"Israele non può permettersi di essere morale in questo stadio della formazione dello stato. E’ impossibile adesso trattare gli arabi in maniera umana e democratica. Non c’è alcun bisogno di rappresentare la creazione di uno stato, un’entità amorale, in termini morali. La creazione di Israele è stata ingiusta verso i palestinesi, né poteva essere diversamente, perché li derubò di terre che essi consideravano loro. Ma dal momento in cui gli israeliani si sono decisi a farlo, dovrebbero farlo con impegno totale, senza accampare scuse, offrire riparazioni o dire che i palestinesi hanno abbandonato i loro villaggi spontaneamente".
Dipelle
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Perche’ scrivi castronerie simili? Ti ringrazio e mi lusinga l’offerta che mi hai fatto di parlare un po’ della societa’ Israeliana. A parte il fatto che non credo di essere la persona giusta per farlo (risulterei certo noioso) penso sia sufficiente dare un’occhiata ai giornali israeliani tradotti in inglese come lo Yedioth o l’Haaretz dove vedrai come ogni opinione riguardo al conflitto attuale e’ espressa e rispettata cosa che accade per altro continuamente nella societa’ Israeliana. Ti ricordo che al tempo di Sabra e Shatila lo scandalo scoppio in Israele e non cero a Roma, Milano o chissa dove. Israele e gli Israeliani si chiedono in continuazione cio’ che sia giusto o sbagliato. Pubblichi con un titolo “La morale di Israele” come se quelle idee rappresentassero l’opinione di tutti gli Israeliani. Sei fazioso quasi piu’ di Santoro.
Raffaele
Raffaele, non sta a me rispondere per Miguel, ma mi pare che lui abbia messo in chiaro esplicitamente che Shoher rappresenta solo sé stesso.
A parte questo, mi viene da dire che le sue opinioni sono molto simili a certe cose scritte decenni fa da Zeev Jabotinsky. Inoltre, il suo assunto di fondo, che lo stato sia un’entità amorale (e non ho detto IMmorale, anche se lo si potrebbe pensare) mi sembra plausibile; non in riferimento ad Israele, ma a qualsiasi Stato.