Di Xoloitzcuintli, imperi e squinzie

8 risposte a Di Xoloitzcuintli, imperi e squinzie

1. utente anonimo scrive:

   22/03/2005 alle 11:10 am

   Splendido, splendido, splendido.
   
   Grazie davvero. Un post straordinario sotto tutti i punti di vista.

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2. utente anonimo scrive:

   22/03/2005 alle 12:36 pm

   Corrispondo con alcuni Rom e Viaggianti anglosassoni. In una loro mailing list ho trovato:
   
   Ravin (Lilli):
   
   LONDRA (Reuters) – L’anno scorso ci sono stati i “sexing up;” nel 1993 i Britannici “having it large” e nel 1980 “power dressing.”
   
   Ora è il momento dei “Chavs”[…], il nome che i giovani delinquenti britannici con la passione per i gioielli, il fitness, i vestiti con con loghi evidenti e i cappellini da baseball di Burberry, adoperano per definire se stessi.
   
   L’autrice Susie Dent immagina che ogni anno nascano nuovi termini inglesi che sintetizzano le preoccupazioni del tempo attuale.
   
   “La parola chav era virtualmente sconosciuta sino a quest’anno, ma sta diffondendosi rapidamente” dice Susie Dent
   
   …
   
   Lele:
   
   Bene, adesso possiamo aggiungere i giovani delinquenti al nostro repertorio di stereotipi!
   
   Non bastava chiamarci ladri, pigri, promiscui, rapitori di bambini…
   
   Dovrò chiamare il mio dottore e farmi prescrivere del Prozac… o forse dello Xanax. Ho voglia di prendere un nerbo ed agitarlo per bene. Non è un errore, ci sono nervi che saltano e nerbi da agitare…
   
   Che depressione, Rav…
   
   …
   
   Todd Garvin:
   
   Questo mi ricorda che la parola “pal” (da “phral” che significa fratello) è entrata nella lingua inglese molti anni fa.
   
   …..
   
   Margaret:
   
   Chavo per molto tempo è stato ampiamente usato nella lingua spagnola.
   
   Le parole si mischiano, la lingua non è immobile, progredisce col villaggio globale del XXI secolo

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3. fatma scrive:

   27/03/2005 alle 7:33 am

   è che a leggere miguel ci si chiede il senso che abbiano le parole per noi altri…
   
   nelle sue mani diventano.. ecco.. so che lui saprebbe trovarla una parola di senso comune per descrivere quello che le mie mani saprebbero far capire.. è che poi perderebbe il senso comune per diventare straordinaria
   

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4. utente anonimo scrive:

   30/03/2005 alle 1:24 pm

   Un testo veramente divertente e istruttivo!
   
   In svedese è di uso comune la parola di origine rom “tjej” (ragazza. si pronuncia più o meno “scei”).
   
   Quanto ai due inquietanti cani, mi viene quasi voglia di metterli in una poesia… Vedremo.
   
   Complimenti e auguri per l’ottimo blog!
   
   Anna R-O

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5. utente anonimo scrive:

   09/02/2006 alle 8:27 pm

   Delizioso! blau

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6. kelebek scrive:

   23/10/2007 alle 5:57 pm

   Frammenti fiorentini

   [..] Uno Un uomo, una donna, un bambino. L’uomo dice: Il che ci dice più o meno tutto ciò c’è da dire sul rapporto tra razzismo e media. Due La chiesa di Santa Margherita in Santa Maria dei Ricci è il regno di Padre Roberto Tass [..]

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7. falecius scrive:

   23/10/2007 alle 10:06 pm

   Complimenti tardivi.

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8. utente anonimo scrive:

   30/12/2007 alle 12:45 pm

   post davvero molto interessante, grazie per avermelo segnalato!
   
   Tupaia

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