Volevano uccidere il Papa con un clic

Alle quattro di mattina del 29 aprile, Ahmed Errahmouni, studente marocchino all'università di Perugia, era ancora sveglio: stava preparando un esame di matematica particolarmente impegnativo.

Suonano alla porta, lui apre. A cinque uomini armati dai volti coperti con passamontagna, che indossano giubotti antiproiettile. Gli agenti  della Digos – perché tali sono – perquisiscono la sua stanzetta e lo portano in commissariato, dove gli fanno leggere un documento, firmato dal ministro Maroni in persona, che ne ordina l'espulsione, con l'accusa di costituire “una minaccia per la sicurezza dello Stato”, perché reo di avere un "circuito relazionale" con "estremisti islamici" a loro volta "contigui" a reti di "sostegno al terrorismo di matrice religiosa". Unica prova del circuito della contiguità al sostegno:

"il suddetto straniero privilegia la rete internet, del cui utilizzo è un esperto, al fine di disporre in tempo reale delle informazioni di cui necessita e di ottimizzare l’efficacia delle proprie comunicazioni”

Alzi il mouse il lettore di questo blog che non si riconosce in questa descrizione.

Alle undici dello stesso mattino, Errahmouni viene messo su un aereo per il Marocco, assieme a un altro marocchino. Appena sbarca, viene portato al commissariato centrale di Casablanca, dove viene tenuto per due giorni ammanettato e bendato, per essere poi sottoposto a lunghi interrogatori sulle loro amicizie e letture. Dopo una settimana viene rilasciato.

Il resto di questa storia ormai ordinaria di democrazia applicata lo potete leggere sul sito dell'Osservatorio Internazionale.

Pochi giorni dopo, il settimanale berlusconiano Panorama se ne esce con una clamorosa notizia, il cui succo leggiamo in un articolo scelto a caso in rete:

"Volevano uccidere il Papa a Torino. Espulsi due marocchini: già liberi

Volevano uccidere il Pa­pa. E lo avrebbero potuto fare il 2 maggio scorso a Torino nel corso della visita del Pontefice […]

Non si esclude neppure che i cin­turoni imbottiti di tritolo che i due kamikaze avreb­bero dovuto indossare sa­rebbero stati consegnati ai terroristi direttamente in un’altra città italiana. La Digos dubita «che i due si sarebbero messi in viaggio con l’esplosivo al seguito». Molto più verosimile, inve­ce, sarebbe l’ipotesi dell’esistenza di un presi­dio logistico nel nord del Paese dove altri terroristi avrebbero potuto fornire l’attrezzatura necessaria per compiere il mortale at­tentato al pontefice."

La notizia compare accanto ad alcune altre, di cui vi forniamo i titoli:

  • La Pupa e il Secchione, Pasqualina Sanna: “Tassinari gay? Ma se era sempre pronto a fare l’amore…”
  • Danielle Staub: la casalinga prestata ai reality si dà al porno
  • Fiocco azzurro in casa Berlusconi: è nato il figlio di Silvia Toffanin e Pier Silvio
  • Valerio Pino lascia Amici e confessa: “Ho fatto l’amore con Eleonora e ora mi vogliono per un film hard”

La notizia (quella del Volevano uccidere il Papa, non quella del film hard) è stata ripresa ovviamente, non solo nei media mainstream, ma anche in tutti i circuiti cattolici.

La visita del Papa a Torino era in programma per il 2 maggio, l'espulsione risale a tre giorni prima. Quindi, immaginiamo che il progetto doveva già essere a uno stadio avanzato. Un po' come l'esame di matematica che l'aspirante suicida stava preparando con tanto impegno, insomma.

Eppure nel decreto di espulsione, non si parla nemmeno del progetto di assassinare il Papa. I due non sono stati interrogati dalla polizia italiana, ma solo da quella marocchina. E invece di venire arrestati, sono semplicemente stati rimandati a casa.

I casi sono due.

Uno, lo stato italiano ha cercato di insabbiare un gravissimo tentativo di assassinare il Papa.

Due, i giovani sono semplici colpevoli di avere una fede religiosa e di informarsi su Internet, e il settimanale governativo mente deliberatamente per diffondere ancora di più l'islamofobia e la paura in un ambiente culturalmente piuttosto indifeso, come è per la maggior parte quello cattolico italiano.

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15 risposte a Volevano uccidere il Papa con un clic

  1. utente anonimo scrive:

    vista l'insistenza del Papa sulla pace giusta per tutto il Medio Oriente e la proterva politica filo-sionista del governo, propendo per la prima ipotesi!

    ciao

    Francesco

    PS faccina

    PPS mai provato a vendere qualcosa? a quanto pare, devi strillare e strillare, e se quello che strilli è falso, pazienza.

  2. trotzkij scrive:

    Volevano uccidere il Papa con un clic

    [..] Alle quattro di mattina del 29 aprile, Ahmed Errahmouni, studente marocchino all’università di Perugia, era ancora sveglio: stava preparando un esame di matematica particolarmente impegnativo. Suonano alla porta, lui apre. A cinque uomini armat [..]

  3. trotzkij scrive:

    Volevano uccidere il Papa con un clic

    [..] Alle quattro di mattina del 29 aprile, Ahmed Errahmouni, studente marocchino all’università di Perugia, era ancora sveglio: stava preparando un esame di matematica particolarmente impegnativo. Suonano alla porta, lui apre. A cinque uomini armat [..]

  4. trotzkij scrive:

    Volevano uccidere il Papa con un clic

    [..] Alle quattro di mattina del 29 aprile, Ahmed Errahmouni, studente marocchino all’università di Perugia, era ancora sveglio: stava preparando un esame di matematica particolarmente impegnativo. Suonano alla porta, lui apre. A cinque uomini armat [..]

  5. trotzkij scrive:

    Volevano uccidere il Papa con un clic

    [..] Alle quattro di mattina del 29 aprile, Ahmed Errahmouni, studente marocchino all’università di Perugia, era ancora sveglio: stava preparando un esame di matematica particolarmente impegnativo. Suonano alla porta, lui apre. A cinque uomini armat [..]

  6. utente anonimo scrive:

    Per quanto riguarda l' ipotesi 2 … ma  hai mai frequentato / conosciuto dei cattolici, preti o non, in carne e ossa oppure sei fossilizzato sulle sparate anticristiane ottocentesche della Blavatskaja ?

    Altrimenti sapresti che il cosiddetto "cattolicesimo adulto" detiene l' egemonia culturale nella Chiesa, e ha sostituito la Trinità classica Padre-Figlio-Spirito Santo con quella tutta nuova Cristianesimo-Ebraismo-Islam … e mentre il dossettiano è indaffarato con i suoi "correttivi marxisti al pensiero del Compagno Cristo"  _come diceva don Primo Mazzolari ,commemorato pochi giorni fa dai preti giovani di Modena che frequentano le scuole di formazione di Enzo Bianchi e Alberto Melloni _ e mentre sprizza dialogo interreligioso ed ecumenismo da tutti i pori … i cristiani vengono in vario modo e in varia misura discriminati e perseguitati in molti dei paesi a maggioranza islamica.

    Senza rancori,  chiedo scusa SE nella forma mi sono un po' lasciato andare …

    Giorgio

  7. utente anonimo scrive:

    Questo marocchino non è stato ancora definito come "medio-orientale", come di regola fanno i TG (Minchiolini, Mimun etc) di Zion Paperòn che non sanno nemmeno dove sta est e ovest.
     Ma lo faranno presto. Visto che lo hanno già fatto precedentemente. 
    Al che, quando l'attuale regime fascista ytalyciano sarà represso come quello zarista, aprirò un banchetto per raccogliere firme per il ripristino della pena di  morte  senza processo per le analfabestie mediatiche che diffondono notizie atte a turbare le menti dei bimbi.

  8. utente anonimo scrive:

    " un ambiente culturalmente piuttosto indifeso, come è per la maggior parte quello cattolico italiano "

    E' una frase un po' ambigua …  andrebbe approfondita. In ogni caso questo blog, indipendentemente dalle sue idee magari non condivisibili, ha il merito di parlare spesso di cose che i media ufficiali volutamente occultano.

    ciao

    Amedeo

  9. kelebek scrive:

    Per Amedeo n. 5

    Hai assolutamente ragione, la mia frase è ambigua.

    Intendo che accanto a un certo numero di cattolici indubbiamente colti, la grande maggioranza delle persone che la domenica vanno in chiesa, o che frequentano qualche attività in parrocchia, farebbero fatica a rispondere a domande sulla geografia, la storia, la politica internazionale o simili.

    E si emozionano – comprensibilmente – quando sentono che qualcuno vuole "uccidere il Santo Padre".

    In tutto ciò, non c'è alcuna critica ai cattolici, solo una constatazione sociologica. E mi posso anche sbagliare, ovviamente.

    Il fatto interessante però è come la propaganda funzioni a settori: ricordiamo le bufale per gay e per neri, ad esempio.

    Questa volta tocca ai cattolici.

    Miguel Martinez

  10. kelebek scrive:

    Per Amedeo n. 5

    Hai assolutamente ragione, la mia frase è ambigua.

    Intendo che accanto a un certo numero di cattolici indubbiamente colti, la grande maggioranza delle persone che la domenica vanno in chiesa, o che frequentano qualche attività in parrocchia, farebbero fatica a rispondere a domande sulla geografia, la storia, la politica internazionale o simili.

    E si emozionano – comprensibilmente – quando sentono che qualcuno vuole "uccidere il Santo Padre".

    In tutto ciò, non c'è alcuna critica ai cattolici, solo una constatazione sociologica. E mi posso anche sbagliare, ovviamente.

    Il fatto interessante però è come la propaganda funzioni a settori: ricordiamo le bufale per gay e per neri, ad esempio.

    Questa volta tocca ai cattolici.

    Miguel Martinez

  11. kelebek scrive:

    Per Amedeo n. 5

    Hai assolutamente ragione, la mia frase è ambigua.

    Intendo che accanto a un certo numero di cattolici indubbiamente colti, la grande maggioranza delle persone che la domenica vanno in chiesa, o che frequentano qualche attività in parrocchia, farebbero fatica a rispondere a domande sulla geografia, la storia, la politica internazionale o simili.

    E si emozionano – comprensibilmente – quando sentono che qualcuno vuole "uccidere il Santo Padre".

    In tutto ciò, non c'è alcuna critica ai cattolici, solo una constatazione sociologica. E mi posso anche sbagliare, ovviamente.

    Il fatto interessante però è come la propaganda funzioni a settori: ricordiamo le bufale per gay e per neri, ad esempio.

    Questa volta tocca ai cattolici.

    Miguel Martinez

  12. kelebek scrive:

    Per Amedeo n. 5

    Hai assolutamente ragione, la mia frase è ambigua.

    Intendo che accanto a un certo numero di cattolici indubbiamente colti, la grande maggioranza delle persone che la domenica vanno in chiesa, o che frequentano qualche attività in parrocchia, farebbero fatica a rispondere a domande sulla geografia, la storia, la politica internazionale o simili.

    E si emozionano – comprensibilmente – quando sentono che qualcuno vuole "uccidere il Santo Padre".

    In tutto ciò, non c'è alcuna critica ai cattolici, solo una constatazione sociologica. E mi posso anche sbagliare, ovviamente.

    Il fatto interessante però è come la propaganda funzioni a settori: ricordiamo le bufale per gay e per neri, ad esempio.

    Questa volta tocca ai cattolici.

    Miguel Martinez

  13. kelebek scrive:

    Per Giorgio n. 3

    Non credo che ai propalatori del presunto "attentato al Papa" interessi convincere i filosofi dossettiani.

    A loro interessa arrivare a milioni di elettori semplici, di provincia, che hanno una vaghissima idea di cosa sia il cattolicesimo, ma sanno che il Santo Padre è una brava persona, che ci si sposa in Chiesa e che i figli vanno battezzati, altrimenti si fa brutta figura perché non si fa la festa.

    E queste sono persone culturalmente indifese.

    Miguel Martinez

  14. marijam scrive:

    Intendo che accanto a un certo numero di cattolici indubbiamente colti, la grande maggioranza delle persone che la domenica vanno in chiesa, o che frequentano qualche attività in parrocchia, farebbero fatica a rispondere a domande sulla geografia, la storia, la politica internazionale o simili.

    E si emozionano – comprensibilmente – quando sentono che qualcuno vuole "uccidere il Santo Padre".

    A proposito di persone culturalmente indifese, una volta  ho chiesto a una vecchietta genericamente cattolica che aveva sempre votato a  sinistra perché avesse votato berlusconi e lei mi disse che lo aveva fatto  perché per una, non ricordo più quale festa religiosa, era andato all'aquila.

    Prima del martellamento mediatico televisivo questo non sarebbe successo.

    Chiedo scusa per il paragone che ad alcuni sembtrerà blasfemo.

  15. utente anonimo scrive:

    x Maria

    oso lanciare un'altra interpretazione

    la tua vecchietta si emozionò perchè Berlusconi andò all'Aquila subito dopo il terremoto e memorizzò l'evento non con la data ma con la festività religiosa

    ottima e antica abitudine, ormai quasi persa

    su l'Aquila Silvio è stato un genio della comunicazione, non so nel concreto attivarsi per soccorrere ma propendo a sua favore (viste le critiche)

    ciao

    Francesco

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