Fiorenzo Capriotti, il fascista che formò l’unità che assaltò la Freedom Flotilla

Su Palestine Think Tank, ho scritto – in inglese – la storia del "fascista a Gerusalemme", Fiorenzo Capriotti, il marò della Decima MAS (e membro del comitato centrale dell'MSI) che creò Shayetet 13, l'unità speciale che un paio di giorni fa ha compiuto il massacro sulla Freedom Flotilla.

Fiorenzo Capriotti, ormai anziano, fu nominato Comandante ad honorem di Shayetet 13 dal comandante della marina israeliana nel 1992: è curioso notare che il documento con cui gli fu consegnata la nomina faceva esplicitamente riferimento alla "gloriosa Unità d'avanguardia 'la Decima Flottiglia MAS'".

La sua è l'unica storia che conosciamo bene dei fascisti e "repubblichini" che contribuirono alla fondazione dello Stato d'Israele, con la diretta complicità del SIS, come si chiamavano allora i servizi segreti dello stato italiano. Un dato che si viene aggiungere ai rapporti tra i Fasci di azione rivoluzionaria – il piccolo gruppo armato di ex-combattenti dell'RSI – e l'Irgun.

Tutte cose da guardare senza eccessivi giudizi: i reduci fascisti erano molto più antinglesi che antiebraici e provavano un'istintiva affinità per il volontarismo sionista; i militanti sionisti all'epoca volevano forgiare un Uomo Nuovo e non piangere sull'olocausto. E ragionavano pragmaticamente in base all'unico criterio: cosa è utile per Israele?

Le unità fasciste d'élite, specializzate da una parte in attacchi a sorpresa con mezzi poveri – come i "maiali" della X MAS – e dall'altra nella repressione della guerriglia partigiana, avevano esattamente l'esperienza che serviva loro.

Però è bene ricordarsi di questo cose, ogni volta che tirano fuori il Mufti di Gerusalemme (un signore che conoscerete sicuramente meglio di Fiorenzo Capriotti) per dimostrare che esiste un eterno Complotto Islamonazista.

Non esistono i complotti eterni. Esiste la storia, che scorre liberamente nella maniera più impensata.

 

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13 risposte a Fiorenzo Capriotti, il fascista che formò l’unità che assaltò la Freedom Flotilla

  1. utente anonimo scrive:

    grazie.
    una volta, su un forum di studenti, venni addirittura BANNATO  per aver aperto un topic intitolato "repubblichini sionisti", ritenuto una becera provocazione.
    mi fa piacere che ora questo sito affronti l' argomento.
    solo chi non conosce la storia può opporsi a questa realtà: israele lottava per l'indipendenza cercando sponde letteralmente ovunque (dal sovietico gromyko ad americani e, appunto, fascisti) , i fascisti vedevano questa collaborazione in chiave anti-inglese.
    tutto torna.
    saluti, izzaldin.

  2. kelebek scrive:

    C'è anche un'altra  considerazione importante.

    La rappresentazione di Israele oggi vede il mondo intero fondarsi su due entità mitologiche (nel senso che sono esistite, ma hanno funzione da mito):

    – da una parte, il Pazzo Adolf Hitler

    – dall'altra, le Vittime Ebree

    Israele nasce quando le Vittime Ebree si affermano contro il Pazzo Hitler.

    Qualcuno ribalta questo mito nel suo contrario, ma le premesse restano sempre quelle: l'olocausto sarebbe un mito creato ad arte per permettere la nascita di Israele.

    In ogni caso, il sionismo è visto come l'esatto contrario del fascismo.

    L'errore da entrambe le parti sta nell'interpretazione del sionismo.

    C'è un ottimo libro di una storica israeliana (non mi ricordo il nome, è qualcosa come Idit Teller, ma non riesco a trovarlo adesso) in cui documenta come l'olocausto non sia stato affatto un elemento importante nella propaganda della nascente Israele, anzi, era più o meno quello che si erano meritati gli ebreucoli da ghetto che non volevano diventare Uomini Nuovi in Palestina.

    E quindi c'era molto meno antifascismo tra i sionisti che tra gli ebrei rimasti in Europa.

    Inoltre, c'è stato un enorme lavoro di ricerca sull'antisemitismo nel fascismo e nel nazismo, spesso di grande valore.

    Che però oscura quello che era il vissuto reale dei fascisti e persino dei nazisti, per cui altre fobie – molto meno studiate – hanno giocato ruoli forse anche più importanti.

    Per i nazisti, l'anticomunismo e la paura delle "orde slave" (c'è sempre un Barbaro Sanguinario che ci minaccia…); per i fascisti, l'Inghilterra verso la quale si nutriva un'invidia ossessiva, a causa della fantasia mussoliniana di creare un altro impero marinaro.

    Miguel Martinez

  3. utente anonimo scrive:

    il libro di cui parli credo sia "israele e la shoah" di idith zertal.
    molto interessante, soprattutto l'analisi su come venne ricevuta hanna arendt in israele. basti dire che ancora oggi "la banalità del male" non è stato tradotto in ebraico. veniva definita una "self-hating jew" solo perchè ebbe modo, al processo eichmann, di far notare la mitopoiesi che il processo avrebbe dovuto suscitare nelle intenzioni del governo israeliano.
    in un altro libro molto istruttivo, il settimo milione di tom segev, si ricorda di come i sionisti in israele non amassero troppo i rifugiati ebrei dalla germania degli anni '30, poichè spesso questi ebrei tedeschi rifugiati erano tutt' altro che sionisti…
    saluti,
    izzaldin

  4. kelebek scrive:

    Per Izzaldin

    il libro di cui parli credo sia "israele e la shoah" di idith zertal.

    Infatti. Un libro veramente ben fatto, di cui consiglio vivamente la lettura.

    Miguel Martinez

  5. Albedo scrive:

    Non sapevo che gli israeliani si fossero valsi della consulenza di fascisti italiani. Articolo veramente interessante.

  6. Peucezio scrive:

    Miguel #2
    E' sostanzialmente tutto vero, ma non si deve dimenticare d'altra parte che Hitler insiste ossessivamente sugli ebrei, del Mein Kampf attraverso i discorsi, i Tishgespräche fino al testamento, mentre è costretto, verso la fine della guerra, a rivedere il suo giudizio sugli slavi, al punto da dire di aver fatto male a non applicare in Germania pari pari il modello di Stalin e ad affermare che i Russi saranno meritatamente i dominatori del domani.
    Ciò non toglie che i nazionalsocialisti preferissero gli ebrei in Palestina piuttosto che in Germania e in Europa in genere. Però avevano pensato al Madagascar e il III Reich ebbe comunque una politica internazionale fortemente filoislamica: si pensi anche ai Balcani per esempio, dove la scelta filoislamica fu molto netta.
    Se l'Asse avesse vinto la guerra e si fosse impossessato del mandato britannico sulla Palestina, dubito molto che sarebbe nato qualcosa di simile allo stato di Israele (sempre che fossero rimasti ebrei da inviarvi).

  7. utente anonimo scrive:

    C'è anche da dire che per noi "X Mas" equivale al peggior fascismo, ma in realtà l'unità era semplicemente parte della Marina Militare ed era nata durante la Grande Guerra. Oltretutto, era un reparto particolarmente ben addestrato ed efficace che riuscì a portare a compimento azioni difficili.

    Non a caso, nel dopoguerra, hanno voluto ricostituirla subito (col nome di Consubin).

    Erano bravi in quello che facevano e non mi stupisce che altri volessero imparare le loro tecniche. Un po' come quando gli Usa si sono portati a casa Von Braun: lui era bravo a fare missili a lunga gittata, punto.

    Tommy

  8. Albedo scrive:

    @ Tommy
    Si, ma dopo l' 8 settembre da che parte si è schierato questo Capriotti? Dal tenore dell'articolo pare che fosse un repubblichino

  9. kelebek scrive:

    Per Albedo n. 8

    Era un prigioniero non cooperante degli Alleati, cioè una persona che si rifiutava di riconoscere il cambio di fronte italiano dopo l'8 settembre.

    Se fosse stato libero, avrebbe sicuramente aderito all'RSI.

    Miguel Martinez

  10. utente anonimo scrive:

    @ Albedo: Miguel ha parlato di "unità fasciste d'élite", ma gli incursori di marina non erano assimilabili né alle camicie nere né alle SS.

    Erano parte delle forze armate ed esistevano da prima del fascismo. E' vero che noi le identifichiamo col fascismo, ma è probabile che allora venissero ancora considerati dei semplici soldati.

    Anche perché non tutti i marò aderirono alla RSI, in molti seguirono Badoglio e il re.

    Siccome è normale che tra Paesi alleati ci si scambino gli addestratori, soprattutto per quanto riguarda le forze speciali, non ci vedo niente di strano che un appartenente ad un gruppo tra i migliori al mondo sia stato ingaggiato per addestrare soldati di un Paese amico.

    Tommy

  11. utente anonimo scrive:

    segnalo un encomiastico articolo fotografico sulla shayetet 13 apparso su un giornale piuttosto immondo, Sette, magazine del corriere della sera.
    il giornalista omette la paternità repubblichina dell'unità speciale.
    nell' articolo un anonimo ufficiale israeliano ammette candidamente (anzi, si attribuisce con boria) l'attentato "curdo" contro la Marina turca avvenuto in coincidenza con l'assalto alla flottiglia della libertà.
    saluti,
    izzaldin.

    • michele scrive:

      Avete presso un grosso abbaglio storico, per un particolare omesso nell’articolo. Fiorenzo Capriotti era appartenente alla X MAS dipendente dalla Regia Marina Italiana e non dalla Repubblica di Salò. Venne fatto prigioniero dagli inglesi in un attacco a Malta il 26 luglio 1941; torturato e invalidato permanentemente dagli inglesi venne poi consegnato agli americani. Rimase negli USA fino alla fine della GUERRA. Venne rimpatriato in Italia nel marzo 1945, perciò non ebbe mai da fare con la Repubblica di Salò. Leggete e scrivete meglio i fatti! Venne ingaggiato da Israele ove operò nel 1948.

  12. michele scrive:

    Rileggendo quanto da me scritto, mi scuso per un errore di battitura rilevato nel testo: Il Capriotti venne rimpatriato in Italia nel marzo 1946 e non nel marzo 1945.

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