Stati Uniti, cristiano uccide invocando Gesù

Il signor Michael Brea è uno sconosciuto attore televisivo statunitense, residente a Brooklyn.

Lo scorso martedì, ha preso in mano quella che i media definiscono una “spada giapponese da samurai“, con cui ha affrontato la propria madre, cinquantacinquenne.

Citando ritualmente brani della Bibbia, il signor Michael Brea ha iniziato a urlare ripetutamente, “Pèntiti, pèntiti, peccatrice, peccatrice! Tu non hai mai accettato Gesù!

Chiamata dai vicini di casa, la polizia è intervenuta, ma – giustamente rispettosa della proprietà privata – si è limitata per oltre a un’ora a bussare cortesemente alla porta, lasciando così al signor Michael Brea tutto il tempo per completare la predica e procedere quindi a decapitare la propria madre nel bagno di casa.

Ottenuto finalmente il permesso di violare la sacralità della proprietà dal padrone dello stabile, la polizia ha quindi abbattuto la porta, portandosi via il giovane integralista.

Ora, è interessante notare che altri media definiscono la spada una “spada rituale massonica” e dicono che il signor Brea abbia espresso imprecisate considerazioni riguardanti il “Grande Architetto dell’Universo”.

Anzi, qualcuno afferma che il signor Brea avrebbe scelto di mettere in pratica i propri valori cristiani in famiglia, subito dopo essere uscito da “una riunione massonica”: un’ipotesi che ha fatto tirare un sospiro di sollievo ad alcuni evangelici.

A questo punto, qualcuno ha anche notato che il giorno dell’omicidio era, guarda caso, l’anniversario dell’assassinio di Kennedy e la madre aveva lavorato al World Trade Center.

Dimenticavamo, il signor Michael Brea è di origine haitiana (ma piuttosto chiaro di pelle) per cui voi potete metterci liberamente anche considerazioni sul vudù, i pericoli dell’immigrazione, la cultura cattolica,  il trauma dello schiavismo, la perdita della cultura cattolica e anche le mescolanze razziali.

Attendiamo una serata di Bruno Vespa sul tema, Se tuo figlio diventasse cristiano, cosa faresti?

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79 risposte a Stati Uniti, cristiano uccide invocando Gesù

  1. roberto scrive:

    “giustamente rispettosa della proprietà privata”

    oddio, a mio fratello (a boston), un giorno che faceva un barbecue su un terrazzino, i pompieri sono entrati in casa sfasciandogli la porta a colpi d’ascia (immagino che fosse una serata un po’ alcolica e nessuno aveva sentito il campanello) e hanno spento il barbecue (elettrico…) con un estintore, distruggendolo e rendendo immangiabili bistecche ed hamburger

  2. mirkhond scrive:

    Più semplicemente penso che mister Brea abbia dei problemi di salute mentale e purtroppo, come spesso succede non solo negli Usa, se ne accorgono quando è troppo tardi.
    Questo ragazzo ha distrutto la sua vita oltre a quella della madre. Peccato, se lo aiutavano prima, questa tragedia, forse, si poteva evitare….

    • Peucezio scrive:

      Credo sia estraneo alla mentalità americana il concetto di “aiutare prima”, anzi, di “aiutare”, in genere.

      • mirkhond scrive:

        Concordo. E proprio per questo che, a parte gli splendidi paesaggi, non mi piacciono gli Usa.
        ciao

      • roberto scrive:

        boh, a me questa sembra decisamente una legenda metropolitana degna degli alligatori nelle fogne di NY

      • Francesco scrive:

        mi pare che Toqueville, che in America c’era stato, dica il contario

        mica c’è un topos sul paesino che si raduna per costruire il fienile di mr. Smith tutti insieme e alla fine si beve e si mangia felici?

        e un sacco di sociologia di sinistra con assistenti sociali, scuole pubbliche, la riforma sanitaria di Obama, che anche se contrastata dai liberisti c’è?

        insomma, non ci sarà il pensiero unico statalista europeo 😀 ma “aiutare” mi pare ci sia eccome

        • mirkhond scrive:

          Parenti e conoscenti che hanno vissuto lì mi hanno detto il contrario.
          ciao

        • mirkhond scrive:

          “insomma, non ci sarà il pensiero unico statalista europeo : ma “aiutare” mi pare ci sia eccome ”

          Non fu Rocco Buttiglione a dire che esistono gli Stati Uniti VERI e gli Stati Uniti della FANTASIA degli Italiani?
          Ne ho sentite tante, ma gli Usa dell’aiuto ai poveri mi giunge nuova….

          • Ritvan scrive:

            Sì, caro Mirkhond, esistono “gli USA dell’aiuto ai poveri”: lo Stato paga loro le bollette, l’affitto e altro e questo da ben prima dell’arrivo di Obama:-).

            • mirkhond scrive:

              Se vivessi negli Usa, io e la persona ammalata con cui vivo, saremmo finiti da un pezzo dentro un cassonetto della spazzatura…..
              ciao

              • Ritvan scrive:

                Sì, se tu vivessi negli “Stati Uniti della FANTASIA degli Italiani”…si vede che la dizinformacija sinistrorsa italica su quest’argomento ha fatto presa anche su di te.

              • mirkhond scrive:

                No Ritvan, casomai la dizinformacija di parenti e conoscenti che hanno VISSUTO lì.
                ciao

              • Francesco scrive:

                scusa ma questo è UN aspetto carente della società USA

                che tocca qualche nervo ideologico se gli stessi che beneficerebbero di un sistema pubblico di sanità decente si battono contro la piccola riforma sanitaria di Obama

                e una qualche sanità statale per indigenti esisteva anche prima

                però tu sei stato molto più ampio e perentorio nelle tue affermazioni

      • PinoMamet scrive:

        A mia impressione, gli americani sanno essere molto generosi. Però la loro generosità è mossa, parlando in generale, da idee e considerazioni diverse da quelle europee e “latine” in particolare.
        Mi sembra abbastanza estraneo a loro il concetto che lo Stato- già poco popolare come definizione- abbia il compito di appianare delle difficoltà, tantomeno le diversità sociali: e perché dovrebbe? Secondo gli americani, a quanto mi sembra, le diversità sociali ci sono per un “valido” motivo.

        Secondo loro, di solito, se uno ha poco è di solito perché si merita poco. Togliergli di testa questa convinzione ferrea, che all’italiano medio (che ha alle spalle una storia di non volute dominazioni straniere, di ingiusti trattamenti feudali ecc. ecc.) sembra una stronzata, è un’impresa improba: perché l’americano medio ha alle spalle una storia di voluta e difficile immigrazione in cerca di fortuna, e la convinzione che “chi vuole può farcela”.

        L’americano medio è cristiano, perciò una mano te la dà volentieri;
        ma protestante, perciò è convinto che sia suo diritto vantarsi di averti dato una mano.

        • mirkhond scrive:

          Proprio ciò che dici conferma la mia profonda avversione per questa società. Guai ai deboli e ai bisognosi…..
          Se questo è Cristianesimo….
          ciao

        • mirkhond scrive:

          “L’americano medio è cristiano, perciò una mano te la dà volentieri;
          ma protestante, perciò è convinto che sia suo diritto vantarsi di averti dato una mano.”

          Fosse solo il vantarsi, poco male.
          Un mio zio è vissuto molti anni in California, lavorando duramente, e mi ha sempre detto che devi farcela da SOLO, perchè li non ti aiuta NESSUNO.
          Secondo lui la vera America sta qua….
          ciao

          • Francesco scrive:

            se ti aspetti che qualcuno ti aiuti, immagino di sì

            il che spiega COME l’America selezioni chi emigra fin là

            e pure io tengo uno zio in California, che ha una storia “americana” alle spalle e in Italia veniva per istruzione e divertirsi a guidare tra i matti

  3. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Più semplicemente penso che mister Brea abbia dei problemi di salute mentale”

    Ovviamente sono d’accordo in pieno con te. E’ che la traduzione in prosa del titolo di questo post è semplicemente, pensate se fosse stato un musulmano.

    • mirkhond scrive:

      “pensate se fosse stato un musulmano.”

      Lo avrebbero già CROCIFISSO, come si faceva un tempo con gli Ebrei nel Frangistan…

      • Peucezio scrive:

        Sì, ma il discorso si può capovolgere: pensate a cosa succede quando un “cristiano” o comunque un italiano o europeo etnico uccide un mussulmano IN QUANTO mussulmano (o anche quando non “in quanto”).
        Adesso si parla di fare una legge per cui aggredire un omosessuale è più grave che aggredire un comune cittadino: in teoria la legge prescriverebbe che l’omosessualità dev’essere la CAUSA dell’aggressione, perché diventi un’aggravante, ma, come c’insegna il buon Miguel, il sistema mediatico funziona a suo modo: se il cittadino A, che professa la religione o l’orientamento sessuale X, fa del male al cittadino B, che professa la religione o l’orientamento sessuale Y, magari perché B aveva fregato la ragazza ad A o perché gli doveva dei soldi e non glie li pagava mai, la notizia diventa: ennesimo episodio di intolleranza o di fanatismo di un X contro un Y.

        • mirkhond scrive:

          Fatta la legge, TROVATO L’INGANNO!
          ciao

        • Val scrive:

          Peucezio, la political correctness è soffocante e, finché per i media continuerà a rappresentare un comodo contenitore in cui infilare a forza le notizie, contribuirà alla proverbiale cialtroneria del giornalismo. Però dubito che ci siano, all’atto pratico, molti casi come quello che tu descrivi.

          • Peucezio scrive:

            Sì, ma quand’anche il razzismo fosse la causa? Se massacro un vecchietto per rapinargli 50 euro, forse che la causa è nobile?

            • Ritvan scrive:

              No, massacrare un vecchietto per 50 euro non è nobile, ma in quel caso ti appioppano pure la condanna per rapina (dei 50 euro) oltre a quella per le botte. Invece, se massacri di botte chessò un gay, adesso ci prendi solo la condanna per le botte e non anche quella per l’odio razzista….come vedi, il tuo paragone porta acqua al mio mulino:-)

      • Francesco scrive:

        sei sicuro? voglio dire, non era troppo onore per un Giudio venire sottoposto al supplizio di Nostro Signore?

  4. PinoMamet scrive:

    Comunque tra le due armi del delitto proposte propendo per la “masonic sword” perché “lectio difficilior”;
    voglio dire, è più facile che un giornalista a corto di informazioni si inventi una onnipresente “spada da samurai” che una “spada massonica” (anche se entrambe le si possono trovare a non più di 30 euro a San Marino, per l’America sarà eBay).

    Naturalmente, fosse stato musulmano, adesso avremo l’ennesima “prova” di quanto è malvagio l’Islam, “lo sapete che Maometto era pedofilo” e compagnia cantante.

    • Moi scrive:

      Uno che scrive “spada da samurai” anzicché “katana” non distingue una spada da un mestolo.

      Non mi ritengo esperto, ma penso che sia noto a tutti che la “katana” è un’arma particolarissima : una via di mezzo fra spada e sciabola con i pregi di entrambe.

      PS

      A San Marino trovi delle gran “pataccate”, come si dice là. 😉

      • PinoMamet scrive:

        Non vorrei entrare in un discorso “oplologico”;

        però a dirla “spada da samurai”, come semplificazione, mi pare vada bene e sia ampiamente diffusa per indicare la katana.

        Tieni presente che:
        -in inglese “sword” non indica esattamente il termine italiano “spada” nel suo senso più tecnico (arma da punta e filo con due tagli), ma genericamente un’arma lunga;
        per indicare la sciabiola (arma spesso ricurva a un taglio solo) “sabre” è usato ormai solo nel gergo schermistico o militare, l’ambiguo “broadsword” credo sia limitato a casi particolari;

        – la “katana” in giapponese viene anche scritta, secondo il contesto, con l’ideogramma cinese che indica la “spada” vera e propria (ad es. in “Kendo”, la via della spada) oppure con quello che indica la sciabola vera e propria (per esempio il nome “colto” della spada da samurai è “nihon-to”, “sciabola giapponese”, oppure nel kendo appunto si usano i “bokuto” o “sciabole di legno”.. detti anche bokken o “spade di legno”) questo perchè l’arma giapponese ha ereditato l’uso, perciò i termini, di due distinte armi cinesi;

        -infine, la “masonic sword”, cioè un attrezzo che imita una spada medievale quale era immaginata nell’Ottocento, è una patacca per definizione 🙂

        Ciao!!

  5. Marcello Teofilatto scrive:

    >Dimenticavamo, il signor Michael Brea è di origine haitiana (ma piuttosto chiaro di pelle) per cui voi potete metterci liberamente anche considerazioni sul vudù, i pericoli dell’immigrazione, la cultura cattolica, il trauma dello schiavismo, la perdita della cultura cattolica e anche le mescolanze razziali.
    Non solo, ma ha detto alla madre: “Tu non hai mai accettato Gesù”. Frase tipicamente antisemita 🙂

  6. Riccardo Giuliani scrive:

    Miguel, va bene tutto, per carità… ma perché non hai mai detto niente contro i musulmani che tagliano la gola ai cristiani in Algeria?

    (Scusate, non ho potuto resistere :D)

  7. Val scrive:

    “Più semplicemente penso che mister Brea abbia dei problemi di salute mentale”

    Su questo penso che siano tutti d’accordo, non solo Miguel. Ed è certamente vero che, se fosse stato musulmano, si sarebbe scatenato il solito pandemonio gornalistico. Ovviamente – giornalisticamente parlando – il solito fuoco di paglia, ma che, ripetuto sistematicamente, forma nella pubblica opinione un’ostilità quasi subliminale, che si esplicita poi nei classici luoghi comuni della serie “adesso non facciamo più il presepe se no gli islamici si offendono?” (letta per l’ennesima volta non più tardi di ieri sul sito di Repubblica, a proposito del Comune di Milano che ritira le scritte di auguri in lingua straniera).

    Però è anche vero che la malattia mentale è anch’essa condizionata, nelle sue espressioni, dal contesto culturale. Molto spesso ascrivere certe azioni allo squilibrio mentale di un singolo è un modo comodo per non fare i conti con il contesto che le produce o che, quantomeno, dà loro forma. Suppongo che sia, in fondo, un modo inconscio di declinare ogni responsabilità. Non sono un esperto e posso sbagliarmi, ma ammettendo che l’incidenza statistica della malattia mentale (conscio di quanto sia generica questa espressione) sia più o meno simile dapperutto, credo che certe patologie abbiano sintomi ben diversi a seconda del contesto culturale in cui si producono. Dubito che un cinese pazzo abbia la mania di bruciare la bibbia o il corano, tanto per intenderci. Immagino quindi che, al di là delle strumentalizzazioni politiche, certe azioni, per quanto “folli”, possano comunque raccontarci qualcosa della società in cui vengono prodotte.

  8. mirkhond scrive:

    “Molto spesso ascrivere certe azioni allo squilibrio mentale di un singolo è un modo comodo per non fare i conti con il contesto che le produce o che, quantomeno, dà loro forma. Suppongo che sia, in fondo, un modo inconscio di declinare ogni responsabilità. Non sono un esperto e posso sbagliarmi, ma ammettendo che l’incidenza statistica della malattia mentale (conscio di quanto sia generica questa espressione) sia più o meno simile dapperutto, credo che certe patologie abbiano sintomi ben diversi a seconda del contesto culturale in cui si producono.”

    Credimi non è affatto facile aiutare chi soffre di questo tipo di problemi.
    Dire che è colpa della società, del “sistema”, è dire tutto e niente allo stesso tempo.
    La società statunitense certo non è un modello di carità cristiana, ne di altro tipo, ma anche in società più attente a queste problematiche, l’aiuto diventa appunto difficile.
    E poi chi in concreto dovrebbe aiutarti? La famiglia? Spesso se non è la CAUSA del problema, non riesce comunque a fronteggiarlo.
    L’assistenza sanitaria? Persone qualificate? Tanto, tanto amore e tanta, tanta pazienza?
    Certo il malato i segnali li dà, ma non sempre si è pronti a recepirli in tempo.

  9. Val scrive:

    Credo di essermi spiegato male. Non intendo affatto dire che il sistema a generare la sofferenza psichica. Cioè, può anche darsi che sia così, ma non ho elementi per sostenerlo e in ogni caso non ragiono in termini di “colpa”. Dico solo che la “follia” assume espressioni diverse a seconda del contesto, che può essere di forte repressione sessuale, o, al contrario di sistematica eccitazione del desiderio (piuttosto che di estrema competitività sociale, di aggressivo indottrinamento ideologico o di fondamentalismo religioso ecc.). Per cui ascrivere gesti folli alla pura irrazionalità, etichettandoli come inspiegabili, è spesso un escamotage per non riflettere sul contesto che in cui avvengono.

  10. mirkhond scrive:

    “Per cui ascrivere gesti folli alla pura irrazionalità, etichettandoli come inspiegabili, è spesso un escamotage per non riflettere sul contesto che in cui avvengono.”

    Mah, credo che oggi, almeno in Occidente, a livello medico e credo, sociologico, la riflessione sulla follia, avviene ormai da molti anni e Basaglia non è venuto invano….
    E’ piuttosto tra la gente “comune” e disinformata che quel che dici ha, purtroppo, ancora valenza….

  11. Jam scrive:

    …Gesù ha detto Mt. 10,34 “non sono venuto a portare la pace, ma la spada”,
    forse la spada di Gesù non é né la sword e neppure la bokuto, anche se ‘assomiglia’ più alla bokuto-bokken che alla katana, oppure l’inverso, chissà???
    ciao.

  12. Jam scrive:

    …la follia é anche iblis che fa il rompiscatole, sono anche dei djinn dispettosi che occorre neutralizzare.
    Non a caso Alexandre le grand é andato a costruire una diga muraglia per impedire alla follia di gog e magog di invadere gli uomini…
    ciao

  13. mirkhond scrive:

    Su una cosa si può convenire e cioè che la società statunitense privilegiando il culto della forza, dell’eroe solitario di successo, dell’aiutati da SOLO che Dio ti aiuta, contribuisce enormemente all’esplodere di gesti di follia come quello dell’infelice mister Brea.
    Anni fa, quando insegnavo all’università della terza età, un mio alunno mi parlò di suoi parenti, i quali vivono in una cittadina vicino alle celebri cascate del Niagara.
    Parlandomi della vita di questa cittadina, mi disse che in ogni famiglia c’è un drogato e le stesse famiglie sono spaccate.
    Insomma mi raccontò di una società profondamente infelice, dove essendoci il culto della forza, chi non ce l’ha è condannato all’abisso….
    Guai a chi non è Walker Texas ranger da quelle parti….

  14. mirkhond scrive:

    Per Jam

    Intorno al 327-326 a.C., Alessandro cominciò a calare sulla valle dell’Indo.
    Una leggenda presente tra i popoli del Karakorum, dice che 5 soldati greco-macedoni si dispersero tra quelle alte montagne.
    I cinque sbandati non riuscivano a ritrovare i loro compagni e rischiavano di morire congelati e assiderati tra quelle montagne che toccano il Cielo.
    Finchè un giorno, alcuni contadini e pastori della valle di Hunza, trovarono quei cinque ragazzi ormai quasi morti tra la neve e se li portarono nel loro villaggio, dove li curarono e li accolsero per sempre tra di loro, dando in spose ad essi le loro figlie.
    Ora l’esercito di Alessandro, nel calare in India si era reso reso responsabile di crimini, come l’uccisione di un gruppo di asceti, forse jainisti, gente che viveva e predicava la pace come molti secoli dopo Madre Lalla di cui ci hai parlato. Anche nel viaggio di ritorno dall’India, Alessandro compì ugualmente tali atrocità.
    Eppure in quelle splendide vallate così vicine all’Himalaya, una popolazione che, dicono, fosse molto diffidente e inospitale, ebbe pietà di 5 ragazzi, giunti come invasori nemici e da quel gesto di pietà, nacquero storie e vite nuove….
    Oggi se tra quelle stesse montagne si sbandassero, 5 marines, 5 alpini o 5 carabinieri del Tuscania, o 5 della Folgore, queste popolazioni cosa riserverebbero a questi ragazzi?
    ciao

  15. Jam scrive:

    …sbandassero
    …dipende da te; se sei un tipo ganzo-telepatico-rispettuoso, non ti succede nulla.
    (ma certamente i talibani é meglio che non li incontri, perché loro la telepatia, non sanno cos’é …n’est pas!!?)
    ciao

  16. Jam scrive:

    sbandassero
    …dipende da te. Se sei un tipo ganzo-telepatico-rispettuoso, non ti succede nulla.
    (ma certamente i talibani é meglio non incontrarli, perché loro la telepatia nemmeno sanno cos’é…n’est pas?!?)

  17. Jam scrive:

    …la telepatia é anticipante, come il direttore d’orchestra per dirigere la sinfonia. Deve avere un qualcosa in più.
    La telepatia anticipa: cosi non vai nel posto sbagliato al momento sbagliato, ma vai nel posto sbagliato soltanto al momento giusto. Cosi il posto diventa ok.
    E quando x caso ti ritrovi nel posto sbagliato al momento sbagliato, li sono cavoli tuoi!
    O sei uno “sciamano” che produce un teatro, oppure vedi un po’ tu, sembra che i crudeli non ti lascino nemmeno fumare l’ultima sigaretta…
    il viaggio senza telepatia é banale turismo.
    ciao

  18. mirkhond scrive:

    I Talebani stanno pure sul Karakorum?
    Meno male che non fumo…
    ciao

  19. Val scrive:

    Su una cosa si può convenire e cioè che la società statunitense privilegiando il culto della forza, dell’eroe solitario di successo, dell’aiutati da SOLO che Dio ti aiuta, contribuisce enormemente all’esplodere di gesti di follia come quello dell’infelice mister Brea.

    Esattamente di questo tipo di dinamiche sto parlando. Sono però un’incompetente, e non so fino a che punto le differenze culturali si riflettano anche nelle deviazioni più eclatanti dalla normalità e, specularmente, quanto queste siano rivelatrici di patologie che sono sociali e non solo individuali.

  20. Val scrive:

    “Su una cosa si può convenire e cioè che la società statunitense privilegiando il culto della forza, dell’eroe solitario di successo, dell’aiutati da SOLO che Dio ti aiuta, contribuisce enormemente all’esplodere di gesti di follia come quello dell’infelice mister Brea”

    Esattamente di questo tipo di dinamiche sto parlando. Sono però un\’incompetente, e non so fino a che punto le differenze culturali si riflettano anche nelle deviazioni più eclatanti dalla normalità e, specularmente, quanto queste siano rivelatrici di patologie che sono sociali e non solo individuali.

  21. Jam scrive:

    x Mirkhond
    …si vede che non sei un montanaro,
    Hindu Kush, Karakorum sono una continuità ed i talibani sono anche nelle vallate e montagne ai piedi del karakorum, Swatt valley ex Gandara per esempio, tutta la zona tribale del khyber pass per esempio, lato nord che porta direttamente nel kararomrum.
    Kabul et Srinagar in linea d’aria non sono cosi lontane e a kabul (1000m.)in certi momenti dell’anno si respira karakorum!
    La KKH o karakoram highway, non é esente da influenze talibane…meno male che non fumi! Anch’io non fumo, o meglio,
    fumo acqua di mare e vapori di nostalgia…
    ciao

  22. mirkhond scrive:

    Mah, sul Karakorum e nel Baltistan mi sembra che, almeno in parte la popolazione sia ismaelita come gli Hunza che ho citato.
    Sai se vi sono stati scontri con talebani giunti dal Waziristan e da ancora più a sud?
    ciao

  23. mirkhond scrive:

    “e un sacco di sociologia di sinistra con assistenti sociali, scuole pubbliche, la riforma sanitaria di Obama, che anche se contrastata dai liberisti c’è?”

    Bisogna vedere a CHI sono indirizzate queste si nobili attenzione, soprattutto a livello di portafoglio….
    Anche sulle scuole pubbliche, mi sembra che la qualità di questa istruzione non sia così elevata, visti i tecno-somari che sforna. D’accordo non è che in Italia sia meglio, ma non mi sembra che la scuola dei poveri… pardon pubblica Usa sia un modello per il meglio…
    ciao

  24. mirkhond scrive:

    errata corrige:
    attenzioni

    • Francesco scrive:

      Quello che volevo sottolineare è che anche negli USA esiste una forte tradizione di aiuto, e anche di prevenzione, del disagio sociale.

      Meno forte che da noi in Europa e in particolare crisi in questi decenni ma tale da non permettere di dire che non esiste.

      Ciao.

      Del resto, in quale nazione al mondo la scuola e l’ospedale in cui vanno i poveri sono di prima qualità?

  25. mirkhond scrive:

    “Quello che volevo sottolineare è che anche negli USA esiste una forte tradizione di aiuto, e anche di prevenzione, del disagio sociale.

    Meno forte che da noi in Europa e in particolare crisi in questi decenni ma tale da non permettere di dire che non esiste.”

    Resto convinto che se Cristianesimo significa aiutare chi soffre, quella statunitense è una società quanto meno assai POCO cristiana.
    Che poi possa piacere ai forti e solitari eroi di successo di tutto il mondo, ciò è un altro paio di maniche, ma associarla alla compassione cristiana come fece anni fa in tv un certo Christian Rocca, mi sembra quantomeno un paradosso…..
    ciao

    • Francesco scrive:

      credo sia colpa della dottrina della predestinazione, un’eresia con conseguenze esistenziali terribili

      ma credo anche che la innata disposizione alla fraternità sia ben presente anche nella storia degli Stati Uniti e che tu voglia vedere solo una faccia della medaglia

      ciao

      PS cristianesimo NON significa aiutare chi soffre. è una delle prime conseguenze, e si tratta di identificazione tra il sofferente e il Cristo, che è di più, ma non è l’inizio del cristianesimo

  26. PinoMamet scrive:

    “Del resto, in quale nazione al mondo la scuola e l’ospedale in cui vanno i poveri sono di prima qualità?”

    In Italia.
    Dico davvero. Noi ci lamentiamo tanto (e giustamente) però io sono andato a una scuola pubblica di ottima qualità, che mi ha insegnato cose che certi studenti americani pagano fior di dollari per imparare, e poi gliele spiegano peggio che a me;
    e sono sempre stato curato più che decentemente.

    Anzi, non so se l’ho raccontato, ma un’amica americana è finita sotto un’auto pirata a Roma, qualche anno fa. Porella. Molto giovane.
    Embè, arriva sua madre che fa l’infermiera in Virginia, e mi dice, caspita, ma qua in Italia per le fratture usate delle tecniche avanzate, in America ci sarebbero, ma costano troppo!
    Giuro.

    Poi, ovviamente ci sono discontinuità (è un eufemismo) e schifezze varie.
    E ci sono quelli che vogliono distruggere il nostro sistema, che funziona abbastanza, per importare quello americano, che funziona molto meno…

    Ciao!

    • Francesco scrive:

      In effetti anche io ho abbastanza poco da lamentarmi della sanità pubblica (non statale) lombarda e della scuola – magari faccio eccezione per l’università

      Ma i ricchi veri vanno altrove, esclusi forse i licei che funzionano ancora come se ci fosse Gentile, e credo siano sempre meno

  27. Jam scrive:

    x Mirkhond
    …gli Hunzakuts rappresentano un microclima umano idilliaco, mangiano moltissime albicocche e la loro vallata é un’oasi speciale. Un miraggio.
    160 km immaginati immaginabili, un tempo nel tempo e contemporaneamente, fuori dal tempo, una realtà irreale nutrita di dolcezza albicocca.
    Ogni oasi ha in sé una percentuale di miraggio, cioé é un’irrealtà nella realtà, non a caso gli hunzakuts chiamano il loro Re, Mir, da cui se ne hai voglia puoi formare la parola miraggio. Nella vallata- oasi -miraggio, le albicocche sono i loro datteri, concentrato solido di raggi solari trasmutati da una terra alla quale si cantano dolci canzoni.
    Quando sui tetti delle case hunza, le albicocche sono messe a seccare al sole, come per imprimere nella loro “carne” il sigillo del Re e potersi cosi conservare più a lungo, nello stesso tempo formano nel paesaggio molti quadri di arancione vivo-tenero-acceso, quadri -tappeto che raggiungendo volando il karakoshi ed i ghiacciai disegnano e imprimono sulla neve-ghiaccio quella tonalità dorata indispensabile all’acqua del ghiacciaio come alla fontana dell’eterna giovinezza-conoscenza….le albicocche aiutano il sole ad inondare la terra hunza di raggi dorati doranti…

  28. mirkhond scrive:

    Per Jam

    Qualche giorno fa, navigando in internet, ho visto quello che dicono di essere lo stendardo del Baltistan. Su uno dei due colori della bandiera è raffigurato uno swastika.
    Per caso simboleggia il chabargh, il giardino dell’Eden stilizzato, oppure un qualche simbolo solare induista e/o buddista?
    ciao e grazie.

  29. Jam scrive:

    …davvero Alexandre ha commesso tanti crimini?
    Certamente le sue idee erano talmente incomprensibil x l’uomo medio del suo esercito ed anche x i suoi generali che Alexandre essendo anche un’umano, ogni tanto aveva eccessi di ira.
    Lui cercava anche la fontana dell’eterna giovinezza, cercava un luogo mitico. Che poi il verbo cercare non corrisponde nemmeno: lui viveva.
    I soldati raccolti dagli Hunza sono un bellissimo esempio, e lo stesso episodio é avvenuto anche in altri posti e vallate. Alexandre più che partire, voleva restare, voleva smarrirsi continuamente, sapeva che smarrirsi era indispensabile, altrimenti non avrebbe mai potuto entrare nel mondo irreale del miraggio e dell’eterno.
    Ti sembrerebbe assurdo supporre che l’usanza dei bacha bazi sia arrivata in asia centrale con i soldati greci? Considerando quello che succedeva a Creta dove i pre-adolescenti erano ritualmente rapiti per trascorrere un mese nel bosco col rapitore?
    ciao

    • mirkhond scrive:

      “Alexandre più che partire, voleva restare, voleva smarrirsi continuamente, sapeva che smarrirsi era indispensabile, altrimenti non avrebbe mai potuto entrare nel mondo irreale del miraggio e dell’eterno.”

      Ciò che dici, mi ricorda quanto afferma Abbas Kiarostami sul carattere degli Iranici e degli Orientali in genere, e cioè il viaggio continuo, la continua ricerca come senso della vita….

      “Ti sembrerebbe assurdo supporre che l’usanza dei bacha bazi sia arrivata in asia centrale con i soldati greci?”

      No. Ed è anche per questo che i Greci antichi mi stanno sui cosiddetti.
      Fu anche per difendere i propri bambini da eumolpi e trimalchioni che Mattatia e i suoi figli, i Maccabei e i loro seguaci, ribadendo con violenza l’Unicità di Dio, ne ribadirono anche la Santità, combattendo una durissima lotta da talebani ante-litteram contro i feroci pederasti ellenistici.
      ciao

  30. Jam scrive:

    …non é una lotta da talibani che condussero,
    la lotta dei talibani é ben diversa e stà sfasciando tutta l’Asia e l’India, mandando in rovina l’Islam vissuto come gli Hunzakut lo vivono, o come i Moghol, Aurang zeb escluso lo vivevano.
    Quasi mi viene da piangere quando penso alla disinvoltura positiva che aveva la donna afghana, uno stile nobile e principesco assolutamente degno di nota, risultato anche della cultura islamica vissuta nel giusto modo, mentre adesso la donna é imbacuccata esclusa dalla società, utilizzata solo per fare figli. I talibani e chi dietro loro hanno provocato una situazione più che drammatica, anche indegna ecc..
    E questo rigorismo salafista deobandi non risparmia nemmeno il Kashmir, le montagne del karakorum. Ho sotto gli occhi la foto di una scuola islamica kashmira, le ragazze tutte in burqa nero, orribile, sembra l’anticamera della morte e dell’idiozia. La fede islamica, o cultura islamica, non ha niente a che vedere con tutto cio’. Tutto cio’ é dittatura di uomini intransigenti ed egoisti che utilizzano un credo religioso per i loro scopi politici.
    Ma questo é un problema ricorrente, Al’Ghazali figurati un po’ già nell’anno 1000 scriveva: la nostra comunità si é trovata ai nostri gg ad essere divisa in 70 sette, una sola é nella via del “Saluto”(giustezza), x le altre, Dio sa meglio cio che le attende ecc…
    Quindi é meglio avere le idee chiare, perché quello che sta accadendo é davvero mostruoso…. fra poco rispondo alla tua domanda adesso ciao

  31. Jam scrive:

    …riesci a cogliere l’ipocrisia di chi combatte un fenomeno , bacha bazi, favorendo di fatto una situazione sociale che lo incrementa?
    La repressione eccessiva, l’identificazione della donna con la peccaminosità provoca devianze indegne…

    …swastika o charbagh? Sia l’uno che l’altro, perché il charbagh non é altro che una croce… Babur lo sapeva! yes!!!

    …considera che il mito di Alexandre-Iskandar in asia centrale era pre-islamico. Presentandosi in seguito come
    Alexandre-Iskandar-Zul-l-Qarnayn, nel Corano, Zul-Qarnayn (quello dalle due corna, Bicornuto!)
    ha contribuito all’affermazione e conversione del khorassan all’Islam.
    Perché se la leggenda degli Hunzakhuts rigurarda i soldati smarriti, nella regione vallata Darvaz, Karategim, Yazghulam e Badakhshan la genealogia é ricondotta ad Alessandro in persona!
    In quello che oggi é considerato nord afghanistan, esiste una tradizione genealogica che riconduce direttamente ad Alessandro-Iskandar come legittimazione dei principi locali.
    Discendenti incontestabili di Iskandar e la figlia di DariusIII nel Badakhshan, e Iskandar-Roxana nel Darvaz.
    Plutarco ed altri dicono che Alessandro é morto a Babilonia, ma nella valle di Ferghana, dicono che il Mazar di Alessandro-Iskandar é a Marghilan in piena Sogdiana…che poi con l’andare del tempo son i Pîr Sufi che custodivano il Mazar(tomba) di Alessandro, “sono gli zoccoli del cavallo di Alessandro-Iskandar che toccando il suolo hanno fatto nascre i frutteti…”
    ciao

    ah! dimenticavo di dirti che il primo a parlarne fu proprio Marco Polo, infatti a proposito del Badakhshan scriveva:
    “tutti i Re erditieri sono discendenti dal Re Alessandro e la figlia del Re Darius, grande sovrano di Persia. Per amore x Alessandro si chiamano tutti nel nome locale, nella lingua saracena, Zul-l-Qarnayn” (Marco Polo)

  32. mirkhond scrive:

    Il Badakhshan non è quel luogo dove, secondo Marco Polo, fa così freddo che non volano nemmeno gli uccelli?
    Se lo swastika della bandiera del Baltistan e il charbagh sono emblemi dell’Eden oltre che della Croce, secondo voi iranici DOV’E’ l’Eden?
    Grazie ancora per i tesori di notizie che ci offri e se vorrai fornirmi anche questa risposta.
    ciao

  33. Jam scrive:

    …voi iranici? io non sono un’iranica! pero’ posso sempre dirti dov’é l’Eden x’ amo Babur che andava a prendere la semenza dei suoi alberi direttamente in Paradiso.
    Corano II,115:
    “Quel que soit le coté ou vous vous tourniez, la Face de Dieu est là.”
    “Da qualsiasi parte voi vi volgiate la Faccia di Dio é là.”
    Cioé l’entrata del Paradiso é dappertutto.
    Ogni mm della terra e del cielo sono una potenzialità di Paradiso, ma per entrare bisogna realizzare un microclima speciale, un microclima psico-spirituale, una conoscenza effettivamente vissuta… te l’ho già detto molte volte, il Paradiso non é soltanto exoterico, cioé non é soltanto un luogo geografico comune…é una trasmigrazione, una transiletterazione un trasferimento, una transumanza , una trascendenza, una transustanziazione….
    ciao

  34. mirkhond scrive:

    “io non sono un’iranica!”

    Culturalmente mi è parso di sì. Se poi per te l’Afghanistan non è Iran, questo naturalmente è un altro discorso….
    Quanto all’Eden non mi riferisco a quello ultraterreno che solo a voi mistici è dato comprendere, ma ad un luogo SULLA TERRA a cui, sembra accennare la Bibbia.
    O sono tutte favole?
    ciao

  35. mirkhond scrive:

    “La repressione eccessiva, l’identificazione della donna con la peccaminosità provoca devianze indegne…”

    Condivido. Purtroppo bisognerebbe trovare un EQUILIBRIO tra uomo e donna che però all’atto pratico è difficilissimo.
    Nel Frangistan la donna è tutto il contrario che in Afghanistan, ma non mi sembra che qua si sia più felici o che le perversioni non esistano…
    ciao

  36. Jam scrive:

    …come una goccia d’acqua di pensiero della tartaruga magica,
    sulla terra??? allora x’ Gesù ha detto “il mio regno non é di questo mondo” ?
    su questa terra quando diventa un’altra terra

    Vorrei pure dirti che le albicocche degli Hunzakuts, sono metaforiche di qualcos’altro, se pensi che per i mistici la conoscenza ha un sapore, un gusto che decifri attraverso il palato, capirai le allegorie possibili con i frutteti. Potrebbe uscirne un linguaggio in codice di simbolismo vegetale, fiori, frutti, profumi di un’agricultura biologico-eterea.
    Char bagh, cioé quattro giardini che formano una croce , con quattro fiumi come i quattro fiumi del paradiso, che nei giardini sono stilizzabili in canali e piscine dove cigni bianchi sognano Simorgh. Lo sai che Simorgh é femmina?

  37. mirkhond scrive:

    “PS cristianesimo NON significa aiutare chi soffre. è una delle prime conseguenze, e si tratta di identificazione tra il sofferente e il Cristo, che è di più, ma non è l’inizio del cristianesimo”

    Perchè che cos’è allora il Vangelo se non un annuncio di FELICITA’ ETERNA?
    Scendendo più a terra, quando Giovanni Battista, arrestato da Erode Antipatro e ormai prossimo al martirio, inviò i suoi discepoli da Gesù per chiedergli se fosse Lui il Messia atteso da Israele, o bisognasse aspettarne un altro.
    Gesù rispose che i ciechi (ri)vedono, gli storpi riacquistano l’uso degli arti, i sordi odono, i morti risorgono perchè Lui ha VINTO la morte.
    Certo possiamo trovarci tutte le allegorie spirituali che vogliamo, ma qui Gesù si riferiva a guarigioni CARNALI, TERRENE, anche se giustamente in vista del Regno dei Cieli.
    Lui Stesso risorse nella CARNE, facendosi TOCCARE dai suoi discepoli come l’adorabile incredulo Tommaso, MANGIO’ e BEVVE con loro, prima di lasciarli nuovamente per tornare DA DOVE ERA VENUTO….
    O Signore, QUANDO tornerai un’altra volta per aggiustare tutto DEFINITIVAMENTE?
    Siamo stanchi, molto stanchi…..

    • Francesco scrive:

      guarda che se fosse così dovremmo chiedergli “e tutti gli altri storpi, ciechi, morti e lebbrosi perchè li hai schifati?”

      e mio cugino che è morto due giorni prima che tu arrivassi nel mio paese? e mia sorella che si è ammalata tre giorni dopo che sei andato via, e non sei mai più tornato?

      dovremmo chiuderci nella follia della predestinazione.

      oppure dobbiamo capire che c’è qualcosa di più grande e definitivo di “i ciechi (ri)vedono, gli storpi riacquistano l’uso degli arti, i sordi odono, i morti risorgono”.

      rileggiti la parabola dei dieci lebbrosi: tutti vengono guariti, uno solo capisce che ha bisogno di qualcosa di più della salute e torna a cercare Gesù. e solo lui è salvo.

      sennò Lazzaro il risorto è solo uno preso per il culo due volte.

      ciao

      • Z. scrive:

        Eh, ma questo è il meno. A noi, con quel cane zoppo di Camoranesi, ci hanno preso per il culo sette volte per sette anni…

        Z.

  38. mirkhond scrive:

    Per Jam

    Scusa se ti importuno ancora e,spero, per l’ultima volta, sull’argomento.
    Quando mi riferisco all’Eden, mi riferisco al Genesi, al VECCHIO Testamento.
    Qui pare, che si faccia cenno ad un luogo TERRENO, visto che lo si identifica con una località da cui partono quattro fiumi, il Tigri e l’Eufrate che tutti conosciamo e sappiamo, almeno credo, DOVE siano, e i più misteriosi Gihon e Pison, misteriosi nel senso che ancora oggi gli studiosi non sono giunti ad un risultato condiviso su dove possa situarsi la loro identificazione.
    Quanto allo swastika, esso appare per la prima volta nell’Elam intorno al 4000 a.C., e diversi studiosi lo associano alla mappa stilizzata dei fiumi del Giardino, così come il charbagh iranico di cui si è parlato.
    ciao e grazie ancora!

  39. mirkhond scrive:

    “Lo sai che Simorgh é femmina?”

    Si e anche che fu LEI a prendersi cura di Zal, l’albino rifiutato dal padre Sam perchè considerato un “handicappato”.
    Simorgh interveniva ogni volta che Zal avesse bisogno di aiuto, come al momento del parto di Rudaba, da cui nacque Rustam, l’eroe degli eroi dell’Iran…
    Ho l’impressione che tu pensi che io odi le donne, mentre invece avverso solo un atteggiamento di arroganza spacciato per parità….
    ciao

  40. Jam scrive:

    …..la carne terrena non esprime la totalità del corpo di resurrezione di Gesù. Questa terra e questo corpo non possono contenere l’eternità e questa terra e questo corpo non possono contenere nemmeno il paradiso o i paradisi perché esistono anche diversi tipi di paradiso.Il viaggio, essere qui e altrove, un movimento costruttivo, un movimento nell’immobilità continuamente in metamorfosi del Suo Amore.
    Quando i mistici vanno sulla montagna di Qaf si spogliano del loro corpo terrestre come se fosse un semplice vestito. La vera realtà non é qui su questa terra, ma altrove. Qui é un luogo di passaggio, ed i miracoli di Gesù servono a rendere questo soggiorno più piacevole, ma non aggiungono una totalità, a qualcosa che per essenza ontologica costitutiva non ha completezza assoluta. Qui é il “basso mondo”. Il Suo regno non é di questa terra. Quando Gesù fa i miracoli utilizza soltanto una percentuale delle immense possibilità racchiuse nella potenza divina, La felicità terrena per i mistici é anche nel dolore e nell’imperfezione x’ queste forme di esistenza sono degli strumenti per arrivare a mete più elevate: senza la sofferenza della prova non capiremmo .
    Non ti capita mai di essere felice anche quando sei infelice, perché intuisci che é meglio l’infelicità all’idiozia?
    ciao

  41. mirkhond scrive:

    Poco fa stavo seguendo il tg della 7, riguardo alla morte di Mario Monicelli.
    Monicelli, come Michael Brea, ci parla di una sofferenza che NON salva.
    Si, non sempre la sofferenza è la porta della salvezza, perchè a volte, spesso la sofferenza che ci portiamo dentro è davvero INSOPPORTABILE.
    Capisco il tuo ragionamento, che è quello comune ai mistici. Anche Giovanni Paolo II parlava del Vangelo della Sofferenza che per lui, che la sofferenza la portava dentro, era SUPERIORE alle Sacre Scritture…
    Eppure, eppure….non lo so….forse quando la vivi da anni ormai, a te la sofferenza sembra solo un inferno senza fine….
    Vorrei condividere il tuo pensiero, ma credimi, proprio non ci riesco….
    Vorrei cominciare un pò a godermela, finalmente questa vita che non ho voluto e che mi ritrovo non so perchè….
    ciao

    • Francesco scrive:

      mi scuso perchè parlo da astratto teorico e non per esperienza diretta

      la sofferenza (come ogni altra circostanza) ci porta dove noi permettiamo che ci porti. è la tragedia della nostra libertà: non ci sono automatismi, nessuna mela che cade a terra, nessun polo negativo che attrae quello positivo

      come è possibile una sofferenza che non porti alla disperazione, al rifiuto della vita dolorosa e vana? non so risponderti, guardo un vecchio malato che mi dice che è POSSIBILE e tanto mi basta, per sperare e cercare.

      ciao

  42. mirkhond scrive:

    “e solo lui è salvo.”

    Io credo anche gli altri, anche se non lo hanno riconosciuto.
    ciao

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