Vitamorte

Due giorni di vitamorte, da condividere, con chi vuole e ha pazienza.

Ieri, facciamo il corteo di Carnevale del rione.

Io ho l’incarico di mandare la pec alla questura, che lancio nel cliccatoio senza aspettarmi, né ricevere risposta.

Il nostro rione, invaso, svuotato, sfrattato, speculato, con i palazzi che crollano e i prezzi che volano, dove i peruviani sbucano fuori dagli anfratti misteriosi in cui passano la notte, per pulire i bedenbrecfas che i proprietari non visitano mai.

Alle 16.30, all’angolo di Piazza Tasso sotto il Tabernacolo dipinto dal Giottino, che usava il chiaroscuro dalla “maniera dolcissima e tanto unita“.

All’angolo della Piazza, quattro della polizia municipale, tre in divisa, e una invece è una delle nostre mamme che assieme al marito sta raccogliendo le storie del rione, prima che spariscano: la prima sarà quella di Libertario, 102 anni, che vive in Via del Leone, proprio di fronte alla casa che fu dell’architetto statunitense cui ammazzarono la figliola.

E poi dal nulla spunta una folla che diventa sempre più grande. Babbi, mamme, e tanti bambini che non si vedono mai, nonne, mamme con le pance cariche di altri bambini ancora, che tra poco porteranno i figlioli sui nostri marciapiedi larghi trenta centimetri… donne sanfredianine di nascita, ed etiopi, e statunitensi e indiane. E provo una strana sensazione di esaltazione, a scoprire che ci siamo e siamo vivi!

Comunicando il corteo alla questura, avevo parlato di duecento persone… Chiedo a uno della polizia municipale, “ma tu, che sei più esperto di me, quanta gente pensi che ci sia?” E mi risponde, “almeno il doppio!

Due giovani spacciatori marocchini appaiono e scagliano insulti in dialetto contro quelli della polizia municipale. Traduco per il vigile, che sorride, e mi risponde, “quello alto era anche bello, ma l’altro era proprio bruttino“.

In testa al nostro corteo, il Cavallo Fulmine, e in groppa al Cavallo Fulmine la sempre surreale Francesca. Che viene dalla Sardegna, e tiene insieme pezzi enormi di rione.

La mattina dopo, con un sole troppo bello per essere febbraio, andiamo a portare un ramoscello di alloro sulla tomba di Vernon Lee, che scrisse il Balletto delle Nazioni. E che salvò il nostro rione dalla distruzione modernista, e Firenze nemmeno lo sa.

Al Cimitero agli Allori, solo che a differenza di tre anni fa, non fa per nulla freddo.

Per arrivarci, passiamo come sempre davanti alla casa dove nacque Florence Nightingale, quella della Croce Rossa; che aveva una sorella Parthenope nata a Napoli, e una sorella Athena nata ad Atene.

Siamo io, una danzatrice decisa, delicata e dolente di cui non vi dico il nome, Ugo, Bella la ceramista californiana che è sulla tracce della pittrice Violante Siries, la Federica del Palmerino e sua sorella, una scrittrice argentina che sta traducendo le opere di Vernon Lee in spagnolo, e la Cecilia alla cui pagina, non siete autorizzati ad accedere.

Bella depone il nostro mazzo di alloro sulla tomba di Vernon Lee, che lei chiama, la nostra angela custode.

E Federica racconta di come sua nonna volle fare una lapide per Vernon Lee, sulla tomba, e come venne il prete anglicano per benedirla.

Poi spulciando tra le carte, scoprirono che Vernon Lee aveva chiesto che sulla sua tomba non comparisse il suo nome. Oggi infatti, trent’anni dopo, mentre le altre tombe di famiglia si leggono, sulla sua è scomparsa la scritta, che con Vernon Lee succedono queste cose.

Ascolto Bella che racconta di come si sta scoprendo in questi anni, il ruolo di donne tessitrici, di donne artiste, di donne scomparse dalla storia, eppure c’erano.

Oggi mi chiama un’amica straordinaria, molto più giovane dei suoi tanti anni, che con dolce ironia, a Firenze fa rivivere, se non i morti, almeno tanti condannati a morte.

Mi dice che sua figlia è stata massacrata a colpi di pentola in testa dal suo compagno, che poi si è suicidato.

La figlia si è salvata, perché lo ha guardato in faccia, e gli ha detto, “non mi uccidere“. Lui ha desistito, ma adesso mentre lei è in ospedale, è lei a sentirsi colpevole del suo suicidio.

Sulla tomba di Vernon Lee, Federica legge da un foglio stampato uno degli ultimi scritti di Vernon Lee. Poi mi guarda, e mi dice, tienilo tu Miguel.

Eccolo, e forse spiega tutto quello che abbiamo scritto sopra.

Cui bono

Ho sempre più la sensazione della completa mancanza di scopo nella vita stessa, o meglio della natura illusoria dei diversi fini che applichiamo alle varie parti della vita come un dato di fatto.

Ma con questa sensazione cresce anche la convinzione più forte e più sicura che questa mancanza di scopo non deve farci dubitare del valore della vita per noi, o della grandezza della vita stessa.

Tutt’altro: perché se questi fini sono un’illusione, non è forse un segno che la vita è autosufficiente, che è sufficiente vivere la vita, la nostra vita, nella sua costituzione imperiosa?

Sono le necessità della vita stessa e la sua potenza che portano a queste azioni, a questi sentimenti, a questi pensieri che la ragione riflessiva cerca invano di spiegare e legittimare attraverso i fini. Per di più, questa stessa ricerca di fini, questa critica e intervento della ragione, è solo un’altra manifestazione di queste necessità forse senza scopo, e della potenza delle cose.

Perché viviamo? -Ditemi innanzitutto perché gli atomi si attraggono l’un l’altro, perché l’umidità si condensa sulla terra ed evapora dalla sua superficie, spargendo sabbia e scavando rocce; perché gli animaletti nel gesso si ammassano a formare i continenti e i piccoli coralli costruiscono isole nel corso dei secoli? Perché il polline dei fiori è trasportato dal vento, perché le carcasse degli animali restituiscono al suolo gli elementi che vi hanno sottratto?

Per niente, ma per tutto. E perché pensiamo e, pensando, ci poniamo tutte queste domande, se non perché il pensiero e la domanda sono modi di essere della nostra stessa vita. E se continuiamo a pensare abbastanza a lungo, potremmo arrivare alla conclusione che “a che scopo?” è una domanda che l’uomo ha il diritto di porre solo quando si tratta delle proprie azioni, ma che ha il dovere, quando si tratta di queste ultime, di porla a volte in modo più critico di quanto non faccia.”

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69 risposte a Vitamorte

  1. Ros scrive:

    Vernon Lee: “…Ho sempre più la sensazione della completa mancanza di scopo nella vita stessa, o meglio della natura illusoria dei diversi fini che applichiamo alle varie parti della vita come un dato di fatto.

    Ma con questa sensazione cresce anche la convinzione più forte e più sicura che questa mancanza di scopo non deve farci dubitare del valore della vita per noi, o della grandezza della vita stessa.

    Tutt’altro: perché se questi fini sono un’illusione, non è forse un segno che la vita è autosufficiente, che è sufficiente vivere la vita…”

    https://it.m.wikipedia.org/wiki/Il_mito_di_Sisifo

    “…Come approcciare una vita assurda?

    Per Camus “essa sarà tanto meglio vissuta in quanto non avrà alcun senso”.

    L’atteggiamento dell’uomo assurdo non è quello del suicida, ma del suo contrario: il condannato a morte.

    Egli ha in mano la libertà assurda, la libertà da ogni spiegazione, da ogni obiettivo.

    “Prima di incontrare l’assurdo l’uomo quotidiano vive con degli scopi e con il pensiero dell’avvenire o della giustificazione (…).

    Egli valuta le proprie possibilità, fa assegnamento sul più tardi, sulla pensione o sul lavoro dei figli, crede anche che nella sua vita qualche cosa possa avere una direzione.

    In realtà egli agisce come se fosse libero, anche se tutti i fatti si incaricano di contraddire tale libertà. (…).

    In quanto immaginava uno scopo nella vita, si conformava alle esigenze di una mèta da raggiungere, e diveniva schiavo della propria libertà”.

    Qual è la nuova libertà, la libertà assurda?

    È la libertà del domani, la non speranza, la mancanza di obiettivi, il disinteresse. Questo è il lato più tragico di Camus: potrebbe essere la disperazione.

    Eppure lui contrasta ciò:

    per lui non c’è disperazione, c’è il vivere per il gusto di vivere…”

    Sisifo è Felice😀

    Sisifo ama l’inutile insensatezza del suo destino, e lo ama in quanto insensato e inutile; privo di ogni sensato umano e ragionato scopo.
    Immanente o trascendente che sia.

    Scopo e qualsivoglia utile.

    A Gratis=Gratia😇

    Ciao

    PS

    È uscito di recente per la Sellerio un nuovo libro di Vernon Lee:

    https://www.ibs.it/genius-loci-libro-vernon-lee/e/9788838922107?inventoryId=53936449&queryId=b97fe21cafe257172fd164a649f4f9bc

    Genius loci

  2. Roberto scrive:

    Molto bello

    Sul senso della vita hanno risposto in maniera magistrale dei conterranei della tua amica Vernon (evidentemente se passi la vita in quelle tristi e grigie contrade, hai il tempo per riflettere)

    “Try and be nice to people, avoid eating fat, read a good book every now and then, get some walking in, and try and live together in peace and harmony with people of all creeds and nations”

    Mi sembra che voi facciate tutto ciò

    • Miguel Martinez scrive:

      Per roberto

      “Mi sembra che voi facciate tutto ciò”

      stupendo, grazie e ancora un invito a venirci a trovare dal vivo.

    • Francesco scrive:

      Sono i M.P. giusto?

      • roberto scrive:

        francesco,

        certo!

        mi sembra una di quelle citazioni che tutti riconoscono

        • Francesco scrive:

          una sequela di banalità che prescinde dalla realtà della vita umana, buona per i Baci Perugina e Sanremo e neppure per i testi della Murgia

          e una delusione terribile dopo un bel film!

          • roberto scrive:

            francesco

            devo dire che probabilmente avrò una vita banale ma mi ci ritrovo in pieno…senza prendere tutto alla lettera, con “read a good book” ci vedo “coltiva i tuoi hobby” e nel “walking” leggo “gira il mondo”..ed è tutto

            • Francesco scrive:

              Roberto

              quella è la superficie ma l’ottimo JRR ha ben spiegato cosa deve celarsi sotto la superficie perchè questa si mantenga!

              ho detto “banali” ma non sbagliate, delle piccole idee dei MP per vivere bene

  3. Roberto scrive:

    OT non so se capita anche agli altri ma quando apro il mio blog preferito ricevo un messaggio che dice che il certificato di sicurezza è scaduto

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ roberto

      “certificato”

      Anche a me. Ignoro l’avvertimento e vado avanti. E meno male, se no non avrei letto questo bellissimo post di Martinez.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Roberto scrive:

        Si ma forse Miguel a interesse a aggiustare questa cosa…

        • Lucia scrive:

          Anche a me succede, Roberto

        • Miguel Martinez scrive:

          Per roberto

          “Si ma forse Miguel a interesse a aggiustare questa cosa…”

          Credo che sia solo un problema burocratico, nel senso che il certificato è scaduto ieri. Solo che ho bisogno di una mano amica per aggiustare!

          • Francesco scrive:

            io ho fatto il Classico, non guardare me!

          • Ros scrive:

            Miguel “…mano amica”

            https://www.dundi.it/soluzione-la-connessione-non-e-privata-google-chrome/

            Ho trovato questi sopra è sotto che a prima occhiata pare meglio) che devo ancora trovare il tempo di leggere🤔

            …addirittura dal computer
            (windows 10/11 professional) su browser Chrome è impossibile accedere andando avanti comunque;
            non ne da la possibilità manca il link alla fine per procedere comunque.

            Su Android si accede invece.
            Dal computer su browser Opera si può andare avanti pure

            Prova questo qui sotto dall’error 10. che pare essere il tuo.
            Ci trovi le figure pure!😀

            https://kinsta.com/it/blog/la-connessione-non-e-privata/

            “10:
            Assicuratevi che il certificato non sia scaduto.

            Capita spesso che i certificati SSL scadano a insaputa del proprietario del sito web.

            In realtà, molto più spesso di quanto si possa pensare e anche alle aziende Fortune 500!

            Ci è bastata una veloce ricerca per trovare subito il tweet qui sotto.
            Niente di che, solo che la Huntington Bank ha dimenticato di rinnovare il certificato SSL. 😨

            In genere ciò avviene per i seguenti motivi:

            Il proprietario del sito web non ha abilitato l’auto-rinnovo con il registrar del dominio o il fornitore del certificato SSL.

            L’auto-rinnovo è abilitato ma il pagamento non va in porto perché l’utente ha dimenticato di aggiornare il suo metodo di pagamento.

            Gli utenti di solito cambiano le carte di credito più frequentemente di quanto non accedano al dashboard del loro registrar di dominio nel corso dell’anno.
            Chi è titolare del sito web usa un certificato gratuito di un provider come Let’s Encrypt che scade frequentemente e non dispone di uno script per rinnovarlo, oppure se ne dimentica.

            Su Kinsta, i siti WordPress possono essere protetti automaticamente da Cloudflare SSL, in modo che i clienti non debbano mai preoccuparsi della scadenza dei certificati SSL gratuiti.

            Ne risulta un codice di errore di accompagnamento: NET::ERR_CERT_DATE_INVALID.

            NET::ERR_CERT_DATE_INVALID
            Potete facilmente controllare la data di scadenza di un certificato aprendo Chrome DevTools mentre siete sul sito.

            Fate clic sulla scheda di sicurezza e poi su “View certificate”.

            Le date di validità (“Valid from”) appariranno nelle informazioni del certificato.

            Controllare la scadenza del SSL
            Un altro modo semplice e veloce per accedere alle informazioni sul certificato SSL di un sito in Chrome è quello di fare clic sul lucchetto nella barra degli indirizzi.

            Poi andate su “Certificate”.

            Informazioni sul certificato
            11. Controllate il Subject Alternative Domain
            Ogni certificato ha quello che chiamano il nome alternativo del soggetto (Subject Alternative Name).

            Questo include tutte le varianti del nome a dominio per le quali il certificato è rilasciato e valido. È importante notare che
            https://domain.com e https://www.domain.com sono trattati come due domini separati (proprio come un sottodominio).

            Subject alternative name
            Se vedete un codice di errore di accompagnamento come SSL_ERROR_BAD_CERT_DOMAIN, potrebbe essere che un certificato non sia registrato correttamente su entrambe le varianti del dominio.

            Questo è meno comune al giorno d’oggi in quanto i siti hanno di solito reindirizzamenti HTTPS.

            Su Kinsta è possibile generare il certificato HTTPS gratuito sia per wwww che per non www.

            Generare un certificato SSL per il vostro multisito in MyKinsta.

            Questo potrebbe anche accadere se cambiate solo i nomi di dominio.
            Ad esempio, forse avete appena acquisito quel nuovo indirizzo .com e vi siete trasferiti dal vostro vecchio dominio.

            Se dimenticate di installare un certificato SSL sul nuovo dominio, molto probabilmente si verificherà un errore NET::ERR_CERT_COMMON_NAME_INVALID.”

            Speriamo bene.
            Purtroppo puoi farlo solo tu.

            Leggerò meglio e ti saprò dire meglio pure quando mi si sveglia meglio il mio unico neurone😉😊

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Confermo: il certificato sarebbe scaduto oggi.

  4. Ugo Bardi scrive:

    Solo per la cronaca, la ceramista californiana si chiama “Bella” come nome di battesimo, nella frase di Miguel, il termine non va visto come un aggettivo.

  5. Lucia scrive:

    OT
    Comunque mi par di capire che Habsburgicus sia di nuovo in viaggio 😃

    • Ros scrive:

      Lucia: “…Habsburgicus sia di nuovo in viaggio 😃…”

      credo anch’io; beato lui che bella vita😎😎😎

      Volevo complimentarmi per i suoi due fantastici libri sull’Ucraina.

      Fantasticamente ossessivo-compulsivi nel suo stracompletissimo perfezionista Stile😎.
      Sono un’infinita miniera d’oro di informazioni inedite assieme.

      • habsburgicus scrive:

        sia di nuovo in viaggio

        ora sono a casa con la febbre e pieno di acciacchi..
        in più ho fatto riparare il pc (che aveva problemi) e mi hanno cancellato il 90 % del mio (abbastanza) vasto archivio NONOSTANTE lo avessi fatto presente (o, almeno così dissi di fare presente alla tipa che lo portò, tristissimo non guidare, mi spiace ma in questo Miguel sbaglia alla grande) ! derrota total
        altro che bella vita 😀 😀 😀

        • Ros scrive:

          habsburgicus: “…mi hanno cancellato il 90 % del mio (abbastanza) vasto archivio…”

          Ahia!🥺

          non ne avevi copie di backup?
          Sempre e comunque su scheda o chiavetta usb
          (che durano mill’anni, per dire, certo)
          e – possibilmente – mai su disco rigido,
          ssd o hdd che sia🤓.

          una scossetta improvvida, i dischi rigidi,
          è murìu ‘u cani!💀⚠.

          Pazienza😇!
          Vanitas vanitatium et omnia vanitas;
          niente, noi compresi, è fatto per durare;
          e meno male.

          Avessi bisogno di titoli e autori fischia,
          il mio archivio è per ora salvo e ben fornito.

          https://www.youtube.com/watch?v=-hBVq2egeoA

          • Lucia scrive:

            Accidenti, Habsburgicus ☹️

          • habsburgicus scrive:

            grazie Ros !

            • habsburgicus scrive:

              grazie a tutti per i preziosi consigli !

            • Ros scrive:

              Mi spiace habs;
              ma quello che è
              è!
              …ci si scrolla le spalle e si ricomincia meglio di prima, e rinnovati.

              Studi su Bisanzio?

              https://www.ibs.it/libri/autori/giorgio-ravegnani

              i libri tutti di Giorgio Ravegnani su Bisanzio servono?

              • Edward N. Luttwak “La grande strategia dell’impero bizantino” ?

              • Guglielmo Cavallo “L’uomo bizantino” ?
              • Jadran Ferluga “Bisanzio. Società e Stato” ?

              • John Haldon “L’impero che non voleva morire. Il paradosso di Bisanzio” ?

              • Judith Herrin “Bisanzio” ?

              • Peter Heather?

              • Pierre Maraval?

              • Tommaso Braccini “Bisanzio prima di Bisanzio” ?

              Claudio Azzara, Giusto Traina?

              … e parecchio tonnellaggio d’altro supergiù sul tema

              se servono dillo😉😀

              ciao

              • Ros scrive:

                @Habs
                François Grumel-Jacquignon:

                “Géopolitique de l’Ukraine, De la Perestroïka Gorbatchévienne à 2022”

                in francioso
                serve?

              • Ros scrive:

                ps.
                seriamente.

                Sulla Crist’ortodossia & Esicasmi di Kenosis sul monte Athos con Silvano cum pure Pavel A. Florenskij et simila roba come stiamo e andiamo?

                ti suona?

                t’ispira mai ‘sta roba fusse mai?

                Viaggiatori incantati? Angeli sigillati?

                Hugo Ball l’ex fu dadaista ora pronobia Verbum Panis:
                del “Cristianesimo bizantino” Adelphi?

                Racconti di pellegrini russi sciroccati forte introdotti da Cristina Campo bella figlia gnocca un po’ poseur di mammà che se la sfrunciava e ciancicava l’Elémiro Zolla beato lui? Ma però la perdoniamo?

                https://blog.petiteplaisance.it/wp-content/uploads/2016/04/1569e5858f12ce3ce17f8cc538552d3e.jpg

                https://www.adelphi.it/spool/cover_9788845926440__id2713_w1200_t1326204550.jpg

                Adalberto Mainardi “Andrej Rublev e l’icona russa” ?,

                Michel Valsan “Sufismo ed esicasmo” ?

                Leonid Uspenskij, Vladimir Losskij “Il senso delle icone” ?

                M. B. Artioli M. F. Lovato “La Filocalia” ?

                Erika Milite “La percezione mistica dell’infanzia e il valore magico della parola in P. A. Florenskij”

                http://dspace.unive.it/bitstream/handle/10579/4337/817254-1168905.pdf?sequence=2

                Adriano Ercolani “Pavel Florenskij alla ricerca dell’unità”

                https://www.indiscreto.org/pavel-florenskij-alla-ricerca-dellunita/

                Porte regali. Saggi sull’icona?

                Oppure più geopolitica e meno menate misticheggiantemente a tipo religio-nazionali pòpiche pfaffoche (primus inter pares) patriarchiche di Costantinopoli, d’ Alessandria, un’anticchia d’ Antiochia, di Gerusalemme, di Grecia,

                e di Cipro omaggio solo per questa settimana di weekend affrettati😀
                forse?
                Che so? :

                Aleksandr Zinov’ev?

                Guy Mettan: “Russofobia. Mille anni di diffidenza” (2016, Sandro Teti Editore)

                https://www.sandrotetieditore.it/project/russofobia-mille-anni-di-diffidenza/

                https://sakeritalia.it/sfera-di-civilta-russa/le-antiche-radici-spirituali-della-russofobia/

                Levan Berdzenisvili “La santa tenebra” ?

                Evgenij F. Šmurlo “La Russia in Asia e in Europa” ?

                Giorgio Cella “Storia e geopolitica della crisi ucraina. Dalla Rus di Kiev a oggi” ?

                Simon Sebag Montefiore?

                Varlam Tichonovič Šalamov coi soi “I racconti della Kolyma” ?

                Erika Fatland & Anne Applebaum & Anna Reid?

                Alain Badiou “Pietrogrado, Shanghai?

                No perché ce n’ho nella panza scritta dai tempi assai prima di cecco peppe alla semana santa scorsa…

                …fusse che fusse ca t’interessano ste robe… pure …
                non so…

                abbasta solo dirlo🥺

                ps
                ps

                Pentolame vario, coltelleria Extremaratio tattici ca nun si pò sapere mai come ci gira a sorte, und vecchi dischi in ghisa per faticare a pompa e reggere lo stress più belli e palestrati da elementi di spiaggia?

                Musicasséttete e stereoni anni ’80 ghetto newyorchese a broccolino analogici in bianco e nero te ne servono?

                niente? Erba, funghi, keta e coca? Gatti mici? Gnocca?

                ripasso poi più avanti magari dici? 🥺

                ciao😄

              • Ros scrive:

                …..bamba rinco rimba, ergot, semilanceate azurescens cyanescens,
                amféta e tricchitracchi, caccavella, triccheballacche e centostelle, scetavajasse e putipù,
                intrecci e controbomba?
                strenta e pupatelle in fuga y per final a bomba?🥳💥💥💥

                involtini primaver(l)a senza gatto, vegan come piace a Fuzzy?

                Calzini sbianchi in spugna a mezzagamba sul ginocchio di fazzolettini e accendini, collaninebelle uniposca sfosforescente a fluoro di magnesia swaroscati in brillantini friccichi de core?

                Cocco? Coccoobbelooo!!! coccofréscooooo!
                panini birra aranciata caffé e granita?
                pasta a forno sugo piselli e besciamella collecozze e mazzacolle capesante di paella?
                Anelletti sono a pastafforno!
                Quelli buoni😎

                Sistemataggio di cucina e fornelli aggàs,
                umbrella di coscelunghe di Rihanna?☂☂☂

                Rihanna dico eh!!!😎😻😋

                https://www.youtube.com/watch?v=CvBfHwUxHIk

                Mia cugina bbona ancora buona e non s’arrende?
                Aggiusto scarpe stivali lunghi in finta ecopelle e seggìe,
                allìvello tavoli e scaffali piastrelle!
                imbianco i muri di tutti i colori a rainbow carnevale,
                trompe l’oeil pure che parono veri (altro che immagini fatte coll’ AI😉) affreschi e encausti vetrine e scenografie illuminotecnicate.

                Faccio tutto! Tutto!!!

                Donne! E’ arrivato l’arrotino!

                Maracaibo a Cuba Altan di “Macao” ???

                https://www.youtube.com/watch?v=oHMHppkqdoc

                https://www.editorialecosmo.it/wp-content/uploads/2019/02/9788869113871.jpg

              • Fuzzy scrive:

                Le porte regali di Florenskij
                V.B (Vacca boia). Che libro strambo.
                Mi sa che l’icona non sia il mio genere
                Preferisco Kandinskij.
                “Nella manipolazione delle forme la musica può raggiungere risultati che vanno oltre le possibilità della pittura
                D’altra parte la pittura è superiore alla musica in diversi particolari.
                La musica, ad esempio, si sviluppa nel tempo; mentre la pittura può presentare allo spettatore l’intero contenuto del suo messaggio in un momento”
                “Lo spirituale nell’arte”

              • habsburgicus scrive:

                @Ros
                no, è un altro Grumel (quello c’è l’ho)….
                il fulcro lo conosco a memoria (Era di Adana, Era di Diospolis/Lydda ecc) ma sarebbe stato bello averlo come riferimento😀….pazienza
                rispondo anche a @Mirkhond
                tu hai trovato il Grumel giusto ma non mi riferivo alla rivista bensì al tomo di cui sopra il non plus ultra della cronologia pura, estrema, non ideologica e dunque per i più noiosissimi a 😀da Cesare e Augusto a Costantino Dragazes

              • habsburgicus scrive:

                ce

        • roberto scrive:

          povero habsb
          🙁

  6. Francesco scrive:

    IT con la seconda parte del titolo

    Notizia di oggi la morte di tal Navalny, uomo folle che aveva osato opporsi politicamente a Putin.

    RIP

    fine IT parziale

    • Peucezio scrive:

      Non ne sentiremo la mancanza.

      Tu per primo: se fosse stato italiano ti avrebbe fatto orrore: sarebbe stato non un Salvini, ma un Borghezio all’ennesima potenza.

      • Francesco scrive:

        Credo che il tuo giudizio esuli dal paese in cui viveva, per cui la valutazione risulta falsata.

        E dalla strage di oppositori che è la storia recente della politica russa e che ci dice chi è Putin tanto quanto la “intervista” di Carlson.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      1) Navalny era un tizio che faceva video in cui chiedeva la liberalizzazione delle armi per sparare agli immigrati, in quanto scarafaggi troppo grossi perché sia utilizzabile lo schiacciamosche, e in cui paragonava gli immigrati alla placca sui denti e i bravi nazionalisti ai dentisti che preservano le radici del dente della società russa.
      2) Putin è un dittatore che arresta e uccide gli oppositori.

      Si possono condannare entrambi.

      • Francesco scrive:

        Sì ma forse con diverso impegno.

        Sennò finisci a criticare Hitler e Churchill con pari solerzia.

        E questo suona un pelo sbagliato, a guardarlo da una certa distanza.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Ma non stiamo parlando di opinionisti. Se uno mi indica Navalny come alternativa di governo a Putin io dico che vuol dire barattare un fascistoide con un nazistoide.
          Non ha molto senso dire “Navalny mi piaceva perché era inoffensivo in carcere”: allora Navalny NON ti piaceva (e dubito che possa piacere a non estremisti di destra).
          Poi questo giustificava il suo assassinio? Direi proprio di no. Ma pensiamoci quando poi invochiamo il carcere per le idee da queste parti, perché molti oppositori di Putin sono finiti dietro le sbarre e tolti di mezzo per reati che consideriamo tali anche noi, tipo l’incitamento all’odio razziale.

          • Francesco scrive:

            Quindi mi stai dicendo che in Russia, morti i vecchi tipo Gorbaciov o Sacharov, restano fascisti e nazisti? più qualche giornalista che deve essere un alieno travestito?

            Ammetto che le tarde dichiarazioni di Solgenitzin un pò mi avevano messo in allarme però spero tu sia pessimista.

            Anche per le logiche conseguenze di queste notizie!

            Ciao

            🙁

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Il motivo per cui il regime di Putin è saldissimo è che i russi sulla scheda elettorale si sono trovati da una parte i nostalgici dell’URSS, cioè i comunisti, dall’altra una miriade di esaltati nazionalisti. E poi Russia Unita, cioè Putin che ha messo insieme i principali partiti per colonizzare ogni ganglio del potere.

              • Francesco scrive:

                ah, e io che pensavo che fosse aver fatto fuori tutti i possibili concorrenti e avere il totale controllo sulla società tipo la vecchia URSS

                però resto non convinto dalla tesi che occorre tenersi caro Putin sennò il prossimo zar ci tira le bombe e pazienza se Vlad ama le guerre di espansione territoriale

                ma aspetto di essere illuminato da qualcuno più informato e più equilibrato di me

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Concorrenti tipo Navalny?

              • Francesco scrive:

                tutti quelli che non erano disponibili a ballare come e quando decide lui

                tipo appunto questo Navalny, che ha tentato di ammazzare all’estero e ha sbattuto dentro appena rientrato e ha fatto crepare in prigione

                tutte cose che non collimano con la mia idea di “un bel posto in cui vivere”

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “io che pensavo”

                Posso citarti le parole di un mio collega Russo, talmente diffidente nei confronti di Putin che non va nemmeno al consolato Russo per votare, per paura di essere filmato di nascosto.

                ‘Putin lo vogliono in tanti perché con lui si sa che a rubare ce n’è solo uno, prima di lui erano tantissimi’.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                tutte cose che non collimano con la mia idea di “un bel posto in cui vivere”

                Ti lascio al tuo monologo solipsistico.

              • Francesco scrive:

                non fare lo gnorri e confrontati col Fatto!

                😀

                PS Andrea, miserrima consolazione che ricorda molto i tempi del Duce.

              • PinoMamet scrive:

                In effetti Francesco non capisco con chi ce l’hai.
                A ‘sto punto, forse con te stesso?

                In ogni caso, con tutta la mia scarsissima stima di Churchill, non lo paragonerei al povero Navalny, che politicamente aveva il solo pregio di opporsi a Putin…
                O forse sì 😉

              • Francesco scrive:

                Pino,

                il punto è che per preferire Churchill a Hitler e Navalny a Putin non devo pensare che i primi siano dei santi.

                Poi di Navalny so pochissimo, di Churchill un pò di più e lui mi piace anche.

                Sono più chiaro?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Francesco, puoi dire anche “di Navalny non so niente e mi piace per partito preso”.

              • PinoMamet scrive:

                La vedo come Mauricius;

                ceterum censeo che quando smetterai di pensare alla Seconda guerra mondiale, o per meglio dire all’Iliade anglo americana vagamente ispirata ai fatti successi tra 1939 e 1945, sarà un gran bene per te 😉

              • Francesco scrive:

                Di Navalny so quello che dicono i giornali, compresi quelli usualmente filo-putinisti o anti-occidentali.

                E so che Putin ha cercato di ammazzarlo per anni, lo ha fatto sbattuto in un gulag in Siberia, lo ha fatto crepare ivi. So che i giornalisti russi liberi ne parlavano bene.

                Se questo non basta … possiamo parlare di calcio e dell’allenatore idiota del Milan che mette 6 riserve in campo contro il Monza e prende 4 gol.

                PS Pino, il fastidio per la Seconda Guerra Mondiale mi convince sempre più del suo valore paradigmatico.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “PS Pino, il fastidio per la Seconda Guerra Mondiale mi convince sempre più del suo valore paradigmatico.”

                Vero!

                La vittoria a Stalingrado sugli Invasori Occidentali sia modello del futuro!

                E che i cinesi vincano sui giapponesi!

              • PinoMamet scrive:

                Non ho alcun fastidio per la Seconda guerra mondiale.

                Neanche per la Seconda punica.

                Ho un certo fastidio per chi ripete in eterno lo stesso paragone, per giunta sbagliato…

              • Francesco scrive:

                A me l’analogia pare assolutamente calzante, invece.

                In modo addirittura impressionante, per cui ho ricontrollato dove potrei sbagliare.

                Senza però trovare punti deboli.

                A differenza del paragone Nazisti-Hamas, per fare un esempio.

                Ciao

              • PinoMamet scrive:

                Sono sicuro che finché ricontrollerai da solo continuerai a darti ragione 😉

                Funziona così, di solito 😉

              • Francesco scrive:

                Pino,

                io sono un ipercritico e molto dubbioso. Di solito non capita che mi auto-confermi su praticamente nulla.

                🙂

              • PinoMamet scrive:

                Allora, somiglianze con la Seconda Guerra Mondiale:

                -Hitler era un dittatore, e anche Putin è un dittatore;

                -Hitler ha annesso Austria e Sudeti, Putin ha annesso Crimea e Donbass;

                differenze:
                beh, tutto il resto?? 😉

              • Francesco scrive:

                Pino

                potresti provare a metterle in dettaglio, le differenze?

                perchè di importanti non ne vedo

                grazie

                :0

              • PinoMamet scrive:

                1- Hitler aveva di fronte dei paesi che hanno tentato l’appeasement, Putin ha di fronte la Nato che ha dato subito tutto l’appoggio possibile ai Sudeti, cioè, all’Ucraina, e ha messo in chiaro di non essere disposta a nessun appeasement nel caso venga attaccata

                2 Hitler aveva la necessità di espandersi a Est per le risorse; Putin non alcun motivo pratico o ideologico di attaccare l’Europa a ovest dell’Ucraina;

                3 non esiste alcun motivo per cui il conflitto debba allargarsi, se non la saltuaria crisi isterica polacca o lettone

                4 in due anni di guerra, la situazione sul campo è quasi immutata; la Russia sta rimontando sul terreno, mentre è un difficoltà sul Mar Nero, per il semplice motivo che la guerra sul Mar Nero rientra nella portata degli aerei da supporto elettronico o radar della Nato, che Putin non può attaccare;

                da cui si deduce che Putin non ha i mezzi e/o la volontà (ma soprattutto questa) di allargare il conflitto.

                Che quindi non sarà mondiale, e quindi è diversissimo dalla Seconda guerra

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