Capita, per le cose che scrivo, di venire minacciato oppure accusato di far parte di qualche fantomatico complotto.
Ad esempio, c’è un gruppetto neofascista che si è inalberato per una cosa ironica che avevo scritto sul loro mondo. Sono quattro anni che mi arrivano voci indirette, che stanno cercando il momento giusto per darmi una “lezione” molto fisica; e sono quattro anni che io non tolgo l’articolo.
La chiesa/multinazionale di Scientology mi ha fatto minacciare da avvocati in California e a Torino; mentre Massimo Introvigne, per un certo periodo, mi ha inondato di ordini perentori da parte dei suoi avvocati. Hanno mollato prima loro, perché non avevano scoperto il mio punto debole.
Non che sia un segreto.
Basta scrivermi in modo corretto, senza minacciare e senza dare ordini, in nome del diritto di replica.
Una persona vicina alla Lepanto Foundation, evidentemente, ha colto subito il mio tallone d’Achille, e ha scritto un paio di pagine di rettifiche, senza girare attorno alle questioni proposte, senza dire che sono pagato da al-Qaida e senza minacciare alcunché.
Quindi presento l’essenza della rettifica in questo post; e siccome Internet è una costellazione di frammenti, dove ognuno pesca ciò che vuole in isolamento, modifico anche un post precedente, in modo che quello che possiamo chiamare l’atto di accusa non sia distaccato da quella che possiamo chiamare la difesa.
Riassumo i punti fondamentali della replica.
1) Roberto de Mattei non sarebbe una persona a caccia di posizioni di potere, tanto è vero che non avrebbe “ricoperto posizioni pubbliche di un certo rilievo fino al 2002” (è nato nel 1948).
3) Roberto de Mattei ha “fatto assumere al CNR solo la dott.ssa Virginia Coda Nunziante, per le sue specifiche competenze e titoli di studio di cui gli altri erano privi”.
4) Roberto de Mattei è stato messo democraticamente in minoranza all’interno dell’assemblea dei 7 soci, di cui non facevano parte “né il marchese Luigi Coda Nunziante né sua figlia Virginia Coda Nunziante (impropriamente definita “suora laica”, meglio definirla “laica consacrata”)”, e anche questo dimostrerebbe che de Mattei non avrebbe messo in piedi una “setta”.
5) Il Centro Culturale Lepanto oggi “espunge accuratamente” il nome di Roberto de Mattei da ogni iniziativa da lui diretta “nell’arco dei 5 lustri“, addirittura omettendo il suo nome dai libri che il sito pubblicizza e di cui lui è l’autore.
Ovviamente, queste precisazioni non cambiano nulla nella critica politica e filosofica di fondo che faccio alle azioni della Lepanto Foundation e all’operato di Roberto de Mattei.
A mio avviso, anziché presentare “l’essenza della rettifica”, buon senso vorrebbe che fosser pubblicate integralmente il “paio di pagine di rettifiche”. Così ciascuno potrebbe valutare con la propria testolina, anziché con il filtro dell’autore.
Cara testolina anonima,
Non si tratta di una rettifica ufficiale, ma di un messaggio privato di un privato.
In ogni caso, tu non sai nulla del Centro Culturale Lepanto, nulla della Lepanto Foundation e quindi non te ne dovrebbe importare nulla sapere altro.
Miguel Martinez
Per la verità, il principio dice che siamo non colpevoli fino a prova contraria…
Innocenza è una parola grossa, e va usata con mooolta cautela 😉
Zeta O’ Scassaminghia
Segnalo a tutti un interessante articolo su Seconda Guerra Mondiale e immaginario. E’ precisamente su di un libro, “Human Smoke”, che fa una specie di controstoria delle origine del conflitto tra Asse e Alleati.
E’ fuori tema con questa serie di post, ma in tema con alcuni argomenti di fondo che sono stati affrontati spesso sul sito e sul blog di Kelebek.
Questo il link:
http://edition.cnn.com/2008/SHOWBIZ/books/06/12/nicholson.baker.ap/index.html
Stradivari
Durante l’ultima mia visita a questo blog mi sono accorto di un particolare.
Non so se è sempre stato lì e l’ho notato solo ora, o se è una novità.
Nella barra degli indirizzi del mio browser, Mozilla Firefox[1], di fianco all’indirizzo del blog compare un simbolino.
Uno screenshot per capire meglio:
http://img264.imageshack.us/img264/9316/kelebek2gw8.jpg
Anche sul sito kelebekler.com, ho verificato, compare un simbolino nella stessa posizione.
Altro screenshot:
http://img174.imageshack.us/img174/7887/kelebek1lx1.jpg
Mentre quello del sito è la familiare kelebek-farfalla, quello del blog non mi è chiaro.
Di cosa si tratta?
La somiglianza col simbolo della pace mi inquieta un po’. Non è quel simbolo, vero? Poichè questo è un blog antimperialista, non pacifista, giusto?
Stradivari
[1] Per chi usasse ancora Internet Explorer: passate a Mozilla! Uno dei tanti vantaggi con tale browser, gratuito, è che la possibilità che il vostro computer si infetti con virus e worm è ordini e ordini di grandezza inferiore.
Per Stradivari n. 5
In effetti, quello deve essere un simbolino di Splinder.
Se riesco, lo tolgo 🙂
Miguel Martinez