L’universo e una fumatrice di sigari (III)

Alla prima parte

Contrariamente ad alcune voci che circolano, non sono stato rapito dal Mossad: semplicemente, il mio computer è temporaneamente fuori uso.

Mi trovo nella curiosa condizione di scrivere un testo quasi apologetico su quella che uno studioso italiano ha chiamato la Divina Panzanofora, l’immaginifica Helena Petrovna Blavatsky, che pure ho criticato furiosamente in tante cose scritte in passato: è stata forse soprattutto la sua ingombrante figura a portarmi a rompere con Nuova Acropoli.

Nell’ultimo post, dicevo che la Blavatsky, nelle sue opere, offriva "un’alternativa radicale al monoteismo devozionale cristiano".

E’ un po’ un eufemismo: la Blavatsky non va confusa con i suoi eredi cultori della vaghezza ecumenica.

Non a caso, la Blavatsky si vantava di essere stata ferita – con un proiettile nella spalla destra e la rottura del braccio sinistro – nella battaglia di Mentana nel 1867, a fianco di Giuseppe Garibaldi mentre cercava di abbattere il governo pontificio; e sicuramente conservò come trofeo la sua camicia rossa.

Gli scritti della Blavatsky, in pieno stile ottocentesco, abbondano di denunce contro "l’usurpatore del Vaticano".

Alcuni racconti sono assai divertenti e ironici, come i suoi studi su San Letterio di Messina o sulla costruzione della Basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma; a volte, però, il suo astio verso il cattolicesimo assume la forma di ricostruzioni storiche a dir poco discutibili, dove la sua fantasia moltiplica le non poche sciocchezze dei polemisti dell’epoca.

Il cristianesimo, in tutte le sue forme, sarebbe una forma di alienazione, in cui l’uomo, "plasmato nel fango", si umilia di fronte a una propria proiezione; proiezione che soffocherebbe ogni possibilità di crescita spirituale autentica, e di cui si sarebbe impossessato un gruppo di esseri umani per manipolare gli altri.

Invece, per la Blavatsky, non esiste che l’Uno, che gioca a moltiplicarsi, perdendosi negli infiniti esseri e nelle infinite coscienze dell’universo.

In questo modo, l’Uno stesso partecipa a ogni possibile esperienza, da minerale ad angelica, da vegetale  a umana: cade così la storica distinzione occidentale tra i livelli di creazione.

Ciò che conta dell’esperienza è la coscienza che ne deriva, il segno che lascia sull’anima: essere "umani" o "animali", quindi, è solo una questione di diverso grado di coscienza, non esiste alcuna differenza essenziale.

L’esperienza che più allontana dall’Uno è quello della coscienza razionale della propria solitudine, cioè l’esperienza umana: prendere coscienza del "bene e del male" significa, quindi, la caduta ultima, la forma estrema di esilio dall’Assoluto.

Ma è solo attraverso questo esilio che il percorso per ritrovare il divino in sé può diventare cosciente; e quindi ciò che il cristianesimo rappresenta come il massimo del male – la perdita della spontanea vita nel Giardino – è in realtà un bene.

Solo a quel punto, infatti, diventa possibile riscoprire di essere, in realtà, una maschera dell’Assoluto.

Attraverso questo processo universale, l’Assoluto, in apparenza si dilata, si moltiplica, prende coscienza di sé e ritorna in sé, per espandersi di nuovo: la Blavatsky, scrivendo a pochi decenni dalla scoperta che il mondo aveva più delle poche migliaia di anni che la Bibbia gli assegnava, prospettava un universo addirittura eterno.

Una filosofia di questo tipo può portare da molte parti: sarebbe un errore cercare di classificarla subito in base a qualcuno di questi esiti.

Se non esiste altro che l’anima che prende coscienza di sé, si potrebbe essere tentati dal fatalismo, accettando ogni sorta di orrore come destino delle cose: un atteggiamento diffuso in ambienti occultistici e New Age.

Viceversa – e questa fu nettamente la scelta della stessa Blavatsky – se la vita è una recita, è bello recitarla fino in fondo, cercando di cogliere al massimo ciò che ha da offrire; anzi, proprio la natura lievemente comica di questa recita, ci permette di non preoccuparci troppo dei rischi.

Ugualmente, sono possibili esiti che potremmo definire "politici", di ogni sorta.

Se noi non siamo altro che la nostra coscienza, è facile passare ad affermare che noi siamo ciò che abbiamo voluto essere: diventa così possibile legittimare ogni divisione di classe. Non è un caso che le idee teosofiche siano presto confluite nel grande calderone dell’idealismo magico statunitense, la cultura del "volere è potere".

Viceversa, possono prevalere altri elementi: l’unità di tutti gli esseri spinge a rigettare le divisioni tra uomo e natura, come tra gli stessi esseri umani – non a caso i primi teosofi erano spesso impegnati nelle cause sociali della loro epoca (per cui una certa polemica cristiana ha voluto vedere nella teosofia la "religione segreta" dietro le varie sinistre e persino dietro il comunismo).

Fu in questo senso, poi, che Helena Petrovna Blavatsky, nella Chiave della Teosofia, scrisse che uno degli scopi della Società Teosofica era di

"spezzare le barriere e gli odi razziali e nazionali; e aprire la via alla realizzazione pratica della Fratellanza di tutti gli uomini".

Parole meno banali allora che oggi.

La teosofia ha assunto sempre un aspetto esteriore orientale, sia nel linguaggio sia nella scelta di Madras come sede mondiale del movimento.

E’ importante capire che l’orientalismo della teosofia è una fandonia e per certi versi anche una truffa: le idee che la ispirarono erano quasi esclusivamente occidentali.[1]

Ma non si tratta esattamente della solita rapina culturale.

Helena Petrovna Blavatsky si è rivolta alla borghesia europea, nella fase in cui il maschilismo, il compiacimento tecnologico, l’esaltazione imperiale e la giustificazione evangelica erano inseparabili.

Anche se la sua critica era più religiosa e culturale che politica, ha comunque attaccato frontalmente tutti e quattro.

E’ facile capire l’immenso impatto che la Blavatsky ha avuto sulla storia dell’India: nello stato di sconfitta in cui i suoi popoli si trovavano, ecco un’appartenente al mondo dei dominanti (anche se russa e non inglese) che dice che sono loro, e non i dominanti, che possono camminare a testa alta.

Nota:

[1] Quasi. Mentre stendiamo un velo pietoso sui suoi presunti "maestri tibetani", sembra che da giovane, la Blavatsky avesse tratto davvero qualcosa dalla sua esperienza tra l’unico popolo europeo a maggioranza buddhista. Lascio ai commentatori scoprire quale fosse questo popolo.

(Fine)

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92 risposte a L’universo e una fumatrice di sigari (III)

  1. utente anonimo scrive:

    “l’unico popolo europeo a maggioranza buddhista”

    Senza lanciarmi in ricerche in rete: non so perché, ma immagino qualche etnia della federazione russa, o dell’ex-URSS. Con l’unico problema che da quelle parti è piuttosto incerto il confine geografico tra Europa e Asia.ù

    PS. Ok, ho fatto la mia brava ricerchina. 🙂 Sono i Calmucchi?

  2. utente anonimo scrive:

    M’ero dimenticato di lasciare un/il nick.

    Mr.XYZ

  3. utente anonimo scrive:

    Primo Levi sosteneva che fino agli Urali è l’Europa.

    reza

  4. utente anonimo scrive:

    austria

    B.

  5. utente anonimo scrive:

    Insomma, non dice nulla di nuovo questa signora. La tradizione esposta è di sicuro occidentale e neoplatonica, così come i richiami agli antichi maestri esotici e orientali (presenti già in Platone). L’ultima parte del post però le trova una sua ragion d’essere, un suo modo di costituire una critica al mondo di cui lei stessa fa parte. da come lo esponi, sembrerebbe che la sua dottrina contenga in sé i semi per il proprio superamento. Mi hai convinta, quando avrò tempo la leggerò.

    Barbara

    barbaralattanzi@hotmail.it

  6. utente anonimo scrive:

    PS:

    Però non tenerci sulle spine: chi è sto popolo europeo buddhista?

    Barbara

  7. utente anonimo scrive:

    il popolo europeo buddista è quello composto da veline/calciatori/showmen and women

    roberto

  8. utente anonimo scrive:

    Ma non sapete un’altra cosa: la quasi totalità degli occidentali, sono Mitraisti.

    reza

  9. utente anonimo scrive:

    “il popolo europeo buddista è quello composto da veline/calciatori/showmen and women

    roberto”

    🙂

    Sicuramente sì, nello stesso senso in cui in cui i politici italiani sono molto più cattolici della popolazione italiana.

    Si tratta, in questi casi, di religioni-maschera, religioni-ruolo, scelte non si sa quanto per calcolo o quanto (il che in certi casi è persino peggio) incoscientemente: l’attricetta deve essere buddhista, il politicante deve essere cattolico, lo scrittore anticlericale.

    (sennò abbiamo l’attricetta conversa al cattolicesimo, il politicante anticlericale per opposizione a quello clericale, lo scrittorucolo apologetico per contrapposizione ai Dan Brown).

    Giuliano imperatore di cazzate contro i Galilei ne scrive; però anche Teodoro di Mopsuestia, rispondendogli, non è da meno.

    Paolo

  10. Santaruina scrive:

    la Blavatsky, nelle sue opere, offriva “un’alternativa radicale al monoteismo devozionale cristiano”.

    l’alternativa che la Blavatsky offriva era semplicemente un altro monoteismo:



    “Il Grande Serpente del Giardino dell’Eden e il “Signore Dio” sono identici…

    Sosta in soggezione davanti ad egli, e non peccare, pronuncia il suo nome con timore..

    E’ Satana che è il dio del nostro pianeta, e l’unico dio…

    Quando la Chiesa, quindi, maledice Satana, maledice la riflessione cosmica di Dio…

    In questo caso è naturale… vedere Satana, il Serpente della Genesi come il vero creatore e benefattore, il Padre dell’Umanità Spirituale…”


    Elena blavatsky,- The Secret Doctrine, Volume I, page 414, Vol II, pgs. 234, 235, 243, 245

    (Spero che questa non venga considerata una “citazione fuori contesto”… più chiara di così la Elena non poteva essere)

    La teosofia non è altro che una religione satanista, e con satanismo qui si intende il culto di satana, come la Blavatsky spiega.

    Poi è naturale che nello spirito ottocentesco bisognava presentare il tutto come un qualcosa di diverso rispetto alle religioni tradizionali, un “percorso spirituale”, una “ricerca di una perenne saggezza”, e banalità simili tipiche dello spirito moderno.

    Si tratta semplicemente della vecchia lotta tra celestiale ed infero, di cui la teosofia rappresenta una delle innumerevoli reincarnazioni, modellata a favore di tutti coloro che si reputavano troppo intelligenti per lasciarsi abbindolare dal dogmatismo delle religioni tradizionali.

    La solita vecchia lotta tra ciò che unisce in alto e ciò che disgrega in basso, e continuo a pensare che il male fatto da questa gente è stato devastante, nello forgiare la mentalità moderna.

    Blessed be

  11. utente anonimo scrive:

    Ma non sarà stata un po’ gnostica? O forse mischiava un po’ di tutto e un po’ di niente, dall’alto della sua (indubbia) erudizione prendeva per i fondelli gli aspiranti illuminati? Chi l’ha letta mi faccia sapere,grazie.

    Barbara

  12. utente anonimo scrive:

    Anch’io avrei detto Calmucchi…

    Piè

  13. utente anonimo scrive:

    @Reza

    “Primo Levi sosteneva che fino agli Urali è l’Europa.”

    Il problema non sono gli Urali: son montagne, ed è un confine ben chiaro.

    Il problema è dagli Urali in giù e sino al Bosforo. Ad es: il Kazakistan è in Asia o in Europa? Il Mar Caspio? Il Caucaso sino a che punto lo è?

    Poi, certo, immagino ci saranno dei confini convenzionali ben definiti, ma rimangono, appunto convenzionali. Non ci sono confini naturali netti come ci possono essere tra Africa ed Europa o Asia e Americhe.

    A ben vedere, alla fine, l’Europa, dal punto di vista *strettamente* geografico, è solo una propaggine dell’Eurasia; una sorta di sub-continente, al pari della penisola indiana.

    E’ lo sguardo europeo che, per motivi quasi unicamente culturali, ha voluto staccare e isolare il più possibile questa propaggine dell’estremo occidente dalla “barbarie asiatica”, al contempo temuta e ammirata.

    Mr. XYZ

  14. utente anonimo scrive:

    Be’, potrei contofirmare il rifiuto di divisione tra uomo e natura. A mentana però non spararono i pontifici, ma i francesi figli della rivoluzione magnapreti. Scherzi della storia, che madama, da quel poco che leggo, dotata di solido senso dell’umorismo avrà giustamente apprezzato.p

  15. utente anonimo scrive:

    L’Europa politica è ben differente dall’Europa Geografica, se guardiamo la mappa Geografica dell’Europa, dentro troviamo anche tutto il Mar Caspio, nonché la regione dell’Azerbaijan iraniana fino a tutto l’ovest dell’Iran.

    reza

  16. utente anonimo scrive:

    Miguel, leggevo tempo (non molto tempo, qualche mese) fa un libro di uno che parlava di musica e citava spesso Blavatsky, con annessi critiche feroci al cristianesimo e al Vaticano e simili.

    Forse ingenuamente mi sono detto: caspio, qui mi sembra di leggere il nostro amico meccanico apprendista stregone eccetera (per chi non lo conosce, per una descrizione critica di questa persona si veda http://www.simeoniti.150m.com )

    Ma secondo te può essere che questa forma di neo paganesimo politeista del meccanico (ma non solo sua mi pare) sia anche figlia di Blavatsky + tutto il resto che lui si è letto?

    dorian

  17. utente anonimo scrive:

    Non conoscevo niente di questo Simeoni, ma vado nel sito segnalato e noto che tra i (neo)pagani c’è tutto tranne che quello che ci si aspetterebbe, cioè l’accettazione della pluralità di vedute.

    Non mi stupisce che ci siano sacerdoti e pontefici improvvisati, quando non improbabili: tutto il neo-paganesimo è del resto re-invenzione della tradizione (in certi casi poi invenzione pura e semplice); da qualche parte quindi bisognerà pure (ri)cominciare, e vabbè.

    Mi stupisce invece che poi si finisca per entrare in dispute quasi degne di quelle dei primi cristiani: ma il paganesimo antico non ci era stato venduto come intrinsecamente più tollerante?

    (per quanto, il Senatus Consultus de Bacchanalibus… ma si trattava di ordine pubblico, e neppure di proibizione ma regolazione).

    Io un neo-pagano non lo vedo affatto come queste persone alla Simeoni (che mi sta simpatico, nonostante tutto: come non trovare simpatico un “meccanico guardiano dell’Anticristo”?) ma neppure come quegli Wiccans coi quali polemizza.

    Io capirei un pagano italiano che cerchi e veda nel culto dei santi, come è praticato tradizionalmente nel suo paese (no l’Italia, dico proprio il paesino di su’ nonno)- nella processione fatta nel tal modo, nel falò fatto il tal giorno e in tutte le altre cose di cui l’Italia (e non solo) è piena- il resto dei culti pagani dei suoi antenati.

    Che tenti di fare delle ricerche più serie, se vuole, e se proprio ci tiene si dia da fare per collegare questi scampoli di tradizione pre-cristiana in qualcosa di più coerente.

    E poi, se vuole, anche sacrificare un galòletto ad Esculapio, perchè no (e mangiarselo!).

    Ecco, un neopagano così lo apprezzerei di molto. 🙂

    Paolo

  18. utente anonimo scrive:

    >…l’unico popolo europeo a maggioranza buddhista. Lascio ai commentatori scoprire quale fosse questo popolo. MM< E’ un gioco vero?:-) Beh, ti potrei rispondere con l’indovinello che il buon soldato Schveik pose agli psichiatri che lo stavano esaminando:”C’è una casa di tre piani. In ogni piano ci sono 8 finestre, sul tetto 6 comignoli e due abbaini. In base a questi dati mi potreste dire in che anno morì la nonna del portinaio di questa casa?”:-) Oppure chiedendoti – visto che te ne dovresti intenderti – : qual è la differenza nel saluto di un messicano nudo rispetto a quello di un messicano vestito?
    Ciao

    Ritvan

  19. utente anonimo scrive:

    si, penso anch’io che in gran parte la teosofia sia una forma popolare di neoplatonismo, un neoplatonismo semplificato, divulgativo, che si rivolge all’intuizione e all’immaginazione. D’altra parte il neoplatonismo è il grande rimosso religioso della tarda antichitá. La spiritualitá che poteva essere e che non fu, l’Oriente dell’Occidente etc.

    Certo, il neoplatonismo della teosofia ha un’aria meccanicamente fantascientifica con i suoi piani cosmici ai quali si ascende e dai quali si discende con i differenti corpi corrispondenti sempre piú sottili o piú densi. Questo gli sottrae spazio, lo rende un poco soffocante, come un grande condominio, sia pure un condominio universale, in cui tutti gli abitanti sian condannati ad abitare per tutta l’eternitá cambiando di forma e di ruolo, a volte come portinai a volte come ascensori, a volte come vedova del 19 a volte come citofoni, o gatti del fiorista. Insomma un incubo eterno. A questo approccio manca una cosa: il nulla, l’annientamento, la distruzione, la fine. Senza l’annientamento, senza il nulla non c’é differenza tra spirito e materia. Non c’è poesia se non nella finitudine, non c’è amore se non nell’impermanenza. Questo mi pare il grande limite della Blavatsky e compagnia, distogliere lo sguardo dal centro di ogni pensiero religioso, il rapporto tra impermanenza e eternitá, tra finitudine e infinito.

    Quello che resta è allora un mondo stranamente limitato, un mondo di fantasmi materiali, un mondo di anime buffamente corporee, un mondo condannato al ripetersi dell’identico, ma a un ripetersi tanto vischioso che si distingue a stento dall’immonilitá piú coagulata.

    A presto

    genseki

  20. utente anonimo scrive:

    Mancanza di poesia, se è così allora è veramente un tradimento del neoplatonismo di Plotino.

    Sembra comunque che la mancanza di poeticità sia la caratteristica principale delle varie forme di pensiero laico.

    Penso che sta Elena fosse una gran furbona, che spacciava per tesori d’oriente alcuni elementi endogeni occidentali (anima mundi, reincarnazione, ecc.). Gran venditrice, da far invidia a Herbalife.

    E’ stata lei la fondatrice della new age?

    barbaralattanzi@hotmail.it

  21. utente anonimo scrive:

    Mi pare anche che i tipi come Madame B., tuttavia, abbiano molti caratteri tipici del “trikster” degli antropologi, il Cialtrone Magico, l’Ingannatore Iniziatico, lo Spacciatore di Sacre Panzane.

    Magari per fondare una religione é necessario un pizzico o di piú di inganno, di faccia tosta, di spudoratezza menzognera, giusto quello che serve per scuotere, per ferire, per decostruire schemi rigidi o irrigiditi di comportamento e dare la possibilitá di emergere a qualche cosa di nuovo, sorprendente, violentemente distruttivo e cretaivo.

    La Panzana Gloriosa da un nuovo senso alla vita perduta nelle paludi della Ovvia Veritá.

    genseki

  22. utente anonimo scrive:

    I trickster tradizionali preò hanno qualcosa di simpaticamente regressivo, ho letto (citazione: non mi ricordo dove) che spesso gli dei o i totem del passato sono trasformati in trickster dall’evoluzione storica, a simboliizzare il pericolo di regressione verso lo stadio di sviluppo precedente. In questo senso forniscono elementi per comprendere la storia di un popolo. Se il senso dell’opera di Madame può fornirci elementi per la storia critica della cultura occidentale, allora bene venga.

    Barbara

  23. utente anonimo scrive:

    “Il cristianesimo, in tutte le sue forme, sarebbe una forma di alienazione, in cui l’uomo, “plasmato nel fango”, si umilia di fronte a una propria proiezione; proiezione che soffocherebbe ogni possibilità di crescita spirituale autentica, e di cui si sarebbe impossessato un gruppo di esseri umani per manipolare gli altri.”

    Però, quasi quasi!… Ma è un pensiero tuo Miguel o di Helena Blavatsky? Se hai il PC ancora fuori uso, per cortesia, mi risponda qualcuno, grazie!

    Ciao Sardina

  24. utente anonimo scrive:

    anch’io, da quell’humus di ignoranza dove mi sdraio all’ombra per leggere e guardare le foglie e l’aria, sarei tentato di vederla come Santaruna (#10), Genseki e Barbara_

    Ma poi vengo attratto e infettato da questa frase di Miguel

    “Una filosofia di questo tipo può portare da molte parti: sarebbe un errore cercare di classificarla subito in base a qualcuno di questi esiti.”

    Forse, facendo un esame più approfondito, potremmo finire per andargli incontro_

    + + + + + + + + + + + + + +

    Secondo me il popolo europeo a maggioranza buddista, al tempo della Blavatski, erano gli Inglesi_

    (ovviamente è pseudoironico)

    Leonardo Migliarini

  25. utente anonimo scrive:

    naturalmente, un po’ meno pseudo e un po’ più ironico, intendevo gli Inglesi Cingalesi dello Sri Lanka o del bangladesh, ma potevano essere anche i Francesi del Vietnam o del Laos_

    + + + + + + + + + + + + + +

    Reza dice che la maggioranza degli Europei sono Mitraisti, ed è quasi giusto, statisticamente_

    Ma sostanzialmente, caro Reza, fidati di me_

    La stragrande maggioranza degli Europei sono Pagani – e non intendo NEO-pagani – intendo proprio Pagani “old style”, come i Visigoti_

    L.M.

  26. Ritvanarium scrive:

    Caro Kelebek,

    A proposito d’ enigm,i forse in questo brevissimo filmato c’ è la risposta a un vecchio enigma che hai lasciato insoluto da quasi 2 anni:

    “I quattro errori del capo” …

    http://www.youtube.com/watch?v=2OTPNZO_2Lo

  27. utente anonimo scrive:

    >Però, quasi quasi!… Ma è un pensiero tuo Miguel o di Helena Blavatsky? Se hai il PC ancora fuori uso, per cortesia, mi risponda qualcuno, grazie! Ciao Sardina< L’uso del condizionale invece dell’indicativo non lascia adito a dubbi: è un pensiero della Blavatskaya.
    Ciao

    Ritvan Il Tuo Personale Vice-Miguel

    P.S. Però, Miguel col suo aggeggio antidiluviano ha leggermente scassato:-): se sapessi dove abita mi introdurrei furtivamente nella sua abitazione e glielo farei in mille pezzi. Ekkekkakkio, se tutti fossero come lui l’industria elettronica avrebbe chiuso i battenti da un bel pezzo:-).

  28. utente anonimo scrive:

    Rif. 27

    Grazie mio Personale Vice Miguel, ben gentile!

    Senti “L’universo e una fumatrice di sigari (IV) lo scrivi tu? Giusto per portarsi avanti col lavoro!…

    Verso le quattro, quattro e mezzo come è solito fare Miguel, mi raccomando!…

    Ciao Sardina.

  29. utente anonimo scrive:

    Genseki (#21) dice “Magari per fondare una religione … ”

    e mi fa tornare in mente un pensiero, e anche un collegamento_

    Da qualche tempo sto cercando di sviluppare l’idea per cui il ‘900 in Occidente ha rappresentato, sul piano della civilizzazione, un regresso, un crollo senza una ricostruzione_ Più o meno quello che l’inizio del Medioevo ha rappresentato per la Civiltà Classica_

    E che questo crollo, questa mancanza di una o più fondamenta socio-culturali solide, questo non progresso civile, questo dissolvimento senza ricostituzione di “valori umani “, abbiano portato tutta la società e la cultura occidentali a tendere verso posizioni ideologiche_

    In sintesi estrema, attribuisco questa mancata ricostruzione di civiltà, dopo la caduta del cosiddetto “Romanticismo”, punto di fuga e culmine di tutto il processo “Umanista” occidentale, a una “massificazione” della società_

    Naturalmente sto condensando al massimo – dovete “fare a capirmi”_

    Ma per “massificazione” non intendo che sia stato negativo l’allargamento degli strumenti a tutta la società e che un qualsiasi sistema di casta fosse migliore_ Intendo invece un preciso modo in cui è avvenuta questa massificazione, o meglio intendo un modo in parte “di passaggio” obbligato, fra una società non di massa e una di massa più responsabile futura, e in parte influenzato anche da quelle ideologie che acquisivano potere perché faceva il loro interesse_

    In pratica, fino a prima della massificazione, ogni volta che si è avuto un allargamento della società a fasce più ampie, queste sono passate a far parte attiva della “guida” di quella società, e vi hanno portato i loro valori per intero, mentre quegli strati che rimanevano esclusi non venivano nemmeno considerati umani, o quasi – erano non-persone, per la vita e lo sviluppo sociale erano fantasmi o al massimo bestie da soma_

    Quando invece, da un punto di vista formale, gli strumenti di appartenenza alla società sono stati distribuiti a tutti e si è avuta la “massificazione”, questo è avvenuto in modo diverso dal solito_ Ovvero, da una parte per qualche motivo, anche perché è un processo lungo, non si è ricostituito un “universo” culturale completo di uno, alcuni o vari valori fondanti, e su quel vuoto si sono inserite le ideologie del XX secolo e lo hanno anche promosso per poter crescere, dall’altra, a tutta quella popolazione che ormai aveva i mezzi minimi indispensabili per muovere, per far camminare la società, non è stato dato abbastanza potere per poterla anche “timonare” nelle direzioni per lei più utili e da lei volute_ Schematizzando – se è vero che in valore assoluto oggi c’è più democrazia che nel ‘700, ossia in proporzione a tutta la popolazione, si potrebbe invece dire non altrettanto vero che ci sia più democrazia relativa, cioè all’interno della classe “attiva” della società, quella classe a cui si danno lo status e alcuni mezzi per muovere la società, che non è considerata non-umana – e che oggi con vari “stratagemmi” che io chiamerei sicuramente “illiberali” viene mantenuta lontana, isolata, dal potere decisionale, e di conseguenza anche dalla responsabilità, intesa in un senso lato, di base, direi “culturale”_

    A questo punto, volete un indizio microscopico fra i tanti che mi fanno tendere verso quest’analisi e che mi è stato indicato dallo spunto di Genseki??

    Almeno ai tempi della Blavatsky per “fondare una religione” ci volevano una profondità di osservazione e una solidità ontologica di grande qualità – oggi invece ci riesce anche un Ron Hubbard qualunque_

    Leonardo Migliarini

  30. kelebek scrive:

    A onore del livello dei lettori di questo blog, vedo che diversi hanno indovinato il popolo buddhista europeo: i calmucchi.

    Miguel Martinez

  31. kelebek scrive:

    Per Santaruina n. 10

    Presumo che tu tragga la citazione da Le théosophisme. Histoire d’une pseudo-réligion di René Guénon.

    Questo radicale attacco alla Blavatsky mi fece un enorme effetto a suo tempo; leggerlo fu uno dei motivi per cui uscii da Nuova Acropoli.

    Oggi, a tanti anni di distanza, vedo le cose in modo un po’ diverso.

    1) Guénon ha fatto un eccellente e difficile lavoro di ricerca, che però ha delle imperfezioni inevitabili: consiglio di leggere anche la biografia, apologetica ma documentatissima, di Sylvia Cranston (Helena Blavatsky – La straordinaria vita ed il pensiero della fondatrice del movimento teosofico moderno, Armenia, 1994).

    2) Credo che Madame fosse una brillante truffatrice e che non distinguesse chiaramente tra fantasia e realtà (cosa che lascia capire anche la Cranston).

    3) Trovo delirante la sua cosmologia, su cui sarebbe fin troppo facile ironizzare. Anche se il peggio lo hanno fatto i suoi eredi, come il Paravescovo Pedofilo Charles W. Leadbeater, la Blavatsky ha sicuramente dato l’impronta.

    4) Non ritengo che la Blavatsky fosse una “satanista”.

    La citazione che fai la trovo pienamente “in contesto”. Infatti, nel mio post ho spiegato quello che è il punto cruciale: cioè il fatto che senza ciò che i cristiani chiamano la “caduta”, non ci sarebbe stata la coscienza razionale e quindi la possibilità di redenzione: felix culpa Adae.

    5) Il tema del rapporto tra teosofia (o teosofismo) e mondo moderno meriterebbe un altro post.

    Miguel Martinez

  32. kelebek scrive:

    Per Dorian n. 16

    il favoloso Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell’Anticristo!

    Le sue prediche si possono godere on line sul sito di Radio Gamma, un incrocio unico di grappa, astio, populismo, subcultura veneta e pretesa cultura classica.

    Ogni tanto ricorda anche me nelle sue prediche, definendomi un “sequestratore di persona al soldo del cardinale Biffi per conto del Macellaio di Sodoma e Gomorra”.

    Non credo però che debba molto alla Blavatsky.

    Miguel Martinez

  33. kelebek scrive:

    Per Genseki n. 19

    Belle riflessioni…

    Miguel Martinez

  34. kelebek scrive:

    Per Barbara n. 22

    La Blavatsky era sicuramente una truffatrice e una “trickster”.

    Non ha però creato alcuna setta (si è disinteressata dell’organizzazione della Società Teosofica, che comunque è sempre stata una struttura molto elastica) e non è mai vissuta nel lusso, una volta che aveva i sigari, da bere, un biglietto per qualche località remota e tanta carta, era contenta.

    Miguel Martinez

  35. kelebek scrive:

    Per Sardina n. 23

    Come ha precisato il mio Vice, il pensiero è della Blavatsky; o meglio, è il mio tentativo di definire il nucleo fondamentale del suo pensiero, che non si trova magari definito in maniera così precisa nei suoi scritti.

    Vent’anni fa, potevo sentirmi abbastanza vicino, comunque, a queste idee.

    Oggi non pretendo di avere una Spiegazione Finale dell’Universo 🙂

    Miguel Martinez

  36. LucaDorme scrive:

    Almeno ai tempi della Blavatsky per “fondare una religione” ci volevano una profondità di osservazione e una solidità ontologica di grande qualità – oggi invece ci riesce anche un Ron Hubbard qualunque_

    Leonardo Migliarini

    Si vede che ai tempi della Blavatsky il denaro non era l’unico valore fondante di tutto e tutti 🙂

  37. utente anonimo scrive:

    Miguel #32

    Ogni tanto ricorda anche me nelle sue prediche, definendomi un “sequestratore di persona al soldo del cardinale Biffi per conto del Macellaio di Sodoma e Gomorra”.

    Sì, ho notato, è comico. Siamo in buona compagnia: cita anche me non mi ricordo se come strupratore di bambini o simili, o come esempio del fatto che tutti tranne lui sono brutti e cattivi. E’ esilarante ma quindi niente Blavatsky. Vabbé, niente, rimane un mistero antropologico 🙂 (la grappa è, finora, la spiegazione migliore. oppure secondo me ha fatto il bagno sulle limpide acque di marghera)

    dorian

  38. utente anonimo scrive:

    Ti ringrazio, Miguel.

    Stanotte dormirò finalmente, ora che so chi era quel popolo europeo.

    Un’altra domanda: madama può essere considerata precorritrice o iniziatrice del fenomeno della new age? tanto per capirci qualcosa di più 🙂

    Barbara

  39. Santaruina scrive:

    Ciao Miguel

    Avevo iniziato a leggere con una certa curiosità gli scritti della Blavatsky, anni fa, ma vi trovavo miste a considerazioni interessanti delle altre per così dire “fantasiose”, ma come ricordavi attaccarla su questo piano sarebbe troppo facile.

    La critica di Guénon al teosofismo invece mi ha aiutato ad individuare i veri punti deboli di questa “dottrina”.

    La lucidità, la chiarezza e il rigore di Guénon, a mio parere, oltre a dimostrare come certi argomenti vadano trattati, mette a fuoco la confusione dei teosofi.

    Aspetterò con interesse il momento in cui vorrai trattare il rapporto teosofia – modernità.

    Un saluto 🙂

    Blessed be

  40. Santaruina scrive:

    Mi permetto di dire la mia a proposito della questione posta da Barbara (#38)

    Come “madre” della New Age molti considerano Alice Bailey, che guidò la società teosofica dopo la Blavatsky.

    In seguito la Bailey abbandonò la società, e la sua opera è tutt’ora tenuta in grande considerazione negli ambienti della nuova era.

    La New Age è indubbiamente figlia spirituale della teosofia, sia per quanto riguarda il “sincretismo” superficiale a cui si rifà, cogliendo elementi apparteneti a religioni -tradizioni diverse e amalgamondole con una certa confusione, sia per quanto riguarda l’alta considerazione di Lucifero – satana, o per meglio dire il “culto” di lucifero , visto come colui che libera l’umanità dalla schiavitù del dogmatismo e la guida nella nuova era di conoscenza.

    Blessed be

  41. utente anonimo scrive:

    >Ogni tanto ricorda anche me nelle sue prediche, definendomi un “sequestratore di persona al soldo del cardinale Biffi per conto del Macellaio di Sodoma e Gomorra”. MM< Una bella querela pure a isso? E poi, da che pulpito:-)…un ex BR ! Mi ricorda quella certa “signora” che diceva:”Scusi, mi potreste dare un’occhiata ai miei bastardi (nel senso di figli, non di cani-ndr) che vado a dirne due a quella puttanazza laggiù”:-)
    Ciao

    Ritvan

  42. utente anonimo scrive:

    Se non fosse stata possibile la conoscenza razionale prima della caduta, coem avrebbero potutto Adamo ed Eva essere colpevoli per aver ceduto al serpente?

    Senza coscienza non c’è colpa!

    Francesco

    PS cosa è questa cosa dei mitraisti, Reza?

  43. utente anonimo scrive:

    Sospetto che intenda dire voi cristiani, che avete saccheggiato il repertorio iconografico e festivo del mitraismo (nonchè diversi luoghi di culto), religione come saprai molto popolare nell’impero romano (e in Italia, lo dico perchè i cattolici di solito hanno sempre la tendenza a considerare gli italiani come cattolici “da sempre”) prima e durante l’ascesa del cristianesimo.

    Ma forse sbaglio e intende tutt’altro.

    Paolo

  44. utente anonimo scrive:

    Per Miguel 35

    Infatti io ho detto che sarei propensa a condividere la tua sintesi, senza nessun’altra implicazione!

    Anche se alla Spiegazione Finale dell’Universo, con un po’ di pazienza, ci puoi arrivare…

    Prego, signore e signori, scegliere: portinai o ascensori?

    Ciao Sardina

  45. utente anonimo scrive:

    In principio Egli disvelò l’Intelletto Universale, che i sapiente chiamarono “divino empirico” e poi molti “causa prima” mentre i più lo chiamarono Adamo.

    Il suo vero nome è “mundus necessarius” e di là che proviene l’Angelo Gabriele.

    L’Intelletto è il Prescelto della creazione e Iddio lo fece senza tramite alcuna, di ogni cosa che comparve nel mondo, egli fu il mediatore, sin dal principio.

    Dall’Intelletto nacque l’Anima Universlae, che i sapienti chiamarono Eva ma in realtà il suo nome è “mundus angelicus”.

    Ella è fattrice dei cieli e delle stelle, è la Tavola e il Trono celesti.

    Quando Intelletto e Anima ebbero a unirsi, diedero alla luce gli spiriti incorporati.

    Il Liberi della Luce – Naser Khosrow

    reza

  46. rezarez scrive:

    X Francesco.

    Il Mitraismo fu un’antica religione basata sul culto di un dio chiamato Meithras che deriva dal Dio persiano Mitra e da altre divinità dello Zoroastrismo. L’origine del Mitraismo è da identificarsi nell’area del Mediterraneo orientale intorno al I secolo a.C. o II secolo a.C.. Questa religione venne praticata nell’Impero Romano dal I secolo a.C., e raggiunse il suo apogeo tra il terzo ed il quarto secolo, quando fu molto popolare tra i soldati romani.

    Il confronto tra Mitraismo e Cristianesimo desta molta curiosità ed interrogativi in quanto esistono molte similitudini tra queste due religioni. avendo il culto di Mitra origini molto antiche (intorno al 1400 a.C.), si può risalire ad almeno due tipi di mitraismo riconosciuti: quello persiano, l’originale e quello romano, sviluppatosi attorno al terzo/quarto secolo a.C.

    Ambedue,sia il Cirstianesimo che il mitraismo, hanno simili credenze sul mondo, il destino, paradiso ed inferno (il primo abitato dai beati, il secondo popolato da demoni e situato al centro della Terra), e l’immortalità dell’anima. Le loro concezioni sulla battaglia tra Bene e Male sono praticamente identiche, inclusa una grande e finale battaglia alla fine dei tempi. Tutte e due aspettano il Giudizio finale e la resurrezione.Ambedue le religioni utilizzano il battesimo come purificazione ed unico modo per entrare a far parte della comunità.

    Sia alla nascita di Mitra che a quella di Cristo assistono pastori. In realtà nel Vangelo secondo Luca i pastori non assistono direttamente alla nascita, ma vi si recano in seguito. Ci sono due leggende legate alla nascita di Mitra. La prima lo vuole nato da una roccia femmina, o petra genetix e venerato dai pastori recanti oro incenso e mirra, proprio come i Re Magi.La seconda, sorprendentemente simile alla tradizione sulla nascita di Cristo, lo vuole nato da una donna vergine. Il tema della nascita delle divinità da vergini è presente in moltissime religioni antiche (come anche Horus, Buddha). In alcune culture il calendario cominciava originariamente nella costellazione della Vergine, pertanto il Sole sarebbe “nato da una Vergine”.

    Ambedue considerano la domenica come giorno santo della settimana. Per quanto riguarda i cristiani esso ha origine dal fatto che Gesù sarebbe risorto «il primo giono dopo il sabato». Originariamente, i 7 giorni della settimana erano chiamati in base ai 7 corpi celesti allora conosciuti (e rappresentanti 7 divinità) e che si pensava ruotassero intorno alla Terra, ovvero Luna, Marte, Mercurio, Giove, Venere, Saturno, Sole . Abbiamo quindi Lunae dies, Martis dies, Mercurĭi dies, Iovis dies, Venĕris dies, Saturni dies, Solis dies. I primi cinque mostrano chiaramente l’origine dell’attuale denominazione dei giorni della settimana nella lingua italiana (lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì) e nelle altre lingue (da notare che molte lingue del nord europa hanno mantenuto anche l’originale denominazione per i giorni di sabato e domenica, come ad esempio l’inglese con Saturday e Sunday). Il Solis dies mutò in Dies dominicus, il giorno del Signore, mantenendo la sua caratteristica di giornata di festa e di riposo dal lavoro e divenne l’ultimo giorno della settimana (“il settimo giorno”), anziché il primo. Il Saturni dies diventò Sabbatum, derivando dallo shabbath ebraico, probabilmente per coerenza con le scritture, secondo le quali Gesù è resuscitato il giorno dopo lo shabbath.

    L’immagine di Mitra veniva sepolta in una tomba all’interno di una caverna e questa veniva ritualisticamente rimossa ogni anno e si diceva che tornasse alla vita di nuovo. il trionfo di Mitra e l’ascensione al Paradiso erano celebrati durante l’equinozio di primavera, quando il Sole raggiungeva il suo apogeo.

    I vescovi cristiani a Roma utilizzarono il titolo mitraico del più alto sacerdote(originale: Pedram – mio filgio si chiama Pedram Gabriele) del Pater Patrum, di cui papa è l’abbreviazione.

    È quindi logico pensare all’Ebraismo e al successivo Cristianesimo come influenzati dallo Zoroastrismo e dal Mitraismo iranico.

    reza

  47. utente anonimo scrive:

    piccole integrazioni a Reza #46

    molte feste antichissime e nascite di divinità legate al Sole avvenivano il 25 Dicembre, perché è la data in cui, dopo il solstizio d’inverno, si percepisce ad occhio nudo che il sole ricomincia a salire nella posizione con l’orizzonte_

    È un po’ come se nella religiosità preistorica il fatto che il sole s’incamminasse verso l’orizzonte facesse temere che potesse scomparire per sempre – e il vederlo crescere di nuovo sconfiggeva quel timore e dava luogo ai festeggiamenti, come una nuova nascita_

    Infine, la verginità di Maria, così come il problema della resurrezione “corporea, fisica” di Gesù, o quello del celibato e della castità, non sono stati concetti comuni del Cristianesimo fin dagli inizi, anzi, al contrario, molti filoni del Cristianesimo non li prendevano nemmeno in considerazione, come i Cristiani-Ebrei di Gerusalemme del I sec. o gli Gnostici di Alessandria – e anche con la nascita della Teologia, dopo la “canonizzazione” del Cristianesimo nella forma in cui lo conosciamo oggi, sono stati oggetto di violenti dibattiti per secoli_

    In particolare la verginità di Maria è stato stabilito come dogma molto tardi ed è risultato dalla “vittoria” della corrente più “anticorporea” e “sessuofoba” del cristianesimo romano, recuperando così un altro tratto del Mitraismo con cui il Cristianesimo Romano si è mescolato da subito_ Per esempio, fino a non molto tempo fa, il 1º Gennaio nel Cristianesimo era la festa della “Purificazione di Maria” – che aveva bisogno di essere purificata, secondo la Legge Ebraica, perché partorendo era entrata in contatto col sangue_ Quindi è evidente che tutte le fisime sulla “immacolatezza fisica” di Maria non esistevano_ Solo più tardi si è affermata quella teologia per cui sia la fecondazione che il parto di Maria sono avvenuti in forma “incorporea”, di luce, di alito divino, e a quel punto la festa della purificazione è stata cancellata dai calendari perché incongruente_

    Leonardo Migliarini

  48. utente anonimo scrive:

    vorrei fare una domanda un po’ a tutti – chi vuole_

    Voi giudicate il valore di una corrente di pensiero, di un blocco culturale, più per quanto porta di conoscenze nuove, riscoprendone di antiche o fondendole con le attuali per sintetizzare idee nuove, per quanto seguito di adepti conquista, e quindi peso politico, o per i risultati che danno le sue idee, se applicate, sulle condizioni di tutta la società?? o per una combinazione di questi tre fattori?? e in che misura?? o per altri fattori ancora??

    Leonardo Migliarini

  49. utente anonimo scrive:

    x Leonardo (#48)

    Io sicuramente per i risultati che danno le idee di quella corrente di pensiero, se applicate, sulle condizioni di tutta la società. Sono un arido sperimentatore, adepto del “Teorema dell’Auricchio:-): “Se non vedo non credo”. E se vedo che l’applicazione pratica porta a una schifezza, cestino.

    Ciao

    Ritvan

  50. utente anonimo scrive:

    Un giudizio di valore, se non è per imporre un’altro (giudizio di)valore o, almeno, per creare il confronto tra i due, non è altro che una superficialità.

    un giudizio di valore quindi, se è accompagnato da un’ altro idea o pensiero e quindi, se può secondo una prospettiva religiosa, filosofica o scientifica, trattare un pensiero o un idea, è (pur rimanendo criticabile) accettabile, il resto è acqua.

    reza

  51. utente anonimo scrive:

    x reza (#50)

    Reza, ti rendi conto che con quello che dici tramuti in acqua:-) non solo te stesso (cosa legittima) ma anche Miguel? Mi spiego.

    Se tu, dopo aver fatto le tue brave critiche (alcune delle quali condivisibili) al Sistema Gransatanese, fornisci come alternativa migliore quello del buon Ahmadinejad allora ti ridono dietro anche i kalmucchi buddisti, figuriamoci l’Occidente.

    Idem per Miguel che conclude invariabilmente ogni critica al Sistema Gransatanese con la chiosa:”non chiedetemi con cosa va sostituito: io sono solo un modesto traduttore di manuali tecnici”:-).

    Ciao

    Ritvan

  52. utente anonimo scrive:

    Porca miseria!!!

    avete tutti ragione anche se site cose diverse. Miracoli del blog!!

    X Leo

    Ogni sistema di pensiero può essere considerato sia in senso storico che in senso assoluto.

    In senso storico una corrente va contestualizzata e ne va evidenziato il valore o la funzione per quanto riguarda tutte le variabili che hai menzionato. Ciò da luogo a interpretazioni diverse, a seconda dei punti di vista, che consentono una sana dialettica e se confrontati tra loro.

    Ricordo con piacere gli studi di Ernesto de Martino che integrano lo storicismo – a volte troppo freddo- con un vibrante senso di umanità.

    Per quanto riguarda il senso assoluto dei valori pensateci voi, che siete più bravi di me.

    barbaralattanzi@hotmail.it

  53. utente anonimo scrive:

    Credo che tutti i maggiori studiosi concordino con la tesi della derivazione sincretica del Cristianesimo e l’influenza di antiche dottrine orientali nella religiosità e visione etica del bacino mediterraneo.

    Il culto di Mitra nella Roma antica però non va confuso con il culto orientale originario. Presso i romani si trattava di un culto esoterico e iniziatico diffuso presso i militari. Di fatto non si può pensare a un elemento entrato a far parte del pantheon romano popolare tradizionale (che peraltro inglobava spesso divinità straniere).

    Il sincretismo non avviene mai tutto di un botto, ma è un lento rimescolarsi di elementi differenti che assumono di volta in volta, di epoca in epoca, un senso diverso, mettendo in risalto prima un fattore, poi un altro.

    Ciò che appare piuttosto tardo, riguardo alla verginità di Maria, è il dogma dell’immacolata concezione, ma probabilemente il concetto di “purezza” di Maria è assai più antico

    Non scordiamo comunque l’apporto della filosofia ellenica nel cristanesimo. Sembra che la parte etica, come le definizioni di “bene” e di “male” non derivino -soltanto – dall’influenza persiana quanto da quella della filosofia stoica.

    Barbaralattanzi

  54. utente anonimo scrive:

    x Leonardo 48

    come ho capito solo di recente, lo giudico in base alla sua “utilità” per me, nella comprensione della mia vita e del mondo in cui vivo.

    Se non ne ha, al massimo è una curiosità intellettuale tipo capire le regole del curling, o una necessità concreta, tipo capire come evitare i Testimoni di Geova o i Niueigisti.

    Francesco

  55. utente anonimo scrive:

    E gli Ebrei, poveretti, me li trascurate così brutalmente?

    Francesco

  56. utente anonimo scrive:

    leonardo,

    per me l’unica cosa importante di un idea è il risultato concreto che si ottiene (il che implica ovviamente una certa capacità di raggiungere una massa critica)

    roberto

  57. utente anonimo scrive:

    X Ritvan.

    e invece no!

    non è come tu dici, bensi l’esatto contrario, ciò che ho detto significava solo una cosa: il risultato.

    Insomma volevo dire; finché parliamo, ad esempio io e te, e te dici ogni cosa contro ongi cosa, senza offrire alternative a ciò che contesti, tutto è acuqa, ma se sostiene le tue tesi illustrando i risultati delle idee che sostiene, allora la cosa è diversa.

    ***************************

    Volevo poi aggiungere che è un fatto curioso che i componenti più antichi del cosiddetto Nuovo Testamento, le lettere che si crede siano state scritte da un certo Saulo / Paolo, non sappiano praticamente nulla di alcuna biografia di Gesù. Né Betlemme né Nazaret sono nominate in questi documenti statutari della religione cristiana. Solo nel molto più tardo libro degli Atti degli Apostoli si sostiene che Saulo (Paolo) ebbe un colloquio con “Gesù di Nazaret” ,è curiosa anche il fatto che Più tardivi sono i documenti, maggiori sono i dettagli sulla storia di Gesù che essi presentano!

    Non c’è quindi alcuna prova convincente che possa spingerci a supporre che, dei quattro Vangeli sopravvissuti, qualcuno sia stato scritto da testimoni oculari. In effetti, uno studio dei Vangeli mostra in maniera abbastanza decisiva che essi non furono scritti da testimoni diretti. Per esempio, gli autori dei Vangeli secondo Matteo e Luca inglobano quasi interamente il testo greco del Vangelo secondo Marco, aggiungendo detti e sentenze tratti da un precedente documento (il cosiddetto “Documento Q”), e rendendo, di solito, i miracoli narrati da Marco ancora più miracolosi. Se Matteo e Luca fossero stati testimoni oculari, avrebbero scritto i loro resoconti personali, senza ricorrere al plagio!

    Il Vangelo secondo Marco, il più antico dei quattro Vangeli canonici, contiene clamorosi errori di geografia ed errori su usi e costumi che non sarebbero stati commessi da un testimone oculare. Il Vangelo secondo Giovanni, il più tardo dei quattro, è troppo tardo e troppo etereo per essere considerato un racconto biografico, testimone oculare o meno che fosse l’autore. Nulla nei Vangeli ci può indurre a prenderli sul serio da un punto di vista biografico: non c’è alcuna buona ragione per pensare che siano altro che antichi esempi di arte romanzesca.

    Se la storicità di Gesù non può essere provata dagli scritti del Nuovo Testamento, che ne è delle fonti extrabibliche? Forse qualche storico greco o romano o ebreo osservò la sua carriera e ne scrisse qualcosa?

    Nessuno, proprio nessuno.

    reza

  58. utente anonimo scrive:

    >X Ritvan. e invece no!

    non è come tu dici, bensi l’esatto contrario, ciò che ho detto significava solo una cosa: il risultato.

    Insomma volevo dire; finché parliamo, ad esempio io e te, e te dici ogni cosa contro ongi cosa, senza offrire alternative a ciò che contesti, tutto è acuqa, ma se sostiene le tue tesi illustrando i risultati delle idee che sostiene, allora la cosa è diversa. reza< OK, ci siamo spiegati.
    Ciao

    Ritvan

    P.S. Però il problema rimane. Tu, dopo aver criticato Grande, Piccolo e Medio Satana, probabilmente:-) suggeriresti come soluzione il modellamento del Mondo Intero a immagine e somiglianza…dell’Iran di Ahmadinejad. Il quale, pur non essendo quell’inferno dipinto da sionisti porcelloni e sioniste zoccolone:-), non è che una persona di comune buonsenso potrebbe adottare come modello così a cuor leggero.

    Lo stesso vale per Miguel e il suo Piccolo Mondo Antico, i kompagni col loro Sol dell’Avvenir and so on.

  59. utente anonimo scrive:

    Già, Il culto di Mthra. Oppure noto come culto del dio Sole. Simbolo principale di questo culto è il sole con otto raggi. Ho visto questo simbolo pure in un tempio buddista mentre un sacerdote dava una bastonata a un giovane in meditazione (da Geo&geo su Raitre). Saluti, fra.

  60. utente anonimo scrive:

    Non sovrapponiamo i vari culti solari… Sol Invictus ecc.

    Barbara

  61. utente anonimo scrive:

    Reza

    ma quali fonti hai sul cristianesimo?

    negli Atti degli Apostoli è scritto che Gesù apparve a Paolo molto dopo la sua morte e risurrezione e non per un coloquio. lo accecò sulla via di Damasco.

    stante questa approssimazione, non mi disturbo col resto delle tue argomentazioni.

    Francesco

  62. utente anonimo scrive:

    Nessuna prova plausibile indica che Gesù sia mai vissuto, eccetto la prova del verbo di cui la più infallibile mai esistita è il Corano.

    Io non discuto su Gesù, discuto sulla chiesa cristiana che strumentalizza Gesù esattamente come il wahabismo strumentalizza l’Islam e la figura del Profeta dell’Islam, impadronendosi del Kaabà, esattamente come i sionisti strumentalizzano l’Ebrasimo.

    reza

  63. utente anonimo scrive:

    Caro,

    il Corano è più recente di ogni testo sacro o apocrifo cristiano. E nasce più lontano da dove egli visse.

    Quindi cosa mai potrebbe valere quello che dice a proposito di Gesù?

    A parte rivelarci l’uso che Maometto decise di farne nel formare la sua religione.

    Francesco

  64. utente anonimo scrive:

    Quoto:

    Non sovrapponiamo i vari culti solari… Sol Invictus ecc.

    Barbara

    I culti solari si sovrappongono da soli. Fra.

  65. utente anonimo scrive:

    X Francesco,

    Ma il Corano parla da Adamo in giù, parla di giacobbe come nessun’latro e parla di Mosè più di ogni documento ebraico quindi, i limiti geografici e quelli storici temporali non sono ostacoli nellaffermare che il Corano è il verbo infallibile per eccellenza.

    L’Islam con parlare di: Adamo, Noé, Abramo. Mosé , Gesù e Mohammad, (nominati nel Corano come “profeti maggiori”) e di altri 115 “profeti minori”(tra cui lo stesso Buddah) illustra la UNICA VIA della RELIGIONE DI DIO.

    Per l’Islam i Profeti(tutti) sono i campioni del monoteismo quanto ai loro ideali, alle loro aspirazioni ed alle loro sofferenze, per il Corano, Essi amano ogni essere dell’Universo, in quanto manifestazione dei Nomi e delle Qualità divine.

    Le sofferenze che Essi hanno patuito per amore dell’umanità(che poi è riflesso dell’amore per Dio)nascono dalla loro indefessa volontà di aderire sempre e comunque al comandamento divino.

    Il lor unico desiderio è stato quello di condurre gli uomini al raggiungimento del Fine ultimo: l’Essenza Divina.

    Per il Corano la Profezia(il contatto tra i Profeti e gli uomini)è il terzo dei 5 fasi della esistenza di ogni singolo Profeta.

    reza

  66. utente anonimo scrive:

    Quali sono le altre fasi?

    Scusa, ma tra poco sarò nominata dottoressa in storia delle religioni e questa cosa non la so 🙂

    Barbara

  67. utente anonimo scrive:

    Reza,

    posso immaginare che tu sia musulmano?

    E posso ricordarti che è sommamente maleducato citare il proprio testo sacro come fonte di verità se discuti con il fedele di un’altra religione?

    Francesco

  68. utente anonimo scrive:

    No, non sono musulmano, l’ho detto varie volte, se fosse per religione dei miei genitori, dovrei essere zoroastriano, tra l’altro porto anche questo nome(è il mio cognome)che è anche UNICA tra i congnomi dei persiani.

    Ciò che dico sull’Islam non è discorso(unicamente) religioso, studiando le religioni del mondo(in propria, Barbara e solo per conoscere)sono arrivato alla conclusione che l’Islam costituisce la forma più completa delle religioni, specialmente di quelle , cosiddette Abramiche: quando leggi il Corano e la storia di ogni profeta, scopri un mondo, una storia dell’umanità UNICA, nel senso che non trovi das nessun’altra parte una cosa cosi completa.

    Sul piano religioso, il Corano stesso dice che tutti questi racconti, insieme al resto, sono i “segni” di Dio quindi; a te capirli, interpretarli ed applicare gli insegnamenti che poi trarre da loro.

    reza

  69. utente anonimo scrive:

    Insomma, il Corano lo conosci e ti piace ma non ti converti. Ti vedo male davanti al Giudizio.

    Senti, posso ricordati che essendo stato scritto DOPO gli altri testi sacri è decisamente avvantaggiato nel disegnare una traiettoria unificata delle altre religioni? Mica potevano saperlo ebrei e cristiani quello che sarebbe successo dopo, i Profeti non sono Previsori a tassametro.

    Grazie della risposta

    Francesco

  70. utente anonimo scrive:

    Ops, dimenticavo.

    Secondo il padrone di casa, tutte le storie sui vari Noè, Abramo, Gacobbe, Mosè sono panzane inventate dagli antenati dei sionisti.

    Cosa ne pensi di questa tesi storica?

    Francesco

  71. utente anonimo scrive:

    >essendo stato scritto DOPO gli altri testi sacri è decisamente avvantaggiato nel disegnare una traiettoria unificata delle altre religioni?<
    Ma hai capito ciò che hai scritto?

    reza

    PS – io mi sono “convertito” ad una religione universale per cui, libertà dal monopolio dei pensieri materiali e dall’isolamento dei vincoli individuali e l’amore per il prossimo, sono principi fondamentali.

  72. utente anonimo scrive:

    ti sei fatto niuegista?

    Francesco

  73. utente anonimo scrive:

    ma de ché?

    Allora ti spiego; sin da piccolo mi hanno insegnato i pochi(ma universali) principi della fede zoroastriana: la verità e giustizia; nella mente, nelle parole e nelle azioni, pochi riti di preghiera e poi, libero per il mondo a sostenere IL BENE AD OGNI COSTO.

    Ed esiste da almeno 3600 anni di storia scritta.

    reza

  74. utente anonimo scrive:

    ah ecco, quando parlavi di conversione non capivo.

    rimane la mia perplessità sul fatto che non ti voglia convertire all’Islam, ne parli meglio che io del Cattolicesimo

    Francesco

  75. utente anonimo scrive:

    Nella mia famiglia ci sono ebrei, cristiani, musulmani, buddisti e atei, io non dò del “convertito” a nessuno di loro.

    Persone squilibrate in tutto il mondo si torturano e si uccidono fra di loro in nome della religione o di altre cause senza fondamento, ma in realtà la religione è come un cono, dalla parte più piccola Zoroastro, e dalla parte più grande Mohammad e tutti gli altri formano il contenuto del cono che non è affatto vuoto; il contenuto di questa grande religione è uno solo: ESISTE UN UNICO DIO.

    reza

  76. utente anonimo scrive:

    Rif. 75

    Nella mia famiglia ci sono ebrei, cristiani, musulmani, buddisti e atei, io non dò del “convertito” a nessuno di loro.

    Bel pensiero, Reza, sono d’accordo con te.

    Il tuo credo ha a che fare con il Now Ruz? Te lo chiedo per curiosità, spero perdonerai la mia ignoranza e anche perchè l’anno scorso una ragazza persiana mi aveva invitato ma, purtroppo, non ci sono potuta andare, mi sarebbe piaciuto tantissimo!

    Ciao Sardina

  77. utente anonimo scrive:

    Cosa mi dite a discolpa della Blavatsky per questo ?

    http://www.geocities.com/societathule/nazitibet1/blavatsky.html

    Ritvanarium

  78. utente anonimo scrive:

    Nowrooz è il capodanno di tutti i persiani quindi, anche il mio, ma per i zoroastriani ha un significato particolare uguale al 25 dicembre per i cattolici ovvero la nascità di Dio(natura per i zoroastriani)che comunque nell’Iran islamica è rimasta il capodanno e si festeggia alla grande.

    gli arabi wahabiti per questo ci chiamano “adoratori del sole”!!!

    reza

  79. utente anonimo scrive:

    da quando convertito è un insulto? mai pensato nulla di simile, scusate per il malinteso.

    Francesco

  80. utente anonimo scrive:

    >Quali sono le altre fasi?

    Scusa, ma tra poco sarò nominata dottoressa in storia delle religioni e questa cosa non la so 🙂

    Barbara< Fai certe domande tu:-).
    Probabilmente il buon Reza confonde coi cinque pilastri dell’islam o con i cinque articoli di fede islamica. E’ più probabile quest’ ultima, visto che uno dei suddetti articoli invita a credere nei Profeti.

    Ciao

    Ritvan

  81. utente anonimo scrive:

    Non è cosi, quelle sono altre cose, queste sono le fasi della profezia ma non riesco a dare una risposta breve perché con ogni tentativo sono andato a togliere qualcosa di importante dal discorso.

    Il libro si chiama “Profezia”, autore è Mottahari.

    Cercherò di preparare un pezzo entro oggi.

    Scusa Barbara ma non avevo letto la tua domanda.

    a presto,

    reza

  82. kelebek scrive:

    Per Ritvan n. 77

    Beh, veramente cosa posso dire a discolpa di Ritvan, che cita ‘sta roba?

    Dunque, vediamo cosa dice il divertente sito complottista che citi:

    1) c’è una signora russa morta in Inghilterra nel 1891, che sarebbe colpevole di quello che ha fatto un poco-alfabeta austriaco in Germania nel 1933?

    2) Non è l’esoterismo, visto che qualunque studioso serio dirà che Hitler non aveva il minimo interesse in materia (sopportava a stento qualche proprio collaboratore, che invece ce l’aveva).

    3) Non è la Società di Thule, visto che Hitler non he faeva parte.

    4) Sarebbe eventualmente Dietrich Eckart , che aveva fondato effettivamente il Partito Operaio Tedesco e ne è uscito poco dopo l’ingresso di Hitler in quello che era un minuscolo gruppetto, e che Hitler avrebbe trasformato nel NSDAP. Eckart è morto nel 1923, quando Hitler aveva al massimo sulla coscienza qualche soldato francese ucciso sul fronte occidentale.

    5) Eckart, che faceva il poeta e drammaturgo, era nel “giro” della Thule Gesellschaft – non sono sicuro però che ne fosse membro (l’articolo di Wikipedia sull’argomento è del tutto inaffidabile e superficiale).

    6) La Thule Gesellschaft non era propriamente un’organizzazione esoterica, era piuttosto qualcosa come i “club celtici” dei leghisti, dove un progetto cialtro-politico si ammantava, confusamente, di simboli vari.

    7) Non ho capito proprio cosa c’entrerebbe la ST con la Thule.

    8) Durante la prima guerra mondiale, come durante la seconda, i principali dirigenti della ST tifavano patriotticamente per l’Inghilterra e quindi contro la Germania.

    Miguel Martinez

  83. utente anonimo scrive:

    X Barbara

    I Profeti iniziano la loro missione nel seguente modo:

    1-Vengono chiamati da Dio(il Corano dice che questo ruolo è stato svolto sempre da arcangelo Gabriel).

    2-Si approssimano a Dio(questa fase ha una fine che è quello della certezza che raggiunge il Profeta, il quale viene a conoscenza della Essenza di Dio)

    Questi primi due fasi sono chiamati “viaggio verso la Verità” e comprendono la parte della profezia in cui la loro realizzazione spirituale si compie, comprendono l’Inizziazione.

    Le fasi successive sono quelle della Missione:

    3-Ritorno verso dove è stato prescelto per la loro missione e quindi l’Annuncio.

    4-Il Profeta inizia il suo viaggio in mezzo alla gente(Sia il Profeta che il messaggio profetico , si immettono nel flusso temporale allo scopo di creare un modello al fine di correggere il corso della storia).

    5-Il Profeta stabilisce la Sharia(la legge canonica) e diviene la GUIDA di quella comunità.

    reza

    PS – spero di essereti stato utile ;-)))

  84. utente anonimo scrive:

    ehm capo

    hai confuso Ritvan e Ritvanarium

    Francesco

  85. utente anonimo scrive:

    >ehm capo (nel #82 -ndr) hai confuso Ritvan e Ritvanarium. Francesco< Non gli sembrava vero bacchettarmi a ragion veduta:-). Eh, dove ti porta l’ uishfule tinkinge!:-)
    Ciao

    Ritvan

  86. utente anonimo scrive:

    Be’, diciamo che MMax mi ha dato l’ input e io poi son partito in quarta :

    http://bloggoanchio.splinder.com/post/12331233/Attese

    … NON credo che si tratti di Reductio ad Hitlerum !

    RitvanARIUM

  87. kelebek scrive:

    Per n. 85

    Chiedo scusa a Ritvan

    Miguel Martinez

  88. utente anonimo scrive:

    x Miguel (#87)

    Ma non c’è di che. Solo che mi addolora il fatto che tu abbia potuto pensare anche per un attimo che io possa aver pensato che la Blavatskaja e la sua teosofia, esoterismo e altre seghe mentali intellettuali del genere stessero alla base del comportamento criminale di Hitler nel confronto degli ebrei.

    Tanto varrebbe allora dire che pure Voltaire, violentemente antisemita e razzista, ma tenuto come icona dai Progressisti in tutte le salse, fu anch’egli un “padre spirituale” di Hitler, o, per dirla alla MMAX, “‘nu strunz al rhum”:-).

    Ciao

    Ritvan

  89. utente anonimo scrive:

    x il Nume Tutelare del Dialogo ;-)Ritvan 88

    Be’, certi storici “cattolicisti” sostengono esattamente questo di Voltaire, a dimostrazione dell’ “eterogenesi dei fini nei tentativi massonici di Cristianesimo senza Cristo, Comunismo incluso.”

    RitvanARIUM 😉

  90. utente anonimo scrive:

    mi sa che c’hanno anche ragione, poveri storici

    Francesco

  91. utente anonimo scrive:

    x Davide e Francesco (# 89 e 90).

    Chi è senza peccato scagli la prima pietra. I cattolici (e non tutti:-) ) hanno messo in soffitta “il popolo deicida” e i “perfidi giudei” solo negli anni ’60 del secolo scorso. Una verginità troppo recente per consentire di salire in cattedra.

    Il razzismo, invece, non c’è né nel cattolicesimo, né nel comunismo e né nell’integralismo islamico: in tutte e tre basta aderire all’ “ideologia” per diventare “kompagno” o “fratello”, pur essendo nero, giallo o a pois. Ma non credo che tale atteggiamento renda meno pericolosi e liberticidi gli ultimi due. La differenza fra essi e il cattolicesimo è che quest’ultimo pare abbia rinunciato alla violenza per imporre la sua visione del mondo. Ed è già tanto.

    Ciao

    Ritvan

  92. utente anonimo scrive:

    Per Kelebek,

    A chi ti riferisci di preciso quando scrivi dei “maestri tibetani” della Blavatsky?

    Come sai, la medium russa in Tibet disse di esserci stata, anche se non ho idea se ciò corrisponda al vero.

    Stiamo forse parlando delle “Stanze di Dzyan”?

    Secondo te questa fonte della “Dottrina segreta” la Blavatsky se la inventò di sana pianta o c’è del vero?

    Stradivari

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