Una domenica banale

Sì, lo so, tra pochi giorni si va a votare.

Ho aderito al progetto di Sherif di adottare il voto di un immigrato.

Purtroppo, mi è capitato Mehmet Koyuncu, immigrato clandestino da Erzerum in Anatolia, che si occupa di un gregge di pecore in Abruzzo, il quale dice che l’ultimo governo legittimo era quello del Sultano di Istanbul. Ho provato a discutere con lui, ma niente, quindi mi tocca rappresentarlo domenica astenendomi.

Comunque la scelta mia, e quella di Mehmet, non deve influenzare gli altri.

 

Mehmet Koyuncu

Il mio problema infatti non è con chi vota o chi non vota, ma con le motivazioni che ho sentito finora per cui "bisogna votare".

Credo che Dacia Valent abbia riassunto con grande efficacia tutti i motivi per cui si dovrebbe votare per Berlusconi. Se ne conoscete altri, potete segnalarli liberamente tra i commenti.

Resta quindi l’altro schieramento, il cosiddetto centrosinistra.

Ora, io non ho niente in contrario a chi lo vota. Purché sia per i motivi giusti.

Ad esempio, mi va benissimo chi si legge le 280 pagine del loro programma e dice, ci sto. O meglio, chi dice, io conosco il candidato Tizio, che è una bravissima persona, si trova nella lista in una posizione in cui potrebbe benissimo venire eletto, e quindi lo voto.

Invece, tra i tanti che premono perché io voti, devo ancora trovarne uno entusiasta del centrosinistra. Uno che mi dica, sì, io voto perché l’Italia ha bisogno di D’Alema, o di Bertinotti.

Invece dicono, "Bisogna votare per dire no a Berlusconi". Anche a me sta antipatico Berlusconi: non voglio farla lunga, basta vederlo una volta in televisione per capire perché.

Ma se guardo sulla scheda elettorale, non vedo scritto "no a Berlusconi". Vedo scritto, anche se in parole diverse, "sì a Prodi". Certo, è vero che se dici "sì a Prodi", a rimetterci indirettamente è Berlusconi.

Però te lo dicono come se si trattasse di un’emergenza cosmica: "adesso cacciamo il nano pelato di Arcore, poi il resto viene dopo". In realtà, quello che viene dopo è Prodi.

E dopo Prodi? Tra cinque anni, ci sarà la nuova emergenza cosmica: dobbiamo impedire che torni Berlusconi, o che arrivi Fini… E tra cinquant’anni sarà la stessa storia: ci sarà sempre un "pericolo di destra" all’orizzonte che ci obbliga a "turarci il naso" e tenerci qualunque cosa porti casualmente il nome di "sinistra".

Noi tutti sappiamo perfettamente che tra cinque anni, avremo subìto sotto Prodi un paio di altre guerre, un ulteriore calo economico, lo smantellamento definitivo delle pensioni e chi sa quante altre amenità.

Mica per colpa di Prodi, è il sistema che è fatto così: sarebbe successo lo stesso con Berlusconi al governo.

Ma allora cosa si farà? Si voterà per Berlusconi perché "bisogna cacciare Prodi, il resto viene dopo"?

No, non succederà, perché prevarrà lo spirito di squadra.

Come sapete, la parola "Roma" significa due cose diverse.

E’ il nome di una grande città italiana, abitata da milioni di persone con tanti problemi. Ed è anche il nome di una squadra di calcio. Lo stesso succede con la parola "sinistra". Che da una parte, indica ideali di uguaglianza sociale, dall’altra è il nome di una delle due squadre che competono per vincere le elezioni. Certo, esiste una vaga parentela storica tra questi due usi della parola "sinistra", come esiste tra i due usi della parola "Roma". Ma nella pratica sono due cose diverse, almeno quanto le mele e le pere.

Però una persona minimamente raziocinante sa che i problemi di chi abita a Roma e ha bisogno di un nuovo asilo nido non si risolvono con la vittoria della Roma allo stadio Olimpico. E sa che la Roma non ha bisogno di fognature a Centocelle, ma di esenzioni fiscali.

Con la partita elettorale, invece, chi si sente "di sinistra" nel senso di pace, uguaglianza, giustizia sociale e simili, confonde allegramente questi suoi principi con la squadra che casualmente porta il nome di "sinistra". Votare per Prodi contro Berlusconi quindi va bene, votare per Berlusconi contro Prodi no, perché Prodi è comunque dei "nostri".

Rendersi conto di questo ci risparmierà molte amarezze: Prodi non è un traditore, uno che non fa quello che vogliamo da lui. No. In realtà, Prodi è un placido e simpatico nemico, che non ha alcuna intenzione di tradire i propri committenti per fare un piacere proprio a noi. E fa benissimo a fare così.

"Sì, ma qui dobbiamo salvare l’Italia dal Regime". Ora, anche con le peggiori intenzioni, i regimi li fanno gli uomini liberi.

Persone che possono decidere della sorte propria e quella degli altri, usando forze proprie. Per quanto riguarda le forze che mobilita, nemmeno pagando, Berlusconi riesce a riempire una piazza. Per tutto ciò che riguarda l’economia, egli dipende da cose come il Fondo Monetario Internazionale. Per ciò che riguarda le faccende militari, dalla NATO. Per ciò che riguarda la politica, da quella cosa piuttosto terrificante che chiamano "Europa". Gli rimane giusto lo spazio per fare leggi per evitare il carcere a Previti.

Insomma, gode più o meno della stessa libertà di fare il dittatore di cui gode il sindaco di Zagarolo. E infatti, non ha fatto il dittatore, tanto è vero che sta per perdere le elezioni, anche grazie all’ostilità della Confindustria e del Corriere della Sera.

"Sì, però controlla tutte le televisioni private". E’ vero, e la cosa viola qualunque principio di concorrenza capitalista. Ma cosa ci fa Berlusconi con le sue televisioni? Fa esattamente quello che facevano prima di lui le televisioni americane, e quello che stanno facendo le televisioni di tutto il mondo cosiddetto sviluppato. Non è certamente Rete 4 ad aver inventato la volgarità di massa, il culto dell’esibizionismo, la distruzione di ogni forma di riflessione…

Guardiamoci nelle palle degli occhi: sappiamo tutti perfettamente che i casi sono due. O il centrosinistra lascerà le televisioni private in mano a Berlusconi – Marco Travaglio ha scritto un libro intero su come ciò sia avvenuta con la complicità del centrosinistra, e in particolare di Massimo D’Alema – o creerà dieci Berlusconi al posto di uno.

"Ma insomma, tu vuoi la rivoluzione, qui bisogna fare piccoli passi avanti".

Questo è un ragionamento nato in un mondo ormai morto e sepolto.

All’epoca, il padrone voleva decurtare gli stipendi del 10%, i riformisti li volevano aumentare del 10%, i rivoluzionari volevano che gli operai prendessero in mano la fabbrica e piantassero una grande bandiera rossa sui cancelli.

Siccome l’idea di "prendere in mano la fabbrica" era una fantasia difficilmente realizzabile, è incontestabile che sia meglio il 10% in più.

Oggi invece funziona così: il padrone vuole assumere due precari al posto di dieci operai fissi, il centrodestra è d’accordo e il centrosinistra pure. Basta guardarsi attorno, studiare un minimo di storia anche degli altri paesi, e si vedrà che dalla fine degli anni Settanta è così che vanno le cose, e non solo in Italia.

E quindi i passi, piccoli o no che siano, si fanno solo indietro, un termine che non mi piace per nulla, ma che uso per indicare la direzione opposta a quella in cui vorrei andare io.

"Vabbene, però Berlusconi ha detto che siamo dei coglioni!"

Ecco. Questo, a modo suo, è un motivo valido per votare, come la scritta "Forza Etna!" è un ottimo motivo per tifare per la Palermo.

Ho raccontato la faccenda dei "coglioni" a Mehmet Koyuncu. Ho provato anche a spiegargli che i miei amici in questo periodo sono leggermente alterati, e che rischio di perderne parecchi.

Lui mi ha guardato e ha detto, "La pazienza viene da Dio, e la fretta viene da Satana".

Non è che abbia capito bene cosa volesse dire, ma ognuno ha l’extracomunitario che si merita.  

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71 risposte a Una domenica banale

  1. utente anonimo scrive:

    Sembra proprio simpatico e saggio, Mehmet.

    Aurora.

  2. utente anonimo scrive:

    Miguel, concordo con la tua analisi… Prodi e Berlusconi, per la loro funzione, sono 2 nemici.

    Qualunque cosa accada uno dei 2 governerà il paese in una maniera che non ci piace ma che è “necessaria”.

    Eppure, mentre entrambi devono fare il loro sporco lavoro, uno dei 2 ha nella coalizione delle forze che almeno (brutta parola, lo so) si preoccupano di diritti civili, pacs, aborto, eutanasia ecc…

    mentre l’altro si porta dietro un carrozzone di xenofobi e reazionari davvero grottesco (da calderoli a sforza ruspoli).

    Il tuo discorso è valido per quanto riguarda il piano economico, che riconosco essere infinitamente più importante… ma non per quello, diciamo, “sovrastrutturale”…dove qualche differenza c’è, e non mi rende indifferente il risultato delle elezioni, anche se la vecchia dicotomia destra-sinistra non ha più ragione d’essere.

    basta essere consapevoli di cosa si vota senza cadere nell’inganno ideologico della “sinistra che tutela i lavoratori” e cazzate simili… una volta riconosciuta questa natura “calcistica” del tifo politico e prese le distanze, non vedo problemi nel votare con una “coscienza superiore”…anzi, sarebbe difficile votare credendo che la sinistra debba fare la “sinistra” 🙂

    Marco

  3. piccolozaccheo scrive:

    Anch’io concordo volentieri con Mehmet, e da una prospettiva diversa ma “simpatetica” (brutta parola, ma rende esattamente l’idea) con te, Miguel. Il punto che trovo inaccettabile, però, è proprio il fatto che la sinistra si appiattisca in questa retorica (perfettamente funzionale al sistema) dei “diritti civili, pacs aborto eutanasia”. Altro che “economia”: sono proprio le “sovrastrutture” che non vanno!

    Da cattolico, poi, ritengo penosamente ingenuo chi guardi al centro-destra come più vicino alle proprie posizioni (ossia alla cosiddetta “dottrina sociale della Chiesa”). Come ha scritto Luigi Copertino, in una rivista che forse conosci, “Alfa e Omega”, bisognerebbe riaffermare oggi il primato della Comunità politica (e dunque dell’idea di bene comune)sull’economia: “opporre la dottrina politica di Agostino, di Tommaso, di Suarez, di Vitoria, di Soto, di Molina, di Bellarmino, di de Tejada, alla filosofia dello Stato di Machiavelli, di Bodin, di Hobbes, di Rousseau” (ecco l’Occidente da cui lorsignori non scappano); riaffermare il “primato della Comunità politica contro il prevalere di una apoliticità funzionale solo alla globalizzazione dei mercati e al Governo Tecnico mondiale”. E’ un’idea cattolica, certo, ma proprio in forza di questo laicamente e razionalmente condivisibile: nessun soggettivismo, nessun fideismo.

    Ti stimo molto (per quel che vale la mia stima…). Ciao.

  4. filomenoviscido scrive:

    mmmm…… se fossi egocentrico, direi che questo è un invito al duello 😉

    come da discussioni accennate in mail private, Miguel, sai che sono d’accordo con Marco.

    Il punto è questo: il “non voto” dal non ha contropartite. Cosa abbiamo guadagnato? l’onore di esser puri e di dire che questa sinistra è brutta, sporca e cattiva? ma il “voto a sinistra” è cosa diversa dal “sostegno alla politica della sinistra”, dall’adesione alla politica del centrosinistra.

    Se qualcuno è contrario ai PACS, è contrario all’affermazione che la politica non deve essere soggetta al Mercato e alla Religione allora fa bene a votare a Destra coerentemente. Se qualcuno invece è favorevole a queste cose, non è lungimirante far andare una coalizione come la Destra che non puoi rimproverare quando impone le leggi del Mercato e della Religione. Ok, la Laicità e la Politica sono valori quasi esclusivamente formali nella Sinistra, ma almeno vi sono. Possiamo far pressioni ricorrendo appellandoci a questo comune linguaggio.

    Certo come abbiamo discusso, il “traditore” che ci si becca a Sinistra quando non si “obbedisce” alla cultura dominante, ti fa prudere le mani del ribellismo! ma quel “cojoni” di Berlusconi dimostra che il clima è simile nella Destra. E non sarà un ribellismo adolescenziale a farmi desistere dal portare ossigeno alla coppia di fatto che abitava di fronte casa mia, non sarà la “purezza” a non farmi dare una speranza a mia cugina precaria.

    Non mi turerò il naso quando andrò a votare, nè ci andrò perchè Berlusconi è il Male Assoluto.

    Berlusconi riceverà il mio omaggio , se perderà, come uomo che ha portato un’alternativa (per quanto forcaiola e classista) in un’Italia che rischiava l’egemonizzazione; e Prodi sarà l’uomo che strategicamente mi fa prendere un vantaggio per la battaglia che credo dovremmo combattere tra poco tempo. Non quindi il meno peggio ma l’alternativa migliore tra due…

  5. filomenoviscido scrive:

    SGRUNT!!

    mi sono tagliato il post! 🙁

    vabbè, in estrema sintesi: se un affamato ti chiede cibo, non glielo dai perchè ne hai solo per un giorno? e il giorno dopo si ritroverebbe affamato e senza la “zappa” per procacciarselo?

    ora non ha senso far questa discussione, tu sei troppo avezzo ai dibattiti per non saper rispondere alle contestazione dei votanti, e lo stesso vale per i votanti alle tue (spero lo saprai).

    Il dibattito si trascinerebbe lungo e impegnativo, e a pochi giorni dal voto non credo sia utile perchè penso che tra gli attivistidel web , i giochi siano fatti, nessuno cambierà opinione.

    vi saluto augurandovi di far le mie stesse cose domenica (con il voto a l centrosinistra) e lunedì (andando a mangiare con uno di Destra, uno di Sinistra ed uno che non sa se nadrà a votare)

  6. filomenoviscido scrive:

    DA Rumi : “la sinistra i marxisti , gli atei e personaggi come luxuria e no-global ”

    X RUMI: potrei anche capire i marxisti visto che si parla di schieramento politico e non si fa accordo con chi è contrario alla nostra ideologia (anche se il marxismo senza unione sovietica e temperato con l’accordo su un programma poltico non credo sia un problema)

    gli ATEI!!! aaaaahhhh i cattivoni atei al potere!! aaaaaa…. tragedia! 😉

    e per personaggi come Luxuria che intendi? parli di trans o parli delle abilità politiche di Luxuria?

    e per no-globlal? non è che a me stiano particolarmente simpatici ma , per esempio, Miguel per me è un NOGLOBAL (antimondialista)

    saluti

  7. kelebek scrive:

    So che questo è un argomento forte, che può portare a tensioni a mio avviso abbastanza inutili.

    Voglio ribadire che io non sostengo l’astensionismo – cioè non sto invitando le persone a non votare, ma solo a togliere di mezzo le false motivazioni per cui votano, e a riflettere su quelle vere per cui votano (o non votano).

    Insomma, il mio post non è un manifesto politico.

    Poi, per i motivi che ha esposto perfettamente Filomeno nel commento #6, non intendo entrare in discussioni questa volta.

    Forse interverrò su qualche punto specifico che mi colpisce.

    Non impongo nulla, ma inviterei anche gli altri a evitare discussioni accanite sul perché bisogna votare o no: in questo particolare caso, sarebbe probabilmente meglio che ognuno si limitasse a dire la sua, come è sucesso finora.

    E’ solo un suggerimento, ma su questo tema nessuno convincerà chi è già convinto.

    Miguel Martinez

  8. utente anonimo scrive:

    Intervento da Incorniciare

    JZ

  9. utente anonimo scrive:

    miguel,

    se vanno bene le conoscenze telematiche, beh, adesso uno entusiasta di votare prodi lo conosci (entusiasta dopo aver letto le 281 pagine).

    comunque, entusiasmi a parte, io mi permetto un piccolo consiglio agli aspiranti astensionisti.

    domenica appena svegli, davanti al caffé fumante e all’ovetto con pancetta, e alle fette biscottate con marmellata bio, chiedetevi, “mi è piaciuto tutto quello che è successo dal 2001 ad oggi?”

    – pacs

    – legge bossi fini

    – immigrati espulsi a colpi di decreti del prefetto

    – iraq

    – legge sugli stupefacenti

    – falso in bilancio

    – calderoli ministro (vabbé lassem ander)

    – scaloja ministro (“quel rompicoglioni”)

    – lunardi ministro (“con la mafia si deve convivere”)

    – giovanardi ministro (“chi vota al referendum è nazista”)

    (…e potrei continuare per giorni)

    se vi è piaciuto, de gustibus…

    se non vi è piaciuto e pensate che far peggio è difficile andate a votare.

    ma questa, nelle mie intenzioni, era solo una breve premessa, ad una cosa scritta da miguel che mi ha molto colpito. perchè è tanto terrificante l’europa?

    ciao

    roberto

  10. utente anonimo scrive:

    Fondamentalmente sono d’accordo con Filomeno.

    Io voto non perchè mi sia antipatico il nano pelato perchè è nano, ed è pelato;

    non perchè Prodi mi rappresenti ;

    non perchè Prodi cambierà molto (del resto, come dici tu, Miguel, neanche Belrusconi può cambiare più di tanto);

    la questione delle televisioni mi è indifferente, pur riconoscendo che insomma, meglio dieci Berlusconi in concorrenza che uno solo in monopolio, e poi la sinistra avrà peccato a lasciargliee, ma non è detto che ripeta l’errore;

    io voto perchè quel pochissimo che potrà fare Prodi meglio di Berlusconi è comunque importante e gradirei averlo.

    Paolo

    PS

    la cosa del tuo discorso, Miguel, che continuo a non capire, è la’lternativa che mi proponi.

    Per il resto fila tutto.

    Sono d’accordissimo in tutto, ficnhè dici:

    “Oggi invece funziona così: il padrone vuole assumere due precari al posto di dieci operai fissi, il centrodestra è d’accordo e il centrosinistra pure. Basta guardarsi attorno, studiare un minimo di storia anche degli altri paesi, e si vedrà che dalla fine degli anni Settanta è così che vanno le cose, e non solo in Italia.

    E quindi i passi, piccoli o no che siano, si fanno solo indietro, un termine che non mi piace per nulla, ma che uso per indicare la direzione opposta a quella in cui vorrei andare io.”

    ecco, io vorrei andare nella stessa direzione, ma:

    come?

  11. kelebek scrive:

    Per Piccolo Zaccheo,

    Ho letto sul tuo blog le riflessioni sul Vangelo di Giuda, un argomento interessante.

    A prescindere dalla posizione (probabilmente diversa) che abbiamo sulla questione dei “diritti civili”, concordo pienamente su un punto: questi temi diventano importanti, quando del resto – economia, politica estera e politica tout court – diventano tabù.

    E infatti il problema fondamentale, come sottolinei tu, è il dominio dell’economia sulla politica.

    Allo stesso tempo, non mi sembra che i “diritti civili” costituiscano il fulcro della campagna del centrosinistra, ma solo di una parte relativamente minore della sinistra.

    Infatti, sono argomenti che per loro natura interessano seriamente solo una minoranza degli elettori, e creano problemi con il Vaticano.

    Infatti, il punto focale della campagna elettorale del centrosinistra mi sembra che sia un altro.

    Cioè, con il predominio dell’economia sulla politica, abbiamo anche lo sfascio dell’economia (nel senso etimologico), inteso come benessere delle persone.

    Questo è un fenomeno universale, di cui Berlusconi non porta particolari colpe, per il semplice fatto che il suo governo – come tutti i governi liberisti di destra o di sinistra – non pretende minimamente di governare sull’economia.

    Però il centrosinistra sfrutta questo fatto per dire che “Berlusconi sta rovinando l’Italia”.

    Cosa contrappone il centrosinistra allo sfascio attribuito a Berlusconi?

    Dicono, “noi siamo persone più rispettabili di quel pagliaccio di Berlusconi”.

    Una pura immagine, insomma, e anche piuttosto noiosa.

    Miguel Martinez

  12. RIPENSAREMARX scrive:

    Miguel Martinez,

    sottoscrivo tutto e se mi dai il consenso faccio girare il tuo post nelle e-mail per i miei conoscenti.

  13. utente anonimo scrive:

    X MM

    Quoto al 100% il tuo ultimo intervento.

    In campagna elettorale dai il meglio pure tu… 😉 😉 😉

    JZ

  14. idiotaignorante scrive:

    Sono circondato da tifosi di sinistra purtroppo, che mi guardano sempre storto quando porto avanti simili argomentazioni… vabbeh, pace! Bel post.

  15. kelebek scrive:

    Per Paolo,

    giustamente poni la questione, “che fare”?

    Probabilmente tu, io e la maggior parte dei lettori di questo blog, anche non “di sinistra”, hanno in mente di fare qualcosa che riporti – cito a senso Piccolo Zaccheo – il predominio della politica sull’economia, che ci faccia uscire dal dominio imperiale americano, e così via.

    Siamo anche d’accordo che questa non è l’obiettivo, né del centrodestra né del centrosinistra.

    Quindi, bisognerebbe costruire qualcosa al di fuori dei due poli.

    Per farlo, occorre innanzitutto svincolarci dalla sudditanza psicologica ai due poli.

    Dobbiamo smetterla di identificarci, anche se dopo tanti distinguo, con l’uno o con l’altro.

    Perché tra breve, avremo (credo) un governo di centrosinistra.

    A questo governo passerà il compito di gestire il dominio dell’economia sulla politica, e dell’Impero sul mondo.

    E quindi dovremo scegliere, se fare un lieve mugugno di sottofondo, rientrando subito nei ranghi non appena ci agitano lo spauracchio della “vittoria della destra”, oppure se vogliamo fare opposizione sul serio.

    Mettiamo ad esempio che ci sia un attacco militare all’Iran. Prodi ha già detto che “si può fare”.

    Ora, la domanda che pongo a tutti quelli che si riconoscono come “di sinistra” è questa: riusciremo a combattere Prodi su questo tema con la stessa grinta con cui abbiamo combattuto contro Berlusconi?

    Senza lamentarci perché il centrosinistra ha “deluso le nostre aspettative” o ha “tradito il nostro voto”?

    Prodi non ha tradito proprio nessuno: la dichiarazione sulla guerra all’Iran l’ha fatta lealmente e in pubblico, se non lo abbiamo voluto ascoltare, la colpa è nostra e non sua.

    Prodi avrà un’opposizione ufficiale, quella del centrodestra.

    Questa opposizione avrà come unico compito quello di vegliare sulla sua fedeltà agli USA e al liberismo.

    Bene, io vorrei che…

  16. kelebek scrive:

    Forse ho superato un numero fissato di battute, comunque è saltata l’ultima parte del mio commento.

    Provo a ricostruire a memoria.

    Io vorrei che Prodi avesse un’opposizione molto più cattiva, perché lo attacca proprio sul suo liberismo e la sua sudditanza all’Impero.

    Una simile opposizione può nascere solo se non si è vincolati mentalmente da identificazioni con il centrosinistra.

    Quindi il vero problema non è se si va a votare o no domenica, ma la nostra capacità di liberarci mentalmente.

    Non basta l’identificazione critica. Dire, “sono d’accordo, il centrosinistra ha tanti difetti, ma…” Questo se lo dice tutto il centrosinistra da solo dalla mattina alla sera. Ma rimane coalizione, e quindi rimarrà governo. E quindi eseguirà gli ordini dell’Impero e del capitalismo totale.

    No. Saremo liberi quando potremo guardare D’Alema con lo stesso senso di non identificazione con cui guardiamo Casini.

    Ci possono essere motivi piccoli e banali, ma validi, per votare. Come ci possono essere motivi altrettanto validi per non votare – ad esempio se è una bella giornata.

    Molto più importante è non stappare lo spumante quando vincerà il centrosinistra.

    Miguel Martinez

  17. kelebek scrive:

    Per Ripensaremarx,

    certo, puoi far girare liberamente.

    Miguel Martinez

  18. utente anonimo scrive:

    sommessamente, sull’iran, prodi dice “intervento militare solo con mandato onu”, che mi pare innanzitutto una cosa del tutto irrealizzabile pure negli incubi del più sfrenato pessimista e, in ogni caso, un miglioramento rispetto al berlusconiano “intervento in irak con mandato di bush figlio”

    roberto

  19. utente anonimo scrive:

    Per Roberto

    non andro’ a votare nonostante il faccia come tu consigli da settimane. solo che poi non mi fermo a riflettere sul periodo 2001-06 ma rifletto anche sul 1996-2001

    e ritrovo:

    – guerra in kosovo

    – distruzione della scuola e dell’universita’ (berlinguer e 3+2)

    – distruzione della sanita’ pubblica (bindi)

    – aliquota minima per lavoratori autonomi dal 10% al 18% (riforma fiscale governo dalema, provata sul mio miserrimo 740)

    – riforma Treu mercato del lavoro (co.co.co e le agenzie interinali)

    – pestaggi e violenze al g8 di Napoli (per puro caso non c’e’ scappato il morto come a genova, piu’ venti poliziotti sotto processo…)

    Mi rifiuto di votare con naso tappato. Prodi sara’ pure un agnello e berlusconi un lupo, ma la puzza della loro cacca e’ uguale

    luke

  20. utente anonimo scrive:

    Caro MM

    io voterò CDX (qualcuno lo deve purfare), in primis, per i temi sovrastrutturali (ma mi permetto di dissentire dall’ontologiamarxiana e considerarli fondamentali) citati di sfuggita (non ho ancora letto Dacia).

    Voterò CDX sperando che inizi a cavalcare efettivamente il liberismo (il resto del mondo ha iniziato verso il 1980, io sto ancora aspettando) e che prosegua nella politica estera atlantica, sia pure di sponda europea.

    Voterò CDX pur essendo in profondo disaccordo con le scempiaggini che dicono in tema di immigrazione, che pure è tema importante; non giudico meglio quello che dicono a sinistra, peraltro.

    Ti vorrei contestare un solo punto: il padrone vuole assumere 10 precari invece di 2 fissi. E se non lo farà, quei 10 lavoratori verranno assunti in Vietnam o in Thailandia o in Tunisia o in Turchia.

    Ciao

    Francesco

  21. utente anonimo scrive:

    luke,

    capisco.

    mi pare logico che chi come te consideri l’italia del 2001 peggiore o uguale a quella del 2006 voti rispettivamente berlusconi o scheda bianca

    roberto

  22. utente anonimo scrive:

    Lo spumante non lo stapperò di certo, Miguel.

    E sono pronto a contestare prodi molto più di quanto abbia fatto con Berlusconi.

    Ho paura però che il resto della sinistra non farà lo stesso, già vedo, sondando mentalmente amici e conoscenti di sinistra, quelli ai quali un governo con predominio di economia (ed economia liberista) e sudditanza all’Impero va benissimo. E sono la maggioranza.

    Francesco:

    ovvio che tu sei “di destra”fai di ragionamenti di destra, inutile perciò che mi metta a contestarteli punto per punto, c’è qua dentro chi lo potrebbe fare molto meglio di me.

    basti dire: non sono d’accordo con te. 🙂

    Paolo

  23. stigli scrive:

    “Ci troviamo in una situazione estrema, quando veniamo improvvisamente catapultati in un insieme di condizioni in cui i vecchi meccanismi adattivi ed i valori di un tempo non sono più validi ed anzi alcuni di essi possono mettere in pericolo la vita che avevano lo scopo di proteggere. Ci troviamo allora, per così dire, spogliati di tutto il nostro sistema difensivo e scaraventati di nuovo sul fondo e per risalire dobbiamo costruirci un insieme di comportamenti, valori e modi di vivere adatti alla nuova situazione”. Per sopravvive a questa situazione estrema, Bruno Bettelheim osserva che sta avvenendo in lui una scissione della personalità tra un “io-oggetto” che subisce queste degradanti esperienze ed un “io-soggetto” che osserva quanto gli sta accadendo. Questa “scissione della personalità” è il meccanismo di difesa che gli consente di sopportare questo lacerante mutamento di “status”. Egli elenca gli stadi psicologici che un prigioniero può attraversare in una “situazione estrema”: a) lo shock dell’iniziazione durante il trasporto al campo di concentramento; b) la fase di adattamento; c) la fase di identificazione con la realtà del campo di concentramento. Nell’ultimo stadio, il prigioniero considera come unica vera realtà quella del campo ed abbandona tutti i valori che formavano la sua vita precedente, fino a sprofondare in una “morte spirituale”, che può diventare morte fisica. Bettelhein osserva che i prigionieri appartenenti ai ceti medi, senza preparazione politica e con deboli convincimento etici o religiosi, soccombevano più facilmente in questo meccanismo coercitivo.

    Le testimonianze dai campi di concentramento ci dimostrano che anche in condizioni estreme si sono verificati atti di solidarietà, azioni individuali di resistenza e forme di resistenza organizzata secondo modalità attive e nonviolente.

    Io intendo usare la scheda elettorale come estrema modalità di resistenza organizzata non violenta. Così intendo rispondere…

  24. stigli scrive:

    Così intendo rispondere all’appello di Sherif El Sebaie. Con tutto il beneficio d’inventario. Cari saluti a tutti.

  25. utente anonimo scrive:

    Miguel, sei sicuro che basta volerlo e la politica acquista il primato sull’economia?

    io non credo.. mi sembra che l’economia ha avuto sempre il controllo della politica, il riformismo progressista è possibile solo in momenti di boom economico…

    che la politica possa farci qualcosa mi sembra una delle componenti più importanti dell’ideologia dominante, è la menzogna che vendono i partiti di sinistra che non possono ammettere esplicitamente di fare gli interessi del grande capitale.

    Spero di sbagliare, ma credo che qualunque partito di sinistra europeo non possa che continuare a smantellare lo stato sociale, togliere diritti ai lavoratori ecc… pena il tracollo economico.

  26. utente anonimo scrive:

    ho dimenticato di firmare il commento 26

    Marco

  27. kelebek scrive:

    Luke ha detto una cosa importante: il centrosinistra va giudicato non tanto per il suo programma (come avevo scritto io), quanto per ciò che ha fatto effettivamente quando era al governo.

    Roberto ha fatto lo stesso per il centrodestra.

    Entrambi in senso critico.

    Mi piacerebbe se Francesco, oltre che dire ciò che spera da Berlusconi, ci dicesse qualcosa sulle cose positive fatte nella realtà da Berlusconi.

    Come mi piacerebbe sentire qualcuno che da centrosinistra rispondesse, elencando le cose positive fatte dal centrosinistra quando era al potere.

    Miguel Martinez

  28. kelebek scrive:

    Per Roberto,

    l’attacco all’Iraq è avvenuto con una sorta di approvazione ONU; la sua successiva occupazione (e quindi anche la presenza italiana) con la piena approvazione dell’ONU.

    Come sono avvenute con approvazione ONU anche altre guerre recenti.

    Miguel Martinez

  29. kelebek scrive:

    Sempre per Roberto,

    in due righe…

    La cosa che chiamano Europa:

    1) C’è un parlamento con funzioni consultive, alle dipendenze di commissioni burocratiche

    2) Ha il liberismo economico e la NATO (con ciò che significa in termini anche di dipendenza dall’Impero) iscritti nella sua costituzione

    Miguel Martinez

  30. RIPENSAREMARX scrive:

    Miguel ho girato il tuo post anche a La grassa. In “cambio” mi sono arrivate le sue riflessioni su quello che accadrà durante e dopo il voto. Materiale prezioso che ho pubblicato sul nostro blog e che invito a leggere.

  31. utente anonimo scrive:

    Caro Miguel,

    sull’europa permettimi di dirti che se quelle sono le tue obiezioni, sbagli profondamente.

    – innanzitutto, da tempo il parlamento europeo è ben più che un organo consultivo, e gli episodi di buttiglione e della direttiva servizi lo provano ampiamente.

    il problema è che in italia (e solo in italia) il parlamento è visto come una paziella con il risultato che gli italiani al parlamento europeo ci mandano bossi e santoro (mai gli perdonero di avermi preso il voto per *poi* dire che voleva fare il giornalista).

    in altri paesi ci mandano gente seria.

    – sulla nato non è iscritta nella sua costituzione manco per idea. il trattato di nizza si limita a dire che la politica estera,inesistente invero, non pregiudica la politica di difesa degli stati che sono parte della nato (art. 17tue); daltronde non ti sfuggira il fatto che ci sono paesi membri dell’ue e non della nato

    – sul liberismo economico il discorso si fa lungo e non voglio approfittare della tua pazienza andando ulteriormente fuori tema (magari un’altra volta se vuoi).

    mi permetto solo di ricordarti nuovamente la vicenda della direttiva servizi.

    infine sull’iraq contesto fortissimamente che l’attacco all’Iraq sia “avvenuto con una sorta di approvazione ONU”. manco per idea.

    roberto

  32. utente anonimo scrive:

    scusaste l’rtoggraffia precharia dell mio ultimo pst

    robbertto

  33. utente anonimo scrive:

    Miguel

    perchè vuoi far partire uan guerra?

    Io mi limiterò a citare la riforma della Costituzione (tardiva, confusa, destinata a sconfitta ma nella giusta direzione), la riforma Moratti della scuola, il 5 per mille, la spedizione in Iraq, la battaglia contro l’articolo 18 (benchè persa), quella per modificare il Trattato Costituzionale Europeo (idem), la legge Biagi, i piccoli tagli alle tasse (come gesti esemplari nonostante gli scarsi effetti pratici).

    Io vedo una dilatazione degli spazi di libertà e una minor presa dei vecchi furori ideologici progressisti che tengono progioniero questo paese molto peggio che i trattati segreti con gli USA.

    Sull’Europa, purtroppo, hai torto. La burocrazia Uerana è estranea alle logiche liberiste dell’impero quanto quella sovietica.

    Ciao

    Francesco

  34. kelebek scrive:

    Per Francesco,

    Non voglio far partire una guerra, anzi mi sembra che siamo riusciti a contenerla abbastanza bene.

    Quello che hai presentato va benissimo, volevo semplicemente un elenco di quel tipo, e invito anzi quelli di parte avversa a non entrare in un’analisi critica degli esempi che hai portato, perché ci porterebbe a discussioni infinite.

    Piuttosto, presentino anche loro una simile, breve lista delle azioni che loro ritengono positive, compiute dai governi precedenti di centrosinistra.

    Miguel Martinez

    P.S. Sull’Europa, risponderò, se tutto va bene, con un post più avanti.

  35. kelebek scrive:

    Ringrazio Ripensaremarx della preziosa segnalazione. La Grassa lo trovo spesso ostico nel suo stile, pur condividendone sostanzialmente i contenuti.

    Invece qui è chiarissimo, come lo è sempre quando parla di un tema che pochissimi conoscono come lui: le manovre del mondo finanziario.

    Mi sembra che i marxisti siano spesso ignoranti della realtà del mondo capitalista, conosciuto solo teoricamente: La Grassa è una notevole eccezione.

    Miguel Martinez

  36. kelebek scrive:

    Per Paolo,

    domenica faremo due cose diverse, ma mi piace moltissimo il tuo atteggiamento.

    Grazie

    Miguel Martinez

  37. utente anonimo scrive:

    quella di limitarsi alla lista delle azioni che riteniamo positive è una buona idea.

    quindi per i governi 1996-2001 ricordo velocissimamente (ma ritorno stasera)

    – abolizione del servizio militare

    – euro

    – Tasso di crescita Pil medio annuo 2,2 (rispetto a 0,3 di berlusconi)

    – deficit pubblico -5%

    (per gli ultimi due punti vi rimando a questo sito http://212.239.44.217/news/view.php?id=10&cms_pk=2105&from=index )

  38. utente anonimo scrive:

    alcuni pensieri:

    intanto, la sottomissione, dello stato italiano, all’impero è palese senza differenza tra chi governa il paese perche l’immunità riconocsiuta ai militari dell’impero, in linguaggio politivo classico, significa CAPITOLAZIONE mentre l’alleanza è tutto un’altra cosa.

    Poi, finora i rapporti previleggiati con il sionismo, appartenevano alla sinistra, mentre la destra estrema, dopo aversi rifatto le file, con la nascità di “alleanza nazionale” e poi di “forza italia”, pur di avere un posto specifico nelle file dei “filo sionisti” , ha messo i riga tutti gli ex fascisti, rendendoli tutti amici del sionismo, ciò mentre dall’latra parte , nelle estremità della sinistra, si scopriva che il sionimso non è altro che il lato scuro dell’impero.

    La destra, una volta arrivata al potere, ha addirittura esagerato, sbilanciando l’Italia completamente dalla parte sionista, cancellando un ruolo tradizionale che l’Italia aveva, solo grazie alla propria posizione geopolitica.

    Con Fini agli esteri, ora la politica estera italiana è completamente soggetto agli interessi sioniste e neoconservatore, e questo ha allontanato l’Italia dal proprio peso geopoltico perche ora, l’Italia deve attendere le direttive sioniste per muoversi mentre prima, anche se in piccolo, qualcosa di diverso dalle direttive dell’impero poteva permettersela.

  39. kelebek scrive:

    Per gli autori dei post 38 e 39,

    1) Grazie della sintetica lista di “buone azioni” del centrosinistra

    2) invito quelli di destra a non rispondere, così evitiamo da entrambe le parti una discussione interminabile e insolubile sulla storia degli ultimi dieci anni

    3) per favore, firmate sempre, anche con un semplice nick.

    Miguel Martinez

  40. utente anonimo scrive:

    ops, il 38 sono io. beg your pardon

    roberto

  41. utente anonimo scrive:

    oggi proprio non riesco a staccarmi, mannaggia a me.

    comunque ritornando a europa e perchè votare, leggo sul sito di repubblica “ue taglia i fondi ad hamas”. ora questa notizia (invero per me buona, ma capisco di essere in controtendenza nel blog) dovrebbe essere letta così “i capi di stato e di governo e i loro ministri degli esteri (quindi fini e berlusconi per l’italia), hanno deciso al consiglio ue di marzo 2006 di tagliare i fondi ad hamas e la commissione esegue”.

    tutti siamo liberi naturalmente di pensare che con prodi, segolene royal e schröder al posto di berlusconi, chirac, e merkel le cose sarebbero andate comunque così. ma mi preme di far notare che non è un’istituzione segreta che prende queste decisioni, sono le persone che eleggiamo.

    roberto

  42. utente anonimo scrive:

    X Roberto: nn ci giurerei a Destra non vi fossero filo Sionisti pre Alleanza Nazionale

    E parlo dei tempi di Almirante e della guerra del Kippur, nn del Nobel ad Arafat.

    JZ

  43. utente anonimo scrive:

    Scusa MM

    ma ti invito a moderare i commenti …

    Sennò io mi incazzo come una biscia a veder attribuire a merito del governo di CSX anche accadimenti esclusivamente contemporanei allo stesso.

    OK basta che devo studiare i conti nazionali del periodo 2000-2005, un disastro da piangere.

    Francesco

  44. utente anonimo scrive:

    Mi è venuta una curiosità: come mai un nostalgico del Sultano (ma non era il Califfo l’ultimo regnante islamico legittimo?) è venuto in Italia a fare il pastore?

    Ho difficoltà a credere che non riuscisse a farlo in Anatolia, con la maggiore soddisfazione di vivere nella terra degli avi e del Sultano e … dove si parla turco.

    Un turista per caso :)))?

    Francesco (versione ospitale, non leghista, sia chiaro)

  45. kelebek scrive:

    Per JZ, esiste in rete da qualche parte un lungo studio, credo di Maurizio Cabona, sui complessi rapporti tra sionismo e “neofascismo” in Italia.

    In sostanza, la politica estera interessava molto di meno che oggi; comunque, l’MSI era sempre ufficialmente filo-israeliano, anche quando non c’era convenienza politica a esserlo. La fascia di missini che disprezzava gli ebrei, a sua volta, comprendeva, una discreta fascia di ammiratori dei muscoli sionisti (compreso lo stesso Julius Evola).

    Miguel Martinez

  46. kelebek scrive:

    Per Francesco,

    No, non modero i commenti, almeno quelli ricevuti finora.

    Sicuramente, come tu potresti dire qualcosa contro chi difende l’operato del governo D’Alema, qualcuno potrebbe obiettare agli esempi che hai scelto tu per promuovere il governo Berlusconi.

    E finiremmo in un’interminabile diatriba.

    Volevo solo riportare il discorso sul terreno della pratica, e non solo della teoria.

    Miguel Martinez

  47. kelebek scrive:

    Il Sultano ottomano aveva numerosi titoli, tra cui quello di Califfo.

    Miguel Martinez

  48. utente anonimo scrive:

    Caro Miguel,

    Sai la stima che ho per te, ma stavolta mi pari fuori strada. Il rispetto delle istituzioni e il non farne un uso privato magari non scongiureranno la prossima guerra, ma possono rendere un po’ più civile questo paese.

    >Gli rimane giusto lo spazio per fare leggi per evitare il carcere a Previti.

    E ti pare poco?

    Ciao da Marcello Teofilatto

    che non considera un optional mandare a casa Berlusconi.

  49. utente anonimo scrive:

    Per me la vera scelta è tra un governo che non fa un bel nulla, e uno che procederà a grandi passi col programma capitalista/liberista/globalizzante eccetera.

    Messa così, dovrei votare il Berlusca.

    Invece vado e voto i Verdi.

    Che volete farci, in fin dei conti sono anche innamorata di Miguel, quindi non ci si può aspettare più di tanto.

    La timida donzella

    PS Ero qui per segnalare il Numero Verde Brogli: 800.148.875, poi ho capito l’inutilità dell’esistenza.

  50. utente anonimo scrive:

    Caro miguel condivido molte delle tue perplessità, ma io andrò a votare.

    Se avrò un po’ più di tempo, magari spiegherò un po’ più lungamente le mie ragioni, magari quando le avrò capite meglio anch’io :).

    Vorrei dire una cosa, però. Io ero contraria all’intervento in Kosovo avvenuto negli anni della sinistra al governo. Anche se faccio differenza tra autorizzazione postuma, quando non si poteva probabilmente fare diversamente, e autorizzazione pre-operazione.

    Detto questo, mi viene in mente almeno una cosa che per me è importante.

    Durante il governo D’Alema e durante l’intervento in Kosovo, In Rai un certo Santoro ( che io potrei pure non stimare granchè ), dedicò molte ore di trasmissione per criticare quella guerra.Puoi immaginare qualcuno di Mediaset che faccia lo stesso con la guerra in Iraq? Io so che ho visto una vergognosa trasmissione sul Medio Oriente condotta da Capuozzo. Ho fatto solo in tempo a vedere parte di un servizio sulla donna araba che criticava ferocemente l’Islam , e poi un servizio di Fiamma Nierenstein su una zona israeliana. Senza parole.

    Mentre sempre Santoro fece un servizio molto critico ( sbagliando pure, secondo me ) sull’affondamento di quella barca albanese da parte della Marina Militare italiana.

    Ancora, ti sembrerebbe posibile con un qualunque giornalista Mediaset o Rai adesso? Tanne che la faziosa Rai tre, ovvio.

    Ora, ripeto, io non sono una estimatrice di Santoro, anzi. Però, non potendo contare su grandi scelte, o grandi uomini, forse è meglio optare per cambi ” minori ”

    MJ

  51. utente anonimo scrive:

    Miguel.

    Grazie per l’informazione, molto gentile.

    Ma Maurizio Cabona non è il critico Cinematografico de “Il Giornale”?

    O è solo un omonimo?

    Anche perchè se è lui sarà una bella esperienza considerato l’unica volta che l’ho visto è stato ad un convegno di critica cinematografica ad Alessandria, e la tentazione di far partire un pogrom contro di lui 🙂 era forte assai…

    Tornando al tema.

    Ovviamente (io in quegli anni non ero nato) nn posso sapere granché, ma quel che mi è stato trasmesso da alcune persone che militavano nella destra di quegli anni è che le voci filosioniste esistevano eccome.

    L’unica correzione che potrei farti (ma, ripeto, potrei sbagliarmi narratami) riguarda la fascia di Missini nn molto amante degli ebrei.

    Tutti i reduci di quell’esperienza politica da me incontrati, e classificabili in quella categoria, erano più simpatizzanti dei muscoli arabo/palestinesi che di quelli sionisti.

    Anzi: tutto mi fa sembrare i settori dell’Estrema destra filo araba derivare dritti dritti da lì…

    Piuttosto mi sembrava strano leggere qui (nn so se il post 39 sia di Roberto o meno) che Alleanza Nazionale si sia scoperta sionista come se fosse dal nulla mentre la Sinistra abbia sempre avuto il monopolio sionista.

    Riguardo i primi mi pare appunto che il fenomeno sia un’estensione ed un riemergere della componente MSI filo Sionista e Filo Atlantica,

    soprattutto di scuola Almirantiana del quale accennavo sopra.

    Riguardo i secondi dovrei capire di quale sinistra Italiana si sta parlando, perchè quella storica ufficiale non poteva certo

    permettersi il lusso di deviare dalle posizioni PCUS che già dagli anni ’50 si orientava verso il mondo arabo a livello di sostegno politico.

    Men che mai si può dire della Extraparlamentare.

    Però, per evitare gaffes, attendo commenti da chi ne sa di più

    JZ

  52. utente anonimo scrive:

    no JZ,

    il post 39 non è mio e, orrore orrorissimo, ad essere sincero ho meno difficoltà a credere nell’esistenza di babbo natale che in quella di un’entità sionista alle cui direttive l’Italia dovrebbe attenersi.

    penso che la politica filoisraeliana del nostro governo derivi essenzialmente da due questioni terra terra: la necessità di fini di farsi una verginità e il fatto che gli arabi sono il nuovo nemico da odiare, come ben diceva miguel un paio di post fa

    avessero scelto come nemici i cinesi o gli indiani non credo che l’italia avrebbe seguito la stessa linea pro israele

    roberto

  53. utente anonimo scrive:

    >Purtroppo, mi è capitato Mehmet Koyuncu, immigrato clandestino da Erzerum in Anatolia…MM<
    Come sarebbe “mi è capitato”?!! E che, Sherif ha fatto pure la lottizzazione degli immigrati “adottabili”? Porca miseria, anche gli immigrati da rappresentare ve li assegna il Partito!:-). Ribellati Miguel, hai la fortuna di avere come “ospite” nel tuo blog un immigrato DOC par mio da “votadottare”e ti vai ad impelagare con un nostalgico del Sultano Mehmet VI. Eh, non ci sono più i terzomondisti di una volta….:-).

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Ah, si potrebbe “appropriarsi” di più di un immigrato, oppure è considerato contrario alla giustizia sociale?:-). Nel caso fosse possibile, puoi addottare tranquillamente anche me nell’astensionismo. Confermo quello che scrissi temporibus illis: se avessi la cittadinanza non voterei nessuno dei due schieramenti.

  54. utente anonimo scrive:

    >Però, per evitare gaffes, attendo commenti da chi ne sa di più JZ<
    So che un fascistissimo reduce della X MAS di Borghese servì per qualche anno in Israele ad addestrare le truppe di commandos della marina israeliana.

    Ciao

    Ritvan

  55. utente anonimo scrive:

    >So che un fascistissimo reduce della X MAS di Borghese servì per qualche anno in Israele ad addestrare le truppe di commandos della marina israeliana.< Io ne ho conosciuto uno (o meglio il nipote, il diretto interessato nn c’è più) con una storia simile nel periodo della guerra del Kippur. JZ

  56. kelebek scrive:

    Per JZ,

    qualche nota sparsa:

    1) Ricordiamo che l’interesse per Israele era limitato nel mondo fino al ’67.

    2) Il PCUS è stato prima filoisraeliano (si dice che il ponte aereo che Stalin organizzò dalla Cecoslovacchia sia stato decisivo nel ’48), poi si è schierato con Nasser ai tempi dello scontro con gli anglofrancesi su Suez.

    3) In Israele, fino agli anni Settanta, è stato al governo un partito membro dell’internazionale socialista, con una forte retorica statalista-collettivista e laica.

    4) Fino al ’68 circa, direi che l’estrema sinistra emergente sia stata sostanzialmente filosionista: conosco diversi che sono andati a sognare nuove società nei kibbutz.

    5) Tutto i primi militanti di Lotta Continua che ho conosciuto mi dicono che Israele era per loro un “mito”: almeno in questo, Sofri non è cambiato.

    6) Il ’68 porta nell’estrema sinistra il guevarismo, l’interesse per i neri americani e l’antimperialismo. Contrariamente a quello che si pensa, non ovunque: Potere Operaio ad esempio è stato sempre coerentemente “anti-antimperialista”, come dimostra anche la carriera successiva di Toni Negri.

    Solo allora nasce l’antisionismo di sinistra.

    7) Una storia poco nota è quella del lavoro dietro le quinte dell’ufficio esteri del PCI in quel periodo, che già allora mediava gesuiticamente. E che, pur trafficando con l’OLP, lavorava anche contro i movimenti filopalestinesi dell’estrema sinistra.

    Miguel Martinez

  57. kelebek scrive:

    Per JZ,

    L’articolo su “Fascisti, neofascisti, postfascisti ed ebrei” è di Maurizio Cabona (sì, proprio lui), è uscito sul Foglio del 26/01/02 come supplemento, quindi non scaricabile dal sito del Foglio.

    Se mi vuoi scrivere in privato – kelebek@imolanet.com – ti mando l’articolo come allegato word (senza virus).

    Miguel Martinez

  58. kelebek scrive:

    Ci sarebbe poi da dire qualcosa sui rapporti tra l’estrema destra e quella parte dei maroniti libanesi che ha cercato di prendere il potere in Libano durante la guerra civile.

    Anche se la posizione maronita fu complessa: da una parte, prendevano le armi dagli israeliani; dall’altra, era diffusa la convinzione che Israele, istigando e appoggiando la strage del “settembre nero” in Giordania, avesse voluto destabilizzare anche il Libano, scaricandovi centinaia di migliaia di profughi palestinesi.

    Mentre i seguaci del colonnello Haddad hanno vissuto con stipendi israeliani, il generale Aoun ha cambiato radicalmente posizione negli ultimi anni, anche per contestare la pretesa israeliana che il Libano si prenda carico e “integri” i profughi palestinesi cui lo stato etnico sionista nega il diritto di ritorno.

    Comunque, durante gli anni in cui i neofascisti italiani andavano in Libano, i maroniti di destra (ce n’erano anche altri) erano sicuramente filoisraeliani.

    Miguel Martinez

  59. kelebek scrive:

    per Ritvan,

    il tuo non voto lo tengo in serbo da regalare a un mio amico, che su una mailing list ha scritto:

    “Quello che forse non sai è che la metà del paese (l’85 percento dei laureati – per darti un numero-) ritiene che il berlusconismo abbia prodotto più danni dello stesso fascismo, guerre comprese.”

    Miguel Martinez

  60. utente anonimo scrive:

    dubito che la statistica sulla metà della popolazione sia vera (vorrebbe più o meno dire che tutti quelli che non hanno votato per berlusconi pensano ‘sta cosa).

    tuttavia non mi stupisce del tutto, visto che conosco un mare (ahimé veramente un mare) di rivoluzionari-marxisti-leninisti-maoisti-guevariani-radical chic-beppegrillisti che pensano che prodi e berlusconi siano, nel migliore, dei casi uguali.

    a proposito, per ritvan, c’ho uno zio enveriano che non va a votare perchè lui voterebbe solo per un partito che volesse ricostruire qui in italia il paradiso che hoxa aveva costruito sull’altra sponda dell’adriatico. mo’, davanti ad un bicchiere di konjak skenderbeu, regalatomi apposta da un collega tuo paesano, che je dico?

    🙂

    roberto

  61. utente anonimo scrive:

    >..a proposito, per ritvan, c’ho uno zio enveriano che non va a votare perchè lui voterebbe solo per un partito che volesse ricostruire qui in italia il paradiso che hoxa aveva costruito sull’altra sponda dell’adriatico. mo’, davanti ad un bicchiere di konjak skenderbeu, regalatomi apposta da un collega tuo paesano, che je dico?

    🙂 roberto<
    Per tutto il resto tuo zio ha torto marcio. Ma se rifiuta di bere il konjak Skenderbeu prodotto e confezionato nella Nuova Albania Democratica e pretende caparbiamente una bottiglia dei tempi di Hoxha potrebbe avere ragione. Io, se fossi in te, farei analizzare il contenuto; sai, nosotros albanesi vogliamo recuperare il tempo perduto nell’accumulo iniziale del capitale, pertanto cosa c’è di più idoneo di un po’ di metanolo al posto del più costoso etanolo nel konjak?:-).

    Ciao

    Ritvan

  62. utente anonimo scrive:

    Lascio perdere ogni considerazione su perché Prodi e suoi “dante” causa” siano sostanzialmente simili a Berlusconi-Fini-Casini (Lega esclusa, ma la Lega è solo folclore locale), perché non vorrei ferire la sensibilità dei vari kompagni che bazzicano questo blog (come sono umano io!:-) ).

    Vorrei citare solo un fatto che dimostra in modo inequivocabile come Berlusconi non sia né liberale, né liberista e soprattutto che abbia mentito quando ha sostenuto di non aver aumentato le tasse. Il fatto è stato denunciato nella trasmissione “Report” della brava e competente kompagna Milena Gabanelli su RAI3 qualche mese fa, ma da allora è misteriosamente scomparso dalla scena politica e non è mai stato menzionato in campagna elettorale.

    Dunque, dovete da sape’ che esiste una fondazione benefica di diritto privato chiamata ONAOSI. Sembra il nome di una brutta malattia, ma è l’acronimo di “Opera Nazionale Orfani Sanitari Italiani”. Fondata alla fine del XIX secolo come ente assistenziale, nel dopoguerra l’onaosi prima fu accluso nell’elenco degli enti inutili da sopprimere, poi trasformato in fondazione di diritto privato. Fino al 2003 ai sanitari (medici, dentisti, farmacisti e medici veterinari) della sanità pubblica veniva trattenuto un tot (mediamente un paio di centinaia di euri all’anno) dallo stipendio per essere devoluto all’onaosi; i sanitari pubblici ci avevano fatto l’abitudine e, siccome lo stipendio glielo pagava lo stato era tutto sommato accettabile – anche se iniquo – che lo stato continuasse a fare una trattenuta del genere a favore di un ente privato non previdenziale. Improvvisamente, nella finanziaria 2003, dietro “interessamento” del sen Schifani, fu inserito con un blitz notturno un paragrafo che RENDEVA OBBLIGATORIO ANCHE PER I SANITARI PRIVATI versare un contributo – da definire! – all’onaosi. In pratica, UNA NUOVA TASSA! E gravante proprio su quel “ceto medio” di liberi professionisti, di cui il berlusca si erge…

  63. utente anonimo scrive:

    Miguel, che fai, hai introdotto un congegno “tagliasproloqui”?:-). Almeno dicci di quante righe possiamo usufruire, che diamine, così ci regoliamo senza fare la figura di quelli recentemente nominati da berlusconi:-)!

    Comunque non ci penso proprio a riscrivere la fine del precedente post. Per chi volesse sapere di più sulla vergognosa nuova tassa onaosi (gravante su più di 400 000 sanitari privati) introdotta dalla CdL, consiglio il sito:http://www.mnlf.it/Onaosi%20%20No%20Grazie.htm

    Ciao

    Ritvan

  64. utente anonimo scrive:

    >per Ritvan, il tuo non voto lo tengo in serbo da regalare a un mio amico, che su una mailing list ha scritto: “Quello che forse non sai è che la metà del paese (l’85 percento dei laureati – per darti un numero-) ritiene che il berlusconismo abbia prodotto più danni dello stesso fascismo, guerre comprese.” Miguel Martinez<
    Ammesso e non concesso che quella statistica sia vera, dimostrerebbe solo in modo inequivocabile che i comunisti dimostrano un ammirevole attaccamento al famoso pezzo di carta chiamato “laurea”, visto che costituiscono l’85 % dei laureati:-).

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Pur essendo io un prof emerito universitario, aborro chi divide l’umanità in “laureati” e “non laureati”.

  65. kelebek scrive:

    La prima vittima del meccanismo tagliasproloqui sono stato io.

    Devono aver cambiato qualche impostazione riguardante la lunghezza dei commenti che si possono fare.

    Ho fatto il conteggio del commento n. 63, quello tagliato – sono 299 parole e 1.660 battute. Per cui imamgino che il tetto siano 300 parole.

    Miguel Martinez

  66. utente anonimo scrive:

    ritvan, il mio amico dice che una bottiglia di quelle buone “che ora non si trovano più” (e in effetti l’ho assaggiato ed è buono…e sono sopravvissuto)

    ciao

    roberto

  67. utente anonimo scrive:

    Chissà se Mehmet conosce il proverbio ” Se uno ha la pecora, la tosa”.

    Passerà la domenica banale e poi il lunedì, più o meno uguale. Speriamo, quando ci avvieremo ad altra tosatura, di potere almeno pascolare , come disse qualcuno, nei vasti prati del pensiero.

    Aurora.

  68. utente anonimo scrive:

    per ritvan – visto che i sanitari privati e quelli privati nel pubblico a cui a volte sei costretto a ricorrere per urgenze vere e che lo fai (l’alternativa è il pronto soccorso ma non sempre è indicato oltre che intasato) ti chiedono dagli 80 ai cento euro per un quarto d’ora del loro tempo……… e tu ne hai 1.000 al mese per vivere….. perdonami ma NON 200 euro/anno, possono permettersene anche 2000 all’onaosi o quel che è! i pubblici poi, hanno appena avuto fra novembre e gennaio circa 500 euro di consistente regalia contrattuale al mese! e non su stipendi di mille euro! è un po’ come se – da una parte e dall’altra – dovessero mangiare ogni giorno solo i liberi professionisti laureati, in quella corsa all’immagine dell’ “arrivato” da mantenere ad ogni costo. quela stessa che ci sta fregando tutti.

  69. utente anonimo scrive:

    Caro/a anonimo/a, primo il mio era un discorso di principio legale e costituzionale e non una commiserazione delle finanze dei medici. Secondo, ti ricordo che l’ignobile provvedimento riguarda migliaia di farmacisti NON TITOLARI DI FARMACIA, medici veterinari NON TITOLARI DI AMBULATORI, ecc. che anch’essi guadagnano poco più di 1000 euri mensili. E, ultimo, il fatto che i medici privati guadagnino 4-5 volte tanto non mi sembra una buona ragione per inventare a loro carico un balzello a favore di un signore di Perugia chiamato Aristide Paci, buon amico di Renato Schifani e amministratore privato di un ente inutile come l’ONAOSI. Semmai si dovrebbe consentire ai milleurinimensili come lei di scaricare TOTALMENTE dalle tasse (o ottenere il rimborso di) le parcelle dei medici privati. Così questi ultimi pagherebbero le tasse per intero, ma a beneficio della collettività e non del sig. Aristide Paci. Purtroppo in Italia una cosa simile non la vuol fare nessuno.

    Ciao

    Ritvan

  70. utente anonimo scrive:

    X Miguel.Alla fine ti rispondo punto per punto, ero occupato in questi gg.

    1)Quoto

    2) Idem, molti però se lo dimenticano e vedono sempre solo Israele come figlio degli USA. La realtà è un po’ più complessa di quel che vorrebbero certi “alternativi” (o certi muslim).

    3)Vedi sopra

    4) e 5) Qui diventa un punto più complesso. C’è una bella distinzione tra PCI ufficiale (che legato a PCUS non poteva essere filosionista, visto che l’URSS non lo era più da un pezzo) e sinistra Extraparlamentare.

    Quel che dici è giusto ma io potrei ricordarti altre organizzazioni (le varie BR, anche quella Tedesca) che tanto filosioniste non erano (e nn sono manco oggi)

    6) Su Negri non mi espirmo perchè, a parte il pensarla probabilmente diverso, è un discorso lungo e siccome ho poco tempo non potremmo approfondirlo (fa le cose a metà nn mi piace)

    7) Vero. Altra cosa che sapevo (anche se mai approfondito) ma non contraddice affatto quando detto ai punti 4,5, e anche 6.

    Anzi, lo conferma,no?

    Sui Maroniti, come tu ben sai appoggio l’idea dello stato etnico Israeliano quindi sarebe inutile litigarci sopra 😉

    Sapevo del legame con i Cristiani Maroniti e mi pare che il tutto sia ricollegabile al rapporto con Israele di cui abbiam discusso fin qui.

    Su Cabona ti mando mail al più presto ringraziandoti anticipatamente.

    Sono consapevole dell’assenza di Virus nell’allegato anche perché sennò m’incazzo assai 😉

    JZ

  71. utente anonimo scrive:

    Come diceva Nietzsche, prima di pescare in profondita’ sarebbe meglio appurarsi che vi siano pesci. Ecco, provaci anche tu.


    Uriel

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