…

        • Daouda scrive:

          -Costantinopoli fu conquistata, mentre Roma si convertì tramite i sui pontefici massimi.

          -il Califatto procede da Mohamed

          ERGO: l’Impero è caduto.

  47. Ritvan scrive:

    Il buon Daouda mi sembra un pochino neoghibellino:-)
    P.S. Sarebbe interessante conoscere l’Autorevole Opinione di Daouda su chi oggi dovrebbe impersonare l’Imperatore Convocatore Indispensabile Di Concili Ecumenici. Io penso che – scartando d’ufficio i discendenti del Kaiser: o che per caso vogliamo un “Concilio del kaiser”?:-)- a tale ruolo si presterebbe bene la figura del Presidente della Commissione Europea: è o non è costui il Capo del Nuovo Romano Impero (anche se poco Sacro e piuttosto laicista?):-).

  48. mirkhond scrive:

    Per Ritvan

    Ciò che ho scritto, non è frutto di colloqui diretti tra me e il papàs di Joannina, ma ciò che mi raccontò questo amico, ospite dal suppetto papàs. Da qui la mia curiosità di verificare quanto mi fu riferito.
    Quanto ai Molossi, sulla sacra wiki in inglese vengono considerati una popolazione greca, anche se è più probabile, dato il loro carattere di popolo di frontiera, che fossero dei Greco-Illiri, forse bilingui, così come altre popolazioni illiriche ai confini della vastissima area che andava dall’attuale Austria all’Epiro (come i Traco-Illiri ad est e i Celto-Illiri a nord)
    Conosci degli studi, anche in inglese, sulla questione dei Molossi e sulla deportazione-schiavizzazione da parte di Lucio Emilio Paolo?
    ciao

    • Ritvan scrive:

      Caro Mirkhond
      Da http://www.sapere.it/enciclopedia/Epiro.html
      “Nel sec. VIII a. C. esso (l’Epiro-ndr.) era occupato da popolazioni di stirpe illirica, organizzate su base cantonale, tra le quali prevalevano quelle dei Caoni, dei Tesproti e dei Molossi.”
      Sulla schiavizzazione dei molossi, così scrive lo storico Adam Ziólkowski nella sua “Storia di Roma” (pagina 161):”Nel 167 l’esercito (romano-ndr.) che faceva ritorno dalla Macedonia in un giorno solo distrusse settanta città dei Molossi, riducendo in schiavitù 150 000 persone.” (cerca su Google libri con le parole chiave Adam+Ziólkowski+molossi).
      Ciao
      Ritvan
      P.S.Eddai che scherzavo sulla “scomunica”…al massimo ti posso colpire con una fatwa:-)

      • mirkhond scrive:

        Ringrazio Ritvan per le informazioni che ci ha fornito.
        Proprio, ieri navigando un pò in internet, ho visto che l’Epiro è una sorta di “Kosovo” meridionale, un territorio conteso tra “Greci” e Albanesi che ne rivendicano entrambi l’appartenenza alla propria etnia.
        Riguardo gli Epiroti dell’antichità classica, già allora il giudizio degli antichi era vario: per Aristotele, l’Epiro col suo santuario di Dodona, era considerato la culla degli Elleni, e in Epiro era l’Acheronte classico.
        Per Aristofane e Strabone, invece, gli Epiroti erano barbari, quanto meno un popolo meticcio greco-illirico. Comunque di greco avevano solo un’infarinatura nella loro classe dirigente.
        Erodoto e Dionigi di Alicarnasso ancora, erano più o meno dello stesso parere di Aristotele.
        Questa incertezza, che arriva fino ad oggi, con archeologi che notano forti somiglianze tra l’Epiro pre-classico e la cultura micenea, può spiegarsi proprio carattere di popolo di frontiera, tra mondo greco e illirico, per cui, seguendo John J.Wilkes, il grande studioso inglese degli Illiri, si possono considerare Caoni, Tesproti e Molossi, come il terminale meridionale dell’immensa area illirica, che andava dall’attuale Austria all’Epiro e dall’Adriatico al Danubio, area così vasta, che i gruppi di frontiera erano in simbiosi, se non in rapporti di meticciato con i loro vicini non illirici, come i Celto-Illiri, Traco-Illiri e appunto i Greco-Illiri citati.
        ciao

        • mirkhond scrive:

          Riguardo ai Molossi, possiamo osservare di che lacrime e sangue, grondi la formazione dell’Impero Romano, durante i due ultimi secoli dell’era repubblicana.
          Quante deportazioni, quanta gente ridotta in schiavitù, in condizioni che all’epoca (II secolo a.C.), erano davvero durissime. Basta leggersi le considerazioni di Catone il Censore (234-149 a.C.), sul trattamento da riservare alle “bestie parlanti” come da sua gentile definizione, e tra i quali, solo il fattore della villa agricola, poteva sposarsi, e aspirare alla libertà e alla cittadinanza romana.
          Fu probabilmente, solo al seguito delle grandi rivolte servili, tra cui quella di Spartaco fu la più vasta e pericolosa di tutte (73-71 a.C.), rivolta a cui si unirono anche i derelitti italici da poco divenuti cittadini romani, come i “feroci” e “infidi” Bruzi della Sila, solo in seguito a tali ferocissime e più che giustificate rivolte, oltre alle frequenti guerre civili tra i signori della guerra romani, guerre che avrebbero portato all’impero di Augusto, col crescente bisogno di riserve di truppe e la crescente stanchezza degli italici al servizio militare, che portò per tutti gli schiavi, la speranza di poter diventare liberi e cittadini romani, anche se non potevano ancora sposarsi da schiavi, e la libertà spesso doveva essere ottenuta a prezzi spaventosi, come dimostrano le orribili vicende del Satyricon.
          ciao

        • mirkhond scrive:

          Che la sottomissione a Roma, dovesse essere considerata una cosa terribile, come ha accennato giustamente Ritvan, lo dimostra proprio la vicenda dei Cimbri e dei Teutoni, le cui donne, capendo che erano stati sconfitti, non vedendo tornare i loro uomini morti in battaglia contro Mario, uccisero i loro figli e poi loro stesse, consapevoli dell’orribile fine che avrebbero fatto esse e i loro figli, separati e spartiti tra le mani di luridi catoni e luridi crassi.
          Quando ricordiamo la grandezza di Roma, il suo non razzismo, la graduale assimilazione dei soggetti conquistati, dobbiamo però considerare a quale prezzo spaventoso, ciò sia avvenuto.

        • Ritvan scrive:

          —-…seguendo John J.Wilkes, il grande studioso inglese degli Illiri, si possono considerare Caoni, Tesproti e Molossi, come il terminale meridionale dell’immensa area illirica, che andava dall’attuale Austria all’Epiro e dall’Adriatico al Danubio, area così vasta, che i gruppi di frontiera erano in simbiosi, se non in rapporti di meticciato con i loro vicini non illirici, come i Celto-Illiri, Traco-Illiri e appunto i Greco-Illiri citati. Mirkhond—

          Concordo.
          Ciao

  49. mirkhond scrive:

    errata corrige: del suddetto papàs

  50. PinoMamet scrive:

    ” A differenza degli antichi, però, non c’hanno più gli schiavetti che lavorino al posto loro”

    da esame di Storia antica, con monografico sull’economia ateniese, ricordo che l’ateniese “medio” era un coltivatore diretto che magnava una pagnotta e un paio di olive al giorno, pesce ogni tanto, e se era fortunato aveva sì uno schiavo, ma che viveva più o meno come lui.
    Poi certo c’erano anche i ricconi ecc. ecc.

    Ma ti perdono tutto in cambio della creazione del neologismo “ouzoindotte” 🙂

    • PinoMamet scrive:

      Errata corrige:
      Storia Greca.

      Lo studiai mentre facevo trekking sui Monti Sibillini, tantissimi anni fa, quindi non prendermi in parola… ma so che non c’è questo pericolo 😉

  51. mirkhond scrive:

    Il grande storico di Roma, Mommsen, sosteneva che gli interventi di conquista romana delle regioni alpine, fatti all’epoca di Augusto tra il 25-8 a.C., furono fatti proprio per porre termine alle scorrerie dei popoli alpini nella Pianura padana.
    Scorrerie che a volte, si tramutavano in veri e propri tentativi di invasione, come nel caso dei Cimbri e dei Teutoni, le prime popolazioni germaniche entrate a contatto con Roma, e respinte e annientate con fatica da Mario nel 102-101 a.C.
    Inoltre, la deportazione di intere popolazioni, a scopo di insediamento di massa, e non di riduzione in schiavitù, non fu ignota in epoca repubblicana.
    Penso ai Liguri Apuani, fiera popolazione delle attuali Lunigiana e Garfagnana, che dettero molto filo da torcere ai Romani, che alla fine, nel 180-177 a.C., ne deportarono in tre fasi, 50000, nel Sannio, a nord di Benevento, dove erano noti come Ligures Corneliani e Ligures Baebiani, dai nomi dei consoli che li avevano sconfitti, Publio Cornelio Cetego e Marco Bebio Tamfilo.
    Questi Liguri, pare che conservassero la coscienza della loro origine diversa da quella dei popoli sannitici, pare fino all’epoca di Traiano (98-117 d.C.)
    ciao

  52. mirkhond scrive:

    Cimbri e Teutoni che, provenienti dall’attuale Danimarca, comparvero sull’arco alpino intorno al 113 a.C., e qui inglobarono alcune popolazioni celtiche locali, che poi li seguirono nella loro tragica avventura di tentare di insediarsi prima in Provenza, e poi nella Pianura padana.

  53. PinoMamet scrive:

    Nota che non c’entra, a proposito di popoli idealizzati:

    per gli anglofoni, a quanto giudico da siti vari ecc., i Greci sono sempre idealizzati in positivo, i Romani spessissimo in negativo (violenti, imperialisti- !- sfruttatori delle invenzioni dei Greci, ecc. ecc.)

    Non è semplice invidia (l’avrebbero anche nei confronti dei Greci, allora; e poi un impero l’hanno avuto anche gli inglesi); credo che semplicemente gli bruci il culo di essere stati conquistati.
    Anche se non erano ancora inglesi!!

  54. mirkhond scrive:

    Il formarsi della nazionalità inglese, tra XIV e XVI secolo, avvenne con l’espulsione dalla Francia, e quindi dal continente europeo, dei loro sovrani e della loro aristocrazia, che erano parte della Francia, per lingua e cultura, fin dalla conquista normanna del 1066.
    Da quel momento l’inglesità e poi la britannicità ebbe senso proprio nell’avversione all’Europa continentale. La stessa Chiesa anglicana, trovò la sua presunta origine in un fantomatico re Lucio di Britannia, che avrebbe combattuto contro i Romani, Lucio che fu inventato dagli scrittori di corte di Enrico VIII.
    Da qui il recupero ad capocchiam del passato britannico pre-romano, passato CELTICO, ma comunque utile a rimarcare la propria identità antieuropea, così come gli odierni Uiguri del Sinkiang con i Tocari, in funzione anticinese, e gli Azeri con l’antico regno e Chiesa Albana, per rivendicare il Nagorno-Karabagh agli Armeni.
    E tuttavia, in anni recenti, proprio in Inghilterra, si è assistito ad una crescita di interesse per il passato romano, e nelle scuole elementari e medie, gli insegnanti non solo portano in gita gli alunni nei luoghi dei reperti romani, ma fanno loro costruire modellini del Vallo di Adriano e delle fortificazioni e insediamenti romani.
    ciao

    • PinoMamet scrive:

      Verissimo tutto,
      però proprio su alcuni siti di reenactors “romani” inglesi mi è capitato di leggere le cose che si leggono sui siti di quelli che si travestono da soldati tedeschi della seconda guerra mondiale “lo facciamo solo per curiosità storica e non perché riteniamo che tutto quello che facessero i Romani fosse giusto”;
      e anche l’occasionale paragone tra i “brutali e violenti” legionari romani e “stromtroopers” nazisti (proprio così!);
      per non contare le svariate discussioni in forum di lingua inglese dove, ogni volta si menziona Roma antica:
      -si fanno paragoni ad mentulam con altri imperialismi, dai quali risulta che i Romani sarebbero stati “Razzisti” (grandissimi stronzata) e genocidi (vero, ma non più di tanti altri; altri, decisamente meno di alcuni altri);
      -quando si tratta di parlare dei pregi, allora magicamente salta fuori che “erano romani anche a Londra e a York” ecc. ecc.

      Insomma, ho avuto le mie esperienze negative (non litigi, perché certe cose, da bravo italiano, m’arimbarzano) come tu coi greci 😉

      ciao!!

      • Daouda scrive:

        NO NO.

        Mirkhondo è ito a scive che i greci sò turchi. Aringraziasse ‘r monitor e la terra e te invece non lo alliscià, manco che ve guardaste in faccia quarche volta…

        • mirkhond scrive:

          Guardate er blogghe Istanbul Avrupa, soprattutto l’articolo de oggi, sull’arte delle Cicladi, e sur comune patrimonio de civirtà su enrambe le sponne de l’Eggeo!
          Stamme bbene!

        • Daouda scrive:

          Vedi che sei un coglione?

          1)Come in Germania ce sò protestanti e e cattolici e poi la Germania è da divide in tre, là ce stanno varie regioni e c’è una differenza religiosa.

          2)I turchi sò turchi ossia mongoloidi altaici bla bla bla.

          3)Oggi c’è la comune disciviltà occidentalista, come là c’è stata la comune Civiltà ellenista, romana, bizantina e poi ottomana.

          Le tue semplificazioni ideologiche fanno schifo eppure sono divertenti.
          Se parlassi con un calzino sporco in bocca andrebbero pure bene da dirsi.

          Continua pure a fare il professore.

      • Daouda scrive:

        Pino scordi che l’unione europea ospiterà i transfuga dagli u.s.a ed inoltre dimintichi la questione della Germania che ha a Sinistra la Russia a cui guardacaso i fasci s’affezionano.

        Per il resto ditemi poi se non sono stai i germani, popolo che con il sole bazzicava poco, a confodere le cose…ma quali ariani?

    • Ritvan scrive:

      —–Il formarsi della nazionalità inglese, tra XIV e XVI secolo, avvenne con l’espulsione dalla Francia, e quindi dal continente europeo, dei loro sovrani e della loro aristocrazia, che erano parte della Francia, per lingua e cultura, fin dalla conquista normanna del 1066. Mirkhond—-
      Espulsione che – va ricordato – avvenne per esplicita volontà divina rivelata a Santa Giovanna D’Arco dall’Arcangelo Michele in persona:-):-)

      • mirkhond scrive:

        Giovanna d’Arco, che hai fatto, che hai fatto! mi verrebbe da dire, parafrasando Totò.
        Anni fa, in occasione dell’uscita del film sulla Santa Pulzella di Francia, il celebre storico Franco Cardini, in un articolo sulla Gazzetta del Mezzogiorno, affermò di non amare molto Santa Giovanna d’Arco, proprio per l’espulsione di re e aristocrazia anglonormanna dal suo bacino culturale, e creando le premesse delle future tragedie europee.
        Mi chiedo cosa sarebbero stati un Commonwealth e gli Usa, francofoni e cattolici….e Miguel Martinez traduttore di manuali tecnici in….francese!
        ciao

        • Ritvan scrive:

          Mah, caro Mirkhond, ci si potrebbe sbizzarrire a volontà in esercizi di ucronia ad immaginare Francia ed Inghilterra sotto lo stesso sovrano…..ma io intendevo un’altra cosa, ossia a me sta bene la Pulzella guerriera patriota francese ma mi sta meno bene la sua santificazione da parte della Chiesa. Perché la sua santificazione significa praticamente che il buon Dio Gesù tutto Pace&Amore, invece, mette becco in questioni dinastiche e ordina immense carneficine solo perché preferisce un re a un altro, pur essendo entrambi buoni cristiani. E poi ci si lamenta dello jihad di noialtri musulmani:-)

        • mirkhond scrive:

          a me sta bene la Pulzella guerriera patriota francese ma mi sta meno bene la sua santificazione da parte della Chiesa. Perché la sua santificazione significa praticamente che il buon Dio Gesù tutto Pace&Amore, invece, mette becco in questioni dinastiche e ordina immense carneficine solo perché preferisce un re a un altro, pur essendo entrambi buoni cristiani. E poi ci si lamenta dello jihad di noialtri musulmani:-)

          Concordo in pieno!
          ciao

        • Daouda scrive:

          La logica di Cardini fà un po’ ridere.

          Tralsciando la questione su cui non sono in grado di esprimermi, seppure in sé le lotte nell’ecumene e l’utilizzo di reclutasmenti e bombarde sia illegittimo, secondo Cardini il fatto che si impedisca ad un ladro di rubare a casa propria cacciandolo e che, questi, non riuscito a portare a compimento il suo obiettivo, vadi a rubare a casa di qualcunaltro dopo esser viggito via, comporterebbe la responsabilità di colui che ha impedito al ladro di rubare!

          Fenomenale, non c’è che dire.

          Ad ogni modo , che ciò rientri nei disegni divini è ovvio. Ugualmente lo stupro di una figlia rientra nei disegni divini.
          Solo che sarebbe da evitare di fare balzelli inutili sulle responsabilità non solo mal ripartite , fin quando non si è in grado di esprimere giudizio veridico e ponderato, ma anche nello spare ideazioni del tutto illogiche, come se nel mezzo non ci fossero le scelte degli oltre che gli avvenimenti.

        • Daouda scrive:

          Come possa poi il figlio di Isabella credere di potersi dire Re, questo è singolare, molto.

    • “re Lucio di Britannia, che avrebbe combattuto contro i Romani, Lucio che fu inventato dagli scrittori di corte di Enrico VIII”
      In Malory Artù combatte contro un fantomatico imperatore romano di nome Lucio, lo sconfigge e diventa imperatore lui stesso. Può essere collegato?
      Tra parentesi, Lucio aveva fatto la guerra alleandosi con i genovesi ed i fiorentini e raccogliendo un grande esercito di saraceni!

      • mirkhond scrive:

        Per Mauricius Tarvisii

        Mah, la vicenda di Lucio di Britannia, nacque probabilmente dalla confusione tra Britannia e Birtha, l’attuale Birecik, in Turchia, nell’antico regno di Osroene, regno feudatario di Roma e il cui re, Lucio Elio Settimo Megas AbgarIX (179-214 d.C.), sovrano arabo di una regione allora aramaica, si convertì al Cristianesimo, fondando il primo regno cristiano della storia.
        L’errore fu dovuto, forse ad un’errata interpretazione, nel Liber Pontificalis (non più antico del VI secolo dopo Cristo), di una corrispondenza apocrifa tra Abgar e Papa Eleuterio (174-189 d.C.), errore già presente all’epoca di Beda il Venerabile (672-735), autore della Historia ecclesiastica gentis Anglorum, che vi apprese questa storia e da cui trasse origine la leggenda attorno al fantomatico sovrano britannico anti-romano, il quale si sarebbe convertito al Cristianesimo e avrebbe cristianizzato il suo popolo.
        Leggenda che, come sovracitato, fu arricchita ulteriormente, se non reinventata e reinterpretata di sana pianta, all’epoca della rottura di Enrico VIII col Papato negli anni 1531-1534, a sostegno della politica ecclesiastica anglicana di quest’ultimo.
        Sul rapporto con Artù non so niente, ma non si può escludere che si tratti dell’ennesima rielaborazione di questo mito inglese.
        Tra l’altro, durante la riforma anglicana, anche i cattolici sfruttarono la leggenda di Lucio di Britannia, per rimarcare il rapporto di comunione ecclesiale con Papa Eleuterio.
        ciao

  55. mirkhond scrive:

    Credo che Roma, piaccia di più agli Americani, che, naturalmente, anche loro la rileggono ad capocchiam, vedi il Gladiatore, dove, all’inizio del film, sembra che Marco Aurelio abbia sottomesso le ultime (?) tribù germaniche ancora libere, oppure che diseredi il figlio Commodo, in quanto vuol restaurare la repubblica, o ancora i combattimenti, in cui sembra che i Romani si servano di moderni lanciafiamme e non delle catapulte dell’epoca.
    Qui Roma, diventa il pretesto e il riflesso di vicende politiche statunitensi contemporanee.
    ciao

  56. mirkhond scrive:

    Del resto, il fatto che Roma in Italia, sia conosciuta al grande pubblico, perlopiù attraverso la lente del cinema anglosassone, può aver contribuito all’immaginario che vede i Romani come diversissimi da noi, soprattutto in campo etico e militare.
    Anni fa, su effedieffe, in un forum, un lettore sosteneva, seriamente, che i Greci antichi e i Latini, erano popolazioni germaniche, in quanto bionde e di fattezze nordiche, mentre i Romani, avrebbero commesso la gravissima colpa di riempire l’Italia, soprattutto quella meridionale, di grandi masse di schiavi mediorientali e nordafricani che, avrebbero “rovinato” per sempre l’assetto etnico dell’Italia, con gli attuali abitanti discendenti da quel miscuglio.
    A prova di tali amenità, si adduceva che nei film sugli antichi Romani, questi sono fatti e interpretati da anglosassoni, perchè l’italico medio di oggi con le sue fattezze da Alvaro Vitali, non sarebbe all’altezza di sì nobile (!) popolazione…..
    ciao

    • Moi scrive:

      Ricordo che una decina d’anni fa circa c’ era un cartone animato americano su “Roma Un Grande Impero” … fatto gli è che Cristina D’Avena cantava una _ a suo modo_ stupenda sigla che sarebbe stata osannata dal MiniCulPop come Capolavoro del Fascio Littorio e forse Mussolini ne avrebbe fatto Inno Nazionale 🙂 😉 🙂 😉 🙂 😉 🙂 😉

      http://www.youtube.com/watch?v=v6lVYKJ7Mz4

    • Peucezio scrive:

      Sarebbe interessante capire di chi si riteneva discendente il lettore di Effedieffe, se degli schiavi nordafricani o dei romani “anglosassoni” e, nella seconda ipotesi, in base a cosa, visto che basta un nonno biondissimo per far nascere un “anglosassone” da due genitori “nordiafricani”.

      • Moi scrive:

        Veramente io sapevo che i geni che conferiscono un aspetto norreno sarebbero recessivi, e su questo la Vulgata di Dx dice che la Bellezza NordiKa è sempre recessiva mentre una più scientifica Vulgata di Sx dice che occhi azzurri/verdi, capelli biondi e pigmentazione sbiadita sarebbero invece le vestigia genetiche dei Neandertaliani … la razza darwinianamente inferiore perché si è estinta.

        • PinoMamet scrive:

          Anche io ho sentito spesso due cose:
          una para-scientifica (molto para) che sosteneva appunto che i Neanderthaliani fossero biondi o rossi (non ho mai capito perché; immagino che un po’ del “razzismo al contrario” che dici non sia estraneo alla questione);

          l’altra “empirica” che sosteneva, che nell’incrocio tra un biondone e una mora o viceversa, nei figli “vince sempre il gene terronico” (sic) 😉

        • Moi scrive:

          Non solo:

          Gene “Terün” VS Gene “Nègher” … vince il “Nègher” 😉

        • Peucezio scrive:

          Sì, pare siano recessivi, però accade lo stesso – è un fatto di esperienza comune – che due genitori bruni facciano un figlio biondissimo (come, forse più frequentemente, il contrario).

  57. Moi scrive:

    @ DOUDA

    Ma fra Pasquale e un Amish … ci sarà una via di mezzo ?

    🙂 😉 🙂 😉

  58. jam... scrive:

    …secondo quale tradizione i musulmani non dovrebbero risiedere sulla terra degli infedeli?

    e quale é la terra degli infedeli se
    “da ogni parte voi vi volgiate li é la Faccia di Dio”?

    l’infedeltà ha un significato metafisico, ( non é riferito ad una religione x’ nel Corano sta scritto che le altre religioni non sono “infedeltà”,) e la terra dell’infedeltà é il regno dell’ignoranza, e l’ignoranza non é un luogo geografico definibile in assoluto, la terra degli infedeli non esiste, esistono le persone che sporcano la terra, e le persone sagge devono provvedere a pulirla: ecco cosa significa non risiedere nella terra degli infedeli: fare continuamente le pulizie di Pasqua…non abituarsi a vivere nella “sporcizia” e nell’inquinamento…

    l’Islam non rinnega Gesù, lo completa.

    ciao

    • Daouda scrive:

      Ogni terra è Cristiana come ogni terra è islamica come ogni terra è Hindù. Ha senso?
      Sì , per chi lo sà trovare ed ogni fede è coesistibile all’altra nel suo tesoro interno dacché quello è il medesimo ovunque.

      Ciò non toglie che seppur il centro è uno, le vie sono molteplici. Molti sentieri per un unica vetta ( analogamente si potrebbe per l’appunto intendere ch eogni homo ha la sua via ).
      Tali sentieri partono da basi diverse e ci sono regole ben precie.

      Non è responsabilità mia se è insegnato dalla tradizione islamica , soprattutto sunnita, che non è consentito risiedere nei paesi degli infedeli e viverci se non per motivi giustificabili , che di consegenza sono molto restrittivi e negano in sé l’immigrazionismo capitalistico attuale.

      Tale principio, non credere, varrebbe anche per i cristiani.

      Io non ho mai scritto che l’Islam rinneghi nostro Signore Gesù Cristo.

      Ad ogni modo mi permetto di contraddirti.Difatti per quanto sia permanentemente Pasqua , e sotto altri aspetti è permanentemente Natale, si dà il caso che esista lo spazio , il tempo e la forma e che Pasqua abbia un suo periodo come il Natale ed ogni altra cosa.
      Il termine infedele viene purtroppo male inteso, soprattutto oggi tra modernisti e fondamentalisti delle varie sponde del lago, ma ha tra le tante accezioni anche l’ uso, corretto, di indicare coloro che appartengano ad un’altra fede ed è bene che sia così.

      • Daouda scrive:

        D’altronde questo tuo modo di porti porterebbe alla negazione della ritualistica, che , soprattutto in campo iniziatico, è fondamentale.

        A meno che tu non sia giunta all’ “Identità Suprema”ed allora, che dirti , è vero quel che scrivi, ma sempre e comunque, anche no.

  59. Moi scrive:

    A proposito dei Molossi … ma come è avvenuto l’ odierno traslato semantico dal popopolo di origine illyrica ai poderosi cani da difesa ?

    • mirkhond scrive:

      I Molossi cani, pare che fossero i cani dei Molossi…popolo, che, essendo prevalentemente pastori e contadini, usavano questa razza di feroci cani a guardia del bestiame e delle terre.
      ciao

  60. mirkhond scrive:

    Vedi che sei un coglione?

    Che finezza….

    I turchi sò turchi ossia mongoloidi altaici bla bla bla.

    Qua il mongoloide mi sembra qualcun altro, qualcuno che è così ignorante da ignorare che i Turchi anatolici….sono Turchi solo per la lingua e alcune sfilacciate tradizioni.

    Le tue semplificazioni ideologiche fanno schifo eppure sono divertenti.

    Le tue invece fanno schifo e basta

    Continua pure a fare il professore.

    e tu continua a fare il coatto della curva nord, che studiare e pensare è troppo
    faticoso.

    • daouda scrive:

      Meglio la sguaiatezza mia che il professorino coglione cor culo che je rode e la puzza sotto…”li diti”.

      Quindi tu credi che io ignorerei che i Turchi sò anatolici per la maggiorparte e che parlano turco?
      NO.
      Il problema è che te livelli tutto ed ignori l’importanza delle lingue, delle caratteristiche fisiche-razziali che , pure se l’anatolici non avessero avuto qualche infiltrazione mongoloide, ci sarebbero uguale.
      Questo perché a te piace sminuire quel che invece è importante, ossia la differenza.
      Per te un pugliese vale un abruzzese perché napoletano.

      Il tutto chiaramente è in odio a quell’occidente che odi, di cui sei figlio.
      Per me fai meglio ad ammazzarti, soffrendo, perché almeno espii un pochetto la tua vita sulle spalle altrui.
      Invece te sei capace de vendete ‘r culo ad una sola e specifica categorira di islamici, quelli atei e miscredenti di Dio , infingardemente socialissti, quelli che te vedi che hanno chissà quale reazione contro la modernità quando è ben vero il contrario.

      Ah n’antra cosa… te studi ed hai studiato? A che t’è servito Mirké, a fatte le pugnette su internet?
      Io perlomeno ho uno scopo molto molto più comprensibile e terreno di vossignoria , il dottore.
      Sei solo un tipico sinistroso ed il razzista , come ho scrito a Ritvan, sei te che te credi etico e portatore de cultura.
      Ma la cultura tua è viziata dall’ ideologia e chi se sente superiore va a finì che è ‘r peggio zozzo.

      Te sei parte della classe degli indignati. Poi dice che nun ciài na vena totalitaristica alias fascista! Chi se indigna è dedito al controllo, invoca la mammella statuale e dimentica che l’etica E’ UNA SCIENZA , anche pratica, che ha valore prettamente individuale.

      p.s. se devi famme ‘r verso che io sò ‘r coatto, ed il volgare, rispondi composto che la tua volgarità è viva e puzzolente , da barbone dentro e pulito fuori.
      Dicasi ipocrisia.
      Ao, sò puro disposto a capitte, che ciàvrai li tuoi problemi come tutti . MA tu a me nun me vuoi capì , perché io devo capiì a te? STI CAZZI.

      p.p.s. E fattela na risata ‘ngni tanto , che non solo i beoni stanno all’inferno, ma anche i disperati.

      • mirkhond scrive:

        Meglio la sguaiatezza mia che il professorino coglione cor culo che je rode e la puzza sotto…”li diti”.

        Senti chi parla….

        Per me fai meglio ad ammazzarti, soffrendo, perché almeno espii un pochetto la tua vita sulle spalle altrui.

        Prima te, prego….

        Invece te sei capace de vendete ‘r culo ad una sola e specifica categorira di islamici, quelli atei e miscredenti di Dio , infingardemente socialissti, quelli che te vedi che hanno chissà quale reazione contro la modernità quando è ben vero il contrario.

        Il culo lo venderai tu e chi cazzo te pare e piace, e stai sempre a vedè socialisti dappertutto! Ma và a fatte curà da n’bon pissichiatra!

        Ah n’antra cosa… te studi ed hai studiato? A che t’è servito Mirké, a fatte le pugnette su internet?

        Ma quele te farai te caruccio!

        Io perlomeno ho uno scopo molto molto più comprensibile e terreno di vossignoria , il dottore.

        Quale? Ah sì, di annà a…quer posto!

        Sei solo un tipico sinistroso ed il razzista , come ho scrito a Ritvan, sei te che te credi etico e portatore de cultura.
        Ma la cultura tua è viziata dall’ ideologia e chi se sente superiore va a finì che è ‘r peggio zozzo.

        Aridaje co stò sinistrorso!

        Te sei parte della classe degli indignati. Poi dice che nun ciài na vena totalitaristica alias fascista!

        Ma non ero socialista? Mettiti d’accordo coi tui emisferi cerebbrali….

        se devi famme ‘r verso che io sò ‘r coatto, ed il volgare, rispondi composto che la tua volgarità è viva e puzzolente , da barbone dentro e pulito fuori.

        Se te dovessi risponne come vorei, nun potrei più scrive qua, perchè c’ho ‘n gran rispetto per Dottor Martinez, che nun so come nun t ‘ha ancora mannato a…..

        Ao, sò puro disposto a capitte, che ciàvrai li tuoi problemi come tutti . MA tu a me nun me vuoi capì , perché io devo capiì a te? STI CAZZI.

        E chi t’ha chiesto gnente a te! Sei te quelo che se mette a fà er trollone n’mezzo a na discussione pacata, e se mette a rompe li cojoni….che quanno ce vò, ce vò, eh!

        E fattela na risata ‘ngni tanto , che non solo i beoni stanno all’inferno, ma anche i disperati.

        Nun immaggini come me sò scompisciato dale risate alle risposte che ti ha dato Ritvan….

      • Daouda scrive:

        Giusto na cosa…Nun le dì le bucié :

        “Nun immaggini come me sò scompisciato dale risate alle risposte che ti ha dato Ritvan….”

        Sai benissimo che non è così.Non è una questione fenomenica chiaramente, sia chiaro…

        Lo scrivo pé te. La parte l’avemo fatta, nun zerve astrarre altre invenzioni, capish.

        ERGO : sottoscrivo risposta su risposta, ossia io e te, insieme, pugnetta per pugnetta!

  61. PinoMamet scrive:

    La Grande Deriva degli Argomenti spinge ognuno di noi non solo lontano dall’argomento del post
    (che può essere o non essere un bene, non voglio sindacare)
    ma anche sempre più in balia dei propri argomenti preferiti e/o ossessioni;
    che non è un male, ma è un peccato, visto che il mondo è così grande!

    • daouda scrive:

      Esatto!, come direbbe Enzo Salvi.

      Non sono convinto su sta storia delle ossessioni. Io credo sia proprio un fatto di pregiudizi.

  62. jam... scrive:

    …scusa Daouda, ma che cretino che sei(detto fra amici, non x offenderi!), se non fai sempre Pasqua non puoi nemmeno fare Natale, ma una sottospecie, come se il tuo cervello- cuore funzionasse a metà, ogni cosa ha il suo tempo, ma il Tempo Divino raccoglie il tutto in una sintesi continua continuante continuativa.
    La religiosità, cosi coma la conoscenza esige completezza assoluta- assolata cioé la sincerità…quindi nel Natale é già annunciata la Pasqua e la pulizia é anche nelle idee e nella ricerca fatta con buona intenzione.
    L’abluzione prima della preghiera non vale un fico secco se non é fatta con “intenzione”…Il rito é indispensabile, la preghiera-conoscenza é l’indispensabile pane quotidiano; quello che io vorrei delle mie giornate é che ogni attimo fosse rituale, ritualmente sincero, cioé in armonia e ringraziante Iddio! Inscha-Allah!
    Chiarisci le idee nella tua testa: infedele non é chi appartiene ad un’altra fede, la Gente del Libro, Cristiani, Ebrei, ma anche Zoroastriani e Indù non sono infedeli, l’infedeltà é la sporcizia, cioé il peccato, ed é purtroppo all’interno di ogni credo: esiste infedeltà all’interno di ogni religione, la mistificazione é infedeltà… e non speculare sugli errori dei “sunniti” e medita sul fatto che ogni religione x realizzare la Conoscenza ha bisogno dell’altra religione e del saper vivere degnamente insieme anche a chi compie un’altro rito…questo é il significato della Pentecoste quando lo Spirito Santo é sceso sugli apostoli: impara a vivere con gli altri rispettando, …
    ciao

    • daouda scrive:

      Non nego che l’abluzione spesso non abbia valore, come anche i riti d’altronde. Tale considerazione pesava molto già millenni fà, oggi non è neanche il caso di soffermarvici sopra dacché è un pensiero scontato.
      Ho poi ben presente , ovviamente anche se non troppo spesso, che è sempre Pasqua dacché il regno è dentro di noi.

      Ora non è che io volessi fare distinzioni gerarchiche tra Pasqua e Natale e da cristiano non anteporrei nulla alla Pasqua, che seppur è una festa equinoziale rispetto a quella solstiziale del Natale, è galatticamente orientata , oso scrivere.

      Semplicemente ho presente che ogni cosa merita la sua lettura appropriata.

      Sarei d’accordo con te nell’eliminare il termine inferiore/infedele verso chi è appartenente ad altre religioni se e solo se il Corano non prevedesse il versamento della decima da parte degli appartenenti ad altre religioni e ci fossa una liberalità assoluta.
      Ma non sarebbe giusto che lo fosse e sarebbe oltremodo contraddittorio.

      Infatti come ogni homo è il suo centro fintanto che non giunge nel Centro divino, così ogni tradizione è centro a Sé.

      Quindi non cambia il succo di quel che scrivo riguardo il risiedere nella terra degli inferiori, anzi , degli infedeli in piena regola dacché da 70 anni l’occidente lo è nel vero senso della parola anche formalmente.

      Mi fa semplicemente schifo il subdolo pettegolare ideologista che qui è ben radicato.
      Come al solito il vero idiota e coglione sono io che qui vengo a rettificare le insulsaggini altrui senza che nessuno lo chieda ed oltretutto per vanità.
      Epperò, visto che sò martellarmi i coglioni ma sò martellare anche quelli degli altri, in questo covo di fascisti e razzisti ipocriti capita che io mi sfoghi, e son sicuro che, Dio volente, anche questo è un bene , evitando che la pentola salti.

      Rispettare gli altri è possibile solo nel Signore.
      Non è il mio caso chiaramente , che come fai presente, non sò neanche cosa sia il rispetto, al massimo sò tollerare ( ha ragione Goethe ) come molti.
      Ci provo , certo, e ci riesco e non ci riesco, a rispettare con l’aiuto della Grazia divina.

      p.s. il fatto che tu usi il termine speculare mi intristisce molto, veramente, e di certo non può accostarsi con un “cretino” detto tra amici. Sia chiaro eh, il cretino me lo prendo senza alcun problema 🙂

      • Marcello Teofilatto scrive:

        Caro Daouda, probabilmente sono animato anch’io da un po’ di vanità, ma posso uscire un attimo dalle questioni metafisiche ed entrare (e farti entrare) in quelle grammaticali? “So” senza accento 🙂
        Ciao da Marcello Teofilatto

  63. jam... scrive:

    …”se ti rubano la tunica da anche il mantello”
    ma come dice, Mauricius, era Paolo che invitava a rispettare le autorità civili.
    Infatti il mantello non é altro che il perdono, non é altro che l’altra guancia, ma perdonare qualcuno non significa sottrarlo dalle conseguenze legali del suo atto! (Socrate insegna)
    Cosi come dopo la Confessione, bisogna ben recitare il Pater-Ave-Gloria e Atto di Dolore, cosi chi ha commesso un delitto deve purgare una pena e sottrarlo alla pena sarebbe una forma di complicità di reato. Il mantello-perdono non é complicità!

    Imperatore non puo’ essere intermediario fra l’interno e l’esterno.
    In questo caso l’interno esoterico Chiesa-Tempio e l’esterno exoterico della mondanità cioé l’Imperatore, che quindi non puo’ essere mediatore x’ il mediano é una zona neutra fra le due, la Porta é un Personaggio Neutro, quindi x essere Neutro l’Imperatore dovrebbe smetterla di essere del mondo cioé smetterla di essere Imperatore…
    ciao

    • daouda scrive:

      Bisogna tenere presente il piano orizzonatale e quello assiale e non mischiare simbolismi diversi, come quello delle porte o quello del Tempio/Cuore.

      Il corpo è il fuori , l’anima è nell’ “ingresso” ( ha un nome specifico che non ricordo , quello dei catecumeni comunque ) intermedio, sia fuori che dentro, dove dovrebbe stare il battesimale a forma ottagonale , figura intermedia tra quadrato e cerchio, ed il dentro è lo Spirito.

      All’interno vi è invece una tripartizione tra il pavimento, la struttura quadratica e quella ad arco.
      Le pietre fondamentali i patriarcati esteriormente ed analogicamente , la pietra angolare è il Signore che domina, interormente ( d’altronde a rigore la pietra angolare è invisibile) , il piano intermedio dovrebbero venir rappresentati dalle finestre istoriate , ad esempio, ma siamo anche qui nel campo delle ipotesi poiché in realtà dovevamo far riderimento alla costruzione in sé.

      Scrivere che l’Imperatore , che può rappresentare il ripristino dello stato edenico, è sia la porta del Tempio può anch’esso essere valevole, ma comunque ancora del tutto ipotetico.

      Manca la 3a chiave di lettura che è quella che annulla tutto ossia la distinzione tra la Chiesa di Pietro e quella di Giovanni.
      In questo caso un barbone potrebbe essere gerarchicamente più importante del Papa , senza alcun dubbio.
      E guardacaso la Chiesa di san Giovanni è invisibile come la pietra angolare, e san Giovanni è anch’esso figlio di Maria come èscritto nel santo Vangelo.

      • Francesco scrive:

        “la distinzione tra la Chiesa di Pietro e quella di Giovanni.”?

        andiamo bene, una virata verso Dan Brown?

        torna al panino con la porchetta che è meglio

      • Ritvan scrive:

        –san Giovanni è anch’esso figlio di Maria…Daouda—

        Nel senso che non faceva la spia?:-)

        • Ritvan scrive:

          —Nun me fà peggio di Mirkhondo e Ritvanno…(Daouda a Francesco)—-
          Diceva un mio amico “Se per strada un passante ti chiama “somaro” fregatene, se dopo un po’ ti chiama così anche un altro, però, comincia a preoccuparti…e dopo che ti avrà chiamato così anche il quarto forse ti converrebbe fare una pausa e consumare un po’ di…biada”:-).

        • daouda scrive:

          ma io mica me vergogno come voi?
          E poi tra gnosticista , pezzo di merda o zoticone ( giusto per far vedere la tua (R) e sua (M) nobiltà ) , stiamo ancora a 1 pé d’uno.
          MMo non so che dicheno gli altri. Se voi s’associamo e se giocamo le quote…

      • Francesco scrive:

        caro Davide

        sai benissimo che se mi tocchi la Santa Chiesa io prendo la mazza ferrata e meno 🙂

        come si diceva una volta, “scherza coi fanti e lascia stare i santi”

        tolta Giovanna d’Arco, naturalmente

        PS e la Chiesa di Giacomo?

        • daouda scrive:

          A francé quando te scrivevo che sei liberale intendevo che , ad oggi, tu non vedresti nulla di male nell’affittare qualcosa quando, in realtà, tale cosa è usura ed è da condannare.
          Inoltre tendi, come tutti i liberali , a reputare che ci sia distinzione tra il temporale e lo Spirituale come se lo stato non dovesse essere teocratico.

          San Pietro, san Giacomo e san Giovanni hanno, tradizionalmente , delle funzioni , se vai cercando.

  64. jam... scrive:

    …la decima, non é in contraddizione con il Corano, perché anche il musulmano paga la decima che invece di chiamarsi jizya si chiama zakkat.
    e non confondere gli errori politici con la religione e non dimenticare quante volte gli umani usano il sacro x nascondere la bramosia di potere..
    be cool
    ciao

    • Daouda scrive:

      Ovvio che non è in contraddizione.

      Ad ogni modo lo zakat ha tutto altro senso ed è oltremodo minore.
      Come la decima degli ebrei ai leviti od alle vedove e gli orfani sono esteriormente uguali, comunque sono due cose molto molto diverse.

  65. izzaldin scrive:

    da siciliano, vorrei tornare al topic, ma dopo questo fiume di off-topic mi sento io OT.
    -fin da piccolo, ho saputo che l’etimologia di “pizzo” deriverebbe dagli uccelli che si abbeverano ad uno specchio d’acqua: l’estortore metterebbe il “pizzo” (ossia “il becco”) nello specchio d’acqua altrui.
    -l’etimolgia araba della parola “mafia” credo venne perorata anche dall’esimio michele amari, ma di più non so.
    -il siciliano è la lingua italiana più affascinante -secondo il mio fazioso parere- proprio perchè presenta una straordinaria stratificazione di influenze di tutte le precedenti esperienze colonizzatrici: non è raro, analizzando una semplice frase, imbattersi in termini provenienti dal latino, dall’arabo, dalle varie lingue romanze, dal greco. esempio:
    “Talè, ddù picciriddu uara s’arricugghiu” “guarda, quel bambino è tornato solo ora”
    talè: arabo; ‘ddu: latino illus arabizzato con la doppia d; picciriddu: greco; arricugghiu: dal catalano recoger-se. ci sarebbero tante altre meraviglie di questa lingua, ma non voglio annoiarvi.
    -qualcuno ha citato il verbo muffare: da questo deriva una parola molto usata, “muffettone” , ovvero spia, confidente. se un bambino palermitano a scuola minaccia di “dirlo alla mestra” viene subito accusato di essere “muffettone” o “sbirro”.
    (non a caso, nei primi anni novanta un’altro insulto molto diffuso era “buscetta”)
    -la parola “sbirro” è l’insulto peggiore: “si’ cuinnutu e sbirro” è un insulto abusato; a leggere la storia della sicilia di mack smith, sembrerebbe esserlo da almeno otto secoli.
    -se poi la mafia sia una forma di opposizione all’occidentalismo, o al contrario, l’apoteosi del capitalismo selvaggio, questo è argomento di discussione.
    saluti,
    izzaldino

  66. Miguel Martinez scrive:

    per Izzaldino

    vedo che condividiamo un amore sviscerato per il siciliano. Nonché una visione ambigua del concetto di “mafia”.

    talè: arabo; ‘ddu: latino illus arabizzato con la doppia d; picciriddu: greco;

    che taliari “sembri” arabo sono d’accordo, ma da che parola verrebbe? ta’aala, “vieni”, oppure “Tala’”, sorgere? e perché picciriddu sarebbe greco?

  67. izzaldin scrive:

    su “taliàri” effettivamente so che è arabo per sentito dire, non conosco l’etimologia esatta, michele amari dall’al di là saprebbe sicuramente aiutarci.
    googlando “taliari etimologia” sono arrivato a questo:
    taliari (guardare)
    [arabo: talayi = luogo dal quale si può osservare senza esser visti; spagnolo:
    atalayar = osservare dall’alto o spiare le azioni degli altri].
    (La parola “taliari” deriva anche da una radice verbo greco “orao”
    (Teamos) ovvero “osservare” da cui deriva anche Teatro e PoliTeama).

    ma non so quanto sia attendibile.

    picciriddu invece l’ho saputo “di prima mano” che proviene dal greco: un ragazzo greco-libanese, in sicilia per lavoro, una sera mi disse che sentiva la parola picciriddo e gli ricordava qualcosa, poi ad un tratto si è illuminato è ha esclamato: “Pixirikòs!” che significherebbe “bambino” in greco. questa tesi notturna potrebbe essere avvalorata dal fatto che anche la campania (peccerè) e la sardegna (piccinniddu) condividono un passato di colonizzazione (pacifica o meno) da parte dei popoli dell’antica grecia.
    saluti,
    izzaldino

    • Moi scrive:

      A volte etimologie diverse, specie se un po’ assonanti, “si fondono” in neologismi, purtroppo non mi vengono in mente degli esempi ma so che il fenomeno linguistico c’ è …

  68. izzaldin scrive:

    forse anche “al-di là” tutto staccato è di origine araba.. 🙂

  69. Picciriddu ha equivalenti in moltissimi dialetti dell’Italia meridionale e meridionale estrema (es, il salentino “piccinu”, “piccirieddu”, se si scrive così!) ed equivale all’italiano “piccino”, anticamente “picciolo”.

  70. PinoMamet scrive:

    ” “Pixirikòs!” che significherebbe “bambino” in greco ”

    Mmm, da quel poco che so, direi che è sì un prestito italo-greco, ma nel senso contrario a quello che dici tu:
    dai dialetti italiani, dove parole simili, ricorda Mauricius, sono ampiamente attestate, al greco parlato:
    in greco antico non esiste alcuna voce simile, al contrario nel greco moderno “popolare” ci sono molti prestiti da dialetti italiani, noti agli appassionati di rembetika ad es. preza e foumaro (anzichè il claccio “kapnizo”), kolpo (nel senso di “colpaccio, azione fortunata”) saltaro (“salto”) ecc. ecc.
    ma anche i normalissimi karegla(“sedia”) e pirouni (“forchetta”);

    inoltre gran parte del lessico marinaro/velistico è di origine veneziana.

    Ciao!!

    PS
    “Pitsiriki”, mi pare, nel senso di “ragazzino”, è appunto in una vecchia canzone che ricordo.

    • PinoMamet scrive:

      “claccio”, che non esiste, è da leggersi ovviamente “classico”!
      Scusate, la solita fretta 🙂

    • PinoMamet scrive:

      Altre due considerazioni linguistiche:

      “karegla” è interessante perché ha fatto andata e ritorno dal greco;
      il greco Kathedra, prestato al latino, è rimasto in alcuni dialetti (il milanese cadrega, ma anche il genovese) e penso che proprio il genovese lo abbia restituito ai greci (karegla mi sembra abbastanza chiaramente un diminutivo: *cathédrula- *cadrégula- karegla)

      “piccolo” e derivati (piccinino, piccinino, piccerello e compagnia cantante) derivano da una radice non latina, e sono entrati nelle lingue neo-latine abbastanza tardi, in qualche momento dell’Alto Medioevo;
      l’unica parola comparabile, mi dissero all’Università (e io non controllai) mi pare ci sia nel finlandese!
      (“pikku”)

      probabilmente il relitto di qualche migrazione di popoli non meglio precisati (ricordiamoci che la Storia è sempre più vasta, affascinante, e complessa della versione semplificata che ci fanno studiare a scuola…)

      ciao!!

      • Moi scrive:

        @ PINO :

        Invece il dialttale “scràna” e il suo leggermente traslato semanticamente nonché italianizzato “scranno” che io sappia vengono dati per celtici …

        • PinoMamet scrive:

          Io li sapevo germanici, ma, chissà;
          di lessico celtico è rimasto veramente poco, e la maggior parte di quel poco è comune al resto del mondo neolatino, arrivato col tramite del latino;
          non so insomma quante parole dei dialetti gallo-italici siano veramente dei relitti, dei fossili, delle parlate galliche, ma credo si contino sulle dita di una mano.

          Ciao!! 🙂

      • mirkhond scrive:

        Migrazioni forse legate alla via dell’ambra, che dal Baltico arrivava fino in Italia.

  71. mirkhond scrive:

    Pikku che cosa vorrebbe dire?
    ciao

  72. Moi scrive:

    @ PINO

    Il Finlandese è una lingua polisillabica come l’ Italiano … perciò esistono assonanaze casuali come il famoso “Gurda il mare” / ” “Kazzo merda” 🙂 di Anna Falchi-Palomaki a un Sanremo …

  73. http://www.etimo.it/?term=piccolo

    Qui propone un paio di etimologie possibili della parola “piccolo”. In effetti ho sempre pensato che “petit” francese fosse comunque imparentato con il nostro.

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