Al-Qa’ida e l’ISIS

Il  blog di Pieter Van Ostaeyen è una fonte inestimabile di riflessioni e informazioni distaccate sui movimenti islamisti.

Ci potete trovare ad esempio l’ultimo numero di Dâbiq, la rivista virtuale dell’ISIS (da non confondere con l’ISIS di Magdi Allam).

Un numero dedicato a un radicale attacco ai Fratelli Musulmani, accusati di essere sostenitori della democrazia, del pluralismo, del rispetto per le religioni non islamiche e del pacifismo; con la significativa aggiunta di un tentativo di insinuare che al-Qa’ida sarebbe una progenie dei Fratelli Musulmani.

Sullo stesso blog, c’è un intervento, altrettanto significativo, di un sostenitore di al-Qa’ida che esprime le ragioni per cui il movimento di Usama bin Ladin e di Ayman al-Zawahiri è in conflitto con l’ISIS.

La rottura avviene su un punto che possiamo riassumere così: per al-Qa’ida, la priorità è la difesa del mondo islamico dall’aggressione occidentale; per l’ISIS, la priorità è lo sterminio di tutti i presunti “traditori dell’Islam”.

Ne traduco un brano (per rendere comprensibile il testo a un lettore italiano, abbiamo scritto “sciiti” anziché “rawafid” e “alawiti” anziché “nusayriyya”) .

Alcuni potrebbero dire che anche l’ ISIS combatte contro i paesi occidentali, avendo eseguito diverso operazioni in Occidente, e potrebbero anche dire che Al-Qaedah, come l’ISIS, combatte contro gli sciiti e gli alawiti in Siria e Yemen. Ma c’è una differenza tra i motivi di guerra, perché Al-Qaedah attacca in base al principio di una guerra difensiva contro di loro, mentre l’ISIS conduce una guerra (difensiva) con i principi di una guerra offensiva.

Quando lo Stato Islamico in Iraq è stato annunciato, shaykh Ayman Zawahiri ha spiegato che i mujahidin in Iraq hanno combattuto contro gli sciiti perché collaboravano con gli invasori americani.

Ha spiegato che i mujaheddin smetteranno di lottare contro gli sciiti in Iraq se smetteranno di collaborare con gli invasori americani. Così Al-Qaedah non lotta contro gli sciiti semplicemente perché sono una setta deviante (apostata), altrimenti dovremmo combattere una lunga ed estenuante guerra settaria di logoramento, questo è esattamente ciò che vogliono che gli Stati Uniti.

Tuttavia è apparso chiaro che l’ISIS non lotta contro gli sciiti o contro i paesi occidentali, perché questi nemici conducono una guerra contro la Ummah. Piuttosto l’ISIS combatte  contro di loro semplicemente perché sono devianti (apostati) o miscredenti. Questo è il motivo per cui l’ISIS esegue attentati suicidi in riunioni pubbliche sciiti e luoghi di culto dentro e fuori l’Iraq, come i diversi luoghi di culto sciiti in Arabia Saudita e Kuwait.

Ed è per questo che hanno massacrato decine di operai cristiani etiopi ed egiziani in Libia.

Ed è per questo che eseguono attacchi molto casuali in Occidente, senza distinzione tra i loro obiettivi [lo stesso autore altrove confronta l’operazione mirata di al-Qa’ida contro Charlie Hebdo e la strage indiscriminata del Bataclan, voluta dall’ISIS].

Quindi, per concludere, non importa a loro se gli sciiti e l’Occidente o altri nemici fanno la guerra contro la Ummah o no, li combatteranno e li uccideranno in ogni caso, questo è il messaggio che inviano ai loro nemici.

Questa è una differenza importante tra Al-Qaedah e l’ISIS.

Perché se combattiamo contro i nostri nemici semplicemente perché sono devianti o miscredenti, invece di lottare contro di loro per respingere loro trasgressione; poi il nemico non ha alcun incentivo né motivo per fermare la sua trasgressione. Perché il nemico si rende conto che si lotta contro di lui in ogni caso, sia che attacchi o no. Questa è una delle principali differenze; Al-Qaedah combatte contro i nemici seguendo le regole islamiche di una guerra difensiva. Mentre l’ISIS combatte contro tutti con le regole islamiche di una guerra offensiva; in una guerra che poi nei fatti è difensiva.

Anche in questo caso, i motivi per cui si colpisce un bersaglio nemico diventano naturalmente secondari rispetto alla priorità che si assegna al nemico. La nostro principale obiezione è contro le prioritizzaioni e non contro i motivi.

L’ISIS per esempio assegna  la priorità alla lotta tra i ribelli in Siria, i motivi sono secondari. Inoltre, non avremmo nemmeno un problema, al contrario vorremmo incoraggiarle, se sette devianti o governi apostati avessero la lotta contro gli Stati Uniti come loro priorità, ad esempio, non importa quali possano essere le loro motivazioni, perché sono secondarie.

Shaykh Ayman Zawahiri ha anche invitato gli sciiti a prendere le armi contro l’occupazione USA in Iraq. Noi non avremmo combattuto contro di loro se avessero indirizzato le loro armi contro gli Stati Uniti, piuttosto li avremmo approvati.

L’ISIS però non capisce i benefici per la Ummah di un approccio pragmatico, è per questo che hanno attaccato le milizie curde in Iraq e Siria, per esempio e altri gruppi Mujahid in Iraq o ribelli dell’opposizione in Siria; mentre tutti condividono – o meglio condividevano – gli stessi nemici.

Essi dovrebbero hanno beneficiato di questo interesse comune, come Al-Qaedah cerca di beneficiare di tali scenari. Il Profeta (SalAllahu alayhi wa Selam) e i musulmani a Medina beneficiarono della guerra tra Romani e Persiani. Essi sostennero i romani, e quando i persiani sono state indeboliti dai Romani, li hanno attaccati. Dopo aver terminato con i persiani, si sono rivoltati contro i romani.

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1.531 risposte a Al-Qa’ida e l’ISIS

  1. mirkhond scrive:

    “Essi sostennero i romani, e quando i persiani sono state indeboliti dai Romani, li hanno attaccati. Dopo aver terminato con i persiani, si sono rivoltati contro i romani.”

    A me veramente risulta che li attaccarono contemporaneamente, perchè entrambi, Romani e Persiani, erano usciti esasusti da un conflitto durissimo durato 24 anni (604-628 d.C.).
    Poi, l’Iran collassò in un quindicennio (636-651 d.C.), mentre la Romània perse i territori siro-palestinesi, l’Egitto e, dopo una lotta più tenace, anche il Nordafrica latino (670-710 d.C.), ma sebbene in dimensioni più ridotte, sopravvisse attorno a Costantinopoli e all’Anatolia, che divene per secoli il nucleo centrale dell’Impero.

    • Miguel Martinez scrive:

      “A me veramente risulta che li attaccarono contemporaneamente”

      La teologia storica non ha bisogno di essere precisa: mi ricordo che Cossiga giustificò la guerra del golfo del 1991 dicendo che “Danzica valeva una guerra”.

      Che è un paragone storicamente demenziale (nessuno ha fatto la guerra per Danzica, l’Italia comunque era alleata della Germania e non della Polonia, ecc. ecc. all’infinito), ma teologicamente ineccepibile.

      • Z. scrive:

        Andreotti, più moderatamente, la definì “operazione di polizia internazionale”.

      • Francesco scrive:

        Beh, storicamente demenziale mi pare errato.

        Sospetto Cossiga stesse rispondendo a una domanda del tipo “chissenefrega del Kuwait, scusi?”

        Certo, Saddam forse si sarebbe fermato, mentre AH proseguì.

        A mio giudizio, il dramma del MO è che Bush padre si fermò, facendo le cose a metà e quindi malissimo.

        • Miguel Martinez scrive:

          “Beh, storicamente demenziale mi pare errato.”

          Allora:

          Danzica era una città indipendente (“Freistadt”), a stragrande maggioranza tedesca, che nel 1933 aveva eletto un sindaco nazionalsocialista per realizzare la volontà di praticamente tutti gli abitanti, cioè la riunificazione con la Germania di cui avevano fatto parte appena 15 anni prima.

          Gli abitanti del Kuwait – per quanto discutibile come entità storica – non avevano alcuna intenzione di farsi annettere dall’Iraq.

          Si può dire che i tedeschi per prendersi Danzica, abbiano fatto male a mangiarsi tutta la Polonia, uccidendo pure milioni di polacchi e colonizzando vaste zone abitate davvero da polacchi, ma è un discorso diverso da Danzica.

          • Francesco scrive:

            Credevo che Danzica facesse parte della Polonia post-bellica.

          • Francesco scrive:

            Scusa Miguel ma credo che abbiamo sbagliato il punto di vista: non si tratta di Danzica o Kuwait City ma dei paesi “occidentali” e della loro reazione, rispetto alla strategia della Germania/Iraq.

            Ciao

  2. mirkhond scrive:

    esausti

  3. mirkhond scrive:

    Quanto poi all’analisi riportata sulla galassia fondamentalista-terrorista musulmana, l’Isis mi sembra il gruppo più coglione, con quel suo fanatismo assoluto, incapace di una prospettiva di più larghe alleanze……

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      E’ forte proprio perché è coglione e il mondo è pieno di coglioni da reclutare

    • Miguel Martinez scrive:

      “l’Isis mi sembra il gruppo più coglione, con quel suo fanatismo assoluto”

      Che però è esattamente ciò che attira come mosche tanti, tanti adolescenti e poco-più-che-adolescenti.

      Al-Qaida sembra un movimento di vecchi barbuti e saggi, l’Isis di “eroi giovani e belli”.

  4. MOI scrive:

    Dal momento che per Islamizzare NON lasciano fare alla mollezza e all’insipienza delle nostre Classi Dirigenti e Intellettuali, prendendoci per la conseguente Centrifuga Scrotale 😉 … sono Coglionazzi di Allah tutti ! 😉

  5. habsburgicus scrive:

    ma questi fanatici non hanno conoscenza (o se ce l’hanno, non provano interesse) del metodo storico-critico 😀 la loro “storia” è un pia leggenda, con qualche legame con il reale, questo sì..e purtroppo prima i persiani e poi i bizantini furono sconfitti veramente..e da lì nasce tutto..e dal momento che da lì nasce a tutto e quindi è importante, non interessa a nessuno 😀 (con l’eccezione di questo blog !)

    articolo molto interessante, grazie Miguel per la traduzione !
    ci fa capire come le analisi giornalistiche siano viziate da pressapochismo (tutti jihadisti !)
    per non parlare di quelle in fb, ove RTE, Morsi, il Qatar, i sauditi, al-Qaeda, il “Califfato” e chi più ne ha ne metta, appaiono come la stessa cosa 😀 presso i più sofisticati, eh…perché vi è anche chi dice che l’Islam è tutto eguale, anche gli sciiti, anche gli ibaditi [termine che dubito conoscano], anche i “laici”, che taqiyerebbero 😀

    • MOI scrive:

      Ma che più strane idee … 😉 🙂 chissà su cosa si fondano 😀 😉 …

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Moi

        su Repubblica oggi si leggono le seguenti profonde riflessioni:

        “‘Boldrini come bambola gonfiabile’
        Tutti contro Salvini foto – video
        Pivetti: “Grande scemenza volgare”
        Lui non si scusa video E lancia hashtag foto
        La risposta della presidente della Camera
        “La politica si fa con gli argomenti, per chi ne ha”

        • MOI scrive:

          Πόλεμος πάντων μὲν πατήρ ἐστι, πάντων δὲ βασιλεύς, καὶ τοὺς μὲν θεοὺς ἔδειξε τοὺς δὲ ἀνθρώπους, τοὺς μὲν δούλους ἐποίησε τοὺς δὲ ἐλευθέρους

          😉

        • Francesco scrive:

          mi è capitato di vedere il video incriminante

          direi che un 50% del pubblico approvante la grande idea di Salvini era formato da donne

          e ora Boldry come la mette?

          • Pietro scrive:

            Donne che applaudono un maschilista, mi ricorda molto Bageant…

            • Francesco scrive:

              chi scusa?

              donne che odiano la Boldrini, mi ricorda i tempi della mia giovinezza, quando le giornaliste progressiste parlavano di Maggie e di Nancy

              😀

            • Moi scrive:

              Innumerevoli volte Vauro ha raffigurato la Dany come una bambola gonfiabile svalvolata … dov’erano le Femministe ?!

              … Dove i Femministi ?!

            • MOI scrive:

              Ma infatti che una donna sia incapace di pensarsi individualmente è un FALSO mito Femminista !

            • Francesco scrive:

              Moi

              per caso hai trovato motivazioni positive per votare la Clinton diverse da “la prima donna presidente”?

              io trovo solo “non è Trump”

              mi pare pochino …

              😀

  6. mirkhond scrive:

    Oggi è l’epoca dei comici che fanno politica.
    Salvini è parte dello show……..

  7. mirkhond scrive:

    “da lì nasce tutto..”

    E nasce (e si diffuse) anche grazie alle divisioni interne tra i Cristiani d’Oriente e di parte dell’Occidente…..

    • MOI scrive:

      Pàinsa mò ech brànch d’ imbez’éll, Kwellilah 🙂 : fèrs s-ciupèr stra la żàint con una Classe Dirigente e Culturale del genere ipso facto dalla propria (!) parte …

    • MOI scrive:

      Il colì (nell’articolo di Blondy) citato “Tavistock Institute” è quello dei farmaci puberty blocker per i gender fluid kids, di cui parla Gianfranco Amato … giusto per completezza (!) informativa !

  8. Z. scrive:

    Miguel,

    l’ISIS non giustificava i suoi attentati dicendo che è tutta colpa dei governi europei e se uno dei cittadini europei muore perché per il solo fatto di esistere significa che appoggia il governo in questione?

    Ecco, ho già detto che mi sembra una giustificazione tanto imbarazzante nella sua ipocrisia da essere qualche lega sotto quella dei gioiellieri italiani che spiegano con accorate parole il motivo per cui trovano giusto guadagnare la metà dei loro commessi…

    Quello che non ho detto, anzi che non ho chiesto, è: alla luce di queste teorie da micragnoso evasore fiscale piccolo-borghese, come si giustifica l’ISIU do Brasiu di cui abbiamo sentito in questi giorni? 😀

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/20/olimpiadi-rio-2016-lisis-minaccia-i-giochi-in-rete-appello-a-lupi-solitari-e-manuale-per-stragi/2922103/

  9. izzaldin scrive:

    bellissimo articolo.
    segnalo alcune ‘profezie letterarie’ sulla attuale guerra in Turchia

    https://www.carmillaonline.com/2016/07/25/ucuncu-dunya-savasi/

    • Z. scrive:

      Vedo che Carmilla non migliora. Del resto rappresenta gruppuscoli sempre più passatisti e marginali.

      • izzaldin scrive:

        a me invece sembra un buon articolo.
        Carmilla è una rivista comunista che si occupa di fantascienza, e mi sembra che negli anni non sia molto cambiata come approccio.
        Certo, ha perso alcuni collaboratori storici (Sbancor su tutti) ma il livello è sempre quello: ottimi articoli e qualche passo falso

      • Z. scrive:

        Appunto. Gruppuscoli sempre più passatisti e marginali. A volte girano mascherati per la mia città facendo reenacting anni Settanta!

        Ricordo articoli tipo: una filosofia pratica per distruggere il capitalismo. Ammappete, detto niente 😀

  10. Grog scrive:

    Ma va fa n’allah!
    Eia eia trullalà!
    C’era già quel mona romagnolo che si proclamava “la spada de l’islam” e voleva far un ingreso spetacolar in Alesandria de Egito sopra un cavalo bianco, ben sapete come la xè andata a finir, lui in distributore a Milano non per fare il pieno ma a testa a l’ingiù per pagar le monate che ghaveva fato con quela poareta de Clareta che non ciaveva responsabilità e che xè stata sasinata da quela banda che diceva de eser partigiani, il cavalo invece poareto xè finito a bisteche che poi saria ancha una logica conclusion.
    Grog! Grog! Grog!

  11. Mauricius Tarvisii scrive:

    Credo che quello in Normandia sia il primo attentato di matrice islamica contro un luogo di culto in un paese occidentale da parte. Credo che sia un aspetto interessante non approfondito dai media.

    • habsburgicus scrive:

      il che dimostra che chiedere troppe scuse, attaccare le Crociate ecc, non ripara neppure dagli attentati !
      ci odiano…e dovremo eliminarli..o loro elimineranno noi

      • Pietro scrive:

        Minchia habs e questa svolta da dove e’ arrivata, non e’ da te usare termini come NOI LORO e generalizzazioni varie. Capisco che uno alla fine si stanca di un mondo incasinato ma non mi sembri una persona che puo’ scendere a questi livelli! 😀

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Secondo me confondi la Chiesa (che riconosce gli errori del passato) con l’Occidente irreligioso (che anche tu rappresenti) che le crociate le attacca (ma in questo sei lodevole eccezione).

      • Miguel Martinez scrive:

        “il che dimostra che chiedere troppe scuse, attaccare le Crociate ecc, non ripara neppure dagli attentati !”

        E’ esattamente questa l’obiezione che l’esponente di al-Qaida sollevava: se “l’Occidente” sente che è odiato comunque, e solo per il fatto di esistere (e non per le sue “trasgressioni”), non cederà in nulla; e proprio questo rende inutile ogni lotta.

        • Francesco scrive:

          ah, non si aspettano di vincere?

          in ogni caso mi permetto di considerare anche i massacri di frati in Algeria, preti in Turchia, chiese e cristiani in Pakistan come atti di guerra di religione contro persone indifese e innocue

          anche se fatti in terra di Islam

    • Pietro scrive:

      Come quello di Nizza e’ stato il primo ufficialmente brandizzato ISIS dove non c’e’ stato movente religioso (i media francesi hanno parlato di radicalizzazione talmente veloce da non avere tempo di diventare religiosa). E sempre Nizza e’ stato il primo dove le forze interne all’Occidente si sono scontrate (polemica ministero/municipio).

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        “le forze interne all’Occidente si sono scontrate (polemica ministero/municipio)”

        Le polemiche sulla prevenzione ci sono state anche dopo le Torri Gemelle. E’ assolutamente normale che davanti a vistose (presunte) inefficienze degli apparati di sicurezza ci siano polemiche

    • Miguel Martinez scrive:

      “Credo che quello in Normandia sia il primo attentato di matrice islamica contro un luogo di culto in un paese occidentale da parte”

      Penso anch’io.

      Da una parte, la critica che fa al-Qa’ida sembra giustificata, e non penso che ci sia alcuna intelligenza politica nei balordi che fanno queste cose.

      Ma c’è allo stesso tempo un istinto geniale.

      Azioni come quella a Nizza o nella chiesa in Normandia colpiscono in modo straordinario l’immaginario collettivo, proprio perché rispondono ai criteri comuni della cattiveria pura e semplici.

      Obbligano i sistemi europei a blindare tutto, cosa che ha un enorme costo economico – per combattere dieci matti sconosciuti e imprevedibili, gli stati sono costretti a difendere 24 ore su 24 ogni diecimila luoghi, senza peraltro riuscirci.

      Mettono in crisi tutto il sistema politico europeo, facendo sembrare impotenti i governi, con la possibilità di far vacillare lo stesso sistema europeo e quindi anche la sua economia.

      Obbligano i governi europei a “reagire” impelagandosi sempre di più in guerre invincibili in Medio Oriente.

      E soprattutto trasformano venti milioni o quanti sono di tranquilli musulmani europei in oggetti di paura e discriminazione, producendo in questo modo altre decine di individui (ne bastano pochi) in grado di perpetuare questi meccanismi.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        C’è anche da dire che la risposta dei governi europei potrebbe un giorno o l’altro diventare un “autoritarismo selettivo” nei confronti dei residenti musulmani sunniti. Non è difficilissimo costringerli ad indossare contrassegni di riconoscimento, limitare i loro spostamenti, vietare la loro immigrazione, procedere ad espulsioni di massa e ghettizzazioni.
        Il segreto del buon terrorismo è scaglionare abbastanza gli attentati per far sbollire l’opinione pubblica, i legislatori e le corti costituzionali, ma se fai attentati quotidiani le salvaguardie giuridiche razionali che sono il brodo di coltura di qualunque banda armata possono vacillare.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Mi spiego meglio. Se tu oggi mi chiedessi se sia giusto vietare l’immigrazione dei musulmani io ti risponderei di no. Ma se vi fossero attentati quotidiani per il prossimo mese, non sono sicuro che ti darei la stessa risposta alla stessa domanda il 26 agosto.
        E il 26 settembre o il 26 ottobre potrei unirmi all’isteria collettiva invocare provvedimenti sulla limpieza de sangre.

        • Miguel Martinez scrive:

          “E il 26 settembre o il 26 ottobre potrei unirmi all’isteria collettiva invocare provvedimenti sulla limpieza de sangre.”

          Esatto. Per questo parlo di intelligenza istintiva dietro azioni di questo tipo.

          Sanno compiere azioni tali da “gridare vendetta”, o meglio gridare “fate qualcosa!!!!!!”

          Ora, non si può punire qualcuno che accetta di morire.

          Si deve “punire” qualcun altro, che non c’entra niente.

          E facendo così, si scatena comunque un casino, e non si risolve nulla.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Sì, ma parlaimoci chiaro: cosa ci perdo io se nel 2025, dopo attenati quotidiani per 9 anni, aprono i lager per i musulmani? Gli emiri del golfo la benzina me la venderanno comunque (vivono di quello), quindi che strategia è?

            • Miguel Martinez scrive:

              “Sì, ma parlaimoci chiaro: cosa ci perdo io se nel 2025, dopo attenati quotidiani per 9 anni, aprono i lager per i musulmani?”

              Ci perdi quanto costa mantenere 20 milioni di persone (è una vecchia statistica che cito a memoria, dei musulmani europei, non mi ricordo riferito a quanti paesi) a vita senza farli lavorare, perché sono troppo pericolosi.

              Anche a pane e acqua, son soldi.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Mantenerli è una parola grossa. E poi chi ha detto che non li si fa lavorare? 😀

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Insomma, davvero un’involuzione autoritaria in Europa è ciò che loro vogliono? E perché?

            • Miguel Martinez scrive:

              “davvero un’involuzione autoritaria in Europa è ciò che loro vogliono?”

              Di nuovo, invito a leggere i libri delle Bandiere Nere, che ho più volte segnalato (ma che a mio avviso sostengono una posizione a metà tra al-Qaida e Isis, per alcuni versi).

              Non è “l’involuzione autoritaria” in sé che serve.

              Serve:

              1) far sprecare sempre più soldi in spese di “sicurezza” e spese militari, fino a portare l’economia alla bancarotta

              2) attirare l’Europa a impegnarsi militarmente sempre di più in Medio Oriente, nella speranza che faccia la fine dell’URSS in Afghanistan

              3) creare una situazione di tensione etnica tale da trasformare quei rammolliti qualunquisti di musulmani immigrati in Europa in carne da cannone

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              E io dico appunto che se non scaglioni abbastanza gli attentati il terzo punto della strategia nel giro di pochi anni potrebbe saltare. E se salta il terzo punto il primo e il secondo diventano irrealizzabili.

            • habsburgicus scrive:

              @Miguel
              non ci credo perché il politically correct ha ormai indelebilmente tarato gli europei
              però [fantastichiamo :D] e se provocassero
              4) risveglio della coscienza etnica europea, sia sotto forma cristiana sia sotto forma völkisch sia come mistura fra le due ? allora non riderebbero più, mi pare 😀

            • Francesco scrive:

              in effetti se il terrorismo avesse TROPPO successo potrebbe risvegliare gli europei e spingerli ad azioni “normali” nel resto del mondo

              tipo armarsi e sparare: i mezzi tecnici li hanno, in Europa

              già oggi una svolta texana delle leggi sulle armi potrebbe rendere la strategia molto meno efficace

              • Miguel Martinez scrive:

                “in effetti se il terrorismo avesse TROPPO successo potrebbe risvegliare gli europei e spingerli ad azioni “normali” nel resto del mondo”

                E allora?

                Mohammed Lakhdar, cocainomane di banlieue, semianalfabeta con alle spalle quindici anni di carcere, sgozza un mite economista milanese 🙂

                Arriva la polizia e gli spara.

                Poi Francesco, che ha paura di fare la stessa fine, si “risveglia”, si arma e spara a Mohammed Lahmar, muratore con tre figlie che si fa un mazzo così per mandare la figlia maggiore all’università.

                A questo punto, Mohammed Laswad, eroinomane alcolista con precedenti per molestie sessuali, decide di redimersi e diventare anche famoso, sgozzando una vecchietta con il crocifisso al collo per vendicare l’omicidio di Mohammed Lahmar.

              • Miguel Martinez scrive:

                Lakhdar, Lahmar, Laswad, a voi decifrare i significati dei nomi 🙂

            • Francesco scrive:

              1) il punteggio diventa 2-1 per l’Islam e non più 3-0

              2) se il mite economista avesse avuto un ferro, magari si andava sull’1-0 e pausa di riflessione

              😀

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Francesco, la svolta texana non serve a niente e in genere la linea dura è solo controproducente se è diversa dalla “soluzione finale”. Il “volk”, le armi, l’identitarismo sono tutte fesserie.

              • Miguel Martinez scrive:

                “in genere la linea dura è solo controproducente se è diversa dalla “soluzione finale””

                Beh, in effetti se ne lasci in vita uno, e pure vendicativo, è come se li avessi risparmiati tutti. Anzi, pure peggio.

            • Francesco scrive:

              Miguel

              quando fai i punteggi le squadre giocoforza sono due, mica puoi sottilizzare. Poi se uno si chiama Maometto è evidente in che squadra lo metto!

              x MT

              non sono d’accordo. a livello di immaginario ogni civile “dei nostri” che tira fuori un’arma e spara vale tantissimo, se poi fa centro …

              i fatti sono che tra 100 anni saremo tutti morti in ogni caso

              ciao

              • Miguel Martinez scrive:

                “quando fai i punteggi le squadre giocoforza sono due, mica puoi sottilizzare.”

                Leggi Dabiq n. 14 (scaricabile all’indirizzo che ho messo nel post), dove dice che “non ci sono tante religioni, ci sono soltanto l’Islam e il Kufr, e dalla parte del Kufr ci sono gli Yazidi, gli sciiti, i Fratelli Musulmani, al-Qaida, gli americani, i sufi, il governo siriano, i sauditi…”

                Insomma, se ho capito bene, tu sei dalla parte di al-Qaida, mica puoi sottilizzare.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “a livello di immaginario ogni civile “dei nostri” che tira fuori un’arma e spara vale tantissimo”

              sì, vale tantissimo come conferma del fatto che c’è in atto una guerra totale e bisogna chiamare a raccolta i guerrieri santi dell’Islam…

            • Francesco scrive:

              quello, caro MT, mi pare acclarato

              io vedo la mobilitazione dei civili come una alternativa ai rastrellamenti dei quartieri islamici e alle punizioni di massa

              naturalmente chi tira fuori un’arma corre dei rischi e farebbe meglio a saperlo quando decide di farlo

              ciao

            • Francesco scrive:

              Miguel, Miguel, mi fai confusione tra Al Qaida e il Califfato!

              però sì, tutto sommato non sarebbe malissimo fare due squadre e in una mettere tutti + i musulmani non ISIS, dall’altra giusto ISIS

              se funzionasse contro ISIS, potremmo applicare lo schema con altri cattivi

              😉

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “io vedo la mobilitazione dei civili come una alternativa ai rastrellamenti dei quartieri islamici e alle punizioni di massa”

              la mobilitazione dei civili per fare cosa? Rastrellamenti meno efficaci di quelli dello Stato? Pulizia etnica incompleta che fa incazzare ancora di più i musulmani locali? Sparatorie random all’americana?

            • Francesco scrive:

              Mohammed Laqualunque decide di andare da McDonalds a sparare alla gente. Però c’è anche Francesco (quell’altro, io sparo malissimo) che sta aspettando le patatine.

              Quando ML tira fuori l’arma urlando le sue cose, FQA tira fuori la sua e lo secca, invece di restare lì a farsi ammazzare

              Basta solo che FQA sappia sparare e che ML inizi sparando a un’altra persona

              Funzionerebbe anche nel caso che Ciccio o’ Cattolico decida di liberare il Mac dai musulmani o Paco o’Norvegese dai neri, no?

              Almeno non dovrebbe peggiorare la situazione

              Ciao

            • PinoMamet scrive:

              Francesco, scusami, ma sei serio?

              cioè, la tua alternativa al pazzo armato in libertà, è più pazzi armati in libertà?

              Ti scuso se hai visto ultimamente molti western 😉

            • Francesco scrive:

              Pino,

              ho motivo di ritenere che non tutti quelli che hanno un porto d’armi e sanno sparare siano pazzi.

              facci caso: la percentuale di costoro tra gli stragisti di ogni risma è zero o poco più.

              e gli stragisti non sono quasi mai ben addestrati, per cui sarebbero fermabili anche da un non Rambo.

              certo, se preferisci nasconderti sotto il tavolo e aspettare la polizia o la fine delle munizioni …

              ciao

            • paniscus scrive:

              Visto che sono stati citati addirittura i norvegesi: leggetevi l’ultimo giallo delle saghe seriali di Anne Holt, tradotto in italiano come “La minaccia”.

              Sono la prima ad ammettere che l’autrice è odiosa, e che pure la detective protagonista è insostenibilmente antipatica, e che ormai me li leggo solo per un automatismo di vecchia fedeltà alla serie, per vedere che fine fanno i personaggi già conosciuti…

              …ma dal punto di vista della descrizione delle paure sociali sull’immigrazione, e anche delle paure sociali sull’estremismo reazionario contro l’immigrazione, giuro che questo non è fatto male!

              L.

      • maura scrive:

        Infatti, fino ad ora, almeno in Italia, a sgozzare o circa i preti in chiesa in Italia erano buoni cattolici, tipo don Diana e don Puglisi.

  12. Pietro scrive:

    Mauricius Tarvisii dai non polemizzare a tutti i costi, nel 2001 si andava al cinema con i pop corn oggi siamo gli attori non protagonisti…

  13. Miguel Martinez scrive:

    “Non è “l’involuzione autoritaria” in sé che serve.”

    Sempre rispondendo a Mauricius…

    Il bello è che per ottenere tutto questo bastano due cose.

    1) Un centinaio di persone in tutta Europa disposte a dare la vita, nel corso di tutto un anno. Che se i musulmani europei sono 20 milioni (ripeto, statistica tutta da controllare) significa che è sufficiente un musulmano su 200.000 (lo 0,0005%).

    2) qualche centinaio di euro per affittare un camion, comprare un coltello, ecc. ecc.

    • Pietro scrive:

      Pero’ cosi’ Miguel tu concordi con chi vede una strategia dell’ISIS dietro ad ogni singolo attentato, il rischio e’ scivolare nel complottismo in salsa islamica. Secondo me l’ISIS e’ un potente catalizzatore di disagio sotto la cui bandiera trovare ispirazione per gesti di vendetta. Un po’ come l’anarchia, il comunismo, il nazismo e tutte le cose che piacciono a noi ragazzi di periferia… Insomma un’ideale (a modo loro sono ideali anche la cocaina e i soldi). La vera arma per sconfiggere l’ISIS sarebbe quella che hanno usato con il punk e CheGuevara: LA COMMERCIALIZZAZIONE, ossia farci le magliette. Il problema e’ che oggi per comprare le magliette mancano i soldi quindi preferiscono una logica (perdente) di guerra, invece dovrebbero tornare al consumismo. La grande sconfitta per la Francia e’ stata non far diventare i beurs dei consumatori, le premesse c’erano ma non hanno voluto farli arrivare troppo in centro, a differenza degli inglesi che hanno gente molto piu’ radicale ma che crea meno casini (a Londra ho visto gli unici burka in Occidente, sempre a Londra sei boroughs ossia municipi hanno chiesto al sindaco di applicare la sharia).

      • PinoMamet scrive:

        OMDAP

        • Francesco scrive:

          sharia & consumismo a Londra andrebbero a braccetto?

          interessante

          • Pietro scrive:

            In realta’ hanno chiesto di applicare la sharia al posto delle altre leggi visto la maggioranza musulmana del quartiere. In UK corti che giudicano secondo rito islamico esistono gia’ (anche se il nuovo Primo Ministro le vuole rivedere).

            • Francesco scrive:

              in effetti messa così mi sembra una totale follia

              ci sono anche corti che applicano il diritto canonico al posto di quello inglese?

              😀

              OK il diritto canonico si occupa di preti e frati, diciamo il Codice di Giustiniano

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Il sistema metrico no, ma la sharia sì…

            • Francesco scrive:

              almeno la scelta di un tribunale shariatico deve essere delle due parti o è obbligatoria se la lite è in certi luoghi?

              • Miguel Martinez scrive:

                “almeno la scelta di un tribunale shariatico deve essere delle due parti o è obbligatoria se la lite è in certi luoghi?”

                Ovviamente. Come negli arbitrati amichevoli che mi tocca tradurre tutti i giorni.

                Mica bisogna sempre far pagare ai contribuenti ogni volta che due persone litigano.

          • izzaldin scrive:

            @Francesco
            “sharia & consumismo a Londra andrebbero a braccetto? ”

            non so se quello che sto per raccontare serve come risposta alla tua domanda, ma rimasi colpito l’ultima volta che andai a Londra, passando da Oxfor Street, vedere burqa camminare con vistose buste griffate Hermés, Valentino e Prada 🙂

            • Francesco scrive:

              in pecuniam pax?

            • paniscus scrive:

              Veramente, i commessi dei negozi di gioielli di lusso sul Ponte Vecchio lo raccontavano anche 30 anni fa, che le loro merci più costose e più pacchiane, chili e chili d’oro massiccio sotto forma di catene pesantissime e di spille da atlante entomologico tropicale a grandezza naturale, erano richiestissime per “le mogli degli sceicchi arabi”….

            • Francesco scrive:

              propongo un razzismo selettivo: gli stracomunitari ricchi li voliamo bene, quelli poveri fanculo a casa loro

              ciusto?

      • Miguel Martinez scrive:

        “Pero’ cosi’ Miguel tu concordi con chi vede una strategia dell’ISIS dietro ad ogni singolo attentato, il rischio e’ scivolare nel complottismo in salsa islamica”

        Hai ragione.

        Per questo parlo di intelligenza istintiva.

        Di quel processo per cui l’ultimo matto di periferia, che non è affatto in contatto con nessuno, sente – in una grande catena imitativa – che è “sdoganato” trasformare la propria inutile esistenza in qualcosa di eroico facendo cose molto facili a costo della propria vita.

        Una volta avviato, questo meccanismo si autoriproduce.

        Geniale l’idea delle magliette dell’Isis!

        • Francesco scrive:

          una roba del tipo: se ha la maglietta dell’ISIS, pirla innocuo, se ha una maglietta normale, terrorista sparare subito e fare domande dopo?

          mi sembra ragionevole

          🙂

      • Z. scrive:

        Pietro, non sono stati creati entrambi proprio dalle magliette? 🙂

        • Pietro scrive:

          Con le magliette hanno creato il mito depotenziato dalla carica eversiva. Come ogni fenomeno di massa si potenzia la diffusione ma si depotenzia l’effetto.

          • Z. scrive:

            Quale carica eversiva? che poi i Cosi non erano nati proprio a tavolino?

            • Pietro scrive:

              Quali cosi? Punk e comunismo non mi sembrano propriamente fenomeni non eversivi…

            • Z. scrive:

              I Cosi, dai, quelli rivenduti da McLaren e Westwood!

              Come estetica è stato un fenomeno eversivo, d’accordo, ma le magliette non ne fanno parte a pieno titolo?

              Guevara era un altro discorso, lui esportava dittature staliniste 😛

  14. Pietro scrive:

    @Francesco: hai provato a mandare il CV in Via Fatebenefratelli? Come provocatore non ti batte nessuno! 😀 Riusciresti a far scoppiare una guerra con la Partita del Cuore!

    • Francesco scrive:

      io? se sono la mitezza fatta persona milanese?

      giuro!

      dove avrei provocato?

      😀

      • Pietro scrive:

        Tu non sei mite per niente, te lo racconti per accettare il ruolo sociale in cui ti sei trovato. Provochi sempre e costantemente, in buona fede. Hai una dinamica di risposta per cui la butti sull’ironico ma sempre cogliendo il lato debole dell’interlocutore, il che farebbe incazzare chiunque. Infatti quando si parla di cose che ti toccano veramente (non quelle che accetti come importanti, sempre per il tuo ruolo sociale) diventi molto piu’ umile, serio e riflessivo. Tutto questo detto con pacatezza e stima, anche se con una punta di tristezza per tutte le vite subite e non volute davvero di cui la societa’ e’ piena.
        ————————————
        caso concreto:
        Miguel: Vedi Francesco l’arte e’ un mondo magico complesso e affascinante, ci sono tante scuole pittoriche
        Francesco: Si ma secondo me questa scuola non ha fatto granche’
        Miguel: questa scuola intendeva dire questo e quello, il senso pittorico e’ da analizzare con cura
        Francesco: si vabbe’ ma tanto alla fine tutti buttano dei colori sulla tela, l’arte e’ una cazzata
        Miguel: …
        ———————————-
        Francesco esci dalla parte che sei pure simpatico! Ti offro una birra 😀

        • Miguel Martinez scrive:

          “caso concreto:”

          🙂

        • Francesco scrive:

          1) io sono mite. almeno sono sicuro di non essere un attaccabrighe e uno a cui piace fare a botte. persino a basket!

          2) a butti sull’ironico ma sempre cogliendo il lato debole dell’interlocutore, il che farebbe incazzare chiunque.
          scusa, non dovrebbe essere il contrario? se segnalo un lato debole con ironia, dovrei smorzare l’incazzatura. sennò che fatico a fare?

          3) quale sarebbe il mio ruolo sociale? l’ultima volta la mia etichetta era “teocon residente” 😀

          4) l’esempio non mi pare tangente, se ritengo che una cosa sia una cazzata lo dico subito

          ciao

  15. Grog scrive:

    A me mi hanno già scassato i due allah, adeso masano ancha i preti e ce tocherà sentir quel deficiente argentino tanghero che si ategia a papa ogni tanto, masiamoli tuti ( i maometan non i preti) e faciamola finita, cominciam dala rabia saudita su la Mecca e Medina e ancha su Gerusaleme che provoca un saco de casin, pasiensa se verà copato qualche giudio tanto li xè taca briche e uno o due in meno xè tuto de guadagnar.
    Ghà rason Hasburgicus!
    Faciamoli rivar fino a Viena e poi chiamiamo i Polachi alati e li faciam a pezetini!
    Grog! Grog! Grog!

  16. Pietro scrive:

    Pino, come detto sopra con Francesco non c’e’ speranza… Se lo prendi seriamente continuera’ a sostenere la sua tesi perche’ sa che qui e’ controcorrente.

    • Z. scrive:

      Non hai tutti i torti, ma è in buona compagnia in questo 🙂

    • Francesco scrive:

      Io sarei, sul tema delle armi, serissimo.

      I principali asset strategici dei terroristi sono la disponibilità a morire e la ragionevole certezza di trovarsi di fronte a persone disarmate.

      Il primo non è eliminabile, il secondo sì.

      Il costo di “poliziottizzare” tutto sarebbe eccessivo, invece.

      Ciao

      • Pietro scrive:

        Se le armi diventano un prodotto acquistabile ce ne saranno molte di piu’, anche in mano di chi non dovrebbe averle. Le stragi in USA non ti dicono niente? O le ritieni un costo socialmente accettabile?

        • Francesco scrive:

          le armi, in Italia, sono un prodotto acquistabile a certe (molte) condizioni.

          quello di cui parlano, e che mi attrae almeno a prima vista, è dare il permesso a quelli che già le hanno (forse solo una parte “addestrata”) di portarsele dietro.

          in modo da negare la certezza di gun free zones a chi volesse fare una strage.

          le stragi in USA le fanno dove è vietato portare armi, proprio per quello – e di solito persone che le armi le hanno contro la legge.

          credo che l’unico che avesse il porto d’armi sia stato quello di Orlando

      • izzaldin scrive:

        però la teoria del baffuto rocker degli Eagles of Death metal sul Bataclan è stata smentita dai fatti.
        cioè: il Bataclan in america non sarebbe successo perché la gente va nei locali armata fino ai denti.
        a Orlando in Florida ci sono stati pure più morti che al Bataclan

        • Francesco scrive:

          Era una zona gun – free?

          Il problema è che il terrorista non dovrebbe mai sapere se va come un lupo in mezzo alle pecore o se rischia di trovarsi altri lupi.

          Oppure potreste convincere prima i terroristi a non farlo…

          Ciao

          • Pietro scrive:

            Qui ti stai veramente arrampicando sugli specchi… e’ ora di una pausa.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Secondo te un terrorista suicida ha paura di trovare davanti a sé gente armata? Secondo me si esalta ancora di più sentendo il fischio delle pallottole, perché finalmente si è portato un po’ di guerra a casa.
            Questa è gente che fa la coda per andare in Siria, mica ha paura dell’obeso americano che si spara a un piede con il revolver…

            • Peucezio scrive:

              Sì, però c’è la possibilità che venga freddato prima di fare danni.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Oppure che io preso dal panico freddi una persona a caso credendo che sia il terrorista.

            • Peucezio scrive:

              Sì, può accadere anche questo.

              D’altronde la gente può fare a mazzate a mani nude, ma non è che per impedire le risse possiamo fare una legge per obbligare le persone ad andare in giro con i polsi legati dietro la schiena.

            • Z. scrive:

              Insomma, vietare alla gente di girare con un M16 (o chessò, con una batteria AA motorizzata) sarebbe più o meno come obbligare la gente a girare con le mani dietro la schiena.

              Non proprio la stessa cosa, ma tipo.

              Su, andiamo…

            • Francesco scrive:

              MT

              infatti non è possibile fermare uno che sia disposto a morire per la causa. non parlo di quello.

              ci vorrebbero droni armati ovunque e un software pre-cog (o almeno velocissimo) che li attivi in modo totalmente autonomo.

              parlo solo di ammazzare il terrorista dopo 5 morti invece che dopo 50 morti, e di farlo fare a un ciccione che sappia usare le armi (hai presente che è quello il motivo del successo delle armi da fuoco? rendono letale anche un ciccione)

      • paniscus scrive:

        Francé, fattene una ragione: la stragrande maggioranza della gente “normale” NON E’ interessata a portare armi, non le sa usare, e non gliene frega niente di imparare a usarle e di superare i (sia pur minimi) accertamenti necessari per otttenere l’autorizzazione a portarle… e quindi non le porterebbe comunque, né a fini di difesa personale, né a fini di “difesa sociale dal terrorista pazzo”, NEMMENO se le leggi sul possesso e sul porto d’armi diventassero molto meno restrittive di adesso.

        Gli unici che usufruirebbero davvero di un eventuale allentamento delle restrizioni sul porto d’armi, sarebbero solo quelli che già adesso c’hanno la fissa di quanto sia ganzo usare le armi, ma non lo fanno semplicemente per inerzia, per consuetudine, per mancanza di voglia di accollarsi il percorso burocratico necessario, o per paura di essere schedati e classificati in un certo modo.

        E quindi, un eventuale allentamento delle restrizioni sul porto d’armi avrebbe come unico effetto quello di aumentare la circolazione di armi in mano a ESALTATI che le tirerebbero fuori per motivi futili, e non certo di aumentare la circolazione di armi in mano a potenziali eroi civici che salverebbero gli innocenti dalle forze del male.

        • PinoMamet scrive:

          Beh che dire…
          OMDAL!!!!

        • Francesco scrive:

          Professò,

          non ho le sue apodittiche certezze su un mondo che conosco pochissimo

          🙂

        • Francesco scrive:

          ah, prof, nu’ bravo guaglione cattocomunista come il nostro MT ammette tranquillamente che se gli attentati proseguissero lui potrebbe votare a favore di campi di internamento/lavoro per tutti i musulmani

          forse la mia idea è un pò meno drastica, non crede?

  17. Pietro scrive:

    @Z: I cosi non sono il punk, sono l’inizio della deriva commerciale del punk, prima c’e’ molto molto di piu’… Purtroppo la memoria condivisa va costruita e da qui il dramma dei mezzi di informazione.

  18. Pietro scrive:

    Francesco non stai esponendo una tesi, stai esponendo un’ipotesi. Il problema e’ che non stai concretizzando nulla, stai solo dicendo se se se se se. Quello che dici lo condivido anche io in parte, ma stai giocando con i se a proposito di un tema imporante. Vorresti che l’eventuale terrorista avesse paura di fare il terrorista, ottimo, bravo, complimenti! Adesso che abbiamo detto questa cosa come ci arriviamo? Su questo non hai detto nulla, solo girato intorno al tuo desiderio che nemmeno tu vuoi concretizzare (non penso che un mondo di gente armata ti farebbe piacere pensando ai tuoi figli a scuola). Hai fatto il bravo cittadino che vuole una societa’ con le palle? Benissimo. Adesso torniamo con i piedi per terra. Stai facendo discorsi da Salvini (almeno puoi fare il duro) con la concretezza di un Renzi (almeno puoi evitare una societa’ che spaventa pure te), fai te… Dai su, un mondo di gente armata non lo vuoi nemmeno te!

    • Francesco scrive:

      No, stai strawmannizzando la mia posizione.

      Credo che una società di gente armata, dopo adeguata educazione all’uso delle armi stesse, possa essere un posto più sicuro – a fronte di questo tipo di terroristi – di quella attuale disarmata.

      Parlo di normali padri di famiglia che vadano al poligono due volte al mese e portino una pistola con sè quando escono di casa, praticamente sempre. Gente tranquilla, non fanatici o esaltati.

      I rischi che questi sbrocchino e sparino a caso mi sembrano ragionevolmente bassi – quante sparatorie a caso ci sono in Svizzera?

      Altri rischi non ne vedo.

      Ciao

      PS considerando che in Italia di gente armata non se ne vede da secoli e secoli, trovo curiosa la fobia del Far West che domina

      • Pietro scrive:

        Potrebbe essere una soluzione, ma:
        1) mi preoccupa il fatto che un popolo vada educato mentre ci sono mote armi in giro
        2) se in Italia sono secoli che hanno le armi agli italiani c’e’ un motivo

      • habsburgicus scrive:

        @Francesco
        Credo che una società di gente armata, dopo adeguata educazione all’uso delle armi stesse, possa essere un posto più sicuro – a fronte di questo tipo di terroristi – di quella attuale disarmata.

        una mia amica (di Roma), su fb, tre giorni fa sosteneva proprio una tesi di questo genere, con parole non dissimili
        io le ho espresso il mio scetticismo (soprattutto perché temevo/temo le conseguenze di armi in mano a persone instabili), pur riconoscendole che il problema era da porre
        a te, che non appartieni al gentil sesso, esprimo uno scettìcismo ancor più grande (ma per le stesse ragioni) ma riconosco pure a te, in grado minore, che forse è ora di liberarci dai tabù e parlarne..sine ira et studio
        MI e ROMa, di rado collimano…..e poi alcuni qui dicono che fb non serve 😀

        • Francesco scrive:

          1) ci sono controlli a iosa su chi può possedere armi in Italia: è irragionevole attendersi che funzionino nell’escludere che dette armi finiscano in mano a “persone instabili”?

          2) magari iniziando a rendere responsabili di questo fatto i possessori legittimi (niente “ho dimenticato l’AK47 al bar”) i controllori (niente medici compiacenti)?

          ciao

          • paniscus scrive:

            è irragionevole attendersi che funzionino nell’escludere che dette armi finiscano in mano a “persone instabili”?
            —————————–

            Sì, le evidenze di cronaca ci dicono che è del tutto irragionevole: la maggior parte dei fattacci di sangue con armi da fuoco avvenuti in ambienti di persone “insospettabili” (cioè, escludendo delitti di mafia o di gente che vive in un clima di violenza e di illegalità sistematica) sono stati compiuti con armi detenute legalmente.

        • habsburgicus scrive:

          P.S (sempre Francesco)
          io commentai suggerendo la possibilità di introduzione della disciplina marziale nelle scuole superiori (a ginnastica)
          e limitando l’uso, per chi non più in età scolare, a chi abbia superato un corso (3 mesi ?)
          penso che ciò vada nella tua direzione, no ? o sei per l’apertura indiscriminata fin da subito ?

          faccio una previsione, nessuno se ne ne dolga se lo incasello male 😀
          A FAVORE
          sarai tu solo

          “NEUTRALE” (ma attento)
          io

          CONTRARI
          Miguel [vabbè che lui è abituato al Messico, mica si spaventa per così poco 😀 forse “neutrale”]
          Pino
          Z (potrebbe tendere verso la “neutralità”)
          Roberto
          Pietro
          Peucezio

          CONTRARISSIMO
          Mirkhond

          • Francesco scrive:

            e come fa il Duca a organizzare la rivolta del Regno senza armi?

            😀

            >> sei per l’apertura indiscriminata fin da subito ?
            nè subito nè mai!

          • PinoMamet scrive:

            Disciplina marziale a scuola?
            Favorevolissimo!

            A te la scelta, scherma, lotta o pugilato?
            (io propendo per la prima ma sono di parte).

            Giustizieri privati in giro per la città, ognuno convinto di essere in missione per conto della Civiltà Occidentale?
            No, grazie 😉

            • Francesco scrive:

              No, Pino, nessuna Missione. Quelli sono gli esaltati a cui negare il porto d’armi e da controllare con discrezione.

              Solo la possibilità di intervento in casi disperati ma non più rarissimi.

              Ciao

          • Peucezio scrive:

            A che cosa sarei contrario?
            Alle armi o alle arti marziali?

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Cosa sarebbe la disciplina marziale?

          • paniscus scrive:

            io commentai suggerendo la possibilità di introduzione della disciplina marziale nelle scuole superiori (a ginnastica)
            ———————————–

            E come no? Magari dividendo la classe tra maschi e femmine, e prevedendo l’insegnamento differenziato di disciplina marziale per i ragazzi e quello di economia domestica e puericultura per le ragazze?

            • Moi scrive:

              Macché : tutte virago “chicks with guns, ready to kick asses and take names; it’ s fight or flight; it’s do or die; the all American way” , Prof ! 😉

            • Z. scrive:

              Ora educazione fisica la si fa sempre insieme, maschi e femmine? in tutti gli istituti?

            • paniscus scrive:

              Ora educazione fisica la si fa sempre insieme, maschi e femmine? in tutti gli istituti?
              ————————-

              Sì, certo: da circa 20 anni. Tranne forse in qualche scuola privata cattolica, questo non lo so…

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Mi pare che allo scientifico di Treviso fossero separati, ma non ne sono sicurissimo e parlo di qualche anno fa.

            • Z. scrive:

              Comunque era solo una curiosità, non mi sembra così rilevante: chi ha detto che le ragazze non possano o non debbano praticare arti marziali? È da ben più di vent’anni che le praticano!

            • MOI scrive:

              Più che altro sono gli spogliatoi (!) ad esser sempre stati rigorosamente separati … adesso che c’è il Gender nelle scuole, non so.

              😉

              Del resto, ricordo Professori e Professoresse di Educazione Fisica che
              ci davano “la boccia” (cioè il pallone, in contesto analcolico … sennò è appunto la bottiglia di alcolici) ci dicevano di dividerci in 4 squadre da pallavolo con qualche riserva, poi partitozze in balotta a squadre miste mentre loro leggevano chi Repubblica chi il Carlino (entrambi giornali considerati allora “stampa politicamente neutra” … almeno ufficialmente) e alla fine “otto a tutti e tutte”.

              Tanto, fra le due Mimì e Mila e Shiro riproposti a rotazione in TV, sapevamo già tutto … anche se nessuno spiccava salti di sei metri ;).

            • PinoMamet scrive:

              Nelle scuole che ho frequentato io abbiamo sempre fatto ginnastica insieme, maschi e femmine.
              Dalle elementari al liceo. Tra l’altro alcune di queste suole non avevano una palestra propria, dovevano arrangiarsi chiedendo quelle di altri o campi sportivi, era già difficile organizzarsi così, suppongo, senza dover dividere per sessi.

              Non ricordo se alle medie c’era un insegnante “dei maschi” e “dele femmine”, comunque eravamo insieme.

              Al liceo- gli ultimi anni- in pratica lasciavano che i maschi giocassero a calcetto e le femmine boh, quello che gli pareva.

              Arti marziali? magari ci avessero fatto fare quelle invece della noiosa (e antieducativa) atletica leggera!

            • MOI scrive:

              Ovviamente Prof. di Educazione Fisica odiatissimi dal Corpo Docenti Collega che per poter intascare lo stipendio da Statali leggendo chi Repubblica e chi il Carlino … dovevano strolgarsi le verfiche scritte.

            • Z. scrive:

              Il doppio insegnante, da queste parti, non mi risulta affatto inusitato fino a tutti gli anni Novanta (poi magari ragazzi e ragazze giocavano assieme a pallavolo).

              Magari la classe di MT aveva invece un insegnante solo, ma poi i ragazzi giocavano a calcio con quelli dell’ altra sezione e idem le ragazze a pallavolo.

              Per le arti marziali ci sarebbe soprattutto un problema: l’acre odor di piede 😀

            • PinoMamet scrive:

              Ah vero, alle medie avevano un atletico pelato e baffuto, simpatico, per i maschi, e una milf cattiva e stronza (il termine non esisteva ancora) per le femmine;

              alle superiori, per i maschi abbiamo avuto un ragazzone fancazzista, poi un calabrese politicizzato che d’inverno portava ancora l’eskimo e lasciava ripassare le altre materie a chi doveva essere interrogato, per le ragazze una specie di Pokemon donna, e infine lei e un’altra Pokemon per i ragazzi
              (una tizia cicciotta e bonaria che mi chiedo cosa avesse a che fare con la ginnastica).

              Naturalmente partite a calcetto o a pallavolo (queste ultime miste maschi femmine) con l’altra sezione;
              ogni tanto al pomeriggio ricordo sfide a calcetto con i tizi dello scientifico, che volevano fare gli sportivoni e anche gli intellettualoni.

            • Z. scrive:

              Intellettualoni allo scientifico? Pfui. Chi non ha sofferto al liceo la noia impareggiabile e improduttiva delle lettere classiche se lo può scordare, il titolo di intellettuale 😀

          • Z. scrive:

            Beh, in Giappone mi risulta lo facciano da sempre…

            A proposito: molti anni fa vidi un anime umoristico in cui un personaggio femminile, per strangolare una rivale, anziché buttarle le mani al collo a casaccio eseguiva la presa secondo la tecnica corretta! La cosa mi stupì parecchio, ma immagino che da quelle parti non sia inusitata.

            Non so se e come la cosa funzionerebbe in Italia. L’istruzione dei fanciulli è qualcosa che va parecchio al di là delle mie competenze…

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              A me non hanno mai insegnato a strangolare la gente.

            • Z. scrive:

              A me sì. Mi hanno anche insegnato a sbatterla a terra e a spezzare le braccia. Pensa che la chiamano “via della cedevolezza”!

              A quanto ne so in Giappone è insegnamento comune per i pargoli, quella via.

            • PinoMamet scrive:

              In Giappone non so come funzioni l’educazione fisica nelle scuole;
              dalla conoscenza “animistica”, mi pare sia attualmente una roba un po’ all’americana (?) per cui la scuola prevede varie attività e tu scegli quella che ti piace.

              Ma probabilmente non è così in tutti gli istituti.

              Haruki Murakami, nel suo libro sul Correre (interessante a livello biografico e per conoscere il metodo di scrittura, altrimenti meglio leggere le sue opera di narrativa secondo me) dice che a lui a scuola gli sport di squadra non piacevano (anche se è appassionato di baseball) e le arti di combattimento gli hanno sempre fatto cagare, per questo corre.

            • MOI scrive:

              Però stando alle vostre stesse descrizioni, te e Roberto sareste più da Sumo, no ? 😉

            • Z. scrive:

              Pino, non mi riferivo alle scuole quanto alla società in generale…

              Moi, miseriaccia, io mica sono NATO ciccione 😀

            • PinoMamet scrive:

              Z. è un finto grasso.

              Non è affatto grasso, ma gli piace dire di esserlo!

      • Miguel Martinez scrive:

        “Credo che una società di gente armata, dopo adeguata educazione all’uso delle armi stesse, possa essere un posto più sicuro – a fronte di questo tipo di terroristi – di quella attuale disarmata.”

        Io, da americano :-), non drammatizzo sulla questione.

        Sarebbe però statisticamente interessante sapere quale percentuale di stragi negli Stati Uniti sia stata impedita in questa maniera.

        Cioè quante matti abbiano cominciato a sparare, e poi siano stati abbattuti da un padre di famiglia che passava per caso.

        E’ una cosa da analizzare statisticamente, prima di pronunciarsi in un senso o nell’altro.

        • Francesco scrive:

          io ho solo qualche segnalazione della NRA al riguardo

          ma loro sono molto di parte

          inoltre le stragi indiscriminate sono un fatto recente, non so quale base statistica di dati ci sia

          ciao

  19. Francesco scrive:

    Pietro

    la mia tesi è che da molti secoli gli italiani sono sudditi alla mercè del potere

    e privarli delle armi è uno degli strumenti del potere

    naturalmente, la criminalità le armi le ha sempre sapute trovare lo stesso ma non era quello lo scopo della proibizione rivolta ai cittadini onesti, per cui al potere andava bene lo stesso

    ciao

    PS negli anni ’70 NON sarei stato d’accordo con la mia proposta di oggi

    • Pietro scrive:

      Francesco io ho capito cosa vuoi e non sono del tutto contrario ma tutto gira intorno al non dare le armi agli instabili. Stai proponendo un impossibile sistema di controllo che mi sembra pura fantascienza.
      Se vuoi le armi alla gente devi accollarti i contro, nessuna paraculaggine di controllo, preparazione, corsi ecc ecc. Lo sai anche tu che le armi girerebbero. Te lo ripeto, se vuoi quello che dici devi accettare le stragi americane.
      Insistere sui controlli sono utoopie come quelle che vorrebbero la pace nel mondo e tutti piu’ buoni.
      Se le armi girano le prendono soprattutto gli stronzi, oppure metti in piedi un sistema di controlli totalitari che non puo’ che portare alle milizie di cittadini che sarebbero la polizia ma meno professionale e gente che usa le armi “per passione” non mi sembra una genialata.
      Quindi te lo ripeto di nuovo, se vuoi le armi accetti la possibilita’ di gente uccisa a cazzo, se non vuoi questo allora non puoi volere le armi.
      Se vuoi continuare a giocare alla citta’ ideale allora io vorrei la birra gratis dalle fontane ma senza ingrassare.

      • Francesco scrive:

        perchè impossibile? veramente sarebbe difficile fare un sistema per cui chi chiede il porto d’armi deve passare un esame psicologico?

        mi preoccupa di più come sarà 10 anni dopo quella persona

        ciao

        PS ti ricordo che le stragi americane sono fatte quasi tutte con armi illegali. questo non è rilevante?

        • paniscus scrive:

          perchè impossibile? veramente sarebbe difficile fare un sistema per cui chi chiede il porto d’armi deve passare un esame psicologico?
          ——————————-
          Dare un potere decisionale del genere agli PSICOLOGI sarebbe ancora più pericoloso che dare direttamente le armi in mano a chiunque, senza nessun controllo.

          • Francesco scrive:

            quindi cosa propone prof?

            1) diamo il potere di screening ai preti?

            2) diamo le armi a tutti quelli che le chiedono?

            3) stiamo come oggi e speriamo che da noi non succeda nulla e se succede pazienza?

            • paniscus scrive:

              Delle tre, l’ultima è sicuramente la meno peggio.

              Anche perché, ripeto, a mio avviso è proprio sbagliato il presupposto: ossia non penso affatto che sia vero, che se ci fossero più persone armate in giro, si starebbe più sicuri.

              Quindi, di che dovrei stare ad argomentare io?

            • Francesco scrive:

              grazie della risposta, Lisa

              però adesso prova a convincere MT, che sta già pensando ai campi di raccolta per immigrati musulmani, che invece siamo a posto così

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      “e privarli delle armi è uno degli strumenti del potere”

      In che modo con un fucile in mano tu rappresenteresti una minaccia per questo potere?

  20. Mauricius Tarvisii scrive:

    Francesco, ce l’hai una pistola? In caso positivo, credi davvero di rendere Milano una città più sicura sfoggiando la Colt, il cinturone e la stella da sceriffo? In caso negativo, perché pretendi che tutti si comprino un’arma se tu non lo fai per primo?

    • Miguel Martinez scrive:

      “Francesco, ce l’hai una pistola? In caso positivo, credi davvero di rendere Milano una città più sicura sfoggiando la Colt, il cinturone e la stella da sceriffo?”

      So che gli italiani hanno il tabù delle armi da fuoco, peggio dei musulmani quando vedono un maiale.

      Io questo tabù non ce l’ho.

      Ma penso che Mauricius abbia ragione: le armi da fuoco hanno senso in un contesto di quartiere o di villaggio, dove le persone sono addestrate sin da piccole a darsi una mano a vicenda e a sentire uno spirito di comunità.

      A Milano, non può esistere alcuna comunità.

      Se mi trovo in un locale tra cento sconosciuti totali, e qualcuno inizia a giocare al piccolo stragista, posso pure sparare per difendere me stesso, ma non lo farò, perché mi mancano proprio le basi per un senso di autodifesa comunitaria.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        “So che gli italiani hanno il tabù delle armi da fuoco”

        La civiltà ha un prezzo 😀

      • PinoMamet scrive:

        Io non ho il tabù delle armi da fuoco: i miei antenati le hanno usate con profitto, e sono pieno di parenti dotati di armi da fuoco (non solo fucili da caccia…);
        le campagne qua attorno sono molto Far West, come mentalità (“la me caslen’na” vs “al Govéran”) 😉

        ho anche qualche parente carcerato, però.

        Ma a Francesco piace questa scena; e a chi non piacerebbe?

        Squilibrato Daesh entra in un locale minacciando tutti; Dirty Harry (magari, perché no, musulmano buono) gli chiede “ma tu ci credi in Allah? allora te lo mando a conoscere!”, estrae la 44 Magnum e gli spara.

        In un mondo perfetto (chi ricorda il film?) sono sicuro che succederebbe così.

        Nella realtà, succederebbe che il primo pirla dotato di porto d’armi, un giorno che fa troppo caldo, si convincerebbe di dover far fuori chiunque porti una palandrana e una barba…

        • mirkhond scrive:

          Infatti.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          chiunque porti una palandrana e una barba

          Ma qui Francesco direbbe “1-0”

          • Francesco scrive:

            No cazzo dai

            Ho tantissimi difetti ma non sono un razzista anti-islamico

            Forse anti-barba, mi offende esteticamente

            E’ che sono un pò scocciato da questa descrizione democristiana del tipo con la pistola come uno sciroccato pronto a perder la trebisonda per niente, fortuna che c’è il Signor Marchese con i suoi Bravi a proteggere e controllare, quando passa baciamo le mani

            per fortuna c’è Miguel e c’è l’America di la del mare

            😀

            • Pietro scrive:

              Poi sbarchi in America immaginando un futuro per i tuoi figli e li iscrivi alla Columbine High School… Una volta fatto questo puoi scegliere se entrare nelle milizie oppure nella congregazione di turno locale… Poi se gli USA sono il paradiso allora va detto che in paradiso la sfiga e’ ampiamente diffusa…

            • Francesco scrive:

              il Paradiso Terrestre l’hanno chiuso tempo fa

              e quello che è successo in varie scuole americane è terribile ma si risolve meglio con una maggiore protezione alle scuole che non con il tabù delle armi

              che peraltro vale solo per la categoria dei segaioli para-intellettuali, i “cozzali” sanno benissimo dove trovare un ferro e i ricchi sono armati e difesi

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              immaginando un futuro per i tuoi figli e li iscrivi alla Columbine High School

              😀

          • Z. scrive:

            Tutti perdiamo la trebisonda, temo, di quando in quando. Anche persone come me, che sembrano così pazienti, o persone ragionevoli come Roberto, o misurate come Miguel. Anche persone buone come te, Fra, che ti calmi ordinando playmobil su ebay 🙂

            E temo che la cosa peggiorerà negli anni a venire, per tante ragioni diverse.

            Sommare allo sbrocco dei jihadisti della domenica lo sbrocco del vicino di casa del lunedì mi sembra una pessima idea, molto peggio che Di Maio premier.

            • Miguel Martinez scrive:

              “E temo che la cosa peggiorerà negli anni a venire, per tante ragioni diverse.

              Sommare allo sbrocco dei jihadisti della domenica lo sbrocco del vicino di casa del lunedì mi sembra una pessima idea”

              OMDAZ!

              E quanto sono d’accordo.

              Non per “moderatismo”, ma per sopravvivere: è nei momenti più drammatici, che si misura la capacità di restare lucidi.

              I pacifisti del 1913 o del 1919 non contano; contano quelli del 1915.

            • Francesco scrive:

              Z

              sai che non ne sono sicuro? dove le armi le hanno tutti, tipo Svizzera o Israele, non ho notizie di gente che perde la trebisonda e massacra il vicino di casa

              mi sbaglio?

            • Z. scrive:

              In Svizzera la gente mica gira armata di pistole cariche, Francè.

              Sospetto anche che sia un Paese meno densamente abitato, oltre che una società meno nervosetta.

            • Francesco scrive:

              Z

              se togli le cime delle montagne, credo che la Svizzera sia densamente popolata

              e se anche non hanno la pistola carica in tasca, hanno il fucile d’assalto a casa però non lo usano nelle discussioni di condominio

              magari la causa è quella che dici tu – sono meno nervosi

              o magari la paura italiana delle armi è irrazionale – leggi Miguel come ride di noi

              • Miguel Martinez scrive:

                “o magari la paura italiana delle armi è irrazionale – leggi Miguel come ride di noi”

                Non è che io rida.

                Semplicemente, non ho particolarmente paura di un contadino toscano cacciatore, di un contadino dell’Oklahoma cacciatore, di un israeliano abituato dall’età di cinque anni a usare le armi da fuoco…

                Un Francesco con un kalashnikov francamente mi fa più paura dei ragazzi del Bataclan. Anche perché per NON far male a qualcuno, inizierebbe a sparare in tutte le direzioni 🙂

            • Francesco scrive:

              OK, faccio outing

              non pensavo a me armato, per i motivi che ho detto altrove: non sono particolarmente freddo sotto pressione

              però pensavo a mio cugino, a cui le armi piacciono più che a me, che ha una collezione di armi da fuoco (piccola, è roba che costa) e che sa usarle

              se passa un esame psicologico (mica penso di saper leggere le persone) è esattamente il tizio con la pistola la cui presenza mi tranquillizza

              idem per mia cognata, più vicina all’idea di Miguel di “ha iniziato a 5 anni”

              però alla fine la discriminante pare essere l’abitudine all’uso, è già un progresso rispetto ai tabù

              ciao

      • Francesco scrive:

        sono totalmente in disaccordo con te, Miguel

        primo perchè un attacco crea una comunità, all’istante

        e poi perchè il problema è fermare il piccolo stragista, non sottilizzare sul perchè lo si fa

        • Pietro scrive:

          un attacco non crea comunita’, crea branco

          • Francesco scrive:

            no, il branco è dopo, quando si trova un capro espiatorio

            • Pietro scrive:

              Interessante, mentre si cerca un colpevole si e’ comunita’ e dopo si diventa branco… Quindi tanto vale non cercarlo, si mantiene dignita’!
              Poi sul tuo discorso degli intellettuali segaioli, adesso ho capito. Sei il classico bravo cittadino che vede intorno a se’ un mondo che non rispetta le regole (cozzali e ricchi) e delle autorita’ che non lo difendono, quindi decide di fare da solo. Nel 90% dei casi questo bravo cittadino non sa nemmeno dove trovarla una pistola, gli altri la trovano ma la nascondono in soffitta perche’ hanno paura di infrangere la legge. Poi una piccolissima parte decide di farsi giustizia da solo e 1) si spara sul piede 2) uccide qualcuno con leggerezza e poi dice che non voleva farlo.
              Poi quelli intelligenti si fanno il porto d’armi e si comprano la pistola… AH MA IN ITALIA SI PUO’ FARE, quindi Francesco invece di immaginare mondi di pistoleri e regolatori sociali per farne dei pistoleri non pericolosi perche’ non ti armi tu lasciando stare una popolazione che con le pistole si sparerebbe per il posto della fila in posta?
              Stai facendo davvero il bravo cittadino isterico in questi giorni, quelli che insultano i poliziotti perche’ “non li difendono” quando vengono fermati ad un normale posto di blocco… tu sei molto meglio di questo.
              Alla fine poi hai risposto, acceteresti le stragi americane…
              (Piu’ controllo nelle scuole? Ma lo sai che in America a scuola c’e’ il meta detector e chiamano la polizia se ti comporti male mentre per i piu’ piccoli vanno giu’ pesante di psicofarmaci per farli stare buoni?)
              Sei partito dalla giusta nostalgia per un mondo vivibile per immaginare un mondo MOLTO piu’ invivibile di questo che non ti piace.
              Accetta la realta’ e rimboccati le maniche, non si puo’ aspettare la pioggia per piangere….

            • Z. scrive:

              Non dire a Francesco di non aspettare la pioggia per piangere. Anche lui sa come va avanti la canzone. Non istigarlo 🙂

            • Francesco scrive:

              >> Sei il classico bravo cittadino che vede intorno a se’ un mondo che non rispetta le regole (cozzali e ricchi) e delle autorita’ che non lo difendono, quindi

              Si incazza un tantinello pur sapendo che è sempre stato così e probabilmente lo sarà sempre. Ma le regole sono la differenza tra me e loro e quindi mi ci attengo per principio (e se non lo faccio mi vergogno davanti a me stesso).

              Non ho intenzione di comprare una pistola perchè non sono una persona lucida sotto pressione e potrei fare danni. Però mi interessa quasi solo fare discorsi di principio, generali, quelli che interessano ai Farisei come me (duro destino)

              Ah, quando mi fermano ai posti di blocco sto molto tranquillo e faccio come dicono, finora mi è bastato.

              Sulle stragi americane, basta rispondere che avrei potuto immaginare un futuro per i miei figli poi li ho porati a vedere i fuochi d’artificio? come vedi, era una cazzata

              Infine, questo è un blog su Internet, quindi non è il posto in cui rimboccarsi le maniche, per definizione.

              Ciao

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “perchè non sono una persona lucida sotto pressione e potrei fare danni”

              E tu hai già in mente un paio di persone lucide che vorresti che si armassero per proteggere il tuo condominio? E in caso positivo, perché ora non lo fanno?

            • Francesco scrive:

              come ho già detto, mi interessa il principio

              se poi avrò la sfiga di vivere in una città di persone inadatte al porto d’armi, mi proteggerò dai terroristi con zampe di coniglio e cornetti rossi

    • Francesco scrive:

      >>> credi davvero di rendere Milano una città più sicura sfoggiando la Colt

      beh, credo di sì, una città in cui girano molte armi è una città in cui una strage di civili inermi è molto più difficile, devi optare per l’ esplosivo e quello richiede tempo e preparazione e ti rende individuabile. meglio nascoste le armi, che sfoggiate, bisogna sempre negare le informazioni al nemico

      >>> pretendi che tutti

      no, non pretendo affatto, dove lo hai letto?

      ciao

      • PinoMamet scrive:

        “beh, credo di sì, una città in cui girano molte armi è una città in cui una strage di civili inermi è molto più difficile”

        Una città in cui girano molte armi è una città in cui una strage di civili inermi è più facile

        • Francesco scrive:

          guarda che le pistole non sparano da sole!

          • Z. scrive:

            Con la carica di odio e rabbia latenti che circola, sì, il rischio molto concreto è che sparino da sole.

            Il tutto per il dubbio vantaggio di poter triplicare i morti innocenti in occasione di un eventuale attentato.

            • Pietro scrive:

              Siamo entrati nel momento FrancisWall in cui Francesco DEVE difendere le sue posizioni ed abbassare la stima che abbiamo di lui. Francesco secondo la tua logica il paese piu’ sicuro del mondo e’ la Siria, se vuoi ti prenoto il volo!

            • Z. scrive:

              Con me spreca il suo tempo: non ci riuscirà, ad abbassare la stima che ho in lui 🙂

            • Francesco scrive:

              Pietro,

              bella la tua provocazione sulla Siria, che però è in stato di guerra civile.

              non credi che questo faccia la differenza?

              ciao

              PS carica di odio e rabbia lantenti? a me par che rispetto agli anni ’70 sia un mortorio

            • Z. scrive:

              Francè,

              davvero, non è una gara. Non è necessario sostenere tutto e poi il contrario di tutto per vedere se si vince qualcosa. Non si vince niente, purtroppo 🙂

            • Peucezio scrive:

              Io comunque farei notare sommessamente una cosa.
              Le decisioni non soggiacciono solo a ragioni di opportunità, ma anche di principio.
              E l’elementare diritto all’autodifesa secondo me prevale sulla considerazione del rischio del Far West, che peraltro si può tentare di minimizzare in molti modi.
              E l’autodifesa, laddove c’è il pericolo concreto di essere minacciati con armi da fuoco, non può essere il coltello o le arti marziali.
              Ovviamente non basta che il soggetto non abbia patologie psichiche diagnosticate. Gli si deve fare un esame caratteriale approfondito: è sufficiente che sia un tipo nervosetto o impulsivo perché la pistola non glie la do.
              E prudenzialmente prevale in principio che nel dubbio non glie la do comunque.
              Ma non vedo il motivo di negare il diritto a portare un’arma da fuoco a un signore per bene, dal carattere solido e dai nervi saldi.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Ultimissima: in Italia non è vietato avere il porto d’armi e possedere una pistola.

            • Peucezio scrive:

              Sì, ma bisogna snellire gli aspetti di burocrazia pura e rendere più rigorosi quelli che pertengono al controllo delle caratteristiche personali del richiedente.

  21. mirkhond scrive:

    Minima Cardiniana 132
    Pubblicato il 24 luglio 2016

    Domenica 24 luglio – XVII Domenica del Tempo Ordinario

    PAURA DI CHE?

    I nostri media ci bombardano di notizie allarmanti, l’una dietro l’altra e l’una sovrapposta all’altra, a proposito di ogni tipo di crimine o di orrore. La cosa in sé non dovrebb’essere poi allarmante: si dirà che è un loro diritto-dovere riferire quel che accade nel mondo e che non è certo colpa loro se negli ultimi tempi i delitti, e in special modo quelli connessi con il terrorismo, stanno aumentando in modo preoccupante. Anzi, indurre preoccupazione e quindi invitare alla prudenza è, oltretutto, una funzione socialmente meritoria.

    Al tempo stesso, però, nasce il dubbio che questo tipo di gestione delle notizie non abbia in sé i caratteri, magari involontari, di quell’atteggiamento che di solito viene definito allarmismo e che consiste nell’iterare e nell’esasperare i caratteri dei fatti che possono preoccupare. Se l’occultamento o la minimalizzazione di essi potrebbero esser colpevoli e comportare conseguenze anche gravi, l’insistenza e la sottolineatura eccessiva possono a loro volta falsare gravemente la realtà, possono suggerire comportamenti ispirati a disorientamento e a disperazione se non addirittura adozione di contromisure inadeguate in quanto eccessive. Insomma, qual è il giusto mezzo? Quale il modo corretto per informare a proposito di pericoli o di crimini suggerendo una sorveglianza corretta e adeguata ma senza cadere nel catastrofismo?

    Qualche giornale di questi giorni ha ricordato al riguardo un articolo di Albert Camus, uscito l’8 settembre 1944 sul quotidiano francese “Combat” e intitolato Giornalismo critico. Diceva appunto Camus, in tempi nei quali la tecnologia dell’informazione si andava velocizzando ma non aveva certo raggiunto i nostri livelli: “Si cerca d’informare presto invece d’informare bene. Ma la verità non ci guadagna”.

    Ma il punto non è solo la fretta; e, purtroppo, non è solo la verità. Non è detto per nulla – anzi, magari le cose stanno esattamente all’opposto – che i nostri media (e magari le forze economiche e politiche che li controllano) siano interessati primariamente alla verità. Se un pazzo piomba sul Boulevard des Anglais di Nizza facendo una strage, il collegamento con il fondamentalismo islamista precede addirittura la raccolta delle prove e lo svolgimento delle indagini; se uno squilibrato spara in un pubblico locale di Monaco di Baviera gridando “Allahu akbar!” – e non è nemmeno sicuro che l’abbia gridato; e comunque sono quasi certamente le sole due parole d’arabo ch’egli sa – il richiamo all’evento nizzardo è immediato, naturale e considerato indubitabile. In questo modo si finisce con il sentirci assediati, braccati, fasciati da un pericolo tanto incombente quanto irragionevole e pertanto incontrastabile: un pericolo che domina le nostre vite perché può colpirci dove e quando vuole, mentre noi siamo impotenti a tutto. Non solo a evitarlo, ma anche a difenderci. La paura dell’attacco terroristico, del quale non si fa altro che parlare da molti mesi, si trasforma in pànico dinanzi all’inevitabile. Assume il ruolo solenne, quasi sacrale, del Fato.

    Ho detto paura: e ho sbagliato sostantivo. Avrei dovuto chiamarla angoscia. La paura è come il dolore fisico acuto: preciso, circoscritto, che ci colpisce obbligandoci a reagire in qualche modo. Gridando, piangendo, imprecando, assumendo posture corporali del tipo che gli specialisti chiamano “antalgiche”, rovistando nella piccola farmacia domestica, telefonando al medico di fiducia, correndo al pronto soccorso. L’angoscia è il dolore cupo, sordo, inspiegabile, insidioso, che in fondo a livello fisico si potrebbe anche sopportare ma che ci sovrasta con la sua presenza, ci sfibra, ci obbliga a diagnosi disorientate e arbitrarie, si fa perdere il controllo della nostra fantasia, ci fa disperare. Dinanzi al dolore del primo tipo, la reazione è positiva, decisa e in genere risolutiva. Dinanzi a quello del secondo tipo è spesso inadeguata e in genere negativa: finché esso non si palesa esplicitamente o non cessa.

    Purtroppo, l’angoscia davanti al pericolo terroristico – che rischia d’indurre a ipotesi semplicistiche e aprioristiche sulla sua stessa natura – è di fatto favorita dai nostri media: o per desiderio di scoop o per calcolo politico. Pessimi consiglieri entrambi, sul piano civico.

    Paure, o addirittura Grandi Paure, le generazioni passate ne hanno conosciute parecchie. Le guerre, le invasioni, le carestie, le epidemie. Noialtri europei, all’indomani della seconda guerra mondiale, ci siamo troppo a lungo sentiti ormai immuni da rischi che stimavamo appartenenti al passato. Le guerre, ad esempio, erano ormai progressivamente isolate nelle periferie del mondo. Allo stesso modo, secondo la corrente sensibilità moderna, Dio era ormai isolato nelle periferie della coscienza di qualche attardato. Non era evidentemente così. Il jihadismo ci ha posto drammaticamente di fronte a un “ritorno selvaggio di Dio” al proscenio del teatro della storia. Parallelamente, assistiamo a un “ritorno selvaggio della guerra”. Qualcuno commenterà che la storia si è rimessa in moto. In realtà, non si è mai fermata.

    Franco Cardini

  22. MOI scrive:

    In UK corti che giudicano secondo rito islamico esistono gia’

    Pietro

    [cit.]

    —————

    E questi stavano in Europa ?! Un’ Unione Europea degna di questo nome avrebbe dovuto espellerli per Omissione di Civilizazione … altro che una Brexit da cui NON si schiodano !

    • Pietro scrive:

      Ti confermo che in UK al momento NESSUNO vuole uscire dalla UE

      • mirkhond scrive:

        E che l’hanno fatto a fare quel referendum?

        • Z. scrive:

          Per fare pressione su BXL in modo da rastrellare più soldini e privilegi. Mica volevano vincerlo.

          Io ve lo dico dal primo giorno, eh!

      • Z. scrive:

        Mica scemi. Quelli mica vogliono uscire, vogliono più sghei. I nostri (come se ne avessimo!)

        E se li accontentiamo, miseriaccia, è la volta che divento anti-UE pure io…

        • Pietro scrive:

          No no, scemi proprio! Il referendum l’ha voluto Cameron per vincerlo e farsene forte. Nessuno credeva nella vittoria dei NO, nemmeno chi sosteneva la Brexit. Hanno fatto il gioco delle parti, ossia dire NO e SI per partito preso. Poi e’ arrivata la gente, che in UK ha un livello culturale tremendo ma davvero tremendo, hanno sfogato l’odio represso tipico di una societa’ inquadrata votando NO. Nessuno l’aveva messo in conto, come i votanti del NO non avevano messo in conto le conseguenze (che non sospettavano nemmeno) e si sono messi a piangere che hanno sbagliato a votare. Risultato oggi in UK nessuno vuole lasciare la UE ma hanno il tabu’ del voto del popolo sovrano…

          • Z. scrive:

            Il popolo sovrano voleva votare rabbia, immagino. L’élite politica voleva profittare di una vittoria di misura del Remain.

            Si sono sparati negli zebedei da soli, gli uni e gli altri. Si sono pentiti? Eh, spiace.

            Spero i vertici UE e i Paesi membri sappiano dare rapida esecuzione a questo voto popolare. Diversamente dovrò ammettere che gli euroscettici avevano ragione.

            • Pietro scrive:

              Personalmente ritengo ancora piu’ grave della Brexit il rischio di disgregazione della Grab Bretagna. La Scozia vuole stare in EU oppure si stacca (un referendum e’ stato fatto fallire dagli scozzesi dopo accordi sottobanco con Londra – soldi inglesi contro petrolio scozzese), L’Irlanda del Nord vuole stare in EU o si attacca all’Irlanda (considerando che si tratta ancora oggi di un paese semi occupato militarmente…), il Galles da buon suddito resterebbe con l’Inghilterra fuori dalla UE ma ha gia’ posto come condizione che Londra garantisca gli stessi soldi che oggi arrivano da Bruxelles!

            • Z. scrive:

              Io non abito in UK. La disgregazione del loro Paese è un problema loro, non certo mio.

              Naturalmente io auspico che NIR si unisca all’Eire, che Gibilterra si unisca alla Spagna e che la Scozia diventi indipendente.

  23. MOI scrive:

    la mobilitazione dei civili per fare cosa? Rastrellamenti meno efficaci di quelli dello Stato? Pulizia etnica incompleta che fa incazzare ancora di più i musulmani locali? Sparatorie random all’americana?

    [cit.]

    Mauricius

    ———————-

    Ma infatti: cos’è ‘sta subcultura del pressapochismo, dell’ inefficienza e dell’inconcludenza … da film di Checco Zalone ?!

    😉

  24. mirkhond scrive:

    E, sempre dallo stesso autore:

    L’ISLAM E’ INTOLLERANTE

    Alla fine della “guerra dei Trent’Anni”, con i trattati di Westfalia del 1648, l’Europa dissanguata in una dura e lunghissima “guerra di religione” trovò la forza di sancire la necessità di una mutua inter christianos tolerantia, dal godimento della quale beninteso – e per definizione – erano esclusi ebrei e musulmani. Sarebbe spettato più tardi al Locke, al Voltaire e ai philosophes il riallacciarsi alle intuizioni dei sofisti e degli stoici greci per affinare quel concetto di tolleranza come atteggiamento disposto a riconoscere legittimità alle idee e ai comportamenti di chicchessia, compresi quelli più remoti rispetto ai propri. Un atteggiamento che peraltro difficilmente si compone – stoica e poi anche cristiana – che esista un “diritto naturale” secondo il quale alcune scelte umane sono corrette e legittime, altre aberranti e inammissibili. D’altro canto, è stato da più parti notato quanto il concetto di “tolleranza” sia ambiguo, sottintendendo non una convinta e rispettosa accettazione di qualunque tipo di atteggiamento bensì una volenterosa e benevola sopportazione – che di per sé non implica comprensione – di quanto sentiamo profondamente alieno da noi stessi. Sappiamo inoltre molto bene tutti che gli atteggiamenti tollerantistici vengono spesso disattesi nella pratica da quelli stessi che se ne proclamano teoricamente convinti: anche perché si tende a ritenere che una tolleranza piena e assoluta sia un paradosso, anzi un ossimoro. E’ quanto in fondo si riassume nell’adynaton della massima “vietato vietare”: che impone come perentorio dovere quello stesso divieto che si proclama di voler eliminare ad ogni costo.

    La nostra morale “laica” dipende largamente, com’è noto, da quella cristiana: che a sua volta, pur avendo accolto profondamente la lezione della filosofia ellenistico-romana, poggia sulla base incrollabile di quel decalogo mosaico il cui termine-chiave, lo, esprime in ebraico un fermo diniego, un’irremissibile proibizione. Eppure noi non percepiamo né la morale laica né i suoi precedenti cristiani come intollerantistici: affidiamo semmai all’etica il còmpito di stabilire il limite tra il lecito e l’illecito, salvo poi il chiederci se tale limite sia o meno assoluto e se, e quando, lo si possa/debba valicare per porsi al di là da esso. In questo senso la tolleranza si pone come concetto mediatore tra l’etica da un alto, la libertà dall’altro. In modo analogo, sul piano sociale, all’interno del celebre trinomio giacobino la fraternità si pone come concetto mediatore tra l’uguaglianza da un lato, la libertà dall’altro.

    L’Islam è ricco di pratiche e anche minute proibizioni, le quali peraltro – espressi nel Corano e negli Hadith del Profeta, da dove sono passati nell’insegnamento delle varie scuole teologico-giuridiche – non sono mai rigorosamente e definitivamente sanciti (nemmeno quelle alimentari della tradizione halal) dato che il mondo musulmano è privo di un’autorità in grado d’inquadrarlo in un senso istituzionale, cioè di una Chiesa, se non in quel ch’è in maniera esplicita proclamato dalla “testimonianza di fede”, la shahada, vale a dire che non vi è altra divinità se non Iddio, inviato del quale è Muhammad. I cinque princìpi di base della fede musulmana, gli Arkan al-Islam, esprimono atteggiamenti pratici (recitazione della shahada, preghiere quotidiane, digiuno del Ramadan, pellegrinaggio alla Mecca, elemosina legale commisurata ai bisogni comunitari) che non comportano in sé un divieto. Esso parrebbe quindi strutturalmente inadatto a ospitare concetti e pratiche ispirate a intolleranza: eppure nel comune sentire occidentale esso è considerato “intollerante” per varie ragioni, in ultima analisi tutte ispirate al suo rigoroso monoteismo e al concetto d’irreversibilità sulla via della Rivelazione, per cui a nessuno che abbia conseguito la perfezione della fede divenendo musulmano è consentito recedere da essa. Da ciò dipendono altre forme di divieto concepito dai non-musulmani come “intolleranza”: esse si riassumono nel concetto di haram, “inviolabile” e perciò “vietato”, “escluso”.

    Oggi si tende, nel mondo non-musulmano, a scorgere nell’Islam quel che, con molte variabili, è comunque presente in qualunque religione e in particolar modo nelle tre di ceppo abramitico, fondate sul principio dell’unicità di Dio, della Sua irruzione nella storia e nella Rivelazione, da parte sua, della Verità comunicata all’uomo.

    Il fondamento delle religioni è affidato alla Tradizione, che nel cristianesimo ha il suo centro nei dogmi: vale a dire in verità indimostrabili alla luce e con gli strumenti della ragione umana. Ma è proprio dal seno del cristianesimo che ha gradualmente preso forma la Modernità: che è la più originale, profonda e importante trasformazione che il mondo abbia mai conosciuto nel corso della sua storia. La Modernità sancisce il progressivo trionfo della ragione umana liberata da qualsiasi condizionamento, quindi il primato della libertà e della libertà individuali, l’individualismo nel nome del quale l’uomo moderno rifiuta in via pregiudiziale qualunque limite, qualunque condizionamento eteroimposto. La difficile convivenza tra Modernità e religione, di per sé antitetiche appunto nella misura nella quale la Modernità respinge qualunque “cultura del limite”, ha assunto la forma della diffusa coscienza “laica” nel senso non già etimologico bensì semantico del termine: in forza di essa l’homo modernus rinunzia a opporsi frontalmente all’homo religiosus e accetta – sia pure in modo problematico e nonostante alcune crisi anche gravi – che le fedi religiose continuino a venir osservate da chi voglia farlo, nella fiducia tuttavia che sarà il progresso stesso del genere umano a sancirne – grazie alla scienza, alla tecnica, all’esercizio della libertà individuale, al benessere – la definitiva e necessaria estinzione. La “laicità” consiste appunto nell’accettazione della convivenza tra il mondo moderno e le fedi religiose: tra XVIII e XXI secolo le religioni storiche hanno gradualmente accettato, in vario modo, tale convivenza, che pure è stata causa di ricorrenti forme di disagio e di reazione. Una di esse è riscontrabile nel fondamentalismo, che è del tutto moderno nella sua genesi e nella sua dinamica ma che si presenta come concettualmente opposto alla Modernità. Tuttavia cristianesimo ed ebraismo hanno imparato a convivere con la Modernità che si è sviluppata principalmente in quell’ambiente occidentale che essi conoscono e in ampia misura gestiscono: mentre l’Islam, radicato in aree largamente per quanto non totalmente estranee o comunque diverse rispetto all’Occidente, ha finito per assumere, anche a causa delle vicende storiche connesse con il colonialismo, la decolonizzazione e la successiva ricolonizzazione economico-tecnologica, un ruolo di alterità/antinomia nei confronti di esso.

    Per tale motivo la Modernità, che nel nome dei suoi valori “laici” può evitare con facilità il conflitto con cristianesimo ed ebraismo sino a giungere a un’almeno in apparenza perfetta convivenza con essi (e a non contestar mai loro forma alcuna di “intolleranza”, pur sapendo che ne esistono), ravvisa invece nell’Islam – al di là del suo scontro recente e attuale con il fondamentalismo jihadista – una connaturata propensione all’intolleranza che si manifesta ad esempio in una differente concezione dei “diritti umani” la quale sarebbe arrivata a render necessaria la proclamazione nella sede dell’UNESCO, nel 1981, di una Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo nell’Islam che dichiara formalmente le sue differenze rispetto alla Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo nata nel 1948 in seno all’ONU. Esse consistono in ultima analisi in un dato che per i musulmani è religioso ma che i non-musulmani possono intendere in senso antropologico: il concetto di una natura umana dipendente dalla Volontà divina e che trae il suo diritto alla libertà pratica da tale dipendenza, respingendo qualsiasi concetto di autonomia e quindi di autosufficienza dell’uomo; respingendo quindi il principio secondo il quale il cosmo, la vita e la stessa specie umana siano stati creati secondo scopi che solo Dio conosce.

    L’Islam ha dato luogo negli ultimi due secoli, a contatto con la civiltà occidentale, a differenti forme politiche e statuali nelle quali la Tradizione e il diritto musulmano hanno sperimentato, con una notevole varietà di esiti, il livello e i limiti della convivenza possibile tra il Din, la legge musulmana, e la Modernità. Se tale convivenza è a livello pratico ampiamente possibile e perfettibile, quel che resta radicalmente diverso e inconciliabile è la rispettiva Weltanschauung: il che per i musulmani può essere un fatto religioso ma per chi ha abbracciato e costruito in toto la Modernità è un fatto del tutto privo di motivi metafisici e ontologici, del tutto storico e pratico, da giudicarsi quindi sotto il profilo anzitutto antropologico.

    Ora, è proprio questo che impedisce al mondo moderno di comprendere l’Islam. Per conseguire tale scopo, sarebbe necessario uscire da valutazioni esclusivamente e unilateralmente occidentocentriche e, applicando l’aurea norma antropologica sancita dal magistero di Claude Lévi-Strauss, giudicare ogni civiltà esclusivamente iuxta sua propria principia. Il che è relatività: e nulla ha a che fare con quel “relativismo” che di recente è sembrato divenire obiettivo polemico di molti occidentali che amano rivestire la loro islamofobia di valori in apparenza cristiani e nel nome di essi protestare contro quelle che sarebbero le principali caratteristiche delle società musulmane: l’autoritarismo dei sistemi di governo, la famiglia “patriarcale”, il “maschilismo”, l’”inferiorità della donna”, la diffusione nei sistemi statuali islamici della pena di morte e delle pene corporali.

    E’ ovvio che quello che sotto il profilo antropologico è un improponibile non-senso per giunta suscettibile di approdare a conclusioni prettamente razzistiche, cioè la gerarchizzazione qualitativa delle civiltà assumendo come modello quella occidentale, dipende appunto non solo da un atteggiamento pregiudizialmente occidentocentrico, bensì anche da un grave errore di prospettiva storica: quello di considerare la dinamica delle civiltà alla luce di un atteggiamento arbitrariamente deterministico, secondo il quale – e seguendo del resto quella ch’era la visione comune, in differenti prospettive, sia all’ottimismo leibniziano sia allo storicismo hegeliano – la civiltà occidentale è la “grande sera” dell’avventura del genere umano e, in quanto tale, il migliore tra i mondi possibili. Tale prospettiva, appiattendo come “naturale” e quindi “inevitabile” il processo storico che ha condotto alle realizzazioni occidentali, ne smarrisce in realtà il senso eccezionale: quello di una svolta rivoluzionaria – il concetto di uomo nuovo e di libera volontà individuale che ha aperto la strada alle scoperte e alle invenzioni, quindi al primato del “fare” e dell’”avere” – ch’era tutt’altro che ovvia e prevedibile. Ed è proprio alla luce di questo determinismo occidentocentrico che molti, addirittura con intenzioni blandamente apologetiche, invitano a “comprendere” e a “scusare” l’Islam per la sua “arretratezza”. Se si è arrestato sulla via del progresso scientifico e tecnologico dopo avercene pur offerto le basi, e se non ha mai concepito gli ideali di libertà e di tolleranza, ciò dipenderebbe dal fatto che esso non ha “mai” (o, secondo altri, non ha “ancora”) conosciuto l’umanesimo e l’Illuminismo: come se esse fossero fasi che tutte le civiltà sono chiamate a necessariamente attraversare, o pervenendovi in modo originale o per attrazione ed emulazione come in realtà è accaduto dall’avvìo del colonialismo in poi, per quanto tale processo si sia poi per varie ragioni arrestato o corrotto. La massima concessione che si accorda quindi alle società musulmane è quella di “maturare”, di farsi sempre più “moderate” in modo da pervenire prima o poi a un livello qualitativamente analogo a quello dell’Occidente: restano poi da discutere, com’è evidente, le fasi e i caratteri di tale occidentalizazione, conseguibile per “integrazione” multiculturalista o per “assimilazione”, cioè attraverso i modelli rispettivamente detti del salad bowl, dove le differenti civiltà convivono armonicamente mantenendo però ciascuna la loro identità nei limiti consentiti dalla convivenza (quindi cedendone ciascuna una certa quota-parte), o del melting pot, che dovrebbe pervenire a una nuova sintesi nella quale tuttavia i caratteri principali sarebbero conferiti dalla componente culturalmente più forte. E’ evidente che, al di là dei molti ostacoli alla pratica realizzazione di tali modelli, quel che resterebbe da valutare sarebbe il fattore-tempo: quante generazioni, e sulla base di quali presupposti socioeconomici e sociogiuridici, sarebbero necessari per rendere commestibile l’insalata multiculturalista o la zuppa assimilazionista?

    Appare evidente che il vero malinteso alla base di questi pur diversi modi occidentocentrici di considerare il problema – ispirati entrambi a una tolleranza teorica e dichiarata e a una pervicace intolleranza pratica e implicita – consiste nel rifiuto di accogliere la diversità come una ricchezza e una risorsa e nella superba convinzione che tutto il mondo vada ridotto ad accettare o comunque a subire i valori di una civiltà che giudica se stessa come migliore delle e superiore alle altre. Non saranno i tentativi di “correggere” con qualunque forma di coartazione l’intolleranza musulmana – nemmeno quelli condotti tramite le Nazioni Unite – a rendere l’Islam più compatibile con al nostra civiltà, bensì la pratica aperta e continua del confronto e della discussione. E, contrariamente a quel che molti di noi ritengono, nel mondo musulmano – nel quale la civiltà occidentale è profondamente e capillarmente entrata per più vie, specie al livello dei ceti dirigenti – si discute moltissimo e su tutto. Tre fra i nostri migliori arabisti e islamologi (Paolo Branca, Paolo Nicelli e Francesco Zannini) hanno di recente redatto un libro, L’Islam plurale (Guida), nel quale si mostra come le società musulmane siano molto diverse tra loro e quanto all’interno di molte di esse si discuta e addirittura si polemizzi in modo spregiudicato: peccato che i nostri media non c’informino quasi mai di ciò, anzi sovente sostengano il contrario. Tutta ignoranza, che non sarebbe comunque scusabile? Colpa del principio secondo il quale Arabicum est, non legitur? No certamente, anche perché i musulmani scrivono spesso anche in inglese, in francese, in spagnolo, in tedesco, in russo, insomma in lingue più o meno agibili da parte europea. Il numero di giugno 2015 della nota rivista “Oasis”, significativamente dedicato a L’Islam al crocevia. Tradizione, riforma, jihad, offre un ricchissimo ventaglio di argomenti sulla crisi – che potrebb’essere per molti versi salutare – di un mondo complesso e, a partire dalla riforma del codice marocchino “dello statuto perdonale”, mostra come nel mondo musulmano stiano nascendo anche varie forme di femminismo.

    D’altronde, anche noi dobbiamo sciogliere i nostri bravi nodi problematici. L’”intolleranza” del povero operaio algerino o albanese, magari abbastanza integrato nonché bravo e onesto lavoratore, ma che prende a schiaffoni la figlia e la segrega in casa perché la sospetta innamorata di un ragazzo cristiano, ci urta e ci offende dannatamente; ma ci lascia invece indifferenti quella del principe saudita o katariota che circola tra Valencia e Porto Cervo con la sua “barca” di lusso bevendo whisky accompagnato da belle figliole seminude, ma nel suo paese permette anzi magari impone che le donne stiano debitamente imbacuccate, non vadano a scuola e non guidino l’auto, che le adultere siano lapidate e che ai ladri venga tagliata la mano destra. Sarà che quel principe appartiene alla dinastia regnante di un paese “sicuro alleato del Libero Occidente” nonché, magari, nostro socio in affari e comproprietario di aziende, di banche, di alberghi, di ristoranti, di aeroporti, di cliniche di lusso, di compagnie aeree e perfino di società calcistiche occidentali? E che quindi un musulmano intollerante ma ricco per noi è un ricco, mentre un musulmano intollerante ma povero per noi è un musulmano?

    Attenzione quindi a quel che è mascherato dietro la nostra tanto aperta disposizione alla tolleranza; e magari dietro la gretta e chiusa intolleranza altrui. Spesso le cose sono ben diverse dalle parole. Un Hadith del Profeta, testimoniato da al-Quashayri, narra che Muhammad riferiva come Abramo invitò una volta a tavola uno zoroastriano: ma, scoperta la sua identità religiosa di pagano, lo cacciò malamente di casa. Di questo atteggiamento Dio lo rimproverò: – Perché hai agito così? -; e l’altro: – Ma Signore, si tratta di un adoratore del fuoco! -. E Dio replicò: – Sì, adora il fuoco fin da quand’era piccolo, e Io non gli ho mai rifiutato il pane. Chi sei tu per negargli quel che Io gli ho sempre concesso?”. Meditate, gente: meditate.

    Franco Cardini

    http://www.francocardini.it/minima-cardiniana-132/

  25. MOI scrive:

    A proposito di Salvini VS Boldrini :

    esistono anche Donne del Popolo capaci di pensarsi individualmente … a differenza delle Radical Chic :

    http://www.ilgiornale.it/news/politica/donne-contro-boldrini-noi-non-ci-rappresenti-1289424.html

    Le donne contro la Boldrini: “A noi non ci rappresenti”
    Sul web corre una petizione laciata dal Movimento govani padani. Decine di ragazze si sono fotografate con il cartello: “Non ci rappresenti #sgonfialaboldrini”

    • habsburgicus scrive:

      donne…..pensare diversamente

      a costo di procurarmi la collera di Z, debbo dire che su fb mi stupisce (favorevolmente) il numero di donne, anche belle, che hanno posizioni opposte alla citata omonima dell’amata del gran Petrarca…alcune in modo chiaro, esplicito e direi financo monotematico 😀
      forse è solo un caso, e dipende dal fatto che alle donne faccio più attenzione

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Io comunque credo che la Boldrini potrebbe fare una bella esternazione sul fatto che in quella chiesa normanna non ci sarebbero state dissertazioni teologiche…

      http://www.corriere.it/politica/15_aprile_17/boldrini-su-barconi-c-sempre-sopraffazione-bordo-non-c-stata-discussione-teologica-f43bae8e-e517-11e4-845e-5bcd794907be.shtml

      • MOI scrive:

        Non saprei … allorquando usata come Instrumentum Regni, l’ Islam è una religione insostituibile per trasformare la fame di figa in sete di sangue con gli effetti che purtroppo ben sappiamo …

        • habsburgicus scrive:

          sai che hai ragione Moi

          fra l’altro allupati come si trovano nei paesi musulmani non ci sono neppure in Italia..ed è tutto dire 😀

          l’Islam è anche un ottimo instrumentum regni per il potere in sé
          sei Sultano, Emiro, rais, teocrate et similia ?…ti vi bene, non hai problemi (altro che il povero Luigi XVI !) a vessare il popolo bue ! e a imporgli la shari’a..a loro, chiaro, i tapini !
          per te non vale..quod licet Iovi non licet bovi
          e per maggior sicurezza le orge, se proprio vuoi, te le vai a fare in Spagna ! 😀 in due parole è spiegato tutto il saudismo, vero Moi ?
          e la figa alla fine torna sempre 😀

          • Miguel Martinez scrive:

            “Islam è anche un ottimo instrumentum regni per il potere in sé”

            Certamente. Ma è anche un perenne strumento di rivolta, proprio per la Distinzione Mosaica di Assmann.

            Tu non avrai altro dio all’infuori di Dio, e quindi i re, gli stati e tutto il resto vanno a farsi benedire.

            • PinoMamet scrive:

              In effetti…
              da rileggere gli Acta Martyrum Scilitanorum.

            • Peucezio scrive:

              Infatti è proprio questo il problema.
              Una religione anarcoide, antiistituzionale, in fondo potenzialmente (e a volte fattualmente) ostile all’ordine costituito.

            • Francesco scrive:

              Miguel

              ma il Califfo non è al potere “per diritto divino”? può un fedele musulmano ribellarsi a lui senza peccare contro Dio?

              certo, oggi non c’è più un Califfo

              ciao

              • Miguel Martinez scrive:

                “può un fedele musulmano ribellarsi a lui senza peccare contro Dio?”

                Da chiederlo prima ai sauditi (in guerra con il Califfo ottomano per un secolo) e poi ai hashemiti custodi della Mecca, che guidarono la rivolta araba 🙂

            • Francesco scrive:

              Califfo Ottomano??? mica era un Sultano e in quanto tale privo di vera legittimità religiosa?

              Oggi qualche governante ha una legittimità religiosa riconosciuta?

            • habsburgicus scrive:

              @Miguel
              per il poco che ne so, il titolo Califfale fu enfatizzato soprattutto dal mitico trattato di Küçük Kaynarca in Bulgaria nel 1774 (in italiano !)..verso il 1900, complice anche l’ignoranza occidentale (nonostante le proteste degli orientalisti, come al solito inascoltate), erano riusciti a far passare a livello diplomatico l’idea che il Califfo fosse una sorta di Papa islamico con poteri solo spirituali (ad esempio il nostro trattato di Ouchy del 18/10/1912, che garantiva i poteri califfali sulla Libia che fu usato dagli ottomani per sostenere che la Libia restava teoricamente loro !..pur essendo de facto nostra..e noi intendevamo quello ! a Lausanne, 24/7/1923 la nuova Turchia radicale cedette pleno iure tutti i diritti sulla Libia, questa volta chiaramente)
              Mi sembra però che il titolo di Califfo fu già usato nel breve periodo, ignoratissimo in Occidente, della Persia sunnita e afghana, 1723-1730/1735, dopo la presa di Isfahan (1722) e la caduta dei Safavidi sciitissimi (1501-1722)..in contatti con il Sultano afghano di Persia Ashraf (c.a 1725) il sultano ottomano Ahmet III (1703-1730) si definì Califfo probabilmente per impressionare gli afghani e favorire la risunnizzazione della Persia..fallita in seguito al golpe del futuro Nadir Shah (al potere dal 1730, Shah in 1736, ucciso 1747) che peraltro non fu uno sciita rigoroso e cercò di far riconoscere lo sciismo duodecimano come quinta scuola o scuola ja’fari accanto alle 4 scuole sunnite ortodosse (hanafita, malekita, sciafeita e hanbalita, la peggiore da cui deriverà 900 ani dopo il verminaio del wahhanismo)
              Naturalmente i Sultani stambulioti avevano diritto al Califfato dal 1517 (presa del Cairo, e messa a morte dell’ultimo Califfo pseudo-abbaside, sembra dopo aver recitato un passo del Corano :D) ma sino al 1722 lo usarono poco..o così almeno so io, posso sbagliarmi
              I Califfati quindi furono
              1.Califfi rashidun (i 4 “ben guidati”), 632-661 d.C, a Medina
              2.Califfi omayyadi, 661-750 d.C, a Damasco
              3.Caiffi abbasidi, 750-1258 d.C a Baghdad dal 762 d.C (a Samarra in 836-892)
              4.Califfi pseudo-.abbasidi del Cairo sotto i mamelucchi, 1261-1517 d.C
              5.Califfi ottomani, (in teoria 1517) da XVIII secolo a 3/3/1924 a Costantinopoli
              6.Califfo hascemita, 1926, fallito a Medina allora non ancora saudita; la saudizzarono quell’anno stesso (lo Stato criminale saudita verrà proclamato in 1932)

              Poi vi furono Califfi ad occidente, già in Spagna, 929-1031 d.C (Omayyadi andalusi), in Marocco ecc
              Indi c’era il Califfo, cantante di Napoli 😀

            • Francesco scrive:

              che roba brutta, a quanto pare ogni pirlotto che passava si proclamava Califfo! come gli Imperatori in Europa, mi sa tanto

              sono deluso

              grazie mille

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Per ora quelli stabili sono proprio i vari emiri che descrive Habsburgicus, però, perché gli attrattori della “rinascita” sono la Siria e – in misura minore – la Libia.

  26. MOI scrive:

    http://www.ilnord.it/f-241_Avete_pronto_un_Piano_B_per_la_vostra_vita

    Avete pronto un Piano B per la vostra vita?
    26/07/2016

    di
    Max Parisi

  27. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    SE l’ Uomo del Popolo Donnie se la giocasse bene sul Second Amendment … potrebbe (!) a sorpresa battere la Radical Chic Hilly, nevvero ? 😉

  28. MOI scrive:

    @ PINO

    Ma saresti d’accordo o no che anche i Paesi d’Europa possano difendersi dal Jihad “alla Israeliana” ?

    • PinoMamet scrive:

      … credo sia quello che stanno facendo.

      Tu hai un’idea di Israele troppo simile a quella che ne hanno gli antiisraeliani.
      E i filoisraeliani, anche 😉

      PS
      Ah no, non è quello che stanno facendo.

      In Israele, con tutti i difetti che ha e che non nascondo (così Maurì non se la prende 😉 ) un giudice arabo ha condannato il presidente della repubblica, e un altro arabo è comandante della brigata Golani, come se in Italia lo fosse degli Alpini o dei Bersaglieri.

      Giro la domanda: a te piacerebbe il modello israeliano? 😉

      • mirkhond scrive:

        Moi, come in alcuni di destra, ama Israele proprio per il suo carattere “fascista”, di paese che risolve i problemi con la forza bruta…..

        • Francesco scrive:

          il fascismo diceva di fare così, poi non riusciva neppure a sottomettere l’Etiopia

          Israele, forse perchè si tratta di sopravvivenza, le cose le fa sul serio

          anche se dopo 50 anni mi sovviene la massima sulle baionette di Talleyrand

          • PinoMamet scrive:

            “il fascismo diceva di fare così, poi non riusciva neppure a sottomettere l’Etiopia

            Israele, forse perchè si tratta di sopravvivenza, le cose le fa sul serio”

            Permettimi, ma il Fascismo diceva di fare così, e ha in effetti conquistato l’Etiopia; amministrando quella, l’Eritrea, la Somalia, la Libia e il Dodecanneso, si è fatto trascinare in una guerra che ha, ehm, un pochino 😉 esaurito le sue risorse.

            Israele si vanta di fare le cose sul serio, e ha conquistato, diciamo, 200 metri quadri: una viletta ci sta sì e no 😉

            in 5-6 guerre (in cui no, non è stato sempre in inferiorità numerica e di mezzi, e non è stato sempre il “genio strategico che ha sempre ragione”…).

            capisco che è bello parlare male di quanto siamo scemi e incapaci noi italiani, se poi ci mettiamo l’etichetta “fascista” è caccia libera;

            e capisco che a destra piaccia mitizzare Israele facendone una specie di superman dei film d’azione;

            ma caspita, un po’ di realismo, eh?
            😉

            • Francesco scrive:

              Pino,

              l’Etiopia la abbiamo conquistata (e ci mancava altro, il paese più sfigato d’Africa che nessuno voleva) ma mai totalmente sottomessa.

              Come abbiamo provato a mostrare i muscoli a livelli più seri, abbiamo preso le mazzate dai greci! Non voglio mitizzare in negativo ma è un’impresa abbastanza mitica 🙁

              Israele ha conquistato tutta la Palestina e il Sinai, prima di restituire il secondo all’Egitto e pezzetti della prima ai palestinesi.

              A memoria, ha perso solo in Libano contro Hezbollah, che si era trincerato molto bene. E ci è andato molto vicino un’altra volta, prima di salvarsi in corner.

              Ciao

            • PinoMamet scrive:

              “Come abbiamo provato a mostrare i muscoli a livelli più seri, abbiamo preso le mazzate dai greci! ”

              Francesco, è vero, ma permettimi: dopo che un pezzo di Grecia già era italiana, e dopo che l’Italia amministrava un territorio coloniale grande quanto l’India britannica, senza avere le risorse della Gran Bretagna né la sua esperienza (anche spietata).

              Che poi ci siano stati moltissimi generali idioti è vero, come anche moltissimi soldati che non volevano combattere.
              Comprensibilmente: ho conosciuto un signore, ora defunto, che si è fatto la guerra d’Etiopia E la Seconda guerra mondiale, in stecca.

              Ma è anche vero che ci sono state persone preparatissime e coraggiose.

              Non giochiamo sempre a dire tutto il peggio di “noi” e tutto il bene degli “altri”:

              robe alla cazzo di cane ne hanno fatte anche in Israele, nella prima guerra che hanno affrontato le hanno prese sonoramente dalla Legione Araba di Glubb Pascià (miracolati dalla decisione del medesimo di non forzare la mano per motivi politici) che era praticamente l’unico esercito arabo che partecipò sul serio (tutti gli altri troppo disorganizzati o presenti solo sulla carta);
              un’altra guerra l’hanno vinta solo eprchè (con genialità, certo) hanno distrutto a terra gli aerei egiziani con mossa preventiva;
              salvo farsi sorprendere dagli egiziani stessi, platealmente, in quella successiva (miracolati dall’aiuto americano).

              Hanno fatto operazioni “speciali” e di spionaggio, per le quali sono famosi, geniali (grazie al cazzo, hanno imparato dagli italiani… 😉 ) ma anche delle solenni cazzate.

              Insomma, ripeto (già lo scrissi) la differenza tra “noi” e “loro” e che noi raccontiamo, e ci raccontiamo, di essere dei buffoni, loro raccontano, e si raccontano, di essere dei fighi.

              Ma sono degli normalissimi pirla, ai quali va male o bene, come chiunque altro al mondo.

            • habsburgicus scrive:

              @Pino
              tengo a dirti che sono pienamente d’accordo con tutte le tue considerazioni, obiettive, realistiche e soprattutto sensate !
              sul serio, mi fa veramente piacere

            • PinoMamet scrive:

              Grazie Habs!!

            • PinoMamet scrive:

              PS
              Un’altra precisazione per Francesco:

              l’Etiopia non era “il paese più sfigato dell’Africa”, come scrivi, ma probabilmente l’unico dell’Africa subsahariana dotato di un esercito organizzato e con armi moderne.

            • MOI scrive:

              E infatti faceva parte del repertorio delle vanterie fasciste : aver sconfitto un Impero Moderno Organizzato e NON dei Negri Selvaggi rimasti nella Preistoria come gli Inglesi !

          • PinoMamet scrive:

            PS
            la precisazione non ha nulla a che fare col valore che io possa, o non possa, attribuire alle avventure coloniali.

            Di fatto credo che siano state per metà criminali e per metà inutili.

            Altrettanto inutile e dannoso è stato poi dare l’indipendenza a entità embrionali, costrutite a tavolino, prive di economia, aspettandosi che diventassero per incantamento, bidibodibibù, identiche a uno stato-nazione europeo.

  29. MOI scrive:

    Cmq certe distinzioni tipo Alqaeda o ISIS mi sembrano da Bristol Stool Scale 😉 …

  30. MOI scrive:

    @ PIETRO

    Perché sei passato dal Panda al Lupo ? … Come “Stimmung” 😉 è un po’ inquietante.

  31. habsburgicus scrive:

    il 9 agosto RTE incontra Putin a SPB…
    Yeni Şafak (già segnalatami da Miguel) continua a postare notizie anti-USA..
    RTE pare essersela presa un pochettino 😀
    oggi rileggevo, su oriente Moderno- ottima rivista allora (c’é ancora adesso).vanto di un’altra e migliore Italia (infatti nacque in 1921) quando eravamo qualcosa-la cronaca del golpe che abbatté Menderes nel 1960..
    il 5 maggio Menderes aveva capito qualcosa più o meno e depose il gen. Gürsel (capo dell’Esercito) che fece dopo la deposizione un proclama eversivo che Menderes ebbe il torto di non punire in modo draconiano
    il 27/5/1960 alle 3.00 l’Esercito assumeva tutti i poteri guidato dallo stesso gen. Gürsel..Menderes verrà impiccato in settembre 1961
    RTE conosce la storia turca (anche questo golpe doveva iniziare alle 3.00, fu anticipato, secondo me non per la “dritta” di Putin ma perché RTE con i suoi servizi aveva scoperto tutto)…potevano ammazzarlo..non ci sono riusciti..e ora lui punirà loro..chi la fa l’aspetti..e farà bene, dal suo punto di vista..si ricordi della sorte di Menderes che non schiacciò il gen. Gürsel..nessuna pietà con questa gente 😀

  32. Miguel Martinez scrive:

    Chicca teopolitica del giorno, rifletteteci…

    Hollande: ” Uccidere un prete significa profanare la République. ”

    🙂

    • MOI scrive:

      i famosi “Sociologi-Psicologi-Filantropi in Ton , pardon in Clergyman” che secondo alcuni 😉 lo Spirito del Concilio avrebbe prodotto …

    • Francesco scrive:

      immagino che la Republique garantisca a tutti i cittadini il diritto a sollazzi religiosi privati purchè irrilevanti

      uccidere un prete significa dare importanza alla religione, quindi è una profanazione della Superiore Santità della Republique

      in questo senso è più grave che uccidere un prefetto, immagino

    • habsburgicus scrive:

      il massonissimo Clemenceau “Monsieur la Laicité” si rivolterà nella tomba 😀 e pure il fr. Combes !

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Alla fine tra le “maschere” c’è anche il curato

      https://www.youtube.com/watch?v=GFK1EhK9Njg

      • MOI scrive:

        Sì, lo conoscevo … comunque ciò che mi rattrista è che i bimbiminkia (realtà mestamente global-occidentale) di oggi si limitano a “taggarlo” come “trash”senza minimamente sforzarsi di capire cosa potesse rappresentare … poi si ritrovano con i “Beduinazzi Impazziti” senza capire minimamente il perché … specie in Francia.

  33. MOI scrive:

    Cmq, tornando in topic, i Mujahiddin che colpiscono obiettivi civili inermi NON hanno Onore, NON sono “Guerrieri” (in teoria una parola nobilissima, ma sputtanatissima) … oggi come oggi “Guerrieri” lo sono molto di più i (non pochi) “Beurs” tamarri che praticano sport da ring, spesso con successo.

    • PinoMamet scrive:

      “Guerriero”, se devo dirla tutta, fuori dal contesto antropologico è una parola che mo fa cagare. Un terrorista è un terrorista, un soldato è un soldato o, se vuoi un sinonimo, un militare, un pugile è un atleta o uno sportivo.

      Guerriero era Achille (nessuno lo pagava come militare professionista, e dubito sia stato arruolato di leva) o saranno, in traduzione, i giovani della tribù Masai.

    • Miguel Martinez scrive:

      “i Mujahiddin che colpiscono obiettivi civili inermi NON hanno Onore, NON sono “Guerrieri””

      Il famoso scontro Islam vs muruwwa, come acutamente studiato da Goldziher 🙂

      https://www.scribd.com/doc/94082191/Goldziher-Muslim-Studies-1

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Guerriero è una parola che indica soltanto l’appartenente ad una casta guerriera, che vive di guerra. Non c’è nulla circa onore e roba simile.

  34. MOI scrive:

    @ LISA PANISCUS

    Prof, le presento Jan Morgan … potenziale Ministra della Pubblica Istruzione Femminile Emancipata SE vincesse Donnie sulla Hilly :

    http://www.youtube.com/watch?v=rKtvC-YnDS0

    Jan Morgan at The 2015 Alabama Firearms Freedom Conference

    PS

    Talkin’ ‘bout Gun Rights : it ain’t no fuckin’ Bill of Needs and … it’s actually the Bill of Rights and that’s something Liberals toadally 😉 don’t get !

    … Vàira, Miguelito ?

    😉

  35. MOI scrive:

    Come saprete, Michelle Obama “supporta” 🙂 Hillary Clinton, Ex Goldwater Girl …

    Come avrebbe qualcuno 😉 :

    Whatchoo talkin’ ‘bout, Michelle ?!

    [quot.]

    https://www.youtube.com/watch?v=Le6qeMe7-vM

  36. Roberto scrive:

    Interessante
    Questo mi pare accantonare tutte le considerazioni su “i francesi bombardano la Siria” o “sono servi disoccupati senza speranze”

    Sulla guerra, mi piace ricordare che ne avevo parlato un paio d’anni fa, una sera in cui mia moglie era a Bruxelles, con le truppe d’assalto e esplosioni varie che rendevano la serata meno sonnacchiosa del solito.

    Infine, giusto per un aneddoto sul clima che c’è qui in Francia, per la prima volta in vita mia a momenti non uccidevo un imbecille che mi ha scambiato per arabo e mi diceva “tu ne peux pas te garer ici c’est pour les français”….una storia degna di moi, eurocrate italiano uccide francese razzista con gli arabi

    Saluti

    • Miguel Martinez scrive:

      “Questo mi pare accantonare tutte le considerazioni su “i francesi bombardano la Siria” o “sono servi disoccupati senza speranze””

      Non esattamente.

      Al-Qaida sta parlando delle motivazioni di al-Baghdadi e del suo gruppo intimo (paradossalmente costituito, almeno all’inizio, in gran parte da laici baathisti, ma questa è un’altra storia). In un luogo in cui gli altri sono sciiti, alawiti, yazidi, cristiani e comunisti (curdi).

      Invece c’è una logica nel passaggio da “servo disoccupato e rancoroso” a “arrabbiato perché vede foto di bambini uccisi in bombardamenti” a “sgozzo chiunque non sia dei nostri”. In questo contesto l’altro coincide (confusamente) con il bombardatore e con il padrone, a differenza dell’Iraq.

      Interessante l’episodio dell’eucrocrate radicalizzato in cinque minuti, che fino al giorno prima si era costruito una taqiyosa identità a base di dichiarazioni vinose e da magnaporco 🙂

      • Z. scrive:

        Miguel,

        bellissimo l’ultimo paragrafo!

        A questo proposito, se abbiamo imparato a non credere troppo ai voli pindarici dei nostri media, perché dovremmo credere ai loro?

    • Grog scrive:

      Ancha il povaro Grog gha avuto problemi con i fransosi, se sono ofesi parchè ho caresato un cagneto e l’ho ciamato “Napoleon” , soltanto che non ghà fato i buli parché il povaro Grog xè 2,02 cm de alto per circa 110 kileti.
      Poi invece de darci un papagno sul grugno galico ho asecondato la mia vena didatica e così ci ho spiegato che Napoleon no xera francese ma un isolano de cativo carater picolo incasoso che scopava mal e per rifarse ghà meso a soquadro meso mondo e ci chiedevo conferma ogni 1/2 minuto con un elegantisimo “n’est pas monsieur?” e ce l’ho menata per mesora buona impedendogli de andare via a farsi i suoi afari.
      Grog! Grog! Grog!

  37. PinoMamet scrive:

    C’entra e non c’entra, a proposito della proposta franceschiana 😉 di giustizieri privati in giro per la città.

    L’altra settimana nella mia cittadina c’è “la notte bianca”, e vedo che girano dei Carabinieri in una tenuta nuova, come dire, più sportiva. C’è scritto Carabinieri quindi devono essere loro. To’, penso, hanno cambiato divisa e nessuno mi ha detto niente.
    Leggi meglio: c’è scritto CARABINIERi e sotto, meno in evidenza, IN CONGEDO. Tra l’altro mi pare (ma non ci giurerei) fossero anche armati.

    Leggo poi sul fogliaccio locale che anche la cittadina vicina “ha deciso di affidare la sicurezza ai Carabinieri in congedo”, non ho letto però l’articolo, e chiedo:
    ma che roba è? sono Carabinieri o no? hanno la qualifica di pubblico ufficiale? altrimenti cosa mi rappresentano?

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      In molte città vengono presi carabinieri in congedo per svolgere compiti di sorveglianza. Non credo che siano pubblici ufficiali visto che sono un’associazione di volontari.

      • MOI scrive:

        Divise o meno : un conto è un servizio d’ordine svolto da gente “adusa a saper menare le mani”, un conto è un servizio d’ordine svolto invece da sedentari panzoni o rachitici che si cagano sotto al primo tamarrotto che fa la voce grossa , tipo i Vigili Urbani a Bologna … dispotici contro il comune cittadino )specie con “cagnino”) e accondiscendenti con il maraglio e/o il cosplayer (specie con “cagnazzo”).

  38. Francesco scrive:

    OT

    leggo ora che uno dei due terroristi di Rouen aveva 19 anni.

    ora, io sono un borghese ritardato ma 19 anni sono veramente pochi … come fai a essere già capace di sgozzare un vecchietto di oltre 80 anni? ci vuole una ottusità umana che credevo si costruisse in anni e anni

    a 19 anni parti per la Guerra Nobile e crepi come un idiota, oppure ti fai esplodere per un Nobilissimo Sacrificio e “non vedi” quelli che ammazzi con te.

    ma sgozzare richiede tempo, è un contatto diretto, fisico, personale. forse puoi farlo con uno in divisa ma col vecchio prete del tuo paese?

    sono intristito

    • Miguel Martinez scrive:

      “ma sgozzare richiede tempo, è un contatto diretto, fisico, personale. forse puoi farlo con uno in divisa ma col vecchio prete del tuo paese?”

      Posso ipotizzare un elemento ascetico: voglio così bene a Dio da fare per Lui un’azione che mi viene molto difficile da compiere. Poi ovviamente non lo so.

    • Peucezio scrive:

      Francesco, i tempi di noi occidentali contemporanei non fanno testo.
      In qualunque società (o ceto) meno imborghesita a 19 anni uno è un adulto e a volte ci ha pure moglie e qualche figlio.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      “vecchio prete del tuo paese”

      Secondo me è questa immagine che te lo rende incomprensibile. Per loro il prete era uno sconosciuto che portava un’uniforme, quindi lo hanno sgozzato come fanno i loro beniamini nei filmati su internet.

      • Francesco scrive:

        possibile ma quanto è grande Rouen? poi un conto è un’astrazione, un conto il vecchio prete di quartiere, che lo conoscono anche i sassi, e anche i musulmani

        almeno così mi immagino la cosa

        ciao

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “che lo conoscono anche i sassi, e anche i musulmani”

          Il prete era dell’hinterland di Rouen (che è abbastanza grande, visto che è sede di porti fluviali).
          Sulla conoscenza anche dei sassi, io non conosco tutti i preti di Treviso e conosco residenti formalmente battezzati che di preti cittadini non ne conoscono nessuno.
          Secondo me sopravvaluti troppo la presenza della Chiesa nella società moderna, soprattutto in quella francese.

  39. Pietro scrive:

    @Z: In quanto laureato in Storia ed avendo direttamente toccato con mano la loro vanteria del passato coloniale, la cosa mi interessa alquanto! 🙂

    • Pietro scrive:

      Mancano dei pokemon rarissimi per stracciare tutti!!! 😀

        • Pietro scrive:

          Che nonostante quello che puo’ dire Blondet mi sembra giusto riportare tutto ad un piano piu’ concreto, comunque era una battuta! 😀

          • mirkhond scrive:

            Blondet certamente usa i toni apocalittici, però c’è del vero nella sua analisi impietosa sul “suicidio” della società occidentale in seguito alle sue stesse “conquiste” progressiste.
            Quel senso profondo di morte, quella voglia inconscia di morte che aleggia sulla nostra società, possiamo percepirla senza pensare al solito complotto fantasioso.
            E quest’articolo di Blondet, mi sembra non complottista……

            • mirkhond scrive:

              Fermo restando, che sull’eutanasia, le mie posizioni differiscono da Blondet. 🙂
              Che vorrebbe che tutti sopportassimo stoicamente le atroci sofferenze provocate da malattie come il cancro…..
              Chi ne porta le ferite psicologiche profonde, con i propri cari morti in modo così atroce, non può condividere le idee di Blondet in merito.
              Non abbiamo tutti la stessa capacità di sopportazione……

            • mirkhond scrive:

              Del resto tutti i giorni, sentiamo notizie di disabili e anziani, maltrattati se non uccisi, da quegli stessi operatori sanitari che in teoria dovrebbero accudirli.
              La strage dell’ospizio giapponese, non è che l’ennesima manifestazione di questa impossibilità di sopportazione.
              E’ facile fare i froci coi culi degli altri, ma quando il macigno ti cade addosso, dove sono tutte queste belle anime cattoliche del diritto ad una vita di INFERNO costi quel che costi?

            • Miguel Martinez scrive:

              “Quel senso profondo di morte, quella voglia inconscia di morte che aleggia sulla nostra società”

              Trovo piuttosto confusiono l’articolo, che mette insieme molte cose che hanno come unico comune denominatore quello di apparire negative agli occhi di Blondet – mai una volta che sia contento per le cose buone che ci sono 🙂

              Però se c’è qualcosa che mi sembra caratterizzi gli italiani/occidentali di oggi è la voglia di vita. Nel senso che vogliono in tutti i momenti esseri felici, spensierati, senza fatica, come nella pubblicità; pretendono di essere serviti da macchine, dallo stato, dai prodotti, dall’industria del divertimento…

              Rischiare, non dico la vita, ma anche di farsi un graffio o farsi venire una ruga, no eh!

              Proprio per questo i felici (o aspiranti-felici) consumatori non possono fare nulla che abbia una valenza sociale. Poi quando lo fanno, i blondetti si lamentano che si tratta di “teppaglia NoTav” e affini 🙂

            • Francesco scrive:

              beh

              la voglia di vita facile va di pari passo con la pratica degli sport estremi

              e se non si possono sopportare le rughe, si amano i tatuaggi e i piercing, che lasciano dei bei segni

              mi pare un elemento di schizofrenia

            • Peucezio scrive:

              Miguel,
              “Però se c’è qualcosa che mi sembra caratterizzi gli italiani/occidentali di oggi è la voglia di vita. Nel senso che vogliono in tutti i momenti esseri felici, spensierati, senza fatica, come nella pubblicità; pretendono di essere serviti da macchine, dallo stato, dai prodotti, dall’industria del divertimento…”

              Questo forse è ancora vero per la maggior parte della popolazione, ma non per il potere occidentale, Nè per le élite che ne condividono i valori.
              L’occidente attuale in questo senso è antivitalista, cupo, moralista.
              E i cosiddetti terroristi sono solo un’espressione più appariscente ed estrema di questo stesso spirito.

              • Miguel Martinez scrive:

                “Questo forse è ancora vero per la maggior parte della popolazione, ma non per il potere occidentale,”

                Boh, io penso a Zuckerberg o Renzi o Ferragamo, sempre lì a svegliarsi con il sorriso la mattina pensando a come sbraneranno vivo qualche avversario nuovo, come se la caccia non finisse mai.

                Altro che cupi e moralisti.

            • Z. scrive:

              Secondo me il terrorismo attuale è una forma di manifestazione del votare rabbia.

              C’è chi si dà allo hate speech contro Tizio, l’istituzione Alfa o il gruppo Tale, chi vota il partito o il politico che promuove quanto sopra, chi vota cose enormi come la Brexit non in baseva un ragionamento lucido (condivisibile o meno) ma semplicemente perché così imparano e così via. Poi a volte se ne pentono.

              La violenza armata attuale – non solo terroristica – mi sembra una versione particolare di questo votare rabbia. Ne è una forma certamente radicale, estrema, che tra l’altro raramente lascia spazio al pentimento.

            • Francesco scrive:

              “rabbia”

              allora, la globalizzazione (cioè gli effetti economici generali della diminuzione del costo dei trasporti e delle comunicazioni) ha eliminato uno spazio di vita per le persone con basse competenze nei paesi industrializzati.

              quello spazio era anche lo spazio di inserimento per gli immigrati, da sempre.

              come effetto, milioni di persone sono diventate incapaci e inutili e si sono arrabbiate.

              i soldi per dargli simulacri di lavori e stupendi e ruoli sociali non si trovano

              alcuni votano Salvini, altri si danno al terrorismo

              se ne esce?

  40. mirkhond scrive:

    “la saudizzarono quell’anno stesso (lo Stato criminale saudita verrà proclamato in 1932)”

    Come mai i sovrani sauditi, dopo aver conquistato i luoghi sacri dell’Islam, non si proclamarono a loro volta califfi della Sunna?

  41. mirkhond scrive:

    L’hanno fatto sovrani berberi come gli Almohadi (1120/1130 c. – 1269) e i già ricordati Ottomani, le cui discendenze dal Profeta, o comunque dal clan meccano degli Hascemiti, erano quantomeno dubbie, e non potevano farlo i Sauditi, che, almeno sono Arabi autentici?

    • habsburgicus scrive:

      infatti…volendo non era nulla di impossibile
      (vero, allora non avevano il petrolio..con il petrolio, poi, avrebbero potuto comprare penne compiacenti :D)
      a meno che tra le follie di Ibn Wahhab non vi sia qualcosa di anti-califfale 😀

  42. Pietro scrive:

    @mirkhond: Scusami non volevo mancare di rispetto. Solo che essendo (stato) un giovane ribelle senza una chance quando sento dei vecchi parlare di cosa e’ meglio per i giovani mi viene l’orticaria. Le analisi possono essere giustissime ma c’e’ un gap generazionale sempre piu’ ampio che no so se colmabile, un po’ la stessa cosa che in Francia ha portato dai beurs agli isisiani.

  43. mirkhond scrive:

    Come ben sai, non condivido tutto di Blondet, e tantomeno su temi delicati come il fine vita, di cui un certo cattolicesimo reazionario osa sproloquiare, spesso sui culi degli altri.
    Anche Blondet ha il cancro, e da quel che vedo, riesce a curarsi bene, forse anche per la sua forte fede.
    Però non riesce a capire che NON TUTTI possono avere la capacità di sopportare che ha lui.
    Le tragedie famigliari che mi sono capitate, hanno creato in me una ferita psicologica che non si rimargina, e aumentato il TERRORE di una morte tra atroci sofferenze.
    Dunque, già QUESTO SOLO motivo, è sufficiente per tenermi alla larga da certi ambienti catto-reazionari, incapaci di capire chi NON può essere come loro.
    Però, con tutte le critiche che posso fare a Blondet, nell’articolo credo che ci abbia preso, sul senso di morte che aleggia in una società che, avendo raggiunto quasi tutti i traguardi della civiltà, adesso è al capolinea…..

    • Pietro scrive:

      Sono d’accordo con te

    • Francesco scrive:

      Veramente non è solo il cattolicesimo reazionario ad avere quella posizione sull’eutanasia

      Per trovare qualcuno a favore devi andare dai pannelliani e dagli altri cantori della laicità

      Con tutto il tuo passato e la tua paura, dovresti chiederti perchè, caro Duca

      ciao

  44. izzaldin scrive:

    per i cattolici praticanti del forum.
    vi sentite una minoranza perseguitata? credete sia il momento di impugnare le armi?

    http://www.ilfoglio.it/preghiera/2016/07/27/rouen-francia-cristiani-peseguitati___1-vr-144852-rubriche_c252.htm

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Ma no, è sufficiente piazzare un nido di mitragliatrice sopra l’ambone 😀

      • izzaldin scrive:

        la cosa divertente dell’articolo, e degli islamofobi professionisti in generale, è di decidere cosa è coerente e cosa no nell’Islam.
        ricordo che una volta noi due ebbimo una discussione su non so quale questione etica cattolica. io mai mi sognerei di dire a te cosa è giusto e cosa no.
        Langone invece è stra-sicuro di cosa è “l’Islam coerente” pur non facendone parte

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “Perché Allah sarà pure grande, ma Ampère, Volta e Watt lo sono ancora di più”

        • Francesco scrive:

          scusa

          io non sono juventino però sono strasicuro lo stesso che i gobbi sono ladri 🙂

          in teoria ci sono notizie di dominio pubblico che riguardano particolari gruppi e che sono anche vere

          nel caso, la notazione di Langone è superflua allo scopo

        • Peucezio scrive:

          E dire che una volta nessuno si faceva questi scrupoli di oggettività, la religione altrui, come tutto ciò che è altrui, veniva filtrata attraverso proiezioni legate alle proprie categorie, incasellata all’interno di proprie coordinate precostituite. In questo senso trovo apprezzabilissimo che Loandone parli di “maomettani”.
          Nell’ambito del religioso poi l’oggettività storica, etnologica o anche teologico-dottrinale è completamente priva di senso, perché la religione è mito, non è scienza, e come tale deve leggere il mondo.

      • Francesco scrive:

        questa finalmente è una buona idea!

        PS non so se scherzo o meno, però

  45. mirkhond scrive:

    “Con tutto il tuo passato e la tua paura, dovresti chiederti perchè”

    Franky, ma credi davvero che tutti i cristiani siano pronti al martirio?
    Oppure che nei primi tre secoli del Cristianesimo, tutti coloro che venivano denunciati come cristiani, morissero stoicamente da martiri, magari cantando pure, come nel ridicolo Quo Vadis?
    Sai quanti ABIURAVANO formalmente perché terrorizzati e incapaci di sopportare il martirio, salvo poi, a persecuzione cessata, tornare dal prete e/o dal vescovo per farsi assolvere e riammettere nella Chiesa, dopo una penitenza?
    Ci fu persino un SANTO, Gregorio di Neocesarea (213-270 d.C.) in Anatolia (oggi Niksar), il quale durante la persecuzione di Decio nel 250-251 d.C., non solo fuggì e si nascose ma invitò i suoi fedeli a fare altrettanto.
    E Gregorio fu colui che portò la Cappadocia e il Ponto, a conversioni di massa (la tradizione vuole che quando Gregorio iniziò il suo ministero missionario, in tutta la Cappadocia non vi fossero che 17 cristiani….)

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      “ma credi davvero che tutti i cristiani siano pronti al martirio?”

      Conta che stai parlando con uno che vuole le chiese trasformate in armeria per paura! 😀

    • Francesco scrive:

      Scusa Duca ma qui mescoli due questioni:

      1) l’eutanasia a fronte di una malattia dolorosa, di cui stavamo parlando e che la Chiesa mai ha ritenuto accettabile

      2) il martirio, che è sgradevole ma ha come unica alternativa il tradimento. certo, Dio è grande e perdona ma nei Vangeli c’è scritto qualcosa di chiaro su chi rinnega il Figlio. non dico di andarsela a cercare ma ci sono rischi eterni che è meglio non correre

      poi NON sto dicendo di essere uomo di grande forza morale però non per questo chiedo assoluzioni anticipate o revisioni della dottrina

      ciao

      • mirkhond scrive:

        Era per far capire, quanto il Cristianesimo ha saputo essere elastico in certe situazioni.
        Non tutti sono in grado di sopportare tanta sofferenza, Franky……

        • mirkhond scrive:

          Una malattia molto dolorosa è anch’essa un martirio.
          Per l’ammalato e per il famigliare stretto che gli sta accanto e che è impotente.
          E abbandonato da tutti, a cominciare da quei cattolici che blaterano di diritto alla vita a tutti i costi, anche se è un INFERNO!

          • Francesco scrive:

            >> Non tutti sono in grado di sopportare tanta sofferenza

            non dirlo a un vile come me, Mirkhond, lo so benissimo.

            ciao

  46. Pietro scrive:

    Francesco perche’ non fondi una setta avventista in Italia? Se la colori di islamofobia (ed ovviamente protesti contro le tasse del governo centrale) faresti un successone. Puoi anche reclutare i reduci della Serenissima. Riempiresti un settore di mercato vuoto che non era ancora pronto quando c’erano i leghisti indipendentisti sul serio… Dai che almeno diventi famoso e ti si aprono nuove prospettive!

    • Francesco scrive:

      1) io sarei cattolico
      2) protesto già contro le tasse
      3) non sono islamofobo
      4) sono già secessionista

      e soprattutto non aspiro a diventare famoso

      ciao

  47. mirkhond scrive:

    Quando pensiamo al martirio, pensiamo a quello delle pale d’altare delle nostre chiese.
    Ma spesso il martirio consisteva (e consiste, purtroppo) non solo nei roghi e nelle torture, ma anche nelle violenze sessuali.
    Ricordo di aver letto, che ad Antiochia, nel II-III secolo dopo Cristo, una ragazza cristiana, si gettò dal balcone della sua casa, suicidandosi, per il timore fondatissimo di essere violentata dai suoi persecutori pagani.
    E la ragazza venne proclamata santa! (Purtroppo non ricordo il nome).
    Ma pensiamo al fenomeno del Cripto-Cristianesimo, presente nei Balcani, in Anatolia, a Cipro e in Giappone, dove intere comunità cristiane entravano in occultamento, facevano (e in alcuni casi fanno ancora oggi) taqiyya, facendosi passare per musulmani, buddhisti e shintoisti (come nel Giappone tra 1614 e 1873), per sopravvivere COME cristiani.

    • Miguel Martinez scrive:

      “Ricordo di aver letto, che ad Antiochia, nel II-III secolo dopo Cristo, una ragazza cristiana, si gettò dal balcone della sua casa, suicidandosi, per il timore fondatissimo di essere violentata dai suoi persecutori pagani.”

      Anche nel monastero di Saeben, nel Sudtirolo, ci fu la suora che si gettò dal dirupo per salvarsi dai soldati napoleonici.

      • habsburgicus scrive:

        sede di un’antichissima diocesi, Sabbiona

      • mirkhond scrive:

        Dov’è possibile reperire il racconto di questa vicenda?
        Su wikipedia ho letto solo che il monastero delle benedettine di Sabiona/Saben fu più volte devastato dai Francesi, durante l’epoca napoleonica……

      • mirkhond scrive:

        “ci fu la suora che si gettò dal dirupo per salvarsi dai soldati napoleonici.”

        E la Chiesa Cattolica come considerò e considera oggi quel gesto disperato della religiosa?

    • izzaldin scrive:

      Mirkhond
      anche santa Rosalia divenne una eremita per evitare un matrimonio non voluto, solo che lo sposo era un cristiano come lei.

  48. Pietro scrive:

    @Francesco: ho letto solo ora alcuni tuoi commenti sopra. Senza offesa ma mi sembra inutile risponderti, ti sei infilato in un vicolo cieco che non ha senso percorrere. Cambiamo argomento e lasciamo scorrere… Ciao! 🙂

    • Francesco scrive:

      me lo mostri?

      puoi chiedere a Miguel, di solito ammetto quando prendo delle facciate

      grazie

      • Pietro scrive:

        Non e’ difficile, vuoi una societa’ con le armi libere ma tu non vuoi armi… fine della discussione.
        E come qualcuno ha gia’ ricordato (me compreso) in Italia il diritto al porto d’armi esiste gia’.
        Quindi davvero, capita la tua paura, non si capisce cosa vuoi.

        • Francesco scrive:

          >> vuoi una societa’ con le armi libere ma tu non vuoi armi … fine della discussione.

          Scusa ma mi pare una sesquipedale cazzata.

          Se voglio una società con le armi libere in mano a chi sa usarle e ha le qualità caratteriali per non fare fesserie, non per questo devo sostenere di essere uno di questi.

          Voglio anche dei cattolici in politica ma non mi presenterei alle elezioni, ritenendo di non avere le qualità per essere un buon politico.

          Non vedo nessuna contraddizione.

  49. mirkhond scrive:

    Lo storico egiziano al-Maqrīzī (1364-1442), racconta che, nel 750 d.C., l’ultimo califfo omayyade, Marwan II (744-750), fuggendo in Egitto, fece prigioniere alcune monache copte.
    Una di loro, Febronia, di cui il califfo si era invaghito, gli disse di possedere un unguento che, spalmato sul corpo, avrebbe reso gli uomini invulnerabili.
    Il califfo già arrapato e incuriosito, credette alla monaca che si cosparse il collo con l’unguento, invitando Marwan a colpirla con la sua spada, finendo col decapitarla.
    Solo allora, il califfo si rese conto di essere stato giocato dall’astuta monaca che, in tal modo si era sottratta ad un martirio ben più orrendo.

  50. Grog scrive:

    I franzesi li xè dei sensa Dio loro e la loro REPUBLICA DEL CASO con un pinguin come presidente (con tuto il rispeto per i pinguin veri), un primo ministro con le oreche che se non sta atento decola in diese metri, un ministro de l’interno che se ciama”CASONUOVO” e fa concorensa al ministro de l’interno belga che ciama “PROSCIUTO”.
    I franzesi sono ancha stati i primi a copar in masa par anegamento dei cristiani solo parchè xera fedeli al Trono e a l’Altare, in breve li xè una manica de sasin e male gha fato lo Zar a non darci fuoro a Parigi.
    Grog! Grog! Grog!

  51. mirkhond scrive:

    “Nell’ambito del religioso poi l’oggettività storica, etnologica o anche teologico-dottrinale è completamente priva di senso, perché la religione è mito, non è scienza, e come tale deve leggere il mondo.”

    Quindi anche Dio è un mito? Cristo è un mito?

    • Peucezio scrive:

      Purtroppo no, in questo sta l’ateismo di fondo del cristianesimo.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Invece tu preferiresti l’inesistenza di Dio.

        • Peucezio scrive:

          Ah, cioè se uno critica l’ateismo preferisce l’inesistenza di Dio.

          • mirkhond scrive:

            Nel tuo caso, si.

            • Peucezio scrive:

              Quindi un Dio astratto e trascendente, posto più come petizione di principio che come presenza, è esistente, invece chi crede in un sacro oggettivo che permea il mondo negherebbe l’esistenza di Dio.
              Va bene che voiu modernisti avete abbracciato mille scuole filosofiche le più strane, ma ciò non ti esime da pedere di vista il principio di non contraddizione.

              Siccome tu stai applicando di fatto, forse tuo malgrado, un razionalismo scientista, credi che se uno ascrive Dio al mito, lo stia definendo inesistente.
              Se non fosse per il piccolo dettaglio che io credo al mito come realtà effettiva e credo invece all”irrealtà delle formule vuote dello scientismo, quindi, detto da me, parlare di mito significa dare a qualcosa uno statuto di realtà superiore anche agli oggetti fisici che vedo attorno e che posso toccare, ma che possono essere simulacri, apparenze, mentre il mito è realtà effettiva, sostanziale.

              Se applichi al mito una concezione antitetica alla mia e la dai per scontata anche in un mio ragionamento, che parte da presupposti antitetici, per forza poi che mi metti in bocca l’opposto di quello che ho detto.

            • Peucezio scrive:

              dal non perdere di vista

            • Francesco scrive:

              Peucezio

              ma non ho mai sentito definire il mito in questo modo

              ciao

            • mirkhond scrive:

              Non ho capito un cazzo di tutto questo confuso e contraddittorio arzigogolio filosofico.
              Scopro da te di essere modernista.
              Non me ne sono mai accorto fino ad ora.
              Comunque non ci vedo niente di bello, buono e giusto nell’idolatria fonte di pensiero magico e di terrore superstizioso, che crea solo una catena di OPPRESSIONE attorno all’uomo.
              Il DIO UNICO che tanto disprezzi, viene a LIBERARCI da questa catena……

      • habsburgicus scrive:

        Peucezio
        un americano-e non dei “not have in quanto rappresentò gli USA ad una conferenza diplomatica a Santiago credo nel 1906-1907, aveva una cattedra all’Università Tulane di New Orleans [ok, non è Harvard] ed era introdottissimo in Germania l’alma mater scientiarum all’epoca ecc-di nome W. Smith nel 1911 scrisse un libro “Ecce Deus” (contrapposto a Ecce Homo) in cui, sostenendo il carattere mitico di Cristo, diceva tesi simili alle tue, enfatizzando che lui non era contro il Cristianesimo (che lodava con linguaggio che oggi usano forse solo sedevacantisti et similia..vabbè, esagero :D) e anzi irrideva i liberali [cioè gli storicisti] dichiarando che a ben vedere la sua opinione era più armonizzabile con gli ortodossi !..così dirà, più o meno, una ventina di anni dopo anche il famoso mitologo Couchoud, che anch’egli sempre dirà di non essere anti-cristiano
        è notevole ciò perché i mitologi, spesso e ancor più oggi sono fanatici anti-cristiani e anti-cattolici gentaglia UAARina..questi due no !
        e con altro linguaggio, echeggiavano quasi il tuo “purtroppo”

        • habsburgicus scrive:

          intendevo semplicemente sottolineare come l’aspetto storico per certi aspetti sia una “debolezza intrinseca” del Cristianesimo [o così possa apparire, dal XVIII secolo in poi, almeno], mentre paradossalmente un approccio “miticista” risolverebbe, o forse parrebbe solo risolvere, alcuni problemi, e ho citato alcuni miticisti che più o meno andavano in quel senso [ne aprirebbe altri, però]
          lungi da me appoggiare la posizione miticistà che ritengo errata storicamente e penso ciò dimostrabile
          però Peucezio mi ha dato un assist con il suo “purtroppo è così” e allora ho introdotto l’argomento (magari sbagliato)..null’altro

      • mirkhond scrive:

        Ma ti rendi conto di quello che dici?

      • Francesco scrive:

        solo nel mito c’è una vera religiosità?

        tesi curiosa, invero

        ciao

        • Peucezio scrive:

          Ma l’alternativa qual è?
          Cristo effettivamente è stato una figura storica.
          Ma di Dio, intendo Dio Padre, non il figlio, quale storico al mondo potrebbe provare l’esistenza?
          E dello Spirito Santo?

          • Francesco scrive:

            Mi pare che ci sia stata una certa riflessione religiosa, filosofica, razionale, sull’esistenza di Dio.

            Per lo Spirito Santo, il problema nasce con quello che ha detto la “figura storica” Gesù al riguardo.

            Ricordo che Dio, ci sia o meno, non è lo stesso oggetto di indagine che il sasso sulla spiaggia. Il metodo non può che essere diverso, sennò l’indagine è già inutile. Come se volessi toccare della musica.

  52. mirkhond scrive:

    Riferito a Peucezio.
    Habsburgicus si sa che è ateo…… 🙂

  53. mirkhond scrive:

    Peucezio

    A volte non riesco proprio a capirti.
    Ma cosa frequenti a fare sedevacantisti e compagnia bella, se in fondo non credi in Dio?
    Che ci vai a fare a Messa?
    Provo un misto di orrore e di ridicolo nei confronti dei nostalgici del paganesimo con le sue superstizioni nate per placare il terrore umano per l’incertezza della vita, terrena e ultraterrena……

  54. mirkhond scrive:

    Quello che chiami “ateismo” del Cristianesimo, è solo l’AIUTO che Dio ci offre, per liberarci dal pensiero magico e dal conseguente regime di terrore da cui scaturisce il paganesimo, che dici di amare, senza forse renderti conto, di quale LIBERAZIONE ci ha regalato Dio, irrompendo direttamente nella storia delle sue creature……

  55. mirkhond scrive:

    Non capisco davvero tutto questo cincischiare di Novus e Vetus Ordo, se poi NON si crede in COLUI CHE E’ IL FONDAMENTO di quel Cattolicesimo che dite di amare, anche quello preVaticano II.
    San Pio X o Pio XII, vi avrebbe SCOMUNICATI, per le cose che dite.

  56. Peucezio scrive:

    Vabbè, tu ti devi mettere d’accordo con te stesso.

    • mirkhond scrive:

      Infatti, devi metterti d’accordo con te stesso.
      Non si può dirsi cristiani e poi rimpiangere l’idolatria superstiziosa.

      • Peucezio scrive:

        Io sono cattolico in ciò che di cattolico c’è di precristiano, quindi di religioso.
        Semmai mi chiedo per quale motivo sei ostile al razionalismo materialista.
        Perché alla fin fine di questo si tratta. Il cristianesimo spogliato di tutto ciò che di “superstizioso”, cioè di sacro si è andato rivestendo nei secoli al contatto con la religiosità popolare ancestrale e con il retaggio culturale classico e mediterraneo, è un illuminismo non portato alle sue conseguenze naturali, ma mascherato da religione.
        Non si capisce perché il razionalismo va bene nel criticare il sacro e il magico-mitico, ma quando poi non rimane più niente ci si lamenta del materialismo e della secolarizzazione della società.

        • Francesco scrive:

          Forse perchè il Cristianesimo ritiene che il magico-mitico sia una sfera simpatica ma con grossi problemi di verità, che con il sacro c’entri relativamente poco e ne sia anzi una volgarizzazione e decadenza e perversione.

          Una società secolarizzata e materialistica, come l’attuale, sguazza nel magico e nel mitico, proprio perchè ha perso il senso del Sacro e del Trascendente e non crede più al Vero. Però crede alle diete, a Gaia, alla Wicca e alla Prima Donna Presidente (che al momento vince pure sul Pacifismo).

          Il Cristianesimo, spogliato di tutta la superstizione, è l’incontro con Gesù Cristo, che come ben sai è Dio. Il che supplisce benissimo a eventuali carenze di religiosità popolare ancestrale

          Ciao

          • mirkhond scrive:

            Concordo con Franky.

          • Peucezio scrive:

            Francesco,
            è un discorso lungo, ma non posso non farti rilevare come le forme nuove di “religiosità” non c’entrano nulla col sacro tradizionale, perché non negano in nulla i presupposti tecnico-scientifici e razionalisti della civiltà moderna, ma si ritagliano spazi di pseudo-sacralità a livello di fede individuale o di piccoli gruppi minoritari, che però non toccano minimamente i modelli cognitivi e attivi tipici di una società tecnica e secolare.
            C’è un’alterità antropologica irriducibile fra i soggetti che seguono quelle cazzate e qualunque uomo del passato immerso in un mondo di numinosità.

            • Francesco scrive:

              stai dicendo che il mondo avrebbe la capacità di negare Dio

              il che è un insulto a Dio, tecnicamente

              se sapere le leggi seguendo le quali la Luna gira intorno alla Terra, la Terra intorno al Sole, il Sole intorno a un pelo di … fosse “nocivo” a Dio, non sarebbe Dio

              se è nocivo per la religiosità, non è religiosità

              secondo me confondi il pirla moderno alla Odifreddi con la scienziato serio

            • Peucezio scrive:

              Che c’entra, io parlavo di ‘ste nuove religioni del cavolo.

            • Francesco scrive:

              Ah, io credevo che parlassi del cattolicesimo post-conciliare.

              Scusa l’equivoco

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “Io sono cattolico in ciò che di cattolico c’è di precristiano”

          Quindi non sei cattolico. Tutto ciò che c’è di precristiano nel cattolicesimo ha carattere locale o comunque facoltativo, mentre il nocciolo del Credo è puramente cristiano.

          • Peucezio scrive:

            Viene però allora da chiedersi in cosa sta lo specificum del cattolicesimo rispetto a tutte le varie eresie, alle varie confessioni protestanti, insomma, a tutto ciò che è cristianità occidentale non cattolica (gli orientali, compresi copti e monofisiti, pur con tutte le importanti differenze dottrinali e rituali, li metto comunque dalla stessa parte del cattolicesimo).

            • Francesco scrive:

              non è detto appunto nel Credo?

              secondo un mio prete di parrocchia di tanti anni fa, era il difetto del Credo, essere una dichiarazione di differenze cattoliche rispetto a pagani, eretici e orientali

              🙂

            • Peucezio scrive:

              No, Francesco, il credo se non sbaglio lo riconoscono la maggior parte delle confessioni protestanti.
              Gli ortodossi non condividono il filioque ma per il resto hanno lo stesso identico Credo.
              Tra l’altro anche i cattolici di rito orientale celebrano senza filioque.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Cioè per te il cattolicesimo è solo i frammenti che non sono condivisi anche dai protestanti? È come dire che la brioches è composta solo di zucchero perché questo la distingue dal pane

            • Francesco scrive:

              lo specifico del Cattolicesimo rispetto ai Protestanti?

              la Tradizione vs Sola scriptura, a farla breve.

              la Ragione vs il Letteralismo Ingenuo e Suicida

              la Chiesa vs la Setta

              ciao!

            • Peucezio scrive:

              Ma quali frammenti, è l’essenza.
              Cattolicesimo e protestantesimo sono due antitetiche visioni del mondo.

            • Peucezio scrive:

              Francesco,
              sì, ma c’è da aggiungere una serie di altre cose.
              Essenzialmente c’entra la mediazione di cui parlava Mirkhond (solo che per lui, lungi dall’essere l’essenza della religione, ne è una sorta di espediente, quasi una specie di zuccherino per digerire il trascendentismo del Dio abramitico; se ho capito male mi correggerà).

  57. MOI scrive:

    Inutile invocare una “Cristianità” per cui combattere contro l’ Islamizzazione, senza prima rendersi conto che il Concilio Vaticano II è stato un Colpo di Stato in Santa Sede ad opera di Massoni e Protestanti !

    • habsburgicus scrive:

      un applauso a Moi..è così..
      però io aggiungere al fondo “e di imbecilli”…forse si sottovaluta questa terza categoria 😀 solo un imbecille infatti poteva abbandonare a cuor leggero un sistema testato da quasi 2 millenni e in ogni caso da 4 secoli grossi (e che resistette più o meno a Robespierre, Napoleone, Cavour, Clemenceau, Hitler e un po’ anche Stalin), per far (forse) piacere a un intellettualloide non-cattolico del Nord Europa e avere una lode (che poi neppure si ebbe) sul Times e su Le Monde 😀

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Invece avremmo dovuto ridurci come le settucole sedevacantiste solo per ottenere il plauso degli intellettuali atei nostalgici delle mascherate del passato?

  58. mirkhond scrive:

    Lo scopo del Cristianesimo è quello di diffondere a tutti il Messaggio di Salvezza di DIO FATTOSI UOMO, prma che combattere l’Islam.
    Quella, casomai è una conseguenza se si credesse DAVVERO, e non come certi atei devoti, che invocano un Dio-clava contro i muSSulmani, Dio in cui nel PROFONDO NON CREDONO.
    C’è una frase del Corano che mi colpisce:
    Alcuni dissero: – Noi Crediamo!
    Allora Dio disse loro: No voi NON credete! Avete solo abbracciato l’Islam……

    • Peucezio scrive:

      Come dire: viene uno che ti vuole dare una coltellata nella pancia perché sei cristiano; sopraggiunge un altro tizio pronto a sopraffare l’accoltellatore, che ti dice: “guarda, io non sono cristiano, ma 1) non approvo gli assassinî per motivi religiosi, 2) il cristianesimo ha anche un valore culturale e storico,
      quindi lo disarmo e ti salvo la vita. Tu dici: no grazie, preferisco farmi ammazzare.
      Contento tu.
      Fortuna che la vita associata comporta delle regole fra le quali l’idea che uno può anche scegliere di rinunciare alla propria vita, ma lo stato non per questo consente a un altro di assassinarlo, anzi, lo punisce comunque.

      • Francesco scrive:

        In effetti è la posizione del Papa attuale.

        Anzi anche peggio, che all’accoltellatore attribuisce ignobili motivazioni di potere e denaro, per cui lo offende pure!

        Però pure Lutero lo sosteneva, anche se la sua predicazione ha portato a secoli di guerre di religione.

        Ciao

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “motivazioni di potere”

          La motivazione, stringi stringi, è di potere. Diffondere uno stato di paura o di angoscia è potere, perché potere è tutto ciò che riesce a piegare gli eventi come è desiderato da chi lo esercita.

      • mirkhond scrive:

        Come dire che non hai colto il senso di ciò che intendevo dirti.

        • mirkhond scrive:

          Riferito sempre a Peucezio.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          L’introduzione o meno della Fede nel ragionamento è un discrime che può portare all’incomunicabilità. Soprattutto se uno dei due interlocutori è ateo (non crede dichiaratamente in Dio) senza rendersene conto e quindi crede (sbagliando) che la propria posizione identitarista sia una posizione cattolica.

          • Peucezio scrive:

            Non ho capito, vuoi dire che siccome Mirkhond ha la fede, non può comunicare? Da come ti sei espresso, così parrebbe?

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              No, che siccome Mirkhond fa un ragionamento che deriva dalla Fede, chi la Fede non solo non ce l’ha, ma non vuole neppure capirla e la fraintende, scambiandola per superstizioni strane ed istanze identitarie, è facile che lo fraintenda.

            • Peucezio scrive:

              No, io non la fraintendo, la respingo.
              L’uomo premoderno non ha fede, la fede è una pippa mentale dell’uomo sradicato e razionalista, che deve credere a qualcosa che sconvolge tutte le sue categorie mentali, quindi vive nella costante lacerazione fra il suo scientismo pratico e il suo bisogno spirituale che si esprime nella perizione astratta di un’alterità assoluta, inspiegabile e irrazionale.
              L’uomo premoderno ha la certezza. Cioè ha il senso oggettivo e reale del sacro.
              La dimensione della fede gli è completamente estranea e incomprensibile.

            • Peucezio scrive:

              E comunque Mirkhond comunica e si fa capure molto bene.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Bene, se credi che la Fede sia una pippa mentale non sei cattolico e rinneghi la salvezza per Fede e Opere.

            • Peucezio scrive:

              Non la rinnego affatto.
              Non la prendo sul serio: è un’altra faccenda.

            • Francesco scrive:

              >> L’uomo premoderno ha la certezza. Cioè ha il senso oggettivo e reale del sacro.

              scusa ma questo uomo premoderno dove lo collochi, nel tempo e nello spazio?

              perchè questa “certezza” di cui parli era in dubbio già presso gli antichi Greci, con le loro riflessioni sugli Dei, su Dio, gli atei, la filosofia

              e anche nel Mito, le mille contraddittorie versioni della stessa storia esprimono, secondo me, proprio la consapevolezza che c’era qualcosa di strano nelle certezze sugli Dei

              ciao

              PS a ripensarci, anche nella Bibbia è pieno di cattivi che ridono dietro al misero dicendogli “aspetta e spera che Dio venga a salvarti”

            • Francesco scrive:

              caro Peucezio

              la tua definizione di Fede si attaglia perfettamente alla società statunitense di massa, come dipinta dai mass media

              cioè alle idee degli sceneggiatori, gentaglia infame e in malafede

              😀

            • Peucezio scrive:

              “scusa ma questo uomo premoderno dove lo collochi, nel tempo e nello spazio?”

              Fuori dalla parabola storica delle civiltà più evolute e, come tali, problematiche, come appunti i Greci di età classica.
              Nel Medioevo a livello popolare (ma forse ancora fino all”800 e oltre), in tutte le società prive di scrittura, ecc.

              “perchè questa “certezza” di cui parli era in dubbio già presso gli antichi Greci, con le loro riflessioni sugli Dei, su Dio, gli atei, la filosofia

              e anche nel Mito, le mille contraddittorie versioni della stessa storia esprimono, secondo me, proprio la consapevolezza che c’era qualcosa di strano nelle certezze sugli Dei”

              Qui non condivido.
              Le versioni diverse sono un dato strutturale della cultura orale, ma ognuno crede fermamente alla sua così come gli è stata tramadata e se la ricorda.

          • Peucezio scrive:

            Ovviamente la fede non c’entra nulla con il credere o non credere in Dio in sé, è un passaggio ulteriore a partire dal non credere, che di per sé ne è indipendente.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Credere in Dio è proprio il minimo sindacale in materia di Fede. Ovviamente la Fede è quella cattolica, perché poi le superstizioni di voi pagani non meritano la maiuscola.

            • Z. scrive:

              In effetti, in che senso la fede non c’entra nulla col credere in Dio?

              Lo so, è una domanda antipatica. Faccio finta di non aver letto “ovviamente”, che ovviamente significa “ora la sparo grossa, spero che non mi chiedano di spiegarmi!” 😀

            • Peucezio scrive:

              In sostanza quello che ho scritto or ora più sopra.

            • Francesco scrive:

              x Z

              faccio il vice-Peucezio.

              se credo in Dio, lo so che c’è e non ho bisogno di una categoria spuria di certezza che chiamo “fede” e che serve solo a giustificare una credenza che non rispetta i veri criteri di conoscenza, quelli scientifici

              ciao

            • Peucezio scrive:

              Ecco.
              Non c’è niente da fare, Francesco è un interprete migliore di me del mio stesso pensiero (anche quando magari non coincide col suo).

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Quindi siamo arrivati all’apostasia totale ed al rigetto in toto della dottrina cattolica: avevo capito bene.

  59. MOI scrive:

    succederebbe che il primo pirla dotato di porto d’armi, un giorno che fa troppo caldo, si convincerebbe di dover far fuori chiunque porti una palandrana e una barba …

    PINO

    [cit.]

    ————————

    Va be’, ma non è quella roba che quando la fanno i tuoi Confratelli in Madrepatria è semplicemente Legittima Difesa ?! Allora … perché ai Goyim il Diritto di Legittima Difesa dev’ esser negato ?!

    • habsburgicus scrive:

      forse la risposta sta in una quasi parafrasi del mitico Costantino Rozzi, presidente dell’Ascoli negli ’80
      c’è chi può e chi non può..loro può 😀 😀 😀

      • izzaldin scrive:

        lungi da me difendere l’operato dell’esercito israeliano, però lì ci sono entità statali e semi-statali che hanno dichiarato guerra a Israle. cioè lì si combatte ancora per un pezzo di terra..
        ..e, se vi fosse sfuggito, i paesi occidentali già un quindicennio fa hanno dichiarato una guerra al ‘terrore’.
        se poi parlate di sparare contro i musulmani per strada, proprio a Firenze è già successo.

        • MOI scrive:

          sparare contro i musulmani per strada, proprio a Firenze è già successo.

          Chi ? Quando ?

          • MOI scrive:

            A Bologna è considerata “normale” una scritta sui muri che forse tu stesso hai visto “Un uomo morto non stupra” [sic] … perciò perché dovrei scandalizzarmi se leggessi scritto su un muro “un musulmano morto non uccide” ?

            • Z. scrive:

              OMDAMoi.

              Come sempre, anche lo hate speech si divide grottescamente in buono e cattivo, o in accettabile e inaccettabile, a seconda della cultura di riferimento.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Eh, ma perché la prima è una positive action, mentre la seconda è becero razzismo. Come la presunzione di innocenza, che deve venir meno se la denunciante è una donna.

    • PinoMamet scrive:

      “Va be’, ma non è quella roba che quando la fanno i tuoi Confratelli in Madrepatria è semplicemente Legittima Difesa ?!”

      Ehm… no.

      Ti stupirà sapere che esistono tribunali anche in Israele, e che i comuni cittadini israeliani non girano armati a sparare al primo arabo che vedono.
      Compresi i comuni cittadini israeliani, ehm, arabi.

      Moi:
      sei il peggior difensore, o se preferisci il miglior accusatore, di Israele che abbia mai sentito 😉

  60. mirkhond scrive:

    Izzaldin

    Perché quelle entità statali e semistatali hanno dichiarato guerra ad Israele?

  61. mirkhond scrive:

    “Quindi un Dio astratto e trascendente”

    Quindi un Dio astratto e trascendente, che ad un certo punto entra DIRETTAMENTE nella storia umana, INCARNANDOSI in Gesù Cristo, attraverso il Grembo Verginale di una terrestre, donna giudea della Galilea, Maria di Nazareth!

    • Francesco scrive:

      No, è proprio l’idea di trascendenza che offende il nostro Peucezio a morte.

      Quasi quanto mi offende quella di panteismo.

      🙂

      • Peucezio scrive:

        Il buon Francesco è l’unico qui dentro che mi capisce! 🙂

        E’ vero. Ma non è la trascendenza in sé, è che la vedo come l’anticamera del materialismo.

        • Z. scrive:

          Devo ammettere che sul fatto che io sarei un monoteista radicale mi hai fatto riflettere.

          Cioè, messa così prova troppo. Ma rovesciandola secondo me funziona: il monoteismo come primo passo verso l’ateismo.

          • mirkhond scrive:

            Ma non è sempre detto.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            A me pare che come produzione di atei nei tempi premoderni i pagani non li battesse nessuno.

          • Peucezio scrive:

            “il monoteismo come primo passo verso l’ateismo.”

            Infatti penso proprio questo.
            Però più che una causalità io ci vedo una teleoligia.
            E quindi il rapporto causa-effetto si inverte.
            Se faccio qualcosa che serve a produrre un effetto, è il proposito di realizzare quell’effetto che costituisce la causa del mio atto.

        • Francesco scrive:

          il problema è che se cerchi Dio con strumenti diversi dalla Fede (=indagine razionale su Dio), finisci a fare una gita sul Monte Olimpo e non trovarci nessuno!

          quindi la pretesa ingenua di un Dio non trascendente e per questo reale finisce per rovesciarsi desolata nel materialismo

          ciao

          • Peucezio scrive:

            Per forza: l’uomo moderno ha perso la capacità di vedere il numinoso.
            Ma non è che se uno è cieco, le cose visibili non esistono.
            Se la fede fosse l’indagine razionale su Dio, non avrei nessuna riserva verso di essa.
            La dottrina cattolica dice una cosa un po’ diversa: la fede è un elemento ulteriore rispetto alla pura indagine razionale, necessaria ma non bastevole.
            Di per sé non ci sarebbe niente di male, se non fosse per il carattere soggettivo, interiore e in fondo anti-razionale della fede almeno come è sentita dall’uomo moderno (e in fondo anche Sant’Agostino era un uomo “moderno”; non lo erano i contadini del Medioevo).

  62. mirkhond scrive:

    “Anzi anche peggio, che all’accoltellatore attribuisce ignobili motivazioni di potere e denaro, per cui lo offende pure!”

    Lo offenderà pure, ma almeno cerca di disinnescare un meccanismo pericolosissimo che, se portato alle estreme conseguenze, porterebbe alla distruzione totale del genere umano……

    • Francesco scrive:

      Oppure ottiene di negare fatti evidenti in nome di una ideologia da un lato malamente marxisteggiante e dall’altro di un ridicolo pan-irenismo religioso, col risultato temo proprio di favorire i terroristi islamici.

      Capisco la posizione di Lutero: vuoi uccidermi perchè credo in Cristo? fai pure ma non lo rinnego e Lui saprà vincere.

      Non capisco quella di Papa Francesco.

      Ciao

      • mirkhond scrive:

        Francesco, il papa così odiato da certi cristiani, cerca di non rispondere alle “provocazioni” jihadiste.
        Che, altrimenti, otterrebbero proprio ciò che vogliono: lo scontro di civiltà mondiale, da cui non si salverebbe NESSUNO di noi.
        Anche alla vigilia della Pasqua giudaica del 30 d.C., erano giunti in pellegrinaggio a Gerusalemme, migliaia di zeloti, pronti a scatenare il “jihad” antiromano, ad un solo cenno di Cristo.
        Perfino tra i suoi stessi discepoli, non a caso tutti galilei (e dunque provenienti dalla culla del movimento zelota), si pensava a QUESTO tipo di messianismo.
        Pietro a QUESTO tipo di martirio pensava, quando diceva che avrebbe dato la vita per Cristo.
        Tant’è vero che insieme agli altri discepoli, tirò fuori delle spade (o più verosimilmente dei coltellacci).
        Ma Gesù NON intendeva scatenare un “jihad” armato, che sarebbe stato contrario al SUO progetto di liberazione dal peccato.
        Che comprendeva TUTTI gli uomini, anche gli empii Romani.
        Dunque il SUO Sacrificio Salvifico, oltre a realizzare il PROGETTO DIVINO DI SALVEZZA ETERNA DELL’UOMO, in quel momento servì, sia pure momentaneamente, a disinnescare una miccia pericolosissima che avrebbe avuto conseguenze fatali per Israele.
        Come poi si vide con le catastrofi del 66-70 d.C. e 132-135 d.C., quando i Giudei insorsero guidati da messia più aderenti all’idea diffusa tra loro, di un “jihadismo” armato antiromano……

        • Pietro scrive:

          Papa Francesco mi sembra anche andare in una direzione contro la globalizzazione e la deriva materialista, in questo non puo’ che avere come alleato l’Islam. In sostanza penso che siano diversi i motivi del suo operato:
          1) disntinguere nettamente Chiesa e Stato
          2) non cadere nel trappolone
          3) creare un fronte antiglobalizzatore
          voi siete molto meglio di me su questi temi quindi scusate il pressapochismo.

          • Z. scrive:

            I punti 2) e 3) sembrano usciti da un articolo di Bui. Naturalmente lui avrebbe aggiunto qualcosa tipo “narrazione padronale” o “dimensione molecolare del conflitto”!

            Per il primo invece bastava Camillo Benso, conte di Cavour 😀

            • Pietro scrive:

              In realta’ sul punto 1 sono molto incerto tra Stato e societa’ globalizzata! Il Papa sta tentando di riequilibrare i disastri del papa polacco, secondo me…

            • Z. scrive:

              Vabbè, qui non mette luogo entrare nel dettaglio. Diciamo “distinguere tra autorità ecclesiastica e autorità civile”, così ci entra sia lo Stato, sia la società globalizzata sia Cavùr 😀

          • Peucezio scrive:

            In che senso contro la globalizzazione??

          • Francesco scrive:

            3) l’Islam è globale per definizione, come lo sarebbe il cristianesimo

            2) non cadere nelle provocazioni va bene ma farsi massacrare fingendo che non succeda nulla non so quanto sia produttivo

            1) in effetti il Papa (stra)parla solo da politico e non da uomo di religione

            intendevi questo?

        • Peucezio scrive:

          Sarebbe chiedere troppo pretendere che il capo della Chiesa Cattolica e vicario di Cristo, anche senza chiamare alla guerra armata contro l’aggressione islamica (che è una logica pragmatica, ma non nego che in certi casi la Chiesa possa anche scegliere una via pragmatica del male minore) professi comunque la fede cattolica integralmente, a qualunque costo, affermando quindi recisamente che chi si colloca fuori dall’unica vera fede segue una falsa religione, è condannato e perverte gli altri uomini, mettendone a rischio la salvezza?

          Cioè è ragionevole anche astenersi dal difendersi con la violenza (ho riserve su questo, ma ammettiamolo come ipotesi), ma senza rinnegare la propria fede e quindi rifiutarsi di soccombere perché si è entrati in guerra e si è perso, ma accettare di soccombere perché ci si è rifiutati di rinnegare?
          Oppure ragionevolezza e pragmatismo implicano anche la possibilità dell’apostasia?

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “affermando quindi recisamente che chi si colloca fuori dall’unica vera fede segue una falsa religione, è condannato e perverte gli altri uomini, mettendone a rischio la salvezza?”

            E questo in che modo sconfigge l’Isis?

            • Francesco scrive:

              e che ci frega di sconfiggere l’ISIS? la Chiesa non fa politica estera o sbaglio?

              mi sento come se due discorsi incommensurabili venissero mescolati

            • Peucezio scrive:

              In nessuno.
              Non è che essere cattolici è funzionale a sconfiggere l’ISIS.
              Essere cattolici significa professare integralmente la dottrina cattolica. Punto.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Prima lo accusate di non chiamare alle armi e poi dite che non deve farlo? Il vostro antipapismo è ridicolo come tutti gli anticattolicesimi.

            • Peucezio scrive:

              A parte che non l’ho accusato di non chiamare alle armi, ma di rinnegare la propria religione in nome del sincretimo modernista, ma comunque in caso d’emergenza un papa può anche chiamare alle armi (non sarebbe il primo), ma l’essenza del suo ruolo non sta in questo.

              Pensavo di non dover spiegare cose così lapalissiane.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Sincretismo?? Va bene che hai idee strane sulla fede cattolica, ma cerchiamo di essere seri.

            • Z. scrive:

              Peucezio,

              inizialmente questo tuo discorso sul Papa mi ha lasciato un pochino perplesso.

              Poi ho pensato: e perché, poi? se Moi vuole spiegare agli ebrei come si fa a fare gli ebrei e ai musulmani come si fa a fare i musulmani, perché Peucezio non dovrebbe spiegare al Papa come si fa a fare il cattolico? Un po’ di pav condicio, direbbe Ritvan 😀

            • Peucezio scrive:

              Mauricius,
              “Sincretismo?? Va bene che hai idee strane sulla fede cattolica, ma cerchiamo di essere seri.”

              Saresti tu quello serio?
              Fondamentalmente il tuo cattolicesimo consiste in questo: da buon modernista hai letto la Bibbia direttamente, solo che la storia di Sodoma e Gomorra l’hai capita al contrario e hai creduto che Dio fosse il cattivo e gli abitanti i buoni.
              In sostanza tutte le tue concezioni derivano da questo equivoco.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Siloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?”

            • Peucezio scrive:

              Quindi incoraggiamoli nella perversione, così siamo sicuri che siano dannati…

    • Peucezio scrive:

      Mirkhond,
      “porterebbe alla distruzione totale del genere umano……”

      Ci serve così tanto il genere umano? 🙂

    • Francesco scrive:

      Duca

      veramente non capisco la tua paura.

      ti ricordo che se tutte le atomiche “islamiche” venissero usate, si riuscirebbe a malapena a distruggere la Puglia

      il che sarebbe un peccato ma non l’estinzione del genere umano

      ciao

  63. mirkhond scrive:

    Peucezio

    Il paganesimo nasce come bisogno umano di esorcizzare il terrore che scaturisce dalle incertezze della vita.
    E dunque di fronte ad una Divinità Suprema, percepita come lontana e distante, sente il bisogno di una serie di MEDIATORI, divini anch’essi, ma più vicini all’uomo e ai suoi bisogni terreni.
    I Cristianesimi Apostolici, Cattolicesimo in primis, vengono incontro a tale bisogno profondo dell’uomo, e già Cristo stesso si pone come il SUPREMO MEDIATORE tra Cielo e Terra, avendo cura di circondarsi a sua volta di figure mediatrici sia di creazione spirituale, come gli Angeli, e sia di uomini e di donne che hanno fatto già sulla Terra, la Sua Volontà, e poi, in Cielo, mediano tra Lui e noi.
    A cominciare dalla Madonna, di fronte alla Quale, persino il papa si inginocchia.
    Dunque le Cristianità Apostoliche, essendo venute incontro a questo bisogno umano essenziale di mediazione tra Cielo e Terra, rendono inutili, risibili e superati i miti idolatri che tanto ti affascinano, forse perché inconsapevole del volto oscuro che ad essi si accompagnava.
    Ho l’impressione che tu confonda il Cristianesimo col protestantesimo.
    Esso sì un’aberrazione astrattista, che cacciati Maria e i Santi, passa alla wicca delle nebbie e delle stronzate di avalon……

    • Francesco scrive:

      Beh, non che io ami i protestanti ma mi parete esagerare.

      Per loro come per noi cattolici il riferimento è Cristo, i Santi sono uomini che hanno saputo guardare a Lui, mica altro.

      L’astrazione mi pare passare più per l’eliminazione della Chiesa e la pretesa che ognuno faccia da sè, che è diventata ognuno fa il cazzo che gli pare, per finire a perdersi del tutto. Mica per nulla la Chiesa Cattolica ha pastori che guidano, li ha perchè riconosce la realtà degli esseri umani.

    • Peucezio scrive:

      Mirkhond,
      quello che dici è più che sensato (al di là del giudizio storico sulla “superstizione”, che comporterebbe che per millenni l’uomo non sarebbe riuscito a esorcizzare tali paure, ma non se ne sarebbe accorto, solo che la paura è un fatto psicologico, percettivo: se uno non si accorge di averla, non ce l’ha).
      Il punto è che nell’oscillazione storica che caratterizza quasi costantemente la storia del cristianesimo, c’è un continuo alternarsi di tendenze trascendentiste quindi disfunzionali a tale fine, perché disconosocno tutti questi mediatori, la Vergine in primis, e di riemersioni di tali forme di mediazione.
      E tante eresie prima, il protestantesimo poi, il cattolicesimo progressista e vaticanosecondista infine sono espressione della prima tendenza (in qualche misura lo è anche la Controriforma, ma cercando di mediare le due istanze).

      • Z. scrive:

        Chiedo scusa. Vorrei solo ricordare a tutti che Dio non esiste.

        A te e a Habs non serve ricordarlo: siete già atei come me 😀

  64. mirkhond scrive:

    Sta di fatto che fenomeni come il new age, la wicca, le stronzate di avalon, nascono tutte in ambito protestante e sarebbero impensabili e incomprensibili al di fuori di una cultura protestante.
    Essa sì, corrispondente all’idea di Dio che ha Peucezio…..

  65. mirkhond scrive:

    “Per loro come per noi cattolici il riferimento è Cristo, i Santi sono uomini che hanno saputo guardare a Lui, mica altro.”

    Disconoscendo tutta la preziosa opera mediatrice di Maria e dei Santi, creano un vuoto angoscioso di fronte ad un Dio divenuto freddo e distante.
    Vuoto che finiscono col riempire con wicca, occultismo, neopaganesimo alle fuffe di avalon…..

    • Francesco scrive:

      ma dai, non mi fare il devoto di Padre Pio!

      i Santi sono uomini come noi, solo migliori

      la dimostrazione vivente (o vissuta) che si può stare vicino a Dio

      ma è Lui il centro di attrazione, sennò saremmo animisti o roba del genere

      che poi Dio è l’ultima persona che uno può sentire lontana (tolti gli Ebrei che lo hanno nascosto dietro 4444444 regole)

      😀

      • habsburgicus scrive:

        forse solo 613 😀

      • mirkhond scrive:

        Sta di fatto che il protestantesimo, facendo saltare tutta la catena di mediazioni tra Lui e noi, produce wicca e le fuffe di avalon…..

        • Francesco scrive:

          Ma quella mediazione è quella realizzata dalla Santa Chiesa, con i suoi insegnamenti e i sacramenti!

          Che impedisce al fedele di prendere lucciole per lanterne e finire, appunto, come un Puritano o altre forme di rintronamento protestante.

          Ciao

  66. Grog scrive:

    Cosa succede a Czesthokova?
    PAPA CI COVA
    L’imbecille argentino restituisca il papato all’INTELLIGENTE CRUCCO RATZINGER e vada ad occuparsi di campetti di calcio al suo paese natio, dove un cretino di più o di meno non fanno la differenza.
    Gole profonde vaticane riportano commenti del papa emerito
    “JA JA IO LO AFEFO DETTO!
    SUMMA CUM DISGRAZIA!
    CANCELLIERA CRETINA ABBINATA A PAPA CRETINO JA JA!
    CROSSO PERICOLO PER CRISTIANITA’ CHE MUOIA DI RISATE JA JA!
    MENO MALE CHE MANCIA RANE HANNO PRESIDENTE IDIOTISSIMO JA JA!
    ALTRIMENTI UNO COME DE GAULLE MINIMO CI PRENDEVA LA RENANIA!
    OREMUS
    OREMUS
    UND LUBRIFICHIAMO PENE I PANZER JA JA!”
    Grog! Grog! Grog!

  67. habsburgicus scrive:

    @Grog
    il mio antigollismo è a prova di bomba, assoluto (basterebbero Briga e Tenda a noi tolte !), ma appunto per questo devo riconoscere che de Gaulle fu tra i primi a riconoscere la degradazione dei tedeschi, irreversibile
    c.a in 1962/1963, de Gaulle fece una visita da Adenauer (erano in buoni rapporti) e fece un discorso, in tedesco [o simil-tedesco] al popolo in cui fra l’altro disse “siete un grande popolo” e giù applausi…al che, raccontano fonti di primo livello, de Gaulle parlando piano in francese ad alcuni suoi collaboratori disse “se applaudono ME, non sono più un grande popolo !”
    aveva capito tutto ! e va riconosciuto

  68. Pietro scrive:

    @Z: Io non userei il termine societa’ civile perche’ secondo me e’ proprio la civilta’ che il Papa vorrebbe difendere. Non puo’ puntare sulla tradizione altrimenti si arrocca e cade nel trappolone islam contro cristiani, non vuole fare politica perche’ la societa’ globalizzata e’ nemica della Chiesa e non puo’ mandare a monte la dottrina della Chiesa per non snaturare la Chiesa stessa. Quindi punta su un fronte trasversale gente civile contro incivile, spaccando il fronte cristiani contro islam. E’ un papa rivoluzionario ma non per idee, piuttosto per il target a cui si rivolge. Ha molti nemici in ogni campo. Secondo me lui pensa ad un societa’ di gente per bene e rispettosa che lascia liberta’ di culto agli altri. E la societa’ globalizzata non e’ ne’ per bene ne’ devota.

  69. mirkhond scrive:

    “Il Papa sta tentando di riequilibrare i disastri del papa polacco, secondo me…”

    Può darsi. Anche se mi pare proseguire nella direzione di Giovanni Paolo II, dopo la prima guerra del Golfo del 1991.
    Quando il pontefice polacco, cominciò un cammino di riflessione e di ripensamento nei confronti del capitalismo e della “libertà” concepita in senso occidentale, arrivando sul finire della sua vita e del suo lungo pontificato, a rimpiangere la Polonia COMUNISTA dei suoi anni di giovane sacerdote e poi di arcivescovo di Cracovia, ritenendo che in essa vi fosse (a ragione) molto più Cristianesimo, che nella Polonia postcomunista dei suoi amici di Solidarnosc……

  70. mirkhond scrive:

    “E la societa’ globalizzata non e’ ne’ per bene ne’ devota.”

    Infatti.

  71. Peucezio scrive:

    Va da sé che il mio è un discorso per ipotesi, per intendersi sui principi, ma non credo minimamente che Bergoglio agisca per prudenza e per pragmatismo. La prudenza è una virtù legata al modus, al senso della misura e alla considerazione della complessità del reale e alla conseguente esigenza di fare accettabili compromessi, di agire con criterio.
    Ma Bergoglio, come ogni vero progressista, è un fanatico, è un invasato.

  72. mirkhond scrive:

    Concordo con Pietro.

  73. habsburgicus scrive:

    @Moi
    http://www.eastjournal.net/archives/75137

    qui va a finire come in Grecia 1941-1943 l’Armata “s’agapò” 😀 😀 (i portoghesi sono “caldi” e quindi pericolosi rivali :D-ma se gli italiani conservano ancora un minimo delle qualità innate, che rifulsero specialmente nei ’60 e ’70, non dovrebbe esserci partita :D) e molti lettoni entreranno nella categoria dei cervidi 😀

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ habsburgicus

      A me fa più paura questo:

      http://www.eastjournal.net/archives/74908

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Pietro scrive:

        Di East Journal sono stato anche vice direttore! 😀

      • habsburgicus scrive:

        beh, qualche buona notizia ogni tanto non dispiace 😀
        Bandera è un martire per l’ucrainesimo (vilmente assassinato nel 1959 in Germania dal KGB)..se gli ucraini vogliono rinascere quello è un passo necessario..
        si perché l’economia conterà, le opere pubbliche conteranno (pro o contro) ma-e in questo mi differenzio dal grande Miguel (che purtroppo non leggerà questo commento perché come ci ha detto si assenta per un po’) ma la QUESTIONE DIRIMENTE è culturale-ideologica..in questo sono gramsciano (un gramsciano di destra)..i simboli sono tutto, il senso di colpa indotto è l’arma più potente e il liberarsene (come sembra-sono scettico-abbiano fatto gli ucraini) è la contro-arma più efficace..
        l’Italia e l’Occidente inizieranno a tornare grandi quando si intitoleranno vie a Lepanto, alle Crociate, agli eroi (per non citare le figure “controverse” del XX secolo)
        ecco perché il meaculpismo è il crimine peggiore del Concilio anzi del postconcilio (per la verità)..il latino, il rito, l’alta teologia..sono importanti, ci mancherebbe…ma se almeno fosse rimasta l’autocoscienza !..il continuare a dire..no, abbiamo ragione ! siamo stati vittime ! gli altri devono chiedere scusa a noi…ecco se fosse così, non dispererei !
        ma è altro, come sapete : D
        (P.S per evitare soliti fraintendimenti, il chiudere scusa ed essere umili è ottimo NEI RAPPORTI PRIVATI
        io però da molto sostengo che i rapporti statuali siano retti da altre leggi..purtroppo…ma è così, mi pare)

        • Z. scrive:

          habs,

          posso rassicurarti: noialtri, nell’Urbe rossa, da sempre intitoliamo strade ai grandi eventi e ai grandi eroi, né abbiamo mai cessato di farlo.

          Abbiamo infatti via Stalingrado, via Marx, via Lenin e via Togliatti. E naturalmente – ci mancherebbe altro – via Gramsci.

          Come vedi, non tutto è perduto!

          😀

  74. mirkhond scrive:

    “i Santi sono uomini come noi, solo migliori

    la dimostrazione vivente (o vissuta) che si può stare vicino a Dio”

    Hai detto niente! 🙂
    Ma proprio per questo DIO li sceglie come suoi collaboratori, per riempire il vuoto angosciante dell’uomo, che ha prodotto il paganesimo……

    • Francesco scrive:

      concordo pienamente

      Dio ha scelto di passare per quegli uomini per essere sempre presente nella vita e colmare il vuoto

  75. mirkhond scrive:

    “ma è Lui il centro di attrazione, sennò saremmo animisti o roba del genere”

    Certamente.
    Ma Ha voluto circondarSI di collaboratori creati da lui stesso, sia di natura spirituale (gli Angeli) che umana (la Madonna e i Santi), proprio per rispondere al bisogno umano di mediazione come antidoto alle angosce dell’esistenza…..

    • Peucezio scrive:

      Ma gli angeli non sono anteriori alla creazione degli uomini?

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Parlando di spirito prima e dopo non hanno senso.

        • Peucezio scrive:

          Quindi l’uomo è fatto di spirito…
          Ne riparliamo la prima volta che sbatti contro li stipite di una porta.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “Ma gli angeli non sono anteriori alla creazione degli uomini?”

            Dai, facendo un po’ di attenzione ce la puoi fare persino tu.

            • habsburgicus scrive:

              Carissimi fratelli.
              già saprete l’orrendo e sacrilego crimine di cui ci è pena solo parlare
              In una terra che ha rinnegato Cristo e dove la massoneria nella sua empietà e follia perseguita la Santa Fede Cattolica, ora vediamo i frutti di tali aberrazioni condannate già dal Nostro predecessore Gregorio XVI di venerata memoria
              I settari che si gloriano della loro anticristiana rivoluzione e fanno pompa della stolta ed eretica pazzia che chiamano “libertà di coscienza” e laicità” neppure sono in grado di garantire le libertà fondamentali cosiddette umane ed il diritto alla vita e al culto di coloro che essi, con superba stoltezza, chiamano “cittadini” e pretendono essere “eguali” al di là della religione professata
              E con la scusa dell’eguaglianza della Vera Religione con le false e amorali sette, vediamo che la pestifera ed empia consorteria del noto e lussurioso Impostore, condannato dai Concili e già foriero di infiniti lutti contro i cristiani (pensiamo a Gerusalemme e Costantinopoli a noi tolte con la spada) ottiene piena libertà di svolgere le sue attività criminose e financo, udite Fratelli, di colpire nel sacro luogo del Tempio del Signore un sacerdote, ora martire, consacrato alla Luce, Verità e Vita..
              Non abbiate però timore, Fratelli..la Santa Fede Cattolica vincerà e l’Impostore con la sua folle e amorale irreligione verrà annientato..e pure nei Luoghi che chiamano “Santi” ma meglio sarebbe chiamare sacrileghi si alzerà la bandiera della Vera Croce..non prima però che l’Europa si liberi dalle catene della massoneria, causa di tutti i mali e incapace di proteggere gli europei pure nella loro vite terrene, che nulla sono rispetto a quella Eterna
              E ora la nostra paterna benedizione su di voi, fratelli..oremus

              Invece sappiamo come ha parlato Francesco
              Vedete qualche differenza ? 😀
              Peucezio ha straragione

            • habsburgicus scrive:

              l’inizio era [mi è caduto]

              Entro anch’io in questo dibattito, qui (non so poi dove finirà :D)
              Partiamo dal recentissimo crimine anti-cristiano di Rouen
              Pio X che avrebbe detto ?..proviamoci (uso un linguaggio più popolare, volendo potrei fare molto meglio, ma non fossilizziamoci, non ne vale la pena)

            • mirkhond scrive:

              Scusa chi è il Papa che pronunciò questo discorso?

            • habsburgicus scrive:

              magari l’avessero fatto 😀 vero Moi ?
              è un discorso che ho inventato io !
              attribuendolo, ad esempio a Pio X, l’ultimo papa Santo

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “Non abbiate però timore, Fratelli..la Santa Fede Cattolica vincerà e l’Impostore con la sua folle e amorale irreligione verrà annientato..e pure nei Luoghi che chiamano “Santi” ma meglio sarebbe chiamare sacrileghi si alzerà la bandiera della Vera Croce”

              Hai presente le conseguenze nel brevissimo termine che avrebbe una frase del genere, vero? Ok, a te che non vai a messa non te ne frega niente, ma a me sì 😀

            • habsburgicus scrive:

              nel 1903-1914 erano ai nostri piedi 😀
              e lo sarebbero ancora, se abbandonassimo il politicamente corretto
              dai che ci vorrebbe a impadronirsi del loro petrolio ? e di tutto ? non sono capaci a far nulla..i tecnici sono stranieri, e li trattano da schiavi
              le banche in cui mettono i loro soldi mal guadagnati sono svizzere e nord-americane
              pure le mignotte con cui si dilettano sono baltiche, russe o al massimo mediterranee 😀
              l’unico popolo musulmano serio è il turco
              gli altri fanno ridere, in 6 giorni li hanno umiliati nel 1967..
              se ci fossero uomini 😀
              ma non ci sono 😀

              il grandissimo Salazar, parlando di tutt’altro, in 1968 disse a proposito dell’invasione della Cecoslovacchia
              “soliti discorsi, che serviranno a nulla..ma prendere Cuba entro 24 ore, questa sarebbe stata una risposta ! ma è l’inutile l’Occidente não tem homemns, não tem homens”, non ha uomini, non ha uomini !
              quanto aveva ragione
              e oggi è molto peggio
              e dobbiamo perso ‘sti beduinazzi baciati dal petrolio !
              qui devi intervenire Moi, sennò mi offendo 😀 😀 😀

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “ma prendere Cuba entro 24 ore, questa sarebbe stata una risposta”

              Il grandissimo Salazar, con questo esempio bestiale (o forse sarebbe meglio chiamarlo suino 😀 ), dovrebbe farti capire perché i conti non tornano 😀

            • mirkhond scrive:

              Salazar nel 1968 era sull’orlo di un ictus, da cui non si riprese più, morendo due anni dopo.
              Dunque il primo a non avere più forza era proprio lui……

            • mirkhond scrive:

              Errata corrige: infarto invalidante

            • PinoMamet scrive:

              “Vedete qualche differenza ?”

              Per fortuna sì 😉

            • Peucezio scrive:

              Non capirò mai perché i cristiani, che sono molti di più degli islamici nel mondo e oltretutto avrebbero forze militari ed economiche soverchianti anche in proporzione al loro numero, devono aver paura degli islamici e non viceversa.
              Nel Medioevo, quando per secoli erano più forti loro, no ci si faceva scrupoli di considerarli bestei idolatre e infedeli.

              Ma siamo sempre lì: il problema non è di forza materiuale, ma spirituale: quelli erano guerrieri, oggi abbia Mauricius che vuole una chiesa apostata e frocia e Mirkhond, che è in buona fede, ma si è messo in testa che dall’Islam arriverà il riscatto contro il materialismo occidentale, non notando come gli islamici, appena si integrano, diventano buonisti, depravati e filo-ricchioni anche loro, basta vedere il sindaco di Londra.

            • Francesco scrive:

              >>> Hai presente le conseguenze nel brevissimo termine che avrebbe una frase del genere, vero? Ok, a te che non vai a messa non te ne frega niente, ma a me sì

              però a me questa sembra la via dell’inferno, una bella trappola preparata dal nemico per far tacere i cristiani. credo Paolo dica qualcosa un proposito.

              x Peucezio

              cristiani? quali cristiani? in Europa al potere???

            • Francesco scrive:

              vediamo cosa lascerei io del discorso di Pio X:

              “Carissimi fratelli, già saprete l’orrendo e sacrilego crimine di cui ci è pena solo parlare.
              … nel sacro luogo del Tempio del Signore un sacerdote, ora martire, consacrato alla Luce, Verità e Vita..
              Non abbiate però timore, Fratelli..
              non prima però che l’Europa si liberi dalle catene [DEL LAICISMO] causa di tutti i mali e incapace di proteggere gli europei pure nella loro vite terrene, che nulla sono rispetto a quella Eterna.
              E ora la nostra paterna benedizione su di voi, fratelli..oremus”

              Ecco, questo mi sarebbe stato di conforto più di confuse paroline su “non è una guerra di religione … tutte le religioni sono di pace”, che mi paiono pure palesemente false

              ciao

            • habsburgicus scrive:

              da un punto di vista tecnico, vi pare che il discorso sia-stilisticamente-plausibile, per un Papa di c.a 1880-1920 ?
              l’ho buttato lì..si poteva far meglio dedicandovi più tempo 😀

              @Peucezio
              hai ragione
              il problema non è di forza materiale
              leggi anche, da qualche parte (dove ? boh) il mio commento su Bandera in cui trattavo di queste cose, anche, evidenziando l’importanza del fattore culturale
              noi siamo disarmati MORALMENTE e ciò deriva dal senso di colpa indotto
              altrimenti islamici e altri ci farebbero un baffo !
              dai, non scherziamo…

              @Francesco
              contento che salvi qualcosa del discorso inventato

        • Francesco scrive:

          >> Parlando di spirito prima e dopo non hanno senso.

          sarà e ne capisco il perchè ma …. “prima” Dio ha creato Lucifero e “dopo” questo si è ribellato. non riesco a pensare la cosa in altri termini, anche se la materia non è coinvolta

          ciao

      • mirkhond scrive:

        Sì.

  76. mirkhond scrive:

    da LUI stesso

  77. Pietro scrive:

    Grazie Francesco, il tuo passaggio al lato oscuro ha finalmente dotato questo blog di un vero contradditorio. Secondo me a breve ti stanchi e te ne vai, io spero di no. Comunque ultimamente leggere i tuoi commenti sembra di leggere Il Giornale. Ormai sei per me la prova che i bravi cittadini possono fare piu’ danni del peggior criminale! Un abbraccio 🙂

    • Francesco scrive:

      carissimo,

      sei giovane e non conosci il CPK!

      c’è un limite agli insulti e dire che sembra di leggere il Giornale è decisamente oltre ogni limite!

      😀

      PS sono anni che dovrei andarmene, bada bene

      • Pietro scrive:

        Volevo scrivere Libero ma ormai e’ troppo renziano anche per te! 😀

        • Francesco scrive:

          ulteriore confessione: non leggo nessuno dei due fogli in questione, non li reggo

          avrei piacere di sapere cosa intendi per “lato oscuro”, giusto per capire come mi vedi

          grazie

          • Pietro scrive:

            infatti non ho detto che li leggi, non sei ancora impaurito a quel punto.
            lato oscuro = bravo cittadino che ha paura di perdere quanto guadagnato con una vita di sforzi, una vita in cui gli hanno insegnato che ci sono i ruoli, i doveri e che non si puo’ fare sempre quello che si vuole.

            • Francesco scrive:

              1) vita di sforzi è leggermente esagerato per descrivermi 🙂
              2) piena adesione agli insegnamenti
              3) paura di perdere tutto? me l’hanno insegnato fin dal Catechismo che il rischio c’è sempre. poi Socrate ha rincarato la dose

              ciao

  78. mirkhond scrive:

    2) non cadere nelle provocazioni va bene ma farsi massacrare fingendo che non succeda nulla non so quanto sia produttivo

    E come rispondere in maniera “produttiva”?
    Con ulteriori stragi?
    Con la guerra atomica che ci farà saltare in aria TUTTI?

    • Pietro scrive:

      Concordo, la paura fa chiudere in se’ stessi e nelle proprie quattro mura, rende impossibile pensare realta’ diverse. E si finisce a seguire gente che da non impauriti si avrebbe preso a sputi.

    • Francesco scrive:

      la guerra atomica? anche se funzionerebbe, vista la quantità di bombe e vettori che abbiamo noi rispetto a quelle che hanno loro, mi pare

      1) esagerata

      2) difficile da praticare. dove le tiriamo le bombe? sulle nostre periferie?

      ciao

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Francesco

        Usare la Bomba per combattere i terroristi è come usare un pugno per combattere un’ape. E’ difficile che la becchi ed è più facile che ti rompi a mano contro una parete, ma se sei allergico attento a te. Meglio tenere a portata di mano gli antistaminici.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          è il Duca che teme che la lotta al terrorismo porti alla guerra atomica

          io ho detto di essere contrario!

          ciao

          • mirkhond scrive:

            Non siamo mica tu o io o altri che scrivono qui. a decidere con quali armi si deve fare la guerra.

          • Z. scrive:

            Lessi che un industriale aveva chiesto a Giolitti – che voleva andarci piano – di prendere a cannonate gli operai che occupavano le fabbriche.

            Giolitti rispose qualcosa tipo: come vuole, darò ordine di iniziare a cannoneggiare le fabbriche, partendo dalla sua.

            Credo che Francesco intenda dire qualcosa del genere 🙂

  79. mirkhond scrive:

    Comunque ultimamente leggere i tuoi commenti sembra di leggere Il Giornale.

    Solo ultimamente? 😉

  80. mirkhond scrive:

    “e che i comuni cittadini israeliani non girano armati a sparare al primo arabo che vedono.”

    Tranne che nelle colonie in Cisgiordania…..

    • PinoMamet scrive:

      Ma guarda che neanche lì succede esattamente questo. Anche lì, a quanto mi risulta, c’è un novanta per cento di vita normale, comprese le relazioni con gli arabi.
      E un dieci per cento di incidenti e scontri, alcuni dei quali violenti.

      Non cadiamo nell’equivoco di Informazione Corretta (alla rovescia) che sostiene che i palestinesi non facciano altro che tentare di uccidere il primo israeliano che vedono…

      • PinoMamet scrive:

        Il che non vuol dire che ritenga che le “colonie” siano giuste. Secondo me bisognerebbe smantellarle, ma è diverso dal dire che ogni colono (o ogni arabo che li vuole cacciare) sia un assassino.

  81. mirkhond scrive:

    Ma i coloni non sono armati?
    In alcune foto, ho visto persino delle donne, madri di famiglia, con tanto di mitra a tracolla.
    E non credo che fossero soldatesse……

    • PinoMamet scrive:

      Nei “territori” non sono stato, in Israele “internazionalmente riconosciuto” ho visto armati praticamente solo soldati, poliziotti e vigilanti.

      Sicuramente nelle colonie ci sarà un grosso numero di gente che gira armata, ma non è mica che si mettono a sparare a casaccio però, non esageriamo. Diciamo che sono “americani” (alcuni anche senza virgolette) con mentalità relativa.

      • Francesco scrive:

        come vedi, Pino, tra essere armati e usare le armi con superficialità c’è un certo iato

        perchè da noi dovrebbe essere diverso?

  82. mirkhond scrive:

    “Di fatto credo che siano state per metà criminali e per metà inutili.

    Altrettanto inutile e dannoso è stato poi dare l’indipendenza a entità embrionali, costrutite a tavolino, prive di economia, aspettandosi che diventassero per incantamento, bidibodibibù, identiche a uno stato-nazione europeo.”

    L’unico modo costruttivo pe mantenere delle colonie, era di assimilarne la popolazione al paese dominante, ma per fare questo sarebbero occorsi dei secoli.
    E se nonostante 500 anni di dominazione, i Portoghesi non sono riusciti ad assimilare e rendere pienamente cittadini con diritti e doveri simili ai loro, le popolazioni di Angola e Mozambico, figuriamoci paesi in cui la dominazione è stata più breve, come quella francese in Algeria, e ancora più breve come quella italiana in Africa Orientale, in Libia e nel Dodecaneso……

    • PinoMamet scrive:

      Hai ragione, ma anche mollarle lì a metà dell’opera (o molto meno) e dire bon, adesso siete liberi… siate come noi! non era una pia illusione?

      • mirkhond scrive:

        Concordo, e proprio perché ho presente l’opera colonizzatrice e assimilatrice (sia pure con dei limiti) di Roma…..

        • mirkhond scrive:

          Il problema dei tempi moderni, è che tutto va (o viene percepito come) più veloce.
          Per cui i traguardi si devono bruciare il prima possibile, con i risultati disastrosi che conosciamo.
          In epoche preindustriali invece, i tempi erano più lenti, e dunque conquiste pur inevitabilmente dolorose, col tempo potevano portare ad assimilazioni tali, da rendere i discendenti dei dominati simili agli antichi conquistatori.
          E ancora una volta, penso all’opera di Roma…..

  83. mirkhond scrive:

    “ma non è mica che si mettono a sparare a casaccio però, non esageriamo. Diciamo che sono “americani” (alcuni anche senza virgolette) con mentalità relativa.”

    Proprio il fatto che siano americani con relativa mentalità da far west, credo che non renda esagerata la percezione che si ha di questa gente.
    Del resto sono proprio degli Israeliani, come Manuela Dviri, a considerare questa gente come una minaccia ed un ostacolo al raggiungimento di relazioni più equilibrate con i Palestinesi…..

    • Francesco scrive:

      sì e concordo con la signora, le colonie sono un grosso pezzo del problema

      ma neppure loro sparano a vista sui palestinesi, come si deduce dalle notizie riportare anche dai media più fanaticamente anti-israeliani

      ciao

  84. Pietro scrive:

    Sugli israeliani, nota di cronaca. Mi diceva un amico appunto israeliano che in realta’ dietro alle colonie c’e’ anche un problema di equilibri interni. Il governo di Israele manderebbe a fare i coloni gli ebrei che arrivano dall’Europa Orientale ex comunista, molto meno alfabetizzati e “moderni” della media di Israele. Per fare i coloni c’e’ tutto un sistema di incentivi e sgravi fiscali.

  85. MOI scrive:

    @ Habs

    Sicuro che fosse Costantio Rozzi dell’ Ascoli ?

    Wikipedia l’attribuisce ad Angelo Massimino del Catania :

    https://it.wikiquote.org/wiki/Angelo_Massimino

    PS

    …. la mia preferita però è questa :

    “Al Catania manca amalgama? Ditemi dove gioca che lo compro”

    [cit.]

    • habsburgicus scrive:

      puoi aver ragione Moi, grazie !
      non sono un patito di calcio..ed effettivamente Massimino era un tipo pittoresco contemporaneo di Rozzi !

  86. MOI scrive:

    poi mi pare che l’abbia usata anche Jerry Calà … dando a intendere che fosse propria.

  87. mirkhond scrive:

    Pio X, l’ultimo papa Santo

    A me risulta che l’ultimo papa Santo, sia Giovanni Paolo II……

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Per loro quelli da Paolo VI in poi non sono più pontefici.

      • habsburgicus scrive:

        con moderazione, diciamo dubbi
        meglio stare sul sicuro, no ? 😀

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Esattamente per te che cos’è un santo?

          • habsburgicus scrive:

            uno che non fa le cose che fanno, o spesso vorrebbero fare, la maggioranza degli uomini 😀

            comunque il mio esempio di prima è rivolto ad un Papa tradizionale in fama di ortodossia rigida, avrei anche potuto anche citare Leone XIII (rigidissimo nella teoria, lo si dimentica sempre) o il Pio XI degli anni ’20, Papi non santificati da nessuno

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “uno che non fa le cose che fanno, o spesso vorrebbero fare, la maggioranza degli uomini”

              Ah, ecco. Diciamo che è una definizione molto protestante 😀

      • Peucezio scrive:

        Mauricius,
        “Per loro quelli da Paolo VI in poi non sono più pontefici.”

        Mica c’è bisogno di essere pontefici per essere santi.
        Il punto è che senza pontefici non valgono le santificazioni in generale.
        Tanto per puntualizzare, come piace a te 😛

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          L’ateo milanese pontefice Peucezio ha parlato 😀

          • Peucezio scrive:

            Se sono ateo quanto sono milanese… 🙂

            Sul pontefice ci posso pure stare, dipende da quanto mi date di stipendio.
            Dai 2000 euro in su al mese mi presto (non sono esoso).

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Puoi rivolgerti agli altri pagani della tua setta: magari loro ci stanno e il bonifico te lo fanno.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Poi se non ti piace Milano come sede ho visto sedicenti antipapi che si sono scelti luoghi più ameni, tipo quello dei palmariani.

            • Peucezio scrive:

              Quello del bonifico era Z.
              Io voglio uno stipendio fisso, non mi basta un bonifico una tantum. Sono come Checco Zalone.

  88. mirkhond scrive:

    “l’unico popolo musulmano serio è il turco”

    E gli Iraniani?

    • habsburgicus scrive:

      forse un po’ meglio degli arabi..
      il 1941 però suona male..15 gg e sottomissione a GB e URSS

      • Francesco scrive:

        infatti, lo avevo notato persino io

        ci sarà stato chiaramente un accordo, nessuno invade la Persia in due settimane

        • habsburgicus scrive:

          possibile…ma Reza I perse il trono quindi da parte sua non credo (anche se si sottomise)
          e ciò non parla molto a favore delle qualità belliche dei persiani
          al limite potrebbe parlare a favore della loro diplomazia ma anche lì visto che al 1941 seguirono 38 anni (tranne 1951-1953, Mossadeq) di dominazione aliena, avrei qualche dubbio

  89. mirkhond scrive:

    Nel 1979 però, mi sembra che si siano riscattati da tali sudditanze…..

  90. mirkhond scrive:

    Dalla sudditanza Usa, erede di quella inglese……

    • habsburgicus scrive:

      si, però é una rivoluzione..che mi interessa molto
      (all’inizio ero molto pro-Scià, ma è da oltre un ventennio che ho rivalutato la rivoluzione)
      sarebbero però capaci di resistere a un grande esercito ‘?
      con l’Iraq 8 anni, ma IRQ era nulla
      del resto forse l’esempio è mal posto..perché le grandi e vere guerre (I GM è l’esempio più puro e certe parti della II) non ci sono più né possono più esserci
      i turchi hanno acquisito la mia stima per i Dardanelli 1915, poi per la fiera rivolta kemalista ai diktat dell’Intesa (certo condita da atrocità che noi sappiamo ma che sono tenute nascoste ai più e favorita-anche questo tenuto nascosto a molti-dagli interventi massonici che indebolirono l’Intesa dal di dentro) e dal NO a Stalin in 1945..e anche dall’atteggiamento virile durante la II GM

      • Z. scrive:

        habs,

        — e anche dall’atteggiamento virile durante la II GM —

        A cosa ti riferisci in particolare?

        • habsburgicus scrive:

          al fatto che in apr 1941 fecero saltare i ponti ferroviari di Edirne, dunque dichiarandosi pronti a resistere alla Wehrmacht, all’occorrenza (e questo per gli uni)
          alla neutralità seria (con qualche spunto anti-sovietico) mantenuta in seconda metà 1941, tutto il 1942 ed estremo inizio 1943 (e questo per gli altri)
          in più Saracoğlu nei suoi discorsi segreti con il suo amico col. dei RR.CC Luca (quello che avrà ordine di risolvere il caso Giuliano, 8 anni dopo, da generale) in nov 1942, pur critico verso la forza tedesca [ed ebbe ragione] si manifestò anche favorevole all’Italia e disposto ad aiutarci per la pace, si vedano i DDI..il Duce ricevette il col. Luca presentatogli da Ciano ad inizio gennaio (mi pare), non se ne fece nulla, anche perché Baydur l’Amb turco a Roma era antifascista e soprattutto scettico sulla forza italiana e il Duce perdeva i gangheri 😀 (i documenti che ho letto contro Baydur, che riuscimmo a far trasferire per ironia poco prima del 25 luglio 😀 sono un po’ più tardi, c.a mag 1943 ma credo di non sbagliare nel ritenerlo monitorato dai nostri già a fine 1942)
          il col. Luca da giovane tenente divenne amico di Saracoğlu giovane kemalista (in uno dei mille intrighi pro-Kemal e anti-greci di c.a 1920-1921)
          naturalmente vi è qualcosa che non c’è da nessuna parte ma è difficile non pensarci
          cosa rese possibili rapporti di amicizia così intensi fra un politico turco e un alto ufficiale dei RR. CC ?
          solo una parola..ed inizia per m.. 😀
          tutto era impregnato di quella parola nel kemalismo (anche l’aria che si respirava :D) e tra molti ufficiali nostri era idem
          Luca però non era né particolarmente anticlericale (anzi..sarà DC !) né fu antipatriottico nella II GM, era u italiano, di quelli veri..diciamo di quelli che la guerra volevano vincerla e non perderla !..ah, voi dite che è la normalità ? non in Italia nella II GM, purtroppo
          anche il suo ruolo nel caso Giuliano (su cui vi è molta nebbia e temo che vi rimarrà) fu probabilmente dettato da esigenze di Alto Patriottismo..è chiaro che Giuliano poteva essere una bomba vagante e forse non era del tutto inopportuna, per quanto in sé criticabile, una soluzione forse non troppo raffinata ma chiara..la politica non è morale diceva già Machiavelli
          ma di Sicilia so poco..di Turchia, II GM e diplomazia un po’ di più

        • Z. scrive:

          Grazie habs. A proposito, tempo addietro lessi che secondo alcuni storici Turchia e Giappone valutavano di dichiarare guerra all’URSS in caso di caduta di Stalingrado. È verosimile?

          • habsburgicus scrive:

            prego

            Turchia direi di sì
            Il Giappone forse no

            Il bulgaro K’oseivanov (ISMP a Berna e già P.M sino al feb 1940, massone; in un suo governo erano tutti fratelli, tranne uno :D) riteneva che la caduta di Novorossijsk dove c’era la Flotta rossa ritirata dalla Crimea (8/9/1942..destò commozione in tutto l’Oriente e fu ignorata in tutto l’Occidente :D) avrebbe causato l’intervento turco—si sbagliò..ma forse la penetrazione in Georgia avrebbe avuto più effetto della caduta di Stalingrad..comunque direi di sì, magari dopo una campagna propagandistica
            Se Inönü non ci stava, c’era pronto il Mar. Çakmak..e i militari turchi hanno dimostrato di essere pronti al golpe…anche se talora non riescono 😀

            Il Giappone aveva ormai tanti problemi che forse sarebbe stato di lato..poteva però prendere decisioni improvvise, questo sì..e forse l’intervento turco avrebbe avuto un effetto in Giappone
            Io la vedrei così

  91. mirkhond scrive:

    “Mirkhond, che è in buona fede, ma si è messo in testa che dall’Islam arriverà il riscatto contro il materialismo occidentale, non notando come gli islamici, appena si integrano, diventano buonisti, depravati e filo-ricchioni anche loro, basta vedere il sindaco di Londra.”

    C’è però anche chi resiste al buonismo e alla depravazione filo-ricchiona.
    Ma secondo te, CHI può salvare un occidente così corrotto?

    • Z. scrive:

      Io no. Io non odio i gay e sono buonista!

    • Peucezio scrive:

      “Ma secondo te, CHI può salvare un occidente così corrotto?”

      D’istinto mi verebbe da dire che il male è irrimediabile.
      In realtà la storia non è mai chiusa o ipotecata per sempre, né segue una direzione sempre uguale (anzi, è quanto di meno prevedibile e lineare esista).

      E’ difficilissimo dire da che parte può arrivare uan controtendenza.
      Oggi come oggi io la vedi nei ceti popolari, nelle classi povere, che sono comunque più conservatrici delle élite e in questo momento stanno avendo guizzi di vitalità politica di cui fino a qualche anno fa non c’erano avvisaglie.
      Ma probabilmente ci vorrà gente capace di guidarli.
      Ma è un discorso molto ottimistico, magari una pura illusione.

      Dal mondo islamico sunnita comunque non può venire nulla di buono, anzi, in questo momento è il motore della dissoluzione, di concerto con le élite occidentali.

      Ma tieni conto che io intendo il riscatto dell’Occidente (anzi, dell’Italia e del mondo: a me in fondo dell’Occidente non frega un cazzo, che sprofondi sottoterra!) in un senso in parte simile, ma in parte diverso da come lo intendi tu.
      Io vorrei un mondo vitale, allegro, con un rapporto spensierato col sesso e con tutto, sono alieno da qualsiasi atteggiamento repressivo verso la sessualità e ogni altra forma della vitalità umana (nelle società premoderne poi c’erano i tabù, ma oggi forme di controllo esterno dei comportamenti sessuali individuali avrebbero tutt’altro segno, da stato di polizia orwelliano).
      Nei froci infatti vedo una manifestazione del moralismo mortifero che vuole incasellare tutto, per cui non solo bisogna prenderla in quel posto (in senso letterale), ma anche in modo disciplinato, legittimato secondo i canoni borghesi; per me non esistono eterosessuali e ricchioni ma una sessualità libera e multiforme (poi a me personalmente gli uomini fanno schifo, ma non me ne frega niente se ad altri piacciono), mentre l’idea stessa del mondo GLBT è creare categorie chiuse, cioè si prende una perversione (e le perversioni di per sé possono essere il pepe del sesso) e la si elegge a sistema di vita; in pratica è come se io con mia moglie preferissi praticare il sesso orale anziché quello genitale e dovessi per questo registrarmi da qualche parte ed essere vincolato a fare sempre solo quello; e pretendere dei diritti per questo.
      Non parliamo poi della pretesa di adottare figli: io sono per la libertà di parola, ma la propaganda pubblica stessa di quest’idea aberrante, indipendentemente da qualsiasi comportamento o atto, la condannerei con la fucilazione istantanea.

      • Pietro scrive:

        Concordo, trovo rivoltante la pretesa al matrimonio dei gay per essere riconosciuti come uguali da una comunita’ che li riterra’ sempre diversi. Mi sembrano dei bambini viziati e capricciosi.

        • Z. scrive:

          Già, vuoi mettere quanto sarebbe stato più bello – e più centrosocialoso – se i gay avessero deciso tutti quanti di predicare la Rivoluzione Totale Permanente, anziché aspirare alla stessa vita tranquilla che quasi tutti desiderano?

          Pvopvio dei gvan bovghesi, questi ghèi, una veva vevgogna!

          😀

          • mirkhond scrive:

            La cosa che mi lascia più stupito, è come si possa trovare normale, il matrimonio dei finocchi.
            Siamo giunti ad un livello di aberrazione tale, che nemmeno negli orribili tempi del paganesimo pedoidolatra, per cui pure il matrimonio era tra uomo e donna (o uomo e donne)……

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Se tu fossi finocchio forse la penseresti in modo diverso.

            • mirkhond scrive:

              Siccome non lo sono, la penso in modo diverso dal nuovo soffocante conformismo ideologico.
              Non bastava il matrimonio, pure gli uteri in affitto e l’adozione di figli.
              Non c’è limite allo schifo……

            • Z. scrive:

              Duca, direi che sono cose diverse tra loro.

              Sull’affitto dell’utero la penso grosso modo come te, e questo al di là del sesso di chi paga l’affitto o del suo orientamento sessuale.

            • Peucezio scrive:

              “Se tu fossi finocchio forse la penseresti in modo diverso.”

              E se fosse pedofilo?
              Su quello l’ideologia corrente non è altrettanto tollerante. Come la mettiamo?

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              I pedofili sono i più sfigati di tutti, perché sono attratti da individui che non possono per definizione essere consenzienti.

            • Peucezio scrive:

              “I pedofili sono i più sfigati di tutti, perché sono attratti da individui che non possono per definizione essere consenzienti.”

              Cioè l’essere fighi risiede nel consenso e i fanciulli non sono in grado di esprimerlo.
              Mi piacerebbe capire su cosa si basano queste due affermazioni.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Dai, non polemizzare sempre: sfigato significa essere sfortunato.

            • Peucezio scrive:

              “Dai, non polemizzare sempre: sfigato significa essere sfortunato.”

              IO polemizzo sempre…

              Comunque non è quello il punto: cambia pure “figo” con “fortunato”, resta la domanda.

          • izzaldin scrive:

            Oscar Wilde però era un borghese omosessuale e la pensava esattamente così

            • izzaldin scrive:

              Oscar Wilde, da borghese sposato e con figli, visse la sua omosessualità come una scelta di libertà estrema, e come lui moltissimi altri omosessuali (ad esempio Pasolini, anch’egli borghese) pensavano che la libertà sessuale fosse inconciliabile col matrimonio borghese e le sue fissazioni sulla fedeltà.
              diciamo quello che ti contesto è che sia un discorso “centrosocialoso” vs “borghese”. La questione è molto più complessa, almeno per quello che ho potuto constatare io.
              Poi figuriamoci, se due persone dello stesso sesso vogliono sposarsi e vivere assieme e godere dei benefici fiscali di un’unione legale, non sarò certo io a oppormi

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Wilde non avrebbe potuto vivere la propria omosessualità in modo diverso. Tanto è vero che non finì bene…

            • Z. scrive:

              Izz,

              immagino ci siano infiniti modi di vivere la propria sessualità, omo o etero che sia. C’è l’etero che va a minorenni all’ estero e il gay che va a minorenni a Roma (o a Bologna, o altrove).

              Ma non tutti gli etero o i gay sono così, e non vedo perché gli uni come gli altri non dovrebbero avere diritto ad una vita tranquilla e ordinaria, che magari non passi per finire in galera per sodomia o morti ammazzati da uno dei minorenni su cui allungavi le mani.

              Perché dobbiamo sempre dire agli altri come debbono o non debbono vivere, quel che dovrebbero o non dovrebbero fare, persino quando si fanno i fattacci loro? 🙂

            • Peucezio scrive:

              Z.,
              Perché il riconoscimento pubblico non riguarda loro stessi, è qualcosa di accordato dalla collettività, che ha implicaizoni legali, pratiche e simbolico-culturali.

              E comunque a me interessa dare un giudizio di valore sui fenomeni, non stabilire il grado di autonomia nelle scelte di ognuno.
              Fra un mondo di vitalità, di arte e di bellezza e un mondo di grettezza morale e spirituale preferisco il primo.
              E non so neanche quanto sia fondato stabilire che vivere male sia un diritto.
              Una persona che non si gode la vita per sua scelta andrebbe punita severamente, anche perché chi vive male troverà sempre il modo di far vivere male gli altri.
              Infatti non è che questi tuoi amici che, a quanto dici, vogliono vivere una vita tranquilla (intendo omosessuali attivisti o comunque pubblici, coppie sposate moraliste o comunque progressiste, insomma, tutto l’insieme del borghesume conformista) mica chiedono di farsi i cavoli loro, rompevano il cazzo a Berlusconi perché faceva il godereccio: è gente permanentemente ed eternamente col dito puntato, che giudica, rimprovera, condanna dalla mattina alla sera.
              E andrebbero giustiziati, perché chi impedisce agli altri di godere è peggio della peste bubbonica e del cancro.

            • Peucezio scrive:

              Scusate gli anacoluti.

      • PinoMamet scrive:

        “per me non esistono eterosessuali e ricchioni ma una sessualità libera e multiforme (poi a me personalmente gli uomini fanno schifo, ma non me ne frega niente se ad altri piacciono), mentre l’idea stessa del mondo GLBT è creare categorie chiuse, cioè si prende una perversione (e le perversioni di per sé possono essere il pepe del sesso) e la si elegge a sistema di vita; in pratica è come se io con mia moglie preferissi praticare il sesso orale anziché quello genitale e dovessi per questo registrarmi da qualche parte ed essere vincolato a fare sempre solo quello; e pretendere dei diritti per questo.”

        Questo lo trovo interessante!!

      • habsburgicus scrive:

        d’accordissimo Peucezio ! non potevi dirlo meglio

      • Z. scrive:

        A parte la boutade finale, Peucè, capisco il tuo punto di vista.

        Solo che il fatto di poter registrare civilmente la propria unione non ha nulla a che vedere con la propria attività sessuale. In effetti, non vedo una sola ragione obiettivamente sensata per negarla a due uomini, o a due donne.

        E devo dire che non mi stupisco se quasi tutti, ormai, la vedono così. O temporali o lamponi, ci mancherebbe: tertium non datur!

        • habsburgicus scrive:

          non vedo una sola ragione obiettivamente sensata per negarla a due uomini, o a due donne

          e dimostra come sia ormai decaduta la situazione 😀
          trovami un solo esempio nella Storia, in qualunque civiltà, di matrimonio [già la parola implica sexus disparitas] fra persone dello stesso sesso..lo lo so, prima che me lo diciate voi, pare Nerone ne abbia sposato uno (Sporyllus nome simile ?) ma era chiaramente uno scherzo durante un’orgia come pure le pettegole fonti antiche lasciano capire,,non una cosa seria e ufficiale
          questo ha nulla a che fare con le abitudini sessuali..in questo Peucezio è stato ottimo e aperto (e io forse lo sono più di lui, in questo divergiamo dal moralismo mirkhondiano)…volendo, se a loro aggrada, gli uomini possono partecipare pure a orge fra maschi e le donne a orge con donne..fatti loro
          ma ciò non dovrebbe implicare il matrimonio, ipso facto legato direi connaturato, a persone di sesso diverso (o meglio può essere plurimo e c’è quindi poliginia o poliandria, ma vi è sesso diverso almeno in un caso)
          è vedere il punto in cui siete discesi (senza accorgervene !) che a me, mai particolarmente ottimista, fa sembrare la crisi irrimediabile
          è chiaro a questo punto, e logico anzi, che ormai non ci saranno più barriere a quelle mostruosità di cui Mirkhond talvolta parla..non subito, magari, ma avete rotto un tabù..e ve ne gloriate pure…bel risultato, Marx e Lenin per arrivare a ciò (che avrebbe fatto inorridire ancora Clemenceau)
          ma la natura non fa sconti..e l’inevitabile avverrà..e la colpa storica sarà vostra e soltanto vostra
          non si abbandona impunemente la ragione

          • Pietro scrive:

            secondo me state confondendo matrimonio ed unioni civili. il matrimonio lo ritengo inutile di per se’, tanto piu nel caso di coppie omosessuali. In questo concordo con la Chiesa che non vuole sposare i gay per non snaturare il sacramento. Detto questo penso che i gay dovrebbero essere strafelici di una bella unione civile senza il complesso del matrimonio per essere uguali agli altri.

          • Z. scrive:

            Habs,

            scusa, prima del primo computer quanti ne erano stati inventati? Prima della prima società democratica quante ne esistevano? prima di te quanti habsburgici avevamo qui?

            Il fatto che una cosa sia nuova mica significa che debba essere la catastrofe. A proposito, perché il matrimonio omosessuale in particolare dovrebbe essere una catastrofe? Cosa ti risulta che sia successo nei Paesi dove esiste, e cosa pensi che succederà?

            • mirkhond scrive:

              Poi seguiranno il matrimonio coi bambini, quello con i cani, i cavalli, le galline e le pecore.
              Giusto per non farci mancare niente…
              E nel bel mezzo uteri in affitto e clonazioni…..
              C’è sempre una prima volta, giusto?

            • habsburgicus scrive:

              ragionamento, sciocco, non da te
              il computer era ignoto, quindi fu appunto inventato..idem gli altri casi (la democrazia, diversa certo, ci fu già in V secolo a.C ad Atene)
              uomini e donne, se non lo sapessi, esistevano già nell’antichità..ed erano notissimi 😀
              e Cesare, per piacere suo (contento lui 😀 anche se forse si è esagerato) andava a letto anche con uomini..ma si sposava solo con donne (almeno 3, poi c’era Cleopatra) né mai gli venne il pensiero di fare altrimenti
              ma fate come volete..a me non appassiona il tema (forse proprio perché non ho pregiudizi)..ma quando le sparate troppo grosse almeno una tantum devo intervenire..vedrò di non farlo più, tanto è inutile
              del resto c’è già la questione di immigrazione e islamici con cui non si può ragionare, vero Moi ? [e quello è un argomento di ben alta importanza fattuale his diebus]..teniamoci quindi ad un solo argomento tetragono ad argomenti e buon senso 😀

            • Z. scrive:

              habs,

              non ci capiamo: anche per la democrazia deve esserci stata una prima volta (di solito la si identifica in quella ateniese). E chissò, magari anche allora qualcuno avrà detto: oddio, una cosa così non si è mai vista, chissà dove andremo a finire!

              Invece, nel giorno d’oggi ci sono Paesi dove i gay si sposano da oltre dieci anni.

              Cosa succede in quei Paesi? ci sono stati, in quei Paesi, rivolgimenti sociali inenarrabili che possano essere eziologicamente collegati all’introduzione delle nozze omosessuali.

              Se ci sono stati, parliamone. Altrimenti, ecco, mi viene il sospetto che queste teorie apocalittche siano ciò che tecnicamente in sociologia si definisce “terrorismo a raglio” 😀

            • Z. scrive:

              (era una domanda, non un’affermazione, scusassero!)

          • Z. scrive:

            Pietro,

            si sta appunto parlando di matrimonio civile, non religioso. Quello è affare delle varie confessioni e Chiese e non ci metto bocca, tanto più che nemmeno sono battezzato 🙂

        • Peucezio scrive:

          Z.,
          ma allora, se la metti sul pratico, laicamente e senza voler dare nessuna implicazione morale, simbolica, estetica, ecc., mi dici che senso ha questa legge giacobina, repressiva e statolatrica?
          Se davvero si volesse rendere la vita più semplice alla gente, bisognerebbe abolire il matrimonio civile e stabilire la più totale e flessibile libertà di stabilire vincoli legali ed economici (fatti salvi confini minimi: non puoi fare un contratto con una persona per cui ti faccia da schiava o che ti dia il diritto di farle del male o di ucciderla).
          Quest’idea del pacchetto unico e chiuso (se viviamo insieme e ci registriamo, posso assisterti all’ospedale, prendere decisioni se sei in coma, se ci lasciamo la parte più forte deve gli alimenti all’altra, ecc. ecc.), anziché potersi vincolare separatamente negli aspetti in cui si desidera e con chi si desidera, è una stupidaggine, che solo la mentalità burocratica e statalista totalitaria di importazione francese e napoleonica poteva produrre.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “Se davvero si volesse rendere la vita più semplice alla gente, bisognerebbe abolire il matrimonio civile e stabilire la più totale e flessibile libertà …”

            Nessuno ti obbliga, infatti. Ma se vuoi la legge ti offre un istituto da cui discendono diritti e doveri.

            • Peucezio scrive:

              Che è una stronzata, perché si potrebbero benissimo scorporare, in modo che ogni coppia si assume i vincoli che ritiene, conformemente alle proprie esigenze.

              Cioè per quale motivo, se io voglio che una certa persona possa visitarmi in ospedale quando vuole, ma non voglio per esempio che erediti i miei beni (né io i suoi) non deve essere possibile? Che senso ha? Questa sarebbe la libertà?

  92. mirkhond scrive:

    Se dal 1963, o secondo alcuni dal 1958, non vi è più un pontificato davvero cattolico, come mai i cardinali reazionari Ottaviani e Siri NON fecero uno scisma e restarono obbedienti a papi eretici?

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Si vendettero a Satana anke loro!1!1!!!

    • habsburgicus scrive:

      questa è un’obiezione serissima, Mirkhond..la più forte in assoluto, hai centrato il punto
      e spiega perché io NON sia sedevacantista, pur avendo simpatia per molte loro istanze
      non hanno ancora risposto in modo serio

    • Peucezio scrive:

      Esiste un fortissimo senso dell’autorità.
      Probabilmente c’è anche un senso molto forte della provvidenzialità, per cui non si concepisce che la Chiesa possa trovarsi senza papa.
      Ma la Chiesa ne ha passate anche di peggio…

      • mirkhond scrive:

        Ma non si alludeva ad una (eventuale) Chiesa senza papa, bensì ad uno scisma, provocato dai cardinali reazionari, che avrebbero potuto eleggere un papa conforme a quello che per loro era la Tradizione, minacciata dai papi innovatori.
        Perché non lo fecero?

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Perché erano reazionari, non eretici o atei come i loro attuali fan.

          • habsburgicus scrive:

            c’è anche da dire che le riforme sono state graduali..ora, non so se per astuzia settaria (tesi dei sedevacantisti) o per circostanze storiche
            Giovanni XXIII è ortodosso, diciamolo (seppur modernizzante..era della sx ecclesiastica che però esisteva ed aveva parte legittima nell’Ecclesia e mai ebbe problemi se non negli anni duri, folli li direbbe Mauricius 😀 1910-1914..e infatti allora lo beccarono :D)
            la sua esclusione (e c’è chi lo odia più di Paolo VI !) è basata su pura ideologia ex post..ha fatto il Concilio, dopo il Concilio c’stato questo e quest’altro, dunque lui ecc 😀 loro stessi devono ammettere che il Messale giovanneo del 1962 è ortodosso (è quello dell’indulto di Benedetto XVI !) e quanto c’è di semi-.sulfureo si deve a Pio XII (riforma della settimana Santa del 1956 in cui ci fu già il famigerato Bugnini, ritenuto massone) !..solo un cambiamento c’era ma si spiega per ragioni politiche, l’abolizione del “perfidi” (ma non del resto, eh ! cioè “leva il velo dai loro occhi ecc” tanto che il povero Benedetto XVI subì critiche violentissime dai soliti noti per averlo autorizzato :D)
            Io lo dico sempre, Roncalli poteva essere il Ganganelli del XX secolo, bastava scegliere un Braschi (non chiedo troppo, ne converrete) in 1963 ! 😀
            Il Concilio non manifestò cose dubbie di eresia se non in 1964..e soprattutto 1965..e anche lì su cose così complicate che forse anche i Cardinali reazionari ci capivano poco 😀 pur “sentendo” che non era bene..ciò era più chiaro per la Nostra Aetate, ma c’era altro di più grave teologicamente, dicono
            La riforma liturgica del 1969 (che introduce la nuova Messa, quella di oggi, al posto della Messa romana plurisecolare) era temeraria (al minimo) ma forse i Cardinaloni vollero dare il beneficio del dubbio a Paolo VI..e sbagliarono ! lì è la svolta, che ha perduto la Chiesa (le riformine del 1964, 1965 e 1967, pur sempre più a sx erano ancora tolleabili)
            Paolo VI nel 1970 purgò selvaggiamente la Curia, Ingravescentem aetatem e abolizione corpi nobiliari
            Tuttavia mantenne la dignità esteriore (e ciò conta..Paolo VI APPARENTEMENTE si comportava da Papa..come più nessuno dopo lui ! anche sul Vicino Oriente era ortodosso, oggi pare fantasia quello che diceva !), dunque forse ciò li trattenne
            Poi c’era il sinistrismo politico, la tensione internazionale, la contestazione ecc ecc ecc (gli olandesi divenuti pazzi ecc)
            G.P I durò poco
            G.P II sino al 1990 li trattenne con il suo anticomunismo (e poi già morivano, Siri credo morì in 1989, Ottaviani molto prima)
            Dal 1991 circa, svolta meaculpista..era ormai troppo tardi !..il buon Ratzinger forse salvò qualcosa e in 2005-2013 avrebbe potuto fare qualcosina, ma era troppo debole e dopo averlo umiliato e deriso giorno dopo giorno se ne sbarazzarono nel 2013..intanto gli ultimi vecchi se ne andarono
            E oggi c’è un episcopato e un clero che non ha conosciuto i tempi anteriore al Concilio, quando la Chiesa era sicuramente cattolica.come in Inghilterra alla morte di Elisabetta (1603) non vi erano più preti né tantomeno vescovi che ricordavano i bei tempi pre-royal whore (Anne Boleyn)..la Riforma ea compiuta in Anglia..e sta compiendosi nella Cattolicità..e voi manco ve ne accorgete 😀
            Dunque una spiegazione c’è per il loro atteggiamento remissivo, puramente storica..e non complottistica 😀

        • MOI scrive:

          … ” Precursori Concettuali ” degli Umarell che votano ancora il PD di Renzi pensando al PCI ?!

          • habsburgicus scrive:

            si ! bel paragone (valido ormai solo da voi e in Toscana..pure Torino ha cambiato :D)

            • Z. scrive:

              Vi ricordo che Bologna aveva già cambiato nel 1999, eh!

              Poi dopo due anni nessuno l’aveva votato, al Guazza, e mi è venuto il sospetto di averlo votato io, ma per provarci ci abbiamo provato da mo’…

        • Peucezio scrive:

          Mirkhond,
          “Ma non si alludeva ad una (eventuale) Chiesa senza papa, bensì ad uno scisma, provocato dai cardinali reazionari, che avrebbero potuto eleggere un papa conforme a quello che per loro era la Tradizione, minacciata dai papi innovatori.
          Perché non lo fecero?”

          Ma scusa, a che titolo?
          Non è che uno si elegge un papa quando gli gira. Ci sono delle procedure.

          • mirkhond scrive:

            Certamente.
            Ma se, almeno una parte del collegio cardinalizio ritiene il papa eletto un eretico, che senso ha restargli fedeli?
            Se è ritenuto eretico, tutti i suoi atti sono nulli agli occhi di chi resta ortodosso, e dunque anche l’obbedienza viene meno, giusto?

          • Peucezio scrive:

            Sì, ma questo non autorizza a eleggerne un altro, sono due cose distinte.
            Non è che l’eresia del papa rende lecito un altro abuso da parte di altri.

            • mirkhond scrive:

              Non riesco a capire allora, perché restare fedeli ad un eretico.

            • Peucezio scrive:

              Non ci capiamo.
              Io, Peucezio che vive a Milano, posso anche mettermi in testa che l’elezione di Mattarella sia illegale, ma questo non comporta che io abbia il potere di nominare il presidente della repubblica.
              E nemmeno se tutti gli italiani, comprese quelle autorità che avessero la facoltà di invalidare un’elezione del presidente della repubblica, lo ritenessero decaduto, comunque non starebbe a me scegliere quello nuovo, ma si deve procedere a una nuova elezione da parte del parlamento. Se si ritiene che i parlamentari fossero indegni per qualche motivo, li si può far decadere da tali, in base alle leggi vigenti, ed eleggerne di nuovi, che a loro volta eleggeranno un nuovo presidente della Repubblica.
              Altrimenti, se io ritenessi che un papa del passato fosse eretico e privo di autorità, dovrei persino avere la macchina del tempo e adnare ad eleggerne un altro in quella stessa epoca?

            • mirkhond scrive:

              Forse non sono chiaro io.
              Se i cardinali reazionari Ottaviani e Siri, rimasero obbedienti a papi, ritenuti eretici, che senso avrebbe avuto la loro obbedienza?
              Perché non seguirono Lefebvre?

            • habsburgicus scrive:

              perché non seguirono … ?

              una possibile risposta è, forse, nel mio lungo commento un po’ sopra…

            • Peucezio scrive:

              Mirkhond,
              “Forse non sono chiaro io.
              Se i cardinali reazionari Ottaviani e Siri, rimasero obbedienti a papi, ritenuti eretici, che senso avrebbe avuto la loro obbedienza?
              Perché non seguirono Lefebvre?”

              Ah, beh, su questo ti do ragione.
              Bisognerebbe chiederlo a loro (purtroppo non sono più fra noi).

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              E invece è giusto chiederlo ai loro attuali sedicenti ammiratori, che a differenza loro hanno commesso pubblica apostasia.

            • Peucezio scrive:

              Qualche volta se ne hai voglia mi spiegherai qual è anche solo una cosa in cui tu possa definirti, non dico cattolico, ma anche solo cristiano.
              Avere antipatia per i sedevacantisti perché non riconoscono il tuo amico Bergoglio? Temo non basti.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              In che senso?

            • Peucezio scrive:

              Tu ti senti completamente a tuo agio in questa società nichilista, secolarizzata, depravata e senza Dio, anzi, oltre a sentirtici a tuo agio, ne difendi i disvalori a spada tratta con veemenza e arroganza.
              Però ti professi cattolico.

              Come se io dicessi: sono politeista, mi abboffo di maiale, mi ubriaco tutti i giorni, venero ogni tipo di immagine, però sono mussulmano convinto!

              (Ovviamente si parla solo di coerenza interna delle idee espresse qui dentro: fuori dal blog per quanto mi concerne puoi essere un santo, un assassino, quello che vuoi, non mi permetto di entrare nel merito e non mi riguarda).

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Avresti potuto farmi la stessa domanda in qualsiasi epoca e in qualsiasi società, come dimostrano gli scritti incendiari dei polemisti di tutte le epoche. Perché quindi difendere alcuni aspetti del mondo in cui vivo sarebbe più grave di una difesa di alcuni aspetti del mondo di mille anni fa ecc.?
              Davvero secondo te San Guiniforte o i temporari sono cattolicamente accettabili? La Chiesa non ne era così convinta…

  93. mirkhond scrive:

    “ciò deriva dal senso di colpa indotto”

    E da cosa è stato indotto tale senso di colpa?

    • habsburgicus scrive:

      dal cupio dissolvi.. e da forze che controllano (magari qualcosa pure di “naturale”, date certe premesse sbagliate)
      ma non si può dire di più

  94. habsburgicus scrive:

    @Mirkhond e Peucezio e dall’altro lato ADV
    è scritto da don Ricossa (il “capo” dei sedevacantisti) e, caso pressoché unico, riconosce che il Piemonte fu la vittima, forse una delle principali vittime (e di sicuro la prima cronologicamente) della rivoluzione, detta “risorgimento”….contro la moda dell’antipiemontesismo, assurdo, giacché la parola corretta sarebbe al più antiliberalismo, contro quel liberalismo che contò più toscani, lombardi ed emiliani (e pure meridionali( che piemontesi !
    http://associazione-legittimista-italica.blogspot.it/2013/09/il-vecchio-piemonte-contro-la.html

    sulla vergognosa spoliazione della nostra Terra (noi fummo gli unici italiani a rimetterci territorialmente ! non i lombardi, gli emiliani, i toscani che sulle spoglie del vecchio Piemonte si arricchirono e ci tolsero pure la capitale)
    http://associazione-legittimista-italica.blogspot.it/2013/04/la-cessione-di-nizza-e-savoia-alla.html
    completata dalla Repubblica nel 1947 (Briga e Tenda+Moncenisio e qualche ghiacciaio)

  95. mirkhond scrive:

    Ho già accennato in passato, che da noi “piemontese” era sinonimo di italiano del nord, funzionario civile o militare dell’amministrazione e dell’esercito del nuovo regno sabaudo.
    Ai cui vertici vi erano anche dei Piemontesi (i monarchi, molti dei ministri, prefetti, pubblici funzionari e generali).
    Che poi il Piemonte fu il primo a SOFFRIRE della svolta liberale del 1848, soprattutto dopo l’avvento del Cavour alla presidenza del consiglio (1852), non ci sono dubbi.
    Penso alla rivolta dell’ottobre-dicembre 1853, che coinvolse Piemonte e Val d’Aosta, rivolta di contadini e montanari CONTRO il governo Cavour e le sue politiche di STROZZINAGGIO che affamavano il VOSTRO popolo.
    A Torino venne assaltato lo stesso Palazzo Cavour (18 ottobre 1853).
    Così come chissà quanti soldati piemontesi, morirono e/o tornarono a casa impazziti e si suicidarono, per le conseguenze della lunga guerra contro il “brigantaggio” napoletano e le insurrezioni siciliane nel 1860-1875 circa.
    Detto questo, ciò non toglie che furono i ceti dirigenti sabaudi a voler fare quello schifo di unificazione italiana, sia pure con l’appoggio e le pressioni di Londra, visto che ancora nell’estate 1859, Cavour pensava solo ad un’allargamento al centro-nord degli stati sabaudi.

  96. mirkhond scrive:

    “contro la moda dell’antipiemontesismo”

    Capisco che la cosa ti possa dar fastidio, dal tuo punto di vista.
    Ciò non elimina le responsabilità della monarchia e del governo PIEMONTESE nella conquista criminale delle Due Sicilie, e con conseguenze durate fino ad oggi……

  97. mirkhond scrive:

    Il fastidio dei Piemontesi nel sentirsi accostare ai nazisti, per le vicende della conquista delle Due Sicilie, è trasversale alle ideologie, accomunando reazionari come Habsburgicus, comunisti come Bossuto e liberari come Barbero.
    Fastidio e disagio che posso comprendere, ma non condividere, soprattutto quando, per negare la fregnaccia del “genocidio” dei Napoletani e dei Siciliani, si è risposto con l’altrettanta fregnaccia di Fenestrelle (ma anche di Exilles e di Bard) come una specie di albergo a 5 stelle, in cui i nostri coatti-renitenti alla leva sabauda, sarebbero stati trattati con i guanti.
    Mentre il Corpo dei Cacciatori Franchi, unità dell’esercito piemontese, era destinata ai soldati più “riottosi” e “indisciplinati” ai rigidi regolamenti militari sabaudi (tra cui pure un carabiniere che si sposava durante gli anni di ferma!).
    Dunque se dei sudditi sabaudi subivano un tale durissimo trattamento, a maggior ragione doveva essere INSOPPORTABILE per le nuove leve provenienti dalle Due Sicilie CONQUISTATE.
    In un atto di morte di un soldato napoletano, dei primi anni dell’unità d’italia, si afferma che era morto per NOSTALGIA!
    Nostalgia, capisci?

    • habsburgicus scrive:

      su Fenestrelle, come esagerano i neoborbonici (e altri), esagerano però (e di molto) anche gli altri..
      senza dubbio un approccio più sereno aiuterebbe

      • mirkhond scrive:

        Mi sembra infatti, di aver accennato a due opposte esagerazioni.
        Nel mezzo, la sofferenza di tanti giovani costretti a servire un ‘uniforme ripugnante e un re che non sentivano come loro.
        Genocidio no, ma nemmeno luogo di villeggiatura……

  98. mirkhond scrive:

    liberali come

  99. mirkhond scrive:

    Infine, se i Piemontesi ci hanno rimesso nelle perdite umane dovute alle varie guerre tra il 1848 e il 1870 (e oltre, se pensiamo alla persistenza della ribellione in Napolitania e Sicilia, ancora negli anni ’70 dell’800), hanno perso le ancestrali terre sabaude di Savoia e Nizza (col Principato di Monaco, vassallo), e infine si sono visti pure scippare la capitale per Firenze e poi Roma, si è dovuto alle politiche della monarchia e della classe dirigente sabuauda, pur arrichitasi di ascari provenienti da tutta Italia.
    Quando si decise di cedere la Savoia alla Francia, pare che Vittorio Emanuele II, mostrasse preoccupazione per le sue riserve di caccia…..

    • habsburgicus scrive:

      per il Piemonte inteso come Stato e come popolo, la decisione di Carlo Alberto è stata funesta e ciò appare di più ogni secondo che passa..già Solaro della Margarita, con altro linguaggio e mostrando affezione alla memoria del Re, lo disse o lo fece capire negli anni 1850′ (e negli ultimi scritti in c.a 1864)
      per l’Italia, se fu bene o no, tutto dipende dal poi [anche se forse non è buon metodo storico :D]
      se la grande Italia avesse potuto essere realizzata (come parve sicuro nei ’20 e ’30) allora tutti i crimini del risorgimento sarebbero stati sublimati..idem, tutto sommato, se avessimo potuto mantenere i primi 20 anni d’oro di Repubblica, un’età fantastica dell’oro che io difendo sempre di più (contro la sx che condanna a propri..e l’estrema dx che continua a non fare differenza tra il 25/4/1945 e oggi ! come mi disse uno su fb tre giorni fa “condanno tutto egualmente dal 1945 in poi” :D)
      se invece la sorte è quella attuale..beh, continuate voi..se ci riuscite 😀

      • mirkhond scrive:

        Certo, le vittorie, fanno dimenticare i crimini con cui sono state ottenute.
        Vedasi la storia di Roma, o l’unificazione della Cina nel 221 a.C., ad opera di Chin Shiuangdì (230-210 a.C.), con metodi non dissimili da quelli di uno Stalin antelitteram……

  100. mirkhond scrive:

    “E se fosse pedofilo?”

    Ti assicuro, e assicuro la digos, che a me piacciono sessualmente solo le donne maggiorenni.

  101. mirkhond scrive:

    “idem, tutto sommato, se avessimo potuto mantenere i primi 20 anni d’oro di Repubblica, un’età fantastica dell’oro che io difendo sempre”

    Non capisco il nesso tra le vicende dell’unificazione italiana del 1859-1870, con il ventennio 1945-1965…….

  102. mirkhond scrive:

    “se la grande Italia avesse potuto essere realizzata”

    Sempre con capitale Torino? 😉

  103. mirkhond scrive:

    Come vedi, un’Italia unita non avrebbe potuto avere comunque la sua capitale nella decentrata Torino…… 🙂

  104. Pietro scrive:

    @Mauricius Tarvisii: un contratto, un’assicurazione, buon senso, previdenza ma non certo un matrimonio. Capisco chi crede e sente l’esigenza di celebrare l’unione davanti al suo Dio ma un matrimonio civile e laico proprio non esiste… Poi se uno adora lo Stato come un Dio siamo nella depravazione e non ci metto bocca! 😀

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Il matrimonio non è un contratto, non è un istituto previdenziale e non è certo una compagnia di assicurazione. Certo visto la tendenza delle assicurazioni a sfilarsi nel momento del bisogno, posso capire questo ultimo fraintendimento 😀

    • Z. scrive:

      Il matrimonio civile e laico esiste, eccome se esiste: in quasi tutto il mondo occidentale, a differenza del bidet!

      Ha precise conseguenze sociali, giuridiche ed economiche, oltretutto.

      • Pietro scrive:

        Per me possono chiamarlo anche puccipucci ma il matrimonio civile e laico mi sembra una cagata pazzesca dal punto di vista emotivo… Ha senso giustamente per l’aspetto giuridico, ma credere abbia un qualche valore affettivo… bho! Il matrimonio della Chiesa e’ tutta un’altra cosa, per questo non amo per nulla i gay che vogliono una roba chiamata matrimonio ma che loro equiparano al matrimonio religioso. Sono la punta dell’iceberg della commistione tra sacro e profano che sta distruggendo il mondo…

        • habsburgicus scrive:

          sono molto vicino alle posizioni di Pietro, nonostante una Weltanschauung divergente (ma che importa ?)–
          ha ragione, e basta !

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “ma credere abbia un qualche valore affettivo… bho!”

          E’ bello quando qualcuno pretende di decidere cosa debba avere un valore affettivo per gli altri e cosa no 😀

          • Pietro scrive:

            Dai su non fare il polemico, ovvio che in quel senso affettivo e’ pure la prima puntata della nuova serie del telefilm preferito. Dai che hai capito cosa intendo… In Chiesa sei al cospetto di Dio, in comune del vice sindaco, sono valori affettivi diversi. Nulla vieta che qualcuno abbia il culto del vicesindaco!

            • MOI scrive:

              a Bologna han fatto che in Sala Rossa puoi “farti sposare” da chiunque … pure il fruttivendolo nella cui bottega vi siete conosciuti, per dire.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Il valore non sta nel celebrante (che comunque rappresenta il potere civile e la società ordinata), ma nel vincolo.

        • PinoMamet scrive:

          “Per me possono chiamarlo anche puccipucci ma il matrimonio civile e laico mi sembra una cagata pazzesca dal punto di vista emotivo”

          Questa non l’ho mica capita, Pietro.

          Voglio dire, sarà come dici tu sicuramente, per i credenti cattolici: per loro il valore emotivo starà nella cerimonia in chiesa.
          Per i credenti musulmani starà in moschea (si fa lì?) e così via.

          Per chi non ci crede, o crede poco, o se ne sbatte, non vedo cosa cambi se a celebrare è il sindaco o chi ne fa le veci (tipo un amico…) anzichè il prete.
          Anzi, la cosa avrà più valore emotivo e affettivo proprio perché meno ipocrita.

          Credo di conoscere, come tutti, diverse coppie sposate civilmente, e mi paiono affezionatissime.
          Una cerimonia poi, in cui celebrava un’amica della sposa delegata dal sindaco, in un piccolo paesino in montagna, all’aperto, sotto un arco di fiori all’ammeregana, con letture di brani edificanti e poetici anzichè i Vangeli, è stata anche molto carina.

          Niente contro i Vangeli, che sono anzi molto poetici, ma se uno non ci crede?

          • PinoMamet scrive:

            Poi se invece vuoi dirmi che la lettura di articoli di legge da parte del delegato del sindaco è tutt’altro che entusiasmante, e sembra un rogito più che una storia d’amore, d’accordissimo.

            Ma:
            -la fa anche in chiesa il prete, è suo dovere;
            -nulla vieta che la cerimonia civile comprenda anche altro (vedi il mio esempio di sopra).

            • Pietro scrive:

              Si ma tu parli di sovrastruttura, io di struttura. Il matrimonio civile puoi abbellirlo come vuoi ma resta un contratto, quello in Chiesa no.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Il matrimonio non è un contratto.

            • PinoMamet scrive:

              “Si ma tu parli di sovrastruttura, io di struttura.”

              Mmm allora mi sa che non ho capito cosa intendi.

              Il matrimonio in chiesa è un “contratto” (nel senso alla buona, non facciamo arrabbiare gli specialisti in diritto del blog 😉 ) tanto quello civile, non cambia niente:
              due persone promettono a vicenda di impegnarsi in determinate cose.

              Dici, eh ma si amano. Magari no (milioni di matrimoni di interesse o riparatori) e poi perché, quelli che si sposano civilmente si odiano?

              Quello ebraico poi è proprio un “contratto matrimoniale”.

      • habsburgicus scrive:

        non esiste nell’unico Stato serio rimasto (al di fuori dell’Estremo Oriente) 😀 uno Stato che come nell’età delle favole “c’rea una volta” fa tuttora i suoi interessi (magari ingiusti !) con durezza estrema “ruthlessy”, non guarda in faccia a nessuno, si arricchisce, non cede in nulla (e mai cederà), tutela la propria identità (anche maniacalmente), ha servizi segreti spietati, onnipresenti ed efficienti ed una classe politica, certo corrotta, ma non priva di senso dello Stato..insomma segue Machiavelli e von Clausewitz 😀

      • Peucezio scrive:

        E’ molto più utile il bidet.

  105. MOI scrive:

    @ MIRKHOND

    InterGenerational Love … InterSpecies Love, cos’è ‘sto becero linguaggio in idioma coloniale 😉 che usi ?!

  106. MOI scrive:

    Poliamore: realtà anche in Italia. Ma cos’è? Intervista a Luca Boschetto

    http://www.lgbtnewsitalia.com/2015-12-04-poliamore-realta-anche-in-italia-maggioranza-eterosessuale-intervista-a-luca-boschetto/

    E ora imparate subito il Glossario o siete dei ClericoFascisti …

    http://www.poliamore.org/glossario/

    e mi raccomando, se siete dei “PoliCuriosi” in cerca di “Polecola”, di NON confondere la “Triade a V” con la “Triade a T” con i vostri “metapartner” !

  107. MOI scrive:

    http://www.morethantwo.com/polyglossary.html

    qui il glossario è un po’più vasto … si noti il “serial monogamy”, che in fondo è quanto di più comune anche se nessuno della “gente comune” lo aveva mai concettualizzato sistemicamente.

  108. MOI scrive:

    Bellino l’ ossimoro :

    ETHICAL SLUT: Colloquial A person who openly chooses to have multiple simultaneous sexual relationships in an ethical and responsible way, and who openly revels in that decision.

  109. Pietro scrive:

    @MOI: e’ una legge nazionale, tutti possono avere la delega alla celebrazione del matrimonio civile. Condizioni sono: 1) assenza precedente e cose simili 2) la pronuncia della frase di rito la cui assenza rende nullo il matrimonio

  110. Pietro scrive:

    Dal punto di vista civile il matrimonio e’ un contratto, sono due persone che si mettono insieme per garantire dei diritti a se’ ed ai figli. Ci si puo’ tranquillamente amare senza sposarsi civilmente. E’ il matrimonio religioso che NON e’ un contratto, infatti la convivenza e’ vista male dai religiosi, non dai laici.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Non è un contratto. Ti giuro che il matrimonio non è un contratto 😀

      • Pietro scrive:

        Ti credo, sto usando il termine contratto un po’ liberamente. Diciamo un’assicurazione sulla vita a garanzia delle birre nel frigo!

        • habsburgicus scrive:

          io l’ho visto usato (il termine “contratto”) da autorevoli figure in XIX secolo e anche dopo (per quelli civili, chiaro ! Pietro però che ha detto ?)…e ciò mi basta
          le arguzie leguleie le lascio agli avvocati del forum 😀

          • Pietro scrive:

            Sulle questioni di fino faccio un passo indietro! 🙂

          • Z. scrive:

            habs,

            non è una questione raffinata, né di particolare complessità. Basta leggere l’articolo che segue.

            Il contratto (1321 c.c.) è l’accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale.

            Sicché il legame coniugale non è un “rapporto giuridico patrimoniale”, così come non lo è la filiazione, anche se entrambi hanno conseguenze di natura patrimoniale (ma anche prendere a pugni il prossimo ne ha!).

            • PinoMamet scrive:

              Allora permettimi, è la formulazione giuridica italiana del termine “contratto” che è carente o troppo ristretta!

              Il matrimonio come lo chiami?

            • habsburgicus scrive:

              d’accordo con te, Pino
              se non è un “contratto” è pura questione terminologica..e in più, come giustamente sottolinei, il nostro termine per contratto sarebbe pure difettivo !
              ma noi non siamo giuristi, ce ne freghiamo di ‘ste inezie e lo chiamiamo “contratto”, con virgolette dai

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Secondo me confondete due concetti diversi: quello di contratto e quello di negozio bilaterale. Non è una questione bizantina, perché in gioco è l’applicabilità o meno della disciplina dei contratti.

            • Z. scrive:

              Pino,

              è un fatto giuridico, un atto giuridico, un negozio giuridico, un patto e visto che sei tu è SINANCO un istituto, toh!

              Comunque se non mi credete non mi offendo, davvero. Vi voglio bene uguale 🙂

          • Roberto scrive:

            Però è curiosa questa cosa che se si parla di linguistica, fisica, filosofia, religione, Islam, zoologia e mille altre cose, tutti cerchiamo di utilizzare un linguaggio il più preciso possibile, mentre se si parla di diritto ed economia l’utilizzazione di un linguaggio preciso viene vista come qualcosa di misterioso e fondamentalmente fuffesco

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Ma tu sei un cavilloso leguleio. Vuoi mettere con la possibilità di risolvere il matrimonio per eccessiva onerosità sopravvenuta? 😀

            • MOI scrive:

              A proposito, proprio te … a quando la Normativa UE sulle “polecole” [sic] , vedi sopra ?

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Esiste già la normativa nazionale: l’infedeltà può essere motivo di addebito…

            • habsburgicus scrive:

              @Roberto
              avresti pure ragione…ma avete già tutto 😀 e dunque permettici di non essere precisi 😀

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Non è questione di precisione: è questione che è proprio sbagliato chiamare il matrimonio contratto. Tu diresti che questi sono stati imprecisi? 😀

              http://www.dailymotion.com/video/x18nbdm_adolf-hitler-e-mussolini-l-eredita-rai1-di-carlo-conti_news

            • habsburgicus scrive:

              nomina sunt flatus vocis
              io ho sentito definire matrimonio contratto (forse in francese), in testi dell’epoca delle lotte antireligiose
              fino a prova contratta resta un “contrat” 😀 mi spiace 😀 (che poi voi per qualche ragione abbiate deciso, in italiano, di distinguere, ne prendo atto)
              le date invece son chiare
              tu puoi dire che Stalin morì nel 2001..ed è giusto, secondo l’Era di Antiochia 😀 (2001-49=1952/1953 d.C, con inizio a 1 ottobre poi a 1 settembre, dal 458 d.C almeno)
              ma non puoi dire che Stalin morì DOPO il premierato di letta 😀
              stalin prima, Letta dopo..qui la cronologia relativa è irrefragabile
              anche se adottassimo una datazione per anni post-olimpici e dicessimo
              Stalin morì l’anno dopo le Olimpiadi di Helsinki
              Letta salì al potere l’anno dopo le Olimpiadi di Londra (n°3) e cade nell’anno II delle medesime Olimpiadi

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “fino a prova contratta resta un “contrat” 😀 ”

              La prova contraria te l’ha fornita Z e io ti ho spiegato perché non è solo questione di nomi. Oh, ma io so di studenti che all’esame di privato hanno detto persino che il testamento è un contratto, quindi non mi scandalizzo di nulla 😀

            • habsburgicus scrive:

              ma io son contento delle delucidazioni
              anzi, aveste detto “il matrimonio non è un contratto stricto sensu”, mai avrei avuto nulla da ridire..semplicemente avrei apprezzato la vostra competenza e acribia, che mette i puntini sugli i….in Storia mille volte capitano casi simili che si lasciano passare..o magari no, qui sul blog 😀
              però come la ponete voi, mi sembrava-e onestamente ancora mi sembra-eccessivo
              se mai un giorno, magari facendo tutt’altro, ritrovassi quei testi francesi di fine ottocento in cui si diceva expressis verbis che il matrimonio è (anche) un contratto, potremmo riparlarne
              altrimenti, nulla di increscioso 😀

            • Peucezio scrive:

              “Però è curiosa questa cosa che se si parla di linguistica, fisica, filosofia, religione, Islam, zoologia e mille altre cose, tutti cerchiamo di utilizzare un linguaggio il più preciso possibile”

              Sulle altre discipline non oso pronunciarmi, ma ti assicuro che quando si parla di linguistico, usiamo, me compreso che pure credo di poter dire senza essere immodesto di essere uno specialista in materia, un linguaggio tutt’altro che specialistico e preciso.
              Eppure sappiamo bene di cosa parliamo e facciamo discorsi approfonditi e seri.
              La precisione e il linguaggio specialistico poi li uso nella comunicazione con gli addetti ai lavori, ma qui, anche se a volte indulgo in termini un po’ difficili, cerco soprattutto di farmi capire.

            • Peucezio scrive:

              Circa il matrimonio,
              d’accordo, non è un contratto. Ma forse è un male che non lo sia.
              Sempre, beninteso, che debba esistere un matrimonio civile.

            • Z. scrive:

              Recedere ad nutum dal matrimonio in effetti avrebbe i suoi vantaggi. Non per tutti: i poveri potrebbero lamentarsi. Ma si sa, i poveVacci si lamentano sempVe. Sono così démodé, sono!

              😀

            • Roberto scrive:

              Habsb,
              Non mi sorprende che autori francesi ottocenteschi definivano il matrimonio un contratto, è la costituzione del 1791 che definisce il matrimonio un “contrat civil”

              Poi, a memoria,la definizione di contrat in diritto civile francese non ha l’elemento “patrimoniale” che ha il diritto italiano e quindi puo benissimo essere che per i francesi sia un contratto

            • Roberto scrive:

              Contratto ovviamente sui generis che appunto come dicono z e mauricius mi sa che nemmeno in Francia si applica la disciplina dei contratti al matrimonio 🙂

            • habsburgicus scrive:

              @Roberto
              ah, così ci capiamo ! finalmente hai risolto il mistero, grazie !
              il mio interesse sull’argomento, peraltro non grande, essendo solo di tipo storico è chiaro che l’ho letto allorché problemi del genere si posero nella Francia, patria primogenita di ogni giacobineria…
              per analogia (hanno copiato tutto :D) lo estendevo all’Italia
              sbagliavo..come apprendo, con gratitudine, da voi !
              però dai, se in Francia era “contratto” e forse lo è ancora, in Italia non può essere poi una cosa del tutto diversa..cioé, legalmente, non sarà contratto (ci mancherebbe !) ma resta una cosa molto simile, e dunque la definizione, fra virgolette, non era poi così errata (come parve a qualcuno) anche se non corretta formalmente
              e torniamo a quanto disse Peucezio e anche Pino !

            • Z. scrive:

              habs,

              matrimonio e contratto appartengono all’insieme dei negozi giuridici; il matrimonio, poi, ha effetti sinallagmatici come la gran parte dei contratti (non tutti).

              Cerchiamo di capirci. Come sai, non sono solito fare puntigliose questioni terminologiche, e ritengo che usare il web per sdottoreggiare anziché per comunicare sia una pessima idea.

              Il motivo per cui è bene insistere che non si tratta di un contratto non è formale, e trascende ampiamente la formulazione codicistica dell’ordinamento italiano (caso mai possiamo dire, questo sì, che il legislatore del 1942 è stato attento a non mischiare cose diverse tra loro. Del resto, se ancora quel codice vige un motivo ci sarà).

              Per capirsi, un contratto di compravendita ha una precisa finalità, e così un contratto di somministrazione. Il matrimonio, invece, può rispondere a numerose finalità diverse – cumulandone alcune ed escludendone altre – a seconda della società, della cultura, delle persone tra cui intercorre.

              Sicché, anche laddove un ordinamento lo definisse alla stregua di un contratto, sarebbe e sarà sempre e comunque un contratto unico nel proprio genere, soggetto a regole particolari per la sua costituzione, per la sua esecuzione e – laddove ammessa – per la sua estinzione.

  111. MOI scrive:

    @ in Effetti la Massima Efficienza Kalergica sarebbe far diventare Italiani tutti i Popoli del Pianeta … 😉

  112. izzaldin scrive:

    @ Z.
    Perché dobbiamo sempre dire agli altri come debbono o non debbono vivere, quel che dovrebbero o non dovrebbero fare, persino quando si fanno i fattacci loro?

    totalmente d’accordo, conosco splendide persone omosessuali sposatesi all’estero e con figli che vengono cresciuti amorevolmente. era ciò che volevano, hanno lottato per questo e ora sono felici, e io sono felicissimo per loro!
    giudico egualmente lecita la posizione di chi rifiuta con forza l’istituzione del matrimonio, sia gay che etero, e non credo sia una discorso di classe sociale o politica.
    forse, la butto lì, c’entra qualcosa il credo religioso: Wilde si convertì al Cattolicesimo e Pasolini ebbe un rapporto profondo con la dottrina cattolica, penso che per un omosessuale il cattolicesimo sia la scelta migliore fra le confessioni cristiane e forse fra le religioni in generale.
    non a caso Lucio Dalla era un cattolico dichiarato e un omosessuale non dichiarato, che mai ha pensato di congiungersi in matrimonio con la persona che amava.
    unicuique suum

    • Pietro scrive:

      Ma io mica ho detto che sono stupidi ad essere felici, sono anzi felice per loro ma il fatto che siano felici non deve distogliere da PER COSA sono felici. Non lasciamo che il soggettivo offuschi l’oggettivo, basta ricordare che il mondo e’ pieno di gente felice che esistano Amici o i Pokemon!!!
      Non volere il matrimonio non significa volere che i gay non siano felici, personalmente ritengo che volere il matrimonio sia un abbassamento di livello sulla via dei diritti… Un voler a tutti i costi essere accettati da una societa’ che rifiuta, come i bambini che obbligano la classe che li odia ad accettarli e godono del livore altrui. Ma penso anche che i gay dovrebbero formare comitati di autodifesa armati (ovviamente illegali visto che non sono per liberalizzare la vendita delle armi).
      Poi sia chiaro, io nella mia approssimazione distinguo nettamente unione civile (che sostengo con forza ed amplierei il piu’ possibile) da matrimonio che ritengo abbia senso solo in ambito religioso.
      Tutto il resto sono problemi identitari! 😀

      • Z. scrive:

        Peucezio vuole giustiziare i gay che si sposano, Pietro vuole che girino armati per difendersi da Peucezio… ma gli altri?

        Francesco è contento se i gay girano armati così magari uccidono un jihadista, Moi dice che tutto questo apre nuove finestre di Overton e va a finire che dei musulmani le usano per entrarci in casa, habs ribatte che ai bei tempi quando c’era Lui (Cecco Beppe) i gay e i massoni non sparavano ma venivano sparati, Pino sarebbe possibilista ma giusto per sicurezza controlla che dice Informazione Corretta al riguardo, MT approva a malincuore le squadre armate gay ma solo se sparano anche ai sedevacantisti, mentre per Z. non ci sono problemi purché i suddetti gay votino PD…

        that’s Kelebeklerblog, live from S. Frediano, Italy!

        PS: “e io?” chiede Roberto, vestito coi colori biancoblù della Fortitudo, mentre fugge da un gruppo di autodifesa gay che l’ha scambiato per un jihadista…

        • Peucezio scrive:

          Z.,
          io non voglio che vengano giustiziati gli omosessuali che si sposano (viene ftta la legge, è normale che ne approfittino), io voglio che vengano giustiziati quelli che vogliono che gli omosessuali si sposino!
          Però, siccome ormai mi sono affezionato a te, che sei il mio grosso leguleio bolognese preferito, quando andrò al potere, nasconderò le prove del fatto che hai sostenuto il matrimonio omosessuale, in cambio di una cena a base di turtlen e Sangiovese.

          • Z. scrive:

            Sì, Peucè, ma il secondo insieme include quasi interamente il primo!

            Quando andrai al potere faremo una buona cena tradizionale sui colli, in un posto senza tovaglia di carta, senza piatti quadrati, senza il nome di Hostaria, senza birre artigianali spacciate a peso d’oro e senza proposte alterna-vegane nel menu. Poi io farò abiura e tu mi darai l’incarico di Gran Gabelliere 😀

        • PinoMamet scrive:

          Informazione Corretta vuole che i gay si sposino!
          tranne che in Israele, lì va bene così com’è 😉

  113. mirkhond scrive:

    “Essenzialmente c’entra la mediazione di cui parlava Mirkhond (solo che per lui, lungi dall’essere l’essenza della religione, ne è una sorta di espediente, quasi una specie di zuccherino per digerire il trascendentismo del Dio abramitico; se ho capito male mi correggerà).”

    Chiamalo zuccherino, chiamalo! 🙂

    • Peucezio scrive:

      D’accordo. Era per dire che io preferisco un dio vicino, tu uno lontano, con dei mezzi per avvicinarlo.
      Per come la vedo io è un po’ come comprare una Ferrari e installarci un riduttore di velocità per sentirsi più sicuri.

  114. mirkhond scrive:

    Se Dio Si E’ INCARNATO in Gesù Cristo, non credo che si possa parlare di espediente, ma dell’ESSENZA FONDANTE del Cristianesimo.

  115. mirkhond scrive:

    “Era per dire che io preferisco un dio vicino, tu uno lontano”

    Per niente proprio.

    • Peucezio scrive:

      E allora perché ti dà tanto fastidio l’immanentismo delle religioni tradizionali e preferisci un dio trascendente?

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Forse perché le religioni tradizionali divinizzano creature, mentre lui cerca il Creatore?

        • MOI scrive:

          l’alternativa è un nichilismo-scientismo, in cui la “creazione” s’è fatta e va avanti da sé: alla cazzo sì, ma sempre con un culo pazzesco nell’ ordine di uno su sborantiliardi di sborantiliardi di ∞ ) … per dirla grezza ma efficace.

          • Z. scrive:

            Che è come dire che peschi un numero a caso nell’elenco del telefono di Shangai e dici: miseriaccia, ma che possibilità c’era di trovare proprio questo qui! e se avessi pescato un altro numero?

            In realtà in quel caso avresti appunto pescato un altro numero, e potresti comunque dire: ma che possibilità c’era di pescare proprio questo qui!

            😉

            • MOI scrive:

              SE ogni numero valesse l’altro … ma NON è così: Galilei (no vi prego: la Vulgata Brecht-Odifreddi , tra di noi, no …) confidò che vi fosse una sorta di Archè del Numero in salsa monoteista, ed ebbe in fin dei conti ragione; può essere opinabile la “salsa monoteista”, ma NON un “archè nel numero”.

            • MOI scrive:

              soprattutto è fondamentale che riconobbe alle pietre la dignità delle stelle …con-fidando in un Creatore che non molto più tardi “Alii” 😉 interpretarono come Grande Architetto (e NON “Grande Avvocato”, hèt capé, Zeto 😉 ?) dell’ Universo !

      • Z. scrive:

        Peucè,

        per parafrasare una nota propaganda, c’è gente che crede in Dio. Fattene una ragione!

        Lo so, tu sei ateo. E certo ne hai tutte le ragioni, dato che Dio non esiste. Però c’è gente che ci crede lo stesso. Che vuoi farci? E lascia che ci credano, che male ti fanno!

        🙂

    • PinoMamet scrive:

      Beh, non vedo nulla di strano nel fatto che un Papa visiti Auschwitz.

      Nemmeno che un rabbino venga chiamato col suo prefisso rav, cosa che fa scandalizzare inutilmente Blondet (i preti non vengono chiamati don?).

      Invece ha stupito anche me sentire Papa Francesco chiedere “dov’è Dio”, che in effetti è una cosa molto ebraica.

  116. MOI scrive:

    A proposito del termine ambiguo “Islamisti” in Italiano … l’euivoco nasce dai calchi dal Francese, in cui dicono “Islamologue” (parola ibrida di Misticismo e Logica, per dirla alla 300esca 😉 ) lo studioso di robe islamiche e “Islamiste” il “Musulmano recalcitrante alla Secolarizzazione” a dirla eufemisticamente al limite 😉

    “Islamologo” in Italiano è un termine usato solo da pochi RadicalChic UAARini Asimmetrici … che andrebbero espulsi dal Suffragio Universale.

    😉

    • MOI scrive:

      “Islamologo” in Italiano è un termine che, non so perché, per quanto in teoria mosso da buoni propositi … mi sa in qualche modo di presa per il culo.

  117. mirkhond scrive:

    🙂

  118. MOI scrive:

    equivoco … forse un lapsus dalla EU / UE ? 😉

  119. mirkhond scrive:

    “Nemmeno che un rabbino venga chiamato col suo prefisso rav, cosa che fa scandalizzare inutilmente Blondet (i preti non vengono chiamati don?).”

    Dalle nostre parti, rabbino ha anche un significato negativo, sinonimo di persona avara…..
    Forse anche a Milano?

  120. MOI scrive:

    Interessante il passaggio da /b/ a /v/ in “Rab(bi)” a “Rav” … ricorda i passaggi dal Latino all’Italiano. NON dico che ci siano legami, ma in fondo, per quanto ben numerose, le combinazioni evolutive sono un numero finito … no ?

    • Peucezio scrive:

      Beh, sì, è una banale lenizione, da occlusiva a fricativa (anche se non perfettamente omorganica: bilabiale > labiodentale).

      • Roberto scrive:

        Peucezio dixit

        “ti assicuro che quando si parla di linguistico, usiamo, me compreso che pure credo di poter dire senza essere immodesto di essere uno specialista in materia, un linguaggio tutt’altro che specialistico e preciso.”

        🙂

        • Peucezio scrive:

          Roberto,
          davvero trovi non si capisca?
          Dammi retta, non hai idea di cosa sia la linguistica criptica, quella vera.
          Comunque sono sempre disposto a spiegare punto per punto.

        • Roberto scrive:

          Non è che “non si capisce”, sono io che non capisco!
          Semplicemente non so cosa siano una lenizione, un’occlusiva e una fricativa (queste ultime due direi che sono classificazioni di suoni, giusto?)

          sono effettivamente curioso di capire cosa stai dicendo, ma in realtà volevo semplicemente attirare l’attenzione sul fatto che se la precisione del linguaggio è un bene (e io credo che lo sia), lo è pure in settori antipatici come il diritto e l’economia

          • PinoMamet scrive:

            Una lenizione è tipo un addolcimento o una diminuzione di intensità, detto in parole umane 😉 una occlusiva è una consonante che chiude l’aria, mentre una fricativa la lascia passare
            (T la chiude; ts la lascia passare, e infatti possiamo pronunciare, che ne so, et, ma non etttttttt… cioè, possiamo scriverne quante ce ne pare ma la pronuncia non cambia- o meglio, in realtà sì, vedi sotto, ma semplifichiamo;
            invece possiamo tenere una tsssssss lunga quanto ci pare o ci dura il fiato).

            PS
            a proposito di etttttttt:

            noi in italiano abbiamo le doppie, fenomeno abbastanza misterioso per molte altre lingue 😉

            in un blog di un inglese o di un americano si faceva notare che per pronunciare bene le doppie la cosa fondamentale è la pausa tra le due consonanti.
            Noi in Italia non ci facciamo caso, ma è proprio una questione di tempo, e non di intensità o forza o raddoppiamento:

            non diciamo det-to. “Det to”, cioè, ha un suono molto diverso da “detto”.
            Nel primo caso, abbiamo un vero raddoppiamento; nel secondo (“detto”) invece non raddoppiamo veramente la consonante, ma appoggiamo la lingua al palato o ai denti (con la prima t)- la lasciamo lì un pochino- e la stacchiamo (con la seconda t).
            Insomma, più che una t doppia, è una t lunga…

            • habsburgicus scrive:

              noi in italiano abbiamo le doppie, fenomeno abbastanza misterioso per molte altre lingue 😉

              molti romeni/e in effetti fanno confusione e trovano le doppie la parte più difficile dell’italiano scritto
              e talora e mettono un o’ alla carlona 😀
              proprio stasera un’amica, scrivendomi, mi diceva “domani matinna”
              (lungi dal criticarla, ci mancherebbe ! sa bene l’italiano, ben più di quanto moltissimi italiani sappiano il romeno)
              l’ho notato anche altre volte..tutto dipende da questa strana abitudine delle doppie..che, a credere a Grog, i veneti non hanno-saggezza della Serenissima !)

            • MOI scrive:

              NON tutte: adesempio in Finlandese sono altrettanto comuni , così cone le sillabe e le vocali finali … in una certa misura anche in Giapponese (malgrado la simil “u” quasi muta …), probabilmente la lingua asiatica più facile da pronunciare per degli Italiani (anche se appunto è la “u” a fare di solito nettamente la differenza)

            • Roberto scrive:

              Ok grazie!

              Sulle doppie italiane, pure mia moglie che parla un italiano straordinario mi dice che deve semplicemente imparare a memoria dove si mettono perché non le sente. Eppure le pronuncia in modo perfetto, ma le avrò corretto mille volte parole come “capelli” “batteri” “regina” che scrive con le ortografie più bizzarre (a sua scusante su regina, forse io pronuncio “reggina”…ma sicuramente non dico batterri né cappeli)

            • Z. scrive:

              Dipende dalle consonanti: in alcune si fa la pausa (b, c, d) e in altre no (f, v, l).

              Peucezio ci dirà i termini esatti: mi pare che le prime si chiamino esplosive e le seconde boh 😀

            • Z. scrive:

              Comunque direi che le doppie sono di fatto ignote ancheval dialetto romagnolo. Il vero bolognese tradizionale va ancora oltre: le esplosive (o come si chiamano) non le usa nemmeno in italiano!

              Tipo: mo cosa ciai mésso in questa cartèlla, tre matóni?

              (la ó va allungata a dismisura!)

            • Peucezio scrive:

              Roberto,
              il linguaggio è una convenzione e serve principalmente per farsi capire.
              Senza l’ottima spiegazione di Pino, avresti continuato a non capire il mio discorso, che quindi non sarebbe servito a nulla (visto che il fine dei discorsi è comunicare).
              Il linguaggio specialistico è utile fra specialisti, perché evita perifrasi e spiegazioni ridondanti, ma non va bene per la divulgazione.

              Moi,
              esplosive è un sinonimo un po’ desueto appunto per “occlusive”.
              Se pronunci una ‘f’, poiché il flusso dell’aria non si interrompe, anche quando la raddoppi effettivamente non c’è una vera e propria pausa, come quando raddppi una ‘t’.
              Quando si pronuncia una occlusiva sonora doppia invece (tipo ‘d’), le corde vocali continuano a vibrare anche se a un certo momento non fuoriesce aria dalla bocca, per cui non c’è interruzione nell’emissione di suono.

            • Peucezio scrive:

              Mi correggo: la spiegazione sulle “esplosive” era rivolta a Z., che ha usato il termine, più che a Moi (svista mia). Anche se in realtà si rivolge anche agli altri, nella misura in cui sonointeressati.

            • PinoMamet scrive:

              Ecco, quella delle doppie è forse una differenza notevole tra parlato italiano dei “nativi linguistici” bolognesi e quello dei parmigiani.

              I rispettivi dialetti sono praticamente identici rispetto alle doppie, quasi sempre sostituite da consonanti semplici.

              Però mentre i bolognesi, parlando italiano, fanno, o facevano, come dice Z., i parmigiani reagiscono all’opposto, forse per ipercorrettismo (ma secondo me c’è altro) e mettono un sacco di occlusive doppie anche dove non ci sono:
              tipica dei parmensi la pronuncia “òddio”, la particella di “soddio”, il “véttro” (parmense) o “vèttro” (parmigiano) ecc.

  121. MOI scrive:

    Donnie, Vlad e Benji … insieme (!) ce la possono fare !

    • MOI scrive:

      che per me “Bibi” era l’ attrice Svedese “Andersson” … e ràiga ! 😉

      • Z. scrive:

        Per me invece è parte di un’esortazione romagnola abbastanza in disuso, un tempo usata per riprendere chi si comportava male: “ohi bibi”, come a dire “senti un po’, bimbo!”…

        Ma pure tu sei vetusto forte 😀

        Z.

        PS: a proposito di forte, capisco il culto per le esibizioni muscolari e pure la stima per Putin. Fatico a capire quella per Trump.

        • habsburgicus scrive:

          non c’entra la stima, Z
          Trump è odiato da quelli che sono i peggiori
          dunque politicamente è un positivo..logica togliattiana questa, o staliniana
          e poi lui governerebbe gli USa, non il Bhutan (con tutto il rispetto)..dunque quel po’ di positivo avrebbe grandi effetti

        • Z. scrive:

          habs,

          scusa, ma Togliatti non avrebbe mai usato una “logica” del genere, che mi sembra imbarazzante per chiunque sappia leggere e scrivere. E certamente nemmeno Stalin…

          • habsburgicus scrive:

            a me pare che l’abbia usato eccome..cooperando strettamente con il fior fiore del capitalismo più puro ed esplicito (in teoria anatema !) contro quello che allora era il suo nemico principale (AH) 😀
            Trump rappresenta un’opportunità per chiunque non ami il mondo attuale, come è gestito ormai da almeno due decenni..e poco importa il giudizio sulla sua persona
            ma non siete voi poi quelli che non date giudizi ?

            • habsburgicus scrive:

              si parva licet componere magnis, il cosiddetto Migliore la applicò in Sicilia nel 1959, appoggiando Milazzo (con il MSI !) pur di dar contro alla DC

            • Z. scrive:

              habs,

              aspetta: non discuto sull’attitudine a stringere compromessi, attitudine che certo non mancava a nessuno dei due politici da te citati.

              Tu hai scritto altro, cioè:

              “Trump è odiato da quelli che sono i peggiori
              dunque politicamente è un positivo”

              e no, ribadisco, né Togliatti né Stalin avrebbero mai fatto un ragionamento del genere. Sarebbe stato decisamente al di sotto di loro, e credo che sia anche al di sotto di te.

              Sembra più un ragionamento da Travaglio, se proprio proprio.

        • Peucezio scrive:

          Z.,
          “Fatico a capire quella per Trump.”

          Cos’altro dovrebbe avere un politico?
          Non vuole più fare guerra con nessuno, tranne se non aggrediscono direttamente gli USA, il che significa l’inizio di un’epoca di pace mondiale; a livello interno vuole aumentare le tasse ai ricchi e toglierle ai poveri; è inviso all’establishment, quindi non fa gli interessi delle lobby, ma degli americani.
          Avessimo un Italia un quarto di uno così…

          • Z. scrive:

            Sto cercando di capire se credi veramente a tutta la propaganda che stai snocciolando o se ti piace far finta di crederci per puro gusto di polemica…

            Di certo non puoi seriamente pensare che io me la beva. Voglio dire, non hai un’opinione così cattiva di me, checché tu voglia farmi credere il contrario. Lo so che mi vuoi bene!

            🙂

          • Peucezio scrive:

            Propaganda di chi?
            Poi il complottista sono io…

          • Peucezio scrive:

            Comunque, no: ti voglio male 😛
            Voglio bene solo alle belle femmine 😀
            D’altronde sono un adoratore di Priapo, l’ha detto Mirkhond.

          • Z. scrive:

            La propaganda pro-Trump che hai appena postato, dall’era di pace mondiale al politico buono che fa gli interessi della ggente…

            Qui non c’entra il complottismo, c’entra che ti piace prendermi in giro, ecco cosa 😀

            • Peucezio scrive:

              L’era di pace mondiale è una mia espressione. E anche un mio concetto (poi può essere che l’abbia detto anche qualcun altro, ma non ho preso spunto da lui).
              Quindi mi fai scoprire di dirigere una macchina propagandistica di cui, da povero, ininfluente commentatore di Kelebekler, ignoravo l’esistenza. 🙂

            • Z. scrive:

              Ma no, fai solo finta di ingollare la propaganda di Trump. Ma sei troppo intelligente, e non mi convinci 🙂

            • Peucezio scrive:

              Semmai è Trump che ha ingollato la propaganda mia 😛

              Z.,
              scherzi a parte, in ogni programma di un candidato o di un partito c’è una percentuale di propaganda e una percentuale di intenti reali e in alcuni casi fattibili.
              Se Salvini andasse al potere, non impedirebbe l’immigrazione in qualsiasi forma ed entità, ma qualche restrizione la porrebbe.
              Quando Zapatero è andato al governo, ha attuato sia l’uscita dall’Iraq che i matrimoni omosessuali, com’era nel suo programma.
              E’ ovvio che Trump non renderà benestanti tutti gli americani, né eliminerà le disparità sociali (è difficile ovunque e in America è impensabile), ma lo trovo comunque preferibile a uno che vuole opprimere il ceto medio impoverito a favore delle grandi concentrazioni di capitale.

              In ogni caso sai bene che la mia preferenza per Trump è legata soprattutto alla politica estera.
              Inoltre ho simpatia per il suo linguaggio, che è irrilevante sul piano fattuale, ma, irrilevante per irrilevante, preferisco un linguaggio come il suo, da uomo della strada, rispetto all’ipocrisia del linguaggio “legittimo”.
              Non ho nessuna riserva o ostilità verso i diritti delle minoranze etniche americane o delle donne, ma il politicamente corretto ha solo imposto una forma di polizia linguistica, senza minimamente risolvere il problema sociale dei negri e la loro discriminazione fattuale.
              In questo Trump non farà né peggio né meglio degli altri. Però contribuisce a scardinare il bigottismo linguistico. Il che è un bene.

  122. mirkhond scrive:

    “E allora perché ti dà tanto fastidio l’immanentismo delle religioni tradizionali e preferisci un dio trascendente?”

    Ma hai letto ciò che si è scritto sul ruolo di MEDIATORE TRA SPIRITO E MATERIA, REALIZZATO IN GESU’ CRISTO?

    • Peucezio scrive:

      Certo, lo so bene.
      Ma non basta ad annullare del tutto il trascendentismo, altrimenti non si capirebbe l’avversione iniziale (e che ritorna periodicamente sotto varie forme) verso i culti precedenti. A nessun romano sarebbe venuto in mente di ritenere le divinità altrui incompatibili con le proprie.

  123. mirkhond scrive:

    Poi, il paganesimo non è che una CARICATURA del divino, con quegli dèi, falsi e bugiardi, rappresentanti tutti i vizi e difetti dell’uomo che se li è fatti a sua immagine e somiglianza.
    Come provare venerazione per un dio priapo?

    • Peucezio scrive:

      Vedi, il trascendentismo è proprio questo.
      Il disprezzo per l’uomo, per l’umanità, per il mondo, per la natura, per il sesso, in una parola, per la vita.

      • mirkhond scrive:

        Proprio perché l’uomo è debole, viziato, corrotto, incostante, depravato, che bisogno abbiamo di divini viziati, corrotti, incostanti.
        Che bisogno abbiamo di CARICATURE, quando C’E’ COLUI CHE E’ PERFETTO, e dunque capace di guardare OLTRE, le nostre miserie e di amarci.
        SIATE SANTI PERCHE’ IO SONO SANTO, Dice Il Signore nel Vecchio Testamento.
        Io ho fame e sete di AMORE, non di vizi e porcherie varie.

      • mirkhond scrive:

        Non disprezzo Peucezio, ma bisogno dell’ASSOLUTO, di CHI E’ SUPERIORE alle nostre miserie, e dunque può capirci e perdonarci.
        A differenza delle orrende caricature degli idoli fatti dagli uomini per divinizzare le loro miserie……

      • Peucezio scrive:

        Vabbè, su queste cose non ci capiremo mai.
        Io amo dell’uomo proprio le sue debolezze e miserie, che in fondo sono la sua nobiltà.
        E chi si erge a giudice e disprezza le debolezze umane (non tu, che hai alle spalle una storia difficile e ti difendi) sono i sepolcri imbiancati, quelli alla Travaglio, i buoni, che sono i peggiori di tutti.
        Dio ci scampi da chi predica la perfezione, chi cerca il riscatto in una dimensione di alterità assoluta rispetto al mondo: è lì la vera nequizia, la radice di tutti i mali, perché chi non è indulgente verso gli uomini sarebbe capace di uccidere sua madre, i suoi figli, suo fratello. E non per eccesso di probità, ma per narcisismo, perché in fondo venera sé stesso (che è poi la vera origine di ogni malvagità).

        • mirkhond scrive:

          Quindi i monaci, gli asceti, i profeti del Cristianesimo Latino e Orientale sarebbero dei mostri?

          • Peucezio scrive:

            Loro si riscattavano in altri modi (anche se qualcuno magari effettivamente lo era), ma è la radice di questo disprezzo per il mondo e per l’umanità che è infetta.

  124. mirkhond scrive:

    “Forse perché le religioni tradizionali divinizzano creature”

    Basti solo vedere il paganesimo greco-romano, giusto per fare l’esempio che mi viene in mente……

    • Peucezio scrive:

      Te lo dice quello del dio dei ricchioni.
      Meglio Priapo, se permetti.

      • mirkhond scrive:

        Ma sei impazzito?

        • Peucezio scrive:

          Mi citi la frase del sedicente cattolico che vuole i froci sposati fra loro con figli. Ti ripeto, meglio Priapo.

          • mirkhond scrive:

            Chi adora priapo non può poi lamentarsi del frocismo di certo cattolicesimo postconciliare……

            • Peucezio scrive:

              E perché no?
              Cosa c’entra Priapo, ma perfino la stessa omosessualità antica, col frocismo di oggi?
              Il frocismo di oggi è frutto dell’individualismo borghese (che non c’entra nulla con lo spirito aristocratico e un po’ libertino degli antichi), del perbenismo protestante (per cui non ci sono valori assoluti, ma bisogna fare una scelta coerente e seguirla, per quanto depravata) e della sovversione degli universali antropologici (gli antichi non hanno mai proposto un modello “alternativo” di famiglia, né lontanamente concepito l’idea di un figlio allevato non da madre).
              Non vedo davvero cosa c’entri Priapo in tutto questo.
              Semmai c’entra proprio il retaggio cristiano: quando apri la strada alla sovversione, le conseguenze sono imprevedibili e virtualmente illimitate.

            • mirkhond scrive:

              Che orrore!

            • Peucezio scrive:

              “Che orrore!”

              Che cosa?

  125. habsburgicus scrive:

    ecco cosa dicono i sedevacantisti dell’omicidio del prete preso Rouen
    http://www.sodalitium.biz/martirio-o-castigo/

    si noti la pregnanza di questa frase, in cui la parentesi dice tutto 😀
    di questo confratello nel sacerdozio (era stato ordinato nel 1958).

    • PinoMamet scrive:

      Habs scusami, senza davvero nessuna polemica;

      ma quando leggo articoli di sedevacantisti ci trovo sempre un tono così intransigente che mi chiedo se rispecchi davvero la Chiesa anteconcilio, o se non sia (absit iniuria) un po’ una caricatura, o perlomeno un ritratto a tinte un po’ troppo forti, che rimarca solo gli aspetti di severità e di pompa, e nasconde gli aspetti di misericordia e tolleranza che pure dovevano esserci (è sempre Cristianesimo…) e che per ricordi famigliari posso testimoniare che esistevano eccome, anche prima del Concilio.

      • PinoMamet scrive:

        Voglio dire: naturalmente la Chiesa preconciliare non avrebbe permesso a un musulmano di predicare in chiesa (ma hanno predicato? a me pare che siano solo stati invitati a messa).

        Ma non credo proprio si sarebbe messa a dire che l’omicidio di un cristiano è un possibile castigo divino per il fatto di celebrare una messa diversa da quella tridentina…
        ricordo anzi la Chiesa preconciliare impegnata in difesa dei cristiani orientali, e che si è pronunciata (non troppo, ma si è pronunciata) anche in difesa degli ebrei…

        • Peucezio scrive:

          L’impressione è quella del solito linguaggio preciso della pubblicistica preconciliare, per cui non ci sono tinte monocrome, la vittima e il carnefice rispetto a cui si devono suscitare vaghi sentimenti di empatia da una parte e di deprecazione dall’altra, sospendendo la capacità analitica.
          Ciò non toglie che dietro una certa ostentata intransigenza traspaia un po’ il senso di militanza di chi si trova a difendere una posizione marginale.
          Io avrei dato più spazio al senso di compatimento umano di fronte alla vittima del gesto efferato, senza nulla togliere al resto del discorso.
          Ma è anche vero che lì lo scopo era sfatare l’idea del martirio, più che fare un generico commento morale.

      • habsburgicus scrive:

        @Pino
        scusami habs

        e perché dovresti scusarti con me ?
        son mica sedevacantista, io 😀
        pur comprendendo le loro ragioni (il che non significa necessariamente adesione), anche da un punto di vista storico..puoi credermi o no, ma avendo letto veramente molti cattolici testi ottocenteschi (Civiltà Cattolica 1850-1909 in primis) e del primissimo Novecento, ragionavano proprio così—vabbè alcuni concetti allora no erano chiari (di Islam si parlava poco ad esempio) ma insomma, si sente aria di “famiglia” ! pure nel linguaggio !
        ciò, credo, dovrà ammetterlo financo Mauricius.stigmatizzandolo, è chiaro !

        • habsburgicus scrive:

          diciamo, per maggiore precisione storica, che essi rispecchiano una determinata fase pre-conciliare, quella dal 1870 al 1914, cioè della durissima polemica con la Terza Italia, ritenuta usurpatrice (e anche già del ventennio precedente)
          per la Francia rispecchiamo l’eco della dura lotta-perduta-contro la massoneria che farà la Francia come la conosciamo oggi (il 14 luglio c’è solo dal 1880, eh; la Marsigliese da quel periodo..PRIMA c’era un’altra Francia dimenticata oggi pure dalla Le Pen 😀 solo il tricolore c’era già, di nuovo, dal 1830 e i più duri non lo amavano)
          per la Germania si rifacevano alle lotte contro il kulturkampf e all’antiprotestantesimo ancora forte (sino al 1914)
          dunque secondo ottocento e primo quindicennio del XX secolo
          all’epoca effettivamente dal 70 all’80 % dei giornali cattolici erano così’, specialmente i più “ortodossi”..o reputati tali
          sulla gente avrei dubbi e ti darei ragione…anche in Italia nei fatti vi era molta minore intransigenza 😀
          invece per il tardo pre-Concilio, 1920-1960 (alla buona), quello più rimasto in memoria a tutti per ragioni evidenti, le cose cambiarono (in Italia forse un po’ meno, sino al 1945, ,a alcune cose mutarono anche qui)
          a quell’epoca linguaggi di questo tipo erano forse già minoritari (all’estero direi proprio di sì), pur essendoci talora, ma già “stonavano” (in molti casi)
          sui fedeli, probabilmente erano minoritarissimi, tranne in alcune zone
          ecco perché da un punto di visto storico tendo ora a ritenere il 1914, cioè la fine dell’anti-modernismo estremo, una data importante e decisiva..dubito adesso che tutto inizi col Concilio (di cui però non nego l’importanza decisiva..e ancor più il suo comodo uso come capro espiatorio :D)
          poi certo c’ è la Grande storia
          1914 vuol dire sappiamo cosa..e scusa se è poco 😀
          certi avvenimenti lasciano segni..anche su una Chiesa granitica quale era allora, per sua fortuna

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            La domanda che sorge è quindi un’altra: perché la Chiesa veramente vera sarebbe proprio quella tra il 1870 e il 1914?

            • Z. scrive:

              Deve avere a che fare col motivo per cui la Romagna deve coincidere con la Legazione del periodo 1850-1856 🙂

            • habsburgicus scrive:

              questa è una buona domanda e convengo che i sedevacantisti non vi rispondono, anzi neppure si pongono il problema (di solito)
              e tuttavia, almeno fra 1550 e 1870, la Chiesa assomigliò molto a quella del 1870-1914..e siamo già a 3 secoli e mezzo (citazioni pre-1870 sono comuni anche fra i sedevacantisti)
              se poi notiamo che da c.a 1070 a c.a 1550 le somiglianze, pur minori, ci sono-e sono in ogni caso maggiori che con quella post 1965, arriviamo a quasi 9 secoli
              da c.a 380 a c.a 1070 le differenze incominciano a divenire grandi, ma anche in quel caso sempre minori di quelle esistenti con la Chiesa in essere da c.a 1965
              e siamo a quasi 16 secoli..ti basta ? 😀 (come Messa, più o meno quella in vigore sino al 1969 risale a Gregorio Magno, dunque 1370 anni circa..non pochissimo…alcune parti sono più antiche ma quelle sussistono modificate tuttora, e quindi oggettivamente non vanno tenute in conto, no ?)
              resta il fatto che la Chiesa del Concilio, specialmente nella versione estremista (quella di oggi) NON ha alcuna somiglianza con qualunque Chiesa di qualsivoglia epoca..neppure con la Chiesa primitiva (distintissima da quella del 1870-1914 !), di cui vi riempite tanto la bocca..basti pensare, e lo dice splendidamente Blondet (quando ha ragione gli va data) che allora si facevano massacrare per formule tutto sommato “innocue” (un po’ di incenso alla statua di Augusto)…oggi invece sappiamo quello che i pastori dicono e fanno 😀
              ed è questa la vostra debolezza..che non vi tocca perché i più non sanno nulla di Storia !
              i sedevacantisti faranno riferimento ad una Chiesa di “breve durata” ma almeno storicamente esistita e documentabile (e poi, con qualche aggiustamento neppure tanto breve, diciamo il modello del II millennio cristiano o forse tutta la Chiesa “costantiniana”)
              voi ultra-conciliaristi NON AVETE ALCUN APPIGLIO STORICO..una Chiesa simile a questa non è mai esistita..o se esistette io la ignoro, e attendo lumi
              intendiamoci, puoi dirmi “abbiamo ragione noi, prima sbagliavano tutti”..viva la franchezza !
              ammetterai che però diceva così pure Lutero !
              puoi anche dirmi “anche i tempi in cui viviamo sono un unicum [di follia] dunque la Chiesa deve adeguarsi”..capirei, pur non essendo d’accordo
              seriamente, dimmi qualcosa in cui la Chiesa attuale assomiglia ad una Chiesa storicamente esistita
              che sia molto dissimile da quella 1870-1914 lo ammetti tu stesso, ok ?
              ma sarebbe simile alla Chiesa primitiva ? per certi versi sì, ma non in una questione fondamentale, quella citata..questa di oggi è ecumenica (tradotto “non ce ne frega niente” 😀 ) quella era gelosissima, intollerante in potentia e perdonami il termine “fanatica”.anche se grondò di martiri, anche e forse proprio per quello
              davvero non vedi differenze ?

  126. mirkhond scrive:

    “Dio ci scampi da chi predica la perfezione”

    La perfezione umana è impossibile data la nostra natura fallibile.
    Ma uno sforzo per essere un pò meno peggio di ciò che siamo, ci viene chiesto da Nostro Signore.
    Che nella SUA INFINITA BONTA’, tutto capisce e tutto, alla fine, perdona……

  127. mirkhond scrive:

    “è lì la vera nequizia, la radice di tutti i mali, perché chi non è indulgente verso gli uomini sarebbe capace di uccidere sua madre, i suoi figli, suo fratello. E non per eccesso di probità, ma per narcisismo, perché in fondo venera sé stesso (che è poi la vera origine di ogni malvagità).”

    E di infatti nella Bibbia è scritto: – non essere ECCESSIVAMENTE giusto!

    Ricordiamoci anche della spina che tormenta San Paolo, e, nonostante le sue continue preghiere a Cristo, per farsela togliere, alla fine si sente rispondere da un angelo che quella spina è parte del suo cammino umano, e dunque deve imparare a CONVIVERCI.
    Questo, proprio per non sentirsi superiore ai suoi fratelli in umanità, fallibili……

    • Peucezio scrive:

      Posta la cosa in questi termini, sono abbastanza d’accordo.
      Il punto è che l’applicazione è andata molto al di là.
      Cristo in fondo stava insegnando agli ebrei (era quello il suo contesto) a non ergersi a giudici e depositari del bene, ma il guaio è che l’estensione dell’intransigente monoteismo ebraico ai gentili ha veicolato anche l’altro pezzo e nella storia della cristianità c’è una continua alternanza di queste due componenti.
      Il risultato è che, oltre a cose sublimi, la storia della cristianità è anche caratterizzata, ove più, ove meno, ove quasi per nulla, da una cappa di cupezza e rinnegamento della vita e del bello.

    • Peucezio scrive:

      Cioè Cristo prendeva a calci metaforicamente (e quasi fisicamente) i farisei, ma nel momento in cui i gentili sono diventati cristiani, hanno preso un po’ tutto il pacchetto: critico e criticati.

  128. mirkhond scrive:

    “sono i sepolcri imbiancati, quelli alla Travaglio, i buoni, che sono i peggiori di tutti.”

    Che però, non mi sembrano trarre il loro fariseismo ipocrita, dalla Fede in Dio, quanto piuttosto da una forma mentis giacobina……
    Con ciò, ovviamente, non si vuol negare il fanatismo ipocrita, presente anche nel Cristianesimo……

    • Peucezio scrive:

      “Con ciò, ovviamente, non si vuol negare il fanatismo ipocrita, presente anche nel Cristianesimo……”

      Di questo si tratta essenzialmente.
      Che riemerge nelle varie sette protestanti e nel Vaticano II, che è l’ultima setta protestante.

      • mirkhond scrive:

        Il protestantesimo è una galassia di eresie, non il vero Cristianesimo.
        Il tuo antigiudaismo ti porta ad estremizzare gli aspetti più fanatici del Cristianesimo, scambiando il protestantesimo col primo……

        • Peucezio scrive:

          Non è così semplice.
          Nel cristianesimo delle origini, anche in quello più ortodosso, c’è ancora una forte furia iconoclasta.
          E riemergerà col cattolicesimo tridentino, nella forma della repressione dei culti locali e popolari, del pluralismo liturgico, di tutta una serie di pratiche cultuali considerate eccessi intollerabili, ma del tutto accettate per tutti i secoli precedenti.
          San Carlo Borromeo voleva persino abolire il rito ambrosiano, i milanesi si incazzarono e non ci riuscì, ma lui e tanti altri animati dallo spesso spirito disciplinatore fecero comunque un bel po’ di danni.

          • habsburgicus scrive:

            e torniamo al fatto che Lutero e Calvino sono stati causa di tutti i mali
            non solo fra loro, ma anche da noi (per reazione), come giustamente dici !
            pensiamo alla differenza fra il papato di Giulio Ii e Leone X, quando fiorivano Michelangelo e Raffaello (Michelangelo anche dopo) con la piena accettazione del nudo e del bello, e l’atmosfera ben più cupa di Papa Ghislieri (e già Paolo IV) quando fu velato, in parte, il Giudizio Universale..solo in parte, per fortuna
            o pensiamo a Pomponazzi che in c.a 1500 negava l’immortalità dell’anima e sosteneva che ci sono cose da credere per fede e altre da credere per ragione senza alcuna (seria) conseguenza e altri che invece 60-70 anni rischiarono di finire al rogo, talora per meno (e non condanno certo le autorità..nel nuovo clima la Chiesa doveva tutelarsi..é una constatazione)
            quei due (Lutero e Calvino) hanno purtroppo deviato la Storia
            hanno impedito l’indianizzazione del Cristianesimo
            così come in India per definizione l’ateismo è un non-senso e tutti credono alle divinità indù ma ovviamente in modo diverso il fisico nucleare bramino di Bangalore e il paria analfabeta dell’Orissa,
            così forse oggi avremmo-senza la Riforma-un Cristianesimo universale a cui crederebbero tutti (NO all’anticlericalismo) ma interpretato in modo diversissimo a seconda delle sensibilità di ciascuno
            una sorta, Mirkhond non ci scomunichi :D, di “paganizzazione” del Cristianesimo, proseguendo ciò che stava avvenendo con il Rinascimento
            quei due criminali hanno fatto fallire tutto !
            e, contro il volere almeno di Lutero (che ci credeva) hanno preparato la fine, a vista umana, del Cristianesimo tout court
            parlavo di cose simili su fb con un nietzscheano anti-cristiano fanatico..e pur con la sua ostilità assoluta ha finito per dover darmi in parte ragione.anche se lui ritiene (sbagliando) che l’attuale decadenza del Cfistianesimo sia insita e inevitabile, partendo dai principi che lui aborre

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Secondo te prima o poi non ci sarebbe stata una reazione alla paganizzazione del cattolicesimo? Anzi, non credi che proprio una certa paganizzazione del cattolicesimo portò alla Riforma?
              Non puoi dire “se al Ritz non mi avessero presentato il conto, quello sarebbe stato un soggiorno perfetto” 😀

            • habsburgicus scrive:

              @Mauricius
              la reazione la metto in conto
              però forse un trattamento à la Hus al wittenberghese a Worms 1521..ci siamo capiti 😀

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Il trattamento Hus non fermò i suoi seguaci che anzi prepararono le basi per la diffusione della Riforma in Boemia, cioè quella bomba che esplodendo portò all’archiviazione definitiva di ogni velleità di unità religiosa europea.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Quindi rifiuti anche Trento? Peucezio, esattamente quale sarebbe l’ultimo concilio di cui condividi la dottrina? Così, per sapere su che basi distribuisci patenti di cattolicità 😀

        • habsburgicus scrive:

          @Mirkhond
          Il protestantesimo è una galassia di eresie, non il vero Cristianesimo.

          quel nietzscheano (vedi altro post) sostiene proprio, errando in buona parte, che invece il vero Cristianesimo è quello..o meglio, lui non parla tanto di protestantesimo, bensì di cristianesimo delle origini che ritiene estraneo all’Europa e che riemerge oggi, come riemerse alla Riforma..e ritiene ciò inevitabile, trascurando come tutti i laici il cattolicesimo romano (che pure l’ho “forzato” a semi-ammirare :D) di molti secoli..per lui quello non sarebbe vero Cristianesimo (ed è contento, eh !)

      • habsburgicus scrive:

        Che riemerge nelle varie sette protestanti e nel Vaticano II, che è l’ultima setta protestante.

        perfetto, Peucezio !
        io non riesco a vedere come si possa non riconoscere ciò !
        attenzione dico “riconoscere”, non altro…se uno vuole, dia pure un giudizio positivo, ma suvvia, ammettiamo, ciò che è ovvio

  129. MOI scrive:

    Donald Trump “mette d’accordo tutti” da Lilli Gruber al Cosplayer Punkabbestia … dagli Hipsters ai DeeJay Politically Correct … da Lorenzo Declich e Umar Andrea Lazzaro a Odifreddi e la Hack se la fosse anch’ora a Immondo 😉 … : una specie di Silvio Planetario !

  130. MOI scrive:

    Marion Maréchal-Le Pen réagit à l’attentat de Saint Etienne du Rouvray – BFMTV (27.07.16)

    https://www.youtube.com/watch?v=cqi9gXpUl5w

    si noti il Senso di Realtà perduto dallo Spirito del Concilio, per cui a Rouen avrebbero perso la vita tre vittime anziché due vittime e un boia !

    Il famigerato “Buonismo”, parola che forse non a caso esiste solo in Italiano … mi sa che si tratti di Eresia Irenista Secolarizzata (alias Irenismo SocioPolitico) …

    • Z. scrive:

      Essendo un termine che definisce bene chi lo usa, se esiste solo in italiano bisognerebbe chiedersi perché non viene usato altrove.

  131. mirkhond scrive:

    “Cosa c’entra Priapo, ma perfino la stessa omosessualità antica, col frocismo di oggi?”

    Sempre schifo fa……

    • Peucezio scrive:

      Vabbè, le categorie della repulsione sono soggettive…
      A te fanno schifo pure le donne in minigonna 🙂

      • mirkhond scrive:

        L’idolatria mi fa schifo, e penso che dovrebbe farla anche a chi pur si dice cattolico reazionario.
        Se ti sentissero i tuoi amici sedevacantisti, se ti sentissero…… 🙂

        • Peucezio scrive:

          Loro fanno il loro mestiere, legittimamente 🙂

          • mirkhond scrive:

            E tu li prendi in giro! 🙂

            • Peucezio scrive:

              Applichi categorie contemporanee.
              Una volta la gente non era religiosa per convinzione, come una scelta fra tante, ma perché sostanzialmente non concepiva altro al di là di ciò che aveva appreso e che la circondava.

              L’individualismo contemporaneo pone l’uomo di fronte a una scelta, in una sorta di supermercato delle idee e dello spirito.
              Ciò non toglie che ancora oggi in fondo prevalga l’elemento di tradizione, nel senso che in Italia la percentguale di buddisti è risibile, mentre in Tibet è sempre molto alta.
              Tu, Mauricius, ecc. difficilmente sareste stati cattolici (Mauricius secondo me non lo è, ma è un altro conto) se foste cresciuti altrove. Cioè la scelta della quasi totalità delle persone in fondo è determinata dal contesto sociale.
              Poi c’è una piccola minoranza (sempre maggiore) che sceglie il modo del tutto estraneo all’influenza familiare e sociale.

              In fondo l’unica vera differenza fra me e voi, è che io questo dato lo tematizzo e lo esplicito. Cioè rivendico ciò che di solito è un dato fattuale non esplicitato.
              L’unico addebito che potete farmi è questo, cioè il fatto di trasformare qualcosa che dovrebbe essere interiorizzato e implicito, quasi inconscio, in un dato riflesso e consapevole, e rivendicato come tale.

              Ma d’altronde in un contesto come questo, dove tutto viene elaborato criticamente e discusso, vedo difficile un atteggiamento diverso.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “se foste cresciuti altrove”

              Se io avessi alle spalle una storia diversa sarei una persona diversa.

            • Z. scrive:

              E non avresti votato Padre Peppe… mannaia 😀

            • Peucezio scrive:

              Mauricius,
              “Se io avessi alle spalle una storia diversa sarei una persona diversa.”

              Questo è ovvio.
              Il punto è che io riconosco che i miei orientamenti sono frutto della mia identità, che a sua volta è condizionata storicamente, e, anzi, considero questo dato come la mia essenza.
              Quindi coerentemente faccio discendere la mia adesione al cattolicesimo al fatto di essere italiano e pugliese e subordino quella a questo, per cui non disconosco ciò che di non cattolico c’è nel retaggio italiano e pugliese.
              Per voi è lo stesso nei fatti (se foste nati altrove sareste altre persone), però ponete la vostra identità nella conseguenza, non nella causa.
              E’ vero che un’identità profonda non è consapevole né tematizzata (i contadini pugliesi non si ponevano il problema, si definivano “cristiani” e basta e difficilmente concepivano una modalità diversa), ma voi non siete contadini, avete consapevolezze raffinate e senso della prospettiva storica, per questo questa vostra operazione funziona fino a un certo punto.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Io non faccio un discorso identitario. Dico semplicemente che le mie idee sono inevitabilmente frutto della mia storia, degli insegnamenti che ho ricevuto, ecc.
              Chiedermi quindi cosa avrei pensato se fossi nato in India non ha senso, perché se una persona con il mio stesso corredo genetico nascesse in India difficilmente potrebbe essere scambiata per me.

            • mirkhond scrive:

              Concordo con Maurizio.
              Il buon Peucezio crede che la vita sia una teoria filosofica, mentre è il risultato delle esperienze e dell’ambiente in cui viviamo.

            • Peucezio scrive:

              Che vuol dire “Non faccio un discorso identirario”? Fai una professione.
              Se io dico “sono cattolico”, esprimo parte della mia identità. Se dico “sono italiano”, idem. Se dico “sono biondo”o “sono bruno” anche. Ognuno è quello che è.

  132. mirkhond scrive:

    “solo il tricolore c’era già, di nuovo, dal 1830 e i più duri non lo amavano”

    Concordo con chi non lo amava. 😉
    E oggi in Francia, c’è ancora chi sogna la vecchia bandiera capetingia coi gigli?

    • habsburgicus scrive:

      mah, 2-3 forse sì 😀 ..credo isolatissimi e derisi anche alla dx dell’estrema dx della dx 😀
      probabilmente, a differenza di altri, neppure repressi dal regime repubblicano tanto li ritiene irrilevanti !

  133. mirkhond scrive:

    “PRIMA c’era un’altra Francia dimenticata oggi pure dalla Le Pen :D”

    Mi fa piacere di non essere il solo ad essersene accorto….. 😉

  134. mirkhond scrive:

    “Nel cristianesimo delle origini, anche in quello più ortodosso, c’è ancora una forte furia iconoclasta.”

    Che però non era e non è protestantesimo.
    Solo superficialmente (e per quello che se ne sa, proveniendo da propaganda tutta ostile), si possono accostare l’iconoclastia bizantina dell’VIII-IX secolo dopo Cristo, e l’aniconismo della Chiesa Armena Apostolica del medioevo, alle fregnacce protestanti……

    • Peucezio scrive:

      No, io parlo delle origini, dell’epoca di Costantino, Teodosio…

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Basta farsi un giro per le catacombe di Roma per accorgersi che non è così.

        • Peucezio scrive:

          Non dico che avessero un’avversione per le immagini in genere (non è nel DNA del cristianesimo, il che dimostra che i protestanti sono tornati a prima della Nuova Alleanza), ma la distruzione di statue, templi, ecc., non l’ho inventata io.

          • habsburgicus scrive:

            e infatti i neo-pagani (partendo da dati reali, ma esageratissimi e talora farlocchi, va di moda un libro scritto da u greco pieno di assurdità..non c’è modo di farli ragionare !) battono su questo punto
            e specialmente all’Est casi simili ci furono (da noi più raro)..distruzione di un tempio ad Apamea in Siria ecc
            P.S altra carta dei neo-pagani è Ipazia 😀

            • Peucezio scrive:

              Probabilmente la verità sta in mezzo.

              Spostandosi di qualche secolo più avanti, le distruzioni degli alberi sacri dei Germani non c’entrano ancora davvero nulla col protestantesimo, ma sono espressione tipica del cattolicesimo latino altomedievale.
              Poi è vero che si distruggeva, ma si integrava e si assimilava anche molto, cosa che i protestanti non faranno di certo.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Non fu una pratica solo delle origini.

            • Peucezio scrive:

              Peggio mi sento.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              E allora butta pure nel cesso 2000 anni di storia della Chiesa: sei libero di farlo. Però non andare in giro a distribuire patenti di cattolicità 😀

            • Peucezio scrive:

              Se non fosse per il fatto che la stessa Chiesa ha prodotto secoli di arte sublime, anche figurativa, quale forse nessun’altra civiltà ha prodotto.
              Ma l’ultimo mezzo secolo, quello dei cubi di cemento, lo butto nel cesso volentierissimo.
              E tiro lo sciacquone.

  135. mirkhond scrive:

    Peucezio

    Trovo quantomeno…stravagante la tua difesa del paganesimo accompagnata nello stesso tempo alla tua adesione alle tesi sedevacantiste.
    Ma se ti senti così pagano nell’animo, perché continui a frequentare gente che, comunque crede che extra Ecclesiam NULLA SALUS?

    • Peucezio scrive:

      Ormai penso di avertelo spiegato mille volte in modo più che esaustivo (e, al di là delle mie spiegazioni, hai gli strumenti culturali per capirlo benissimo da te).

      • mirkhond scrive:

        In effetti ognuno di noi porta dentro di se delle contraddizioni.
        Io ad esempio sono per l’eutanasia, in contrasto con la dottrina cattolica.
        E non vado nemmeno a Messa, perché mi viene il sonno…..

  136. mirkhond scrive:

    Riguardo al Cristianesimo Cattolico.

    Sono cattolico perché in effetti sono stato battezzato come tale, in un contesto familiare, pur composto in parte da non praticanti e con simpatie per il comunismo.
    Però se OGGI resto cattolico è perché credo che GESU’ SIA DIO INCARNATO, e QUESTO e SOLO QUESTO mi ha impedito di convertirmi all’Islam, o, ancora meglio passare a qualche Chiesa Orientale tipo i Giacobiti (cosa molto difficile, dato lo scompaginamento dovuto all’aspro conflitto che travaglia il Medio Oriente, e dunque impossibile da raggiungere).
    A me interessa Dio, non questa o quella “tradizione” per quanto interessante possa essere.
    Non sento il bisogno di un folklore pacchiano a cui sono estraneo, dato che la catena culturale che mi avrebbe potuto legare ai miei avi, è stata spezzata dall’evoluzione della nostra società negli ultimi decenni del XX secolo.
    Dunque a quale tradizione dovrei sentirmi legato?
    Estraneo per estraneo, il mio spirito, la mia sensibilità mi spinge verso il deserto, il mondo semitico con l’UNICO VERO DIO che SI E’ INCARNATO IN CRISTO.
    L’occidente è solo il regno dell’ARIDITA’ SPIRITUALE, ed è questo uno dei motivi per cui non provo alcuna attrazione per l’Emilia-Romagna.
    A me piace eccome la vita, ma non nel senso della fogna e degli orrori del satyricon…..
    Il paganesimo da false soddisfazioni, in quanto è fondato sul terrore e sul bisogno di placarlo con riti e pensiero magici.
    Una schiavitù, sia pure abbellita esteriormente……

    • Z. scrive:

      Duca, ti faccio due domande forse collegate tra loro e forse no: cosa intendi tu per “spirituale”? E cosa ti piace della vita?

    • Peucezio scrive:

      Domanda molto interessante quella di Z.

      Per il resto, conosco la tua storia e comprendo perfettamente le tue ragioni e le tue sensibilità.

      Però quando parli di terrore placato con il rito e la magia, c’è proprio un passaggio che non capisco.
      Il rito e il pensiero magico mica creano il terrore, servono appunto per placarlo (come tu stesso dici). Sembra quasi che tu condanni la medicina, perché ti spaventa la malattia.

      Poi ci sarebbe da fare un discorso su questo terrore e sul suo controllo.
      E’ verissimo che c’era e c’è questo terrore. Oggi lo esorcizziamo con la tecnica, per cui non lo avvertiamo più, allora si esorcizzava con la magia.
      Ma la radice del terrore è insita nella materia come dato caotico indipendente dalla progettualità umana. Cioè, finché esiste qualcosa di solido, diverso dal pensiero, non può che suscitare paura, perché è ingestibile, in quanto è alterità assoluta, irriducibile, puro obiectum.
      La civiltà è proprio la riappropriazione del mondo della materia e della natura, la sua redenzione e riconduzione a un ordine.
      La rinuncia al controllo magico ha comportato l’ipertrofia della tecnica (che esisteva anche prima ovviamente), ma questo ha un prezzo: se materializzi il mezzo di controllo, hai ricondotto (o ti sei illuso di ricondurre) la natura alla tua volontà, ma con un mezzo fisico: in fondo sei diventato natura, obiectum anche tu, quindi il mondo materiale ti ha conquistato interiormente, cosa che sarebbe inconcepibile per un uomo della tradizione (“tu” nel senso dell’uomo tecnologico contemporaneo).
      La radice del materialismo e della secolarizzazione è proprio questa.

  137. mirkhond scrive:

    Lo Spirito è ciò che ti fa andare oltre, la spiegazione dei tanti perché, a cominciare dal fatto che esistiamo, il bisogno dell’Assoluto, di Dio, del non cercare il potere, le ricchezze mondane, la parsimonia e la moderazione dei propri bisogni.
    Quanto alla vita, io avrei voluto essere un contadino o un pastore di greggi, e vivere di quel che mi dava la natura e la fatica del lavoro.
    Mi sarebbe piaciuto trovare una brava ragazza senza grilli per la testa, seria e con cui formare una famiglia, in cui i figli sarebbero stati amati tutti allo stesso modo, senza l’odiosità del figlio preferito.
    Un mondo con pochissima tecnologia, dove non vola nemmeno un aereo, non esiste la televisione, dove le notizie, quando arrivino, arrivino lontane e “disinnescate”, rispetto allo stato ansiogeno che procura l’informazione in tempo reale.
    Niente casermoni, tangenziali, sopraelevate, poche macchine, pochissime fabbriche, niente orrende megalopoli e conurbazioni in cui crescono solitudine e depressione.

    • Peucezio scrive:

      Non è che però sottovaluti il sensodi rassicurazione che ti dà la città e la tecnologia?
      Siamo in un mondo che, con diverse sfumature, nel complesso ci fa abbastanza vomitare, ma nello stesso tempo ci risolve infiniti problemi pratici che magari chi ha fatto un corso di sopravvivenza risolve con molta facilità, ma che persone come me e te cresciute sui libri affronterebbero con molta più difficoltà, se non con panico vero e proprio.

      Quindi va bene coltivare il proprio sogno, ma io credo serva anche un certo spirito pratico, per capire come fare a ridurre gli effetti dell repulsione del mondo contemporaneo, senza di punto in bianco catapultarsi fuori da ogni protezione, dove non sopravviveremmo mezza giornata.

      • mirkhond scrive:

        Mi sento imprigionato in una gabbia che ha soffocato le mie capacità di reagire alle sfide della natura, ma effettivamente se ne uscissi, potrei soltanto morire.
        Il serpente che si morde la coda, ecco ciò che siamo diventati……

      • mirkhond scrive:

        La nostra civiltà, spiritualmente è morta, e non sono certo le giornate mondiali della gioventù, a farla rifiorire……..

      • Peucezio scrive:

        D’accordo, però tu parli come se non ci fossero vie di mezzo.
        Guarda Roberto, che sta nel cuore del sistema, però si fa le grigliate, si gode la sua famiglia, se la passa bene e mi sembra tutto fuorché un alienato dal mondo moderno.
        Dovremmo prendere esempio da lui.

        • mirkhond scrive:

          Roberto è una persona psicologicamente forte.
          Non ha i problemi che affliggono altri.
          E’ normale dunque che in questa società si trovi bene…..

          • Z. scrive:

            Non è che le persone psicologicamente deboli nei secoli passati stessero bene, eh. Cambiavano i termini, questo sì: si parlava di “stregoneria” o di “estasi” o di “indemoniati”…

            • mirkhond scrive:

              Certamente.
              Però si parlava della vita di OGGI.
              In cui alcuni si trovano sostanzialmente bene, e altri, purtroppo, no…..

        • habsburgicus scrive:

          Guarda Roberto, che sta nel cuore del sistema, però … se la passa bene

          lungi dal voler fare anche la minima osservazione vagamente irrispettosa verso l’ottimo Roberto,
          ma io credo che lui se la passi bene PROPRIO perché nel cuore del sistema !

          • Peucezio scrive:

            Ti dirò, su questo non sono molto d’accordo.
            O, per meglio dire, mi sono espresso in un modo che poteva essere frainteso.
            Parlando di “cuore del sistema” intendevo dire che Roberto è a contatto con quella parte del mondo più organica al modo di vivere contemporaneo con le sue storture, non che ha le mani in pasta.
            Non so esattamente che ruolo abbia, sicuramente molto qualificato, da alto funzionario. Ma il potere di condizionare davvero le decisioni e gli orientamenti immagino si trovi ad altri livelli, inaccessibili a noi comuni mortali, Roberto compreso.
            Quindi è anch’egli un ingranaggio del sistema, un po’ come tutti noi, che lo subisce e lo condiziona poco (se non è così, mi smentisca), solo che lui si sente a suo agio in questa condizione, perché, per quel pochissimo che lo conosco, mi pare di capire che la sua condizione esistenziale sia del tutto indipendente dalle scelte politiche dell’Ue e dalla possibilità di condizionarle, ma è una sua risorsa personale. E’ una persona ottimista, positiva, che sa vivere e sa godersi il bello delle cose.

        • Roberto scrive:

          Io me la passo bene perché mi piacciono le grigliate, godermi la famiglia e passare il tempo con gli amici, a prescindere dalla mia posizione nel sistema.

          me la passerei malissimo in un sistema che vieti birra, maiale & musica o, chessò, che abolisca ferie e fine settimana, quindi in questo senso si, sono contento del mondo moderno come lo conosciamo in questa parte del pianeta

          Sul psicologicamente forte, beh mirkhond, lo spero, ma non mi conosci se non per quel che racconto (che ti assicuro è molto poco)

          • Z. scrive:

            Su maiale e birra sono d’accordo, ma per la musica nzomm. Considerata la roba che ascolti, se te la proibissero dovresti ringraziare 😛

            • Roberto scrive:

              Io invece rivendico fortemente il diritto di ascoltare tutto e di raccontare barzellette sugli avvocati!

            • Peucezio scrive:

              Perché, che musica ascolta?
              Ora sono curioso…

            • Z. scrive:

              Ramazzotti, Branduardi, e secondo le malelingue anche Venditti!

              Le barzellette sugli avvocati non sono credibili. Troppo eufemistiche 😀

            • Peucezio scrive:

              Z.,
              meno male che non ti ho mai confessato che dopo la lettura di “Ragazzi di vita” ero tentato di metermi ad ascoltare Claudio Villa (canticchiato spesso dai protagonisti), se no chissà cosa avresti detto di me!:-D

            • roberto scrive:

              è una gag che facciamo con Z da un pezzo.

              in effetti ascolto veramente di tutto, e specialmente cerco di andare a più concerti possibili, come appunto, recentemente nel granducato, ramazzotti (vabbé trascinato da mia moglie, ma alla fine è stato abbastanza divertente) e branduardi (che adoro). ma anche sprengsteen (quest’anno al festival di werchter), jethro tull, louise attaque, lenny kravitz, lionel richie, U2, RHCP, smashing pumpkins, (tutti passati a lussemburgo, bruxelles o colonia)

            • roberto scrive:

              springsteen, sennò i fan del boss hackerano il blog di miguel 🙂

            • roberto scrive:

              una cosa che faccio fatica a sentire è il jazz che trovo veramente palloso, però marcus miller all’atelier (sala per concerti molto carina qui nel granducata) è uno dei concerti più belli che abbia sentito in vita mia, vabbé che è piuttosto jazz fusion, ma sempre jazz è

  138. mirkhond scrive:

    “Però quando parli di terrore placato con il rito e la magia, c’è proprio un passaggio che non capisco.
    Il rito e il pensiero magico mica creano il terrore, servono appunto per placarlo (come tu stesso dici).”

    Forse, non immagini quanto sia faticoso e stressante baciarsi ripetutamente tutti i santini che hai in casa, perché la “voce” interiore ti dice che può capitarti una sciagura da un momento all’altro……..

  139. mirkhond scrive:

    Me ne sono accorto….. 🙂

  140. mirkhond scrive:

    Se non sei dentro certi meccanismi interiori di depressione, pensiero magico e disturbi ossessivi-compulsivi, di ipocondria, non puoi capire, anche se lo volessi.
    Così come io non capivo mia sorella e parenti e conoscenti, affetti da questi disturbi della psiche……

    • Peucezio scrive:

      Vabbè, ma che c’entra questo col baciare i santini?
      E’ una tua proiezione personale. Ognuno di noi associa certi ricordi negativi a luoghi, situazioni, gesti.
      C’è gente che si sente oppressa dalla religione in genere, perché, da piccola, gli è stata proposta nel modo sbagliato.
      Ma bisogna sapersi astrarre da ciò (non dico a livello emotivo, che è difficile, ma a livello logico).

  141. mirkhond scrive:

    Un’interessante riflessione di Rossana, su tematiche di cui si sta discutendo:

    http://rossland.blogspot.it/2016/08/elan-vital.html

  142. mirkhond scrive:

    Peucezio

    Per capire certi problemi bisogna viverli.
    Diversamente si dicono cose che hanno senso per alcuni, ma non per altri.
    Per questo, come giustamente dici, non ci capiremo mai…..

  143. mirkhond scrive:

    “Vabbè, ma che c’entra questo col baciare i santini?”

    C’entra col senso di TERRORE che ti porti dentro per le incertezze della vita…..

    • Peucezio scrive:

      Vabbè, però, scusa, il terrore ce lo metti tu.
      D’accordo, io non potrò capire a fondo il tuo disagio psicologico legato al ricordo di quei gesti.
      Ma non puoi trasformarlo in una valutazione oggettiva sui gesti stessi.

      Estremizzando, sarebbe come se tu mi dicessi: “il cattolicesimo è sbagliato perché da bambino il prete mi ha molestato”. E’un’esperienza traumatica per chiunque, credo, e io che non l’ho vissuta, non posso immaginarla. Ma ho il diritto di dire che non si può identificare un’esperienza individuale con un sistema cultuale.

      • mirkhond scrive:

        Però sono le nostre esperienze personali a formarci e a darci il senso e il giudizio su ciò che ci circonda.
        Purtroppo, spesso il cattivo esempio, può contribuire ad allontanare.
        Come è successo a me, in altro tipo di situazioni……
        Credimi però, vivere di terrori ed essere bisognoso di esorcizzarli IN CONTINUAZIONE, non è un bel vivere.
        Ed è su questo terrore per le incertezze del vivere, che si fonda il paganesimo con i suoi dèi fatti a immagine e somiglianza dell’uomo che se li è creati per esorcizzare tale terrore…..

        • Peucezio scrive:

          “Però sono le nostre esperienze personali a formarci e a darci il senso e il giudizio su ciò che ci circonda.”

          Beh, ma uno dovrebbe cercare di astrarvisi a un certo punto, altrimenti non si riesce più a fare un discorso oggettivo.

          “Credimi però, vivere di terrori ed essere bisognoso di esorcizzarli IN CONTINUAZIONE, non è un bel vivere.
          Ed è su questo terrore per le incertezze del vivere, che si fonda il paganesimo con i suoi dèi fatti a immagine e somiglianza dell’uomo che se li è creati per esorcizzare tale terrore…..”

          Mah, io ho l’impressione che sta facendo una gran confusione fra un tuo vissuto di esperienza personale e un dato antropologico.
          Al di là che continuo a non capire perché temendo il male condanni la medicina, ma in ogni caso i rituali che possono essere arrivati a te non sono l’ombra pallidissima del sentimento magico dei popoli premoderni (malgrado un certo sentire fosse vivo ancora in tante aree del sud anche solo fino a una o due generazioni prima della nostra; ma i tuoi erano genitori borghesi di città, insomma, non erano i contadini di Aliano fermi a migliaia di anni fa descritti da Carlo Levi).

          • mirkhond scrive:

            Io invece ho l’impressione che tu proprio non riesca a capire, ma che ci posso fare?

            • Peucezio scrive:

              Questa è una frase che non vuol dire niente.
              Non puoi liquidare qualunque argomento così.
              Se non riesco a capire, vuol dire che ti sei spiegato male.
              Se sei in grado, rispondi punto per punto a ciò che ti sto dicendo.
              Non sono un psicologo, non ti devo capire.
              Ma devo capire quello che dici e se non sono d’accordo, esporti i miei motivi di dissenso.
              Qui si sta parlando di religione, non di problemi personali.
              Se poi vuoi parlare dei tuoi problemi personali, ti ascolto più che volentieri, ma non confondiamo i piani!

            • mirkhond scrive:

              Ecco, non parliamone più, visto che continui a non capire.
              Non è una colpa, ma una costatazione.
              A chi soffre, non servono i trattati di filosofia che tanto ti piacciono.

            • Peucezio scrive:

              Ma tu mica mi hai chiesto di aiutarti contro la tua sofferenza.
              Tu ti metti a fare un discorso antropologico.
              Noi siamo un’umanità di nevrotici disadattati e l’ultima cosa che dovremmo permetterci di fare è giudicare migliaia di anni di civiltà e di generazioni di uomini rispetto ai quali siamo amebe.

  144. Peucezio scrive:

    Mirkhond,
    ma c’è una cosa che voglio chiederti da tempo.
    Tu dici di riconoscerti nel Concilio Vaticano II.
    Però questo come si concilia con il tuo senso fortissimo del valore della stratificazione storica?
    Ricordo quando siamo andati ad Altamura, che la cosa che più ti ha esaltato nel visitare la splendida cattedrale, più della facciata col portale e il rosone che attira l’attenzione e l’ammirazione di tutti, è stato il fatto che l’interno aveva mantenuto le forme barocche e non era stato ripristinato (o reinventato) in senso medievale, eliminando marmi, stucchi, ecc.
    E lo stesso principio ispira la tua ossessione (che peraltro trovo simpatica e per certi versi molto condivisibile) sui toponimi e gli etnonimi, i tuoi discorsi sul Partenone, sulle identità ricostruite rinnegando tutto ciò che c’è dopo origini più o meno reali, ecc. ecc.

    Ora, alla fine l’essenza del Concilio è proprio questa. L’idea cioè che non conti tanto l’eredità storica intesa come accumulo e stratificazione di elementi, ma il ritorno all’origine.
    E’ così sul piano liturgico: praticamente tutte le innovazioni pretendono di essere il recupero di pratiche cultuali della Chiesa primitiva (in alcuni casi lo sono, in altri sono reinvenzioni, in altri l’applicazione non c’entra più nulla con l’intento);
    è coì sul piano teologico: si relativizza la scolastica, quando non la si rinnega apertamente, in nome delle origini evangeliche e magari del retaggio ebraico;
    praticamente tutto è ispirato all’appiattimento della complessità storica in nome di un recupero di una purezza astorica più o meno mitizzata.
    Dove forse non si applica questa logica è sul piano architettonico (con i mostri di cemento che conosciamo) e sul piano morale, con un forte lassismo, entrambe cose inedite. Ma sono due aspetti con cui tu non ti senti certo in consonanza.
    Alla fine quindi, spiegami, cosa riesci a trovare di positivo, o comunque che consuoni con la tua sensibilità e il tuo modo di intendere il religioso, nel concilio?

    • Peucezio scrive:

      Per inciso, apparentemente si potrebbe fare la stessa accusa alle posizioni tradizionaliste, che siano interne alla Chiesa ufficiale, lefebvirane o sedevacantiste.
      Ma lì c’è un problema. Se non si vuole seguire questa cesura, ci si rifà all’ultima chiesa che rispettava la stratificazione di cui parlavo. Poiché nulla autorizza a inventare un progresso arbitrario nel solco della tradizione, la chiesa della prima metà del Novecento si ipostatizza e si fossilizza.
      Ma i tradizionalisti, almeno tutti quelli che conosco io, sono lontanissimi da posizioni immobiliste, che semmai tendono ad attribuire agli ortodossi. Hanno un senso molto forte dell’importanza dello svilupppo organico del Magistero, della liturgia e di tutto il resto, purché non si rinneghino i dogmi già stabiliti, ma si approfondisca e si arricchisca la dottrina.
      E sul piano liturgico nessuno ha mai messo in discussione neanche le piccole innovazioni postridentine.
      Infatti nessuno si è mai opposto al Novus Ordo in nome dell’ostilità a qualsiasi innovazione. Si è discussa l’entità della trasformazione (una cosa è innovare, un’altra stravolgere), ma soprattutto il merito della riforma, le sue implicazioni teologiche, dottrinali e simboliche. Poi si può entrare nel merito di tali critiche, ma questo per chiarire una possibile obiezione.

  145. mirkhond scrive:

    Non sono un teologo e non mi intendo di filosofia e altre astruserie.
    Sul piano estetico, ti do perfettamente ragione, e non sono contrario alla bellezza liturgico-artistica dell’edificio di Culto.
    Quanto al cosiddetto dialogo, non mi convince molto, anche se penso che venga attuato per disinnescare la bomba del fondamentalismo religioso, oggi davvero pericolosissima in un mondo dotato di armi atomiche.
    Ed è, a mio parere, proprio l’atomica il vero punto di non ritorno che, dal 1945 ha modificato irreversibilmente la storia umana.
    Personalmente trovo discutibile la presenza dei musulmani a messe cattoliche, in seguito all’omicidio del prete normanno, però da un lato POLITICO, forse può aiutare a disinnescare la pericolosissima polveriera su cui siamo seduti tutti, e su cui rischiamo di saltare in aria TUTTI.
    Cosa che certi ambienti “puristi” sembrano non comprendere…….

    • Peucezio scrive:

      Neanch’io sono un teologo, ho giusto qualche nozione molto semplice.
      Sul piano dela liturgia però è evidentissimo ciò che ti dico e mi ha sempre stupito il fatto che tu, pur attento agli aspetti architettonici (che peraltro sono strettamente connessi a quelli liturgici), non fossi sensibile a questa questione.

      Circa la questione del dialogo, in tutta franchezza io non credo c’entri nulla lo scrupolo di prudenza di cui parli.
      Perché se fosse solo per quello basterebbe fare come le chiese ortodosse, che sono molto rigorose sul piano dottrinale nel respingere tutto ciò che ritengono eretico rispetto a loro, non cercano il dialogo con altri gruppi religiosi e al tempo stesso evitano ogni forma di proselitismo aggressivo o comunque di conflitto con essi.
      Ciò che fa la Chiesa postconciliare va infinitamente al di là di uno scrupolo pragmatico di quieto vivere, perché pone la questione del dialogo e della libertà religiosa come un dato essenziale, di dottrina, mettendo in discussione lo stesso statuto di verità del peculiare messaggio di cui è portatrice e facendolo diventare uno dei tanti mezzi di salvezza dell’umanità e non una necessità intrinseca (per chi ci crede).
      Peraltro la bomba atomica gli islamici ce l’hanno da pochissimo e non credo che il Pakistan ne butterebbe una su Roma se il papa rinnegasse l’ecumenismo, mentre ce l’avevano eccome i comunisti, cioè l’Unione Sovietica, all’epoca in cui Pio XII condannava senza mezzi termini e in toni durissimi il comunismo. Eppure Stalin sapeva che Pio XII faceva il suo mestiere e non si adombrava certo per questo e non mi risulta che tale condanna abbia comportato nessun incidente diplomatico serio.
      Le religioni hanno le loro dottrine, che sono vincolanti per i loro fedeli e solo per loro. Se gli imam predicassero ossessivamente che tutti i non islamici finiranno all’inferno a subire pene atroci per l’eternità, nessuno si incazzerebbe come giustamente ci si incazza quando ammazzano la gente, perché giustamente ognuno si incazza quando gli pesti i calli, non quando fai i tuoi discorsi a uso interno: si sa che le religioni monoteiste sono esclusiviste e, più in generale, si sa che i religiosi sono strani tipi che pensano o credono di aver capito il destino ultimo di tutti gli uomini del pianeta e lo vanno predicando nei loro luoghi di culto e nei loro libri. Nessuno se ne scandalizza sul serio finché ciò non si traduce in atti pratici che impattano sulla vita di chi non professa quel culto.

  146. mirkhond scrive:

    “E lo stesso principio ispira la tua ossessione (che peraltro trovo simpatica e per certi versi molto condivisibile) sui toponimi e gli etnonimi, i tuoi discorsi sul Partenone, sulle identità ricostruite rinnegando tutto ciò che c’è dopo origini più o meno reali, ecc. ecc.”

    Beh, meno male che su questo andiamo d’accordo! 🙂
    Almeno mi evito i faticosi ed estenuanti confronti con Pino ;), che proprio non ne vuol sapere di una storia e di un’identità culturale della sua terra, diverse da quelle che lui conosce e a cui è abituato.
    Forse perché associa la Lombardia (di cui è parte) al nord, mentre lui si sente un uomo “meridionale” e dunque ansioso di fare iniziare a sud del Po, il meridione d’Italia….. 😉 🙂

    • Peucezio scrive:

      Sì, ho sempre trovato stimolante e sostanzialmente corretto il tuo continuo riferimento a una toponomastica più storicamente fondata e non imposta artificialmente in tempi recenti, spesso in modo arbitrario.

      Pino credo si senta italiano simpliciter. E per uno che è nato e vissuto nel nord, è una cosa che trovo molto apprezzabile.
      Poi secondo me a volte ti stuzzica un po’ per partito preso (in altri casi invece trovo abbia ragione).

      • PinoMamet scrive:

        Avete ragione tutti e due, nel senso che io mi sento italiano simpliciter, e amo anche il sud e mi sentirei molto volentieri meridionale (e sono orgoglioso della mia particina meridionale).

        Non credo che l’Emilia (o Lombardia meridionale)- Romagna sia esattamente una regione del nord: la differenza, per chi ci vive, è non enorme ma abbastanza percepibile. Non è neppure del centro-sud, ovviamente, ma è… quello che è, una zona di passaggio (graduale), la cerniera delle Italie.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Che caratteristiche ha una regione del Nord?

          • MOI scrive:

            Piena di Terroni 😉 !

          • PinoMamet scrive:

            La risposta di Moi è GENIALE 😀

            aldilà di questo, una “vera” regione del nord, che caratteristiche ha?
            vediamo…
            e una del sud?

            Una regione del nord per esempio ha avuto la Lega Nord, o un movimento affine (Liga) come, se non maggioritario, perlomeno dotato di ampio seguito.

            In ER la Lega c’è stata, ha conquistato qualche piccolo comune in cui si è presentata come unico partito di destra, ma è sempre stata vista come una roba di importazione, un cosa folkloristica delle lontane prealpi lombarde, un fenomeno torrentizio saltuariamente gonfiato (ma mai troppo) dal voto di protesta.

            L’ER non crede e non ha mai creduto a ipotesi secessionistiche, e anche del federalismo non le è mai importato più di tanto.

            Una “vera” regione del Nord ha quasi sempre qualche minoranza particolare, alla quale guardare con invidia (suppongo) o con astio che la lega al mondo transalpino (francesi, tedeschi di un tipo o di un altro, cimbri alla peggio, sloveni ecc.).

            In ER niente del genere, esistevano semmai delle dimenticate comunità albanesi, completamente assorbite (quella in provincia di Piacenza mantiene qualche ricordo) ma comunque albanesi, come nel centro-sud, non tedesche.
            I tedeschi sono semmai i turisti della Romagna, assieme agli olandesi…

            Una regione del nord ha l’etica del lavoro (pretesa), l’ER ha l’etica della “modifica”.

            In una regione del nord si parlano dialetti del nord, nell’ER nell’Appenino si scivola verso il toscano in una danza di isoglosse ballerine (che credo nessun repertorio definirà mai con precisione, perché la gente mica sta ferma, dal paese A passa a quello B poi il figlio si sposa a C…)

            Poi il resto… come dire..
            mio padre attualmente è ricoverato. Il vicino di letto è un signore milanese, che è stato male in vacanza.
            Ecco, vieni a trovarli, e vedi immediatamente la differenza…

            (Ma anche mio fratello, quando torna da Rovigo dove ha la ragazza… e Rovigo è appena di là dal Po, è mezza emiliana quasi… eppure la differenza c’è, la mentalità è diversa, ma come si fa a descrivere la mentalità? nel nord “vero” prendono le cose più sul serio, forse).

            • habsburgicus scrive:

              l’unico vero Nord, secondo me è
              Piemonte+Liguria (tranne SP)+Val d’Aosta
              Lombardia (+Piacenza, forse)
              Veneto+Friuli+Trentino (Alto adige è Norrenia :D)

              che poi si può ridurre così
              1.Piemonte effettivo (Piemonte occidentale, Val d’Aosta)
              2.grande Lombardia (Piemonte orientale, Piacenza, Lombardia occidentale e centrale)
              3.grande Veneto (da Bergamo in poi)
              con la Liguria a parte (ma nel campo la massima autorità è Andrea)

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Bergamo sarebbe Veneto? E’ una definizione un po’… mirkhondiana 😉

            • MOI scrive:

              …e il Ticino ? La Svizzera è un’accozzaglia di popoli, peggio ancora delle Marche ! 😉

  147. mirkhond scrive:

    Riguardo alla liturgia, non la penso diversamente da te.
    E’ solo che l’unica volta a cui ho assistito ad una Messa col Vecchio Rito, ho provato solo un gelo interiore, e non solo perché mia madre era morta da otto giorni, e mio padre faceva la chemioterpia, preparandosi a seguirla due anni e mezzo dopo.
    In un contesto diverso e con un prete e un ambiente “parrocchiale” (non era la mia parrocchia) diversi, forse i miei ricordi sarebbero stati più positivi……

  148. mirkhond scrive:

    “Vabbè, però, scusa, il terrore ce lo metti tu.”

    Non ce l’ho metto io.
    Ce l’ho addosso da quando ero ragazzino.
    Diversamente non assumerei psicofarmaci e non sarei in cura psichiatrica…..

    • Peucezio scrive:

      No, vabbè, certo, non volevo dire che è colpa tua e ce lo metti di proposito, ci mancherebbe!
      Intendevo dire che è una cosa tua personale, non necessariamente un dato intrinseco di quei gesti rituali.

      • mirkhond scrive:

        E’ una fatica inutile tentare di ragionare con chi non riesce a capire…….

        • Peucezio scrive:

          No, scusami, tu mi dici che critichi quei rituali a causa delle esperienze e memorie personali che vi colleghi.
          Quindi mi confermi che non sei in grado di coglierli nella loro essenza, perché per te sono troppo connotati emotivamente dal tuo vissuto personale.
          Dunque cosa c’è di sbagliato nella mia osservazione?
          Mi sembra di cogliere nel segno quando dico che non riesci ad essere oggettivo su di essi e tu me lo confermi.
          Non vedo dov’è la differenza fra ciò che stiamo dicendo.

          • mirkhond scrive:

            La differenza c’è in quanto per te la vita è un libro di filosofia, per me è condizionata dall’esperienza.
            Non ti piace l’astrazione teologica, ma poi la segui in altri contesti…..

            • Peucezio scrive:

              Ah, ora quello che si rifugia nei libri sono io…

            • Peucezio scrive:

              Poi dove avrei detto che non mi piace la teologia?
              La teologia è una delle forme storiche attraverso cui l’uomo ha elaborato la sua visione del mondo e in quanto tale m’interessa come tutti i fenomeni storici radicati in contesti definiti nello spazio e nel tempo.

              Semmai io cerco in tutti i modi di usare tatto e sensibilità e non vorrei mai sendere sul personale, ma se proprio mi ci costringi, io ti faccio notare che sei tu che programmaticamente rifiuti qualsiasi esperienza e contatto col mondo e ti chiudi in casa, anche quando ti si suggeriscono cose veramente minime.
              E ti metti a giudicare i popoli e i contesti sociali in base alla storia bizantina, ecc.
              Cioè credi che nel tale posto non potresti trovare persone umanamente valide, perché nel 931 il basileus tale, ecc. ecc. nel talatro nemmeno, per il talatro motivo che hai letto nei libri di storia.

              Io avrò pure le mie convinzioni, ma nella vita pratica non ho pregiudizi, conosco ebrei, americani, protestanti, gente agli antipodi assoluti del mio ideale culturale ed estetico, ma che poi sono persone validissime, perché lo stesso oggetto visto da lontano e visto da vicino può essere due cose diversissime e la sinergia di un sistema può avere effetti e configurazioni diversissime rispetto ai singoli che la compongono.

              Prima ti ho citato Roberto, ora ti cito Miguel. Dovresti prendere esempio da lui, che ha curiosità per ogni genere di umanità e lui si che ha fatto esperienza e conosce il mondo in una misura che noi ci sogniamo. E ciò non gli impedisce di sviluppare teorie e di astrarre dai singoli casi delle spiegazioni sulle dinamiche del mondo.
              Tu mi farai il solito discorso che tu non hai la sua stessa tolleranza e serenità.
              Come se le persone nascessero “imparate”. Se, come stai ripetendo quasi ossessivamente, le persone sono il frutto delle loro esperienze, non c’è niente di genetico e predeterminato una volta per tutte. Fai esperienze positive e cambierà tutto. Non hai nessuna condanna eterna addosso né alcun impedimento congenito.

            • habsburgicus scrive:

              non per mettere becco in ciò che non mi riguarda, ma direi che le parole di Peucezio sono da sottoscrivere una per una..non poteva, credo, dire meglio !

            • mirkhond scrive:

              Peucezio è molto bravo a parlare di cose che non conosce.

  149. MOI scrive:

    Dubbi sul Bolognocentrismo ? 😉

    Cercate in Google “Erdgogan” nel senso di “Bilal” … No Spoiler ! 😀

    • MOI scrive:

      e NON sono omonimi

      • mirkhond scrive:

        Il figlio di Erdogan, non PUO’ recarsi a Bologna, per timore di essere arrestato.
        Come detto dal padre in un’intervista a rainews24.
        Erdogan padre ha sottolineato l’ODIO nei suoi confronti, che esiste a Bologna…..

        • MOI scrive:

          Sì, certo: Erdogan (265 morti in 48 ore, più o meno … ) ha detto che i Bolognesi sono razzisti con i Taroni e i Kebabbari Turchi ! 😉

        • Z. scrive:

          Duca,

          tirare fuori Erdogan per criticare Bologna, francamente, mi pare un discorso bislacco 😀

          • mirkhond scrive:

            Più che altro mi ha colpito il fatto che Erdogan, tra tante città italiane, proprio a Bologna ha fatto riferimento…… 🙂

            • MOI scrive:

              Sì, ma … lo sai quali sono i fatti ?

            • Roberto scrive:

              Ha fatto riferimento a Bologna perché tra tante città italiane, suo figlio è andato a studiare proprio a Bologna

            • Z. scrive:

              Beh, la rossa Bologna qualche decennio fa ospitava i greci in fuga dai colonnelli. Siamo ecumenici, noialtri. Posti all’università ne abbiamo per tutti.

              Il guaio è quando poi i laureati si aspettano di trovare lavoro. Specie se retribuito.

            • roberto scrive:

              di greci ce ne sono a mazzi anche oggi (vabbé intendo fnché ci sono stato, 2003), in fuga dal numerus clausus delle università greche.
              poi i greci, se non aprono ristoranti, se ne ritornano a casa (e vuoi dargli torto?)

            • PinoMamet scrive:

              “”In Italia c’é una magistratura autonoma e indipendente che agisce secondo le leggi e e che combatte tutte le forme di illegalità. I giudici rispondono alla Costituzione italiana e non al Presidente turco. Chiamiamo questo sistema “Stato di diritto” e ne siamo orgogliosi”.”

              Beh, per una volta…
              OMDAMR!

              (MR = Matteo Renzi)

            • Peucezio scrive:

              Autonoma e indipendente forse sì.
              Il guaio è che è la politica che non è indipendente dalla magistratura.
              La divisione dei poteri non serve solo a tutelare quello giudiziario, ma anche quello esecutivo e legislativo.

            • Peucezio scrive:

              Ad ogni modo la cura Erdogan applicata a tanta parte della magistratura, de giornalismo e dell’intellettualità italiana non sarebbe ppoi così male.
              E anche al’esercito e ai servizi segreti, visto a quale padroncino a stelle e strisce rispondono, anche a discapito degli interessi nazionali.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “ma anche quello esecutivo e legislativo”

              Cioè secondo te la Sacra Unzione ad una quasiasi carica di governo coincide col privilegio di poter delinquere a piacimento senza doverne rispondere?

            • Z. scrive:

              Beh, l’idea del costituente sui parlamentari non era troppo diversa. Se non sbaglio, pure in caso di condanna definitiva la camera di appartenenza poteva opporsi alla carcerazione di uno dei suoi membri.

  150. MOI scrive:

    Il termine Buonismo nasce a Sx ma trova fortuna a Dx …

    Inizialmente, in un tempo che agli Sbarbi come Mauricius, Dif, Izzaldin apparrà remotissio, a Fine Novecento … fu la Sx Antagonista a coniare il termine Buonismo in aperta polemica contro Walter Veltroni il quale _ pia illusione … _ auspicava per l’ allora imminente Terzo Millennio (che con quel 2 davanti e quei tre 0 di cifra tonda pareva chissà che …) che la dicotomia Fascismo VS AntiFascismo uscisse dalla Politica per entrare nella Storiografia … poi continua te, Zeta !

    • Roberto scrive:

      L’inventore del termine buonista è Ernesto galli della loggia, non esattamente un antagonista 😉

      http://www.rivistastudio.com/standard/veltroni-buonismo-ma-anche/

      • MOI scrive:

        Nel 1995 Internet NON ce l’avevo … ricordo benissimo che “a voce” su tubo catodico e su supporto cartaceo era la Sx Antagonista a dare addosso a Veltroni con l’ accusa di “Buonismo” per l’ auspicio di Conciliazione (nel senso di un “Superamento”, ma sappiamo bene che purtroppo l’ AntiFascismo è spesso un’ insostituibile Foglia di Fico per chi vive agiatamente di politica !) post 25 Aprile 1945.

        • MOI scrive:

          Cmq … con gli Anni Duemila “Buonismo” ha finito per indicare quel CattoComunismo massicciamente inoculato di Politically Correct e di Social Studies di chiaro stampo Liberal Statunitense :

          Indulgenza con i Criminali Abituali “ma anche” 🙂 Severità con i Comuni Cittadini, Generosità Benevolente con Migranti / Profughi “ma anche” Macelleria Sociale per il Popolo Bue Italico …

        • Z. scrive:

          Secondo me un paio di mesi di vita da profugo, come esperienza di vita, farebbero bene a tanta gente. E magari altrettanti di vita in cella. Credo che molti cambierebbero registro.

          • Pietro scrive:

            Le celle anche solo vederle da fuori sarebbe una bella lezione per molti!

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Ma si sa che le uniche carceri che vanno abolite sono quelle femminili

            http://www.ilpost.it/2014/11/09/chiusura-carceri-femminili/

          • PinoMamet scrive:

            Attenzione: cazzate in libertà; non prendetemi troppo sul serio, butto solo lì degli spunti.

            Allora, devo dire che io non ho mai capito bene questa cosa della carcerazione.

            Cioè, posso capirlo nel caso una persona sia davvero pericolosa, rischi di uccidere o ferire altre persone se non controllato costantemente: ma queste persone vanno in manicomio, non in carcere.
            Idem uno che abbia l’impulso compulsivo di rubare, o un piromane.

            Non capisco invece l’intento punitivo: lo trovo sadico.
            Al limite trovo più umana la pena di morte (almeno non si tortura mentalmente una persona con una reclusione di anni…).
            Ma è il concetto stesso della legge “punitiva” che mi lascia perplesso: trovo che sia vendetta sotto falso nome, e anche un volersi sostituire a Dio.

            Invece non trovo nulla di strano (o di punibile) nel derubato che spara al rapinatore: può essere eccessivo, ma fa parte (già lo scrissi) delle regole del gioco: se fai il marinaio puoi aspettarti che la nave affondi, se fai il pilota di Formula Uno puoi aspettarti di fare un incidente, se fai il ladro puoi aspettarti che qualcuno ti spari.
            Sono lavori rischiosi, e chi li fa ne è cosciente, non venga poi a lamentarsi.

            Così non trovo strano che chi abbia avuto un parente assassinato, si vendichi dell’omicida (uccidendolo: di più sarebbe sadismo), in proprio o delegando un professionista.

            Trovo abbastanza discutibile invece che debba essere lo Stato a “punire”.

            Fermi tutti: lo so bene che il discorso ha delle falle, e mi rendo anche conto (che è un’altra cosa) che un sistema come quello prospettato da me funzionerebbe peggio di quello esistente (forse) e diventerebbe un selvaggio West.

            Ma io parlo solo di cosa mi fa strano…

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Secondo me la falla è tutta qui:

              “una persona sia davvero pericolosa, rischi di uccidere o ferire altre persone se non controllato costantemente: ma queste persone vanno in manicomio, non in carcere”

              Il manicomio che disegni tu è un carcere con un nome diverso: non è un ospedale, ma un luogo dove rinchiudere chi, se non è sorvegliato, sarebbe una minaccia per i consociati. Insomma, il violento abituale lo chiamiamo pazzo invece che criminale e il gioco è fatto.
              E’ un po’ il grande fraintendimento della malattia mentale, la cui nozione è scambiata con la non capacità di intendere e di volere.

            • Peucezio scrive:

              Pino,
              non è un discorso tanto peregrino il tuo.
              Poi bisognerebbe vedere come attuarlo praticamente, ma su tante cose non hai torto.

          • habsburgicus scrive:

            sul secondo punto, non discuto, è il tuo campo..
            ma sul primo…da quel che si sa, i sopraddetti non stanno certo male ! anzi..e comunque mille volte meglio di un italiano povero e sfortunato che, mi rendo conto non interessino a nessun piddino, esistono, purtroppo
            poi, se vogliamo fare il paragone, con il manager pubblico pluri-miliardario (tessera PD o ex-NCD) che passa la vita fra escort a gogò e comparsate in TV (alla faccia di pantalone :D), beh, allora..i profughi staranno peggio 😀

            • habsburgicus scrive:

              mi riferivo a Z (Secondo me un paio di mesi di vita da…)

            • Z. scrive:

              habs,

              è proprio questo il punto: da quel che si sa. Ossia, da quel che ci raccontano.

              Perché tra quello che ci racconta questo o quel politico e la realtà passa una certa differenza. Non ti biasimo, ci sta che tu ci creda. Ma trovo giusto dirti che le cose stanno diversamente.

              Ci sono realtà molto umane, specie per le donne, ma ad es. in un CIE si sta sicuramente peggio che in carcere, ad esempio.

            • Roberto scrive:

              Cie?

              Pensavo che intendessi 2-3 giorni stipati in un garage, poi un giorno di navigazione su una zattera e per finire un paio di giorni accampati sugli scogli….(una settimana basta secondo me)

              Sui Cie, aut similia, io ne ho visto uno nel granducato ed uno in Germania, e effettivamente non se la passano affatto male, nei limiti in cui una famiglia che ieri aveva un appartamentino oggi vive stipata in una stanza con bagni e cucine da condividere con degli sconosciuti. Quel che mi sfugge è: perché dovrebbero vedersela male?

            • Z. scrive:

              Robbè,

              come ben sai, io e habs non viviamo né in Germania né in Lussemburgo.

              Viviamo in Italia, dove quanto meno le carceri hanno una biblioteca, celle con letti e servizi igienici, suddivisione tra detenuti a seconda delle situazioni (tossicodipendenti etc.), personale medico-sanitario in presenza costante, attività alternative al riempire di psicofarmaci i detenuti per tenerli buoni…

              In alcuni CIE italiani non solo tutto questo manca, ma ti prendi anche la scabbia.

              Non dico altro perché sono un vigliacco e tengo famiglia, ma diciamo pure che la vita dura di un clandestino non finisce sempre con lo sbarco in Italia.

            • Z. scrive:

              Se invece parliamo del viaggio allora non parliamo certo di una settimana. Spesso neppure di soli due mesi.

  151. mirkhond scrive:

    “Beh, ma uno dovrebbe cercare di astrarvisi a un certo punto, altrimenti non si riesce più a fare un discorso oggettivo.”

    Quanta “oggettività” credi che possa esistere, astraendo dalle questioni personali?
    E quanta astrazione è davvero possibile?
    La vita Peucezio, è ciò che ci capita, non un libro di filosofia……

    • Peucezio scrive:

      Scusami, ma se fosse così perché dovremmo dare un qualche peso ai tuoi argomenti e prenderli sul serio?
      Sarebbero al massimo testimonianze di un disagio personale, non opinioni, giudizi storici, analisi sui fenomeni.
      Ma questo non è un blog di psicologia, sui disagi personali.
      Poi quando condividi con noi i tuoi problemi, ti ascoltiamo con piacere e partecipazione.
      Ma ciò non ti esime dal fare, o quantomeno dal tentare di fare analisi oggettive.
      Altrimenti infici a priori il valore di qualunque tuo argomento. Perché uno potrebbe obiettarti che quando esprimi un’opinione stai solo dando voce alle tue nevrosi e che quanto dici è avulso dalla realtà.
      Invece rispettiamo le tue idee, anche quando non le condividiamo, proprio perché ti riteniamo capace di analizzare le cose con lucidità.
      Ma se mi vieni a dire l’esatto contrario, che ti devo rispondere… Al massimo ti posso compatire, ma non ti potrò mai dare ragione, anzi, potrò svalutare a priori qualsiasi tuo discorso liquidandolo come proiezione di un disagio psichico.

      • mirkhond scrive:

        Se ho parlato delle superstizioni legate ai miei disagi, è per fare un esempio di come nascano e scaturiscano tali superstizioni.
        Che ci possono far comprendere da cosa nasca l’idolatria che tanto ami……

        • Peucezio scrive:

          Vabbè, prendi un tuo sentimento del tutto personale, legato a un vissuto peculiare, che oltretutto non ha nulla a che fare con le società premoderne e organiche cui mi riferisco io, e a partire da questo fai un discorso antropologico universale.
          Ammetterai che è un po’ debole come argomento.

  152. mirkhond scrive:

    Niente da fare! De coccio!
    Il paganesimo nasce dal bisogno umano di placare le paure che scaturiscono dalle incertezze del vivere.
    Non è affatto quella cosa gioiosa che vedete tu e i nemici del Cristianesimo.
    Vivere di superstizione è una SCHIAVITU, dalla quale DIO ci libera, anche INCARNANDOSI in GESU’ CRISTO.
    Il tuo problema è che odi così tanto il Giudaismo da rivalutare gli orrori idolatri…..
    Pedofilia, pederastia, sacrifici, umani, prostituzione sacra, disuguaglianza tra gli uomini, questo è il paganesimo che tanto ami…….

  153. mirkhond scrive:

    sacrifici umani

  154. mirkhond scrive:

    “Peraltro la bomba atomica gli islamici ce l’hanno da pochissimo e non credo che il Pakistan ne butterebbe una su Roma se il papa rinnegasse l’ecumenismo”

    Forse il Pakistan no, ma Israele forse sì…….

  155. mirkhond scrive:

    “Io avrò pure le mie convinzioni, ma nella vita pratica non ho pregiudizi, conosco ebrei, americani, protestanti, gente agli antipodi assoluti del mio ideale culturale ed estetico, ma che poi sono persone validissime, perché lo stesso oggetto visto da lontano e visto da vicino può essere due cose diversissime e la sinergia di un sistema può avere effetti e configurazioni diversissime rispetto ai singoli che la compongono.”

    E allora che li critichi a fare in continuazione, se, alla fin fine, ti stanno simpatici?

    • Peucezio scrive:

      Vedi però? Qui c’è proprio una visione della vita.
      Io posso avere le mie opinioni politiche, sui popoli, sulla storia, ma non riduco mai il singolo al gruppo.
      E’ un discorso che può valere statisticamente, per ragioni pratiche, ma non può diventare il metro di valutazione dell’individuo.

      E’ noto che io non straveda per gli ebrei. Ma secondo la tua logica io dovrei avere in antipatia Pino, perché professa la religione ebraica e se non sbaglio ha un antenato ebreo. Ma me ne guardo bene, perché per quanti danni io possa attribuire agli ebrei nella storia umana, so che Pino non è responsabile di nessuno di essi, anzi, è una persona stimabilissima.

  156. mirkhond scrive:

    “Poi dove avrei detto che non mi piace la teologia?”

    Mi riferivo all’astrazione teologica, in cui cerchi di incasellare chi non rientra nei tuoi schemi……

  157. mirkhond scrive:

    “io ti faccio notare che sei tu che programmaticamente rifiuti qualsiasi esperienza e contatto col mondo e ti chiudi in casa, anche quando ti si suggeriscono cose veramente minime.”

    Ti ho mai chiesto qualcosa?

    • Peucezio scrive:

      Sì, mi dici che io mi rifaccio alla teologia e tu all’esperienza.
      E’ come se uno mi venisse a dire: “io sì che conosco il mondo”, quando so che non è mai uscito fuori dall’isolato di casa sua.
      Scusami, ma tu, senza nessuna intenzione consapevole, a volte sei offensivo.
      Con che diritto valuti il retroterra che c’è dietro le posizioni altrui stabilendo a priori se è il prodotto di letture, di esperienze di vita, o altro? E nell’un caso o nell’altro, chi ti dà il diritto di svalutarle? Che ne sai del vissuto che c’è dietro le mie sensibilità religiose? E quand’anche fosse solo un fatto libresco (ma gli orientamenti intellettuali sono sempre anche il prodotto di una sensibilità personale legata anche alla propria storia), che titolo hai per disprezzarlo? Su quanti quintali di libri tu hai costruito le tue consapevolezze? E che c’è di male in questo?
      E’ come quando babalizzi il mio sentimento di italianità riconducendolo al fascismo, quando ti ho detto un milione di volte che è il contrario, che sono fascista in quanto trovo che il fascismo abbia esaltato l’italianità.
      Allora anche Pino è fascista? Anche Roberto, che non ha mai smesso di sentirsi italiano?
      Ti pare il senso identitario di uno come me che si rifà a un retaggio addirittura preistorico possa essere banalizzato riconducendolo a un’ideologia novecentesca, per quanto nobile io la consideri?

      Io non sono uno che si risente, tantomeno con te. Però se ogni volta che uno ti fa un’obiezione (perché non è che sono obbligato ad aderire alle tue opinioni) ti risenti tu, uno cosa dovrebbe fare? Darti ragione comunque, anche se non è d’accordo?
      Se uno quando si parla di qualsiasi cosa tira fuori il suo disagio, qualsiasi persona ditata di sensibilità tenderà a darti un consiglio per superare quel disagio. Ma tu non solo rifiuti con sdegno il consiglio (il che è legittimo), ma agiti il disagio come clava intellettuale contro l’opinione espressa dall’altro.
      Tu puoi chiedere un aiuto (ma non lo fai e non lo vuoi), ma non puoi chiedere, nemmeno alla persona che ti è più sinceramente solidale, di darti ragione su religione, filosofia, ecc., perché hai un disagio. E sarebbe poco dignitoso per te se lo facessimo:immaginotu preferisca un confronto paritario e aperto, piuttosto che il compatimento di chi ti dà ragione, a quel punto non riconoscendoti più come un interlocutore alla pari. No?

      • mirkhond scrive:

        Mi rendo conto che, effettivamente, abbiamo sensibiltà molto diverse.
        In fondo hai ragione quando dici che con ci capiremo mai…..
        Mi dispiace se ti sei sentito offeso, e possiamo anche chiuderla qui.
        E’ inutile confrontarsi quando si parlano lingue diverse…….

      • Peucezio scrive:

        Ma no, è sufficiente che quando si discute rispondi a tono, senza farla diventare una questione personale.

        Poi, figurati, ci vuol altro per darmi veramente fastidio. E’ solo un po’ irritante a volte che uno, oltretutto colto, invece di ribattere con argomenti oggettivi, mette sempre in campo la sua sofferenza, peraltro respingendo qualsiasi tentativo dell’altro di aiutarlo, ma usandola come argomento per avere ragione.
        So che lo fai un buona fede, che non è certo un espediente dialettico da parte tua. Però a volte dà un po’ fastidio.

  158. mirkhond scrive:

    “E ti metti a giudicare i popoli e i contesti sociali in base alla storia bizantina, ecc.
    Cioè credi che nel tale posto non potresti trovare persone umanamente valide, perché nel 931 il basileus tale, ecc. ecc. nel talatro nemmeno, per il talatro motivo che hai letto nei libri di storia.”

    Senti caro tuttologo da quattro centesimi

    Se uno prende sòle a casa sua, figuriamoci in quelle degli altri!

  159. mirkhond scrive:

    “Tu mi farai il solito discorso che tu non hai la sua stessa tolleranza e serenità.
    Come se le persone nascessero “imparate”. Se, come stai ripetendo quasi ossessivamente, le persone sono il frutto delle loro esperienze, non c’è niente di genetico e predeterminato una volta per tutte. Fai esperienze positive e cambierà tutto. Non hai nessuna condanna eterna addosso né alcun impedimento congenito.”

    I tipici discorsi di chi non ha capito un cazzo di niente, ma si mette a fare il frocio coi culi degli altri.
    Ma che credi, che ho bisogno di ciò che dici, se certe cose fossero così facili e naturali?
    Anch’io facevo dei discorsi simili a persone con gli stessi problemi che oggi ho io, e adesso me ne pento, proprio perché ci sono io nella loro stessa situazione…….

    • Peucezio scrive:

      Non ho mai detto che sia facile.
      Ma non è che una cosa siccome non è facile non la si fa, soprattutto se è la medicina per la propria vita.
      Io comunque non voglio insegnarti niente: se pungolarti servisse a qualcosa, a quest’ora qualche passo lo avresti fatto, quindi probabilmente non è quella la strada, perché reagisci peggio.
      Però nel momento in cui polemizzi prendendo spunto da discorsi religiosi, politici, ecc., per parlare dei tuoi problemi personali, è normale che uno di faccia notare in cosa sbagli.
      Se vai a raccontare che hai il raffreddore, le persone ti diranno di prendere l’aspirina.
      Metti costantemente in mezzo le tue difficoltà personali, poi, quando uno ti dà un consiglio, ti incazzi. Ma allora che ne parli a fare? Per farci sentire frustrati dal non poterti aiutare?

  160. mirkhond scrive:

    “che oltretutto non ha nulla a che fare con le società premoderne e organiche cui mi riferisco io, e a partire da questo fai un discorso antropologico universale.”

    Le paure sono una caratteristica costante dell’uomo, e così i modi per esorcizzarle.
    Da qui, nascono le superstizioni e il paganesimo.
    Il mito di un paganesimo gioioso e solare, perché naturale, è solo un mito anticristiano.

    • Peucezio scrive:

      Infattila naturalità non c’entra.
      Ci sono varie questioni, che per ora ti accenno, poi nel caso si possono approfondire.
      – Il dato di radicamento etnico e comunitario: i monoteismi (tranne quello ebraico) sono universalisti e ciò significa proporre un unico modello di sacro a popoli con una storia diversissima.
      – Il pluralismo e la complessità per me sono valori in sé, perché la semplificazione (e la riduzione a un unico dio dela molteplicità del sacro è una semplificazione) va sempre a discapito dell’uomo e delle sue multiformi istanze e sfaccettature.
      – L’oralita e la scrittura. I monoteismi si fondano sul libro, quindi ingessano il sacro e la dottrina in un testo fisso e immodificabile, che anch’esso non rende conto della complessità cangiante del reale. Inoltre la scrittura ha implicazioni cognitive enormi, che vanno nel senso dell’alienazione, rispetto a un rapporto col sapere tramandato, che è poi l’essenza della trasmissione culturale: l’oralità garantisce la trasmissione intergenerazionale, mentre la scrittura salta i secoli e le generazioni, i luoghi e i tempi e si propone sempre uguale a sé stessa e decontestualizzata, imponendo all’uomo un modello fuori dalle sue determinazioni culturali e spazio-temporali e quindi dalla sua rete di rapporti e di solidarietà, che sono in fondo la base della sua realizzazione e del suo rpporto col mondo.
      Una religione scritturale è in sé stessa un abominio.

      Il cattolicesimo tempera molto questi aspetti, ma proprio nella misura in cui inficia le caratteristiche tipiche dei monoteismi.
      Il cristianesimo in sé è un monoteismo trinitario, quindi è già tutt’altra cosa. Inoltre i santi e tutto il resto sono forme di sacralità pluralistica.
      Inoltre l’idea stessa del depusitum fidei, del fatto che oltre alla Scrittura, la Rivelazione è fatta di Magistero e di Tradizione rompono fortemente la bibliolatria monoteista. D’altronde Gesù era un uomo, parlava, insegnava, non ha scritto libri, ma ha avuto discepoli. E la successione apostolica è proprio questo ed è infinitamente superiore a qualunque libro, perché è la continuità viva di Cristo stesso, ininterrotta da allora ad oggi.

    • Peucezio scrive:

      depositum

    • mirkhond scrive:

      Dell’intervista concessa a rainews24, mi ha colpito la rabbia di Erdogan proprio contro Bologna, e non per altre città italiane.
      Bologna, questo coacervo di contraddizioni…..

      • PinoMamet scrive:

        Boh, secondo me perché conosce quella di nome, se il figlio studiava (avesse studiato, lo so) a Rieti se la prendeva con Rieti 😉

        • habsburgicus scrive:

          si, Pino ha ragione…nulla di specifico
          al limite, ma proprio al limite.e qui toccherebbe ai bolognesi dire-non è impossibile che il PD, unico partito che abbia un ruolo colà (gli altri non contano nulla), possa nel suo furor radical-chic aver offeso Erdogan anche in passato, magari con qualche mossa pro-armeni..intendiamoci, degli armeni a quelli non può fottere di meno 😀 torni in Turchia, per qualche motivo, su regime laico kemalista-guarda caso erede diretto di chi gli armeni li massacrò veramente !-e gli armeni cessano di esistere per quella gente 😀 oggi gli armeni contano qualcosa solo perché visti come un modo di attaccare l’odiato Erdogan 😀
          P.S: Erdogan mi piace sempre di più 😀 😀

          • mirkhond scrive:

            Nell’intervista, Erdogan ce l’ha con Bologna, perché appoggia le manifestazioni pro-Pkk…….

            • habsburgicus scrive:

              in effetti mi sono lasciato tracinare dall’armenismo (che al PD felsineo neppure conoscono)
              il PKK invece sì è roba loro !..un partito di origine marxista-leninista, sinistra pura al cubo (e Ocalan pure in I ai tempi, ricordate Ramon Mantovani e Rif dei tempi d’oro :D…e facemmo la figura dei fessi, come sempre da decenni)…il PKK (braccio legale HDP) è il PD dei curdi 😀

            • habsburgicus scrive:

              ‘sti curdi cominciano a stancarmi onestamente
              io li kemalizzerei 😀
              NE MUTLU TURKUM DIYENE 😀
              (“che gioia poter dire: io sono turco !”) frase del Supremo (MKA), presente in ogni luogo a Est, pure sulle montagne dell’antica Commagene 😀

            • mirkhond scrive:

              A Bologna evidentemente, fanno gli accoglienti solo con chi è allineato su posizioni sinistroidi.
              Poi la stessa città discrimina i maruchein dla maruconia e anche quelli du maroc.
              Basti vedere l’episodio della giovane coppia musulmana di origine marocchina, ma nata e cresciuta in Lombardia, che si è vista rifiutare il fitto da ben sette proprietari di appartamenti……

            • Z. scrive:

              Cioè, quindi la vostra tesi è questa? che a Bologna il figlio di Erdogan è indagato dalle toghe rosse cattivone un po’ perché i bolognesi sono cattivi-cattivi e un po’ perché è un complotto del piddì?

              Siete proprio delle sagome 😀

      • Roberto scrive:

        Fesso erdogan che non legge kelebeklerblog, sennò avrebbe saputo che Bologna è triste e fredda ed i bolognesi cattivissimi e glaciali. E c’è pure la nebbia!

  161. mirkhond scrive:

    Maurizio

    Bergamo e Brescia sono in Lombardia. 🙂
    Che va da Vercelli al Garda, e dagli Appennini alle Alpi, col Panaro, come confine sudorientale con la Romagna…..

  162. mirkhond scrive:

    “mio fratello, quando torna da Rovigo”

    E tu ci sei stato a Rovigo?
    Che ne pensi davvero?

  163. mirkhond scrive:

    Pino

    C’è un messaggio per te.

  164. mirkhond scrive:

    “sulle montagne dell’antica Commagene :D”

    Che sarebbe stato bello se continuava ad essere un paese semitico e cristiano siro-giacobita. 🙂

  165. MOI scrive:

    @ HABS

    Te l’ho detto: per il PD (specie questo [!] PD con questo [!] Ducettino …) i Lavoratori Italiani sono come dei Commodore64 ! 😉

    • habsburgicus scrive:

      @Moi
      hai compreso il punto
      sarebbe ora di tornare al salandriano “sacro egoismo” [ma senza Grande Guerra :D]
      la Turchia è in piena crescita economica, strade, ponti, autostrade..cose turche 😀 RTE faccia quel che vuole a casa sua..noi non dovremmo offenderlo, anzi cercare di fare attribuire più commesse possibili all’Italia ! più posti di lavoro per tutti…
      loro fanno il contrario
      i franco-inglesi ringraziano 😀

  166. MOI scrive:

    A Bologna, negli ultimi GdR Live, i Curdi di Kobanye in effetti “tirano” molto, ma i loro GMs mi sa che li conosce meglio Zeta …

  167. MOI scrive:

    Sapete se per caso Erdogan Senior ha ceduto al Sessismo contro la Mogherini ? 🙂

  168. Z. scrive:

    Tra dotte interpretazioni della Carta costituzionale e collegamenti al canale YouTube dell’ex grillino epurato, lo sciachimicista Claudio Messora, sul FQ Gianluca Ferrara ce lo dice chiaro e tondo (grassetto e corsivo miei):

    I popoli non sono direttamente responsabili, ma ora è indispensabile un virgulto di dignità e consapevolezza.

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/08/03/terrorismo-dopo-lattacco-usa-in-libia-ora-siamo-bersagli-dellisis/2953407/

  169. Mauricius Tarvisii scrive:

    Canonicamente OT

    Mentre i mezzi d’informazione subiscono un cura bulgara da fare invidia ai tempi del miglior Silvio, appare chiaro che al referendum costituzionale (la cui data è del tutto irrilevante – apprendiamo da Mattarella) la vittoria del Sì è probabile tanto quanto quella del No. Vale però sempre la mia massima: ogni volta che qualcuno ha la possibilità di fare qualcosa di molto stupido, è molto probabile che lo farà.
    Dunque mi approprio del mio minuscolo spazio nell’infosfera per fare un appello ai Patrioti che guidati dal Duce (così viene chiamato Verdini) si preparano a fare nel segreto dell’urna una cosa estremamente stupida. Cari democratici (sì, si fa fatica a non ridere…), se proprio volete fare qualcosa di stupido e autolesionista, allora prendete spunto da Attis, gareggiate per il premio Darwin, prendete l’autostrada contromano in galleria a fari spenti, ma non – e, vi prego, non – fate l’immane sciocchezza di votare sì a quel pastrocchio facendo scontare per i prossimi decenni i vostri desideri suicidi anche a chi non li condivide.
    Grazie.

    • Z. scrive:

      Sei un po’ giovane per autocitarti come il miglior Alberoni, secondo me 😀

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Ma la mia è una glossa su Cipolla: non novum, sed nove 😀

      • Z. scrive:

        A me ricorda più che altro la legge di Murphy. Però di Cipolla porta quella che potremmo definire sindrome del cornuto; in altre parole, gli stupidi – così come i cornuti – sono sempre gli altri 😀

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Ma io sono sicuro che adesso finalmente dimostrerai che gli stupidi siamo noi presentando validi argomenti per il sì diversi da “se no cade il governo” 😀

        • Z. scrive:

          Gli stupidi sono sempre gli altri, per definizione!

          Si tratta di un assioma, non va dimostrato 🙂

    • mirkhond scrive:

      Ma in concreto, cosa cambia per noi comuni mortali, questo referendum?

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Nell’immediato poco: non eleggerai più i senatori. Nel lungo periodo non lo sappiamo. Per esempio, con questa riforma oggi Eluana Englaro sarebbe oggi ancora attaccata alle macchine perché la maggioranza sarebbe riuscita ad approvare la legge blitz in tempo, prima della sua morte naturale: ridurre a poche ore i tempi di approvazione delle leggi permette ogni sopruso senza controllo.

        • mirkhond scrive:

          Quindi, se ho capito bene, bisognerebbe votare no.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Ad oggi non ho letto nessun argomento a favore del sì. Dove argomento per il sì significa dimostrarmi che il nuovo testo è complessivamente migliore del vecchio.

            • Z. scrive:

              Veramente ci sono stati almeno due appelli nel merito a favore di entrambe le posizioni, entrambi firmati – tra gli altri – da giuristi di chiara fama (ad es. Barbera, Cassese e Fusaro per il SI; Onida e Zagrebelsky per il NO).

              Basta cercare su Google e si trovano facilmente. Entrambi spiegano abbastanza bene l’una e l’altra posizione.

              Ci sono poi approfondimenti da entrambe le parti sulla stampa militante, con inerviste e analisi di vario livello.

              Insomma, materiale ce n’è…

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Io non l hp capiti quegli argomenti: mi sono sembrati tanto un “mi piace perché è bella”. Ma di sicuro li ho fraintesi, quindi me li potresti spiegare?

            • Z. scrive:

              E io che c’entro? Non sono un giurista, né men che meno un giurista di chiara fama.

              E poi è estate 😀

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Ma meglio se non sei un giurista: magari capisco qualcosa 😀

            • Z. scrive:

              No, te l’ho detto. Sono troppo stupido.

              Non mi sono accorto che il mare che sta a pochi metri da dove scrivo ogni anno avanza per colpa delle piattaforme petrolifere. Anzi, non mi sono nemmeno mai accorto che qui al largo ci fossero piattaforme petrolifere!

              Potrò mai capire qualcosa di riforme della costituzione? 😀

  170. mirkhond scrive:

    “la legge di Murphy”

    Che sarebbe?

  171. mirkhond scrive:

    Alcune interessanti riflessioni di Cardini, sugli ultimi eventi di questi giorni :

    http://www.francocardini.it/minima-cardiniana-133/

  172. mirkhond scrive:

    “– Il dato di radicamento etnico e comunitario: i monoteismi (tranne quello ebraico) sono universalisti e ciò significa proporre un unico modello di sacro a popoli con una storia diversissima.”

    Anche il monoteismo giudaico però, per secoli è stato universalista, sia pure con conflittualità al suo interno che vertevano su un esclusivismo etnico.
    Che è prevalso, solo a partire dal trionfo del Cristianesimo come religione di stato, e poi dell’Islam, che bloccarono il proselitismo giudaico.
    Che vide il “trionfo” della linea esclusivista “etnica” solo con i ghetti, a partire dal XVI secolo dopo Cristo.
    Caduti i ghetti sia pure in misura minima, vi sono state nuove conversioni al Giudaismo, cito solo quella di un gruppo di contadini di Sannicandro Garganico nel 1930…..

    • habsburgicus scrive:

      Manduria
      ma son casi rarissimi, direi irrilevanti (e in più, a torto o ragione, sono fatte passare per “ritorni”..farlocchi, chiaro 😀 ma “ritorni”..come del peruviano che “si converte” e poi dicono che discende dai marranos 😀 seeeeeeeeeeeeeee..ma se non si trova neppure il legame farlocchissimo, la vedo dura !)

      • mirkhond scrive:

        Che c’entra Manduria che è nel Salento?
        La nascita di una comunità giudaica in Puglia, avvenne nel Gargano, ad opera del contadino Donato Manduzio (1885-1948), detto il Mosè del Gargano.
        Comunità che dopo il 1948, emigrò in gran parte in Israele.

  173. mirkhond scrive:

    “– Il pluralismo e la complessità per me sono valori in sé, perché la semplificazione (e la riduzione a un unico dio dela molteplicità del sacro è una semplificazione) va sempre a discapito dell’uomo e delle sue multiformi istanze e sfaccettature.”

    Il Cristianesimo (e così pure l’Islam) fin dai primi secoli, ha dato vita a tante diverse forme dell’Unica Fede.
    Dunque la dimensione pluralistica nel Cristianesimo e nell’Islam ci sono sempre state.
    Come spiegarsi altrimenti le continue guerre tra correligionari che, evidentemente, avevano idee diverse sul concetto di Ortodossia?
    E giustamente Franco Cardini parla di Cristianesimi e di Islam al plurale……

    – L’oralita e la scrittura. I monoteismi si fondano sul libro, quindi ingessano il sacro e la dottrina in un testo fisso e immodificabile, che anch’esso non rende conto della complessità cangiante del reale. Inoltre la scrittura ha implicazioni cognitive enormi, che vanno nel senso dell’alienazione, rispetto a un rapporto col sapere tramandato, che è poi l’essenza della trasmissione culturale: l’oralità garantisce la trasmissione intergenerazionale, mentre la scrittura salta i secoli e le generazioni, i luoghi e i tempi e si propone sempre uguale a sé stessa e decontestualizzata, imponendo all’uomo un modello fuori dalle sue determinazioni culturali e spazio-temporali e quindi dalla sua rete di rapporti e di solidarietà, che sono in fondo la base della sua realizzazione e del suo rpporto col mondo.
    Una religione scritturale è in sé stessa un abominio.

    Il cattolicesimo tempera molto questi aspetti, ma proprio nella misura in cui inficia le caratteristiche tipiche dei monoteismi.
    Il cristianesimo in sé è un monoteismo trinitario, quindi è già tutt’altra cosa. Inoltre i santi e tutto il resto sono forme di sacralità pluralistica.
    Inoltre l’idea stessa del depusitum fidei, del fatto che oltre alla Scrittura, la Rivelazione è fatta di Magistero e di Tradizione rompono fortemente la bibliolatria monoteista. D’altronde Gesù era un uomo, parlava, insegnava, non ha scritto libri, ma ha avuto discepoli. E la successione apostolica è proprio questo ed è infinitamente superiore a qualunque libro, perché è la continuità viva di Cristo stesso, ininterrotta da allora ad oggi.

  174. mirkhond scrive:

    “L’oralita e la scrittura. I monoteismi si fondano sul libro, quindi ingessano il sacro e la dottrina in un testo fisso e immodificabile, che anch’esso non rende conto della complessità cangiante del reale. Inoltre la scrittura ha implicazioni cognitive enormi, che vanno nel senso dell’alienazione, rispetto a un rapporto col sapere tramandato, che è poi l’essenza della trasmissione culturale: l’oralità garantisce la trasmissione intergenerazionale, mentre la scrittura salta i secoli e le generazioni, i luoghi e i tempi e si propone sempre uguale a sé stessa e decontestualizzata, imponendo all’uomo un modello fuori dalle sue determinazioni culturali e spazio-temporali e quindi dalla sua rete di rapporti e di solidarietà, che sono in fondo la base della sua realizzazione e del suo rpporto col mondo.
    Una religione scritturale è in sé stessa un abominio.”

    Le religioni abramitiche, prima di giungere a testi scritti canonici, hanno avuto una iniziale tradizione orale, e la stessa canonizzazione dei testi sacri, è stato il frutto di un lungo processo di elaborazione dottrinale, in cui ha un ruolo fondamentale, proprio la Tradizione (come la successione apostolica di cui parli).
    L’alienazione a cui accenni, in campo cristiano, è conseguenza della riforma protestante iniziata da Lutero 500 anni fa.
    Che infatti ruppe con la Tradizione, la mediazione di Maria e dei Santi, la sacralità del sacerdozio in linea con la successione apostolica, per appoggiarsi solo sulla Bibbia (peraltro pure incompleta, guardando i Protestanti alla Bibbia Giudaica, senza sapere che quella a cui si ispiravano è la cosiddetta Versione di Aquila, del II secolo dopo Cristo, nata in ambiente farisaico dopo il 70 d.C., e che ripudiava la Settanta, scritta in Greco tra III e I secolo a.C. ; ripudiata dai Farisei per l’uso missionario che ne facevano i fratelli-coltelli Cristiani, evidentemente con un certo successo…..).

  175. habsburgicus scrive:

    iniziano le Olimpiadi

    • mirkhond scrive:

      E chissenefrega! 😉

    • Roberto scrive:

      Io mi sposto ad un fuso orario più favorevole 🙂

    • Roberto scrive:

      Ammetto di essere drogato di olimpiadi, nel senso che mi appassiono per tutti gli sport che non danno mai in televisione (in particolare, lotta, corse lunghe, frecce, pistole ecc.)
      È frustrante quando fanno le olimpiadi in un fuso orario scomodo!

    • Roberto scrive:

      Posso approfittarne per mandare affanculo la Rai che non compra i diritti di trasmissione all’estero? Come al solito, tutti gli eventi sportivi li posso vedere su canali francesi, tedeschi, belgi o portoghesi, ma non sulla Rai che se ne catafotte degli italiani all’estero….

      • PinoMamet scrive:

        Direi che considerando come spende i soldi la Rai, non solo puoi mandarcela, ma mi unisco all’augurio 😉

      • Z. scrive:

        Non che la programmazione in Italia sia granché. Gli italiani in certi sport non li vedi prima delle finali. Non maltrattano solo voi expat…

    • Roberto scrive:

      Tiro con l’arco FRA-Malesia su france 2 (francesi massacrano i poveri malesiani)
      Ora ciclismo che però non mi interessa

  176. mirkhond scrive:

    “Il cattolicesimo tempera molto questi aspetti, ma proprio nella misura in cui inficia le caratteristiche tipiche dei monoteismi.
    Il cristianesimo in sé è un monoteismo trinitario, quindi è già tutt’altra cosa. Inoltre i santi e tutto il resto sono forme di sacralità pluralistica.
    Inoltre l’idea stessa del depusitum fidei, del fatto che oltre alla Scrittura, la Rivelazione è fatta di Magistero e di Tradizione rompono fortemente la bibliolatria monoteista. D’altronde Gesù era un uomo, parlava, insegnava, non ha scritto libri, ma ha avuto discepoli. E la successione apostolica è proprio questo ed è infinitamente superiore a qualunque libro, perché è la continuità viva di Cristo stesso, ininterrotta da allora ad oggi.”

    Non so se tale argomento sia stato trattato con ampiezza teologicamente, ma repetita juvant :), credo che sia sempre necessario sottolineare come la Santa Trinità SIA UN UNICO DIO, sia pure declinato in TRE PERSONE che SONO LO STESSO ESSERE SUPREMO PER ECCELLENZA.
    Quando ci si riferisce a Gesù come Figlio, non si deve avere in mente una filiazione generativa, così come noi siamo figli dei nostri genitori.
    Figlio nel caso di Gesù, significa LA PARTE UMANA DELL’UNICO VERO DIO.
    Curiosamente, nella teologia shiita ismalita si parla dell’Adam Ruhanì, l’Adamo di Luce, l’Archetipo dell’Adamo umano.
    Adamo umano che fu creato da Dio prendendo a modello LA PARTE UMANA DI DIO STESSO!
    Anche il rigido deobandismo sunnita talebano, nel rifiutare la raffigurazione dell’uomo, si giustifica proprio con la credenza che l’uomo essendo stato creato A SOMIGLIANZA DI DIO, non può essere raffigurato, perché altriment BISOGNEREBBE RAFFIGURARE DIO STESSO!

    • PinoMamet scrive:

      “Curiosamente, nella teologia shiita ismalita si parla dell’Adam Ruhanì, l’Adamo di Luce, l’Archetipo dell’Adamo umano.”

      Mi sembrano quelle cose della mistica ebraica dove si distingue tra Adam Kadmon, conduttore di programmi trash.. volevo dire.. prototipo e “contenitore” di tutte le anime umane, e Adam Rishon o “primo uomo”.

      I mistici dialogano tra loro e si scambiano idee, in un certo senso, al di sopra delle religioni ufficiali.

      • mirkhond scrive:

        E questo dimostra quanto le Religioni del Libro, siano molto più flessibili e adattabili di quanto pensa il buon Peucezio.
        Che parte da una prospettiva protestante, estendendone il letteralismo scritturale al Giudaismo e all’Islam……..

        • habsburgicus scrive:

          non lo estende lui arbitrariamente
          è un rischio che c’è oggettivamente, una spada di Damocle sospesa (solo per parlare dell’Islam, molte volte….e soprattutto oggi)
          solo tenendo se possibile le Scritture lontano dalle masse come fece solamente il Cattolicesimo medievale (e anche lì meno di quanto PURTROPPO-e sottolineo purtroppo :D-protestanti, massoni, sinistri vari dicono) si riesce ad evitare il problema..o a posporlo

          • Z. scrive:

            Anche Stalin faceva il possibile per tener lontano le masse dal Verbo, che in quel caso erano naturalmente gli scritti dei Maestri…

            Lo vedi che sei un kompagno? Un po’ dogmatico, magari anche bordighista, ma pur sempre un kompagno 🙂

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            ” le Scritture lontano dalle masse”

            Le traduzioni della Bibbia nelle lingue volgari servivano a tenere le masse lontane dalle Scritture? I cicli iconografici delle storie bibliche impedivano una conoscenza anche solo sommaria della Bibbia?

  177. mirkhond scrive:

    ismaelita

  178. mirkhond scrive:

    Eppoi questo puntare esclusivamente sulla trasmissione orale, è un segno di debolezza in una religione.
    Può andar bene in comunità primitive e senza scrittura, ma finisce con l’essere travolta da una religione basata (anche) sulla scrittura.
    Inoltre, e qui vedo un limite nel tuo discorso, la scrittura viene INTERPRETATA, alla luce dei tempi e delle situazioni mutevoli, in cui il messaggio monoteista cristiano (ma anche musulmano) viene a trovarsi…….

  179. mirkhond scrive:

    Se consideriamo che il Cattolicesimo è la Fede dell’et-et, possiamo notarvi come Scrittura (da interpretare) e Tradizione (anch’essa molto più flessibile di quanto ci piace immaginare), possono convivere tranquillamente all’INTERNO della stessa Fede.
    Sia pure dopo un lungo processo di elaborazione e di mediazione.

  180. mirkhond scrive:

    “non lo estende lui arbitrariamente”

    No, è che lui vede protestanti dappertutto, appena si accenna all’UNICITA’ DI DIO.
    Questo è un limite che scaturisce da un fortissimo antigiudaismo, che arriva ad esaltare l’idolatria.
    Mi dispiace che se la sia presa, ma è quello che emerge da ciò che scrive……..

  181. mirkhond scrive:

    “è un rischio che c’è oggettivamente, una spada di Damocle sospesa (solo per parlare dell’Islam, molte volte….e soprattutto oggi)”

    Il fanatismo può scaturire da qualsiasi cosa.
    Ci si ammazza pure per una partita di pallone…..

  182. MOI scrive:

    tv.ilfattoquotidiano.it/2016/08/01/unioni-civili-langone-il-foglio-a-in-onda-la7-il-futuro-si-fa-coi-figli-non-col-coito-anale-e-litiga-con-odifreddi/548837/

    Unioni civili, Langone (Il Foglio) a In Onda (La7): “Il futuro si fa coi figli, non col coito anale”. E litiga con Odifreddi

  183. habsburgicus scrive:

    @Moi ecc
    nella Svezia iper-femminista….senza commento (trovato sul web, sito Vita)

    [initium]
    In Svezia va per la maggiore la fecondazione fai da te. Una gran parte delle donne svedesi – svela Gandini – acquista sperma per corrispondenza. Lo fa dalla Cryos, una società danese fondata da Ole Schou. «La banca del seme più grande del mondo», alimentata da donatori che dichiarano di «volere il bene dell’umanità» e disponibile per tutti e per tutte le tasche. Lo sperma in Europa arriva con corriere espresso, conservato in ghiaccio secco e pronto all’uso (vengono fornite delle apposite fiale/siringhe fai da te). I tempi di consegna vanno da 1 a massimo 2 giorni.
    Il prezzo va da 63 euro per 1 fiala/siringa ai 12mila euro per il “donatore esclusivo”. Si possono poi consultare i dati ex post, con le fotografie dei bambini, il loro – testuale – «profilo di intelligenza emotiva e il campione vocale». Si può pure scegliere – anche qui: testuale – la razza: caucasica, africana, medio orientale. Più della metà dei clienti della Cryos sono donne single.
    «Ho pensato che fosse meglio avere un figlio da sola, ed evitarmi la fatica di trovare un partner», dichiara una donna.

    [finis]

    • Roberto scrive:

      Una gran parte?
      Alle svedesi non piace più il sesso?
      Mi stupisce….

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Le fotografie di quali bambini si possono consultare?

      • habsburgicus scrive:

        saranno quelli già nati con il “sistema”…
        boh, chiedilo alla Cryos 😀

        • MOI scrive:

          Più che le tecnologie biologiche trovo inquietante che a obiezioni in fondo umanissime di tipo “ma non saprà mai chi è il vero padre/ la vera madre” e/o “non saprà mai chi l’ha portato in grembo “covandolo”nove mesi” … le risposte sono immancabilmente di tipo “ma cosa vuoi che gliene feghi , gli basterà che a volergli bene sia io/siamo noi !”

          Chi non ci crede si rispolveri Umberto Galimberti (mica un professirino qualunque) da Lilli Gruber !

          • Z. scrive:

            Io ho sentito un’obiezione ancora più inquietante, secondo cui al bambino non dovrebbe essere neppure riconosciuto il diritto di sapere che non è figlio naturale della coppia (certo, questo funziona solo per le coppie eterosessuali).

            • MOI scrive:

              con un negretto (come si sarebbe detto una volta) adottato da una coppia teuto-norrena … diventa un po’ problematico. Ci saranno limitazioni di realismo applicativo in tal senso, no ?

  184. habsburgicus scrive:

    @Roberto
    sono le conseguenze dell’iper-femminismo, che porta ad una vera virofobia (parola mia, da vir)
    del resto in Svezia è noto che il maschio non ha alcun diritto rispetto alla donna 😀 (può averne se gay..in quella terra di sinistrismo al cubo, ovviamente quelli sono ok..se poi anche neri, wow..politically correct al 1000 per mille :D)
    per dire, e questo Moi lo ha anche postato una volta, la Svezia è un paese che vieta la prostituzione (e lì ci sta) e stabilisce pene draconiane per i clienti (non per le gentili anche se non caste fanciulle !), perché, dicono le femministe, “violano la dignità della donna” !
    donde la fila degli svedesi in Danimarca, paese simile ma sotto vari aspetti (non solo sesso, anche alcool..e pure politica di dx) è molto più tollerante ! (Moi citava questo..certe file da far impallidire la Carinzia :D)

    • Roberto scrive:

      Vabbè ma se vieti la prostituzione mi pare abbastanza logico sanzionare il cliente e non la schiava moldava….

      Comunque il mio stupore deriva dal fatto che durante un viaggio di qualche annetto fa mi sembrava di essere un fiorellino intorno al quale giravano tante farfalline affamate, saranno cambiate così tanto le cose in un quarto di secolo fino ad arrivare al punto che alla maggior parte delle svedesi il sesso non interessa? Mah….

  185. MOI scrive:

    Confrontate il caso del Figlio di Vendola su Gayburg e su LaNuovaBussolaQuotidiana …

    Oppure vedetevi quel documentario sui Gender Fluid Kids, con le mammine che amorevolmente (ma anche se non sono d’accordo in erti Paesi prevale già la decisione del minore, per legge) sottopongono a costosissime iniezioni puberty blocker della Tavistock o altre case farmaceutiche dei “cuccioli di essere umano xy” (va bene così ?) che vivono la pubertà maschile come una maledizione che li trasforma in mostri … ma il movimentismo LGBTQU li salva (contenti di questa interpretazione ?) !

  186. mirkhond scrive:

    Inquietante.

  187. MOI scrive:

    Ricapitolando sul cosiddetto Buonismo :

    1

    Nessuno tocchi Caino … basta che Abele chi cazzo lo conosce.

    2

    “Accòiere” (con “i” e NON “j” : Marchigianismo Medianofono NON casuale …) tutti … sottocasa di qualcun altro, basta che a rimetterci siano solo gli ex elettori sostituendi (più qualche inossidabile Utile Idiota che continua a pensare che la Cricca Gelliana sia davvero l’ ex PCI !)

  188. MOI scrive:

    @ Zeta

    Una Fede no, ma un Fideismo Politico ce l’ hai … sei arrivato a dare del “Destro” a Massimo Fini con un Manicheismo da URSS Stalinista Anni ’50, applicato ipso facto indifesa della Cricca Gelliana delle Leopolde !

    • Z. scrive:

      Ehm, leggo Fini almeno da quando scriveva sul Corsera e che sia di destra non credo ci siano dubbi, né mi risultano smentite al riguardo da parte sua.

      Certo, una destra diversa da quella che piace a te (Berlusconi e Gasparri), ma sempre destra è. Che poi non è mica un insulto, è una collocazione politica.

      Che c’entrano Stalin, gli anni Cinquanta, Licio Gelli e Renzi?

      • MOI scrive:

        Be’, dare del “Fascista” o del “Destro” a chiunque non si allinei sappiamo chi l’ha inaugurato e quando.

        • Z. scrive:

          Scusa, cosa c’è di strano nel chiamare “di destra” chi è di destra? Tra l’altro Fini mica se ne vergogna, delle sue opinioni di destra.

          Che tu ti vergogni della tua destra invece lo capisco 🙂

  189. MOI scrive:

    in difesa

  190. MOI scrive:

    Il vero paradosso è che un’ informazione davvero completa su questi temi la fanno gli “Anti” … i “Pro” si limitano a giustificare ciò che gli “Anti” hanno impunemente divulgato

    … divulgato prima che la plebaglia bovide fosse stata formata a sufficienza dai Media Main Stream, fermi a dare intendere che sia solo questione di ruoli di genere negli Eterni Anni Cinquanta Immaginari delle KontroKulture … quegli Eterni Anni Cinquanta Immaginari che costituiscono il terreno edificabile di ogni Playground Ideologizzato.

    • MOI scrive:

      rectius : dopo aver cercato di giustificare, inovocano nuovi reati di opinione … perché il popolaccio non è ancora pronto per l’ avaguardia.

    • Z. scrive:

      Moi, spiegami una cosa:

      perché se tu chiami la gente “plebaglia bovide” va tutto bene mentre se lo fa qualcuno di sinistra è una vergogna? Ha a che fare col fatto che la barca a vela di D’Alema è una vergogna mentre quella di Grillo è okay?

      …e più in generale, col fatto che tutte le parole d’ordine – da “ordine e disciplina” in giù – sottintendono sempre “per gli altri”? 😀

    • Z. scrive:

      Comunque come ben sai il cosplayground della nostra città – ivi inclusa l’idea curiosa secondo cui sporcizia, maleducazione, alcolismo e tossicodipendenza sarebbero “di sinistra” – è ispirato agli anni Settanta, mica agli anni Cinquanta!

      • MOI scrive:

        Sì, ma fin dagli Anni Settanta il modello di Società “Bersaglio” contro cui scaricare ogni attacco è quello degli Anni Cinquanta, nel frattempo, almeno in Italia, si era trovato un felice compromesso a Vecchio e Nuovo, di Ribellione soprattutto giovanilistica ma NON ancora politicizzata … poi con il ’68 è arrivata anche in Italia la KontroKultura.

  191. MOI scrive:

    In realtà è l’ Allievo ad aver superato il (Gran) Maestro :

    ————————-

    Renzi vs Gelli … trova le differenze.

    http://bastacasta.altervista.org/p13547/

    Travaglio:’piano di rinascita democratica’ (P2) ieri e oggi

    https://www.youtube.com/watch?v=BRDdmhsUEK0

  192. mirkhond scrive:

    Renzi è stato allievo di Gelli?

  193. MOI scrive:

    In ogni caso avevo in mente l’incessante botta-risposta fra “Genderisti” (tipo Gayburg) e “AntiGenderisti” (Tipo La Nuova Bussola Quotidiana) … però si adatta anche ad altri contesti.

    La Retroguardia “conservatrice”, che temendo già da oggi coa succederà fra 20 anni “spòilera” le Avanguardie Rivoluzionrie VS l’ élite rivoluzionaria stessa, che teme invece che il progetto rivoluzionario gradualista (procedere con cautela affinché tutto cambi senza che nessuno se ne accorga) crolli se non si sta attenti a distillare con dovuta parsimonia il Nuovo al Popolaccio.

  194. MOI scrive:

    Life As A 5 (!) -Year-Old Transgender Child |
    NBC Nightly News

    https://www.youtube.com/watch?v=kVmau1cM5TU

    … the lowest (!) bidder ?

    • habsburgicus scrive:

      mah
      nihil novi…

    • PinoMamet scrive:

      A mme me pare ‘na strunzata, ma cos’è ‘sta storia dei codici ASCII?

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Sono codici numerici con cui si codificano i caratteri in informatica. Una volta il gioco si faceva usando il valore numerico delle lettere, ma ora siamo nel III millennio 😀

        • Z. scrive:

          Confermo, Blondet ha ragione:

          sommando i numeri corrispondenti ai codici ASCII di ciascuna lettera del cognome BERGOGLIO, il risultato è effettivamente 666!

          • mirkhond scrive:

            Abbiamo l’Anticristo sul Soglio di Pietro?

          • Z. scrive:

            Come diceva MT, non è la prima volta che si fanno giochi numerici di questo tipo.

            Prendendo la locuzione VICARIVS FILII DEI e sommando tra di loro il valore numerico delle lettere (le lettere prive di valore in numeri romani valgono zero), il risultato è sempre 666.

            Epperò… epperò, secondo Engels, il numero della Bestia sarebbe il 616!

            • PinoMamet scrive:

              E allora i numeri di matricola della Banda Bassotti? eh? e la targa di Paperino? 😉

            • Z. scrive:

              La targa dell’auto di Paperino, com’è noto, è 313. Che successe nel 313? Fu emanato, guarda caso, l’editto di Milano, talvolta chiamato “rescritto di tolleranza”.

              Evidenti le finalità postconciliari in questa propaganda subliminale a fumetti: del resto il fumo nasce dal fuoco, e il fuoco è l’elemento del Diavolo.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              La somma dei numeri di.matricola è sempre 28

        • PinoMamet scrive:

          Grazie Mauricius e Z.:

          in realtà, anche se sono poco tecnologico, sapevo cosa fossero i codici ASCII, ma non sapevo quale fosse il nome “nascosto” che dà 666.
          Che poi un sacco di nomi danno 666… 😉

          interessante, come fa notare Mauricius, l’utilizzo dei codici ASCII in funzione apocalittica 😉 chissà se il buon San Giovanni ci ha mai pensato 😉

  195. mirkhond scrive:

    Non lo so.
    Ho trovato, linkato all’articolo di Blondet, questo:

    http://www.oppo.it/tabelle/tabella_ascii.htm

    • PinoMamet scrive:

      Mah, speriamo che qualcuno ci chiarisca.

      Aldilà di questo, credo che sul sito di Blondet siano davvero ingenerosi verso “el Papa” come lo chiamano loro.
      Se parla a favore delle fasce più deboli è comunista, se dialoga con le altre religioni è massone (per inciso, San Paolo era massone?), se difende l’ambiente fa parte del Nuovo Ordine Mondiale (come ne faceva parte San Francesco, suppongo), insomma, se fa il cristiano… non deve essere cristiano 😉

      Ora, io capisco benissimo i gusti, che sono più che legittimi. Non piace il modo di fare del Papa? il suo modo di esprimersi? i temi su cui mette l’accento?
      Liberissimi.
      Sicuramente è un Papa che potremmo definire, in molti ambiti, progressista, e in altri particolarmente tollerante.
      Ma non riesco a vederci niente che contrasti con la Chiesa, perlomeno quella uscita dal Concilio.

      Altrimenti bisognerebbe essere coerenti, e dire che il problema è proprio il Concilio, come fanno Habs e Peucezio, ed è un paio di maniche, ed è anche una cosa diversa da dire che il Papa è massone perché invita i ragazzi a indossare una maglietta…

      • habsburgicus scrive:

        non riesco a vederci niente che contrasti con la Chiesa, perlomeno quella uscita dal Concilio.

        e qui hai ragione in pieno, Pino !
        certo è più “estremo”, ha uno suo stile (ben diverso, anzi opposto, rispetto a quello di Paolo VI !) ma tutto c’è già in nuce almeno dal 1965…per quanto all’epoca loro stessi [i prelati] non ne prevedessero tutte le conseguenze !

  196. mirkhond scrive:

    San Paolo…. dialogava, con lo scopo di convertire i suoi interlocutori non cristiani, al Cristianesimo……

  197. mirkhond scrive:

    Habsburgicus e Peucezio detestano il Vaticano II, ma arrivano ad estremizzare il loro anticonciliarismo prendendosela addirittura con le Sacre Scritture e con Dio Stesso….accusato addirittura di ESSERE UNICO, stando agli sproloqui di Peucezio! 🙂

  198. mirkhond scrive:

    “Altrimenti bisognerebbe essere coerenti, e dire che il problema è proprio il Concilio”

    Guarda che Blondet lo dice da anni.
    Secondo lui dal 1958 non c’è più un papa sulla Cattedra di San Pietro…….

    • habsburgicus scrive:

      Secondo lui dal 1958 non c’è più un papa sulla Cattedra di San Pietro

      non proprio, dal poco che so..e infatti i sedevacantisti lo critica(va)no
      penso che fino al 2013 andasse umoralmente cioè non lesinasse di diffondere voci calunniose sui Papi (a suo arbitrio) ma li accettasse (diciamo un po’ medievale in questo, pre-tridentino e comunque pre-Ottocento/primo Novecento)..con questo Papa mi sembra abbia problemi (e non è il solo), penso ne abbia messo in dubbio la legittimità ma forse non con un discorso esplicito e dettagliato
      lui credo sia un caso a sé..ridurlo al sedevacantismo penso sia errato..é molto altro

      • mirkhond scrive:

        Che sia un cane sciolto è certo.
        Ma l’idea di fondo sugli ultimi papi, mi sembra grosso modo quella dei sedevacantisti e dei lefevriani.
        Certo l’odio contro Bergoglio sembra assoluto, ma non ha lesinato critiche nemmeno a Benedetto XVI, e a Giovanni Paolo II.
        Quest’ultimo considerato prima un agente del frankismo polacco, poi un loro burattino, manovrato per mezzo del segretario (ora arcivescovo di Cracovia) monsignor Dziwisz.
        Entrambi considerati da Blondet dei cripto-khazari….. 🙂

  199. mirkhond scrive:

    “se difende l’ambiente fa parte del Nuovo Ordine Mondiale (come ne faceva parte San Francesco, suppongo)”

    Questo acceso antiambientalismo da parte di Blondet e del milieu sedevacantista e lefevriano, non sono mai riuscito a capirlo.
    Blondet poi, malato da anni di cancro, dovrebbe essere più sensibile a tali tematiche.
    E invece…….

  200. mirkhond scrive:

    Pino

    Tempo fa si parlò di come nell’Unione Indiana, l’Inglese fosse la lingua franca per comunicare tra il nord aryo e il sud dravidico.
    Ma sentendo questo colloquo tra due giornalisti, lui indiano e indù, lei musulmana e pakistana, mi accorgo che anche gli Arii del nord parlano tra di loro in Inglese, al posto dell’Hindi o dell’Urdu, che pure sono la STESSA lingua, sia pure con alfabeti e termini differenti per le due maggiori religioni dell’India (intesa in senso lato, Pakistan incluso):

    https://youtu.be/eBVruWHeY6U

    • PinoMamet scrive:

      Beh ma questo credo sia perché è si tratta di un programma televisivo indiano, e come tale devono capirlo anche quelli che non parlano hindi/urdu.

      Poi agli indiani e pakistani piace fare i fighi parlando in inglese: contenti loro! 😉

  201. MOI scrive:

    NOTIS’IE DALA SERENIS’IMA DE VENEXIE :

    Dopo il braccio spezzato al Cristo 700sco di San Geremia da parte di un franco-magrebino (ora espulso)

    http://video.ilgazzettino.it/nordest/musulmano_spacca_crocifisso_e_accaduto_nella_chiesa_di_san_geremia_a_venezia-1851837.html

    pochi giorni fa gli sputi a un altro crocifisso nella chiesa di San Zulian, a pochi passi da San Marco sotto gli occhi del sorvegliante: protagoniste 4 islamiche, velate. Poi si sono allontanate confondendosi fra i turisti.

    http://www.leggo.it/news/italia/sputi_in_chiesa_su_crocifisso_chiesa_donne_islamiche-1899542.html

    ——————

    Va’ là che se ghe fosse Gentilini Doge e Joe Formaggio Ministro del Interno ghe sarìa un’ altra rumba …

    • habsburgicus scrive:

      l’odium Christi, Beatae Virginis et Sanctorum Omnium non era tipico dei musulmani (anche se lo è degli altri :D), tranne forse i turchi più anti-cristiani degli arabi e a fortiori dei persiani..però non escludo a ‘sto punto che il fanatismo wahhabita abbia peggiorato tutto e introdotto l’odio blasfemo anticristiano
      il wahhabismo/salfismo et similia è una cloaca !

      • mirkhond scrive:

        Una cloaca che si è espansa grazie al supporto di quegli u$a da alcuni qui molto amati.
        Oltre che per le varie guerre “democratiche” che affliggono il Medio Oriente e l’Afghanistan da 25 anni…….

    • habsburgicus scrive:

      mah, vedremo

      • habsburgicus scrive:

        Messori dice cose verissime…
        lui conosce Torino e anche il Piemonte, come pochi (le due cose non sono sinonimi, lo erano nel 1950..oggi sono ossimori :D)
        verissimo che Torino ha inizizto tutto..e si é fatta portar via tutto !..da Milano però, raramente da Roma !
        ecco perché un piemontesi che si rispetti sarà sempre contro il leghismo d’antan..separarci da Roma per andare sotto Milano..MAI questione di dignità
        né vi é da noi l’ostilità verso Roma che invece é connaturata in ogni veneto (non che Roma sia proprio amata, eh…é sopportata come una fatalità :D)
        fra noi ed i veneti é difficile dire..
        da noi, nei ’50 emigrarono molti veneti che si integrarono con i piemontesi perfettamente, anche nelle lingua (il mio zio materno, acquisito, é veneto)…
        e in genere eravamo in buoni rapporti, di simpatia reciproca
        oggi però i veneti ce l’hanno con il Piemonte, 1866 ecc..e con i Savoia (con motivazioni non dissimili dai meridionali borbonici)
        ed i piemontesi si sono stancati di certi attegiamenti dei veneti odierni (del Veneto), un po’ boriosi
        però, a dirla tutta, i rapporti restano buoni, forse non stretti..ma eccellenti…il male é Milano, che ritengo non sia amatissima nepure dai veneti (che però pongono il loro odio primo su Roma :D)
        con gli emiliani, direi che c’é molta estraneità–
        fra i vecchi, diffidenza (un tempo) per il diverso colore politico (PCI unico colà, mal visto da noi..però TO é diverso e lì sono uniti !)..oggi direi reciproca indifferenza..non grande amore ma neppure antipatia….diciamo che ci si ignora molta e forse da entrambi i lati prevalgono stereotipi non più validi (ammesso lo siano mai stati)
        i toscani no li ama nessuno, ovviamente i piemontesi non fanno eccezine 😀
        a livello di cuneesi, vi é vecchia animosità reciproca con i liguri di Ponente..ma son questione nostre 😀 non desideriamo che altri ci ficchino il becco, altrimenti ci uniamo ad hoc 😀
        in definitiva per il Piemonte vero, SOLO Milano é il nemico 😀
        ma esiste ancora il Piemonte vero ?

  202. MOI scrive:

    @ HABS

    Questo episodio (che resta inquietante) te lo ricordi ?

    https://it.wikipedia.org/wiki/Incendio_del_Cinema_Statuto

  203. habsburgicus scrive:

    @Moi
    mi pare che tu non sia su fb, credo tu lo abbia detto una volta….
    ebbene, dovresti andarci…
    anche perché con le idee che, giustamente (nell’essenza) sostieni [e che qui non trovano molti estimatori-in genere, a torto], troveresti molti in consonanza, soprattutto donne…non scherzo, ho notato nelle donne una presa di coscienza maggiore (forse per il “terrore” del velo !) o forse anche per un istinto femmineo di sopravvivenza !
    poi fai come vuoi, ci mancherebbe 😀

  204. mirkhond scrive:

    “ho notato nelle donne una presa di coscienza maggiore (forse per il “terrore” del velo !)”

    La serietà fa paura.
    Qui non c’entra niente la difesa del Cristianesimo……

    • habsburgicus scrive:

      e chi ha detto questo ?
      stavolta era un (piccolo) post del tutto “laico”

      • mirkhond scrive:

        Insomma avete paura di perdere la Fede Cristiana oppure la laicità?
        Capisco che per il sentire comune di oggi sono la stessa cosa.
        Ma noi sappiamo che non è proprio così……. 🙂

  205. mirkhond scrive:

    “anche perché con le idee che, giustamente (nell’essenza) sostieni [e che qui non trovano molti estimatori-in genere, a torto], troveresti molti in consonanza”

    Infatti sono idee molto diffuse, perché scaturite dalla paura……..
    Tu e Moi, così come l’ex amico Peucezio, trovate molti consensi in quanto per nulla anticonformisti.
    Come mi fece notare una persona che seguiva questo blog e poi lo mollò proprio per la sostanziale concordia nel trovarvi idee occidentaliste, sia pure con qualche sfumatura differente…….

    • habsburgicus scrive:

      in quanto per nulla anticonformisti.

      ah sì, saremmo conformisti !!!!!
      ma dai, a tutto c’è un limite 😀
      al massimo, ti posso concedere che potremmo essere meno anticonformisti su quella singola questione, in effetti abbastanza “sdoganata”..ma su facebook, e al bar ! impatto, 0, 0000000 %
      anche quella è per nulla “sdoganata” nel discorso “alto”, l’unico che conti !
      P.S il tuo amico croato mi sembra acuto, però su tale questione dell’occidentalismo credo che sbagli del tutto…e l’ho già detto !

      • habsburgicus scrive:

        qui di conformisti “marca leone” ce ne sono solo 2: Mauricius e Roberto [sia chiaro non è un’offesa…forse è un pregio, eh]
        diciamo 3 con Z, che però talora ha dei voli pindarici che lo riscattano 😀
        neppure Pino può definirsi tale..é vero, in molte questioni segue opinioni “mainstream”, come è suo diritto, ma sono francamente e sempre più piacevolmente stupito dalla chiarezza di analisi e dalla pacatezza che ha specialmente quando parla di Italia, nazionalismo/fascismo, India e temi correlati (pure Storia antica), tanto che in genere sono al 99 % d’accordo cui lui su questi temi (talora al 100 %)
        Miguel invece credo che anche tu non lo definiresti conformista 😀 sarebbe un ossimoro !

        • Z. scrive:

          Mi piace che qualcuno veda in ciò che scrivo – cose, ammettiamolo pure, incredibilmente noiose! – non solo qualcosa di originale, ma addirittura dei voli pindarici!

          Non sono diventato un artista, insomma, ma un po’ di artismo mi è rimasto ugualmente 😀

        • mirkhond scrive:

          Non mi riferivo a Miguel, infatti.
          Però noto che sulla questione del comportamento femminile occidentale, anche i più “reazionari” si accodano al modello di femmina svestita (e troia).
          Forse perché in cuor loro pensano di attirare attenzioni da quel lato, e finalmente ottenere qualcosa! 🙂
          Mentre invece non ottengono un bel nulla!
          Tanto vale allora, essere dalla parte della donna velata……
          Cosa che tu e quello zuccone di Peucezio (sparito senza dire nulla, bell’amico!), non riuscite proprio a comprendere……

        • Roberto scrive:

          Non è certo un offesa habsb, ma è un po complicato dire cosa è conformismo e cosa non lo è.
          Per dire, criticare Renzi e parlare di religione olocaustica è, secondo me, terribilmente conformista, il che rende pure mirkhond un conformista (su questi temi non su altri)

          • Z. scrive:

            Robbè,

            – che intendi con “religione olocaustica”?
            – criticare Renzi va di gran moda, essendo Renzi premier e noialtri italiani, ma rivendico il diritto di criticarlo comunque quando se lo merita 😀

      • mirkhond scrive:

        Da ciò che dici, mi confermi piuttosto che ha ragione…….

  206. habsburgicus scrive:

    (anche qui)
    strano che nessuno abbia ancora notato (forse Moi è assente, e tanto basta) l’indegnità-surreale-di un giornalista licenziato per aver usato il termine “cicciottelle” [ok, di poco gusto, non avrebbe dovuto essere usato..sed est modus in rebus, nella reazione]..e proprio nella Bologna laica, rossa e di sinistra…
    e poi questo sarebbe il “mondo libero” [espressione un po’ rétro, lo ammetto, non la sento da decenni] ahahah

    • Z. scrive:

      Ti rispondo in modo ben poco pindarico, temo: l’indegnità secondo me è chiamare “cicciottella” un’atleta solo perché è una donna, convinto che questo avrebbe divertito i lettori.

      Perché, ecco, sono pronto a scommettere che nessuno avrebbe né ha mai scritto “i tre cicciottelli” – o perché no, “i tre piccoli porcellini” – parlando di tre atleti. E se vuole sfottere delle donne per il loro aspetto fisico, può sempre iniziare dalla madre, dalla moglie o dalla figlia (se a loro sta bene).

      Se un direttore non è in grado di arrivarci da solo, forse è meglio che svolga altre mansioni. E direi che questo vale anche per il presidente dell’Ordine dei giornalisti, un ente che non mi pare abbia più ragion d’essere. L’Ordine, eh, non il presidente 🙂

    • mirkhond scrive:

      Bologna è una città con molte contraddizioni, tra immaginario e realtà……

      • Z. scrive:

        Questo è sicuramente vero, per tanti motivi diversi.

        Ma giornalisti di modesto valore ce ne sono dappertutto. Quasi sempre se la cavano liscia, a Bologna come altrove.

        Quasi 🙂

  207. mirkhond scrive:

    Pino è un “fascista” di sinistra! 🙂
    Con te e Peucezio condivide l’amore per l’INESISTENTE unica nazione italiana.
    Capisco te e Pino, in fondo siete settentrionali.
    Ma Peucezio…… lasciamo perdere…….
    Dunque, già un argomento di SOSTANZIALE CONCORDIA tra “reazionari” e progressisti.

    • PinoMamet scrive:

      …però credo che i nazionalisti perlopiù siano al Sud!

      • mirkhond scrive:

        E difatti per te il Sud comincia a Piacenza 😉

      • mirkhond scrive:

        Casomai da noi, sta crescendo un “nazionalismo” napoletano e siciliano…….

      • PinoMamet scrive:

        No guarda Mirkhond che sono sincero, quasi tutti gli “italiani patriottici” che ho conosciuto sono del Sud (inteso in senso comune 😉 ) e credo che se chiederai a chiunque, nel centro-nord, confermerà la mia impressione.

        Però è vero che da dieci anni almeno sta crescendo nel Meridione il nazionalismo neoborbonico e fenomeni collegati (pagine e pagine di internet dedicate al brigantismo meridionale, ecc. ecc.);
        sono il primo ad ammetterlo, anzi, a riconoscerlo come movimento autonomista/indipendetista veramente sentito dalla popolazione (almeno da una parte) insieme a quello veneto forse, e nella stessa proporzione.

        Ciò non toglie che, almeno fino a dieci anni fa e secondo me in buona parte anche adesso, quando sentivi un “patriota italiano”, un “nazionalista” o addirittura un fascista, nove casi su dieci sentivi un meridionale.
        Chiedi a chiunque se non è vero.

        Il che non significa che tutti gli abitanti dell’EmiliaRomagna non meridionali fossero autonomisti o- figuriamoci- leghisti.
        I leghisti qua sono sempre stati disprezzati come “‘na manga ed siochèt”, una manica di sciocchetti.
        Semplicemente, gli emlianiromagnoli se ne sbattevano.

        Un’altra cosa: era ed è forte ancora l’influenza internazionalista del PCI-pensiero, per cui le identità nazionali
        (ma anche quelle locali, fatto salvo il normale campanilismo italiano) erano viste come uno strumento oppressivo dei “padroni”.
        Il che, di nuovo, non significa che gli emilianiromagnoli fossero o siano particolarmente amichevoli verso gli stranieri in quanto tali .
        Direi che il fatto di avere o meno il passaporto italiano non entra tra i criteri di giudizio degli emilianiromagnoli, mentre conta molto di più
        (ma tutt’Italia è così, e sospetto un po’ tutto il mondo, essendo io italianocentrico)
        “fare come gli altri” e “non scassare il cazzo”.

        Direi che “fa tant cme tut chiètar” (“fa’ come tutti gli altri”) è la massima universale dell’ER 😉

  208. mirkhond scrive:

    Il conformismo c’è eccome, pur in armonica disarmonia……
    Tutti amate il tricolore, tutti amate la civiltà occidentale, col diritto di troiare (non siete tu e Peucezio a dire di volere un mondo PRIVO di etica sessuale e morale, sia pur mascherato da un’IPOCRITA sovrastruttura cattoreazionaria?)

  209. mirkhond scrive:

    “al massimo, ti posso concedere che potremmo essere meno anticonformisti su quella singola questione”

    Hai detto niente, con tutto ciò che comporta nell’immaginario del frangistano terrorizzato dall’Islamizzazione……

  210. mirkhond scrive:

    “il tuo amico croato”

    Diciamo che lui vede le cose da un osservatorio esterno all’Italia.
    Dove ci stiamo tutti noi.
    E, forse, questo gli consente una maggiore lucidità nell’osservare e comprendere il pensiero di questo blog…….

    • Z. scrive:

      Secondo me non c’è un pensiero in questo blog, ce ne sono tanti diversi.

      Se esistesse qualcosa tipo un “chelebecchiano medio”, potremmo dire che:

      – è un cattolico tradizionalista e poco praticante;
      – odia il PD, e in particolare Renzi;
      – guarda con diffidenza a Israele, agli Stati Uniti e all’Unione Europea;
      – rispetta e spesso stima i fedeli musulmani;
      – detesta l’ISIS;
      – è contento che il golpe turco sia fallito;
      – stima Putin e anche Erdogan;
      – tifa per Trump ed è contento della Brexit;
      – si interessa di politica, ma soprattutto di storia e di linguistica;
      – ha pessimo gusto in materia di musica 😀

      ma un vero “chelebecchiano medio” non esiste. Ognuno di noi, preso singolarmente, è diverso: certamente la politica, la storia e la linguistica mi interessano e sono contento per la Brexit però, a tacer d’altro, non ho affatto cattivo gusto in musica, miseriaccia 😀

  211. mirkhond scrive:

    Lui vede una comunità telematica che, pur in armonica disarmonia, e con una dialettica interna anche forte, però sostanzialmente condivide questa società occidentale, criticandola DALL’INTERNO, senza pensare ad uscirne…..
    E in questo, credo che abbia ragione……

  212. MOI scrive:

    Forse le han chiamate “cicciottelle” (me l’ero perso) perché sovrappeso … e femmine

    Alex Del Piero= Pinturicchio
    Gennaro Gattuso= Ringhio
    Gigi Riva= Rombo di Tuono o anche Gigirriva
    Roby Baggio= Divin Codino
    Pelè= O Rei
    D.A.Maradona= El Pibe de Oro
    Fabio Capello= Il Filosofo
    Giampiero Boniperti= Marisa
    Gianni Rivera= Golden Boy
    Michel Platini= Le Roi
    Francesco Totti= Er Pupone
    G.O.Batistuta= Il Re Leone
    Antonio Cabrini= Il Bell’Antonio
    Paolo Rossi= Pablito
    Ronaldo= Fenomeno
    Beckenbauer= Il Kaiser
    Causio= Il barone
    Gunnar Gren= il Pompierone
    CICLISMO:
    Fausto Coppi= L’Airone
    Gino Bartali= L’Uomo di ferro e anche L’Intramontabile
    Chiappucci= El Diablo
    Cipollini= Il Re Leone o Supermario
    Eddy Merckx (e anche il profano Armstrong, ma Merckx per primo!)= Il Cannibale
    Vicente Trueba= La Pulce dei Pirenei
    Marco Pantani= Pirata o Elefantino
    Savoldelli= Il Falco
    Ulrich= Il Kaiser
    Franco Bitossi= Cuore matto
    Giovanni Gerbi= Diavolo Rosso
    Francesco Moser= Lo Sceriffo
    Charly Gaul = L’Angelo della Montagna
    ATLETICA:
    Carl Lewis= Il figlio del vento
    Pietro Mennea= Freccia del sud
    Juri Checchi= Il Signore degli Anelli
    Jesse Owens= Lampo d’Ebano

    ———————

    Ma vedo che Zeto sboldrina 😉 , sarà l’afa … che comunque sta passando. Niente di grave.

    • Z. scrive:

      No, per carità, niente di troppo grave. Il simpatico direttore è stato dimissionato ed è stato mandato a sfottere mamma, moglie e figlia. Tutto sistemato 🙂

  213. MOI scrive:

    Zlatan Ibraimovic = lo Zingaro …

  214. mirkhond scrive:

    Se fossero state delle mazze di scopa ;), ed apostrofate come tali, probabilmente ci sarebbe stata un’insurrezione.
    A partire dall’ottimo Habsburgicus…… 🙂 😉

  215. MOI scrive:

    Anche “Pelé” inizialmente era lo sfottò dell’ allora “rapaz” José Altafini (che si faceva chiamare “Mazzola” …) all’ allora “meninho” Edson Arantes do Nascimento che si sbagliava a dire “Bilé” riferendosi al proprio beniamino …

    https://www.youtube.com/watch?v=BbI32gxGnkc

    PS

    Si fa presto a dire “ginga” 😉 …

    • MOI scrive:

      SE nel Brasile del 1958 ci fosse stata al governo la Boldrini … col cazzo che diventavan Campioni del Mondo!

      • MOI scrive:

        Fra l’altro, il Brasile sconfisse una Svezia che ancora, in sordina (ma nel 1958 internet non c’era 😉 …) , praticava politiche eugenetiche di stampo para-nazista e così avrebbe continuato fino ai primi Anni Ottanta !

        il Brasile, per contro, aveva una specie di “corte dei miracoli” … in particolare quel Garrincha detto senza mezzi termini “o Coxo” (lo Zoppo) poiché era nato con la “malformazione” di gambe di misura disuguale … MA questo lo rendeva imprevedibile nel dribbling.

  216. MOI scrive:

    il perbeniZmo intereZZato
    la dignità fatta di vuoto
    l’ipocriZia di Zta Zempre
    con la ragione mai col torto
    la noZtra Ztanca civiltà
    è un dio ch’è morto …

    [cit. modif.]

    • Z. scrive:

      😀

      epperò, se avessi criticato un titolo in cui tre atleti venivano scherniti come “i tre grassottelli”, mi avresti dedicato ugualmente una versione personalizzata del Maestrone?

      sii onesto!

      😉

    • PinoMamet scrive:

      Facciamo che li avessero chiamati “i tre maschietti”, e allora lo avresti sentito, il nostro Moi… 😉

  217. MOI scrive:

    A proposito (visto che, diceva Miguel, è la Cultura Occidentale a ispirare l’ ISIS che la “rovescia” ) … TIR di Nizza vs Locomotiva di Bologna un secolo prima : Islamizzazione di Guccini o Guccinizzazione dell’ Islam ?!

  218. mirkhond scrive:

    ????????????

      • MOI scrive:

        Pietro Rigosi

        https://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Rigosi

        C’è una specie di “Romanticismo Maledetto” negli Omicidi-Suicidi, che accomuna AnarcoInsurrezionalisti e Jihadisti … si sentono Guerrieri, ma dimenticano la cosa più importante : affrontare nemici concretante alla propria altezza: NON degli inermi !

        • MOI scrive:

          Il Dualismo che diceva anche Miguel di un autore che non ricordo (un Norreno fra fine Ottocento e Anni Cinquanta …) fra l’ Islam disposto a rinunciare perfino all’ Onore Guerriero pur di vincere Vs il Beduino Austero durante la Jalilla (o come si dice, mi sfugge … l’ Arabo sembra sempre uno scioglilingua infantile) che ritiene invece irrinunciabile la Muruwara (o come si dice, mi sfugge … l’ Arabo sembra sempre uno scioglilingua infantile)

  219. mirkhond scrive:

    “con gli emiliani, direi che c’é molta estraneità–
    fra i vecchi, diffidenza (un tempo) per il diverso colore politico (PCI unico colà, mal visto da noi..però TO é diverso e lì sono uniti !)..oggi direi reciproca indifferenza..non grande amore ma neppure antipatia….diciamo che ci si ignora molta e forse da entrambi i lati prevalgono stereotipi non più validi (ammesso lo siano mai stati)”

    Messori dice più o meno lo stesso ne Il Mistero di Torino.
    Però aggiunge che gli Emiliani, dovendo guardare ad una città del nord come ad una “capitale”, guardano a Milano.
    Ed infatti anche lui ricorda Reggio di LOMBARDIA 🙂 e in sostanza, ammette la “lombardità” degli Emiliani tra Piacenza e il Panaro……. 😉

    • PinoMamet scrive:

      Si sa che Messori di cazzate ne dice 😀

    • PinoMamet scrive:

      In realtà, credo sia vero che i piacentini guardano a Milano come a una capitale
      (quelli di città, e probabilmente l’influenza milanese arriva fino a Fiorenzuola, non ultra).
      (Quelli di montagna sono abbastanza liguri e genovocentrici).

      Poi c’è Parma (città) che per ragioni campanilistiche si è sempre sentita “petite capitale” e non ha mai accettato di essere seconda a Bologna, e si sentiva (ormai è ampiamente una cosa del passato) francofila semmai.

      Poi c’è il resto della regione, compreso il parmense, che con Bologna sta benissimo, e normalmente stravede per la Romagna.

      Poi oh, sicuramente una volta Reggio si chiamava “di Lombardia”, è un affascinante ricordo storico.

  220. MOI scrive:

    AutoSessismo ?

    https://www.youtube.com/watch?v=SBW-51xzZNE

    Man Smart (Woman Smarter)
    ; 1958 (?)

  221. MOI scrive:

    Sounds of laughter everywhere
    And the dancing girls swing to and fro
    I must declare my heart is there
    Though I’ve been from Maine to Mexico

    […]

    Down at the market you can hear
    Ladies cry out while on their heads they bear
    Ackee, rice, salt, fish are nice
    And the rum is fine any time o’ year

    […]

    —————-

    … è diventato sessismo ?

    https://www.youtube.com/watch?v=KFFlWtlDRqk

    • MOI scrive:

      si noti anche l’uso oramai “a fossile vivente linguistico” di “gay” per una roba tipo “cheerful” … anche se la rima e la metrica vogliono la loro parte !

  222. MOI scrive:

    http://www.youtube.com/watch?v=8b-ZKY2zlz4

    “sei diventato una donniciola !”

    😉

    [cit.]

  223. mirkhond scrive:

    “parlare di religione olocaustica è, secondo me, terribilmente conformista”

    Se ci riferiamo ad ambienti di una certa destra, sì.
    Senza dimenticare però che in Europa, Italia compresa, ci sono leggi che, se applicate con zelo, ti portano minimo alla morte civile.

    ” il che rende pure mirkhond un conformista (su questi temi non su altri)”

    In altre epoche e in altri contesti, lo sarei stato e lo sarei sicuramente…….

  224. Z. scrive:

    La stampa grillibera si indigna e spara fuoco…

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/08/08/rio-2016-contro-il-fascismo-estetico-siamo-tutte-cicciotelle/2963141/
    http://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/le-tre-cicciottelle-e-le-scuse-ai-lettori/

    …ma come insegna Travaglio, le regole e il bontònn sono cose che vanno sempre rispettate. Dagli altri 😀

    http://www.huffingtonpost.it/tommaso-ederoclite/quel-sessismo-sulla-boschi-del-fatto-quotidiano-altro-che-cicciottelle_b_11421980.html

    E fin qui siamo nella norma. Un po’ fuori dalla norma è il vicedirettore, che dopo aver tentato una patetica arrampicata difensiva sugli specchi ci dice qualcosa che non avremmo mai sentito: maccome, ma ipprobblemi so’ bbenaltri!

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/08/10/boschi-cosce-e-altre-ragioni-per-indignarsi/2967655/

    Massì, ma dai, ma in effetti è vero. Ipproblemi sobbenàltri. Potrebbe essere un buon suggerimento per chi viene beccato a rubare una bicicletta: ma come, Erdogan fa la repressione e lei mi arresta? si vergogni! 😀

    • PinoMamet scrive:

      A non proposito:
      mo’ salta fuori che la ginnasta Carlotta Ferlito sarebbe razzista.

      Ah, che brutta cosa! Ah, no, aspetta, lo dice la stampa americana. Comincia a ballarmi un occhio, come si dice dalle mie parti, mi “inorecchio” (insospettisco) come si dice sempre quassù in Lombardia meridionale 😉 attuale Emilia, olim Aemilia.

      Caspita, ha detto che per vincere avrebbe dovuto tingersi di nero: proprio razzista, non c’è che dire. Ma aspetta un attimo: lo ha detto in un messaggio privato con la sua collega, e la frase suonava un pochino diversa, e che era detta con tono scherzoso.
      Anche da notare, che in precedenti messaggi la Ferlito faceva notare, a suo parere, uno sbilanciamento dei giudici di gara a favore di Stati Uniti e Russia, quindi non solo di atleti di colore… faceva anche notare che le era stato tolto del punteggio perchè (testualmente) “le americane fanno sempre reclami”.
      (e non stento a crederlo, visto l’agonismo esagerato degli statunitensi, che trovo molto spesso ai limiti della correttezza se non oltre).

      Tutto insieme, la cosa assume un aspetto abbastanza diverso dal “razzismo”.

      Ma non basta: un responsabile italiano ha detto che la Ferlito avrebbe fatto riferimento, nel suo messaggio scherzoso, al fatto che il trend della ginnastica sia attualmente quello di premiare le doti fisiche anziché quelle tecniche (come nel tennis delle energumene Williams, la più forte delle quali ho vsto con piacere essere battuta da un’italiana 😀 )

      Fa notare, il responsabile, che i neri sono più portati per alcuni sport e meno per altri (cita il nuoto) come sa più o meno chiunque e il suo cane.
      Orrore! Apriti cielo! è razzista anche lui.

      Ora, a me delle razze non me ne frega proprio niente, ma questa è una delle occasioni in cui posso dire che il Politicamente Corretto (e gli statunitensi che ne sono ossessionati, e se ne servono per questioni di bandiera) hanno veramente rotto il cazzo.

      • PinoMamet scrive:

        Aggiornamento: salta fuori che la frase è del 2013, ritirata fuori dalla stampa in lingua inglese in questi giorni, a scopo esclusivamente di rompere il cazzo…

        • Z. scrive:

          A me la vicenda che citi dà fastidio più che altro per un certo aspetto.

          Come direbbe Miguel, noi dobbiamo essere consapevole che tutto ciò che scriviamo in una mail, in un SMS, in un blog potrebbe essere ritrasmesso a tutto volume dagli altoparlanti in piazza Maggiore.

          Naturalmente non è un appunto per Carlotta Ferlito, che oltre tutto tre anni fa era appena maggiorenne. E’ solo una constatazione: se via SMS ripetiamo una battuta di Woody Allen dobbiamo mettere in conto che ci potrebbero chiamare “antisemiti” e se scriviamo “ho sempre ragione, come il Dusce” dobbiamo mettere in conto che ci potrebbero chiamare “fascisti”.

          Così è, ma non significa che debba piacermi: anzi, forse è anche peggio delle fisime sulla possibilità che una frase potesse essere razzista o meno.

  225. Z. scrive:

    Oh, e a proposito di governo…

    http://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/non-ricevi-sms-da-matteo-e-non-sei-nessuno-ora-ce-un-app-abbonati/

    …il neogrillino Robecchi ha ragione. Cioè, non ha ragione a votare come vota, che mi sanguina il cuore pensando che scriveva a Cuore. Ma Cuore ha chiuso da tempo, e il cuore è normale che sanguini.

    Dicevo, ha ragione su questa cosa dei messaggi di Renzi. Ad essere precisi, poi, a me non scrive messaggi, mi spamma via mail. Pensa che il modo migliore di recuperare il consenso oscillante sia lo spam, e già non ci siamo, ma nell’ultima mail si è addirittura scusato per non avermi spammato abbastanza il mese scorso…

    Per fortuna ho un client di posta elettronica astuto e un po’ gufo: quando arrivano queste mail, appare l’avviso “Thunderbird crede che questo messaggio sia indesiderato” 😀

  226. MOI scrive:

    @ PINO

    Appunto : sei un Atleto 😉 Professionisto 🙂 da prestazioni supereroistiche ? Ti chiamano “maschietto” per via di quel Cromosoma Y e devi star gobbo ?

    Sei un’ Atleta DopoLavorista in sovrappeso ? … Se ti chiamano “cicciottella” hai tutto l’ Establishment di Pasdaràn del Boldriran 😉 dalla tua !

  227. MOI scrive:

    devi star gobbo !

    e.c.

  228. mirkhond scrive:

    “anche l’abilità Brasiliana nei tiri al volo si è sviluppata tradizionalmente con le palle di stracci (il pallone “da decathlon” in certe realtà è un lusso ancora oggi !) nelle favelas …”

    Il Brasile da molti campioni sportivi, originari dalle favelas.
    E ciò è ovviamente un vanto per quel paese.
    Peccato però che NON riesca a risolvere il problema delle favelas, dando ai loro abitanti una casa e una vita più dignitosa……

  229. MOI scrive:

    il vero antirazzismo è che la “razza” sia ininfluente rispetto agli insulti o agli elogi …

  230. habsburgicus scrive:

    chiesaepostconcilio.blogspot.it/2016/08/card-zen-nuovo-appello-contro-la.html

    (leggetevelo digitando a mano..non la prende)

    il clero cinese protesta contro l’imminente resa ad maiorem Pekini gloriam..MAI era accaduto qualcosa di simile, a così alti livelli, almeno da dx (ah, se solo Siri e Ottaviani avessero avuto un po’ del coraggio di questo Cardinale cinese..non saremmo dove siamo !)

  231. habsburgicus scrive:

    www//chiesaepostconcilio.blogspot.it/2016/08/card-zen-nuovo-appello-contro-la.html

  232. MOI scrive:

    funzia, funzia … fosse solo quello, il problema.

  233. mirkhond scrive:

    Anch’io non ho capito bene.
    Il Cardinale Zen, auspica una ribellione dei Cattolici Cinesi contro il Papa, se costui si accorderà con le autorità di Pechino, per far confluire la Chiesa Cattolica perseguitata proprio per fedeltà alla Santa Sede, nella scismatica Chiesa Patriottica, fondata e supportata dal regime?

    • PinoMamet scrive:

      Da quello che ho capito il Cardinale lamenta che il dialogo con Pechino sia passato sopra la sua testa e quella della Commissione appositamente nominata dai precedenti pontefici- che ha un senso- e teme quello che dici tu- che mi sembra assurdo…

  234. mirkhond scrive:

    Non mi sembra una novità nella storia del Cattolicesimo.
    E cioè che di fronte ad interessi politici di sopravvivenza, la Chiesa abbia venduto questo o quel gruppo di credenti, la cui difesa ad oltranza, avrebbe potuto compromettere l’intera Cattolicità.
    Penso ad esempio, ai fedeli della Chiesa paleoslava di rito Slavo-Bizantino fondata dai Santi Cirillo e Metodio di Tessalonica, abbandonata dal Papa nell’885 d.C., per non compromettere i rapporti con gli imperatori franchi, difensori della stessa Chiesa Cattolica.
    Oppure i Templari, abbandonati nel 1307-1314, nelle avide mani del re di Francia Filippo IV il Bello (1285-1314).
    O ancora ai Cattolici inglesi, abbandonati nel 1534 e nel 1570.
    I Gesuiti, abbandonati e sciolti nel 1773.
    La guerriglia antipiemontese nelle Due Sicilie, abbandonata da Pio IX nel 1865.
    I Cristeros messicani, abbandonati dal Vaticano nel 1928, in seguito agli Arreglos tra Santa Sede e governo messicano massonico.
    E infine, gli Uniati cattolici ucraini, sacrificati tra 1962 e 1988, in seguito alla ostpolitik, inaugurata da Giovanni XXIII con l’Urss.

    • habsburgicus scrive:

      si, dal punto di vista strettamente politico, non mi scandalizza
      cioè, non mi scandalizzerebbe..se avessi fiducia negli attuali vertici vaticani 😀
      perché il do ut des è bello, ma solo dare..e ricevere legnate (o al massimo parole più o meno mielose), lo è meno 😀

      • habsburgicus scrive:

        i cattolici inglesi, no, dai..non in quelle date !
        poi se vogliamo dire che il Vaticano sbagliò (politicamente, eh) a non deporre Enrico VIII dopo il 1534 e a non proclamare la Crociata contro di lui, mentre sbagliò a deporre Elisabetta, nel 1570, sfondi una porta aperta
        lo dico da molto tempo..e ci ho pensato proprio oggi 😀

  235. mirkhond scrive:

    Papa Clemente VII (1523-1534), avrebbe potuto essere più flessibile nella questione del divorzio di Enrico VIII.
    Però, non poteva scontentare Carlo V (1519-1556), soprattutto dopo la riappacificazione tra Papato e Impero del 1529-1530, dopo il Sacco di Roma del 1527.
    Per cui, abbandonò i Cattolici Inglesi al loro destino……

  236. mirkhond scrive:

    “ma questa è una delle occasioni in cui posso dire che il Politicamente Corretto (e gli statunitensi che ne sono ossessionati, e se ne servono per questioni di bandiera) hanno veramente rotto il cazzo.”

    Condivido.
    200 e più anni di rivoluzioni libertarie, solo per il trionfo dell’autocensura?

  237. habsburgicus scrive:

    oggi non saprei, caro Z
    la crisi è troppo grande 😀
    ti direi cosa avrei fatto ancora 30 anni
    ritorno assoluto al 1958, anzi al 1954 (per far fuori la riformina del 1956)..non pedissequo però..avrei riformato il Catechismo di Pio X in modo da rendere impossibile ogni conciliarismo futuro (vedi sotto)
    ciò avrebbe provocato un peggioramento della situazione in Italia ma forse avrebbe provocato qualcosa di buono, altrove
    e comunque, se è scritto che si doveva perire (umanamente parlando) la fine sarebbe stata con onore, ovvero quella di una Chiesa che predica il vero contro venti e mare-anche nell’ipotesi che non abbia un solo fedele

    Catechismo antico ma riformato (solo alcune voci * più o meno già nell’originale)
    Cosa è il cosiddetto ecumenismo ? è una dottrina voluta dai massoni per confondere i cristiani retti e diffondere la follia secondo cui la Verità può dialogare con l’errore
    È lecita la communicatio in sacris con i non-cattolici ? No, non è lecita (tranne i casi previsti dalla Chiesa, per i soli cristiani)
    È lecito invitare i musulmani nelle nostre chiese, per una qualsivoglia ragione ? No, non è lecito MAI; al più si possono organizzare cerimonie comuni, ma sul sagrato, non oltre, come il Tempio era chiuso ai pagani
    *Chi sono gli scismatici ? sono coloro che mantenendo la Retta Fede non riconoscono l’autorità della Sacra Sede di Roma; tali oggidì i cosiddetti “ortodossi”
    *Chi sono gli eretici ? son coloro che pur credendo in Cristo, negano Verità di Fede definire dai Concili, come luterani, calvinisti e cotale genia di uomini perversi
    Chi sono i conciliaristi ? son coloro che seguono le teorie folli e perniciose del preteso (e cassato) “Concilio Vaticano II” in vigore dal 1965 al 19XX…
    I conciliaristi sono eretici ? Si, o almeno prodimi all’eresia, e da evitare in ogni moso, sotto pena di anatema
    La fede scomparve durante l’epoca del conciliarismo ? No, non scomparve; la fiaccola fu mantenuta dai cosiddetti “sedevacantisti”, dai “lefebvriani” e da altri santi vescovi, preti e laici nel segreto del loro cuore
    Chi sono i pagani ? sono coloro che non credono a Cristo né come venuto né come venturo e nella loro follia pretendono esservi più divinità, ad esempio i buddisti, gli induisti, i maomettani
    Chi sono i maomettani ? sono coloro che non credono a Cristo né come venuto né come venturo, ma prestano fede ad un Impostore, condannato dai Nostri Padri
    Chi sono gli ebrei ? diconsi ebrei coloro che accettano il Cristo come venturo ma non lo accettano, nella loro cecità, come venuto
    Esistono tuttora gli ebrei ? No, tranne pochissimi che diconsi karaiti
    E chi sono coloro che il volgo chiama comunemente giudei od ebrei ? Quelli sono odiatori implacabili del Cristo Nostro Signore, peggiori dei pagani
    È lecito riformare i libri liturgici ? No, non è lecito..la Messa di San Pio V è intangibile ed eterna
    ma alcuni Papi, come Benedetto XV di venerata memoria, non riformarono il Messale ? Si, è vero e lo fece pure il Nostro predecessore Pio XII, ma solo in questioni secondarie, e potremo farlo Noi indegni successori e coloro che più degnamente Ci succederanno; non è tuttavia possibile cambiare la Messa; chi osasse sostenerlo su di lui anatema

    • habsburgicus scrive:

      oh, scusa ! ho sbagliato post..era di là
      vabbè, guardatelo qui, dai 😀
      trasferimento post

      • habsburgicus scrive:

        P.S
        sotto pagani, leggasi shintoisti e non maomettani
        sarà un catechismo riformato (e ipotetico) non un catechismo fatto con i piedi 😀 😀 😀

      • PinoMamet scrive:

        Penso comunque che il tuo catechismo (almeno nei punti che fornisci qui) avrebbe impedito tutto l’ecumenismo, ma non avrebbe reso la Chiesa né più né meno popolare in Italia.

        In effetti non si parla di nessuno degli argomenti che il Concilio Vaticano II ha introdotto e hanno (a mio avviso) salvato la Chiesa dal diventare un fenomeno di costume irrilevante:
        niente sull’uso del “volgare”, niente sui rapporti con scienza e mondo laico, niente su giovani, donne ecc.

        • habsburgicus scrive:

          queste le “variazioni”…per il resto, quello integrale di Pio X, di santa memoria
          che effettivamente di quelle cose credo non parlasse
          magari sulla liturgia, una più

          è lecito dire la liturgia in lingua volgare ? No, mai, nella chiesa occidentale
          è da ritenersi quindi necessario l’uso della lingua latina ? Si, sempre (tranne eccezioni di Nostra mano o di quella dei Nostri successori), nelle Chiese di rito latino; le Chiese di altro rito, unito alla Nostra Sede, conservino i loro riti sicut erat in principio et nunc et semper et in saecula saeculorum

          @Z
          oggi, idem
          con speranze (già non grandi) ridotte allo 0, 000 1 %
          al massimo con un articolo in più, sul gender, uno contro il “chi sono io per giudicare” e uno contro il “soccismo”..si, tener conto anche di quelli 😀 del tipo
          è lecito a figure del laicato cattolico, anche qualora abbiano rivestito posizioni di rilievo nei mezzi di comunicazione, osar criticare il Papa perché non conforme con i tempi ? No, non è lecito !

          • PinoMamet scrive:

            “è da ritenersi quindi necessario l’uso della lingua latina ? Si, sempre (tranne eccezioni di Nostra mano o di quella dei Nostri successori), nelle Chiese di rito latino; le Chiese di altro rito, unito alla Nostra Sede, conservino i loro riti sicut erat in principio et nunc et semper et in saecula saeculorum”

            Mi sfugge la ratio di una simile scelta.
            Il latino non ha in sè nulla di particolarmente “sacro”, non più di nessun’altra lingua.
            Sicuramente la lunga tradizione lo rende più venerabile, ma non abbastanza da renderlo (ahò, qua parliamo di teologia, mica di simpatie personali) necessario, tantopiù che appunto il tuo catechismo concede alle altre Chiese cattoliche (non romane, per intenderci) di usare altre lingue.

      • Z. scrive:

        Va benissimo, pure qui, grazie!

        Detto questo, mi permetto di chiedertelo di nuovo: se invece di trent’anni fa fossi eletto papa oggi? perché è con questa sfida che papa Francesco deve cimentarsi…

    • PinoMamet scrive:

      “Esistono tuttora gli ebrei ? No, tranne pochissimi che diconsi karaiti”

      mmm questa mi sfugge. Perché? gli altri “odiatori implacabili” cosa sarebbero? in effetti accettano il Cristo (Messia) come venturo, ma non come venuto, secondo la tua definizione.

      • mirkhond scrive:

        Credo che si riferisca all’accettazione o meno del Talmud.
        E i Karaiti rifiutano il Talmud.
        Dunque sarebbero loro gli unici veri Giudei non cristiani (verosimilmente Turchi convertitisi al Giudaismo nel Medioevo).

        • PinoMamet scrive:

          Mmm ma che c’entra il Talmud con l’essere o meno ebrei nel senso di “accettare il Cristo venturo”?
          Mica si mette a distinguere, che so, musulmani sciiti e sunniti.

          PS
          In realtà i karaiti non sono solo quelli della Crimea; sono attestati da molto prima in Egitto e mi pare in Iraq, anche ora non esistono mica solo quelli della Crimea…

          la storia del movimento karaita è interessante, sicuramente sorto in polemica con l’ebraismo farisaico, è discussa l’epoca però
          (loro credo si rifacciano ai Sadducei, i “farisaici” invece tendono a post-datarli)

          • PinoMamet scrive:

            Leggo in effetti che l’assoluta maggioranza dei karaiti dovrebbe essere attualmente formata da quelli di origine egiziana e irachena.

    • mirkhond scrive:

      E sull’abbigliamento in chiesa, e fuori dalla chiesa, non dici nulla? 😉

  238. mirkhond scrive:

    In riferimento al Papato auspicato da Habsburgicus! 🙂

  239. mirkhond scrive:

    Proprio oggi pomeriggio mi sono incontrato con Peucezio, e, guarda caso ;), abbiamo proprio discusso di lefevriani e sedevacantisti.
    Alla mia domanda sul PERCHE’ gli uni e gli altri non abbiano dato vita ad una Santa Sede, parallela, ma fedele alla tradizione pre-Vatikano II, Peucezio mi ha risposto che per i due gruppi catto-tradizionalisti (che, tra l’altro, si detestano pure tra di loro), arrivare ad un passo simile, significherebbe condannarsi ad essere un’infima settucola.
    Dunque con la finzione teologica del Soglio di Pietro vacante, cercano comunque di RESTARE in una Chiesa Cattolica, le cui dottrine dal 1965 sono però considerate come eretiche.
    Insomma il classico piede in due staffe……

  240. mirkhond scrive:

    Riguardo agli Scismatici, proprio perché ORTODOSSI e dunque NON ERETICI, lo sforzo di una Chiesa, anche tradizionalista, è e deve sempre essere quello della RICONCILIAZIONE, attraverso una visione ecclesiatica “federale” in cui il Papa, sia il primo dei Patriarchi ortodossi, ma non un comandante che da ordini al di fuori del proprio territorio patriarcale.

  241. MOI scrive:

    Lo metto qui sennò va disperso:

    “Anti Conformista” è un concetto sempre contestuale, NON significa “Bastian Contrario” : tipologia comportamentale rara, ma non rarissima … di solito ha motivazioni psicologiche di voler “uscire dal gregge”, per il piacere fine a sé stesso di farlo, a prescindere da tutto il resto contestuale.

  242. mirkhond scrive:

    Spesso è come dici.
    Ma non sempre.
    A volte si vuole “uscire dal gregge” perché all’interno di quel gregge non si sta bene……
    Poi certamente, tra il dire e il fare, c’è di mezzo un oceano……. 🙂

  243. MOI scrive:

    Ma infatti NON sei “Bastian Contrario”, sei AntiConformista … mentre saresti stato Conformista nella Bari di un secolo prima, quando “certe idee” già c’erano: ma come vizi privati da Aristocratici , NON come modus vivendi emulato (!) in massa dal popolo “vascio”.

    https://issuu.com/intramoenia/docs/ovascio_estratto

  244. mirkhond scrive:

    Infatti. 🙂

  245. habsburgicus scrive:

    PER TUTTI
    vi suggerisco un’ottima collana di volumi, ovvero la collezione completa dei “Documenti Diplomatici Italiani” dal gennaio 1861 al 30 giugno 1952 (l’unica lacuna vi è nei 3 anni, 1919-1922) http://www.farnesina.ipzs.it/series?d-447349-p=2 e http://www.farnesina.ipzs.it/series?d-447349-p=1
    spesso ho criticato il nostro governo e le nostre istituzioni, ma mi sia lecito questa volta esprimere la lode (e la gratitudine) per questa ottima iniziativa che non ha eguali in Europa ed, in forma minore e più confusionaria, lo ha solo in USA con i FRUS…brava Italia !
    in particolare mi rivolgo a Z che ha dimostrato in passato qualche interesse di storia diplomatica [e a Miguel, che però ora non c’è e dunque non lo vedrà, quindi gli rimanderò il link a suo tempo in privato], ma penso che possa interessare anche a Moi, e a tanti altri
    vi consiglio in particolare di scaricare i volumi sulla II GM (vol V-X della serie IX)..lì troverete, in linguaggio diplomatico e “noioso” [e soprattutto con salti perché ogni documento è a sé] la VERA STORIA D’ITALIA come percepita all’epoca dalle più alte autorità del Regno (erano tutti documenti segretissimi, eh !)
    da scaricare anche i volumi I-III sella serie V sul 1914-1915, in particolare lì cercate le corrispondenza fra Bollati e Avarna e Avarna e Bollati..lì vedrete due seri Ambasciatori, saggi, impotenti di fronte alla follia ! (fra loro dicono la purissima verità, segretissima..quando alludono al Re, in genere non lo nominano e usano frasi come “altissimo personaggio”)
    al solo Mirkhond (credo) interesserà forse più la serie I (gli anni 1860′) e la II, cioè l’Italia laicissima post-risorgimentista..lì si può vedere la realtà della classe massonica della terza Italia [molti documenti sono in francese ancora, fino al 1887]
    a qualcuno (Francesco ?) potrà interessare la serie X e XI, cioè gli inizi dell’Italia postbellica, gli anni dell’incipiente potere DC..leggete nell’ultimo volume di tutti, il primo documento, che riporta le parole di Pio XII !
    se leggerete, si potrà discutere, credo piacevolmente..qui o in privato

  246. mirkhond scrive:

    Documenti in Francese fino al 1887? Interessante!
    Del resto Messori, diceva che Torino era una città di cultura francese praticamente fino alle soglie del fascismo…..
    Tra i documenti che hai citato, ve ne sono di relativi anche alla questione dalmata?

    • habsburgicus scrive:

      @Mirkhond
      hai voglia ! caterve
      ma te li devi cercare tu, usando gli indici, chiaro 😀

      di nuovo a tutti
      vi consiglio di leggere il D. 81 a pag 137 del file (cioè pag 77 libro) del volume VII della serie IX, 24/4/1941-1/12/1941
      è un rapporto di Alfieri a Ciano del 9/5/1951
      DIMOSTRA contro tutti i sinistrismi che l’attacco all’URSS 45 gg PRIMA era noto a tutti, a Berlino ! dunque, a fortiori, anche ai sovietici che avevano allora il tov. Dekanozov, membro del Partito, come Ambasciatore a Berlino (e lo dice Alfieri stesso 1)
      con ciò cadono 2 cose
      1.la sorpresa sovietica [Stalin non poté essere sorpreso; se ebbe problemi il 22 giugno forse è perché veramente stava pensando di attaccare lui un po’ dopo, come disse il tanto bistrattato Suvorov….ovvove !]
      2.la sorpresa italiana [il mito, diffuso nel centro-dx e centro-sx che Mussolini non sapeva nulla e che Hitler l’avrebbe avvertito la notte del 22 giugno; innanzitutto perché nello stesso volume, più avanti, vedrete che di fatto l’ha avvertito prima, ma soprattutto perché Alfieri aveva già detto molto il 9 maggio ! a meno che Ciano quella sera fosse andato a mignotte e abbia obliato di avvertire il Duce..possibile, eh..manca la data di ricezione :D]
      Z, DEVI leggere !

      • habsburgicus scrive:

        11 dic 1941..
        soprattutto, 9 maggio 1941 !

      • Z. scrive:

        habs,

        come sempre l’odio anticomunista ti surriscalda le meningi!

        Quando sbollirai, ti ricorderai di aver letto – perché certamente lo hai letto – che Stalin era già stato informato da tempo che Hitler intendeva attaccarlo a tradimento.

        Ma questo significava che lui, Stalin, aveva sbagliato di grosso a fidarsi di lui e quindi no, non poteva essere. Non solo non credette alle sue spie: ad assalto iniziato si isolò per giorni, e quando arrivò Molotov con gli altri era convinto che fossero arrivati per mettero agli arresti (non sarebbe stata una buona idea, ma nessuno avrebbe potuto biasimarli).

        La figlia Svetlana raccontò che dopo la guerra lo avrebbe sentito dire: ah, insieme [con Hitler] saremmo stati invincibili!

        Detto questo, non è che i sovietici non si aspettassero una guerra, ma pare se l’aspettassero nel 1942 (del resto sai certamente che anche Hitler aveva fatto conti del genere: non contava di entrare in guerra nel ’39).

        E quindi sì, Suvorov fa storiografia-Stamina, ed è giustamente ricordato per quello che era: uno staminaro 😀

        • habsburgicus scrive:

          qui non si tratta di spie, Z
          si tratta di notizie note nel mondo diplomatico….anzi, abbastanza palesi, dice Alfieri

          • mirkhond scrive:

            Che Stalin fosse al corrente da qualche mese dei piani di attacco di Hitler, è, credo, ormai assodato dalla storiografia.
            Solo che, nonostante tutti i rapporti che gli arrivavano, si rifiutava ostinatamente di credergli.
            Persino nella notte imminente all’invasione, il 21-22 giugno 1941, quando un soldato tedesco disertò e si consegnò ai Sovietici, rivelando l’imminenza dell’attacco…….
            E pensare che Hitler, nel marzo 1940 aveva colto una ripresa nell’Armata Rossa, al termine della Guerra di Finlandia (30 novembre 1939-12 marzo 1940), dopo gli iniziali insuccessi.
            Tant’è vero che, non potendo ricevere in tempo i rinforzi franco inglesi richiesti (circa 57.000 uomini), Von Mannerheim dovette arrendersi.
            Stalin si accontentò solo del territorio tra Leningrado e il Golfo di Botnia, senza annettersi l’intera Finlandia (già provincia della Russia zarista nel 1809-1917).
            Finlandia che non sarebbe stata annessa all’Urss, nemmeno dopo la “Guerra di Continuazione” del 1941-1944.
            Cosa che non riesco a spiegarmi……..

            • habsburgicus scrive:

              Stalin è duro, ma signore
              sia ai finlandesi in 1944 MANTENENDO
              sia ai romeni in 1944 FREGANDOLI, POI
              si dichiarò disposto a trattare su cose serie, concrete (in RO in prim 11944 disposto a trattare pure con Antonescu e forse se Antonescu diventava, lui, il Mannerheim romeno, la RO evitava la marxistizzazione, pur essendoci la geografia d’ostacolo)
              non come quei buffoni criminali di Roosevelt e Churchill che con noi in 1943 pretesero la resa incondizionata, foriera di ogni male
              avessero garantito il potere ai Savoia, i confini chiari (come fece Stalin) e in più una bella spugna sul passato ecc, si poteva fare il “gran tradimento”, cioè colpire alla schiena i tedeschi al momento giusto (lo so non è bello, ma salus Reipublicae suprema lex esto, dicevano i Romani), farli fuori come tordi [capiterà in RO, non è fantastoria] e salvare l’Italia e il suo futuro…senza partigiani senza Salò senza divisioni
              uniti nel nome sacro del Re e della Patria
              no, loro pretesero la defascistizzazione ! prima vollero misure inique, umiliarono i migliori di noi (flotta che si auto-umiliò a dirla tutta ecc)..e fummo noi a rimetterci
              Stalin era un politico, quei due e specialmente Churchill dei ciarlatani

          • mirkhond scrive:

            errata corrige: Golfo di Finlandia, e non di Botnia.

          • Z. scrive:

            Che io sappia Stalin era interessato ai territori finlandesi già parte della Russia zarista, più che all’annessione di tutto il Paese. Del resto mica ha annesso l’Austria…

            Ciò detto, in effetti alla Finlandia è andata non di lusso, ma di extralusso!

            • MOI scrive:

              Helsinki era (ed è) in posizione geografica strategicamente insostituibile per le guerre fra Svezia e Russia, che da sempre se l’erano contesa … che dire, la dilpomazia Finlandese seppe giostrarsela molto bene nel mettere prima fuori gioco la Svezia a favore della Russia, poi gli USA contro l’ URSS per arrivare alla soluzione compromissoria di una Repubblica SocialDemocratica (che NON è Socialismo Reale …) indipendente.

              Eroe Nazionale è considerato il Maresciallo Mannerheim … seppur Svedese etnicamente.

            • MOI scrive:

              Significativo il monumento insulare ex Sveaborg (Fortezza di Svezia) che oggi porta il nome di Suomenlinna (Fortezza di Finlandia) …

            • mirkhond scrive:

              Il 10% della popolazione finlandese è costituita da Svedesi.
              Discendenti dei conquistatori-evangelizzatori-colonizzatori della Finlandia a partire dal XII-XIII secolo dopo Cristo.
              Rendendo la Finlandia, anche con la successiva imposizione del Luteranesimo nel XVI secolo, un paese culturalmente germanico e occidentale.
              Quando lo Zar Alessandro I (1801-1825), annesse la Finlandia nel 1809, ne rispettò il carattere culturale svedese-luterano, e non imponendo la russificazione.
              Che invece fu avviata dal 1880 sotto Alessandro II (1855-1881), molto sensibile al nascente nazionalismo russo, e portata avanti dal buon Nicola II (1894-1917), provocando attentati e la perdita di consenso popolare finlandese per gli zar.
              Comunque fino al crollo russo del 1917, la Finlandia (come i Paesi Baltici) dette buoni ufficiali alla Russia, compreso Mannerheim, che iniziò la sua carriera militare (e di esploratore) al servizio degli zar…..

            • mirkhond scrive:

              La stessa Helsinki, fino al XIX secolo si chiamava Helsingfors.

            • MOI scrive:

              Però la Chiesa Russa Ortodossa è ben presente … premesso che parliamo di un Paese a fortissima Secolarizzazione, come tutta quell’ area lì 🙂 .

        • Z. scrive:

          Io di Alfieri conosco solo Vittorio, habs, ma che Stalin fosse stato informato dell’imminente attacco è cosa nota. Lo sapevo persino io!

          Del resto, anche Hitler non credette alle stime che i suoi uomini avevano fatto dei carri sovietici.

          Spesso i dittatori sono così: non credono alle stime dell’intelligence e creano guai ai loro Paesi. Non solo i dittatori.

          • habsburgicus scrive:

            forse non sei (siete) abituati al linguaggio diplomatico, e non è una colpa, ci mancherebbe
            Alfieri sta dicendo, a leggerlo, una cosa diversa, che al 9 maggio 1941 TUTTI a Berlino parlavano di un imminente attacco all’URSS, quasi apertis verbis [cioè non il panettiere ma la “società” come si diceva allora, militari, politici, gerarchi, giornalisti, autisti delle persone importanti, professori universitari e perché no ? zoccole di lusso :D)..ti rendi conto della differenza ?
            1.innanzitutto almeno lì cade il mito dell’Italia che non sapeva…Mussolini, se possibile (e ti farà piacere), porta ancora più responsabilità perché-qualora avesse ritenuto ciò una follia-avrebbe dovuto andare subito a Berlino e vedere di calmare il collega
            2.anche gli inglsi saranno stati informati, dunque tutta la politica diChurchill acquista un altro significato
            3.visto che forse AH non era così pazzo come si dice [ma tu lo credi, puoi aver ragione, e allora cambia molto] allora se attaccò l’URSS nonostante tutto era perché riteneva di averne necessità..che sbagliò, è chiaro..ma non è più un attacco “folle” né “improvviso”
            vi è molto altro nelle fonti diplomatiche
            ma questo basta da solo secondo me a sostenere tali tesi
            che poi alcuni storici vi siano già giunti, almeno in parte, sfruttando altri testi (e alcuni anche questo, noto da una quindicina-ventina d’anni e forse ad alcuni privilegiati anche prima) è probabile

          • Z. scrive:

            Mah, forse Alfieri semplicemente si sbaglia o esagera. Forse non è proprio vero che tutti a Berlino parlassero di un imminente attacco all’URSS, per esempio. Dico io, eh, poi non so…

            Generalmente si ritiene che zio Adolfo sia stato indotto in errore da diverse cose: le purghe nelle forze armate, la scarsa resa dell’esercito sovietico in Finlandia, le mancate proteste da parte di Stalin per i pagamenti tardivi da parte dei tedeschi etc… e non da ultimo la sua convinzione che gli slavi fossero degli esseri subumani. Che poi mediamente i russi sono più alti, più grossi e pure più biondi di lui, ma vabbè, i fanatici sono sempre un po’ così.

            L’aggressione, viste le proporzioni delle parti in causa e gli impegni bellici già in corso, mi sembra che possa comunque essere classificata “folle”.

            Nota che se tu avessi ragione le teorie di Suvorov sarebbero ancora più strampalate: se Hitler stava per attaccare, e Stalin lo sapeva, perché non prepararsi? e perché sostenere il contrario?

            La mia idea è che la realtà fosse – come spesso accade – più semplice. Secondo me sono filtrate informazioni cui Stalin (anche per orgoglio: non amava molto ammettere i propri errori, peraltro non rari) ha preferito non credere, e il resto andò come sappiamo…

  247. MOI scrive:

    Provo un misto di orrore e di ridicolo nei confronti dei nostalgici del paganesimo con le sue superstizioni nate per placare il terrore umano per l’incertezza della vita, terrena e ultraterrena …

    —————

    https://www.youtube.com/watch?v=2kLrkxuV2rA

  248. mirkhond scrive:

    Il Monoteismo, come spiegatoci più volte dal buon Peucezio ;), è più naturale, risponde meglio al bisogno umano di raffigurarsi delle divinità fatte a sua immagine e somiglianza.
    Tante divinità per soccorrere i bisogni di questo o quell’aspetto della vita umana.
    Tipo le divinità del bosco, delle acque, delle montagne, quelle che possono proteggere dalle malattie o dalla sfortuna.
    Il DIO UNICO, pur venendo incontro a tali bisogni legittimi dell’uomo, però Si Pone su una PIANO SUPERIORE, innazitutto con l’ANICONICITA’, e per NON essere assimilabile a NESSUNA delle SUE creazioni: Cielo, Terra, Acqua, Sole, Luna, gli Astri, le rocce, i boschi sacri, le montagne e così via.
    QUESTO DIO non è affatto naturale da adorarsi, e la storia biblica (ma anche coranica) ci parlano di una lunga lotta dei profeti per portare i loro popoli all’adorazione di DIO SOLO.
    Nel Cristianesimo, Dio viene incontro al senso del molteplice spirituale, così connaturato nell’uomo, da farSI LUI STESSO MEDIATORE tra Divino e umano, IncarnandoSI in Gesù Cristo, e circondandosi di collaboratori creati da LUI STESSO, sia di natura puramente spirituale (gli Angeli) che umani, santificati dalla Sua Grazia e obbedienti alla Sua Volontà (la Madonna e i Santi).
    In questo modo il Cristianesimo di natura apostolica, Cattolico, Ortodosso, quello delle Chiese Orientali riesce a riassorbire il bisogno umano della mediazione molteplice e a conciliarla con l’UNICITA’ DI DIO STESSO.

    • MOI scrive:

      E infatti secondo alcuni Satana (che si nutrirebbe dell’ incredulità circa la propria stessa esistena), nel Monoteismo, non sarebbe che la sintesi di quel Paganesimo ineleminabile nell’ animo umano …

  249. mirkhond scrive:

    errata corrige: il politeismo è più naturale ecc.

  250. MOI scrive:

    Secondo il “Divulgatore” Jacopo Fo , ovviamente figlio del Nobel Dario, che ha eccelsa stima del Gesù Uomo quanto profonda disistima della Chiesa … con il Paganesimo gli Dèi “vanno a tiramenti di culo”[sic] mentre un Unico Dio “almeno dà delle Regole” .

  251. mirkhond scrive:

    Se lo dice lui……. 🙂

  252. MOI scrive:

    Perfino Luciano De Crescenzo “ridimensiona” un po’ gli eccessivi invasamenti di Paganesimo idealizzato, ricordando l’ Edipo Re di Sofocle che :

    «Gli uomini sono il trastullo degli dèi. Sono come mosche nelle mani di fanciulli crudeli, che le uccidono per divertirsi».

  253. MOI scrive:

    @ MIRKHOND

    Scena “da archeologia” ma incredibilmente attuale per sensibilità :

    https://www.youtube.com/watch?v=469kcfpsOc4

    [Ita]

    … pensando alla cosiddetta “apostasia silenziosa di massa che rende la gente di nuovo intimamente pagana” , di cui già venti e più anni fa scriveva il Messori.

  254. mirkhond scrive:

    “3.visto che forse AH non era così pazzo come si dice [ma tu lo credi, puoi aver ragione, e allora cambia molto] allora se attaccò l’URSS nonostante tutto era perché riteneva di averne necessità..che sbagliò, è chiaro..ma non è più un attacco “folle” né “improvviso””

    Pensi che ci sia del vero nella controversa tesi di Suvorov?

    • habsburgicus scrive:

      mah,io la porrei in altro modo
      io ho mentalità diplomatica..avrei dato ordine ai miei militari di preparare una linea imprendibile sulla Vistola (perché, prudenza !), avrei evacuato donne e bambini e avrei atteso l’attacco, da “fesso” (presunto)
      salvo poi scatenare la più grande campagna propagandista mai vista nella storia umana contro la barbarie marxista che aggrediva l’Europa pacifica e indifesa
      avrei forse perso alcune centinaia di kmq..ma avrei credo vinto la battaglia propagandistica
      pensate come sarebbe diversa la storia del mondo se anziché Stalingrado, si celebrasse Berlino, che resistette al “mostro bolscevico fedifrago” nel 1941
      quindi io mi sarei preparato e avrei rischiato..mai avrei attaccato prima..l’URSS poi, co i suoi spazi..pazienza, chessò, la Turchia
      oppure avrei rischiato di più, “gambling” su un attacco rosso nel 1942 [che Stalin volesse attaccare prima o poi l’unico a non crederlo a Z] e nel mentre avrei provato a vincere in Medio Oriente, via Turchia (con le buone o le cattive) e Libia-Egitto
      oppure se proprio avessi deciso di attaccare avrei preteso dai giapponesi un loro attacco simultaneo, oppure nulla !
      MAI avrei fatto come ha fatto lui..aggredire l’URSS da solo..e fare anche la figura del “kattivo” preso l’americano del Mid West ignorantissimo pronto a credere a ogni stupidata dei suoi giornalisti venali e corrotti, allora come oggi
      piuttosto, ribadisco, meglio attendere l’aggressione di Stalin (possibile, non certa), sacrificare qualcosa e sfruttare il tutto propagandisticamente !
      purtroppo lì i tedeschi non ci sentono..gli inglesi, da sempre, li battono 100 a 1..é la differenza fra Calvino (infido) e Lutero (schietto)

      • mirkhond scrive:

        Se però avesse attaccato la Turchia, non avrebbe comunque dato il pretesto all’Urss per intervenire?

        • habsburgicus scrive:

          credo che i turchi ci sarebbero stati, magari con la minaccia di un golpe finanziato con marchi del Reich ad opera del Mar. çakmak, Capo di Stato Maggiore e filo-tedesco (e ritenuto più “islamico” di altri, ma ebbe sempre la fiducia di MFKA, nonostante questo il che è strano ma talora l’amicizia vale più dell’ideologia..nel 1948 fonderà il Milli Partisi, il partito della Nazione, che pur ammettendo il kemalismo nell’essenziale, incominciò a tenere conto del Corano, tra i primissimi in assoluto in Turchia..in Turchia, secondo me, la rinascita islamica inizia in sordina nel 1945 dopo gli anni estremi in cui l’Islam sembrava eliminato per sempre..anche tutti i diplomatici che scrivono di Turchia in II GM non menzionano mai l’Islam come se non esistesse più*..e sbagliarono, vero Moi ?)

          *P.S
          Saracoglu (P.M e già Min Est) parlando con il nostro col. Luca, di cui vi ho già parlato, a fine 1942 menziona però fra le ragioni della neutralità il timore in caso di guerra perduta della “fine del kemalismo”..forse già allora i capi kemalisti, in privato, erano molto meno ottimisti di quanto facessero credere in pubblico, perché senza dubbio sapevano che le masse dell’Anatolia centrale e orientale non erano state kemalizzate in profondità

      • Z. scrive:

        Se Stalin volesse attaccare in futuro non so, habs. Non mi sembra ci siano elementi per sostenere che si apprestasse ad attaccare a breve come scrive S.

        • habsburgicus scrive:

          non sembra neppure a me o meglio sono scettico sulla questione, su questo concordo
          sottolineo solo che 1.l’attacco non era una sorpresa 2.i tedeschi avevano delle ragioni serie (poi sbagliarono tattica, l’ho detto)

      • Z. scrive:

        habs, tu oltre a ragionare ex post parti da presupposti ideologici diversi da quelli di Hitler. A lui non interessava nemmeno cooptare gli slavi ostili a Stalin, anzi ne diffidava e li considerava potenziali spie.

        È un po’ come dire “se fossi Hitler non avrei perseguitato gli ebrei”: non saresti stato Hitler!

  255. mirkhond scrive:

    “Però la Chiesa Russa Ortodossa è ben presente … premesso che parliamo di un Paese a fortissima Secolarizzazione, come tutta quell’ area lì 🙂 .”

    Beh, tenendo conto che era un dominio russo dal 1809, sia pur mantenendo il suo carattere culturale svedese-luterano, è comprensibile che, comunque dei Russi vi si insediassero.
    E dunque si venne a formare una comunità russo-ortodossa.
    Però il processo (in gran parte fallito) di russificazione della Finlandia, iniziò solo alla fine del XIX secolo, col diffondersi delle idee del nazionalismo russo alla corte di San Pietroburgo.
    Poi a me, personalmente, non sarebbe affatto dispiaciuto che la Finlandia diventasse totalmente ortodossa……. 🙂

    • habsburgicus scrive:

      gli ortodossi sono soprattutto nelle aree annesse in 1721 (oggi di nuovo RUS) e 1743 (Hamina, dove c’è una bella chiesa ortodossa, vista con i miei occhi)..questi luoghi, uniti in gub. Vyborg godevano più o meno situazione del Baltico coevo (Estland, Livland, Kurland), un po’ di meno anzi e ci fu un certo proselitismo ortodosso compatibile con la Russia laicissima del Settecento (tranne Elizaveta Petrovna, 1741-gen 1762 n.s, che però aveva altri problemi)
      la Rump-Finlandien svedese annessa nel 1808/1809 e trasformata in G.D di Finlandia, ebbe garantita la religione di Lutero dunque al massimo ci furono poche chiese per i militari russi, non altro
      nel 1812 il gub. Vyborg fu unito al G.D di Finlandia (dono di Alessandro I) ma gli ortodossi lì ormai c’erano..e la chiesa di Lutero lì dovette far buon viso a cattivo gioco
      solo con Nicola II lo zarismo pensò seriamente all’ortodossia in Finlandia (c.a 1895-1905), un po’ poco
      dal 1906 vi è praticamente democrazia moderna (pure voto alle donne), 40-50 % seggi ai socialdemocratici [questo sotto l'”oppressione” zarista !!!!!!!] dunque è un po’ come oggi [prima del 1906 c’erano i 4 Stati tradizionali svedesi, aboliti in Svezia nel 1866: nobiltà; clero di Lutero; borghesia; contadini praticamente mancavano solo i dotti 😀 conglobati nel clero luterano, uxorato]
      ortodossi non proprio ben visti ma con tutti i diritti (in più protetti un po’ da San Pietroburgo specialmente sotto Stolypin)

      • mirkhond scrive:

        Quindi l’oppressione zarista in Finlandia sotto Nicola II (1894-1917) è una leggenda nera costruita dal nazionalismo finlandese, in chiave antirussa?

        • habsburgicus scrive:

          dal 1906, al 1000 per 1000
          e anche prima, certo ! [fu un po’ meno favorevole, sì..ma ‘sti finnici avevano privilegi assurdi..loro ad esempio potevano ottenere ogni incarico in Russia, ma non il contrario per i russi..bella la vita ! sembrano quasi del PD 😀
          ancora dopo, mica fecero la I GM, tranne i volontari
          loro erano esentati !..avessero avuto i contadini delle Puglie e del Piemonte morti sul Carso l’oppressione dei finlandesi :D]

          • mirkhond scrive:

            Povero Nicola II!
            Te credo che alla fine doveva perdere il trono e la vita!
            Come dice una canzone? Il buono, perde…….

          • habsburgicus scrive:

            a fine ‘800 ci fu una dura battaglia storiografica finno-russa (utile storiograficamente)
            la differenza partiva dalla Storia
            per i russi la Finlandia era parte integrante dell’Impero russo ceduta ex pace di Fredrikshamn del 17/9/1809 e Alessandro I non volle darle una costituzione al più costituzioni al plurale (dunque di diverso, in sé, dal Baltico a quell’epoca ormai “normalizzato”)
            per i finnici fra cui Mechelin (liberale, poi in esilio) la Finlandia era uno Stato separato dalla Russia unito solo sotto l’imperatore Gran-Duca e in null’altro e questo ab initio (1809..donde l’importanza alla dieta di Porvoo del marzo 1809 in cui Alesandro I fu proclamando G.D offrendo privilegi enormi più che sul trattato internazionale del sett 1809)
            le opere finniche furono tradotte in inglese e francese, quelle russe meno
            e i finnici vinsero la battaglia culturale in Europa !
            secondo me, Alessandro I fu come al solito pasticcione (e generoso…con i polacchi, meno), ma dubito che ritenesse la Finlandia estranea alla Russia
            vero che i finnici saggi, non si ribellarono e non diedero a Nicola I l’opportunità di insegnare loro l’educazione 😀
            diciamo che la questione resta ambigua, di quelle che piacciono a Z e Mauricius, roba da legulei e da articoli interpretabili in mille modi
            i fatti sono che la Finlandia era autonomissima (tranne in 1899-1905) ma credo sia difficile negare che ciò dipendesse da altro se non dalla graziosa volontà dello Zar..né sotto Nicola I i finnici osarono dire altrimenti..dunque in teoria la Finlandia avrebbe potuto baltizzata e i “veri russi” lo auspicavano, sotto Alessandro III, donde lo sdegno dei finnici nazionalisti !
            (il finnico come molti occidentali disprezza, a torto, il russo)

  256. mirkhond scrive:

    “la scarsa resa dell’esercito sovietico in Finlandia”

    Nei primi mesi sì, ma dal febbraio 1940 l’armata rossa si era ripresa, al punto che Mannerheim, non potendo contare al più presto su rinforzi anglo-francesi, decise di arrendersi il 12 marzo 1940.
    E Hitler, aveva osservato tale ripresa dell’armata rossa……

  257. mirkhond scrive:

    La bellissima e bonissima matrona umbra, Diana Bacosi, ha vinto la medaglia d’oro per il tiro al piattello.

  258. mirkhond scrive:

    “ancora dopo, mica fecero la I GM, tranne i volontari
    loro erano esentati !”

    Mi ricordano un altro popolo con gli stessi privilegi, e nonostante tutto continuamente in rivolta contro chi aveva decretato tali privilegi…… 🙂

    • PinoMamet scrive:

      Scusa Mi’ ma chi stai dicendo e riguardo a cosa? Non è semplice capirlo per chi non abbia seguito tutta la discussione, m ifai un riassunto?

  259. mirkhond scrive:

    Mi riferivo ai Siciliani, ribelli sotto i Borbone, in comparazione coi Finlandesi nella Russia zarista.
    Entrambi erano esentati dal servizio militare sotto i loro oppressivi dominatori Napoletani e Russi…… 🙂

    • PinoMamet scrive:

      Non sapevo che i siciliani fossero esentati dal servizio militare, valeva solo per loro o era la politica generale del Regno Borbonico? (tipo, un esercito di soli volontari).

  260. mirkhond scrive:

    A quel che so, valeva solo per loro, almeno dal 1834.
    Mentre per noi c’era la leva obbligatoria (5 anni) e volontaria (8 anni, rinnovabili se si decideva di essere militari di carriera), con delle esenzioni: figli maschi unici, famiglie in cui almeno uno avesse prestato servizio, e i fratelli ne erano esentati, i seminaristi e i sacerdoti (tranne i cappellani militari che erano volontari), gli abitanti dei comuni e villaggi con meno di 500 abitanti, i corallari di Torre del Greco, e infine i Siciliani (che potevano prestare servizio come volontari).
    Inoltre vigeva il sistema del rimpiazzo: in ogni comune, i giovani atti alla leva dai 18 ai 25 anni erano sorteggiati con un bussolotto in cui c’erano bigliettini con i nomi dei giovani, e che venivano aperti da un bambino con una benda sugli occhi.
    Il sorteggiato però, poteva pagare 240 ducati e farsi rimpiazzare da un altro giovane, più desideroso di fare il soldato.
    Tieni conto che, su una popolazione di 9.000.000 di abitanti nel 1860, l’esercito contava circa 100.000 uomini, di cui soltanto 70.000-80.000 effettivi al momento dell’invasione piemontese.

  261. mirkhond scrive:

    Se fossi vissuto in epoca borbonica, sarei stato automaticamente esentato dagli obblighi di leva, in quanto unico maschio, avendo solo una sorella (a meno che avessi voluto fare il volontario…).

  262. mirkhond scrive:

    Nell’esercito piemontese (poi italiano) invece, solo chi era fisicamente menomato, oppure tanto ricco e raccomandato da pagare il rimpiazzo, aumentato a 729 ducati napoletani (nelle Due Sicilie conquistate), evitava la leva.

  263. mirkhond scrive:

    Ovviamente mi riferisco ai primi anni della conquista piemontese.

  264. mirkhond scrive:

    Invece chiedo un parere a Pino e ad Habsburgicus, sempre su questioni militari:

    Gennaro De Crescenzo, storico fondatore dei Neoborbonici, in un suo recente libro, sostiene che durante la guerra del 1915-1918, lo sforzo più duro ricadde sui soldati meridionali (e sardi, aggiungiamo noi), mentre gli operai del Nord erano esentati.
    Ne sapete qualcosa in proposito?

    • PinoMamet scrive:

      Non ne so nulla, io vengo da una zona molto più agricola che industriale e da qua partirono tantissimi (e ritornarono, ahimè, molti meno), basta entrare in qualunque paesino e vedere i monumenti ai caduti.

      In realtà se ci fu questa esenzione per gli operai (non credo fosse specificamente per gli operai del Nord, anche se le fabbriche erano quasi tutte al nord…) non credo che influì più di tanto, la maggioranza della popolazione italiana, eccettuato forse e dico forse il triangolo industriale, era ancora impegnata nell’agricoltura e attività “primarie” in genere.

      • PinoMamet scrive:

        Il mio antenato che fece la prima guerra mondiale (alpino, plotone Arditi) ho scoperto qualche settimana fa che è seppelito a Bolzano, grazie al sito Onorcaduti.

    • habsburgicus scrive:

      anche a me non pare (forse qualche esenzione ad hoc)
      e comunque gli operai c’erano solo a TO e GE
      il prezzo anche per il Nord fu altissimo

  265. habsburgicus scrive:

    qualcuno legga Avarna e Bollati, dai 😀 poi ci sarà da discutere ! li trovate nei volumi i, II e III dell’opus citata…sarà duro cercali, ma ne varrà la pena, ve lo assicuro
    è, secondo me, la migliore corrispondenza politica privata dell’era del nostro sciagurato e nefastissimo Intervento..ed acquista valore perché entrambi vengono dalla Terza Italia, non sono quindi oppositori, tutt’altro
    datemi ‘sta soddisfazione ferragostana 😀

  266. mirkhond scrive:

    Interessante.
    Una storia che non conoscevo, e sia lodato il Partito Comunista di allora, che condusse un ‘opera di autentica carità cristiana.
    E sia lode alle famiglie del Centro-Nord a SUD del Po, che si accollarono l’impegno di aiutare tanti bambini della mia patria.
    No, l’Italia NON esiste, ma sono esistite tante storie di autentica carità verso chi soffriva, che andavano OLTRE l’appartenenza “nazionale”…….

  267. mirkhond scrive:

    E’ curioso come, in quelle stesse aree a cavaliere dell’Appennino Tosco-Emiliano, già nei primi anni dell’unificazione d’Italia, famiglie contadine del luogo, aiutassero, a loro rischio e pericolo, tanti dei nostri ragazzi, costretti ad indossare la non amata divisa sabauda, a scappare da una realtà insopportabile.
    Un’altra storia di carità e solidarietà dal basso, su cui purtroppo si sa pochissimo……

    • izzaldin scrive:

      nel ‘600 molti marinai europei delle navi mercantili si “fecero indiani” e scapparono dalle navi per andare a vivere coi nativi americani che li accolsero nella loro comunità.
      allo stesso modo, molti soldati italiani sbandati durante la seconda guerra mondiale vennero accolti da famiglie russe che li sfamarono e qualcuno rimase pure lì.
      In Yugoslavia ci furono soldati sbandati salvati da famiglie rom, così come molti cristiani rischiarono la vita per nascondere i bambini ebrei.
      due annu fa, i curdi hanno rischiato la vita per gli yezidi.
      La solidarietà umana non ha confini e prescinde da tutte le variabili sociali culturali e politiche

    • PinoMamet scrive:

      Caspita, mi era preso un colpo!! Blondet d’accordo con Ugo Volli, quello di Informazione Corretta!

      Stavo per scrivere una gigantesca OCCASIONE MONDIALE DI ACCORDO TRA BLONDET E VOLLI, quando mi sono accorto che l’articolo non era di Blondet 😉

      comunque, se è verissimo che gli italiani hanno una bassissima opinione di sè (e sono i veri Odiatori di sé stessi, diffidate dalle imitazione 😉 ) credo che il Papa intendesse dire che legge i giornali italiani semplicemente perché vive in Italia (vabbè, nel Vaticano ma è uguale);
      fosse stato ad Avignone 😉 avrebbe detto i quotidiani francesi…

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Che significa “3,5% ogni centomila abitanti”? 😀

  268. mirkhond scrive:

    “nel ‘600 molti marinai europei delle navi mercantili si “fecero indiani” e scapparono dalle navi per andare a vivere coi nativi americani che li accolsero nella loro comunità.”

    Interessante.
    Non conoscevo questa storia.
    C’è qualche libro o articolo che ne parla?
    Ciao!

    • izzaldin scrive:

      ci sono vari studi anglosassoni sull’argomento.
      In Italia è stato tradotto un bellissimo libro in cui si affronta anche questo argomento, un libro che ti consiglio molto.
      In Italiano è stato edito da Feltrinelli col titolo I ribelli dell’Atlantico, sottotitolo La sotira perduta di una utopia libertaria.
      Il titolo inglese è, come spesso accade, molto diverso: The Many-Headed Hydra, in italiano l’Idra dalle Molte Teste, libro scritto da due eminenti storici americani come Linebaugh e Studebaker.
      Se lo trovi compralo o prendilo in prestito, è un ottimo libro corredato da fonti rigorose e documentate.

  269. mirkhond scrive:

    “La solidarietà umana non ha confini e prescinde da tutte le variabili sociali culturali e politiche”

    Concordo, soprattutto perché non è scontata.

  270. habsburgicus scrive:

    siete pronti per una mega-discussione ferragostana, sui massimi sistemi, cioè Cristianesimo/Europa/paganesimo ? 😀 (mi riferisco in primis a Mirkhond, ma in queste cose essenzialissimo è il contributo di Pino, Mauricius e anche Z..purtroppo Francesco e Peucezio, parimenti indispensabili, non ci sono, vabbè)
    se sì, vi posto due articoli, più o meno stesso argomento, con prospettive diverse (entrambe però non di sx)

    • PinoMamet scrive:

      Posta, posta!

      PS
      forse non c’entra niente, ma pensavo oggi (partendo dai risultati olimpici, non solo questi ultimi ma in generale… e allargando il discorso ai massimi sistemi, appunto) che se l’Europa si decidesse a riunirsi nel solo modo consono (comunità di Stati orgogliosamente indipendenti, uniti dalla difesa del proprio comune patrimonio culturale e da una politica estera comune) non ce ne sarebbe per nessuno!

      • Z. scrive:

        Un problema – non l’unico – sta nel cosa essere politica estera, secondo me. Perché ad esempio io direi che la risposta all’immigrazione lo è eccome, ma chissà cosa ne pensano gli altri.

        Secondo me dovremmo accettare che lo Stato-nazione ottocentesco non è e non può essere la strada per lo sviluppo europeo. Può essere solo la strada con cui il resto del mondo può ridurci in pezzi più di quanto già non lo siamo.

  271. mirkhond scrive:

    In che senso, non ce ne sarebbe per nessuno?

  272. habsburgicus scrive:

    eccoli
    http://www.ereticamente.net/2016/07/le-vere-radici-deuropa-contro-laliena-menzogna-monoteista.html da leggere pure i commenti ! non sono d’accordo per nulla, almeno con lui (però in gran parte con i commenti di Alessandro)
    http://www.centrostudilaruna.it/il-cristianesimo-medievale.html e qui sono abbastanza d’accordo (a parte le forzature)

    • PinoMamet scrive:

      Con il primo articolo del simpatico (ma sì, alla fine mi è simpatico) Sizzi non concordo per nulla.
      L’Europa moderna è frutto di tante di cose, compreso il Cristianesimo: non ci si può aspettare di rimanere fermi a un eterno Neolitico fossilizzato…

      e d’altra parte il Cristianesimo è altrettanto figlio di Atene (e quello cattolico perlomeno, anche un bel po’ di Roma) che di Gerusalemme, e forse più di Atene che di Gerusalemme.
      D’altra parte i culti della devozione popolare, cooptati intelligentemente dalla rilettura cristiana, sono rimasti quelli che erano, indipendentemente da Gerusalemme e da Atene.

      Mi dispiace anche che il buon Sizzi si lasci andare a evidenziare solo gli aspetti negativi della millenaria storia cristiana europea (millenaria, anzi quasi bimillenaria; non la pizza e i fichi…) come un qualunque uaarino.

      Il secondo articolo lo trovo più interessante, anche se non vedo questa contrapposizione tra mondo greco-latino e mondo germanico, e non credo che il cristianesimo abbia dissolto il primo (forse non ne ha impedita la dissoluzione , che è un’altra cosa, e comunque questa dissoluzione non è stata mica assoluta: finito l’Impero romano, la cultura romana è pur rimasta, anche se ovviamente imbastardita, o arricchita, da apporti nuovi…)

      • habsburgicus scrive:

        si, la vedrei più o meno anch’io così
        sia sul primo dove si lascia ormai dominare dall’ossessione anticristiana
        sia sul secondo lì forse io sarei più filo-germanico o meglio avrei desiderato che quanto dice fosse penetrato più a fondo
        poi, ma siamo oltre il 1492, ritengo la Riforma il più grande crimine contro l’Europa, la catastrife che ha impedito tutto
        sia con i protestanti
        sia-ma, l’ho già detto, impedendo l’ “indianizzazione” del mondo cattolico divenuto a causa della Riforma più duro, puro e rigoroso (e a ragione, dal loro punto di vista !)

      • mirkhond scrive:

        Condivido il pensiero di Pino.

  273. Z. scrive:

    Il governo Renzi alloggia i migranti a Capalbio, storica meta della sinistra da salotto, superando gli inevitabili malumori del sindaco. A differenza di Alemanno, che li stipava nelle periferie difficili di Roma, per capirsi.

    La sgangherata e straperdente destra italiana, quindi, dovrebbe gioirne.

    Invece no: se la prende col PD. No, dico, davvero!

    Molti anni fa mi spiegarono che i comunisti sono come il diavolo: se non ci fosse, bisognerebbe inventarli. E’ sempre colpa loro, per definizione. E ora che i comunisti non esistono più da decenni, come nella favola di Fedro, è colpa dei loro eredi 😀

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      La polemica sta sul fatto che il sindaco di post-sinistra avrebbe detto che ci sono alcuni territori che andrebbero trattati in maniera diversa dagli altri, quindi i migranti vanno accolti, ma nei comuni degli altri 😀

      • Z. scrive:

        Certo, ci sta che il sindaco faccia il NIMBY. Non mi sembra una notizia. Che per la prima volta un governo parli di alloggiare i migranti in un’area per VIP anziché in una periferia disagiata: questa è la notizia.

        Capirei la critica se si rimangiasse tutto…

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Però quando erano i sindaci leghisti di qui a fare NIMBY c’era il coro di maestrine a parlare di accoglienza e di lotta all’intolleranza della Lega…

          • Z. scrive:

            Insomma, non ho capito.

            Se il governo vuole ospitare dei migranti in un comune leghista, allora è uno schifo, maestrine, orrore, viva la Lega!

            Se il governo vuole ospitare dei migranti in un comune dove il sindaco è eletto col centrosinistra allora è uno schifo, piddibrutto, radicalscicche, orrore, viva la Lega!

            Boh, che dire, fate voi 😀

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              A me sembrava chiaro 😀 Se il sindaco del PD si comporta come quello leghista che differenza c’è tra il primo e il secondo?

            • Z. scrive:

              Ehm, i tuoi amici anziché criticare il sindaco – che non è del PD, ma vabbè, facciamo che lo sia – hanno criticato proprio il partito!

              Che a differenza del loro vuole ospitare i migranti a Capalbio. Nel cortile per VIP di un sindaco di centrosinistra.

              Ma vabbè, via, il PD ha colpa perché sì. Lo dice il Peggiore, dev’essere vero 😀

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Chi sono i miei amici?
              Oh, poi se per voi è vietato associare il Sacro Nome del Partito al suo rappresentante che non ci piace la cosa non mi riguarda. 😀

            • Z. scrive:

              Maurì, tu e Salvini mi avete convinto!

              Il PD che vuole alloggiare i migranti a Capalbio nonostante il sindaco di centrosinistra non ce li voglia SI DEVE VERGOGNARISSIMO, ecco!

              Buona serata 😀

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Ah, adesso i leghisti sono i miei amici. Dai, una volta mi hanno dato del pagano quindi non mi sorprendo di nulla 😀

              Quindi il PD è quello che vuole metterceli mentre quello che non ce li vuole pur essendo PD non è PD perché non ti sta bene? Gli hai revocato la tessera seduta stante?

            • Z. scrive:

              Pur di prendertela col PD faresti pure il pagano. Anche il sacerdote pagano, sgònd a me 🙂

              Seriamente. La tessera non so nemmeno se ce l’abbia: era il candidato di una lista civica, quindi non penso. Ma se anche l’avesse presa? significherebbe che “il PD” è contrario? Essù Maurì 🙂

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Vuol dire che UNA PARTE è contraria e UNA PARTE è favorevole. E che chi era contrario si è comportato come una qualsiasi amministrazione leghista.
              Per questo è brutto e cattivo? Mai detto. Si sarebbe dovuto comportare altrimenti? Mai detto neppure questo.
              Si è solo constatato un fatto, magari a te sgradito, ma pur sempre un fatto. Il che non mi rende un leghista o un nazista o il baubau.

            • Z. scrive:

              Maurì, non è una parte. È una persona. Che non sappiamo nemmeno se ha mai avuto la tessera. Se Amelia Frascaroli dice qualcosa di contrario al governo Renzi ha senso prendersela col PD? O è una scemenza-FB da perdente al 3%? 🙂

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Pure Rernzi è una persona e di Alfano sappiamo che sicuramente non ha la tessera. Ma per loro non hai problemi a proclamare la Maschia Vittoria della Givstizia Sociale targata PD.

            • Z. scrive:

              Renzi è solo una persona? non è più segretario?

              Maurì, perdonami: sei tornato in Puglia? il sole del Meridione ti dà alla testa? che c’entra la “maschia giustizia sociale”?

              Il governo ha preso un’iniziativa lodevole, che solo un sindaco osteggia: e neppure apertamente, con cautela.

              Vogliamo prendercela col sindaco? Va bene. Con “la sinistra”? Boh, mi sembrerebbe un po’ generico, ma per come “ragiona” la destra italiana ci sta. Ma col PD? Boh. Su questo manco lo seguono i grillini, a Matteone.

              Come non mancassero ben più validi e seri argomenti per criticare Renzi, il governo e il PD, tra l’altro…

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Veramente sei tu che non hai afferrato il punto. Nessuno critica il governo perché manda migranti a Capalbio se non un sindaco dello stesso colore politico del governo in questione.
              Perché la vicenda è degna di nota? Perché quando opposizioni analoghe sono giunte da amministrazioni leghiste sono risuonati le condanne del razzismo becero dei leghisti e inni a quanto è bella e brava la (post-)sinistra aperta, solidale e tollerante. Ora che però lo fa uno dei vostri diventa tutto innocuo NIMBY, per cui non si deve generalizzare e guai a chi critica l’ipocrisia piddista perché verrà bollato come amico dei leghisti.
              Scriviamola in un modo chiaro e semplice: sono delle merde uguali, solo che gli amici tuoi alzano il mignolo mentre cagano fuori dal vaso. Ora mi sono spiegato?

            • Z. scrive:

              Vabbè, gira che ti rigira l’è tutta colpa del PD cattivo, anche quando il NIMBer non è del PD. CVD. Mi arrendo 🙂

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Z, in questa conversazione sei stato la prova vivente che usate due pesi e due misure. E regolarmente hai risposto “eh, ma ce l’hai sempre col piddì”, “amico dei leghisti”, ecc.

            • Z. scrive:

              Veramente Noi pensiamo che ospitare i profughi a Capalbio sia giusto, così come ospitarli a Padova e a Treviso.

              Anzi, per quanto è possibile Noi diciamo: meglio a Capalbio e nei quartieri ricchi che in periferia. Dove li ha sempre messi ogni singolo politico che critica il governo.

              E se i sindaci non li vogliono, pace.

              Il resto mi sembra una polemica da Facebook. Ma io sono vecchio e analogico, come le cassette audio e i cappelletti nella vaschetta di plastica a Porto Corsini 🙂

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Benissimo, allora sono sicuro che per te non ci sarà nessuna differenza tra il sindaco di Quinto di Treviso (all’epoca un razzista intollerante) e quello di Capalbio (che invece è colpevole solo di un comprensibile fenomeno NIMBY, no?).

            • Z. scrive:

              Una forse sì: il leghista di Quinto magari non li vorrebbe nemmeno altrove. Forse. L’altro non li vuole nel suo cortile.

              Il che può risultare più odioso e ipocrita.

              Ma non conosco nessuno dei due e posso sbagliarmi. Non mi interessa moralizzare i sindaci, comunque, e non mi stupisce che un sindaco non voglia i migranti.

              Il punto è un altro. Amelia Frascaroli ha convinto il nostro sindaco a dare l’acqua agli occupanti in barba alla legge Lupi. Ma Amelia non è “il PD”. È solo un candidato civico. Purtroppo. Il PD al governo ha voluto quella legge, e l’ha votata in parlamento.

  274. mirkhond scrive:

    “Il governo Renzi alloggia i migranti a Capalbio, storica meta della sinistra da salotto, superando gli inevitabili malumori del sindaco. A differenza di Alemanno, che li stipava nelle periferie difficili di Roma, per capirsi.”

    Non è una notizia negativa.
    Forse, la destra si aspettava che venissero alloggiati nelle ville dei vip di snistra……. 🙂

  275. mirkhond scrive:

    sinistra

  276. mirkhond scrive:

    Sempre riguardo all’articolo di Sizzi

    Condivido ciò che dice uno dei suoi commentatori, riguardo al neopaganesimo, che pretende di scavalcare e resettare 2000 anni di Cristianesimo, come se non ci fosse mai stato e non avesse influito profondamente per creare la nostra identità e ciò che siamo oggi, nonostante la secolarizzazione.
    Il neopaganesimo è solo un’ideologia che dice di richiamarsi a culti di cui sappiamo poco, e quel poco ci è giunto alltraverso il filtro cristiano.
    Il sogno dei vari Sizzi di tornare a prima di Cristo, non è realizzabile, e il secolarismo se porta al distacco dalla Cristianità, non può che produrre fenomei culturali MODERNI e in linea con esigenze spirituali di questi tempi.
    E’ dall’umanesimo in poi, che qualche intellettuale vaneggia di restaurazioni neopagane, ma quello che al massimo ha prodotto, è solo un caricatura, costruita d ciò che è passato attraverso il filtro cristiano, e non ha mai avuto presa sulle masse.
    Anche la wicca alla Zimmer Bradley (che Sizzi giustamente respinge) non si spiega se non alla luce del contesto del femminismo statunitense in contrasto con il letteralismo biblico PROTESTANTE.
    Protestantesimo che Sizzi non riconosce (o fa finta di non riconoscere) come diverso e antitetico al Cattolicesimo e alle Chiese Ortodosse, di tradizione apostolica……

    • PinoMamet scrive:

      Sono assolutamente d’accordo!

      • izzaldin scrive:

        pure io!
        sottoscrivo le parole di Mirkhond, in special modo queste:
        “Anche la wicca alla Zimmer Bradley (che Sizzi giustamente respinge) non si spiega se non alla luce del contesto del femminismo statunitense in contrasto con il letteralismo biblico PROTESTANTE.”

        da questo punto di vista, ogni critica americana verso la religione cristiana è da imputare proprio al letteralismo protestante così diffuso da quelle parti

  277. mirkhond scrive:

    Poi, non riesco a condividere tutto questo antisemitismo (sì, antisemitismo nel senso più lato e VERO, di odio per ciò che è uscito dai deserti del Medio Oriente, non solo dunque,il Giudaismo) da parte di questi “nostalgici” di olimpi ariani, frutto più che altro della loro FANTASIA, che non può fare a meno del filtro cristiano.
    Del resto già la “restaurazione” pagana di Giuliano l’Apostata (361-363 d.C.) non può essere intesa senza il filtro cristiano, a cui lo stesso Giuliano fu educato (seppure nella versione ereticale di Ario).

  278. Mauricius Tarvisii scrive:

    Introduzione ai miei commenti. Ma davvero discutiamo di quali siano le radici dell’Occidente? E c’è davvero da gloriarsi delle radici di ‘sta roba?

    1. Miguel Serse, Ho più soldi di te

    https://www.youtube.com/watch?v=G6epOlJe0d0

    2. Il Pagante, Pettinero (ovvero, mi lavo i capelli con lo Champagne)

    https://www.youtube.com/watch?v=bwLYQgN2Zt0

  279. mirkhond scrive:

    Mi sa che Sizzi & Company non hanno visto questi video……. 🙂

  280. Mauricius Tarvisii scrive:

    Dopo questa introduzione (l’ho scritta prima di leggere le meraviglie di Sizzi sullo spirito solare ariano, secondo me ben rappresentato dai video postati), arriviamo alle “vere radici dell’Europa”.
    Partiamo dal titolo, che è privo di senso ed è un monumento all’irrazionalismo dei paganeggianti e degli identitaristi in generale: “Le vere radici d’Europa contro l’aliena menzogna monoteista”. Ora, cosa c’entra il fatto che una dottrina/idea/filosofia sia aliena col fatto che sia menzognera? E cosa c’entra l’atavismo con la verità? Assolutamente nulla: è un discorso estetico (cioè in cui conta il mi piace/non mi piace), non di verità (dove conta solo vero/falso). Il Nostro quindi canna persino il titolo della sua “riflessione”.

    “estranea al contesto europeo, basta guardare alla dottrina”
    Cosa sarebbe il contesto europeo? Ed esiste un contesto europeo universale che unisce il pastore antico ligure a Santo Stefano d’Ungheria ad Andrea Dipré? Io ho i miei dubbi e il Nostro – come al suo solito – non fa nessuno sforzo nemmeno per abbozzare una spiegazione di questa sua allucinante e allucinata affermazione.
    Per quanto riguarda la dottrina che a suo avviso contraddirebbe questo inesistente contesto eurpeo a colpo d’occhio (basterebbe guardarla, nemmeno esaminarla), alzo le mani, perché è impossibile ribattere a questi livelli di vuoto pneumatico intellettuale.

    ” condividono (quasi) gli stessi libri ”
    Certo, io recito quotidianamente versetti coranici e sono un attento studioso del Talmud.

    “il culto per gli stessi personaggi semitici”
    Già, tipo quel mediorientale di San Francesco d’Assisi…

    ” la medesima mentalità pecoronica e massificata del fedele succube di una divinità assoluta e arcigna che vive nel terrore del castigo eterno e naturalmente hanno anche similari paranoie in materia di temi come sesso e morte”

    Finalmente si respira. Non perché Sizzi abbia espresso un’idea sensata, ma perché ha espresso per la prima volta un’idea tout court. Un’idea che nasce con quel cretino di Nietzsche (non a caso l’unico filosofo citato da Andrea Dipré, che alla fine è la controparte realmente solare della gente tipo Sizzi, personaggi tristi, vilmente alla disperata ricerca di un colpevole per la propria tristezza pur di non incrociare uno specchio) e che ha avuto fortuna nell’Occidente rappresentato benissimo dai due video di sopra.
    Si attribuiscono al cattolicesimo tutti i mali. Le persone sono conformiste (mentalità pecoronica)? Sarà colpa della Chiesa, no? Tolto Cristo non avremo la gente che sbava dietro ai SUV e alle serate nei locali dei riccastri. La gente è massificata? Colpa del Vangelo, naturalmente, e tolto Dio nessuno cercherà di allinearsi al modello sociale di turno. La gente ha paura della morte? Colpa dei preti: eliminato il cristianesimo finalmente nessuno sarà più spaventato dalla morte, che anzi ispirerà sentimenti di felicità e ottimismo.
    Faccio finta di non aver letto quella della paura del castigo divino perché non voglio chiedermi se Sizzi sia un colossale caprone che non ha mai sentito parlare dei miti greci, oppure se menta sapendo di mentire pur di far finta di argomentare le sue cazzate.

    “noi Europei dovremmo saper sempre privilegiare la strada dell’equilibrio e della razionalità, che ci caratterizza”
    L’avrei accettato se avesse scritto “che vi caratterizza”, ma visto che ci si mette dentro pure lui, noto che il Nostro ha pensato bene di scrivere questo intero articolo per confutare la sua asserzione.

    ” con un occhio di riguardo per la solare mentalità indoeuropea”
    La mentalità solare indoeuropea è quella che ci riferiscono i missionari nei Paesi Bassi che ad ogni eclissi andavano nel panico perché avevano paura che la Luna fosse morta?

    “Ed è proprio questa solarità ariana che invece, culturalmente e spiritualmente, ci appartiene e che dobbiamo recuperare e difendere”
    Prego, ma non lasci tutto il lavoro agli altri: magari faccia anche lui un bel video alla Miguel Serse, alla Diprè o alla Bello Figo Gu.

    “Io mi ritengo abbastanza laico, non religioso, prediligo il razionalismo, ma proprio in virtù di questo razionalismo non posso che impegnarmi per preservare le vere radici, anche culturali, del nostro continente che ovviamente non riguardano i credi monoteistici importati dalle desertiche lande mediorientali”

    Di nuovo l’errore del titolo: non è che se i miei antenati avevano paura che nelle eclissi la Luna morisse oggi sarebbe razionale difendere questa credenza per preservare le mie radici. Anzi, il pensiero razionale è il migliore distruttore delle radici proprio perché parte dal presupposto che l’opinione comune possa sbagliare.

    “l’oscurantismo genocida della teologia con cui la Chiesa s’è fatta spazio in Europa”
    Devo proprio commentare?

    “Ma la Chiesa, al di là della politica e della convenienza del momento, è da sempre un corpo estraneo”
    Ma rispetto a cosa? E soprattutto che significa?

    “anche perché intrinsecamente la religione cristiana, coerente, è per la pace, l’amore, il perdono, le ammucchiate che rasentano il sincretismo così come per l’esaltazione di ciò che è debole e marcio, fragile e castrato, perdente, umiliante.”
    Nietzsche andrebbe ritirato dal commercio, secondo me: ha un pessimo effetto sulle menti deboli.

    “un dio che va messo sopra ogni cosa a scapito della Verità di Sangue, Suolo e Spirito”
    Anche qui queste verità non solo le lascia indimostrate, ma non ci tiene neppure a spiegarci cosa siano. Ed è veramente difficile discutere razionalmente su queste basi.

    • Z. scrive:

      Leggiti Umano I e II di Nice (pron. “Nàis”). Ti piacerebbero, specie il II.

    • habsburgicus scrive:

      stavolta sono quasi forzato a darti ragione pressoché su tutto, Mauricius
      il suo attacco al Cristianesimo è un concentrato del peggiore uaarismo misto a nietzschismo (o niccismo)
      e sul secondo articolo, che ammetterai essere di un livello un po’ superiore ?

      P.S
      Dipré lo prendono in giro in molti, ma intanto quello tromba alla grande 😀 ha fatto pure un video, stavolta ormai sull’hard spinto, con due emergenti pornostar friulane, presumo dicianovvenni/ventenni, tali Luna Ramondini o nome simile (che, dicono, pare si spogli anche privatamente in webcam, non gratis, ça va sans dire) e Rebecca Volpetti…aveva già fatto video, meno hard, con un’altra pornostar dai capelli rossi, tale Valentina Palermo, questa ventiduenne o più (anch’ella farebbe, dicesi, cam sexy private su cam4, via tokens)
      lo so, a voi persone integerrime non ve ne frega nulla :D..ma farsi una diciannovenne è pur sempre uno dei modi migliori di rilassarsi, no ? 😀 😀
      e lui se le fa 😀 quindi tanto “fesso” non è ! magari son “fessi” gli altri, ma lui oggettivamente no !

    • habsburgicus scrive:

      @Mauricius
      personaggi tristi, vilmente alla disperata ricerca di un colpevole per la propria tristezza pur di non incrociare uno specchio

      tu credi però che sia tutto un problema di (percepita e presunta) “bruttezza” fisica ? [sul che non mi esprimo, visto che sarebbe compito, semmai, delle donne qui..se ve ne fossero 😀 Lisa è in vacanza, Tortuga non c’ più, altre mi paiono rarissime]
      non ti pare di essere tu a tua volta un po’ semplicistico, almeno qui ?
      o volevi dire altro ?

      sulla relazione tristezza-ricerca di un colpevole sono in parte d’accordo, un po’ meno sul vilmente che sostituire con un “naturalmente”, “comprensibilmente, forse anche “oggettivamente”

      • mirkhond scrive:

        Spesso, all’origine di certe idee, si nascondono disagi e problemi personali.
        Se non bisogna esagerare con gli psicologismi a distanza, non bisogna però nemmeno sottovalutarli.

      • Z. scrive:

        Credo che MT intenda dire che quei personaggi non hanno il coraggio di guardarsi dentro, e incolpano gli altri per la loro tristezza.

        • mirkhond scrive:

          Del resto Sizzi non è la quintessenza dell’allegria, e i suoi problemi deve averceli.
          A volte si tende a mostrarsi duri, cazzuti, alternativi, per mascherare i propri disagi……

        • Z. scrive:

          Sì, ma chi fa così tende a comportarsi male con gli altri. E come direbbe Russell, porta l’infelicità nelle persone intorno a lui, e dà il suo piccolo contributo alla distruzione della civiltà.

          • mirkhond scrive:

            Il problema di queste persone è che non accettano di avere problemi, e di conseguenza, di farsi aiutare.
            Sempre se riescono a trovarlo, l’aiuto……

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        tu credi però che sia tutto un problema di (percepita e presunta) “bruttezza” fisica ?

        No, per niente: uno può essere bello e triste o brutto e felice/integrato. Z sotto ha interpretato correttamente.

  281. mirkhond scrive:

    “Miguel Serse”

    Preferisco Miguel Martinez! 😉

  282. mirkhond scrive:

    “stavolta sono quasi forzato a darti ragione pressoché su tutto, Mauricius
    il suo attacco al Cristianesimo è un concentrato del peggiore uaarismo misto a nietzschismo (o niccismo)”

    Finalmente un pò di concordia, su un argomento così basilare per ciò che siamo…..

  283. mirkhond scrive:

    Zanardo, che ne pensi di Nietzsche?

    • Z. scrive:

      Trovo che Umano, troppo umano (I e II volume) siano una lettura ottima e istruttiva, che consiglierei a chiunque abbia interessi in materia di filosofia, metafisica e Ottocento in genere.

      Lo Zarathustra meno, se non nella misura in cui ripete – in modo inutilmente pomposo – alcuni concetti espressi nei due volumi citati: il fatto che fosse (sia?) studiato nei corsi di estetica a Filosofia a Bologna mi rafforza nella mia opinione.

      Aldilà del bene e del male non mi sembra particolarmente interessante; quel poco che ho letto di Ecce homo fa quasi sorridere. Non ho mai letto La gaia scienza né Aurora, ancorché quest’ultimo contiene osservazioni molto interessanti (specie sulla teoria secondo cui il libero arbitrio deve esistere per forza sennò come facciamo a processare i cattivi in tribunale 🙂 ).

      Su La nascita della tragedia, invece, lascio la parola al rabbi emiliano, ché si tratta del suo campo e ne supra crepidam 😀

    • Z. scrive:

      Per capirsi, già quando scrisse Umano II non era in ottime condizioni di salute – era appena uscito dalla depressione, diceva lui se ricordo bene, ma se ne fosse veramente uscito non so. Però le riflessioni sono chiare e il testo si legge bene.

      Altri libri, tra quelli posteriori, furono scritti in evidente stato di alterazione; alcuni danno proprio l’impressione di essere stati scritti nei rari e opachi spazi di lucidità in mezzo a un vero e proprio delirio.

      Però una cosa mi sento di dirla: almeno quando era lucido, Nice non era antisemita. Anzi, sua sorella lo odiava perché si era rifiutato di dare altri soldi al cognato per la sua “colonia razzistica” in Paraguay: e disse esplicitamente di non voler finanziare “questa iniziativa da antisemiti”.

  284. mirkhond scrive:

    Non solo esperto in Diritto, ma anche in Filosofia!
    Sei una continua miniera di meraviglie! 🙂

    • Z. scrive:

      Mannò, Duca… è solo che da ragazzo per qualche ragione finii a leggere lo Zarathustra e notai che trattava – sia pure con un linguaggio inutilmente ricercato – altri temi al di là di quelli che generalmente vengono proposti a scuola.

      In particolare mi piacquero tre frasi sulla virtù: la prima che sembra parli dei cristiani ma in realtà parla dei ribbelli dell’ultrasinistra che, da Franco ai giorni nostri, lavora più o meno inconsapevolmente per la destra; la seconda sui progressisti del suo secolo; la terza sul Peggiore:

      E poi ci sono certuni che amano i gesti e pensano: la virtù è una specie di gesto. (…)

      E ancora ci sono quelli che ritengono virtù dire: «La virtù è necessaria»; ma in fondo essi credono soltanto che la polizia sia necessaria.

      E certuni (…) chiamano virtù il loro occhio maligno.

      Ma ero molto giovane, appunto. Gli aspetti davvero interessanti del suo pensiero sono discussi con parole semplici, non scannonati come verità apodittiche.

  285. Mauricius Tarvisii scrive:

    Parliamo del secondo articolo, ovviamente molto più colto di quello di Sizzi, ma su cui comunque dissento (come accade quasi sempre quando si parla del CSLR).
    Così preso dalla voglia di tracciare le dicotomie tra Ariani e Mediterranei/Orientali, l’autore sbanda un tantinello dimenticandosi che i Greci non erano esattamente Nordici, che i Germani non erano proprio Olimpici e che la mitologia classica non era poi questo trionfo di razionalità ed equilibrio. Poi parlare di romanico-gotico (che, per capirsi, è un’espressione che si usa per descrivere edifici romanici in cui sono inseriti o per stratificazione o per sperimentazione elementi gotici, ma non è uno stile) significa aver capito molto poco della storia dell’arte medievale: il romanico è uno stile “rinascimentale” in cui si riprendono i canoni dell’architettura romana, all’epoca molto di moda, in opposizione alle forme sia bizantine che franche; il gotico, al contrario, è uno stile che utilizza (almeno inizialmente) solo la pianta romanica, ma per poi costruirci qualcosa di totalmente originale (è vero che l’arco a sesto acuto è di ispirazione mediorientale – sì, araba, alla faccia dell’Olimpo, dei Nordici e tutto il resto… – ma grazie al suo utilizzo si sono fatte cose mai viste prima e che dopo non si sarebbero più riviste fino all’architettuta vetro e acciaio ottocentesca) su basi anche teologiche (tra l’altro che traevano una chiara ispirazione dal platonismo cristiano di Dionigi Aeropagita, ecc., quindi anche qui tutto tranne che roba vichinga) oltre che estetiche.
    Poi ci si dimentica che il Cristo ieratico è bizantino, mentre il Medioevo latino inventa il poco olimpico Cristo sofferente.

    • Z. scrive:

      Sai che mi sfugge il senso di questo tipo di articoli? Non è un modo di dire, non capisco proprio che senso abbiano. L’architettura, i Bizantini, i tedeschi e boh…

      • izzaldin scrive:

        L’architettura, i Bizantini, i tedeschi e boh…

        il senso dell’articolo è esattamente quello di affastellare eventi del passato e depurarli dalla complessità di cui parla Pino sotto “è impossibile indicare la caratteristica saliente di una sola persona, figuriamoci di un’intera civiltà”
        In questo modo si può creare un passato mitico da usare per scopi politici.
        poi magari si appassiona pure a scrivere questi dotti sproloqui, ma si tratta di un centro studi connotato politicamente come di estrema destra e questo fa: propaganda di estrema destra per gente con mezza laurea in tasca

        • Z. scrive:

          Sì, capisco il punto, ma voglio dire: tutto questo curioso ciarpame che utilità politica potrà mai avere? io sospetto circa zero…

    • PinoMamet scrive:

      La vedo più o meno come Z.

      questa voglia di generalizzazioni poi raramente coglie nel segno: è impossibile indicare la caratteristica saliente di una sola persona, figuriamoci di unìintera civiltà, durata secoli e dai confini (storici, geografici, umani) sempre, per forza di cosa, sfuggenti e indefiniti.

    • habsburgicus scrive:

      dimenticandosi che i Greci non erano esattamente Nordici

      non lo dimentica però lui sostiene il contrario (io non lo seguo, eh :D)
      http://www.centrostudilaruna.it/i-capelli-biondi-nella-grecia-antica.html

      quest’idea fu diffusa in certa America e poi in alcuni circoli NS (dubito il loro Capo, che biondo non era ! né era un grecista o uno storico bensì un politico)

      • habsburgicus scrive:

        e anche questo
        http://www.centrostudilaruna.it/la-%c2%abmigrazione-dorica%c2%bb.html

        leggete pure questo, specialmente Mirkhond, che spesso usa il termine boeri, qui si tratta dei boeri veri 😀 non è vero che la data è incerta, si evince che fu scritto in c.a giugno 1961, dopo il 31 maggio 1961, proclamazione della Republiek van Suid Afrika.e non 30 maggio come dice)
        il dottor Verwoerd, al potere dal 1958, fu una grande figura, assassinato nel 1966..oggi [ma non allora] con la sua morte appare evidente l’inizio del declino del potere boero, che durerà ancora sino al 1994, con Capi sempre più deboli (Vorster, P.M 1966-1978: Botha, P.M 1978-1984 e Pres Rep 1984-1989; De Klerk, pres Rep 1989-1994)
        oggi noto, su fb, a dx, un ritorno all’interesse per i boeri (ridotti in condizioni non ottime nel nuovo Sudafrica nero ancorché finora non persecutore)

      • mirkhond scrive:

        E’ possibile che i primi invasori indoeuropei che si spinsero in Grecia agli inizi del II millennio a.C., diffondendovi la loro lingua (o dialetti) protogreca, fossero prevalentemete biondi, se pensiamo che provenissero dall’Europa Centrale e/o da quella danubiano-balcanica.
        Ma pensare che sarebbero rimasti “pui” biondi fino al IV-III secolo a.C., mi sembra frutto di una visione ideologica di tipo nazista……

        • mirkhond scrive:

          “puri” biondi

        • habsburgicus scrive:

          che sarebbero rimasti “pui” biondi fino al IV-III secolo a.C.

          non credo che lui dica quello
          diciamo che si ispira all’epoca omerica (che poi é come dire cercare l’obscurum per obscurius)
          diciamo-e questa tendenza si trova anche in altri-giocando sulla scarsa conoscenza cronologica dei più, mette in sordina l’enorma differenza fra Grecia omerica (che é ancora quasi preistoria), Grecia arcaica e Grecia classica, inducendo i più sprovveduti a credere che l’Atene di pericle o addirittura il mondo do Platone (un secolo dopo) fosse ancora biondo e nordico [ammetendo il nordicismo della Grecia omerica, oggi non così sicura]..e lì probabilmente in parte ci crede ma in parte non vuole informare [giacché certe cose doveva saperle]
          chiaro per lui, e altri (con una tradizione antica) l’ellenismo non conta !

          • habsburgicus scrive:

            ai suoi tempi inoltre (primi ’60, credo) si aveva ancora una conoseenza storica da prima metà Novecento..e bisogna capire ciò
            se non fosse morto in un incidente, probabilmente avrebbe rivisto le sue idee, in parte almeno, tenendo conto dei nuovi risultati storici, archeologici e linguistici
            al limite, per nordizzare i greci antichi, avrebbe aderito alla teoria di “Omero nel Baltico” 😀

          • PinoMamet scrive:

            “Omero sul Baltico”, non voglio mancare di ribadirlo, è una solenne cazzata.

            Che in epoca omerica (nel tempo un po’ indefinito dell’epIca omerica, cioè, un po’ civiltà micenea mitizzata un po’ medioevo ellenico) “biondo” fosse “bello”- e forse anche particolarmente diffuso in certi strati della popolazione- come durante il Medioevo europeo, è invece probabile.

            Non che voglia dire più di tanto.

            Invece le cose che dice sul tipo rappresentato dalla statuaria sono delle scemenze.

  286. mirkhond scrive:

    Sono tentativi, culturalmente assai maldestri, di cercare di ricostruirsi un’identità “tradizionale” liberata dalle “incrostazioni” del Cristianesimo, dell’Illuminismo, del Comunismo, dell’Americanismo, dell’Islam, del Giudaismo, ecc.
    Non rendendosi conto di cstruire solo delle fantasie, e per giunta ridicole.
    Del resto abbiamo letto che i Latini e i Greci erano due tribù germaniche! 🙂

    • Z. scrive:

      Cioè un tentativo di zompare tutte cose da duemila anni a questa parte e dire che l’Europa vera è quella che ne risulta? Mah, boh, vabè 🙂

  287. mirkhond scrive:

    “ai suoi tempi inoltre (primi ’60, credo)”

    A chi ti riferisci?

    • habsburgicus scrive:

      all’autore dell’articolo, conterraneo di Z e figlio di un vice-segretario PFR e poi altissimo dirigente del MSI, sopravvissuto alla morte del figlio e morto quasi un quindicennio dopo negli stessi giorni di Almirante, di cui era una sorta di n° 2 (o financo di n 1 bis…il pedigree salotino era ben più alto)

  288. mirkhond scrive:

    Curioso che un romagnolo ;), fosse così fissato con il nordicismo e il biondismo dei protoindoeuropei…… 🙂

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      ” la caratteristica tipicamente maschile sia la decisione, mentre quella tipicamente femminile sia la discussione”

      Lo dicano ai cari vecchi Scolastici 😀

      • Z. scrive:

        Casomai a uomini e donne piace spesso discutere di cose differenti…

        ma dire che discutere non è una caratteristica tipicamente maschile significa sostenere che non esistono uomini nella sinistra italiana. Qua si discute, si discute, si discute… 😀

    • PinoMamet scrive:

      Non so niente di mentalità presuntamente maschili o femminili, ma ho sempre pensato anche io che il vero titolo di un libro sarebbe dovuto essere “Donne che odiano gli uomini”, e non viceversa.
      Certe femministe un po’ estreme, e credo non poche all’interno del movimento, in effetti odiano gli uomini, e ci vuole davvero poco a rendersene conto.

      Mentre gli uomini semmai sfruttano, stuprano, picchiano e ammazzano le donne. Che non sono belle cose, e sono anche ben più gravi che odiarle; ma raramente o mai le odiano in quanto donne.

      • habsburgicus scrive:

        infatti !

      • Z. scrive:

        Vero verissimo.

        • mirkhond scrive:

          Poco fa, su rainews24, è stato intervistato lo scrittore marocchino Tahar Ben Jalloun.
          Il quale ha spiegato che dietro l’integralismo islamico, c’è anche tanta, tanta, tanta paura della donna.
          Paura che non ami un uomo……..

          • mirkhond scrive:

            Jelloun

          • PinoMamet scrive:

            Può sembrare un’analisi un po’ bislacca, e sicuramente ci sono anche molte altre cause, ma davvero non escluderei ci sia anche questa.

            Credo che sia dietro un po’ a tanti fenomeni “integralisti” o comunque di “rifiuto della modernità”.

            L’uomo medio, comune, l’uomo della strada, è cresciuto con un modello in testa che ha sempre riconosciuto come positivo: a cui magari aderire con autoironia, ma con dei valori ben chiari.
            L’uomo ha da fare questo e quello, la donna questo e quell’altro, poi si amano, si sposano e fanno dei bei figli. Cosa c’era di male?

            I bambini si vestivano da cowboy e Zorro a carnevale, le bambine da fatine e principesse.

            Improvvisamente (sì, pochi decenni per la psiche di un popolo- o di molti popoli- è improvvisamente) gli viene detto che è tutto sbagliato.

            Non voglio dire che chi glielo dice abbia sempre tutti i torti; non sto parlando di questo. Però caspita, davvero davvero tutto quello che gli sembrava innocuamente positivo, diventa in poco tempo il male incarnato, o quasi, mentre tutto quello che era considerato stupido o vergognoso diventa il nuovo modello da seguire.

            Logico che sia destabilizzante.

            Milioni di uomini, cresciuti pensando a trovare una donna da proteggere, che si prendesse cura di loro, si trovano a dover trovare “bello” e dover plaudire- viene da dire obbligatoriamente- al “coming out” di atleti gay e atlete lesbiche;
            a dover pensare che il bambino che voglia vestirsi da fatina, pubblicato con orgoglio da un padre sui social network, non sia una stranezza da compatire (“poverino ha il figlio gay”), ma “una libera scelta tra tante possibili” ;
            immessi in una società in cui anche un complimento troppo spinto (o non troppo spinto) viene da alcuni descritto in termini non lontani dallo stupro;

            è tanto strano che voglia tornare a una società più tradizionale, percepita come più naturale e soddisfacente?

            PS
            integrazione a scanso di equivoci (purtroppo uno scrive A, e altri ci aggiungo B C D… me ne accorgo sempre più spesso, ed è proprio questo ad aver ingenerato le peggiori discussioni da blog del sottoscritto)

            questo non vuol dire che io abbia qualcosa contro gay e lesbiche e il loro desiderio di sposarsi ecc. ecc.

            • mirkhond scrive:

              Condivido pienamente la tua analisi.
              Nell’intervista sovracitata, Ben Jelloun accusa la società francese di non aver voluto e/o saputo integrare questi figli e nipoti di immigrati musulmani, nella società occidentale.
              E ha accusato anche i genitori di questi giovani sradicati.
              Mentre penso, che sia la società occidentale ad essere malata e a produrre i mostri di cui sentiamo tutti i giorni sui telegiornali, e proprio per le motivazioni che hai citato.
              Questo è un mondo tutto al rovescio…….

            • mirkhond scrive:

              Come ben sai non me ne frega niente delle olimpiadi, così come dello sport in genere.
              Però mi ha colpito la possente bellezza di Diana Bacosi, quella femminilità sana da matrona italico-etruscoide ;), in uno sporto che (spero) non richiede sostanze dopanti e l’alterazone mascolina del corpo delle atlete, come nella corsa e nel nuoto.
              Però mi chiedo come una possa essere moglie, madre, sottoufficiale dell’esercito e campionessa di tiro al piattello nello stesso tempo……
              Mi rendo sempre più conto di essere fuori tempo…….

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              ” sottoufficiale dell’esercito e campionessa di tiro al piattello nello stesso tempo”

              Queste due è presto detto: in fin dei conti la sua professione (nelle forze armate) richiede anche le competenze sportive che le fanno vincere medaglie (saper sparare). Sarebbe più difficile se fosse cardiochirurgo e campionessa di ginnastica artistica!

            • Z. scrive:

              Boh, secondo me ciò che Pino descrive può spiegare molte cose ma non so se c’enta molto col fanatismo islamista.

              I giovani attentatori mi sembrano più che altro risentiti e rancorosi per i loro fallimenti privati piuttosto che orfani di una morale pubblica che forse era più tipica dell’ età dei loro padri.

            • PinoMamet scrive:

              “Queste due è presto detto: in fin dei conti la sua professione (nelle forze armate) richiede anche le competenze sportive che le fanno vincere medaglie (saper sparare). ”

              Credo sia ancora più semplice di così: ai tempi della naja c’era la “Compagnia atleti” in cui finivano i coscritti che dichiaravano di svolgere una qualche attività agonistica.

              Adesso credo che Esercito, Aeronautica, Guardia di Finanza ecc. semplicemente agevolino l’arruolamento di atleti nei loro ranghi, che però di fatto continuano a fare semplicemente gli atleti, la divisa la metteranno semmai una volta nella vita quando sono ricevuti in Quirinale a stringere qualche mano “importante”.

              La Forza armata ci fa bellla figura, e loro hanno strutture in cui continuare ad allenarsi senza doversi cercare un lavoro “vero”.

              Se ci fate caso gli atleti italiani appartenenti a qualche Forza armata (fiamme oro, fiamme gialle, fiamme qui fiamme là…) sono in poco tempo diventati moltissimi, anche in discipline che non c’entrano proprio niente con l’addestramento o le competenze militari.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Sì, Pino, normalmente è così. Però ho visto che nelle gare di tiro (almeno per altre nazioni) gareggiano anche militari veri e propri.

    • PinoMamet scrive:

      Siamo alle solite, descrizioni (un po’ idilliache) delle caratteristiche dei popoli indoeuropei arcaici, che sono comunque interessanti;
      ma poi tutto quel “nordico”, “nordici”, “sangue nordico”, “carattere nordico”, nord nord nord… che ossessione per un punto geografico!!

      Gobineau mi pare sia quello che scrisse La guerra dei Turcomanni, no? doveva amare i persiani antichi e forse anche quelli moderni, anche se il protagonista è un persiano spedito a combattere contro i Turcomanni (che stavano tra l’altro al nord…) descritto come fannullone e truffatore.
      I Turcomanni in compenso sono descritti come barbari e un po’ scemi. Aldilà del tono razzistico, è comunque un divertente librettino picaresco.

      • izzaldin scrive:

        Aldilà del tono razzistico
        Edward Said in Orientalismo analizza proprio questo: il tono razzistico di Gobineau e di altri grandi scrittori

  289. mirkhond scrive:

    A parte che i nomadi di cui parla Zarathushtra, come crudeli, avidi e idolatri, non sono i biekiSSimi Semiti o i popoli anari, bensì gli abitanti delle steppe del Turan, a NORD dell’Iran dell’Avesta, e che a loro volta erano anch’essi di ceppo iranico: i Saka o Sciti.
    Dunque anch’essi indoeuropei e probabilmente molto più chiari degli Iranici dell’Iran!

  290. mirkhond scrive:

    A proposito di Norreni :

    https://youtu.be/iQKs3N4ANhY

  291. mirkhond scrive:

    Anch’io, molto vagamente. 🙂

    ps. c’è un messaggio per te.

  292. mirkhond scrive:

    E letto la risposta.
    Ciao! 🙂

  293. mirkhond scrive:

    (purtroppo uno scrive A, e altri ci aggiungo B C D… me ne accorgo sempre più spesso, ed è proprio questo ad aver ingenerato le peggiori discussioni da blog del sottoscritto)

    E’ un problema comune, tipico delle conversazioni da blog, fatte a distanza, dietro uno schermo che garantisce un relativo anonimato.
    E io stesso che qui sono spesso verbalmente aggressivo, incontrandomi di persona con altri commentatori come il buon Peucezio, sono molto diverso.
    Infatti quando io e Peucezio ci incontriamo di persona, le nostre conversazioni sono pacate e piacevolissime.
    E per questo, credo, che Zanardo non voglia mettersi su facebook.
    In fondo ha ragione quando dice che i rapporti telematici snaturano le discussioni e conducono ad aggressività e insulti personali molto pesanti.
    Io stesso, anni fa, quando commentavo su siti di agromento borbonico, ho finito per ritirarmi, non solo per l’inutilità di dialogare con persone con idee e convinzioni diametralmente opposte alle tue, ma anche per i numerosi insulti, davvero da far chiudere quei siti……

  294. mirkhond scrive:

    argomento

  295. habsburgicus scrive:

    quando il Corano non vale 😀

    gli Emiri et similia si trattano bene (ma io e Moi già lo sappiamo 😀 )
    qui vi é una che la dà a Doha nel Qatar ove vige la super-sharia..solo.per i gonzi 😀
    http://www.escort-gallery.com/escorts/10380
    1500 qatari riyals sono più o meno 365 E..non poco, ma per un emiro, pinzellacchere 😀 [tra l’altro questa non fa tutto, non il dietro ad esempio, lo dice. lei.altre saranno più expensive, mah]
    la tipa, sud-coreana, però é super (e giovane, 20 years)..che ne dite, esteticamente parlando ?

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Solo 365? Pensavo che gli emiri spendessero di più…

      • habsburgicus scrive:

        quelle saranno per i vizir e gli alti funzionari 😀
        gli Emiri forse le tengono top secret
        oppure sono emiri tirchi 😀

      • izzaldin scrive:

        Solo 365? Pensavo che gli emiri spendessero di più…

        forse quando vanno per affari a Parigi, Londra, Milano, New York, Amsterdam o Montecarlo.
        In Qatar immagino che il “potere negoziale” sia maggiore..

      • PinoMamet scrive:

        Molto carina, ma confermo che gli emiri sono dei pidocchi!

  296. Dif scrive:

    Vorrei ricollegarmi a quanto scritto più su da Pino, riguardo il fatto che molti integralisti diventano tali trovandosi spiazzati in un mondo in cui i valori sono cambiati.
    A parte che credo che ciò non possa spiegare assolutamente la radicalizzazione dei giovani, che in quel mondo ci sono nati e cresciuti e che compongono la maggioranza delle forze dei vari gruppi radicali.
    Poi boh, non capisco perché il fatto che una volta se avevi il figlio ricchione dovevi vergognarti e adesso puoi accettarlo tranquillamente dovrebbe mandare in crisi qualcuno.
    Conosco un anziano che considera i figli adottivi inferiori a quelli naturali, perché “figli di puttana”. Adesso non si ragiona più così è allora? Poverino, dovrebbe starci male perché il mondo si è capovolto?
    Spesso mi trovo in difficoltà su questo blog quando devo spiegare come la penso, perché molte categorie mentali mi sono estranee, tipo la Patria, la Fede, adesso mettiamoci pure i Valori Tradizionali (sempre se possa essere considerato un valore la discriminazione però vabbè, che volete farci, sono un agente del gombloddo massoplutogiudaico per la distruzione della Famiglia Tradizionale).
    Dai su facciamo così, se un giorno il calcio non andrà più di moda e la gente preferirà il baseball sbroccherò e la gente dovrà compatirmi, perché “ai tempi miei se seguivi il baseball eri uno sfigato, e adesso invece se mio figlio ci vuole giocare magari gli devo anche comprare una mazza, che schifo. E poi chissà questa fissa per le mazze dove lo porterà…”.

    A scanso di equivoci, ho capito che questo non è il pensiero di Pino, che da un punto di vista psicologico prova a spiegare la diffusione degli integralismi.
    I miei toni sono contro chi ritiene questi atteggiamenti comprensibili e giustificabili.

    • PinoMamet scrive:

      “A parte che credo che ciò non possa spiegare assolutamente la radicalizzazione dei giovani, che in quel mondo ci sono nati e cresciuti e che compongono la maggioranza delle forze dei vari gruppi radicali.”

      Ma non è mica vero che ci sono nati e cresciuti.
      Io sono un “occidentale”, ragionevolmente giovane, per non direi che sono cresciuto nel mondo che viene proposto adesso come “vincente”, nel mondo dei “nuovi valori”.

      Il mondo in cui sono cresciuto io lo ho descritto: quello dei bambini che giocano con le pistole, le bambine con le bambole, e il “ricchione” è una macchietta dei film comici.

      Era migliore, peggiore? Non lo so, il discorso sarebbe complesso, ma sicuramente era diverso, in certe cose opposto. Non è che una società può fare una svolta a 180 gradi in pochi decenni, ma diamole pure un secolo; e non esserci poi “effetti collaterali”.

      “Poi boh, non capisco perché il fatto che una volta se avevi il figlio ricchione dovevi vergognarti e adesso puoi accettarlo tranquillamente dovrebbe mandare in crisi qualcuno.”

      In realtà non credo sia esattamente questo che manda in crisi qualcuno. Gli omosessuali sono sempre esistiti, mica li hanno inventati nel ’77 a Bologna 😉

      A mandare in crisi non è l’accettazione, che è un sentimento umano molto bello, ma l’obbligatorietà del plauso a un modello di valori (non solo riguardante l’omosessualità, ma in generale la posizione dell’uomo- maschio specialmente- nella società) sentito come lontano se non odioso.

      Mettiamoci anche l’insofferenza per una società che a parole offre libertà e felicità a tutti, ma nei fatti toglie diritti, fomenta il razzismo, esclude vasti gruppi sociali e in generale sembra sorridere solo a pochi privilegiati, che si godono la vita (sembra) nelle loro foto di vacanze postate sui social network e si permettono anche di fare i “buoni”, paladini di quei “nuovi” valori dai quali lo spettatore (lo “sfigato” come lo chiama Miguel) non ha ricavato alcun beneficio.

      Certo, non basta il rancore a fare un estremista, islamico o meno, non lo ha detto Tahar Ben Jelloun, mi pare di capire, e non lo dico io.
      Ma non lo sottovaluterei.

      • PinoMamet scrive:

        Errata corrige:
        “però non direi che..”

      • Z. scrive:

        Pino, aspetta: qui parliamo spesso e volentieri di ventenni. Ragazzi per cui la naja è storia e la donna angelo del focolare è preistoria ignota.

        Secondo me la tua analisi può aiutare a spiegare il disagio della generazione che li precede, piuttosto.

        • mirkhond scrive:

          L’analisi di Ben Jelloun, da cui è scaturita quella di Pino, parte dal punto di vista della realtà francese, però.

        • PinoMamet scrive:

          Il disagio della generazione precedente… può essere, ma a me è capitato di insegnare in classi di 15, 16, 17enni.

          Molti dei quali italianissimi. Tolti i cellulari, sono davvero diversi da noi alla loro età? A me sembra proprio di no; che siano esattamente gli stessi.
          Che fanno le stesse battute trucide, e hanno la stessa mentalità, e c’è chi è più tollerante chi meno, chi più “progressista” chi meno, esattamente come noi alla loro età.

          Solo che il margine di tolleranza sociale per alcune idee (alcune delle quali, beninteso, sbagliate; ma mica tutte, altre sono semplici opinioni) si è ristretto.
          Sono gli stessi adolescenti, per dire, ma li si obbliga a portare un vestito più stretto.

      • Dif scrive:

        Sul fatto che basti il rancore per fare un estremista non ci piove, infatti credo sia la principale causa di radicalizzazione.
        Hai ragione quando parli di una società che promette diritti e felicità a tutti, salvo concederli solo ad alcuni e abbandonando tutti gli altri, e credo sia appunto questo ciò che fa incazzare gli estremisti.
        In breve per me il ragazzo delle banlieus che domani si sveglia e va a fare una strage al supermercato ce l’ha con chi sta messo meglio di lui economicamente e socialmente parlando, poco gliene importa (sempre secondo me) del fatto che una volta i maschi giocavano con le macchine e le femmine con le bambole, dell’ obbligo di esaltare determinati valori, della dittatura del politicamente corretto…
        Quello rosica, giustamente, perché gli altri hanno cose che lui non può avere.

        Comunque riguardo l’essere nati e cresciuti in un determinato ambiente, non so quanti anni tu abbia, ma i ragazzi che stanno impazzendo in giro per l’Europa sono molto giovani, a volte neanche ventenni, quindi dubito che tu possa dire di essere cresciuto nel loro stesso periodo.

        • mirkhond scrive:

          Dif

          Tutto giusto.
          Però non dimenticare il condizionamento di genitori che, provenienti da determinate aree del mondo, non possono facilmete abbandonare i retaggi delle culture di origine……

        • PinoMamet scrive:

          La vedo come Mirkhond.

          Ti dirò di più: mi spingo a dire che secondo me l’invidia economica è forse il minore dei fattori che spingono all’estremismo.
          Da “sinistra”, è vero, siamo abituati a pensare sempre in termini di soldi, soldi, soldi, eppure ci sono persone che hanno in testa idee e priorità diverse.

          Tu dici, molto sinceramente: io non capisco l’importanza che si attribuisce a concetti come Patria, Fede ecc. ecc.

          certo: però per molte persone questi concetti, e altri simili, hanno un’importanza ancora maggiore del successo economico.

          • Dif scrive:

            Mi rendo conto che ci sono persone per cui cose di cui a me non importa nulla hanno invece un’importanza fondamentale, infatti capisco che le spiegazioni che provo a dare sono influenzate dalla mia visione personale del mondo.
            È anche vero che spesso le ragioni si mescolano e si rafforzano a vicenda, e non è detto che motivazioni idealiste e materialiste si escludano le urne con le altre.

          • Z. scrive:

            Pino, quando vuoi te le faccio conoscere io delle persone che veramente pensano solo in termini di soldi…

            Poi mi dirai quanto hanno a che fare con la sinistra.

            Valà valà 😀

          • PinoMamet scrive:

            😉

            vabbè Z., si stava parlando di robe marxiane, la struttura la sovrastruttura quella roba lì 😉

            alla sinistra Marx ha insegnato a pensare che “in fondo è tutto un problema economico” e secondo me molti lo hanno preso un po’ troppo alla lettera.

          • Z. scrive:

            Come no… solo che a prenderlo davvero sul serio sono stati gli altri 😀

    • PinoMamet scrive:

      PS
      Da queste parti il baseball è molto popolare da almeno sessant’anni…
      😉

  297. mirkhond scrive:

    Le difficoltà di Dif, nascono probabilmente dalla sua giovane età, e dunque da un ambiente culturale diverso da quello in cui ha vissuto chi ha qualche anno più di lui.
    Oppure è nato o ha origini in luoghi diversi dai suoi.

  298. mirkhond scrive:

    “A mandare in crisi non è l’accettazione, che è un sentimento umano molto bello, ma l’obbligatorietà del plauso a un modello di valori (non solo riguardante l’omosessualità, ma in generale la posizione dell’uomo- maschio specialmente- nella società) sentito come lontano se non odioso.”

    La tirannide del politicamente corretto.

  299. mirkhond scrive:

    “A parte che credo che ciò non possa spiegare assolutamente la radicalizzazione dei giovani, che in quel mondo ci sono nati e cresciuti e che compongono la maggioranza delle forze dei vari gruppi radicali.”

    Ben Jelloun nell’intervista di ieri sera, parlava però di un’integrazione FALLITA, pensando al modello francese a lui più noto.
    Integrazione fallita perché, nonostante i bei principi e i bei discorsi, non si è capito il malessere di questi giovani.
    E, sempre secondo Ben Jelloun, anche le famiglie di questi ragazzi non sono riuscite a trasmettere ai figli questo principio di integrazione.

  300. mirkhond scrive:

    “Non è che una società può fare una svolta a 180 gradi in pochi decenni, ma diamole pure un secolo; e non esserci poi “effetti collaterali”.”

    Infatti. L’evoluzione può spesso essere “asimmetrica” e ciò che viene subito accettato con favore da alcuni, può creare crisi di rigetto in altri.
    Com’è avvenuto tante volte di fronte ai cambiamenti della storia.
    Oggi poi, con la velocità con cui avvengono, ancora di più…….

  301. mirkhond scrive:

    Scusate l’ignoranza, ma cos’è il nimby?

  302. mirkhond scrive:

    Oggi la Francia, vietando il burkini, ha espresso i suoi valori più fondanti.
    Non liberté, egalité, fraternité, ma troyeté……..

    • izzaldin scrive:

      purtroppo da queste parti la gente si “prende male” perché delle atlete usano una tuta e non un bikini, quindi è comprensibile che la legge vieti di farsi il bagno vestiti e imponga di spogliarsi pena l’arresto.
      che l’apice della civiltà europea sia ormai l’obbligo di denudarsi in spiaggia sinceramente mi sorprende, soprattutto mi sorprende che i difensori di tale Civiltà Occidentale riescano a trattenere le risate quando fanno le loro affermazioni magniloquenti

  303. izzaldin scrive:

    visto che is parla di valori tradizionali e valori “imposti” con la forza, ecco che finalmente un membro di Santa Romana Chiesa si scaglia contro la degenerazione contemporanea

    http://palermo.repubblica.it/cronaca/2016/08/17/news/il_vescovo_di_noto_contro_i_pokemon_prepariamo_azione_legale_-146145124/

  304. mirkhond scrive:

    Interessante riflessione di Rossana sul burkini:

    http://rossland.blogspot.it/2016/08/costumi-estivi.html

    • PinoMamet scrive:

      Interessante.

      Io comunque ancora non ho capito cosa cazzo sia un Chiccotesta e perché dovremmo stare a sentire quello che dice.

      • Z. scrive:

        Testa è un ambientalista pentito che oggi scrive su l’Unità.

        Che secondo me ha ragione a dire che è comprensibile che la gente non voglia un centro di accoglienza per stranieri nel luogo dove va in villeggiatura. Certo che lo è. Però è anche comprensibile che la gente si attacchi al tram, se è necessario 🙂

      • PinoMamet scrive:

        Mi però che per Chiccotesta la cosa diventa comprensibile quando “la gente” è lui 😉

        avesse proposto la stessa cosa un bagnante di Ostia, di Riccione o di Mondello, sarebbe stato “insopportabile populismo, razzismo, ignoranza ecc. ecc.”

  305. mirkhond scrive:

    Ma non era un imprenditore?

  306. mirkhond scrive:

    Diego Fusaro

    Non guerra di religione, ma guerra ALLA religione:

    https://youtu.be/Ye5VsuTLr_w

    • Z. scrive:

      Il brutto delle lauree c.d. “deboli” è che non è sempre facile costruirci sopra un futuro all’ altezza delle proprie aspettative.

  307. mirkhond scrive:

    Non capisco il nesso, Zanardo.
    Comunque la riflessione di Fusaro, non mi sembra campata in aria……..

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