L’invisibile flauto

Io dei fatti miei ne posso parlare con te o con te, ma mai con voi.

A volte però un’esperienza personale assume un valore così universale, che vale la pena raccontarla.

Al centro della piazza, c’è una fontana.

Attorno alla fontana, si schierano cento e uno canguri, l’uno accanto all’altro, a formare un anello.

Lei sale sui gradini, prende in mano un flauto invisibile e inizia a suonare.

E tutti i canguri cominciano a danzare, all’inizio piano piano, poi sempre più veloce.

Quando non hai nemmeno quattro anni, ancora non puoi saperlo.

Ma sarà su questa misteriosa facoltà di far danzare i canguri in piazza, che si accanirà tutta la ferocia di questo basso mondo.

Spesso, sarà per deriderla, soffocandola piano piano nella banalità.

A volte, invece e più astutamente, sarà per manipolarla: i ladri di canguri o i canguri travestiti che cercheranno di insinuarsi con le loro merci.

Però non c’è altro che dia senso alla vita; anzi è la vita stessa.

E chi non sa più suonare flauti invisibili è morto.

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25 risposte a L’invisibile flauto

  1. 6by9add6add9 scrive:

    Raccontare un’esperienza personale a volte serve per sciogliere il ghiaccio., almeno cosi si vorrebbe che fosse., ma il ghiaccio e’ il tuo e le orecchie.,gli occhi ed il cuore sono di chi legge., lasciamo che il flauto invisibile suoni sempre a dispetto di ladri di canguri o i canguri travestiti., quando non ti amalgami con il brodo sei fuori dal gioco ma chi se ne frega., Ti chiedo qual’e’ il senso della vita..

    ah io lo so.., e se cosi non fosse certo sarei morta gia’ da molto tempo.. .. ma sono qua.

  2. utente anonimo scrive:

    Adesso si esagera, col criptico.

    Qualche volta va bene, e viene pure il dubbio di essere scemi a non capire.

    Ma quando la crittografia diventa estrema e non è più possibile cogliere il significato di nemmeno una virgola, quando ogni post diventa inintelligibile anche ai lettori habituè….. è allora che vien voglia di cambiare canale, senza alcun rimpianto.

    Vien voglia di togliere le ancore e salpare per altri lidi, o rifugiarsi nelle pieghe della “vita reale” (basta disconnettersi da internet).

    Restano allora questi lettori:

    a) quelli che pensano di aver capito ma non è vero (e il blogger se la ride)

    b) quelli che scrivono d’altro nei commenti (e il blogger se la ride)

    c) quelli che conoscono il codice e lasciano i loro messaggi cifrati (e gli analisti dei Servizi impazziscono, facendo schiattare il blogger dalle risate).

    Buon lavoro a tutte le categorie.

    AB

  3. kelebek scrive:

    Per AB n. 2

    Dimentichi la categoria delle persone come l’autrice del commento n. 1, che ha capito perfettamente di cosa si parla, senza essere al corrente di alcun particolare segreto.

    Miguel Martinez

  4. kelebek scrive:

    Comunque, non c’è nessun segreto.

    Ho descritto il gioco che faceva ieri una bambina di quasi quattro anni.

    E le mie riflessioni su quel gioco.

    Miguel Martinez

  5. falecius scrive:

    Miguel: questo non toglie che qualche analista dei servizi si starà scervellando, cercando di capire cosa significhino il flauto ed il canguro nei messaggi segreti di Al-Qa’ida… quando e dove sarà il prossimo attentato, ora che Martinez ha risvegliato la cellula dormiente? 🙂

    E blogger e lettori se la ridono.

  6. utente anonimo scrive:

    non capisco !

  7. 6by9add6add9 scrive:

    A volte per capire basta aprire l’anima alla coscenza umana., al rispetto non rispettato delle regole naturali del buon vivere., ed il riuscire ad andare oltre il muro delle barriere vigenti., sotto tutti i punti di vista., quelle reali e quelle mentali., sempre piu’ difficile. 😉

  8. utente anonimo scrive:

    …oppure bisogna saper immaginare una bambina di 4 anni con una fantasia immensa, cosa non difficile se si hanno bene in mente due genitori con cuori e menti da giganti.

    Un abbraccio Miguel.

    AnDrEa

    P.S. Mi piacerebbe capire perché i canguri in particolare siano tanto amati dai bambini.

  9. utente anonimo scrive:

    saltano senza essere verdi e hanno la tasca – senza vestiti – e pure la coda (vera!).

    cosa vuoi di più?

  10. kelebek scrive:

    Complimenti al n. 9

    E’ una perfetta frase da quasi-quattrenne. Non lo dico affatto con ironia: voglio dire che mi sembra che tu sia entrato proprio nel sistema di ragionamento dei giovani cangurofili.

    Miguel Martinez

  11. fmdacenter scrive:

    Qualcuno conosce bambini di 4 anni senza una fantasia immensa?

    Francesco

  12. utente anonimo scrive:

    Per chi vive (ancora) nel mondo della cagnilina a pallini rossi è una storia del tutto normale.

    Io ne ho due (11 e 6 anni) che ci stanno e spero ci resteranno perché così ci resto un po’ anch’io.

    silviu’

  13. utente anonimo scrive:

    Si comincia a morire quando ti accorgi che il tuo flauto invisibile sta diventando inudibile.

    Se resisti alla tentazione di buttarlo via, ti rendi conto che le note sono le stesse di tanti altri, ma il tuo flauto è comunque qualcosa di inaudito.

    E allora ricominci a vivere.

    Ciao da Marcello “Teofilatto” Bernacchia

  14. utente anonimo scrive:

    Avviso per i cultori della lingua italiana: ho fatto una rapida ricerca e ho scoperto che “inaudibile” è più corretto del pur esistente “inudibile”.

    Di nuovo, M.T.B.

  15. paniscus scrive:

    Qualcuno conosce bambini di 4 anni senza una fantasia immensa?

    Quello che sconcerta è come mai alcuni ne conservino un tocco apprezzabile anche da adulti, e altri invece diventino delle mattonate senza speranza.

    Lisa

  16. kelebek scrive:

    Per i commentatori più fedeli: vista un’invasione di spam commerciale, ho chiuso la possibilità di commentare i post vecchi – più o meno restano sempre aperti gli ultimi quattro, cinque post.

    Miguel Martinez

  17. utente anonimo scrive:

    per 14:

    cosa vuol dire “più corretto”? o e’ corretto o non lo è!

    per 9: ! 🙂

    mvl

  18. utente anonimo scrive:

    ho preso per distrazione il flauto magico dell’acqua piovana che cade a scrosci di un’altro clima, sono distrutta di fatica ma felice perché in lontananza insieme ai canguri ho visto anche i dinosauri.Loro che a volte sonnecchiano e a forza di mangiare pesci sono diventati grandissimi ma restano gentili e portano collane di tiarè ed altri fiori profumati. Il loro passatempo preferito, fra una foglia ed un’altra d’insalata, più una bevanda un po fermentata é di dimenarsi sfrenatamente al ritmo di tam tam e rumori di bambù. Inviano cosi’ messaggi ai satelliti ed alle costellazioni e qualche volta fra un salto e l’altro prendono il volo verso più luminose dimore, poi ritornano a sonnecchiare sulla sabbia candida, davanti al mare eterno sognando l’ebrezza del volo.non lontano i canguri …yes! ciao jam

  19. utente anonimo scrive:

    Per mvl, 17: piacerebbe anche a me che la lingua funzionasse in questo modo, ma non è così. Se cerchi “inudibile” su Google, troverai diversi siti in cui la parola è usata, anche da gente colta. C’è anche una band che si chiama Metem che ha fatto un brano che si chiama “L’inudibile” (non è neanche male, fra l’altro). Tuttavia molti dizionari, compreso il De Mauro, non registrano questa parola, mentre includono “inaudibile”. E’ uno di quei casi in cui, come già notava a suo tempo Manzoni, l’uso esercita il suo “sovrano arbitrio”. Da parte mia, ho usato “inudibile” perché mi pareva si opponesse meglio a “invisibile”. Solo dopo mi è venuto il dubbio, del quale poi vi ho informati (o “messi a parte”). Guarda un po’ dove si può arrivare, partendo dai canguri (che salto 🙂

    Saluti, M.T.B.

  20. utente anonimo scrive:

    Loris Malaguzzi diceva così:

    Il bambino ha

    cento lingue

    cento mani

    cento pensieri

    cento modi di pensare

    di giocare e di parlare

    cento sempre cento

    modi di ascoltare

    di stupire di amare

    cento allegrie

    per cantare e capire

    cento mondi

    da scoprire

    cento mondi

    da inventare

    cento mondi

    da sognare

    Il bambino ha

    cento lingue

    (e poi cento cento cento)

    ma gliene rubano novantanove.

    Alla piccola suonatrice, auguro di salvarne ben più d’una!

    Aliena

  21. utente anonimo scrive:

    @MTB

    eh capisco, difficile distinguere tra quanto e’ sbagliato perche’ non lo si deve fare e quanto e’ giusto perche’ lo si fa… 🙂

    mvl

  22. kelebek scrive:

    Se Aliena è chi penso io, è una di quelle rare persone a essere passata praticamente indenne attraverso la grande rapina:

    “Il bambino ha

    cento lingue

    (e poi cento cento cento)

    ma gliene rubano novantanove.”

    Sempre che sia lei, di lingue gliene sono rimaste almeno novanta.

    Miguel Martinez

  23. fmdacenter scrive:

    Lisa

    non sei troppo dura?

    O sono io che rimango ingenuo e immaturo?

    Francesco

  24. manipolaconcura scrive:

    spero di diventare grande con i miei canguri.

    Gli adulti che li hanno dimenticati (o, addirittura, che non ne hanno mai visti) o sono delle mattonate o si divertono solamente a lanciare mattonate.

    Ed è brutto. ciao

  25. utente anonimo scrive:

    quando l’uomo, decorato con tatuaggi di terra, mette le labbra al deedjeridoo, l’australia vibra della vertigine sacra, antica di millenni eppure sempre nuova smagliante ed il canguro raccoglie il sogno dell’uomo e lo porta in giro, lui che puo ancora saltare, perchè gli aborigeni, loro, stanno vivendo tempi difficili. Il deedjeridoo, come il flauto invisibile accende gli universi magici del dream-time, sotto le stelle del sogno antico dove le tracce della terra sono sacre, cosi come le piante e gli animali e l’uomo non puo che raccontare alla propria terra il suo grande amore. Prima di essere decimati, questi popoli conoscevano il linguaggio di tutte le piante le pietre e i colori circonstanti, perpetuavano un equilibrio sacro esteticamente bellissimo, artisticamente ricchissimo con il territorio ed il cosmo fonte di armonia. A quei tempi anche i canguri erano più felici, ed adesso bisogna pur dire che quel dream-time non deve sparire, we must keep it alive. ciao , jam

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