Youness Zarli, un’interrogazione parlamentare

ZAMPARUTTI, BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI e MAURIZIO TURCO. – Al Ministro degli affari esteri. – Per sapere – premesso che:

la cittadina italiana Jessica Zanchi, nata a Alzano Lombardo (Bergamo) il 21 giugno 1988, ha contratto matrimonio con il cittadino marocchino Youness Zarli, nato a Casablanca (Marocco) il 6 gennaio 1981 presso la rappresentanza diplomatico consolare italiana a Casablanca in data 3 marzo 2007, matrimonio regolarmente trascritto presso il registro di stato civile del comune di Alzano Lombardo;

dal matrimonio, nel maggio 2008, è nato il piccolo Adam, cittadino italo-marocchino;

a causa di un pregresso decreto di espulsione (del novembre 2005) – ai sensi del decreto-legge Pisanu – Youness Zarli non può fare rientro in Italia per 10 anni, malgrado nessuna prova di qualsivoglia contatto con circuiti dell'integralismo in Italia sia mai stata addotta, né detta espulsione sia mai stata vagliata dall'autorità giudiziaria;

da resoconti giornalistici comparsi all'epoca sull'Eco di Bergamo si desumeva che i (mai esplicitati) sospetti in capo a Youness Zarli fossero derivati dall'essere lo stesso fratello di due soggetti implicati in non meglio chiare vicende legate all'integralismo islamico, entrambi da anni non più in territorio italiano, e di cui uno detenuto in Marocco;

Youness Zarli soggiornava per altro regolarmente da quasi 10 anni e non aveva, né ha, mai avuto pendenze giudiziarie per fatti di natura eversiva;

a seguito dell'espulsione del 2005 Youness Zarli è stato incarcerato dalle autorità marocchine e, infine, dopo un anno di carcerazione preventiva, completamente assolto dalla Corte d'Appello di Rabat da qualunque accusa di partecipazione a fatti di matrice sovversiva;

da allora è in corso una battaglia legale in Italia affinché si accerti se debba prevalere sull'espulsione ministeriale il diritto all'unità familiare con moglie e figlio italiani; battaglia che è tutt'ora in corso;

nel corso di questi ultimi due anni Youness Zarli è sempre stato libero in Marocco ed ha cercato di lavorare per contribuire al mantenimento della famiglia;

la moglie Jessica Zanchi si è recata con il figlio varie volte in Marocco, per diversi mesi ciascuna, anche per consentire al figlio di poter crescere vicino al proprio padre;

tuttavia dall'11 aprile 2010 la signora Jessica Zanchi non ha più notizie del marito, sceso in strada attorno alle ore 13, a seguito di una citofonata da parte di un connazionale non conosciuto;

da quella data l'angoscia della signora Jessica Zanchi è fortissima, non avendo avuto più notizie dirette del marito, padre di un cittadino italiano;

dopo un primo contatto con la nostra rappresentanza diplomatico-consolare in Marocco, che le ha unicamente consigliato di sporgere denuncia di «sparizione», la signora Jessica Zanchi non ha ricevuto alcun tipo di assistenza anche al solo fine di essere messa nelle condizioni di avere notizie del marito;

le uniche informazioni in possesso della cittadina italiana provengono da fonti giornalistiche e fanno riferimento a un presunto «fermo», mai formalizzato, di diversi cittadini marocchini per «presunti» fatti collegati a non meglio precisato gruppo eversivo;

l'ormai lungo periodo trascorso dalla sparizione del marito, in assenza di qualunque contatto da parte dello stesso anche con riferimento a un procedimento giudiziario, sollevano legittimi dubbi su cosa possa essergli successo -:

se e in quali forme il Ministro degli affari esteri sia intervenuto sulla vicenda ed eventualmente se sia stato attivato un canale presso la nostra rappresentanza diplomatico-consolare in Marocco affinché venga garantita la necessaria assistenza alla cittadina italiana Jessica Zanchi e a suo figlio Adam, di anni due.
(4-07082)

 

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Una risposta a Youness Zarli, un’interrogazione parlamentare

  1. AmatAllah scrive:

    Segnalo la lettera aperta al Presidente della Repubblica, scritta ad Jessica:

    http://younesszarli.wordpress.com/2010/06/06/lettera-aperta-al-presidente-della-repubblica/

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