La Repubblica si inventa un discorso di Mahmud Ahmadinejad?

Aggiornamento importante: in questo post, ho commesso un errore. Nel mettere in dubbio la versione di Repubblica, mi sono basato sul sito della radio iraniana in Italia, che in prima pagina presenta “Onu: Il discorso del presidente Ahmadinejad”, senza ulteriori specificazioni.

Diciamo che sostanzialmente, Repubblica ha ragione e Miguel Martínez ha torto.

Resta curiosa la sequenza di immagini: Repubblica che prima accusa clamorosamente Ahmadinejad di aver “negato l’Olocausto”, e poi cambia tutto.

Il discorso di Ahmadinejad è stato tradotto in italiano da Io Non Sto Con Oriana, e potete leggerlo integralmente. Tra l’altro, al di là dei giudizi sulla politica iraniana, è interessante.

Ecco i brani in discussione:

“Se dopo sessant’anni alcuni paesi europei ancora usano l’Olocausto per pagare tributo o riscatto ai sionisti, non dovrebbe essere un obbligo per le potenze schiaviste o coloniali pagare analoghi risarcimenti ai paesi che hanno danneggiato?”

“Chi ha usato il misterioso incidente dell’undici settembre come pretesto per aggredire l’Afghanistan e l’Iraq, uccidendo, ferendo e mettendo in mezzo ad una strada milioni di persone in tutti e due i paesi, avendo come obiettivo finale quello di prendere il controllo del Medio Oriente e delle sue risorse petrolifere?”

“Usando la loro rete di mass media imperialisti, che subisce l’influenza del colonialismo, minacciano di sanzioni o di intervento militare chiunque avanzi domande sull’Olocausto o sull’undici settembre.”

Comunque, siccome gli errori si ammettono, ecco cosa avevo scritto:

Oggi pomeriggio, vedo Repubblica che titola:

“Ahmedinejad all’Onu nega ancora l’Olocausto
Usa, Ue e Italia lasciano l’Assemblea”
[1]

ahmadinejad01

Passa un’ora o due, e il titolo sparisce, o meglio va in fondo in fondo alla prima pagina, tra gli Esteri, diventando:

ahmadinejad02

E già questo declassamento è strano.

Seguo il link, e leggo:

ahmadinejad03

E cioè:

“Il leader di Teheran ha esordito dicendo che le “potenze arroganti” minacciano di sanzioni e azioni militari chiunque metta in dubbio la Shoah e gli attentati dell’11 settembre 2001. Cavalli di battaglia del regime della Repubblica islamica che hanno indotto i rappresentanti di numerose nazioni ad alzarsi e lasciare il proprio scranno. In particolare gli americani sono usciti quando Ahmadinejad ha parlato degli attacchi alle Torri Gemelle e al Pentagono, mentre gli altri se ne sono andati nel momento in cui ha riproposto la sua teoria sull’Olocausto.

Poniamo che l’abbia detto. Wikipedia ci informa che negare l’Olocausto sarebbe un reato in molti paesi. Adesso, apprendiamo che sarebbe un reato, o almeno  un tabù, dire che esistono leggi contro la negazione dell’Olocausto.

Ma la domanda è… Ahmadinejad ha detto le cose che afferma Repubblica?

Per fortuna, tutto il discorso del presidente Ahmadinejad si trova in rete, comodamente tradotto in italiano. E non credo proprio che sia stato censurato qualcosa, per i quattro lettori italiani, di un discorso fatto davanti ai rappresentanti di tutte le potenze del mondo.

L’unico riferimento all’Olocausto è questo:

“Osservate la Palestina. La radice dei problemi di questa terra va trovata nella storia della seconda guerra mondiale. Con la scusa di sostenere parte dei reduci del conflitto, la terra palestinese è stata occupata e milioni di autoctoni della zona sono stati costretti alla fuga. Le terre occupate sono state regalate ad un numero ridotto di reduci del secondo conflitto mondiale e poi gente proveniente da tutto il mondo che non aveva avuto nulla in comune con la guerra è stata radunata in Palestina dove è stato fondato un governo.”

Sull’11 settembre, nemmeno una parola.

Nota:

[1] La prima delle tre immagini l’ho dovuta scattare con la macchina fotografica, avendo aperto il sito di Repubblica su un computer dove non avevo un programma per salvare la schermata.

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67 risposte a La Repubblica si inventa un discorso di Mahmud Ahmadinejad?

  1. Peucezio scrive:

    In pratica i delegati se ne sono andati così, per antipatia verso Ahmadinejad, e hanno cercato di far credere che lui avrebbe parlato di Olocausto e 11 settembre.
    Ma dimmi una cosa, ritieni più corretta la trascrizione Ahmedinejad, anziché Ahmadinejad? Io non so nulla di persiano, se non il fatto che è l’evoluzione, se non dell’avestico, di qualcosa di molto affine.

    • Moi scrive:

      Indubbiamente esisteranno anche “adattamenti” con relativa trascrizione; ad esempio “Mahmud” e “Muhammad”. Il discorso è se (!) si trascrive “Mhmd” anche in Persiano, visto che in Arabo si trascive appunto “Mhmmd” o “Mhmd” … giusto ?

  2. Peucezio scrive:

    Per inciso, su Wikipedia si può ascoltare pure la pronuncia e la seconda vocale sembra una ‘a’ vera e propria, mentre semmai l’ultima, che reca il segno di lunga (Ahmadinejād) viene pronunciata prolungata e fortemente velarizzata, quasi una ‘o’.

    • Miguel Martinez scrive:

      In effetti, è più corretto con la “a”, ho cambiato anche sul mio post.

      Comunque, chi scrive con alfabeti semitici, presta poca attenzione alle vocali. Non solo noi, ma anche i diretti interessati.

      • PinoMamet scrive:

        Scusa la curiosità
        (che giro anche a Falecius)
        ma questo vale anche per scrive con alfabeti semitici lingue non semitiche?
        (come in questo caso, cioè).

        • Moi scrive:

          In teoria NO, a meno che la lingua non-semitica non abbia caratteristiche affini alle semitiche … Ad esempio penso che sarebbe impossibile un sistema di trascrizione ” come se fosse Arabo ” per un “dialetto” come il “mio”, così soggetto a variazioni semantiche per coppie minime vocaliche di chiusura / apertura , lunghezza / brevità , “a” / “å” ecc …

          Curioso notare però che in Maltese (lingua semitica, caricatissima di latinismi più o meno siciliani, ma pur sempre semitica) anche per le parole arabe le vocali si usano sempre tutte, con l’ alfabeto latino fornito di non pochi appositi diacritici … sarebbe interessante sapere se in passato a Malta hanno scritto in caratteri arabi senza vocali, cosa possibilissima !

        • Moi scrive:

          Almeno, provando a ragionarci su … 😉

        • Moi scrive:

          E naturalmente sapere se eventualmente ai tempi in cui usassero in Maltese i caratteri dell’ Arabo “toglievano le vocali” anche ai termini derivati dal Siculo / Latino … o se tale “trattamento” fosse eventualmente riservato esclusivamente alle parole arabe.

        • Moi scrive:

          @ PINO

          Anche il Kiswahili fino, al XVIII Secolo almeno, veniva trascritto con l’ alfabeto dell’ Arabo … e per i diretti interessati gli Arabi, Semitici, erano “Bwana Muzungu” uguale a “Noi” 🙂 .

        • PinoMamet scrive:

          Ti dirò, Moi, io sarò anche poco fisionomista (è notorio) ma che gli arabi siano “diversi da noi” (“razzialmente”, intendo) lo ho scoperto con mio grande shock intorno ai ventidue-venticinque anni;
          cioé, ho scoperto che esistevano persone che davvero erano convinte che gli arabi (non solo i nordafricani, proprio gli arabi) fossero in qualche modo “di un’altra razza”.
          Boh.

          Per non parlare di certi scemi che bazzicano i forum di antropologia (ne ricordo uno, piemontese, che voleva a tutti i costi convincere gli americani che i piemontesi erano tutti alti dolicocefali biondi…)
          o dei ritardati proprio di Stormfront
          (ero capitato per caso a leggere di una discussione su Penelope Cruz- la spagnola Penelope Cruz- quattro o cinque pagine per disquisire se fosse “bianca” o no! e non pochi che votavano per il no, e belli convinti, anche!)

          Comunque, se muzungu vuol dire “bianchi” (ma suppongo che al plurale dovrebbe essere qualcosa tipo amazungu?) allora non dubito che per un kikuyu o un masai gli arabi siano indiscutibilmente palliducci 😉

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  4. Federico scrive:

    Nel nome di Dio, il misericordioso, il compassionevole,

    Signor presidente, eccellenze, signore e signori,

    sono grato a Dio onnipotente che mi ha dato una volta ancora l’occasione
    di comparire davanti a questa assemblea mondiale. Ho il piacere di
    ringraziare S. E. Joseph Deiss, presidente della 65a sessione per il suo
    tremendo sforzo nel ricoprire questa carica. Voglio anche congratularmi
    con S. E. Abdulaziz Al-Nasser, per la sua elezione a presidente della
    66a sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e augurargli il
    successo.

    Colgo l’occasione per rendere tributo a tutti quelli che hanno perso la
    vita l’anno passato, particolarmente le vittime della tragica carestia
    in Somalia e del terribile diluvio in Pakistan. Invito tutti a aumentare
    l’assistenza e l’aiuto alle popolazioni colpite in quei Paesi.

    Negli anni scorsi ho parlato dei differenti problemi globali e della
    necessità di introdurre cambiamenti fondamentali nell’attuale ordine
    internazionale. Oggi, considerando gli sviluppi internazionali, cercherò
    di analizzare la situazione presente da un angolo diverso.

    Come tutti sapete, il dominio e la superiorità degli esseri umani sulle
    altre creature risiede nella stessa natura e verità dell’umanità che è
    un dono divino e la manifestazione dello spirito divino che comprende:

    – fede in Dio che è l’eterno creatore e pianificatore dell’intero universo;

    – mostrare compassione per gli altri, generosità, ricerca della
    giustizia, e avere integrità nelle parole e nelle azioni;

    – la ricerca della dignità che raggiunga le vette della perfezione,
    l’aspirazione ad elevare il proprio status materiale e spirituale, e il
    desiderio di realizzare la libertà;

    – sfidare l’oppressione, la corruzione e la discriminazione e sostenere
    gli oppressi;

    – cercare la felicità e la prosperità duratura e la sicurezza per tutti.

    Queste sono alcune delle manifestazioni degli attributi divini e umani
    comuni che si possono vedere chiaramente nelle aspirazioni storiche
    degli esseri umani, come riflesse nella eredità della nostra ricerca di
    arte e di opere letterarie in prosa e poesia, e nei movimenti
    socio-culturali e politici degli esseri umani nel corso della storia.

    Tutti i profeti divini e i riformatori sociali hanno invitato gli esseri
    umani a seguire questo sentiero virtuoso. Dio ha dato dignità
    all’umanità per elevare il suo stato per assumere il ruolo di successore
    sulla Terra.

    Cari colleghi e amici, è evidente che nonostante tutte le realizzazioni
    storiche, compresa la creazione delle Nazioni Unite, che fu il prodotto
    di lotte instancabili e degli sforzi di individui di mente libera e
    amanti della giustizia come della cooperazione internazionale, le
    società umane ancora sono lontane dal realizzare i loro nobili desideri
    e aspirazioni. La maggior parte delle nazioni del mondo sono
    insoddisfatte delle attuali circostanze internazionali. Nonostante il
    generale desiderio e aspirazione di promuovere la pace, il progresso e
    la fraternità, guerre, omicidi di massa, povertà diffusa e crisi
    socio-economiche e politiche continuano a violare i diritti e la
    sovranità delle nazioni, lasciando danni irreparabili in tutto il mondo.

    Circa tre miliardi di persone nel mondo vivono con meno di 2,5 dollari
    al giorno, e oltre un miliardo di persone vivono senza avere nemmeno un
    pasto sufficiente al giorno. Il 40% delle popolazioni del mondo più
    povere condividono solo il 5% delle entrate globali, mentre il 20% dei
    più ricchi si dividono il 75% del totale reddito globale.

    Più di 20.000 bambini poveri e innocenti muoiono ogni giorno nel mondo a
    causa della povertà.

    L’80% delle risorse finanziarie negli Stati Uniti sono controllate dal
    10% della sua popolazione mentre solo il 20% di quelle risorse
    appartiene al 90% della popolazione.

    Quali sono le cause e le ragioni di queste ineguaglianze? Come si può
    porre rimedio a tale ingiustizia?

    Quelli che dominano e gestiscono i centri del potere mondiale danno la
    colpa alle aspirazioni dei popoli alla religione e a seguire il percorso
    dei profeti divini o alla debolezza delle nazioni e al cattivo operare
    di un numero di gruppi o di individui. Sostengono che solo le loro
    visioni, comportamenti o prescrizioni possono salvare l’umanità e
    l’economia mondiale.

    Cari colleghi e amici,
    non pensate che la causa di fondo dei problemi vada cercata nel
    prevalente ordine internazionale, o nel modo in cui il mondo è governato?

    Vorrei richiamare la vostra gentile attenzione alle seguenti domande:

    – chi ha con la forza rapito decine di milioni di persone dalle proprie
    case in Africa e in altre regioni del mondo nell’oscuro periodo della
    schiavitù, rendendole tutte vititme della loro avidità materialistica?

    – Chi ha imposto il colonialismo per oltre quattro secoli al mondo? Chi
    ha occupato terre e massicciamente saccheggiato risorse delle altre
    nazioni, ha distrutto talenti, e ha alienato lingue, culture e identità
    delle nazioni?

    – Chi ha scatenato la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, che hanno
    causato settanta milioni di morti e centinaia di milioni di feriti e di
    senza tetto? Chi ha creato le guerre nella penisola di Corea e nel Vietnam?

    – Chi ha imposto, con inganni e ipocrisia, i sionisti e oltre sessanta
    anni di guerra, rifugiati, terrore e assassini di massa al popolo
    palestinese e ai Paesi della regione?

    – Chi ha imposto e sostenuto per decenni dittature militari e regimi
    totalitari alle nazioni asiatiche, africane e latino-americane?

    – Chi ha usato la bomba atomica contro gente senza difesa, e ha
    accumulato migliaia di testate nei propri arsenali?

    – Chi ha le economie basate sullo scatenamento di guerre e la vendita di
    armi?

    – Chi ha provocato e incoraggiato Saddam Hussein a invadere e imporre
    una guerra di otto anni all’Iran, chi lo ha assistito e equipaggiato per
    usare armi chimiche contro le nostre città e la nostra gente?

    – Chi ha usato il misterioso incidente dell’11 Settembre come pretesto
    per attaccare l’Afghanistan e l’Iraq, uccidendo, ferendo e scacciando
    milioni di persone in quei due Paesi, con lo scopo finale di
    impadronirsi del Medio Oriente e delle sue risorse di petrolio?

    – Chi ha abolito il sistema di Bretton Woods e ha stampato trilioni di
    dollari senza il sostengo di riserve auree o di valute equivalenti? Una
    mossa che ha scatenato l’inflazione nel mondo ed era pensata per predare
    i progressi economici delle altre nazioni?

    – Quale Paese ha una spesa militare che supera ogni anno il trilione di
    dollari, più dei bilanci militari di tutte le altre nazioni messe insieme?

    – Quali governi sono i più indebitati al mondo?

    – Chi domina l’establishment che determina le politiche dell’economia
    mondiale?

    – Chi è responsabile per la recessione economica mondiale e ne sta
    imponendo le conseguenze all’America, all’Europa e al mondo in generale?

    -Quali governi sono sempre pronti a sganciare migliaia di bombe su altri
    Paesi, ma ponderano e esitano a mandare un po’ di cibo a gente colpita
    dalla carestia in Somalia o in altri posti?

    – Chi è che domina il Consiglio di Sicurezza che sarebbe responsabile di
    salvaguardare la sicurezza internazionale?

    Esistono decine di simili altre domande e naturalmente la risposta è
    chiara. La maggior parte delle nazioni e dei governi del mondo non hanno
    parte nella creazione delle attuali crisi globali, e in effetti sono
    loro stessi vittime di tali politiche.

    È chiaro come il sole che gli stessi schiavisti e potenze coloniali che
    una volta istigarono le due guerre mondiali, da allora hanno causato
    miserie diffuse e disordine con effetti a lunga portata in tutto il mondo.

    Cari colleghi e amici,
    hanno davvero questi poteri arroganti la competenza e l’abilità per
    gestire o governare il mondo, o è accettabile che si definiscano i soli
    difensori della libertà, democrazia e diritti umani, mentre i loro
    militari attaccano e occupano altri Paesi?

    Può sbocciar il fiore della democrazia dai missili, bombe e cannoni
    della NATO?

    Signore e signori,
    se alcuni Paesi europei usano ancora l’olocausto, dopo sessanta anni,
    come la scusa per pagare ammenda o riscatto ai sionisti, non sarebbe
    obbligo degli schiavisti e delle potenze coloniali di pagare riparazioni
    alle nazioni colpite?

    Se i danni e le perdite dell’epoca dello schiavismo e del colonialismo
    fossero davvero compensati, cosa succederebbe ai manipolatori e ai
    poteri politici dietro le quinte negli Stati Uniti e in Europa?
    Rimarrebbero le differenze fra nord e sud?

    Se solo metà delle spese militari degli Stati Uniti e dei loro alleati
    nella NATO fosse tagliata per contribuire a risolvere i problemi
    economici nei loro Paesi, rimarrebbero sintomi della crisi economica?

    Cosa succederebbe se la stessa somma fosse assegnata alle nazioni povere?

    Cosa giustifica la presenza di centinaia di basi militari e di
    intelligence degli USA in varie parti del mondo, comprese 268 basi in
    Germania, 124 in Giappone, 87 in Sud Corea, 83 in Italia, 45 nel Regno
    Unito e 21 in Portogallo? Ciò significa qualcosa di diverso da
    un’occupazione militare?

    Le bombe dislocate in quelle basi non minano la sicurezza delle altre
    nazioni?

    Signore e signori,
    la domanda principale è la ricerca della causa di fondo di questi
    atteggiamenti. La prima ragione va cercata nelle credenze e tendenze
    dell’establishment. Un’assemblea di persone in contraddizione con gli
    innati istinti e disposizioni umane e che non hanno fede in Dio e nel
    sentiero dei profeti divini, sostituiscano la loro voglia di potere e di
    fini materialistici con valori celesti. Per loro, solo il potere e la
    ricchezza prevalgono, e bisogna fare ogni tentativo per mettere a fuoco
    questi scopi sinistri.

    Le nazioni oppresse non hanno speranza di restaurare o proteggere i loro
    diritti legittimi contro queste potenze. Queste potenze cercano il
    proprio progresso, prosperità e dignità attraverso la povertà,
    umiliazione e annichilimento egli altri. Si considerano superiori agli
    altri come custodi non criticabili di tutti i governi e nazioni
    attraverso l’intimidazione, il ricorso alla minaccia e alla forza, e
    l’abuso dei meccanismi internazionali. Semplicemente infrangono tutte le
    regole internazionali riconosciute. Insistono nell’imporre il loro stile
    di vita e le loro credenze agli altri. Sostengono ufficialmente il
    razzismo. Indeboliscono i Paesi con interventi militari, e distruggono
    le loro infrastrutture per saccheggiare le loro risorse rendendoli
    sempre più dipendenti. Spargono i semi dell’odio e dell’ostilità fra le
    nazioni e i popoli che seguono strade diverse, per impedir loro di
    raggiungere i loro obiettivi di sviluppo e progresso.

    Tutte le culture, identità, vite, valori e ricchezza delle nazioni,
    donne, giovani, famiglie, sono sacrificate dalle loro tendenze
    egemoniche e dall’inclinazione a schiavizzare e imprigionare gli altri.

    L’ipocrisia e l’inganno sono permessi per assicurare i loro interessi e
    scopi imperialistici. Il traffico di droga e l’uccisione di esseri umani
    innocenti sono ugualmente permessi nella ricerca di questi scopi
    diabolici. Nonostante la presenza della NATO nell’Afghanistan occupato,
    c’è stato un aumento drammatico nella produzione di droghe illegali.

    Non tollerano alcuna domanda o critica, e invece di presentare una
    ragione per le loro violazioni, si mettono sempre nella posizione
    dell’offeso. Usando il loro network imperialista di media che è sotto
    l’influenza del colonialismo, minacciano chiunque ponga domande
    sull’olocausto e sull’11 settembre di sanzioni e interventi militari.

    L’anno scorso, quando si è sollevata la questione della necessità di
    formare un gruppo di ricerca dei fatti che facesse una seria inchiesta
    sugli elementi nascosti riguardanti l’11 settembre, un’idea che è
    sostenuta anche da tutti i governi, dalle nazioni indipendenti e anche
    dalla maggioranza negli Stati Uniti, il mio Paese e io stesso abbiamo
    subito pressioni e minacce dal governo degli Stati Uniti.

    Invece di istituire una commissione, hanno ucciso il principale
    responsabile e ne hanno gettato in mare il corpo.

    Non sarebbe stato ragionevole portare davanti alla giustizia e
    processare apertamente il principale responsabile dell’evento per
    identificare gli elementi dietro allo spazio libero concesso agli aerei
    attaccanti per colpire le torri del World Trade Center? Perchè non si
    doveva permettere di portarlo in un processo per aiutarci a riconoscere
    quelli che hanno lanciato i gruppi terroristici e portato guerra e
    miserie nella regione? Ci sono delle informazioni classificate che
    devono rimanere segrete?

    Considerano il sionismo come una nozione o ideologia sacra e qualunque
    domanda riguardante il suo stesso fondamento e storia è condannata come
    peccato imperdonabile. Tuttavia sostengono e permettono sacrilegi e
    insulti contro la fede delle altre religioni divine.

    Cari colleghi e amici,
    la vera libertà, giustizia, dignità, benessere e sicurezza permanente
    sono diritti di tutte le nazioni.

    Questi valori non possono essere conseguiti nè affidandoci all’attuale
    inefficiente sistema di governo del mondo, nè attraverso l’intervento
    dei poteri mondiali arroganti e le armi delle forze NATO. Questi valori
    potrebbero essere realizzati solo con l’indipendenza e il riconoscimento
    dei diritti degli altri e con l’armonia e la cooperazione.

    C’è un modo di affrontare i problemi e le sfide che colpiscono il mondo
    usando meccanismi e strumenti internazionali prevalenti per aiutare
    l’umanità a conseguire la antica aspirazione alla pace, alla sicurezza e
    all’eguaglianza?

    Tutti quelli che hanno cercato di introdurre riforme mantenendo le norme
    e le tendenze esistenti hanno fallito. I giusti sforzi fatti dal
    movimento dei Non-Allineati e dai Gruppi 77 e 15 e da alcuni importanti
    individui non sono riusciti a portare a cambiamenti fondamentali. Il
    governo e la gestione del mondo richiedono riforme fondamentali.

    Cosa si deve fare ora?

    Cari colleghi e amici,
    si devono fare sforzi con fermo proposito e forte cooperazione
    collettiva per tracciare un nuovo piano, sulla base dei principi e dello
    stesso fondamento dei valori umani universali, come il monoteismo, la
    giustizia, la libertà, l’amore e la ricerca della felicità.

    L’idea della creazione delle Nazioni Unite rimane un grande e storico
    successo dell’umanità. La sua importanza deve essere apprezzata e le sue
    capacità devono essere usate per quanto è possibile per i nostri nobili
    scopi.

    Non dovremmo permettere all’organizzazione che è il riflesso della
    nostra volontà collettiva e delle aspirazioni condivise della comunità
    delle nazioni di deviare dal suo percorso e diventare una carta nelle
    mani dei poteri mondiali.

    Si deve preparare un terreno fertile per assicurare la partecipazione
    collettiva e il coinvolgimento delle nazioni in uno sforzo di promuovere
    la pace duratura e la sicurezza.

    La gestione condivisa e collettiva del mondo deve essere ottenuta nel
    vero senso, e basata sul principio sottostante confermato dal diritto
    internazionale, e la giustizia deve servire come criterio e base per
    tutte le decisioni e le azioni internazionali.

    Tutti noi riconosciamo il fatto che non c’è altra via che la gestione
    condivisa e collettiva del mondo per porre fine agli attuali disordini,
    tirannia e discriminazione globale. È davvero la sola via alla
    prosperità e al benessere della società umana che è una verità stabilita
    e evidente.

    Nel riconoscere tale verità, si deve notare che non è abbastanza e che
    dobbiamo avere più fede in lei e non risparmiare alcuno sforzo per la
    sua realizzazione.

    Cari colleghi e amici,
    la gestione condivisa e collettiva del mondo è il diritto legittimo di
    tutte le nazioni, e noi come loro rappresentanti abbiamo un obbligo di
    difendere i loro diritti. Anche se alcune potenze cercano continuamente
    di frustrare tutti gli sforzi internazionali volti a promuovere la
    cooperazione collettiva, dobbiamo tuttavia rinforzare la nostra fede nel
    conseguimento del chiaro scopo di stabilire una cooperazione condivisa e
    collettiva per gestire il mondo.

    Le Nazioni Unite furono create per rendere possibile la partecipazione
    attiva di tutte le nazioni nel processo decisionale internazionale.
    Sappiamo tutti che questo scopo non è stato ancora conseguito per la
    mancanza di giustizia nelle attuali strutture di gestione e meccanismi
    delle Nazioni Unite.

    La composizione del Consiglio di Sicurezza è ingiusta e iniqua. Pertanto
    i cambiamenti e la ristrutturazione delle Nazioni Unite sono da
    considerare le richieste di base delle nazioni cui deve rispondere
    l’Assemblea Generale.

    Durante la sessione dell’anno scorso ho enfatizzato l’importanza di
    questa questione e ho chiesto la designazione di questo decennio come il
    decennio della gestione globale condivisa e collettiva. Vorrei ora
    reiterare la mia proposta e sono sicuro che attraverso la cooperazione
    internazionale e gli sforzi di leader mondiali impegnati e dei governi e
    con l’insistenza sulla giustizia e il sostegno di tutte le altre nazioni
    possiamo accelerare la costruzione di un luminoso futuro comune.

    Questo movimento è sicuramente sul percorso giusto di creazione con
    l’assicurazione di un promettente futuro per l’umanità. Un futuro che
    sarà costruito quando l’umanità inizierà a percorrere il sentiero dei
    profeti divini sotto la guida dell’Imam al-Mahdi, l’ultimo salvatore
    dell’umanità e l’erede di tutti i messaggeri divini, dei leader e della
    pura generazione del nostro grande profeta.

    La creazione di una società suprema e ideale con l’arrivo di un essere
    umano perfetto che è sincero amante di tutti gli esseri umani, è la
    promessa garantita di Dio. Egli verrà con Gesù Cristo a guidare gli
    amanti della libertà e della giustizia a sradicare la tirannia e la
    discriminazione, promuovere la conoscenza, la pace, la giustizia, la
    libertà e l’amore nel mondo. Presenterà ad ogni individuo tutte le
    bellezze del mondo e tutte le cose buone che portano la felicità
    all’umanità.

    Oggi le nazioni sono state risvegliate e con un aumento della
    consapevolezza pubblica, non soccombono più all’oppressione e alla
    discriminazione. Il mondo vede ora, più che non mai, il vasto risveglio
    delle terre islamiche, in Asia, Europa e America. Questi movimenti
    espandono ogni giorno il loro spettro e la loro influenza per cercare la
    realizzazione della giustizia e libertà e la creazione di un domani
    migliore.

    La nostra grande nazione è pronta a dare la mano alle altre nazioni per
    marciare in questo bel sentiero di armonia e in linea con le aspirazioni
    condivise dell’umanità.

    Salutiamo l’amore, la libertà, la giustizia, il sapere e il brillante
    futuro che attende l’umanità.

    Mahmud Ahmadinejad, New York, 22 settembre 2011

    • Mondo cane scrive:

      http://info.publicintelligence.net/Iran-UN-Speech-2011.pdf

      e ripeto, sono da incorniciare!

      Consiglio una lettura più ampia, senza fissarsi sull’11 settebre o l’olocausto, ad esempio: La situazione economica, le riserve aurifere, la finta ricchezza di “qualche stato”, o quello dell’inutilità delle nazioni unite, cosi come sono adesso.

    • daouda scrive:

      discorso tendenzialmente fuffesco, con chicche di ignoranza abbastanza usuali.

      http://kulturame.splinder.com/

      • Mondo cane scrive:

        douda “discorso tendenzialmente fuffesco, con chicche di ignoranza abbastanza usuali.”
        Fuffa? Usuale ignoranza?
        Confuta, argomenta queste chicche, se no, come potrei dare ragione ai tuoi argomenti?

        • daouda scrive:

          Hai ragione. Di solito confuto sempre…essendo un po’ lunghetto , oggi, dopo pranzo avrò il tempo per farlo, tranqui funcky.

      • daouda scrive:

        Faccio presenti solo le cose da contraddire. Il resto sono cose condivisibili o fuffesche che potrebbe dire chuiunque abbia una certa onestà ed un minimo di erudizione.
        Il ché è alquanto triste…

        Innazitutto il semplice parlare all’ONU è un segno negativo.

        In secondo luogo “la manifestazione dello sprito divino” se comprende la
        lotta contro l’oppressione e la corruzione non può permettere l’esistenza
        di un governo di tipo repubblicano come l’esistenza di un apparato statuale.

        Poi

        a) le nazioni unite sono nate con l’inganno non certo grazie a buoni uomini.

        b) le società umane non realizzano alcunché dacché non sono senzienti

        c) la pace non si promuove, si conquista ( anche letteralmente ) mentre il progresso non è affatto da promuovere, anzi.

        d) la sovranità delle nazioni collegata allo statualismo è illegittima e non meritevole di venir difesa poiché artefice del sistema attuale.

        e) che i ricchi abbiano la maggior parte della ricchezza ( dacché sono ricchi )è del tutto normale e giusto qualora i ricchi ottengano e conservino ciò in modo legittimo – ovviamente oggi non è così.

        f) “chi ha con la forza rapito decine di milioni di persone dalle proprie
        case in Africa e in altre regioni del mondo nell’oscuro periodo della
        schiavitù, rendendole tutte vititme della loro avidità materialistica?”

        I negri stessi che vendevano i propri fratelli agli Arabi quando essi stessi non venivano a fare da predoni.
        Dopo e solo dopo l’occidente già anti-cristiano.

        g) “Chi ha imposto il colonialismo per oltre quattro secoli al mondo? Chi
        ha occupato terre e massicciamente saccheggiato risorse delle altre
        nazioni, ha distrutto talenti, e ha alienato lingue, culture e identità
        delle nazioni?”

        Ogni regno ed impero della storia quando si è incamminato sulla via dell’empietà.

        _

        F e G palesano la malafede di questo tizio. L’occidnete ha potuto di più perché tecnologicamente più avanzato grazie all’usura, altrimenti, sempre se fosse riuscito a superare con i soli propri mezzi e senza usura il potere islamico o di qualsiasi altra realtà mondiale, si sarebbe comportato similarmente.

        p.s. chiaramente focalizzarsi sull’usura determina un certo restringimento intellettuale come la civiltà occidentalista ha dimostrato soprattutto dall’illuminismo in poi.

        _

        h) “Chi ha scatenato la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, che hanno
        causato settanta milioni di morti e centinaia di milioni di feriti e di
        senza tetto? Chi ha creato le guerre nella penisola di Corea e nel Vietnam?”

        Coloro i quali volevano instaurare un modello politico economico vigente nello stesso Iran.

        i) “Chi ha imposto, con inganni e ipocrisia, i sionisti e oltre sessanta
        anni di guerra, rifugiati, terrore e assassini di massa al popolo
        palestinese e ai Paesi della regione?”

        Apparte che i palestinesi non esistono dacché la palestina è una regione geografica come lo è il sannio.
        Apparte che dopo la quarta generazione la terra diviene di chi la possiede.
        Apparte che , decaduto l’impero ottomano, quella terra era in mano agli inglesi.

        Risposta:

        Coloro i quali volevano instaurare un modello politico economico vigente nello stesso Iran.

        l) “Chi ha imposto e sostenuto per decenni dittature militari e regimi
        totalitari alle nazioni asiatiche, africane e latino-americane?”

        Crasso errore.

        Le dittature non sono per forza negative.Inoltre appoggiare una dittatura per evitare un regime di socialismo reale è sempre opportuno.

        m) “Chi ha usato la bomba atomica contro gente senza difesa, e ha
        accumulato migliaia di testate nei propri arsenali?”

        E chi la vorrebbe?

        n) “Chi ha le economie basate sullo scatenamento di guerre e la vendita di
        armi?”

        Voi tutti.

        o)”chi lo ha assistito e equipaggiato per usare armi chimiche contro le nostre città e la nostra gente?”

        Ah, voi iraniani invece non gasaste i curdi e non appioppaste ,a cosa a Saddam?

        Da quando assistere ed appoggiare e rifornire è cosa negativa? Non fate lo stesso con Hezbollah e la Siria, giustamente?

        p) “Chi è responsabile per la recessione economica mondiale e ne sta
        imponendo le conseguenze all’America, all’Europa e al mondo in generale?”

        Domanda che fà comprendere che, dopo aver incasellato domande sensate seppur retoriche una dietro l’altra , il presidente iraniano è alquanto ingenuo, perlomeno.

        q) “Quali governi sono sempre pronti a sganciare migliaia di bombe su altri
        Paesi, ma ponderano e esitano a mandare un po’ di cibo a gente colpita
        dalla carestia in Somalia o in altri posti?”

        sinceramente ma che razza di domanda è?

        “Cari colleghi e amici,
        hanno davvero questi poteri arroganti la competenza e l’abilità per
        gestire o governare il mondo, o è accettabile che si definiscano i soli
        difensori della libertà, democrazia e diritti umani, mentre i loro
        militari attaccano e occupano altri Paesi?”

        Quindi il nostro riconosce democrazia e diritti umani? Spero fosse una battuta.

        “Può sbocciar il fiore della democrazia dai missili, bombe e cannoni
        della NATO?”

        Si vis pacem para bellum. Il problema non sono le armi, ma la democrazia e tutte le cosette che il presidente aveva fatto notare con alcune delle sue domande.

        Se proprio queste armi disgustano, si ricerchi la causa nell’industrialismo.
        coerentemente l’Iran armi il suo esercito di spade, archi , lance e catapulte invece di usare tecniche militari infami ad esempio contro l’Iraq.

        evidentemente tutto il mondo è paese…

        “Cosa succederebbe se la stessa somma fosse assegnata alle nazioni povere?”

        Che le nazioni povere diverrebbero ancora più povere.

        “Cosa giustifica la presenza di centinaia di basi militari e di
        intelligence degli USA in varie parti del mondo, comprese 268 basi in
        Germania, 124 in Giappone, 87 in Sud Corea, 83 in Italia, 45 nel Regno
        Unito e 21 in Portogallo? Ciò significa qualcosa di diverso da
        un’occupazione militare?
        Le bombe dislocate in quelle basi non minano la sicurezza delle altre
        nazioni?”

        Il fatto che c’era l’Unione Sovieta? certo oggi non servono ad una mazza, ma conviene tenersele anche perché così si è sotto la forza di deterrenza atomica e si risparmia sulle spese militari, comunque stiano le cose ed il servilismo.

        Peggio di un idiota anarco-comunista…

        “Tutti quelli che hanno cercato di introdurre riforme mantenendo le norme
        e le tendenze esistenti hanno fallito. I giusti sforzi fatti dal
        movimento dei Non-Allineati e dai Gruppi 77 e 15 e da alcuni importanti
        individui non sono riusciti a portare a cambiamenti fondamentali. Il
        governo e la gestione del mondo richiedono riforme fondamentali.”

        Quelli para-socialisti dove guardacaso spicca il modernista Nasser, persecutore di tanti islamici?
        Erano quelli che in fin dei conti volevano un certo tipo di keynesismo e di interventismo pubblico?

        Tra liberismo e socialismo c’è sempre la via di mezzo ibrida. Quel che mi sfugge è come si riescano ad accusare gli U.s.a di quel che si è.
        ovviamente aspettarsi da un socialista una qualche sincerità o razionalità è immaginifico.

        “La gestione condivisa e collettiva del mondo deve essere ottenuta nel
        vero senso, e basata sul principio sottostante confermato dal diritto
        internazionale, e la giustizia deve servire come criterio e base per
        tutte le decisioni e le azioni internazionali.
        Tutti noi riconosciamo il fatto che non c’è altra via che la gestione
        condivisa e collettiva del mondo per porre fine agli attuali disordini,
        tirannia e discriminazione globale. È davvero la sola via alla
        prosperità e al benessere della società umana che è una verità stabilita
        e evidente.”

        tadah!

        Un mondialismo ove il progressismo finanziario sia determinato dall’apparato militar-burocratico sotto l’egida dello pseudo-islam?

        Grazie Presidente!
        Il problema è che sappiamo bene quel che ci aspetterà dopo…

        • Ritvan scrive:

          —“chi ha con la forza rapito decine di milioni di persone dalle proprie case in Africa e in altre regioni del mondo nell’oscuro periodo della schiavitù, rendendole tutte vititme della loro avidità materialistica?” Mahmoud Ahmadinejad—-

          —I negri stessi che vendevano i propri fratelli agli Arabi quando essi stessi non venivano a fare da predoni.
          Dopo e solo dopo l’occidente già anti-cristiano. Daouda—

          Daouda, tieni presente che il buon Ahmy è un ingegnere, mica uno storico, pertanto questi “piccoli dettagli”:-) non li può conoscere. Solo una piccola correzione: l’occidente non viene “dopo”, bensì è contemporaneo…ma se per “dopo” tu intendi nel senso di minore responsabilità, ti ricordo che chi compra ed usa schiavi è ugualmente responsabile dello schifoso sistema schiavistico come chi riduce uomini in schiavitù o fa l’intermediario
          Infine, non essendo il buon Ahmy (e tutti i suoi) né negro, né arabo e né occidentale ha gioco facile nel tuonare contro la schiavitù dei negri per fini squisitamente:-) propagandistici.

        • Mondo cane scrive:

          Premetto che le parole espresse in una occasione come questa non dovrebbero essere troppo esplicite, ma un richiamo in generale a tematiche precise, e in linea di principio, e per tanto possono dare l’inpressione che siano “fuffesche”.
          La bellezza che io ho attribuito a queste parole, è in gran parte in questo.

          Il meccanismo truffaldino alla base dell’onu, rende negativo il parlarci per l’inutilità.
          Proprio per come è organizzato, con la sua mercificazione di voti o astenzioni per invalidare le istanze, tradiscono l’idea stessa per la quale è stato creato, redimere le controversie.

          Per lo “spirito divino”, non credo vada la pena di commentare se non chiedendo, ti dà noia che siano musulmani, o è l’apparato statuale “divinamente” indirizzato, qualsiasi religione vi si pratichi?
          La corruzione del singolo non è espressione della nazione, o di una religione.

          b) le società umane non realizzano alcunché dacché non sono senzienti

          Le società umane hanno lasciato tracce di sè, con la storia, resta da capire come mai non ci riescano più.

          c) la pace non si promuove, si conquista ( anche letteralmente ) mentre il progresso non è affatto da promuovere, anzi.

          Non quando le forze sono impari. Altrimenti è solo conquista. Intendi crescita demografica?

          d) la sovranità delle nazioni collegata allo statualismo è illegittima e non meritevole di venir difesa poiché artefice del sistema attuale.

          Proponi l’anarchia?

          e) che i ricchi abbiano la maggior parte della ricchezza ( dacché sono ricchi )è del tutto normale e giusto qualora i ricchi ottengano e conservino ciò in modo legittimo .

          Ia leggiadria con la quale dici – ovviamente oggi non è così – fà quasi dimenticare che si parla di nazioni e non di singoli, e che queste nazioni hanno ucciso e fatto uccidere, a milioni, per esserlo. E parlano di democrazia e libertà, per fare altra guerra.

          f) “chi ha con la forza rapito decine di milioni di persone dalle proprie
          case in Africa e in altre regioni del mondo nell’oscuro periodo della
          schiavitù, rendendole tutte vititme della loro avidità materialistica?”

          Due torti non fanno una ragione.

          I negri stessi che vendevano i propri fratelli agli Arabi quando essi stessi non venivano a fare da predoni.
          Dopo e solo dopo l’occidente già anti-cristiano.

          L’idea di fratellanza, nell’africa precoloniale è un pò diversa. Un sistema di regni e territori dove le inimicizie e rivalità erano normali. Molti arabi commerciavano gli schiavi con europei e americani.

          g) “Chi ha imposto il colonialismo per oltre quattro secoli al mondo? Chi
          ha occupato terre e massicciamente saccheggiato risorse delle altre
          nazioni, ha distrutto talenti, e ha alienato lingue, culture e identità
          delle nazioni?”

          Ogni regno ed impero della storia quando si è incamminato sulla via dell’empietà.

          Ma se farsi chiamare imperialisti non gli piace, figurati empi!

          F e G palesano la malafede di questo tizio. L’occidnete ha potuto di più perché tecnologicamente più avanzato grazie all’usura, altrimenti, sempre se fosse riuscito a superare con i soli propri mezzi e senza usura il potere islamico o di qualsiasi altra realtà mondiale, si sarebbe comportato similarmente.

          Ma allora è inutile parlare di superiorità culturale, quando si è solo dei macellai. I sarebbe nessuno li sà.

          p.s. chiaramente focalizzarsi sull’usura determina un certo restringimento intellettuale come la civiltà occidentalista ha dimostrato soprattutto dall’illuminismo in poi.

          h) “Chi ha scatenato la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, che hanno
          causato settanta milioni di morti e centinaia di milioni di feriti e di
          senza tetto? Chi ha creato le guerre nella penisola di Corea e nel Vietnam?”

          Coloro i quali volevano instaurare un modello politico economico vigente nello stesso Iran.

          Questa non la capisco. Mussolini, Hitler? Non erano tanto favorevoli alla religione. Il sistema democratico occidentale?

          i) “Chi ha imposto, con inganni e ipocrisia, i sionisti e oltre sessanta
          anni di guerra, rifugiati, terrore e assassini di massa al popolo
          palestinese e ai Paesi della regione?”

          Gli occidentali, per ripagare gli ebrei di duemila anni di umiliazioni e persecuzioni, concedendo una terra non loro. Attraverso una risoluzione dell’onu.

          Apparte che i palestinesi non esistono dacché la palestina è una regione geografica come lo è il sannio.

          E’ si questi arabi sono tutti uguali, un pò come i cinesi.

          Apparte che dopo la quarta generazione la terra diviene di chi la possiede.

          Non se ci sono rivendicazioni. A questo servirebbe l’onu.

          Apparte che, decaduto l’impero ottomano, quella terra era in mano agli inglesi.

          Apparte se non ci fossero stati gli arabi, gli inglesi, non avrebbero vinto i turchi. Dopo la fine della I guerra mondiale l’impero ottomano fu smembrato fondando stati a piacimento, eccetto per la palestina.

          Risposta:

          Coloro i quali volevano instaurare un modello politico economico vigente nello stesso Iran.

          idem

          l) “Chi ha imposto e sostenuto per decenni dittature militari e regimi
          totalitari alle nazioni asiatiche, africane e latino-americane?”

          Crasso errore.

          Le dittature non sono per forza negative.Inoltre appoggiare una dittatura per evitare un regime di socialismo reale è sempre opportuno.

          Cioè, meglio una dittatura buona che una cattiva, ma sempre negativa per il popolo!

          m) “Chi ha usato la bomba atomica contro gente senza difesa, e ha
          accumulato migliaia di testate nei propri arsenali?”

          E chi la vorrebbe?

          Forse chi teme di essere attaccato per le proprie risorse?

          n) “Chi ha le economie basate sullo scatenamento di guerre e la vendita di
          armi?”

          Voi tutti.

          “Voi” chi?

          o)”chi lo ha assistito e equipaggiato per usare armi chimiche contro le nostre città e la nostra gente?”

          Ah, voi iraniani invece non gasaste i curdi e non appioppaste ,a cosa a Saddam?

          Io non sono iraniano. In merito all’impiego dei gas è un pò sospetto il periodo nel quale è uscita questa ipotesi vecchiotta, per quanto probabile. Ma non cabia la sostanza, farli scannare, vendendo miliardi in armi e arraffare il petrolio.
          In merito alle armi di distruzione di massa, è ridicolo ed ipocrita che ad accusare sia proprio chi ha usato napalm, agente arancio e schifezze varie, compreso l’uranio.

          Da quando assistere ed appoggiare e rifornire è cosa negativa? Non fate lo stesso con Hezbollah e la Siria, giustamente?

          Idem, e c’è aiuto e aiuto. Per attaccare è un conto per difendersi è un’altro!

          p) “Chi è responsabile per la recessione economica mondiale e ne sta
          imponendo le conseguenze all’America, all’Europa e al mondo in generale?”

          Domanda che fà comprendere che, dopo aver incasellato domande sensate seppur retoriche una dietro l’altra , il presidente iraniano è alquanto ingenuo, perlomeno.

          Ma non hai dato una risposta.

          q) “Quali governi sono sempre pronti a sganciare migliaia di bombe su altri
          Paesi, ma ponderano e esitano a mandare un po’ di cibo a gente colpita
          dalla carestia in Somalia o in altri posti?”

          sinceramente ma che razza di domanda è?

          Proviamo a chiederlo chi le bombe le riceve, e a chi si vede negare aiuto, perché si preferisce spendere tanti soldi in armi.

          “Cari colleghi e amici,
          hanno davvero questi poteri arroganti la competenza e l’abilità per
          gestire o governare il mondo, o è accettabile che si definiscano i soli
          difensori della libertà, democrazia e diritti umani, mentre i loro
          militari attaccano e occupano altri Paesi?”

          Quindi il nostro riconosce democrazia e diritti umani? Spero fosse una battuta.

          La vera domanda è: “coloro che preferiscono bombardare al posto di aiutare, prevaricare al posto di trattare, che violano tutti i trattati internazionli, possono autodefinirsi paladini della democrazia e diritti umani?”

          “Può sbocciar il fiore della democrazia dai missili, bombe e cannoni
          della NATO?”

          Si vis pacem para bellum. Il problema non sono le armi, ma la democrazia e tutte le cosette che il presidente aveva fatto notare con alcune delle sue domande.

          Allora perché rivolgersi all’onu per avere il mandato per attaccare? E della retorica sul si vis pacem para bellum, è davvero troppo e sopra tutto inappropriata dato che sono già più che preparati. Sarebbe meglio si vis bellum para bellum. e basta.

          Questa è troppo buona, Se proprio queste armi disgustano, si ricerchi la causa nell’industrialismo.
          coerentemente l’Iran armi il suo esercito di spade, archi , lance e catapulte invece di usare tecniche militari infami ad esempio contro l’Iraq.

          Armi che, come si diceva prima, gli sono state vendute a piene mani, e contro l’iraq, era guerra di difesa.

          evidentemente tutto il mondo è paese…

          Quante nazioni ha invaso l’iran?

          “Cosa succederebbe se la stessa somma fosse assegnata alle nazioni povere?”

          Che le nazioni povere diverrebbero ancora più povere.

          Per cui è meglio impoverirle ulteriormente inquinando i suoli, le acque e le città, spendendo miliardi che vanno in fumo, letteralmente. Pensa all’afghanistan, per esempio.

          “Cosa giustifica la presenza di centinaia di basi militari e di
          intelligence degli USA in varie parti del mondo, comprese 268 basi in
          Germania, 124 in Giappone, 87 in Sud Corea, 83 in Italia, 45 nel Regno
          Unito e 21 in Portogallo? Ciò significa qualcosa di diverso da
          un’occupazione militare?
          Le bombe dislocate in quelle basi non minano la sicurezza delle altre
          nazioni?”

          Il fatto che c’era l’Unione Sovieta? certo oggi non servono ad una mazza, ma conviene tenersele anche perché così si è sotto la forza di deterrenza atomica e si risparmia sulle spese militari, comunque stiano le cose ed il servilismo.

          Ah, la russia è sempre dietro l’angolo? Ma chi ha ancora un’arsenale nucleare?

          Peggio di un idiota anarco-comunista…

          Contraddizione.

          “Tutti quelli che hanno cercato di introdurre riforme mantenendo le norme
          e le tendenze esistenti hanno fallito. I giusti sforzi fatti dal
          movimento dei Non-Allineati e dai Gruppi 77 e 15 e da alcuni importanti
          individui non sono riusciti a portare a cambiamenti fondamentali. Il
          governo e la gestione del mondo richiedono riforme fondamentali.”

          Quelli para-socialisti dove guardacaso spicca il modernista Nasser, persecutore di tanti islamici?
          Erano quelli che in fin dei conti volevano un certo tipo di keynesismo e di interventismo pubblico?

          No, si parla sempre di organismi internazionali, per una giusta rappresentanza e peso, e possibilità di dialogo.

          Tra liberismo e socialismo c’è sempre la via di mezzo ibrida. Quel che mi sfugge è come si riescano ad accusare gli U.s.a di quel che si è.
          ovviamente aspettarsi da un socialista una qualche sincerità o razionalità è immaginifico.

          Purtroppo questa via di mezzo è stata spazzata via prorpio dai liberisti che, guarda caso, vede proprio gli usa i maggiori rappresentanti di questa “ideologia”.

          Aspettarsi sincerità da un liberale è immaginifico, sopratutto se si sbrodola di amorpatrio, i compatrioti meno abbienti cosa dovrebbero fare?

          La gestione condivisa e collettiva del mondo deve essere ottenuta nel
          vero senso, e basata sul principio sottostante confermato dal diritto
          internazionale, e la giustizia deve servire come criterio e base per
          tutte le decisioni e le azioni internazionali.
          Tutti noi riconosciamo il fatto che non c’è altra via che la gestione
          condivisa e collettiva del mondo per porre fine agli attuali disordini,
          tirannia e discriminazione globale. È davvero la sola via alla
          prosperità e al benessere della società umana che è una verità stabilita
          e evidente.”

          tadah!

          Si parla sempre di organizzazione delle nazioni unite di giusta rappresentanza e peso nelle decisioni.

          Un mondialismo ove il progressismo finanziario sia determinato dall’apparato militar-burocratico sotto l’egida dello pseudo-islam?

          Beato te che conosci il futuro.

          Grazie Presidente!
          Il problema è che sappiamo bene quel che ci aspetterà dopo…

          Beh, forse ancora non hai il dono della divinazione, o no?

        • daouda scrive:

          Ritvan:

          Occidente post cristiano perché dopo l’umanesimo ed il grande scisma, ( quindi prima di Lutero ed il rinascimento) la cristianità era già compromessa.

          Per il resto guarda che io non sono contro lo schiavismo, come non lo è in sé la dottrina cristiana né quella islamica, A DETERMINATE CONDIZIONI.

          Perché oggi non c’è schiavismo?Lo sappiamo bene no…anzi, stamo pure peggio…

          A me dà fastidio il presidente iraniano perché egli è per molti aspetti tale e quale agli americani, in piccolo.
          Come può parlare allora?

          kulturame.splinder.com , pagina che mi ha fatto ridere molto…

          la tua ultima riga è il succo del problema. Quello che fà pena è appoggiare stronzate del genere…

          _____

          Mondo cane:

          a) mi fà scifo proprio l’ONU e credo che parlarvici sia un atto di legittimazione illogico per chi segue qualsivoglia religione.
          Un politico non è mai espressione di un popolo, neanche se lo avesse votato il 99% della gente sia perché il 100% è impossibile sia perché la scelta dal basso è illegittima dacché la massa è l’insieme degli incompetenti.

          b) le società umane intese come astrazioni agenti non esistono. Le società come insieme di individui e gruppi di individui sì.
          La differenza è da tenere in considerazione dacché proprietà pubblica o privata si basano sulla stessasottigliezza, sottigliezza che quando scoperta fà ovviamente capire che la proprietà pubblica et collettiva sono ipso facto private anch’esse.

          c) va bene, compreso.

          Non tanto e non solo, intendo per progresso l’ideologia progressista ed anche il mito della crescita economica indefinita come l’evoluzionismo scientifico.

          d) non propongo.Ad ogni modo ho in mente la teo-crazia “anarchica”. Ad Ho già perso ed aspetto solo la venuta del Signore, provando a farmi trovare pronto nella battaglia finale.

          e) se non ci fossero i ricchi i ricchi diverrebbero poveri ed i poveri morirebbero.

          Anche il presidente iraniano sta usando retorica terzomondista contro quella statunitense.
          Mi fanno schifo entrambi.

          f) il ché conferma che il presidente iraniano è un farabutto retorico.

          g) ma io non escludo anche lo stesso paese del presidente.Questa è la differenza.

          EMPI SONO ED EMPI RIMANGONO eheh.

          h) In Iran vige un sistema economico-politico occidentale.
          Quelli che hanno distrutto gli imperi centrali hanno imposto tali governi al mondo.
          Evidentemente il presidente iraniano ci pasce molto bene…

          i) no no. I palestinesi non sono mai esistiti giuridicamente.
          Lì il diritto lo ebbero i cananei , i filistei e gli ebrei.
          I palestinesi attuali sono arabi giordani con una minoranza erede di quei tempi.

          i palestinesi non esistono.

          Per quanto riguarda gli ebrei la loro è un’occupazione rispetto agli arabi giordani.

          ancora…i palestinesi non esistono

          POI RIVENGO..

        • Ritvan scrive:

          —A me dà fastidio il presidente iraniano perché egli è per molti aspetti tale e quale agli americani, in piccolo.Daouda—
          Ma appunto, soffre la…concorrenza:-)
          Però, ti faccio poco umilmente:-) presente che per molti altri aspetti egli è totalmente diverso dagli americani, i quali non mi risulta impicchino i gay sulle gru in piazza, né che condannino a morte la gente con l’accusa di essere “nemici di Dio”.

          —Come può parlare allora?—
          Ma certo che può parlare…come quella signora di cui racconta una storiella albanese, la quale nei giardinetti pubblici così si rivolge a un’altra seduta vicino a lei:”Scusa cara, me lo potresti guardare un attimo questo mio piccolo figliolo dal padre ignoto che devo andare a dire a quella laggiù che è una puttana”:-):-)

          —la tua ultima riga è il succo del problema. Quello che fà pena è appoggiare stronzate del genere…—
          Beh, l’odio per gli amerikani fa appoggiare questo ed altro…..

    • Francesco scrive:

      anf anf

      che palle!

      da noi, questa logorrea e queste idee sono roba per bogger o per partiti di 4 persone, ci credo che all’ONU gli fanno fare delle figuracce!

      però le domande sono bellissime, illuminanti, involontariamene comiche

      Grazie Mahmud (e grazie al traduttore)

  5. Claudio Martini scrive:

    Nel nome di Dio, il Misericordioso, Compassionevole,
    dichiaro che:
    aldilà del giudizio politico che si può dare su Ahmadinejad o su Repubblica (nel mio caso molto negativo per entrambi), questi sono “errori” professionali su cui non bisognerebbe fargliela passar liscia. Il lavoro del giornalista è importante quanto quello del medico. Una simile sciatteria, più meno interessata, è intollerabile, e andrebbe rilevata in tutte le sedi opportune.

    • Peucezio scrive:

      Claudio, tu hai pienamente ragione, ma il problema è che ciò che dici non si manifesta solo in questo caso o comunque sporadicamente, ma è la cifra del giornalismo contemporaneo. Sciatteria, approssimazione, mistificazione deliberata, ignoranza caratterizzano la quasi totalità del giornalismo cartaceo e televisivo di ogni giorno.

    • MartinV scrive:

      Hai fatto bene a mettere le virgolette, perché ovviamente non si tratta di errori, ma di propaganda… propaganda volta a distogliere l’attenzione dalla richiesta di adesione della Palestina all’ONU… cosa che al quotidiano sionista “La Repubblica” ovviamente non piace…

      Nei giorni scorsi non una riga sul quotidiano online sulla domanda di adesione e sulle manovre politiche (sporche…) quali il ricatto di congelare il finanziamento USA all’Autorità Palestinese in caso M. Abbas avesse persistito.

      Parli del lavoro del giornalista, ma non mi pare ce ne siano più di giornalisti tra i dipendenti de La Repubblica…

      • Claudio Martini scrive:

        Ammetto tutto. Le condizioni della comunicazione odierna (giornalistica ma non solo) sono semplicemente ripugnanti. E i fini “strategici” che i vari direttori di testata perseguono lo sono ancora di più.

        Solo, non credo che sia tutto dovuto a motiviazioni politiche. In parole povere, non sempre è propaganda. Spesso è davvero mera cialtroneria. Prima che disinformatori sono proprio degli ignoranti superficiali.

        (non significa granché, ma la mia esperienza personale conferma l’ipotesi. In vita mia ho conosciuto tre giornalisti, uno dei quali abbastanza noto, ed erano veramente dei cialtroni ignoranti e superficiali)

    • Ritvan scrive:

      —-Nel nome di Dio, il Misericordioso, Compassionevole, dichiaro che….Claudio Martini—-
      Benvenuto in seno all’umma, caro fratello in Allah!:-)

      P.S. Abbi pazienza, Miguelito, ma quando ce vo’ ce vo’ un certo “stile”, eh!:-)

      • Claudio Martini scrive:

        Oltre che non comunista, sono anche non musulmano. E che davvero non riesco a crederci.

        • Ritvan scrive:

          —Oltre che non comunista, sono anche non musulmano. E che davvero non riesco a crederci. Claudio Martini—
          E allora perché parli “nel nome di Dio il Misericordioso, Compassionevole” a cui dici di non credere??!! O che per caso vuoi prenderci per il cosiddetto?! Guarda che prima chiedo a Miguel di usare un po’ di pav condicio e bacchettarti per il tuo “stile” e poi, dopo che – come sospetto fortemente, visto che lui non bacchetta mai “lo stile” dei “fratelli antimperialisti” come te – Miguel se ne sarà strafregato metto mano al mio blocchetto delle fatwa:-) e ti fulmino, miscredente&infedele:-) che non sei altro!

        • Claudio Martini scrive:

          “metto mano al mio blocchetto delle fatwa:-) e ti fulmino, miscredente&infedele:-) che non sei altro!”
          Pure questa. Ieri hanno tagliato la linea 37, e adesso mi fulminano. Non si può mai stare tranquilli.

        • Ritvan scrive:

          x Claudio Martini
          In compenso, però, ti è ritornato il senso dell’umorismo:-).

        • Claudio Martini scrive:

          Non l’ho mai abbandonato. Né ho mai scordato i tuoi insulti.

        • Ritvan scrive:

          —Né ho mai scordato i tuoi insulti. Claudio Martini—
          Che erano sempre in risposta ai tuoi, egregio…ma questo tu lo scordi ben volentieri:-).

  6. Mondo cane scrive:

    da incorniciare.

  7. Miguel Martinez scrive:

    “Pazzo per Repubblica” è un sito che segue le vicissitudini del quotidiano, e che i giornalisti di Repubblica leggono con una certa attenzione…

    Hanno sempre pubblicato le mie segnalazioni. Oggi ci dedicano un breve ma significativo post:

    http://pazzoperrepubblica.blogspot.com/2011/09/la-fabbrica-delle-notizie.html

    23 settembre 2011
    La fabbrica delle notizie.
    Miguel Martinez ci segnala un suo post in cui afferma che Repubblica si è inventata un discorso di Mahmud Ahmadinejad.
    a venerdì, settembre 23, 2011 0 commenti Link a questo post

  8. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi…

    Sulle vocali.

    I toni giocano un ruolo decisivo in cinese.

    Le vocali giocano un ruolo decisivo nelle lingue indoeuropee.

    Nelle lingue semitiche, le vocali non giocano un ruolo maggiore della differenza tra vocali aperte e chiuse in italiano. Nel senso, che se dico “casetta” con la “e” aperta, al massimo mi prendono per milanese, ma capiscono quello che sto dicendo.

    Ora, il farsi è una lingua decisamente indoeuropea, e quindi le vocali contano.

    Ma “Ahmad” è un nome di origine araba.

    • Moi scrive:

      Sarebbe tuttavia da capire perché in “Toscano Nazionale” 😉 non si usano diacritici per parole come “pèsca” (frutto) e “pésca” (cattura dei pesci) … forse per permettere l’ esistenza dei corsi di dizione ?! 🙂

      • PinoMamet scrive:

        Mmmm

        credo che il motivo sia che il “Toscano Nazionale”, come dici, in realtà non è affatto un… “Toscano Nazionale”.
        (prima eresia che dico, e vabbè…)

        Cioè, nonostante la lingua italiana sia indubitabilmente basata sul modello delle parlate toscane, fiorentina in primis, però è diventata qualcosa di diverso e sostanzialmente autonomo, e non dal Novecento
        (seconda eresia…)
        ma da quando si è cominciato a usarla come lingua “volgare” nazionale.
        Per esempio (delle migliaia che si potrebbero fare, ma ho sottomano questo) ho trovato su LiberLiber gli atti di un processo secentesco (1620-30 o giù di lì) a uno sfortunato luterano tedesco bruciato a Bologna: in “toscano”, con indubbie influenze del parlato bolognese (“trovato heretico marzo”, nel senso di “marcio”), ma comunque redatti in una lingua comprensibile in tutta la Penisola.

        Se avesse prevalso l’abominevole idea manzoniana di seguire pedissequamente, chissà perché, il fiorentino borghese della sua epoca
        (che poi, non è detto fosse la stessa cosa del fiorentino nobiliare o colto di Dante, eh? detto da uno che viene da una città dove si parlavano tre dialetti dia-stratici, senza tener conto dell’aspetto diacronico)
        allora forse avremmo l’uso incondizionato dei segni diacritici per ditinguere le varie “pesche”, e avremmo però una lingua molto meno duttile.

        Invece gli anglofoni lasciano pochissimo all’aspetto normativo della pronuncia, però si capiscono lo stesso…
        (a parte gli australiani 😉 )

        • mirkhond scrive:

          Il passaggio dal Fiorentino all’Italiano “nazionale” si è avuto tra il XIV e il XVI secolo, quando una serie di intellettuali e letterati della penisola, cominciarono ad utilizzare il Fiorentino e a considerarlo come lingua aulica “volgare”da affiancare e poi via via sostituire al Latino.
          Nel passaggio, chiaramente il Fiorentino/Italiano si distaccò da molti toscanismi per colorirsi di espressioni vernacolari mutuate dalle parlate, neolatine e non, tra le quali si diffuse e venne adottato.
          E tuttavia penso che questa nuova lingua franca diffusa nell’area tra Nizza e le Isole Jonie, non dovesse essere utilizzata e compresa così facilmente da tutti.
          Il processo che ha portato alla diffusione dell’Italiano standard, si è compiuto solo con l’unità d’Italia e con la scolarizzazione di massa e poi con la televisione.
          Paradossalmente, le aree dove l’Italiano era conosciuto da una maggioranza popolare,almeno dai primi del’900, erano le terre del Litorale adriatico austriaco tra Trieste e Cattaro, in quanto gli Asburgo, avevano creato un sistema scolastico elementare di massa, e nel quale venivano insegnate le lingue delle aree in cui vivevano i piccoli scolari.
          ciao

        • PinoMamet scrive:

          Ahah sapevo che avresti risposto tu, Mirkhond 😉

          come sempre con ottimi argomenti 🙂

          penso che nella diversa percezione della comprensibilità dell’italiano standard conti qualcosa l’origine geografica.

          da queste parti l’italiano standard, anche nella varietà regionale (“mi dà due etti di prosciutto? me lo FA SU?”) diverge parecchio dalla fonetica e anche in parte dal lessico dialettale.
          Però io ho sempre sempre sentito i “popolani” (la gente di campagna o di mercato, insomma) usare l’italiano, magari padroneggiato male, per rivolgersi al medico o all’avvocato, che magari parlavano il dialetto quanto loro.
          L’italiano, raffazonato quanto vuoi, era anche la lingua di tutto quel gruppo numerosissimo di lavoratori stagionali che si spostavano in Lombardia, in Liguria, in Toscana, persino in Corsica
          (senza contare i vari “orsanti” e simili, che dall’Appenino andavano anche molto più lontani, fino in Romania e in Russia… ma lì l’italiano penso che gli servisse poco 😉

          ciao!!

        • mirkhond scrive:

          Forse la maggior vicinanza con la Toscana del nord e con Firenze, più gli spostamenti stagionali che hai citato, possono aver favorito una precoce e più diffusa padronanza del Fiorentino/Italiano tra grandi masse popolari emiliane e romagnole, rispetto ad altre parti d’Italia.
          Un alro fattore può essere costituito dalle attività marinare, che portavano genti e luoghi diversi ad incontrarsi. Ad esempio, leggevo sulla sacra wiki che a Ragusa (oggi Dubrovnik), nel XVIII secolo, il locale italiano vernacolare era ricco di termini pugliesi, e ciò a dimostrazione dei tenaci e secolari contatti tra le due sponde adriatiche. Ragusa che, dal punto di vista linguistico era davvero un’area di frontiera: fino al XV secolo, vi si parlava la variante locale del Dalmatico neolatino, molto affine alle parlate pugliesi. Dal XV-XVI secolo la lingua vernacolare della base popolare era diventata un dialetto croato, ma le classi dirigenti continuavano ostinatamente a sentirsi latine e quindi, insieme al Latino, adottarono il Fiorentino/Italiano che nei secoli si arricchì di venetismi, croatismi e pugliesismi
          (ancora oggi la strada principale di Dubrovnik si chiama Stradun!).
          Curiosa poi, la testimonianza di viaggiatori dei secoli XVI-XVIII, i quali affermano che a Ragusa le donne erano croate monoglotte, mentre gli uomini, sia popolani che nobili, erano bilingui italiano-croati ( non riesco a capire però come non lo fossero le donne, a meno che non vivessero segregate in casa, senza nessun contatto con forestieri….)
          ciao

        • Peucezio scrive:

          E’ vero che l’italiano non si fonda in toto sul fiorentino, ma non tanto per l’influenza degli altri volgari: è vero che in ogni regione e città si usava un toscano regionalizzato, molto influenzato da elementi dialettali locali, ma è anche vero che questi elementi non sono passati all’italiano contemporaneo, post-unitario diciamo, se non in minima misura, tant’è vero che oggi, leggendo quei testi, non possiamo evitare di rilevare una forte impronta dialettale.
          E’ vero però che in qualche modo nei secoli, e in parte già nel tardo medioevo, si è andata creando una sorta di koiné che, se pure si basava sul fiorentino, non lo seguiva al 100% ma a volte se ne discostava.
          Però non è vero che non abbia prevalso l’idea manzoniana (che a dire il vero io non trovo affatto abominevole, ma semmai la più ragionevole), infatti basta leggere i Promessi Sposi (la cui edizione definitiva è una sorta di manifesto linguistico di tale idea) e confrontarli con opere coeve e anche successive per notare come i primi siano molto più vicini all’italiano attuale di queste ultime, la cui lingua appare di solito molto più datata e a noi estranea.
          Sul rapporto fra l’italiano dantesco e quello dei fiorentini colti dell”800 inoltre va detto che è vero che c’è moltissima differenza, ma che alla fin fine, la base prima del fiorentino colto, quindi sostanzialmente dell’italiano standard contemporaneo, è pur sempre il fiorentino trecentesco, che, se pure è un fiorentino “nobiliare”, per usare la tua espressione, e attinge, soprattutto lessicalmente (molto meno grammaticalmente) da una serie di elementi diversi, fra cui, più di ogni altro, il latino (che era l’unica lingua scritta fino a qualche generazione prima, benché nota solo alle persone istruite), la sua base fondamentale è il fiorentino popolare, cioè l’unico fiorentino possibile prima appunto che cominciassero a scriversi i volgari.
          Questo stesso fiorentino popolare, dopo aver servito da base, con Dante, Petrarca e Boccaccio, alla lingua comune italiana, si andò evolvendo per suo conto fra il volgo fiorentino (come d’altronde le altre parlate toscane) e andò divergendo progressivamente dalla lingua colta, pur mantenendo sempre e fino a oggi una profonda affinità.
          La lingua dei fiorentini colti dei tempi di Manzoni dunque si basava molto di più su quest’italiano comune (ma meno deviato da influssi regionali non toscani) che non sul fiorentino del volgo, infatti essi dicevano “buono”, “nuovo”, come i fiorentini del ‘300, e non già “bono”, “novo”; dicevano “noi andiamo” e non “noi si va”, non rotacizzavano la ‘l’ preconsonantica, non dicevano “vengano” per “vengono” ecc., anche se probabilmente si lasciavano andare queste forme vernacole parlando con la cuoca o col contadino.
          In questo senso l’italiano manzoniano, che sostanzialmente è il nostro italiano, è una sorta di diretta continuazione (sto schematizzando ovviamente) del fiorentino trecentesco, ma rimasto in bocca toscana, quindi, in qualche modo, più “puro” (ora mi attirerò io dell’eretico, vista l’avversione che c’è oggi nell’ambiente colto verso questo aggettivo, soprattutto in fatto di lingua).

          Venendo alla domanda fondamentale, da cui è nata tutta questa digressione prima di Pino, poi mia, il mancato uso degli accenti è dovuto essenzialmente al fatto che, benché il toscano, così come il romanzo comune, ha sette timbri vocalici (almeno in tonia), il latino ne aveva cinque, per cui ci si è trovati a disporre di due segni grafici (la E e la O) per quattro vocali (é, è, ó, ò); se a ciò si aggiunge il fatto che nei dialetti delle altre regioni la situazione era molto più confusa e non sovrapponibile a quella toscana e che il toscano spesso arrivava per via scritta e non orale, e che quindi i non toscani pronunciavano – e pronunciano tuttora – le ‘e’ e le ‘o’ con regole di apertura e chiusura di solito indipendenti da quelle toscane, non si è sentito il bisogno di segnare graficamente tale distinzione (tra l’altro il latino non disponeva praticamente di segni diacritici, tantomeno di accenti, per cui si sono dovuti inventare dopo, appositamente per le lingue moderne e non per tutte). Quello che in effetti potrebbe apparire strano è il fatto che si sia sì deciso di impiegare l’accento, ma solo per indicare la tonica nelle parole tronche: perché per la tonicità sì e per il timbro della vocale no? Si potrebbe rispondere che la collocazione dell’accento tonico è un tratto più importante, più forte del livello di apertura di una vocale media e che infatti nelle altre regioni, dove tale livello di apertura varia, non cambia tale accento: non è che fuor di Toscana si dice “àndro”, invece di “andrò” e “vìrtu” invece di “virtù”.
          Poi, ma solo nel ‘900, tale accento indicante la vocale finale tonica, nel caso della ‘e’ (non ci sono ‘o’ finali toniche chiuse in italiano, per cui l’accento è sempre grave), ha assunto la doppia funzione di indicare anche il grado di apertura, per cui noi oggi scriviamo “caffè”, “cioè”, ma “perché”, “con sé”, ma non dimentichiamo che ancora nei primi decenni del secolo scorso era comune leggere, anche negli scritti dei più colti, forme come “perchè”. Tale confusione era rafforzata anche dal fatto che l’accento acuto e il grave si distinguono solo nello stampato, ma mai nel corsivo scritto a mano. D’altronde anche oggi che si scrive col computer, quanti usano i due accenti nel modo giusto? Quanti addirittura scrivono «cioe’», «perche’» coll’apostrofo? E non solo fra gli ignoranti.

        • PinoMamet scrive:

          ” che a dire il vero io non trovo affatto abominevole, ma semmai la più ragionevole”

          Mah,
          per quanto “pulito” potesse essere il parlato dei borghesi fiorentini dell’Ottocento, rimaneva comunque una scelta arbitraria e dettata più da ragioni romantiche di reale influenza culturale.
          Faceva notare l’Ascoli, in pratica, che il francese si basasse sul parigino perché Parigi ha sempre mantenuto un ruolo di capitale, un primato anche culturale; lo stesso non può dirsi di Firenze, e certamente non della borghesia fiorentina ottocentesca.
          Come già ripetuto molte volte, i fatti hanno dato poi ragione all’Ascoli, anche se penso che almeno in teoria siano state accolte le tesi manzoniane
          (difficile dirlo perché non è che la pronuncia o il lessico, oltre certi limiti, siano imposti per legge; ma facile supporlo, magari proprio dall’esistenza di queste “norme” vocaliche riportate dai dizionari- “pésca” vs “pèsca”, insomma- che peraltro sarei curioso di sapere da chi sono state stabilite e sulla base di quale varietà di pronuncia; ipotizzo l’Accademia della Crusca, sulla base del fiorentino?)

          ciao!

        • Peucezio scrive:

          Mah, non penso siano state stabilite a tavolino, tieni conto che Roma è la capitale da 140 anni e che le aperte e le chiuse romane sono, con poche eccezioni, le stesse dei toscani. Pensa solo, per venire a tempi più recenti, ai doppiatori e all’italiano di Cinecittà, ai professori della Sapienza, a tanti funzionari e politici, ai tanti romani che da quando è nata la televisione e, prima ancora la radio, vi hanno parlato, magari temperando e smussando gli aspetti più romani della loro pronuncia, ma praticamente mantenendo le aperte e le chiuse cui erano abituati.
          Poi probabilmente l’Accademia della Crusca ci ha messo del suo, perché di solito, quando nell’apertura delle ‘e’ ed ‘o’ romano e toscano differiscono, la dizione segue il secondo.
          Ma d’altronde quale sarebbe l’alternativa? Stabilire come modello un fiorentino trecentesco (perché questo, in buona sostanza, è l’italiano) o comunque un toscano pronunciato alla napoletana? o alla piemontese? o alla veneta? Una pronuncia standard si deve pur definire, c’è in tutte le lingue, non è che si può dire: esistono tante fonetiche italiane per quante pronunce regionali esistono. Questo vale come situazione di fatto, ma non può valere come dato normativo e si sa che le lingue nazionali, le lingue colte, in cui si scrive sono anche normate, hanno dei manuali, delle grammatiche, dei dizionari di ortoepia. In questo l’italiano è molto più aperto di altre lingue europee, dove le regole sono spesso stabilite a tavolino, per legge, da istituzioni ufficiali dello stato, si pensi alla Real Academia Española o alla riforma ortografica del tedesco: una cosa analoga in Italia sarebbe stata impossibile: chi o quale istituzione avrebbe potuto compierla? E con quale autorità?
          La grammatica italiana da sempre è molto più descrittiva e meno prescrittiva e normativa di quelle delle altre lingue.
          Ma un minimo di regole ci deve pur essere, non può esserci anarchia e caos assoluto.

        • PinoMamet scrive:

          Ma no Peucezio

          non si tratta di tornare al toscano del Trecento, quanto di accorgersi che non viviamo più (ma neanche all’epoca di Manzoni) nel Trecento.
          Ricordo un esempio preso dall’esame di Linguistica italiana all’università:
          “anello” nel senso di “ditale”, a voler fare i manzoniani.
          Ma non lo usa nessuno, perché nella maggioranza dei dialetti italiani si usava la variante dialettale di “ditale”, e “anello” voleva dire un’altra cosa (cioè, un anello).
          Quindi il tempo ha dato ragione all’Ascoli.

          Così in un’infinità di altre robette, dove l’uso è stato stabilito… dall’uso, e dalla maggiore o minore fortuna di parole locali in base a logiche concrete, e non alla predilezione a tavolino per i borghesi fiorentini dell’Ottocento.
          Che, ripeto, avranno parlato un ottimo italiano, ma non erano il “padre Dante”, casomai… lo zio pedante 😉
          Insomma, continuo a non capire perchè avremmo dovuto prenderli a modello solo per una questione di loro parentela cittadina con i veri padri della lingua italiana.

          Per quanto riguarda la fonetica, l’italiano è- almeno in teoria- molto più normativo dell’inglese, come ti ho già detto, per non parlare dell’arabo e, da quel poco che ho orecchiato, anche dell’ebraico “moderno” e probabilmente di molte altre lingue ancora;
          ma per fortuna ce ne sbattiamo altamente 😉

          PS
          Questioni di antipatia personale, lo so, e non vogliono dire niente, ma c’è poco per me di più antipatico dei borghesi romani “bene” che parlano in quell’italiano perfettino e sciapo…

        • Peucezio scrive:

          Che ti devo dire: io constato un dato di fatto e trovo che sia ragionevole. Che sul piano lessicale non sia stata applicata in modo pedissequo la proposta manzoniana, te ne do atto e non lo trovo neanche riprovevole. Sul piano fonetico però sei il primo a riconoscere implicitamente che essa è stata applicata eccome. E ti ripeto che non vedo una soluzione alternativa. In Italia ognuno, anche chi parla meglio, parla secondo la sua fonetica regionale e questo va benissimo. Ma che i doppiatori, gli attori di teatro in lingua, i locutori dei documentari ecc. abbiano una regola di riferimento mi pare doveroso e inevitabile. Ed è così anche per l’inglese, per il quale i manuali e i trattati di fonetica prevedono una pronuncia standard, anche se poi non la usa praticamente nessuno, tranne i corsi di lingua per stranieri (come avviene appunto per l’italiano).
          Sul toscano del ‘300, non a caso ho detto che stavo schematizzando. Ma è così: la dittongazione in sillaba aperta delle ‘ò’ in ‘uo’, tanto per fare un esempio, si trova nel toscano di quell’epoca e non si trova né altrove né posteriormente; la prima persona plurale in -iamo, idem. Non parliamo della pronuncia della ‘c’ palatale, che è un vero fossile fonetico (anche se poi ha delle corrispondenze in molti dialetti del sud), che ha dato luogo a quell’artificio folle – quello sì che andrebbe corretto – della pronuncia di ‘bacio’, ‘camicia’ ecc. col suono affricato, che nella lingua parlata non è mai esistito da nessuna parte.
          E’ proprio l’ossatura della lingua che è quella, al di là di tanti accidenti lessicali e non solo che, per quanto importanti, non sono le strutture fondamentali di un idioma, perché molto suscettibili di essere importati, scambiati ecc.

  9. Miguel Martinez scrive:

    Per Federico

    Scusami, da dove proviene il discorso che citi?

    Ho provato a copincollare alcune frasi su Google, con le virgolette per evitare frasi solo simili, e non c’è.

  10. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    Una volta, ho letto un lungo testo, se ben ricordo un trattato tra Tunisi e i governanti spagnoli della Sicilia, scritto in caratteri arabi, ma in lingua siciliana.

    In realtà, l’arabo distingue tra vocali brevi e vocali lunghe – anche se pronunciata “uu”, la “u” lunga viene pensata come un dittongo, una specie di “uw”, che esiste accanto al dittongo “aw”, per spiegare l’esempio più semplice.

    E le vocali lunghe si scrivono, con una consonante semivocalica.

    Il sistema viene trasmesso, in maniera un po’ cambiato, anche alle lingue non semitiche.

    Ad esempio, “kor” in farsi si scrive “kr”; ma “kur” si scrive “kwr”. E quindi si evitano una serie di possibili equivoci. Ci sono parecchie parole scritte allo stesso modo, ma il farsi si riesce comunque a leggere abbastanza bene.

    Il problema mi sembra che fosse più serio con il turco; faccio molta fatica a leggere testi scritti in turco-ottomano.

  11. Si è provveduto a tradurre in proprio, partendo dal testo presente sul sito della Presidenza della Repubblica Islamica dell’iran.

    http://iononstoconoriana.blogspot.com/2011/09/discorso-di-mahmoud-ahmadinejad-alla-66.html

  12. Avenarius scrive:

    Che il discorso sia quello del sito IRIB o quello del sito ibtimes.com non cambia molto la sostanza delle cose, ossia il fatto che le posizioni di Ahmadinejad, condivisibili o meno, sono sempre motivate, piuttosto articolate e spiazzanti/irritanti per l’interlocutore

    http://iltafferugliointeriore.blogspot.com/2011/09/larry-king-e-ahmedinajad-e-laura.html
    http://selvasorg.blogspot.com/2010/11/iran-tre-preguntas-para-los.html

    Nel belpaese queste posizioni si riassumono nell’infastidito resoconto fatto ieri da una “giornalista” di rainews 24, consistente in quest’unica frase: “all’ONU Ahmadinejad” ha ripetuto il solito refrain della negazione dell’olocausto”.

    Negli USA, che personalmente non amo, i giornalisti hanno almeno la decenza di lasciar esporre le posizioni iraniane.

  13. Alberto scrive:

    E’ vero che Repubblica spesso spara titoloni solo per prendere posizione contro o a favore di qualcuno, accreditando una tesi contro altre come Verità assoluta (lo vediamo soprattutto nella sua propaganda continua contro Silvio Berlusconi). Però anche voi, scusatemi, ma potevate andare a pescarlo su fonti autorevoli il discorso di Ahmadinejad, per esempio. qui: http://publicintelligence.net/mahmoud-ahmadinejad-speech-to-un-general-assembly-transcript-september-22-2011/.
    Credo che chi svolge il mestiere di giornalista, di analista, di divulgatore di notizie, debba prestare massima attenzione alle fonti a cui si abbevera. Purtroppo per voi, nel discorso di Ahmadinejad i riferimenti al giorno 11 settembre 2001 ed all’Olocausto ci sono, eccome! Quanto all’11 settembre, ne viene messa in dubbio la validità e si afferma che è stato usato come pretesto per invadere Afghanistan e Iraq. Quanto all’Olocausto, egli afferma che “i Paesi europei lo usano da sessant’anni come pretesto per pagare un’ammenda o un riscatto ai Sionisti”
    Un saluto!

  14. Ritvan scrive:

    —Diciamo che sostanzialmente, Repubblica ha ragione e Miguel Martínez ha torto. Miguel Martinez—
    Questa di ammettere pubblicamente i propri errori è solo una delle ragioni per cui ti rispetto, caro Miguel.

  15. Miguel Martinez scrive:

    Per Alberto

    Hai ragione.

    Detto questo, il sito della radio iraniana, peraltro fatto piuttosto bene, mi sembra una fonte ancora più autorevole per i discorsi ufficiali del presidente dell’Iran.

    Credo che sia una questione di aggiornamento: probabilmente è un vecchio discorso all’Onu di Ahmadinejad, rimasto in sticky, come dicono tecnicamente, in cima alle notizie. E che si sono dimenticati di cambiare.

    Comunque, sarebbe interessante un intervento della redazione di Irib sulla questione.

  16. Miguel Martinez scrive:

    per Ritvan

    “—Diciamo che sostanzialmente, Repubblica ha ragione e Miguel Martínez ha torto. Miguel Martinez—
    Questa di ammettere pubblicamente i propri errori è solo una delle ragioni per cui ti rispetto, caro Miguel.”

    Grazie, ma dovrebbe essere ovvio.

    Se uno sbaglia, sbaglia.

    Non serve:

    1) arrampicarsi sugli specchi

    2) pubblicare a pagina 35, una settimana dopo, una microscopica rettifica

    Ed è giusto farlo appena te ne accorgi tu stesso, non quando qualcuno se ne lamenta.

  17. Miguel Martinez scrive:

    Segnalo che il testo ufficiale del discorso, che compare sul sito della presidenza della Repubblica Islamica dell’Iran, è assai diverso da quello che compare qui nel commento firmato Federico, senza fonti.

    In particolare, la versione di Federico parla in maggior dettaglio dell’11 settembre.

    La versione di Federico, ripeto, non si trova su Google… tranne che su questo blog!

  18. Mondo cane scrive:

    E’ un mistero come, ad Ahmadinejad, sia ancora concesso di parlare in queste riunuoni internazionali, tutte le volte, “nonostante quello che dice”. E non è un mistero il perché, all’unisono, i soliti delegati, si alzino e se ne vadano. Questo atto di puerile protesta (o fuga?), più che causato da delle fantomatiche negazioni, sembra quello di chi non vuol sentirsi sbattere in faccia di una realtà con la quale si rifiuta di fare i conti.
    Ahmadinejad ha detto questo e quello, “ululando” attraverso i media. Eppure le smentite non mancano. Mai che si possa accedere, su quei media, ad una traduzione integrale o corretta.
    Magari, tra un paio di settimane, uscirà un trafiletto in quarta pagina tipo: “..grazie ad una traduzione fornitaci dall’addetto stampa della delegazione iraniana, siamo stati indotti ad affermare che il presidente della repubblica iraniana, nel discorso tenuto all’assemblea, nega l’olocausto e vuole cancellare israele. Sembrerebbe che la prima versione, della quale noi abbiamo ricevuto la traduzione e di cui abbiamo dato notizia, sia stata successivamente riveduta e corretta. Il presidente Ahmadinejad ha dato lettura della versione definitiva, la cui traduzione, non ci è stata fornita.”

    giorni fà, ho per caso letto un’altro discorso del presidente della repubblica iraniana. Le le solite accuse incosistenti, rendono palesi, non solo le manipolazioni, ma anche gli intenti.

    http://iononstoconoriana.blogspot.com/2008/12/mahmoud-ahmadinejad-antisemitismo-per.html
    Sarà per questo che, nonostante tutto, continuano a farlo a parlare?

    Le commoventi parole del presidente Ahmadinejad, dimostrano ancora una volta, che lo spirito fondativo delle nazioni unite, se mai c’è stato, è ancora ben lontano dal realizzarsi, e che le speranze di pace, ugualità e indipendenza, tanto a lungo inseguite, sono ancora un miraggio. E che ad impedirlo sono proprio quelle nazioni che si sono autoproclamate faro e guida di democrazia e libertà, e metro per ogni cosa e per ogni dove.

    Invito a leggere anche quelle del Discorso di Hailè Selassiè all’assemblea della Società delle Nazioni del luglio 1936, e quelle all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 4 ottobre 1963.

    Gli attori di ieri sono gli stessi di oggi (“gli indignati che scappano”), a dimostrazione che la loro protervia e violenza, non è cambiata di una virgola, è cambiato solo il modo di non ascoltare le invocazioni di equa rappresentanza, di pace e di giustizia e di autodeterminazione per tutti i popoli, anche dei nativi americani.

    • Mondo cane scrive:

      ugualità?!? Uguaglianza e legalità. Pardon.

    • daouda scrive:

      La vostra ingenuità, o malafede, pur se neccessaria e scusabile, è veramente difficile da accettare e ovviamente ingiustificabile ( non moralmete intendendo ).

      saluti

      • Mondo cane scrive:

        Nel link manca: gli americani stanno mandando a gambe all’aria l’occidente con le lo truffe spericolate. Rendono inabitabili interi territori dei paesi che bombardano, inquinadoli con l’uranio, che anche se è “imporverito”, non pare faccia bene.
        I complottisti dell’11 settembre, così vengono chiamati da chi teme di dover rispondere sulle discrepanze, e panzane, della teoria ufficiale, sono in realtà scettici. Se poi si preferisce dare credito a coloro che affermano che non un aereo ha colpito le torri, per poi affermare che tutti i “complottisti” lo pensano, lo fà per continuare a non rispondere a questioni che proprio campate in aria non sono.
        Ron Paul non è un democratico.
        Si puo voler credere al diritto divino alla supremazia occidentale, al diritto di depredare gli altri paesi, ma non puoi pretendere che io pensi sia giusto.
        Ma è proprio questo uno dei nodi. Se io arraffo le ricchezze di un paese, e non permetto che si sviluppi socialmente ed economicamente, manovrandone le scelte politiche, cosa resta da fare per sopravvivere ai cittadini di quel paese, se non migrare?
        Vedrai quanti libici attraverseranno il mare, quando la libia sarà sottomessa agli interessi dei soliti noti, che instaureranno la solita dittatura, o piu probabilmente lasceranno il caos, chi ringrazierai?
        La guerra in iraq voluta da Bush figlio, basata sul nulla, anzi, sul petrolio, ha provocato migliaia di profughi, quanti ne hanno accolti gli usa e quanti gli europei?
        Insomma, si fà presto a dire presto!

        • daouda scrive:

          e quindi?

        • Mondo cane scrive:

          e quindi, il mondo è pieno di ipocrisia.
          E non si può veramente dire cosa è peggio o cosa è meglio, ma solo valutare i fatti, passati e presenti e cercare di capire il futuro dalle premesse. Cercando di non essere supino alla forza rivendicando il diritto di volerlo essere.

  19. Aleksis scrive:

    L’intervento può essere ascoltato direttamente sul sito dell’Assemblea Generale dell’ONU: http://gadebate.un.org/66/iran-islamic-republic
    Ahmadinejad ha sostanzialmente pronunciato quello che si trova pubblicato sul sito della presidenza dell’IRAN, con piccole aggiunte, sottrazioni, o modifiche di parole, dovute all’esposizione sul momento, credo.
    E, Miguel, scusa, qual’è la differenza tra la traduzione di Federico e la versione ufficiale, in particolare sull’11 settembre? Io non ne vedo, devo dire.

  20. Moi scrive:

    @ PINO

    Mah, io so solo che il “Razzismo (presunto !) Biologico” in quanto Italiani è quanto di più autolesionista si possa intraprendere :

    Senza distinguo fra Siracusa o Sondrio, né “EuLevantini” né “EuNorreni” … eppure “Norreni” abbastanza da essere pestati da dei Beurs de Banlieue nonché “Levantini” abbastanza da essere pestati da dei Naziskin Tedeschi !

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