Due orecchini d’oro (2)

"Mehmet lavorava con questo ospedale qui, faceva le pulizie, poi siccome era bravo lo hanno fatto capo, c'erano un marocchino e un somalo che lavoravano per lui, gli facevano pure guidare il furgone, tutti i lavori faceva.

A fare capo di Mehmet era una donna italiana, di quelle che sono diventate brutte perché pensano solo al lavoro, e un giorno questa donna mi dice, 'sai che quando ero sposata, mio marito portava la sua amica in casa e io non dicevo niente', e io le dico, 'perché mi dici questo? Vuoi toccare mio marito? Ma io non sono italiana, sono zingara e ti cortello! E quella non ha più guardato mio marito."

Al televisore al plasma, Maria De Filippi, Madre Maestra di tutte le zingare sentimentali e cortellatrici d'Italia, sta chiacchierando di non si sa cosa.

"Volevo tanto un televisore così, ce li avevano tutti i nostri paesani, le donne andavano a fare mangela [chiedere l'elemosina] per comprarli, vedevo che costavano 1.600 euro, poi un giorno trovo un'occasione, che costa 600 euro, e Mehmet non dice niente, ma lo va a comprare per farmi una sorpresa".

Ci affacciamo alla finestra.

"Questo parco qui, una volta c'era sempre casino, questi barboni ubriachi che si picchiavano, però adesso ci sono più controlli", dice Mehmet. E prosegue, "marocchini e tunisini sono così, non sono come i pakistani e bangladesci. Quando si va in moschea, marocchini e tunisini parcheggiano come capita, se ne fregano del traffico, e allora italiani dicono che tutti i musslimani sono così".

"Ma i marocchini sono pazzi – interviene Reska. "Penso a Saida, la mia amica, che tutti i giorni veniva a piangere da me, che il marito la picchiava e le faceva fare i figli e poi la voleva pure mandare in Marocco perché lui dice che è musslimano, però lui va in giro con gli anelli d'oro che è haram per un uomo e va con queste ucraine e moldave.

Sai che sono troppo furbe, le ucraine e le moldave e le polacche, quelle giovani si portano via i mariti delle indiane e delle pakistane e quelle vecchie vanno con i giovani? Sono le più furbe di tutti, non ci si deve fidare di loro, neanche delle vecchie.

Tu non hai conosciuto Rashid, che è il cugino di Saida. Sai che mi ha detto Saida? Che gli piaceva troppo la figlia di Ramiza. Ma ti rendi conto! La figlia di mia sorella! E lui ha mangiato a casa mia, qui, il cibo nostro! Tu conosci i miei paesani, non fanno queste cose."

"Ma questi marocchini non sono veri musslimani", chiosa Mehmet. "Adesso io esco con questi che fanno da'wa [predicazione], che vanno in giro a invitare la gente a tornare all'Islam, vedo per strada un marocchino che  quando mi vede nasconde la birra, e io non sono uno paziente, ma se ero paziente, gli dicevo, 'tu non ti devi nascondere da me, da Dio ti devi nascondere e a Dio devi dire, perdonami!'

In moschea qui, c'è anche un italiano, uno che ha fatto di tutto, ha rubato, spacciava, si drogava, lo arrestavano, andava in carcere e usciva di nuovo, poi un giorno incontra un gruppo che fa da'wa, dice loro, 'io ho provato tutto, e adesso mi voglio uccidere', e quelli dicono, 'aspetta, c'è una cosa che non hai ancora provato, l'Islam, prova poi decidi se ti vuoi uccidere o no' perché uno può essere cattivissimo, ma se cerca veramente Dio, Dio l'ascolta, e adesso questo italiano prega tutti i giorni e porta la barba come Rasulallah [l'Inviato di Dio] salla-Allah 'alayhi wa sallam".

"Per fortuna, adesso con la nuova legge, tanti di questi barboni li rimanderanno a casa", conclude. "Ma forse se ci fosse già stata questa legge, anche a te ti avrebbero mandato a casa". "No, ma è che ci sono troppi stranieri qui."

Vediamo dalla finestra una famiglia di indiani: "pensa con gli indiani, quando cucinano in un appartamento, tu lo senti in tutto il palazzo, poi quando li incontri per strada, senti ancora l'odore del cibo che hanno addosso, non è come il cibo dei pakistani che è buono".

"Memi, dela marò! Mehmet, dagli pane! Mikeli, sicuro che non vuoi ancora mangiare? Ci sono i cevapcici del cugino di Faruk, che vende il kebab, ti ricordi Mikeli i cevapcici che mangiavamo a Zagreb, quando ci aveva mandati via la polizia? Scusa se è poco il mangiare, vuoi anche la pasta, te la prepariamo subito?"

(continua…)

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34 risposte a Due orecchini d’oro (2)

  1. utente anonimo scrive:

    ?

    Francesco

  2. utente anonimo scrive:

    Nei Balcani come dappertutto ci rimettono gi innocenti. Zingari in fuga a causa di una guerra scatenata da persecuzioni a danno di albanesi. Innocenti i perseguitati degli uni e degli altri.

  3. RitvanShehi scrive:

    >….dice Memeti. E prosegue, “marocchini e tunisini sono così, non sono come i pakistani e bangladesci. Quando si va in moschea, marocchini e tunisini parcheggiano come capita, se ne fregano del traffico”….Ma i marocchini sono pazzi – interviene Reska….Sai che sono troppo furbe, le ucraine e le moldave e le polacche, quelle giovani si portano via i mariti delle indiane e delle pakistane e quelle vecchie vanno con i giovani? Sono le più furbe di tutti, non ci si deve fidare di loro, neanche delle vecchie…..”Ma questi marocchini non sono veri musslimani”, chiosa Memeti…

    “Per fortuna, adesso con la nuova legge, tanti di questi barboni li rimanderanno a casa”, conclude. “Ma forse se ci fosse già stata questa legge, anche a te ti avrebbero mandato a casa”. “No, ma è che ci sono troppi stranieri qui.”…..

    Che bella antologia!:-). Ue’ Miguel, un paio di tessere della Lega “horroris causa” a ‘sti due gliele mandiamo o no?:-)

  4. kelebek scrive:

    Dovresti sentire cosa dicono i marocchini di tutti gli altri 🙂

    Se alla Lega fossero più intelligenti, si batterebbero per dare il voto agli stranieri.

    Prenderebbero la maggioranza assoluta tra gli stranieri. Soprattutto tra gli zingari.

    Miguel Martinez

  5. RitvanShehi scrive:

    >Nei Balcani come dappertutto ci rimettono gi innocenti. Zingari in fuga a causa di una guerra scatenata da persecuzioni a danno di albanesi. Innocenti i perseguitati degli uni e degli altri. utente anonimo< Mi sa che hai le idee un po’ confuse in materia, caro il mio anonimo. Ti ripeto – per l’ennesima volta – quel che è successo in Kosovo (racontatomi dai miei connazionali kosovaroalbanesi).
    I serbi non hanno affatto perseguitato i rom, anzi. Questi ultimi hanno – secondo loro antico costume – approfittato della pulizia etnica serba ai danni degli albanesi per fare un po’ di sano:-) sciacallaggio: saccheggio delle case abbandonate e perfino apertura delle tombe, in cerca di denti d’oro e gioielli.

    Ovviamente, quando son tornati grazie alla protezione della NATO, gli albanesi si sono inkazzati come bisce vedendo tale stato di cose. E hanno detto ai cari rom:”Dopo quello che ci avete fatto, non ci può essere convivenza fra noi qui. Pertanto, raccogliete i vostri stracci e andatevene entro 24 ore: altrimenti vi stermineremo”. Se ne andarono di corsa: sapevano che un albanese comme il faut tiene sempre fede alla sua parola….

    P.S. Ho già raccontato quest’episodio, ma repetita iuvant:-).

    Sull’autobus, mentre stavo dicendo il fatto suo all’autista strafottente, prepotente (e sindacalmente paraculato, ovviamente) che ci stava trattando da bestiame, si intromette uno dei passeggeri (che prima conversava amabilmente tete-a-tete col sullodato autista) che mi dice di stare zitto. Al che gli rispondo che se non ha abbastanza fegato da rivendicare anche lui i suoi diritti di utente, almeno chiudesse quella fogna a cielo aperto. Al che mi replica:”Stai attento, tu non sai con chi hai a che fare: io sono rom, non un mangiaspaghetti” (notare il disprezzo per i nativi del Belpaese, please!:-) ).

    E io:”Delle tue preferenze culinarie non me ne frega un cazzo. Però, visto che ti sei dichiarato, lo faccio anch’io: io, invece, sono albanese, tienilo presente”.

    Sulla sua faccia si dipinge paura e sconcerto, ma anche incredulità (anche perché non somiglio affatto allo “stereotipo” dell’albanese circolante nel Belpaese:-)): pertanto mi chiede in albanese (dialetto kosovaro):”A megjithmend shqyptar je ti, a?” (Ma davvero tu sei albanese?) e io, nello stesso dialetto (che conosco bene, anche se non sono di quelle parti):”Megjithmend shqyptar jam e i egër fort, për besë” (Sono albanese per davvero e anche piuttosto feroce, te lo giuro).

    Di colpo si rannicchiò sul sedile, chiuse subito la fogna e non s’azzardò a riaprirla fino alla fine del viaggio…..

  6. kelebek scrive:

    Comunque, non c’è proprio niente di strano.

    L’associazione tra sinistra e stranieri è una formazione psicotica della destra.

    Come dice Marino Badiale, il ceto portante della sinistra in Italia è il ceto intellettuale subalterno; e siccome l’adesione a tale ceto presume una lunghissima formazione basata sulla lingua, è il ceto più blindato in assoluto contro gli stranieri, dopo quello dei doppiatori cinematografici e per lo stesso motivo.

    Miguel Martinez

  7. kelebek scrive:

    Per Ritvan n. 6

    Scusami, mi ero dimenticato di dire quello che gli albanesi pensano degli altri. Grazie per averlo precisato 🙂

    Miguel Martinez

  8. utente anonimo scrive:

    — Ti ripeto – per l’ennesima volta – quel che è successo in Kosovo (racontatomi dai miei connazionali kosovaroalbanesi). —

    Fonte sicuramente affidabilissima!

    Ma sarebbe utile poter fare un minimo confronto anche con qualche fonte kosovaroserba e kosovarorom. Non perché si pensi male, anzi… sicuramente confermerebbero parola per parola gli indubitabili racconti kosovaroalbanesi.

    Gengis Ghat

  9. RitvanShehi scrive:

    >Per Ritvan n. 6 Scusami, mi ero dimenticato di dire quello che gli albanesi pensano degli altri. Grazie per averlo precisato 🙂 Miguel Martinez< Non c’è di che, caro. E spero che – nel malaugurato caso, che non ti auguro in alcun modo – se qualcuno aprisse le tombe dei tuoi famigliari morti, le depredasse e lasciasse i cadaveri nudi esposti, tu avrai per lui le migliori espressioni di amor fraterno:-).

  10. RitvanShehi scrive:

    — Ritvan: Ti ripeto – per l’ennesima volta – quel che è successo in Kosovo (racontatomi dai miei connazionali kosovaroalbanesi). —

    >Fonte sicuramente affidabilissima! Gengis Ghat< E’ quella che ho. Ma se tu ne hai un’altra, felicissimo di confrontarle. >Ma sarebbe utile poter fare un minimo confronto anche con qualche fonte kosovaroserba e kosovarorom.< Appunto, datti da fare a trovarle, mio caro “Ghat”, o i sorci li preferisci già cucinati da altri?:-) >Non perché si pensi male, anzi… sicuramente confermerebbero parola per parola gli indubitabili racconti kosovaroalbanesi.< Ho qualche lieve dubbio in proposito. A me risulta che i cari serbi&rom pare dicano che gli albanesi siano dei bieki razzisti e vogliono un Kosovo “etnicamente puro”, pertanto hanno cacciato i rom. Però, i suddetti non ci spiegano perché i maniaci della candeggina:-) kosovaroalbanesi non facciano lo stesso con le altre minoranze (bulgari, turchi) presenti in Kosovo.

  11. utente anonimo scrive:

    >Mi sa che hai le idee un po’ confuse in materia, caro il mio anonimo.< Caro Ritvan, non mi sono spiegato. Volevo ricordare che a) che nel Kosovo jugoslavo i serbi opprimevano gli albanesi; b) e che dopo l’intervento NATO, alla fine, gli albanesi se la sono presa con gli zingari. (N.B. il punto b) l’ho appreso leggendo i post di kelebek. Anche per questo, e ne sono grato appunto a kelebek, in famiglia sono l’unico a non odiare gli zingari al calor bianco). Sono stato a Peja e Djakova nel 1988 in vacanza. Ricordo i serbi che avevano case decenti, con antenna satellitare e strade asfaltate. Gli albanesi avevano le fogne a cielo aperto. Non ne avevo mai viste prima. Comprai una fetta d’anguria da un albanese. La taglio’ e me la diede dopo avere lasciato un pezzettino sul bancone del suo choschetto, di modo che -così mi spiego’ a gesti- le mosche provenienti dalla fogna si buttassero sul pezzettino e lasciassero in pace me. In quella vacanza dormii in un camping retto da un albanese. Il camping era pulito e il prezzo basso, così quando andai via dissi ‘grazie’ al proprietario nell’unico modo che capisse, ‘hvala’. Mi guardo’ in modo gelido, poi in inglese maccheronico mi disse: ‘Lo capisco che mi hai voluto ringraziare. La prossima volta dillo in albanese.’ Ho un bel ricordo del Kosovo, nonostante tutto. Ma una mia collega, moglie di un membro della spedizione internazionale che adesso è di stanza lì, mi dice che quasi non è rimasta pietra su pietra Quanto alla faccenda della parola data, ricordo che sotto le armi avevo un commilitone italiano di lingua albanese. Mi disse esattamente le stesse parole di Ritvan.

  12. kelebek scrive:

    Io preferisco tenermi fuori dagli scontri etnici, perché dalla mia esperienza, tutti gli esseri umani sono simili ovunque; e alla fine siamo tutti individui e non etnie.

    Dire che siamo simili non è necessariamente un complimento, però…

    Io non ho nulla contro gli albanesi e le loro vendette sono comprensibili come tutte le vendette.

    Detto questo:

    1) La storia di alcuni Rom che avrebbero depredato alcune tombe di alcune famiglie albanesi è plausibile, indimostrabile e irrilevante come tutte le storie simili di atrocità belliche.

    Ci sono storie che ricorrono in tutti i conflitti, che si diffondono come le leggende urbane: un classico è quello dei “soldati che lanciano in aria i bambini e li raccolgono sulle punte delle baionette”, che ho sentito raccontare da turchi (nei confronti dei greci), da greci (nei confronti dei turchi) e così via.

    Ci sono ottimi studi – come quelli di Cesare Bermani – sulle storie che girano in guerra, non dovute alla propaganda ufficiale, e che vengono credute in buona fede da tutti.

    2) La pulizia etnica dopo la guerra ha toccato non solo i serbi, ma tutti i gruppi di Rom – diversi per religione, mestiere, lingua, casta, dialetto; ha colpito i musulmani di lingua croata; ha colpito i turchi (ho conosciuto profughi turchi dal Kosovo); ha colpito gli “egiziani”, cioè i Rom albanesizzati; e persino la piccola comunità ebraica http://www.kelebekler.com/kosovo-it.htm.

    Questa grande cacciata degli “altri” ha decine di paralleli – pensiamo agli armeni in Turchia, gli azeri nel Nagorno Karabakh, i georgiani in Abkhazia, i serbi in Krajna, i tedeschi in Jugoslavia, i magiari in Romania, i turchi in Grecia e i greci in Turchia.

    E ci sono stati fenomeni tremendi di “unificazione” etnica, come quella praticata dai serbi dopo la prima guerra balcanica contro gli albanesi; dai greci nei confronti di albanesi e slavi; e così via.

    Fa parte dell’immenso processo della distruzione della comunità ottomana.

    Però evitiamo per favore i revisionismi inutili.

    Miguel Martinez

  13. kelebek scrive:

    Aggiungo… i Rom che conosco sono profondamente albanesizzati.

    Si identificano certamente molto di più con gli albanesi che con i serbi, nella lingua, nella religione, nell’abbigliamento, nei costumi.

    Se devono dire chi sono, diranno sempre di essere “albanesi” e non “serbi”.

    E direi che nonostante tutto ciò che è successo, sanno distinguere molto bene tra albanesi e albanesi.

    Cioè tra i loro storici amici e vicini di casa, e le bande di giovani saccheggiatori che hanno approfittato della guerra per impossessarsi dei loro averi (non diversamente da come certe bande serbe avevano approfittato prima per rubare agli albanesi).

    Miguel Martinez

  14. RitvanShehi scrive:

    x anonimo (#12).

    Grazie della testimonianza.

    Io non ho negato la rappresaglia albanese sugli zingari: ne ho solo dato la VERA spiegazione. Ma ti pare che quell’albanese che vendeva angurie al “jabanxhi” (straniero) preoccupandosi di proteggerlo dalle mosche, poi si sarebbe avventato pieno di cupidigia sugli stracci degli zingari e li avrebbe scacciati al fine di impadronirsene, come declama beatamente il nostro grazioso Padrone di Casa? Oppure vorrebbe un Kosovo “etnicamente puro”, come, invece, sostengono gli amici “antimperialisti” serbi (e i loro pennivendoli dei massmedia italici) del sullodato Padrone di Casa?

  15. RitvanShehi scrive:

    >Io preferisco tenermi fuori dagli scontri etnici, perché dalla mia esperienza, tutti gli esseri umani sono simili ovunque; e alla fine siamo tutti individui e non etnie.Miguel Martinez< Il quadro che dipingi è sommamente irrealistico. Purtroppo, malgrado la Globalizzazione Kapitalistika Selvaggia:-), non si è ancora arrivati all’ “Homo Cosmopoliticus” standardizzato dappertutto. >Io non ho nulla contro gli albanesi e le loro vendette sono comprensibili come tutte le vendette< Ma come, non hai nulla contro quei “bieki servi di Bush” che lo abbracciavano e lo coccolavano in piazza, invece di prenderlo a pomodorate in faccia? Miguel, non ti riconosco più!:-) >Detto questo:

    1) La storia di alcuni Rom che avrebbero depredato alcune tombe di alcune famiglie albanesi è plausibile, indimostrabile e irrilevante come tutte le storie simili di atrocità belliche.< No, non è un’ “atrocità bellica”. Si chiama – come già detto – SCIACALLAGGIO. E in tempi di guerra – se non ricordo male – gli “sciacalli” si fucilavano sul posto e senza processo, da ambo le parti. Ringrazia, dunque gli albanesi che non si son voluto “sporcarsi le mani” e si sono limitati a scacciarli. Oddio, sarebbe stato più in linea con la Suprema Civiltà Giuridica Occidentale aprire inchieste e tavoli di concertazione al fine di separare gli sciacalli da chi semplicemente dei proventi dello sciacallaggio s’era ornato, ma mi sa che sarebbe stato pretendere troppo da degli “albanesi”:-). >Ci sono storie che ricorrono in tutti i conflitti, che si diffondono come le leggende urbane: un classico è quello dei “soldati che lanciano in aria i bambini e li raccolgono sulle punte delle baionette”, che ho sentito raccontare da turchi (nei confronti dei greci), da greci (nei confronti dei turchi) e così via.< Probabile lo abbiano fatto entrambi: i greci, di sicuro, ancora oggi le loro forze armate braccano i clandestini (uomini, donne e bambini) albanesi sparando loro a vista, come in una battuta di caccia. Gli albanesi no, però, mai. Perché come già detto, ridetto e stradetto – e malgrado il Sacro Teorema Che Siamo Tutti Uguali, Indipendentemente Dall’Etnia – un albanese che uccideva una donna o un bambino ANCHE APPARTENENTI AL NEMICO perdeva per sempre il proprio Onore: per la comunità diventava uno zombie e non aveva altra alternativa che suicidarsi o andare via. Chi è stato in Kosovo queste cose le sa…. >Ci sono ottimi studi – come quelli di Cesare Bermani – sulle storie che girano in guerra, non dovute alla propaganda ufficiale, e che vengono credute in buona fede da tutti.< Con tutto il rispetto per il sullodato, non c’era alcuna ragione plausibile per cui gli albanesi cacciassero i rom: ovviamente, quella di impadronirsi dei loro stracci fa ridere i polli:-). >2) La pulizia etnica dopo la guerra ha toccato non solo i serbi, ma tutti i gruppi di Rom – diversi per religione, mestiere, lingua, casta, dialetto; ha colpito i musulmani di lingua croata;< Chi, quelli che Milosevic mandò come “coloni” in Kosovo, dopo che erano stati espulsi dai croati? Mi sembra sacrosanto: se li fosse tenuti a Belgrado, il caro Milosevic. >ha colpito i turchi (ho conosciuto profughi turchi dal Kosovo);< Ah sì? E in quel caso non ti sei ricordato degli “ottimi studi – come quelli di Cesare Bermani – sulle storie che girano in guerra”?:-) O che facciamo i Bermani solo quando ci fa comodo?:-) >ha colpito gli “egiziani”, cioè i Rom albanesizzati; e persino la piccola comunità ebraica http://www.kelebekler.com/kosovo-it.htm.< Ah, beh, la cacciata degli ebrei, poi, non te la inghiotte nessuno, caro Miguel: ci sarebbe stato il Pandemonio Giudaico Planetario se i bieki kosovari avessero torto un solo capello a un ebreo. Sicuro di aver letto bene i sullodati studi del sullodato Bermani?:-) >Questa grande cacciata degli “altri” ha decine di paralleli – pensiamo agli armeni in Turchia, gli azeri nel Nagorno Karabakh, i georgiani in Abkhazia, i serbi in Krajna, i tedeschi in Jugoslavia, i magiari in Romania, i turchi in Grecia e i greci in Turchia.< Non per gli albanesi, che tu, beato discendente di Quetzakoatl:-), conosci come io conosco i maya (ovvero poco o nulla). L’albanese PERBENE ha (ancora, malgrado il passaggio del rullo compressore comunista) nel suo DNA il rispetto per lo straniero PACIFICO. Nel sud dell’Albania abbiamo una consistente minoranza ellenofona che – malgrado la sanguinosa pulizia etnica operata dai greci nel 1945 a danno degli albanesi musulmani cittadini greci – nessuno ha toccato con un dito. E ne andiamo fieri! >E ci sono stati fenomeni tremendi di “unificazione” etnica, come quella praticata dai serbi dopo la prima guerra balcanica contro gli albanesi; dai greci nei confronti di albanesi e slavi; e così via.< Appunto, roba da greci e slavi vari: niente a che vedere con gli albanesi. >Fa parte dell’immenso processo della distruzione della comunità ottomana.< E chi l’ha mai negato? >Però evitiamo per favore i revisionismi inutili.< Beh, se’ potrebbe anche ffa’, ma vedi, caro, quelli che a te appaiono decisamente “inutili” per qualcun altro non lo sarebbero….

  16. RitvanShehi scrive:

    >Aggiungo… i Rom che conosco sono profondamente albanesizzati.

    Si identificano certamente molto di più con gli albanesi che con i serbi, nella lingua, nella religione, nell’abbigliamento, nei costumi. Miguel Martinez< Mi dispiace, Miguel, ma non basta imparare l’albanese e “scimmiottare” il suo abbigliamento per essere considerati “albanesi”. Anzi, credo che l’albanese apprezzi di più “l’altro” che conserva la propria cultura, ma nel contempo si comporta nei confronti degli albanesi in modo “onorevole”. Non so se rendo l’idea…. >Se devono dire chi sono, diranno sempre di essere “albanesi” e non “serbi”.< Mah, non generalizziamo, per favore: nella maggior parte dei casi credo che diranno ciò che fa loro più comodo in quel momento:-) >E direi che nonostante tutto ciò che è successo, sanno distinguere molto bene tra albanesi e albanesi.

    Cioè tra i loro storici amici e vicini di casa, e le bande di giovani saccheggiatori che hanno approfittato della guerra per impossessarsi dei loro averi (non diversamente da come certe bande serbe avevano approfittato prima per rubare agli albanesi).< E i “loro storici amici e vicini di casa” albanesi, armati fino ai denti, non li avrebbero protetti dalle “bande di giovani saccheggiatori”??!! Come si vede che non conosci affatto il Kanun!

  17. utente anonimo scrive:

    Per Ritvan

    Non sono un esperto di cose balcaniche (anche se dieci anni fa segui con molta attenzione l’ultima guerra) tuttavia

    1)La storia dello sciacallaggio SISTEMATICO dei Rom sugli albanesi non l’ho sentita da nessuna parte;semmai,allora, la giustificazione da parte albanese del pogrom anti-rom fu la diretta e attiva partecipazione di questi ultimii alla tentata pulizia etnica serba (cosa a cui tu non accenni minimamente)Ora quando di un azione criminale si danno piu ragioni indipendenti tra di loro significa che in realtà non ce n’era nessuna(per es -per rimanere in tema di pogrom .i russi massacravano gli ebrei perche erano usurai ma anche perche erano svversivi ma anche perche ecc ecc)Oltre tutto il carattere di hurban legend della tua storia la rende abbastanza simile a quella della bambina rapita a Ponticelli.Considerato che ,inpiccolo, il risultato è stato lo stesso…

    2)A differenza della tua hurban legend i fatti denunciati da Martuinez sono stati documentati e provati Per sbugiadarli dovresti dimostrare false o inattendibili le sue fonti Certo con la storia dei denti d’oro tu ti sei messo in una posizione inattaccabile;le leggende urbane sono fatte per non potere essere smentite

    3)Per quanto riguarda i croati musulmani mi sembra abbastanza inverosimile che,dopo Sarajevo e Srebrenica i serbi abbiano potuto usare dei musulmani come ascari Forse tu alludevi ai profughi dalle Krajne Ma si trattava di serbi cristiani non di croati musulmani

    Infine descrizione della bonta e della gentilezza dei serbi -nonche del carattere multiecnico della loro cultura-erano il cuore della propaganda filoserba ai gloriosi tempi di Sarajevo

    Ragion per cui quando un popolo prende a magnificare le sue virtù morali mi corre un brivido nella schiena ,significa quasi sempre che vuole giustificare un azione criminale con un ragionamento del tipo;se noi -popolo morale abbiasmo commesso questo è perche chi lo ha subito era incommensurabilomente malvagio o abietto Sono i popoli buoi sono capaci dei genocidi

    In questo non sei molto diverso dai serbi o dagli slavi che disprezzi tanto

    Mr Magoo

  18. utente anonimo scrive:

    Errata corrige all’ultimo rigo ;popoli buoni

    Mr Magoo

  19. utente anonimo scrive:

    x Ritvan (#15)

    Quell’albanese era una brava persona, così come lo è l’amica zingara di Kelebek.

    Già è quasi impossibile giudicare gli individui: giudicare intere collettività non ha senso. Non ci sono popoli buoni o cattivi, ma individui che in alcune circostanze decidono di fare i farabutti e altri che decidono di fare le persone oneste. Semplicemente, quando un ‘giudizio’ diventa ‘pregiudizio’ allora diventa sicuramente qualcosa di sbagliato.

    Completo la mia testimonianza. Quando nel 1988 sono tornato in Italia dal Kosovo dissi ai miei che lì ci sarebbe probabilmente stato un massacro, data la palpabile tensione nell’aria.

    Eppure, quando arrivarono in massa gli albanesi in Italia mi sentii dare dispregiativamente dell’ ”amico degli albanesi”, che tutti identificavano automaticamente con violenti sfruttatori di prostitute.

    Al che mi sono messo a leggere libri su libri sull’Albania (visto che mi sfottevano, almeno volevo capire per quale motivo), tanto che mia moglie per Natale mi ha persino regalato un manuale di conversazione albanese (ma non è certo lingua che si possa imparare facilmente da soli…).

    Adesso che molti albanesi fanno i muratori in nero (o regolarizzati all’ultimo giorno di vita, come quello morto nella costruzione del Museo del Mare di Genova) tocca ai rumeni la palma del pregiudizio.

    Pregiudizio che accompagna gli zingari da sempre. Ed alimentato da una televisione che immancabilmente sottolinea l’eventuale origine straniera dell’autore di un reato (se lo si facesse in Inghiltera si finirebbe in galera).

    Pensate se un regista italiano facesse un film sulla persecuzione degli zingari! L’unico che ho visto era americano: ”Il gobbo di Notre Dame” di Disney.

    P.S. Quelli che mi chiamavano spregiativamente ”amico degli albanesi” sono da sempre grandi ammiratori di quella moderna versione italiana di ”Mein Kampf”, ”La rabbia e l’orgoglio”. Il confronto dei due libri è istruttivo, lo consiglio caldamente.

  20. kelebek scrive:

    Per Ritvan n. 16

    Trovo perfettamente comprensibile la “scelta americana” degli albanesi: nella scacchiera del mondo funziona così.

    Nella seconda guerra mondiale, popoli diversi come gli sloveni, i tatari della Crimea, i ceceni, gli albanesi del Kosovo si sono alleati con la Germania, perché i loro oppressori erano nemici della Germania.

    Si tratta di scelte assolutamente intercambiabili.

    Gli abkhazi ad esempio, sono stati quasi sterminati dai russi nell’Ottocento, ma i discendenti dei sopravvissuti si fanno proteggere dai russi; e i georgiani, di conseguenza si alleano con gli americani.

    Mentre gli armeni, storicamente spesso alleati dei georgiani, si schierano con l’Iran e la Russia.

    Allo stesso modo, a differenza di tanti della sinistra italiana, non condanno affatto Osama bin Laden per aver avuto rapporti con gli americani ai tempi della guerra dell’Afghanistan.

    La geopolitica è fatta a scacchiere.

    Miguel Martinez

  21. RitvanShehi scrive:

    x Miguel (#21)

    Una volta tanto sono pienamente d’accordo con te.

  22. RitvanShehi scrive:

    >Per Ritvan Non sono un esperto di cose balcaniche…Mr Magoo< Oh, non ti preoccupare, fratello, ho imparato che qui in Italia quello di disquisire amabilmente e sputar sentenze soprattutto su cose di cui non ci si capisce un cazzo è un po’ lo sport nazionale. E chi sono io per mettere in atto dei comportamenti antisportivi?:-) >(anche se dieci anni fa segui con molta attenzione l’ultima guerra)tuttavia

    1)La storia dello sciacallaggio SISTEMATICO dei Rom sugli albanesi non l’ho sentita da nessuna parte< Oh, fratello, ma allora sei un idealista soggettivo, di quelli che dicono “Il mondo esiste in quanto io lo percepisco”. Tanto di cappello per la tua posizione filosofica, ma purtroppo le cose accadono anche in assenza di una tua percezione. >semmai,allora, la giustificazione da parte albanese del pogrom anti-rom fu la diretta e attiva partecipazione di questi ultimii alla tentata pulizia etnica serba (cosa a cui tu non accenni minimamente)< Non accenno minimamente perché è una falsità: non so dove tu l’abbia sentita e sei pregato di riportare qui le “pezze d’appoggio” ufficiali, poiché dubito fortemente che le tue fonti siano confidenze verbali di tuoi “amici” albanesi del Kosovo (i quali ti fuggirebbero certamente come la peste).
    La marmaglia miliziana di Belgrado, spalleggiata dai carrarmati dell’esercito regolare, non aveva alcun bisogno dei rom per ammazzare, stuprare, demolire e perpetrare simili piacevolezze sugli albanesi per costringerli alla fuga. E i rom non sono degli assassini e dei genocidi, come gli ortodossissimi miliziani serbi. D’altro canto, i rom sono solo degli approffittatori, sempre lesti a salire sul carro dei vincitori per mangiare gli avanzi della sua tavola. Ma nel presente caso – credendo che gli albanesi non sarebbero mai più ritornati e saccheggiando le loro proprietà e perfino le loro tombe, cosa che nemmeno il più sanguinario paramiliziano serbo non farebbe mai – fecero male i conti.

    >Ora quando di un azione criminale si danno piu ragioni indipendenti tra di loro significa che in realtà non ce n’era nessuna(per es -per rimanere in tema di pogrom .i russi massacravano gli ebrei perche erano usurai ma anche perche erano svversivi ma anche perche ecc ecc)< A parte il fatto che ci trovo poca “indipendenza” fra sparare ad albanesi vivi e depredarne dei morti, come già detto sopra la partecipazione dei rom alle atrocità dei paramilitari di Belgrado è solo parto della tua fantasia. >Oltre tutto il carattere di hurban legend della tua storia….. 2)A differenza della tua hurban legend i fatti denunciati da Martuinez sono stati documentati e provati< Gia, fratello, “documentati e provati”, ma come no. Ma tu, dove ti sei così accuratamente documentato per scrivere PER BEN DUE VOLTE “hurban”, con l’acca davanti?:-) >3)Per quanto riguarda i croati musulmani mi sembra abbastanza inverosimile che,dopo Sarajevo e Srebrenica i serbi abbiano potuto usare dei musulmani come ascari Forse tu alludevi ai profughi dalle Krajne Ma si trattava di serbi cristiani non di croati musulmani< Non ho parlato di “ascari” ma di “coloni”, mandati da Belgrado in Kosovo fra i loro “fratelli di fede” per toglierseli dagli zebedei: però, per uno che scrive “hurban” la differenza potrebbe risultare insignificante:-) >Infine descrizione della bonta e della gentilezza dei serbi -nonche del carattere multiecnico della loro cultura-erano il cuore della propaganda filoserba ai gloriosi tempi di Sarajevo< Che cazzo c’entra? Non ho mai detto che gli albanesi del Kosovo siano dei cuoricini teneri. Anzi. >Ragion per cui quando un popolo prende a magnificare le sue virtù morali mi corre un brivido nella schiena< Le virtù morali degli albanesi del nord sono state mirabilmente descritte dall’etnografa inglese Edith Durham, agli inizi del XX secolo e non le ho inventate io. Leggi i suoi libri (sono anche in rete, in inglese) e poi, casomai ne riparliamo. >significa quasi sempre che vuole giustificare un azione criminale con un ragionamento del tipo;se noi -popolo morale abbiasmo commesso questo è perche chi lo ha subito era incommensurabilomente malvagio o abietto.

    Un altro viaggiatore in terre abitate da albanesi, G.G. Byron, nel suo “Child Harold” scrive:

    “I figli d’Himara (regione montagnosa del Sud Albania-ndr) che non perdonano neanche l’amico/come possono lasciar vivo il nemico?”.

    Neanche l’amico. Figuriamoci lo sciacallo. Ma si vede che dai tempi di Byron si sono inteneriti:-) e così si sono limitati solo a scacciare gli sciacalli.

    >Sono i popoli buoni sono capaci dei genocidi< Difatti, gli albanesi non sono buoni: gli sciacalli li hanno solo scacciati, mica “genocidati”:-). >In questo non sei molto diverso dai serbi o dagli slavi che disprezzi tanto< Il mio “disprezzo” per serbi/slavi è probabilmente frutto delle tue deliranti esperienze oniriche. Io non disprezzo alcun popolo, neanche i serbi (figuriamoci altri slavi, tipo croati e sloveni, con cui l’Albania ha eccellenti rapporti): io odio e disprezzo una certa classe dirigente serba, strettamente collusa con gli ambienti più fondamentalisti della Chiesa Ortodossa serba.
    E non disprezzo neanche i rom: casomai li compatisco……

  23. utente anonimo scrive:

    Per Ritvan

    Le tue testimonianze dirette sono altrettanto prive di pezza dei miei ricordi (se tu chiedessi ad un abitante di Ponticelli un resoconto sul pogrom anti rom cosa credi che ti risponderebbe?)Citami una qualunque fonte diretta che NON sia un TUO ricordo e sono pronto a chiederti scusa

    Per quanto mi riguarda la storia dei Rom ascari dei serbi aveva almeno il pregio di essere POLITICAMENTE credibile;quella degli sciacalli che rubano i denti ai morti è palesemente la giustificazione di un pogrom volta a disumanizzare completamente la sua vittima Come-appunto-la storia della bambina di Ponticelli(e anche li si sono limitati a scacciarli)

    Alla bonta e alla gentilezza genetica del tuo popolo ti sei riferito tu commentando il racconto dell’anguria e usandola come pretesto per negare la pulizia etnica praticata dagli albanesi con un ragionamento del tipo:come è possibile che persone cosi buone siano capaci di…. ,se lo hanno fatto è perche evidentemente..Da qui la mia osservazione

    Infine:la compassione è la peggior forma di disprezzo

    Mr Magoo

  24. RitvanShehi scrive:

    >Per Ritvan Le tue testimonianze dirette sono altrettanto prive di pezza dei miei ricordi. Mr Magoo< Non sono le “mie”, sono quelle dei miei parenti ed amici albanokosovari – loro sì testimoni diretti – che ho interrogato SEPARATAMENTE.
    Oh, beh, se tu pretendi da me un resoconto in carta da bollo, con tanto di confessione firmata dagli sciacalli, stai fresco, fratello: vedi, a me non frega ‘na cippa di convicere te e quelli come te che hanno già la “verità politicamente corretta” in tasca, volevo solo CAPIRE io. E ho capito.

    >(se tu chiedessi ad un abitante di Ponticelli un resoconto sul pogrom anti rom cosa credi che ti risponderebbe?)< Il paragone mi sembra alquanto ad minchiam. La bambina di Ponticelli non fu mai rapita, mentre gli albanokosovari, al loro ritorno trovarono le loro masserizie nelle abitazioni dei rom e i loro morti fuori dalle tombe, coi denti d’oro strappati. Dici che i miliziani serbi venuti da Belgrado si sono caricati sulle spalle la roba degli albanesi e l’hanno trasportata fino alle case rom, pregandoli di accettare tali “doni” (oltre a fare i tombaroli per conto degli stessi rom)? Allora dimmi che credi anche a Babbo Natale, fratello! >Citami una qualunque fonte diretta che NON sia un TUO ricordo e sono pronto a chiederti scusa< Anche se avessi le suddette carte da bollo delle tue “scuse” veramente non saprei che farmene. Ti puoi tenere tranquillamente le tue farneticazioni in materia e buon pro ti facciano. >Per quanto mi riguarda la storia dei Rom ascari dei serbi aveva almeno il pregio di essere POLITICAMENTE credibile;< Sì, una CAZZATA politicamente incredibile. Vedi, fratello che degli albanokosovari e del loro Kanun non sa un beneamato cazzo, se i rom avessero fatto gli “ascari” (ovvero ammazzare e stuprare albanesi) i “buoni” albanesi al loro ritorno avrebbero sterminato senza pietà TUTTI i maschi rom adulti. Però, visto che i rom avevano fatto solo gli sciacalli, un’azione spregevole e disonorevole, certo, ma non passibile di morte a norma del suddetto Kanun, si sono limitati a scacciarli come gente “senza onore”. Così è se ti pare. >quella degli sciacalli che rubano i denti ai morti è palesemente la giustificazione di un pogrom volta a disumanizzare completamente la sua vittima.< Guarda , fratello, che anche le azioni di sciacallaggio fanno parte, purtroppo del “patrimonio” umano. L’epiteto “sciacallo” per i ladri di guerra mica l’hanno inventato gli albanokosovari, eh, pertanto le tue “disumanizzazioni” der cazzo sai dove te le devi mettere? >Come-appunto-la storia della bambina di Ponticelli(e anche li si sono limitati a scacciarli)< Paragone ad minchiam: vedi sopra. >Alla bonta e alla gentilezza genetica del tuo popolo< “Genetica” te lo devi mettere nello stesso posto dove hai messo la “disumanizzazione” di prima, fratello. La gentilezza nei confronti degli stranieri PERBENE E’ CULTURALE ed è imposta dal Kanun. Che ti piaccia o meno. >ti sei riferito tu commentando il racconto dell’anguria e usandola come pretesto per negare la pulizia etnica praticata dagli albanesi con un ragionamento del tipo:come è possibile che persone cosi buone siano capaci di…. ,se lo hanno fatto è perche evidentemente..Da qui la mia osservazione< Appunto, “evidentemente”. Che ti piaccia o meno e non me ne frega ‘na cippa se tu e tutti quelli come te non ci credono. >Infine:la compassione è la peggior forma di disprezzo< Questa l’hai sicuramente trovata nello stesso posto dove hai trovato “Hurban”, vero?
    Beh, secondo il Sacro Paravia:

    com|pas|sió|ne

    s.f.

    AD

    1 sentimento di sofferta partecipazione ai dolori altrui: avere c. di qcn., provare c. per qcn.; far c. a: destarla, suscitarla; muoversi a c. per: impietosirsi

    2 sentimento di disprezzo e insofferenza verso qcn. o qcs. che è meschino, ridicolo, brutto: questo lavoro fa c.

    Era ovvio che io mi riferissi all’accezione PRIMARIA (quella contraddistinta col n.1, capisci?) del termine. Mi fanno pena, popolo senza Stato, prigionieri della loro tormentata storia e delle loro ancestrali (e discutibilissime) usanze che li mettono spesso e volentieri in conflitto coi “padroni di casa”. E mi fa pena il fatto che solo un’esigua minoranza di loro riesce a spezzare quelle catene e vivere da persona civile.

  25. utente anonimo scrive:

    Per Ritvan

    In un reportage del settimanale L’Espresso-in quell’occasione radicalmente filoalbanese-risalente alla primavera del 99.DURANTE i bombardamenti e la tentata pulizia etnica e PRIMA del ritorno degli albanesi si puo trovare la testimonianza di alcuni profughi albanesi che raccontano di come i serbi abbiano affidato ai Rom il ruolo di vigili e di controllori ai posti di blocco e di come questi ultimi si divertano a umiliare gli albanesi fingendo di non saper leggere i loro documentiLa cronista riportava questa testimonianza con notevole imbarazzo(erano i tempi del politicaly correct)Successivamente ,dopo il ritorno degli albanesi in un servizio del Tg1-pure,inquel momento ,filoalbanese.-si facevano vedere di sfuggita le case bruciate dei Rom e si accennava al fatto che gli albanesi li accusavano di avere partecipato alle azioni dei serbi.Ora tralasciando la testimonianza televisiva,e fermandoci all’articolo dell’Espresso le cose sono tre;o la reporter si è inventata tutto (ma perche?Non si trattava di denigrare i serbi barbari ma i Rom allora-fine anni 90 e soprattutto a sinistra-ancora compatitii-in senso secondario,s’intende) o le testimonianze dei profughi erano false ,o-terza ipotesi-erano vere (ma allora le avresti dovute riportare anche tu)A me per ora sembrerebbe chiaro che 1)prpblemi tra i Rom e gli albanesi esistevano gia prima del ritorno di questi ultimi 2)ad un FATTO -la cacciata dei Rom dal Kosovo-corrispondono una serie di racconti e di testimonianze orali sconnesse e improvabili.Cosi ,se tu andassi a Ponticelli e chiedessi perchè è stato distrutto il locale campo Rom molte voci .ascoltate SEPARATAMENTE ti parlerebbero del rapimento altre ti direbbero che i Rom sono ladri ecc .E’la nebbia,o la polvere negli occhi,che circonda un crimine e che serve a distogliere dalla sua evidnza

    Infine;noto con piacere che quando neghi che un albanese possa uccidere perche cio non è nel suo DNA non usi la parola Dna nel suo senso primario

    Mr Magoo

  26. RitvanShehi scrive:

    x Mr. Magoo

    1. L’Espresso (e l’intero gruppo facente capo a De Benedetti) non è mai stato filoalbanese, anzi, è stato da sempre filoserbo.

    2. Che dei rom abbiano fatto – su mandato dei serbi – i controllori di documenti ai posti di blocco non esclude affatto che degli altri abbiano fatto gli sciacalli.

    3. I miei amici e parenti kosovaroalbanesi non mi hanno detto nulla dei rom controllori di documenti. Si vede che nei posti di blocco dove son passati loro non c’erano rom ma solo serbi. Ti sembra tanto strano?

    4. Che i problemi fra rom e albanesi esistessero prima del ritorno di questi ultimi è lapalissiano: difatti i rom le loro porcate a danno degli albanesi le hanno fatte PRIMA del ritorno di questi ultimi, mica dopo.

    5. Il paragone con Ponticelli – ripeto – è ad minchiam: io non ho amici e parenti a Ponticelli che siano sinceri con me in considerazione dei vincoli di parentela-amicizia.

    6. Che io abbia negato che un albanese possa uccidere – DNA o non DNA – te lo sei sognato. Ripeto, un albanese seguace del Kanun (e gli albanokosovari lo sono) uccide eccome, ma solo uomini armati. Invece non tocca le donne e i bambini, non stupra, non tortura e non tocca i morti, tutte azioni vietate dal Kanun. Ma queste cose tu, beato Occidentale, non le puoi sapere.

    7. Se non riesci a capire la differenza che passa per un albanokosovaro fra un gazzettiere italico/europeo che gli mette il microfono sotto il naso e il suo “fratello” albanese (ossia il sottoscritto) non ci posso far nulla. Ti posso solo raccontare – anche se so che è fatica sprecata – di quando chiesi alla mia tata çam se fossero vere le storie raccontate dai greci su atrocità commesse dai çam (albanesi musulmani residenti nella Grecia del nord e cittadini greci) nei confronti dei greci durante l’occupazione italiana della Grecia. La mia tata, cacciata con violenza in Albania dai greci alla fine della guerra con tutta la famiglia (insieme a migliaia di altri çam) mi confermò che le lamentele greche erano vere: parecchi giovani çam si erano macchiati di crimini a danno dei greci. Ovviamente, se il tuo giornalista dell’Espresso o di sarkazzo d’altro le avesse messo il microfono sotto il naso lei non avrebbe spiccicato parola in proposito. Infatti, fino ad ora nessun giornalista, greco, albanese, italiano o altro ha mai registrato una simile confessione da parte di un çam. Così è se ti pare.

  27. utente anonimo scrive:

    Tralasciando il punto 6 e il punto 7(di cui non comprendo il senso ai fini del nostro diverbio)

    ad 1)Che L’Espresso (quello delle copertine  con su scritto Hitlerosevic)sia stato durante la  guerra filoserbo è -sostanzialmente-una battuta di spirito.
    a 2),3),4) e 5)Che dopo avere RECISAMENTE NEGATO un ruolo dei rom come collaborazionisti ora lo ritieni probabile  (assieme,ovviamente,a quello di sciacalli) dimostra ESATTAMENTE,cio che volevo dimostrare.Il carattere FRAMMENTARIO, eSCONNESSO delle testimonianze orali rispetto alla EVIDENZA INOPPUGNABILE della pulizia etnica.E do per scontato,che l’albanese -o gli albanesi-del servizio avranno allegato,anche ai loro amici o parenti piu cari,quella e non lo sciacallaggio come UNICA CAUSA GIUSTIFICATRICE della pulizia etnica

  28. utente anonimo scrive:

    Ovviamente  il n 28 è mio

    Mr Magoo

  29. utente anonimo scrive:

    P.S E -ovviamente-quando deducevo che problemi tra albanesi e Rom esistevano da prima  del ritorno dei primi alludevo al fatto che l’odio degli albanesi nei confronti dei rom era-più o meno giustificato che fosse-ANTERIORE al suddetto ritorno

    Ancora Mr Magoogiv

  30. utente anonimo scrive:

    Ovviamente era :ancora Mr Magoo

  31. utente anonimo scrive:

    >Tralasciando il punto 6 e il punto 7(di cui non comprendo il senso ai fini del nostro diverbio) Mr Magoo<

    Molto comodo far finta di non comprendere il senso. Il senso del punto 6 è molto chiaro: mi hai  accusato ad minchiam di aver negato "che un albanese possa uccidere perche cio non è nel suo DNA " e ti ho risposto che te la sei inventata. E’ ovvio che a ‘sto punto ti conviene far finta di non capire il senso:-)
    Il punto 7, invece – spiegato ai bambini di 10 anni – è che anche per gli albanesi vale quel che vale per qualsiasi altro popolo, ovvero che fra quello che dicono al microfono di un giornalista straniero e quello che dicono in confidenza a un loro connazionale c’è sempre una certa differenza.

    >1)Che L’Espresso (quello delle copertine  con su scritto Hitlerosevic)sia stato durante la  guerra filoserbo è -sostanzialmente-una battuta di spirito.<

    Uno può essere benissimo antimiloseviciano e filoserbo allo stesso tempo. A meno che tu – per fare un’altra battuta di spirito – non voglia accusare il gruppo "L’Espresso" di essere antitaliano a causa della sua campagna contro Berlusconi:-). E confermo, il gruppo di De Benedetti è filoserbo e antialbanese.

    >a 2),3),4) e 5)Che dopo avere RECISAMENTE NEGATO un ruolo dei rom come collaborazionisti ora lo ritieni probabile  (assieme,ovviamente,a quello di sciacalli)<
     
    Non ho "RECISAMENTE NEGATO un ruolo dei rom come collaborazionisti", ho solo detto che a me non risultava: una cosa un tantinello diversa che spero farai il massimo sforzo per capire il senso:-). Diversamente da te che hai solo granitiche certezze immutabili, io prendo atto anche delle testimonianze sui rom messi dai serbi ai posti di blocco. Testimonianze che non smentiscono affatto, però, quelle da me raccolte, sullo sciacallaggio.

    >dimostra ESATTAMENTE,cio che volevo dimostrare.Il carattere FRAMMENTARIO, eSCONNESSO delle testimonianze orali rispetto alla EVIDENZA INOPPUGNABILE della pulizia etnica.<

    Ah, beh, se ci sono due testimonianze diverse, una sul "collaborazionismo" ai posti di blocco e un’altra sullo sciacallaggio, secondo la tua Illuminata Logica ne discende che quelle testimonianze hanno "carattere FRAMMENTARIO, eSCONNESSO"??!! Ma complimenti vivissimi per l’acume!:-)

    >E do per scontato,che l’albanese -o gli albanesi-del servizio avranno allegato,anche ai loro amici o parenti piu cari,quella e non lo sciacallaggio come UNICA CAUSA GIUSTIFICATRICE della pulizia etnica.<

    Oh, beh, non mi meraviglio, ti sei dimostrato un Maestro nel dare le cose per scontate secondo i tuoi stereotipi….

    >P.S E -ovviamente-quando deducevo che problemi tra albanesi e Rom esistevano da prima  del ritorno dei primi alludevo al fatto che l’odio degli albanesi nei confronti dei rom era-più o meno giustificato che fosse-ANTERIORE al suddetto ritorno.<

    Non mi risulta ci fosse quell’odio di cui parli: gli stessi rom ti smentiscono (vedi loro testimonianze raccolte da Miguel) parlando di pacifica convivenza senza problemi con gli albanesi prima del conflitto.

    Ritvan sloggato

  32. utente anonimo scrive:

    Per Ritvan (spero per l’ultima volta)
    1)Tralasciando il punto 6 ,il 7 era decisamente OT dato che,nell’articolo da me citato,i profughi albanesi non negavano o nascondevano atti criminali da loro connessi ma rivelavano presunti crimini commessi dai Rom.Quindi la tua costatazione che gli albanesi(come,appunto,tutti i gruppi umani)lavano in casa i panni sporchi,è perfettanmente irrilevante..
    2)Nei miei commenti 26 e 28 specificavo chiaramene di riferirmi alla posizione assunta  da L’Espresso,DURANTE LA GUERRA;occasione durante la quale l’intero gruppo De Benedetti fu  radicalmente filo-NATO e ,dunque ,radicalmente filo-albanese e anti-serbo.Peraltro quella fu la posizione di tutta la grande stampa italiana;che,poi,(su Repubblica come su Panorama)accanto a nove decimi di commenti filo-guerra  potevi trovare un decimo di commento critico non cambia pressoche nulla
    3)Che le testimonianze orali raccolte da l’espresso e da rai 1  (testimonianze di un fatto eclatante e grave)non siano arrivate anche a te (tanto da farti ritenere al commento 25 l’ipotesi di una collaborazione politica tra rom e serbi una cazzata incredibile),che pure rivendichi l’autenticità della testimonianza ORALI come base delle tue convinzioni mi pare -per lo meno- molto problematiuco.In una comunità  notevolmente compatta(come credo sia quella degli albanesi kosovari) e in un momento tragico come quello una serie di episodi come quella(nell’articolo sull’Espresso NON si parlava di casi eccezionali o isolati)avrebbe dovuto circolare e diventare prestissimo memoria comune.Che tu non ne sapessi niente-scusa la franchezza-mi puzza assai)
    4)E qui veniamo al punto cruciuale;cerco di chiarire con un esempio.Se un tizio dice di odiare il suo vicino perche  gli ha scopato la moglie,due ore dopo lo ammazza e ,dopo averlo ammazzato,dichiara di averlo fatto perche il tizio era un pedofilo (non facendo riferimento alcuno alla moglie)io ne deduco che ad un fatto-un omicidio-corrispondono due moventi diversi,incompatibile e ,in fondo,ugualmente improvabili.Non mi sarebbe necessario avere pregiudizi di sorta contro l’assassino per non giurare sulla sua buona fede.Cosi ,sono state PROPRIO LE TUE GIUSTIFICAZIONI a farmi venire dubbi molto seri sulla dinamica effetiva della cacciata dei Rom dal Kosovo.Che tu ci creda o no non sono pregiudizialmente nè anti-albanese  nè anti serbo (neètantomeno ho certezze granitiche) Semplicemente credo di avere buon fiuto per la menzogna  e per il delirio

    Mr Magoo

    P:S:Fermo restando il tuo diritto di replica proporrei di chiudere la partita a questo giro.Continuare a discutere nei commenti a un post vecchio di un anno è abbastanza surreale.Tanto,visti gli interessi del padrone di casa,sicuramente non mancherà occasione di tornare sull’arghomento.Nel frattempo cercherò di procurarmi il numero de L’Espresso

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