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Paniscus ha scoperto una divertente beffa, che per una volta ci porta lontani dalle nostre solite preoccupazioni.
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Mi sembra che Luther Blissett faceva ste cose tempo fa…
Barbarella
Ciao,
posto anche qui da te il commento che ho postato da Lisa (Paniscus): il fatto che tu definisca “una divertente beffa”, famigliaitaliana.org non sminuisce affatto la gravissima portata diffamatoria e discriminatoria del sito in questione. Il fatto che ci si metta a fare uno scherzetto in rete, per quanto ben architettato, non significa che le persone che andrà a colpire debbano automaticamente perdonare o giustificare lo scherzetto stesso. Poi, gli autori del tutto, per come la vedo io, sono degli emeriti vigliacchi: forti con i deboli e deboli con i forti. Perché gli omosessuali, in Italia, sono la categoria più discriminata e maggiormente oggetto di vessazioni, pregiudizi e violenze. L’Italia è in cima alle statistiche riguardanti gli omicidi a danno dei gay. Mentre in tutto il resto d’Europa, i PACS, le unioni civili e addirittura i matrimoni tra gay sono consentiti, qui da noi si fatica ad ottenere un qualsiasi riconoscimento in questa direzione. Quindi, da parte di chi ha ideato la presunta fake, è stato molto facile e comodo scegliere come bersaglio la comunità gay: sapevano di poter contare su una vasta legittimazione sociale, culturale, religiosa e financo politica. Pensate un po’ se avessero scelto come bersaglio del loro sagace giochetto gli ebrei o la popolazione di colore: il sito sarebbe stato chiuso in men che non si dica. Invece, qui in Italia, dove ancora, a differenza di molti paesi europei, non esiste il reato di discriminazione omofobica (perché clero, destra e centro vi si oppongono strenuamente), il sito è andato avanti per almeno tre mesi. Appena due giorni fa è stato chiuso a seguito delle centinaia di segnalazioni che Aruba e la Polizia Postale hanno ricevuto. Del caso si stanno interessando i legali di Aruba, e pare che un magistrato stia indagando in merito.
Esaltare i responsabili di questa vicenda, blandendoli come degli eroi della controinformazione, nobilitandoli al ruolo di dadaisti del web o assimilando la loro trovata a quelle di ben altra portata e con ben più temibili obiettivi dei situazionisti, è quanto di più idiota. Cosa hanno voluto dimostrare, poi? Che la “massa” è credulona, boccalona, ingenua? Sai che risultato! Ma soprattutto, con quali esiti finali: gravissima discriminazione e incitamento all’odio di minoranze incolpevoli.
http://www.famigliaitaliana.org, chiunque vi sia dietro, era e resta un’odiosa manifestazione della stupidità umana.
Grazie per l’ospitalità.
Ezio Logia.
Caro Ezio, sei un ospite benvenuto… però quello che mi sembra di non riuscire a farti capire è che le intenzioni di chi ha fatto questa beffa erano quasi sicuramente quello di dare un colpo contro i pregiudizi e quindi contro tutte le cose che tu giustamente condanni.
Non so se tu conosci la storia di Léo Taxil, ecco, ci vedo una stretta analogia: e Taxil, proprio con una beffa analoga, ha inferto al complottismo cattolico un colpo da cui non si è mai più ripreso.
Possiamo dire, credo con certezza, che l’autore della beffa voleva promuovere il film Reinas, e che ha lavorato sicuramente in collaborazione con i suoi distributori.
I casi sono due: o lo ha fatto per dare un colpo generale alla bigotteria antiomosessuale, oppure lo ha fatto solo per fini commerciali, cioè per promuovere Reinas.
Su questa sinergia sito-beffa/film Reinas non ho ancora sentito, mi sembra, il tuo parere.
A presto
Miguel Martinez
Si va di bufale in bufale,mai un bisonte. Dalla portavoce della Iadl, Halima Barre, risultata inesistente, agli emuli di Orson Wells, i pubblicitari e internettari fantasiosi che lanciano campagne e slogans di “allodole per lanterne” o” di trappole per lucciole” o di “specchietti per sorcetti” ( mi piace mischiare) che cercano i formaggini e non trovano neppure le mozzarelle.
Anche le bufale possono non essere costruite a caso: si sonda il risultato. Così come è utile vedere la reazione ad uno scherzo o chiedersi se qualcuno non sia serio dietro l’apparenza scherzosa.
Aurora.
“L’Italia è in cima alle statistiche riguardanti gli omicidi a danno dei gay…”
Ah…ma, proprio “in cima in cima” ?
…Slumate mò un po’ qua ragazzuoli:
http://www.gaylib.it/news/news14.html
….sta a vedere che “lì” [vedi link] stan meglio che qui !
°°° Davide °°°
PS
….Certo che se come sogna ad occhi aperti qualche cristianista [minoranza assoluta fra i cristianisti stessi !!!] ci fosse pure la …. CADL (Catholic Anti Defamation League) ne vedremmo delle belle !…NON sono cattolico..
..la “Kiesa” sarà pure omofoba a livello europeo….ma a livello planetario c’ è di ben peggio……
°°°
…Un eccesso di vittimismo nuoce alla causa stessa !
°°°
…..[Un paradosso che almeno Aurora, col suo “wu-wei” capirà…non mi meraviglierei se avesse già sentito il “satori”]
Davide, leggere te è come vedere in contemporanea le due facce della medaglia.
Tu sei l’autore del ” Lassù/ quel Dio che non c’è/ ce l’ha con me”.
Sei davvero divertente.
Aurora.
Questi pseudoeventi nascondono spesso una troppo sospetta voglia di diventare eventi veri. Insomma, forse è tutto spiegabile come mera operazione pubblicitaria, che, come si sa, s’è appropriata alla grandissima delle tecniche delle avanguardie artistiche. Ma forse c’era di più. Sono ormai così scontate certe reazioni, che l’autore in questo sito avrebbe potuto mostrare a “passata” memoria, per così dire, le prevedibili polemiche tra “reazionari” omofobi e “progressisti” omofili (ma io non me li filo per niente), all’uscita del film spagnolo. Come non poteva mancare un dottore esperto di crolli di dunya invece che di capitalismo a proporci l’altra faccia militante dei gay, quella arruolata armi e bagagli all’occidente, proprio come le filles de joie erano arruolate al nuovo clima trionfante del fascismo nella poesia di tessa. Bell’esempio d’andare controcorrente! Io resto nel mio iperuranio a leggermi vecchi poeti come tessa e penna. p
Diamine! Ehi Miguel, tu che te n’intendi, allora quel trentatrè di Domenico Margiotta era davvero Leo Taxil??
Ciao Miguel,
ma certo che avevo capito che, forse, l’intento di chi sta dietro a famigliairaniana poteva essere quello di “dare un colpo contro i pregiudizi”. Ma in un paese come il nostro, dove accadono queste cose http://www.gay.tv/ita/magazine/news/dettaglio.asp?i=3083 , è più facile che si ottengano risultati opposti a quelli da te ipotizzati.
Dissento pure sul fatto che “l’autore della beffa voleva promuovere il film Reinas, e che ha lavorato sicuramente in collaborazione con i suoi distributori”. Anzi, pare che il sito abbia fatto da agit-prop alla censura, visto che il film, nonostante l’assenza di scene e argomenti realmente scabrosi (ben altro passa in tv), è stato vietato ai minori di 14 anni. Però, è innegabile che il sito stesso abbia ingenerato, nel pubblico “militante”, una reazione avversa: il filmetto, arronzata sequela di cascami pseudo-almodoraviani, ha incassato parecchio.
Alle due ipotesi da te prospettate, siccome non c’è due senza tre, ne aggiungo appunto una terza:
Il sito non sarebbe una “fake”, e Movarelli, la cui professione è quella di webdesigner, è stato pagato esclusivamente per occuparsi del design del sito, della registrazione del dominio e della sua installazione su server; insomma, s’è occupato solamente delle incombenze “tecniche”. I “contenuti” proverrebbero da un altrove non ancora definito, forse contiguo ad ambienti filo-clericali. Talvolta, l’ipotesi più semplice, è quella esatta.
Ma finché nessuno rivendica la paternità di cotanta impresa, tutte le ipotesi hanno patria.
Ezio Logia
perché non lo chiediamo allo stesso Movarelli?
Barbarella
Ezio, ma perché ritieni che il divieto ai minori di 14 anni (che peraltro è una cosa comunissima, che viene imposta a quasi tutti i film dal contenuto appena un po’ vivace) sarebbe stato causato dalle pressioni di quell’associazione?
Un gruppo arrivato dal nulla, che non ha sede, non ha ufficio stampa, non ha recapiti, non ha contatti con altri gruppi e non ha iniziative vere, avrebbe tutto ‘sto potere immediato?
Il divieto non può essere stato deciso a prescindere, da funzionari che nemmeno conoscevano l’esistenza di quel sito?
Sarà, ma io continuo a vederla molto più verosimile così!
saluti
Lisa
>Perché gli omosessuali, in Italia, sono la categoria più discriminata e maggiormente oggetto di vessazioni, pregiudizi e violenze. L’Italia è in cima alle statistiche riguardanti gli omicidi a danno dei gay.<
Eh, caro Logia, questo non mi sembra un buon argomento. Si rischia che qualcuno poi dica, statistiche omicide alla mano “i mafiosi sono in Italia la categoria più discriminata”:-)
Ciao
Ritvan
Il comunicato di Famiglia Italiana l’avevo incontrato anch’io su altri forum. E’ firmato “Marco Marini”.
L’articolo di Paniscus rimanda ad una petizione contro Famiglia Italiana:
http://www.petitionspot.com/petition/abbassofamigliaitaliana
alla firma nr.105 lo stesso Marco Marini firma e nel commento dice:
E un’occhiata qui, non
l’ha data nessuno?/> /> http://paniscus.splinder.com/1137405174#6868967
l’Archivio
>…Un eccesso di vittimismo nuoce alla causa stessa ! Davide<
Parole sante! In senso laico, ovviamente:-).
Detto questo, da buon liberale quale mi reputo, io penso che sarebbe auspicabile l’equiparazione nella legislazione italica della discriminazione (e istigazione all’odio e tutto il cuccuzzaro simile) in base all’orientamento sessuale alla discriminazione ecc., ecc., su base etnica, razziale, religiosa e quant’altro, come da direttiva UE. E’ una questione di civiltà.
Ritvan
Errore, l’indirizzo giusto è questo:
http://www.petitionspot.com/petitions/abbassofamigliaitaliana
l’A.
Ciao,
Lisa, io non do per certo niente, tant’è vero che ho scritto “pare che”…
Tutto può essere.
Notizia fresca fresca: ecco cosa si fa al Parlamento Europeo per contrastare l’omofobia:
http://canali.libero.it/affaritaliani/cronache/discriminaioniomosessuali.html
In Italia, invece, si tollera qualsiasi manifestazione antigay, inclusa famigliaclericale. Tanto è una “divertente beffa” , che rientra nella categoria degli “scherzi fatti bene”!
Ezio Logia.
>In Italia, invece, si tollera qualsiasi manifestazione antigay, inclusa famigliaclericale. Tanto è una “divertente beffa” , che rientra nella categoria degli “scherzi fatti bene”! Ezio Logia.< Eh, quante cose si tollerano in Italia! Pensa te che si tollera anche che in concomitanza col Giubileo dei Cattolici si organizzi a Roma una carnevalata con suore dalle tette di fuori e preti desmutandados, malgrado ci sia una legge che punisce il vilipendio delle religioni, di TUTTE le religioni. Ma probabilmente anche quella era …. “una “divertente beffa” , che rientra nella categoria degli “scherzi fatti bene”.
Ciao
Ritvan
Grazie Ritvan
visto che mi risulta di essere io il cattolico del sito
Francesco
Non mi devi ringraziare, caro Francesco, poiché è la pura e semplice verità. E, se una cosa è vera, è vera indipendentemente dalla religione di chi scrive.
Ciao
Ritvan
Vedo comunque che Paniscus aveva ragione: il webmaster di famigliaitaliana ha confessato la bufala.
Miguel Martinez