I piccoli vigliacchi di Forza Nuova, più alcuni imbecilli antifascisti, e qualcuno più grande di tutti loro

Constantin Film Produktion "Anonyma"

“Every song I’ve written has been a love song
This one is just another
Song for the love of an unknown soldier”

David Rovics
Unknown Soldier

Apprendo che la Camera di Lavoro di Milano ha chiesto la chiusura della nuova sede di Forza Nuova in Corso Buenos Aires a Milano.

Il comunicato con cui lo chiedono è un magnifico esempio dei luoghi comuni che sanno produrre solo persone che hanno alle spalle decenni di assemblee, in cui si deve pur dire qualcosa, per far passare la propria Mozione; e siccome dopo qualche anno non si ha più nulla da dire, si ricorre al generatore automatico di formule teologiche, ripetute all’infinito.

Pensate con quanta forza bisogna soffocare dentro di sé ogni seme di pensiero, per poter scrivere una cosa come questa:

“Come ben sapete, Forza Nuova, è una organizzazione di stampo nazi-fascista. Tale notizia lascia tutti noi, cittadini democratici e antifascisti, sgomenti e preoccupati per la gravità e la portata di tale iniziativa che si colloca a ridosso della commemorazione dell’eccidio di piazza Fontana. Ancora una volta si prova ad infangare la memoria di Milano città medaglia d’Oro della Resistenza autorizzando e riconoscendo spazi organizzativi e politici a forze che hanno sempre osteggiato la democrazia e la nostra Repubblica nata dalla Resistenza antifascista. Noi non intendiamo assistere a questo scempio. Noi non possiamo e non vogliamo stare fermi; non si può non vedere in questo gesto di Forza Nuova una provocazione politica che rischia di alimentare tensioni di cui francamente la nostra città e la nostra democrazia non ne ha bisogno”.

L’autore di questa sfilza di moraleggianti luoghi comuni, come tutte le macchine, resta anonimo.

Ora, Kelebek è un blog rassicurante, e quindi vorremmo tranquillizzare l’Anonima Macchinetta. Capiamo che dieci adolescenti brufolosi facciano più paura, che so, di un locale notturno appena acquistato dalla Mafia.

Ma ci sembra giusto far sapere all’Anonima Macchinetta che quelli di Forza Nuova sono più paurosi di lui. E crediamo che anche i conigli abbiano il diritto a una tana.

I piccoli vigliacchi di Forza Nuova hanno paura a Pescara: [1]

“Come vedetta attenta e instancabile, a Pescara e in provincia, Forza Nuova non solo veglia l’orizzonte per scorgere a tempo l’orda barbarica dei nuovi saraceni, ma pronta e imperitura nella battaglia di civiltà a difesa della nostra fede e delle nostre tradizioni non conosce resa o abiura.”

I piccoli vigliacchi di Forza Nuova temono a Cagliari:

“Saremo i portavoce di tutti coloro i quali temono e non accettano l’islamizzazione, perchè minaccia l’ordine e la sicurezza delle nostre comunità.”

I piccoli vigliacchi di Forza Nuova si preoccupano a Ravenna:

“Forza Nuova Ravenna rifiuta nettamente la costruzione di questa moschea e richiama il Sindaco a preoccuparsi più della sua gente in difficoltà piuttosto che di coccolare gente che tutto è tranne che ravennate.”

I piccoli vigliacchi di Forza Nuova sono colti dal panico a Fondi:

“Dare il via libera a nuove moschee non significa applicare i principi del liberalismo e della democrazia; al contrario, vuol dire spalancare un baratro sotto il liberalismo e la democrazia della civiltà occidentale.”

I piccoli vigliacchi di Forza Nuova vivono nel terrore a Lodi:

“Ribadendo l’ opposizione alla moschea nel quartiere di San Fereolo, il segretario nazionale, Roberto Fiore, ha contestato «l’ apertura indiscriminata all’ Islam».

I piccoli vigliacchi di Forza Nuova sono colti da una fifa blu a Montebelluna:

“Montebelluna non vuole moschee; non lo vogliono i suoi cittadini, desiderosi di rimanere sereni, lontani, e per fortuna diffidenti dalle ambiguità dell’islam.”

I piccoli vigliacchi di Forza Nuova vivono nel panico a Genova:

“FORZA NUOVA non farà un passo indietro e, come già fatto in passato, scenderà in piazza contro il progetto di costruzione di una moschea a Genova qualora, la sciagurata giunta di sinistra, autorizzasse il progetto dell’ucoi.”

I piccoli vigliacchi di Forza Nuova sono spaventati a Padova:

“Una raccolta firme “contro moschee e minareti” è stata annunciata a Padova dal movimento Forza Nuova per le domeniche del 13 e 20 dicembre “sull’esempio del referendum svizzero”.”

I piccoli vigliacchi di Forza Nuova confessano tutta la loro ansia a Massa (come abbiamo già avuto occasione di raccontare):

“Mai avuti problemi con qualche musulmano o extracomunitario? – chiediamo al giovanissimo Mangiaracina. “Mai, ma la paura c’è. Siamo contrari a qualunque forma di immigrazione”.”

mangiaracina_francesco02ok

Francesco Mangiaracina, condottiero delle orde naziste di Forza Nuova di Massa, si appresta a cannibalizzare Adolf Hitler e Benito Mussolini. In sottofondo, le tremende Zie Mangiaracina

I piccoli vigliacchi di Forza Nuova tremano a Conegliano:

“La costruzione della moschea è stata categoricamente esclusa, le motivazioni sono numerose: tale istituzione avrebbe senza dubbio costituito un gravoso problema per gli abitanti del paese portando con sé degrado, disagio, delinquenza ed ogni sorta di fastidio immaginabile, rappresentando dunque solo una fonte di preoccupazioni per tutta la comunità coneglianese.La risposta di Forza Nuova al questo problema è stata repentina, ferma ed accolta dalla stessa cittadinanza ormai stufa dei brogli e dei raggiri dei soliti politicanti.”

Ora, visto che sanno bene cosa vuol dire essere affetti da sede-fobia, noi ci auguriamo che i piccoli vigliacchi di Forza Nuova si astengano dall’incutere ulteriore timore nei poveri antifascisti milanesi.

Ai piccoli vigliacchi di Forza Nuova dedichiamo una canzone di David Rovics. Un ebreo americano, talmente al di sopra di ogni paura del Diverso, di ogni angoscioso attaccamento ai terrori infantili, da aver saputo cantare la distruzione per mano dei bombardieri angloamericani, della città di Berlino.

L’ho vista in una foto
diceva tutto quello che c’era da sapere
è un’immagine che mi insegue ovunque io vada
quando ti guardo negli occhi
posso solo indovinare dove eri
quando osservavi il cielo di Berlino

Gli edifici sono tutti distrutti
come in un rombo silenzioso
le strade sono solo macerie
l’anno è il 1944
semplicemente, non capisco
questo mondo in cui viviamo
mentre osservo il cielo di Berlino

Quando ti guardo in faccia
posso sentire gli urli dei moribondi
e la tristezza del mondo
riflessi nei tuoi occhi azzurri
l’immagine della tua città
schiacciata come una lattina
mentre osserva il cielo di Berlino

Potete parlarmi del blitz
e tutta quella brava gente che è perita
potete dire che stavate combattendo contro il male
potete chiedermi, ma da che parte stai
però tutto ciò che io vedo è l’orrore
una guerra che solo la morte poteva vincere
quando osservo il cielo di Berlino.

Se non riuscite ad ascoltare la canzone, potete fare clic qui.

NOTA:

[1] I link, se avete voglia, li potete ricostruire voi digitando “Forza Nuova” moschea su Google.

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35 risposte a I piccoli vigliacchi di Forza Nuova, più alcuni imbecilli antifascisti, e qualcuno più grande di tutti loro

  1. Francesco scrive:

    Bel post ma usare l’intelligenza con Forza Nuova è come schiacciare una mosca con un arsenale termonucleare.

    Bella canzone ma troppo comodo fermarsi all’orrore: più umano e terribile è comprendere che grazie a quell’orrore noi viviamo da uomini (meglio, possiamo vivere).

    Che quell’orrore è il nostro buon padre.

    Solo così, come eredi, possiamo capire che il nostro ruolo non è un comodo esorcismo ma il lavoro politico di non ripetere quell’orrore.

    Ciao

    • Francesco scrive:

      PS non che non siano opportuni entrambi, con Forza Nuova, eh

    • Z. scrive:

      Non hai tutti i torti: solo, mi sembra che siamo indietro col lavoro…

      Z.

      • Francesco scrive:

        verissimo, figurati che in fila davanti a loro ci sono ancora quasi tutti gli extraparlamentari di sinistra

        mi sa che è una roba tipo il processo civile …

        • Z. scrive:

          Oddio, qui non sono più tanto d’accordo: extraparlamentari di sinistra sono quelli più avanti, in realtà. Infatti son passati quasi tutti dalla parte giusta da tempo. Ora fanno i conduttori Mediaset, i parlamentari, i direttori dei Corrieri della Sera…

          Z.

          PS: il lavoro da terminare non era la nuclearizzazione degli antagonisti di destra filogovernativi, comunque… era quello a cui ti riferivi nel tuo primo post!

  2. Daouda scrive:

    Ciò non toglie che sia la pseudo-islamizzazione ( che il laicismo dittatoriale )come il razzismo e lo statualismo autoritarista stile FN siano eventi da scongiurare e combattere, se possibile.

    Saluti

    • Francesco scrive:

      mah, io da fanatico e bigotto cattolico tenderei più a scongiurare una vera islamizzazione, che è molto peggio! 😉

      non mescolerei cose brutte e basta (il razzismo, lo statalismo autoritario della CdL e della FN, il laicismo) con la sacrosanta richiesta di esseri umani che vivono QUI di poter pregare QUI INSIEME.

      anche se preferisco una chiesa a una moschea o una sinagoga o un tempio, di certo non andrò mai a dire a Tizio o Mohammed che non deve farsi la sua casa di preghiera perchè a me non piace

      su cosa fare dei razzisti o laicisti o autoritari sono invece molto indeciso, di fondo apprezzo la soluzione Australia o Siberia …

      ciao

  3. nic scrive:

    “Vedette attente e instancabili, a Pescara e in provincia vegliano l’orizzonte”
    “Pronti e imperituri nella battaglia di civiltà”
    “Non conoscono abiura”

    Come che vigliacchi?!? Pinche Miguel!
    Si vede che la tua mamma straniera non ti ha mai letto il libro Cuore.
    I gggiovani abruzzesi di FN sono l’autentica reincarnazione meridionale della Piccola Vedetta lombarda! Fai tanto il furbino tu, eh? comodo davanti al PC, ma prova a starci tu, sull’albero, alle intemperie, “attento e instancabile vegliando l’orizzonte”, giorni, mesi, anni, aspettando ‘ste orde che non arrivano mai! E senza neppure la speranza di un austriaco che ti spari e finisca ‘sta agonia

    W L’ITALIA
    W LA MORTE (CEREBRALE)
    http://digilander.libero.it/trombealvento/pimmagini/vedettal.htm

  4. Moi scrive:

    Dài Miguel … ma hai visto le foto ?

    Questi sono ragazzotti sfigatelli che hanno bisogno di sentirsi SuperGuerrieri per trovare dentro di sé la Forza … di Andare a Figa 😉

  5. Moi scrive:

    Cmq potrebbe essere interessante un parallelismo sull’ immaginario-propagandistico fra l’ antifascismo degli anni ’70 e l’ antislamismo negli “anni zero” :

    in entrambi i casi non c’ è un altro essere umano, ma solo un mostro senza cervello alla Godzilla che vuole soltanto distruggerci e che non può capire nient’altro che l’ essere distrutto a sua volta.

  6. Andrea Di Vita scrive:

    Per Martinez

    Non capisco. Con quello che affermano quelli di forza nuova, tu te la prendi col linguaggio (ottocentesco, non mendace) della Camera del Lavoro?

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  7. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Cmq potrebbe essere interessante un parallelismo sull’ immaginario-propagandistico fra l’ antifascismo degli anni ’70 e l’ antislamismo negli “anni zero” :”

    Partiamo facendo una netta distinzione tra l’antifascismo storico, un fenomeno sacrosanto che nasce con il coraggioso rifiuto di alcuni di lasciarsi ubriacare, già dai tempi dell’invasione della Libia (1911, e quindi prima del fascismo stesso); e l’antifascismo-degli-anni-70.

    Hai perfettamente ragione.

    I meccanismi della demonizzazione sono sempre uguali: il demonizzatore agisce sempre per paura; sente che si sta “solo difendendo”; e non è certo colpa sua se l’Altro è un mostro; e – ai tempi liberali nostri – il demonizzatore riesce a vedere se stesso come il Tollerante, nel momento stesso in cui cerca di eliminare l’Intollerante.

    Il risultato dell’antifascismo degli anni Settanta (non dico dell’antifascismo in generale, che è stato cosa ben più seria) è stato talmente un successo che i fascisti poi se li sono trovati al governo.

    E questo anche perché, come sa qualunque piccolo mafioso, una volta che hai umiliato qualcuno, te lo sei solo fatto nemico. E quindi devi eliminarlo.

    L’antifascismo degli anni Settanta, come l’islamofobia oggi, non ha mai pensato in fondo questo problema.

    Quando prendi a calci il quindicenne e lo sbatti fuori dalla scuola perché è “fascista”, oppure quando sventoli le vignette con Muhammad sotto forma di maiale sotto il naso di un musulmano, o gli dai fuoco la notte al garage in cui prega, ti diverti sicuramente molto.

    Ma poi che ci farai, se quello resta ancora in vita? Chi è stato disumanizzato, cerca sempre di recuperare la propria condizione umana.

    Purtroppo c’è ancora un’altra legge sociale: che raramente gli umiliati fanno tesoro della propria esperienza.

    E fa una gran tristezza pensare che gente che ha obiettivamente subito la violenza degli anni ’70, sia fisica che sotto forma di carcerazioni ingiuste e di diffamazioni collettive, oggi abbia come attività primaria aggredire, insultare e demonizzare collettivamente gli altri.

    Gente che ancora oggi chiede la chiusura delle moschee, e poi casca dal cielo quando qualcuno chiede la chiusura della loro sede.

  8. Miguel Martinez scrive:

    Per Andrea Di Vita

    “Non capisco. Con quello che affermano quelli di forza nuova, tu te la prendi col linguaggio (ottocentesco, non mendace) della Camera del Lavoro?”

    Sul linguaggio di Forza Nuova, e sui linguaggi simili, non solo me la prendo tutti i giorni, me la prendo anche in questo stesso post.

    Non dico che il linguaggio dell’anonimo della CdL sia mendace. Dico che è scritto con un generatore automatico di luoghi comuni, ripetuti identici a se stessi da mezzo secolo.

    Luoghi comuni giocati sulla retorica della sacralità: la “gravità” e la “portata”, la violazione insomma di qualche tabù. Che suscitano “sgomento” e “preoccupazione”, proprio come farebbe, che so, la macchinetta dei preservativi lungo il percorso della processione del Santo del paese.

    Questa sacralità viene costruita attraverso una serie di artifici: l’accostamento nel tempo ciclico – la sede non si deve aprire a una settimana dopo il quarantunesimo anniversario di un fatto di cui i giovani di Forza Nuova probabilmente ignorano la stessa esistenza. E qualunque giorno dell’anno, c’è un anniversario da tirare fuori…

    Fantastico che il fatto che qualche burocrate di un Comune indica un appalto e venda dei locali a un gruppo di cittadini, diventi un tentativo di “infangare” qualcosa, che è una costruzione paranoica, se ci pensate.

    Il burocrate del Comune vuole infangare la Memoria: cioè se il burocrate comunale firma il contratto, la gente – milioni di milanesi e hinterlandisti che non sanno nulla del contratto o di FN – comincerà a dire, “certo che Milano negli anni Quaranta era un gran brutto troiaio”.

    Una città che poi se ne va in giro con una Medaglia d’Oro (dove la tiene? in cima al Duomo?), che poi era proprio l’accusa che i fascisti facevano a quelli di sinistra subito dopo la prima guerra mondiale, che avrebbero “insultato i reduci” che camminavano per strada con le medaglie.

    E poi l’idea di provocazione è favolosa. Forza Nuova vuole “provocare”, che se l’italiano non è un’opinione, vuol dire che Forza Nuova, comprando quella sede, non sta cercando in realtà di comprarsi una sede, ma sta cercando di spingere qualcuno a reagire.

    E cosa fa la CdL? Esattamente ciò che pensa che FN vuole che faccia, cioè reagisce.

    Ma cosa fa alla fine la sede di FN? “Rischia di alimentare tensioni”. Volevano starsene rilassati e in pace, con l’esistente di questo mondo? Che differenza c’è con FN quando scrive:

    “Montebelluna non vuole moschee; non lo vogliono i suoi cittadini, desiderosi di rimanere sereni, lontani, e per fortuna diffidenti dalle ambiguità dell’islam.”

    • Andrea Di Vita scrive:

      Per Martinez

      Certo che la risposta è ritualizzata. Lo credo bene. L’avanzata della destra avviene per piccoli passi, per progressive provocazioni che si fanno accettare quasi come fossero scherzi -precisamente perchè vengono fatte passare pe scherzi. Il berlusca è un maestro in questo; le sparate legaiole sulla gare vinte dai soliti negri in mutande sono solo le ultime della serie. Allora è inutile scendere sullo stesso piano -sulla volgarità la destra vincerà sempre. L’alternativa è creare l’abitudine alla blasfemia: chi offende la Costituzione, la Resistenza ecc. – e la sola apertura di un covo di fn costituisce tale offesa – va trattato pubblicamente e ostentatamente come una volta veniva trattato un pubblico concubino, un bestemmiatore. La cosa è ipocrita, ma non importa, purchè funzioni. Una comunità è definita dal fatto di indignarsi tutti per le stesse cose: togli le pubbliche virtù, e rimangono solo i vizi privati. Personalmente conosco parecchia gente che si rifiuta di stringere la mano a un legaiolo dichiarato. Io mi limito all’ortografia; nota la distribuzione di aiuscole e minuscole nei miei post. E’ una questione di pulizia personale, come lavarsi le mani dopo essere andato alla toilette.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  9. Miguel Martinez scrive:

    Un’ultima nota…

    chi vuole entrare nella discutibile logica della proibizione, dovrebbe sempre proporre un’alternativa.

    Mi vengono in mente i leghisti a Imola, che volevano chiudere un orinatoio pubblico perché ci andavano alcuni marocchini. Ora, o indichi dove i suddetti marocchini possono fare in alternativa la pipì, o subisci il fatto che faranno la pipì sui muri di casa tua. In realtà, la mancanza di un’alternativa faceva molto comodo alla Lega – pensate quanti voti avrebbe preso se quei marocchini avessero davvero fatto la pipì sui muri…

    Ora – dico alla CdL di Milano – se non ti va bene che il Comune venda una sede a Forza Nuova, fai tu una tua proposta alternativa.

    Il punto fondamentale è che tutte le idee hanno dei portatori umani. Nel momento in cui proponi di chiudere una moschea o una sede, non stai parlando di un’astrazione, ma del destino dei frequentatori di quel locale.

    I frequentatori esistono, e non spariscono dalla faccia della terra solo perché vengono criticati.

    Quindi, quei frequentatori si devono comprare una sede sul mercato privato?

    Devono riunirsi ai giardinetti?

    Devono essere identificati ad uno ad uno e fisicamente espulsi da Milano?

    La Camera del Lavoro intende organizzare una campagna per convertirli a qualche diversa ideologia?

    • Francesco scrive:

      sei sicuro di questo principio?

      ai mafiosi non devo mica dire cosa fare, una volta che gli ho proibito di spacciare droga, sfruttare la prostituzione, taglieggiare il prossimo e tutto il resto

      oppure è per questo che loro tornano a farlo appena il poliziotto si gira?

      • Z. scrive:

        Che c’entrano i mafiosi, Francè? Quelli commettono delitti, per cui (alle volte) vengono condannati: e mi pare normale che il giudice non proponga loro come vivere.

        Mentre pisciare al cesso pubblico non è un delitto (per ora). Se vuoi che il tunno vada a pisciare altrove, mi sembra ragionevole che tu proponga un’altra sede per il vespasiano.

        Mica vorrai fare come quei bruti kommunisti della Ciggielle che sono capaci solo di dire “no”? 🙂

        Z.

  10. Grazia scrive:

    Ho ricevuto questa email pochi giorni fa, gira come una catena di Sant’Antonio tra alcuni dei miei amici. Per poterla mostrare l’ho convertita in PDF e caricata su Scribd

    http://www.scribd.com/full/44584499?access_key=key-lc01cvezot3tpjje344

    Da notare chi sono i creatori della mail. Mi piacerebbe sapere la vostre considerazioni in merito.

    Grazia

    • Puma scrive:

      Riguardo alle foto dei matrimoni a Gaza:

      http://www.loonwatch.com/2009/08/anti-muslim-blogoshpere-runs-amuck-forced-to-eat-crow/

      Anche dopo che il fotografo inglese che ha scattato le foto ha detto pubblicamente che quelle non erano “spose bambine”, su migliaia di siti islamofobi che hanno raccontato quella panzana solamente un paio hanno avuto l’onestà di ritirare tutto quanto. Il resto dei siti islamofobi, coerentemente con il loro obiettivo, ha continuato a diffondere la propria versione falsa dell’evento, seguendo il vecchio detto “calunniate calunniate, qualcosa resterà…”

      • Puma scrive:

        Riguardo alle foto con le frasi “behead those etc.etc.”… se noti bene la calligrafia è la stessa per ogni singolo cartello: son tutti stati scritti dalla stessa mano. Guarda la “e” come viene scritta in ogni cartello, con il becchuccio della prima stanghetta rivolto sempre verso il basso. Una mano sola ha scritto quei cartelli. Quindi sia che si tratti di un ragazzo musulmano un pò rabbioso ed esagitato (hai mai letto i commenti che vengono postati sugli articoli di Tiscali, e che NON vengono mai censurati dai moderatori ? o i commenti sui siti “rispettabili” come ABC News ? ci sono commenti dove si inneggia al genocidio nucleare di tutti i musulmani del pianeta, scritti in modo assolutamente asciutto e freddo, senza parolacce o spacconerie dovute alla “testa calda”…) o di altro, stiamo parlando di casi estremi e isolati.

  11. Miguel Martinez scrive:

    Per Grazia

    Per quanto riguarda le foto del presunto matrimonio, non so nulla. A volte le foto sono vere, il senso falso: ad esempio potrebbe essere una festa di qualche tipo e gli uomini sono i padri. Detto brutalmente, i presunti “mariti” che mi sembrano già non giovanissimi sarebbero costretti ad aspettare altri sette o anni prima di poter consumare…

    Per quel che riguarda le foto dei cartelli, invece, si tratta di una serie di foto che girano da anni, sempre uguali, in rete, e si riferiscono a un’unica manifestazione avvenuta non so quanto tempo fa, a Londra, con qualche decina di esagitati, credo associati ad Anjem Choudhary, di cui abbiamo parlato già su questo blog.

  12. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “ai mafiosi non devo mica dire cosa fare”

    Come no. Se sei un giudice, trovi loro un posto in carcere, in base a precise leggi che hanno violato. E’ una soluzione.

    • Francesco scrive:

      Non credo che sia una soluzione.

      Poi escono dal carcere, no?

      Ed essendo esseri umani, hanno esigenze non molto comprimibili, di tipo fisico e pure sociale e culturale

      Scusa, non sei tu che ce l’hai col girone dantesco delle galere statunitensi?

      Perchè anche quello che spisciazza in giro e dorme per terra o prega sul marciapiede viola un centinaio di leggi (sennò le facciamo subuto) ma non per questo cessa di essere un umano come noi.

      Non capisco se non si capisce o se avete pensato che volessi insultare i musulmani (NO, non ci ho neppure pensato).

      • Z. scrive:

        Certo che prima o poi escono di galera: ma non spetta al giudice dire loro dove devono andare, e neppure proporre soluzioni.

        Mentre se tu vuoi chiudere un cesso pubblico molto frequentato mi sembra ragionevole che tu sia chiamato a suggerire un’alternativa.

        Altrimenti non puoi lamentarti se va a finire come qui nell’Urbe Grassa: dove hanno chiuso quasi tutti i cessi pubblici del centro, e la gente – guarda caso – ha cominciato a pisciare per strada.

        Z.

        PS: no, non penso affatto che tu intendessi insultare i musulmani, e credo che non l’abbia pensato neppure Miguel.

      • Miguel Martinez scrive:

        Ci siamo capiti male. Io non mi riferivo proprio ai musulmani di Imola, ma ai forzanovisti di Milano: che soluzione si vuole trovare per loro? Non stavo poi giudicando gli aspetti morali della soluzione: ad esempio, dare a ciascuno di loro centomila euro perché se ne vadano da Milano, o sparargli sotto casa costituiscono entrambi soluzioni.

  13. Miguel Martinez scrive:

    Per Andrea

    “Certo che la risposta è ritualizzata. Lo credo bene.”

    Il tuo commento è molto interessante, onesto, logico e mostra tutta la distanza che c’è tra noi due.

    Non mi vengono le parole giuste, ma credo che ci possiamo capire se dico che il tuo è un approccio politico, il mio è un approccio antropologico. Che non sarebbe male, se non portassero alla fine a conclusioni concrete opposte.

    Io vedo una decina di adolescenti di Milano, che poi magari qualcuno sarà pure un adolescente di trent’anni. Che non si sentono affatto parte di alcuna “strategia della destra” o altro; e siccome non ci si sentono, credono che tu menta deliberatamente se lo affermi.

    Da una parte hanno bisogno di amicizia e di lealtà, in una città che è profondamente alienante. Dall’altra, si sentono dotati di una vaghissima missione, di far sì che le vecchiette o le donne non rischino di essere stuprate dai Negri e dai Musulmani, con un forte elemento di estetica musicale-visiva-narrativa, imperniato su racconti mitici a proposito di eroi più o meno fantastici, che avrebbero fatto cose migliori di quello che vedono fare alla gente attorno a loro.

    Allo stesso tempo, vivono una doppia paura: paura di ciò che i Negri e i Musulmani faranno a tutti noi; e paura dei Comunisti e di tutti coloro che vorrebbero metterli fuorilegge.

    Ma stare in piedi, nonostante la paura, nonostante le Orde Islamonegre che ti assalgono, nonostante i cortei che fanno i Bianchi Traditori per chiuderti le sedi, è la dimostrazione, sia del proprio coraggio che della propria importanza. Come missione e come individui.

    Tutto questo non è razionalizzato seriamente, perché questi ragazzi appartengono a quel 95% della specie umana – non solo in Italia – che non ha la minima voglia di passare il tempo a teorizzare certe cose.

    Ora, io tendo a vedere le cose dal punto di vista delle minoranze: quella di sopra è una descrizione del mondo dal punto di vista forzanovista, come la mia visione della questione moschee è dal punto di vista dei musulmani o quella dei campi Rom dal punto di vista dei Rom.

    Il tuo punto di vista è invece quello della “città” e non delle minoranze.

    Per questo, io vedo nel comunicato della CdL una falsificazione radicale della realtà, una negazione dell’esistenza umana di questa gente; esattamente come c’è una negazione dell’esistenza umana dei migranti Ahmad e Fatima, quando quelli di Forza Nuova tirano fuori la battaglia di Lepanto o una strage in Nigeria, per parlare di “strategia di islamizzazione”.

    • Andrea Di Vita scrive:

      Per Martinez

      Concordo con te sulla descrizione che fai del tuo stesso punto di vista, dato che lo chiami ‘antropologico’ (*).

      Non nego affatto la sincerità delle motivazioni dei sodali di fn, cosi’ come non nego l’autenticità della passione politica di un repubblichino o la autenticità delle dolorose pulsioni che muovono un serial killer. Non mi interessa sapere per quali abissi di alienazione il tizio che ha testè steso otto ciclisti si sia impasticcato prima di mettersi al volante: magari il padre ne abusava, o che so io. Il relativismo etico che professo mi vieta di distribuire giudizi etici.

      Hai correttamente definito ‘politico’ il mio approccio. La ‘polis’ in cui viviamo si basa sull’osservanza delle regole; tutti gli esempi di cui sopra ne presuppongono la violazione. Al mio punto di vista ‘politico’ tanto basta.

      In tempo di pace il covo di fn va solamente indicato al pubblico ludibrio. Sospetto persino che la sua esistenza sia funzionale al mantenimento della polis, nè più nè meno che un wc è funzionale al buon andamento di un’abitazione. Durante la guerra scatenata dai maestri dei sodali di fn, era doveroso metterli al muro come giovanni gentile.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      (*) L’antropologia è -anche- una delle tecniche del dominio. O, almeno, cosi’ la definivano gli universitari USA che ai tempi in cui sono ambientate le avventure di Indiana Jones piativano i danari del Ministero della Guerra millantando di poter utilmente spiegare ai marines le usanze dei Micronesiani e dei Giapponesi che incontravano.

  14. Miguel Martinez scrive:

    Sempre per Andrea

    “le sparate legaiole sulla gare vinte dai soliti negri in mutande sono solo le ultime della serie.”

    Altro punto interessante di disaccordo.

    Per me, è un po’ come il mio disaccordo con i cattolici, quando dicono che gli anticoncezionali si sono diffusi a causa della propaganda femminista.

    No, per me, gli anticoncezionali si sono diffusi

    (a) perché ci sono stati cambiamenti tecnici (chimica) e

    (b) cambiamenti sociali (la gente non ha bisogno di assicurarsi la vecchiaia procreando braccia).

    Allo stesso modo, mi sembra evidente che le “sparate dei leghisti” non fanno parte di alcun complotto: sono il risultato di due eventi di portata storica:

    (a) con Internet, i media sono a portata di tutti, senza bisogno che scendano a compromessi per ottenervi accesso.

    (b) una volta, il conflitto era sul tipo, “voglio anch’io avere qualcosa!” Oggi è sul tipo “non ti lascio avere quello che serve a me!” E questo non dipende da alcuna propaganda, ma da enormi trasformazioni socio-economiche.

    Ora, se la realtà è questa, io preferisco non negarla, non vietarla, ma vedere cosa possiamo fare a partire da qui.

    • paniscus scrive:

      Ma io ci aggiungerei anche che semmai è stato il contrario: è molto più verosimile che la propaganda femminista abbia potuto diffondersi bene PERCHE’ c’erano gli anticoncezionali, piuttosto che il viceversa 🙂

      Lisa

      • Moi scrive:

        Visto che sei tanto “scientista”, Lisa …

        che ne pensi della celebre teorizzazione di Piero Angela “L’ Emancipazione Femminile come Sottoprodotto del Petrolio ?”

        🙂

    • Andrea Di Vita scrive:

      Per Martinez

      O sono io che non capisco, oppure sei andato fuori tema tu. 🙂

      Non ho detto che la causa dell’avanzata della destra sono le sparate legaiole.

      Ho detto- e ripeto- che le sparate legaiole sono strumenti dell’avanzata della tenebra: esattamente come lo furono all’epoca i Protocolli dei Savi di Sion e prima ancora il Malleus Maleficarum.

      Arrivare a modificare l’argomento delle barzellette che si possono raccontare in famiglia alla tombola di Natale è un successo propagandistico molto più forte del controllo delle televisioni. E’ una modifica non dell’opinione pubblica, ma del senso comune; è un colpire la ragione sotto la cintura. E’ Primo Levi che ricorda la difficoltà di opporsi razionalmente allo strisciante diffondersi dei luoghi comuni. A non ridere con gli altri si fa la figura del moralista: ”e chi non beve con me, peste lo colga”. E’ rischioso: Milton fini’ accoltellato per non avere voluto brindare con una spia.

      Ad esempio, Odifreddi si guarda bene dal parlare del discorso del papa in Africa: gli basta ricordarne le parole sulla presunta inutilità del preservativo nella lotta all’AIDS. Una volta De Crescenzo, che di umorismo ne capisce più di me, disse che se davvero si vuole combattere il vizio del fumo bisogna diffondere battute e sfotto’ contro i fumatori e i tabaccai, così come persino oggi abbondano gli sfotto’ degli omosessuali.

      Il legaiolo che pubblicamente protesta contro il finanziamento di quelle gare ‘che tanto vincono solo i negri in mutande’ va combattuto ignorandolo, non dandogli spazio sui telegiornali magari ammiccando e dando gomitate. (della serie ”noi non siamo mica razzisti, ma quando ce vo’ ce vo’ ”). L’igiene tutti la apprezzano, ma comincia a casa nostra.

      Ora, i mezzi coi quali si diffondono le opinoni a noi avverse sono gli stessi coi quali si possono diffondere le nostre: entrambi implicano un uso dell’umorismo che ricorda da vicino il bispensiero orwelliano. Adoro Guareschi e ne ho divorato quasi tutta l’opera, ma non dimentico mai di quali menzogne si è fatto consapevole portatore. Il prezzo della libertà è l’eterna vigilanza.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

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