2012 le profezie Maya e la mistificazione delle Americhe – 03

America esotica

Quello del 2012 è un discorso che nasce in un’America, quella anglofona; e parla di un’altra America, quella indigena. Ci racconta di come la prima fantastichi di se stessa, della propria terra e dei popoli nativi di quelle terre: fantasie che noi, in Europa, abbiamo adottato acriticamente, grazie al cinema e, oggi, a Internet.

Il 2012 riprende un discorso vecchio come la stessa scoperta delle Americhe sulle origini e sul destino di quei luoghi, con fantasie che spaziano indietro verso le tribù disperse d’Israele e in avanti verso Armageddon e il Regno di Gesù in Terra. In questo discorso, i confini tra i popoli nativi sfumano: uomini alti e biondi che parlano solo inglese rivendicano indifferentemente di essere sciamani Inca, Maya o Hopi.

Ma i Maya sono un popolo messicano e guatemalteco. E i nativi del Messico e del Guatemala sono oggetto da sempre di un diversissimo sistema mitologico, che ne ha ricreato il passato e i sistemi culturali e sociali in nome degli interessi dei ceti dominanti bianchi e meticci. I racconti su cui si fonda la Profezia del 2012 portano in sé questa storia.

(continua…)

(alla prima parte)

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3 risposte a 2012 le profezie Maya e la mistificazione delle Americhe – 03

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  2. PinoMamet scrive:

    Mi pare che la mitologia dei popoli Maya (perché mi sa che linguisticamente il Maya sia più un ceppo linguistico che una lingua sola, e anche i popoli che parlano quelle lingue sono piuttosto diversi l’uno dall’altro, mi sa)
    è stata oggetto di un revival perlomeno dagli anni Settanta, quando il Popol Vuh andava abbastanza per la maggiore ed era citato da gruppi musicali e da registi cinematografici
    (credo fosse recitato, in parte, in alcune sequenza di Fata Morgana, di Herzog, che era girato nel Sahara…)

    peraltro miei amici “americanofili” in visita negli States sono stati ospiti di una struttura (un villaggio, a quanto ho capito) di un tale che non ricordo come si chiama, comunque dal nome europeo, che sarebbe uno sciamano di tradizione Maya… in Vermont.
    Hanno anche assistito a un’iniziazione.

  3. Karakitap scrive:

    Sì, loo ricordo anh’io citato in Fata Morgana, devo ammettere che faceva un certo effetto, ma frose è dovuto anche al fatto che la filmografia di Herzog non mi dispiace affatto. Inoltre il testo dei maya quiché veniva sbandierato dai cultori della “archeologia alternativa” come cronaca di “creazioni successive” dell’umanità (almeno cinque) fatta dai soliti alieni.
    Salutoni, Karakitap

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