Un eroe normale, una gatta felice e una torta

Un eroe normale, una gatta felice e una torta
Da Tel Aviv, Fiamma Nait e Deborah Firenstein
Il Giornale del Berlusconi Minore, martedì 1 giugno, 2010, sezione Esteri

 


Mitzi oggi è una gatta felice. Fa le fusa, inarca la schiena e si lascia accarezzare da Ari, che si riposa stanco, nella sua casa di Tel Aviv.

Dalla finestra, nella calda aria della tarda primavera, Ari guarda le scintillanti file di grattacieli che i suoi nonni hanno eretto nel deserto, in una terra senza popolo che sembrava quasi invocare un popolo senza terra.

Oggi, Ari non vuole guardare verso il mare. E nemmeno verso le splendide spiagge. I bagnanti, le giovani coppie che si baciano, i bambini spensierati che giocano con le figurine del Milan (anche a Tel Aviv, c'è chi tifa per il Milan e ancora di più per il suo Presidente), non sanno che se possono continuare a godersi la vita in un mondo che li odia, è grazie ad Ari.

Perché Ari custodisce un segreto, che condivide solo con Mitzi e con noi due, e che noi confidiamo a voi.

Ieri mattina lui era in mezzo a quel mare. Non sulle calde spiagge, ma tra le onde alte. Di vedetta, Ari, Shlomo e Gilad. Tre ragazzi normali, tre eroi che si conoscono da sempre.

Non è ancora l'alba, quando vedono comparire una nave immensa, che inalbera la bandiera della Mezzaluna dell'Odio. Una sagoma paurosa come un iceberg, che vorrebbe affondare il piccolo, fragile vascello di Ari, Shlomo e Gilad.

Carica di cemento, dicono che sia la nave, e la parola suona terribile per orecchie come quelle di Ari, giovani ma che non dimenticano come Auschwitz e le Piramidi fossero state costruite proprio con il cemento.

Carica di sedie a rotelle, dicono.

Ma Ari sa bene a cosa servono: quei vigliacchi di Chamas prendono i loro stessi figli affetti dalla sindrome di Down (tra gli arabi tale sindrome è diffusa, a causa della loro sporcizia e delle loro ripugnanti abitudini), promettono loro un paradiso pieno di caramelle, se si fanno saltare per aria.

Ari è un ragazzo sensibile, che non farebbe male a una mosca. Ma ricorda bene quello che gli ha insegnato il suo istruttore: ogni volta che spari a un bambino in carrozzella, pensa a quanti bambini continueranno a camminare normalmente grazie al tuo gesto. Per fare del bene a quegli altri bambini, devi a volte avere il coraggio di fare male a te stesso imponendoti di uccidere. E' il sacrificio più grande, che tanti israeliani fanno umilmente. Un sacrificio d'amore.

Dalla sua piccola imbarcazione, guardando attraverso il binocolo a raggi infrarossi, Ari vede i visi di decine, centinaia, migliaia di persone, che si affacciano e scrutano le acque oscure.

Hanno i nasi che fremono eccitati: anche al buio, sentono odore di ebreo. Di un piccolo ebreo, disperso e quasi solo, in mezzo alle onde. Come la terra fragile che Ari improvvisamente si trova a dover difendere, un paese che vorrebbe disperatamente vivere in pace, ma deve sempre difendersi.

Anche contro il cemento e le sedie a rotelle, anche in mezzo al mare, pieno di acqua, di squali e di antisemiti.

Ari, Shlomo e Gilad. Tre ragazzi normali. In quel momento, Ari pensa a Leah. Lei è bella, lui è timido; ma Leah non sa che Ari è anche un eroe.

Ari conosce il proprio dovere. Anche se la nave è carica di terroristi e assassini, deve dare loro una possibilità.

E' quel senso innato di altruismo che hanno tutti gli israeliani, che lo porta a dare il preavviso, anziché affondare l'imbarcazione con un semplice colpo di siluro, come avrebbe fatto chiunque altro alla vista di una nave civile in acque internazionali.

Con voce forte e chiara, grida alla nave: "You dirty son of bitch terroristim, I Israeli man I take you prison every you you tink you do Hitler in my sea I do more bad in your ship!"

Ari sa di aver fatto tutto il possibile per salvare le persone a bordo. Anche se lo odiano, lui comunque pensa prima a loro: gli israeliani sono fatti così. Anche quando sanno che gli altri ne approfitteranno.

Lanciano la fune e si issano a bordo: Ari, Shlomo e Gilad.

Hanno il fiato corto per lo sforzo.

Vedono attorno a loro una selva di visi indemoniati. Dicono di essere pacifisti, ma i ragazzi sanno cosa sono in realtà: schiere di SS e sanguinari macellai muslumaniaci.

Lo sguardo di Ari si fissa per un momento su uno di loro.

E' un ragazzo vestito, anzi mascherato, da cuoco. E' della stessa età di Ari, ma quanto è diverso! Lo sguardo strabico, il labbro contorto da anni di antisemitismo, e tra le mani regge, no, ostenta una torta.

Una torta.

Ari riconosce quella torta. Morbida e cremosa. E sa cosa vuol dire.

Capisce il messaggio di odio che quel ragazzo gli sta lanciando.

Ari non dimenticherà mai la scena nel film. Il tavolo con la torta. L'ufficiale nazista, le dita ancora ricoperte di crema, che con i suoi stivali immacolati prendeva a calci una ragazza ebrea. Una ragazza che aveva le stesse lentiggini di Leah.

Fu solo allora, vedendo la torta, che Ari iniziò a sparare.

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124 risposte a Un eroe normale, una gatta felice e una torta

  1. utente anonimo scrive:

    … sguardo strabico … labbro contorto da anni di antisemitismo … ostenta una torta … vedendo la torta … Ari iniziò a sparare.

    Strepitoso !

    studente

  2. kelebek scrive:

    Dal sito di Haaretz, ore 11.49 ora locale (10.49 qui)

    11:49

    Government confirms six Italians from Gaza flotilla held in Israel (DPA)

    Miguel Martinez

  3. utente anonimo scrive:

    Perdonami Miguel,
    ma rileggendo il tuo post non riesco a smettere di ridere, nonostante i morti.
    Il male ha spesso un lato terribilmente ridicolo. Se esiste un Premio Pulitzer per chi riesce a metterlo in luce, ebbene lo hai vinto.

    Speriamo che una risata li seppellisca. Non ci resta molto altro, temo.

    (Quella del brutto "mascherato" da cuoco, con la torta in mano, che si becca la raffica di mitra, entra nel Pantheon della sceneggiatura)

    jswift

  4. NonStoConOriana scrive:

    Incredibile cosa non si bevono i sudditi del "paese" dove si mangiano spaghetti.

    Almeno "Il Vernacoliere", di esser un giornale satirico, ce l'ha scritto sotto la testata…!


     

  5. kelebek scrive:

    Sul blog di Deborah Fait potete leggere una divertente ma presumo involontaria parodia di questo post.

    Miguel Martinez

  6. kelebek scrive:

    Sul blog di Deborah Fait potete leggere una divertente ma presumo involontaria parodia di questo post.

    Miguel Martinez

  7. kelebek scrive:

    Sul blog di Deborah Fait potete leggere una divertente ma presumo involontaria parodia di questo post.

    Miguel Martinez

  8. kelebek scrive:

    Sul blog di Deborah Fait potete leggere una divertente ma presumo involontaria parodia di questo post.

    Miguel Martinez

  9. kelebek scrive:

    Sul blog di Deborah Fait potete leggere una divertente ma presumo involontaria parodia di questo post.

    Miguel Martinez

  10. kelebek scrive:

    Sul blog di Deborah Fait potete leggere una divertente ma presumo involontaria parodia di questo post.

    Miguel Martinez

  11. kelebek scrive:

    Sul blog di Deborah Fait potete leggere una divertente ma presumo involontaria parodia di questo post.

    Miguel Martinez

  12. kelebek scrive:

    Sul blog di Deborah Fait potete leggere una divertente ma presumo involontaria parodia di questo post.

    Miguel Martinez

  13. kelebek scrive:

    Sul blog di Deborah Fait potete leggere una divertente ma presumo involontaria parodia di questo post.

    Miguel Martinez

  14. kelebek scrive:

    Sul blog di Deborah Fait potete leggere una divertente ma presumo involontaria parodia di questo post.

    Miguel Martinez

  15. utente anonimo scrive:


    Per marijam #21

    ''ladri nella notte''

    Vero, era Koestler, non Uris. Leggo su

    http://en.wikipedia.org/wiki/Thieves_in_the_Night

    che Koestler, sionista in gioventù, smise di esserlo. Forse per il riferimento biblico citato nel sito (da Geremia) 'se verranno come ladri nella note, distruggeranno finchè ne avranno abbastanza'.

    La buona fede dell'autore (che nonostante l'argomento del libro non fu coinvolto permanentemente in alcun kibbutz) è comunque testimoniata dal seguente passo del sito http://en.wikipedia.org/wiki/Arthur_Koestler:

    In December 1944 he travelled to Palestine with an accreditation from The Times newspaper. There he had a clandestine meeting with the head of the Irgun underground organisation, Menachem Begin, who was wanted by the British and had a £500 bounty on his head, but Koestler failed to persuade him to abandon militant attacks and accept the prospect of a two-state solution for Palestine after the war. Many years later, Koestler wrote in his memoirs: “When the meeting was over, I realized how naïve I had been to imagine that my arguments would have even the slightest influence.”

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  16. utente anonimo scrive:


    Per marijam #21

    ''ladri nella notte''

    Vero, era Koestler, non Uris. Leggo su

    http://en.wikipedia.org/wiki/Thieves_in_the_Night

    che Koestler, sionista in gioventù, smise di esserlo. Forse per il riferimento biblico citato nel sito (da Geremia) 'se verranno come ladri nella note, distruggeranno finchè ne avranno abbastanza'.

    La buona fede dell'autore (che nonostante l'argomento del libro non fu coinvolto permanentemente in alcun kibbutz) è comunque testimoniata dal seguente passo del sito http://en.wikipedia.org/wiki/Arthur_Koestler:

    In December 1944 he travelled to Palestine with an accreditation from The Times newspaper. There he had a clandestine meeting with the head of the Irgun underground organisation, Menachem Begin, who was wanted by the British and had a £500 bounty on his head, but Koestler failed to persuade him to abandon militant attacks and accept the prospect of a two-state solution for Palestine after the war. Many years later, Koestler wrote in his memoirs: “When the meeting was over, I realized how naïve I had been to imagine that my arguments would have even the slightest influence.”

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  17. utente anonimo scrive:


    Per marijam #21

    ''ladri nella notte''

    Vero, era Koestler, non Uris. Leggo su

    http://en.wikipedia.org/wiki/Thieves_in_the_Night

    che Koestler, sionista in gioventù, smise di esserlo. Forse per il riferimento biblico citato nel sito (da Geremia) 'se verranno come ladri nella note, distruggeranno finchè ne avranno abbastanza'.

    La buona fede dell'autore (che nonostante l'argomento del libro non fu coinvolto permanentemente in alcun kibbutz) è comunque testimoniata dal seguente passo del sito http://en.wikipedia.org/wiki/Arthur_Koestler:

    In December 1944 he travelled to Palestine with an accreditation from The Times newspaper. There he had a clandestine meeting with the head of the Irgun underground organisation, Menachem Begin, who was wanted by the British and had a £500 bounty on his head, but Koestler failed to persuade him to abandon militant attacks and accept the prospect of a two-state solution for Palestine after the war. Many years later, Koestler wrote in his memoirs: “When the meeting was over, I realized how naïve I had been to imagine that my arguments would have even the slightest influence.”

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  18. utente anonimo scrive:


    Per marijam #21

    ''ladri nella notte''

    Vero, era Koestler, non Uris. Leggo su

    http://en.wikipedia.org/wiki/Thieves_in_the_Night

    che Koestler, sionista in gioventù, smise di esserlo. Forse per il riferimento biblico citato nel sito (da Geremia) 'se verranno come ladri nella note, distruggeranno finchè ne avranno abbastanza'.

    La buona fede dell'autore (che nonostante l'argomento del libro non fu coinvolto permanentemente in alcun kibbutz) è comunque testimoniata dal seguente passo del sito http://en.wikipedia.org/wiki/Arthur_Koestler:

    In December 1944 he travelled to Palestine with an accreditation from The Times newspaper. There he had a clandestine meeting with the head of the Irgun underground organisation, Menachem Begin, who was wanted by the British and had a £500 bounty on his head, but Koestler failed to persuade him to abandon militant attacks and accept the prospect of a two-state solution for Palestine after the war. Many years later, Koestler wrote in his memoirs: “When the meeting was over, I realized how naïve I had been to imagine that my arguments would have even the slightest influence.”

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  19. utente anonimo scrive:


    Per marijam #21

    ''ladri nella notte''

    Vero, era Koestler, non Uris. Leggo su

    http://en.wikipedia.org/wiki/Thieves_in_the_Night

    che Koestler, sionista in gioventù, smise di esserlo. Forse per il riferimento biblico citato nel sito (da Geremia) 'se verranno come ladri nella note, distruggeranno finchè ne avranno abbastanza'.

    La buona fede dell'autore (che nonostante l'argomento del libro non fu coinvolto permanentemente in alcun kibbutz) è comunque testimoniata dal seguente passo del sito http://en.wikipedia.org/wiki/Arthur_Koestler:

    In December 1944 he travelled to Palestine with an accreditation from The Times newspaper. There he had a clandestine meeting with the head of the Irgun underground organisation, Menachem Begin, who was wanted by the British and had a £500 bounty on his head, but Koestler failed to persuade him to abandon militant attacks and accept the prospect of a two-state solution for Palestine after the war. Many years later, Koestler wrote in his memoirs: “When the meeting was over, I realized how naïve I had been to imagine that my arguments would have even the slightest influence.”

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  20. utente anonimo scrive:


    Per marijam #21

    ''ladri nella notte''

    Vero, era Koestler, non Uris. Leggo su

    http://en.wikipedia.org/wiki/Thieves_in_the_Night

    che Koestler, sionista in gioventù, smise di esserlo. Forse per il riferimento biblico citato nel sito (da Geremia) 'se verranno come ladri nella note, distruggeranno finchè ne avranno abbastanza'.

    La buona fede dell'autore (che nonostante l'argomento del libro non fu coinvolto permanentemente in alcun kibbutz) è comunque testimoniata dal seguente passo del sito http://en.wikipedia.org/wiki/Arthur_Koestler:

    In December 1944 he travelled to Palestine with an accreditation from The Times newspaper. There he had a clandestine meeting with the head of the Irgun underground organisation, Menachem Begin, who was wanted by the British and had a £500 bounty on his head, but Koestler failed to persuade him to abandon militant attacks and accept the prospect of a two-state solution for Palestine after the war. Many years later, Koestler wrote in his memoirs: “When the meeting was over, I realized how naïve I had been to imagine that my arguments would have even the slightest influence.”

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  21. utente anonimo scrive:


    Per marijam #21

    ''ladri nella notte''

    Vero, era Koestler, non Uris. Leggo su

    http://en.wikipedia.org/wiki/Thieves_in_the_Night

    che Koestler, sionista in gioventù, smise di esserlo. Forse per il riferimento biblico citato nel sito (da Geremia) 'se verranno come ladri nella note, distruggeranno finchè ne avranno abbastanza'.

    La buona fede dell'autore (che nonostante l'argomento del libro non fu coinvolto permanentemente in alcun kibbutz) è comunque testimoniata dal seguente passo del sito http://en.wikipedia.org/wiki/Arthur_Koestler:

    In December 1944 he travelled to Palestine with an accreditation from The Times newspaper. There he had a clandestine meeting with the head of the Irgun underground organisation, Menachem Begin, who was wanted by the British and had a £500 bounty on his head, but Koestler failed to persuade him to abandon militant attacks and accept the prospect of a two-state solution for Palestine after the war. Many years later, Koestler wrote in his memoirs: “When the meeting was over, I realized how naïve I had been to imagine that my arguments would have even the slightest influence.”

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  22. utente anonimo scrive:


    Per marijam #21

    ''ladri nella notte''

    Vero, era Koestler, non Uris. Leggo su

    http://en.wikipedia.org/wiki/Thieves_in_the_Night

    che Koestler, sionista in gioventù, smise di esserlo. Forse per il riferimento biblico citato nel sito (da Geremia) 'se verranno come ladri nella note, distruggeranno finchè ne avranno abbastanza'.

    La buona fede dell'autore (che nonostante l'argomento del libro non fu coinvolto permanentemente in alcun kibbutz) è comunque testimoniata dal seguente passo del sito http://en.wikipedia.org/wiki/Arthur_Koestler:

    In December 1944 he travelled to Palestine with an accreditation from The Times newspaper. There he had a clandestine meeting with the head of the Irgun underground organisation, Menachem Begin, who was wanted by the British and had a £500 bounty on his head, but Koestler failed to persuade him to abandon militant attacks and accept the prospect of a two-state solution for Palestine after the war. Many years later, Koestler wrote in his memoirs: “When the meeting was over, I realized how naïve I had been to imagine that my arguments would have even the slightest influence.”

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  23. utente anonimo scrive:


    Per marijam #21

    ''ladri nella notte''

    Vero, era Koestler, non Uris. Leggo su

    http://en.wikipedia.org/wiki/Thieves_in_the_Night

    che Koestler, sionista in gioventù, smise di esserlo. Forse per il riferimento biblico citato nel sito (da Geremia) 'se verranno come ladri nella note, distruggeranno finchè ne avranno abbastanza'.

    La buona fede dell'autore (che nonostante l'argomento del libro non fu coinvolto permanentemente in alcun kibbutz) è comunque testimoniata dal seguente passo del sito http://en.wikipedia.org/wiki/Arthur_Koestler:

    In December 1944 he travelled to Palestine with an accreditation from The Times newspaper. There he had a clandestine meeting with the head of the Irgun underground organisation, Menachem Begin, who was wanted by the British and had a £500 bounty on his head, but Koestler failed to persuade him to abandon militant attacks and accept the prospect of a two-state solution for Palestine after the war. Many years later, Koestler wrote in his memoirs: “When the meeting was over, I realized how naïve I had been to imagine that my arguments would have even the slightest influence.”

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  24. utente anonimo scrive:


    Per marijam #21

    ''ladri nella notte''

    Vero, era Koestler, non Uris. Leggo su

    http://en.wikipedia.org/wiki/Thieves_in_the_Night

    che Koestler, sionista in gioventù, smise di esserlo. Forse per il riferimento biblico citato nel sito (da Geremia) 'se verranno come ladri nella note, distruggeranno finchè ne avranno abbastanza'.

    La buona fede dell'autore (che nonostante l'argomento del libro non fu coinvolto permanentemente in alcun kibbutz) è comunque testimoniata dal seguente passo del sito http://en.wikipedia.org/wiki/Arthur_Koestler:

    In December 1944 he travelled to Palestine with an accreditation from The Times newspaper. There he had a clandestine meeting with the head of the Irgun underground organisation, Menachem Begin, who was wanted by the British and had a £500 bounty on his head, but Koestler failed to persuade him to abandon militant attacks and accept the prospect of a two-state solution for Palestine after the war. Many years later, Koestler wrote in his memoirs: “When the meeting was over, I realized how naïve I had been to imagine that my arguments would have even the slightest influence.”

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  25. marijam scrive:

    ecco non capisco perché l'accoglienza degli aiuti venga subordinata  al rilascio
    degli arrestati, suppongo che di quel materiale gaza ne abbia bisogno e quindi perché far politica sulla pelle dei palestinesi più poveri ?

  26. paniscus scrive:

    "Sul blog di Deborah Fait potete leggere una divertente ma presumo involontaria parodia di questo post."

    ———————-

    E' un fenomeno stranoto nell'ambiente degli scettici di formazione scientifica (probabilmente personaggi come Andrea Di Vita mi capiscono appieno).

    Vale alla grande per le pseudoscienze, per le terapie alternative più cialtrone,  per le presunte discipline paranormali, per le dottrine new age… ma non sapevo che fosse applicabile anche alla politica o all'attualità.

    La legge recita, più o meno:

    Qualunque assurdità esilarante tu ritenga di esserti inventato di sana pianta come provocazione estrema, i casi sono due:

    – o esiste già, inventata seriamente da qualcuno che ci crede davvero;

    – oppure, nel caso che non esistesse già, esiste la rilevante probabilità che qualcuno, dopo averla letta, la pigli sul serio.

    ciao
    Lisa

  27. paniscus scrive:

    "Sul blog di Deborah Fait potete leggere una divertente ma presumo involontaria parodia di questo post."

    ———————-

    E' un fenomeno stranoto nell'ambiente degli scettici di formazione scientifica (probabilmente personaggi come Andrea Di Vita mi capiscono appieno).

    Vale alla grande per le pseudoscienze, per le terapie alternative più cialtrone,  per le presunte discipline paranormali, per le dottrine new age… ma non sapevo che fosse applicabile anche alla politica o all'attualità.

    La legge recita, più o meno:

    Qualunque assurdità esilarante tu ritenga di esserti inventato di sana pianta come provocazione estrema, i casi sono due:

    – o esiste già, inventata seriamente da qualcuno che ci crede davvero;

    – oppure, nel caso che non esistesse già, esiste la rilevante probabilità che qualcuno, dopo averla letta, la pigli sul serio.

    ciao
    Lisa

  28. paniscus scrive:

    "Sul blog di Deborah Fait potete leggere una divertente ma presumo involontaria parodia di questo post."

    ———————-

    E' un fenomeno stranoto nell'ambiente degli scettici di formazione scientifica (probabilmente personaggi come Andrea Di Vita mi capiscono appieno).

    Vale alla grande per le pseudoscienze, per le terapie alternative più cialtrone,  per le presunte discipline paranormali, per le dottrine new age… ma non sapevo che fosse applicabile anche alla politica o all'attualità.

    La legge recita, più o meno:

    Qualunque assurdità esilarante tu ritenga di esserti inventato di sana pianta come provocazione estrema, i casi sono due:

    – o esiste già, inventata seriamente da qualcuno che ci crede davvero;

    – oppure, nel caso che non esistesse già, esiste la rilevante probabilità che qualcuno, dopo averla letta, la pigli sul serio.

    ciao
    Lisa

  29. paniscus scrive:

    "Sul blog di Deborah Fait potete leggere una divertente ma presumo involontaria parodia di questo post."

    ———————-

    E' un fenomeno stranoto nell'ambiente degli scettici di formazione scientifica (probabilmente personaggi come Andrea Di Vita mi capiscono appieno).

    Vale alla grande per le pseudoscienze, per le terapie alternative più cialtrone,  per le presunte discipline paranormali, per le dottrine new age… ma non sapevo che fosse applicabile anche alla politica o all'attualità.

    La legge recita, più o meno:

    Qualunque assurdità esilarante tu ritenga di esserti inventato di sana pianta come provocazione estrema, i casi sono due:

    – o esiste già, inventata seriamente da qualcuno che ci crede davvero;

    – oppure, nel caso che non esistesse già, esiste la rilevante probabilità che qualcuno, dopo averla letta, la pigli sul serio.

    ciao
    Lisa

  30. paniscus scrive:

    "Sul blog di Deborah Fait potete leggere una divertente ma presumo involontaria parodia di questo post."

    ———————-

    E' un fenomeno stranoto nell'ambiente degli scettici di formazione scientifica (probabilmente personaggi come Andrea Di Vita mi capiscono appieno).

    Vale alla grande per le pseudoscienze, per le terapie alternative più cialtrone,  per le presunte discipline paranormali, per le dottrine new age… ma non sapevo che fosse applicabile anche alla politica o all'attualità.

    La legge recita, più o meno:

    Qualunque assurdità esilarante tu ritenga di esserti inventato di sana pianta come provocazione estrema, i casi sono due:

    – o esiste già, inventata seriamente da qualcuno che ci crede davvero;

    – oppure, nel caso che non esistesse già, esiste la rilevante probabilità che qualcuno, dopo averla letta, la pigli sul serio.

    ciao
    Lisa

  31. paniscus scrive:

    "Sul blog di Deborah Fait potete leggere una divertente ma presumo involontaria parodia di questo post."

    ———————-

    E' un fenomeno stranoto nell'ambiente degli scettici di formazione scientifica (probabilmente personaggi come Andrea Di Vita mi capiscono appieno).

    Vale alla grande per le pseudoscienze, per le terapie alternative più cialtrone,  per le presunte discipline paranormali, per le dottrine new age… ma non sapevo che fosse applicabile anche alla politica o all'attualità.

    La legge recita, più o meno:

    Qualunque assurdità esilarante tu ritenga di esserti inventato di sana pianta come provocazione estrema, i casi sono due:

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    – oppure, nel caso che non esistesse già, esiste la rilevante probabilità che qualcuno, dopo averla letta, la pigli sul serio.

    ciao
    Lisa

  32. paniscus scrive:

    "Sul blog di Deborah Fait potete leggere una divertente ma presumo involontaria parodia di questo post."

    ———————-

    E' un fenomeno stranoto nell'ambiente degli scettici di formazione scientifica (probabilmente personaggi come Andrea Di Vita mi capiscono appieno).

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    ciao
    Lisa

  33. paniscus scrive:

    "Sul blog di Deborah Fait potete leggere una divertente ma presumo involontaria parodia di questo post."

    ———————-

    E' un fenomeno stranoto nell'ambiente degli scettici di formazione scientifica (probabilmente personaggi come Andrea Di Vita mi capiscono appieno).

    Vale alla grande per le pseudoscienze, per le terapie alternative più cialtrone,  per le presunte discipline paranormali, per le dottrine new age… ma non sapevo che fosse applicabile anche alla politica o all'attualità.

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    ciao
    Lisa

  34. paniscus scrive:

    "Sul blog di Deborah Fait potete leggere una divertente ma presumo involontaria parodia di questo post."

    ———————-

    E' un fenomeno stranoto nell'ambiente degli scettici di formazione scientifica (probabilmente personaggi come Andrea Di Vita mi capiscono appieno).

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    La legge recita, più o meno:

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    ciao
    Lisa

  35. paniscus scrive:

    "Sul blog di Deborah Fait potete leggere una divertente ma presumo involontaria parodia di questo post."

    ———————-

    E' un fenomeno stranoto nell'ambiente degli scettici di formazione scientifica (probabilmente personaggi come Andrea Di Vita mi capiscono appieno).

    Vale alla grande per le pseudoscienze, per le terapie alternative più cialtrone,  per le presunte discipline paranormali, per le dottrine new age… ma non sapevo che fosse applicabile anche alla politica o all'attualità.

    La legge recita, più o meno:

    Qualunque assurdità esilarante tu ritenga di esserti inventato di sana pianta come provocazione estrema, i casi sono due:

    – o esiste già, inventata seriamente da qualcuno che ci crede davvero;

    – oppure, nel caso che non esistesse già, esiste la rilevante probabilità che qualcuno, dopo averla letta, la pigli sul serio.

    ciao
    Lisa

  36. kelebek scrive:

    Manifestazione a Ramallah: soldati israeliani le sparano in faccia e perde un occhio

    Imemc. Nel corso di una manifestazione svoltasi ieri (31 maggio) nella zona di Ramallah, per protestare contro il massacro del convoglio umanitario compiuto da Israele, la ventunenne americana Emily Henochowicz è stata colpita ad un occhio dai soldati israeliani.

    Emily ora si trova presso l'ospedale Hadassah a Gerusalemme e i medici le hanno comunicato che ha perso l'occhio.

    La ragazza si trovava al checkpoint di Qalandiya quando un soldato le ha sparato direttamente in faccia un proiettile di gas lacrimogeno che l'ha colpita ad un occhio.

    Testimoni oculari tra palestinesi, israeliani e internazionali hanno raccontato che i soldati hanno sparato in rapida successione gas lacrimogeni ad una distanza proibita (*)

    Altre manifestazioni sono state organizzate a Gaza e a Gerusalemme est (al-Quds), dove si sono registrati scontri tra i dimostranti e i soldati israeliani.

    (*) Dopo la morte di Bassam Abu Rahman a Nil'in (Ramallah), avvenuta nel maggio 2009, il procuratore generale israeliano aveva ordinato alla polizia israeliana di rivedere le modalità di utilizzo dei gas lacrimogeni nei raduni di massa.

  37. kelebek scrive:

    Manifestazione a Ramallah: soldati israeliani le sparano in faccia e perde un occhio

    Imemc. Nel corso di una manifestazione svoltasi ieri (31 maggio) nella zona di Ramallah, per protestare contro il massacro del convoglio umanitario compiuto da Israele, la ventunenne americana Emily Henochowicz è stata colpita ad un occhio dai soldati israeliani.

    Emily ora si trova presso l'ospedale Hadassah a Gerusalemme e i medici le hanno comunicato che ha perso l'occhio.

    La ragazza si trovava al checkpoint di Qalandiya quando un soldato le ha sparato direttamente in faccia un proiettile di gas lacrimogeno che l'ha colpita ad un occhio.

    Testimoni oculari tra palestinesi, israeliani e internazionali hanno raccontato che i soldati hanno sparato in rapida successione gas lacrimogeni ad una distanza proibita (*)

    Altre manifestazioni sono state organizzate a Gaza e a Gerusalemme est (al-Quds), dove si sono registrati scontri tra i dimostranti e i soldati israeliani.

    (*) Dopo la morte di Bassam Abu Rahman a Nil'in (Ramallah), avvenuta nel maggio 2009, il procuratore generale israeliano aveva ordinato alla polizia israeliana di rivedere le modalità di utilizzo dei gas lacrimogeni nei raduni di massa.

  38. kelebek scrive:

    Manifestazione a Ramallah: soldati israeliani le sparano in faccia e perde un occhio

    Imemc. Nel corso di una manifestazione svoltasi ieri (31 maggio) nella zona di Ramallah, per protestare contro il massacro del convoglio umanitario compiuto da Israele, la ventunenne americana Emily Henochowicz è stata colpita ad un occhio dai soldati israeliani.

    Emily ora si trova presso l'ospedale Hadassah a Gerusalemme e i medici le hanno comunicato che ha perso l'occhio.

    La ragazza si trovava al checkpoint di Qalandiya quando un soldato le ha sparato direttamente in faccia un proiettile di gas lacrimogeno che l'ha colpita ad un occhio.

    Testimoni oculari tra palestinesi, israeliani e internazionali hanno raccontato che i soldati hanno sparato in rapida successione gas lacrimogeni ad una distanza proibita (*)

    Altre manifestazioni sono state organizzate a Gaza e a Gerusalemme est (al-Quds), dove si sono registrati scontri tra i dimostranti e i soldati israeliani.

    (*) Dopo la morte di Bassam Abu Rahman a Nil'in (Ramallah), avvenuta nel maggio 2009, il procuratore generale israeliano aveva ordinato alla polizia israeliana di rivedere le modalità di utilizzo dei gas lacrimogeni nei raduni di massa.

  39. kelebek scrive:

    Manifestazione a Ramallah: soldati israeliani le sparano in faccia e perde un occhio

    Imemc. Nel corso di una manifestazione svoltasi ieri (31 maggio) nella zona di Ramallah, per protestare contro il massacro del convoglio umanitario compiuto da Israele, la ventunenne americana Emily Henochowicz è stata colpita ad un occhio dai soldati israeliani.

    Emily ora si trova presso l'ospedale Hadassah a Gerusalemme e i medici le hanno comunicato che ha perso l'occhio.

    La ragazza si trovava al checkpoint di Qalandiya quando un soldato le ha sparato direttamente in faccia un proiettile di gas lacrimogeno che l'ha colpita ad un occhio.

    Testimoni oculari tra palestinesi, israeliani e internazionali hanno raccontato che i soldati hanno sparato in rapida successione gas lacrimogeni ad una distanza proibita (*)

    Altre manifestazioni sono state organizzate a Gaza e a Gerusalemme est (al-Quds), dove si sono registrati scontri tra i dimostranti e i soldati israeliani.

    (*) Dopo la morte di Bassam Abu Rahman a Nil'in (Ramallah), avvenuta nel maggio 2009, il procuratore generale israeliano aveva ordinato alla polizia israeliana di rivedere le modalità di utilizzo dei gas lacrimogeni nei raduni di massa.

  40. kelebek scrive:

    Manifestazione a Ramallah: soldati israeliani le sparano in faccia e perde un occhio

    Imemc. Nel corso di una manifestazione svoltasi ieri (31 maggio) nella zona di Ramallah, per protestare contro il massacro del convoglio umanitario compiuto da Israele, la ventunenne americana Emily Henochowicz è stata colpita ad un occhio dai soldati israeliani.

    Emily ora si trova presso l'ospedale Hadassah a Gerusalemme e i medici le hanno comunicato che ha perso l'occhio.

    La ragazza si trovava al checkpoint di Qalandiya quando un soldato le ha sparato direttamente in faccia un proiettile di gas lacrimogeno che l'ha colpita ad un occhio.

    Testimoni oculari tra palestinesi, israeliani e internazionali hanno raccontato che i soldati hanno sparato in rapida successione gas lacrimogeni ad una distanza proibita (*)

    Altre manifestazioni sono state organizzate a Gaza e a Gerusalemme est (al-Quds), dove si sono registrati scontri tra i dimostranti e i soldati israeliani.

    (*) Dopo la morte di Bassam Abu Rahman a Nil'in (Ramallah), avvenuta nel maggio 2009, il procuratore generale israeliano aveva ordinato alla polizia israeliana di rivedere le modalità di utilizzo dei gas lacrimogeni nei raduni di massa.

  41. kelebek scrive:

    Manifestazione a Ramallah: soldati israeliani le sparano in faccia e perde un occhio

    Imemc. Nel corso di una manifestazione svoltasi ieri (31 maggio) nella zona di Ramallah, per protestare contro il massacro del convoglio umanitario compiuto da Israele, la ventunenne americana Emily Henochowicz è stata colpita ad un occhio dai soldati israeliani.

    Emily ora si trova presso l'ospedale Hadassah a Gerusalemme e i medici le hanno comunicato che ha perso l'occhio.

    La ragazza si trovava al checkpoint di Qalandiya quando un soldato le ha sparato direttamente in faccia un proiettile di gas lacrimogeno che l'ha colpita ad un occhio.

    Testimoni oculari tra palestinesi, israeliani e internazionali hanno raccontato che i soldati hanno sparato in rapida successione gas lacrimogeni ad una distanza proibita (*)

    Altre manifestazioni sono state organizzate a Gaza e a Gerusalemme est (al-Quds), dove si sono registrati scontri tra i dimostranti e i soldati israeliani.

    (*) Dopo la morte di Bassam Abu Rahman a Nil'in (Ramallah), avvenuta nel maggio 2009, il procuratore generale israeliano aveva ordinato alla polizia israeliana di rivedere le modalità di utilizzo dei gas lacrimogeni nei raduni di massa.

  42. kelebek scrive:

    Manifestazione a Ramallah: soldati israeliani le sparano in faccia e perde un occhio

    Imemc. Nel corso di una manifestazione svoltasi ieri (31 maggio) nella zona di Ramallah, per protestare contro il massacro del convoglio umanitario compiuto da Israele, la ventunenne americana Emily Henochowicz è stata colpita ad un occhio dai soldati israeliani.

    Emily ora si trova presso l'ospedale Hadassah a Gerusalemme e i medici le hanno comunicato che ha perso l'occhio.

    La ragazza si trovava al checkpoint di Qalandiya quando un soldato le ha sparato direttamente in faccia un proiettile di gas lacrimogeno che l'ha colpita ad un occhio.

    Testimoni oculari tra palestinesi, israeliani e internazionali hanno raccontato che i soldati hanno sparato in rapida successione gas lacrimogeni ad una distanza proibita (*)

    Altre manifestazioni sono state organizzate a Gaza e a Gerusalemme est (al-Quds), dove si sono registrati scontri tra i dimostranti e i soldati israeliani.

    (*) Dopo la morte di Bassam Abu Rahman a Nil'in (Ramallah), avvenuta nel maggio 2009, il procuratore generale israeliano aveva ordinato alla polizia israeliana di rivedere le modalità di utilizzo dei gas lacrimogeni nei raduni di massa.

  43. kelebek scrive:

    Manifestazione a Ramallah: soldati israeliani le sparano in faccia e perde un occhio

    Imemc. Nel corso di una manifestazione svoltasi ieri (31 maggio) nella zona di Ramallah, per protestare contro il massacro del convoglio umanitario compiuto da Israele, la ventunenne americana Emily Henochowicz è stata colpita ad un occhio dai soldati israeliani.

    Emily ora si trova presso l'ospedale Hadassah a Gerusalemme e i medici le hanno comunicato che ha perso l'occhio.

    La ragazza si trovava al checkpoint di Qalandiya quando un soldato le ha sparato direttamente in faccia un proiettile di gas lacrimogeno che l'ha colpita ad un occhio.

    Testimoni oculari tra palestinesi, israeliani e internazionali hanno raccontato che i soldati hanno sparato in rapida successione gas lacrimogeni ad una distanza proibita (*)

    Altre manifestazioni sono state organizzate a Gaza e a Gerusalemme est (al-Quds), dove si sono registrati scontri tra i dimostranti e i soldati israeliani.

    (*) Dopo la morte di Bassam Abu Rahman a Nil'in (Ramallah), avvenuta nel maggio 2009, il procuratore generale israeliano aveva ordinato alla polizia israeliana di rivedere le modalità di utilizzo dei gas lacrimogeni nei raduni di massa.

  44. kelebek scrive:

    Manifestazione a Ramallah: soldati israeliani le sparano in faccia e perde un occhio

    Imemc. Nel corso di una manifestazione svoltasi ieri (31 maggio) nella zona di Ramallah, per protestare contro il massacro del convoglio umanitario compiuto da Israele, la ventunenne americana Emily Henochowicz è stata colpita ad un occhio dai soldati israeliani.

    Emily ora si trova presso l'ospedale Hadassah a Gerusalemme e i medici le hanno comunicato che ha perso l'occhio.

    La ragazza si trovava al checkpoint di Qalandiya quando un soldato le ha sparato direttamente in faccia un proiettile di gas lacrimogeno che l'ha colpita ad un occhio.

    Testimoni oculari tra palestinesi, israeliani e internazionali hanno raccontato che i soldati hanno sparato in rapida successione gas lacrimogeni ad una distanza proibita (*)

    Altre manifestazioni sono state organizzate a Gaza e a Gerusalemme est (al-Quds), dove si sono registrati scontri tra i dimostranti e i soldati israeliani.

    (*) Dopo la morte di Bassam Abu Rahman a Nil'in (Ramallah), avvenuta nel maggio 2009, il procuratore generale israeliano aveva ordinato alla polizia israeliana di rivedere le modalità di utilizzo dei gas lacrimogeni nei raduni di massa.

  45. kelebek scrive:

    Manifestazione a Ramallah: soldati israeliani le sparano in faccia e perde un occhio

    Imemc. Nel corso di una manifestazione svoltasi ieri (31 maggio) nella zona di Ramallah, per protestare contro il massacro del convoglio umanitario compiuto da Israele, la ventunenne americana Emily Henochowicz è stata colpita ad un occhio dai soldati israeliani.

    Emily ora si trova presso l'ospedale Hadassah a Gerusalemme e i medici le hanno comunicato che ha perso l'occhio.

    La ragazza si trovava al checkpoint di Qalandiya quando un soldato le ha sparato direttamente in faccia un proiettile di gas lacrimogeno che l'ha colpita ad un occhio.

    Testimoni oculari tra palestinesi, israeliani e internazionali hanno raccontato che i soldati hanno sparato in rapida successione gas lacrimogeni ad una distanza proibita (*)

    Altre manifestazioni sono state organizzate a Gaza e a Gerusalemme est (al-Quds), dove si sono registrati scontri tra i dimostranti e i soldati israeliani.

    (*) Dopo la morte di Bassam Abu Rahman a Nil'in (Ramallah), avvenuta nel maggio 2009, il procuratore generale israeliano aveva ordinato alla polizia israeliana di rivedere le modalità di utilizzo dei gas lacrimogeni nei raduni di massa.

  46. marijam scrive:

    Questi lanci di agenzia sono molto utili.
    Anch'io come francesco e altri voglio ringraziarti per le informazioni che ci dai.
    E aggiungo che francamente non riesco a vedere la soddisfazione di cui parla Rosa.

  47. utente anonimo scrive:

    http://www.nena-news.com/?p=1179

    FLOTILLA…E ISRAELE SI LAMENTA PER COSTI ARREMBAGGIO

    Spenderà milioni di dollari per incarcerare ed espellere gli attivisti sequestrati in mare.

    Tel Aviv, 31 maggio 2010 (foto dal sito http://www.ntlworld.com) Nena News – Mentre si contavano i morti dell’arrembaggio israeliano alla Freedom Flotilla diretta a Gaza, gli amministratori del ministero della difesa a Tel Aviv erano impegnati in altri conteggi.
          Costa tre milioni di shekel (circa un milione di dollari) il centro di identificazione e detenzione allestito al porto di Ashdod, che ha «accolto» le centinaia attivisti internazionali a bordo delle imbarcazioni pacifiste arrestati dai commando israeliani.  Un portavoce del ministero della difesa, che ha parlato al quotidiano economico on line «Globes», ha previsto che molti dei pacifisti stranieri arrestati non collaboreranno ed attueranno forme di protesta per l’uccisione e il ferimento di  tanti loro compagni, “allungando” i tempi della detenzione e, di conseguenza, anche i costi per il loro mantenimento.
    Da parte sua «Globes» aggiunge che lo Stato di Israele dovrà pagare il costo dei biglietti aerei necessari per rimandare a casa gli attivisti arrestati e che la Marina militare dovrà spendere fondi per il mantenimento della flottiglia sequestrata con la forza e al termine di uno spargimento di sangue in alto mare. L’Esercito, prosegue il giornale on line, dovrà provvedere a far arrivare a Gaza almeno una parte delle 10mila tonnellate di aiuti umanitari a bordo delle navi pacifiste, allo scopo di migliorare l’immagine internazionale dello Stato ebraico dopo la strage dei pacifisti.(red) Nena News

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  48. utente anonimo scrive:

    http://www.nena-news.com/?p=1179

    FLOTILLA…E ISRAELE SI LAMENTA PER COSTI ARREMBAGGIO

    Spenderà milioni di dollari per incarcerare ed espellere gli attivisti sequestrati in mare.

    Tel Aviv, 31 maggio 2010 (foto dal sito http://www.ntlworld.com) Nena News – Mentre si contavano i morti dell’arrembaggio israeliano alla Freedom Flotilla diretta a Gaza, gli amministratori del ministero della difesa a Tel Aviv erano impegnati in altri conteggi.
          Costa tre milioni di shekel (circa un milione di dollari) il centro di identificazione e detenzione allestito al porto di Ashdod, che ha «accolto» le centinaia attivisti internazionali a bordo delle imbarcazioni pacifiste arrestati dai commando israeliani.  Un portavoce del ministero della difesa, che ha parlato al quotidiano economico on line «Globes», ha previsto che molti dei pacifisti stranieri arrestati non collaboreranno ed attueranno forme di protesta per l’uccisione e il ferimento di  tanti loro compagni, “allungando” i tempi della detenzione e, di conseguenza, anche i costi per il loro mantenimento.
    Da parte sua «Globes» aggiunge che lo Stato di Israele dovrà pagare il costo dei biglietti aerei necessari per rimandare a casa gli attivisti arrestati e che la Marina militare dovrà spendere fondi per il mantenimento della flottiglia sequestrata con la forza e al termine di uno spargimento di sangue in alto mare. L’Esercito, prosegue il giornale on line, dovrà provvedere a far arrivare a Gaza almeno una parte delle 10mila tonnellate di aiuti umanitari a bordo delle navi pacifiste, allo scopo di migliorare l’immagine internazionale dello Stato ebraico dopo la strage dei pacifisti.(red) Nena News

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  49. utente anonimo scrive:

    http://www.nena-news.com/?p=1179

    FLOTILLA…E ISRAELE SI LAMENTA PER COSTI ARREMBAGGIO

    Spenderà milioni di dollari per incarcerare ed espellere gli attivisti sequestrati in mare.

    Tel Aviv, 31 maggio 2010 (foto dal sito http://www.ntlworld.com) Nena News – Mentre si contavano i morti dell’arrembaggio israeliano alla Freedom Flotilla diretta a Gaza, gli amministratori del ministero della difesa a Tel Aviv erano impegnati in altri conteggi.
          Costa tre milioni di shekel (circa un milione di dollari) il centro di identificazione e detenzione allestito al porto di Ashdod, che ha «accolto» le centinaia attivisti internazionali a bordo delle imbarcazioni pacifiste arrestati dai commando israeliani.  Un portavoce del ministero della difesa, che ha parlato al quotidiano economico on line «Globes», ha previsto che molti dei pacifisti stranieri arrestati non collaboreranno ed attueranno forme di protesta per l’uccisione e il ferimento di  tanti loro compagni, “allungando” i tempi della detenzione e, di conseguenza, anche i costi per il loro mantenimento.
    Da parte sua «Globes» aggiunge che lo Stato di Israele dovrà pagare il costo dei biglietti aerei necessari per rimandare a casa gli attivisti arrestati e che la Marina militare dovrà spendere fondi per il mantenimento della flottiglia sequestrata con la forza e al termine di uno spargimento di sangue in alto mare. L’Esercito, prosegue il giornale on line, dovrà provvedere a far arrivare a Gaza almeno una parte delle 10mila tonnellate di aiuti umanitari a bordo delle navi pacifiste, allo scopo di migliorare l’immagine internazionale dello Stato ebraico dopo la strage dei pacifisti.(red) Nena News

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  50. utente anonimo scrive:

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    FLOTILLA…E ISRAELE SI LAMENTA PER COSTI ARREMBAGGIO

    Spenderà milioni di dollari per incarcerare ed espellere gli attivisti sequestrati in mare.

    Tel Aviv, 31 maggio 2010 (foto dal sito http://www.ntlworld.com) Nena News – Mentre si contavano i morti dell’arrembaggio israeliano alla Freedom Flotilla diretta a Gaza, gli amministratori del ministero della difesa a Tel Aviv erano impegnati in altri conteggi.
          Costa tre milioni di shekel (circa un milione di dollari) il centro di identificazione e detenzione allestito al porto di Ashdod, che ha «accolto» le centinaia attivisti internazionali a bordo delle imbarcazioni pacifiste arrestati dai commando israeliani.  Un portavoce del ministero della difesa, che ha parlato al quotidiano economico on line «Globes», ha previsto che molti dei pacifisti stranieri arrestati non collaboreranno ed attueranno forme di protesta per l’uccisione e il ferimento di  tanti loro compagni, “allungando” i tempi della detenzione e, di conseguenza, anche i costi per il loro mantenimento.
    Da parte sua «Globes» aggiunge che lo Stato di Israele dovrà pagare il costo dei biglietti aerei necessari per rimandare a casa gli attivisti arrestati e che la Marina militare dovrà spendere fondi per il mantenimento della flottiglia sequestrata con la forza e al termine di uno spargimento di sangue in alto mare. L’Esercito, prosegue il giornale on line, dovrà provvedere a far arrivare a Gaza almeno una parte delle 10mila tonnellate di aiuti umanitari a bordo delle navi pacifiste, allo scopo di migliorare l’immagine internazionale dello Stato ebraico dopo la strage dei pacifisti.(red) Nena News

    Ciao!

    Andrea Di Vita

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    FLOTILLA…E ISRAELE SI LAMENTA PER COSTI ARREMBAGGIO

    Spenderà milioni di dollari per incarcerare ed espellere gli attivisti sequestrati in mare.

    Tel Aviv, 31 maggio 2010 (foto dal sito http://www.ntlworld.com) Nena News – Mentre si contavano i morti dell’arrembaggio israeliano alla Freedom Flotilla diretta a Gaza, gli amministratori del ministero della difesa a Tel Aviv erano impegnati in altri conteggi.
          Costa tre milioni di shekel (circa un milione di dollari) il centro di identificazione e detenzione allestito al porto di Ashdod, che ha «accolto» le centinaia attivisti internazionali a bordo delle imbarcazioni pacifiste arrestati dai commando israeliani.  Un portavoce del ministero della difesa, che ha parlato al quotidiano economico on line «Globes», ha previsto che molti dei pacifisti stranieri arrestati non collaboreranno ed attueranno forme di protesta per l’uccisione e il ferimento di  tanti loro compagni, “allungando” i tempi della detenzione e, di conseguenza, anche i costi per il loro mantenimento.
    Da parte sua «Globes» aggiunge che lo Stato di Israele dovrà pagare il costo dei biglietti aerei necessari per rimandare a casa gli attivisti arrestati e che la Marina militare dovrà spendere fondi per il mantenimento della flottiglia sequestrata con la forza e al termine di uno spargimento di sangue in alto mare. L’Esercito, prosegue il giornale on line, dovrà provvedere a far arrivare a Gaza almeno una parte delle 10mila tonnellate di aiuti umanitari a bordo delle navi pacifiste, allo scopo di migliorare l’immagine internazionale dello Stato ebraico dopo la strage dei pacifisti.(red) Nena News

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  52. utente anonimo scrive:

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    FLOTILLA…E ISRAELE SI LAMENTA PER COSTI ARREMBAGGIO

    Spenderà milioni di dollari per incarcerare ed espellere gli attivisti sequestrati in mare.

    Tel Aviv, 31 maggio 2010 (foto dal sito http://www.ntlworld.com) Nena News – Mentre si contavano i morti dell’arrembaggio israeliano alla Freedom Flotilla diretta a Gaza, gli amministratori del ministero della difesa a Tel Aviv erano impegnati in altri conteggi.
          Costa tre milioni di shekel (circa un milione di dollari) il centro di identificazione e detenzione allestito al porto di Ashdod, che ha «accolto» le centinaia attivisti internazionali a bordo delle imbarcazioni pacifiste arrestati dai commando israeliani.  Un portavoce del ministero della difesa, che ha parlato al quotidiano economico on line «Globes», ha previsto che molti dei pacifisti stranieri arrestati non collaboreranno ed attueranno forme di protesta per l’uccisione e il ferimento di  tanti loro compagni, “allungando” i tempi della detenzione e, di conseguenza, anche i costi per il loro mantenimento.
    Da parte sua «Globes» aggiunge che lo Stato di Israele dovrà pagare il costo dei biglietti aerei necessari per rimandare a casa gli attivisti arrestati e che la Marina militare dovrà spendere fondi per il mantenimento della flottiglia sequestrata con la forza e al termine di uno spargimento di sangue in alto mare. L’Esercito, prosegue il giornale on line, dovrà provvedere a far arrivare a Gaza almeno una parte delle 10mila tonnellate di aiuti umanitari a bordo delle navi pacifiste, allo scopo di migliorare l’immagine internazionale dello Stato ebraico dopo la strage dei pacifisti.(red) Nena News

    Ciao!

    Andrea Di Vita

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    FLOTILLA…E ISRAELE SI LAMENTA PER COSTI ARREMBAGGIO

    Spenderà milioni di dollari per incarcerare ed espellere gli attivisti sequestrati in mare.

    Tel Aviv, 31 maggio 2010 (foto dal sito http://www.ntlworld.com) Nena News – Mentre si contavano i morti dell’arrembaggio israeliano alla Freedom Flotilla diretta a Gaza, gli amministratori del ministero della difesa a Tel Aviv erano impegnati in altri conteggi.
          Costa tre milioni di shekel (circa un milione di dollari) il centro di identificazione e detenzione allestito al porto di Ashdod, che ha «accolto» le centinaia attivisti internazionali a bordo delle imbarcazioni pacifiste arrestati dai commando israeliani.  Un portavoce del ministero della difesa, che ha parlato al quotidiano economico on line «Globes», ha previsto che molti dei pacifisti stranieri arrestati non collaboreranno ed attueranno forme di protesta per l’uccisione e il ferimento di  tanti loro compagni, “allungando” i tempi della detenzione e, di conseguenza, anche i costi per il loro mantenimento.
    Da parte sua «Globes» aggiunge che lo Stato di Israele dovrà pagare il costo dei biglietti aerei necessari per rimandare a casa gli attivisti arrestati e che la Marina militare dovrà spendere fondi per il mantenimento della flottiglia sequestrata con la forza e al termine di uno spargimento di sangue in alto mare. L’Esercito, prosegue il giornale on line, dovrà provvedere a far arrivare a Gaza almeno una parte delle 10mila tonnellate di aiuti umanitari a bordo delle navi pacifiste, allo scopo di migliorare l’immagine internazionale dello Stato ebraico dopo la strage dei pacifisti.(red) Nena News

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  54. utente anonimo scrive:

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    Spenderà milioni di dollari per incarcerare ed espellere gli attivisti sequestrati in mare.

    Tel Aviv, 31 maggio 2010 (foto dal sito http://www.ntlworld.com) Nena News – Mentre si contavano i morti dell’arrembaggio israeliano alla Freedom Flotilla diretta a Gaza, gli amministratori del ministero della difesa a Tel Aviv erano impegnati in altri conteggi.
          Costa tre milioni di shekel (circa un milione di dollari) il centro di identificazione e detenzione allestito al porto di Ashdod, che ha «accolto» le centinaia attivisti internazionali a bordo delle imbarcazioni pacifiste arrestati dai commando israeliani.  Un portavoce del ministero della difesa, che ha parlato al quotidiano economico on line «Globes», ha previsto che molti dei pacifisti stranieri arrestati non collaboreranno ed attueranno forme di protesta per l’uccisione e il ferimento di  tanti loro compagni, “allungando” i tempi della detenzione e, di conseguenza, anche i costi per il loro mantenimento.
    Da parte sua «Globes» aggiunge che lo Stato di Israele dovrà pagare il costo dei biglietti aerei necessari per rimandare a casa gli attivisti arrestati e che la Marina militare dovrà spendere fondi per il mantenimento della flottiglia sequestrata con la forza e al termine di uno spargimento di sangue in alto mare. L’Esercito, prosegue il giornale on line, dovrà provvedere a far arrivare a Gaza almeno una parte delle 10mila tonnellate di aiuti umanitari a bordo delle navi pacifiste, allo scopo di migliorare l’immagine internazionale dello Stato ebraico dopo la strage dei pacifisti.(red) Nena News

    Ciao!

    Andrea Di Vita

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    FLOTILLA…E ISRAELE SI LAMENTA PER COSTI ARREMBAGGIO

    Spenderà milioni di dollari per incarcerare ed espellere gli attivisti sequestrati in mare.

    Tel Aviv, 31 maggio 2010 (foto dal sito http://www.ntlworld.com) Nena News – Mentre si contavano i morti dell’arrembaggio israeliano alla Freedom Flotilla diretta a Gaza, gli amministratori del ministero della difesa a Tel Aviv erano impegnati in altri conteggi.
          Costa tre milioni di shekel (circa un milione di dollari) il centro di identificazione e detenzione allestito al porto di Ashdod, che ha «accolto» le centinaia attivisti internazionali a bordo delle imbarcazioni pacifiste arrestati dai commando israeliani.  Un portavoce del ministero della difesa, che ha parlato al quotidiano economico on line «Globes», ha previsto che molti dei pacifisti stranieri arrestati non collaboreranno ed attueranno forme di protesta per l’uccisione e il ferimento di  tanti loro compagni, “allungando” i tempi della detenzione e, di conseguenza, anche i costi per il loro mantenimento.
    Da parte sua «Globes» aggiunge che lo Stato di Israele dovrà pagare il costo dei biglietti aerei necessari per rimandare a casa gli attivisti arrestati e che la Marina militare dovrà spendere fondi per il mantenimento della flottiglia sequestrata con la forza e al termine di uno spargimento di sangue in alto mare. L’Esercito, prosegue il giornale on line, dovrà provvedere a far arrivare a Gaza almeno una parte delle 10mila tonnellate di aiuti umanitari a bordo delle navi pacifiste, allo scopo di migliorare l’immagine internazionale dello Stato ebraico dopo la strage dei pacifisti.(red) Nena News

    Ciao!

    Andrea Di Vita

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    http://www.nena-news.com/?p=1179

    FLOTILLA…E ISRAELE SI LAMENTA PER COSTI ARREMBAGGIO

    Spenderà milioni di dollari per incarcerare ed espellere gli attivisti sequestrati in mare.

    Tel Aviv, 31 maggio 2010 (foto dal sito http://www.ntlworld.com) Nena News – Mentre si contavano i morti dell’arrembaggio israeliano alla Freedom Flotilla diretta a Gaza, gli amministratori del ministero della difesa a Tel Aviv erano impegnati in altri conteggi.
          Costa tre milioni di shekel (circa un milione di dollari) il centro di identificazione e detenzione allestito al porto di Ashdod, che ha «accolto» le centinaia attivisti internazionali a bordo delle imbarcazioni pacifiste arrestati dai commando israeliani.  Un portavoce del ministero della difesa, che ha parlato al quotidiano economico on line «Globes», ha previsto che molti dei pacifisti stranieri arrestati non collaboreranno ed attueranno forme di protesta per l’uccisione e il ferimento di  tanti loro compagni, “allungando” i tempi della detenzione e, di conseguenza, anche i costi per il loro mantenimento.
    Da parte sua «Globes» aggiunge che lo Stato di Israele dovrà pagare il costo dei biglietti aerei necessari per rimandare a casa gli attivisti arrestati e che la Marina militare dovrà spendere fondi per il mantenimento della flottiglia sequestrata con la forza e al termine di uno spargimento di sangue in alto mare. L’Esercito, prosegue il giornale on line, dovrà provvedere a far arrivare a Gaza almeno una parte delle 10mila tonnellate di aiuti umanitari a bordo delle navi pacifiste, allo scopo di migliorare l’immagine internazionale dello Stato ebraico dopo la strage dei pacifisti.(red) Nena News

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  57. utente anonimo scrive:

    Per #80

    Il poblema non è che cosa dobbiamo pensare noi.

    Il problema è quello che dice la Fait.

    Ritorno al post della Fait per chiarezza
    http://deborahfait.ilcannocchiale.it/2010/06/01/non_pestateci_i_piedi.html

    In tale post si legge:

    Chissa' cosa c'entra l'ebreo di Roma, proprietario del negozietto all'angolo,  con quello che e' accaduto  ieri all'alba nelle acque territoriali israeliane.
    […]

    Come sono felici di poter avere la scusa per odiarci sempre di piu' e sognare nuovi fornetti, come sono rabbiosi perche' oggi non esiste piu' l'ebreo che si fa ammazzare a testa bassa quasi a chiedere scusa di esistere. 

    No, cari, quell'ebreo non esiste piu', Oggi esiste Israele, stato sovrano,  oggi l'Ebreo si difende e se per difendersi deve aggredire lo fa, come tutti al mondo, lo fa alla faccia vostra e dei vostri ghigni e delle vostre organizzazioni del terrore. 
    […]

    L'Ebreo Nuovo e' nato 62 anni fa.
    Non pestategli i piedi piu' del dovuto

    La Fait ha messo esplicitamente nello stesso paniere quelli che pr comodità chiamero' l'Ebreo di Roma e l'Ebreo Nuovo.

    Ora, il primo è un Italiano di religione ebraica,la cui difesa è affidata fino a prova contraria alle leggi dello Stato che lo ospita.

    Il secondo è un essere allegorico, che rappresenterebbe agli occhi della Fait il Nuovo Esemplare Umano nato con lo Stato di Israele. Tanto che nel post della Fait si intima espressamente al mondo di non azzardarsi a criticare cio' che l'Ebreo Nuovo fa o dice, altrimenti saranno cavoli amari per il mondo. Il post si chiama infatti 'non pestateci i piedi'. Cosa vuol dire quel suffisso '-ci' ? Fino a prova contraria la Fait è Italiana, non è Israeliana.  (E anche l'Ebreo di Roma).

    Dove sta la follia?

    Padronissima la Fait di credere all'Ebreo Nuovo.

    Ma quello che non mi sta bene, che non mi sta bene per niente, è di metterci dentro anche l'Italiano di religione ebraica. Perchè facendo questo la Fait ricade esattamente nella vecchia retorica pre-Shoah della Razza: dove alla Razza Ariana si sostituisce la Razza Ebraica.

    Naturalmente, ti prevengo subito, la Fait è troppo intelligente per ammettere che l'Ebreo Nuovo sia il membro di una comunità di tipo fisico, politico, familiare o peggio che mai biologico. La Fait sovrappone  il piano del singolo individuo, dell'identità nazionale Israeliana e dell'Ebreo Nuovo. Ad esempio, la Fait scrive:

    Credo che tutti abbiano capito che Israele e' Israele, che l'Ebreo non si fa piu' pestare senza reagire e che uno stato sovrano non accettera' mai di farsi mettere i piedi in testa

    Nota l'allitterazione, autenticata dala foga: ci sono tre soggetti, Israele, Ebreo, stato sovrano. Da noi un periodo simile l'avrebbe composto giusto l'Almirante della Difesa della Razza, o l'Appelius di qualche radiocronaca dell'EIAR.

    L'Ebreo della Fait è dunque sostanzialmente il membro di una comunità spirituale, cioè (la definizione, cito a memoria, è di Evola) una comunità trascendente il singolo individuo, la singola comunità,l asingola condizione materiale: concretamente definita com'e' dagli sganassoni che riesce a mollare ai propri nemici (definiti arbitrariamente dalla comunità stessa: Non pestategli i piedi piu' del dovuto)

    In questo la Fait è assolutamente coerente. Infatti, un esperto ci ricorda che una comunità spirituale è più robusta e longeva di una comunità di tipo fisico. La citazione è del Mein Kampf, http://en.wikipedia.org/wiki/Mein_Kampf.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    P.S: E' significativo il finale del post della Fait, che rivela quanto poco la Fait creda alla pace (e a ragione, del resto):

    Gli eventi faranno il loro corso, fra 10 giorni incominceranno i Mondiali di calcio e il mondo si distrarra' davanti al Pallone e  dimentichera' di chiamarci "pirati" e di apostrofare Israele come stato terrorista….. fino alla prossima volta.

  58. PinoMamet scrive:

    "non proprio tutti avevano voglia di rivedere i loro vicini di casa tornando in Italia dopo il '45.  Sai, le delazioni, le grandi adunate, l'entusiasmo accademico per la difesa della razza…"

    aspetta, quindi tutti gli italiani non ebrei sarebbero da condannare per il fascismo, mentre non tutti gli israeliani (nemmeno nominare gli ebrei) sarebbero colpevoli per il governo schifoso che c'è in Israele? Stai dicendo questo?

    Perché vedi, sta di fatto che tutti quelli che conosco, in perfetta buona fede, credo, ma stanno difendendo in un modo o in un altro le porcherie del governo israeliano.
    E la ragazza israeliana più buona e dolce del mondo, amica mia personale, se ne gira in casa tutta tranquilla con una T shirt viola col simbolo di non so quale "sayeret" e dietro un bel disegnone grande di una donna velata incinta, dentro un mirino, e la scritta in inglese "un colpo, due uccisioni".

    Fatto finta di non vedere, per evitare polemiche, poi gliela avranno regalata, chissà. Però se la mette. Io la butterei nel cesso.

    Allora che famo, la gara a chi è più schifoso?
    Perché mi sa che io ti straccio, di collaborazionisti in famiglia non ne ho mai avuti, mi dispiace.

    Ah, ma sì, i colpevoli, in questo perfetto rovesciamento che serve per avere la coscienza a posto ai filoisraeliani a oltranza, sono i pacifisti; sì, per forza, o sono colpevoli o amici dei colpevoli o hanno visto un colpevole, ma certo non può essere colpevole il soldato che li abborda illegalmente, che pretende chissà in base a quale logica che lo seguano nella sua base militare, e che poi, poverino, vistosi minacciato gli spara.

    Ma ammettilo: il governo israeliano ha preso una decisione di merda e i militari israeliani hanno fatto una stronzata.
    è tanto semplice.
    Un po' di sincerità non guasta.

  59. PinoMamet scrive:

    Ma binario una sega, rosa.

    è che non si capisce mica tanto bene che cosa di preciso piaccia a te.
    Non sei d'accordo con l'azione dei commandos israeliani?
    me ne compiaccio.

    Tutti 'sti shahid (dovrebbe essere il singolare, mi pare) ce li vedi solo te, comunque.

     

    Su chi fossero i passeggeri della nave, ynet, che non sono io, dice (cito da un amico israeliano che lo riporta su facebook):

    החקירה: מבצעי הלינץ' קשורים לג'יהאד העולמי

     

    רוב נוסעי המרמרה היו פעילים פוליטיים וחברי ארגונים הומניטריים, אולם מי שתקף את לוחמי השייטת היו פעילים אלימים שגויסו למטרה זו. הם גם הביאו לסיפון המרמרה אפודי מגן קרמיים, מסכות אב"כ והרבה מאוד נשק קר, כמו אלות טלסקופיות ממתכת, סכינים ומקלעים – צבא וביטחון, חדשות היום 

    Io ho fatto la traduzione con Google, che con l'ivrit non me la cavo (poi uno mi ha fregato la grammatica anni fa).

    Voglio, dire pure gli israeliani, parte in causa, ammettono che mica tutti erano "terroristi" a bordo.
    A sentire te pare ci fosse tutta 'sta gente che voleva dar la vita contro Israele, e contemporaneamente Israele ha fatto male a fermarli. Boh.

    Ieri sera ho guardato ynet in inglese e ho visto le foto e l'elenco delle armi:

    – tre o quattro seghe circolari (mi sembrano una scelta poco probabile  come arma, ritengo fossero parte degli aiuti);
    – bastoni e spranghe (immagino li si possa trovare su ogni nave come li si  trova in qualunque officina)
    – coltelli, non fotografati ma vado in fiducia (pure io ne ho, ci taglio  l'arrosto e il panettone)
    – "slingshots" che sarebbero poi le fionde da bambini che ho visto in TV;
    – ogni tanto si parla di mitra, mai visti, o di una pistola fregata ai soldati  (immagino cioè che nella colluttazione qualcuno dei soldati abbia perso  un'arma, i terribili terroristi a quanto pare non l'hanno usata contro i  soldati stessi)

    Dai, se venivano a casa mia trovavano più roba.

    Ciao!

  60. utente anonimo scrive:

    Cara Rosalux,

    ho il sospetto che tu menta sapendo di mentire, esercitando la tua hasbarà sionista "di sinistra" (lol !!!).

    La nave battente bandiera turca è stata la prima attaccata dai tuoi amati terroristi israeliani.
    Quello che la vostra propaganda si è 'dimenticata' di dire è che il primo attacco, un quarto d'ora PRIMA dello sbarco degli elicotteri, ha visto i gloriosi commando israeliani SPARARE contro la nave e chi vi stava sopra.
    Vi erano stati già almeno un morto e molti feriti prima che i terroristi sionisti si calassero sulla nave, come dimostra il filmato qui contenuto:

    http://rawstory.com/rs/2010/0531/raw-video-reporter-claims-israelis-fired-activists-boarding-ship/

    Quindi quello che dici è pura fuffa.
    Dopo avere visto un loro compagno cadere e molti altri feriti, come effetto di un attacco terroristico contro ogni diritto internazionale, come avrebbero dovuto reagire i passeggeri di quella nave, secondo te ???
    Le tue 'equivalenze' sono falsissime, e bugiardissime.

    Ceffo.

  61. utente anonimo scrive:

    Cara Rosalux,

    ho il sospetto che tu menta sapendo di mentire, esercitando la tua hasbarà sionista "di sinistra" (lol !!!).

    La nave battente bandiera turca è stata la prima attaccata dai tuoi amati terroristi israeliani.
    Quello che la vostra propaganda si è 'dimenticata' di dire è che il primo attacco, un quarto d'ora PRIMA dello sbarco degli elicotteri, ha visto i gloriosi commando israeliani SPARARE contro la nave e chi vi stava sopra.
    Vi erano stati già almeno un morto e molti feriti prima che i terroristi sionisti si calassero sulla nave, come dimostra il filmato qui contenuto:

    http://rawstory.com/rs/2010/0531/raw-video-reporter-claims-israelis-fired-activists-boarding-ship/

    Quindi quello che dici è pura fuffa.
    Dopo avere visto un loro compagno cadere e molti altri feriti, come effetto di un attacco terroristico contro ogni diritto internazionale, come avrebbero dovuto reagire i passeggeri di quella nave, secondo te ???
    Le tue 'equivalenze' sono falsissime, e bugiardissime.

    Ceffo.

  62. utente anonimo scrive:

    Cara Rosalux,

    ho il sospetto che tu menta sapendo di mentire, esercitando la tua hasbarà sionista "di sinistra" (lol !!!).

    La nave battente bandiera turca è stata la prima attaccata dai tuoi amati terroristi israeliani.
    Quello che la vostra propaganda si è 'dimenticata' di dire è che il primo attacco, un quarto d'ora PRIMA dello sbarco degli elicotteri, ha visto i gloriosi commando israeliani SPARARE contro la nave e chi vi stava sopra.
    Vi erano stati già almeno un morto e molti feriti prima che i terroristi sionisti si calassero sulla nave, come dimostra il filmato qui contenuto:

    http://rawstory.com/rs/2010/0531/raw-video-reporter-claims-israelis-fired-activists-boarding-ship/

    Quindi quello che dici è pura fuffa.
    Dopo avere visto un loro compagno cadere e molti altri feriti, come effetto di un attacco terroristico contro ogni diritto internazionale, come avrebbero dovuto reagire i passeggeri di quella nave, secondo te ???
    Le tue 'equivalenze' sono falsissime, e bugiardissime.

    Ceffo.

  63. utente anonimo scrive:

    Cara Rosalux,

    ho il sospetto che tu menta sapendo di mentire, esercitando la tua hasbarà sionista "di sinistra" (lol !!!).

    La nave battente bandiera turca è stata la prima attaccata dai tuoi amati terroristi israeliani.
    Quello che la vostra propaganda si è 'dimenticata' di dire è che il primo attacco, un quarto d'ora PRIMA dello sbarco degli elicotteri, ha visto i gloriosi commando israeliani SPARARE contro la nave e chi vi stava sopra.
    Vi erano stati già almeno un morto e molti feriti prima che i terroristi sionisti si calassero sulla nave, come dimostra il filmato qui contenuto:

    http://rawstory.com/rs/2010/0531/raw-video-reporter-claims-israelis-fired-activists-boarding-ship/

    Quindi quello che dici è pura fuffa.
    Dopo avere visto un loro compagno cadere e molti altri feriti, come effetto di un attacco terroristico contro ogni diritto internazionale, come avrebbero dovuto reagire i passeggeri di quella nave, secondo te ???
    Le tue 'equivalenze' sono falsissime, e bugiardissime.

    Ceffo.

  64. utente anonimo scrive:

    Cara Rosalux,

    ho il sospetto che tu menta sapendo di mentire, esercitando la tua hasbarà sionista "di sinistra" (lol !!!).

    La nave battente bandiera turca è stata la prima attaccata dai tuoi amati terroristi israeliani.
    Quello che la vostra propaganda si è 'dimenticata' di dire è che il primo attacco, un quarto d'ora PRIMA dello sbarco degli elicotteri, ha visto i gloriosi commando israeliani SPARARE contro la nave e chi vi stava sopra.
    Vi erano stati già almeno un morto e molti feriti prima che i terroristi sionisti si calassero sulla nave, come dimostra il filmato qui contenuto:

    http://rawstory.com/rs/2010/0531/raw-video-reporter-claims-israelis-fired-activists-boarding-ship/

    Quindi quello che dici è pura fuffa.
    Dopo avere visto un loro compagno cadere e molti altri feriti, come effetto di un attacco terroristico contro ogni diritto internazionale, come avrebbero dovuto reagire i passeggeri di quella nave, secondo te ???
    Le tue 'equivalenze' sono falsissime, e bugiardissime.

    Ceffo.

  65. utente anonimo scrive:

    Cara Rosalux,

    ho il sospetto che tu menta sapendo di mentire, esercitando la tua hasbarà sionista "di sinistra" (lol !!!).

    La nave battente bandiera turca è stata la prima attaccata dai tuoi amati terroristi israeliani.
    Quello che la vostra propaganda si è 'dimenticata' di dire è che il primo attacco, un quarto d'ora PRIMA dello sbarco degli elicotteri, ha visto i gloriosi commando israeliani SPARARE contro la nave e chi vi stava sopra.
    Vi erano stati già almeno un morto e molti feriti prima che i terroristi sionisti si calassero sulla nave, come dimostra il filmato qui contenuto:

    http://rawstory.com/rs/2010/0531/raw-video-reporter-claims-israelis-fired-activists-boarding-ship/

    Quindi quello che dici è pura fuffa.
    Dopo avere visto un loro compagno cadere e molti altri feriti, come effetto di un attacco terroristico contro ogni diritto internazionale, come avrebbero dovuto reagire i passeggeri di quella nave, secondo te ???
    Le tue 'equivalenze' sono falsissime, e bugiardissime.

    Ceffo.

  66. utente anonimo scrive:

    Cara Rosalux,

    ho il sospetto che tu menta sapendo di mentire, esercitando la tua hasbarà sionista "di sinistra" (lol !!!).

    La nave battente bandiera turca è stata la prima attaccata dai tuoi amati terroristi israeliani.
    Quello che la vostra propaganda si è 'dimenticata' di dire è che il primo attacco, un quarto d'ora PRIMA dello sbarco degli elicotteri, ha visto i gloriosi commando israeliani SPARARE contro la nave e chi vi stava sopra.
    Vi erano stati già almeno un morto e molti feriti prima che i terroristi sionisti si calassero sulla nave, come dimostra il filmato qui contenuto:

    http://rawstory.com/rs/2010/0531/raw-video-reporter-claims-israelis-fired-activists-boarding-ship/

    Quindi quello che dici è pura fuffa.
    Dopo avere visto un loro compagno cadere e molti altri feriti, come effetto di un attacco terroristico contro ogni diritto internazionale, come avrebbero dovuto reagire i passeggeri di quella nave, secondo te ???
    Le tue 'equivalenze' sono falsissime, e bugiardissime.

    Ceffo.

  67. utente anonimo scrive:

    Cara Rosalux,

    ho il sospetto che tu menta sapendo di mentire, esercitando la tua hasbarà sionista "di sinistra" (lol !!!).

    La nave battente bandiera turca è stata la prima attaccata dai tuoi amati terroristi israeliani.
    Quello che la vostra propaganda si è 'dimenticata' di dire è che il primo attacco, un quarto d'ora PRIMA dello sbarco degli elicotteri, ha visto i gloriosi commando israeliani SPARARE contro la nave e chi vi stava sopra.
    Vi erano stati già almeno un morto e molti feriti prima che i terroristi sionisti si calassero sulla nave, come dimostra il filmato qui contenuto:

    http://rawstory.com/rs/2010/0531/raw-video-reporter-claims-israelis-fired-activists-boarding-ship/

    Quindi quello che dici è pura fuffa.
    Dopo avere visto un loro compagno cadere e molti altri feriti, come effetto di un attacco terroristico contro ogni diritto internazionale, come avrebbero dovuto reagire i passeggeri di quella nave, secondo te ???
    Le tue 'equivalenze' sono falsissime, e bugiardissime.

    Ceffo.

  68. utente anonimo scrive:

    Cara Rosalux,

    ho il sospetto che tu menta sapendo di mentire, esercitando la tua hasbarà sionista "di sinistra" (lol !!!).

    La nave battente bandiera turca è stata la prima attaccata dai tuoi amati terroristi israeliani.
    Quello che la vostra propaganda si è 'dimenticata' di dire è che il primo attacco, un quarto d'ora PRIMA dello sbarco degli elicotteri, ha visto i gloriosi commando israeliani SPARARE contro la nave e chi vi stava sopra.
    Vi erano stati già almeno un morto e molti feriti prima che i terroristi sionisti si calassero sulla nave, come dimostra il filmato qui contenuto:

    http://rawstory.com/rs/2010/0531/raw-video-reporter-claims-israelis-fired-activists-boarding-ship/

    Quindi quello che dici è pura fuffa.
    Dopo avere visto un loro compagno cadere e molti altri feriti, come effetto di un attacco terroristico contro ogni diritto internazionale, come avrebbero dovuto reagire i passeggeri di quella nave, secondo te ???
    Le tue 'equivalenze' sono falsissime, e bugiardissime.

    Ceffo.

  69. utente anonimo scrive:

    Cara Rosalux,

    ho il sospetto che tu menta sapendo di mentire, esercitando la tua hasbarà sionista "di sinistra" (lol !!!).

    La nave battente bandiera turca è stata la prima attaccata dai tuoi amati terroristi israeliani.
    Quello che la vostra propaganda si è 'dimenticata' di dire è che il primo attacco, un quarto d'ora PRIMA dello sbarco degli elicotteri, ha visto i gloriosi commando israeliani SPARARE contro la nave e chi vi stava sopra.
    Vi erano stati già almeno un morto e molti feriti prima che i terroristi sionisti si calassero sulla nave, come dimostra il filmato qui contenuto:

    http://rawstory.com/rs/2010/0531/raw-video-reporter-claims-israelis-fired-activists-boarding-ship/

    Quindi quello che dici è pura fuffa.
    Dopo avere visto un loro compagno cadere e molti altri feriti, come effetto di un attacco terroristico contro ogni diritto internazionale, come avrebbero dovuto reagire i passeggeri di quella nave, secondo te ???
    Le tue 'equivalenze' sono falsissime, e bugiardissime.

    Ceffo.

  70. utente anonimo scrive:

    Cara Rosalux,

    ho il sospetto che tu menta sapendo di mentire, esercitando la tua hasbarà sionista "di sinistra" (lol !!!).

    La nave battente bandiera turca è stata la prima attaccata dai tuoi amati terroristi israeliani.
    Quello che la vostra propaganda si è 'dimenticata' di dire è che il primo attacco, un quarto d'ora PRIMA dello sbarco degli elicotteri, ha visto i gloriosi commando israeliani SPARARE contro la nave e chi vi stava sopra.
    Vi erano stati già almeno un morto e molti feriti prima che i terroristi sionisti si calassero sulla nave, come dimostra il filmato qui contenuto:

    http://rawstory.com/rs/2010/0531/raw-video-reporter-claims-israelis-fired-activists-boarding-ship/

    Quindi quello che dici è pura fuffa.
    Dopo avere visto un loro compagno cadere e molti altri feriti, come effetto di un attacco terroristico contro ogni diritto internazionale, come avrebbero dovuto reagire i passeggeri di quella nave, secondo te ???
    Le tue 'equivalenze' sono falsissime, e bugiardissime.

    Ceffo.

  71. utente anonimo scrive:

    Cara Rosalux,

    ho il sospetto che tu menta sapendo di mentire, esercitando la tua hasbarà sionista "di sinistra" (lol !!!).

    La nave battente bandiera turca è stata la prima attaccata dai tuoi amati terroristi israeliani.
    Quello che la vostra propaganda si è 'dimenticata' di dire è che il primo attacco, un quarto d'ora PRIMA dello sbarco degli elicotteri, ha visto i gloriosi commando israeliani SPARARE contro la nave e chi vi stava sopra.
    Vi erano stati già almeno un morto e molti feriti prima che i terroristi sionisti si calassero sulla nave, come dimostra il filmato qui contenuto:

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    Quindi quello che dici è pura fuffa.
    Dopo avere visto un loro compagno cadere e molti altri feriti, come effetto di un attacco terroristico contro ogni diritto internazionale, come avrebbero dovuto reagire i passeggeri di quella nave, secondo te ???
    Le tue 'equivalenze' sono falsissime, e bugiardissime.

    Ceffo.

  72. utente anonimo scrive:

    Cara Rosalux,

    ho il sospetto che tu menta sapendo di mentire, esercitando la tua hasbarà sionista "di sinistra" (lol !!!).

    La nave battente bandiera turca è stata la prima attaccata dai tuoi amati terroristi israeliani.
    Quello che la vostra propaganda si è 'dimenticata' di dire è che il primo attacco, un quarto d'ora PRIMA dello sbarco degli elicotteri, ha visto i gloriosi commando israeliani SPARARE contro la nave e chi vi stava sopra.
    Vi erano stati già almeno un morto e molti feriti prima che i terroristi sionisti si calassero sulla nave, come dimostra il filmato qui contenuto:

    http://rawstory.com/rs/2010/0531/raw-video-reporter-claims-israelis-fired-activists-boarding-ship/

    Quindi quello che dici è pura fuffa.
    Dopo avere visto un loro compagno cadere e molti altri feriti, come effetto di un attacco terroristico contro ogni diritto internazionale, come avrebbero dovuto reagire i passeggeri di quella nave, secondo te ???
    Le tue 'equivalenze' sono falsissime, e bugiardissime.

    Ceffo.

  73. utente anonimo scrive:

    Cara Rosalux,

    ho il sospetto che tu menta sapendo di mentire, esercitando la tua hasbarà sionista "di sinistra" (lol !!!).

    La nave battente bandiera turca è stata la prima attaccata dai tuoi amati terroristi israeliani.
    Quello che la vostra propaganda si è 'dimenticata' di dire è che il primo attacco, un quarto d'ora PRIMA dello sbarco degli elicotteri, ha visto i gloriosi commando israeliani SPARARE contro la nave e chi vi stava sopra.
    Vi erano stati già almeno un morto e molti feriti prima che i terroristi sionisti si calassero sulla nave, come dimostra il filmato qui contenuto:

    http://rawstory.com/rs/2010/0531/raw-video-reporter-claims-israelis-fired-activists-boarding-ship/

    Quindi quello che dici è pura fuffa.
    Dopo avere visto un loro compagno cadere e molti altri feriti, come effetto di un attacco terroristico contro ogni diritto internazionale, come avrebbero dovuto reagire i passeggeri di quella nave, secondo te ???
    Le tue 'equivalenze' sono falsissime, e bugiardissime.

    Ceffo.

  74. utente anonimo scrive:

    Cara Rosalux,

    ho il sospetto che tu menta sapendo di mentire, esercitando la tua hasbarà sionista "di sinistra" (lol !!!).

    La nave battente bandiera turca è stata la prima attaccata dai tuoi amati terroristi israeliani.
    Quello che la vostra propaganda si è 'dimenticata' di dire è che il primo attacco, un quarto d'ora PRIMA dello sbarco degli elicotteri, ha visto i gloriosi commando israeliani SPARARE contro la nave e chi vi stava sopra.
    Vi erano stati già almeno un morto e molti feriti prima che i terroristi sionisti si calassero sulla nave, come dimostra il filmato qui contenuto:

    http://rawstory.com/rs/2010/0531/raw-video-reporter-claims-israelis-fired-activists-boarding-ship/

    Quindi quello che dici è pura fuffa.
    Dopo avere visto un loro compagno cadere e molti altri feriti, come effetto di un attacco terroristico contro ogni diritto internazionale, come avrebbero dovuto reagire i passeggeri di quella nave, secondo te ???
    Le tue 'equivalenze' sono falsissime, e bugiardissime.

    Ceffo.

  75. utente anonimo scrive:

    Cara Rosalux,

    ho il sospetto che tu menta sapendo di mentire, esercitando la tua hasbarà sionista "di sinistra" (lol !!!).

    La nave battente bandiera turca è stata la prima attaccata dai tuoi amati terroristi israeliani.
    Quello che la vostra propaganda si è 'dimenticata' di dire è che il primo attacco, un quarto d'ora PRIMA dello sbarco degli elicotteri, ha visto i gloriosi commando israeliani SPARARE contro la nave e chi vi stava sopra.
    Vi erano stati già almeno un morto e molti feriti prima che i terroristi sionisti si calassero sulla nave, come dimostra il filmato qui contenuto:

    http://rawstory.com/rs/2010/0531/raw-video-reporter-claims-israelis-fired-activists-boarding-ship/

    Quindi quello che dici è pura fuffa.
    Dopo avere visto un loro compagno cadere e molti altri feriti, come effetto di un attacco terroristico contro ogni diritto internazionale, come avrebbero dovuto reagire i passeggeri di quella nave, secondo te ???
    Le tue 'equivalenze' sono falsissime, e bugiardissime.

    Ceffo.

  76. utente anonimo scrive:

    Cara Rosalux,

    ho il sospetto che tu menta sapendo di mentire, esercitando la tua hasbarà sionista "di sinistra" (lol !!!).

    La nave battente bandiera turca è stata la prima attaccata dai tuoi amati terroristi israeliani.
    Quello che la vostra propaganda si è 'dimenticata' di dire è che il primo attacco, un quarto d'ora PRIMA dello sbarco degli elicotteri, ha visto i gloriosi commando israeliani SPARARE contro la nave e chi vi stava sopra.
    Vi erano stati già almeno un morto e molti feriti prima che i terroristi sionisti si calassero sulla nave, come dimostra il filmato qui contenuto:

    http://rawstory.com/rs/2010/0531/raw-video-reporter-claims-israelis-fired-activists-boarding-ship/

    Quindi quello che dici è pura fuffa.
    Dopo avere visto un loro compagno cadere e molti altri feriti, come effetto di un attacco terroristico contro ogni diritto internazionale, come avrebbero dovuto reagire i passeggeri di quella nave, secondo te ???
    Le tue 'equivalenze' sono falsissime, e bugiardissime.

    Ceffo.

  77. utente anonimo scrive:

    Cara Rosalux,

    ho il sospetto che tu menta sapendo di mentire, esercitando la tua hasbarà sionista "di sinistra" (lol !!!).

    La nave battente bandiera turca è stata la prima attaccata dai tuoi amati terroristi israeliani.
    Quello che la vostra propaganda si è 'dimenticata' di dire è che il primo attacco, un quarto d'ora PRIMA dello sbarco degli elicotteri, ha visto i gloriosi commando israeliani SPARARE contro la nave e chi vi stava sopra.
    Vi erano stati già almeno un morto e molti feriti prima che i terroristi sionisti si calassero sulla nave, come dimostra il filmato qui contenuto:

    http://rawstory.com/rs/2010/0531/raw-video-reporter-claims-israelis-fired-activists-boarding-ship/

    Quindi quello che dici è pura fuffa.
    Dopo avere visto un loro compagno cadere e molti altri feriti, come effetto di un attacco terroristico contro ogni diritto internazionale, come avrebbero dovuto reagire i passeggeri di quella nave, secondo te ???
    Le tue 'equivalenze' sono falsissime, e bugiardissime.

    Ceffo.

  78. utente anonimo scrive:

    Cara Rosalux,

    ho il sospetto che tu menta sapendo di mentire, esercitando la tua hasbarà sionista "di sinistra" (lol !!!).

    La nave battente bandiera turca è stata la prima attaccata dai tuoi amati terroristi israeliani.
    Quello che la vostra propaganda si è 'dimenticata' di dire è che il primo attacco, un quarto d'ora PRIMA dello sbarco degli elicotteri, ha visto i gloriosi commando israeliani SPARARE contro la nave e chi vi stava sopra.
    Vi erano stati già almeno un morto e molti feriti prima che i terroristi sionisti si calassero sulla nave, come dimostra il filmato qui contenuto:

    http://rawstory.com/rs/2010/0531/raw-video-reporter-claims-israelis-fired-activists-boarding-ship/

    Quindi quello che dici è pura fuffa.
    Dopo avere visto un loro compagno cadere e molti altri feriti, come effetto di un attacco terroristico contro ogni diritto internazionale, come avrebbero dovuto reagire i passeggeri di quella nave, secondo te ???
    Le tue 'equivalenze' sono falsissime, e bugiardissime.

    Ceffo.

  79. utente anonimo scrive:

    Cara Rosalux,

    ho il sospetto che tu menta sapendo di mentire, esercitando la tua hasbarà sionista "di sinistra" (lol !!!).

    La nave battente bandiera turca è stata la prima attaccata dai tuoi amati terroristi israeliani.
    Quello che la vostra propaganda si è 'dimenticata' di dire è che il primo attacco, un quarto d'ora PRIMA dello sbarco degli elicotteri, ha visto i gloriosi commando israeliani SPARARE contro la nave e chi vi stava sopra.
    Vi erano stati già almeno un morto e molti feriti prima che i terroristi sionisti si calassero sulla nave, come dimostra il filmato qui contenuto:

    http://rawstory.com/rs/2010/0531/raw-video-reporter-claims-israelis-fired-activists-boarding-ship/

    Quindi quello che dici è pura fuffa.
    Dopo avere visto un loro compagno cadere e molti altri feriti, come effetto di un attacco terroristico contro ogni diritto internazionale, come avrebbero dovuto reagire i passeggeri di quella nave, secondo te ???
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    Ceffo.

  80. utente anonimo scrive:

    Esiste un sistema semplice per eliminare il problema della presenza ebraica ed ebraizzata ,che chiamano israele, in terra di Palestina.
    1)Far uscire TUTTI gli immigrati(in israele) che lavorano nei CAMPI,SERRE.
    2)Far uscire TUTTI gli immigrati(in israele) che lavorano nell'industria.
    Usciti gli immigrati…chi manterrà agricoltura ed industria?

    Gli ebrei ortodossi?
    Gli ebrei religiosi?
    Gli ebrei degli uffici?
    Gli ebrei dell'esercito?
    Tutti  questi NON LAVORANO,fanno lavorare i palestinesi ed altra manodopera di importazione!

    Semplice,no?

  81. utente anonimo scrive:

    Esiste un sistema semplice per eliminare il problema della presenza ebraica ed ebraizzata ,che chiamano israele, in terra di Palestina.
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  82. utente anonimo scrive:

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  83. utente anonimo scrive:

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  84. utente anonimo scrive:

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  85. utente anonimo scrive:

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  86. utente anonimo scrive:

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  87. utente anonimo scrive:

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  88. utente anonimo scrive:

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  89. utente anonimo scrive:

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  90. utente anonimo scrive:

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  91. utente anonimo scrive:

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  92. utente anonimo scrive:

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  93. utente anonimo scrive:

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  94. utente anonimo scrive:

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  95. utente anonimo scrive:

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  96. utente anonimo scrive:

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  97. utente anonimo scrive:

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  98. utente anonimo scrive:

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  99. utente anonimo scrive:

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  100. PinoMamet scrive:

    "x pinomamet:

    no, non sono d'accordo neanche con la polizia del G8. Chissà perchè pensare che mio cugino non sia un vampiro perchè è nato nel posto sbagliato deve implicare che io sia d'accordo con la repressione poliziesca. Strano e stolto pensiero il tuo."

    Ma io non ho dei pregiudizi sui vampiri.
    anzi, mi stanno simpatici assai, specialmente quelli che si vestono in abiti settecenteschi.

    Seriamente: ma pensi che cel'abbia con cugino? che lo giudichi un criminale? Tuo cugino, che mi risulti, non era nè tra i militari assaltatori né tra i passeggeri della nave, se hai notizie diverse su di lui correggimi.

    Io dico una roba semplicissima, cioè che il commando israeliano ha agito male e criminalmente.

    Tu mi rispondi con filmatini di arabi che cantano e dicendo che avevano in mano i bastoni nel momento in cui li stavano usando: geniale.

    Allora deciditi, cosa vuoi dire, che se la sono andata a cercare?
    Ah no, non vuol dire neanche questo, perché pensarlo vuol dire essere "binari".

    salutami tuo cugino.
     

  101. PinoMamet scrive:

    " garantendo il diritto al ritorno ereditario a 4 milioni di palestinesi (allevati ai protocolli dei savi anziani di sion). Quindi si torna esattaemnte alla domanda di sempre: perchè gli israeliani dovrebbero accettare di buon grado il loro esodo, senza peraltro avere nessun posto dove andare?

     

    rosa"

    bella domanda, ma rovesciabile: perché i palestinesi dovrebbero accettare di buon grado il loro esodo?
    (Mi sfugge anche perché il diritto al ritorno debba essere garantito agli ebrei che mancano da dumila anni, e non ai palestinesi che mancano da sessanta, ma adesso mi pulisco dalla bava e ci penso su).

    Ciao!

  102. utente anonimo scrive:

    "bella domanda, ma rovesciabile: perché i palestinesi dovrebbero accettare di buon grado il loro esodo?"

    Veramente nella mia prospettiva di pace in cambio di territori per i palestinesi significherebbe: fine dell'assedio, costruzione dello stato palestinese, fine dell'oppressione israeliana, inizio dell'autodeterminazione.
    Ma -certo- se il presupposto  è sempre quello, che il peccato originale non è lavabile e bisogna azzerare le lancette della storia, allora è chiuso perchè oggi là sopra ci sono due diritti.
    E se quel peccato non è lavabile, allora sarà guerra, perchè mai nella storia nessuno si è consegnato al nemico per motivi etici, e quindi mi pare prevedibile che  non lo faranno neanche gli ebrei, nonostante – no- il talmud non sostenga che la vita dei non ebrei non ha valore.

    E come al solito, tra queste letture allegre del Talmud, e l'augurio che ci leviamo tutti dai coglioni e andiamo a farci ammazzare in palestina, posso dire che venire qui mi fa capire sempre un po' meglio perchè è nato, sto benedetto stato d'israele, e anche perchè va difeso.
    Con tutto che quando sono altrove mi viene più di un dubbio che sia stata una buona idea.

    Saluti. Rosa.

  103. utente anonimo scrive:

    x utente anonimo, direi ceffo: uhm, dove ho detto che sarei pacifista? Io sono sicuramente sempre favorevole alla pace, laddove è possibile negoziarla: i pacifisti invece  sono gente avversa alla violenza sempre. Quanto a Israele, sicuramente la sua nascita ha rappresentato un ingiustizia. Non è ne' la prima ne' l'ultima della storia. C'erano alternative alla costruzione dello stato di Israele o gli ebrei erano in un imbuto?

    x pinomamet: ti copincollo la risposta della mia amica miriam, israeliana, a cui ho fatto la domanda sui soldati di leva:

    "I soldati che hanno fatto l'azione erano parte di un'unita`speciale ed erano 12 soldati di leva e ben 6 ufficiali, cioe` di carriera, di alti gradi diciamo. E` un per cento altissimo 6 ufficiali, cioe` 1 ufficiali per ogni due soldati di leva, non e` un'operazione solita, ha stupito pure me."

    x peucezio: senti, ma se non considererai mai gli immigrati italiani, gli ebrei li consideri italiani o no? Il mio bisnonno  è arrivato qui da livorno nell'800. Sono italiana, io?

     

  104. PinoMamet scrive:

    x rosa:

    semplice, tu e la tua amica non ci avete capito niente.

    Basta dire che fate la differenza tra "leva" e "ufficiali" anziché tra ufficiali, sottufficiali (di leva o volontari riconfermati: in alcuni paesi, tipo Israele e Grecia, c'è una differenza) e militari di truppa.

    In ogni caso, mi pare che solo l'addestramento della Shayetet 13 duri più di due anni: considerando che la leva in Israele ne dura tre, mi pare evidente che i militari dell'assalto alla flottiglia, quale che fosse il loro grado, dovessero essere dei volontari rimasti nell'unità per loro libera scelta.

    A meno che non vuoi darmi a credere:
    1- che Israele mandi allo sbaraglio nelle forze speciali un qualunque ragazzo senza addestramento specifico;
    2- che tutti i ragazzi israeliani nascano Rambo.

    Ma allora mi sa che sei tu che hai le idee un po' confuse…

    PS
    Per lavoro mi è capitato, anni fa, di parlare con un ex incursore del Comsubin.
    Persona che ho trovato seria, equilibratissima e assai gentile. Non ho idea di quali fossero le sue idee politiche, ma so per certo che gli esaltati non sono graditi in quel tipo di unità.

    Ciao!

  105. utente anonimo scrive:

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    Giò

  119. utente anonimo scrive:

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  120. utente anonimo scrive:

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  121. utente anonimo scrive:

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  122. utente anonimo scrive:

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  123. utente anonimo scrive:

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  124. utente anonimo scrive:

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