Sono anni, anni e anni, anzi la maggior parte della mia vita, che ci rifletto su questo brano.
Il capo di tutti i sacerdoti pagani della Northumbria, a sorpresa, convince il re Edwin a convertirsi al cristianesimo. Con tutte le conseguenze sulle isole britanniche prima, e poi sul mondo intero, che ben conosciamo.
Vicino al gran sacerdote Coifi, c’era, un “altro dei capi cui il re prestava ascolto“, di cui nessuno oggi, in tutto il mondo sa nemmeno il nome.
Io mi sento come il re in quel momento; e forse, a differenza, di lui, non posso dire che avrei scelto il cristianesimo, perché tanti secoli in più rispondono, tristemente, alla domanda che lui alla fine si pone: Unde si haec noua doctrina certius aliquid attulit, merito esse sequenda uidetur“, “e allora se questa nuova dottrina ci dà qualcosa di più certo, sembra che valga la pena seguirla.”
Mi piacerebbe poter dire a quell’altro dei capi, di cui nulla sappiamo, e che magari una settimana dopo si era già dimenticato di ciò che aveva detto, che secoli e secoli e secoli dopo, c’è qualcuno, non tanto lontano dalla Roma da poco distrutta, che pensa alle sue parole ogni volta che si guarda intorno.
La vita presente degli uomini, o re, mi sembra, in confronto con ciò che ci è ignoto, come il volo veloce di un passero attraverso la stanza in cui tu sei seduto a cena, d’inverno, con i tuoi funzionari e ministri, con un bel fuoco acceso in mezzo, mentre di fuori prevalgono tempeste di pioggia e di neve; il passero, dico, entra al volo da una finestra ed esce subito da un’altra, e mentre è dentro, è al sicuro dal maltempo invernale; ma dopo un brevissimo spazio di bel tempo, svanisce subito dalla tua vista, nell’oscuro inverno da cui era emerso. Così la vita dell’uomo compare per un breve momento, ma di ciò che è stato prima, o di ciò che verrà dopo, nulla sappiamo.”
‘Talis, mihi uidetur, rex, uita hominum praesens in terris, ad conparationem eius, quod nobis incertum est, temporis, quale cum te residente ad caenam cum ducibus ac ministris tuis tempore brumali, accenso quidem foco in medio, et calido effecto caenaculo, furentibus autem foris per omnia turbinibus hiemalium pluuiarum uel niuium, adueniens unus passerum domum citissime peruolauerit; qui cum per unum ostium ingrediens, mox per aliud exierit. Ipso quidem tempore, quo intus est, hiemis tempestate non tangitur, sed tamen paruissimo spatio serenitatis ad momentum excurso, mox de hieme in hiemem regrediens, tuis oculis elabitur. Ita haec uita hominum ad modicum apparet; quid autem sequatur, quidue praecesserit, prorsus ignoramus. Unde si haec noua doctrina certius aliquid attulit, merito esse sequenda uidetur”
Molto bello questo post.
La Roma da poco distrutta è la Roma di oggi?
saluti
per giò:
Sulla Roma (allora) da poco distrutta, ci ritornerò spero con un altro post.
Questa è la ricostruzione del palazzo del re e del passero, a Yeavering: http://www.pastperfect.org.uk/sites/yeavering/images/hi/siteoverview.jpg
di solito però le capanne medievali avevano una base circolare … più facile da costruire. Avevo visto tempo fa un documentario di famosa/famigerata “Archeologia Sperimentale” … in pratica: una base quadrata o rettangolare complica gli incastri fra pareti e delle stesse con il tetto … mentre per la base circolare basta un rudimentale compasso tipo quello delle aiuole, poi pianti i pali, e per il tetto basta un solo punto di applicazione al vertice.
Ci sono o ci sarebbero 😉 , stando come direbbe il De Amicis ai Padri della Patria, ben Tre Rome :
de’ Cesari
de’ Papi
de’ Frammassoni
… e mi sa che siamo in quest’ultima fase terminale (!) nella Storia !
——————————————-
Per ulteriori approfondimenti, sulla Retorica Risorgimentale della Terza Roma, “passo la palla” a Mirkhond !
… Le cose tuttavia si complicano _ come sempre accade nella Storia NON “da tifo” 😉 … _ con l’ autoreferenzialità della Mosca Zarista Vs gli Ottomani !
@ Gio’ …
Il latino medievale è bellissimo!
(detto da uno che ama il greco!)
che è, il Venerabile Beda?
Ci sono passaggi quasi altrettanto evocativi nella Storia dei Longobardi del “nostro amico Paolo Diacono”, come lo chiamava la prof.ssa di Latino Medievale, e sicuramente in quella dei Franchi e in tante altre, solo che, ahimè, non le ho lette.
Ma si è sempre in tempo 😀 anzi, grazie per l’idea.
Comunque da passaggi come questo si capisce quanto si è lontani dal mondo millenario che con grande elasticità potremmo definire “classicità greco-romana”.
Non che questa mancasse di spunti evocativi (Saffo…), ma quanto è diverso il “passerum” di costui dal “passer” di Catullo…
Aspetta, forse lo declina correttamente “entrando uno dei passeri “, degli uccellini che stanno di fuori. Anche se è un po’ strano.
Ma certo non è la differenza grammaticale quella più importante tra le due epoche…
Mah, premesso che il senso generale NON cambierebbe …in Spagnolo e in Portoghese “pajeros / passaros” è assurto al significato “categorico” che aveva in Latino “aves”. Quindi non so direse dobbiamo necessariamente (!) immaginare il “Passer Domesticus” di Linneo.
pájaros sono i volatili, per la precisione. Infatti galline e simili sono aves, come in latino, non pájaros. Questo in spagnolo; in portoghese immagino sia simile.
eppure si dice “aviazione” … mica”passerazione” 😉 😀 🙂 !
In ogni caso, la classificazione di Linneo NON è “funzionalista”… ma guarda all’ anatomia. Ad esempio il Ghepardo controintuitivamente (!) NON è felino perché non può ritrarre gli artigli nei cuscinetti.
Ragionando per “funzionalismo”, si è portati a pensare sfondoni tipo che i cetacei siano pesci … tanto per capirci.
Sì infatti immagino che con “passero” intendesse genericamente un uccellino.
Era la costruzione “unus passerum” a lasciarmi perplesso.
@ PEUCEZIO
Ho controllato la grafia … in Spagnolo “pajero” significa tutt’altro, seppur riconducibile all’ uccello ! 😉
http://www.spanishdict.com/translate/pajero
😉
cioè, l’ hai scritto giusto tu, eh …
… Però non credo che il famoso fuoristrada Mitsubishi voglia significare quello ! 😉
@ PEUCEZIO
http://avespassarosanimaisalados.blogspot.it/2011/11/qual-diferenca-entre-aves-e-passaros.html
Aves – (latim científico: Aves) constituem uma classe de animais vertebrados, tetrápodes, endotérmicos, ovíparos, caracterizados principalmente por possuírem penas, apêndices locomotores anteriores modificados em asas, bico córneo e ossos pneumáticos.
Pássaros- (vulgarmente pássaros ou passarinhos) são aves da ordem Passeriformes. O grupo é bastante numeroso e diversificado, com cerca de 5400 espécies o que representa metade do total de aves. Geralmente, os passerídeos são aves de pequenas dimensões, canoras (cantam), com alimentação baseada em sementes, frutos e pequenos invertebrados.
E’ possibile spendere i punti-vittima da femminicidio per fare campagna elettorale o polemica politica spicciola? Ma certo che sì.
http://www.repubblica.it/politica/2017/12/28/news/lucia_annibali_travaglio_legislatura_acido-185382878/
Non sapevo come presentarlo … menomaletutttattaccato 😉 che c’ha pensato tu !
Io a sentir parlare di “acido” avrei pensato prima alle vittime di Riina,Travaglio penso che abbia un po’ pestato una deiezione canina.
Però siamo in Italia: e purtroppo si specula su tutto e il contrario di tutto, nonché Doppia Morale a randa ! 🙁
Siamo in campagna elettorale – parte seconda
Hanno inventato anche i bot che producono bufale seriali. Ci sarò dietro Putin? Grillo? Salvini? La Boldrini? Mah…
https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/12/30/twitter-lesercito-dei-falsi-terremotati-che-celebrano-il-rientro-nelle-case-svelato-il-fake-gli-account-cancellati-in-blocco/4065275/
Quindi non erano stati gli ebrei? Nemmeno le congiure pluto-giudaico-massoniche sono più quelle di una volta…
Sei il solito frogio antisemita. Il solito scemo imberbe che ciancia sul passato ed il futuro. Dirai “non si capisce perché” ma se fossi abile come appunyo ti spacci dagli insulti ricaveresti le radici che li generano
… A ‘ndo cazzo stanno in ‘sto poste, l’ Abbbrei ?!
I britanni vengono da Bruto che era di Troia e dunque semita come lo erano i trojani
Come si dice nel granducato
Ee gudde rutsch!
Mamma mia che angoscia….su con la vita dai, magari siamo fortunati e ci cade un meteorite sulla testa