Er Missile, i geroglifici e due mitragliatrici

Attorno al tavolo, c’eravamo io, Er Missile, Nino der Camposanto e il Pittore.

Er Missile era un coatto vero, cioè una persona gentile, leale, con cui però non era il caso di litigare.

Nino era un po’ più grande di noi, un fascista allegro che lavorava scavando le tombe al Verano a Roma e che era un entusiasta sostenitore della lotta armata dei suoi amici eritrei.

Il Pittore era un signore tranquillo di sinistra, che apparteneva alla rara categoria delle persone che riescono a guadagnarsi da vivere con la propria arte. In che modo, lo vedremo in un altro post.

Sul tavolo, davanti a noi, c’era un oggetto assolutamente straordinario, che Er Missile aveva trovato in un campo da poco arato, dalle parti di Ardea. Presumo che venisse da qualche tempio egizio nella capitale dell’impero, o dalla collezione di qualche antico egittomane romano.

Sono passati più di vent’anni, e mi resta solo il doloroso ricordo di un ricordo.

Era un blocco di marmo o forse di granito – non ricordo – interamente istoriato di piccoli geroglifici egiziani. Un lavoro assolutamente perfetto.

Sono momenti che ti mettono alla prova, e quella prova l’ho fallita certamente. Non avevo una macchina fotografica, non avevo intenzione di denunciare un amico, non sapevo assolutamente cosa fare, e non ho fatto nulla. Posso solo augurarmi che il pezzo sia finito nelle mani di un collezionista in grado di apprezzarne il valore.

Ma al di là del senso di frustrazione, c’è l’ambiguità di simili oggetti.

Prima di tutto, c’è il loro straordinario valore. Mi sconvolge pensare che costituiscono l’unica traccia di una vita umana, reale quanto la mia: penso ai colpi di scalpello che si vedono nelle Latomie a Siracusa, unico segno dell’esistenza dei prigionieri ateniesi che vi furono rinchiusi a migliaia a cavar pietre. La storia dei morti è reale e terribile, esattamente quanto la nostra vita è evanescente e frivola.

L’oggetto trovato da Er Missile è quindi carico dell’umanità di una vita scomparsa. Allo stesso tempo, è carico del mondo in cui quella vita umana era immersa, della sua arte, della sua religiosità. Che noi non riusciremo mai a ricostruire. Ma che ci dà per un attimo la percezione di un mondo, forse ingannevole anch’esso, ma diverso da quello del capitalismo totale. In questo senso, sento il bisogno viscerale di preservare ogni traccia di mondi perduti.

Questa certezza convive con un’altra: che vi sia qualcosa di malato nell’ossessione archeologica.

Cerchiamo la vita tra i morti, solo nel momento in cui, angosciati, ci rendiamo conto di vivere in un mondo di morte. In questo senso, la cultura che si dice occidentale, è sempre interessata all’Altro, nello spazio e nel tempo; solo che questa curiosità e desiderio costituiscono una forma estrema di cannibalismo.

Prendiamo la moda delle cose egizie.

Iniziò a muoversi con le fantasie arabe sui tesori nascosti nella Grande Piramide e nei cunicoli di Abu Hawl, il Padre del Terrore – che noi chiamiamo la Sfinge – , assume forme con le invenzioni dell’ebreo Ibn Mash’al che mescola in maniera casuale e affascinante diluvi biblici, incendi platonici, storie di tre babilonie e di tre ermeti d’Egitto.

L’egittomania entrò in Europa per un caso, quando i fiorentini del Rinascimento fecero tradurre una tarda opera postcristiana, gli scritti attribuiti a Ermete Trimegisto, pensando che contenessero – "Mercurius Trimegistus, contemporaneus Moysi" dice l’iscrizione sul pavimento del Duomo di Siena – la sapienza che aveva ispirato lo stesso Mosè. Si diffuse con l’illusione di Giordano Bruno di essere un mago in possesso della conoscenza che il cristianesimo aveva occultato.

Il geniale cialtrone gesuita, Athanasius Kircher, il Leonardo da Vinci delle false piste, nel Collegio che oggi è il liceo Visconti, in mezzo alla sua collezione di feti abnormi raccolti sotto alcol, avrebbe poi decifrato a modo suo i geroglifici, inventando un linguaggio mistico-simbolico, in questo caso però un linguaggio che ristabiliva il primato della Chiesa cattolica.

I rivoluzionari francesi avrebbero eretto statue di divinità egizie, per far dispetto alla chiesa che si diceva erede di chi aveva attraversato il Mar Rosso per rinnegare gli idoli di Mitzraim.

Ma dal campo anticristiano, l’egittomania ritornò in quello opposto quando l’astronomo reale inglese C. Piazzi Smyth, convinto che gli anglosassoni discendessero dalle tribù disperse d’Israele, credette di trovare nelle misure della Grande Piramide un registro cronologico che confermava tutto ciò che c’era scritto nella Bibbia. Grande piramidologo cristiano fu anche Charles Taze Russell, fondatore della Torre di Guardia (meglio nota come il movimento dei Testimoni di Geova), che si fece addirittura costruire un monumento funebre a forma di piramide.

L’Egitto immaginario sarebbe poi stato rubato di nuovo ai cristiani, prima dalla divina panzanofora,, Helena Petrovna Blavatsky, e poi da masse sempre più incolte di ufologi, giù giù fino ai bassifondi della New Age.

Non a caso, Ermete, per i greci, era dio anche degli inganni e dei ladri. E se furono ingannatori e ingannati a creare il mito dell’Antico Egitto, essi furono seguiti da autentici ladri, come il padovano Giovanni Battista Belzoni, che iniziò recitando il ruolo di gigante nei circhi, e finì per diventare il prototipo quasi sovrumano del violatore di tombe. Nel suo libro del 1820, scrive:

"Circondato dai corpi, da mucchi di mummie da ogni parte; prima di abituarmi alla loro vista, ero sopraffatto dall’orrore…. ero soffocato dalle mummie, e non potevo passare senza mettere in contatto la mia faccia con quella di qualche putrescente egiziano. Ma a mano a mano che il passaggio scendeva, fu il mio stesso peso ad aiutarmi. Non riuscivo però a evitare di trovarmi coperto da ossa, gambe, braccia e testa che mi rotolavano addosso dall’alto. Procedevo così, di grotta in grotta, tutte piene di mummie ammucchiate in vario modo, alcune in piedi, alcune distese, altre a testa in giù. Lo scopo della mia ricerca era di derubare gli egizi dei loro papiri: ne trovai alcuni nascosti nei loro petti, sotto le loro braccia, sopra le loro ginocchia, o sulle loro gambe, e coperti dalle numerose pieghe di stoffa che avviluppano la mummia."

La Grande Piramide è il simbolo ultimo del mistero che si vorrebbe violare.

E’ attorno alla Piramide, o all’Arca dell’Alleanza o a ogni altro simile oggetto del desiderio, che si consuma il grande delitto degli Indiana Jones. Nei film del mago-maestro dell’immaginario occidentale, Spielberg, Indiana Jones è uno di noi, il rappresentante dell’unica umanità esistente – quella occidentale. Lui solo gode del diritto di impossessarsi con la violenza del mistero, mentre i popoli nativi sono uomini-sottofondo, gorgheggi di muezzin, portatori di bottino, semi-idioti, nel caso migliore bambini dai costumi bizzarri.

I Belzoni, gli Indiana Jones, i Fitzcarraldo sono le folli e se vogliamo anche eroiche avanguardie; dietro di loro, arrivano i turisti. C’è qualcosa di inquietante nel fatto che la prima industria del mondo, in termini di fatturato, sia il turismo: cioè l’evasione, il desiderio di immaginario, la voglia di andare da un’altra parte. Il più grande e innocente esercito di cavallette del mondo, che divora i luoghi fino a trasformarli in deserto, e poi si sposta altrove. Sempre alla ricerca di nuovi colossei da sgretolare, di nuove spiagge da inquinare, di nuove collane di fiori hawaiiane da farsi mettere al collo.

Di tutti i grandi deliri dell’egittomania, mi resta solo un ricordo spaventoso. Una scena vista a Giza, anni fa: una guida egiziana che tiene alto un ankh, la croce ansata di Osiride, in plastica cinese, seguita da un vociante gruppo di pallidi europei mezzi nudi, che ridono allegramente.

Attorno, il quartiere di Imbaba, centomila disperati senza fogne le cui deiezioni penetrano attraverso il suolo, risalgono per le petrose vene della Sfinge e pian piano la trasformano nella sabbia da cui era nata.

A segnare il confine tra i gaudenti e i disperati, un blindato della polizia, con due mitragliatrici sul tetto, puntate esattamente all’altezza del cuore di ogni egiziano reale.

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89 risposte a Er Missile, i geroglifici e due mitragliatrici

  1. utente anonimo scrive:

    Questa cosa del cannibalismo non mi convince.

    Fin dai tempi di greci e romani, l’interesse per l’altro, il barbaro o il germanico, è segno di curiosità intellettuale e di non rinchiudersi in una presuntuosa autosufficienza (chissà perchè mi viene subito in mente la Cina).

    Tu confondi l’oggettiva posizione di superiorità militare e tecnica in cui si trova l’Occidente da alcuni secoli (non molti, mi pare) con una apertura che dura da millenni (vedi i troiani raccontati da Omero).

    Inoltre, non tutti i popoli occidentali vantano l’antichità degli italiani, e questo non può che spingerli alla curiosità verso ciò che è così più antico della loro Storia.

    Ciao e Buona Pasqua

    Francesco

  2. utente anonimo scrive:

    Però Francesco mi chiedo se tu da italiano li abbia osservato bene molti (certamente non tutti, per carità) stranieri turisti a Roma.

    Curiosità?

    Mah!

    E allora noi italiani che questa antichità ce l’abbiamo, come ci comportiamo?

    ci rende, questa antichità, piùsensibili a quelle degli altri?

    A me sembra di no, se non in sempre più rari casi (e la colpa qui è tutta di un problema nostro interno, il crollo dell’istruzione).

    però la nostra antichità non funziona neanche come vaccino di cinismo che può essere anche simpatico, nel suo disincanto, veros il farsi troppo impressionare dalle antichità altrui(sempre, esclusi i rari casi- gli stessi di prima, tra l’altro).

    Il turismo, purtroppo, sembra semplicemente la forma predatoria moderna.

    Pochi adesso possono farsi fotografrare con il casco coloniale, il piede sul leone ucciso e il portatore indigeno dietro.

    Senza sapere niente di leoni e di indigeni, ovviamente.

    ma tutti possono farsi fotografare sul cammello in Egitto, e scherzare con l'”indigeno” che chiede quanti cammelli costa la moglie o fidanzata (spesso senza accorgersi, come da terrificante racconta di Lia di Haramlik, che l’indigeno lo dice per scherzare, per venire incontro ai loro luoghi comuni di turista, per riderci su; e quelli invece che dicono sul serio sono loro!)

    Paolo

  3. utente anonimo scrive:

    E’ davvero interessante leggere i post e verificare che di uno stesso fatto si possono avere due opinioni completamente diverse.

    Io non avrei mai creduto che il coatto missile potesse aver trovato in un campo appena arato un pezzo antico d’egitto. A malapena ci avrei creduto se me lo avesse detto Nino der Camposanto, scavatore di tombe dopo Belzoni.

    Poi avrei contestato l’autenticità del reperto,troppo avvezza alle magnifiche contraffazioni napoletane.

    Quindi non mi sarei assolutamente pentita di non aver fotgrafato, di non aver denunciato, di aver sperato che capitasse in mano a qualche intenditore, non truffatore, che lo riponesse in vendita come ciaqquaglia turistica.

    Sul turismo di massa non posso che capire il desiderio umano di vedere, prima di andare nell’aldilà , il più possibile del pianeta.

    Sugli occidentali e gli europei, violatori di misteri, avrei da dire che prima di tutto bisogna apprezzare chi si è accorto dell’esistenza di un mistero : Napoleone. E poi riconoscere il merito di chi ha rischiato, si è avventurato, sacrificato, appassionato alla conoscenza.

    Ci voleva questo post a farmi pensare che se non fosse stato per francesi, italiani, tedeschi, inglesi, per altri decenni o secoli , nulla si sarebbe saputo della gloriosa civiltà egizia.

    Leggo che i soldi portati dai turisti non vengono utilizzati per costruire una rete fognaria e contribuire a preservare i monumenti.

    Forse potremmo gettare nei dintorni qualche bella monetina antica, di quelle recentemente scoperte come magistralmente contraffatte..

    Se qualcuno è interessato , comunque, io ho le pentole etrusche.

    Aurora.

  4. EternalFreedom scrive:

    x Aurora e Francesco:

    Certa Gente _ per quanto colta e intelligente !!! _ non accetterà mai l’ Idea che il Male possa appartenere a qualunque Essere Umano indipendentemente (!!!) dalla Latitudine, dal Credo Religioso, dalla Cultura ….persino dalla Condizione Materiale di Vita !

  5. utente anonimo scrive:

    Non mi pare che sarebbe meglio se quel reperto fosse finito nelle mani d’un qualche collezionista esperto. Ridurre a oggetto estetico quel pezzo di vita di specie è falsificarlo. Lo stesso tipo di falsificazione, meno raffinata e sopraffina, certo, spesso del tutto grossolana, che muove la più parte di turisti. La massificazione non fa che chiarificare, come un’enorme lente d’ingrandimento, la betîse già presente e nascosta nel raffinato e superiore d’ingegno e cultura esteta. Sarebbe probabilmente meno grave se fosse andato riperso.p

  6. utente anonimo scrive:

    Davide, sono d’accordo con te, l’istinto del male non è connesso alle condizioni materiali di vita, ma a quelle morali o spirituali. Però chi vive sempre in mezzo al brutto, ci si può abituare e chi vive sempre in mezzo al male anche. Non è più in grado di distinguere.

    Kel è ostile al sacro plastificato, ai pecoroni che si accodano a guide e vivono superficialmente un paese come si sfoglia un libro senza leggerlo, tanto per dire che il titolo si conosce ed anche la copertina e qualche foto e commento incluso.

    Il sottofondo è di disprezzo verso gli occidentali e gli europei, in canottiera di fronte alle piramidi e alle mitragliatrici . Certo i giapponesi fanno anche la prima colazione in casa tutti già ben vestiti,è maleducazione presentarsi in pigiama, figuriamoci se li trovi sbrindellati in gita al Castello Sforzesco, dove hanno fatto anche la foto al mio cane, sono esteti e non si perdono una immagine così bella. Però si fanno immortalare anche quando stringono forte la mano al portiere dell’albergo, quasi timorosi di dimenticare un domani questo evento così importante del loro libro e fanno delle lunghissime file davanti ai negozi di via Montenapoleone, neanche fossero tanti Louvre, per comprare anche loro, alla fin fine, un souvenir plastificato del “sacro” Louis Vitton, a prezzi da Mercurio. Allora meglio Gucci.

    Prima di sentirsi superiori agli altri, anzi per evitarlo, sarebbe bene rendersi conto che non tutti viviamo la stessa dimensione mentale.

    Adesso farei glli auguri a tutti di buona pasqua, ma potrei intuire la risposta di altri , ma quali auguri, ma quale pasqua, sveglia piuttosto !

    Aurora.

  7. utente anonimo scrive:

    >…tutti possono farsi fotografare sul cammello in Egitto, e scherzare con l'”indigeno” che chiede quanti cammelli costa la moglie o fidanzata (spesso senza accorgersi, come da terrificante racconta di Lia di Haramlik, che l’indigeno lo dice per scherzare, per venire incontro ai loro luoghi comuni di turista, per riderci su; e quelli invece che dicono sul serio sono loro!). Paolo<
    Questa è la versione “de sinistra” dell’episodio. Quella “de destra” è un po’ diversa. Pare che l’indigeno in genere si offra di comprare la donzella, pertanto chiede il prezzo in cammelli. In tal caso – come un sagace giornalista fece osservare a Adriano Sofri che raccontava divertito l’episodio occorsogli con la sua compagna in Egitto – lo sfottente indigeno dà implicitamente della zoccola alla donna e del lenone al suo compagno. Altro che scherzetto innocente!

    Nell’incertezza, se mai dovessi trovarmi nella situazione, replicherei all’indigeno: “Dei cammelli non saprei che farmene, ma sono pronto a barattarla con tua sorella, se e giovane, bella e vergine”. Spero che l’indigeno trovi la risposta altrettanto divertente

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Buona Pasqua a tutti i cristiani del blog e specialmente a quei due retrogradi:-) di Francesco e Aurora.

  8. kelebek scrive:

    Per Ritvan,

    la tua lettura feroce della faccenda dei cammelli probabilmente convive anche con l’altra: ogni turistessa occidentale vuol farsi mettere all’asta, e ogni operatore turistico egiziano si vuole togliere un sassolino dalla scarpa.

    Fatto sta che qualunque egiziano nato in una grande città e in grado di parlare l’inglese sa perfettamente che un turista, anche disposto a vendere la moglie, non saprebbe dove mettersi i cammelli.

    Miguel Martinez

  9. utente anonimo scrive:

    “lo sfottente indigeno dà implicitamente della zoccola alla donna e del lenone al suo compagno”

    E chi lo nega?. E certi occidentali manco se ne accorgono, e pensano “ma gaurda questi quanto sono indietro, ancora ai cammelli stanno!”

    cioè, sottovalutano.

    Gli “indigeni”, invece, al limite sopravvalutano l’intelligenza degli avversari.

    Che differenza di stile, se permetti.

    Aurora

    la vera Pasqua è il 23.

    Christos anelthe!

  10. utente anonimo scrive:

    >Per Ritvan, la tua lettura feroce della faccenda dei cammelli… MM<
    Non è la mia (come ho già spiegato) e non mi sembra feroce. Non sono stato io a definire l’Occidente “Grande Satana” e dipingere TUTTI i suoi abitanti come dei depravati che 24 ore su 24 copulano promiscuamente, s’ingozzano, si fanno le pere, bestemmiano e quant’altro e che pertanto Allah riserverà loro doloroso castigo. Capito mi hai?:-)

    >probabilmente convive anche con l’altra: ogni turistessa occidentale vuol farsi mettere all’asta,<
    Ah, adesso ho scoperto chi ha scritto la sceneggiatura di quello spot pubblicitario che vede la gentile donzella occidentale salire sul cammello – lasciando di stucco il becco compagno occidentale – e fuggire con l’aitante beduino in cambio di una gomma da masticare!:-).

    >e ogni operatore turistico egiziano si vuole togliere un sassolino dalla scarpa.<
    E quel che ho detto anch’io. Ma poi, pensandoci, a me sembra che gli operatori turistici egiziani usino i sandali e non le scarpe!:-).

    >Fatto sta che qualunque egiziano nato in una grande città e in grado di parlare l’inglese sa perfettamente che un turista, anche disposto a vendere la moglie, non saprebbe dove mettersi i cammelli.<
    Oddio, da qualche parte laggiù ci sarà un mercato di cammelli, dove i pregevoli ruminanti si vendono e si comprono in moneta sonante e non tramite carne di femmina umana, no?

    Ciao

    Ritvan

  11. utente anonimo scrive:

    >la vera Pasqua è il 23. Aurora<
    Ah, non sapevo fossi ortodossa. Vabbè, io gli auguri di pasqua te li ho fatti, tu puoi utilizzarli quando ti pare, anche a ferragosto:-).

    >Christos anelthe!<
    Ma non era “Christos anestis”?

    Ciao

    Ritvan

  12. utente anonimo scrive:

    No Ritvan ho fatto confusione io perchè mi chiamvano al telfono e ho dimenticato di firmare:

    sono Paolo e l’inciso era per Aurora.

    Per l’augurio.

    lo sapevo anche in russo ma l’ho scordato!

    rifirmo per sicurezza.

    Paolo!

  13. utente anonimo scrive:

    Eh, caro Paolo, mi è sembrato un po’ strano, infatti, Aurora che si schiera dalla parte dei biechi operatori turistici trafficanti in donne e cammelli, ma con le donne non si sa mai. Come diceva qualcuno:”La donna è mobile/ qual piuma al vento/muta d’accento/ e di pensier (zum-zum:-) ).

    Ciao

    Ritvan il Bieco Maschilista per l’Occasione

  14. utente anonimo scrive:

    Eh eh

    era ovvio che doveva essere un perfido antioccidentale come me 🙂

    Mo’ smetto sennò invece di un blog pare un forum!

    Comunque, auguri a chi crede in questa Pasqua qua.

    Paolo

  15. utente anonimo scrive:

    Che bella opinione delle donne occidentali, vanitose al punto tale da sentirsi lusingate da una proposta di acquisto, all’asta di cammelli.

    Invece è molto dignitoso, per le donne arabe, di un certo livello, vivere nelle gabbie dorate, al seguito di un bianco emiro, mogli pudiche e nere, che vanno sfoggiando etti di gioielli consistenti sui polsi e sulle dita.

    E’ moralmente ineccepibile assumere le conigliette al Play-Boy per l’arabo che gestisce il locale a Londra e va in giro con autista e Limousine. E’ istruttivo constatare che ai casinò più “in”, i momentaneamente senza cammello, fanno puntate con cui potrebbero costruire reti fognarie a iosa.

    E’ filosofia orientale intrattenersi sugli Yacht in Sardegna dei momentaneamente senza cammello a far da dame di compagnia agli integerrimi musulmani.

    Questo diabolico occidente.

    Aurora.

  16. utente anonimo scrive:

    Questo diabolico attribuire al solo Oriente i vizi anche, e soprattutto, occidentali.

    Paolo

  17. EternalFreedom scrive:

    ” Ogni turistessa occidentale vuol farsi mettere all’asta ”

    _____

    ….In effetti conosco una tipa che al ritorno da un viaggio in Tunisia si lamentava del fatto che la sua amica era stata valutata 2 cammelli in + ! ……. In Nome dell’ Ecumenismo si potrebbe chiedere a Mammuccari di far scegliere una terza “velina velata” 🙂 agli Immigrati Islamici … da valutare in cammelli, ovviamente !

  18. EternalFreedom scrive:

    x Paolo

    NON hai capito:

    Aurora denuncia l’ Ipocrisia di chi dice che la sua Società Islamica gli dona Virtù Integerrima e poi sguazza di tutto quel che il Grande Satana può dargli !

    …Hèt capé adess ? 🙂

  19. utente anonimo scrive:

    Ritvan mi aveva preso persino per ortodossa causa commento n. 9 che Paolo non ha completato.

    Come l’interprete dell’esorcista del 2006, improvvisamente mi sarei messa a parlare greco, avrei cambiato religione ( per seminare dubbi), avrei visto, maligna, nell’ indigeno egiziano , guida turistica, animatore del villaggio o magari bagnino ,meschineddu, uno che pensa al turista come ad un ” avversario”, ” Il nemico alle porte” , piaga di cavallette pronte all ‘assedio de Il Cairo.

    Aurora.

  20. utente anonimo scrive:

    Ripeto, Aurora, da una donna ci si può aspettare di tutto, anche che si metta a scrivere (sbagliando) in greco:-). E da un avvocato ancora di peggio!:-) :-).

    Ciao

    Ritvan il Bieco Misogino per l’Occasione

  21. utente anonimo scrive:

    Ahò, quale sbagliato?

    L’ho fatto tornà invece di risorgere!

    Ciao!

    Mo’ lo scrivo grosso:

    PAOLO

  22. utente anonimo scrive:

    ‘avrei visto, maligna, nell’ indigeno egiziano , guida turistica, animatore del villaggio o magari bagnino ,meschineddu, uno che pensa al turista come ad un ” avversario” ‘

    Invece per te (maligna) l’avversario è l’indigeno.

    La bocca parla dalla pienezza del cuore e dai loro frutti li riconoscerete.

    Paolo

  23. utente anonimo scrive:

    Paolo, smettila in insistere nel rivolgerti a me, per poi “piccarti” dei miei commenti in risposta.

    Abbiamo già appurato la reciproca incompatibilità. Per me puoi rimanere nel settore mentale “antioccidentale”, dove, non capendo mai un accidente di quello che scrivo, ipotizzi che io vedrei nell’ indigeno, guida turistica, addirittura un ” avversario”. I miei avversari, potrebbero essere, eventualmente, ben altri ” ciceroni”. Ma tu, naturalmente, hai un’altra opinione, un altro stile di espressione, lascio a te la terminologia ” avversario ” per queste cavolate di scherzi verbali tra indigeni e stranieri.

    Lascio a te, l’espressione” auguri per questa Pasqua qua”, a cui puoi aggiungere “quella Pasqua là”.

    Aurora.

  24. utente anonimo scrive:

    Delle due banalità che scrivi capisco più di q

  25. utente anonimo scrive:

    Delle due banalità che scrivi capisco più di quanto ti piacerebbe, visti gli sforzi che fai per tirare il sasso e nascondere la mano.

    Tutta la tua retorichetta tronfia servirà a te perchè ti piace leggerti, ma il cocnetto di fondo è che tu difendi gli occidentali, sempre e comunque, e aderisci ai luoghi piùcomuni più stantii e disgustosi sugli altri (“guidano male, maltrattano le donne, bevono” tutti indistantemente, e poi le giapponesi c’hanno pure le gambe brutte).

    Si può essere avversari in una discussione amichevole, ma vedo che questo sfugge alla tua forma mentis, che si nutre neppure di odio (ci vuole una certa grandezza a odiare) ma di meschinità.

    Ora, visto che sei palesemnet nel campo filo-occidentale spinto, mi chiedo perchè tu non frequenti uno dei tanti posti a te più consoni su internet dove i tuoi luoghi comuni saranno supportati da tanti altri che la pensano come te, e potrai sostenere in pace le tue tesi innovative: l’islam è arretrato, generalizzare sui marocchini è ok, sui meridionali no.

    Masgari il linguaggio volgare e sguaiato di tanti di quei postacci non ti piacerà, ma sono sicuro che saprai giustificarli.

    Dopo tutto sono ccidentali.

    Paolo

  26. utente anonimo scrive:

    Paolo, non generalizzo, parlo proprio di te : non hanno ancora inventato le lenti di cui avresti bisogno tu.

    Un ubriaco capirebbe e scriverebbe forse meglio di te sobrio, e certo avrei cambiato da un pezzo blog se tutti i commentatori fossero ipovedenti, confusionari, fraintenditori, babelari come te.

    Cerca di essere meno distratto dalle telefonate, dalla sveglia presto, dal troppo sonno, dall’esserti appena alzato, lo sai che le giapponesi non apprezzano la sciatteria.

    Dal luogo banale e comune del fronte nord-occidentale,

    a mai più,

    Aurora.

  27. utente anonimo scrive:

    Aurora

    io mi distraggo, scrivo male e in fretta e faccio confusione.

    Qualcuno, lo so che magari potrà sembrarti strano, ha ancora una vita.

    Anche così, riesco a dire delle cose meno contradditorie delle tue.

    Per esempio:

    dici che io mi rivolgo a te.

    Io mi sono rivolto a te solo per ricambiare gli auguri di Pasqua

    (per Ritvan: in modo grammaticalmente corretto) e tu ti sei attaccata a una parola di un mio intervento (“avversario”) per attribuirmi un presunto difetto.

    Altrove, sempre senza che ti parlassi,se ricordo bene, te ne esci a dire che il mio linguaggio non ti appartiene: tu infatti non dici “bleah”

    Ti appartenesse almeno la logica: quasi tutto quello che scrivi su immigrati, Islam ecc. ecc. non è altro che un sonoro “bleah”, e se ci arrivo persino io a capirlo, forse dovresti riconsiderare le tue doti di creatrice di “fumus”.

    Sei sempre tu quella che ti attacchi alle parole degli altri per “piccarli” (meravigliandoti se si piccano);

    e ovviamente (deformazione professionale?) ti sforzi di rendere i tuoi post “lisci” e a parer tuo ineccepibili, come se fossi sempre davanti a un tribunale.

    E non saeresti tu quella che giudica gli interlocutori come avversari?

    Io trovo in genere, antipatici i polacchi perchè cattolici convinti, e filoUSA. E te lo dico.

    Poi ne ho conosciuti di simpaticissimi, e che significa.

    Ma tu che parli di “ossessi” riferendoti agli immigrati, e gli attribuisci poi con disinvoltura quegli stessi defietti che pervicacemente non vuoi credere fossero attribuiti a un’altra (la tua?) comunità:

    sei tanto migliore?

    Io ho amici di destra, di destra vera, e non andiamo d’accordo su niente, e ci vogliamo bene; perchè loro mi dicono quello che pensano, invece di pesare le parole per colpire, come fai tu.

    Perciò non ti stupire se trovo il tuo atteggiamento ipocrita e “farisaico”.

    Naturalmente, un post sì e uno pure, ci vieni a dire che non sei aggressiva, che sei una persona buona,che certi modi di pensare non ti appartengono.

    Senz’altro lo sarai, sarai la persona più sensibile intelligente e mentalemnte aperta che esiste.

    Ci voglio credere, davvero.

    Dobbiamo andare in fiducia, però.

    Paolo

  28. EternalFreedom scrive:

    ” Dobbiamo andare in fiducia, però. ”

    ….Giusto: perciò basta con la Taqiya Manichea MalcolmXisto-Valentiana ! …… Se solo quei 2 si fossero fatti mai un viaggetto in Sudan !

  29. utente anonimo scrive:

    Beh Malcom X ha fatto un viaggio alla Mecca e ne è tornato antirazzista.

    Ciao!

    Paolo

  30. EternalFreedom scrive:

    … E come mai l’ Arabia Saudita [tutt’ altro che una Comunità Fricchettona Love and Peace !] non invade il Sudan per punirlo dell’ Alto Tradimento Coranico, allora ?!

  31. EternalFreedom scrive:

    ….E cmq, rispetto al Muro-Contro-Muro di Malcoml-X, molto di più e molto di meglio fece Martin Luther King, ispirandosi a Ghandi e a Yeshua il Nazzareno !

  32. utente anonimo scrive:

    ciao,

    molto interessante tutto il tuo blog, complimenti.

    ciao da rikk

  33. utente anonimo scrive:

    Su, dai Paolo, Aurora non può essere quel mostro che descrivi. E’ ammiratrice devota di p., marxista napoletano DOC e amica di un bieco extracomunitario come me (anche se a volte ci sfruculiamo a vicenda), che vuoi di più come certificato di “politically correct”?:-). E’ pur vero che lei è, ahimè, avvocato, ma nessuno è perfetto!:-).

    Ciao

    Ritvan

  34. utente anonimo scrive:

    Non credo affatto che sia un mostro nella vita (e chi la conosce, del resto?) solo, è più forte di me, non riesco proprio a farmi piacere il suo modo di comportarsi qua.

    Che ci vuole a dire “io invece la penso così” (e lo dicesse, come la pensa! che mica ci ammazziamo perchè la pensiamo diversa!), invece di cercare pretesti per offese personali?

    In risposta a degli auguri, poi.

    E poi il maligno sarei io.

    Mah!

    Paolo

  35. utente anonimo scrive:

    Su, su, Paolo, è pur vero che lei è una cattolica restia a porgere l’altra guancia:-), ma pure tu come pacifico e meditativo “orientale” mica scherzi!:-). Almeno io ho la giustificazione di essere un feroce albanese!:-) .-).

    Ciao

    Ritvan

  36. utente anonimo scrive:

    Ahò, i blog del “Quadrumvirato di Allah” mi sembrano un po’ moscetti in questi giorni. Che i loro proprietari siano stati chiamati nella stanza dei bottoni a scegliersi un posticino?:-) :-).

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Miguel, non t’inkazzare come al solito, scherzo!:-).

  37. utente anonimo scrive:

    Sono parecchio impegnato in questi giorni, tra lavoro e alcune cose che sto scrivendo.

    Non mi piace la piega che sta prendendo la discussione tra Aurora e Paolo.

    Con Paolo sono spesso d’accordo, e questo mi fa piacere. Ma con Aurora e le sue scintille, i suoi indovinelli, la sua ricerca di angoli nascosti e inattesi, beh, lì non è necessario trovarsi d’accordo o essere “dalla stessa parte”, per capire che è un elemento molto importante di questo blog.

    A presto

    Miguel Martinez

  38. utente anonimo scrive:

    >Non mi piace la piega che sta prendendo la discussione tra Aurora e Paolo. MM<
    Non vedo nessuna piega. Per il momento la diatriba è finita.

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Facendo il pisicologo alle vongole:-): io penso che l’eccessiva reazione di Paolo a certe pur politicamente scorrette uscite di Aurora (ma che io trovo molto più blande di altre di certi personaggi facilmente identificabili:-)) sia dovuta principalmente a due fattori. Uno, perché Aurora è una donna, elemento che dovrebbe essere per definizione dolce e politicamente corretta e se non lo è ti fa incazzare più di un eternalfreedom qualsiasi:-). E l’altro – di segno opposto – è che lei è avvocato, categoria professionale su cui circolano barzellette ferocissime (che vi risparmio:-) ), più che su qualsiasi altra professione.

  39. utente anonimo scrive:

    approfitto dell’assenza del padrone di casa per una domanda:

    come mai non c’è stata una rivolta per la vergognosa storia del bonus bebe riservato a italiani e comunitari? mi pare (e vorrei sbagliarmi) che anche blog sensibili ai problemi degli stranieri non si siano accorti di sta fetenzia

    roberto

  40. utente anonimo scrive:

    Probabilmente, caro Roberto, nessuno dei gestori e/o frequentatori di tali blog aveva programmato/fatto un bebè:-).

    Parlando seriamente, esiste un modo pressoché infallibile per far passare ogni discriminazione schifosa di questo tipo. Il “segreto” sta nel denominare il quibus (pecunia o altro beneficio) come una “gratifica”, uno “stimolo”, insomma, una cosa a cui non si ha diritto, ma che è il Signore Feudale al Potere che lo vuol concedere, così, tanto per vedere l’effetto che fa.

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Forse è meglio così; almeno gli extracomunitari si abituano fin da piccoli – anzi, proprio da neonati – a quello che li aspetta.

  41. utente anonimo scrive:

    Kel, ti ringrazio molto, da te mi sono sentita compresa e accolta a distanza.. Sei uno dei pochi a cui darei spiegazioni, ma noto con enorme piacere che non ce n’è bisogno.

    Colgo l’occasione per congratularmi dell’ormai superato primo anniversario della nascita del tuo blog, dove anche io ho potuto sbizzarrirmi e inoltrarmi un poco con te ,per esempio, nel sentiero dopo la ” cerqua”.. Se anche non ci fosse più nessuno, qui, con cui amichevolmente ” altercare” ( la poesia di p,’ per me intuitivo al limite dell’ ultrasensitivo, Lasciando Loco, era ben dedicata) credo che continuerei imperterrita a monologare.

    Aurora.

    p.s. : non è necessario rispondermi, buon lavoro e a presto.

  42. utente anonimo scrive:

    A proposito di luoghi, oggi è alla ribalta della cronaca il “non luogo” zagarolo, famoso finora, cita il dotto corrierone, solo per il film di ciccio e franco “ultimo tango a zagarolo”. Grandi i due comici siciliani, ma tutto lì? Su, uno sforzo, morselli, scrittore lombardo e emarginato negli anni dell’egemonia culturale “comunista”, non vi dice proprio nulla? Il suo straordinario romanzo “Roma senza papa”, che tratta d’un papa che affronta la crisi della cristianità uscendo fuori dai riflettori e lasciando nientemeno il vaticano, dove si ritira con una minima corte? Ma bravi, a zagarolo. Possibile che rompiate le scatole sull’egemonia culturale dei comunisti, e poi debba ricordarlo un comunista questo grande incompreso da un certo clima postbellico? Vabbe’, facciamo finta di credere che crediate alle cose che dite. p

    Ps: dedico a tutti quelli che si dicono comunisti questa frase che è pronunciata da giovanni xxiv, lo straordinario papa del romanzo. Appena letta, ricordo che ne rimasi fulminato. Ecco uno straordinario detto marxista, ho pensato.

    “I preti sono portati a vedere il buon Dio a loro propria immagine e somiglianza, anche mentre predicano che siamo noi a immagine e somiglianza Sua. Invece bisogna persuaderci che Dio è diverso, Dio non è prete”.

  43. utente anonimo scrive:

    Io, SILVIO BERLUSCONI, la ringrazio ufficialmente per l’astensione.

    Blog:

    http://silvio-berlusconi.blogspot.com/

  44. utente anonimo scrive:

    mah ritvan,

    magari sbaglio perchè non vivendo in italia non posso che avere delle impressioni di seconda mano, ma mi pare che spesso ci si accapigli per macro problemi sui quali non abbiamo nessuna influenza (iraq, palestina, tibet, la fame nel mondo), senza fare attenzione a cose piccole e risolvibili che incidono sulla vita del nostro vicino di casa (e oltre al bonus bebe non ho dormito la notte per la storia delle file davanti alla posta per i permessi di soggiorno, ma era cosí difficile immaginare un sistema appena più dignitoso?)

    che poi io, che sto a 1000km da voi, non dorma per queste cose è questione da psicologo, temo (tu sei veterinario vero? può andare lo stesso?)

    roberto

  45. utente anonimo scrive:

    I ragazzi in uniforme che occupano il blindato provengono, probabilmente, da Imbaba.

    Eppure ridono e scherzano. Talvolta puntano la loro arma contro i turisti e scherzosamente mimano l’atto di sparare. Hanno vinto la lotteria del posto fisso nelle forze di polizia. Un’uniforme bianca ed un arma che ha visto la seconda guerra mondiale e poi è andata in pensione.

    Nulla a che vedere con gli agenti speciali che, due UZI a portata di mano sotto le giacche tre misure più grandi, custodiscono l’unica vera risorsa dell’Egitto, i turisti.

    Perchè definire cavallette (anche se inconsapevoli) gli unici apportatori di risorse ad un paese altrimenti condannato a morte per fame?

    Non è certo la piena del Nilo, ora irrimediabilmente soppressa dalla diga di Assuan, a sfamare i fellah. Il pasto quotidiano lo portano le “cavallette”.

    Senza di loro non sarebbero necessari così tanti poliziotti. I negozi non venderebbero. Gli alberghi non esisterebbero. E così via. Se fossi un egiziano, sarei più che grato a queste cavallette. Senza di loro, probabilmente, non sarei nato, o non avrei superato il primo anno di vita.

    Giuseppe

  46. utente anonimo scrive:

    p, sono andata a veder chi fosse anche Morselli, l’autore che è riuscito a fulminarti. Come Pasolini, per cui la morte non era il non poter comunicare ma il non poter essere più compreso, come Amalia Rosselli, che non poteva più sopportare il sedere a tavola con gente a lei estranea, anche questo scrittore non è morto di vecchiaia o di malattia, ed è morto incompreso.

    Io non comprendo perchè tu abbia accomunato Zagarolo, luogo del deposito di Ricucci, al comunismo, a morselli e al suo papa, però, mi raccomando, non sentirti incompreso e resta qui con noi fino alla fine del secolo.

    Aurora.

  47. utente anonimo scrive:

    Ritvan, immagino che fremi dalla voglia di raccontare le feroci barzellette sugli avvocati. Io sarei contrarissima e poi a me le barzellette raramente fanno ridere, comunque ora o mai più.

    Non so quando capiterà un’altra fase propizia come questa.

    Aurora.

  48. utente anonimo scrive:

    >Ritvan, immagino che fremi dalla voglia di raccontare le feroci barzellette sugli avvocati. Aurora<
    Hai indovinato!:-)

    >Io sarei contrarissima<
    Non ho il minimo dubbio in proposito:-)

    >e poi a me le barzellette raramente fanno ridere,<
    Non ho dubbi neanche su questo. Tipico dei lirici. Figuriamoci quelle sugli avvocati!:-)

    >comunque ora o mai più.<
    Ma “ora o mai più” mi pare lo dica il prete quando sposa la gente, mica l’avvocato quando li divorzia!:-)

    >Non so quando capiterà un’altra fase propizia come questa.<
    Ma no, volendo si possono creare altre occasioni. Magari Paolo mi dà una mano:-)

    Comunque, giusto come antipasto, gustati questa:

    “Un medico, un architetto e un avvocato stanno discutendo per stabilire quale fra le loro tre professioni sia la più antica. Decidono di prendere come riferimento la Bibbia e il medico afferma: “Quando Dio estrasse la costola ad Adamo per creare Eva fece un vero e proprio intervento chirurgico, quindi è sicuramente la medicina la professione più antica”. “Al tempo – dice l’architetto – in realtà prima di questo Dio aveva creato il cielo, la terra e le acque. Aveva messo ordine nel caos primordiale, e questo è sicuramente architettura, che quindi, non essendoci prima altro che caos, è la professione più antica.”. “Già – dice l’avvocato – ma secondo voi chi aveva creato il caos?”.

    Ciao

    Ritvan

  49. utente anonimo scrive:

    Dopo un antipasto così prelibato e abbondante , cosa ne diresti di saltare primi, secondi di pesce, sorbetto di limone, secondi di carne, contorni,formaggi, frutta, noccioline, e di passare direttamente al dolce ?

    Non vorrei ,alla fine del menù, doverti dire che era tutto squisito, anche il veleno.

    Aurora.

  50. utente anonimo scrive:

    p, ho trovato. Il Papa era a Zagarolo, nel romanzo di Morselli.

    Altro che Ciccio e Franco e Ricucci, ultimo tango, fandango e fango.

    Aurora.

  51. utente anonimo scrive:

    Cara Aurora, non vorrei farti fare indigestione di battute feroci sugli avvocati (eh, quante ne so!:-) ), così accolgo il tuo (interessato) invito e passo direttamente all’ammazzacaffè. Anzi un ammazzaffè all’insegna della “par condicio”.

    Un albanese muore e viene destinato all’inferno. Prima di metterlo nel suo posto di espiazione, Lucifero gli fa una visita guidata di tutti i gironi dell’inferno, il quale era diviso secondo criteri di nazionalità, proprio come l’aldiquà.

    “Vedi questa enorme distesa, disseminata di fuochi con sopra giganteschi pentoloni su cui è disegnata la bandiera a stelle e striscie? – gli dice Lucifero – “Questo è il settore amerikano e in ogni pentolone ci sono migliaia di animacce di amerikani immersi in olio bollente che soffrono in eterno”. Idem per il sttore inglese, francese, tedesco…ecc., ecc. Alla fine del giro, il Diavolo lo porta nel piccolo settore albanese. “Scusi o Signore delle Tenebre, prima di immergermi nell’olio bollente di mia pertinenza, mi tolga una curiosità. Ho notato che in tutti i settori nazionali i pentoloni erano ben chiusi da giganteschi coperchi bucherellati e, in più, sopra il coperchio c’era sempre un pesantissimo blocco di ghisa. Qui vedo che i pentoloni sono senza coperchi. Come mai?”. “Eh, quella dei coperchi coi pesi sopra è stata una misura neccessaria, poiché ci siamo accorti che col passare del tempo i dannati si mettevano d’accordo a salire gli uni sulle spalle degli altri, così alcuni raggiungevano il bordo del pentolone, si calava giù e scappava. Per voi albanesi non c’è mai stato bisogno: appena uno si azzarda a salire sulle spalle di un compagno, c’è sempre qualcun altro che lo afferra per i piedi e lo tira giù”.

    Ciao

    Ritvan

  52. utente anonimo scrive:

    Già, alla fine zagarolo non è né così anonimo, né così sconosciuto, tranne che per gli ignoranti del corriere. Una cosa mi lascia basito. L’accanimento di cosiddetti comunisti e rivoluzionari verso ricucci. Il suo destino non è che m’interessi particolarmente, ma non si capisce perché un comunista se la debba prendere particolarmente con uno perché ha tentato di spodestare qualche vecchia pellaccia del capitale che s’è rivelata più coriacea di lui. Voleva arricchirsi, questa è l’incredibile accusa che gli lanciano. Con soldi facili, addirittura. Ma no, forse gli imprenditori con cui s’è scontrato vogliono fare altro. I “buana” dei salotti buoni, ecco cosa sono. Persino un ricucci può insegnare loro un po’ di sana irrispettosa cafonaggine verso quei paludati e paludosi capitalisti.p

  53. utente anonimo scrive:

    Ritvan, fai dei giri improvvisi di boa.

    Mi aspettavo un elenco tipo quello giapponese e invece mi dai un caffè corretto d’amaro locale.

    Però il tuo racconto si può interpretare anche diversamente: il diavolo , con gli albanesi, riesce a fare le pentole, ma non i coperchi.

    Tu continua ad essere guardingo e non finire nel girone. Nel caso arrivo io e propongo un cambio di pentolone, uno dei loro, appena abbrustolito, contro uno dei miei,nero pece, incatramato, proprio da arredamento infernale, e rigorosamente sempre senza coperchio.Così ti porto via.

    Aurora.

  54. utente anonimo scrive:

    >Ritvan, fai dei giri improvvisi di boa.<
    Scusa, Aurora mia, ma se mi trovo davanti la boa, che faccio, non le giro intorno? Sarebbe scorretto!:-)

    >Mi aspettavo un elenco tipo quello giapponese e invece mi dai un caffè corretto d’amaro locale.<
    Eh, da buon discendente di imam illuminato ho sempre presente la frase più citata nel Corano:”Allah non ama chi eccede”

    Ciao

    Ritvan

  55. utente anonimo scrive:

    >Una cosa mi lascia basito. L’accanimento di cosiddetti comunisti e rivoluzionari verso ricucci…p.<
    Tu basisci troppo facilmente per essere un disincantato marxista di scuola napoletana, caro p.

    Per spiegare il plauso dei sinistrorsi nei confronti dell’accanimento giudiziario su Ricucci, devi tener presente alcuni fattori, – oltre a quello già menzionato per cui ogni buon sinistrorso è ferocemente avverso ad ogni kapitale su cui non possa mettere personalmente le grinfie – che ti elenco:

    1. Per la sinistra stalinista il giudice ha sempre ragione, specia quando fa il forcaiolo e abusa della detenzione preventiva (detta anche “custodia cautelare”, secondo l’ipocrita eufemismo). Tranne quando prende di mira Consorte, beninteso.

    2. Anche se probabilmente Miguel mi accuserà di dare troppa voce a certi braccianti lascivi emiliano-romagnoli:-), il fatto che il Ricucci si sia procurato l’esclusiva legale su quel gran pezzo di gnocca della Falchi non gli procura certo le simpatie dei kompagni, per i quali anche la bella gnocca va distribuita in modo equo e solidale, ossia in modo che a LORO tocchi la fetta più appetibile.

    3. Last but not least, la sinistra spera sempre che dietro Ricucci ci sia il famoso “gran burattinaio”, identificato in Berlusconi o un suo accertato sodale. Per farglielo ammettere tutti i mezzi son buoni, perfino la galera.

    Ciao

    Ritvan

  56. utente anonimo scrive:

    perchè accanimento giudiziario ritvan?

    da quello che si legge sui giornali (prendiamolo con le pinze vista la sciatteria dei nostri giornalisti di cronaca giudiziaria) mi pare che le esigenze di custodia cautelare ci siano tutte

    roberto

  57. utente anonimo scrive:

    Ma certo Roberto, il bieco Ricucci fuori dalla galera potrebbe sia “inquinare le prove” che “reiterare il reato”, come no! E’ noto a tutti che è abile come Mandrake e Diabolik messi insieme. E siccome ha anche il dono dell’ubiquità e quello di passare attraverso i muri, confinarlo e piantonarlo in una delle sue isolatissime ville, col telefono sotto controllo, come prima, sarebbe oltremodo imprudente.:-).

    Ciao

    Ritvan

  58. utente anonimo scrive:

    Ma io non parlo di accanimento giudiziario, che pure esiste, e fa parte sempre di queste guerre tra bande contrapposte, in cui la magistratura gioca un suo ruolo. Io parlo del loro accanimento sul “personaggio” ricucci, il capitalista sporco e cattivo che fa soldi facili speculando, e cazzate del genere. Così facendo, con una spruzzata di parodia di linguaggio marxista qua e là, per speziare la sbobba, dicono e pensano le stessissime cose d’un de bortoli e d’un turani, che almeno hanno la decenza di essere apertamente schierati come i cani da guardia ideologici di certi interessi di capitalisti contrapposti a ricucci e sodali. Nella loro vuotaggine magari sparano a zero sulla razzista tosco-nuiorchese e poi sono sulle stesse posizioni economiche, venate di razzismo strisciante verso il parvenu di zagarolo, di quello che giustamente kel definisce l’inventore del prodotto fallaci. Se pensassi davvero che la rivoluzione dipendesse dai bipedi, avrei fatto di tutto per diventare quadrupede. Molto più dignitoso.p

  59. utente anonimo scrive:

    Tratto da Satira preventiva del 13/5/2005 di M. Serra :

    ” Banche scalabili solo d’estate.

    Cosa sta succedendo nel sistema bancario italiano ? E’ vero che che l’ops di Bbva valorizza Bnl oltre il rank che Consob fissa per Bpl ? E soprattutto cosa c..vuol dire ?…(omissis).

    I correntisti sono disorientati. Molti clienti della Banca Popolare di Lodi, da quando il loro istituto ha scalato Antonveneta,sono costretti a recarsi a Padova per il bancomat…( omissis).

    Ma l’aspetto più sconcertante è il gioco di scatole cinesi, sempre più raffinato e sfuggente. Il giorno stesso che la Popolare di Lodi è riuscita a controllare Antonveneta, i suoi dirigenti si sono accorti che erano stati a loro volta scalati, nottetempo, dalla Cassa Rurale di Codogno, che li aveva già licenziati. ..(omissis)

    Altro caso-limite allo studio del governatore Fazio: un’anziana correntista di Viterbo, versando 150 euro allo sportello, ha portato inconsapevolmente a 50.000001 per cento l’offerta della cordata Viterbo-Anversa-Caltagirone-Unipol-Ricucci-Bonoli-Pooh per il controllo della Banca di Francia. E’ stata eletta presidente del Cda..( omissis).

    Quali contromisure? Tramontata l’ipotesi di un posto di blocco al Brennero, fermando tutti gli stranieri in giacca e cravatta, prende corpo un compromesso: gli stranieri potranno controllare le nostre banche ma solo nel periodo delle ferie estive. Con l’obbligo di lasciare pulite le filiali, le piante annaffiate e il bancomat con la stessa quantità di valuta trovata all’arrivo, con il sistema dei frigobar.( omissis)”

    Aurora.

  60. utente anonimo scrive:

    Ritvan, quando si è agli arresti domiciliari non si è piantonati. Ci sono solo, con una frequenza che varia molto, controlli a sorpresa.

    Inoltre, tramite i familiari o i conviventi, potrebbe comunque far pervenire messaggi all’esterno, e quindi tentare in qualche modo di inquinare le prove.

    Aurora.

  61. utente anonimo scrive:

    >Ritvan, quando si è agli arresti domiciliari non si è piantonati. Ci sono solo, con una frequenza che varia molto, controlli a sorpresa.<
    Lo so, avvocato. Ma non c’è – a quel che mi risulta – nessuna legge che impedisca a PM, GIP, GUP e compagnia sentenziante di mettergli un piantone davanti casa, per maggior sicurezza, vista l’eccezionale pericolosità sociale:-) del soggetto. O credi che la cosa possa mandare a picco il bilancio del ministero degli interni?:-)

    >Inoltre, tramite i familiari o i conviventi, potrebbe comunque far pervenire messaggi all’esterno, e quindi tentare in qualche modo di inquinare le prove.<
    Ma va! Cioè, famme capì bene, Ricucci manderebbe quel gran pezzo di gnocca della moglie a fare la Mata Hari de noantri, cercando di far sparire le “prove” di un supposto aggiotaggio del marito? Aurora mia, ma tu sai cos’è un aggiotaggio (reato per cui Ricucci si trova in galera) e come si mette in opera? Se lo sapessi, non parleresti a vanvera di “prove da inquinare”. Purtroppo i PM e i giudici che si occupano di queste cose lo sanno benissimo. Ecco perché loro sono in chiara malafede.

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Da quel che riferisce la stampa, Ricucci ha ricevuto subito in carcere la visita del suo avvocato. Credi che l’avvocatessa di Ricucci sia così ligia al codice da rifiutarsi di portare fuori le dettagliate istruzioni destinate alla Spectre ricucciana:-)? O c’è una secondina che ogni volta spoglia nude le avvocatesse per impedire tale sciagura?:-). Inoltre, dopo l’ignobile sceneggiata (chissà chi l’avrà orchestrata? mah, magari era una “manifestazione spontanea”:-) ) dei detenuti di Rebibbia (grida “A Ricu’ ridacce li sordi”, quando anche le amebe sanno che Ricucci non è Tanzi, nonché irriferibili apprezzamenti all’indirizzo di sua moglie) Ricucci ha rifiutato di usufruire dell’ora d’aria, durante la quale poteva mettersi d’accordo con gli “specialisti del settore comunicazioni”, i quali – come ben saprà un avvocato par tuo – sono in grado – ovviamente dietro congruo compenso che un Ricucci non ha problemi a procurarsi – di portar fuori dal carcere anche l’opera omnia di Marx, figuriamoci le istruzioni ricucciane su come “inquinare le prove”.

    Su, su, avvocato, siamo seri. La difesa ad oltranza della molto onorevole categoria dei giudici, senza la quale probabilmente moriresti di fame:-), ti fa onore, ma la logica e il buonsenso ne soffrono.

  62. utente anonimo scrive:

    AGGIORNAMENTO RICUCCI (x l’Avvocato)

    Dal “Corriere della Sera” di oggi:

    ROMA – Restano in carcere Stefano Ricucci e Vincenzo Tavano. Lo ha deciso il gip del tribunale di Roma Orlando Villoni che ha respinto la richiesta di revoca della custodia cautelare e, in subordine, quella di arresti domiciliari avanzata dalla difesa dell’immobiliarista, arrestato il 18 aprile con l’accusa di aggiotaggio, e dell’ex ufficiale dell’esercito, indagato per rivelazione del segreto d’ufficio e favoreggiamento personale. Recependo il parere negativo espresso dai pm Giuseppe Cascini e Rodolfo Sabelli, titolari dell’inchiesta sulla tentata scalata a Rcs, il giudice ha confermato le esigenze cautelari in virtù del numeroso materiale sequestrato durante le perquisizioni disposte a carico degli indagati il giorno dei loro arresti. Materiale ritenuto meritevole di ulteriori accertamenti investigativi da cui potrebbero scaturire rilevanti novità nei prossimi giorni.”

    “In virtù del..”!!! O virtù, quante porcate si commettono in tuo nome! Cioè, tradotto per mio figlio:”Figlio mio, siccome quei brav’uomini di PM, GIP, GUP, ecc, ecc., si sono portati nei loro uffici tonnellate di carte di proprietà del Ricucci e temendo che di notte il sullodato, travestito da Diabolik, possa scassinare i sullodati uffici e rientrare in possesso delle sullodate carte, hanno pensato bene di tenerlo rinchiuso in galera, così nessuno li disturberà nella loro meritoria opera di spulciamento delle sullodate carte”.

    Mio figlio mi accuserebbe sicuramente della fattispecie di “circonvenzione d’incapace”:-) :-).

    Ritvan

  63. utente anonimo scrive:

    Ritvan, mi sembra che nel week-end la tua volontà provocatoria s’impenni con lo scopo di alterare il reale contenuto e valore delle mie affermazioni.

    Se leggi sette volte il mio precedente commento ti accorgi, forse, che non sono mai entrata nel merito del caso specifico e ti ho prospettato situazioni di ordine generale, valevoli per tutti coloro che si trovano agli arresti domiciliari: non è previsto il piantonamento fisso ; la fuoriuscita di notizie o messaggi sarebbe possibile tramite i conviventi.

    Tu invece hai dedotto che io difendessi a priori la categoria dei giudici.

    In più la mia “difesa” sarebbe stata motivata dal “bieco” interesse di garantire con la sopravvivenza dei giudici anche la mia, per ” non morire di fame” .

    Non ho paura di morire di fame, e soprattutto non per il venir meno del corpo giudiziario.

    Questa paura potrei averla, eventualmente, qualora scarseggiasse il cibo, non la moneta, o la mia attività.

    In caso di diffusa carestia, comunque, starei sicuramente lontana da te, ad evitare il pericolo fondato che tu, affamato, con la scusa che sei veterinario, tentassi di spolparti il mio cane.

    Aurora.

  64. utente anonimo scrive:

    >Ritvan, mi sembra che nel week-end la tua volontà provocatoria s’impenni con lo scopo di alterare il reale contenuto e valore delle mie affermazioni.<
    Eh, si ho travisato biecamente la tua lezione del tutto accademica di procedura penale:-).

    >Se leggi sette volte il mio precedente commento ti accorgi, forse, che non sono mai entrata nel merito del caso specifico e ti ho prospettato situazioni di ordine generale, valevoli per tutti coloro che si trovano agli arresti domiciliari: non è previsto il piantonamento fisso ; la fuoriuscita di notizie o messaggi sarebbe possibile tramite i conviventi.<
    Ho letto sette volte sette (ossia 49:-) ). E ti faccio osservare, egregio avvocato che fra “fuoriuscita di di notizie” (sulla salute?:-) ) e “inquinamento delle prove” – di cui ti accorgerai che tu parlavi, se rileggi una sola volta il tuo precedente post – c’è una bella differenza.

    >Tu invece hai dedotto che io difendessi a priori la categoria dei giudici.<
    L’alternativa era che ci tenessi una lezioncina ad capocchiam. Dai, ti ho fatto un favore, in Italia il corporativismo è considerato una benemerenza:-).

    >In più la mia “difesa” sarebbe stata motivata dal “bieco” interesse di garantire con la sopravvivenza dei giudici anche la mia, per ” non morire di fame” .<
    La parola “iperbole” dice qualcosa a vosotros avvocati?:-)

    >Non ho paura di morire di fame, e soprattutto non per il venir meno del corpo giudiziario.

    Questa paura potrei averla, eventualmente, qualora scarseggiasse il cibo, non la moneta, o la mia attività.<
    Vedi sopra alla voce “iperbole” e, in caso di ulteriore dubbio, consultare il Sacro Paravia in merito:-).

    >In caso di diffusa carestia, comunque, starei sicuramente lontana da te, ad evitare il pericolo fondato che tu, affamato, con la scusa che sei veterinario, tentassi di spolparti il mio cane.<
    Mmmm…veramente preferirei la padrona; sai noi albanesi siamo anche un po’ cannibali, non te l’hanno detto?:-) 🙂

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Certo che fra ricorso al GIP (già respinto), al tribunale del riesame (udienza fissata a maggio), poi eventualmente Tribunale della Libertà, e ancora eventualmente Cassazione, Corte Europea di Strasburgo ecc., ecc., la detenzione preliminare di Ricucci sta procurando ai suoi avvocati un sacco di soldi in parcelle. Come diceva Andreotti:”A pensar male….”:-)

  65. utente anonimo scrive:

    Quadrumviri & Scagnozzi

    http://www.iran.splinder.com/

    Sono tutti qui …. Ritvan sbagliò di poco ?!

  66. utente anonimo scrive:

    Ammetto Ritvan che tra fuoriuscita di notizie o messaggi e ” inquinamento delle prove” c’ è un salto logico. Non pensavo e non penso di doverti spiegare la connessione. La lezioncina ad capocchiam, sarebbe stata esclusivamente per la tua capocchia.

    Prova 7 volte al cubo ad intuire il possibile collegamento , prova a saltare con il tuo destriero oltre il fosso feudale del passaggio che manca, e ad avvicinarti al pensiero del pubblico ministero. Il passato insegna che i nodi, le pieghe, quel che si cela sotto i risvolti, non sono visibili subito e soprattutto non a tutti.

    Sindona morto per un caffè è una semplice notizia o potrebbe essere stato anche un messaggio per indurre taluno a non fare anzichè a fare, a tacere anzichè a parlare su qualche fatto attinente le indagini ?

    Mino Pecorelli pubblicava solo notizie o, come insinua qualcuno, lanciava messaggi, attraverso i quali alludeva a prove non ancora pubbliche ma in suo possesso ?

    Ferruzzi , l’asserito squalo, che si è suicidato, aveva forse avuto qualche ” notizia” poco gradita ?

    La circostanza che taluno sia ben infiltrato e goda di informazioni presso corpi dell’ arma, può far ritenere che, oltre i rapporti già accertati, ne abbia altri, con i quali potrebbe potenzialmente aggirare l’ostacolo ad inquinare le prove ?

    Quando gatta ci cova, il lardo va tenuto lontano.

    Non avviciniamo la paglia al fuoco.

    Allah non ama gli eccessi e quindi neanche le iperbole.

    Aurora.

  67. utente anonimo scrive:

    Se anche tu ti opponi alla possibile ed eventuale elezione di Silvio Berlusconi a Presidente della Repubblica, aderisci a questo blog: noberlusconi.splinder.com! Puoi: inviare la tua adesione oppure sostenere la campagna inserendo uno dei nostri banner/bottoni nel tuo blog.

    Grazie! Fate girare! Più siamo, meglio è!

  68. utente anonimo scrive:

    >Ammetto Ritvan che tra fuoriuscita di notizie o messaggi e ” inquinamento delle prove” c’ è un salto logico. Non pensavo e non penso di doverti spiegare la connessione. La lezioncina ad capocchiam, sarebbe stata esclusivamente per la tua capocchia.<
    Io non sono un fiammifero. Se non ti va bene la capocchia, riformulo il giudizio, Vostro Onore. Asserire che Ricucci agli arresti domiciliari, mediante pizzini affidati al maggiordomo avrebbe potuto “inquinare le prove” è una lezioncina “Ad cazzum di canem”. Il tuo. Intendo il cane, naturalmente.

    >Prova 7 volte al cubo ad intuire il possibile collegamento,<
    Mi viene sempre un “collegamentum ad cazzum”, specie dopo aver saputo che Ricucci ha ricevuto in carcere – oltre a quella dell’avvocatessa sua – anche quella dei familiari. Li avranno spogliati nudi anche quelli, in cerca di “pizzini” con cui Ricucci dava istruzione alla sua Spektre su come “inquinare le prove”?

    >prova a saltare con il tuo destriero oltre il fosso feudale del passaggio che manca,<
    Qui di feudale (grazie per avermelo ricordato) c’è solo una legge che consente ad una casta di “intoccabili” di sbattere in galera e tenervelo una persona che è innocente fino a prova contraria.

    >e ad avvicinarti al pensiero del pubblico ministero.<
    No, grazie. I pensieri forcaioli mi mettono i brividi.

    >Il passato insegna che i nodi, le pieghe, quel che si cela sotto i risvolti, non sono visibili subito e soprattutto non a tutti.<
    Stiamo parlando di giustizia o di occultismo, egregio avvocato?

    >Sindona morto per un caffè è una semplice notizia o potrebbe essere stato anche un messaggio per indurre taluno a non fare anzichè a fare, a tacere anzichè a parlare su qualche fatto attinente le indagini ?<
    Morto IN CARCERE, avvocato mio. Grazie dell’esempio. Che sta a dimostrare che il carcere non serve a un c..zo se è per evitare fughe di notizie e/o “inquinamenti” di prove già acquisite dalla magistratura. Certo, serve per fiaccare la resistenza di un incensurato per indurlo a confessare quel che vuole il PM. P.es. che nella scalata alla RCS lui agiva per conto del “gran burattinaio” Berlusconi.

    >Mino Pecorelli pubblicava solo notizie o, come insinua qualcuno, lanciava messaggi, attraverso i quali alludeva a prove non ancora pubbliche ma in suo possesso ?<
    Si, avvocato, licenziamo il PM che a suo tempo non mise in galera Pecorelli, così, tanto per “proteggerlo”:-). Magari così sarebbe morto di caffè,(Sindona docet) invece che di piombo:-).

    >Ferruzzi , l’asserito squalo, che si è suicidato, aveva forse avuto qualche ” notizia” poco gradita ?<
    Non conosco nessun Ferruzzi che si sia suicidato. Forse tu confondi con Gardini e Cagliari, manager del gruppo industriale Ferruzzi. Dei quali il primo si uccise a piede libero (ma dopo aver assaggiato le galere preventive del manipulitismo) e il secondo si uccise proprio in carcere. Una citazione a proposito di quest’ultimo:

    “L’ex presidente dell’Eni, Gabriele Cagliari, si uccide nel carcere di San Vittore infilando la testa in un sacchetto di plastica fissato al collo con una stringa. Il suo suicidio intacca e offusca l’immagine dei giudici di Milano, una immagine colpita soprattutto dall’ultima lettera di Cagliari in cui vengono denunciate senza mezzi termini le norme di custodia cautelare adottate nei suoi confronti.

    Lo stesso Ministro della Giustizia Giovanni Conso, subissato dalle interrogazioni parlamentari, è costretto ad ammettere che «il nuovo codice deve essere riportato nell’alveo garantista in cui è nato».”

    Capito mi hai, avvocato? La storia c’insegna tutto il contrario di quel che pontificate tu e i PM.

    >La circostanza che taluno sia ben infiltrato e goda di informazioni presso corpi dell’ arma, può far ritenere che, oltre i rapporti già accertati, ne abbia altri, con i quali potrebbe potenzialmente aggirare l’ostacolo ad inquinare le prove ?<
    Ah sì? “Ne abbia altri”? E che si fa, lo si chiude in galera, così da non poter contattare i suoi “contatti”.Ma bravo, caro PM, il Gran Premio “Testa di Minchia” è tutto tuo! Invece di lasciarlo libero e di sorvegliarlo discretamente, – così da acquisire non solo altri elementi a suo carico ma anche scoprire altre “mele marcie” nelle istituzioni – che si fa? Gli si impedisce di portare alla scoperta delle altre eventuali “mele marce”!!! Allora delle tre l’una:

    1. Il PM se ne fotte altamente delle “mele marce”.

    2. Il PM teme che qualche suo/a amichetto/a sia “mela marcia” e pertanto mette in galera Ricucci proprio per non scoprire il verminaio.

    3. Lo scopo del PM è solo ed esclusivamente collegare Ricucci a Berlusconi. Costi quel che costi. E l’unico mezzo per arrivarci è “torchiare” Ricucci mediante la galera.

    Scelga lei l’ipotesi più convincente, Vostro Onore!

    >Quando gatta ci cova, il…

  69. utente anonimo scrive:

    SEGUITO DEL POST 69

    >Quando gatta ci cova, il lardo va tenuto lontano.<
    Quale sarebbe il “lardo”? Le sullodate “mele marce” in seno alle istituzioni al servizio di Ricucci? Solo un amico delle “mele marce” può avere questo concetto investigativo così bislacco. Nemmeno per un avvocato mi sembra coerente un tale atteggiamento: infatti, più mele marce si scoprono, più gli avvocati lavorano per difenderle, più le parcelle lievitano. Sei per caso membro dell’associazione “Avvocati Autolesionisti”?:-)

    >Non avviciniamo la paglia al fuoco.<
    Sì, e rosso di sera bel tempo si spera:-).

    >Allah non ama gli eccessi e quindi neanche le iperbole.<
    Avvocato, la tua esegesi coranica è anch’essa ad capocchiam, ma qui hai almeno la scusa di non sapere di che parli. Il Corano, per chi lo ha letto – e non è certamente il tuo caso – è tutto un poema, con metafore, simbolismi, iperboli, sideddoche e chi più ne ha più ne metta.

    E, comunque, come ben sai, io non sono musulmano, pertanto non sono vincolato dal Corano. Ma, se tu da buona cristiana alle iperboli preferisci le parabole, non hai che da dirlo. Ti accontento subito:

    Cosa fa un avvocato che si butta col paracadute e questo non si apre? Cerca di trovare un cavillo per aggirare la legge di gravità!:-)

    Ciao

    Ritvan

  70. utente anonimo scrive:

    Ritvan, sei stato tu a scrivere ( commento n. 54) che “da buon discendente…ti attieni a quanto scritto nel Corano ” Allah non ama chi eccede”.”

    Io ho fatto confusione con Ferruzzi, ma tu ti dimentichi di quello che hai scritto, neanche tanto tempo fa.

    Non mi fare diventare, con tutte le tue interpretazioni, un Pubblico Ministero : ti ho invitato solo a valutare la possibilità che chi conosce gli atti di indagine ne sappia più di te e di me anche in merito all’inquinamento delle prove .

    I miei esempi erano destinati ad ampliare il concetto di messaggio e di notizia , che tu sembravi limitare al bigliettino scritto, da portare fuori dal carcere.

    Dato che mi hai fornito anche la barzelletta sugli avvocati, te la restituisco parafrasandola, senza con ciò voler entrare in competizione con te, sia chiaro, in materia di umorismo :

    Cosa fa un veterinario albanese, che guarda caso si chiama Ritvan, quando si lancia dall’ elicottero con le eliche che vanno a duemila giri al secondo e il paracadute non si apre ? Cerca un cavallo con le ali.

    Aurora.

  71. utente anonimo scrive:

    >Ritvan, sei stato tu a scrivere ( commento n. 54) che “da buon discendente…ti attieni a quanto scritto nel Corano ” Allah non ama chi eccede”.”<
    Lo sapevo, Aurora, e siccome esprimevo la certezza granitica che tu non avessi mai letto il Corano, la fonte della tua cavillosa ed impropria interpretazione di quel passo del Corano non poteva che venire dalla mia suddetta citazione. Però, ti ripeto: se il Corano, il testo “edito” dallo stesso Allah, pullula di figure letterarie – iperboli comprese – dovrebbe essere evidente anche ad un paramecio che Allah non è contrario all’uso delle iperboli nella produzione letteraria e che per “eccedere” intende altre cose. Che, per caso, oseresti affermare che Allah suggerisca:”fate come dico io e non fate come faccio io”? Stai attenta, che se dici sì una bella fatwa di Qaradawi e dei Fratelli Musulmani non te la toglie nessuno e così passerai il resto della vita sotto scorta, come un allammo qualsiasi:-).

    >Io ho fatto confusione con Ferruzzi,<
    Mah, nulla, peccatuccio veniale ed innocente, a confronto di quello che hanno fatto in quel caso i PM e i giudici che firmano ad occhi chiusi tutto quel che mettono i PM sul loro tavolo. E che purtroppo continuerà, poiché la separazione delle carriere fatta dalla bieca legge berlusconiana (ammesso che i kompagni non la cassino) è una cavolata all’acqua di rose. Il PM deve metter piede al Palazzo di Giustizia solo quando convocato o dietro appuntamento e la sua sede dev’essere in Questura. Solo così si potrebbe sperare in un miglioramento delle condizioni di par condicio fra accusa e difesa.

    >ma tu ti dimentichi di quello che hai scritto, neanche tanto tempo fa.<
    No, vedi sopra. Io non dimentico (quasi) mai nulla. E comunque, mai quello che ho scritto.

    >Non mi fare diventare, con tutte le tue interpretazioni, un Pubblico Ministero:<
    Non sono io. Sono le tue parole. Capisco che per questioni squisitamente leguleie-etico-deontologiche un avvocato dev’essere più prudente di un comune cittadino quando parla dei PM e dei giudici che tengono loro bordone. Ma allora forse l’alternativa migliore sarebbe un bel “no comment”.

    >ti ho invitato solo a valutare la possibilità che chi conosce gli atti di indagine ne sappia più di te e di me anche in merito all’inquinamento delle prove.<
    Ah, ‘mbè, se la pensi così, allora forse è inutile avere avvocati, processi pubblici ecc., ecc. “Chi conosce gli atti di indagine” è onniscente, no, pertanto si emetta subito la sentenza “nel nome del popolo italico”, si metta definitivamente in galera il Ricucci, si butti via la chiave e si metta all’asta la Falchi:-). Di che s’impiccia il popolo bue?

    >I miei esempi erano destinati ad ampliare il concetto di messaggio e di notizia , che tu sembravi limitare al bigliettino scritto, da portare fuori dal carcere.<
    I tuoi esempi, mia cara, dimostrano sostanzialmente che spesso e volentieri quando un incensurato membro della cosiddetta “buona società” non provvisto esattamente di nervi d’acciaio viene messo in galera preventiva, delle due l’una: o dice al PM QUEL CHE AL PM FA COMODO oppure si suicida. Ovviamente, tu che la galera l’hai frequentata (se l’hai frequentata, non so se sei penalista o civilista) solo da avvocato, non riesci a realizzare l’effetto che fa su una persona che non sia un delinquente incallito. I giornali riferiscono che Ricucci è molto depresso, quasi disperato e i secondini hanno avuto l’ordine di guardarlo a vista. E non certo perché temono che possa spedire un bigliettino col piccione viaggiatore alla Spektre. Ormai è quasi cotto. Credo che se presto cederà e denuncerà Berlusconi, subito dopo sarà liberato, poiché sarà miracolosamente diventato inoffensivo come un agnellino e non avrà più alcuna propensione ad “inquinare le prove”. Misteri della …giurisprudenza, sorella!:-)

    >Dato che mi hai fornito anche la barzelletta sugli avvocati, te la restituisco parafrasandola, senza con ciò voler entrare in competizione con te, sia chiaro, in materia di umorismo :

    Cosa fa un veterinario albanese, che guarda caso si chiama Ritvan, quando si lancia dall’ elicottero con le eliche che vanno a duemila giri al secondo e il paracadute non si apre ? Cerca un cavallo con le ali.<
    Confermo. Il tuo umorismo è penoso. Continua con le poesie che è meglio

    Ciao

    Ritvan

  72. utente anonimo scrive:

    Al sessantottino, nel senso del numero del commento, ossessionato dalla presidenza di berlusconi (non capisco in quale sogno o incubo per lui abbia visto qualche chance per berlusconi di farcela), consiglierei di leggersi l’articolo di antonio moresco postato da georgiamada, di cui trova il link a lato tra i blog consigliati da miguel. Finalmente qualcuno a sinistra si sta rendendo conto dell’intossicazione. E poi, se ancora crede che marx si possa decentemente leggere, gli consiglio la lettura del diciotto brumaio di luigi napoleone. Oh, non tutto il libro si rassicuri, basta allo scopo anche solo la prefazione che marx stesso fece alla seconda edizione del testo. Una paginetta o poco più. Ma che paginetta. E poi, se proprio anche una pagina è troppo, gli faccio dono dell’incipit del testo, in cui marx scrive quella che è forse la sua frase più citata.

    Hegel nota in un passo delle sue opere che tutti i grandi fatti e i grandi personaggi della storia universale si presentano per, così dire, due volte. Ha dimenticato di aggiungere la prima volta come tragedia, la seconda volta come farsa.

    Ecco, quando parlate di nuova resistenza, pensate un pochettino a questa frase di marx. Se non siete proprio tutti bolliti come i bambini cinesi dai comunisti, vi dovrebbero fischiare un minimo le orecchie.p

  73. utente anonimo scrive:

    Trovi penoso il mio umorismo, Ritvan e ti piace di più la tua barzelletta precotta e precofenzionata da altri.

    Non mi meraviglia. Raramente hai dato prova di buon gusto.

    Aurora.

  74. utente anonimo scrive:

    Perche io, diversamente da te, cara Aurora, giudico l’umorismo non in base all’autore. Quella sull’avvocato che cerca il cavillo per aggirare la legge di gravità sarà precotta , preconfezionata e vecchia, nonché non di mia produzione, ma fa ridere, perché sfruculia in modo surreale una “cattiva” abitudine degli avvocati. Quella tua, del veterinario che – nella medesima circostanza – cerca il cavallo alato, sarà genuina, verace e fresca quanto vuoi, ma resta uno stupido calco che non fa ridere nessuno, poiché non ha nulla a che fare col mestiere del veterinario, il quale è notorio che non cerca mai cavalli, né alati né non alati, poiché sono i proprietari dei cavalli a cercare il veterinario.

    Ciao

    Ritvan

  75. utente anonimo scrive:

    Caro p., non condivido il tuo sprezzo nei confronti dell’ipotesi “Berlusca for President”. Anche se capisco che tu fai solo il calcolo delle chances, tenendo presente l’odio viscerale e ossessivo (al limite della patologia) che i kompagni – senza dubbio numericamente superiori nell’Assemblea Elettiva – nutrono nei confronti del Cavaliere. Ma in politica mai dire mai.

    A mio avviso non sarebbe una cattiva idea, per entrambi i schieramenti e anche per l’Italia (anche se io preferirei Sergio Romano come Presidente).

    1. Come si dice: “promoveatur ut amoveatur” (per i non latinofoni:”che sia promosso per poterlo rimuovere”). Lo si è fatto con Prodi, spedendolo a Bruxelles, ma la perfezione non è di questo mondo e a volte ritornano, appunto come Prodi. ma tentar non nuoce.

    2. La “depolitizzazione” del Berlusca al Quirinale indebolirebbe la CdL, consentendo all’Unione una più tranquilla gestione del potere

    3. Ovviamente, perché la cosa vada per il verso giusto ci vogliono due premesse:

    a) Che i kompagni abbandonino il loro odio viscerale per Berlusconi e diventino più pragmatici. E’ un’ipotesi disperata, lo ammetto, ma vogliamo dare un po’ di fiducia ai kompagni e riconoscer loro la possibilità che abbiano un po’ di senso di responsabilità e non vadano solo a caccia di poltrone (Quirinale compreso) per compagni di merende?

    b) Il Berlusca dovrebbe firmare un nuovo “contratto” (stavolta non da Vespa), in cui si impegna a fare solo il “notaio della Repubblica” e non rompere i maroni a chi governa. E che da presidente della Repubblica non racconterà barzellette e non farà gestacci, tipo corna e simili.

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Non ho capito l’applicazione del famoso detto di Marx alla situazione italica. Ma tanto è perfettamente inutile che ti chieda di spiegarmela per benino:-)

  76. EternalFreedom scrive:

    x Aurora:

    Guardati dall’ Arte Occulta della Taqiya, ascolta lo Spirito Illuminante del Bushido, nessuna Lama di Scimitarra potrà mai prevalere su quella di Katana !

    Libertààààààààààààà !!!!!!!!!!!!

  77. utente anonimo scrive:

    Stavolta non c’è nessun significato esoterico, ritvan. Molto semplicemente, la resistenza, movimento di cui noi abbiamo un concetto tutt’altro che positivo, è però avvenuta dentro la grande tragedia della seconda guerra mondiale. Di qui l’alone tragico che anche un comunista come me riconosce a un movimento pure del tutto estraneo al comunismo. Oggi la resistenza contro berlusconi ha fattezze di farsa. Le stesse dell’anticomunismo di berlusconi. Lo stesso clima drogato che crea i berlusconi, crea anche la sinistra ossessionata da lui. Non ci sono due italie, come sostengono gli uni e gli altri, ciascuno sostenendo d’essere la rappresentanza di quella buona, ma una sola italia, di cui i berlusconiani e gli antiberlusconiani sono l’immagine speculare. Se una cosa queste elezioni cosi farsesche, appunto, hanno confermato dell’italia, altro che la divisione proclamata a gran voce da quelle teste vuote dei politologi, i più “grandi” i più vuoti, è l’ampiezza dell’indistinta palude in cui tutti sguazzano.p

  78. utente anonimo scrive:

    Davide, forse sono musulmana. Non sapendo di esserlo. Forse sono cristiana, non sapendo di esserlo. Forse sono comunista, non sapendo di esserlo. E’ come l’essere belli. Per essere veramente belli non bisogna rendersene conto. Si è . E basta.

    Però.. mi sa che non sono.

    La Taqiya ?: l’ultimo che mi ha giurato qualcosa, in un gesuitico compromesso, ha giurato sulla cosa più cara che dichiara di avere : la sua collezione di coltelli( secondo me, mi ha takiyato), Dunque niente scimitarre e niente Katane, e men che meno spade con lame dai mille strati artigianali e rituali.

    Comunque , dato che il motto ” Allah non ama chi eccede” ti ha fatto pensare ad un mio “volgermi verso” ( p, quanto apprendo da te !)altra religione, te lo traduco in ateo, come tu dici di essere : il troppo stroppia.

    Ma i tuoi eccessi mi divertono, anche le tue………….. ààààààààà…..

    urora!

  79. kelebek scrive:

    Ritorno dopo una breve pausa di astinenza da internet.

    Un paio di commenti ai commenti:

    1) Per il commento n. 43. Simpatico il blog che prende in giro Berlusconi. Purtroppo Berlusconi, essendo un megalomane, dimentica che ho avuto anche i ringraziamenti di Prodi, per lo stesso motivo.

    2) Per Giuseppe (commento n. 45). Certo, hai ragione in parte. Il problema è che il turismo tocca in tutto cinque o sei punti in Egitto. E ciascuno di questi punti è il monopolio di una minuscola minoranza della popolazione egiziana.

    Diciamo che su 70 milioni di persone, duemila ci guadagnano sul serio con il turismo. Altri cento lavano i piatti, vendono papiri, scavano tra i rifiuti dei turisti, eccetera.

    Sono cifre che invento lì per lì, ma non credo di sbagliarmi di tanto.

    I primi mandano tutto ciò che guadagnano all’estero, illegalmente o (in anni recenti) sempre più legalmente.

    Certo, è sempre meglio del petrolio, in cui la piramide è ancora più sbilanciata, però non è un sistema positivo.

    Miguel Martinez

  80. utente anonimo scrive:

    se a qualcuno interessa ragionare su qualche dato: il turismo in egitto contribuisce al “7.9% to gross domestic product (GDP) in 2004. Travel & Tourism capital investment in Egypt was estimated at 16.6% of total annual investment in the year 2004. Personal T & T was estimated at 5.3% of total personal consumption in 2004. T & T economy employment is estimated at 3,084,820 jobs in 2004, and at 12.9% of total employment, by 2014, which corresponds to total of 13,465,890 jobs. The T&T industry offers 1,600,410 jobs representing 6.7% of the total employment in 2004; it is forecasted to be 1,718,580 jobs representing 5.8% of the total job opportunities by the year 2014”.

    trovato qui

    http://www.world-tourism.org/TSAconf2005/pdf/doc_5CP_Maaraba.pdf

    ciao

    roberto

  81. utente anonimo scrive:

    Adesso molto chiaro, p. E sono d’accordo con te (oddio, che mi sta succedendo? Sarànno i residui tossici lasciatimi dai biechi prof marxisti di scuola albanese:-) ) che il “Resistere, resistere, resistere” e compagnia bella ciao, contrapposti ai comunisti mangiapupi (bolliti o crudi) siano proprio una farsa, rispetto a quell’evento tragico che fu la Resistenza. Però, non credo che Marx basti a spiegare il fenomeno. Infatti, la farsa sta andando avanti per troppo tempo, rispetto alla tragedia e non se ne vede la fine. Prima DC contro PC che come i ladri di Pisa di giorno si facevano la guerra (a parole) e di notte incuciavano (fino ad uscire allo scoperto con le ipotesi delle “convergenze parallele” e “compromesso storico”) e dopo, dal 1994 fino ad oggi, i post-neo-vetero-comunisti contro post-dc-fascisti. Non ci sarà per caso anche una certa propensione del popolo italico per la farsa, la commedia dell’arte, il melodramma napoletano così ben sintetizzato nell’espressione “chiagne e fotti”?

    Ciao

    Ritvan

  82. utente anonimo scrive:

    P.S. (al post 82) Io credo che per l’Italia degli ultimi secoli la tragedia sia stata un accidente storico, nella maggior parte dei casi riguardante una cerchia abbastanza ristretta di persone, mentre la farsa quasi una costante. Probabilmente questo spiega anche la definizione di “italiani brava gente” che personalmente trovo non lontano dalla realtà. E non credo che ciò sia stato un male; a me le tragedie piacciono sul palcoscenico, nella vita preferisco l’umorismo, anche se nella sua versione più degenerata di farsa. Però, credo che nel XXI secolo un po’ più di serietà non guasterebbe:anche la farsa più divertente alla lunga logora, figuriamoci quella italica che ormai di divertente ha veramente poco.

    Ritvan

  83. utente anonimo scrive:

    Beh, metto un post attinente al tema.

    I cari “resistenti” del c..zo, pensando forse anche loro che il turismo sia del tutto ininfluente nell’economia egiziana, hanno pensato bene di fare una strage in una delle località turistiche egiziane. Un sacco di scimmie, maiali e indigeni kafir al servizio degli immondi animali (così imparano!) ci hanno rimesso la pelle.

    Ciao

    Ritvan

    P.S. L’unica nota positiva è che Hamas ha fermamente e inequivocabilmente condannato l’ignobile strage, come aveva fatto in precedenza con i proclami di Bin Laden, dimostrando così di essere un vero movimento di liberazione nazionale (seppur anche con venature terroristiche e connotazioni religiose) e non una organizzazione internazionale del terrore globale in nome di una delirante lettura del Corano. E che – a mio modesto avviso – sia gli USA che l’UE sbagliano ad isolare e strangolare economicamente Hamas.

  84. utente anonimo scrive:

    Paolo,

    i turisti non sono il 100% dell’interesse occidentale per l’altro. Anzi, ne sono una manifestazione particolarmente debole (in fondo sono in vacanza e vogliono soprattutto riposarsi e divertirsi, gli schifosi!).

    Quindi non trovo ragionevole usarli come metro di valutazione della “curiosità occidentale”.

    Certo, se qualcuno avesse relazioni di viaggiatori persiani o thailandesi che mi smentissero sarei assai interessato.

    Francesco

  85. utente anonimo scrive:

    Grazie per la risposta, Miguel.

    L’obiettivo del mio intervento era attirare l’attenzione sull’indotto provocato dalll’industria turistica.

    E’ vero che gli alberghi e le navi da diporto appartengono a poche migliaia di egiziani; tuttavia la massiccia presenza di turisti costringe il governo ad assumere un numero spropositato di poliziotti. Giovani che senza i turisti da proteggere e sorvegliare non avrebbero avuto prospettive occupazionali.

    Lo stesso valga per camerieri, cuochi, portieri d’albergo, facchini, giardinieri, addetti alle pulizie e marinai che, senza i turisti stranieri, non avrebbero avuto le stesse opportunità di lavoro.

    Che dire poi dei tassisti? La loro presenza non avrebbe senso in assenza di turisti.

    Hai ben presente la conformazione dell’Egitto: una esigua striscia di terreno fertile circondata da un deserto infinito.

    Pensi veramente che in un paese del genere avrebbero potuto nascere e sopravvivere 70 milioni di persone?

    Probabilmente no. Oggi è possibile grazie al lavoro ed al guadagno indotto dalla presenza dei turisti.

    Qui non stiamo parlando di lusso. Stiamo parlando di quello stipendio dignitose (per il costo della vita locale) che consente ai giovani di mettere su famiglia.

    E’ ovvio che la fetta più grossa dei guadagni vada agli imprenditori, ma questo accade in ogni parte del globo. E’ la remunerazione del capitale di rischio.

    Giuseppe

  86. utente anonimo scrive:

    “Certo, se qualcuno avesse relazioni di viaggiatori persiani o thailandesi che mi smentissero sarei assai interessato. ”

    Non ho relazioni di viaggiatori thailandesi in Egitto, ma ho raccolto di prima mano una reazione scandalizzata di signora thailandese, che parlandomi in inglese (e, con pochissimo acume, non sospettando fossi italiano anch’io, anche se ci voleva poco a capirlo) si lamentava in aeroporto di quanto gli italiani (tutti!) fossero sgarbati, ladruncoli, falsi ecc. ecc.

    Non è stato un momento piacevole, devo dire.

    E io che tentavo di fermarla dicendole cose tipo “asp.. guard.. che son…” e finalmente: “… italiano pure ioooo!”

    E poi, certamente i turisti non sono il 100% dell’interesse occidentale (chi dice mai il contrario?) ma ne sono una manifestazione non solo debole, come dici tu, ma anche artatamente deviata.

    Che c’entrava la thailandese?

    Ahboh, però mi ha dato l’impressione che nel contesto l'”occidentale” fosse lei.

    Paolo

  87. kelebek scrive:

    Per Giuseppe,

    Esiste certamente l’indotto del turismo. E con la mia analisi delle conseguenze e della logica del turismo, non intendo proporre soluzioni alternative.

    Ma quando ho vissuto in Egitto, non ho conosciuto nessuno che vivesse di turismo o del suo indotto, a parte alcuni greci.

    Inoltre, i tassì sono un normale mezzo di trasporto per gli egiziani.

    Anche i pochi stranieri residenti li usano.

    I turisti viaggiano invece sui pullman, sugli aerei e sulle navi.

    Ma quello che vorrei sottolineare è la natura estremamente localizzata del turismo. In Italia, i turisti si disperdono ovunque: anche a Roma riempiono migliaia di pensioni, mangiano in centinaia di trattorie, ma arrivano anche nei paesini dell’Umbria o del Chianti.

    In Egitto invece vanno in pochissimi mega-alberghi del Cairo, dove visitano tre o quattro posti (le Piramidi, Khan al-Khalil, ecc.); prendono poche grosse navi per viaggiare lungo il Nilo; si fermano al massimo per un giorno a Luxor. Oppure vanno in quattro o cinque posti totalmente isolati sul Mar Rosso. Tranne che a Dhahab (che ha radici beduine), i nativi sono esclusi con la forza da questi posti.

    I turisti vivono in una dimensione completamente separata dagli egiziani.

    La maggior parte dei servizi ai turisti vengono gestiti da grandi organizzazioni, in genere straniere, che razionalizzano al massimo i costi: le persone che ci vogliono per gestire mille turisti allo Sheraton del Cairo sono molto meno delle persone che ci vogliono per gestire cento alberghetti a Roma o a Firenze che ospitano dieci persone ciascuno.

    Miguel Martinez

  88. utente anonimo scrive:

    >le persone che ci vogliono per gestire mille turisti allo Sheraton del Cairo sono molto meno delle persone che ci vogliono per gestire cento alberghetti a Roma o a Firenze che ospitano dieci persone ciascuno…MM<
    Allora, secondo i rinomati parametri marxisti di p., nel settore turistico l’Egitto è un paese capitalisticamente più avanzato dell’Italia:-).

    Ciao

    Ritvan

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