L’aquilone e l’aereo

Marcel Khalife è uno dei più inventivi suonatori del ‘ud, il liuto arabo. Nato in un villaggio cristiano del Libano, è autore o cantante di alcune straordinarie canzoni:[1] ricordo per tutti la poesia che il palestinese Mahmud Darwish dedicò alla propria compagna israeliana, Rita.

Le canzoni di Marcel Khalife sono state messe al bando in Tunisia, sotto inchiesta in Libano per blasfemia (assai pretestuosamente, ma ricordiamo che i fondamentalisti sunniti lì sostengono il governo) e in Bahrain per immoralità; le sue cassette sono state sequestrate in Israele, e i suoi concerti impediti a San Diego in California.

Soha Beshara, una giovane comunista di famiglia cristiana, si improvvisò istruttrice di danza aerobica per poter entrare nella villa di Antoine Lahad, il mostruoso capo del cosiddetto "Esercito del Libano Meridionale", i quisling che per tanti anni terrorizzarono gli abitanti della fascia occupata del Libano.

Lei riuscì a sparargli, ma non a ucciderlo.  Fu tenuta prigioniera per dieci anni nel carcere di al-Khiam e torturata a lungo. E disse che se le avessero chiesto le sue ultime volontà prima di metterla a morte, avrebbe voluto cantare una canzone di Marcel Khalife

suha_beshara

Soha Beshara, al suo rilascio da al-Khiam

Girando in rete, ho trovato buone traduzioni in inglese di alcuni testi di Marcel Khalife; e mi permetto di plagiare qui una di queste traduzioni, dando appena un’occhiata al testo in dialetto libanese.

La canzone al-tifl wa al-tayyâra, che potete ascoltare qui, si basa sull’ambiguità della parola araba tayyâra, che indica semplicemente qualcosa che vola, dal verbo târa: in questo caso significa sia aquilone che aereo. Il traduttore è costretto a scegliere a volte un termine, a volte l’altro, ma ricordatevi che nella canzone, la parola è una sola.

Per capire la canzone, siamo quindi costretti a fare uno sforzo per tenere a mente qualcosa che verrebbe spontaneo all’ascoltatore madrelingua.

La canzone racconta, credo, il bombardamento di un campo profughi palestinese in Libano – forse proprio la nostra Ein el-Helwa -, ma più ampiamente, è la storia di tutto l’orrore che ci domina dall’alto, dai tempi di quegli apprendisti stregoni che furono i fratelli Wright.

C’era una volta un bambino
che giocava nel quartiere, cercando una corda con cui far volare un aquilone
si guardò attorno e disse, "chi sa che cosa è quella cosa che scintilla?"
"Guardate, guardate, l’aereo!"
"Viene verso di me!"

 "E’ un grande aereo/aquilone, non mi serve una corda"
"E le sue ali sono più grandi della casa dei vicini"
Il cuore gli gioì e volò sulle ali dell’aereo
e tutto il cielo gli raccontò i propri segreti

Si fermò sulla piazza e chiamò i suoi amici
il rombo dell’aereo fu più potente di tutte le voci

I bambini si raccolsero attorno e smisero di giocare
e il terreno fu scosso, un racconto come una bugia
e il rombo divenne una grande nuvola di fumo e non so cosa successe
la sirena risuonò
l’aereo che portava storie e poesie
diede fuoco alla terra e distrusse la casa
distrusse la casa, distrusse la casa

E volarono e s’infransero
i confini dell’infanzia, lampi e tuoni bombardarono il mondo
il gioco volò via, e assieme al gioco la storia
e i bambini divennero frammenti della storia

La storia scritta sui terrazzi del villaggio
il timido villaggio illuminato come una candela

E la candela bruciò luminosa, e il grido risuonava
Aaaaaah! Aaaaaah! Aaaaaah!

مارسيل خليفة – الطفل والطيارة

كان في مرة طفل صغير…
عم يلعب بالحارة… عم بيفتش على خيطان تيطير طيارة
إتطلع بالجو وقال… مدري شو عم يلمع
شوفوا شوفوا الطيارة…
جاي لعندي طيارة.
هاي طيارة كبيرة ما بدى خيطان…
وجوانحها أكبر من بيت الجيران…
فرفح قلبو وطار… على جناح الطيارة
والسما كلها أسرار… حكيتله أسراره
وقف بالساحة ينده رفقاته…
كان هدير الطيارة أقوى من كل الأصوات
تجمعوا الولاد… وفاتوا باللعبي…
وهزت البلاد… قصة متل الكذبة.
والهدير تحول لدخان كبير… ومدري شو صار…
دق النفير.
الطيارة الحاملي قصص وأشعار…
شعلت الأرض وهدمت الدار…
وهدمت الدار… وهدمت الدار
طارت الحدود…
حدود الولدني… برق ورعود تقصف على الدني
طارت اللعبي… وطارت معها القصة…
وصاروا الولاد شقفة من القصة.
القصة مكتوبي على سطيحات الضيعة…
والضيعة الهيوبي ولعت مثل الشمعة
والشمعة بتضوي… والصرخة بتدوي.
آ آ آ ه … آ آ آ ه… آ آ آ آ آ ه

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16 risposte a L’aquilone e l’aereo

  1. utente anonimo scrive:

    qualche piccolo perfezionamento alla traduzione:

    che giocava nel villaggio – nel quartiere

    il cuore gli tremò – gli gioì [gioì in cuor suo]

    E volò via verso i confini, i confini che mi generarono – volarono [si devastarono] i confini, i confini dell’infanzia [dell’innocenza, del gioco]

    ciao ciao!

    Omar

  2. kelebek scrive:

    Grazie, Omar… i tuoi suggerimenti, come vedi, sono stati accolti.

    Miguel Martinez

  3. utente anonimo scrive:

    evviva l’open source!

    🙂

    Omar [il migliore sulla piazza :D]

  4. controlL scrive:

    purtroppo non mi funziona il file della canzone, ma su youtube ho trovato parecchi filmati di marcel khalife. Meravigliosi. A me hanno ricordato certi splendidi filmati di rebetico postati tempo fa da santaruina (gratias ago, tardivamente). E perché no, certe canzoni di creuza de ma di faber. E ora qualcuno mi venga a dire che noi con quella civiltà non c’entriamo.p

    ps: che gran donna è soha beshara. Che cosa potrei insegnare a questa comunista?

  5. utente anonimo scrive:

    Ma come mai Marcel Khalife è al bando in quei paesi ?

    Io ho comprato 2-3 suoi cd a Damasco qualche anno fa e mi è sembrato che lì era conosciuto e apprezzato da tutti.

    conte oliver

  6. kelebek scrive:

    Per Conte Oliver n. 5

    Credo che le motivazioni siano diverse.

    In Israele, sono al bando alcune cassette, altre no, mi sembra di capire.

    In Libano, gli hanno fatto causa molto pretestuosamente alcuni religiosi sunniti sostenitori del governo di Hariri, filosauditi (secondo loro, una sua canzone, basata su un testo di Mahmud Darwish, riecheggiava un episodio del Corano) – perdendo peraltro la causa in tribunale.

    Nel Bahrain, l’accusa riguardava un balletto organizzato da lui, non so se c’erano motivazioni politiche.

    A San Diego, il proprietario di una sala ha deciso di revocare il concerto dietro forti pressioni delle organizzazioni sioniste locali.

    In Tunisia, perché lì c’è un Governo Moderato Amico dell’Occidente e della Libertà.

    Miguel Martinez

  7. kelebek scrive:

    Per ControIL n. 4

    Credo che le persone come Soha Beshara siano la dimostrazione della bellezza di cui è capace la nostra specie, nonostante tutto.

    Miguel Martinez

  8. blatante scrive:

    Miguel

    hai notizie sul trattamento riservato ai comunisti in Siria e Iran?

    Non so come ma mi è venuta una certa curiosità

    Francesco

  9. georgiamada scrive:

    beh che i sionisti non amino marcel khalifeh è abbastanza normale ha musicato e cantato l’inno dell’intifada del poeta Adnan al-Dib :-).

    Riguardo al Libano sai mica di quale poesia di darwish si tratti?

  10. utente anonimo scrive:

    il vento piangendo accarezza le foglie dell’oasi. Colui che con la pioggia fa rinascere un paese deserto, farà rinascere anche quelli che sono ingiustamente uccisi. La perdita della certezza è peggio della morte. I “vivi” non muoino mai, soltanto i morti muoiono; e chi uccide ingiustamente è già morto prima di morire. Il vento porta ancora messaggi d’amore sui fili di aquilone come a kabul come dapperttutto dove c’è un cuore. ciao, jam

  11. kelebek scrive:

    Per Georgia n. 10

    Sul caso libanese:

    http://www.marcelkhalife.com/httpdocs/htmls/youssef.html

    Miguel Martinez

  12. georgiamada scrive:

    grazie mille miguel, non sapevo che hariri e il suo partito fossero fondamentalisti e alleati dell’arabia saudita, i media li fanno passare per i moderati della zona. Cosa intendi per sunnita fondamentalista (io a ad una prima lettura leggerei ingenuamente vicino ad al qaeda, per me sono gli unici sunniti fondamentalisti), puoi dire qualcosa di più?

    geo

  13. kelebek scrive:

    Per Georgia n. 13

    Hariri non è un sunnita fondamentalista. Ma la sua famiglia ha fatto i soldi grazie all’Arabia Saudita e l’Arabia Saudita è il suo principale sostenitore.

    E l’Arabia Saudita fa in modo che tutta la rete dei predicatori fondamentalisti lo appoggi, paventando la minaccia sciita.

    Puoi trovare molti dettagli su http://angryarab.blogspot.com/

    Miguel Martinez

  14. falecius scrive:

    Francesco: in Siria sono, che io sappia, abbastanza tollerati. In Iran un ventina d’anni fa li giustiziavano, adesso non so.

  15. noura scrive:

    grazie per il sito arabic song lyrics and translation 🙂

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