(ASCA) – Roma, 31 dic – Il ministro degli Esteri Franco Frattini ”e’ un leader che sa che cosa e’ giusto”. I complimenti arrivano dal suo omologo israeliano, Tzipi Livni.
In un’intervista con Sky Tg24, il capo della diplomazia dello Stato ebraico ha affermato che ”non e’ facile trovare nella comunita’ internazionale chi sa cosa e’ giusto e cosa e’ sbagliato. Trovo che il Signor Frattini sia un leader che sa cosa e’ giusto”.
29/12/2008 19:33
Colloquio telefonico Napolitano-Peres
19.33
Colloquio telefonico Napolitano-Peres
Il capo dello Stato Giorgio Napolitano ha avuto un colloquio telefonico con il presidente israeliano Shimon Peres. Lo riferisce una nota del Quirinale.
Napolitano e Peres hanno avuto “un fruttuoso scambio di opinioni sulla grave situazione determinatasi nella regione, sulle possibilità di superare la crisi e sulle condizioni necessarie per un ritorno al dialogo di pace”.
In programma una conversazione telefonica tra Napolitano e il presidente dell’Autorità palestinese, Abu Mazen.
31-12-08
M.O.: LIVNI, NO A TREGUA DI 48 ORE PERCHE’ NON CE N’ERA BISOGNO
(ASCA) – Roma, 31 dic – Israele non ha accettato la proposta europea di una tregua di 48 ore perche’ ”non ce ne era bisogno”, dato che ”la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza e’ abbastanza buona”. Lo ha dichiarato in un’intervista a Sky Tg24 il ministro degli Esteri dello Stato ebraico, Tzipi Livni.
“L’intervento sovietico ha non solo contribuito a impedire che l’Ungheria cadesse nel caos e nella controrivoluzione ma alla pace nel mondo. (1956: citato in Gian Antonio Stella, «Principe rosso», violò il tabù del Viminale, Corriere della sera, 8 maggio 2006)”
Certo, la situazione umanitaria è abbastanza buona, hanno solo ucciso 400 persone in 5 giorni… direi che la bomba di Hiroshima ha fatto più morti… quella sì che era una vera emergenza
Dio mio quanto mi fanno schifo.
Buon anno
L’orrido napolitano del resto è sempre stato per la pace del mondo. Come non ricordare quest’accorato appello a tal nome fatto nel ’56:
L’intervento sovietico ha non solo contribuito a impedire che l’Ungheria cadesse nel caos e nella controrivoluzione ma alla pace nel mondo.
Di contributo in contributo alla pace nel mondo, che meravigliosa carriera politica.p
Per p. n. 2
Grazie, ho inserito il tuo contributo nel post.
Miguel Martinez
Va beh, nel 1956 l’intero PCI stava dalla parte dei sovietici, Napolitano era giovane, avrà seguito la corrente…
P.S. a proposito dell’ “orrido”, ricordo che Storace per molto meno è stato denunciato per “Offesa all’onore del presidente della repubblica”
Già allora mi domandai se era più fascista Storace o una legge del genere a tutela dell’intangibilità del capo dello stato, peccato che molti “compagni” non mi capirono, forse hanno bisogno che Berlusconi diventi presidente della repubblica per darsi una svegliata.
Per n. 4
“Napolitano era giovane, avrà seguito la corrente…”
Si vede che è rimasto giovane nell’animo.
Miguel Martinez
Non per difendere Napolitano, ma una ha o non ha diritto di cambiare le proprie opinioni politiche? Ebbene, Napolitano pare le abbia cambiate e in toto, tant’è vero che indubbiamente se i fattacci di Gaza fossero avvenuti nel 1956 il Napolitano di allora – quello filocarriarmatisovietici per intenderci – si sarebbe scagliato senza esitazione contro la vile aggressione sionista ai kompagni/fratelli di Hamas. O no?:-)
P.S. al mio #6
Nella prima riga, al posto di “una” leggasi “uno”: non vorrei che qualcuno mi accusasse di “vilipendio all’identità di genere del Capo dello Stato”:-)
Per Ritvan n. 6
Il PCI non era è mai stato fortemente antisionista.
Il primo sostegno alla causa palestinese nasce nel ’68 del tutto fuori dal PCI.
Nel 1956, poi, non si pensava nemmeno ai palestinesi: casomai ci si preoccupava dell’attacco anglo-francese-israeliano all’Egitto.
Miguel Martinez
>Per Ritvan n. 6 Il PCI non era è mai stato fortemente antisionista. Miguel Martinez< E ci mancherebbe altro! Se “Mamma URSS” votò a favore della creazione di Israele come si poteva permettere il PCI ad essere “fortemente antisionista”?:-) >Il primo sostegno alla causa palestinese nasce nel ’68 del tutto fuori dal PCI.< Beh, questo anche perché la “causa palestinese” venne fuori in quegli anni, no (creazione dell’OLP e compagnia resistenziale:-) ). >Nel 1956, poi, non si pensava nemmeno ai palestinesi: casomai ci si preoccupava dell’attacco anglo-francese-israeliano all’Egitto.< Miguel, ho detto “se i fattacci di Gaza fossero avvenuti nel 1956” e chiarisco meglio: se nel 1956 ci fosse stata nella striscia di Gaza la situazione di oggi. Insomma, roba da fantastoria. Comprendido?:-)
domani sabato 3 c’è una manifestazione contro lo stato di israele a vicenza, ore 14 stazione ferroviaria.
se può interessare.
roushan
Per Ritvan n. 9
Guarda che nella striscia di Gaza nel 1956 ci fu una situazione del tutto paragonabile a quella di oggi, con esecuzioni di massa di resistenti e distruzioni.
Quindi – con tutte le mutazioni tecnologiche del caso – mi sembra che la situazione non fosse così diversa.
Però non credo che Napolitano allora abbia fiatato.
All’epoca non ha fiatato praticamente nessuno, a parte solitari operatori della Croce Rossa, qualche funzionario dell’UNRWA impotente e pochissimi giornalisti solitari.
Miguel Martinez