Il genio del funzionario

Il signor Prefetto di Firenze è il dott. Alessio Giuffrida.

E’ anche presidente onorario dell’Orchestra da Camera Fiorentina, un ente di cui è presidente Salvatore Leggiero, ex-aiuto elettricista napoletano “con la passione del mattone” che con i suoi risparmi ha collezionato in questi anni alcuni dei più bei palazzi di Firenze.

L’altro giorno, tutti gli uffici pubblici di qualunque sorta a Firenze si sono visti recapitare questo documento.

I  bravi funzionari, come i migliori chef, non rivelano volentieri i loro segreti.

Ma a volte un capolavoro è tale, che anche un profano riconosce la mano del maestro.

Come evitare che qualcuno accusi il Prefetto di non aver impedito in anticipo cose che il Prefetto stesso oggi non può nemmeno immaginarsi? Lui prefigge, mica prevede.

La soluzione c’è: basta vietare tutto.

Godetevi la frase in tutta la sua sinteticità: è fatto divieto […] di svolgere attività di comunicazione.

Ora, poniamo che un tizio chiami i pompieri perché gli ha preso fuoco casa, e la centralinista risponda, “riprovi il 5 marzo, mi è vietato comunicare con lei!”

E per questo motivo gli eredi del tizio facciano poi causa al Prefetto.

Ecco la breve ma perfetta controparata: ad eccezione di…”E segue una formula tale da includere praticamente tutto ciò che fa un’amministrazione pubblica: comunicare in modo impersonale quanto indispensabile per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni.

“Se è vero che una nazione ha il governo che si merita, allora i meriti di tutte le nazioni devono essere davvero pochi”.

Ouida

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15 risposte a Il genio del funzionario

  1. Roberto scrive:

    Eppure è abbastanza semplice: il prefetto chiede (o ricorda) di non utilizzare le istituzioni a scopi elettorali.
    Divieto + eccezione fanno si che il pompiere non può rispondere “ringrazi l’incuria del PD se scoppiano questi incendi” ma deve limitarsi a un semplice “dove? C’è ancora qualcuno in casa? (Aut similia)”

    • Miguel Martinez scrive:

      Per roberto

      “Eppure è abbastanza semplice: il prefetto chiede (o ricorda) di non utilizzare le istituzioni a scopi elettorali.”

      Che quello sia il senso sottinteso, non ho dubbi.

      La Treccani dice che la parola “comunicazione” significa “utilizzare le istituzioni a scopi elettorali”?

    • Miguel Martinez scrive:

      Per roberto

      “Eppure è abbastanza semplice: il prefetto chiede (o ricorda) di non utilizzare le istituzioni a scopi elettorali.”

      Comunque mi colpisce come tu legga in maniera diversa certi documenti.

      Sei un navigato funzionario, eppure la tua maniera di leggerli mi sembra uguale alla mia una decina di anni fa.

      Poi in questi anni di intensa frequentazione di politici e funzionari di ogni livello, ho imparato (da loro) altre chiavi di lettura, e qualcosa anche dell’arte di composizione di certi testi.

      Ho avuto funzionari amici che hanno letto e riletto cose che scrivevo, spiegandomi perché dovevo cambiare certe frasi, insegnandomi le cose da omettere perché poi ti verranno usate contro, come usare espressioni talmente generiche da essere applicabili a ogni situazione, come lasciare sempre una scappatoia o un’alternativa e soprattutto come evitare che su di loro ricadessero responsabilità di qualunque tipo.

      E’ un’arte diversa da quella di conoscere le singole leggi; anzi, è fondamentale per sopravvivere a tutte le leggi.

      Possibile che una scuola così non ci sia nelle istituzioni europee?

      • Roberto scrive:

        “insegnandomi le cose da omettere perché poi ti verranno usate contro, come usare espressioni talmente generiche da essere applicabili a ogni situazione, come lasciare sempre una scappatoia o un’alternativa e soprattutto come evitare che su di loro ricadessero responsabilità di qualunque tipo.”

        A me hanno insegnato ad essere chiaro, evitando quindi scappatoie e alternative.
        Mi hanno insegnato a non dimenticare mai che ogni cosa che scrivo è un mattone nella costruzione di un muro: mi baso sugli altri, altri si baseranno sul mio.
        Mi ricordano che ogni riga che scrivo sarà sbranata da avvocati feroci e che quindi i due punti precedenti sono fondamentali.

        Tutto quello di cui parli mi è totalmente estraneo

        • habsburgicus scrive:

          Tutto quello di cui parli mi è totalmente estraneo

          e forse basta questo per descrivere efficacemente le abissali differenze fra il Lussemburgo (e il Nord-Europa) e l’Italia, nella burocrazia
          e per quanto mi spiaccia ammetterlo, è infinitamente meglio da loro !

  2. giovanni scrive:

    il pompiere non può rispondere “ringrazi l’incuria del PD se scoppiano questi incendi”

    perchè, quando non c’è campagna elettorale lo può fare? Ma stiamo scherzando? Sarebbe come dire che un impiegato dell’anagrafe leghista possa dire (fuori dal periodo elettorale) a un nero che chiede la carta d’identità, “per ora te la faccio, ma appena vince Salvini ti prendi un bel calcio nel culo tu e tutti i negher come te…”

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Giovanni

      “perchè, quando non c’è campagna elettorale lo può fare?”

      Infatti, per questo il Funzionario sta ben attento a vietare una cosa già vietata.

      Inoltre, se vietasse esplicitamente “la propaganda elettorale”, non sarebbe vietato al preside invitare l’avvocato Andrea Rossi – casualmente candidato alle elezioni – a venire a parlare alla scuola dei suoi viaggi in Inghilterra con l’Erasmus.

      Infine, la circolare è stata fatta girare in una scuola per negare la richiesta degli studenti che votavano per la prima volta di avere un chiarimento sul funzionamento della legge elettorale (senza la presenza di alcun esponente o propagandista di partito): quindi in effetti vieta proprio una forma di “comunicazione”.

      Ah, intanto il Sindaco e il presidente della Regione stanno facendo il giro di tutte le scuole di Firenze, con qualunque pretesto. Ecco che torna di nuovo utile la vaghezza del termine “comunicazione”.

      • paniscus scrive:

        la circolare è stata fatta girare in una scuola per negare la richiesta degli studenti che votavano per la prima volta di avere un chiarimento sul funzionamento della legge elettorale (senza la presenza di alcun esponente o propagandista di partito): quindi in effetti vieta proprio una forma di “comunicazione”.
        ——————————————

        Su questo avrei qualche dubbio: è stata fatta girare in TUTTE le scuole della nazione, perché era obbligatorio. Magari ogni prefetto di ogni provincia l’ha riconfezionata diversamente, ma la circolare originaria del ministero degli Interni era nazionale.

        Se poi in alcune scuole non se n’è accorto nessuno, perché nessuno era interessato a tali discussioni, mentre in altre è stata usata apposta per stroncare le richieste di informazione degli studenti, è un altro discorso.

        Semmai, la cosa più ipocrita è che fino a due settimane fa si potessero tranquillamente organizzare incontri con esponenti politici nelle scuole mentre adesso non si può più, come se non fossero manifestazioni di campagna elettorale anche allora…

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Potrebbe essere una forma temporalmente definita di “è severamente vietato”, che, come è noto, è più vietato di “è vietato”.

  3. Moi scrive:

    @ GIOVANNI

    Be’, però _ ritenendolo in buona fede ! _ già è stato detto : “Colpa della Boldrini che fa sbarcare le zanzare anofeli a Lampedusa assieme ai Negri … se a Trento una bambina è morta di malaria !”

  4. Roberto scrive:

    Miguel,
    noto ora e ti faccio sommessamente notare che il prefetto riprende parola per parola l’articolo 9 della legge 2000/28 che cita (d’altronde dice “rammenta”)….

  5. Francesco scrive:

    Esempi di comunicazione permessa prima e severamente vietata adesso?

    Così non restiamo nel teorico.

    😀

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